UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
Facoltà di Economia
GUIDA DELLO STUDENTE
Corsi di laurea triennale
Anno Accademico 2011-2012
INDICE
Presentazione della Facoltà .............................................. 6
LA FACOLTÀ DI ECONOMIA DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA...........................7
LE LAUREE TRIENNALI DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA.............................9
ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE ALLA FREQUENZA DEI CORSI..................... 111
TEST D’INGRESSO ....................................................................11
PRECORSO DI MATEMATICA ..................................................... 123
ATTIVITÀ INTEGRATIVE… ...................................................................15
…IN UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE ...........................................16
ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ................................. 17
OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA.............................18
ULTERIORE OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ.................................19
PERSONALE DOCENTE DELLA FACOLTÀ................................................20
INSEGNAMENTI E DOCENTI ................................................................23
ELENCO DOCENTI ESTERNI ................................................................26
CORSI MUTUATI DAI COLLEGI E DA ALTRE FACOLTÀ .............................27
CALENDARIO DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA .............................................28
CALENDARIO DELLE SEDUTE DI LAUREA..............................................29
PERCORSO FORMATIVO .....................................................................30
CLASSE L-18 “SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE
ECONOMICO-AZIENDALE” ..........................................................31
CLASSE L-33 “SCIENZE DELL’ECONOMIA”....................................38
COLLOCAZIONE CRONOLOGICA DEGLI INSEGNAMENTI .........................43
ELENCO SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI (SSD) ............................45
SERVIZI GENERALI DI FACOLTÀ ..................................... 47
SEGRETERIA DI PRESIDENZA .............................................................48
SEGRETERIE DI DIPARTIMENTO..........................................................48
SEGRETERIA DIDATTICA ....................................................................49
SEGRETERIA STUDENTI .....................................................................49
UFFICIO PROGRAMMI INTERNAZIONALI...............................................50
UFFICIO STAGE.................................................................................50
PASSAGGI DA ALTRE FACOLTÀ DELL’ATENEO, TRASFERIMENTI DA ALTRE
SEDI UNIVERSITARIE, RIVALUTAZIONE CARRIERE PREGRESSE ..............52
LABORATORIO E AULE INFORMATICHE ................................................52
SITO WEB DELLA FACOLTÀ.................................................................53
BIBLIOTECA .....................................................................................54
INGRESSO E ACCOGLIENZA ...............................................................56
INFORMAZIONI SULL’ATTIVITÀ DIDATTICA ................... 57
ESAMI DI PROFITTO ..........................................................................58
ESAMI DI LINGUA STRANIERA ............................................................59
PROGRAMMI DI MOBILITÀ INTERNAZIONALE ATTIVI PRESSO LA FACOLTÀ DI
ECONOMIA .......................................................................................60
STUDENTI LAVORATORI................................................................... 633
ATTIVITÀ FORMATIVE AD INTEGRAZIONE DEL TERZO ANNO DI CORSO...63
ESAME DI LAUREA E ADEMPIMENTI PROPEDEUTICI...............................68
NORME RELATIVE AL VOTO DI LAUREA E ALL’ATTRIBUZIONE DELLA LODE69
INFORMAZIONI SUI SERVIZI OFFERTI DALL’ATENEO..... 71
SERVIZIO DI ASSISTENZA E INTEGRAZIONE STUDENTI DISABILI
(S.A.I.S.D.) ......................................................................................72
COLLABORAZIONE DEGLI STUDENTI AI SERVIZI DELL’ATENEO
(CONFERIMENTO DI INCARICHI PART-TIME) ........................................74
CASELLA DI POSTA ELETTRONICA .......................................................75
BANCA DATI LAUREATI ......................................................................75
ATTIVITÀ DI TUTORING .....................................................................75
CENTRO LINGUISTICO ..................................................................... 756
NORME DI DISCIPLINA ......................................................................78
ORGANIZZAZIONI STUDENTESCHE IN CONSIGLIO DI FACOLTÀ..............80
INCHIOSTRO, IL GIORNALE DEGLI STUDENTI.......................................84
ULTERIORI ORGANIZZAZIONI PRESENTI NELL’AMBITO DELLA FACOLTÀ ..85
ATTIVITA’ CULTURALI E RICREATIVE DEGLI STUDENTI…………………………….87
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI Anno Accademico 20112012 ................................................................................. 88
La Facoltà ha sede nel Monastero di San Felice (via S. Felice., 5), la
cui fondazione viene attribuita all’ultimo re longobardo Desiderio e a
sua moglie Ansa (VIII secolo d. c.).
È in atto un graduale recupero delle strutture del convento. Già allo
stato attuale, gli studenti della Facoltà possono fruire di una sala di
lettura del tutto particolare. Si tratta dell’antica chiesa del monastero,
all’interno della quale sono state rinvenute nel 1996 due tombe
altomedievali finemente decorate: una di esse conteneva le spoglie
della badessa del convento Ariperga. È qui che, al termine del corso
di studi, gli studenti della Facoltà conseguono il titolo di dottore in
Economia.
I locali del monastero ospitano anche la Biblioteca della Facoltà, i cui
soffitti sono finemente decorati da bassorilievi e da affreschi
altomedioevali.
Il centralino della Facoltà risponde al numero 0382/986201. Gli uffici
sono raggiungibili in modo diretto formando il numero 0382/986
seguito del numero interno desiderato. Si prega, pertanto, di
utilizzare i numeri passanti. Gli orari di apertura degli uffici sono
affissi nelle bacheche. Il portone centrale del Monastero di San Felice
resta aperto nei giorni feriali dalle ore 8 alle ore 23 (il sabato dalle 8
alle 13).
La sala lettura della Facoltà rimane aperta nei giorni feriali dalle 8 alle
23; il sabato dalle 8 alle 13.
La Guida presenta i servizi offerti dalla Facoltà sulla base delle
informazioni disponibili nel mese di giugno 2011. In un momento
successivo, alcuni dati potrebbero essere integrati o modificati: di
essi verrà data comunicazione attraverso il sito Internet della Facoltà.
Presentazione della Facoltà
6
La Facoltà di Economia dell’Università di Pavia
La Facoltà di Economia è l’erede delle prime Scuole per il
Commercio della seconda metà dell’Ottocento, poi trasformate in vere
e proprie Facoltà di Economia e Commercio, dizione peraltro ancora
in vigore alla fondazione della Facoltà di Pavia nel 1963 e mantenuta
sino alle recenti riforme. Gli obiettivi formativi delle prime, antiche,
Facoltà si limitavano alle tradizionali professioni private, alle funzioni
interne alle banche e alle imprese, nonché ai ruoli nel settore
pubblico: sbocchi che richiedevano una particolare competenza sui
bilanci e sulla legislazione economica.
L’evoluzione storica successiva, con la progressiva apertura alle
transazioni internazionali, la straordinaria espansione dei mercati
finanziari e delle imprese transnazionali, nonché la diffusione delle
nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ha
moltiplicato i profili professionali richiesti ai laureati in Economia.
Così, oltre al cambiamento di nome, la Facoltà ha dovuto affrontare la
necessità di istituire una molteplicità di percorsi formativi per
rispondere alle nuove esigenze di mercato. Infine il DM 270/2004 ha
imposto una radicale trasformazione dei corsi di studio universitari,
imponendo requisiti minimi di docenza per l’attivazione di corsi di
laurea di primo e secondo livello (lauree triennali o magistrali),
nonché disposizioni vincolanti quanto a numero massimo di esami e
crediti formativi minimi per le varie attività curriculari.
Ciò ha indotto ad una profonda revisione dell’offerta formativa della
Facoltà, che ha caratterizzato gli ordinamenti didattici a partire
dall’a.a. 2009/2010. In particolare la Facoltà ha anzitutto deciso di
attivare 3 corsi di laurea triennale, di cui 2 nella classe di Scienze
Economico-Aziendali e 1 nella classe di Scienze dell’Economia, la cui
struttura più specifica è evidenziata nel seguito di questa Guida.
Nonostante le differenze curriculari tra i vari corsi di studio, il
progetto formativo della Facoltà continua a caratterizzarsi, in primo
luogo, per il solido ancoraggio ad un sistema di conoscenze e
competenze che derivano sia dalle discipline basilari delle aree
economica e aziendale, sia dagli imprescindibili contributi
interdisciplinari delle aree giuridica e quantitativa, storica e
sociologica, informatica e linguistica; l’integrazione tra queste
differenti discipline offre agli studenti l’opportunità di valutare e
sviluppare le proprie abilità specifiche, e produce competenze
generali e consolidate che sono socialmente riconosciute in ogni
paese del mondo. In secondo luogo, l’attività formativa è progettata
confrontando esperienze nazionali e internazionali, al fine di garantire
ai laureati una preparazione adeguata all’esigenza moderna di
competere sia in ambito locale sia su mercati del lavoro più vasti.
All’interno di tale progetto formativo, che privilegia quindi la
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generalità e l’interdisciplinarietà, i primi tre semestri di studio sono
costituiti da insegnamenti sostanzialmente comuni, al fine di
consentire agli studenti l’acquisizione di un’ampia preparazione di
base e la possibilità di scegliere con maggiore informazione e
consapevolezza il percorso curriculare più adatto alle proprie capacità
ed aspirazioni.
Quanto alle lauree magistrali o di secondo livello, in un ambiente in
cui è ormai diffusa la competizione anche tra Università, la Facoltà di
Economia ha cercato di migliorare il suo posizionamento regionale e
nazionale enfatizzando le specificità culturali, didattiche e di ricerca
che l’hanno distinta fin dalla sua nascita. Inoltre la Facoltà ha
promosso un intenso programma di internazionalizzazione, con la
predisposizione di un corso di laurea magistrale interamente svolto in
lingua inglese, International business and economics (MIBE), e di un
percorso di studi di carattere economico, impartito anch’esso in
lingua inglese, Industrial economics and policy (IEP). Il MIBE è
destinato agli studenti di discipline aziendali che aspirino a diventare
manager capaci di svolgere funzioni direttive in organizzazioni
inserite, per la loro vocazione sovranazionale, in contesti fortemente
innovativi. Il percorso IEP mira a formare esperti di economia
industriale applicata e di regolamentazione dei mercati, da inserire
nei contesti di imprese multinazionali, centri di ricerca, autorità di
regolamentazione, ecc.
I corsi di laurea sopra descritti prevedono altresì la possibilità di
conseguire diplomi di doppia laurea in accordo con Atenei di altri
Paesi, frequentando un anno di studi presso la nostra Facoltà ed un
secondo anno presso le Facoltà partner straniere. Al momento
attuale le Università convenzionate si collocano in Francia, Spagna e
Germania, ma sono in fase di avanzata definizione accordi anche con
Grecia, Finlandia e Russia.
Con riferimento ai più tradizionali corsi di laurea magistrale in
lingua italiana, invece, l’offerta formativa esistente comprende 3 corsi
di studio, di cui 2 nella classe di Scienze Economico-Aziendali e 1
nella classe di Scienze dell’Economia.
Lasciando a questa Guida dello studente il compito di fornire tutti i
dettagli necessari sulla struttura e sull’organizzazione della Facoltà di
Economia, vale la pena di ricordare, in conclusione, che l’offerta
didattica programmata comprende altresì una formazione di terzo
livello, che si concretizza in corsi e programmi di studio post-laurea,
quali i dottorati ed i master, a completamento delle possibilità
educative offerte a chi volesse studiare Economia preso l’Università di
Pavia.
Prof. Carluccio Bianchi
Preside di Facoltà
8
Le lauree triennali della Facoltà di Economia
Con l’anno accademico 2009/2010 la Facoltà di Economia
dell’Università di Pavia ha avviato la nuova Riforma Universitaria, a
partire dalle lauree triennali di primo livello.
L’offerta didattica della Facoltà, come sintetizzato nel diagramma
dei corsi, manterrà, in continuità con la situazione attuale,
l’articolazione in due classi di Laurea: L-18 (Scienze dell’economia e
della gestione aziendale) e L-33 (Scienze Economiche).
In particolare, all’interno della classe L-18, sono attivi due corsi di
laurea: uno in Management (CLAM) e uno in Amministrazione,
Controllo e Finanza aziendale (CLACFA). Nella classe L-33, invece,
sarà attivo il corso di laurea triennale in Economia (CLEC).
Tutti i corsi di laurea si caratterizzano per la presenza di un nucleo
comune di insegnamenti di base che la Facoltà ha scelto di
mantenere anche a seguito della Riforma per consentire agli studenti
di formarsi l’indispensabile bagaglio di conoscenze fondamentali. Tale
parte comune occupa il primo anno e mezzo del percorso formativo,
consentendo quindi allo studente di poter meglio maturare la scelta
del percorso di studi da intraprendere sulla base degli stimoli ricevuti
in questa prima fase didattica. All’interno delle due classi di laurea di
riferimento vengono, infatti, offerti agli studenti percorsi formativi
che forniscono un’ampia e varia gamma di scelte professionalizzanti.
La proposta formativa è stata così formulata anche per rispondere
alle sollecitazioni del mercato del lavoro, che richiede un continuo
aggiornamento delle conoscenze e competenze.
Dal punto di vista dell’organizzazione didattica dei percorsi
formativi, la Facoltà di Economia dell’Università di Pavia adotta un
ordinamento semestrale. La scelta effettuata, coerentemente con gli
obiettivi della nuova Riforma Universitaria, consentirà di ridurre il
livello di frammentazione degli insegnamenti con l’obiettivo di fornire
agli studenti una preparazione culturale di maggiore consistenza. Il
nuovo calendario didattico prevedrà quindi una sessione d’esame al
termine di ogni semestre di lezione (gennaio e giugno) ed appelli di
recupero a luglio e settembre. L’obiettivo di questa articolazione
temporale è incentivare quanto più possibile il completamento del
corso di studi nei tre anni previsti al fine di consentire agli studenti di
presentarsi tempestivamente sul mercato del lavoro o di proseguire
in un percorso di laurea specialistica.
La fase di avvio della nuova Riforma Universitaria è supportata dal
lavoro della Commissione Didattica della Facoltà di Economia alla cui
Segreteria gli studenti si possono rivolgere per ogni eventuale
9
informazione inerente l’organizzazione didattica del loro percorso
formativo.
Prof.ssa Luisa Rosti
Presidente del Consiglio del corso di laurea di Scienze dell’Economia
Prof. Matteo Mattei Gentili
Presidente del Consiglio del corso di laurea di Scienze dell’Economia
e della Gestione Aziendale
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ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE ALLA FREQUENZA DEI CORSI
TEST D’INGRESSO
Scuola secondaria superiore
Test d’ingresso obbligatorio
12 settembre 2011 –ore 8:30
Contenuti:30 domande divise in tre parti
-
PARTE A: 10 domande di logica
PARTE B: 10 domande di matematica
PARTE C: 10 domande di comprensione del
testo
Ammesso senza debito
Si consiglia comunque la
frequenza al pre-corso di
matematica dal 22 al 30
settembre
* Gli studenti che entro novembre
2012 avranno ancora il debito di
matematica non potranno iscriversi
al secondo anno ma solo al primo
ripetente.
Ammesso con debito
Debito formativo *
Obbligo della frequenza al precorso di matematica dal 22 al
30 settembre.
Il debito può essere annullato
con una delle seguenti tre
alternative:
a) Superando una prova a
novembre 2011
b) Superando una prova ad
aprile 2012
c) Superando l’esame di
matematica
generale
entro settembre 2012
d) Superando una prova a
Novembre 2012
NB: per facilitare il superamento delle prove a) e b) saranno istituiti appositi
corsi di tutorato
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TEST D'INGRESSO
Il test di ingresso sarà strutturato in tre sezioni - logica, matematica,
comprensione del testo - contenenti ciascuna dieci domande a
risposta multipla con cinque risposte alternative per ogni domanda.
Il tempo assegnato complessivamente per la prova sarà di un'ora e
mezza e ciascuna risposta esatta varrà un punto mentre ciascuna
risposta errata comporterà la penalizzazione di un quinto di punto.
Ogni
domanda
senza
risposta
varrà
zero
punti.
La graduatoria per l'ammissione ai Corsi di Laurea a numero chiuso si
baserà sul punteggio complessivo ottenuto nelle tre sezioni.
Inoltre, si assegnerà un debito formativo a chi verrà ammesso con un
punteggio complessivo inferiore a 10/20 nelle due sezioni di logica e
matematica. Tale debito comporterà l'obbligo di frequenza al precorso
di Matematica (si consiglia comunque la frequenza al precorso a tutti
gli studenti del primo anno) e il superamento di un test di recupero
sul programma di tale precorso che si terrà a novembre e ad aprile.
Il superamento dell'esame di Matematica Generale comporta
l'assolvimento
automatico
del
debito
formativo.
Gli studenti che al momento dell'iscrizione al secondo anno di corso
non avessero ancora sanato il debito formativo, dovranno iscriversi al
primo anno ripetente.
Data del Test:
Lunedì 12/09/2011 ore 08,30 (le aule verranno comunicate in
seguito)
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PRECORSO DI MATEMATICA
22 settembre – 30 settembre 2011
L’orario delle lezioni e le relative aule verranno indicate sul
sito della Facoltà una settimana prima dell’inizio delle lezioni
Prof.ssa Elena Molho (Corso A-K)
Dott.ssa Elisa Caprari (Corso L-Z)
L'obiettivo primario del precorso è quello di fornire le conoscenze e
le abilità matematiche propedeutiche ai corsi quantitativi presenti in
tutti i percorsi curriculari della Facoltà di Economia.
A causa della composita provenienza dalla scuola superiore degli
studenti, la preparazione matematica degli studenti in entrata risulta
sempre assai poco omogenea. Le difficoltà nel superamento degli
esami quantitativi dei primi anni sono in gran parte legate a lacune
nella preparazione di base della matricole che è difficile colmare
durante i corsi.
Il precorso di matematica intende mettere in grado tutti gli
studenti di individuare e colmare le principali carenze, prima che
queste possano compromettere l’apprendimento successivo.
Il precorso tratta argomenti già affrontati dagli studenti alle scuole
superiori; in generale non è obbligatorio, ma va visto come un ausilio
per coloro che ritengano di avere necessità di un'azione organica di
consolidamento della propria preparazione matematica di base.
La frequenza al precorso è obbligatoria per coloro che hanno
conseguito il debito formativo con il test d'ingresso ma è comunque
fortemente consigliata a tutti gli studenti del primo anno, in quanto i
contenuti del precorso sono strettamente propedeutici al corso di
Matematica Generale e non verranno ripresi durante lo svolgimento
del corso stesso.
Programma
Elementi di base
Cenni di insiemistica e di logica.
Insiemi numerici (N,Z,Q,R).
La definizione di funzione. Funzioni iniettive, suriettive e biiettive.
Funzione composta e funzione inversa.
Funzioni reali di variabile reale.
Monotonia.
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Algebra elementare
Potenze e loro proprietà.
Elementi di calcolo letterale.
Polinomi e loro scomposizione. Prodotti notevoli.
Identità ed equazioni: nozione di soluzione.
Equazioni di primo e secondo grado.
Disequazioni di primo e di secondo grado.
Sistemi di equazioni e di disequazioni.
Equazioni e disequazioni razionali intere e fratte.
Equazioni e disequazioni irrazionali.
Equazioni e disequazioni con il valore assoluto.
Geometria analitica
Il piano cartesiano.
Equazione della retta.
Equazione della parabola.
Equazione della circonferenza.
Elementi di trigonometria
Angoli e misura degli angoli in radianti.
Funzioni seno, coseno e tangente e principali proprietà.
Relazioni di base fra le funzioni trigonometriche.
Funzioni esponenziali e logaritmiche
La funzione esponenziale e le sue proprietà.
La funzione logaritmo e le sue proprietà.
Equazioni e disequazioni con esponenziali e logaritmi.
Testi Consigliati
G.Giorgi, Elementi di Matematica, Parte 1, G. Giappichelli Editore,
Torino.
R. D'Ercole, Precorso di Matematica, Pearson, Milano-Torino, 2011
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ATTIVITÀ INTEGRATIVE…
Ad integrazione dell’offerta didattica, rappresentata dai corsi di
laurea, la Facoltà promuove le seguenti iniziative:
1) Per gli studenti del primo anno è previsto un pre-corso di
Matematica che si svolge nel mese di settembre, prima dell’inizio
delle lezioni.
2) In linea di principio, per tutti gli studenti è previsto lo svolgimento
di stage nel corso del triennio. A questo scopo è stato attivato in
Facoltà un Ufficio Stage che prevede una serie di iniziative volte a
promuovere più intense relazioni con il mondo del lavoro o svolgere
attività sostitutive.
3) Gli studenti della Facoltà di Economia possono sostenere gli esami
per ottenere la Certificazione ECDL (European Computer Driving
Licence, Patente Europea del Computer) presso il Test Center AICA
dell'Università degli Studi di Pavia, secondo il tariffario previsto per gli
studenti; sempre presso il Test Center AICA è possibile sostenere il
corso “ECDL base” al termine del quale viene attribuito allo studente
un attestato che documenta le conoscenze informatiche acquisite
senza la necessità del superamento del relativo esame. Per ulteriori
informazioni, si prega di fare riferimento al personale delle aule
informatiche.
4) La Facoltà organizza ogni anno cicli di seminari aperti a tutti gli
studenti. In particolare, vengono proposti incontri diretti con il mondo
del lavoro attraverso le giornate di “Porte aperte alle Imprese”.
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…IN UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE
Da tempo la Facoltà promuove iniziative che favoriscono
l’acquisizione di competenze utili nel contesto internazionale:
1) Sono attivati corsi di doppia laurea in collaborazione con
prestigiose sedi universitarie: Lyon, Strasburgo e Clermont Ferrand
(Francia), Tübingen e Hohenheim (Germania), Siviglia e Alcalà
(Spagna).
2) Si promuove la frequenza di almeno un semestre in un’Università
dell’Unione Europea, utilizzando tutte le opportunità offerte dal
programma LLP Erasmus oppure un periodo di lavoro all’estero con il
programma Erasmus PLACEMENT.
3) Per tutti gli studenti che frequentano i corsi a vocazione
internazionalistica sono previsti stage presso la Rappresentanza della
Commissione Europea avente sede a Milano.
4) Vengono svolte esercitazioni finalizzate a conseguire le
Certificazioni Internazionali della London Chamber of Commerce. La
Facoltà è il centro esaminatore per tutti gli studenti dell’Ateneo
pavese e delle scuole superiori della Provincia. Per informazioni sul
corso, si prega di contattare il docente di Lingua Inglese (Prof.ssa
Elena Montagna, [email protected]).
5) La cattedra di Lingua Francese della Facoltà organizza un ciclo di
esercitazioni finalizzate al conseguimento del “Certificat de français
juridique” (Cfj), titolo rilasciato dalla Chambre de Commerce et
d’Industrie de Paris (CCIP) e riconosciuto a livello internazionale. Per
ulteriori informazioni, si prega di contattare il titolare del corso.
6) Dall’anno accademico 2001/02, la Facoltà di Economia ha stipulato
un accordo con il Centro Linguistico di Ateneo e il British Council, per
favorire il conseguimento delle seguenti Certificazioni Internazionali di
conoscenza della lingua inglese da parte dei propri studenti: First
Certificate, BEC2, CAE, BEC3, IELTS.
Per informazioni più dettagliate relative alla preparazione e alle
modalità d’esame, gli studenti possono rivolgersi direttamente al
docente di lingua (E-mail: [email protected]).
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ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ
DIAGRAMMA DEI CORSI
OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA
Scuola secondaria
superiore
Test d’ingresso
Iscrizione al corso di laurea triennale
Pre-corso di matematica
Corso di laurea in
ECONOMIA
3 percorsi consigliati
Corso di laurea in
MANAGEMENT
Corso di laurea in
AMMINISTRAZIONE,
CONTROLLO E FINANZA
AZIENDALE
a) Economia dei mercati
finanziari
b) Economia dei mercati
internazionali
c) Economia e strategie di
mercato
Diploma di Laurea di primo livello
Corso di laurea magistrale biennale
Corso di laurea in
ECONOMIA E
GESTIONE DELLE
IMPRESE
Corso di laurea in
ECONOMIA E
LEGISLAZIONE
D’IMPRESA
2 percorsi consigliati
Corso di laurea in
INTERNATIONAL
BUSINESS AND
ECONOMICS
a) Amministrazione,
finanza e controllo
b) Governance, controllo e
revisione
Corso di laurea in
ECONOMIA,
FINANZA E
INTEGRAZIONE
INTERNAZIONALE
4 percorsi consigliati
a) Finanza
b) Economia e strategie di
mercato
c) Integrazione economica
internazionale
d) Industrial Economics
and Policy
Diploma di laurea magistrale
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ULTERIORE OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ
Laurea Triennale Interfacoltà
• Comunicazione innovazione e multimedialità (CIM)
Laurea Magistrale Interfacoltà
• Comunicazione professionale e multimedialità (CPM)
Programmi Internazionali:
LLP Erasmus per studio;
LLP Erasmus Placement;
EBBS- European Bachelor –Level Business Sciences –Riservato agli iscritti alle lauree
triennali per i corsi di Laurea ad indirizzo aziendale.
Doppia Laurea (riservato agli iscritti alle Lauree di secondo livello):
Indirizzo aziendale: in collaborazione con le Università di Alcalà de Henares e
Siviglia in Spagna, Clermont Ferrand, Lyon e Strasburgo in Francia, Tübingen e
Hohenheim in Germania;
Indirizzo economico: in collaborazione con le Università di Alcalà de Henares e
Siviglia in Spagna, Tübingen e Hohenheim in Germania.
EMBS - European Master of Business Sciences - Riservato agli iscritti alle Lauree di
secondo livello per i Corsi di Laurea ad indirizzo aziendale.
Dottorati di ricerca
• Economia Aziendale
•Economia, diritto e istituzioni
• Scienze Economiche e Statistiche
• Diritto Pubblico
• Matematica e statistica
• Matematica per l’analisi dei mercati finanziari
• LASER: Lombard Advanced School of Economic Research
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PERSONALE DOCENTE DELLA FACOLTÀ
Preside: Prof. Carluccio Bianchi
Vicario: Prof. Antonella Zucchella
Sede della Facoltà: via S. Felice, 5 – Pavia (tel. 0382/986201)
Gli Uffici della Facoltà sono raggiungibili in modo diretto formando il
numero 0382/986 seguito dall’ interno desiderato.
Segreteria studenti: via S. Agostino, 1 - tel. 0382-984288/984284.
I docenti della Facoltà afferiscono a più Dipartimenti dell’Ateneo
pavese:
Dipartimento di Economia Politica e Metodi Quantitativi
Via S. Felice, 5 - tel. 0382/986208 - fax 0382/304226
Direttore: Prof. Guido Ascari
Prof. Guido Ascari, straordinario di Economia Politica
Prof. Margherita Balconi, ordinario di Economia Applicata - Facoltà di
Ingegneria
Prof. Paolo Bertoletti, ordinario di Economia
Prof. Alberto Cavaliere, ordinario di Economia Pubblica
Prof. Carluccio Bianchi, ordinario di Politica Economica
Prof. Giorgio Giorgi, ordinario di Matematica Generale
Prof. Giorgio Rampa, ordinario di Economia Politica – Facoltà di
Lettere
Prof. Lorenzo Rampa, ordinario di Economia Politica
Prof. Pietro Rigo, ordinario di Probabilità e Statistica Matematica
Prof. Giovanni Vaggi, ordinario di Economia dello Sviluppo
Prof. Luisa Rosti, ordinario di Economia del Lavoro
Prof. Maria Elena De Giuli, associato di Matematica Finanziaria
Prof. Andrea Fumagalli, associato di Economia Politica
Prof. Antonio Lijoi, associato di Statistica
Prof. Elena Molho, associato di Matematica Generale
Prof. Eduardo Rossi, associato di Econometria
Dott. Elisa Caprari, ricercatore di Metodi matematici dell’economia
Dott. Carolina Castagnetti, ricercatore di Econometria
Dott. Roberto Fontana, ricercatore di Economia Applicata - Facoltà di
Ingegneria
Dott. Mario Maggi, ricercatore di Metodi matematici dell’economia
Dott. Lorenza Rossi, ricercatore di Economia Politica
Dott. ssa Claudia Tarantola, ricercatore di Statistica
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Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Giuseppe De Feo, ricercatore
Alessandro Flamini, ricercatore
Alberto Gaggero, ricercatore
Fabio Tramontana, ricercatore
della
Dipartimento di Ricerche Aziendali “Riccardo Argenziano”
Via S. Felice, 5 - tel. 0382/986229 - fax 0382/986228
Direttore: Prof. Vittorio Vaccari
Prof. Paolo Benazzo, straordinario di Diritto Commerciale
Prof. Fulvio Francavilla, ordinario di Metodi Matematici dell’Economia
e delle Scienze Attuariali e Finanziarie
Prof. Enrico Cotta Ramusino, ordinario di Finanza Aziendale
Prof. Matteo Mattei Gentili, ordinario di Economia degli Intermediari
Finanziari
Prof. Piero Mella, ordinario di Economia Aziendale
Prof. Luigi Rinaldi, ordinario di Ragioneria Generale e Applicata
Prof. Vittorio Vaccari, ordinario di Scienze Merceologiche (in anno
sabbatico)
Prof. Dario Velo, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese
Prof. Antonella Zucchella, ordinario di Marketing
Prof. Carla Bruna Cattaneo, associato di Economia e Gestione delle
Imprese
Prof. Maria Elena Gennusa, associato di Diritto Costituzionale
Prof. Pietro Gottardo, ricercatore di Finanza aziendale
Prof. Antonio Majocchi, associato di Economia e Gestione delle
Imprese Internazionali
Prof. Matteo Dellacasa, associato di Diritto privato
Prof. Maria Sassi, associato di Economia ed Estimo Rurale
Prof. Carlo Bruno Vanetti, associato di Diritto Fallimentare
Dott. Quirino Camerlengo, ricercatore di Istituzioni di diritto pubblico
Dott. Antonio Colleoni, ricercatore di Diritto Commerciale
Dott. Alberto Francesconi, ricercatore di Organizzazione aziendale
Dott. Maurizio Ettore Maccarini, ricercatore di Economia e gestione
delle imprese
Dott. Giancarlo M. Malvestito, ricercatore di Economia aziendale
Dott. Marco Manera, ricercatore di Diritto tributario
Dott. Anna Moisello, ricercatore di Economia aziendale
Dott. Michela Pellicelli, ricercatore di Economia aziendale
Dott. Pietro Previtali, ricercatore di Organizzazione aziendale
Dott. Stefano Santucci, ricercatore di Economia aziendale
Dott. Francesco Sotti, ricercatore di Economia aziendale
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Dott. Francesco Velo, ricercatore di Economia e gestione delle
imprese
Dott.ssa Birgit Hagen, ricercatore
Dott. Stefano Denicolai, ricercatore
Dott.ssa Laura Bottinelli, ricercatore
Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne
Strada Nuova, 106c - tel. 0382/984501
Ufficio Informazioni (Tedesco) - tel. 0382/984509
Ufficio Informazioni (Francese-Spagnolo) - tel. 0382/984514
Dott. Elena Montagna, ricercatore di Lingua Inglese
Dipartimento di Scienze Storiche e Geografiche “Carlo M.
Cipolla”
Piazza del Lino, 2 - tel. 0382/984645 - fax 0382/984744
Prof. Mario Rizzo, associato di Storia economica
Dott. Renzo P. Corritore, ricercatore di Storia economica
Dipartimento di Studi Politici e Sociali
Via Luino, 12 - tel. 0382/33983
Prof. Maria Rita Rampazi, associato di Sociologia
Dott.ssa Fiammetta Corradi
22
INSEGNAMENTI E DOCENTI
DOCENTE
Ascari G.
QUAL. INSEGNAMENTI
PO
Macroeconomia (A-K)
TEL. 0382/ E-MAIL
98-6211
[email protected]
Benazzo P.
PO
Diritto Commerciale (A-K)
98-6444
[email protected]
98-6202
Bertoletti P.
PO
Economia e Organizzazione Industriale
Bianchi C.
PO
Bottinelli L.
R
Camerlengo PA
Q.
[email protected]
t
Politica Economica
98-6212
[email protected]
Economia degli Intermediari Finanziari [email protected]
(L-Z)
Diritto dell’Economia
98-6252
Diritto Pubblico e dell’Economia
[email protected]
Cavaliere A. PO
Scienza delle Finanze
Colleoni A.
R
Diritto Commerciale (L-Z)
Corradi F.
R
Teoria Sociologia
98-6219 o 98-4358
alberto.cavaliere@unipv
.it
98-6256
[email protected]
fiammetta.corradi@unip
v.it
Corritore R.P. R
Storia Economica (CLACFA)
Cotta
PO
Ramusino E.
Economia e Gestione delle Imprese (L- 98-6241
Z)
[email protected]
98-6482
Economia Pubblica
[email protected]
t
98-6236
Matematica Finanziaria (L-Z)
[email protected]
.it
98-6253
Istituzioni di Diritto Privato (A-K)
matteo.dellacasa@unipv
.it
Economia Aziendale (2° modulo) A-K
[email protected]
De Feo G.
R
De Giuli M.E. PA
Dellacasa M. PA
Demartini C. R
98-4727
[email protected]
23
Flamini A.
R
Macroeconomia (L-Z)
Francesconi
A.
R
Organizzazione Aziendale
Gennusa
M.E.
alberto.francesconi@uni
pv.it
98-6434
PA
Giorgi G.
PO
Gottardo P.
PA
Lijoi A.
PA
Maggi M.
R
Mattei Gentili PO
M.
Moisello A.M. R
Molho E.
98-6203
98-6424
[email protected]
.it
PA
Montagna E. R
Diritto Costituzionale
[email protected]
Matematica Generale (L-Z)
98-6238
Matematica per l'Economia e la Finanza [email protected]
Finanza Aziendale
98-6415
[email protected]
Statistica (A-K)
98-6220
[email protected]
Economia Monetaria e dei Mercati 98-6236
Finanziari 2° modulo
[email protected]
Economia degli Intermediari Finanziari 98-6245
(A-K)
[email protected]
Economia Aziendale (A-K) 1° modulo
98-6247
Programmazione e Controllo
[email protected]
Matematica Generale (A-K)
98-6233
[email protected]
Lingua Inglese Introduzione
98-6200
Lingua Inglese Perfezionamento
[email protected]
Pellicelli M.
