Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004
Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Capitolo 5
CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Conoscenza e pensiero sono alla base dei processi
di decisione dell’azione umana
• L’attività conoscitiva permette alle persone di
procedere a una rappresentazione mentale della
realtà
• Il pensiero è un efficace dispositivo psicologico
per elaborare le conoscenze
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
CONOSCENZA E CULTURA COME PROSPETTIVA
La cultura si deve intendere come conoscenza del mondo
I membri di una cultura condividono modelli di pensiero
e modi di interpretare il mondo, di fare inferenze e
previsioni
La cultura implica una realtà simbolica all’interno
della mente dell’individuo e all’esterno
nell’ambiente
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
La conoscenza come prospettiva
• Concezione metafisica della conoscenza
(Aristotele; Scolastica di S. Tommaso):
c’è corrispondenza fra ciò che uno conosce e i dati
di realtà
OGGETTIVISMO FORTE
La conoscenza di un oggetto o di un evento è
indiscutibile e inalterabile, eguale per tutti, al di là
della conoscenza soggettiva
Siamo di fronte alla posizione teorica del
naturalismo o realismo ingenuo
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
• Concezione fenomenica della conoscenza (Kant):
la conoscenza si limita a ciò che appare e diventa
oggettiva se è condivisa dai soggetti
(intersoggettività)
OGGETTIVISMO DEBOLE
È possibile conoscere la realtà soltanto in quanto il
soggetto assume un certo punto di vista
Il punto di vista non è aleatorio, ma è precisato
attraverso l’assunzione di rigorosi e definiti criteri di
protocollarità
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
La conoscenza di un oggetto (o evento) diventa la
sintesi fra un certo punto di vista (prospettiva) e
l’oggetto (o evento) medesimo
I fenomeni appaiono in modo differente a seconda
della prospettiva da cui sono osservati
si tenga
conto dei modelli interpretativi adottati all’interno
della cultura di riferimento
Tale concezione è nota con il nome di realismo critico
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
La cultura prevede l’interazione tra diverse prospettive.
È da considerarsi come un network di punti di vista
Queste condizioni sono un potente motore per creare
diversità culturale, da intendersi come:
• polifonia: coro di più punti di vista
• conversazione: scambio consensuale
• dibattito: confronto
• cacofonia: se prevale il disordine
(Hannerz, 1992)
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Pensiero olistico e pensiero analitico
Prospettiva olistica: affonda le sue radici nell’antica
Cina di Confucio
La cultura cinese è sempre stata caratterizzata dal
senso di obbligazione reciproca e dalla concezione
collettiva dell’azione in funzione delle aspettative altrui
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Secondo la cultura cinese:
• l’individuo è parte inscindibile dell’organismo sociale
• l’organizzazione gerarchica e il concetto di autorità
sono fatti naturali e inevitabili
• le relazioni sociali sono asimmetriche (5 forme cardinali
per Confucio)
• l’asimmetria relazionale è premessa e garanzia per
l’armonia sociale
• la conoscenza è destinata alla sua applicazione pratica
• la conoscenza è tradotta in azione
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Prospettiva analitica: affonda le sue radici nell’antica
Grecia
Alla base si trova il concetto di libertà dell’individuo,
artefice della propria vita. La natura, da cui l’individuo si
sente separato, rappresenta una realtà da governare, da
modificare e da piegare ai propri scopi, tramite la propria
azione su di essa
Nasce la scienza come conoscenza che va oltre i limiti dei
dati sensoriali, costruendo paradigmi teorici basati sui
processi di categorizzazione, regole di generalizzazione e
modelli predittivi
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Per la concezione olistica della Cina l’attenzione
cognitiva è diretta al campo (contesto): si
ottiene una comprensione delle cause di un
evento in quanto generate dalle forze del campo
in gioco
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Si profila la presenza di elementi contraddittori della
realtà e l’esigenza di seguire molte prospettive diverse,
alla ricerca di un percorso di mezzo “Middle Way”
Il pensiero olistico è di natura associativa e conciliativa
come impegno ad armonizzare gli opposti e le sue
procedure fanno riferimento all’analogia e alla contiguità
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Per la concezione analitica della Grecia:
c’è la tendenza a studiare in modo focale gli attributi
dell’oggetto per assegnarlo a una categoria e la
preferenza a usare regole astratte per spiegare e predire
la condotta dell’oggetto
Si effettuano inferenze basate sul principio di non
contraddizione, su modelli con regole astratte e
universali e si costruiscono categorie discrete
L’attenzione è rivolta a capire le cause dei fenomeni
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
