EGlONE PUGLIA
OLCHE PER LA RIQUALIFICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE
PER LATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
ERVIZIO RISCHIO INDUSTRIALE
“
9MINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO RISCHIO INDUSTRIALE
de Registro delle Determinazioni,
LllR O
O0_j
az o e ntegrata Ambientale (IPPC) ai sensi del DLgs. n. 59/05, rilasciata alla Societa “SOC.
) P NUOVA SAN MICHELE relativamente all’impianto ubicato in Foggia
ittvta IPPC 54. All I al DLgs. 59/05
—
Localita San Giuseppe,
Fascicolo 50
del mese di Luglio, in Modugno (BA)
.
e Servzio Rschio Industriale,
bbraio 1997 n. 7
alib riz inc di Giunta Regionale n. 3261 del 28/7/98 con la quale sono state emanate direttive
araz inc aeile attività di ciìrezione politica cia quelle cii gestione amministrativa;
tti
ripartite dal Presidente della Giunta Regionale con nota n. 01/007689/1-5 del 31/07/98;
)elib rizione di Giunta Regionale n. 675 del 17/06/2011 di organizzazione dei servizi di
ella Giunta Regionale con cui è stato istituito il Servizio Rischio Industriale;
ete r inazione del Direttore dell’Area Organizzazione e Riforma dell’Amministrazione n. 17 del
on cui e cessato l’Ufficio Inquinamento e Grandi Impianti del Servizio Ecologia e
i
r en e o stesso e stato istituito alle diicendenze del Servizio Rischio Industriale:
tt a espletata dal Funzionario Istruttore delVUfficio Inquinamento e Grandi Impianti e
riti r ta dal Funzionario di Alta Professionalita “Autorizzazione Integrata Ambientale»,
adotta il presente provvedimento
ttazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate
tmo’ferico’ e s,m
c
i
qs n 59/2005, che prevede che l’autorità competente rilasci l’autorizzazione integrata
te dei seguenti principi
p se e opportune misure di prevenzione dell’inquinamento, applicando in particolare le
i
isponibili
er f are fenomeni di inquinamento significativi;
‘vtiti a produzione di rifiuti, a norma del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e
idi ‘azioni; in caso contrario
i
rifiuti sono recuperati o, ove ciò sia tecnicamente ed
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POLITICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE
E PER L’ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SERVIZIO RISCHIO INDUSTRIALE
•
o mm camente mpossibile. sono eliminati evitandone e riducendone l’impatto sultambiente. a norma del
dorno decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22:
o’ota deve essere utilizzata in modo efficace:
ssere prese le misure necessarie per prevenire gli incidenti e limitarne le conseguenze:
i
soeme evitato qualsiasi rischio di inquinamento al momento della cessazione definitiva delle attività e il
o ieve essere ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino
I
3
g
i
59/2005, che prevede che lautorita competente possa prescrivere adozione di
orose d quelle ottenibili con le migliori tecniche disponibili qualora ciò risulti necessario per il
norme di quel te ambientale
uticolo
comma 3 secondo periodo, del D.Lgs. n. 59/2005, a norma del quale “i valori limite di
c ne fissati nelle autorizzazioni integrate non possono comunque essere meno rigorosi di quelli fissati dalla
)rmntnia
V t
nazionale o regionale”.
)M 24.42008, denominato Decreto lnterministeriale Tariffe:
ora d G A
1388 del 19 settembre 2006: “Decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59. Attuazione
lo la
ottiva 96/61 CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento.
re del e Autorita Competente Attivazione delle procedure tecnicoamministrative connesse”;
di (
82 de 13 aprile 2007 “Decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59
Attuazione
del a d attiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento
-
cento del ca endario per la presentazione delle domande per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata
crUle relativamente agli impianti dì cui alIallegato I, a parziale modifica della D.GR. n. 1388 del
0)9 206 allegato 3:
o )otmnnazione del Dirigente del Settore Ecologia della Regione Puglia n. 58 del 5 febbraio 2007:
tituzione delle Segreterie Tecniche”:
io
Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
strat vi e e -n
i
1U .06 “Norme in materia ambientale” e smi,,
iugno 301, n 17
.
Disposizioni in campo ambientale, anche in relazione al decentramento delle
rninistra ivu in materia ambientale”;
2
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POLITICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE
E PER L’ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SERVIZIO RISCHIO INDUSTRIALE
•
cmesso che:
crrio Legislativo 18 Febbraio 2005. n. 59
e.
Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla
cuoca e riduzione integrate dell’inquinamento” disciplina le modalità e le condizioni per il rilascio
rzzazione ntegrata Ambientale (AIA.) al fine di attuare a livello comunitario la prevenzione e la
\
ntegrate dell inquinamento per alcune categorie di impianti industriali, denominata lntegrated
o i cd Pollution Control IPPC);
28 201
art 4 co 1 ha abrogato il D.lgs. 59/2005, prevedendo tuttavia, al co. 5 del medesimo
io o ved e di VAS, VIA ed AIA avviate precedentemente all’entrata in vigore del presente
io cor isa
o Leqislt
ìi
sensi delle norme vigenti al momento dell’avvio del procedimento”;
n 36 de 13 gennaio 2003 “Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle
iche h ifiuti” stabilisce requisiti operativi e tecnici per i rifiutì e le discariche, misure, procedure e
inieni tesi a prevenire o a ridurre il più possibile la ripercussioni negative sull’ambiente, in
‘dure
io
nquinamento delle acque superficiali, delle acque sotterranee. del suolo e dell’atmosfera, e
rrt rente globale, compreso l’effetto serra, nonché
i
rischi per la salute umana risultanti dalle
urir’h d rifiuti durante l’intero ciclo di vita della discarica.
IM
‘09 2010 Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica” Abrogazione Dm 3agosto
-
tibilisce criteri e le procedure di ammissibilità dei rifiuti nelle discariche. in conformità a quanto
e al decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36.
f i ‘vi del 10 luglio 2) 1
DM 27/09/2010 Criteri di ammissibilita dei rifiuti in dìscarica
pl cativ regionali ‘- stabilisce nelle more di chiarimenti ministeriali
ne i a I
gs
i
—
Primi
primi indirizzi applicativi
iodalita di conferimento di rifiuti in discariche per rifiuti non pericolosi.
9 05 L stata introdotto l’obbligo di adozione delle BAT (migliori tecnologie disponibili) al fine di
re un elevato livello di prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento;
Il’ rOerirnento per lo specifico settore sono rappresentate dal Decreto Legislativo n. 36 del 13 gennaio
A
a:tuazrone cella direttiva 199931/CE relativa alle discariche di rifiuti” stabilisce requisiti operativi e
per rifiuti e le discanche, misure. procedure e orientamenti tesi a prevenire o a ridurre il più possibile
perDussioni negative sull’ambiente. in particolare l’inquinamento delle acque superficiali, delle acque
ise del suolo e dell’atmosfera, e sull’ambiente globale, compreso l’effetto serra, nonché i rischi per
i
e irene r sultant dalle discariche di rifiuti, durante l’intero ciclo di vita della discarica;
peli riguardanti da ur ato, i criteri generali essenziali che esplicitano e concretizzano i principi
ri della 3 rettive 96/61 CE per uno svolgimento omogeneo della procedura di autorizzazione e,
to a
terminazione del ‘Piano di Monitoraggio e Controllo”, il riferimento e costituito dagli
I al 3 dl 31gennaio2005 pubblicato sul supplemento ordinario n. 107 alla G.U,
—
Serie Generale
3
EGIONE PUGLIA
OUTICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE
PER LATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SERVIZIO RISCHIO INDUSTRIALE
Linee guida generali per individuazione e l’utilizzo delle migliori tecniche per le attivita
0
a Il qato del D Lgs. 372/99”; “Linee guida in materia di sistemi di monitoraggio’;
wvedere, secondo
disposti del D.Lgs. 59/05, all’individuazione delle condizioni di
oerenza con disposti normativi sopra richiamati tanto al fine di garantire un più elevato
le ambiente
r’ propna I
istruttoria espletata e nel seguito riportata
anda e la elativa Documentazione Tecnica, presentata ai sensi del D.Lgs. 59/05 dalla
d
COOP. NUOVA SAN MICHELE, per l’acquisizione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale
s tentc costituito dal Lotto A ubicato in FOGGIA,
I ff
Localita San Giuseppe, acquisita al
Inquinamento e Grandi Impianti in data 28 febbraio 2007 prot. n, 3445;
i
anda e la relativa Documentazione Tecnica, presentata ai sensi del D.Lgs. 59/05 dalla
O
COOP NUOVA SAN MICHELE, per l’acquisizione dell’ autorizzazione integrata ambientale
ut
one di impatto ambientale per l’ampliamento dell’impianto esistente mediante la
vo lotto di discarica Lotto 6 ubicato in FOGGIA
ic
Localita San Giuseppe, acquisita al
ft o Inquinamento e Grandi Impianti in data 02 luglio 2007 prot e 10773;
i
i
one d avvio del procedimento per I impianto esistente (Lotto A>
a p ot
i.
avvenuta in data
12793 del 07.082007
ubblicazione dell annuncio di avvenuto avvio del procedimento di AIA per l’impianto
n
lata
23 agosto 2007, sul quotidiano “Puglia
Quotidiano di Vita Regionale
“
in
into previst ai sensi dell’art, 5 comma 7 del D.Lgs dal O Lgs 59/05 alfine di garantire
r
cI pubblico al procedimento amministrativo;
iltit struttor della segreteria tecnica, tenutasi in data 07 novembre 2007, presso la sede
t
ad oggia
drt
uej
delia pnma Conferenza dì Servizi tenutasi in data 08.01.2008 presso iUffìcio
iti
rand Impianti della Regione Puglia, durante la quale, come da verbale in atti nonché in
tt g Enti e/o Uffici coinvolti, è stato chiesto alla Società di trasmettere documentazione a
est re dell’impianto, con nota acquisita al protocollo dell’Ufficio al n. 11650 del 2008.2008,
ftì
nqu namento e Grandi impianti del rilascio da parte della Regione Puglia
ufficio VIA
or ole di compatibilìta ambientale per l’ampliamento della discarica esistente rappresentato
r
D
i
318 del 27/05/2008 e contestualmente chiedeva di poter riunificare l’Istanza di
o r sntata per il Lotto 6 al procedimento avviato per l’impianto esistente (Lotto A);
4
91GlONE PUGLIA
°OLITICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE
PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SERVIZIO RISCHIO INDUSTRIALE
dell impianto, con nota acquisita al protocollo dellUfficio al n. 1731 del 10022010,
ps
Oocumentazione ntegrativa per Fesistente otto A e per lampliamento rappresentato dal
s it
or e di quella precedentemente inviata.
del Jfficio Inquinamento e Grandi Impianti, prot. n. 4581 deI 29/03/2011, con la quale si
a Società a trasmettere la documentazione gia acquisita al protocollo delrUfficio al n. 1731 deI
a tutti gl Enti coinvolti nel procedimento di AIA informando gli Stessi che nel
iato con nota prot. n 12793 deI 07 082007 sarebbe stata valutata anche la
eitaalLottoEt
Io degli esrti della Conferenza di Servizi tenutasi in data 28.10.2010 presso lUfficio
indi mpianti della Regione Puglia, durante la quale veniva acquisito il parere favorevole
14464 del 1511 2010) e come da verbale in atti nonche in possesso di tutti gli Enti
p t
vo
veniva chiesto alla Società di trasmettere documentazione a chiarimenti, Durante la
p c tante della Provincia di Foggia riteneva “di poter esprimere un parere sul progetto
o
po aver espletato e procedure di esame tecnico da parte del comitato preposto ai sensi
dopo aver comunque attivato una procedura conferenziale ai sensi del 152/06, anche al
‘onoscenza gli organi dell’Ente Provincia e gli organi territonalmente interessati della
oett i e pertanto veniva deciso di aggiornare i lavori di CDS alla data del 2,122010;
i
a
a documentazione integrativa trasmessa dalla Societa ed acquisìta al protocollo in data
663 i chiarimento di quanto emerso in CDS del 28,10,2010;
tto degli esiti della Conferenza di Servizi tenutasi in data 0212.2010 presso l’Ufficio
.
