REGIONE MOLISE
UFFICIO EUROPA
PIANO DI COMUNICAZIONE
PROGRAMMA MOLISE-SCUOLA-EUROPA
Giornate Informative per le Scuole del Molise
3 – 4 – 5 dicembre 2003
Larino Campobasso Isernia

La politica regionale

I Fondi strutturali

La Programmazione dei Fondi Strutturali
La Programmazione 2000-2006 principi cardine e obiettivi

La Programmazione regionale (POR)

I Programmi di iniziativa comunitaria (PIC)
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
 tende al consolidamento della coesione economica e sociale tra le
varie regioni del territorio dell’Unione per uno sviluppo sostenibile
 la solidarietà europea diventa lo scopo per ridurre le differenze di
sviluppo, aiutando soprattutto le regioni in ritardo
 Gli strumenti finanziari di questa politica sono i Fondi strutturali
 l’azione dei Fondi è finalizzata a promuovere in tutto il territorio
dell’Unione uno sviluppo competitivo, una crescita sostenibile e
generatrice di occupazione, con una forza lavoro qualificata, addestrata
e versatile
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
I Fondi strutturali sono quattro:
1. il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.): sostiene soprattutto gli
investimenti produttivi, le infrastrutture, lo sviluppo delle piccole e medie
imprese;
2. il Fondo Europeo Agricolo Orientamento e Garanzia (F.E.A.O.G.), sezione
Orientamento: sostiene l’adattamento delle strutture agricole e lo sviluppo
rurale;
3. il Fondo Sociale Europeo (F.S.E.): sostiene la promozione dell’occupazione
(sistemi d’istruzione, formazione professionale, incentivi o aiuti per le
assunzioni);
4. lo Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca (S.F.O.P.): sostiene
l’adattamento del settore e le misure d’accompagnamento della politica comune
della pesca.
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
I Fondi strutturali – Cosa consentono di realizzare?
 sono destinati a realizzare, tramite prestiti e contributi a fondo perduto,
gli interventi e le politiche comunitarie nel campo dello sviluppo sociale,
regionale, locale, della ricerca e della tutela dell’ambiente
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Tipologie di progetto realizzabili con il contributo dei Fondi strutturali
F.E.S.R. (sviluppo regionale)
› Costruzione grandi infrastrutture per lo sviluppo economico (trasporti,
telecomunicazioni, energia) e per la tutela dell’ambiente
› Investimenti diretti nelle attività produttive al fine di creare occupazione
permanente – Infrastrutturazione locale
› Servizi alle imprese (gestione, studi di mercato, sostegno all’innovazione,
ingegneria finanziaria, ecc.) ed alle attività turistiche e culturali
› Rafforzamento delle capacità di ricerca e sviluppo tecnologico
› Sviluppo della “Società dell’Informazione”
Il FESR finanzia anche le Iniziative comunitarie INTERREG III e URBAN II
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Tipologie di progetto realizzabili con il contributo dei Fondi strutturali
F.S.E . (risorse umane)
› Finanziamenti per l’istruzione e la formazione dei singoli (formazione
iniziale, tirocinio, orientamento, formazione continua)
› Valorizzazione dei “nuovi giacimenti occupazionali”, in particolare
nell’economia sociale
› Miglioramento dei servizi di sostegno all’occupazione
› Formazione degli insegnanti e dei formatori
› Promozione pari opportunità uomo donna
Il F.S.E. finanzia anche l’Iniziativa comunitaria EQUAL
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Tipologie di progetto realizzabili con il contributo dei Fondi strutturali
F.E.A.O.G. (sviluppo rurale)
› Investimenti nelle aziende agricole (modernizzazione, riduzione dei costi di
produzione, qualità dei prodotti, benessere degli animali, ambiente, ecc.)
