SAN PAOLO E IL BEATO GIACOMO ALBERIONE Il beato Alberione sintetizza in questo modo la vita di Paolo, facendoci comprendere che tale deve essere "formata" anche la vita di ogni membro della "mirabile" Famiglia Paolina: «Se san Paolo vivesse oggi, che cosa farebbe? Adempirebbe i due grandi precetti come ha saputo adempierli: amare Dio con tutto il cuore, con tutte le forze, con tutta la mente; e amare il prossimo senza nulla risparmiarsi, perché egli ha vissuto Cristo. Egli adopererebbe i più alti pulpiti eretti dal progresso odierno: stampa, cinema, radio, televisione, i più grandi ritrovati della dottrina d’amore e di salvezza per proclamare il vangelo di Gesù Cristo». Evidentemente è possibile a Paolo formarci se noi coscientemente ci mettiamo alla sua scuola. Quindi, quali i nostri impegni nei confronti del nostro padre? Sono quelli classici, che don Alberione riassume nei tre verbi: conoscere, imitare, pregare. Conoscere san Paolo. Necessariamente Paolo ci orienta a Cristo VVV, ci fa entrare nella sua intimità, ci apre i tesori inesauribili della conoscenza di Gesù; imitare san Paolo: impegno imprescindibile di ogni paolino perché è Paolo stesso che ce lo chiede; ben cinque volte lo ripete nelle sue lettere: «Imitatemi, come io sono imitatore di Cristo» (1Cor 4,16; 11,1; Gal 4,12; Fil 3,17; 1Ts 1,6); pregare san Paolo nel duplice aspetto: pregare Paolo e pregare come Paolo. Dice don Alberione: «Avrà imparato a vivere da buon paolino chi avrà imparato a pregare da paolino» (CISP 699). È importante usare il libretto delle preghiere. Tutte le anime che presero gusto nel leggere san Paolo, divennero anime robuste. Quanto più si leggono e si penetrano le sue Lettere e la sua vita, tanto più si ama e si entra nella via della santità e del vero spirito di apostolato. Non dimentichiamo mai che se i figli devono rassomigliare al Padre… dobbiamo guardare a lui e conoscere il suo spirito. (dalle catechesi di don Floriano) RICORRENZE DEL MESE Lunedì 8 Annunciazione del Signore Domenica 21 Gesù Buon Pastore AUGURI PER L’ ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO 10 aprile 1972 CARPENTIERI Gaetano e Carmelita 20 aprile 1958 SICA Angela 28 aprile 1979 GRAMPONE Francesco e Rosanna IMPEGNI PAOLINI Sab 13– Adorazione eucaristica presso le Figlie di S.Paolo (ore 17,30)Domenica 21 – Ritiro mensile per l’ INTERA GIORNATA (9,3015,30) presso i Salesiani con inizio delle preghiere alle ore 9,30 Giovedì 25 Pellegrinaggio a Roma presso il Santuario Regina degli Apostoli con le auto e pranzo al sacco presso la struttura. Partenza intorno alle ore 6 e rientro in serata. Domenica 28 – Giornata Paolina celebrata da d. Antonio Pagano presso la Chiesa di Aiello di Castel S.Giorgio (ore 11). ISTITUTO SANTA FAMIGLIA – Nato dal cuore del Beato Don Giacomo Alberione, parte integrante della Famiglia Paolina, è "un istituto di vita secolare consacrata" per coniugi, che si propone come fine la santità della vita matrimoniale e come missione specifica: Bollettino di collegamento APRILE 2013 l’annuncio di Cristo Maestro Via,Verità e Vita, con la testimonianza della loro vita e con le opere; la promozione delle diverse forme di apostolato familiare; l’aiuto ai fidanzati nella preparazione al matrimonio; il sostegno, psicologico-morale-materiale, alle famiglie in difficoltà; l’inserimento e la collaborazione nelle iniziative parrocchiali e diocesane per la famiglia. Fedeli al loro Fondatore, essi prestano particolare attenzione ed impegno all’evangelizzazione con gli strumenti della comunicazione sociale, quale privilegiata forma di promozione umana e cristiana. I membri dell’Istituto Santa Famiglia sono veri consacrati nel mondo e traggono la loro origine dalla Santa Famiglia di Nazaret, cui si ispirano come modello, luce e sorgente di grazia. Direzione generale: ISTITUTO SANTA FAMIGLIA Circonvallazione Appia, 162 00179 Roma SEGRETERIA (sig.na Rosaria), orario d’ufficio: 06/784.26.09 – 06/784.24.55 fax 06/78.69.41 – e-mail: [email protected] Intenzione mensile Per l’Istituto Santa Famiglia: perché nella vita domestica “ognuno senta forte l’esigenza di conoscere meglio e di trasmettere alle generazioni future la fede di sempre “ (Porta fidei,8)