indi lmp anti della Regione Puglia, durante la quale, come da verbale ìn atti nonche in
it
q Enti e/o Uffici coinvolti, venìva acquisito il parere favorevole del Comune di Foggia
c
“122010) c veniva chiesto alla Societa di trasmettere documentazìone a chiarimenti e
uva stabilita la data del sopralluogo presso l’impianto;
itto dell esito del sopralluogo congiunto effettuato presso l’impianto in data 13.12.201 0, come da
u’The
ii
possesso di tutti gli Enti e/o Uffici coinvolti, nel corso del quale veniva chiesto alla
srr ettere documentazione a chiarìmenti unitamente ai cronoprogramma degli adeguamenti
a
a documentazione integrativa trasmessa dalla Societa in data 1412.2010 ed acquisita al
ati
1210n.16008’
a atto degli esiti della Conferenza di Servìzi, inizialmente convocata per la data del 17.12.2010 e poi
01 2011 ai tini di permettere alla Provincia di Foggia di poter procedere alla “valutazione
i
ie ic s na cosi come comunicato in occasione della conferenza di seivizio tenutasi in data
o
ome richiesto dalla stessa amministrazione provinciale con nota acquisita al protocollo
qio ale il 17.12.2010 al n.15845. Durante la conferenza, come da verbale in atti nonché in
tEClONE PUGLIA
°OLITICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE
PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
¶3ERVIZIO RISCHIO INDUSTRIALE
I En e/o Uffici coinvolti, veniva chiesto alla Società di trasmettere documentazione a
itt
ver va stabilito su indicazioni della Provincia di Foggia con nota acquisita al prot, n. 1469 del
aqgiornare lavori di CDS dopo 20 giorni;
s atto degli esiti della Conferenza Decisoria tenutasi in data 2001.11 durante la quale:
rase tante dell Arpa
—
DAP Foggia esprimeva parere favorevole al PMC con proprio parere
r at iella stessa sede ed acquisito al protocollo dell’Ufficio Inquinamento e Grandi Impianti il
(
843
i
os itanti. regionale dell’Ufficio Gestione Rifiuti chiedeva alla Societa di presentare un rilievo
i
Iin no
secondo le indicazioni richieste in sede di CDS del 20.012011, riservandosi di
r. proprio parere dopo aver preso visione dì detto elaborato;
se itante del Comune manifestava “Pesigenza di acquisire il parere della giunta o consiglio
i
n7 un atto deliberativd’,
le
ii
r teneva di dover rispettare la posizione ed il parere del Comune, nello stesso tempo
i
cr nchiamare la ditta in mento alla proposta progettuale ed in particolare alle volumetrie
p#. ampliamento per le quali non vi è un diretto riscontro di produzione terntoriale di nfiuti
nncipio della prossimita cosi come gia utilizzato in precedenti espressioni ed
in I
rocodure, Per cui nchiama la ditta ad una riflessione in merito al fatto che l’impianto di
‘i
a complemento di alcun impianto di trattamentd
i
i
ie a
nerito chiariva “che le specifiche progettuali sono già state definite in sede di VIA,
olumetnoi. n ampliamento nonché l’assenza di linee di trattamento propedeutiche e
k
id ,ho nfiuti n ingresso saranno accolti in base alle normative tecniche vigenti, nsulta che
i
sto spresse dalla Provincia siano inaccoglibili”
nerito iferiva che, “attesa la dichiarazione della Societa di mancato accoglimento
j i
ti
da parte della Provincia, chiede all’amministrazione provinciale di esprimere il parere
stanza AIA oggetto d’esame” e che “nel prendere atto sia dei paren favorevoli gia
s a Comune in sede di procedimento VIA e procedimento AIA sia delle ragioni di opportunita
se ialI’issessore nella presente CDS in ordine alla necessità di atto deliberativo, chiede al
o
tar ervenire il predetto atto comunale entro 15 giorni, attesa la responsabilita della
a o Autonta competente nello svolgimento della procedura autonzzativa nonché nella
ad azion li nsarcimento danni’. Concludeva, quindi che “Attesa la responsabilità della
zio
q aloi Autonta competente nello svolgimento della procedura autonzzativa nonche nella
s
or
o
a
iata
i
ad azioni di risarcimento danni, alla luce di quanto emerso nell’odierna CDS invita il
i
Foggia
a Provincia di Foggia e il Servizio Rifiuti a voler par pervenire il proprio parere
do u ientazione chiesta in sede dì CDS del 20 gennaio 2011 e trasmessa in data 6 marzo
stor dell impianto, con nota acquisita al protocollo dell’Ufficio al n. 2734 del 16.032010;
6
9EGIONE PUGLIA
POLITICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE
PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SERVIZIO RISCHIO INDUSTRIALE
s atto del parere favorevole con prescrizioni rilasciato dall’Ufficio Gestione Rìfiuti con nota acquisita al
d Uil cio Inquinamento e Grandi Impianti n. 3427 del 05042O1 1;
derato che, decorsi infruttuosamente 15 giorni stabiliti per l’acquisizione da parte della Provincia di
C nune di Foggia, l’Ufficio Inquinamento e Grandi Impianti, con nota prot. n2879 del
ichiamando il Comune e la Provincia a rispettare gli impegni presi in CDS del 2001 2011,
Iter r nente gli stessi Enti a far pervenire il proprio parere entro e non oltre 10 giorni, trascorsi i
t h.
stesso inteso favorevolmente espresso.
or
ot acquisita aI protocollo dell’Ufficio Inquinamento e Grandì Impianti n. 4948 del
Co une di Foggia chiedeva “di voler attendere il pronunciamento del Consiglio Comunald’.
r
a prot. n 329 del 12072011 dell’Ufficio è stata comunicato agli Enti e al gestore che
bbe rovveduto a trasmettere in pari data a mezzo email la bozza dell’allegato tecnico alla
egrata Ambientale da rilasciare in favore del gestore della Societa Coop. Nuova San
edendo a destinatari di far pervenire le proprie eventuali osservazioni entro e non oltre il
i
s atto dellc. osservazioni pervenute dal Gestore, dall’Arpa Puglia DapFoggia con nota acquisita al
iqlio 2011 e dalla ASL FG con nota acquisita al prot 433 del 21luglio 2011;
flto hi on pervenendo osservazioni da parte del Comune di Foggia pur a fronte dei diversi
te i ito di considerare il pronunciamento del Comune di Foggia espresso con il parere
so
tto
nota prot 15476 del 06122010,
a °rov ncìa di Foggia non ha fatto pervenire alcuna osservazione entro i termini stabiliti;
i
onto che impianto della “Soc, Coop. Nuova San Michele” con sede legale in Via Zara 93 a
itonzzato in forza dei provvedimenti autorizzativi di carattere ambientale, riportati
ji
x
j
i
Allegato A al punto 30,
i poter r lasciare ai sensi del DLgs. n. 59/2005 l’Autorizzazione Integrata Ambientale oggetto
i
op
ii
ctata, dando atto che le prescrizioni contenute nel «Documento Tecnico», che si
a egati: “Allegato A”. “Allegato B Piano di monitoraggio e controllo”, “Allegato C
Parere
a su Piano di Monitoraggio e Controllo”, tengono conto dei provvedimenti già rilasciati e della
Jente e che le condizioni, prescrizioni e limiti ivi riportati devono essere rispettati secondo
iip s iche nello stesso indicate;
ensi del comma 14 e del comma 18 dell’ari 5 del Dlgs. n. 59/05, il presente provvedimento
zzaz ori ndicate al punto 30 dell’ Allegato A”
he a soc eta “Soc. Coop. Nuova San Michele”
impianto di FOGGIA non rìsulta registrata ai
ento CE n 1221/2009 EMAS), ma risulta certificata secondo la norma UNI EN SO 14001, per
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OUTICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE
F PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SERVIZIO RISCHIO INDUSTRIALE
3 d D Lgs n 59/05 la presente AIA ha validità di anni 6 (sei) a condizione che sia garantito
nn vo della certificazione sino alla scadenza del presente provvedimento AIA;
rotiLeqge 30 ottobre 2007, n 180 ‘Differimento di termini in materia di autorizzazione
ormE, transitorie
—
Aia” convertito con Legge 19 dicembre 2007 n. 243 in forza del quale
risc o dell autorizzazione integrata ambientale, gli impianti esistenti di cui al decreto
bt ri
O0b, n. 59 per i quali sia stata presentata nei termini previsti la relativa domanda,
c
i
oropria attivita, nel rispetto della normativa vigente e delle prescrizioni stabilite nelle
b entri! di settore rilasciate per l’esercizio e per le modifiche non sostanziali degli impianti
zzazioni restano valide ed efficaci fino alla scadenza del termine fissato per l’attuazione delle
sensi dellrticolo 5, comma 18, del citato decreto legislativo n. 59 del 2005, come
k
£
eomma i del presente decreto”
utonzzazior i prescrizionì e la vigilanza di competenza di altri Enti;
e ai finì delle spese istruttoria relative al rilascio dell’autorizzazione AIA il gestore ha regolarmente
s rre to dell’acconto producendone copia, secondo le indicazioni contenute nella DGR. n.
o a uaIe nelle more dell’applicazione dello specifico Decreto Ministeriale concernente le
o
elative alle autorizzazione integrata ambientale, la Giunta ha disposto che:
sin ito
i
gestori
favore della Regione a titolo di acconto, con il nnvio del pagamento del saldo, se
i ai in ielle tariffe da parte dello Stato
ì
eff to della intervenuta DGR n. 1113 del 19052011 Modalita di quantificazione delle tariffe
tar
assoggettate a procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale regionale e provinciale
febbraio 2005, n, 59 e del DLgs 152/06 e 5mL Integrazìone della DGR 1388 del 19
o
vedera a r chiedere al gestore il versamento delle somme di saldo delle tariffe relative
Verifica ai sensi del D.Lgs. 196/03
Garanzie della riservatezza
lI atto all’Albo salve le garanzie previste dalla L 241 /90 in tema di accesso ai documenti
ene cI rispetto della tutela alla riservatezza dei cittadini tenuto conto di quanto disposto dal
rito
a
i
i
O protezione dei dati personali, nonché dal vìgente regolamento regionale n. 5/2006 per
isib i e giudiziari.
8
9EtlONE PUGLIA
OLITlCHE PER LA RIQUALIFICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE
PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SERVIZIO RISCHIO INDUSTRIALE
.
aie, atto destinato alla pubblicazione è redatto ìn modo da evitare la diffusione di dati
n necessar ovvero il riferimento a dati sensibili; qualora tali dati fossero indispensabili
i
tto cssi sono trasferiti in documenti separati, esplicitamente richiamati
Adempimenti contabili di cui alla LR. N. 28/2001 e s. m.i.
a oresente provvedimento non deriva alcun onere a carico del bilancio regionale
DETERMINA
sideraìioni esposte in narrativa, che qui si intendono tutte integralmente rìportate e trascritte:
v
ì
LgS 59ì05 Autorizzazione Integrata Ambientale alla Società “Soc. Coop. Nuova
m anto ubicato a Foggia In Località San Giuseppe, con codice attività IPPC 5.4. All. I al
orni iioni, prescrizioni ed attuazione degli adempimenti previsti secondo tempi e modalita tutti
vvedimento ed allegato Documento Tecnico” che si compone degli allegati: Allegato A di
iate Allegato B
Piano di monitoraggio e controllo” di n. 40 (quaranta> facciate e
rpa Puglia sul Piano di monitoraggio e controllo” di n 2 (due> facciate;
e
tegrata Ambientale non esonera la Ditta dal conseguimento di altre autorizzazioni o
pr
sti dalla ‘iormativa vigente per lesercizio delle attività in oggetto,
egrata Ambientale rilasciata con il presente provvedimento sostituisce ad ogni effetto le
a i asciate secondo quanto indicato al punto 3.0 del documento tecnico ‘Allegato A”;
ntu e modifica impiantistica il gestore dovrà trasmettere a Regione e Provincia la
vrc esta di autorizzazione secondo le modalita disciplinate dalla DGRP n. 648 del
e guida per I individuazione delle modifiche sostanziali ai sensi della parte seconda del
6 ocr I ndividuazione dei relativi percorsi procedimentali”
sciata con il presente provvedimento, ai sensi del D.Lgs 59/2005 art, 9 comma 3 e
v
gni sei anni tatti salvi eventuali aggiornamenti ai sensi dellart. 9 del Dlgs. 59/05 e smi;
pr vvedere al saldo delle somme già versate in sede di istanza secondo quanto previsto
3 de
19 05 2011 Modalità di quantificazione delle tariffe da versare per le istanze
pr cedura di Autorizzazione Integrata Ambientale regionale e provinciale ai sensi del D.Lgs.
05
39 e del D.Lgs. 152/06 e smi. Integrazione della DGR 1388 del 19 settembre 2006.;
LGIONE PUGLIA
OLlTICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE
PER L’ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
ERVlZIO RISCHIO INDUSTRIALE
vvd mento e efficace a decorrere dall’accettazione da parte della Provincia di Foggia delle
zianr. ohe il gestore e tenuto a presentare secondo quanto disposto dal AR. n. 18/2007; lI
pro inciale dì accettazione delle garanzie finanziarie dovrà essere comunicato a cura del
zio Rischio Industriale e al Servizio Ciclo dei rifiuti e bonifiche della Regione Puglia.
I
Dip irtimento Provinciale di Foggia e la Provincia di Foggia, ognuno nell’ambito delle funzioni
uz o ia wolgono il controllo della corretta gestione ambientale da parte della Ditta ivi compresa
qua to riportato nel presente provvedimento ed allegati tecnici “A, B e C”;
o’a Jemandati i compiti di vigilanza e controllo, accerterà ai sensi dell’art, 11, comma 3
uanto previsto e programmato nella presente Autorizzazione con oneri a carico del
ess i a disposizione del pubblico della presente autorizzazione e di ogni suo successivo
io dat relativi al monitoraggio ambientale, presso il Servizio Rischio Industriale della Regione
rov
i
ia di Foggia e presso il Comune di Foggia;
sen provvedimento, a cura del Servizio Rischio Industriale, alla Società “Soc, Coop. Nuova
ed’ egale in Via Zara 93 a Foggia;
resi nte provvedimento alla Provincia di Foggia, al Comune di Foggia, all’ARPA Puglia,
ic al di Foggia, alla ASL competente per territorio, ai Servizi Regionali Ecologia, Ciclo dei
iust a e Energia e Agricoltura,,
i
t eo copa
se
‘
nforme del presente provvedimento alla Segreteria della Giunta Regionale;
Atto autorizzativo sul BURP;
ser t atto autonzzativo all’albo on me nelle pagine del sito wwwregione puglia.it;
omria 4 della L 7081990 n. 241 e
avverso I presente provvedimento potrà essere
o murmsdizmonale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni (sessanta> dalla data di
‘sso ov ero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 (centoventi> giorni.
e te.
Ufficio Inquinamento e Grandi Impianti
gftDj/ttermna Dmbmtonto
il Dirigente del Servizio Rischio Industriale
mng.
