autunno 2013
ADEGUARE LO STILE
L’eleganza della Gamma 30x – Rinnovo digitale – Curiosità:
le Peugeot che spostano gli aerei – Conservare la storia negli
archivi di Terre Blanche - La nuova 205 GTI Gutmann farà
impazzire la stampa – Continua la storia delle moto Peugeot
www.clubstorico.peugeot.it
Nuova Peugeot 308
GAMMA 3, QUESTIONE DI STILE
SI INIZIA DALLA 301
Quando alla fine del 1931 viene presentata la 301, l’automobile presenta ancora le forme verticali
dell’epoca. Il radiatore, che inizialmente garantisce il raffreddamento a “termosifone”, è verticale.
I vetri curvi non esistono ancora e il parabrezza è anch’esso
verticale. I montanti delle porte, allora in legno, sono più facili
da realizzare se posizionati verticalmente. Nel 1929 - quando
Peugeot con la sua 201 inizia a costruire in grande serie - si passa alle lamiere stampate, la struttura morfologia dell’auto rimane verticale. Le presse sono ancora poco evolute e i problemi di
stampaggio fanno aumentare lo spessore dei montanti. Inoltre,
1932 301 C Conduite intérieure
certe
curvature che il legno consente diventano improponibili dal
Le linee verticali caratterizzano lo
punto
di vista industriale per prodotti di grande serie.
stile all’inizio degli Anni ‘30.
LA FORZA DEL VENTO
Al Salone di Parigi del 1933 Peugeot inizia a
sperimentare linee più aerodinamiche proprio
con la gamma 3. Parafanghi, calandra, fari, paraurti e cofano con le feritoie di raffreddamento
verticali rimangono invariati. Ora il parabrezza
presenta però montanti più sottili che garantiscono una
maggiore
visibilità, il
padiglione
è bombato
e la coda
arrotondata. Dopo
pochi mesi
il montante
posteriore viene alleggerito, mantenendolo però nella 301 a passo lungo che
introduce per la prima volta
una coda rastremata detta
“di castoro”.
1934 301 C Aerodinamiche
Tra l’autunno del 1933 e la
primavera del 1934 la gamma
delle berline 301 si evolve dal
punto di vista stilistico.
201
301
401
401 L
601
601 L
1935 Un design per tutte le serie.
La nervatura della fiancata e l'inclinazione del parabrezza fanno percepire
la vettura come linee orizzontali, molto vicine al concetto di auto attuale.
UNA GAMMA COORDINATA
Con l’introduzione nel 1935 della 401, tutta la serie 01 viene ripensata dal punto di vista stilistico. La Gamma 2 ha un passo di 234 cm e
motore di 1.307 cc, per la Gamma 3 il passo è di 259 cm e motore di
1.465 cc, nella Gamma 4 il passo varia a 281 cm o 315 cm con motore
di 1.720 cc, infine la Gamma 6 presenta passi da 307 cm o 342 cm con
motore a 6 cilindri di 2.148 cc. Lo stile di queste vetture ora è uniforme:
la calandra a vomere fa risaltare i fari che ora sono molto bassi rispetto
agli standard dell’epoca. I lati sono percorsi da una nervatura che delimita la ridotta superficie vetrata in rapporto alla lamiera della fiancata.
CON LA 302 SI COMPIE UN
GRANDE PASSO AVANTI
Verso la metà degli Anni ’30
l’Art Déco domina con i suoi
colori contrastati, le sue decorazioni evidenti. Dal punto di
vista tecnico l’aerodinamica sta
diventando una scienza, anche
se per le applicazioni di questa
scienza esatta all’automobile
dovremo aspettare ancora molti
anni. Peugeot nel 1937 con la
302, derivata dalla 402 presentata l’anno prima, fa compiere
un salto in avanti allo stile della
Casa. Sono scomparsi i predellini, le ruote posteriori sono carenate, il parabrezza in due pezzi
fende il vento, i fari dietro la calandra caratterizzano il modello
e non creano vortici in velocità.
