Servizio Difesa del Suolo
La manutenzione
ordinaria del territorio
Programmazione, realizzazione e gestione
Massimo Calafiore
Servizio Difesa del Suolo
Pianificazione
Coscienza della
della
manutenzione
manutenzione
ordinaria
ordinaria
Definizione di un modello per la Programmazione,
realizzazione e gestione della manutenzione
ordinaria del territorio
Avvio dell’attività di manutenzione ordinaria del
territorio in Provincia di Torino
Servizio Difesa del Suolo
Marzo 2001 - 1° Convegno sulla Manutenzione del Territorio, tenutosi a Torino. Nel corso del
Convegno è stato sostanzialmente evidenziato che oggi non esiste una pianificazione preventiva della
manutenzione ordinaria che coinvolge nella programmazione operativa le Province, le Comunità
Montane ed i Comuni e che individua come soggetti gli operatori presenti sul territorio e gli agricoltori
residenti nelle aree montane e rurali.
Novembre 2001 - Avvio di un dottorato di ricerca in tema di manutenzione ordinaria del territorio
presso la Facoltà di Agraria di Torino (D.G.P. 1212-212751/2001)
Dicembre 2001 - Avvio del Progetto Strategico “Manutenzione del territorio” da parte della Provincia di
Torino (D.G.P. 1655-268964/2001)
Dicembre 2002 - Avvio delle attività del Comitato di Consultazione dell’Autorità di Bacino del Fiume Po
ed in particolare del Gruppo di lavoro “Manutenzione del territorio”. Il Gruppo di lavoro, sulla scorta di
specifici contributi messi a punto dalla Segreteria Tecnica della stessa Autorità di Bacino, ha
analizzato gli indirizzi tecnici proposti in quella sede dalla Provincia di Torino, quindi ha proposto
alcune integrazioni per rendere tali indirizzi compatibili con le altre realtà del bacino padano.
Giugno 2003 - Approvazione all’unanimità da parte del Comitato di Consultazione dell’Autorità di
Bacino del Fiume Po degli indirizzi tecnici proposti, e delle relative integrazioni, e trasmissione
all’Autorità di Bacino del Fiume Po degli stessi. L’Autorità di Bacino esprime l’intenzione ad operare
nella direzione indicata dal modello proposto.
Settembre - Ottobre 2003 - Conclusione di tre PMO pilota effettuati in aree montane. Avvio della
redazione del Piano di indirizzo provinciale.
Novembre 2003 - Avvio di PMO pilota in aree di pianura e collinari.
Gennaio 2004 - Conclusione del Piano di indirizzo provinciale.
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Progetto Strategico “Manutenzione del territorio”
Il progetto è finalizzato ad individuare indirizzi tecnici e modelli di piani operativi per la
Gli
indirizzi
tecnici
propongono
una
programmazione, realizzazione e gestione dell’attività di manutenzione nei settori di
metodologia montani,
di analisi
pere di
l’individuazione
di
collinari
pianura
criticità ed interventi di manutenzione ordinaria
Gli indirizzi tecnici propongono una metodologia di analisi per l’individuazione di
per i seguenti
ambiti:
criticità ed interventi di manutenzione ordinaria
Gli indirizzi
sono
pienamente coerenti
con ladi
Direttiva
per la
degli
Rete
idrografica
secondaria
pianura
e progettazione
la rete
interventi escolante
la formulazione
di programmi
dell’Autorità di Bacino del
artificiale
(art.6 di
1bmanutenzione
Norme di Attuazione
Fiume Po, approvata come Allegato 3 al Programma di rilancio degli interventi di
del PAI)
manutenzione con atto di Comitato Istituzionale dell'aprile1998. Essa trova attuazione
nel PAI ai sensi degli artt. 14 e 34 delle relative Norme che individuano negli interventi
manutenzione
del territorio
e delle opere
di difesa gli
essenziali
Versanti
e reticolo
idrografico
di elementi
montagna
e di ad assicurare
il progressivo
miglioramento
condizioni
di sicurezzadel
e della
collina
(art.6 1cdelle
Norme
di attuazione
PAI)qualità ambientale e
paesaggistica del territorio stesso
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MANUTENZIONE STRAORDINARIA
nuovi interventi programmati e progettati (non necessariamente a seguito di
dissesti) interessanti ampi settori di versante o tratte di aste torrentizie e
fluviali, comprendenti realizzazione di opere (come palificate, scogliere, ecc.),
movimenti di terra, interventi forestali di ripristino o di bonifica a seguito di
eventi eccezionali come estesi incendi boschivi, gravi attacchi parassitari,
ecc.