Tedeschi
10
REGIONE PUGLIA
OLITICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE
E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SERVIZIO RISCHIO INDUSTRIALE
ìi
na o struttore, drssa Francesca Visicchio, attesta che il procedimento istruttono e stato
etto della normativa nazionale e regionale e che l’adozione del presente atto, da parte del
v zio 9 schio lndustnale, è conforme alle risultanze istruttorie
il Funzionario istruttore
Visicchio
drssa
on i
di Alta Professionalita “Autorizzazione Integrata Ambientale, ing, Paolo Garofoli
rf i che il procedimento istruttorio affidato al funzionario istruttore è stato espletato nel
azionale e regionale vigente e che il presente schema di determinazione in uno a
allc lato e conforme alle risultante istruttorie
11 Funzionario A.P.
olo
3
oli
Gtf
11
EdONE
PUGLIA
‘OUTlCHE PER LA RIQUALIFICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE
PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
ERVØO RISCHIO INDUSTRIALE
terirazione, redatta in ckpllee originale, composta da n. 12 (dodici) facciate, compresa la
d n 35 (trentacinque) tacciate, Allegato B “Piano di monitoraggio e controllo di n. 40
eqa
A egato C “Parere di Arpa Pugha sul Piano di monitoraggio e controllo» di n. 2 (due) facciate
—
ott ntanove) facciate, viene iniziata la pubblicazione allAlbo istituito presso l’Assessorato alla
e Servizio Rischio Industriale, via delle Magnolie 6/8, Modugno (zona industriale), dal giorno
ci a di dozione per 10 (dieci) giorni consecutivi, lavorativi, a partire dal
i ‘ar
.
cato aNa pubblicazione
Nu i, o
iliano
Attestazione di avvenuta pubblicazione
I Servizio Rischio industriale visti gli atti di ufficio
£
ATTESTA
1cr
I
E
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idzione e stata affissa all’Albo dell’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente, Servizio Rischio
M gnolie 6/8, Modugno (Zona Industriale), per 10 (dieci) giorni consecutivi, lavorativi, a partire
car cato alla pubblicazione
unzio M diano
il Dirigente del Servizio Rischio Industriale
ing, GìuPpe Tedeschi
__________________________
(mT PT A RQL)AL;FICAZIONE. LA TUTELA E LA SICUREA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
D.Lgs. 59105 e smi
-
Autorizzazione Integrata Ambientale
Soc Coop. Nuova S. Michele Impianto di discarica per rifiuti speciali non pericolosi
—
Fasc.
n. 50
DOCUMENTO TECNICO
Il Docu r
pirte
Integrante
o di n35
del
pagine
provvedimento cod. cifra 169/DIRI2O11IOO
“Allegato B”
composto da
40 pagine e
-
è composto da:
“Allegato C” composto da 2 pagine
-
“Allegato
A”
i
4ZIONE DELLIMPIANTO
2
t4MENTO URBANISTISTICO
T
3.
IZAZIONI IN POSSESSO E CONSIDERATE NELL’AMBITO DELL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
3
-
TERRITORIALE IDROGEOLOGICO
—
5
AMBIEN 4
6
4.
0 )UMEN11 PROGETTUALI ACQUISITI DURANTE IL PROCEDIMENTO ISTRUTTORIO
7
5.
0ecnzone deIFmpianto di discarica
8
6.
R uti confenblli in discarica
10
7
E
SSIONI ATMOSFERICHE
23
8.
PRODOTII
27
9.
EACQUE
28
10
N SONORE
32
i NITORAGGIO E CONTROLLO
33
i
MENTO DELL IMPIANTO E CONDIZIONI DI ESERCIZIO
33
13.
NLiDENTALI
35
Aflegato 5
a o di monitoraggio e controllo.
Allegato
arere ARPA
_______
QUL CAZ ONE LA UTELA E LA SICUREZZA AMRIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBUCHE
DL59/O5esm Autorizzazione Integrata Ambientale
-
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
-
Fasc. n. 50
Allegato A
Pagina2d 35
______
_______
CAZ ONE, LA UTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER
L ATTUAZIONE DELLL OPERE PUBBLICHE
DL59IO5
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
-
Fasc. n. 50
42 )NE DELLIM PIANTO
i
rc i e dal o stesso gestore ma stralciate dalla presente AIA perche valutate come attlvita non
d ‘arca
C OOP. NUOVA SAN MICHELE
-
e dcc NOSEP
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4
0906
90
3 21 09
oNc riprese presso la CC LAA. dl
codice ISTAT
[EsIsrENTE
stato impianto
n
COOPNSMLCHELL
01006570715
I l’a pea delle h 11(1 di emìssìone (l)ec, 2000/479/CE)
ea lelle IlIlvIta economiche (detinizione di irnprea adottata dalla Commissione Via
4 leI 2 1/07/96 rmchiamata nel Reg, (‘E 70/2000)
Pagina 3 dl 35
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CAIIONE LA TUTELA E LA SiCUREZZA AMBIENTALE E PER L ATUA2iONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SOC. COOP, NUOVA SAN MICHELE Foggia
-
Fasc. a. 50
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JaHe 700
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tutto I anno
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ristrutturazione
UPAMENTO UR8ANS1iCO
Foglio
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TERRITORIALE IDROGEOLOGICO
-
Particelle
—
Destinazione urbanistica da PRG
231
Zona E Zona Agricola”
54
155
14,19394O
4
Pagina 5 di 35
dic
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CAZiONE LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
—
Fasc. n. 50
IN
POSSESSO
CONSIDERATE
E
)RIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
RI ZAZIONI
Provvedimento
autorizzativo
P
i.
Ente
competente
Norme di
riferimento
184
0/1997
ìa
3 09!730RegDeter
1 0 1999
279
01 2009
2047
06 2009
O
i
progetto di
ampliamento della
discarica per lo
smaltimento
dei fanghi proven enti
lal depuratore
dell istituto poligrafico
e zecca dello stato
Autorizzazione
esercizio discar ca
per lo smaltimerto
dei fanghi provenienti
dal depuratore
dell Istituto poligrafico
e zecca dello stato
Autorizzazione alla
ntegrazione di CER
da smaltire in
discarica
Autorizzazione alla
integrazione di CER
da smaltire in
discarica
Aprozion
adeguamento al
D lgs. n 36 2003 e
autorizzazione
prosecuzione
eserciz od scarica
Sostituito
da AIA
DLgs n22/1 997
Provincia di
Foggia
DLgs n22/1 997
Provincia di
Foggia
DLgs n22!1 997
Provincia di
Foggia
DLgs n2211 997
Provincia di
Foggia
DLgs n3612003
Provincia di
Foggia
DLgs n152/2006
Proroga
e smi. art. 208 e autorizzazione
esercizio discarica
art.210
SI
Provincia di
Foggia
DLgs n152/2006 Autorizzazione
esercizio discarica
e s.m i.
per tipologia di CER
SI
5Is n152/2006
e s,mi
318
——
Regione
05/2008
Note e
considerazioni
Provincia di
Foggia
30 17 73OReg Deter
0 1998
NELL’AMBITO
Puglia
LRn11 2001 e
Compatibi ita alla
proposta di
ampliamento della
discarica
Pagna6di35
SI
SI
SI
SI
SI
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FICAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
D59I05 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
SOC.
COOP.
NUOVA
SAN
MICHELE
-
Foggia
Fasc. n. 50
4. DO UMEN11
Numero di
PROGETTUALI ACQUISITI DURANTE IL PROCEDIMENTO ISTRUTTORIO
Titolo:
Istanza di AIA: documentazione acquisita al prot. n. 1731de1 10O2.201O
a eIazne tecnica
og DO
oeeoterelaonejroeoloic_
qesUone postqperativa
acco a e stoppjercolat_
Data emissione
al
QOD
—
—
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rac colta
«
iene economica
uetr, quotata Particolari costruttivi recinzione
rr ca con v’sta 3D Direzione N-E,N-W,S-E
tcra 2000 Aree protette
o aesagpci
nccii drologici ed drografia superficiale
an,stici
—__________
«
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o la acq ie meteonche nqpizio rofilo tronco 1-2-3__
tr a acqu Ji qpppj
2r a acque dustnali
ama retedtacpqioas
moir a rete d raccoftappqiato particcan costruttivi
nn racao econtrofo Pozzi spia-rilievo piezometrico stazione meteoclimatica
n vent
Del e temperature massime-medie-mirume)
E ìit tee precatazioni Carta delle aree climatiche omogenee
-‘cc o otcgrafico
——
i
——___________
Titolo:
d
Dicembre 2009
Dicembre 2009
Dicembre 2009
Dicembre 2009
Dicembre 2009
Dicembre 2009
Dicembre 2009
Dicembre2009
Lcembre 2009
Dicembre 2009
fo ni macch’e, botpi, parchi
3cr c
Oturan catasto grotte
1
rz r’
6Posairnpermeabiiizzazione Planimetria generale
or 7-’2 Posa zìpermeabilizzazione Planimetria generale
I 6 Pano posa rifiuti Planimetria generale
n
in
2 PianoposarifiutiP[petrigneral__
nntr a rnpianto elettrico Particolari costruttivi
ìetiia ernoni n at
ra or enti sonore Planimetria con aree di influenza
tnu acque
eteoriche n esercizio particolari ozzetti, particolari vasca di trattamento acaue
Numero
——
Dicembre_2009
trattamentoacqueteoriche con indicazione del unto di scanco
in trno fera a
rocessoe ercolato, acque meteoriche, acustica
m tec uco ieli rnppflrte materiali
I
r
Dembre 2009
Dicembre 2009
documentazione integrativa: documentazione acquisita al prot. n. 16008 del
21.122010
Dicembre 2009
Dicembre 2009
Dicembre2009
Dicembre2009
Dicembre 2009
Dicembre 2009
Dicembre 2009
Dicembre2009
Dicembre 2009
Dicembre 2009
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Dicembre2009
2009
2009
Dicembre2009
Dembre 2009
Dicembre
Dicembre
Dicembre_2009
Dicembre
Dembre
Dicembre
Dicembre
2009
2009
2009
2009
«
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Data emissione
riferirne
z ne ntpgrativa
one monica integrativa con
pia ante alle
Dicembre 2010
allegata Tavola Unica
—
Deflusso falda ed ubicazione
i h Pvno li ro2ivazione planimetria generale Particolari Impermeabilizzazione
2 Piano di coltivazione_planimetnagplePfticolailpppabilizzazione
Pagina
7 di 35
8dicembre2010
Dieb 2010
Dicembre 2010
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A
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CAZ ONE LA [UTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
—
Fasc. n. 50
tr
verbale CDS del 28iO2010: documentazione acquisìiiaÌ
Data emissione
prot n 14663 del 18it2010
Novembre2010
rnca 3eneraeAlA1388/20O6
Novembre 2010
nicì
Novembre2010
toleloeratlva
Novembre 2010
ala zaecontrollo____
lo AmbIentale
Novembre2010
o oerri6abIhzzazper__
Novembre 2010
Novembre2010
Pian di coltlv
an etria ene le Particolari
ermeabiliz azione
Novembre2010
copertura finale
otto Esistente.A
Novembre2010
tolo tntegraonl
Nur
I
«
«
—
—
—
lola dacumentazine iegrativa: documentazione acquisita al prot. n, 14f7 del
D ata emissione
14022O11
rotilo dihtira Lotto Esistente A’Pejaeere
E]naio2011
n oi dol biogas
Jennaio 2011
«
to1o docme iine integratlva: documentazione acquisita al prot. n 2734 del
16ø32011
volumetricopetriaa_
ovo Urrotricopftriauot0a
—_____
—
*
—
olo documentazioi iiegrativa: documentazione acquisita al prot. n, 384 del
15O72O11
i lA io a AOQ 169 del 04/07/2011 rilasciata dall’Ufficio Inquinamento e Grandt
i
aisendellart186delD,Lgn 152/2006esmi,
—
defl
mpianto di
—
ata em ss one
Marzo 2011
Marzo 2011
Data em ssone
—
arzo 2011
discarica
ori oslo dalrattuale Lotto A in esercizio avente una superficie pari a 180O0 m
2 e un
o io ìuovo Lotto B di ampliamento di superficie pari a circa 31858 2
m e volume pari a
ir
I
10 ii dalla discarica attualmente in esercizio ed è raggiungibile dalla pista dì accesso
U9gata
di
cIrca
90 m
io ala di una recinzione perimetrale di protezione costituita dall’insieme di una rete
o on d un cancello di ingresso cosi come previsto nell’elaborato Dl “Planimetria quotata
o o attualmente per il lotto A) e saranno (lotto B) composti di impianti accessori, come:
o uqio cI percolato prodotto all’interno della discarica, costituito da n. 2 pozzi con relative
i
‘mjano attualmente* I percolato nell’impianto di stoccaggio e trattamento blando,
rert presso mpianti autorizzati;
Pag na 8 di 36
_________
O
AZIONE, LA UTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
DJ.59/05esm-Autorizzazione!ntegrata Ambientale
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
-
Fasc, n. 50
b gas prodotto all’interno del catino di discarica, che vista la tipologia dei rifiuti confenti
costituito essenzialmente da sfiati autonomi e da una stazione meteoclimatica di
a
est tuita dagli uffici di verifica ed accettazione dei carichi di rifiuti conferiti;
or di cavo del lotto B è prevista la movimentazione di circa 245000 m
3 di terreno di cui
me ottoprodotto i sensi dell’art, 186 del DLgs 152/06 e sm i prevedendo di utilizzare:
o
ipristino del lotto A,
ia €. materiale drenante necessario per l’allestimento del nuovo lotto B;
nta iata, quindi qualificata come rifiuto e destinata in parte per il recupero ambientale (RiO)
o d oroprieta della Società Nuova Coop. 5. Michele iscrizione al registro provinciale di
esente verbale, nonché nell’impianto di recupero inerti (R5) di proprieta della Societa
o
r one al registro provinciale di Foggia n. 27
azior e dovra essere separata fisicamente dalle aree adibite alle operazioni di recupero R13
ovi io ale n procedura semplificata rispettivamente al n, 114 e al n 27
at arr e ito del percolato dovrà essere dismesso e sostituito dai nuovi serbatoi di stoccaggio
i
e dai due lotti secondo quanto previsto dagli elaborati di progetto approvati e secondo
siv punto 4: gestione del percolato
Paqina9di35
_________—_________________________
_______——_______
_____
_______
_____________
_______
__________
____________
______________
_________
_____________
___________
_________
_____________
A HQUALFiCAZIONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER LATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
L
DgI05 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
-
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE
-
Foggia
Fasc. n. 50
Rit ut conferibHi in
6
np lat
discarica
codici CER dei ntiuti autorizzati in ingresso alrimpianto nel rispetto del DLgs. 36/2003 e di
M 27 settembre 2010 e daKa DGR n. 1645 del 19 luglio2011
Codice CER
1IJTI DERIVAN11 DA PROSPEZIONE, ESTRAZIONE DA MINIERA O CAVA, NONCHÉ DAL
tATTAMENTO FISICO O CHIMICO Dl MINERALI
fiuti prodotti dalrestrazione di minerali
ti iii cis estraz one di minerah metalliferi
3ti aestrazione di rninerah non metatiferi
rifiuti prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali metallifen_—
ur diversi da quelli di cui alle voci 01 03 04 e 01 03 05
rifiuti prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi
da quelli di cui alla voce 01 0407
or1i isabbaeargilla
oOert e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce 01 04 07
ue della lavorazione di potassa e salgemma, diversi da quelli di cui alla voce 01 04 07
01
01 03
—
01 04
O
O
O
-
r d a tn residui del avaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di cui alle voci 01 04 07 e 01 04 11
i orodotti dalla_lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce 01 04 07
fanghi di perforazione ed altri rifiuti di perforazione
qh e nifiu di perforazione dì pozzi per acque dolci
h e rifu di perforazne contenenti barite, diversqlli delle vociOl 05 05 e 01 0506
u rh perforazione contenenti cloruri, diversi da quelli delle voci 01 05 05 e 01 05 06
I UTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE Dl PANNELLI, MOBILI, POLPA,
RTA E CARTONE
r fiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili
carti i corteccu e sughero
ruuru trucioli, residui di taglio, legno, pannelli dì truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01
03 13
33.
