Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end Indice degli argomenti trattati Indice degli argomenti trattati Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle Perdita di energia per ionizzazione Radiazione Cerenkov Radiazione di transizione Bremsstrahlung Interazione dei fotoni con la materia o Effetto fotoelettrico o Effetto Compton o Produzione di coppie Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 2 Indice degli argomenti trattati Interazioni nucleari Interazioni deboli Rivelatori di particelle funzionanti con miscele gassose Camere a ionizzazione Camere proporzionali Geometria cilindrica Carica spaziale Sviluppo del segnale in un contatore proporzionale Nuovi sviluppi Micro Strip Gas Chamber (MSGC) Gas electron Multiplier (GEM) Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 3 Indice degli argomenti trattati Elettronica di front-end Sistema rivelatore-preamplificatore Sorgenti di rumore e tipi di misure Risposta del preamplificatore Valore ottimale Cin preamplificatore Selezione dello stadio di ingresso Sorgenti di rumore – spettro in potenza Sorgenti di rumore per un transistore bipolare Analisi del rumore per le tre configurazioni CF, CB, CA Selezione del filtro Circuito di cancellazione polo-zero Rivelatori con alte Cdet Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 4 Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle Fenomeni associati al passaggio di particelle relativistiche attraverso la materia Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end Perdita di energia per ionizzazione Radiazione Cerenkov Radiazione di transizione Bremsstrahlung Produzione di coppie G.Felici 5 Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle dE/dx (perdita di energia) per ionizzazione tipo di radiazione Equazione di Bethe-Bloch energia delle particelle tipo di materiale dE Z 30.7 keV m 2 / kg dx A 2 I 16eV Z 0.9 v c 2mc 2 2 2 2 ln I Minimo per 3.5 Effetto relativistico (contrazione di Lorentz nella coordinata x) causa aumento densità del mezzo (10% solidi/50% gas) I= potenziale di ionizzazione (13.5 eV gas / 1 keV piombo) 1 v2 1 2 c Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end Perdita di energia per ionizzazione normalizzata per argon liquido (densità = 1.4x103 kg/m3) G.Felici 6 Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle Approssimazione della perdita di energia per ionizzazione dE 0.2MeV m 2 / kg dx min Es. Quanta energia rilascia un da 10 GeVche attraversa una persona ? E 100) 2 mc assumendo densità corpo umano densità acqua ( 103 kg/m3 ) particella relativistica (mc 2 106 MeV dE ) (0.2 MeV m 2 / kg) 200 MeV / m dx per una persona alta 1.70 m l'energia depositata è ( E dE x 340 MeV dX Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 7 Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle Radiazione Cerenkov Velocità della luce in un mezzo con indice rifrazione n è c/n. Particella relativistica più veloce della luce nel mezzo. Emissione radiazione coerente ad un angolo determinato dalla sua velocità e dall’indice di rifrazione del mezzo condizione per emissione radiazione c n v 1 assumendo 1 c n Cerenkov v Spettro energetico continuo; una frazione significativa è nel visibile Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end angolo emissione cos G.Felici 1 n 8 Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle Radiazione Cerenkov a) la velocita' limite per la radiazione Cerenkov è c v 1 o n c n la soglia in energia è quindi data da v E mc 2 Esempio : dato l’indice di rifrazione per l’acqua = 1.33 determinare : a) b) La soglia in energia nel caso di un elettrone incidente per generare la radiazione Cerenkov. L’angolo di emissione della radiazione Cerenkov per un elettrone da 500 MeV nell’acqua Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end mc 2 1 2 mc 2 n