Anche la ruota di scorta è carenata nel coperchio del baule e
la targa, retro illuminata, viene
posizionata in altro. Dettagli
come il leone sulla calandra, lo
scudetto col nome, il fregio sui
parafanghi posteriori, ma anche
le maniglie interne e i tessuti,
rappresentano per l’epoca l’avanguardia e la moda.
Fuseau Sochaux
L’idea del fuso accoppiata al
nome della fabbrica di Sochaux
ha identificato questo modello
nel panorama automobilistico
mondiale.
1947-1970: VENTITRÈ ANNI SENZA UNA GAMMA 3
Dopo la Seconda Guerra
Mondiale si riprende con la
203 che posiziona nuovamente
Peugeot all’avanguardia dello
stile riuscendo a portare in Europa
per prima le nuove mode del design americano, adattandolo con
grazia a dimensioni consone alle
nostre strade. Poi nel 1955 inizia
grazie alla 403 il rapporto con
Pininfarina che introduce lo stile
con fiancate lisce. La 303 nella
gamma Peugeot non esiste; la
fascia media è infatti adeguatamente coperta prima dalla 203 e
poi dalle versioni base della 403.
Nel 1965 un ulteriore salto stilistico in avanti: la 204 a trazione
anteriore rivoluziona il rapporto
tra i volumi della carrozzeria con
un grande abitacolo luminoso e
un baule capiente, ma non troppo
pronunciato.
Il design diventa una scienza
L’auto non è più solo un fatto industriale e tecnologico, ma anche lo stile diventa un fattore di successo. Prima il design
americano della 203 poi quello italiano della 403 e 204.
1971 – LA NUOVA MEDIA SI CHIAMA 304
Partendo dalla carrozzeria della 204, Peugeot ha derivato la 304, caratterizzando
la parte anteriore con i famosi fari trapezioidali,
inaugurati nel 1969 con la 504 berlina. Per la
coda, un atto di coraggio: un baule
più grande con coda tronca e luci
posteriori molto caratterizzanti. La
vettura ha un suo stile apprezzato da
1.178.423 clienti.
1978 – ANCORA PININFARINA CON LA 305
La 305 è una berlina a tre volumi elegante e discreta. I fari anteriori ora non sono più
trapezioidali e le luci posteriori diventano evidenti, come
richiede la moda del momento. Grande la superficie vetrata grazie anche ai vetri laterali curvi.
Peugeot con questa media compie un passo
avanti anche nello stile dell’interno con una
plancia ben organizzata e con i rivestimenti
dei sedili in tweed.
1993 LA 306 DIVENTA DUE VOLUMI
La dinamica dei segmenti di mercato è variabile nel tempo. Se negli Anni ’70-80 una vettura
di 1.500 cc è considerata una media e si rivolge a un pubblico conservatore che gradisce le
3 volumi, alla fine degli Anni ’80 la praticità del portellone con le 5 porte è dominante.
Peugeot presenta la 306 disegnata da Pininfarina in puro stile Peugeot:
volumi ben proporzionati, poche decorazioni che col tempo non invecchiano,
reminiscenza dei fari trapeziodali anteriori e luci posteriori caratterizzanti e
con identità di Marchio. Sarà un grande successo…anche sui campi di gara!
2001 NUOVI VOLUMI CON LA 307
Era veramente difficile dire qualcosa di nuovo all’inizio degli anni 2000 nel settore delle berline compatte
5 porte. Peugeot c’è riuscita con la 307grazie al suo
stile elegante e misurato, ma i designer della Casa
hanno osato ancor più. Hanno proposto una vettura
“alta” con proporzioni inedite, ma non esagerate.
Grande quindi l’abitabilità e la luminosità, anche grazie al tetto in vetro panoramico. Con la 307 si innalza
ulteriormente l’attenzione alla qualità percepita,
anche perché quella intrinseca, Peugeot, ce l’ha da
sempre. Il cruscotto nella sua semplicità offre con la
307 nuovi parametri alla concorrenza nel segmento.
