DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE File Marco D. Santambrogio – [email protected] Ver. aggiornata al 15 Maggio 2015 2nda prova in itinere DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • Era il 21 Maggio 2 2nda prova in itinere DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • Era il 21 Maggio • Spostata (da 3 settimane) al 22 Maggio per fare due turni Divisione con ordine alfabetico 3 2nda prova in itinere: proposta DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • Lasciamo al 22 Maggio con opzione per il 21 per chi non può il 22 4 2nda prova in itinere: proposta DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • Lasciamo al 22 Maggio con opzione per il 21 per chi non può il 22 • Spostiamo al 28 Maggio problemi di tempo, quelli che avevamo al 21 5 Obiettivi DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • Il salvataggio dei dati File • File e OS • File in C 6 I programmi che abbiamo considerato finora…. DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • Perdono dati di ingresso, risultati intermedi e risultati finali al termine dell’esecuzione Volatilità delle variabili 7 I programmi che abbiamo considerato finora…. DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • Perdono dati di ingresso, risultati intermedi e risultati finali al termine dell’esecuzione Volatilità delle variabili • Soluzione: file 8 I file DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • I file sono contenitori di informazioni: sequenze di byte associate ad un nome • Ci sono due tipi fondamentali di file: File Binari: sequenza di byte File Testuali: sequenza di caratteri, suddivisi in linee terminate da un carattere di newline; • ciascun byte è la codifica ASCII di un carattere alfanumerico (alcuni caratteri possono essere caratteri di controllo non printable) • Memorizzati in modo permanente in memoria di massa Necessari come archivio di informazioni persistenti, visto che la memoria di lavoro è invece volatile 9 I file e il sistema operativo DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • Gestiti dal sistema operativo (gestione del file system) Risolve la corrispondenza tra nome del file e tracce/settori del disco in cui è memorizzato Invia i comandi al driver del disco (interfaccia di I/O) per leggere da o scrivere su file (trasferimento tra memoria di massa e memoria centrale) • Per organizzare in modo conveniente grandi quantità di file, questi sono raccolti in directory (cartelle) 10 Identificazione dei file DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • Possono esistere più file con lo stesso nome, purché abbiano una collocazione diversa nell’albero dei direttori • Pathname: descrive tutto il percorso nell’albero dei direttori per raggiungere il file Il direttorio radice (root) assume il nome dell’unità disco, che nei PC è C: Es.: il file FILE3 nel direttorio Lisa ha pathname • C:\user\lisa\FILE3 • I file sono generalmente dotati di attributi Data e ora di creazione o dell’ultima modifica Dimensioni espresse in numero di byte • Il compito di gestire i file e caricarli nella memoria di lavoro, quando richiesto, è svolto dal sistema operativo 11 File e programmi C DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • In C l’accesso ai file da parte di un programma avviene tramite le funzioni disponibili nella libreria stdio.h 12 File e programmi C DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • In C l’accesso ai file da parte di un programma avviene tramite le funzioni disponibili nella libreria stdio.h • Le funzioni di libreria della stdio.h interagiscono con il sistema operativo per consentire l’accesso a file Al loro interno le funzioni di libreria contengono delle chiamate a funzioni di sistema operativo Sfruttano la chiamate al sistema operativo (dette primitive) per creare, cancellare, scrivere, leggere da file 13 Uso dei file in ambiente C DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • In ambiente C, per utilizzare un file all’interno di un programma è necessario: Aprire un “flusso di comunicazione”, cioè aprire il file Accedere a file in lettura e/o scrittura Chiudere il “flusso di comunicazione”, cioè chiudere il file 14 Uso dei file in ambiente C DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • In ambiente C, per utilizzare un file all’interno di un programma è necessario: Aprire un “flusso di comunicazione”, cioè aprire il file Accedere a file in lettura e/o scrittura Chiudere il “flusso di comunicazione”, cioè chiudere il file • Se un file viene aperto in una certa modalità (binario o testuale): Le operazioni sul file devono essere