numericame nte E n2 1 (0.511MeV )(1.33) (1.33) 2 1 0.775MeV b) cos 1 v 1 con 1 2 . Per E 500 MeV n c E 100 mc2 1 1 e, di conseguenz a, cos n 1 numericame nte ar cos( ) 72 1.33 ed mc2 0.511MeV si ha G.Felici 9 Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle Radiazione di transizione E’ la radiazione emessa quando una particella carica relativistica attraversa il confine tra due mezzi. Può essere pensata come generata dall’accellerazione apparente della particella dovuta al cambiamento nell’indice di rifrazione al confine tra i due mezzi. La radiazione di transizione è coerente ed è concentrata in un angolo uguale a 1/ rispetto alla direzione della particella incidente. Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 10 Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle Bremsstrahlung Elettroni e positroni, come conseguenza della massa ridotta, perdono energia anche per bremsstrahlung (braking radiation) nell’attraversare la materia. Processo causato da interazione elettromagnetica con nucleo atomico in cui viene generato un fotone (e- + N e- + N + o e+ + N e+ + N + ) Per elettroni dE/dx dovuto a Bremsstrahlung domina per E > pochi MeV Parametro fondamentale dei materiali è la lunghezza di radiazione (0) definita come la distanza in cui l’energia di un elettrone è ridotta di un fattore 1/e per Bremsstrahlung (dE/E=-dx/ 0). Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 11 Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle Interazione dei fotoni con la materia Effetto fotoelettrico : radiazione em incidente sulla superfice di un metallo può estrarre elettroni. Il fotone è una particella caratterizzata da energia e momento, ma con massa nulla. La massima energia cinetica dell’elettrone estratto è Ek max = hf- con = potenziale di estrazione del metallo Esempio : Qual’è l’energia associata ai fotoni con lunghezza d’onda 400 nm < < 700 nm (visibile) Efotone hf 1240eV nm 3.1eV 400nm hc 1240eV nm Efotone 1.8eV 700nm Efotone Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end hc hc G.Felici 12 Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle Effetto Compton Interazione tra un fotone e un elettrone del materiale assorbente Fotone deviato di un angolo . Tutti gli angoli sono possibili energia trasferita ad elettrone può variare da zero ad un frazione consistente dell’energia del . 1 2 hc 1 cos 2 mc Parte dell’energia iniziale è sempre mantenuta dal fotone incidente Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 13 Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle Produzione di coppie Energicamente possibile se energia incidente maggiore di 2 volte la massa a riposo dell’elettrone (0.511 MeV). Probabilità di interazione bassa fino ad energie di alcuni MeV processo valido solo per di alte energie. Nell’interazione il fotone scompare e viene generata una coppia elettronepositrone. 2 fotoni vengono generati successivamente dall’annichilazione del positrone. Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 14 Principi di funzionamento dei rivelatori di particelle Interazioni nucleari Adrone energetico (,K,N,P) che attraversa la materia interazione nucleare. Un materiale può essere caratterizzato dal parametro 0 (lunghezza di interazione). 0 = distanza alla quale un neutrone da 100 GeV ha una probabilità 1/e di non avere un’interazione anelastica con un nucleo. Interazioni deboli Il neutrino nell’attraversare la materia non subisce nessuna delle interazioni descritte precedentemente la materia è quasi trasparente per questa particella. Il neutrino ha bassa probabilità di essere rivelato direttamente (anche con un rivelatore di grandi dimensioni). Es. La sezione d’urto di un neutrino da 100 GeV è 9 ordini di grandezza più piccola di quella di un neutrone sarebbero necessari 109 m cemento per assorbirlo Per rivelare direttamente i neutrini è necessario un fascio intenso di queste particelle incidente su un rivelatore di grandi dimensioni. Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 15 Rivelatori di particelle-camere a ionizzazione Camere a ionizzazione La carica raccolta dipende anche da fenomeni di ricombinazione (sia iniziale che nel volume del rivelatore) Raccolta di tutte le cariche create per ionizzazione diretta attraverso l’applicazione di un campo elettrico. Funzionamento DC o impulsivo. Tipicamente necessari 30-35 eV per creare coppia. Fluttuazioni inferiori di quanto previsto da distribuzione Poisson (fluttuazioni caratterizzate da dev. Stand. N coppie ) Fano factor Costante empirica che moltiplicata per la varianza produce il valore osservato Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 16 Rivelatori di particelle-camere a ionizzazione Mobilità IONI Cammino libero medio (NO campo elettrico) 10-6 – 10-8 m Camere a ionizzazione Con campo elettrico vdrift = (/P) costante per ampi range di e P; tipicamente = 1-1.5 10-4 m2 atm/(Vs) Es. P=1 atm, =104 V/m vdrift 1 m/s 1 ms per attraversare 1 cm. ELETTRONI Massa elettroni inferiore vdrift elettr. 1000 vdrift ioni tempo raccolta elettroni s Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 17 Rivelatori di particelle-camere a ionizzazione Funzionamento in DC Funzionamento in modo impulsivo Viene misurata la corrente di ionizzazione. Si guadagna in sensibilità nella misura dell’energia rilasciata nel rivelatore dalla radiazione incidente. Per misurare piccole correnti di ionizzazione tecnica di integrazione della carica su un periodo di tempo T. V Q C Particella ionizzante coppie di ioni derivano verso elettrodi carica indotta sugli elettrodi V ai capi di R V max quando tutta la carica raccolta ritorno alle condizioni di equilibrio (V0) con =RC Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 18 Rivelatori di particelle-camere a ionizzazione Funzionamento in modo impulsivo RC grande (> ms) tutti gli ioni vengono raccolti rivelatore puo’ funzionare solo ad una rate molto bassa RC piccola ( s) Ampiezza impulso dipende solo dalla deriva degli elettroni (tempi di salita e discesa più rapidi) rivelatore puo’ funzionare con una rate più alta Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 19 Rivelatori di particelle-camere a ionizzazione Circuito esterno grande energia necessaria per movimento cariche derivata da energia immagazzinata inizialmente nella camera (1/2 CV2) Energia iniziale = energia assorbita dagli ioni + energia assorbita dagli elettroni + energia rimanente 1 1 CV02 n0ev t n0ev t CVch2 2 2 1 V C V0 Vch V0 Vch n0e ch v v t 2 d Energia necessaria per il moto delle cariche = Q n0e Variazione nel potenziale elettrico = E x distanza attraversata Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end 2V0 VR/d VR n0 e per VR V0 VR (v v ) t dC Porzione iniziale del segnale ha una salita lineare G.Felici 20 Rivelatori di particelle-camere a ionizzazione INDUZIONE un percorso di deriva pari a v+t genera una caduta di potenziale nella camera pari a n0ev+t/dC. Stesso effetto si avrebbe riducendo la carica immagazzinata in una capacità C di una quantità n0ev+t/d si può immaginare che il moto ionico induca una carica n0ev+t/d . Ampiezza impulso funzione della posizione (x) in cui sono stati generati gli elettroni Velec n0e x C d Elettroni raggiungono anodo dopo tempo t-=x/v-; ioni raggiungono catodo dopo un tempo t+=(d-x)/v+ n0e n0e VR dx x Vmax dC C Es : calcolo dell'ampiezza dell'impulso generata da una particella ionizzante da 1 MeV che perde tutta la sua energia all'interno di una camera a ionizzazione Vmax n0e 106 eV 2.86 104 1.6 1019 C 4 ; n0 2.86 10 assumendo C 100 pF Vmax 46V 35eV C 100 pF coppia Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 21 Rivelatori di particelle-contatori