03
O
rifiuh defla produzione e della lavorazione di polpa, cada e canone
o ìrt, di corteccia e legno
o qn di recupero dei bagni di macerazione_(greentquor)
o 001 rodotti dai processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta
uraru della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone
Hrt defa selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati
‘qo i scarto contenenti carbonato di calcio
ì’ J i bre fanghi contenenti fibre. riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione
—
-
LO iO CC
o hi orodolli alt attarnento n eco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 0303 10
Ui DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, NONCHÉ DELL’INDUSTRIA TESSILE
ti della lavorazione di pelli e pellicce
iii
icc o e fra omenti di calce
di oalcinazione
Pagina lOdi 35
-
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-
__________________________
____________
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__________
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ZONE LA UTELA L LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
D L 59/05 -AutoriazionelnterataAmenle
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
-
Fasc, n. 50
Codice CER
odott n particolare dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti cromo
dott
*
particolare dal trattamento in loco degli effluenti, non contenenti cromo
iciato scarti, cascami ritagli, polveri di lucidatura) contenenti cromo
e ope azioni di confezionamento e finitura
industria tesslle
i at ali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri)
i £ orqs i co proveniente da prodotti naturali (ad es. grasso, cera>
i
oe i ioni di finitura, diversi da quelli dì cui alla voce 04 02 14
i
p pri nti d versi da quelli di cui alla voce 04 02 16
l odott dal trattamento ii
alla voce 0402 19
rc ssili grezze
bre ssili avorate
lflUTl DELLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO, PURIFICAZIONE DEL GAS NATURALE E
ATTAMENTO PIROLITICO DEL CARBONE
o aeha raffinazione del petrolio
do tal trattamento n oco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 05 01 09
idu iell’acqua di alimentazione delle caldaie
doti a le torri di raffreddamento
ton ti zolfo prodott dalla desolforizzazione del petrolio
iuti
dell
a
p ficati altriment
oh orodotti dal trattamento pirolitico del carbone
dott alle torri di raffreddamento
i u i proaotti dalla punficazione e dal trasporto di gas naturale
en ti zolfo
IUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI
ut iella produzione, formulazione, fornitura ed uso di sali, loro soluzioni e ossidì metallici
aol zioni diversi da quelli di cui alle voci 0603 11 e 0603 13
ta!ic diversi da quelli di cui alla voce 0603 15
qh prodotti dal trattamento in loco degli effluenti
d
a t attamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 06 05 02
ut della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici contenenti zolfo, dei processi
imi dello zolfo e dei processi_di desolforazione
ten ti solfur diversi da quelli di cui alla voce 06 06 02
u della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti fosforosi e dei processi chimici del
‘
fooe
odott a reazioni a base di calcio, diversi da quelli dì cui alla voce 06 0903
fiut dalla produzione di pigmenti inorganicì ed opacificanti
dott ta reazioni a base di calcio nella produzione di diossido dì titanio
ut di processi chimici_inorganici non specificati altrimenti
HUl DEI PROCESSI CHMlCl ORGANICI
Pagina 11 di 35
______
_________
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4..
O AL ICAZiONE
A IUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
59105 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
-
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
-
Fasc. n. 50
Codice CER
rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici organici di base
r orcootti dal trattamento n oco degli affluenti, diversi da quelli di cui alla voce 07 01 11
i
rifnit della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di plastiche, gomme sintetiche e fibre
I
do t dal t attamento n oca degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 07 02 11
p dotti ca additivi, diversi da quelli di cui alla voce 0702 14
iiuti contenenti silicone diversi da quelli di cui alla voce 0702 16
rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di coloranti e pigmenti organici (tranne 0611)
xl ti dal trattamento in ioco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 07 03 11
u
i
ella produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti fitosanitari (tranne 02 01 08 e 02 01 09),
conseruativi del legno (tranne 03 02) ed altri biocidi organici
mìqn rcdotti dal trattamento in oca degli effluenti, diversi aa quelli di cui alla voce 07 04 11
rifiufi della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti farmaceutici
dal trattamento in oca degl effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 07 05 11
il
li d versi da quelli di cui alla voce 07 05 13
ut eila produzione, formulazione, fornitura ed uso di grassi, lubrificanti, saponi, detergenti,
i ifettanti e cosmetici
n
dott dal trattamerto in oca degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 07 06 11
rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti della chimica fine e di prodotti chimici 1
non specificati altrimenti
:xqh rodo!ti aal trattamento n loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 07 07 11
R FIUT DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO Dl RIVESTIMENTI (PITTURE,
VERN C E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA
u della produzione, formulazione, fornitura ed uso e della rimozione di pitture e vernici
rni di scarto d verse da quelle di cui afla voce 08 01 11
o tt
o qr crodot da pitture e vernici, divers da quelli di cui alla voce 08 01 13
o.qn orodotU daila rimozione di pitture e vernici, diversi da quelli di cui alla voce 080117
rifiuti della produzione. formulazione, fornitura ed uso di altri rivestimenti (inclusi materiali ceramici)
c inc dir vestimenti
qu i contenent materiali ceramici
f uti della produzione, formulazione,_fornitura ed uso di inchiostri per stampa
iO
ichiostro, diversi da quelli_di cui alla voce 0803 12
I o[
nch astro diversi da quelli di cui alla voce 08 03 14
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ICAZiONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
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Codice CER
‘
tampa esauriti,_diversi da quelli di cui alla voce 0803 17
ti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di adesivi e sigillanti (inclusi i prodotti
oermeabilizzanti)
iqil anti di scarto, diversi da quelli di cui alla voce 08 04 09
q i ades vie sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce 08 0411
i u i DELL INDUSTRIA FOTOGRAFICA
iu i dell industria_fotografica
0€’ e i e per fotografia, contenenti argento o composti dell’argento
I ico i ocr fotografia, non contenenti argento o composti dell’argento
ot graSche_monouso senza batterie
fotografiche monouso diverse da quelle di cui alla voce 09 01 1 1
FIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI
iut arodotti da centrali termiche ed altri impianti termici (tranne 19)
carie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce 10 01 04)
‘ di carbone
qe “ci torba e di legno non trattato
i prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei fumi
i p adotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei fumi
carie e polveri di caldaia prodotte dal coincenerimento, diverse da quelli di cui alla voce 10 01
a
“qqe
ge
prodotte dal co ncenerimento, diverse da quelle di cui alla voce 10 0116
ott aladepurazionedeifumi diversi da quelli di cui alle voci 1001 05,1001 07e 1001 18
io
iii trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 1001 20
a I ri a letto fluidizzato
ì
r gazz namento e della preparazione del combustibile delle centrali termoelettriche a carbone
lott al trattamento delle acque_di raffreddamento
ti delhndustria del ferro e dell’acciaio
att’ mento delle scorie
tra ite
dOt’ va rattamento dei ‘umi, diversi da quell di coi alla voce
o i ni azione
IQ
0207
iott a rattamento delle acque di raffreddamento, diversi da quelli di cui alla voce 10 02 11
o li d f Itrazione prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce 10 02 13
sidui di filtrazione
qi
iu i della metallurgia termica dell’alluminio
d a odi
La
a i re vorse da quelle di cui alla voce 10 03 15
—
“no t carbone della produzione degli anodi, diversi da quelli di cui alla voce 10 03 17
gav di ‘ombustione, diverse da quelle di cui alla voce 10 03 19
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2
E
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T
HL R .A PIQUAL FiCAZiONE. LA TUTELA E LA SiCUREZZA AM8iENTALE E PER L’ATTUAZiONE DELLE OPERE PUS8L1CHE
D.Lgs. 59/05 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
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Codice CER
O
iarticolati tcomprese quelle prodotte da mulini a palle), diverse da quelle di cui alla voce 100321
00
ìOft.
prodott dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce 1003 23
e esmui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi. diversi da quelli di cui alla voce 1003 25
aut Orndorti dal frattamento delle acque di raffreddamento, diversi da quelli di cui alla voce 100327
t: rodot ai trattamento di scorie saline e scorie nere, diversi da quelli di cui alla voce 10 03 29
nfiuti della metallurgia_termicad& piombo
d
iott
i.
o’
o op
—
il trattamento delle acque di raffreddamento, diversi da quelli di cui alla voce 10 04 09
della metallurgia termica dello zinco
la iroduzione primaria e secondaria
or yìrticolato
rodott al trattamento delle acque di raffreddamento, diversi da quelli di cui alla voce 10 05 08
.
uur o o schumature diverse da quelle di cui alla voce 1005 10
rifiuti della metallurgia termica del rame
‘m r e delia produzione primaria e secondaria
‘pL.r ta e sch umature della produzione primaria e secondaria
rc poIvri oarticolato
d I
trattamento delle acque di raffreddamento, diversi da quelli di cui alla voce 10 06 09
i
riflu della metallurgia termica di argento, oro e platino
I a roduzione primaria e secondaria
i ip i
so i umature della produzione primaria e secondaria
ut ( id p lotti dal trattamento dei fumi
iltre olveri iarticolato
onn. e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi
ut Orooott al trattamento delle acque di raffreddamento, diversi da quelli di cui alla voce 10 07 07
10 08
rifiuti della metallurgia termica di altri minerali non ferrosi
pan co
ato
1
a ucre
our I aoh umature diverse da quelle di cui alla voce 10 08 10
o
r
arbone della produzione degli anodi, diversi da quelli di cui alla voce 10 08 12
i
d anodi
Im. de ga di combustione, diverse da quelle di cui alla voce 10 08 15
e ce
i
i
di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce 10 08 17
prudott’ cai
trattamento delle acque di raffreddamento, diversi da quelli di cui alla voce 10 08 19
ritiuh della fusione di rnaten’ali ferrosi
;ofled fusione
me inir’e da fonderia non utilizzate diverse da quelle di cui alla voc foò
—
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FR A RiQUALiRCAZONE. LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
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meanme da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce 100907
iver iei gas di combustione diverse da quelle di cui alla voce 10 09 09
I parI colati diversi da quelli di cui alla voce 10 09 11
arti 1i egant diversi da quelli di cui alla voce 1009 13
tiri prodotti rilevatori di crepe, dìversi da quelli di cui alla voce 1009 15
i uti dea fusione di materiali non ferrosi
dtsi
o
o
e anirr e da fonderia non utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce 10 10 05
r e e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce 10 10 07
p dver Je gas di combustione, diverse da quelle di cui alla voce 10 10 09
allr parhcolat diversi da quelli di cui alla voce 10 10 11
ar1i eqant diversi da quelli di cui alla voce 10 10 13
arti di prodotti nievatori di crepe, diversi da quelli di cui alla voce 10 10 15
rifiuti della fabbricazione del vetro e di prodotti di vetro
aart di materali in fibra a base di vetro
a .ver e particolato
.
