Maria Simona Barberio
I MISTERI DEL SANTO ROSARIO
Maria Simona Barberio
I MISTERI
DEL
SANTO ROSARIO
I MISTERI DEL SANTO ROSARIO (AGOSTO 2011 – LUGLIO 2013)
DI MARIA SIMONA BARBERIO
IN COPERTINA: MATTIA PRETI (TAVERNA 1613 - MALTA 1699) E AIUTI DI BOTTEGA “LA MADONNA E
IL BAMBINO CONSEGNANO IL ROSARIO AI SANTI DOMENICO E CATERINA DA SIENA”
DETTA “MADONNA DEL ROSARIO” OLIO SU TELA CM.285X230 – ULTIMI ANNI 1680
– CHIESA DI SAN DOMENICO – VI ALTARE, CAPPELLA LATERALE A SINISTRA.
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lettera a Creative Commons, 171
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Alla Madonnina,
presente nella nostra vita
più di quanto noi stessi
immaginiamo
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INTRODUZIONE
Un piccolo libro sui misteri del Santo Rosario. Questa
preghiera è a tutti nota, come nota è anche la sua
recitazione. Il Santo Rosario è una preghiera che appartiene
alla tradizione, una piccola dolce catena che rannoda cielo e
terra. La Madre di Dio, nel tempo, ha più volte esortato e
invitato alla sua recita. Preghiera ricca, completa. Copiosa di
Fede e di Speranza. Un libricino in più, pertanto, a cosa
serve. Esistono tante e tante versioni di elementi e riflessioni
che si accompagnano a questa nota recitazione.
Il pretesto di tale opera nasce due anni fa. L’elemento
portante, l’aver steso già un piccolo stralcio della figura di
Bellezza straordinaria della Madre Celeste nella
realizzazione del libro dedicato alle sue sofferenze1. Mi
piaceva, o meglio, mi sarebbe piaciuto già al tempo, offrire,
col medesimo fine, una raccolta di componimenti che
aiutassero un po’, in piena libertà per chiunque avesse
voluto, ad accostarsi a meditare e stringere un legame più
saldo con la Madonnina. Per tale motivo, nella lontana,
ormai, estate del 2011, composi i primi misteri della Gioia e
appena due di quelli della Luce. Credevo, vista la rapidità
della vena poetica, che in pochi giorni avrei concluso il tutto.
Il mio intento, in fondo, era quello di illustrare solo quattro
tipologie di misteri accompagnando, quindi, cinque momenti
per ciascuno, per il totale di solo venti poesie. E invece,
niente. Tutto a un tratto, nulla più. Bloccata.
Ho compreso meglio proprio grazie a questo episodio cosa
volesse dire far poesia. Per me che da poco muovevo i miei
1
Le sofferenze della Madre della Redenzione (giugno 2011 – luglio 2011) di Maria Simona Barberio – pubblicato su
www.simonabarberio.it
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passi in questo mondo, che tuttora definisco sconosciuto più
alla mente che al cuore, si è svelato il perché le raccolte
poetiche, avevo da giovane notato, abbracciassero
occasionalmente archi di tempo piuttosto lunghi. Perciò, in
questi lunghi mesi di “attesa” non mi sono molto
preoccupata, pur cosciente che non avevo la padronanza di
poter dire che un giorno l’opera avrebbe visto la luce o
meno. All’improvviso, invece, eccola qua. Completa. Nei suoi
vari aspetti.
Avverto il passare del tempo. Nello stile, nell’uso e nella
scelta dei vocaboli, della metrica, del verso che libero si
scioglie. Ma la cosa non disturba, mi piace, a mio avviso
rafforza la profondità del mistero che ci si accinge a
contemplare. Non è solo di questo che nella prefazione al
libro voglio parlare. Mi voglio rivolgere al lettore curioso che,
magari, un po’ scettico, si aprirà alla lettura di queste pagine
già un po’ “stanco”.
Maria, la Madre dell’Altissimo, La Donna, è figura ancora
sconosciuta al cuore e alla mente di molti, di tanti, di troppi.
La si crede spesso creatura frutto del pensiero dell’uomo e
non Madre pensata da Dio.
