REGOLAMENTO INTERNO PREMESSA. Il presente regolamento, in quanto frutto di responsabile collaborazione, è moralmente impegnativo per tutti quanti fanno parte e operano nell’Istituto. Esso è composto di 31 Articoli. INGRESSI E USCITE, RICREAZIONI Art. 1 VIGILANZA. Il personale della scuola, docente e non docente, cui gli alunni vengono affidati, ha l’obbligo di vigilanza, limitatamente al periodo di affidamento. Art. 2 ENTRATA. Al suono della campanella entrano gli alunni dei vari corsi e gli insegnanti devono essere presenti in classe. I collaboratori scolastici, ciascuno nel reparto affidatogli, saranno presenti all’ingresso dei ragazzi. In caso di maltempo i ragazzi saranno ammessi nell’atrio della scuola prima del suono della campanella. Gli alunni pendolari sono ammessi ad entrare anche precedentemente all’orario d’entrata. Art. 3 ATTIVITA’. Gli alunni non si spostano dalle classi che per motivi urgenti e con l’autorizzazione dei docenti. Gli alunni usciranno dalle loro classi per recarsi nelle aule per le attività, insieme all’insegnante addetto; i collaboratori scolastici terranno stretta sorveglianza nel corridoio durante lo spostamento. Art. 4 MENSA. E’ svolta nei locali adibiti e tutti vi partecipano fino alla consumazione dei pasti. La vigilanza è assegnata ai docenti per ogni specifica classe. Art. 5 USCITA Al suono della campanella gli alunni usciranno in modo ordinato accompagnati dai loro insegnanti. Poiché nell’arco di pochi minuti dovranno defluire dall’edificio più alunni, tutto il personale, docente e non, deve sorvegliare con la massima attenzione. Per quanto attiene gli alunni che usufruiranno del servizio scuolabus saranno sorvegliati dai collaboratori scolastici. Art. 6 RICREAZIONE. Il periodo dell’intervallo, o ricreazione, sarà effettuato in classe o nell’area antistante l’aula con l’apporto dei collaboratori scolastici. Nei giorni di tempo prolungato, durante il dopo-mensa, gli alunni potranno usufruire dei servizi igienici sino alle ore 14,00, cioè fino al suono della campanella di inizio delle lezioni pomeridiane. REGOLE GENERALI DI COMPORTAMENTO Art. 7 Si invitano i docenti a limitare le uscite degli alunni dalla classe e a chiamare il personale di custodia. Salvo che nei casi di effettiva necessità, gli alunni non dovranno uscire nelle ore che precedono l’intervallo e nell’ora seguente all’intervallo. Il personale di custodia deve sorvegliare il comportamento dei ragazzi usciti di classe e controllare che non si allontanino. L’insegnante che abbia necessità di lasciare momentaneamente la classe deve avvisare il personale di custodia e lasciarlo di sorveglianza agli alunni. Gli alunni che non si comporteranno in maniera corretta durante l’ingresso, l’uscita e l’intervallo, saranno richiamati e nei loro confronti saranno presi provvedimenti disciplinari. Art. 8 CAMBIO DI CLASSE A FINE ORA. Gli insegnanti dovranno effettuare il cambio di classe al termine dell’ora con tempestività, senza lasciare i ragazzi privi di sorveglianza, salvo il tempo strettamente necessario. Gli insegnanti che non abbiano lezioni in altre classi devono attendere l’arrivo del collega che deve subentrare entro cinque minuti , altrimenti l’insegnante deve essere sostituito. Art. 9 SORVEGLIANZA DA PARTE DEL PERSONALE DI CUSTODIA. Ogni collaboratore scolastico, per quanto possibile, deve essere presente nel reparto affidatogli e reperibile per le necessità degli alunni e dei docenti. Dovrà, inoltre, sorvegliare che i ragazzi utilizzino in maniera conveniente i servizi igienici. Art. 10 SERVIZIO DI PORTINERIA. Il personale addetto al servizio di portineria dovrà sorvegliare: - che nessun ragazzo esca dalla scuola senza essere accompagnato e senza l’autorizzazione del Dirigente Scolastico o di chi per esso; - che l’ingresso di genitori o di altri nella scuola rispetti gli orari convenuti. Art. 11 ASSENZE, RITARDI, GIUSTIFICAZIONI. Per le assenze, l’ingresso posticipato e l’uscita anticipata dalla scuola è necessaria la giustificazione, chiarendo che si tratta dell’atto con il quale la famiglia, per l’alunno minore, giustifica la mancata o non regolare frequenza delle lezioni alla collettività, che è interessata alla sua formazione ed educazione. Il libretto delle giustificazioni deve contenere la firma di ambedue i genitori o dei familiari autorizzati a giustificare le assenze: non sono ritenute valide altre firme non presenti sul libretto. Tutte le giustificazioni dovranno essere firmate dal Dirigente Scolastico o da uno dei collaboratori relativamente alle entrate e alle uscite fuori orario, o dal docente della prima ora per le assenze dei giorni precedenti. Gli alunni, dopo una assenza, dovranno presentare la giustificazione del padre o di chi per esso. Se l’assenza supera i cinque giorni per malattia, alla giustificazione deve essere allegato il certificato medico; se il quinto giorno risulta essere un giorno non di scuola, è superato il vincolo del certificato. Le giustificazioni e i certificati verranno raccolti dal docente della prima ora di lezione nell’ apposita busta allegata al registro di classe, sul quale l’insegnante prenderà nota dell’avvenuta giustificazione Nel caso che persista la mancata giustificazione, al secondo giorno l’insegnante avvertirà il Dirigente Scolastico il quale provvederà a riguardo. La valutazione di eventuali irregolarità sarà fatta presente al Dirigente Scolastico e successivamente il Consiglio di Classe interverrà per gli opportuni provvedimenti. Non è richiesta agli alunni la giustificazione dell’assenza in caso di sciopero del personale docente, preventivamente organizzata e autorizzata. Al fine di evitare inconvenienti o disguidi, è indispensabile che l’alunno abbia sempre presente il libretto delle giustificazioni nella cartella. La non partecipazione alla mensa scolastica deve essere preventivamente motivata e autorizzata. Art. 12 NORME DISCIPLINARI. Gli alunni devono, con tutto il loro impegno, sia