Piano
dell’
Offerta Formativa
POF
2011/2012
Istituto Comprensivo Statale
“Vittorio Alfieri”
Taranto
1
Chi siamo
Anno scolastico
2011-2012
Secondaria di primo grado
2
Scheda informativa
Istituto Comprensivo Statale “Vittorio Alfieri”
Taranto
Distretto scolastico 53
Codice Istituto TAIC81700
sede centrale
(primaria - secondaria primo grado)
Corso Italia 159 – 74121 Taranto
Telefax 0997369028 – www.icalfierita.it
Email: [email protected]
plesso “Fiore”
(infanzia – primaria)
Via delle Cheradi 4 – Tel. 0997390038
Dirigente scolastico
Docenti infanzia
Docenti di sostegno infanzia
Docenti primaria
Docenti di sostegno primaria
Docenti secondaria primo grado
Docenti sostegno sec. primo grado
Direttore Amministrativo
Assistenti amministrativi
Collaboratori scolastici
1
5
1
17
1
47
7
1
5
9
3
Classi e alunni
Anno scolastico 2011 – 2012
Infanzia
Sezioni
Alunni
Alunni con disabilità
4
82
1
Primaria
Classi
Alunni
Prime
Seconde
Terze
Quarte
Quinte
TOTALE
Alunni con disabilità
11
48
53
72
44
46
253
2
Secondaria primo grado
Classi
Alunni
Prime
240
Seconde
235
Terze
232
Alunni con disabilità
27
707
13
4
L’Identità culturale
del nostro Istituto
è fondata su
Principi
Criteri
Collegialità
Partecipazione
Uguaglianza
ascolto dei bisogni dell’utenza
pari opportunità rispett a:
condizione psicofisica, economica,
culturale, religiosa, etnica
Clima di benessere
Accoglienza
Responsabilità
Autonomia
Valorizzazione dei soggetti:
alunni, docenti, personale Ata,
genitori
Accettazione di compiti e di ruoli
finalizzati all’Offerta Formativa
operare scelte di percorsi e di
strumenti finalizzati al
conseguimento degli obiettivi
prefissati
5
L’Istituto “Alfieri”
e il Territorio
L’Istituto Comprensivo Statale “V. Alfieri” opera nella Circoscrizione n. 6 di
Taranto Italia-Montegranaro in Corso Italia, angolo via Campania.
La nostra scuola è nata come Istituto Compr ensivo dal Piano di Dimensionamento
dell'a.s. 2000/2001. Infatti alla scuola media statale “V. Alfieri" (il cui edificio è
datato 1951) è stato aggregato il plesso della Scuola dell’Infanzia e Primaria "T.
Fiore", sito in Via delle Cheradi, che gravita nello stesso ambito territoriale e con
cui già dagli anni scorsi si era tentato un approccio culturale comune.
Dall’anno scolastico 2002-2003 alcune classi della Scuola Primaria del plesso
“Tommaso Fiore” sono state trasferite presso la sede centrale ove è ubicata la
Scuola Secondaria di 1^ grado, con entrata in Via Campania.
Questa realtà rappresenta un sicuro rafforzamento di interlocuzione unitaria e di
progettazione comune tra l'Istituto e le diverse "autonomie locali", un sicuro
presupposto a quel nuovo rapporto d'interazione tra soggetti diversi che stanno sul
territorio e che ci per metterà, negli anni, di uscire dal tradizionale circolo vizioso
dell' autoreferenzialità.
Di fronte alla nuova realtà è diventato più che mai urgente offrire una piattafor ma
culturale e pedagogica più coerente con questo nuovo modello organizzativo per
ridurre le distanze tra due modi diversi di operare, tra docenti professionalment e e
culturalmente distanti e giungere ad un "comune sentire" che non faccia per dere la
ricchezza dell'esperienza accumulata e che valorizzi le diversità, senza crear e le
condizioni dell'incomunicabilità.
Questa "verticalizzazione", che può sembrar e un'ovvietà, è esattament e il senso
forte della nostra scuola
e il "valore" aggiunto, la
sua carica potenziale.
Ciò è garantito da una
gestione
unitaria,
momenti di continuità
possibile, confronto fra
docenti, costruzione di
"pezzi"
di
curricoli
unitari,
di
percorsi
didattici comuni, nell'uso
Sede
integrato di risorse, nel
Isti tuto Comprensi vo
rapporto più organico con
“Vi ttori o Alfi eri ”
il territorio.
6
Situazione
socio-ambientale del territorio
La popolazione del quartiere è abbastanza numerosa ed ani mata da persone che
abitano in palazzi a più piani con limitati spazi verdi.
Essa è general mente costituita da operai, impiegati, commercianti, professionisti e
da una esigua fascia che per reddito e per cultura rispecchia la situazione nazionale
di recessione economica.
Alla mancanza di vere e proprie strutture ricreative e culturali sopperiscono le
numerose parrocchie con associazioni quali ACR , il gruppo scout e quelli del
volontariato Pax-Christi, miranti a togliere numerosi ragazzi dalla strada e dal
pericolo di incorrere nella droga, grosso problema sociale anche nel nostro
quartiere.
Riguardo ai servizi sociali funzionano in modo apprezzabile. Sono presenti una
delegazione comunale con tutti i servizi demografici, un mercato giornaliero
ortofrutticolo e di merci varie, un’agenzia postale, numerose agenzie di banche il
Tribunale, la caser ma della polizia di stato agenzie finanziarie ed assicurative, un
centro privato per l’assistenza agli anziani, associazioni sportive pubbliche e
private, due cinema-teatri, alcune librerie, numerose scuole elementari, medie e
superiori statali e non.
Il quartiere è servito abbastanza bene dal trasporto pubblico urbano gestito
dall’AMAT limitate le zone ver di che si riducono ai giardini di Piazza Lucania e a
quelli Virgilio di recente costruzione.
Rapporti con il territorio
Comune, Circoscrizione Italia-Montegranaro, Banca Popolare di Puglia
e Basilicata, Polizia di Stato e Questura, Vigili del Fuoco,Vigili
urbani,Carabinieri, Regione Puglia, Provincia, Biblioteca comunale.
Soprintendenza Archelogica Puglia; Istituti superiori: Licei Quinto
Ennio e Archita, Istituto Tecnico Industriale Pacinotti, Istituto
Tecnico Commerciale e per Geometri Pertini-Fermi, Istituto
Professionale per l’Industria e l’Artigianato Archimede, IPSS Liside.
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Il Piano dell’Offerta Formativa
Il presente Piano dell’offerta formativa rappr esenta il documento costitutivo
dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto Comprensivo Statale “Vittorio
Alfieri”.
Esso vuole essere una guida conoscitiva dei bisogni educativi espressi dal
territorio e, pur riconoscendo il ruolo centrale degli insegnanti e del Collegio dei
Docenti nell’elaborazione del progetto della scuola “riflette”, anzi auspica,
un’alleanza con il territorio per consentire ad ogni soggetto di espri mer e le
proprie potenzialità.
Dispone, inoltre, che il Piano sia la risultante di un’attività di esplorazione,
negoziazione, r elazione con le diverse realtà del territorio ed in primo luogo con
gli Enti Locali (art.3 del regolamento di autonomia delle istituzioni scolastiche).
Il Piano deve esser e consi derato una bozza da sistemar e e completare man mano
che si susseguiranno gli interventi e le realizzazioni e si acquisiranno i dati fino a
dar e, pri ma di ogni inizio di anno scolastico, la situazione definitiva di quanto
attuato o non attuato nell’anno precedente, in modo da progettare nelle migliori
condizioni possibili le azioni per il successivo anno scolastico.
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Tra i motivi che stanno alla base della nascita del POF (Piano dell’offerta
formativa) c’è il profondo convinci mento che, solo facendo risaltare in un unico
documento le competenze delle varie componenti scolastiche e dei vari organismi
collegiali, si possono tenere sempre pr esenti i diversi momenti di quanto deve
essere attuato in un anno scolastico.
Pertanto, è opportuno sottolineare che il POF:
 è un documento pubblico, connotato della dovuta traspar enza, che assume
valenza di “contratto for mativo” tra le varie componenti ed istituzioni che
interagiscono con e nella scuola;
 è uno strumento di riferimento che delinea compiti, responsabilità, impegni;
 è uno strumento di raccor do tra i bisogni for mativi della società e le finalità
della scuola e per questo esplicita le scelte, i criteri, i percorsi pedagogicoformativi.
L’impostazione del Piano è volutament e flessibile rispetto alle situazioni e ai
bisogni individuati e rileva un’esigenza di progettualità diffusa che si sviluppa a
partire dalle variabili fino al contorno del situazione socio-ambientale.
Espressione di un itinerario organizzativo complesso, esso rappr esenta il punto di
sintesi, di raccordo, di coer enza e di organicità di tutte le scelte che la nostra
scuola compirà su vari piani: Culturale, Pedagogico, educativo, didattico,
organizzativo.
La struttura di questo documento per mette, pertanto, di acquisire notizie ed
informazioni in merito all’Identità Strutturale dell’Istituto, all’Identità
Culturale ed alla Programmazione Educativa di ciascun ordine di scuola
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Ambito strutturale
L’Istituzione scolastica
Dotazione locali e sussidi
Tipologia/organizzazione dei corsi
Piano delle attività
Calendario scolastico
Personale non scolastico
 Colloqui individuali con le famiglie

Servizi
ORGANIGRAMMA
o Collaborazioni con il Dirigente
scolastico:

Collaboratori del Dirigente

Funzioni strumentali

Incarichi specifici
o Personale A.T.A.
 D.S.G.A.
infanzia

Assistenti amministrativi

Orario segreteria

Collaboratori scolastici

Vigilanza alunni
o Organi collegiali:
Primaria

Giunta esecutiva

Consiglio d’Istituto

Collegio Docenti

Consigli di Classe

Interclasse

Intersezione
ACCORDI DI RETE
CONTRATTO FORMATIVO
VISITE GUIDATE E REGOLAMENTO
Secondaria di 1° grado
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L’Istituzione scolastica
L’Istituto Comprensivo “Vittorio Alfieri” consta di una sede centrale e di un plesso
distaccato.
La sede centrale è ubicata in Corso Italia n°159; l’edificio centrale è circondato
da un ampio spazio ver de e dispone di piano terra e primo piano, tre scalinate per
l’accesso al primo piano, numerosi ingressi ed uscite su un cortile che si affaccia su
Corso Italia e su un altro cortile di Via Campania, adibito a parcheggio interno e da
cui hanno accesso le classi del secondo ciclo della Scuola Primaria.
Il Plesso
“T.Fiore” è
ubicato in Via delle Cheradi
ed è inadeguato rispetto
alle esigenze e ai bisogni
educativi
e
didattici
dell'utenza.
La
scuola
dispone di un numero poco
adeguato di aule e di spazi:
mancano alcune aule di
rotazione, per le attività di
laboratorio
e
la
distribuzione dei sussidi.
11
La scuola “T. Fiore” è strutturata su un piano e compr ende 4 aule spaziose che
ospitano le sezioni dell’Infanzia, 4 aule per le attività didattiche della Scuola
Primaria (n°2 prime e n°2 seconde), di cui solo una spaziosa, un androne centrale,
collocato all’ingresso, adi bito per lo più ad attività ludico-ricreative, un piccolo
laboratorio multimediale con n°6 Personal Computer, con allacciamento internet, una
piccola aula adi bita all’uso più svariato: da sala docenti a spazio funzionale per lo
svolgimento di attività di sostegno, di rinforzo o di laboratorio, purchè con piccoli
gruppi di lavoro; un giardino circostante utilizzabile per attività motorie e giochi
all’aperto.
Il giardino che circonda l'edificio è generalmente utilizzato per le attività di
esplorazione ambientale, di educazione ecologica, geografica e scientifica; il cortile
è utilizzabile, soprattutto in primavera ed autunno, ma con cautela, per il fondo
sdrucciolevole.
Tutte le sezioni sono fornite adeguatamente di piccoli sussidi e mat eriale di facile
consumo funzionali allo svolgimento delle attività didattiche.
L'edificio scolastico della sede centrale può contare su una dotazione locali e
sussidi funzionale, anche se attualmente si registra qualche disagio per la necessità
di ospitare l’utenza della Scuola Primaria.
La sede ospita:
26 classi di Scuola Secondaria di 1^ grado a tempo nor male, cioè da 7 sezioni
complete, 2 sezioni con due classi ( 1^ e 2^ ), una sezione con la 1^ classe;
8 classi di Scuola Primaria (n°3 terze, n°3 quarte, n°2 quinte)
Le aule sono spaziose, ben arredate ed illuminate ed in genere tutti gli ambienti si
presentano in ordine ed adeguati alle necessità di una moderna azione educativa.
I servizi igienici sono numerosi ed adeguati alla popolazione scolastica; l’impianto di
riscaldamento è efficiente.
L’edificio, pertanto, risponde a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla legge.
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Dotazione locali e sussidi
Ingresso principale
13
La palestra
L’Istituto
possiede
una
palestra coperta, dotata di
campo di pallavolo e basket,
corredata dai più svariati
attrezzi ed un campo di
calcetto
sintetica,
a
5
con
in
erba
misure
regolamentari per svolgere
l’attività giovanile.
Oltre alle attività curricolari e quelle pomeridiane, per la preparazione degli
alunni ai Campionati Scolastici Studenteschi, (partecipazione partite calcio a 5
Femminile e Maschile, Volley Femminile, Atletica Leggera, Corsa Campestre) il
nostro Istituto partecipa, conseguendo
lusinghieri risultati, a diverse altre
manifestazioni sportive, tra le quali il
“Mundialito Esquela Juniors”.
Le classi e i docenti di Attività Motorie della Secondaria di pri mo grado
utilizzano la palestra tutti i giorni secondo l’orario delle lezioni.
Nelle ore pomeridiane la palestra è utilizzata dai docenti di Attività Motorie
per le attività degli alunni dell’Istituto “Alfieri” nei giorni martedì, mercoledì
e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 18,30.
Le classi della Primaria utilizzano la palestra nei giorni e nelle ore libere da
impegni della Secondaria.
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I laboratori multimediali
L'istituto dispone di tre laboratori di informatica, di cui due nella sede centrale ed
uno nel plesso Fiore.
Il primo laboratorio è composto
da 24 postazioni per studenti, ed
ha la disponi bilità di una LIM, un
impianto audio professionale, una
stampante in formato A3 ed uno
scanner.
Tutte le postazioni possono
accedere ad internet, attraverso
una connessione sicura che
esclude
automaticament e
qualsiasi tipo di siti internet con
contenuti non adatti ai minori.
Le postazioni sono tutte in rete, e possono esser e controllate dal docente, che ha a
disposizione gli strumenti necessari a predisporre la lezione multimediale.
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Il secondo laboratorio della sede centrale dispone di 10 postazioni per studenti, ed è
equipaggiato con software libero, per abbattere i costi relativi all'acquisto delle
licenze. Anche questo laboratorio dispone di accesso ad internet sicuro e di una r ete
interna.
Il terzo laboratorio, nel plesso Fiore, ha a disposizione 15 postazioni, inserite in
rete.
Modalità d’uso
I Laboratori Informatici dell’ICS “V. Alfieri” possono essere fruiti da tutte le classi
accompagnat e dai rispettivi docenti senza distinzione di disciplina.
Come nei trascorsi anni scolastici, anche quest’anno 2009-2010 il laboratorio sarà
utilizzato, per le ore previste, su prenotazione dei docenti che intendano portarvi i
loro ragazzi a scopo didattico.
Tale prenotazione continuerà ad avvenire secondo un’organizzazione oraria
prestabilita (uso di stampati per l’indicazione delle classi, dei professori
accompagnatori, delle ore di utilizzo, dei docenti responsabili a cui chieder e il
mat eriale didattico occorrente per le lezioni e le esercitazioni).
La nostra scuola può contar e su figur e di supporto che, oltre a curare la corretta
funzionalità dei laboratori, gestiscono la presenza delle classi nel laboratorio
multimediale, fornendo ai docenti e agli alunni la collaborazione tecnica ed operativa
necessaria.
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Utilizzo dei laboratori di informatica
L’utilizzo dei Laboratori da parte degli alunni accompagnati dall’insegnante va
prenotato presso il docente incaricato dei laboratori almeno un giorno prima.
Quando libero da attività didattiche con gli alunni, i laboratori possono esser e
utilizzati da singoli insegnanti, previa comunicazione al docente incaricato.
Agli insegnanti che utilizzano i Laboratori con gli alunni compete la
responsabilità e la vigilanza sugli alunni stessi esigendo comportamenti corretti e
consoni all’ambiente e all’attività didattica; in particolare gli insegnanti dovranno:
1. prestare la massima attenzione per evitare malfunzionamenti o danni causati
da comportamenti scorretti degli alunni;
2. segnalare al Collaboratore eventuali guasti, evitando interventi sulle
apparecchiature;
3. rispettare il lavoro altrui, astenendosi dal modificare, spostare, cancellare
files o cartelle di lavoro presenti sul PC;
4. assicurare la propria costante presenza con gli alunni; nel caso in cui
l’insegnante dovesse allontanarsi dall’aula, gli alunni potranno continuare
l’attività di laboratorio solo in presenza di un Collaboratore.
a) Sarà cura degli insegnanti concor dare con il Responsabile dei laboratori e
fornire indicazioni per l’utilizzo individuale dei laboratori di informatica da
parte di singoli alunni.
b) Gli alunni sono tenuti a comunicare all’insegnante eventuali guasti o
malfunzionamenti.
c) L’uso di internet e lo “scarico” di materiali Web da parte degli alunni deve
essere autorizzato dall’insegnante.
d) Non è consentito installare nuovi programmi sia per gli alunni che per i
docenti.
e) In caso di necessità di modiche alle i mpostazioni del sistema operativo per
esigenze didattiche, al ter mine della lezione queste dovranno esser e
integralmente ripristinate.
f) Ter minato l’utilizzo tutte le attrezzature vanno lasciate in ordine.
g) I comput er vanno spenti solo alla fine della giornata di lavoro eseguendo le
procedure standard pr eviste (lo scher mo non va spento).
h) E’ assolutamente vietato introdurre nell’aula di informatica cibi o bevande.
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Laboratorio di scienze
ll laboratorio di scienze si è arricchito di nuove
strumentazioni: due comput er ed una stampante; due
microscopi di cui uno digitale, nuovi kit per
esperi menti di chimica e fisica, una L.I.M. che sarà
sistemata in aula magna per dare la possibilità a tutti i
docenti di utilizzarla.
Tali acquisti sono stati effettuati con fondi della
comunità europea nei PON ricevuti due anni fa.
Il laboratorio di scienze consente di eseguire semplici esperimenti di
biologia, chi mica e fisica collegati agli argomenti trattati in classe.
Viene utilizzato dai docenti in orario curricolare ed extracurricolare.
I docenti che usufruiscono dei suddetti laboratori con le loro classi
vigilano che gli alunni non arrechino danni alle attrezzature; se si
dovessero rilevare eventuali anomalie, i docenti, sono tenuti a darne
comunicazione ai rispettivi responsabili.
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Il laboratorio polifunzionale
Il laboratorio polifunzionale è pr edisposto per le attività di integrazione, attività
artistico-espressive e lavori manuali per piccoli gruppi. È dotato di un tavolo di
lavoro abbastanza est eso, nonché ar madietti per la conservazione di materiali vari e
sussidi didattici.
Il nostro Istituto si presenta come ret e di risorse capace di integrare e
valorizzare tutte le differenze. Della rete fanno parte gli insegnanti di classe e
quelli specializzati, gli alunni in
difficoltà e non, le famiglie e gli
operatori scolastici.
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Il Laboratorio di musica
Il laboratorio di musica è il luogo dove si custodisce la maggior parte degli
strumenti musicali, il cui uso avviene sia all’interno dello spazio-aula appositament e
predisposto, quanto anche all’interno delle classi o in qualsiasi altro spazio
dell’edificio che si ritiene opportuno all’occorenza.
Il nostro Istituto è dotato di:
PIANOFORTE
BATTERIA
CHITARRA
AMPLIFICATORE
CONGAS
BONGOS
TIMBALES
CAMPANELLI TUBOLARI
4
1
7
1
una coppia
una coppia
1
1
TIMPANO+BATTERIA
GRANCASSA+B ATTERIA
XILOFONO
METALLOFONO
MIXER
CASSA ATTIVA
MICROFONO
RADIOMICROFONO
2
1
1
2
1
2
5
1
Oltre che nelle attività curricolari, gli alunni sono anche impegnati, nel corso
dell’anno, nella preparazione della “Banda di S. Cecilia”, di “Concerti di Natale”,
nonché nella partecipazione alla messa del S. Natale e della S. Pasqua e spettacoli
vari sul territorio.
Conservazione delle strutture e delle dotazioni
Il Collegio dei Docenti si fa carico di ottemperare ad un uso corretto delle
strutture e delle dotazioni sensibilizzando genitori, alunni e singoli insegnanti e
altri operatori scolastici al rispetto delle cose, dei sussidi, delle attrezzature e
dell’ambiente scolastico in generale.
Per l’uso dei sussidi e\o libri in dotazione della scuola ciascun insegnante firma, su
apposito registro, l’avvenuto prestito o consegna.
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Strategie e modalità di intervento
In considerazione delle potenzialità strumentali si provvederà a:
creare un ambient e tranquillo
scegliere stimoli facilitati
scegliere rinforzatori adatti
offrire strategie d’aiuto
In situazioni problematiche rappresentate e generalizzabili gli interventi saranno:
1. individuali (recupero delle abilità strumentali)
2. piccolo gruppo (rinforzo e affinamento delle abilità strumentali;
approccio ai contenuti disciplinari)
3. gruppo classe : attività socializzanti
4. partecipazione alle attività laboratoriali
le verifiche saranno:
1. immediate: osservazione e registrazione controllata in situazione
2. periodiche: diagnostiche ad inizio di anno scolastico
3. formative: bimestrali e quadri mestrali
4. sommative: a fine anno scolastico
Il successo for mativo si rileva attraverso la corrispondenza tra le potenzialità di
ciascuno e i risultati che si ottengono lungo il percorso di apprendi mento. Anche gli
alunni diversamente abili possono e devono conquistare un successo for mativo che
consiste nella piena realizzazione delle proprie potenzialità.
Nei vari incontri tra gli insegnanti specializzati, l’equipe, il gruppo H operativo è
emersa la finalità della programmazione: sviluppare un diverso clima educativo in
cui non si elimini la necessità, ma si indichino le modalità di aiuto che si
trasformano in strumento per lo sviluppo dell’autonomia.
Il gruppo GLH in particolare:
esplica competenze plurime di tipo organizzativo, progettuale, valutativo,
consultivo
interagisce con gli organi istituzionali interni in un’ottica di sistema ed in
un’ottica policentrica
muove in direzione di una positiva espansione della cultura dell’integrazione
attraverso prassi generative del valore aggiunto che il concetto di
integrazione nella sua potenzialità detiene.
Sono stati pertanto predisposti progetti per l’integrazione che non risultano
isolati ma si collocano armonicamente nel piano dell’offerta formativa in sintonia
con la caratterizzazione.
La nostra convinzione è che il lavoro per progetti offre a ciascuno il proprio spazio
d’azione, assicurando pari dignità ad ogni attività, dalla più semplice alla più
divergente, nella profonda certezza che tutto concorre alla piena realizzazione
del puzzle finale
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Tipologia dei corsi
ORGANIZZAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia “T. Fiore”:
 compr ende quattro sezioni eterogenee; in una delle quali vi è una bambi na
diversamente abile, seguita dal docente di sostegno;
 attua for me di flessibilita’ nell’impiego del personale docent e attraverso
prestito professionale di docent e di Scuola Primaria, utilizzata in progetto
“Happy English” per un numero di h.25 e rivolto agli alunni di cinque anni di tutte
le 4 sezioni;
 esplica l’attività di religione per tutte le sezioni .
TEMPO SCUOLA
Le quattro sezioni funzionano dal lunedì al vener dì dalle ore 08,00 alle ore 13,00.
l’orario delle attività tiene conto di particolari esigenze dei bambini (ritmi di
sviluppo e di maturazione) e del contesto socio-ambientale. In questa prospettiva si
adotta una flessibilità oraria che si protrae fino alle 08,30.
ORARIO DEI DOCENTI
N. 25 ore settimanali di attività di insegnamento .
TEMPI DEL CURRICOLO
N. 35 settimane di attività didattiche.
N. 4 sezioni a tempo ridotto (dalle ore 8,00 alle ore 13,00) dal lunedì al venerdì.
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ORGANIZZAZIONE SCUOLA PRIMARIA
La Scuola Primaria compr ende 12 classi, di cui:
4 ubicate nel Plesso “T.Fiore” (1^A/B; 2^A/B), strutturate a modulo, con
docent e specializzata di L2 (inglese) in entrambi i moduli;
8 ubicate nella Sede Centrale, così organizzate:
1^ A
- Docente Prevalente
- Docente specializzata L2 (inglese)
1^ B
- Docente Prevalente /specialista L2 (inglese)
Docente
area
antropologica
- Docente di religione
2^ A
-
2^ B
- Docente modulo prevalente
-
Docente mo dulo prevalente e specialista L2 (inglese)
Docente specializzata L2
2^ C
-modulo con due prevalenze e specialista L2 (inglese)
3^ A
- Docente modulo prevalente e specialista L2 (inglese)
Docente
area
antropologica
- Docente di religione
3^ B
Docente
area
antropologica
- Docente modulo prevalente
- Docente specializzata L2
4^ A
4^ B
- Docente modulo area linguistico-espressiva
- Docente modulo area logico-matematica
- Docente modulo area an tropologica e specialista L2 (inglese)
Docente di
sostegno
5^ A
- Docente prevalente,- docente area antropologica - docente specializzata L2
(inglese)
5^ B
- Docente modulo prevalente
- Docente di sostegno (12 h.)
5^ C
- Docente modulo prevalente
Docente specializzata
L2 (inglese)
Docente
area
antropologica
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TEMPO SCUOLA
Le quattro classi ubicate al Plesso “T.Fiore” funzionano dal lunedì al sabato dalle
ore 08,10 alle ore 13,10.
Le otto classi ubicate nella Sede Centrale funzionano dal lunedì al sabato dalle ore
08,20 alle ore 13,20.
ORARIO DEI DOCENTI
N. 22 ore settimanali di attività di insegnamento;
N. 02 ore settimanali di attività di programmazione, con scadenza settimanale.
TEMPI DEL CURRICOLO
La Scuola Primaria ha un orario strutturato in due segmenti:
1. 27 ore settimanali: orario obbligatorio;
2. 03 ore settimanali: orario opzionale/facoltativo
I due segmenti rappresentano il tempo complessivo di erogazione del servizio
scolastico del nostro Istituto, calcolabile in 30 ore settimanali, distribuite in sei
mattinate.
La famiglia ha il diritto di opzione sull’orario facoltativo; la scuola ha il compito di
organizzar e insegnamenti ed attività da svolgere nell’orario opzionale facoltativo.
1. Orario obbligatorio
Le Indicazioni Nazionali prevedono per la Scuola Primaria le seguenti discipline:
ITALIANO
MATEMATICA
MUSICA
INGLESE
SCIENZE
ARTE E IMMAGINE
STORIA
TECNOLOGIA
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
GEOGRAFIA
RELIGIONE CATTOLICA
È demandata all’autonomia organizzativa e didattica delle singole scuole , la
concreta articolazione dell’orario (strutturato su minimi e massimi variabili) , ad
eccezione di:
Religione cattolica: 2 ore settimanali;
Inglese:
1 ora settimanale nelle 1^; 2 ore settimanali nelle 2^;
3 ore nelle 3^, 4^, 5^.
Le ore di contemporaneità vengono i mpiegate per garantire l’espletamento di
importanti Progetti d’Istituto ( continuità educativa, accoglienza, orientamento);
attivitàdi recupero/pot enziamento; sostituzione dei docenti assenti.
24
2. Orario opzionale
Nelle ore opzionali la nostra scuola attua laboratori L.A.R.S.A.
RISORSE STRUTTURALI
Nel plesso “T. Fiore”, spazi e strutture sono organizzati per la migliore
condivisione possibile tra le quattro sezioni di Scuola dell’ Infanzia e le quattro
classi di Scuola Primaria operanti nel plesso, secondo la seguente articolazione:
PIANO UTILIZZO RICREAZIONE “T.FIORE”
Primaria
orario
Infanzia
orario
1”A
10.00-10.15
Sez.A
09.30-09.45
1”B
10.15-10.30
Sez.B
09.45-10.00
2”A
10.30-10.45
Sez.C
10.00-10.15
2”B
10.45-11.00
Sez.D
10.15-10.30
PIANO UTILIZZO ANDRONE PER ATTIVITA’ PSICO-MOTORIA“T.FIORE”
Primaria
Giorni
orario
1”B
GIOVEDI
12,00-13,00
1”A
VENERDI
12,00-13,00
2”B
SABATO
12,00-13,00
Infanzia
Giorni
orario
C
MARTEDI
10,30-11,00
D
MERCOLEDI
10,30-11,00
B
G IOVEDI
10,00-10,30
A
SABATO
10,30-11,00
PIANO UTILIZZO SUSSIDI AUDIO E VIDEO“T.FIORE”
Primaria
Giorni
orario
Infanzia
Giorni
orario
2”A
SABATO
11,00-12,00
D
Lunedi
10,30-11,00
A
Mercoledi 10,00-11,00
C
Giovedi
10,30-12,00
B
Venerdi
10,30-12,30
25
Nella Sede Centrale, spazi e strutture sono, altresì organizzati per la migliore
condivisione possibile tra le classi di Scuola Secondaria di pri mo grado e le 8 classi
di Scuola Primaria operanti nella Sede Centrale, secondo la seguente articolazione:
PIANO UTILIZZO RICREAZIONE SCUOLA PRIMARIA “V.ALFIERI”
Primaria
Piano terra
Classi
2”C
orario
Primaria
10,00-10,10 Piano superiore
Classi
3^A
orario
10,00-10,10
3^B
10,10-10,20
4^A
10,20-10,30
4^B
10,30-10,40
5^B
10,40-10,50
5^C
10,50-11,00
5^A
11,00-11,10
PIANO UTILIZZO PALESTRA SCUOLA PRIMARIA“V.ALFIERI
Classi
Giorno
Orario
5^B
Martedi
10,10-11,20
4^B
Martedi
11,20-12,10
5^A
Mercoledi
11,20-12,10
3^B
Giovedi
10,10-11,10
5^C
Sabato
08,20-09,20
4^A
Sabato
09,20-10,20
3^A
Sabato
10,20-11,20
2^C
Martedi
12,20-13,20
ORGANIZZAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
TEMPO SCUOLA
Le ore di lezione si svolgono dalle 08.10 alle 13.10 dal lunedì al sabato.
ORARIO DEI DOCENTI
L’attività d’insegnamento dei docenti è di 18 ore settimanali e fino ad un massimo
di 24. sono tenuti al completamento dell’orario di cattedra coloro che hanno un
carico di lavoro settimanale inferiore alle 18 ore e sono utilizzati prioritariament e
a coprire ore in classi collaterali per tutto l’anno e, in subor dine, per le
sostituzioni dei colleghi assenti a vario titolo.
26
TEMPI DEL CURRICOLO
La Scuola Secondaria prevede un orario settimanale di:
29 ore : orario obbligatorio + 1;
Il modello organizzativo proposto per la costruzione del curriculum degli alunni per
meglio raggiunger e gli obiettivi formativi, è il seguente:
1 ora di religione;
5 ore di italiano
2 ore di storia
2 ore di geografia
6 ore di matematica e scienze;
3 ore di lingua inglese;
2 ore di lingua francese (nei corsi A - B – E);
2 ore di lingua spagnola (nei corsi C – D - G – H)
2 ore di arte e immagine;
2 ore di musica;
2 ore di scienze motorie e sportive;
2 ore di tecnologia
1 ora di approfondimento di materie letterarie.
 l’attività d’insegnamento si svolge in or dine al carico orario settimanale, come
previsto dal CCNL per i vari ordini di scuola presenti nell’Istituto; per la Scuola
Secondaria è adottata una for ma di flessibilità prevista dal Regolament o
sull’autonomia didattica e or ganizzativa, di cui all’art. 21 della legge n°59 del 15
mar zo 1997.
27
Piano delle attività – Anno scolastico 2011 / 2012
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
1 – 7 – 8 – 9 – 10 - 13
1 - 14
15
1 9 – 22 - 26
Programma zione e verifica inizio anno
Collegio dei docenti
Inizio lezioni
Consigli di classe
26
1 2 – 19 - 26
1 6 - 23
30
1 6 - 23
3
10
10
13
14
1 4 - 21
1 8 - 25
14
11 – 18 - 25
8 - 11
8
1 5 - 22
24
23
24
25
1
1
1 5 – 22 - 29
Consigli di interclasse e intersezione
Programma zione annuale Sc. Primaria
Consigli di classe
Consigli di interclasse e intersezione
Programma zione annuale Sc. Primaria
Collegio dei docenti
Colloqui Scuola Infanzia e Primaria
Colloqui classi prime Sc. Secondaria
Colloqui classi seconde Sc. Secondaria
Colloqui classi terze Sc. Secondaria
Programma zione annuale Sc. Primaria
Consigli di classe
Consigli di interclasse e intersezione
Programma zione annuale Sc. Primaria
Consigli di classe
Consigli di interclasse e intersezione
Programma zione annuale Sc. Primaria
Colloqui Scuola Infanzia e Primaria
Colloqui classi prime Sc. Secondaria
Colloqui classi seconde Sc. Secondaria
Colloqui classi terze Sc. Secondaria
Consigli di interclasse
Consigli di intersezione
Programma zione annuale Sc. Primaria
22 - 29
12
13
14
14
1 2 - 19
6
3 - 17
20
3 – 17 – 24 - 31
7
9 - 30
9 - 10
9
28
1 3 – 14 – 15 – 16 - 1 7
21 – 22 – 23 - 24
Consigli di classe
Colloqui classi prime Sc. Secondaria
Colloqui classi seconde Sc. Secondaria
Colloqui classi terze Sc. Secondaria
Colloqui Scuola Infanzia e Primaria
Programma zione annuale Sc. Primaria
Consigli di interclasse e di intersezione
Consigli di classe
Collegio dei docenti
Programma zione annuale Sc. Primaria
Programma zione annuale Sc. Primaria
Collegio dei docenti
Consigli di classe
Consigli di interclasse
Consigli di intersezione
Programma zione e verifica fine anno – Scuola Secondaria
(solo per i docenti non impegnati negli esami)
1 0 – 13 – 14 – 16 – 17 –
21 – 22 – 23 - 24
22 – 24 - 29
Programma zione e verifica fine anno – Scuola Primaria
22
23
Consegna scheda di valutazione Scuola Primaria
Consegna scheda di valutazione Scuola Primaria
Programma zione e verifica fine anno – Scuola infanzia
28
Calendario scolastico
2011 – 2012
Calendario scolastico nazionale
01/09/2011
12/09/2011
08/06/2012
30/06/2012
Dal 31/10/11 al 02/11/11
Dal 23/12/11 al 08/01/12
Dal 20/02/12 al 22/02/12
Dal 05/04/12 al 10/04/12
30/04/12 e 01/05/2012
02/06/2012
Inizio anno scolastico
Inizio lezioni
Ter mine lezioni
Ter mine delle attività didattiche della
scuola dell’infanzia
Festività di tutti i Santi
Festività di Natale
Carnevale
Pasqua
Festa del lavoro
Festa della Repubblica
Delibera del Consiglio d’Istituto
12 settembre
Dal 20/02/12 al 22/02/12
Inizio lezioni
Vacanze di Carnevale
Criteri per la formazione delle classi
deliberati dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto
Nella scuola di primo grado
a. L’iscrizione non è semplice atto amministrativo ma un rapporto di interazione
e interlocuzione con le famiglie, la condivisione del loro progetto di vita;
b. La presenza di alunni con disabilità in relazione al quale il decreto parla di un
numero massimo di 20 alunni, pur per mettendo una certa elasticità;
c. La scelta della seconda lingua comunitaria che può far risalire a 25 il numero
degli alunni in classi in cui sia presente un alunno/a con disabilità. In tal caso
29
si valuta anche la densità di affollamento, effettuando una scelta oculata
delle aule;
d. Gli alunni ripetenti per mangono nello stesso corso, tranne il caso in cui venga
fatta istanza di cambiamento da parte della famiglia e le motivazioni siano
ritenute valide.
Nella scuola primaria
Nella scuola primaria, si tiene conto delle istanze delle famiglie, si cerca di
effettuare un’equa distribuzione tra mas chi e femmine e si tiene conto della
densità di affollamento soprattutto per quanto riguarda il plesso “Fiore” in cui
sono presenti spazi esigui nei quali si inseriranno classi meno numerose.
Nella scuola dell’infanzia
Nella scuola dell’infanzia si va a riempi mento, nel senso che, nelle quattro
sezioni che sono a tipologia eterogenea, i nuovi iscritti prendono il posto di
quelli in uscita.
Gli anticipatari (7 alunni). Si lascia alle docenti la facoltà di decidere se
accoglierli subito o al compi mento degli anni. In questi casi bisogna tener
present e la eventuale presenza di un alunno/a con disabilità.
Criteri
per la sostituzione dei docenti assenti
Per la sostituzione dei docenti assenti vengono utilizzati i docenti in servizio
nella scuola seguendo, ove possibile, il seguent e criterio:
 docenti che hanno usufruito di per messi br evi e devono r estituire le ore
non prestate;
 docenti che non trovino in Istituto le proprie classi secondo il normale
orario di lezione in occasione della partecipazione degli studenti ad
iniziative all’esterno dell’istituto (confer enze –viaggi di istruzione ecc.);


docenti della stessa classe e stessa materia;
docenti della stessa classe;

