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Valutazione degli alunni
La disciplina delle assenze
1. Assenze ed ammissione allo scrutinio
2. Assenze e voto di condotta
3. Assenze e attribuzione del credito scolastico
Indicazioni agli alunni, alle famiglie, ai docenti
per l’anno scolastico 2012-2013
Liceo Classico Statale “F. De Sanctis”.
La valutazione degli alunni. Disciplina delle assenze. Indicazioni per l’anno scolastico 2012-2013
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1. Assenze e ammissione allo scrutinio
1.1. Quante assenze un alunno può fare nell’anno scolastico per poter essere promosso?
Il DPR 22 giugno 2009, n. 122 e il “Regolamento di coordinamento delle norme per la valutazione degli alunni” prevedono che l’anno scolastico è valido se l’alunno ha frequentato almeno tre quarti dell’orario annuale.
Ogni scuola stabilisce, per ciascuna, classe il “monte ore” complessivo annuale, sommando le ore di tutte le
discipline. Se un alunno ha realizzato un numero di assenze giornaliere superiore ad un quarto del “monte
ore” complessivo non viene ammesso allo scrutinio finale.
Possono esserci alcune deroghe ma solo per le assenze documentate e continuative (ossia in presenza di
periodi continui di assenza, di più giorni, e non di assenze singole che vengono sommate).
Inoltre le eventuali assenze, anche se adeguatamente documentate, non devono impedire – a giudizio del
Consiglio di classe – di procedere alla valutazione dell’alunno. Se il Consiglio di classe ritiene di non poter
procedere a valutare l’alunno, anche se le assenze sono giustificate e documentate, l’alunno non potrà essere ammesso allo scrutinio.
Le tipologie di assenze continuative che possono essere escluse, se documentate, dal computo delle ore di
assenza, sono definite dal Collegio dei docenti. Come negli anni passati, il Collegio dei docenti ha fissato,
come casi tipici di deroghe, le assenze dovute a:
• gravi motivi di salute, adeguatamente documentati (periodi continui di assenze per cure mediche)
• terapie e cure programmate
• donazioni di sangue
• partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da Federazioni sportive riconosciute dal
CONI
• adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come
giorno di riposo
1.2. Qual è il monte ore scolastico di quest’anno scolastico?
Per il corrente anno scolastico il “monte ore annuale” per ciascuna classe ha una consistenza diversa in ragione dei diversi curricula delle classi. Le classi del quarto e del quinto anno, ad esempio, hanno orari settimanali diversi, a seconda della vecchie “sperimentazioni” che furono attivate a suo tempo con
l’introduzione di materie non previste dall’ordinamento “standard” del liceo classico, e con un conseguente
diverso numero di ore.
Il monte ore annuale di ciascuna classe è calcolato moltiplicando le ore settimanali di ogni disciplina per 33
(numero di settimane costituenti l’anno scolastico) e sommando quindi le ore annuali di tutte le discipline.
Risulta pertanto il seguente quadro:
Tabella 1. Monte ore annuale per i primi tre anni del corso di studi
1° ANNO
ANNO
2° ANNO
3° ANNO
MONTE ORE ANNUALE
891
891
1023
MAX ORE ASSENZA (25%)
MAX GIORNI
223
56
223
56
256
51
Tabella 2. Monte ore annuale per il quarto ed il quinto anno del corso di studi
5A
4B
5B
4C
5C
4D
5D
4E
5E
4F
5F
CLASSE
4A
MONTE ORE ANNUALE
MAX ORE DI ASSENZA (25%)
GIORNI
990 990 1023 1056 1056 1089 1056 1089 1023 1056 1056 1089
248 248 256 264 264 272 264 272 256 264 264 272
54
53
53
51
54
53
54
53
53
51
50 50
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1.3. Come sono valutate le assenze dovute a ragioni di salute adeguatamente documentate?
Se un alunno di una classe supera il 25% del monte ore annuale definito come sopra non viene ammesso
allo scrutinio finale. Ma, come già detto sopra, il Consiglio di classe può non tenere in considerazione, nel
calcolo delle assenze, quelle “assenze continuative” dovute ai motivi definiti dal Collegio dei docenti, come
indicato al punto 1.1
Tuttavia ciò non avviene in modo automatico. Il Consiglio di classe, infatti, deve verificare che in ogni caso
tali assenze – anche se giustificabili e giustificate – non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni. Se il Consiglio di classe ritiene che non sia possibile valutare un alunno, anche se le sue
assenze sono dovute a motivi di salute e sono state adeguatamente documentate, l’alunno potrà non essere ammesso allo scrutinio finale.1
1
Art. 14, comma 7 del “Regolamento di coordinamento delle norme per la valutazione degli alunni di cui al DPR 22
giugno 2009, n. 122”.
