UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Facoltà di Economia GUIDA DELLO STUDENTE Corsi di laurea triennale Anno Accademico 2011-2012 INDICE Presentazione della Facoltà .............................................. 6 LA FACOLTÀ DI ECONOMIA DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA...........................7 LE LAUREE TRIENNALI DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA.............................9 ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE ALLA FREQUENZA DEI CORSI..................... 111 TEST D’INGRESSO ....................................................................11 PRECORSO DI MATEMATICA ..................................................... 123 ATTIVITÀ INTEGRATIVE… ...................................................................15 …IN UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE ...........................................16 ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ................................. 17 OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA.............................18 ULTERIORE OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ.................................19 PERSONALE DOCENTE DELLA FACOLTÀ................................................20 INSEGNAMENTI E DOCENTI ................................................................23 ELENCO DOCENTI ESTERNI ................................................................26 CORSI MUTUATI DAI COLLEGI E DA ALTRE FACOLTÀ .............................27 CALENDARIO DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA .............................................28 CALENDARIO DELLE SEDUTE DI LAUREA..............................................29 PERCORSO FORMATIVO .....................................................................30 CLASSE L-18 “SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE ECONOMICO-AZIENDALE” ..........................................................31 CLASSE L-33 “SCIENZE DELL’ECONOMIA”....................................38 COLLOCAZIONE CRONOLOGICA DEGLI INSEGNAMENTI .........................43 ELENCO SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI (SSD) ............................45 SERVIZI GENERALI DI FACOLTÀ ..................................... 47 SEGRETERIA DI PRESIDENZA .............................................................48 SEGRETERIE DI DIPARTIMENTO..........................................................48 SEGRETERIA DIDATTICA ....................................................................49 SEGRETERIA STUDENTI .....................................................................49 UFFICIO PROGRAMMI INTERNAZIONALI...............................................50 UFFICIO STAGE.................................................................................50 PASSAGGI DA ALTRE FACOLTÀ DELL’ATENEO, TRASFERIMENTI DA ALTRE SEDI UNIVERSITARIE, RIVALUTAZIONE CARRIERE PREGRESSE ..............52 LABORATORIO E AULE INFORMATICHE ................................................52 SITO WEB DELLA FACOLTÀ.................................................................53 BIBLIOTECA .....................................................................................54 INGRESSO E ACCOGLIENZA ...............................................................56 INFORMAZIONI SULL’ATTIVITÀ DIDATTICA ................... 57 ESAMI DI PROFITTO ..........................................................................58 ESAMI DI LINGUA STRANIERA ............................................................59 PROGRAMMI DI MOBILITÀ INTERNAZIONALE ATTIVI PRESSO LA FACOLTÀ DI ECONOMIA .......................................................................................60 STUDENTI LAVORATORI................................................................... 633 ATTIVITÀ FORMATIVE AD INTEGRAZIONE DEL TERZO ANNO DI CORSO...63 ESAME DI LAUREA E ADEMPIMENTI PROPEDEUTICI...............................68 NORME RELATIVE AL VOTO DI LAUREA E ALL’ATTRIBUZIONE DELLA LODE69 INFORMAZIONI SUI SERVIZI OFFERTI DALL’ATENEO..... 71 SERVIZIO DI ASSISTENZA E INTEGRAZIONE STUDENTI DISABILI (S.A.I.S.D.) ......................................................................................72 COLLABORAZIONE DEGLI STUDENTI AI SERVIZI DELL’ATENEO (CONFERIMENTO DI INCARICHI PART-TIME) ........................................74 CASELLA DI POSTA ELETTRONICA .......................................................75 BANCA DATI LAUREATI ......................................................................75 ATTIVITÀ DI TUTORING .....................................................................75 CENTRO LINGUISTICO ..................................................................... 756 NORME DI DISCIPLINA ......................................................................78 ORGANIZZAZIONI STUDENTESCHE IN CONSIGLIO DI FACOLTÀ..............80 INCHIOSTRO, IL GIORNALE DEGLI STUDENTI.......................................84 ULTERIORI ORGANIZZAZIONI PRESENTI NELL’AMBITO DELLA FACOLTÀ ..85 ATTIVITA’ CULTURALI E RICREATIVE DEGLI STUDENTI…………………………….87 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI Anno Accademico 20112012 ................................................................................. 88 La Facoltà ha sede nel Monastero di San Felice (via S. Felice., 5), la cui fondazione viene attribuita all’ultimo re longobardo Desiderio e a sua moglie Ansa (VIII secolo d. c.). È in atto un graduale recupero delle strutture del convento. Già allo stato attuale, gli studenti della Facoltà possono fruire di una sala di lettura del tutto particolare. Si tratta dell’antica chiesa del monastero, all’interno della quale sono state rinvenute nel 1996 due tombe altomedievali finemente decorate: una di esse conteneva le spoglie della badessa del convento Ariperga. È qui che, al termine del corso di studi, gli studenti della Facoltà conseguono il titolo di dottore in Economia. I locali del monastero ospitano anche la Biblioteca della Facoltà, i cui soffitti sono finemente decorati da bassorilievi e da affreschi altomedioevali. Il centralino della Facoltà risponde al numero 0382/986201. Gli uffici sono raggiungibili in modo diretto formando il numero 0382/986 seguito del numero interno desiderato. Si prega, pertanto, di utilizzare i numeri passanti. Gli orari di apertura degli uffici sono affissi nelle bacheche. Il portone centrale del Monastero di San Felice resta aperto nei giorni feriali dalle ore 8 alle ore 23 (il sabato dalle 8 alle 13). La sala lettura della Facoltà rimane aperta nei giorni feriali dalle 8 alle 23; il sabato dalle 8 alle 13. La Guida presenta i servizi offerti dalla Facoltà sulla base delle informazioni disponibili nel mese di giugno 2011. In un momento successivo, alcuni dati potrebbero essere integrati o modificati: di essi verrà data comunicazione attraverso il sito Internet della Facoltà. Presentazione della Facoltà 6 La Facoltà di Economia dell’Università di Pavia La Facoltà di Economia è l’erede delle prime Scuole per il Commercio della seconda metà dell’Ottocento, poi trasformate in vere e proprie Facoltà di Economia e Commercio, dizione peraltro ancora in vigore alla fondazione della Facoltà di Pavia nel 1963 e mantenuta sino alle recenti riforme. Gli obiettivi formativi delle prime, antiche, Facoltà si limitavano alle tradizionali professioni private, alle funzioni interne alle banche e alle imprese, nonché ai ruoli nel settore pubblico: sbocchi che richiedevano una particolare competenza sui bilanci e sulla legislazione economica. L’evoluzione storica successiva, con la progressiva apertura alle transazioni internazionali, la straordinaria espansione dei mercati finanziari e delle imprese transnazionali, nonché la diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ha moltiplicato i profili professionali richiesti ai laureati in Economia. Così, oltre al cambiamento di nome, la Facoltà ha dovuto affrontare la necessità di istituire una molteplicità di percorsi formativi per rispondere alle nuove esigenze di mercato. Infine il DM 270/2004 ha imposto una radicale trasformazione dei corsi di studio universitari, imponendo requisiti minimi di docenza per l’attivazione di corsi di laurea di primo e secondo livello (lauree triennali o magistrali), nonché disposizioni vincolanti quanto a numero massimo di esami e crediti formativi minimi per le varie attività curriculari. Ciò ha indotto ad una profonda revisione dell’offerta formativa della Facoltà, che ha caratterizzato gli ordinamenti didattici a partire dall’a.a. 2009/2010. In particolare la Facoltà ha anzitutto deciso di attivare 3 corsi di laurea triennale, di cui 2 nella classe di Scienze Economico-Aziendali e 1 nella classe di Scienze dell’Economia, la cui struttura più specifica è evidenziata nel seguito di questa Guida. Nonostante le differenze curriculari tra i vari corsi di studio, il progetto formativo della Facoltà continua a caratterizzarsi, in primo luogo, per il solido ancoraggio ad un sistema di conoscenze e competenze che derivano sia dalle discipline basilari delle aree economica e aziendale, sia dagli imprescindibili contributi interdisciplinari delle aree giuridica e quantitativa, storica e sociologica, informatica e linguistica; l’integrazione tra queste differenti discipline offre agli studenti l’opportunità di valutare e sviluppare le proprie abilità specifiche, e produce competenze generali e consolidate che sono socialmente riconosciute in ogni paese del mondo. In secondo luogo, l’attività formativa è progettata confrontando esperienze nazionali e internazionali, al fine di garantire ai laureati una preparazione adeguata all’esigenza moderna di competere sia in ambito locale sia su mercati del lavoro più vasti. All’interno di tale progetto formativo, che privilegia quindi la 7 generalità e l’interdisciplinarietà, i primi tre semestri di studio sono costituiti da insegnamenti sostanzialmente comuni, al fine di consentire agli studenti l’acquisizione di un’ampia preparazione di base e la possibilità di scegliere con maggiore informazione e consapevolezza il percorso curriculare più adatto alle proprie capacità ed aspirazioni. Quanto alle lauree magistrali o di secondo livello, in un ambiente in cui è ormai diffusa la competizione anche tra Università, la Facoltà di Economia ha cercato di migliorare il suo posizionamento regionale e nazionale enfatizzando le specificità culturali, didattiche e di ricerca che l’hanno distinta fin dalla sua nascita. Inoltre la Facoltà ha promosso un intenso programma di internazionalizzazione, con la predisposizione di un corso di laurea magistrale interamente svolto in lingua inglese, International business and economics (MIBE), e di un percorso di studi di carattere economico, impartito anch’esso in lingua inglese, Industrial economics and policy (IEP). Il MIBE è destinato agli studenti di discipline aziendali che aspirino a diventare manager capaci di svolgere funzioni direttive in organizzazioni inserite, per la loro vocazione sovranazionale, in contesti fortemente innovativi. Il percorso IEP mira a formare esperti di economia industriale applicata e di regolamentazione dei mercati, da inserire nei contesti di imprese multinazionali, centri di ricerca, autorità di regolamentazione, ecc. I corsi di laurea sopra descritti prevedono altresì la possibilità di conseguire diplomi di doppia laurea in accordo con Atenei di altri Paesi, frequentando un anno di studi presso la nostra Facoltà ed un secondo anno presso le Facoltà partner straniere. Al momento attuale le Università convenzionate si collocano in Francia, Spagna e Germania, ma sono in fase di avanzata definizione accordi anche con Grecia, Finlandia e Russia. Con riferimento ai più tradizionali corsi di laurea magistrale in lingua italiana, invece, l’offerta formativa esistente comprende 3 corsi di studio, di cui 2 nella classe di Scienze Economico-Aziendali e 1 nella classe di Scienze dell’Economia. Lasciando a questa Guida dello studente il compito di fornire tutti i dettagli necessari sulla struttura e sull’organizzazione della Facoltà di Economia, vale la pena di ricordare, in conclusione, che l’offerta didattica programmata comprende altresì una formazione di terzo livello, che si concretizza in corsi e programmi di studio post-laurea, quali i dottorati ed i master, a completamento delle possibilità educative offerte a chi volesse studiare Economia preso l’Università di Pavia. Prof. Carluccio Bianchi Preside di Facoltà 8 Le lauree triennali della Facoltà di Economia Con l’anno accademico 2009/2010 la Facoltà di Economia dell’Università di Pavia ha avviato la nuova Riforma Universitaria, a partire dalle lauree triennali di primo livello. L’offerta didattica della Facoltà, come sintetizzato nel diagramma dei corsi, manterrà, in continuità con la situazione attuale, l’articolazione in due classi di Laurea: L-18 (Scienze dell’economia e della gestione aziendale) e L-33 (Scienze Economiche). In particolare, all’interno della classe L-18, sono attivi due corsi di laurea: uno in Management (CLAM) e uno in Amministrazione, Controllo e Finanza aziendale (CLACFA). Nella classe L-33, invece, sarà attivo il corso di laurea triennale in Economia (CLEC). Tutti i corsi di laurea si caratterizzano per la presenza di un nucleo comune di insegnamenti di base che la Facoltà ha scelto di mantenere anche a seguito della Riforma per consentire agli studenti di formarsi l’indispensabile bagaglio di conoscenze fondamentali. Tale parte comune occupa il primo anno e mezzo del percorso formativo, consentendo quindi allo studente di poter meglio maturare la scelta del percorso di studi da intraprendere sulla base degli stimoli ricevuti in questa prima fase didattica. All’interno delle due classi di laurea di riferimento vengono, infatti, offerti agli studenti percorsi formativi che forniscono un’ampia e varia gamma di scelte professionalizzanti. La proposta formativa è stata così formulata anche per rispondere alle sollecitazioni del mercato del lavoro, che richiede un continuo aggiornamento delle conoscenze e competenze. Dal punto di vista dell’organizzazione didattica dei percorsi formativi, la Facoltà di Economia dell’Università di Pavia adotta un ordinamento semestrale. La scelta effettuata, coerentemente con gli obiettivi della nuova Riforma Universitaria, consentirà di ridurre il livello di frammentazione degli insegnamenti con l’obiettivo di fornire agli studenti una preparazione culturale di maggiore consistenza. Il nuovo calendario didattico prevedrà quindi una sessione d’esame al termine di ogni semestre di lezione (gennaio e giugno) ed appelli di recupero a luglio e settembre. L’obiettivo di questa articolazione temporale è incentivare quanto più possibile il completamento del corso di studi nei tre anni previsti al fine di consentire agli studenti di presentarsi tempestivamente sul mercato del lavoro o di proseguire in un percorso di laurea specialistica. La fase di avvio della nuova Riforma Universitaria è supportata dal lavoro della Commissione Didattica della Facoltà di Economia alla cui Segreteria gli studenti si possono rivolgere per ogni eventuale 9 informazione inerente l’organizzazione didattica del loro percorso formativo. Prof.ssa Luisa Rosti Presidente del Consiglio del corso di laurea di Scienze dell’Economia Prof. Matteo Mattei Gentili Presidente del Consiglio del corso di laurea di Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale 10 ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE ALLA FREQUENZA DEI CORSI TEST D’INGRESSO Scuola secondaria superiore Test d’ingresso obbligatorio 12 settembre 2011 –ore 8:30 Contenuti:30 domande divise in tre parti - PARTE A: 10 domande di logica PARTE B: 10 domande di matematica PARTE C: 10 domande di comprensione del testo Ammesso senza debito Si consiglia comunque la frequenza al pre-corso di matematica dal 22 al 30 settembre * Gli studenti che entro novembre 2012 avranno ancora il debito di matematica non potranno iscriversi al secondo anno ma solo al primo ripetente. Ammesso con debito Debito formativo * Obbligo della frequenza al precorso di matematica dal 22 al 30 settembre. Il debito può essere annullato con una delle seguenti tre alternative: a) Superando una prova a novembre 2011 b) Superando una prova ad aprile 2012 c) Superando l’esame di matematica generale entro settembre 2012 d) Superando una prova a Novembre 2012 NB: per facilitare il superamento delle prove a) e b) saranno istituiti appositi corsi di tutorato 11 TEST D'INGRESSO Il test di ingresso sarà strutturato in tre sezioni - logica, matematica, comprensione del testo - contenenti ciascuna dieci domande a risposta multipla con cinque risposte alternative per ogni domanda. Il tempo assegnato complessivamente per la prova sarà di un'ora e mezza e ciascuna risposta esatta varrà un punto mentre ciascuna risposta errata comporterà la penalizzazione di un quinto di punto. Ogni domanda senza risposta varrà zero punti. La graduatoria per l'ammissione ai Corsi di Laurea a numero chiuso si baserà sul punteggio complessivo ottenuto nelle tre sezioni. Inoltre, si assegnerà un debito formativo a chi verrà ammesso con un punteggio complessivo inferiore a 10/20 nelle due sezioni di logica e matematica. Tale debito comporterà l'obbligo di frequenza al precorso di Matematica (si consiglia comunque la frequenza al precorso a tutti gli studenti del primo anno) e il superamento di un test di recupero sul programma di tale precorso che si terrà a novembre e ad aprile. Il superamento dell'esame di Matematica Generale comporta l'assolvimento automatico del debito formativo. Gli studenti che al momento dell'iscrizione al secondo anno di corso non avessero ancora sanato il debito formativo, dovranno iscriversi al primo anno ripetente. Data del Test: Lunedì 12/09/2011 ore 08,30 (le aule verranno comunicate in seguito) 12 PRECORSO DI MATEMATICA 22 settembre – 30 settembre 2011 L’orario delle lezioni e le relative aule verranno indicate sul sito della Facoltà una settimana prima dell’inizio delle lezioni Prof.ssa Elena Molho (Corso A-K) Dott.ssa Elisa Caprari (Corso L-Z) L'obiettivo primario del precorso è quello di fornire le conoscenze e le abilità matematiche propedeutiche ai corsi quantitativi presenti in tutti i percorsi curriculari della Facoltà di Economia. A causa della composita provenienza dalla scuola superiore degli studenti, la preparazione matematica degli studenti in entrata risulta sempre assai poco omogenea. Le difficoltà nel superamento degli esami quantitativi dei primi anni sono in gran parte legate a lacune nella preparazione di base della matricole che è difficile colmare durante i corsi. Il precorso di matematica intende mettere in grado tutti gli studenti di individuare e colmare le principali carenze, prima che queste possano compromettere l’apprendimento successivo. Il precorso tratta argomenti già affrontati dagli studenti alle scuole superiori; in generale non è obbligatorio, ma va visto come un ausilio per coloro che ritengano di avere necessità di un'azione organica di consolidamento della propria preparazione matematica di base. La frequenza al precorso è obbligatoria per coloro che hanno conseguito il debito formativo con il test d'ingresso ma è comunque fortemente consigliata a tutti gli studenti del primo anno, in quanto i contenuti del precorso sono strettamente propedeutici al corso di Matematica Generale e non verranno ripresi durante lo svolgimento del corso stesso. Programma Elementi di base Cenni di insiemistica e di logica. Insiemi numerici (N,Z,Q,R). La definizione di funzione. Funzioni iniettive, suriettive e biiettive. Funzione composta e funzione inversa. Funzioni reali di variabile reale. Monotonia. 13 Algebra elementare Potenze e loro proprietà. Elementi di calcolo letterale. Polinomi e loro scomposizione. Prodotti notevoli. Identità ed equazioni: nozione di soluzione. Equazioni di primo e secondo grado. Disequazioni di primo e di secondo grado. Sistemi di equazioni e di disequazioni. Equazioni e disequazioni razionali intere e fratte. Equazioni e disequazioni irrazionali. Equazioni e disequazioni con il valore assoluto. Geometria analitica Il piano cartesiano. Equazione della retta. Equazione della parabola. Equazione della circonferenza. Elementi di trigonometria Angoli e misura degli angoli in radianti. Funzioni seno, coseno e tangente e principali proprietà. Relazioni di base fra le funzioni trigonometriche. Funzioni esponenziali e logaritmiche La funzione esponenziale e le sue proprietà. La funzione logaritmo e le sue proprietà. Equazioni e disequazioni con esponenziali e logaritmi. Testi Consigliati G.Giorgi, Elementi di Matematica, Parte 1, G. Giappichelli Editore, Torino. R. D'Ercole, Precorso di Matematica, Pearson, Milano-Torino, 2011 14 ATTIVITÀ INTEGRATIVE… Ad integrazione dell’offerta didattica, rappresentata dai corsi di laurea, la Facoltà promuove le seguenti iniziative: 1) Per gli studenti del primo anno è previsto un pre-corso di Matematica che si svolge nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni. 2) In linea di principio, per tutti gli studenti è previsto lo svolgimento di stage nel corso del triennio. A questo scopo è stato attivato in Facoltà un Ufficio Stage che prevede una serie di iniziative volte a promuovere più intense relazioni con il mondo del lavoro o svolgere attività sostitutive. 3) Gli studenti della Facoltà di Economia possono sostenere gli esami per ottenere la Certificazione ECDL (European Computer Driving Licence, Patente Europea del Computer) presso il Test Center AICA dell'Università degli Studi di Pavia, secondo il tariffario previsto per gli studenti; sempre presso il Test Center AICA è possibile sostenere il corso “ECDL base” al termine del quale viene attribuito allo studente un attestato che documenta le conoscenze informatiche acquisite senza la necessità del superamento del relativo esame. Per ulteriori informazioni, si prega di fare riferimento al personale delle aule informatiche. 4) La Facoltà organizza ogni anno cicli di seminari aperti a tutti gli studenti. In particolare, vengono proposti incontri diretti con il mondo del lavoro attraverso le giornate di “Porte aperte alle Imprese”. 15 …IN UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE Da tempo la Facoltà promuove iniziative che favoriscono l’acquisizione di competenze utili nel contesto internazionale: 1) Sono attivati corsi di doppia laurea in collaborazione con prestigiose sedi universitarie: Lyon, Strasburgo e Clermont Ferrand (Francia), Tübingen e Hohenheim (Germania), Siviglia e Alcalà (Spagna). 2) Si promuove la frequenza di almeno un semestre in un’Università dell’Unione Europea, utilizzando tutte le opportunità offerte dal programma LLP Erasmus oppure un periodo di lavoro all’estero con il programma Erasmus PLACEMENT. 3) Per tutti gli studenti che frequentano i corsi a vocazione internazionalistica sono previsti stage presso la Rappresentanza della Commissione Europea avente sede a Milano. 4) Vengono svolte esercitazioni finalizzate a conseguire le Certificazioni Internazionali della London Chamber of Commerce. La Facoltà è il centro esaminatore per tutti gli studenti dell’Ateneo pavese e delle scuole superiori della Provincia. Per informazioni sul corso, si prega di contattare il docente di Lingua Inglese (Prof.ssa Elena Montagna, [email protected]). 5) La cattedra di Lingua Francese della Facoltà organizza un ciclo di esercitazioni finalizzate al conseguimento del “Certificat de français juridique” (Cfj), titolo rilasciato dalla Chambre de Commerce et d’Industrie de Paris (CCIP) e riconosciuto a livello internazionale. Per ulteriori informazioni, si prega di contattare il titolare del corso. 6) Dall’anno accademico 2001/02, la Facoltà di Economia ha stipulato un accordo con il Centro Linguistico di Ateneo e il British Council, per favorire il conseguimento delle seguenti Certificazioni Internazionali di conoscenza della lingua inglese da parte dei propri studenti: First Certificate, BEC2, CAE, BEC3, IELTS. Per informazioni più dettagliate relative alla preparazione e alle modalità d’esame, gli studenti possono rivolgersi direttamente al docente di lingua (E-mail: [email protected]). 16 ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ DIAGRAMMA DEI CORSI OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA Scuola secondaria superiore Test d’ingresso Iscrizione al corso di laurea triennale Pre-corso di matematica Corso di laurea in ECONOMIA 3 percorsi consigliati Corso di laurea in MANAGEMENT Corso di laurea in AMMINISTRAZIONE, CONTROLLO E FINANZA AZIENDALE a) Economia dei mercati finanziari b) Economia dei mercati internazionali c) Economia e strategie di mercato Diploma di Laurea di primo livello Corso di laurea magistrale biennale Corso di laurea in ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Corso di laurea in ECONOMIA E LEGISLAZIONE D’IMPRESA 2 percorsi consigliati Corso di laurea in INTERNATIONAL BUSINESS AND ECONOMICS a) Amministrazione, finanza e controllo b) Governance, controllo e revisione Corso di laurea in ECONOMIA, FINANZA E INTEGRAZIONE INTERNAZIONALE 4 percorsi consigliati a) Finanza b) Economia e strategie di mercato c) Integrazione economica internazionale d) Industrial Economics and Policy Diploma di laurea magistrale 18 ULTERIORE OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ Laurea Triennale Interfacoltà • Comunicazione innovazione e multimedialità (CIM) Laurea Magistrale Interfacoltà • Comunicazione professionale e multimedialità (CPM) Programmi Internazionali: LLP Erasmus per studio; LLP Erasmus Placement; EBBS- European Bachelor –Level Business Sciences –Riservato agli iscritti alle lauree triennali per i corsi di Laurea ad indirizzo aziendale. Doppia Laurea (riservato agli iscritti alle Lauree di secondo livello): Indirizzo aziendale: in collaborazione con le Università di Alcalà de Henares e Siviglia in Spagna, Clermont Ferrand, Lyon e Strasburgo in Francia, Tübingen e Hohenheim in Germania; Indirizzo economico: in collaborazione con le Università di Alcalà de Henares e Siviglia in Spagna, Tübingen e Hohenheim in Germania. EMBS - European Master of Business Sciences - Riservato agli iscritti alle Lauree di secondo livello per i Corsi di Laurea ad indirizzo aziendale. Dottorati di ricerca • Economia Aziendale •Economia, diritto e istituzioni • Scienze Economiche e Statistiche • Diritto Pubblico • Matematica e statistica • Matematica per l’analisi dei mercati finanziari • LASER: Lombard Advanced School of Economic Research 19 PERSONALE DOCENTE DELLA FACOLTÀ Preside: Prof. Carluccio Bianchi Vicario: Prof. Antonella Zucchella Sede della Facoltà: via S. Felice, 5 – Pavia (tel. 0382/986201) Gli Uffici della Facoltà sono raggiungibili in modo diretto formando il numero 0382/986 seguito dall’ interno desiderato. Segreteria studenti: via S. Agostino, 1 - tel. 0382-984288/984284. I docenti della Facoltà afferiscono a più Dipartimenti dell’Ateneo pavese: Dipartimento di Economia Politica e Metodi Quantitativi Via S. Felice, 5 - tel. 0382/986208 - fax 0382/304226 Direttore: Prof. Guido Ascari Prof. Guido Ascari, straordinario di Economia Politica Prof. Margherita Balconi, ordinario di Economia Applicata - Facoltà di Ingegneria Prof. Paolo Bertoletti, ordinario di Economia Prof. Alberto Cavaliere, ordinario di Economia Pubblica Prof. Carluccio Bianchi, ordinario di Politica Economica Prof. Giorgio Giorgi, ordinario di Matematica Generale Prof. Giorgio Rampa, ordinario di Economia Politica – Facoltà di Lettere Prof. Lorenzo Rampa, ordinario di Economia Politica Prof. Pietro Rigo, ordinario di Probabilità e Statistica Matematica Prof. Giovanni Vaggi, ordinario di Economia dello Sviluppo Prof. Luisa Rosti, ordinario di Economia del Lavoro Prof. Maria Elena De Giuli, associato di Matematica Finanziaria Prof. Andrea Fumagalli, associato di Economia Politica Prof. Antonio Lijoi, associato di Statistica Prof. Elena Molho, associato di Matematica Generale Prof. Eduardo Rossi, associato di Econometria Dott. Elisa Caprari, ricercatore di Metodi matematici dell’economia Dott. Carolina Castagnetti, ricercatore di Econometria Dott. Roberto Fontana, ricercatore di Economia Applicata - Facoltà di Ingegneria Dott. Mario Maggi, ricercatore di Metodi matematici dell’economia Dott. Lorenza Rossi, ricercatore di Economia Politica Dott. ssa Claudia Tarantola, ricercatore di Statistica 20 Dott. Dott. Dott. Dott. Giuseppe De Feo, ricercatore Alessandro Flamini, ricercatore Alberto Gaggero, ricercatore Fabio Tramontana, ricercatore della Dipartimento di Ricerche Aziendali “Riccardo Argenziano” Via S. Felice, 5 - tel. 0382/986229 - fax 0382/986228 Direttore: Prof. Vittorio Vaccari Prof. Paolo Benazzo, straordinario di Diritto Commerciale Prof. Fulvio Francavilla, ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie Prof. Enrico Cotta Ramusino, ordinario di Finanza Aziendale Prof. Matteo Mattei Gentili, ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari Prof. Piero Mella, ordinario di Economia Aziendale Prof. Luigi Rinaldi, ordinario di Ragioneria Generale e Applicata Prof. Vittorio Vaccari, ordinario di Scienze Merceologiche (in anno sabbatico) Prof. Dario Velo, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese Prof. Antonella Zucchella, ordinario di Marketing Prof. Carla Bruna Cattaneo, associato di Economia e Gestione delle Imprese Prof. Maria Elena Gennusa, associato di Diritto Costituzionale Prof. Pietro Gottardo, ricercatore di Finanza aziendale Prof. Antonio Majocchi, associato di Economia e Gestione delle Imprese Internazionali Prof. Matteo Dellacasa, associato di Diritto privato Prof. Maria Sassi, associato di Economia ed Estimo Rurale Prof. Carlo Bruno Vanetti, associato di Diritto Fallimentare Dott. Quirino Camerlengo, ricercatore di Istituzioni di diritto pubblico Dott. Antonio Colleoni, ricercatore di Diritto Commerciale Dott. Alberto Francesconi, ricercatore di Organizzazione aziendale Dott. Maurizio Ettore Maccarini, ricercatore di Economia e gestione delle imprese Dott. Giancarlo M. Malvestito, ricercatore di Economia aziendale Dott. Marco Manera, ricercatore di Diritto tributario Dott. Anna Moisello, ricercatore di Economia aziendale Dott. Michela Pellicelli, ricercatore di Economia aziendale Dott. Pietro Previtali, ricercatore di Organizzazione aziendale Dott. Stefano Santucci, ricercatore di Economia aziendale Dott. Francesco Sotti, ricercatore di Economia aziendale 21 Dott. Francesco Velo, ricercatore di Economia e gestione delle imprese Dott.ssa Birgit Hagen, ricercatore Dott. Stefano Denicolai, ricercatore Dott.ssa Laura Bottinelli, ricercatore Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne Strada Nuova, 106c - tel. 0382/984501 Ufficio Informazioni (Tedesco) - tel. 0382/984509 Ufficio Informazioni (Francese-Spagnolo) - tel. 0382/984514 Dott. Elena Montagna, ricercatore di Lingua Inglese Dipartimento di Scienze Storiche e Geografiche “Carlo M. Cipolla” Piazza del Lino, 2 - tel. 0382/984645 - fax 0382/984744 Prof. Mario Rizzo, associato di Storia economica Dott. Renzo P. Corritore, ricercatore di Storia economica Dipartimento di Studi Politici e Sociali Via Luino, 12 - tel. 0382/33983 Prof. Maria Rita Rampazi, associato di Sociologia Dott.ssa Fiammetta Corradi 22 INSEGNAMENTI E DOCENTI DOCENTE Ascari G. QUAL. INSEGNAMENTI PO Macroeconomia (A-K) TEL. 0382/ E-MAIL 98-6211 [email protected] Benazzo P. PO Diritto Commerciale (A-K) 98-6444 [email protected] 98-6202 Bertoletti P. PO Economia e Organizzazione Industriale Bianchi C. PO Bottinelli L. R Camerlengo PA Q. [email protected] t Politica Economica 98-6212 [email protected] Economia degli Intermediari Finanziari [email protected] (L-Z) Diritto dell’Economia 98-6252 Diritto Pubblico e dell’Economia [email protected] Cavaliere A. PO Scienza delle Finanze Colleoni A. R Diritto Commerciale (L-Z) Corradi F. R Teoria Sociologia 98-6219 o 98-4358 alberto.cavaliere@unipv .it 98-6256 [email protected] fiammetta.corradi@unip v.it Corritore R.P. R Storia Economica (CLACFA) Cotta PO Ramusino E. Economia e Gestione delle Imprese (L- 98-6241 Z) [email protected] 98-6482 Economia Pubblica [email protected] t 98-6236 Matematica Finanziaria (L-Z) [email protected] .it 98-6253 Istituzioni di Diritto Privato (A-K) matteo.dellacasa@unipv .it Economia Aziendale (2° modulo) A-K [email protected] De Feo G. R De Giuli M.E. PA Dellacasa M. PA Demartini C. R 98-4727 [email protected] 23 Flamini A. R Macroeconomia (L-Z) Francesconi A. R Organizzazione Aziendale Gennusa M.E. alberto.francesconi@uni pv.it 98-6434 PA Giorgi G. PO Gottardo P. PA Lijoi A. PA Maggi M. R Mattei Gentili PO M. Moisello A.M. R Molho E. 98-6203 98-6424 [email protected] .it PA Montagna E. R Diritto Costituzionale [email protected] Matematica Generale (L-Z) 98-6238 Matematica per l'Economia e la Finanza [email protected] Finanza Aziendale 98-6415 [email protected] Statistica (A-K) 98-6220 [email protected] Economia Monetaria e dei Mercati 98-6236 Finanziari 2° modulo [email protected] Economia degli Intermediari Finanziari 98-6245 (A-K) [email protected] Economia Aziendale (A-K) 1° modulo 98-6247 Programmazione e Controllo [email protected] Matematica Generale (A-K) 98-6233 [email protected] Lingua Inglese Introduzione 