… Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 … il “CONVEGNO” Pag. I di IV …il “CONVEGNO” Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Contributi dei Relatori Censimenti Apertura Convegno Capo Guida Maria Teresa Spagnoletti procedure, apertura e/o chiusura Gruppi, Trattamento dei Dati Personali e Sensibili (Privacy) Direttore della Segreteria Centrale Marco Zanolo Censimenti procedure, apertura e/o chiusura Gruppi, Trattamento dei Dati Personali e Sensibili (Privacy) Copertura Assicurativa Censimenti Segreteria Centrale Marcello Pranzetti Responsabilità Civile e Penale Trattamento dei Dati Personali e Sensibili (Privacy), Certificazioni Mediche, Autorizzazioni per minori, etc. Cooperativa La Tenda Avvocato Ex-Scout Dr. Alberto Cuccuru Presidente Bruno Sbroscia … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Attività nei Parchi, Normativa Regionale Norme per l’utilizzo di apparati ricetrasmittenti Broker Marsh Umberto Terenzio Incaricato allo Sviluppo Daniele Caldarelli Incaricato Regionale Radio Scout Luca Radice … il “CONVEGNO” Pag. II di IV …il “CONVEGNO” Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Economia Associativa, Linee guida, Bilanci, Conti Correnti, etc. Attività della Segreteria Regionale Progetto Buona Caccia! Economia Associativa Incaricato nazionale Tesoreria Alessandro Carrara Autofinanziamen ti, Codice Fiscale, Gestione Fondi Pubblici, Sponsorizzazioni, Erogazioni Liberali, 5x1000, APS, etc Incaricata Nazionale all’Organizzazione Liboria Renna Utilizzo Pullman Ditta Sauro Gabriella Saputelli Segreteria Regionale Cristina Referente Informatico Edoardo Pinci Moderatrice Moderatore già Responsabile Regionale Loretta Ballerini … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Incaricato Regionale Organizzazione Mauro Giannelli … il “CONVEGNO” Pag. III di IV …il “CONVEGNO” Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Contributi documentali (Scaricabili dal sito http://www.lazio.agesci.it) Cap. Descrizione I Vademecum del Capo Gruppo II Vademecum Organizzazione III IV Utilizzo di Fondi pubblici per finanziare le attività associative ai diversi livelli La responsabilità civile e penale dei Capi Agesci Linee Guida per un economia al servizio dell’educazione Fonte Organizzazione Nazionale Luglio 2010 Agesci Lazio Settembre 2010 Capo Scout e Capo Guida Ottobre 2005 Allegato 4 VI Uso Radio in attività VII Economia Associativa VIII IX X XI XII Procedura Censimenti Noleggio Pullman Assicurazione Accordo Parchi Tutti a Messa Consiglio Generale 2001 Radio Scout Settembre 2010 Estratti Statuto e regolamenti Agesci Contributo del Relatore Contributo del Relatore Contributo del Relatore Contributo del Relatore Don Paolo Benanti … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 … il “CONVEGNO” Pag. IV di IV V … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 I Vademecum del Capo Gruppo Pag. 1 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Sommario LETTERA DELLA CAPO GUIDA E DEL CAPO SCOUT PRIME INDICAZIONI UTILI AL CAPO GRUPPO LA STRUTTURA DELL’ASSOCIAZIONE DOCUMENTI UFFICIALI CENSIMENTI E PRIVACY ASSICURAZIONI LA RESPONSABILITÀ CIVILE E PENALE DEI CAPI AGESCI LE RIVISTE ASSOCIATIVE ECONOMIA ASSOCIATIVA • Bilancio di Gruppo • Attività di raccolta fondi per autofinanziamento - Vendita di torte, di calendari o altro - Organizzare recite e spettacoli - Organizzare una tombola, una lotteria, una pesca di beneficienza STRUMENTI PER LA GESTIONE ECONOMICA DEL GRUPPO • conto corrente bancario • codice fiscale • dichiarazione beni trasportati • ricevuta per la riscossione dei contributi spese • Fondo Gruppi che operano in Zone disagiate ALCUNE “ATTENZIONI” DA PRESTARE DURANTE IL NOSTRO IMPEGNO EDUCATIVO INDICAZIONI GENERALI PER UN BUON CAMPO ESTIVO UTILI • Logo ufficiale e carta intestata AGESCI • Centro Documentazione • Scheda medico sanitaria • Gilwell • Totem e Lanterna • Specialità di squadriglia DEMANIO • Fondo Immobili • Leggi Regionali • Archivio Basi scout GLI SCOUT SHOP DICHIARAZIONI DI RAPPRESENTANZA LEGALE LA SEGRETERIA NAZIONALE … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 18 19 21 22 23 24 25 26 26 26 26 27 28 29 30 30 30 30 30 31 32 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 2 di 32 Documenti LETTERA DELLA CAPO GUIDA E DEL CAPO SCOUT Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Carissime, carissimi, il cammino che abbiamo avviato in tutti questi anni, che ci sta portando a raccogliere la soddisfazione di poter offrire il nostro contribuito per lo sviluppo dello scautismo, sia nel “locale” che nel “globale”, richiede altresì da parte di tutti noi alcune attenzioni che vorremmo condividere con Voi Capi Gruppo: innanzitutto occorre che le nostre Comunità Capi sappiano costruire una presenza di qualità nella propria realtà, elaborando progetti educativi di alto profilo, ma realizzabili; che ogni Capo Gruppo senta forte l’esigenza di dare i giusti stimoli ai singoli Capi affinché vengano rispettati i tempi dell’iter di formazione capi; che il rapporto con le famiglie dei nostri ragazzi sia sempre tenuto in alta considerazione, con il coraggio e la lungimiranza di ricreare o rafforzare una relazione indispensabile per il successo del nostro progetto di uomo e di cristiano. Se sapremo raggiungere questi obiettivi, ne trarrà vantaggio, ancora di più, l’identità associativa dei nostri Capi, dei ragazzi e delle loro famiglie! Questo farà sì che il versamento della “quota associativa” venga compreso come simbolo di “appartenenza” ed il Censimento come prova della presenza, di quel….. “c’ero anch’io” nell’impegno per costruire un mondo migliore. Rivolgiamo la nostra preghiera alla Madonna degli Scout perché aiuti il nostro cammino e ci aiuti a sorridere nelle difficoltà che incontreremo. Un abbraccio, Maria Teresa Spagnoletti Capo Guida … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Eugenio Garavini Capo Scout Vademecum del Capo Gruppo Pag. 3 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione PRIME INDICAZIONI UTILI AL CAPO GRUPPO 1. 2. 3. 4. 5. Accertarsi di aver ricevuto le credenziali per l’accesso al portale “LaCambusa”. Raccogliere i dati del censimento dei soci del proprio gruppo e procedere secondo le modalità definite. Il termine ultimo per l’invio dei censimenti base è il 28 febbraio 2010, per i censimenti integrativi il 10 settembre 2010. Per non avere periodi di “scopertura” assicurativa effettuare l’upload del censimento base su LaCambusa entro 15 gennaio 2010: in questo modo i nuovi soci saranno assicurati retroattivamente fin dal 1 ottobre 2009. Curare, avvalendosi eventualmente dell’aiuto di un membro della Comunità Capi, la gestione organizzativa ed amministrativa del Gruppo. In particolar modo, provvedere al corretto esercizio dell’economia associativa (vedi parti dedicate) ponendo attenzione a: a. redigere il bilancio di Gruppo; b. aprire un conto corrente bancario per le operazioni economiche di tutto il Gruppo; c. richiedere il codice fiscale del Gruppo, se non in possesso (si consiglia di verificare con i Capi Gruppo precedenti); d. se già in possesso, comunicare al più presto all’Agenzia delle Entrate il cambiamento del rappresentante legale (Capo Gruppo) e/o della sede del Gruppo; e. nel caso sia stata aperta una Partita IVA, provvedere immediatamente alla sua chiusura. Leggere tutti gli argomenti di questo Vademecum ! … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 4 di 32 Documenti LA STRUTTURA DELL’ASSOCIAZIONE Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Come risulta dallo Statuto, l’Associazione è strutturata su più livelli: centrale, regionale, zona e gruppo. I livelli sono tra loro coordinati; ciascun livello è però – a norma dell’articolo 54 del suddetto Statuto – responsabile della propria amministrazione e finanziariamente autonomo. Stato giuridico civilistico dell'associazione Sul piano civilistico l'Agesci è un'associazione non riconosciuta, cioè senza personalità giuridica, che svolge attività senza fini di lucro. L'AGESCI nazionale è iscritta nel Registro nazionale delle APS (Associazioni di Promozione Sociale) con alcune “articolazioni territoriali”: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto. Alcune di queste sono anche iscritte al Registro regionale delle APS. Stato giuridico fiscale dell'associazione In riferimento alla normativa fiscale l'Agesci si configura come un ente non commerciale di tipo associativo. Questa definizione si applica ad ogni livello associativo, definibile, come l'associazione stessa, ente non commerciale. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 5 di 32 Documenti DOCUMENTI UFFICIALI Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione • Patto Associativo • Statuto • Regolamento • Regolamento metodologico … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 6 di 32 Documenti CENSIMENTI E PRIVACY Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione • Censimenti Il nuovo Programma Isola2010, utile per la lavorazione ed invio di Censimenti/Autorizzazione 2010, è disponibile e scaricabile dal portale censimenti - livello “Gruppi” • Privacy Leggi tutto … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 7 di 32 Documenti ASSICURAZIONI Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione L’AGESCI ha stipulato una polizza Multirischi che comprende Infortuni e Responsabilità civile verso terzi e garantisce gli associati durante le loro attività svolte in ambito Agesci. Sul sito trovate la polizza completa, le norme da seguire ed i necessari moduli … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 8 di 32 Documenti LA RESPONSABILITA’ CIVILE E PENALE DEI CAPI Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Il Capo AGESCI, così come ogni altro individuo, ha il dovere di rendere conto delle violazioni commesse. Questo dovere si chiama “responsabilità”, la quale viene regolata dalle leggi civili e penali che il capo, come ogni altro, deve rispettare. Leggi tutto … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 9 di 32 Documenti RIVISTE ASSOCIATIVE Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Tutti i soci censiti ricevono la rivista Scout. Essa si suddivide in quattro sezioni a seconda della Branca. Abbiamo pertanto: SCOUT - PROPOSTA EDUCATIVA - per Capi ed A.E. SCOUT – GIOCHIAMO - per L/C e Capi Branco/Cerchio SCOUT – AVVENTURA - per E/G e Capi Reparto SCOUT - CAMMINIAMO INSIEME - per Novizi/e, R/S, MdN e Capi Comunità R/S Per riconoscere l’ordine di uscita dei numeri sono stampati, nel basso della copertina, dei quadratini che indicano il numero d’ordine della sezione. Viene inoltre inviata la rivista R/S SERVIRE (bimestrale) ai Quadri, Capi Gruppo, Capi Unità e Assistenti Ecclesiastici di Gruppo/Unità. Chi desidera ricevere le riviste associative al di fuori di quelle spedite in base al censimento, può sottoscrivere abbonamenti utilizzando il modulo predisposto. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 10 di 32 Documenti ECONOMIA ASSOCIATIVA Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione L’art. 54 dello Statuto e l’art. 82 del Regolamento AGESCI impegnano ogni livello associativo (Gruppo, Zona, Regione, livello nazionale) a redigere un rendiconto annuale consuntivo, preconsuntivo e preventivo che, una volta approvati dagli organi rappresentativi rispettivamente competenti, dovranno essere portati a conoscenza della struttura immediatamente superiore. E’ necessario, pertanto, prendere coscienza dell’importanza di tali adempimenti che consentono una gestione chiara e trasparente e che possono essere presentati per qualsiasi richiesta di informazioni da parte di genitori, Parrocchia, Zona, Regione ed utilizzati per la richiesta di finanziamenti agli enti locali. I documenti base in materia sono: • Linee Guida • Disciplina e gestione delle sponsorizzazioni • Utilizzo di fondi pubblici Leggi tutto … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 11 di 32 Documenti BILANCIO DI GRUPPO Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Il bilancio di Gruppo rappresenta uno degli strumenti più importanti per insegnare ai nostri ragazzi come agire nella legalità e con responsabilità, dovendo dar conto del proprio operato e comunicare i risultati degli impegni assunti con le risorse messe a disposizione dagli associati e perciò dalle loro famiglie attraverso i censimenti. Esaminando il bilancio si deve comprendere una particolare “trasparenza”: da dove arrivano le risorse finanziarie, come sono composte e come vengono spese nel corso dell‟attività annuale del gruppo. E‟ quindi corretto fare il bilancio in tutte le occasioni in cui si sono amministrate risorse, comprendendo anche le entrate e le spese del Campo estivo e l‟inventario dei beni non deperibili, accompagnandolo da una relazione di commento che aiuti a comprenderlo fino in fondo. Per redigere il bilancio di Gruppo si usa un modello base definito dall‟associazione che permette alla Zona di confrontare i bilanci dei vari Gruppi al fine di poter individuare e segnalare ai Gruppi buone prassi e possibili soluzioni. Per le Unità si può cominciare ad inserire gli avanzi o disavanzi delle casse di unità a fine anno (azzerandole dopo i campi estivi) poiché le unità non esistono come livello associativo autonomo ma sono parte del Gruppo. ATTENZIONE! E‟ importante che i Gruppi in possesso di codice fiscale tengano in archivio copia del Bilancio consuntivo di ogni anno corredato da un verbale, su carta intestata del Gruppo, di cui al seguente fac-simile: La Comunità Capi del Gruppo AGESCI ……………………… , riunitasi il giorno ……..……….., approva il Bilancio consuntivo dell’anno ……… che presenta il seguente saldo ……………………… (a seguire le firme dei presenti) Questo impegno si rende necessario a fronte degli eventuali controlli previsti dalla normativa vigente - volti a verificare i requisiti qualificanti previsti dalla normativa tributaria. (vedi anche pagg. 19-20) … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 12 di 32 Documenti Semplici regole da seguire in relazione ad alcune attività svolte dai Gruppi ATTIVITA DI RACCOLTA FONDI PER AUTOFINANZIAMENTO Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Organizzare una festa all'aperto oppure uno spettacolo di beneficenza, mettere un banchetto in occasione di un evento per farsi conoscere e raccogliere fondi comporta una serie di adempimenti amministrativi e fiscali che l'ente organizzatore deve conoscere. Questi adempimenti variano a seconda del tipo di iniziativa e anche del Comune in cui si agisce. Questo tipo di attività possono essere svolte dai Gruppi entro certi limiti imposti dallo Statuto e dalla natura di ente non commerciale dell’Agesci. Un’attività per la raccolta di fondi finalizzata ad autofinanziamento - è consentita e gode di determinati benefici purché abbia determinate caratteristiche ossia che venga effettuata occasionalmente, in concomitanza di ricorrenze, celebrazioni e campagne di sensibilizzazioni. Quanto ricevuto a seguito di raccolte pubbliche, è escluso da Iva ed esente da ogni tributo, purché le raccolte pubbliche, rispettino i canoni sanciti dalla Circolare ministeriale n. 124/E/1998 e cioè: - siano rivolte a una massa indistinta di soggetti - siano occasionali (si attende, però, il decreto ministeriale che stabilisca i confini della occasionalità) - vengano svolte in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione - i servizi prestati o i beni ceduti siano di modico valore - venga redatto, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, un apposito e separato rendiconto completo delle entrate e delle uscite per ogni raccolta effettuata, accompagnato da una relazione illustrativa dal quale deve risultare in modo chiaro e trasparente la descrizione degli eventi. Daremo qui una sintesi di tutte quelle cose che generalmente si è comunque tenuti a compiere. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 13 di 32 Documenti Semplici regole da seguire in relazione ad alcune attività svolte dai Gruppi ATTIVITA DI RACCOLTA FONDI PER AUTOFINANZIAMENTO Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione • Vendita di torte, di calendari o altro Nei casi in cui si decida di distribuire cibi e bevande, il discorso si fa più delicato: la somministrazione in occasione di fiere, mercati e feste è in genere normata dai singoli Comuni. Molti di questi prevedono che l'attività possa essere autorizzata solo per il periodo della manifestazione e solo nel luogo e nei locali indicati. Quando si tratta di iniziative nell'ambito della beneficenza o di tipo solidaristico, religioso, sociale o politico, spesso non vengono richiesti i requisiti professionali, cioè non viene richiesta l'iscrizione in appositi registri comunali che si ottiene solo dopo aver frequentato corsi professionali o avere esercitato in proprio attività di ristorazione e simili. Si devono comunque rispettare le corrette norme igieniche e di conservazione dei cibi. Anche se non viene richiesto loro il libretto sanitario, i volontari devono seguire un corso e l'organizzazione deve fornire e far sottoscrivere ad ognuno di loro le norme di comportamento per la preparazione e manipolazione sicura degli alimenti (si tratta di norme definite dall'Organizzazione mondiale della sanità). Resta comunque il fatto che per distribuire cibi e bevande occorre l'autorizzazione igienico-sanitaria rilasciata dal sindaco previa certificazione della Asl. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 14 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Semplici regole da seguire in relazione ad alcune attività svolte dai Gruppi ATTIVITA DI RACCOLTA FONDI PER AUTOFINANZIAMENTO • Organizzare recite e spettacoli Il gruppo può organizzare spettacoli e intrattenimenti: musica, teatro, letture di brani letterari, proiezioni di film. In questo caso bisogna ricordarsi che sulle opere d'ingegno pesano i diritti Siae. Le organizzazioni devono dunque fare una comunicazione preventiva in carta libera all'ufficio SIAE competente per territorio indicando genere dello spettacolo, giorno, ora e luogo, prezzo del biglietto. La SIAE a sua volta, rilascia un permesso e un borderò, cioè un modulo che l'artista compila fornendo le indicazioni necessarie per calcolare il diritto d'autore, che vanno pagati anche se lo spettacolo è gratuito. Spesso se gli organizzatori dichiarano di essere volontari e di lavorare in modo completamente gratuito e anche gli artisti fanno il loro numero gratuitamente, gli uffici della SIAE offrono alle organizzazioni diverse facilitazioni. Nel caso in cui gli artisti siano pagati, inoltre, non bisogna dimenticare di fare i dovuti versamenti all'Enpals e all'Inps. Ogni qual volta il luogo dello spettacolo è aperto al pubblico, il personale SIAE può accedere per verificare il rispetto della normativa; il locale associativo in cui avviene lo spettacolo viene considerato "non aperto al pubblico" quando vi si accede esclusivamente dall'interno della sede sociale, l'ingresso della quale deve essere rigorosamente riservato ai soci. Attenzione: nonostante la riduzione o l'esenzione dall'imposta sugli intrattenimenti, resta pur sempre da chiedere alla SIAE il permesso per l'utilizzo di opere protette da diritto d'autore e pagare i diritti relativi. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 15 di 32 Documenti Semplici regole da seguire in relazione ad alcune attività svolte dai Gruppi ATTIVITA DI RACCOLTA FONDI PER AUTOFINANZIAMENTO Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione • Organizzare una lotteria, una tombola, una pesca di beneficienza Il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430 consente alle associazioni assistenziali, culturali, ricreative e sportive riconosciute l'organizzazione di lotterie, tombole e pesche di beneficenza, se queste manifestazioni sono necessarie per far fronte alle proprie esigenze finanziarie; le tombole possono assegnare premi in denaro, tuttavia il totale dei premi in palio non deve superare € 12.911,42; le lotterie e le pesche di beneficenza non possono assegnare premi in denaro, tuttavia il ricavato può arrivare fino a € 51.645,68. Se la manifestazione è diretta anche ai non soci, i premi corrisposti sono soggetti ad una ritenuta d’acconto alla fonte a titolo d’imposta (l’aliquota è il 10%). Per organizzare questo tipo di manifestazioni il rappresentante legale deve innanzitutto inviare la comunicazione all'Ispettorato compartimentale dei Monopoli di Stato, che rilascia l'apposito nulla-osta (anche con silenzio - assenso se non fornisce diniego entro 30 giorni) previsto dal c. 13-quinquies art. 39 legge 24 novembre 2003, n. 326; poi deve dare comunicazione, almeno 30 giorni prima, al Prefetto e al Sindaco del Comune in cui sarà effettuata l'estrazione, allegando: - per le lotterie: il regolamento nel quale sono indicati la quantità e la natura dei premi, la quantità ed il prezzo dei biglietti da vendere, il luogo in cui vengono esposti i premi, il luogo ed il tempo fissati per l'estrazione e la consegna dei premi ai vincitori. La vendita dei biglietti della lotteria deve essere limitata al territorio della Provincia; … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 16 di 32 Documenti Semplici regole da seguire in relazione ad alcune attività svolte dai Gruppi ATTIVITA DI RACCOLTA FONDI PER AUTOFINANZIAMENTO Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione - per le tombole: il regolamento con la specificazione dei premi e con l'indicazione del prezzo di ciascuna cartella, più la documentazione comprovante il versamento della cauzione. Per la tombola la vendita delle cartelle è limitata al Comune; - per le pesche di beneficenza: il numero dei biglietti da emettere ed il relativo prezzo. La vendita dei biglietti è limitata al territorio dove si effettua la manifestazione. Dal momento che il Prefetto può vietare lo svolgimento delle manifestazioni se non gli risulta che essa sia necessaria per far fronte alle esigenze finanziarie dell'associazione, conviene che nella comunicazione si descriva come il ricavato sia indispensabile per garantire il raggiungimento degli scopi istituzionali. Il ricavato di queste manifestazioni è escluso dal campo di applicazione IVA, non è soggetto all'IRES e all'IRAP se trattasi di raccolte pubbliche occasionali di fondi. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 17 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione STRUMENTI PER LA GESTIONE ECONOMICA DEL GRUPPO • Conto corrente bancario Criteri di maggiore trasparenza nelle operazioni economiche e di sicurezza rendono consigliabile l’apertura di un conto corrente bancario. Il conto va intestato ad “AGESCI Gruppo …”, non ad una/due persone della Comunità Capi anche fossero i Capi Gruppo, perché ad ogni cambio di persona andrebbe chiuso e riaperto e, soprattutto, non assicurerebbe la ricercata trasparenza. La firma spetta congiuntamente ai Capi Gruppo (rappresentanti legali del Gruppo) che dovranno firmare entrambi le operazioni di prelievo da eseguire. Esiste la possibilità di delegare ad un terzo (es. il Tesoriere ove esiste) il potere di agire sul conto con firma disgiunta per rendere più semplici tali operazioni. Documenti da presentare: - una dichiarazione attestante che il Gruppo esiste e chi sono i Capi Gruppo, che può essere richiesta alla Segreteria regionale o alla Segreteria nazionale (vedi voce corrispondente) - copia dello Statuto - codice fiscale del Gruppo … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 18 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione STRUMENTI PER LA GESTIONE ECONOMICA DEL GRUPPO Codice fiscale del Gruppo Il Gruppo, sempre in quanto livello associativo autonomo, è titolare di proprio codice fiscale che va presentato per ogni intestazione od operazione economica (per es. aprire un conto corrente, sottoscrivere un contratto di locazione, ricevere una donazione o un legato, fattura di acquisto materiale, ecc.). I Gruppi non svolgendo attività commerciale non devono per nessun motivo richiedere la Partita Iva. Il codice fiscale viene rilasciato dall‟Agenzia delle Entrate del proprio territorio dietro semplice richiesta (su mod. AA5/6 reperibile presso l‟Agenzia) compilata e sottoscritta dal Capo Gruppo (rappresentante legale): ogni cambiamento del Capo Gruppo indicato o della sede del Gruppo deve essere comunicato all'ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate, che provvede a modificare i dati (senza alcuna spesa) inseriti nel Codice Fiscale. Sia nel caso di prima richiesta di codice fiscale che nel caso di comunicazione di variazione dati, il rappresentante legale dovrà esibire: il proprio documento di identità ed una sua fotocopia, un verbale, su carta intestata del Gruppo, dell‟avvenuta nomina del Rappresentante Legale con questo fac-simile: La Comunità Capi del Gruppo AGESCI ………………………, riunitasi il giorno ………………, nomina il Sig. ……………………… ……… – nato a …………………… il ………………… e residente a ………………………… in Via ……………………………… – nel ruolo di Capo Gruppo ed in quanto tale, in base all’art. 20 dello Statuto di questa Associazione, Rappresentante Legale del Gruppo in parola. (a seguire le firme dei presenti) la copia dello Statuto Se la richiesta viene presentata tramite un delegato, questo dovrà produrre fotocopia del documento d‟identità del delegante (che avrà compilato e firmato l‟apposito quadro “Delega”). Nel caso della richiesta di chiusura del codice fiscale (estinzione), la pratica dovrà essere presentata direttamente dal Capo gruppo. E‟ indispensabile seguire la corretta compilazione dei soli campi: QUADRO A: Barrare, a seconda dei casi, il tipo di richiesta: - se 1 (attribuzione CF) la data di costituzione sarà quella di primo censimento AGESCI (quindi non antecedente il 1 ottobre 1974) … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 19 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione - se 2 (variazione dati) la data di variazione sarà quella STRUMENTI PER LA GESTIONE ECONOMICA DEL GRUPPO riferita nel verbale - se 3 (estinzione) la data di estinzione sarà quella di chiusura del Gruppo. QUADRO B: * Denominazione – AGESCI Gruppo ………… * Natura giuridica – 12 * Sigla – lasciare in bianco * Termine approvazione bilancio – lasciare in bianco * Codice attività – 949990 * Descrizione Attività – lasciare in bianco * Sede legale – indirizzo della sede del gruppo * domicilio fiscale – lasciare in bianco QUADRO C: Inserire i dati relativi al Capo Gruppo (rappresentante legale) * codice carica - 1 SOTTOSCRIZIONE: Compilare se il modulo viene presentato direttamente dal Capo Gruppo designato quale Rappresentante Legale oppure DELEGA: Compilare se la richiesta viene presentata da un delegato oppure IMPEGNO ALLA TRASMISSIONE TELEMATICA: Se la richiesta viene presentata da un intermediario. Modello EAS Una volta terminata la pratica (sia di richiesta che di variazione), sarà necessario presentare il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali da parte degli enti associativi (EAS). Nel caso di prima richiesta di codice fiscale, il modello deve essere presentato entro 60 giorni: basterà inviare la copia del certificato di attribuzione alla Segreteria nazionale che provvederà, con modalità che verranno successivamente spiegate, a trasmettere l‟EAS all‟Agenzia delle Entrate, rinviando poi al Capo gruppo il modello stesso con la ricevuta di avvenuta trasmissione. Nel caso di variazione del Rappresentante Legale e/o sede legale, sarà possibile compilare e consegnare l„EAS direttamente all‟Agenzia delle Entrate: basterà fare attenzione a riempire i soli campi così come compilati sul primo modello redatto dalla Segreteria nazionale. L‟art. 30 del D.to Lg 185/2008, che ha sancito l‟obbligo dell‟adempimento del modello EAS, prevede anche l‟obbligo di una corretta tenuta contabile: a tal fine, invitiamo a leggere il capitolo “Bilancio di Gruppo” a pag. 12 di questo Vademecum. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 20 di 32 Documenti STRUMENTI PER LA GESTIONE ECONOMICA DEL GRUPPO Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione • Dichiarazione dei beni trasportati A causa dell’abolizione del DPR 627/78 relativo all’obbligo di emissione della bolla d’accompagnamento per i beni viaggianti, i gruppi che trasportano materiali possono seguire questa procedura a seconda della tipologia: Beni materiali appena acquistati (generi nuovi) : sono tutti quei beni che vengono acquistati da negozi, supermercati e grossisti. Per questi beni il venditore rilascia lo scontrino o la ricevuta fiscale che, conservati a bordo del veicolo, servono a dimostrare che quei beni sono stati acquistati e regolarmente registrati e pagati. Beni già di proprietà del Gruppo (generi usati) : sono tutti quei beni che appartengono già al gruppo e che vengono normalmente utilizzati per le attività, quindi tende, legnami, attrezzi, cordame, giochi, pentolame, ecc. Per trasportare tali materiali basta dichiarare, a firma del Capo Gruppo, che quanto trasportato (elencare quali sono i materiali) è si proprietà del gruppo, che viene utilizzato per lo svolgimento delle attività proprie dello scautismo e che non è destinato alla vendita. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 21 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione STRUMENTI PER LA GESTIONE ECONOMICA DEL GRUPPO • Ricevute per la riscossione dei contributi spese Per qualsiasi contributo di rimborso spese/quota entrata nelle casse delle Unità o del Gruppo (anche per le singole uscite) andrebbe emessa una ricevuta. E’ realistico pensare che almeno per i contributi di una certa rilevanza (per es. la quota del censimento annuale, la quota del campo estivo,…) si emetta la ricevuta specificando la causale, anche per garantirsi da eventuali contestazioni circa l’effettuazione o meno dei pagamenti. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 22 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione STRUMENTI PER LA GESTIONE ECONOMICA DEL GRUPPO • Fondo Gruppi che operano in zone disagiate 1. I gruppi che operano in realtà difficili e disagiate e desiderano accedere al fondo, devono presentare la richiesta, attraverso i comitati regionali, al Comitato Nazionale. 2. Il contributo richiesto dovrà costituire un sostegno economico allo svolgimento dell’attività “ordinaria” del gruppo (acquisto materiale, equipaggiamento, formazione capi....). Il gruppo interessato ne indicherà la destinazione nella domanda e sarà elargito in buoni da spendere presso cooperative/rivendite ufficiali scout o fondi per formazione. 3. Le richieste dovranno essere presentate al Comitato Nazionale. 4. Il Comitato Nazionale analizzerà le singole richieste e delibererà l’utilizzo del fondo e terrà informato il Consiglio Nazionale. 5. Entro l’anno successivo al ricevimento del contributo, il gruppo dovrà relazionare al comitato regionale sulle modalità di spesa. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 23 di 32 Documenti ALCUNE “ATTENZIONI” DA PRESTARE DURANTE IL NOSTRO IMPEGNO EDUCATIVO Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione a. Le unità siano direttamente sorvegliate da capi; se ciò non fosse possibile, per la particolare natura dell’attività, i capi e l'Assistente di Unità dovranno sempre essere dettagliatamente informati di tutte le attività ed i programmi; l'ignorare attività che, per il diritto, si svolgevano sotto la loro responsabilità potrebbe aggravare la loro posizione. I campi, comunque, debbono essere sempre diretti da maggiorenni. b. Tutti i soci debbono essere censiti: in caso di infortunio sarà l'assicurazione associativa a rimborsare il danno nei limiti della polizza. c. Ogni scout venga accettato sulla base di una domanda scritta, firmata dai genitori; così pure ci si comporti in occasione dei campi e della vacanze di branco, delle uscite si squadriglia ecc.. I genitori debbono essere informati delle particolarità delle attività più impegnative. d. Si usino sempre mezzi di trasporto regolari e mai mezzi di fortuna (evitare in ogni caso l'autostop). e. In fase di programmazione delle attività si tengano in considerazione la capacità, l'età e le forze di chi dovrà attuarle: si ottengano sempre gli opportuni permessi ed autorizzazioni. f. Tutte le attività debbono essere seguite da persone idonee, capaci ed in numero sufficiente. g. Il “primo soccorso" è indispensabile ad ogni uscita: per i campi assicurarsi che il Pronto Soccorso sia vicino e facilmente raggiungibile. h. Fare attenzione a tutto ciò che può costituire attività specificatamente pericolosa: accensione di fuochi, abbattimenti di alberi, costruzioni pioneristiche, marcia sui terreni disagevoli od in ore notturne, condizioni del mare, fiume, lago e quant'altro. i. Il collocamento e la manutenzione delle attrezzature e delle installazioni richiedono adeguata esperienza ed una attenta sorveglianza. j. Non lasciare mai il campo senza la presenza di un capo. k. Occorre valutare bene il patrimonio della propria unità, calcolare con un certo margine per gli imprevisti le quote di campo, valutare esattamente le possibilità di reperire fondi prima di assumere impegni finanziari. l. In tutte le attività attenersi alle norme di una particolare prudenza e perizia. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 24 di 32 Documenti INDICAZIONI GENERALI PER UN BUON CAMPO ESTIVO Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Avvisare sempre il sindaco del comune dove si fa il campo; in questo modo, se bisogna rispettare regole particolari sarete avvisati. Attenzione però per gli L/C: se fate il campo in una casa di un privato (es. CONTADINO) questa dovrebbe essere a norma di legge ( CHIEDETEGLIELO !). Se dite al Comune che siete in questa casa e il Comune manda un controllo e trova la casa non a norma, voi non correte pericoli, ma il contadino sì !! E’ quindi opportuno prima parlare col proprietario della casa e poi, semmai, avvisare il Comune. Preparare sempre una buona documentazione sanitaria dei partecipanti: certificato medico di sana e robusta costituzione, scheda sanitaria con indicate le date dei vaccini, le allergie, la malattie contagiose già avute, n° del libretto sanitario. Mantenere la cucina in ordine e pulita. Comprare gli alimenti deperibili sempre e solo nel giorno in cui si intende consumarli. Preparare un buon PRONTO SOCCORSO degno del suo nome: è inutile che si porti al campo antibiotici, antivipera e altre cose che senza parere medico è assolutamente sconsigliato somministrare ! Meglio avere poche cose pulite e funzionanti di vero pronto soccorso (garze sterili, bende, cerotti, disinfettante, cerotto di carta, qualche pomata o unguento per punture d ‘insetto e contusioni, ecc..) e lasciare che ogni altro problema lo risolva il medico o il pronto soccorso (si pensi a cosa può succedere se si somministra anche una semplice aspirina a qualcuno che è allergico e non si sapeva !!!!!!! Meglio non correre il rischio). Attenzione alla scelta del luogo dove si costruiscono le latrine. Il più possibile lontano dalla cambusa, o dal tratto di fiume dove si usa l’acqua per lavarsi e per cucinare ! Prima di partire informarsi sempre se le ASL richiedono qualcosa di particolare e se è effettivamente possibile che facciano controlli. Tenere presente che, se si avvisano le autorità della nostra presenza in loco, poi dobbiamo essere pronti a eventuali controlli. Usare sempre il buon senso e la diligenza del BUON CAPO SCOUT ! … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 25 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione • Logo ufficiale e carta intestata UTILI L’immagine dell’Associazione è il modo in cui, a livello formale, logo, colori, fotografie, parlano dello scautismo a chi non è scout. L’immagine deve essere sempre la stessa: è necessario usare i logo e i colori ufficialmente approvati dall’Associazione: è importante che i vari livelli associativi si adeguino all’immagine coordinata, in modo tale da fornire all’esterno una “visibilità associativa” unitaria. La carta intestata che si usa nel corso degli eventi locali deve essere uguale a quella usata a livello nazionale, con le opportune modifiche per indicare gli indirizzi e i contatti di riferimento locali; i files utili per preparare la propria carta intestata si possono richiedere alla Segreteria regionale. • Centro Documentazione • Scheda medico sanitaria … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 26 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione UTILI • Insegne Gilwell Ai nuovi nominati viene inviata una lettera contenente tutte le informazioni necessarie per ricevere le insegne Gilwell; coloro che avessero smarrito o deteriorato le insegne, possono richiederle compilando in ogni sua parte la scheda ed inviandola all’AGESCI - Piazza Pasquale Paoli 18, 00186 Roma - oppure a mezzo fax al n. 06/68166236 – oppure per e-mail [email protected], senza inviare denaro. La Fiordaliso provvederà all’invio a mezzo spedizione postale in contrassegno, all’indirizzo indicato: l’interessato dovrà pagare l’importo dovuto direttamente al portalettere. È possibile comunque, indicandolo nella richiesta, il ritiro “brevi manu” presso gli uffici della Fiordaliso in Roma, Piazza Pasquale Paoli 18 (dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 17). Costo dei prodotti: Fazzoletto : € 13,00 (ritiro a mano) € 20,50 (contrassegno a ½ Corriere expr) Nodo : € 5,00 (ritiro a mano) € 12,50 (contrassegno a ½ Corriere expr) Tizzoni : € 5,00 (ritiro a mano) € 12,50 (contrassegno a ½ Corriere expr) Completo : € 23,00 (ritiro a mano) € 30,50 (contrassegno a ½ Corriere expr) … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 27 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione UTILI • Totem – Targhetta Lanterna Per la richiesta del totem di Branco o della targhetta per la lanterna del Cerchio occorre che l’unità sia censita per l’anno in corso. Sia la scheda per richiedere il Totem che quella per richiedere la targhetta devono essere inviate all’AGESCI Piazza Pasquale Paoli 18, 00186 Roma - oppure a mezzo fax al n. 06/68166236 – oppure per e-mail [email protected], senza inviare denaro. La Fiordaliso provvederà all’invio a mezzo spedizione postale in contrassegno, all’indirizzo indicato: l’interessato dovrà pagare l’importo dovuto direttamente al portalettere. È possibile comunque, indicandolo nella richiesta, il ritiro “brevi manu” presso gli uffici della Fiordaliso soc. coop. in Roma, Piazza Pasquale Paoli 18 (dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 17). Costo dei prodotti: Totem e incisione : € 34,50 (ritiro a mano) € 42,00 (contrassegno a ½ Corriere expr) Targhetta e incisione : € 18,00 (ritiro a mano) € 25,50 (contrassegno a ½ Corriere expr) … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 28 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione UTILI • Specialità di squadriglia Le specialità sono dodici (alpinismo, artigianato, campismo, civitas, esplorazione, espressione, giornalismo, internazionale, natura, nautica, olympia, pronto intervento). La richiesta, preparata a cura degli Incaricati Regionali alla branca E/G, va inoltrata all’AGESCI – Piazza Pasquale Paoli 18, 00186 Roma - oppure a mezzo fax al n. 06/68166236 – oppure per e-mail [email protected], senza inviare denaro, indicando l’elenco delle specialità da inviare e il recapito della persona a cui spedirle. È necessario, altresì, indicare il numero di codice fiscale della Regione al fine di consentire alla Fiordaliso l’obbligo di emissione della fattura di vendita. La Fiordaliso provvederà all’invio a mezzo spedizione postale in contrassegno, all’indirizzo indicato: l’interessato dovrà pagare l’importo dovuto direttamente al portalettere. Costo del prodotto: Specialità (cad) : € 3,10 (ritiro a mano) € 9,10 (contrassegno a ½ Corriere expr) … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 29 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione GLI SCOUT SHOP DEMANIO E’ uno degli ambiti nei quali si articola l'Organizzazione. Si occupa di tutti gli aspetti legati alle basi ed ai terreni: • Fondo Immobili • Leggi Regionali • Archivio Basi Scout Fiordaliso è una società cooperativa nata per fornire beni e servizi all'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI) e ai soci scout. Una struttura specializzata, operante nel mondo commerciale, che si impegna a fornire agli scout di tutte le età i libri, le riviste, le uniformi, i distintivi e i materiali per la vita all'aria aperta, con un'attenzione mirata al prezzo e alla qualità. Ne fanno parte la stessa AGESCI e le cooperative regionali di cui gli Scout Shop sono lo "sportello" aperto al pubblico. Indirizzi e orari di apertura … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 30 di 32 Documenti DICHIARAZIONI DI RAPPRESENTANZA LEGALE Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Con l’entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28/12/2000, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, si rende noto che in base all’art. 46 lettera v), è possibile autocertificare la propria iscrizione; pertanto, ogni qualvolta si rendesse necessario, è possibile dichiarare, su carta libera per gli usi consentiti dalla Legge, la propria appartenenza e ruolo ricoperto nell’associazione. Nel caso la dichiarazione debba attestare la rappresentanza legale - prevista nello stesso articolo alla lett. u) - è necessario comunque fare riferimento agli articoli dello Statuto dove questa viene esplicitata: - art. 20 : il e la Capo Gruppo - art. 29 : il e la Responsabile di Zona - art. 38 : il e la Responsabile Regionale … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 31 di 32 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione (…tutto quello che avreste voluto sapere e non avete mai osato chiedere….) LA SEGRETERIA NAZIONALE VORREI AVERE INFORMAZIONI SULLE ASSICURAZIONI..... [email protected] 06.68166222 CI SONO CAMPI ALL’ESTERO? [email protected] 06.68166209-24 CHISSA’ SE POSSO FARE LA TESI SULLO SCAUTISMO..... [email protected] 06.68166203-33 SONO STATO PRESO AL CFA? SONO STATO PRESO AL CAMPO DI COMPETENZA EG / SPECIALIZZAZIONE RS / CANTIERE? [email protected] 06.68166204 [email protected] 06.68166219 MI SERVE UNA DICHIARAZIONE….. [email protected] 06.68166216 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 E’ TUTTO A POSTO IL NOSTRO CENSIMENTO? [email protected] 06.68166213-23 Vademecum del Capo Gruppo Pag. 32 di 32 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 II Vademecum Organizzazione Agesci Lazio ( in vigore dal 27 Settembre 2010) Pag. 1 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Indice PREMESSA .................................................................................................... 3 MAPPA DEL SETTORE ORGANIZZAZIONE .............................................................. 3 PERSONALE DI SEGRETERIA ............................................................................... 4 Funzioni .................................................................................................. 4 Procedure particolari .......................................................................... 5 Modalità d’iscrizione ad un CFM......................................................... 6 Il pagamento della quota di iscrizione ................................................ 7 La lista d’attesa ................................................................................... 7 Modalità d’iscrizione ad una ROSS ...................................................... 8 Referenti .............................................................................................. 10 TESORERIA .................................................................................................. 11 Funzioni ................................................................................................ 11 Procedure ............................................................................................. 11 Referenti. ............................................................................................. 12 REFERENTE SEDE REGIONALE .......................................................................... 13 Premesse e Funzioni ............................................................................. 13 Procedure ............................................................................................. 14 REFERENTE ATTREZZATURE ............................................................................ 15 Premesse e Funzioni ............................................................................. 15 Procedure ............................................................................................. 16 REFERENTE INFORMATICO .............................................................................. 17 Funzioni ................................................................................................ 17 Procedure ............................................................................................. 17 REFERENTE BASI SCOUT................................................................................. 18 Funzioni ................................................................................................ 18 Procedure ............................................................................................. 18 REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DEL FURGONE REGIONALE .................... 20 SERVIZIO RIPARAZIONE TENDE ................................................................ 23 SERVIZIO CUCITURA FAZZOLETTONI ........................................................ 23 SERVIZIO RIPARAZIONE INDUMENTI SCOUT ............................................ 23 RIFERIMENTI UTILI ................................................................................... 