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2. Assenze e voto di condotta
2.1 Il voto di condotta fa media?
Sì. Il voto di condotta fa media. Dunque è un elemento importante della valutazione complessiva di un alunno.
2.2 Chi decide il voto di condotta?
Il voto di condotta è stabilito dal Consiglio di Classe e non da un singolo professore. A partire dal 2010, Il
Collegio dei docenti ha individuato quattro indicatori fondamentali su cui basare la valutazione della condotta dello studente in sede di scrutinio:
• Rispetto della legalità
• Regolarità di frequenza delle lezioni
• Rispetto delle consegne e delle scadenze
• Interesse, impegno e lealtà nei rapporti con i docenti, il personale ed i compagni
2.3 Le assenze influiscono sul voto di condotta?
Assolutamente sì. Le assenze, anzi, costituiscono il primo e principale parametro per l'attribuzione del voto
di condotta. Infatti se un alunno supera il numero prefissato di assenze, anche se queste sono giustificate,
non può ricevere un voto alto di condotta, anche se tutti gli altri indicatori (rispetto della legalità, rispetto
delle consegne e delle scadenze, interesse, impegno, lealtà, ecc.) sono assolutamente positivi.
2.4 E se le assenze sono “giustificate”?
L’alunno che realizza molte assenze, anche se giustificate con il libretto dello studente, o che entra spesso
in ritardo o esce spesso anticipatamente (anche se con la regolare firma dei genitori) viene notevolmente
penalizzato nell’attribuzione del voto di condotta.
Si fa eccezione solo per le assenze continuative dovute a gravi patologie, giustificate con dichiarazioni mediche rilasciate da strutture pubbliche (non da medici privati) del servizio sanitario nazionale (tipicamente
casi di ricovero in ospedale; periodi continui di assenze per cure mediche programmate, terapie, ecc.) secondo quanto indicato al punto 1.1.
2.5 Chi ha definito i “Criteri di attribuzione del voto di condotta” e dove posso prenderne visione?
I “Criteri di attribuzione del voto di condotta” sono stati definiti dal Collegio dei docenti. Una tabella precisa, elaborata dal Collegio dei docenti del liceo, fissa per ciascun voto di condotta i requisiti necessari per
l’assegnazione del voto di condotto e fissa il limite massimo di assenze per l’assegnazione di un determinato voto.
La tabella è disponibile nella pagina web “Voto di condotta” della sezione “Alunni” del sito della scuola.
2.6 Come fa il Consiglio di classe a calcolare le assenze di ogni alunno?
I dati statistici relativi alle assenze, ai ritardi, alle uscite anticipate sono forniti al Consiglio di classe dalla Segreteria della scuola: un report dettagliato in cui, per ciascun alunno, sono indicati separatamente
a) il numero complessivo di giorni di assenza,
b) il numero complessivo di entrate alla seconda ora di lezione
c) il numero complessivo delle uscite anticipate
d) in numero di volte che l’alunno è arrivato in ritardo di alcuni minuti.
Nel calcolo delle assenze per assegnare il voto di condotta il docente coordinatore del Consiglio di classe
somma per ciascun alunno:
•
•
•
le assenze giornaliere (a)
gli ingressi alla seconda ora (b)
le uscite anticipate (c)
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Per il periodo Settembre-Aprile la somma di 5 ritardi (ingresso alla seconda ora o oltre) e/o uscite anticipate è equiparata ad un giorno di assenza.
Vediamo un caso concreto. Un alunno ha realizzato nell’anno 19 giorni di assenza, 6 ingressi alla seconda
ora e 7 uscite anticipate.
Allora si effettua il seguente calcolo:
• 19 assenze giornaliere
• 6 + 7 = 13 ore complessive di ingresso tardi/uscita anticipata
• 13 : 5 = equivalenti a 2 giorni di assenza
Totale assenze da calcolare ai fini della condotta = “21” (19+2)
2.7 Gli ingressi in ritardo e le uscite anticipate nei mesi di Maggio e Giugno
Da qualche anno, nel mese di Maggio e di Giugno, si registra un notevole incremento di richieste di entrata
in ritardo e di uscite anticipate.