2013 ANCORA 308… PER SEMPRE
2007 LA 308 È UNA WORLD CAR
La 308 è un'evoluzione concettuale della
307, innovando, però, con stilemi come il
muso a punta che ricorda le Formula 1 del
tempo. Le proporzioni sono molto equilibrate e la vettura risulta elegante e funzionale,
ma anche tipicamente Peugeot. Oltre che
in Francia, la 308 esce dalle catene di montaggio in Russia. Il design deve quindi tenere
conto non solo dei gusti europei, ma anche
quelli di un pubblico molto diversificato, il
tutto senza rinnegare la storia stilistica del
Leone. Con la 308: missione compiuta.
La Nuova 308 (2013) è la prima Peugeot che ripropone la
stessa sigla del modello precedente. Una scelta che permette di rafforzare l’identità del marchio. Nel 2010 è stata presentata la concept SR1 per indicare la tendenza
stilistica della casa. Dopo il successo di 208 e 2008,
ecco proporre la Nuova 308. Non si è voluto pantografare in grande la 208, ma le linee tese di fiancata, la dinamicità delle grandi ruote caratterizzano
questo nuovo modello facendo compiere ancora un
passo avanti allo stile Peugeot.
Nel 1985 fu presentata la 309, un progetto inizialmente destinato a prendere
la strada sotto le insegne Talbot. La base era quella della 205, ma con una
coda più ampia e un frontale più importante. Una vettura amata soprattutto
dai rallysti e dagli ingegneri Peugeot che, grazie ad essa, hanno fatto esperienza con i robot nella fase produttiva. La 301 del 2012 è invece una media
a tre volumi destinata ai mercati in crescita come quello turco. Il suo stile è
elegante, riprende elementi di design tipici del marchio, come le luci posteriori a boomerang o la mascherina a trapezio.
…anche queste sono Peugeot della gamma 3
Peugeot 309
Quando leggerete questa rivista potrete collegarvi a internet e scoprire il nuovo mondo Peugeot…d’epoca. Grandi
infatti le novità web che ci riguardano. L’Aventure Peugeot - associazione a cui gli iscritti del nostro Club fanno
parte - ha attivato un nuovo sito facilmente raggiungibile: www.peugeotmusee.com. Dalla homepage è possibile
accedere a tre sezioni. Si inizia con le attività di club organizzate dall’Aventure e i servizi offerti ai soci, che sempre
più vengono contattati via email per segnalare le attività e veicolare la
pubblicazione storica. Da questa sezione è possibile inoltre caricare annunci
compro/vendo di Peugeot d’epoca, certi che la vettura rimarrà presso i soci del
Club. La seconda sezione conduce al Museo di Sochaux con le sue iniziative,
mentre la terza permette di
acquistare online e ricevere
direttamente a casa oggetti,
macinini, modellini e altro
materiale della boutique
Peugeot. Dalla homepage
è inoltre possibile
raggiungere un’altra nuova
sezione interessante, quella
dei pezzi di ricambio. Sono
disponibili online i cataloghi
ricambi delle 203, 403,
104, 204, 304, 404 e 504.
Una volta identificato il
codice è possibile – solo per i soci del Club (controllate il vostro numero sulla
tessera Aventure) – inviare una mail di richiesta. Riceverete una quotazione e,
pagando con carta di credito o bonifico, vi verrà spedito a casa il componente
richiesto. Cambiamento anche nel sito italiano del Club. Dal punto di vista
grafico l’abbiamo uniformato al nuovo stile della Casa, ma soprattutto
ora è più facile raggiungerci: www.clubstorico.peugeot.it. E’ stato inoltre attivato un link diretto anche per la
Galerie Peugeot: www.galerie.peugeot.it e per la sezione dei nuovi amici appassionati di 205: www.ilove205.
peugeot.it. Non vi resta ora che prender in mano il mouse o muovere il vostro indice su un Ipad o Iphone.
