SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “GIOVANNI XXIII” 81028 S. MARIA A VICO (Ce) Distretto n. 13 Maddaloni-Tel. 0823/809232 REGOLAMENTO D'ISTITUTO (APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO) Dirigente Scolastico: Prof. arch. Aldo Ribattezzato Anno scolastico: 2011/12 1 INDICE SEZIONE PRIMA: ALUNNI Art. 1 – Finalità della scuola secondaria di primo grado Art. 2 – Alunni: Diritti Art. 3 – Alunni: Doveri Art. 4 - Alunni: Mancanze e sanzioni disciplinari Art. 5 - Ricorsi ed impugnazioni Art. 5-bis – Patto educativo di corresponsabilità Art. 6- criteri per la formazione delle classi SEZIONE SECONDA: DOCENTI – PERSONALE ATA Art. 7 – Docenti: Diritti e doveri Art. 8 – Personale collaboratore scolastico: Diritti e doveri SEZIONE TERZA: GENITORI Art. 9 – Genitori: Diritti e Doveri SEZIONE QUARTA: USCITE DIDATTICO-CULTURALI, GITE SCOLASTICHE, FUNZIONAMENTO ED UTILIZZAZIONE DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE Art. 10 – Uscite didattico-culturali - gite scolastiche – viaggi di istruzione Art. 11 – Uso e concessione delle strutture scolastiche Art. 12 – Uso delle biblioteca e dei laboratori Art. 13 - Attività degli Organi Collegiali Art. 14 – Pubblicità degli Atti Art. 15 – Modifica del Regolamento Art. 16 - Rispetto della normativa vigente 2 SEZIONE V INCARICHI DI PRESTAZIONE D’OPERA AGLI ESPERTI ESTERNI ART. 17 - Requisiti professionali ART. 18 - Procedura di selezione SEZIONE VI GESTIONE DEL PATRIMONIO ART. 19 – Ricognizione periodica e rinnovo dell’inventario 3 SEZIONE PRIMA ALUNNI 4 APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO Premessa Il Regolamento disciplinare della Scuola Secondaria di primo grado “Giovanni XXIII ”, si ispira alle indicazioni contenute nello “Statuto delle Studentesse e degli Studenti” della Scuola Secondaria emanato con D.P.R. n.249 del 24 giugno 1998 e coordinato con le modifiche apportate dal D.P.R n.235 del 21 novembre 2007. E' stato rafforzato il sistema sanzionatorio, comunque ispirato a finalità educative per il pieno recupero dello studente. Per i casi di grave indisciplina è prevista l'applicazione di sanzioni anche gravi come l'allontanamento dalla comunità scolastica sino al termine dell'anno, l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di stato. OBIETTIVI DEL REGOLAMENTO Scopo del Regolamento è di consentire un ordinato ed organico svolgimento della vita della scuola in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione Italiana ed esplicitati negli art. 3 e 34, tenuto conto della Convenzione Internazionale sui diritti del fanciullo. ART. 1 - FINALITA' DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante - studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di pensiero, di espressione, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono. ART. 2 - ALUNNI: DIRITTI 1. DIRITTO AL RISPETTO E PARI DIGNITA' Nella Scuola secondaria di primo grado, scuola del passaggio fra la preadolescenza e l'adolescenza, i ragazzi subiscono profonde modificazioni interiori a livello psichico e fisico. In questa fase di transizione i giovani prestano particolare attenzione al modo in cui sono trattati e considerati in 4 quanto non si sentono più dei bambini e sicuramente esigono il rispetto che si deve ad un adulto.Essi a volte dimostrano di vivere in modo negativo quelle prese di posizione dei docenti che minacciano provvedimenti o punizioni gravi nei loro confronti. Sicuramente i ragazzi, anche in situazioni di fallo e di errore, si aspettano dai docenti la disponibilità al dialogo e al confronto, per superare le difficoltà insorte con se stessi, con la scuola e con la famiglia. 2. DIRITTO ALL'IMPARZIALITA' Gli operatori scolastici si atterranno a questi due principi fondamentali nel loro agire. Saranno evitate forme di favoritismo che farebbero perdere al docente la indispensabile imparzialità verso gli alunni. Questa scuola cercherà di garantire nel modo più regolare possibile sia i servizi amministrativi che le attività didattiche rispettando i principi e le norme di legge e le vigenti disposizioni contrattuali. 3. DIRITTO ALL'ASSISTENZA In caso di malore dell'alunno è dovere della scuola avvertire con la massima sollecitudine la famiglia. In casi valutati preoccupanti dal personale della scuola si dovrà immediatamente chiedere l'intervento delle organizzazioni di Assistenza Pubblica. La scuola si impegna a promuovere iniziative di formazione di Pronto Soccorso rivolte al personale ausiliario e docente. 4. DIRITTO ALL'UGUAGLIANZA E ALLA RISERVATEZZA Il servizio scolastico è assicurato a tutti gli alunni senza nessuna discriminazione di sesso o di razza, di etnia o di lingua, di religione o di opinioni politiche e tanto meno per le condizioni psico-fisiche e socio-economiche. Situazioni personali di particolare natura saranno trattate dagli insegnanti in forma riservata. 5. DIRITTO ALL'ACCOGLIENZA E ALL'INTEGRAZIONE (Alunni con handicap, alunni stranieri, alunni in situazione di disagio e svantaggio) Tutti gli operatori di questa scuola intendono favorire con opportune attività e adeguati atteggiamenti la piena accoglienza degli alunni e dei loro genitori, l'inserimento e l'integrazione degli allievi, soprattutto nella fase iniziale, e in particolare di quei casi che presentano varie problematiche, alla cui soluzione si presterà particolare impegno. Per gli alunni con handicap la scuola fornisce attività di sostegno e garantisce un percorso formativo individualizzato. Per gli alunni stranieri si impegna a fornire adeguate occasioni di apprendimento e specifiche attività di recupero delle capacità comunicative. 6. DIRITTO AD UNA FORMAZIONE CULTURALE DI QUALITA' TENDENTE A VALORIZZARE LE CAPACITA' ED ATTITUDINI DI OGNI ALUNNO (orientamento) Questa scuola con la collaborazione delle famiglie e delle altre istituzioni, si assume la responsabilità di offrire all'utenza attività educative informate a criteri di qualità e di adeguatezza 5 rispetto alle esigenze culturali formative degli alunni e degli obiettivi generali che la scuola media si propone. Nella scelta degli obiettivi ed attività si terrà presente che la scuola media, secondo il dettato del D.M. 9/2/'79, deve aver come finalità quelle di elevare il livello di formazione e di istruzione personale di ciascun cittadino, di potenziarne la capacità di partecipare ai valori della cultura, delle civiltà e della convivenza sociale. Si considererà che la scuola secondaria di primo grado concorre a promuovere la formazione dell'uomo e del cittadino e che deve favorire l'orientamento dei giovani ai fini della scelta dell'attività successiva. Quindi con le attività educative generali che saranno scelte dal Collegio dei Docenti e con le attività didattiche proposte attraverso le singole discipline, si cercherà di offrire all'utenza una scuola della formazione dell'uomo e del cittadino, una scuola che colloca nel mondo, una scuola orientativa, una scuola secondaria nell'ambito dell'istruzione obbligatoria. 7. DIRITTO AD UNA INFORMAZIONE COMPLETA E TRASPARENTE SULLE NORME CHE REGOLANO LA VITA DELLA SCUOLA La scuola si attiverà affinché agli alunni siano garantiti i seguenti diritti: a) diritto alla partecipazione attiva alla vita della scuola mediante la possibilità di esprimere la propria opinione sull'organizzazione della stessa. b) diritto ad una valutazione tempestiva e trasparente delle proprie prestazioni che favorisca il processo di autovalutazione. c) diritto ad un contratto formativo che vuol rappresentare il reciproco impegno che il docente e il discente assumono a fronte delle finalità e degli obiettivi che si vogliono perseguire e realizzare in un percorso formativo che, tracciato appositamente per l'alunno, deve coinvolgerlo ed interessarlo al massimo grado.E’ quindi necessario responsabilizzare il soggetto in ordine alle fasi della sua stessa crescita e, contemporaneamente, coinvolgere i genitori comunicando loro i mezzi e i metodi usati per conseguirla. d) diritto di accesso agli atti attraverso i genitori. e) diritto a scegliere liberamente tra le attività aggiuntive o opzionali proposte. 