REVISIONE APRILE 2014
Documento di Valutazione dei rischi D. Lgs. 81/2008
ISOLA ECOLOGICA
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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
articolo 28 del Decreto Legislativo 81/2008
BRACCIANO AMBIENTE SpA
Unità operativa CENTRO DI RACCOLTA
Strada vicinale della polveriera n°100062 BRACCIANO (Prov. di Roma)
•
•
•
SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
AZIONI MIGLIORATIVE E PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI
INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELL’ATTUAZIONE DELLE MISURE E AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Bracciano Ambiente SpA
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Il Datore di lavoro
Il RSPP
Il Medico Competente
Andrea Riccioni
Nicolas Assegbede
Aldo Serio
Il Consulente per la sicurezza
Ing. Agostino Del Piano
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza:
Data
Firma
Per avvenuta consultazione e ricevuta del
Documento di Valutazione dei rischi
Data di prima emissione:
24 novembre 2011
Codice emissione: 01/2011
Data prima revisione:
Data seconda revisione:
21 novembre 2012
Oggetto della revisione:
Data terza revisione:
adeguamento dei flussi dei rifiuti e degli utenti e nuove misure
20 febbraio 2013
Oggetto della revisione:
Data terza revisione:
Oggetto della revisione:
Codice emissione: 01/2012
Codice emissione: 01/2013
aggiornamento descrizione attività, adeguamento dei flussi e valutazione dei rischi
30 aprle 2014
Codice emissione: 01/2014
raccolta e gestione del vetro
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LAVORATORI ADDETTI
Cristiano Tagliabue.
Fontana Alessandro
Biagiotti Enrico
Responsabile Isola Ecologica - Preposto
Operaio - gestione operativa isola ecologica – registrazioni utenti - gestione
del piazzale di carico e scarico – rapporti con ditte che ritirano gli scarrabili
– pulizie
operaio - registrazioni utenti - gestione del piazzale di carico e scarico –
rapporti con ditte che ritirano gli scarrabili - pulizie
ORARIO DI LAVORO
L’attività lavorativa all’interno dell’ impianto si può svolgere su più turni di lavoro, con orari flessibili e in
tutti i giorni dell'anno, secondo le necessità del servizio da assicurare, comprendendo anche ore serali e
notturne. Orario di apertura al pubblico 8.00 – 18.00.
Due turni di lavoro 7.00 – 13,00 dalle 12.00 – 18.00.
Pertanto le attività hanno luogo con qualunque condizione climatica e di visibilità. A tal fine tutte le aree in
oggetto sono dotate, ove necessario, di impianto di illuminazione.
DESCRIZIONE AREA ED ATTIVITA’
DESCRIZIONE DELLO STABILIMENTO
Lo stabilimento’impianto è stato aperto il 29 ottobre 2008 in una area periferica della città di Bracciano,
zona scarsamente edificata. L’impianto è servito da una strada comunale asfaltata larga 3,5 m che immette
sulla Provinciale Braccianese Claudia.
L’area è così costituita:
a)
Aree scoperte di transito e sosta (AS nella planimetria-);
b)
Aree coperte di sosta cassoni (AC nella planimetria);
c)
Centro operativo (CO nella planimetria);
d)
Ecocentro (EC nella planimetria).
e)
Area di deposito provvisorio Utente (ADU nella planimetria);
f)
Aree sopraelevate e scoperte di transito e soste per l’Utente (AU)
Alle aree in oggetto si accede tramite due ingressi carrabili, direttamente dalla viabilità comunale.
Nelle aree:
1)
I piazzali sono pavimentati con materiale in cls armato e fibrorinforzato, avente idonea pendenza
per la raccolta delle acque e dei colaticci nelle zone di deposito rifiuti, asfaltate/pavimentate in cls nelle
aree di circolazione;
2)
Sono presenti porzioni coperte per lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi/RAEE con la raccolta delle
acque di gocciolamento in pozzetti a tenuta, dai rifiuti depositati.
3)
Sono presenti cassoni di stoccaggio rifiuti,
4)
E’ presente viabilità con sensi di marcia indicati con segnaletica orizzontale e/o verticale;
5)
Sono a disposizione servizi per il personale (spogliatoi, servizi igienici, cassette pronto soccorso
nelle immediate vicinanze) e l’area è dotata dei seguenti impianti:
a)
elettrico e di terra
b)
di illuminazione
c)
antincendio (estintori)
d)
raccolta acque reflue, con impianto di degrassazione;
e)
Vasca Imhoff per i servizi igienici con vasca di sedimentazione;
Il piazzale è adeguatamente illuminato e sono presenti estintori segnalati, numerati e manutenzionati , sia
negli uffici che nel piazzale stesso (estintori carrellati).
La cassetta di primo soccorso è segnalata e manutenzionata e custodita all’interno degli uffici in posizione
visibile e nota a tutti i lavoratori.
Negli uffici è presente l’illuminazione d’emergenza.
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Avvengono due tipi di conferimento dei rifiuti: quelli della nettezza urbana e quelli dell’utenza privata.
La viabilità delle utenze private è separata da quella degli operatori della Bracciano Ambiente.
L’ingresso dei cittadini è consentito previa registrazione e una macchina per volta.
DESCRIZIONE DEL SITO
L’attività dell’ecocentro è così sviluppata:
1) UTENZA PRIVATA
Al privato sono accessibili due aree: La prima, raggiungibile attraverso viabilità carrabile interna,
consente il conferimento entro cassoni scoperti di: calcinacci, vetro, organico, plastica, grandi
bianchi (stufe, cucine, scaldabagni, pile, medicinali scaduti ), carta, plastica e metallo (in
cassonetti)e rifiuti da apparecchiature elettroniche e elettriche, televisori (in ceste metallici).
La seconda nella parte più a monte del piazzale, adibita al conferimento di sfalci e potature,
imballaggi di metallo, di carta, di plastica morbida, plastica dura, frigoriferi, , ferro, legno, materassi
e.
Il privato perviene generalmente con il proprio automezzo presso il box di accettazione, dichiara il
materiale da scaricare, provvede a compilare la modulistica ed entra nell’area o percorrendo la
strada a monte di accesso alle aree o procedendo ed entrando nel primo cancello, a seconda della
tipologia dello scarico da conferire.
Generalmente l’utente privato provvede autonomamente allo scarico, essendo il personale di
Bracciano Ambiente solo di supporto allo scarico.
Al personale è riservato, oltre al compito del controllo di coordinamento in ingresso e uscita, onde
evitare possibili incidenti, anche il compito di compattare manualmente i materiali negli scarrabili
per guadagnare maggiore spazio utile.
2) RACCOLTA PORTA A PORTA BRACCIANO AMBIENTE
Mediante porter, vasconati, scarrabili o compattatori.
Viene conferita: plastica, carta, organico, lattine miste – banda stagna, metalli, vetro o direttamente
in scarrabili, alcuni dotati di pressa o attraverso il carico su compattatore.
Il personale dell’ecocentro ha il compito di vigilanza.
3) ALLONTANAMENTO DEI CASSONI DA PARTE DI BRACCIANO AMBIENTE O
ALTRE SOCIETA’
Il rifiuto, entro gli specifici tempi prescritti, viene allontanato dal centro verso impianti autorizzati.
Gli addetti compilano i formulari di classificazione del rifiuto e la documentazione.
ATTIVITA’ SVOLTE DAL PERSONALE DELL’ECOCENTRO
•
Gestione del piazzale e assistenza durante il conferimento: gli operatori generalmente non
partecipano al conferimento ma si limitano alla registrazione degli utenti, alla pesa dei rifiuti, alle
istruzioni sul corretto conferimento, alla regolazione del flusso degli accessi, al coordinamento dei
trasportatori delle varie imprese di raccolta.
Gli addetti talvolta possono partecipare al conferimento degli elettrodomestici. A tal scopo hanno a
disposizione una trasportina ed un transpallet manuale.