R
Economia Aziendale (L-Z) 1° modulo
Rampa L.
PO
Microeconomia (L-Z)
Rampazi
M.R.
R
Sociologia Generale
Rigo P.
PO
Statistica (L-Z) (2° modulo)
Rinaldi L.
PO
Valutazione delle aziende
Rizzo M.
PA
Storia Economica (CLEC)
98-6247
[email protected]
nipv.it
98-6218
[email protected]
98-4809
[email protected]
98-6226
[email protected]
[email protected]
98-6243
98-4729
[email protected]
24
Rizzo N.
Rossi E.
R
PA
Rossi L.
R
Rosti L.
PO
Santucci S.
R
Sassi M.
PA
Sotti F.
R
Tarantola C. R
Vaccari V.
PO
Vaggi G.
PO
Velo D.
PO
Zucchella A. PO
Docente
definire
da
Istituzioni di diritto privato (L-Z)
Econometria
[email protected]
98-6207
[email protected]
Economia Monetaria e dei Mercati 98-6483
Finanziari (I Modulo)
[email protected]
Economia del Lavoro
98-6216
[email protected]
98-6246
Economia Aziendale (L-Z) 2° modulo
stefano.santucci@unipv.
it
Economia e Gestione del Sistema 98-6465
Agroindustriale
[email protected]
Bilanci Aziendali
98-6243
[email protected]
Statistica Sociale
98-6213
Probabilità e statistica
[email protected]
Statistica (L-Z) (1° modulo)
In anno sabbatico
98-6250
[email protected]
98-6222
Economia dello Sviluppo
[email protected].
it
Economia e Gestione delle Imprese
98-6239
(A-K)
[email protected]
Marketing
98-6416
[email protected]
Governo e Valorizzazione delle Risorse
Naturali
25
ELENCO DOCENTI ESTERNI
DOCENTE
QUAL. INSEGNAMENTI
Bernini Carri C.
C
Mercati Internazionali dei Prodotti Agricoli
Colli Franzone A. PA
Matematica Finanziaria (A-K)
Cultrera G.
Lingua Francese Introduzione
C
Docente
da definire
Fumagalli
C
Pezzoni S.
C
Rampa G.
SE
Tabellini P.M.
Vecchi G
Verona B.
C
C
C
TEL. 0382/ EMAIL
98-6240
[email protected]
.it
98-6231
[email protected]
gabriela.cultrera@
unipv.it
Lingua tedesca (Introduzione)
Storia del pensiero economico
andreamaria.fuma
(equipollente
a
Storia
dell’economia [email protected]
politica Facoltà di Lettere e Filosofia)
Conoscenze informatiche
98-6249
Sistemi Informatici
spezzoni@archidat
a.it
98-6214
Microeconomia (A-K)
giorgio.rampa@uni
pv.it
Diritto Tributario
98-6255
Lingua Spagnola Introduzione
Strumenti finanziari d’impresa
[email protected]
LEGENDA
Professore ordinario
Professore associato
Professore a contratto
Supplenze esterne
Ricercatore
PO
PA
C
SE
R
26
CORSI MUTUATI DAI COLLEGI E DA ALTRE FACOLTÀ
CORSI MUTUATI A.A. 20102011
SEM. CFU
DOCENTE
Economia internazionale
1
9
Missaglia
Storia del pensiero economico
(mutua da 501482 Storia
dell’economia politica
1
6
Fumagalli
STRUTTURA
Fac. Scienze
Politiche
Fac. di Lettere
27
Calendario per l’A.A. 2011-12
Test d’ingresso: 12 settembre 2011
Pre-corso di Matematica: 20-22 e 26-29 settembre 2011
LEZIONI ED ESAMI
1° semestre
-
dal 1° settembre (giovedì) al 1° ottobre 2011 (sabato) : esami
(2 appelli)
-
dal 3 ottobre (lunedì) al 21 dicembre 2010 (mercoledì) : 11 settimane
di lezione, con 3 giorni aggiuntivi per eventuali recuperi di lezione
vacanze di Natale: 22 dicembre 2011 (giovedì) - 6 gennaio (venerdì)
2012
-
dal 9 gennaio (lunedì) al 1° febbraio (mercoledì) 2012: primo
appello d’esame
dal 2 febbraio (giovedì) al 25 febbraio (sabato) 2012: secondo
appello d’esame
2° semestre
-
dal 5 marzo (lunedì) al 1° giugno (venerdì) 2012: 11 settimane di
lezione, interruzione di una settimana per le vacanze di Pasqua e una
settimana per eventuali recuperi di lezione
-
dal 5 (giovedì) al 10 (martedì compreso) aprile 2012: vacanze di
Pasqua (8 aprile)
- dal 4 giugno (lunedì) al 27 giugno (mercoledì) 2012: primo
appello d’esame
- dal 28 giugno (giovedì) al 21 luglio (sabato) 2012: secondo
appello d’esame
28
SEDUTE DI LAUREA
-
24 ottobre 2011 (Già fissata lo scorso anno)
-
19 dicembre 2011 (Già fissata lo scorso anno)
-
27 febbraio 2012
-
23 aprile 2012
-
16 luglio 2012
-
24 settembre 2012
-
22 ottobre 2012
-
17 dicembre 2012
29
PERCORSO FORMATIVO
Tutti gli studenti iscritti alla Facoltà di Economia seguono un
percorso formativo comune che impegna il primo anno di corso e il
primo semestre del secondo anno.
Successivamente, il piano di studi si differenzia sulla base del corso
di laurea scelto dallo studente.
Vengono qui descritti i corsi di laurea appartenenti alle due grandi
classi delle Scienze Economiche:
− Scienze dell’Economia e della Gestione Economico-Aziendale
(classe L-18)
− Scienze dell’Economia (classe L-33)
Alla descrizione analitica dei corsi di laurea segue l’indicazione dei
relativi piani di studio.
Si ricorda che tutti gli studenti devono presentare il piano di studio
per la scelta degli insegnamenti utili al completamento dell’indirizzo di
studi prescelto.
Eventuali modifiche potranno essere apportate negli anni
accademici successivi.
Lo studente procederà alla compilazione on-line del proprio piano di
studio: (www.unipv.it alla voce “piani di studio”); se correttamente
compilato in ogni sua parte, esso si ritiene approvato senza necessità
di un’espressa deliberazione.
Commissione Piani di Studio
Per ogni chiarimento in merito alla compilazione dei piani di studio
gli studenti possono rivolgersi ai referenti dei Corsi di Laurea:
− per il CdL in Management: Dott. Alberto Francesconi, prof. Enrico
Cotta Ramusino, dott. Matteo Della casa.
− per il CdL in Amministrazione, controllo e finanza aziendale: dott.
Francesco Sotti, dott. Stefano Cantucci, dott.ssa Anna Moisello.
− per il CdL in Economia: prof. Luisa Rosti, Prof. Guido Ascari, dott.
Quirino Camerlengo.
La Facoltà di Economia contribuisce con insegnamenti tenuti dai
propri docenti al Corso di Laurea Interfacoltà in Comunicazione
Innovazione e Multimedialità (CIM).
Il percorso formativo di questo corso di laurea e gli insegnamenti
economici in esso inseriti sono documentati dal sito Internet:
http://www-1.unipv.it/cim/
30
CLASSE L-18 “SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE
ECONOMICO-AZIENDALE”
−
CORSO DI LAUREA IN MANAGEMENT (CLAM)
Il corso di laurea in Management si propone di formare un laureato
che conosca le principali funzioni aziendali, con particolare attenzione
al marketing, al management strategico, nazionale ed internazionale,
e all'organizzazione. Il corso di laurea in Management è quindi volto a
formare figure professionali capaci di comprendere ed interpretare i
cambiamenti in atto nell'ambito del sistema economico nazionale ed
internazionale e di tradurre gli stessi in fattori strategici di
competitività, così come richiesto dal sempre più accentuato processo
di globalizzazione. In tale prospettiva il laureato in Management deve
conoscere l’inglese ed una seconda lingua straniera preferibilmente
comunitaria e saper leggere ed interpretare trend economici per le
scelte gestionali, anche con metodi matematici.
Questo percorso di studi permette una diretta employability per
studenti che non vogliano proseguire gli studi oltre il triennio e
favorisce il collocamento nella diffusa realtà di piccole imprese
italiane, dove occorre possedere competenze gestionali diverse e
saperle applicare in varie tipologie di settori economici. Il corso di
laurea fornisce altresì una formazione adeguata per la prosecuzione
degli studi in diverse lauree magistrali in ambito economicoaziendale.
Più nel dettaglio, il Corso di Management si pone l’obiettivo di
sviluppare la capacità di interpretare i principali fenomeni economici,
di comprendere i meccanismi fondamentali di funzionamento delle
aziende, di acquisire adeguate conoscenze sul complesso delle
funzioni relative all’amministrazione, direzione e gestione di
un’azienda e sui principali strumenti applicabili ai diversi processi
gestionali. Il Corso di laurea si sviluppa nell’arco di sei semestri. Nei
primi tre semestri sono previsti insegnamenti volti ad assicurare una
solida formazione teorica e metodologica di base relativa alle
seguenti materie: microeconomia e macroeconomia, economia
aziendale e ragioneria, matematica generale e finanziaria, statistica,
istituzioni di diritto privato, diritto commerciale , nonché adeguate
competenze informatiche ed una adeguata conoscenza della lingua
inglese. A partire dal quarto semestre è previsto l'approfondimento di
conoscenze fondamentali relative ai meccanismi di funzionamento dei
sistemi di controllo economico-finanziario delle aziende, conoscenze
31
fondamentali relative alle aree funzionali dell'organizzazione e
marketing, conoscenze fondamentali per la comprensione della
struttura economica, del funzionamento delle istituzioni e dei mercati
monetari e finanziari e del ruolo della finanza aziendale. A
completamento del percorso di studi sono previsti uno stage, o
attività sostitutiva, ed una prova finale.
A completamento del percorso sono previsti uno stage - o
un'attività sostitutiva del medesimo - e una prova finale.
Al termine del percorso formativo il laureato in Management:
− possiede adeguate conoscenze di base della matematica e della
statistica, dell’economia politica, dell’economia aziendale, del
diritto;
− conosce i principali metodi di indagine propri delle scienze
dell’economia e della gestione aziendale;
− è in grado di acquisire le informazioni fondamentali per
interpretare i fenomeni economici e per analizzare i fenomeni
aziendali;
− è in grado di applicare i principali strumenti per la gestione
aziendale e possiede competenze professionali avanzate per
esercitare specifiche funzioni aziendali o per svolgere attività
nell’ambito di specifici settori (manifatturiero, commerciale,
servizi, intermediazione finanziaria, pubblica amministrazione);
− è in grado di comunicare, oralmente e per iscritto, anche in lingua
inglese ed eventualmente in un’ulteriore lingua dell’Unione
Europea, oltre l’italiano, ed è in grado di avvalersi dei principali
strumenti che fanno uso delle nuove tecnologie della
comunicazione e dell’informatica,
− possiede gli strumenti cognitivi di base per lo sviluppo e
l’aggiornamento delle conoscenze acquisite.
32
PRIMO ANNO (63CFU)
500124 X Economia aziendale 9CFU
500142 X Matematica generale 9CFU
500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU
500144 X Microeconomia 9CFU
500026 X Statistica 9CFU
500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU
500138 X Lingua inglese (introduzione) 3 CFU
501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU
500129 X Conoscenze informatiche 3CFU
SECONDO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2012-13
500227 X Matematica finanziaria 9CFU
500140 X Macroeconomia 9CFU
500511 X Diritto commerciale 9CFU
500141 X Marketing 9CFU
500125 X Economia degli intermediari finanziari 9CFU
500148 X Sociologia generale 6CFU
1 Insegnamento libero 6CFU
.............................................................................................
TERZO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2013-14
501362 X Organizzazione aziendale 9CFU
501504 X Governo e valorizzazione delle risorse naturali
6CFU
501501 X Economia e organizzazione industriale 6CFU
500551 X Economia e gestione del sistema
agroindustriale 6CFU
503581 X Economia e gestione finanziaria delle
imprese 9CFU
500122 X Diritto dell’economia 6CFU
X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU 2° semestre
□ Lingua Francese
□ Lingua Spagnola
□ Lingua Tedesca
1 Insegnamento libero 6 CFU
.............................................................................................
X Stage o ricerca 6 CFU
X Prova finale 3 CFU
.............................................................................................
.............................................................................................
33
−
CORSO DI LAUREA IN AMMINISTRAZIONE,
FINANZA AZIENDALE (CLACFA)
CONTROLLO
E
Il corso di laurea in Amministrazione, controllo e finanza aziendale
è volto a formare una figura professionale in grado di operare
nell'ambito delle aziende con funzioni dirigenziali. Il laureato in
Amministrazione, controllo e finanza aziendale ha una approfondita
conoscenza teorica ed operativa dei processi e delle funzioni aziendali
ed è capace di programmare, controllare e rilevare i fenomeni interni
ed esterni della gestione, anche sotto il profilo finanziario, sia ai fini
della redazione del bilancio sia ai fini informativi interni.
Il corso di laurea è rivolto a coloro che desiderano operare nella
funzione di amministrazione, finanza e controllo delle imprese o che
intendono intraprendere la professione di revisore contabile e,
successivamente, di dottore commercialista. Il corso di laurea
fornisce altresì una formazione adeguata per la prosecuzione degli
studi in diverse lauree di secondo livello in ambito economicoaziendale o economico generale.
Il percorso formativo è caratterizzato da una spiccata vocazione
interdisciplinare. Nei sei semestri del corso, vengono fornite
approfondite conoscenze delle discipline economico aziendali con
particolare riferimento alle tematiche relative all'amministrazione,
controllo e finanza, adeguate conoscenze in relazione alle discipline
economico-politiche di base, strumenti matematico-statistici di base e
applicati.
Vengono
poi
illustrati
gli
istituti
più
rilevanti
dell’ordinamento civile, commerciale e tributario. Il corso assicura,
inoltre, la conoscenza dell'inglese a livello intermedio e di una
seconda lingua straniera a livello introduttivo. Esso fornisce, infine,
competenze informatiche di base.
Al fine di garantire una solida preparazione di base teorica e
metodologica, i primi tre semestri sono caratterizzati da insegnamenti
relativi a discipline economico aziendali, economico-politiche,
giuridiche, statistico-matematiche comuni anche agli altri corsi di
laurea triennali proposti dalla facoltà. Nel quarto, quinto e sesto
semestre sono previsti corsi specificamente volti a sviluppare la
conoscenza dei meccanismi di funzionamento dei sistemi di controllo
economico-finanziario delle aziende e corsi volti a completare la
formazione generale dello studente, sia scelti dal medesimo
nell'ambito delle discipline affini ed integrative sia liberamente scelti
nell'ambito dei corsi attivati nell'Ateneo.
A completamento del percorso sono previsti uno stage - o
un'attività sostitutiva del medesimo - e una prova finale.
34
Al termine del percorso formativo il laureato in Amministrazione,
controllo e finanza aziendale:
− possiede adeguate conoscenze di base dell'economia aziendale,
dell'economia politica, della matematica, della statistica e del
diritto;
− conosce ed è in grado di applicare i principali strumenti e metodi
di rilevazione, determinazione, analisi e comunicazione delle
grandezze economico-finanziarie che caratterizzano la gestione
aziendale ai fini dell'informativa interna ed esterna;
− è in grado di comunicare anche in lingua inglese e in una seconda
lingua straniera a scelta;
− è in grado di utilizzare i principali strumenti informatici e le nuove
tecnologie di comunicazione;
− possiede gli strumenti cognitivi adeguati per aggiornare
autonomamente le conoscenze acquisite e per affrontare i corsi di
laurea di secondo livello.
Convenzione con gli ordini professionali degli esperti Contabili
L’accesso alla professione di Esperto contabile (sezione B) è
subordinato a:
1.
ottenimento di una laurea nella classe delle lauree in scienze
dell'economia e della gestione aziendale (17) o nella classe delle
lauree in scienze economiche (28), corrispondenti alle attuali classi L
18 e L 33, ai sensi dell’art. 36, punto 4.a), D. Lgs. 139/2005;
2.
compimento di un tirocinio di durata triennale, ai sensi dell’art.
40, punto 1., D. Lgs. 139/2005;
3.
concluso il tirocinio, superamento dell’esame di Stato per
l’abilitazione all’esercizio della professione; l’esame di Stato consta, ai
sensi dell’art. 47, D. Lgs. 139/2005, di:
a)
tre prove scritte, di cui una a contenuto pratico, dirette
all'accertamento delle conoscenze teoriche del candidato e della sua
capacità di applicarle praticamente;
b)
una prova orale interdisciplinare diretta all'accertamento delle
conoscenze del candidato.
Per effetto del D.
stipulata con gli
convenzione ha
professionali) si è
Amministrazione,
Lgs. 139/2005 e della convenzione specificamente
Ordini di Pavia, Voghera e Vigevano (ma la
validità generale anche per gli altri Ordini
stabilito che gli studenti in possesso della laurea in
Controllo e Finanza Aziendale (L 18 Scienze
35
dell'economia e della gestione aziendale) – corso che consente il
rispetto della struttura e dell’articolazione degli insegnamenti
richiesta specificamente dal D. Lgs. 139/2005 e dalla Convenzione
quadro CNDCEC/Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca –
ai sensi dell’art. 1 della Convenzione quadro
CNDCEC/Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
hanno diritto a ottenere l’esonero dallo svolgimento della prima prova
scritta in sede di esame di Stato per l’accesso alla sezione B dell’Albo.
36
PRIMO ANNO (63 CFU)
500124 X Economia aziendale 9CFU
500142 X Matematica generale 9CFU
500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU
500144 X Microeconomia 9CFU
500026 X Statistica 9CFU
500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU
500138 X Lingua inglese (introduzione) 3CFU
501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU
500129 X Conoscenze informatiche 3CFU
SECONDO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2012-13
500227 X Matematica finanziaria 9CFU
500140 X Macroeconomia 9CFU
500511 X Diritto commerciale 9CFU
500120 X Bilanci aziendali 9CFU
500146 X Programmazione e controllo 9CFU
500125 X Economia degli intermediari finanziari
9CFU
500512 X Diritto costituzionale 6CFU
TERZO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2013-14
501499 X Diritto tributario 9 CFU
500151 X Storia economica 6 CFU
501503 X Finanza aziendale 6 CFU
500147 X Sistemi informatici 6CFU
501510 X Valutazione delle aziende 6 CFU
X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU
□ Lingua Francese
□ Lingua Spagnola
□ Lingua Tedesca
2 Insegnamenti liberi 12CFU
.............................................................................................
X Stage o ricerca 6 CFU
X Prova finale 3 CFU
.............................................................................................
.............................................................................................
37
CLASSE L-33 “SCIENZE DELL’ECONOMIA”
−
CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA (CLEC)
Il corso di laurea in Economia si propone di fornire una formazione
di livello universitario caratterizzata da una visione d'insieme sia dei
fenomeni macroeconomici sia di quelli relativi alle attività dei singoli
operatori (imprese industriali, finanziarie e di servizi, enti pubblici
nazionali e internazionali). A tal fine il percorso formativo articola un
identico nucleo di base, che privilegia la multidisciplinarietà e la
generalità degli insegnamenti, in tre percorsi curricolari specifici
(Economia
dei
mercati
finanziari;
Economia
dei
mercati
internazionali: Economia e strategie di mercato) che preparano i
laureati a svolgere analisi quantitative di supporto alle decisioni di
carattere finanziario, ad occuparsi delle problematiche delle aziende
private, del settore pubblico e delle organizzazioni internazionali, a
valutare le scelte strategiche di impresa sulla base di approfondite
conoscenze del contesto economico e regolatorio, avvalendosi altresì
dei moderni strumenti della statistica e delle tecnologie
dell'informazione.
Il percorso formativo è articolato in sei semestri. Nei primi tre
semestri, al fine di garantire una solida preparazione di base e
metodologica interdisciplinare, vengono impartiti insegnamenti, in
gran parte comuni anche agli altri corsi di laurea triennale proposti
dalla Facoltà, comprendenti discipline di carattere economico,
aziendale, giuridico e statistico/matematico; a questi si aggiungono
l’insegnamento della lingua inglese (a livello intermedio) e quello di
una seconda lingua (a livello di base), nonché l’apprendimento di
opportune competenze informatiche e di tecniche quantitative,
soprattutto di carattere econometrico. Su questa solida base
preliminare di attività didattiche si innesta, a partire dal quarto
semestre, una articolata gamma di scelte curricolari che prevedono
insegnamenti opportunamente selezionati in modo da orientare la
formazione verso obiettivi più specifici, al fine di fornire agli studenti
strumenti sia teorici sia empirici in grado di consentire loro di
interpretare gli andamenti economici osservati, formulare previsioni
sulle dinamiche future ed esaminare criticamente possibili strategie di
comportamento per imprese, operatori e istituzioni. Il percorso
formativo si conclude con uno stage o con un’attività sostitutiva,
finalizzate o ad agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro, oppure
a completare il curriculum di studi con la partecipazione a cicli di
seminari tematici o la realizzazione di un’esperienza personale di
ricerca sotto la supervisione di un docente.
Al termine del percorso formativo i laureati potranno inserirsi quali
analisti macro-economici, ricercatori socio-economici o economisti
presso imprese industriali, finanziarie e di servizi, e presso enti
pubblici nazionali e internazionali. Più specificamente, il percorso in
Economia e strategie di mercato porta all’inserimento nelle imprese
industriali e fornitrici di servizi del terziario avanzato, utilities
(telecomunicazioni, energia, trasporti) autorità antitrust e autorità di
regolamentazione; il percorso in Economia e mercati finanziari porta
all’inserimento nelle società di gestione del risparmio, banche di
investimento, SIM e uffici studi delle banche commerciali; il percorso
in Integrazione economica internazionale porta all’inserimento nelle
imprese multinazionali, nel settore pubblico e nelle organizzazioni
internazionali, in istituzioni e aziende coinvolte nel processo di
globalizzazione.
Il corso di laurea in Economia fornisce inoltre le conoscenze e
competenze necessarie per affrontare i corsi di laurea di secondo
livello.
39
PERCORSO ECONOMIA DEI MERCATI INTERNAZIONALI
PRIMO ANNO (63 CFU)
500124 X Economia aziendale 9CFU
500142 X Matematica generale 9CFU
500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU
500144 X Microeconomia 9CFU
500026 X Statistica 9CFU
500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU
500138 X Lingua inglese (introduzione) 3CFU
501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU
500129 X Conoscenze informatiche 3CFU
SECONDO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2012-13
500227 X Matematica finanziaria 6CFU
500140 X Macroeconomia 9CFU
500123 X Diritto pubblico e dell’economia 9CFU
500151 X Storia economica 6CFU
500145 X Politica economica 9CFU
500513 X Scienza delle finanze 9CFU
1 insegnamento tra:
500126
Economia del lavoro 9CFU
501482
Storia dell’economia politica 9 CFU
TERZO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2013-14
500004 X Economia internazionale 9CFU
500028 X Statistica sociale 6CFU
500242 X Econometria 6CFU
501509 X Teoria sociologica 6CFU
500923 X Economia dello sviluppo 9CFU
X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU
2° semestre
□ 501506 Lingua Francese
□ 501507 Lingua Spagnola
□ 501508 Lingua Tedesca
2 Insegnamenti liberi 12CFU
.............................................................................................
X Stage o ricerca 6 CFU
X Prova finale 3 CFU
.............................................................................................
.............................................................................................
40
PERCORSO ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI
PRIMO ANNO (63 CFU)
500124 X Economia aziendale 9CFU
500142 X Matematica generale 9CFU
500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU
500144 X Microeconomia 9CFU
500026 X Statistica 9CFU
500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU
500138 X Lingua inglese (introduzione) 3CFU
501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU
500129 X Conoscenze informatiche 3CFU
SECONDO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2012-13
500227 X Matematica finanziaria 6CFU
500140 X Macroeconomia 9CFU
500123 X Diritto pubblico e dell’economia
9CFU
500151 X Storia economica 6CFU
500145 X Politica economica 9CFU
503636 X Economia matematica 9CFU
500513 X Scienza delle finanze 9CFU
TERZO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2013-14
501502 X Economia monetaria e dei mercati
500028 X Statistica sociale 6CFU
finanziari 9CFU
500242 X Econometria 6CFU
1 insegnamento tra:
501503 X Finanza aziendale 6CFU
500004
Economia internazionale 9CFU
501482
Storia dell’economia politica 9 CFU
X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU
2° semestre
□ 501506 Lingua Francese
□ 501507 Lingua Spagnola
□ 501508 Lingua Tedesca
2 Insegnamenti liberi 12CFU
.............................................................................................
X Stage o ricerca 6 CFU
X Prova finale 3 CFU
.............................................................................................
.............................................................................................
41
PERCORSO ECONOMIA E STRATEGIE DI MERCATO
PRIMO ANNO (63 CFU)
500124 X Economia aziendale 9CFU
500142 X Matematica generale 9CFU
500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU
500144 X Microeconomia 9CFU
500026 X Statistica 9CFU
500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU
500138 X Lingua inglese (introduzione) 3CFU
501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU
500129 X Conoscenze informatiche 3CFU
SECONDO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2012-13
500227 X Matematica finanziaria 6CFU
500140 X Macroeconomia 9CFU
500123 X Diritto pubblico e dell’economia 9CFU
500151 X Storia economica 6CFU
500145 X Politica economica 9CFU
500513 X Scienza delle finanze 9CFU
1 insegnamento tra:
500126
Economia del lavoro 9CFU
501482
Storia dell’economia politica 9 CFU
TERZO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2013-14
501501 X Economia e organizzazione industriale
500242 X Econometria 6CFU
9CFU
501362 X Organizzazione aziendale 6CFU
1 insegnamento tra:
500028
501509
500005 X Economia pubblica 9CFU
Statistica sociale 6CFU
Teoria sociologica 6CFU
X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU
2° semestre
□ 501506 Lingua Francese
□ 501507 Lingua Spagnola
□ 501508 Lingua Tedesca
2 Insegnamenti liberi 12CFU
.............................................................................................
X Stage o ricerca 6 CFU
X Prova finale 3 CFU
.............................................................................................
.............................................................................................
42
COLLOCAZIONE CRONOLOGICA DEGLI INSEGNAMENTI
COD
500120
500129
500511
500512
500122
500123
501499
500242
500124
500125
500126
500923
500551
500128
501501
501502
500005
501503
501504
500168
501506
500138
501816
501507
501508
500140
500141
500227
500142
NOME
Bilanci aziendali
Conoscenze informatiche (AK-LZ)
Diritto commerciale (AK-LZ)
Diritto costituzionale
Diritto dell'economia (equipollente a Diritto
pubblico e dell'economia)
Diritto pubblico e dell'economia
Diritto tributario
Econometria
Economia aziendale (AK-LZ)
Economia degli intermediari finanziari (AK-LZ)
Economia del lavoro
Economia dello sviluppo
Economia e gestione del sistema
agroindustriale
Economia e gestione delle imprese (AK-LZ)
Economia e organizzazione industriale
Economia monetaria e dei mercati finanziari
Economia pubblica
Finanza aziendale
Governo e valorizzazione delle risorse naturali
Istituzioni di diritto privato (AK-LZ)
Lingua francese (introduzione)
Lingua inglese introduzione (AK-LZ)
Lingua inglese perfezionamento
Lingua spagnola (introduzione)
Lingua tedesca (introduzione)
Macroeconomia (AK-LZ)
Marketing
Matematica finanziaria (AK-LZ)
Matematica generale (AK-LZ)
SEM CFU
2
9
1
3
1
9
2
6
1
6
1
1
2
1
2
2
2
1
2
1
1
2
2
1
1
2
1
2
2
2
1
2
1
1
9
6;9
6
9
6;9
6;9
9
6;9
9
6;9
9
9
6;9
6;9
6
3
3
6
3
3
9
9
6;9
9
43
500143
500552
500144
501362
500145
501505
500146
500513
500147
500148
500026
500028
500151
501512
501509
501510
500004
500150
Matematica per l'economia e la finanza
Mercati internazionali dei prodotti agricoli
Microeconomia (AK-LZ)
Organizzazione aziendale
Politica Economica
Probabilità e statistica (equipollente a Statistica
sociale)
Programmazione e controllo
Scienza delle finanze
Sistemi informatici
Sociologia generale
Statistica (AK-LZ)
Statistica sociale
Storia economica
Strumenti finanziari d'impresa
Teoria sociologica
Valutazione delle aziende
2
1
2
1
2
1
9
6
9
6;9
6;9
2
2
1
2
2
1
1
1
2
2
9
9
6
6
9
6
6
6
6
6
CORSI MUTUTATI
SEM
CFU
1
9
1
6
Economia Internazionale
(FACOLTA' SCIENZE POLITICHE)
Storia del pensiero economico (mutua da
501482 Storia dell’economia politica, FACOLTA'
DI LETTERE)
6
44
ELENCO SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI (SSD)
INSEGNAMENTO
Bilanci aziendali
Conoscenze informatiche
Diritto commerciale
Diritto costituzionale
Diritto dell'economia
Diritto pubblico e dell'economia
Diritto tributario
Econometria
Economia aziendale
Economia degli intermediari finanziari
Economia del lavoro
Economia dello sviluppo
Economia e gestione del sistema agroindustriale
Economia e gestione delle imprese
Economia e organizzazione industriale
Economia internazionale
Economia monetaria e dei mercati finanziari
Economia pubblica
Finanza aziendale
Governo e valorizzazione delle risorse naturali
Istituzioni di diritto privato
Lingua francese (introduzione)
Lingua inglese introduzione
Lingua inglese perfezionamento
Lingua spagnola (introduzione)
Lingua tedesca (introduzione)
Macroeconomia
Marketing
Matematica finanziaria
Matematica generale
Matematica per l'economia e la finanza
Mercati internazionali dei prodotti agricoli
Microeconomia
Organizzazione aziendale
Politica Economica
Probabilità e statistica
SSD
SECS-P/07
ING-INF/05
IUS/04
IUS/08
IUS/05
IUS/09
IUS/12
SECS-P/05
SECS-P/07
SECS-P/11
SECS-P/02
SECS-P/01
AGR/01
SECS-P/08
SECS-P/06
SECS-P/01
SECS-P/01
SECS-P/03
SECS-P/09
SECS-P/13
IUS/01
L-LIN/04
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/07
L-LIN/14
SECS-P/01
SECS-P/08
SECS-S/06
SECS-P/06
SECS-S/06
AGR/01
SECS-P/01
SECS-P/10
SECS-P/02
MAT/06
45
Programmazione e controllo
Scienza delle finanze
Sistemi informatici
Sociologia generale
Statistica
Statistica sociale
Storia del pensiero economico
Storia economica
Strumenti finanziari d'impresa
Teoria sociologica
Valutazione delle aziende
SECS-P/07
SECS-P/03
ING-INF/05
SPS-07
SECS-S/01
SECS-S/05
SECS-P/04
SECS-P/12
SECS-P/07
SPS/07
SECS-P/07
46
SERVIZI GENERALI DI FACOLTÀ
SEGRETERIA DI PRESIDENZA
Segretaria del Preside: Sig. Anna Maria Lopez
e-mail: [email protected]
orario di apertura al pubblico: dal lunedì al mercoledì dalle ore 10 alle
ore 12.
tel. 0382/986268 - fax 0382/22486
Competenze
Segreteria particolare del Preside
Coordinamento con gli uffici dell’amministrazione centrale, le unità
amministrative periferiche e gli enti esterni
Verbalizzazione delle sedute del Consiglio di Facoltà e dei Consigli
Didattici
Gestione del calendario delle sedute di laurea
Coordinamento dei servizi indirizzati agli Studenti Lavoratori
N.B. L’ufficio non rilascia certificati: attestati di iscrizione, statini e
informazioni relative alle tasse universitarie sono di competenza della
Segreteria Centrale Studenti (Via S. Agostino, 1).
SEGRETERIE DI DIPARTIMENTO
con sede in Palazzo S. Felice, Via S.Felice 5
Dipartimento di Economia Politica e Metodi Quantitativi
Segretario Amministrativo:
Anita Ferrario – tel. 0382 / 986.208
Segreteria - assistenti amministrativi:
Rosalba Longhi - Carmela Senatore - tel. 0382/986.208 –
fax 0382/304226
Area Informatica – Webmaster:
Fabio Simari – tel. 0382/986.208 – fax. 0382/304226
Dipartimento di Ricerche Aziendali “Riccardo Argenziano”
Segretario Amministrativo:
Anita Ferrario - tel. 0382/986208
Segreteria - assistenti amministrativi:
Maria Luisa Mangiarotti, Lorena Santagostino:
tel.0382 / 986229 fax 0382 / 986228
Barbara Torti: tel. 0382 / 986248 Fax 0382 / 986228
48
N.B. Le segreterie degli altri dipartimenti a cui afferiscono gli altri
docenti della Facoltà sono indicate sotto la rubrica “Personale
Docente”
SEGRETERIA DIDATTICA
Responsabile: Dott.ssa Laura Costa
e-mail: [email protected]
orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 9.30/12.00
tel. 0382/986242
SEGRETERIA STUDENTI
Per informazioni relative alla carriera degli studenti (tasse, scadenze,
immatricolazioni, iscrizioni, piani di studio, libretto, passaggi tra corsi
di studio, trasferimenti da/a altre Università, ecc.) sono attivi l’Ufficio
Relazioni con il Pubblico-URP e il servizio INFORMASTUDENTI.
Informastudenti
Orario apertura al pubblico:
Lu, Ma, Me, Gio: 9.00-12.00 / 14.00-17.00
Ve: 9.00-12.00
Orario call center Informastudenti
Lu, Ma, Me, Gio: 9.00-12.00 / 14.00-17.00
Ve: 9.00-12.00
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Corso Strada Nuova, 65 - 27100 Pavia
Dal lunedì al venerdì 9.00-12.30 / 14.00-17.00
tel. 0382.98 9898 – fax 0382.98 4629 – [email protected]
Informastudenti Facoltà Umanistiche
tel. 0382 98 4284/4285/5954
fax + 39 0382 984629
e-mail: [email protected]
Informastudenti Facoltà Scientifiche
tel. 0382 98 5949/4285/4284
49
fax + 39 0382 984629
e-mail: [email protected]
Ufficio Tasse
Lunedì, giovedì e venerdì 9.30-12.00 – mercoledì 13.45-16.15 martedì: 9.30-12.00 solo su appuntamento prenotabile collegandosi a
http://gopa.unipv.it/ o telefonando all’Informastudenti.