98-6200 Lingua Inglese Perfezionamento [email protected] Pellicelli M. R Economia Aziendale (L-Z) 1° modulo Rampa L. PO Microeconomia (L-Z) Rampazi M.R. R Sociologia Generale Rigo P. PO Statistica (L-Z) (2° modulo) Rinaldi L. PO Valutazione delle aziende Rizzo M. PA Storia Economica (CLEC) 98-6247 [email protected] nipv.it 98-6218 [email protected] 98-4809 [email protected] 98-6226 [email protected] [email protected] 98-6243 98-4729 [email protected] 24 Rizzo N. Rossi E. R PA Rossi L. R Rosti L. PO Santucci S. R Sassi M. PA Sotti F. R Tarantola C. R Vaccari V. PO Vaggi G. PO Velo D. PO Zucchella A. PO Docente definire da Istituzioni di diritto privato (L-Z) Econometria [email protected] 98-6207 [email protected] Economia Monetaria e dei Mercati 98-6483 Finanziari (I Modulo) [email protected] Economia del Lavoro 98-6216 [email protected] 98-6246 Economia Aziendale (L-Z) 2° modulo stefano.santucci@unipv. it Economia e Gestione del Sistema 98-6465 Agroindustriale [email protected] Bilanci Aziendali 98-6243 [email protected] Statistica Sociale 98-6213 Probabilità e statistica [email protected] Statistica (L-Z) (1° modulo) In anno sabbatico 98-6250 [email protected] 98-6222 Economia dello Sviluppo [email protected]. it Economia e Gestione delle Imprese 98-6239 (A-K) [email protected] Marketing 98-6416 [email protected] Governo e Valorizzazione delle Risorse Naturali 25 ELENCO DOCENTI ESTERNI DOCENTE QUAL. INSEGNAMENTI Bernini Carri C. C Mercati Internazionali dei Prodotti Agricoli Colli Franzone A. PA Matematica Finanziaria (A-K) Cultrera G. Lingua Francese Introduzione C Docente da definire Fumagalli C Pezzoni S. C Rampa G. SE Tabellini P.M. Vecchi G Verona B. C C C TEL. 0382/ EMAIL 98-6240 [email protected] .it 98-6231 [email protected] gabriela.cultrera@ unipv.it Lingua tedesca (Introduzione) Storia del pensiero economico andreamaria.fuma (equipollente a Storia dell’economia [email protected] politica Facoltà di Lettere e Filosofia) Conoscenze informatiche 98-6249 Sistemi Informatici spezzoni@archidat a.it 98-6214 Microeconomia (A-K) giorgio.rampa@uni pv.it Diritto Tributario 98-6255 Lingua Spagnola Introduzione Strumenti finanziari d’impresa [email protected] LEGENDA Professore ordinario Professore associato Professore a contratto Supplenze esterne Ricercatore PO PA C SE R 26 CORSI MUTUATI DAI COLLEGI E DA ALTRE FACOLTÀ CORSI MUTUATI A.A. 20102011 SEM. CFU DOCENTE Economia internazionale 1 9 Missaglia Storia del pensiero economico (mutua da 501482 Storia dell’economia politica 1 6 Fumagalli STRUTTURA Fac. Scienze Politiche Fac. di Lettere 27 Calendario per l’A.A. 2011-12 Test d’ingresso: 12 settembre 2011 Pre-corso di Matematica: 20-22 e 26-29 settembre 2011 LEZIONI ED ESAMI 1° semestre - dal 1° settembre (giovedì) al 1° ottobre 2011 (sabato) : esami (2 appelli) - dal 3 ottobre (lunedì) al 21 dicembre 2010 (mercoledì) : 11 settimane di lezione, con 3 giorni aggiuntivi per eventuali recuperi di lezione vacanze di Natale: 22 dicembre 2011 (giovedì) - 6 gennaio (venerdì) 2012 - dal 9 gennaio (lunedì) al 1° febbraio (mercoledì) 2012: primo appello d’esame dal 2 febbraio (giovedì) al 25 febbraio (sabato) 2012: secondo appello d’esame 2° semestre - dal 5 marzo (lunedì) al 1° giugno (venerdì) 2012: 11 settimane di lezione, interruzione di una settimana per le vacanze di Pasqua e una settimana per eventuali recuperi di lezione - dal 5 (giovedì) al 10 (martedì compreso) aprile 2012: vacanze di Pasqua (8 aprile) - dal 4 giugno (lunedì) al 27 giugno (mercoledì) 2012: primo appello d’esame - dal 28 giugno (giovedì) al 21 luglio (sabato) 2012: secondo appello d’esame 28 SEDUTE DI LAUREA - 24 ottobre 2011 (Già fissata lo scorso anno) - 19 dicembre 2011 (Già fissata lo scorso anno) - 27 febbraio 2012 - 23 aprile 2012 - 16 luglio 2012 - 24 settembre 2012 - 22 ottobre 2012 - 17 dicembre 2012 29 PERCORSO FORMATIVO Tutti gli studenti iscritti alla Facoltà di Economia seguono un percorso formativo comune che impegna il primo anno di corso e il primo semestre del secondo anno. Successivamente, il piano di studi si differenzia sulla base del corso di laurea scelto dallo studente. Vengono qui descritti i corsi di laurea appartenenti alle due grandi classi delle Scienze Economiche: − Scienze dell’Economia e della Gestione Economico-Aziendale (classe L-18) − Scienze dell’Economia (classe L-33) Alla descrizione analitica dei corsi di laurea segue l’indicazione dei relativi piani di studio. Si ricorda che tutti gli studenti devono presentare il piano di studio per la scelta degli insegnamenti utili al completamento dell’indirizzo di studi prescelto. Eventuali modifiche potranno essere apportate negli anni accademici successivi. Lo studente procederà alla compilazione on-line del proprio piano di studio: (www.unipv.it alla voce “piani di studio”); se correttamente compilato in ogni sua parte, esso si ritiene approvato senza necessità di un’espressa deliberazione. Commissione Piani di Studio Per ogni chiarimento in merito alla compilazione dei piani di studio gli studenti possono rivolgersi ai referenti dei Corsi di Laurea: − per il CdL in Management: Dott. Alberto Francesconi, prof. Enrico Cotta Ramusino, dott. Matteo Della casa. − per il CdL in Amministrazione, controllo e finanza aziendale: dott. Francesco Sotti, dott. Stefano Cantucci, dott.ssa Anna Moisello. − per il CdL in Economia: prof. Luisa Rosti, Prof. Guido Ascari, dott. Quirino Camerlengo. La Facoltà di Economia contribuisce con insegnamenti tenuti dai propri docenti al Corso di Laurea Interfacoltà in Comunicazione Innovazione e Multimedialità (CIM). Il percorso formativo di questo corso di laurea e gli insegnamenti economici in esso inseriti sono documentati dal sito Internet: http://www-1.unipv.it/cim/ 30 CLASSE L-18 “SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE ECONOMICO-AZIENDALE” − CORSO DI LAUREA IN MANAGEMENT (CLAM) Il corso di laurea in Management si propone di formare un laureato che conosca le principali funzioni aziendali, con particolare attenzione al marketing, al management strategico, nazionale ed internazionale, e all'organizzazione. Il corso di laurea in Management è quindi volto a formare figure professionali capaci di comprendere ed interpretare i cambiamenti in atto nell'ambito del sistema economico nazionale ed internazionale e di tradurre gli stessi in fattori strategici di competitività, così come richiesto dal sempre più accentuato processo di globalizzazione. In tale prospettiva il laureato in Management deve conoscere l’inglese ed una seconda lingua straniera preferibilmente comunitaria e saper leggere ed interpretare trend economici per le scelte gestionali, anche con metodi matematici. Questo percorso di studi permette una diretta employability per studenti che non vogliano proseguire gli studi oltre il triennio e favorisce il collocamento nella diffusa realtà di piccole imprese italiane, dove occorre possedere competenze gestionali diverse e saperle applicare in varie tipologie di settori economici. Il corso di laurea fornisce altresì una formazione adeguata per la prosecuzione degli studi in diverse lauree magistrali in ambito economicoaziendale. Più nel dettaglio, il Corso di Management si pone l’obiettivo di sviluppare la capacità di interpretare i principali fenomeni economici, di comprendere i meccanismi fondamentali di funzionamento delle aziende, di acquisire adeguate conoscenze sul complesso delle funzioni relative all’amministrazione, direzione e gestione di un’azienda e sui principali strumenti applicabili ai diversi processi gestionali. Il Corso di laurea si sviluppa nell’arco di sei semestri. Nei primi tre semestri sono previsti insegnamenti volti ad assicurare una solida formazione teorica e metodologica di base relativa alle seguenti materie: microeconomia e macroeconomia, economia aziendale e ragioneria, matematica generale e finanziaria, statistica, istituzioni di diritto privato, diritto commerciale , nonché adeguate competenze informatiche ed una adeguata conoscenza della lingua inglese. A partire dal quarto semestre è previsto l'approfondimento di conoscenze fondamentali relative ai meccanismi di funzionamento dei sistemi di controllo economico-finanziario delle aziende, conoscenze 31 fondamentali relative alle aree funzionali dell'organizzazione e marketing, conoscenze fondamentali per la comprensione della struttura economica, del funzionamento delle istituzioni e dei mercati monetari e finanziari e del ruolo della finanza aziendale. A completamento del percorso di studi sono previsti uno stage, o attività sostitutiva, ed una prova finale. A completamento del percorso sono previsti uno stage - o un'attività sostitutiva del medesimo - e una prova finale. Al termine del percorso formativo il laureato in Management: − possiede adeguate conoscenze di base della matematica e della statistica, dell’economia politica, dell’economia aziendale, del diritto; − conosce i principali metodi di indagine propri delle scienze dell’economia e della gestione aziendale; − è in grado di acquisire le informazioni fondamentali per interpretare i fenomeni economici e per analizzare i fenomeni aziendali; − è in grado di applicare i principali strumenti per la gestione aziendale e possiede competenze professionali avanzate per esercitare specifiche funzioni aziendali o per svolgere attività nell’ambito di specifici settori (manifatturiero, commerciale, servizi, intermediazione finanziaria, pubblica amministrazione); − è in grado di comunicare, oralmente e per iscritto, anche in lingua inglese ed eventualmente in un’ulteriore lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, ed è in grado di avvalersi dei principali strumenti che fanno uso delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informatica, − possiede gli strumenti cognitivi di base per lo sviluppo e l’aggiornamento delle conoscenze acquisite. 32 PRIMO ANNO (63CFU) 500124 X Economia aziendale 9CFU 500142 X Matematica generale 9CFU 500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU 500144 X Microeconomia 9CFU 500026 X Statistica 9CFU 500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU 500138 X Lingua inglese (introduzione) 3 CFU 501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU 500129 X Conoscenze informatiche 3CFU SECONDO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2012-13 500227 X Matematica finanziaria 9CFU 500140 X Macroeconomia 9CFU 500511 X Diritto commerciale 9CFU 500141 X Marketing 9CFU 500125 X Economia degli intermediari finanziari 9CFU 500148 X Sociologia generale 6CFU 1 Insegnamento libero 6CFU ............................................................................................. TERZO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2013-14 501362 X Organizzazione aziendale 9CFU 501504 X Governo e valorizzazione delle risorse naturali 6CFU 501501 X Economia e organizzazione industriale 6CFU 500551 X Economia e gestione del sistema agroindustriale 6CFU 503581 X Economia e gestione finanziaria delle imprese 9CFU 500122 X Diritto dell’economia 6CFU X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU 2° semestre □ Lingua Francese □ Lingua Spagnola □ Lingua Tedesca 1 Insegnamento libero 6 CFU ............................................................................................. X Stage o ricerca 6 CFU X Prova finale 3 CFU ............................................................................................. ............................................................................................. 33 − CORSO DI LAUREA IN AMMINISTRAZIONE, FINANZA AZIENDALE (CLACFA) CONTROLLO E Il corso di laurea in Amministrazione, controllo e finanza aziendale è volto a formare una figura professionale in grado di operare nell'ambito delle aziende con funzioni dirigenziali. Il laureato in Amministrazione, controllo e finanza aziendale ha una approfondita conoscenza teorica ed operativa dei processi e delle funzioni aziendali ed è capace di programmare, controllare e rilevare i fenomeni interni ed esterni della gestione, anche sotto il profilo finanziario, sia ai fini della redazione del bilancio sia ai fini informativi interni. Il corso di laurea è rivolto a coloro che desiderano operare nella funzione di amministrazione, finanza e controllo delle imprese o che intendono intraprendere la professione di revisore contabile e, successivamente, di dottore commercialista. Il corso di laurea fornisce altresì una formazione adeguata per la prosecuzione degli studi in diverse lauree di secondo livello in ambito economicoaziendale o economico generale. Il percorso formativo è caratterizzato da una spiccata vocazione interdisciplinare. Nei sei semestri del corso, vengono fornite approfondite conoscenze delle discipline economico aziendali con particolare riferimento alle tematiche relative all'amministrazione, controllo e finanza, adeguate conoscenze in relazione alle discipline economico-politiche di base, strumenti matematico-statistici di base e applicati. Vengono poi illustrati gli istituti più rilevanti dell’ordinamento civile, commerciale e tributario. Il corso assicura, inoltre, la conoscenza dell'inglese a livello intermedio e di una seconda lingua straniera a livello introduttivo. Esso fornisce, infine, competenze informatiche di base. Al fine di garantire una solida preparazione di base teorica e metodologica, i primi tre semestri sono caratterizzati da insegnamenti relativi a discipline economico aziendali, economico-politiche, giuridiche, statistico-matematiche comuni anche agli altri corsi di laurea triennali proposti dalla facoltà. Nel quarto, quinto e sesto semestre sono previsti corsi specificamente volti a sviluppare la conoscenza dei meccanismi di funzionamento dei sistemi di controllo economico-finanziario delle aziende e corsi volti a completare la formazione generale dello studente, sia scelti dal medesimo nell'ambito delle discipline affini ed integrative sia liberamente scelti nell'ambito dei corsi attivati nell'Ateneo. A completamento del percorso sono previsti uno stage - o un'attività sostitutiva del medesimo - e una prova finale. 34 Al termine del percorso formativo il laureato in Amministrazione, controllo e finanza aziendale: − possiede adeguate conoscenze di base dell'economia aziendale, dell'economia politica, della matematica, della statistica e del diritto; − conosce ed è in grado di applicare i principali strumenti e metodi di rilevazione, determinazione, analisi e comunicazione delle grandezze economico-finanziarie che caratterizzano la gestione aziendale ai fini dell'informativa interna ed esterna; − è in grado di comunicare anche in lingua inglese e in una seconda lingua straniera a scelta; − è in grado di utilizzare i principali strumenti informatici e le nuove tecnologie di comunicazione; − possiede gli strumenti cognitivi adeguati per aggiornare autonomamente le conoscenze acquisite e per affrontare i corsi di laurea di secondo livello. Convenzione con gli ordini professionali degli esperti Contabili L’accesso alla professione di Esperto contabile (sezione B) è subordinato a: 1. ottenimento di una laurea nella classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale (17) o nella classe delle lauree in scienze economiche (28), corrispondenti alle attuali classi L 18 e L 33, ai sensi dell’art. 36, punto 4.a), D. Lgs. 139/2005; 2. compimento di un tirocinio di durata triennale, ai sensi dell’art. 40, punto 1., D. Lgs. 139/2005; 3. concluso il tirocinio, superamento dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione; l’esame di Stato consta, ai sensi dell’art. 47, D. Lgs. 139/2005, di: a) tre prove scritte, di cui una a contenuto pratico, dirette all'accertamento delle conoscenze teoriche del candidato e della sua capacità di applicarle praticamente; b) una prova orale interdisciplinare diretta all'accertamento delle conoscenze del candidato. Per effetto del D. stipulata con gli convenzione ha professionali) si è Amministrazione, Lgs. 139/2005 e della convenzione specificamente Ordini di Pavia, Voghera e Vigevano (ma la validità generale anche per gli altri Ordini stabilito che gli studenti in possesso della laurea in Controllo e Finanza Aziendale (L 18 Scienze 35 dell'economia e della gestione aziendale) – corso che consente il rispetto della struttura e dell’articolazione degli insegnamenti richiesta specificamente dal D. Lgs. 139/2005 e dalla Convenzione quadro CNDCEC/Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca – ai sensi dell’art. 1 della Convenzione quadro CNDCEC/Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca, hanno diritto a ottenere l’esonero dallo svolgimento della prima prova scritta in sede di esame di Stato per l’accesso alla sezione B dell’Albo. 36 PRIMO ANNO (63 CFU) 500124 X Economia aziendale 9CFU 500142 X Matematica generale 9CFU 500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU 500144 X Microeconomia 9CFU 500026 X Statistica 9CFU 500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU 500138 X Lingua inglese (introduzione) 3CFU 501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU 500129 X Conoscenze informatiche 3CFU SECONDO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2012-13 500227 X Matematica finanziaria 9CFU 500140 X Macroeconomia 9CFU 500511 X Diritto commerciale 9CFU 500120 X Bilanci aziendali 9CFU 500146 X Programmazione e controllo 9CFU 500125 X Economia degli intermediari finanziari 9CFU 500512 X Diritto costituzionale 6CFU TERZO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2013-14 501499 X Diritto tributario 9 CFU 500151 X Storia economica 6 CFU 501503 X Finanza aziendale 6 CFU 500147 X Sistemi informatici 6CFU 501510 X Valutazione delle aziende 6 CFU X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU □ Lingua Francese □ Lingua Spagnola □ Lingua Tedesca 2 Insegnamenti liberi 12CFU ............................................................................................. X Stage o ricerca 6 CFU X Prova finale 3 CFU ............................................................................................. ............................................................................................. 37 CLASSE L-33 “SCIENZE DELL’ECONOMIA” − CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA (CLEC) Il corso di laurea in Economia si propone di fornire una formazione di livello universitario caratterizzata da una visione d'insieme sia dei fenomeni macroeconomici sia di quelli relativi alle attività dei singoli operatori (imprese industriali, finanziarie e di servizi, enti pubblici nazionali e internazionali). A tal fine il percorso formativo articola un identico nucleo di base, che privilegia la multidisciplinarietà e la generalità degli insegnamenti, in tre percorsi curricolari specifici (Economia dei mercati finanziari; Economia dei mercati internazionali: Economia e strategie di mercato) che preparano i laureati a svolgere analisi quantitative di supporto alle decisioni di carattere finanziario, ad occuparsi delle problematiche delle aziende private, del settore pubblico e delle organizzazioni internazionali, a valutare le scelte strategiche di impresa sulla base di approfondite conoscenze del contesto economico e regolatorio, avvalendosi altresì dei moderni strumenti della statistica e delle tecnologie dell'informazione. Il percorso formativo è articolato in sei semestri. Nei primi tre semestri, al fine di garantire una solida preparazione di base e metodologica interdisciplinare, vengono impartiti insegnamenti, in gran parte comuni anche agli altri corsi di laurea triennale proposti dalla Facoltà, comprendenti discipline di carattere economico, aziendale, giuridico e statistico/matematico; a questi si aggiungono l’insegnamento della lingua inglese (a livello intermedio) e quello di una seconda lingua (a livello di base), nonché l’apprendimento di opportune competenze informatiche e di tecniche quantitative, soprattutto di carattere econometrico. Su questa solida base preliminare di attività didattiche si innesta, a partire dal quarto semestre, una articolata gamma di scelte curricolari che prevedono insegnamenti opportunamente selezionati in modo da orientare la formazione verso obiettivi più specifici, al fine di fornire agli studenti strumenti sia teorici sia empirici in grado di consentire loro di interpretare gli andamenti economici osservati, formulare previsioni sulle dinamiche future ed esaminare criticamente possibili strategie di comportamento per imprese, operatori e istituzioni. Il percorso formativo si conclude con uno stage o con un’attività sostitutiva, finalizzate o ad agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro, oppure a completare il curriculum di studi con la partecipazione a cicli di seminari tematici o la realizzazione di un’esperienza personale di ricerca sotto la supervisione di un docente. Al termine del percorso formativo i laureati potranno inserirsi quali analisti macro-economici, ricercatori socio-economici o economisti presso imprese industriali, finanziarie e di servizi, e presso enti pubblici nazionali e internazionali. Più specificamente, il percorso in Economia e strategie di mercato porta all’inserimento nelle imprese industriali e fornitrici di servizi del terziario avanzato, utilities (telecomunicazioni, energia, trasporti) autorità antitrust e autorità di regolamentazione; il percorso in Economia e mercati finanziari porta all’inserimento nelle società di gestione del risparmio, banche di investimento, SIM e uffici studi delle banche commerciali; il percorso in Integrazione economica internazionale porta all’inserimento nelle imprese multinazionali, nel settore pubblico e nelle organizzazioni internazionali, in istituzioni e aziende coinvolte nel processo di globalizzazione. Il corso di laurea in Economia fornisce inoltre le conoscenze e competenze necessarie per affrontare i corsi di laurea di secondo livello. 39 PERCORSO ECONOMIA DEI MERCATI INTERNAZIONALI PRIMO ANNO (63 CFU) 500124 X Economia aziendale 9CFU 500142 X Matematica generale 9CFU 500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU 500144 X Microeconomia 9CFU 500026 X Statistica 9CFU 500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU 500138 X Lingua inglese (introduzione) 3CFU 501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU 500129 X Conoscenze informatiche 3CFU SECONDO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2012-13 500227 X Matematica finanziaria 6CFU 500140 X Macroeconomia 9CFU 500123 X Diritto pubblico e dell’economia 9CFU 500151 X Storia economica 6CFU 500145 X Politica economica 9CFU 500513 X Scienza delle finanze 9CFU 1 insegnamento tra: 500126 Economia del lavoro 9CFU 501482 Storia dell’economia politica 9 CFU TERZO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2013-14 500004 X Economia internazionale 9CFU 500028 X Statistica sociale 6CFU 500242 X Econometria 6CFU 501509 X Teoria sociologica 6CFU 500923 X Economia dello sviluppo 9CFU X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU 2° semestre □ 501506 Lingua Francese □ 501507 Lingua Spagnola □ 501508 Lingua Tedesca 2 Insegnamenti liberi 12CFU ............................................................................................. X Stage o ricerca 6 CFU X Prova finale 3 CFU ............................................................................................. ............................................................................................. 40 PERCORSO ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI PRIMO ANNO (63 CFU) 500124 X Economia aziendale 9CFU 500142 X Matematica generale 9CFU 500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU 500144 X Microeconomia 9CFU 500026 X Statistica 9CFU 500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU 500138 X Lingua inglese (introduzione) 3CFU 501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU 500129 X Conoscenze informatiche 3CFU SECONDO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2012-13 500227 X Matematica finanziaria 6CFU 500140 X Macroeconomia 9CFU 500123 X Diritto pubblico e dell’economia 9CFU 500151 X Storia economica 6CFU 500145 X Politica economica 9CFU 503636 X Economia matematica 9CFU 500513 X Scienza delle finanze 9CFU TERZO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2013-14 501502 X Economia monetaria e dei mercati 500028 X Statistica sociale 6CFU finanziari 9CFU 500242 X Econometria 6CFU 1 insegnamento tra: 501503 X Finanza aziendale 6CFU 500004 Economia internazionale 9CFU 501482 Storia dell’economia politica 9 CFU X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU 2° semestre □ 501506 Lingua Francese □ 501507 Lingua Spagnola □ 501508 Lingua Tedesca 2 Insegnamenti liberi 12CFU ............................................................................................. X Stage o ricerca 6 CFU X Prova finale 3 CFU ............................................................................................. ............................................................................................. 41 PERCORSO ECONOMIA E STRATEGIE DI MERCATO PRIMO ANNO (63 CFU) 500124 X Economia aziendale 9CFU 500142 X Matematica generale 9CFU 500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU 500144 X Microeconomia 9CFU 500026 X Statistica 9CFU 500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU 500138 X Lingua inglese (introduzione) 3CFU 501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU 500129 X Conoscenze informatiche 3CFU SECONDO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2012-13 500227 X Matematica finanziaria 6CFU 500140 X Macroeconomia 9CFU 500123 X Diritto pubblico e dell’economia 9CFU 500151 X Storia economica 6CFU 500145 X Politica economica 9CFU 500513 X Scienza delle finanze 9CFU 1 insegnamento tra: 500126 Economia del lavoro 9CFU 501482 Storia dell’economia politica 9 CFU TERZO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2013-14 501501 X Economia e organizzazione industriale 500242 X Econometria 6CFU 9CFU 501362 X Organizzazione aziendale 6CFU 1 insegnamento tra: 500028 501509 500005 X Economia pubblica 9CFU Statistica sociale 6CFU Teoria sociologica 6CFU X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU 2° semestre □ 501506 Lingua Francese □ 501507 Lingua Spagnola □ 501508 Lingua Tedesca 2 Insegnamenti liberi 12CFU ............................................................................................. X Stage o ricerca 6 CFU X Prova finale 3 CFU ............................................................................................. ............................................................................................. 42 COLLOCAZIONE CRONOLOGICA DEGLI INSEGNAMENTI COD 500120 500129 500511 500512 500122 500123 501499 500242 500124 500125 500126 500923 500551 500128 501501 501502 500005 501503 501504 500168 501506 500138 501816 501507 501508 500140 500141 500227 500142 NOME Bilanci aziendali Conoscenze informatiche (AK-LZ) Diritto commerciale (AK-LZ) Diritto costituzionale Diritto dell'economia (equipollente a Diritto pubblico e dell'economia) Diritto pubblico e dell'economia Diritto tributario Econometria Economia aziendale (AK-LZ) Economia degli intermediari finanziari (AK-LZ) Economia del lavoro Economia dello sviluppo Economia e gestione del sistema agroindustriale Economia e gestione delle imprese (AK-LZ) Economia e organizzazione industriale Economia monetaria e dei mercati finanziari Economia pubblica Finanza aziendale Governo e valorizzazione delle risorse naturali Istituzioni di diritto privato (AK-LZ) Lingua francese (introduzione) Lingua inglese introduzione (AK-LZ) Lingua inglese perfezionamento Lingua spagnola (introduzione) Lingua tedesca (introduzione) Macroeconomia (AK-LZ) Marketing Matematica finanziaria (AK-LZ) Matematica generale (AK-LZ) SEM CFU 2 9 1 3 1 9 2 6 1 6 1 1 2 1 2 2 2 1 2 1 1 2 2 1 1 2 1 2 2 2 1 2 1 1 9 6;9 6 9 6;9 6;9 9 6;9 9 6;9 9 9 6;9 6;9 6 3 3 6 3 3 9 9 6;9 9 43 500143 500552 500144 501362 500145 501505 500146 500513 500147 500148 500026 500028 500151 501512 501509 501510 500004 500150 Matematica per l'economia e la finanza Mercati internazionali dei prodotti agricoli Microeconomia (AK-LZ) Organizzazione aziendale Politica Economica Probabilità e statistica (equipollente a Statistica sociale) Programmazione e controllo Scienza delle finanze Sistemi informatici Sociologia generale Statistica (AK-LZ) Statistica sociale Storia economica Strumenti finanziari d'impresa Teoria sociologica Valutazione delle aziende 2 1 2 1 2 1 9 6 9 6;9 6;9 2 2 1 2 2 1 1 1 2 2 9 9 6 6 9 6 6 6 6 6 CORSI MUTUTATI SEM CFU 1 9 1 6 Economia Internazionale (FACOLTA' SCIENZE POLITICHE) Storia del pensiero economico (mutua da 501482 Storia dell’economia politica, FACOLTA' DI LETTERE) 6 44 ELENCO SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI (SSD) INSEGNAMENTO Bilanci aziendali Conoscenze informatiche Diritto commerciale Diritto costituzionale Diritto dell'economia Diritto pubblico e dell'economia Diritto tributario Econometria Economia aziendale Economia degli intermediari finanziari Economia del lavoro Economia dello sviluppo Economia e gestione del sistema agroindustriale Economia e gestione delle imprese Economia e organizzazione industriale Economia internazionale Economia monetaria e dei mercati finanziari Economia pubblica Finanza aziendale Governo e valorizzazione delle risorse naturali Istituzioni di diritto privato Lingua francese (introduzione) Lingua inglese introduzione Lingua inglese perfezionamento Lingua spagnola (introduzione) Lingua tedesca (introduzione) Macroeconomia Marketing Matematica finanziaria Matematica generale Matematica per l'economia e la finanza Mercati internazionali dei prodotti agricoli Microeconomia Organizzazione aziendale Politica Economica Probabilità e statistica SSD SECS-P/07 ING-INF/05 IUS/04 IUS/08 IUS/05 IUS/09 IUS/12 SECS-P/05 SECS-P/07 SECS-P/11 SECS-P/02 SECS-P/01 AGR/01 SECS-P/08 SECS-P/06 SECS-P/01 SECS-P/01 SECS-P/03 SECS-P/09 SECS-P/13 IUS/01 L-LIN/04 L-LIN/12 L-LIN/12 L-LIN/07 L-LIN/14 SECS-P/01 SECS-P/08 SECS-S/06 SECS-P/06 SECS-S/06 AGR/01 SECS-P/01 SECS-P/10 SECS-P/02 MAT/06 45 Programmazione e controllo Scienza delle finanze Sistemi informatici Sociologia generale Statistica Statistica sociale Storia del pensiero economico Storia economica Strumenti finanziari d'impresa Teoria sociologica Valutazione delle aziende SECS-P/07 SECS-P/03 ING-INF/05 SPS-07 SECS-S/01 SECS-S/05 SECS-P/04 SECS-P/12 SECS-P/07 SPS/07 SECS-P/07 46 SERVIZI GENERALI DI FACOLTÀ SEGRETERIA DI PRESIDENZA Segretaria del Preside: Sig. Anna Maria Lopez e-mail: [email protected] orario di apertura al pubblico: dal lunedì al mercoledì dalle ore 10 alle ore 12. tel. 0382/986268 - fax 0382/22486 Competenze Segreteria particolare del Preside Coordinamento con gli uffici dell’amministrazione centrale, le unità amministrative periferiche e gli enti esterni Verbalizzazione delle sedute del Consiglio di Facoltà e dei Consigli Didattici Gestione del calendario delle sedute di laurea Coordinamento dei servizi indirizzati agli Studenti Lavoratori N.B. L’ufficio non rilascia certificati: attestati di iscrizione, statini e informazioni relative alle tasse universitarie sono di competenza della Segreteria Centrale Studenti (Via S. Agostino, 1). SEGRETERIE DI DIPARTIMENTO con sede in Palazzo S. Felice, Via S.Felice 5 Dipartimento di Economia Politica e Metodi Quantitativi Segretario Amministrativo: Anita Ferrario – tel. 0382 / 986.208 Segreteria - assistenti amministrativi: Rosalba Longhi - Carmela Senatore - tel. 0382/986.208 – fax 0382/304226 Area Informatica – Webmaster: Fabio Simari – tel. 0382/986.208 – fax. 0382/304226 Dipartimento di Ricerche Aziendali “Riccardo Argenziano” Segretario Amministrativo: Anita Ferrario - tel. 0382/986208 Segreteria - assistenti amministrativi: Maria Luisa Mangiarotti, Lorena Santagostino: tel.0382 / 986229 fax 0382 / 986228 Barbara Torti: tel. 0382 / 986248 Fax 0382 / 986228 48 N.B. Le segreterie degli altri dipartimenti a cui afferiscono gli altri docenti della Facoltà sono indicate sotto la rubrica “Personale Docente” SEGRETERIA DIDATTICA Responsabile: Dott.ssa Laura Costa e-mail: [email protected] orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 9.30/12.00 tel. 0382/986242 SEGRETERIA STUDENTI Per informazioni relative alla carriera degli studenti (tasse, scadenze, immatricolazioni, iscrizioni, piani di studio, libretto, passaggi tra corsi di studio, trasferimenti da/a altre Università, ecc.) sono attivi l’Ufficio Relazioni con il Pubblico-URP e il servizio INFORMASTUDENTI. Informastudenti Orario apertura al pubblico: Lu, Ma, Me, Gio: 9.00-12.00 / 14.00-17.00 Ve: 9.00-12.00 Orario call center Informastudenti Lu, Ma, Me, Gio: 9.00-12.00 / 14.00-17.00 Ve: 9.00-12.00 Ufficio Relazioni con il Pubblico Corso Strada Nuova, 65 - 27100 Pavia Dal lunedì al venerdì 9.00-12.30 / 14.00-17.00 tel. 0382.98 9898 – fax 0382.98 4629 – [email protected] Informastudenti Facoltà Umanistiche tel. 0382 98 4284/4285/5954 fax + 39 0382 984629 e-mail: [email protected] Informastudenti Facoltà Scientifiche tel. 0382 98 5949/4285/4284 49 fax + 39 0382 984629 e-mail: [email protected] Ufficio Tasse Lunedì, giovedì e venerdì 9.30-12.00 – mercoledì 13.45-16.15 martedì: 9.30-12.00 solo su appuntamento prenotabile collegandosi a http://gopa.unipv.it/ o telefonando all’Informastudenti. UFFICIO PROGRAMMI INTERNAZIONALI Responsabile: Dott.ssa Laura Costa e-mail: [email protected] orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 9.30 - 12.00 tel. 0382/986449 fax 0382/986228 Competenze: Organizzazione e gestione di tutti i programmi internazionali della Facoltà. UFFICIO STAGE Responsabile: Dott. Ssa Paola Vera e-mail: [email protected], [email protected] tel. 0382/986463 fax 0382/986228 Competenze: Organizzazione e gestione delle attività formative esterne relative alla laurea di primo livello 50 PASSAGGI DA ALTRE FACOLTÀ DELL’ATENEO, TRASFERIMENTI DA ALTRE SEDI UNIVERSITARIE, RIVALUTAZIONI CARRIERE PREGRESSE Coloro che intendono presentare domanda di trasferimento ad un corso di laurea tenuto dalla Facoltà dovranno allegare alla stessa idonea documentazione che comprovi il contenuto degli insegnamenti relativi agli esami sostenuti. Si potrà pertanto allegare fotocopia del programma dei corsi ovvero certificazione del docente dell’Università o della Facoltà di provenienza. Gli studenti, decaduti o rinunciatari, che abbiano sostenuto esami nella carriera precedente, possono, all’atto della nuova immatricolazione, richiedere la convalida degli stessi. Tale richiesta sarà sottoposta a delibera del Consiglio didattico competente. La decisione relativa al trasferimento ad un corso tenuto dalla Facoltà sarà assunta da un’apposita commissione così composta: prof. Mario Rizzo ([email protected]), dott. Quirino Camerlengo ([email protected],it), prof. Andrea Fumagalli ([email protected]), Prof. P.Gottardo ([email protected]), dott.ssa Elisa Caprari ([email protected]) Gli stessi possono essere interpellati per eventuali richieste di informazioni. Le norme a cui attenersi sono contenute nel bando di ammissione alle Lauree Triennali scaricabile dal sito di facoltà. 