“A.E.G.I.”
ASCI
GRUPPO
SCOUT
ESPLORATORI E
GUIDE D’TALIA
MERANO
TERZO
BOLLETTINO
DI VITA SCOUT
n. 04 - novembre 2013
MA CHE FAI?
Per leggere l’ultimo numero
di M3 non serve cercare
lontano!
M3 - Bollettino di vita Scout - N. 04 novembre 2013
il presente bollettino è stampato gratuitamente senza vincolo periodico, dedicato
a tutti i soci del Gruppo e alle loro famiglie, agli amici, ai simpatizzanti e a tutti i curiosi.
in copertina: “attività radio”
(pernottamento di Riparto a S.Vigilio - 01-03.11.2013)
*******
Un signore chiese l’altro giorno ad un giovane Boy Scout se egli mantenesse
i 10 punti della Legge. Gli rispose: “Io ci provo sempre, signore”!
Nessuno al mondo può fare meglio di così.
- Roland Philipps *******
BRANCO “PARETE ROSSA”
SESTIGLIA LUPI BIANCHI
- Gabriele
- Dennis
- Iacopo
- Elia
CERCHIO “DELLA GIOIA”
SESTIGLIA LUPI BRUNI
- Lorenzo
- Andrè
- Luca
- Samuele
- Andrea
-
SESTIGLIA ROSSA
Serena
Greta
Aurora
Gloria
“aspiranti” Lupetti, ora “mascotte”: Francesco.
-
SQUADRIGLIA AQUILA
CSq. Daniela
VCSq. Veronica
Claudia
-
SQUADRIGLIA TIGRE
Antonio
Dominik
Gruppo AEGI (Asci - Esploratori e Guide d’Italia)
MERANO TERZO - “Decor Carmeli”
sede fiscale: piazza S.Vigilio, 16 - 39012 Merano (BZ)
luogo e giorno settimanale delle attività: SINIGO, sul sagrato della chiesa
parrocchiale tutti i sabati dalle 14.30 alle 16.30 (Lupetti e Coccinelle)
dalle 15.00 alle 19.00 (Guide e Esploratori)
Capo Gruppo: Stefano Mantovan
telefono: 320-0115051
sito associativo: www.esploratorieguideditalia.org
PATTUGLIA DI REDAZIONE: IL KAJAK
“SE VUOI ESSERE UN GARZONE, Più ROBUSTO DI UN LEONE
E LEGGIADRO COME UN FIORE, FATTI TOSTO ESPLORATORE.
SE VUOI ESSER GALANTUOMO, BUON CRISTIANO E GENTILUOMO
ALLE CIANCE NON DAR RETTA: CORRI ALL’ASCI IN TUTTA FRETTA!”
NON SAPPIAMO Più COME DIRLO,
MA SIAMO SEMPRE ALLA RICERCA DI NUOVI
FRATELLINI E SORELLINE!!!!!
NEL NOSTRO GRUPPO C’è UNA PROPOSTA PER OGNI Età!
...Peribambinielebambinedi
etàcompresatrai7egli11anni
cisonoiLUPETTIeleCOCCINELLE
chenonvedonol’oradigiocare
connuoviamici...
. . Pertuttiquegli adulticheancorasisentono
giovaninello spiritoechenonhanno
dimenticato LEGGEePROMESSAScout..
. . Cisonoi
CAVALIERIele DAMEDISANGIORGIO . .
...Periragazzieleragazzedi
etàcompresatragli11edi16anni
cisonogliESPLORATORIeleGUIDE
incercadigrandiavventureall’aperto
ediallargareleloroSquadriglie...
Se hai voglia di giocare con noi o sei soltanto curioso o curiosa,
cosa aspetti? CORRI A TROVARCI!!! TI ASPETTIAMO.
PROVARE O VENIRCI A TROVARE NON COSTA ASSOLUTAMENTE NULLA,
MA NON SAI COSA TI PERDI FINCHE’ NON CI PROVI!
PER QUALSIASI GENERE DI INFORMAZIONE CHIAMARE STEFANO (320-0115051).
Pagina. 3
IL SEGRETO DEGLI SCOUT
Carissimi Lupetti e carissime Coccinelle,
vi ricorderete che in occasione della nostra prima riunione alla baracca, Akela vi ha raccontato di una cosa che
rende veramente speciale chi appartiene alla Grande Famiglia degli Scout e delle Guide.
In un qualche modo si tratta della sua felicità, ed è anche per questo che a noi piace definirci una “Famiglia
Felice”, ma in realtà, tutti i nostri amici e compagni non
sanno che noi abbiamo un metodo tutto nostro per essere
felici. Tutti infatti si domandano: “Ma cosa faranno mai
i Lupetti e le Coccinelle di così tanto speciale?”, e noi di
solito rispondiamo che siamo soliti a giocare, a cantare,
a ballare, stiamo insieme, rispettiamo la nostra Legge,
impariamo l’arte dei nodi, …, tutto quanto vero, ma il
nostro segreto sta nel fatto di aver scelto di voler essere
veramente “felici” e qualsiasi Vecchio Lupo insegnerà
che esiste soltanto un modo per poterlo essere:
QUELLO DI RENDERE FELICI GLI ALTRI!