MANUTENZIONE ORDINARIA
insieme delle operazioni necessarie per mantenere in buono stato ed in
efficienza idraulico-ambientale gli alvei fluviali, in buone condizioni di
equilibrio i versanti e in efficienza le opere idrauliche e quelle di sistemazione
idrogeologica. L’obiettivo principale della manutenzione ordinaria è la
minimizzazione dei rischi idrogeologici che, nei territori montani, può essere
raggiunta con due azioni primarie:
 evitare l'eccessivo ruscellamento superficiale per frenare la progressiva
diminuzione dei tempi di corrivazione
 stabilizzare i versanti per diminuire il trasporto solido e lo stato di dissesto.
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ESEMPIO DI INTERVENTO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA
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ESEMPIO DI INTERVENTO DI MANUTENZIONE ORDINARIA
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Le azioni della manutenzione ordinaria
attività forestali e selvicolturali a cadenza periodica sul territorio che non
richiedono progettazione di dettaglio, per il controllo e la difesa della stabilità
dei versanti;
interventi periodici su strade secondarie, strade forestali e sentieri, per
eliminare intralci di ogni tipo alla percorribilità e per il mantenimento della
funzionalità delle opere di estraduzione delle acque (canalette, pozzetti, ecc.);
attività di pulizia dell'alveo sulla rete idrografica naturale ed artificiale e
delle opere di regimazione e difesa;
attività di “monitoraggio” sul territorio per la tempestiva segnalazione del
manifestarsi di indizi di possibili fenomeni di dissesto o di situazioni anomale
di qualunque tipo riguardanti i versanti vallivi, il suolo, la vegetazione, lo stato
degli alvei e dei manufatti connessi.
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Struttura dei PMO
Caratteristiche fondamentali del PMO
Strumento di analisi
Strumento di pianificazione
Strumento di progettazione preliminare
Redazione di 4 elaborati testuali e 2 cartografici
Strumento
di analisi
30 kmq
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Relazione
generale
Informazioni di carattere
morfometrico, idrografico,
geologico, geomorfologico,
pedologico, vegetazionale e
idrologico (es.
Piano di
Assetto
Idrogeologico
dell’Autorità di Bacino del
Fiume Po, Piano Forestale
Territoriale, Banche dati
regionali,
Banche
dati
provinciali,
Piani
rurali,
Piani generali di bonifica,
Studi monografici, elaborati
progettuali
ed
altro
materiale disponibile)
Allegati schematici
Conoscenza del contesto
territoriale in cui si va ad
operare
Relazione
tecnica
Analisi dei problemi di
dissesto
puntuale
verificatisi nel tempo, la
tipologia costruttiva delle
opere utilizzate, materiale
impiegato, efficienza e
funzionalità nel tempo,
l’analisi
delle
opere
esistenti e loro stato di
funzionalità
attuale
e
l’analisi delle situazioni
critiche per assenza di
manutenzione
Carta
degli
ambiti
caratterizzati da assente
o carente manutenzione
Distinzione tra le criticità
risolvibili con interventi
straordinari e quelle da
sottoporre ad azioni di
manutenzione ordinaria
Strumento di
pianificazione
Relazione sulla
manutenzione
dell’area esaminata
Interventi di manutenzione
ordinaria: criteri e obiettivi
(modalità
di
esecuzione
ritenute più appropriate stante
la
situazione
locale),
localizzazione,
tipologia,
caratteristiche essenziali dei
manufatti
e delle opere,
accesso
alle
aree,
quantificazione
della
consistenza degli interventi
sul territorio e quantificazione
degli investimenti necessari
partendo dai prezzi unitari
elaborati
sulla
base
del
Prezziario Regionale.
Carta degli interventi di
manutenzione ordinaria
Strumento di
progettazione
preliminare
Manuale schematico
della manutenzione
Quadro degli interventi di
manutenzione
ordinaria
necessari per l’area esaminata
(interventi migliorativi dello
stato di fatto, interventi di
mantenimento dell’efficienza
raggiunta con le sistemazioni
esistenti), indicazione degli
ambiti che risultano meritevoli
di manutenzione per l’effetto
positivo
che
hanno
sull’equilibrio idrogeologico;
cronoprogramma (priorità e
ciclicità), quadro economico
degli
interventi
vari;
programma di monitoraggio di
situazioni significative (tempi e
modalità).
Carta degli ambiti caratterizzati da carente o assente
manutenzione: individuazione di porzioni di territorio, tratti d’alveo e opere
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per cui è stata riscontrata una tendenza, per motivi naturali o antropici, alla
riduzione della funzionalità ecologica ed idraulica. Tali ambiti dovranno essere
distinti a seconda degli elementi e/o fenomeni che determinano il fabbisogno di
manutenzione. Tale analisi è propedeutica alla redazione della cartografia
relativa agli interventi.