› Insediamento giovani agricoltori, azioni di formazione in agricoltura
› Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli
› Silvicoltura e gestione durevole dei boschi
› Misure varie per lo sviluppo integrato dei territori rurali (servizi di base per la
popolazione rurale, risanamento dei piccoli centri, attività alternative (turismo,
artigianato, mantenimento degli spazi verdi, ecc.)
Alcuni progetti di sviluppo rurale, presentati da gruppi di azione locale
(G.A.L.) possono essere finanziati dall’Iniziativa comunitaria L.E.A.D.E.R. +
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Tipologie di progetto realizzabili con il contributo dei Fondi strutturali
S.F.O.P. (pesca e acquacoltura)
› Rinnovamento della flotta e modernizzazione delle imbarcazioni
› Finanziamenti per la piccola pesca costiera, protezione delle risorse
alieutiche delle zone marine costiere, attrezzature dei porti di pesca,
acquacoltura
› Trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca
La nuova programmazione 2000-2006
 Agenda 2000
(documento presentato dalla Commissione nel 1997, approvato
dal Consiglio di Berlino nel 1999 – analizza le sfide ed i
problemi che l’Unione per i primi anni del 2000 proponendo
soluzioni idonee per perseguire la stabilità economica attraverso
l’UEM ed il processo di integrazione)
 Regolamento CE n.1260/99 – Riforma dei Fondi strutturali
Ridefinizione degli obiettivi, delle risorse assegnate ai Fondi,
dei metodi di attuazione di tutta la politica strutturale per tendere
ad una maggiore coesione economica e sociale
IMPORTANZA DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE
Approccio metodologico nuovo (verifiche continue della validità
delle azioni – efficacia ed efficienza)
Da un intervento straordinario ad interventi di programmazione
strutturale ed integrata
Grande attenzione anche al processo di trasformazione
amministrativa, funzionale ed organizzativa della Pubblica
Amministrazione
PRINCIPI CARDINE
CARDINE DELLA
DELLA NUOVA
NUOVA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PRINCIPI
CONCENTRAZIONE
CONCERTAZIONE
ADDIZIONALITA’
PROGRAMMAZIONE
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
( principio della concentrazione)
Gli obiettivi
Con la riforma dei Fondi strutturali, gli “Obiettivi” sono stati ridotti da sette
a tre:
› Obiettivo 1 : Sviluppo e adattamento strutturale delle Regioni in ritardo di
sviluppo
› Obiettivo 2 : Riconversione economica e sociale delle zone in difficoltà
strutturale
› Obiettivo 3 : Adattamento e modernizzazione delle politiche e dei sistemi
di istruzione, di formazione e di occupazione
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Il Molise negli obiettivi comunitari – Regione in phasing out
Il regolamento (CE) n.1260/99, recante disposizioni generali sui Fondi
strutturali, instaura un regime transitorio di aiuti per le Regioni che durante il
periodo 94/99 erano ammissibili all’obiettivo 1 e che “non lo saranno più nel
2000”.
In tali Regioni, per consentire una fuoriuscita “morbida” dal regime di aiuti,
un nuovo programma operativo è stato finanziato dai Fondi strutturali per i
primi anni del 2000.
Il MOLISE è la regione italiana che, uscita dall’obiettivo 1, si trova in tale
situazione definita di “phasing out”.
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
(principio dell’addizionalità)
I Fondi strutturali – Come sono finanziati?
Sono finanziati con una parte del Bilancio dell’Unione Europea, ma le
loro modalità di spesa coinvolgono la Commissione Europea, i governi
degli Stati membri, le Regioni (cofinanziamento)
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Modalità di finanziamento dei Fondi strutturali
• Nessuna modalità di programmazione è finanziata con i soli Fondi
strutturali.
• Ogni tipo di programmazione dovrà essere finanziata da Fondi
strutturali, fondi nazionali pubblici e talvolta privati (cofinanziamento).