I miei versi son semplici. Non hanno particolari pretese ma
muovono al desiderio di apprendere. Di comprendere. Di
conoscere. Non si può ritenere o giudicare inesistente ciò
che non si sa e non si conosce. Il libro, pertanto, suona
come un invito. Al mettere nel cuore anche solo una piccola
virtù o un piccolo gesto della Madre della Redenzione. Già
imitare questa Creatura celeste in una piccola o piccolissima
cosa, sarebbe cosa santa, anzi, santissima. Da Lei abbiamo
molto da imparare e se impariamo anche la cosa più piccina,
pian piano muoveremo i passi verso cose più grandi senza
neanche accorgercene.
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In fondo i chicchi del Rosario non sono altro che piccoli passi
nel viaggio della vita e la vita di ciascuno di noi si muove
sempre sulla scia della vita di Cristo. Volenti o nolenti siam
tutti in una valle di lacrime dove vi è pianto e sofferenza. Sta
a ciascuno di noi vivere tutto santamente, offrendo ogni cosa
per la salvezza di quanti non sanno e non conoscono la via
del Cielo.
Il mio libretto, quindi, a tal punto può esser considerato
questo: una piccola chiave, una sorta di passepartout, con il
quale intraprendere un lento e lungo cammino. Basta
iniziare, fare il primo passo e poi, pian piano, tutto verrà da
sé.
Queste poesie, infatti, servono a far vedere un po’ più da
vicino quanto è semplice accostarsi al dialogo col Cielo che
non è distante, anzi. È vivo, già presente in mezzo a noi.
Basta solo, aprirsi agli occhi della Fede. Il cuore, sa
ascoltare anche quando la mente ancora non comprende.
Infine, mi voglio soffermare sul ruolo e sull’importanza della
preghiera. Il Santo Rosario non è una sterile orazione che
deve appartenere alle sole labbra dell’uomo. Non è il
susseguirsi di parole e gesti o frasi che non appartengono al
cuore. Il Rosario è preghiera che deve sgorgare dal profondo
dell’anima. Deve mettere in luce il Volto di Dio che nella
contemplazione pian piano si svela.
La preghiera è alito di vita. È come l’aria stessa che l’anima
respira. Senz’aria si muore, senza preghiera si è già morti.
La preghiera per il cristiano ma, oso dire, per l’uomo tutto,
per l’umanità intera è vera linfa vitale. Senza non si è. Senza
si è persi ancor prima di trovarsi. È la preghiera che fa’.
Soldati, combattenti, baluardi coraggiosi. È la preghiera che
costituisce, sostiene, rinnova, aiuta crescere. Senza si è
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come fragili fuscelli in balia del vento. Al primo soffio si vola
via per strade sconosciute quasi sempre senza ritorno.
Sembra tutto tanto, troppo. Forse per qualcuno anche
esagerato. Ma, in realtà, così non è. Si è portati a pensarlo
solo perché della forza della preghiera non si è fatta
esperienza. I Santi di Dio, invece, tutti ci insegnano ad
amarla. Ad amare la corona del Santo Rosario e pregare e
recitarla con cuore pentito e sincero.
Chi cerca trova. A chi bussa sarà aperto. Chi insiste con
forza e con violenza alla porta del cuore di Cristo e della
Madre sua non resta mai deluso. Invito quindi, tutti, a volgere
gli occhi, ma soprattutto il cuore, al Cielo, a invocare i santi,
gli angeli, Dio Padre, Dio Figlio e lo Spirito Santo. Non ultima
la Vergine Maria, Madre nostra, Celeste Regina, Splendore
di Grazia e Rosa Mistica. La devozione a loro ci accompagni
nel cammino della Vita. Affinché anche noi sappiamo imitarli
e seguirli sulle orme dei loro stessi passi per gustare un
giorno le meraviglie del Paradiso e cantarne e gioirne
insieme per l’Eternità.
Lamezia Terme, 5 luglio 2013
Simona Barberio
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MISTERI GAUDIOSI
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PRIMO MISTERO DELLA GIOIA
L’annunzio a Maria
L’angelo Gabriele ti ha dato il lieto annunzio.
Un misterioso saluto,
poco chiaro alla tua mente…
il tuo turbamento è profondo,
non comprendi.