51 LABORATORIO E AULE INFORMATICHE Personale: Responsabile Aule Dott. Alberto Culatina tel.0382/986205 [email protected] Responsabili Laboratorio Sig. Nicola Martinelli tel.0382/986448 [email protected] Sig. Piero Ruschena tel.0382/986206 [email protected] La Facoltà mette a disposizione degli utenti un laboratorio e due aule informatiche. Il laboratorio e l'Aula Internet (chiamata aula MAC) si trovano al pianterreno, l'Aula DOS si trova al piano seminterrato. I docenti, il personale tecnico-amministrativo e gli studenti della facoltà possono richiedere consulenza hardware/software e supporto alla didattica presso il laboratorio informatico. Orario aule informatiche Aula Mac Lunedì-giovedì 9.00-17.00 Venerdì 9.00-13.00 Aula Dos Lunedì-giovedì 9.30-17.30 Venerdì 9.30-17.00 In Aula MAC è possibile navigare in internet. L'Aula DOS viene utilizzata soprattutto dai docenti per corsi ed esami che necessitano di strumenti informatici e dai tesisti; l'aula è comunque accessibile a tutti gli studenti per l'utilizzo di programmi applicativi generici (Microsoft Office, OpenOffice, Acrobat Reader, Pdf Creator, Winzip, Winrar) e settoriali (R, Gauss, Scilab, Gretl, Matlab, Winbugs, Tell me more), per la navigazione in rete e l'utilizzo della posta elettronica in modo "controllato", per la masterizzazione di CD, per la stampa e scannerizzazione di documenti. In aula sono infatti disponibili 2 stampanti laser, 1 scanner. I computer hanno installato sia Windows che Linux. Per accedere alle Aule informatizzate della facoltà è necessario essere iscritti alla Facoltà di Economia e ricordare il proprio codice fiscale e la password dei servizi d'ateneo. Gli studenti Erasmus o iscritti alla SILSIS possono rivolgersi al personale tecnico presentando libretto universitario, tesserino o statino per farsi assegnare l'account personale. Anche i docenti e i dottorandi che desiderano utilizzare le aule si devono rivolgere al personale tecnico, sia per l'assegnazione dell'account che per la prenotazione delle aule. L'Università di Pavia mette a disposizione dei suoi studenti e personale la rete wireless UNIPV-WIFI. Per utilizzarla, è necessario disporre di un computer portatile dotato di scheda di rete wireless (integrata o esterna) e delle proprie credenziali. Gli studenti possono accedere alla rete wireless utilizzando come utente il loro codice fiscale e come password quella dei servizi d'ateneo IN MAIUSCOLO. - SITO WEB DELLA FACOLTÀ La Facoltà dispone di un proprio sito Web all’indirizzo: http://economia.unipv.it/ e di una bacheca elettronica: http://economia.unipv.it/bacheca Esso costituisce una ulteriore risorsa a disposizione degli studenti e del corpo docente per le normali attività universitarie. Attraverso il sito Web è possibile, ad esempio: − procedere all’iscrizione on-line agli esami di profitto nella propria area riservata − consultare le date degli appelli d’esame − verificare i risultati degli esami scritti, nella propria area riservata − controllare gli orari delle lezioni − accedere ai temi d’esame degli appelli precedenti (per alcune materie) − verificare gli indirizzi e-mail dei docenti − ottenere informazioni sui master e sulle opportunità di stage − utilizzare la bacheca elettronica − consultare eventuali avvisi relativi ai servizi didattici − consultare la guida dello studente 53 BIBLIOTECA La Biblioteca della Facoltà, con sede in Palazzo San Felice, si è costituita attraverso la centralizzazione del patrimonio bibliografico delle singole Biblioteche di Istituto. Possiede una raccolta di circa 40.000 volumi e circa 300 testate di periodici correnti relativi alle discipline economico-politiche, aziendalistiche, econometrico-statistico-matematiche e giuridiche. È interamente organizzata a scaffali aperti: gli utenti possono quindi, dopo aver depositato borse, cartelle etc. negli appositi armadietti, consultare liberamente il materiale di proprio interesse. Solo per accedere al magazzino e per consultare alcuni testi particolari è necessario depositare un documento di identità. I periodici, le statistiche, le enciclopedie, i dizionari, i codici ed altre particolari pubblicazioni sono escluse dal prestito a domicilio. I volumi posseduti dalla Biblioteca sono reperibili tramite il catalogo on-line di Ateneo, consultabile all’indirizzo: http://opac.unipv.it/ Comunicare con la Biblioteca per posta: via San Felice, 5 - 27100 Pavia per telefono: Informazioni e prestito Amministrazione Bibliotecari Direzione via e-mail: informazioni e prestito locale: prestito interbibliotecario: [email protected] amministrazione: [email protected] direzione: [email protected] pagina web della Biblioteca: http://economia.unipv.it/biblio/ 0382/986262 0382/986260 0382/986261 0382/986259 [email protected] 54 Orario di apertura Per gli orari di apertura della Biblioteca consultare la pagina web all’indirizzo: http://economia.unipv.it/biblio oppure telefonare allo 0382/986262 Uso dei computer a disposizione degli utenti in Biblioteca Per poter utilizzare i pc disponibili in Biblioteca è necessario effettuare la registrazione presso la Biblioteca stessa ed ottenere, cosi, una userid e una password personali. A questo scopo è necessario compilare e firmare un modulo disponibile in Biblioteca e presentare un documento di identità valido; la registrazione può avvenire negli orari indicati in appositi avvisi affissi in bacheca e sulla pagina web della Biblioteca. Personale e organi della Biblioteca Gli organi della Biblioteca sono il Consiglio Scientifico (formato da rappresentanti dei Dipartimenti afferenti, dal Direttore e da un rappresentante degli studenti), il Presidente del Consiglio Scientifico ed il Direttore Tecnico. Consiglio Scientifico: Sig.na Cecalupo (rappresentante degli studenti), Prof. Eduardo Rossi Dott. Antonio Colleoni, Dott. Alberto Francesconi, Prof. Pietro Gottardo. Presidente del Consiglio Scientifico: Prof. Giorgio Giorgi Direttore della Biblioteca: Dott. Aurelio Massimo Bibliotecari: Dott. Marco Brusa, Dott.ssa Daniela Muja, Sig.ra Elisabetta Verri Addetti al servizio al pubblico: Sig. Carlo Bellani, Sig.ra Mariangela Malinverni (coordinatrice del Servizio Prestiti), Sig.ra Antonella Nasali. Regolamento per il prestito di volumi della biblioteca di Facoltà Il regolamento è consultabile alla pagina http://economia.unipv.it/biblio Sala lettura La Chiesa del Monastero di San Felice è a disposizione degli studenti come sala di lettura. Ogni postazione di studio è dotata di presa di corrente per l’alimentazione del computer portatile; il locale, come il giardino attiguo, è coperto dal servizio Wi-Fi. 55 In questa sala si svolge proclamazione. Orario di apertura lunedì-venerdì 8.00-23.00 l’esame di laurea e la relativa INGRESSO E ACCOGLIENZA Servizi Rosalia Bastillo, Roberto Maffei; E-mail: [email protected] Chiamate esterne: tel. 0382/986601 56 INFORMAZIONI SULL’ATTIVITÀ DIDATTICA 57 ESAMI DI PROFITTO Gli esami di profitto si svolgono con modalità determinate dai regolamenti dei consigli didattici competenti in appelli ordinari e straordinari secondo quanto risulta dal calendario del corrente Anno Accademico esposto all’albo della Facoltà. Per consentire ai docenti un’adeguata programmazione ed un corretto svolgimento degli esami, gli studenti che intendono sostenere un esame devono iscriversi allo stesso almeno 3 giorni prima della data fissata escluso il sabato e la domenica. Dal mese di aprile 2010 l'iscrizione a tutti gli esami della Facoltà di Economia avverrà tramite l'Area riservata degli studenti accessibile dal link https://studentionline.unipv.it/esse3/Start.do ED EFFETTUANDO IL LOGIN CON IL PROPRIO CODICE FISCALE E LA PROPRIA PASSWORD (FORNITA DALLO STUDENTE AL MOMENTO DELL’ISCRIZIONE) Gli appelli vengono visualizzati 15 giorni prima della data d'esame. Le istruzioni per utilizzare la nuova procedura sono scaricabili da questo link: http://economia.unipv.it/portale/file/Procedure%20Studente(3).pdf In particolare, dopo avere sostenuto l’esame (nel caso sia prevista la "pubblicazione degli esiti"), gli studenti dovrannno accettare o rifiutare l’esito dalla loro Area riservata entro 5 giorni dalla pubblicazione; alcuni esami prevedono un intervallo di tempo maggiore per l’accettazione degli esiti. Se lo studente non accetta o rifiuta esplicitamente il voto (ad esempio, in caso di dimenticanza), il voto è automaticamente rifiutato. Il docente può comunque consentire allo studente di iscriversi all’appello successivo e di ripubblicare il voto in questione. Nei casi in cui l'appello sia "senza pubblicazione degli esiti", gli studenti non dovranno accettare o rifiutare l'esito sull'area riservata (in quanto lo hanno già fatto all'orale). In caso di problemi, rivolgersi ai tecnici del laboratorio informatico o scrivere a [email protected] Per iscriversi ad esami mutuati da altre facoltà è necessario accedere ai relativi siti. Gli studenti Erasmus e del vecchio ordinamento quadriennale non utilizzano questa procedura e devono contattare direttamente il docente prima dell'esame. 58 Sempre per agevolare lo svolgimento degli esami e per evitare lunghe ed estenuanti attese agli studenti, ogni seduta sarà aperta con l’appello degli iscritti cui seguirà il calendario di convocazione. Si ricorda agli studenti, pertanto, che è obbligatoria la presenza in aula all’inizio della seduta di esami, all’atto dell’appello degli iscritti. Per gli studenti provenienti da altre sedi universitarie è consentito di sostenere esami di profitto dopo due mesi dalla data in cui il trasferimento è pervenuto e comunque non prima della delibera del Consiglio didattico competente. L’ammissione agli esami di profitto è subordinata al pagamento della prima rata per sostenere gli esami di profitto relativi al I semestre; al pagamento della seconda rata per sostenere gli esami del II semestre. L’inosservanza degli obblighi amministrativi e didattici comporta l’annullamento degli esami. Lo studente deve presentarsi agli esami di profitto munito del libretto universitario e dello statino unificato rilasciato dagli uffici di segreteria, aggiornato con cadenza almeno semestrale. Le registrazioni dei voti dopo il superamento degli esami debbono essere effettuate nelle date indicate dal docente e comunque non oltre la sessione d’esami successiva a quella in cui l’esame è stato sostenuto. Nel caso in cui tale norma non venga rispettata lo studente dovrà ripetere l’esame. Gli studenti impegnati nei programmi di mobilità internazionale possono concordare deroghe ai termini della registrazione degli esami con i docenti interessati. ESAMI DI LINGUA STRANIERA Con riferimento al giudizio di idoneità relativo agli esami di Lingua Straniera e, in particolare per tutti gli insegnamenti denominati Introduzione e, limitatamente a Lingua Inglese, Perfezionamento, nella verbalizzazione la valutazione con esito positivo viene espressa mediante giudizi graduati come segue: ottimo con lode, ottimo, distinto, buono, discreto e sufficiente. Tali giudizi non saranno considerati ai fini della media. 59 PROGRAMMI DI MOBILITÀ INTERNAZIONALE ATTIVI PRESSO LA FACOLTÀ DI ECONOMIA PROGRAMMA LLP-ERASMUS È un programma dell’Unione europea destinato a fornire un supporto alle Università, agli studenti e al personale accademico, volto ad intensificare la mobilità e la cooperazione tra le Università europee. Agli studenti iscritti presso una Università di uno Stato membro dell’Unione, il Programma offre la possibilità di trascorrere un periodo di studio significativo (da tre mesi ad un anno accademico) in un altro Stato membro ottenendo il pieno riconoscimento di tale periodo come parte integrante del corso di studio globale: infatti, condizione essenziale per l’assegnazione delle borse di studio è che il periodo di studio e gli esami sostenuti all’estero siano pienamente riconosciuti nel paese d’origine. Nel quadro del Programma vengono erogate, direttamente a favore degli studenti, borse di studio dell’importo medio mensile di circa 340 Euro, destinate a coprire i costi della mobilità (viaggio, preparazione linguistica, alloggio), cioè le spese aggiuntive che il singolo studente deve affrontare per soggiornare in una sede universitaria diversa da quella in cui è iscritto. Condizioni per l’assegnazione delle borse LLP-ERASMUS agli studenti L’ammissibilità alle borse Erasmus è subordinata alle seguenti condizioni: a) il periodo di studio all’estero deve essere compreso tra tre e dodici mesi e deve svolgersi presso una delle Università partner (l’elenco è disponibile sul sito della Facoltà); b) gli studenti devono ricevere un riconoscimento formale scritto per il periodo di studi svolto all’estero (certificato con voti); c) gli studenti dovranno essere esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche presso l’Università ospitante (indipendentemente dal pagamento o meno di tali tasse presso l’Università di origine); d) gli studenti che si recano all’estero continueranno a beneficiare, durante la loro permanenza di qualsiasi borsa di studio o prestito concesso a livello nazionale o da altre fonti. 60 Presentazione delle domande Le domande per l’assegnazione delle borse Erasmus vanno presentate nel mese di febbraio/marzo e l’assegnazione avviene entro la fine di aprile. Criteri di partecipazione al programma Erasmus I criteri di partecipazione verranno comunicati sul Bando a febbraio 2011. Procedure di assegnazione delle borse Erasmus Il Consiglio di Facoltà in data 30.03.1998 ha deliberato in merito alle procedure di assegnazione delle borse Erasmus: esse prevedono l’estensione di una graduatoria tra coloro che hanno consegnato la domanda, redatta sulla base dell’anno di corso, del numero dei crediti conseguiti (ai fini della selezione saranno presi in considerazione gli esami sostenuti e registrati entro la data di scadenza del bando), della media e del risultato delle prove linguistiche, che devono essere obbligatoriamente sostenute per poter partecipare al Programma. L’assegnazione delle borse e delle sedi viene effettuata seguendo l’ordine della graduatoria medesima e tenendo conto delle opzioni espresse nella domanda di candidatura. Esami che possono essere sostenuti all’estero Gli studenti non potranno sostenere all’estero gli esami dei primi tre semestri comuni della Laurea di primo livello. * * Si veda il sito di facoltà, sezione INTERNATIONAL ACTIVITIES Attività formative esterne La partecipazione al Programma Erasmus costituisce una delle attività formative esterne, alternative allo stage, e permette di conseguire 6 crediti formativi, previa consegna della relazione sull’attività svolta (per maggiori dettagli si veda la sezione precedente). 61 EBBS (EUROPEAN BACHELOR-LEVEL BUSINESS SCIENCES) Possono partecipare gli studenti iscritti alla Laurea triennale nel percorso aziendale. L’obiettivo di questo programma è ottenere requisiti validi per una educazione accademica in business e management. Un’intensa cooperazione fra le istituzioni coinvolte ha permesso di strutturare un programma accademico di eccellenza che porta a sviluppare competenze in una differente comunità linguistica e una profonda conoscenza del business environment e di culture di altri paesi europei. Requisiti per l’ammissione: possono partecipare al programma gli studenti che abbiano completato i primi 3 semestri della Laurea triennale e hanno una media dei voti fra i 30% dei migliori studenti. Durante il percorso di studio si devono acquisire 180 crediti dei quali 60 crediti devono essere acquisiti in una delle istituzione partner, di questi , 40 nel area Business e 20 ECTS nel modulo European affaire. Lo studente che partecipa deve trascorrere due semestri in una delle Istituzione partner. Lo studente che partecipa a questo programma ottiene un certificato di EBBS. 62 STUDENTI LAVORATORI A partire dall’ anno accademico 2004/05, è attivo un programma di iniziative a favore degli studenti lavoratori, impossibilitati a seguire la didattica ordinaria. Attualmente il servizio consiste in un’attività di tutorato a cura del docente o di un suo collaboratore didattico: i corsi in relazione ai quali il servizio è disponibile sono quelli che compongono il percorso formativo comune a tutti gli studenti della Facoltà (primi tre semestri). I corsi in relazione ai quali sono offerti tali servizi integrativi e relativi orari, sono indicati al seguente indirizzo web: http://economia.unipv.it/portale/index.php/Studenti-Lavoratori.html ATTIVITÀ FORMATIVE AD INTEGRAZIONE DEL TERZO ANNO DI CORSO Per conseguire l’ammontare complessivo di 180 crediti formativi universitari, gli studenti di tutti i corsi di laurea devono obbligatoriamente svolgere una delle attività formative indicate di seguito. Ciascuna di esse attribuisce un ammontare di 6 crediti formativi: − frequenza a seminari organizzati dai docenti della Facoltà − esperienze formative in collaborazione con le aziende (es. il ciclo di seminari presso l’Unione degli industriali di Pavia); − soggiorni di studio all’estero svolti in base ai programmi internazionali − attività di ricerca per una durata indicativa di almeno 60 ore svolta sotto la supervisione di un docente; − relazione su esperienze lavorative di durata almeno trimestrale; − tirocini didattici o stage curriculari presso aziende o altri enti esterni. La durata è di 300 ore. Lo svolgimento delle attività integrative ha luogo di norma nel II semestre del terzo anno. Gli studenti del secondo anno possono chiedere di essere autorizzati a svolgere anticipatamente l’attività integrativa, rivolgendosi all’Ufficio Stage. Lo svolgimento delle suddette attività è attestato da una relazione illustrativa, la quale ha una diversa valenza a seconda che lo studente scelga lo stage o un’altra attività. Se lo studente opta per lo stage, la 63 relazione sostituisce la tesi di laurea; se invece lo studente si orienta verso una diversa attività integrativa, la relazione relativa ad essa si aggiunge alla tesi di laurea. La differenza è giustificata dal fatto che lo stage ha una durata significativamente superiore rispetto alle attività alternative previste a completamento del corso di studi. Per ulteriori delucidazioni si veda in seguito, la sezione “Norme relative al voto di laurea e all’attribuzione della lode”. Alla relazione illustrativa svolta dallo studente deve essere allegato: − per le attività formative esterne diverse dallo stage, un modulo debitamente compilato a cura dello studente su cui il docente supervisore appone un visto di idoneità; − per i tirocini formativi o stage curriculari il modulo che riporta il giudizio del Tutor Aziendale, che sovrintende allo stage, vistato dal docente universitario responsabile dell’esperienza didattica. Relazione e modulo saranno depositati a cura dello studente presso l’Ufficio Stage. LABORATORIO DI COMUNICAZIONE La Dott.ssa Katia Ferri Melzi d’Eril, giornalista professionista dal 1991, saggista dal 1988, socio accomandatario di Kls Joint sas dal 2001, offre la possibilità di effettuare un LABORATORIO DI COMUNICAZIONE D’IMPRESA. Si tratta di un’opportunità da 44 ore (20 ore di teoria, 20 ore di pratica e 4 ore di eventi (incontri con ospiti + una 'gita' a Milano in Borsa italiana e in una testata finanziaria). CONTENUTO DEL PROGETTO: Premessa: natura e contenuti di un piano di marketing La creazione di un piano di comunicazione L’importanza strategica della comunicazione finanziaria e la sua evoluzione in Italia La segmentazione della comunicazione finanziaria Obiettivi e target della comunicazione finanziaria per le società quotate e non quotate I pubblici di riferimento: investitori e media, la gestione dei rapporti Gli strumenti della comunicazione finanziaria Il restyling delle relazioni pubbliche nelle imprese che si accorpano e nelle imprese che si quotano La relazione con gli investitori istituzionali e non 64 La relazione con i media: interviste stampa, interviste a radio, televisioni e siti La struttura dei comunicati stampa e l’organizzazione di una conferenze stampa Servizio ritagli stampa e valutazione dell’impatto mediatico video e web postevento La progettazione di convegni, congressi, tavole rotonde Siti web e video channels: luci e ombre della visibilità sul web Comunicazione interna: newsletters e conventions La quotazione in Borsa: una rivoluzione nella comunicazione aziendale L’introduzione delle Investor Relations Informazione obbligatoria e informazione price-sensitive La pubblicità finanziaria, il road show, il prospetto informativo L’informativa legata al verificarsi di eventi rilevanti: fusioni, acquisizioni, privatizzazioni, scalate, aumenti di capitale, emissioni obbligazionarie. Il bilancio come strumento di comunicazione:l a presentazione del bilancio d’esercizio, del bilancio consolidato di gruppo. L’Oscar di bilancio. I rendiconti trimestrali, semestrali e annuali L’informazione nei momenti di crisi A CHI AVRA’ PARTECIPATO AL LABORATORIO E VORRA’ APPROFONDIRE LE TEMATICHE ATTRAVERSO UN’ESPERIENZA PIU’ LUNGA, VERRA’ DATA LA POSSIBILITA’ DI SVOLGERE UNO STAGE IN UNO DEI SEGUENTI AMBITI: - divisione marketing e formazione di Kls Joint - testata Commodity World - siti prossimi al lancio Il Laboratorio, valido come Attività Formativa Esterna (AFE), NON prevede la redazione di un Rapporto, da parte dello studente, il quale dovrà invece impegnarsi direttamente con la Docente Ferri nella stesura dell’elaborato finale (tesi di laurea triennale). Lo studente interessato a svolgere uno stage aziendale è pregato di rivolgersi all’ufficio competente (Ufficio Stage). 65 Lo studente che invece si orienta verso un’attività formativa diversa dallo stage, è tenuto a concordare le modalità di svolgimento della stessa con un docente ufficiale della Facoltà (prof. ordinario, prof. associato, ricercatore, docente supplente o prof. a contratto). Il docente che sovrintende all’attività integrativa deve appartenere al corso di laurea a cui lo studente è iscritto, per meglio valutare tanto la coerenza dell’esperienza formativa con gli obiettivi del corso di laurea quanto il contenuto della relazione finale. Come anticipato, l’attività didattica integrativa è documentata da una relazione scritta. Di seguito, se ne indicano le caratteristiche, con l’avvertenza che si denominerà “Relazione” il documento redatto dallo studente in relazione agli stage curriculari e “Rapporto” il documento redatto per la descrizione delle attività diverse dallo stage. 1. a) Rapporto sull’attività “esperienze formative in collaborazione con le aziende” (ciclo di seminari presso l’Unione degli Industriali della Provincia di Pavia). Esso deve contenere una sintetica descrizione di ciascuno dei seminari del ciclo. b) Rapporto sull’attività “Introduzione all’economia politica del postfordismo” (ciclo di seminari che il Prof. Fumagalli ed altri docenti esterni svolgeranno nel II semestre, in base a indicazioni che saranno fornite sul sito Internet della Facoltà) c) Rapporto sull’attività “La trasformazione del mercato del lavoro italiano” (ciclo di seminari a cura della prof.ssa Rampazi, che si svolgeranno nel II semestre, in base a indicazioni che saranno fornite sul sito Internet della Facoltà). 2. Rapporto sui “Soggiorni di studio svolto all’estero” nell’ambito di programmi internazionali. Il Rapporto deve essere redatto in lingua straniera e deve descrivere l’esperienza svolta e gli eventuali esami sostenuti; in questo caso il modulo di idoneità, compilato a cura dello studente, deve essere vistato dal docente di lingua competente. 3. Rapporto sull’attività di ricerca svolta sotto la supervisione di un docente. Il rapporto illustra la metodologia con cui l’attività di ricerca concordata col docente è stata svolta (ad esempio, come sono state reperite le fonti a livello bibliografico, con quale criterio sono state svolte indagini sociologiche). 66 Il rapporto, invece, non deve necessariamente illustrare il merito su cui verte la ricerca: in questo, il suo oggetto si differenzia nettamente da quello della tesi di laurea. Non saranno ritenuti idonei all’attribuzione dei crediti formativi rapporti che si limitano a illustrare l’attività di ricerca propedeutica alla redazione della tesi: lo studente è tenuto a concordare con il docente un itinerario di ricerca che non coincide con quello inerente alla redazione della tesi. 4. Rapporto relativo ad esperienze lavorative di durata almeno trimestrale. Questa soluzione è particolarmente indicata per gli studenti che vogliano illustrare una attività lavorativa precedente o in corso anche slegata dal contesto formativo del proprio percorso di studi universitari e si articola sostanzialmente in tre parti, come indicato di seguito: − presentazione della realtà lavorativa in cui si è svolta o si sta svolgendo l’attività; − descrizione delle mansioni svolte; − giudizio personale sull’utilità dell’ esperienza lavorativa. 5. Relazione finale sul tirocinio formativo didattico o stage curriculare. Questa relazione, che rappresenta la prova finale per chi ha scelto di svolgere il tirocinio formativo didattico o stage curriculare, prevede almeno 4 sezioni: a) presentazione dell’azienda dove è stato svolto lo stage (con una analisi delle principali caratteristiche dei mercati di acquisto, dei processi di trasformazione economica o economico-tecnica e dei mercati di sbocco); b) descrizione dell’esperienza di stage con confronto fra le mansioni previste nel progetto e le mansioni effettivamente svolte; c) indicazione delle nozioni teoriche maggiormente utilizzate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa; d) giudizio personale in merito all’utilità dell’esperienza svolta. N.B. L’estensione della relazione o del rapporto dipende dall’esperienza svolta dallo studente e dalle indicazioni fornite dal relatore. A scopo puramente orientativo, tuttavia, si indica la lunghezza standard dell’elaborato: − relazione sul tirocinio formativo didattico o stage: 10-15 pagine dattiloscritte; 67 − − − − rapporto su attività seminariale: 15 pagine; rapporto su soggiorno di studio all’estero nell’ambito di un programma internazionale: 10 pagine; rapporto sull’attività di ricerca sotto la supervisione di un docente: 10 pagine; rapporto relativo ad esperienze lavorative di durata almeno trimestrale: 10-15 pagine; ESAME DI LAUREA E ADEMPIMENTI PROPEDEUTICI DOMANDA E DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE ALLA SEGRETERIA STUDENTI Ai fini dell’ammissione all’esame di laurea è necessario presentare alla Segreteria Studenti (Via S. Agostino, 1), i seguenti documenti, almeno 30 giorni prima della data fissata per la seduta: 1. Domanda diretta al Rettore corredata in marca da bollo su modulo predisposto on-line dall’Ufficio di Segreteria Studenti. Nell’ambito della domanda viene indicato il titolo della relazione e il nominativo del docente relatore; nel caso dello stage, il docente relatore coincide con il tutore universitario indicato nel progetto formativo di tirocinio didattico. 2. Libretto universitario. Qualora alla data di presentazione della domanda non abbiano ultimato gli esami di profitto, gli studenti potranno consegnare il libretto 15 giorni prima dell’esame di laurea. 3. Documento che attesta il versamento del contributo per la stampa del diploma (su modulo allegato alla domanda di laurea). 