8. DIRITTO ALLA CONTINUITA' EDUCATIVO- DIDATTICA Per consentire una continuità educativo- didattica tra scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e superiore che permetta all'alunno di percorrere un iter formativo organico e rispettoso delle sue reali capacità e possibilità si attiveranno periodici e sistematici incontri fra gli insegnanti dei tre ordini di scuola. Tali riunioni permetteranno: la conoscenza reciproca dei programmi e dei contenuti da far acquisire all'allievo; la progressiva armonizzazione delle strategie educativo-didattiche; l'adeguata conoscenza del percorso formativo di ogni alunno; la formulazione di prove di ingresso concordate fra gli insegnanti della scuola primaria, secondaria e superiore; l'intervento dell'equipe medico psico-pedagogica dell'ASL per poter affrontare e risolvere in modo definitivo eventuali casi di disagio e di difficoltà che si evidenziassero nell'inserimento dell'alunno nella nuova scuola. 6 9. DIRITTO AD ATTIVITA' DI RECUPERO – CONSOLIDAMENTO – POTENZIAMENTO Per il raggiungimento di una preparazione culturale che ponga le premesse per l'ulteriore educazione permanente, la scuola deve affiancare alle normali attività curricolare quelle di recupero, consolidamento, potenziamento delle abilità di base. Al fine di dare una risposta adeguata ad ogni alunno e tenuto conto delle diverse esigenze e realtà personali, la scuola intende operare attraverso il microteaching, ossia un insegnamento a breve termine mirato ad un piccolo gruppo di alunni e finalizzato o al recupero o al consolidamento e potenziamento. Nel primo caso esso mirerà a colmare lacune e difficoltà, dovute nella maggior parte dei casi a carenze socio-culturali o cognitive; nel secondo caso invece consentirà agli alunni più motivati o che hanno già sufficientemente acquisito la strumentalità di base di approfondire, precisare o arricchire le competenze ed abilità possedute. - diritto ad un percorso formativo mirato e di didattica differenziata (alunni diversamente abili) - diritto ad attività integrative finalizzate a limitare la dispersione scolastica. 10. DIRITTO AD UN AMBIENTE SCOLASTICO SICURO E SALUBRE Si vogliono raggiungere i seguenti obiettivi: formazione ed informazione dei nuovi docenti, del nuovo personale ATA, dei nuovi alunni; conoscenza dell'edificio scolastico (esame delle planimetrie delle aule e dell'edificio intero); consapevolezza dei pericoli e dei rischi collegati alla struttura scolastica; conoscenza del piano di evacuazione; conoscenza della segnaletica di sicurezza installata all'interno dell'edificio scolastico. L'attività annualmente prevista può essere così schematizzata: utilizzazione dei componenti del Servizio Prevenzione e protezione per diffondere i principi di sicurezza e prevenzione dei rischi per tutto il personale; assegnazione di incarichi particolari ad alunni in merito ad eventuali situazioni di pericolo; evacuazione dell'edificio scolastico (una programmata e l'altra senza preavviso), esercitazioni di pronto soccorso incontri con esperti dei vigili del fuoco, della protezione civile e del pronto soccorso. 11-DIRITTO A STARE BENE A SCUOLA L'idea di salute come “assenza di malattia” è stata superata da un concetto molto più completo 7 intendendo come stato di salute star bene con se stessi, con gli altri e nell'ambiente in cui si vive. La definizione di salute data dall'OMS, parla di benessere fisico, psichico, sociale e anche morale, di raggiungimento di un equilibrio personale che deve essere inteso in modo dinamico, che comprenda, oltre agli stati dell'organismo, i sentimenti, le idee, le convinzioni, in pratica la cultura della persona intesa come modo di essere, di pensare ed i interagire con l'ambiente esterno. Se la salute di cui doveva occuparsi la scuola del passato era fortemente influenzata dalla povertà di gran parte della popolazione scolastica, la salute odierna è fortemente minacciata da forma di disagio e complessi psichici che traggono origine dalle così dette società del benessere e che possono sfociare nelle tossicodipendenze, nell'alcolismo, nel tabagismo e in tutti gli atteggiamenti di indifferenza, disimpegno, intolleranza che ne sono alla base e che si formano precocemente nel soggetto e che possono portare all'abbandono, alla dispersione e all'insuccesso. La prevenzione di simili comportamenti, che non può esaurirsi soltanto con un'opera di informazione, deve essere in pratica l'obiettivo finale trasversale di ogni attività di educazione alla salute che la scuola deve progettare e che deve coinvolgere tutti i docenti. ALUNNI: DOVERI (Ecco il testo del D.P.R. n.249/1998 coordinato con le modifiche apportate dal D.P.R. n. 235/2007: Art. 3 (Doveri) Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1 Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola). 1 1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d'Istituto, dei Docenti, del Personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per loro stessi. 2. L'ingresso nell'edificio scolastico è fissato alle ore 8,10. Gli alunni devono entrare al suono della campanella e dirigersi nell'aula, dove li attende l'insegnante, evitando di correre, spingersi ed urlare. L'ingresso avverrà sotto il controllo dei collaboratori assegnati ai piani. 3. Subito dopo l'entrata il docente della prima ora effettuerà l'appello dei presenti. L'alunno che si presenta in ritardo rispetto all'orario previsto dal comma 2 dovrà riferirne la causa al capo d'istituto o al docente. Verrà ammesso alle lezioni con l'obbligo di portare la giustificazione del ritardo firmata dal genitore. 4. Ripetuti ritardi non giustificati saranno oggetto di richiamo da parte del capo d'istituto e di colloquio informativo con i genitori dell'alunno. 5. Le assenze dovranno essere giustificate su apposito libretto delle giustificazioni che dovrà riportare la firma di uno dei genitori o di chi ne fa le veci, apposta in presenza del Dirigente o di un suo incaricato, all'inizio dell'anno scolastico. Vanno giustificate anche le assenze coincidenti con eventuali scioperi del personale scolastico. 6. Per assenze superiori a 5 giorni, compreso i festivi, gli alunni dovranno accludere alla 8 giustificazione il certificato del medico curante, eccetto per le assenze preavvisate per motivi di famiglia. 7. La giustificazione va presentata al docente della prima ora. Se l'alunno si presenterà a scuola senza giustificazione sull'apposito libretto, l'insegnante segnalerà tale mancanza sul registro di classe. Se entro 3 giorni non verrà prodotta la giustificazione, verrà comunicato ai genitori che l'alunno sarà ammesso a scuola solo se accompagnato da uno di essi o da chi ne fa le veci. 8. L'alunno che entra a scuola in orario diverso da quello stabilito, dovrà presentare la giustificazione mediante la compilazione dell'apposito modulo annesso al libretto delle giustificazioni. 9. L'alunno, per uscire prima della fine delle lezioni, dovrà essere prelevato da un genitore munito di documento di riconoscimento o, in casi eccezionali, da una persona con delega scritta corredata dalla fotocopia del documento di riconoscimento del genitore. L'uscita anticipata sarà segnalata sul registro di classe e firmata dal genitore dell'alunno. 