10 11
i
—i
rI d mescoie non sottoposte a trattamento termico, diverse da quelle di cui alla voce 10 11 09
.’i d vetro diversi da quelli di cui alla voce 10 1111
1
daure di vetro e fanghi di macinazione, diversi da quelli di cui alla voce 10 1113
I t odotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce 10 1115
qh
residu d filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce 10 1117
si
dotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 10 1119
uil della fabbricazione di prodotti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione
arti li mesco e ron sottoposte a trattamento termico
o particolato
I rr.qn ‘esìduid filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi
rp d scarto
e’ i 5 s cerarnca, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione (sottoposti a trattamento termico)
sohdi prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce 10 1209
fa Oche operazioni di smaltatura diversi da quelli di cui alla voce 10 12 11
sirgtt prodotti dal trattamento in loco degli effluentì
rifiuti defla fabbricazione di cemento, calce e gesso e manufatti ditali materiali
e rrtd mescce non sottoposte a trattamento termico
d calcinazione e di idratazione della calce
O) arie parhcolato (eccetto quelli delle voci 10 1312 e 10 13 13)
iqh e resduidi filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi
di deafabbricazionedi amianto cemento, diversi da quelli di cui alla voce 101309
i lei a preduzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli di cui alle voci 101309 e 10 13
soldi p odoth dai trattamento dei fum diversi da quelli di cui alla voce tO 13 12
di e inghi di cemento
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SU L FICAZIONE LA TUTELA E LA SiCUREZZA AMBIENTALE E PER L’ATTUAZIONE DELLE OPERE PUE3BUCNE
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Fasc. n. 50
Codice CER
RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE E DAL TRATTAMENTO FISICO E MECCANICO
SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA
‘12 0
rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastiche
i
s. t cia di matenal ferrosi
alato di matenali ferrosi
o di nateriah non ferrosi
oarticoato di materiah non ferrosL
etruciohmaterial plastici
saldatura
iq’a di lavorazione, diversi da quelli di cui afla voce 12 0114
nater’a e abrasivo di scarto, diverso da quello di cui alla voce 12 0116
orp
ersile e materiali dì rettifica esauriti, diversi da quelli di cui alla voce 12 01 20
4
RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI
(N N SPECIFICATI ALTRIMENTI)
—
1’ I
i
al agg (compresi i rihuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata)
i
6
O
16
16 0
.sh q ncartaecartone
‘oi.isgg in plastica
.nballaqg’ in egno
.ballagi_metallici
baìlaginmatenali_compositi___________
g in nateriali sti
I gj nvetro
sjj
ater a tessile
sorbenti materiali flltranti, stracci e indumenti protettivi
ateriali filtrant stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli dì cui alla voce 15 02 02
RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL’ELENCO
veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto (comprese le macchine mobili non stradali) e
rifiuti prodotti dallo smantellamento di veicoli fuori uso e dalla manutenzione di veicoli (tranne 13, 14, 16
06e1608)
i uq
per Ocr’. diverse da quelle_di cui alla voce 16 0111
er qas liquido
i.
nrcerticnspecifcati_aitrimenti
16 02
16 01
16
i
‘li
scarti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche
ipuarecchiature fuori uso. diverse da quelle di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 13
‘o O( nt nmossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15
prodott fuori specifica e prodotti inutilizzati
divrs da quelli di cui alla voce 16 03 03
‘a
js’iic ive da quelli di cui alla voce 160305
csontenitori a pressione e prodotti chimici di scarto
ga
s
.h m che di scarto diverse da quelle di cui alle voci 160506, 160507 e 160508
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QUALICAZIONE LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
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ii.
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batterie ed accumutatori
Li utene aica me (tranne 16 06 03)
ti e batterie ed accumulatori
tahzzatorì esauriti
Tluzator saunti contenenj 2 ar ento, remo, rodio, palladio, mridiojatino(iranne160807L
izator aurit contenenti metaili di transizione o composti di metalli di transizione, non specificati altrimenti
zautori aunti da cracking catalitico fluido (tranne 16 08 07)
s arti di riveshmenti e materiali refrattari
vest menti e natenali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di
da VOCC 16 1 1
i
r\’sbmenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce
i3
3
estimcrtm e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metaflurgiche, diversi da quelli di cui aMa voce 16
RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO
PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI)
cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche
cemento
toni
utonefe e ceramhe
c e. o scorie di cemento mattoni, mattonefeeceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 17 0106
legno vetro e plastica
—
fl(
CT
i
scele bituminose, catrame di carbone e prodotti contenenti catrame
cee bitu ose diverse da quelle di cui alla voce 1703 01
tetalli (incluse le loro leghe)
ime cronzo, ottone
]innrimo
‘orho
‘no
r’c cacciamo
“aerc
i t7$.t
7
17 05
NtdlIrnstI
‘no civersi oa quefmdi cui aUa voce 170410
terra (compreso il terreno proveniente da siti contaminati), rocce e fanghi di dragaggio
rocce diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03
n ct ctragaggio, diversa da quella di cui alla voce 17 05 05
p ofl so per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce 17 05 07
tiateriali isolanti e materiali da costruzione contenenti amianto
ermali iso tnti diversi da quelli di cui alle voci 170601 e 170603
rifiuti deil’attivita di costruzione e demolizione
‘i
ti dcl tt vita di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03
1’
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D.Lgs. 59105 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
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Fasc. n. 50
Codice CER
RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI Dl TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI Dl TRATTAMENTO DELLE
ACQUE REFL1JE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA E DALLA SUA
PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE
da incenerimento o pirolisi di rifiuti
lan rr estratti da cenen pesanti
E pi. an e scone, diverse da quelle di cui alla voce 19 0111
ri gge e diverse da quelle di cui alla voce 190113
ver 3 ca daia diverse da quelle di cui alla voce 19 0115
ut 3elia piro isi, diversi da quelli di cui alla voce 19 0117
{bbie Jei reattori a letto fluidizzato
rifiuti prodotti da specifici trattamenti chimico-fisici di rifiuti industriali (comprese decromatazione,
decianizzazione, neutralizzazione)
sc.i di rifiuti composti esclusivamente da rifiuti non pericolosi
rqni prodcttt da trattamenti chimico-fisici, diversi da quelli di cui alla voce 1902 05
r LI’ cornoustibili, diversi da quelli di cui alle voci 190208 e 190209
rifiuti stabilizzatilsolidificati
.t tabilizzati diversi da quelli di cui alla voce 190304
r
solidificati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 06
ifiuti vetrificati e rifiuti di vetrificazione
uti
19
19 03
3
19 0
i
etnficati
at
iifiuti prodotti dal trattamento aerobico di rifiuti solidi
tu I rifiut rbani e simili non compostata
tt rifiut nimali e vegetali non compostata
est uo pecifica
ti
( iO
prodott dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti
-
-
1 uti leI elirni azione della sabbia_________
nqei orodotti dal trattamento delle acque reflue urbane
a qhv orodottt dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 11
‘,nqni prodottdaaitrì trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da queth di cui alla voce 1908 13
rifiuti prodotti dalla potabilizzazione dell’acqua o dalla sua preparazione per uso industriale
t soilcil prodotti dai processi di filtrazione e vaglio pnrnari
irqn prcdott dai processi di chiarificazione dell’acqua
——
-
prodotti dai processi di decarbonatazione
imore attivo esaurtto
e a scamoio onicosaturate o esaurite
r fiuti prodotti da operazioni di frantumazione di rifiuti contenenti_metallo
t o netavi on ferros
re azioni iverse da quelle_di cui alla voce 19 1005
uti prodotti dalla rigenerazione dell’olio
pr dott dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 19 11 05
iut prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (ad esempio selezione, triturazione, compattazione,
duzione in pellet) non specificati altrimenti
tu e carlo
rgi
5
1
-
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A AQUAL F-1CAZIONE. LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER LATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
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D4s. 59/05 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
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Fasc._n._50
Codice CER
terros
età;
n)ticd e gomma
O
Iirvers la quello di cui alla voce 19 12 06
1011 tese
rali id esempio sabbia rocce>
combustibili (CDR: combustibile derivato da rIfiuti)
In ifioti corr presi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cuì alla voce
O 10
ntiuti prodotti dalle operazioni di bonifica di terreni e risanamento delle acque di falda
oiid prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, diversi da quelli di cui alla voce 19 1301
rqni prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, diversi da quelli di cui alla voce 19 13 03
rg’i
rir000rli
dalle operazioni di risanamento delle acque di falda, diversi da quelli di cui alla voce 19 13 05
Prescnzioni generali sul conferimento
per
) DGR
651 del 19 luglio 2011 “DM 27/09/2010 Criteri di ammissibilìtà dei rifiuti in discarica
dv
rifiuto
ingresso allimpianto, il rispetto dei parametri di ammissibilità di cui al
garantire
in
qonal
discar a lotto A e lotto B) i rifiuti identificati con i codici CER
riportati
al precedente punto nel
1 21/09/2010 e del D Lgs 36/2003;
ìento
Pi
ifruti dovra procedere per strati sovrapposti che dovranno essere ricoperti giornalmente.
i iornaliera dovrà essere realizzata preferibilmente mediante l’impìego di frazioni inerti derivanti da
li cuporo
o
O
nseio
rc v
6
i
ndividuato
nodo da
verificare
re Ieie garantire rI
tvr
4
stru
fl
un
caposaldo. fisicamente individuabile e definito, rispetto al quale riferire i rilievi
la rispondenza delle quote di abbancamento con quelle di progetto.
rispetto
delle normative vigenti relative ai criteri di ammissibilità ed in relazione ai
degli impianti. segnalando tempestivamente alle Autorità Competenti il respingimento di
occorso durante le operazioni di conferimento relative alle caratteristiche del rifiuto conferito.
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*
L’I
U I
C DONE LA TUTELA E LA SCUREZZA AMBIENTALE E PER L AtTUAZ0NE DELLE OPERE PUBBUCHE
DLjs. 59105 e smÌ
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
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Fasc. n. 50
Operative, di Chiusura e Post-Chiusura
zton
d tatc. nodahtà operative digestione e post-gestione, nonché gli interventi atti ad assicurare
i€r co sanitarie nel rispetto del DLgs n,36/03 e di tutti i precedenti provvedimenti
i
la °rovincia di Foggia.
quota di Thiusura della discarica dovranno essere univocamente riferiti a un
altitudine note, opportunamente ubicato, matenalizzato e segnalato da adeguata
rt oordinate e quote. In particolare, il caposaldo dovra essere ubicato in un luogo
r
caratteristiche tali da assicurarne un’adeguata stabilità, sono da evitare strutture
n cI tempo quali (per esempio> marciapiedi, cordoli, muretti divisori, pozzetti di fognature
j
tu
a prefabbricata Nelle vicinanze non dovranno esserci (nè allo stato attuale, ne in
e
asano limitarne l’uso per il quale il caposaldo è stato installato. Il punto di riferimento
at
on una precisione adeguata) a punti tiduciali del Catasto o a capisaldi appartenenti a
alt precisione (s a IGM che di altri Enti). Il punto di riferimento dovrà essere evidenziato
ar orato ad una base di calcestruzzo inamovibile e adeguatamente protetta al tine di
rab lita Le caratteristiche di precisa individuazione del caposaldo, dovranno essere definite
gg tutti gli enti competenti.
re l’impianto in modo tale da garantire il minore impatto possibile sull’ambiente anche
r
Ì
‘tt
r
itoraggio delle acque sotterranee deve essere predisposta una scheda tecnica che
ge metriche, costruttive e idrogeologiche e ne identifichi con foto precisa ubicazione.
x
ste nell’attività di monitoraggio, devono essere effettuate avvalendosi di personale
to
ompetenti, preferibilmente indipendenti.
‘I attivita di monitoraggio devono essere condotte secondo metodiche di riferimento
ternazionali (CEN, SO) o altre, comunque previa intesa con ARPA.
rettr
osì come disposto dall’art. 13, comma 5 del DLgs. 36/03, a cadenza semestrale,
Ila rovincia, al Comune di Foggia ed all’Arpa
p
—
DAP territorialmente competente una
tutte e nformazioni sui risultati della gestione della discarica e dei programmi di controllo e
de dati e delle informazioni relative ai controlli effettuati. In particolare la relazione deve
gue ‘iti elementi
iss
t
aei volume di percolato, le reiative proceaure di trattamento e smaltimento nonche ia
quanttà di percolato prodotta e smaltita ed i parametri meteoclimatìci rilevati;
Gaoacita residua nominale della discarica;
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IL ZIONE LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PERE ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
QU
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
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Fasc. n. 50
olI ffettuati sui nfiuti contenti ai tini della loro ammissibilità in discarica circa le eventuali
Ha att vita di monitoraggio con, in particolare, la rappresentazione grafica deì risultati delle
d a da per mezzo di diagrammi di comparazione e commenti sull’andamento dei valori
i ìche Ifl funzione delle eventuali differenze riscontrate fra i campioni prelevati dai
te e valle dell’impianto.
s d sedimenti dell’ammasso rifiuti con valutazioni in merito al comportamento degli argini
ss bilita a condurre le attivita in conformità della presente autorìzzazione nonche in
ìento dei limiti dei parametri monitorati dovra darne comunìcazione entro 8 ore ad
vincia e trasmettere un idoneo piano di emergenza e di adeguamento.
a autorita competenti, almeno 15 giorni prima, la data prevista per la cessazione
a
ofilo finale del piano di posa dei rifiuti non dovrà superare le quote progettualmente
ativ lalla data di cessazione delle attivita dì conferimento in discarica il gestore dovrà
un
rovvsoria e assicurare la manutenzione della stessa fino alla realizzazione della
de a discanca sarà effettuata dal gestore entro 5 anni dalla cessazione dell’attività di
dell’esaurimento dei fenomeni di assestamento del corpo rifiuti e della conformita della
de
i
discarica, in particolare in relazione alla capacita di allontanamento delle acque
ir li oncerto con le Autorità competenti alla sorveglianza e controllo del territorio, Nel
ogia e corpo della discarica non sia compatibile con la posa della copertura definitiva e con
qett ,sara cura della Ditta sottoporre agli Enti la proposta di un nuovo piano di intervento e
ar
i
ntegrative
te aeila stessa, e considerata definitivamente chiusa solo con ia comunicazione
alla
hiusura definitiva da parte della Provincia territorialmente competente; tale
rrera al massimo entro i 180 giorni successivi alla comunicazione del gestore, corredata da
one
viSt)
collaudo, relativa alla ultimazione dei lavori di chiusura. La copertura finale dovrà
dall’allegato 1 al DLgs. n. 36/03 in relazione agli strati previsti ed alle relative
a eri il da utilizzare
qest one della discarica decorre dalla data di approvazione della chiusura di cui al punto
t
a
30 anni e comunque fino a che la Provincia territorialmente competente accerti che la
rta
schi per la salute e I ambiente, cosi come disposto dal DLgs 36/03 e successive
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_____________
E ‘Fi A
QUAL9CAZiO4E. LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER LATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
D.Lgs. 59/05 e smi -Autorizzazione Integrata Ambientale
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
-
Fasc._n._50
14
ovra predisporre adeguati calendari della manutenzione programmata. sia ordinaria sia straordinaria,
i
t azioni aggiornate della effettuazione della stessa, per gli impianti asserviti a mitigazione degli
tanarnent delle acque meteoriche dilavanti I capping dovrà essere adeguatamente mantenuto
arantirr.