E’ facile pensare che, venendo meno ai principi di lealtà, di buona fede e di collaborazione attiva con gli insegnanti e con la scuola in genere, - principi pure sottoscritti da alunni e genitori con la firma del “Patto
formativo” - diversi allievi cercano, con tale pratica scorretta, di evitare le interrogazione e le verifiche finali
da parte dei docenti, mettendo in difficoltà i professori nello svolgimento sereno dei loro compiti istituzionali soprattutto nel delicato momento delle valutazioni finali.
Al fine di scoraggiare il più possibile tale pratica il Collegio dei docenti del liceo nella seduta del 17 Aprile
2013 ha deliberato che, ai soli fini dell’attribuzione del voto di condotta e del credito, per i mesi Maggio e
Giugno ogni ingresso in ritardo ed ogni uscita anticipata sia equiparata all’assenza giornaliera e perciò
nella somma delle assenze, ritardi ed uscite anticipate valga “1”, come un giorno di assenza.
Così se uno studente nel mese di Maggio e Giugno ha realizzato, ad esempio, “5” ingressi/uscite fuori orario, essi vengano ad aggiungersi con valore “5” alla somma generale delle assenze, entrate/uscite fuori orario dell’anno scolastico.
Occorre, pertanto, evitare il più possibile la pratica scorretta di “evitare” ripetutamente di partecipare a talune ore di lezione, perché le ripercussioni sul voto di condotta (che fa media) potrebbe essere significative.
Esempio:
Un alunno ha realizzato nell’anno scolastico
• 19 giorni di assenza
• 6 ingressi alla seconda ora e 7 uscite anticipate nel periodo settembre - aprile.
• 6 ingressi/uscite fuori orario nei mesi di maggio e giugno
Si effettua allora la somma nel modo seguente:
• 19 assenze giornaliere nell’anno
• 6 + 7 = 13 ore complessive di ingresso tardi/uscita anticipata fino al 30 aprile (equivalenti a 2 giorni di
assenza ossia “5 ore” = “1 giorno di assenza”)
• 6 ingressi/uscite fuori orario a maggio/giugno = 6
Totale assenze da calcolare ai fini della condotta = “27 assenze complessive” (19 + 2 + 6).
2.8 Come vengono valutati i “ritardi di pochi minuti” in ingresso a scuola?
Quando un alunno entra in ritardo di pochi minuti (cinque o dieci minuti) è ammesso alla lezioni, ma il ritardo “breve” viene anch’esso regolarmente memorizzato e registrato nel database della scuola.
Questi ritardi, se costanti nell’arco dell’anno scolastico, rappresentano un “comportamento scorretto” da
parte dell’alunno che viene valutato negativamente dal Consiglio di classe in quanto viola l’indicatore “C”
della Tabella per l’assegnazione del voto di condotta che tiene conto della “la puntualità e la precisione”
tanto nell’assolvimento dei compiti quanto, più in generale, nella vita scolastica.
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Pertanto anche se non vengono computati ai fini del calcolo delle “assenze”, il Consiglio di classe, in presenza di continui, sistematici ritardi da parte di un alunno potrà assegnare un voto di condotta più basso di
quello teoricamente assegnabile all’allievo.
Solo gli alunni domiciliati fuori dal comune di Salerno i quali, fin dall’inizio dell’anno scolastico, per comprovati motivi legati al sistema dei trasporti pubblici, hanno ricevuto apposita autorizzazione da parte del Dirigente scolastico all’ingresso in ritardo o all’uscita anticipata, non sono soggetti a valutazione da parte del
Consiglio di classe sotto questo profilo.
2.9 Se un alunno si è comportato sempre “in modo ineccepibile” può avere 10 in condotta?
Il voto di condotta è attribuito sulla base di una precisa “Tabella” che definisce criteri e descrittori, come
detto sopra. La possibilità di avere 10 in condotta dipende in primo luogo, oltre che dai vari parametri previsti dalla Tabella, dal numero complessivo delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate.
•
•
•
•
•
Per avere 10, oltre alla presenza di tutti gli altri indicatori definiti nella tabella, è necessario verificare in
primo luogo che la somma di assenze, ritardi ed uscite anticipate complessive sia inferiore a 20.
Per avere 9 è necessario in primo luogo, oltre alla presenza di tutti gli altri indicatori, che la somma di
assenze, ritardi ed uscite anticipate complessive inferiore a 25.
Per avere 8 è necessario in primo luogo, oltre alla presenza di tutti gli altri indicatori, che la somma di
assenze, ritardi ed uscite anticipate complessive sia inferiore a 30.