Tu,
proprio Tu,
la più piccola, umile, semplice figlia della città di Nàzaret
hai trovato grazia infinita presso Dio.
Sì.
Tu,
la Vergine concepita senza peccato originale,
sarai Madre,
Madre dell’Altissimo.
Com’è possibile?
Nulla è impossibile a Dio.
Lo Spirito Santo si poserà su di Te,
ti coprirà con la sua ombra
e concepirai un figlio,
il Santo,
il Figlio di Dio.
Lo chiamerai Gesù,
sarà grande,
regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe…
il suo regno non avrà mai fine.
Mistero infinito…
Il tuo sì perfetto, pieno, puntuale, immediato…
“Eccomi,
sono la serva del Signore,
avvenga di me secondo la tua parola!”
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SECONDO MISTERO DELLA GIOIA
La visita a Santa Elisabetta
Lo Spirito Santo Ti ha mossa verso la regione montuosa.
Ti sei affrettata,
ti sei incamminata verso una città di Giuda,
per amore,
per servire,
per amare.
Ti sei recata presso la casa di Zaccaria.
Appena giunta hai porto il tuo dolce saluto…
un saluto di gioia,
un saluto che annuncia novità,
un saluto che è già presenza viva di Cristo,
un saluto di speranza e di salvezza per il mondo intero.
Appena Elisabetta lo ha udito,
il bambino nel suo grembo,
il piccolo Giovanni,
ha sussultato…
la gioia è piena…
e lei,
colma di Spirito Santo,
a gran voce,
ha cantato le tue lodi,
le lodi alla madre del suo Signore,
alla Vergine benedetta,
la beata fra tutte le donne.
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TERZO MISTERO DELLA GIOIA
La nascita di Gesù
Il censimento a Betlemme,
città di Davide,
proprio nei giorni tuoi più difficoltosi…
i giorni del parto, infatti, sono giunti presto.
Hai dato alla luce il tuo primo figlio unigenito,
avvoltolo in fasce,
lo hai deposto in una mangiatoia…
Nessuno vi aveva accolto,
nessuno aveva avuto pietà di voi,
nessuno si era mosso a compassione.
Per voi nessun posto su questa terra.
In quella regione,
nella Giudea,
alcuni pastori vegliavano di notte il loro gregge.
Apparve loro un angelo a dare il lieto annunzio…
La nascita del Salvatore…
La nascita di Cristo Signore.
È festa nel Cielo…
e sulla terra la pace è nei cuori che egli ama.
Senza indugio i pastori si sono recati a Betlemme…
per contemplare le meraviglie del Signore.
Intanto,
tu Maria,
dolce madre nostra,
custodivi queste cose meditandole nel tuo cuore.
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QUARTO MISTERO DELLA GIOIA
La presentazione di Gesù al tempio
Compiuti i giorni, secondo la legge di Mosè,
vi siete recati a Gerusalemme per presentare il bambino al Signore.
Giunti al tempio,
il vecchio Simeone,
uomo giusto e pio,
da tempo in attesa della consolazione del popolo di Israele,
ha accolto il Cristo del Signore tra le sue braccia.
Lo Spirito Santo era su di lui,
così ha innalzato il suo cantico di lode e di benedizione a Dio.
Vista la salvezza…
“Ora lascia, Signore, che il tuo servo vada in pace”.
Vi siete stupiti…
A te dolce Madre,
dolce Vergine Maria,
l’annunzio della spada…
“Una spada trafiggerà la tua anima…
e i pensieri di molti cuori saranno svelati”.
Un forte segno,
un segno di contraddizione,
venuto sulla terra per la caduta e la risurrezione di molti.
Sopraggiunta Anna,
l’anziana profetessa,
anche lei,
prontamente,
ha lodato Dio,
ha dato l’annuncio
a quanti attendevano la redenzione di Gerusalemme.
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QUINTO MISTERO DELLA GIOIA
Gesù al tempio e la disputa coi Dottori
Come ogni anno vi eravate recati a Gerusalemme per la Pasqua.
Gesù aveva dodici anni,
era ancora un fanciullo,
era sempre stato premuroso e obbediente,
in tutto.
Ripreso il cammino,
il viaggio del ritorno,
a sera,
cercatolo non l’avete trovato.
