Comune di Spoleto
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DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 720
DEL
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Unità proponente: ICSSS - Dirigente ICSSS
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Oggetto: Convenzione tra il Comune di Spoleto e il Consorzio Abn A&B Network Sociale Società Cooperativa Sociale onlus
per la gestione del servizio di mensa scolastica, per la fornitura di pasti ai centri di accoglienza diurna e per la
fornitura di derrate alimentari agli asili nido comunali. Periodo 01/07//2011-30/06/2013.
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Responsabile del procedimento: Carmen Foglia
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ESERCIZIO 2011
Vedi allegato impegni
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Visto contabile:
Positivo
Motivazione visto contabile: Regolare.
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IL DIRIGENTE
RICHIAMATI:
A)
il decreto sindacale n° 228 del 31.12.2010 con il quale è stato nominato il responsabile e conferito l’incarico
dirigenziale per la direzione Istruzione Coesione Sociale Salute e Sport del Comune di Spoleto a Stefania Nichinonni;
b) Il Bilancio di Previsione 2011 adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 37 del 31 maggio 2011.
PREMESSA:
Nell’anno 2006, a seguito di procedure di evidenza pubblica, sono stati affidati al Consorzio ABN A&B network sociale, Società cooperativa
sociale ONLUS, la gestione del servizio di mensa scolastica, la fornitura di derrate alimentari agli asili nido comunali e la fornitura dei pasti
ai centri di accoglienza diurna;
Tale affidamento scade il giorno 30 giugno 2011;
Il servizio comprende:
Per la mensa scolastica:
l’approvvigionamento delle derrate alimentari per la mensa scolastica;
la preparazione, il confezionamento ed il trasporto dei pasti nelle varie sedi scolastiche;
4 addetti allo sèporzionamento destinati ai plessi scolastici più grandi (a sostegno del personale Ata statale),
la prenotazione dei pasti attraverso la gestione di un apposito programma;
la riscossione delle quote di compartecipazione dell’utenza,
Per il servizio asili nido:
la fornitura delle derrate alimentari crude in quanto gli asili nido comunali sono dotati di cucina propria e personale comunale
addetto alla preparazione dei pasti;
Per i centri di accoglienza per disabili:
la fornitura di pasti ai centri per disabili.
Con Direttiva n. 192 del 22 giugno u.s. la Giunta Comunale ha condiviso la proposta avanzata dalla Direzione ICSSS, elaborata di concerto
con gli Assessorati alla Istruzione e allo Sviluppo Economico, al fine di realizzare un innovativo progetto di sviluppo locale in cui il servizio
di mensa scolastica possa divenire elemento propulsore per la creazione di un mercato locale che diffonda prodotti di qualità a chilometri
zero e promuova la valorizzazione delle produzioni agricole locali di qualità a filiera corta;
Pertanto, effettuata una fase ricognitiva per sondare l’interesse di stakeholder locali a tale progetto, si procederà ad una concessione del
servizio in una forma più ampia ed innovativa;
Nelle more di tale percorso si è ritenuto, quindi, di affidare al Consorzio ABN la gestione dei servizi sopradetti per un ulteriore periodo di
anni 2 come previsto dall’art. 36 del contratto, in riferimento all’allora vigente D.Lgs. 157/1995 – art. 7, leff. f);
Tale fattispecie si ritiene riconducibile anche a quanto disposto dall’art. 57 del vigente Codice dei Contratti;
Tra le parti è avvenuta una negoziazione al fine di:
-
analizzare i principali aspetti del contratto in essere;
apportare ulteriori miglioramenti ai servizi;
prendere atto delle modifiche apportate nel corso del quinquennio al fine di migliorare progressivamente il servizio (ad esempio
utilizzo di posate in acciaio inox, inserimento di lenticchie biologiche, inserimento del prosciutto di Modena DOP, variazioni dei
menù sulla base di quanto emerso dalle indagini di customer e dalle commissioni mensa, ecc.)
Il giorno 23 giugno si è avuto un incontro tra la Direzione ICSSS ed i rappresentanti del Consorzio nel quale si sono definitivamente
concordate le modificazioni e le migliore da apportare nel corso della vigenza del nuovo contratto;
Con nota n. 31331 del 27.6.2011 il Comune di Spoleto ha puntualizzato gli aspetti principali della negoziazione e precisamente:
1. Il nuovo contratto ha durata dal 1 luglio 2011 al 30 giugno 2013, salvo risoluzione anticipata del contratto stesso per mutuo
consenso;
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3.
4.
5.
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Il prezzo a pasto - differenziato per ogni singolo servizio oggetto del contratto – resta invariato rispetto a quello odierno – e viene
adeguato in base all’indice ISTAT a settembre di ciascun anno;
La Ditta offre un sostegno economico ai progetti di educazione alimentare destinati alle scuole interessate al servizio di mensa o
attraverso la fornitura di derrate o sotto forma di attività correlate come brevi percorsi formativi o produzione di materiale di
documentazione. Tale sostegno viene quantificato nella somma di euro 8.000,00 annui, calcolati sulla base della spesa già
sostenuta dal Comune nel corrente anno scolastico;
Si procede, in via sperimentale, all’utilizzo di vassoi gastronorm in acciaio inox in sostituzione delle attuali vaschette
multiporzione termosigillate; la sperimentazione riguarda le scuole dell’infanzia di Eggi e Maiano e la scuola primaria di San
Martino in Trignano e prevede eventuali necessarie migliorie funzionali alla migliore distribuzione dei pasti. Tale sperimentazione
è comunque subordinata al consenso dei Dirigenti scolastici e nel caso di non autorizzazione nelle scuole individuate si procederà
su scuole alternative e comunque a servizio di una utenza massima pari al 20% della produzione giornaliera.
Tutti i legumi previsti nei menù saranno biologici.
Il Consorzio ABN con nota n. 966 del 27.6.2011, acquisita al prot. 31732 del 28.6.2011, ha dichiarato di accettare quanto proposto dall’A.C..
MOTIVAZIONE: Occorre procedere all’affidamento della gestione dei servizi oggetto del presente atto al ConsorzioABN per il
periodo 1.7.2011 – 30.6.2012 ai sensi dell’art. 36 del contratto vigente e dell’art. 58 del Codice dei Contratti.
VISTA la proposta di determinazione del responsabile del procedimento contenente anche la verifica di regolarità tecnicoamministrativa;
RITENUTO che il presente atto sia di competenza dirigenziale ai sensi dell’articolo 64 dello Statuto Comunale di Spoleto e
dell’articolo 107 del Dlgs 18 agosto 2000, n° 267;
DETERMINA
1) DI AFFIDARE al Consorzio ABN A&B network sociale, Società cooperativa sociale ONLUS, la gestione del servizio di mensa
scolastica, la fornitura di derrate alimentari agli asili nido comunali e la fornitura dei pasti ai centri di accoglienza diurna per il periodo
1.7.2011 – 30.6.2013;
2) DI DARE ATTO che il presente provvedimento rientra nella fattispecie prevista dall’art. 57 del Codice dei Contratti – ripetizione di
servizi analoghi – come meglio specificato nelle premesse;
3) DI APPROVARE l’allegato schema di contratto che forma parte integrante e sostanziale del presente atto;
4) DI STIMARE la spesa a carico del Bilancio comunale come segue:
tipologia
servizio
di
Mensa
Asili Nido
CAD
TOTALE
Lugliodicembre 2011
Gennaiodicembre 2012
Gennaio-giugno
2013
Totale
165.000,00
420.000,00
251.000,00
836.000,00
17.972,00
40.597,00
21.245,00
79.814,00
22.613,00
47.212,00
23.575,00
93.400,00
205.585,00
507.809.00
295.820,00
1.009.214,00
5) DI FINANZIARE la spesa come segue:
Tipologia
servizio
di
Capitolo
Utilizzo di impegno
già assunto (anno
2011)
Assunzione nuovo
impegno
(anno
2011)
Prenotazione
di
impegno
anno
2012
Prenotazione
di
impegno
anno
2013
Mensa
2700.356
87.000,00
(imp. n. 52)
78.000,00
420.000,00
251.000,00
Asili nido
5000.230
17.972,00
(imp. n. 53)
0
40.597,00
21.245,00
CAD
5180.356
20.613,00
(imp. n. 66)
2.000,00
47.212,00
23.575,00
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6) DI DARE ATTO che:
a. il responsabile del presente procedimento amministrativo è Carmen Foglia ai sensi dell’articolo 5 della Legge 7 agosto 1990, n° 241 e
dell’articolo 51 del Regolamento di Contabilità che provvederà immediatamente alla comunicazione di cui agli articoli 191 del Dlgs
267/2000 e 49 del Regolamento di Contabilità.
b. che il presente documento è redatto in formato digitale ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n° 82 recante il “Codice
dell'amministrazione digitale”.
Il Dirigente Dott. Ssa Stefania Nichinonni
COMUNE DI SPOLETO
SCRITTURA PRIVATA
CONVENZIONE FRA IL COMUNE DI SPOLETO E IL CONSORZIO ABN A&B NETWORK SOCIALE SOCIETA’
COOPERATIVA SOCIALE ONLUS PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA, PER LA
FORNITURA DI PASTI AI CENTRI DI ACCOGLIENZA DIURNA E PER LA FORNITURA DI DERRATE
ALIMENTARI AGLI ASILI NIDO COMUNALI.
Con la presente scrittura privata da valere nei modi di legge tra:
- NICHINONNI STEFANIA, nata a Foligno (PG) il 21 Gennaio 1959, Dirigente della Direzione Istruzione, Coesione
Sociale, Salute e Sport, la quale interviene al presente atto nella qualità di legale rappresentante del “COMUNE DI
SPOLETO” con sede in Spoleto, piazza del Comune n. 1, codice fiscale 00316820547, autorizzata a questo atto ai
sensi della legge 267/2000 e del vigente Statuto Comunale;
- CORCONTENTO ANDREA, nato a Foligno (PG) il 25 gennaio 1965, domiciliato per la carica presso la sede della
società di cui infra, il quale interviene al presente atto nella qualità di Vice Presidente del Consiglio di
Amministrazione e legale rappresentante del “CONSORZIO ABN A & B NETWORK SOCIALE – SOC. COOP.
SOCIALE ONLUS” con sede in Perugia, via F.lli Cairoli n. 24, iscrizione al Registro Imprese di Perugia, codice
fiscale e partita IVA 02215840543, autorizzato a quest’atto in forza dei poteri a lui conferiti dalla delibera del
Consiglio di Amministrazione del 16/06/2011 che in estratto autentico si allega al presente atto sotto la lettera “A”.