Per gli elettrodomestici più pesanti (lavatrici, cucine, caldaie etc) l’utente tramite trasportina porta
il rifiuto al cassone: se questo non è troppo pieno l’utente scarica da solo l’elettrodomestico
altrimenti viene aiutato dagli operatori che l’aiutano a sollevarlo.
Per gli elettrodomestici meno pesanti (TV, pc..) l’utente trasporta il rifiuto alla cesta idonea.
Generalmente in questi casi non viene richiesto l’intervento degli operatori tranne nel caso di tv a
tubo catodico che sono più pesanti.
Durante la giornata gli operatori movimentano i carichi anche per sistemare le ceste e i cassoni
arrivando anche a una severa movimentazione manuale dei carichi (8/9 quintali al giorno)
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•
•
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Pulizia del piazzale: l’attività viene svolta quotidianamente ed ha una durata di 2/3 ore. A tale
scopo sono utilizzate scope e pale. Due volte al mese viene effettuato lo spazzamento meccanico
della durata di circa 40 minuti. Gli uffici sono puliti da personale esterno. In inverno il personale si
occupa anche della rimozione della neve e dello spargimento di sale. L’operazione avviene
manualmente con badili.
Manutenzione segnaletica verticale: una volta al mese vengono sistemati i cartelli di sistemazione
dei cassoni.
ATTREZZATURE UTILIZZATE DAL PERSONALE DELL’ECOCENTRO
a)
b)
c)
d)
e)
Transpallet manuale
Trasportina
Badili, scope, pale
Scale portatili
Spazzatrice RAVO
Non vengono utilizzate sostanze chimiche
ATTIVITA’ SVOLTE DA PERSONALE ESTERNO ALL’ECOCENTRO
attività ordinarie ausiliarie:
•
•
•
Trasporto al Centro Operativo e scarico dei rifiuti (conferimento rifiuti): utenza privata e nettezza
urbana Bracciano ambiente (compreso vetro e metalli)
Carico e Trasporto RAEE fuori dall’area : ditte esterne
Carico e Trasporto altri rifiuti fuori dall’area: ditte esterne
attività ordinarie ausiliarie:
•
Pulizia Desoleatore: ditta abilitata esterna (una volta l’anno)
manutenzioni ordinarie
•
•
•
•
•
Manutenzioni Aree verdi: personale Bracciano Ambiente
Pulizia Disoleatore, vasca di prima pioggia: ditte esterne
Manutenzione Tettoie, balaustre, pavimentazione e recinzioni: ditte esterne
Pulizia e sanificazione Uffici Spogliatoi: ditta esterna
Manutenzione Impianti Elettrici ed Antifurti: ditta esterna
manutenzione ordinarie ed emergenze
•
•
•
•
Soccorso mezzi in panne
Manutenzione torri faro lampade pensiline
Sostituzione canalette/cordoli
Sostituzione balaustre e cancelli dei vani cassoni e presse
ATTREZZATURE UTILIZZATE DAL PERSONALE ESTERNO ALL’ECOCENTRO
Per le attività ordinarie è prevista la possibilità che all’interno delle aree siano presenti le seguenti tipologie
di mezzi:
a)
Mezzi di trasporto rifiuti e materiali in ingresso e/o uscita:
b)
Ragni con benna a polipo
c)
Presse scarrabili (da10 a 30 mc);
d)
Cassoni scarrabili (dai 10 a 30 mc);
e)
Autocarri
f)
Autocarri con rimorchio;
g)
Autoarticolati;
h)
Mezzi compattatori;
i)
Motocarri;
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j)
k)
l)
m)
n)
o)
p)
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Autocarri leggeri;
Autovetture (solo per trasporto rifiuti in ingresso nell’area ecocentro);
Mezzi di caricamento;
Pale gommate;
Carrello elevatore manuale;
Mezzi di lavorazione;
Attrezzature e mezzi per la pulizia delle aree, manutenzione aree verdi, sgombero neve;
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RILEVAZIONE DEI FLUSSI DI ATTIVITÀ
Al fine di verificare l’effettivo carico di lavoro e il flusso di mezzi degli utenti in ingresso, nel periodo 07/11
– 14/11/2012 (8 giorni lavorativi) sono state sistematicamente registrati gli accessi con questi risultati.
Totale accessi
141
In entrata
Imballaggi carta e cartone
Imballaggi plastica
RAEE diversi
Legno
Materassi
Ferro - acciaio
Plastica
Metalli
Calcinacci
Batterie
RAEE televisori
Potature e sfalci
Vetro
Organico
Frigoriferi
Lavatrici - lavastoviglie
Olio vegetale
Ingombranti
Tessili
Olio motore
Mattonelle ceramiche
Imballaggi misti
RSU
Ceste RAEE
Compattatori scarrabili
17
10
28
34
1
31
28
3
16
2
6
24
11
0
1
7
6
2
9
1
0
0
8
In uscita
1 ritiro al mattino 1 ritiro al pomeriggio
13 ritiri al mattino 10 ritiri al pomeriggio
Gli addetti non partecipano in alcun modo al conferimento, tranne i casi di aiuto a utenti anziani o invalidi,
limitandosi alla registrazione, alla eventuale pesa, alle indicazioni sul corretto utilizzo dei cassoni presenti,
alla regolazione del flusso degli accessi, al coordinamento dei trasportatori delle varie imprese di raccolta.
Gli addetti devono però provvedere al carico e deposito degli elettrodomestici conferiti all’interno
dell’apposito cassone metallico.
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Conferimento da parte dei mezzi e operatori della Bracciano Ambiente.
Data
Orario
Orario
Codice
Tipologia
Di
di
Rifiuto
di
in
Rifiuto
Minuti
Ingresso Uscita
07/11/2012
08/11/2012
Permanenza
8,52
9,10
150102
Imb. In Plastica
18
8,57
9,12
150102
Imb. In Plastica
15
9,11
9,26
150102
Imb. In Plastica
15
9,56
10,15
200101
Imb. Carta e Cartone
19
9,56
10,08
200108
Organico
12
10,51
11,10
150102
Imb. In Plastica
19
11,22
11,35
200108
Organico
13
13,22
13,37
200108
Organico
15
14,03
14,20
150102
Imb. In Plastica
17
14,32
14,52
200101
Imb. Carta e Cartone
20
15,01
15,17
200101
Imb. Carta e Cartone
16
15,40
15,58
150102
Imb. In Plastica
18
16,59
17,15
200101
Imb. Carta e Cartone
16
17,28
17,35
150102
Imb. In Plastica
17
6,54
7,10
200101 Imb. Carta e Cartone
16
7,03
7,15
200101 Imb. Carta e Cartone
17
8,05
8,20
200101 Imb. Carta e Cartone
15
8,21
8,40
200101 Imb. Carta e Cartone
19
8,31
8,51
150102 Imb. In Plastica
20
9,16
9,30
200101 Imb. Carta e Cartone
16
9,24
9,40
200101 Imb. Carta e Cartone
16
9,31
9,45
200101 Imb. Carta e Cartone
14
9,38
9,52
200101 Imb. Carta e Cartone
14
10,25
10,40
200101 Imb. Carta e Cartone
15
10,58
11,10
200108 Organico
12
11,20
11,45
200101 Imb. Carta e Cartone
15
12,24
12,42
200101 Imb. Carta e Cartone
18
13,13
13,32
150102 Imb. In Plastica
19
13,41
16,00
200101 Imb. Carta e Cartone
19
14,12
14,28
150102 Imb. In Plastica
16
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ISOLA ECOLOGICA
Data
Orario
Orario
Codice
Tipologia
Di
di
Rifiuto
di
in
Rifiuto
Minuti
Ingresso Uscita
09/112012
10/11/2012
9 di 39
Permanenza
9,07
9,23
200108 Organico
15
10,34
10,50
200108 Organico
16
11,13
11,28
200108 Organico
15
13,46
14,02
200108 Organico
16
15,43
15,55
200108 Organico
17
15,53
16,05
200101 Imb. Carta e Cartone
12
15,54
16,04
200108 Organico
10
16,05
16,22
200101 Imb. Carta e Cartone
17
16,38
16,55
200101 Imb. Carta e Cartone
17
16,46
16,56
200108 Organico
10
16,46
17,05
200101 Imb. Carta e Cartone
19
17,15
17,34
200101 Imb. Carta e Cartone
19
17,31
17,49
200101 Imb. Carta e Cartone
18
6,56
7,20
150102 Imb. In Plastica
24
7,27
7,45
150102 Imb. In Plastica
17
7,48
8,05
150102 Imb. In Plastica
17
7,51
8,20
150102 Imb. In Plastica
29
8,59
