IL MESSAGGERO SARDO Attualità Rievocata dopo 40 anni la rivolta di Pratobello Una serie di manifestazioni è stata organizzata dall’”Associazione Madonna dell’Assunta - Classe 1979” di Orgosolo che ha realizzato un DVD per ricordare la mobilitazione popolare che nel 1969 impedì che un poligono militare occupasse i terreni più fertili del paese - Da quell’esperienza nacque il muralismo nel centro barbaricino utto ebbe inizio a Orgosolo il 27 maggio 1969, un martedì di quarantun’anni fa. Sui muri del paese apparvero dei manifesti firmati “Brigata Trieste”, i quali annunciarono la decisione del Governo italiano, tramite il Ministero della Difesa, di espropriare i pascoli comunali di Pratobello, per installare una servitù militare che prevedeva un poligono di addestramento e tiro. Di conseguenza i braccianti e i pastori, che lavoravano in quei 13.000 ettari di terreno, avrebbero dovuto trasferire il loro bestiame altrove. Così, mentre a Pratobello iniziavano le recinzioni, a Orgosolo i cittadini si riunivano in massa in piazza per organizzare la difesa delle loro terre. Il “Circolo Giovanile” rivestì un ruolo determinante nella mobilitazione e attraverso il “controgiornale” rese fruibile la cronaca di quelle giornate di lotta, indispensabile per avere una visione completa degli avvenimenti, in quanto i mass-media inizialmente diedero un’interpretazione parziale dei fatti. Il 19 giugno iniziò la sollevazione degli orgolesi, spontanea e pacifica, oltre ogni schieramento politico. A partire da questa data più di tremila persone occuparono giorno e notte il territorio di Pratobello: cittadini di ogni estrazione sociale, uomini, donne, vecchi e bambini, armati solo della loro determinazione. L’intera popolazione abbandonò il paese e occupò il territorio invaso dai contingenti dell’esercito, da carabinieri, poliziotti e baschi blu. Gli orgolesi li affrontarono pacificamente e alcuni militari si resero conto che non erano gli irosi banditi descritti dai loro superiori, ma solo persone che cercavano di esporre le proprie ragioni e tentavano di salvare la loro unica fonte di sussistenza: la terra. Dopo giorni di assedio, il 26 giugno venne abbandonata T l’ipotesi della realizzazione di un poligono militare permanente. Le esercitazioni sarebbero andate avanti solo per i due mesi successivi, in una zona circoscritta. Questa data segna la vittoria degli orgolesi, conquistata senza ricorrere alla violenza. “I concimi hanno vinto sui proiettili, i pastori hanno sconfitto i cannoni”. A tal proposito l’“Associazione Madonna dell’Assunta” ha presentato il progetto «Memorie di Pratobello (19692009)» alla Fondazione Banco di Sardegna. Successivamente ha preso contatti con tutte le associazioni di Orgosolo, con l’amministrazione comunale e i protagonisti della lotta del 1969, per presentare il suo progetto nel corso dei primi mesi del 2009. Si è occupata inoltre di reperire tutto il materiale video e fotografico, le cronache, gli articoli, le pubblicazioni e le testimonianze esistenti. A seguito della notizia che la Fondazione Banco di Sardegna non avrebbe potuto finanziare interamente il progetto, ci si è adoperati per ridimensionarlo in relazione allo stanziamento e alle proprie risorse. Grazie a un ampia collaborazione tra le diverse associazioni operanti ad Orgosolo, si è deciso di concentrare le celebrazioni nei giorni del 19-20-21 giugno e si è deliberato che l’Associazione Madonna dell’Assunta si occupasse prevalentemente di documentare il quarantennale e di creare una pubblicazione multimediale e una cartacea, che permettesse a Orgosolo di essere conosciuta nel mondo, attraverso gli eventi storici di Pratobello, i quali costituiscono il retroterra storico-culturale della nascita del muralismo. Durante le settimane che hanno preceduto le celebrazioni del quarantennale sono state coinvolte le scuole e la ludoteca che offre servizi per i disabili. A seguito di alcuni incontri dibattito coi protagonisti della lotta, i bambini e i disabili hanno realizzato dei disegni che sono confluiti in Il “Premio Dessì” a Cataluccio e Riccardi Sono Francesco Cataluccio, Antonio Riccardi, Piero Angela e Cristina Collu i protagonisti indiscussi della venticinquesima edizione del premio dedicato allo scrittore sardo Giuseppe Dessì. Il primo si è aggiudicato il premio nella sezione narrativa con “Vado a vedere se di là è meglio” e il secondo quello per la poesia con “Aquarama e altre poesie d’amore”. Piero Angela e Cristiana Collu, invece, hanno vinto il premio speciale. Per il più illustre giornalista scientifico italiano, inventore di trasmissioni come Quark che sono diventate “pilastri” della storia della televisione italiana, il Premio Dessì è un grato riconoscimento ai suoi decennali sforzi “per rendere accessibile e quindi democratica la conoscenza e per il grande contributo reso alla nostra cultura, alla nostra società, al nostro mondo”. È invece legato al suo lavoro al servizio dell’arte e della cultura il Premio Speciale della Fondazione “Giuseppe Dessì” di Villacidro a Cristiana Collu, direttrice e principale artefice del successo del Museo Man di Nuoro, che, come riconosciuto dai giurati, “si è affermato progressivamente in questi anni quale polo espositivo di rilievo nazionale, con l’allestimento di eventi capaci di proiettare l’intera Sardegna al centro del dibattito artistico contemporaneo”. A “Vado a vedere se di là è meglio” di Francesco M. Cataluccio, scrittore nato nel 1955 a Firenze, la giuria ha tributato il premio della sezione Narrativa con l’intenzione