nella scuola che fuori della scuola, distinguersi per il buon comportamento, per il senso del rispetto verso gli altri e verso le cose degli altri ed in particolare verso la pubblica proprietà. E’ dovere di ogni alunno rispettare ed aiutare i propri compagni di scuola, vivere fraternamente ed adoperarsi in ogni modo perché la scuola sia esempio di disciplina, di operosità, di solidarietà umana. I provvedimenti disciplinari nella scuola devono essere intesi come provvedimenti con forte valenza educativa e non esclusivamente punitiva. Gli alunni devono aver cura delle loro aule, dei banchi e dell’arredamento, del materiale didattico e delle attrezzature messe a loro disposizione, non devono sporcare i muri e i pavimenti, né gettare carte o altro per terra o dalle finestre, né di scrivere sui banchi. Gli alunni, inoltre, cureranno di lasciare le aule in ordine e il più possibile pulite, sia per correttezza civica che per rispetto nei confronti del personale ausiliario. Gli insegnanti e i familiari si preoccuperanno di svolgere azione educativa in tal senso. Il danneggiamento ai locali e agli arredi scolastici (banchi, sedie, armadietti, lavagne, ecc. ) sarà addebitato ai responsabili. Se non sarà possibile identificare i responsabili, ne risponderanno gli studenti della classe se il danno avviene nelle aule, oppure tutti gli studenti del piano se il danno viene arrecato ai locali di uso comune. Se opportuno, sono previste forme di intervento diretto di manutenzione in cui gruppi di alunni provvederanno alla manutenzione straordinaria dei loro arredi, affiancati dal personale della scuola. Il materiale occorrente per tale operazione sarà fornito dalla scuola. E’ fatto divieto di portare a scuola taglierini o strumenti simili. La scuola provvederà ad acquistarne un certo numero che saranno consegnati ai docenti quando lo richiederanno per svolgere particolari lavori. Gli alunni che saranno trovati in possesso di tali strumenti saranno ritenuti responsabili dei danni agli arredi della loro classe. Tenuto conto che anche l’abbigliamento fa parte del comportamento, gli alunni e tutti gli operatori scolastici dovranno presentarsi a scuola in modo decoroso e rispettoso degli altri. Ogni rapporto disciplinare sarà comunicato alla famiglia attraverso apposito modulo. Sul registro di classe devono essere scritte, nell’apposita colonna, i provvedimenti disciplinari che i vari docenti ritengono opportuno prendere nei confronti degli alunni che non rispettano le regole e che, comunque, disturbano la lezione. Il docente presente in classe informerà il Dirigente Scolastico. Nel caso di allontanamento momentaneo dalla classe, il docente dovrà avvisare il personale collaboratore al quale affiderà la responsabilità dell’alunno. Dopo tre rapporti disciplinari o nel caso di un episodio particolarmente grave, il Consiglio di classe valuterà le modalità di coinvolgimento della famiglia e l’adozione di provvedimenti disciplinari più severi. Nella eventualità che un alunno venga sospeso dalle lezioni, questi dovrà ritornare a scuola accompagnato da un genitore. È fatto divieto durante l’arco delle lezioni l’uso dei telefonini. Art. 13 ORGANO DI GARANZIA. E’ costituito un organo di garanzia interno alla scuola, composto dal capo d’istituto, da due rappresentanti dei genitori, da due rappresentanti dei docenti e da un rappresentante del personale A.T.A. Tale organo valuta i ricorsi da parte dei genitori contro le sanzioni disciplinari e decide anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del regolamento. Art. 14 Saranno adottati provvedimenti disciplinari nei riguardi degli alunni per mancanza di rispetto alle regole, verso le cose e le persone. I provvedimenti di ammonizioni verbali possono essere adottati dal Dirigente Scolastico, dai Docenti o dal personale collaboratore. Il Docente può allontanare l’alunno se disturba lo svolgimento delle attività didattiche affidando lo stesso ad un collaboratore. Nel caso di mancanze gravi o ripetute il Dirigente o il Docente può intervenire con ammonizione scritta. Per mancanze gravi o ripetute ammonizioni scritte il Consiglio di Classe può procedere all’allontanamento dalla Comunità Scolastica da 1 a 15 giorni. In caso di danni al patrimonio della Scuola il Dirigente può chiedere il risarcimento del danno. Sarà cura di ogni Docente correggere i seguenti atteggiamenti: il turpiloquio, la bestemmia, l’offesa gratuita, le discriminazioni verbali (razza, religione, handicap) i comportamenti di provocazione e di mancanza di rispetto, l’approccio violento. STRUTTURA DELLA SCUOLA Art. 15 ORGANISMI COLLEGIALI: Consiglio di Istituto. E’ preposto al funzionamento e all’organizzazione della vita della scuola, si riunisce almeno una volta ogni due mesi. E’ composto dal Dirigente Scolastico, 6 docenti, 1 rappresentante del personale non docente, 6 genitori. Il consiglio è presieduto da un genitore. La giunta esecutiva, eletta all’interno del consiglio, ha come compito fondamentale quello di predisporre il bilancio preventivo e il conto consuntivo, preparare i lavori del Consiglio di Istituto e attuarne le delibere. E’ costituita dal Preside e dal responsabile amministrativo (per diritto) e da rappresentanti delle tre componenti del Consiglio di Istituto (genitori e personale della scuola). Collegio dei Docenti. Provvede alle scelte educative e didattiche, le armonizza e le verifica al fine di potenziarne l’efficacia. Svolge attività di ricerca, di progettazione, di approfondimento di tematiche didattiche e pedagogiche: ne promuove la conoscenza e ne favorisce la diffusione. Elabora ed utilizza dati ed indicatori di qualità. Elabora attività relative all’aggiornamento e alla formazione in servizio dei docenti. Promuove ed organizza le attività integrative tecno-scientifiche: progetti ambiente, educazione alla salute, educazione stradale, informatica. Promuove ed organizza le attività integrative espressive e comunicative (cinema, teatro, musica, arte, sport, biblioteca, produzione immagini, mostre, ecc.) Organizza i corsi di recupero e le attività di orientamento per gli alunni, in particolare per le terze classi. Consiglio di intersezione, di interclasse, di classe Rileva la situazione di partenza attraverso l’analisi dei risultati dei test di ingresso (settembre). Stende il Piano di lavoro, specificando obiettivi, metodi, contenuti, attività e criteri di valutazione (ottobre). Programma le strategie di intervento mirare al consolidamento delle abilità individuali (novembre). Illustra ai genitori la situazione individuale e le strategie specifiche programmate per ciascun ragazzo (novembre, marzo). Elabora i giudizi analitici e globali (gennaio, giugno) della scheda di valutazione, mette a punto, sulla base dei risultati rilevati nel primo quadrimestre, la programmazione didattica, organizza eventuali corsi di recupero pomeridiano. Assemblea A.T.A. Si riunisce su convocazione del Dirigente Scolastico per organizzare le attività degli assistenti amministrativi e dei collaboratori scolastici. Assemblea delegati di classe. I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono riunirsi in assemblea, convocata su richiesta del presidente del Consiglio di Istituto o della maggioranza dei delegati. Affronta temi di interesse della scuola nel suo insieme. Assemblea di classe. L’assemblea di classe dei genitori è convocata, quando si svolge nei locali della scuola, su richiesta dei genitori eletti nei consigli di classe: la data e l’orario di svolgimento debbono essere concordati di volta in volta con il capo di istituto. Affronta temi inerenti alle problematiche della classe. DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI. Art. 16 La convocazione degli organi dell’Istituto deve essere disposta con un congruo preavviso, di massima non inferiore ai 5 giorni, rispetto alla data delle riunioni. L’avviso di convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell’organo collegiale. Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEGLI ORGANI COLLEGIALI. Art. 17 Ciascuno degli organi collegiali dell’istituto programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. Il Collegio dei docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni volta che il Dirigente Scolastico ne ravvisa la necessità, oppure quanto almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. In ogni caso il Collegio dei docenti si dovrebbe riunire almeno due volte a quadrimestre. Il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri. Il Consiglio di classe, presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente del Consiglio, suo delegato, si riunisce almeno due volte a quadrimestre. PERSONE E VALENZA EDUCATIVA. Art. 18 CAPO D’ISTITUTO. Promuove, elabora e concorda con le altre componenti della scuola il Progetto Educativo di Istituto ( di cui è il rappresentante e il garante ) e ne assicura l’unitarietà. Garantisce il raggiungimento degli obiettivi previsti dai programmi nazionali. Coordina le proposte e le attività approvate dagli Organi Collegiali. Presiede al coordinamento e alla determinazione delle collaborazioni e delle forme più adeguate attraverso le quali si svolge l’attività dell’istituto nella sua complessità. Svolge un’azione di raccordo tra la molteplicità di esigenze, compiti, atteggiamenti diversi e un’azione di stimolo, valorizzando le risorse e promuovendo e sostenendo attività innovative e di sperimentazione. Promuove, organizza e coordina gli scambi con gli altri ordini e gradi dell’istruzione, senza trascurare un organico rapporto con il mondo esterno in quegli aspetti più ricchi di stimoli propositivi. Cura l’immagine dell’Istituto cercando nelle sedi opportune di divulgare i principi su cui esso si sorregge, nonché le iniziative e le forme concrete in cui esse si realizzano. Promuove e organizza corsi di aggiornamento (anche in collaborazione con altre scuole) in risposta ai bisogni dei docenti e alla programmazione dell’Istituto. Cura i rapporti con le famiglie, con gli alunni e con le istituzioni esterne alla scuola. VICARIO. È nominato dal Dirigente, tra i collaboratori da lui designati. Affianca e sostiene da vicino, con responsabilità, l’opera del Capo d’Istituto in tutte le sue funzioni. Sostituisce, in caso di necessità, il Capo d’Istituto e lo rappresenta a tutti gli effetti. Esplica i compiti e le attività che il Capo d’Istituto gli ha delegato. COLLABORATORI. Sono designati dal Dirigente in numero di due e, comunque secondo quanto previsto dall’art. 459 del T.U. 297/94. In stretto contatto col Dirigente, offrono la loro collaborazione secondo modalità stabilite e concordate; esplicano i compiti e le attività a loro delegate dal Capo d’Istituto. Per quanto attiene le Sezioni Staccate i Responsabili di Plesso sono nominati dal Dirigente. DIRETTORE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI. Organizza i servizi amministrativi dell’unità scolastica ed è responsabile del loro funzionamento. Provvede al rilascio delle certificazioni. Cura l’attività istruttoria diretta alla stipulazione di accordi, contratti e convenzioni con soggetti esterni. ASSISTENTE AMMINISTRATIVO. Collabora con il Direttore Amm.vo coadiuvandolo nelle attività e sostituendolo nei casi di assenza. Ha competenze diretta nella tenuta dell’archivio e del protocollo. Partecipa alle iniziative di formazione anche in relazione all’introduzione di nuove tecnologie di tipo informatico, relativamente alle quali deve essere dotto e capace del funzionamento. COLLABORATORE SCOLASTICO. È addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico. Svolge mansioni di custodia e pulizia dei locali scolastici. Svolge attività inerenti alla piccola manutenzione dei beni mobili e immobili, giardinaggio e simili. Svolge attività di supporto all’attività amministrativa e all’attività didattica. Svolge attività di assistenza agli alunni portatori di handicap. Partecipa a iniziative di