8,17
150102 Imb. In Plastica
18
10,08
10,26
150102 Imb. In Plastica
18
10,18
10,45
150102 Imb. In Plastica
27
10,22
10,40
200101 Imb. Carta e Cartone
18
10,26
10,42
150102 Imb. In Plastica
16
10,56
10,14
150102 Imb. In Plastica
18
13,16
13,28
150104 Imb. Metallo
12
13,30
13,40
200108 Organico
10
13,32
13,45
150102 Imb. In Plastica
13
14,49
15,10
150102 Imb. In Plastica
21
15,13
15,31
200101 Imb. Carta e Cartone
18
15,18
15,30
150102 Imb. In Plastica
22
16,44
16,57
150104 Imb. Metallo
13
17,01
17,25
200101 Imb. Carta e Cartone
24
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ISOLA ECOLOGICA
Data
Orario
Orario
Codice
Tipologia
Di
di
Rifiuto
di
in
Rifiuto
Minuti
Ingresso Uscita
12/11/2012
13/11/2012
10 di 39
Permanenza
9,06
9,18
200108 Organico
12
10,02
10,21
200108 Organico
18
10,05
10,27
200108 Organico
22
14,04
14,18
200108 Organico
14
14,13
14,30
200108 Organico
17
15,31
15,46
200108 Organico
15
16,00
16,15
200101 Imb. Carta e Cartone
15
16,27
16,44
200101 Imb. Carta e Cartone
17
17,24
17,43
200101 Imb. Carta e Cartone
19
7,03
7,19
200101 Imb. Carta e Cartone
16
7,07
7,24
150102 Imb. In Plastica
17
8,21
8,43
200101 Imb. Carta e Cartone
22
9,23
9,39
150102 Imb. In Plastica
16
10,31
10,50
150102 Imb. In Plastica
19
10,53
11,05
200108 Organico
12
11,07
11,23
150102 Imb. In Plastica
16
12,57
12,15
150102 Imb. In Plastica
18
13,02
13,15
200108 Organico
13
13,39
16,00
200101 Imb. Carta e Cartone
21
13,51
16,15
150102 Imb. In Plastica
16
15,32
15,50
200101 Imb. Carta e Cartone
18
17,01
17,20
200101 Imb. Carta e Cartone
19
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Tempi medi di permanenza dei mezzi Bracciano Ambiente all’interno dell’isola ecologica:
Tipo di rifiuto
Rifiuto Organico
Permanenza media - minuti
14,2
Materassi-Tessili
Imb. Carta e Cartone
17,39
Imb. Plastica
18,43
Plastica
Ferro Acciaio
Metallo
15,00
Rifiuti Urbani non differenziati
Vetro
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METODOLOGIA E CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
La valutazione dei pericoli per la salute e la sicurezza dei lavoratori in ogni unità operativa è stata effettuata
tramite la compilazione di liste di controllo.
Tali liste di controllo riportano gruppi di pericoli relativi ai rischi di infortunio, ai rischi di esposizione, ai
rischi legati all'organizzazione del lavoro, rappresentativi della situazione di ambienti, macchine, impianti,
sostanze, rischi chimici/fisici/biologici, posture, assetti organizzativi.
Criteri per l’attribuzione dell’entità del rischio
Note esplicative: al fine di uniformare il linguaggio e facilitare la comprensione degli allegati si precisa che si
intende per:
PERICOLO O FATTORE DI RISCHIO: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore o entità
(sostanza, attrezzo, metodo) avente potenzialità di causare danni.
RISCHIO: probabilità che sia raggiunto il limite potenziale di danno nelle condizioni di impiego, e/o di
esposizione; dimensioni possibili del danno stesso.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO: valutazione globale della probabilità e della gravità di possibili lesioni in una
situazione pericolosa per scegliere le adeguate misure di sicurezza.
Le precedenti definizioni sono state riprese da “Orientamenti CEE riguardo alla valutazione di rischi da
lavoro” e da norma UNI EN 292 Parte I/1991.
Metodologia utilizzata per la valutazione numerica del rischio
La valutazione del rischio effettivo avviene associando, ad ogni argomento di rischio per ogni sorgente
individuata, una probabilità di accadimento di incidente provocata da tale sorgente ed una magnitudo di
danno derivante atteso.
La probabilità di accadimento è fissata in quattro livelli di valore numerico 1, 2, 3 e 4.
La magnitudo del danno atteso è fissata parimenti in quattro livelli di valore 1, 2, 3 e 4.
L’entità del rischio associato ad una sorgente per ogni possibile argomento è rappresentata dal prodotto
della probabilità di accadimento P per il valore della magnitudo del danno potenziale M relativi a quel
rischio.
Nelle tabelle seguenti sono descritti i livelli di magnitudo e probabilità considerati.
Scala delle probabilità: la scala delle probabilità fa riferimento all'esistenza di una correlazione più o meno
diretta tra la carenza riscontrata e il danno che potrebbe derivarne. Dove è possibile, in quanto i dati sono
disponibili, si utilizzano dati statistici noti a riguardo a livello di azienda o di comparto di attività o almeno a
livello di pubblicazioni; dove i dati non sono disponibili assume importanza il giudizio soggettivo di chi è
direttamente coinvolto nella realtà lavorativa, che viene preso in considerazione e opportunamente
valutato dallo specialista della sicurezza, incaricato di effettuare la valutazione del rischio.
Tale giudizio può essere misurato e quindi considerato attraverso il livello di sorpresa che l'evento
provocherebbe, secondo una prassi proposta e utilizzata ormai da anni e qui riportata:
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SCALA DELLE PROBABILITÀ: parametro P
Valore
Livello
4
Altamente
probabile
3
Probabile
2
Poco
probabile
1
Improbabile
Definizione / Criteri
Esiste una correlazione diretta tra la situazione in esame ed il verificarsi del danno
ipotizzato.
Nell’azienda o in situazioni operative simili, si sono già verificati danni per la stessa
situazione (consultare le fonti di danni su infortuni e malattie professionali
dell'Azienda, dell’ASL, dell'ISPESL, ecc.).
Il verificarsi del danno conseguente la situazione in esame non suscita alcuno
stupore in Azienda.
La situazione in esame può provocare un danno, anche se non in modo automatico
o diretto.
È noto qualche episodio in cui alla situazione in esame ha fatto seguito un danno.
Il verificarsi del danno conseguente la situazione in esame, suscita una moderata
sorpresa in Azienda.
La situazione critica rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate
di eventi.
Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi.
Il verificarsi del danno ipotizzato suscita grande sorpresa.
La situazione in esame può provocare un danno per la concomitanza di più eventi
poco probabili e indipendenti.
Non sono noti episodi già verificatisi.
Scala di gravità del danno: la scala di gravità del danno richiede, per una corretta applicazione, competenze
di tipo sanitario e fa riferimento alla gravità della patologia prodotta, alla reversibilità totale o parziale della
patologia e prende in considerazione l’infortunio e l’esposizione acuta e cronica. La presenza del Medico
Competente ai sopralluoghi (prescritta dalle norme) e l’apporto di competenza professionale che lo stesso
fornisce nella stesura del documento di valutazione consentono di applicare correttamente la scala di
gravità:
SCALA DELLA GRAVITÀ DEL DANNO: parametro D
Valore
Livello
4
Gravissimo
3
2
Grave
Medio
1
Lieve
Definizione / Criteri
Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale.