10. In tutti i casi di uscita anticipata, disposti dalla presidenza, è necessario che gli alunni abbiano la relativa comunicazione firmata, in caso contrario rimarranno a scuola. Non è consentita l'autorizzazione telefonica, in quanto l'uso del telefono della segreteria è consentito solo per comunicazioni riguardanti lo stato di salute dell'alunno. 11. Giustificazioni, avvisi e comunicazioni inviate alle famiglie devono essere firmati tempestivamente dai genitori e riconsegnati ai docenti. Non sono prese in considerazione richieste di alcun genere se sono formulate soltanto a voce dagli alunni. 12. E' data opportunità agli alunni di effettuare un periodo di pausa dalle attività didattiche tra la seconda e la terza ora di lezione. Tale momento si trascorrerà nella propria aula; è vietato correre, tenere comportamenti pericolosi per la propria e l'altrui incolumità, sporcare pavimenti e arredi, lasciare in giro involucri e contenitori. Per qualsiasi problema, l'alunno deve rivolgersi al proprio insegnante che ha il dovere di rimanere in aula e che valuterà la situazione 12.bis- Gli alunni del T.P. consumeranno il pasto nell’atrio della scuola, ai tavoli loro assegnati dalle 13,15 alle 14. Durante questo periodo gli alunni sono tenuti a rimanere seduti ai rispettivi posti, non correre nei corridoi, non sporcare pavimenti ed arredi e non lasciare in giro involucri e contenitori. Per qualsiasi problema l’alunno deve rivolgersi al proprio insegnante che è tenuto alla sorveglianza. 13. Gli alunni potranno recarsi al bagno due per volta, un maschio ed una femmina, ed è vietato allontanarsi dal proprio piano. Al di fuori dell'aula il rispetto dell'ordine spetterà ai collaboratori di piano. Gli alunni sono tenuti ad usare i bagni in modo civile. 14. L'uso del bagno anche al di fuori dell'orario dell'intervallo è consentito, a discrezione dell'insegnante,ad un alunno per volta. L'uso dei bagni non è consentito, salvo eccezioni, durante la prima ora di lezione e nell'ultima mezz'ora prima dell'uscita. Durante l'uscita per il bagno è vietato attardarsi a chiacchierare con altri alunni e/o recarsi in altre aule disturbando la lezione. 15. Durante il cambio d'ora gli alunni devono rimanere ordinatamente nella propria aula, in attesa dell'insegnante successivo e preparare il materiale scolastico. In tale periodo di tempo non devono chiedere di uscire per recarsi al bagno ed in alcun modo devono disturbare lo svolgersi della lezione delle altre classi. 16. Tutti gli spostamenti all'interno dell'edificio nonché l'accesso ai laboratori, alla palestra, alle aule speciali avverranno solo in presenza dell'insegnante di rifermento. Gli alunni devono tenere un comportamento corretto, senza alzare la voce, correre e quant'altro possa disturbare l'andamento della lezioni di altri. 17. Gli alunni sono tenuti ad un uso corretto e responsabile di tutte le attrezzature messe a loro disposizione, con particolare attenzione per il laboratorio di informatica, in quanto si tratta di strumentazione costosa il cui danneggiamento o uso improprio ricade negativamente su tutta la scuola. 9 18. Verranno presi seri provvedimenti a carico di coloro che, contravvenendo al Regolamento, provocheranno danni alle strutture. Le spese sostenute saranno pagate dai responsabili dei danni secondo le modalità specificate all'art. 4. 19. E' rigorosamente vietato portare a scuola oggetti nocivi e/o pericolosi, comunque non necessari all'attività scolastica. L'uso di cutter, forbici, compassi, squadre, righe ed altro materiale potenzialmente pericoloso è consentito solo se necessario all'attività richiesta dall'insegnante presente in aula. Ciò che non sarà ritenuto inerente alle attività scolastiche potrà essere requisito e restituito solo ad un genitore. 20. Ogni alunno è responsabile del proprio materiale scolastico e dei propri oggetti personali; la scuola non risponde di oggetti o di denaro mancanti. Gli alunni non possono farsi portare a scuola quanto hanno dimenticato a casa, compresa la merenda. Sapersi organizzare e farsi carico anche delle proprie dimenticanze fa parte della crescita personale di ogni alunno. 21. Gli alunni sono tenuti a rispettare le norme di comportamento civile, ed in particolare: - non usare linguaggio offensivo e scurrile (parolacce, bestemmie, offese, ecc.) o atteggiamenti poco corretti (masticare gomme, tenere il cappello all'interno della scuola ecc.) o provocatorio nei confronti di insegnanti, personale della scuola e compagni; - non usare violenza nei confronti dei compagni; - non sporgersi dalle finestre dei locali scolastici, lanciare oggetti e/o richiamare l'attenzione dei passanti; - chiedere il permesso del docente per allontanarsi dall'aula; - utilizzare e conservare correttamente diario, libri, quaderni e ogni altro strumento di lavoro; - non disturbare in alcun modo le lezioni nella propria aula; - non disturbare la lezione degli altri intrattenendosi nel corridoio oltre il tempo concesso dall'insegnante né infilandosi in altre classi; - non prendere oggetti senza permesso, non manomettere e non nascondere per nessun motivo il materiale altrui; - non scrivere sulle pareti, sui banchi o su altro tipo di attrezzatura scolastica; - utilizzare l'apposito cestino per i rifiuti e, al momento dell'uscita, lasciare l'aula in ordine e, per quanto possibile, pulita. - non accedere al distributore delle bevande se non in caso eccezionale di indisposizione e dietro autorizzazione dell'insegnante, del dirigente o di un suo collaboratore. L'uso del distributore delle bevande è riservato al personale della scuola; - indossare un abbigliamento decoroso e consono all'ambiente scolastico. 22. Le mancanze degli alunni potranno essere segnalate da qualsiasi docente (anche non della classe), indicando chiaramente i motivi sul registro della classe di appartenenza dell'allievo, o comunicate al coordinatore che provvederà ad eventuali richiami o sanzioni disciplinari.E’ compito del Consiglio di classe, valutata la gravità delle mancanze, graduare gli interventi disciplinari, tenendo conto della situazione iniziale e del percorso di maturazione personale del singolo allievo. 23. Il grave disturbo delle lezioni sarà annotato sul registro di classe e comunicato a casa. Per atti particolarmente gravi si chiederà la convocazione dei genitori, attraverso comunicazione scritta sul diario dell'alunno, telefonica o con l'invio di cartolina a casa. In caso di problemi gravi che riguardino l'intero gruppo classe può essere richiesta la convocazione di tutti i genitori, attraverso le modalità precedentemente specificate. 24. Nel caso di malessere o eventuale incidente dell'allievo, l'insegnante provvederà ai primi interventi necessari ed avvertirà immediatamente la famiglia. In caso di particolare gravità, o qualora lo si ritenga necessario, provvederà egli stesso (o un altro docente su incarico del Dirigente) 10 ad accompagnare l'alunno al pronto soccorso e/o a contattare il 118. 25. In relazione ai commi 23 e 24 del presente Regolamento d'Istituto il genitore di ciascun alunno è tenuto, all'inizio dell'anno scolastico, a fornire alla segreteria tutti i recapiti telefonici utili in caso di necessità, nonché un indirizzo di riferimento. Il genitore si impegna, inoltre, a comunicare tempestivamente eventuali cambiamenti in merito. 26. Sarebbe opportuno non portare i cellulari a scuola, ma nel caso che i genitori ritenessero necessario, per esigenze familiari, che il proprio figlio lo abbia con sé, la scuola declina ogni responsabilità in caso di danni o smarrimento. 