• I Programmi Operativi Regionali sono finanziati anche con fondi
regionali
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
(principio della programmazione)
Modalità di programmazione dei Fondi strutturali
La dotazione finanziaria dei Fondi strutturali viene pianificata con due
modalità di programmazione: i Quadri Comunitari di sostegno (Q.C.S.) e i
Documenti unici di Programmazione (DOC.U.P. – solo per le regioni Ob.2)
Il Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) riguarda, generalmente, un Paese o
un gruppo di regioni dello stesso Paese, ammissibili all’Obiettivo 1
Il Q.C.S. descrive il contesto socio-economico del Paese o delle Regioni
ammissibili ai finanziamenti dei Fondi strutturali; presenta le priorità di
sviluppo e gli obiettivi da raggiungere; prevede i sistemi di gestione
finanziaria, di sorveglianza, di valutazione, di controllo
I Programmi Operativi (P. O.) forniscono, invece, una descrizione
particolareggiata delle priorità fissate nel Q.C.S. e si concentrano su settori
d'intervento (Programmi Operativi Nazionali – PON - es.: trasporti,
formazione, ricerca) o su una regione (Programmi Operativi Regionali - POR)
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Modalità di programmazione dei Fondi strutturali
› La Commissione negozia ed approva i programmi di sviluppo proposti
dagli Stati membri e concede contributi finanziari
› Gli Stati e le Regioni gestiscono i programmi (QCS – POR), li attuano
selezionando i progetti, li controllano e li valutano
› La Commissione partecipa alla sorveglianza sui programmi, impegna ed
eroga le spese certificate, verifica i sistemi di controllo creati dagli Stati.
Questo nuovo sistema di gestione dei Fondi comunitari, fondato sulla
sussidiarietà e sul partenariato, tende a consentire l’attuazione rapida ed
efficace degli interventi, nel rispetto dei ruoli, delle competenze e delle
responsabilità di ogni soggetto coinvolto.
principio della programmazione e della concertazione
con la promozione della partecipazione attiva di partners
locali nelle varie fasi della programmazione, dell’attuazione,
della sorveglianza e della valutazione
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Forme di erogazione dei finanziamenti dei fondi strutturali
I Fondi strutturali erogano finanziamenti sotto forma di:
› PROGRAMMI OPERATIVI
› SOVVENZIONI GLOBALI: attraverso un organismo intermedio incaricato
di un compito di interesse pubblico.
› INIZIATIVE COMUNITARIE
› AZIONI INNOVATRICI: comprendono studi, progetti pilota, scambi di
esperienze per elaborare metodi e pratiche per migliorare la qualità degli
interventi di cui agli obiettivi 1, 2 e 3.
› GRANDI PROGETTI: insieme di lavori economicamente indivisibili con
una funzione tecnica ben definita il cui costo supera i 50 milioni di euro.
PROGRAMMI DI INIZIATIVA COMUNITARIA (P.I.C.)
Interreg III
Cooperazione
transfrontaliera
l.e.a.d.e.r. +
Sviluppo rurale
Urban II
Rivitalizzazione
delle città e delle
periferie
Equal
lotta alla
discriminazione
RIEPILOGO 1:
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Fondi strutturali
FESR
FEOGA
FSE
SFOP
Cosa si può realizzare
con i Fondi strutturali
Tipologie di intervento
RIEPILOGO 2:
LA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2000-2006
stessi
AGENDA 2OOO
Fondi Strutturali
REG. CE n. 1260/99
Riforma della politica
strutturale
NUOVI PRINCIPI
Concentrazione
Addizionalità
Programmazione
Concertazione
Molise in
Phasing out
Obiettivo 1
Obiettivo 2
Obiettivo 3
Obiettivi
diversi
RIEPILOGO 3:
Modalità di Programmazione
PSM
QCS
Obiettivo 1
POR
(regionali)
PON
DOC.U.P.
Obiettivo 2
( ambiente, sicurezza,
Trasporti….)