‘ompleto allontanamento delle acque meteoriche che si infiltrano nello strato di
ìcl sottostante strato drenante.
irar,Lire sempre, nell’esecuzione dei successivi interventi e nella gestione vera e propria della
petto delle a ce interessate e contermini, ponendo particolare riguardo anche agli aspetti estetici e
a 1’ accesso ata discarica deve essere idonea a garantire la percorribilità in ogni periodo dell’anno e
)fltvnerE) a polverosità.
17
i
18.
r a deve essere dotata di idoneo sistema di lavaggio dei pneumatici degli automezzi con obbligo di
Ante
19 Ec
iCi
rifiuti prodotti a idonei impianti di trattamento di terzi.
r n antenuta in piena efficienza la rete dei dispositivi predisposti per garantire il monitoraggio delle
i
r iii
rimento dei rifiuti presso la discarica è subordinata alla prestazione delle garanzie finanziarie di
i. it
Regionale 18/07 il cui importo dovrà essere oggetto di specifica approvazione da parte della
nistrazi
k .1
estione
.
orovinciale.
arca dovra avvenire in modo da rendere possibile la contemporanea attività del
biogas gia in fase di gestione operativa. Tale sistema dovra essere sottoposto a
eh di nanutenzione che garantiscano elevati livelli di efficienza e dovrà essere dotato di apposito
ve ipero energetico e relativa torcia di emergenza o, in caso di impossibilità di recupero energetico,
enera ii combustione del biogas dotata di dispositivi automatici di accensione.
22.
ir a
.
ri ihv
i I
23
tenuto a mantenere le emissioni al di sotto deì limiti riportatì nel presente allegato e imposti dalla
qente e a contenerle, in ogni caso, ai livelli più bassi possibili a seguito dell’utilizzo, cui è tenuto,
qlinre tecnologia man mano disponibile.
enuto a garantire I mantenimento di un battente idraulico del percolato minimo, compatibile con i
n
ito
ad adottare misure gestionali, come arginature perimetralì ed eventuali sistemi di
azio ie provvisorie, che non comportino modìfiche sostanziali al progetto oggetto di approvazione,
azzare ‘grosso delle acque meteoriche
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_______
________________________
______
_____
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O AL E CA?IONE LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PuBBLiCHE
D.L59I05esmi-Autorizzazione Integrata Ambientale
SOC.
COOP. NUOVA SAN MICHELE
Fasc. n
a
me
-
—
Foggia
50
uto contraddistinto dal CER 1706,04, qualora costituito da fibre minerali artificiali, dovra
pettatu iuanto prescritto dall’art. 6 comma 7 lettera a del DM 27.092010. previo aggiornamento della
te tutonzzazone hnahzzata alla individuazione delle celle appositamente ed esclusivamente dedicate.
Q’tfl ArMOSFERICHE
abel a ii quadro riassuntivo delle emissioni e relativi valori limite
egt
ek
esior
ati nelle
Pianinetria
seguenti
con
tabelle sono riportati nell’elaborato E6 Planimetria emissioni in atmosfera
aree di influenza” allegato alla richiesta di autorizzazione integrata ambientale.
Emssoni Convogliate
Sn(1zia
o s caqgo
Percolato n
H2S
coutuvazione
base A oHusura temporanea NH
i
rose
A
I post gestone
Mercaptani
000agqio Percolato n
H2S
d oltwazione
.eura temporanea NH3
Meptam
Oh gestOfle
ents?ne
-
b
mg/Nm3
250 mgiNm3
Carboni Attivi
Annuale
Annuale
5 mgNm3
5
mg/Nm3
250 mg/Nm3
Carboni Attivi
Annuale
Annuale
In caso di impossibilita di avviare il biogas a recupero energetico La
termodistruzione deve avvenire in idonea camera dì combustione a
temperatura T> 850 C, concentrazione di 02> 0 o 3% in volume e tempo di
ritenzione > O = 0,3 s. Devono, comunque, essere rispettate le condizioni
lotto B
operative come previste da D.Lgs 36/2003 nel rispetto delle disposizioni del
ID Lgs. o 1332005
a h oqas otto A
)rcua h
ogas
-
sigle ED3 ed ED4 e qualificate erroneamente come emissioni diffuse
Suqia O
Emussone
Provenienza
Tipo di Sostanza
inquinante
Reparto Macchina
Limite emissione
3
mgINm
Tipo lmp.
abbattim.
Fquenza monitoraggie
Gest. Op.
ED1
(Ml M’
,
Polveri un atmosfera*
one
A esmentc
cr’raz
TE’
LdC
Deposizione al suolo di
d
ea
5 mgm3
Bagnatura piste
301
peontt’ot0
Biogas
flusso (mg/m
/second)
2
metano (v v)
%C02(v/v)
.Metano,C0 (vv(
-
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Gest.PostOp.
Mensile
Copertura
giornaliera o prassi
prevista uau
D Lgs36/03
—
Semestrale
Annuale
____
_____________
______
“
TR A iQUAUFICAZONE LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
DL
O
1
5 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
-
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
-
Fasc. n. 50
5m
Polven””
I pE
2p8
3p
z or l BOgaS/
(i cocivazione e
o I qeSt one
38 qu da
Vale quanto
riportato nel
Deposizione al suolo di
105 mgJmÌs
paragrafo
olveri””
prescrizioni
Mensile Semestrale
ze on livello
Ve “T 5 ppm
specifiche
perle
s
olfattivo 0,001 ppm
emissioni in
Sosze con livello
VIe < 20 ppm
atmosfera’
olfattivo o,oi o ppm
Emissioni in atmosfera nuovi impianti Dpr 203/88” approvate dal Criap nella seduta del
i iferimento ISO/DIS 42222i980 modificato, il posizionamento dei siti di campionamento dovra essere
da confine dell impianto e comunque dovrà essere sottoposto a parere dell’ARPA, (Come da nota Arpa
leI S’iS 2008 indirizzata all’assessorato all’ Ecologia della Regione Puglia)
li 1
ic1’uare su i o campione di aria prelevato lungo la direttrice principale del vento dominante al momento del
i’ ‘rIo
monte e a valle della discarica
z a inalizzare e ie relative modalita di campionamento dovranno essere preventivamente concordate con
I
rìi oque essere monitorati i dati meteoclimatici secondo quanto previsto dal D.Lgs 36/03, ovvero secondo
die ui iell’allegato 3
o
ii
-
Piano di monitoraggio e controllo.
oost gestione della discarica dovrà essere monitorata la quantità di Biogas prodotto, mediante
teri
volumetrici e
dovranno essere determinati i parametri di seguito riportati secondo la relativa
Frequenza
Parametro
onrativ_
Pgtione
semestrale
annuale
Mensile
semestrale
semestrale
Mensile
i
—
Mensile
‘onaca
ci
cr
to’aA
——————
Mensile
semestrale
Mensile
semestrae
Mensile
semestrale
Mensile
semestrale
,jensile
semestrale
‘
—
semestrale
us e la relativa misura volumetrica dovrà essere eseguita immediatamente prima della combustione
assenza ii collettamento alla torcia statica in corrispondenza dei pozzi di sfiato del biogas.
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_______
*
FR
Th
FRQU,L
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FFCAZFONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER LATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
DLgs. 59/05 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
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SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
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Fasc. n. 50
NERGETICO DEL BOGAS
it
evv
w upero er rgetico previa acquisizione del necessario titolo autorizzativo,
i h
De
s d raggiungimento delle caratteristiche previste dal DM 5 febbraio 1998 e s.m.L, ad
i
e essere cura del gestore garantire la perfetta efficienza del sistema di combustione di emergenza
e bcp
1
d
discontinue_gjjj,ytocontroIli, il Gestore deve:
Per e
e
i
dsp sizioni dell’Allegato VI punto 2.3 della Parte V del D.Lgs. 152/06’
i
ci
ntrolli ambientali relativi su apposito registro previsto dal punto 2]
i
nta cr
Allegato VI alla
g 132/06 e smi.
e
‘i
“uglia
DAP di Foggia e alla provIncia di Foggia I certificati d’analisi con frequenza
e p/ en ed aggiornare i DB CET (Catasto delle emissioni territoriali) residente presso il sito internet di Arpa
(Jl i
Presci ioni specifiche per e emissioni ìn atmosfera
a ese itare entro i mese, i risultati della caratterìzzazione analitica del biogas campionato in
de
iz ci sfiato del lotto A, per dimostrare attraverso i relativi certiticati analitici la inidoneita
cmi
e avviato a recupero energetico (avendo a riferimento le caratteristiche indicate dal
dol a presentazione di detti risultati la società e tenuta, a completare, entro 6 mesi, i
i
ettamer t ci i pozzi di sfiato del biogas del Lotto A, alla camera di combustione, che dovra essere
e accensione automatica e di misuratore in continuo di pressione, conformemente al punto 2.5
e ii
i
in
i rei
2
a D Lgs 362003.
un
tue ce. per il nuovo lotto A. a monitorare le emissioni diffuse (ED2) provenienti dal corpo di discarica
tu
m della Environment Agency
ire re previsto calia Guidance on monitoring Iandfihl gas surface emissions
e.
i
t smett re
il
i
o del
mi
.
e re
i
o
sultati all’Arpa Puglia. La stessa Arpa Puglia, analizzando i risultati del monitoraggio
di discarica (ED2) nonche i risultati dell’analisi quali/quantitativa del bìogas campionato in
a
arr era di combustione potra indicare, se ritenuto tecnicamente necessario, il
tma ci aspirazione del biogas.
/2 dovra ese re effettuato, in fase di coltivazione, in due periodi dell’anno, nei tre mesi estivi e nei
cia
preterbilrnente nei periodi di bassa pressione barometrica.
tre re
il e
a
ii
1
tee Fta per il nuovo lotto 8, a monitorare le emissioni diffuse (ED2) provenienti dal corpo di discarica
li 110 previsto
dalla “Guidance on monitoring /andfill gas surface emissions” della Environment Agency
i ismettere risultati all’Arpa Puglia. La stessa Arpa Puglia, analizzando i risultati del monitoraggio
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‘OUAL F!CAZONE. LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER LATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
E
D.Lgs. 59105 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
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SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
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e sul corpo di discanca (ED2) nonché
Io
risultati dell’analisi quali/quantitativa del biogas in
e ozzi ai sfiato potrà’
itenuto tecnicamente necessario, l’impiego delle torce statiche da collocare ìn corrispondenza
iii
di sfiato,
della p i scnzione che questa Autorità competente dovrà impartire, la necessità di convogliare,
fhc e captazione e controllo, tutte le emissioni dei singoli pozzi di sfiato alla camera di
dovrà essere effettuato in fase di coltivazione, in due periodi dell’anno, nei tre mesi estivi e nei
reteribilmente nei periodi di bassa pressione barometrica.
,
4
i
ir opto
jI•
6
‘
ir
mcc itenzione degli impianti devono essere tali da garantire, in tutte le condizioni di
rispetto dei limdi di emissione di cui al punto precedente:
J” ma essere gestiti evitando per quanto possibile che si generino emissioni diffuse dalle lavorazioni
inomalia di funzionamento o interruzione di esercizio degli impianti, tale da non garantire il rispetto dei
no fissati comporta a sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa
i qli epianti stessi. Tali avarie o malfunzionamenti devono essere comunicati entro 8 ore alla
U’A Comune e 9egione Puglia, come disposto dall’art, 271, comma 14 del D.Lgs. 152/06;
[o ad
i ‘i
egrare I PMC,, entro 60 giorni, prevedendo il monitoraggio delle emissioni gassose
I a dice rea il f ne di ndividuare eventuali migrazioni di gas nel suolo e sottosuolo. Il piano,
ottopos
d approvaz one dell’Arpa, dovrà altresi indicare i livelli di guardia che evidenziano
cI corpo d iisc nca
onuta
i
presentare, entro 1 anno, uno studio di fattibilità per l’utilizzo di combustibile ausiliario per
istinto e cont nua combustione del biogas in torcia.
dl
i
cm
low garantire quanto previsto dal D.Lgs n. 36/2006, ovvero è tenuta a gestire la discarica in modo
ir
e al minimo il rischio per l’ambiente e per la salute umana con l’obiettivo di non far percepire la
m dolia Iiscarca al di una ristretta fascia di rispetto (punto 2.5 allegato 1). così come è tenuto ad adottare
o
i CL
onrìm’ e ndurre al minimo i disturbi ed i rischì provenienti dalla discarica, nel rispetto della L.R. n. 7/99. e
li dori, essenzialmente dovuti al gasi di dìscarica;
i
i
di ‘mivere
p dati da vento,
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IO I
1CAZIONE LA tUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
DLs. 59105 e
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
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Mc
a
iorarnentoemsura
te di emissione devono essere utilizzati:
mmii ‘UNl EN i uNI / uNICHIM)
rev ntivamente concordati con ARPA Puglia
iisurazioni
d
hm e
autorìzzati, i nsultati analitici dei controlli/autocontrolli eseguiti con metodi normati e/o
dicazione del metodo utilizzato e dell’incertezza della misurazione, così come descritta e
)i alora
l’incertezza non venisse indicata, si prenderà in considerazione il valore assoluto
de fipianto in oggetto e tenuto ad effettuare gli autocontrolli delle proprie emissioni
d cita stabilita nel piano di monitoraggio. La data, l’orario,
risultati delle misure, il carico
so Ici prelievi dovranno essere annotati su apposito registro con pagine numerate firmate dal
YT antenuti a disposizione per tutta la durata della presente AIA. Il medesimo Gestore dovra
onduzione dei processi produttivi e di funzionamento degli impianti, in particolare forno
O ià
hE. d rianutenzione dei presidi di abbattimento, che garantiscano il rispetto dei limiti di
1
(V a q rantire modalita gestionali tali da limitare le emissioni diffuse derivanti dagli stoccaggi e
i
or e orime secondo quanto disposto, laddove applicabile, dall’Allegato V parte I della parte
a
Emissioni di polven provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto,
jo i iatenali polverulenti)
a or Fuggitive
ato l’assenza ditali emissioni.