27. E' severamente vietato l'uso del telefono cellulare in tutte le sue funzioni durante ogni momento di attività scolastica (lezioni, intervallo, pausa, ecc). Tale oggetto dovrà essere tenuto in cartella, rigorosamente spento. In caso contrario gli insegnanti sono autorizzati a ritirarlo e a consegnarlo, una prima volta, ai genitori dell'alunno. Qualora l'alunno disattenda ancora al Regolamento per quanto attiene all'uso del telefono cellulare, questi potrà non essere più restituito. 28. L'uscita dalla scuola è alle ore 13,10. Le classi a tempo prolungato usciranno alle ore 16,10 il Martedì e il giovedì. Gli alunni devono uscire in ordine ed in silenzio, accompagnati dall'insegnante dell'ultima ora. 29. Gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato anche nelle immediate vicinanze della scuola e durante qualsiasi uscita didattica. 30. E' fatto divieto agli alunni di sostare all'interno di qualsiasi spazio (aperto o chiuso) di pertinenza dell'istituto al di fuori dell'orario scolastico. In caso contrario, la scuola non risponde di nessun danno causato a persone o cose. 31. Per qualsiasi attività che debba essere svolta al di fuori dell'edificio scolastico occorrerà l'autorizzazione del genitore o di chi ne fa le veci. Per quanto attiene alle uscite didattiche vale quanto specificato al comma 11 del presente Regolamento. 32. Gli alunni sottoposti a sanzioni disciplinari sono esclusi da uscite didattiche e gite d'istruzione, salvo parere difforme del Consiglio di classe. 33. Sarà cura della scuola presentare all'inizio di ogni anno, anche attraverso un'apposita riunione, il Regolamento agli alunni. 34. Queste disposizioni di ordine generale, per la sicurezza degli allievi e per una serena e civile convivenza, possono essere modificate nel corso dell'anno scolastico dal Dirigente Scolastico qualora fosse necessario. 11 ART. 4 - ALUNNI: MANCANZE E SANZIONI DISCPLINARI (Ecco il testo del D.P.R. n.249/1998 coordinato con le modifiche apportate dal D.P.R. n. 235/2007: Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal Consiglio di classe. Le sanzioni che comportano un allontanamento superiore a 15 giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissioni all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a 15 giorni deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi allontanamento superiori a 15 giorni, in coordinamento con la famiglia, e, ove necessario, con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo, che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità ed il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma precedente, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. 9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui ai commi 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti, precisi e concordanti dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni). 12 TABELLA RIASSUNTIVA ALLEGATA ALLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI MANCANZE DISCIPLINARI SANZIONI ORGANI CHE IRRIGANO LA SANZIONE Punto 1 Comportamenti che nuocciano all’esigenza e all’immagine di una scuola pulita. Esempi: altri arredi e attrezzature Punto 2 Frequenza scolastica irregolare Esempi: Docente oppure D.S. D.S. su delibera del C.d.C seconda della gravità del fatto: richiamo scritto; dalle lezioni(fino a 3 giorni Docente ( Coordinatore di classe) Dirigente Scolastico D.S. su delibera del C.d.C occasionali: richiamo scritto; si configurino come ritardi abituali: richiamo scritto oppure sospensione dalle lezioni (fino a 3 giorni) Punto 3 Frequenza scolastica irregolare Esempi: Dirigente Scolastico D.S. su delibere del C.d.C D.S. su delibere del C.d.C. richiamo scritto. gestione (manomissioni della documentazione, falsificazioni): sospensione dalle lezioni (fino a 3 giorni). dalle lezioni(fino a 3 giorni). Punto 4 Comportamenti che contrastino con le disposizioni circa le norme di sicurezza e di tutela della salute. Esempi: Dirigente Scolastico D.S. su delibera del C.d.C. C.d.C sospensione dalle lezioni(fino a 5 giorni). e dannosi alla salute( alcolici e superalcolici); previste nei diversi casi comportamenti che ledono la legge penale ( esempio portare armi, droga, etc.) Punto 5 Comportamenti che contrastino con le disposizioni circa le norme di sicurezza e di tutela della salute. Esempio: mettere in atto comportamenti pericolosi o dannosi per sé e per glialtri, o vietati dalla legge. A seconda della gravità del fatto: sospensione dalle lezioni (fino a 7 giorni) ed eventuale segnalazione del fatto agli organi competenti. D.S. su delibera del C.d.C 13 Punto 6 Comportamenti che rechino turbativa al normale andamento scolastico: Esempi: classe e nella scuola; scritto Docente oppure D.S. D.S su delibera del C.d.C. sospensione dalle lezioni (fino a 5giorni) didattica; consentite(telefoni cellulari, radio, riproduttori, etc) Punto 7 Comportamenti che offendano il decorodelle persone, che rechino insulto alleistituzioni, alle convinzioni religiose edetiche dei singoli o alle appartenenzeetniche. Esempi: - insulti verbali o scritti a persone; - atteggiamenti discriminatori o diffamatori Punto 8 Comportamento che causino impedimentoalla libera espressione di idee o al servizioche la scuola eroga. Esempi: Docente oppure D.S. dalle lezioni(fino a 5 giorni ) A seconda della gravità del fatto: Dirigente Scolastico D.S. su delibera del C.d.C. dalle lezioni (fino a 5 giorni ) docenti,personale della scuola; attivitàdella scuola; e in qualsiasi forma la liberaespressione di chiunque. Punto 9 Comportamento che arrechino offesa apersone. Esempi: Dalla sospensione dalle lezionifino all’espulsione dell’Istituto edeventuale segnalazione del fattoagli Organi competenti D.S. su delibera del C.d.C. A seconda della gravità del fatto: D.S. su delibera del C.d.C. D.S. su delibera del C.d.C. docenti,personale , genitori o esterni presentinella scuola. docenti,personali, genitori o esterni presenti nellascuola. Punto 10 Comportamento che arrechino danno astrutture e/o attrezzature della scuola o dipersone in essa operanti o esterne ad essa. Esempi: (finoa 15 giorni) vetri, porte,muri, arredi, attrezzature, libri e oggettivari; di registri ealtri documenti della 14 scuola; oggetti dellascuola o di terzi; lancio di oggetti contundenti all’interno everso l’esterno della scuola danneggiamenti dipatrimonio pubblico ( arredi,attrezzature, etc.) obbligo di rifondere il danno RISARCIMENTO DEI DANNI Premessa Affermato il principio che il rispetto dei beni comuni, e nel caso particolare dei locali, arredi ed attrezzature della scuola, è dovere civico, e che lo spreco si configura come forma di violenza e di inciviltà, al fine di evitare che la ingente spesa sostenuta dalla collettività per assicurare un luogo di lavoro dignitoso, si risolva in uno spreco a causa di atteggiamenti irresponsabili, quando non vandalici, si stabiliscono i seguenti PRINCIPI DI COMPORTAMENTO 1. Chi venga riconosciuto responsabile di danneggiamenti dei locali, arredi ed attrezzature è tenuto a risarcire il danno. 2. In caso che il responsabile o i responsabili non vengano individuati, sarà la classe, come gruppo sociale, ad assumere l'onere del risarcimento, e ciò relativamente agli spazi occupati dalla classe nelle sua attività didattica. 3. Nel caso si accerti che la classe, operante per motivi didattici in spazi diversi dalla propria aula, risulti realmente estranea ai fatti, sarà la collettività studentesca ad assumersi l'onere del risarcimento, secondo le specificazioni indicate al punto seguente. 