Nella carovana,
tra i parenti,
i conoscenti,
non c’era.
Nessuno sapeva dire dove fosse.
Vi siete stupiti,
vi siete angosciati,
avete temuto per la sua vita.
Siete tornati indietro,
tre giorni di trepidante attesa,
poi,
finalmente,
a Gerusalemme,
lo avete trovato al tempio.
Seduto in mezzo ai maestri,
li ascoltava e li interrogava.
Con saggezza,
con intelligenza,
con somma sapienza,
insegnava loro le meraviglie del Padre suo Celeste.
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Cresceva…
cresceva in età,
sapienza e grazia…
davanti a Dio e agli uomini.
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MISTERI DELLA LUCE
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PRIMO MISTERO DELLA LUCE
Il Battesimo di Gesù al Giordano
Gesù passò al Giordano…
Il più piccolo si recò da colui il quale
“non era degno di portargli i sandali”.
Giunto da Giovanni,
voleva da lui farsi battezzare,
ma questi, glielo voleva impedire…
sapeva di avere lui necessità del suo battesimo.
Ma, affinché si adempisse ogni cosa,
era importante dar compimento alla giustizia nella sua pienezza.
Per questo Giovanni non si tira indietro…
Ancora una volta,
restando nella verità della sua missione,
attesta con il suo gesto l’amore immenso per il suo Signore,
si fa umile strumento al servizio della volontà del Padre.
Appena battezzato,
Gesù uscì dall’acqua,
i cieli si aprirono e lo Spirito di Dio,
sotto forma di colomba si posò su di Lui.
Non prima, non nell’acqua, ma fuori…
Il suo è un battesimo di Luce,
di Luce infinita,
venuta nel mondo a portare la pace nei cuori.
Si udì una voce dal Cielo…
“Questi è il Figlio mio,
l’amato,
nel quale mi sono compiaciuto.”
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SECONDO MISTERO DELLA LUCE
Le Nozze di Cana
Maria, la Madre di Gesù,
fu invitata ad uno sposalizio a Cana di Galilea.
Prese parte al banchetto nuziale anche Gesù con i suoi discepoli.
Durante la festa, Maria,
la Madre dolcissima,
sempre attenta alle necessità di noi figli, con il suo sguardo vigile
ha visto la necessità, l’urgenza, il pericolo per gli sposi.
Il vino stava venendo meno,
se fosse venuto a mancare gli sposi
avrebbero subito un grande oltraggio.
Mossa dal suo immenso e pronto amore,
con coraggio, senza alcun timore,
si è così fatta avanti…
con fede esemplare
ha presentato la sua preghiera al Figlio tanto amato.
“Non hanno più vino!”…
“Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora!”
Ma la preghiera di Maria smuove le montagne,
è irresistibile…
E Gesù si lascia sempre vincere dall’amore.
La fede di Maria Santissima è perfetta, piena, certa dell’ascolto.
Senza esitare, pertanto, da prima vera credente,
ella invita all’obbedienza, al totale abbandono,
all’immediata risposta.
“Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.
Il miracolo si compie… l’acqua diventa vino,
buon vino, vino eccellente.
La gloria di Dio è manifestata,
i suoi discepoli credettero in Lui.
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TERZO MISTERO DELLA LUCE
L’annuncio del Regno di Dio e l’invito alla conversione
La venuta di Gesù nel mondo,
un mistero celeste incomprensibile al cuore stolto dell’uomo.
La venuta di Dio in terra,
per amare, saziare, perdonare.
Eppure, l’uomo, nella sua natura sorda e cieca,
non vede, non sente, non comprende.
I segni sono muti,
le parole sono sorde,
i pensieri non sono del cuore umile.
“Convertitevi e credete al Vangelo!”
Ma l’uomo è di dura cervice.
Vuole altro, vuole il segno,
ma poi non lo accetta, lo rinnega, lo rifiuta.
Mentendo dice ogni sorta di male,
vuole che la lebbra non scompaia dal cuore pentito.
Vuole il paralitico sempre immobile sul suo lettuccio,
la peccatrice nuda e afflitta dai suoi molti peccati.
Gesù, l’Amore vero, l’Amore puro,
solo Lui conosce i segreti del cuore e dell’anima
che innanzi ai suoi piedi si prostra.