proporzionali Camere proporzionali Il valore di soglia del campo elettrico per avere ionizzazzione secondaria alla pressione atmosferica è dell’ordine di 106 V/m Coefficente n(x)=n(0)ex di Townsend Sfruttano la moltiplicazione nel gas per amplificare la carica generata dalla ionizzazione primaria Energia delle particelle incidenti Regioni di funzionamento di un rivelatore a gas Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 22 Rivelatori di particelle-contatori proporzionali Vantaggi Geometria cilindrica V r ln( b ) a V tensione anodo - catodo ( r ) a raggio dell' anodo b raggio del catodo Valori di campo elevati sono raggiunti solo vicino al filo (circa un cilindro compreso entro 5 raggi anodici). Regione di moltiplicazione confinata in una zona molto piccola del rivelatore moltiplicazione unifome per tutte le coppie di primari. Es. Dati V=2000 V, a = 80 , b= 1cm = 5.18x106 V/m. Per ottenere lo stesso campo con una geometria a piatti paralleli spaziati di 1 cm servirebbe una ddp di circa 52 kV !!! Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 23 Rivelatori di particelle-contatori proporzionali Problemi connessi agli effetti di moltiplicazione nel gas Contributo dovuto alla fluttuazione del fattore di moltiplicazione per singolo elettrone Effetti di carica spaziale n Q 1 0 A Q n0 n0 A 2 2 Contributo dovuto alla fluttuazione del numero di primari F n0 0.05-0.2 P ( A) 2 e A 100 Campi elettrici bassi Campi elettrici elevati (Polya) A 1 A A A/ A Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end 2 A(1 ) A(1 ) P( A) exp A A 1 A 0 < < 1 (parametro b A dipendende dalla frazione A b (1 2 ) 1 0.5 di elettroni con E > Eion) 2 G.Felici 24 Rivelatori di particelle-contatori proporzionali Sviluppo del segnale in un contatore proporzionale Rispetto alle camere a ionizzazione : tutte le cariche si originano nella regione di moltiplicazione Tempo di deriva e tempo di moltiplicazione Contributo induzione ioni primari trascurabile. Tempo di deriva >> tempo di moltiplicazione (in genere) moltiplicazione a pochi raggi dal filo segnale di uscita generato da Come per la camera a ionizzazione a piatti piani paralleli VR=Q/C Valida per RC > tempo raccolta ioni Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end moto ioni positivi. Inizialmente ioni positivi si muovono in campo elevato moto rapido parte rapida del segnale Successivamente zona a raggio più grande moto lento parte lenta del segnale G.Felici 25 Rivelatori di particelle-contatori proporzionali In pratica la condizione RC > tempo raccolta ioni non si verifica mai per i contatori proporzionali L’ampiezza dell’impulso dipende quindi dalla forma del segnale di uscita. Ionizzazione a distanza fissa (tempo di drift costante) Condizione di ionizzazione estesa INOLTRE : il contributo degli elettroni al segnale generato è trascurabile(metà del segnale viene generato a meno di un cammino libero medio dall’anodo) Energia assorbita dal moto ionico QV 0 b E ln b a ln a QV 0 a E ln a ln b a Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end a ln E a E b ln a G.Felici Es. dati a = 25, b = 1cm ed assumendo = 3 E-/E+ 0,02 il contributo del moto degli elettroni al segnale è del 2% 26 Rivelatori di particelle-contatori proporzionali V 2 0 r t 2 t a per r(t) b p ln b a b 2 a 2 p ln b a tempo necessario per raccoglier e tutti gli ioni positivi. t 2 V0 N.B. Dato a=25 m e b=1 cm metà ampiezza del segnale è raggiunta dopo lo 0.25% del tempo di deriva (una frazione di s) e gli ioni si sono mossi di 480 m dalla superfice del filo Dall'energ ia assorbita ( dE ) dagli ioni positivi (Q) nel loro moto attraverso attraverso una ddp ( d ) dE Qd e dall'espre ssione del campo elettrico (r ) d (r ) per una geometria cilindrica dr V0 dE Q (r ) Q dr r ln b a l'energia assorbita dagli ioni positivi in funzione del tempo