EPOCA
DIGITALE
PEUGEOT SPOSTA GLI AEREI
www.clubstorico.peugeot.it
Tutti avranno avuto
modo di osservare
in aeroporto i
piccoli trattori
che trasportano i
bagagli o spostano
gli aerei. Fino al
1953 si usavano
trattori normali da
agricoltura poi la
società francese
Tracma ha inventato questi veicoli
specifici il cui nome nel tempo
è diventato il nome del genere.
Come oggi noi diciamo frigidaire
o clacson per indicare frigoriferi o
avvisatori acustici, nel settore dei
servizi per aeroporti Tracma
è sinonimo di carrelli motori.
Peugeot ha motorizzato questi
veicoli e Tracma nel
tempo ne ha prodotti
oltre 15.000. I primi
avevano il motore a
benzina della 203 poi
negli Anni ‘80, con il
modello 1500, i motori
diventano di 1.618 cc
con 48 CV della 404 a
carburatore o di 1.795
cc da 54 CV della 504
sempre a carburatore. Poi è arrivato
il momento dei diesel con il 1.946 cc
da 44 CV della 404 diesel e il 2.112
cc da 53 CV della 504 diesel. Anche
se l’azienda ha cambiato proprietà,
ancora nel 2008 col modello TRX
20, il motore era Peugeot. Sorge
quindi la domanda: ma quanti aerei
avrà spostato “la forza del Leone”?
Dal Tracma 1500 al TRX 20
Il diffusissimo Tracma 1500 ha una struttura
in profilati di acciaio, sterzo a circolazione di
sfere, asse anteriore con molle a lama, ponte posteriore motrice, freni idraulici sulle 4
ruote. Motore Peugeot diesel Indenor XDP
tipo 4.90 di 2.112 cc con 53 CV. Cambio automatico a 4 velocità: folle, avanti, indietro e
“eccezionale”.
LE AUTO DI CARTA SONO A TERRE BLANCHE
Per noi appassionati del marchio Peugeot c’è un indirizzo web
imperdibile: http://patrimoine-archives.psa-peugeot-citroen.com. Non è
solo un luogo virtuale, anzi
è molto fisico: si tratta di
uno dei primi stabilimenti
Peugeot a Terre Blanche,
a pochi chilometri da
Sochaux, dove già nel 1833
l a v o ra v a n o o l t re 1 .0 0 0
persone. 40.000 dossier con documenti cartacei, 3.000.000 di
foto, 20.000 video, 15.000 manifesti originali, oltre 3.500.000
disegni tecnici e circa 500 oggetti della storia di Peugeot, ma
anche di Citroën, di Panhard & Levassor e degli altri marchi del
gruppo PSA sono raccolti e conservati a temperatura controllata
di 16 gradi con sofisticati impianti antincendio chimici senza
acqua. Mathieu Viot, il curatore, sta lavorando con passione alla
catalogazione e alla digitalizzazione dei documenti anche con
l’aiuto di giovani studenti e
pensionati con l’esperienza
diretta nel mondo
Peugeot: un bell’esempio
di staffetta generazionale.
Ora abbiamo un indirizzo:
“Dossier Italia” al quale
fa r co n f l u i re m a te r i a l e
che riguardi la presenza
del marchio in Italia.
Contribuiamo tutti
con i nostri lasciti…
s a r à “ p e r s e m p r e ”.
100 Anni fa la Peugeot Bébé
Al Salone di Parigi dell’autunno 1912 - dove si presentano i modelli
1913 - la Peugeot lancia la Bébé, un modello disegnato da Bugatti,
ma prodotto da Peugeot in 3.095 esemplari a cavallo della prima
guerra mondiale. In Italia le
importano i Fratelli Picena di Torino.
La prima arriva già il 5 dicembre 1912
(telaio10.779), l’ultima il 1 marzo
1919 (telaio 13.112). In totale saranno
94. Oggi in Italia il Registro Storico
del Club ne ha censite cinque. Auguri
Bébé per i tuoi primi 100 anni!