“Signore, abbi pietà di me!”
Con la voce del buon ladrone:
“Ricordati di me quando entrerai nel tuo regno.”
“In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso.”
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QUARTO MISTERO DELLA LUCE
La Trasfigurazione
Gesù salì sul monte Tabor,
si ritirò in luogo solitario,
salì a pregare
in compagnia di Pietro, Giacomo e Giovanni.
Sul monte il dialogo col Padre suo celeste.
Mentre pregava il suo volto cambiò,
una luce mirabile e splendente trasformò il suo viso,
la sua veste, candida e sfolgorante.
Apparvero due uomini:
Mosè ed Elia,
grandi profeti,
e iniziarono con lui a discorrere.
I discepoli,
vinti dal sonno,
stropicciarono i loro occhi
e contemplarono le meraviglie che innanzi a loro si trovavano.
Ancora ciechi i loro cuori.
La voce di Pietro,
il desiderio della tenda,
il voler dimorare in Dio e godere del suo amore
senza nulla pensare in merito alla missione,
in merito alla salvezza,
in merito a un mondo che ha fame e sete e attende.
Non sapeva quello che diceva.
Dal monte urge scendere,
armati e rivestiti di Luce,
per vivere, respirare e camminare con Dio e per Dio,
per donare salvezza all’uomo che brama.
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Una nube li coprì
e una voce, La voce, disse:
“Questi è il Figlio mio; l’eletto: ascoltatelo!”
L’invito è ad Amare, ascoltare e obbedire,
meditando tutto nel silenzio del cuore.
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QUINTO MISTERO DELLA LUCE
L’istituzione del Sacramento dell’Eucaristia
“Prese il pane, lo spezzò e rese grazie.”
Si è dato all’uomo.
Il Figlio di Dio,
venuto nel mondo,
nulla ha tenuto di sé per sé.
Si è dato all’uomo
Corpo, Anima e Spirito.
Ha amato fino alla morte e alla morte di croce.
Nulla di suo non ci ha dato.
Nulla di sé ci ha nascosto.
Si è fatto carne,
si è fatto cibo,
Via, Verità, Vita.
Si è fatto nostra Speranza.
Fede, Carità.
Si è immolato.
Si è lasciato crocifiggere sul legno di croce
senza resistenza alcuna.
Si è fatto dono per tutti.
Ha dato tutto di sé senza alcun timore,
senza alcuna reticenza,
umile agnello prostrato alla volontà del Padre
dinanzi alla crudeltà dell’uomo.
Non ha temuto,
non ha vacillato,
liberamente si è consegnato con piena fede.
Si è fatto cibo vero, nutrimento dell’uomo,
di tutto l’uomo,
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affinché questi, a sua volta,
possa aver la forza di amare,
di salire sul Golgota,
di portare il legno della croce,
perché anche la sua vita divenga nel nome di Dio
via d’Amore per l’altro.
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MISTERI DEL DOLORE
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PRIMO MISTERO DEL DOLORE
L’orazione di Gesù nell’orto degli ulivi
L’ora della prova, incalzante, imminente.
Il combattimento, la lotta, la preghiera.
È la preghiera la forza e la guida
di questo triste momento della vita di Cristo.
Preghiera sofferta, gocce di sangue sudate,
colate al buio della notte,
una notte di paura ed angoscia.
Una notte triste fino alla morte.
Il momento è di solitudine profonda,
del cuore e dell’anima
che con fiducia deve sapersi abbandonare a Dio,
alla sua volontà,
alla sua strada, ai suoi passi.
“Sia fatta la tua volontà,
ma se puoi,
allontana da me questo calice!”
Una preghiera, chiesta,
impetrata con Amore ma con somma libertà nella sua risposta.
Tutto ciò che vuole e desidera il Padre
il Figlio brama, ama e accoglie.
Un mistero, grande,
troppo grande.
Duro, pesante.
Un mistero che non deve capire la mente, la ragione
ma il Cuore.
La preghiera,
la sua potenza,
la sua insistenza,
la forza che diviene vittoria sulla battaglia.
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SECONDO MISTERO DEL DOLORE
La Flagellazione di Gesù
Percosse, schiaffi,
sputi,
sul corpo innocente dell’Uomo,
sul corpo del Figlio di Dio,
sul corpo del Figlio dell’Altissimo.