docenti a rotazione secondo le disposizioni orarie
PERSONALE NON SCOLASTICO
La famiglia
La presenza dei genitori nella scuola, attuata nelle forme della
partecipazione democratica, è funzionale al rapporto d’interazione
30
sistemica che essi riescono ad instaurare (quali coeducatori nel
processo di formazione degli alunni) con gli operatori del “Sistema
Scuola”. I Decreti delegati e tutta la normativa di riferimento guidano
i criteri e le forme della loro partecipazione.
Essi sono presenti a pieno titolo, in quanto rappresentanti dei
genitori, nominati per carica elettiva:
nel Consiglio di Istituto;
nel Consiglio di Classe
Momenti importanti di partecipazione sono:
– le elezioni e la frequenza delle assemblee di classe\sezioni;
– l’assemblea generale per essere informati sulle linee educative e
didattiche dell’Istituto;
– il Consiglio d’Istituto, le cui sedute sono pubbliche per gli
elettori dell’Istituto:
– gli incontri di classe ed Interclasse per la verifica\valutazione
dell’andamento didattico-educativo;
– la partecipazione al consiglio di Classe\Interclasse per l’adozione
dei libri di testo;
– la consegna delle schede di valutazione (quadrimestrale)
A cura della Funzione Strumetale
31
Obiettivi
Fattori
 Avviare
processi
di
miglioramento della scuola
 Attivare nuovi processi formativi
 Costruire un sistema di
autovalutazione della scuola
 Migliorare e facilitare il rapporto
tra scuola e famiglia
 Migliorare la formazione dei
propri insegnanti
 La comunicazione organizzativa
 Migliorare i
insegnamento
 Continuità fra scuola primaria e la
scuola secondaria di primo grado
metodi
di
 Organizzare e coinvolgere i
genitori
 Attenzione al disagio
 Fare della scuola un centro
culturale aperto al territorio
 Trasparenza
 Costruire una
comunicazione
della scuola
 Soddisfazione degli alunni, dei
docenti e delle famiglie
ret e
di
all’interno
 autovalutazione
Verifiche
Verifiche in itinere con cadenza mensile, a livello di staff del Dirigente
scolastico, funzioni strumentali, collaboratori, per valutare i progressi
e i risultati ottenuti.
Autovalutazione di fine anno scolastico con distribuzione di questionari a
famiglie, alunni, doicenti, personale Ata.
32
Al fine di migliorare e facilitare il rapporto
scuola-famiglia sono attivi nella nostra Scuola
le seguenti iniziative:
A.)
“Quaderno delle comunicazioni”
Ogni alunno adotterà un apposito “quaderno
delle comunicazioni”, e non altri quader ni a caso,
per annotare tutte le comunicazioni tra scuola e famiglia:
 orario delle lezioni
 valutazioni disciplinari e note sul comportamento
 risultati delle verifiche
 avvisi alle famiglie inerenti cambi di orario, scioperi, ogni
nuova attività o situazione organizzativa
Il “quaderno delle comunicazioni” sarà utilizzato da tutti i docenti e dal Dirigente
scolastico. Anche i genitori possono inviare, attraverso il “quaderno”, comunicazioni
agli insegnanti.
Per le assenze ogni alunno adotterà il “libretto delle assenze” fornito dalla scuola.
Ogni alunno deve:
 sempre portare il “quader no delle comunicazioni”
 avere e mant ener e una veste grafica e contenuti decorosi
I genitori (o chi ne fa le veci):
 prenderanno visione giornalmente del “quaderno comunicazioni”
 apporranno la firma per presa visione entro i termini stabiliti.
Il docente coor dinatore (o altro docent e):
 informerà i genitori durante i colloqui
 numer erà e siglerà tutte le pagine del quaderno
 controllerà che sul “Quaderno” sia stata apposta la firma dei genitori
 informerà il Consiglio di classe (con annotazione nel ver bale) dell’iniziativa
 controllerà il rispetto di quanto sopra da parte degli alunni
 verificherà periodicament e la corretta tenuta del “quaderno delle comunicazioni”
 richiederà la sostituzione se il modo con il quale è stato utilizzato non risulta
idoneo ai suoi scopi.
B.) “Sportello ascolto”
Finalità
 Un’offerta della scuola a tutti i genitori e alunni per favorire un percorso di
apprendimento significativo e personalizzato.
 Ha lo scopo di favorire l’acquisizione del senso di auto responsabilità in
relazione al proprio ruolo di “genitore” e di “studente”.
 Non una consulenza psicologica, non interferisce con l’attività didattica del
Consiglio di classe e di ogni disciplina.
 Non ha una funzione valutativa.
33
Vuole
 Potenziare la capacità di ascolto e comunicazione
 Confrontarsi su proposte di miglioramento
Utenza
 Lo Sportello è rivolto a tutti i Genitori della scuola materna, pri maria e
media;
 agli alunni della scuola media
Docenti referenti e tempi
 prof. Alessandro Termite:
sabato dalle ore 9,10 alle ore 10,10
 prof. padre Francesco Milillo:
martedì dalle ore 10,20 alle ore 11,20
 Si potranno, però, concor dare orari
diversificati per andar e incontro alle
esigenze dei genitori contattando
direttament e i docenti referenti.
Privacy
 Saranno garantiti la privacy e il rispetto dell’anonimato
C.) “Regole di comportamento degli alunni”
Gli alunni sono tenuti ad assumer e nei confr onti della classe, del Dirigente
Scolastico, dei docenti e del personale, il rispetto delle norme di buona
educazione. Anche loro sono chiamati a partecipare al dialogo educativo, ad
essere corretti, puntuali, fedeli agli
impegni,
a
dare
un
apporto
costruttivo alla vita scolastica, ad
intervenire puntual ment e alle lezioni.
Sono tenuti
a mantenere un
comportamento corretto sia nelle ore
di lezione che durante l’intervallo
D.) “Sito internet della Scuola”
Il nostro Istituto
ha un proprio sito web
attraverso il quale è possibile visionare documenti,
reperire infor mazioni e indirizzare messaggi di
posta elettronica.
per collegarsi: www.icalfierita.it
34
E.) “Servizio posta elettronica”
Con questo servizio si vuole raggiungere la famiglia “in tempo r eale”. Per ogni
Consiglio di classe è stata attivata una casella di posta elettronica gestita da
un docente del Consiglio. I docenti potranno inviare notizie e infor mazioni
relativi all’andamento scolastico del proprio figlio. Nello stesso modo potranno
comunicare le famiglie con i docenti. Per usufruire di tale “servizio” verrà
chiesto ad ogni famiglia un indirizzo di posta elettronica su cui inviare tutte le
comunicazioni. A tutti i genitori verrà chiesto un apposito “consenso” per
aderire all’iniziativa.
La scuola attiva una
casella postale per ogni
Consiglio di
classe
Il docente, per la propria
disciplina e per conto del
Consiglio di classe, invia le
informazioni alla famiglia
La famiglia
segnala il proprio
indirizzo e-mail
La famiglia riceve le
informazioni/comunicazioni
relative al proprio figlio e può
rispondere
35
INCONTRI CON LE FAMIGLIE
Nella Scuola Primaria la disponibilità ai colloqui individuali è limitata alla
richiesta dei genitori da inserire in coda agli incontri di programmazione
settimanale venendo a mancare l’ora di compresenza.
Scuola secondaria primo grado
cognome
cognome
1
ALBAMONTE
nome
Di sci pli na
Nome
di sci pli na
Gi orno
ora
gi orno
ora
Mari na
sostegno
vener dì
2^
2
ALBANO
Anna Mari a
sostegno
martedì
4^
3
AMENDOLITO
Mirella
lettere
martedì
4^
4
ANTONUCCI
Annamari a
lettere
lunedì
3^
5
BARBATI
Genoveffa
arte e immagine
lunedì
2^
6
BOTTIGLIONE
Cosi mo
attività motorie e
sportive
lunedì
4^
7
BRUNO
Teresa
educazione musicale
mercoledì
3^
8
CATANESE
Teresa
lettere
lunedì
2^
9
CAVALLO
Rosari a
lettere
sabato
2^
10
CHIARELLI
Mari a V.
lettere
vener dì
4^
11
CIMOLI
Mari a S.
inglese
sabato
3^
12
COLELLA
Fi lomena A.
mate matica e scienze
sabato
3^
13
CONFESSA
Rosa
lettere
mercoledì
3^
14
CORBELLI
Alessandra
attività di sostegno
vener dì
3^
15
COZZOLINO
Antoni etta
arte e immagine
martedì
3^
16
D’ AMBROSIO
Pellegri no
tecnologia
gi ovedì
3^
17
DE LEO
Moni ca
arte e immagine
vener dì
5^
18
DIOFANO
Rosari a
sostegno
sabato
2^
19
D’ ONOFRIO
Mari a F.
mate matica e scienze
martedì
4^
20
FEDELE
Carmela E.
lettere
mercoledì
3^
21
FRULLI
Raffaella
sostegno
vener dì
3^
22
FRUNZIO
Antonella
mate matica
lunedì
3^
23
GALEONE
Deborah
lingua francese
martedì
2^
24
GIGANTE
Egi di a
lettere
lunedì
3^
25
GIGANTE
Mari a R.
lingua inglese
gi ovedì
2^
26
GIUGNI
Paola Il de
lettere
gi ovedì
4^
27
GODINO
Valenti na
lingua spagnola
lunedì
2^
28
IPPOLITO
Vi ncenza
mate matica e scienze
vener dì
3^
29
LAMBERTI
Adri ana
mate matica e scienze
lunedì
3^
mercoledì
4^
30
LIPPO
Claudi o
attività motorie e
sportive
31
LO BARCO
Ivonne
mate matica e scienze
vener dì
4^
Mari a Pi era
lettere
lunedì
2^
32
LOPRETE
36
33
MACCIACHIN I
Vi ttori a
tecnologia
gi ovedì
3^
34
MANCONE
Mi chele
lettere
mercoledì
3^
35
MARANO
Gilda A.
lingua francese
lunedì
4^
36
MARCIULIANO
Assunta
religione
mercoledì
2^
37
MARINELLI
Luci a
sostegno
lunedì
4^
38
MILILLO
Francesco
religione
martedì
2^
39
NOTARISTEFANO
Francesca
inglese
mercoledì
2^
40
PALOMBA
Teresa
lettere
martedì
3^
41
PARADISO
Angela Anna
lettere
mercoledì
2^
42
PARDO
Mari a Vi ta L.
mate matica e scienze
lunedì
1^
43
PENNAROLA
Luci a
musica
martedì
3^
44
PERCACCIO
Paola
mate matica
vener dì
2^
45
PETRUZZI
Rosanna
lingua inglese
vener dì
3^
46
POLESE
Mari a
lettere
lunedì
4^
47
QUARANTA
Loredana
inglese
martedì
4^
48
RENNA
Teresa
educazione musicale
vener dì
5^
49
ROMANAZZI
Gi useppi na
tecnologia
gi ovedì
3^
50
SEMERARO
Eli sa
mate matica e scienze
martedì
4^
51
SURDO
Kati a
sostegno
lunedì
5^
52
TARANTO
Anna Mari a
attività motorie e
sportive
vener dì
4^
53
VIGGIANO
Mari na
inglese
sabato
2^
54
ZANCAN
Clementi na
lettere
martedì
2^
37
Servizi diretti alla popolazione
scolastica
Medicina scolastica
La scuola ha un ambulatorio utilizzato dal medico scolastico solo in alcuni
momenti dell’anno, ma in caso di necessità lo stesso è utilizzato da vari operatori
scolastici in grado di effettuare pronto soccorso.
Servizio psico-pedagogico
È presente nell’istituto un’equipe psico-pedagogica UTR (Servizio Integrazione
Scolastica handicappati) della ASL TA 1 comprendent e le seguenti figure
professionali:
Dott.ssa Ninni Filomena
Pedagogista
Varalla Grazia
Assistente sociale
Servizi ausiliari
o servizio di trasporto scolastico per alcuni disabili;
o servizio di pulizia solo per la scuola dell’Infanzia e Primaria.
o Servizio pre-scuola/post-scuola Associazione Teniamoci per mano.
38
Interventi di prevenzione e recupero
del disagio
A cura della Funzione Strumentale
Obiettivo
 prevenire e front eggiare
problematiche legate al
disagio, al fine di
promuovere un percorso
educativo e for mativo che
garantisca all'alunna\o una
crescita più serena e
armonica.
 Favorire l’integrazione
all’interno del percorso
formativo degli alunni
Linea d’azione
 Rilevazione iniziale classe
(a cura del Consi gli o di classe)
 Rilevazione del’importanza del
disagio
 Individuazione delle possibili
causa che influenzano il
percorso for mativo
(fattori i nterni ed es terni alla scuola)
 Primo intervento sull’alunno/a
 Coinvolgimento della famiglia
 Intervento di esperti esterni
che forniscono le loro
specifiche competenze per
individuare le chiavi di lettura
del disagio e impostare nuovi
percorsi educativi.
L’intervento è gestito in collaborazione con Consiglio di classe
ed insieme vengono predisposte le strategie per facilitare la
relazionalità e la comunicazione in un clima positivo
39
Interventi
in favore degli alunni con disabilità
a cura della Funzione Strumentale
Il nostro Istituto è impegnato anche nell'inserimento degli alunni con disabilità
per i quali vengono individuati interventi educativi e didattici differenziati in
relazione alle esigenze di ogni singoli alunni
finalità educative
finalità formative
 socializzazione
 integrazione
(rapporto con i coetanei e gli adulti )
 responsabilità
 consapevolezza ed
accettazione della propria
identità
 autonomia
(saper essere – autocontrollo)
 apprendimento
(saperi essenzi ali)
collaborazioni
famiglia – Asl – servizi sociali – Ente locale
L’intervento è gestito in collaborazione
con Consiglio di classe e famiglia
40
Organigramma
Dirigente scolastico
prof.ssa Cherubina Matichecchia
Primo Collaboratore
prof.ssa Maria Vita PARDO
Vigilanza Plesso “Fiore”
Direttore
dei Servizi Generali e Amministrativi
sig. Rosario LEO
ins. Addolorata DI SABATO
Assistenti amministrativi
Funzioni Strumentali
prof.ssa Rosa CONFESS A
ins. Addolorata DI SABATO
prof.ssa Raffaella FRULLI
prof. Francesco MILILLO
prof.ssa Lucia PENNAROLA
prof. Alessandro TERM ITE
Incarichi specifici
ins. Maria ROSSI
Scuole dipendenti
Scuola dell’Infanzia e Primaria
Scuola Secondaria di primo grado
sig.ra
sig.ra
sig.ra
sig.ra
sig.ra
Maria Teresa CAZZATI
Filomena GIULIANI
Ada PINCA
Michèle ROMANDINI
Ornella RUSSANO
Collaboratori scolastici
sig.ra Annunziata CACCIAPAGLIA
sig.ra Fausta CARELLI
sig.ra Angela FERRARESE
sig.ra Erminia GENNARO
sig. Marco GIUST IZIERI
sig.ra Grazia GODINO
sig.ra Cosima LOMASTRO
sig.ra Patrizia PENNUZZI
sig.ra Annantonia POMES
sig.ra Grazia SARACENO
Organi Collegiali
Giunta esecutiva
Consiglio d’istituto
Collegio dei docenti
Consigli di classe/interclasse
RSU
Rappresentante dei Lavoratori
per la Sicurezza
FLC CGIL: ins. Loredana MARINACCI
UIL: prof.ssa Vita Alba DE VALERIIS
SNALS (Terminale): prof.ssa Loredana PENNAROLA
prof.ssa Lucia PENNAROLA
41
Il dirigente scolastico
Dott.ssa Cherubina Matichecchia
Il Dirigente scolastico ha la legale rappresentanza dell’istituzione scolastica ad
ogni effetto di legge. E’ organo individuale, rappresenta l’unitarietà
dell’istituzione medesi ma ed assume ogni responsabilità gestionale della stessa.
Deve conseguire contrattualmente i seguenti obbi ettivi:
Assicurare il funzionamento dell’istituzione assegnata secondo criteri di
efficienza e efficacia;
Promuovere lo sviluppo dell’autonomia di dattica, organizzativa, di ricerca e
sperimentazione, in coerenza con il principio di autonomia;
Assicurare il pieno esercizio dei diritti costituzionalment e tutelati
Promuovere iniziative e interventi tesi a favorire il successo formativo
Assicurare il raccordo e l’interazione tra le componenti scolastiche
Promuovere la collaborazione tra le risorse culturali, professionali sociali ed
economiche del territorio interagendo con gli EE.LL.
Il dirigente scolastico
riceve tutti i giorni nelle ore antimeridiane,
oltre che su appuntamento
I Collaboratori del Dirigente
Primo Collaboratore
L’incarico è correlato alla responsabilità sugli esiti gestionali in ordine ai criteri di
efficienza ed efficacia nell’organizzazione del servizio scolastico, secondo il
seguente Profilo Funzionale:
 Sostituire il Dirigente Scolastico nell’ordinaria amministrazione in caso di
assenza;
 For mulare ipotesi sul piano organizzativo
Responsabile plesso “Fiore”
Mantiene i rapporti con il DS in ordine agli adempimenti organizzativi e formali di
plesso
 Controlla il sistema di comunicazione interno alla scuola;
 Gestisce i problemi degli alunni relativi ai ritardi, uscite anticipate,
autorizzazioni, avvertimento alla famiglia in caso di indisposizione.
42
FUNZIONI STRUMENTALI
AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
1. Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia,
la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da
valorizzare per la realizzazione e la gestione del piano dell’offerta formativa
dell’istituto e per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed
istituzioni esterni alla scuola. Le risorse utilizzabili, per le funzioni strumentali, a
livello di ciascuna istituzione scolastica, sono quelle complessivamente spettanti
sulla base dell'applicazione dell’art. 37 del CCNI del 31.08.99 e sono annual ment e
assegnate dal MPI.
2. Tali funzioni strumentali sono identificate con delibera del collegio dei docenti in
coerenza con il piano dell’offerta formativa che, contestual ment e, ne definisce
criteri di attribuzione, numero e destinatari. Le stesse non possono comportare
esoneri totali dall’insegnamento e i relativi compensi sono definiti dalla
contrattazione d’Istituto.
3. Il Collegio dei docenti nella riunione del primo settembre 2011 ha individuato e
deliberato le seguenti macroar ee necessarie al POF d’Istituto:
1^ Macroarea: Attività progettuale didattica dell’Istituto
2^ Macroarea: Interventi e servizi per gli alunni
3^ Macroarea: Collegamento con il territorio
Il Dirigente scolastico sulla scorta della delibera del Collegio dei docenti del 26
ottobre 2010 con la quale ha deliberato il conferimento degli incarichi, ha
assegnato l’incarico delle Funzioni Strumentali ai docenti come appresso indicati.
43
1^ Macroarea: Attività progettuale didattica dell’Istituto
Docente incaricato:
prof. Alessandro TERMITE
Funzione Strumentale:
GESTIONE POF
Aree di intervento:









coordi namento delle Funzi oni strumentali ;
Aggi ornamento POF;
coordi nare le atti vi tà e la progettazi one del POF;
elaborare una si ntesi del POF da di stri bui re alle
fami gli e al momento dell’i scri zi one;
valutazi one e autovalutazi one di Isti tuto i n funzi one di
veri fi ca, correzi one e svi luppo delle scel te del POF;
i ntegrazi one dati del PON nel POF;
coordi nare i l rapporto scuola-fami gli a e i l coi nvolgimento e
cooperazi one dei geni tori ;
“Sportello ascolto”;
organi zzazi one vi aggi d’i struzi one per le seconde e ter ze
classi della scuola medi a
1^ Macroarea: Attività progettuale didattica dell’Istituto
Docente incaricato:
prof.ssa Rosa CONFESSA
Funzione Strumentale:
ORIENTAMENTO E CONTINUITA’
Aree di intervento:











far conoscer e le moti vazi oni dell’i nnalzamento dell’ obbli go
scolasti co;
far conoscer e la di retti va sull’ ori entamento;
gesti re i bi sogni formati vi degli studenti i n relazi one
all’ ori entamento;
gesti re la conti nui tà scuola medi a-scuola superi ore;
i nformare alunni e fami gli e sulle novi tà della ri forma degli
i ndi ri zzi scolasti ci ;
far conoscer e i l rapporto scuola-lavoro per una scelta pi ù
consapev ole e ragi onata della scuola superi ore;
mantenere rappor ti con soggetti i sti tuzi onali esterni i n
relazi one ai compi ti da svolgere per un Ori entamento
conti nuo ed effi cace
sostegno al lavoro docente ed i nnovazi one di datti ca
anali zzare i bi sogni formati vi dei docenti ;
Coordi nare l’ accogli enza dei nuovi docenti
Coordi nare l’ area Progetti
44
2^ Macroarea: Interventi e Servizi per gli alunni
Docente incaricato:
prof. Francesco MILILLO
Funzione Strumentale:
INTERVENTI E SERVIZI A FAVORE DEGLI
ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO: INTEGRAZIONE SCOLASTICA PREVENZIONE DISAGIO
Aree di intervento:







Raccolta dati per l'effettuazi one dei corsi di recupero;
coordi namento dell'area di progetto;
raccolta e r eali zzazi one r epor t mensi le delle assenze
e dei ri tardi degli alunni , rapporti con le fami gli e i n
ri feri mento al di sagi o;
i ndi vi duare gli alunni i n di ffi coltà e/o di di sagi o;
programmare i nterventi di recupero e sos tegno al di sagi o;
coordi nare l’ atti vi tà i ndi vi duali zzata tra i due or di ni di
scuola (pri mari a e sec. pri mo grado)
essere punto di ri feri mento per i docenti ed i geni tori
nel progetto di ai uto dell’ alunno di versamente abi le
gesti one dello “Sportello ascolto”;
2^ Macroarea: Interventi e Servizi per gli alunni
Docente incaricato:
prof.ssa Raffaella FRULLI
Funzione Strumentale:
INTERVENTI E SERVIZI A F AVORE
DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI
ALUNNI IN SITUAZIONE DI
DISABILITA’
Aree di intervento:






i ndi vi duare gli alunni i n di ffi coltà e/o di di sagi o;
programmare i nterventi di recupero e sos tegno al di sagi o;
coordi nare i docenti di sostegno;
coordi nare l’ atti vi tà i ndi vi duali zzata tra i due or di ni di
scuola (pri mari a e sec. pri mo grado)
essere punto di ri feri mento per i docenti ed i geni tori nel
progetto di ai uto dell’ alunno di versamente abi le;
aggi ornamento profi lo di nami co funzi onale, PDF, e
rapporti con l’ Equi pe di ri feri mento
45
2^ Macroarea: Interventi e Servizi per gli alunni
Docente incaricato:
ins. Addolorata DI SABATO
Funzione Strumentale:
INTERVENTI E SERVIZI A FAVORE
DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
Aree di intervento:



vi gi lanza plesso “Fi ore”;
essere punto di ri feri mento per i docenti ed i geni tori nel
progetto di ai uto dell’ alunno di versamente abi le;
coordi nare e ges ti re tutte l e mani fes tazi oni d’ Isti tuto,
arti sti che, culturali , eventi importanti , i nerenti la scuola
dell’i nfanzi a, pri mari a
3^ Macroarea: Collegamento con il territorio
Docente incaricato:
prof.ssa Lucia PENNAROLA
Funzione Strumentale:
RAPPORTO CON IL TERRITORIO
CURA DELLE RELAZIONI INTERNE ED
ESTERNE ALL’ISTITUZIONE
SCOLASTICA
Aree di intervento:







tener legata la scuola al suo terri tori o per tutti quei
possi bi li progetti che vi si potranno reali zzar e , i n
collaborazi one con le vari e realtà che i n esso operano Enti
e Is ti tuzi oni);
comuni care ai docenti i progetti di proposta mi ni steri ale;
raccogli ere e aggi ornare le comuni cazi oni e le i ni zi ati ve che
Enti e Isti tuzi oni propongono alla scuola;
curare la comuni cazi one i nterna ed es terna;
curare i rapporti con soggetti esterni alla scuola: Enti
pri vati e pubbli ci , ASL, Stampa, Emi ttenti locali …
curare l’i mmagi ne dell’ Isti tuto
organi zzazi one vi si te gui date e vi aggi d’i struzi one per le
pri me classi della scuola medi a
46
Incarico specifico
Gestione attività informatiche
Docente incaricato:
ins. Maria ROSSI
Incarico:
Gestione attività informatiche
Aree di intervento:




aggi ornamento del si to Web dell’ Isti tuto;
organi zzazi one vi si te gui date e vi aggi d’i struzi one per le
classi della scuola primari a
curare i rapporti con i docenti e le funzi oni strumentali per
l’ acqui si zi one di materi ale da i nseri re nel si to;
coordi nare l’ uti li zzo dei laboratori i nformati ci ;
47
COORDINATORI E SEGRETARI CONSIGLI DI CLASSE
SECONDARIA PRIMO GRADO
Classe
Coordinatore
1^ A
PARDO
ANTONUCCI
NOTARISTEFANO
MARINELLI
ALBAMONTE
FRULLI
1^ B
2^ B
3^ B
D’ONOFRIO
BARBATI
CONFESSA
GIUGNI
MARANO
MACCIACHINI
1^ C
2^ C
3^ C
COLELLA
VIGGIANO
MANCONE
MARCIULIANO
BRUNO
LIPPO
1^ D
2^ D
3^ D
AMENDOLITO
LO BARCO
FEDELE
PETRUZZI
SURDO
CIMOLI
1^ E
SEMERARO
COZZOLINO
2^ E
3^ E
CATANESE
CAV ALLO
D’AMBROSIO
RENNA
1^ F
2^ F
PERCACCIO
GIGANTE M.R.
3^ F
LOPRETE
ZANCAN
DIOFANO
BOTTIGLIONE
1^ G
2^ G
3^ G
FRUNZIO
GODINO
PARADISO
DE LEO
TARANTO
CORBELLI
1^ H
2^ H
LAMBERTI
GIGANTE E.
ROMANAZZI
MILILLO
3^ H
PALOMBA
PENNAROLA
1^ I
CHIARELLI
GALEONE
2^ I
3^ I
IPPOLITO
POLESE
QUARANTA
ALBANO
2^ A
3^ A
Segretario
48
Il personale ATA
L’organizzazione del lavoro e l’articolazione oraria del personale A.T.A., funzionale
alla piena realizzazione del P.O.F. per garantire le necessarie relazioni con
l’utenza, sono regolamentate come segue:
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
sig. Rosario LEO
Il Direttore dei servizi generali e amministrativi sovrintende ai servizi
amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione.
Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli
atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza
esterna.
il Direttore coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e
amministrative.
Il suo lavoro si svolge dal lunedì al sabato,dalle ore 07.55 alle ore 13.55; rientri
pomeridiani disposti con criteri di flessibilità e secondo le urgenze del suo ufficio.
Assistenti Amministrativi
L’orario di lavoro è stabilito in sei ore giornaliere continuative nella sede centrale
“Vittorio Alfieri”:
L’attività amministrativa è articolata nel seguente modo:
servizio ordinario settimanale:
n. 6 unità dalle ore 07.45/08.00 alle ore 13.45/14.00 dal lunedì al sabato per n.
36 or e settimanali, con al meno n. 2 unità presenti dalle or e 07.45 alle ore
13.45;
nell’arco della settimana n. 2 unità è a disposizione dell’utenza con un servizio
specifico dalle ore 10.00 alle ore 12.00, a turnazione.
eccedent e l’obbligatorio:
durant e i periodi nei quali si rileva un’esigenza di maggiore intensità delle
attività didattiche (novembre-maggio).
49
Assistenti amministrativi
CAZZATI Maria Teresa
Sede di servizio:
Sede centrale
Funzioni:
gestione alunni infanzia, primaria e secondaria
GIULIANI Filomena
Sede di servizio:
Sede centrale
Funzioni:
Incarichi aggiuntivi:
amministrazione del personale
Incari co di i mplementazi one delle procedure nella reali zzazi one
del portal e dell’ Isti tuto
PINCA Ada
Sede di servizio:
Sede centrale
Funzioni:
amministrazione del personale
ROMANDINI Michèle
Sede di servizio:
Sede centrale
Funzioni:
servizi contabili retributivi e di bilancio
viaggi e visite
attività progettuale
gestione beni mobili e contabilità di magazzino
Incarichi aggiuntivi:
Collaborazi one di retta con i l DSGA nell’ organi zzazi one,
coordi namento e ges ti one del servi zi o i nformati co i n generale
TRICARICO Maria Ausliatrice
Sede di servizio:
Sede centrale
Funzioni:
gestione alunni infanzia, primaria e secondaria
affari generali protocollo, e-mail scuola e siti mpi
viaggi e visite
attività progettuale
50
Orario di ricevimento
La Segreteria è scissa in due divisioni:


Amministrativa e docenti;
Alunni
Orario Uffici Segreteria:
ALUNNI/PROTOCOLLO
Lunedì
8,30 – 10,30
Martedì
8,30 – 10,30
Mercoledì chiuso
Giovedì
8,30 – 10,30
Venerdì
8,30 – 10,30
Sabato
8,30 – 10,30
15,00 – 17,30
PERSONALE/CONT ABILITA’
Lunedì
10,00 – 12,00
Martedì
10,00 – 12,00 15,00 – 17,30
Mercoledì 10,00 – 12,00
Giovedì
10,00 – 12,00
Venerdì
10,00 – 12,00
Sabato
10,00 – 12,00
51
I Collaboratori scolastici
CACCIAPAGLIA Annunziata
Sede di servizio:
Sede centrale, piano terra
Servizio di pulizia:
uffici amministrativi compresa la ex aula disabili, corridoio,
vetra te interne (ingresso corridoio padiglione 3, palestra e
accesso corridoio bar). Pulizia mensile finestre degli
ambienti assegnati.
Vigilanza :
Ingresso principale: apertura e chiusura cancello (ore 07.50
– 12.00; riapertura ore 13.05); apertura e chiusura vetra te;
accoglienza alunni in ritardo e uscita alunni in anticipo;
accoglienza pubblico ore 10-12; vigilanza uscita alunni scuola
media (zona cortile).
FERRARESE Angela
Sede di servizio:
Sede centrale, piano terra
Servizio di pulizia:
Pulizia quotidiana di: 2I, 1D, 1G, 2A, corridoio dx ingresso
principale con atrio annesso e gabinetti, androne ingresso
principale. Pulizia mensile finestre corridoio dx
Vigilanza :
Intero corridoio dx ingresso principale (padiglione 1) - classi
1A, 2A, 1G, 1D, 2I e servizi igienici annessi. Vigilanza uscita
alunni scuola media androne.
Incarichi aggiuntivi:
Assi stenza del di sabi le, fornendo l’ ausi li o nell’ accesso all’i nterno
della s truttura scolas ti ca, nell’ uso dei servi zi i gi eni ci ed i ntervento
di pronto soccorso i n attesa dell’i ntervento speci ali sti co
POMES Annantonia
Sede di servizio:
Sede centrale, piano terra
Servizio di pulizia:
Pulizia quotidiana di: 2D, 3D, 3E, 2E corridoio sx ingresso
principale (padiglione 2) con atrio antistante interno,
gabinetti. Atrio ingresso principale, scale e spazio
antistan te cancello. Pulizia mensile finestre corridoio sx.
52
Vigilanza :
Intero corridoio sx ingresso principale (padiglione 2) - classi
3C, 2D, 3D, 3E, 2E e servizi igienici annessi. Vigilanza uscita
alunni scuola media androne.
Incarichi aggiuntivi:
Suppor to all’ atti vi tà ammi nistrati va ed all’ atti vi tà di datti ca e
recaspi to corrsi spondenza
SARACENO Grazia
Sede di servizio:
Sede centrale, piano terra
Servizio di pulizia:
Pulizia quotidiana di: 1C, 3L, 2G, 1E, gabinetti ingresso scuola
elemen tare, aula di scienze, spogliatoio docenti e annesso
gabinetto, aula scienze.
Vigilanza :
Ingresso secondario scuola elementare (padiglione 4) Classi
1C, 3L, 2G, 1E, e servizi igienici. Vigilanza uscita alunni scuola
primaria (uscita via Campania) . Apertura cancelletto ore
8.15; chiusura ore 9.00 – riapertura ore 13.15.
GODINO Grazia
Sede di servizio:
Sede centrale, piano superiore
Servizio di pulizia:
Pulizia quotidiana di: 2H, 1H, 3H, 3I corridoio sx piano
superiore (padiglione 6), gabinetti e scala sx accesso piano
superiore. Pulizia mensile finestre corridoio sx piano
superiore .
Vigilanza:
Intero corridoio sx piano superiore ingresso principale
(padiglione 6) - classi 2H, 1H, 3H, 3I, 1I e servizi igienici
annessi. Vigilanza uscita alunni scuola media androne piano
superiore.
LOMASTRO Cosima A.
Sede di servizio:
Sede centrale, piano superiore
Servizio di pulizia:
Pulizia quotidiana di: 3B, 2B, 1B, 2C, corridoio centrale piano
superiore, servizi igienici e scala dx accesso piano superiore
ingresso corso Italia. Pulizia mensile finestre corridoio
centrale piano superiore.
53
Vigilanza:
Intero corridoio centrale piano superiore (padiglione 5) classi 3B, 2B, 1B, 2C e servizi igienici annessi. Vigilanza
uscita alunni scuola media androne piano superiore.
GIUSTIZIERI Marco
Sede di servizio:
Sede centrale, piano superiore
Servizio di pulizia:
Pulizia quotidiana di: 3A, 3F, 2F, 1F corridoio dx piano
superiore (padiglione 7) servizi igienici, androne e aula
informatica annessa. Pulizia mensile finestre corridoio dx
piano superiore .
Vigilanza:
Intero corridoio dx piano superiore ingresso principale
(padiglione 7) - classi 3G,3A, 3F, 2F, 1F e servizi igienici
annessi. Vigilanza uscita alunni scuola media androne piano
superiore.
GENNARO Erminia
Sede di servizio:
Plesso “Fiore”
Servizio di pulizia:
Aule scuola infanzia: sez.B-C-D; servizi igienici scuola
infanzia; servizi igienici personale
Vigilanza:
intero plesso e in particolare le classi destinate alla scuola
infanzia
De Comite Angelo è il docent e utilizzato per la Biblioteca e per il Laboratorio di
falegnameria.
L’orario di servizio ordinario settimanale è stabilito in sei giornate continuative.
Sede centrale “V.Alfieri”:
07 unità dalle 07.30/7.45 alle 13.30/13.45
Plesso “T.Fiore”:
01 unità dalle 07.45/8,00 alle 13.45/14.00 per l’intera settimana
54
Organi Collegiali
Collegio dei docenti







Elabora il Piano dell’Offerta Formativa sulla base degli indirizzi generali di
gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio d’Istituto
Identifica le Funzioni Strumentali degli specifici piani dell’Offerta
For mativa, deter mina le competenze professionali necessarie per il
perseguimento di tali funzioni, attribuisce le funzioni e designa il
responsabile di ciascuna funzione.
Ha potere deliberante in mat eria di funzionamento didattico della scuola.
For mula proposte per la formazione e la composizione delle classi, per il
modulo orario e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche.
Provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe
Approva i vari progetti proposti e promuove iniziative di aggiornamento dei
docenti della scuola.
Le convocazioni del Collegio Docenti avverrà tramite circolare del Dirigente
scolastico, almeno cinque giorni prima della data stabilita. Le riunioni
avranno, di norma, la durata massi ma di due or e.
Consigli di classe/interclasse/intersezione
Si riuniscono periodicamente e sulla base delle indicazioni generali stabilite dal
Collegio dei Docenti e delle programmazioni didattico-educative dei singoli
docenti.
Il Consiglio di Classe PROGETTA – VERIFICA – CONTROLLA il percorso
formativo in quello che è il processo d’insegnamento – appr endi mento r elativo a
docenti ed alunni.
Gli aspetti portanti di tale programmazione sono i seguenti:
 diagnosi della classe, individuazione dei livelli di partenza;
 definizione degli obiettivi educativi e didattici;
 definizione di metodologie condivise e di atteggiamenti comuni nei confronti
degli alunni;
 individuazione degli strumenti di osservazione dei comportamenti e di
conoscenza degli alunni;
 indicazione degli impegni e delle modalità di lavoro degli alunni a scuola e a
casa;
 definizione delle attività di recupero, consolidamento, potenziamento,
orientamento e integrative;
 criteri per la verifica e la valutazione;
55
Dipartimenti
I dipartimenti disciplinari si riuniscono periodicamente per individuar e
obiettivi, metodologie, strumenti e cont enuti per adottare una strategia
operativa comune.
I dipartimenti sono quattro per la Scuola secondaria così distribuiti:
dipartimento
docent e refer ente
Lettere
prof.ssa Rosa CONFESSA
Matematica – Scienze - Tecnologia
prof.
Arte e immagine – Musica – Attività
Motorie e Sportive
prof.ssa Lucia PENNAROLA
Lingue - Religione
prof.ssa Raffaella FRULLI
prof. Francesco MILILLO
Coordinatori di classe











Viene nominato dal preside all’inizio dell’anno scolastico tra i docenti della classe.
presiede le riunioni del consiglio ed è responsabile della tenuta del verbale;
mantiene continui contatti con i colleghi;
coordina e controlla la distribuzione dei carichi di lavoro assegnati agli alunni per
garantire il necessario equilibrio nei loro impegni scolastici;
verifica con frequenza settimanale le assenze, i ritardi e le uscite anticipate degli
alunni in collaborazione con la segreteria;
svolge funzioni di collegamento con i genitori e gli allievi e ne raccoglie le
osservazioni e le proposte per presen tarle al consiglio di classe;
predispone comunicazioni periodiche alle famiglie al fine di fornire complete e
tempestive informazioni sul rendimento didattico, sulle assenze, i ritardi e la
disciplina;
assume l'iniziativa, ove ne ravvisi la necessità, di contatti anche telefonici con la
famiglia, redigendone un promemoria da allegare al verbale del consiglio di classe;
si fa promotore, in presenza di problemi urgenti, per la convocazione di riunioni
straordinarie del consiglio;
coordina lo svolgimento del progetto accoglienza nelle classi prime;
presiede l'assemblea dei genitori convocata per l'elezione dei rappresentanti dei
genitori nel consiglio di classe e illustra la norma tiva relativa allo svolgimento delle
elezioni e al funzionamento degli organi collegiali;
56
Presidenti e segretari
dei Consigli di interclasse e intersezione
I Consigli d'Intersezione (nelle scuole dell'infanzia) e Interclasse (nelle scuole
primarie) sono costituiti da tutti gli insegnanti delle sezioni e/o delle classi del
plesso e da un rappresentante eletto dai genitori degli alunni per ciascuna
sezione/classe.
E' presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato appartenent e al
Consiglio.
Detti consigli si riuniscono per verificare l'andamento complessivo dell'attività
educativa di loro competenza e proporre gli opportuni adeguamenti del
programma di lavoro didattico.
Le competenze alla realizzazione del coor dinamento di dattico e dei rapporti
interdisciplinari, spettano ai Consigli con la sola presenza dei docenti.
Il Consiglio ha il compito di for mulare proposte al Collegio dei docenti in ordine
all'azione didattica ed educativa, nonché ad iniziative di speri mentazione,
unitamente a quello di agevolare ed est ender e i rapporti reciproci tra docenti,
genitori ed alunni.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Sezione
Sez. A,B,C,D.
SCUOLA PRIMARI A
Presidente
Segr etario
Ins. DI SABATO
Ins. RUFFO
Presidente
Segr etario
Prime classi
Ins. CESARI
Ins. RUSSO
Seconde classi
Ins.. GIUFFRE’
Ins.. MARINACCI
Terze classi
Ins. PERRONE
Ins.. MORRONE
Quarte classi
Ins. EPIFANI
Ins. LIVIGNI
Quinte classi
Ins. VITA
Ins. GABRIELI
57
Consiglio d’istituto
Il consiglio di istituto elabora e adotta gli
indirizzi generali e deter mina le for me di
autofinanziamento della scuola.
Delibera il bilancio preventivo e il conto
consuntivo e stabilisce come i mpiegare i mezzi
finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico.
Spetta al consiglio l'adozione del Regolamento interno di Istituto, l'acquisto, il
rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la
decisione in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e
ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali.
Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di classe, ha
potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e
dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto
riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole
scuole. In particolare adotta il POF elaborato dal collegio dei docenti.
Il Consiglio dell’ Istituto Compr ensivo “Alfieri” è costituito da 18 componenti di
cui:
8 rappresentanti dei genitori;
8 rappresentanti del personale docente;
1 rappresentante del personale amministrativo;
il dirigente scolastico.
Dirigente scolastico
Componente Docenti:
Cherubina MATICHECCHIA
CALAVITA M. Concetta
Componente Genitori:
D’ONOFRIO Maria
CHIRICO Michele
FRULLI Raffaella
CUPPONE Maria Grazia
GIUGNI Paola
DRITTONE Nicola
MANCINI M. Fontana
p residente
MORDENTI Gennaro
PARDO Maria Vita
RICAGNI Ar mando
RENNA Teresa
RUTA Lucia
Vice presidente
RUFFO M. Gabriella
SALINARO Maria Elena
Componente Ata
TAVILLA Domenico
LEO Rosario
58
Giunta esecutiva
La Giunta Esecutiva è eletta dal Consiglio di Istituto.
Prepara i lavori del consiglio di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa
del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative deliber e.
Predispone la relazione sul Programma annuale;
Propone il Programma Annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto;
Propone le modifiche al Programma annuale all'approvazione del Consiglio
La Giunta Esecutiva è composta da:
MATICHECCHIA Cherubina
LEO Rosario
CHIRICO Michele
D’ONOFRIO Maria
CARELLI Fausta
Dirigente scolastico, Presidente
Direttore Servizi Generali e Amministrativi
Componente Genitori
Componente Docenti
Componente Ata
alunni
famiglia
personale Ata
docenti
59
CONTRATTO FORMATIVO
Patto educativo scuola – famiglia
La Scuola, le famiglie, gli Enti Locali e le Istituzioni , pur nella diversità e
specificità di funzioni, contribuiscono alla formazione integrale dell’alunno.
Il contratto formativo è stipulato da:
IL CONTRATTO FORMATIVO È’ UN DOCUMENTO IN CUI SCUOLA E
FAMIGLIA,
ANALIZZATE
LE
ESIGENZE
E
LE
ASPETTATIVE
DI
ENTRAMBI, STABILISCONO UNA SERIE DI ACCORDI PER COSTRUIRE
RELAZIONI DI RISPETTO, FIDUCIA, COLLABORAZIONE, PER SVILUPPARE
SENSO DI RESPONSABILITÀ E IMPEGNO RECIPROCI E PER OTTENERE
RISULTATI MIGLIORI CON GLI ALUNNI.
La scuola predispone il contratto formativo che viene consegnato ai
genitori e sottoscritto nell'assemblea di accoglienza.
60
(art. 3,, D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235)
In ottemperanza