4. Copia della relazione illustrativa dello stage o della tesi di laurea, firmata dal relatore, la quale dovrà essere consegnata alla Segreteria Studenti almeno 15 giorni prima della seduta di laurea. RELAZIONE FINALE E SEDUTA DI LAUREA Per quanto riguarda la relazione finale e la seduta di laurea, si chiarisce preliminarmente che non è prevista in seduta di laurea alcuna discussione da parte del candidato, bensì una semplice proclamazione. Soltanto in casi eccezionali, previa richiesta scritta tempestivamente presentata dal docente relatore, potrà svolgersi una breve discussione: 68 − − − per coloro che hanno svolto lo stage, verrà valutata la relazione illustrativa dell’esperienza svolta; si veda sopra, “Attività formative ad integrazione del terzo anno”; se lo studente sceglie un’attività formativa alternativa allo stage, deve svolgere, oltre al rapporto che documenta tale attività (si veda sopra, “Attività formative ad integrazione del terzo anno”), una breve relazione di laurea. Il titolo della relazione viene concordato con un docente della Facoltà. Fermo restando che l’estensione dell’elaborato dipende dall’argomento e dalle indicazioni del relatore, la lunghezza standard della relazione di laurea è di 30-40 pagine. entro 6 giorni dalla data prevista per la seduta di laurea, il candidato consegna una copia della relazione al docente relatore e una copia alla Presidenza della Facoltà. All’elaborato deve essere allegato il modulo di valutazione della relazione o del rapporto che illustrano l’attività didattica integrativa svolta nel corso del terzo anno (si veda sopra, “Attività formative ad integrazione del terzo anno”). NORME RELATIVE AL VOTO DI LAUREA E ALL’ATTRIBUZIONE DELLA LODE le − − − − Il voto di laurea verrà determinato dalla Commissione sommando seguenti voci: media dei voti d’esame così come calcolata dalla Segreteria Studenti (ovvero calcolata ponderando il voto di ciascun esame sostenuto per il relativo numero di CFU), aumentata di 0,20 punti per ciascuna lode conseguita; 3 punti per l’attività di stage o attività alternative; da 0 a 2 punti per la qualità della relazione finale; eventuali 2 punti (c.d. premio di tempestività) ai candidati che si laureano entro il mese di dicembre dell’anno successivo a quello di iscrizione al 3° anno. La lode verrà assegnata sulla base dei seguenti criteri: − la Commissione di Laurea la attribuirà automaticamente nel caso di una media complessiva (aumentata delle lodi) di almeno 106/110 e, congiuntamente, di un punteggio per le attività sopracitate e di premio di tempestività pari al massimo di 7 punti come sopra individuato; 69 − qualora non si verifichino tali condizioni, ma la media complessiva (aumentata delle lodi) sia almeno 103/110, la Commissione potrà attribuire egualmente la lode purchè il curriculum del candidato sia giudicato particolarmente meritevole, in virtù di attività extracurriculari opportunamente documentate quali: partecipazione a programmi di mobilità studentesca internazionale, svolgimento di attività di tutorato, frequenza a corsi SUS. 70 INFORMAZIONI SUI SERVIZI OFFERTI DALL’ATENEO SERVIZIO DI ASSISTENZA DISABILI (S.A.I.S.D.) E INTEGRAZIONE STUDENTI A partire dall’anno accademico 1999/2000, in attuazione del disposto della legge 17/99, è stato istituito il Servizio di Assistenza e Integrazione Studenti Disabili (S.A.I.S.D), al fine di offrire agli studenti disabili un servizio integrato di accoglienza, assistenza e integrazione all’interno del mondo universitario. Il Servizio è coordinato dal Prof. Cesare Dacarro, docente delegato del Rettore con funzioni di coordinamento, monitoraggio e supporto di tutte le iniziative concernenti l’integrazione degli studenti disabili all’interno dell’Università di Pavia. Servizi Il Centro si propone di attuare diverse tipologie di intervento a favore di studenti che all’atto dell’iscrizione segnalino la loro disabilità: • servizio di accompagnamento a lezione all’interno della struttura universitaria e assistenza durante le ore di lezione; • accompagnamento con pulmino attrezzato; • accompagnamento ed assistenza in mensa; • materiale didattico, registrazione e lettura testi per non vedenti; • assistenza di un tecnico informatico; • interventi presso i docenti per attuazione prove d’esame individualizzati; • messa a disposizione interpreti per studenti non udenti; • acquisizione e sperimentazione di apparecchiature informatiche per studenti non udenti, da utilizzarsi durante l’attività didattica; • istituzione borse di studio da assegnare a studenti capaci e meritevoli con invalidità > 66%; • organizzazione corsi di orientamento e mobilità per studenti non vedenti, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi; • consulenza psicologica individuale; • organizzazione di un corso di alfabetizzazione informatica per studenti disabili; • servizio civile nazionale volontario; • assistenza durante l’espletamento delle prove d’esame; • assistenza nell’espletamento di attività burocratiche; • sostegno all’inserimento lavorativo dei laureati disabili, in collaborazione con il Centro di orientamento dell’Università; • messa a disposizione di attrezzature informatiche: per studenti non vedenti (barra braille, stampante braille, hardware e software 72 JAWS di sintesi vocale, scanner per lettura ottica, pc portatile dotato di barra braille portatile, ingranditori (magnifer) per studenti ipovedenti) e per studenti non udenti (software dragon Naturally Speaking Professional, sistema di sottotitolazione delle lezioni “VoiceMeeting”, software per la rilevazione del grado e delle caratteristiche delle ipoacusie (ERGAMES). Orari Il servizio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.00. L’aula informatizzata è aperta il lunedì, martedì, mercoledì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00; il giovedì e il venerdì dalle 9.00 alle 12.00. Recapiti Centro “Servizio Assistenza e Integrazione Studenti (S.A.I.S.D.): Indirizzo: Palazzo del Majno 16 – P.zza Leonardo da Vinci. Tel: +39-382-984953-6944 FAX: +39-382-984954 E-MAIL: [email protected] Disabili” Delegato del Rettore per l’assistenza ai disabili – Presidente Centro: Prof. Cesare Dacarro Tel: +39-0382-987397-6945 FAX: +39-0382-984954 E-MAIL: [email protected] Direttore del Centro “Servizio Assistenza ed Integrazione Studenti Disabili”: Dott. Enza Sciascia Tel: +39-382-984953 FAX: +39-382-984954 E-MAIL: [email protected] 73 COLLABORAZIONE DEGLI STUDENTI AI SERVIZI DELL’ATENEO (CONFERIMENTO DI INCARICHI PART-TIME) Ai sensi della legge 390/91 e dell’apposito regolamento approvato con decreto rettorale, l’Università di Pavia offre ogni anno ai propri studenti la possibilità di svolgere attività di collaborazione a tempo parziale presso le proprie strutture, per un massimo di 150 ore. L’assegnazione delle predette collaborazioni avviene, nei limiti delle risorse disponibili nel bilancio universitario, sulla base di graduatorie annuali ottenute attraverso una selezione basata su criteri di merito. La prestazione richiesta allo studente per le collaborazioni a tempo parziale comporta un corrispettivo di euro 7,75 orari, esente da ogni imposta, ed ha una durata compresa tra le 50 e le 150 ore. La collaborazione non configura in alcun modo un rapporto di lavoro subordinato, non dà luogo ad alcuna valutazione ai fini dei pubblici concorsi e non comporta alcuna responsabilità amministrativa da parte degli studenti. Le collaborazioni a tempo parziale non sono compatibili con le collaborazioni a progetti di tutorato relative allo stesso anno accademico. Entro il mese di novembre di ogni anno viene emanato l’apposito bando che indica i requisiti richiesti e le modalità di selezione ed ogni elemento utile per consentire allo studente di effettuare la propria scelta. Possono accedere alla selezione gli studenti regolarmente iscritti ad anni di corso successivi al primo. Le attività di collaborazione sono rivolte esclusivamente al miglioramento dei servizi per gli studenti, previsti in appositi Programmi presentati annualmente dalle Facoltà, dagli Uffici dell’Amministrazione e dai Centri che erogano servizi agli studenti. Le domande di partecipazione alla selezione annuale dovranno essere presentate al Servizio Protocollo dell’Università - Palazzo del Maino, Via Mentana, 4 – Pavia entro il termine perentorio previsto nel bando. Per le istanze inviate tramite servizio postale di Stato farà fede la data di ricevimento da parte del Servizio suddetto. Le forme di collaborazione consistono nello svolgimento presso le strutture universitarie di attività rientranti nelle seguenti tipologie: a)Interventi mirati all’informazione, orientamento, iscrizione degli studenti, con particolare riferimento alle matricole. a1)Collaborazione con Ufficio matricole b)Interventi mirati all’assistenza degli studenti in mobilità internazionale. 74 c)Interventi di assistenza a studenti disabili. d)Collaborazione nei servizi di supporto all’organizzazione ed allo svolgimento di manifestazioni culturali e/o scientifiche. e)Collaborazione e assistenza in biblioteche, musei universitari, strutture didattiche ed altri spazi aperti agli studenti, compresa la raccolta, classificazione e conservazione di materiale di archivio o museale. f)Collaborazione nell’uso di apparecchiature informatiche ed audiovisive e/o nella raccolta, memorizzazione o elaborazione di dati che non comportino riservatezza o assunzione di responsabilità amministrativa. Bando, informazioni e modulistica per accedere alla selezione sono disponibili sul sito del Ufficio Mobilità studentesca :www.unipv.eu >Studenti>Part time – studenti CASELLA DI POSTA ELETTRONICA A partire dal mese di settembre 2002, tutti gli studenti dell’Ateneo fruiscono di una casella di posta elettronica gratuita. Maggiori informazioni sulle modalità di accesso al servizio sono disponibili presso il sito Internet dell’Ateneo all’indirizzo: http://webmail3.ateneopv.it/horde/imp/ BANCA DATI LAUREATI L’Università di Pavia, in collaborazione con l’ISU, ha istituito un banca dati dei laureati, diplomati e dottori di ricerca dell’Ateneo, per favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro. I dati e il curriculum vengono inseriti nella banda dati su richiesta dello studente. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo internet http://cor.unipv.it/post/vulcano.html. ATTIVITÀ DI TUTORING E’ attivo un servizio di tutorato che, di concerto con i servizi di orientamento, ha il fine di orientare ed assistere gli studenti, di renderli attivamente partecipi del processo formativo, di rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza universitaria. 75 L’attività di tutorato rientra tra i compiti istituzionali dei professori e dei ricercatori come parte integrante dell’impegno didattico previsto dalla normativa vigente. Per lo svolgimento di tale attività il docente può avvalersi della collaborazione di studenti di dottorato o laureandi o iscritti agli ultimi anni di corso e che abbiano dimostrato ottimo profitto nella materia oggetto del tutoring. Alcune attività di tutorato prevedono che gli studenti si iscrivano in anticipo, così da formare piccoli gruppi o classi Un regolamento di Ateneo disciplina nel dettaglio la prestazione del servizio. CENTRO LINGUISTICO www.unipv.it/ateneolingue Il Centro Linguistico dell’Università degli Studi di Pavia è un centro di servizi di Ateneo che si rivolge agli studenti, al personale docente, al personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo pavese e a chiunque voglia apprendere o perfezionare le lingue straniere. Dispone attualmente di due sedi: - Centro Linguistico Laboratori, Cortile Sforzesco (sede centrale) - Centro Linguistico Uffici, Cortile Teresiano (sede centrale) Il Centro si occupa di: • fornire un servizio di autoapprendimento delle lingue straniere e di italiano per stranieri; • organizzare corsi di lingua italiana per studenti stranieri in mobilità e per utenti esterni; • rilasciare, tramite esame, le certificazioni di lingua inglese dell’Università di Cambridge (PET, FCE, CAE, CPE) e la Certificazione di Italiano come Lingua Straniera dell’Università per Stranieri di Siena (CILS); • partecipare a progetti per la diffusione delle lingue e delle culture straniere; • fornire supporto logistico e organizzativo ai Collaboratori ed Esperti Linguistici di lingua madre (C.E.L.) che svolgono attività didattica in lingua straniera per le varie facoltà dell’Ateneo. Il Centro Linguistico è dotato di laboratori linguistici e di aule multimediali. Inoltre dispone di una ricca mediateca contenente circa 1000 corsi con supporti audio, video e cd-rom relativi a 53 lingue 76 diverse∗ e di una collezione di film in lingua originale rappresentata al momento da più di 650 titoli. I supporti multimediali presenti nei laboratori possono essere utilizzati in maniera autonoma dagli studenti dell’Ateneo per approfondire gli argomenti affrontati durante le attività didattiche tenute dai C.E.L. e, più in generale, dai vari utenti per apprendere o rafforzare la conoscenza di una lingua straniera o per prepararsi ad un esame i certificazione internazionale. L’assistenza è garantita dalla presenza costante di tecnici laureati in lingue i quali sono a disposizione per aiutare nella scelta del materiale didattico e del percorso di apprendimento. Presso il Centro gli utenti possono trovare informazioni e materiali didattici non solo sulle certificazioni di cui lo stesso è sede d’esame, ma anche sulle altre principali certificazioni internazionali di lingua straniera quali TOEFL e IELTS (lingua inglese), DELF/DALF (lingua francese), certificazioni del Goethe Institut (lingua tedesca), D.E.L.E. (lingua spagnola). Orario di apertura del Centro Linguistico Laboratori, palazzo centrale, cortile Sforzesco: lunedì-venerdì 9.00-13.00 e 14.00-16.30 Tel. e fax Laboratori +39-0382-98.4476 Tel. e fax Uffici +39-0382-98.4383 Sito web www.unipv.it/ateneolingue (∗) Afrikaans, albanese, amarico, arabo, basco, bulgaro, cambogiano, catalano, ceco, cinese cantonese, cinese mandarino, coreano, danese, ebraico moderno, estone, finlandese, francese, gaelico irlandese, gallese, giapponese, greco moderno, gujarati, hindi, indonesiano, inglese, italiano, latino, lettone, lituano, malese, mongolo, nederlandese, norvegese, persiano, polacco, portoghese, panjabi, romeno, russo, serbo-croato, slovacco, sloveno, somalo, spagnolo, svedese, swahili, tedesco, tailandese, turco, ucraino, ungherese, urdu, vietnamita. 77 Informazioi NORME DI DISCIPLINA (ART. 22 DEL REGOLAMENTO STUDENTI) 1) Gli studenti dell’Università di Pavia durante il loro corso di studi sono tenuti ad osservare comportamenti rispettosi della legge, dei regolamenti universitari, delle libertà e dei diritti di tutti i soggetti che svolgono la loro attività di lavoro o di studio all’interno delle strutture dell’Ateneo ed astenersi dal danneggiamento dei beni di proprietà dell’Ateneo o di terzi, che anche temporaneamente vi si trovano. 2) Il Rettore, il Senato Accademico e i Consigli di Facoltà esercitano la giurisdizione disciplinare sugli studenti ed applicano e provvedimenti disciplinari secondo le vigenti norme di legge. 3) Le violazioni delle norme di disciplina dell’Università di Pavia, comportano a carico dei trasgressori l’applicazione di provvedimenti disciplinari. 4) I provvedimenti disciplinari che possono essere applicati, salva ogni diversa previsione legislativa, sono i seguenti: a) ammonizione; b) interdizione temporanea da uno o più corsi; c) esclusione da uno o più esami o altra forma di verifica di profitto per l’intera sessione o per parte di essa; d) sospensione temporanea dall’Università con conseguente perdita della sessione d’esami. Il provvedimento di cui alla lettera a) è applicato dal Rettore, sentite le difese dello studente. L’applicazione dei provvedimenti di cui alle lettere b) e c) spetta al Consiglio di Facoltà, in seguito a relazione del Rettore. L’applicazione del provvedimento di cui alla lettera d) spetta la Senato Accademico, in seguito a relazione del Rettore. 5) In conformità alla normativa sul diritto agli studi, può essere, in oltre, applicata dal Rettore, sentite le difese dello studente, la sanzione amministrativa della decadenza dalle provvidenze e del pagamento di una somma pari al doppio di quella percepita per le ipotesi di falsità nelle dichiarazioni. 6) L’applicazione dei provvedimenti disciplinari deve rispondere a criteri di ragionevolezza ed equità, avuto riguardo alla natura della violazione, allo svolgimento dei fatti e alla valutazione degli elementi di prova. 7) In ogni caso, la violazione deve essere formalmente contestata allo studente mediante lettera raccomandata con avviso di 78 ricevimento. 8) Entro 10 gironi dal ricevimento della contestazione lo studente può presentare liberamente le proprie difese al Rettore. 9) Contro la deliberazione del Consiglio di Facoltà che applica le sanzioni di cui alle lettere b) e c) è ammesso appello al senato accademico. 10) Tutti i provvedimenti disciplinari sono registrati nella carriera scolastica dello studente e conseguentemente nel foglio di congedo. NB: Chiunque assuma, nel corso di una verifica di profitto, comportamenti atti a compromettere seriamente il corretto e regolare svolgimento della verifica stessa, è allontanato dal Presidente della Commissione d’esame. Il Presidente della Commissione d’esame può segnalare l’accaduto al Preside di Facoltà il quale, tenuto conto della gravità della violazione, può attivare uno dei procedimenti disciplinari di cui all’articolo 22 del Regolamento degli Studenti. 79 ORGANIZZAZIONI STUDENTESCHE IN CONSIGLIO DI FACOLTÀ A. ATENEO STUDENTI Ateneo Studenti rappresenta una compagnia di amici che vive e studia in Università. La nostra stessa esperienza in Università e la condivisione dello studio ci hanno spinto a interessarci delle esigenze nostre e dei nostri compagni di corso; esigenze che vanno da una didattica più efficiente per l’acquisizione di una preparazione professionale adeguata, all’affronto di situazioni di disagio che si possono presentare. L’esperienza maturata in questi anni e in altri precedenti ha messo in evidenza per noi la validità di una collaborazione tra studenti e coi docenti su questioni e problemi concreti e di interesse comune, tanto più in un periodo di radicali cambiamenti e riforme come l’attuale. Da questo coinvolgimento sono nate iniziative concrete: − la presenza dei nostri rappresentanti negli organi istituzionali (C.d.F., C.d.A., I.S.U., S.A.); − il servizio di informazioni alle matricole nel periodo d’iscrizione davanti all’Ufficio Immatricolazioni, con le guide da noi edite come aiuto per l’inserimento degli iscritti al primo anno; − le “vacanze studio”: periodi di qualche giorno prima degli esami trascorsi insieme per aiutarsi concretamente nello studio; − le mostre didattiche allestite in Università, gli incontri e i concerti da noi organizzati o sostenuti, perché crediamo che compito irrinunciabile dell’universitario sia la ricerca della verità, nessun ambito escluso. A realizzare tutto questo ci ha mossi e ci muove la passione per l’Università, che stimiamo quale luogo finalizzato a prepararci per il mondo del lavoro, ma anche dove formarci come persone. Chiunque volesse conoscerci o incontrarci può farlo contattando i nostri rappresentanti: CONSIGLIO Dl FACOLTÀ E CONSIGLIO DIDATTICO Davide Arrigoni (348/5485316).e Colonna Andrea (3298574062) 80 Informazio Si riportano le organizzazioni studentesche presenti in Consiglio di Facoltà e i nominativi dei relativi rappresentanti, il cui mandato scadrà nell’anno 2012. Per i nominativi dei rappresentanti degli studenti presso gli organi centrali dell’Ateneo, si prega di consultare il sito internet dell’Università di Pavia. B. COORDINAMENTO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO - U.D.U. Il Coordinamento per il diritto allo Studio (www.coordinamento.org) è un’associazione che dal 1979 opera nell’Ateneo pavese per l’affermazione e la difesa dei diritti di tutti gli studenti. Siamo tutti accomunati da valori quali la solidarietà, l’antirazzismo, l’antifascismo, la pace e, soprattutto, la profonda convinzione che si possa e si debba dare il nostro contributo attivo per migliorare il sistema universitario. I nostri ideali si ispirano da sempre a quelli della sinistra ma, per rimanere pienamente autonomi ed indipendenti – anche dai partiti – nella nostra elaborazione e nel nostro operato, rifiutiamo qualunque tipo di sostegno economico che non provenga dalle nostre campagne di autofinanziamento. Abbiamo vinto le ultime 3 elezioni universitarie grazie al lavoro costante nelle facoltà e negli organi maggiori dell’ateneo. La nostra azione si sviluppa sia a livello locale che a livello nazionale. A livello locale, anche attraverso la costante presenza dei nostri rappresentanti negli organi di governo dell’ateneo, ci battiamo per l’approvazione dello “Statuto dei diritti degli studenti”, un testo fondato sull’idea di un’Università in cui gli studenti siano non semplici “fruitori” di un servizio ma cittadini della comunità universitaria e come tali, portatori di diritti riconosciuti. Lo statuto enuclea tali diritti prevedendo, tra l’altro, l’aumento del numero degli appelli di esame, l’eliminazione di ogni forma di salto d’appello, la creazione di un sistema di valutazione dei corsi e degli esami da parte degli studenti, il riconoscimento dello status di “studente a tempo parziale”, il completo abbattimento delle barriere architettoniche e più in generale l’adeguamento delle strutture e dei servizi dell’Università e dell’Ente per il diritto allo studio alle esigenze degli studenti. Numerose sono le iniziative culturali che organizziamo: annuali rassegne cinematografiche, concerti, mostre e conferenze, oltre alle nostre feste che sono le uniche ad ingresso gratuito. Il Circolo Arci “RADIO AUT” dedicato alle vittime della mafia, prima situato in via Siro Comi, ora in cerca di una sede, è totalmente gestito dagli studenti del Coordinamento o a lui vicini, e funziona tramite lavoro volontario (www.radio-aut.it/). Per contattarci: 320-2314356 [email protected]; 333-8498086 [email protected] 81 A livello nazionale aderiamo all’Unione degli Universitari, un sindacato studentesco di cui siamo tra i membri fondatori, sorto circa dieci anni fa e presente ormai in quasi tutte le sedi universitarie. Per ulteriori informazioni: Lorenzo Spairani. detto “Spairo”, [email protected], 320-2314356; Alessandro Chiozzi, rappresentante in Consiglio di Facoltà 3477671893, [email protected]; Marcello Gruppo rappresentante Consiglio di Facoltà 3771139436, [email protected] Il coordinamento universitario sintetizza e mette a disposizione degli studenti il contenuto di alcune delibere del Consiglio di Facoltà e della Commissione didattica concernenti lo svolgimento delle lezioni e degli esami: − Non è consentita la raccolta delle firme per certificare la frequenza delle lezioni. − La scelta del programma "per frequentanti" o per "non frequentanti" da portare all'esame è rimessa al solo studente. Questo indipendentemente dall'aver frequentato o meno i corsi. Le differenze di programma sono da considerarsi solo come un consiglio per un migliore apprendimento. − Ogni discriminazione nei confronti di chi non frequenta è vietata. − Non deve esistere differenza tra la modalità d'esame dell'appello in cui si svolge il corso e quelle degli appelli successivi. Se il primo appello prevede modalità scritta (orale), tale forma deve essere garantita anche in tutti gli appelli successivi. − La difficoltà dell'esame non deve mutare nei diversi appelli. − Il programma del corso da portare all'esame e il materiale su cui prepararsi devono essere specificati sulla Guida dello Studente e ogni modifica a tali indicazioni deve essere inserita sulla pagina web del docente almeno una settimana prima dell'appello. − I corsi AK ed LZ devono essere il più possibile identici. Qualora esistano differenze sostanziali tra i programmi svolti, segnalate dagli studenti ed accertate dalla Commissione Didattica, ciascun studente potrà scegliere quale corso frequentare, se AK o LZ, e quale esame affrontare. − Per ogni corso frequentato è obbligatorio compilare il questionario di valutazione della didattica distribuito nel periodo finale delle lezioni. Per ogni esame affrontato è obbligatorio compilare un altro questionario di valutazione della modalità d'esame. I questionari sono anonimi. − Nelle esercitazioni non può essere affrontato un programma 82 − nformazion − C. AZIONE UNIVERSITARIA Azione Universitaria (www.gioventuniversitaria.org) è un’associazione studentesca che più di dieci anni svolge la sua attività all’interno dell’Università degli Studi di Pavia; le sue origini affondano nell’esperienza del F.U.A.N. (Fronte Universitario di Azione Nazionale). L’attività di Azione Universitaria si basa soprattutto sulla difesa dei diritti degli studenti. In questi ultimi due anni si è soprattutto impegnata per impedire lo sconsiderato aumento delle tasse universitarie,soprattutto se non accompagnato da un aumento dei servizi. Affianchiamo inoltre gli studenti con servizi rivolti al sostegno delle necessità tipiche degli universitari come: agevolazioni per abbonamenti ai mezzi di trasporto urbani, ricerca di alloggi, orientamento (percorsi di studio, erasmus, stage, ecc…), attività di tutorato, tornei sportivi, feste universitarie e attività ricreative. La nostra associazione si auto-finanzia totalmente e non riceve finanziamenti di alcun tipo ne da sindacati ne da partiti o da enti religiosi. Consiglio di Facoltà e consiglio didattico Salvatore Giordano,3331031239; Andrea Ceraminati, 3334972712; Simone Mafia, 3285909869; Cecalupo Federica, 3491418992; Pane Daniele, 3334592967. Per ulteriori informazioni: Matteo Mitsiopoulos Consiglio di amministrazione, 3394765108 83 Informazio − aggiuntivo a quello spiegato a lezione. Durante le esercitazioni è solo possibile lo svolgimento pratico del programma teorico già fatto a lezione. Esercitazioni e lezioni non sono intercambiabili fra loro. Le registrazioni dei voti dopo il superamento degli esami debbono essere effettuate nelle date indicate dal docente e comunque non oltre la sessione d’ esami successiva a quella in cui l’esame è stato sostenuto. Nel caso in cui tale norma non venga rispettata lo studente dovrà ripetere l’esame. Gli studenti impegnati nei programmi di mobilità internazionale possono concordare deroghe ai termini della registrazione degli esami con i docenti interessati. Per sovrapposizioni di esami o corsi si può mandare una mail alla Commissione Orari e Aule della Facoltà: [email protected] Il limite per potersi laureare alla triennale senza perdere l'iscrizione alla magistrale è il mese di febbraio. D. MOVIMENTO UNIVERSITARIO PADANO Marco Tombola 333.2578373 [email protected] INCHIOSTRO, IL GIORNALE DEGLI STUDENTI Inchiostro è il giornale ufficiale degli studenti dell’Università di Pavia. È un’iniziativa realizzata con il contributo della commissione A.C.E.R.S.A.T. e dell’E.D.I.S.U. di Pavia. Collabora inoltre con il COR all’orientamento delle future matricole. Nasce nel marzo 1995 ad opera degli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia. Sin dai primi anni si propone di allargare la propria redazione e i propri collaboratori a tutti gli studenti dell’Ateneo Pavese. Oggi la redazione vanta collaboratori di quasi ogni Facoltà. La collaborazione al giornale è aperta a tutti i membri dell’Università: studenti in primis, ma anche dottorandi, specializzandi, borsisti, ricercatori, docenti e personale tecnico-amministrativo. Studenti di tutte le idee hanno scritto, scrivono e/o collaborano per Inchiostro, il quale mantiene la sua indipendenza ed estraneità a qualsiasi controllo politico. La periodicità del giornale è mensile compatibilmente con gli esami e i periodi festivi. Inchiostro è distribuito gratuitamente in tutti dipartimenti, le biblioteche, le sale studio dell’Ateneo ed è reperibile anche nelle maggiori librerie della città e in tutti i collegi. Lo si può trovare inoltre negli appositi dispenser collocati in diversi punti dell’Università. Inchiostro è anche un’associazione culturale e ricreativa che promuove e organizza conferenze, incontri, mostre, feste, e concorsi, aprendo le più svariate collaborazioni (Comune, Provincia, Teatro Fraschini., Shop-up, La Provincia Pavese, ecc.). Partecipa ogni anno al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. Per informazioni e collaborazioni: Web: http://inchiostro.unipv.it Indirizzo: Via Mentana, 4 - 27100 Pavia E-mail: [email protected] Direttore Responsabile: Matteo Miglietta Comitato Editoriale: Matteo Miglietta, Valentina Falleri, Simone Lo Giudice 84 ULTERIORI ORGANIZZAZIONI PRESENTI NELL’AMBITO DELLA FACOLTÀ A.I.E.S.E.C. “AIESEC è la più grande organizzazione studentesca del mondo, apartitica, non discriminante e senza fini di lucro”. Questa è la definizione di base, ma non è soltanto un gruppo di studenti: qual è il suo valore aggiunto? Innanzitutto è un’organizzazione internazionale, dato che è presente in 110 nazioni e 1100 università nel mondo. Questo permette ai suoi membri di affacciarsi su uno scenario cosmopolita, sviluppando un pensiero globale, seppur partendo da una piccola realtà, quale quella pavese. Il contatto con i membri di AIESEC di tutto il mondo avviene soprattutto in occasione dei congressi e degli stage all’estero di tipo tecnico, economico, sociale e di sviluppo presso aziende, organizzazioni no profit, istituzioni. In questo modo lo studente entra a far parte di un network che supera il livello locale e nazionale, da non sottovalutare come trampolino di lancio verso il mondo del lavoro. AIESEC è sostenuta da diversi organismi internazionali, tra cui UNESCO, UNICEF e ONU. La collaborazione con quest'ultimo, per esempio, l’ha portata a partecipare a diverse conferenze di rilevanza globale, come per esempio il World Summit for Sustainable Development di Johannesburg nell’agosto/settembre 2002, come delegazione portavoce delle idee dei giovani sull’argomento. Le azioni di AIESEC sono basate su valori quali il dialogo, l’internazionalismo, la responsabilità nei confronti della società, con lo scopo di formare giovani che siano attori responsabili nel mondo, impegnandosi nel processo di cambiamento di cui la nostra società ha bisogno. AIESEC è interamente gestita da studenti universitari, sia da un puntp di vista strettamente operativo, sia da un punto di vista strategico. Entrare nell’universo AIESEC non costa nulla, ed è una scelta che attualmente hanno fatto più di 50.000 giovani nel mondo. Perciò se siete interessati, o anche solo curiosi, bussate al nostro ufficio, che si trova presso la Facoltà di Economia, dietro l’aula A (nel cortile di fronte al bar); oppure contattateci: 85 Tel. 0382/986474 E-mail: [email protected] Web: www.aiesec.org www.aiesec.org/italy/pavia A.L.E.P. L’A.L.E.P. (Associazione Laureati in Economia a Pavia) è stata costituita nel 1988. Le sue finalità sono quelle di svolgere attività di aggiornamento scientifico, di scambio di esperienze professionali, di promozione culturale nell’interesse dei soci. Essa inoltre promuove iniziative a favore della Facoltà di Economia nell’ambito dell’Ateneo. Di seguito viene proposta una breve sintesi delle attività dell’Associazione. a) Archivio - è stato costituito l’archivio elettronico dei soci, completo di dati anagrafici e indirizzo. Su questa base sarà possibile proseguire un lavoro di archiviazione dati (professionali e personali) allo scopo di favorire l’interazione tra soci e laureati della Facoltà. b) Attività di segnalazione dei neolaureati - È segnalato un breve curriculum di tutti i neolaureati a 50 tra le maggiori aziende, banche e agenzie di ricerca del personale. c) Stage – Si organizzano stages presso alcune aziende italiane. Attualmente sono numerosi i neolaureati che stanno svolgendo gli stage presso società italiane. d) Segnalazione ai soci di attività, seminari e convegni organizzati dalla Facoltà, di interesse rilevante su tematiche attuali. e) Riunioni conviviali ed altri incontri culturali - Vengono organizzate periodiche riunioni conviviali ed incontri culturali nel corso dei quali i soci ALEP hanno l’occasione di ascoltare brevi relazioni da parte di ospiti di chiara fama. f) Sviluppo di contatti con le aziende presenti sul territorio a favore del placement e della collaborazione nell’organizzazione di incontri. Per ulteriori informazioni, si può contattare il dott. Giacomo Pomati, gpomati@tin. 86 ATTIVITA’ CULTURALI E RICREATIVE DEGLI STUDENTI L'Università degli Studi di Pavia sostiene e promuove, mediante l'assegnazione di contributi, le attività culturali e ricreative finalizzate alla creazione di occasioni di socializzazione per gli studenti iscritti all’Ateneo. La gestione e l'assegnazione dei fondi appositamente stanziati ogni anno nel bilancio universitario era affidata alla Commissione per le Attività Culturali e Ricreative degli Studenti dell'Ateneo Ticinense (Commissione A.C.E.R.S.A.T). Recentemente la competenza della valutazione delle iniziative proposte dagli studenti è passata alla Commissione Permanente studenti che ha altresì proposto l’istituzione dell’Albo delle Associazioni studentesche. In data 6 giugno 2011 è stato emanato quindi il Regolamento per la costituzione dell’Albo delle associazioni studentesche e per il finanziamento delle iniziative culturali e/o ricreative degli studenti dell’Università degli Studi di Pavia A partire dall’A.A. 2011/12 quindi gli studenti potranno accedere ai contributi previsti sia come appartenenti ad un’Associazione studentesca che come promotori di un Gruppo studentesco creato per la realizzazione di una specifica iniziativa. Dal 1° ottobre al 30 novembre di ogni anno sarà possibile attivarsi per la creazione di un’Associazione studentesca secondo le modalità indicate nel regolamento disponibile sul sito di ateneo. Un apposito bando annuale pubblicato nel mese di dicembre indicherà le modalità per richiedere i contributi per la realizzazione di iniziative culturali e ricreative. Sono ammissibili a finanziamento le iniziative culturali e ricreative che abbiano validi contenuti culturali consoni con le finalità dell'Ateneo e riguardino interessi o problematiche sufficientemente diffusi tra gli studenti. Per informazioni consultare l’apposito sito o contattare: Ufficio Mobilità Studentesca Via Sant'Agostino, 1 - 27100 PAVIA E-mail: [email protected] Tel 0039 0382 984004/4696 Fax 0039 0382 984314 87 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI Anno Accademico 2011-2012 BILANCI AZIENDALI 9 CFU Titolare del corso: Francesco Sotti [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Gli obiettivi del corso di Bilanci aziendali sono finalizzati a fornire allo studente gli strumenti tipici della ragioneria per la interpretazione e la rilevazione dei principali fatti amministrativi aziendali, nonché per comprendere l'iter genetico di redazione del bilancio di esercizio con particolare riferimento alle operazioni che portano alla preparazione del bilancio (scritture di assestamento, criteri di valutazione delle poste attive e passive, modalità di rappresentazione dei valori nelle tavole di sintesi e sviluppo delle informazioni sulla situazione aziendale nei documenti discorsivi di bilancio). Tutto ciò avendo riguardo alle principali indicazioni della dottrina ragionieristica italiana ed alle indicazioni dei principi contabili nazionali (Principi OIC) ed internazionali (IFRS). Programma: Il corso prevede l’analisi dei seguenti argomenti: 1) le rilevazioni di contabilità sistematica definendo le modalità di rilevazione delle operazioni afferenti l’area della gestione istituzionale caratteristica, accessoria e finanziaria (con particolare riferimento alle operazioni di finanziamento ed a quelle di copertura) e delle determinazioni di fine esercizio; 2) l’informativa di bilancio secondo i principi contabili nazionali (IT GAAP) e internazionali (IFRS) definendo il processo che porta all’iscrizione, alla valutazione degli elementi attivi e passivi del capitale di bilancio, nonché alle correlate informazioni da indicare nei documenti descrittivi che integrano il sistema informativo di bilancio, tanto con riferimento ai principi contabili nazionali che a quelli internazionali, con particolare riferimento alle seguenti problematiche: a) armonizzazione internazionale ed evoluzione della disciplina del bilancio; b) finalità e principi generali del bilancio di esercizio; c) struttura e contenuto del bilancio di esercizio; - 89 d) immobilizzazioni materiali e immateriali; e) titoli, le partecipazioni e gli atri strumenti finanziari primari e derivati; f) rimanenze di magazzino; g) crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneri; h) imposte sul reddito nella normativa civilistica e fiscale. Bibliografia di riferimento: SOTTI F., Modelli per la determinazione del reddito e del capitale, Giappichelli, Torino, 2011. SANTUCCI S., Lezioni di Ragioneria, Egea, Milano, 2011. SANTESSO E., SOSTERO U., Il bilancio, Il Sole24Ore, Milano, 2008 Principi contabili nazionali, OIC Modalità d’esame: Prova scritta obbligatoria, orale integrativo. Attività di tutorato Il corso prevede attività di tutorato, anche per studenti lavoratori. - 90 CONOSCENZE INFORMATICHE 3 CFU Titolare del corso: Sergio Pezzoni [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: L’obiettivo è l’utilizzo del personal computer