E sì! È proprio questo il nostro piccolo trucco e per farlo
abbiamo deciso di compiere ogni giorno un favore o una
cortesia a qualcuno. A noi poco importa chi sarà la
persona a cui offriremo la nostra attenzione, benché in
famiglia, a scuola e durante il giorno abbiamo a che fare
con molte persone, ed anche quanto grande sarà quel
nostro gesto, l’importante e compierne almeno uno. Noi,
Lupetti e Coccinelle, chiamiamo questo gesto “B.A.”,
ma gli amici che non appartengono alla nostra Giungla o
al nostro Bosco e che magari staranno leggendo di nascosto il nostro giornalino, preferiscono chiamarlo “Buona
Azione”.
Da quando ci svegliamo fino a quando torniamo nel nostro letto per riposare abbiamo centinaia di occasioni per
compiere almeno una B.A., l’importante è essere pronti per gridare dentro di noi
“ECCOMI” o cercando di fare “DEL NOSTRO MEGLIO” per non scansarla.
Ma affinché la nostra B.A. sia tale, Akela vi ha spiegato che non dovrete ricevere
in cambio alcun tipo di ricompensa. Se dopo averla compiuta, qualcuno vi volesse
offrire un suo caloroso ringraziamento o una mancia o un piccolo pensiero, dovrete
rispondere: “Grazie, … (mamma, papà, nonna, zio, fratellino, sorellina, amico,
signora, ecc…), ma io sono un Lupetto / una Coccinella ed è mio dovere compiere
almeno una Buona Azione. Ringrazio, ma non posso accettare niente in cambio per
quello che ho fatto”!
Accettando una mancia o un particolare elogio il vostro gesto non sarebbe più una
B.A., perché non sarebbe più un gesto gratuito, ma in qualche modo verrebbe
ripagato
Nel “Manuale dei Lupetti” Baden-Powell scrive: “I Lupetti hanno gli occhi bene
aperti. Avete notato qualche cosa circa il fazzoletto della figura del Lupetto che fa
il saluto? Guardate ha due nodi. Quello in basso è quello che il Lupetto fa per
ricordarsi di compiere la Buona Azione del giorno. E lascia sempre quel nodo in
fondo al fazzoletto per ricordarsi che, avendo già fatta una Buona Azione, può
farne una seconda”.
Sapete cosa renderebbe Akela veramente, ma veramente orgoglioso? L’essere
fermato un giorno da una persona a lui sconosciuta per sapere come si chiama quel
Lupetto o quella Coccinella del nostro Gruppo che le ha fatto una B.A. e che non
ha assolutamente voluto niente in cambio! Sicuramente, e potete stare tranquilli,
Akela non riferirà nessun nome a quella persona, ma se per Sinigo si spargesse la
voce del nostro segreto: “il segreto degli Scout!” e di come noi siamo attivi nel
renderlo vero nella nostra quotidianità, sono convinto che dovremmo allargare, e non poco, il nostro cerchio a
nuovi fratellini e a nuove sorelline. Riuscite anche voi ad immaginarlo?
Pagina. 4
SPECIALITÀ DI INFERMIERE: UN BUON MODO PER ESSERE DI AIUTO AGLI ALTRI
Ora che il nostro Branco ed il nostro Cerchio iniziano ad avere qualche anno, possiamo finalmente iniziare a
contare Lupetti con Stelle e Coccinelle con il Mughetto, segno che piano a piano stiamo diventando proprio in
gamba. Per progredire sulla Pista del Lupetto e sul Sentiero della Coccinella, infatti, impariamo ogni volta a fare
e a capire delle cose nuove. È così infatti che piace fare a noi, perché imparando a controllare noi stessi ed a
guardare gli altri possiamo migliorarci per poter essere d’aiuto e non per essere degli scansafatiche senza Legge.
Stelle e Mughetto, poi, ci aprono la possibilità di conquistare delle Specialità, che non sono solo dei distintivi
colorati che rendono la nostra uniforme più bella, ma dicono a tutti che ci siamo “speciali” in qualche cosa e che
in quella cosa possiamo essere d’aiuto agli altri.
Una delle Specialità più belle da conquistare (fondamentale per conquistare la Genziana e quasi
altrettanto indispensabile per meritare la 2° Stella) è quella di INFIERMERE. Eccola qui
riportata; essa è tutta rossa (colore che per noi significa “SERVIZIO”) ed è rappresentata da un
triangolo con all’interno una croce. Per semplicità Akela ha deciso di scrivervi tutte le prove per poter
conquistare la Specialità e, naturalmente, l’impegno speciale che il Lupetto Infermiere o la Coccinella
Infermiera, cercano di mantenere per rendere il loro brevetto valido. Ecco cosa vogliamo sia in grado di fare un
Lupetto o una Coccinella per meritare questa Specialità:
1. Sapere come trattare un’escoriazione o un taglio e conoscere i pericoli di una medicazione fatta
trascurando la pulizia.
2. Servirsi del fazzolettone per fare un bendaggio al piede o per mettere il braccio al collo.
3. Saper fare con una garza una fasciatura semplice.
4. Essere capace di arrestare il sangue dal naso e di trattare un’ustione leggera.
5. Conoscere quali precauzioni prendere contro i pericoli del fuoco (benzina, rubinetti del gas, fuoco
all’aperto, candele, ecc…); sapere come spegnere il fuoco che si è attaccato agli abiti.
6. Saper usare un contagocce, preparare una borsa dell’acqua calda e fare una camomilla.
7. Conoscere l’indirizzo di un medico o di un farmacista ed il loro numero di telefono.
IMPEGNO SPECIALE: Aiuterò in ogni circostanza gli altri prima di pensare a me.