ai principi sanciti dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione internazionale sui
diritti dell’infanzia New York 20 novembre 1989;
al D.P.R. 21/11/2007 che integra e modifica il D.P.R. 24/06/1998 recante il
Regolamento dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti delle scuole
secondarie;
alla nota ministeriale 31 luglio 2008, n. 3602 che nella premessa esalta la funzione
sociale ed educativa della scuola che insieme alla famiglia riveste il ruolo di “risorsa
più idonea ad arginare il rischio del dilagare di un fenomeno di caduta progressiva
sia della cultura dell’osservanza delle regole sia della consapevolezza che la libertà
personale si realizza nel rispetto degli altrui diritti e nell’adempimento dei propri
doveri”.
il Dirigente scolastico
i docenti di classe
il genitore/affidatario dell’alunno/a
il personale Ata
stringono e sottoscrivono
una nuova alleanza per la realizzazione di obiettivi educativi condivisi in un sistema di
corresponsabilità in cui l’osservanza della regola sia vissuta come valore comune.
Le predette responsabilità si ripartiscono in:
a. responsabilità nell’osservanza di norme generali dello Stato che coinvolgono tutti i
soggetti che compongono la comunità scolastica;
b. responsabilità nell’osservanza delle disposizioni contemplate nel Regolamento
d’Istituto.
Le prime sono disciplinate dalle norme richiamate dai Contratti Collettivi Nazionali di
Lavoro del comparto scuola e contratto individuale di lavoro: dal decreto legislativo
81/2008 (sicurezza sui luoghi di lavoro); C.C., art. 2048 che richiama le responsabilità
della scuola e del genitore;
le seconde sono contenute nei fondamentali documenti d’Istituto (Carta dei servizi,
Regolamento d’istituto, Contrattazione integrativa d’istituto, Piano dell’Offerta
Formativa, Programmazioni di classe e Regolamento disciplinare) di cui l’organizzazione
degli aspetti disciplinari è devoluta dalle norme all’Istituzione scolastica.
61
Nell’ambito del Regolamento a livello di Consiglio d’Istituto la relazione educativa
docente-studente è disciplinata dal “Contratto formativo” che esplicita diritti e doveri
dello studente, diritti e doveri dei docenti connessi con il processo di insegnamentoapprendimento ed è riportato nella programmazione di classe.
Procedura obbligatoria di composizione. Avvisi e reclami.
In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti- doveri di seguito declinati nel
“Contratto formativo” ove non si configurino violazioni più gravi, si attua la procedura di
composizione obbligatoria come di seguito enucleata:
a. segnalazione di inadempienza tramite “avviso” da parte della scuola al genitore;
tramite “reclamo” da parte del genitore;
b. accertamento, a seguito dell’avviso o reclamo, da parte del destinatario delle
circostanze segnalate;
c. ripristino, in caso di riscontro positivo, con obbligo di intraprendere ogni iniziativa
ad eliminare o ridurre la situazione di inadempienza;
d. informazione sugli esiti degli accertamenti ed eventuali misure di ripristino
adottate.
 Punizioni: nei confronti degli alunni avranno sempre carattere educativo e
restituivo, mai punitivo.
 Premialità: giornata-evento per conferire incarichi di responsabilità ed attestati di
riconoscimento alle famiglie
il Dirigente scolastico
il genitore/affidatario dell’alunno/a
i docenti di classe
il personale Ata
La competenza di elaborazione delle procedure del presente patto sono rimesse a
norma del D.P.R. 235/2007 al Consiglio d’Istituto che per il corrente anno scolastico
assume nel proprio Regolamento competenza di elaborazione ed eventuale modifica.
Il PEC costituisce un’innovazione nel sistema scolastico italiano, pertanto saremmo lieti
di ricevere suggerimenti da tutti i genitori che con il loro contributo vogliono instaurare
con la scuola una sinergia virtuosa.
Il foglio firme è parte integrante del presente documento.
62
Contratto formativo di classe
II Contratto Formativo è un "patto di corresponsabilità formativa ed
educativa" che chiama in causa tre parti: insegnanti della classe, alunni e
genitori.
I genitori si impegnano a:
o Prendere attenta visione del POF e del Regolamento di Istituto;
o seguire costantemente l'andamento didattico-disciplinare dei propri figli;
o seguire e vigilare i figli nello studio e nel puntuale svolgimento dei compiti
assegnati;
o collaborare con i docenti e con il Consiglio di Classe nel progetto di formazione
sociale e culturale dei propri figli;
o assicurarsi della frequenza assidua alle lezioni;
o custodire e controllare sistematicamente il libretto delle giustificazioni;
o partecipare attivamente, se eletti, ai rispettivi organi collegiali;
o procurare che i figli siano in possesso dei sussidi didattici di base ( testi e
strumenti per le varie discipline);
o rapportarsi nei confronti dell'Istituzione e del personale tutto che vi opera
secondo uno stile di rispetto per il ruolo specifico che essi rivestono;
o stimolare nei figli il rispetto per l'Istituzione scolastica in tutte le sue
componenti.
Gli alunni si impegnano a:
1. essere puntuali e frequentare regolarmente le lezioni;
2. partecipare al lavoro di classe attivamente e studiare con continuità, svolgendo
puntualmente il lavoro individuale e di gruppo in classe e a casa, realizzando tutte
le produzioni richieste dagli insegnanti;
3. adottare gli strumenti adeguati, suggeriti dai docenti, per lo studio secondo
quanto richiesto dalle varie discipline;
4. conservare con cura ed avere sempre a disposizione il proprio materiale (testi,
compiti svolti a casa, appunti, ecc.
5. rispettare:
a) il Regolamento di Istituto
b) gli orari di ingresso e di uscita
c) gli impegni e le scadenze
d) gli altri (idee, comportamenti, differenze)
e) le cose (arredi, strumenti, strutture, spazi) avendone cura come importante
fattore di qualità della vita della scuola;
6. partecipare alle prove periodiche di valutazione, scritte ed orali;
7. vestirsi in modo consono all'ambiente;
8. non utilizzare il cellulare durante le ore di lezione, solo in casi eccezionali e con
l'autorizzazione del docente
63
I docenti si impegnano a:
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Contribuire ala formazione umana, sociale e professionale dell'alunno, stimolando
lo spirito di osservazione, la riflessione critica, la rielaborazione personale;
spiegare all'inizio di ogni anno scolastico, durante la fase dell'Accoglienza,
soprattutto gli alunni iscritti al primo anno della Scuola Secondaria di I grado:
le attività didattiche ed educative del Piano dell'Offerta Formativa (POF) di
Istituto
le norme comportamentali che l'alunno dovrà rispettare;
accertare, all'inizio dell'anno scolastico, i livelli di partenza dell'alunno;
presentare e discutere periodicamente il programma di studio e il suo
avanzamento rendendo l'allievo partecipe e consapevole;
programmare e comunicare gli obiettivi, i metodi e i mezzi che si intendono
utilizzare per il loro raggiungimento comunicando per tempo le eventuali
modifiche operate in itinere dal Consiglio di Classe;
comunicare agli alunni i risultati intermedi e finali da raggiungere in ogni
disciplina, in termini di traguardi (compresi i risultati differenziati per gli
alunni in situazione di H e/o in gravi difficoltà;
motivare gli alunni all'apprendimento, stimolare l'acquisizione delle
competenze specifiche previste dagli obiettivi prefissati e valorizzare le
proprie capacità e attitudini;
sviluppare forme di apprendimento collaborativi tra i compagni in un clima
sereno di fiducia reciproca;
rispettare i ritmi e i modi individuali di apprendimento e, proporre aiuti e
sostegno metodologici utilizzando risorse e mezzi presenti in istituto (corsi di
recupero, corsi e/o seminari di approfondimento);
verificare il raggiungimento degli obiettivi mediante controllo periodico del
lavoro svolto, favorendo l'autocorrezione;
favorire autonomia personale ed autostima per valorizzare le potenzialità;
valutare in maniera regolare e trasparente comunicando gli esiti agli allievi e ai
genitori durante i colloqui;
instaurare una relazione corretta basata sul dialogo costruttivo con gli alunni;
promuovere la motivazione ad apprendere e favorire un clima di stima reciproca
di fiducia e di solidarietà,
praticare uno stile di rispetto, ascolto e confronto reciproco nel colloquio con i
genitori, nello spirito di ricerca
64
Regole di Comportamento per gli alunni
NELL’EDIFICIO SCOLASTICO
Si arriva a scuola prima del suono della campanella.
Si aspetta nel porticato comportandosi in modo corretto.
Al suono della campanella si entra nella scuola senza corse e schiamazzi e si
raggiunge direttament e la propria aula.
Ci si sposta all’interno della scuola solo su autorizzazione dei Docenti.
Negli ambienti scolastici non si corre, non si urla, non si fischia e non si canta.
Nel portare righe o ombr elli fare in modo che non costituiscano pericolo per sé
e per gli altri.
La ricreazione si fa in classe, come da orario prestabilito.
Si esce in fila per due, senza crear e confusione.
I bagni vanno utilizzati in modo civile senza lasciare rubinetti aperti e buttare
acqua per terra.
IN CLASSE
Nell’aula non sono ammessi disordine e confusione.
Lo zaino deve essere tenuto vicino la propria sedia in modo da non intralciare il
passaggio.
All’entrata si prende il posto assegnato e si prepara il materiale per la lezione.
Si saluta l’insegnante all’inizio e al termine della lezione, alzandosi in piedi.
Si segue attentamente la lezione, senza interrompere e disturbar e in alcun
modo.
Si interviene solo quando, aspettando il proprio turno, da parte dell’insegnante
viene concessa la parola.
Si annotano sul diario i compiti da svolgere.
Si annotano sul “quaderno delle comunicazioni” le comunicazioni che richiedono la
firma dei genitori.
Nel comunicare, sia con i docenti che tra gli alunni stessi, è vietato l’uso del
dialetto.
È assolutamente vietato l’uso dei cellulari, degli iPod e MP3. Per le telefonat e
urgenti sarà reso disponibile il telefono dell’istituzione scolastica.
È vietato masticare la gomma.
Non si sporcano, né si danneggiano gli ambienti scolastici, e i loro arredi
(ar madietti, banchi, sedie ecc.).
Non è ammesso in classe materiale estraneo alle attività didattiche.
È severament e vietato portare in classe taglierini, forbici appuntite, coltellini e
tutto quanto possa costituire pericolo per gli alunni.
Andar e in bagno uno alla volta e solo quando è necessario.
Non uscire dalla classe di propria iniziativa.
Non sostare in bagno per azioni che esulano dal suo nor male uso
65
In caso di momentanea assenza o ritardo del docente, il capoclasse o uno degli
alunni, devono avvisare immediatamente un collaboratore scolastico e/o il
Dirigente Scolastico per l’opportuna vigilanza.
CON GLI ALTRI
Si porta rispetto a tutto il personale della scuola.
Bisogna rispettare i compagni e non fare mai scher zi o atti scorretti.
Non si usa mai la violenza ( pugni, schiaffi, calci).
Attenzione al linguaggio: non sono ammesse volgarità, parolacce, minacce o
offese
Quando si offende qualcuno si chiede scusa.
La persona offesa non reagisce con violenza.
Si aiutano i compagni in difficoltà.
Si cura l’igiene personale: a scuola si viene puliti e rassettati.
È richiesto un abbigliamento che non offenda la decenza.
Eseguire i compiti in classe e a casa con impegno.
SANZIONI PER CHI NON RISPETTA LE REGOLE
Richiami verbali all’alunno.
Nota sul registro di classe, con o senza convocazione dei genitori.
Convocazione dei genitori.
Dopo tre note sul registro di classe, l’alunno non potrà partecipar e ad un’uscita
extrascolastica programmata.
 Richiamo del dirigente scolastico.
 Sospensione dalle lezioni, nei casi più gravi.




Progettualità d’Istituto
66
Scelte culturali
o Il territorio
o Linea culturale
Scuola dell’Infanzia
PROGETTUALITÀ D’ISTITUTO
 Continuità
 Accoglienza
 Orientamento
Scuola Primaria
 Le educazioni
 Progetto qualità
 Educazione Permanente
(Genitori)
Scuola Secondaria di 1° grado
 Progetti P.O.N.
 Giornate evento
La linea culturale dell’Istituto
67
La scelta culturale dell’Istituto Comprensivo Statale “V.Alfieri” è quella di porsi
come “Scuola della Continuità che accoglie, progetta, opera, propone ed
orienta” le nuove generazioni a maturare una propria identità ed autonomia, sia
personale che sociale.
Sin dall’a.s. 2000\2001, in cui la nostra scuola si istituisce come Istituto
Compr ensivo, dall’unione di tre ordini di scuola, ognuno con unapropriapeculiarità
e una storia giàricca di esperienze e di ricerche sul campo, l’obiettivo principale
della nostra realtà è stato quello di incominciare a costruire e condividere un
percorso capace di accogliere il bambino di tre anni e di accompagnarlo lungo un
cammino, il più possibile lineare e armonico, fino alle soglie dell’adolescenza.
Tale connotazione esprime, di per sé, l’intenzionalità progettuale di durare al di
là di un fuggente anno scolastico, perché la dimensione del tempo sia pienament e
percepita con accresciuta e più ricca sensibilità, impegno fattivo e volontà
precisa e decisa di guar dare ed andare avanti senza di menticare le indelebili
orme lasciate dai nostri passi nella vita di tutti i giorni, che non può esser e
segmentata, spezzettata, frazionata.
La scuola della continuità è, chiaramente, un progetto da costruire giorno per
giorno in quanto luogo istituzionale in cui si discute, si trovano compromessi fra
interessi divergenti, si stabiliscono accordi tra punti di vista opposti, si opera
per il bene comune e si mobilitano le risorse necessarie.
La scuola della continuità deve in definitiva saper costruire il proprio “capitale
sociale” che è fatto dagli insegnanti e dagli utenti, creando un effetto di
“convergenza sociale”, fino a condivider e gli stessi valori educativi, ad aumentar e
68
la condivisione delle scelte fatte per dare senso agli appr endi menti, per
accrescer e la capacità di sviluppare potenzialità e competenze, ri ducendo così il
disinteresse che a volte si manifesta verso la scuola stessa.
A fronte di ciò, valore deter minante assume il Piano dell’Offerta Formativa che
intendiamo realizzare, non solo come strumento attraverso cui esprimere l’
identità culturale d’istituto, ma soprattutto come elemento di interlocuzione
attiva tra noi produttori dell’offerta formativa ed i nostri destinatari diretti ed
indiretti.
Ogni ordine di scuola presenta il proprio progetto for mativo, di cui il P.O.F. è
l’espressione, strutturato sull’età, adeguato ai bisogni degli alunni e condiviso
dall’intero gruppo educante.
CONTINUITA’
RAGIONI
SPERIMENTAZIONE
CURRICULA
CONTINUI
SUCCESSO
FORMATIVO
CONSAPEVOLEZZA
EDUCATIVA
M ODALITA’
DI
ATTUAZIONE
PIANI
D’INTERVENTO
OBIE TTIVI
COORDINAMENTO
CUR RICULA
STRATEGIE
DIDATTICHE
COMUNI
CONFRONTI
PROFESSIONALI
PROGETTI
INTEGRATI
RAPPORTI
CON IL
TERRITORIO
COORDINAMENTO
SISTEMI DI
VALUTAZIONE
ATTUAZIONE
CURRICU LA
CONTINUI
AGGIORNAMENTO
COMUNE
FAVORIRE
PASSAGGIO
DIVERSI ORDINI
DISCUOLA
Il nostro P.O.F, pertanto, promuove la scuola della continuità
perché prevede un “sistema scuola” che:
69
Sin dai pri mi giorni gli alunni per trasmettere loro fi ducia e serenità necessarie a
familiarizzare con gli ambienti, il personale e le strutture presenti nell’Istituto.
Lavorare per l’accoglienza è il punto di partenza del POF che ha comportato e
comporterà un lavoro da svolgere su se stessi.
Tanto all’ingresso della Scuola dell’Infanzia, quanto nel passaggio da questa alla
Scuola Primaria ed alla Secondaria di 1^ grado, gli alunni possono avvertire
momenti ed occasioni di disorientamento e disagio.
È necessario, pertanto, accoglierli con naturale predisposizione, infor marli ed
istruirli sulla novità della scuola, sulle diverse aree disciplinari che la
caratterizzano, sulle attività che in essa si svolgono, sugli obiettivi che si
intendono perseguire.
Tale accoglienza non si limiterà all’intervento solo dei docenti ma coinvolgerà
possibilmente anche gli alunni, che illustreranno ai nuovi compagni le
caratteristiche dell’istituto al fine di promuovere la socializzazione e
l’adattamento dei nuovi arrivati al diverso iter scolastico.
Ovviamente questa accoglienza deve estendersi nel tempo, cercando di seguire le
esigenze e la cr escita degli alunni, apparent emente forti e disinvolti, ma in realtà
fragili ed emotivi, bisognosi di essere sostenuti dai docenti e dagli ausiliari.
ampia attività programmatica che coinvolge le tre componenti scolastiche, sia
sul piano delle competenze scolastiche previste dai programmi Ministeriali, sia
sul piano delle proposte tese ad un arricchimento del curricolo;
modalità di diffusione sul territorio dal momento che la vita dell’alunno è un
continuum che vive i diversi mondi di cui è composta la sua esperienza: la
famiglia, gli amici, il sociale, i media, il territorio, ecc;
unitarietà del progetto culturale che tenga presente, contenga, filtri e
componga, in termini di leggibilità, il molteplice dei vissuti, spesso percorsi
semplicemente come zapping;
valorizzazione della memoria personale e storica;
rispetto, accettazione e valorizzazione del diverso.
70
aperte e ricorrenti nei diversi livelli del processo scolastico;
in grado di cont ener e e rimodellare i diversi contenuti e le differenti proposte
al mutare delle esigenze, mantenendole in contesti riconoscibili da parte degli
alunni;
in grado di gestire i comportamenti riconducendoli a criteri di congruenza nel
rispetto delle regole del pluralismo democratico e della convivenza democratica.
il “fare” come strumento che, utilizzando le diverse for me mentali, rispetti le
peculiarità delle diverse età;
la costruzione di modelli culturali atti a legger e ed interpretare la società;
il rispetto delle competenze e del lavoro degli altri.
L’orientamento è consi derato come processo for mativo capace di promuover e
nell’alunno uno sviluppo progr essivo di interessi e la consapevolezza delle proprie
attitudini e motivazioni. Il soggetto in for mazione deve essere aiutato, lungo
l’intero percorso di crescita, a sperimentare le capacità decisionali che gli
consentano di orientarsi nel mondo e compiere scelte realistiche.
Nella società complessa in cui viviamo tali scelte non possono considerarsi
definitive, ma flessibili e adattabili alle diverse situazioni sociali e personali per
sviluppare le capacità di accettare, tollerare e confrontarsi senza tuttavia mai
per der e la certezza della propria identità.
Pertanto tale processo non si risolve solo in un momento di infor mazione e di
scelta della scuola superiore, ma si realizza attraverso un percorso da attivarsi
nell’arco di tuttoilpercorso di for mazione che coinvolge gli alunni, gli insegnanti ed
i genitori.
In questo modo l’orientamento entra nella programmazione del Consiglio di Classe
tra gli obiettivi delle varie discipline.
Nel tempo stiamo riuscendo a realizzare PROGETTI D’ISTITUTO che prevedono
modalità e strumenti di lavoro comuni ai tre or dinidi scuola e tali da r endere più
ampia ed efficace la nostra
71
OFFERTA FORMATIVA
sviluppata secondo le scelte di ogni Team in base ai bisogni rilevati nelle diverse
realtà:
Progetto Orientamento
72
proposte per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado
a cura della Funzione Strumentale
PREMESSA
“Imparare a scegliere vuol dire imparare ad essere consapevole di ciò che si potrà
ottenere e di ciò che sicuramente si perderà. Vuol dire sapere fino a dove si può
arrivare ed essere consapevoli del percorso da effettuare”.
Ogni azione orientativa è finalizzata a maturare la capacità di selezionare, sulla base
di fattori personali e sociali, tra le alternativa a disposizione.
In quest’ottica ci pare utile cominciare a lavorare dal momento in cui l’allievo comincia
a frequentare la scuola su un compito che investirà l’alunno soltanto in terza media e
che da lui sarà avvertito come importante proprio in quel momento.
L’attività di orientamento non può limitarsi all’ultimo anno della scuola secondaria di
primo grado per informare gli alunni circa i vari indirizzi scolastici. Essa deve
configurarsi, invece, come una azione convergente di più operatori, a diversi livelli, ed
in momenti diversi, nella prospettiva di uno sviluppo equilibrato della personalità
umana.
A questo scopo è importante programmare attività finalizzate a sviluppare:
 la conoscenza di sé;
 la capacità di comunicazioni;
 la conoscenza del territorio.
Per un’azione veramente efficace sono indispensabili due tipi di attività
interdipendenti:
ORIENTAMENTO FORMATIVO lungo tutto l’arco della scuola di base, all’interno
delle discipline, promuovendo un focus su di sé, per formare consapevolezza e
autonomia dell’alunno;
ORIENTAMENTO INFORMATIVO limitato all’ultimo anno della scuola media, per
dare informazioni sulle scuole superiori ed attivare discussioni tra gli alunni e le
famiglie al fine di facilitare una consapevole scelta.
73
Compito dei docenti sarà quello di aiutare l’alunno a scoprire chi è, quali sono i suoi
interessi, le sue attitudini, i suoi valori, le propensioni professionali, con particolare
attenzione alla valorizzazione dei talenti esistenti o latenti.
In questa ottica l’azione orientativa si svilupperà attraverso i seguenti moduli, uno per
ogni livello scolastico:
Modulo n. 1: “Il sé e l’altro” per la scuola dell’infanzia;
Modulo n. 2: “Star bene con se stessi per star bene con gli altri” per la scuola
primaria;
Modulo n. 3: “Proposte per una scelta consapevole” per la scuola secondaria di primo
grado.
“Il sé e l’altro”
(Orientamento scuola dell’infanzia)
FINALITA’
Il curricolo nella scuola dell’infanzia si articola attraverso cinque campi di esperienza
che sono i luoghi del fare e dell’agire del bambino; sono le conoscenze e le abilità e
rispondono al “sapere” e al “saper fare”.
Il progetto “Il sé e l’altro” costituisce un curricolo completo che offre ai bambini la
possibilità:
1. di maturare nell’identità personale,
2. di rafforzare l’autonomia operativa e relazionale,
3. di sviluppare tutte le competenze (cognitive, motorie, relazionali, comunicative,
creative) necessarie per i futuri apprendimenti della scuola di base.
“Il sé e l’altro” si collega con gli altri itinerari didattici per campi di esperienza che,
oltre a perseguire le finalità proprie concorrono a raggiungere gli obiettivi
dell’orientamento in una progettazione sistematica.
Il campo di esperienza “il corpo in movimento” mira a sviluppare gradualmente nel
bambino la capacità di leggere, capire ed interpretare i messaggi provenienti dal
proprio corpo e altrui, di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare.
La fruizione di linguaggi differenti propri del terzo campo di esperienza educa i
bambini al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.
La scuola dell’infanzia offre ai bambini la possibilità di addentrarsi nei diversi campi
di esperienza, mettendoli così in condizione di scambiare punti di vista, confrontare le
proprie interpretazioni su fatti ed eventi, esprimere i propri pensieri e condividere
con gli altri le proprie opinioni.
Nella scuola dell’infanzia i bambini apprendono ad organizzarsi gradualmente nel
tempo e nello spazio, a partire dai loro vissuti quotidiani; spazio e tempo sono legati
tra loro nell’esperienza del movimento.
OBIETTIVI
74
3 anni
1. Conquistare gradualmente un’autonomia sempre più ampia;
2. controllare e canalizzare l’aggressività;
3. rafforzare la fiducia negli altri;
4. comprendere la diversità convivendo in modo attivo e positivo;
5. rispettare le regole nei giochi e nella vita comunitaria;
4 anni
1. Conquistare gradualmente un’autonomia sempre più ampia;
2.controllare e canalizzare l’aggressività;
3. consolidare la fiducia in se stessi, l’autostima, la sicurezza di sé;
4. consolidare la disponibilità a collaborare;
5. maturare l’identità e incrementare lo spirito di amicizia;
6. comprendere la diversità convivendo in modo attivo e positivo;
7. riconoscere e rispettare i diritti degli altri;
8. essere disponibile a cooperare con gli altri, ad aiutarli, a praticare la solidarietà,
l’amore, la pace ecc;
9. documentare il proprio lavoro.
5 anni
1. Conquistare gradualmente un’autonomia sempre più ampia;
2. controllare e canalizzare l’aggressività;
3. consolidare la fiducia in se stessi, l’autostima, la sicurezza di sé;
4. consolidare la disponibilità a collaborare;
5. maturare l’identità e incrementare lo spirito di amicizia;
6. comprendere la diversità convivendo in modo attivo e positivo;
7. comprendere la necessità di darsi e di riferirsi a norme di comportamento e di
relazione unanimemente condivisi;
8. documentare il proprio lavoro;
9. riconoscere i progressi compiuti.
CONTENUTI ED ESPERIENZE
Molti degli obiettivi sopra elencati sono raggiunti nel corso di tutte le esperienze della
vita scolastica, anche quelle finalizzate ad apprendimenti relativi ad altri campi di
esperienza. Ogni momento della giornata è un occasione per condurre i bambini a
riflettere sui valori della moralità, dalla società,della religiosità. Tuttavia ,si
progettano talune esperienze specifiche, che sono parallelamente finalizzate alla
maturazione dell’identità e alla conquista dell’autonomia:
75
1. conversazioni, dialoghi, riflessioni sui comportamenti;
2. coinvolgimento dei bambini nella gestione dell’ambiente;
3. responsabilizzazione e assunzione di incarichi individuali, di coppia, di gruppo;
4. giochi di ruolo per il rafforzamento dell’identità;
5. giochi di gruppo per le relazioni interpersonali e per il rispetto reciproco;
6. giochi di regole;
7. racconto e rappresentazione simbolica di esperienze vissute;
8. ricostruzione della propria storia personale;
9. analisi della famiglia, con i suoi ruoli e le sue relazioni;
10. riflessione sui valori della convivenza democratica;
11. iniziative per valorizzare la diversità nella prospettiva di una società multiculturale;
condivisione dei valori dell’ intercultura.
STRUMENTI
La consapevolezza di sé e le capacità di instaurare rapporti soddisfacenti con gli altri e
di riferirsi a norme di comportamento e di relazione (rispetto, comprensione,
tolleranza, amore, amicizia,solidarietà…) maturano nei bambini attraverso quella
molteplicità di situazioni, formalizzate e non, che il progetto vuole mettere a loro
disposizione. Le dimensioni della moralità, dell’affettività, della socialità e dell’identità
si intrecciano e prendono consistenza grazie alla sensibilità delle insegnanti che non
separano tali dimensioni ma, con sapiente regia, predispongono un contesto scolastico
realmente e concretamente motivante al confronto con gli altri, al rispetto attivo della
diversità, con i seguenti strumenti:
 materiali (abiti, maschere…) per l’assunzione di ruoli e di identità diverse;
 bambole, pupazzi,ecc;
 videocassette e audio cassette sui comportamenti umani;
 fiabe e testi sulle paure;
 oggetti, simboli, immagini su feste e ricorrenze;
 libri sulle regole di comportamento e sul rispetto dell’ambiente;
 materiali della tradizione locale;
 manuali ed immagini sul comportamento stradale;
 contenitori per la raccolta differenziata;
 schede didattiche e non in uso e non.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Anche le verifiche e le valutazioni relative a questo campo di esperienza sono
finalizzate a “capire” più che a giudicare. Si tratta di individuare i risultati raggiunti
dai bambini, le loro modalità operative, gli stili cognitivi e relazionali nel corso di tutti i
momenti del progetto didattico (valutazione in itinere) per apportare eventuali
modifiche al progetto stesso e rispondere meglio alle loro esigenze di crescita e alle
loro modalità di apprendimento. Si tratta ancora di verificare alla conclusione le
conquiste realmente effettuate dai bambini, i concetti acquisiti, le competenze
sviluppate per giungere ad una valutazione sommativa. In entrambi i casi sono
particolarmente utili indicatori di verifica.
76
Più specificatamente verranno verificate le competenze la cui griglia di valutazione è
allegata.
DURATA
Il progetto si svolgerà nel corso dell’anno scolastico in orario curriculare.
DESTINATARI
Il progetto è rivolto agli alunni della scuola dell’infanzia.
“Star bene con se stessi per star bene con gli altri”
(Orientamento scuola primaria)
DESTINATARI: TUTTI GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA
PROGRAMMAZIONE DEL LAVORO
OBIETTIVI GENERALI
1. potenziare l’autonomia;
2. potenziare l’autostima;
3. potenziare la capacità di interagire con gli altri;
4. sviluppare le capacità percettive;
5. sviluppare il senso di responsabilità;
6. accettare se stessi;
7. accettare gli altri;
8. attuare comportamenti collaborativi.
ITINERARIO DIDATTICO
Attraverso molteplici esperienze ludiche guidate, motivate e finalizzate si conducono
gli alunni ad assumere uno stile di comunicazione interattiva con i compagni e con gli
adulti. Ogni esperienza ludica viene seguita da riflessioni spontanee e guidate
favorendo il raggiungimento di un clima di autostima e di fiducia negli altri.
METODOLOGIE
Attraverso tecniche ludiche e relazionali utili all’identificazione e alla gestione delle
emozioni si conducono esperienze miranti al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il metodo si ispira al Vopel e alla pedagogia della Gestalt.
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE: si avviano gli alunni alla riflessione sulla loro esperienza ponendo domande
per aiutarli a prendere coscienza di ciò che l’esperienza ha provocato sia a livello
emotivo che cognitivo. Ogni bambino esprime pareri, impressioni, emozioni, sensazioni in
situazione di circle-time.
VALUTAZIONE: questa fase sarà misurabile nella capacità degli alunni di trasferire le
esperienze dal campo ludico alla vita reale, quindi sarà misurabile a lungo termine.
77
“Proposte per una scelta consapevole”
(Orientamento scuola secondaria di primo grado)
FINALITA’
Conoscere se stessi le proprie attitudini, capacità ed inclinazioni, riuscire a percepire il
gusto di ciò che maggiormente affascina, tentare di vedersi nel prossimo futuro
impegnati ad apprendere le conoscenze e le competenze necessarie per il lavoro che
piacerebbe fare: queste sono le difficoltà che i ragazzi che frequentano l’ultimo anno
della scuola media devono affrontare per scegliere il proprio indirizzo di studi
superiori.
Il progetto “PROPOSTE PER UNA SCELTA CONSAPEVOLE” nasce dall’esigenza di
considerare l’orientamento un processo educativo che tende a far emergere sia le
dimensioni dello sviluppo della persona, sia l’orientamento professionale, sia la capacità
di scelta e decisione del singolo soggetto. Spesso un “orientamento” poco vissuto dai
ragazzi porta a scegliere un indirizzo di studi inadatto.
Gli interventi previsti vogliono perseguire le seguenti finalità:
 sviluppare e migliorare le azioni orientative nei momenti cruciali del passaggio dalla
scuola primaria alla secondaria, da questa alla scuola superiore (sistema
dell’istruzione e della formazione);
 affiancare gli alunni di ogni ordine scolastico nel loro percorso scolastico,
considerando adeguatamente le specificità personali, ambientali e territoriali;
 sviluppare nelle famiglie sensibilità e “cultura” per l’orientamento dei figli;
 consentire agli alunni e alle loro famiglie di avere un’informazione corretta e
completa sulle possibilità di scelta degli indirizzi di studio e del mercato del lavoro
locale;
 assicurare particolari interventi in favore dei soggetti fragili o a rischio di
dispersione scolastica e/o di esclusione sociale.
OBIETTIVI




Sviluppare tra gli alunni la conoscenza della proprie personalità e la
consapevolezza delle proprie capacità e attitudini;
far riflettere gli alunni sul proprio rapporto con il futuro e con le scelte da
compiere;
avviare gli alunni alla conoscenza del sistema scolastico del contesto socio
economico territoriale;
favorire la possibilità di operare una scelta consapevole del percorso scolastico
e professionale.
78
CONTENUTI ED ESPERIENZE
1. somministrazione di test sulla conoscenza di sé allo scopo di raccogliere informazioni
che facilitino il dialogo interiore dell’alunno, oltre che definire indicazioni sul percorso
scolastico e professionale;
2. colloqui e discussione in classe per aiutare lo studente nelle sue scelte;
3.raccolta e distribuzione del materiale informativo inviato dalle varie scuole ai docenti
coordinatori delle classi terze;
4.organizzazione degli interventi di insegnanti ed alunni rappresentanti delle varie
scuole del territorio;
5. consiglio orientativo formulato dal consiglio di classe.
I Docenti della Scuola secondaria di primo grado impostano l’attività didattica su una
metodologia centrata sul discente, nella quale egli viene considerato soggetto attivo del
proprio processo di apprendimento e di maturazione. L'attività di orientamento si
sviluppa quindi trasversalmente in ogni momento della vita scolastica: dall'ingresso
degli alunni (accoglienza), al tutoring in uscita come consultazione e supporto per le
scelte successive
La responsabilità delle attività è demandata ai docenti delle varie classi e prevede
come referente uno specifico insegnante, appositamente designato dal Dirigente
scolastico al coordinamento delle varie attività, alla tabulazione dei dati.
STRUMENTI





questionari d’indagine
testi e materiale illustrativo
incontri organizzati con insegnanti ed alunni delle varie scuole
materiale cartaceo di facile consumo
computer
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche e la valutazione seguiranno le modalità indicate nella programmazione
generale delle classi.
DURATA
Il progetto si svolgerà nel corso dell’anno scolastico in orario curriculare.
DESTINATARI
Il progetto Orientamento interessa tutte le classi e tutte le discipline della scuola
79
Obiettivi
Modalità
Raccogliere dati utili per la
formazione delle Sezioni/Classi
d’ingresso
Incontri tra docenti e,
possibilmente, tra gli alunni
della scuola dell’Infanzia –
Primaria – Secondaria.
Predisposizione di un clima
educativo ed organizzativo
interno alla scuola coerente e
funzionale.
Attività didattiche su una
tematica comune da sviluppare
dapprima nella Scuola
dell’Infanzia e proseguita nella
Scuola Primaria e Secondaria.
Codificazione di omogenei
sistemi di verifica e di
valutazione per la compilazione
di documenti informativi.
For mulazione prove di
accertamento delle
competenze.
Conoscere e confrontare il
diverso approccio
insegnante/bambino nei
diversi ordini di scuola
Favorire l’approccio con il
nuovo ambient e scolastico e la
conoscenza degli insegnanti
Declinare le competenze
rapportandole alle diverse età
Favorire rapporti di
collaborazione tra gli
insegnanti e gli alunni dei tre
ordini di scuola
80
Acquisire si curezza,
fiducia, autonomia,
senso di appartenenza.
Interagi re e comunicare
con gli altri, in modo
sempre più efficace.
Favori re l a capacità di
finalizzare l e
proprie azioni.
Rispettare i ritmi
personali di gestione
del tempo scuola
(momenti educativi e
ludici )
Valorizzare le
potenziali tà di ci ascuno.
Tutti gli alunni della Scuol a dell’ Infanzi a e della Scuola
Primaria sono accolti a scuol a in un clima festoso, dove
si condi vide un gioco, un canto di benvenuto. I bambini
in ingresso ricevono da quelli più grandi un oggetto
simboli co e colorano insieme un disegno. Anche lo
spazio sezi one/aula è predisposto all’accogl ienza con
striscioni di benvenuto, simboli/ di segni a cui associ are il
propri o nome e, per la Primaria, etichette – nome nello
stampato mai uscolo da associare al la postazione di
ciascun al unno. Un altro momento importante è quello
che vede la programmazione di un percorso didattico
adeguato alle capacità dell ’alunno attraverso la
definizione di obiettivi e la predisposizione di strategie di
insegnamento-apprendimento,
semplificati
nelle
problematiche e nei contenuti (mediati da quelli del la
classe). Strumenti didattici opportunamente scelti e
strutturati sui li vel li cognitivi e affettivo- rel azionali e sui
tipi e modi di apprendimento dei singol i alunni.
Attivazione di progetti/laboratori a classi aperte.
81
Progetto “Qualità”
A cura della Funzione Strumentale
L’Istituto Comprensivo “Alfieri” ha avviato un processo di rinnovamento e di
cambiamento ispirato dalla necessità di migliorare la soddisfazione dei genitori e
degli alunni relativament e ai servizi offerti.
Obiettivi
Avviare processi di
miglioramento dei propri
servizi
Costruire un sistema di
autovalutazione di istituto
Fattori

Attivazione di nuovi percorsi
organizzativi

Raccor do inter disciplinare

Rapporto costante tra insegnanti
e famiglie

La comunicazione organizzativa
Migliorare la formazione
dei propri insegnanti

Continuità con la Scuola Primaria
Migliorare i metodi di
insegnamento

Attenzione al disagio

Celerità nelle procedur e
Organizzare e coinvolgere i
genitori

Trasparenza

Informatizzazione di servizi di
e la Scuola secondaria di 2°
grado
segreteria
Fare della scuola un centro
culturale permanent e
aperto al territorio
Costruire una rete di
comunicazione all’interno
della scuola e con il
territorio

Tempo di attesa agli sportelli

Flessibilità degli orari di
apertura degli uffici al pubblico

La soddisfazione degli alunni, dei
docenti, delle famiglie

Autovalutazione
Verifiche
Verifiche in itinere, con cadenza mensile, a livello di Staff del Dirigente
scolastico, Funzioni Strumentali, collaboratori, per valutare i progressi e i
risultati ottenuti.
Autovalutazione di fine anno scolastico con distribuzione di questionari a
famiglie, alunni, docenti, personale Ata.
82
Fattori di qualità della scuola
Gli indicatori di qualità della scuola sono:
 il lavoro collegiale dei docenti
 l’unitarietà dell’insegnamento
 la disponibilità dei docenti alla all’innovazione didattica e all’aggiornamento;
 l’individuazione delle procedure d’insegnamento;
 l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente;
 il rapporto costante scuola/famiglia;
Fattori di qualità dell’organizzazione scolastica






funzionalità dell’orario;
funzionalità e cura degli spazi interni ed esterni;
funzionalità delle attrezzature e degli arredi;
rapporto positivo con Ente Locale, esperti esterni, ASL;
coor dinamento tra i vari ordini di scuola;
coor dinamento tra le componenti dell’Istituto
Gli strumenti di valutazione dei fattori di qualità dell’organizzazione scolastica
sono:
 discussione tra i docenti nelle sedi collegiali opportune;
 questionari;
 griglie per la raccolta dei dati.
 Verifica del piano dell’offerta formativa della Scuola Secondaria di primo
grado
Il monitoraggio avviene attraverso questionari consegnati a insegnanti, alunni/e
e genitori che servono:
 per individuare, valorizzare ed ampliare i propri punti forti;
 per riconoscere i propri punti deboli ed assumere le necessarie azioni di
miglioramento;
 per mirare ad una sempre più elevata qualità.
 Entro la fine dell’anno scolastico, i risultati dei questionari vengono resi noti
al Collegio e pubblicati sul sito della scuola.
83
il monitoraggio e la valutazione
per le informazioni “di ritorno” da parte degli utenti
(docenti, personale AT A, alunni, genitori).
In questo anno scolastico l’indagine quest’anno è iniziata con il monitoraggio degli
alunni e dei genitori “in ingresso” al fine di conoscere i motivi della scelta della
nostra Scuola e le loro aspettative.
Il monitoraggio è stato effettuato nella prima decade del mese di Novembr e.
I risultati
Gli alunni
 hanno molta fiducia verso gli insegnanti;
 ritengono i docenti molto disponibili e attenti per tutte le loro esigenze di
studio e personali;
 giudicano l’organizzazione dei lavori e delle attività, in classe, abbastanza
sereni;
 valutano sereno il clima in classe e i rapporti tra compagni;
 considerano chiari, obiettivi i impar ziali i giudizi degli insegnanti
In definitiva gli alunni valutano l’ambient e scolastico dell’”Alfieri” sereno e
accogliente, pertanto frequentano volentieri.
Le famiglie
 In base alle conoscenze dei genitori: gli alunni sono ben integrati nel gruppo
classe ed hanno un buon rapporto con i docenti;
 Hanno un giudizio positivo della disponibilità del personale di segreteria e dei
collaboratori scolastici;
 Sono abbastanza infor mati sul funzionamento della scuola e il figlio
costituisce la fonte principale di informazioni;
 ampia soddisfazione per la disponibilità del Dirigente scolastico
si aspettano che la Scuola
 dia una preparazione per affrontare le scuole superiori;
 dia una preparazione per affrontare le scuole superiori;
 Sia al passo con i tempi per preparare i ragazzi ad affrontare il futuro con
capacità e sicurezza;
 dia un metodo di studio;
84
Nella prima decade del mese di Maggio è stato invece effettuato il
monitoraggio di fine anno scolastico
Il monitoraggio ha interessato:
il 100% dei docenti
il 100% del personale Ata
il 50% degli alunni “in uscita”
il 50% degli alunni delle classi prime e seconde
il 50% dei genitori
Punti di forza
Le famiglie hanno scelto la nostra Scuola perché:
 se ne parla bene nel quartiere
 si sono informat e sugli obiettivi e sui metodi adottati nella Scuola e si fidano
hanno riscontrato che i proprio/a figlio/a
 viene volentieri a scuola
 ha con gli insegnanti un rapporto positiv
Gli alunni
 sono soddisfatti, vengono volentieri a scuola, si trovano bene con gli insegnanti
 non pensano di cambiare Scuola
 gli insegnanti sono disponibili a parlare dei loro problemi
 gli insegnanti dimostrano disponibilità e attenzione per le loro esigenze di studio e di
apprendimento
 insegnano in modo coinvolgente
In definitiva, sono contenti di fa parte del nostro Istituto
Le criticità
Più coinvolgimento di tutti i genitori alle attività scolastiche
85
PROGETTO INNOVASCUOLA
“COSTRUIAMO LO SPAZIO”
E’ un progetto di dattico rivolto alle classi 2^ della secondaria di primo grado che
offre l’opportunità di sperimentare un laboratorio matematico di “Dimostrazioni e
Modelli” al fine di ritrovare e riscoprire situazioni cognitive in ambito geometrico. Il
progetto propone un approccio costruttivo procedurale allo studio delle figure
geometriche per arrivare ad un modello razionale delle esperienze percettive. Il
progetto intende “fare matematica” in un ambi ente cognitivo che da ampio spazio
all’azione del ragazzo.
Le attività laboratori ali saranno sviluppate in ambiente Open Source, avvalendosi del
sistema operativo “Edubuntu”, della suite Open office e di software open come
Geogebra, oltre a contenuti didattici digitali da fruire attraverso la LIM e da
realizzare con la stessa. Il risultato sarà un ampio contenitore di infor mazioni,
learning objects, oggetti multimediali.
Descrizione delle attività previste
Riunioni periodiche del Gruppo Operativo di progetto per la valutazione ed il
monitoraggio delle attività progettuali.
Sviluppo delle attività progettuali ad integrazione delle normali attività didattiche
curriculari.
Workshop.
Aree disciplinari coinvolte
Area matematico-scientifico-tecnologica
Impiego dei contenuti didattici digitali
Mappe concettuali create dai docenti
Webquest
Prodotti multimediali
LO
Realizzazione di contenuti didattici digitali (elenco e tipologia)
File funzionali e di documentazione delle attività svolte, coinvolte, condivisibili in
rete:
Software presente nel S.O. Edubuntu
Costruzioni geometriche interattive (file di Geogebra)
Mappe concettuali (file multimediali interattivi)
LO realizzati con Smart Notebook (file multimediali interattivi)
86

Conquistare gradual ment e
un’autonomia sempr e più
ampia

Controllare e canalizzare
l’aggressività

Consolidare la fiducia in se
stessi, l’autonomia, la
sicurezza di sé


Riconoscere e rispettare i
diritti degli altri

Essere disponibile a cooperare
con gli altri, ad aiutarli, a
praticare la solidarietà, la
pace, l’amore…

Documentare il proprio lavoro e
riconoscere i progressi
compiuti
Rafforzare la fiducia negli
altri
Obiettivi