V0 diventa : E (t ) Q r ln b a r (t ) a V0 dr Q r r ln b a ln r (t ) a Inoltre : quanto detto è valido se la ionizzazione avviene ad un raggio fisso. Se si considera una traccia si ha un ulteriore spread generato dal tempo di drift degli elettroni. assumendo VR(t ) E (t ) CV0 profilo temporale del segnale 2V0 Q 1 VRt ln t 1 C ln b b 2 a a p ln a 1 Ballistic deficit : parte del segnale perso a causa della formazione. L’effetto è peggiorato dalla distribuzione radiale della ionizzazione 2 a t mezza ampiezza t ab t r t mezza ampiezza ab mezza ampiezza 1 ab Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 27 Rivelatori di particelle-sviluppi 1908 : Primo contatore proporzionale 1968 : Multiwire Proportional Chamber Georges Charpak at CERN Hans Geiger – Ernest Rutherford Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 28 Rivelatori di particelle-sviluppi (MSGC) 1998 : Micro Strip Gas Chamber Anton Oed (Grenoble) Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 29 Rivelatori di particelle-sviluppi (MSGC) Layout del primo prototipo di MSGC Two track resolution & rate capability Struttura delle linee di campo per una MSGC Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 30 Rivelatori di particelle-sviluppi (MSGC) MSGC PRO Alta rate ( > 106 Hz/mm2) Risoluzione spaziale ( 40 m con misura centro di carica) MSGC CONTRO La rate max è funzione del substrato Ageing e scariche Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 31 Rivelatori di particelle-sviluppi (MSGC) Ageing (contaminazione) Passivazione dei catodi per prevenire scariche Rate in funzione del substrato Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 32 Rivelatori di particelle-sviluppi (GEM) 2000 : Gas Electron Multiplier Sauli (CERN) • Deposito di 5 m di rame su substrato di kapton da 50 m. • Diametro dei fori : 80 m • Passo dei fori : 140 m Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 33 Rivelatori di particelle-sviluppi (MSGC) Geometria rivelatore basato su singola GEM Guadagno Guadagno in funzione della dimensione dei fori Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 34 Rivelatori di particelle-sviluppi (GEM) Geometria rivelatore basato su doppia GEM Guadagno GEM1, GEM2, GEM1+GEM2 Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 35 Rivelatori di particelle-sviluppi (GEM) GEM PRO Rate molto alta. Risoluzione spaziale con centroide di carica 40 m (pitch strips = 200 m). Risoluzione spaziale con lettura digitale 60 m (pitch strips = 200 m). Dimensioni 32x32 cm2. CONTRO Sistema di alimentazione per le alte tensioni complesso. Scariche sugli elettrodi di readout (il rivelatore non è dannegiato dalle scariche; problemi con l’elettronica di frontend). Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 36 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Camera a deriva dell’esperimento KLOE raggio = 1.9 mt lunghezza = 3.3 mt 12582 fili di sense 37746 fili di campo (rapporto 3:1) miscela = 90% He-10% iC4H10 R= 200 m Z= 0.5 cm Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 37 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end KL Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end KS G.Felici 38 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end INTRODUZIONE Rivelatore di particelle Preamplificatore Converte l’energia depositata in una carica elettrica Converte la carica Q in una tensione con un contributo minimo di rumore Q=KE Es. Per Si K=278 e/keV Preamplificatore E Rivelatore Amplificatore-Formatore Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 39 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Ottimizzazione della risposta di un rivelatore Non sempre possibile (ageing) Misure di energia o di tempo ? Progettare il rivelatore in modo da massimizzarne la risposta energia tempi Ridurre il noise al livello delle sorgenti