e delle sue applicazioni più diffuse e la conoscenza dei concetti generali della tecnologia informatica. Programma: Concetti teorici di base Hardware Software Reti informatiche Il computer nella vita di ogni giorno Salute ambiente e sicurezza Copyright Uso del computer e gestione dei file (Windows) Desktop Gestione dei file Virus Gestione della stampa Elaborazione di testi (Word) Usare l’applicazione Operazioni di base Formattazione Oggetti Preparare l’output Foglio elettronico (Excel) Usare l’applicazione Celle Fogli Formule e funzioni Formattazione Grafici - 91 Preparare l’output Database (Access) Usare l’applicazione Tabelle Maschere Reperire informazioni Report Preparare l’output Presentazioni (Power Point) Usare l’applicazione Sviluppare una presentazione Testo e immagini Grafici e disegni Effetti speciali Preparare l’output Bibliografia di riferimento: S.Pezzoni, P.Pezzoni, S.Vaccaro - La patente europea del computer, guida completa - Syllabus 4 Edizione Office 2000, Mondadori Informatica. S.Pezzoni, P.Pezzoni, S.Vaccaro - La patente europea del computer, Test e quiz - Syllabus 4 Edizione Office 2000, Mondadori Informatica. Modalità d’esame: Prova scritta e prova pratica sul computer. DIRITTO COMMERCIALE 9 CFU Titolare del corso: Paolo Benazzo A-K [email protected] Antonio Colleoni L-Z [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso si propone l'obiettivo di offrire un inquadramento organico del diritto dell'impresa, con precipuo riferimento alle strutture organizzative di tipo societario, facendo cogliere - in chiave critica - la - 92 specialità e la specificità rispetto alle categorie ed agli istituti del diritto privato. Programma: Sezione Prima (Imprenditore – statuto dell’imprenditore – azienda) Il diritto commerciale: nozione, fonti e specialità. La nozione di imprenditore nell’art. 2082 cod. civ.: gli elementi costitutivi. Inizio e fine dell’attività di impresa. L’imputazione della attività di impresa. La classificazione degli imprenditori. L’imprenditore agricolo: nozione e disciplina. Il piccolo imprenditore. L’imprenditore commerciale: nozione e statuto speciale. Lo statuto dell’imprenditore commerciale: iscrizione nel registro delle imprese; le scritture contabili. Gli ausiliari dell’imprenditore commerciale: institore, procuratore e commessi. L’organizzazione dell’imprenditore: la disciplina legale dell’azienda. Sezione Seconda (Impresa collettiva – contratto di società – società lucrative) Dell’impresa collettiva: il contratto di società. La comunione a scopo produttivo e la comunione a scopo di mero godimento. La società e altre forme di esercizio dell’impresa in forma non individuale (associazione, fondazione, associazione in partecipazione, consorzi, associazione temporanea di imprese). Le società a scopo lucrativo: società di persone vs. società di capitali. I tipi di società di persone: s.s.; s.n.c.; s.a.s. Società occulta, società di fatto e società irregolare. La disciplina legale della società semplice: conferimenti, capitale e patrimonio. Partecipazione agli utili e alle perdite. Organizzazione interna, amministrazione, controllo e rappresentanza della società. Dello scioglimento della società e dello scioglimento del rapporto sociale limitatamente ad un socio. I casi: morte, recesso ed esclusione del socio; modello legale e modelli statutari. La s.n.c.: regole speciali. La s.a.s., regolare ed irregolare: in particolare, amministrazione e controllo della società; disciplina e ruolo del socio accomandante. Sezione Terza (Le società di capitali: il modello azionario – la s.p.a.) I tipi di società di capitali (s.p.a.; s.r.l.; s.a.p.a.). La s.p.a.: nozione, caratteri, costituzione. La s.p.a. unilaterale. L’organizzazione patrimoniale: conferimenti, capitale e patrimonio (nozioni e cenni di disciplina). - 93 (segue): il capitale di rischio: le azioni e gli altri strumenti partecipativi. Il capitale di credito: i titoli obbligazionari (cenni). I patti parasociali nelle società chiuse e aperte. Della circolazione delle azioni: limiti convenzionali e limiti legali. Le operazioni sulle proprie azioni. Le partecipazioni in altre imprese. I titoli obbligazionari. Delle modificazioni dell’atto costitutivo. Il diritto di recesso. In particolare: aumenti e riduzioni del capitale. Il diritto di opzione. I patrimoni destinati: patrimoni unilaterali e patrimoni contrattuali. Gli organi della società e i diritti dei soci: l’assemblea e le deliberazioni dei soci. Dell’amministrazione e del controllo della società: i tre modelli legali. Il funzionamento degli organi collegiali: invalidità delle deliberazioni assembleari e delle deliberazioni consiliari. (segue): del collegio sindacale e del controllo contabile. Il sistema dualistico e il sistema monistico (cenni). La responsabilità degli organi sociali nel sistema ordinario. (segue): e nei sistemi alternativi. Le modificazioni dell’atto statutarie e il diritto di recesso del socio. Le operazioni sul capitale: aumenti e riduzioni. Sezione Quarta (La s.r.l.) Costituzione e struttura finanziaria; la s.r.l. unipersonale; conferimenti, capitale e patrimonio; i finanziamenti dei soci. La quota di partecipazione sociale: natura e leggi di circolazione. Recesso ed esclusione del socio. La struttura organizzativa della società: amministrazione, gestione e controllo della società a responsabilità limitata. Modificazioni statutarie e le operazioni sul capitale. Emissione dei titoli di debito. Sezione Quinta (Le operazioni straordinarie – direzione e coordinamento delle società) Scioglimento e liquidazione delle società di capitali. La trasformazione. La fusione e la scissione. Direzione e coordinamento delle società: i gruppi. Bibliografia di riferimento: Testi consigliati, in alternativa: CAMPOBASSO G.F., Manuale di Diritto Commerciale, UTET, Torino, ultima edizione; PRESTI G., RESCIGNO M., Corso di diritto commerciale, Zanichelli, Bologna, ultima edizione. - 94 Per la sola parte relativa alle Sezioni II-V: ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il Diritto delle Società, Il Mulino, Bologna, ultima edizione. Modalità d’esame: scritto/orale DIRITTO COSTITUZIONALE 6 CFU Titolare del corso: Collaboratori: Maria Elena Gennusa [email protected] Quirino Camerlengo [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso si propone di fornire agli studenti una panoramica dei principali istituti del diritto costituzionale italiano attraverso la lettura dei principi consacrati nella Costituzione repubblicana e l’analisi della loro applicazione concreta nella giurisprudenza e nell’attualità politica. Un particolare risalto verrà dato al principio democratico come elemento unificante dell’intero testo costituzionale. Programma: Il principio democratico nella Costituzione: i possibili significati di democrazia Il sistema delle fonti del diritto come applicazione del principio democratico Democrazia/sovranità popolare: i diritti politici e i loro rapporto con l’idea di cittadinanza. Libertà di associazione politica, diritto di voto I sistemi elettorali Il Parlamento e le sue funzioni Il Governo e le sue funzioni Il Presidente della Repubblica La forma di governo italiana nella sua evoluzione e configurazione attuale - 95 Le altre forme di governo: confronto con alcuni modelli stranieri Democrazia/libertà: i diritti civili Libertà personale e di circolazione e soggiorno Libertà religiosa e principio di laicità dello Stato I “nuovi diritti” Il ruolo della magistratura nella tutela dei diritti Democrazia/Eguaglianza: non discriminazione ed eguaglianza sostanziale Azioni positive Diritti sociali Democrazia rappresentativa/democrazia diretta: il referendum abrogativo Gli strumenti di tutela della democrazia La Corte costituzionale e il controllo di costituzionalità delle leggi Il regionalismo Le sfide della democrazia: lo Stato nel quadro internazionale Globalizzazione e crisi dello Stato La tutela dei diritti oltre lo Stato: verso una protezione multilivello dei diritti fondamentali Bibliografia di riferimento: M. Gennusa, S. Ninatti, Persona e processo democratico, Giappichelli, Torino, 2008 R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto costituzionale, Giappichelli, Torino, 2008 Modalità d’esame: Scritto - 96 DIRITTO DELL’ECONOMIA (equipollente a Diritto pubblico e dell’economia) 6 CFU Titolare del corso: Collaboratori: Quirino Camerlengo [email protected] Maria Elena Gennusa [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso si prefigge l’obiettivo di ricostruire, nel quadro dei princìpi costituzionali, il sistema complesso dei rapporti tra diritto ed economia, con particolare attenzione al ruolo delle istituzioni pubbliche ed ai rapporti di queste con gli operatori economici. Programma: Prima parte (24 ore) La prima parte del corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti di Economia le nozioni di base necessarie per la comprensione delle tematiche poste nel “nucleo essenziale” del corso. − Le nozioni fondamentali del diritto (norma giuridica e fonti) − La nozione di Stato ed i suoi elementi costitutivi − La Costituzione: concetto e funzione − Il principio democratico e le sue modalità di espressione − L’apparato istituzionale dello Stato italiano (rapporti tra Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica) − Il sistema delle autonomie (cenni) Seconda parte (6 ore) Una volta acquisite le nozioni fondamentali dell’ordinamento giuridico e del diritto pubblico, l’attenzione si sposterà verso i concetti basilari di altre discipline che, più di altre, risentono dell’influenza esercitata dai processi economici. Più precisamente verranno trattati i fondamenti del diritto commerciale (la nozione di impresa, di imprenditore e di azienda nel codice civile; il concetto di persona giuridica e di autonomia patrimoniale; le società: introduzione; le società di persone (la società semplice; la società in nome collettivo; la società in accomandita semplice); le società di capitali (la società per azioni: i mercati finanziari e la società per azioni quotata; la società in accomandita per azioni; la - 97 società a responsabilità limitata); le società cooperative (cenni); scioglimento, trasformazione, fusione e scissione Terza parte (12 ore) Poste le basi relative all’assetto istituzionale e funzionale dello Stato e quelle inerenti alla configurazione giuridica degli operatori economici, l’ultima parte del corso verterà sullo studio degli ambiti nei quali si realizzano i rapporti tra pubblici poteri e privati, in relazione ai processi produttivi ed alle transazioni economiche. − Il fattore economico nella Costituzione italiana (analisi dell’art. 41: mercato o economia mista?) − Forme e scopi dell’azione pubblica nell’economia − Soggetti e strumenti dell’azione pubblica nell’economia − La regolazione economica dei servizi di pubblica utilità (il ruolo delle autorità amministrative indipendenti) − I servizi pubblici − I vincoli quantitativi alle attività economiche − Il principio di non discriminazione e gli obblighi dell’operatore economico pubblico − Diritto ed economia nell’era della globalizzazione Bibliografia di riferimento: Prima parte: A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di diritto pubblico, ult. ed., Mulino, Bologna (solo le parti corrispondenti) o, in alternativa, P. CARETTI, U. DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, ult. ed., Giappichelli, Torino (solo le parti corrispondenti) Seconda parte: P. TRIMARCHI, Diritto privato, ult. ed., Giuffrè, Milano (solo le parti corrispondenti) Terza parte: S. CASSESE, La nuova costituzione economica, Laterza, Roma-Bari Modalità d’esame: Solo scritto, sia con domande a risposta multipla che con domande a risposta aperta DIRITTO PUBBLICO E DELL’ECONOMIA 9 CFU Titolare del corso: Quirino Camerlengo [email protected] Collaboratori: Maria Elena Gennusa - 98 Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso mira ad offrire agli studenti di Economia gli strumenti di conoscenza e di analisi degli istituti e dei processi nei quali si sostanzia il costante confronto dialettico tra diritto ed economia. I classici temi del diritto pubblico verranno affrontati cercando di cogliere le molteplici interazioni reciproche che contraddistinguono i processi normativi e le decisioni economiche, sia sul piano istituzionale, che sul versante funzionale. Il percorso formativo così intrapreso stimolerà, quindi, l’attenzione dello studente verso le diverse manifestazioni del fattore economico negli ambiti tradizionalmente dominati dal diritto. Programma: Prima parte (24 ore) La prima parte del corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti di Economia le nozioni di base necessarie per la comprensione delle tematiche poste nel “nucleo essenziale” del corso. − Le nozioni fondamentali del diritto (norma giuridica e fonti) − La nozione di Stato ed i suoi elementi costitutivi − La Costituzione: concetto e funzione − Il principio democratico e le sue modalità di espressione − L’apparato istituzionale dello Stato italiano (rapporti tra Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica) − Il sistema delle autonomie (cenni) Seconda parte (6 ore) Una volta acquisite le nozioni fondamentali dell’ordinamento giuridico e del diritto pubblico, l’attenzione si sposterà verso i concetti basilari di altre discipline che, più di altre, risentono dell’influenza esercitata dai processi economici. Più precisamente verranno trattati i fondamenti del diritto commerciale (la nozione di impresa, di imprenditore e di azienda nel codice civile; il concetto di persona giuridica e di autonomia patrimoniale; le società: introduzione; le società di persone (la società semplice; la società in nome collettivo; la società in accomandita semplice); le società di capitali (la società per azioni: i mercati finanziari e la società per azioni quotata; la società in accomandita per azioni; la società a responsabilità limitata); le società cooperative (cenni); scioglimento, trasformazione, fusione e scissione Terza parte (12 ore) - 99 Poste le basi relative all’assetto istituzionale e funzionale dello Stato e quelle inerenti alla configurazione giuridica degli operatori economici, l’ultima parte del corso verterà sullo studio degli ambiti nei quali si realizzano i rapporti tra pubblici poteri e privati, in relazione ai processi produttivi ed alle transazioni economiche. − Il fattore economico nella Costituzione italiana (analisi dell’art. 41: mercato o economia mista?) − Forme e scopi dell’azione pubblica nell’economia − Soggetti e strumenti dell’azione pubblica nell’economia − La regolazione economica dei servizi di pubblica utilità (il ruolo delle autorità amministrative indipendenti) − I servizi pubblici − I vincoli quantitativi alle attività economiche − Il principio di non discriminazione e gli obblighi dell’operatore economico pubblico − Diritto ed economia nell’era della globalizzazione Quarta parte (24 ore) L’attenzione si soffermerà su due profili fondamentali del diritto pubblico: il sistema delle garanzie e i diritti fondamentali. Più precisamente: − l’ordinamento giudiziario italiano e sovranazionale − i princìpi fondamentali del processo − la giustizia costituzionale − i diritti fondamentali, tra ordinamento italiano e ordinamenti sopranazionali Bibliografia di riferimento: Prima e quarta parte: A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di diritto pubblico, ult. ed., Mulino, Bologna (solo le parti corrispondenti) o, in alternativa, P. CARETTI, U. DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, ult. ed., Giappichelli, Torino (solo le parti corrispondenti). Seconda parte: P. TRIMARCHI, Diritto privato, ult. ed., Giuffrè, Milano (solo le parti corrispondenti). Terza parte: S. CASSESE, La nuova costituzione economica, Laterza, Roma-Bari. Modalità d’esame: Solo scritto, sia con domande a risposta multipla che con domande a risposta aperta. - 100 DIRITTO TRIBUTARIO 6 e 9 CFU Titolare del corso: Paolo M. Tabellini Collaboratori: Marco Manera Maurizio Contini Giovanna Oddo Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo e programma del corso: Il corso si propone di fornire allo studente la conoscenza dei principi generali dell’ordinamento tributario italiano e comunitario nonché relativi alle Convenzioni internazionali contro la doppia imposizione. In particolare verranno trattati i seguenti temi: − i principi costituzionali e le fonti del diritto tributario italiano; − l’interpretazione e l’efficacia delle norme tributarie; − la riscossione delle imposte; − l’accertamento; − il contenzioso tributario; − le sanzioni tributarie. Nota:Il programma del corso è analogo nelle due varianti da 6 e 9 CFU. Il corso da 9 CFU offre approfondimenti di argomenti che in quello da 6 CFU vengono trattati più superficialmente. Bibliografia di riferimento: De Mita E., Appunti di Diritto Tributario, Giuffré, Milano; Falsitta G., Manuale di Diritto Tributario, CEDAM, Padova; Fantozzi A., Diritto Tributario, UTET, Torino; Russo P., Manuale di Diritto Tributario, Giuffré, Milano. Modalità d’esame: orale - 101 ECONOMETRIA 6 CFU Titolare del corso: Eduardo Rossi [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: E’ un corso introduttivo all’ econometria. L’obiettivo è fornire gli elementi di base per la comprensione della stima e della specificazione nell’ambito del modello di regressione lineare. Il corso è affiancato da esercitazioni che offriranno l’opportunità di lavorare con GRETL, software econometrico freeware, utilizzando data set reali. Programma: Introduzione: Modelli econometrici, modelli economici e modelli statistici Richiami Richiami di algebra lineare Richiami di probabilità e statistica La regressione multipla L’interpretazione geometrica del metodo dei minimi quadrati ordinari Modello partizionato. Il teorema di Frish-Wuagh-Lovell. Il modello classico di regressione lineare Proprietà degli stimatori dei minimi quadrati ordinari Il teorema di Gauss-Markov Indici descrittivi per la valutazione della regressione Osservazioni influenti Il modello di regressione lineare gaussiano con regressori stocastici Il modello di regressione lineare con disturbi omoschedastici e gaussiani Intervalli di confidenza Test per restrizioni lineari (test F): interpretazione e uso della regressione multipla I minimi quadrati vincolati Test sui singoli coefficienti Uso delle variabili di comodo per modellare cambiamenti di regime dei parametri, presenza di outlier, stabilità nelle relazioni. Test di stabilità strutturale Previsioni Test di selezione del modello e test diagnostici Test di scorretta specificazione funzionale (RESET) - 102 Test per la correlazione seriale nei termini di disturbo (Durbin-Watson, Godfrey-Breusch) Test di White per l’eteroschedasticità nei termini di disturbo Test per la normalità (Jarque – Bera) Analisi asintotica del modello di regressione Il modello di regressione lineare generalizzato Eteroschedasticità e autocorrelazione Proprietà stimatore dei minimi quadrati ordinari. Standard error corretti (Eicker-White) Stimatore di Aitken Bibliografia di riferimento: Verbeek (2006) Econometria Zanichelli Modalità d’esame: Scritto ECONOMIA AZIENDALE 9 CFU Titolare del corso: Collaboratori: Anna Moisello (5 CFU) A-K Chiara De Martini (4 CFU) A-K Michela Pellicelli (5 CFU) L-Z Stefano Santucci (4 CFU) L-Z Carlotta Meo Colombo [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Introduzione ai principi e fondamenti dell’Economia Aziendale - 103 Programma: Prima parte: Il sistema delle attività economiche, produzione, business, aziende di produzione e imprese-settori produttivi, amministrazione, gestione, organizzazione. Parte seconda: Introduzione e sviluppo delle nozioni economiche fondamentali per la costruzione e la lettura dei report aziendali predisposti per soddisfare il controllo dell’andamento della gestione aziendale; le stesse nozioni sono alla base dei processi di programmazione. Introduzione della logica e delle applicazioni che presiedono ai processi periodici di valutazione del reddito, del capitale (competenza temporale e competenza economica) e dei flussi monetari. Introduzione della logica e delle applicazioni del processo di rilevazione contabile. Bibliografia di riferimento: MELLA P., Aziende 1-Istituzioni di Economia Aziendale, Milano, Franco Angeli, 2008. SOTTI F., Modelli per la determinazione del reddito e del capitale, Torino, Giappichelli, 2011. Materiali didattici a cura dei docenti. Modalità d’esame: Scritto e orale - 104 ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI 6 e 9 CFU Titolare del corso: Matteo Mattei Gentili A-K Laura Bottinelli L-Z [email protected] [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno 6 CFU Obiettivo formativo del corso: Il corso si propone di analizzare il ruolo e le caratteristiche del sistema finanziario italiano, le ragioni dell’esistenza delle diverse tipologie di intermediari finanziari (banche, imprese di investimento, investitori istituzionali) e le funzioni da essi svolte all’interno del sistema, analizzando in particolare l’evoluzione dell’attivita svolta dalle aziende di credito. Programma: Le funzioni del sistema finanziario I mercati finanziari L’intermediazione finanziaria Le diverse tipologie di intermediari finanziari L’attività delle aziende di credito Bibliografia di riferimento: Forestieri G., Mottura P., Il sistema finanziario - Istituzioni, mercati e modelli di intermediazione, Milano, Egea, ultima edizione, per le parti attinenti al programma del corso. Modalità d’esame: L’esame sarà svolto in forma orale. Al primo appello al termine del corso verrà data la possibilità agli studenti di svolgere l’esame in forma scritta. - 105 9 CFU Obiettivo formativo del corso: Il corso si propone di analizzare il ruolo e le caratteristiche del sistema finanziario italiano, le ragioni dell’esistenza delle diverse tipologie di intermediari finanziari (banche, imprese di investimento, investitori istituzionali) e le funzioni da essi svolte all’interno del sistema, analizzando in particolare l’evoluzione dell’attivita svolta dalle aziende di credito (Parte svolta nel primi 6 crediti istituzionali). Il corso intende inoltre analizzare il tema della regolamentazione e della vigilanza del sistema finanziario e alla sua evoluzione. Particolare attenzione e dedicata all’analisi dei rischi caratteristici degli intermediari finanziari e degli strumenti di loro misurazione e gestione. Programma: Le funzioni del sistema finanziario I mercati finanziari L’intermediazione finanziaria Le diverse tipologie di intermediari finanziari L’attivita delle aziende di credito La regolamentazione dell’industria finanziaria L’equilibrio reddituale e finanziario degli intermediari I rischi degli intermediari e la loro gestione Bibliografia di riferimento: Forestieri G., Mottura P., Il sistema finanziario - Istituzioni, mercati e modelli di intermediazione, Milano, Egea, ultima edizione, per le parti attinenti al programma del corso. Modalità d’esame: L’esame sarà svolto in forma orale. Al primo appello al termine del corso verrà data la possibilità agli studenti di svolgere l’esame in forma scritta. - 106 ECONOMIA DEL LAVORO 9 CFU (con opzione da 6 CFU se scelto come esame libero) Titolare del corso: Luisa Rosti [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno 6 CFU Obiettivo formativo del corso: Il corso presenta una rassegna dei principali argomenti in tema di economia del lavoro, e ne tratta sia i fondamenti teorici sia gli aspetti empirici. Il fine è quello di mettere lo/la studente in grado di applicare il metodo dell’economia all’analisi dei mercati del lavoro, con riferimento sia alle decisioni individuali sia alle scelte collettive. Al termine del corso le/gli studenti sapranno rappresentare i principali fenomeni relativi al mercato del lavoro italiano ed europeo confrontando situazioni e dinamiche diverse; sapranno descrivere e commentare grafici e tavole di dati riferiti ai temi trattati, valutare le implicazioni economiche delle politiche del lavoro, integrare in modo autonomo le proprie conoscenze raccogliendo ed elaborando informazioni ed estendendo a differenti contesti l’applicazione di quanto appreso. Programma: I temi proposti comprendono la demografia economica e l’economia della famiglia, l’offerta e la domanda di lavoro, il capitale umano e la struttura retributiva, la disoccupazione, la discriminazione e la segregazione occupazionale, le tipologie contrattuali e le prescrizioni di politica del lavoro. I contenuti si articolano in 10 capitoli: 1) La struttura del mercato del lavoro; 2) Il contesto demografico: struttura e dinamica della popolazione; 3) Economia della famiglia ed offerta di lavoro; 4) Struttura produttiva e domanda di lavoro; 5) La teoria del capitale umano e la teoria dei segnali; 6) Salari e differenziali retributivi; 7) Discriminazione e segregazione; 8) I caratteri della disoccupazione e le tipologie contrattuali 9) Le politiche del lavoro; 10) La valutazione delle politiche del lavoro. - 107 Bibliografia di riferimento: Per partecipare al corso (e sostenere il relativo esame) è necessario iscriversi inviando una mail alla docente indicando tutti i seguenti elementi: 1) cognome, 2) nome, 3) matricola, 4) indirizzo mail, 5) tipo di corso di laurea, 6) numero di CFU. Gli iscritti riceveranno via mail sia la Guida per la/lo studente sia i file delle proiezioni in PPT usate per le lezioni in aula. Modalità d’esame: Prova scritta (con risposte in spazi pre-definiti). 9 CFU Obiettivo Formativo del corso Il corso presenta una rassegna dei principali argomenti in tema di economia del lavoro, e ne tratta sia i fondamenti teorici sia gli aspetti empirici. Il fine è quello di mettere lo/la studente in grado di applicare il metodo dell’economia all’analisi dei mercati del lavoro, con riferimento sia alle decisioni individuali sia alle scelte collettive. Al termine del corso le/gli studenti sapranno progettare e redigere un rapporto di ricerca relativo all’analisi di uno specifico mercato locale del lavoro, evidenziandone i problemi e le opportune prescrizioni di politica del lavoro; sapranno descrivere e commentare grafici e tavole di dati riferiti ai temi trattati, e provvederanno in modo autonomo ad integrare le proprie conoscenze raccogliendo ed elaborando informazioni ed estendendo a differenti contesti l’applicazione di quanto appreso. Daranno così prova di aver sviluppato capacità di iniziativa e apprendimento, di interpretazione ed argomentazione, di elaborazione delle informazioni e di autonomia di giudizio. Programma I temi proposti comprendono la demografia economica e l’economia della famiglia, l’offerta e la domanda di lavoro, il capitale umano e la struttura retributiva, la disoccupazione, la discriminazione e la segregazione occupazionale, le tipologie contrattuali e le prescrizioni di politica del lavoro. I contenuti si articolano in 10 capitoli: 1) La struttura del mercato del lavoro; 2) Il contesto demografico: struttura e dinamica della popolazione; 3) Economia della famiglia ed offerta di lavoro; 4) Struttura produttiva e domanda di lavoro; 5) La teoria del capitale umano e la teoria dei segnali; 6) Salari e differenziali retributivi; - 108 7) Discriminazione e segregazione; 8) I caratteri della disoccupazione e le tipologie contrattuali; 9) Le politiche del lavoro; 10) La valutazione delle politiche del lavoro. Bibliografia di riferimento: Per partecipare al corso (e sostenere il relativo esame) è necessario iscriversi inviando una mail alla docente indicando tutti i seguenti elementi: 1) cognome, 2) nome, 3) matricola, 4) indirizzo mail, 5) tipo di corso di laurea, 6) numero di CFU. Gli iscritti riceveranno via mail la Guida per la/lo studente, i file in PPT delle lezioni e le linee guida per la redazione del rapporto su un mercato locale del lavoro (assegnato dalla docente). Modalità d’esame: Prova scritta più rapporto di ricerca su un mercato locale del lavoro assegnato dalla docente. ECONOMIA DELLO SVILUPPO 9 CFU Titolare del corso: Collaboratori: Gianni Vaggi [email protected] Dott. Andres Lazzarini Dott. Giovanni Valensisi Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso esamina le principali teorie e gli strumenti che consentono una lettura delle problematiche dello sviluppo. Vengono inoltre analizzati i principali temi del dibattito oggi in corso circa le cause dello sviluppo. Alcuni argomenti del corso saranno trattati in modo seminariale. Vi saranno anche seminari e cicli di lezioni di approfondimento su aspetti particolari, liberi e non necessariamente nell’orario delle lezioni. La frequenza al corso è fortemente consigliata anche perché i dibattiti e i dati correnti non sempre si possono ritrovare sui testi. - 109 Programma: Il corso è strutturato in due parti: Parte I Il metodo 1. Il metodo di analisi dei processi di sviluppo, il problema della complessità e della multidisciplinarità. Le fonti. Gli indicatori di sviluppo e la popolazione 1. Indicatori e andamenti demografici nelle principali aree economiche, il rapporto fra popolazione e sviluppo, la transizione demografica. 2. Indicatori economici, prodotto nazionale lordo in dollari e parità di potere d’acquisto, le differenti “performances” delle varie aree economiche. Indice di sviluppo umano, misurazione ed evoluzioni recenti. Povertà, misurazione e strategie per combatterla. Le cause di sviluppo e sottosviluppo nei dati. 3. La composizione delle esportazioni, la dipendenza dalle materie prime. I mercati delle materie prime e i “terms of trade”. 4. Le organizzazioni economiche internazionali e gli aiuti allo sviluppo. La condizionalità. Le strategie e i problemi contemporanei 1. Le diverse ‘strategie’ di sviluppo: export-led growth e liberalizzazione, import substitution, selfreliance e pianificazione. 2. Il modello asiatico di sviluppo, il ruolo dell’investimento e delle esportazioni, il processo graduale di apertura. 3. Integrazione economica regionale e fra aree a diverso livello di sviluppo; i modelli Nord-Sud di commercio internazionale. NAFTA, l’allargamento dell’Unione Europea, i Foreign Direct Investments. 4. La crisi del debito negli anni ottanta; origini e cause. Proposte di soluzione del problema del debito dei PVS. Il problema della finanza per lo sviluppo (development finance). 5. Le crisi finanziarie degli anni 1992-2001. Parte II Le teorie 1. L’eredità dei classici: l’accumulazione di capitale e la divisione del lavoro nei classici. La teoria della popolazione di Malthus. Ricardo e l’idea di rendimenti decrescenti in agricoltura. 2. Le visioni stadiali: da Smith e Marx a Rostow: il sottosviluppo come stadio originario. Il sottosviluppo come prodotto e processo della storia. Centro e periferia del sistema mondiale. La scuola della dipendenza. - 110 3. I modelli di crescita ed i PVS. Capitale fisico, risparmio ed investimento. Il cambiamento strutturale; il modello di Lewis: crescita con offerta illimitata di lavoro. 4. La crescita economica: i modelli di Harrod e Domar. 