24 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 2 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione PREMESSA Il presente manuale ha il solo scopo di rendere esplicite le procedure per la gestione del sistema organizzativo regionale o, perlomeno, di alcuni suoi punti cardine. E’ da intendersi come strumento di lavoro sottoposto a periodiche revisioni, che dovrà fare tesoro dei consigli e dei suggerimenti che, ci auspichiamo, arriveranno da tutti i livelli organizzativi, per via della sua concreta utilizzazione. Allo stesso modo però, questo manuale non potrà essere considerato uno strumento facoltativo; esso infatti, essendo espressione delle linee condivise dal Comitato, detta le regole per l’accesso e l’utilizzo delle risorse (beni e servizi), della Regione Lazio. Esso è rivolto in primo luogo ai quadri, alle pattuglie e ai formatori ma anche a tutti i singoli capi della regione che, con diverse modalità, si confrontano con il livello associativo regionale. Per suggerimenti e contributi potete contattare la Segreteria Regionale o Gli Incaricati Regionali all’Organizzazione, facendo esplicito riferimento a questo documento. MAPPA DEL SETTORE ORGANIZZAZIONE Personale di Segreteria Cristina Loredana Paola Referente informatico Referente Attrezzature Edoardo Pinci II.RR.O. Mauro Giannelli Patrizia Taglioni Tesoriere Bruno D’Attilia Referente Sede Regionale Gaetano Italiano Mauro Giannelli (A.I.) Referente Basi Scout Christian Josso … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 3 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione PERSONALE DI SEGRETERIA Funzioni La segreteria svolge funzioni di supporto all’organizzazione regionale dell’associazione; in questo ambito svolge un servizio di raccordo con il livello centrale ed i livelli zonali. E’ punto di riferimento per tutti gli associati della regione per la ricerca, la raccolta e la diffusione delle informazioni al fine di favorire lo sviluppo dello scoutismo regionale. E’ responsabile del corretto e puntuale espletamento delle sotto elencate attività: 1. apre, protocolla, evade e smista la posta cartacea i fax e la posta elettronica in entrata e in uscita; 2. risponde al telefono e accoglie il pubblico negli orari di apertura della segreteria; 3. svolge attività di “piccola cassa” provvedendo all’incasso di contanti e/o assegni con rilascio della relativa ricevuta di avvenuto pagamento; 4. nell’ambito della suddetta attività istruisce le carte per il rimborso per cassa in contanti delle somme dovute agli associati e le liquida in accordo con II.RR.O. o tesoriere; 5. espleta tutte le attività assegnate dal Centrale per il buon fine delle autorizzazioni di unità e dei censimenti; 6. nell’ambito della suddetta attività predispone i censimenti del livello regionale; 7. svolge attività di segreteria degli organi collegiali regionali (Comitato e Consiglio), provvedendo alla redazione dei verbali. Presenzia ad Assemblee, Consigli e Convegni Regionali; 8. svolge attività di segreteria particolare dei Responsabili Regionali; 9. consegna il materiale regionale prenotato dagli associati e prende in carico il materiale che rientra. Nel caso del furgone controlla n° Km. e livello carburante ad ogni rientro. 10. Gestisce la prenotazione delle stanze riunioni. 11. Raccoglie e gestisce tutte le adesioni a CFM, CAM, CAEX, CCG, Campetti di specialità, Campi per Capi Squadriglia, Piccole Orme, Volo regionale, Challenge, ROSS, Route dei Partenti; le adesioni a tutti gli eventi regionali regolarmente a programma (Convegni, Laboratori, ecc.) e le adesioni ad Eventi internazionali (Jamboree, ecc.) autorizzate dal Comitato 12. Per i CFM e le ROSS provvederà a raccogliere tutti i giudizi e ad inviarli ai vari interessati; … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 4 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione 13. attivata dal Comitato Regionale provvede alla redazione delle nomine a capo, delle nomine del livello regionale (incaricati e referenti) e di quelle a capo campo; 14. gestisce tutte le procedure necessarie, dalla ricezione delle richieste di nomine a Capo, alla loro spedizione al “Centrale” una volta firmate dai Responsabili Regionali. Provvede alle registrazioni a nomina avvenuta sul file predisposto 15. può essere attivata come segreteria di eventi regionali purché ciò sia compatibile, all’interno del normale orario di lavoro, con le altre attività lavorative “ordinarie”; eventuali attività straordinarie della segreteria vanno concordate anticipatamente con gli II.RR.O., sentiti i diretti interessati. 16. periodicamente provvede all’archiviazione e all’occorrenza, in accordo con gli II.RR.O., al relativo macero dei documenti regionali cartacei e/o elettronici; 17. provvede ad attivare, secondo necessità e per quanto di competenza, i diversi membri della Pattuglia Organizzazione (ad es. manutenzioni, approvvigionamenti). Per quant’altro qui sopra non riportato e/o non riconducibile, il Personale di Segreteria farà espresso riferimento agli II.RR.O. o, in loro assenza, ai RR.RR. . Responsabili del servizio svolto dal Personale della Segreteria Regionale sono gli II.RR.O., unitamente ai Responsabili Regionali nella loro qualità di datori di lavoro. N.B. 1 E’ buona educazione non richiedere alla segreteria prestazioni oltre il normale orario di lavoro, avendo anche cura di non chiedere il supporto della segreteria all’ultimo momento. In tali casi la segreteria può rifiutarsi di prestare assistenza. Ad ogni modo, la segreteria, dietro richiesta preventiva e se disponibile, potrà effettuare lavoro in straordinario, a supporto di Comitato, Branche e Settori, in occasione di eventi regolarmente programmati. N.B. 2 La segreteria non effettua in nessun caso operazioni di carico e scarico materiali (Tende, gruppo elettrogeno, calendari, materiali vari, ecc.). I materiali vanno ritirati dai rispettivi magazzini e riportati dopo l’uso nei magazzini da dove li si è prelevati. Procedure particolari: la gestione delle iscrizioni ai campi scuola regionali La segreteria regionale, attivata dagli Incaricati Regionali alla Formazione Capi, supporta i capi campo nella raccolta delle iscrizioni ai campi scuola organizzati dalla … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 5 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Regione Lazio ed in particolare dei CFM, dei CAM, dei CAEX, dei campi per Capi Gruppo; mentre viene attivata dagli Incaricati alle branche (ognuno per le sue competenze) per la raccolta delle iscrizioni alle Piccole Orme, al Volo Regionale, ai Campi di Specialità, ai Campi per Capi Squadriglia, al Challenge Regionale, alle ROSS, alle Route dei Partenti o altri eventuali eventi per ragazzi previsti nel programma regionale. Le iscrizioni e quindi l’attivazione della segreteria regionale in occasione di un campo scuola/evento hanno inizio non appena vengono ufficializzate le date dell’evento (CFM, CAM, CAEX, Campi per Capi Gruppo, ROSS e RDP; mentre per Piccole Orme, Campetti di Specialità e Campetti per Capi Squadriglia, aprono 60 giorni prima della data dell’evento e chiudono 30 giorni prima. 60 giorni prima dell’evento e non più tardi di 30, i Capi Campo devono inviare alla segreteria la scheda evento compilata in ogni sua parte, la richiesta dei materiali per il campo, compreso il materiale di cancelleria (la segreteria avrà cura di sollecitare ai Capi Campo la richiesta). Il materiale di cancelleria avanzato, dovrà essere riconsegnato in segreteria entro 7 giorni dalla data di fine campo. Per i Campi Scuola, per i CAM, i CAEX e CCG, gli II.RR.O. provvederanno immediatamente, appena ufficializzate le date, a prenotare una base (tra quelle usuali). I capi di questi campi che intendessero utilizzare una base diversa da quella prenotata, potranno farlo 60 gg. prima dell’evento; dopodiché non sarà più possibile cambiare la base. Per gli eventi dedicati ai ragazzi i posti vengono scelti e prenotati direttamente dai Capi Campo di ogni singolo evento. Se necessario, vanno attivati gli II.RR.O. per la ricerca del posto. Modalità d’iscrizione ad un CFM L’accettazione della scheda: deve avvenire solo ed esclusivamente nelle segreterie di appartenenza del richiedente previa presentazione della scheda completa e della ricevuta del pagamento della quota di iscrizione di Euro 20,00, che può avvenire anche per contanti. Si ritiene infatti che solo la Regione di appartenenza può garantire il controllo sulla presenza del censimento e sulla regolarità della richiesta, applicando un timbro e il nulla osta, quando richiesto. In questo modo sarà possibile monitorare sin da subito il movimento delle iscrizioni fuori Regione. La validità della scheda è di un anno a partire dalla data di arrivo in segreteria. La scheda è scaricabile dal sito www.lazio.agesci.it … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 6 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Iscrizioni: Le iscrizioni possono essere accettate via fax o via mail, purché complete. Ad ogni modo l’originale della scheda e della ricevuta di pagamento dell’iscrizione dovranno essere recapitate (anche a mezzo posta semplice, non raccomandata) nella regione di appartenenza entro una decina di giorni dall’invio del fax o della mail. In presenza di problemi relativi all’iscrizione, o di inserimento in lista d’attesa, ne verrà fatta immediata segnalazione all’allievo o alla Segreteria della Regione di appartenenza. In mancanza di avviso (nel tempo ragionevole di una settimana), la richiesta viene considerata accettata; solo allora verrà spedita o consegnata la scheda completa in originale, alla Regione ove si svolge il campo. Le schede originali degli allievi non partecipanti dovranno essere rinviate d’ufficio alla Regione di appartenenza, all’atto del ritorno delle stesse dai Capi Campo. Il pagamento della quota di iscrizione deve essere effettuato presso la Regione di appartenenza. La Segreteria della Regione di appartenenza invia successivamente alla Segreteria della Regione che organizza l’evento, la copia della scheda vistata insieme alla copia della ricevuta della quota di iscrizione versata. L’originale della scheda (vistato) viene spedito a cura dell’allievo. La quota d’iscrizione è fissata in 20,00 Euro (uguale per tutte le regioni); Ricordiamo che qualora un allievo non si presentasse al campo senza dare nessun avviso, la quota verrà trattenuta; mentre nel caso in cui l’allievo comunichi la propria indisponibilità a partecipare al campo fino a 7 giorni prima della partenza, la quota d’iscrizione avrà validità 1 anno a partire dalla data della ricevuta di pagamento, dopodiché verrà trattenuta dalla Regione. Le regioni procederanno ad un conguaglio 2 volte l’anno (30/09 e 28/02) con le altre regioni, considerando i capi della regione Y andati nella regione X e viceversa. Per le assenze non giustificate le quote si ripartiscono al 50 %; mentre gli assenti giustificati riceveranno il rimborso solamente dietro loro richiesta (così come avviene per i CFA). La lista d’attesa: ogni regione avrà posto per 5 allievi provenienti da fuori area ed attiverà, una volta raggiunta la quota di 5 iscritti per le richieste da fuori area, la lista d’attesa. Ad un mese prima del campo, nel caso di presenza di posti liberi, la lista d’attesa diventerà completamente libera, senza differenze tra persone di area e fuori area. Rammentiamo a tal proposito e per quanto ci riguarda come regione … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 7 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Lazio,che vengono considerate persone di area i censiti nelle seguenti regioni: Lazio, Abruzzo Marche, Umbria, Toscana e Sardegna. Le iscrizioni ad un campo scuola/evento terminano 30 giorni prima dell’evento stesso. Immediatamente dopo la chiusura delle iscrizioni, la segreteria provvede alla verifica del numero degli iscritti e lo comunica direttamente ai Capi Campo; questi ultimi, qualora ritengano che il numero delle iscrizioni non sia sufficiente a giustificare la realizzazione del campo, ne danno subito comunicazione scritta agli II.RR. di Fo.Ca., i quali stabiliscono, di concerto con il Comitato, se riaprire le iscrizioni per ulteriori 15 giorni oppure se annullare l’evento riservando agli iscritti il posto nel prossimo campo. In ogni caso la segreteria regionale provvederà a custodire le schede d’iscrizione e le relative ricevute di pagamento che potranno essere riutilizzate per un’altra iscrizione e fino al trascorrere di un anno dalla data di comunicazione dell’annullamento da parte della Segreteria Regionale, che, sentiti i Capi Campo, fornirà anche le motivazioni dell’annullamento. Ai campi scuola non sono ammessi più di 2 allievi dello stesso gruppo. Modalità d’iscrizione ad una ROSS Valgono più o meno le regole stabilite per l’iscrizione ad un CFM, con la differenza che le schede d’iscrizione (anch’esse scaricabili dal sito www.lazio.agesci.it) devono essere firmate dai Capi Clan. Sono ammessi max 10 iscritti da fuori regione. La quota d’iscrizione ad un campo scuola/evento, il contributo regionale all’evento, e la quota da richiedere agli iscritti al campo vengono stabilite di comune accordo tra Comitato Regionale ed Incaricati alle Branche, tenendo conto della tipologia e della durata dell’evento formativo. Evento: CFM e ROSS: CFT Route Partenti: CAM,CAEX e CCG: Piccole Orme: Campi di Specialità: Campi x Capi squadriglia: Specialità di Squadriglia: Volo e Challenge Regionale: Contributo Regionale € 600,00 x Evento (300 se inf. a 20 iscritti) € 100,00 X Evento € 250,00 x Evento € 150,00 x Evento € 150,00 x P.O. € 50,00 x Specialità + € 15,00 x E/G € 150,00 x Evento + € 15,00 x E/G € 250,00 x evento + € 18,00 x Squadriglia € 500,00 x Evento … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Quota d’iscrizione € 20,00 x allievo o R/S € 45,00 x allievo € 20,00 x R/S € 10,00 x allievo € 65,00 x L/C € 20,00 x E/G € 20,00 x E/G € 20,00 x Squadriglia Non prevista Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 8 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Per pronto riferimento elenchiamo le varie modalità di pagamento ad oggi in vigore: - versamento sul c.c. postale n° 12242004 intestato ad AGESCI Regione Lazio - assegno bancario non trasferibile intestato ad AGESCI Regione Lazio - bonifico bancario: IBAN : IT 24 T 05018 03200 000000108616 Per far sì che la disdetta dell’evento possa essere inoltrata a cura della segreteria questa deve essere in possesso della lettera redatta dai Capi Campo entro i 15 giorni antecedenti la data dell’evento; diversamente la comunicazione dovrà essere inoltrata direttamente a cura dei Capi Campo che dovranno comunque informare la segreteria. I Capi Campo dovranno far pervenire alla segreteria regionale entro e non oltre i 20 giorni antecedenti la data di inizio del campo la lettera d’invito da inviare agli allievi; quest’ultima, una volta chiuse le iscrizioni, provvederà a spedirla per posta prioritaria e/o via mail a tutti gli iscritti entro i successivi 10 giorni in modo che questi la possano ricevere in tempo utile. La segreteria fornirà per i seguenti eventi, il seguente materiale: CFM: Fazzolettoni, quaderni, bottoni da cinta, buste e francobolli. CFT: Fazzolettoni, buste e francobolli ROSS: Fazzolettoni, quaderni. Bottoni da cinta, buste e francobolli. Route dei partenti: Fazzolettoni, quaderni. Bottoni da cinta, buste e francobolli. CAM, CCG, CAEX: quaderni, buste e francobolli. Piccole Orme: fazzolettoni e spillette, buste e francobolli. Campetti di Specialità: Bottoni da cinta, buste, francobolli e bottoni da cinta per specialità conquistata. Campetti per Capi sq.: bottoni da cinta, buste e francobolli. Volo regionale: Spilletta, buste e francobolli. Challenge regionale: Spilletta, buste e francobolli. Le valutazioni finali dei campi scuola dovranno essere redatte a cura dei Capi Campo come da modello disponibile presso la segreteria regionale e recapitate a quest’ultima su supporto elettronico entro e non oltre 60 giorni dalla data di … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 9 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione chiusura del campo stesso; questa infine, nei successivi 15 giorni, provvederà ad inoltrarle agli allievi. Entro 60 giorni dalla fine del Campo, va presentata in segreteria la scheda “Bilancio Evento” completata in tutti i suoi punti e corredata degli scontrini e ricevute delle spese effettuate. e vanno restituite eventuali rimanenze. In caso di “sforamento” va data comunicazione alla segreteria ed agli II.RR.O. in anticipo. Sempre entro 60 giorni dalla fine del campo vanno riconsegnate in segreteria le schede originali degli allievi. La Pattuglia Organizzazione, nella persona del Referente per le Attrezzature, potrà altresì essere attivata a cura dei Capi Campo con le seguenti modalità e tempistiche, per la fornitura di materiali ed attrezzature di proprietà dell’Agesci Lazio utili allo svolgimento del campo: - entro i 30 giorni prima della partenza per il campo la staff dovrà far pervenire al Referente una richiesta scritta con la lista del materiale occorrente; - tale materiale dovrà essere pronto per il ritiro presso la segreteria regionale entro 7 giorni dalla data di partenza del campo; - all’atto del ritiro verrà fatto constatare lo stato del materiale consegnato e verrà fatta firmare una ricevuta di presa in carico. - il materiale preso dovrà essere riconsegnato in segreteria entro 7 giorni dalla data di chiusura del campo pulito e pronto per essere subito riutilizzato; - E’ estremamente importante segnalare agli II.RR.O. eventuali danneggiamenti dei materiali usati, in modo da poter predisporre la riparazione per l’evento successivo. Referenti Eventuali considerazioni dovranno essere formulate per iscritto agli Incaricati Regionali all’Organizzazione che sono i referenti per le attività in capo alla segreteria regionale. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 10 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione TESORERIA Funzioni Il Tesoriere sovrintende ai movimenti di denaro che avvengono sui conti (bancario e postale) intestati all’Agesci Regione Lazio. Egli, attivato dagl’II.RR.O., è autorizzato ad effettuare eventuali pagamenti sulla base delle disponibilità indicate nel bilancio preventivo e, a posteriori, controlla la congruità dei giustificativi di pagamento presentati. Infine sovrintende alla predisposizione tecnica dei bilanci (consuntivo e preventivo) e dei rendiconti regionali. Procedure Tutte le spese da effettuare o effettuate a qualsiasi titolo dagli aventi causa per la Regione, vengono approvate dal Comitato Regionale nella persona degl’II.RR.O. o del Tesoriere. Il complesso delle spese effettuate viene ratificato dall’Assemblea Regionale Delegata in sede di approvazione del bilancio regionale. Il Bilancio regionale va dal primo giorno del mese di Ottobre all’ultimo giorno del mese di settembre dell’anno successivo. La segreteria regionale detiene la gestione della piccola cassa per la quale gestisce la contabilità sia su supporto elettronico che su libro cassa e provvede a piccoli pagamenti previa autorizzazione telefonica degli II.RR.O. o del tesoriere. La movimentazione sul conto corrente bancario avviene a cura degli II.RR.O. mentre quella sul conto corrente postale viene effettuata dai Responsabili Regionali; entrambi notificano mensilmente i movimenti effettuati direttamente al Tesoriere che a sua volta provvede ad aggiornare la contabilità ed a farla pervenire al Comitato Regionale. A norma dell’articolo 55 del regolamento organizzazione AGESCI, al termine di ciascun esercizio (che va dal 1° Ottobre al 30 Settembre) gli organi responsabili di ciascun livello associativo redigono i conti consuntivi dell’esercizio precedente, i pre consuntivi ed i preventivi dell’esercizio in corso. Dopo l’approvazione tali conti devono essere portati a conoscenza del livello associativo immediatamente superiore. Alla luce di quanto sopra, ciascun Capo Gruppo dovrà rendersi garante della corretta tenuta della contabilità del proprio gruppo riportando a tale proposito direttamente al proprio Responsabile di Zona. Parimenti quest’ultimo si farà carico di fornire agli II.RR.O. una copia del bilancio di zona una volta che questo verrà approvato dall’assemblea. Infine la regione riporterà i propri conti approvati dall’Assemblea Regionale Delegata direttamente nelle mani dell’I.N.O. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 11 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Ciascun anno, gli II.RR.O. provvederanno al versamento delle quote di ristorno dei censimenti alle zone sulla base del numero dei censiti per ogni zona e della quota pro capite così come deliberata dal Consiglio Regionale effettuando un versamento in acconto durante il mese di Giugno sulla base dei dati provvisori comunicati dal Centrale ed un versamento a saldo entro il mese di Settembre sulla base dei dati definitivi comunicati dal Centrale. Qualora il saldo definitivo di una zona sia inferiore a 50,00 Euro, il rimborso verrà effettuato a Giugno successivo coi ristorni del nuovo anno. Gli II.RR.O. si riservano la facoltà di sospendere l’erogazione dei ristorni ad una zona nel caso in cui questa non provveda ad inoltrare il proprio bilancio Entro il mese di Settembre di ogni anno, ogni centro di costo che fa capo al Consiglio Regionale, dovrà presentare un conto preventivo delle spese che intende sostenere nel corso dell’anno a venire. Ogni centro di costo è e rimane responsabile delle cifre da lui spese. Eventuali sforamenti di spese devono essere autorizzati dagli II.RR.O. o da Tesoriere. La segreteria regionale sarà responsabile della custodia di tutti i giustificativi almeno per i 5 anni successivi all’approvazione del bilancio. Ciascun centro di costo, per il tramite del suo incaricato o referente regionale, può effettuare spese sulla base delle effettive esigenze e tenendo conto del budget a propria disposizione. A tale proposito egli può scegliere se anticipare la spesa richiedendo successivamente un rimborso spese sostenute, ovvero richiedere un anticipo spese e fornire in un secondo momento un opportuno rendiconto. Per ottenere un rimborso, è obbligatorio compilare e firmare il modulo di rimborso disponibile in segreteria, allegando sempre un giustificativo (scontrini, ricevute, fatture, ecc.). Per i rimborsi di eventuali utilizzi di auto private, viene riconosciuto un importo di 0,21 Euro/Km. e nel modulo di rimborso va sempre indicata la tratta percorsa per la quale si chiede il rimborso. Referenti. Referente per le attività di cui sopra è il Tesoriere regionale in raccordo con gli II.RR.O. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 12 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione REFERENTE SEDE REGIONALE Premesse e Funzioni La figura del referente per la Sede Regionale è una figura in possesso di capacità tecniche che supporti il Comitato Regionale nel seguire i lavori programmati su S. Ippolito, curando gli interessi specifici dell’Agesci Lazio su tutta la questione. Fornisce inoltre a tutti gli associati un riferimento ben preciso rispetto a tutte le esigenze connesse con la gestione e l’utilizzo degli ambienti della sede regionale; si occupa della manutenzione e del decoro degli ambienti di concerto con il Comitato Regionale Il Referente per la sede regionale, che risponde direttamente agli II.RR.O., è da questi delegato per la gestione delle seguenti attività: Raccogliere e veicolare ogni informazione proveniente dal Centrale in termini di situazione lavori, modifiche, tempi, spostamenti, ecc.. mantenere i rapporti con i relativi preposti delle realtà associative che a vario titolo occupano gli ambienti di Sant’Ippolito. predisporre capitolati, gare d’appalto e contratti con società specializzate nel caso in cui fosse necessario provvedere alla realizzazione d’interventi di qualsia.si genere (nuove opere, manutenzioni, ristrutturazioni ecc.) all’interno della sede regionale . mantenere i rapporti con i preposti delle società che nel corso del tempo dovessero effettuare i lavori di cui al punto precedente. coordinare le richieste di utilizzo della sede regionale effettuate dagli associati sulla base degli orari di apertura della segreteria e, ove occorresse, autorizzare il rilascio della copia delle chiavi della sede previa registrazione dei dati sull’apposito modulo. provvedere al decoro e al mantenimento in efficienza, in pulizia, in sicurezza ed a norma di legge degli ambienti della sede regionale e preoccuparsi a tale scopo di predisporre un preventivo di spesa annuale da sottoporre alla Pattuglia Organizzazione. essere punto di riferimento nei casi di emergenza all’interno della sede regionale. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 13 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Procedure I membri del Comitato Regionale, gli Incaricati di Branca ed i referenti dei settori che avessero necessità di accedere alla sede regionale per lo svolgimento di riunioni o di attività scout, dovranno prenotare di volta in volta i locali necessari per le proprie attività avvisando via E-mail o telefonicamente la segreteria, che, verificata la disponibilità dei locali richiesti, darà direttamente il benestare. Tutti gli altri soci (Centrale compreso), le associazioni esterne o singoli privati (solo per attività eticamente utili) dovranno obbligatoriamente inviare una richiesta scritta via E-mail alla segreteria regionale ([email protected]) e p.c. agli II.RR.O., indicando l’orario di utilizzo del/i locale/i. La segreteria provvederà a comunicare via E-mail l’autorizzazione solamente dopo aver avuto il benestare da parte degli II.RR.O. (anche per l’eventuale rilascio di chiavi). Non potranno essere concesse disponibilità dei locali della sede regionale nei giorni riservati al Consiglio Regionale. I membri del Comitato Regionale e gli Incaricati alle Branche ed ai Settori che ne facciano richiesta, possono ottenere l’assegnazione di una copia personale delle chiavi di accesso alla sede che dovranno però essere restituite al termine del proprio incarico. La Pattuglia Organizzazione si riserva di assegnare una copia personale delle chiavi agli altri incaricati membri del Consiglio Regionale sulla base delle effettive necessità. I membri della Pattuglia Organizzazione ed il personale di segreteria, per la peculiarità del loro incarico, sono in possesso di una copia delle chiavi della sede. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 14 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione REFERENTE ATTREZZATURE Premesse e Funzioni Lo scopo del Referente Regionale per le Attrezzature è quello di fornire a tutti gli associati un riferimento ben preciso rispetto a tutte le esigenze connesse con la gestione e l’utilizzo dei beni (apparecchiature ed attrezzature, nonché il furgone regionale) di proprietà della Regione Lazio. Tutto ciò per mettere a disposizione delle zone e dei gruppi più bisognosi le attrezzature di proprietà della regione per i lunghi periodi durante i quali queste non sono utilizzate. Il Referente per le Attrezzature si preoccuperà di tenere sempre aggiornato l’inventario. L’elenco dei materiali sarà messo a disposizione su una pagina del sito internet della Regione Lazio. Il Referente per le Attrezzature, che risponde direttamente agli II.RR.O., è da questi delegato alla gestione delle seguenti attività: evadere le richieste di utilizzo del materiale della Regione Lazio effettuate dagli associati che potrà essere ritirato e riconsegnato esclusivamente in coincidenza con gli orari di apertura della segreteria regionale. sovrintendere agli atti di presa in carico e riconsegna del materiale con particolare attenzione allo stato di efficienza delle attrezzature ed alla loro integrità e corretto utilizzo e custodia il tutto con opportuna registrazione dei dati sull’apposito modulo. Predisporre insieme alla segreteria regionale un calendario per le prenotazioni dei materiali e del furgone regionale. provvedere al mantenimento in efficienza, alla pulizia ed all’eventuale ripristino di tutte le attrezzature e preoccupasi a tale scopo di predisporre un preventivo di spesa annuale da sottoporre alla Pattuglia Organizzazione per reintegrare le scorte. Controllare periodicamente lo stato di efficienza del furgone (stato del mezzo, livelli acqua e olio, strumenti ed attrezzature in dotazione). Provvedere al pagamento del bollo entro la data di scadenza, effettuare le revisioni secondo i termini di legge, assicurarsi che la polizza di assicurazione venga pagata entro i termini. gestire in autonomia, ma di concerto con la Pattuglia Organizzazione, gli spazi del magazzino attrezzi provvedendo alla sua organizzazione in maniera funzionale. stabilire dei contatti con gli analoghi preposti delle altre realtà associative cercando di veicolare reciprocamente i fornitori per un approvvigionamento più conveniente. selezionare i fornitori dei materiali secondo un criterio di economicità ed affidabilità cercando anche, ove possibile, di sostenere un tipo di spesa “critico”. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 15 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Procedure Gli associati che avessero necessità di utilizzare i beni di proprietà della Regione Lazio dovranno inviare una richiesta scritta alla segreteria regionale che metterà in azione direttamente il Referente per le Attrezzature; egli verificata la disponibilità dei beni fornirà l’autorizzazione al loro utilizzo e contestualmente si adopererà per preparare il relativo materiale. Per tale motivo le richieste, di qualsiasi natura e/o entità dovranno pervenire almeno 15 (quindici) giorni prima del loro effettivo ritiro. Per l’utilizzo dei beni di proprietà dell’Agesci Lazio (solo da parte di soci regolarmente censiti) viene richiesto un piccolo contributo forfetario: - Tenda x squadriglia da 8 posti da 1 a 7 giorni: - Fornelloni e Sacche pentole: - Gruppo elettrogeno (da 1 a 3 giorni): Euro/giorno) - Tower Lux (da 1 a 3 giorni): - Proiettore (da 1 a 3 giorni): - Schermo per proiezioni (da 1 a 3 giorni): - Gazebo grandi 5 x 5 coperti (da 1 a 3 giorni): - Gazebo piccoli 3 x 3 coperti da 1 a 3 giorni: Euro/giorno) - Radioline portatili (a coppia) da 1 a 5 gg.: 10,00 Euro (dall’8° giorno in poi 1 Euro/giorno) 2,00 Euro/giorno 25,00 Euro (dal 4° giorno in poi 5 25,00 Euro (dal 4° giorno in poi 5 Euro/giorno) 15,00 Euro (dal 4° giorno in poi 3 Euro/giorno) 5,00 Euro (dal 4° giorno in poi 1 Euro/giorno) 35,00 Euro (dal 4° giorno in poi 10 Euro/giorno) 15,00 Euro (dal 4° giorno in poi 5 5,00 Euro (dal 4° giorno in poi 1 Euro/giorno) La Pattuglia Organizzazione richiederà agli utilizzatori dei beni un deposito cauzionale proporzionale al valore dei beni richiesti per le seguenti attrezzature: - Tenda x squadriglia da 8 posti (Jamboree): - Gruppo elettrogeno e Tower Lux: - Proiettore, PC portatile: - Schermo per proiezioni: - Radioline: - Gazebo: 50,00 Euro a tenda 100,00 Euro 30,00 Euro 10,00 Euro 10,00 Euro a coppia 50,00 Euro a Gazebo Per gli attrezzi da lavoro (pale, picconi, rastrelli ecc.) viene richiesta solamente una cauzione di 10 Euro. Gli importi lasciati in deposito verranno restituiti alla riconsegna del materiale prelevato, ma potranno essere trattenuti in tutto o in parte nel caso in cui il materiale preso non venga restituito o venga restituito danneggiato. Ci riserviamo il diritto a pretendere dai soci il risarcimento per i maggiori danni. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 16 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Il materiale non è disponibile nelle date in cui sono previsti eventi regionali (Campi Scuola e Campetti vari). L’utilizzo delle attrezzature può essere fatto solamente a soci regolarmente censiti. Per richieste di materiali per più di 15 gg. farsi autorizzare dagli II.RR.O. Va sempre rilasciata una ricevuta per i pagamenti. Le cauzioni non vanno registrate e rimangono in cassaforte fino a quando non verranno restituite. In caso di rientro di materiali danneggiati contattare sempre gli II.RR.O. prima di restituire la cauzione. REFERENTE INFORMATICO Funzioni Lo scopo di questa figura regionale è quello di fornire un supporto per il buon funzionamento di tutte le attrezzature informatiche, salvaguardando i dati sensibili in esse contenuti ed assicurando la funzionalità della rete. Gestione dell’hardware e del Software. Studio e realizzazione di programmi necessari allo svolgimento delle attività regionali. Procedure Il Referente informatico, potrà predisporre di concerto con la segreteria e gli II.RR.O. un piano di riassetto e sviluppo informatico per dotare la Regione di strumenti affidabili e sempre all’avanguardia. Svilupperà, quando è necessario, un piano che preveda la sostituzione dei vecchi PC con delle macchine di nuova generazione; aggiornando di volta in volta i programmi con quelli nuovi. In caso di problemi nel sistema viene attivato dalla segreteria per la risoluzione del problema. Dovrà inoltre avere cura di tutte le licenze e gestire i PC in garanzia. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 17 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione REFERENTE BASI SCOUT Funzioni Lo scopo di questa figura regionale è quello di fornire a tutti gli associati un riferimento ben preciso rispetto a tutte le esigenze connesse con la ricerca di posti per lo svolgimento di campi e/o uscite nel territorio della Regione Lazio. Tutto ciò per mettere a disposizione dei singoli capi un pratico ed utile supporto tecnico logistico che riteniamo possa risolvere un problema non indifferente connesso con l’organizzazione di una attività scout e cioè la ricerca del posto migliore (economicità, funzionalità ed opportunità). Ad oggi sono stati fatti diversi tentativi in tal senso ma sempre promossi da singoli o da gruppi senza alla fine riuscire a realizzare una mappatura globale ed esaustiva dei posti esistenti su tutto il nostro territorio, ma soprattutto senza riuscire a mantenere un suo costante aggiornamento. Riteniamo però che se tale iniziativa partisse proprio dalla Regione, cercando ovviamente la massima collaborazione da parte di tutti a tutti i livelli, forse allora saremo in grado di arrivare prima e con maggiore efficacia a dama. Tale mappatura dovrà essere completata tenendo conto di una complessa gamma di criteri tale da fornire il maggior numero delle indicazioni utili, cercando magari di promuovere una sorta di convenzione con la struttura regione attraverso la possibilità di riconoscere o meno un posto come “Base Scout” garantendo quindi dei vantaggi ad entrambi le parti in causa: il capo avrebbe la garanzia di un posto “testato”, mentre la struttura potrebbe contare su un maggior traffico di ospiti nel corso dell’anno. L’elenco dei posti ed i relativi aggiornamenti sarà, di volta in volta, messo a disposizione su di una pagina del sito internet della Regione Lazio. Il Referente per le Basi Scout, che risponde direttamente agli II.RR.O., è da questi delegato alla costante gestione di tale attività. Il referente per le basi scout è il punto di riferimento per quanto riguarda eventuali accordi con Regione, provincia e Comuni, per lo svolgimento delle attività scout nelle aree parco Procedure Il Referente per le Basi Scout, stabilirà autonomamente i criteri per la mappatura dei posti per le uscite ed i campi presenti all’interno della Regione Lazio, cercando il più possibile di coinvolgere a tale scopo sia i Responsabili di Zona che, all’occorrenza, i singoli capi. Per l’individuazione dei criteri per l’attribuzione ad una struttura del fregio di “Base Scout” si atterrà alle indicazioni in materia già a suo tempo emanate … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 18 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione dalla struttura nazionale e ove necessario stabilirà dei contatti con gli analoghi preposti delle altre regioni per concordare dei criteri di similitudine. Il Referente dovrà inoltre preoccuparsi di verificare personalmente l’affidabilità di una struttura laddove non vi fossero informazioni sufficienti o dove esse siano discordanti. Parimenti dovrà farsi carico di recepire le eventuali lamentele da parte dei responsabili delle strutture rispetto ai comportamenti difformi allo stile scout effettuati da taluni gruppi o unità e provvedere, ove necessario, a notificare i casi più gravi alla Pattuglia Organizzazione che potrà decidere di inviare una lettera di diffida al gruppo e per conoscenza ai Responsabili di Zona e Regionali e, ove necessario, procedere ad una richiesta di risarcimento danni per il totale ripristino delle attrezzature eventualmente danneggiate a tutela dell’immagine dell’associazione e dell’operato di tanti altri capi. Laddove necessario, il Referente per le Basi Scout, organizzerà incontri e parteciperà ad incontri richiesti dagli Enti Locali per qualsiasi argomento inerente i Parchi ed il loro utilizzo. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 19 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione REGOL AMENTO PER L’UTILIZZO DEL FURGONE REGIONALE 1) Il furgone è disponibile, per sole attività scout, per i quadri associativi della Regione, per il Consiglio Regionale, per i Comitati di zona, per i Capi Gruppo e per i Capi Campo regionali. E’ obbligatorio essere in regola col censimento. 2) L’utilizzo del furgone da parte di altre persone avviene di fatto sotto la responsabilità di chi materialmente firma la scheda di utilizzo. 3) L’utilizzatore si impegna a non condurre o usare il furgone, e a non tollerare che lo stesso sia condotto o usato: a) b) c) d) e) Fuori dall’Italia. Per il trasporto di persone o cose verso compenso. Per la sublocazione. Per spingere o trainare oggetti. Sotto l’influenza di droghe, narcotici, alcolici od intossicanti ovvero di altre sostanze idonee a menomare la capacità di intendere e di reagire. f) In corse, competizioni o prove di velocità. g) Per uno scopo contrario alla legge. h) Per la circolazione in aree vietate e nelle aree di accesso o di servizio alle zone portuali ed aeroportuali a traffico limitato. 4) E’ compito dell’utilizzatore verificare che il furgone sia in regola con l’assicurazione, con la revisione, e che abbia a bordo il triangolo ed il giubbetto catarifrangente, oltre che la ruota di scorta e il martinetto (cric). 5) L’utilizzatore autocertifica di essere in possesso dei permessi per la conduzione del furgone (patente) e di non essere inibito alla guida da provvedimenti del codice della strada (p.es. punti). 6) L’utilizzatore è tenuto a ripristinare, al momento della riconsegna, l’originario livello di carburante. 7) L’utilizzatore si impegna a non lasciare il mezzo incustodito in città, ma di chiuderlo all’interno di un garage o di un’area protetta da recinzione. 8) Qualora si verifichi un sinistro, l’utilizzatore si obbliga a: a) Informare immediatamente almeno uno tra IRO (Mauro 335/7358213; Patrizia 349/2306553) o segreteria regionale (06/44246483), trasmettendogli nelle successive 24 ore una relazione dettagliata completa sul modulo accluso ai documenti del veicolo (modulo CID). … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 20 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione b) Informare la più vicina autorità di polizia. c) Non rilasciare dichiarazioni di responsabilità in caso d’incertezza sulla dinamica del sinistro. d) Prendere nota dei nomi e degli indirizzi delle parti e dei testimoni. e) Fornire agli IRO ed alla segreteria regionale qualsiasi altra notizia utile. f) Seguire le istruzioni che l’Agesci Lazio fornirà relativamente alla custodia o alle riparazioni del veicolo. 9) In caso di furto o tentato furto del furgone, l’utilizzatore è obbligato a denunciare immediatamente il fatto alle Autorità competenti ed a consegnare alla segreteria regionale l’originale della denuncia. 10) In caso di guasto, l’utilizzatore dovrà informare immediatamente almeno uno tra IRO, segreteria regionale o referente regionale per le attrezzature (vedi riferimenti al punto 8/a). Può essere utilizzato per il traino o per il recupero del mezzo, solamente il carro attrezzi convenzionato, di cui trovate i numeri nel porta documenti a bordo del mezzo, sulla Polizza di assicurazione (foglio verde). 11) Per l’utilizzo del furgone viene richiesto un contributo di 30,00 Euro per il primo giorno (anche per utilizzi di 1 ora o meno), più 20,00 Euro per ogni giorno di utilizzo successivo al primo, con una franchigia di 300 Km. Oltre i 300 Km verrà applicata una tariffa aggiuntiva di 0,05 Euro/Km. Il giorno di utilizzo del furgone viene calcolato sulle 24 ore o su una frazione di esse, con una franchigia massima di un’ora; p.es. se si ritira il furgone alle ore 18,00 del giorno 1, il primo giorno scadrà alle ore 19,00 del giorno 2. Se il furgone viene riconsegnato alle ore 20,00 del giorno 2, verranno considerati 2 giorni di utilizzo. 12) L’utilizzo deve essere pagato in anticipo. Viene inoltre richiesta una franchigia di 100,00 Euro che verrà restituita alla riconsegna del furgone, a meno che questo non presenti alla riconsegna delle anomalie o danni. La segreteria (o comunque chi controlla il furgone al suo rientro) si riserva di defalcare dalla franchigia eventuali ammanchi di Gasolio o giorni di utilizzo superiori a quelli dichiarati al momento del ritiro del furgone. 13) Per l’utilizzo del furgone da parte di EPC in caso di eventi gravi o per attività regionali programmate ad inizio anno scout, non verrà richiesto nessun contributo. 14) In caso di danni, consumi o Km. effettuati oltre i 300 in franchigia o altro, che superino i 100,00 Euro versati a titolo di franchigia, l’utilizzatore è tenuto a versare la differenza alla riconsegna del mezzo. Qualora ciò non dovesse … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 21 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione accadere, l’AGESCI Lazio si riserva di recuperare l’importo dovuto, ove possibile, dal ristorno del fondo sede regionale o dai ristorni dei censimenti alla zona. 15) In caso di eventuali contravvenzioni elevate al veicolo nel periodo di utilizzo, ne verrà data comunicazione a mezzo Raccomandata A.R. all’utilizzatore (per conoscenza ai Capi Gruppo), il quale dovrà provvedere entro 30 gg. dalla data di ricevimento della lettera al pagamento della multa e delle spese postali oppure (sempre entro 30 gg.) segnalare alla segreteria regionale gli estremi per un eventuale ricorso. In mancanza di ogni comunicazione entro i 30 gg. di cui sopra, l’AGESCI Lazio si riserva di recuperare l’importo della contravvenzione e delle spese sostenute, ove possibile, dal ristorno del fondo sede regionale o dai ristorni dei censimenti alla zona. 16) In caso di smarrimento o furto della chiave del furgone, l’utilizzatore si obbliga a denunciare immediatamente il fatto alle Autorità competenti ed a consegnare alla segreteria regionale l’originale della denuncia. 17) In caso di piccoli danni, l’utilizzatore è tenuto a risistemarli. 18) Si ricorda che il furgone è perennemente a disposizione dell’EPC e qualora, per eventi gravi, dovesse essere richiesto dalla Protezione Civile, il furgone deve essere tempestivamente riconsegnato. Qualora ciò dovesse accadere, l’Agesci Lazio restituirà all’utilizzatore l’intera somma versata, più il rimborso per il gasolio utilizzato. 19) L’Agesci Regione Lazio non è responsabile nei confronti dell’utilizzatore, del conducente e dei membri delle rispettive famiglie per i danni di qualsiasi natura, incluso il pregiudizio economico, dai medesimi subito nelle persone o nei beni in conseguenza a difetto di funzionamento del veicolo o incidenti stradali. In ogni caso l’Agesci Regione Lazio non può essere considerata responsabile di qualunque tipo di danno verificatosi a seguito di furti, tumulti, incendi, terremoti, guerre, cause di forza maggiore e caso fortuito. 20) Eventuali oggetti lasciati nel veicolo riconsegnato, verranno conservati nel magazzino della sede regionale per 60 gg. per essere riconsegnati al proprietario; dopo di che verranno eliminati. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 22 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione SERVIZIO RIPARAZIONE TENDE SERVIZIO CUCITURA FAZZOLETTONI SERVIZIO RIPARAZIONE INDUMENTI SCOUT E’ possibile far riparare le tende portandole direttamente in sede regionale dove le ritirerete riparate. I prezzi vengono stabiliti di volta in volta secondo le riparazioni da effettuare. Le riparazioni riguardano soprattutto tende di squadriglia (Jamboree, Brownsea, ecc.); viene riparato qualsiasi strappo a catini e/o sopratteli; vengono rinforzati gli occhielli del soprattelo dove vengono inseriti i pali; vengono riparate chiusure lampo (con un notevole risparmio), oppure sostituite se irreparabili, vengono ripristinati angolari, tiranti ed elastici; vengono riparate o ricostruite le sacche per tende e/o palerie. Per riparazioni di tende particolarmente disastrate è possibile tutti i Lunedì (previo appuntamento) incontrare in sede regionale la sarta che provvede alle riparazioni. Al momento della consegna delle tende, i danni da riparare vanno segnalati su appositi moduli scaricabili sul sito www.lazio.agesci.it o comunque disponibili in segreteria. La riparazione delle tende avviene solitamente entro 15/30 giorni (dipende dalla mole di lavoro). Si consiglia di non ridursi all’ultimo momento (prima dei Campi Estivi) per far riparare le tende, in quanto, l’alta concentrazione di tende da riparare in tale periodo non permette a volte di restituire le tende riparate prima di un mese. E’ possibile far cucire i fazzolettoni del vostro gruppo al costo di 2 Euro a fazzolettone, fornendo tutti i materiali (fazzolettone acquistato in Cooperativa e strisce/fettucce o quant’altro da applicare). Al momento della richiesta il gruppo deve consegnare anche un fazzolettone del proprio gruppo in modo che la sarta possa comprendere senza errore come vanno applicate le strisce o quant’altro da applicare. E’ possibile riparare camicie e pantaloni scout o fare orli ai pantaloni appena acquistati in cooperativa al costo fisso di 5 Euro a riparazione. E’ possibile allo stesso prezzo sostituire chiusure lampo (con chiusura lampo inclusa nel prezzo). Si effettua anche l’applicazione sulle camicie di tutti i distintivi associativi al prezzo di 1 Euro a distintivo. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 23 di 24 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione In questo caso va lasciato l’indumento da riparare in segreteria regionale, chiudendolo in una busta ed applicando nome e numero di telefono. Nel caso di applicazione dei distintivi, questi ultimi vanno messi nella tasca della camicia. Tutti i materiali da riparare vengono consegnati e ripresi riparati presso la sede Regionale dell’Agesci Lazio di Via Adalberto 13/15 solo negli orari di apertura della segreteria. Per quanto riguarda questi servizi va contattata: Sig.ra Clementina al numero 338/8793356 (dalle 8,00 alle 11,00 e dalle 16,00 alle 18,30). RIFERIMENTI UTILI MAURO GIANNELLI – I.R.O.m. Tel. 06/59885685 Cell. 335/7358213 e-mail [email protected] PATRIZIA TAGLIONI – I.R.O.f. Tel. 06/4506888 Cell. 349/2306553 e-mail [email protected] AGESCI Regione Lazio – SEGRETERIA REGIONALE Via Adalberto 13/15 – 00162 Roma Tel. 06 44.24.64.83 - Fax 06 44.24.24.32 e-mail [email protected] … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Vademecum Organizzazione Agesci Lazio Pag. 24 di 24 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 III Utilizzo Fondi Pubblici Documento Capo Scout e Capo Guida Pag. 1 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione DOCUMENTO DELLA CAPO GUIDA E DEL CAPO SCOUT “Utilizzo di Fondi pubblici per finanziare le attività associative ai diversi livelli” In sede di Consiglio generale, su proposta della Commissione di Consiglio generale “organizzazione” (cfr.all.to), è stata presentata una Raccomandazione volta a fissare l’attenzione su un argomento ben inserito nel documento “Linee guida per un’economia al servizio dell’educazione” già approvato dal Consiglio generale 2001. La Raccomandazione pone l’accento sulla necessità che la richiesta e l’utilizzo dei fondi pubblici si ispiri ad alcune strategie di riferimento ed in particolare: - avvicinare la materia con un approccio positivo verso i fondi destinati dagli enti pubblici a favore delle politiche giovanili, delle Associazioni di promozione sociale, delle Associazioni di volontariato e della protezione civile; - autodisciplinare, limitando l’accesso alle sole situazioni critiche, l’utilizzo di fondi pubblici erogati ”a pioggia” e quindi potenzialmente sottratti a soggetti più bisognosi o che operano in realtà più difficili; - creare cultura, anche attraverso gli Incaricati regionali all’organizzazione ed i Tesorieri, tra i vari livelli associativi, sia sulle modalità di richiesta, sia soprattutto sulle modalità di utilizzo e di rendicontazione (consapevoli che, in tutte le tre fasi, chi opera mette in gioco l’Associazione). La Raccomandazione non è stata votata dal Consiglio generale ma, per la sua importanza, è stata fatta propria dalla Capo Guida e dal Capo Scout allo scopo di rafforzarne il significato associativo e favorirne una più approfondita riflessione. In effetti tutto il documento “Linee guida” rappresenta un ambito significativo, a volte non adeguatamente considerato, per indirizzare il nostro essere capi, ma prima di tutto il nostro essere scout nelle problematiche economiche e finanziarie dell’Associazione. Uno dei concetti fondanti dello scautismo è senza dubbio l’essenzialità; i nostri campi e le nostre attività, le nostre sedi sono intrise del nostro lavoro manuale, dell’arte del “fare con poco” unito allo stile del fare “poco ma bene”, della capacità di abituare i ragazzi all’economia ed all’autofinanziamento sia individuale, sia di comunità. Il nostro fare attività è sempre stato abbastanza “indenne” dall’idea di utilizzare risorse finanziarie esterne rispetto a quelle derivanti dalla quota associativa o da quote aggiuntive fissate ai diversi livelli a supporto di iniziative o progetti, siano essi di gruppo, zona o regione e dall’autofinanziamento. Questo approccio ha favorito la nostra indipendenza; il fatto di non utilizzare o utilizzare marginalmente denaro di sponsor o finanziatori esterni ha permesso una … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Utilizzo Fondi Pubblici Documento Capo Scout e Capo Guida Pag. 2 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione libertà estrema nelle scelte associative e quindi educative, senza farle dipendere da enti o aziende terze rispetto a noi o alle nostre famiglie. D’altra parte, negli ultimi anni, sono numerosi gli enti pubblici in particolare Regioni e Comuni che, nell’ambito delle politiche di bilancio, hanno destinato fondi a favore delle politiche giovanili, dell’associazionismo e del volontariato operanti sul territorio. A questo punto si pone la domanda: e l’AGESCI? Il documento “Linee guida”, nel trattare l’argomento finanziamenti pubblici, ha dato alcune indicazioni ed è su queste indicazioni che nel nostro ruolo di Capo Guida e Capo Scout vogliamo sottolineare le priorità che scaturiscono dalla Raccomandazione al Consiglio generale 2005. Innanzitutto il nostro primo compito di educatori è far sì che una disponibilità maggiore di risorse economiche (e quindi anche derivanti da finanziamenti pubblici) non si traduca in una perdita di identità associativa ed in riflessi negativi sulle nostre attività e sul nostro stile. In relazione poi alla disponibilità di risorse pubbliche finalizzate a progetti specifici è opportuno considerarle sussidiarie al nostro fare educazione. Un progetto si costruisce non solo perché si hanno risorse disponibili, quanto piuttosto per l’utilità che ne deriva ai nostri ragazzi e per le reali esigenze dell’ambito in cui operiamo. Quindi la prima attenzione da porre, è fissare gli obiettivi sulla base della nostra capacità di raggiungerli e sulla loro finalizzazione rispetto alla nostra realtà. Fatta questa premessa, è indubbia la positività che deriva dal beneficiare di risorse pubbliche in quanto: - il denaro pubblico ci condiziona meno che finanziamenti o sponsorizzazioni privati - dobbiamo rendicontare l’utilizzo dei contributi in modo chiaro e trasparente, educando quindi, nei fatti, i nostri gruppi ed i nostri associati alla legalità - viene riconosciuto dalle Autorità, tramite l’attribuzione di fondi pubblici, un ruolo “sociale” ai nostri progetti nei confronti della collettività - educhiamo i nostri ragazzi e i nostri capi alla responsabilità derivante dall’utilizzo corretto di risorse della comunità. Pertanto il nostro fare educazione si intreccia con i concetti di responsabilità e legalità; potremmo addirittura dire che la predisposizione di progetti da finanziare, la loro corretta gestione e rendicontazione possono rappresentare una sorta di palestra per i nostri capi e ragazzi rispetto al rapporto con la società civile: “utilizzo denaro pubblico per progetti associativi, ne sento la responsabilità e sono orgoglioso di rendicontarne la valenza pubblica in modo chiaro e trasparente”. Se queste sono e saranno le nostre regole del gioco, ben venga l’utilizzo di finanziamenti e contributi pubblici per qualificare meglio il nostro lavoro educativo! … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Utilizzo Fondi Pubblici Documento Capo Scout e Capo Guida Pag. 3 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Ma la Raccomandazione ci mette in guardia da un pericolo: i fondi pubblici erogati “a pioggia”. Perché pericolo? Il denaro non è lo stesso, sia esso per progetti o “a pioggia”? La ragione di tanta cautela è da attribuirsi alla opportunità di valutare la priorità dell’utilizzo da parte nostra (Associazione) rispetto ad altri possibili beneficiari (cooperative sociali?, associazioni in difficoltà?, utilizzi più “urgenti”?). I finanziamenti a pioggia certamente non aiutano la progettualità; nasce una sorta di diritto apodittico: “mi spettano solo perché esisto”. Ecco perché nasce la necessità per i nostri gruppi ed i livelli associativi superiori a porre una propria autodisciplina nel loro utilizzo, che anche in questo caso favorisce l’educazione al “bene comune” per i nostri ragazzi ed i nostri capi. Non è facile rifiutare un contributo solo perché sappiamo che qualche altro beneficiario realmente ne ha più bisogno di noi, ma questo comportamento favorisce la nostra “libertà ed indipendenza” e ci permette di sollecitare, in modo disinteressato, le autorità pubbliche a far sì che “la pioggia, se deve esistere, irrighi dove maggiormente ce n’é bisogno”. Quelle fatte sono riflessioni semplici, concrete, come semplice e concreto è l’approccio scout anche nei confronti delle cose importanti. In conclusione, vorremmo che fosse chiaro soprattutto un concetto: utilizzare risorse pubbliche deve realmente farci crescere, non solo in progettualità, ma soprattutto in responsabilità e visibilità: - responsabilità: perché ci possiamo sentire parte dello sviluppo del nostro territorio e possiamo educare fin da ragazzi i nostri associati alla legalità ed al bene comune; - visibilità: perché tutti devono conoscere il fatto che l’AGESCI, nelle sue diverse espressioni organizzative, opera per progetti e sa rendicontare con trasparenza quello che ha fatto con il denaro di tutti. Buona strada a tutti voi, Dina ed Eugenio 26 ottobre 2005 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Utilizzo Fondi Pubblici Documento Capo Scout e Capo Guida Pag. 4 di 4 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 IV Responsabilità Civile e Penale Capi Pag. 1 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione LA RESPONSABILITA’ CIVILE E PENALE DEI CAPI AGESCI Il Capo AGESCI, così come ogni altro individuo, ha il dovere di rendere conto dei propri atti. All’interno dell’Associazione vige un’autonomia decisionale, in conseguenza della quale il rappresentante di ogni singolo livello (il capogruppo per il gruppo, i responsabili per le zone e le regioni, i presidenti del Comitato centrale per il livello nazionale) può essere chiamato a rispondere sia degli obblighi contrattuali assunti dalla singola struttura locale di cui è a capo, sia di quelle obbligazioni derivanti da fatto illecito di natura colposa o dolosa verificatosi durante attività scout organizzate dalla singola struttura locale stessa. Definiamo tutto ciò come “responsabilità” del Capo. Essa viene regolata dalle leggi civili e penali dello Stato italiano che il Capo stesso, come ogni altro cittadino, deve rispettare. La responsabilità penale è personale e vi si incorre se l’evento dannoso o pericoloso, da cui dipende l’esistenza del reato, è direttamente riconducibile alla propria azione od omissione. Per essere chiamato a rispondere di un illecito penale, la cui sanzione è la detenzione o la pena pecuniaria, il soggetto deve aver agito con dolo o con colpa. Il reato è doloso se l’evento dannoso o pericoloso è voluto e preveduto come conseguenza della propria azione od omissione. Il reato è colposo quando l’evento non è voluto ma si verifica a causa di una negligenza, imprudenza o imperizia, ovvero per l’inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline. In base al codice penale, nessuno può essere punito per aver commesso un reato se, nel momento in cui lo ha commesso, non aveva la capacità di intendere e di volere. Tale capacità è presunta al compimento del 18^ anno di età; deve essere accertata di volta in volta al compimento del 14^ anno di età, mentre non sussiste nel caso in cui non si siano ancora compiuti i quattordici anni. Il Capo, come ogni altro individuo, risponde penalmente delle proprie azioni ed omissioni ogni qualvolta tra il suo comportamento e l’evento previsto dalla legge come reato sia possibile ravvisare un nesso di causalità e se abbia agito con dolo (cioè con intenzione) o con colpa. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Responsabilità Civile e Penale Capi Pag. 2 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Il Capo, inoltre, ha un dovere giuridico di vigilanza sui ragazzi minori di età che gli vengono affidati durante le varie attività scout. Come si può concretare un comportamento del Capo penalmente sanzionabile? Ad esempio, se il Capo non usa la dovuta prudenza nella scelta dei percorsi da seguire in montagna,.non vigila sui ragazzi durante i giochi che organizza, non è prudente nell’affidare ai ragazzi l’accensione di un fuoco, e se, in tali occasioni, uno dei ragazzi riporta delle lesioni, il Capo può essere chiamato a rispondere del reato di lesioni colpose ogniqualvolta il fatto lesivo sia stato causato proprio dalla sua negligenza, imprudenza o.imperizia o dalla inosservanza ai quei doveri.che gli derivano dalla legge, dai regolamenti, dagli ordini o dalle discipline. Il Capo, consapevole che nel corso di alcune attività scout si potrebbero verificare eventi penalmente sanzionabili e che la sua imperizia, imprudenza, negligenza o inosservanza a leggi o regolamenti comporta una sua responsabilità penale, dovrà, specie in quelle occasioni in cui si impone un dovere di vigilanza sui minori a lui affidati, prestare la massima attenzione e diligenza nella scelta delle attività, dei modi per realizzarle e dei percorsi da seguire, al fine di evitare.il verificarsi dell’evento. Al fianco alla responsabilità penale, la legge italiana prevede la responsabilità civile. Costituisce illecito civile ogni fatto doloso o colposo che arrechi ad altri un danno ingiusto; la sanzione che accompagna tale violazione è, al contrario di quella penale, solo patrimoniale ed è costituita dal risarcimento del danno. La legge può ritenere responsabile di un danno ingiusto un soggetto diverso da quello che ha commesso il fatto lesivo, così come previsto dall’art. 2048 del codice civile. In questi casi la legge stabilisce una presunzione di colpa. Ciò vuol dire che non sarà il danneggiato a dover dimostrare la colpa di chi ritiene responsabile ma sarà quest’ultimo a dover provare di non aver avuto colpa nella causazione dell’evento e di non averlo potuto impedire. Ad ipotesi di responsabilità per fatto altrui si ricorre se il fatto lesivo sia stato causato dal comportamento di un soggetto minore di età che, come tale, viene ritenuto incapace di intendere e di volere. In questi casi è sembrato giusto al legislatore far ricadere su altri soggetti le conseguenze negative del danno commesso dal minore, in considerazione del fatto che quest’ultimo non ha un proprio patrimonio che possa garantire il risarcimento del danno. Tra i soggetti che possono essere chiamati a rispondere dei danni commessi dal minore ci sono i precettori od educatori, tra i quali devono essere … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Responsabilità Civile e Penale Capi Pag. 3 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione compresi i Capi Scout, i quali hanno il dovere di vigilare su quei minori che, durante le varie attività scout, vengono loro affidati dai genitori. Questo dovere richiede di usare tutte le cautele atte ad impedire che i ragazzi affidati.rechino danni a sé o ad altri. Si può dire, quindi, che i Capi ed i loro assistenti possono rispondere civilmente sia di quel danno che sia stato il risultato della propria azione od omissione, sia di quello che sia stato causato da uno dei ragazzi.affidati e che il Capo avrebbe potuto evitare usando la diligenza ai suoi doveri di vigilanza. La legge consente ai Capi di evitare di rispondere dei danni commessi dai minori a loro affidati quando dimostrino di non aver potuto impedire il fatto. Per dimostrare ciò occorre poter provare che il fatto sia stato del tutto eccezionale ed imprevedibile e, quindi, per definizione, non prevenibile. Occorre, inoltre, poter provare che il Capo abbia posto in essere tutte le misure idonee ad evitare il fatto. E’ bene sottolineare che il dovere di vigilanza, la cui violazione comporta la responsabilità dei Capi, è da intendersi in rapporto inversamente proporzionale al grado di maturazione dei ragazzi affidati, con la conseguenza che, con l’avvicinarsi di costoro all’età del pieno discernimento, l’espletamento di tale dovere non richiede la continua presenza degli educatori, purché, ovviamente, non manchino le ordinarie misure di controllo. Contrariamente a quanto avviene per la responsabilità penale, la quale, ove dovesse essere riconosciuta, comporta - seppure con tutti i benefici che di volta in volta la legge consente di poter usufruire - l’applicazione della sanzione in capo al responsabile , l’obbligo del risarcimento dei danni può non essere personalmente adempiuto qualora sussista una adeguata assicurazione contro i danni. Com’è noto, l’Associazione, proprio in considerazione del continuo verificarsi di eventi dannosi ai propri associati, ha contratto una polizza multirischi. La garanzia comprende gli infortuni occorsi agli associati durante tutte le loro attività in ambito AGESCI; l’infortunio è un evento generato da causa fortuita, violenta ed esterna che produce lesioni corporali obiettivamente constatabili che determinano la morte, un’invalidità permanente e la necessità di cure mediche. La polizza assicura, inoltre, tutti gli associati che operano nell’ambito AGESCI per eventuali richieste di risarcimento ai danni provocati a terzi. Tutte le informazioni in ordine alla copertura assicurativa sono ampiamente contenute nel Vademecum per il Capo Gruppo. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Responsabilità Civile e Penale Capi Pag. 4 di 4 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 V Linee Guida Economia Associativa Pag. 1 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione LINEE GUIDA PER UN ECONOMIA AL SERVIZIO DELL'EDUCAZIONE Testo approvato al Consiglio Generale 2001 PERCHÉ QUESTO DOCUMENTO Perché parlare di economia? Non certo perché tutti ne parlano o perché, nel nostro mondo, la dimensione economica sembra aver acquisito un primato su altre dimensioni, da quella politica a quella sociale, e forse anche individuale. Il nostro perché è l'ottica educativa della crescita personale: "La Guida e lo Scout sono laboriosi ed economi". Ma abbiamo una responsabilità in primo luogo come cristiani: "Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse" (Gen 2,15). Dopo la cacciata dall'Eden, tali compiti dell'umanità vengono ridefiniti in una nuova missione: "Siate fecondi e moltiplicatevi, siate numerosi sulla terra e dominatela" (Gen 9,7). In Agesci la riflessione in materia economica è ormai articolata e ricca di spunti interessanti. Pur condividendo gli stessi principi, può tuttavia capitare che la valutazione di situazioni concrete e le scelte operative conseguenti portino a comportamenti diversi, non pienamente leggibili alla luce dei principi dichiarati. Questo è evidente, ad esempio, quando dobbiamo spiegare cosa sia un censimento o il perché di una quota campo, o ancora perché non siamo riusciti a pareggiare i costi con le entrate. Il Consiglio Generale ha ritenuto necessario invitare tutta l'Associazione a ripensare e sistematizzare idee, concetti, modalità d'azione che fanno parte della nostra storia associativa (in particolare le linee maturate nell'ultimo decennio), a cui improntare lo stile di gestione delle diverse strutture che compongono il mosaico organizzativo della nostra associazione, per giungere ad una sorta di "manuale" di comportamento. Un documento capace di sintetizzare slanci ideali e prassi condivise (ad es. perché fare autofinanziamento o come redigere i bilanci) basato su una sorta di codice etico, che definisca chiaramente le regole del gioco (adempimenti e meccanismi di delibera in materia economica) e che fornisca suggerimenti pratici (vedi allegati). Per un'economia che sia veramente al servizio dell'educazione, il documento, oltre a promuovere una diffusa conoscenza di tutti i fattori che regolano la vita associativa, … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 2 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione mira ad essere di guida nella riflessione e nelle scelte dei capi e dei quadri ad ogni livello e a sviluppare uno stile condiviso e riconoscibile nella gestione della vita associativa e non. Questo lavoro avrà allora un senso solo se riuscirà a coinvolgere tutti, in primo luogo capi e quadri e, immediatamente dopo, ragazzi e genitori. La creazione di un apposito sito web dove raccogliere contributi, riflessioni, nuove idee, dibattiti, anche sulle iniziative censurabili, permetterà a questo documento di rimanere "vivo". CAPITOLO 1 I valori dell’agire economico L'economia ha senso solo se è parte del valore sociale, cioè risorsa per uno sviluppo della persona e della comunità più ricco e pieno. Carità e giustizia sono il cardine dell'impegno sociale e politico e vanno annunciati con la vita e con i gesti. Fiducia, responsabilità e sobrietà, la cultura del dono e della gratuità sono valori che meritano un maggior spazio in economia diventando i principi ispiratori dell'azione. La chiamata evangelica ci invita alla povertà, provocazione inquietante per l’uomo di oggi. Ci invita alla prossimità, all’accoglienza, alla gratuità, alla giustizia. Il Vangelo della povertà è richiamo ad uno Stile di vita laborioso che sa custodire invece che consumare, valorizzare i talenti piuttosto che impoverire, preservare piuttosto che impoverire, arricchire piuttosto che distruggere; uno stile di vita coerente tra morale privata e pubblica. Perché l'Agesci sente il dovere di impegnarsi su questa strada? Viviamo in un mondo in cui un cristiano, un cittadino non può rimanere a guardare (all. 1 Modello socio economico) e la risposta, come credenti, ci vede impegnati su più fronti (all. 2 Credenti ed economia). Occorre crescere nella consapevolezza delle potenzialità educative (anche in campo economico etico) degli strumenti del metodo scout; aumentandone la efficacia, migliorando la coerenza tra i valori in cui crediamo e le dimensioni in cui si concreta l’azione educativa (religiosa, culturale, ambientale, sociale, relazionale, economica, tecnico organizzativa). Per ciascuna di queste aree è possibile fare interrogativi, sviluppare nuove idee, suscitare riflessioni, insomma aiutare i nostri ragazzi a scelte libere e consapevoli anche contro corrente. Il nostro approccio può avere due componenti, la laboriosità e lo spirito critico. Dalla laboriosità (all. 3 Laboriosità scout) può discendere una riscoperta degli strumenti manuali e dei mezzi poveri tipici della proposta scout, nonché una gestione economica sobria, oculata e responsabile a tutti i livelli. Nostro specifico è il modo in cui insegniamo a trattare le cose, a saper trarre il molto dal poco (nei giochi, nelle imprese, nell'avventura) per aiutare i ragazzi a costruire uno stile personale che … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 3 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione consenta loro di crescere avendo presente un concetto di essenzialità vivo ed attuale. In questo contesto si inseriscono altri aspetti importanti: l'uso armonioso e cosciente delle proprie forze e l'economia del tempo. Non certo perché il tempo è denaro, ma perché è anch'esso dono di Dio: siamo invitati ad usarlo bene, per noi e per i nostri fratelli. La nostra associazione ha maturato una coscienza più critica in materia economica. Sono i capi, in stile di testimonianza, che cercano e sperimentano iniziative in grado di contrastare le distorsioni del mercato o di denunciarne i soprusi (come il commercio equo, la finanza etica, i bilanci di giustizia, le campagne di boicottaggio). La stessa testimonianza si traduce per i capi nelle scelte e nell’organizzazione dei campi e delle attività in genere e per i quadri nella gestione dei progetti e degli eventi nazionali. CAPITOLO 2 La struttura dell’associazione La struttura associativa è costituita da gruppi e si articola fino al livello nazionale, attraverso le zone e le regioni. Ogni livello in conformità o in armonia con gli orientamenti associativi ha autonomi poteri decisionali e dispone di autonomia amministrativa e finanziaria relativi alla propria azione e alla propria rappresentanza sul territorio. Ciò significa che ogni livello risponde in proprio sia sul piano civilistico che in riferimento alla normativa fiscale vigente.(All. 4 ”La responsabilità civile e penale dei Capi”) 2.1. Stato giuridico civilistico dell'associazione Sul piano civilistico l'Agesci è un'associazione non riconosciuta, cioè senza personalità giuridica, che svolge attività senza fini di lucro. In seguito alla recente approvazione di una normativa sulle associazioni di promozione sociale, l’AGESCI, senza rinunciare al patrimonio di relazioni istituzionali e di collaborazioni avviate a seguito dell’inserimento di molte regioni AGESCI all’interno dei registri regionali del volontariato, seguirà gli sviluppi attuativi della nuova norma e si valuterà se inserirsi progressivamente nel sistema da questa individuato (registri ed osservatori per l’associazionismo). 2.2. Stato giuridico fiscale dell'associazione In riferimento alla normativa fiscale l'Agesci si configura come un ente non commerciale di tipo associativo. Questa definizione si applica ad ogni livello associativo, definibile, come l'associazione stessa, ente non commerciale. La normativa fiscale disciplina in modo preciso gli enti non commerciali. Le norme che ci interessano, contenute nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi, … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 4 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione consentono ai diversi livelli associativi di svolgere la propria attività senza che le fonti di finanziamento utilizzate (censimenti, raccolte di fondi, ecc.) abbiano implicazioni di tipo fiscale, siano cioè sottoposte ad una tassazione di qualunque tipo. Si tratta di una grossa agevolazione che però non dispensa nessun capo e nessun livello associativo dal fare riferimento alle norme esistenti nel compiere scelte che abbiano implicazioni di tipo fiscale. 