di rumore Ottimizzare il filtro del segnale Si possono utilizzare pochi elettroni costante di tempo piccola (< 100 ns) Rivelatori a ionizzazione Sorgenti capacitive di carica Rumore serie legato ai meccanismi di amplificazione. Rumore parallelo causato da imperfezioni nell’amplificatore o nel rivelatore (correnti di perdita) e ad elementi dissipativi (Rp) connessi all’ingresso Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end E’ richiesto un tempo di integrazione più grande (> 100 ns) Generatore di corrente con capacità in parallelo Rumore espresso in ENC ed è importante solo se contribuisce in uscita al filtro fondamentale la conoscenza della funzione di trasferimento del filtro utilizzato G.Felici 40 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Risposta del Preamplificatore Misura Energia -input Formazione unipolare response Detector response Tempo Formazione bipolare Amp Polo-zero Polo-zero (x preamp) Amp (x rivelatore) Valori RfCf piccoli rumore maggiore Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end x eliminare problemi pileup dovuti alla forma del segnale generato dal rivelatore G.Felici 41 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Pre-rivelatore Rumore rumore ... primo : Cin pre e Criv dovrebbero essere uguali altrimenti rumore in uscita peggiore di un fattore • 1 m filo 10 pF • strip silicio 1pF/cm Capacità ingresso Pre Cd C p 1 Cd 2 C p Cd 10pF Parallel noise Series noise Capacità rivelatore Detector capacitance (pF) Noise value (Pre in capacitance = 5pF) 1 1.3 5 1 25 1.3 500 5.1 Per rivelatori ad alta capacità possibile utilizzare trasformatore per adattare la Cin del Pre (Cin_trasf = n2Cin_pre, Rin_trasf = Rin_pre/n2) Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 42 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end secondo: quale stadio di ingresso ? In condizioni ideali (guadagno infinito/ft infinite) Vu ( s) R QI ( s) Il segnale di uscita ha la stessa forma del segnale in corrente generato dal rivelatore In condizioni reali Zin induttiva a causa del polo a s=-1/R1C1 Rf Vu ( s ) QI ( s ) 1 sR f C f Vu ( s ) RL QI ( s ) 1 sRL C L Richiesto circuito di cancellazione polo-zero affinché Vu(t) riproduca il segnale in corrente del rivelatore. Richiesto circuito di cancellazione polo-zero affinché Vu(t) riproduca il segnale in corrente del rivelatore. Zin resistiva e stabile per f<ft [(KT/qIE)(Cc/Cf)]. Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end Zin resistiva e stabile per f<ft [(KT/qIE)]. G.Felici 43 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Sorgenti di rumore – spettro di potenza Generatore di rumore espresso nel dominio della frequenza dallo spettro in potenza v f0 2 n R 1 1 Hz V 2 Hz Pd v n f 0 Watt 2 f0 Sorgente di rumore fornisce una potenza in Watt pari alla sua grandezza quando è connessa ad una resistenza di 1 attraverso un filtro ideale con BW= 1Hz centrato in f0 Effetto del filtro sulla risposta del sistema Es. Sorgente di rumore bianco collegata ad un filtro CR (passa alto) 2 v ni V 2 Hz 2 v nu Rumore bianco f v 2 ni H (s) V 2 Hz Rumore bianco H(s) 2 nu 2 ni v v H ( j ) sRC jRC H ( j ) 1 sRC 1 jRC 2 2 2 R 2C 2 2 R 2C 2 H ( j ) v v nu ni 1 2 R 2C 2 1 2 R 2C 2 2 f Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end 2 G.Felici 44 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Analisi del rumore Configurazione CF & CA Il rumore in un transistor e bipolare è schematizz abile con due sorgenti indipenden ti il cui spettro in potenza è dato dalle d es2 1 4 KT rBB ' df 2 g m V 2 Hz d iB2 2 qI B I 2 Hz df Sommando i due contributi 1 1 ENC 2qI B1 4 KT W 2 (t )dt 2 R f 0 2 P 1 2 1 W ' (t )2 dt ENC Cin 4 KT rBB ' 2 2 g m 0 2 S Cin= capacità totale in ingresso W(t) e W’(t) = funzioni peso N.B. Rf CA >> Rf CF rumore parallelo inferiore 2 ENCTOT ENCP2 ENCS2 Configurazione