PREMESSO
CHE in data 6 aprile 2007 – repertorio 5345 - è stato stipulato un contratto pubblico tra il Comune di Spoleto e il
Consorzio ABN A & B Network Sociale – Soc. Coop. Sociale Onlus, per la gestione del servizio di mensa
scolastica, per la fornitura di pasti ai centri di accoglienza diurna e per l a fornitura di derrate agli asili nido
comunali, con scadenza 30 giugno 2011;
Che tale contratto, all’art. 36, prevedeva la facoltà di affidare il servizio a trattativa privata, mediante apposito atto
amministrativo, per un ulteriore periodo di anni 2 ai sensi dell’art. 7 dell’allora vigente D.Lgs. 157/1995;
CHE tale fattispecie è riconducibile a quanto disposto dall’art. 57 del vigente Codice dei Contratti in merito alla
ripetizione di servizi analoghi;
CHE con determinazione dirigenziale n. ……. del……..si è proceduto ad approvare il nuovo schema di contratto
con il Consorzio abn A&B network Soc. Coop. Sociale ONLUS dopo una opportuna rinegoziazione;
Tutto ciò premesso
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
ART. 1 - PREMESSE
Le premesse fanno parte integrante della presente Convenzione.
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ART. 2 – OGGETTO DELLA CONVENZIONE
La presente convenzione ha per oggetto la gestione del servizio di mensa scolastica, la fornitura di pasti ai centri
di accoglienza diurna e la fornitura di derrate alimentari agli asili nido comunali.
ART. 3 – DESCRIZIONE DEL SERVIZIO
Il servizio si articola nelle seguenti fasi, più dettagliatamente descritte ai successivi artt. 7-8-9:
a.
per la gestione del servizio di mensa scolastica nelle scuole dell’infanzia, primarie e
secondarie di primo grado:
- preparazione e cottura dei pasti
b.
c.
-
confezionamento dei pasti
-
trasporto e consegna dei pasti nelle varie sedi
-
sporzionamento mediante un addetto in n. 4 scuole
-
gestione prenotazione pasti e riscossione delle quote da utenza
per la fornitura di pasti pronti a legame “fresco-caldo” ai centri di accoglienza diurna:
- preparazione e cottura dei pasti
-
confezionamento dei pasti
-
trasporto e consegna dei pasti nelle varie sedi
per la fornitura di derrate crude agli asili nido:
trasporto e consegna giornaliera delle derrate fresche
-
trasporto e consegna settimanale delle derrate non deperibili
ART. 4 – DESTINATARI
I pasti pronti sono destinati alle scuole e ai centri di accoglienza diurna e più precisamente:
-
a tutti gli studenti che ne abbiano fatto richiesta iscritti presso le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di
primo grado ubicate nel territorio del Comune di Spoleto;
-
al personale docente avente diritto;
-
al personale ATA avente diritto;
-
agli utenti dei centri di accoglienza diurna.
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Nell’allegato n. 1 al presente contratto sono indicate le varie scuole in cui è attualmente
presente il servizio di mensa, l’indirizzo, i giorni della settimana in cui esso viene effettuato ed
il numero medio di pasti erogati al giorno. Tale numero è da intendersi indicativo in quanto
calcolato sulle presenze medie rilevate nell’a.s. 2010/2011 e suscettibile di variazioni nei vari
mesi dell’anno scolastico.
Rispetto alla situazione data si potranno verificare negli anni scolastici cui si riferisce il
presente contratto successivi diminuzioni o incrementi di sezioni o scuole, sulla base
dell’organizzazione stabilita ogni anno dalle competenti autorità scolastiche. In tale ipotesi il
Comune di Spoleto comunicherà tali variazioni alla Ditta almeno 10 giorni prima dell’inizio del
servizio mensa. In caso di spostamenti significativi rispetto ai valori indicati sarà valido quanto
previsto al successivo art. 39, commi 5 e 6.
Nell’allegato n. 2 sono indicati i centri di accoglienza diurna, l’indirizzo, i giorni in cui viene
erogato il servizio e il numero medio dei pasti erogati al giorno.
Nell’allegato n. 3 sono indicati gli Asili Nido comunali, le loro denominazioni, l’indirizzo, i giorni
della settimana in cui il servizio è aperto, il numero dei bambini iscritti in ciascun nido e il
numero degli adulti presenti aventi diritto al pasto. Per il servizio asili nido è prevista una
variazione per l’a.s. 2012-2013 in quanto il Comune manterrà la gestione diretta di due asili
nido e gestirà il terzo mediante appalto o concessione; pertanto si ipotizza una riduzione del
numero dei pasti di circa il 20% e comunque, entro il mese di maggio 2012, saranno
comunicato il nuovo assetto del servizio ed il numero dei pasti previsti per ogni singolo
servizio.
ART. 5 – CENTRO COTTURA
Il Centro Cottura, messo a disposizione dalla Ditta, deve rispondere a tutti i requisiti di legge ed essere
conforme a quanto indicato nel successivo art. 25.
Le attrezzature del centro cottura sono messe a disposizione in toto dal Consorzio ABN che provvede alla
loro manutenzione secondo le modalità meglio specificate al successivo art. 29.
ART. 6 – DURATA DELL’APPALTO
Il presente appalto decorre dal 1 luglio 2011 ed è valido fino al 30 giugno 2013, salvo quanto previsto al
successivo art.44.
ART. 7 – GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA
A. APPROVVIGIONAMENTO E STOCCAGGIO
Per quanto riguarda l’approvvigionamento delle derrate alimentari crude, il Consorzio ABN utilizza la
consorziata Cooperativa C.I.R.. Tale Ditta deve garantire la fornitura di derrate alimentari di prima qualità,
nello scrupoloso rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti in materia. Le derrate da fornire sono
quelle elencate nell’allegato n. 4 “Caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari”.
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Le derrate alimentari devono avere valori di carica microbica non superiori ai limiti previsti dalla
normativa nazionale e regionale. Devono avere, inoltre, confezioni ed etichettature conformi alle leggi
vigenti. Non sono ammesse etichettature incomplete e non in lingua italiana.
Nel corso della durata del contratto l’A.C. può richiedere la fornitura di alimenti che non sono previsti nel
citato allegato 4); in tal caso saranno organizzate giornate sperimentali dove si utilizzeranno derrate
alimentari e modalità dicottura diverse.
L’approvvigionamento delle derrate inerenti tutti i servizi del presente capitolato deve avvenire in forma
separata, pertanto la Ditta deve acquisire e conservare bolle di accompagnamento e fatture distinte per
ciascun servizio (mensa scolastica, centri di accoglienza diurna, asili nido).
Lo stoccaggio delle derrate non deperibili deve avvenire in locali freschi e asciutti. I prodotti devono
accedere alla cucina privati del loro imballo secondario (cartone, legno, ecc.). Non devono essere
mantenuti negli appositi locali i prodotti posteriormente alla data indicata come termine minimo di
conservazione. E’ vietato l’uso di recipienti non specificatamente destinati agli alimenti ed in particolare
quelli in alluminio per la conservazione dei cibi. Tutti i prodotti devono essere sollevati da terra almeno ad
un’altezza di 20 cm., appoggiati su appositi ripiani o scaffali. Le bevande in tetrapak, in bottiglia, fusti ed
altri contenitori devono essere conservati in luoghi idonei, al riparo da agenti atmosferici e dalla luce
diretta.
I prodotti deperibili come carni, pesce, formaggi ecc. devono essere trasferiti immediatamente in
frigorifero o cella al momento della consegna e rimanervi per tutta la loro conservazione. Le carni avicole
e le uova, il latte e i latticini, i formaggi stagionati ed i salumi, le carni rosse, frutta e verdura fresche, i
prodotti surgelati devono essere conservati in celle o frigoriferi distinti per ciascuna tipologia secondo le
temperature previste dalle norme vigenti. La Ditta deve evitare di sovraccaricare eccessivamente celle e
frigoriferi e non deve introdurre recipienti caldi e alimenti in modo promiscuo (alimenti crudi con alimenti
pronti al consumo).
Si auspica che la fornitura delle derrate sia il più possibile diretta affinché i passaggi tra il produttore e la
ditta siano ridotti al minimo.
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Per ulteriori indicazioni relative ai locali destinati allo stoccaggio delle derrate e per i loro percorsi
all’interno del centro cottura si rimanda al successivo art. 25 “Centro cottura”.
B. PREPARAZIONE E/O COTTURA
La preparazione e la cottura dei pasti per la mensa solastica e per i Centri di Accoglienza
Diurna sono effettuate tramite la consorziata Cooperativa Sociale Blu.
I pasti devono essere preparati nell’assoluto rispetto delle normative vigenti riguardanti la
disciplina igienica dei prodotti alimentari, lo stato degli alimenti impiegati ed il rispetto delle
temperature durante tutte le fasi di preparazione e cottura.
Tenuto conto che gli utenti del servizio sono prevalentemente bambini, la preparazione delle
varie pietanze deve essere effettuata in maniera semplice, con alimenti freschi o surgelati,
escludendo le fritture di ogni genere e preferendo la cottura al forno, a vapore o in umido.
La preparazione e/o la cottura degli alimenti devono essere condotte in modo tale da
salvaguardare al massimo le caratteristiche igieniche ed organolettiche degli alimenti tenuto
conto che i calcoli nutrizionali sono stati effettuati considerando gli alimenti a crudo e al netto
degli scarti da cucina. Per la preparazione e cottura delle varie pietanze la Ditta deve attenersi
scrupolosamente a quanto indicato nell’allegato 6 per ciò che riguarda le razioni alimentari e a
quanto indicato nell’allegato 5 per ciò che riguarda i menù.
I pasti devono essere preparati, cotti e confezionati nella stessa giornata in cui vengono
consegnati. Sono vietate le cotture anticipate. Sono vietati tutti i trattamenti termici ripetuti e
prolungati che modificano le caratteristiche organolettiche e nutrizionali degli alimenti.
Durante la cottura il rapporto acqua/alimento deve essere il più basso possibile. Il condimento
delle verdure crude e cotte, per i pasti in confezione monoporzione, deve avvenire a ridosso
delle operazioni di confezionamento.
Per la preparazione dei pasti non devono essere utilizzate derrate alimentari surgelate che
abbiano subito alterni processi di decongelamento, derrate il cui termine di conservazione o di
scadenza risulti talmente prossimo da rischiare il superamento dello stesso al momento della
preparazione.
Per la preparazione di alimenti crudi e cotti e per le carni bianche e rosse devono essere
utilizzati piani, attrezzature, utensili e locali distinti, oppure tali operazioni devono essere
effettuate in tempi diversi, facendo procedere, ad ogni avvicendamento, un'adeguata pulizia
delle superfici e delle attrezzature.
Durante tutte le operazioni di produzione dei pasti l'impianto di estrazione d'aria deve essere in
funzione.
La frutta deve essere preventivamente lavata e asciugata con ogni cura.
La verdura deve essere pulita e lavata con specifico prodotto lo stesso giorno del consumo
comprese le patate e le carote e non devono essere lasciate a bagno in acqua oltre il tempo
necessario per il risciacquo.
Tutti gli alimenti deperibili (carne, pesce, formaggi, ecc.) non devono soggiornare a temperatura ambiente oltre il
tempo necessario alla loro manipolazione e preparazione. L’eventuale raffreddamento di pietanze cotte deve
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essere effettuato per mezzo di abbattitori rapidi di temperatura.
Tutti gli alimenti vanno riposti opportunamente protetti e conservati in contenitori idonei a
seconda della loro deperibilità.