Un’inaudita violenza,
una violenza senza senso, inumana e senza fine.
La crudeltà dell’uomo che non conosce vergogna,
si abbatte tutta sull’Amore,
sull’Agnello immolato.
Non vi è logica, non vi è comprensione.
Perdona Signore, non sanno quello che fanno.
Il cuore del peccatore è ingrato,
non riconosce mai il bene ricevuto,
non lo apprezza,
non lo accoglie,
non lo fa suo.
I colpi ricevuti segnano e lacerano non solo le carni
ma il cuore di Dio.
Non vogliono amare, non vogliono sperare,
non vogliono vivere.
Hanno sete di peccato, di male.
Hanno fame di ingiustizie, di vendette.
Hanno gusto per ogni abominio
e per ogni cattiva azione.
Lontani da Dio,
lontani, troppo.
Per questo il sacrificio,
per questo il sangue versato.
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È dalla croce che nasce la Vita
per l’uomo
che non sa ancora cos’è l’Amore.
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TERZO MISTERO DEL DOLORE
L’incoronazione di spine di Gesù Cristo
Una corona di spine sul capo,
un rosso mantello,
una porpora che scende sulle spalle.
Una canna in mano.
Il Figlio di Dio,
schernito, deriso,
sbeffeggiato.
Una corona di spine piccolissime e fitte,
tutte intrecciate ad arte,
conficcate a fondo,
fino a far lacrimare sangue,
rosso e copioso.
Un volto segnato dal dolore,
dalla sofferenza
ma avvolto nella pace e nel perdono.
L’Amore supera e sopporta ogni cosa,
anche il dolore più grande e inaccettabile.
Una spine, tante spine,
inflitte dalla cattiveria di noi peccatori,
di noi stolte creature
che anche con la lingua,
colpiamo,
feriamo,
uccidiamo ripetutamente ogni giorno
facendo sgorgare sangue innocente,
facendo morire tra pene ed angosce.
Stolti che siamo, Signore!
Una spina,
solo una piccola, piccolissima spina,
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è quello che chiedi a ciascuno di noi di sopportare, portare,
offrire e vivere.
Solo questo.
Una spina piccina del tuo Figlio Gesù.
La Madonnina
è Maestra per noi in questo amore.
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QUARTO MISTERO DEL DOLORE
La salita di Gesù al monte Calvario
Il Calvario,
la salita al monte,
il percorso della vita che si snoda sotto la croce pesante.
Fardello da portare,
da amare,
da santificare, da vivificare.
È questa la croce,
amata, vissuta, offerta.
Un amore simile non viene dall’uomo.
La natura dell’uomo si rivolta, si ribella,
vorrebbe sempre fuggire dalla sofferenza.
Ma è questa la via della Salvezza.
È quella tracciata da Dio Padre,
è quella più irta e più dura
ma la unica e sola vera.
Non ve n’è altra,
non vi è una via spaziosa
ma un lento, lungo e stretto Calvario.
È da Cristo che bisogna imparare,
è Lui che bisogna imitare,
è a Lui che bisogna impetrare ogni aiuto.
Lui è Via, Verità, Vita.
Senza la sua presenza
non si può portare e vivere alcuna croce di Salvezza.
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QUINTO MISTERO DEL DOLORE
La morte in croce di Gesù
Appeso a un duro legno,
trafitto,
esanime, esangue.
Le mani, legate ai polsi,
inchiodate, segnate,
solcate come mari da lance profonde.
Il capo chino,
la fronte madida di sudore.
Un silenzio assordante e avvolgente
intorno.
La terra tremante,
il buio, la penombra.
Il male, il peccato che avanza e procura la morte.
Una scena atroce.
Un dolore profondo e lancinante.
La morte di Cristo.
Tutto sembra aver fine,
tutto appare senza speranza,
tutto sembra non aver più alcun senso.
La storia parla di morte,
solo di morte
e non di vita.
Per vivere, invece, occorre morire,
a se stessi, alla storia, al male, al peccato.
La morte è vita.
La morte non è che un attimo.
La morte nulla può su Dio,
da Questi è per l’eternità distrutta.