5. La teoria neoclassica dello sviluppo: il modello di Solow. Il progresso tecnico. I modelli neokeynesiani: Kaldor e Pasinetti. Bibliografia di riferimento: Testi di riferimento principale − Gianni Vaggi e Marco Missaglia, Introduzione all’Economia dello sviluppo, Pavia 2007. − Gianni Vaggi e altri, Letture di economia dello sviluppo, Pavia 2004. Ulteriori testi consigliati − Chiappero Martinetti Enrica e Semplici Andrea, Umanizzare lo sviluppo, Rosenberg e Sellier, Torino 2001. In particolare i capitoli 1-3. − Boggio Luciano e Serravalli Gilbert, Lo sviluppo economico, il Mulino, Bologna, 2003. − Debraj Ray, Development Economics, Princeton University Press, Princeton, New Jersey, 1998. Capitoli 1-7, 16-18. − D’Antonio Mariano, Flora Achille e Scarlato Margherita, Economia dello sviluppo, Zanichelli,Bologna, 2002. Parte II. − Volpi Franco, Lezioni di economia dello sviluppo, Franco Angeli, Milano 2003. − Per consultazione − UNDP, Human Development Report 2006, traduzione italiana Rapporto sullo sviluppo umano, Editore Rosenberg & Sellier, Torino, 2006. − World Bank, World Development Report 2006, Oxford University Press, 2006. − Modalità d’esame: L’esame si svolgerà mediante prove scritte e discussioni orali - 111 ECONOMIA E GESTIONE DEL SISTEMA AGROINDUSTRIALE 6 e 9 CFU Titolare del corso: Maria Sassi [email protected] Collaboratori: Carlo Bernini Carri Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: L’insegnamento fornisce un’introduzione all’analisi economica del sistema agro-industriale in ambito gestionale. Il percorso formativo prevede l’individuazione delle caratteristiche delle relazioni tra le aziende del sistema e del comportamento del mercato agroindustriale individuando gli strumenti utili al management per prendere decisioni coerenti con gli obiettivi aziendali. Programma: 1. Elementi di analisi delle scelte del consumatore - Richiami di microeconomia: la teoria sul comportamento del consumatore - La funzione di Domanda - L’Elasticità della Domanda - L’approccio multidisciplinare all’analisi del consumatore - I consumi alimentari 2. Elementi di gestione del processo di decisione aziendale - Decisione fattore-produzione - Decisione di breve termine fattore-fattore - Decisione di lungo termine fattore-fattore - Decisione prodotto-prodotto - Cambiamento tecnologico 3. Struttura dei mercati agricoli - Equilibrio di mercato in concorrenza perfetta - Forme di mercato non concorrenziali - Monopolio - Oligopolio - Concorrenza monopolistica - 112 - Introduzione alla teoria dell’organizzazione industriale Struttura del settore agroalimentare 4. Analisi del canale distributivo - Analisi organizzativa del settore agroalimentare - Analisi del margine distributivo - Strutture di mercato verticali non concorrenziali - Combinazioni di monopoli - Monopolio bilaterale e teoria della contrattazione - Vertical restraints 5. Contratti, integrazione verticale e cooperazione - Nuova teoria dell’impresa e l’analisi organizzativa - Analisi tradizionale dell’integrazione verticale - Teoria dei contratti - Teoria del capitale sociale - Impresa cooperativa - Comparazione tra diverse formule organizzative 6. Strategie delle imprese e adattamento al mercato - Impresa agricola nel mercato delle commodities - Impresa agricola nel mercato delle specialities - Scelte strategiche per il mercato - Relazioni con i canali distributivi 7. Politiche economiche e agroalimentari - Le motivazioni dell’intervento - I fallimenti del mercato e la funzione allocativa dello stato - La stabilizzazione dei sistemi economici - La politica agroalimentare - Le politiche strutturali e delle risorse - Le politiche per il sostegno dei redditi - Le politiche di mercato - La teoria standard del commercio internazionale - Commercio internazionale, benessere e protezionismo - Politica agricola comunitaria 8. Elementi di politica della sicurezza degli alimenti - L’economia della qualità - Gli strumenti (interventi) della politica di food safety - 113 9. Politiche di sicurezza alimentare - Evoluzione degli approcci e delle politiche di sicurezza alimentare - Implicazioni operative del concetto di sicurezza alimentare - Economia alimentare nell’ambito della struttura neoclassica 10. Politiche per la concorrenza e di regolamentazione - Le origini delle politica antitrust in USA - Politica antitrust nell’Unione Europea - Antitrust e settore agroalimentare - Politica antitrust e accordi verticali - Politica antitrust e monopsonio - Introduzione alla teoria della regolamentazione - Le politiche di regolamentazione nel settore agroalimentare Bibliografia di riferimento: Per l’insegnamento di 6 CFU: Sodano V., Sassi M., Marchini A. (2010), ECONOMIA DEL SISTEMA AGROALIMENTARE: MERCATI E POLITICHE, McGraw Hill. Per l’insegnamento di 9 CFU: Sodano V., Sassi M., Marchini A. (2010), ECONOMIA DEL SISTEMA AGROALIMENTARE: MERCATI E POLITICHE, McGraw Hill e materiale, disponibile sul sito del docente, dei seminari su “Azienda agraria: strumenti per la pianificazione e la strategia”. Modalità d’esame:Scritto ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE A-K 9 CFU Titolare del corso: Dario Velo Collaboratori: Laura Bottinelli [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti i primi fondamenti di management e imprenditorialità. Partendo dall’analisi del ruolo - 114 dell’impresa nei sistemi industriali moderni, il corso si sviluppa introducendo il ruolo dell’imprenditore, il concetto di strategia e analizzando le diverse funzioni aziendali: marketing, finanza, produzione, organizzazione e ricerca. Il corso offre allo studente una visione complessiva del management dell’impresa, le cui singole componenti saranno approfonditi nei corsi tenuti dalla Facoltà negli anni successivi. Programma: Elementi di economia dell’impresa. Il governo dell’impresa. I protagonisti nella vita dell’impresa. Il processo di direzione e la funzione organizzativa. La programmazione aziendale. Il processo di conduzione del personale e la leadership. Il controllo direzionale. Il sistema informativo aziendale e i problemi di knowledge management. Le strategie aziendali. L’orientamento strategico della gestione. Le strategie ed i percorsi alternativi di sviluppo aziendale. Le strategie competitive. La gestione operativa. La gestione commerciale e il marketing. La gestione della produzione. La logistica industriale. La gestione della finanza. La gestione del processo innovativo. La gestione delle risorse umane. Le tecniche di programmazione e controllo di gestione. Bibliografia di riferimento: Sciarelli Sergio, Elementi di Economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2008, pp. 1-434. Modalità d’esame:Scritto - 115 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE L-Z 9 CFU Titolare del corso: Enrico Cotta Ramusino Collaboratori: Stefano Denicolai Alfredo D’Angelo enrico.cottaramusino@un ipv.it Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Illustrare agli studenti le modalità attraverso le quali le imprese definiscono in modo razionale le proprie condotte per perseguire gli obiettivi prefissati. Programma: A. CONCETTO DI STRATEGIA, breve introduzione e richiami agli insegnamenti precedenti: la strategia come metodo e come quadro generale nel quale collocare le decisioni dell’impresa. B. GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA 1. definizione e natura degli obiettivi dell’impresa 2. gli stakeholders e la loro influenza nella determinazione degli obiettivi dell’impresa 3. gli stakeholders nei diversi modelli di capitalismo 4. il concetto di creazione di valore nell’impresa 5. il rischio nell’attività di impresa: rischio operativo, rischio finanziario e misurazione della performance C. L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO 1. La definizione del campo di attività: dal settore al business 2. La valutazione del posizionamento 3. L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello concorrenziale 4. L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale con fornitori e clienti 5. Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di successo e fattori igienici D. L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL VANTAGGIO COMPETITIVO 1. Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze? - 116 2. Risorse interne e risorse esterne all’impresa 3. L’analisi delle risorse e competenze 4. Risorse e competenze e vantaggio competitivo E. LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE 1. La necessità di un orientamento strategico di fondo 2. Le opzioni strategiche di base 3. La leadership di costo 4. La differenziazione 5. La focalizzazione 6. I limiti della schematizzazione di base e le possibilità di un suo ripensamento F. LE STRATEGIE A LIVELLO CORPORATE: DIVERSIFICAZIONE, INTEGRAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE 1. Il dibattito sulla diversificazione − Le ragioni della diversificazione − Le modalità della diversificazione (correlata e conglomerale) − I risultati della diversificazione − Rifocalizzazione o conglomerizzazione? 2. Condizioni e vettori di sviluppo − Lo sviluppo orizzontale del mercato − Lo sviluppo verticale per integrazione − Lo sviluppo per diversificazione − Lo sviluppo internazionale G. DISCUSSIONE DI CASI E TESTIMONIANZE AZIENDALI Bibliografia di riferimento: E. COTTA RAMUSINO, A. ONETTI: Strategia d’Impresa; Il Sole 24Ore; Milano 2007 Modalità d’esame: Scritto *INTEGRAZIONE da 3 CFU per l'esame di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE* Gli studenti che hanno optato per il passagio al nuovo ordinamento e che devono fare l'integrazione di 3 CFU per l'esame di Economia e Gestione delle Imprese, porteranno il seguente programma: a) Frequenza del corso di economia e gestione delle imprese A-K (9CFU) - 117 per le ultime 15 lezioni; b) Esame a partire da giugno 2010, precisando al momento dell'iscrizione all'appello la loro posizione personale (3CFU); c) Programma d'esame: Sciarelli S., Elementi di Economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2008, pp. 232-434 ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE 6 e 9 CFU Titolare del corso: Paolo Bertoletti [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno 6 CFU Obiettivo formativo del corso: Il corso si configura come un’introduzione all’Economia industriale, con tema ricorrente gli effetti della presenza di potere di mercato. In particolare, dopo aver richiamato i concetti di base di microeconomia e le caratteristiche di un mercato di concorrenza perfetta e di quelle di monopolio, il corso intende fornire un’introduzione alla teoria dei giochi e ai mercati imperfettamente competitivi, con particolare riferimento ai modelli di mercato oligopolistico. Programma: Il programma del corso può essere sintetizzato come segue: Richiami di microeconomia di base; La teoria dell’impresa; Teoria dei giochi: introduzione; Monopolio e sua regolamentazione; Concorrenza perfetta e quasi perfetta; Concorrenza oligopolistica; Collusione; Struttura e potere di mercato. - 118 Bibliografia di riferimento: “Economia industriale” di Luís Cabral, Carocci, 2002 (traduzione italiana di Introduction to Industrial Organization, MIT Press, 2000): primi 9 capitoli. Modalità d’esame: Scritto e orale (quest’ultimo facoltativo) 9 CFU Obiettivo formativo del corso: Il corso presenta i temi standard della moderna Economia industriale, con particolare riferimento ai modelli di mercato oligopolistico e all’analisi di benessere sociale. In particolare, la trattazione comprende gli effetti della concentrazione, le dinamiche di entrata e uscita dal mercato e discute di discriminazione di prezzo, differenziazione del prodotto e pubblicità. Programma: Il programma del corso può essere sintetizzato come segue: Richiami di microeconomia di base; La teoria dell’impresa; Teoria dei giochi: introduzione; Monopolio e sua regolamentazione; Concorrenza perfetta e quasi perfetta; Concorrenza oligopolistica; Collusione; Struttura e potere di mercato, Discriminazione di prezzo; Differenziazione del prodotto; La pubblicità; Costi di entrata, struttura del mercato e benessere; Entrata, uscita e comportamento strategico. Bibliografia di riferimento: “Economia industriale” di Luís Cabral, Carocci, 2002 (traduzione italiana di Introduction to Industrial Organization, MIT Press, 2000): primi 15 capitoli. Modalità d’esame: Scritto e orale (facoltativo) - 119 ECONOMIA INTERNAZIONALE (Facoltà di Scienze Politiche) 9 CFU Titolare del corso: Marco Missaglia Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: L’insegnamento si propone di fornire le basi teoriche per la comprensione tanto dell’economia internazionale reale (commercio internazionale) che monetaria (finanza internazionale). Tali basi teoriche poggeranno comunque sulla conoscenza dei principali “fatti stilizzati” dell’economia internazionale. Il corso si compone di tre moduli: gli studenti di Scienze Politiche dovranno svolgere obbligatoriamente i primi due e solo opzionalmente il terzo; gli studenti di Economia dovranno invece svolgere obbligatoriamente tutti e tre i moduli. Programma: PRIMO MODULO: Economia Internazionale Reale (20 ore) La teoria classica (Ricardo-Torrens) dei costi comparati (cap.17) La teoria neoclassica: tecnologia, fattori, domanda (cap.18) La teoria di Heckscher-Ohlin (cap.19) Le nuove teorie del commercio internazionale, modelli a concorrenza imperfetta (cap.25) SECONDO MODULO: Economia Internazionale Monetaria (20 ore) La bilancia dei pagamenti Regimi di cambio e sistema monetario internazionale Alcune teorie della determinazione del tasso di cambio: a) la teoria della parità del potere d’acquisto; b) l’approccio tradizionale di flusso; c) l’approccio degli stock di attività finanziarie Il modello Mundell-Fleming in cambi fissi e cambi flessibili TERZO MODULO: Approfondimenti Dazi doganali ed altre misure di politica commerciale (cap.22) Raffinamenti della teoria ortodossa del commercio internazionale (cap.21) Globalizzazione e nuova geografia economica (cap.27) Movimenti di capitale e crisi valutarie speculative (cap.12) - 120 Bibliografia di riferimento: Il testo del corso è “Introduzione all’Economia internazionale”, di Giancarlo Gandolfo e Marianna Belloc. I capitoli riportati nel “Programma dell’Insegnamento” sono quelli necessari alla preparazione dell’esame Modalità d’esame: prova scritta con possibilità di prova orale integrativa ECONOMIA MONETARIA E DEI MERCATI FINANZIARI 9 CFU Titolare del corso: Lorenza Rossi (1°modulo) Mario Maggi (2°modulo) [email protected] [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Obiettivo formativo del corso: Il corso si propone di fornire gli strumenti per analizzare i mercati monetari e finanziari sia dal punto di vista economico, sia da un punto di vista finanziario. Programma: 1° modulo (economia monetaria) Il corso ha l’obiettivo di analizzare la gestione della politica monetaria da parte delle principali banche centrali BCE, FED, Bank of England e Bank of Japan). Particolare attenzione sarà rivolta alla gestione della politica monetaria della Banca Centrale Europea. In primo luogo si analizzeranno i canali di trasmissione della politica monetaria. In seguito si passerà alla descrizione sia teorica sia empirica della strategie e regole di politica monetaria e delle procedure esecutive delle banche centrali. Particolare attenzione sarà rivolta alla connessione fra teoria e fatti, anche attraverso l’analisi dei bollettini e di altre pubblicazioni delle banche centrali. - Programma 1) Definizione della moneta e concetti introduttivi 2) Domanda di moneta 121 3) Offerta di moneta 4) Meccanismo di trasmissione della politica monetaria 5) Struttura a termine dei tassi d’interesse 6) Regole e discrezionalità della politica monetaria 7) Indipendenza, responsabilità e trasparenza delle banche centrali 8) La strategia della BCE 9) La politica monetaria delle principali banche centrali durante la recente crisi finanziaria Prerequisiti Gli argomenti trattati utilizzano concetti e schemi di ragionamento macroeconomico appresi nel corso di Macroeconomia del secondo anno. 2° modulo (mercati finanziari) In questo modulo il problema di scelta del consumatore/investitore è formulato considerando in modo esplicito il rischio inerente l'incertezza dei valori finanziari futuri. In questo contesto, le scelte sono descritte ed analizzate nell'ambito della teoria dell'utilità attesa, per trarre conclusioni riguardo la domanda di titoli rischiosi, l'allocazione della ricchezza, la valutazione del rischio finanziario. 1) Scelte in condizioni di incertezza: utilità attesa 2) Atteggiamento nei confronti del rischio 3) Avversione al rischio e domanda di titoli rischiosi 4) Domanda di assicurazione 5) Il Teorema Fondamentale dell'Asset Pricing 6) Selezione del portafoglio, contesto media-varianza. La frontiera efficiente con e senza titolo privo di rischio 7) Il Capital Asset Pricing Model (CAPM) Il programma è svolto seguendo i primi capitoli del testo di Barucci indicato in bibliografia. nel dettaglio: Cap II, Cap III solo 3.2 e 3.4 (la dimostrazione tramite il teorema di separazione non è richiesta), Cap IV eccetto 4.1, Cap V 5.1 e 5.2. Prerequisiti Il corso presuppone una buona conoscenza dell'Analisi Matematica e dell'Algebra Lineare. Si consiglia di aver seguito il corso di Matematica per l'Economia e la Finanza. - 122 Bibliografia di riferimento: 1° modulo: - Bagliano, F.C., e Marotta, G., Economia Monetaria, Il Mulino, 2010. - Pittaluga, G.B., Economia Monetaria, Hoepli ed., 2011. - Bofinger, P., Monetary Policy, Oxford University Press, 2001. - Pifferi, M. e Porta, M., La Banca Centrale Europea, EGEA, 2003. - Olivier Blanchard, “The crisis: basic mechanisms, and appropriate policies” , Munich Lecture del 18 Novembre 2008, IMF working paper No. 09/80 - Amighini e Giavazzi, La crisi del 2007-2010 2° modulo: - Barucci, E. Teoria dei Mercati Finanziari, Il Mulino, 2000. - Cochrane, J. Asset pricing, Princeton University Press, 2001. - Pastorello, S. Rischio e rendimento: teoria finanziaria e applicazioni econometriche, - Bologna: Il Mulino, 2001. - Saltari, E. Introduzione all'Economia Finanziaria, Carocci, 1997. Ulteriori letture saranno suggerite dai docenti durante il corso Modalità d’esame: Scritto ECONOMIA PUBBLICA 9 CFU Titolare del corso: Giuseppe De Feo [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso introduce gli studenti all’analisi teorica dei servizi a rete e fornisce strumenti di comprensione relativi al passaggio dall’impresa pubblica all’impresa privata regolamentata nonché dal regime di integrazione verticale alla liberalizzazione dei mercati. La prima parte del corso è dedicata all’analisi microeconomica dei criteri di regolamentazione delle tariffe sia con informazione perfetta che con informazione imperfetta. Segue l’analisi dei meccanismi di regolamentazione e aggiornamento delle tariffe seguiti attualmente dalle Autorità di regolamentazione. La seconda parte del corso è dedicata all’analisi dell’applicazione dei criteri regolatori dopo il - 123 processo di liberalizzazione, con riferimento specifico al settore del gas naturale, delle telecomunicazioni e dell’energia elettrica Programma: 1. Monopolio naturale e concorrenza: esistenza, sostenibilità, equilibrio ed efficienza in monopolio naturale; concorrenza per il mercato e mercati contendibili; 2. Tariffazione ottimale: tariffazione in presenza di sussidi, peak-load pricing, tariffazione con vincolo di copertura dei costi (tariffe lineari e non lineari); 3. Informazione e incentivi: estrazione della rendita informativa del monopolista, incentivi e inefficienza produttiva, regolamentazione per comparazione; 4. Regolamentazione del tasso di rendimento e tetti ai prezzi; 5. Liberalizzazione e regolamentazione nei servizi di pubblica utilità: separazione delle reti dalla fornitura del servizio; 6. Liberalizzazione e regolamentazione dei prezzi nel settore delle telecomunicazioni; 7. Liberalizzazione e regolamentazione del mercato del gas naturale; 8. Liberalizzazione e regolamentazione del mercato dell’energia elettrica. Bibliografia di riferimento: Cervigni e M. D’Antoni, Monopolio naturale, concorrenza e regolamentazione, Roma, Carrocci Editore, 2001. A. Cavaliere “The Liberalisation of Natural Gas Markets: Regulatory Reform and Competition Failures”, disponibile sul sito dell’ Oxford Institute for Energy Studies, www.oxfordenergy.org Altri riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso. Modalità d’esame: scritto - 124 FINANZA AZIENDALE 6 e 9 CFU Titolare del corso: Pietro Gottardo [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali – esempi e casi Prerequisiti: Economia Aziendale Matematica Finanziaria Statistica Microeconomia 6 CFU Obiettivo formativo del corso: Obiettivo del corso è fornire agli studenti gli elementi per la comprensione dei due problemi fondamentali della Finanza aziendale: quali investimenti dovrebbe effettuare un’impresa e come dovrebbero essere finanziati questi investimenti. Alla fine del corso gli studenti dovrebbero essere in grado di capire la teoria e applicare nel mondo reale le tecniche sviluppate nel campo della finanza. Il corso ha anche l’obiettivo di fornire agli studenti un linguaggio specialistico con il quale saranno in grado di interagire con imprese e operatori a livello internazionale. Programma: Presentazione del corso - Perchè la Finanza Aziendale è importante Bilancio e cash flow analysis Calcolo del valore attuale e Valutazione di azioni e obbligazioni Modelli di asset pricing Capital budgeting - Stima del costo del capitale - Valutazione di progetti di investimento Efficienza dei mercati Decisioni di finanziamento - forme di finanziamento - come le imprese emettono titoli Politica dei dividendi Struttura finanziaria - 125 Opzioni Warrant e obbligazioni convertibili Forme di indebitamento Leasing Bibliografia di riferimento: (BMA) R. Brealey-S. Myers-F. Allen-S. Sandri, Principi di Finanza Aziendale, ultima edizione. (BEN) S.Benninga, Financial Modeling, Mit Press Modalità d’esame: scritto AVVERTENZE È importante sottolineare, per gli studenti della laurea in Management e per quelli della laurea in Economia che non seguono il percorso di Mercati Finanziari, interessati a proseguire gli studi nei corsi di Laurea Specialistica ove sia previsto il corso di Finanza Aziendale Progredito , che quest’ultimo presuppone la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Finanza Aziendale (corso base). Si consiglia pertanto a questi studenti di inserire nel loro piano di studi triennale il corso base per evitare di trovarsi in difficoltà al primo anno della specialistica. 9 CFU Obiettivo formativo del corso: Obiettivo del corso è fornire agli studenti gli elementi per la comprensione dei due problemi fondamentali della Finanza aziendale: quali investimenti dovrebbe effettuare un’impresa e come dovrebbero essere finanziati questi investimenti. Alla fine del corso gli studenti dovrebbero essere in grado di capire la teoria e applicare nel mondo reale le tecniche sviluppate nel campo della finanza. Il corso ha anche l’obiettivo di fornire agli studenti un linguaggio specialistico con il quale saranno in grado di interagire con imprese e operatori a livello internazionale. Programma: Presentazione del corso - Perchè la Finanza Aziendale è importante Bilancio e cash flow analysis Modelli di pianificazione finanziaria - 126 Calcolo del valore attuale e Valutazione di azioni e obbligazioni Modelli di asset pricing Capital budgeting - Stima del costo del capitale e best practices nella stima del costo del capitale - Valutazione di progetti di investimento Efficienza dei mercati Manie, bolle speculative, panico, crolli dei mercati Decisioni di finanziamento - forme di finanziamento - come le imprese emettono titoli Politica dei dividendi Struttura finanziaria Leverage e costi del fallimento Opzioni e opzioni reali Warrant e obbligazioni convertibili Forme di indebitamento Leasing Bibliografia di riferimento: (BMA) R. Brealey-S. Myers-F. Allen-S. Sandri, Principi di Finanza Aziendale, ultima edizione. (BEN) S.Benninga, Financial Modeling, Mit Press (BRU) R. Bruner, Case studies in Finance – Managing for Corporate Value Creation, McGraw-Hill Modalità d’esame: scritto AVVERTENZE: È importante sottolineare, per gli studenti della laurea in Management e per quelli della laurea in Economia che non seguono il percorso di Mercati Finanziari, interessati a proseguire gli studi nei corsi di Laurea Specialistica ove sia previsto il corso di Finanza Aziendale Progredito , che quest’ultimo presuppone la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Finanza Aziendale (corso base). Si consiglia pertanto a questi studenti di inserire nel loro piano di studi triennale il corso base per evitare di trovarsi in difficoltà al primo anno della specialistica. - 127 GOVERNO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI 6 e 9 CFU Titolare del corso: Vittorio Vaccari [email protected] Collaboratori: Maria Laura Giagnorio Cristina Cordoni Immacolata Manco Antonella Valvassori Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Far conoscere le risorse più significative di un ciclo produttivo nel contesto di una pianificazione aziendale. Sviluppare capacità di valutazione e decisione in funzione delle ricadute economiche e ambientali. Programma: Il corso introduce il concetto di ambiente, declinato nelle sue molteplici valenze, prestando particolare attenzione al ruolo strategico delle risorse naturali per una politica di pianificazione sia aziendale che di sistema. Si avvia, dunque, un inquadramento dei percorsi di sviluppo ancorati alle più recenti teorie di sostenibilità, dalla dichiarazione di Rio al protocollo di Kyoto, attraverso l’implementazione di strumenti di certificazione della qualità ambientale in senso lato. Le scelte aziendali si collegano, inoltre, in base a comportamenti ed utilizzi più o meno virtuosi, alla necessità dell’acquisto/vendita di certificati verdi, certificati bianchi e di quote di CO2. L’attuale contesto economico, richiede a tal fine una dettagliata disamina e valutazione delle fonti di energia, sia tradizionali che rinnovabili e alternative, con un occhio di riguardo verso l’impatto ambientale ed il risparmio energetico connesso con l’impiego delle tecnologie di più recente affermazione. Tutto quanto collocato in un bacino di utilizzo di livello europeo, per ciò che attiene alla normazione e al livello di relazioni. La politica ambientale dell’Unione investe, peraltro anche le risorse aria, acqua e suolo, ormai riconosciute come beni economici, la cui - 128 gestione in un contesto di ciclo integrato consente il perseguimento di obiettivi di conservazione e sviluppo. Il corso analizza i principi di base e le caratteristiche inerenti il mercato delle commodities utilities alla produzione dell’azienda, facendo riferimento alle differenti fonti di approvvigionamento e, di conseguenza, ai loro costi di acquisto, in base ai quali dipendono i risultati dell’impresa. Bibliografia di riferimento: I testi di riferimento saranno pubblicati sul sito Modalità d’esame: Prova orale con prova scritta di accesso ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO 6 CFU Titolare del corso: Matteo Dellacasa A-K [email protected] Nicola Rizzo L-Z [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno 6 CFU Obiettivo formativo del corso: Il corso delinea alcuni fondamentali istituti del diritto privato, dedicando una speciale attenzione ai temi di maggiore interesse per gli operatori economici professionali (organizzazioni lucrative e non lucrative, circolazione giuridica, contratto, responsabilità civile). L’obiettivo è duplice: fornire allo studente di discipline economiche gli strumenti per comprendere la funzione delle regole giuridiche nella produzione e nella circolazione della ricchezza; offrire allo studente le conoscenze necessarie per assumere decisioni nel contesto economico con piena consapevolezza delle loro implicazioni giuridiche. - 129 Programma: Il diritto privato e le sue fonti. Nozioni introduttive. I soggetti. I diritti reali. Le obbligazioni. Il contratto in generale. La responsabilità extracontrattuale. Le altre fonti delle obbligazioni. La tutela dei diritti. Bibliografia di riferimento: CORSO A-K (docente: Matteo Dellacasa) Vincenzo Roppo - Diritto privato. Estratto Il diritto-I diritti-I soggetti-I diritti sulle cose - Le obbligazioni - Il contratto - La responsabilità extracontrattuale - Altre fonti di obbligazioni (Vol. di pagg. XX-596 ISBN 978-88-348-1734-6) Corso L-Z (docente: Nicola Rizzo) Vincenzo Roppo - Diritto privato. Estratto Il diritto-I diritti-I soggetti-I diritti sulle cose - Le obbligazioni - Il contratto - La responsabilità extracontrattuale - Altre fonti di obbligazioni (Vol. di pagg. XX-596 ISBN 978-88-348-1734-6) o, in alternativa, Torrente – Schlesinger, Manuale di diritto privato, Giuffrè, 2011, limitatamente ai capitoli 1-39, 51, 54, 55, 81. Ai fini della preparazione dell’esame, è indispensabile consultare un codice civile aggiornato, dotato di una buona raccolta di leggi complementari. Si suggerisce De Nova, Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, 2011 Modalità d’esame: L’esame si svolgerà in due fasi. La prima parte sarà scritta; gli studenti che abbiano riportato una votazione sufficiente saranno ammessi a sostenere un colloquio orale. LINGUA FRANCESE INTRODUZIONE 3 CFU Titolare del corso: Gabriela Cultrera gabriela.cultrera@ unipv.it Collaboratori: Patricia Esposito patricia.esposito@ unipv.it - 130 Metodologia didattica Lezioni frontali con multimediali. l'impiego delle tecnologie informatiche e Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: L’insegnamento si propone principalmente di fornire agli studenti gli strumenti linguistici di base per comprendere un testo scritto o orale di argomento socio-economico, e di sviluppare le abilità comunicative, mediante l’analisi e il commento di testi riguardanti l'attualità economica. -Studio della fondamentali. fonetica e delle strutture morfosintattiche -Studio del lessico specifico. -Sviluppo delle competenze testuali. Programma: Cours de français professionnel et des affaires. I contenuti vertono sulle 10 unità del testo Français.com indicato in bibliografia. Un dossier di articoli e documenti di cultura sociale, economica e politica della Francia sarà fornito durante le lezioni. Parte Linguistica: Phonétique Les accents La construction de la phrase La forme affirmative La forme interrogative Les adverbes interrogatifs La forme négative Le pluriel des noms et des adjectifs (règle générale) Le féminin des noms et des adjectifs (règle générale) Les articles définis et indéfinis Le partitif Les principales prépositions Les articles contractés Les adjectifs démonstratifs - 131 Les adjectifs possessifs L’emploi de C’est / Il est Les nombres cardinaux et ordinaux Les pronoms personnels (sujets, réfléchis, compléments d’objet direct, compléments d’objet indirect, toniques) Les pronoms relatifs simples (qui, que, dont, où) Les verbes réguliers et irréguliers des trois groupes: à l’indicatif présent, futur et passé composé au conditionnel à l’impératif L’accord du participe passé avec «être» et «avoir» Bibliografia di riferimento: Jean-Luc Penfornis, Français.com intermédiaire International/VUEF, Paris 2002 (avec CD audio). CLE Grammatica consigliata: Cerati Marie, Francese in pratica 1(livello base) Alpha Test, Milano, 2005. Dizionari consigliati: *Le Nouveau Petit Robert, Dictionnaire de la langue française, Dictionnaire Le Robert, Paris, 2008. *Raoul Boch, Dizionario Francese Italiano/Italiano Francese, Bologna, Zanichelli Editore, ultima edizione. *V. Ferrante, E. Cassiani, Nuovo dizionario moderno italianofrancese, francese-italiano, SEI, Torino, ultima edizione. *A. Le Bris, L’Economie et les Affaires, Dizionario fraseologico Francese-Italiano/Italiano-Francese dei termini dell’Economia e del Commercio, Bologna, Zanichelli Editore, ultima edizione. *M. Mormile, Dizionario commerciale/Dictionnaire Commercial, Bulzoni-La Maison du dictionnaire, Roma-Paris, ultima edizione. Modalità d’esame: LFI (prova scritta:test sur le lexique, test di grammatica, comprensione scritta. Orale: lettura, traduzione e discussione sugli argomenti studiati). - 132 Per accedere all’esame orale occorre avere superato la prova scritta. Gli studenti non-frequentanti devono concordare col docente un’integrazione del programma d’esame. - 133 LINGUA INGLESE INTRODUZIONE 3 CFU Titolare del corso: Elena Montagna [email protected] Collaboratori: Cel nominati dal Centro Linguistico di Ateneo Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso si propone di fornire allo studente competenze linguistiche di base e i rudimenti del Business English. Programma: Il corso si propone di fornire allo studente competenze linguistiche di base che gli consentiranno l’uso della lingua orale e scritta oltre che su argomenti specificatamente economico-commerciale, anche in conversazioni di carattere generale. Le lezione forniranno allo studente i primi rudimenti di Business English. Partendo da un livello beginners il corso si propone di portare gli studenti ad un livello Intermediate. Le esercitazioni verteranno invece sul Genaral English. Anche per le esercitazioni si partirà da un livello beginners per arrivare ad un livello Intermediate. Bibliografia di riferimento: Lezioni: − Tullis, T. Trappe, New Insights into Business, Longman. − G. Tullis, S. Power, New Insights Into Business, Workbook, Longman. − G. Brook-Hart, Business Benchmark, Upper-Intermediate, Vantage, Cambridge. − M. Hancock, English Pronunciation in Use, Cambridge University Press. Esercitazioni: − Bell, R. Gower, First Certificate Expert (New Edition), Longman. − R. Acklemy, A. Crace, Total English – Pre-Intermediate (studenti principianti). Grammatiche consigliate: − R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge. − L. Hashemi, B. Thomas, Grammar for First certificate, Cambridge. − L. G. Alexander, Longman English Grammar Practice, Longman. - 134 − M. Nattle, D. Hopkins, Developing Grammar in Context, Cambridge. − M. Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambridge. − M. Foley, D. Hall, Advanced Learners’ Grammar, Longman. − P. Strutt, Business Grammar and Usage, Longman. − M. Duckworth, Oxford English Grammar and Practice, Oxford. − Working with Grammar, Longman (studenti principianti) Dizionari consigliati: − Longman Contemporary English, Longman. − Cambridge Advanced Learner’s Dictionary. − Oxford Advanced Learners, Oxford. − Cambridge International Dictionary of English, Cambridge. − Dictionary of Business English, Longman. − Dictionary of Business English, Oxford. − Il Nuovo Ragazzini – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli. − Economics&Business – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli. Modalità d’esame: Prova propedeutica relativa alle esercitazioni e esame orale. Prova propedeutica relativa alle esercitazioni: la prova è composta da un esercizio di listening-comprehension e da un esercizio di readingcomprehension che consentiranno di valutare il livello di comprensione della lingua e da alcuni esercizi di completamento e scelta multipla che consentiranno di valutare le competenze grammaticali e lessicali acquisite. Per essere ammesso all’esame orale lo studente dovrà superare la prova propedeutica relativa alle esercitazioni. Esame orale: lo studente dovrà dimostrare di conoscere e di saper esporre in modo linguisticamente corretto gli argomenti trattati durante le lezioni. Dovrà inoltre dimostrare di aver assimilato e rielaborato le informazioni oggetto di studio operando collegamenti logici e analisi critica degli stessi. La valutazione complessiva sarà espressa da un giudizio: Sufficiente, Discreto, Buono, Distinto, Ottimo. E-mail: [email protected] - 135 LINGUA INGLESE PERFEZIONAMENTO 6 CFU Titolare del corso: Elena Montagna [email protected] Collaboratori: Cel nominati dal Centro Linguistico di Ateneo Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso si propone di ampliare ed approfondite le competenze linguistiche e culturali acquisite durante il corso base. Programma: Il corso si propone di ampliare ed approfondite le competenze linguistiche e culturali acquisite durante il corso di Lingua Inglese Introduzione e di fornire allo studente gli strumenti necessari per riuscire ad esprimersi in modo corretto e consapevole in ambito economico, aziendale e commerciale. Le lezioni saranno improntate su argomenti specificatamente economici e partiranno da un livello Intermediate per arrivare, alla fine del corso, ad un livello Advanced. Le esercitazioni, sempre basate sul General English, seguiranno lo stesso percorso. Bibliografia di riferimento: Lezioni − MacKenzie, English for Business Studies, Cambridge. − G. Brook-Hart, Business Benchmark, Advanced Higher, Cambridge. − M. J. Wallace, Study Skills in English, Cambridge. Esercitazioni − Bell, R. Gower, First Certificate Expert (New Edition), Longman. Grammatiche consigliate: − R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge. − L. Hashemi, B. Thomas, Grammar for First certificate, Cambridge. − L. G. Alexander, Longman English Grammar Practice, Longman. − M. Nattle, D. Hopkins, Developing Grammar in Context, Cambridge. − M. Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambridge. − M. Foley, D. Hall, Advanced Learners’ Grammar, Longman. - 136 − P. Strutt, Business Grammar and Usage, Longman. − M. Duckworth, Oxford English Grammar and Practice, Oxford. − Working with Grammar, Longman (studenti principianti) Dizionari consigliati: − Longman Contemporary English, Longman. − Cambridge Advanced Learner’s Dictionary. − Oxford Advanced Learners, Oxford. − Cambridge International Dictionary of English, Cambridge. − Dictionary of Business English, Longman. − Dictionary of Business English, Oxford. − Il Nuovo Ragazzini – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli. − Economics&Business – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli. Modalità d’esame: Prova propedeutica relativa alle esercitazioni e esame orale. Prova propedeutica relativa alle esercitazioni: la prova è composta da un esercizio di listening-comprehension e da un esercizio di readingcomprehension che consentiranno di valutare il livello di comprensione della lingua e da alcuni esercizi di completamento e scelta multipla che consentiranno di valutare le competenze grammaticali e lessicali acquisite. Per essere ammesso all’esame orale lo studente dovrà superare la prova propedeutica relativa alle esercitazioni. Esame orale: lo studente dovrà dimostrare di conoscere e di saper esporre in modo linguisticamente corretto gli argomenti trattati durante le lezioni. Dovrà inoltre dimostrare di aver assimilato e rielaborato le informazioni oggetto di studio operando collegamenti logici e analisi critica degli stessi. - 137 LINGUA SPAGNOLA INTRODUZIONE 3 CFU Titolare del corso: Collaboratore Giorgio Vecchi Montserrat Palenci C.E.L Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Fornire agli studenti frequentanti il corso nozioni grammaticali e sintattiche idonee a consentire una comunicazione corretta nella lingua spagnola con particolare riferimento al lessico colloquiale e familiare del parlato.. PROGRAMMA DEL CORSO a) Origini del castigliano b) Fonetica, ortografia, accentazione. c) Morfologia -Articoli determinativi e indeterminativi. -Sostantivi: genere e numero.; diminutivi e accrescitivi -Aggettivi e pronomi: possessivi, dimostrativi, numerali. -Verbo. Le tre coniugazioni regolari: tempi semplici e composti. -Pronomi personali soggetto e complemento - Gradi della comparazione -Aggettivi e pronomi relativi, interrogativi, indefiniti. -Verbo. Presente congiuntivo, Imperativo affermativo e negativo, participio regolare e irregolare, gerundio, infinito.; principali verbi di irregolarità propria; principali perifrasi verbali. -Preposizioni, avverbi e congiunzioni d) Sintassi -Uso dei verbi ser, estar, haber, tener. - Differenze nell’uso del Pret. Indefinido, Pret. Imperfecto, Pret. Pluscuamperfecto. -La voz obligativa -Il modo congiuntivo -La voz pasiva -Funzioni delle forme lo e se Bibliografia: Teoría y Práctica del español, dispensa del corso - 138 Modalità d’esame Al termine di ogni semestre: prova scritta (soluzione, senza ausilio del dizionario, di quesiti grammaticali); Dopo il superamento dello scritto: prova orale: (domande di grammatica; lettura e conversazione in lingua sui brani del 1°ciclo della dispensa). LINGUA TEDESCA INTRODUZIONE 3 CFU Titolare del corso: Da definire Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Per informazioni su programma e bibliografia rivolgersi alla Facoltà di Scienze Politiche. - 139 MACROECONOMIA 9 CFU Titolare del corso: Guido Ascari A-K Flamini Alessandro L-Z [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Obiettivo del corso è fornire gli elementi base per la comprensione del funzionamento di un sistema macroeconomico, inizialmente in un contesto di breve periodo con prezzi dati e poi in un contesto di medio-lungo periodo. Sono richieste nozioni base dei corsi di Matematica generale (in particolare, studio di funzioni), del corso di Microeconomia (curve di indifferenza funzione di produzione) e del corso di Analisi dei dati (indici di posizione e di variabilità, nozioni di probabilità). Programma: INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA (Boitani, cap. 1 e 2) E DISPENSA Le scuole di pensiero Le grandezze macroeconomiche fondamentali Fondamenti di contabilità nazionale 1) IL BREVE PERIODO (Blanchard, cap. 3-5) Il mercato dei beni I mercati finanziari Il modello IS-LM 2) IL MEDIO PERIODO (Blanchard, cap. 6-9) Il mercato del lavoro Il modello AS-AD La curva di Phillips Il trade-off fra inflazione e disoccupazione 3) IL LUNGO PERIODO (Blanchard, cap. 10-12) La crescita economica: fatti principali Risparmio, accumulazione e crescita Progresso tecnologico e crescita: il modello di Solow 4) L’IMPORTANZA DELLE ASPETTATIVE IN MACROECONOMIA (Blanchard, cap. 13-15) Le aspettative: nozioni di base - 140 Mercati finanziari ed aspettative Aspettative, consumo ed investimento 5) ECONOMIA APERTA (Blanchard, cap. 16-19) Introduzione: bilancia dei pagamenti e tasso di cambio Il mercato dei beni in economia aperta Politica economica in economia aperta Regimi di cambio 6) LA POLITICA ECONOMICA (Blanchard, cap. 22-26) Ruolo e difficoltà della politica economica La Politica monetaria La Politica Fiscale Il problema di un elevato debito pubblico L’Unione economica e monetaria europea Bibliografia di riferimento: Boitani, A., Macroeconomia, Il Mulino, 2008. Capitoli: 1 e 2. Blanchard, O., Macroeconomia, Il Mulino, 2009. Capitoli: 3–19, 2226. Dispensa a cura di A.Fumagalli sulle scuole di pensiero e impostazione metodologica. Modalità d’esame: Scritto MARKETING 9 CFU Titolare del corso: Antonella Zucchella [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Fornire conoscenze e competenze nelle strategie e politiche di marketing, applicabili a diversi contesti organizzativi, (imprese, enti pubblici, organizzazioni non profit) e di mercato/settore. Programma: Oggetto e obiettivi della attività di marketing management. Orientamenti strategici aziendali e ruolo del marketing. - 141 Concetti base di marketing: mercato, segmento, cliente, bisogno, comportamento d’acquisto, leve di marketing. I processi di analisi di mercato Il sistema informativo di marketing. La ricerca di mercato: metodi e strumenti . La analisi del macro e micro ambiente di marketing. La analisi del mercato: metodi e obiettivi della segmentazione. Le diverse forme di segmentazione del mercato. La analisi del cliente: il cliente come individuo e le diverse teorie di buying behaviour. La psicologia applicata al marketing. La analisi del cliente: il cliente come membro di un gruppo. La sociologia e la antropologia applicate al marketing. I modelli generali di comportamento di consumo. L’utilizzo strategico della analisi di mercato e del cliente. I processi decisionali e gestionali di marketing La strategia di marketing: prodotto/mercato, targeting, points of difference, positioning. Uso delle mappe percettive. Le politiche di brand. Tipologie di brand, brand equity e analisi dei fattori determinanti la brand equity. Le politiche di prodotto e servizio. Il lancio di nuovi prodotti. Il marketing management nelle fasi del ciclo del prodotto. Le politiche di prezzo. Le politiche distributive. Le politiche di comunicazione di marketing. Teoria della comunicazione e sue applicazioni al marketing. Le forme di comunicazione di marketing. La comunicazione tradizionale e le nuove forme di comunicazione. La costruzione del piano di marketing. Le nuove politiche di marketing. L’evoluzione recente della disciplina e delle sue applicazioni manageriali in diversi contesti. Modalità d’esame e bibliografia di riferimento A partire dal mese di gennaio 2010 gli studenti che hanno nel proprio piano di studi il corso di marketing trimestrale ( 4 crediti), vecchio ordinamento, potranno preparare l’esame SOLO sul testo: J.Blythe “fondamenti di marketing” ed. Pearson, 2006, e l’esame consisterà in domande a risposta multipla basate SOLO sul libro di testo indicato, da studiare in tutte le sue parti. Per gli studenti del nuovo ordinamento il corso di Marketing (semestrale), sarà basato sul testo: - 142 J.P. Peter, J.H. Donnelly e Carlo Alberto Pratesi, “Marketing”, McGraw Hill, edisione 2009. L’esame sarà uno scritto con domande aperte e chiuse a risposta multipla basate sul testo (da fare tutto) e sui casi indicati nel testo, unitamente ai materiali ed ai lucidi presentati nella pagina personale del docente nel sito web della facoltà. MATEMATICA FINANZIARIA 6 e 9 CFU Titolare del corso: Adele Colli Franzone A-K [email protected] Maria Elena De Giuli L-Z [email protected] Collaboratori: Cesare Zuccotti Mario A. Maggi [email protected] [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno 6 CFU Obiettivo formativo del corso: E’ quello di preparare studenti in grado di affrontare razionalmente le problematiche economico-finanziarie non solo utilizzando lo strumento matematico “tecnicamente” bensì inserendolo in contesti interdisciplinari che permettano una visione globale dei problemi e un’analisi esaustiva delle loro possibili variazioni. Programma: Leggi e regimi finanziari con speciale riguardo alle leggi di uso corrente a tassi fissi e variabili. Rendite: tipologie e problemi connessi. Operazioni finanziarie: concetto e tipologie. Costituzione di capitale. Ammortamenti di prestiti indivisi e divisi: differenti metodi e problemi diretti e inversi. Operazioni su titoli con lettura e commento di articoli e listini sul Sole24ore. Problemi decisionali connessi alla valutazione e alle scelte di progetti economico-finanziari. Analisi di alcuni criteri in particolare. - 143 Bibliografia di riferimento A-K: A. Colli Franzone, C. Zuccotti: Istituzioni di matematica finanziaria, ISDAF 2005. A. Colli Franzone, C. Zuccotti: La scelta fra progetti economicofinanziari, ISDAF 2006. A. Colli Franzone, A. Angoli, L. De Dionigi: Matematica finanziaria e attuariale - Esercizi svolti - Giappichelli Editore. Bibliografia di riferimento L-Z: M.E. De Giuli, M.A. Maggi, F.M. Paris, Lezioni di Matematica Finanziaria e Attuariale – corso base, G.Giappichelli, Torino, 2009 Modalità d’esame: Prova scritta ----------------------------------------------------------------------------9 CFU Obiettivo formativo del corso: è quello di preparare studenti in grado di affrontare razionalmente le problematiche economico-finanziarie non solo utilizzando lo strumento matematico “tecnicamente” bensì inserendolo in contesti interdisciplinari che permettano una visione globale dei problemi e un’analisi esaustiva delle loro possibili variazioni. Programma: Leggi e regimi finanziari con speciale riguardo alle leggi di uso corrente a tassi fissi e variabili. Rendite: tipologie e problemi connessi. Operazioni finanziarie: concetto e tipologie. Costituzione di capitale. Ammortamenti di prestiti indivisi e divisi: differenti metodi e problemi diretti e inversi. Operazioni su titoli con lettura e commento di articoli e listini sul Sole24ore. Problemi decisionali connessi alla valutazione e alle scelte di progetti economico-finanziari. Criteri di scelta e problematiche connesse sia di natura metodologica che pratica. Criteri di scelta per progetti aleatori. - 144 Bibliografia di riferimento A-K: A. Colli Franzone, C. Zuccotti: Istituzioni di matematica finanziaria, ISDAF 2005. A. Colli Franzone, C. Zuccotti: La scelta fra progetti economicofinanziari, ISDAF 2006. A. Colli Franzone, A. Angoli, L. De Dionigi: Matematica finanziaria e attuariale - Esercizi svolti - Giappichelli Editore. Bibliografia di riferimento L-Z: M.E. De Giuli, M.A. Maggi, F.M. Paris, Lezioni di Matematica Finanziaria e Attuariale – corso base, G.Giappichelli, Torino, 2009. Dispense integrative disponibili sulla pagina web del docente. G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, Manuale di Finanza, Tassi d’interesse, mutui e obbligazioni,vol. I, Il Mulino, Bologna, 2005. Modalità d’esame: Prova scritta MATEMATICA GENERALE 9 CFU Titolare del corso: Elena Molho A-K Giorgio Giorgi L-Z [email protected] [email protected] Collaboratori: Elisa Caprari Mario Maggi [email protected] [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Contenuti del precorso Obiettivo formativo del corso: Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti analitici di base per affrontare quantitativamente lo studio di problemi economici e aziendali. Programma: Algebra lineare. Vettori di Rn. Operazioni sui vettori. Sottospazi vettoriali di Rn. Dipendenza e indipendenza lineare. Base e dimensione di un sottospazio vettoriale di Rn. Matrici. Determinante. Matrice inversa. Rango. Sistemi di equazioni lineari. - 145 Nozioni elementari di topologia in R e in Rn. Limiti: definizione, teoremi, operazioni sui limiti, forme indeterminate. Funzioni continue e loro proprietà. Punti di discontinuità. Calcolo differenziale di funzioni reali di variabile reale. La nozione di derivata . Derivate di ordine superiore. Continuità e derivabilità. Regole di derivazione. Punti di stazionarietà. Teoremi di Rolle e di Lagrange. Teorema di de l’Hopital. Massimi e minimi di funzioni derivabili. Differenziale. Formula di Taylor. Concavità, convessità e flessi. Asintoti. Studio di funzione. Calcolo integrale per funzioni reali di variabile reale. Integrale indefinito e metodi di integrazione (per decomposizione, per parti, per sostituzione). Integrale definito e sua interpretazione geometrica. Teorema della media. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Integrali generalizzati. Funzioni reali di più variabili reali. Nozioni di base. Derivate parziali del primo ordine e vettore gradiente. Differenziabilità. Derivate parziali del secondo ordine e matrice hessiana. Ricerca dei punti estremanti interni per funzioni di due variabili. Bibliografia di riferimento: Giorgi G., Elementi di Matematica, Giappichelli, Voll. 1, 2, 3 e 4, Torino, 2004. Giorgi G., Elementi di Algebra Lineare, Giappichelli, Torino, 1997. Angoli A., De Dionigi L., Giorgi G., Matematica Generale. Esercizi svolti, Giappichelli, Torino, 1999. Modalità d’esame: Scritto con possibilità di orale facoltativo per lo studente se il voto dello scritto è almeno 24/30. - 146 MATEMATICA PER L’ECONOMIA E LA FINANZA 9 CFU Titolare del corso: Giorgio Giorgi [email protected] Collaboratori: Elisa Caprari [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso intende approfondire alcune parti del programma svolto nel corso di Matematica Generale ma soprattutto intende fornire nuovi strumenti matematici, allo scopo di permettere agli studenti del percorso di Economia Politica la comprensione degli argomenti svolti negli insegnamenti aventi contenuti formali e quantitativi. TUTTI I CONCETTI RIGUARDANTI L’ALGEBRA LINEARE E LE FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI, APPRESI NEL CORSO DI MATEMATICA GENERALE, DEVONO ESSERE RIPASSATI DA PARTE DEGLI STUDENTI CHE FREQUENTANO IL PRESENTE CORSO. Programma: A. ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE. La struttura di spazio lineare (o vettoriale). Richiami sui vettori di Rn. Richiami su dipendenza e indipendenza lineare di vettori di Rn, su dimensione e base per un sottospazio lineare di Rn. Applicazioni lineari e teorema di rappresentazione. Autovalori ed autovettori; spazio invariante (o autospazio); molteplicità algebrica e geometrica degli autovalori; condizioni necessarie e sufficienti e condizioni solo sufficienti per l’indipendenza lineare degli autovettori. Autovalori ed autovettori di matrici simmetriche. Trasformazioni per similitudine e diagonalizzazione. Teorema di Schur. Forma canonica di Jordan. Teorema di Cayley-Hamilton. Forme quadratiche: classificazione e riconoscimento del segno (tramite autovalori e tramite minori principali); forme quadratiche vincolate. Raggio spettrale e serie di potenze di matrici (“serie di C. Neumann”). Matrici quadrate non negative e teoremi di PerronFrobenius. Il modello economico di W. Leontief. Il modello economico di P. Sraffa. - 147 B. FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI REALI. Richiami sul calcolo differenziale per funzioni di più variabili; derivate parziali del primo ordine e di ordine superiore. Matrice Jacobiana e matrice Hessiana. Funzioni differenziabili. Equazione dell’iperpiano tangente. Derivazione di funzioni composte. Derivate direzionali. Funzioni omogenee: definizione, principali proprietà, teorema di Eulero. Funzioni implicite e teoremi di Dini. Formula di Taylor per funzioni reali di più variabili reali. C. OTTIMIZZAZIONE. Problemi di ottimo libero e vincolato. Teorema di Weierstrass. Ottimi liberi: teorema di Fermat, condizioni sufficienti di ottimalità del secondo ordine. Problemi di ottimo su insiemi non aperti. Funzioni convesse e concave, strettamente convesse e strettamente concave. Loro caratterizzazione nel caso di funzioni differenziabili e nel caso di funzioni di classe C2 . Applicazione ai problemi di ottimo libero. Combinazione lineare e composizione di funzioni convesse. Funzioni quasiconvesse e pseudoconvesse. Loro caratterizzazione nel caso di funzioni differenziabili e di funzioni di classe C2. Problemi di ottimo vincolato con vincoli espressi da uguaglianze. Caso bidimensionale: metodo di esplicitazione, metodo delle linee di livello, metodo dei moltiplicatori di Lagrange; caso generale (condizioni necessarie e condizioni sufficienti di ottimalità). Interpretazione economica dei moltiplicatori di Lagrange (teorema di sensitività e “prezzi ombra”). Problemi di ottimo vincolato con vincoli espressi da disuguaglianze (programmazione matematica). Teorema dell’alternativa di Gordan. Condizioni necessarie di ottimalità di Abadie e di F. John. Qualificazione dei vincoli: condizione di Arrow-Hurwicz-Uzawa e sua generalizzazione, condizione di indipendenza lineare dei gradienti dei vincoli “attivi”, condizione di Slater. Condizioni necessarie di ottimalità di Kuhn-Tucker. Condizioni sufficienti di ottimalità di Kuhn-Tucker. Non negatività delle variabili. Il metodo delle curve di livello ed il metodo delle restrizioni per il caso bidimensionale. Programmazione convessa (concava) e punti di sella della funzione Lagrangiana. Il teorema dell’alternativa di FanGlicksberg-Hoffman. Relazioni tra punti di sella della funzione Lagrangiana e condizioni di Kuhn-Tucker. Programmazione lineare (P.L.): terminologia e classificazioni. Poliedri convessi. Teorema fondamentale della P.L. Soluzione “grafica” di un problema di P.L. nel caso bidimensionale. Soluzioni di base e teorema sulle soluzioni di base. Problemi duali: definizioni e nozioni - 148 fondamentali. Teoremi di esistenza, di dualità debole, di dualità, degli scarti complementari. D. SISTEMI DINAMICI. Sistemi dinamici continui e discreti. Equazioni differenziali: concetti e terminologia di base. Sistemi differenziali del primo ordine in forma normale. Teorema di esistenza ed unicità. Equazioni lineari del primo ordine. Sistemi di equazioni differenziali lineari del primo ordine. Sistemi di equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti. Soluzioni di equilibrio di un sistema del primo ordine. Concetti di stabilità delle soluzioni di equilibrio. Il caso dei sistemi differenziali lineari con coefficienti costanti: condizioni di Routh-Hurwitz, matrici con diagonale dominante e quasidominante. Tecniche grafiche per la stabilità di sistemi unidimensionali (“diagrammi di fase”). Tecniche analitiche per sistemi pluridimensionali: funzione di Lyapunov, metodo di linearizzazione. Applicazione allo studio della stabilità degli equilibri in un modello economico walrasiano di puro scambio. E. CENNO AI SISTEMI DINAMICI DISCRETI. F. CENNO AGLI INTEGRALI DOPPI. Bibliografia di riferimento: Giorgi G., Elementi di Matematica, Vol. 4, Giappichelli, Torino, 2004. Giorgi G., Elementi di Algebra Lineare, Giappichelli, Torino, 1997. De Giuli M. E., Giorgi G., Maggi A. M., Magnani U., Matematica Per l’Economia e la Finanza, Zanichelli, Bologna, 2008. Modalità d’esame: Prova scritta e prova orale (entrambe obbligatorie) MERCATI INTERNAZIONALI DEI PRODOTTI AGRICOLI 6 CFU Titolare del corso: Carlo Bernini Carri Collaboratori: Maria Sassi [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno - 149 Obiettivo formativo del corso: L’obiettivo del corso consiste nel fornire gli studenti dei principali concetti teorici e strumentali per l’analisi del commercio internazionale e del suo ruolo nello sviluppo globale, con particolare riferimento alle questioni relative agli scambi di materie prime agricole. Una questione centrale e costituita dall’analisi del GATT-WTO, della sua evoluzione e ruolo negli scambi mondiali e dei principali impatti per l’agricoltura derivanti dall’accordo dell’Uruguay Round. Infine, un obiettivo strategico del corso e quello di affrontare questioni critiche implicate nei nuovi round multilaterali, con i prevedibili effetti a livello regionale e mondiale e, specificamente, per l’Unione Europea e per i paesi in via di sviluppo. Programma: Tendenze ed evoluzione del commercio mondiale: lo sviluppo del commercio internazionale e la struttura degli scambi; le principali aree di scambio; il ruolo delle materie prime nel commercio internazionale; la questione dei “terms of trade”; il ruolo delle compagnie transnazionali nel commercio delle commodity agricole; i PVS e la “commodity dependence”; i mercati delle principali commodity agricole: sviluppi passati e prospettive. La bilancia commerciale; saldi normalizzati ed indicatori di specializzazione. Le principali teorie del commercio internazionale: i guadagni economici del trade e la teoria del vantaggio comparato nella versione classica e neo-classica; la teoria del “vent for surplus; le asimmetrie correlate alla specializzazione internazionale in commodity (Teoria Prebisch-Singer; teoria dello scambio ineguale). Contributi recenti: la teoria del gap tecnologico; la teoria del ciclo di vita del prodotto; la teoria della domanda rappresentativa; il ruolo delle economie di scala; la selezione delle imprese indotta dagli scambi internazionali. Politiche commerciali per le commodity: le ragioni pro e contro il protezionismo; protezionismo e sicurezza alimentare; strumenti di protezione: strumenti di intervento diretto e indiretto; politiche commerciali internazionali: processi di integrazione, schemi di restrizione, stabilizzazione prezzi, etc. Il protezionismo agricolo della Unione Europea e dei paesi sviluppati; gli indicatori di protezione: il concetto di distorsione del mercato; il - 150 coefficiente nominale ed effettivo di protezione; la stima del sostegno al produttore/consumatore; la misura aggregata di supporto. Impatti economici della protezione. L’approccio dell’equilibrio parziale: limiti ed efficacia; equilibrio di mercato in una economia chiusa e in una economia aperta; la valutazione degli effetti economici degli strumenti di politica commerciale nel caso di “paese piccolo” e di “paese grande”. Accordi commerciali internazionali e settore agricolo. la formazione dei blocchi commerciali: principali tipologie, effetti di trade creation e trade diversion. GATT: origini, regole e strumenti; il ruolo del Gatt nel processo di liberalizzazione degli scambi; i round negoziali; l’Uruguay Round e l’accordo sull’agricoltura; dal Gatt al WTO, il Doha Round e i problemi di sviluppo; i possibili esiti ed effetti di un nuovo accordo per l’agricoltura e gli interessi in campo. La politica agricola comunitaria (Pac) ed il commercio mondiale. Liberalizzazione del commercio, crescita e sicurezza alimentare. Bibliografia di riferimento: Sono disponibili le dispense. Ad integrazione si consiglia la consultazione di: Dominick S., Economia Internazionale, NIS, 1999. Berrnini Carri C., Trade liberalization, growth and food security, Aracne Ed., 2009. Durante il corso il docente fornirà puntuali indicazioni sulle parti di approfondimento relative alle letture integrative. Modalità d’esame: L’esame e in forma scritta con domande a risposta chiusa e aperta. MICROECONOMIA 9 CFU Titolare del corso: Giorgio Rampa A-K Lorenzo Rampa L-Z [email protected] [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno - 151 Obiettivo formativo del corso: Il corso di propone di fornire i fondamenti della teoria della scelta individuale (di consumo e produzione, in condizioni di incertezza e di interazione strategica), degli equilibri di mercato e delle proprietà di efficienza di tali equilibri. Sono affrontati i temi della concorrenza perfetta, di quella imperfetta e delle esternalità. Programma: Principi di teoria della scelta; nozione di equilibrio. Consumo, domanda, surplus del consumatore. Informazione, scelta sotto incertezza, assicurazioni. Produzione, costi, profitti e offerta. Equilibrio concorrenziale e efficienza. Monopolio e efficienza. Giochi e oligopolio. Esternalità e beni pubblici. Bibliografia di riferimento: R.H. Frank, Microeconomia, McGraw-Hill, Milano, 2010. Modalità d’esame: Scritto più eventuale orale a discrezione dello studente ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 6 e 9 CFU Titolare del corso Alberto Francesconi [email protected] Collaboratori Claudia Dossena [email protected] Metodologia didattica: In particolare, il corso propone un bilanciamento fra argomenti teorici ed esperienze estrapolate dalla realtà competitiva attuale. A tal fine l’analisi di casi concreti e le testimonianza di manager consentono di consolidare gli argomenti teorici proposti. - 152 Prerequisiti:nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso si propone di fornire le conoscenze di base in tema di organizzazione aziendale ed è finalizzato a fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere la complessità del fenomeno organizzativo, sviluppare le capacità di progettare forme e meccanismi per il coordinamento del lavoro e interpretare i comportamenti umani in seno alle aziende, favorendo al contempo un più agevole inserimento dello studente nelle aziende (profit, non profit, industria, servizi, ecc.), per mezzo della presentazione: − di un quadro interpretativo delle teorie organizzative, dai contributi consolidati a quelli più recenti, alla luce dell’evoluzione economica, sociale e tecnologica; il metodo coniuga il rigore scientifico con un approccio operativo, ossia, partendo dai problemi si attivano le principali teorie organizzative in grado di spiegarli e di fornire un contributo per risolverli; − degli elementi necessari a comprendere il funzionamento delle aziende di qualunque tipo (profit e non profit, pubbliche e private, di grandi, piccole e medie dimensioni) che operano sotto il vincolo di efficienza e di efficacia; − delle logiche alla base dei comportamenti organizzativi; − delle basi di analisi e valutazione del rapporto tra individuo, gruppi e organizzazione d’azienda; − dei criteri base di progettazione organizzativa sia in termini generali (azienda nel suo complesso) che specifici (un ufficio, un reparto, ecc.). 