formazione e aggiornamento. Provvede ad ogni attività di tipo logistico. DOCENTI: PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA ED EFFICIENZA. Illustrazione a tutti i genitori del piano di lavoro nell’assemblea di classe nei suoi obiettivi e nelle attività programmate per raggiungerli e nei criteri di valutazione. Spiegazione ai genitori degli interventi educativi e didattici messi in atto dal Consiglio di Classe per migliorare la situazione di partenza. Illustrazione ai genitori e agli alunni nei colloqui individuali della situazione di partenza e dei livelli raggiunti in ordine agli obiettivi specifici di ciascuna disciplina. Presentazione iniziale agli alunni degli obiettivi programmati, del lavoro da svolgere, degli strumenti, dei tempi. Cura l’alternarsi nell’arco della mattinata di lezioni frontali, lavori individuali, lavoro di gruppo classe o di piccoli gruppi, nei limiti di disponibilità dell’organizzazione scolastica. Partecipazione degli alunni all’organizzazione di alcune attività. Promozione dell’autovalutazione da parte degli alunni attraverso la riflessione sugli elaborati e sulle verifiche. Comunicazione precisa e puntuale agli alunni dei risultati raggiunti in funzione formativa. Possibilità per i genitori di prendere visione delle prove di verifica dei loro figli. Avviso tempestivo da parte della scuola ai genitori degli alunni che incontrano difficoltà nel lavoro scolastico o nella regolarità della frequenza Elaborazione di un registro, da parte dei docenti, trasparente, coerente e funzionale alla programmazione. Eventuale preparazione di materiale utile per visite a musei e città d’arte, per spettacoli teatrali, ecc. Archiviazione di elaborati di verifica programmati per disciplina. Spiegazione agli alunni in entrata dell’organizzazione della scuola media e degli usi degli spazi. Presentazione iniziale della varietà delle discipline e della loro unitarietà nella specificità dei diversi linguaggi. Utilizzo al meglio delle strutture scolastiche e del materiale presente nella scuola. Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la programmazione di classe, limitandoli allo stretto necessario. DOCENTI: COLLEGIALITÀ. Cointeressamento dei genitori nella scelta e nella realizzazione di alcune strategie educative proposte dal Consiglio di Classe, per superare eventuali difficoltà nell’ambito scolastico. Eventuale coinvolgimento dei genitori nell’organizzazione di alcune attività educative proposte dalla scuola. Elaborazione dei criteri di valutazione concordati nelle varie discipline. Elaborazione di questionari di lettura per la visita a musei o città d’arte, di opere di musica, arte, poesia, cinema. Progettazione ed organizzazione collegiale di alcuni spettacoli musicali, teatrali, cinematografici e di visite culturali per tutti gli alunni della scuola. Verifica collegiale delle attività svolte complessivamente durante l’anno. Adozioni di libri di testo, tenuto conto prioritariamente della loro validità culturale e della loro funzionalità, senza trascurare il rapporto qualità-peso-prezzo. Organizzazione di eventuali attività integrative a classi aperte. Adattamento della programmazione ai bisogni degli alunni, in considerazione delle risposte verificate. Adeguamento dei programmi ministeriali alle specifiche esigenze socio-economiche dell’ambiente, da concretizzare nel P. O. F. Formulazione della programmazione annuale e delle strategie di intervento mirate alla formazione degli alunni. Analisi di situazioni di disagio e di dispersione scolastica per l’attuazione del diritto allo studio e messa appunto di interventi, anche attraverso forme di recupero. Formulazione di proposte per la formazione, la composizione delle classi e per l’organizzazione dell’orario scolastico. Proposta per la scelta di sussidi didattici. Promozione di iniziative di aggiornamento dei docenti (anche attraverso l’individuazione sul territorio di offerte culturali) e scelta dei criteri e delle priorità. ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO Art. 19 I Docenti sono tenuti a prestare servizio a seconda del1’ordine di scuola di appartenenza, rispettivamente: 18 ore settimanali di lezioni in non meno di 5 giorni quelli della Scuola Media; 22 Ore settimanali di lezioni quelli della Scuola Elementare, in non meno di 5 cinque giorni più n. 2 ore di rientro pomeridiano per programmazione; n. 25 ore settimanali di attività in non meno di 5 giorni quelli della Scuola dell’Infanzia. ATTIVITA’ FUNZIONALE ALL’INSEGNAMENTO Art. 20 Partecipazione Collegio docenti ivi comprese attività di programmazione e verifica di inizio e di fine anno scolastico e informazione alle famiglie sui risultati quadrimestrali e finali per un totale di 40 ore annue. Consigli di classe-riunioni per un totale complessivo non superiore alle 40 ore annue. Svolgimento scrutini ed esami. L’insegnante per assicurare l’accoglienza degli alunni deve trovarsi 5 minuti prima dell’entrata degli alunni a scuola- obblighi in più alle ore 80. Al termine delle attività ogni Insegnante accompagna la propria classe fino al cancello o uscita della Scuola. In particolari casi di necessità (ad es. in casi di attesa del supplente di un docente assente, durante il cambio dell’ora, per ritardi del servizio di scuolabus al termine delle lezioni) la vigilanza comunque dovrà essere garantita da altro docente, sfruttando rispettivamente disposizioni o contemporaneità, dai Collaboratori Scolastici, dall’Insegnante presente nella classe all’ultima ora di lezione. Segnalando subito eventuali disguidi. ATTIVITA’ AGGIUNTIVE DI INSEGNAMENTO E ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO Art. 21 a) Le attività aggiuntive di insegnamento vanno deliberate nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili e possono consistere anche nello svolgimento di interventi didattici educativi e integrativi volte all’arricchimento dell’offerta formativa sino ad un massimo di 6 ore