4. Qualora il danneggiamento riguardi parti comuni (corridoi, servizi, ecc...) e non ci siano responsabilità accertate, saranno le classi, che insieme utilizzano quegli spazi, ad assumersi l'onere della spesa; nel caso di un'aula danneggiata in assenza della classe per motivi didattici, l'aula viene equiparata al corridoio. 5. Se i danni riguardano spazi collettivi quali l'atrio o l'auditorium, e non ci siano responsabilità accertate, il risarcimento spetterà all'intera comunità scolastica. 6. E' compito della Giunta Esecutiva fare la stima dei danni verificatisi, e comunicare agli studenti interessati ed alle loro famiglie la richiesta di risarcimento per la spettante. 7. Le somme derivate dal risarcimento saranno acquisite al bilancio della scuola, e destinate alle 15 necessarie riparazioni, sia mediante rimborso – anche parziale – delle spese sostenute dall'Ente Locale, sia – se possibile, attraverso interventi diretti in economia. 8. Il Coordinatore di classe, all'inizio dell'anno scolastico, prende in carico gli arredi della classe per poi provvede a segnalare danni e rotture alla presidenza. Lo stesso dicasi per i responsabili delle aule speciali e per i bidelli per le pari comuni. 9. L'accettazione di questo Regolamento avverrà all'inizio di ogni anno e sarà formalizzato attraverso la firma del genitore del Patto di Corresponsabilità (Cfr. art.5 ibidem). MODALITA' DI IRROGAZIONE DELLA SOSPENSIONE DALLA FREQUENZA DELLE LEZIONI PER UN PERIODO SUPERIORE AI 15 GIORNI (art. 4 D.P.R. 249/98; in corsivo le indicazioni relative alla nota del MIUR 31/07/2008) 1. La sospensione dell'alunno dalla frequenza delle lezioni per un periodo superiore ai 15 giorni, sarà disposta soltanto da un O.C. che viene individuato nel Consiglio di Classe. 2. La responsabilità disciplinare che provoca l'allontanamento dalla comunità scolastica sarà strettamente personale. 3. In caso di violazioni particolarmente gravi che possano richiedere l'allontanamento dalla comunità scolastica per più di 15 giorni, il Coordinatore del Consiglio di Classe segnalerà al Dirigente Scolastico i fatti che violano il Regolamento d'Istituto e che comportano per il/i responsabile/i la sanzione disciplinare di cui all'art. 4 del presente Regolamento. Il Dirigente o un suo Collaboratore appositamente delegato, ne darà comunicazione orale e/o scritta al/ai responsabile/i e provvederà ad avvertirne i genitori per iscritto, convocandoli per un colloquio diretto, nel corso del quale il/i responsabile/i sarà/saranno invitato/i ad esporre le proprie ragioni. Il Dirigente ascolterà tutte le parti coinvolte nei fatti sia singolarmente che, se lo riterrà opportuno, in contraddittorio. Successivamente riferirà al Consiglio di Classe, appositamente convocato, tutti i dati in suo possesso, in particolare i risultati dell'indagine compiuta. Su questi si dovrà imperniare una discussione più ampia possibile per consentire di prendere decisioni ponderate ed adeguate. 4. Il Consiglio di Classe irrogherà la sanzione di sospensione dalle lezioni in seguito a votazione che dovrà vedere favorevole la maggioranza relativa dei presenti. In queste votazioni non è ammessa l'astensione. Nell'infliggere la punizione, il Consiglio di Classe dovrà tenere conto della proporzionalità fra la stessa e la gravità del fatto commesso. 5. Il Consiglio di Classe, una volta decisi i giorni di sospensione, dovrà considerare che questo provvedimento, come qualunque altra sanzione disciplinare, deve tendere a realizzare finalità educative e di recupero dell'alunno, rafforzandone il senso di riflessione, di responsabilità, di consapevolezza, di autovalutazione. Non dovrà essere meramente punitiva ma emendativa. Pertanto, le sanzioni disciplinari, dovranno mirare a coinvolgere lo studente nella comunità scolastica tramite il principio del Risarcimento – Riparazione danno oppure impegnandolo in lavori socialmente utili (concordati con i genitori dell'alunno) o in attività didattiche individualizzate (attività di volontariato nell'ambito della comunità scolastica, le attività di segreteria, la pulizia dei locali della scuola, le piccole manutenzioni, l'attività di ricerca, il riordino di cataloghi e archivi presenti nella scuola, la frequenza a specifici corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale o culturale, la produzione di elaborati che indicano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica di episodi verificatisi a nella scuola). 6. Nel verbale della riunione del Consiglio di Classe, che dovrà essere compilato entro i due gg. 16 successivi, dovrà comparire l'indicazione dei giorni di sospensione e, se stabilita, anche la convertibilità in risarcimento/riparazione del danno oppure in attività da svolgere in favore della comunità scolastica. Il risarcimento/riparazione oppure le attività in favore della comunità scolastica dovranno essere chiaramente specificate in dettaglio. Di questa possibilità si dovrà dare comunicazione orale e/o scritta allo studente ed ai suoi genitori che possono accettarla oppure rifiutarla mediante avviso da indirizzare al Dirigente che ne mette a conoscenza tutti i componenti del Consiglio di Classe. ART. 5 - RICORSI ED IMPUGNAZIONI (Ecco il testo del D.P.R. n.249/1998 coordinato con le modifiche apportate dal D.P.R. n. 235/2007 e lo nota del MIUR 31/07/2008) 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di 10 giorni. Tale organo di norma, è composto da due docenti designati dal Consiglio di istituto, da due rappresentanti eletti dai genitori, da un rappresentante del personale non docente ed è presieduto dal dirigente scolastico). ORGANO DI GARANZIA E' istituito l'Organo di Garanzia, interno alla scuola, composto da: Presidente: Dirigente Scolastico Due Docenti nominati dal Consiglio d'istituto Due genitori nominati dal Consiglio d'istituto Un rappresentante del personale non docente con le seguenti competenze: 1) Decidere in merito ai conflitti che sorgono all'interno della scuola nell'applicazione del presente Regolamento; 2) Ricevere gli eventuali ricorsi dei genitori riguardo alle sanzioni disciplinari superiori a giorni tre; i ricorsi saranno presi in considerazioni se presentati entro 5 giorni dalla comunicazione relativa all'irrogazione della sanzione disciplinare. 17 ART. 5- bis - PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA' 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1. 3. Ciascuna istituzione scolastica autonoma pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello Statuto delle studentesse e degli studenti, del Piano dell'Offerta Formativa e del Patto di corresponsabilità. Art. 6- criteri per la formazione delle classi prime Il Dirigente scolastico, sentito il Collegio dei docenti, curerà la formazione delle classi, tenendo conto dei seguenti criteri: L’assegnazione delle richieste per i corsi a tempo prolungato La presenza di sorelle o fratelli frequentanti o diplomatisi nell’anno scolastico precedente onde poter usufruire dei medesimi libri di testo La presenza numericamente equilibrata in ogni classe di maschi e femmine La presenza in ogni classe di gruppi di studenti con differenti livelli di valutazione, secondo il giudizio rilasciato dalla scuola di provenienza I ripetenti in via ordinaria, saranno inseriti nella stessa sezione. 18 SEZIONE SECONDA DOCENTI PERSONALE ATA ART. 6 – DOCENTI: DIRITTI E DOVERI 1. I docenti fanno parte della comunità educativa in qualità di titolari di specifiche competenze professionali e didattiche. Esercitano la loro libertà di insegnamento soprattutto nell’elaborazione educativa e didattica della cultura e nella programmazione, attivazione e valutazione di processi di insegnamento e di apprendimento organici e sistematici. 