stion dei rifiuti prodotti, dovrà essere osservato quanto disposto dalla vigente normativa ìn
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____________
U
IL Z ONE LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
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p dotti dovranno essere rispettate le condizioni del “deposito temporaneo” di cui alrart,
iti
qs 1%2!O6esmr
ti
i
speciali devono possedere adeguati requisiti di resìstenza in relazione alle proprieta
le .aratteristiche del contenuto e devono essere opportunamente contrassegnatì con
i
per dimensioni e collocazione, indicanti la natura dei rifiuti stessì, Tali recipienti
ioe
di idonee chiusure per impedire la fuorìuscita del contenuto sia di dispositivi atti a
V ist
jsv
e operazioni di riempimento, svuotamento e movimentazione;
stoccaggio dei rifiuti devono essere disposti in modo tale da garantire una facile
a
c ra movimentazione
J€ o ivvenire in modo tale da preservare i contenitori dall’azione degli agenti atmosferici
‘rt a perdite possano defluire in corpi recettori superficiali e/o profondi (in particolare sul
e caso di utilizzo di cassoni, gli stessi devono inoltre essere obbligatoriamente dotati di
pci re
ssat dalla movimentazione dei rifiuti (deposito e operazioni di carico e scarico) devono
te
permeabilìzzati
a iento drico
Il r s rse driche
Uso
Prescrizione operativa
il
Uso civile
u at
Riserva antincendio
Lavaggio ruote/uso industriale
Piqina 28 di 35
A valle del trattamento, prima del
riutilizzo devono essere rispettate le
condizioni previste dal DM n185 del
12062003
______
QU
_______
_______
____
_____
CAZIONE, LA tUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
DLgs. 59/05 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
-
—
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
—
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d
ocr olato
s
ratt dal Lotto A viene conferito in vasche in calcestruzzo dove subisce un trattamento
vv a smaltimento presso impianti terzi autorizzati. Il gestore è tenuto a realizzare, entro
sto ‘.aggio del percolato costituito dal parco serbatoi così come individuato nellelaborato
ne na rete di raccolta del percolato particolari costruttivi, secondo le indicazioni previste
vit garantendo la separazione tra il percolato proveniente dal lotto A e dal lotto B. Fino
tema di stoccaggio del percolato la Società e tenuta ad avviare il percolato estratto
mpianti terzi di trattamento, Inoltre, dovra essere garantito sul percolato il seguente
do
Frequenza monitoraggio
Gestione
Post-gestione
Parametri
in continuo
Semestrale
Trimestrale
Semestrale
k
atu
a’
4cque ,otterranee
or r te acque sotterranee dovra essere condotto secondo quanto di seguìto riportato e
npistiche previste dagli elaborati progettuali approvati.
d assima e prescrizioni specifiche
Puntodmojraio
er ale
Frequenza
Parametro
Monte
Valle
A4
Al
LIvello falda
A3
A2
B
83
B2
84
tur_
conduCibillta elettrica
OSSIdablIltà Kubel
clorun________
sofatl
ferro
PZ monte*
PZvalIe*
Gestione
—
t
Mensile
Trimestrale
—
ies_
nIChel
azoto ammonlacale
Paqina 29 di 35
-
«
-
-
gione
Semestrale
Semestrale
_________
_______
_______
_______
AL
CAZ NE LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE — Foggia
Fasc, n. 50
azoto nitnco
azoto nitroso
BOD5
Toc
calcio
sodio
_potassio
—
fluoruri
1PA
arsenico
rame
cadm o
cromo totale
cromo VI
mercurio
ese
jiombo
z nco
composti organoalogenati
psocloruyini))_
——
canuri
fenoi
di fosforatietotali
atici
ventg9giciati
solventi clorurati
Vai e sono
identificati I piezometri indicati nella planimetria allegata al documento a firma del
6009 ie 21122010)
‘z
ro
piezometn denominati PZ
-
Monte e PZ Valle, entro 90 giorni e comunque prima
-
e r do €. indicazioni riportate nel richìamato elaborato. A seguìto della realizzazione, la
tar dlla Regione Puglia, Provincia di Foggia e Arpa Puglia un report esplicatìvo, per
i
tr auto zzato, contenente le seguenti minime informazioni:
nE. o zzo piezometro ( cod, identificazione, monte/valle fotografia, coordinate del punto);
o d ta pozzo piezometro da pc
ta e estrituradapc;
nt
revisto per il campionamento;
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CA
NE LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
DL 59/05
—
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
—
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ue Meteor che
tilizzo delle sole acque meteonche che per gravità vengono accumulate all’interno della
r
Ti
trie E 8A ed E8B, La societa dovrà, a valle della realizzazione dell’impianto di
eteoriche e delle relative opere di convogliamento gestire le acque meteoriche di
sto r egli elaborati di progetto e secondo quanto di seguito indicato:
dZ 0fl9
e
r
d
pnt
Provenienza
Trattamento
ope ture e piazzali
mpe meabilizzati
Recapito Finale
Grigliatura,
Separazione acqua di pnma
pioggia e seconda pioggia;
Dissabbiatura e disoleazione
acque prima pioggia;
Dissabbiatura e disoleazione
acque di seconda pioggia;
Rìutilizzo dell’acqua
trattata e dispersione del
surplus nel suolo mediante
subirrigazione
Frequenza monitoragglo*
Composizione media
Parametri______
ira ri atri da monitorare son
I ortati nella Tabella 4
saric sul suolo), allegato 5
i la pale III del DLgs 152106 e
i oiu parametro
arbur totali
«
«
Limiti
Gestione
*
DLgs 152/06 Allegato 5
alla Parte terza Tabella 4
in caso di immissione nei
‘
Trimestrale
Semestrale
primi strati del sottosuolo,
sere prelevato immediatamente prima dello scarico.
tte e generale
i
LT ‘C5I,
ad ultimare i lavori per l’impermeabilizzare le aree adIbite al transito mezzo,
b i o s gI elaborati approvati.
an di trattamento deve acque meteoriche, da realizzare entro 60 giorni, il Gestore:
Pagina 31 di 35
OJ IC V ONE, LA JTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICKE
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
—
Fasc. n. 50
• a Provincia di Foggia, all’ARPA Puglia e alla Regione Puglia Ufficio Inquinamento e
itro 80 giorni a data di attivazione degli scarichi;
ima dell’attivazione degli scarichi, alla Provincia di Foggia, all’ARPA Puglia e alla
Jff c nquinarnento e Grandi Impianti il certificato di collaudo funzionale a firma di tecnico
—
qi
i
iota sul registro di gestione dell’impianto di trattamento, da conservare presso la sede
spo zione dell’autorità di controllo le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria;
I ttar msure gestionali e di profilassi igienico sanitarie atte a prevenire, soprattutto nel
ffui ne di odor molesti, proliferazìone di insetti e larve e di ogni altra situazione
avori e per l’ambiente;
uir€ oeriodici e adeguati interventi di manutenzione alle opere fognarie interessate dallo
ac ue piovane al fine di garantire l’efficienza del drenaggio, in particolare alle vasche dì
scc nulo al sistema di grigliatura e disoleatura, verificando che non vi siano occlusioni
)otrebbero arrecare pregiudizio allo smaltimento finale;
a e i ne le misure necessarie ad evitare un aumento anche temporaneo dellinquinamento
isat dal non corretto funzionamento dell’impianto dì trattamento;
ar i sistema di convogliamento delle acque meteoriche per convogliare le sole acque di
usio i di ogni altra tipologia di rifiuti liquidi di diversa natura e provenienza da quelle di
o nassimo controllo nei riguardi di possibili immissioni abusive;
cura i. a corretta rnpermeabilizzazione dei piazzali su cui transitano i mezzi e che vengono
av UT ento delle acque meteoriche.
in lo smaltimento dei fanghi, olii e grassi rivenienti dalle stazioni di sedimentazione,
•1
ia’ a iedìane ditte autorizzate, inviando annualmente alla provìncìa di Foggia
l attestazion di avvenuto conferimento,
iarc per luanto attiene le tubazioni, materiali conformi alle normative e regolamenti vigenti;
—
d
tìu industrìali derivanti dall’attività di smaltimento.
nnr acustico dovranno essere effettuate nel rispetto del Decreto Ministro Ambiente 16
dare settembre 2004 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ‘Circolare 6
azio
in materia di inquinamento acustico: criterio differenziale e applicabìlità dei valori
uer a stabilita nel Pano di Monitoraggio e controllo
atto «ustico, il Gestore dovra in particolare:
‘i
an e ite o stato di usura di tutte te apparecchiature che comportano impatto acustico
i costituzione delle parti usurate quando necessario;
ai
i
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A AQUALFICAZONE LA UTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
D.Lgs. 59/05 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
-
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE
—
Foggia
Fasc. n. 50
r prontamente qualora I detenoramento o la rottura di impianti o parti essi provochino un evidente
to custiCo
ad effettuare una nuova previsione/valutazione di impatto acustico condotte da un tecnico
acustica a sensi della Legge 447/95, nel caso di modifiche all’impianto che lo richiedano;
1OMTORAGGIO E CONTROLLO
i qio
e Con rofo predisposto per l’impianto Soc, Coop. Nuova San Michele a ri e rappresentato
ano ‘I sorveglianza e controllo”
mL
t
rispettare parametri frequenza del monitoraggio prescritti nel presente allegato e per le restanti
c’nuto a rispettare quanto indicato nell’Allegato 8 Piano di Monitoraggio e Controllo
—
“C3. Piano di
]r)Uo
re
‘
tenuto a mantenere in efficienza i sistemi di misura relativi al presente Piano di Monitoraggio e
o/o Drovvedendo periodicamente alla loro manutenzione ed alla loro riparazione nel più breve tempo
I at dei controlli e delle verifiche dovranno essere inviati all’ARPA Puglia
—
DAP territorialmente
alla Regiore Puglia Assessorato all’Ecologia e alla Provincia territorialmente competente per i
itrolli I
ispetto delle prescrizioni da parte dell’ARPA ed eventuale adozione dì provvedimenti
s ar della Regione Puglia/Provincia e, in caso di violazioni penalmente rilevanti, anche alla
utorita
ud ziaria
uera i cort )ll programmati dell’impianto, a sua discrezione e con oneri a carico del gestore, con le
dabilite nel parere reso con nota acquisita in sede di CDS del 16.02.2011 e riportata nell’allegato C.
potra effettuare il controllo programmato in contemporanea agli autocontrolli del Gestore.
12, ADEGUAMENTO DELL’IMPIANTO E CONDIZIONI DI ESERCIZIO
La )itt
ue Coop. Nuova San Michele a ri’ e tenuta a rispettare i imiti, le condizioni, le prescrizioni e gli obblighi
il
wvenire a quanto disposto dal presente atto e modificare l’impianto senza preventivo assenso della
NE9ALI PER L’ESERCIZIO DELL’IMPIANTO
‘iatìve alla gestione dell’impianto
Pacuna 33 di 35
_______
______
A RtQUA HCAZIONE. LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER LATTUAZTONE DELLE OPERE PUBBLICHE
—
DLgs. 59/05 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
-
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
-
Fasc. n. 50
id tto con modahta e mezzi tecnici atti ad evitare pericoli per l’ambiente ed il personale
30
.
ihce al ipianto dovranno essere orientate a scelte impiantistiche che permettano di:
.
utitiZO
ielle rsorse ambientali e dell’energia:
roauzione di rihji soprattutto pericolosi:
ue recuperi comunque intesi, con particolare riferimento al recupero delle acque meteoriche;
e enissioni in atmosfera.
azioni e requisiti di notifica generali
rr
ìc
$
r rata i
enuto a presentare alla Regione Puglia e ARPA Puglia annualmente una relazione
pr edente, che contenga almeno:
di Monitoraggio,
‘&
s mnto ide anazioni impiantistiche effettuate rispetto alla situazione dell’anno precedente;
e
‘\utorita competente ritenga utile predisporre un modello da utilizzare per tali comunicazioni, questo sarà
Qi
spoi che
vc come iicare preventivamente le modifiche progettate dell’impianto secondo quanto disposto dalla
P48 del 5 iprile 2011 (come definite dall’art. 2, comma 1, lettera m) del D.Lgs. n. 59/05, ora arI 5
li
or
an
.g
.
t
alla Regione Puglia, alla Provincia, all’ARPA ed al Comune, Tali
o ritenga necessario, aggiorna l’Autorizzazione lntegrata Ambientale o le relativo
‘omunica a gestore. entro sessanta gìorni, la conferma della non sostanzialità della modifica
3!
C
i)
ta u dalla Regìone Puglia, ai sensi dell’art 10 del DLgs n. 59/05, ora art. 29nonies D.Lgs.
ic P iglin,
P
152/06 e s,m
vrO la sostarzialità della stessa secondo quanto disposto dalla DGR Puglia n. 648 del 5 aprile 2011.
aP termine. il Gestore può procedere alla realizzazione delle modifiche comunicate.