settimanali. b1) Tra le attività funzionali all’insegnamento sono retribuibili in quanto aggiuntive solo le attività eccedenti il limite previsto dall’art. 42 comma 3 lettera A del C.C.N.L. 4.8.95. b2)Attività di aggiornamento e formazione in servizio da svolgersi oltre le 30 ore annue senza esonero dagli obblighi di servizio. b3) Partecipazione a progetti comunitari nazionali o locali riguardanti le innovazioni per un migliore funzionamento delle attività debitamente deliberate nell’ambito delle risorse assegnate. b4) Partecipazione ad attività realizzate sulla base di convenzioni con EE.LL. o terzi con oneri a loro carico. b5) Attività di progettazione e di direzione di formazione e aggiornamento. c) Il compenso delle attività aggiuntive di insegnamento è fissato in maniera omogenea e corrisponde al compenso orario determinato in base alle tabelle del contratto nazionale collettivo della scuola. d) Il compenso delle attività aggiuntive all’obbligo funzionale viene stabilito secondo le tabelle allegate al C.C.N.L. 4.8.95. SERVIZI AMMINISTRATIVI Art. 22 L’Istituto commisura il livello dei propri servizi amministrativi ai seguenti fattori di qualità: Celerità e semplificazione delle procedure. Trasparenza. Informazione. Tempi di attesa agli sportelli Flessibilità degli orari per il pubblico. L’Istituto si impegna a darne adeguata pubblicazione a garantirne l’osservanza e il rispetto. La deroga agli standard sarà possibile solo se finalizzata al conseguimento di un servizio qualitativamente migliore. I servizi amministrativi vengono erogati nei tempi di seguito indicati: A) RILASCIO DOCUMENTI. A1: Non viene richiesta la forma scritta per il rilascio dei documenti, copie conformi, certificati di iscrizione e frequenza degli alunni, certificati di servizio, dichiarazioni varie, essendo sufficiente la forma verbale anche per via telefonica o fax. A2: I certificati di servizio vengono rilasciati entro 3 giorni. A3: I certificati di iscrizione e frequenza degli alunni, anche con voti, vengono rilasciati entro 3 giorni. A4: I certificati di diploma vengono rilasciati entro 1 giorno. A5: Le copie conformi ai documenti che sono agli atti dell’Istituto vengono rilasciati entro 1 giorno. A6: L’utente ha diritto di accesso alle informazioni che lo riguardano che sono agli atti della scuola, secondo le modalità previste dalla legge 7 Agosto 1990, n°241. L’utente, inoltre, nel produrre all’istituzione scolastica l’istanze che debbono comprovare stati, fatti o qualità personali, può presentare dichiarazione temporaneamente sostitutiva ai sensi dell’art.3 della legge 4.1.1968, n°15 e del regola mento attuativo approvato con D.P.R. n° 130 del 25 Gennaio 1994. A7: Il rilascio dei documenti sopra indicati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico. E’ comunque garantito un orario di apertura al pubblico di mattina e di pomeriggio con i seguenti orari: mattino 8.oo – 14,oo, di pomeriggio nei giorni di Martedì e Venerdì dalle ore 15,oo alle ore 18,oo ( invernale)- orario estivo 16,30 / 19,30 (da fine Marzo). B ) INFORMAZIONE ALL’UTENZA. La piena informazione agli utenti viene garantita attraverso l’affissione all’albo dell’istituto dei seguenti atti: B1: Organizzazione dei servizi amministrativi e generali dell’istituzione scolastica. B2: Orario dei servizi dei docenti ( compreso l’orario di ricevimento genitori ) e del personale A.T.A. con indicazione delle funzioni. B3: Organigramma degli uffici. B4: Organigramma degli organi collegiali. B5: Organici del personale Docente e A.T.A. B6: Delibere del Consiglio d’Istituto. Vengono previsti, oltre alla bacheca sindacale, appositi spazi per la bacheca degli studenti e dei genitori. All’ingresso della scuola e presso gli uffici viene garantita la presenza di Collaboratori Scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. I rapporti con l’utenza sono improntati al massimo rispetto e cortesia. Gli operatori che rispondono al telefono dichiarano all’utente il proprio nome e qualifica e dichiara anche il nome dell’Istituto. SERVIZI GENERALI. Il personale Collaboratore Scolastico garantisce l’igiene e la sicurezza dei locali. Qualsiasi anomalia viene immediatamente annotata nel foglio-lavori e comunicata in segreteria. DIRITTI SINDACALI Art. 23 Si applicano le norme contenute nella legge 12.6.1990, n°146 e negli artt.1,2,3 e 4 del C.N.L. 4 Agosto 1995 e successivo del 1999 per contemporare i diritti sindacali con il funzionamento dei servizi pubblici essenziali. Opera nella scuola la rappresentanza R. S. U. secondo le funzioni della normativa vigente. ASSEMBLEE SINDACALI. Ricevuta nei termini la richiesta di assemblea, il Dirigente Scolastico: La pubblica all’albo sindacale; Da notizia dell’accoglimento della richiesta di assemblea mediante lettera-circolare sulla quale gli insegnanti e il personale forniranno notizia sulla partecipazione all’assemblea; Apporta le variazioni all’orario delle lezioni (tenuto conto degli insegnanti partecipanti) e ne da comunicazioni alle famiglie; Assicura la prestazione dei servizi minimi da parte del personale amministrativo e ausiliario in caso di adesione totale. Il personale di segreteria prende nota della partecipazione dell’assemblea per il controllo del limite orario individuale. SCIOPERI. La scuola è tenuta ad informare le famiglie, almeno 5 giorni prima dell’azione sindacale, sulla quantità e qualità del servizio che è in grado di garantire. Al termine dello sciopero devono essere diffusi i dati inerenti all’astensione del lavoro al fine di un controllo indiretto da parte dell’utenza sulla qualità del servizio offerto in rapporto ai lavoratori non scioperanti. Ricevuta nei termini la notizia di proclamazione dello sciopero, il Dirigente Scolastico: Ne informa le famiglie; Con lettera circolare richiede all’insegnante e al personale di fornire volontariamente notizie sulla partecipazione allo sciopero; Tenuto conto dei dati circa gli insegnanti che sicuramente non