Esposizione cronica con effetti letali e/o gravemente invalidante
Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale.
Infortunio o episodio di esposizione acuta con invalidità reversibile.
Esposizione cronica con effetti reversibili.
Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile.
Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.
Rischio: il rischio viene calcolato mediante la formula R = P x D.
Adottando una rappresentazione matriciale quale quella sotto riportata si evidenzia il fatto che i rischi
vengono numericamente definiti con una scala crescente dal valore 1 al valore 16, con complessivi 9 livelli.
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MATRICE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO: R = P x D
P
4
8
12
16
3
6
9
12
2
4
6
8
1
2
3
4
D
Questa codificazione costituisce già il punto di partenza per la definizione delle priorità e per la
programmazione degli interventi di protezione e di prevenzione da adottare, su base strettamente tecnica.
SCALA DI PRIORITÀ DEGLI INTERVENTI
R>8
Priorità 1
4≤R≤8
Priorità 2
2≤R≤3
Priorità 3
R=1
Priorità 4
R=─
Non evidenza di rischi specifici
Rischio alto: rischio non sufficientemente sotto controllo con elevata
probabilità di accadimento di eventi dannosi associata a possibili gravi
conseguenze in termini di entità del danno.
IMMEDIATO
Azioni correttive indilazionabili da attuare subito.
Entro 10 giorni
Rischio medio: rischio non sufficientemente sotto controllo,
generalmente medio quanto a probabilità d'accadimento e gravità
delle conseguenze. Rischio anche con elevata probabilità di
accadimento di eventi dannosi oppure con possibili forti conseguenze
BREVE TERMINE
in termini di entità del danno, ma non l'uno e l'altro aspetto congiunti.
Inadempimenti formali a norme di legge che possono determinare
situazioni di rischio di rilievo.
Azioni correttive necessarie da programmare e attuare con urgenza.
Entro 2 mesi
Rischio basso o indeterminato: rischio non sufficientemente sotto
controllo ma generalmente modesto sia sotto il profilo della
probabilità d'accadimento che della gravità dei danni che ne
potrebbero derivare. Inadempimenti formali a norme di legge che
MEDIO TERMINE
comunque non determinano situazioni di rischio di rilievo.
Azioni correttive e/o migliorative da programmare e attuare nel
medio termine.
Da 3 a 12 mesi
Rischio sotto controllo: rischio generalmente modesto sotto il profilo
della probabilità di accadimento. Corretti adempimenti formali.
LUNGO TERMINE
Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione e da
o MANTENIMENTO
attuare nel lungo termine.
> 12 mesi
Con questa indicazione si vuole segnalare la non quantificabilità di un rischio specifico, e la
conseguente impossibilità di definire interventi.
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Prima valutazione dei rischi immediatamente rilevabili
Gruppo di pericolo
Situazione rilevata
R= PxM
1 - incidente, urto,
schiacciamento
di
personale a terra ed
utenti.
Gli elevati tempi medi di permanenza relativi ai
conferimenti di carta, cartone e plastica sono dovuti
essenzialmente al sistema di caricamento degli scarrabili
compattatori; la bocca di carico della pressa deve infatti
essere riempita 2 – 3 volte per esaurire il contenuto del
cassone del mezzo. La pressa ha un ciclo di compattazione
molto lento.
Tempi di conferimento molto lunghi aumentano il traffico
all’interno del piazzale dell’isola.
La segnaletica orizzontale è insufficiente. Conferitori
privati, utenti, mezzi della Bracciano Ambiente e mezzi per
il carico e trasporto dei compattatori possono essere
presenti nello stesso momento sul piazzale.
Gli operatori, durante lo scarico del mezzo aprono i
portelli posteriori del compattatore scarrabile. I
microinterruttori che interrompono il funzionamento della
pressa in caso di apertura dei portelli vengono
sistematicamente disattivati con nastro plastico. Quando
la bocca di carico del cassone scarrabile viene intasata da
cartoni particolarmente ingombranti, gli operatori salgono
su una scala appoggiata alla sponda e, per mezzo di
utensili provvedono a rimuoverli.
L’area di conferimento sopraelevata viene utilizzata dagli
utenti per gettare i rifiuti differenziati nei cassoni
sottostanti; sono presenti normali parapetti che sono però
dotati di cancelletti apribili per agevolare lo scarico di
rifiuti ingombranti; a cancelletto aperto esiste la concreta
probabilità di caduta nel vuoto.
L’area può essere oggetto di fulminazioni, per la presenza
dei pali di illuminazione e delle strutture i altezza.
Non è presente un impianto di protezione da scariche
atmosferiche.
Non si può escludere la presenza di rischio di folgorazione
per tensioni di passo e di contatto, dal momento che, pur
essendo la pavimentazione asfaltata, durante l’orario di
servizio sono presenti persone nell’area.
Il manufatto adibito ad uffici può essere soggetto ad
incendio per fulminazione diretta o per sovratensione di
linea.
1x4=4
2 - Schiacciamento,
caduta all’interno della
bocca di carico del
compattatore scarrabile
3 - Area di conferimento
sopraelevata – caduta
dall’alto.
4- folgorazione/incendio
per
scariche
atmosferiche
Priorità
Tempi
Breve
termine
1x3=3
Medio
termine
1x4=4
Breve
termine
1x4=4
Breve
termine
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Misure di prevenzione e protezione
Gruppo di
pericolo
Misure di prevenzione e protezione
1
Posizionamento di uno scarrabile “polmone” aperto (carta e plastica) dove gli operatori
della Bracciano Ambiente scaricheranno i loro mezzi in maniera rapida. Gli operatori
dell’Ecocentro provvederanno poi a trasferire i rifiuti nei cassoni compattatori utilizzando
un mezzo per la movimentazione meccanica con benna a polipo.
Rifacimento della segnaletica orizzontale secondo la planimetria allegata al DVR.
Separazione dei flussi fra conferitori privati, mezzi della Bracciano Ambiente e trasportatori
(vedi planimetria). Installazione di due semafori per interrompere il flusso in entrata ove
necessario, e regolare quello in uscita (mezzi pesanti).
Sono state acquistate nel corso del 2011 n. 2 scale con pedana operatore munita di
parapetti. Mantenere la vigilanza sul comportamento dei conferitori durante l’operazione
Dotare i cancelletti di chiusura con lucchetto a chiave o chiuderli definitivamente
(saldatura)
Datore
lavoro
E’ necessario provvedere a eseguire una valutazione specifica del rischio da scariche
atmosferiche, conformemente alla CEI 81-10.
Si prescrive che, in caso di condizioni metereologi che sfavorevoli, l’accesso all’area sia
vietato ed il servizio sia interrotto.
Dat. di lav.
2
3
Responsabile
di
Preposto
Preposto
Preposto
preposto
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ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI
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ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI
In questa sezione vengono riportate le sintesi della valutazione, le azioni da intraprendere per il miglioramento dei livelli di sicurezza della struttura in esame, le priorità ed i
tempi di intervento.
Priorità Tempi
Rischio
Fasi
1. STRUTTURA
EDILIZIA
Tutte
2. VIE E USCITE
DI EMERGENZA
Presenti – segnalate –
sgombre
Danno su luoghi sicuri ?
È presente l’illuminazione
di sicurezza?
3. SERVIZI
IGIENICOASSISTENZIALI
4. RISCHI DI
INCENDIO
Porte
tagliafuoco
compartimentazione dei
locali
Impianto di rilevazione e
allarme incendi. Presente?
Estintori – idranti
R=
PxM
Provvedimenti migliorativi
Misure da adottare
Situazione rilevata nei limiti di rischio
accettabile
1x1=1
Il piazzale è ampio ed è configurabile come
luogo sicuro. Nessun problema di gestione di
eventuali emergenze.