CB 1 1 1 ENC 2qI B1 I B 2 4 KT W 2 (t )dt 2 R1 RL 0 2 P 1 2 1 W ' (t )2 dt ENC Cin 4 KT rBB' 2 2 g m 0 2 S Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 45 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Es. transistore con hFE=65 e IC=1 mA ENCT ENCS time-invariant Amplificatore CF Amplificatore CB time-variant ENC (Cin = 0) 2000 e ( 17 keV per Si) Pendenza 20 e/pF ( Amplificatore CA 170 eV/pF per Si) Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 46 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end terzo: quale filtro ? Vout Formazione CR-RC V 1 e t / 1 e t / 2 1 2 per 1 2 Vout V e t / N.B. se confrontabile con tempo salita segnale ballistic deficit Rapporto S/N in funzione del filtro utilizzato (le costanti di tempo sono state selezionate in modo da minimizzare il rumore) Stadio CR seguito da n stadi RC (n 4). Se costanti di tempo uguali Formazione CR-(RC)” Rispetto alla formazione CR-RC n Vout ritorno più rapido allo zero migliore S/N Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end V e t / Peaking time = n G.Felici 47 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Cancellazione polo-zero Tempo decadimento preamplicatore (caso CA) lungo, ma non infinito Se si usa un filtro CR-RC undershoot (errore nelle misure di ampiezza o di carica) Funzione trasferimento 1 1 sR pzC1 1 s 2 R pzC1s 1 R pzC1 1 per R pz 1 2 s k Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end Circuito cancellazione polo-zero G.Felici 2 C1 con k 1 2 1 2 48 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Misura dei tempi con un contatore proporzionale Es. Supponendo di avere un sistema composto da un contatore proporzionale funzionante con una miscela gassosa caratterizzata da un tempo di deriva di 200 ns/cm e da Cdet = 30 pF un preamplificatore con tr=10 ns con un ENC @ 30 pF 1900 e rms Determinare il guadagno nel gas necessario per ottenere una x 100 m La carica minima richiesta in ingresso al preamplificatore può essere determinata dalla Qeff ENC tr t Dal tempo di deriva t 2ns Qeff 2x104 e. Se il t0 del gas utilizzato è tale che in 10 ns viene raccolta solo 1/5 della valanga e possiamo raccogliere 2 elettroni Si richiede un’amplificazione nel gas > 2x104x5/2 = 5x104 Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 49 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end 1966 Primo preamplificatore di carica monolitico Tecnologia bipolare con transistori (superbeta) bipolari Corrente di polarizzazione 50 A Noise 3000 e rms tempo di salita 1 s Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 50 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end 1966 Caratteristice VTX N. Canali : 6 Tensione di uscita : 1.0V Tensione di alimentazione 4 V Zout : 43 ohm Ingressi : unipolari (segnale e massa) Tensione in ingresso : 0.7 V Tensione in ingresso : 0.7 V Guadagno : 1mV/fC (43 ohm load) Zin : 130 ohms Uscite : 6 unipolari (richiesti resistori polarizzazione esterni) Tempo di discesa : 16 nS Range –400/+20 fC Pd : 10 mW/canale Zin : 130 ohms Tempo di salita : 5 nS Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end Rumore in ingresso : 860 e + 47 e/pF (100 MHz BW) Crosstalk : < 0.5% G.Felici 51 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end 2000 Candidati elettronica FE wire pad chamber (LHC-b) Modello PNPI SONY ASDQ Tecnologia Componenti discreti SONY bipolare MAXIM Bipolare Resistenza di ingresso 25 80 260 Peaking time (Cdet=0pF) 4 ns 11 ns 8 ns Peaking time (Cdet=100pF) 7 ns 20 ns ENC (Cin=10 pF) 1800 e 1500 e 2300 e Sensitivity (Cdet=0pF) 10mV/fC 5.6mV/fC 3mV/fC Sensitivity (Cdet=100pF) 6mV/fC 3.5mV/fC Radiation Limit 50 kRad 5 MRad Av. Pulsewidth (Cin=100 pF) 60 nS 90 ns 25 ns Baseline restoration no yes yes Max rate tested 1 MHz 15 MHz Channels/Chip 4 8 Power consumption/channel 59 mW 40 mW Cost per channel 