6 CFU Programma: Il corso è idealmente composto da due parti. Nella prima si affronta la nascita del problema organizzativo (divisione del lavoro, specializzazione e coordinamento) e si definisce il modello di analisi adottato, analizzando le tre dimensioni fondamentali dell’organizzazione e i principali argomenti ad esse connessi: - 153 − gli attori organizzativi e le variabili che spiegano i loro comportamenti individuali e collettivi (razionalità, competenze, motivazione, potere, dinamiche di gruppo, ecc.); − le variabili di contesto e l’ambiente nelle loro molteplici componenti, includendo temi come l’incertezza e la complessità, i mercati, la tecnologia (con particolare attenzione al ruolo delle information and communication technology), la strategia, le istituzioni, e il rapporto tra esse e le scelte sia di struttura interna d’azienda che di confini organizzativi; − infine, le relazioni, interne ed esterne all’azienda, e le transazioni, come relazioni di scambio, potere, condivisione, incluse le loro forme di governo. Nella seconda parte è sviluppato l’impianto concettuale della prima proponendo i criteri di progettazione organizzativa: − a livello di macrostruttura, con riferimento alle forme organizzative di base (forme artigiane e gruppi di pari, forme gerarchicofunzionali, forme divisionali e gruppi d’imprese) e ai meccanismi/sistemi operativi per la pianificazione, la comunicazione, il coordinamento, la valutazione e il controllo delle risorse aziendali; − a livello di microstruttura (cenni). Bibliografia di riferimento Costa G., Gubitta P., 2008, Organizzazione aziendale. Mercati, gerarchie e convenzioni, McGraw-Hill, Milano, capitoli indicati dal docente. Letture consigliate: Tosi H.L., Pilati M., 2008, Comportamento organizzativo. Attori, relazioni, organizzazione, management, Milano, Egea; Morgan G., 2002, Images. Le metafore dell’organizzazione, 2° ed., Franco Angeli, Milano; Costa G. e Nacamulli R.C.D., Manuale di organizzazione, Vol I., "Le teorie organizzative" (1996), Vol II "La progettazione organizzativa - 154 (1997), III "I processi i sistemi e le funzioni aziendali" (1997), IV “Le tipologie aziendali” (1998), V "Metodi e tecniche di analisi e intervento" (1996), Torino, Utet Libreria. Modalità d’esame: Scritto 9 CFU Programma: Il corso è idealmente composto di due parti. Nella prima si affronta la nascita del problema organizzativo (divisione del lavoro, specializzazione e coordinamento) e si definisce il modello di analisi adottato, analizzando le tre dimensioni fondamentali dell’organizzazione e i principali argomenti a esse connessi: − gli attori organizzativi e le variabili che spiegano i loro comportamenti individuali e collettivi (razionalità, competenze, motivazione, potere, dinamiche di gruppo, ecc.); − le variabili di contesto e l’ambiente nelle loro molteplici componenti, includendo temi come l’incertezza e la complessità, i mercati, la tecnologia (con particolare attenzione al ruolo della information and communication technology), la strategia, le istituzioni, e il rapporto tra esse e le scelte sia di struttura interna d’azienda che di confini organizzativi; − infine, le relazioni, interne ed esterne all’azienda, e le transazioni, come relazioni di scambio, potere, condivisione, incluse le loro forme di governo. Nella seconda parte è sviluppato l’impianto concettuale della prima proponendo i criteri di progettazione organizzativa: − a livello di macrostruttura, con riferimento alle forme organizzative di base (forme artigiane e gruppi di pari, forme gerarchicofunzionali, forme divisionali e gruppi d’imprese, forme per processi e per progetti, a rete, adhocratiche) e ai meccanismi/sistemi operativi per la pianificazione, la comunicazione, il coordinamento, la valutazione e il controllo delle risorse aziendali; − a livello di microstruttura (con riferimento agli strumenti di progettazione come compiti, mansioni, ruoli), inclusi i modelli di organizzazione del lavoro della knowledge society. - 155 In particolare, il corso propone un bilanciamento fra argomenti teorici ed esperienze estrapolate dalla realtà competitiva attuale. A tal fine l’analisi di casi concreti e le testimonianze di manager consentono di consolidare gli argomenti teorici proposti. Bibliografia di riferimento − Costa G., Gubitta P., 2008, Organizzazione aziendale. Mercati, gerarchie e convenzioni, McGraw-Hill, Milano, capitoli indicati dal docente. Letture consigliate: − Tosi H.L., Pilati M., 2008, Comportamento organizzativo. Attori, relazioni, organizzazione, management, Milano, Egea; − Morgan G., 2002, Images. Le metafore dell’organizzazione, 2° ed., Franco Angeli, Milano; − Costa G. e Nacamulli R.C.D., Manuale di organizzazione, Vol I., "Le teorie organizzative" (1996), Vol II "La progettazione organizzativa (1997), III "I processi i sistemi e le funzioni aziendali" (1997), IV “Le tipologie aziendali” (1998), V "Metodi e tecniche di analisi e intervento" (1996), Torino, Utet Libreria. Modalità d’esame: Scritto - 156 POLITICA ECONOMICA 9 CFU (con opzione da 6 CFU se scelto come esame libero) Titolare del corso: Carluccio Bianchi [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso si propone anzitutto di illustrare, in prospettiva storica, gli schemi teorici utilizzati dalle scuole di pensiero dominanti per affrontare le principali tematiche di politica economica, insieme alle controversie generate. I modelli analitici esaminati vengono impiegati per esaminare i problemi attuali dell’economia italiana, oggetto di ampio dibattito corrente, nonché per comprendere obiettivi e modalità operative di funzionamento della politica monetaria nel nostro paese. L’approccio metodologico seguito è al tempo stesso storico ed analitico, al fine di mostrare allo studente come su ciascuna problematica possano esistere punti di vista contrastanti e come la discussione di ogni problema concreto non possa prescindere dall’utilizzo di uno schema teorico di riferimento. Particolare attenzione viene dedicata al tentativo di sviluppare lo spirito critico degli studenti rispetto alle proprietà e alle caratteristiche dei modelli alternativi comunemente usati dagli economisti. Programma: Il corso è diviso in tre parti. La prima parte è dedicata all’esame delle diverse teorie della politica economica succedutesi in ordine di tempo dalla teoria neoclassica sino alla moderna nuova macroeconomia keynesiana. Il filo conduttore suggerito è quello della continua contrapposizione tra interventismo e liberismo, ovvero tra i fautori della necessità di un ruolo attivo dello Stato in economia ed i sostenitori del principio opposto di laissez faire. La seconda parte è destinata alla discussione dei principali problemi attuali dell’economia italiana: la crescita reale, la bilancia dei pagamenti ed il corso dei cambi, la finanza pubblica, l’inflazione, la disoccupazione. La terza parte ha come oggetto obiettivi, strategie e modalità di funzionamento della politica monetaria nell’Unione Monetaria Europea. - 157 Programma dettagliato: A. Prima parte: - I fallimenti del mercato secondo la teoria neoclassica e gli interventi micro e macro suggeriti: monopoli, beni pubblici, esternalità, imperfezioni e assenza dei mercati, crescita e politica economica, fluttuazioni cicliche e moneta - Keynes e i rimedi contro la disoccupazione di massa: il ruolo relativo della politica monetaria e fiscale - I neokeynesiani e le politiche di stabilizzazione del reddito: richiami; gli effetti di varie misure di politica fiscale in economia chiusa e aperta - La teoria della politica economica: obiettivi e strumenti, il decentramento delle decisioni, le scelte in condizioni di incertezza (Poole) - Il monetarismo e l’inopportunità delle politiche di stabilizzazione: richiami; il dibattito sul crowding out - La nuova macroeconomia classica e l’inefficacia totale delle politiche di stabilizzazione: aspettative razionali e ruolo della politica economica, gli effetti di politiche annunciate e non; la critica di Lucas; l’incoerenza temporale, regole contro discrezionalità nella conduzione della politica economica; la persistenza degli shock; la disinflazione senza costi, il ruolo della credibilità nelle politiche macroeconomiche; ultrarazionalità individuale ed equivalenza ricardiana; politica fiscale e inflazione - La nuova macroeconomia keynesiana: inerzia di prezzi e salari e desiderabilità delle politiche di stabilizzazione; shock di offerta e opzioni di politica economica; i costi della disinflazione; asimmetrie informative, razionamento del credito e trasmissione della politica monetaria - Alcune posizioni minoritarie: la teoria del disequilibrio, la supplyside economics, l’ortodossia finanziaria, la nuova scuola di Cambridge B. Seconda parte: - Il processo di crescita dell’economia italiana nel secondo dopoguerra e le sue caratteristiche - L’evoluzione di breve periodo e la prospettiva di analisi congiunturale; la politica economica in un contesto congiunturale e strutturale; i possibili limiti al processo di crescita dell’economia italiana - La bilancia dei pagamenti come possibile vincolo alla crescita: ruolo delle partite correnti e dei movimenti di capitale; condizioni di sostenibilità e instabilità finanziaria connesse a situazioni di deficit - 158 corrente elevato e continuo; il modello di Thirlwall generalizzato; liberalizzazione valutaria, tassi di interesse e movimenti di capitale - L’evoluzione storica della finanza pubblica italiana; gli effetti reali e monetari dei disavanzi pubblici; condizioni di sostenibilità e instabilità finanziaria connesse a disavanzi pubblici elevati e a debiti crescenti; la dinamica del debito pubblico e le sue determinanti; le misure straordinarie di riduzione del debito pubblico; le strategie di controllo dei deficit e debiti pubblici; il ruolo delle privatizzazioni; il trattato di Maastricht, il Patto di Stabilità e l’Unione Monetaria Europea - La dinamica dell’inflazione in Italia; l’inflazione importata; l’inflazione strutturale: lo “zoccolo duro”; indicizzazione ex post, ex ante e inflazione; grado di copertura delle retribuzioni e dinamica del salario reale; il dibattito sulla “scala mobile” - L’evoluzione del mercato del lavoro: occupati, disoccupati e tasso di disoccupazione; l’equilibrio del mercato del lavoro in concorrenza perfetta ed imperfetta; crescita del prodotto, della produttività e dell’occupazione: la legge di Kaldor-Verdoorn; riduzione dell’orario di lavoro e disoccupazione; regolamentazione del mercato del lavoro e disoccupazione: l’“Eurosclerosi”. C. Terza parte: - La Banca Centrale Europea e la politica monetaria nell’Unione Monetaria Europea: obiettivi perseguiti e loro giustificazioni; le differenze con l’azione della Fed. - Le strategie operative delle banche centrali: il monetary targeting, l’inflation targeting e le strategie miste. - La politica monetaria nello schema IS-LM e nella realtà concreta: offerta di moneta e base monetaria. - Il controllo dell’offerta di moneta e dell’intermediazione finanziaria; relazioni tra base monetaria, credito e depositi bancari; l’equilibrio congiunto di volumi intermediati e tassi di interesse. - Gli effetti di alcune tipiche manovre di politica monetaria: operazioni di mercato aperto, tasso ufficiale di riferimento. Analogie e differenze in condizioni di certezza ed incertezza. 6 CFU Programma: La versione del corso a 6 CFU corrisponde alla seconda e alla terza parte del corso da 9 CFU, più i contenuti della prima settimana di lezioni della prima parte (neoclassici e Keynes). - 159 Bibliografia di riferimento: A) C. BIANCHI, Dispense on-line. B) C. BIANCHI, L’economia italiana e i problemi della politica economica, II Edizione, Guerini Studio, Milano, 1998; G. MANKIW, Macroeconomia, IV edizione, Zanichelli, Bologna, 2004 (capitoli 7 e 8). C) F. COTULA, La politica monetaria in Italia, Il Mulino, Bologna, 1989 (vol. II, par. 4.1, 4.2, 11.1); BANCA CENTRALE EUROPEA, La strategia di politica monetaria dell’Eurosistema, orientata alla stabilità, Bollettino mensile, gennaio 1999, pp. 39-49; I risultati della valutazione svolta dalla BCE sulla sua strategia di politica monetaria, Bollettino mensile, giugno 2003, pp. 85-99. Modalità d’esame (9 CFU): La verifica dell’apprendimento dei contenuti del corso e la valutazione del profitto individuale avviene in due fasi sequenziali. In primo luogo lo studente deve rispondere in maniera concisa ad una serie di domande riguardanti l’intero programma del corso. A tale test iniziale viene assegnato un peso pari ad un terzo del voto complessivo. Successivamente lo studente deve discutere in maniera più dettagliata tre temi scelti dal docente tra gli argomenti trattati in ciascuna parte del corso. Tenuto conto dell’importanza relativa delle varie sezioni in cui è diviso l’insegnamento, al primo e al secondo tema viene assegnato un punteggio doppio rispetto al terzo (rispettivamente punti 8, 8 e 4). La valutazione globale viene ottenuta sommando i punteggi riportati nelle varie prove. (6 CFU) La modalità d’esame è simile a quella sopra descritta per il corso da 9 CFU. In primo luogo lo studente deve rispondere in maniera concisa ad una serie di domande riguardanti l’intero programma del corso. A tale test iniziale viene assegnato un peso pari ad un terzo del voto complessivo. Successivamente lo studente deve discutere in maniera più dettagliata due temi scelti dal docente tra gli argomenti del corso. A ciascuna domanda viene assegnato un punteggio pari ad un terzo del voto complessivo. La valutazione globale viene ottenuta sommando i punteggi riportati nelle varie parti. - 160 PROBABILITÀ Sociale) 6 CFU E STATISTICA Titolare del corso: Claudia Tarantola (equipollente a Statistica [email protected] PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO 9 CFU Titolare del corso: Anna Moisello [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso ha l’obiettivo di presentare le principali metodologie di analisi e calcolo dei costi e di delineare il processo di programmazione e controllo mediante budget analizzando le criticità degli strumenti e delle tecniche presentate in relazione a diversi contesti operativi. Programma: La natura e il ruolo della contabilità direzionale. Le classificazioni dei costi. Il costo di produzione: aspetti definitori e procedura di calcolo. Il calcolo dei costi mediante attribuzione diretta. Il calcolo dei costi mediante attribuzione indiretta: la localizzazione dei costi nei centri di costo, la procedura di ribaltamento da centro a centro e l’imputazione dei costi agli oggetti finali. Il calcolo dei costi per commessa, per processo e per lotto. La correlazione tra costi e ricavi: il direct costing method semplice ed evoluto e il full costing method. Il metodo differenziale nei calcoli di convenienza economica. L'activity based costing: le fasi della costruzione del modello. L’applicazione dell’activity based costing nei diversi contesti decisionali: potenzialità, limiti e possibili integrazioni. L’activity based costing integrato con il costo del capitale. Il controllo del sistema aziendale. Il ruolo del controller. L'ambiente del controllo direzionale. I centri di responsabilità. La natura e il ruolo della contabilità direzionale. - 161 I prezzi di trasferimento: prezzi di trasferimento basati sul mercato, sui costi, negoziati e amministrati. Il processo di programmazione e budgeting. Le funzioni del budget e i conflitti tra funzioni. Il sistema dei budget operativi e il sistema dei budget finanziari. Il consolidamento dei budget e la costruzione del budget d’esercizio. I report e l’analisi degli scostamenti tra budget e report. Il budget delle aziende che operano per commessa. Il report come strumento per l’informativa di settore. Bibliografia di riferimento: Brusa, Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè, 2000. Moisello, I costi di produzione. Metodi e tecniche, Egea, 2000. Horngren-Sundem-Stratton (2007), Programmazione e controllo, edizione italiana a cura di Agliati-Ditillo, Pearson-Prentice Hall (in alternativa al Brusa). Horngren-Sundem-Stratton (2007), Esercizi, problemi e casi. Programmazione e controllo, edizione italiana a cura di Agliati-Ditillo, Pearson-Prentice Hall. Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni. Modalità d’esame: L’esame si articola in una prova scritta e in una prova orale. La prova scritta consisterà in un questionario a risposte libere e in alcuni esercizi quantitativi. SCIENZA DELLE FINANZE 9 CFU Titolare del corso: Alberto Cavaliere [email protected] Collaboratori: Giuseppe De Feo [email protected] Metodologia didattica: Il corso si svolgerà principalmente con lezioni tradizionali, eventualmente integrate da semplici esercizi destinate ad aumentare le capacità di problem-solving degli studenti, tenuto conto dei concetti di base appresi nel corso di microeconomia. - 162 Prerequisiti: Microeconomia Obiettivo formativo del corso: Il corso introduce gli studenti all’intervento pubblico nelle economie di mercato, basandosi sia sulle teorie tradizionali della finanza pubblica che sugli sviluppi teorici che hanno investito l’economia del settore pubblico nei decenni più recenti. I principi teorici di base, oggetto della prima parte del corso, saranno accompagnati dalle applicazioni al sistema tributario italiano e alle politiche di spesa pubblica, in particolare nel settore della sanità, della sicurezza sociale e dell’assistenza. Programma: Parte I: Principi 1. Il settore pubblico in un’economia mista 2. L’efficienza dei mercati 3. I fallimenti del mercato 4. Efficienza ed equità 5. Beni pubblici e fornitura pubblica di beni privati 6. Le scelte pubbliche 7. Monopolio naturale, regolazione e privatizzazioni 8. Le esternalità e l’ambiente 9. Il sistema tributario 10. Incidenza delle imposte 11. Imposte ed efficienza economica 12. Tassazione ottimale 13. Federalismo fiscale Parte II Applicazioni 1. 2. 3. 4. 5. 6. L’imposta personale sul reddito delle persone fisiche Imposta del reddito delle società Le riforme fiscali Sanità Sicurezza sociale Assistenza e ridistribuzione del reddito Bibliografia di riferimento: - 163 Joseph. E. Stiglitz “Economia del Settore Pubblico”. Hoepli Milano, seconda edizione, vol.1 e vol. 2 (durante le lezioni saranno forniti maggiori dettagli sui capitoli dei due volumi) Modalità d’esame: scritto SISTEMI INFORMATICI 6 CFU Titolare del corso: Sergio Pezzoni [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Analizzare le caratteristiche dei Sistemi Informatici a supporto dei Sistemi Informativi, nelle componenti hardware e software. Analizzare i processi di sviluppo del software e di progettazione dei database. Progettare database di piccole dimensioni in ambiente MS Access. Programma: Dato, informazione, Sistema Informativo. Modello di Antony. Progettazione e realizzazione del Sistema Informativo Automatizzato. L’integrazione del Sistema Informativo. Sistemi Informativi Interno ed Esterno. Dati. Dati analogici e dati digitali. Codifica. Sistemi di codifica. Autocodifica. Autocontrollo dei codici. Dati documentali e dati multimediali. Campo, record, file e database. Organizzazione degli archivi e la possibilità di accesso ai dati. Archivio sequenziale. Archivi ad accesso random. File direct. - 164 File sequenziale con indici. Database. Database gerarchico. Database relazionale. Archivio documentale. Archivio multimediale. Archivi ipertestuali. Sistema informatico. Hardware e software. Modello logico. Unità centrale di elaborazione. Memoria. Unità periferiche. Memorie di massa. Terminali. Terminali conversazionali e tempo reale. Sistema telematico. Tipi di rete. Tipologie delle reti. Protocolli trasmessivi. Reti Internet, Intranet ed Extranet. Sviluppo del Sistema Informativo automatizzato. Struttura e organizzazione dei dati. Flow-chart e diagrammazione a blocchi. Fasi dell’analisi e della programmazione. Processi elaborativi. Fasi di sviluppo del software. Struttura logica dei programmi. Diagrammi di flusso e diagrammi a blocchi. Tecniche di diagrammazione a blocchi. Linguaggi di programmazione. Elementi di programmazione in linguaggio C. Banche dati. Progettazione di un database. Strumenti di supporto. Realizzazione di una tabella. Tabelle correlate. Utilizzo della maschera come interfaccia di input/output. Estrazione dei dati mediante query. Query di Visualizzazione. Query con campi calcolati. Utilizzo delle formule nelle query. Query a campi incrociati. - 165 Query parametriche. Query di comando. Report. Integrazione tra ambienti Office. Elementi del linguaggio SQL. Gestione dei sistemi informatici. Multiprogrammazione. Sistemi operativi. Sistemi informatici complessi. Sicurezza dei sistemi informatici. Disponibilità del servizio. Protezione dei dati. Crittografia. Firma digitale. Integrazione tra Sistema Informativo Interno ed Esterno. Internet. E-business. E-banking. E-government. E-commerce. Sistemi di pagamento. Firma digitale. Siti e portali. Call Center. Bibliografia di riferimento: S.Pezzoni Sistemi informatici CLU Pavia (di prossima pubblicazione) Dispense di esercizi di diagrammazione a blocchi e linguaggio C Modalità d’esame: Prova scritta e prova pratica sul computer. - 166 SOCIOLOGIA GENERALE 6 CFU Titolare del corso: Maria Rita Rampazi [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali + 2 incontri seminariali, con stesura individuale di una relazione (facoltativa) Prerequisiti: nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso di propone di fornire delle categorie utili per comprendere la natura complessa dell’organizzazione della vita associata nei contesti contemporanei ed i processi che ne caratterizzano il mutamento. Si tratta di conoscenze indispensabili ad uno studente di economia per poter affrontare adeguatamente l’analisi dei rapporti esistenti tra mercato autoregolato ed istituzioni, tra scelte individuali – soprattutto a livello produttivo e di consumo - e scelte socialmente determinate. Programma: Il corso si divide in due parti: una istituzionale e una monografica. La prima parte è dedicata al modo in cui la prospettiva sociologica considera le seguenti categorie di fenomeni: istituzioni primarie; mutamento sociale, ordine e potere; organizzazione economica e divisione sociale del lavoro; stratificazione sociale e differenze di genere; spazio, territorio, città; scienza, tecnologia e comunicazione. Per la parte monografica, l’attenzione sarà dedicata al mutamento negli stili di vita e all’evoluzione della sociologia dei consumi. Bibliografia di riferimento: * per la parte generale: T. Grande, E. Giap Parini, Studiare la società. Questioni, concetti, teorie, Carocci, Roma, 2007 * per la parte monografica: R. Sassatelli, Consumo, cultura e società, Il Mulino, Bologna, 2004 Modalità d’esame: L’esame prevede una prova scritta ed una prova orale facoltativa per chi, avendo superato lo scritto, si proponga di aumentare il voto dello scritto. - 167 STATISTICA 9 CFU Titolare del corso: Antonio Lijoi A-K [email protected] Pietro Rigo L-Z (II modulo- 6 CFU) Claudia Tarantola L-Z (I modulo- 3 CFU) [email protected] [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Introduzione ai principali argomenti di statistica descrittiva, probabilità elementare e statistica inferenziale. In particolare, viene fornita una presentazione formale delle nozioni di variabile statistica e sue sintesi; variabile aleatoria; popolazione e campione; statistica e distribuzione campionaria; stima puntuale; stima intervallare; test per la verifica di ipotesi statistiche; modello di regressione lineare. Programma: 1. Analisi dei dati: − dati qualitativi e quantitativi; − distribuzioni statistiche e rappresentazioni grafiche; − indici di posizione: media, moda, mediana e quantili; − variabilità: campo di variazione, differenza interquartile, varianza, coefficiente di variazione; − disuguaglianza di Chebychev; − distribuzioni doppie: covarianza e coefficiente di correlazione lineare; − relazioni lineari: la retta di regressione. 2. Probabilità: − nozioni introduttive: definizione di probabilità ed alcune sue proprietà elementari; − probabilità condizionate ed eventi indipendenti. Teorema di Bayes; − variabili aleatorie; − valore atteso, varianza e momenti di una variabile aleatoria; - 168 − distribuzioni di probabilità notevoli: bernoulliana, binomiale, Poisson, normale, esponenziale negativa e uniforme (discreta e continua); − distribuzione congiunta di due variabili aleatorie. 3. Statistica inferenziale: − popolazione, campione, statistiche e parametri; − distribuzioni campionarie; − teorema centrale del limite; − stima puntuale; − stima intervallare; − verifica di ipotesi; − regressione lineare semplice. Bibliografia di riferimento: P. Newbold, W.L.Carlson, B. Thorne (2008). Statistica. Pearson Prentice Hall. Modalità d’esame: Prova scritta. Prova orale facoltativa STATISTICA SOCIALE 6 CFU Titolare del corso: Claudia Tarantola [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Mettere a disposizione degli studenti gli strumenti fondamentali della statistica utili alla comprensione e risoluzione dei problemi sociali. Programma: 1. Elementi di teoria dei campioni: il campione, i piani di campionamento (campionamenti non probabilistici, campionamento casuale semplice con ripetizione e senza ripetizione, campionamento casuale stratificato, campionamento casuale a grappoli, campionamento sistematico, campionamento a due stadi), stima del totale, stima della proporzione. Schemi di campionamento per tabelle di contingenza. - 169 2. Indici di associazione: indici di connessione (indice X2, coefficiente Φ, coefficiente di contingenza P, indice di Cramer); indici di dipendenza (Goodman and Kruskal); indice di rischio relativo e odds ratio. 3. La cograduazione: indici di Kendall e di Spearman. 4. Tabelle di contingenza a tre e più entrate: paradosso di Simpson, indipendenza condizionale. Bibliografia di riferimento: Dispense a cura del docente (integrate con gli appunti delle lezioni). Testi consigliati Agresti, A. (2002). Categorical Data Analysis, Wiley. Agesti A., Finley B. (2009). Statistica per le scienze Sociali. Pearson Editore. Brasini, S., Tassinari, F. e Tassinari, G. (1996) Marketing e pubblicità. Metodi di analisi statistica, Il Mulino. Cichitelli, G. Herzel, A. e Montanari G. E. (1997). Il campionamento statistico, Il Mulino (disponibile presso la biblioteca della facoltà di Economia). Frosini, B. V., Mortinaro, M., Nicolini, G. (1999), Il campione da Popolazioni finite, Utet. Zani, S. (1997) Analisi dei dati statistici, volume 1 e 2, Giuffrè Editore. Modalità d’esame: Prova scritta. Possono sostenere una prova orale integrativa solo coloro che conseguono un punteggio pari o superiore a 25. STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO mutuato da STORIA DELL’ECONOMIA POLITICA (facoltà di Lettere e Filosofia) Titolare del corso: Andrea Fumagalli [email protected] Metodologia didattica Lezioni frontali con lettura di testi degli autori trattati. Presentazione di slides a cura del docente Prerequisiti: Conoscenze base di economia microeconomia e macroeconomia Obiettivo formativo del corso: - politica: frequenza corsi di 170 il corso ha l’obiettivo di fornire gli strumenti teorici e metodologici per inquadrare da un punto di vista critico i diversi approcci del pensiero economico relativamente ai temi più importanti della scienza economica: valore-accumulazione, moneta e progresso tecnologico Programma: Introduzione: aspetti metodologici e differenti approcci all’analisi del processo economico (4 h) Parte 1: Valore e accumulazione nel pensiero economico (14h) Tema 1: Valore e accumulazione secondo Quesnay e Smith (4 h) Tema 2: Teoria del valore e origine del sovrappiù in Ricardo (2 h) Tema 3: Teoria del valore, dell’accumulazione e della crisi in Marx (4 h) Tema 4: Teoria dell’utilità e del valore secondo la scuola marginalista e dell’equilibrio economico generale: da Marshall ad Arrow-DebreuHahn (4h) Parte 2: Moneta (14h) Tema 5: Ruolo e funzioni della moneta: verso una tassonomia delle teorie monetarie (2 h) Tema 6: La teoria della moneta in Wicksell e Schumpeter (2 h): Tema 7: La teoria della moneta di Keynes e la risposta neoclassica (4 h) Tema 8: La teoria post-keynesiana della moneta (2 h) Tema 9: La teoria endogena della moneta: il circuito creditizio (moneta credito) e il circuito finanziario (moneta-finanza) (4 h) Progresso tecnologico (12h) Tema 10: Il progresso tecnologico in Marx e Schumpeter (4 h) Tema 11: La critica di Sraffa e la controversia del capitale (2 h) Tema 12: La teoria neoclassica del progresso tecnologico (2 h) Tema 13: La scuola neoschumpeteriana: fondamenti macroeconomici (2h) Tema 14: La teoria evolutiva del progresso tecnico: fondamenti microeconomici (2 h) Conclusioni: il dibattito contemporaneo sul nuovo paradigma di produzione e accumulazione capitalistico (4 h) Bibliografia di riferimento: Verrà fornita durante il corso Modalità d’esame:Esame scritto con tre domande aperte, della durate di 2 ore con possibilità di orale integrativo - 171 STORIA ECONOMICA 6 CFU Titolare del corso: Mario Rizzo (CLEC) Renzo P. Corritore (CLACFA) [email protected] [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso intende evidenziare l’importanza dei mutamenti indotti dalla Rivoluzione Industriale, delineando altresì alcune fra le maggiori trasformazioni verificatesi nell’economia mondiale durante i secoli XIX e XX. Programma: Dopo aver brevemente descritto alcuni caratteri salienti dell’economia preindustriale, il corso affronta la Rivoluzione industriale inglese, per poi illustrare la diffusione dell’industrializzazione su scala europea e mondiale, delineando altresì taluni aspetti e tendenze fondamentali dell’economia mondiale nei secoli XIX e XX. Il programma si articola nei seguenti punti principali: − l’economia preindustriale: alcuni aspetti salienti; − il primo paese industriale: la Gran Bretagna; − l’industrializzazione in Europa (1815-1914); − l’industrializzazione fuori d’Europa: Giappone e Stati Uniti; − la prima globalizzazione fra Otto e Novecento; − da una guerra all’altra (1914-1945); − l’economia mondiale fra prosperità, crisi e trasformazione (19452000); − decolonizzazione, Terzo Mondo, globalizzazione: bilanci e prospettive. Bibliografia di riferimento: Marco CATTINI, L’Europa verso il mercato globale. Processi e dinamiche dal XV al XXI secolo, Milano, Egea, 2006 (capitolo 2: solo i sottoparagrafi 2.2.1, 2.2.2, 2.2.3, 2.3.3, 2.3.4; capitolo 3: solo i sottoparagrafi 3.1.2, 3.1.3, 3.2.1; tutti i capitoli dal 4 al 13 per intero). Stefano BATTILOSSI, Le rivoluzioni industriali, Roma, Carocci, 2002. 172 Modalità d’esame: Orale. STRUMENTI FINANZIARI D’IMPRESA 6 CFU Titolare del corso: Bruno Verona [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso ha l’obiettivo di fornire una illustrazione analitica delle forme tecniche di impiego delle risorse finanziarie di un’azienda e la loro rappresentazione in bilancio, dall’impiego creditizio, agli strumenti finanziari e ai derivati. Programma: 1 Introduzione agli strumenti finanziari d’impresa Definizione degli strumenti finanziari e dei mercati finanziari Descrizione e analisi delle forme tradizionali degli strumenti di finanziamento e di impiego: definizione di posizione finanziaria; obiettivi della politica di raccolta e di impiego delle risorse finanziarie; caratteristiche dei principali strumenti di finanziamento a breve termine: apertura di credito, portafoglio salvo buon fine, finanziamento a scadenza fissa, anticipo all’esportazione ed all'importazione , sconto cambiario, anticipazione garantita, factoring; mutui, leasing e finanziamenti in pool; caratteristiche dei principali strumenti di investimento a breve termine: pronti contro termine e derivati (rinvio); impegni di firma; cartolarizzazione dei crediti (mezzanine, senior debt e junior debt); piani di stock options e di stock grants. 2 Mercato degli strumenti finanziari Definizione degli strumenti finanziari: azioni ordinarie, azioni di 173 risparmio, azioni privilegiate, obbligazioni e obbligazioni convertibili Mercato primario e secondario dei titoli di stato Mercato azionario Forme tecniche di regolamento Deposito a custodia e amministrazione dei valori mobiliari Mercato dei cambi 3 Introduzione agli strumenti finanziari derivati Definizione delle caratteristiche degli strumenti finanziari derivati Valutazione degli strumenti finanziari derivati Il ruolo dei derivati nel sistema finanziario e nell’economia reale Introduzione ai mercati futures, degli interest rate swaps, delle opzioni (options), warrants e covered warrants Introduzione alla gestione del rischio finanziario 4 Iscrizione, valutazione e presentazione degli strumenti finanziari in bilancio secondo i principi contabili internazionali (“IAS/IFRS”) IAS 39 IAS 32 IFRS 7 Cenni IAS 17 (leasing) Cenni su documenti di ricerca specifici (factoring, veicoli di cartolarizzazione, ...) 5 Casi di studio ed esercitazioni Bibliografia di riferimento: Dispense Kpmg. International Reporting Standard Standards (“IFRSs”) approvati dall’IAS Board. Modalità d’esame: Orale 174 TEORIA SOCIOLOGICA 6 CFU Titolare del corso: Fiammetta Corradi Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo e programma del corso: Il corso prende in esame le principali questioni della sociologia economica; tra le più rilevanti: socializzazione, cultura e società, stratificazione sociale, mobilità. Il primo modulo (30 ore) analizza le principali questioni della tradizione della sociologia economica da Marx a Schumpeter; il secondo (15 ore), prende in considerazione i temi più rilevanti della sociologia economica contemporanea (stato sociale, crisi del fordismo, globalizzazione). Bibliografia di riferimento: 1° modulo (30 ore): Carlo Trigilia, Sociologia economica, vol. 1°. 2° modulo (15 ore): Carlo Trigilia, Sociologia economica, vol. 2°, capp. X, XI, XII. Modalità d’esame: L'esame prevede solo una prova scritta ed un breve colloquio vertente sulla prova scritta. La prova scritta verte su quattro domande e va svolta in un tempo massimo di due ore. Gli studenti devono presentarsi all’esame muniti dei necessari fogli di protocollo. VALUTAZIONE DELLE AZIENDE 6 CFU Titolare del corso: Luigi Rinaldi [email protected] Metodologia didattica: Lezioni frontali Prerequisiti: Nessuno Obiettivo formativo del corso: Il corso si propone di far acquisire allo studente le conoscenze: 175 − per sviluppare I processi di pianificazione e controllo dei flussi economici e finanziari aziendali; − di base per l'elaborazione di Business plan e rendiconti finanziari; − relative alle diverse configurazioni di capitale aziendale; − per formulare delle ipotesi di valutazione utilizzando i metodi di valutazione reddituali, finanziari, patrimoniali, misti e dei multipli; − per applicare le metodologie di valutazione alle varie fattispecie operative anche nel contesto di redazione dei bilanci di funzionamento alla luce dei nuovi principi internazionali IAS/IFRS; − impairment test. Nello sviluppo degli argomenti si farà costante riferimento a casi aziendali. Programma: 1. Il business plan e la stima dei flussi reddituali e monetari: − nozioni introduttive sulle grandezze economiche; − analisi dei flussi monetari; − i concetti di impiego e di fonte; − le modalità di costruzione del Foglio di lavoro e le rettifiche da apportare - normalizzazione del reddito; − la costruzione del Rendiconto finanziario nelle diverse configurazioni possibili e l'interpretazione dei risultati; − le tecniche di previsione dei flussi reddituali e monetari pluriennali. − costruzione/utilizzo del Business plan: Piano degli Investimenti, Piano reddituale, Piano monetario e Piano Patrimoniale; e verifica equilibrio finanziario. 2. La valutazione del capitale economico dell'azienda: − le nozioni di capitale aziendale: capitale economico, capitale di funzionamento e capitale di liquidazione; − individuazione degli strumenti e modelli per l'apprezzamento e misurazione della economicità: di un'azienda; ramo aziendale; gruppo aziendale; partecipazione: o totalitaria; o maggioranza; o minoranza irrilevante; − le finalità della stima del capitale economico e il processo di valutazione, con riferimento anche agli aspetti tributari; 176 − la stima del capitale economico secondo il metodo patrimoniale. Le rettifiche da apportare alle poste di bilancio per la definizione di valori correnti e identificazione intangible assets; − la stima del capitale economico secondo il metodo reddituale (normalizzazione del reddito); − la stima del capitale economico secondo i metodi misti, in particolar modo con stima autonoma del valore di avviamento (goodwill e badwill) - Valutazione aziende in perdita; − la stima del capitale economico secondo il metodo finanziario. − la definizione del tasso di attualizzazione. Modelli di quantificazione, tra cui CAPM e determinazione/costruzione WACC; − la stima del capitale economico secondo i metodi dei multipli ed i metodi empirici. Cenni. 3. Impairment test: − finalità dello Ias 36 e ambito di applicazione; − identificazione di un'attività che possa aver subito una riduzione di valore; − determinazione del valore recuperabile: determinazione del valore recuperabile di un'attività immateriale a vita utile indefinita; fair value dedotti i costi di vendita; valore d’uso: o stima dei flussi finanziari futuri; o tasso di attualizzazione; − rilevazione e determinazione di una perdita per riduzione di valore; − unità generatrici di flussi finanziari e avviamento: identificazione delle CGU; valore recuperabile e valore contabile di una CGU; − avviamento; − allocazione avviamento alle CGU; − verifica perdita di valore delle CGU con avviamento; − quote di pertinenza di terzi; − attività gestite centralmente (corporate assets); − perdita per riduzione di valore di una CGU; − ripristini di valore: per singola attività; per CGU; per l'avviamento. 177 Bibliografia di riferimento: La Bibliografia di riferimento sarà fornita direttamente dal docente durante le lezioni. Modalità d’esame: Scritto. 178