Il Comando Provinciale dei VV F di Roma
Monte Mario (competente per territorio) ha
escluso la necessità di Certificazione di
prevenzione incendi per tale attività)
Manca l’illuminazione di sicurezza nei locali
ufficio spogliatoi. Non sono previsti turni
notturni
Presenti due servizi igienici di cui uno
provvisto di doccia. Spogliatoi e armadietti
doppio scomparto. Pulizia regolare affidata a
impresa esterna.
Non necessaria
1x1=1
Mantenimento condizioni di pulizia.
Manutenzioni
regolari.
Pulizia
immediata
degli
sversamenti
accidentali
Dotare i locali chiusi di illuminazione di
sicurezza
Identificazione
Non necessario
Resp.
IMM: ENTRO IL MESE PREP=preposto
BT: ENTRO 2 MESI D.L.=datore di
lavoro
MT: ENTRO 4 MESI
RS:resp.
del
LT: ENTRO 1 ANNO
servizio cimit.
E: MISURA Già
COMM:=Com
ESEGUITA
mittente
LAV:Lavoratore
E
PREP
LAV
MT
D.L.
1x!=1
E
1x!=1
E
Estintori a polvere portatili e carrellati
regolarmente verificati da CIODUE Italia
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Gruppo di
pericolo
5. VIE DI
CIRCOLAZIONE
(interne ed
esterne)
6. STOCCAGGIO E
DEPOSITO
MATERIALI
7. IMPIANTI
ELETTRICI
8. APPARECCHI
(con prese di
forza)
9. ATTREZZI
MANUALI
Verifiche
Situazione rilevata
Ci sono punti di rischio di
incidenti stradali ?
Nel piazzale è consentita
una
facile
movimentazione ?
Segnaletica – specchi
visori – cunette – illum.
esterna
Il piazzale, nei momenti di massimo afflusso
di utenti (9 – 12), risulta difficile da gestire
nelle attuali condizioni. Insufficiente la
segnaletica orizzontale e verticale. Buona
illuminazione esterna.
Stabilità degli stoccaggi –
razionalità collocazioni
Riconoscibilità
dei
materiali
Materiali potenzialmente
pericolosi
Olii vegetali
Olii minerali esausti
Pile
Medicinali
Lampade al neon
Rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche RAEE
Vetro e metalli
Stoccaggi razionali e rispondenti alle norme
di legge.
Impianto elettrico regolarmente costituito e
con regolari manutenzioni da annotare nel
registro manutenzioni. Dichiarazione di
conformità
2008.
Attuare
verifica
quinquennale dell’impianto di terra.
Scarrabili compattatori (di proprietà
Mattucci) Non sono reperibili libretti e
certificati CE. Le macchine sono comunque in
buone condizioni. Gli organi di comando e di
sicurezza elettrici risultano tutti funzionanti.
Alcuni microinterruttori risultano ricoperti
con nastro e perciò non funzionanti.
Transpallet.
Le scale utilizzate sono idonee (en 131).
Dichiarazioni
di
conformità
Manutenzioni – controlli
Utensili e attrezzature –
ecc.
Inventario – libretti d’uso
–
manutenzione
–
controlli
Carrelli, Scale portatili –
pinze – ecc.
19 di 39
R=
PxM
1x4=4
Provvedimenti migliorativi
Misure da adottare
Completamento
della
segnaletica
orizzontale e verticale (secondo la
planimetria allegata)
Razionalizzazione degli orari di accesso
con differenziazione fra utenti privati,
mezzi della Bracciano Ambiente, mezzi
delle imprese incaricate del ritiro del
rifiuto differenziato.
Installazione di un semaforo esterno
per la regolazione dei flussi in ingresso
e in uscita.
Priorità Tempi
BT
Resp.
D.L.
PREP.
1x1=1
E
1x4=4
1x2=2
1x2=2
Procedere alla verifica dell’impianto di
terra da parte di organismo notificato.
Deve essere nominato il responsabile
del registro manutenzioni
La ditta esterna deve fornire copia dei
libretti d’uso e delle certificazioni.
Ripristino delle normali condizioni di
funzionamento dei microinterruttori
degli scarrabili compattatori.
In alternativa, gli scarrabili devono
essere sostituiti.
Utilizzare le scale secondo libretto
d’uso e manutenzione.
BT
PREP.
BT
PREP.
E
PREP
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Gruppo di pericolo
20 di 39
R=
PxM
1x2=1
Verifiche
Situazione rilevata
10.
MANIPOLAZIONE
DI OGGETTI
Uso di oggetti che
comportano, ferite da
taglio, ustioni, ecc.
Utensili e attrezzi di uso comune in buone
condizioni. Rischio di taglio e schiacciamento
presente nella operazione di stoccaggio
elettrodomestici.
11. RISCHIO
CHIMICO PER LA
SICUREZZA
Si usano, preparano
prodotti
irritanti,
corrosivi, infiammabili,
asfissianti ?
Manipolazioni con DPI,
lavandini,
docce
oculari
Etichettatura – schede
di sicurezza
Lamentele del
personale per caldo –
freddo – U.R.
Procedure di controllo
delle UTA
Non si utilizzano sostanze chimiche
pericolose. I materiali stoccati (olii vegetali e
minerali esausti, batterie, lampade al neon)
hanno caratteristiche chimico fisiche di
pericolosità ma non vengono manipolate
dagli operatori.
1x2=2
Lavoro all’aperto. Indumenti di protezione
forniti ed utilizzati.
Ventilconvettori in ufficio e spogliatoio.
Regolare manutenzione e pulizia
2x2=4
Lamentele per finestre
(poche, troppe, non
schermab.)
Lamentele
per
illuminazione artificiale
Presenza illuminazione
di emergenza
Al sistema mano –
braccio (utensili)
All’interno del corpo
(da sedili, piattaforme,
pavi-menti)
Importanti
sorgenti
non insonorizzate
Illuminazione esterna ed interna sufficiente
1x1=1
12. MICROCLIMA/
CONDIZIONI
CLIMATICHE
13.
ILLUMINAZIONE
(naturale e
artificiale)
14. ESPOSIZIONE A
VIBRAZIONI
15. ESPOSIZIONE
AL RUMORE
Provvedimenti migliorativi
Misure da adottare
Uso di guanti per rischio meccanico e
scarpe di sicurezza con puntale e
intersuola in kevlar.
Nella pulizia delle aree con residuo di
vetro, utilizzare anche la visiera
Integrare le dotazioni di DPI con guanti
antiacido, stivali impermeabili e
antisdrucciolo.
Dotare l’ecocentro di materiali per
assorbire
eventuali
sversamenti
accidentali, che vanno poi posti a loro
volta a rifiuto secondo la vigente
normativa.
fornire ai lavoratori idoneo vestiario
Richiedere
al
manutentore
la
compilazione del registro manutenzioni
Priorità Tempi
Resp.
E
PREP:
MT
PREP:
E
PREP:
BT
E
Non presente
Esposizione inferiore agli 80 dbA
Per il metallo e soprattutto per il vetro, il
rumore supera i valori limite di esposizione
2x1=2
2x4=8
E' stato recentemente predisposto uno
scivolo in sommità dello scarrabile, in
preposto
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21 di 39
modo da automatizzare lo scarico.
L'operatore deve operare all'interno
dell cabina, con finestrini chiusi. Non ci
devono essere altri operatori
nel
raggio di 10 metri.
16. ESPOSIZIONE
AD AMIANTO
17. ESPOSIZIONE
AD AGENTI
CANCEROG.
18. ESPOSIZIONE
AD AGENTI
BIOLOGICI
19. VDT
20. MOVIM.ZIONE
MANUALE
CARICHI
21. COMPITI,
FUNZIONI,
RESPONSABILITÀ
22.
PARTECIPAZIONE
23.
ORGANIZZAZIONE
Nell’impianto
sono
presenti M.C.A.?
Uso
di
sostanze
etichettate R45 e R49.
Non vengono accettati rifiuti pericolosi
contenenti amianto
Non presenti
Si manipolano o si è
esposti a contatto con
materiali
biologici
anche
accidentalmente?
Vi sono addetti ai VDT
per
20
ore
settimanali?