IL SISTEMA DELLE CREDENZE POSITIVE E NEGATIVE
Ogni cultura si configura come un sistema di credenze
per affrontare i vari aspetti della realtà fisica e sociale
Il sistema di credenze si configura come:
• ideologia/mappa in grado di spiegare le varie situazioni
• griglia selettiva poiché privilegia certi aspetti e ne
ignora altri
Su quest’aspetto s’innesta il processo di
categorizzazione mentale
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Un sistema culturale di credenze è costituito da
due sottoinsiemi:
Credenze positive
Credenze negative
insieme di credenze
adottate e ritenute vere,
giuste ed efficaci
insieme delle non credenze,
non adottate poiché
valutate non vere e
irrilevanti
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In ogni sottosistema vi sono:
• credenze centrali: fondamentali e indispensabili per
proteggere la propria identità culturale e assumere una
posizione di prestigio sociale. Sono condivise e
apprezzate dalla maggioranza di una certa cultura. Sono
difese e la loro infrazione è sanzionata
• credenze periferiche: sono considerate credenze
specifiche e aggiuntive, idiosincratiche, più facilmente
modificabili, sopprimibili e possibili di infrazione
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
I simboli sono oggetti visibili dei dogmi fondamentali
di una cultura e ne delineano i nodi centrali
• hanno valore collettivo
• sono alla base del credo soggettivo (alla base
dell’identità culturale)
Per questo hanno una connotazione sacra, sono oggetto
di venerazione e possono essere trattati solo da un
gruppo ristretto di persone (es. sacerdoti, stregoni,
bramini)
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
L’ortodossia si pone come fondazione della verità,
dell’accettabilità della percorribilità e dell’efficacia delle
credenze proposte da una certa cultura
Il gruppo di persone che ha funzione di essere
depositario delle credenze:
• rafforza la consistenza e la robustezza dottrinale delle
credenze
• le giustifica in modo logico
• le difende da attacchi
Hanno la funzione culturale di regia, di governo, di
controllo e di sanzione
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
S’individuano due situazioni di ortodossia:
Ortodossia minacciata:
Ortodossia pacificata:
i soggetti hanno la
possibilità di esprimere le
proprie opinioni, dubbi e
perplessità
per presenza di una
minaccia esterna scattano
meccanismi culturali di
difesa
Forte adesione e tensione
Possibile sfaldamento
ideologico e indebolimento cognitiva-affettiva di
partecipazione
dell’adesione e del
consenso
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Il sistema di credenze funziona secondo tre parametri
distinti:
A) grado di permeabilità vs. impermeabilità fra
credenze positive e negative
B) accentuazione vs. riduzione della distanza fra
credenze positive e negative
C) grado di connessione forte vs. debole fra credenze
centrali e periferiche
In base a questi parametri si definisce il livello di
dogmatismo ideologico delle persone
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Il sistema delle credenze
positive e negative sono fra
loro impenetrabili
Dogmatismo forte
C’è distanza tra credenze
positive e negative
Le credenze periferiche
dipendono da quelle centrali
Concezione monolitica e
granitica della realtà
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Il dogmatismo forte pone evidenza di un livello
consistente di rigidità mentale
È premessa per l’emergenza dell’etnocentrismo,
ossia l’assolutizzazione del proprio punto di
vista con l’esclusione di quello degli altri
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
MODELLI CULTURALI E CONOSCENZA DISTRIBUITA
Il sistema culturale fornisce delle cornici interpretative
che consentono ai soggetti di orientarsi nella ricerca di
risposte pertinenti
Un modello culturale è l’integrazione più o meno
coerente di un’insieme di tratti e di caratteristiche
operanti in una certa cultura
sono gli
schemi/mappe di rappresentazione della realtà
I modelli culturali sono contemporaneamente
dentro e fuori la mente (il cieco e il bastone di
Bateson, 1972)
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
I modelli culturali hanno le seguenti caratteristiche:
• sono dominio-specifici
• sono accessibili per effetto priming
• hanno un valore prescrittivo
• sono trasparenti
• sono efficaci
I modelli culturali espliciti diventano delle vere e
proprie teorie culturali
accessibili e trasmissibili
(es. teoria della navigazione in Micronesia)
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
I modelli culturali non sono tuttavia l’unico modo con
cui le persone esperiscono il mondo e non esauriscono
l’attività interpretativa umana
Se così fosse si cadrebbe in una forma di
determinismo culturale
Di contro i soggetti contribuiscono attivamente alla
evoluzione nel tempo dei modelli culturali e alla
costruzione di nuovi
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Conoscenza distribuita
La conoscenza, in quanto mediazione culturale, è
socialmente distribuita fra gli attori e l’ambiente