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MISTERI DELLA GLORIA
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PRIMO MISTERO DELLA GLORIA
La Risurrezione di Gesù Cristo
Maria di Màgdala ai piedi del sepolcro,
piangente, affranta, senza pace.
Cerca il suo Re, la Gioia del suo cuore,
la Vita della sua anima.
Senza di Lui lei non è.
Due angeli in bianche vesti,
in vesti sfolgoranti, le apparvero all’improvviso.
Le chiesero il perché del suo pianto,
ed ella, implorante, domandava dov’era il suo Gesù.
Si voltò e vide un uomo,
credeva fosse il custode del giardino,
il suo cuore non era pronto ad aprirsi ancora al mistero,
cieco, cercava ancora un corpo morto.
Vide Gesù, senza sapere che fosse Lui.
Ma appena udita La voce, capì,
comprese, credette.
“Maria!”
“Rabbunì!”
La Fede incontra la Speranza.
“Non mi trattenere
perché non sono ancora salito al Padre;
ma va’…”
E annuncia.
“Ho visto il Signore!”
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SECONDO MISTERO DELLA GLORIA
L’Ascensione di Gesù al Cielo
Una nube Lo avvolse
e scomparve alla loro vista.
Un mistero difficilissimo da comprendere.
Un mistero da accettare e vivere con fede.
Gesù che sale al Padre Suo e Padre Nostro,
Dio Suo e Dio Nostro.
Elevato in alto,
Infinito nel suo Cielo.
Così alto eppure così vicino,
così presente,
nella vita di ciascuno di noi.
Occhi bendati non vedono,
orecchie sorde non odono,
ma la presenza è forte,
è viva,
è eterna,
da sempre.
Un mistero grande.
Un mistero che consola e dona forza.
Rinnova i cuori
e apre a nuovi orizzonti.
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TERZO MISTERO DELLA GLORIA
La discesa dello Spirito Santo sopra gli Apostoli con Maria
Santissima nel Cenacolo
Erano tutti insieme,
nello stesso luogo,
all’improvviso un fragore,
come rombo di tuono,
un vento gagliardo
che riempì il loro cuore
e avvolse le loro anime.
Un fuoco ardente disceso dal Cielo,
che arde e che consuma,
che brucia e accende dentro.
Il Fuoco dell’Amore
che anima e che guida,
che spinge e che trasforma.
Un solo cuore,
una sola anima,
avvolti tutti dall’Amore di Dio.
Un dono prezioso,
preziosissimo.
Il Consolatore,
la Luce del cuore e della mente,
la guida
nel cammino,
nell’arido deserto.
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QUARTO MISTERO DELLA GLORIA
L’assunzione di Maria Santissima al Cielo
Maria assunta in Cielo.
In corpo e anima.
Il mistero dell’assunzione.
La Madre di Dio,
creatura unica,
plasmata da Dio secondo Bellezza maestosa.
Creatura da imitare
ma inimitabile al tempo stesso.
Discepola di Dio,
Maestra per ciascuno di noi.
Guida nel tempo della storia,
scia luminosa
rifulgente dell’Amore del Padre.
L’Assunta,
la sua festa,
la festa del Cielo
e il coro degli angeli.
Benvenuta Madre Santa,
benvenuta in cielo e terra,
benvenuta e bentrovata
nella Vita del tuo Figlio.
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QUINTO MISTERO DELLA GLORIA
L’incoronazione di Maria Santissima Regina degli angeli e di
tutti i santi
Creatura eccelsa,
mai la storia conoscerà altra così degna.
La Madre di Dio e Madre nostra,
Regina deli angeli e di tutti i santi.
Creata a immagine di Dio.
Preziosa ancella fattasi specchio.
Posta come anello tra cielo e terra,
saldo scudo che lega mari e monti.
Donna vestita di Sole,
Modello di Santità,
Regina di vera Speranza,
Madre della Redenzione.
Un posto speciale,
nel cielo,
nel seno del Padre,
nel cuore del Figlio.
A noi affidata,
a noi consegnata,
a noi donata,
per amare e per essere.
Per gioire e per soffrire.
Per perdonare e per salvare.
Un dolce e tenero Abbraccio di Cielo,
presenza materna che scalda e riempie il cuore.