sciopereranno, l’orario delle lezioni viene garantito facendo in modo che presteranno servizio per un numero di ore a quello previsto dalla giornata; In caso di sciopero breve, gli alunni delle classi interessate all’astensione entrano alla seconda ora o anticipano l’uscita, restando invariata la restante parte dell’orario delle lezioni; In ogni caso informa le famiglie sulle variazioni apportate; Assicura la prestazione dei servizi minimi da parte del personale amministrativo e ausiliario. SERVIZI MINIMI. Tenuto presente che non è stata ancora effettuata la contrattazione decentrata a livello provinciale previsto dall’art. 2-comma 2- del C.C.N.L. 4.8.1995 e successivo, per garantire, in caso di sciopero, la continuità delle prestazioni indispensabili per il rispetto dei valori e dei diritti della persona costituzionalmente garantiti si individuano come segue i contingenti minimi di personale che dovrà essere esonerato dallo sciopero: personale di segreteria: n° 1 unità; personale ausiliario delle sezioni staccate: n° 1 u nità; personale ausiliario della sede: il 50% dell’organico rapportato al numero delle classi presenti e arrotondamento all’unità superiore, con la presenza, comunque, di 1 unità. ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI Art. 24 Il Dirigente Scolastico, sentite le proposte del Collegio dei Docenti, visti i criteri generali indicati dal Consiglio d’Istituto, assegna i docenti alle classi, tenendo conto della graduatoria interna d’ Istituto e della continuità al fine di garantire gli equilibri interni dei vari corsi. La Scuola, su delibera del Collegio dei Docenti, suddivide di norma l’anno scolastico in quadrimestri. L’orario di servizio obbligatorio del personale docente è costituito da: attività di insegnamento, attività funzionale all’insegnamento e attività aggiuntive. REGOLAMENTO PER LA FORMULAZIONE DELL’ORARIO. Art. 25 L’orario d’insegnamento si svolge in non meno di 5 giorni nell’arco della settimana. L’attività didattica è articolata di mattina tutti i giorni e di pomeriggio nei giorni stabiliti dal Collegio dei docenti. Ogni docente può esprimere le sue richieste relative al giorno libero da attività d’ insegnamento o ad eventuali esigenze le Insegnanti della Scuola dell’Infanzia. La scuola non considera vincolanti tali richieste, che comunque cerca di soddisfare, tenuto conto delle esigenze generali di servizio. Le ore a disposizione, per la Scuola Media, non devono coincidere ma vanno, nel limite del possibile, distribuite nell’arco della settimana. Le ore di contemporaneità o compresenza saranno impegnate per recupero, potenziamento, sostegno, progetti interdisciplinari, salvo altre determinazioni del Collegio. Qualora, si verifichi che nell’ora a disposizione vi siano due docenti, si dà priorità, nella sostituzione, alla scelta dell’insegnamento della stessa materia o di insegnanti impegnati nel progetto. Evitare, di norma, che nell’ambito della stessa classe sia svolta attività d’insegnamento della stessa disciplina per non più di 3 ore giornaliere. DISPOSIZIONI IGIENICO-SANITARIO. Art. 26 Nell’ambito dell’Istituto in presenza degli alunni è vietato fumare.il Dirigente deve applicare la norma. Gli alunni sono sottoposti alla vigilanza di igiene e profilassi, eventualmente anche dell’Ufficiale sanitario, a giudizio inappellabile del Dirigente Scolastico, quanto egli ne ravvisi la inderogabile necessità, allo scopo di evitare possibili diffusioni di malattie contagiose. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA. Art. 27 L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. USO SPAZI-LABORATORI-BIBLIOTECHE-PALESTRA Art. 28 USO DEGLI SPAZI. I docenti, il personale A.T.A., gli alunni, i genitori della scuola hanno facoltà di riunirsi nell’ambito dell’Istituto, entro i limite stabiliti della norme vigenti, integrate, ove occorra, da deliberazioni dei competenti organi collegiali. Nel corso dell’anno scolastico possono essere organizzate conferenze, corsi, dibattiti, mostre. USO DEI LABORATORI. Il funzionamento del laboratorio è regolato dal Consiglio d’Istituto in modo da facilitarne l’uso da parte degli alunni, possibilmente anche in ore pomeridiane, per studi e ricerche, con la presenza di un Docente. Il Dirigente, su indicazione del Collegio dei Docenti, nomina annualmente i Responsabili dei laboratori, i quali curano di redigere un regolamento d’uso degli stessi, di pubblicizzarlo adeguatamente e di affiggerlo in spazi ben visibili. USO DELLA BIBLIOTECA. Il funzionamento della biblioteca è disciplinato da criteri generali stabiliti dal Consiglio d’Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, in modo da assicurare: l’accesso alla biblioteca da parte dei docenti, del personale A.T.A., degli alunni, e al mondo esterno. L’Istituto Comprensivo dovrà garantire modalità agevoli di accesso al prestito e alla consultazione. Il Dirigente, su indicazione del Collegio dei Docenti, nomina annualmente i Responsabili della biblioteca, i quali dovranno redigere un regolamento d'uso della biblioteca da affiggere in spazi ben visibili della biblioteca stessa. Su deliberazione del Consiglio d’Istituto, possono essere utilizzati gli spazi, i laboratori, le strutture scolastiche e i materiali presenti nella scuola per organizzare corsi di formazione, arricchimenti culturali nelle ore extrascolastiche, a persone esterne alla scuola dietro compenso. USO DELLA PALESTRA L’utilizzo delle Palestre nelle varie realtà scolastiche in orario scolastico avviene rispettando l’orario delle lezioni della attività sportive. L’utilizzo da parte di terzi ed in orario extrascolastico delle stesse è regolamentato dalle norme vigenti in materia e comunque con richiesta scritta da parte degli interessati al Comune di appartenenza e Nulla Osta concesso dal Dirigente Scolastico, sentito il Consiglio d’Istituto. FORMAZIONE DELLE CLASSI. Art. 29 La funzione di formulazione di proposte per l’assegnazione degli alunni alla