UFFICIO PROGRAMMI INTERNAZIONALI
Responsabile: Dott.ssa Laura Costa
e-mail: [email protected]
orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 9.30 - 12.00
tel. 0382/986449
fax 0382/986228
Competenze:
Organizzazione e gestione di tutti i programmi internazionali della
Facoltà.
UFFICIO STAGE
Responsabile: Dott. Ssa Paola Vera
e-mail: [email protected], [email protected]
tel. 0382/986463
fax 0382/986228
Competenze:
Organizzazione e gestione delle attività formative esterne relative alla
laurea di primo livello
50
PASSAGGI DA ALTRE FACOLTÀ DELL’ATENEO, TRASFERIMENTI
DA ALTRE SEDI UNIVERSITARIE, RIVALUTAZIONI CARRIERE
PREGRESSE
Coloro che intendono presentare domanda di trasferimento ad un
corso di laurea tenuto dalla Facoltà dovranno allegare alla stessa
idonea documentazione che comprovi il contenuto degli insegnamenti
relativi agli esami sostenuti. Si potrà pertanto allegare fotocopia del
programma dei corsi ovvero certificazione del docente dell’Università
o della Facoltà di provenienza.
Gli studenti, decaduti o rinunciatari, che abbiano sostenuto esami
nella
carriera
precedente,
possono,
all’atto
della
nuova
immatricolazione, richiedere la convalida degli stessi.
Tale richiesta sarà sottoposta a delibera del Consiglio didattico
competente.
La decisione relativa al trasferimento ad un corso tenuto dalla
Facoltà sarà assunta da un’apposita commissione così composta:
prof. Mario Rizzo ([email protected]), dott. Quirino Camerlengo
([email protected],it), prof. Andrea Fumagalli ([email protected]),
Prof. P.Gottardo ([email protected]), dott.ssa Elisa Caprari
([email protected])
Gli stessi possono essere interpellati per eventuali richieste di
informazioni.
Le norme a cui attenersi sono contenute nel bando di ammissione alle
Lauree Triennali scaricabile dal sito di facoltà.
51
LABORATORIO E AULE INFORMATICHE
Personale:
Responsabile Aule
Dott. Alberto Culatina
tel.0382/986205
[email protected]
Responsabili Laboratorio
Sig. Nicola Martinelli
tel.0382/986448
[email protected]
Sig. Piero Ruschena
tel.0382/986206
[email protected]
La Facoltà mette a disposizione degli utenti un laboratorio e due
aule informatiche. Il laboratorio e l'Aula Internet (chiamata aula
MAC) si trovano al pianterreno, l'Aula DOS si trova al piano
seminterrato. I docenti, il personale tecnico-amministrativo e gli
studenti
della
facoltà
possono
richiedere
consulenza
hardware/software e supporto alla didattica presso il laboratorio
informatico.
Orario aule informatiche
Aula Mac
Lunedì-giovedì
9.00-17.00
Venerdì
9.00-13.00
Aula Dos
Lunedì-giovedì
9.30-17.30
Venerdì
9.30-17.00
In Aula MAC è possibile navigare in internet.
L'Aula DOS viene utilizzata soprattutto dai docenti per corsi ed
esami che necessitano di strumenti informatici e dai tesisti; l'aula è
comunque accessibile a tutti gli studenti per l'utilizzo di programmi
applicativi generici (Microsoft Office, OpenOffice, Acrobat Reader, Pdf
Creator, Winzip, Winrar) e settoriali (R, Gauss, Scilab, Gretl, Matlab,
Winbugs, Tell me more), per la navigazione in rete e l'utilizzo della
posta elettronica in modo "controllato", per la masterizzazione di CD,
per la stampa e scannerizzazione di documenti. In aula sono infatti
disponibili
2
stampanti
laser,
1
scanner.
I computer hanno installato sia Windows che Linux.
Per accedere alle Aule informatizzate della facoltà è necessario
essere iscritti alla Facoltà di Economia e ricordare il proprio codice
fiscale e la password dei servizi d'ateneo.
Gli studenti Erasmus o iscritti alla SILSIS possono rivolgersi al
personale tecnico presentando libretto universitario, tesserino o
statino per farsi assegnare l'account personale. Anche i docenti e i
dottorandi che desiderano utilizzare le aule si devono rivolgere al
personale tecnico, sia per l'assegnazione dell'account che per la
prenotazione delle aule.
L'Università di Pavia mette a disposizione dei suoi studenti e
personale la rete wireless UNIPV-WIFI. Per utilizzarla, è necessario
disporre di un computer portatile dotato di scheda di rete wireless
(integrata o esterna) e delle proprie credenziali. Gli studenti possono
accedere alla rete wireless utilizzando come utente il loro codice
fiscale e come password quella dei servizi d'ateneo IN MAIUSCOLO.
-
SITO WEB DELLA FACOLTÀ
La Facoltà dispone di un proprio sito Web all’indirizzo:
http://economia.unipv.it/
e di una bacheca elettronica:
http://economia.unipv.it/bacheca
Esso costituisce una ulteriore risorsa a disposizione degli studenti e
del corpo docente per le normali attività universitarie.
Attraverso il sito Web è possibile, ad esempio:
− procedere all’iscrizione on-line agli esami di profitto nella propria
area riservata
− consultare le date degli appelli d’esame
− verificare i risultati degli esami scritti, nella propria area riservata
− controllare gli orari delle lezioni
− accedere ai temi d’esame degli appelli precedenti (per alcune
materie)
− verificare gli indirizzi e-mail dei docenti
− ottenere informazioni sui master e sulle opportunità di stage
− utilizzare la bacheca elettronica
− consultare eventuali avvisi relativi ai servizi didattici
− consultare la guida dello studente
53
BIBLIOTECA
La Biblioteca della Facoltà, con sede in Palazzo San Felice, si è
costituita attraverso la centralizzazione del patrimonio bibliografico
delle singole Biblioteche di Istituto.
Possiede una raccolta di circa 40.000 volumi e circa 300 testate di
periodici correnti relativi alle discipline economico-politiche,
aziendalistiche, econometrico-statistico-matematiche e giuridiche.
È interamente organizzata a scaffali aperti: gli utenti possono
quindi, dopo aver depositato borse, cartelle etc. negli appositi
armadietti, consultare liberamente il materiale di proprio interesse.
Solo per accedere al magazzino e per consultare alcuni testi
particolari è necessario depositare un documento di identità.
I periodici, le statistiche, le enciclopedie, i dizionari, i codici ed altre
particolari pubblicazioni sono escluse dal prestito a domicilio.
I volumi posseduti dalla Biblioteca sono reperibili tramite il catalogo
on-line di Ateneo, consultabile all’indirizzo: http://opac.unipv.it/
Comunicare con la Biblioteca
per posta:
via San Felice, 5 - 27100 Pavia
per telefono:
Informazioni e prestito
Amministrazione
Bibliotecari
Direzione
via e-mail:
informazioni e
prestito locale:
prestito
interbibliotecario:
[email protected]
amministrazione:
[email protected]
direzione:
[email protected]
pagina web della
Biblioteca:
http://economia.unipv.it/biblio/
0382/986262
0382/986260
0382/986261
0382/986259
[email protected]
54
Orario di apertura
Per gli orari di apertura della Biblioteca consultare la pagina web
all’indirizzo: http://economia.unipv.it/biblio oppure telefonare allo
0382/986262
Uso dei computer a disposizione degli utenti in Biblioteca
Per poter utilizzare i pc disponibili in Biblioteca è necessario
effettuare la registrazione presso la Biblioteca stessa ed ottenere,
cosi, una userid e una password personali.
A questo scopo è necessario compilare e firmare un modulo
disponibile in Biblioteca e presentare un documento di identità valido;
la registrazione può avvenire negli orari indicati in appositi avvisi
affissi in bacheca e sulla pagina web della Biblioteca.
Personale e organi della Biblioteca
Gli organi della Biblioteca sono il Consiglio Scientifico (formato da
rappresentanti dei Dipartimenti afferenti, dal Direttore e da un
rappresentante degli studenti), il Presidente del Consiglio Scientifico
ed il Direttore Tecnico.
Consiglio Scientifico:
Sig.na Cecalupo (rappresentante degli studenti), Prof. Eduardo Rossi
Dott. Antonio Colleoni, Dott. Alberto Francesconi, Prof. Pietro
Gottardo.
Presidente del Consiglio Scientifico: Prof. Giorgio Giorgi
Direttore della Biblioteca: Dott. Aurelio Massimo
Bibliotecari: Dott. Marco Brusa, Dott.ssa Daniela Muja, Sig.ra
Elisabetta Verri
Addetti al servizio al pubblico:
Sig. Carlo Bellani, Sig.ra Mariangela Malinverni (coordinatrice del
Servizio Prestiti), Sig.ra Antonella Nasali.
Regolamento per il prestito di volumi della biblioteca di Facoltà
Il regolamento è consultabile alla pagina
http://economia.unipv.it/biblio
Sala lettura
La Chiesa del Monastero di San Felice è a disposizione degli
studenti come sala di lettura. Ogni postazione di studio è dotata di
presa di corrente per l’alimentazione del computer portatile; il locale,
come il giardino attiguo, è coperto dal servizio Wi-Fi.
55
In questa sala si svolge
proclamazione.
Orario di apertura
lunedì-venerdì 8.00-23.00
l’esame
di
laurea
e
la
relativa
INGRESSO E ACCOGLIENZA
Servizi
Rosalia Bastillo, Roberto Maffei; E-mail: [email protected]
Chiamate esterne: tel. 0382/986601
56
INFORMAZIONI SULL’ATTIVITÀ DIDATTICA
57
ESAMI DI PROFITTO
Gli esami di profitto si svolgono con modalità determinate dai
regolamenti dei consigli didattici competenti in appelli ordinari e
straordinari secondo quanto risulta dal calendario del corrente Anno
Accademico esposto all’albo della Facoltà.
Per consentire ai docenti un’adeguata programmazione ed un
corretto svolgimento degli esami, gli studenti che intendono
sostenere un esame devono iscriversi allo stesso almeno 3 giorni
prima della data fissata escluso il sabato e la domenica.
Dal mese di aprile 2010 l'iscrizione a tutti gli esami della
Facoltà di Economia avverrà tramite l'Area riservata degli studenti
accessibile dal link https://studentionline.unipv.it/esse3/Start.do ED
EFFETTUANDO IL LOGIN CON IL PROPRIO CODICE FISCALE E LA
PROPRIA PASSWORD (FORNITA DALLO STUDENTE AL MOMENTO
DELL’ISCRIZIONE)
Gli appelli vengono visualizzati 15 giorni prima della data
d'esame.
Le istruzioni per utilizzare la nuova procedura sono scaricabili da
questo link:
http://economia.unipv.it/portale/file/Procedure%20Studente(3).pdf
In particolare, dopo avere sostenuto l’esame (nel caso sia
prevista la "pubblicazione degli esiti"), gli studenti dovrannno
accettare o rifiutare l’esito dalla loro Area riservata entro 5 giorni
dalla pubblicazione; alcuni esami prevedono un intervallo di tempo
maggiore per l’accettazione degli esiti. Se lo studente non accetta o
rifiuta esplicitamente il voto (ad esempio, in caso di dimenticanza), il
voto è automaticamente rifiutato. Il docente può comunque
consentire allo studente di iscriversi all’appello successivo e di
ripubblicare il voto in questione. Nei casi in cui l'appello sia "senza
pubblicazione degli esiti", gli studenti non dovranno accettare o
rifiutare l'esito sull'area riservata (in quanto lo hanno già fatto
all'orale).
In caso di problemi, rivolgersi ai tecnici del laboratorio
informatico o scrivere a [email protected]
Per iscriversi ad esami mutuati da altre facoltà è necessario accedere
ai relativi siti. Gli studenti Erasmus e del vecchio ordinamento
quadriennale non utilizzano questa procedura e devono contattare
direttamente il docente prima dell'esame.
58
Sempre per agevolare lo svolgimento degli esami e per evitare
lunghe ed estenuanti attese agli studenti, ogni seduta sarà aperta con
l’appello degli iscritti cui seguirà il calendario di convocazione. Si
ricorda agli studenti, pertanto, che è obbligatoria la presenza in aula
all’inizio della seduta di esami, all’atto dell’appello degli iscritti.
Per gli studenti provenienti da altre sedi universitarie è consentito
di sostenere esami di profitto dopo due mesi dalla data in cui il
trasferimento è pervenuto e comunque non prima della delibera del
Consiglio didattico competente.
L’ammissione agli esami di profitto è subordinata al pagamento
della prima rata per sostenere gli esami di profitto relativi al I
semestre; al pagamento della seconda rata per sostenere gli esami
del II semestre. L’inosservanza degli obblighi amministrativi e
didattici comporta l’annullamento degli esami.
Lo studente deve presentarsi agli esami di profitto munito
del libretto universitario e dello statino unificato rilasciato
dagli uffici di segreteria, aggiornato con cadenza almeno
semestrale.
Le registrazioni dei voti dopo il superamento degli esami debbono
essere effettuate nelle date indicate dal docente e comunque non
oltre la sessione d’esami successiva a quella in cui l’esame è stato
sostenuto. Nel caso in cui tale norma non venga rispettata lo
studente dovrà ripetere l’esame.
Gli studenti impegnati nei programmi di mobilità internazionale
possono concordare deroghe ai termini della registrazione degli esami
con i docenti interessati.
ESAMI DI LINGUA STRANIERA
Con riferimento al giudizio di idoneità relativo agli esami di Lingua
Straniera e, in particolare per tutti gli insegnamenti denominati
Introduzione e, limitatamente a Lingua Inglese, Perfezionamento,
nella verbalizzazione la valutazione con esito positivo viene espressa
mediante giudizi graduati come segue:
ottimo con lode, ottimo, distinto, buono, discreto e sufficiente.
Tali giudizi non saranno considerati ai fini della media.
59
PROGRAMMI DI MOBILITÀ INTERNAZIONALE ATTIVI PRESSO
LA FACOLTÀ DI ECONOMIA
PROGRAMMA LLP-ERASMUS
È un programma dell’Unione europea destinato a fornire un
supporto alle Università, agli studenti e al personale accademico,
volto ad intensificare la mobilità e la cooperazione tra le Università
europee. Agli studenti iscritti presso una Università di uno Stato
membro dell’Unione, il Programma offre la possibilità di trascorrere
un periodo di studio significativo (da tre mesi ad un anno
accademico) in un altro Stato membro ottenendo il pieno
riconoscimento di tale periodo come parte integrante del corso di
studio globale: infatti, condizione essenziale per l’assegnazione delle
borse di studio è che il periodo di studio e gli esami sostenuti
all’estero siano pienamente riconosciuti nel paese d’origine.
Nel quadro del Programma vengono erogate, direttamente a favore
degli studenti, borse di studio dell’importo medio mensile di circa 340
Euro, destinate a coprire i costi della mobilità (viaggio, preparazione
linguistica, alloggio), cioè le spese aggiuntive che il singolo studente
deve affrontare per soggiornare in una sede universitaria diversa da
quella in cui è iscritto.
Condizioni per l’assegnazione delle borse LLP-ERASMUS agli
studenti
L’ammissibilità alle borse Erasmus è subordinata alle seguenti
condizioni:
a) il periodo di studio all’estero deve essere compreso tra tre e dodici
mesi e deve svolgersi presso una delle Università partner (l’elenco
è disponibile sul sito della Facoltà);
b) gli studenti devono ricevere un riconoscimento formale scritto per
il periodo di studi svolto all’estero (certificato con voti);
c) gli studenti dovranno essere esonerati dal pagamento delle tasse
scolastiche presso l’Università ospitante (indipendentemente dal
pagamento o meno di tali tasse presso l’Università di origine);
d) gli studenti che si recano all’estero continueranno a beneficiare,
durante la loro permanenza di qualsiasi borsa di studio o prestito
concesso a livello nazionale o da altre fonti.
60
Presentazione delle domande
Le domande per l’assegnazione delle borse Erasmus vanno
presentate nel mese di febbraio/marzo e l’assegnazione avviene entro
la fine di aprile.
Criteri di partecipazione al programma Erasmus
I criteri di partecipazione verranno comunicati sul Bando a febbraio
2011.
Procedure di assegnazione delle borse Erasmus
Il Consiglio di Facoltà in data 30.03.1998 ha deliberato in merito
alle procedure di assegnazione delle borse Erasmus: esse prevedono
l’estensione di una graduatoria tra coloro che hanno consegnato la
domanda, redatta sulla base dell’anno di corso, del numero dei crediti
conseguiti (ai fini della selezione saranno presi in considerazione gli
esami sostenuti e registrati entro la data di scadenza del bando),
della media e del risultato delle prove linguistiche, che devono essere
obbligatoriamente sostenute per poter partecipare al Programma.
L’assegnazione delle borse e delle sedi viene effettuata seguendo
l’ordine della graduatoria medesima e tenendo conto delle opzioni
espresse nella domanda di candidatura.
Esami che possono essere sostenuti all’estero
Gli studenti non potranno sostenere all’estero gli esami dei primi
tre semestri comuni della Laurea di primo livello. *
* Si veda il sito di facoltà, sezione INTERNATIONAL ACTIVITIES
Attività formative esterne
La partecipazione al Programma Erasmus costituisce una delle
attività formative esterne, alternative allo stage, e permette di
conseguire 6 crediti formativi, previa consegna della relazione
sull’attività svolta (per maggiori dettagli si veda la sezione
precedente).
61
EBBS (EUROPEAN BACHELOR-LEVEL BUSINESS SCIENCES)
Possono partecipare gli studenti iscritti alla Laurea triennale nel
percorso aziendale. L’obiettivo di questo programma è ottenere
requisiti validi per una educazione accademica in business e
management. Un’intensa cooperazione fra le istituzioni coinvolte ha
permesso di strutturare un programma accademico di eccellenza che
porta a sviluppare competenze in una differente comunità linguistica
e una profonda conoscenza del business environment e di culture di
altri paesi europei.
Requisiti per l’ammissione: possono partecipare al programma gli
studenti che abbiano completato i primi 3 semestri della Laurea
triennale e hanno una media dei voti fra i 30% dei migliori studenti.
Durante il percorso di studio si devono acquisire 180 crediti dei quali
60 crediti devono essere acquisiti in una delle istituzione partner, di
questi , 40 nel area Business e 20 ECTS nel modulo European affaire.
Lo studente che partecipa deve trascorrere due semestri in una delle
Istituzione partner.
Lo studente che partecipa a questo programma ottiene un certificato
di EBBS.
62
STUDENTI LAVORATORI
A partire dall’ anno accademico 2004/05, è attivo un programma di
iniziative a favore degli studenti lavoratori, impossibilitati a seguire la
didattica ordinaria.
Attualmente il servizio consiste in un’attività di tutorato a cura del
docente o di un suo collaboratore didattico: i corsi in relazione ai
quali il servizio è disponibile sono quelli che compongono il percorso
formativo comune a tutti gli studenti della Facoltà (primi tre
semestri).
I corsi in relazione ai quali sono offerti tali servizi integrativi e
relativi
orari,
sono
indicati
al
seguente
indirizzo
web:
http://economia.unipv.it/portale/index.php/Studenti-Lavoratori.html
ATTIVITÀ FORMATIVE AD INTEGRAZIONE DEL TERZO ANNO
DI CORSO
Per conseguire l’ammontare complessivo di 180 crediti formativi
universitari, gli studenti di tutti i corsi di laurea devono
obbligatoriamente svolgere una delle attività formative indicate di
seguito. Ciascuna di esse attribuisce un ammontare di 6 crediti
formativi:
− frequenza a seminari organizzati dai docenti della Facoltà
− esperienze formative in collaborazione con le aziende (es. il ciclo
di seminari presso l’Unione degli industriali di Pavia);
− soggiorni di studio all’estero svolti in base ai programmi
internazionali
− attività di ricerca per una durata indicativa di almeno 60 ore svolta
sotto la supervisione di un docente;
− relazione su esperienze lavorative di durata almeno trimestrale;
− tirocini didattici o stage curriculari presso aziende o altri enti
esterni. La durata è di 300 ore.
Lo svolgimento delle attività integrative ha luogo di norma nel II
semestre del terzo anno. Gli studenti del secondo anno possono
chiedere di essere autorizzati a svolgere anticipatamente l’attività
integrativa, rivolgendosi all’Ufficio Stage.
Lo svolgimento delle suddette attività è attestato da una relazione
illustrativa, la quale ha una diversa valenza a seconda che lo studente
scelga lo stage o un’altra attività. Se lo studente opta per lo stage, la
63
relazione sostituisce la tesi di laurea; se invece lo studente si orienta
verso una diversa attività integrativa, la relazione relativa ad essa si
aggiunge alla tesi di laurea. La differenza è giustificata dal fatto che
lo stage ha una durata significativamente superiore rispetto alle
attività alternative previste a completamento del corso di studi.
Per ulteriori delucidazioni si veda in seguito, la sezione “Norme
relative al voto di laurea e all’attribuzione della lode”.
Alla relazione illustrativa svolta dallo studente deve essere
allegato:
− per le attività formative esterne diverse dallo stage, un modulo
debitamente compilato a cura dello studente su cui il docente
supervisore appone un visto di idoneità;
− per i tirocini formativi o stage curriculari il modulo che riporta il
giudizio del Tutor Aziendale, che sovrintende allo stage, vistato dal
docente universitario responsabile dell’esperienza didattica.
Relazione e modulo saranno depositati a cura dello studente presso
l’Ufficio Stage.
LABORATORIO DI COMUNICAZIONE
La Dott.ssa Katia Ferri Melzi d’Eril, giornalista professionista dal 1991,
saggista dal 1988, socio accomandatario di Kls Joint sas dal 2001,
offre
la
possibilità
di
effettuare
un
LABORATORIO
DI
COMUNICAZIONE D’IMPRESA.
Si tratta di un’opportunità da 44 ore (20 ore di teoria, 20 ore di
pratica e 4 ore di eventi (incontri con ospiti + una 'gita' a Milano in
Borsa italiana e in una testata finanziaria).
CONTENUTO DEL PROGETTO:
Premessa: natura e contenuti di un piano di marketing
La creazione di un piano di comunicazione
L’importanza strategica della comunicazione finanziaria e la sua
evoluzione in Italia
La segmentazione della comunicazione finanziaria
Obiettivi e target della comunicazione finanziaria per le società
quotate e non quotate
I pubblici di riferimento: investitori e media, la gestione dei rapporti
Gli strumenti
della comunicazione finanziaria
Il restyling delle relazioni pubbliche nelle imprese che si accorpano e
nelle imprese che si quotano
La relazione con gli investitori istituzionali e non
64
La relazione con i media: interviste stampa, interviste a radio,
televisioni e siti
La struttura dei comunicati stampa e l’organizzazione di una
conferenze stampa
Servizio ritagli stampa e valutazione dell’impatto mediatico video e
web postevento
La progettazione di convegni, congressi, tavole rotonde
Siti web e video channels: luci e ombre della visibilità sul web
Comunicazione interna: newsletters e conventions
La quotazione in Borsa: una rivoluzione nella comunicazione
aziendale
L’introduzione delle Investor Relations
Informazione obbligatoria e informazione price-sensitive
La pubblicità finanziaria, il road show, il prospetto informativo
L’informativa legata al verificarsi di eventi rilevanti: fusioni,
acquisizioni, privatizzazioni, scalate, aumenti di capitale, emissioni
obbligazionarie.
Il bilancio come strumento di comunicazione:l a presentazione del
bilancio d’esercizio, del bilancio consolidato di gruppo. L’Oscar di
bilancio. I rendiconti trimestrali, semestrali e annuali
L’informazione nei momenti di crisi
A CHI AVRA’ PARTECIPATO AL LABORATORIO E VORRA’
APPROFONDIRE LE TEMATICHE ATTRAVERSO UN’ESPERIENZA PIU’
LUNGA, VERRA’ DATA LA POSSIBILITA’ DI SVOLGERE UNO STAGE IN
UNO DEI SEGUENTI AMBITI:
- divisione marketing e formazione di Kls Joint
- testata Commodity World
- siti prossimi al lancio
Il Laboratorio, valido come Attività Formativa Esterna (AFE), NON
prevede la redazione di un Rapporto, da parte dello studente, il quale
dovrà invece impegnarsi direttamente con la Docente Ferri nella
stesura dell’elaborato finale (tesi di laurea triennale).
Lo studente interessato a svolgere uno stage aziendale è pregato di
rivolgersi all’ufficio competente (Ufficio Stage).
65
Lo studente che invece si orienta verso un’attività formativa
diversa dallo stage, è tenuto a concordare le modalità di svolgimento
della stessa con un docente ufficiale della Facoltà (prof. ordinario,
prof. associato, ricercatore, docente supplente o prof. a contratto). Il
docente che sovrintende all’attività integrativa deve appartenere al
corso di laurea a cui lo studente è iscritto, per meglio valutare tanto
la coerenza dell’esperienza formativa con gli obiettivi del corso di
laurea quanto il contenuto della relazione finale.
Come anticipato, l’attività didattica integrativa è documentata da
una relazione scritta. Di seguito, se ne indicano le caratteristiche, con
l’avvertenza che si denominerà “Relazione” il documento redatto
dallo studente in relazione agli stage curriculari e “Rapporto” il
documento redatto per la descrizione delle attività diverse dallo
stage.
1. a) Rapporto sull’attività “esperienze formative in collaborazione
con le aziende” (ciclo di seminari presso l’Unione degli Industriali
della Provincia di Pavia).
Esso deve contenere una sintetica descrizione di ciascuno dei
seminari del ciclo.
b) Rapporto sull’attività “Introduzione all’economia politica del
postfordismo” (ciclo di seminari che il Prof. Fumagalli ed altri docenti
esterni svolgeranno nel II semestre, in base a indicazioni che saranno
fornite sul sito Internet della Facoltà)
c) Rapporto sull’attività “La trasformazione del mercato del lavoro
italiano” (ciclo di seminari a cura della prof.ssa Rampazi, che si
svolgeranno nel II semestre, in base a indicazioni che saranno fornite
sul sito Internet della Facoltà).
2. Rapporto sui “Soggiorni di studio svolto all’estero” nell’ambito di
programmi internazionali.
Il Rapporto deve essere redatto in lingua straniera e deve
descrivere l’esperienza svolta e gli eventuali esami sostenuti; in
questo caso il modulo di idoneità, compilato a cura dello studente,
deve essere vistato dal docente di lingua competente.
3. Rapporto sull’attività di ricerca svolta sotto la supervisione di un
docente.
Il rapporto illustra la metodologia con cui l’attività di ricerca
concordata col docente è stata svolta (ad esempio, come sono state
reperite le fonti a livello bibliografico, con quale criterio sono state
svolte indagini sociologiche).
66
Il rapporto, invece, non deve necessariamente illustrare il merito
su cui verte la ricerca: in questo, il suo oggetto si differenzia
nettamente da quello della tesi di laurea. Non saranno ritenuti idonei
all’attribuzione dei crediti formativi rapporti che si limitano a illustrare
l’attività di ricerca propedeutica alla redazione della tesi: lo studente
è tenuto a concordare con il docente un itinerario di ricerca che non
coincide con quello inerente alla redazione della tesi.
4. Rapporto relativo ad esperienze lavorative di durata almeno
trimestrale.
Questa soluzione è particolarmente indicata per gli studenti che
vogliano illustrare una attività lavorativa precedente o in corso anche
slegata dal contesto formativo del proprio percorso di studi
universitari e si articola sostanzialmente in tre parti, come indicato di
seguito:
− presentazione della realtà lavorativa in cui si è svolta o si sta
svolgendo l’attività;
− descrizione delle mansioni svolte;
− giudizio personale sull’utilità dell’ esperienza lavorativa.
5. Relazione finale sul tirocinio formativo didattico o stage
curriculare.
Questa relazione, che rappresenta la prova finale per chi ha scelto
di svolgere il tirocinio formativo didattico o stage curriculare, prevede
almeno 4 sezioni:
a) presentazione dell’azienda dove è stato svolto lo stage (con una
analisi delle principali caratteristiche dei mercati di acquisto, dei
processi di trasformazione economica o economico-tecnica e dei
mercati di sbocco);
b) descrizione dell’esperienza di stage con confronto fra le mansioni
previste nel progetto e le mansioni effettivamente svolte;
c) indicazione delle nozioni teoriche maggiormente utilizzate durante
lo svolgimento dell’attività lavorativa;
d) giudizio personale in merito all’utilità dell’esperienza svolta.
N.B. L’estensione della relazione o del rapporto dipende
dall’esperienza svolta dallo studente e dalle indicazioni fornite dal
relatore.
A scopo puramente orientativo, tuttavia, si indica la lunghezza
standard dell’elaborato:
− relazione sul tirocinio formativo didattico o stage: 10-15 pagine
dattiloscritte;
67
−
−
−
−
rapporto su attività seminariale: 15 pagine;
rapporto su soggiorno di studio all’estero nell’ambito di un
programma internazionale: 10 pagine;
rapporto sull’attività di ricerca sotto la supervisione di un docente:
10 pagine;
rapporto relativo ad esperienze lavorative di durata almeno
trimestrale: 10-15 pagine;
ESAME DI LAUREA E ADEMPIMENTI PROPEDEUTICI
DOMANDA E DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE ALLA SEGRETERIA
STUDENTI
Ai fini dell’ammissione all’esame di laurea è necessario presentare
alla Segreteria Studenti (Via S. Agostino, 1), i seguenti documenti,
almeno 30 giorni prima della data fissata per la seduta:
1. Domanda diretta al Rettore corredata in marca da bollo su modulo
predisposto on-line dall’Ufficio di Segreteria Studenti. Nell’ambito
della domanda viene indicato il titolo della relazione e il
nominativo del docente relatore; nel caso dello stage, il docente
relatore coincide con il tutore universitario indicato nel progetto
formativo di tirocinio didattico.
2. Libretto universitario. Qualora alla data di presentazione della
domanda non abbiano ultimato gli esami di profitto, gli studenti
potranno consegnare il libretto 15 giorni prima dell’esame di
laurea.
3. Documento che attesta il versamento del contributo per la stampa
del diploma (su modulo allegato alla domanda di laurea).
4. Copia della relazione illustrativa dello stage o della tesi di laurea,
firmata dal relatore, la quale dovrà essere consegnata alla
Segreteria Studenti almeno 15 giorni prima della seduta di laurea.
RELAZIONE FINALE E SEDUTA DI LAUREA
Per quanto riguarda la relazione finale e la seduta di laurea, si
chiarisce preliminarmente che non è prevista in seduta di laurea
alcuna discussione da parte del candidato, bensì una semplice
proclamazione.
Soltanto
in
casi
eccezionali,
previa
richiesta
scritta
tempestivamente presentata dal docente relatore, potrà svolgersi una
breve discussione:
68
−
−
−
per coloro che hanno svolto lo stage, verrà valutata la relazione
illustrativa dell’esperienza svolta; si veda sopra, “Attività
formative ad integrazione del terzo anno”;
se lo studente sceglie un’attività formativa alternativa allo stage,
deve svolgere, oltre al rapporto che documenta tale attività (si
veda sopra, “Attività formative ad integrazione del terzo anno”),
una breve relazione di laurea.
Il titolo della relazione viene concordato con un docente della
Facoltà. Fermo restando che l’estensione dell’elaborato dipende
dall’argomento e dalle indicazioni del relatore, la lunghezza
standard della relazione di laurea è di 30-40 pagine.
entro 6 giorni dalla data prevista per la seduta di laurea, il
candidato consegna una copia della relazione al docente relatore e
una copia alla Presidenza della Facoltà. All’elaborato deve essere
allegato il modulo di valutazione della relazione o del rapporto che
illustrano l’attività didattica integrativa svolta nel corso del terzo
anno (si veda sopra, “Attività formative ad integrazione del terzo
anno”).
NORME RELATIVE AL VOTO DI LAUREA E ALL’ATTRIBUZIONE
DELLA LODE
le
−
−
−
−
Il voto di laurea verrà determinato dalla Commissione sommando
seguenti voci:
media dei voti d’esame così come calcolata dalla Segreteria
Studenti (ovvero calcolata ponderando il voto di ciascun esame
sostenuto per il relativo numero di CFU), aumentata di 0,20 punti
per ciascuna lode conseguita;
3 punti per l’attività di stage o attività alternative;
da 0 a 2 punti per la qualità della relazione finale;
eventuali 2 punti (c.d. premio di tempestività) ai candidati che si
laureano entro il mese di dicembre dell’anno successivo a quello di
iscrizione al 3° anno.
La lode verrà assegnata sulla base dei seguenti criteri:
− la Commissione di Laurea la attribuirà automaticamente nel caso
di una media complessiva (aumentata delle lodi) di almeno
106/110 e, congiuntamente, di un punteggio per le attività
sopracitate e di premio di tempestività pari al massimo di 7 punti
come sopra individuato;
69
−
qualora non si verifichino tali condizioni, ma la media complessiva
(aumentata delle lodi) sia almeno 103/110, la Commissione potrà
attribuire egualmente la lode purchè il curriculum del candidato
sia giudicato particolarmente meritevole, in virtù di attività
extracurriculari
opportunamente
documentate
quali:
partecipazione
a
programmi
di
mobilità
studentesca
internazionale, svolgimento di attività di tutorato, frequenza a
corsi SUS.
70
INFORMAZIONI SUI SERVIZI
OFFERTI DALL’ATENEO
SERVIZIO DI ASSISTENZA
DISABILI (S.A.I.S.D.)
E
INTEGRAZIONE
STUDENTI
A partire dall’anno accademico 1999/2000, in attuazione del
disposto della legge 17/99, è stato istituito il Servizio di Assistenza e
Integrazione Studenti Disabili (S.A.I.S.D), al fine di offrire agli
studenti disabili un servizio integrato di accoglienza, assistenza e
integrazione all’interno del mondo universitario.