Se ben ricorderete, recentemente abbiamo visto come usare il fazzolettone per fissare il braccio al collo,
un’operazione utile da farsi se vogliamo “minimamente” bloccare un braccio o semplicemente per sorreggerlo se
fosse ingessato. Sono sicuro che sul vostro QdC/QdB, avrete fatto dei disegni più belli di Akela, ma per essere
sicuri vi invito comunque a farli, magari copiandoli da questo articolo:
1)
passare il fazzolettone piegato a “triangolo” sotto al braccio,
così come mostrato nella figura.
2)
annodare il triangolo prestando attenzione a lasciare il
nodo davanti alla spalla in maniera da dare meno fastidio e, volendo,
con l’aiuto di uno spillo da balia o semplicemente infilandolo
all’interno, bloccare il gomito ripiegando il vertice del triangolo.
Un’altra cosa, utile a sapersi, è quella di conoscere un modo per fermare il sangue che può
uscire dal naso. Esistono diversi modi (bagnando i polsi o utilizzando un panno umido da
mettere dietro la nuca e sulla fronte, ecc…) ed Akela ve ne mostra uno molto pratico e già
che è nell’argomento, si raccomanda di NON infilare mai NULLA nel naso! Ne un tampone
di carta per fermare l’uscita di sangue, ne tanto meno le vostre ditaccia in cerca di porcherie.
Il modo per arrestare il sangue dal naso che vi vuole insegnare Akela è quello di chiudere
lateralmente con un dito la narice che perde sangue e di sollevare bene in aria il braccio della
parte dove si sanguina per 30 secondi/1 minuto ca., così come mostrato nella figura.
della PARETE ROSSA
Pagina. 5
LA B.A. DI SAN MARTINO
Proseguendo il discorso della B.A. e dell’essere capaci di aiutare gli altri affrontato nelle pagine precedenti, non
potevamo evitare di nominare una ricorrenza di questi giorni.
Ci riferiamo a quel fenomeno che chiamiamo “Estate di San Martino” e che ogni anno si ripete, più o meno in
coincidenza con l’11 novembre, giorno in cui si festeggia il Santo.
La leggenda vuole che Martino, un soldato romano chiamato così per volontà del padre in onore a “Marte”, il dio
della guerra, fosse a compiere il suo turno di “ronda” per adempiere quanto gli era stato ordinato e durante
questa ronda avvenne l’episodio che gli cambiò la vita: incontrò un mendicante seminudo e tremante dal freddo.
Vedendolo così sofferente, Martino compì prontamente una splendida B.A., quindi possiamo dire che si
comportò da “vero” Scout, e senza pensarci tanto, estrasse la daga dal
fodero e tagliò in due il suo pesante mantello da militare. Durante la notte
Martino fece questo sogno: vide Gesù rivestito della metà del suo mantello
che diceva ai suoi Angeli: “Ecco Martino, il soldato romano che non è
battezzato. È stato lui a vestirmi!”. Risvegliandosi dal sogno, Martino si
accorse che il suo mantello era di nuovo integro e, scosso dal sogno, decise
di battezzarsi e di diventare cristiano a tutti gli effetti e da qui, il resto non è
che la storia del Santo che continuò a rimanere in servizio nell’esercito per
20 anni con i gradi di ufficiale in un corpo di militari scelti e poi decise di
vivere da eremita, monaco ed infine divenne Vescovo di Tours.
La leggenda vuole, che per ricordare l’eccezionale B.A. di Martino, in
questo periodo dell’anno, dove avvengono le prime gelate, le temperature
si alzino, diventando quel fenomeno che conosciamo per “Estate di San
Martino”.
Certamente, in Cielo, ogniqualvolta che anche noi nel nostro piccolo
compiamo una B.A., Gesù dirà ai suoi Angeli: “Venite, presto! Correte!
Guardate quel Lupetto, … quella Coccinella, … quel bambino. È Gabriele,
… è Greta, … è Elia, … è …, è stato lui / è stata lei che oggi mi ha fatto
questo o quel gesto!”; perché se c’è una cosa vera che la storia di Martino
ci può insegnare è che ogni gesto buono, indipendentemente dalla sua grandezza e da chi lo riceve, è un’azione
talmente straordinaria da essere motivo di festa in Cielo.
*******
CONOSCIAMO MEGLIO SAN MARTINO?
ALCUNE CURIOSITA’
-
-
Martino nacque in Ungheria nel 317 e morì l’8 novembre del 937 in Francia ad 80 anni;
figlio di un tribuno della legione, visse la sua infanzia in Italia (Pavia) per il trasferimento del padre;
entrò nell’esercito a 15 anni, in quanto figlio di un militare, e venne mandato di servizio in Gallia
(Francia);
Martino è uno dei primi Santi non martiri proclamati dalla chiesa, cioè non ammazzato per Gesù;
è con San Giorgio (patrono degli Scout) patrono dei cavalieri;
il grandissimo poeta Giosuè Carducci, intitolò una delle sue più celebri poesie “San Martino”;
per il giorno di San Martino e per ricordarlo esistono diverse tradizioni e detti tradizionali;
nel nostro territorio sono molte le chiese, le cappelle o i luoghi intestati a San Martino. Segnaliamo la
seguente: da Laces (Val Venosta) è possibile prendere la funivia che sale fino a 1740 m a “San Martino
a Monte – Sankt Martin im Kofel”. Qui è possibile visitare una chiesetta dedicata a Martino, molto
originale per la stravaganza della sua struttura, elaborata per la pendenza del terreno in cui è stata
edificata;
altro luogo interessante da visitare nel nostro territorio è il “Sentiero di San Martino”, realizzato dagli
Scout dell’AGESCI e del Südtiroler Pfadfinderschaft (S.-P.); un percorso ad anello ideato per tutta la
famiglia e posto all’imbocco della val Sarentino.