Cofinanziamento
Partenariato
sussidiarietà
RIEPILOGO 4:
SISTEMA DI GESTIONE di un POR
 AUTORITA’ DI GESTIONE
 COMITATO DI SORVEGLIANZA
 RESPONSABILI DI MISURA
 AUTORITA’ DI PAGAMENTO
 AUTORITA’ DI CONTROLLO DI SECONDO LIVELLO
 VALUTATORE INDIPENDENTE
P.O.R. MOLISE 2000-2006
Strumento principale di programmazione dei
FONDI STRUTTURALI EUROPEI
Ridurre i divari economici
e sociali della Regione
favorire una piena valorizzazione
delle risorse umane, ambientali,
culturali della Regione
OBIETTIVI
accrescere la capacità di
attrazione di iniziative
imprenditoriali
avviare un processo di
crescita autopropulsivo
P.O.R. MOLISE 2000-2006
ASSI
Risorse naturali ed ambientali
Risorse culturali e storiche
Risorse umane
Sistemi locali di sviluppo
Reti e nodi di servizio
P.O.R. MOLISE 2000-2006
ASSE I
Risorse naturali ed ambientali
Misure
dotazione finanziaria in euro
1.1 Ciclo integrato dell’acqua
25.822.847
1.2 Gestione delle risorse idriche
15.589.000
1.3 Difesa e salvaguardia del territorio
12.911.423
1.4 Monitoraggio ambientale
2.169.120
1.5 Aggiornamento Piano regionale dei Rifiuti
5.171.816
1.6 Forestazione
17.951.000
1.7 Valorizzazione e conservazione aree ad alto valore naturalistico
15.931.750
1.8
20.658.274 di cui privati 13.427.878
Metanizzazione
P.O.R. MOLISE 2000-2006
A S S E II
Risorse culturali e storiche
Misure
2.1
2.2
2.3
dotazione finanziaria in euro
Recupero e valorizzazione del patrimonio
storico-culturale e museale
25.306.877
Recupero a fini turistici del patrimonio
di edilizia abitativa
12.911.412 di cui privati 7.746.846
Sostegno alla creazione di nuove imprese
nel campo dei servizi culturali ed ambientali
10.596.391 di cui privati 6.357.835
P.O.R. MOLISE 2000-2006
A S S E III Risorse umane
Misure
tot. generale
A.1.1 (3.1)
Organizzazione dei servizi per l’impiego
A.1.2 (3.2)
Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani ed adulti nella
logica dell’approccio preventivo
4.752.032
Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di uomini e donne fuori del
mercato del lavoro da più di 6 o 12 mesi
4.752.032
Inserimento lavorativo e reinserimento di soggetti a rischio di esclusione
sociale
3.210.831
C.1.1 (3.5)
Adeguamento del sistema della formazione professionale e dell'istruzione
11.559.007
C.2.1 (3.6)
Formazione superiore e universitaria
3.852.996
C.3.1 (3.7)
Istruzione e formazione permanente
3.852.996
D.1.1 (3.8)
Sviluppo della competitività delle imprese pubbliche e private con priorità alle
PMI
4.265.746
Sviluppo e consolidamento dell'imprenditorialità con priorità ai nuovi bacini
d'impiego e sostegno all'imprenditorialità, al lavoro regolare e all’ emersione
delle attività non regolari
2.889.746
E.1.1 (3.10)
Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro
6.421.669
F (3.11)
Formazione integrata nella azioni del POR - Rafforzamento degli interventi
5.779.501
3.12
Interventi per la ricerca
4.675.000
A.1.3 (3.3)
B.1.1 (3.4)
D.2.1 (3.9)
privati
14.256.442
1.376.000
P.O.R. MOLISE 2000-2006
A S S E IV Sistemi locali di sviluppo
Misure
tot. generale
privati
4.1
Aiuti alle PMI industriali
128.551.383
89.985.968
4.2
Aiuti "de minimis" alle imprese artigiane e commerciali
37.298.827
21.334.929
4.3
Marketing territoriale
1.549.371
4.4
Sostegno "de minimis" ai servizi reali delle PMI
6.197.483
3.098.741
4.5
Infrastrutturazione e completamento delle aree industriali
33..331.882
10.070.910
4.6