effettuate in modo congruente, tenendo conto del tipo di file Se creo un file in formato binario devo leggerlo sempre in formato binario 15 Apertura di un file 1/2 DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • File * fopen(“nome_file”, “modalità”) è la funzione per l’apertura del file riceve in ingresso il nome del file da aprire e il modo in cui lo si vuole aprire restituisce il puntatore al descrittore del file creato • Alla chiamata della funzione il sistema operativo crea un nuovo descrittore di file nella tabella dei file aperti inizializza i campi del descrittore restituisce il puntatore a tale descrittore. Questo puntatore rappresenta il nome logico del file, associato al nome fisico indicato come parametro della fopen una volta aperto il file, questo può essere acceduto indicando il solo nome logico 16 Apertura di un file 2/2 DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • In un programma C, un file è rappresentato da un puntatore al descrittore del file • Un programma C che utilizza un file deve dichiarare una variabile puntatore, ad esempio: FILE *fp; • Il programma fa riferimento al file (nel suo complesso) tramite tale variabile (fp) 17 Apertura di un file 2/2 DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • In un programma C, un file è rappresentato da un puntatore al descrittore del file • Un programma C che utilizza un file deve dichiarare una variabile puntatore, ad esempio: FILE *fp; • Il programma fa riferimento al file (nel suo complesso) tramite tale variabile (fp) #include <stdio.h> main() { FILE *fp; fp=fopen(“ordine.txt”, “r”) ……… } 18 Modalità di apertura di un file DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • “r” • “w” • sul file sarà possibile eseguire sia operazioni di lettura che di scrittura. Se il file non esiste, viene automaticamente creato, in caso contrario il contenuto preesistente del file viene perso (sovrascrittura) “a” • sul file sarà possibile eseguire sia operazioni di lettura che di scrittura Se il file non esiste, la funzione fopen restituisce il codice di errore NULL “w+” • sul file sarà possibile eseguire solo operazioni di scrittura ad inizio file Se il file non esiste viene automaticamente creato “r+” • sul file sarà possibile eseguire solo operazioni di lettura. Se il file non esiste, la funzione fopen restituisce il codice di errore NULL sul file sarà possibile eseguire solo operazioni di scrittura in coda al file. Se il file non esiste viene automaticamente creato, altrimenti il contenuto preesistente del file non viene perso “rb, wb, rb+, wb+, ab+” stesso significato di cui sopra ma per file binari 19 Chiusura di un file DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • La chiusura di un file è possibile attaverso la funzione fclose int fclose (FILE *fp) • Riceve in ingresso il puntatore del file da chiudere • Restituisce 0 se l’operazione è andata a buon fine !=0 se non è andata a buon fine • Alla chiamata, il sistema operativo chiude il file referenziato dal puntatore assegna al puntatore il valore NULL libera l’elemento che conteneva il descrittore del file chiuso 20 Un primo esempio DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE 21 Gestione degli errori DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • int feof(FILE *p) Restituisce • !=0 se durante la lettura si incontra EOF • 0 se non si è incontrata la fine del file Accedere ad un file in una zona oltre la fine del file è considerato errore • int ferror(FILE *p) Restituisce • !=0 se durante la lettura non si è verificato errore • 0 se si è verificato errore 22 Formato dei file e Lettura/scrittura DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • La lettura e la scrittura devono essere operazioni simmetriche dipendono dal tipo di file • La struttura delle informazioni inserite in un file sono definite da chi crea il file 23 Formato dei file e Lettura/scrittura DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • La lettura e la scrittura devono essere operazioni simmetriche dipendono dal tipo di file • La struttura delle informazioni inserite in un file sono definite da chi crea il file • Se il file è testuale i caratteri letti/scritti possono essere soggetti ad interpretazione Per esempio il carattere ascii 10 indica il comando di “a capo” Questo carattere non viene letto o scritto ma viene attivato il comando che manda a capo la prossima riga • Se il file è binario i caratteri letti/scritti non sono interpretati Quindi se scrivo il carattere con codice ascii 10 in un file binario viene scritto proprio il carattere con codice 10 24 Accesso Sequenziale DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • Le operazioni di lettura e scrittura accedono al file in modo sequenziale, e mantengono traccia del punto in cui si è arrivati nella scrittura del file • Dopo l’apertura, il puntatore è posizionato all’inizio del file, dopo si sposta di un numero di byte pari a quelli che sono stati letti (scritti) e trasferiti in (da) memoria centrale Se l’apertura di un file è in scrittura, in modalità “a” (append), allora dopo l’apertura il puntatore è posizionato a fine file • La funzione feof(fp), indica se il file pointer è posizionato a fine file feof(fp) != 0 se il file pointer è posizionato a fine file feof(fp) == 0 negli altri casi 25 Lettura e scrittura di file testuali 1/2 DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • In un file testuale possono leggere e scrivere Un carattere per volta (fgetc, fputc) Un blocco formattato (fscanf, fprintf) • int fgetc (FILE *fp) legge il prossimo carattere dal file specificato come parametro • int fputc (int c, FILE *fp) scrive sul file specificato come parametro il carattere specificato come parametro • Esistono anche le funzioni getc e putc Hanno lo stesso prototipo e sono equivalenti Hanno una diversa implementazioni 26 Lettura e scrittura di file testuali 2/2 DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • int fscanf(FILE *fp, stringa_controllo, variabili) Ha la stesso effetto della scanf ma legge da file La scanf è la fscanf in un cui fp punta a stdin • int fprintf(FILE *fp, stringa_controllo, variabili) Ha la stesso effetto della printf ma scrive sul file La printf è la fprintf in un cui fp punta a stdout • Tutte queste funzioni restituiscono EOF in caso di errore 27 Creiamo e scriviamo su un file DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE 28 Lettura e scrittura di blocchi di byte DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • int fread (void *punt, dim_blocco, num_blocchi, FILE *fp) Legge dal file fp un numero di byte pari a dim_blocco*num_blocchi e li memorizza nell’area di memoria puntata da punt Restituisce il numero di byte letti • int fwrite (void *punt, dim_blocco, num_blocchi, FILE *fp) Scrive sul file fp un numero di byte pari a dim_blocco*num_blocchi letti dall’ area di memoria puntata da punt Restituisce il numero di byte scritti 29 Accesso diretto ad un byte specifico DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • long int ftell(FILE *fp) Restituisce il valore dell’indicatore di posizione del prossimo byte a cui si può accedere • int fseek (FILE *fp, long offset,int refpoint) Sposta l’indicatore di posizione del prossimo byte a cui accedere del valore di offset (positivo o negativo) a partire da refpoint Restituisce 0 se l’operazione è possibile • rewind(FILE *fp) sposta l’indicatore di posizione all’inizio del file 30 Scriviamo con fpritnf e manipoliamo un file DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE 31 Flussi di comunicazione standard DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • I file in realtà sono già stati utilizzati dalla prima lezione • All’inizio dell’esecuzione di un programma C vengono automaticamente aperti 3 flussi di comunicazione standard rappresentati da 3 variabili implicite di tipo puntatore a FILE stdin: associato al file che rappresenta il dispositivo di ingresso standard (tastiera) stdout: associato al file che rappresenta il dispositivo di uscita standard (video) stderr: associato al file che rappresenta il dispositivo di uscita standard (video) • printf scrive sul file a cui fa riferimento il puntatore stdout • scanf legge dal file cui fa riferimento stdin 32 Stampiamo a video… DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE 33 Legge e mostra a video un file di testo DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE La funzione putchar() scrive il carattere c su stdout. 34 Lettura sequenziale di un file DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE #include <stdio.h> main(){ int account; char name[ 30 ]; double balance; FILE *cfPtr; /* cfPtr = clients.dat file pointer */ Clients.dat cfPtr = fopen( "clients.dat", "r" ); if ( cfPtr == NULL ) printf( "File could not be opened\n" ); else { printf( "%-15s %-15s %s\n", "Account", "Name", "Balance" ); fscanf( cfPtr, "%d%s%lf", &account, name, &balance ); while ( !feof( cfPtr ) ) { printf( "%-15d%-15s%7.2f\n", account, name, balance ); fscanf( cfPtr, "%d%s%lf", &account, name, &balance ); } fclose( cfPtr ); } } 35 Fonti per lo studio + Credits DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE • Fonti per lo studio http://digilander.libero.it/uzappi/C/ • Credits Gianluca Palermo