classe è affidata alla commissione preposta alla continuità didattica ed educativa, la quale elabora l’ipotesi di sottoporre all’approvazione del Collegio. PROCEDURA DEI RECLAMI. Art. 30 Avverso ogni inadempimento, irregolarità, violazione dei diritti o interessi, ogni utente del servizio può presentare uno specifico reclamo al Capo d’Istituto. Ogni reclamo può essere espresso in forma scritta: lo stesso deve contenere le generalità, l’indirizzo e la reperibilità del proponente. Il Capo d’Istituto si impegna a rispondere in forma scritta, entro 30 giorni, ai reclami formulati per iscritto. Si impegna inoltre ad esperire ogni possibile indagine in merito al reclamo e a rispondere attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato la contestazione. Qualora il reclamo non sia di competenza del Capo d’Istituto, il medesimo si impegna di fornire al reclamante precise indicazioni circa il corretto destinatario. Il Capo d’Istituto si impegna circa i reclami relativi a questioni attinenti la gestione, il funzionamento e l’organizzazione, a riferire al Consiglio d’Istituto sul merito degli stessi e degli eventuali provvedimenti da adottare. ATTUAZIONE. Art. 31 Il regolamento, unitamente al POF ed alla Carta dei Servizi, è approvato dal Collegio dei Docenti, per la parte di sua competenza e dal Consiglio d’Istituto. Il regolamento è approvato a maggioranza semplice degli aventi diritti al voto. Resta un vigore per un triennio. Può essere cambiato in qualunque momento, se le circostanze lo richiedono, a maggioranza semplice degli aventi diritti al voto. Il Regolamento entra in vigore il giorno successivo all’approvazione finale da parte degli organismi preposti. Da quel momento esso diventa obbligatorio per tutto il personale dell’Istituto e nessuno può invocarne l’ignoranza per sottrarsi agli obblighi ed alle sanzioni da esso derivanti. Dopo l’entrata in vigore del Regolamento cessano gli effetti di tutte le norme antecedenti, che in tutto o in parte dovessero risultare in contrasto con i principi e le norme in esso contenute. Per quanto non espressamente previsto nel presente Regolamento, valgono tutte le norme contenute in Leggi e Disposizioni, che regolano espressamente la materia. Prima della sua approvazione definitiva continuano ad avere effetto le norme attualmente in vigore. INDICE DELLE LEGGI. Nella redazione del Regolamento si è tenuto conto soprattutto della produzione legislativa sotto citata che si consiglia di leggere nella sua interezza. D.P.R. 31 Maggio 1974, n° 416- Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica. C.M. 16 Aprile 1975, n° 105- Regolamento tipo per il funzionamento dei circoli e degli istituti. C.M. 17 Marzo 1988, n° 74 – Visite e viaggi d’istru zione in Italia e all’estero. D.M. 31 Marzo 1994 – Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. D.L. 16 Aprile 1994, n° 297- Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia d’ istruzione, relativa alle scuole di ogni ordine e grado. C.C.N.L. 4 Agosto 1995. C.C.N. 1999 5 maggio 1999 C.C.C.I. 31.8.1999 NORME SPECIFICHE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA Art. 1 . L’orario della Scuola dell’Infanzia è normalmente compreso tra le ore 08.00 e le ore 16.00, dal Lunedì al venerdì. La giornata scolastica presenta, quindi, la seguente scansione: Ore 8.00 – 9.00 Ingresso dei bambini; Ore 11.45 – 12.00 Uscita bambini che non usufruiscono della mensa scolastica; Ore 13.00 – 13.15 Uscita dei bambini che non si trattengono al pomeriggio; Ore 15.30 – 16.00 Uscita restanti alunni. Art. 2 . I genitori sono tenuti alla scrupolosa osservanza degli orari predetti. Nel caso in cui il bambino venga consegnato alla scuola dopo le ore 9.00, sarà accettato soltanto se le rispettive Insegnanti saranno informate del ritardo. Il rispetto degli orari e delle norme di cui all’art. 1 è garanzia per il buon funzionamento per l’organizzazione didattica della Scuola. Il mancato rispetto degli orari in maniera ripetuta e abituale verrà segnalata al Dirigente Scolastico che provvederà a prendere i provvedimenti del caso. Art. 3. Il personale collaboratore scolastico è tenuto alla vigilanza sui bambini sia nell’orario di entrata, che in quello di uscita degli alunni, nonché per tutto quanto previsto dalle loro mansioni. Art. 4 . ACCOGLIENZA E’ opportuno che l’inserimento dei nuovi iscritto avvenga gradualmente e con presenza dei genitori nelle rispettive sezioni. la Art. 5. All’apertura dell’anno scolastico o comunque all’inizio della frequenza dei bambini, i genitori sono tenuti a consegnare al personale delle rispettive sezioni un sacchetto contenete i seguenti effetti personali ad uso del bambino: un cambio completo, un asciugamano, un tovagliolo. Su ciascuno dei suddetti effetti personali deve essere scritto maniera indelebile il Nome ed il Cognome del bambino. Nel caso in cui il cambio sia stato utilizzato dovrà essere sostituito la mattina seguente. Art. 6. I genitori sono invitati ad attenersi scrupolosamente alle più comuni norme igieniche e profilattiche (igiene personale, del vestiario, dell’alimentazione), per prevenire ogni forma di eventuali malattie. I bambini con evidenti sintomi di malessere o con malattia conclamata dovrà essere tenuto a casa. Qualora l’insorgere di fenomeni febbrili o di malessere avvenga in orario scolastico sarà cura dell’Insegnate chiamare il genitore per allontanare il bambino dalla scuola. Se l’assenza per malattia superi i 5 giorni i genitori al rientro del bambino in classe sono tenuti a presentare Certificato Medico. Per nessun motivo le Insegnanti sono autorizzate a somministrare farmaci di qualsiasi natura ai bambini. I bambini che necessitano di diete particolari sono obbligati a presentare Certificato Medico. Art. 7. Le assenze per motivi familiari devono essere comunicate alle Insegnanti con congruo anticipo. Art. 8. Fanno parte integrante dell’attività didattica uscite o passeggiate di gruppo sia a piedi che usufruendo