Aiuti agli investimenti delle imprese turistiche e turismo rurale
21.346.902
12.050.670
4.7
Promozione del turismo e del prodotto Molise
4.8
Sviluppo e miglioramento delle infrastrutture rurali connesse allo sviluppo dell'agricoltura
20.694.833
4.9
Investimenti nelle aziende agricole
34.373.333
4.10
Insediamento dei giovani agricoltori
8.845.333
4.11
Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli
4.12
4.13
1.549.371
18.905.333
10.396.000
5.198.000
Altre misure forestali
2.603.333
1.171.500
Diversificazioni delle attività del settore agricolo e delle attività affini allo scopo di sviluppare
attività plurime e fonti alternative di reddito
3.000.000
1.500.000
4.14
Commercializzazione dei prodotti agricoli di qualità
2.000.000
1.000.000
4.15
Ricostituzione del potenziale agricolo danneggiato da disastri naturali ed introduzione di adeguati
sistemi di prevenzione
1.500.000
900.000
Aiuti agli investimenti nel settore della pesca: acquacoltura, trasformazione e
commercializzazione
2.134.000
1.067.000
4.16
P.O.R. MOLISE 2000-2006
A S S E VI
Reti e nodi di servizi
Misure
dotazione finanziaria in euro
6.1
Interporto di Termoli ed infrastrutture portuali
11.878.622
6.2
Miglioramento della rete stradale
31.365.242
6.3
Società dell’Informazione
21.605.135
P.O.R. MOLISE 2000-2006
RIPARTIZIONE FINANZIARIA
per Fonte di finanziamento
POR Molise 2000-2006
Ripartizione finanziaria per fonte di finanziamento
(in euro - in miliardi di lire)
L. 356 mld
L. 350 mld
€ 183.904.000
€ 180.728.000
€ 240.685.000
L. 466 mld
Risorse comunitarie 29,8%
Risorse nazionali 39,7%
Risorse private (stimate) 30,3%
P.O.R. MOLISE 2000-2006
RIPARTIZIONE FINANZIARIA
per Fondo strutturale
POR Molise 2000-2006
Risorse comunitarie
Ripartizione finanziaria per Fondo strutturale
(in euro - in miliardi di lire)
L. 222,421
€ 114.871.000
L. 73,305
L. 53,325
L. 0,887
€ 37.859.000
€ 27.540.000
€ 458.000
SFOP
FSE
FESR
FEOGA
P.O.R. MOLISE 2000-2006
RIPARTIZIONE FINANZIARIA
per Assi prioritari
POR Molise 2000-2006
Ripartizione finanziaria per Assi prioritari
(in euro - in miliardi di lire)
Asse I
Risorse naturali 18,0%
Asse II
Risorse culturali 8,06%
L. 125,565
€ 64.849.000
Asse VI
Reti e nodi di servizio 10,7%
Assistenza tecnica 0,5%
€ 3.090.000
L. 211,278
€ 109.116.000
L. 94,519
€ 48.815.000
Asse III
Risorse umane 11,6%
Asse IV
Sistemi locali 51,0%
L. 5,983
L. 598,654
€ 309.179.000
L. 136,058
€ 70.268.000
P.O.R. MOLISE 2000-2006
RIPARTIZIONE FINANZIARIA
per annualità
POR Molise 2000-2006
Ripartizione finanziaria per annualità
(in euro - in miliardi di lire)
anno 2000 19,3%
anno 2001 17,6%
L. 153,875
€ 79.470.000
L. 101,919
€ 52.637.000
L. 226,673
€ 117.067.000
anno 2002 16,9%
anno 2003 15,3%
L. 103,358
L. 207,375
€ 53.380.000
€ 107.100.000
anno 2004 8,8%
anno 2005 8,6%
anno 2006 13,1%
€ 92.902.000
L. 179,883
€ 102.761.000
L. 198,973
ASSE I
Risorse naturali ed ambientali
MISURA 1.1 – Ciclo integrato dell’acqua
adeguamento degli impianti idrici e del sistema di depurazione regionale
Azioni
1.1.1
interventi d'adeguamento e completamento delle reti idriche e fognanti
1.1.2 riqualificazione e potenziamento della grande adduzione di rilevanza regionale
1.1.3 interventi di adeguamento e completamento dei sistemi depurativi
1.1.4 ricognizione delle infrastrutture del ciclo integrato delle acque e successiva mappatura di dettaglio delle reti
idriche comunali
A S S E II
Risorse culturali e storiche