Il Servizio è coordinato dal Prof. Cesare Dacarro, docente delegato
del Rettore con funzioni di coordinamento, monitoraggio e supporto
di tutte le iniziative concernenti l’integrazione degli studenti disabili
all’interno dell’Università di Pavia.
Servizi
Il Centro si propone di attuare diverse tipologie di intervento a
favore di studenti che all’atto dell’iscrizione segnalino la loro
disabilità:
• servizio di accompagnamento a lezione all’interno della struttura
universitaria e assistenza durante le ore di lezione;
• accompagnamento con pulmino attrezzato;
• accompagnamento ed assistenza in mensa;
• materiale didattico, registrazione e lettura testi per non vedenti;
• assistenza di un tecnico informatico;
• interventi presso i docenti per attuazione prove d’esame
individualizzati;
• messa a disposizione interpreti per studenti non udenti;
• acquisizione e sperimentazione di apparecchiature informatiche
per studenti non udenti, da utilizzarsi durante l’attività didattica;
• istituzione borse di studio da assegnare a studenti capaci e
meritevoli con invalidità > 66%;
• organizzazione corsi di orientamento e mobilità per studenti non
vedenti, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi;
• consulenza psicologica individuale;
• organizzazione di un corso di alfabetizzazione informatica per
studenti disabili;
• servizio civile nazionale volontario;
• assistenza durante l’espletamento delle prove d’esame;
• assistenza nell’espletamento di attività burocratiche;
• sostegno all’inserimento lavorativo dei laureati disabili, in
collaborazione con il Centro di orientamento dell’Università;
• messa a disposizione di attrezzature informatiche: per studenti
non vedenti (barra braille, stampante braille, hardware e software
72
JAWS di sintesi vocale, scanner per lettura ottica, pc portatile
dotato di barra braille portatile, ingranditori (magnifer) per
studenti ipovedenti) e per studenti non udenti (software dragon
Naturally Speaking Professional, sistema di sottotitolazione delle
lezioni “VoiceMeeting”, software per la rilevazione del grado e delle
caratteristiche delle ipoacusie (ERGAMES).
Orari
Il servizio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30
alle ore 12.00.
L’aula informatizzata è aperta il lunedì, martedì, mercoledì dalle
9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00; il giovedì e il venerdì dalle
9.00 alle 12.00.
Recapiti
Centro “Servizio Assistenza e Integrazione Studenti
(S.A.I.S.D.):
Indirizzo: Palazzo del Majno 16 – P.zza Leonardo da Vinci.
Tel: +39-382-984953-6944
FAX: +39-382-984954
E-MAIL: [email protected]
Disabili”
Delegato del Rettore per l’assistenza ai disabili – Presidente Centro:
Prof. Cesare Dacarro
Tel: +39-0382-987397-6945
FAX: +39-0382-984954
E-MAIL: [email protected]
Direttore del Centro “Servizio Assistenza ed Integrazione Studenti
Disabili”:
Dott. Enza Sciascia
Tel: +39-382-984953
FAX: +39-382-984954
E-MAIL: [email protected]
73
COLLABORAZIONE
DEGLI
STUDENTI
AI
SERVIZI
DELL’ATENEO (CONFERIMENTO DI INCARICHI PART-TIME)
Ai sensi della legge 390/91 e dell’apposito regolamento approvato
con decreto rettorale, l’Università di Pavia offre ogni anno ai propri
studenti la possibilità di svolgere attività di collaborazione a tempo
parziale presso le proprie strutture, per un massimo di 150 ore.
L’assegnazione delle predette collaborazioni avviene, nei limiti delle
risorse disponibili nel bilancio universitario, sulla base di graduatorie
annuali ottenute attraverso una selezione basata su criteri di merito.
La prestazione richiesta allo studente per le collaborazioni a tempo
parziale comporta un corrispettivo di euro 7,75 orari, esente da ogni
imposta, ed ha una durata compresa tra le 50 e le 150 ore. La
collaborazione non configura in alcun modo un rapporto di lavoro
subordinato, non dà luogo ad alcuna valutazione ai fini dei pubblici
concorsi e non comporta alcuna responsabilità amministrativa da
parte degli studenti. Le collaborazioni a tempo parziale non sono
compatibili con le collaborazioni a progetti di tutorato relative allo
stesso anno accademico.
Entro il mese di novembre di ogni anno viene emanato l’apposito
bando che indica i requisiti richiesti e le modalità di selezione ed ogni
elemento utile per consentire allo studente di effettuare la propria
scelta. Possono accedere alla selezione gli studenti regolarmente
iscritti ad anni di corso successivi al primo. Le attività di
collaborazione sono rivolte esclusivamente al miglioramento dei
servizi per gli studenti, previsti in appositi Programmi presentati
annualmente dalle Facoltà, dagli Uffici dell’Amministrazione e dai
Centri che erogano servizi agli studenti. Le domande di
partecipazione alla selezione annuale dovranno essere presentate al
Servizio Protocollo dell’Università - Palazzo del Maino, Via Mentana, 4
– Pavia entro il termine perentorio previsto nel bando. Per le istanze
inviate tramite servizio postale di Stato farà fede la data di
ricevimento da parte del Servizio suddetto.
Le forme di collaborazione consistono nello svolgimento presso le
strutture universitarie di attività rientranti nelle seguenti tipologie:
a)Interventi mirati all’informazione, orientamento, iscrizione degli
studenti, con particolare riferimento alle matricole.
a1)Collaborazione con Ufficio matricole
b)Interventi mirati all’assistenza degli studenti in mobilità
internazionale.
74
c)Interventi di assistenza a studenti disabili.
d)Collaborazione nei servizi di supporto all’organizzazione ed allo
svolgimento di manifestazioni culturali e/o scientifiche.
e)Collaborazione e assistenza in biblioteche, musei universitari,
strutture didattiche ed altri spazi aperti agli studenti, compresa la
raccolta, classificazione e conservazione di materiale di archivio o
museale.
f)Collaborazione nell’uso di apparecchiature informatiche ed
audiovisive e/o nella raccolta, memorizzazione o elaborazione di dati
che non comportino riservatezza o assunzione di responsabilità
amministrativa.
Bando, informazioni e modulistica per accedere alla selezione sono
disponibili sul sito del Ufficio Mobilità studentesca :www.unipv.eu
>Studenti>Part time – studenti
CASELLA DI POSTA ELETTRONICA
A partire dal mese di settembre 2002, tutti gli studenti dell’Ateneo
fruiscono di una casella di posta elettronica gratuita.
Maggiori informazioni sulle modalità di accesso al servizio sono
disponibili
presso
il
sito
Internet
dell’Ateneo
all’indirizzo:
http://webmail3.ateneopv.it/horde/imp/
BANCA DATI LAUREATI
L’Università di Pavia, in collaborazione con l’ISU, ha istituito un
banca dati dei laureati, diplomati e dottori di ricerca dell’Ateneo, per
favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro. I dati e il curriculum
vengono inseriti nella banda dati su richiesta dello studente. Ulteriori
informazioni
sono
disponibili
all’indirizzo
internet
http://cor.unipv.it/post/vulcano.html.
ATTIVITÀ DI TUTORING
E’ attivo un servizio di tutorato che, di concerto con i servizi di
orientamento, ha il fine di orientare ed assistere gli studenti, di
renderli attivamente partecipi del processo formativo, di rimuovere gli
ostacoli ad una proficua frequenza universitaria.
75
L’attività di tutorato rientra tra i compiti istituzionali dei professori
e dei ricercatori come parte integrante dell’impegno didattico previsto
dalla normativa vigente.
Per lo svolgimento di tale attività il docente può avvalersi della
collaborazione di studenti di dottorato o laureandi o iscritti agli ultimi
anni di corso e che abbiano dimostrato ottimo profitto nella materia
oggetto del tutoring.
Alcune attività di tutorato prevedono che gli studenti si iscrivano in
anticipo, così da formare piccoli gruppi o classi
Un regolamento di Ateneo disciplina nel dettaglio la prestazione del
servizio.
CENTRO LINGUISTICO
www.unipv.it/ateneolingue
Il Centro Linguistico dell’Università degli Studi di Pavia è un centro di
servizi di Ateneo che si rivolge agli studenti, al personale docente, al
personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo pavese e a chiunque
voglia apprendere o perfezionare le lingue straniere.
Dispone attualmente di due sedi:
- Centro Linguistico Laboratori, Cortile Sforzesco (sede centrale)
- Centro Linguistico Uffici, Cortile Teresiano (sede centrale)
Il Centro si occupa di:
• fornire un servizio di autoapprendimento delle lingue straniere e di
italiano per stranieri;
• organizzare corsi di lingua italiana per studenti stranieri in mobilità
e per utenti esterni;
• rilasciare, tramite esame, le certificazioni di lingua inglese
dell’Università di Cambridge (PET, FCE, CAE, CPE) e la
Certificazione di Italiano come Lingua Straniera dell’Università per
Stranieri di Siena (CILS);
• partecipare a progetti per la diffusione delle lingue e delle culture
straniere;
• fornire supporto logistico e organizzativo ai Collaboratori ed
Esperti Linguistici di lingua madre (C.E.L.) che svolgono attività
didattica in lingua straniera per le varie facoltà dell’Ateneo.
Il Centro Linguistico è dotato di laboratori linguistici e di aule
multimediali. Inoltre dispone di una ricca mediateca contenente circa
1000 corsi con supporti audio, video e cd-rom relativi a 53 lingue
76
diverse∗ e di una collezione di film in lingua originale rappresentata al
momento da più di 650 titoli.
I supporti multimediali presenti nei laboratori possono essere
utilizzati in maniera autonoma dagli studenti dell’Ateneo per
approfondire gli argomenti affrontati durante le attività didattiche
tenute dai C.E.L. e, più in generale, dai vari utenti per apprendere o
rafforzare la conoscenza di una lingua straniera o per prepararsi ad
un esame i certificazione internazionale.
L’assistenza è garantita dalla presenza costante di tecnici laureati in
lingue i quali sono a disposizione per aiutare nella scelta del materiale
didattico e del percorso di apprendimento.
Presso il Centro gli utenti possono trovare informazioni e materiali
didattici non solo sulle certificazioni di cui lo stesso è sede d’esame,
ma anche sulle altre principali certificazioni internazionali di lingua
straniera quali TOEFL e IELTS (lingua inglese), DELF/DALF (lingua
francese), certificazioni del Goethe Institut (lingua tedesca), D.E.L.E.
(lingua spagnola).
Orario di apertura del Centro Linguistico Laboratori, palazzo centrale,
cortile Sforzesco:
lunedì-venerdì 9.00-13.00 e 14.00-16.30
Tel. e fax Laboratori +39-0382-98.4476
Tel. e fax Uffici
+39-0382-98.4383
Sito web
www.unipv.it/ateneolingue
(∗) Afrikaans, albanese, amarico, arabo, basco, bulgaro, cambogiano,
catalano, ceco, cinese cantonese, cinese mandarino, coreano,
danese, ebraico moderno, estone, finlandese, francese, gaelico
irlandese, gallese, giapponese, greco moderno, gujarati, hindi,
indonesiano, inglese, italiano, latino, lettone, lituano, malese,
mongolo, nederlandese, norvegese, persiano, polacco, portoghese,
panjabi, romeno, russo, serbo-croato, slovacco, sloveno, somalo, spagnolo, svedese, swahili, tedesco, tailandese, turco, ucraino,
ungherese, urdu, vietnamita.
77
Informazioi
NORME DI DISCIPLINA
(ART. 22 DEL REGOLAMENTO STUDENTI)
1) Gli studenti dell’Università di Pavia durante il loro corso di studi
sono tenuti ad osservare comportamenti rispettosi della legge, dei
regolamenti universitari, delle libertà e dei diritti di tutti i soggetti
che svolgono la loro attività di lavoro o di studio all’interno delle
strutture dell’Ateneo ed astenersi dal danneggiamento dei beni di
proprietà dell’Ateneo o di terzi, che anche temporaneamente vi si
trovano.
2) Il Rettore, il Senato Accademico e i Consigli di Facoltà esercitano
la giurisdizione disciplinare sugli studenti ed applicano e
provvedimenti disciplinari secondo le vigenti norme di legge.
3) Le violazioni delle norme di disciplina dell’Università di Pavia,
comportano
a
carico
dei
trasgressori
l’applicazione
di
provvedimenti disciplinari.
4) I provvedimenti disciplinari che possono essere applicati, salva
ogni diversa previsione legislativa, sono i seguenti:
a) ammonizione;
b) interdizione temporanea da uno o più corsi;
c) esclusione da uno o più esami o altra forma di verifica di
profitto per l’intera sessione o per parte di essa;
d) sospensione temporanea dall’Università con conseguente
perdita della sessione d’esami.
Il provvedimento di cui alla lettera a) è applicato dal Rettore,
sentite le difese dello studente. L’applicazione dei provvedimenti di
cui alle lettere b) e c) spetta al Consiglio di Facoltà, in seguito a
relazione del Rettore. L’applicazione del provvedimento di cui alla
lettera d) spetta la Senato Accademico, in seguito a relazione del
Rettore.
5) In conformità alla normativa sul diritto agli studi, può essere, in
oltre, applicata dal Rettore, sentite le difese dello studente, la
sanzione amministrativa della decadenza dalle provvidenze e del
pagamento di una somma pari al doppio di quella percepita per le
ipotesi di falsità nelle dichiarazioni.
6) L’applicazione dei provvedimenti disciplinari deve rispondere a
criteri di ragionevolezza ed equità, avuto riguardo alla natura della
violazione, allo svolgimento dei fatti e alla valutazione degli
elementi di prova.
7) In ogni caso, la violazione deve essere formalmente contestata
allo studente mediante lettera raccomandata con avviso di
78
ricevimento.
8) Entro 10 gironi dal ricevimento della contestazione lo studente può
presentare liberamente le proprie difese al Rettore.
9) Contro la deliberazione del Consiglio di Facoltà che applica le
sanzioni di cui alle lettere b) e c) è ammesso appello al senato
accademico.
10) Tutti i provvedimenti disciplinari sono registrati nella carriera
scolastica dello studente e conseguentemente nel foglio di congedo.
NB: Chiunque assuma, nel corso di una verifica di profitto,
comportamenti atti a compromettere seriamente il corretto e regolare
svolgimento della verifica stessa, è allontanato dal Presidente della
Commissione d’esame. Il Presidente della Commissione d’esame può
segnalare l’accaduto al Preside di Facoltà il quale, tenuto conto della
gravità della violazione, può attivare uno dei procedimenti disciplinari
di cui all’articolo 22 del Regolamento degli Studenti.
79
ORGANIZZAZIONI STUDENTESCHE IN CONSIGLIO DI FACOLTÀ
A. ATENEO STUDENTI
Ateneo Studenti rappresenta una compagnia di amici che vive e
studia in Università. La nostra stessa esperienza in Università e la
condivisione dello studio ci hanno spinto a interessarci delle esigenze
nostre e dei nostri compagni di corso; esigenze che vanno da una
didattica più efficiente per l’acquisizione di una preparazione
professionale adeguata, all’affronto di situazioni di disagio che si
possono presentare.
L’esperienza maturata in questi anni e in altri precedenti ha messo
in evidenza per noi la validità di una collaborazione tra studenti e coi
docenti su questioni e problemi concreti e di interesse comune, tanto
più in un periodo di radicali cambiamenti e riforme come l’attuale.
Da questo coinvolgimento sono nate iniziative concrete:
− la presenza dei nostri rappresentanti negli organi istituzionali
(C.d.F., C.d.A., I.S.U., S.A.);
− il servizio di informazioni alle matricole nel periodo
d’iscrizione davanti all’Ufficio Immatricolazioni, con le guide
da noi edite come aiuto per l’inserimento degli iscritti al
primo anno;
− le “vacanze studio”: periodi di qualche giorno prima degli
esami trascorsi insieme per aiutarsi concretamente nello
studio;
− le mostre didattiche allestite in Università, gli incontri e i
concerti da noi organizzati o sostenuti, perché crediamo che
compito irrinunciabile dell’universitario sia la ricerca della
verità, nessun ambito escluso.
A realizzare tutto questo ci ha mossi e ci muove la passione per
l’Università, che stimiamo quale luogo finalizzato a prepararci per il
mondo del lavoro, ma anche dove formarci come persone.
Chiunque volesse conoscerci o incontrarci può farlo contattando i
nostri rappresentanti:
CONSIGLIO Dl FACOLTÀ E CONSIGLIO DIDATTICO
Davide Arrigoni (348/5485316).e Colonna Andrea (3298574062)
80
Informazio
Si riportano le organizzazioni studentesche presenti in Consiglio di
Facoltà e i nominativi dei relativi rappresentanti, il cui mandato
scadrà nell’anno 2012. Per i nominativi dei rappresentanti degli
studenti presso gli organi centrali dell’Ateneo, si prega di consultare il
sito internet dell’Università di Pavia.
B. COORDINAMENTO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO - U.D.U.
Il
Coordinamento
per
il
diritto
allo
Studio
(www.coordinamento.org) è un’associazione che dal 1979 opera
nell’Ateneo pavese per l’affermazione e la difesa dei diritti di tutti gli
studenti.
Siamo tutti accomunati da valori quali la solidarietà, l’antirazzismo,
l’antifascismo, la pace e, soprattutto, la profonda convinzione che si
possa e si debba dare il nostro contributo attivo per migliorare il
sistema universitario.
I nostri ideali si ispirano da sempre a quelli della sinistra ma, per
rimanere pienamente autonomi ed indipendenti – anche dai partiti –
nella nostra elaborazione e nel nostro operato, rifiutiamo qualunque
tipo di sostegno economico che non provenga dalle nostre campagne
di autofinanziamento.
Abbiamo vinto le ultime 3 elezioni universitarie grazie al lavoro
costante nelle facoltà e negli organi maggiori dell’ateneo.
La nostra azione si sviluppa sia a livello locale che a livello
nazionale.
A livello locale, anche attraverso la costante presenza dei nostri
rappresentanti negli organi di governo dell’ateneo, ci battiamo per
l’approvazione dello “Statuto dei diritti degli studenti”, un testo
fondato sull’idea di un’Università in cui gli studenti siano non semplici
“fruitori” di un servizio ma cittadini della comunità universitaria e
come tali, portatori di diritti riconosciuti. Lo statuto enuclea tali diritti
prevedendo, tra l’altro, l’aumento del numero degli appelli di esame,
l’eliminazione di ogni forma di salto d’appello, la creazione di un
sistema di valutazione dei corsi e degli esami da parte degli studenti,
il riconoscimento dello status di “studente a tempo parziale”, il
completo abbattimento delle barriere architettoniche e più in generale
l’adeguamento delle strutture e dei servizi dell’Università e dell’Ente
per il diritto allo studio alle esigenze degli studenti.
Numerose sono le iniziative culturali che organizziamo: annuali
rassegne cinematografiche, concerti, mostre e conferenze, oltre alle
nostre feste che sono le uniche ad ingresso gratuito. Il Circolo Arci
“RADIO AUT” dedicato alle vittime della mafia, prima situato in via
Siro Comi, ora in cerca di una sede, è totalmente gestito dagli
studenti del Coordinamento o a lui vicini, e funziona tramite lavoro
volontario (www.radio-aut.it/).
Per contattarci: 320-2314356 [email protected]; 333-8498086
[email protected]
81
A livello nazionale aderiamo all’Unione degli Universitari, un
sindacato studentesco di cui siamo tra i membri fondatori, sorto circa
dieci anni fa e presente ormai in quasi tutte le sedi universitarie.
Per ulteriori informazioni: Lorenzo Spairani. detto “Spairo”,
[email protected],
320-2314356;
Alessandro
Chiozzi,
rappresentante
in
Consiglio
di
Facoltà
3477671893,
[email protected];
Marcello
Gruppo
rappresentante
Consiglio di Facoltà 3771139436, [email protected]
Il coordinamento universitario sintetizza e mette a disposizione
degli studenti il contenuto di alcune delibere del Consiglio di Facoltà e
della Commissione didattica concernenti lo svolgimento delle lezioni e
degli esami:
− Non è consentita la raccolta delle firme per certificare la frequenza
delle lezioni.
− La scelta del programma "per frequentanti" o per "non
frequentanti" da portare all'esame è rimessa al solo studente.
Questo indipendentemente dall'aver frequentato o meno i corsi. Le
differenze di programma sono da considerarsi solo come un
consiglio per un migliore apprendimento.
− Ogni discriminazione nei confronti di chi non frequenta è vietata.
− Non deve esistere differenza tra la modalità d'esame dell'appello
in cui si svolge il corso e quelle degli appelli successivi. Se il primo
appello prevede modalità scritta (orale), tale forma deve essere
garantita anche in tutti gli appelli successivi.
− La difficoltà dell'esame non deve mutare nei diversi appelli.
− Il programma del corso da portare all'esame e il materiale su cui
prepararsi devono essere specificati sulla Guida dello Studente e
ogni modifica a tali indicazioni deve essere inserita sulla pagina
web del docente almeno una settimana prima dell'appello.
− I corsi AK ed LZ devono essere il più possibile identici. Qualora
esistano differenze sostanziali tra i programmi svolti, segnalate
dagli studenti ed accertate dalla Commissione Didattica, ciascun
studente potrà scegliere quale corso frequentare, se AK o LZ, e
quale esame affrontare.
− Per ogni corso frequentato è obbligatorio compilare il questionario
di valutazione della didattica distribuito nel periodo finale delle
lezioni. Per ogni esame affrontato è obbligatorio compilare un altro
questionario di valutazione della modalità d'esame. I questionari
sono anonimi.
− Nelle esercitazioni non può essere affrontato un programma
82
−
nformazion
−
C. AZIONE UNIVERSITARIA
Azione
Universitaria
(www.gioventuniversitaria.org)
è
un’associazione studentesca che più di dieci anni svolge la sua attività
all’interno dell’Università degli Studi di Pavia; le sue origini affondano
nell’esperienza del F.U.A.N. (Fronte Universitario di Azione
Nazionale).
L’attività di Azione Universitaria si basa soprattutto sulla difesa dei
diritti degli studenti.
In questi ultimi due anni si è soprattutto impegnata per impedire lo
sconsiderato aumento delle tasse universitarie,soprattutto se non
accompagnato da un aumento dei servizi.
Affianchiamo inoltre gli studenti con servizi rivolti al sostegno delle
necessità tipiche degli universitari come: agevolazioni per
abbonamenti ai mezzi di trasporto urbani, ricerca di alloggi,
orientamento (percorsi di studio, erasmus, stage, ecc…), attività di
tutorato, tornei sportivi, feste universitarie e attività ricreative.
La nostra associazione si auto-finanzia totalmente e non riceve
finanziamenti di alcun tipo ne da sindacati ne da partiti o da enti
religiosi.
Consiglio di Facoltà e consiglio didattico
Salvatore Giordano,3331031239; Andrea Ceraminati, 3334972712;
Simone Mafia, 3285909869; Cecalupo Federica, 3491418992; Pane
Daniele, 3334592967.
Per ulteriori informazioni: Matteo Mitsiopoulos
Consiglio di
amministrazione, 3394765108
83
Informazio
−
aggiuntivo a quello spiegato a lezione. Durante le esercitazioni è
solo possibile lo svolgimento pratico del programma teorico già
fatto a lezione. Esercitazioni e lezioni non sono intercambiabili fra
loro.
Le registrazioni dei voti dopo il superamento degli esami debbono
essere effettuate nelle date indicate dal docente e comunque non
oltre la sessione d’ esami successiva a quella in cui l’esame è stato
sostenuto. Nel caso in cui tale norma non venga rispettata lo
studente dovrà ripetere l’esame. Gli studenti impegnati nei
programmi di mobilità internazionale possono concordare deroghe
ai termini della registrazione degli esami con i docenti interessati.
Per sovrapposizioni di esami o corsi si può mandare una mail alla
Commissione Orari e Aule della Facoltà: [email protected]
Il limite per potersi laureare alla triennale senza perdere
l'iscrizione alla magistrale è il mese di febbraio.
D. MOVIMENTO UNIVERSITARIO PADANO
Marco Tombola 333.2578373 [email protected]
INCHIOSTRO, IL GIORNALE DEGLI STUDENTI
Inchiostro è il giornale ufficiale degli studenti dell’Università di Pavia.
È un’iniziativa realizzata con il contributo della commissione
A.C.E.R.S.A.T. e dell’E.D.I.S.U. di Pavia. Collabora inoltre con il COR
all’orientamento delle future matricole. Nasce nel marzo 1995 ad
opera degli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia. Sin dai primi
anni si propone di allargare la propria redazione e i propri
collaboratori a tutti gli studenti dell’Ateneo Pavese. Oggi la redazione
vanta collaboratori di quasi ogni Facoltà. La collaborazione al giornale
è aperta a tutti i membri dell’Università: studenti in primis, ma anche
dottorandi, specializzandi, borsisti, ricercatori, docenti e personale
tecnico-amministrativo. Studenti di tutte le idee hanno scritto,
scrivono e/o collaborano per Inchiostro, il quale mantiene la sua
indipendenza ed estraneità a qualsiasi controllo politico.
La periodicità del giornale è mensile compatibilmente con gli esami e i
periodi festivi.
Inchiostro è distribuito gratuitamente in tutti dipartimenti, le
biblioteche, le sale studio dell’Ateneo ed è reperibile anche nelle
maggiori librerie della città e in tutti i collegi. Lo si può trovare inoltre
negli appositi dispenser collocati in diversi punti dell’Università.
Inchiostro è anche un’associazione culturale e ricreativa che
promuove e organizza conferenze, incontri, mostre, feste, e concorsi,
aprendo le più svariate collaborazioni (Comune, Provincia, Teatro
Fraschini., Shop-up, La Provincia Pavese, ecc.). Partecipa ogni anno
al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia.
Per informazioni e collaborazioni:
Web: http://inchiostro.unipv.it
Indirizzo: Via Mentana, 4 - 27100 Pavia
E-mail: [email protected]
Direttore Responsabile: Matteo Miglietta
Comitato Editoriale: Matteo Miglietta, Valentina Falleri, Simone Lo
Giudice
84
ULTERIORI ORGANIZZAZIONI PRESENTI NELL’AMBITO DELLA
FACOLTÀ
A.I.E.S.E.C.
“AIESEC
è la
più
grande organizzazione
studentesca del
mondo, apartitica, non discriminante e senza fini di lucro”. Questa è
la definizione di base, ma non è soltanto un gruppo di studenti: qual
è il suo valore aggiunto?
Innanzitutto è un’organizzazione internazionale, dato che è
presente in 110 nazioni e 1100 università nel mondo.
Questo permette ai suoi membri di affacciarsi su uno scenario
cosmopolita, sviluppando un pensiero globale, seppur partendo da
una piccola realtà, quale quella pavese.
Il contatto con i membri di AIESEC di tutto il mondo avviene
soprattutto in occasione dei congressi e degli stage all’estero di tipo
tecnico, economico, sociale e di sviluppo presso aziende,
organizzazioni no profit, istituzioni. In questo modo lo studente entra
a far parte di un network che supera il livello locale e nazionale, da
non sottovalutare come trampolino di lancio verso il mondo del
lavoro.
AIESEC è sostenuta da diversi organismi internazionali, tra cui
UNESCO, UNICEF e ONU. La collaborazione con quest'ultimo, per
esempio, l’ha portata a partecipare a diverse conferenze di rilevanza
globale, come per esempio il World Summit for Sustainable
Development di Johannesburg nell’agosto/settembre 2002, come
delegazione portavoce delle idee dei giovani sull’argomento.
Le azioni di AIESEC sono basate su valori quali il dialogo,
l’internazionalismo, la responsabilità nei confronti della
società, con lo scopo di formare giovani che siano attori responsabili
nel mondo, impegnandosi nel processo di cambiamento di cui la
nostra società ha bisogno.
AIESEC è interamente gestita da studenti universitari, sia da un
puntp di vista strettamente operativo, sia da un punto di vista
strategico.
Entrare nell’universo AIESEC non costa nulla, ed è una scelta che
attualmente hanno fatto più di 50.000 giovani nel mondo. Perciò se
siete interessati, o anche solo curiosi, bussate al nostro ufficio, che si
trova presso la Facoltà di Economia, dietro l’aula A (nel cortile di
fronte al bar); oppure contattateci:
85
Tel. 0382/986474
E-mail: [email protected]
Web: www.aiesec.org
www.aiesec.org/italy/pavia
A.L.E.P.
L’A.L.E.P. (Associazione Laureati in Economia a Pavia) è stata
costituita nel 1988. Le sue finalità sono quelle di svolgere attività di
aggiornamento scientifico, di scambio di esperienze professionali, di
promozione culturale nell’interesse dei soci. Essa inoltre promuove
iniziative a favore della Facoltà di Economia nell’ambito dell’Ateneo.
Di seguito viene proposta una breve sintesi delle attività
dell’Associazione.
a) Archivio - è stato costituito l’archivio elettronico dei soci, completo
di dati anagrafici e indirizzo. Su questa base sarà possibile
proseguire un lavoro di archiviazione dati (professionali e
personali) allo scopo di favorire l’interazione tra soci e laureati
della Facoltà.
b) Attività di segnalazione dei neolaureati - È segnalato un breve
curriculum di tutti i neolaureati a 50 tra le maggiori aziende,
banche e agenzie di ricerca del personale.
c) Stage – Si organizzano stages presso alcune aziende italiane.
Attualmente sono numerosi i neolaureati che stanno svolgendo gli
stage presso società italiane.
d) Segnalazione ai soci di attività, seminari e convegni organizzati
dalla Facoltà, di interesse rilevante su tematiche attuali.
e) Riunioni conviviali ed altri incontri culturali - Vengono organizzate
periodiche riunioni conviviali ed incontri culturali nel corso dei quali
i soci ALEP hanno l’occasione di ascoltare brevi relazioni da parte
di ospiti di chiara fama.
f) Sviluppo di contatti con le aziende presenti sul territorio a favore
del placement e della collaborazione nell’organizzazione di incontri.
Per ulteriori informazioni, si può contattare il dott. Giacomo Pomati,
gpomati@tin.
86
ATTIVITA’ CULTURALI E RICREATIVE DEGLI STUDENTI
L'Università degli Studi di Pavia sostiene e promuove, mediante
l'assegnazione di contributi, le attività culturali e ricreative finalizzate
alla creazione di occasioni di socializzazione per gli studenti iscritti
all’Ateneo.
La gestione e l'assegnazione dei fondi appositamente stanziati ogni
anno nel bilancio universitario era affidata alla Commissione per le
Attività Culturali e Ricreative degli Studenti dell'Ateneo Ticinense
(Commissione A.C.E.R.S.A.T). Recentemente la competenza della
valutazione delle iniziative proposte dagli studenti è passata alla
Commissione Permanente studenti che ha altresì proposto
l’istituzione dell’Albo delle Associazioni studentesche. In data 6
giugno 2011 è stato emanato quindi il
Regolamento per la
costituzione dell’Albo delle associazioni studentesche e per il
finanziamento delle iniziative culturali e/o ricreative degli studenti
dell’Università degli Studi di Pavia
A partire dall’A.A. 2011/12 quindi gli studenti potranno accedere ai
contributi previsti
sia come appartenenti ad un’Associazione
studentesca che come promotori di un Gruppo studentesco creato per
la realizzazione di una specifica iniziativa. Dal 1° ottobre al 30
novembre di ogni anno sarà possibile attivarsi per la creazione di
un’Associazione studentesca secondo le modalità indicate nel
regolamento disponibile sul sito di ateneo. Un apposito bando
annuale pubblicato nel mese di dicembre indicherà le modalità per
richiedere i contributi per la realizzazione di iniziative culturali e
ricreative.
Sono ammissibili a finanziamento le iniziative culturali e ricreative che
abbiano validi contenuti culturali consoni con le finalità dell'Ateneo e
riguardino interessi o problematiche sufficientemente diffusi tra gli
studenti.
Per informazioni consultare l’apposito sito o contattare:
Ufficio Mobilità Studentesca
Via Sant'Agostino, 1 - 27100 PAVIA
E-mail: [email protected]
Tel 0039 0382 984004/4696
Fax 0039 0382 984314
87
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
Anno Accademico 2011-2012
BILANCI AZIENDALI
9 CFU
Titolare del corso:
Francesco Sotti
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Gli obiettivi del corso di Bilanci aziendali sono finalizzati a fornire allo
studente gli strumenti tipici della ragioneria per la interpretazione e la
rilevazione dei principali fatti amministrativi aziendali, nonché per
comprendere l'iter genetico di redazione del bilancio di esercizio con
particolare riferimento alle operazioni che portano alla preparazione
del bilancio (scritture di assestamento, criteri di valutazione delle
poste attive e passive, modalità di rappresentazione dei valori nelle
tavole di sintesi e sviluppo delle informazioni sulla situazione
aziendale nei documenti discorsivi di bilancio). Tutto ciò avendo
riguardo alle principali indicazioni della dottrina ragionieristica italiana
ed alle indicazioni dei principi contabili nazionali (Principi OIC) ed
internazionali (IFRS).
Programma:
Il corso prevede l’analisi dei seguenti argomenti:
1) le rilevazioni di contabilità sistematica definendo le modalità di
rilevazione delle operazioni afferenti l’area della gestione
istituzionale caratteristica, accessoria e finanziaria (con particolare
riferimento alle operazioni di finanziamento ed a quelle di
copertura) e delle determinazioni di fine esercizio;
2) l’informativa di bilancio secondo i principi contabili nazionali (IT
GAAP) e internazionali (IFRS) definendo il processo che porta
all’iscrizione, alla valutazione degli elementi attivi e passivi del
capitale di bilancio, nonché alle correlate informazioni da indicare
nei documenti descrittivi che integrano il sistema informativo di
bilancio, tanto con riferimento ai principi contabili nazionali che a
quelli internazionali, con particolare riferimento alle seguenti
problematiche:
a) armonizzazione internazionale ed evoluzione della disciplina
del bilancio;
b) finalità e principi generali del bilancio di esercizio;
c) struttura e contenuto del bilancio di esercizio;
-
89
d) immobilizzazioni materiali e immateriali;
e) titoli, le partecipazioni e gli atri strumenti finanziari primari e
derivati;
f) rimanenze di magazzino;
g) crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneri;
h) imposte sul reddito nella normativa civilistica e fiscale.