La conoscenza è contestualizzata, ciò sottolinea
l’importanza del contesto e lo sviluppo di
conoscenze dominio-specifiche
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
I membri di una cultura non condividono in maniera
uniforme e omogenea il medesimo sistema di credenze
Ogni individuo è rappresentante di diverse
sottoculture
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
SPECIFICITÀ CULTURALI NEI PROCESSI DI CONOSCENZA
È proficuo fare riferimento a un approccio legato al contesto per
capire il modo in cui avviene l’acquisizione delle conoscenze
Gli ambienti culturali diversi conducono a competenze mentali
specifiche, in modo da gestire efficacemente i compiti richiesti
dall’ambiente
L’analisi ecologica verifica sia le esigenze ecologiche, poste
dall’ambiente, sia le pratiche culturali necessarie per acquisire
tali competenze specifiche
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Gli stili cognitivi
Le culture favoriscono l’elaborazione di un dato
stile cognitivo, inteso come modalità prevalente
per affrontare e gestire i problemi
Fra gli stili cognitivi, ritroviamo quello della
campo dipendenza - campo indipendenza
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Il modello ecoculturale di Berry sostiene che
siano campo indipendenti:
 le popolazioni nomadi di cacciatori e raccoglitori
 le popolazioni con un’organizzazione sociale aperta
 le società caratterizzate da deboli legami sociali e da un
atteggiamento assertivo di autoaffermazione
 le società in cui i bambini vengono educati
all’accondiscendenza e all’adesione acritica dell’autorità
 le persone con un’elevata educazione occidentale e con
un alto stipendio
 gli uomini (idiocentrici)
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Siano campo dipendenti:
 le popolazioni sedentarie di agricoltori
 le popolazioni con un’organizzazione sociale chiusa
 le società caratterizzate da stretti legami sociali e dalla
tendenza a compiacere gli altri
 le società in cui i bambini vengono educati all’affermazione di sé
e all’autonomia
 le persone con una modesta educazione occidentale e con uno
stipendio basso
 le donne (allocentriche)
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
L’attività di categorizzazione
La categorizzazione è un processo mentale che permette
agli individui di segmentare, raggruppare, ordinare e
classificare gli oggetti e gli eventi dell’ambiente
L’insieme delle categorie mentali consente di elaborare
una griglia di lettura al flusso continuo della realtà,
mediante un sistema esaustivo di classi discrete,
garantendo un risparmio di risorse cognitive e
l’organizzazione del mondo secondo una particolare
tassonomia
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Le categorie naturali
Secondo Rosch e al., la struttura dell’ambiente
determinerebbe la configurazione delle categorie,
distribuite in costellazioni unitarie ricorrenti di indizi
Partendo dagli indizi, l’individuo costruisce una
tassonomia di categorie naturali, ordinate su tre livelli:
• il livello sovraordinato
• il livello di base
• il livello subordinato
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Tale sistema categoriale:
• fornisce il massimo delle informazioni col minimo
sforzo cognitivo
• si fonda su competenze percettive e cognitive che
sono universali, insensibili all’influenza della cultura
Si è osservato che esiste una stretta covariazione fra
i processi di classificazione e il livello di competenza
cognitiva di certi gruppi umani su specifici domini di
realtà, sulla base della propria esperienza e interessi
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Secondo il modello del consenso culturale, una
comunità di pratiche, condivisa dai partecipanti,
è associata a un dominio specifico semantico,
che fornisce una griglia per classificare e
comprendere un certo ambito della realtà e
genera un sistema di simboli corrispondenti
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Coloro che mostrano un maggiore “consenso culturale”
• Mostrano una competenza culturale più elevata
• Risultano più attendibili e coerenti
• Hanno tempi di reazione più brevi
• Ottengono migliori risultati a scuola e sono più istruiti
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Il caso delle categorie dei colori
Posizione universalista: le categorie dei colori sono
universali, indipendentemente dai termini usati e
rispecchiano le competenze percettive degli individui
A sostegno di tale posizione troviamo:
• il modello dei termini universali dell’evoluzione di
Berlin e Kay (undici categorie focali) convalidato
dall’indagine sui colori Word Color Survey
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Posizione relativista: le categorie di colori sono
influenzate dalla cultura di riferimento. Tale posizione
oggi ritrova sostegno nell’utilizzo di categorie
linguistiche che indicano colori ma designano anche altre
proprietà e stati del mondo (ad es. gli hanunòo; i
berinmo; i yelì dnye)
L’ipotesi dell’emergenza (Levinson) sostiene che ogni
cultura non contiene una gamma di categorie