dello Scuolabus, sempre che siano attività programmate e previa autorizzazione scritta da parte dei genitori. Art. 9 . Per feste e compleanni i genitori possono portare, eventualmente lo ritengano opportuno, dolci, purché siano confezionati e preparati in pubblici locali (bar, pasticceria) debitamente controllati dagli uffici dell’ASL di competenza e comunque i dolci devono essere poco elaborati, ben cotti e senza creme, panna, gelato. Art. 10. E’ diritto – dovere di tutti i genitori partecipare attivamente alle riunioni ed assemblee riguardanti la Scuola dell’Infanzia. A tali riunioni non è ammessa la presenza di bambini e comunque le Insegnanti non sono responsabili dello loro custodia in orario non di insegnamento. Art. 11. Per tutto ciò che riguarda il funzionamento della Scuola i genitori devono fare riferimento alle Insegnanti per problemi che rientrano nella ordinarietà o, se il caso, al Dirigente Scolastico dell’istituto Comprensivo, con sede in Mandatoriccio, via Nazionale n. 136. Solo per quanto riguarda problemi inerenti al pagamento o richiesta dei buoni mensa gli stessi sono tenuti a rivolgersi ai competenti Uffici del Comune di appartenenza. NORME SPECIFICHE PER LA SCUOLA ELEMENTARE Ritardi ed assenze degli alunni Art. 1. a) Gli alunni ed i genitori devono essere resi consapevoli della osservanza dell’orario d’ingresso, dell’utilizzazione dei servizi igienici, della cura e del rispetto dei locali e del verde, nonché degli spazi antistanti ai vari Plessi Scolastici. b) Il Consiglio d’Istituto, con l’approvazione del POF, ad inizio anno scolastico, determina l’orario delle attività scolastiche. c) Ogni deroga all’orario d’ingresso a scuola dovrà essere concordato tra genitori e Dirigente Scolastico. d) Gli alunni, di norma, entrano a scuola nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni; pertanto ill personale docente dovrà trovarsi in aula già per quell’ora. e) Gli alunni possono lasciare la scuola prima del normale orario scolastico per malessere, prelevati dal genitore o suo delegato su richiesta telefonica del responsabile di Plesso o per motivi di famiglia. In quest’ultimo caso facendone richiesta scritta al Responsabile di Plesso e prelevando personalmente il proprio figlio. Il Responsabile nel caso di ripetute richieste di uscite anticipate, ne darà comunicazione al Dirigente Scolastico. f) Qualora, per causa di forza maggiore, le lezioni dovessero aver termine prima dell’orario scolastico stabilito, gli Insegnanti devono preavvisare per iscritto le famiglie, tramite gli alunni, almeno un giorno prima. g) La presenza degli alunni è obbligatoria oltre che alle lezioni anche a tutte le attività che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici. h) La regolarità della presenza sarà assicurata: Verificando con puntualità le assenze degli alunni; Richiedendo alle famiglie la giustificazione anche per un solo giorno di assenza e l’esibizione della certificazione medica per le assenze oltre i 5 giorni. USCITA DEGLI ALUNNI DALLA SCUOLA Art. 2. a) All’inizio delle lezioni, l’entrata degli alunni avviene sotto la sorveglianza degli insegnanti e degli operatori scolastici; b) Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene per piani a cominciare dal primo e con la vigilanza dell’ Insegnate di classe ed anche delle unità di personale collaboratore scolastico assegnato; c) Nei plessi ove esiste solo il piano terra l’uscita avviene per corridoi, a cominciare dal lato destro rispetto all’ingresso principale della scuola. Durante le manifestazioni, gli spettacoli, le passeggiate, le Visite Guidate o i Viaggi di istruzione, la vigilanza sugli alunni è responsabilità diretta dell’Insegnate della classe o, in caso di compresenza, degli insegnanti presenti in contemporaneità o comunque dell’Insegnante a cui è affidato il gruppo. Compiti dei Collaboratori Scolastici Art. 3. I Collaboratori Scolastici, fermo restando quanto prescritto dall’art. 18 del Regolamento Generale dell’Istituto Comprensivo in particolare nei Plessi di Scuola Elementare sono tenuti a: Collaborare con il personale Docente per assicurare la sicurezza degli alunni; Effettuare con cura quotidianamente la pulizia ed il riordino degli arredi e dei locali scolastici senza interferire o recare disturbo alla normale attività didattico – educativa; Effettuare semplici lavori di manutenzione; Assicurare l’eventuale trasporto di arredi scolastici, della corrispondenza, di fascicoli, di tutti gli altri materiali inerenti all’attività svolta nella scuola; Sorvegliare gli alunni loro affidati in casi di particolare necessità; Prestare particolare cura ed attenzione all’igiene personale degli alunni; Distribuire e somministrare i cibi nelle scuole dove è assicurato il servizio mensa, in stretta collaborazione con gli addetti, nonché provvedere alla pulizia del locale adibito a refezione; I Collaboratori addetti al servizio di custodia e di sorveglianza sono autorizzati a permettere la libertà di accesso alla scuola in orario scolastico: Al Presidente del Consiglio d’Istituto; Al personale dipendente in servizio; A persone fornite di regolare autorizzazione scritta rilasciata dal Dirigente Scolastico. Vigileranno, inoltre, sull’ingresso di autovetture all’interno del cortile o del piazzale dei plessi, quando tali mezzi sono autorizzati ad entrare, poiché di norma, è fatto divieto di entrare con autovetture all’interno di detto cortili o piazzali. BENI DELLA SCUOLA Art. 4 a) Il Dirigente Scolastico è il diretto consegnatario e responsabile dei beni della Scuola; b) Per la custodia di detti beni egli, però. Si avvale della collaborazione del personale docente. c) A tale scopo affida in consegna , per ciascun plesso dell’Istituto, l’organizzazione e l’uso di libri e sussidi sia di facile consumo o inventariati a persona consegnataria individuata nei responsabili di Plesso. d) Ogni furto o mancanza dovrà essere tempestivamente segnalata all’Ufficio di Direzione.