Lo scongelamento dei prodotti deve essere effettuato in cella frigorifera ad una temperatura
inferiore o uguale a 4°C ad eccezione di quelli che possono essere impiegati tal quali; una
volta scongelato un prodotto non deve essere ricongelato e va sottoposto a cottura entro le 24
ore successive. E’ vietato scongelare all'aria o sotto l'acqua corrente.
Può rendersi necessaria la sostituzione del pasto previsto dal menù con un pasto alternativo
da asporto in occasione di gite o altre eccezionali evenienze, e comunque sempre dietro
autorizzazione degli Uffici comunali competenti (v. art.13). Il Comune avvisa la Ditta con
almeno due giorni di anticipo.
C. PASTI AGGIUNTI
La Ditta deve fornire, a titolo gratuito, in ciascuna scuola ove venga utilizzato il sistema di
monoporzione, pasti aggiunti nella misura del 5% dei pasti destinati ai bambini. Nel caso in cui
in tali scuole vengano distribuiti meno di 20 pasti per i bambini, va comunque aggiunto n. 1
pasto.
D. CONFEZIONAMENTO
Il confezionamento deve avvenire in vaschette gastronorm multiporzione. Per esigenze
particolari rappresentate dalla scuola primaria di S. Croce e dalle scuole secondarie Dante
Alighieri e Leonardi si utilizza il confezionamento in vaschette monoporzione. Tale modalità si
applica anche qualora per la particolare natura della pietanza si ritenga necessario il
confezionamento in monoporzione (ad esempio sformati, lasagne, ecc.)
I pasti in monoporzione devono essere serviti in contenitori distinti per ogni singola pietanza
(cioè primo, secondo, contorno ed eventuale dessert) salvo quei casi in cui il legame della
temperatura di distribuzione consenta di servire il secondo insieme al contorno.
Nelle scuole ove si utilizza la modalità monoporzione devono essere forniti bicchieri,
tovagliette di carta, posate in acciaio e tovaglioli. Nelle scuole ove si utilizza la modalità in
multiporzione la Ditta dovrà ugualmente fornire bicchieri, tovagliette, posate in acciaio e
tovaglioli oltre ai piatti fondi e piani secondo il bisogno.
Potranno essere sostituite le posate in acciaio con tris in plastica o altro materiale a perdere in
particolari occasioni (sciopero, problemi alla rete idrica, particolari occasioni in giorni
prefestivi).
Tali materiali devono essere del tipo a perdere con scritta “per alimenti” e corrispondere ai requisiti di legge. Essi
devono essere resistenti e di buona qualità al fine di evitare il rischio di rottura durante l’uso.
Il tempo intercorrente tra il momento conclusivo del confezionamento delle varie pietanze ed il
momento della consegna presso le varie sedi scolastiche non deve mai superare 1 ora e
trenta minuti. In tale intervallo di tempo i pasti devono essere mantenuti alle temperature
previste dalle normative vigenti.
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Nel caso di pasti da asporto (v. successivo art. 13) essi devono essere confezionati in sacchetti di plastica e
consegnati nell’orario concordato con la scuola a seconda delle specifiche esigenze; devono contenere oltre al
cibo anche 2 tovaglioli di carta.
E. TRASPORTO
Il trasporto dei pasti deve avvenire in appositi contenitori a chiusura ermetica isotermici o termici
multiporzione che garantiscano il rispetto delle temperature previste dalla legge e la massima sicurezza.
Il trasporto deve essere effettuato con mezzi adibiti esclusivamente allo scopo e con personale idoneo; i
mezzi devono rispondere ai requisiti di legge per quel che riguarda gli aspetti igienici e quelli relativi al
mantenimento delle temperature. E’ fatto obbligo di provvedere alla sanificazione dei mezzi di trasporto
utilizzati e dei contenitori in modo tale che dai medesimi non derivi insudiciamento o contaminazione
degli alimenti trasportati.
I pasti devono giungere a tutte le sedi scolastiche indicate nell’allegato 1 negli orari che saranno
comunicati all’inizio dell’anno scolastico. La Ditta deve organizzare la produzione ed il trasporto dei pasti
in modo che il tempo intercorrente tra il momento finale della loro produzione nel centro cottura e quello
del loro consumo sia il più possibile ridotto rispetto all’intervallo massimo già indicato nel precedente
punto D. La Ditta emette quotidianamente bolla di consegna con l’indicazione dell’ora di inizio del
trasporto, dell’ora di consegna, della scuola destinataria dei pasti e del numero dei pasti stessi, nel
rispetto delle vigenti norme. Il personale scolastico controllerà la corrispondenza tra il numero dei pasti
ordinati e quello dei pasti consegnati e firmerà la bolla per ricevuta trattenendone una copia. Parimenti a
cura della Ditta, in orario da concordare con le singole scuole, si provvede al ritiro dei contenitori, dei
vassoi in acciaio ove presenti e delle posate in acciaio.
Il personale adibito al trasporto dei pasti deve consegnarli secondo percorsi formalmente
comunicati all'Amministrazione Comunale prima dell'inizio del servizio. Eventuali variazioni del
piano dei trasporti dovranno essere comunicate tempestivamente all'Amministrazione
Comunale.
F. SPORZIONAMENTO
In 4 scuole elementari (presumibilmente scuole XX Settembre, S.Giacomo, Le Corone e Villa Redenta), a causa
dell’elevato numero di bambini, la Ditta aggiudicataria mette a disposizione un addetto allo sporzionamento, per
ciascuna delle scuole sopra menzionate, a sostegno del personale ATA già incaricato delle funzioni miste.
G. PASTO CAMPIONE
Deve essere fornito gratuitamente ogni giorno e per ogni edificio scolastico sede di refettorio
un pasto completo in più da utilizzare per l’eventuale effettuazione dei controlli dal punto di
vista organolettico previsti dal Comune di Spoleto (a cura del personale incaricato o dei
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componenti della Commissione Mensa). Un ulteriore pasto completo deve essere trattenuto in
frigo presso il centro cottura per 72 ore al fine di poter procedere ad eventuali controlli di
laboratorio a cura della ASL.
H. CALENDARIO DEL SERVIZIO
Il calendario di apertura e chiusura del servizio è strettamente connesso ai calendari delle
scuole statali che possono avere alcune differenze a causa dell’autonomia dei singoli Dirigenti
Scolastici. Tale calendario, con le date di apertura e chiusura delle scuole e con le date dei
giorni di chiusura ulteriori viene comunicato alla Ditta prima dell’inizio dell’anno scolastico. Con
la stessa nota viene indicato il giorno di avvio del servizio mensa, giorno che può coincidere
con l’inizio della scuola o che può essere leggermente posticipato.
I. NUMERO COMPLESSIVO ANNUO DEI PASTI
Il numero complessivo dei pasti da fornire per ogni anno scolastico alle mense scolastiche è indicato in circa
180.500. Tale numero può variare col variare del numero degli alunni iscritti al servizio o a seguito di variazioni
nell’organizzazione scolastica comunicata dalle Direzioni Didattiche Statali, come già indicato nel precedente art.
4..
La ripartizione media giornaliera dei pasti nelle singole scuole è indicativamente quella riportata nella tabella
allegato 1 con le riserve di modifica già indicate nel precedente comma.
L. ORDINAZIONE DEI PASTI
Fanno capo al Consorzio ABN le funzioni relative alle ordinazioni dei pasti da parte degli utenti
aventi diritto. Resta a carico del Comune di Spoleto l’onere della formazione degli archivi e
dell’ammissione al servizio con gli eventuali requisiti di agevolazione economica o di dieta
speciale. Le operazioni di prenotazione giornaliera dei pasti vengono svolte all’interno delle
scuole e i dati tramite il sistema di prenotazione arrivano direttamente al Consorzio.
Quotidianamente il personale in servizio c/o ciascuna scuola individua, su fogli appositamente
predisposti, i nominativi dei bambini e degli adulti aventi diritto al pasto e, mediante gli appositi
lettori forniti alle scuole stesse, li trasmette – per via telematica – all’apposito programma. Lo
stesso POS ha funzione di stampante e produce un riepilogo dei pasti prenotati che consente
il controllo delle prenotazioni effettuate. A fronte di eventuali diminuzioni nelle ordinazioni
giornaliere del numero dei pasti il Comune non è tenuto a risarcire la mancata erogazione.
Resta intesa l’attenzione sia da parte del Comune che da parte delle scuole di comunicare al
centro cottura
quanto più tempestivamente possibile programmazioni di attività che
modifichino sensibilmente la richiesta di pasti. Si fa riferimento inoltre a quanto previsto al
successivo art. 39, commi 5 e 6.
M. RISCOSSIONE DELLE QUOTE DA UTENZA
La Ditta introita direttamente le quote di compartecipazione versate dagli utenti mediante
accordi con i punti di ricarica convenzionati, e con le banche eventualmente incaricate dagli
utenti stessi. I punti di ricarica sono in numero di 5: Tabaccheria Leoni via G. Marconi; “Il
magico mondo di Altan” via Curiel fraz. S. Giovanni di Baiano; Tabaccheria Cardarelli, loc. S.
Giacomo; Bar dell’Ospedale via Loreto; Bar Sale in Zucca via dei Filosofi; Internet point di
Macrì, c.so Mazzini,3. Eventuali modifiche dei punti di ricarica vanno comunicati al Comune di
Spoleto. Le modalità di ricarica prevedono che ciascun utente sia titolare di un conto che deve
pre-caricare in tempo utile così che ad ogni prenotazione possa corrispondere il prelevamento
automatico della quota dovuta dal conto medesimo. Il Comune versa alla Ditta, dietro
presentazione di apposite fatture mensili, le differenze tra le quote versate dagli utenti ed il
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costo complessivo del pasto - euro 4,63 (IVA compresa) - secondo le seguenti fasce di
pagamento:
- per gli utenti che pagano la quota/pasto di euro 2,90 il Comune versa la somma di euro
1,73 (IVA al 4% compresa);
-
per gli utenti che pagano la quota/pasto ridotta di euro 1,45 il Comune versa la somma di
euro 3,18 (IVA al 4% compresa);
-
per gli utenti esonerati dal pagamento il Comune versa l’intera quota/pasto di euro 4,63
(IVA al 4% compresa);
-
per il personale ATA ed insegnante il Comune versa l’intera quota/pasto di euro 4,63 (IVA
al 4% compresa) salvo poi richiedere un rimborso per il costo sostenuto relativamente al
pasto degli insegnanti al Ministero competente.
Qualora l’A.C. dovesse stabilire di variare le quote dovute dagli utenti e/o le relative
agevolazioni sarebbero di conseguenza ricalcolate le quote dovute dal Comune fino alla
concorrenza del costo/pasto.
Nel caso in cui gli utenti abbiano un saldo nel loro conto non sufficiente a coprire la spesa
relativa al pasto essi verranno informati, tramite il personale della scuola, mediante consegna
di un avviso appositamente stampato dal POS; inoltre verranno informati direttamente dalla
Ditta attraverso vari SMS inviati in tempi successivi - per chi abbia dato autorizzazione a
ricevere messaggi -. La Ditta erogherà ugualmente il pasto anche in presenza di un credito
insufficiente.