Per avere 7 è necessario in primo luogo, oltre alla presenza di tutti gli altri indicatori, che la somma di
assenze, ritardi ed uscite anticipate complessive sia inferiore a 35.
Uno studente avrà 6 in condotta se la somma del numero di assenze, ritardi ed uscite anticipate complessive supera il limite di 30 ed ha riportato almeno 2 note di demerito o presenta altri indicatori negativi (come indicati nella Tabella).
Per capire meglio, riportiamo nelle pagine seguenti alcuni casi concreti:
Liceo Classico Statale “F. De Sanctis”.
La valutazione degli alunni. Disciplina delle assenze. Indicazioni per l’anno scolastico 2012-2013
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Esempio 1.
Alunno con totale “11 assenze” (somma di assenze, ritardi e uscite anticipate)
Può avere 10?
Può avere 9?:
Può avere 8?
Può avere 7?
Può avere 6?:
perché
11 < 20
perchè
11 < 25
perchè
11 < 30
perchè
11 < 35
perchè
11 < 30
allora avrà 10
se risulta...
allora avrà 9
se risulta....
allora avrà 8
se risulta...
allora avrà 7
se risulta...
allora avrà 6
se risulta...
SI
SI
SI
SI
SI
A. Pienamente
rispettoso delle
norme che osserva con scrupolo costante in
ogni circostanza
A. Rispettoso
delle norme
A. Rispettoso
delle norme
A. Sufficientemente rispettoso
di norme, senza
note di demerito,
ma con una o più
ammonizioni verbali
A. Rispetto delle
norme
non
sempre adeguato, con 1 o 2
note di demerito o con una o
più ammonizioni
verbali
C. Sempre rispettoso delle
consegne e delle scadenze
C. Rispettoso
delle consegne
e delle scadenze
C. Rispettoso
delle consegne
e delle scadenze
C. Sufficiente rispetto delle consegne e scadenze
C. Non adeguato rispetto
delle consegne e delle
scadenze
D. Partecipazione pienamente attiva,
con impegno e
fattivo interesse, comportamento leale e
corretto verso
docenti, personale e compagn
D. Partecipazione pienamente
attiva, con impegno e fattivo
interesse, dimostrando
sempre un
comportamento
leale
D. Partecipazione con impegno
ed interesse
adeguati;
comportamento
leale e corretto
verso docenti,
personale e
compagni
D. Partecipazione
ed impegno che
hanno presentato
talora qualche
flessione; comportamento nei confronti di docenti e
compagni di studio
non sempre corretto e leale
D. interesse
ed impegno
negativo, anche a causa di
irregolarità di
frequenza, presentano; comportamento nei
confronti di docenti, personale
e compagni talvolta deficitario
per correttezza
e lealtà.
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8
Esempio 2.
Alunno con totale “21 assenze” (somma di assenze, ritardi e uscite anticipate)
Può avere 10?
NO
perché
21 > 20
Può avere 9?:
Può avere 8?
Può avere 7?
perché
21 < 25
perché
21 < 30
perché
21 < 35
SI
allora avrà 9
se risulta....
SI
allora avrà 8
se risulta...
SI
allora avrà 7
se risulta...
Può avere 6?:
SI
allora avrà 6
se risulta...
A. Rispettoso
delle norme
A. Rispettoso
delle norme
A. Sufficientemente rispettoso
di norme, senza
note di demerito,
ma con una o più
ammonizioni verbali
A. Rispetto delle
norme non
sempre adeguato, con 1 o 2
note di demerito o con una o
più ammonizioni
verbali
C. Rispettoso
delle consegne
e delle scadenze
C. Rispettoso
delle consegne
e delle scadenze
C. Sufficiente rispetto delle consegne e scadenze
C. Non adeguato rispetto
delle consegne e delle
scadenze
D. Partecipazione pienamente
attiva, con impegno e fattivo
interesse, dimostrando sempre
un comportamento leale
D. Partecipazione con impegno
ed interesse
adeguati;
comportamento
leale e corretto
verso docenti,
personale e
compagni
D. Partecipazione
ed impegno che
hanno presentato
talora qualche
flessione; comportamento nei confronti di docenti e
compagni di studio
non sempre corretto e leale
D. interesse
ed impegno
negativo, anche a causa di
irregolarità di
frequenza, presentano; comportamento nei
confronti di docenti, personale
e compagni talvolta deficitario
per correttezza
e lealtà.
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Esempio 3.
Alunno con totale “32 assenze” (somma di assenze, ritardi e uscite anticipate)
Può avere 10?