Bibliografia di riferimento:
SOTTI F., Modelli per la determinazione del reddito e del capitale,
Giappichelli, Torino, 2011.
SANTUCCI S., Lezioni di Ragioneria, Egea, Milano, 2011.
SANTESSO E., SOSTERO U., Il bilancio, Il Sole24Ore, Milano, 2008
Principi contabili nazionali, OIC
Modalità d’esame:
Prova scritta obbligatoria, orale integrativo.
Attività di tutorato
Il corso prevede attività di tutorato, anche per studenti lavoratori.
-
90
CONOSCENZE INFORMATICHE
3 CFU
Titolare del corso:
Sergio Pezzoni
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
L’obiettivo è l’utilizzo del personal computer e delle sue applicazioni
più diffuse e la conoscenza dei concetti generali della tecnologia
informatica.
Programma:
Concetti teorici di base
Hardware
Software
Reti informatiche
Il computer nella vita di ogni giorno
Salute ambiente e sicurezza
Copyright
Uso del computer e gestione dei file (Windows)
Desktop
Gestione dei file
Virus
Gestione della stampa
Elaborazione di testi (Word)
Usare l’applicazione
Operazioni di base
Formattazione
Oggetti
Preparare l’output
Foglio elettronico (Excel)
Usare l’applicazione
Celle
Fogli
Formule e funzioni
Formattazione
Grafici
-
91
Preparare l’output
Database (Access)
Usare l’applicazione
Tabelle
Maschere
Reperire informazioni
Report
Preparare l’output
Presentazioni (Power Point)
Usare l’applicazione
Sviluppare una presentazione
Testo e immagini
Grafici e disegni
Effetti speciali
Preparare l’output
Bibliografia di riferimento:
S.Pezzoni, P.Pezzoni, S.Vaccaro - La patente europea del computer,
guida completa - Syllabus 4 Edizione Office 2000, Mondadori
Informatica.
S.Pezzoni, P.Pezzoni, S.Vaccaro - La patente europea del computer,
Test e quiz - Syllabus 4 Edizione Office 2000, Mondadori Informatica.
Modalità d’esame:
Prova scritta e prova pratica sul computer.
DIRITTO COMMERCIALE
9 CFU
Titolare del corso:
Paolo Benazzo A-K
[email protected]
Antonio Colleoni L-Z [email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si propone l'obiettivo di offrire un inquadramento organico del
diritto dell'impresa, con precipuo riferimento alle strutture
organizzative di tipo societario, facendo cogliere - in chiave critica - la
-
92
specialità e la specificità rispetto alle categorie ed agli istituti del
diritto privato.
Programma:
Sezione Prima (Imprenditore – statuto dell’imprenditore – azienda)
Il diritto commerciale: nozione, fonti e specialità. La nozione di
imprenditore nell’art. 2082 cod. civ.: gli elementi costitutivi.
Inizio e fine dell’attività di impresa. L’imputazione della attività di
impresa.
La classificazione degli imprenditori. L’imprenditore agricolo: nozione
e disciplina. Il piccolo imprenditore. L’imprenditore commerciale:
nozione e statuto speciale.
Lo statuto dell’imprenditore commerciale: iscrizione nel registro delle
imprese; le scritture contabili.
Gli ausiliari dell’imprenditore commerciale: institore, procuratore e
commessi.
L’organizzazione dell’imprenditore: la disciplina legale dell’azienda.
Sezione Seconda (Impresa collettiva – contratto di società – società
lucrative)
Dell’impresa collettiva: il contratto di società. La comunione a scopo
produttivo e la comunione a scopo di mero godimento. La società e
altre forme di esercizio dell’impresa in forma non individuale
(associazione, fondazione, associazione in partecipazione, consorzi,
associazione temporanea di imprese).
Le società a scopo lucrativo: società di persone vs. società di capitali.
I tipi di società di persone: s.s.; s.n.c.; s.a.s. Società occulta, società
di fatto e società irregolare.
La disciplina legale della società semplice: conferimenti, capitale e
patrimonio. Partecipazione agli utili e alle perdite. Organizzazione
interna, amministrazione, controllo e rappresentanza della società.
Dello scioglimento della società e dello scioglimento del rapporto
sociale limitatamente ad un socio. I casi: morte, recesso ed
esclusione del socio; modello legale e modelli statutari.
La s.n.c.: regole speciali.
La s.a.s., regolare ed irregolare: in particolare, amministrazione e
controllo della società; disciplina e ruolo del socio accomandante.
Sezione Terza (Le società di capitali: il modello azionario – la s.p.a.)
I tipi di società di capitali (s.p.a.; s.r.l.; s.a.p.a.). La s.p.a.: nozione,
caratteri, costituzione. La s.p.a. unilaterale. L’organizzazione
patrimoniale: conferimenti, capitale e patrimonio (nozioni e cenni di
disciplina).
-
93
(segue): il capitale di rischio: le azioni e gli altri strumenti
partecipativi. Il capitale di credito: i titoli obbligazionari (cenni).
I patti parasociali nelle società chiuse e aperte.
Della circolazione delle azioni: limiti convenzionali e limiti legali.
Le operazioni sulle proprie azioni. Le partecipazioni in altre imprese.
I titoli obbligazionari. Delle modificazioni dell’atto costitutivo. Il diritto
di recesso. In particolare: aumenti e riduzioni del capitale. Il diritto di
opzione.
I patrimoni destinati: patrimoni unilaterali e patrimoni contrattuali.
Gli organi della società e i diritti dei soci: l’assemblea e le
deliberazioni dei soci.
Dell’amministrazione e del controllo della società: i tre modelli legali.
Il funzionamento degli organi collegiali: invalidità delle deliberazioni
assembleari e delle deliberazioni consiliari.
(segue): del collegio sindacale e del controllo contabile. Il sistema
dualistico e il sistema monistico (cenni).
La responsabilità degli organi sociali nel sistema ordinario.
(segue): e nei sistemi alternativi.
Le modificazioni dell’atto statutarie e il diritto di recesso del socio.
Le operazioni sul capitale: aumenti e riduzioni.
Sezione Quarta (La s.r.l.)
Costituzione e struttura finanziaria; la s.r.l. unipersonale;
conferimenti, capitale e patrimonio; i finanziamenti dei soci.
La quota di partecipazione sociale: natura e leggi di circolazione.
Recesso ed esclusione del socio.
La struttura organizzativa della società: amministrazione, gestione e
controllo della società a responsabilità limitata.
Modificazioni statutarie e le operazioni sul capitale. Emissione dei
titoli di debito.
Sezione Quinta (Le operazioni straordinarie – direzione e
coordinamento delle società)
Scioglimento e liquidazione delle società di capitali.
La trasformazione.
La fusione e la scissione.
Direzione e coordinamento delle società: i gruppi.
Bibliografia di riferimento:
Testi consigliati, in alternativa:
CAMPOBASSO G.F., Manuale di Diritto Commerciale, UTET, Torino,
ultima edizione;
PRESTI G., RESCIGNO M., Corso di diritto commerciale, Zanichelli,
Bologna, ultima edizione.
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94
Per la sola parte relativa alle Sezioni II-V:
ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il Diritto delle Società, Il Mulino,
Bologna, ultima edizione.
Modalità d’esame:
scritto/orale
DIRITTO COSTITUZIONALE
6 CFU
Titolare del corso:
Collaboratori:
Maria Elena Gennusa [email protected]
Quirino Camerlengo
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si propone di fornire agli studenti una panoramica dei
principali istituti del diritto costituzionale italiano attraverso la lettura
dei principi consacrati nella Costituzione repubblicana e l’analisi della
loro applicazione concreta nella giurisprudenza e nell’attualità politica.
Un particolare risalto verrà dato al principio democratico come
elemento unificante dell’intero testo costituzionale.
Programma:
Il principio democratico nella Costituzione: i possibili significati di
democrazia
Il sistema delle fonti del diritto come applicazione del principio
democratico
Democrazia/sovranità popolare: i diritti politici e i loro rapporto con
l’idea di cittadinanza.
Libertà di associazione politica, diritto di voto
I sistemi elettorali
Il Parlamento e le sue funzioni
Il Governo e le sue funzioni
Il Presidente della Repubblica
La forma di governo italiana nella sua evoluzione e configurazione
attuale
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Le altre forme di governo: confronto con alcuni modelli stranieri
Democrazia/libertà: i diritti civili
Libertà personale e di circolazione e soggiorno
Libertà religiosa e principio di laicità dello Stato
I “nuovi diritti”
Il ruolo della magistratura nella tutela dei diritti
Democrazia/Eguaglianza: non discriminazione ed eguaglianza
sostanziale
Azioni positive
Diritti sociali
Democrazia rappresentativa/democrazia diretta: il referendum
abrogativo
Gli strumenti di tutela della democrazia
La Corte costituzionale e il controllo di costituzionalità delle leggi
Il regionalismo
Le sfide della democrazia: lo Stato nel quadro internazionale
Globalizzazione e crisi dello Stato
La tutela dei diritti oltre lo Stato: verso una protezione multilivello dei
diritti fondamentali
Bibliografia di riferimento:
M. Gennusa, S. Ninatti, Persona e processo democratico, Giappichelli,
Torino, 2008
R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto costituzionale, Giappichelli, Torino, 2008
Modalità d’esame:
Scritto
-
96
DIRITTO DELL’ECONOMIA (equipollente a Diritto pubblico e
dell’economia)
6 CFU
Titolare del corso:
Collaboratori:
Quirino Camerlengo [email protected]
Maria Elena Gennusa
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si prefigge l’obiettivo di ricostruire, nel quadro dei princìpi
costituzionali, il sistema complesso dei rapporti tra diritto ed economia,
con particolare attenzione al ruolo delle istituzioni pubbliche ed ai
rapporti di queste con gli operatori economici.
Programma:
Prima parte (24 ore)
La prima parte del corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti di
Economia le nozioni di base necessarie per la comprensione delle
tematiche poste nel “nucleo essenziale” del corso.
− Le nozioni fondamentali del diritto (norma giuridica e fonti)
− La nozione di Stato ed i suoi elementi costitutivi
− La Costituzione: concetto e funzione
− Il principio democratico e le sue modalità di espressione
− L’apparato istituzionale dello Stato italiano (rapporti tra Parlamento,
Governo e Presidente della Repubblica)
− Il sistema delle autonomie (cenni)
Seconda parte (6 ore)
Una volta acquisite le nozioni fondamentali dell’ordinamento giuridico e
del diritto pubblico, l’attenzione si sposterà verso i concetti basilari di
altre discipline che, più di altre, risentono dell’influenza esercitata dai
processi economici. Più precisamente verranno trattati i fondamenti del
diritto commerciale (la nozione di impresa, di imprenditore e di azienda
nel codice civile; il concetto di persona giuridica e di autonomia
patrimoniale; le società: introduzione; le società di persone (la società
semplice; la società in nome collettivo; la società in accomandita
semplice); le società di capitali (la società per azioni: i mercati finanziari
e la società per azioni quotata; la società in accomandita per azioni; la
-
97
società a responsabilità limitata); le società cooperative (cenni);
scioglimento, trasformazione, fusione e scissione
Terza parte (12 ore)
Poste le basi relative all’assetto istituzionale e funzionale dello Stato e
quelle inerenti alla configurazione giuridica degli operatori economici,
l’ultima parte del corso verterà sullo studio degli ambiti nei quali si
realizzano i rapporti tra pubblici poteri e privati, in relazione ai processi
produttivi ed alle transazioni economiche.
− Il fattore economico nella Costituzione italiana (analisi dell’art. 41:
mercato o economia mista?)
− Forme e scopi dell’azione pubblica nell’economia
− Soggetti e strumenti dell’azione pubblica nell’economia
− La regolazione economica dei servizi di pubblica utilità (il ruolo delle
autorità amministrative indipendenti)
− I servizi pubblici
− I vincoli quantitativi alle attività economiche
− Il principio di non discriminazione e gli obblighi dell’operatore
economico pubblico
− Diritto ed economia nell’era della globalizzazione
Bibliografia di riferimento:
Prima parte: A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di diritto pubblico, ult. ed.,
Mulino, Bologna (solo le parti corrispondenti) o, in alternativa, P.
CARETTI, U. DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, ult. ed., Giappichelli,
Torino (solo le parti corrispondenti)
Seconda parte: P. TRIMARCHI, Diritto privato, ult. ed., Giuffrè, Milano
(solo le parti corrispondenti)
Terza parte: S. CASSESE, La nuova costituzione economica, Laterza,
Roma-Bari
Modalità d’esame:
Solo scritto, sia con domande a risposta multipla che con domande a
risposta aperta
DIRITTO PUBBLICO E DELL’ECONOMIA
9 CFU
Titolare del corso:
Quirino Camerlengo [email protected]
Collaboratori:
Maria Elena Gennusa
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98
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso mira ad offrire agli studenti di Economia gli strumenti di
conoscenza e di analisi degli istituti e dei processi nei quali si sostanzia
il costante confronto dialettico tra diritto ed economia. I classici temi del
diritto pubblico verranno affrontati cercando di cogliere le molteplici
interazioni reciproche che contraddistinguono i processi normativi e le
decisioni economiche, sia sul piano istituzionale, che sul versante
funzionale. Il percorso formativo così intrapreso stimolerà, quindi,
l’attenzione dello studente verso le diverse manifestazioni del fattore
economico negli ambiti tradizionalmente dominati dal diritto.
Programma:
Prima parte (24 ore)
La prima parte del corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti di
Economia le nozioni di base necessarie per la comprensione delle
tematiche poste nel “nucleo essenziale” del corso.
− Le nozioni fondamentali del diritto (norma giuridica e fonti)
− La nozione di Stato ed i suoi elementi costitutivi
− La Costituzione: concetto e funzione
− Il principio democratico e le sue modalità di espressione
− L’apparato istituzionale dello Stato italiano (rapporti tra Parlamento,
Governo e Presidente della Repubblica)
− Il sistema delle autonomie (cenni)
Seconda parte (6 ore)
Una volta acquisite le nozioni fondamentali dell’ordinamento giuridico e
del diritto pubblico, l’attenzione si sposterà verso i concetti basilari di
altre discipline che, più di altre, risentono dell’influenza esercitata dai
processi economici. Più precisamente verranno trattati i fondamenti del
diritto commerciale (la nozione di impresa, di imprenditore e di azienda
nel codice civile; il concetto di persona giuridica e di autonomia
patrimoniale; le società: introduzione; le società di persone (la società
semplice; la società in nome collettivo; la società in accomandita
semplice); le società di capitali (la società per azioni: i mercati finanziari
e la società per azioni quotata; la società in accomandita per azioni; la
società a responsabilità limitata); le società cooperative (cenni);
scioglimento, trasformazione, fusione e scissione
Terza parte (12 ore)
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99
Poste le basi relative all’assetto istituzionale e funzionale dello Stato e
quelle inerenti alla configurazione giuridica degli operatori economici,
l’ultima parte del corso verterà sullo studio degli ambiti nei quali si
realizzano i rapporti tra pubblici poteri e privati, in relazione ai processi
produttivi ed alle transazioni economiche.
− Il fattore economico nella Costituzione italiana (analisi dell’art. 41:
mercato o economia mista?)
− Forme e scopi dell’azione pubblica nell’economia
− Soggetti e strumenti dell’azione pubblica nell’economia
− La regolazione economica dei servizi di pubblica utilità (il ruolo delle
autorità amministrative indipendenti)
− I servizi pubblici
− I vincoli quantitativi alle attività economiche
− Il principio di non discriminazione e gli obblighi dell’operatore
economico pubblico
− Diritto ed economia nell’era della globalizzazione
Quarta parte (24 ore)
L’attenzione si soffermerà su due profili fondamentali del diritto
pubblico: il sistema delle garanzie e i diritti fondamentali. Più
precisamente:
− l’ordinamento giudiziario italiano e sovranazionale
− i princìpi fondamentali del processo
− la giustizia costituzionale
− i diritti fondamentali, tra ordinamento italiano e ordinamenti
sopranazionali
Bibliografia di riferimento:
Prima e quarta parte: A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di diritto pubblico,
ult. ed., Mulino, Bologna (solo le parti corrispondenti) o, in alternativa,
P. CARETTI, U. DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, ult. ed.,
Giappichelli, Torino (solo le parti corrispondenti).
Seconda parte: P. TRIMARCHI, Diritto privato, ult. ed., Giuffrè, Milano
(solo le parti corrispondenti).
Terza parte: S. CASSESE, La nuova costituzione economica, Laterza,
Roma-Bari.
Modalità d’esame:
Solo scritto, sia con domande a risposta multipla che con domande a
risposta
aperta.
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100
DIRITTO TRIBUTARIO
6 e 9 CFU
Titolare del corso:
Paolo M. Tabellini
Collaboratori:
Marco Manera
Maurizio Contini
Giovanna Oddo
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo e programma del corso:
Il corso si propone di fornire allo studente la conoscenza dei principi
generali dell’ordinamento tributario italiano e comunitario nonché
relativi alle Convenzioni internazionali contro la doppia imposizione. In
particolare verranno trattati i seguenti temi:
− i principi costituzionali e le fonti del diritto tributario italiano;
− l’interpretazione e l’efficacia delle norme tributarie;
− la riscossione delle imposte;
− l’accertamento;
− il contenzioso tributario;
− le sanzioni tributarie.
Nota:Il programma del corso è analogo nelle due varianti da 6 e 9 CFU.
Il corso da 9 CFU offre approfondimenti di argomenti che in quello da 6
CFU vengono trattati più superficialmente.
Bibliografia di riferimento:
De Mita E., Appunti di Diritto Tributario, Giuffré, Milano;
Falsitta G., Manuale di Diritto Tributario, CEDAM, Padova;
Fantozzi A., Diritto Tributario, UTET, Torino;
Russo P., Manuale di Diritto Tributario, Giuffré, Milano.
Modalità d’esame:
orale
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101
ECONOMETRIA
6 CFU
Titolare del corso:
Eduardo Rossi
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
E’ un corso introduttivo all’ econometria. L’obiettivo è fornire gli
elementi di base per la comprensione della stima e della specificazione
nell’ambito del modello di regressione lineare. Il corso è affiancato da
esercitazioni che offriranno l’opportunità di lavorare con GRETL,
software econometrico freeware, utilizzando data set reali.
Programma:
Introduzione: Modelli econometrici, modelli economici e modelli statistici
Richiami
Richiami di algebra lineare
Richiami di probabilità e statistica
La regressione multipla
L’interpretazione geometrica del metodo dei minimi quadrati ordinari
Modello partizionato. Il teorema di Frish-Wuagh-Lovell.
Il modello classico di regressione lineare
Proprietà degli stimatori dei minimi quadrati ordinari
Il teorema di Gauss-Markov
Indici descrittivi per la valutazione della regressione
Osservazioni influenti
Il modello di regressione lineare gaussiano con regressori stocastici
Il modello di regressione lineare con disturbi omoschedastici e gaussiani
Intervalli di confidenza
Test per restrizioni lineari (test F): interpretazione e uso della
regressione multipla
I minimi quadrati vincolati
Test sui singoli coefficienti
Uso delle variabili di comodo per modellare cambiamenti di regime dei
parametri, presenza di outlier, stabilità nelle relazioni. Test di stabilità
strutturale
Previsioni
Test di selezione del modello e test diagnostici
Test di scorretta specificazione funzionale (RESET)
-
102
Test per la correlazione seriale nei termini di disturbo (Durbin-Watson,
Godfrey-Breusch)
Test di White per l’eteroschedasticità nei termini di disturbo
Test per la normalità (Jarque – Bera)
Analisi asintotica del modello di regressione
Il modello di regressione lineare generalizzato
Eteroschedasticità e autocorrelazione
Proprietà stimatore dei minimi quadrati ordinari. Standard error corretti
(Eicker-White)
Stimatore di Aitken
Bibliografia di riferimento:
Verbeek (2006) Econometria Zanichelli
Modalità d’esame:
Scritto
ECONOMIA AZIENDALE
9 CFU
Titolare del corso:
Collaboratori:
Anna Moisello
(5 CFU) A-K
Chiara De Martini
(4 CFU) A-K
Michela Pellicelli
(5 CFU) L-Z
Stefano Santucci
(4 CFU) L-Z
Carlotta Meo
Colombo
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Introduzione ai principi e fondamenti dell’Economia Aziendale
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103
Programma:
Prima parte: Il sistema delle attività economiche, produzione, business,
aziende di produzione e imprese-settori produttivi, amministrazione,
gestione, organizzazione.
Parte seconda: Introduzione e sviluppo delle nozioni economiche
fondamentali per la costruzione e la lettura dei report aziendali
predisposti per soddisfare il controllo dell’andamento della gestione
aziendale; le stesse nozioni sono alla base dei processi di
programmazione.
Introduzione della logica e delle applicazioni che presiedono ai processi
periodici di valutazione del reddito, del capitale (competenza temporale
e competenza economica) e dei flussi monetari.
Introduzione della logica e delle applicazioni del processo di rilevazione
contabile.
Bibliografia di riferimento:
MELLA P., Aziende 1-Istituzioni di Economia Aziendale, Milano, Franco
Angeli, 2008.
SOTTI F., Modelli per la determinazione del reddito e del capitale,
Torino, Giappichelli, 2011.
Materiali didattici a cura dei docenti.
Modalità d’esame: Scritto e orale
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104
ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
6 e 9 CFU
Titolare del corso: Matteo Mattei Gentili A-K
Laura Bottinelli L-Z
[email protected]
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
6 CFU
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si propone di analizzare il ruolo e le caratteristiche del
sistema finanziario italiano, le ragioni dell’esistenza delle diverse
tipologie di intermediari finanziari (banche, imprese di investimento,
investitori istituzionali) e le funzioni da essi svolte all’interno del
sistema, analizzando in particolare l’evoluzione dell’attivita svolta
dalle aziende di credito.
Programma:
Le funzioni del sistema finanziario
I mercati finanziari
L’intermediazione finanziaria
Le diverse tipologie di intermediari finanziari
L’attività delle aziende di credito
Bibliografia di riferimento:
Forestieri G., Mottura P., Il sistema finanziario - Istituzioni, mercati e
modelli di intermediazione,
Milano, Egea, ultima edizione, per le parti attinenti al programma del
corso.
Modalità d’esame:
L’esame sarà svolto in forma orale. Al primo appello al termine del
corso verrà data la possibilità agli studenti di svolgere l’esame in
forma scritta.
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105
9 CFU
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si propone di analizzare il ruolo e le caratteristiche del
sistema finanziario italiano, le ragioni dell’esistenza delle diverse
tipologie di intermediari finanziari (banche, imprese di investimento,
investitori istituzionali) e le funzioni da essi svolte all’interno del
sistema, analizzando in particolare l’evoluzione dell’attivita svolta
dalle aziende di credito (Parte svolta nel primi 6 crediti istituzionali).
Il corso intende inoltre analizzare il tema della regolamentazione e
della vigilanza del sistema finanziario e alla sua evoluzione.
Particolare attenzione e dedicata all’analisi dei rischi caratteristici
degli intermediari finanziari e degli strumenti di loro misurazione e
gestione.
Programma:
Le funzioni del sistema finanziario
I mercati finanziari
L’intermediazione finanziaria
Le diverse tipologie di intermediari finanziari
L’attivita delle aziende di credito
La regolamentazione dell’industria finanziaria
L’equilibrio reddituale e finanziario degli intermediari
I rischi degli intermediari e la loro gestione
Bibliografia di riferimento:
Forestieri G., Mottura P., Il sistema finanziario - Istituzioni, mercati e
modelli di intermediazione, Milano, Egea, ultima edizione, per le parti
attinenti al programma del corso.
Modalità d’esame:
L’esame sarà svolto in forma orale. Al primo appello al termine del
corso verrà data la possibilità agli studenti di svolgere l’esame in
forma scritta.
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106
ECONOMIA DEL LAVORO
9 CFU (con opzione da 6 CFU se scelto come esame libero)
Titolare del corso:
Luisa Rosti
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
6 CFU
Obiettivo formativo del corso:
Il corso presenta una rassegna dei principali argomenti in tema di
economia del lavoro, e ne tratta sia i fondamenti teorici sia gli aspetti
empirici. Il fine è quello di mettere lo/la studente in grado di
applicare il metodo dell’economia all’analisi dei mercati del lavoro,
con riferimento sia alle decisioni individuali sia alle scelte collettive. Al
termine del corso le/gli studenti sapranno rappresentare i principali
fenomeni relativi al mercato del lavoro italiano ed europeo
confrontando situazioni e dinamiche diverse; sapranno descrivere e
commentare grafici e tavole di dati riferiti ai temi trattati, valutare le
implicazioni economiche delle politiche del lavoro, integrare in modo
autonomo le proprie conoscenze raccogliendo ed elaborando
informazioni ed estendendo a differenti contesti l’applicazione di
quanto appreso.
Programma:
I temi proposti comprendono la demografia economica e l’economia
della famiglia, l’offerta e la domanda di lavoro, il capitale umano e la
struttura retributiva, la disoccupazione, la discriminazione e la
segregazione occupazionale, le tipologie contrattuali e le prescrizioni
di politica del lavoro. I contenuti si articolano in 10 capitoli:
1) La struttura del mercato del lavoro;
2) Il contesto demografico: struttura e dinamica della popolazione;
3) Economia della famiglia ed offerta di lavoro;
4) Struttura produttiva e domanda di lavoro;
5) La teoria del capitale umano e la teoria dei segnali;
6) Salari e differenziali retributivi;
7) Discriminazione e segregazione;
8) I caratteri della disoccupazione e le tipologie contrattuali
9) Le politiche del lavoro;
10) La valutazione delle politiche del lavoro.
-
107
Bibliografia di riferimento:
Per partecipare al corso (e sostenere il relativo esame) è necessario
iscriversi inviando una mail alla docente indicando tutti i seguenti
elementi: 1) cognome, 2) nome, 3) matricola, 4) indirizzo mail, 5)
tipo di corso di laurea, 6) numero di CFU. Gli iscritti riceveranno via
mail sia la Guida per la/lo studente sia i file delle proiezioni in PPT
usate per le lezioni in aula.
Modalità d’esame: Prova scritta (con risposte in spazi pre-definiti).
9 CFU
Obiettivo Formativo del corso
Il corso presenta una rassegna dei principali argomenti in tema di
economia del lavoro, e ne tratta sia i fondamenti teorici sia gli aspetti
empirici. Il fine è quello di mettere lo/la studente in grado di
applicare il metodo dell’economia all’analisi dei mercati del lavoro,
con riferimento sia alle decisioni individuali sia alle scelte collettive. Al
termine del corso le/gli studenti sapranno progettare e redigere un
rapporto di ricerca relativo all’analisi di uno specifico mercato locale
del lavoro, evidenziandone i problemi e le opportune prescrizioni di
politica del lavoro; sapranno descrivere e commentare grafici e tavole
di dati riferiti ai temi trattati, e provvederanno in modo autonomo ad
integrare le proprie conoscenze raccogliendo ed elaborando
informazioni ed estendendo a differenti contesti l’applicazione di
quanto appreso. Daranno così prova di aver sviluppato capacità di
iniziativa e apprendimento, di interpretazione ed argomentazione, di
elaborazione delle informazioni e di autonomia di giudizio.
Programma
I temi proposti comprendono la demografia economica e l’economia
della famiglia, l’offerta e la domanda di lavoro, il capitale umano e la
struttura retributiva, la disoccupazione, la discriminazione e la
segregazione occupazionale, le tipologie contrattuali e le prescrizioni
di politica del lavoro. I contenuti si articolano in 10 capitoli:
1) La struttura del mercato del lavoro;
2) Il contesto demografico: struttura e dinamica della popolazione;
3) Economia della famiglia ed offerta di lavoro;
4) Struttura produttiva e domanda di lavoro;
5) La teoria del capitale umano e la teoria dei segnali;
6) Salari e differenziali retributivi;
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7) Discriminazione e segregazione;
8) I caratteri della disoccupazione e le tipologie contrattuali;
9) Le politiche del lavoro;
10) La valutazione delle politiche del lavoro.
Bibliografia di riferimento:
Per partecipare al corso (e sostenere il relativo esame) è necessario
iscriversi inviando una mail alla docente indicando tutti i seguenti
elementi: 1) cognome, 2) nome, 3) matricola, 4) indirizzo mail, 5)
tipo di corso di laurea, 6) numero di CFU. Gli iscritti riceveranno via
mail la Guida per la/lo studente, i file in PPT delle lezioni e le linee
guida per la redazione del rapporto su un mercato locale del lavoro
(assegnato dalla docente).
Modalità d’esame: Prova scritta più rapporto di ricerca su un mercato
locale del lavoro assegnato dalla docente.
ECONOMIA DELLO SVILUPPO
9 CFU
Titolare del corso:
Collaboratori:
Gianni Vaggi
[email protected]
Dott. Andres Lazzarini
Dott. Giovanni Valensisi
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso esamina le principali teorie e gli strumenti che consentono
una lettura delle problematiche dello sviluppo. Vengono inoltre
analizzati i principali temi del dibattito oggi in corso circa le cause
dello sviluppo. Alcuni argomenti del corso saranno trattati in modo
seminariale.
Vi saranno anche seminari e cicli di lezioni di approfondimento su
aspetti particolari, liberi e non necessariamente nell’orario delle
lezioni.
La frequenza al corso è fortemente consigliata anche perché i dibattiti
e i dati correnti non sempre si possono ritrovare sui testi.
-
109
Programma:
Il corso è strutturato in due parti:
Parte I
Il metodo
1. Il metodo di analisi dei processi di sviluppo, il problema della
complessità e della multidisciplinarità. Le fonti.
Gli indicatori di sviluppo e la popolazione
1. Indicatori e andamenti demografici nelle principali aree
economiche, il rapporto fra popolazione e sviluppo, la transizione
demografica.
2. Indicatori economici, prodotto nazionale lordo in dollari e parità di
potere d’acquisto, le differenti “performances” delle varie aree
economiche. Indice di sviluppo umano, misurazione ed evoluzioni
recenti. Povertà, misurazione e strategie per combatterla. Le
cause di sviluppo e sottosviluppo nei dati.
3. La composizione delle esportazioni, la dipendenza dalle materie
prime. I mercati delle materie prime e i “terms of trade”.
4. Le organizzazioni economiche internazionali e gli aiuti allo
sviluppo. La condizionalità.
Le strategie e i problemi contemporanei
1. Le diverse ‘strategie’ di sviluppo: export-led growth e
liberalizzazione, import substitution, selfreliance e pianificazione.
2. Il modello asiatico di sviluppo, il ruolo dell’investimento e delle
esportazioni, il processo graduale di apertura.
3. Integrazione economica regionale e fra aree a diverso livello di
sviluppo; i modelli Nord-Sud di commercio internazionale. NAFTA,
l’allargamento dell’Unione Europea, i Foreign Direct Investments.
4. La crisi del debito negli anni ottanta; origini e cause. Proposte di
soluzione del problema del debito dei PVS. Il problema della
finanza per lo sviluppo (development finance).
5. Le crisi finanziarie degli anni 1992-2001.
Parte II
Le teorie
1. L’eredità dei classici: l’accumulazione di capitale e la divisione del
lavoro nei classici. La teoria della popolazione di Malthus. Ricardo
e l’idea di rendimenti decrescenti in agricoltura.
2. Le visioni stadiali: da Smith e Marx a Rostow: il sottosviluppo
come stadio originario. Il sottosviluppo come prodotto e processo
della storia. Centro e periferia del sistema mondiale. La scuola
della dipendenza.
-
110
3. I modelli di crescita ed i PVS. Capitale fisico, risparmio ed
investimento. Il cambiamento strutturale; il modello di Lewis:
crescita con offerta illimitata di lavoro.
4. La crescita economica: i modelli di Harrod e Domar.
5. La teoria neoclassica dello sviluppo: il modello di Solow. Il
progresso tecnico. I modelli neokeynesiani: Kaldor e Pasinetti.
Bibliografia di riferimento:
Testi di riferimento principale
− Gianni Vaggi e Marco Missaglia, Introduzione all’Economia dello
sviluppo, Pavia 2007.
− Gianni Vaggi e altri, Letture di economia dello sviluppo, Pavia
2004.
Ulteriori testi consigliati
− Chiappero Martinetti Enrica e Semplici Andrea, Umanizzare lo
sviluppo, Rosenberg e Sellier, Torino 2001. In particolare i capitoli
1-3.
− Boggio Luciano e Serravalli Gilbert, Lo sviluppo economico, il
Mulino, Bologna, 2003.
− Debraj Ray, Development Economics, Princeton University Press,
Princeton, New Jersey, 1998. Capitoli 1-7, 16-18.
− D’Antonio Mariano, Flora Achille e Scarlato Margherita, Economia
dello sviluppo, Zanichelli,Bologna, 2002. Parte II.
− Volpi Franco, Lezioni di economia dello sviluppo, Franco Angeli,
Milano 2003.
−
Per consultazione
− UNDP, Human Development Report 2006, traduzione italiana
Rapporto sullo sviluppo umano, Editore Rosenberg & Sellier,
Torino, 2006.
− World Bank, World Development Report 2006, Oxford University
Press, 2006.
−
Modalità d’esame:
L’esame si svolgerà mediante prove scritte e discussioni orali
-
111
ECONOMIA E GESTIONE DEL SISTEMA AGROINDUSTRIALE
6 e 9 CFU
Titolare del corso:
Maria Sassi
[email protected]
Collaboratori:
Carlo Bernini Carri
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
L’insegnamento fornisce un’introduzione all’analisi economica del
sistema agro-industriale in ambito gestionale. Il percorso formativo
prevede l’individuazione delle caratteristiche delle relazioni tra le
aziende del sistema e del comportamento del mercato agroindustriale individuando gli strumenti utili al management per
prendere decisioni coerenti con gli obiettivi aziendali.