La Ditta si assume il rischio di perdita fino ad un importo massimo di euro 20,00.
Per debiti eccedenti la soglia dei 20,00 euro il Comune di Spoleto si fa garante del
risarcimento alla Ditta stessa. Tale risarcimento viene erogato alla fine di ciascun anno
scolastico dietro presentazione di apposita fattura.
Il Comune procede quindi al recupero coattivo presso gli utenti e nel momento della
riscossione gira alla Ditta la somma di 20 euro per ciascun utente e trattiene per sé la restante
somma a risanamento dell’intero debito. Qualora la riscossione coattiva non desse esito
positivo il Comune comunica alla Ditta l’esito negativo della procedura.
ART. 8 – FORNITURA PASTI AI CENTRI DI ACCOGLIENZA DIURNA
Per quanto riguarda l’approvvigionamento delle derrate, la preparazione e la cottura, il confezionamento ed il
trasporto vigono le stesse condizioni richieste per i pasti della mensa scolastica (art. 7 – lett. A-B-D-E).
I pasti devono essere forniti in piatto singolo termosigillato (monoporzione). Devono essere
forniti inoltre bicchieri, posate, tovaglioli e tovagliette di carta in confezioni sigillate
igienicamente a norma analogamente a quanto previsto all’art. 7.D relativamente alla
monoporzione. I centri restano aperti durante tutto l’anno, dal lunedì al venerdi, eccetto le
festività civili e religiose stabilite dal calendario, compresa la festa del Patrono.
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Il numero complessivo di pasti per anno si presume in 10.300 circa. L’ordinazione dei pasti
avviene tramite comunicazione telefonica effettuata la mattina da un operatore direttamente al
Centro Cottura.
ART. 9 – FORNITURA DERRATE ALIMENTARI AGLI ASILI NIDO COMUNALI
Come già detto al precedente Art. 7 – lett. a), l’approvvigionamento delle derrate alimentari crude
destinate agli Asili Nido Comunali, avviene per mezzo della consorziata Cooperativa CIR. Questa utilizza
una sede diversa dal centro cottura in cui conserva tali derrate e dalla quale con appositi mezzi le
trasporta agli asili nido. La Ditta deve garantire l’utilizzo di derrate alimentari di prima qualità, nello
scrupoloso rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti in materia. Le derrate devono avere valori di
carica microbica non superiori ai limiti previsti dalla normativa nazionale e regionale. Devono rispondere
alle caratteristiche merceologiche di cui all’allegato n. 4 del Contratto ed essere fornite in quantità
variabili a partire da quelle indicate nel medesimo allegato.
L’approvvigionamento e lo stoccaggio delle stesse deve rispondere agli stessi requisiti di cui
all’art. 7 – lett. A.
La Ditta, per svolgere tale tipo di servizio, deve essere in possesso dei requisiti sanitari
richiesti ed inoltre autorizzata alla porzionatura, confezionamento e trasporto delle derrate
alimentari qualora questo sia necessario per la fornitura di piccole quantità. I prodotti che
subiscono lavorazione e/o porzionatura, devono essere consegnati in confezioni sigillate e
correttamente etichettate; l’etichetta deve riportare la data di confezionamento. Ciascun
alimento porzionato e confezionato a cura della Ditta CIR deve inoltre essere accompagnato
da copia dell’etichetta originale che certifichi la denominazione del prodotto, la provenienza, e
la scadenza. Per nessun motivo possono essere consegnate derrate sfuse, prive di idonea
confezione ed etichetta come espressamente citato nell’allegato 4 “Caratteristiche delle
derrate”.
Il trasporto deve avvenire in contenitori idonei a mantenere le temperature previste e in
condizioni igieniche adeguate come descritto all’art. 7 – lett. E. I mezzi di trasporto devono
avere gli stessi requisiti indicati all’art. 7 – lett. E.
Settimanalmente devono essere consegnate ai tre asili nido le derrate non deperibili (es.:
farina, olio, sale, biscotti, creme di riso, ecc.). Giornalmente devono essere consegnati i
prodotti freschi richiesti (carne, formaggi, ecc.) ed i prodotti surgelati.
Le derrate devono essere consegnate agli asili nido tra le ore 7.45 e le ore 8.30.
Le ordinazioni delle derrate sono effettuate da ciascun capocuoco e vengono trasmesse via
fax al responsabile della Coop. CIR. Potrebbero anche verificarsi variazioni rispetto al menù
prestabilito per motivi organizzativi interni al nido e ritenuti opportuni dal capocuoco.
L’ordinazione per quanto riguarda le quantità è riferita al numero totale degli iscritti e sarà cura
dei capocuochi ridurre nel corso della settimana l’ordinazione stessa a fronte di un numero di
assenze significativo.
Alla fine di ogni mese il capocuoco trasmette alla cucina il numero complessivo dei pasti
somministrati ai bambini e agli adulti e su questa base la ditta emette apposita fattura, in
considerazione del fatto che il prezzo/pasto tiene conto dell’incidenza economica della
percentuale di assenza dei bambini negli ultimi due anni.
ART. 10 – RECUPERO DEI CONTRIBUTI AGEA (ex AIMA)
La Ditta fornitrice delle derrate alimentari crude, Cooperativa CIR, onde permettere all’A.C. l’applicazione del
Reg. CE 2707/00 modificato dal Reg. CE 816/04 riguardante il recupero dei contributi CEE/AGEA sui prodotti
lattiero-caseari è tenuta a fornire la documentazione giustificativa necessaria.
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Tali prodotti devono essere stati preparati in uno stabilimento riconosciuto dalle preposte autorità sanitarie ai
sensi delle vigenti disposizioni in materia e devono essere muniti della prescritta bollatura sanitaria (direttiva
CEE 92/46).
ART. 11 – MIGLIORAMENTI DEL SERVIZIO
La Ditta si impegna ad attivare procedure migliorative relativamente alla qualità delle materie prime, al
confezionamento dei pasti, e ai progetti di educazione alimentare, come di seguito meglio specificato:
a) Tutti i legumi forniti provengono da agricoltura biologica;
b) La Ditta offre un sostegno economico ai progetti di educazione alimentare destinati alle scuole interessate al
servizio di mensa o attraverso la fornitura di derrate o sotto forma di attività correlate come brevi percorsi formativi
o produzione di materiale di documentazione. Tale sostegno viene quantificato nella somma di euro 8.000,00
annui, calcolati sulla base della spesa sostenuta dal Comune nel corrente anno scolastico;
c) Si procede, in via sperimentale, all’utilizzo di vassoi gastronorm in acciaio inox in sostituzione delle attuali
vaschette multiporzione termosigillate; la sperimentazione riguarda le scuole dell’infanzia di Eggi e di Maiano e la
scuola primaria di San Martino in Trignano e prevede eventuali necessarie migliorie funzionali alla migliore
distribuzione dei pasti; tale sperimentazione è comunque subordinata al consenso dei Dirigenti Scolastici e, nel
caso di non autorizzazione rispetto alle scuole individuate, si procederà alla scelta di scuole alternative e
comunque nei limiti di una utenza masssima pari al 20% della produzione giornaliera di pasti.
ART. 12 – CARATTERISTICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI
Si prevede l’utilizzo di alcuni prodotti biologici, tipici e tradizionali, nonché a denominazione
protetta, per garantire la promozione della produzione agricola biologica e di qualità tenuto
conto delle linee guida nazionali per la ristorazione scolastica, di quanto indicato nei progetti
promossi dalla Comunità Europoea, dal Ministero della Salute, dal Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali, e nelle ulteriori indicazioni nazionali o regionali in materia di ristorazione
collettiva e consumi ecocompatibili.
Per ciò che riguarda le caratteristiche delle derrate alimentari si rimanda a quanto contenuto
nell’allegato n. 4 precisando che tale allegato contiene tutti gli alimenti previsti dai vari menù
(asili nido, mense scolastiche e centri di accoglienza diurna) ed anche alimenti non presenti
negli attuali menù ma che potrebbero essere introdotti con successive variazioni.
La Ditta è tenuta alla fornitura di acqua minerale soltanto nei casi in cui si verificassero
problemi di potabilità nell’acquedotto comunale o si verificasse una sospensione
nell’erogazione dell’acqua. In tale eventualità la fornitura di acqua sarà oggetto di separata
fatturazione al prezzo che il Comune di Spoleto applica per analoga fornitura a seguito di
apposita procedura di evidenza pubblica.
La Ditta è tenuta a fornire le schede tecniche dei prodotti prima dell’avvio del servizio, oltre ad
un elenco completo dei prodotti alimentari utilizzati.
ART. 13 – STRUTTURA DEL PASTO PER LA MENSA SCOLASTICA E PER I CENTRI DI ACCOGLIENZA
DIURNA
Pranzo:
 un primo piatto
 un secondo piatto
 un contorno
 pane
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 frutta
 dessert (da distribuire in media 4 volte l’anno in occasione di festività o particolari
eventi)
Cestino freddo:
(da fornire in caso di uscite didattiche o altre eccezionali occasioni autorizzate dall’Ufficio
competente)
 un panino con prosciutto crudo/cotto e un panino con formaggio
 un succo di frutta
 un frutto
 acqua minerale da 250 cl.
ART. 14 – MENU’ PER MENSA SCOLASTICA
Per ciascun anno scolastico il Comune di Spoleto, avvalendosi di apposita consulenza
dietetica, definisce il menù invernale ed estivo previa acquisizione del parere della
Commissione Mensa. Di norma il menù invernale si riferisce al periodo novembre/marzo
mentre il menù estivo si riferisce ai periodi settembre/ottobre e aprile/giugno.
I menù da utilizzare a partire dal mese di settembre 2011 sono quelli riportati nell’allegato 6 del
Contratto.
I piatti proposti giornalmente devono corrispondere per tipo, quantità e qualità a quelli indicati
negli allegati 4, 5 e 6 del presente contratto.
ART. 15 - MENU’ PER CENTRI DI ACCOGLIENZA DIURNA
Analogamente a quanto stabilito per i menù della mensa scolastica, il Comune di Spoleto,
avvalendosi della dietetista, definisce per ogni anno il menù invernale ed estivo relativo ai
centri di accoglienza diurna. Di norma il menù invernale si riferisce al periodo novembre/marzo
mentre il menù estivo si riferisce al periodo aprile/ottobre. I menù da utilizzare a partire dal 1^
luglio 2011 sono quelli riportati nell’allegato 6 del Contratto.
I piatti proposti giornalmente devono corrispondere per tipo, quantità e qualità a quelli indicati
negli allegati 4,5 e 6 del presente Contratto.
ART. 16 – MENU’ PER ASILI NIDO
Vengono elaborati dal Comune di Spoleto con l’ausilio del servizio dietetico convenzionato per
ogni anno scolastico due menù, uno invernale ed uno estivo. Di norma il menù invernale si
riferisce al periodo novembre/marzo mentre il menù estivo si riferisce ai periodi
settembre/ottobre e aprile/luglio. I menù da utilizzare a partire dal settembre 2011 sono quelli
risultanti dall’allegato 6 del presente contratto.