Per realizzare i propri sogni
304 Cabriolet del 1972,
97.000 km, verde,
targhe originali
Tel 02 89504133
404 Berlina del 1963,
88.000 km, blu interni in
pelle, tettuccio apribile
Tel 333 4362241
404 Berlina del 1966,
69.000 km, verde interni
in pelle beige, tettuccio
apribile,
Tel 035 247777
204 Berlina del 1978,
120.000 km, bianca
interni in stoffa beige
Tel 0523 998018
ERA MIA!
E’ stata una grande emozione poter guidare
nuovamente la 205 GTI Gutmann che avevo
acquistato nuova nel lontano 1989. Quando avevo
17 anni convinsi mia madre a comprare una 205
1400 GT con la quale ho iniziato a guidare nel
1986. Dopo il militare, comprai una 205 GTI 1900
nera usata. Subito giù col gas, grandi prestazioni
e grandi botte, l’ultima - un anno dopo - fu fatale
alla macchina e dovetti rottamarla. La passione
era comunque forte e volevo qualcosa di più. Il
mio amico Aldo Gentile mi mostrò un annuncio su
Autosprint che presentava la 205 Gutmann. Feci
chiamare in Germania da un amico che sapeva il
tedesco e ci segnalarono l’importatore in Trentino.
Se allora per avere una 205 GTI 1900 bisognava
attendere sei mesi, in trenta giorni ottenni la mia.
Che bella attesa! Al posto di 21 milioni la pagai
oltre 28 milioni, ma ne valeva la pena. La volli
nera, discreta, solo la scritta
16V sul retro e l’adesivo
Gutmann sul cruscotto
dovevano identificarla come una vera bomba. Me la
consegnarono direttamente a casa con un carrello,
si ricordano ancora il mio sorriso di quel giorno.
Malgrado ciò la maltrattai con la foga dei vent’anni
per i cinque anni successivi e 90.000 km. La vendetti
infine a una postina “smanettona” che gravitava
nel giro dei rally. Recentemente ho scoperto che,
dopo un paio di passaggi veloci, la vettura è rimasta
presso un concessionario appassionato e oggi è
a disposizione di Peugeot. Quando l’ho rivista mi
sono entusiasmato, sapevo la targa a memoria e il
mio nome sul libretto era ancora lì a testimoniare
che era proprio
lei! Qualche
chilometro….
non ho
resistito…
sono andato a
cercare gli ultimi
cavalli, c’erano
ancora, erano lì
ad aspettarmi.
VC 550532
Il Club ha una 205 Gutmann
Alla fine degli Anni ‘80 il preparatore tedesco
specializzato in Peugeot 205, 309, 405 e 605
trapiantava la testata a 16 valvole sulla 205
GTI 1.900, ottenendo così una piccola bomba.
Oggi il Club Storico dispone di un esemplare
c o n s e g n a t o i l 2 8 s e t t e m b re 1 9 8 9 . A b b i a m o
rintracciato il primo proprietario di questa vettura.
Roberto Dallacqua, Brusnengo (Biella)
504 Coupé V6 del 1975,
2.700 cc, 100.000 km,
marrone, carrozzeria e
meccanica restaurate
Tel 339 1614862
205 CTI del 1990
160.000 km, grigia interni
scuri, da restaurare e
revisionare
Tel 392 1068638
205 GTI 1.6 del 1988,
blu interni neri e rossi,
frizione e distribuzione
appena rifatti, restaurata
Tel 388 1977382
505 Dangel del 1989,
188.000 km, 2.000 cc,
ottimo stato, visibile in
Francia.
