il SEGNO 27 settembre 2002 S PETTACOLI . 15 OSPITE DELLA TRASMISSIONE “VIVERE IL QUOTIDIANO” Il primo disco,regalo dell’ordinazione sacerdotale Don Mimmo Iervolino, che sarà a Bolzano e Merano questo fine settimana, ha parlato della sua vocazione e del suo essere sacerdote cantautore cristiano ai microfoni dell’emittente diocesana Radio Sacra Famiglia InBlu, ospite della trasmissione “Vivere il quotidiano” con don Giorgio Carli (in onda il sa- bato alle 10 e in replica alle 19.10). «Il primo disco è nato da un’idea di un amico, che conosceva la mia passione per la musica e le canzoni che avevo scritto durante gli anni di seminario – ricorda don Mimmo – “potresti regalare un disco con le tue canzoni, il giorno della tua ordinazione sacerdotale”, mi aveva detto. Grazie all’aiuto economico di un gruppo di sacerdoti ho inciso il primo disco, dal titolo “Innamorami di te”, che contiene dieci canzoni, nelle quali sono contenute le mie esperienze negli anni del Seminario». Una musica “intimistica”, quella del primo disco, da cui, poi, con il trascorrere degli anni don Mimmo si è andato distaccando, imboc- cando la strada della disco music. «Ho scoperto, facendo catechismo con i bambini e i ragazzi che era un genere in grado di coinvolgerli – racconta don Mimmo, che ha cantato alla Gmg di Toronto, nel pomeriggio di preparazione alla veglia con il Papa – e così, sono nate le canzoni contenute nel mio ultimo lavoro “Jesus Online”». IL SACERDOTE NAPOLETANO IN CONCERTO A BOLZANO E MERANO Don Mimmo Iervolino in concerto ino a 19 anni era un ragazzo come tanti, del tutto indifferente a Dio. Poi, un giorno, una sua amica,gli ha annunciato la sua scelta di diventare suora missionaria. Una scelta che lo ha sconvolto a tal punto da cambiargli completamente la vita. In questo modo nasceva, una quindicina di anni fa, la vocazione di don Mimmo Iervolino,il sacerdote napoletano, cantautore cristiano, che sarà ospite questo fine settimana a Bolzano (sabato 28 settembre, chiesa S. Maria in Augia, ore 20.30) e Merano (domenica 29 F settembre, chiesa S. Maria Assunta,ore 16.00) dove sarà protagonista di due concerti organizzati dal Centro giovanile Pierino Valer della parrocchia Don Bosco e all’emittente diocesana Radio Sacra Famiglia InBlu. «Una ragazza della mia compagnia,Giovanna,una serà mi disse che aveva deciso di diventare suora missionaria – racconta don Mimmo, parlando della sua esperienza di fede – una decisione,questa,che mi ha lasciato letteralmente sconvolto. Ho iniziato a chiedermi per la prima volta perché aveva fatto questa scelta e chi era questa Cantare Gesù Cristo a ritmo di dance music persona per la quale Giovanna aveva deciso di cambiare completamente vita». Qualche giorno dopo questo annuncio Mimmo accompagna Giovanna ad un incontro di catechisti. «Stavano vendendo anche dei libretti – prosegue – uno in particolare mi colpì. Si intitolava “Tu conosci Gesù”. Ricordo che avevo pochi spiccioli in tasca, meno del prezzo reale.Li lasciai lì,prendendomi il libretto,che iniziava dicendo “tu non conosci il vero Gesù,conosci il Gesù che ti ha fatto conoscere la suora o il prete del tuo paese”.Proseguiva quindi con l’invito a Doppio appuntamento,questo fine settimana, grazie al Centro giovanile Pierino Valer della parrocchia Don Bosco e a Radio Sacra Famiglia InBlu prendere in mano la bibbia per scoprire chi era il vero Gesù.Più tardi in un incontro con un sacerdote scoprì anche la mia vocazione». E così, Mimmo Iervolino, operaio di una fabbrica di finta pelle, lascia lavoro e famiglia ed entra in seminario. «Dal momento che avevo frequentato scuole tecniche – aggiunge – ho dovuto per un anno studiare filosofia,greco e latino.Quindi entrai al Seminario di Capodimonte».Don Mimmo Iervolino veniva ordinato sacerdote otto anni fa, il 15 ottobre, giorno in cui si ricorda santa Teresa d’Avila. Accanto alla vocazione, don Mimmo ha continuato a portare avanti una sua passione, nata, anche questa volta “per caso”, quella per la musica. «La