Per la fornitura delle derrate ai nidi la ditta si atterrà alle ordinazioni settimanali fatte dal
capocuoco di ciascun nido, come descritto nel precedente art. 9. Nelle ordinazioni settimanali,
saranno compresi anche gli alimenti necessari ed aggiuntivi al menù per preparare
mensilmente dolci e quotidianamente le merende.
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Per quanto riguarda le quantità delle derrate relative ai pasti e alle merende esse sono
descritte nell’allegato n. 5 del Contratto “Tabelle dietetiche” - e per quanto riguarda gli alimenti
occorrenti per i pasti e le merende essi sono ricompresi nell’allegato 4 del medesimo capitolato
“Caratteristiche delle derrate”.
La fornitura di acqua minerale anche per gli asili nido sarà richiesta soltanto nei casi previsti al
precedente art. 12.
ART. 17 – VARIAZIONI DEI MENU’
L’A.C., a fronte del non gradimento di alcune pietanze da parte dell’utenza ed a seguito dei
controlli effettuati, si riserva la facoltà di apportare modifiche ai menù, alle caratteristiche
merceologiche delle derrate e alle tabelle dietetiche anche nel corso dell’anno scolastico. In
tali casi l’Ufficio competente, di concerto con la dietista (e sentita la Commissione Mensa nel
caso le variazioni interessino il menù delle mense scolastiche), valuta eventuali proposte di
pietanze o derrate sostitutive (per un massimo di n. 10 sostituzioni nell’anno scolastico per la
mensa e per un massimo di 5 sostituzioni nell’anno solare per i centri di accoglienza diurna).
Provvede alla sostituzione delle pietanze non gradite con altre diverse, sempre utilizzando
derrate ricomprese nell’allegato 4 del Capitolato, e comunica alla Ditta in forma scritta gli
ingredienti e le modalità di preparazione, con preavviso di almeno 10 giorni rispetto
all’introduzione della nuova pietanza. La Ditta deve garantire la sostituzione dei piatti.
Tali modifiche non comportano alcuna variazione al prezzo concordato.
Ulteriori variazioni sono consentite in via temporanea solo nei seguenti casi:
-
guasto di uno o più impianti da utilizzare per la realizzazione del piatto previsto;
-
previsione, in caso di sciopero o altri eventi significativi riguardanti il personale delle scuole,
di una sensibile diminuzione degli utenti;
-
interruzione temporanea della produzione per cause varie, quali sciopero del personale
della ditta, incidenti, interruzioni dell’energia elettrica, prolungate
sospensioni delle lezioni, ecc;
-
avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili;
- motivate/i problematiche/impedimenti relativi alla fornitura di derrate alimentari.
Tali variazioni possono essere effettuate dalla Ditta solo previa comunicazione scritta all’A.C.
che, dopo consultazione con la dietista, concorderà con essa un menù alternativo, anche nel
caso della sostituzione delle posate in acciaio con quelle di plastica.
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ART. 18 – TABELLE DIETETICHE
Per ogni tipologia di utenza (bambini delle scuole dell’infanzia e primarie, ragazzi delle scuole secondarie di
primo grado, adulti di ogni scuola, utenti dei centri di accoglienza, bambini degli asili asili nido e adulti) sono
indicate le grammature dei singoli alimenti così come risulta dall’allegato 5 “Tabelle dietetiche”.
Tali tabelle possono subire variazioni in base ad eventuali nuove indicazioni dell’INRAN
rispetto ai LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati in Nutrienti).
La Ditta deve inoltre fornire per ogni singola scuola olio, aceto, sale, zucchero e limoni
secondo il bisogno.
ART. 19 – DIETE SPECIALI
La Ditta aggiudicataria deve garantire pasti alternativi nei casi in cui essi si rendano necessari
per intolleranze alimentari e/o allergie e/o motivi di salute. Tali pasti sono richiesti alla Ditta,
previa autorizzazione del dietista del Comune di Spoleto, sulla base di apposite certificazioni
mediche, e sostituiscono alcune pietanze del menù. Il dietista fornisce una scheda dietetica
personalizzata con il codice corrispondente all’utente richiedente, contenente le pietanze
sostitutive e, se necessario, le eventuali modalità di preparazione.
La Ditta deve provvedere all’approvvigionamento delle materie prime necessarie per la
preparazione delle diete e deve predisporre i pasti secondo le indicazioni della dietista.
I pasti delle diete speciali devono essere confezionati e trasportati in vaschette monoporzione
contrassegnate da nome e cognome e devono essere inclusi in un unico contenitore su cui
deve essere apposta la dicitura “diete” al fine di facilitare le operazioni di distribuzione nei
singoli refettori.
Nel caso in cui per realizzare una dieta speciale sia necessario l’utilizzo di particolari prodotti
dietetici, il relativo onere è sostenuto dal Comune di Spoleto al quale la Ditte inoltrerà apposita
separata fattura. Tali particolari prodotti dietetici sono indicati nell’allegato n. 4 sotto la voce
“prodotti dietetici per pasti speciali”.
La Ditta si impegna anche a fornire diete “in bianco”, qualora ne venga fatta richiesta dal
personale scolastico entro le ore 9.00 dello stesso giorno. Per dieta in bianco si intende
comunque un pasto completo che deve rispettare le indicazioni contenute nell’ultimo paragrafo
dell’allegato 5 “tabelle dietetiche”. Le diete in bianco possono essere somministrate per un
massimo di 3 giorni; qualora l’esigenza di dieta permanesse oltre i 3 giorni essa va certificata
dal medico e autorizzata dal dietista del Comune di Spoleto al pari dei pasti alternativi di cui ai
commi precedenti.
ART. 20 – DIETE PER MOTIVI ETICI E RELIGIOSI
La Ditta aggiudicataria deve garantire pasti alternativi nei casi in cui, per motivi etici o religiosi,
la famiglia ne faccia espressa richiesta. Tali pasti sono indicati e autorizzati dal dietista del
Comune di Spoleto e sostituiscono alcune pietanze del menù.
ART. 21 – CONTROLLI A CURA DELLA DITTA AGGIUDICATARIA
La Ditta si deve attenere a tutto quanto disposto dalle leggi vigenti in materia di autocontrollo
del rischio igienico-sanitario degli alimenti. La Ditta aggiudicataria presenta, al momento
dell’avvio del servizio, il manuale di autocontrollo relativo al centro cottura che intende
utilizzare.
Il manuale deve contenere in maniera dettagliata quanto segue:
1. criteri di valutazione dei rischi:
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 piani di autocontrollo relativi a: approvvigionamento delle materie prime, stoccaggio,
pulitura, lavaggio, preparazione, cottura,
confezionamento e mantenimento delle
temperature (v. art. 7/A,B,D);
 trasporto e consegna ai vari servizi (v. art. 28);
 somministrazione dei pasti mediante sporzionamento in n. 4 scuole (v. art. 7/F);
2. piani delle pulizie e sanificazioni ambientali (v. art. 27)
3. piani delle disinfestazioni e derattizzazioni (v. art. 27);
4. piani delle manutenzioni (v. art. 29)
La Ditta si impegna a mantenere aggiornato il manuale e a trasmettere di volta in volta, al
Comune di Spoleto, le modifiche apportate per eventuali interventi strutturali, impiantistici e di
processo.
Per ciò che riguarda la fornitura di derrate agli asili nido il manuale deve contenere i Piani di autocontrollo relativi a:
approvvigionamento, stoccaggio, trasporto e consegna.
La Ditta aggiudicataria è tenuta inoltre ad avvalersi di un laboratorio indipendente accreditato SINAL per le prove
richieste, per le quali va redatto apposito piano di analisi microbiologiche, da allegare al manuale di autocontrollo.
Il numero e le tipologie delle analisi devono rispettare quanto previsto dal Regolamento CEE 2073/2005 in materia
di criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari.
ART. 22 – CONTROLLI A CURA DELLA ASL
I controlli vengono effettuati dalla competente ASL territoriale secondo i programmi di vigilanza previsti dalle leggi
vigenti regionali e nazionali.
Possono essere effettuati controlli sulla documentazione e sui manuali, campionamenti delle
derrate alimentari e qualunque altro controllo previsto dalle vigenti normative nazionali e
regionali.
Vengono inoltre effettuati sopralluoghi e controlli su segnalazione del Comune di Spoleto
relativamente a non conformità rilevate dallo stesso o a dubbi che dovessero insorgere circa la
correttezza e la congruità delle procedure igienico-sanitarie utilizzate nello svolgimento del
servizio.
ART. 23 – CONTROLLI A CURA DEL COMUNE DI SPOLETO
Il Comune di Spoleto acquisisce il manuale di autocontrollo prodotto dalla Ditta.
Al fine di rendere massimamente pertinenti i piani di autocontrollo il Comune di Spoleto può
richiedere alla Ditta di modificare i piani secondo quanto ritenuto necessario.
Successivamente all’avvio del servizio il Comune di Spoleto può effettuare degli incontri o
audit periodici, concordati con la Ditta, al fine di verificare la corrispondenza tra quanto previsto
dal manuale stesso e la sua esatta applicazione.
La Ditta si impegna ad accettare ed agevolare gli audit che il Comune vuole realizzare presso
il centro cottura. Gli audit sono svolti secondo i requisiti previsti dalla norma UNI EN ISO
19011:2003. La Ditta si impegna a gestire e documentare le non conformità emerse.
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In caso di non conformità rilevate sui pasti pronti consegnati o sulle derrate, e specialmente se
la non conformità comporta un pericolo per la salute degli utenti, il Comune di Spoleto si
riserva la facoltà di effettuare sopralluoghi presso il centro cottura mediante propri dipendenti o
consulenti, finalizzati ad accertarne le cause e le eventuali responsabilità.
Il Comune di Spoleto effettua sopralluoghi senza preavviso presso i refettori mediante proprio
personale, mediante la dietista ed anche tramite i rappresentanti della Commissione Mensa al
fine di verificare la qualità dei pasti, la temperatura di arrivo, il gradimento e l’appetibilità dei
cibi.
Inoltre il personale in servizio presso i vari refettori, o gli addetti del Comune se presenti,
devono effettuare controlli in accettazione sui pasti forniti, secondo quanto previsto dal
manuale di autocontrollo in dotazione. Devono pertanto rilevare le eventuali non conformità ed
annotarle nelle apposite schede.
Nei casi in cui queste riguardino la qualità e/o la quantità dei pasti il personale provvede a
richiedere immediatamente alla Ditta la sostituzione e/o l’integrazione di quanto non conforme.
Il Comune utilizza le schede di non conformità per effettuare le proprie valutazioni sul servizio
e sulla capacità della Ditta di gestire le problematiche emerse al fine di documentare eventuali
contestazioni (v. successivo art. 36 “Inadempienze e penalità”).
Possono essere effettuati sopralluoghi presso il Centro Cottura da parte del Dirigente del
Settore Servizi Scolastici o suo delegato insieme ad un rappresentante della Commissione
Mensa. Tali sopralluoghi sono effettuati previo accordo con il responsabile del Centro cottura.
La Ditta è tenuta a mettere a disposizione camici e cuffie per i rappresentanti del Comune o
della Commissione Mensa che effettuano i controlli.