Carta degli interventi di manutenzione del territorio:
indica,
sulla base delle risultanze della cartografia precedente, gli interventi di tipo
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manutentivo. Quanto indicato nella presente carta dovrà essere esplicitato
nella Relazione sulla manutenzione dell’area esaminata.
Il PMO individua sul territorio stazioni di monitoraggio che
hanno la funzione di rilevare periodicamente, in punti
riconosciuti come “critici”, lo stato manutentivo.
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Attraverso il PMO si avvia un costante monitoraggio del territorio
Tipologie delle stazioni di monitoraggio previste nel PMO
stazione di monitoraggio
che richiede solo attività
di osservazione
stazione di monitoraggio
che richiede
competenza specifica
stazione di monitoraggio
che richiede l’uso di
strumenti di rilievo
stazione di monitoraggio
per il controllo periodico
di situazioni puntuali
stazione di monitoraggio
per il controllo periodico
di situazioni areali
stazione di monitoraggio
per il controllo periodico
di sezioni d’alveo
Situazione prevalente
Situazione rara
Situazione non verificabile
Piani di Manutenzione Ordinaria in Provincia di Torino
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PMO pilota
promossi dalla
Provincia di Torino
conclusi
o di prossima
conclusione
PMO pilota
promossi dalla
Provincia di Torino
in previsione
Altri PMO redatti
sulla base degli
indirizzi tecnici
Il software per la gestione della
manutenzione ordinaria
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Comunità Montane
Professionista
 Software in locale per la
 Predisposizione dei Piani di
Manutenzione dei Bacini
Tributari
gestione dei Piani di
Manutenzione
Provincia
 Supervisione tecnica dei Piani di Manutenzione
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Validità dei Piani di manutenzione
Nel modello proposto dalla Provincia di Torino risulta che il piano di manutenzione ha durata di sei anni (tre cicli
biennali: priorità 1 = primo biennio; priorità 2 = secondo biennio; priorità 3 = terzo biennio). Tale flessibilità
temporale tiene conto del clima di alta montagna che potrebbe costituire un fattore di ostacolo alla realizzazione
della manutenzione ordinaria, della più che realistica indisponibilità (attuale) di forza lavoro capillare sul
territorio e del possibile verificarsi di fenomeni alluvionali, anche se circoscritti, particolarmente intensi.
Aggiornamento dei Piani di manutenzione
A seguito della redazione di un piano di manutenzione, e quindi della sua attuazione, si considera la naturale
scadenza, sempre prendendo a riferimento l’esperienza della Provincia di Torino, il sesto anno. Dopodiché il
piano, sulla base degli interventi effettuati e dei risultati del monitoraggio, va aggiornato.
Alla luce delle suddette considerazioni redarre il primo vero piano di manutenzione, in un contesto
caratterizzato da carente o assente manutenzione ordinaria, significa prevedere non solo azioni finalizzate
alla conservazione del territorio e delle opere esistenti, ma anche al miglioramento dello stato di fatto.
Associare poi a tali azioni un programma di monitoraggio equivale a predisporre un modello di gestione
ordinaria del territorio che già dalla seconda stesura del piano contiene elementi di periodicità e ciclicità coerenti
con l’area esaminata.
Pertanto la stesura del primo piano di manutenzione ordinaria potrà contenere elementi che in alcuni casi
possono avere significato di ripristino di una situazione desiderata, attualmente scomparsa. La fase di ripristino
dello stato manutentivo, così come affermato in premessa, non è però surrogabile con opere strutturali.
Il piano di manutenzione successivo avrà di conseguenza la caratteristica principale di prevedere azioni di
conservazione dello stato attuale (se già soddisfacente) o di quello raggiunto tramite il programma di ripristino.
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Struttura del Piano di Indirizzo Provinciale
Prima parte
• Progetto Strategico della Provincia di Torino
• Indirizzi Tecnici
• Capitolato Tecnico per la predisposizione della componente geografica dei PMO
• Ruolo delle figure professionali interessate dai PMO
Seconda parte
• Definizione delle unità fisiche interessate dai PMO (subambiti montani)
• Definizione dei livelli di priorità attribuibili alle unità fisiche
• Quantificazione di massima dei costi relativi per la stesura dei PMO
Obiettivo
Subambiti predefiniti
Possibilità di programmare la stesura dei PMO
Possibilità di effettuare valutazioni economiche estese a tutto il territorio della CM
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Il sostegno finanziario della Manutenzione Ordinaria
L’Art.