Pagina. 6
ZAMPE ABILI: COSTRUIAMO LA LANTERNA DI SAN MARTINO
La festa di San Martino è alle porte ed è tradizione per noi di prepararci e di vivere la processione delle
lanterne che anche quest’anno vivremo insieme a tutti i bambini di Sinigo.
La tradizione, infatti, è vissuta con un certo sentimento nel nostro territorio, così come in Germania, Austria
e nelle Fiandre e trae origine per ricordare la fiaccolata che accompagnò il corpo di Martino a Tours, città di
cui era vescovo e dove venne seppellito proprio l’11 novembre.
La morte di Martino, avvenuta già in odore di santità visti i numerosi miracoli compiuti in vita dal Santo, fu
un evento talmente grande al punto che qualche decennio dopo, la chiesa decise che l’11 novembre, giorno
della sua sepoltura, sarebbe stata una festa non lavorativa.
Per noi, ancora oggi è motivo di festa, ed una valida scusa per allenare le nostre capacità manuali.
Proponiamo di seguito il riassunto della costruzione della lanterna che con tutto il Branco ed il Cerchio
abbiamo realizzato quest’anno, sicuri che sui vostri quaderni avrete riportato degli appunti migliori.
Materiali:
cartoncino, foglio bianco formato A3 (lunghezza perfetta per rivestire in larghezza la nostra lanterna),
matite colorate, cartoncino nero, colla, forbici, pinzatrice, spago e una candela.
Operazioni:
1) per prima cosa abbiamo disegnato sul
cartoncino due cerchi, uno largo 11 cm, l’altro
17 ed abbiamo ritagliato il cerchio più grande.
Poi abbiamo provveduto a tagliare il
cartoncino fino al cerchio più piccolo, ed
abbiamo ripetuto l’operazione per tutto il
cerchio, a formare dei raggi.
2) poi abbiamo ripiegato i raggi, in maniera da alzare
la base, ed al centro abbiamo incollato la candela.
3) a questo punto abbiamo
colorato a piacere il
nostro foglio di carta
A3, abbiamo ricalcato
sul
cartoncino
le
sagome che ritraevano
il gesto di San Martino
che taglia il mantello,
le abbiamo tagliate ed
incollate sul foglio.
4) abbiamo pinzato il foglio sulla base di
cartoncino con la candela, arrotolandolo bene
su di questo ed incollando la parte del foglio
che si sovrapponeva ed in fine con degli
avanzi di cartoncino abbiamo creato un anello
di rinforzo per la parte alta della lanterna, poi
con dello spago abbiamo realizzato il manico.
Pagina. 7
GIOCHI GIUNGLA … PER LUPETTI IN GAMBA!
Buona Caccia a tutti quelli che rispettano la Legge della Giungla!
Akela consegnerà una preda a quel Lupetto che avendo tenuto ben aperte le proprie orecchie,
riuscirà ad attribuire ad ogni personaggio della giungla la sua frase collegandolo con una freccia.
“MOWGLI, IL RANOCCHIO TI VOGLIO CHIAMARE”
“MIO SIGNORE, MIO SIGNORE È PROPRIO QUI DENTRO CHE È ENTRATO”
“ALLE PAROLE DI BALOO IO AGGIUNGO UN TORO”
“I LUPI SONO UN POPOLO LIBERO. ESSI PRENDONO ORDINI DAL CAPO DEL BRANCO”
RAKSHA
BABBO LUPO
… MA SI DICE RACSIÀ
BAGHEERA
AKELA
BALOO
… MA SI DICE BAGHIRA
… MA SI DICE ACHÈLA
… MA SI DICE BALÙ
TABAQUI
SHERE-KHAN
… MA SI DICE TABACHI
… MA SI DICE SCEACAN
“GUARDATE, GUARDATE BENE, O LUPI!”
“IL CUCCIOLO È MIO! CHE HA A CHE FARE IL POPOLO LIBERO CON UN CUCCIOLO D’UOMO?”
Pagina. 8
“IO PARLO IN FAVORE DEL CUCCIOLO D’UOMO”
GIOCHI DI “ALICE” … LA COCCINELLA FELICE
Buon Volo! Questo è un gioco per Cocci molto ordinate.
Colorate le forme che hanno all’interno un punto nero. Un punto alla Coccinella che
colorerà meglio e che dirà per prima l’immagine che sarà apparsa.
Buon divertimento e tanta GIOIA a tutte! La vostra sorellina ALICE
*******
IL CANTA COCCI
Carissime Cocci! Siamo pronte? È giunta l’ora degli stornelli!!!
Visto che recentemente abbiamo conosciuto la CIVETTA del bosco che trattava malamente
tutti gli altri animali dicendo che le apparteneva tutto … che ne dite? Proviamo a cantare la sua
canzone? … Forza …
LA CIVETTA (la canzone è un “canone”)
CHI SA, PERCHÉ? LA CIVETTA DEL BOSCO
VUOL TUTTO QUANTO SOLTANTO PER SE?
E ANCHE SE DICE CHE È TUTTO SUO
NON È MAI CONTENTA LA GIOIA NON HA?
Pagina. 9
FESTA DELLA PARROCCHIA
Sabato 5 ottobre il nostro Gruppo Scout ha risposto presente
all’invito a partecipare alla festa parrocchiale, organizzata in
onore ai Patroni della parrocchia.
Su indicazioni del Consiglio Parrocchiale, come Scout
avevamo il compito di collaborare con i ragazzi dell’oratorio
per l’organizzazione dei giochi per i bambini, … e così è stato!