Il manuale di autocontrollo relativo ai refettori delle varie scuole è di competenza del Comune
di Spoleto; quello relativo ai Centri di accoglienza diurna è redatto dal gestore dei Centri stessi,
per entrambi fatti salvi i processi che sono di competenza della Ditta. Entrambi i manuali
comprendono, tra l’altro, i controlli in accettazione dei pasti forniti.
Il manuale di autocontrollo relativo agli asili nido è di competenza del Comune di Spoleto fatti
salvi i processi che sono di competenza della Ditta (indicati all’art. 9). Esso comprende, tra
l’altro, i controlli in accettazione che vengono effettuati sulle derrate consegnate dalla Ditta. La
Ditta si impegna ad accogliere le non conformità rilevate e, nei casi in cui queste riguardino la
qualità e/o la quantità delle derrate, si impegna a provvedere immediatamente alla sostituzione
e/o integrazione di quanto non conforme.
ART. 24 – RESPONSABILE DEL SERVIZIO
La ditta è tenuta ad individuare un responsabile del servizio – denominato “Capo Area” - avente i seguenti
requisiti:
•
autonomia operativa adeguata a rendere funzionale il servizio e a risolvere tutti gli
eventuali problemi operativi;
•
reperibilità dalle ore 7.30 del mattino fino alle ore 16.00;
•
esperienza almeno biennale nella conduzione di servizi analoghi e non inferiori per
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dimensioni a quelli oggetto dell’appalto, che consenta di operare la necessaria
valutazione igienico-dietetica, di sovrintendere a tutte le operazioni connesse
all’erogazione del servizio e di esserne garante;
• essere diretto interlocutore dell'Amministrazione Comunale.
Il responsabile è tenuto a partecipare, qualora appositamente convocato, alle riunioni della
Commissione mensa.
La Ditta deve avere nel territorio del Comune di Spoleto un ufficio ed un recapito telefonico
urbano per tutte le comunicazioni inerenti il servizio.
E’ obbligo della Ditta comunicare, in forma scritta, prima dell'inizio dell’appalto:
a) indirizzo dell'ufficio e relativo numero telefonico;
b) orari per le comunicazioni (che debbono coprire almeno l’orario di ufficio);
c) nome del responsabile del servizio;
d) mansioni a lui affidate;
e) indicazione del titolo di studio o qualifica posseduta e curriculum professionale;
f) dichiarazione che ufficio e responsabile saranno operativi almeno 15 giorni prima
dell'inizio del servizio per organizzarne l'avvio.
ART. 25 – CENTRO COTTURA
La Ditta deve avere, un proprio autonomo centro cottura con capacità di produzione adeguata
al numero dei pasti ed alle varietà dei menù richiesti dal presente contratto ed essere in
possesso dei relativi idonei locali per lo stoccaggio delle merci.
Si precisa che il centro cottura deve garantire mediamente 1.100 pasti giornalieri, con punte
massime che possono raggiungere anche i 1.250 pasti circa (tali dati si riferiscono alla
situazione attuale e sono suscettibili di modifica nel corso dell’appalto).
Nel caso in cui il numero dei pasti prodotti complessivamente all’interno del centro cottura
superi i 1600 pasti giornalieri, la Ditta dovrà adeguare la capacità produttiva del centro cottura
relativamente agli spazi, alle attrezzature e al personale.
Il centro cottura deve essere ubicato in modo tale da permettere l’agevole raggiungimento dei
vari plessi scolastici compresi nel programma di distribuzione e rispettare i limiti di tempo
previsti dall’art. 7/D.
Il Centro Cottura deve essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dalle normative vigenti e
deve essere debitamente autorizzato allo svolgimento dei servizi oggetto del presente
contratto dal Sindaco del Comune di riferimento.
I criteri generali di idoneità igienico-sanitaria da applicare a tutta la filiera produttiva sono
attualmente contenuti nel Reg. CE 178/2002 che unitamente ai reg. CE n. 852 – 853 – 854 – e
882 del 2004 costituiscono il “Pacchetto Igiene”.
Si indicano comunque le seguenti principali caratteristiche:
•
essere strutturati al fine di consentire una facile e adeguata pulizia;
•
risultare sufficientemente ampi in modo da evitare l'affollamento del personale, nonché
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garantire l'igienicità delle operazioni compiute;
•
essere strutturati in modo da garantire condizioni microclimatiche idonee alle lavorazioni
previste (illuminazione, estrazione fumi, condizionamento, ecc.);
•
essere dotati di sistemi atti ad evitare la presenza di roditori, altri animali ed insetti;
•
avere tutte le aperture esterne munite di reti che impediscano l'ingresso di insetti
volanti;
•
non comunicare direttamente con i servizi igienici;
• essere adibiti esclusivamente agli usi cui sono destinati.
Al fine di minimizzare i rischi di contaminazione microbica nel centro cottura deve essere
prevista la separazione dei locali di stoccaggio da quelli di lavorazione.
Le linee di produzione dei pasti per il Comune di Spoleto devono essere distinte da altre
eventualmente esistenti dedicate alla preparazione di pasti per altre tipologie di utenza. La
separazione può essere funzionale per le aree di lavaggio, pulitura e taglio delle materie prime
e per il confezionamento delle monoporzioni. Le attrezzature per la cottura devono essere
invece dedicate.
L’allestimento dei contenitori termici deve avvenire in un locale distinto dalla cucina. Il centro
Cottura deve essere dotato del locale e delle attrezzature per il lavaggio e la sanificazione dei
contenitori termici, dei vassoi, delle stoviglie, ecc.
La disposizione delle aree di lavorazione deve permettere alle diverse derrate di procedere
senza incroci di percorsi sia dei prodotti (materie prime con alimenti pronti per l'asporto) che
del personale.
L'ingresso nei locali di stoccaggio, di preparazione e trasformazione delle derrate alimentari
deve essere riservato solo al personale addetto.
Le derrate alimentari presenti nei frigoriferi, nelle celle e nel magazzino destinate alla
preparazione dei pasti per le utenze previste nel presente capitolato, devono essere
esclusivamente quelle contemplate nell’allegato 4 del contratto.
Al fine di minimizzare i rischi di contaminazione microbica nel centro cucina deve essere
prevista la presenza di abbattitori di temperatura dimensionati alla capacità produttiva del
centro.
La Ditta appaltatrice deve farsi carico di predisporre ed affiggere a proprie spese all'interno del
centro cottura i cartelli che illustrino le norme di prevenzione e antinfortunio.
ART. 26 – SODDISFAZIONE DELL’UTENZA
La Ditta è tenuta ad organizzare almeno 1 volta l’anno incontri illustrativi destinati ai
rappresentanti della Commissione Mensa al fine di rendere note le caratteristiche e le
peculiarità del servizio in tutte le sue fasi.
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La Ditta è inoltre tenuta ad inserire nel suo sistema di controllo, e almeno una volta l’anno, la
misurazione del grado di soddisfazione dell’utenza, sia per quanto attiene l’Ente committente
sia per quanto attiene i destinatari finali, con l’obbligo di condividere con il Comune di Spoleto i
risultati di tale indagine e proporre soluzioni e miglioramenti.
ART 27 - PIANO DELLE PULIZIE, SANIFICAZIONE E DERATTIZZAZIONE
Il centro cottura deve prevedere un piano di pulizie e sanificazione con utilizzo di prodotti
detergenti e sanificanti rispondenti a tutte le norme di legge.
Gli strumenti di pulizia utilizzati devono essere lavati, decontaminati e riposti in un luogo
specifico. I detergenti, i disinfettanti e simili, vanno utilizzati in modo da non avere effetti
negativi sulle attrezzature, sulle materie prime e sul personale che li utilizza. Si richiede la
rotazione periodica dei disinfettanti per prevenire l’insorgenza di ceppi microbici resistenti.
La Ditta deve garantire lo smaltimento dei rifiuti con modalità atte ad assicurare la
salvaguardia da contaminazioni ed il rispetto delle norme igieniche.
Il centro cottura deve prevedere anche un piano di disinfestazione e derattizzazione.
Al momento dell’avvio del servizio la Ditta deve presentare all’A.C. i piani delle pulizie e delle
disinfestazioni.
ART. 28 - PIANO DEI TRASPORTI
Prima dell’avvio del servizio la Ditta deve presentare all’A.C. il piano dei trasporti con
indicazione dei percorsi da effettuare, del numero di mezzi utilizzati e dei tempi previsti per le
consegne (rif. art. 21 punto 1. e art. 7/E).
Deve comunque essere garantito l’arrivo dei pasti in ciascun plesso entro l’ora prevista per la
somministrazione.
ART. 29 – ATTREZZATURE
Tutte le attrezzature impiegate all’interno del centro cottura e nei locali annessi devono essere
in linea con le norme di fabbricazione e cioè:
- idonee all'uso cui sono destinate;
- progettate e realizzate in modo da consentire un'adeguata pulizia;
- tenute in buono stato e sottoposte a regolare manutenzione.
Le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori devono soddisfare le disposizioni
legislative e regolamentari in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori
stessi.
La Ditta aggiudicataria si impegna a gestire un registro di manutenzione delle attrezzature.
Ogni attrezzatura deve essere identificata sul fronte in maniera inequivocabile con il numero di
inventario. Per ogni attrezzatura, ed in particolare per quelle con alimentazione elettrica o a
gas, deve essere predisposta una scheda di manutenzione nella quale, a fronte degli interventi
periodici di manutenzione o verifica previsti dal libretto di uso e manutenzione e comunque
desumibili dalle regole dell’arte, devono essere registrati gli esiti dei controlli e degli interventi.
La Ditta si impegna ad inviare annualmente al Comune la copia della scheda di manutenzione
di ogni attrezzatura e deve consentire lo svolgimento in situ di verifiche della gestione, per
quanto attiene la sicurezza, da parte del Comune stesso.
ART. 30 – PERSONALE
Per lo svolgimento dei servizi oggetto del presente contratto la Ditta deve utilizzare personale
avente i requisiti professionali e sanitari previsti dalle norme vigenti.
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La Ditta si obbliga ad attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti occupati nelle mansioni
costituenti oggetto del presente contratto, condizioni normative e retributive non inferiori a
quelle risultanti dai contratti collettivi nazionali di lavoro afferenti la categoria e dalla
contrattazione collettiva integrativa locale.
E’ fatto obbligo alla Ditta di fornire, prima dell’avvio del servizio, l’elenco dei lavoratori che sono
utilizzati con la specifica delle generalità, della qualifica professionale e delle relative mansioni
e funzioni. Sono altresì indicati gli addetti ai trasporti e gli addetti ai refettori laddove è richiesto
lo sporzionamento.
Devono essere previsti corsi di formazione ed aggiornamento prima dell’inizio del servizio e durante
l’espletamento dello stesso secondo il piano di formazione predisposto dalla Ditta stessa.
I visitatori o il personale esterno che accedono alle aree di produzione devono seguire le
stesse regole di precauzione igienica del personale addetto; tali persone non devono entrare
in contatto, tranne nel caso in cui debbano effettuare campionamenti o operazioni ispettive,
con attrezzature, materie prime, semilavorati e prodotti finiti.