Programma:
1. Elementi di analisi delle scelte del consumatore
- Richiami di microeconomia: la teoria sul comportamento del
consumatore
- La funzione di Domanda
- L’Elasticità della Domanda
- L’approccio multidisciplinare all’analisi del consumatore
- I consumi alimentari
2. Elementi di gestione del processo di decisione aziendale
- Decisione fattore-produzione
- Decisione di breve termine fattore-fattore
- Decisione di lungo termine fattore-fattore
- Decisione prodotto-prodotto
- Cambiamento tecnologico
3. Struttura dei mercati agricoli
- Equilibrio di mercato in concorrenza perfetta
- Forme di mercato non concorrenziali
- Monopolio
- Oligopolio
- Concorrenza monopolistica
-
112
-
Introduzione alla teoria dell’organizzazione industriale
Struttura del settore agroalimentare
4. Analisi del canale distributivo
- Analisi organizzativa del settore agroalimentare
- Analisi del margine distributivo
- Strutture di mercato verticali non concorrenziali
- Combinazioni di monopoli
- Monopolio bilaterale e teoria della contrattazione
- Vertical restraints
5. Contratti, integrazione verticale e cooperazione
- Nuova teoria dell’impresa e l’analisi organizzativa
- Analisi tradizionale dell’integrazione verticale
- Teoria dei contratti
- Teoria del capitale sociale
- Impresa cooperativa
- Comparazione tra diverse formule organizzative
6. Strategie delle imprese e adattamento al mercato
- Impresa agricola nel mercato delle commodities
- Impresa agricola nel mercato delle specialities
- Scelte strategiche per il mercato
- Relazioni con i canali distributivi
7. Politiche economiche e agroalimentari
- Le motivazioni dell’intervento
- I fallimenti del mercato e la funzione allocativa dello stato
- La stabilizzazione dei sistemi economici
- La politica agroalimentare
- Le politiche strutturali e delle risorse
- Le politiche per il sostegno dei redditi
- Le politiche di mercato
- La teoria standard del commercio internazionale
- Commercio internazionale, benessere e protezionismo
- Politica agricola comunitaria
8. Elementi di politica della sicurezza degli alimenti
- L’economia della qualità
- Gli strumenti (interventi) della politica di food safety
-
113
9. Politiche di sicurezza alimentare
- Evoluzione degli approcci e delle politiche di sicurezza
alimentare
- Implicazioni operative del concetto di sicurezza alimentare
- Economia alimentare nell’ambito della struttura neoclassica
10.
Politiche per la concorrenza e di regolamentazione
- Le origini delle politica antitrust in USA
- Politica antitrust nell’Unione Europea
- Antitrust e settore agroalimentare
- Politica antitrust e accordi verticali
- Politica antitrust e monopsonio
- Introduzione alla teoria della regolamentazione
- Le politiche di regolamentazione nel settore agroalimentare
Bibliografia di riferimento:
Per l’insegnamento di 6 CFU: Sodano V., Sassi M., Marchini A.
(2010), ECONOMIA DEL SISTEMA AGROALIMENTARE: MERCATI E
POLITICHE, McGraw Hill.
Per l’insegnamento di 9 CFU: Sodano V., Sassi M., Marchini A.
(2010), ECONOMIA DEL SISTEMA AGROALIMENTARE: MERCATI E
POLITICHE, McGraw Hill e materiale, disponibile sul sito del docente,
dei seminari su “Azienda agraria: strumenti per la pianificazione e la
strategia”.
Modalità d’esame:Scritto
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE A-K
9 CFU
Titolare del corso:
Dario Velo
Collaboratori:
Laura Bottinelli
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti i primi fondamenti
di management e imprenditorialità. Partendo dall’analisi del ruolo
-
114
dell’impresa nei sistemi industriali moderni, il corso si sviluppa
introducendo il ruolo dell’imprenditore, il concetto di strategia e
analizzando le diverse funzioni aziendali: marketing, finanza,
produzione, organizzazione e ricerca. Il corso offre allo studente una
visione complessiva del management dell’impresa, le cui singole
componenti saranno approfonditi nei corsi tenuti dalla Facoltà negli
anni successivi.
Programma:
Elementi di economia dell’impresa.
Il governo dell’impresa.
I protagonisti nella vita dell’impresa.
Il processo di direzione e la funzione organizzativa.
La programmazione aziendale.
Il processo di conduzione del personale e la leadership.
Il controllo direzionale.
Il sistema informativo aziendale e i problemi di knowledge
management.
Le strategie aziendali.
L’orientamento strategico della gestione.
Le strategie ed i percorsi alternativi di sviluppo aziendale.
Le strategie competitive.
La gestione operativa.
La gestione commerciale e il marketing.
La gestione della produzione.
La logistica industriale.
La gestione della finanza.
La gestione del processo innovativo.
La gestione delle risorse umane.
Le tecniche di programmazione e controllo di gestione.
Bibliografia di riferimento:
Sciarelli Sergio, Elementi di Economia e gestione delle imprese,
Cedam, Padova, 2008, pp. 1-434.
Modalità d’esame:Scritto
-
115
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE L-Z
9 CFU
Titolare del corso:
Enrico Cotta Ramusino
Collaboratori:
Stefano Denicolai
Alfredo D’Angelo
enrico.cottaramusino@un
ipv.it
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Illustrare agli studenti le modalità attraverso le quali le imprese
definiscono in modo razionale le proprie condotte per perseguire gli
obiettivi prefissati.
Programma:
A. CONCETTO DI STRATEGIA, breve introduzione e richiami agli
insegnamenti precedenti: la strategia come metodo e come
quadro generale nel quale collocare le decisioni dell’impresa.
B. GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA
1. definizione e natura degli obiettivi dell’impresa
2. gli stakeholders e la loro influenza nella determinazione degli
obiettivi dell’impresa
3. gli stakeholders nei diversi modelli di capitalismo
4. il concetto di creazione di valore nell’impresa
5. il rischio nell’attività di impresa: rischio operativo, rischio
finanziario e misurazione della performance
C. L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO
1. La definizione del campo di attività: dal settore al business
2. La valutazione del posizionamento
3. L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello
concorrenziale
4. L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale con
fornitori e clienti
5. Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di
successo e fattori igienici
D. L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL VANTAGGIO
COMPETITIVO
1. Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze?
-
116
2. Risorse interne e risorse esterne all’impresa
3. L’analisi delle risorse e competenze
4. Risorse e competenze e vantaggio competitivo
E. LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE
1. La necessità di un orientamento strategico di fondo
2. Le opzioni strategiche di base
3. La leadership di costo
4. La differenziazione
5. La focalizzazione
6. I limiti della schematizzazione di base e le possibilità di un
suo ripensamento
F. LE STRATEGIE A LIVELLO CORPORATE: DIVERSIFICAZIONE,
INTEGRAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE
1. Il dibattito sulla diversificazione
− Le ragioni della diversificazione
− Le modalità della diversificazione (correlata e conglomerale)
− I risultati della diversificazione
− Rifocalizzazione o conglomerizzazione?
2. Condizioni e vettori di sviluppo
− Lo sviluppo orizzontale del mercato
− Lo sviluppo verticale per integrazione
− Lo sviluppo per diversificazione
− Lo sviluppo internazionale
G. DISCUSSIONE DI CASI E TESTIMONIANZE AZIENDALI
Bibliografia di riferimento:
E. COTTA RAMUSINO, A. ONETTI: Strategia d’Impresa; Il Sole 24Ore;
Milano 2007
Modalità d’esame:
Scritto
*INTEGRAZIONE da 3 CFU per l'esame di ECONOMIA E GESTIONE
DELLE IMPRESE*
Gli studenti che hanno optato per il passagio al nuovo ordinamento e
che
devono fare l'integrazione di 3 CFU per l'esame di Economia e
Gestione
delle Imprese, porteranno il seguente programma:
a) Frequenza del corso di economia e gestione delle imprese A-K
(9CFU)
-
117
per le ultime 15 lezioni;
b) Esame a partire da giugno 2010, precisando al momento
dell'iscrizione
all'appello la loro posizione personale (3CFU);
c) Programma d'esame: Sciarelli S., Elementi di Economia e gestione
delle imprese, Cedam, Padova, 2008, pp. 232-434
ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
6 e 9 CFU
Titolare del corso:
Paolo Bertoletti
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
6 CFU
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si configura come un’introduzione all’Economia industriale,
con tema ricorrente gli effetti della presenza di potere di mercato. In
particolare, dopo aver richiamato i concetti di base di microeconomia
e le caratteristiche di un mercato di concorrenza perfetta e di quelle
di monopolio, il corso intende fornire un’introduzione alla teoria dei
giochi e ai mercati imperfettamente competitivi, con particolare
riferimento ai modelli di mercato oligopolistico.
Programma:
Il programma del corso può essere sintetizzato come segue:
Richiami di microeconomia di base;
La teoria dell’impresa;
Teoria dei giochi: introduzione;
Monopolio e sua regolamentazione;
Concorrenza perfetta e quasi perfetta;
Concorrenza oligopolistica;
Collusione;
Struttura e potere di mercato.
-
118
Bibliografia di riferimento:
“Economia industriale” di Luís Cabral, Carocci, 2002 (traduzione
italiana di Introduction to Industrial Organization, MIT Press, 2000):
primi 9 capitoli.
Modalità d’esame: Scritto e orale (quest’ultimo facoltativo)
9 CFU
Obiettivo formativo del corso:
Il corso presenta i temi standard della moderna Economia industriale,
con particolare riferimento ai modelli di mercato oligopolistico e
all’analisi di benessere sociale. In particolare, la trattazione
comprende gli effetti della concentrazione, le dinamiche di entrata e
uscita dal mercato e discute di discriminazione di prezzo,
differenziazione del prodotto e pubblicità.
Programma:
Il programma del corso può essere sintetizzato come segue:
Richiami di microeconomia di base;
La teoria dell’impresa;
Teoria dei giochi: introduzione;
Monopolio e sua regolamentazione;
Concorrenza perfetta e quasi perfetta;
Concorrenza oligopolistica;
Collusione;
Struttura e potere di mercato,
Discriminazione di prezzo;
Differenziazione del prodotto;
La pubblicità;
Costi di entrata, struttura del mercato e benessere;
Entrata, uscita e comportamento strategico.
Bibliografia di riferimento:
“Economia industriale” di Luís Cabral, Carocci, 2002 (traduzione
italiana di Introduction to Industrial Organization, MIT Press, 2000):
primi 15 capitoli.
Modalità d’esame:
Scritto e orale (facoltativo)
-
119
ECONOMIA INTERNAZIONALE (Facoltà di Scienze Politiche)
9 CFU
Titolare del corso:
Marco Missaglia
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
L’insegnamento si propone di fornire le basi teoriche per la
comprensione tanto dell’economia internazionale reale (commercio
internazionale) che monetaria (finanza internazionale). Tali basi
teoriche poggeranno comunque sulla conoscenza dei principali “fatti
stilizzati” dell’economia internazionale. Il corso si compone di tre
moduli: gli studenti di Scienze Politiche dovranno svolgere
obbligatoriamente i primi due e solo opzionalmente il terzo; gli
studenti di Economia dovranno invece svolgere obbligatoriamente
tutti e tre i moduli.
Programma:
PRIMO MODULO: Economia Internazionale Reale (20 ore)
La teoria classica (Ricardo-Torrens) dei costi comparati (cap.17)
La teoria neoclassica: tecnologia, fattori, domanda (cap.18)
La teoria di Heckscher-Ohlin (cap.19)
Le nuove teorie del commercio internazionale, modelli a concorrenza
imperfetta (cap.25)
SECONDO MODULO: Economia Internazionale Monetaria (20 ore)
La bilancia dei pagamenti
Regimi di cambio e sistema monetario internazionale
Alcune teorie della determinazione del tasso di cambio: a) la teoria
della parità del potere d’acquisto; b) l’approccio tradizionale di flusso;
c) l’approccio degli stock di attività finanziarie
Il modello Mundell-Fleming in cambi fissi e cambi flessibili
TERZO MODULO: Approfondimenti
Dazi doganali ed altre misure di politica commerciale (cap.22)
Raffinamenti della teoria ortodossa del commercio internazionale
(cap.21)
Globalizzazione e nuova geografia economica (cap.27)
Movimenti di capitale e crisi valutarie speculative (cap.12)
-
120
Bibliografia di riferimento:
Il testo del corso è “Introduzione all’Economia internazionale”, di
Giancarlo Gandolfo e Marianna Belloc. I capitoli riportati nel
“Programma
dell’Insegnamento”
sono
quelli
necessari
alla
preparazione dell’esame
Modalità d’esame: prova scritta con possibilità di prova orale
integrativa
ECONOMIA MONETARIA E DEI MERCATI FINANZIARI
9 CFU
Titolare del corso:
Lorenza Rossi
(1°modulo)
Mario Maggi
(2°modulo)
[email protected]
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si propone di fornire gli strumenti per analizzare i mercati
monetari e finanziari sia dal punto di vista economico, sia da un
punto di vista finanziario.
Programma:
1° modulo (economia monetaria)
Il corso ha l’obiettivo di analizzare la gestione della politica monetaria
da parte delle principali banche centrali BCE, FED, Bank of England e
Bank of Japan). Particolare attenzione sarà rivolta alla gestione della
politica monetaria della Banca Centrale Europea. In primo luogo si
analizzeranno i canali di trasmissione della politica monetaria. In
seguito si passerà alla descrizione sia teorica sia empirica della
strategie e regole di politica monetaria e delle procedure esecutive
delle banche centrali. Particolare attenzione sarà rivolta alla
connessione fra teoria e fatti, anche attraverso l’analisi dei bollettini e
di altre pubblicazioni delle banche centrali.
-
Programma
1) Definizione della moneta e concetti introduttivi
2) Domanda di moneta
121
3) Offerta di moneta
4) Meccanismo di trasmissione della politica monetaria
5) Struttura a termine dei tassi d’interesse
6) Regole e discrezionalità della politica monetaria
7) Indipendenza, responsabilità e trasparenza delle banche
centrali
8) La strategia della BCE
9) La politica monetaria delle principali banche centrali durante
la recente crisi finanziaria
Prerequisiti
Gli argomenti trattati utilizzano concetti e schemi di ragionamento
macroeconomico appresi nel corso di Macroeconomia del secondo
anno.
2° modulo (mercati finanziari)
In questo modulo il problema di scelta del consumatore/investitore è
formulato considerando in modo esplicito il rischio inerente
l'incertezza dei valori finanziari futuri. In questo contesto, le scelte
sono descritte ed analizzate nell'ambito della teoria dell'utilità attesa,
per trarre conclusioni riguardo la domanda di titoli rischiosi,
l'allocazione della ricchezza, la valutazione del rischio finanziario.
1) Scelte in condizioni di incertezza: utilità attesa
2) Atteggiamento nei confronti del rischio
3) Avversione al rischio e domanda di titoli rischiosi
4) Domanda di assicurazione
5) Il Teorema Fondamentale dell'Asset Pricing
6) Selezione del portafoglio, contesto media-varianza. La frontiera
efficiente con e senza titolo privo di rischio
7) Il Capital Asset Pricing Model (CAPM)
Il programma è svolto seguendo i primi capitoli del testo di Barucci
indicato in bibliografia. nel dettaglio:
Cap II, Cap III solo 3.2 e 3.4 (la dimostrazione tramite il teorema di
separazione non è richiesta), Cap IV eccetto 4.1, Cap V 5.1 e 5.2.
Prerequisiti
Il corso presuppone una buona conoscenza dell'Analisi Matematica e
dell'Algebra Lineare. Si consiglia di aver seguito il corso di
Matematica per l'Economia e la Finanza.
-
122
Bibliografia di riferimento: 1° modulo:
- Bagliano, F.C., e Marotta, G., Economia Monetaria, Il Mulino, 2010.
- Pittaluga, G.B., Economia Monetaria, Hoepli ed., 2011.
- Bofinger, P., Monetary Policy, Oxford University Press, 2001.
- Pifferi, M. e Porta, M., La Banca Centrale Europea, EGEA, 2003.
- Olivier Blanchard, “The crisis: basic mechanisms, and appropriate
policies” , Munich Lecture del 18 Novembre 2008, IMF working paper
No. 09/80
- Amighini e Giavazzi, La crisi del 2007-2010
2° modulo:
- Barucci, E. Teoria dei Mercati Finanziari, Il Mulino, 2000.
- Cochrane, J. Asset pricing, Princeton University Press, 2001.
- Pastorello, S. Rischio e rendimento: teoria finanziaria e applicazioni
econometriche, - Bologna: Il Mulino, 2001.
- Saltari, E. Introduzione all'Economia Finanziaria, Carocci, 1997.
Ulteriori letture saranno suggerite dai docenti durante il corso
Modalità d’esame: Scritto
ECONOMIA PUBBLICA
9 CFU
Titolare del corso:
Giuseppe De Feo
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso introduce gli studenti all’analisi teorica dei servizi a rete e
fornisce strumenti di comprensione relativi al passaggio dall’impresa
pubblica all’impresa privata regolamentata nonché dal regime di
integrazione verticale alla liberalizzazione dei mercati. La prima parte
del corso è dedicata all’analisi microeconomica dei criteri di
regolamentazione delle tariffe sia con informazione perfetta che con
informazione imperfetta. Segue l’analisi dei meccanismi di
regolamentazione e aggiornamento delle tariffe seguiti attualmente
dalle Autorità di regolamentazione. La seconda parte del corso è
dedicata all’analisi dell’applicazione dei criteri regolatori dopo il
-
123
processo di liberalizzazione, con riferimento specifico al settore del
gas naturale, delle telecomunicazioni e dell’energia elettrica
Programma:
1. Monopolio naturale e concorrenza: esistenza, sostenibilità,
equilibrio ed efficienza in monopolio naturale; concorrenza per il
mercato e mercati contendibili;
2. Tariffazione ottimale: tariffazione in presenza di sussidi, peak-load
pricing, tariffazione con vincolo di copertura dei costi (tariffe lineari
e non lineari);
3. Informazione e incentivi: estrazione della rendita informativa del
monopolista, incentivi e inefficienza produttiva, regolamentazione
per comparazione;
4. Regolamentazione del tasso di rendimento e tetti ai prezzi;
5. Liberalizzazione e regolamentazione nei servizi di pubblica utilità:
separazione delle reti dalla fornitura del servizio;
6. Liberalizzazione e regolamentazione dei prezzi nel settore delle
telecomunicazioni;
7. Liberalizzazione e regolamentazione del mercato del gas naturale;
8. Liberalizzazione e regolamentazione del mercato dell’energia
elettrica.
Bibliografia di riferimento:
Cervigni e M. D’Antoni, Monopolio naturale, concorrenza e
regolamentazione, Roma, Carrocci Editore, 2001.
A. Cavaliere “The Liberalisation of Natural Gas Markets: Regulatory
Reform and Competition Failures”, disponibile sul sito dell’ Oxford
Institute for Energy Studies, www.oxfordenergy.org
Altri riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso.
Modalità d’esame: scritto
-
124
FINANZA AZIENDALE
6 e 9 CFU
Titolare del corso:
Pietro Gottardo
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali – esempi e casi
Prerequisiti:
Economia Aziendale
Matematica Finanziaria
Statistica
Microeconomia
6 CFU
Obiettivo formativo del corso:
Obiettivo del corso è fornire agli studenti gli elementi per la
comprensione dei due problemi fondamentali della Finanza aziendale:
quali investimenti dovrebbe effettuare un’impresa e come dovrebbero
essere finanziati questi investimenti. Alla fine del corso gli studenti
dovrebbero essere in grado di capire la teoria e applicare nel mondo
reale le tecniche sviluppate nel campo della finanza. Il corso ha anche
l’obiettivo di fornire agli studenti un linguaggio specialistico con il
quale saranno in grado di interagire con imprese e operatori a livello
internazionale.
Programma:
Presentazione del corso
- Perchè la Finanza Aziendale è importante
Bilancio e cash flow analysis
Calcolo del valore attuale e Valutazione di azioni e obbligazioni
Modelli di asset pricing
Capital budgeting
- Stima del costo del capitale
- Valutazione di progetti di investimento
Efficienza dei mercati
Decisioni di finanziamento
- forme di finanziamento
- come le imprese emettono titoli
Politica dei dividendi
Struttura finanziaria
-
125
Opzioni
Warrant e obbligazioni convertibili
Forme di indebitamento
Leasing
Bibliografia di riferimento:
(BMA) R. Brealey-S. Myers-F. Allen-S. Sandri, Principi di Finanza
Aziendale, ultima edizione.
(BEN) S.Benninga, Financial Modeling, Mit Press
Modalità d’esame:
scritto
AVVERTENZE
È importante sottolineare, per gli studenti della laurea in
Management e per quelli della laurea in Economia che non seguono il
percorso di Mercati Finanziari, interessati a proseguire gli studi nei
corsi di Laurea Specialistica ove sia previsto il corso di Finanza
Aziendale Progredito , che quest’ultimo presuppone la conoscenza
degli argomenti trattati nel corso di Finanza Aziendale (corso base).
Si consiglia pertanto a questi studenti di inserire nel loro piano di
studi triennale il corso base per evitare di trovarsi in difficoltà al
primo anno della specialistica.
9 CFU
Obiettivo formativo del corso:
Obiettivo del corso è fornire agli studenti gli elementi per la
comprensione dei due problemi fondamentali della
Finanza
aziendale: quali investimenti dovrebbe effettuare un’impresa e come
dovrebbero essere finanziati questi investimenti. Alla fine del corso gli
studenti dovrebbero essere in grado di capire la teoria e applicare nel
mondo reale le tecniche sviluppate nel campo della finanza. Il corso
ha anche l’obiettivo di fornire agli studenti un linguaggio specialistico
con il quale saranno in grado di interagire con imprese e operatori a
livello internazionale.
Programma:
Presentazione del corso
- Perchè la Finanza Aziendale è importante
Bilancio e cash flow analysis
Modelli di pianificazione finanziaria
-
126
Calcolo del valore attuale e Valutazione di azioni e obbligazioni
Modelli di asset pricing
Capital budgeting
- Stima del costo del capitale e best practices nella stima del costo
del capitale
- Valutazione di progetti di investimento
Efficienza dei mercati
Manie, bolle speculative, panico, crolli dei mercati
Decisioni di finanziamento
- forme di finanziamento
- come le imprese emettono titoli
Politica dei dividendi
Struttura finanziaria
Leverage e costi del fallimento
Opzioni e opzioni reali
Warrant e obbligazioni convertibili
Forme di indebitamento
Leasing
Bibliografia di riferimento:
(BMA) R. Brealey-S. Myers-F. Allen-S. Sandri, Principi di Finanza
Aziendale, ultima edizione.
(BEN) S.Benninga, Financial Modeling, Mit Press
(BRU) R. Bruner, Case studies in Finance – Managing for Corporate
Value Creation, McGraw-Hill
Modalità d’esame:
scritto
AVVERTENZE:
È importante sottolineare, per gli studenti della laurea in
Management e per quelli della laurea in Economia che non seguono il
percorso di Mercati Finanziari, interessati a proseguire gli studi nei
corsi di Laurea Specialistica ove sia previsto il corso di Finanza
Aziendale Progredito , che quest’ultimo presuppone la conoscenza
degli argomenti trattati nel corso di Finanza Aziendale (corso base).
Si consiglia pertanto a questi studenti di inserire nel loro piano di
studi triennale il corso base per evitare di trovarsi in difficoltà al
primo anno della specialistica.
-
127
GOVERNO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI
6 e 9 CFU
Titolare del corso:
Vittorio Vaccari
[email protected]
Collaboratori:
Maria Laura Giagnorio
Cristina Cordoni
Immacolata Manco
Antonella Valvassori
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Far conoscere le risorse più significative di un ciclo produttivo nel
contesto di una pianificazione aziendale. Sviluppare capacità di
valutazione e decisione in funzione delle ricadute economiche e
ambientali.
Programma:
Il corso introduce il concetto di ambiente, declinato nelle sue
molteplici valenze, prestando particolare attenzione al ruolo
strategico delle risorse naturali per una politica di pianificazione sia
aziendale che di sistema.
Si avvia, dunque, un inquadramento dei percorsi di sviluppo ancorati
alle più recenti teorie di sostenibilità, dalla dichiarazione di Rio al
protocollo di Kyoto, attraverso l’implementazione di strumenti di
certificazione della qualità ambientale in senso lato. Le scelte
aziendali si collegano, inoltre, in base a comportamenti ed utilizzi più
o meno virtuosi, alla necessità dell’acquisto/vendita di certificati
verdi, certificati bianchi e di quote di CO2.
L’attuale contesto economico, richiede a tal fine una dettagliata
disamina e valutazione delle fonti di energia, sia tradizionali che
rinnovabili e alternative, con un occhio di riguardo verso l’impatto
ambientale ed il risparmio energetico connesso con l’impiego delle
tecnologie di più recente affermazione. Tutto quanto collocato in un
bacino di utilizzo di livello europeo, per ciò che attiene alla
normazione e al livello di relazioni.
La politica ambientale dell’Unione investe, peraltro anche le risorse
aria, acqua e suolo, ormai riconosciute come beni economici, la cui
-
128
gestione in un contesto di ciclo integrato consente il perseguimento di
obiettivi di conservazione e sviluppo.
Il corso analizza i principi di base e le caratteristiche inerenti il
mercato delle commodities utilities alla produzione dell’azienda,
facendo riferimento alle differenti fonti di approvvigionamento e, di
conseguenza, ai loro costi di acquisto, in base ai quali dipendono i
risultati dell’impresa.
Bibliografia di riferimento:
I testi di riferimento saranno pubblicati sul sito
Modalità d’esame:
Prova orale con prova scritta di accesso
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO
6 CFU
Titolare del corso:
Matteo Dellacasa
A-K
[email protected]
Nicola Rizzo
L-Z
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
6 CFU
Obiettivo formativo del corso:
Il corso delinea alcuni fondamentali istituti del diritto privato,
dedicando una speciale attenzione ai temi di maggiore interesse per
gli operatori economici professionali (organizzazioni lucrative e non
lucrative, circolazione giuridica, contratto, responsabilità civile).
L’obiettivo è duplice: fornire allo studente di discipline economiche gli
strumenti per comprendere la funzione delle regole giuridiche nella
produzione e nella circolazione della ricchezza; offrire allo studente le
conoscenze necessarie per assumere decisioni nel contesto
economico con piena consapevolezza delle loro implicazioni
giuridiche.
-
129
Programma:
Il diritto privato e le sue fonti. Nozioni introduttive.
I soggetti.
I diritti reali.
Le obbligazioni.
Il contratto in generale.
La responsabilità extracontrattuale.
Le altre fonti delle obbligazioni.
La tutela dei diritti.
Bibliografia di riferimento:
CORSO A-K (docente: Matteo Dellacasa)
Vincenzo Roppo - Diritto privato. Estratto
Il diritto-I diritti-I soggetti-I diritti sulle cose - Le obbligazioni - Il
contratto - La responsabilità extracontrattuale - Altre fonti di obbligazioni (Vol. di
pagg. XX-596 ISBN 978-88-348-1734-6)
Corso L-Z (docente: Nicola Rizzo)
Vincenzo Roppo - Diritto privato. Estratto
Il diritto-I diritti-I soggetti-I diritti sulle cose - Le obbligazioni - Il
contratto - La responsabilità extracontrattuale - Altre fonti di obbligazioni (Vol. di
pagg. XX-596 ISBN 978-88-348-1734-6)
o, in alternativa,
Torrente – Schlesinger, Manuale di diritto privato, Giuffrè, 2011,
limitatamente ai capitoli 1-39, 51, 54, 55, 81.
Ai fini della preparazione dell’esame, è indispensabile consultare un codice
civile aggiornato, dotato di una buona raccolta di leggi complementari. Si
suggerisce De Nova, Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, 2011
Modalità d’esame:
L’esame si svolgerà in due fasi. La prima parte sarà scritta; gli
studenti che abbiano riportato una votazione sufficiente saranno
ammessi a sostenere un colloquio orale.
LINGUA FRANCESE INTRODUZIONE
3 CFU
Titolare del corso:
Gabriela Cultrera
gabriela.cultrera@
unipv.it
Collaboratori:
Patricia Esposito
patricia.esposito@
unipv.it
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130
Metodologia didattica
Lezioni frontali con
multimediali.
l'impiego
delle
tecnologie
informatiche
e
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
L’insegnamento si propone principalmente di fornire agli studenti gli
strumenti linguistici di base per comprendere un testo scritto o orale
di argomento socio-economico, e di sviluppare le abilità
comunicative, mediante l’analisi e il commento di testi riguardanti
l'attualità economica.
-Studio della
fondamentali.
fonetica
e
delle
strutture
morfosintattiche
-Studio del lessico specifico.
-Sviluppo delle competenze testuali.
Programma:
Cours de français professionnel et des affaires.
I contenuti vertono sulle 10 unità del testo Français.com indicato in
bibliografia. Un dossier di articoli e documenti di cultura sociale,
economica e politica della Francia sarà fornito durante le lezioni.
Parte Linguistica:
Phonétique
Les accents
La construction de la phrase
La forme affirmative
La forme interrogative
Les adverbes interrogatifs
La forme négative
Le pluriel des noms et des adjectifs (règle générale)
Le féminin des noms et des adjectifs (règle générale)
Les articles définis et indéfinis
Le partitif
Les principales prépositions
Les articles contractés
Les adjectifs démonstratifs
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Les adjectifs possessifs
L’emploi de C’est / Il est
Les nombres cardinaux et ordinaux
Les pronoms personnels (sujets, réfléchis, compléments d’objet
direct, compléments d’objet indirect, toniques)
Les pronoms relatifs simples (qui, que, dont, où)
Les verbes réguliers et irréguliers des trois groupes:
à l’indicatif présent, futur et passé composé
au conditionnel
à l’impératif
L’accord du participe passé avec «être» et «avoir»
Bibliografia di riferimento:
Jean-Luc
Penfornis,
Français.com
intermédiaire
International/VUEF, Paris 2002 (avec CD audio).
CLE
Grammatica consigliata:
Cerati Marie, Francese in pratica 1(livello base) Alpha Test, Milano,
2005.
Dizionari consigliati:
*Le Nouveau Petit Robert, Dictionnaire de la langue française,
Dictionnaire Le Robert, Paris, 2008.
*Raoul Boch, Dizionario Francese Italiano/Italiano Francese, Bologna,
Zanichelli Editore, ultima edizione.
*V. Ferrante, E. Cassiani, Nuovo dizionario moderno italianofrancese, francese-italiano, SEI, Torino, ultima edizione.
*A. Le Bris, L’Economie et les Affaires, Dizionario fraseologico
Francese-Italiano/Italiano-Francese dei termini dell’Economia e del
Commercio, Bologna, Zanichelli Editore, ultima edizione.
*M. Mormile, Dizionario commerciale/Dictionnaire Commercial,
Bulzoni-La Maison du dictionnaire, Roma-Paris, ultima edizione.
Modalità d’esame:
LFI (prova scritta:test sur le lexique, test di grammatica,
comprensione scritta.
Orale: lettura, traduzione e discussione sugli argomenti studiati).
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132
Per accedere all’esame orale occorre avere superato la prova scritta.
Gli studenti non-frequentanti devono concordare col docente
un’integrazione del programma d’esame.
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LINGUA INGLESE INTRODUZIONE
3 CFU
Titolare del corso:
Elena Montagna
[email protected]
Collaboratori:
Cel nominati dal Centro Linguistico di Ateneo
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si propone di fornire allo studente competenze linguistiche di
base e i rudimenti del Business English.
Programma:
Il corso si propone di fornire allo studente competenze linguistiche di
base che gli consentiranno l’uso della lingua orale e scritta oltre che
su argomenti specificatamente economico-commerciale, anche in
conversazioni di carattere generale. Le lezione forniranno allo
studente i primi rudimenti di Business English. Partendo da un livello
beginners il corso si propone di portare gli studenti ad un livello
Intermediate. Le esercitazioni verteranno invece sul Genaral English.
Anche per le esercitazioni si partirà da un livello beginners per
arrivare ad un livello Intermediate.
Bibliografia di riferimento:
Lezioni:
− Tullis, T. Trappe, New Insights into Business, Longman.
− G. Tullis, S. Power, New Insights Into Business, Workbook,
Longman.
− G. Brook-Hart, Business Benchmark, Upper-Intermediate,
Vantage, Cambridge.
− M. Hancock, English Pronunciation in Use, Cambridge University
Press.
Esercitazioni:
− Bell, R. Gower, First Certificate Expert (New Edition), Longman.
− R. Acklemy, A. Crace, Total English – Pre-Intermediate (studenti
principianti).
Grammatiche consigliate:
− R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge.
− L. Hashemi, B. Thomas, Grammar for First certificate, Cambridge.
− L. G. Alexander, Longman English Grammar Practice, Longman.
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134
−
M. Nattle, D. Hopkins, Developing Grammar in Context,
Cambridge.
− M. Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambridge.
− M. Foley, D. Hall, Advanced Learners’ Grammar, Longman.
− P. Strutt, Business Grammar and Usage, Longman.
− M. Duckworth, Oxford English Grammar and Practice, Oxford.
− Working with Grammar, Longman (studenti principianti)
Dizionari consigliati:
− Longman Contemporary English, Longman.
− Cambridge Advanced Learner’s Dictionary.
− Oxford Advanced Learners, Oxford.
− Cambridge International Dictionary of English, Cambridge.
− Dictionary of Business English, Longman.
− Dictionary of Business English, Oxford.
− Il Nuovo Ragazzini – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli.
− Economics&Business – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli.
Modalità d’esame:
Prova propedeutica relativa alle esercitazioni e esame orale.
Prova propedeutica relativa alle esercitazioni: la prova è composta da
un esercizio di listening-comprehension e da un esercizio di readingcomprehension che consentiranno di valutare il livello di
comprensione della lingua e da alcuni esercizi di completamento e
scelta multipla che consentiranno di valutare le competenze
grammaticali e lessicali acquisite.
Per essere ammesso all’esame orale lo studente dovrà superare la
prova propedeutica relativa alle esercitazioni.
Esame orale: lo studente dovrà dimostrare di conoscere e di saper
esporre in modo linguisticamente corretto gli argomenti trattati
durante le lezioni. Dovrà inoltre dimostrare di aver assimilato e
rielaborato le informazioni oggetto di studio operando collegamenti
logici e analisi critica degli stessi.
La valutazione complessiva sarà espressa da un giudizio: Sufficiente,
Discreto, Buono, Distinto, Ottimo.
E-mail: [email protected]
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LINGUA INGLESE PERFEZIONAMENTO
6 CFU
Titolare del corso:
Elena Montagna
[email protected]
Collaboratori:
Cel nominati dal Centro Linguistico di Ateneo
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si propone di ampliare ed approfondite le competenze
linguistiche e culturali acquisite durante il corso base.