MISURA 2.2 – Recupero a fini turistici del patrimonio di edilizia abitativa
recupero del patrimonio di edilizia abitativa e rivitalizzazione dei centri storici, nell’ottica di
promuovere lo sviluppo di nuove forme di ricettività diffusa
Azioni
2.2.1
Interventi di ristrutturazione degli immobili
2.2.2
Interventi di ripristino dell’arredo urbano
A S S E IV
Sistemi locali di sviluppo
MISURA 4.1 – Aiuti alle PMI industriali
E’ finalizzata a sostenere la nascita, la crescita, il consolidamento e lo sviluppo delle PMI, ivi comprese quelle rientranti
nell’ambito del Contratto d’Area, attraverso i contributi in c/capitale, in c/interessi.
Azioni:
4.1.1 - Sostegno e creazione di nuove imprese
4.1.2 - Aiuti agli investimenti materiali delle PMI
4.1.3 – Leasing
4.1.4 – Fondo di garanzia
4.1.5 – Capitale di rischio
INTENSITA’ D’AIUTO
• per le zone ammesse alla deroga 87.3.c le intensità massime di aiuto sono stabilite al 20% ESN
più un bonus del 10% ESL
• per tutte le altre zone bonus
del 15% in ESL per le Piccole Imprese
del 7,5% in ESL per la Medie Imprese
MISURA 4.1 – Aiuti alle PMI industriali
Azione 4.1.1 – Sostegno e creazione di nuove imprese
caratteristiche
 risorse pubbliche pari a circa il 38% di quelle assegnate alla misura
 tende a promuovere il processo di costituzione di nuove imprese attraverso la concessione di
agevolazioni finanziarie per aiuti agli investimenti
 sostiene le PMI firmatarie del Contratto d’Area
 incrementa le disponibilità finanziarie della L. 488/92 con priorità alle nuove iniziative di
giovani e donne
 ove ricorrano le circostanze, la Regione opererà in overbooking
 per le PMI del Contratto d’Area le procedure sono quelle previste dalla normativa della
Programmazione negoziata
 per le agevolazioni L. 488/92 i beneficiari saranno identificati mediante bando del MICA
MISURA 4.1 – Aiuti alle PMI industriali
Azione 4.1.2 – Aiuti agli investimenti materiali delle PMI
caratteristiche
 risorse pubbliche pari a circa il 9% delle risorse assegnate alla misura
 tende a favorire l’ammodernamento e l’aggiornamento tecnologico dei macchinari e degli
impianti delle PMI
 migliorare qualitativamente il sistema produttivo
 contributi aggiuntivi alla L. 1329/65 e la L. 588/94
 il contributo comunitario si aggiunge a quello già previsto dal regime di aiuto esistente
MISURA 4.1 – Aiuti alle PMI industriali
Azione 4.1.3 – Leasing
caratteristiche
 risorse pubbliche pari a circa il 26% di quelle previste per la misura
 tende ad agevolare il leasing immobiliare per l’acquisizione di locali per le attività produttive
(investimento non superiore al miliardo e durata finanziamento da 8 a 10 anni)
 contributo in conto canoni per ogni investimento non superiore all’intensità di aiuto consentita
dalla normativa comunitaria
MISURA 4.1 – Aiuti alle PMI industriali
Azione 4.1.4 – Fondo di garanzia
caratteristiche
 risorse pubbliche pari a circa il 6%
 agevola l’accesso al credito delle PMI per investimenti fissi in beni materiali ed immateriali
 punta su progetti innovativi per il consolidamento del debito da breve a lungo termine
 esclude interventi destinati al salvataggio di imprese in difficoltà
MISURA 4.1 – Aiuti alle PMI industriali
Azione 4.1.5 – Capitale di rischio
caratteristiche
 risorse pubbliche pari a circa il 21% (della misura)
 tende alla realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali e consolidamento di quelle esistenti
