CONSIGLI UTILI E’ assolutamente sicuro che se uno sconosciuto vi offre aiuto disinteressato, parla di denaro, vi propone facili guadagni, state per essere truffati o derubati. DIFFIDATE DEGLI SCONOSCIUTI Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali. Non esistono funzionari INPS, ENEL, INPDAP, etc., che vanno porta a porta. Uomini ben vestiti, si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva oppure per controllare il contatore della luce o del gas; in realtà è un trucco per raggirare le persone facendosi consegnare del denaro o per sottrarre beni ed oggetti di valore. In questi casi è opportuno telefonare all’ente interessato per avere informazioni. Segnalate al 112 o 112 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga voi o il vostro vicino di casa. Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Truffe agli anziani? E’ ammesso copiare, stampare e/o distribuire questo documento citando la fonte. Copyright © tommaso galeone Nr. 2 12/2010 <<cose da sapere e…> di tommaso galeone* *presidente IPA, sovr.c. della P. di S. Fatevi raccontare i motivi del prelievo. Basta poco per evitare un dramma. INTERNATIONAL POLICE ASSOCIATION Sezione Italiana – 15^ Delegazione “Marche” ESECUTIVO LOCALE MACERATA-FERMO Casella Postale 203 – 62012 Civitanova Marche {www.ipa-macerata.it} TRUFFE AGLI ANZIANI ... TRUFFE www.poliziadistato.it/articolo/19274 29 maggio 2010. Due donne, aspetto giovane e ben curato, bussano a casa di una signora di 96 anni, si spacciano per dipendenti delle Poste e le dicono di dover controllare il libretto della pensione; con modi gentili e premurosi, si preoccupano anche della salute dell’anziana; con una scusa, una delle due l’accompagna in bagno mentre l’altra s’impossessa di circa settecento euro della pensione. Pochi minuti dopo si dileguano. E’ successo pochi giorni fa a Rovigo mentre ad Ancona una donna di 83 anni è stata avvicinata per strada da un giovane che si è spacciato per un amico del figlio. La signora, che non ha figli fiuta l’inganno, come racconterà poi agli investigatori, e risponde al malintenzionato che la Polizia le ha consigliato di non dare credito agli sconosciuti che l’avvicinano per strada. Così gli sbatte il portone in faccia e chiama la Polizia. RICORRENTI False pietre preziose Un signore di aspetto rassicurante e in genere di mezz’età, si finge uno straniero che deve raggiungere il paese d’origine ma non ha disponibilità di denaro liquido per il viaggio. Ferma una signora per strada e cerca di vendere un anello o delle pietre preziose che avrebbero un valore di 7 o 10 mila euro. Naturalmente alla signora in questione le potrebbe vendere a molto meno. Nel frattempo, passa un altro signore ben vestito che dice di essere un gioielliere con tanto di lente per controllare le pietre; subito dopo si offre di comprarle per 5 mila euro. Ma lo straniero insiste perché sia l’anziana signora a comprarle. E spesso riesce a convincerla facendosi dare 2/3 mila euro. FALSA BENEFICENZA Un signore ben vestito, 50/60 anni circa, a volte con accento straniero, si finge un medico o un rappresentante di una casa farmaceutica alla ricerca di un deposito per effettuare una donazione di medicinali a scopo di beneficenza. Ferma un signore per strada, normalmente in quartieri borghesi, chiedendo informazioni su questo deposito: il signore ovviamente non sa niente. Passa un’altra persona che fa finta di sapere dove sia il deposito ma dice che è stato chiuso. La donazione può avvinire solo tramite notaio ma serve un anticipo in denaro che la persona incaricata della beneficienza non ha a disposizione in quel momento. L’anziano fermato per strada viene convinto che può contribuire alla beneficenza ricavando anche una percentuale se fornisce il denaro che serve per il notaio. Viene accompagnato a ritirare una discreta cifra (anche qualche migliaio di euro) e poi fatto salire sull’auto insieme ai due “compari” per andare dal notaio. Durante il tragitto i truffatori si ricordano che sicuramente servirà una marca da bollo e si fermano davanti ad un tabaccaio chiedendo alla vittima di andarla a comprare. Appena il truffato scende, naturalmente, fuggono.