cromatiche pure, ma solo simili, che si riferiscono ad
aspetti che esulano dal mondo del colore e che
concernono l’opposizione chiaro-scuro
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Le categorie radiali
A volte tra le categorie si individuano somiglianze
parziali e locali : la somiglianza di famiglia
(Wittgenstein) come avviene, ad esempio, per il
concetto di gioco
Le categorie radiali sono caratterizzate da un caso
centrale e variazioni locali e culturalmente specifiche
che non possono essere previste da regole astratte e
universali (ad es., le categorie dei dyrbal – Lakoff)
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Categorie alimentari e cultura
Si può riscontrare una differenziazione categoriale in
ambito alimentare tra le diverse culture:
Cultura occidentale: piante acquatiche
Ad es. le alghe
Cultura orientale: alimento
Culture nordiche (lattofile): alimento prelibato
Ad es. il latte
Culture orientali e africane (lattofobe):
secrezione repellente di una ghiandola
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Teoria dell’ottimizzazione del foraggiamento: gli esseri
umani scelgono i cibi più convenienti nel rapporto
costi/benefici e quelli più facili da ottenere rispetto al
territorio praticato
Ciò permette di comprendere:
• la dieta insettivora presso i popoli asiatici
• il consumo di tutte le parti dell’animale ad Hong Kong
• il divieto di mangiare il maiale per gli ebrei e mussulmani
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Categorie funzionali e processi induttivi
Le categorie funzionali sono quelle basate su uno scopo.
Sono categorie non tassonomiche, coerenti al loro
interno, in quanto i loro membri realizzano il medesimo
scopo
sono suscettibili alle influenze culturali: gli scopi
differiscono da cultura a cultura. Ad esempio, si verificano
categorizzazioni di oggetti e/o eventi diverse:
• i cinesi sono più inclini agli aspetti relazionali e
contestuali
• gli americani procedono in base a criteri astratti e
universali
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Induzione basata sulle categorie
Le categorie possono essere usate per fare inferenze
(induzione basata sulle categorie)
La forza d’inferenza dipende da due fattori:
• la somiglianza: tra la categoria della premessa e della
conclusione
• la copertura: della categoria della premessa sulla
categoria inclusiva della conclusione
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Sulla base del modello della somiglianza e della
copertura sono state elaborate tre ipotesi, secondo cui
l’argomento induttivo è più forte se si verificano le
seguenti condizioni:
1. somiglianza: più la premessa è simile alla conclusione
2. prototipicità: più è prototipica la premessa
3. diversità: più sono diverse le premesse
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
FORME CULTURALI DELL’ATTIVITÀ D’INFERENZA
La cultura è una struttura di conoscenza che supporta e
guida i processi d’inferenza
I soggetti impiegano una serie di modelli mentali, intesi
come rappresentazioni mentali di situazioni reali,
ipotetiche o immaginarie, per fare previsioni e dare
spiegazioni
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Il ragionamento induttivo
L’induzione è la capacità di compiere
generalizzazioni valide e utili a partire da un
numero limitato di informazioni
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Il giudizio di covariazione
La capacità di dirigere contemporaneamente le risorse
attentive e cognitive a diversi elementi del contesto è
alla base dei giudizi di covariazione, ossia dei giudizi che
i soggetti compiono in riferimento alla loro valutazione
delle relazioni fra gli stimoli che si associano e variano
congiuntamente nel contesto
Differenze culturali
Culture orientali: hanno uno sguardo globale
della situazione e mostrano un maggior grado
di covariazione dei giudizi
Culture occidentali: focalizzano l’attenzione
sui singoli elementi e i giudizi sono influenzati
“dall’effetto priorità”
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Soggetti americani: si mostrano
meravigliati se non si avvera
quanto previsto da loro
Nella distorsione del senno di poi
Soggetti cinesi: danno
attenzione al campo, non si
stupiscono se i risultati sono
diversi da quelli previsti
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
L’attribuzione causale è la tendenza generale a
“spiegare” un comportamento come causato da qualcosa
I soggetti sono propensi a inferire in modo spontaneo
tratti di personalità a partire dalle azioni osservate e a
ritenerli stabili nel tempo (inferenza spontanea dei
tratti)
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Si parla di errore fondamentale di attribuzione inteso
come la disposizione a sottostimare l’importanza dei
fattori situazionali e a sovrastimare i tratti interni,
stabili e coerenti degli individui (Ross)
Nelle culture occidentali
prevalgono le attribuzioni
di tipo interno e stabile
Nelle culture orientali
prevalgono attribuzioni
legate al contesto
DISPOSIZIONALISMO
SITUAZIONALISMO
Strategia di analisi