2. All'inizio del turno di lezione e dopo ogni intervallo, il docente deve trovarsi nella propria classe quando gli alunni entrano. E' tenuto alla massima puntualità e quindi anche alla migliore sollecitudine nell’avvicendamento ad ogni ora. 3. All’inizio del proprio turno di lezione il docente, secondo necessità, accompagna gli allievi nel laboratorio, in palestra, nelle aule speciali. Alla fine della sua ora li riaccompagna nella classe. In ambedue i casi è compito del docente vigilare affinché gli alunni mantengano un comportamento consono al Regolamento. 4. Il docente, in corso di lezione, ha la responsabilità di tutta la classe e di ciascun alunno. Non abbandoni mai l’aula se non è stato sostituito. In casi di emergenza avverta tempestivamente un collega o il collaboratore scolastico del piano. 5. Nel periodo ottobre-aprile i singoli docenti ricevono i genitori nella prima settimana del mese secondo il proprio calendario scolastico. Ogni docente ha il dovere di comunicare l'orario degli incontri ai genitori degli alunni tramite il diario. 6. Ciascun docente ha il dovere di vigilare affinché ogni comunicazione inoltrata dalla scuola venga effettivamente riportata sul diario degli alunni, segnalare sul registro di classe l'avvenuta dettatura e controllarne la firma del genitore. 7. Eventuali scambi di orario o sostituzioni con colleghi, anche di tempo parziale rispetto all’ora di lezione, devono essere presi in accordo con la presidenza. 8. I docenti che si trovano nell'aula al momento della ricreazione sono tenuti a vigilare affinché sia tenuto dagli allievi un comportamento educato e composto. 9. L'uscita degli alunni per i bagni è stabilita dal presente Regolamento. Si conta sul fatto che ulteriori uscite degli allievi dall'aula siano autorizzate dietro effettiva emergenza o priorità. 10. E' compito dei docenti richiamare, con l’assiduità necessaria, gli allievi al senso di un civile comportamento, ad un consono abbigliamento e al mantenimento della pulizia negli ambienti frequentati (aule, bagni, laboratori,…). 11. L’uscita degli allievi dalle classi è consentita solo dall’insegnante che ne valuta obiettivamente la richiesta. Al cambio dell’ora di lezione non è consentito uscire dalla classe e sostare nel corridoio. 12. I docenti solleciteranno gli allievi alla puntualità, insistendo con fermezza perché non si verifichino ritardi. Non accetteranno in aula allievi che arrivino in ritardo, se non sono giustificati dall’incaricato. Alla prima ora del mattino controlleranno le giustificazioni delle assenze a riscontro con il giorno precedente. Si porrà in ciò la massima cura scrivendo sul registro di classe tutte le annotazioni necessarie. Quando un insegnante ha occasione di rilevare assenze prolungate di allievi, 19 o ricorrenti, anche se saltuarie, né darà specifico avviso al Coordinatore e alla Presidenza. 13. I docenti devono essere attenti e solleciti nel rilevare e comunicare a chi di dovere le situazioni scolastiche o disciplinari che presentino particolari difficoltà o che meritino un rapido intervento. 14. Nelle aule, come all’interno dell’Istituto, non può essere affisso alcun comunicato o pubblicazione senza una precisa autorizzazione della presidenza. Tali affissioni devono avere comunque carattere temporaneo e devono essere inseriti negli appositi spazi. 15. Il docente dell'ultima ora che ha il compito di accompagnare gli alunni fino all'uscita dell'edificio scolastico, controlli che tutti gli allievi escano dall’aula. Vigili, inoltre, affinché gli alunni mantengano un comportamento corretto e responsabile. 16. Nel caso di attività scolastiche, visite tecniche, culturali e formative che avvengono nelle loro ore di lezione, i docenti si accorderanno con il Dirigente o con un suo incaricato per accompagnare gli allievi. 17. I docenti sono tenuti a compilare con cura e precisione il Giornale del Professore e il Registro di Classe in tutte le sue parti. Inoltre, firmeranno regolarmente il registro delle delle presenze, prenderanno nota delle sostituzioni, delle circolari, degli avvisi del Dirigente Scolastico, delle convocazioni degli organi collegiali e di quant'altro affisso all'albo. 18. E' dovere del docente orientare il proprio modo d'essere all'interno della scuola in modo da costituire modelli positivi per l'allievo 19. Per i docenti è obbligo l’aggiornamento nelle forme e nei tempi previsti dalla presidenza o dal Collegio docenti. 20. Oltre agli obblighi connessi alla funzione docente e allo statuto del dipendente pubblico, il docente collabora per il pieno raggiungimento degli standard qualitativi dell'istituzione scolastica. 21. Per ogni altro aspetto si fa riferimento al CCNL 2008. ART. 7 - PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO: DIRITTI E DOVERI 1. I collaboratori scolastici sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico, di sorveglianza generica sui locali scolastici e di collaborazione con i docenti. 2. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale. 3. Secondo le mansioni loro assegnate: - Sorvegliano all’ingresso della scuola con apertura e chiusura della stessa sia per le attività scolastiche che per quelle extrascolastiche previste dal P.O.F.; - Vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante la pausa, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali; - Sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante; - Sono addetti e responsabili di determinati attrezzature scolastiche (macchina fotocopiatrice, tv, videoregistratore...); - Sono d'ausilio ai portatori di handicap nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell’uscita delle stesse; - Assistono gli alunni portatori di handicap all’interno delle strutture scolastiche, 20 nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell'igiene personale; - Provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule; - Tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili. - All'occorrenza, partecipano alla sorveglianza esterna in collaborazione con tutte le altre componenti della scuola. 4. E' dovere del collaboratore scolastico riaccompagnare nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi. 5. Impedire, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi. 5. Essere sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno. 6. Evitare di parlare ad alta voce. 7. Non allontanarsi dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal DSGA o dal Dirigente Scolastico. 8. Apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi a loro diretti. 9. Invitare tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento. 10. Accogliere i genitori degli alunni, che richiedono l'autorizzazione all'uscita anticipata così come per l’entrata posticipata. Il permesso di uscita verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno che ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola. 11. Prendere visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti, dei consigli di istituto, nonché delle attività pomeridiane in modo da garantire una presenza costante ovunque si svolga attività didattica 12. Ove accerti situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, il collaboratore scolastico deve prontamente comunicarlo in segreteria. Segnala, inoltre, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione, ART. 8: PERSONALE DI SEGRETERIA Il Personale è tenuto al rispetto delle norme contenute nei provvedimenti legislativi, contrattuali e giuridici che lo riguardano oltre al presente regolamento. Esso assolve le sue funzioni in un rapporto di collaborazione con il D.S.G.A, il Dirigente e il personale Docente. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che si muovono dentro o attorno alla scuola. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. Esso è alle dipendenze del Dirigente Scolastico e del D.S.G.A. ed è tenuto a: 1. Assicurare la tempestività del servizio e garantire il rilascio dei certificati nel normale orario di 21 apertura della Segreteria, affisso nell’apposita bacheca. 2. Essere a disposizione delle famiglie e degli studenti anche in orario scolastico per fornire informazioni e assistenza; 3. Essere punto di riferimento per la consegna di avvisi, ricevute, certificati, emessi dalla Preside e dai Docenti. 4. Curare i rapporti con l'utenza nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. 3. Garantire il segreto d’ufficio nelle relazioni con Studenti e Famiglie; quanto appreso nell’ambito delle proprie funzioni è soggetto a disciplina sulla privacy. 4. Mantenere sempre in ordine la documentazione inerente le proprie mansioni, custodendola con cura in luogo accessibile al personale addetto e facilmente reperibile in caso di assenza. 5. Non allontanarsi dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal DSGA e dal Dirigente Scolastico SEZIONE TERZA GENITORI ART. 9 – GENITORI: DIRITTI E DOVERI 1. I genitori sono i primi responsabili dell'attività scolastica dei figli e devono sentirsi coinvolti nell’opera educativa della scuola e nelle attività che essa promuove. 2. I genitori hanno il diritto e il dovere di avvicinare i docenti per qualunque informazione sui propri figli. 3. I genitori hanno il dovere di partecipare a tutte le riunioni che riguardano direttamente o indirettamente loro e/o i loro figli. Nel caso di impedimento è buona norma segnalare la non partecipazione ad una delle figure incaricate (Dirigente o suoi Collaboratori, Coordinatore di classe). 4. Al termine di ciascun quadrimestre, i genitori hanno il dovere di visionare/ritirare le schede di valutazione dei propri figli. 5. Ad ogni inizio di anno scolastico il genitore ritirerà il libretto delle giustificazioni. Vi apporrà una firma alla presenza del Dirigente o di un suo delegato. La stessa firma sarà applicata ad ogni giustificazione presentata dall'alunno nel corso dell'anno, dietro esibizione del suddetto libretto. 6. E' possibile prelevare il proprio figlio prima del termine delle lezioni. In questo caso sarà annotata sul registro di classe l'uscita anticipata corredata da firma del genitore e/o n. del documento di riconoscimento. 7. Eccezionalmente è possibile per il genitore delegare al prelievo anticipato del proprio figlio un estraneo munito di delega scritta e di fotocopia del documento di riconoscimento del genitore. 8. I genitori hanno il dovere di controllare il diario dei propri figli, per verificare ogni comunicazione tra la scuola e la famiglia. 9. Ogni genitore ha il dovere di seguire l'andamento del proprio figlio a scuola; controllare che porti l'occorrente per le lezioni e che esegua i compiti assegnati per casa. Ha il compito di vigilare sull'abbigliamento del proprio figlio affinché sia decoroso e consono all'ambiente scolastico. 10. Ai genitori non è consentito accedere alle aule durante le lezioni. I colloqui con gli insegnanti 22 avverranno durante l’ora di ricevimento o su appuntamento nei locali a ciò destinati. 11. I genitori possono, per causa di forza maggiore delegare una persona a rappresentarli è opportuno in questo caso darne comunicazione alla presidenza. 12. Nell'ambito dei genitori degli studenti di ogni classe vengono eletti i rappresentanti di classe. Compito dei Rappresentanti dei genitori è: - tenere i contatti con le famiglie degli studenti - partecipare ai Consigli di classe - costituire un efficace tramite tra Istituzione Scolastica e famiglia SEZIONE QUARTA USCITE DIDATTICO-CULTURALI GITE SCOLASTICHE FUNZIONAMENTO ED UTILIZZAZIONE DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE ART. 10 - USCITE DIDATTICO-CULTURALI - GITE SCOLASTICHE – VIAGGI DI ISTRUZIONE 1. La visita è attività scolastica dalla quale nessuno potrebbe dispensarsi: l’organizzazione deve preoccuparsi che la spesa affrontata non sia troppo onerosa per non discriminare coloro che per ragioni economiche non possono aderirvi. 2. Gli obiettivi didattici e formativi devono essere funzionali alla programmazione di classe e d'Istituto e volti alla promozione personale e culturale degli allievi. A tal proposito è auspicabile che i docenti predispongano materiale didattico che consenta agli alunni un'adeguata preparazione preliminare nonché una rielaborazione a scuola delle esperienze vissute. 3. Devono presentare sufficienti elementi di garanzia sotto il profilo della sicurezza. 4. I docenti devono raccogliere le adesioni degli alunni firmate dai genitori. Tali adesioni sono vincolanti per la partecipazione e, in caso di mancata partecipazione, le quote non saranno restituite se non nella parte riguardante spese non effettuate. 5. Le visite devono essere programmate nell’ambito del Consiglio di Classe ed inserite nella programmazione generale previo accordo con i Coordinatori di Classe. 6. I viaggi di istruzione per le classi terze possono aver durata di 2 o più giorni, se programmate dal Consiglio di classe 7. Gli organizzatori dovranno comunicare al Dirigente e ai genitori il programma di viaggio, il mezzo di trasporto, gli orari di arrivo e di partenza, tipo di sistemazione, come si provvede ai pasti, il nome degli accompagnatori, la data di effettuazione del viaggio, secondo i tempi e le modalità stabilite dal Dirigente. 8. Gli alunni devono essere in numero pari almeno ai tre quarti della classe. 9. Gli accompagnatori devono essere due per classe e sono a carico dell’organizzazione, secondo le norme del contratto di lavoro dei docenti; in caso di presenza di alunno diversamente abile, questi sarà accompagnato dal docente di sostegno col compito esclusivo di vigilare su di lui. 23 10. Non sono auspicabili visite nell’ultimo mese di scuola. 11. Gli alunni devono tenere lo stesso comportamento come se fossero nell’ambito scolastico e non devono allontanarsi dal gruppo se non con l’autorizzazione. Comportamenti scorretti saranno sanzionati come previsto dall'art.4 del presente Regolamento. ART. 11 - USO E CONCESSIONE DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE 1. Le strutture scolastiche sono il luogo di incontro delle componenti della Scuola. Esse sono utilizzabili durante il normale orario delle lezioni per le attività curricolari, integrative, extracurricolari, per i corsi di recupero, per le riunioni degli organi collegiali, per gli incontri genitori-insegnanti, genitori-personale esterno alla scuola con titoli specifici per trattare tematiche riguardanti la programmazione. 2. Le strutture scolastiche sono aperte per le eventuali assemblee del personale, per le riunioni delle commissioni di studio dei docenti, per attività di aggiornamento e di sperimentazione, per le elezioni degli organi collegiali e per tutte le attività inerenti alla vita della comunità scolastica. 3. La richiesta di utilizzo di dette strutture in orario extrascolastico deve pervenire almeno cinque giorni prima alla Presidenza che consentirà l’uso previa valutazione delle motivazioni. 4. La concessione temporanea di locali ad Enti esterni alla Scuola necessita dell'autorizzazione del Consiglio d'Istituto o può essere prevista da apposite convenzioni.5. L'uso dei locali scolastici non può essere concesso ad Enti che si prefiggano fini non coerenti con quelli della Scuola (lucro, propaganda politica). 