Già alle 14.30 i Lupetti e le Coccinelle facevano cerchio sul
sagrato in attesa di partecipare ai tradizionali giochi, anche
quest’anno organizzati a mo’ di rondò. Tra i nuovi giochi
proposti ai bambini partecipanti, c’era quello tenuto da Hathi che prevedeva il tiro al bersaglio con cerbottana,
poi passato con il lancio di freccette.
Ad intrattenere i bambini che, mano a mano, terminavano i giochi
organizzati sul sagrato e che non sapevano più come continuare la
giornata, ci ha pensato Akela che ha arbitrato un’allegra partita di
base-ball Scout nel giardino dell’oratorio.
Poi, com’è nostra consuetudine, il Gruppo ha partecipato alla
celebrazione della S.Messa delle ore 18.00 e con le famiglie che
hanno ritenuto opportuno proseguire la giornata, ci siamo diretti in
sala per consumare tutti assieme la cena.
La festa è naturalmente proseguita anche domenica 6 ottobre, ma il
Gruppo aveva già impegnato la data con un’attività con il Consiglio
di Akela, ma da quel poco che abbiamo potuto vedere e vivere, crediamo che la giornata di sabato sia stata
gioiosa ed animata da molti bambini oltre ai Lupetti ed alle Coccinelle, e questo fatto ha contribuito a farci
sentire partecipi della Comunità.
*******
CONSIGLIO DI AKELA: LA B.A. DELLA PULIZIA DEI BOSCHI
Domenica 6 ottobre ci siamo incontrati sul sagrato della chiesa alle ore 8.00 per raggiungere con i nostri mezzi la
località di Falzeben. Infatti, è consuetudine ormai, che il nostro Gruppo Scout venga invitato dagli alpini
dell’ANA di Merano (la prima volta fu nel lontano 1995), dove tra i soci si possono contare diversi vecchi Scout
del Merano 3, per contribuire alla pulizia dei boschi di Merano 2000.
Vista la coincidenza con le Cresime e con la festa parrocchiale, l’invito a partecipare a questa Buona Azione
collettiva è stata aperta al Consiglio di Akela.
All’arrivo di Akela e di Serena a Sinigo, Hathi era già in fermento portando in capo il suo vecchio cappello da
alpino, ed anche senza copricapo militare, ma con quello della nostra uniforme Scout, Daniela, Antonio e
Dominik non erano da meno. Anche se la giornata non
prometteva niente di buono (era prevista pioggia), in barba
alle previsioni meteo siamo partiti per dirigerci verso la
montagna. Arrivati a Falzeben, gli alpini addetti al
benvenuto ci hanno salutato e ci hanno attrezzati di sacchi
per il pattume, guanti e bastoni, poi siamo partiti per
adempiere al nostro compito. Dopo un giro di ca. 2 ore e
mezza e con i nostri sacchetti “pieni” siamo scesi
all’accampamento dove per le 11.30 era prevista la
celebrazione della S.Messa animata dalle suggestive voci
del coro dell’ANA di Merano. A termine della S.Messa:
via!!! Tutti a tavola! Poi, giusto il tempo di ripassare
qualche nodo e di giocare con il pallone prima di tornare a casa. L’appuntamento con la pulizia del bosco e con
gli alpini dell’ANA di Merano è rinviato al prossimo anno, dove tutti noi ci auguriamo di trovare un bosco più
pulito, il che significherebbe che la gente, ospite della natura, ha imparato a rispettarla.
Pagina.10
M3
L’ORSO BALOO A CONVERSAZIONE CON I GENITORI
“DIO NON È PIÙ DI MODA … MA È SEMPRE DI ATTUALITÀ!”
Questa battuta sottolinea la differenza che c’è fra ciò che va secondo la moda, e quindi destinato a cambiare in
fretta e diventare vecchio, e ciò che invece è sempre fresco come lo scorrere di una sorgente dissetante, lo
splendore di un sole che sorge o la meraviglia di Dio che ci parla attraverso le sue creature.
Come mai queste osservazioni?
Perché è successo che proprio in Inghilterra, la Patria di Baden-Powell (= B.-P.) fondatore del Movimento Scout,
l’Associazione delle Guide ha deciso di modificare la formula originale della Promessa abolendo le parole: “i
doveri verso Dio”. Come se Dio fosse un optional ed ora fosse finita la moda di tenerne conto.
Già allo stesso B.-P. era stato chiesto perché avesse deciso di inserire Dio nella formula della Promessa e la
risposta fu che lui non aveva deciso di inserirci proprio nessuno, perché Dio c’era da sempre nelle sue creature:
“Nel mio Movimento non intendo dare un posto facoltativo al Creatore dell’Universo”, aggiungeva poi BadenPowell.
Oggi, la maggiore tentazione è quella di affidarsi alla scienza: “La scienza spiega tutto!”, si afferma. Ma ogni
persona sana vuole sapere, non solo come si
sono fatte le cose, ma da chi sono state fatte e
soprattutto per quale motivo. Che senso ha la
bellezza nel mondo? E la sofferenza? E la
morte?
Tre ragazze di II° media, fra cui due nostre
Guide, discutevano animatamente:
“Ma io chi sono? E perché sono nata in
quella famiglia? … e perché sono su questa
Terra?”.
Sono i grandi interrogativi che purtroppo
tanti adulti hanno asfaltato in cuore perché
non c’è tempo da perdere; c’è da sudare,
correre, mangiare, divertirsi e … morire.