Quali
lamentele
(posture,
fatica, gravide)?
Si devono spostare
carichi?
I
carichi
che
si
manipolano
manualmente eccedono
i 20 kg?
Grado di definizione
Cassone scarrabile con rifiuti organici (2-3
ritiri a settimana) I lavoratori non vengono a
contatto con il materiale.
I RLS i lavoratori sono
informati
della
valutazione dei rischi e
i RLS partecipano alla
sua predisposizione?
Mansioni
brevi/ripetitive/monot
Sì
Gli addetti sono esposti per meno di 20 ore
settimanali. Postazione adeguata
E’ presente un impianto di videosorveglianza
Si. Anche superiore ai 20 Kg. Mancano ausili
efficaci per la movimentazione dei rifiuti
ingombranti (lavatrici, frigoriferi ecc…)
1x3=3
Dotare gli operatori di transpallet
elettrico. Prevedere macchina di
sollevamento ”a ragno” (formazione
come da accordo Stato Regione/2012).
BT
D.L.
Buono.
Le lavorazioni ed i ritmi e orari di lavoro non
provocano particolare stress da lavoro. Non
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ISOLA ECOLOGICA
LAVORO/TURNI
24.
MANUTENZIONE
one o indefinite
Turni
stressanti,
difficoltà ai recuperi
A rottura/preventiva
(registro revisioni)
A cura di personale
qualificato
22 di 39
sono effettuati turni notturni.
Le manutenzioni vengono richieste al
Responsabile Ecocentro ed effettuate
rapidamente da parte della ditta di noleggio
o dal manutentore interno
1x1=1
E
PREP.
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Gruppo di
pericolo
25. LAVORI IN
APPALTO
Verifiche
Situazione rilevata
Informazioni alle/dalle
ditte
Verifica dei piani di
sicurezza, DURC, Camera
di
commercio,
autodichiarazione
Elaborazione dei DUVRI,
quando necessario
La sicurezza è parte delle
procedure di lavoro
Le
procedure
sono
scritte, obbligatorie, e si
sorveglia che vengano
applicate
Sono in appalto le pulizie.
E’ stata predisposta una nota informativa per
le imprese che ritirano i rifiuti differenziati.
27. EMERGENZA
E PRONTO
SOCCORSO
Sono stati nominati gli
addetti
ai
compiti
speciali e debitamente
formati?
Sono stati formati gli addetti all’emergenza
incendio e Pronto soccorso
28. DPI
Si sa (è scritto) chi deve
usare i DPI, quali DPI
servono,
dove
richiederli?
I DPI (marcati CE) sono
scelti con cura, sentiti i
lavoratori?
I DPI marcati CE sono forniti e regolarmente
utilizzati.
La scelta è delegata al Responsabile
dell’Ecocentro assistito dal RSPP.
È presente il MC e ciò è
noto ai lavoratori?
Gli
sono
segnalate
assunzioni/cambi
di
mansione?
La sorveglianza sanitaria è regolarmente
effettuata dal medico competente, secondo il
protocollo sanitario consegnato. Il MC deve
visitare i luoghi di lavoro annualmente
26. PROCEDURE
DI SICUREZZA
29.
SORVEGLIANZA
SANITARIA (MC)
Sono in corso di elaborazione adeguate
Istruzioni Operative per la organizzazione del
sistema di gestione della sicurezza sul lavoro.
23 di 39
R=
PxM
1x2=2
2x2=4
2x2=4
1x1=1
Provvedimenti migliorativi
Misure da adottare
Predisporre i necessari DUVRI
Elaborazione di Istruzioni Operative
specifiche su:
1. Regolazione degli accessi
all’ecocento.
2. Movimentazione manuale dei
carichi.
3. Uso dei compattatori scarrabili
Aggiornare la formazione alla gestione
delle emergenze e del Pronto soccorso,
secondo le scadenze previste.
Oltre a quanto prescritto, provvedere
ad integrare con:
1. occhiali di protezione
2. guanti antiacido
3. stivali in gomma antisdrucciolo
ll personale deve essere informato
dell'uso e della manutenzione entro
agosto 2014.
Priorità Tempi
Resp.
BT
RSPP
BT
RSPP
BT
RSPP
Preposto
Breve termine
RSPP
E
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ISOLA ECOLOGICA
Gruppo di
pericolo
30.
INFORMAZIONE
(compresa la
segnaletica di
sicurezza)
37. FORMAZIONE
E
ADDESTRAMENTO
38. ANALISIPIANIFICAZIONECONTROLLO
39. RISCHIO DI
VIOLENZA A
DANNO DEGLI
OPERATORI
24 di 39
È stato predisposto un
piano di informazione e
di
istruzione
che
riguarda
ogni
lavoratore?
Si tiene memoria delle
iniziative?
La
segnaletica
è
presente e visibile?
È stato predisposto un
piano
di
formazione/addestrame
nto per i lavoratori a
rischio?
Si tiene memoria delle
iniziative?
A seguito dell’analisi
viene effettuata una
pianificazione
degli
interventi?
Viene
effettuato
il
controllo
degli
interventi
posti
in
essere?
Buona la segnaletica di sicurezza.
Provvedimenti migliorativi
Misure da adottare
E’ in corso di svolgimento un piano
informativo, che sarà concluso entro
agosto 2014.
Gli addetti hanno frequentato i corsi di
formazione svolti in azienda nel corso degli
anni 2010 - 2011.
E' in corso un programma di
formazione su progetto del RSPP, che
sarà concluso entro agosto 2014
Si. Dal Responsabile dell’Ecocentro
collaborazione con il RSPP.
E' attivata una procedura per cui
difformità
alla corretta prassi di
sicurezza viene segnalata dal preposto
al RSPP
Preposto
Sono accaduti episodi di
aggressione verbale o
fisica da parte di utenti?
Segnalati rarissimi episodi di aggressioni
verbali e alterchi con l’utenza. Nessun
episodio di violenza fisica segnalato.
Provvedere alla segnalazione formale e
sistematica al RSPP degli eventuali
episodi di violenza verbale e fisica.
Preposto
Verifiche
R=
PxM
Situazione rilevata
in
1x1=1
Priorità Tempi
MT
Resp.
Lavoratori
Bracciano Ambiente SpA
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ISOLA ECOLOGICA
25 di 39
PREVENZIONE E PROTEZIONE
ISTRUZIONI OPERATIVE DI SICUREZZA
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ISOLA ECOLOGICA
26 di 39
MISURE MINIME DI SICUREZZA PER IL COORDINAMENTO
DELLE ATTIVITA’ DI SCARICO, CARICO, ACCUMULO E MOVIMENTAZIONE DI RIFIUTI O
MATERIALI DA/CON/SU MEZZI OPERATIVI E DI PULIZIA ED ALTRI INTERVENTI PRESSO PIAZZALI
ED AREE DEDICATE ISOLA ECOLOGICA
ATTIVITÀ, AMBITI, MEZZI E SOGGETTI INTERESSATI
(A) Attività Interessate ed ambiti di applicazione: attività di scarico, accumulo e movimentazione, carico di rifiuti
differenziati da / con / su mezzi operativi, pulizia ed altri interventi (manutentivi, di controllo o verifica o
campionamento, etc.) presso piazzali ed aree dedicate predisposti nelle aree di pertinenza dell’Ecocentro gestito dalla
Bracciano Ambiente Spa.
(B) Mezzi interessati: mezzi operativi, di differenti dimensioni e tipologie, per la raccolta e/o per il
carico/trasporto/accumulo/movimentazione di rifiuti e materiali.
(C) Soggetti interessati: tutti i lavoratori Bracciano Ambiente Spa ed i Datori di lavoro delle imprese appaltatrici e/o
sub-appaltatrici, nonché i lavoratori autonomi, che svolgono lavori come definiti in (A) con (o senza) mezzi come
definiti in (B). Utenti privati.