5. Il calendario scolastico, l’orario di apertura e di chiusura degli edifici e l’orario delle lezioni sono fissati in base ai criteri ed alle delibere assunte dal Consiglio di Istituto e secondo il P.O.F. stabilito ed approvato dal Collegio Docenti nell’ambito delle norme vigenti. 6. Il Consiglio di Istituto, la Giunta Esecutiva, i Consigli di Classe e le Commissioni di studio si riuniscono nei locali della Scuola per sedute ordinarie e straordinarie ogni volta che sia necessario, previa convocazione del Dirigente Scolastico e/o del Presidente del Consiglio di Istituto. 7. Le assemblee del personale docente e non docente si riuniscono nei locali della Scuola, secondo le norme fissate dall’art.60 del D.P.R. 31.5.1974 n.417 e successive modifiche, dandone preavviso al Dirigente Scolastico. 8. Gli insegnanti che intendono partecipare a dette assemblee nelle ore di lezione, devono darne preavviso, così come stabilito nella comunicazione ricevuta, al Dirigente Scolastico, il quale provvederà tempestivamente a darne comunicazione alle famiglie degli alunni delle classi interessate in caso di variazione nell’orario delle lezioni o in quello di ingresso o uscita dalla scuola. ART. 12 – USO DELLA BIBLIOTECA E DEI LABORATORI 1. Nell'istituto funzionano: biblioteca degli alunni, aula audiovisivi, laboratorio informatico Durante le attività didattiche, sono utilizzabili secondo un orario concordato ed affisso. Alunni e insegnanti sono tenuti a rispettare locali e materiali in dotazione e le norme che ne regolano l’uso. 2. La biblioteca degli alunni è composta da tutti i volumi utilizzabili per consultazione e prestito (enciclopedie, dizionari, riviste, testi scolastici, testi di narrativa, ecc.). E' affidata ad un Responsabile il quale ne assicura il funzionamento e garantisce la disponibilità a tutto il personale della Scuola. I docenti ed i non docenti possono avanzare richieste e proposte di aggiornamento dei testi che saranno esaudite nell’ambito della disponibilità di bilancio. 24 ART. 12-bis - USO DEL LABORATORIO INFORMATICO 1. Il laboratorio è aperto ad attività didattiche riguardanti intere classi o gruppi di studenti, nonché a corsi di aggiornamento per docenti. 2. Gli alunni devono essere sempre accompagnati da un insegnante che sarà garante e direttamente responsabile dell'utilizzo del laboratorio nel rispetto del presente Regolamento. 3. Durante le ore di utilizzo del laboratorio, gli alunni devono lasciare le cartelle in classe, portando con sé lo stretto necessario. 4. Il laboratorio viene dotato di un registro per la rilevazione mensile e giornaliera di utilizzo dove i docenti dovranno obbligatoriamente registrare la presenza. 5. Agli insegnanti è consentito prelevare in prestito, per brevi periodi, documentazione, copie del software didattico o libri di informatica; la richiesta va inoltrata al Responsabile del laboratorio. 6. Ogni inconveniente hardware o software deve essere tempestivamente segnalato al Responsabile del laboratorio. 7. compito specifico del Responsabile è garantire il buon funzionamento dei sistemi presenti in laboratorio e la gestione del materiale di consumo, delle richieste di assistenza tecnica, della conservazione del software e relativi manuali, nonché dell'inventario del laboratorio. 8. Al di fuori del normale orario di utilizzo il laboratorio deve rimanere chiuso a chiave: una chiave sarà tenuta dal Responsabile del laboratorio e una dal Dirigente Scolastico o da personale individuato in servizio. I docenti interessati possono fare richiesta verbale della chiave direttamente al personale succitato avendo cura, al termine delle operazioni, di restituirla allo stesso. 8 ART. 13 - ATTIVITA' DEGLI ORGANI COLLEGIALI 1. Il Dirigente Scolastico dispone la convocazione dei vari organi collegiali, il Presidente quella del Consiglio di Istituto con un preavviso di almeno cinque giorni lavorativi rispetto alla data delle riunioni ed il relativo ordine del giorno. Fanno eccezione i casi di comprovata urgenza. 2. Ogni membro dell’Organo collegiale riceve informazione diretta; su apposito registro viene redatto verbale firmato da Presidente e Segretario. 3. La convocazione straordinaria di ogni Organo Collegiale può avvenire a seguito di richiesta di almeno un terzo dei suoi membri con domanda scritta e motivata. 4. Le norme ministeriali vigenti regolano l’elezione degli Organi Collegiali. 5. Salvo diverse disposizioni ministeriali, le elezioni degli Organi Collegiali di durata annuale si svolgono con procedura semplificata entro il 31 ottobre di ogni anno. 6. Per il rinnovo del Consiglio di Istituto, di durata triennale, i genitori si riuniscono per la presentazione delle liste secondo le norme di volta in volta impartite dal Ministero. 7. I Consigli di classe si riuniscono, di norma su convocazione del D. S., con le modalità ed i compiti previsti dall’art. 3 del D.P.R. 31.5.1974 n.416 e successive modifiche; vi partecipano i rappresentanti dei Genitori, tranne quando si espletano valutazione e compilazione schede personali degli alunni. 8.In casi di particolare necessità il consiglio di classe può essere convocato in seduta straordinaria. 9. Il Collegio Docenti si riunisce ogni volta che si renda necessario e secondo le modalità ed i compiti previsti dall’art. 4 del D.P.R. 31.5.1974 n.416. ART. 14 – PUBBLICITA' DEGLI ATTI 25 1. All’albo dell’Istituto viene affissa copia integrale del testo delle delibere adottate. I verbali e gli atti preparatori sono depositati presso la Segreteria e sono a disposizione di chi ne faccia richiesta. ART. 15 - MODIFICA DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento può essere soggetto a modifiche a seguito di proposte presentate da un organo collegiale della scuola. ART. 16 - RISPETTO DELLA NORMATIVA VIGENTE Il presente regolamento non può essere in contrasto con la vigente normativa alla quale si ispira e pertanto sarà regolarmente modificato ogniqualvolta interverranno nuove disposizioni in materia. SEZIONE QUINTA INCARICHI DI PRESTAZIONE D’OPERA AGLI ESPERTI ESTERNI ART. 17 – REQUISITI PROFESSIONALI Per ciascun progetto deliberato nel Piano dell’Offerta Formativa (POF) per lo svolgimento del quale si rende necessario il ricorso alla collaborazione di esperti esterni, si stabilisce che la stipulazione dei contratti d’opera avviene sulla base di valutazione comparativa che accerti: - il possesso di un’adeguata professionalità in relazione alle funzioni da esercitare, desumibile da specifici documentati ed analitici curricoli culturali e professionali con particolare riferimento alla formazione e alla provenienza da qualificati settori strettamente inerenti ai compiti da svolgere nell’ambito del POF ART. 18 – PROCEDURA DI SELEZIONE Il Dirigente rivolgerà gli inviti a presentare offerte ad almeno tre esperti secondo la procedura di contrattazione ordinaria definita dall’art. 34 del D.I. n.44/2001. L’incarico sarà assegnato anche in presenza di una sola offerta 26 SEZIONE VI GESTIONE DEL PATRIMONIO ART. 19 – RICOGNIZIONE PERIODICA E RINNOVO DELL’INVENTARIO Alla ricognizione dei beni in inventario ed alla loro rivalutazione si provvederà con scadenza quinquennale ad opera di un’apposita commissione nominata dal Dirigente Scolastico. Al rinnovo degli inventari si provvederà ogni dieci anni. Il rispetto del presente Regolamento è affidato ai singoli oltre che all’intervento diretto del personale educativo. Il Dirigente è a disposizione del personale Docente e ATA, delle famiglie per qualsiasi suggerimento o provvedimento che valga a rendere più efficace l’azione educativa comune. Lavoro curato dalla commissione POF ANNO SCOLASTICO 2011/12 27 28