2.3. La nostra unità, ovvero ciò che ci unisce Se sul piano giuridico e fiscale è importante evidenziare gli aspetti di autonomia, occorre però sottolineare che ciascun capo, nell'esercizio del proprio agire autonomo, non deve mai dimenticare di essere parte di un'unica associazione. Ogni singolo livello in cui è organizzata l’associazione deve tenere presente che spendendosi in iniziative, progetti, collaborazioni, impegna, in qualche modo, il nome dell’Associazione nel suo complesso. Questo deve essere tenuto presente in special modo ogni volta che si è chiamati a parlare o agire in riferimento all'associazione stessa: poiché i nostri interlocutori non conoscono necessariamente la nostra struttura, è importante richiamare sempre ciò che ci accomuna. Il nostro essere associazione deriva, infatti, da un'unità morale rappresentata certamente dalla Promessa, dalla Legge scout, ma anche dall'uniforme e dallo Statuto, elementi unitari di riferimento per tutti gli associati, dai lupetti ai quadri. Per i capi un ulteriore elemento di unità è costituito dalla adesione al Patto Associativo. A tutto questo si affianca anche un elemento concreto di unità, cioè il censimento, una quota associativa che tutti paghiamo in modo uguale a livello centrale e che serve a garantire servizi uguali a tutti gli associati. 2.4. Il decentramento Sottolineare gli aspetti di unità che ci fanno associazione non esclude un modello di gestione dei servizi decentrato, nella consapevolezza che il nostro stile associativo non può che privilegiare la qualità e l'efficacia piuttosto che la quantità e l'efficienza, con conseguente diversa distribuzione delle risorse. Quest’ottica di decentramento (cioè del portare i servizi il più vicino possibile agli associati) non può comunque prescindere dalle necessità che alcuni servizi, per il rispetto del principio dell’unitarietà associativa, oltre che per ragioni di carattere economico-organizzativo, continuino ad essere garantiti dal livello centrale. Perché un modello organizzativo così concepito sia coerente con le deleghe "politiche" demandate, occorre che la scelta di maggiori autonomie locali venga definita in precise disposizioni statutarie e che le comunicazioni centro-periferia e viceversa vengano affinate per soddisfare esigenze di informazione e formazione. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 5 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Occorre, infatti, tener presente che non tutte le regioni hanno una segreteria vera e propria (considerando sia le segreteria gestite da dipendenti sia quelle gestite da volontari) e che tra le segreterie gestite da dipendenti esistono profonde differenze di ruolo, contratto, carichi di lavoro, relazione con i livelli politici dell'associazione, oltre che naturalmente livelli di preparazione e competenza specifica delle singole persone. In questa linea si inserisce il coordinamento della segreteria centrale con le segreterie regionali, il raccordo tra gli IRO e con il Consiglio Nazionale, il lavoro svolto a livello regionale, nei Comitati e nei rapporti con le segreterie. CAPITOLO 3 Il modello economico dell’associazione e i rapporti con le cooperative Parlare di rapporti con le cooperative scout non può prescindere dal ricordare il ruolo che l'Associazione ha ad esse affidato, come luogo di attività commerciale in cui si rendano visibili la solidarietà e l'eticità delle scelte. Il sistema delle cooperative scout ha assolto nel tempo a questo ruolo coniugando produttività economica e fedeltà ai valori. L’attuale scenario di riferimento propone segnali di difficoltà (un’alta pressione competitiva, l’aumento dei costi gestionali, l’attuale calo degli iscritti), ma anche prospettive positive (le possibilità consentite dalle nuove tecnologie, la crescente attenzione alla questione della “ospitalità”, lo sviluppo di una sensibilità di consumo critico, un panorama giuridico molto più sensibile alle attività economiche nel sociale). 3.1 Quanto detto in premessa rende necessario ridefinire il ruolo ed il campo di attività delle cooperative per non disperderne il patrimonio di valori. Ciò comporta necessariamente anche una ridefinizione dei rapporti tra le cooperative e le strutture regionali dell’Associazione, che evidenzi in maniera chiara e trasparente i flussi economici e di servizi al fine di raggiungere nel tempo una piena autosufficienza delle strutture regionali e di quelle cooperativistiche. Il raggiungimento di questo obiettivo comporterà azioni ed interventi coerenti da parte dei comitati regionali e del comitato centrale. 3.2.1 Scopo delle Cooperative è offrire agli associati AGESCI prodotti e servizi che consentano di svolgere le attività in coerenza con i principi del movimento e gli obiettivi statutari dell’associazione e di supportare la struttura associativa di riferimento nelle sue attività e nei suoi progetti. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 6 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione 3.2.2 Le cooperative nell’ambito della propria autonomia ed in relazione con le strutture associative di riferimento sono chiamate ad agire al meglio. Possono: a) offrire prodotti per le attività che garantiscano agli associati la migliore relazione tra qualità e prezzo, b) promuovere l’attività solidale attraverso la commercializzazione di prodotti delle cooperative sociali e degli enti per il commercio equo e solidale; c) concorrere con la Nuova Fiordaliso all’ideazione di prodotti per la vita scout ecocompatibili e allo sviluppo della linea Scout-Tech; d) costituire il punto di competenza tecnico/organizzativa per la gestione dei patrimoni regionali (sedi, basi, luoghi campo); e) sostenere la diffusione della stampa non periodica; f) effettuare una attenta valutazione economica e finanziaria sulla convenienza della vendita di prodotti marginali per il tempo libero, per i quali non è possibile offrire vantaggi significativi agli associati; g) studiare modalità che basandosi sulle tecnologie di comunicazione e logistiche oggi disponibili, avvicinino i soci alla distribuzione consentendo così un aumento dei volumi di vendita ed un miglior servizio agli associati. 3.3. Una maggior visibilità del sistema delle cooperative scout e del loro rapporto di dialogo con l'Associazione richiede inoltre di operare per: a) l'incremento del numero dei soci della cooperativa (piano regionale, aumento dei ristorni a favore dei soci, iniziative a favore delle regioni con un numero significativo di soci, ecc.); b) l'aumento dell'interesse verso l'esperienza cooperativistica (utilizzo della stampa associativa, sito internet comune, maggiore visibilità negli eventi associativi, supporto consulenziale per i gruppi); c) la lettura educativa delle azioni delle cooperative nella relazione annuale dei Comitati regionali: d) la redazione da parte delle cooperative di note esplicative circa l’eticità della provenienza dei prodotti distribuiti. e) valorizzare le risorse del volontariato nelle attività della cooperativa e nella gestione di momenti di comunicazione con l’associazione CAPITOLO 4 Il bilancio Il bilancio preventivo e consuntivo è il modo di rappresentare, sinteticamente e quantitativamente, come le risorse (entrate) sono utilizzate (spese ordinarie, investimenti) per raggiungere gli obiettivi anche educativi. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 7 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione 4.1. I principi ispiratori del bilancio Se nelle aziende - dove gli obiettivi ultimi sono prevalentemente di carattere quantitativo (fare profitti, aumentare il valore in capo agli azionisti) - i bilanci devono essere improntati ad una serie, anche molto dettagliata, di criteri previsti per legge (veridicità, completezza, documentabilità, ecc.), in un’associazione senza scopo di lucro come la nostra, dove gli obiettivi sono più complessi e riguardano molto più la qualità delle entrate e delle spese che non il risultato finale, a questi principi ne vanno affiancati altri, che rendano evidenti i risvolti e le finalità educative. In associazione, a tutti i livelli, i bilanci rappresentano cosa è stato fatto delle risorse di tutti, in particolare quelle messe a disposizione dagli associati, e perciò dalle loro famiglie, attraverso i censimenti. I bilanci debbono quindi riflettere, oltre ai principi di cui sopra, anche una particolare trasparenza, che potremmo definire "trasparenza attiva", cioè non solo il rendiconto di ciò che è stato fatto, ma la spiegazione più chiara e comprensibile di quanto esposto nel bilancio stesso, per permettere anche a chi non è esperto di contabilità di capirne davvero il contenuto, ossia le scelte fatte, le priorità seguite, le eventuali alternative possibili, consentendo a chi li legge di mettere in discussione chi li ha preparati, e perciò di valutare davvero le scelte fatte, così da potere condividerle o contribuire a ri-orientarle. Inoltre (soprattutto per i livelli superiori al singolo gruppo) i bilanci devono consentire, dove opportuno, il controllo da parte di chi è chiamato ad esercitarlo: pensare che l'operato di chi è responsabile della spesa possa e talvolta debba essere assoggettato al controllo, dovrebbe contribuire ad educare prima i capi e poi i ragazzi a tenere una corretta documentazione delle spese sostenute, come elemento di ulteriore e doverosa trasparenza. 4.2. La necessità di redigere i bilanci a tutti i livelli Trattandosi di rendicontare cosa è stato fatto delle risorse "di tutti", è corretto e doveroso pensare che - anche in chiave educativa - occorra fare il bilancio in tutte le occasioni in cui si sono amministrate risorse di tutti: dal rendiconto delle entrate e delle spese del campo estivo (o altre attività particolarmente significative, come una impresa) per rappresentarlo ai partecipanti, al bilancio di gruppo da fare in forma semplificata, comprensivo di un rendiconto delle entrate e delle spese e un inventario dei beni non deperibili, almeno una volta l'anno e da presentare anche ai genitori, se il caso alla Parrocchia), ai bilanci delle strutture associative ai vari livelli (zona, regione, nazionale), fino alla realizzazione di un opportuno bilancio consolidato (anche se extracontabile) di tutte le risorse che girano attorno allo scoutismo (comprendendovi Enti, Cooperative, ecc.) ed alla eventuale realizzazione di un bilancio sociale nel quale vanno valorizzate anche le risorse non direttamente … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 8 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione economiche, quali il volontariato e gli impatti ambientali. Questi bilanci andranno tutti improntati ai citati principi obbligatori (veridicità, completezza, ecc.) ma anche a quelli più tipici della nostra finalità educativa (trasparenza "attiva") e dovranno essere accompagnati da una relazione di commento che aiuti i destinatari a comprenderli fino in fondo. 4.3. Alcuni criteri specifici per i bilanci dei diversi livelli associativi Per quanto riguarda i bilanci dei livelli associativi diversi dai singoli gruppi (la zona, la regione, il livello nazionale) vi sono inoltre alcuni principi specifici che vanno rigorosamente seguiti, come peraltro già definito in precedenti Consigli Generali. Questi principi riportati più estesamente nell’all. 5 “Principi contabili” sono in sintesi i seguenti: - i bilanci delle zone, delle regioni e nazionale vanno redatti in maniera uniforme, seguendo lo schema del bilancio nazionale o altri schemi specifici approvati dal Consiglio Generale, e vanno sempre accompagnati da una chiara relazione illustrativa; - il "risultato ordinario" della gestione associativa deve tendenzialmente essere mantenuto in pareggio; gli eventuali avanzi vanno destinati, tramite specifica delibera, ai più rilevanti progetti straordinari in corso; - tutte le entrate (anche quelle straordinarie) vanno riportate in bilancio, così come tutti gli impegni assunti; - le "manifestazioni sociali" devono - di norma - essere finanziate dai partecipanti, ed ogni deroga va specificamente motivata ed approvata; - ogni eventuale richiesta di aumento della quota associativa va accompagnata dalla bozza del relativo bilancio di competenza, per consentirne una precisa valutazione; - lo schema di sintesi del bilancio e la relativa nota di accompagnamento va portato a conoscenza dei capi del livello associativo cui si riferisce anche tramite le riviste del livello interessato; - ove opportuno (e perciò particolarmente con riferimenti ai campi estivi, le route le manifestazione e gli eventi obbligatoriamente per i bilanci regionali e nazionale) il bilancio o il rendiconto delle entrate e delle spese va corredato con un "bilancio o rendiconto pro capite" che, seguendone la medesima impostazione, mostri le entrate e le uscite relative a ciascun associato, anch'esso da pubblicare sulle riviste ai livelli interessati. Coerentemente con le premesse dovranno essere istituite forme di controllo e di supporto sul bilancio e sui fatti economico organizzativi a livello regionale da individuare all’interno del Consiglio regionale (se necessario anche nominando persone cui conferire specifici incarichi). … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 9 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione 4.4. Bilanci e testimonianza ai campi scuola I nostri campi di formazione, oltre ad essere luoghi di trasmissione di tecniche e di contenuti educativi, sono anche momenti di trapasso di stile e di valori, non tanto con sessioni teoriche quanto con i comportamenti e il modo in cui, tramite il progetto del campo, viene, di fatto, presentata l'Associazione. Il campo è, infatti, un progetto formativo con un suo bilancio preventivo e consuntivo, in cui è chiara la destinazione delle diverse fonti di finanziamento (quote, contributi associativi, ecc) che gli allievi devono conoscere. Così il campo diventa anche momento di testimonianza dei valori a cui l'associazione ispira il suo agire economico e pertanto le scelte organizzative dei campi (menù, luoghi, attrezzature, ecc.) vanno ispirate ai valori dell'essenzialità, della solidarietà internazionale, del riutilizzo dei beni e dei cibi. 4.5. I bilanci e i progetti Poiché uno dei cardini della nostra proposta educativa è l'interdipendenza tra pensiero e azione, questo esige una stretta correlazione tra i nostri progetti e le risorse economiche necessarie per realizzarli in concreti programmi. Spesso i bilanci sono visti come una specie di adempimento più o meno burocratico e ciò rende difficile realizzare questa correlazione che è invece basilare per riuscire a dare una dimensione compiuta ai progetti e alla loro verifica. E' necessario però che le logiche di formazione, di stesura e l'orizzonte temporale dei bilanci e dei progetti nazionali e regionali siano le stesse. Soprattutto devono essere chiare le relazioni tra i singoli progetti e i loro costi e devono essere coerenti anche i luoghi e i momenti decisionali. Un progetto deve perciò essere approvato sapendo quanto costa in prospettiva e quali sono le risorse che vi saranno dedicate. Approvando il progetto dell'associazione il Consiglio Generale è quindi tenuto anche ad approvare un piano economico con tutte le principali linee economiche correlate (quota associativa, eventuali quote straordinarie, limiti di spesa, politiche di bilancio). Allo stesso principio devono attenersi anche le Regioni laddove prevedano eventi con respiro pluriennali. L'approvazione dei bilanci annuali sarà il momento di verifica della coerenza tra bilanci e programma e le eventuali revisioni dei bilanci preventivi saranno conformi alle revisioni di progetto e programmi. Questo principio si applica anche ai progetti che richiedano la raccolta di risorse autonome rispetto alla quota associativa (contributi pubblici, offerte spontanee, ecc.) anche se configurate come apporti in natura (distacchi professionali, donazioni o sponsorizzazioni tramite beni, ecc.). … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 10 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione L'attuazione di questo meccanismo instaura, di fatto, una sorta di vincolo di copertura finanziaria dei progetti che ne rende più semplice e trasparente l'approvazione e la verifica. CAPITOLO 5 Le voci di entrata 5.1. I Censimenti In una Associazione che si riconosce nei valori, il significato della quota associativa e della sua entità va oltre il peso in termini monetari. Poche associazioni esprimono la propria capacità e il proprio modo di essere attraverso la quota annuale, ma per noi scout il censimento è rappresentativo di una appartenenza, è lo strumento visibile del nostro essere essenziali, è il mezzo che rende comprensibile il senso della Laboriosità e dell'Economia, è il segno della nostra capacità di interpretare il tempo presente attraverso una forte interdipendenza tra pensiero ed azione. Anche in questa materia occorre quindi delineare processi che consentano la massima leggibilità delle decisioni: A) Un primo elemento riguarda l'entità del censimento, che va definito per un periodo triennale, correlandolo al Progetto Nazionale ed alle previsioni di spesa che ne derivano. (vedi punto 4.5.) B) Un secondo elemento si ricollega alla più volte affermata esigenza di stile associativo, che richiede una ridefinizione delle modalità di ristorno che tenga conto della differenza di risorse e di costi che le regioni devono sostenere in ragione della loro dimensione e posizione geografica. C) Un terzo elemento deve far tesoro delle esperienze in corso nelle regioni che utilizzano quote specifiche per realizzare iniziative locali. Si ritiene opportuno che queste quote, deliberate dalle assemblee regionali, siano corrisposte attraverso la struttura centrale, siano finalizzate alla realizzazione di progetti, siano previste per un periodo limitato (massimo 3 anni), non superino una quota percentuale del censimento (20%). Sono ammissibili anche quote di gruppo integrative, quando vi siano da pagare fitti o altre spese, e di tutto ciò vi sia chiara evidenza nei bilanci di gruppo. 5.2 I finanziamenti Il mondo in cui viviamo, dominato da dinamiche che vedono il potere del denaro e dell'economia governare ogni livello della nostra vita, e la mentalità diffusa in base … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 11 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione alla quale più risorse economiche si hanno a disposizione maggiore qualità si riesce ad ottenere, sembra influenzare diffusamente anche l'associazione: più soldi si hanno a disposizione maggiori sono le possibilità di proporre attività che possono interessare i ragazzi, possibilmente senza gravare eccessivamente sulle famiglie (lo scoutismo dei prezzi bassi è ancora ben radicato). Ma occorre vigilare perché al maggior costo delle attività corrisponda una miglior qualità in termini educativi. Se i maggiori costi nascono dal noleggio dei pullman, dalla ricerca di luoghi "in" dove fare campi e route, dall'acquisto di materiali usa e getta per le attività, ecc., allora la necessità di maggiori risorse economiche si basa su una logica consumistica, che va al di là dell'essenzialità, in questo caso solo parlata e non praticata. E' quindi necessario riflettere in modo adeguato su quanto serva veramente in termini economici ai gruppi per fare attività e riscoprire uno scoutismo meno consumistico (più fatica, meno spese) che possa soddisfare il doppio bisogno educativo ed economico. A tutto questo si collega il problema della ricerca e della gestione di risorse finanziarie (in particolar modo risorse e finanziamenti pubblici) senza dimenticare che una maggiore disponibilità di mezzi non ci deve distogliere dai nostri compiti educativi, accettando di essere coinvolti in progetti al di sopra della nostra portata o sconfinanti in attività socio-assistenziale non propriamente riconducibili al nostro fare scoutismo, cioè educazione. 5.2.1. I finanziamenti pubblici per attività socio-educative sono di norma accessibili anche ai singoli gruppi. L'opinione diffusa è che bisogna cogliere questa opportunità perché i finanziamenti sono comunque disponibili, non legano, in quanto previsti da progetti comunali o provinciali per il sostegno delle attività giovanili, e comunque se non ne usufruiamo noi vanno a finire ad altri. Di norma per accedere a questi finanziamenti è necessario presentare progetti, redigere piani di spesa, predisporre bilanci: questo contribuisce certamente allo sviluppo di una prassi di gestione dell'economia e delle risorse finanziarie anche nella realtà di gruppo. Quanto detto vale anche per progetti di carattere regionale e nazionale secondo procedure e modalità già deliberate in Consigli Generali passati. Queste risorse finanziarie debbano essere collegate a progetti definiti e chiari sui quali poter rendicontare correttamente in relazione alla provenienza dei fondi e al loro utilizzo 5.2.2. I contributi da fondazioni o privati possono essere accettati, qualora i soggetti eroganti si muovano nei rispetto dei principi di comportamento etico ribaditi in … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 12 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione questo documento. 5.2.3. L'approvvigionamento di risorse per progetti gestiti congiuntamente ad altre associazioni od enti deve tenere conto da un lato dei principi sopraesposti e dall'altro degli obiettivi e delle finalità educative dei soggetti coinvolti nel progetto, che devono essere comuni o in linea con quelle della nostra Associazione. La gestione, l'amministrazione e il bilancio corretto dei progetti congiunti deve costituire una nostra continua attenzione e esprimersi come modello di coerenza con i nostri principi. 5.2.4. La pubblicità intesa come utilizzo di spazi sulle riviste e sponsorizzazione di nostre attività da parte di aziende, società commerciali o produttive, rimane, tra le voci di entrata, la più discussa e discutibile. La nostra Associazione ha sempre guardato con una certa diffidenza a questo strumento di finanziamento, d'altra parte il canale pubblicitario è utilizzato anche da aziende che perseguono scopi e finalità fondamentalmente positivi o comunque non in contraddizione con il nostro metodo (prodotti biologici, attrezzature sportive e ambientali, commercio equo e solidale, banca etica). Non v'è dubbio che aprire le porte a questo canale di finanziamento richiede un forte controllo e discernimento per evitare una strumentalizzazione ed una banalizzazione degli obiettivi educativi specifici della nostra Associazione Trattandosi di argomenti particolarmente delicati soprattutto in relazione all'impatto educativo verso i ragazzi, di credibilità verso l'esterno dell'associazione e di potenziale criticità da parte dei capi, è opportuno che venga creato un sistema di controllo delle forme di finanziamento utilizzate in Agesci da affidarsi ai vari livelli associativi specificatamente rivolti alla gestione degli stessi onde evitare che vengano utilizzati per un accumulo finanziario indiscriminato e non finalizzato a progetti specifici, tutto ciò a salvaguardia della omogeneità della proposta. 