Consolidare la disponibilità a
collaborare

Rispettare le regole nei giochi
e nella vita comunitaria

Maturare l’identità e
incrementare lo spirito di
amicizia


Compr endere la diversità
convivendo in modo attivo e
positivo
Compr endere la necessità di
darsi e riferirsi a norme di
comportamento e di relazione
unanimamente condivisi
87
Esperienze / Contenuti
Tutti gli apprendimenti dei campi d’esperienza e delle discipline,
nonché ogni altra esperienza di vita scolastica.
Ogni momento della giornata è un’occasione per condurre a
riflettere sui valori della convivenza democratica, dell’identità
personale e sociale.
Conversazioni, dialoghi su letture, racconti, esperienze/iniziative
vissute, giochi di ruolo, di gruppo, di regole.
Mezzi e Strumenti
Verifica e Valutazione
Tutte le dimensioni
valoriali maturate dagli
alunni in una molteplicità di
situazioni, si intrecciano e
prendono consistenza
grazie alla sensibilità e
professionalità dei docenti
che non separano tali
di mensioni ma, con
sapiente energia,
predispongono un contesto
realmente e
concretamente motivante e
supportato da strumenti e
mezzi adeguati:
testi vari, manuali,
immagini, video ed audio
cassette, oggetti, simboli,
maschere, schede,
contenitori …
Anche le verifiche e le
valutazioni relative
all’orientamento sono
finalizzate a “capire”, più
che a giudicare; capire dai
risultati raggiunti dai
bambini le loro modalità
operative, gli stili cognitivi
e relazionali per rispondere
al meglio alle loro esigenze
di crescita nel corso del
percorso scolastico e, più in
generale, dall’intero arco
della vita.
88
Guidare alla conoscenza di
Far acquisire l’abitudine al
sé (fisica,
confronto, alla valutazione e
comportamentale, relativa
all’autovalutazione e stimolare
a bisogni, interessi e
capacità decisionali in rapporto
attitudini).
alle scelte da effettuare.
Obiettivi
Promuovere la
conoscenza della società,
del mondo del lavoro e
delle professioni
(educazione
all’informazione)
Far acquisire l’abitudine al
confronto, alla valutazione e
alla autovalutazione e
stimolare capacità decisionali
in rapporto alle scelte da
effettuare
89
Esperienze / Contenuti
Tutti gli apprendimenti disciplinari, nonché ogni altra esperienza
di vita scolastica che offra un’occasione per condurre a riflettere
sulle scelte autonome e responsabili da attuare nella acquisizione
della identità personale ed in rapporto alle esigenze della vita
comunitaria, anche in previsione del futuro.
1^ classe: prima conoscenza di sé (l’io, la famiglia, la scuola, il
paese)
2^ classe: Osservazione ed analisi del mondo del lavoro.
3^ classe: approfondimento delle conoscenze sulla società;
organizzazione scolastica/scuole del territorio.
Mezzi e Strumenti
Libri vari per approfondire
le tematiche relative al
mondo del lavoro;
riviste didattiche e
giornali per recepire dati
d’indagine;
opuscoli e depliants
informativi sulle scuole del
territorio;
incontri con docenti di
Scuola Secondaria di 2°
grado;
visite guidate presso
strutture lavorative.
Elementi metodologici
Prassi della comunicazione;
metodo della ricerca;
lavori individuali e di gruppo;
registrazione delle fasi di
lavoro;
visione di videocassette
informative;
colloqui ravvicinati.
Verifica e Valutazione
Anche le, verifiche e le
valutazioni relative
all’orientamento sono
finalizzate a “capire”, più che
a giudicare, in rapporto agli
effetti ed alle strategie
del’intervento adottate;
alle abilità, competenze e
conoscenze acquisite.
90
91
OF : Essere consapevole del proprio se e riuscire a porsi in
giusta ed equilibrata relazione con il mondo esterno.
OS :
•attivare atteggiamenti di conoscenza di sé;
•sapere esplorare il proprio sé in modo sempre più attento
e consapevole;
•sapere esprimere in modo personale emozioni e
sentimenti;
•saper riconoscere le proprie emozioni e i propri sentimenti
rilevandone i
cambiamenti
nel tempo;
•saper utilizzare al meglio la propria intelligenza emotiva
esercitando l’autocontrollo;
•saper instaurare con se stessi e con gli altri relazioni
positive;
•saper esprimere la propria affettività in modo socialmente
valido;
•riconoscere il valore delle relazioni sociali con i coetanei e
con gli adulti;
•esprimere in maniera adeguata il proprio potenziale
emotivo e affettivo.
OF : riconoscere attività ed atteggiamenti che sottolineano
nelle relazioni interpersonali gli aspetti affettivi e ne
facilitano la corretta comunicazione.
OS :
•riflettere sui cambiamenti fisici e psichici;
•acquisire le conoscenze per definire la propria identità;
•diventare consapevole della diversità fra maschio e
femmina;
•conoscere le caratteristiche degli apparati sessuali e loro
funzionamento;
•descrivere la famiglia come forma di società e ricostruirne
l’evoluzione storica;
•comprendere il valore dell’amicizia e dell’amore;
•assumere comportamenti corretti in relazione alla propria
età.
92
OF : Avere coscienza delle norme che regolano gli spazi pubblici e
dei pericoli derivanti dall’inquinamento acustico ed atmosferico.
OS :
•Conoscere la strda e lesue parti;
•Capire le norme di comportamento riservate ai pedoni;
•Conoscere i principali segnali stradali;
•Conosere le principali cause degli incidenti stradali e i più
importanti strumenti di prevenzione;
•Scoprire le caratteristiche dell’inquinamento acustico ed
atmosferico
1.
OF : Individuare nell’ambiente prossimo un problema di salvaguardia ambientale;
OS :
•
Comprendere l’interdipendenza tra ambiente naturale ed uomo;
•
Comprendere l’importanza delle risorse naturali per lo sviluppo umano;
•
diventare consapevoli del fatto che le risorsesono limitate e vanno risparmiate;
•
Sapere individuare le cause delle varie forme di inquinamento, i suoi effetti
sull’ambiente e sulla salute dell’iomo;
•
Conoscere l’ambiente vicino e i suoi problemi;
•
Maturare una sensibilità individuale e collettiva nei confronti dell’ambiente;
•
Sviluppare la consapevolezza che è necessario conoscere, tutelare e rispettare
l’ambiente, anche modificando abitudini e stili di vita;
•
Comprendere che l’ambiente è una risorsa per la cui cura è necessario l’impegno
coordinato delle politiche nazionali, alla cui base vi è, comunque, l’impegno dei singoli
individui;
•
Saper osservare e studiare graficamente gli elementi presenti nell’ambiente naturale;
•
Conoscerel’importanzae l’evoluzione della rete stradale;
•
Riconoscere l’utilità e i significati della segnaletica stradale;
•
Conoscere le norme di conduzione e il funzionamento del mezzo meccanico usato;
•
Progettare e organizzare attività motorie e ludiche in ambienti naturali; analizzare la
disciplina sportiva dell’orieteering intesa come gioco-sport;
•
•
•
•
•
•
Realizzare percorsi in situazione reale e simulata, vissuti nei
diversi ruoli di pedone, ciclista e motociclista;
Acquisire comportamenti corretti e responsabili quale utente
della strada;
Conoscere le azioni corrette da adottare in situazioni di
emergenza;
Comprendere che, pur differenti nei diversi contesti territoriali,
l’uso di regole è funzionale alla sicurezza propria e altrui;
Riconoscere e rappresentare graficamente segnali stradali e,
con diverse tecniche, particolari ambienti riferiti al traffico ed al
relativo inquinamento;
Analizzare suoni ,rumori e voci dei diversi ambienti e della
strada in diversi contesti:urbano, extraurbano, luoghi chiusi ed
aperti.
93
OF : Essere consapevole che una buona alimentazione sta
alla base di una buona salute .
OS :
•Scoprire le modalità e le cause dell’evoluzione dei consumi
alimentari;
•Conoscere i pericoli di una alimentazione scorretta;
•Conoscere le regole di una sana alimentazione;
comprendere che una sana alimentazione si basa su delle
regole;
•Comprendere che abitudini alimentari errate possono
generare dei rischi per la salute;
•Comprendere chele consuetudini alimentari sono mutate nel
corso degli anni.
1.
OF : Conoscere le regole per un giusto equilibrio mente-corpo e
mettere in atto comportamenti adeguati.
OS :
•
Acquisire il concetto di salute, inteso come bene privato e sociale;
•
Cogliere le relazioni salute/povertà, salute/ricchezza;
•
Valutare l’importanza dell’educazione sanitaria e della prevenzione
per la difesa della salute;
•
Conoscere i danni provocati da alcool, fumo, droga, doping;
•
Riflettere sulle cause della tossicodipendenza e sui modi di
liberarsene;
•
Conoscere la struttura e le funzioni del Servizio Sanitario Nazionale;
•
Analizzare la “Carta dei diritti del malato”;
•
Conoscere le organizzazioni di volontari che si occupano della
salute dei cittadini;
•
Individuare gli elementi di pericolo presenti a casa e a scuola;
•
Assumere comportamenti corretti in un eventuale piano di
evacuazione di un edificio.
94
classifica gli alimenti in base a funzione e
caratteristiche organolettiche;
sa stabilire i quantitativi dei nutrienti per una dieta
varia ed equilibrata;
conosce le principali tecniche di conservazione
degli alimenti attraverso il tempo;
riconosce le condotte alimentari devianti;
conosce gli OGM e le problematiche relative;
definisce cause e conseguenze della fame;
conosce le malattie legare a disturbi
dell’alimentazione;
Analizzare l’anatomia e le proporzioni del corpo
umano;
Consultare e riprodurre in modo creativo le
etichette dei cibi;
Riconoscere, in situazioni concrete, gli effetti del
rapportoalimentazione-benessererealizzazionepersonale;
Conoscere le parti e l’igiene dell’apparato
fonatorio;
Assumere la corretta postura nelleattività corali e
strumentali.
95
OF: Diventare lettore, spettatore e
consumatore informato, consapevole,
responsabile e critico.
OS:
Conoscere i mass media e le loro funzioni;
Comprendere le differenze tra giornali
d’informazione pulita e senza censura;
Definire gli aspetti positivi e negativi della
televisione;
Comprendere l’importanza delle regole per
garantire la liberà d’informazione;
Sapere cosa è INTERNET e comprenderne
il valore sociale;
Individuare le funzioni e gli scopi della
pubblicità;
Conoscere gli organismi che garantiscono
una pubblicità corretta.
96
PRINCIPI GENERALI DEL PROCESSO
EDUCATIVO
La Scuola italiana vive, in questi ultimi anni, una fase di i mportanti e profondi
cambiamenti. In particolare la tecnologia dell’informazione, della telematica, dei
trasporti, ha impresso un’accelerazione senza pr ecedenti allo sviluppo sociale e
culturale, esigendo istanze for mative capaci di educare le nuove generazioni al
cambiamento, alla costruzione di un progetto di vita personale e sociale via via
sempre più critico, creativo ed originale.
In tale linea di rinnovamento intende interagire, sinergicamente con la più vasta
realtà sociale, la nostra scuola che, in ragione delle specifiche finalità educative e
didattiche, proprie di ciascun segmento scolastico, si connota come “Scuola della
continuità”, in grado di accogliere, educar e, for mar e, gui dare ed orientare le nuove
generazioni a ad acquisire la disponibilità ed i mezzi per
apprendere ed
orientarsi continuamente, durante tutto l’arco della vita
97
Finalità generali del processo formativo
Principi e finalità sono l’asse portante del progetto educativo del nostro
Istituto, che pone al centro l’alunno con le sue potenzialità ed esigenze, nei diversi
settori e momenti di vita scolastica e nel rispetto dei suoi ritmi e stili di crescita
culturale, sociale e psicologica.
Compito della scuola è educare istruendo le nuove generazioni,
attraverso la scoperta dei valori di condivisione, della realtà che ci
circonda, delle tracce lasciate dalle generazioni precedenti alla nostra,
perché il presente è figlio del passato.
E’ soltanto attraverso la conoscenza e l’accettazione della nostra cultura che
potremo accettare di conoscere e condividere l’altro. Oggi il disagio di vivere è una
condizione comune ai giovani e ai non giovani. Paur e, incertezze, solitudini, apparire
senza essere portano un malessere diffuso.
La scuola deve esser e quindi un luogo dove si combattono e si vincono cattivi
sentimenti e vuoti. Occorre cr eare nuovi valori che danno appartenenza, i dentità,
passione. Aldo Moro ha scritto: “Questa società non si salverà se non nascerà
una nuova stagione di doveri”, doveri intesi come momento di condivisione, di
rispetto per sé e per gli altri; come consapevolezza dei propri e altrui diritti
umani, come volontà di costruire insieme un Nuovo Umanesimo di Arti, di
Bellezza, di Pace, di Educazione, di Cultura”.
Per il consegui mento delle suddette finalità, la scuola opererà in stretta
collaborazione con tutti gli agenti che concorrono alla formazione (genitori, docenti,
Enti locali, e Associazioni) garantendo trasparenza e partecipazione.
98
Programmazione educativa d’Istituto
I docenti organizzano la progettazione educativa nel rispetto della specificità di
ciascun ordine di scuola fondando la loro azione educativa sull’osservazione e
l’analisi dei bisogni emersi. La costruzione del profilo educativo, culturale e
professionale dello studente e la strutturazione dei progetti ad esso relativi
utilizzano obiettivi formativi, e obiettivi specifici di apprendimento che si
diramano nelle diverse discipline (saperi) e nelle diverse educazioni (valori). In una
scuola for mativa l’aspetto del sapere e quello dei valori si uniscono per garantire il
conseguimento di obiettivi irrinunciabili alla crescita consapevole dell’individuo e al
raggiungi mento delle competenze personali.
OBIETTIVI FORMATIVI hanno lo scopo di:
Promuovere:
lo sviluppo della personalità in tutte le direzioni (etiche, sociali, religiose,
intellettive, creative, operative...)
Favorire: la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto
col mondo esterno la progr essiva acquisizione di un’immagine sempre più chiara e
approfondita della realtà sociale lo sviluppo della socialità intesa come
partecipazione alla vita di gruppo la conquista di capacità logiche, scientifiche,
artistiche, operative la conquista della propria identità di fronte al contesto sociale
al fine di operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro la convivenza
democratica, intesa come interiorizzazione dei principi e dei valori morali in grado
di ispirare atteggiamenti di apertura, accettazione, interazione costruttiva con gli
altri l’acquisizione di un livello culturale adeguato alle potenzialità di ognuno
Perseguire: il raggiungimento di una pr eparazione di base e porre le premesse per il
proseguimento del percorso for mativo.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO hanno lo scopo di:
Fornire un’alfabetizza zione di base, intesa come:
competenza espr essiva e comunicativa.
conseguimento di autonomia d’azione. capacità di orientarsi nella realtà sociale e nel
proseguimento degli studi. formazione del pensiero critico.
Dare continuità ai contenuti, attraverso: coerenza tra i diversi approcci
disciplinari all’interno dello stesso corso di studio coerenza e congruenza degli
approcci disciplinari all’interno dei tre ordini di scuola
99
L’attenzione della scuola verso questi aspetti permette ai singoli allievi il
raggiungi mento di una piena consapevolezza di sé e del mondo che li circonda perché
capaci di scoprire interessi e motivazioni, di sviluppare e potenziare abilità, di
ampliare le conoscenze, di acquisire un metodo di lavoro autonomo e produttivo, di
affrontare situazioni nuove e di esprimere giudizi
L’insieme della progettazione di un uno o più obiettivi formativi, nonché delle
attività, dei metodi, delle soluzioni organizzative e delle modalità di verifica
necessarie per trasfor marle in reali competenze degli allievi, va a costituire le
Unità di Appr endi mento, individuali o di classe, disciplinari o interdisciplinari.
L’insieme delle Unità di Apprendi mento dà origine al Piano di Studio Personalizzato.
Gli strumenti che per mettono di tradurre la programmazione in attività ed
esperienze sono di vario tipo, quali: materiale didattico-disciplinare, strumentazione
audiovisiva, apparecchiature infor matiche, attrezzature sportive, attrezzature
scientifiche, attività laboratoriali, strumenti e materiale per attività artistiche,
espressive, musicali.
100
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La
Scuola
dell’Infanzia, liberamente scelta dalle
famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di
età ed è la risposta al loro diritto all’educazione.
In evoluzione, rispetta le scelte educative delle
famiglie e realizza il senso nazionale e universale del
diritto di istruzione.
Per ogni bambino e bambina la scuola dei piccoli si pone
la finalità di promuover e lo sviluppo dell’identità,
dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.
Stare bene a scuola e sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze vuol dire dar e
valore alla persona, in un ambient e sociale allargato.
Gli obiettivi formativi confluiscono nei Campi di esperienza, secondo il rispetto dei
diversi tempi, interessi e stili di apprendi mento.
L’art.1 del Decreto attuativo della legge 53/03 così disciplina le finalità della
Scuola dell’Infanzia:
La scuola dell’Infanzia, di durata triennale, concorr e all’educazione e allo sviluppo
affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religiosoe sociale delle bambine e dei
bambini promuovendone le pot enzialità di relazione, autonomia, creatività,
apprendimento e assicurando un’effettiva eguaglianza delle opportunità
educative; nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori,
contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini, nella sua
autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa
con il complesso dei servizi all’infanzia e con la Scuola Primaria.
Con le Nuove Indicazioni Nazionali, la nostra scuola è impegnata nella ricerca e
nella sperimentazione di percorsi for mativi che, nel rispetto dei traguar di nazionali
da esse fissati, valorizzino esperienze di progettazione calate nella realtà di ogni
gruppo classe per rendere l’apprendimento più significativo e rispettoso dei ritmi
evolutivi di ogni bambino.
Il curricolo della scuola dell’infanzia è pensato in una chiave di continuità tale da
costituire il primo e fondamentale livello dell’intero curricolo della scuola
dellobbligo.
La Scuola dell’Infanzia, pertanto, ispirandosi alle Indicazioni ministeriali, articola il
suo curricolo sullo sviluppo delle seguenti finalità :
101
Indicazioni per il curricolo
IDENTITA’
AUTONOMIA
Sviluppare l’identita’ significa imparare a stare bene e a
sentirsi sicuri
nell’affrontare nuove esperienze in un
ambi ente sociale allargato.
Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della
capacita’ di interpretare e governare il proprio corpo;
partecipare alle attivita’ nei diversi contesti; avere fiducia
in se stessi e negli altri.
COMPETENZA
Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere
sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e
l’esercizio al confronto.
CITTADINANZA
Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli
altri, i loro bisogni e la necessita’ di gestire i contrasti
attraverso regole condivise.
Il Curricolo nella scuola dell’infanzia si articola attraverso i Campi di Esperienza
il sé e l’altro, le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
il corpo in movimento, identità, autonomia, salute
linguaggi, creatività, espressione, gestualità, arte, musica,
multimedialità
idiscorsi e le parole, comunicazione, lingua, cultura
la conoscenza del mondo, ordine, misura, spazio, tempo, natura
(indicazioni per il Curricolo)
I traguardi per lo sviluppo delle competenze suggeriscono occasioni per una
crescita globale del bambino, nello sviluppo, in maniera ar monica ed unitaria, delle
capacità intellettive, espressive, motorie, sociali, linguistiche, morali e religiose,
ponendolo nelle condizioni di capire il mondo e di trasformarlo mentre capisce e
trasforma se stesso.
Va sottolineato che i singoli obiettivi d’apprendi mento, posti dalle indicazioni, non
sono mai rinchiusi su se stessi, ma interagiscono fra di loro sviluppandosi e
completandosi.
102
Le fasi del percorso educativo-didattico prevedono:
l’osservazione dei
bambini e la rilevazione di
motivazioni, competenze,
conoscenze acquisite;
l’elaborazione dei dati raccolti;
la riflessione collegiale;
la progettazione degli interventi didattici in un percorso integrato;
la verifica e la valutazione dei dati emersi nel corso delle attività.
Ogni percorso è flessibile, fruibile da ciascun bambino con strategie operative,
tempi e ritmi personalizzati.
PRINCIPI ISPIRATORI E SCELTE
LA NOSTRA SCUOLA
tende allo sviluppo ar monico e globale dei bambini dal punto di vista emotivo,
affettivo, psicologico, corporeo, cognitivo.
prende atto delle esperienze di vita maturate dal bambino e provvede
all’arricchimento e valorizzazione delle stesse.
avvia i bambini a sviluppare gradualmente la capacita’ di autonomia e senso
critico utilizzando gli strumenti offerti dal gioco, dalla lingua e dalla cultura.
fornisce gli strumenti necessari per maturare una solida identita’ personale
basata sull’autostima attraverso ogni esperienza vissuta a scuola.
si propone di rispettare e far conoscer e l’ambient e e ogni for ma di vita.
contribuisce alla crescita e all’educazione del bambino in stretta collaborazione
con le famiglie.
e’ sensibile alle innovazioni didattiche, le assimila e ne fa strumento di crescita
qualitativa.
coopera con le famiglie per comprenderne i bisogni e per offrire un servizio
educativo efficace ed efficiente
Progettare è l’azione che mettiamo in campo in ogni fase del nostro lavoro, sia
nelle scelte educative e organizzative, sia nelle scelte metodologiche e di dattiche
Nella Scuola dell’Infanzia l’incontro del bambino con i diversi saperi passa
attraverso i cinque campi d’esperienza, che sono i luoghi del fare e dell’agire del
bambino; sono le conoscenze e le abilità e rispondono al “sapere” e al “saper fare”.
103
STANDARD FORMATIVI
Al termine della Scuola dell’Infanzia l’alunno:
Favorire un distacco sereno del bambino dalla famiglia;
Vivere l’inserimento nel nuovo ambi ente scuola in maniera gratificante e
percepirlo come fonte di sicurezza;
Favorire nel bambino l’allargamento dei rapporti affettivi;
Imparar e strategie per affrontare nuove situazioni;
Accor gersi dell’altro e riconoscere e incontrare l’altro;
Saper e che ognuno ha reazioni, pensieri ed emozioni proprie;
Imparar e a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni;
Speri mentare modalità di relazione che strutturano ed arricchiscono il semplice
stare insieme;
Sentirsi parte del gruppo-sezione;
Condividere spazi, tempi, materiali, secondo i valori riconosciuti dalla comunità
scolastica;
Riconoscere ed apprezzare culture diverse presenti in sezione;
Riconoscere ed accettare le diversità (aspetto fisico, pensieri, emozioni,
sentimenti);
Riconoscere le emozioni che scaturiscono dall’ascolto ed esprimerle attraverso
la voce, il corpo e i sistemi simbolici;
Mettere in evi denza gli elementi sonori che caratterizzano l’ascolto e ne
deter minano la particolare reazione emotiva;
Cogliere le sollecitazioni offerte dall’ascolto della lettura ad alta voce di libri o
altri testi scritti per conversare su un argomento comune, espri mendo
esperienze vissute, impr essioni ed emozioni;
Imparar e ad assumersi le responsabilità del proprio comportamento;
Sviluppare modalità personali e creative di conquista delle conoscenze;
Imparar e strategie per apprender e;
Costruire significati condivisi (attraverso la negoziazione);
Contribuire alla elaborazione, realizzazione e valutazione di un progetto;
Essere consapevoli delle proprie potenzialità;
Rafforzare la fiducia nelle proprie capacità ed accrescere la stima di sé;
Rileggere la propria esperienza, pr endere consapevolezza della conquiste
raggiunte.
104
1° CAMPO DI ESPERIENZA
Il sé e l’altro (ed. alla cittadinanza)
Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura, la vita e
l’ambiente che lo circonda, le r elazioni tra le persone; ascolta le narrazioni degli
adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro fede. Sente di appartenere alla
sua famiglia, alla sua comunità, alla sua scuola; si accorge di esser e uguale e
diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso. Si chiede
dov’era pri ma di nascere e se e dove finirà la sua esistenza e quella di chi gli è
caro, quale sia l’origine del mondo, si interroga su Dio e si confronta con
l’esperienza religiosa.
3 anni
Prender e coscienza si sé;
Rafforzare l’autonomia;
Conoscere gli altri;( ed. alla cittadinanza)
Conoscere e rispettare le prime regole;( ed. alla cittadinanza )
Cogliere il senso di appartenenza e sentirsi parte della prima comunità;( ed. alla
cittadinanza)
Riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni (paura/gioia);
4 anni
Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità;
Rispettare gli altri;( ed. alla cittadinanza)
Lavorare in gruppo; ( ed. alla cittadinanza)
Sviluppare il senso di appartenenza;( ed. alla cittadinanza)
Riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni;
Documentare il proprio lavoro;
5 anni
Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità;
Rispettare ed aiutare gli altri;( ed. alla cittadinanza)
Imparar e a collaborare; ( ed. alla cittadinanza)
Consolidare la formazione del gusto estetico;
Utilizzare la creatività come “traccia di sé”;
Riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni (paura/gioia);
Riconoscere i progressi compiuti;
Dare senso al proprio vissuto;
Documentare il proprio lavoro;
105
3/4/5 anni (ed. alla cittadinanza)
Prender e coscienza della “diversità” e averne rispetto.
Porre le basi della convivenza civile.
2° CAMPO DI ESPERIENZA
Il corpo in movimento
In questo campo di esperienza la scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradual ment e
nel bambino la capacità di legger e, capire e interpretare i messaggi provenienti dal
corpo proprio e altrui, di rispettarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicare
attraverso di esso per giunger e ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza
degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare
secondo fantasia e creatività.
3 anni
Prender e coscienza di sé nel movimento (gioco);
Prender e coscienza di sé in rapporto agli oggetti;
Percepire lo schema corporeo;
Conoscere globalment e lo schema cor poreo;
Utilizzare intenzionalmente il proprio corpo;
Prender e coscienza della relazione uomo-ambiente;
Aver cura degli oggetti che appartengono ad ognuno;
4 anni
Rafforzare la coscienza di sé;
Coor dinare i movimenti del corpo nello spazio;
Rispettare i compagni e gli adulti;
Rispettare l’ambient e;
Percepire il sé corporeo nel rapporto con gli oggetti;
Percepire il sé corporeo in movi mento;
Condividere stati emozionali con i compagni;
Compr endere l’importanza di una sana alimentazione;
Percepire la relazione esistente tra “destra e sinistra”;
Muoversi nello spazio in base a suoni, rumori e musica;
Conoscere lo spazio circostante;
106
5 anni
Rafforzare la coscienza di sé;
Conoscere lo schema corpor eo;
Coor dinare i movimenti del corpo nello spazio;
Esprimere le proprie emozioni;
Vivere esperienze di vita sociale;
Muoversi nello spazio con sicurezza;
Condividere stati emozionali con i compagni;
Compr endere l’importanza di una buona alimentazione;
Acquisire la lateralità relativa al proprio corpo ed all’ambiente circostante;
Aver e cura della persona;
Padr oneggiare il corpo nelle attività di motricità fine;
Muoversi nello spazio in base a suoni, musica e rumori;
Conoscere lo spazio circostante;
3 CAMPO DI ESPERIENZA
Linguaggi, creatività, espressione
I bambini possono esprimersi in linguaggi differ enti: con la voce, il gesto, la
drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione e la trasformazione dei
mat eriali più diversi, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, ecc … . La
fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di sé stessi,
degli altri e della realtà. Anche la musica è un linguaggio universale carico di
emozioni e ricco di tradizioni culturali che sviluppa capacità cognitive e relazionali.
Il bambino si confronta coni nuovi media e con i nuovi linguaggi della
comunicazione, la scuola in tal senso può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza
della multimedialità.
3 anni
Distinguere i vari tipi di linguaggio;
Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni;
Speri mentare diverse for me di espressione artistica;
Attribuire significato ai propri “scarabocchi”;
4/5 anni
Scoprire che con la lingua è possibile giocare in modo piacevole ripetendo rime e
assonanze per pr odurre semplici testi in versi utilizzando i nomi propri di
persona;
Codificare in simboli (notazione infor male) i suoni percepiti e riprodurli;
Partecipare a giochi sonoro-musicali per facilitare lo scambio relazionale;
107
4° CAMPO DI ESPERIENZA
I discorsi e le parole
La scuola dell’infanzia ha il compito di promuovere in tutti i bambini la padronanza
della lingua italiana e la consapevolezza dell’importanza dell’uso della propria lingua
mat erna anche da parte dei bambini di origini culturali diverse. Offre la possibilità
di vivere contesti nei quali il bambino possa i mparare a utilizzare la lingua in tutte
le sue funzioni e nelle forme necessarie per addentrarsi nei diversi campi di
esperienza, mettendolo così in condizione di scambiare punti di vista, confrontar e
le proprie interpr etazioni su fatti ed eventi, esprimere i propri pensieri e
condividere con gli altri le proprie opinioni. L’avvicinarsi dei bambini alla lingua
scritta per potenziare la comunicazione, attraverso la lettura di libri illustrati e
l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente.
3 anni
Distinguere i vari tipi di linguaggio;
Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni;
Strutturare una semplice frase;
Compr endere contenuti di brevi storie;
4/5 anni
Ascoltare in modo attivo la narrazione di storie, individuando e riferendo i
contenuti e gli elementi essenziali dei testi ascoltati;
Decodificare ed interpretare le i mmagini, descrivendo oralmente le situazioni
rappresentate per consolidare il codice verbale;
Cogliere le sollecitazioni offerte dall’ascolto della lettura ad alta voce di libri o
altri testi scritti per conversare su un argomento comune, espri mendo
esperienze vissute, impr essioni ed emozioni;
Identificare parole chiave o espr essioni ricorrenti all’interno dei testi
analizzati per sviluppare la capacità di prestare attenzione alle parole e ai
discorsi degli altri;
Riconoscere l’appartenenza ad un gruppo-sezione attraverso un uso creativo di
parole, melodie e gesti;
Partecipare e condivider e tutte le festività dell’anno attraverso la produzione
sonora globale;
Familiarizzare con i libri sia per entrare in relazione con le immagini e le parole,
sia per condivider e con i grandi ed i coetanei le personali elaborazioni
fantastiche;
Pronunciare in modo corretto le parole e indicare appropriatamente oggetti,
persone, ani mali, azioni ed eventi;
108
Mostrare interesse ai sistemi di scrittura presenti spontaneo e naturale nelle
prime for me di lettura e di scrittura;
Acquisire fiducia nelle proprie capacità di conversare, narrare eventi personali
e piccole storie, comprendendo ciò che viene raccontato o letto;
5°CAMPO DI ESPERIENZA
La conoscenza del mondo
Nella scuola dell’infanzia i bambini appr endono a organizzarsi gradualmente nel
tempo e nello spazio, a partire dai loro vissuti quotidiani di vita familiare,
scolastica, ludica. Spazio e tempo sono legati tra loro nell’esperienza del
movimento. I bambi ni acquisiscono consapevolezza del proprio cor po attraverso la
consapevolezza del mondo e viceversa: la prima “organizzazione fisica” del mondo
esterno (for ma, movimento, luce, calore,ecc …) si sviluppa in stretta
corrispondenza con i canali di percezione e motricità. L’intreccio tra linguaggio e
azione nell’attività di conoscenza del bambino favorisce la scoperta della varietà
degli aspetti del mondo e, al tempo stesso, promuove l’organizzazione culturale.
3 anni
Toccare, guar dare, sentire, assaporare oggetti e materiali e dare loro un nome;
Discriminare i colori;
Promuovere atteggiamenti di rispetto per l’ambient e;
Fare raggruppamenti;
Valutare la quantità;
Partecipare alle feste;
4 anni
Intuire la successione degli eventi;
Ricordar e e ricostruire ciò che si è visto;
Cogliere uguaglianze tra forme geometriche;
Fare raggruppamenti in base alla quantità;
Verbalizzare l’esperienza usando concetti di natura topologica;
4/5 anni
Speri mentare la scuola come ambiente che incoraggia ad esplorare, osservare,
riconoscere con curiosità le caratteristiche di elementi visibili e non;
Collaborare attivament e all’allestimento delle feste;
109
5 anni
Saper affrontar e una situazione problematica utilizzando il ragionamento per
argomentare un fenomeno;
Comunicare ai compagni attraverso testimonianze le esperienze vissute.
LA VALUTAZIONE
Di sistema
Attraverso questionari
destinati ai genitori
Dei bambini
iniziale
livelli di sviluppo-scheda di
anamnesi per i nuovi iscritti
in itinere
attraverso l’osservazione
sistematica e scheda di verifica
finale
esiti formativi
attraverso griglie
110
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’ampliamento del POF si realizzerà attraverso progetti deliberati dal Collegio
dei Docenti e programmati dai docenti di fascia, tenendo conto delle risorse
interne e dei bambini come soggetti attivi e già “pieni” di vissuti.
La Scuola dell’Infanzia adotta una programmazione che pr evede lo sviluppo di
diversi progetti e manifestazioni (con la collaborazione dei genitori) coer enti con
le finalità ed i valori del P.O.F.
Le fasi del percorso educativo-di dattico prevedono:





L’osservazione dei bambini e la rilevazione di motivazioni, competenze,
conoscenze acquisite;
L’elaborazione dei dati raccolti;
La riflessione collegiale;
La progettazione degli interventi didattici in un percorso integrato;
La verifica e la valutazione dei dati emersi nel corso delle attività.
Ogni percorso è flessibile, frui bile da ciascun bambi no con strategie operative,
tempi e ritmi personalizzati.
Le attività proposte mirano, attraverso il gioco, a cr eare un ambient e
d’appr endi mento incentrato sulla relazione, dove i bambini parlano, si conoscono,
si raccontano e si confrontano, sperimentano, esplorano, manipolano, costruiscono
ed inventano
111
Iniziative e manifestazioni
SETTEMBRE
accoglienza
OTTOBRE
festa dei nonni; visita guidata in fattoria;
festa dell’autunno; halloween
NOVEMBRE
festa della castagna-pettolata (Santa Cecilia)
DICEMBRE
rappresentazioni natalizie
mostra mercato
GENNAIO
la spremuta d’arancia
FEBBRAIO
la chiacchierata-festa in maschera
teatrino delle marionette
MARZO
festa del papà
APRILE
benedizione S. Palme; visita guidata con il
“Treno Storico”
MAGGIO
festa della mamma
manifestazione fine anno
chiusura progetto GLUC.
112
Progetti curriculari
PROGETTO ARCOBALENO
(Educazione alla salute ed all’affettività)
“La merenda intelligente”
Traguar di per lo sviluppo delle competenze:
 Vivere con fiducia e serenità ambienti, proposte e nuove relazioni.
 Esprimere e controllare emozioni e sentimenti.
 Aver cura di sé nelle diverse situazioni.
 Rispettare e gestire correttamente il proprio corpo.
PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE
“Alla scoperta dei segnali stradali
Traguar di per lo sviluppo delle competenze:
 Conoscere le principali norme che regolano il sistema stradale.
 Acquisire comportamenti corretti e responsabili in qualità di pedoni e
utenti della strada.
PROGETTO CONTINUITA’ (GLUC):
Il nostro pianeta: ”Amiamolo e difendiamolo”.
Traguar di per lo sviluppo delle competenze:
 Individuare e descrivere ambienti.
 Rispettare la natura che ci circonda.
 Rispettare tutti gli esseri viventi e interessarsi alle loro condizioni di vita.
 Apprezzare gli ambienti naturali ed impegnarsi attivament e per la loro
salvaguardia.
 Riconoscere i problemi e le possibilità di affrontarli e risolverli.
 Speri mentare esempi di riciclaggio.
 Favorire la relazione tra i bambini e il mondo circostante mediante visite
guidate in fattoria e ambienti naturali.
113
Progetti extracurriculari
La progettazione extracurricolare si svolge sia in orario curricolare (progetto
L2), sia con un rientro pomeridiano di h.02, di solito a partire dal secondo
quadrimestre. Nei progetti viene valorizzato il gioco in tutte le sue for me ed
espressioni, in quanto mezzo privilegiato di contatto con natura, materiali,
ambi ente fisico e sociale, il sé fisico e creativo, la cultura, l’ambiente esterno e
gli stimoli che propone, consueti ed innovativi.
FESTEGGIAMO INSIEME
(progetto musico-teatrale espressivo)
I bambini conoscono e speri mentano le diverse for me artistiche, affinando
l’abilità manuale e il pensiero creativo.
Una opportunità per avvicinare e far conoscer e queste discipline nelle loro
molteplici sfaccettature, nonché favorire lo sviluppo del gusto estetico
potenziando nei bambini la fiducia nelle proprie capacità attraverso le
attività musico-teatrali.
Il progetto è rivolto ai bambini di quattro e cinque anni di tutte le sezioni in
laboratorio pomeri diano.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze:
Utilizzare liberamente materiali e tecniche per la realizzazione di un
progetto personale e comune;
Sviluppare lo spirito di osservazione e l’abilità manuale;
Incrementare la creatività a livello personale ed interpersonale;
Mimar e e drammatizzar e i contenuti;
Memorizzare canti e filastrocche;
Sviluppare la collaborazione con adulti e coetanei;
Rafforzare la fiducia nelle proprie capacità ed accrescere la stima di sè
114
“ HAPPY ENGLISH”
(progetto lingua straniera: inglese)
Il progetto si propone di aiutare ogni bambino a recepire e a for mar e
un’immagine positiva di se stesso, conoscendo sempre di più, e sempr e
meglio, le proprie abilità..
Le attività si svolgono principalment e sottoforma di gioco etendono a far
nascere e crescere, in ogni bambino, la convinzione che la lingua inglese è
uno strumento efficace per comunicare.
Tutto ciò sarà teso a favorire un apprendimento significativo e gratificante
attraverso l’utilizzo di tutti i canali sensoriali, contribuendo allo sviluppo
cognitivo e relazionale.
Le azioni saranno mirate, inoltre, allo viluppo di una cultura aperta alla
diversità e alla accettazione dell’altro.
Esso è rivolto ai bambini di cinque anni delle quattro sezioni in orario
curricolare e si avvale della professionalità di una docente specialista di L2
della scuola primaria attraverso forme di prestito personale.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze:
Compr endere, riconoscere e utilizzare il saluto;
Usare strutture comunicative per semplici interazioni;
Conoscere ed usare il lessico relativo alla festa, ai numeri, ai colori;
Saper riconoscer e e riprodurre suoni e ritmi della L2, attraverso
filastrocche e canti;
Saper realizzare un semplice lavoro.
115
LA SCUOLA PRIMARIA
La Scuola Primaria, pone le basi per lo sviluppo di
competenze indispensabili a continuare ad apprendere a
scuola e lungo l’intero arco della vita.
La scuola favorisce lo sviluppo di tutte le capacità
necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per saper
perseguire obiettivi non immediati.
Promuove il pieno sviluppo della persona. Per r ealizzare ciò la scuola concorr e
con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza, alla disabilità,
alla dispersione.
Persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
Accompagna gli allievi nell’elaborare il senso della propria esistenza, promuove la
consapevolezza della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base
della cultura, trasversali e simbolici delle varie discipline…
Di fronte alla complessa r ealtà sociale la scuola ha bisogno di stabilire rapporti
con le famiglie non episodici o dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un
progetto educativo condiviso e continuo.
La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella società e nella scuola
richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di corresponsabilità
formativa con le famiglie che dia corpo a una progettualità comune per il
benessere del bambi no.
Nell’ art.5 del Decreto attuativo della legge 53/03 si legge:
La Scuola Primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo
sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le
conoscenze e le abilità di base, ivi compr ese quelle relative
all’alfabetizzazione infor matica, fino alle prime sistemazioni logico-critiche,
di far apprender e i mezzi espr essivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione
nella lingua inglese, di porre le basi per l’utilizzazione di metodologie
scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue
leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio enel
tempo, di educar e ai principi fondamentali della convivenza civile.
116
PRINCIPI
ISPIRATORI E SCELTE DELL’ISTITUTO
LA NOSTRA SCUOLA
Dalle indicazioni del Curricolo e da tutta la normativa che disciplina gli elementi
di riforma e cambiamento del sistema scolastico e del nuovo modo di fare scuola
oggi, emerge una idea di educazione come pr ocesso per manente, che r ende
possibile lo sviluppo continuo delle capacità di una “persona”, in quanto individuo
ed in quanto membro della società.
Per riuscire nel suo compito, pertanto, la Scuola Primaria organizza il suo
processo d’insegnamento-apprendimento intorno a quattro “valori-guida” i quali,
nel corso della vita di un individuo, saranno in un certo senso i pilastri che
sorreggeranno la crescita del nostro alunno.
Tali valori sono validi ed operanti in una visione allargata che impegni e coinvolga
tuttii soggetti operanti nell’ambito educativo:
IMPARARE
A
CONOSCERE
IMPARARE
A
FARE
L’attuale società, definita complessa, è caratterizzata da
rapiddissimi cambiamenti delle conoscenze, da modificazioni
altrettanto veloci di specifiche abilità e competenze richieste
dalle varie professioni. È pure vero che mutano di continuo le
stesse professionioggi presenti, tanto che non è affatto
prevedi bile quali saranno quelle della società nellaquale
s’inseriranno da adulti gli attuali alunni. L’unica certezza è che, in
ogni caso, sarà loro richiesta una continua abilità ad apprendere
cose nuove. Imparare ad imparare, imparare ad apprendere,
attraverso l’esercizio della concentrazione, della memoria, della
riflessione, del metodo di studio, diventaun primo i mportante
“valore-guida”.
Crediamo che valorizzar e l’aspetto del “fare”, parta dalla
corretta consapevolezza che corpo e mente sono strettamente
correlati: ciò che passa per il corpo diventa “ gancio” per i
successivi e più evoluti apprendi menti. È opportuno, quindi,
favorire contatti, situazioni, ambienti che stimolino nell’alunno la
componente cr eativa, operativa, euristica, attraverso il grande
valore formativo delle esperienze manipolative, motorie ed
espressive che la nostra tradizione culturale ha solo
parzialmente valorizzato. In quest’ottica si muove anche la
didattica di tipo laboratoriale, con spazi operativi finalizzati:
– al riequilibrio dei rapporti fra le attività, in una scuola che
117
generalmente tende a privilegiare l’aspetto puramente
cognitivo;
– a promuover e la dimensione “operativa”, come di mensione
della personalità umana;
– ad acquisire conoscenze ed abilità tecniche in or dine a
differ enti materiali;
– a sviluppare la capacità di progettare e di collaborare per la
realizzazione di un prodotto.
IMPARARE
A
VIVERE
IMPARARE
A
CONVIVERE
L’educazione deve contribuire allo sviluppo totale di ciascun
individuo: spirito e corpo, intelligenza, sensibilità, senso estetico,
responsabilità personale. È il versante che riguarda il piano
dell’affettività, delle emozioni, della relazionalità e della
interiorizzazione dei valori. È educazione del “cuore”, ed è il
termine di verifica di tutta l’impresa educativa. Quando si
tireranno le somme, e questo non si vedrà su nessun documento di
valutazione, a cosa sarà servita la scuola di tanti “saperi” e delle
molteplici abilità e competenze, se le esperienze scolastiche non
avranno aiutato la “persona” a crescere nella dimensione del
“vero”, del “bello”, del “giusto”, del “buono”.
Questo “valore-guida” deriva dalla consapevolezza che il mondo è
diventato un “piccolo villaggio”, non solo per le trasformazioni
intervenute nel settore tecnologico o nei sistemi di
comunicazione, ma perché, sempre più si vanno verificando nuovi
contatti tra gruppi diversi per etnie, culture, anche a causa del
sempre più rilevante movimento migratorio. La relazione con
culture diverse dalla nostra è or mai esperienza quotidiana, tanto
che la prospettiva interculturale è essenziale per definire i
termini di una nuova “ educazione civica”, educazione ad una
cittadinanza che ha i confini del mondo e rispetta le diversità.
Questo stesso valore-guida coinvolge tutte le nostre azioni verso
gli alunni diversamente abili. È cresciuta in questi anni la
consapevolezza del valore arricchente della diversità e della
disabilità. La nostra scuola riconosce tutto ciò ed opera per una
sempre cr escent e valorizzazione.
A tal scopo, la Scuola Primaria, come indicato nella Premessa ai Programmi del
1985 (DPR 12\02\85), si struttura essenzialmente come “Ambiente educativo
per l’apprendimento”, come strumento per promuover e lo sviluppo integrale della
personalità degli alunni: “L’uomo ed il cittadino”, in un contesto di socializzazione
e di alfabetizzazione culturale che, mentre traduce i valori etici della
democrazia pluralista e della convivenza democratica in lavori di progetti comuni
e procedur e metodologiche omologhe, allo stesso tempo promuove l’acquisizione
118
degli “alfabeti” della cultura, ossia degli strumenti intellettuali per gestire il
proprio processo di crescita individuale e sociale.
Adempiere allo specifico compito di alfabetizzazione culturale significa,
promuovere una concreta interazione tra istruzione - educazione, offrendo
unitariamente sollecitazioni culturali, operative e disciplinari dal punto di vista:
valoriale (diversificazione e pluralità)
progettuale (unitarietà d’insegnamento-apprendimento
disciplinare (approccio unitario nell’ottica della continuità educativa).
l’unitarietà del processo d’insegnamento-apprendimento si sostanzierà in
pratica:
ricreando modelli condivisi di stare a scuola e dicendo a noi stessi ed agli altri
cosa siamo e cosa offriamo in questa scuola;
identificando riferimenti comuni ai principi costituzionali richiamati a
fondamento dei programmi e della legge di riforma;
assumendo modelli condivisi di “sapere” di “bambino che impara”, di
“curricolo”.
Per quanto riguar da l’aspetto metodologico, s’intende perseguire l’unitarietà
come scelta di strategie comuni, per motivare intrinsecamente l’apprendi mento e
per aiutare gli alunni a costruire la propria autonomia e la pr opria identità
culturale, attraverso i principi e le forme di interdisciplinarietà,
dell’individualizzazione dell’insegnamento e, soprattutto, attraverso la
realizzazione di un clima sociale positivo.
All’uopo servirà:

organizzar e for me di lavoro di gruppo e di aiuto reciproco;

favorire l’iniziativa, l’autodecisione, il dialogo e l’accettazione dei punti di
vista altrui, la responsabilità personale;
 favorire situazioni quotidiane di comunicazione e di organizzazione,
situazioni formative che siano momenti forti di comunicazione .
Un’efficace ed efficiente gestione di tutti questi complessi aspetti educativi ci
richiama ad una progettualità pedagogica e didattica mirante a qualificare la
nostra scuola come “scuola di tutti” che si fa “scuola per ciascuno”, così come
previsto dalle finalità e dai compiti che le sono propri.
L’aspetto epistemologico richiede la salvaguardia dell’approccio unitario delle
varie discipline, che non consideriamo pacchetti aggregati di contenuti
nozionistici, ma schemi e modi organizzati di conoscenze e di strutture
concettuali.
119
Ciò richiede di lavorare nell’ottica dell’interdisciplinarietà e della continuità
educativa, nonché di realizzare una didattica orientata a perseguire gli obiettivi
formativi di ciascuna disciplina, attenta al rapporto ed all’interazione tra la
struttura e le trame concettuali delle discipline ed i processi di conoscenza del
bambino che appr ende.
Le nostre pr ogrammazioni, pertanto, valorizzeranno mediatori di dattici forti e
significativi, progettando linee di lavoro a lungo e medio ter mine (con andamento
ricorsivo, nel rispetto della continuità educativa, con ciò che il bambino ha già
imparato).
Di conseguenza i nostri curricoli saranno di tipo integrato, nel senso che terranno
conto di “organizzatori cognitivi” trasversali che possono consentire agli alunni di
strutturare ed or ganizzar e la realtà tramite la scoperta di analogie, connessioni,
interdipendenze e differ enze tra dimensioni diverse.
Esempio di organizzatori cognitivi: spazio-tempo-conservazione-trasformazionestato-operatore-cambiamento-correlazione-causalità\effetto-equilibrio\non
equilibrio…
Con l’intento di aiutare gli alunni a soddisfare i propri “bisogni” di conoscere, di
compr ender e e di possedere unitariamente la cultura che essi apprendono ed
elaborano, siamo orientati a scegliere obiettivi didattici a valenza tassonomica
multipla:
apprendimenti elementari che si riferiscono a conoscenze ed automatismi di
base;
apprendimenti intermedi che si riferiscono all’applicazione e ricostruzione
della conoscenza;
apprendimenti superiori che si riferiscono alla capacità di esplorazione,
scoperta, interpretazione, riflessione, intuizione, rielaborazione creativa;
apprendimenti comportamentali che si esplicano e si concretizzano nella
partecipazione alla convivenza democratica come: disponibilità relazionale:
impegno a capire, progettare ed operare costruttivamente
STANDARD FORMATIVI
Al termine della Scuola Primaria l’alunno:







Ha coscienza della propria identità:
Interagisce con gli adulti e coetanei, rendendosi disponi bile all’ascolto e alla
collaborazione.
Manifesta autocontrollo e accetta le regole.
Collabora con la scuola e la famiglia nelle scelte riguardanti se stesso.
Conosce e comprende regole e for me della convivenza democratica e delle
organizzazioni sociali, anche in rapporto a culture diverse.
Attua comportamenti corretti in qualità di pedone, ciclista e passeggero.
Accetta, valorizza e difende gli ambienti vicini e cerca di migliorarli.
120



Utilizza le conoscenze e le abilità acquisite nella vita quotidiana.
Individua problemi e for mula ipotesi di soluzione nella quotidianità.
Organizza semplici ma appropriate modalità di lavoro.
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO







Valorizzare l’esperienza del fanciullo
La corporeità come valore
Esplicitare le idee e i valori presenti nell’esperienza
Dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie for mali
Dalle idee alla vita: il confronto interpersonale
La diversità delle persone e delle culture come ricchezza
Praticare l’impegno personale e la solidarietà sociale
A tal fine fanno capo alcune impostazioni metodologiche:






Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni;
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità;
Favorire l’esplorazione e la scoperta;
Incoraggiare l’apprendi mento collaborativo;
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere;
Realizzare percorsi in forma di laboratorio.
In ogni fase del percorso educativo-didattico, poiché il fine ultimo è sempr e
quello di promuover e l’educazione integrale della personalità degli alunni, si avrà
cura di strimolarli costantement e all’autoregolazione degli apprendi menti, ad
un’elevata percezione di autoefficacia, all’autorinforzo cognitivo e di personalità,
alla massima attivazione delle risorse di cui sono dotati, attraverso l’esercizio
dell’autonomia personale, della responsabilità intellettuale, morale e sociale, della
creatività e del gusto estetico.
Strategie e metodi
Nel corso dell’anno verranno adottate le seguenti metodologie:
a) Conversazioni :occasioni,cliniche ( esplorazione delle conoscenze in ordine
ad un problema);
b) Discussioni : finalizzate, riassuntive, orientate, sistematiche;
c) Lezioni :
commento dell’insegnante di cronache,racconti, articoli e brani
letterari
lettura guidate di testi
esposizione finalizzata alla presentazione di attività, di una regola, di
un concetto specifico.
121
d) Esercitazioni:
attività ordinate a riprodurre vissuti
attività di applicazione di contenuti conosciuti in situazioni diverse;
esercizi di consolidamento e memorizzazione.
VERIFICHE
E VALUTAZIONI
Le verifiche di ciascuna disciplina saranno divise in due sezioni: verifica degli
strumenti e verifica dei concetti. Le prove si svolgeranno periodicament e
secondo una scansione di tipo formativo e sommativi. In itinere si verificherà in
grado di competenze raggiunto da ogni alunno. Al termine di ogni quadrimestre
si verificherà la padr onanza di linguaggi, l’autonomia personale e la capacità di
riflessione critica sui concetti appresi. La valutazione si avrà di tre strategie
specifiche: autovalutazione , covalutazione ed eterovalutazione, laddove nella
prima tipologia di valutazione l’alunno valuta da sé il proprio lavoro, nella
covalutazione l’alunno e l’insegnante valutano il lavoro.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PROGETTI CURRICOLARI
PROGRAMMA DEL
POLITICHE
MINISTERO
AGRICOLE
DELLE
ALIMENTARI E
FORESTELI PER LA PROMOZIONE DEL
PROGETTO FRUTTA NELLE SCUOLE
CONSUMO
DI
REALIZZATO
FRUTTA
CON
FINANZIARIO
E
VERDURA
IL
CONTRIBUTO
DELLA
COMUNITÀ
EUROPEA.
Con questo progetto frutta e ver dura arrivano direttament e sui banchi della
scuola primaria. Grazie alla distribuzione mirata di una selezione di prodotti
ortofrutticoli di stagione freschi, i bambini assieme ai loro insegnanti, hanno
l’opportunità di assaggiare, confr ontare e conoscer e meglio la frutta e la
verdura del nostro territorio, le loro caratteristiche nutrizionali e,
soprattutto, la loro importanza per una dieta equilibrata e sana.
PROGETTI EXTRACURRICOLARI
Progetto
“Mangiar bene per crescere meglio”
docenti
ore
Calavita
25
Putignano
25
“Tra gioco e leggenda”
Perrone
25
“Inglese in bit”
Rossi
25
Epifani
25
122
SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
La scuola secondaria di 1° grado, ispirandosi alle Indicazioni ministeriali,
articola il suo curricolo sullo sviluppo delle seguenti finalità :
SCUOLA
DELL’EDUCAZIONE
INTEGRALE DELLA
PERSONA
SCUOLA CHE
COLLOCA NEL M ONDO
SCUOLA
ORIENTATIVA
SCUOLA
DELL’IDENTIT Á
SCUOLA DELLA
MOTIVAZIONE E DE L
SIGNIFICATO
SCUOLA DELLA
PREVENZIONE E DEL
RECUPERO DEGLI
SVANTAGGI
fi nali zzata a promuov ere la formazi one degli alli evi i n tutte le
di rezi oni (eti che – reli gi ose - soci ali – i ntellettuali – affetti ve –
operati ve – creati ve);
che ci oè ai uta l’ alli evo ad acqui sire una chi ara i mmagi ne della realtà
soci ale tecnologi ca - s tori ca – economi ca e a tras formare le
conoscenze ed abi li tà i n competenze personali ;
che promuov e ci oè lo svi luppo di un progetto personale di vi ta
dell’ alunno, favorendo i n ques t’ ulti mo la conoscenza di sé e l’ i ncontro
con i di versi ambi enti della produzi one tecni ca o i ntellettuale;
accompagna i l preadolescente nella sua maturazi one globale fi no alle
sogli e dell’ adolescenza;
la scuola è i mpegnata qui ndi a radi care conoscenze e abi li tà
di sci pli nari e i nterdi sci pli nari sulle effetti ve capaci tà di ci ascuno,
uti li zzando le modali tà pi ù moti vanti e ri cche di senso;
dev e essere i n grado di leggere i bi sogni e i di sagi dei
preadolescenti pri ma che si trasformi no i n di sadattam enti e
abbandoni . Necessari o i l coi nvolgi mento delle fami gli e e laddov e
mancasse, la scuola deve uti li zzare tutte le propri e ri sorse e quelle
delle i sti tuzi oni presenti sul terri tori o. Programma i propri
i nterventi per ri muovere gli effetti negati vi dei condi zi onamenti
soci ali, i n modo tal e da superare l e si tuazi oni di svantaggi o cultural e
e da favori re i l pi eno svi luppo della persona umana.
la Scuola Secondari a di 1^ grado deve consi derare i n mani era
adeguata l’i mportanza delle relazi oni educati ve i nterpersonali che si
sviluppano nei gruppi , nella classe e nella scuola speci almente i n
presenza di ragazzi i n si tuazi one di handi cap per promuovere
apprendi menti si gni fi cati vi e personali zzati per tutti .
123
GLI ELEMENTI DEL CAMBIAMENTO
IERI
I Programmi del ‘79
Programmazione curriculare
Prevalenza della lezione frontale
Unità Didattiche
IERI
Nuovi
documenti
esterni
Profilo
educativo,
culturale e
professionale
dello
studente
PECUP
Indicazioni
nazionali per i
Piani di
Studio
personalizzat
i: OSA
Progettazione
dei Piani di
Studio
personalizzat
i
Prevalenza
della
didattica
laboratoriale
Unità di
apprendiment
o
124
Nuove
indicazioni
Traguar di per
lo sviluppo delle
competenze
Ind
Nazionali per
Obiettivi di
Apprendi mento:
OA
Curricolo di
Istituto
Realizzare
percorsi in
forma di
laboratorio
Unità di lavoro
Promozione di
competenze
125
Traguar di di
sviluppo delle
competenze
Scheda di valutazione
Scheda di
valutazione
PRINCIPI
ISPIRATORI E SCELTE
LA NOSTRA SCUOLA
Si adopera per:
– migliorare la qualità ed il livello delle prestazioni scolastiche, utilizzando in
maniera razionale e coerent e, nell’ambito dell’autonomia didattica e
gestionale, spazi e risorse, offrendo un’adeguata risposta ai bisogni
individuali di educazione e istruzione, puntando all’acquisizione di standar d
cognitivi elevati;
– tendere al consegui mento da parte degli alunni di autonomia, capacità critica
e di un valido metodo di studio
– valorizzare le potenzialità dei migliori, recuperare le carenze dei più deboli;
– favorire l’intercultura di classe e di più classi, tramite lo scambio di
esperienze;
– offrire garanzie di pari opportunità per tutti;
– sviluppare le capacità di orientamento e autorientamento già dal
1° anno,
mediante la presa di coscienza delle proprie attitudini e limiti.
STANDARD FORMATIVI
Al termine della Scuola Secondaria di 1° grado:
– Ar monizza le di mensioni personali, cognitiva, affettiva, funzionale, valoriale
126
Scheda di
valutazione
Certificaz
delle
Competenze
–
–
–
–
al fine di esprimere adeguatamente, in qualsiasi contesto, le proprie
caratteristiche, i propri interessi, le proprie potenzialità.
Conosce ed utilizza in modo efficace e pr eciso i diversi tipi di linguaggio per
descrivere, spiegare e argomentare.
Interagisce socialmente esprimendo disponi bilità, rispetto delle regole, delle
opinioni, delle persone e dei luoghi.
Discute idee, genera congetture e argomentazioni convincenti, valuta
criticamente strategie.
Si orienta nelle scelte di studio o di lavoro in relazione alle conoscenze e
competenze acquisite e progetta consapevolmente il proprio futuro.
OBIETTIVI DEL NUOVO MODELLO TEMPO-SCUOLA
– Agire in modo incisivo sugli apprendi menti per rafforzare le competenze di
base
– Valorizzare le diversità
– Promuovere le potenzialità di ciascun allievo
– Garantire le condizioni per metodologie di lavoro più flessibili e più
aderenti alle conoscenze, alla modalità, ai ritmi di apprendi mento degli
allievi
– Arricchire e ampliare i contenuti disciplinari
– Offrire ulteriormente nei curricula occasioni di recupero e rinforzo per gli
alunni
– Creare percorsi di continuità tra i vari ordini di scuola (infanzia , primaria
e secondaria) per le compet enze disciplinari
– Realizzare operativamente scambi di compet enze didattiche tra docenti
– Valorizzare le competenze pr ofessionale dei docenti
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
– Padr onanza di conoscenze e di linguaggi vecchi e nuovi
– Acquisizione e padronanza dei processi dell’apprender e (metodo di studio e
modalità operative d’indagine)
– Competenze logiche comunicative ed espressive (discuter e idee,generare
congetture ed argomentazioni convincenti,valutare criticamente strategie)
127
– Autonomia personale, emozionale ed affettiva (interagire socialmente
esprimendo disponi bilità,rispetto delle regole, delle opinioni, delle persone
e dei luoghi)
– Capacità di orientarsi nelle scelte di studio in relazione alle conoscenze e
competenze acquisite e progettazione consapevole del proprio futuro.
Rapporto conoscenze / competenze
Ogni conoscenza (sapere) deve tradursi in abilità (saper fare) e divenire saper
essere (competenza: atteggiamenti-comportamenti)
Le competenze trasversali
E’ necessario tradurre le abilità cognitive e quelle comportamentali, dato il
binomio inscindi bile educazione – istruzione, in competenze trasversali,
spendi bili oggi e domani nella vita quotidiana nei suoi molteplici aspetti.
Si prendono in considerazione:
COMPETENZE DI BASE
Leggere
Scrivere
Far di conto
Comunicare in più lingue
Produrre e fruire dei linguaggi informatici e multimediali
COMPETENZE TRASVERSALI
Diagnosticare
osservare – rappresentare- confrontare –
analizzare – Interpretare
Relazionarsi
abilità interpersonali e sociali – stili di
comportamento- competenza comunicativa –
capacità di ascolto
Affrontare
coinvolgersi – assumere responsabilità –
prendere iniziative - decidere
128
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Strumenti oggettivi d’Istituto:
osservazione delle dinamiche comportamentali/relazionali
prove oggettive iniziali
verifiche, valutazione e autovalutazione periodica dei processi di
apprendimento
4.compilazione schede di valutazione
INTERVENTI
Nel campo cognitivo :
interventi disciplinari di recupero, consolidamento e potenziamento,
mediante l’utilizzo di risorse for mative del consiglio di classe, dell’istituto,
del territorio
interventi individualizzati
utilizzo sistematico su progetto per iniziative strutturate di recupero, da
effettuare nei laboratori
Utilizzo dei docenti su progetti finalizzati in ore curriculari ed
extracurriculari
Interventi di sostegno
Nel campo socio-affettivo:
Interventi mirati a recuperare motivazione e fi ducia, con la valorizzazione
anche dei minimi progressi
Consulenza specialistica degli operatori socio-sanitari
o ASL e Operatori SISH
 Pedagogista Dott.ssa NINNI
 Assistente Sociale VARALLA
 Educatrice SPALLUTO
Attività formative di orientamento e di educazione alla salute
STRATEGIE OPERATIVE
L’azione formativa ed educativa dell’ICS Alfieri, concordata in seno al collegio
dei docenti e nei vari consigli di classe, sviluppa in particolare modo i seguenti
aspetti:
129
o Univocità dell’atteggiamento dei docenti, riguar do alla disciplina degli
alunni e la loro puntualità e continuità nello svolgimento del lavoro
o Individuazione delle fasce di livello degli alunni, con indicazione degli
obiettivi
o Periodicità delle verifiche ed indicazione dei percorsi di recupero,
consolidamento e pot enziamento
o Coinvolgimento dei genitori nello sviluppo dell’azione educativa e nel
controllo degli impegni di studio dei figli attraverso gli incontri
antimeri diani con i docenti ed i colloqui pomeridiani scuola-famiglia
o Eventuale utilizzazione di esperti, per ampliare ed integrare argomenti
rilevanti
METODI E STRUMENTI
Per costruire le basi di un qualunque processo educativo e di insegnamento,
importanza rilevante si deve attribuire alla metodologia.
Essa può essere:
Di tipo induttivo-deduttivo
Della comunicazione ver bale (conversazioni, relazioni, lezioni espositive,
discussioni, dialoghi, letture), iconica (disegno, pittura, immagini audiovisive
e grafica), relazioni scritte, cronache, composizioni , questionari
Di tipo “esperienziale” che privilegia il vissuto degli allievi e la loro
partecipazione ad esperienze ed attività varie
la metodologia della ricerca-azione (for mulazione di ipotesi, raccolta di dati
e documentazione, for mulazione di soluzioni e verifica delle ipotesi stesse)
del problem-solving (= risoluzione dei problemi) metodologia valida per tutte
le discipline, applicabile a tutti gli obiettivi che si vogliono raggiunger e.
Per mette di raggiungere la soluzione del problema pr oposto utilizzando
opportunamente le conoscenze acquisite in precedenza e che
apparentemente non sono collegate alla risoluzione del problema stesso. La
via utilizzata può esser e deduttiva o intuitiva; la base del metodo è la
creatività e il soggetto può essere agevolato dalla stessa.
Ciascun docente, nell’ambito del proprio specifico insegnamento, al
di là della scelta metodologica, dovrà impegnarsi
a dare la propria motivazione al lavoro scolastico
ad organizzarlo e seguirlo in modo che l’alunno si senta responsabilizzato,
controllato e valorizzato
130
ad esplicitare qualsiasi comunicazione, perché non sempr e alla comunicazione
dell’insegnante corrisponde la comprensione dell’alunno
a proporre cont enuti, procedi menti ed attività, preoccupandosi della
gradualità delle difficoltà
5 a promuover e sempr e e comunque un clima di attività, operatività, fiducia.
SUSSIDI
Libri di testo, altri di consultazione, bi blioteca scolastica, bibliotechine di
classe, sussidi audiovisivi (lavagna luminosa, videoregistratore, audiocassette e
videocassette, registratori, videocamera, televisori, giornali, riviste,
comput er,L.I.M.); uso del laboratorio di infor matica, uso del laboratorio di
scienze.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’ampliamento del POF si realizzerà attraverso i numerosi progetti proposti da
vari Consigli di Classe approvati in seno al Collegio dei Docenti sottoposti
all’attenzione ed alla scelta di alunni e genitori. Il raggiungimento di un servizio di
qualità all’interno del nostro Istituto non può prescindere dall’armoniosa
interazione e comunicazione tra i vari operatori della scuola. Tutti devono
sentirsi partecipi delle finalità e degli obiettivi che l’intera organizzazione si
pone, perché la qualità del servizio scolastico non è più solo legata ai rapporti
allievo-docente, ma ad una fitta rete di interazioni che richiedono competenze
comunicative e spirito di collaborazione
PROGETTI REALIZZATI NELL’AMBITO DEL
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2010/2011
Scuola Infanzia
Progetto
“Festeggiamo insieme”
docenti
ore
Di Sabato
25
Ersico
25
Iacino
25
Lombardi
25
Ruffo
25
Scuola Primaria
131
Progetto
“Impariamo a stare in casa”
docenti
ore
Livigni
25
Zappullo
25
Calavita
25
Putignano
25
“Tra gioco e leggenda”
Perrone
25
“Happy english”
Mancini
25
“Inglese in bit”
Rossi
25
Epifani
25
“Mangiar bene per crescere meglio”
Scuola secondaria di Primo grado
Attività
Recupero
disciplina
Matematica
Italiano
Lingua francese
Qualità/Eccellenza
Lingua inglese
Lingua spagnola
Matematica
Latino
docent e
Girelli
Lamberti
Zancan
Tarantino
Paradiso
Catanese
Mancone
Antonucci
Giugni
Confessa
Gigante E.
Palomba
Raffa
Marano
ore
25
25
25
13
25
13
13
13
13
25
13
13
13
25
De Valeriis
Godino
25
13
Tarantino
Lo Prete
Cavallo
12
25
13
132
Mancone
Antonucci
Giugni
Gigante E.
12
12
12
12
Palomba
Raffa
Pardo
D’Onofrio
Colella
Lamberti
Catanese
Gigante M.R.
Petruzzi
12
12
6
6
6
6
12
25
25
Lingua francese
Disegno geometrico e tecn.
Matematica
Galeone
Ter mite
Colella
25
25
25
Appr./Recupero
Matematica
D’Onofrio
25
Lab. Scienze/Chi mica
Scienze
Attività di laboratorio
Scienze x classi seconde
Semeraro
Cavallo
Semeraro
Lamberti
Semeraro
Lo Braco
Pardo
Bernardo
Colella
13
12
12
1
1
1
1
1
1
D’Onofrio
Girelli
Ippolito
Semeraro
Lamberti
Lo Barco
Pardo
Bernardo
Colella
D’Onofrio
Girelli
Ippolito
1
1
1
4
4
4
4
4
4
4
4
4
Didattica LIM
Greco
Potenziamento
Lingua inglese
Recupero/Pot enziamento Lingua inglese
Scienze x classi terze
133
Cantore
Laboratorio
approfondimen. n. tecn.
Laboratorio di Musica
Laboratorio artistico
Attività motorie
Tecnologia
Coro
Pianoforte
Propedeutica
Produzioni creativi di
messaggi visivi
La scher ma: gioco e nobile
arte
Tennis
Badminton: che passione
4
Dì’Ambrosio
Pennarola
Bruno
Renna
Di Maio
Barbati
25
25
25
25
25
25
Cozzolino
Lippo
25
13
Bottiglione
Lippo
Bottiglione
Taranto
13
12
12
25
Progetti extracurriculari Scuola secondaria di primo grado
Area Infor matica
Conoscenza delle nozioni di base har dware e
software e del loro uso; conoscenza di Word
2000; produzione di un testo scritto, varie fasi
della lavorazione di un testo; foglio elettronico
con operazioni semplici, grafici; presentazione in
Power Point.
Progetti di qualità
Approfondi mento
di
lingua
italiana
e
mat ematica.
Progetti latino-greco: Conoscenza preliminare dei
fondamenti della grammatica latina e greca
Progetti latino-greco
Progetto
Educazione stradale
Conoscenza delle norme sulla circolazione
stradale per il conseguimento del patentino.
Progetto
laboratorio musicale
Progetto laboratorio musicale
Progetti
di recupero di
conoscenze e abilità
Recupero e consolidamento di Italiano e
Matematica e lingue comunitarie.
134
I risultati dei progetti Pof
Per la raccolta dei dati relativi alla verifica finale dei progetti POF sono state
utilizzate apposite schede che ciascuno dei docenti responsabili di progetto, ha
compilato e consegnato entro la fine delle lezioni.
In ciascuna scheda si richiedevano la data di inizio e di conclusione dell’attività;
quali soggetti vi fossero coinvolti; il raggiungimento degli obiettivi prefissati,
secondo quattro livelli; quante ore fossero state effettuate e se fosser o
coerenti rispetto ai tempi preventivati; lo svolgimento di tutte le attività
programmate, secondo la loro scansione temporale e, qualora alcune non fosser o
state realizzate, i motivi per cui non fosse stato possibile svolgerle; l’indicazione
del prodotto finale r ealizzato, se confor me a quanto preventivato, e, nel caso di
non confor mità, i motivi; quali metodologie di lavoro (incontri – lavori di gruppo –
lezioni – conferenze – proiezioni –altro da specificare) e quali risorse interne
(laboratori – aule – palestra – biblioteca – segreteria) fossero state utilizzate; la
verifica del pr ogetto, le metodologie utilizzate per misurare il grado di
soddisfazione degli utenti.
Lettura dei dati
o Tutti i progetti sono stati realizzati e nei tempi prefissati
o Tutti progetti hanno avuto una durata di n. 25 ore
o Quasi tutti gli alunni sono stati assidui nella frequenza
135
o Gli obiettivi sono stati tutti raggiunti nella maggior parte delle attività
proposte
o Tutti gli alunni hanno migliorato le loro competenze in r elazione all’interesse
e all’impegno di mostrati
o Positivo il livello di apprezzamento dei genitori
PENSARE LA VALUTAZIONE
I criteri
“Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e
la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei
relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai
competenti organi collegiali. La valutazione precede,
accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio
critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente
funzione formativa, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”.
(Indicazioni per il Curricolo)
Nel nostro Istituto I docenti attribuiscono alla valutazione una rilevante
importanza e la considerano uno strumento for mativo che pone in relazione
reciproca, obi ettivi, metodologie e esperienze di apprendimento e scelte
educative.
la valutazione segue i seguenti criteri generali:
136
La globalità della valutazione: essa non riguar da soltanto i progressi compiuti
dall’alunno nell’area cognitiva, ma documenta anche il processo di maturazione
della personalità;
La valutazione come processo: essa parte da una accertata situazione iniziale e
indica l’avvicinamento progressivo agli obiettivi programmati per ciascun alunno,
da raggiungersi anche attraverso percorsi individualizzati che tengono conto dei
ritmi e delle condizioni soggettive dell’apprendi mento;
La valutazione come valorizzazione: essa – in un’accezione for mativa - evidenzia
le met e, anche mini me, già raggiunte, valorizza le risorse dell’alunno, gli indica le
modalità per sviluppare le sue pot enzialità e lo aiuta a motivarsi e a costruire un
concetto positivo e realistico di sé;
La valutazione in funzione dell’orientamento: è una delle funzioni fondamentali,
nel senso che si devono rilevare e promuovere attitudini e interessi utili ai fini
dell’impostazione di un progetto di sé che costituisca la base per le future scelte
scolastico-professionali;
La valutazione come operazione partecipata: il processo valutativo riguarda
non solo l’alunno, ma anche i docenti e la famiglia. Non è in gioco solament e
l’impegno dell’alunno ma, per esempio, la scelta dei contenuti operata
dall’insegnante,
l’applicazione
di
deter minati
metodi
di
insegnamento/apprendimento, la capacità di motivare e rapportarsi; è impegnata
anche la collaborazione della famiglia, che dovrebbe predisporre un ambient e
adatto, favorire esperienze significative, contatti e stimoli culturali ed educativi;
La valutazione come definizione degli standard: il Consiglio di Interclasse e
di Classe, attraverso l’individualizzazione dei percorsi, si pone l’obiettivo di far
acquisire un patrimonio di conoscenze, abilità, atteggiamenti e valori funzionali
all’inserimento di ogni alunno nella comunità sociale. Riteniamo i mportante chiarire
la specificità ed il significato dei ter mini misurazione
e valutazione: due
funzioni diverse e complementari all'interno del processo valutativo.
I criteri di valutazione individuali sono:
A) Trasversali ai diversi settori dell’apprendi mento, definiti nell’ambito delle
riunioni del Consiglio di Sezione, di Classe e d’Interclasse;
B) Per apprendi menti disciplinari, simbolico/culturali, comportamentali, livello di
sviluppo emotivo-socio-relazionale definiti nell’ambito delle riunioni dei
dipartimenti.
C) Il curricolo fondamentale scandito per discipline, per campi di esperienza e
articolato per livelli di sviluppo successivi, i metodi, le attività e i contenuti,
l’extracurricolo, secondo i criteri dell’interdisciplinarietà, dell’unitarietà.
137
D) I processi di insegnamento/ apprendimento
La valutazione si snoda in tre momenti fondamentali:
 iniziale, diagnostica a caratter e descrittivo, tendente a rilevare la situazione
di partenza, lo stato di fatto di conoscenze, capacità, atteggiamenti,
potenzialità e bisogni in vista della deter minazione dell’azione didattica
 in itinere, formativa, tendente a migliorare la qualità e l’efficacia
dell’intervento educativo al fine di valutare le scelte didattiche in maniera
sistematica
 finale, sommativa, tendente a valutare globalmente la misura degli
apprendimenti e delle competenze, l’acquisizione e l’uso dei metodi e dei
linguaggi specifici delle discipline. Si riferirà anche allo sviluppo della
formazione personale di ciascuno, evi denziando motivazioni, impegno,
autonomia., interazione con compagni e docenti.
Gli elementi per la valutazione saranno offerti dalle osservazioni sistematiche
sul processo di apprendi mento, in relazione agli obiettivi disciplinari e dalle
verifiche svolte.
Queste ultime, orali, scritte e pratiche saranno effettuate periodicamente con
modalità diverse, così da rilevare i livelli di competenza relativi a tutte le abilità
che si intendono promuovere.
A tale proposito i dipartimenti di Lettere, Scienze Matematiche e Lingua
Straniera alla fine dell’anno scolastico propongono test di verifica comuni per
classi parallele con indicatori comuni.
La valutazione periodica ed annuale degli apprendi menti degli alunni, la
certificazione delle compet enze da essi acquisite, la valutazione dell’esame finale
del ciclo saranno effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in
decimi.
Oltre alla valutazione quadrimestrale quest’anno sarà adottata una valutazione
intermedia su profitto e comportamento che sarà effettuata nei mesi di
novembr e e aprile.
La misurazione deve fornire dati grezzi, per la raccolta di infor mazioni
precise e puntuali, allo scopo di accertare gli apprendi menti. Si configura come
un' attività:
- di rigorosa raccolta di informazioni sul processo in atto
- che deve rappresentare la situazione reale in modo efficace
- con caratteri di oggettività, intesa come rilevazione attenta di ciò che
avviene ed è presente nel campo
di osservazione
- spesso rivolta a verificare presenza di capacità, competenze, modi di esser e,
apprendimenti
definiti
dagli obiettivi espliciti e dalle
intenzioni del progetto educativo che può avere una espr essione
quantitativa.
138
Metodologie e strumenti sono le prove oggettive, i questionari, le prove di
verifica, gli strumenti costruiti in dipendenza dal percorso di dattico specifico,
le osservazioni, i resoconti, i diari dell'esperienza, le ricostruzioni narrative del
processo.
La valutazione attribuisce significato e valore a quanto osservato, da usar e
come lettura aperta di situazioni, con funzione di orientamento, di
ricostruzione di percorso, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità,
di uso formativo dell'errore e dell'insuccesso. E’ un'attività di:
-
ricerca qualitativa
-
comunicazione educativa che interpreta il dato rilevato alla luce della
situazione complessiva
-
serve ad attribuire significato e valore al dato
-
implica scelta soggettiva nella lettura dei dati
-
formula ipotesi interpretative e non giudizi di certezza
-
colloca i dati dentro alla storia e alla situazione complessiva dell'evento e
dell'individuo valutato
-
necessita di decisioni e scelta di criteri pedagogici
Metodologie e strumenti sono la lettura dei dati, interpretazione dei dati,
collocazione del dato all'interno della vicenda for mativa, della storia del
soggetto, scelta dei criteri di valutazione, costruzione condivisa del giudizio
valutativo.
Ogni valutazione deve guidar e l’alunno a prendere coscienza del proprio sé e a
maturar e la capacità di autovalutare le conoscenze e le abilità acquisite.
Analogament e la valutazione del comportamento degli alunni, attribuita
collegialmente dal Consiglio di Classe, sarà effettuata mediante l’attribuzione di
un voto numerico espr esso in deci mi in sede di scrutinio finale.
Decreto-legge 137 settembre 2008 Articolo 2. (valutazione
del
comportamento degli studenti )“1…in sede di scrutinio intermedio e finale
viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di
per manenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle
attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche
fuori della propria sede. 2. A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la
valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un
voto numerico espresso in decimi . 3. la votazione sul comportamento
degli studenti, attribuita collegialment e dal Consiglio di Classe, concorre alla
valutazione complessiva dello studente e det er mina, se inferiore a sei deci mi,
la non ammissione al successivo anno di corso all’esame conclusivo del ciclo)
Articolo 3 (valutazione
sul
rendimento scolastico degli
studenti )
139
1.Dall’anno scolastico 2008/09, nella scuola primaria la valutazione periodica ed
annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle compet enze da
essi acquisite sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi
in deci mi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione
raggiunto dall’alunno. 2. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola
secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli
apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi
acquisite nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo sono effettuate
mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in deci mi. 3. Sono ammessi alla
classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti
che hanno ottenuto con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe,
un voto non inferiore a sei deci mi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline
Le famiglie sono informate del processo di apprendimento e della
situazione comportamentale degli alunni attraverso colloqui individuali.
Per la Scuola Secondaria di 1° grado l’art.2 comma 10 e art.3 comma 2
del D.Lgs n.122 /2009 , che richiamano l’art. 11 D.Lgs.59/04, recitano
testualmente :” Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione
degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario
annuale……….”.
140
Criteri e modalità della valutazione
(scuola primaria e secondaria)
Per formulare la proposta di voto ogni docente colloca ciascuno
studente allo specifico livello di apprendimento.
Voto in decimi
10
Livello di apprendimento
 Possiede conoscenze e competenze complete, approfondite e
personali.
 Dimostra piena autonomia e valide capacità nel trasferire
competenze e conoscenze in situazioni diverse e complesse.
 Possiede un’ottima proprietà di linguaggio, sa esprimere
approfondite valutazioni critiche anche sul proprio lavoro e sul
141
9
8
7
6
5
4
processo di apprendi mento.
 Possiede tutte le conoscenze e compet enze richieste
 È autonomo e capace di trasferire le competenze in tutti i
contesti noti.
 Possiede un’ampia proprietà di linguaggio.
 Sa esprimere valutazioni critiche.
 Sa valutare il proprio lavoro e il proprio processo di
apprendimento
 Possiede valide competenze.
 E’ autonomo e capace di trasferire le competenze in tutti i
contesti noti.
 Possiede ampia proprietà di linguaggio.
 Sa esprimere valutazioni personali.
 Possiede buone conoscenze e competenze.
 Dimostra autonomia e capacità di trasferire le compet enze in
contesti noti.
 Si esprime in modo appr opriato.
 Si orienta nelle tematiche fondamentali proposte .
 Sa eseguire consegne o compiti assegnati anche con
imprecisione e superficialità.
 Conosce in modo molto superficiale e frammentario gli
argomenti proposti.
 Possiede un linguaggio non sempre corretto e limitato.
 Si applica con discontinuità.
 Conosce in modo molto superficiale e frammentario gli
argomenti proposti.
 Possiede un linguaggio non sempre corretto e limitato.
 Si applica con discontinuità.
Criteri per l’assegnazione del voto di condotta
Voto 5
Livello insufficiente
Danneggia intenzionalmente attrezzature dell’istituto, provocando
consistenti danni economici.
E’ stato sospeso almeno una volta senza obbligo di frequenza a
causa del suo comportamento scorretto nei confronti degli
insegnanti, dei compagni, del personale ausiliario e di chiunque sia
present e nella scuola.
Nonostante i continui richiami e le comunicazioni alla famiglia, non
modifica il suo atteggiamento che ostacola il regolare svolgimento
delle lezioni.
142
Voto 6
Livello sufficiente
Danneggia attrezzature dell’istituto per superficialità o
legger ezza, provocando danni economici di non rilevante entità.
Ha riportato provvedimenti disciplinari: ammonizione, note
disciplinari, sospensione con obbligo di frequenza.
Ostacola frequentemente il normale svolgimento dell’attività
didattica perché chiacchiera eccessivamente, disturba, fa altro.
Voto 7
Livello buono
Compie talvolta assenze e ritardi non sempr e giustificati.
L’impegno e la partecipazione non sempre sono costanti.
Voto 8 - 9
Livello distinto
Rispetta le regole dell’istituzione scolastica.
Mantiene buoni rapporti con i compagni e il personale scolastico.
Ha cura di sé e del proprio materiale scolastico.
Dimostra buon impegno, partecipazione e frequenza regolare.
Voto 10
Livello ottimo
Rispetta puntualmente le regole dell’istituzione scolastica.
Dimostra una partecipazione positiva e propositiva per maturità e
responsabilità.
Collabora attivamente con i compagni e con i docenti manifesta
un’attenta cura di sé e del proprio mat eriale scolastico.
Criteri e modalità per la determinazione del
giudizio di comportamento nella Scuola Primaria
ex DPR 122 del 2009
Insufficiente
Danneggia intenzionalmente attrezzature dell’istituto, provocando
consistenti danni economici.
E’ stato sospeso almeno una volta senza obbligo di frequenza a causa
del suo comportamento scorretto nei confronti degli insegnanti, dei
compagni, del personale ausiliario e di chiunque sia presente nella
scuola.
Nonostante i continui richiami e le comunicazioni alla famiglia, non
modifica il suo atteggiamento che ostacola il regolare svolgimento
143
delle lezioni.
Sufficiente
Danneggia attrezzature dell’istituto per superficialità o
legger ezza,provocando danni economici di non rilevante entità.
Ha riportato provvedimenti disciplinari. Ammonizione, note
disciplinari, sospensione con obbligo di frequenza.
Ostacola frequentemente il normale svolgimento dell’attività
didattica perché chiacchiera eccessivamente, disturba, fa altro.
Buono
Compie talvolta assenze e ritardi non sempr e giustificati.
L’impegno e la partecipazione non sempre sono costanti.
Talvolta ostacola il normale svolgimento dell’attività didattica perché
chiacchiera eccessivamente, disturba, fa altro.
Distinto
Rispetta le regole dell’istituzione scolastica.
Mantiene buoni rapporti con i compagni e il personale scolastico.
Ha cura di sé e del proprio materiale scolastico.
Dimostra buon impegno, partecipazione e frequenza regolare.
Ottimo
Rispetta puntualmente le regola dell’istituzione scolastica.
Dimostra una partecipazione positiva e propositiva per maturità e
responsabilità.
Collabora attivamente con icompagni e con i docenti.
Manifesta un’attenta cura di sé e del proprio materiale scolastico.
144
SCUOLA PRIMARIA
CRITERI E MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
COLLEGIO DOCENTI DEL 4 e 16/12/2009
Indicatori comportamentali
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
Convivenza civile
Rispetto regole e regolamento d’istituto
Partecipazione
Responsabilità
Impegno
Interesse
Relazionalità
Giudizio
Ottimo
Per valutazione piena nei punti da 1 a 7
Distinto
Valutazione piena 1-2 più altri tre indicatori a
scelta con valutazione soddisfacente./ Sufficiente
le restanti.
Buono
Valutazione piena 1-2 e almeno un indicatore con
valutazione soddisfacente. /Sufficiente le restanti.
Sufficiente
1-2 piena/sufficiente le altre.
Non sufficiente
1-2 non sufficiente/ da 3 a 7 negativi.
145
Valutazione in decimi del profitto (indicatori e descrittori)
Collegio Docenti del 4 dicembre 2009
GLI STANDARD DI VALUT AZIONE
declinano i livelli di apprendi mento in cui si articolano conoscenze
abilità e competenze
Padronanza delle conoscenze:
rilevante sviluppo delle
abilità e delle competenze
Partecipazione
attiva; interesse
costante
8
Conoscenze organiche e
complete; rilevante sviluppo
delle abilità e delle
competenze
Partecipazione
attiva; interesse
costante
Partecipazione
attenta e interesse
adeguato
7
Buon livello nell’ acquisizione
delle conoscenze; adeguato
sviluppo delle abilità e delle
competenze
9
Impegno e
metodo di
studio
Impegno
sistematico e
preciso;
metodo di
studio
autonomo ed
efficace
Impegno
sistematico;
metodo di
studio
autonomo ed
efficace
Impegno
costante;
metodo di
studio
autonomo e
razionale
Impegno
abbastanza
costante;
metodo di
studio
sostanzialmen
te autonomo
Progressi
rispetto alla
situazione di
partenza
Costanti e
notevoli
Costanti e
rilevanti
Costanti e
significativi
Significativi
LIVELLO
Padronanza e completezza
delle conoscenze; pieno
sviluppo delle abilità e delle
competenze
Partecipazione e
interesse impegno
e metodo di
studio
Partecipazione
attiva; interesse
costante
ECCELLENZA
10
Conoscenze disciplinariabilità specifichecompetene
3
Indicatori sovra
disciplinari
TRANSFERT ,
PROBLEM-SOLVING,
IMPARARE A….
LIVELLO DI
Voto
2
Indicatori
comportamentali
INERENTI
L’APPRENDIMENTO
INTERMEDIO
1
Indicatori
cognitivi
Conoscenza
Compr ensione
Applicazione
Analisi
Sintesi
Valutazione
173
Conoscenze parziali; incerto
sviluppo delle abilità e delle
competenze
Partecipazione e
interessi
discontinui
5
Gravi lacune nell’acquisizione
delle conoscenze e nello
sviluppo delle abilità.
4
Partecipazione
discontinua e/o
passiva; interesse
discontinuo o
scarso
147
Alcuni
Modesti
Pochi
LIVELLO DI SUFFICIENZA
6
Impegno
abbastanza
costante;
metodo di
studio non del
tutto
autonomo ed
efficace,
tendente alla
me morizza zio
ne
Impegno
discontinuo;
metodo di
studio in via
di
acquisizione,
dispersivo e/o
superficiale;
metodo di
studio poco
strutturat
Impegno
discontinuo;
metodo di
studio poco
strutturatato
LIVELLO DI
INSUFFICIENZA
Partecipazione e
interesse
accettabili
LIVELLO DI GRAVE
INSUFFICIENZA
Conoscenze essenziali;
sufficiente sviluppo delle
abilità e delle competenze
Criteri per l’ ammissione o non ammissione
alla classe successiva o agli esami di Stato
Il Consiglio di classe verificato, in fase di scrutinio finale, che la preparazione
disciplinare sia adeguata agli standar d minimi, fissati in fase di programmazione,
necessari per frequentar e la classe successiva e la valutazione positiva del
comportamento, collegialment e delibera la promozione, la non promozione o
l’assegnazione d’eventuali debiti for mativi dichiarando i criteri che hanno motivato la
decisione e che saranno riportati nel verbale del Consiglio di classe.
 Gli alunni che riportano la sufficienza in tutte le discipline ottengono la piena
promozione o l’ammissione agli Esami di Stato.
 Deter minerà la promozione con debiti per le classi prime e seconde:


La mancanza di non più di quattro insufficienze e con una valutazione del
comportamento non inferiore a sei/decimi;
Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva è comunque deliberata in
presenza di carenze il Consiglio di classe provvede ad inserire una specifica
nota al riguardo nel documento di valutazione e a trasmetterlo alla famiglia.
 Deter minerà la non ammissione alla classe successiva:
 la presenza di cinque insufficienze gravi/gravissime , tali da deter minar e una
evidente carenza nella preparazione complessiva;
 l’esito degli interventi di recupero messi in atto dalla scuola e/o dalla famiglia
come risulta dai registri personali dei docenti, dai Verbali dei C. di C. e dalla
documentazione prodotta;
 la persistenza di gravi/ gravissime lacune nella preparazione di base;
 l’impossibilità dell’alunno/a di raggiungere nel successivo anno scolastico gli
obiettivi formativi e di contenuti propri delle discipline interessate ed in
generale di seguire proficuamente il programma di studio della classe successiva;
 la mancanza di progressione rispetto al livello di partenza
 Deter minerà, altresì, la non ammissione alla classe successiva:
 in presenza di numerose assenze deter minate da malattia, anche se giustificate
da documentazione medica, il Consiglio di classe può deliberare la non
ammissione alla classe successiva o agli Esami di Stato per l’impossibilità dei
docenti di accedre alla valutazione dell’alunno/a (prove scritte, orali, ecc…)
148
Al termine delle operazioni dell’Esame di Stato si consegna all’alunno ed ai
genitori il “Certificato delle Competenze” che illustra il voto finale in
decimi ed è compilato dai docenti e firmato dal Presidente della
Commissione d’esame e dal Dirigente della scuola
La certificazione delle competenze, oltre ad assumere una funzione di
orientamento e sostegno al processo formativo di ciascun alunno, registra:
a. Competenze acquisite, capacità e potenzialità nelle diverse aree
disciplinari, traguardi raggiunti;
b. Particolari attitudini emerse durante la complessiva attività
scolastica del triennio;
c. Piano di studi seguito (monte ore svolto, eventuali attività facoltative
ed opzionali frequentate …).
dell’Istituto “Alfieri”
149
Istituto Comprensivo Statale “ V. Alfieri”
Infanzia, Primaria, Secondaria 1° grado – Distretto n. 53 – TA
Corso Italia n. 159 – 74121 TARANTO – Telefax 099/7369028
C.F. 90121800735 – email: [email protected] – www.icalfierita.it
Il Dirigente scolastico
 Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti per l’ammissione agli
esami, con il voto di
 Visti i giudizi definiti dal consiglio di classe,
 Tenuto con to del percorso scolastico dell’alunna/o,
CERTIFICA
L’alunna/o ______________________________________________________________
nata/o a ______________________________ il______________________________
ha conseguito i seguenti livelli di competenza nelle discipline di studio e nelle attività opzionali e
facoltative
Competenze disciplinari
Area storico - sociale geografica
Area linguistico - artistico - espressiva (dei linguaggi)
Aree
Competen ze
Competen ze lingua italiana
Competen ze lingua inglese
Competen ze
seconda lingua comunitaria
Competen ze artistiche
Competen ze musicali
Competen ze motorie
Competen ze storicosociale-geografiche
Descrizione
Livello/Voto
Base Medio Avanz Eccell.
1
- padroneggiare gli strumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili per gestire
l’ interazione comunicativa verbale in vari
contesti
- leggere comprendere e interpretare te sti
scritti di vario tipo
- utilizzare la lingua per i principali scopi
comunicativi ed operativi
- competenze relative al QCER liv. A2
- utilizzare la lingua per i principali scopi
comunicativi ed operativi
- competenze relative al QCER liv. A1 +
- utilizzare gli strumenti fonda mentali per una
fruizione
consapevole
del
patrimonio
- artistico
riconoscere le funzioni sociali della musica
anche in rapporto con gli altri linguaggi
- adottare
opportuni comportamenti
in
situazioni di attività ludico-motorie-sportive
- comprendere il cambiamento e la dive rsità
dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra
epoche e in una dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree geografiche
e culturali
- collocare l’ esperienza personale in un
sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ ambiente
150
2
3
4
Area matematica
Area scientifico tecnologica
Competen ze mate matiche
Competen ze scientifiche
Competen ze tecnologiche
- utilizzare le tecniche e le procedure del
calcolo
aritmetico
ed
algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
- confrontare
ed
analizzare
figure
geometriche, individuando invarianti e
relazioni
- individuare le strategie appropriate per la
soluzione di proble mi analizzare dati e
interpretarli
sviluppando
deduzioni
e
ragionamenti sugli stessi anche con l’ ausilio
di
rappresentazioni
grafiche,
usando
- osservare,
descrivere
ed
analizzare
fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale verificando l’ attendibilità delle
ipotesi
- possedere una visione organica del proprio
corpo come identità in divenire, tra livelli
macroscopici e microscopici, tra potenzialità
e limiti
- saper comprendere ed analizzare la realtà
tecnologica utilizzando i linguaggi specifici
- saper individuare e applicare le metodologie
acquisite per progettare e realizzare
esperienze operative
LEGENDA
Livello: Base ( elemen tare) – intermedio – avanzato - eccellente
Livello
Voto
Base (1) i ni zi ale
6
Intermedi o (2)
7
Avanzato (3)
8
Eccellente (4)
9-10
Descrittori
Le competenze è acqui si ta nella sua forma pi ù essenzi ale e si espri me
trami te procedur e sempli ci.
L’ anali si delle i nformazi oni e dei dati si arti cola attraverso
meccani smi conosci uti
La competenza è acqui si ta i n forma essenzi ale e si espri me
attraverso procedure sem pli ci ma consoli date.
L’ anali si e la ri elaborazi one delle conoscenze è funzi onale al com pi to.
La competenza si espri me attrav erso conoscenze consoli date, anali si
e ri elaborazi one cri ti ca delle i nformazi oni , attuazi one di procedure
logi che i n contes ti assegnati
La competenza è acqui si ta i n forma consoli data e consapevole;
evi denzi a conoscenze approfondi te e le uti li zza i n contes ti di versi ed
i nterdi sci pli nari, attuazi one di procedure logi che compless e,
ri elaborazi one cri ti ca e personale delle i nformazi oni .
Che l’alunna/o ha seguito nell’ultimo anno il seguente piano di studi:
-
tempo scuola settimanale complessivo ___________________________________
-
attività opzionali e facoltative (quali e quante ore) __________________________
-
altre a ttività significative (quali e quante ore) _____________________________
Data
Il Dirigente Scolastico
151
Il Presidente della Commissione d’esame
-
Visti gli atti d’ufficio relativi agli esiti conseguiti e alle documentazioni conseguite in
sede d’esame
Certifica
che l’alunna/o _______________________, nata/o a __________, il ___________
ha superato l’esame di Sta to conclusivo del primo ciclo di istruzione con il voto finale di
_________________________ 1
Con riferimento alle prove d’esame sostenu te con esito positivo, ha mostra to specifiche
capacità nei seguenti ambiti disciplinari:
_________________________________________________________________
_________________________________________________________________
Data
1
Il Presidente della Commissione d’esame
Trascrivere voto in decimi (in lettere)
152
1. L’AUTOVALUTAZIONE E IL MONITORAGGIO
“Alle
singole
istituzioni
scolastiche
spetta
la
responsabilità
dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive
sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e di dattica della scuola, ai
fini del suo continuo miglioramento, anche attraverso dati di
rendicontazione sociale o dati che emergono da valutazioni esterne”.
(Indicazioni per il Curricolo)
Con l’autonomia, la scuola è tenuta a rendere conto delle proprie scelte e delle
proprie azioni or ganizzative ed educative in rapporto al cont esto sociale entr o
cui opera ed al sistema di istruzione di cui fa parte. Da ciò la necessità di un
sistema di valutazione della propria progettualità formativa, per mezzo del
quale la singola scuola assume le proprie responsabilità e rende conto del
proprio lavoro e dei suoi esiti. Il momento autovalutativo, in quanto capacità di
valutare criticamente il proprio operato e possibilità di apprender e
dall’esperienza, diventa quindi la base di revisione delle proprie scelte. In
particolare, la prassi autovalutativa può svolgere una serie di compiti, quali:
Fornire una guida all’azione
valutativo ed azione migliorativa;
di
sviluppo , nel raccordo fra moment o
Consentire un controllo sistematico dei risultati , occasione di verifica e
revisione interna;
Valorizzare l’identità della scuola : la scuola interroga se stessa e il suo
funzionamento, riconoscendo le proprie peculiarità e i propri difetti;
Legittimare l ’ autonomia della scuola : la scuola si fa carico dei risultati
del proprio lavoro e ne “rende conto” ai soggetti interni ed ester ni,
potenziando in questo modo la sua natura professionale e la propria autonomi a
decisionale.
L’autovalutazione si qualifica come pri mo passo di un processo di migliorament o
della scuola: il processo di costante revisione delle proprie scelte e
comportamenti è finalizzato a produrre un miglioramento, sia della
consapevolezza professionale dei singoli individui operanti nella scuola, sia delle
modalità di lavoro organizzativo e di progettazione collegiale, sia della qualità
dei processi di insegnamento-appr endi mento.
Nel nostro Istituto il monitoraggio avviene attraverso la somministrazione
annuale di un questionario alle famiglie, agli studenti (Scuola Secondaria) e ai
docenti. I monitoraggi degli ultimi anni hanno ampliato il campo di indagine della
valutazione del servizio scolastico offerto, sottoponendo ad esame il
funzionamento della scuola in generale, da un punto di vista logistico,
delle relazioni fra le varie componenti, della didattica, della professionalità.
La valutazione degli esiti ha fatto individuare priorità di interventi, nella
prospettiva di cambiamenti e miglioramenti da mettere in atto.
153
3.
PROVE INVALSI
La nostra scuola aderisce al progetto INVALSI sulla rilevazione degli
apprendimenti degli alunni delle scuole italiane in alcune discipline ritenute
fondamentali: italiano e mat ematica.
Con la Circ. MIUR n. 86 del 22/10/2009 il Ministero incarica l’INVALSI di
effettuare anche per questo anno scolastico tale rilevazione per gli studenti
delle 2e e 5e classi della scuola primaria, con la novità che parteciperanno
anche gli studenti delle 1e classi della scuola secondaria di 1^ grado; la
differ enza con lo scorso anno consiste nel fatto che non è più prova
volontaria ma obbligatoria.
Si tratta di prova di italiano finalizzata ad accertare la capacità di
compr ensione del testo e le conoscenze di base della struttura della lingua
italiana; di prova di matematica atta a verificare le conoscenze e le abilità nei
sottoambiti disciplinati di numeri, spazio e figure, relazione e funzioni (solo
per le classi 5^ primaria e 1^ secondaria di 1^ grado), misura, dati e
previsioni.
Le prove si svolgeranno secondo il seguente calendario:
6 maggio 2011

II PRIMARI A : prova pr eliminare di lettura (prova scritta a
tempo della durata di pochi minuti per testare la capacità di
lettura/decodifica raggiunta da ciascun allievo) e prova di
italiano.

V PRIMARIA: prova di italiano.
11 maggio 2011

II PRIMARIA : prova di matematica.

V PRIMARIA: prova di matematica e questionario studente.
13 maggio 2011

I SECONDARIA DI I^ GRADO: prova di italiano, matematica e
questionario student e
Per la terza classe della scuola secondaria di 1^ grado, si terrà conto della
valutazione degli apprendi menti cui sono sottoposti gli studenti in occasione
della prova nazionale dell’esame di Stato del 1^ ciclo.
154
I Progetti PON
I Progetti PON sono strumenti finanziari gestiti dalla Commissione europea
per r ealizzare la coesione economica e sociale di tutte le r egioni dell'Unione
e ridurre il divario tra quelle più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo.
I Fondi strutturali per il 2007-2013 sono:
 FSE (Fondo Sociale Europeo).
 FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale)
Questi fondi sono erogati alle scuole dal Ministero dell'Istruzione
dell'Università e della Ricerca sulla base di due Programmi Operativi
Nazionali ideati per sostenere l’innovazione e la qualità del sistema scolastico
in quattro Regioni del Sud Italia (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, le sole
appartenenti all’Ob. Conver genza) e colmar e il divario con le altre aree
territoriali del Paese e dell’Unione Europea.
Si tratta dunque di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del
sistema di istruzione e formazione delle regioni del mezzogiorno.
L’Istituto Comprensivo “Alfieri”
155
Per l’anno scolastico 2010 - 11, l’Istituto Comprensivo
“Alfieri” ha chiesto ed ottenuto i finanziamenti per i
seguenti moduli formativi:
Titolo Progetto
“Piantiamo la scuola”
Classi interessate
Docente Tutor
Classi pri me e seconde
Scuola medi a
prof.ssa Rosari a CAVALLO
“Un computer per amico”
per alunni Scuola medi a
che hanno es peri enze i n Pon
fse precedenti e/o
esperi enze all’ esterno
della scuola
prof. Ri no D’ AMBROSIO
“Forme e numeri
classi aperte Scuola medi a
Prof.ssa Anna F. COLELLA
“Conoscere in sicurezza”
classi seconde e ter ze
Scuola medi a
prof.ssa Rosa CONFESSA
“Musical”
classi seconde e ter ze
Scuola medi a
prof.ssa Luci a
PENNAROLA
“English forever”
classi aperte Scuola medi a
prof.ssa M.R. GIGANTE
prof.ssa Vi ta TUFARO
classi prime e seconde
Scuola medi a
prof.ssa Paola G IUGNI
per alunni Scuola pri mari a
i ns. Mari a C. CALAVITA
(certi fi cazi one Cam bri dge lev. Ket)
“O:P.A.
Organi zzarsi per apprendere”
“Riciclando”
per alunni
Scuola pri mari a
i ns. MARINACCI
“Penso quindi imparo”
per alunni Scuola pri mari a
i ns. Mari a ROSSI
“Tradizioni emozioni in gioco”
per alunni Scuola pri mari a
i ns. Mari a ROSSI
“L’efficienza della logica”
Progetto
E-School
obiettivo
Progetto informatica per genitori
Docente Tu tor
prof. Michele Mancone
VALUT ATORE
prof.ssa Teresa PALOMBA
FACILITATORE
ins. Maria Rossi
156
I docenti dell’Istituto “Alfieri” nelle riunioni dei Dipartimenti disciplinari, in
riferimento alla “programmazione dei Progetti PON”, rivolti agli alunni della scuola
secondaria di primo grado e da realizzarsi nel corrente anno scolastico 2010/2011,
dopo aver pr eso visione degli stessi, hanno ritenuto di sottoporre alla attenzione
dei Tutor alcune tematiche da sviluppare e/o approfondire, in aggiunta agli
obiettivi già individuati, al fine di portare gli alunni a risultati scolastici più elevati,
a una più approfondita acquisizione di conoscenze, competenze e abilità
disciplinari, relazionali, sociali.
Tutto ciò nell'ottica di creare una proficua e puntuale collaborazione tra docenti
curriculari e docenti Tutor dei Progetti Pon.
Progetto PON
“Piantiamo la scuola”
“Un computer
per amico”
“Forme e numeri”
obiettivi
Tema tiche da approfondire
proposte dai Dipartimen ti
Educazione ambientale –  Biodiveristà vegetale: come
promuovere cambiamenti
conoscenza delle specie vegetali
negli atteggiamenti e nei
autoctone e degli habita t naturali;
comportamen ti sia a
 Usi e curiosità sulle piante della
livello individuale che
macchia mediterranea;
collettivo.
 Ecosistemi/Riciclaggio –
Inquinamento suolo – acqua
Programma ECDL –
 Funzionalità di un computer in
Conoscere il
generale;
funzionamento del PC ed  S.O.Windows, VISTA (principali
usare le principali opzioni
operatività);
del sistema opera tivo
 WORD – POWER POINT –
FRONT PAGE;
 Esten sione Posta Elettronica;
 Navigazione Web sicura
 Sviluppo delle nuove tecnologie
Giocare con i numeri
interi e frazionari
 Le trasformazioni geometriche;
 Sviluppo delle abilità della logica
e del ragionamento;
 risoluzione di problemi ed
esecuzione di calcoli mediante
ludodidattica
157
“Conoscere in
sicurezza”
“Musical”
“English forever”
“O.P.A. “
Organizzarsi per
apprendere
Conoscere elementari
principi di
funzionamento di
apparecchi di uso
comune e le misure di
sicurezza
Far confluire, in modo
armonico, l’attività
mo toria, musicale e
tea trale in un unico
progetto
 Conoscere le norme di sicurezza
nell’ambito do mestico e
scolastico: prevenzione e
protezione;
 conoscere la stru men tazione del
laboratorio di scienze;
 Realizzazione di un Musical
Sviluppare e
consolidare competenze
linguistiche più solide
certificabili ed
orientare
all’acquisizione di
maggiore
consapevolezza delle
proprie capacità
 Approfondire la comunicazione
nell’ambito della vita quotidiana
Codificare e
comprendere
l’informazione
 Migliorare il metodo di studio
mediante l’elaborazione di mappe
concettuali;
158
I criteri adottati dal Collegio dei docenti
per la selezione degli Esperti
SELEZIONE PER ESPERTO
PON M ISURA D1 – Migliorare le competenze del personale della scuola e dei
docenti – interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata
e sulle
Titolo di studio
Laurea specifica pertinente l’incarico (Laurea vecchio ordinamento
o specialistica nuovo ordinamento)…………………………………………………………
Max 10 punti
Titoli culturali
Max 10 punti
Per ogni corso di specializzazione/perfezionamento universitario o
parauniversitario o da enti e istituzioni riconosciuti con
certificazione finale pertinente l’incarico…………………………………………
Per ogni laurea ulteriore…………………………………………………………………………
Conseguimento ECDL core level……………………………………………………………
02 punti
05 punti
01 punto
Pubblicazioni e ricerche
Per ogni pubblicazione inerente il setto re di intervento su riviste o
produzione di CD riconosciuti …………………………………………………………………
Max 10 punti
Esperienze PON Scuola
Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola inerente il
settore di intervento ………………………………………………………………………………
Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola non inerente il
settore di intervento …………………………………………………………………………………
Max 10 punti
Altre esperienze professionali
Per ogni docenza in percorsi formativi inerenti il settore di
intervento promossi da Istituzioni Scolastiche o da Enti
autorizzati a livello regionale o ministeriale ………………………………………
Max 10 punti
01 punto
02 punti
01 punto
01 punto
A parità di punteggio sarà data la precedenza in base al criterio dell’età, come da
procedure concorsuali.
PON M ISURA C1 – migliorare i livelli di conoscenze e competenze dei giovani:
interventi per lo sviluppo delle competenze chiave.
Titolo di studio
Max 10 punti
Laurea specifica pertinente l’incarico (Laurea vecchio ordinamento o
specialistica nuovo ordinamento) ………………………………………………………………
Laurea triennale pertinente l’incarico…………………………………………………………
Diploma specifico pertinente l’incarico………………………………………………………
10 punti
05 punti
03 punti
159
n.b.: si valuta un solo titolo
Titoli culturali
Max 10 punti
Per ogni corso di specializzazione/perfezionamento universitario o
parauniversitario o promosso da en ti e istituzioni riconosciuti con
certificazione finale pertinente l’incarico…………………………………………………
Per ogni laurea ulteriore…………………………………………………………………………………
Conseguimento ECDL core Level……………………………………………………………………
Conseguimento ECDL livello avanzato/special. - solo per selezione
docenti per mo dulo di informatica (per ciascun Modulo)………………………
02 punti
05 punti
01 punto
Pubblicazioni e ricerche
Max 10 punti
Per ogni pubblicazione inerente il setto re di intervento su riviste o
produzione di materiale informatico distribuito …………………………………….
Esperienze PON Scuola
01 punto
Max 10 punti
Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola inerente il setto re
di intervento …………………………………………………………………………………………………….
Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola non inerente il
settore di intervento ………………………………………………………………………………………
Altre esperienze professionali
Per ogni ulteriore esperienza specifica inerente il settore di
intervento …………………………………………………………………………………………………………
02 punti
02 punti
01 punto
Max 10 punti
01 punto
A parità di punteggio sarà data la precedenza al candidato di minore età.
Per quanto riguarda il punteggio per gli Esperti in relazione all’obiettivo D
(aggiornamento dei docenti) dalla voce titoli di studio si esclude il Diploma.
SELEZIONE PER TUTOR FACILITATORE VALUTATORE
PON Misura D1 – C1
Titolo di studio
Laurea specifica pertinente l’incarico (Laurea vecchio ordinamento
o specialistica nuovo ordinamento)…………………………………………………………
Diploma specifico pertinentel’incarico……………………………………………………
10 punti
05 punti
n.b. si valuta un solo titolo
Titoli culturali
Per ogni corso di specializzazione/perfezionamento universitario o
parauniversitario o da enti e istituzioni riconosciuti con
certificazione finale pertinente l’incarico……………………………………………
Per ogni laurea o diploma ulteriore ……………………………………………………….
Conseguimento ECDL core level………………………………………………………………
Pubblicazioni e ricerche
Per ogni pubblicazione inerente il setto re di intervento su riviste
specializzate ……………………………………………………………………………………………
Max 10 punti
02 punti
05 punto
01 punto
Max 05 punti
01 punto
160
Altre esperienze professionali
Per ogni docenza in percorsi formativi inerenti il settore di
intervento organizzato da Istituzioni Scolastiche o da En ti
autorizzati a livello regionale o
ministeriale……………………………………………
Max 10 punti
01 punti
A parità di punteggio sarà data la precedenza in base al criterio dell’età, come da
procedure concorsuali.
il personale interno coinvolto nei progetti Pon
Dirigente scolastico
Direttore Servizi Generali e Amministrativi
Tutor
Facilitatore
Valutatore
Assistenti amministrativi
Collaboratori scolastici
161
i risultati del Pon
anno scolastico 2010 - 2011
Gli step che hanno contraddistinto lo svolgimento sono stati:
a. Analisi dei bisogni formativi;
b. Questionari in itinere somministrati agli esperti e ai tutor sull’efficacia e
l’efficienza del Pon;
c. Questionari agli esperti e ai tutor sugli esiti formativi.
Gli alunni che hanno partecipato sono stati:
94 della Scuola Primaria
173 della Secondaria di primo grado
I bisogni formativi e le aspettative iniziali sono stati rappresentati con grafici
per esser e socializzati dai due segmenti di scuola.
Gli esiti dei questionari somministrati a metà percorso agli esperti e ai tutor
hanno evidenziato un buon grado di soddisfazione, riguar do sia il raggiungimento
degli obiettivi programmati, corrispondenti ai bisogni iniziali, che alle strategie
utilizzate e al superamento delle difficoltà incontrate.
Dai questionari somministrati ai corsisti e alle famiglie, si è rilevato:
i corsisti della Primaria sono soddisfatti in relazione alle aspettative, le
conoscenze sono migliorate, insieme con le tecniche operative. Buona la
capacità relazionale, la partecipazione tra gli stessi alunni.
I genitori sono soddisfatti, sia per quanto rguarda le conoscenze apprese, che
per l’assunzione di responsabilità di propri figli. Positivo il giudizio finale.
I corsisti della Secondaria affer mano che gli esiti sono buoni sul piano
metodologico, gli allievi si sono arricchiti sia attraverso l’uso dei laboratori, sia
attraverso le metodologie innovative e coinvolgenti. I progressi notevoli e le
proposte di lavoro sono state calibrate nella maggior parte dei casi agli
interessi degli studenti e coerenti con gli obiettivi programmati.
I genitori hanno ritenuto i PON validi, alcuni laboratori interessanti e più
funzionali all’apprendimento, le tecniche e il clima instaurato tra tutor/allievi e
tra gli allievi stessi è da ritenersi positivo, così come da ritenersi l’esito dei
PON.
Le risultanze finali dell’intero lavoro sono stati pubblicizzati attraverso una
mostra dei prodotti più significativi e la realizzazione di un MUSICAL pr esso
l’Auditorium della Chiesa Santo Spirito. Infine è da sottolineare che le
competenze raggiunt e in alcuni moduli otterranno la certificazione Cambri dge
lev Ket, la certificazione core level.
162
Per un maggiore
arricchimento e sviluppo
della personalità dell’alunno,
la Scuola
offre ulteriori
opportunità formative
iniziative,
lavori,
progetti
163
Obiettivi:
La Shoah, come conoscenza di una realtà del passato da rivitalizzare per
evitare ritorni.
Acquisizione, attraverso l’esperienza indiretta, del valore dei diritti e
dell’importanza del rispetto della dignità della persona.
Destinatari:
Tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado.
Azioni realizzate:
1. Partecipazione alla realizzazione teatrale presso il cinema Ariston dal
titolo “Il diario di Anna Frank” (adattamento e regia di A. V asco).
2. Ascolto delle trasmissioni più significative inerenti al tema in oggetto
(documentari, filmati d’epoca, dossier, telegiornali).
3. Forum di discussione gui dati sul tema: legge del 2000, leggi razziali,
conversazioni storiche.
4. Sguar do alle produzioni cinematografiche:
a. “La vita è bella”
b. “Il bambino dal pigiama a righe”
c. “Il diario di Anna Frank”
d. “Arrivederci ragazzi”
5. Ascolto guidato dei brani:
a. “Un superstite a Varsavia” di Schonberg
b. La canzone “Auschwitz” di Guccini
c. “La vita è bella” di Piovani
6. Visione critica di quadri o illustrazioni tratti dai giornali o dai libri di testo
7. Visione di documentari sulla medicina del Terzo Reich
8. Lettura e conversazione del brano “Life is beautiful” di Roberto Benigni
9. Lettura, comprensione e confronto di
a. R. Philombe: “L’homme qui te ressemble”
b. J. Joffo: “Un sac de billes”
c. Ben Jelloun: “Le racisme expliqué à ma fille”
10. Chanson: “J’ai des amis sur tuote la planète”
164
Olimpiadi delle Scienze Sperimentali
2011
Competizione organizzata
dall’Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali
Il nostro Istituto partecipa
Olimpiadi di Scienze Speri mentali
alle
Obiettivo:
a. far acquisire all’alunno una
cultura scientifica di base e per
la formazione della PERSONA;
b. L’opportunità
di
esplicitare
l’innovazione e allo stesso tempo
la possibilità di costruire un
patrimonio di conoscenze e
competenze
comuni,
da
condividere con altri studenti;
c. fornire agli studenti un’opportunità per verificare le loro inclinazioni e
attitudini per lo studio e la comprensione dei fenomeni e dei processi
naturali;
d. realizzare un confronto tra studenti delle diverse regioni italiane;
e. confrontare l’insegnamento delle scienze naturali impartito nella scuola
italiana con l’insegnamento impartito in altre nazioni, in particolare quelle
europee;
Docenti impegnati: prof.ssa Maria Vita PARDO, prof.ssa Filomena COLELLA,
prof.ssa Maria C. BERNARDO, prof.ssa Maria D’ONOFRIO, prof.ssa CONTE,
Fasi:
 La Regionale si effettuerà il 21 marzo 2011 nei
singoli Istituti.
 La Nazionale si svolgerà il 14 aprile 2011 alle ore
11.00 nella sede regionale individuata da ciascun
referente regionale.
Riconosci mento:
I primi classificati a livello regionale saranno premiati
in un evento organizzato dalla/e sezioni e/o gruppi
locali dell’ANISN.
I primi 5 classificati a livello nazionale (sette in caso di pari-merito) saranno
premiati con un soggiorno a Castellammare di Stabia in occasione dello
svolgimento della Fase nazionale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali
accompagnati dal proprio Docente di Scienze.
165
Quotidianamente … il quotidiano
Perché il giornale a scuola ? Perché
leggere è utile per contrastare il
predominio delle nuove tecnologie che
vedono
i
nostri
studenti
assidui
consumatori di i mmagini, abili navigatori
di siti, esperti di programmi informatici.
Docenti referenti
prof.ssa
prof.ssa
prof.ssa
prof.ssa
prof.ssa
Egidia GIGANTE
Paola GIUGNI
LOPRETE
Teresa PALOMBA
Angela PARADISO
Competenze
interne dei docenti
 invogliare e guidare gli studenti alla lettura del
quotidiano;
 divulgare l’uso del quotidiano all’interno della famiglia.
Obiettivi
 fornire strumenti idonei a capire, interpretare e
decifrare la realtà;
 sviluppare l’abitudine alla lettura e stimolare al
confronto critico;
 condurre gli studenti a misurarsi con pensieri, parole,
immagini capaci di integrare ed arricchire il loro
percorso disciplinare;
 motivare gli studenti ad esprimere competenze non
emer genti nei momenti di didattica tradizionale,
superando quindi difficoltà e ritardi di apprendi mento,
grazie ad un lavoro cooperativo che assegni loro ruoli
e compiti stimolanti;
 invogliare a produrre testi, articoli di giornale, saggi
brevi usando le varie tipologie testuali e i diversi
registri linguistici;
 condurre gli studenti verso quel lento e progressivo
cammino che li porterà a crescere per diventar e
cittadini del “futuro”.
166
Articolazione del
Progetto
1 ora a settimana nelle classi coinvolte per un totale di 15
ore complessive
Destinatari
Alunni di seconda e terza media e genitori
Periodo
Interno anno scolastico
Metodi
Cooperative learning – brain storming – problem solving –
lavoro di gruppo
Visite guidate e
incontri
Visita guidata alla redazione di un giornale
Incontro con un giornalista
Rapporti con le altre ASCO M
Scuole o Enti
Modalità di verifica Produzione di articoli, saggi brevi relativi alla cronaca,
alla politica, allo sport, allo spettacolo,alla cultura
Premio
Borsa di studio
Istituto
Comprensivo
“Alfieri”
notizie
167
Attività motorie e sportive
L’area extra curriculare da svolgere nel pomeriggio, consiste in attività
sportive per gruppi di alunni delle diverse classi al fine di arricchire
ulteriormente l’Offerta Formativa.
L’Istituto partecipa ai giochi sportivi studenteschi con le seguenti attività:
corsa campestre maschile e femminile;
pallavolo femminile;
calcio a cinque maschile e femminile;
atletica leggera maschile e femminile;
nuoto maschile e femminile
Al ter mine dei giochi sportivi studenteschi (aprile-maggio) l’attività continua
con tornei di classe (calcio a cinque m/f).
Quest’anno, anche in rapporto a quelle che sono le esigenze e le preferenze
espresse dagli alunni, sono state proposte e r ealizzate, sia ai maschi che alle
femmine, sotto forma di “corsi”, queste discipline:
Badminton
Obiettivi:
acquisizione e miglioramento delle capacità percettive,
coor dinative e non da meno delle capacità sia fisiche che
fisiologiche, con obiettivi miranti al continuo sviluppo psicomotorio e potenziamento corporeo.
Docente: prof.ssa Anna Maria Taranto
Scherma
Obiettivi: Sviluppare nell’alunno/a
 Le abilità e capacità condizionali
 La coordinazione simmetrica e asimmetrica
 Le capacità percettive, associative, la destrezza
 La capacità di controllare le proprie emozioni
 L’ educazione alla socializzazione
 La conoscenza della propria sfera psicofisica e dei propri limiti
Docenti: prof. Cosimo Bottiglione, prof. Carlo Lippo
Tennis Tavolo
Obiettivi:
 Promozione delle capacità senso percettive,
 Consolidamento degli schemi motori ed educazione delle
capacità motorie,
 Collegamento tra la motricità e l’acquisizione delle capacità gestuali e
mi miche,
 Sviluppo delle caratteristiche morfologiche-biologiche,
 “Educare” al gioco nelle varie espressioni
Docenti: prof. Cosimo Bottiglione, prof. Carlo Lippo
168
Viaggi d’istruzione e Visite guidate
A cura della funzione strumentale




I Viaggi d’istruzione e le Visite guidate sono parte
integrante delle attività didattiche dell’istituto
Compr ensivo “Alfieri”.
Una opportunità in più per:
 ampliare le conoscenze relative allo spazio
geografico che li circonda;
allargare gli orizzonti conoscitivi e di poter usufruire degli scambi culturali
che lo stesso territorio offre;
formare pienamente la personalità dell’alunno/a;
far acquisire la capacità di osservazione, di conoscenza e di azione,
abituandolo a porsi in modo critico nei confronti della realtà che lo circonda;
Sviluppare la socializzazione, la cooperazione e l’autonomia personale fuori
dall’ ambient e scolastico.
In questo anno scolastico sono stati realizzati
i seguenti Viaggi d’istruzione:
Scuola secondaria di primo grado
Classi TERZE
Data:
Meta:
Classi:
02 – 06 maggio 2011
EMILIA ROMAGNA – MARCHE – REP. SAN MARINO
3^ A – 3^ H – 3^ I
Docenti accompagnatori:
prof. Ter mite, prof.ssa Pennarola, prof.ssa Confessa
Data:
Meta:
Classi:
03 – 07 maggio 2011
TOSCANA
3^ B - 3^ C – 3^ E - 3^ F
Docenti accompagnatori:
prof. Girelli, prof.ssa Giugni, prof.ssa Marano, prof.
Milillo, prof.ssa Colella, prof.ssa Galeone
Classi SECONDE
Data:
Meta:
Classi:
Docenti accompagnatori:
11 – 13 aprile 2011
ROMA
2^ A – 2^ B - 2^ F – 2^ G – 2^ H
prof. Ter mite, prof.ssa Galeone, prof.ssa Giugni,
prof. Milillo, prof. Dorsaneo, prof.ssa Cor belli
169
Classi PRIME
Meta
Data
Classi
Docenti accompagnatori
Caprarica - Lecce
04 – 05 - 2011
1^ H – 1^ I
Gigante E. - Palomba
Meta
Data
Classi
Docenti accompagnatori
Canne della Battaglia – Castel del Monte
07 – 05 - 2011
1^ E - 2^ E
Catanese – Cavallo - Semeraro
Meta
Data
Classi
Docenti accompagnatori
Roseto – Civita - Metaponto
19 – 05 - 2011
1^ C – 2^ C
Colella – Mancone - Pennarola
Meta
Data
Classi
Docenti accompagnatori
Canne della Battaglia – Castel del Monte
27 – 05 - 2011
1^ F - 1^ G
Cozzolino – Girelli - Termite
Meta
Data
Classi
Docenti accompagnatori
Cittadella della Scienza – Orto botanico
30 – 05 - 2011
1^ A - 1^ B
Confessa – D’Onofrio - Pardo
Visite Guidate
Classi prime



Teatro Ariston “Moby Dick”
Museo di Taranto
Città Vecchia – Casa Circondariale – Mensa dei poveri
Classi seconde


Teatro Ariston “Divina Commedia”
Città Vecchia – Casa Circondariale – Mensa dei poveri
Classi terze




Portaerei “Cavour”
Teatro Ariston “Anna Frank”
Teatro Orfeo Spettacolo in lingua inglese
Teatro Orfeo Spettacolo in lingua francese


Museo archeologico
Teatro Ariston “Architeatro”
170
Relazione illustrativa
al programma annuale 2011
Premessa
La presente relazione del programma annuale evidenzia gli aspetti programma tici in
ordine al Progetto 2011 della scuola dopo aver verificato la coerenza tra gli impegni
assunti e la rela tiva copertura finanziaria.
Il progetto è il risultato di un’ampia analisi dei fabbisogni del terri torio a seguito di
un articolato programma di informazione e condivisione: le attività e i progetti della
scuola verranno realizzati e monitora ti impegnando le risorse finanziarie,
infrastru tturali e umane previste e dettagliate nel presente documen to.
La definizione del programma ha seguito diversi percorsi, ovviamente in funzione
della tipologia di questa scuola e della sua dimensione e del modo in cui all’interno di
questa sono distribuite le risorse umane e strumen tali. Si possono individuare quattro
passaggi:
 analitica riflessione sulle iniziative che hanno condotto all’elaborazione del piano
dell’offerta forma tiva;
 evidenziazione degli obiettivi che si intendono perseguire con la realizzazione delle
iniziative inserite nel POF;
 individuazione delle risorse logistiche e organizzative che si prevede di utilizzare
nella realizzazione delle varie attività e progetti previsti nel POF;
 individuazione dei nominativi di personale docente e ATA che si prevede di utilizzare
nelle varie attività.
Per ciascuno di questi momenti è sta to necessario tradurre le informazioni elaborate
in quantità economiche, necessarie alla definizione del budget a disposizione, che come è
noto è composto dalle risorse finanziarie disponibili e/o da quelle per le quali si ha la
“certezza” di riscossione, provenienti da assegnazioni sta tali, da privati, ovvero da
entra te au tonome.
L’attività preparato ria
Come di consueto si è sviluppata una ampia attività di informazione allo scopo di far
conoscere il sistema di gestione amministra tivo-contabile che veicola le iniziative del
POF. Pertanto, da un lato si è organizzato il personale dell’area amministra tiva, dall’altro
lo staff di presidenza e tu tti i progettisti affinchè integrassero, negli stru men ti
progettuali, le metodologie per la gestione amministra tiva.
Una particolare attenzione è sta ta dedicata alla ricerca di una impostazione
progettuale che fosse trasparen te, sia rispetto alle risorse impiegate, sia rispetto agli
aspetti di verifica dell’efficacia, dell’efficienza e dell’economicità.
Così, da un lato ogni progetto-a ttività è sta to correda to da un approfondimento
effettuato con le schede di sintesi del piano dell’offerta formativa (dove vengono
chiaramente espressi obiettivi e sistemi di rilevazione dei risultati), dall’altro a ttraverso
il parallelo schema finanziario che ha riclassificato tu tte le spese secondo le tipologie
standard dei centri di costo che a far data 01/01/2008 con DMEF N.66233
DELL’8/06/2007, hanno subito una revisione con un nuovo Piano dei conti.
171
La struttura del programma annuale
Il programma annuale è sta to organizzato seguendo l’impostazione ed i principi del
nuovo regolamento di contabilità introdotto con Decreto Interministeriale n.44 del
1/2/2001 per attività e progetti. Sono alla base del provvedimento in questione oltre
che specifiche norme per la semplificazione della contabilità finanziaria per la
realizzazione di una netta separazione fra funzione di indirizzo e compiti di gestione,
anche disposizioni volte a conferire un reale contenuto alla pianificazione e alla
programmazione, introducendo il principio della valutazione economica e della ottimale
utilizzazione delle risorse.
Contenuto del programma annuale
Il documento contabile programma tico è sta to compilato dopo aver proceduto ad una
approfondita analisi delle indicazioni rinvenibili nelle previsioni del POF e di quelle
specifiche del Collegio dei docenti nella seduta del 14/09/2010 ed approvate dal
Consiglio di Istitu to nella sedu ta del 26/10/2010 e riporta gli obiettivi gestionali da
realizzare, a fronte delle rela tive dotazioni finanziarie.
Sulla base dei progetti previsti è sta to predisposto un dettagliato piano attuativo
che segna un momento di ulteriore dettaglio della pianificazione e della programmazione
didattica e finanziaria. Così, è stato possibile redigere un programma veramente
attendibile perché fondato sulle effettive capacità organizzative e gestionali della
stru ttura scolastica determinando in via prioritaria:
 una corretta valutazione degli aspetti di razionalità economica, in modo da
intraprendere la scelta economicamente più valida;
 gli indicatori fondamentali per la verifica in corso di anno;
 l’affidamento degli obiettivi programmati al personale dipendente, responsabile dei
servizi e delle funzioni aggiuntive, ovvero ai docenti collaboratori e titolari di
funzioni obiettivo;
 le linee essenziali per la determinazione del “controllo interno”, che si articola nella
predisposizione di un piano di obiettivi da raggiungere, nella rilevazione e valutazione
dei dati rela tivi ai risultati raggiunti;
 l’ulteriore graduazione delle risorse dell’entra ta e degli acquisti di beni e servizi. A
questo proposito, va detto che il dettaglio delle risorse dell’entrata si realizza
attraverso una articolazione delle diverse voci all’interno del medesimo aggregato,
anche per consentire di esercitare un controllo a quadratura con le spese collegate.
Questo è, comunque, previsto dal piano dei conti per il versante entrate. Una
suddivisione per tipo, conto e so ttoconto delle spese è prevista, proprio con le stesse
finalità, dal modello ministeriale E, riepilogo per tipologia di spesa.
La determinazione del quadro delle entrate prevedibili è stato il cardine sul quale si
innesta il programma annuale e il punto di riferimento intorno al quale si è lavorato per
definire il livello quantita tivo e qualitativo dei servizi che si potranno erogare nel corso
dell’anno. Nel modello A, articolato in due sezioni suddivise per grossi aggregati, vengono
individuate tu tte le en tra te ed è stabilita l’entità delle risorse da assegnare ad ogni
singolo progetto od a ttività.
In ordine alla redazione del modello “A”, è opportuno evidenziare che:
 le entra te sono raggruppate in otto diverse aggregazioni secondo la loro provenienza:
01: avanzo di amministrazione; 02: finanziamento dello Stato; 03: finanziamenti dalla
Regione; 04: finanziamenti da enti locali o da altre amministrazioni pubbliche; 05:
172
contributi di privati; 06: proventi da gestioni economiche; 07: altre en tra te; 08:
mutui;
 le spese sono raggruppate in quattro diverse grandi aggregazioni: attività; progetti;
gestioni economiche; fondo di riserva. L’aggregazione della spesa denominata
“Attività” è, a sua volta, su ddivisa in cinque voci di spesa: funzionamento
amministrativo generale; funzionamento dida ttico generale; spese di personale; spese
di investimento ; spese per manutenzione edifici. Ogni singolo progetto che si intende
finanziare costituisce un aggregato di spesa complessiva della medesima voce.
Le attività
Le attività sono sta te analizzate identificando le varie aree:
 Voce A 1 – “FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO GENERALE”- Questa voce
rappresenta il centro costo degli uffici di segreteria, dei servizi generali e tecnici e
in particolare l’acquisto di cancelleria stampati, materiale di pulizia locali, nonché le
spese postali, telefoniche, manutenzione ordinaria e locazione delle apparecchiature
ed attrezzature sia ad uso amministra tivo che didattico ed altre spese varie anche
correlate all’introduzione delle nuove tecnologie multimediali nonché la spesa per la
esternalizzazione del servizio di pulizia da parte della ditta DUSSMAN per le aule e
spazi destinati agli alunni della scuola dell’infanzia e primaria. In questa voce sono
inclusi i compensi all’esperto tecnico rispettivamente per la legge 626/1994 e
successive modifiche e integrazioni. In detta scheda, inoltre, è prevista, nella
tipologia di spesa - partite di giro - l’anticipazione del “fondo per le minute spese” a
favore del diretto re dei servizi generali ed amministrativi, di cui all’art.17 del
Regolamento di contabilità.
 Voce A 2 – FUNZIONAMENTO DIDATTICO GENERALE” - In questo centro costo
sono sta te previste le spese per l’acquisto di libri, riviste e periodici, giornali tecnici
e scientifici e relativi abbonamenti, riferiti all’attività didattica; quelle per
l’acquisto del ma teriale per le esercitazioni di laboratorio per gli acquisti e rinnovi di
modesta en tità delle a ttrezza ture tecnico-scientifiche, per la manutenzione delle
attrezza ture, dei laboratori, ivi compresi quelli informatici di proprietà; nonché
quelli afferenti ad esigenze connesse con l’attività didattica generale.
 Voce A 3 - “SPESE DI PERSONALE” – Il centro costo è rappresenta tivo di tutte
quelle spese relative al tra ttamen to fondamen tale concernente il personale assunto
per supplenze brevi, nonché di compensi per tra ttamen to accessorio spettan te al
personale docente nella sostituzione dei colleghi assenti. Relativamente a questa
voce, si precisa che le somme destinate alla corresponsione del tra ttamen to
accessorio debbono essere esclusivamente quelle previste da specifici istitu ti
contrattuali quali funzioni strumen tali, incarichi specifici al personale ATA e
dell’indennità di amministrazione e dei compensi di cui all’art.88, comma 2, lett. i) e
j) del CCNL 29/11/2007.
 Voce A 4 – “SPESE DI INVESTIMENTO” – Il centro costo rappresen ta le spese che
si prevedono per l’acquisto di beni mobili non imputabili ad uno specifico progetto.
Tra i beni mobili è prevista la spesa per sostituire i PC obsoleti degli uffici
amministrativi e dotazione di una stampante A3 per la stampa del file, predisposto
annualmente, con tenen te le pagelle dei due ordine di scuola; do tazione dell’archivio
173
di scaffali per la conservazione degli atti amministra tivi; dotazione delle classi di
scaffali per la conservazione dei sussidi didattici; dotazione del laboratorio di
informatica di sedie ergonomiche per ogni postazione PC; dotazione di notebook per
le classi per i collegamenti alla rete internet.
I Progetti
 Aggregato P – Progetti
a. P19 – Progetto “Viaggi e visite guidate e a ttività ricreative”
b. P21 – Progetto “Aggiornamento e formazione del personale”
c. P22 – Progetto “Flessibilità didattica ed organizzativa prestazioni aggiuntive del
personale docente e ATA p rogetti e au tonomia”
a. P52 – Progetto “Sicurezza nella scuola legge 626/94”
b. P60 – Progetto “Recupero”
c. P61 – Progetto “Qualità”
d. P62 – Progetto “Ampliamento offerta forma tiva scuola secondaria di 1° grado”
e. P63 – Progetto “ Ampliamento offerta formativa scuola primaria”
f. P64 – Progetto “ Ampliamento offerta formativa scuola infanzia”
g. P66 – Progetto “Amico libro”
h. P78 – Progetto Centro Sportivo Scolastico “V. Alfieri”
i. P79 – PON-FESR-2008-472-B1-1 – “happy school”
j. P80 – PON-FESR-2008-500-A1 – “digitlandia”
k. P82 – PON-FSE 2010 329 B1 “e-school”
l. P83 – PON-FSE 2010 804 C1 “migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”
Per ogni progetto è disponibile una scheda descrittiva con le indicazioni degli obiettivi e
tempi di realizzazione. Le ore previste sono sta te in seguito adatta te in rapporto alle
adesioni degli alunni e alle indicazioni del collegio dei docenti nella formazione dei gruppi
e della durate di ogni attività progettuale. Ogni scheda POF è correda to della rela tiva
scheda finanziaria mod.B.
Il fondo di riserva e le attività da programmare.
Lo stanziamento relativo al fondo di riserva indicato è pari al 5% circa (€ 500,00)
della dotazione ordinaria iscritta in bilancio, mentre per le attività da programmare,
oltre alla differenza per la quadratura di bilancio è rilevabile l’importo complessivo di €
55.735,84 riguardanti le seguenti finalizzazioni:
 € 14.683,11 importo assegnato dal USP di Taranto in ordine al fondo per
l’istituzione scolastica per l’a.s. 2005/2006 e riguarda gli incrementi previsti
dall’art.5, comma 1, I e II alinea, del CCNL 07/05/2005 che ricevono nel CCNL
del 29/11/2007 una diversa finalizzazione, poichè destinate a coprire gli oneri
derivanti dall’applicazione degli artt.82 e 83 del medesimo contra tto;
 € 317,80 economia derivante dal budget assegna to nel PON FESR 975
“Navighiamo! Tutti a bordo” da radiare nel corren te anno;
 € 1.100,00 importo assegna to dal USP di Taranto in ordine al finanziamento per
consulenza per l’attività moto ria nella scuola primaria;
 € 33.757,74 importo monitorato al SIDI per i compensi per ore eccedenti ed
avviamento alla pratica sportiva relativo al periodo gennaio – giugno 2009 da
liquidare al personale docente;
174