RISCHI CONNESSI ALLA COPRESENZA DI ATTIVITA’
Incidente stradale / collisione tra mezzi / errata manovra
Investimento da mezzi o macchine / schiacciamento del corpo
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) MINIMI
Indumento ad alta visibilità, calzature di sicurezza.
I sopra elencati DPI minimi previsti sono da integrarsi, per ogni lavoratore, con quanto previsto dalle disposizioni,
procedure, formazione ricevute e dalla segnaletica affissa nei luoghi di lavoro.
OBBLIGHI DI CARATTERE GENERALE
Rispettare scrupolosamente la segnaletica di sicurezza e stradale affissa nei luoghi di lavoro nonché le regole
del Codice della Strada.
Indossare correttamente gli indumenti da lavoro e i dispositivi di protezione individuale previsti.
Per ogni turno devono essere presenti almeno un addetto all’emergenza ed un addetto al primo soccorso
Assicurarsi dell’efficienza dei mezzi e dei dispositivi di sicurezza (in particolare delle giranti a luce gialla, dei
cicalini di retromarcia, delle luci, degli avvisatori acustici, freni, etc.)
Utilizzare i mezzi conformemente alle indicazioni ricevute in fase di formazione ed a quelle previste dal
costruttore (manuale d’uso), ambito dei consentiti limiti di impiego (portata, capacità di sollevamento, etc.).
Assicurarsi delle buone condizioni della pavimentazione dell’area di scarico, delle zone adiacenti e
quella delle aree di circolazione (assenza di buche, integrità delle griglie di copertura canaline di scolo, zone
ghiacciate o scivolose, eccetera).
Rivolgersi al proprio responsabile in caso di necessità, guasti, anomalie o dubbi su come operare in
sicurezza
MISURE MINIME PER ELIMINARE LE INTERFERENZE FRA ATTIVITA’
Rispettare scrupolosamente i vincoli operativi connessi all’osservanza delle Aree di rispetto previste per i mezzi, come
indicato in Tabella 4.
Le predette Aree di rispetto non sono da osservare nel solo caso in cui due specifici mezzi operativi autorizzati siano
specificamente destinati a lavorare congiuntamente (es. pala gommata che carica un autocarro per il trasporto di
materiali).
A titolo di esempio si vedano alcune casistiche consentite (raffigurate in Tabella 5) ed alcune casistiche vietate
(raffigurate in Tabella 6).
Le regole di precedenza per le diverse attività sono, in linea generale, le seguenti (in ordine di precedenza
decrescente):
1) attività di pulizia della postazione o piazzale (svolta con mezzi o personale a terra);
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2) attività di scarico materiale (ad opera dei mezzi in fase di scarico)
3) attività di carico materiale (braccio caricatore ovvero pala meccanica e autocarro od attrezzatura per il trasporto di
materiale)
4) attività di ritiro o consegna compattatori scarrabili e non effettuata da imprese esterne incaricate o mezzi della
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Prima di iniziare operazioni e procedere accertarsi che gli altri lavoratori presenti abbiano bene inteso le proprie
intenzioni. Coordinarsi utilizzando anche i segnali gestuali di comunicazione riportati in Tabella 7.
ULTERIORI OBBLIGHI SPECIFICI
E’ VIETATO FUMARE, BERE O MANGIARE DURANTE LE OPERAZIONI.
CURARE PARTICOLARMENTE L’IGIENE PERSONALE DURANTE E A FINE TURNO DI LAVORO LAVANDOSI
ACCURATAMENTE.
MANTENERE LE UNGHIE CORTE E PULITE.
LAVARE E DISINFETTARE PRONTAMENTE QUALUNQUE TAGLIO OD ESCORIAZIONE DELLA CUTE (PELLE).
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Schede Operative Standard di Sicurezza
TABELLA 1: CLASSIFICAZIONE DEI MEZZI
Figura 1
MEZZO TIPO A
GENERICO MEZZO DA LAVORO
(QUALUNQUE TIPO DI MEZZO ESCLUSI I CASI
PARTICOLARI ELENCATI IN TABELLA 2)
TABELLA 2: CASI PARTICOLARI
Figura 3
Figura 2
MEZZO TIPO B
RAGNO O SEMOVENTE
(CON BRACCIO DI PRESA IN FASE
LAVORO)
MEZZO TIPO C
PALA GOMMATA
TABELLA 3: PERSONA A TERRA
Figura 4
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Schede Operative Standard di Sicurezza
TABELLA 4: AREE DI RISPETTO PER TIPOLOGIA DI MEZZO E FASE LAVORO
Figura 5
MEZZI TIPO A
( SCARICO MATERIALE, ATTESA CARICO MATERIALE DA TRASPORTARE ESEGUITO DA ALTRO MEZZO)
Figura 6
Figura 7
MEZZO TIPO B
MEZZO DI TIPO C
(CARICO MATERIALE, GESTIONE CUMULI E CASSONI)
(GESTIONE EVENTUALI CUMULI, CARICO MATERIALI
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Schede Operative Standard di Sicurezza
TABELLA 5: ESEMPI DI CONDIZIONI DI NON INTERFERENZA (AMMESSE)
Figura 8
Situazione iniziale:
Mezzo 1 in fase di scarico, mezzo 2 che manovra e
retrocede
Figura 10
Situazione iniziale: mezzo 1 in fase di lavoro.
Figura 9 (segue da figura 8)
Situazione finale:
Mezzo 2 che arretra e si posiziona ad almeno 3 metri di
distanza dal mezzo 1 in modo da non invadere, nella fase
di scarico, l’area di rispetto del mezzo 1 con conducente
del mezzo 2 a terra).
Figura 11 (segue da figura 10)
Situazione finale:
Mezzo 2 che arretra e si posiziona fuori dall’area di
rispetto del mezzo 1; anche il conducente del mezzo 2
resta (a terra) al di fuori dell’area predetta.
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Schede Operative Standard di Sicurezza
TABELLA 6: ESEMPI DI CONDIZIONI DI INTERFERENZA (VIETATE)
Figura 12
Figura 13
Situazione iniziale:
Mezzo 1 con braccio in fase lavoro
Situazione iniziale:
Mezzo 1 in fase di scarico
Situazione interferente:
Mezzo 2 che arretra ed invade l’area di rispetto del
mezzo 1.
Situazione interferente:
Mezzo 2 che arretra ed invade l’area di rispetto del
mezzo 1.
Figura 14
Figura 15
Situazione iniziale: Mezzo 1 in fase di scarico
Situazione interferente: lavoratore o persona estranea
alla attività in corso che entra in area di rispetto del
mezzo 1
Situazione iniziale:
Mezzo 1 in fase di scarico con conducente a terra
Situazione interferente: il mezzo 2 arretra e la sua area
di rispetto va ad interferire con la posizione a terra
del conducente del mezzo 1
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MISURE MINIME DI SICUREZZA PER IL COORDINAMENTO
DELLE ATTIVITA’ DI SCARICO, CARICO, ACCUMULO E MOVIMENTAZIONE
DI FRIGORIFERI, CONGELATORI, ELETTRODOMESTISTICI, COLLI INGOMBRANTI ETC. DA / SU
MEZZI DI TRASPORTO O CASSONE SCARRABILE
MEDIANTE UTILIZZO DI CARRELLO ELEVATORE O SIMILI
ATTIVITÀ, AMBITI, MEZZI E SOGGETTI INTERESSATI
(A) Attività Interessate ed ambiti di applicazione: attività di scarico, scarico e movimentazione, di materiali su pallet
od in colli, big-bags, colli, ingombranti (lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie, fornelli, etc.), ed altri materiali da / su mezzi
di trasporto o cassone scarrabile, mediante carrello elevatore (con forche o pinza di presa) e simili nelle aree di
pertinenza Bracciano Ambiente Spa.
(B) Mezzi interessati: mezzi di trasporto, carrelli elevatori (e simili).
(C) Soggetti interessati: tutti i lavoratori Bracciano Ambiente Spa ed i Datori di lavoro delle imprese appaltatrici e/o
sub-appaltatrici, nonché i lavoratori autonomi, che svolgono (o sono interessati a) lavori come definiti in (A) con (o
senza) mezzi come definiti in (B).