musica rappresenta per me una forma per comunicare con gli altri – spiega – ed ho scoperto, nella mia attività di parroco a Polignano d’Arco, come possa essere un’ottimo strumento per parlare di Gesù Cristo ai bambini e ai ragazzi. Per fare questo utilizzo la musica dei giovani, la disco dance, che piace molto alle giovani generazioni». i.a. AL VIA LA 14ª EDIZIONE Con lo Stabile il teatro va a scuola È giunta alla 14ª edizione l’iniziativa denominata “Teatro nella Scuola” e organizzata dal Teatro Stabile di Bolzano, diretto da Marco Bernardi, in collaborazione con l’assessorato provinciale alla scuola in lingua italiana, alla competente Sovrintendenza e all’assessorato cultura italiana, ufficio bilinguismo. La rassegna è molto apprezzata da tutto l’ambiente scolastico altoatesino:basti pensare che in tredici anni sono state registrate complessivamente 280.000 presenze, con un consolidato di oltre 25mila spettatori a stagione (lo scorso anno sono stati per l’esattezza 25.588). Dati importanti in grado di riassu- mere al meglio la bontà del progetto che accompagna i bambini di 6 anni, dalla prima elementare, fino alla maturità formando col tempo spettatori accorti e preparati con dei propri gusti e con una conoscenza dei linguaggi del teatro. Insomma il “Teatro nella scuola”forma spettatori,prima consapevoli,e poi “adulti”,alcuni dei quali hanno già percorso queste tappe lasciando il pianeta scuola con il gusto e il piacere del teatro. Anche per questa stagione le proposte, 137 in totale gli spettacoli in lingua italiana e tedesca della rassegna, riflettono scelte ben precise rivolte a pubblici diversi, dai bambini delle elementari, ai ragazzi delle medie fino ai giovani, certamente più critici e preparati, delle scuole superiori di tutta la provincia. Molti i momenti interessanti di questa nuova avventura. Per il primo ciclo delle scuole elementari segnaliamo lo spettacolo“La favola del flauto magico”del Teatro della Tosse di Genova.Un’opera in due atti che mette in scena una magica mescolanza di mito e fiaba. Il lavoro è stato curato dal grande scenografo e illustratore Emanuele Luzzati che,per l’occasione, ha collaborato con Bruno Cereseto, erede della tradizione genovese dei burattini ambulanti. Per il secondo ciclo delle elementari, da non perdere,“Viavai” di Erbamil, un intreccio di storie vissute nel traffico urbano. Lo spettacolo ci fa riflettere su quanto tempo spendiamo, in una vita, per spostarci e se si tratti di tempo guadagnato oppure perso. Per le scuole medie va senz’altro segnalato “Il diario di Anne Frank”. Il nuovo adattamento teatrale del Diario, curato da Wendy Kesselman, si caratterizza per l’approfondimento psicologico dei personaggi e contestualizza l’epoca degli avvenimenti raccontati attraverso l’uso di brevi filmati e immagini d’epoca nazista. La pièce viene proposta sia ai ragazzi delle medie inferiori che a quelli delle superiori e andrà in scena anche il 27 gennaio giornata della memoria per non dimenticare che cos’è stata la Shoah. Sempre nel- l’ambito dell’approfondimento storico s’inserisce il documentario teatrale, scritto e narrato da Maurizio Donadoni, “Canto della Rosa Bianca” (nella foto),che racconta la vera storia di un gruppo di giovani studenti oppositori di Hitler. Sulla stessa lunghezza d’onda “Una giornata partico- lare”di Scola; Maccari e Fantoni, proposto dallo Stabile di Bolzano, che per i ragazzi delle superiori ha in serbo anche “La brigata dei cacciatori”, piéce di Bernhard con grandi domande esistenziali,la brillante commedia di Fausto Paravidino “Gabriele” e il futuristico spettacolo di teatro automatizzato di Maurina “La notte del quinto giorno”. Va detto che le 137 rappresentazioni del “Teatro nella Scuola” non interessano soltanto Bolzano ma anche le altre città altoatesine quali Merano, Brunico, Bressanone, Laives, Vipiteno ed Egna, mentre per le sedi più periferiche vengono organizzati degli appositi autobus per il trasporto degli alunni nel teatro più vicino.