Programma:
Il corso si propone di ampliare ed approfondite le competenze
linguistiche e culturali acquisite durante il corso di Lingua Inglese
Introduzione e di fornire allo studente gli strumenti necessari per
riuscire ad esprimersi in modo corretto e consapevole in ambito
economico, aziendale e commerciale. Le lezioni saranno improntate
su argomenti specificatamente economici e partiranno da un livello
Intermediate per arrivare, alla fine del corso, ad un livello Advanced.
Le esercitazioni, sempre basate sul General English, seguiranno lo
stesso percorso.
Bibliografia di riferimento:
Lezioni
− MacKenzie, English for Business Studies, Cambridge.
− G.
Brook-Hart,
Business
Benchmark,
Advanced
Higher,
Cambridge.
− M. J. Wallace, Study Skills in English, Cambridge.
Esercitazioni
− Bell, R. Gower, First Certificate Expert (New Edition), Longman.
Grammatiche consigliate:
− R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge.
− L. Hashemi, B. Thomas, Grammar for First certificate, Cambridge.
− L. G. Alexander, Longman English Grammar Practice, Longman.
− M. Nattle, D. Hopkins, Developing Grammar in Context,
Cambridge.
− M. Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambridge.
− M. Foley, D. Hall, Advanced Learners’ Grammar, Longman.
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− P. Strutt, Business Grammar and Usage, Longman.
− M. Duckworth, Oxford English Grammar and Practice, Oxford.
− Working with Grammar, Longman (studenti principianti)
Dizionari consigliati:
− Longman Contemporary English, Longman.
− Cambridge Advanced Learner’s Dictionary.
− Oxford Advanced Learners, Oxford.
− Cambridge International Dictionary of English, Cambridge.
− Dictionary of Business English, Longman.
− Dictionary of Business English, Oxford.
− Il Nuovo Ragazzini – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli.
− Economics&Business – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli.
Modalità d’esame:
Prova propedeutica relativa alle esercitazioni e esame orale.
Prova propedeutica relativa alle esercitazioni: la prova è composta da
un esercizio di listening-comprehension e da un esercizio di readingcomprehension che consentiranno di valutare il livello di
comprensione della lingua e da alcuni esercizi di completamento e
scelta multipla che consentiranno di valutare le competenze
grammaticali e lessicali acquisite.
Per essere ammesso all’esame orale lo studente dovrà superare la
prova propedeutica relativa alle esercitazioni.
Esame orale: lo studente dovrà dimostrare di conoscere e di saper
esporre in modo linguisticamente corretto gli argomenti trattati
durante le lezioni. Dovrà inoltre dimostrare di aver assimilato e
rielaborato le informazioni oggetto di studio operando collegamenti
logici e analisi critica degli stessi.
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LINGUA SPAGNOLA INTRODUZIONE
3 CFU
Titolare del corso:
Collaboratore
Giorgio Vecchi
Montserrat Palenci C.E.L
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Fornire agli studenti frequentanti il corso nozioni grammaticali e sintattiche
idonee a consentire una comunicazione corretta nella lingua spagnola con
particolare riferimento al lessico colloquiale e familiare del parlato..
PROGRAMMA DEL CORSO
a) Origini del castigliano
b) Fonetica, ortografia, accentazione.
c) Morfologia
-Articoli determinativi e indeterminativi.
-Sostantivi: genere e numero.; diminutivi e accrescitivi
-Aggettivi e pronomi: possessivi, dimostrativi, numerali.
-Verbo. Le tre coniugazioni regolari: tempi semplici e composti.
-Pronomi personali soggetto e complemento
- Gradi della comparazione
-Aggettivi e pronomi relativi, interrogativi, indefiniti.
-Verbo. Presente congiuntivo, Imperativo affermativo e negativo,
participio regolare e irregolare, gerundio, infinito.; principali verbi di
irregolarità propria; principali perifrasi verbali.
-Preposizioni, avverbi e congiunzioni
d) Sintassi
-Uso dei verbi ser, estar, haber, tener.
- Differenze nell’uso del Pret. Indefinido, Pret. Imperfecto, Pret.
Pluscuamperfecto.
-La voz obligativa
-Il modo congiuntivo
-La voz pasiva
-Funzioni delle forme lo e se
Bibliografia:
Teoría y Práctica del español, dispensa del corso
-
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Modalità d’esame
Al termine di ogni semestre: prova scritta (soluzione, senza ausilio del
dizionario, di quesiti grammaticali); Dopo il superamento dello scritto: prova
orale: (domande di grammatica; lettura e conversazione in lingua sui brani del
1°ciclo della dispensa).
LINGUA TEDESCA INTRODUZIONE
3 CFU
Titolare del corso:
Da definire
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Per informazioni su programma e bibliografia rivolgersi alla Facoltà di
Scienze Politiche.
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139
MACROECONOMIA
9 CFU
Titolare del corso:
Guido Ascari A-K
Flamini Alessandro L-Z
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Obiettivo del corso è fornire gli elementi base per la comprensione del
funzionamento di un sistema macroeconomico, inizialmente in un
contesto di breve periodo con prezzi dati e poi in un contesto di
medio-lungo periodo.
Sono richieste nozioni base dei corsi di Matematica generale (in
particolare, studio di funzioni), del corso di Microeconomia (curve di
indifferenza funzione di produzione) e del corso di Analisi dei dati
(indici di posizione e di variabilità, nozioni di probabilità).
Programma:
INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA (Boitani, cap. 1 e 2) E
DISPENSA
Le scuole di pensiero
Le grandezze macroeconomiche fondamentali
Fondamenti di contabilità nazionale
1) IL BREVE PERIODO (Blanchard, cap. 3-5)
Il mercato dei beni
I mercati finanziari
Il modello IS-LM
2) IL MEDIO PERIODO (Blanchard, cap. 6-9)
Il mercato del lavoro
Il modello AS-AD
La curva di Phillips
Il trade-off fra inflazione e disoccupazione
3) IL LUNGO PERIODO (Blanchard, cap. 10-12)
La crescita economica: fatti principali
Risparmio, accumulazione e crescita
Progresso tecnologico e crescita: il modello di Solow
4) L’IMPORTANZA DELLE ASPETTATIVE IN MACROECONOMIA
(Blanchard, cap. 13-15)
Le aspettative: nozioni di base
-
140
Mercati finanziari ed aspettative
Aspettative, consumo ed investimento
5) ECONOMIA APERTA (Blanchard, cap. 16-19)
Introduzione: bilancia dei pagamenti e tasso di cambio
Il mercato dei beni in economia aperta
Politica economica in economia aperta
Regimi di cambio
6) LA POLITICA ECONOMICA (Blanchard, cap. 22-26)
Ruolo e difficoltà della politica economica
La Politica monetaria
La Politica Fiscale
Il problema di un elevato debito pubblico
L’Unione economica e monetaria europea
Bibliografia di riferimento:
Boitani, A., Macroeconomia, Il Mulino, 2008. Capitoli: 1 e 2.
Blanchard, O., Macroeconomia, Il Mulino, 2009. Capitoli: 3–19, 2226.
Dispensa a cura di A.Fumagalli sulle scuole di pensiero e
impostazione metodologica.
Modalità d’esame:
Scritto
MARKETING
9 CFU
Titolare del corso: Antonella Zucchella [email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Fornire conoscenze e competenze nelle strategie e politiche di
marketing, applicabili a diversi contesti organizzativi, (imprese, enti
pubblici, organizzazioni non profit) e di mercato/settore.
Programma:
Oggetto e obiettivi della attività di marketing management.
Orientamenti strategici aziendali e ruolo del marketing.
-
141
Concetti base di marketing: mercato, segmento, cliente, bisogno,
comportamento d’acquisto, leve di marketing.
I processi di analisi di mercato
Il sistema informativo di marketing.
La ricerca di mercato: metodi e strumenti .
La analisi del macro e micro ambiente di marketing.
La analisi del mercato: metodi e obiettivi della segmentazione. Le
diverse forme di segmentazione del mercato.
La analisi del cliente: il cliente come individuo e le diverse teorie di
buying behaviour. La psicologia applicata al marketing.
La analisi del cliente: il cliente come membro di un gruppo. La
sociologia e la antropologia applicate al marketing.
I modelli generali di comportamento di consumo.
L’utilizzo strategico della analisi di mercato e del cliente.
I processi decisionali e gestionali di marketing
La strategia di marketing: prodotto/mercato, targeting, points of
difference, positioning. Uso delle mappe percettive.
Le politiche di brand. Tipologie di brand, brand equity e analisi dei
fattori determinanti la brand equity.
Le politiche di prodotto e servizio. Il lancio di nuovi prodotti. Il
marketing management nelle fasi del ciclo del prodotto.
Le politiche di prezzo.
Le politiche distributive.
Le politiche di comunicazione di marketing. Teoria della
comunicazione e sue applicazioni al marketing. Le forme di
comunicazione di marketing. La comunicazione tradizionale e le
nuove forme di comunicazione.
La costruzione del piano di marketing.
Le nuove politiche di marketing. L’evoluzione recente della disciplina
e delle sue applicazioni manageriali in diversi contesti.
Modalità d’esame e bibliografia di riferimento
A partire dal mese di gennaio 2010 gli studenti che hanno nel proprio
piano di studi il corso di marketing trimestrale ( 4 crediti), vecchio
ordinamento, potranno preparare l’esame SOLO sul testo:
J.Blythe “fondamenti di marketing” ed. Pearson, 2006, e l’esame
consisterà in domande a risposta multipla basate SOLO sul libro di
testo indicato, da studiare in tutte le sue parti.
Per gli studenti del nuovo ordinamento il corso di Marketing
(semestrale), sarà basato sul testo:
-
142
J.P. Peter, J.H. Donnelly e Carlo Alberto Pratesi, “Marketing”, McGraw
Hill, edisione 2009.
L’esame sarà uno scritto con domande aperte e chiuse a risposta
multipla basate sul testo (da fare tutto) e sui casi indicati nel testo,
unitamente ai materiali ed ai lucidi presentati nella pagina personale
del docente nel sito web della facoltà.
MATEMATICA FINANZIARIA
6 e 9 CFU
Titolare del corso:
Adele Colli Franzone A-K [email protected]
Maria Elena De Giuli L-Z [email protected]
Collaboratori:
Cesare Zuccotti
Mario A. Maggi
[email protected]
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
6 CFU
Obiettivo formativo del corso:
E’ quello di preparare studenti in grado di affrontare razionalmente le
problematiche economico-finanziarie non solo utilizzando lo
strumento matematico “tecnicamente” bensì inserendolo in contesti
interdisciplinari che permettano una visione globale dei problemi e
un’analisi esaustiva delle loro possibili variazioni.
Programma:
Leggi e regimi finanziari con speciale riguardo alle leggi di uso
corrente a tassi fissi e variabili.
Rendite: tipologie e problemi connessi.
Operazioni finanziarie: concetto e tipologie. Costituzione di capitale.
Ammortamenti di prestiti indivisi e divisi: differenti metodi e problemi
diretti e inversi. Operazioni su titoli con lettura e commento di articoli
e listini sul Sole24ore.
Problemi decisionali connessi alla valutazione e alle scelte di progetti
economico-finanziari. Analisi di alcuni criteri in particolare.
-
143
Bibliografia di riferimento A-K:
A. Colli Franzone, C. Zuccotti: Istituzioni di matematica finanziaria,
ISDAF 2005.
A. Colli Franzone, C. Zuccotti: La scelta fra progetti economicofinanziari, ISDAF 2006.
A. Colli Franzone, A. Angoli, L. De Dionigi: Matematica finanziaria e
attuariale - Esercizi svolti - Giappichelli Editore.
Bibliografia di riferimento L-Z:
M.E. De Giuli, M.A. Maggi, F.M. Paris, Lezioni di Matematica
Finanziaria e Attuariale – corso base, G.Giappichelli, Torino, 2009
Modalità d’esame:
Prova scritta
----------------------------------------------------------------------------9 CFU
Obiettivo formativo del corso:
è quello di preparare studenti in grado di affrontare razionalmente le
problematiche economico-finanziarie non solo utilizzando lo
strumento matematico “tecnicamente” bensì inserendolo in contesti
interdisciplinari che permettano una visione globale dei problemi e
un’analisi esaustiva delle loro possibili variazioni.
Programma:
Leggi e regimi finanziari con speciale riguardo alle leggi di uso
corrente a tassi fissi e variabili.
Rendite: tipologie e problemi connessi.
Operazioni finanziarie: concetto e tipologie. Costituzione di capitale.
Ammortamenti di prestiti indivisi e divisi: differenti metodi e problemi
diretti e inversi. Operazioni su titoli con lettura e commento di articoli
e listini sul Sole24ore.
Problemi decisionali connessi alla valutazione e alle scelte di progetti
economico-finanziari.
Criteri di scelta e problematiche connesse sia di natura metodologica
che pratica.
Criteri di scelta per progetti aleatori.
-
144
Bibliografia di riferimento A-K:
A. Colli Franzone, C. Zuccotti: Istituzioni di matematica finanziaria,
ISDAF 2005.
A. Colli Franzone, C. Zuccotti: La scelta fra progetti economicofinanziari, ISDAF 2006.
A. Colli Franzone, A. Angoli, L. De Dionigi: Matematica finanziaria e
attuariale - Esercizi svolti - Giappichelli Editore.
Bibliografia di riferimento L-Z:
M.E. De Giuli, M.A. Maggi, F.M. Paris, Lezioni di Matematica
Finanziaria e Attuariale – corso base, G.Giappichelli, Torino, 2009.
Dispense integrative disponibili sulla pagina web del docente.
G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, Manuale di Finanza, Tassi
d’interesse, mutui e obbligazioni,vol. I, Il Mulino, Bologna, 2005.
Modalità d’esame:
Prova scritta
MATEMATICA GENERALE
9 CFU
Titolare del corso:
Elena Molho A-K
Giorgio Giorgi L-Z
[email protected]
[email protected]
Collaboratori:
Elisa Caprari
Mario Maggi
[email protected]
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Contenuti del precorso
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti analitici di
base per affrontare quantitativamente lo studio di problemi economici
e aziendali.
Programma:
Algebra lineare. Vettori di Rn. Operazioni sui vettori. Sottospazi
vettoriali di Rn. Dipendenza e indipendenza lineare. Base e
dimensione di un sottospazio vettoriale di Rn. Matrici. Determinante.
Matrice inversa. Rango. Sistemi di equazioni lineari.
-
145
Nozioni elementari di topologia in R e in Rn. Limiti: definizione,
teoremi, operazioni sui limiti, forme indeterminate. Funzioni continue
e loro proprietà. Punti di discontinuità.
Calcolo differenziale di funzioni reali di variabile reale. La nozione di
derivata . Derivate di ordine superiore. Continuità e derivabilità.
Regole di derivazione. Punti di stazionarietà. Teoremi di Rolle e di
Lagrange. Teorema di de l’Hopital. Massimi e minimi di funzioni
derivabili. Differenziale. Formula di Taylor. Concavità, convessità e
flessi. Asintoti. Studio di funzione.
Calcolo integrale per funzioni reali di variabile reale. Integrale
indefinito e metodi di integrazione (per decomposizione, per parti,
per sostituzione). Integrale definito e sua interpretazione geometrica.
Teorema della media. Teorema fondamentale del calcolo integrale.
Integrali generalizzati.
Funzioni reali di più variabili reali. Nozioni di base. Derivate parziali
del primo ordine e vettore gradiente. Differenziabilità. Derivate
parziali del secondo ordine e matrice hessiana. Ricerca dei punti
estremanti interni per funzioni di due variabili.
Bibliografia di riferimento:
Giorgi G., Elementi di Matematica, Giappichelli, Voll. 1, 2, 3 e 4,
Torino, 2004.
Giorgi G., Elementi di Algebra Lineare, Giappichelli, Torino, 1997.
Angoli A., De Dionigi L., Giorgi G., Matematica Generale. Esercizi
svolti, Giappichelli, Torino, 1999.
Modalità d’esame: Scritto con possibilità di orale facoltativo per lo
studente se il voto dello scritto è almeno 24/30.
-
146
MATEMATICA PER L’ECONOMIA E LA FINANZA
9 CFU
Titolare del corso:
Giorgio Giorgi
[email protected]
Collaboratori:
Elisa Caprari
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso intende approfondire alcune parti del programma svolto nel
corso di Matematica Generale ma soprattutto intende fornire nuovi
strumenti matematici, allo scopo di permettere agli studenti del
percorso di Economia Politica la comprensione degli argomenti svolti
negli insegnamenti aventi contenuti formali e quantitativi.
TUTTI I CONCETTI RIGUARDANTI L’ALGEBRA LINEARE E LE
FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI, APPRESI NEL CORSO DI MATEMATICA
GENERALE, DEVONO ESSERE RIPASSATI DA PARTE DEGLI STUDENTI
CHE FREQUENTANO IL PRESENTE CORSO.
Programma:
A. ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE.
La struttura di spazio lineare (o vettoriale). Richiami sui vettori di
Rn. Richiami su dipendenza e indipendenza lineare di vettori di Rn,
su dimensione e base per un sottospazio lineare di Rn. Applicazioni
lineari e teorema di rappresentazione. Autovalori ed autovettori;
spazio invariante (o autospazio); molteplicità algebrica e
geometrica degli autovalori; condizioni necessarie e sufficienti e
condizioni solo sufficienti per l’indipendenza lineare degli
autovettori. Autovalori ed autovettori di matrici simmetriche.
Trasformazioni per similitudine e diagonalizzazione. Teorema di
Schur. Forma canonica di Jordan. Teorema di Cayley-Hamilton.
Forme quadratiche: classificazione e riconoscimento del segno
(tramite autovalori e tramite minori principali); forme quadratiche
vincolate. Raggio spettrale e serie di potenze di matrici (“serie di
C. Neumann”). Matrici quadrate non negative e teoremi di PerronFrobenius. Il modello economico di W. Leontief. Il modello
economico di P. Sraffa.
-
147
B. FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI REALI.
Richiami sul calcolo differenziale per funzioni di più variabili;
derivate parziali del primo ordine e di ordine superiore. Matrice
Jacobiana e matrice Hessiana. Funzioni differenziabili. Equazione
dell’iperpiano tangente. Derivazione di funzioni composte. Derivate
direzionali. Funzioni omogenee: definizione, principali proprietà,
teorema di Eulero. Funzioni implicite e teoremi di Dini. Formula di
Taylor per funzioni reali di più variabili reali.
C. OTTIMIZZAZIONE.
Problemi di ottimo libero e vincolato. Teorema di Weierstrass.
Ottimi liberi: teorema di Fermat, condizioni sufficienti di ottimalità
del secondo ordine. Problemi di ottimo su insiemi non aperti.
Funzioni convesse e concave, strettamente convesse e
strettamente concave. Loro caratterizzazione nel caso di funzioni
differenziabili e nel caso di funzioni di classe C2 . Applicazione ai
problemi di ottimo libero. Combinazione lineare e composizione di
funzioni convesse. Funzioni quasiconvesse e pseudoconvesse. Loro
caratterizzazione nel caso di funzioni differenziabili e di funzioni di
classe C2. Problemi di ottimo vincolato con vincoli espressi da
uguaglianze. Caso bidimensionale: metodo di esplicitazione,
metodo delle linee di livello, metodo dei moltiplicatori di Lagrange;
caso generale (condizioni necessarie e condizioni sufficienti di
ottimalità). Interpretazione economica dei moltiplicatori di
Lagrange (teorema di sensitività e “prezzi ombra”). Problemi di
ottimo vincolato con vincoli espressi da disuguaglianze
(programmazione matematica). Teorema dell’alternativa di
Gordan. Condizioni necessarie di ottimalità di Abadie e di F. John.
Qualificazione dei vincoli: condizione di Arrow-Hurwicz-Uzawa e
sua generalizzazione, condizione di indipendenza lineare dei
gradienti dei vincoli “attivi”, condizione di Slater. Condizioni
necessarie di ottimalità di Kuhn-Tucker. Condizioni sufficienti di
ottimalità di Kuhn-Tucker. Non negatività delle variabili. Il metodo
delle curve di livello ed il metodo delle restrizioni per il caso
bidimensionale. Programmazione convessa (concava) e punti di
sella della funzione Lagrangiana. Il teorema dell’alternativa di FanGlicksberg-Hoffman. Relazioni tra punti di sella della funzione
Lagrangiana e condizioni di Kuhn-Tucker. Programmazione lineare
(P.L.): terminologia e classificazioni. Poliedri convessi. Teorema
fondamentale della P.L. Soluzione “grafica” di un problema di P.L.
nel caso bidimensionale. Soluzioni di base e teorema sulle
soluzioni di base. Problemi duali: definizioni e nozioni
-
148
fondamentali. Teoremi di esistenza, di dualità debole, di dualità,
degli scarti complementari.
D. SISTEMI DINAMICI.
Sistemi dinamici continui e discreti. Equazioni differenziali:
concetti e terminologia di base. Sistemi differenziali del primo
ordine in forma normale. Teorema di esistenza ed unicità.
Equazioni lineari del primo ordine. Sistemi di equazioni differenziali
lineari del primo ordine. Sistemi di equazioni differenziali lineari a
coefficienti costanti. Soluzioni di equilibrio di un sistema del primo
ordine. Concetti di stabilità delle soluzioni di equilibrio. Il caso dei
sistemi differenziali lineari con coefficienti costanti: condizioni di
Routh-Hurwitz, matrici con diagonale dominante e quasidominante. Tecniche grafiche per la stabilità di sistemi
unidimensionali (“diagrammi di fase”). Tecniche analitiche per
sistemi pluridimensionali: funzione di Lyapunov, metodo di
linearizzazione. Applicazione allo studio della stabilità degli
equilibri in un modello economico walrasiano di puro scambio.
E. CENNO AI SISTEMI DINAMICI DISCRETI.
F. CENNO AGLI INTEGRALI DOPPI.
Bibliografia di riferimento:
Giorgi G., Elementi di Matematica, Vol. 4, Giappichelli, Torino, 2004.
Giorgi G., Elementi di Algebra Lineare, Giappichelli, Torino, 1997.
De Giuli M. E., Giorgi G., Maggi A. M., Magnani U., Matematica Per
l’Economia e la Finanza, Zanichelli, Bologna, 2008.
Modalità d’esame:
Prova scritta e prova orale (entrambe obbligatorie)
MERCATI INTERNAZIONALI DEI PRODOTTI AGRICOLI
6 CFU
Titolare del corso:
Carlo Bernini Carri
Collaboratori:
Maria Sassi
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
-
149
Obiettivo formativo del corso:
L’obiettivo del corso consiste nel fornire gli studenti dei principali
concetti teorici e strumentali per l’analisi del commercio
internazionale e del suo ruolo nello sviluppo globale, con particolare
riferimento alle questioni relative agli scambi di materie prime
agricole.
Una questione centrale e costituita dall’analisi del GATT-WTO, della
sua evoluzione e ruolo negli scambi mondiali e dei principali impatti
per l’agricoltura derivanti dall’accordo dell’Uruguay Round. Infine, un
obiettivo strategico del corso e quello di affrontare questioni critiche
implicate nei nuovi round multilaterali, con i prevedibili effetti a livello
regionale e mondiale e, specificamente, per l’Unione Europea e per i
paesi in via di sviluppo.
Programma:
Tendenze ed evoluzione del commercio mondiale:
lo sviluppo del commercio internazionale e la struttura degli scambi;
le principali aree di scambio; il ruolo delle materie prime nel
commercio internazionale; la questione dei “terms of trade”; il ruolo
delle compagnie transnazionali nel commercio delle commodity
agricole; i PVS e la “commodity dependence”; i mercati delle
principali commodity agricole: sviluppi passati e prospettive.
La bilancia commerciale; saldi normalizzati ed indicatori di
specializzazione.
Le principali teorie del commercio internazionale:
i guadagni economici del trade e la teoria del vantaggio comparato
nella versione classica e neo-classica; la teoria del “vent for surplus;
le asimmetrie correlate alla specializzazione internazionale in
commodity (Teoria Prebisch-Singer; teoria dello scambio ineguale).
Contributi recenti: la teoria del gap tecnologico; la teoria del ciclo di
vita del prodotto; la teoria della domanda rappresentativa; il ruolo
delle economie di scala; la selezione delle imprese indotta dagli
scambi internazionali.
Politiche commerciali per le commodity:
le ragioni pro e contro il protezionismo; protezionismo e sicurezza
alimentare;
strumenti di protezione: strumenti di intervento diretto e indiretto;
politiche commerciali internazionali: processi di integrazione, schemi
di restrizione, stabilizzazione prezzi, etc.
Il protezionismo agricolo della Unione Europea e dei paesi sviluppati;
gli indicatori di protezione: il concetto di distorsione del mercato; il
-
150
coefficiente nominale ed effettivo di protezione; la stima del sostegno
al produttore/consumatore; la misura aggregata di supporto.
Impatti economici della protezione.
L’approccio dell’equilibrio parziale: limiti ed efficacia; equilibrio di
mercato in una economia chiusa e in una economia aperta; la
valutazione degli effetti economici degli strumenti di politica
commerciale nel caso di “paese piccolo” e di “paese grande”.
Accordi commerciali internazionali e settore agricolo.
la formazione dei blocchi commerciali: principali tipologie, effetti di
trade creation e trade diversion.
GATT: origini, regole e strumenti; il ruolo del Gatt nel processo di
liberalizzazione degli scambi; i round negoziali; l’Uruguay Round e
l’accordo sull’agricoltura;
dal Gatt al WTO, il Doha Round e i problemi di sviluppo; i possibili
esiti ed effetti di un nuovo accordo per l’agricoltura e gli interessi in
campo.
La politica agricola comunitaria (Pac) ed il commercio mondiale.
Liberalizzazione del commercio, crescita e sicurezza alimentare.
Bibliografia di riferimento:
Sono disponibili le dispense. Ad integrazione si consiglia la
consultazione di:
Dominick S., Economia Internazionale, NIS, 1999.
Berrnini Carri C., Trade liberalization, growth and food security,
Aracne Ed., 2009.
Durante il corso il docente fornirà puntuali indicazioni sulle parti di
approfondimento relative alle letture integrative.
Modalità d’esame:
L’esame e in forma scritta con domande a risposta chiusa e aperta.
MICROECONOMIA
9 CFU
Titolare del corso:
Giorgio Rampa A-K
Lorenzo Rampa L-Z
[email protected]
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
-
151
Obiettivo formativo del corso:
Il corso di propone di fornire i fondamenti della teoria della scelta
individuale (di consumo e produzione, in condizioni di incertezza e di
interazione strategica), degli equilibri di mercato e delle proprietà di
efficienza di tali equilibri. Sono affrontati i temi della concorrenza
perfetta, di quella imperfetta e delle esternalità.
Programma:
Principi di teoria della scelta; nozione di equilibrio.
Consumo, domanda, surplus del consumatore.
Informazione, scelta sotto incertezza, assicurazioni.
Produzione, costi, profitti e offerta.
Equilibrio concorrenziale e efficienza.
Monopolio e efficienza.
Giochi e oligopolio.
Esternalità e beni pubblici.
Bibliografia di riferimento:
R.H. Frank, Microeconomia, McGraw-Hill, Milano, 2010.
Modalità d’esame:
Scritto più eventuale orale a discrezione dello studente
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
6 e 9 CFU
Titolare del corso
Alberto Francesconi
[email protected]
Collaboratori
Claudia Dossena
[email protected]
Metodologia didattica:
In particolare, il corso propone un bilanciamento fra argomenti teorici
ed esperienze estrapolate dalla realtà competitiva attuale. A tal fine
l’analisi di casi concreti e le testimonianza di manager consentono di
consolidare gli argomenti teorici proposti.
-
152
Prerequisiti:nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si propone di fornire le conoscenze di base in tema di
organizzazione aziendale ed è finalizzato a fornire agli studenti gli
strumenti necessari per comprendere la complessità del fenomeno
organizzativo, sviluppare le capacità di progettare forme e
meccanismi per il coordinamento del lavoro e interpretare i
comportamenti umani in seno alle aziende, favorendo al contempo un
più agevole inserimento dello studente nelle aziende (profit, non
profit, industria, servizi, ecc.), per mezzo della presentazione:
− di un quadro interpretativo delle teorie organizzative, dai
contributi consolidati a quelli più recenti, alla luce dell’evoluzione
economica, sociale e tecnologica; il metodo coniuga il rigore
scientifico con un approccio operativo, ossia, partendo dai
problemi si attivano le principali teorie organizzative in grado di
spiegarli e di fornire un contributo per risolverli;
− degli elementi necessari a comprendere il funzionamento delle
aziende di qualunque tipo (profit e non profit, pubbliche e private,
di grandi, piccole e medie dimensioni) che operano sotto il vincolo
di efficienza e di efficacia;
− delle logiche alla base dei comportamenti organizzativi;
− delle basi di analisi e valutazione del rapporto tra individuo,
gruppi e organizzazione d’azienda;
− dei criteri base di progettazione organizzativa sia in termini
generali (azienda nel suo complesso) che specifici (un ufficio, un
reparto, ecc.).
6 CFU
Programma:
Il corso è idealmente composto da due parti. Nella prima si affronta
la nascita del problema organizzativo (divisione del lavoro,
specializzazione e coordinamento) e si definisce il modello di analisi
adottato,
analizzando
le
tre
dimensioni
fondamentali
dell’organizzazione e i principali argomenti ad esse connessi:
-
153
− gli attori organizzativi e le variabili che spiegano i loro
comportamenti individuali e collettivi (razionalità, competenze,
motivazione, potere, dinamiche di gruppo, ecc.);
− le variabili di contesto e l’ambiente nelle loro molteplici
componenti, includendo temi come l’incertezza e la complessità, i
mercati, la tecnologia (con particolare attenzione al ruolo delle
information and communication technology), la strategia, le
istituzioni, e il rapporto tra esse e le scelte sia di struttura interna
d’azienda che di confini organizzativi;
− infine, le relazioni, interne ed esterne all’azienda, e le transazioni,
come relazioni di scambio, potere, condivisione, incluse le loro
forme di governo.
Nella seconda parte è sviluppato l’impianto concettuale della prima
proponendo i criteri di progettazione organizzativa:
− a livello di macrostruttura, con riferimento alle forme organizzative
di base (forme artigiane e gruppi di pari, forme gerarchicofunzionali, forme divisionali e gruppi d’imprese) e ai
meccanismi/sistemi
operativi
per
la
pianificazione,
la
comunicazione, il coordinamento, la valutazione e il controllo delle
risorse aziendali;
− a livello di microstruttura (cenni).
Bibliografia di riferimento
Costa G., Gubitta P., 2008, Organizzazione aziendale. Mercati,
gerarchie e convenzioni, McGraw-Hill, Milano, capitoli indicati dal
docente.
Letture consigliate:
Tosi H.L., Pilati M., 2008, Comportamento organizzativo. Attori,
relazioni, organizzazione, management, Milano, Egea;
Morgan G., 2002, Images. Le metafore dell’organizzazione, 2° ed.,
Franco Angeli, Milano;
Costa G. e Nacamulli R.C.D., Manuale di organizzazione, Vol I., "Le
teorie organizzative" (1996), Vol II "La progettazione organizzativa
-
154
(1997), III "I processi i sistemi e le funzioni aziendali" (1997), IV “Le
tipologie aziendali” (1998), V "Metodi e tecniche di analisi e
intervento" (1996), Torino, Utet Libreria.
Modalità d’esame: Scritto
9 CFU
Programma:
Il corso è idealmente composto di due parti. Nella prima si affronta la
nascita
del
problema
organizzativo
(divisione
del
lavoro,
specializzazione e coordinamento) e si definisce il modello di analisi
adottato,
analizzando
le
tre
dimensioni
fondamentali
dell’organizzazione e i principali argomenti a esse connessi:
− gli attori organizzativi e le variabili che spiegano i loro
comportamenti individuali e collettivi (razionalità, competenze,
motivazione, potere, dinamiche di gruppo, ecc.);
− le variabili di contesto e l’ambiente nelle loro molteplici
componenti, includendo temi come l’incertezza e la complessità, i
mercati, la tecnologia (con particolare attenzione al ruolo della
information and communication technology), la strategia, le
istituzioni, e il rapporto tra esse e le scelte sia di struttura interna
d’azienda che di confini organizzativi;
− infine, le relazioni, interne ed esterne all’azienda, e le transazioni,
come relazioni di scambio, potere, condivisione, incluse le loro
forme di governo.
Nella seconda parte è sviluppato l’impianto concettuale della prima
proponendo i criteri di progettazione organizzativa:
− a livello di macrostruttura, con riferimento alle forme organizzative
di base (forme artigiane e gruppi di pari, forme gerarchicofunzionali, forme divisionali e gruppi d’imprese, forme per processi
e per progetti, a rete, adhocratiche) e ai meccanismi/sistemi
operativi per la pianificazione, la comunicazione, il coordinamento,
la valutazione e il controllo delle risorse aziendali;
− a livello di microstruttura (con riferimento agli strumenti di
progettazione come compiti, mansioni, ruoli), inclusi i modelli di
organizzazione del lavoro della knowledge society.
-
155
In particolare, il corso propone un bilanciamento fra argomenti teorici
ed esperienze estrapolate dalla realtà competitiva attuale. A tal fine
l’analisi di casi concreti e le testimonianze di manager consentono di consolidare gli argomenti teorici proposti.
Bibliografia di riferimento
− Costa G., Gubitta P., 2008, Organizzazione aziendale. Mercati,
gerarchie e convenzioni, McGraw-Hill, Milano, capitoli indicati dal
docente.
Letture consigliate:
− Tosi H.L., Pilati M., 2008, Comportamento organizzativo. Attori,
relazioni, organizzazione, management, Milano, Egea;
− Morgan G., 2002, Images. Le metafore dell’organizzazione, 2° ed.,
Franco Angeli, Milano;
− Costa G. e Nacamulli R.C.D., Manuale di organizzazione, Vol I., "Le
teorie
organizzative"
(1996),
Vol
II
"La
progettazione
organizzativa (1997), III "I processi i sistemi e le funzioni
aziendali" (1997), IV “Le tipologie aziendali” (1998), V "Metodi e
tecniche di analisi e intervento" (1996), Torino, Utet Libreria.