 capitalizzazione delle imprese per avviare progetti di sviluppo
 tende a facilitare l’accesso delle PMI al mercato dei capitali
 prevede la costituzione di un fondo finalizzato all’acquisizione di partecipazioni di minoranza
(max 49%) e temporanee nel capitale delle PMI. Tale Fondo sarà gestito da un Soggetto
Attuatore che partecipa con risorse proprie
Il 25% delle risorse di tale azione è riservata ad attività connesse con la programmazione negoziata
nell’ambito di un programma integrato.
A S S E IV
Sistemi locali di sviluppo
MISURA 4.2 – Aiuti “de minimis" alle imprese artigiane e commerciali
sostenere lo sviluppo del tessuto imprenditoriale artigiano e commerciale, favorendo un
processo di riqualificazione e modernizzazione
Azioni
4.2.1 - Aiuti agli investimenti delle imprese artigiane
4.2.2 - Aiuti agli investimenti delle piccole imprese commerciali ubicate nei centri urbani degradati e nelle zone
rurali
A S S E IV
Sistemi locali di sviluppo
MISURA 4.5 – Infrastrutturazione e completamento delle aree industriali
qualificare l'offerta insediativa nelle principali aree d’insediamenti produttivi già esistenti sul territorio regionale e
parzialmente infrastrutturate
Azioni
4.5.1 - Infrastrutture di completamento di aree per insediamenti produttivi propriamente dette
4.5.2 - Incubatori d’imprese
4.5.3 - Cabine primarie
A S S E IV
Sistemi locali di sviluppo
MISURA 4.6 - Aiuti agli investimenti delle imprese turistiche e turismo rurale
incentivare lo sviluppo ed il potenziamento dell'offerta turistico-ricettiva
Azioni
4.6.1 - Incentivi alle imprese turistiche
4.6.2 - Contributi alla realizzazione d'impianti sportivi
A S S E VI
Reti e nodi di servizio
MISURA 6.1 - Interporto di Termoli ed infrastrutture portuali
migliorare la dotazione e la funzionalità delle infrastrutture portuali ed interportuali presenti o in fase di
realizzazione lungo la fascia costiera
Azioni
6.1.1 - Interporto di Termoli
6.1.2 - Infrastrutture portuali
6.1.3 – Società dell’Informazione
A S S E VI
Reti e nodi di servizio
MISURA 6.3 – Società dell’Informazione
OBIETTIVI
creare una rete intranet ed extranet per la raccolta dati ed erogazione
dei servizi utilizzando canali telematici per sostenere e diffondere la
società dell’informazione nella P.A. e nei sistemi produttivi
progettare ed attuare il “Sistema Telematico Molise”
tra soggetti istituzionali che aderiranno all’iniziativa: Regione,
Enti locali, Comunità Montane, Consorzi industriali, ASL,
Camere di commercio, Centri per l’impiego …
la RETE UNITARIA Regione Molise (extranet)
Creare
Definire
Progettare e
realizzare
Formare
la RETE INTERNET MOLISE (intranet)
sistemi informativi locali (delle autonomie locali)
linee guida per uniformare ed omogeneizzare gli standard tecnologici di tali
RETI e del Sistema Telematico
il NUOVO SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE
(banca dati informatizzata)
il personale coinvolto
Assistenza tecnica
MISURA 7.1 – Assistenza tecnica, studi, monitoraggio, valutazione e pubblicità
Le attività di assistenza tecnica che s'intendono attivare saranno relative sia alle classiche azioni di assistenza,
soprattutto nella fase dei controlli e valutazione legate all'implementazione del programma, che allo sviluppo di
studi specifici ed alla messa a punto di strumenti che consentano una più ampia diffusione della cultura