1.7 SFr 4 SFr Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 52 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Preamplificatori monolitici includono ... Stadi di ingresso differenziali formatori baseline restorer discriminatori driver di uscita e ... gadget vari Ma se Cdet > 100 pF ?!?! Q1 guadagno in corrente guadagno in tensione gm1re2 ( 1) Q2 guadagno in tensione = RC/re2 Il guadagno in tensione del circuito è gm RC ( a quello del singolo CE, ma la BW di Q1 è massimizzata). La configurazione cascode permette di raggiungere un tempo di salita di 1.5 ns ed un guadagno di 2.5 mV/fC. Una carica in ingresso Qin dovrebbe essere integrata nel condensatore Cf e generare una tensione in uscita pari a Qin/ Cf. Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 53 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end In realtà ... Vout Qin/ Cfx con Cfx = Cf + C + 2Ccb+ Cdet/A Cf + Cdet/A C e Ccb si riferiscono a Q1 e A 100 (gm 15mA/V Ie1=0.4 mA), La tensione di uscita si dimezza per Cdet 40 pF Inoltre Rin troppo alta Ie=1 mA Rin =1/gm 25 Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 54 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 55 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Selezione del dispositivo di ingresso Tecnologia Bipolare Tecnologia CMOS Tecnologia J-FET I dispositivi bipolari offrono: Il dispositivo di ingresso non introduce rumore parallelo Molto buona per applicazioni in cui il rumore di bassa frequenza è critico Un GPB=gm/C0 Una bassa Cin Il miglior rapporto gm/I per bassi consumi Le condizioni di lavoro possono essere scelte in modo da massimizzare gm/Id Ma Ma Il rumore 1/f limita le La corrente di base contribuisce prestazioni a basse frequenze. al rumore parallelo il guadagno I dispositivi a canale p in corrente () deve essere alto. hanno rumore 1/f inferiore rispetto ai dispositivi a La resistenza RBB’ peggiora il canale n rumore serie OK per un tempo di formazione intorno ai 50-100 ns Fissata una potenza i dispositivi a canale n hanno migliori prestazioni in termini di velocità e rumore Ma Non può essere facilmente implementata in un circuito monolitico. Tecnologia BICMOS OK per progetti a basso rumore, bassa potenza dissipata ed alta velocità. Ok per un tempo di formazione nel range 20 ns – 2 s Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 56 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end Design approach and circuit configuration selection Design procedure Current mode (transimpedance) preamplifier a. Select the input device. b. Determine the 1/f corner noise frequecy. c. Determine the corner noise time constant. d. Size the input device for detector matching. e. Bias the input device for noise and speed specs f. Select a circuit configuration Charge (pre)amplifier g. Identify parasitic noise contributions. Best choice for low noise application. Minimum parallel noise. h. Estimate seconde stage noise sources but Clarify the weighting of specs speed-noise-power trade off optimisation Pile-up. i. Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end No pile-up. Very fast. but Additional parallel noise from feedback resistor and current sources. Needs an additional differentiator stage Gain is determined by on-chip capacitor. G.Felici 57 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end L’ENC del preamplificatore è bassissimo ma ... Attenzione ai loop di massa ....!!!!!!! Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 58 Rivelatori di particelle-elettronica di front-end quarto problema : che cavi utilizzo ? Il tipo di cavo da utilizzare dipende dal tipo di segnale da trasmettere (analogico/digitale) e (purtroppo) dal costo per canale Nessuno schermo per campi magnetici (configurazione di riferimento) Rivelatori di particelle ed elettronica di front-end G.Felici 59