€ 610,44 PON: fse 2009 B4 292 comunicazione verbale e non verbale da radiare
nel corrente anno;
€ 4.925,46 PON: fse 2009 C1 1571 int.sv.comp.chiave da radiare nel corrente
anno;
€ 338,43 PON: fse 2009 C4 464 matema ticando da radiare nel corrente anno;
€ 2,86 “innovascuola” formazione lim.
Entrate
Per quanto riguarda le entra te si evidenzia che:
è sta to utilizzato l’avanzo di amministrazione tenendo distinto, come prevede il D.I. n.
44/01, l’avanzo “vincolato” ossia le somme finalizzate a specifici progetti e/o attività da
quello non vincolato. L’iscrizione nel mod. “A” dell’importo dell’avanzo di amministrazione,
secondo il detta to dell’art. 3 del nuovo regolamento contabile, è pura mente virtuale, in
quanto non si tratta di nuova entrata, ma di utilizzo di una disponibilità derivante da
gestioni precedenti. La sua utilizzazione analitica è riporta ta nel mo d. D:
Impo rto
vincolato
Aggr.
Importo non
vincolato
tot ale
Voce
A
A01
A02
A03
A04
A05
P
P19
P21
P22
P52
P 60
P 61
P 62
P 63
P 64
P 66
P 78
P 76
P 77
P 78
Z
Z01
Attivi tà
Funzio name nto amminist rativo gene rale
Funzio name nto didatt ico ge nera le
Spe se per il personale
Spe se d'investimento
Man utenzione ed ificio
58. 160,88
3 9.682, 13
1.206,1 4
1 5.390, 25
1.882,3 6
26.0 80,65
7 .641,0 4
1 1.639,9 9
Proge tti
171. 454,53
Via ggi e visite gu ida te
3.140,5 8
Aggiorn ament o e formazione d el person ale
1 3.543, 85
Flessib ilità didatt ica + pre st azioni ag g. ATA
9.908,2 5
Sicure zza ne lla scuola legge 626
1.316,3 4
Recupe ro scuola seconda ria
6.255,9 2
Qualità scuo la se co ndaria
4.679,2 0
Ampliamen to offe rta f ormativa scuo la se con daria
9.616,4 8
Ampliamen to offe rta f ormativa scuo la primaria
4.234,5 7
Ampliamen to offe rta f ormativa scuo la inf anzia
2.646,6 1
Amico libro
684,90
Cent ro Spo rtivo Scolastico "V. Alfieri"
3.047,5 1
PON-FESR-2008 -472 -B1-1 – “happy school”
21. 454,00
PON-FESR-2008 -500 -A1 – “digitlandia”
13. 546,00
PON-FSE 20 10 329 B1 “e -school”
5. 812,86
PON-FSE 20 10 804 C1 “miglio rare i livelli di cono scenza d ei gio
71.van
567,46
i”
Tot ale utilizzo avanzo di amministrazio ne
22 9.615, 41
1.3 00,00
Dispon ibilit à finanziaria da prog rammare
5 5.735, 84
6 .799,6 2
1 .300,0 0
84. 241,53
4 7.323, 17
1 2.846, 13
1 5.390, 25
8.681, 98
0, 00
101. 187,07
3.140, 58
1 3.543, 85
9.908, 25
1.316, 34
6.255, 92
4.679, 20
9.616, 48
4.234, 57
2.646, 61
684, 90
4.347, 51
2 1.454, 00
1 3.546, 00
5.812, 86
7 1.567, 46
2 7.380,6 5
2 56.996, 06
0,0 0
5 5.735, 84
Nella dotazione ordinaria (aggr. 02 – voce 01) la quantificazione del finanziamento per
l’anno finanziario 2011 è sta to definito in rapporto alle indicazioni fornite con nota
prot.n. 10773 datata 11/11/2010 del MIUR nella quale con riferimento alla
predisposizione del Programma Annuale 2011 è stata comunicata la risorsa finanziaria,
pari ad euro 93.045,01, sui cui questa scuola può fare affidamento per redigere il
documento con tabile.
Contributi di privati (Aggr. 05 – 02) – In questa voce sono stati previsti i contribuiti
finalizzati degli alunni per finanziare le visite guidate e i viaggi di istruzione. Inoltre, è
stata compu ta ta tra i contribuiti finalizzati l’importo derivante dalle iscrizioni degli
alunni per l’assicurazione contro gli infortuni e responsabilità civile.
175
Quadro riassuntivo delle fonti di finanziamento
Al solo fine di una informazione più semplice e comprensibile, vengono riassunte nel
quadro che segue le più significative appostazioni riguardanti le fonti di finanziamento,
disaggregate per provenienza e vincoli di destinazione relative all’anno di riferimento del
bilancio di previsione.
A
B
C
Avanzo di aministrazione
Fina nziam ento de llo Stat o per la dotazio ne ordina ria
Co ntributi da priva ti (alunni)
€
€
€
31 2.731,90
9 3.045,01
9 7.000,00
TOTALE GENERALE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO
€
50 2.776,91
Parte spesa
Per quanto riguarda l’impostazione della spesa, preme innanzitutto so ttolineare che
essa è la risultante, oltre che della programmazione integrata didattica/finanziaria
anche del mix delle varie fonti di finanziamento, che complessivamente sostengono il
nuovo modello organizzativo dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e degli apparati
amministrativi. Per quanto attiene alla dimostrazione analitica delle poste finanziarie
che compongono la previsione della spesa delle varie aree, si ritiene di dover porre in
evidenza quelle riguardanti le seguenti finalizzazioni:
ATTIVITA'
€ 18 5.286,54
Re tribuzio ne fonda mentale a i supp lent i b revi e salt uari
indennità d i amminist razione al DSGA e so stitut o
re tribuzione aggiuntive rese dal person ale gravanti sul FIS
funzioni strumentali al POF e f unzioni agg iun tive
spese fun zionamento amminist rativo generale
spese fun zionamento amminist rativo didattico
spese di invest imento
€
€
€
€
€
€
€
26.8 95,00
2.0 79,59
7.3 47,25
5.9 63,41
121.4 73,18
12.8 46,13
8.6 81,98
PROGETTI
De nominazio ne
€ 26 1.254,53
h ins.
h no n
ins
compensi
personale
Viaggi e visite g uida te
Agg. Form.personale
100
2 6 € 1.255, 24
Fless.did.org.prest.agg.do c. ata
€ 9.908, 25
Sicurezza nella scuo la legg e 628comp.f orf.
Attività di recupero sc.secondaria 97
€
6.255, 92
Qualit à sc. Secondaria
70
8 € 4.679, 20
158
16 € 9.616, 48
Amp l.of f.form.sc.seco ndaria
67
Amp l.of f.form.sc.prima ria
€ 4.234, 57
42
Amp l.of f.form.sc.in fanzia
€ 2.646, 61
Amico libro
Ce ntro S portivo Scolastico "V.Alfieri"66
€ 3.047, 51
PON-FESR 2008 4 72 B1-1 "happy sch ool"
PON-FESR 2008 5 00 A1 "digitlan dia "
1155
PON-FSE 2 010 C1 804 “migliorare 370
i live lli di
co nosce
€ 35.955
nza ” ,10
101
PON-FSE 2 010 B1 32 9 “e-school” 30
3075 ,64
Fondo di riseva
Disponibilità d a pro grammare
TOTALE A PAREGGIO
n.esp. compe nsi esp
est.
est.
3
€
1
beni e serv.
€ 91 .640,58
4.29 3,56 € 7 .995,05
€
1 .316,34
1
2
2
11
1
€
€
€
€
€
684,90
€ 1 .300,00
85 6,00 € 20 .598,00
48 6,00 € 13 .060,00
26.60 0,00 € 9 .012,36
2.40 0,00
337,2 2
pevisione
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
91.6 40,58
13.5 43,85
9.9 08,25
1.3 16,34
6.2 55,92
4.6 79,20
9.6 16,48
4.2 34,57
2.6 46,61
6 84,90
4.3 47,51
21.4 54,00
13.5 46,00
71.5 67,46
5.8 12,86
€
500,00
55.735 ,84
€ 50 2.776,91
176
Dall’analisi della spesa complessiva si evince che le risorse sono sta te così suddivise:
Risorse previste per finanziare la spesa corrente
Risorse previste per finanziare la spesa in c/ capitale
€
€
437.859,09
8.681,98
98,06%
1,94%
Conclusioni
Stante quanto precede, si invita il Consiglio di Istitu to ad approvare il programma
annuale, si invita il Collegio dei Revisori a formulare qualunque proposta in ordine alla
migliore qualificazione della spesa ipotizzata. A tu tto il personale impegnato nelle varie
attività ed in particolare nei progetti, insieme all’augurio di buon lavoro, si rivolge l’invito
ad adoperarsi per la migliore realizzazione del programma annuale nel rispetto delle
indicazioni previsionali.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Cheru bina MATICHECCHIA
177
I Documenti
della Scuola
Regolamento d’Istituto
Carta dei servizi
Regolamento viaggi d’istruzione e visite
guidate
178
Regolamento d’Istituto
Delibera Consiglio di Istituto del 15/12/2009
ART. 1 - Disposizioni sul funzionamento degli Organi Collegiali
La convocazione degli Organi Collegiali è disposta con un congruo preavviso, di
norma non inferiore ai 5 giorni, rispetto alla da ta delle riunioni.
La convocazione viene formulata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo
collegiale consegnata ai genitori trami te gli alunni e mediante affissione all’albo di
ciascuno plesso.
In caso di assenza prolungata dell’alunno, si provvederà a contattare il componente il
Consiglio telefonicamente.
La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da tra ttare nella
sedu ta dell’Organo Collegiale.
La convocazione, qualora vi siano motivi di particolare urgenza, può essere fatta per
telefono nelle 24 o 48 ore e, in caso di mancata reperibilità si procede nelle
modalità già indicate nel cpv.2.
Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale in ordine
progressivo a cura del segretario del Consiglio designato dal presidente, steso su
pertinente registro.
Eventuale richiesta di trascrizione successiva sul registro dei verbali va motivata
per iscritto. La trascrizione avviene al massimo entro il giorno successivo al fine di
consentire l’estrazione delle delibere da pubblicare. Rimane comunque necessario
depositare agli atti la stesura del verbale reda tto in sede di riunione che viene letto
e firmato dal seg retario e dal presiden te.
ART. 2 - Programmazione delle attività degli Organi Collegiali.
Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto
alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato
svolgimento delle a ttività stesse, raggruppando a date prestabilite in linea di
massima, la discussione degli argomenti sui quali è possibile prevedere con certezza
la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.
ART. 3 - Svolgimento coordinato dell’attività degli organi collegiali.
Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che
presen tano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie.
Compiti di cui al precedente comma, si considerano anche le competenze in materie
definite di un determinato organo, quando il loro esercizio costituisca presupposto
necessario, ovvero opportuno, nell’esercizio di competenza di un altro organo
collegiale.
179
ART. 4 - Elezioni di organi di durata annuale.
Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale hanno luogo, nello stesso giorno
ed en tro il secondo mese dell’anno scolastico come indicato annualmente dalle
circolari ministeriali. Le elezioni dei Rappresentanti dei genitori hanno luogo sulla
base di un’unica lista comprenden te tu tti gli elettori.
In tal senso, si fa riferimento agli artt. 21-22 Titolo II dell’ O.M. del 15 luglio 1991
che contempla la procedura semplificata e al D.Lvo 16 aprile 1994 n. 297 che rinvia
alla competenza dell’organo collegiale la data dell’assemblea dei genitori, la modalità
di votazione, la costituzione del seggio e rela tivo orario di apertura e chiusura senza
soluzione di continuità rispetto all’assemblea.
Sono fatte salve le diverse e successive disposizioni ministeriali.
ART. 5 - Convocazioni del Consiglio di Classe.
Il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente Scolastico secondo il piano delle
attività programmate. In casi eccezionali può essere convocato al di fuori del
predetto piano.
I genitori rappresentan ti di classe, qualora debbano partecipare alle riunioni, devono
essere convocati con apposito avviso scritto per il tramite dell’alunno; la notifica
deve essere riscontra ta dal coordinatore di classe.
ART. 6 - Programmazione e coor dinamento dell’attività del consiglio di classe.
Le riunioni del consiglio di classe sono programmate secondo i criteri definiti
nell’articolo 2 e coordinate con quelle di altri organi collegiali, secondo i criteri
stabiliti nell’art. 3.
Il Consiglio di classe è presieduto dal Dirigente scolastico. Se impossibilitato, di
volta in volta, delegherà per iscritto il Coordinatore o altro componen te il Consiglio
di classe.
ART. 7 - Convocazione del Collegio dei Docenti.
Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art. 4,
terz’ultimo comma, del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416 correlate con le norme previste
dal D.L.vo 16 aprile 94 n. 297.
ART. 8 - Pr ogrammazione e coor dinamento dell’attività del Collegio dei
Docenti.
Per la programmazione e il coordinamento dell’attività del Collegio dei Docenti si
applicano le disposizioni dei precedenti articoli 2 e 3.
180
ART. 9 - Prima convocazione del Consiglio di Istituto.
La prima convocazione del Consiglio di Istitu to, immediatamen te successiva alla
nomina dei relativi membri è disposta dal Dirigente (Rif. O.M. n. 215 del 15 luglio
1991 e D.L.vo n. 297 del 16 aprile 1994).
ART.10- Elezione del presidente e del vice pr esidente del Consiglio di
Istituto.
Nella prima seduta il consiglio, presieduto dal Dirigente scolastico, elegge tra i
rappresentan ti dei genitori, membri del consiglio stesso, il proprio presidente.
L’elezione ha luogo per votazione a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori
membri del consiglio.
E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenu to la maggioranza assoluta dei voti,
rapporta ta al numero dei componenti del consiglio.
Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella priva votazione, il presidente è
eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre ché siano presenti alla seduta
almeno la metà più uno dei componenti in carica. Il Consiglio può deliberare di
eleggere anche un vice presidente da votarsi fra i genitori componenti il consiglio
stesso, secondo le mo dalità previste per l’elezione (Rif. O.M. 215 del 15 luglio 1991 e
T.U. –D.L.vo n. 297 del 16 aprile 1994)
ART. 11 - Convocazione degli OO.CC.
Il Consiglio di Isti tuto è convocato dal presidente del consiglio stesso.
Il presidente è tenu to a firmare la convocazione del Consiglio su richiesta del
presidente della Giunta Esecutiva, ovvero della maggioranza dei componenti del
consiglio stesso.
In assenza del presidente il Consiglio di istitu to è convocato dal vice-presidente ed
in assenza dal consigliere più anziano tra i genitori.
Medesima successione è rispetta ta in caso di assenza nel giorno stabilito per
l’assemblea.
ART. 12 - D ecadenza dei membri eletti degli organi collegiali di durata
pluriennale.
I membri eletti, i quali non intervengono, senza giustificati motivi, a tre sedu te
consecutive dell’organo, di cui fanno parte, decadono dalla carica e vengono
surrogati con le modalità previste dall’art. 35 del D.Lvo n.297 del 16 aprile 1994.
Eventuali ostacoli all’atto di convocazione non motivati comportano la decadenza
immediata dalla carica e la successiva votazione alla nuova carica di presidenza.
ART. 13 - Pubblicità degli atti.
La pubblicità degli atti del Consiglio di istitu to, già disciplinata nell’art. 27 del D.P.R.
31 Magio 1974, n. 416, e successivamente prevista dall’art. 43 del Testo Unico della
Pubblica Istruzione, approvato con D.L. 16 aprile 1974, n. 297, deve avvenire
181
mediante affissione, in apposito albo di isti tu to di ciascun plesso a cura del
responsabile di plesso, dell’estratto delle deliberazioni adottate, so ttoscritta ed
autenticata dal segretario del consiglio.
L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di 8 giorni dalla relativa seduta
del consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10
giorni. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’ufficio di
segreteria dell’istituto e – per lo stesso periodo – sono esibiti a chiunque ne faccia
richiesta. La copia della deliberazione, da affiggere all’albo, è consegnata al
dirigente scolastico; questi ne dispone l’affissione e attesta, in calce ad essa, la da ta
iniziale di affissione, non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni
concernenti singole persone, salvo contraria richiesta scritta dall’interessa to. Per la
trasparenza degli atti e per l’accesso ai documenti amministra tivi, si osservano le
norme contenute nella legge 7 agosto 1990, n. 241, e le coordinate procedure
definite dal regolamen to di esecuzione, D.P.R. 27 Agosto 1992, n. 352.
ART. 14 - Convocazione del comitato per la valutazione del servizio degli
insegnanti.
Il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente
scolastico:
a) In periodi programmati, ai sensi del precedente art. 2, per la valutazione del
servizio, richiesta dei singoli interessa ti, a norma dell’art. 448 del D.L. 16
aprile 1994 n. 297;
b) Alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti del periodo di prova degli
insegnanti, ai sensi del citato articolo 448 del D.L. 16 aprile 1994 n. 297;
c) Ogni qualvolta se ne presen ta la necessi tà.
ART.15 - Vigilanza degli alunni e regolamentazione dei ritardi, uscite, assenze
e giustificazioni.
1. Gli alunni possono accedere negli spazi aperti interni alla scuola 5 minuti prima
dell’inizio dell’attività allorquando, in ottemperanza alle vigenti norme il
personale della scuola ne assume la responsabilità in vigilando
1.a Tale obbligo grava, in via principale, sul personale docente e rientra negli
obblighi
di servizio che include la vigilanza sugli alunni per tu tto il
tempo in cui questi sono loro affidati.
1.b Tale obbligo grava anche sul personale collaboratore scolastico nei limiti
fissati dal
rispettivo profilo professionale e in particolare: a) nei
periodi immediatamente
anteceden ti e b) successivi l’orario delle
attività didattiche; c) durante i cambi di classe; d) duran te l’utilizzo
dei servizi igienici
a) Il collaboratore scolastico in servizio nell’ingresso apre il cancello 5 minuti
prima dell’inizio delle lezioni ed assolve i compiti di vigilanza durante
l’ingresso degli alunni (l’individuazione è stabilita nel piano delle attività del
personale ATA).
182
I collaboratori scolastici assumono responsabilità della vigilanza degli alunni anche
negli spazi interni (androne – Scuola Primaria; aula – Scuola Secondaria di 1° grado e
Scuola dell’Infnazia) dove si trovano gli alunni nel caso di precaria e temporanea
assenza del titolare (l’individuazione è stabilita nel piano delle attività del personale
ATA).
Il personale ausiliario che opera nei piani è addetto alla vigilanza prima che l’alunno
entri in classe.
Nella scuola primaria gli alunni si raccolgono negli appositi spazi e per gruppi/classe.
Il docente della prima ora assume la responsabilità della vigilanza 5 minuti prima
delle lezioni che in tal caso viene commisurata anche all’età del ba mbino.
- I cancelli vengono chiusi 15 minuti dopo l’inizio delle lezioni.
- Gli alunni affidati alla COMI vengono accompagnati 5 minuti prima nei rispettivi
gruppi/classe ove vengono accolti dai docenti.
- I cancelli vengono riaperti nella fascia oraria di ricezione degli uffici dalle 10.00
alle 12.00.
Gli alunni che entrano nei 15 minuti dall’inizio delle lezioni vengono accompagnati dai
collaboratori nelle aule.
Dopo i 15 minuti devono essere autorizzati dalla direzione o dal collaboratore.
Il docente della 1^ ora segnerà il ritardo sul registro e di tan to sarà da ta
comunicazione alle famiglie.
I ritardi motivati devono essere comunicati dalla famiglia sul diario o sul libretto
delle giustifiche.
Art. 16 - Vigilanza in classe
La vigilanza in classe è compito esclusivo del docente. Il dovere di vigilanza è
commisurato all’età degli alunni.
Pertan to durante il cambio dell’ora devono essere poste in atto misure organizzative
e disciplinari tali da evitare situazioni di pericolo.
Si assegneranno agli alunni temi, schede/questionari, test al fine di mantenere
compostezza ed ordine nella classe.
Art. 17 - Vigilanza durante l’intervallo
Viene richiesta una maggiore attenzione per la prevedibile esuberanza degli alunni
che determina maggiori rischi ed eventi dannosi.
Pertan to, il docente della rispettiva classe curerà continua vigilanza regolando
l’accesso ordinato dalle aule ai servizi igienici.
A carico dei collaboratori la sorveglianza degli alunni negli antibagni, e la completa
vigilanza del personale ausiliario nell’utilizzo degli stessi al di fuori dell’orario
stabilito.
ART. 18 - Servizio Colazioni
Per agevolare la distribuzione delle colazioni si adotta la seguente procedura:
183
a) un rappresentan te di classe raccoglie le prenotazioni;
b) le prenotazioni e il relativo importo vengono ritirati dal gesto re;
c) le colazioni vengono consegnate dal gestore a ciascuna classe prima della
ricreazione.
ART. 19 - Vigilanza al termine delle attività e gestione dell’uscita delle classi
1. Due collaboratori designati sul piano aprono le porte per l’uscita, dopo aver
verificato che lo spazio di percorrenza delle classi non venga occupato dai
genitori, e sorvegliano che l’uscita avvenga in modo ordinato;
2. I docenti dell’ultima ora sono tenuti a vigilare durante l’uscita degli alunni
dalla scuola;
3. Gli alunni che permangono oltre l’orario di uscita per eventuali e non
sistematici ritardi delle famiglie devono essere vigilati a cura del personale
ausiliario.
ART. 20 - Regolamentazione dei ritardi, uscite, assenze e giustificazioni
Per la vigilanza degli alunni e la regolamentazione dei ritardi, uscite, assenze e
giustificazioni, valgono le seguenti norme:
1. Gli alunni della scuola dell’infanzia, elementare e media entrano nei 5 minuti che
precedono l’orario delle lezioni, pertanto il personale docente dovrà trovarsi a
scuola per esplicare un’accurata vigilanza e accoglienza degli alunni negli appositi
spazi esterni destinati alle varie classi di Scuola Primaria, per poi accompagnarli
al suono della campanella nelle rispettive aule. Solo per la scuola dell’infanzia,
data la tenera età degli alunni, è consentito l’ingresso dei bambini nell’arco dei
30 minuti successivi all’inizio delle lezioni.
In assenza dell’insegnante della classe adempiono alla accoglienza i docenti in
contemporaneità di tutte le classi, tempestivamente avvisati dall’insegnante
collaboratore/ responsabile di plesso e, in loro assenza, adempiono alla vigilanza i
collaboratori scolastici per il tempo strettamen te necessario all’arrivo del
supplente.
In attesa dell’arrivo della supplente, previa comunicazione da parte dell’ufficio di
segreteria dell’accettazione e conseguente arrivo della supplente, gli alunni
vengono affidati temporaneamente agli altri docenti di classe/sezione.
2. Durante l’intervallo delle lezioni, che è almeno di dieci minuti, i docenti vigilano
nelle classi di loro pertinenza, sul comportamen to civile degli alunni, in modo da
evitare che si arrechi danno alle persone e alle cose. Il docen te, dopo aver messo
in fila gli alunni, li accompagna nei servizi igienici.
Per la scuola dell’infanzia, data la tenera età dei bambini, l’accompagnamento da
parte dell’insegnante per l’utilizzo dei servizi igienici è ripetuto due volte.
I collaboratori scolastici collaborano, per quanto è di loro competenza, a
mantenere l’ordine e la compostezza degli alunni.
184
La vigilanza non è affidata al collaboratore scolastico in maniera sistema tica ma
è del docente il compito dalla vigilanza sugli alunni coordinato al bisogno dal
collaboratore scolastico.
3. Durante il cambio dell’ora di lezione, il docente, che lascia la classe, si assicura
preventivamente che il collaboratore scolastico addetto vigili diligentemente
fino al sollecito rientro dell’altro docente, impegnato nell’ora successiva di
attività didattica; in ogni caso, il personale scolastico è tenuto a prestare la sua
responsabile opera di vigilanza in qualsiasi momento tale necessi tà si presenti,
secondo la vigente normativa, altresì puntualizzata da specifico parere del
Consiglio di Stato (cfr. C.M. n. 8 del 18/01/1990).
4. Il docente che assume servizio in ore successive alla prima deve trovarsi a scuola
5 minuti prima per il cambio.
5. Gli alunni in ritardo giustificato rispetto all’orario di ingresso, sono ammessi in
classe con decisione del Dirigente scolastico o del docente vicario o del
responsabile di plesso.
6. L’uscita degli alunni al termine delle lezioni avviene al suono della campanella a
partire dal piano terra e a seguire le classi del 1^ piano, con la vigilanza del
personale docente e dei collaboratori scolastici.
Al solo plesso Fiore, quando piove copiosamente, per salvaguardare l’incolumità
degli alunni, i genitori degli alunni della scuola primaria possono prelevare i propri
figli 5 minuti prima del termine delle lezioni.
Solo per la scuola dell’infanzia i bambini vengono prelevati direttamen te dai
genitori o da persone appositamente delegate nelle sezioni di appartenenza
nell’arco dei 15 minuti precedenti il termine delle a ttività.
Il collaboratore scolastico del piano terra addetto all’ingresso provvede
all’apertura e alla chiusura del cancello.
7. Uscita anticipata degli alunni: i genitori preleveranno
sotto scriveranno
la richiesta di assunzione di responsabilità su un apposito registro.
gli
alunni
e
Per la scuola dell’infanzia l’uscita anticipata, di norma, non è consenti ta, se non nei
limiti di flessibilità stabilite dal Consiglio di Istitu to e solo in casi eccezionali.
8. Le assenze per la scuola Secondaria di 1° grado saranno giustificate dal docente
della prima ora di lezione.
Le assenze sono giustificate su apposito libretto da uno dei genitori, la cui firma
sia sta ta preceden temen te deposita ta alla presenza del Dirigente scolastico,
ovvero nell’ ufficio di segreteria.
Per tu tti gli ordini di scuola in caso di malattia oltre il quinto giorno l’alunno
dovrà presentare certificazione medica. Anche per le altre tipologie di assenza i
genitori degli alunni provvederanno a giustificare personalmente o per iscritto.
Tutte le assenze dovranno essere registra te negli appositi registri di
classe/personale indicando l’acronimo “G” per le assenze giustificate e “A” per le
assenze ingiustificate.
9. La partecipazione alle attività aggiuntive organizzate dalla scuola è valuta ta al
pari delle attività curricolari.
185
ART. 21 - Regolamentazione assenze nella Scuola dell’infanzia
Trascorsi sette giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico, l’assenza non giustificata dei
bambini della scuola dell’infanzia, comporterà il depennamento d’ufficio.
Nel corso dell’anno scolastico, dopo 20 giorni di assenza ingiustificata, l’alunno verrà
depennato d’ufficio.
ART. 22 - Infortuni alunni
In caso di infortunio l’insegnante, con l’aiuto del personale designato al pronto
soccorso, presta il primo soccorso per quanto di propria competenza, e
tempestivamente vengono avvisati i genitori.
Nel caso in cui i genitori non siano reperibili, l’insegnante insieme all’incaricato del
primo soccorso, chiederà l’intervento del 118.
A norma di legge, l’allievo non potrà riprendere la frequenza delle lezioni per tu tto il
periodo che gli verrà prescritto dal medico del Pronto Soccorso e sarà riammesso a
scuola solo presentando il certificato medico di chiusura dell’infortunio redatto dal
proprio medico curante.
Potrà comunque essere riammesso alla frequenza durante il periodo della
prescrizione prognosticata purché vi sia presentazione di ulteriore certificazione
medica.
ART.23 - Codice di comportamento degli alunni.
Ricapitolazione dei contenuti inerenti la disciplina degli alunni come da modifiche introdotte dal DPR
235 del 21 /11/2007
DECLINAZIONE DEI
DOVERI
Gli Alunni sono tenuti a
frequentare regolarmente
le lezioni ed assolvere
assiduamente agli impegni
di studio.
CORRISPETTIVE
MANCANZE
Assen ze ripetute e
continue
Frequenza discontinua
SANZIONI
DISCIPLINARI
Avviso scritto alle
famiglie in caso di
inadempienza
EROGAZIONE
ORGANI
COMPETENTI
I Docenti
Ritardi ripetuti e non
giustificati
Uscite anticipate - max 4
Uscite dall’ aula durante le
ore di lezione – max 2 al
giorno
Osservare diligenza per
la corretta gestione di
materiali e degli strumenti
di lavoro.
Divieto di possesso ed
utilizzo nei locali
scolastici di apparecchi
Uso improprio e/o
danneggiamento delle
attrezzature didattiche
scolastiche (computer,
suppellettili scolastiche,
supporti di laboratorio)
Avviso scritto alle
famiglie
Docente e Dirigente
Scolastico
Riparazione dei
danni e/o risarcimento
a carico delle famiglie
186
quali lettori mp3 e i-Pod
se non autorizzati
Presenza nella scuola di
apparecchiature non
autorizzate
Sospensione dalle
lezioni fino a 5 giorni
elevabili a 1 5 se
trattasi di infrazioni
disciplinari reiterate
Utilizzo corretto di
documenti personali ad
uso scolastico
Alte razione di documenti
quali libretto delle
assenze o comunicazione
dei docenti sul diario
personale
Ammonizione scritta
sul registro di classe
ed avviso scritto alle
famiglie
Docente
Utilizzo corretto di
documentazione scolastica
Alte razione e/o
danneggiamento del
registro di classe o del
docente
Ammonizione scritta
sul registro di classe
ed avviso scritto alle
famiglie
Docente e Dirigente
Scolastico
Abbigliarsi in modo
adeguato all’ambiente
scolastico
Mancanza di
abbigliamento funzionale
all’ attività didattica (es.
non usare scarpe da
ginnastica nell’ora di
attività motoria; )
Ammonizione
verbale;
Utilizzare
correttamente le
attrezzature, gli spazi e i
tempi dell’ attività
scolastica nel rispetto
della proprietà comune e
del diritto degli altri.
Rispettare le regole
fissate dall’ organizza zione
della scuola.
Uso commisurato dei
servizi igienici
Scorretto uso dei bagni
(es. caduta d’ acqua sul
pavimento, inserimento
nei servizi di oggetti
impropri)
Docente
Avviso scritto alla
famiglia in caso di
mancanza reiterata
Rimprovero verbale
Ammonizione
verbale;
Collaboratore
scolastico
Docente
Avviso scritto alla
famiglia in caso di
mancanza reiterata
Rispetto dei compagni di Mancanza di prodigalità
classe, delle loro opinioni e verso l’ altrui necessità
dell’ altrui dotazione
didattica
Aggressione verbale
Aggressione fisica lieve
Sottrazione e/o
danneggiamento di
materiale didattico dei
compagni di classe o di
scuola
Rimprovero verbale
Collaboratore
scolastico
Docente
Avviso scritto alla
famiglia con
rimprovero
formalizzato all’ alunno
e convocazione dei
genitori per colloquio
con il D.S.
Sospensione dalle
lezioni fino a 5 giorni
elevabili a 1 5 se
trattasi di infrazioni
disciplinari reiterate
Docente
Dirigente Scolastico
Docente / consiglio
di classe
187
Dirigente Scolastico
Annotazione sul
registro di classe
Uso del telefono
Uso al di fuori dei casi di
cellulare a scuola solo in
necessità ed urgenza
casi di comunicazioni
necessarie ed urgenti alla
famiglia, qualora
l’ istituzione sia
nell’ impossibilità materiale
di assolvere
Sequestro
temporaneo del
cellulare o del lettore
/ consegna negli uffici
di segreteria e
restituzione ai
genitori
Docente
Comporta mento corretto Aggressione verbale
nei confronti degli
Aggressione fisica
insegnanti
Comporta mento
irriguardoso o
intimidatorio verso i
docenti
Sospensione dalle
lezioni fino a 5 giorni
elevabili a 1 5 se
trattasi di infrazioni
disciplinari reiterate
Docente / consiglio
di classe
Dirigente
Scolastico
ART. 24 - Uso degli spazi, dei laboratori, della biblioteca, della palestra.
L’uso degli spazi educativi, interni ed esterni, avviene nel contesto di precise
disposizioni.
Tali spazi contribuiscono alla definizione di specifiche unità didattiche curricolari.
Gli SPAZI INTERNI sono utilizzati come superficie di arredo scolastico ideato in
forme geometriche e coreografico da tu tti i docenti, in particolar modo di
educazione artistica ed educazione tecnica e dagli alunni. Essi sono destinati alla
esposizione didattica permanente di:
 Lavori d’arte e di fotografia
 Stru tture del linguaggio geometrico
 Studi della figurazione
 Testi espressivi della psico-motricità
 Rappresentazione di costumi tea trali
 Posture dinamiche della corporeità
 Forme della pubblicità – progresso
Gli SPAZI ESTERNI sono pedagogicamente acquisiti:
 Aree verdi per la correlata educazione ecologica
I LABORATORI attualmen te u tilizzati sono:
 Laboratorio d’arte e di progettualità figurativa;
 Laboratorio di scienze;
 Laboratorio di artigianato di educazione tecnica;
 Laboratorio informatico a norma del Decreto n. 37 del 22 gennaio 2008
Il loro funzionamento è regolato dal contesto dell’orario scolastico delle lezioni.
La biblioteca degli alunni si configura come LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALLA
LETTURA.
188
Gli alunni vi accedono in orario didattico, a gruppi guidati dall’insegnante o
singolarmente.
Il funzionamento della PALESTRA è disciplinato dall’orario scolastico antimeridiano
per le attività curricolari e in orario pomeridiano prestabilito, per la preparazione ai
Giochi della Gioventù, che sono ritenuti parte integran te del POF.
La palestra e le attrezza ture sportive possono essere utilizzate fuori dall’orario
riservato alla scuola, per specifiche esperienze di promozione culturale e sociale da
Enti esterni solamente dalle ore 18.00 in poi, come da delibera del Consiglio di
Istitu to, nei giorni indicati
ART. 25 - Conservazioni delle strutture e delle dotazioni.
Il personale addetto, nell’ambito dei singoli profili
conservazione delle stru tture e delle do tazioni mediante
 l’ordinata custodia delle a ttrezza ture nei labora tori
 la sistema tica pulizia degli ambienti
 la costante verifica del buon uso del ma teriale didattico
professionali, cura
la
ART. 26 - Modalità di comunicazione con gli studenti e con i genitori in
riferimento ad incontri con i docenti
MATTINA
I docenti ricevono mensilmente i genitori nell’ora prestabilita nell’ambito dei
rapporti scuola – famiglia. Il quadro sinottico degli orari è in vigore per l’intero anno
scolastico e varia da insegnante a insegnante, esso è affisso in ogni aula e
comunicato con nota scritta agli alunni e tramite loro, ai genitori, che ne prendono
visione.
In casi eccezionali e per appuntamento, il docente può predefinire colloqui educativi
non previsti con i genitori.
POMERIGGIO
Durante l’anno scolastico si terranno colloqui tra genitori ed insegnanti secondo il
piano delle attività organizzate.
ART.27 - Convocazione e svolgimento delle Assemblee.
La convocazione delle Assemblee di classe o di corso, ovvero del comitato dei
genitori o comunque, di altra riunione possibile che rientri nelle vigenti norme
scolastiche contenute nel TESTO UNICO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
DECRETO L.vo 16 aprile 1994 n. 297 e successive modificazioni, è richiesta con
congruo anticipo al Dirigente scolastico al fine di sottoporla all’approvazione
all’interno degli organi competenti.
La comunicazione esposta all’albo contiene:
 La data e l’ora di svolgimento dell’Assemblea
 L’Ordine del giorno
 La durata massima dei lavori
189
 Di ogni riunione si redige il relativo verbale, di cui una copia è consegnata
nell’Ufficio di Dirigenza, una copia è affissa all’ALBO della scuola.
ART. 28 - Calendario delle riunioni e pubblicazione degli atti.
Il calendario di massima delle riunioni è predisposto:
 Secondo definite sequenze cronologiche;
 Con la precisa delineazione dei contenuti da trattare;
 Mediante inerenti avvisi all’albo.
Per la pubblicizzazione degli atti si applicano le norme indicate nell’art. 13 del
Regolamento Interno, in attuazione dell’art. 43 del Testo Unico della Pubblica
Istruzione, approvato con D.L.vo 16 aprile 1994, n. 297.
Per la trasparenza e per l’accesso ai documenti amministrativi, si fa riferimento alla
legge del 7 agosto 1990, n. 241, e alle coordinate procedure previste dal
Regolamento di esecuzione, D.P.R. 27 agosto 1992,n. 352.
Appendice allegata:
o Piano vigilanza – vedere circolare
ART. 29 – Criteri per l’individuazione degli esperti esterni ed interni e
risorse professionali interne PON
GRIGLIE SELEZIONE PER ESPERTO
PON M ISURA D1 – Migliorare le competenze del personale della scuola e dei
docenti – interventi di formazione sulle metodologie per la didattica individualizzata
e sulle
Titolo di studio
Laurea specifica pertinente l’incarico (Laurea vecchio ordinamento
o specialistica nuovo ordinamento)…………………………………………………………
Max 10 punti
Titoli culturali
Max 10 punti
Per ogni corso di specializzazione/perfezionamento universitario o
parauniversitario o da enti e istituzioni riconosciuti con
certificazione finale pertinente l’incarico…………………………………………
Per ogni laurea ulteriore…………………………………………………………………………
Conseguimento ECDL core level……………………………………………………………
02 punti
05 punti
01 punto
Pubblicazioni e ricerche
Per ogni pubblicazione inerente il setto re di intervento su riviste o
produzione di CD riconosciuti …………………………………………………………………
Max 10 punti
Esperienze PON Scuola
Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola inerente il
settore di intervento ………………………………………………………………………………
Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola non inerente il
settore di intervento …………………………………………………………………………………
Max 10 punti
01 punto
02 punti
01 punto
190
Altre esperienze professionali
Per ogni docenza in percorsi formativi inerenti il settore di
intervento promossi da Istituzioni Scolastiche o da Enti
autorizzati a livello regionale o ministeriale ………………………………………
Max 10 punti
01 punto
A parità di punteggio sarà data la precedenza in base al criterio dell’età, come da
procedure concorsuali.
GRIGLIE SELEZIONE PER LE DOCENZE
PON M ISURA C1 – migliorare i livelli di conoscenze e competenze dei giovani:
interventi per lo sviluppo delle competenze chiave.
Titolo di studio
Laurea specifica pertinente l’incarico (Laurea vecchio ordinamento o
specialistica nuovo ordinamento) ………………………………………………………………
Laurea triennale pertinente l’incarico…………………………………………………………
Diploma specifico pertinente l’incarico………………………………………………………
n.b.: si valuta un solo titolo
Titoli culturali
Max 10 punti
10 punti
05 punti
03 punti
Max 10 punti
Per ogni corso di specializzazione/perfezionamento universitario o
parauniversitario o promosso da en ti e istituzioni riconosciuti con
certificazione finale pertinente l’incarico…………………………………………………
Per ogni laurea ulteriore…………………………………………………………………………………
Conseguimento ECDL core Level……………………………………………………………………
Conseguimento ECDL livello avanzato/special. - solo per selezione
docenti per mo dulo di informatica (per ciascun Modulo)………………………
02 punti
05 punti
01 punto
Pubblicazioni e ricerche
Max 10 punti
Per ogni pubblicazione inerente il setto re di intervento su riviste o
produzione di materiale informatico distribuito …………………………………….
Esperienze PON Scuola
01 punto
Max 10 punti
Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola inerente il setto re
di intervento …………………………………………………………………………………………………….
Per ogni docenza in un progetto PON/POR Scuola non inerente il
settore di intervento ………………………………………………………………………………………
Altre esperienze professionali
Per ogni ulteriore esperienza specifica inerente il settore di
intervento …………………………………………………………………………………………………………
02 punti
02 punti
01 punto
Max 10 punti
01 punto
A parità di punteggio sarà data la precedenza al candidato di minore età.
Per quanto riguarda il punteggio per gli Esperti in relazione all’obiettivo D
(aggiornamento dei docenti) dalla voce titoli di studio si esclude il Diploma.
191
Art. 30 – Criteri per l’individuazione delle risorse professionali interne PON
GRIGLIE SELEZIONE PER TUTOR FACILITATORE VALUTATORE
PON Misura D1 – C1 Tutti gli fse approvati
Titolo di studio
Laurea specifica pertinente l’incarico (Laurea vecchio ordinamento
o specialistica nuovo ordinamento)…………………………………………………………
Diploma specifico pertinentel’incarico……………………………………………………
10 punti
05 punti
n.b. si valuta un solo titolo
Titoli culturali
Per ogni corso di specializzazione/perfezionamento universitario o
parauniversitario o da enti e istituzioni riconosciuti con
certificazione finale pertinente l’incarico……………………………………………
Per ogni laurea o diploma ulteriore ……………………………………………………….
Conseguimento ECDL core level………………………………………………………………
Pubblicazioni e ricerche
Per ogni pubblicazione inerente il setto re di intervento su riviste
specializzate ……………………………………………………………………………………………
Altre esperienze professionali
Per ogni docenza in percorsi formativi inerenti il settore di
intervento organizzato da Istituzioni Scolastiche o da En ti
autorizzati a livello regionale o
ministeriale……………………………………………
Max 10 punti