"ambientale" nell'ambito delle strutture, regionali e non, coinvolte nell'attuazione delle azioni programmate
Azioni
7.1.1 - assistenza tecnica e monitoraggio;
7.1.2 - pubblicità e attività per l’implementazione;
7.1.3 - valutatore;
7.1.4 - studi;
7.1.5 - miglioramento dell’efficienza;
7.1.6 - controllo finanziario
IL FONDO DI COESIONE
LA SFIDA DELL’AMPLIAMENTO
RICERCA E INNOVAZIONE
informazione e comunicazione
LA SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE
CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI
PROGETTO DI COSTITUZIONE
EUROPEA
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Il Fondo di Coesione
 Fondo speciale di solidarietà
 Costituito nel 1993
 Utilizzabile da quattro Stati membri per tutto il loro territorio
(Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna)
 Interventi finanziabili: grandi progetti, ambiente, trasporti
La data di adesione per
i 10 Paesi è fissata
per il
1°
maggio 2004
Sono ancora in fase di
negoziazione:
•
la Romania e la
Bulgaria (adesione
prevista per il
2007)
•
la Turchia (data di
adesione ancora
da definire)
Cipro, Rep. Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Rep. Slovacca, Slovenia
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Ricerca e Innovazione
L’Unione europea sostiene la sperimentazione di nuove idee
• per accrescere l’efficacia delle strategie di sviluppo
perché le regioni possano sviluppare:
 crescita sociale
 competitività economica
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Ricerca e Innovazione
Rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’industria europea per
incrementarne la competitività internazionale
OBIETTIVI PRINCIPALI
1.
Promuovere attività di ricerca a supporto di altre politiche europee
(ambiente, trasporti, problematiche sociali, ecc.)
2.
Contribuire al miglioramento della qualità della vita dei cittadini europei
ed allo sviluppo sostenibile di tutta l’Unione
STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE
Programmi Quadro (ultimo è il Sesto Programma Quadro)
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Ricerca e Innovazione
CRITERI COMUNI per l’INDIVIDUAZIONE dei PROGETTI da
FINANZIARE
1.
Valore aggiunto europeo (verranno sostenuti progetti che potenzialmente
dimostrano maggiore efficacia a livello europeo)
2.
Finalità sociali (progetti che tendano a migliorare: situazione
occupazionale, qualità della vita e salute dei cittadini, l’ambiente)
3.
Prospettive di sviluppo economico, scientifico e tecnologico (soprattutto in
aree in espansione con forti prospettive di crescita)
La politica regionale dell’Unione europea – DG Regio
I Fondi strutturali
Ricerca e Innovazione
Azioni chiave
• qualità della vita e gestione delle risorse umane (cibo, alimentazione, salute,
controllo malattie infettive, agricoltura, pesca e silvicoltura sostenibile, anziani e
disabili)
• Società dell’Informazione (servizi ai cittadini, nuovi metodi di lavoro e di
commercio, nuove tecnologie e infrastrutture)
• Crescita competitiva sostenibile (organizzazione processi e prodotti innovativi,
mobilità sostenibile e modalità, tecnologie marine, industria aeronautica)
• Energia, ambiente e sviluppo sostenibile (gestione e qualità delle acque, clima e
biodiversità, ecosistema marino, la città del domani e il patrimonio culturale,
sistemi energetici puliti e fonti rinnovabili)
Scarica

La politica regionale e i Fondi strutturali