Come qualsiasi altro animale? …
Ma possiamo tapparci le orecchie davanti alle
domande dei nostri figli?
Chi non rinuncia alla propria umanità e ama, riflette, cerca, prega, trova nella Storia, quella che chiamiamo
Sacra, la risposta che solo Dio può dare. E la dona soprattutto attraverso Gesù, gli apostoli ed i Santi, che in
questi 2000 anni hanno reso attuale fra noi il Signore Risorto con la loro parola ed i miracoli. Per esempio: il
Santo Patrono dei Lupetti e delle Coccinelle, San Francesco. Ma la scelta è fra migliaia e migliaia di Santi!
Sono loro che ci aiutano a ‘leggere’ il libro della Natura che ci parla della grandezza e della sapienza del
Creatore e della dignità di ciascuno di noi.
E sarà bello alzare la tenda in un bosco, godere dei fiori, contemplare le stelle e cantare al Signore la nostra
promessa di amarLo!
BALOO
del Branco della PARETE ROSSA
d. Pier Giorgio
Pagina.11
TAM-TAM! … MESSAGGI SCOUT PER ESPLORATORI E GUIDE IN GAMBA
Carissime Guide, ma anche (e finalmente) carissimi Esploratori!
Com’è uso, dedico in queste pagine del “M3” qualche riga per affinare la vostra
tecnica e conoscenza su quanto visto nelle nostre ultime attività. Certo, la festa
parrocchiale e le Cresime hanno un poco limitato l’inizio della programmazione,
ma nonostante questo abbiamo comunque avuto modo di vedere e di vivere già
qualcosa di molto interessante. Mi riferisco, ad esempio, al tema della
comunicazione e della segnalazione. Ecco cosa scrive per noi Baden-Powell
nella 7° chiacchierata di Scoutismo per Ragazzi, … quella che riporto non è che una parte della chiacchierata,
ma mi auguro possa essere sufficiente per invogliarvi a leggervi la parte mancante!
“Gli Scouts debbono essere abili nel trasferire segretamente notizie da un posto all'altro, e nel farsi segnalazioni l'un
l'altro. Prima dell'assedio di Mafeking, di cui vi ho narrato nella mia prima chiacchierata, ricevetti un messaggio segreto
da uno sconosciuto amico nel Transvaal, che mi recava informazioni sui piani del nemico, il numero dei suoi uomini,
cavalli e cannoni. Queste notizie mi pervennero in una minuscola lettera arrotolata a forma e dimensioni di una pillola,
infilata in un piccolo foro di un rozzo bastone da passeggio, foro tamponato con un po' di cera. Il bastone fu consegnato ad
un indigeno che aveva semplicemente l'ordine di venire a Mafeking e di darmi il bastone come regalo. Naturalmente
quando il negro mi portò il bastone e mi disse che un bianco me lo mandava, io immaginai che dovesse avere qualche cosa
di speciale, e ben presto trovai la lettera nascosta. […] Vale bene la pena di saper segnalare. È un bel divertimento essere
in grado di segnalare ad un vostro amico dall'altra parte della strada senza che altra gente capisca di che cosa stiate
parlando. Ma ho trovato la cosa veramente utile per comunicare con amici trovandomi in terre selvagge: una volta che ci
trovammo su due montagne diverse, ed un' altra quando eravamo su opposte sponde di un fiume molto largo ed uno di noi
aveva notizie importanti da comunicare. […] Ogni Scout dovrebbe imparare il sistema Morse per poter segnalare. Può
essere usato per spedire messaggi a “punti” e “linee” con bandiere, fino ad una certa distanza, oppure con mezzi acustici,
come una tromba, o infine con lampi (eliografo, oppure torcia elettrica). La segnalazione col semaforico, compiuta a mezzo
di movimento delle braccia fermate a determinati angoli, è anche più facile ad impararsi […]”.
Oltre alla pratica, unico vero modo per poter imparare a segnalare e a ricevere messaggi di qualsiasi tipo, nello
specchietto sottostante vi riporto per intero l’alfabeto Morse dove, per ogni lettera, troverete la relativa “parola
chiave” per poterla ricordare più facilmente. È un piccolo trucco molto in uso tra noi Scout! In pratica, ad ogni
sillaba avente la vocale “O”, corrisponde in alfabeto Morse una linea, mentre sarà un punto per tutte quelle
sillabe dove non compare questa vocale! Provate a vedere se il trucco funziona, … poi provate a vedere se siete
in grado di codificare il messaggio che vi ho lasciato.
LETTERA
C. MORSE
A
.-…
-.-.
-..
.
..-.
--.
….
..
.---..-..
--
B
C
D
E
F
G
H
I
J
K
L
M
Pagina.12
PAROLA CHIAVE LETTERA
A-STRO
N
BO-NA-PAR-TE
O
CON-TA-TO-RE
P
DO-CI-LE
Q
E
R
FU-MA-TO-RE
S
GON-DO-LA
T
HER-BE-RI-UM
U
I-RA
V
JA-BLO-NO-VO
W
KO-HI-NOR
X
LI-MO-NA-TA
Y
MO-TO
Z
C. MORSE
PAROLA CHIAVE
-.
--.--.
--..-.
…
..….--..-.---..
NOT-TE
O-POR-TO
PIA-NO-FOR-TE
QUO-QUO-RI-QUO
RU-MO-RE
SI-RE-NA
TOM
U-RA-NO
VIA-REG-GIA-TO
WA-GON-POST
XRO-CA-DE-RO
YO-CHI-MO-TO
ZO-RO-A-STRI
.----….
1
6
2
7
..----…
3
8
…----..