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SOMMARIO
INTRODUZIONE ..................................................................................................... 5
MISTERI GAUDIOSI ............................................................................................... 9
PRIMO MISTERO DELLA GIOIA ..................................................................... 11
L’annunzio a Maria ............................................................................................. 11
SECONDO MISTERO DELLA GIOIA .............................................................. 12
La visita a Santa Elisabetta ............................................................................... 12
TERZO MISTERO DELLA GIOIA .................................................................... 13
La nascita di Gesù.............................................................................................. 13
QUARTO MISTERO DELLA GIOIA ................................................................. 14
La presentazione di Gesù al tempio................................................................. 14
QUINTO MISTERO DELLA GIOIA................................................................... 15
Gesù al tempio e la disputa coi Dottori ............................................................ 15
MISTERI DELLA LUCE ........................................................................................ 17
PRIMO MISTERO DELLA LUCE ..................................................................... 19
Il Battesimo di Gesù al Giordano ...................................................................... 19
SECONDO MISTERO DELLA LUCE .............................................................. 20
Le Nozze di Cana ............................................................................................... 20
TERZO MISTERO DELLA LUCE ..................................................................... 21
L’annuncio del Regno di Dio e l’invito alla conversione ................................. 21
QUARTO MISTERO DELLA LUCE ................................................................. 22
La Trasfigurazione.............................................................................................. 22
QUINTO MISTERO DELLA LUCE ................................................................... 24
L’istituzione del Sacramento dell’Eucaristia .................................................... 24
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MISTERI DEL DOLORE ....................................................................................... 27
PRIMO MISTERO DEL DOLORE .................................................................... 29
L’orazione di Gesù nell’orto degli ulivi.............................................................. 29
SECONDO MISTERO DEL DOLORE ............................................................. 30
La Flagellazione di Gesù ................................................................................... 30
TERZO MISTERO DEL DOLORE .................................................................... 32
L’incoronazione di spine di Gesù Cristo .......................................................... 32
QUARTO MISTERO DEL DOLORE ................................................................ 34
La salita di Gesù al monte Calvario ................................................................. 34
QUINTO MISTERO DEL DOLORE .................................................................. 35
La morte in croce di Gesù ................................................................................. 35
MISTERI DELLA GLORIA .................................................................................... 37
PRIMO MISTERO DELLA GLORIA ................................................................ 39
La Risurrezione di Gesù Cristo ......................................................................... 39
SECONDO MISTERO DELLA GLORIA .......................................................... 40
L’Ascensione di Gesù al Cielo ............................................................................ 40
TERZO MISTERO DELLA GLORIA................................................................. 41
La discesa dello Spirito Santo sopra gli Apostoli con Maria Santissima nel
Cenacolo .............................................................................................................. 41
QUARTO MISTERO DELLA GLORIA ............................................................. 42
L’assunzione di Maria Santissima al Cielo ....................................................... 42
QUINTO MISTERO DELLA GLORIA .............................................................. 43
L’incoronazione di Maria Santissima Regina degli angeli e di tutti i santi .. 43
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I MISTERI DEL SANTO ROSARIO (AGOSTO 2011 – LUGLIO 2013)
DI MARIA SIMONA BARBERIO
IN COPERTINA: MATTIA PRETI (TAVERNA 1613 - MALTA 1699) E AIUTI DI BOTTEGA “LA MADONNA E
IL BAMBINO CONSEGNANO IL ROSARIO AI SANTI DOMENICO E CATERINA DA SIENA”
DETTA “MADONNA DEL ROSARIO” OLIO SU TELA CM.285X230 – ULTIMI ANNI 1680
– CHIESA DI SAN DOMENICO – VI ALTARE, CAPPELLA LATERALE A SINISTRA.
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commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported. Per leggere una copia della licenza
visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/ o spedisci una
lettera a Creative Commons, 171
www.simonabarberio.it
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MARIA SIMONA BARBERIO ha compiuto i suoi studi presso
la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli
Studi di Verona, laureandosi in Economia e Commercio.
Attualmente è docente di ruolo di Matematica Applicata nella
Scuola Secondaria Superiore.
“La preghiera è alito di vita. È come l’aria
stessa che l’anima respira.”
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