5.3. Le quote per eventi e attività Le manifestazioni e gli eventi sociali devono di norma essere a costo zero per l'Associazione e vanno interamente finanziati dai partecipanti. (vedi cap. 4). Questo criterio impone però una migliore e più aderente definizione di "manifestazioni ed eventi", intesi come eventi non ricorrenti, mentre si mantengono nell'ambito delle ordinarie "spese istituzionali" o "spese strutturali" quelli che si ripetono nel tempo. Eventuali e necessarie deroghe andranno comunque sempre motivate e dovranno mantenersi nelle logiche e nel rispetto dei principi già più volte espressi relativamente a finanziamenti pubblici o privati e soprattutto alla pubblicità, nei cui … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 13 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione confronti è ancora più necessario mantenere coerenza tra l'evento ed eventuali aziende sponsor o prodotti pubblicizzati. Questo coinvolge anche le attività di autofinanziamento dei gruppi, per le quali deve porsi il dibattito su quali siano le attività “scout compatibili”, tenendo presente l’impatto educativo. Per mantenere elevato il livello di affidabilità educativa delle entrate associative è necessario saper incrociare le esigenze di disponibilità economiche con progetti miranti alla formazione del carattere dei nostri ragazzi e quindi a saper scegliere le fonti che maggiormente impattano positivamente sulla laboriosità dei nostri giovani e dei nostri capi. Tutti gli eventi che costituiscono momenti significativi e impegnativi dal punto di vista organizzativo e della gestione permettono ai capi di esprimere e testimoniare ai propri ragazzi la capacità di legare il saper fare con il valore della trasparenza e del rispetto della legalità. CAPITOLO 6 I volontari e le figure professionali 6.1. I volontari Il capo all'interno della nostra associazione è, come stile e posizione, un volontario che dedica per scelta personale tempo, energia e risorse (di intelligenza, di passione ed economiche) al servizio educativo nei confronti dei ragazzi. La nostra associazione ha inoltre una organizzazione in cui capi non direttamente impegnati nelle unità vivono comunque il loro servizio. A far parte di questa struttura sono capi volontari chiamati, per elezione o per nomina, a svolgere un ruolo di corresponsabilità educativa in modo indiretto nei confronti dei ragazzi, un ruolo formativo diretto verso i capi ed un ruolo associativo in ordine alle politiche organizzative e di rapporti con il mondo sociale ed ecclesiale. Questi incarichi per stile e scelta della nostra associazione sono a carattere temporaneo con mandati temporali precisi. Unica ragione di un impegno di servizio come quadro volontario nella nostra associazione rimane quello di servire i ragazzi nella loro crescita. Di conseguenza anche il quadro si deve organizzare intorno alla centralità della relazione educativa fra gli adulti ed i loro ragazzi. Uno degli obiettivi della nostra associazione è quello di rendere possibile al maggior numero di capi di svolgere un servizio di quadro. In quest’ottica, la consapevolezza della realtà complessa in cui ogni capo ai diversi livelli associativi si trova ad operare, ci impegna nella ricerca della “qualità” e “leggerezza” del tempo da dedicare al servizio. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 14 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Il sostegno economico al servizio è limitata al rimborso delle spese strettamente connessa e necessarie al suo svolgimento 6.2. I dipendenti La figura del dipendente, con il ruolo operativo, organizzativo o di coordinamento, è presente in particolare a livello centrale e nelle regioni più grandi per numero di iscritti, come supporto ai ruoli di responsabili nazionali e regionali. Il rapporto con queste persone è regolato da contratti tipici del mondo del lavoro. E' comunque sempre il volontario che determina le priorità e mantiene la responsabilità generale anche per gli aspetti organizzativi. Per una chiara identificazione delle responsabilità è importante che chi svolge un ruolo di dipendente per l'associazione o per le società o enti collegati non ricopra incarichi associativi in strutture di "mandato" e di "controllo" del suo operato. (il segretario regionale non può svolgere ruoli all'interno del comitato o del consiglio regionale, il dipendente centrale non può svolgere ruoli all'interno del comitato, nel consiglio nazionale o nel consiglio generale) 6.3. I consulenti e i collaboratori Queste persone svolgono, per designazione, un incarico di responsabilità e/o consulenza a prevalente contenuto tecnico-organizzativo dai risvolti professionali più evidenti. Questo ruolo viene identificato con mandati specifici, tempi definiti e regolati in un rapporto di lavoro autonomo come incarico professionale. Anche nel caso del collaboratore/consulente vale quanto già espresso a proposito del dipendente, non ci deve cioè essere sovrapposizione di incarico di collaboratore con ruoli di indirizzo e controllo del terzo incaricato. La costruzione di un albo dei consulenti a disposizione dei livelli periferici viene ritenuto strumento in grado di assicurare professionalità elevata, esperienza specifica delle nostre problematiche. Si ritiene per altro importante stimolare il supporto da parte dei volontari, soprattutto a livello regionale, non solo per la consulenza "di alto livello", in materie come i contenziosi, i rapporti con la stampa, la redazione dei bilanci, ma anche per la definizione dei progetti relativi all'organizzazione di convegni ed eventi regionali. I quadri nazionali hanno la possibilità di delegare compiti e funzioni di rappresentanza o affidare incarichi di consulenza su specifici argomenti a dipendenti o consulenti/collaboratori restando comunque sempre responsabili nei confronti dell'associazione e di coloro che li hanno eletti o nominati. Questi supporti sono ormai necessari per mantenere efficiente il servizio di quadro in una realtà che spesso si scontra con la radicale scelta di volontariato dell'associazione. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 15 di 16 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione CAPITOLO 7 L'ATTENZIONE EDUCATIVA La sfida educativa dell'attività scout, nelle tematiche trattate da questo documento, si basa sui valori e si traduce nell'’educazione ad essere laboriosi ed economi, sull'acquisizione di consapevolezza su temi dati spesso per scontati, dal censimento alla sede, dal bilancio di gruppo alle attrezzature di squadriglia, dall'impresa alle specialità e brevetti, dall'autofinanziamento alla gestione dei beni per le attività. La legge scout richiama in modo chiaro la pedagogia del fare che caratterizza lo scoutismo e che sta alla base del nostro metodo. Ad essa si ricollega un atteggiamento di responsabilità verso se stessi e verso gli altri, di apertura al mondo, le cui risorse vanno scoperte, valorizzate ed amministrate con oculatezza. Non va dimenticato il coinvolgimento dei genitori che hanno diritto ad una informazione sistematica e completa di questo accade nel gruppo, del suo sistema economico e delle scelte di stile in cui si concretizza. I valori di riferimento sono: responsabilità civile, protagonismo consapevole, gratuità, rispetto per le persone, per le cose, per il tempo, solidarietà e giustizia. Accanto a questi valori vi sono gli stili che li rendono concreti e qualificano le persone che li vivono: essenzialità, sobrietà, semplicità, consapevolezza del limite, laboriosità, creatività, progettualità, intraprendenza, assunzione di responsabilità, fatica, industriosità. Scelte coraggiose, certamente non facili da perseguire e proporre, ma che rientrano nelle grandi sfide del nostro tempo. Nella nostra visione dell'uomo questi stili hanno valore in sé, perché costruiscono l'identità di una persona libera, autonoma e responsabile, e sono condizioni essenziali per dare significato più profondo all'esistenza. Senza la pretesa di essere esaustivi alcune attenzioni educative concrete riguardano l’amministrazione trasparente del bene di tutti (materiale di squadriglia, di unità, …), il finalizzare il risparmio e l’accantonamento di risorse di vario tipo, economico/strutturale, alla realizzazione di progetti, il valorizzare l’attività manuale con impegno, costanza e competenza, il progettare forme di autofinanziamento che mettono realmente in gioco la crescita dei ragazzi. Queste attenzioni nascono dall’idea di percepire tutte le risorse (anche quelle economiche) come un dono. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Linee Guida per un’economia al servizio dell’educazione Pag. 16 di 16 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 VI Uso Radio in Attività Pag. 1 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione L’USO DELLE RADIO IN ATTIVITÁ Sempre più spesso, durante le attività (Campi, Uscite, Route, grandi eventi…), sono utilizzate ricetrasmittenti che consentono una comunicazione economica, rapida e continua tra più soggetti contemporaneamente, oppure in luoghi non coperti dal segnale dei telefoni cellulari. Probabilmente, la recente diffusione e’ dovuta alla presenza sul mercato di nuovi apparati piccoli ed economici spacciati spesso come di “libero uso”; ma sono davvero e sempre di “libero uso”? Senza entrare in disquisizioni tecniche o metodologiche, legate all’utilizzo di ricetrasmittenti o telefoni cellulari, è indispensabile sapere come stanno le cose per evitare un utilizzo disinvolto di strumenti che possono causare dalla sanzione amministrativa a conseguenze di rilevanza penale. Di seguito sono illustrate sommariamente e schematicamente caratteristiche, pregi, difetti e tipologie dei diversi apparati che possono essere utilizzati in attività, senza possedere Patenti e Licenze radioamatoriali affinché possiate fare le vostre valutazioni e rimanere nella legalità. APPARATI “CB” (CITIZEN BAND) PRO CONTRO Economici (ma non quanto PMR e LPD) e robusti. In negozi specializzati e mercatini si spuntano ottimi prezzi dell’usato. E’ consentito il collegamento di antenne esterne per migliorarne le prestazioni, comunque superiori a LPD e PMR. Apparati ingombranti e pesanti con tecnologia ferma ad un po’ di anni fa. Possibilità concreta di disturbi e intercettazione di altre comunicazioni in corso. Piccola “tassa” annua da versare e presentazione di una “Dichiarazione d’uso”. APPARATI “LPD” (LOW POWER DEVICE) PRO CONTRO Piccoli e maneggevoli, spesso ricchi di funzioni. A differenza degli altri tipi presi in esame, non è necessaria nessuna dichiarazione e nessun costo annuo, essendo l’utilizzo totalmente libero. Modesta portata in presenza di ostacoli. Quelle economiche hanno prestazioni scadenti. E’ sempre più difficile comprare apparati solo LPD in quanto il mercato offre radio in grado di essere sia LPD sia PMR446. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Uso Radio in Attività Pag. 2 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione APPARATI “43MHz”(43 MEGAHERTZ) PRO CONTRO Buona portata anche in presenza di ostacoli ambientali (in montagna e aree rurali dove spesso li utilizziamo). Frequenze di norma libere da altri utenti. Sono preferiti anche da alcuni enti di protezione civile. E’ consentito il collegamento di antenne esterne, e quindi la possibilità di migliorarne le prestazioni, comunque superiori a LPD e PMR. Costo elevato. Apparecchi un po’ ingombranti. Difficile reperire l’usato. Piccola “tassa” annua e invio “Dichiarazione d’uso”. Per ora non sono utilizzabili nelle nostre attività. Il Settore Radioscout” (Nazionale) ottenne l’autorizzazione all’uso in attività, ma di seguito non venne più rinnovata; valuteremo di farlo a livello regionale; vi terremo informati. APPARATI “pmr446” (private mobile radio 446) PRO CONTRO Piccoli e maneggevoli, spesso ricchi di funzioni. Discreta portata, non esaltante in ambito urbano, ma ottima invece in aree extraurbane, rurali e in collegamenti in “portata ottica”. Rapporto costo, dimensioni e prestazioni davvero ottimale. Non è consentito il collegamento di antenne esterne. I produttori tendono a realizzare apparati con antenne molto corte, a discapito dell'ottimizzazione delle prestazioni. Piccola “tassa” annua da versare e presentazione di una “Dichiarazione d’uso”. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Uso Radio in Attività Pag. 3 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Soffermiamoci sui “PMR 446” che, alla luce del basso costo e dell’efficienza, probabilmente saranno i più utilizzati: Indipendentemente dal numero è necessario versare l’unico contributo annuo di euro 12,00 (somma richiesta per l’anno 2010) a titolo di rimborso dei costi sostenuti dal Ministero che non ci consentirà l’uso in esclusiva ma altri utilizzeranno gli stessi canali radio con diritti pari ai nostri. Per utilizzarle, è necessario inviare la “dichiarazione d’uso” all’Ispettorato Territoriale Lazio che avrà durata decennale e potrà essere rinnovata alla scadenza. Nella “dichiarazione d’uso” sarà necessario elencare tutti i PMR con marca e modello; se ne acquistiamo altri durante l’anno, dovremo inviarne un’altra. Se non si ottempera a quanto prescritto, si può incorre in una sanzione amministrativa da € 200,00 fino a € 2.500,00 e confisca degli apparati. Il modulo per la “dichiarazione d’uso”, è all’indirizzo web del “Ministero dello Sviluppo Economico – Ispett. Territoriale Lazio” http://www.mincomisplazio.it/ alla voce “MODULI”, poi “PMR” e poi scaricare il file “PMR AD USO PRIVATO”. Sul modulo della “Dichiarazione d’uso” ci sono le indicazioni per il versamento della tassa sul C/C postale; la cifra può variare ogni anno quindi è il caso di verificarne l’importo sul sito a dicembre/gennaio. L'uso di microfoni esterni, auricolari etc, è permesso, senza cambiare le caratteristiche d'omologazione, degli standard tecnici europei ETS 300 296 (controllate!). Le radio devono restare così come sono: niente modifiche. Ricapitolando L’unica radio di “libero uso” è la cosiddetta “LPD”. Per tutte le altre prese in considerazione, va inviata una “dichiarazione d’uso” e pagato un piccolo “contributo annuo”. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Uso Radio in Attività Pag. 4 di 4 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 V II Economia Associativa Pag. 1 di 8 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Economia Associativa Lo Statuto Agesci unitamente al Regolamento all’Organizzazione sono i documenti nei quali l’Associazione esprime in modo chiaro quali sono gli adempimenti e le responsabilità che riguardano la gestione amministrativa e finanziaria dei vari livelli associativi. Riporto per comodità di consultazione i singoli articoli di Statuto e Regolamento che parlano della gestione economico/finanziaria del Gruppo e delle modalità di attuazione della stessa. ARTICOLI DALLO STATUTO AGESCI CAPO III - AMMINISTRAZIONE E FINANZA Art. 54 - Autonomia e responsabilità di ogni livello Ciascun livello dell’Associazione (Gruppo, Zona, Regione, livello nazionale) è responsabile della propria amministrazione e finanziariamente autonomo. Ogni livello amministra le quote associative ed ogni altro introito, redigendo annualmente i bilanci consuntivo, preconsuntivo e preventivo. Nei bilanci è garantita la trasparenza delle fonti di finanziamento. I proventi, gli utili e gli avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale, durante la vita dell’Associazione non possono essere distribuiti, neppure in modo indiretto, salvo che la destinazione e la distribuzione non siano imposte dalla legge. Gli eventuali utili ed avanzi di gestione devono essere reinvestiti a favore di attività istituzionali previste dallo Statuto. Art. 55 - Risorse economiche L’Associazione trae le risorse economiche per il suo funzionamento e per lo svolgimento delle proprie attività da: a. Quote e contributi degli associati: i membri dell’Associazione contribuiscono alle necessità della propria Unità e del proprio Gruppo; inoltre essi versano annualmente per l’andamento dell’Associazione una quota che, rappresentativa dell’appartenenza associativa, è fissata e ripartita dal … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Economia Associativa Pag. 2 di 8 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Consiglio generale. Tale quota come ogni contributo associativo non è trasmissibile, né rivalutabile. b. Altre entrate compatibili con le finalità sociali dell’associazionismo di promozione sociale e con i principi enunciati nel presente Statuto. ARTICOLI DAL REGOLAMENTO ORGANIZZAZIONE CAPO G - AMMINISTRAZIONE E FINANZA Art. 81 – Responsabilità ed autonomia L’amministrazione economico-finanziaria di ciascun livello associativo è affidata ai rispettivi comitati, nel quadro dell’autonomia prevista dallo Statuto. Specifiche attività amministrative possono essere esercitate dal tesoriere e/o delegate a incaricati eletti o nominati. Sono atti o decisioni di straordinaria amministrazione quelli che alterano e/o modificano la struttura e la consistenza patrimoniale, compresi l’acquisto e cessione di diritti reali di godimento e di garanzia, le locazioni ultranovennali, la vendita ed acquisto di immobili, l’accettazione e rinuncia di donazioni ed eredità. Tali atti devono essere espressamente deliberati: • dalla Comunità capi che ne darà informazione al Consiglio di zona • dai Comitati dei singoli livelli che ne daranno informazione ai relativi Consigli per l’espressione di un parere preventivo. A livello nazionale, per gli atti o decisioni che comportano spese, garanzie ed impegni di importo singolarmente superiori al 10% delle entrate iscritte nell’ultimo bilancio consuntivo approvato dovrà essere sentita la Commissione economica ed acquisito il parere preventivo del Consiglio nazionale. Qualora non ci sia il tempo di ottenere il parere del Consiglio nazionale, si potrà procedere previo parere della Commissione economica e il Consiglio nazionale dovrà essere informato nella prima riunione utile, illustrando le ragioni di necessità e urgenza e le finalità dell’operazione stessa. Art. 82 – Bilanci associativi Al termine di ciascun esercizio, che va dal 1 ottobre al 30 settembre dell’anno successivo, gli organi responsabili di ciascun livello associativo redigono i bilanci … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Economia Associativa Pag. 3 di 8 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione consuntivo dell’esercizio precedente, preconsuntivo dell’esercizio in corso e preventivo dell’esercizio successivo su schema uniforme a quello del Comitato nazionale e l’inventario dei beni di proprietà dell’Associazione sottoponendoli per l’approvazione agli organi rappresentativi rispettivamente competenti. Il bilancio consuntivo di ogni esercizio è sempre composto dal conto economico e dallo stato patrimoniale. I bilanci consuntivo, preconsuntivo e preventivo dell’Associazione a livello nazionale devono essere approvati annualmente dal Consiglio generale nella sua sessione ordinaria. Dopo la loro approvazione i bilanci consuntivo, preconsuntivo e preventivo dovranno essere portati a conoscenza della struttura immediatamente superiore (Comitato di Zona per i Gruppi, Comitato regionale per le Zone, Comitato nazionale per le Regioni). Per il livello di Gruppo, i bilanci devono essere illustrati anche alle famiglie, in un’ottica di trasparenza offerta, anche se non richiesta. Fin dall’Articolo 54 dello Statuto vengono espressi i principi di Autonomia economica del Gruppo e di trasparenza nell’espletamento della redazione del bilancio. Pertanto con detto articolo viene delineato il fatto che qualsiasi Gruppo è responsabile delle proprie azioni a livello amministrativo ma soprattutto AUTONOMO nelle scelte finanziare fatte nel Gruppo stesso. Il tutto purché rimanga iinserito in un contesto di vicinanza con quanto riportato negli articoli citati. Per poter parlare di bilancio di Gruppo si deve ancor prima parlare di PIANO ECONOMICO di Gruppo che non è altro che la pianificazione economica dell’anno scout: Campo di Gruppo, acquisto i mezzi e attrezzature, Route all’estero ecc. ecc. sono tutte attività che all’inizio dell’anno vengono definite dalle Comunità Capi e che devono essere anche pianificate a livello economico. 1. Piano Economico di Gruppo Piano economico, in parole semplici, vuol dire stabilire le entrate e le uscite di gestione del gruppo relative a voci correnti dell’anno in corso quali la sede ed il materiale, le quote dei ragazzi, gli autofinanziamenti e i contributi ricevuti, e quant'altro entri o esca dalla cassa del nostro gruppo. Può contenere anche voci distribuite su più anni, quali l’accantonamento di risorse per progetti futuri (per es. il contributo alla partecipazione al prossimo Jamboree). … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Economia Associativa Pag. 4 di 8 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Alla luce di quanto detto si può procedere nel seguente modo: 1. stabilire un piano economico per realizzare l’attività educativa; 2. individuare le risorse economiche effettivamente utili, ossia non ricercare il guadagno per il guadagno, ma finalizzarlo alla realizzazione di qualcosa di utile e concreto; 3. sviluppare proposte di autofinanziamento intelligenti, tenendo conto dei risvolti educativi e delle possibilità reali di chi le metterà poi in pratica, privilegiandole sempre rispetto alla facile richiesta di soldi ai genitori dei ragazzi; 4. ricercare, quando servono, contributi di privati e ed enti pubblici. Cerchiamo di riflettere insieme: Quanto riportato sopra non è quello che facciamo quotidianamente in famiglia prima di fare qualsiasi spesa? A maggior ragione se lo facciamo con il denaro del nostro conto corrente dovremmo farlo anche con quello che ci affidano i nostri ragazzi. 2. Ora definito un piano economico possiamo iniziare a parlare di Bilancio di Gruppo Il bilancio di gruppo rappresenta uno degli strumenti più importanti per insegnare ai nostri ragazzi come agire nella legalità e con responsabilità, dovendo dar conto del proprio operato e comunicare, con il rendiconto economico, i risultati degli impegni assunti nei confronti dei propri interlocutori interni (genitori) ed esterni (la Zona) – nonché dei ragazzi stessi. Il bilancio è uno strumento importante in un gruppo, in quanto definisce il quadro generale delle risorse finanziarie e delle priorità di intervento entro cui si svolge l’attività del gruppo e ne permette l’impostazione. Esaminando il bilancio si comprende da dove arrivano le risorse finanziarie, come sono composte, e come vengono “spese” nel corso dell’attività annuale del gruppo. Può essere immaginato come un film sulla vita del gruppo: non fotografa la situazione finanziaria in un preciso momento, ma piuttosto ne documenta l’evolversi nel tempo. I bilanci sono “preventivi”: cioè l'entità e l’assegnazione delle risorse e la ripartizione delle spese vengono decise a priori (inizio anno) sulla base di ciò che si prevede … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Economia Associativa Pag. 5 di 8 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione saranno le entrate e le uscite, e sono “consuntivi”, cioè dicono alla fine dell’anno (30 settembre per noi) come sono andate effettivamente le cose. Le entrate sono il “portafoglio”, la disponibilità economica da “spendere” nell’anno. Le uscite rappresentano il modo in cui si utilizza la disponibilità economica, impiegandola per l’attuazione dei propri programmi. Si tratta di capire, insieme in Comunità Capi, quante risorse saranno disponibili per l’anno a venire e, sulla base di considerazioni di vario genere, deciderne la collocazione ed il migliore utilizzo, e anche di capire quali sono le attività che si vogliono fare e decidere come reperire le risorse necessarie per realizzarle. Ecco quindi che la redazione del bilancio, soprattutto nel momento della preventivazione, non è l'ennesimo adempimento burocratico a carico dei Capi Gruppo o loro delegati, ma uno strumento per creare, tra i capi, una cultura di attenzione educativa e di corresponsabilità anche nell'ambito dell'uso del denaro Nell’ 82 del Regolamento all’organizzazione si fa riferimento in modo esplicito al fatto di presentare il bilancio di Gruppo ai genitori. Sicuramente ci sentiremo dire “tanto ci fidiamo” ma non si tratta solo di fiducia bensì è un modo per interloquire con loro sulle prospettive di crescita e sviluppo del gruppo stesso e per mostrare come è stato utilizzato il denaro per i loro figli. In quale Associazione avete visto che venga presentato ai genitori un bilancio economico delle attività svolte? Io mai, mi piace pensare di essere il primo a fare un qualcosa meglio degli altri perché credo in quello che faccio. 