4
9
….----.
5
0
…..
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N.B.: nel codice Morse le lettere sono caratterizzate da un max di 4 caratteri (punti – linee), i numeri
invece hanno sempre 5 caratteri!
LETTERA
A
B
C
D
E
F
G
H
I
J
K
L
M
Fonetico
NATO
ALFA
BETA
CHARLIE
DELTA
ECHO
FOXTROT
GOLF
HOTEL
INDIA
JIULIETT
KILO
LIMA
MIKE
Pronuncia
italiana
àlfa
bràvo
cià li
dèlta
èco
fòcs-tròt
gòlf
hotel
india
giù lièt
chilo
lima
màik
LETTERA
N
O
P
Q
R
S
T
U
V
W
X
Y
Z
Fonetico
NATO
NOVEMBER
OSCAR
PAPA
QUEBEC
ROMEO
SIERRA
TANGO
UNIFORM
VICTOR
WHISKEY
X-RAY
YANKEE
ZULU
Pronuncia
italiana
novèmber
òscaa
papa
chebèk
ròmio
sièra
tàngo
iùniform
victor
uìschi
èx-rèi
iènchi
zùlu
BUONA CACCIA
Stefano
Alcune curiosità sull’argomento che hanno ispirato l’articolo:
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-
L’Alfabeto fonetico NATO è stato sviluppato negli anni ’50 dall’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile
(le iniziali di questa organizzazione in inglese compone la sigla “ICAO”). L’alfabeto è ampiamente usato nel campo
della radio-telecomunicazione, dove è utilizzato anche il “famigerato” codice “Q”!
Il Jamboree dell’aria, conosciuto come “JOTA” (dall’inglese: Jamborre On The Air), è un appuntamento Scout
internazionale che si tiene ogni anno nella terza settimana di ottobre insieme al Jamboree On The Internet (“JOTI”),
grazie alla collaborazione ed alla partecipazione di svariati radioamatori. Il Jamboree dell’aria venne ideato per la prima
volta nel 1957 nel corso di un tradizionale Jamboree. Gli Scout e le Guide che vi partecipano possono mettersi in
contatto radio con altri Scout e Guide di tutto il mondo, vivendo in questo modo la fratellanza e il carattere internazionale
dello Scoutismo in maniera concreta.
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PERNOTTAMENTO “CAMPO DEI MORTI” (!?!)
ATTIVITÀ RADIO DI SQUADRIGLIA E SALITA AL RIPARTO
(articolo di Caribù Pronta – CSq. Aquila)
Il 2 ed il 3 di novembre la Squadriglia dell’Aquila si è trovata alla casa di caccia a Monte S.Vigilio, …, meglio,
… ha raggiunto Claudia alla casa di caccia che era già salita con un giorno di anticipo con i VV.LL. Babbo Lupo
e Marchetto per scaldare l’ambiente in vista dell’attività, ed infatti,
al nostro arrivo la casa era già bella che “calda” ed accogliente [in
quei giorni, per chi non se lo ricordasse, è piovuta tanta acqua e
quando non pioveva si era avvolti nella nebbia, … ma come si dice,
per gli Scout non esiste il bello o il cattivo tempo! – ndr].
Con noi è salito anche Angelo, un radioamatore, assieme a suo figlio
Massimo. [Massimo ti aspettiamo ai Lupetti – ndr].
Appena arrivate con la Squadriglia abbiamo montato il nostro
angolo utilizzando due teloni, uno come “tetto” e l’altro come riparo
dal vento, dopodiché abbiamo preparato la buca per la cucina alla
trappeur ed abbiamo acceso il fuoco per asciugare il terreno che era
completamente bagnato.
Dopo pranzo ci siamo attrezzate con il nostro inseparabile Q.d.C. ed abbiamo montato con Angelo sul tetto della
legnaia un’antenna costruita da lui ed alta ben 10 metri, e l’abbiamo collegata alle radio trasmettitrici UHF che si
trovavano dentro alla stube della casa di caccia, poi abbiamo fatto pratica con l’alfabeto fonetico NATO e si
siamo esercitate a trascrivere tutti i codici che sentivamo.
Nel frattempo che ci dilettavamo con le radio assieme ad Angelo, Stefano (salito per pranzo e risceso a Sinigo
per il servizio a S.Messa del sabato), Babbo Lupo e Tonj, hanno provveduto al montaggio di un tendone delle
dimensioni 5x5 m tra le due case, ed hanno preparato il tutto per la S.Messa domenicale e per il bivacco serale.
Alla sera, dopo cena, infatti, la nostra Squadriglia ha organizzato ed animato il fuoco di bivacco, nonostante
l’inclemenza del tempo.
Domenica 3 novembre, assieme ad Akela (Stefano), sono saliti
i Lupetti e le Coccinelle per vivere una giornata intera
all’aperto, ma soprattutto per vivere la tanto attesa cerimonia
dei passaggi. Con loro sono saliti anche dei genitori.
Gli ormai ex-Capi Sestiglia Dominik ed Antonio hanno
abbandonato il Branco ed hanno vissuto la “tradizionale” salita
al Riparto per entrare a fare parte della Grande Famiglia degli
Esploratori e delle Guide. Questo, però, non prima di aver
preso parte tutti assieme alla S.Messa celebrata per l’occasione
da d. Paolo ed aver consumato un buon pranzo. Al termine
della cerimonia della salita al Riparto, per festeggiare
l’ingresso nella loro nuova Branca di Antonio e Dominik abbiamo organizzato due giochi e ricordato ai nuovi
Esploratori che dovranno impegnarsi per portare dei nuovi amici per poter diventare una vera e propria nuova
Squadriglia. La giornata si è conclusa con una castagnata ed il solito giro di rito per chiudere l’acqua ed il gas
della casa.