RISCHI CONNESSI ALLA COPRESENZA DI ATTIVITA’
Incidente stradale / collisione tra mezzi / errata manovra
Investimento da mezzi o macchine / schiacciamento del corpo
Caduta di carichi sospesi ed oggetti/materiali
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) MINIMI
Indumento ad alta visibilità, calzature di sicurezza.
I sopra elencati DPI minimi previsti sono da integrarsi, per ogni lavoratore, con quanto previsto dalle disposizioni,
procedure, formazione ricevute e dalla segnaletica affissa nei luoghi di lavoro.
OBBLIGHI DI CARATTERE GENERALE
Rispettare scrupolosamente la segnaletica di sicurezza e stradale affissa nei luoghi di lavoro nonché le regole
del Codice della Strada.
Indossare correttamente gli indumenti da lavoro e i dispositivi di protezione individuale previsti.
Assicurarsi dell’efficienza dei mezzi e dei dispositivi di sicurezza (in particolare delle giranti a luce gialla, dei
cicalini di retromarcia, delle luci, degli avvisatori acustici, freni, etc.)
Utilizzare i mezzi conformemente alle indicazioni ricevute in fase di formazione ed a quelle previste dal
costruttore (manuale d’uso), ambito dei consentiti limiti di impiego (portata, capacità di sollevamento, etc.).
Assicurarsi delle buone condizioni della pavimentazione dell’area di scarico, delle zone adiacenti e
quella delle aree di circolazione (assenza di buche, integrità delle griglie di copertura canaline di scolo, zone
ghiacciate o scivolose, eccetera).
Rivolgersi al proprio responsabile in caso di necessità, guasti, anomalie o dubbi su come operare in
sicurezza
MISURE MINIME PER ELIMINARE LE INTERFERENZE FRA ATTIVITA’
Rispettare scrupolosamente i vincoli operativi connessi all’osservanza delle Aree di rispetto previste per i mezzi, come
indicato in Tabella 4.
Le predette Aree di rispetto non sono da osservare nel solo caso in cui due specifici mezzi operativi autorizzati siano
specificamente destinati a lavorare congiuntamente (es. carrello elevatore che carica/scarica un dato mezzo di
trasporto).
A titolo di esempio si vedano alcune casistiche consentite (raffigurate in Tabella 5) ed alcune casistiche vietate
(raffigurate in Tabella 6).
Prima di iniziare operazioni e procedere accertarsi che gli altri lavoratori presenti abbiano bene inteso le proprie
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intenzioni. Coordinarsi utilizzando anche i segnali gestuali di comunicazione riportati in Tabella 7.
ULTERIORI OBBLIGHI SPECIFICI
E’ VIETATO FUMARE, BERE O MANGIARE DURANTE LE OPERAZIONI.
CURARE PARTICOLARMENTE L’IGIENE PERSONALE DURANTE E A FINE TURNO DI LAVORO LAVANDOSI
ACCURATAMENTE.
MANTENERE LE UNGHIE CORTE E PULITE.
LAVARE E DISINFETTARE PRONTAMENTE QUALUNQUE TAGLIO OD EROSIONE DELLA CUTE (PELLE).
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Schede Operative Standard di Sicurezza
TABELLA 1: CLASSIFICAZIONE DEI MEZZI
Figura 1
MEZZO TIPO A
GENERICO MEZZO DA LAVORO
(QUALUNQUE TIPO DI MEZZO ESCLUSI I CASI
PARTICOLARI ELENCATI IN TABELLA 2)
TABELLA 2: CASI PARTICOLARI
Figura 2
Figura 3
MEZZO DI TIPO D
MEZZO DI TIPO E
CARRELLO ELEVATORE O SIMILARE
(CON FORCHE O PINZE DI PRESA)
MEZZO DI TRASPORTO ENZA CAPACITA’ DI CARICO SCARICO
AUTONOMA
TABELLA 3: PERSONA A TERRA
Figura 4
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TABELLA 4: AREE DI RISPETTO PER TIPOLOGIA DI MEZZO E FASE LAVORO
Figura 5
MEZZI TIPO A
(FASE DI MANOVRA / LAVORO)
Figura 6
Figura 7
MEZZO TIPO B
MEZZO DI TIPO C
(FASE DI ATTESA CARICO/SCARICO/MOVIMENTAZIONE AD OPERA DEL
MEZZO C)
(FASE DI CARICO/SCARICO MOVIMENTAZIONE MATERIALI)
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TABELLA: 5 ESEMPI DI CONDIZIONI DI NON INTERFERENZA (AMMESSE)
Figura 8
Situazione: Mezzo 1 in carico/scarico ad opera del mezzo
2;
Il conducente del mezzo 2 attende a terra
Figura 10
Situazione: Mezzo 1 in carico/scarico ad opera del mezzo
2;
Il conducente del mezzo 1 attende a terra;
Il mezzo 3 manovra.
Figura 9
Situazione: Mezzo in carico/scarico ad opera del
mezzo 2;
Il conducente del mezzo 1 attende a terra
Figura 11
Situazione: Mezzo di carico/scarico ad opera del mezzo
2;
Il conducente del mezzo 1 attende a terra; i mezzi 3 e 4
scaricano
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TABELLA: 6 ESEMPI DI CONDIZIONI DI INTERFERENZA (VIETATE)
Figura 12
Situazione: Mezzo 1 in carico/scarico ad opera del mezzo
2;
Il conducente del mezzo 1 od altro lavoratore estraneo
invade l’area di rispetto del mezzo 2
Figura 13
Situazione: Mezzo in carico/scarico ad opera del
mezzo 2;
Un terzo veicolo (mezzo 3) invade l’area di rispetto del
mezzo 2
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SIGNIFICATO
TABELLA 7 - SEGNALI GESTUALI DI COMUNICAZIONE
DESCRIZIONE
FIGURA
GESTI GENERALI
INIZIO
Attenzione
Presa di comando
Le due braccia sono aperte in senso
orizzontale, le palme delle mani
rivolte in avanti
ALT
Interruzione
Fine del movimento
Il braccio destro è teso verso l'alto,
con la palma della mano destra
rivolta in avanti
FINE
delle operazioni
Le due mani sono giunte all'altezza
del petto
GESTI PER MOVIMENTI VERTICALI
SOLLEVARE
ABBASSARE
DISTANZA VERTICALE
Il braccio destro, teso verso l'alto,
con la palma della mano destra
rivolta in avanti, descrive lentamente
un cerchio
Il braccio destro, teso verso il basso,
con la palma della mano destra
rivolta
verso il corpo, descrive lentamente
un
cerchio
Le mani indicano la distanza
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SIGNIFICATO
TABELLA 7 - SEGNALI GESTUALI DI COMUNICAZIONE
DESCRIZIONE
FIGURA
GESTI PER MOVIMENTI ORIZZANTALI
AVANZARE
RETROCEDERE
A DESTRA
A SINISTRA
DISTANZA ORIZZONTALE
Entrambe le braccia sono ripiegate, le
palme delle mani rivolte all'indietro;
gli avambracci compiono movimenti
lenti in direzione del corpo
Entrambe le braccia piegate, le palme
delle mani rivolte in avanti; gli
avambracci compiono movimenti che
s'allontanano dal corpo
rispetto al segnalatore Il braccio
destro, teso più o meno lungo
l'orizzontale, con la palma della
mano destra rivolta verso il basso,
compie piccoli movimenti lenti nella
direzione
rispetto al segnalatore Il braccio
sinistro, teso più o meno in
orizzontale, con la palma della mano
sinistra rivolta verso il basso, compie
piccoli
movimenti
lenti
nella
direzione
Le mani indicano la distanza
GESTI PER SITUAZIONI DI PERICOLO
PERICOLO
Alt o arresto di emergenza
Entrambe le braccia tese verso l'alto;
le palme delle mani rivolte in avanti
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