3. Alcuni strumenti per la gestione economica del Gruppo 3.1 Conto corrente bancario Se la scarsa movimentazione di soldi può far sembrare inutile per un Gruppo AGESCI aprire un conto corrente bancario, criteri di maggiore trasparenza nelle operazioni economiche e di sicurezza ne rendono consigliabile l’apertura. Inoltre è richiesto dagli enti locali quando versano dei contributi. Il conto va intestato ad AGESCI - GRUPPO… quindi ad una persona giuridica, non ad una/due persone della CO:CA anche fossero i Capi Gruppo, perché ad ogni cambio di … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Economia Associativa Pag. 6 di 8 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione persona andrebbe chiuso e riaperto e, soprattutto, non assicurerebbe la ricercata trasparenza. La firma spetta congiuntamente ai Capi Gruppo che dovranno firmare entrambi le operazioni di prelievo da eseguire. Esiste la possibilità di delegare ad un terzo (es. il Tesoriere ove esiste) il potere di agire sul conto con firma disgiunta per rendere più semplici tali operazioni. Esiste poi la possibilità di abbinare la gestione on-line del conto stesso. Documenti da presentare: 1. una dichiarazione che attesti che il Gruppo esiste e chi sono i Capi Gruppo (dichiarazione di rappresentanza legale che trovate anche sul Vademecum del capo Gruppo); 2. copia dello Statuto e dell’Atto costitutivo dell’Associazione; 3. il codice fiscale di Gruppo. 3.2 Ricevute per la riscossione dei contributi spese Per qualsiasi contributo di rimborso spese /quota entrata nelle casse delle Unità o del Gruppo (anche per le singole uscite) andrebbe emessa una regolare ricevuta non fiscale. E’ realistico pensare che almeno per i contributi di una certa rilevanza (es. la quota del censimento annuale, la quota del campo estivo….) si emetta la ricevuta specificando la causale, anche per garantirsi da eventuali contestazioni circa l’effettuazione o meno dei pagamenti. 3.3 Codice fiscale Sempre in quanto livello associativo autonomo, il Gruppo è titolare di proprio codice fiscale, che va presentato per ogni intestazione od operazione economica del Gruppo (ad es. contratto di fornitura di elettricità per la sede, comodato per la sede, acquisto di un pulmino, fattura di acquisto materiale …). Il codice fiscale viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate del proprio territorio dietro semplice richiesta presentando una domanda (su modulo che si trova in Agenzia), accompagnata da una dichiarazione che il Gruppo esiste e chi sono i Capi Gruppo, da … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Economia Associativa Pag. 7 di 8 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione copia dello Statuto e dell’Atto costitutivo dell’associazione e da copia della carta d’identità e codice fiscale del rappresentante legale (uno dei due Capi Gruppo). 3.4 Bolle di accompagnamento dei beni materiali Questo adempimento necessario per legge per tutti i trasporti con automezzi di mobili e attrezzature, anche di proprietà del trasportatore, può essere effettuato con una dichiarazione sostitutiva della bolla di accompagnamento Per quanto riguarda eventuali modelli per la redazione del Bilancio di gruppo è bene concordarli con l’incaricato Regionale all’Organizzazione poiché la normativa vigente in materia di APS sta proponendo a sua volta vari modelli per la redazione dei bilanci a cui lo stesso livello Nazionale dovrà probabilmente adattarsi. Pertanto ci sembra inadeguato in questa sede proporre modelli vari che potrebbero indurre in errore o sembrare troppo complessi da adottare a livello del Gruppo. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Economia Associativa Pag. 8 di 8 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 V III Procedura Censimenti Pag. 1 di 3 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione CENSIMENTI Tutta l’architettura di gestione del processo delle Autorizzazioni/Censimenti si basa su due prodotti, un Portale web denominato “LaCambusa” ed una applicazione web chiamata “IsolaOnLine”. Il portale “LaCambusa” è un portale di servizio con una parte “pubblica”, ad accesso libero, dove è possibile consultare documenti ed avere informazioni su argomenti di ordine generale, dalle procedure per la Tutela dei dati personali (privacy), alle quote di censimento, all’assicurazione, ecc. Dalla sezione pubblica è possibile registrarsi e ricevere le credenziali per l’accesso all’area riservata. In quest’area si trovano i seguenti servizi: - Accesso ai dati storici; - Download dei dati sui soci del gruppo per l’anno in corso; - Cronologia per tipo e data di upload delle autorizzazioni/censimenti; - Per i Capi Gruppo eventuale richiesta di assunzione di responsabilità ai fini della privacy; - Accesso a IsolaOnLine (dal Censimento 2011). N.B. con le stesse credenziali di accesso a “LaCambusa” i Capi Gruppo attraverso la home page validano le iscrizioni agli eventi di formazione. La vera novità è che a partire dall’operazione Censimenti 2011 “Isola” si trasforma in “IsolaOnLine”. Non sarà più necessario scaricare software, collegarsi alla cambusa, fare il download dei dati e una volta completate le autorizzazioni/censimenti fare upload. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Procedura Censimenti Pag. 2 di 3 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Con “IsolaOnLine” basta accedere all’area riservata de LaCambusa, cliccare sul link e si apre una pagina web con i dati dei soci da lavorare. Tutti i dati immessi vengono salvati automaticamente sui server dell’Agesci e, quando si decide che l’autorizzazione o il censimento sono completi, parte la relativa procedura per rendere questi dati ufficiali. La prassi regolamentare vuole che il gruppo compili nella sua interezza la parte relativa alle Direzioni di unità, verificando la correttezza dei dati dei Capi e adulti che verranno ragionevolmente confermati col censimento. Tempestivamente la zona deve provvedere al rilascio dell’Autorizzazione ovvero a richiedere eventuali modifiche al gruppo che procederà quindi ad una nuova richiesta di autorizzazione. Una volta ricevuta l’autorizzazione il gruppo può procedere al completamento del censimento. E’ fondamentale controllare periodicamente il portale “LaCambusa” per verificare lo stato della lavorazione delle autorizzazioni/censimenti ed eventuali novità ed implementazioni. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Procedura Censimenti Pag. 3 di 3 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 IX Noleggio Pullman Pag. 1 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione NOLEGGIO PULLMAN CON CONDUCENTE Molto spesso i gruppi scout, per le proprie uscite e/o campi, utilizzano pullman privati. E’ importante conoscere alcuni aspetti sulle modalità di noleggio e soprattutto sulla sicurezza che ogni ditta deve garantire; anche se in materia, alcuni aspetti sono poco chiari (nessuno o pochi li citano), il noleggio dei pullman con conducente è regolamentato da leggi e da aggiornamenti. Legge n° 218 dell’11 Agosto 2003; Legge regionale n° 21 del 15 Gennaio 1992. Bisogna fare molta attenzione, in quanto, dietro ad eventuali “prezzi bassi”, si nascondono alcune insidie, che, nel caso di incidenti, possono creare una serie di problemi. Bisogna tenere conto di alcuni elementi che ci fanno capire se un prezzo può essere considerato equo o meno: - Il costo lordo di un conducente va dai 100 ai 150 Euro ca. al giorno; - Se il noleggio è per un intero giorno, va considerata un’indennità di mensa di ca. 30 Euro e ca. 30 Euro per la trasferta (se si va fuori dal Comune di residenza); più fuori orari e maggiorazioni festive; - Se il noleggio è per più giorni, va considerato il costo del pernotto, oltre a quello dei pasti. Inoltre: - Un pullman nuovo mediamente costa tra i 170 e i 230.000 Euro; l’usato naturalmente dipende da molti altri fattori, ma quello che è certo è che un pullman costa molto; … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Noleggio Pullman Pag. 2 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione - Anche i pullman necessitano di manutenzione e le gomme costano molto; - Un pullman deve obbligatoriamente essere assicurato e deve pagare il bollo; - Un pullman consuma da 2 a 3 litri di Gasolio al Km (il Gasolio costa ca. 1,2 Euro/litro). Per fare un esempio; se da Roma vado in uscita a Casamari, faccio circa 220/230 Km tra andata e ritorno. Ca. 150 Euro costa l’autista; ca. 100 Euro costa il Gasolio; 60 Euro per il pasto dell’autista e trasferta; 10 Euro l’autostrada. A questo va aggiunto l’ammortamento delle spese di un pullman ed il guadagno che giustamente la ditta di noleggio deve avere. E’ chiaro che un costo di 400 Euro è un costo incomprensibile, perché non copre le spese che la ditta ha per fare il trasporto. A questo inoltre va aggiunta l’IVA del 10 % e dunque chiunque è in grado di capire la congruità di un prezzo. Molti gruppi non si fanno fare rilasciare una fattura; in alcuni casi per risparmiare sull’IVA (ehm, ehm!!!) e quindi assumono un comportamento poco leale; altri la pagano comunque, ma non facendosi rilasciare una fattura, contribuiscono all’evasione (anche se in realtà i soldi se li mette in tasca la ditta). Alcune attenzioni che dovrebbero essere poste: 1) Un pullman deve avere con se l’originale del certificato e del contrassegno di Assicurazione; fatevelo mostrare, perché spesso viaggiano senza, con delle copie contraffatte; 2) Il Pullman deve essere in regola con la Revisione; 3) Deve avere il cronotachigrafo manuale o digitale funzionante; … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Noleggio Pullman Pag. 3 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione 4) Deve essere dotato di estintori; 5) L’autista deve avere la patente D o la DE Pubblica; la Carta di Qualificazione del Conducente; il certificato di abilitazione professionale, previsto da tutte le norme come requisito per la conduzione di pullman per il trasporto di persone; 6) Per i viaggi lunghi è prevista una sosta di 45/60 minuti ogni 4 ore di viaggio. Per viaggi superiori alle 9 ore è previsto il doppio autista; 7) Un autobus non deve essere più vecchio di 15 anni o avere 1 milione di Km Max; 8) La Ditta dove si noleggia il pullman deve essere iscritta regolarmente iscritta nel registro regionale delle imprese e deve rispondere ai requisito previsti dal DM 448 dell’8/12/1992. Insomma; un pullman perfettamente in regola non può costare 300 Euro per un viaggio. Spesso dietro ai prezzi bassi si nasconde lo sfruttamento degli autisti, costretti ad orari massacranti (capita che in uscita ci porta l’autista appena rientrato dalla Germania o da un viaggio notturno). Spesso gli autisti vengono pagati “in nero” perché già dipendenti pubblici che fanno il doppio lavoro; o “poco” in quanto si cavalca la “fame di lavoro”; si nasconde la scarsa manutenzione dei pullman; l’acquisto di carburante in modo illecito; l’evasione fiscale. Per ultimo è consigliabile, all’atto della stipula di un contratto, mettere le cose per iscritto; un ditta “seria” di solito fornisce un prestampato da inviare compilato, via mail o via fax. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Noleggio Pullman Pag. 4 di 4 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 X Assicurazione Pag. 1 di 3 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione ASSICURAZIONE Alcuni consigli da seguire all’inizio dell’anno e durante le attività scout: Riunire i genitori per informarli sulle attività scout svolte dal gruppo (uscite, uscite di squadriglia-attività dei ragazzi senza capi-, calendario delle riunioni con orari ecc.) e dare informazioni sulla polizza infortuni e RCT e la polizza assistenza. Il link dove poter scaricare le informazioni e l’estratto di polizza è: http://www.agesci.org/capi/index.php?dnd_path=2110&dnd=2202 I Capi in caso di lesione devono accompagnare l’infortunato/a in ospedale e avvisare la famiglia; Sia in caso di sinistro che in caso di danni a cose o persone il Capo Gruppo o Capo unità deve compilare i moduli di denuncia -seguendo le istruzioni che vi sono allegate-. I moduli sono sul sito agesci.org – http://www.agesci.org/capi/index.php?dnd_path=2110&dnd=2203 La denuncia di infortunio e di RCT vanno inviate entro 30 gg dalla data dell’accaduto a MARSH a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno; Se al momento dell’infortunio c’è necessità di trasportare il ferito, reperire un medicinale o chiamare un medico, i capi possono rivolgersi alla centrale operativa della Polizza Assistenza e chiedere aiuto –i numeri sono sul sito www.agesci..org. (si consiglia di averli sempre durante le attività); La Polizza Assistenza opera sia in caso di infortunio che di malattia, sia in Italia che all’estero; Se il gruppo deve recarsi in paesi a rischio guerra può attivare la “polizza guerra”. La garanzia copre se l’infortunio o la morte avviene in conseguenza ad atti di guerra, sommosse civili, guerra civile. Maggiori dettali sul sito www.agesci..org; … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Assicurazione Pag. 2 di 3 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Se il gruppo durante l’attività riceve in prestito un veicolo, il Capo Gruppo o Capo unità può chiedere l’attivazione della polizza KASKO. La compagnia si obbliga ad indennizzare i danni materiali e diretti subiti dai veicoli, utilizzati dai Soci in occasione di missioni o per adempimento di attività scoutistiche, limitatamente al tempo ed al percorso strettamente necessario per l’esecuzione delle attività in conseguenza di urto, ribaltamento, collisione e uscita di strada. Maggiori dettali sul sito www.agesci..org; Attività di Speleologia - arrampicata/alpinismo oltre il 3° e fino al 5°. La Compagnia assicura i soci che durante l’attività scout svolgono le suddette attività. Per poterle attivare consultare il sito http://www.agesci.org/risorse/downloads/archivio/capi/Assicurazioni_2009 2010/Guida_per_il_capo_gruppo_2009-2010.pdf Estensioni garanzie a persone non censite che partecipano alle attività organizzate dall’AGESCI: La Compagnia offre le stesse garanzie contenute nella polizza alle persone non censite che sono “segnalate” dai Capi gruppo, Capi unità. Per poterle attivare consultare il sito http://www.agesci.org/risorse/downloads/archivio/capi/Assicurazioni_2009 2010/Guida_per_il_capo_gruppo_2009-2010.pdf Le informazioni elencate, sono sul sito www.agesci.org. Per ricevere informazioni sulle polizze o sullo stato delle pratiche aperte con la Marsh contattare: Gabriella Valdroni, Assicurazioni AGESCI | Piazza p. Paoli 18 -00186 Roma Telefono: (39-06) 68166-222 | Fax: (39-06) 68166 -236 Email:[email protected] … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Assicurazione Pag. 3 di 3 … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 XI Normativa Attività di Campeggio nel Lazio Pag. 1 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione Il sistema di norme per le attività di campeggio educativo nella regione Lazio. Organizzare le attività di un gruppo scout, specialmente i campi e le attività svolte al di fuori della propria sede e' diventato molto complicato. Si sommano difficoltà economiche e difficoltà logistiche. Mi sono occupato in questi anni di verificare la possibilità di aprire un rapporto costruttivo con l’istituzione Regione Lazio, per cercare di migliorare questa situazione. Le tappe di questo percorso: costituzione di un comitato interassociativo scout; firma protocollo d’intesa per le attività nei parchi e nelle aree protette; approvazione della Legge regionale sul campeggio educativo; cosa resta da fare. 1. Il gruppo interassociativo: Il gruppo interassociativo e’ composto dai rappresentanti da: Agesci (associazione guide e scout cattolici italiani), Cngei (corpo nazionale giovani esploratori italiani), Masci (movimento adulti scout cattolici italiani), Fse (federazione scout d’Europa) ed il forum del terzo settore del Lazio in rappresentanza delle altre organizzazioni di volontariato. Questo gruppo ha lavorato con molto entusiasmo nella convinzione che fosse necessario dare allo scoutismo del Lazio tutto il supporto possibile senza badare alle differenti provenienze associative. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Normativa Attività di campeggio nel Lazio Pag. 2 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione 2. Il protocollo d'intesa: Il protocollo d’intesa fra le associazioni scout e la regione Lazio in particolare l’assessorato all’ambiente, è stato il primo importante risultato raggiunto. All’art.1 si legge: “La Regione Lazio consapevole della funzione educativa svolta dallo scoutismo, inparticolare nell’uso equilibrato delle risorse naturali, dell'attività all'aperto e in ambienti naturali ai fini della formazione del carattere dei giovani, rileva l'importanza, nel perseguimento degli obiettivi e degli scopi previsti dalla legge sulle aree naturali protette, di offrire alle Associazioni scout regionali la possibilità di svolgere le loro attività all'interno delle aree naturali protette , nonché di agevolare i rapporti reciproci tra gli enti di gestione delle aree naturali protette e le suddette associazioni.” Il protocollo d’intesa e’ stato firmato il 13 giugno 2006 nella sede della Regione Lazio, Sala Tevere. David Remotti (fse), Daniele Caldarelli (forum III settore lazio - Agesci), Angelo Bonelli (Ass. regionale ambiente), Eugenio Siracusa (cngei), Emiliano Cardoni (agesci), Aldo Riggio (masci) … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Normativa Attività di campeggio nel Lazio Pag. 3 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione 3. La legge regionale: Il 23 Ottobre 2009, e’ stata approvata la legge: “Disposizioni per la tutela e la regolamentazione dei campeggi e soggiorni socioeducativi e didattici nel territorio della Regione Lazio” Questa legge regolamenta, e quindi consente, lo svolgimento delle attività di campeggio e di escursionismo con finalità educative nella nostra regione. Nelle prima parte della legge si parla delle attività di tipo impianto scout dalle vacanze di branco alla route r/s. Nella seconda parte della legge vengono definite le modalità per ottenere finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili (terreni e fabbricati) di privati o di enti pubblici che volendo destinarli a questo scopo ne facciano richiesta. E’ una legge importante che completa il sistema di norme a sostegno dello scoutismo nella regione Lazio. Va chiarito che questi importanti mattoni nelle costruzione del sistema di norme a supporto delle attività scout non sono ancora sufficienti per permettere a tutti i gruppi di accedere alle aree protette o ai finanziamenti disposti dalla legge. Il lavoro continua. Cosa resta da fare 1. dare piena attuazione alla legge con l’approvazione del suo regolamento; 2. avviare la formazione interna alle varie associazioni; 3. verificare il finanziamenti annuali; 4. individuare in accordo con le direzioni dei parchi le aree e i luoghi ove iniziare a sperimentare le attività . … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Normativa Attività di campeggio nel Lazio Pag. 4 di 4 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione COME CI SI ISCRIVE AD UN EVENTO DELLA REGIONE LAZIO 1. Le iscrizioni aprono non appena viene data comunicazione dell’evento dalla segreteria regionale tramite azimut news o il sito regionale e chiudono un mese prima della data di partenza del campo o nella data comunicata direttamente sulla scheda. 2. Non sono ammessi più di 2 allievi dello stesso gruppo. 3. La scheda di iscrizione si possono scaricare dal sito regionale. 4. La scheda di iscrizione va compilata in ogni sua parte, comprese le firme richieste. 5. Il pagamento della quota di iscrizione può essere effettuato: - c.c.p. n.12242004 intestato a AGESCI Regione Lazio (indicando nella causale il tipo di evento cui ci si iscrive) - bonifico bancario su IBAN: IT 24 T 05018 03200 000000108616 (indicando nella causale il tipo di evento cui ci si iscrive) - in contanti nel caso la scheda venga consegnata a mano direttamente in Segreteria Regionale 6. L’iscrizione è completa soltanto previa consegna della scheda unitamente alla ricevuta del versamento della quota di iscrizione (nel caso di pagamento tramite IBAN o C/C postale). 7. Le schede per iscrizioni ad eventi per Capi possono essere anticipate via fax (complete!), quelle per eventi per ragazzi solo se si tratta di gruppi con sede fuori dal raccordo anulare. COME CI SI ISCRIVE AD UN CFM IN UN’ALTRA REGIONE Le varie regioni sono state accorpate per AEREE. La regione Lazio è nella stessa area con le Regioni Abruzzo, Marche, Sardegna, Toscana, Umbria. Ogni regione avrà posto per 5 allievi provenienti da fuori area ed attiverà, una volta raggiunta la quota di 5 iscritti per le richieste da fuori area, la lista d’attesa. Ad un mese prima del campo, ovvero quando le iscrizioni vengono chiuse, nel caso di presenza di posti liberi, la lista d’attesa diventerà completamente libera, senza differenze tra persone di area e fuori area. Le schede verranno inserite per ordine di arrivo. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Iscrizione Eventi Pag. 1 di 2 Documenti Agesci Lazio - 1° Convegno Organizzazione COSA FARE PRATICAMENTE 1. Chiamare la segreteria ove si svolge il campo per assicurarsi che ci siano ancora posti liberi (puoi recuperare i telefoni dai siti delle segreterie regionali). 2. Venire in segreteria regionale con la scheda completata in ogni sua parte, per far apporre il Visto Regionale. Contestualmente si può versare la quota di iscrizione in contanti. IL PAGAMENTO VA EFFETTUATO ALLA PROPRIA REGIONE E NON A QUELLA OVE SI SVOLGERA’ IL CAMPO. Le modalità sono le stesse come per ogni evento: c.c.p. n.12242004 intestato a AGESCI Regione Lazio (indicando nella causale il tipo di evento cui ci si iscrive); bonifico bancario su IBAN: IT 24 T 05018 03200 000000108616 (indicando nella causale il tipo di evento cui ci si iscrive) ; in contanti nel caso la scheda venga consegnata a mano direttamente in Segreteria Regionale. Per i gruppi di fuori raccordo è possibile: spedire la scheda di iscrizione direttamente alla propria segreteria regionale con allegata la ricevuta del versamento. Mandare il fax della scheda con la ricevuta del versamento per far apporre il visto regionale ed accelerare l’iscrizione al CFM in altra regione. Il visto deve comunque essere apposto sulla scheda originale che quindi deve comunque pervenire alla segreteria per validare definitivamente l’iscrizione. … Chi siete? Che volete? Un fiorino! … Bracciano 25 - 26 Settembre 2010 Iscrizione Eventi Pag. 2 di 2