Pagina.14
FLASH!!! SCATTI FOTOGRAFICI
… momenti quotidiani di “semplice” scoutismo!
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IL “CURIOSO”
PIANO E NOTIZIE DELLE ATTIVITÀ DEGNE DI NOTA PROGRAMMATE E SVOLTE
DA SETTEMBRE A NOVEMBRE 2013
Data
Attività
Domenica 8 settembre Inizio dell’attività 2013-2014
Venerdì 27 settembre
Venerdì 4 ottobre
Sabato 5 ottobre
Domenica 6 ottobre
Domenica 20 ottobre
1 – 3 novembre
Sabato 9 novembre
Branca
TUTTE
CAPI / CAVALIERI E DAME DI
S.GIORGIO
Assemblea di Gruppo
S.Francesco d’Assisi: Patrono d’Italia e dei Lupetti e delle
Coccinelle
Festa parrocchiale
B.A. (Buona Azione) - Pulizia dei boschi a Merano2000
Festa nella Comunità: “Cresime”
TUTTE
GUIDE / CONSIGLIO DI AKELA
GUIDE - LUPETTI COCCINELLE
LUPETTI – COCCINELLE
Pernottamento di Riparto / Uscita dei passaggi
Festa di S.Martino
(si ringrazia la parrocchia per l’invito)
ALTRE NOTIZIE
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La Squadriglia Aquila è ufficialmente iscritta al concorso nazionale AZIMUT. Sul sito associativo
(www.esploratorieguideditalia.org) è possibile seguire a tempo reale il concorso e le nostre ragazze.
Nell’uscita N. 199 di Esperienze&Progetti hanno pubblicato il nostro canto del campo estivo “La Preghiera della Guida”. Da
varie parti d’Italia ci hanno chiesto l’invio del file musicale. Tra i curiosi spicca Attilio Grieco che ringraziamo per la sua
“curiosità”.
Il 3 novembre Dominik e Antonio diventano finalmente Esploratori! … Forza!!! Dovete chiamare a voi rinforzi!
Sempre il 3 novembre Andrea viene accettato dalla Rupe del Consiglio e può indossare la pelliccia del Lupetto.
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PER I ROVER, I CAVALIERI E LE DAME DI S.GIORGIO
(ma anche per tutti gli adulti o giovani in ascolto)
In questa uscita, la redazione di M3 ha pensato di presentare la figura di Roland Philipps, Commissario dei Boy Scout al
tempo di B.-P. e scomparsero prematuramente durante il corso della Prima Guerra mondiale. Siccome recentemente il
Centro Studi B.-P. ha pubblicato un suo interessante libretto, alleghiamo quanto estrapolato dal testo.
“Nulla è così importante tranne il grande Spirito di Fortezza che sostiene il mondo e l’Amore
che lo guida e lo dirige. Mi riferisco a Dio, il nostro meraviglioso Amico Scout che tutto
pervade. Egli è con lo Scoutismo e lo Scoutismo viene da Lui. Gli Scout, pertanto, non hanno
nulla da temere. Il Servizio, il Sacrificio e la Vittoria appartengono a loro e con essi tutto è
bene, ora e per sempre”.
Nella sua ultima lettera a Baden-Powell, nel marzo 1916 Philipps scrisse: “Caro Capo, nessuna
delle mie parole può esprimere la gioia nel ricevere la tua lettera. Ho sempre ritenuto che ci
siano due tipo di attività per un Istruttore Scout [oggi diremmo semplicemente un Capo Scout ndr] e un Commissario Scout: il primo quello di lavorare con i ragazzi e per loro, ed il secondo
quello di cercare che ogni giorno e ogni ora del giorno diventino esempio di condotta Scout.
Quaggiù, se vi sono minori opportunità di fare il primo tipo di attività, bisogna ringraziare Dio,
come io infatti faccio, per la grande e inesauribile possibilità che si ha di condurre il secondo
tipo di attività. […] Al di là di ogni altra cosa, sono certo che nessuno, in questa guerra, muore per caso. L’amoroso
Creatore, che era con me quando acquistai il mio primo cappellone e il pantalone Scout non mi condurrà in un altro mondo
a meno che non vi sia anche là dello Scoutismo da fare. È questa convinzione che mi rende, senza eccezioni, la persona più
felice al mondo”. Roland Philipps morì pochi giorni dopo in azione all’età di soli 26 anni.
Nel 1920, a termine del conflitto mondiale, B.-P. scrisse: “Il colpo più pesante che la nostra Fraternità ha accusato le è
piombato addosso quando Roland Philipps venne ucciso in azione a Ovillers il 7 luglio 1916. La guerra ha richiesto un
pesante tributo ai nostri membri e, in molti casi, specialmente per quelli che erano Commissari, il loro posto sarà molto
difficile da riempire. Ma la perdita di Roland Philipps è irreparabile per il Movimento dei Boy Scout. Nel prenderselo, la
morte ci ha privati di una splendida personalità. Tutto ciò che possiamo fare per mitigare la sua perdita è di sforzarci,
ciascuno alla sua maniera, di aiutare a colmare il vuoto, seguendo le strade che lui ci ha aperto, mantenendo luminoso il suo
esempio operante per essere con successo Capi dei ragazzi”. […]
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M3 - 04 NOVEMBRE 2013.cdr - Esploratori e Guide d`Italia