02 punti
05 punto
01 punto
Max 05 punti
01 punto
Max 10 punti
01 punti
A parità di punteggio sarà data la precedenza in base al criterio dell’età, come da
procedure concorsuali.
192
Carta dei Servizi scolastici
Premessa
La Carta dei Servizi della scuola, regolamentata dal Decreto del President e
del Consiglio dei Ministri del 07/06/95, nasce all’interno di un vasto
movimento di rinnovamento della Pubblica Amministrazione che risponde
all’esigenza di modernizzar e la gestione di tutti i servizi pubblici. La Carta
dei Servizi è il documento attraverso il quale la scuola esplicita agli utenti la
sua azione. E' stata elaborata da una Commissione delegata dal Collegio
Docenti, approvata in sede di Consiglio di Istituto dopo esser e stata discussa
e valutata dagli organi collegiali dell’istituzione scolastica. L'istituzione
scolastica è responsabile della pubblicizzazione e dell'attuazione di quant o
scritto. I contenuti e le modalità di intervento sono sottoposti a verifica
periodica da parte degli organi collegiali. I genitori si impegnano a
partecipare e ad infor marsi; discutono e for mulano critiche costruttive e
propongono modifiche e integrazioni tramite i rappresentanti negli organi
collegiali.
Principi Fondamentali
La Carta dei Servizi si ispira ai seguenti articoli della Costituzione Italiana:
Art.3 : E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico
e sociale che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione
di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.21: Tutti hanno diritto di manifestare liberament e il proprio pensiero con
la parola, lo scritto o gli altri mezzi di diffusione.
Art.30: E’ dovere dei genitori mantenere, istruire, educare i figli anche se
nati fuori dal matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge
provvede a che siano assolti i loro compiti.
Art.33: L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La
Repubblica detta le nor me generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali
per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed
istituti di educazione, senza oneri per lo stato.
Art.34: La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per
almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
1. Uguaglianza
Gli elementi di diversità sessuale, sociale, r eligiosa, culturale, etnica sono
193
fonte di arricchi mento reciproco e occasione di crescita e di confronto. La
scuola crea condizioni di non discriminazione fin dal momento della
formazione classi, che sono eterogenee per livello al loro interno, omogenee
fra di loro ed equilibrate nel rapporto tra maschi e femmine. La dotazione di
risorse economiche, sia statali che degli Enti Locali, per mette di colmar e in
parte situazioni di svantaggio socioeconomico e di soddisfare in una certa
misura altre esigenze della scuola con modalità proposte dai Consigli di Classe
e di Interclasse in relazione alle necessità esistenti. Nella nostra sede
scolastica, gli alunni con handicap motori non trovano ostacoli o penalizzazioni
in quanto le barriere architettoniche sono state abbattute nel corso di questi
anni.
2. Regolarità del servizio
La scuola garantisce in ogni momento, attraverso l'azione di docenti e
personale ausiliario, la vigilanza sui minori (v. Regolamento) e la continuità del
servizio. In caso di assenza dei docenti, ove non sia possibile nominare un
supplente, vengono utilizzati insegnanti con ore a disposizione o disponibili ad
effettuare ore eccedenti. Nel caso queste non siano sufficienti per far e
fronte alle necessità, gli alunni suddivisi in piccoli gruppi, sono inseriti nelle
altre classi per il tempo strettamente necessario. In caso di interruzioni del
servizio legate a iniziative sindacali, le famiglie vengono avvisate con congruo
anticipo della modifica dell'orario.
3. Accoglienza e integrazione
Raccor do Scuola dell’Infanzia/Scuola Primaria:
L’Istituto, attraverso una commissione di raccordo for mata da insegnanti
della Scuola Primaria e della Infanzia, promuove le seguenti iniziative di
conoscenza / accoglienza verso i bambi ni provenienti dalla scuola
dell’Infanzia nella fase di passaggio alla scuola Primaria:
• presentazione della Scuola Primaria ai genitori da parte dei docenti e del
dirigente;
• coordinamento di alcune attività educative e di dattiche;
• unità didattiche in cooperazione tra classi prime i e gruppi delle scuole
dell’Infanzia;
• visita agli edifici della Scuola Primaria;
• raccolta di informazioni sugli alunni attraverso una presentazione scritta
dai genitori e/o colloqui con i medesimi.
Raccor do Scuola Primaria/Scuola Secondaria di 1° grado:
La scuola, attraverso una commissione di raccor do for mata da insegnanti dei
due ordini di scuola, promuove le seguenti iniziative di conoscenza /
194
accoglienza verso i bambini provenienti dalle classi quinte nella fase di
passaggio alla Scuola Secondaria di1° grado:
• unità didattiche in cooperazione tra classi;
• attività di presentazione della scuola secondaria di1° grado;
• visita alla scuola e partecipazione a momenti dell'attività scolastica con
inserimento a piccoli gruppi nelle attività (nel corso dell'anno scolastico).
Per i genitori vengono organizzati incontri di presentazione sia della Scuola
Primaria sia della Scuola Secondaria di 1°grado da parte del dirigente e dei
docenti. Nelle prime settimane di scuola i genitori delle classi prime sono
invitati ad un incontro con i docenti allo scopo di facilitare la conoscenza
reciproca e ricevere le pri me infor mazioni. La scuola promuove iniziative
specifiche, contenute nella programmazione didattica, al fine di rimuovere l e
possibili cause di discriminazione e disuguaglianza, ad esempio nei confronti
di:
• alunni in situazione di handicap;
• alunni di lingua madr e diversa dall'italiano
• alunni con svantaggio culturale e sociale.
Per questi interventi sono utilizzate le seguenti risorse:
• ore a disposizione degli insegnanti utilizzate per: attività di recupero,
programmate dai docenti, per alunni in difficoltà attività di alfabetizzazione
per alunni di recente immigrazione • attività integrative e attività di
laboratorio;
• realizzazione di specifici progetti educativi;
• utilizzo docenti di sostegno;
• presenza di assistenti educatori per soggetti non autonomi;
• collaborazione con le psicopedagogiste presenti nelle scuole e con i servizi
sociali-assistenziali.
Viene favorita, inoltre, l'integrazione di alunni che sopraggiungono ad anno
iniziato; in questi casi si cerca di ottener e al più presto tutta la
documentazione e le infor mazioni necessarie per realizzare gli interventi di
accoglienza, di inserimento e di eventuale recupero.
Raccor do con le Scuole Secondarie di Secondo Grado:
Per favorire la scelta del percorso for mativo dopo il primo ciclo di istruzione,
la scuola ha elaborato e mette in pratica il Progetto Orientamento con
l’intento di sviluppare negli alunni le capacità, le compet enze e le conoscenze
necessarie per scegliere il proprio futuro e di favorire il successo scolastico,
attraverso:
• attività specifiche di orientamento nel corso del triennio;
• somministrazione di test psico-attitudinali;
• l'organizzazione di incontri con studenti e docenti delle Scuole Secondarie
di secondo grado presenti sul territorio;
• la for mulazione dei consigli orientativi sulla base di attitudini e interessi
di mostrati;
195
• il monitoraggio delle scelte fatte negli anni precedenti e una successiva
verifica degli esiti scolastici.
4. Diritto di scelta
I genitori hanno la facoltà di iscrivere i propri figli in una scuola di loro
scelta. Le iscrizioni dei non residenti sono accettate compatibilmente con la
disponi bilità di posti; in caso di eccedenza verranno selezionate tenendo
conto dei criteri individuati annualmente dal Consiglio d’Istituto. La
presentazione della scuola avviene mediante incontri con docenti e dirigente
scolastico, nel corso dei quali viene presentato il Piano dell’Offerta Formativa
e viene distribuito un fascicolo informativo. Gli alunni che non si avvalgono
dell’insegnamento della religione cattolica, impartita in tutte le classi,
possono, come da legislazione vigent e, svolger e attività alternative o di
studio assistito. E’ consentito, ove possibile, l’uscita anticipata dalla scuola
con conseguente cessazione del dover e di vigilanza.
5. Obbligo scolastico e frequenza
Le attività scolastiche si svolgono nell’arco di 5 giorni nella Scuola
dell’Infanzia e in 6 giorni nella Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado.
Nella Scuola Primaria le attività didattiche si articolano in 30 ore, di cui 27
ore curricolari obbligatorie, 3 ore di attività facoltative/opzionali. Il servizio
di pr escuola e post scuola è fornito privatament e dalla C.O.M.I. Azzurra.
Nella Scuola dell’Infanzia le attività educative si svolgono in 25 or e
settimanali, dal lunedì al venerdì, con una flessibilità oraria all’ingresso che si
protrae fino alle 08,30. Nella Scuola Secondaria di 1° grado le lezioni si
svolgono in 30 or e settimanali, di cui 29 ore obligatorie e 1 ora di
approfondimento di materie letterarie, dal lunedì al sabato. La presenza degli
alunni alle lezioni viene controllata quotidianamente dai docenti che annotano
le assenze sul registro di classe. In caso di assenze continuate o irregolari,
vengono attivati immediatament e i contatti
con le famiglie e, dove
necessario, si provvede ad infor mare i Servizi Sociali. La scuola si impegna a
prevenire la dispersione scolastica attraverso un miglior utilizzo delle proprie
risorse, anche operando attraverso i progetti per il successo for mativo. Il
fenomeno dell'insuccesso scolastico, inteso come abbandono degli studi
durant e il triennio della Scuola Secondaria di 1° grado è praticament e
inesistente. La non prosecuzione degli studi e/o il fallimento nel pri mo anno
nelle Scuole di 2°, è poco significativo, tuttavia viene svolto regolarmente il
monitoraggio di questo fenomeno, allo scopo di definire interventi appropriati
per un suo ulteriore contenimento.
196
6. Trasparenza
L’istituzione scolastica, al fine di promuover e ogni for ma di partecipazione,
garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un'infor mazione
completa e trasparente. Per realizzare una comunicazione immediata, chiara
ed efficace verso i suoi interlocutori, vengono adottate le seguenti modalità
ed iniziative:
• periodiche assembl ee di classe;
• le infor mazioni vengono date sempre in for ma scritta e con controllo della
presa visione;
• i verbali delle riunioni e le verifiche degli alunni della Scuola Secondaria
sono depositati in presidenza e sono disponi bili per eventuali consultazioni;
• le programmazioni educative/di dattiche, possono essere consegnat e ai
rappresentanti dei genitori che ne curano la diffusione; le programmazioni
disciplinari vengono consegnate su richiesta. L'accesso alla visione dei
documenti avviene previa richiesta scritta al Dirigente scolastico. La scuola
mette a disposizione dell’associazione genitori e delle organizzazioni sindacali
spazi per la pubblicizzazione di documenti e materiale. Il diritto all'accesso è
garantito secondo le nor me di cui alla legge 241/90 e del D.P.R. n. 352 del
27.6.92.
6. Efficienza
Il lavoro scolastico, ed in particolare l'orario di servizio di tutte le
componenti, si informa a criteri di efficienza, efficacia e flessibilità sia
nell'organizzazione dei servizi amministrativi, che nell'attività didattica. La
scelta dell'orario iniziale e finale delle lezioni è subordinato ai suddetti
criteri.
La definizione dell'orario tiene conto, inoltre, dei seguenti criteri didattici:
• la condivisione di alcuni docenti con altre scuole;
• rapporto equilibrato tra discipline a carattere teorico e quelle di tipo
espressivo e operativo;
• razionale suddivisione all'interno della settimana delle ore di una stessa
disciplina;
• mantenimento di un blocco di due ore per la maggior parte delle discipline
per facilitare lo svolgimento di lezioni modulari , di attività pratiche e lo
svolgimento delle verifiche .
7. Libertà di insegnamento e Formazione del personale
La programmazione educativa assicura la formazione dell’alunno, facilitandone
le potenzialità evolutive
e contribuendo allo sviluppo ar monico della
197
personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari,
recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo. La libertà di insegnamento è
espressione della professionalità docent e e riguar da la scelta dei contenuti e
della metodologia in funzione degli obiettivi disciplinari, nel rispetto delle
strategie educative definite dal Consiglio di Classe, di Interclasse e dal
Collegio Docenti. Tutti i docenti che operano nella classe sono considerati a
pieno titolo corresponsabili del processo educativo oltre che contitolari di
classe con pari diritti e doveri.
L'aggiornamento del personale è considerato condizione indispensabile per un
servizio di qualità. Annualmente viene approvato dal collegio docenti un piano
di aggiornamento che prevede:
• attività di aggiornamento di scuola o consorziato con altre scuole;
• aggiornamento individuale pr esso enti o istituzioni riconosciuti;
• autoaggiornamento di docenti per aree disciplinari in ambito scolastico.
All'interno del piano di aggiornamento viene privilegiato quello collegiale,
perché ritenuto più qualificante e produttivo.
AREA DIDATTICA
La scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche risponde a
criteri di:
• riconosciuta validità didattica;
• annualità dei testi per evitare sovraccarico;
• economicità.
I testi proposti per l'adozione vengono messi a disposizione dei genitori che
ne possono prender e visione ed esprimere un parere all'interno dei Consigli di
Classe e d’ Interclasse. Il Collegio dei Docenti delibera l’adozione. Nel caso di
proposta di acquisto di testi aggiuntivi nel corso dell'anno, sarà deter minant e
il parere dei genitori e del Consiglio di Classe. I testi sono integrati da
attrezzature didattiche diversificate (biblioteca, audiovisivi, sussidi
multimediali, dispense, materiale di dattico preparato dagli insegnanti).
I compiti e lo studio a casa costituiscono un momento utile e necessario
nell'attività scolastica, in quanto:
• rappresentano un'occasione di riflessione, verifica e consolidamento delle
conoscenze e un momento di assunzione di responsabilità;
• sono strumento per l'acquisizione di un metodo di studio.
Sono caratterizzati da gradualità e funzionalità con il lavoro svolto in classe;
tendono a promuover e un appr endi mento non meccanico. Sono assegnati
prevedendo un sufficiente lasso di tempo per l'esecuzione ed in quantità tale
da per mettere spazio per il gioco, il riposo e lo svolgi mento di attività
extrascolastiche. L’insegnamento è caratterizzato da una pluralità di
approcci ai contenuti disciplinari ed interdisciplinari e tiene conto delle
198
differ enze individuali nei modi e nei tempi dell’apprender e; i Consigli di
Classe, d’Interclasse e di Intersezione si accor dano per rendere omogenee
le metodologie didattiche e le attività educative. I rapporti interpersonali
docenti-alunni sono basati sulla correttezza e rispetto reciproco. Il
coinvolgimento degli allievi nelle attività scolastiche viene favorito da stimoli
positivi e gratificazioni. Quando necessario non sono esclusi i richiami che
avranno funzione chiaramente educativa evitando di assumere caratter e
mortificante o punitivo. I genitori sono tempestivamente infor mati con
modalità definite di volta in volta, sentito il parere del Consiglio di classe e
della Presidenza.
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Il Regolamento comprende, in particolare, le norme relative a:
• vigilanza sugli alunni;
• comportamento degli alunni e regolamentazione di ritardi, uscite, assenze,
giustificazioni;
• uso degli spazi, dei laboratori e della biblioteca;
• conservazione delle strutture e delle dotazioni.
Nel regolamento sono inoltre definite in modo specifico:
• le modalità di comunicazione con studenti e genitori
• le modalità di convocazione e di svolgimento delle Assemblee di Classe e
d’Interclasse, organizzate dalla scuola o richieste dai genitori;
• il calendario di massima delle riunioni e la pubblicizzazione degli atti.
PROGRAMMAZIONE
La programmazione di Istituto è illustrata in un documento che contiene:
• Analisi della situazione socioculturale di partenza;
• Finalità educative;
• Criteri per la programmazione educativa e didattica;
• Obiettivi trasversali educativi;
• Obiettivi trasversali didattici;
• Obiettivi didattici disciplinari;
• Organizzazione delle attività e calendario delle riunioni.
I piani di lavoro di classe e di disciplina contengono:
•
strumenti per la rilevazione della situazione iniziale;
•
obiettivi didattici
•
eventuali curricoli differenziati;
•
progettazione dei percorsi didattici;
•
metodologia di lavoro;
•
definizione degli standard for mativi e della soglia di accettabilità;
•
criteri per la verifica e la valutazione.
199
CONTRATTO FORMATIVO
I documenti sopraelencati descrivono in modo articolato e completo i
contenuti e le modalità del servizio erogato dalla scuola, costituiscono un
impegno per l'intera comunità scolastica e sono depositati presso gli uffici
amministrativi della stessa, a disposizione degli utenti che ne possono
prendere visione ed eventual mente ottenere la duplicazione. Attraverso la
documentazione scritta, il genitore può avere migliore conoscenza
dell'offerta formativa, sulla base di questa può esprimere pareri e pr opost e
ed avere la possibilità di partecipare attivamente alla vita della scuola.
Anche ai singoli alunni saranno esplicitati dagli insegnanti gli obiettivi
didattici ed educativi del curricolo, il percorso per raggiungerli e le fasi di
lavoro. Gli elementi principali dell'offerta for mativa, in particolare per
quanto riguar da la programmazione educativa e di dattica, sono comunque
illustrati dai docenti durante:
•
l’Assemblea di Intersezione, di Interclasse e di Classe;
•
colloqui individuali ;
•
colloqui quadrimestrali;
•
comunicazione schede di valutazione;
SERVIZI AMMINISTRATIVI
La scuola, mediante l'impegno di tutto il personale amministrativo,
garantisce:
• celerità delle procedur e
• trasparenza
• cortesia e disponibilità nei confronti dell'utenza
• tutela della privacy.
Tutti i servizi di segreteria sono informatizzati. Gli uffici di segreteria,
compatibilment e con la dotazione organica del personale amministrativo,
garantiscono un orario di apertura al pubblico funzionale alle esigenze degli
utenti. La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata a vista. Lo
svolgimento della procedura di iscrizione alle classi è immediatament e
conseguente alla consegna della domanda. In caso di documentazione
incompleta, la scuola si impegna a segnalare agli interessati quali documenti
mancano per perfezionar e l'iscrizione. Il rilascio dei certificati e delle
dichiarazioni di servizio è effettuato entro il tempo massimo di tre giorni
lavorativi, dietro richiesta scritta. I certificati possono esser e richiesti, e
inviati, per posta, con addebito delle spese postali. Nella Scuola Secondaria i
certificati di licenza sono consegnati "a vista" a partire dal 1° giorno
successivo alla pubblicazione dei risultati. I documenti di valutazione degli
alunni sono illustrati e consegnati dai docenti incaricati ai genitori. Il
rilascio dei diplomi e la restituzione dei documenti anagrafici è effettuata,
nei giorni stabiliti, a seguito di comunicazione scritta degli interessati.
200
Il personale ausiliario è incaricato della sorveglianza dei locali scolastici, del
ricevimento del pubblico e fornisce le pri me infor mazioni all'utenza. Nelle
comunicazioni telefoniche il personale è tenuto a qualificarsi. Le
comunicazioni scritte sono sempr e firmate dal responsabile del procediment o
e siglate dall'operatore che ha provveduto alla stesura dell'atto. Il Dirigente
Scolastico riceve il pubblico in orario di servizio, preferibilment e su
appuntamento. La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto
telefonico.
Le informazioni vengono garantite dalla esposizione di una apposita bacheca;
in essa sono esposti:
• tabella orario di lavoro dei dipendenti
• organigramma degli organi collegiali
• organico del personale docente e ATA
• orario delle lezioni
• albi Istituto
• tutte le altre informazioni di carattere generale
• calendario scolastico.
Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per:
• bacheca sindacale
• bacheca genitori
CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
Le condizioni di igiene e di sicurezza della scuola garantiscono una
per manenza a scuola confortevole per alunni e personale. Il personale
ausiliario si adopera per mantener e la costante igiene dei locali. La scuola si
impegna a sensibilizzare gli Enti Locali al fine di garantire agli alunni la
sicurezza interna (strutture ed i mpianti tecnologici a norma di legge) e d
esterna (servizio di vigilanza e regolazione traffico automobilistico). La
struttura degli edifici scolastici di Bernareggio, Villanova e Aicurzio sono
complessivament e soddisfacenti. In tutte le sedi dell’Istituto Comprensivo,
periodicament e, vengono effettuate esercitazioni relative alle procedur e di
sicurezza (Piano di Evacuazione).
PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
I reclami possono esser e espressi in for ma scritta, via fax, per e-mail, orale
e telefonica, devono contener e generalità, indirizzo e reperibilità del
proponent e. I reclami orali e telefonici devono, entro breve, esser e
riformulati per iscritto al Capo di Istituto il quale, dopo aver esperito ogni
possibile indagine in merito, risponde sempre in for ma scritta, con celerità, e
201
comunque non oltre 15 giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno
provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di compet enza del Capo di
Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario.
Annualmente il dirigente for mula per il Consiglio d’Istituto una relazione
analitica dei reclami e dei successivi provvedi menti. Tale r elazione è inserita
nella relazione generale del Consiglio sull'anno scolastico.
Alla fine di ciascun anno scolastico le scuole predispongono questionari
relativi agli aspetti didattici, organizzativi e amministrativi, da sottoporre a
genitori, alunni e insegnanti. Attraverso l’analisi del monitoraggio il Collegio
Docenti e il Consiglio d’Istituto verificano l’attività formativa della scuola e
mettono a punto eventuali modifiche e/o interventi migliorativi.
Regolamento
per i Viaggi d’istruzione
e delle Visite guidate
FINALITA’
“La caratteristica comune delle iniziative didattico-culturali delle visite e
dei viaggi d’istruzione è la finalità di integrazione della normale attività
della scuola o sul piano della formazione generale della personalità degli
alunni o sul piano del complemento delle preparazioni specifiche in vista
del futuro ingresso nel mondo del lavoro” (c.m. n. 291/1992).
“Il Viaggio d’istruzione è attività scolastica a tutti gli effetti” (DPR
156/1999).
A) Organizzazione
L’organizzazione dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate è affidata al
docent e della Funzione Strumentale o Incaricato nominato dal Collegio dei
docenti.
Il docente r efer ente si avvarrà della collaborazione del personale della
segreteria, appositamente delegato dal Dirigente scolastico.
202
B) Tipologie dei Viaggi
a) I Viaggi d’istruzione in località italiane: tali viaggi sorgono dall’esigenza
di promuover e negli alunni una migliore conoscenza del loro Paese nei
suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali, folcloristici;
b) Viaggi all’estero: destinati esclusivamente agli allievi delle terze classi.
c) Visite guidate: si effettuano nell’arco di una sola giornata ed in orario
curriculare
d) Viaggi connessi ad attività sportive: vi rientrano le specialità sportive
genericament e
Tutte le iniziative devono esser e inquadrate nella programmazione
didattica della scuola ed essere coer enti con gli obiettivi didattici e
formativi.
I Viaggi d’istruzione saranno programmati al fine di favorire la massi ma
valenza di dattica, la socializzazione ed il contenimento del costi per gli
studenti.
C) Destinatari
 I viaggi d’istruzione sono destinati agli alunni dell’Istituto e sono così
disciplinati:
 le classi terze possono effettuare viaggi d’istruzione per un massimo
di cinque giorni (quattro pernottamenti);
 le classi seconde possono effettuare viaggi d’istruzione per un
massi mo di tre giorni (due pernottamenti);
 le classi prime possono effettuare viaggi d’istruzione per un massimo
di un giorno (7,00 - 21,00).
Ogni viaggio sarà organizzato con l’abbinamento di due o più classi
parallele.
Si potranno organizzare non oltre due mete diverse per ogni ordine di
classe.
Eventuali deroghe saranno concesse dagli Organi Collegiali sostenute da
forti motivazioni culturali e didattiche.
Nella individuazione delle mete dei viaggi d’istruzione, al fine di favorire
la massima partecipazione degli alunni, si terrà in debita consi derazione il
conteni mento dei costi per gli studenti.
203
E’ auspicabile la presenza totale degli alunni ai viaggi d’istruzione.
Nessun viaggio, comunque, può essere effettuato ove non sia assicurata la
partecipazione di al meno due ter zi degli alunni componenti le singole
classi coinvolte.
La classe che non raggiunge al meno i due t erzi dei partecipanti, non
partecipa al viaggio.
D) Spese
Le spese relative a vitto, alloggio, trasporto, ingressi a Musei, sostenute
per qualsiasi tipo di uscita sono a carico delle famiglie degli alunni
partecipanti.
Le quot e dei partecipanti saranno versate direttamente dai genitori sul
c/c postale intestato all’Istituto Comprensivo Statale “V. Alfieri” Taranto.
E) Viaggi all’estero
I viaggi all’estero (Europa) sono riservati alle classi terze e solo se
l’iniziativa è supportata da un progetto “Lingue”.
Almeno un docente accompagnatore deve posseder e una buona conoscenza
della lingua straniera diffusa nel Paese di destinazione.
Nella scelta della destinazione e dei programmi si terrà conto della
questione sicurezza previ contatti con gli Uffici dei Consolati e delle
Ambasciate.
F) Durata dei Viaggi e Tempi di effettuazione
I viaggi d’istruzione si svolgono durante l’arco dell’anno scolastico con
l’esclusione dell’ultimo mese per favorire una regolare conclusione delle
attività didattiche programmat e.
Le visite guidate, invece, si svolgono durante tutto l’arco dell’anno
scolastico, sempre a discrezione dei Consigli di classe, in quanto
responsabili della programmazione didattica.
Non potranno essere effettuate più di tre visite guidate in tutto l’arco
dell’anno.
Le visite ed i viaggi d’istruzione dovranno comunque concludersi entro e
non oltre il 10 maggio.
204
Eventuali deroghe saranno concesse dagli Organi Collegiali sostenute da
forti motivazioni culturali e didattiche.
G) Mezzo di Trasporto
I viaggi si compiono nor malment e a mezzo pullman.
Qualora se ne ravvisi la convenienza e il programma lo consenta, ci si può
avvalere del treno.
In ambedue i casi dovranno essere garantiti i requisiti di sicurezza
richiesti dalla normativa ministeriale in materia.
Per il trasporto a mezzo pullman si adotta il metodo della “licitazione
privata”.
Per il trasporto a mezzo treno si utilizzano le proposte ed i vantaggi delle
Ferrovie dello Stato - Trenitalia S.p.A. riservati alle Scuole.
H) Partecipazione ai Viaggi e/o Visite guidate
I viaggi d’istruzione e le visite guidat e costituiscono nor male attività di
lezione e pertanto vanno programmate per classi intere.
Gli alunni saranno accompagnati dai docenti appartenenti alle classi
frequentate dagli alunni partecipanti al viaggio o alla visita guidata.
La classe che non ha disponi bilità di docenti accompagnatori non
parteciperà ai viaggi e/o a visite guidate.
Ai viaggi d’istruzione è obbligatorio il possesso di un documento personale
valido, della Tessera Sanitaria, oltre il consenso scritto dei genitori.
Non è consentita la partecipazione ai viaggi d'istruzione, di persone
diverse dal docente accompagnatore, ad eccezione di alunni con gravi
impedimenti fisici.
I) Eclusione di alunni
Al fine di favorire una buona realizzazione dei Viaggi d’istruzione, saranno
esclusi dalla partecipazione ai viaggi d’istruzione gli alunni che tengono
durant e l’anno scolastico comportamenti particolarmente trasgressivi.
Sulla eventuale esclusione di alunni dal viaggio d’istruzione sarà il
Consiglio di classe ad esprimere il proprio parere.
L) Consenso dei genitori
Trattandosi di minori è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso
scritto dei genitori o di chi esercita la potestà familiare che deve esser e
205
raccolto dal docente r esponsabile dell’iniziativa e consegnato al Dirigente
scolastico.
M) Docenti accompagnatori
Per le visite guidate e per i viaggi d’istruzione è necessario
l’accompagnamento dei docenti della propria classe.
Per i viaggi d’istruzione è necessario l’accompagnamento di un docent e
ogni 15 alunni.
I docenti dichiarano per iscritto la loro disponibilità ad accompagnare e
vigilare gli alunni ed indicano anche i nominativi dei rispettivi sostituti.
E’ consentita, inoltre, la partecipazione del personale ATA, in qualità di
accompagnator e, solo in casi di eccezionale necessità a supporto dei
docenti.
Il docent e può partecipare ad un solo viaggio di istruzione. Eventuali
deroghe potranno essere fatte solo in casi di eccezionale necessità.
La designazione degli accompagnatori spetta al Dirigente scolastico, il
quale nell’ambito delle indicazioni fornite dal Consiglio di classe e
assicurando l’avvicendamento, individua i docenti tenendo conto della loro
effettiva disponibilità.
Durante ogni viaggio è pr evista la presenza di un docente con funzione di
capo/gruppo/i cui è affidata la verifica dell’attuazione del programma
previsto, nonché l’adempi mento degli obblighi contrattuali da parte
dell’Agenzia, il controllo degli e4ffettivi partecipanti.
Il capo-gruppo comunica immediatamente all’Agenzia, alla Funzione
Strumentale o Incaricato e al Dirigente Scolastico eventuali
contestazioni circa il pullman, la sistemazione alberghiera, i pasti, ecc….
In modo di poter eventual mente ri mediare subito ed in ogni caso di
mettere in grado l’Istituto di avanzare il contenzioso con l’Agenzia.
N) Alunni con disabilità
Nel caso di uno o più alunni in situazioni di disabilità si designa, in aggiunta
al numero degli accompagnatori, anche l’insegnante di sostegno o altro
docent e o collaborator e scolastico per garantire una attenzione e una
sorveglianza più mirata.
In questi casi, se necessario, possono partecipare i genitori degli alunni
con disabilità, senza alcun tipo di onere contabile o di obbligo di
sorveglianza o d’altro genere a carico della scuola.
Il Dirigente scolastico si attiverà per ottener e il massimo del
coinvolgimento da parte dell’Amministrazione comunale.
206
O) Fondo straordinario per emergenze
Al docente accompagnator e del viaggio viene assegnato un adeguato fondo
straordinario per far fronte ad eventuali spese, per particolari situazioni
di emer genza, che dovranno essere documentat e.
L’Istituto mette a disposizione , inoltre, un cellulare che potrà esser e
utilizzato dai docenti accompagnatori per comunicazioni con la scuola e/o
con le famiglie.
P) Comportamento e Vigilanza
Stante la natura di iniziative complementari all’attività didattica dei
viaggi d’istruzione, gli alunni devono essere consapevoli che non vengono
meno, anzi si rafforzano, i nor mali doveri scolastici; ciò significa che gli
alunni dovranno partecipare attivamente a tutte le attività culturali
proposte.
Gli alunni dovranno tener e durante tutto il viaggio un comportamento
corretto e rispettoso delle persone e delle cose, anche a garantire la
completa riuscita del programma.
Durante le ore notturne dovranno essere rispettate le normali esigenze di
riposo di tutti.
Gli alunni essendo affi dati alla responsabilità dei docenti accompagnatori,
dovranno attenersi scrupolosamente alle loro direttive. In particolare
dovranno essere puntuali, corretti nei rapporti reciproci, in quelli coi
docenti e soprattutto in quelli con gli ospiti.
Particolare attenzione dovrà esser e fatta alla puntualità.
Il docente accompagnatore, a sua volta, assicurerà la scrupolosa vigilanza
indistintamente di tutti gli alunni partecipanti durante la durata
dell’intero viaggio.
Il mancato rispetto, da parte degli alunni, delle elementari regole di
comportamento e convivenza civile potrà comportare, al rientro dal
viaggio, l'assunzione di sanzioni disciplinari.
Q) Indennità per i docenti accompagnatori
I viaggi d’istruzione richiedono progettazione, programmazione didattica,
impegno, professionalità e responsabilità del docente accompagnatore.
Pertanto, ai docenti accompagnatori verrà assegnata, utilizzando il fondo
d’istituto, una indennità forfetaria, commisurata alla durata del viaggio
d’istruzione e/o visita guidata.
207
La quantificazione di tale indennità forfetaria sarà oggetto di
contrattazione d’istituto.
R) Copertura assicurativa
Il viaggio non può essere effettuato se non è garantita la copertura
assicurativa contro gli infortuni ed eventuali danni arrecati a persone e/o
a cose, di tutti i partecipanti.
Per quanto concerne i docenti dovrà essere stipulato un apposito
contratto di assicurazione in loro favore il cui premio graverà sul capitolo
delle attività integrative e parascolastiche.
S) Monitoraggio e Valutazione
Al rientro dal viaggio ogni docente dovrà presentare al Dirigente, una
relazione scritta sullo svolgimento del viaggio di istruzione, al fine di
verificare l’efficacia e l’efficienza di ogni progetto.
Saranno valutati:
 gli obiettivi raggiunti;
 il comportamento degli alunni;
 eventuali inconvenienti verificatisi;
 i servizi offerti dall’Agenzia;
 il gradimento dei partecipanti;
 la valutazione degli accompagnatori e degli eventuali ospitanti;
T) Scelta del mezzo di trasporto dell’Agenzia
Il Consiglio d’Istituto individua sul mercato le imprese con requisiti di
specializzazione e professionalità e prepara uno schema di contratto da
sottoporre ai gareggianti.
Le richieste devono contenere elementi chiari, precisi ed obiettivi, in
confor mità al capitolo d’oneri e devono prevedere la combinazione di
trasporto, alloggio, ingressi.
Le ditte sono obbligate a pr esentare l’offerta in buste chiuse, che
vengono protocollate.
Per la validità dell’aggiudicazione, sono necessarie almeno tre offerte.
Il Consiglio di Istituto effettua l’analisi comparativa fra almeno tre
offerte pervenute e nell’aggiudicazione della gara privilegerà sì il costo
minor e, ma soprattutto l’affidabilità, la competenza, la preparazione
professionale dell’imprenditore, le sue “qualità morali” .
L’Agenzia che si aggiudica l‘offerta deve:
208
 essere in possesso dell’autorizzazione regionale dell’esercizio delle
attività professionali delle agenzie di viaggio e turismo;
 rendersi responsabile in toto dell’osservanza delle norme di legge
nell’organizzazione del viaggio, assumendosi la piena responsabilità in
ordine a eventuali omissioni o inadempienze;
 essere coperta da assicurazione per la responsabilità civile per danni a
persone e per i danni derivanti dal mancato o inesatto adempi mento
delle obbligazioni assunte;
 essere in possesso, in caso di viaggio effettuato con automezzo, di
tutti i requisiti di sicurezza contemplati dalle disposizioni vigenti in
mat eria di circolazione di autoveicoli;
 assicurare che la sistemazione alberghiera offerta presenti, sia per
l’alloggio sia per il vitto, i necessari livelli di igienicità e di benesser e
per i partecipanti e che comunque l’alloggio non sia ubicato in zona
poco sicura o eccessivament e lontana dai luoghi da visitare.
U) Documentazione da acquisire
Dalla Scuola
Delibera del Consiglio d’Istituto
Elenco alunni partecipanti
Programma analitico del viaggio
Dagli alunni
Dichiarazione di consenso di chi esercita la potestà familiare.
Dichiarazione dei genitori o di chi esercita la pot està familiare di
eventuali sofferenze del proprio/a figlio/a (allergie, mal d’auto, ecc …).
Dai docenti
Dichiarazione di disponi bilità e responsabilità ad accompagnar e gli alunni.
Dalle Agenzie
Certificazioni, attestazioni o dichiarazioni utili ad accertare la sicurezza
dell’automezzo utilizzato
V) Organismi interessati e Organizzazione
I compiti e le funzioni degli Organi scolastici sono stabiliti dal Dec.leg.vo
16/4/1994 n.297.
Il settore amministrativo contabile è nor mato dal Dec. Inter min.
28/5/1975.
209
Collegio dei docenti
 elegge la Funzione Strumentale o Incaricato per i Viaggi d’istruzione e
visite guidate
Consiglio di classe
 Discute e propone, non oltre due mete, fornendo le motivazioni
didattico-culturali o sportive.
 La Funzione strumentale o Incaricato distribuirà ad ogni Consiglio di
classe una apposita scheda.
Funzione Strumentale o Incaricato
 Raccoglie le indicazioni dei Consigli di classe
 Provvede ad unifor mare, se necessario, eventuali Programmi diversi
 Redige il piano viaggi documentandolo con i programmi di svolgimento
delle iniziative
 Predispone tutta la fase organizzativa dei programmi specifici
 Effettua una indagine sul mercato degli operatori specializzati
 Prepara il bando di gara e lo consegna al DSGA che dovrà coor dinare e
verificare l’istruttoria della procedura
 Raccoglie le adesioni, le autorizzazioni dei genitori e di ogni altro
documento previsto dalla normativa vigente;
 Mantiene i contatti con il dirigente scolastico, il consiglio di classe, i
genitori, gli alunni per fornire loro, ogni qual volta se ne ravvisi la
necessità, tutte le notizie necessarie;
 Partecipa alla riunione di Giunta per proceder e all’apertura delle
buste;
 Illustra al Consiglio d’Istituto i programmi dei viaggi.
Collegio dei docenti
 Valuta la valenza di dattica dei viaggi e delle visite guidate e li
inserisce nel Progetto d’Istituto
Giunta esecutiva
 Predispone gli inviti di gara;
 Alla scadenza delle offerte, procede all’apertura delle buste con
contestuale redazione del relativo verbale alla presenza del Dirigente
scolastico, del DSGA e del docente referent e della Funzione
Strumentale o Incaricato dei Viaggi d’istruzione;
 Individua le offerte non confor mi alle richieste
Consiglio di Istituto
 Redige il prospetto comparativo;
 delibera / aggiudica;
 pubblica l’ estratto del verbale della gara
210
Dirigente
 stipula il contratto e liquidazione acconto;
 accerta la regolarità delle autorizzazioni delle famiglie;
 verifica le condizioni di sicurezza e coperture assicurative;
 valuta la disponibilità e sceglie gli accompagnatori;
 verifica l’esito del viaggio;
 liquidazioni le indennità degli accompagnatori;
 redige la relazione conclusiva
Collegio dei docenti
 valuta i risultati finali dell’andamento dei viaggi;
 riscontra il gradimento;
 prende atto dei dati informativi sui problemi emersi;
 propone eventuali azioni correttive
Consiglio di Istituto
 Si esprime con una propria valutazione conclusiva sull’insieme dei
viaggi;
Propone eventuali correttivi in merito alle procedur e
Il presente POF è stato approvato
dal Collegio dei Docenti in data 09 giugno 2011
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Piano dell` Offerta Formativa - Istituto Comprensivo Alfieri