Il
finanziamento
14 delle Norme
della dimanutenzione
Attuazione delordinaria
PAI riprende
è prevista
il tema
dall’Autorità
della manutenzione
di Bacino
del Fiume Po, gli
promuovendo
infatti
interventi
le Norme
di manutenzione
di attuazione del
ordinaria
PAI, alidraulica
Titolo I, eParte
idrogeologica
III – Norme
e
sulla programmazione
fornendo
alcuni caratteristiche
degli interventi
degli interventi
– prevedono
di manutenzione
che l’attuazioneordinaria
degli interventi
ed in
avvenga attraverso
particolare:
gli interventi
Programmi
di manutenzione
triennali di intervento,
dei versanti
ai sensi
e delle
degli artt.
opere21 di
e
seguenti della L. o
consolidamento
18 protezione
maggio 1989,
dain. fenomeni
183, redattidi tenendo
dissestoconto
devono
delle finalità
tendere
e dei
al
contenuti del Piano
mantenimento
di condizioni
stesso e dei
disuoi
stabilità,
allegati.
alla protezione del suolo da fenomeni
L’Art.
di
erosione
11 bis, adaccelerata
integrazione
e diinstabilità,
quanto previsto
al trattenimento
dall'art. 21 della
idrico
L. 183/1989,
ai fini indica
della
che i programmi
riduzione
del deflusso
triennalisuperficiale
di intervento
e dell’aumento
possono prevedere
dei tempi
di riservare
di corrivazione.
una quota
In
dei finanziamenti
particolare
privilegiano
disponibili,
il ripristino
chedicorrisponda
boschi, la ricostituzione
almeno al 10%,
di boschi
da destinarsi
degradatiad
e
interventi
di
zone umide,
di manutenzione
i reimpianti, del
il cespugliamento,
territorio.
la semina di prati e altre opere a
Ai fini della
verde.
Sono programmazione
inoltre effettuati indegli
maniera
interventi
tale da
di non
manutenzione
compromettere
vengono
le funzioni
costituiti
e le
e
aggiornati appositi
caratteristiche
naturali
archivi
degli
presso
ecosistemi
l’Autorità
e di
quelle
bacino,paesistico-ambientali
sulla base delle indicazioni
proprie
delle Amministrazioni
dell’ambito
di intervento.
competenti. Gli archivi contengono il parco dei progetti di
manutenzione,
Le
suddette caratteristiche,
redatti a livellocosì
preliminare.
come il taglio di progettazione preliminare,
sono ampiamente rispettate nel modello proposto.
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IL SOSTEGNO FINANZIARIO ALL’ATTIVITA’ DI
MANUTENZIONE ORDINARIA DEL TERRITORIO
L’ESEMPIO DELLA REGIONE PIEMONTE E DELLA PROVINCIA DI TORINO
Legge 36/1994 “Legge Galli” – Disposizioni in materia di risorse idriche – Definizione di
un modello organizzativo per la funzione di governo e di controllo - Art. 8:
Riorganizzazione del Servizio Idrico sulla base di ambiti territoriali ottimali (ATO)
Legge Regionale 13/1997 – Legge di attuazione a livello regionale della 36/1994 “Legge
Galli” – Art. 8 Comma 4: “L’Autorità d’Ambito destina una quota della tariffa non
inferiore al 3% all’attività di tutela e difesa idrogeologica del territorio montano. I fondi
sono assegnati alle Comunità Montane sulla base di accordi di programma per
l’attuazione di specifici interventi connessi alla tutela e alla produzione delle risorse
idriche e delle relative attività di sistemazione idrogeologica del territorio”.
ATO 3 - Con deliberazione n. 116 della Conferenza dei Rappresentanti degli Enti Locali è
stato approvata la modalità di corresponsione del contributo alle Comunità Montane. Il
contributo viene erogato sulla base della presentazione del Piano Pluriennale di
Manutenzione Ordinaria che fa riferimento al modello elaborato dalla Provincia di
Torino.
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Conclusioni
Il PMO è l’applicazione di uno strumento
metodologico
Il PMO è finalizzato esclusivamente alla
manutenzione ordinaria del territorio (al
mantenimento dell’esistente)
Il PMO è uno strumento operativo: progetto
preliminare
Il PMO è il mezzo per monitorare il territorio con
continuità
Prospettive future
Strumento di pianificazione e realizzazione
degli interventi di manutenzione ordinaria,
approvato nel suo complesso, in un'unica
sede preposta a raccogliere le autorizzazioni
necessarie. Una volta approvato, il PMO deve
necessariamente potersi attuare per tutto il
periodo di validità
Accesso nelle proprietà private: l’azione della
manutenzione ordinaria non deve essere
subordinata all’accesso nella proprietà privata.
Uso dello strumento legislativo basato sul
concetto: l’attività di manutenzione ordinaria è
finalizzata alla minimizzazione del rischio
idrogeologico e alla tutela della pubblica
incolumità, quindi come tale non deve, secondo
una logica di prevenzione e di responsabilità,
essere subordinata ad impedimenti totalmente
soggettivi e non giustificati da argomentazioni
tecniche
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