Per quanto riguarda le condizioni igieniche generali durante lo svolgimento di tutte le fasi di
lavoro, il personale deve attenersi alle seguenti principali prescrizioni:
 indossare abiti da lavoro idonei e puliti di colore chiaro, copricapo che raccolgano
completamente la capigliatura (tale disposizione riguarda in particolare le persone addette
alla manipolazione delle materie prime non imballate, dei semilavorati e dei prodotti finiti
prima del loro eventuale confezionamento, oppure alla preparazione, somministrazione e
vendita di derrate);

indossare, durante i procedimenti di lavorazione e manipolazione, calzature adeguate e non indossare anelli
o altri oggetti personali di piccole dimensioni;
 il personale addetto alla produzione, manipolazione e preparazione delle sostanze
alimentari deve mantenere uno standard di pulizia elevato, lavandosi le mani almeno ad
ogni ripresa del lavoro ed in caso di possibili contaminazioni occasionali;
 ogni addetto non deve effettuare più operazioni contemporaneamente al fine di evitare
rischi di contaminazioni crociate;
 eventuali ferite alle mani (non infette) devono essere coperte da una fasciatura
impermeabile per poter permettere la prosecuzione del lavoro;
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 nei locali adibiti alla lavorazione e alla conservazione delle materie prime e dei prodotti non
è consentito fumare, bere e mangiare.
ART. 31– SICUREZZA DEL LUOGO DI LAVORO
La Ditta deve mettere a disposizione risorse, mezzi e personale adeguatamente organizzati al fine di garantire la
tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori impiegati, dell’igiene del lavoro, delle assicurazioni per gli
infortuni sul lavoro, delle previdenze varie per la disoccupazione involontaria, invalidità e vecchiaia ed altre
malattie professionali. Deve inoltre attuare ogni altra disposizione in vigore, o che potrà intervenire in corso di
esercizio, per la tutela materiale dei lavoratori.
In particolare, in materia antinfortunistica, la Ditta deve affiggere nei vari reparti dei locali cucina adeguati cartelli
riportanti le principali norme di prevenzione degli infortuni.
La Ditta, nel rispetto del D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81, in seguito ad un confronto con il
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione del Comune (RSPP), è tenuta entro due
mesi dall’inizio del contratto, a verificare e aggiornare i piani di sicurezza e a farli pervenire al
Comune di Spoleto. Essi devono contenere principalmente:
 organigramma aziendale riportante dati nominativi e qualifica del datore di lavoro, del
RSPP, del medico competente, del RLS, (se nominato dai lavoratori) e degli addetti alla
gestione dell’emergenza e del pronto soccorso;
 documento della valutazione dei rischi relativamente alle lavorazioni previste ed oggetto dell’appalto;
 copia del certificato di iscrizione INPS;
 copia del certificato di assicurazione INAIL;
 copia dei registri di manutenzione delle attrezzature, predisposti ai sensi dell’art. 29 del
presente contratto.
ART. 32 - ONERI FINANZIARI
Sono a carico della Ditta:
a) tutte le spese relative al funzionamento del centro cottura e alla gestione del servizio di mensa, (ivi
compresi i costi derivanti dalle procedure di prenotazione e riscossione delle quote da utenza) ed alla
fornitura di derrate di qualsiasi genere, nessuna esclusa;
b) tutte le spese relative a imposte o tasse connesse all’esercizio dell’oggetto del contratto;
c) gli oneri di cui all’art.29 (manutenzione attrezzature) e quelli relativi alla
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rimozione dei rifiuti solidi urbani così come le spese inerenti lo smaltimento dei rifiuti speciali o
dei rifiuti a raccolta differenziata.
ART. 33 – DANNI A PERSONE O COSE – ASSICURAZIONI RCT
L'impresa assume ogni responsabilità per casi di infortunio o di danni arrecati, eventualmente,
all' Amministrazione, ai terzi ed ai fruitori della refezione in dipendenza di dolo o colpa
nell’adempimento degli obblighi previsti dal presente contratto. L’appaltatore assume la
responsabilità per i danni a persone e/o a cose, sia per quanto riguarda i dipendenti ed i
materiali di sua proprietà sia per quelli che essa dovesse arrecare a terzi in conseguenza
dell’espletamento del servizio e delle attività connesse esonerando, dunque, il Comune di
Spoleto da ogni e qualsiasi responsabilità al riguardo.
A tal uopo l’impresa aggiudicataria produce in copia conforme polizza assicurativa RCT generale, (agli atti
dell’Amministrazione), previa visione ed accettazione delle condizioni di polizza e delle relative coperture dei
rischi da parte del Comune di Spoleto.
ART. 34 - ESTENSIONE DELL’APPALTO
Il Comune di Spoleto, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 4, comma 3, del presente contratto, si riserva
la facoltà di estendere il servizio di mensa scolastica anche agli alunni delle scuole primarie e secondarie
di primo grado attualmente prive del servizio mensa e anche agli alunni delle scuole secondarie di
secondo grado che ne facessero richiesta dandone comunicazione alla Ditta aggiudicataria almeno 10
giorni prima dell’inizio del nuovo servizio.
Il Comune si riserva anche la facoltà di ordinare ulteriori pasti, a menù invariato o ritenuto tale,
in base a specifici accordi con la Ditta aggiudicataria, anche per altre iniziative dell’Ente
dandone comunicazione in tempo utile alla Ditta stessa.
La fornitura di derrate crude può essere estesa anche a nuovi servizi per l’infanzia come, ad
esempio, nuovi asili nido o altri servizi integrativi.
ART. 35 – SCIOPERO DEL PERSONALE
La Ditta aggiudicataria è comunque tenuta a fornire il servizio, nel caso di sciopero del proprio
personale, utilizzando le modalità di variazione dei menù previste all’art. 17.
ART. 36 - INADEMPIENZE E PENALITA’
Le inadempienze si rilevano o come esiti del sistema dei controlli o in seguito a reclami e/o
segnalazioni.
Nel caso di inosservanza delle disposizioni e delle modalità esecutive ed al verificarsi delle
inadempienze relative all’esecuzione del servizio il Comune si riserva di applicare le seguenti
penali (salvo che l’inadempimento sia dovuto a cause non imputabili all’impresa):
Penali di “classe A”: - euro 10.000,00
- per ogni mancata autorizzazione necessaria per legge all’espletamento dei
servizi oggetto della gara;
- in caso di violazione dell’art. 8 della L.R. 21 del 20 agosto 2001, che vieta nei servizi di
ristorazione collettiva la somministrazione di prodotti contenenti organismi geneticamente
modificati, sancendo l’obbligo del gestore del servizio al controllo delle etichettature;
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- nel caso in cui i pasti forniti presentino condizioni potenzialmente pericolose per la salute
degli utenti, quali, a titolo solo esemplificativo: condizioni microbiologiche incompatibili con
l’igiene degli alimenti, presenza di corpi estranei nei cibi, evidenti contaminazioni ecc;
- per la mancata corrispondenza delle confezioni e delle etichettature delle derrate alimentari
alla normativa vigente, qualora questo possa costituire pericolo per la salute dell’utente (art.
7/A);
-
per ogni mancata corrispondenza dei pasti relativamente a quanto specificato per le diete
speciali (vedi artt. 19 e 20);
quando, a seguito dei sopralluoghi o degli esiti dei controlli analitici, sia stata
rilevata una evidente non applicazione dei Piani di autocontrollo, inclusi i requisiti di
registrazione dei controlli, quando ciò costituisca un elemento di potenziale rischio per la
salute degli utenti;
- per ogni violazione inerente i requisiti dei mezzi di trasporto e dei contenitori termici impiegati
per la distribuzione dei pasti confezionati quando le condizioni di trasporto costituiscono
violazione delle condizioni di igiene previste dalla normativa vigente – Art. 7 lett. E) ;
- quando viene rilevato un comportamento del personale in violazione delle
prescrizioni richieste dall’ art. 30 e/o dal Manuale di autocontrollo della Ditta, nel caso in cui
questo generi un pericolo potenziale per la salute dell’utente;
- per la mancata presentazione e/o il mancato rispetto del piano dei trasporti (vedi
art. 28).
Penali di classe B: euro - € 5.000,00
- per la mancata fornitura di pasto sostitutivo in caso di emergenze (art. 17, commi 2 e 3);
- per ogni mancata corrispondenza degli alimenti a quanto previsto nelle “Caratteristiche delle
derrate alimentari” (allegato n. 4 del contratto), in particolare nel caso in cui la qualità
dell’alimento/materia prima sia inferiore a quella richiesta;
- per ogni mancata corrispondenza dei pasti alla struttura prevista all’art. 13 o ai menù di cui
all’allegato n. 6, salvo che la modifica non sia stata preventivamente autorizzata;
- per ogni mancata corrispondenza dei pasti a quanto previsto nell’Allegato 5 del Contratto
“Tabelle dietetiche”;
- per ogni violazione in merito alle modalità di consegna delle derrate alimentari agli asili nido
(art. 9) in particolare nei casi in cui una corretta applicazione dei controlli avrebbe evitato la consegna di prodotti deteriorati o alterati o scaduti;
- per ogni violazione relativa al numero minimo degli addetti che deve essere presente nel
centro cottura (art. 30);
- per ogni violazione circa gli oneri a carico della Ditta (art. 32);
- per ogni violazione circa le modalità di sporzionamento nei 4 refettori previsti (art.7/F);
- per ogni mancata comunicazione e per ogni mancato invio di documentazione
previsti obbligatoriamente dal presente contratto;
- per ogni violazione inerente le modalità di preparazione dei pasti (artt. 7/B e 25 );
- per la mancata presentazione del piano di analisi microbiologiche entro 10 giorni
dal termine stabilito e per la mancata effettuazione e presentazione dei risultati
delle analisi contestualmente alla consegna degli esiti da parte del laboratorio (Art. 21).
-
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L’A.C. procederà alla contestazione dell’addebito entro 2 giorni lavorativi dal verificarsi del fatto
ovvero dal momento in cui ne è venuta a conoscenza e assegnerà un termine, non superiore a
giorni 7 dalla contestazione, alla Ditta aggiudicataria per la presentazione delle proprie
controdeduzioni, oltre che per adempiere alle prescrizioni segnalate nella contestazione di
addebito.
Trascorso il termine di cui al precedente comma, senza che la Ditta aggiudicataria. abbia
presentato controdeduzioni ovvero nel caso in cui le giustificazioni non siano ritenute
accoglibili, il Dirigente competente procederà, con proprio provvedimento, all’applicazione
della penale.
E’ facoltà dell’A.C. di risolvere il contratto avvalendosi della presente clausola risolutiva
espressa (art. 1456 C.C.) nei seguenti casi:
•
sei inadempienze di sola classe A per un totale di penalità di € 60.000,00
•
dieci inadempienze di sola classe B per un totale di penalità di € 50.000,00
•
un numero di inadempienze miste di classe A e classe B con penalità di importo
complessivo pari o superiore a € 60.000,000.