Può avere 9?:
Può avere 8?
perché
perché
perché
NO
32 > 20
NO
32 > 25
NO
32 > 30
Può avere 7?
Può avere 6?:
32 < 35
32 < 35
SI
perché
SI
perché
avrà 7
se risulta...
avrà 6
se risulta...
A. Sufficientemente rispettoso
di norme, senza
note di demerito,
ma con una o più
ammonizioni verbali
A. Rispetto delle
norme
non
sempre
adeguato, con 1 o
2 note di demerito o con
una o più ammonizioni verbali
C. Sufficiente rispetto delle consegne e scadenze
C. Non adeguato rispetto
delle consegne e delle
scadenze
D. Partecipazione
ed impegno che
hanno presentato
talora qualche
flessione; comportamento nei confronti di docenti e
compagni di studio
non sempre corretto e leale
D. interesse
ed impegno
negativo, anche a causa di
irregolarità di
frequenza, presentano; comportamento nei
confronti di docenti, personale
e compagni talvolta deficitario
per correttezza
e lealtà.
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10
Esempio 4.
Alunno con totale “38 assenze” (somma di assenze, ritardi e uscite anticipate)
Può avere 10?
NO
perché
38 > 20
Può avere 9?
NO
perché
38 > 25
Può avere 8?
NO
perché
38 > 30
Può avere 7?
NO
perché
38 > 35
Può avere 6?:
SI
perché
38 > 30
e per altri
parametri
A. Rispetto delle
norme
non
sempre adeguato, con 1 o 2
note di demerito o con una o
più ammonizioni
verbali
C. Non adeguato rispetto
delle consegne e delle
scadenze
D. interesse
ed impegno
negativo, anche a causa di
irregolarità di
frequenza,
presentano;
comportamento
nei confronti di
docenti, personale e compagni
talvolta deficitario per correttezza e lealtà.
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3. Assenze e attribuzione del credito formativo
3.1 Le assenze influiscono sull’attribuzione del credito scolastico?
Assolutamente sì.
La normativa vigente prevede che ogni anno venga assegnato all'alunno un punteggio denominato "credito
scolastico" che concorre alla formazione del voto finale all'esame di Stato.
Il credito scolastico è attribuito a partire dal terzo anno di studi sulla base di precise Tabelle che sono state
pubblicate in Internet all’inizio dell’anno scolastico e che possono essere consultate alla pagina “Credito
scolastico” della sezione “alunni” del sito web della scuola
Uno dei parametri che concorre alla definizione dei punti di credito formativo da assegnare ad uno studente è rappresentato dall’”Assiduità nella frequenza”.
In base al totale delle assenze per ciascun alunno viene attribuito un punteggio diverso in base al totale delle assenze, ingressi in ritardo ed uscite anticipate realizzate nell’anno scolastico, nella maniera seguente:
•
•
•
•
punti 0,30 (<15 assenze)
punti 0,20 (<25 assenze);
punti 0,10 (<40 assenze);
punti 0,00 (oltre 40 assenze)
3.2 Come vengono calcolate le assenze ai fini dell’attribuzione del credito scolastico?
Le assenze per l’attribuzione del punteggio di credito vengono calcolate con le stesse modalità indicate per
l’attribuzione del voto di condotta.
Lo stesso alunno del precedente “Esempio 2.” che avrà totalizzato 27 “assenze/ingressi e uscite fuori orario” si vedrà assegnato, per la voce ”Assiduità nella frequenza” della Tabella del credito, un punteggio pari a
0.10 (perché 27 > 25).
Esempio:
Un alunno ha realizzato nell’anno scolastico:
• 19 giorni di assenza,
• 6 ingressi alla seconda ora e 7 uscite anticipate fino al 30 aprile.
• 6 ingressi/uscite fuori orario nei mesi di Maggio/Giugno
Si effettua allora la somma:
• 19 assenze giornaliere nell’anno
• 6 + 7 = 13 ore complessive di ingresso tardi/uscita anticipata fino al 30 aprile (equivalenti a 2 giorni di
assenza = ogni 5 ore = 1 giorno di assenza)
• 6 ingressi/uscite fuori orario a Maggio/Giugno = 6
Totale assenze da calcolare ai fini dell’assegnazione del credito (per la voce “Assiduità della frequenza”) =
“27 assenze complessive” (19 + 2 + 6).
Punteggio assegnato = 0.10
Tutte le informazioni relative al Credito scolastico sono disponibili alla pagina “Credito scolastico” della sezione “Alunni” del sito web della scuola come pure le relative Tabelle.
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