Tel 0033 623741963
STORIA DELLE MOTOCICLETTE PEUGEOT - 8
Verso la metà degli Anni ’50 la crisi non è
solo collegata alle nuove tipologie di prodotto offerto, ma anche ad elementi amministrativi del mercato francese; il mercato
prioritario. La S.A. des Cycles Peugeot stima
infatti che si stia per affrontare una crisi
dovuta anche a una nuova serie di difficoltà:
l’IVA portata al 29 %, la patente obbligatoria per le 125 cc, un innalzamento dei premi
assicurativi per gli scooter oltre a elementi
congiunturali come “una primavera tardiva
e la riduzione dei contingenti militari i cui
esponenti erano grossi clienti per le due ruote”. Eugène
fa i suoi
conti: bisogna vendere
degli edifici
e ridurre la
manodopera. In una
situazione
fortemente
in crescita,
il contrasto
è ancora più
forte, dal
momento
che il Direttore di
Sochaux non
riesce a far
fronte a tutti
gli ordini
delle vetture Peugeot 403 e sta cercando superfici e manodopera! Tutte le aziende della
regione sono sollecitate per alleggerire Sochaux dalle produzioni collaterali e aumentare così il flusso di produzione delle 403. La
situazione è simile anche per il Responsabile
della filiale Indenor che lancia un programma di espansione attorno alle “fabbricazioni
di punta”, come gli ammortizzatori e i motori
Diesel, le cui richieste stanno per aumentare
con la produzione in serie della 403 Diesel.
Fin dal 1956 Peugeot e Indenor si interessano alle fabbriche del reparto due
ruote di Digione, Saint-Étienne e Vesoul, ma
anche a quelle del Doubs. La Direzione delle
fabbriche di Sochaux redige una lista impressionante di componenti minori che occupano troppo spazio e possono essere prodotti
altrove per scaricare di lavoro gli stabilimenti
di Sochaux, un progetto che verrà sempre
più amplificato. Sulla lista si trovano per
esempio: i teloni per i veicoli utilitari, degli
insonorizzanti, componenti per lo sterzo,
pedaliere e accessori di tutti i generi. Beaulieu si impegna prontamente senza ritardo.
La Direzione del reparto Cycles scinde allora
l’officina in
due parti,
separando
le attività
principali
delle due
ruote, che
restano al
loro posto,
dalle produzioni per
il reparto
automobilistico. La
crisi delle
due ruote
evidenzia
due elementi forti:
1) l’unità
familiare,
che cementa il gruppo Peugeot quale che sia
la sua attività e la presenza geografica; 2) la
dinamicità nel mercato delle due ruote dove
Peugeot già guarda lontano, fuori dai confini. Infatti nel 1960 in Italia inizia la fornitura
di motori alla Motom di Baranzate vicino a
Milano, su iniziativa del Direttore Commerciale Armando Mazzanti che successivamente diventerà importatore del nostro marchio
in Italia. Inizia così una nuova avventura.
(continua sul prossimo numero)
Questa rivista è stampata su carta riciclata Respecta 100.
la rivista del club storico peugeot italia autunno 2013
Rivista trimestrale di Peugeot Automobili Italia S.p.A. registrata presso il Tribunale di Milano il 11/09/2000 al n. 588
Direttore editoriale: Eugenio Franzetti - Direttore responsabile: Bruno Brida - Coordinatore generale: Fabrizio Taiana
Redazione: Via Gallarate, 199 - 20151 Milano - Tel. 02 3313 545 - Fax 02 3310 3740
Realizzazione Grafica: Roberto Calligaro - Stampa: Grafiche Polver Milano - Chiusura redazione: 11 settembre 2013
Informativa ai sensi del d. lgs. n° 196 del 30/06/2006
Ai sensi dell’Articolo 13 del D. lgs. 196/2003 si informa che i nominativi destinatari della rivista “Peugeot, la rivista del Club Storico”.Inviata
gratuitamente ai soci e ai simpatizzanti - sono inseriti in una speciale anagrafica. Questi nominativi sono trattati con mezzi informatizzati al solo
scopo della distribuzione della rivista. I destinatari potranno esercitare il diritto previsto dall’Articolo 7 del D. lgs. 196/2003 di opporsi in tutto
o in parte al trattamento suddetto, rivolgendosi alla redazione della rivista presso il Club Storico Peugeot Italia, via Gallarate 199, 20151 Milano.
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