di sottolineare “l’importanza di un libro enciclopedia che si costruisce su un agglomerato di racconti, e che riesce ad essere una straordinaria guida di viaggio, un romanzo familiare, una galleria di ricordi”. Nato a Parma nel 1962, con il suo “Aquarama e altre poesie d’amore” Antonio Riccardi si è fatto preferire dai giurati, nella sezione Poesia, tra l’altro, per la “naturalissima sintesi di quotidiano e di favoloso nella capacità di generare un incantamento poetico da un paesaggio urbano o da un museo di storia naturale” che è stata ritenuta la forza di una raccolta “le cui singole poesie hanno l’iridescente lucore delle lanterne magiche di Proust, e il vasto respiro delle città invisibili di Italo Calvino”. La cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori è stata condotta dalla giornalista Paola Saluzzi sotto la consueta cornice di Villacidro, cittadina dove l’indimenticabile scrittore sardo ha trascorso la sua turbolenta adolescenza. L’edizione 2010 ha visto una settimana densa di incontri letterari, spettacoli, proiezioni e mostre (tra cui la prima esposizione assoluta dei quadri di Giuseppe Dessì, che resterà 11 una mostra temporanea, in un antico cortile, assieme alle foto, agli articoli di giornale e altro materiale riguardante la lotta di Pratobello. Nelle tre giornate ci si è occupati di accompagnare la troupe di cine-operatori, ingaggiata per documentare tutti gli eventi del quarantennale, e dell’accoglienza di alcuni partecipanti. I tempi di lavorazione del dvd sono stati lunghissimi, in quanto non disponendo di competenze specifiche, per alcune fasi della postproduzione come il pre-montaggio, si è reso necessario che alcuni associati si addestrassero per selezionare e catalogare l’immenso materiale filmato, e creare in seguito una traccia del dvd su cui l’operatore di montaggio avrebbe lavorato. La traccia iniziale è stata modificata tante volte, e ci si è dovuti confrontare con l’operatore di montaggio durante le diverse stesure. Anche la parte grafica è stata rimaneggiata per superare delle difficoltà relative al rilascio delle liberatorie per le immagini. Per quanto concerne la scelta delle musiche, sono state privilegiate tracce di artisti sardi in genere quali Kenze Neke, KNA, ASKRA, Tenores Gruppo Rubanu e Supramonte. I testi dello speaker sono il frutto del lungo lavoro dell’associazione, che ha cercato, mettendo a confronto diverse fonti, di racchiudere in brevi frasi il senso di un viaggio verso Orgosolo. Lo speaker non è un professionista, si tratta di un giornalista di Orgosolo, Mario Tomainu, emigrato a Milano, che a diciott’anni muoveva i suoi primi passi, proprio durante i fatti di Pratobello. Il testo del libretto di 16 pagine è costituito dai frammenti, da noi estrapolati, delle cronache del Circolo Giovanile, gentilmente concessi da Giovanni Moro. All’interno del dvd è presente un frammento del super 8 di Gesuino Battasi e le sue foto, gentilmente concesse dalla moglie e dal figlio. Il DVD documentario si articola in tre capitoli: il primo contiene una presentazione generale del paese di Orgosolo; il secondo collega la nascita del muralismo al background della Lotta di Pratobello; il terzo documenta tutto il quarantennale, con interviste e interventi di alcuni partecipanti, la creazione di murales da parte dei bambini coordinati dall’Associazione Sos Lizos, la mostra fotografica allestita dall’Associazione Viche Viche in collaborazione con la Bottega Magica, e la rappresentazione teatrale dalla compagnia di Orgosolo Teatro.org. La presentazione del DVD, attraverso una proiezione in continuo, è avvenuta a Orgosolo nell’Auditorium Comunale, il 23-24-25 settembre 2010 in concomitanza con l’evento “Gustos e Nuscos”. I promotori dell’iniziativa si augurano che il dvd “1969-2009 Pratobello memorie” sia un gradito omaggio al circuito delle Biblioteche in Sardegna, e ai circoli di sardi in Italia e di italiani all’estero. Qualora qualche associazione culturale sia interessata a proiettare il dvd può farne richiesta all’Associazione Madonna dell’Assunta - Classe 1979, inviando una mail a “[email protected]”. visitabile al Mulino Cadoni). Insieme al prestigioso riconoscimento, i vincitori si portano a casa cinque mila euro mentre gli altri finalisti, Marco Balzano con “Il figlio del figlio” (editore Avagliano) e Antonio Franchini con “Signore delle lacrime” nella Narrativa; Franco Buffoni con “Roma” (Guanda) e Alberto Toni con “Alla lontana, alla prima luce del mondo” (Jaca Book) nella Poesia, si aggiudicano mille cinquecento euro ciascuno. Con la scelta dei vincitori si conclude, dunque, il lungo lavoro svolto dalla giuria (presieduta da Anna Dolfi e composta da Duilio Caocci, Evanghélia Stead, Giancarlo Pontiggia, Giuseppe Marras, Mario Baudino, Massimo Onofri, Silvio Ramat, Stefano Salis) sulle 447 opere (296 volumi di narrativa e 151 di poesia). I quattro vincitori entrano nell’albo d’oro che annovera scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Diego Marani, Sandro Onofri, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Giulio Angioni e, l’anno scorso, Michela Murgia, tra i vincitori nella Narrativa; Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Fabio Pusterla e la grandissima Alda Merini tra i trionfatori alla voce Poesia. Tra i passati vincitori del Premio Speciale della giuria troviamo, invece, figure di grandi protagonisti della cultura italiana del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilacqua, Francesco Cossiga, Arnoldo Foà e Marco Pannella. Alessia Corbu