L’applicazione delle sanzioni non impedisce, in caso di risoluzione del contratto, l’addebito
degli eventuali maggiori danni.
ART. 37 – TUTELA DELLA PRIVACY
E’ fatto divieto alla ditta e al personale impiegato di utilizzare le informazioni assunte nell’espletamento delle
attività per fini diversi da quelli inerenti l’attività stessa. Il trattamento dei dati personali deve avvenire nel rispetto
delle norme del D.L.vo 196/2003 e successive modificazioni.
ART. 38 – CORRISPETTIVI.
Per la mensa scolastica la Ditta emette fatture mensili in cui sono riportati il numero dei pasti
consegnati distinti per tipologia di utenti (bambini, insegnanti, ATA) ed il numero complessivo
degli stessi; tali quantità devono corrispondere alla somma dei pasti giornalmente prenotati
dalle scuole nonché al riepilogo mensile degli stessi, distinto per scuola.
La fattura deve contenere, oltre ai dati sopradescritti, anche la distinzione tra le diverse fasce
di quote che il Comune deve integrare, oltre la quota di compartecipazione degli utenti che la
Ditta è tenuta a riscuotere direttamente (cfr. art.7/M).
Per le derrate degli asili nido sono emesse fatture mensili in cui vengono riportati il numero dei
pasti erogati in ciascun nido distinti per tipologia di utenti ((bambini, educatrici e personale
addetto ai servizi).
Per i Centri di accoglienza diurna vengono emesse fatture mensili in cui è riportato il numero
complessivo dei pasti erogati nel mese.
Il pagamento delle fatture ritenute regolari viene effettuato entro 30 giorni dalla data di
ricevimento delle stesse mediante emissione di mandato.
Dal pagamento del corrispettivo vengono detratti gli importi relativi alle eventuali pene
pecuniarie applicate per inadempienza della Ditta di cui al precedente art. 36 (inadempienze e
penalità).
ART. 39 – COSTO DEL PASTO E IMPORTO TOTALE DELL’APPALTO
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Il corrispettivo per ciascuna tipologia di pasto fornito è il seguente:
a. pasto per mensa scolastica:

euro 4,45 (+ IVA 4%) = € 4,63;
b. pasto per centri di accoglienza diurna:

euro 4,23 (+ IVA 4%) = € 4,40;
c. pasto per asili nido (derrate crude):

euro 2,08 (+ IVA 10%) = € 2,29;
I prezzi sopra indicati saranno adeguati, in riferimento alla variazione annua dell’indice ISTAT
riferito al 1^ settembre di ogni anno, e di conseguenza saranno adeguate, per ciò che
riguarda la mensa scolastica, le quote dovute dal Comune per ripianare le differenze tra le
quote versate dagli utenti ed il prezzo/pasto.
Ai fini fiscali si quantifica l’importo annuo dell’appalto, in riferimento ai dati quantitativi dell’anno
scolastico 2010/2011, in euro 886.345,00 (euro
ottocentoottantaseimilatrecentoquarantacinque/00) così ottenuto:
-
Pasti per la mensa scolastica: N. 180.500 annui per un importo annuo
-
di € 803.225;
-
Pasti per i Centri di Accoglienza Diurna N. 10.300 annui per un importo annuo di € 43.600;
-
Pasti per gli asili nido: n. 19.000 stimati per l’a.s. 2011/2012 - per un importo di € 39.520,00 + n. 15.200
stimati per l’a.s. 2012/2013 per un importo di euro 31.616,00.
Pertanto l’importo totale dell’appalto per il periodo 1.7.2011/30.6.2013 si quantifica pari ad euro 1.764.786,00
(euro unmilionesettecentosessantaquattromilasettecentoottantasei) Tutti i costi si intendono al netto di IVA.
Nel caso di variazioni quantitative, non prevedibili al momento della stipulazione del contratto,
che generino scostamenti in più o in meno del numero dei pasti fino all’ammontare massimo
del 20% del valore dell’appalto, non si darà luogo a variazioni del prezzo/pasto pattuito.
Nel caso l’entità dei pasti sia superiore o inferiore al limite del 20% la ditta potrà avvalersi del
diritto alla risoluzione del contratto, ovvero potrà assoggettarsi alle variazioni economiche da
concordare.
ART. 40 – CAUZIONE DEFINITIVA
A garanzia dell’adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei danni
derivanti dall’eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse, nonché a garanzia del
rimborso delle somme pagate in più all’appaltatore rispetto alle risultanze della liquidazione
finale, salva comunque la risarcibilità del maggior danno, l’impresa appaltatrice ha costituito
cauzione definitiva mediante polizza fidejussoria numero ……… rilasciata in data …………
dalla società “…………………….” - Agenzia di ………… - per l’importo di euro 88.239,30 (euro
ottantottomiladuecentotrentanove/30)) - allegato “C” - pari al 5% (cinque per cento)
dell’importo di aggiudicazione, ai sensi dell’art. 75 comma 7 del d.lgs. 162/2006.
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La polizza assicurativa prevede espressamente “la rinuncia al beneficio della preventiva
escussione del debitore principale e la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta
scritta della stazione appaltante”, nonché “la rinuncia all’eccezione dicui all’art. 1957, comma
2, del Codice Civile”.
La garanzia deve essere integrata ogni volta che la stazione appaltante abbia proceduto alla
sua escussione, anche parziale, ai sensi del presente contratto.
La garanzia cessa di avere effetto e viene svincolata alla scadenza del contratto.
ART. 41– SPESE CONTRATTUALI
Le spese contrattuali inerenti e conseguenti al presente atto sono a totale carico del Consorzio.
ART. 42 – ELEZIONE DOMICILIO
A tutti gli effetti giudiziali ed extragiudiziali del contratto, l’impresa aggiudicataria eleggerà domicilio presso il
Comune di Spoleto.
ART. 43 – MODIFICAZIONE DELLA DITTA
L’impresa aggiudicataria è tenuta a comunicare tempestivamente al Comune di Spoleto ogni variazione statutaria
e/o amministrativa che la stessa subirà nel corso del rapporto contrattuale.
ART. 44 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO – CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA
Il contratto si intenderà risolto nei seguenti casi:
a) in caso di frode o grave negligenza;
b) fallimento, stato di moratoria e conseguenti atti di sequestro o di pignoramento a
carico dell’aggiudicatario;
c) nel caso in cui anche una sola inadempienza prevista all’articolo 36 abbia generato
accertati danni per l’incolumità e/o la salute degli utenti;
d) nei casi contemplati in modo sommativo all’art. 36, comma 6.
Il contratto potrà inoltre essere risolto anticipatamente per mutuo consenso.
La risoluzione si verificherà quando l'Amministrazione comunale comunicherà all'altra parte, con
deliberazione di Giunta Comunale, che intende avvalersi della clausola risolutiva espressa ai sensi
dell'art. 1456 del c.c..
All'impresa inadempiente saranno addebitate le eventuali spese sostenute in più
dall'Amministrazione rispetto a quelle previste dal contratto risolto. II relativo importo sarà
prelevato dal deposito cauzionale e, ove questo non fosse sufficiente, da eventuali crediti
dell'impresa, senza pregiudizio del diritto dell'Amministrazione sui beni dell'impresa. Nel caso
di minore spesa, nulla competerà all'impresa inadempiente.
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Con la risoluzione del contratto, sorgerà in capo all’Amministrazione il diritto di affidare a terzi il servizio,
in danno dell'impresa. L'affidamento a terzi verrà notificato all'impresa inadempiente nelle forme
prescritte, con indicazione dei nuovi termini di esecuzione del servizio affidato e degli importi relativi.
Con il medesimo provvedimento che decide la risoluzione del contratto la Giunta comunale
disporrà l’affidamento, a trattativa privata, del servizio fino alla sua naturale scadenza.
ART. 45 - FUSIONI, ACCORPAMENTI O CONFLUENZA IN ALTRE IMPRESE
Nell’ipotesi in cui nel corso del rapporto contrattuale l’impresa aggiudicataria operi fusioni o
accorpamenti, ovvero confluisca in qualsiasi forma giuridica in altre imprese, dovrà
immediatamente darne comunicazione al Comune di Spoleto.
In questo caso il Comune di Spoleto avrà diritto di pretendere gli atti derivanti da tali mutamenti
di assetto societario al fine di verificare la permanenza dei requisiti e delle garanzie necessarie
per l’espletamento del servizio oggetto del presente appalto.
Nell’ipotesi in cui il Comune di Spoleto ritenga che il nuovo assetto societario della ditta
aggiudicataria non permetta la prosecuzione dell’appalto in condizioni ottimali, si darà luogo
alla risoluzione del contratto ai sensi del precedente articolo 44.
ART. 46 - REVOCA
L’appalto può essere revocato in qualsiasi momento con decisione motivata e ad insindacabile
giudizio dell’Amministrazione quando vengano a mancare i presupposti di pubblico interesse
che hanno determinato l’appalto o per l’intervenire di sopravvenuti motivi di pubblico interesse
alla cessazione.
ART. 47 - IMPOSTA DI REGISTRO
Il presente atto è soggetto ad IVA, pertanto si richiede la registrazione nel solo caso d’uso.
Il presente atto è esente dall’imposta di bollo ai sensi dell’art. 27bis, tabella allegato B, al DPR
642/1972.
ART. 48 - TRIBUNALE COMPETENTE
Per qualsiasi controversia inerente l’interpretazione e l’esecuzione del presente atto è competente il
Tribunale di Spoleto.
ART. 49 NORME INTEGRANTI IL CAPITOLATO
Per tutto quanto non espressamente regolato nel presente contratto speciale si fa riferimento a
tutte le norme vigenti in materia.
Letto, approvato e sottoscritto in data
p. il Consorzio ABN a&b Networ. Sociale
p. Il Comune di Spoleto
Società Cooperativa Sociale ONLUS
il Dirigente
(Andrea Corcontento)
(Stefania Nichinonni)
Comune di Spoleto
www.comune.spoleto.pg.it
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 720
DEL
29/06/2011
31/31
ELENCO DEGLI IMPEGNI/ACCERTAMENTI
(Pratica
05/07/2011)
ASCOT
n.
1473
del
Articolo
Importo
Direzione
Tipo
Numero
imp/acc
940
941
52 (sub 953)
53 (sub 955)
66 (sub 954)
Pren. N. 6
Pren. N. 6
Pren. N. 7
Pren. N. 7
Non prenotato in
quanto supera la
disponibilità
pluriennale
Non prenotato in
quanto supera la
disponibilità
pluriennale
Anno
2011
2011
2011
2011
2011
2012
2013
2012
2013
2012
5180
2700
2700
5000
5180
2700
2700
5000
5000
5180
356
356
356
230
356
356
356
230
230
356
2000.00
78000.00
87000,00
17972,00
20613,00
420000,00
251000,00
40597,00
21245,00
47212,00
ICSSS
ICSSS
ICSSS
ICSSS
ICSSS
ICSSS
ICSSS
ICSSS
ICSSS
ICSSS
S
S
S
S
S
S
S
S
S
S
2013
5180
356
23575,00
ICSSS
S
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determinazione dirigenziale