Modalità d’esame: Scritto
-
156
POLITICA ECONOMICA
9 CFU (con opzione da 6 CFU se scelto come esame libero)
Titolare del corso:
Carluccio Bianchi
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si propone anzitutto di illustrare, in prospettiva storica, gli
schemi teorici utilizzati dalle scuole di pensiero dominanti per
affrontare le principali tematiche di politica economica, insieme alle
controversie generate. I modelli analitici esaminati vengono impiegati
per esaminare i problemi attuali dell’economia italiana, oggetto di
ampio dibattito corrente, nonché per comprendere obiettivi e
modalità operative di funzionamento della politica monetaria nel
nostro paese.
L’approccio metodologico seguito è al tempo stesso storico ed
analitico, al fine di mostrare allo studente come su ciascuna
problematica possano esistere punti di vista contrastanti e come la
discussione di ogni problema concreto non possa prescindere
dall’utilizzo di uno schema teorico di riferimento. Particolare
attenzione viene dedicata al tentativo di sviluppare lo spirito critico
degli studenti rispetto alle proprietà e alle caratteristiche dei modelli
alternativi comunemente usati dagli economisti.
Programma:
Il corso è diviso in tre parti. La prima parte è dedicata all’esame delle
diverse teorie della politica economica succedutesi in ordine di tempo
dalla teoria neoclassica sino alla moderna nuova macroeconomia
keynesiana. Il filo conduttore suggerito è quello della continua
contrapposizione tra interventismo e liberismo, ovvero tra i fautori
della necessità di un ruolo attivo dello Stato in economia ed i
sostenitori del principio opposto di laissez faire. La seconda parte è
destinata alla discussione dei principali problemi attuali dell’economia
italiana: la crescita reale, la bilancia dei pagamenti ed il corso dei
cambi, la finanza pubblica, l’inflazione, la disoccupazione. La terza
parte ha come oggetto obiettivi, strategie e modalità di
funzionamento della politica monetaria nell’Unione Monetaria
Europea.
-
157
Programma dettagliato:
A. Prima parte:
- I fallimenti del mercato secondo la teoria neoclassica e gli interventi
micro e macro suggeriti: monopoli, beni pubblici, esternalità,
imperfezioni e assenza dei mercati, crescita e politica economica,
fluttuazioni cicliche e moneta
- Keynes e i rimedi contro la disoccupazione di massa: il ruolo
relativo della politica monetaria e fiscale
- I neokeynesiani e le politiche di stabilizzazione del reddito: richiami;
gli effetti di varie misure di politica fiscale in economia chiusa e
aperta
- La teoria della politica economica: obiettivi e strumenti, il
decentramento delle decisioni, le scelte in condizioni di incertezza
(Poole)
- Il monetarismo e l’inopportunità delle politiche di stabilizzazione:
richiami; il dibattito sul crowding out
- La nuova macroeconomia classica e l’inefficacia totale delle politiche
di stabilizzazione: aspettative razionali e ruolo della politica
economica, gli effetti di politiche annunciate e non; la critica di Lucas;
l’incoerenza temporale, regole contro discrezionalità nella conduzione
della politica economica; la persistenza degli shock; la disinflazione
senza costi, il ruolo della credibilità nelle politiche macroeconomiche;
ultrarazionalità individuale ed equivalenza ricardiana; politica fiscale e
inflazione
- La nuova macroeconomia keynesiana: inerzia di prezzi e salari e
desiderabilità delle politiche di stabilizzazione; shock di offerta e
opzioni di politica economica; i costi della disinflazione; asimmetrie
informative, razionamento del credito e trasmissione della politica
monetaria
- Alcune posizioni minoritarie: la teoria del disequilibrio, la supplyside economics, l’ortodossia finanziaria, la nuova scuola di Cambridge
B. Seconda parte:
- Il processo di crescita dell’economia italiana nel secondo dopoguerra
e le sue caratteristiche
- L’evoluzione di breve periodo e la prospettiva di analisi
congiunturale; la politica economica in un contesto congiunturale e
strutturale; i possibili limiti al processo di crescita dell’economia
italiana
- La bilancia dei pagamenti come possibile vincolo alla crescita: ruolo
delle partite correnti e dei movimenti di capitale; condizioni di
sostenibilità e instabilità finanziaria connesse a situazioni di deficit
-
158
corrente elevato e continuo; il modello di Thirlwall generalizzato;
liberalizzazione valutaria, tassi di interesse e movimenti di capitale
- L’evoluzione storica della finanza pubblica italiana; gli effetti reali e
monetari dei disavanzi pubblici; condizioni di sostenibilità e instabilità
finanziaria connesse a disavanzi pubblici elevati e a debiti crescenti;
la dinamica del debito pubblico e le sue determinanti; le misure
straordinarie di riduzione del debito pubblico; le strategie di controllo
dei deficit e debiti pubblici; il ruolo delle privatizzazioni; il trattato di
Maastricht, il Patto di Stabilità e l’Unione Monetaria Europea
- La dinamica dell’inflazione in Italia; l’inflazione importata;
l’inflazione strutturale: lo “zoccolo duro”; indicizzazione ex post, ex
ante e inflazione; grado di copertura delle retribuzioni e dinamica del
salario reale; il dibattito sulla “scala mobile”
- L’evoluzione del mercato del lavoro: occupati, disoccupati e tasso di
disoccupazione; l’equilibrio del mercato del lavoro in concorrenza
perfetta ed imperfetta; crescita del prodotto, della produttività e
dell’occupazione: la legge di Kaldor-Verdoorn; riduzione dell’orario di
lavoro e disoccupazione; regolamentazione del mercato del lavoro e
disoccupazione: l’“Eurosclerosi”.
C. Terza parte:
- La Banca Centrale Europea e la politica monetaria nell’Unione
Monetaria Europea: obiettivi perseguiti e loro giustificazioni; le
differenze con l’azione della Fed.
- Le strategie operative delle banche centrali: il monetary targeting,
l’inflation targeting e le strategie miste.
- La politica monetaria nello schema IS-LM e nella realtà concreta:
offerta di moneta e base monetaria.
- Il controllo dell’offerta di moneta e dell’intermediazione finanziaria;
relazioni tra base monetaria, credito e depositi bancari; l’equilibrio
congiunto di volumi intermediati e tassi di interesse.
- Gli effetti di alcune tipiche manovre di politica monetaria:
operazioni di mercato aperto, tasso ufficiale di riferimento. Analogie e
differenze in condizioni di certezza ed incertezza.
6 CFU
Programma:
La versione del corso a 6 CFU corrisponde alla seconda e alla terza
parte del corso da 9 CFU, più i contenuti della prima settimana di
lezioni della prima parte (neoclassici e Keynes).
-
159
Bibliografia di riferimento:
A) C. BIANCHI, Dispense on-line.
B) C. BIANCHI, L’economia italiana e i problemi della politica
economica, II Edizione, Guerini Studio, Milano, 1998; G. MANKIW,
Macroeconomia, IV edizione, Zanichelli, Bologna, 2004 (capitoli 7 e
8).
C) F. COTULA, La politica monetaria in Italia, Il Mulino, Bologna, 1989
(vol. II, par. 4.1, 4.2, 11.1); BANCA CENTRALE EUROPEA, La
strategia di politica monetaria dell’Eurosistema, orientata alla
stabilità, Bollettino mensile, gennaio 1999, pp. 39-49; I risultati della
valutazione svolta dalla BCE sulla sua strategia di politica monetaria,
Bollettino mensile, giugno 2003, pp. 85-99.
Modalità d’esame (9 CFU):
La verifica dell’apprendimento dei contenuti del corso e la valutazione
del profitto individuale avviene in due fasi sequenziali. In primo luogo
lo studente deve rispondere in maniera concisa ad una serie di
domande riguardanti l’intero programma del corso. A tale test iniziale
viene assegnato un peso pari ad un terzo del voto complessivo.
Successivamente lo studente deve discutere in maniera più
dettagliata tre temi scelti dal docente tra gli argomenti trattati in
ciascuna parte del corso. Tenuto conto dell’importanza relativa delle
varie sezioni in cui è diviso l’insegnamento, al primo e al secondo
tema viene assegnato un punteggio doppio rispetto al terzo
(rispettivamente punti 8, 8 e 4). La valutazione globale viene
ottenuta sommando i punteggi riportati nelle varie prove.
(6 CFU)
La modalità d’esame è simile a quella sopra descritta per il corso da 9
CFU. In primo luogo lo studente deve rispondere in maniera concisa
ad una serie di domande riguardanti l’intero programma del corso. A
tale test iniziale viene assegnato un peso pari ad un terzo del voto
complessivo. Successivamente lo studente deve discutere in maniera
più dettagliata due temi scelti dal docente tra gli argomenti del corso.
A ciascuna domanda viene assegnato un punteggio pari ad un terzo
del voto complessivo. La valutazione globale viene ottenuta
sommando
i
punteggi
riportati
nelle
varie
parti.
-
160
PROBABILITÀ
Sociale)
6 CFU
E
STATISTICA
Titolare del corso: Claudia Tarantola
(equipollente
a
Statistica
[email protected]
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
9 CFU
Titolare del corso:
Anna Moisello
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso ha l’obiettivo di presentare le principali metodologie di analisi
e calcolo dei costi e di delineare il processo di programmazione e
controllo mediante budget analizzando le criticità degli strumenti e
delle tecniche presentate in relazione a diversi contesti operativi.
Programma:
La natura e il ruolo della contabilità direzionale.
Le classificazioni dei costi.
Il costo di produzione: aspetti definitori e procedura di calcolo.
Il calcolo dei costi mediante attribuzione diretta.
Il calcolo dei costi mediante attribuzione indiretta: la localizzazione
dei costi nei centri di costo, la procedura di ribaltamento da centro a
centro e l’imputazione dei costi agli oggetti finali.
Il calcolo dei costi per commessa, per processo e per lotto.
La correlazione tra costi e ricavi: il direct costing method semplice ed
evoluto e il full costing method.
Il metodo differenziale nei calcoli di convenienza economica.
L'activity based costing: le fasi della costruzione del modello.
L’applicazione dell’activity based costing nei diversi contesti
decisionali: potenzialità, limiti e possibili integrazioni. L’activity based
costing integrato con il costo del capitale.
Il controllo del sistema aziendale.
Il ruolo del controller. L'ambiente del controllo direzionale. I centri di
responsabilità.
La natura e il ruolo della contabilità direzionale.
-
161
I prezzi di trasferimento: prezzi di trasferimento basati sul mercato,
sui costi, negoziati e amministrati.
Il processo di programmazione e budgeting. Le funzioni del budget e i
conflitti tra funzioni.
Il sistema dei budget operativi e il sistema dei budget finanziari.
Il consolidamento dei budget e la costruzione del budget d’esercizio.
I report e l’analisi degli scostamenti tra budget e report.
Il budget delle aziende che operano per commessa.
Il report come strumento per l’informativa di settore.
Bibliografia di riferimento:
Brusa, Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè,
2000.
Moisello, I costi di produzione. Metodi e tecniche, Egea, 2000.
Horngren-Sundem-Stratton (2007), Programmazione e controllo,
edizione italiana a cura di Agliati-Ditillo, Pearson-Prentice Hall (in
alternativa al Brusa).
Horngren-Sundem-Stratton (2007), Esercizi, problemi e casi.
Programmazione e controllo, edizione italiana a cura di Agliati-Ditillo,
Pearson-Prentice Hall.
Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle
lezioni.
Modalità d’esame:
L’esame si articola in una prova scritta e in una prova orale. La prova
scritta consisterà in un questionario a risposte libere e in alcuni
esercizi quantitativi.
SCIENZA DELLE FINANZE
9 CFU
Titolare del corso:
Alberto Cavaliere
[email protected]
Collaboratori:
Giuseppe De Feo
[email protected]
Metodologia didattica: Il corso si svolgerà principalmente con lezioni
tradizionali, eventualmente integrate da semplici esercizi destinate ad
aumentare le capacità di problem-solving degli studenti, tenuto conto
dei concetti di base appresi nel corso di microeconomia.
-
162
Prerequisiti: Microeconomia
Obiettivo formativo del corso:
Il corso introduce gli studenti all’intervento pubblico nelle economie di
mercato, basandosi sia sulle teorie tradizionali della finanza pubblica
che sugli sviluppi teorici che hanno investito l’economia del settore
pubblico nei decenni più recenti. I principi teorici di base, oggetto
della prima parte del corso, saranno accompagnati dalle applicazioni
al sistema tributario italiano e alle politiche di spesa pubblica, in
particolare nel settore della sanità, della sicurezza sociale e
dell’assistenza.
Programma:
Parte I: Principi
1. Il settore pubblico in un’economia mista
2. L’efficienza dei mercati
3. I fallimenti del mercato
4. Efficienza ed equità
5. Beni pubblici e fornitura pubblica di beni privati
6. Le scelte pubbliche
7. Monopolio naturale, regolazione e privatizzazioni
8. Le esternalità e l’ambiente
9. Il sistema tributario
10.
Incidenza delle imposte
11.
Imposte ed efficienza economica
12.
Tassazione ottimale
13.
Federalismo fiscale
Parte II Applicazioni
1.
2.
3.
4.
5.
6.
L’imposta personale sul reddito delle persone fisiche
Imposta del reddito delle società
Le riforme fiscali
Sanità
Sicurezza sociale
Assistenza e ridistribuzione del reddito
Bibliografia di riferimento:
-
163
Joseph. E. Stiglitz “Economia del Settore Pubblico”. Hoepli Milano,
seconda edizione, vol.1 e vol. 2 (durante le lezioni saranno forniti
maggiori dettagli sui capitoli dei due volumi)
Modalità d’esame:
scritto
SISTEMI INFORMATICI
6 CFU
Titolare del corso:
Sergio Pezzoni
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Analizzare le caratteristiche dei Sistemi Informatici a supporto dei
Sistemi Informativi, nelle componenti hardware e software.
Analizzare i processi di sviluppo del software e di progettazione dei
database.
Progettare database di piccole dimensioni in ambiente MS Access.
Programma:
Dato, informazione, Sistema Informativo.
Modello di Antony.
Progettazione e realizzazione del Sistema Informativo Automatizzato.
L’integrazione del Sistema Informativo.
Sistemi Informativi Interno ed Esterno.
Dati.
Dati analogici e dati digitali.
Codifica.
Sistemi di codifica.
Autocodifica.
Autocontrollo dei codici.
Dati documentali e dati multimediali.
Campo, record, file e database.
Organizzazione degli archivi e la possibilità di accesso ai dati.
Archivio sequenziale.
Archivi ad accesso random.
File direct.
-
164
File sequenziale con indici.
Database.
Database gerarchico.
Database relazionale.
Archivio documentale.
Archivio multimediale.
Archivi ipertestuali.
Sistema informatico.
Hardware e software.
Modello logico.
Unità centrale di elaborazione.
Memoria. Unità periferiche.
Memorie di massa.
Terminali.
Terminali conversazionali e tempo reale.
Sistema telematico.
Tipi di rete.
Tipologie delle reti.
Protocolli trasmessivi.
Reti Internet, Intranet ed Extranet.
Sviluppo del Sistema Informativo automatizzato.
Struttura e organizzazione dei dati.
Flow-chart e diagrammazione a blocchi.
Fasi dell’analisi e della programmazione.
Processi elaborativi.
Fasi di sviluppo del software.
Struttura logica dei programmi.
Diagrammi di flusso e diagrammi a blocchi.
Tecniche di diagrammazione a blocchi.
Linguaggi di programmazione.
Elementi di programmazione in linguaggio C.
Banche dati.
Progettazione di un database.
Strumenti di supporto.
Realizzazione di una tabella.
Tabelle correlate.
Utilizzo della maschera come interfaccia di input/output.
Estrazione dei dati mediante query.
Query di Visualizzazione.
Query con campi calcolati.
Utilizzo delle formule nelle query.
Query a campi incrociati.
-
165
Query parametriche.
Query di comando.
Report.
Integrazione tra ambienti Office.
Elementi del linguaggio SQL.
Gestione dei sistemi informatici.
Multiprogrammazione.
Sistemi operativi.
Sistemi informatici complessi.
Sicurezza dei sistemi informatici.
Disponibilità del servizio.
Protezione dei dati.
Crittografia.
Firma digitale.
Integrazione tra Sistema Informativo Interno ed Esterno.
Internet.
E-business.
E-banking.
E-government.
E-commerce.
Sistemi di pagamento.
Firma digitale.
Siti e portali.
Call Center.
Bibliografia di riferimento:
S.Pezzoni
Sistemi informatici
CLU Pavia (di prossima pubblicazione)
Dispense di esercizi di diagrammazione a blocchi e linguaggio C
Modalità d’esame:
Prova scritta e prova pratica sul computer.
-
166
SOCIOLOGIA GENERALE
6 CFU
Titolare del corso:
Maria Rita Rampazi
[email protected]
Metodologia didattica:
Lezioni frontali + 2 incontri seminariali, con stesura individuale di una
relazione (facoltativa)
Prerequisiti: nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso di propone di fornire delle categorie utili per comprendere la
natura complessa dell’organizzazione della vita associata nei contesti
contemporanei ed i processi che ne caratterizzano il mutamento. Si
tratta di conoscenze indispensabili ad uno studente di economia per
poter affrontare adeguatamente l’analisi dei rapporti esistenti tra
mercato autoregolato ed istituzioni, tra scelte individuali – soprattutto
a livello produttivo e di consumo - e scelte socialmente determinate.
Programma:
Il corso si divide in due parti: una istituzionale e una monografica.
La prima parte è dedicata al modo in cui la prospettiva sociologica
considera le seguenti categorie di fenomeni: istituzioni primarie;
mutamento sociale, ordine e potere; organizzazione economica e
divisione sociale del lavoro; stratificazione sociale e differenze di
genere; spazio, territorio, città; scienza, tecnologia e comunicazione.
Per la parte monografica, l’attenzione sarà dedicata al mutamento
negli stili di vita e all’evoluzione della sociologia dei consumi.
Bibliografia di riferimento:
* per la parte generale: T. Grande, E. Giap Parini, Studiare la società.
Questioni, concetti, teorie, Carocci, Roma, 2007
* per la parte monografica: R. Sassatelli, Consumo, cultura e società,
Il Mulino, Bologna, 2004
Modalità d’esame:
L’esame prevede una prova scritta ed una prova orale facoltativa per
chi, avendo superato lo scritto, si proponga di aumentare il voto dello
scritto.
-
167
STATISTICA
9 CFU
Titolare del corso:
Antonio Lijoi A-K
[email protected]
Pietro Rigo L-Z
(II modulo- 6 CFU)
Claudia Tarantola L-Z
(I modulo- 3 CFU)
[email protected]
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Introduzione ai principali argomenti di statistica descrittiva,
probabilità elementare e statistica inferenziale. In particolare, viene
fornita una presentazione formale delle nozioni di variabile statistica e
sue sintesi; variabile aleatoria; popolazione e campione; statistica e
distribuzione campionaria; stima puntuale; stima intervallare; test
per la verifica di ipotesi statistiche; modello di regressione lineare.
Programma:
1. Analisi dei dati:
− dati qualitativi e quantitativi;
− distribuzioni statistiche e rappresentazioni grafiche;
− indici di posizione: media, moda, mediana e quantili;
− variabilità: campo di variazione, differenza interquartile,
varianza, coefficiente di variazione;
− disuguaglianza di Chebychev;
− distribuzioni doppie: covarianza e coefficiente di correlazione
lineare;
− relazioni lineari: la retta di regressione.
2. Probabilità:
− nozioni introduttive: definizione di probabilità ed alcune sue
proprietà elementari;
− probabilità condizionate ed eventi indipendenti. Teorema di
Bayes;
− variabili aleatorie;
− valore atteso, varianza e momenti di una variabile aleatoria;
-
168
−
distribuzioni di probabilità notevoli: bernoulliana, binomiale,
Poisson, normale, esponenziale negativa e uniforme (discreta e
continua);
− distribuzione congiunta di due variabili aleatorie.
3. Statistica inferenziale:
− popolazione, campione, statistiche e parametri;
− distribuzioni campionarie;
− teorema centrale del limite;
− stima puntuale;
− stima intervallare;
− verifica di ipotesi;
− regressione lineare semplice.
Bibliografia di riferimento:
P. Newbold, W.L.Carlson, B. Thorne (2008). Statistica. Pearson Prentice Hall.
Modalità d’esame:
Prova scritta. Prova orale facoltativa
STATISTICA SOCIALE
6 CFU
Titolare del corso:
Claudia Tarantola
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Mettere a disposizione degli studenti gli strumenti fondamentali della
statistica utili alla comprensione e risoluzione dei problemi sociali.
Programma:
1. Elementi di teoria dei campioni: il campione, i piani di
campionamento
(campionamenti
non
probabilistici,
campionamento casuale semplice con ripetizione e senza
ripetizione, campionamento casuale stratificato, campionamento
casuale a grappoli, campionamento sistematico, campionamento a
due stadi), stima del totale, stima della proporzione. Schemi di
campionamento per tabelle di contingenza.
-
169
2. Indici di associazione: indici di connessione (indice X2, coefficiente
Φ, coefficiente di contingenza P, indice di Cramer); indici di
dipendenza (Goodman and Kruskal); indice di rischio relativo e
odds ratio.
3. La cograduazione: indici di Kendall e di Spearman.
4. Tabelle di contingenza a tre e più entrate: paradosso di Simpson,
indipendenza condizionale.
Bibliografia di riferimento:
Dispense a cura del docente (integrate con gli appunti delle lezioni).
Testi consigliati
Agresti, A. (2002). Categorical Data Analysis, Wiley.
Agesti A., Finley B. (2009). Statistica per le scienze Sociali. Pearson
Editore.
Brasini, S., Tassinari, F. e Tassinari, G. (1996) Marketing e pubblicità.
Metodi di analisi statistica, Il Mulino.
Cichitelli, G. Herzel, A. e Montanari G. E. (1997). Il campionamento
statistico, Il Mulino (disponibile presso la biblioteca della facoltà di
Economia).
Frosini, B. V., Mortinaro, M., Nicolini, G. (1999), Il campione da
Popolazioni finite, Utet.
Zani, S. (1997) Analisi dei dati statistici, volume 1 e 2, Giuffrè
Editore.
Modalità d’esame:
Prova scritta. Possono sostenere una prova orale integrativa solo
coloro che conseguono un punteggio pari o superiore a 25.
STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO mutuato da
STORIA DELL’ECONOMIA POLITICA (facoltà di Lettere e Filosofia)
Titolare del corso:
Andrea Fumagalli
[email protected]
Metodologia didattica
Lezioni frontali con lettura di testi degli autori trattati. Presentazione
di slides a cura del docente
Prerequisiti:
Conoscenze base di economia
microeconomia e macroeconomia
Obiettivo formativo del corso:
-
politica:
frequenza
corsi
di
170
il corso ha l’obiettivo di fornire gli strumenti teorici e metodologici per
inquadrare da un punto di vista critico i diversi approcci del pensiero
economico relativamente ai temi più importanti della scienza
economica: valore-accumulazione, moneta e progresso tecnologico
Programma:
Introduzione: aspetti metodologici e differenti approcci all’analisi del
processo economico (4 h)
Parte 1: Valore e accumulazione nel pensiero economico (14h)
Tema 1: Valore e accumulazione secondo Quesnay e Smith (4 h)
Tema 2: Teoria del valore e origine del sovrappiù in Ricardo (2 h)
Tema 3: Teoria del valore, dell’accumulazione e della crisi in Marx (4
h)
Tema 4: Teoria dell’utilità e del valore secondo la scuola marginalista
e dell’equilibrio economico generale: da Marshall ad Arrow-DebreuHahn (4h)
Parte 2: Moneta (14h)
Tema 5: Ruolo e funzioni della moneta: verso una tassonomia delle
teorie monetarie (2 h)
Tema 6: La teoria della moneta in Wicksell e Schumpeter (2 h):
Tema 7: La teoria della moneta di Keynes e la risposta neoclassica
(4 h)
Tema 8: La teoria post-keynesiana della moneta (2 h)
Tema 9: La teoria endogena della moneta: il circuito creditizio
(moneta credito) e il circuito finanziario (moneta-finanza) (4 h)
Progresso tecnologico (12h)
Tema 10: Il progresso tecnologico in Marx e Schumpeter (4 h)
Tema 11: La critica di Sraffa e la controversia del capitale (2 h)
Tema 12: La teoria neoclassica del progresso tecnologico (2 h)
Tema 13: La scuola neoschumpeteriana: fondamenti macroeconomici
(2h)
Tema 14: La teoria evolutiva del progresso tecnico: fondamenti
microeconomici (2 h)
Conclusioni: il dibattito contemporaneo sul nuovo paradigma di
produzione e accumulazione capitalistico (4 h)
Bibliografia di riferimento:
Verrà fornita durante il corso
Modalità d’esame:Esame scritto con tre domande aperte, della durate
di 2 ore con possibilità di orale integrativo
-
171
STORIA ECONOMICA
6 CFU
Titolare del corso:
Mario Rizzo (CLEC)
Renzo P. Corritore
(CLACFA)
[email protected]
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso intende evidenziare l’importanza dei mutamenti indotti dalla
Rivoluzione Industriale, delineando altresì alcune fra le maggiori
trasformazioni verificatesi nell’economia mondiale durante i secoli XIX
e XX.
Programma:
Dopo aver brevemente descritto alcuni caratteri salienti dell’economia
preindustriale, il corso affronta la Rivoluzione industriale inglese, per
poi illustrare la diffusione dell’industrializzazione su scala europea e
mondiale, delineando altresì taluni aspetti e tendenze fondamentali
dell’economia mondiale nei secoli XIX e XX.
Il programma si articola nei seguenti punti principali:
− l’economia preindustriale: alcuni aspetti salienti;
− il primo paese industriale: la Gran Bretagna;
− l’industrializzazione in Europa (1815-1914);
− l’industrializzazione fuori d’Europa: Giappone e Stati Uniti;
− la prima globalizzazione fra Otto e Novecento;
− da una guerra all’altra (1914-1945);
− l’economia mondiale fra prosperità, crisi e trasformazione (19452000);
− decolonizzazione, Terzo Mondo, globalizzazione: bilanci e
prospettive.
Bibliografia di riferimento:
Marco CATTINI, L’Europa verso il mercato globale. Processi e
dinamiche dal XV al XXI secolo, Milano, Egea, 2006 (capitolo 2: solo i
sottoparagrafi 2.2.1, 2.2.2, 2.2.3, 2.3.3, 2.3.4; capitolo 3: solo i
sottoparagrafi 3.1.2, 3.1.3, 3.2.1; tutti i capitoli dal 4 al 13 per
intero).
Stefano BATTILOSSI, Le rivoluzioni industriali, Roma, Carocci, 2002.
172
Modalità d’esame:
Orale.
STRUMENTI FINANZIARI D’IMPRESA
6 CFU
Titolare del corso:
Bruno Verona
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso ha l’obiettivo di fornire una illustrazione analitica delle forme
tecniche di impiego delle risorse finanziarie di un’azienda e la loro
rappresentazione in bilancio, dall’impiego creditizio, agli strumenti
finanziari e ai derivati.
Programma:
1 Introduzione agli strumenti finanziari d’impresa
Definizione degli strumenti finanziari e dei mercati finanziari
Descrizione e analisi delle forme tradizionali degli strumenti di
finanziamento e di impiego:
definizione di posizione finanziaria;
obiettivi della politica di raccolta e di impiego delle risorse
finanziarie;
caratteristiche dei principali strumenti di finanziamento a
breve termine: apertura di credito, portafoglio salvo buon
fine, finanziamento a scadenza fissa, anticipo
all’esportazione ed all'importazione , sconto cambiario,
anticipazione garantita, factoring;
mutui, leasing e finanziamenti in pool;
caratteristiche dei principali strumenti di investimento a
breve termine: pronti contro termine e derivati (rinvio);
impegni di firma;
cartolarizzazione dei crediti (mezzanine, senior debt e junior
debt);
piani di stock options e di stock grants.
2 Mercato degli strumenti finanziari
Definizione degli strumenti finanziari: azioni ordinarie, azioni di
173
risparmio, azioni privilegiate, obbligazioni e obbligazioni
convertibili
Mercato primario e secondario dei titoli di stato
Mercato azionario
Forme tecniche di regolamento
Deposito a custodia e amministrazione dei valori mobiliari
Mercato dei cambi
3 Introduzione agli strumenti finanziari derivati
Definizione delle caratteristiche degli strumenti finanziari
derivati
Valutazione degli strumenti finanziari derivati
Il ruolo dei derivati nel sistema finanziario e nell’economia reale
Introduzione ai mercati futures, degli interest rate swaps, delle
opzioni (options), warrants e covered warrants
Introduzione alla gestione del rischio finanziario
4 Iscrizione, valutazione e presentazione degli strumenti finanziari in
bilancio secondo i principi contabili internazionali (“IAS/IFRS”)
IAS 39
IAS 32
IFRS 7
Cenni IAS 17 (leasing)
Cenni su documenti di ricerca specifici (factoring, veicoli di
cartolarizzazione, ...)
5 Casi di studio ed esercitazioni
Bibliografia di riferimento:
Dispense Kpmg.
International Reporting Standard Standards (“IFRSs”) approvati
dall’IAS Board.
Modalità d’esame:
Orale
174
TEORIA SOCIOLOGICA
6 CFU
Titolare del corso:
Fiammetta Corradi
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo e programma del corso:
Il corso prende in esame le principali questioni della sociologia
economica; tra le più rilevanti: socializzazione, cultura e società,
stratificazione sociale, mobilità. Il primo modulo (30 ore) analizza le
principali questioni della tradizione della sociologia economica da
Marx a Schumpeter; il secondo (15 ore), prende in considerazione i
temi più rilevanti della sociologia economica contemporanea (stato
sociale, crisi del fordismo, globalizzazione).
Bibliografia di riferimento:
1° modulo (30 ore): Carlo Trigilia, Sociologia economica, vol. 1°.
2° modulo (15 ore): Carlo Trigilia, Sociologia economica, vol. 2°,
capp. X, XI, XII.
Modalità d’esame:
L'esame prevede solo una prova scritta ed un breve colloquio
vertente sulla prova scritta. La prova scritta verte su quattro
domande e va svolta in un tempo massimo di due ore. Gli studenti
devono presentarsi all’esame muniti dei necessari fogli di protocollo.
VALUTAZIONE DELLE AZIENDE
6 CFU
Titolare del corso:
Luigi Rinaldi
[email protected]
Metodologia didattica: Lezioni frontali
Prerequisiti: Nessuno
Obiettivo formativo del corso:
Il corso si propone di far acquisire allo studente le conoscenze:
175
−
per sviluppare I processi di pianificazione e controllo dei flussi
economici e finanziari aziendali;
− di base per l'elaborazione di Business plan e rendiconti finanziari;
− relative alle diverse configurazioni di capitale aziendale;
− per formulare delle ipotesi di valutazione utilizzando i metodi di
valutazione reddituali, finanziari, patrimoniali, misti e dei multipli;
− per applicare le metodologie di valutazione alle varie fattispecie
operative anche nel contesto di redazione dei bilanci di
funzionamento alla luce dei nuovi principi internazionali IAS/IFRS;
− impairment test.
Nello sviluppo degli argomenti si farà costante riferimento a casi
aziendali.
Programma:
1. Il business plan e la stima dei flussi reddituali e monetari:
− nozioni introduttive sulle grandezze economiche;
− analisi dei flussi monetari;
− i concetti di impiego e di fonte;
− le modalità di costruzione del Foglio di lavoro e le rettifiche da
apportare - normalizzazione del reddito;
− la costruzione del Rendiconto finanziario nelle diverse
configurazioni possibili e l'interpretazione dei risultati;
− le tecniche di previsione dei flussi reddituali e monetari
pluriennali.
− costruzione/utilizzo del Business plan: Piano degli Investimenti,
Piano reddituale, Piano monetario e Piano Patrimoniale; e
verifica equilibrio finanziario.
2. La valutazione del capitale economico dell'azienda:
− le nozioni di capitale aziendale: capitale economico, capitale di
funzionamento e capitale di liquidazione;
− individuazione degli strumenti e modelli per l'apprezzamento e
misurazione della economicità:
di un'azienda;
ramo aziendale;
gruppo aziendale;
partecipazione:
o totalitaria;
o maggioranza;
o minoranza irrilevante;
− le finalità della stima del capitale economico e il processo di
valutazione, con riferimento anche agli aspetti tributari;
176
−
la stima del capitale economico secondo il metodo patrimoniale.
Le rettifiche da apportare alle poste di bilancio per la definizione
di valori correnti e identificazione intangible assets;
− la stima del capitale economico secondo il metodo reddituale
(normalizzazione del reddito);
− la stima del capitale economico secondo i metodi misti, in
particolar modo con stima autonoma del valore di avviamento
(goodwill e badwill) - Valutazione aziende in perdita;
− la stima del capitale economico secondo il metodo finanziario.
− la definizione del tasso di attualizzazione. Modelli di
quantificazione, tra cui CAPM e determinazione/costruzione
WACC;
− la stima del capitale economico secondo i metodi dei multipli ed
i metodi empirici. Cenni.
3. Impairment test:
− finalità dello Ias 36 e ambito di applicazione;
− identificazione di un'attività che possa aver subito una riduzione
di valore;
− determinazione del valore recuperabile:
determinazione del valore recuperabile di un'attività
immateriale a vita utile indefinita;
fair value dedotti i costi di vendita;
valore d’uso:
o stima dei flussi finanziari futuri;
o tasso di attualizzazione;
− rilevazione e determinazione di una perdita per riduzione di
valore;
− unità generatrici di flussi finanziari e avviamento:
identificazione delle CGU;
valore recuperabile e valore contabile di una CGU;
− avviamento;
− allocazione avviamento alle CGU;
− verifica perdita di valore delle CGU con avviamento;
− quote di pertinenza di terzi;
− attività gestite centralmente (corporate assets);
− perdita per riduzione di valore di una CGU;
− ripristini di valore:
per singola attività;
per CGU;
per l'avviamento.
177
Bibliografia di riferimento:
La Bibliografia di riferimento sarà fornita direttamente dal docente
durante le lezioni.
Modalità d’esame:
Scritto.
178
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Triennale - Università degli studi di Pavia