centrata sulla persona
Strategia di analisi
centrata sul contesto
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Tuttavia quando l’attenzione si rivolge al gruppo:
• i soggetti orientali diventano disposizionalisti
• i soggetti occidentali diventano situazionalisti
I coreani cambiano orientamento in base alla
posizione sociale:
• i soggetti con alto status sociale prediligono
spiegazioni di natura disposizionalista
• i soggetti di basso status sociale preferiscono
spiegazioni di tipo situazionalista
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Il ragionamento deduttivo e il ragionamento dialettico
La deduzione è un tipo d’inferenza monotonica in cui si
passa da una regola a un caso particolare
La presenza del ragionamento sillogistico è legato a
variazioni culturali, in funzione delle condizioni
economiche e del grado di istruzione (Luria)
È un tipo di ragionamento che si riscontra
prevalentemente nella cultura occidentale (pensiero
astratto), accanto a un ragionamento concreto e basato
sulla conoscenza personale diretta (cultura orientale)
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
La propensione al rischio:
• i cinesi hanno sono più propensi al rischio
• gli americani sono più contrari al rischio
La tendenza si rovescia nell’ambito sociale, per cui i
cinesi sono più prudenti mentre gli americani più audaci
Secondo l’ipotesi “sponda” è più probabile che le persone
che vivono in una società collettivista ricevano maggior
aiuto finanziario in caso di bisogno, godano di una
“mutua assicurazione” e mostrino maggiore sensibilità
per favorire l’armonia interpersonale
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Il principio di non contraddizione
e il ragionamento dialettico
Il ragionamento logico occidentale si basa su
queste tre leggi fondamentali:
• principio d’identità
• principio di non contraddizione
• principio del terzo escluso
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Il ragionamento dialettico orientale si basa sui seguenti
principi:
• principio del cambiamento
• principio di contraddizione
• principio della relazione o di olismo
Le persone occidentali entrano in condizione di
dissonanza cognitiva (Festinger), legata a uno stato
interiore di disagio per la percezione di incoerenza fra i
vari aspetti della propria conoscenza. Per contro, la
dissonanza cognitiva non appare tra le persone orientali
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
LA CONOSCENZA QUOTIDIANA
La conoscenza quotidiana è l’insieme di nozioni, di
sistemi simbolici, di abilità mentali e di pratiche
cognitive che le persone mettono in atto in modo
implicito nel loro agire quotidiano. È una conoscenza
situata, legata al contesto sociale in cui ha luogo
• è prodotta congiuntamente dalla mente e dal mondo
• è legata alle interazioni sociali
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
La conoscenza nei contesti quotidiani
La conoscenza quotidiana è il risultato
dell’apprendimento latente e informale che avviene
attraverso l’esperienza di tutti i giorni, in contesti non
scolastici, all’interno del proprio ambiente culturale
Le conoscenze e le abilità acquisite nel proprio contesto,
pongono le persone di una data cultura in grado di far
fronte ai compiti quotidiani, di superare gli ostacoli e di
tener conto dei vincoli e delle opportunità dell’ambiente
fisico e sociale
(ad esempio, uso della matematica cinesi- americani:
diversi sistemi numerici; ad esempio, a base 27 per gli
oksapmin)
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
Il modello di un’intelligenza generale e geneticamente
ereditata lascia il posto al concetto di intelligenza
contestualizzata, in cui lo sviluppo delle competenze
cognitive è in relazione alla propria esperienza, entro
contesti specifici
Tali competenze si sganciano dalla singola attività,
assumono un carattere più generale e autonomo,
applicabile ad altri ambiti dell’azione umana (processo
di decontestualizzazione delle conoscenze) e
permettono di spiegare un’estesa gamma di fenomeni
(generalizzazione situata Schliemann e Carraher)
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Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
La conoscenza è profondamente influenzata dalle
variazioni culturali in tre modi prevalenti:
• accessibilità delle conoscenze – selezione delle
strategie cognitive e conoscenze di specifici domini • strategie cognitive - qualitativamente diverse per
risolvere i medesimi problemi • strutture cognitive e sistemi di conoscenze - in grado
di favorire l’adattamento dei soggetti all’ambiente -
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Anolli, Psicologia della cultura, Il Mulino, 2004
Capitolo 5. CONOSCENZA, PENSIERO E CULTURA
La cultura fornisce teorie e modelli culturali, rete di
senso e percorsi interpretativi, senza i quali i soggetti
si troverebbero smarriti (Sé spaesato – Todorov -).
Accanto a ciò, si realizza la produzione di conoscenze e
di teorie che generano nuove forme di cultura, in un
processo senza fine
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