J) o
e»e cmunicam i prima possibile (e comunque entro le 24 ore successive all’evento), in modo scritto
A
k
i
ne a
rn
Pr
—
degl npianti di abbattimento delle emissioni in atmosfera;
ime t
iden
3cia, all’ARPA Puglia DAP Foggia e al Comune particolari circostanze quali:
fuori uso dei sistemi di controllo e monitoraggio di durata superiore all’ora;
int3resse ambientale che abbiano effetti all’esterno dello stabilimento (effettuare inoltre
m iicuz n e efonica immediata all ARPA di Foggia).
h mio ‘eta e rdesima comunicazione, deve stimare gli impatti dovuti ai rilasci di inquinanti. indicare le azioni
io ittuote e.o necessarie, individuare eventuali monitoraggi sostitutivi.
8
«
i c
aceto. ccl piu breve tempo possibile, il Gestore deve ripristinare la situazione autorizzata.
Pagina 34 di 35
TU U
LA ONE, LA TUTELA E LA SICUREZZA AMBIENTALE E PER L ATTUAZONE DELLE OPERE PUBBUCHE
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
—
Fasc. n. 50
da di cessare rattivita, deve preventivamente comunicare e successìvamente confermare
r alla 9eqione Puglia, Provincia e al Comune la data prevista di termine dell’attivita,
‘vamente per minmizzare gli effetti di eventuali eventi incidentali. A tal fine il Gestore
rcdure per la gestione degli eventi ìncidentali, anche sulla base della serie storica degli
pr000sito si considera una violazione di prescrizione autonzzativa il ripetersi di rilasci
nq nanti nell’ambiente secondo sequenze di eventi incidentali, e di conseguenti
o me tati in passato e ai quali non si è posta la necessaria attenzione, in forma preventiva,
qs uali
ic ita i devono essere oggetto dì registrazione e di comunicazione all’Autorità Competente,
une e alla Provincia, secondo le regole stabilite nel Piano di Monitoraggio e Controllo;
C
denti i di particolare rilievo, quindi tali da poter determinare il rilascio di sostanze pericolose
e ore
bI
‘obbligo di comunicazione immediata scritta (pronta notifica per fax e nel minor tempo
I ‘\utorita Competente e all’Ente di Controllo, Inoltre, fermi restando glì obblìghi in materia
at
c della popolazione derivanti da altre norme, il Gestore ha l’obbligo di mettere in atto
ca nc te perseguibili per rimuoverne le cause e per mitigare al possibile le conseguenze. Il
e approfondimenti n ordine alle cause dell’evento e mettere immedìatamente in atto
a rìc te possibili per misurare, ovvero stimare, la tipologia e la quantità degli inquinanti che
a biente e la loro destinazione.
I O s
ruttore
rici0
Pagina 35di 35
_______
)
HCALK)NE LA UTELA E LA $CUREZZA AM8ENTALE E PER L ATTUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE
—
SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
-
Fasc. n. 50
Allegato B
Piano di monitoraggio e Controllo
Ct
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LLJ
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7
et
Rev. 01
NovcmbrL 2010
Autorizzazione Integrata Ambentak
Coc
Pano d monitoraggio e controllo
( 3
r
PdcJIr1c i
INDI CE
4
II T ‘I\ I DEL PIANO
3
OR ANIZZAZIONE DELL’AlTI VITA DI MONITORAGGIO
N IVIDL AZIONE DELLE COMPONENTI AMBIENTALI INTERESSATE
Il’ \ DI (ON’I RC )LLO
DI
NSI )ERAZIONI
BASE
RELATIVL
AI
METODI
1)1
A OI(
)
7
‘IA1A DEL MONITORAGGIO
8
O SlIONE DELL’INCERTEZZA DELLA MISURA
8
R )NOPROGRAMMA DELLE AlTI ViTA
I ) \BILITA
E
DURABILITÀ
DEGLI
IMPIANTI
E
DEI
PRESII )I
I
LNTI i CASO DI EMERGENZA
O
)ESI’RAMENTO DEL PERSONALE
ESSO Al DATI
1)1 FUNZIONAMENTO
E AI
RISULTATI DELLEì
lo
) M )NITORAGGIO
\ I RA DEI FORNITORI ESTERNI DEI SERVIZI 1)1 MONITORAGGIO
10
AOOIO COMPONENTI AMBIENTALI
12
\LI A ACQUE SO1TERRANE
12
A
QUANTITÀ PERCOLATO ESTRA’ITO
CL 1)1 DRENAGGIO SUPERFICIALE
16
17
\LI ÀDELLARIA
RMETRIMETEOCL1MATICI
\‘(
15
[)EL CORPO DELLA DISCARICA
RACGI() SUI RIFIUTI CONFERITI
\ A TERIZZAZIONE DI BASE DEL RIFIUTO
19
20
22
22
RA ‘ERIZZAZIONE ANALITICA DEL RIFIUTo
29
R1F I J’HE IN ACCE1TAZIONE E SCARICO
31
RAOGIO SCARICHI IDRICI
33
RAOGI() EMISSIONI IN ATMOSFERA ED EMISSIO)NI RUMO)ROSE
SSIONI IN ATMOSFERA
35
V SS ONI RUMOROSE
t id c O ncav3l i
34
De PasciIi Ingegneri Acoc t
Q
.•
.
i’ Iova Sdn
(1k t
1 Li r.i
Autorizizione Iitegraia Ambientale
C.3
Piano di mo’dtoraggio e controllc.
‘U\E EZ2I ED AUREZZATURE
ira vii
De Prr6IfLeqner Asscklati
Rev. 01
Novembre 2010
PagIna 2
37
(oop
N ov
cear
Autorizzazione Integrata Ambientale
C 3
Rev 01
Novembrc. 2011)
Piano di monitoidqqic e controlk
Pagna3
PREMESSA
di monitoraggio e manutenzione integra quanto già previsto nel
i
c gu imento precedentemente approvato dalla Provincia di Foggia in
A (gui in esercizio) nonché costituiscc, data la unicità di sito e quindi
degli aspetti c degli impatti ambientali, quanto nec essaiio per il
i
nuovo lottc 13
d
E
erisc’c,
oltre
alla
che
e
manutenzionc
verifica
di
corretto
della dotazione impiantistica, a tutti i fattori ambientali da
c
r c Ire ai parametri ed
i
sistemi unificati di prelevamento, trasporto e
n nani nonche le frequenze di misura ed
i
sistemi di restituzione dei
quindi tutte le attività necessarie per prevenire rischi di incidenti
onamento della discarica e degli impianti complementari al fine di
rì
onseguenze
sorveglianza, li dove già
1
i
in
corso,
sono
condotti avvalendosi di
in relazione alle attività eseguite nonché affidando a fornitori
i e
e ettuazione delle attività che non possono essere eflettuale da
et irnente dipendente dal gestore.
ci utc conto nella redazione del presente documento delle “Istruzioni
da partc dc i gestore di un impianto IPPC, dei Piano di Monitoraggio
xoiato dalla giunta regionale toscana nella seduta del 30/1/2006
c m. uferimento da ARPA Puglia oltre che ovviamente del D.Lgs. n.
‘vI deI 3 agostc 2005 nonché del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii
del documento sono state quindi inserite oltre chc le frequenze di.
nt
qucllc di manutcnzione delle attrezzature e degli impianti tecnologici
c i urto la effettuazione della corretta manutenzione rappresenta
c
attivita preventiva per mitigare gli effetti sull’ambiente.
i. i
ai
t
diviso successivamente in tre sezionr
(
aggio componenti ambientali,
i
du
di omologa dei rifiuti in ingresso;
enzione impianti ed attrezzature
ici
Ii
monitoraggi e delle manutenzione varieranno ovviamente in
v ta operativa
S ud
della discarica,
Cncavali
Dc Parcel Inqeqner As’ociatt
(D
Ci
p
Si
li
Autonzzazkine Inte9 rata Ambientale
( 3
uino ci monitorag
110
Rev. 01
Novembre 2010
e controflc
Pagna 4
) 3 F 7 fIVI DEL PIANO
li
ad
azOto
a garantire che tutte le sezioni impiantistiche assolvano alle
lc. quali sono progettate in tutte le condizioni operative previste e
i i
adottati tutti gli accorgimenti pci ridurre i rischi per l’ambiente
i
s
L popolazione
ai
n. lo ui tempestivo intervento n caso di imprevisti o di default
i
unti e dei
presidi ambientali:
anmtito l’addestramento costante del personale impiegato nella
ai
air tito l’accesso ai prìncipali dati di funzionamento nonché ai
bile campagne di monitoraggio;
ìtti
r e tamente effettuate le operazioni di manutenzione ordinaria e
n mche di verifica di corretto funzionamento agli impianti ed
(I
e
ai presidi ambientali installati.
.
‘e a
g izzazi me nel sito, si ritiene necessario articolare il piano di
due distinte sezioni come di seguito rappresentato:
ai
i’’
i)r
\
aratteristiche delle attività svolte all’interno del sito produttivo
zio
ambientale finalizzato a verificare il rispetto delle prescrizioni
a a turat di
i
(1
xumorosità
1.
.
missioni nell’ambiente (effluenti liquidi, gassosi,
ambientale,
ecc..)
programmando
un’attività
di
entrata su misure dirette di tipo discontinuo (a spot”) basate
:1 iaiione che il ciclo produttivo è articolato su una giornata
di i. .8 nonché monitoraggi da effettuarsi in continuo.
ni
o a. i
i no
i
cestione rifiuti prevedendo due distinte attività:
li’ iii dirette
Accertamento
analitico
condotto
sul
rifiuto
da
ritìrare
nell’impianto nel rispetto della procedura gestionale interna
iportata nel presente documento,
k satura dei rifiuti in ingresso all’impianto al fine di verificare
ìì peso indicato nel Formulano di identificazione Rifiuti e
completare’ i dati da inserire nel registro di carico e scarico
e. 1l’impianto,
5 jdìnncavai 8De Pascal, Ingegner Assoe.!ti
(
coo
itt
o
Nuova
i
s
MichcI r al
Mi su re
a
Autorizzazione Integrata Ambienta!e
C,3
Piano ai monitoraqqlo e contro$1o
ai direi te.
verificare
Rev 01
Novembre 2010
Paci’ria 5
Redazà nc di bìlai no di massa p riodici finalizzati
il
rispetto
nel autorizzazione
all’esercizio
delle
prescrizioni
relativamente
ai
contenute
quantitativi
massimi di rifiuti ritirabili, da effettuarsi sulla base di misure di
tip
diretto (pesatura del rifiuto in ingresso ed in uscita) norieli
verifica dei flussi cli massa in ingresso ed in uscita dall’impianto
inche al fine di valutare l’efficacia di gestione condotta all’interno
dci mipianto nel suo complesso.
g udizazionc ha adottato un sistema di qualità e di gestione ambientale
inc itt ertificati UNI EN JSC) 9001 ed UNI EN lSO 14001.
A seguito del rilascio delPAutorizzazione Integrata Ambientale, i sistemi
gestionali saranno eventualmente integrati prevedendo l’implementazioni per
e
i
I
.
iii prescrizioni nonché per l’attivazione del nuovo lotto B
I ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO
hO zzazione
di attività di monitoraggio ambientale in linea con le indicazioni
a 1k “Istruzioni per la redazionc, da parte del geston di Ufl impianto
I Piano di Monitoraggio e Controllo” redatto dal Comitato di Coordinamento
.
/ )J
si uit
o
iìc
uni
con DG.R
iak degli aspetti di seguito elencati.
hornponent
c
n151 del 23/02/04 della Toscana comporta la
ambientali interessate e punti di controllo:
de 1i inquinanti/parametrì da monitorare,
Metodologie
di monitoraggio ed espressione deì risultati;
lell’incertezza della misura;
i. st
ne
io
prc ramma delle attività:
o giafi successivi si approfondiscono tutti gli aspetti precedentemente
i t ost tuiscono la premessa metodologica seguita per la definizione delk
r
a liii ità d monitoraggio nei singoli comparti ambientali,
Studio Cinca va//i
—
De Pasca/i Ingegneri Associati
Autonizazione Integrata Ambient&e
(
‘3
(‘
I
Novembre 2010
aqina 6
P ano di monitoraggio e c’ontroflo
V DUAZIONE
‘
Rev, 01
AMBIENTALi
COMPONENTI
DELLE
It RESSATE DALLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO
componenti ambientali da monitorare è stata effettuata partendo
i
contenute nelle autorizzazioni già in possesso, dall’esperienza di
ai
operano nello stesso
lii
i
della dotazione già
t
settore
di
attività.
esistente nonché
dai
nuovi impianti
O
della normativa ambietitale
1
a
1
la
a s
si aii,ende favorire l’operato degli organi di controllo prepostì a
wtto delle prescrizioni poste alla base del provvedimento di
a
grata Ambientale nel quale confluiranno le
o
i
i
‘i
autorizzazioni
gia
nonchc’ l’autorizzazione di variazione ed integrazione per le
ci
impianti.
tipologia di emissione,
saranno
speeifiati i seguenti aspetti:
equenza di campionamento;
analitiche e certificazione dei risultati,
1.1 3 CONSIDERAZIONI
DI
BASE
RELATIVE
AI
METODI
DI
MONITORAGGIO
o
di
seguire per monitorare la presenza di un determinato elemento
dl uncino del quale è ubicato l’impianto sono molteplici ed in
b
adottare le seguenti metodologie di monitoraggio:
tu
ai
tt fra cui’
ietru sostitutivi
ancio di massa
iti’ calcoli
1 atton di emissione
In generale si ritiene che l’attività di monitoraggio comporterà la conduzione
di misure di tipo diretto (analisi di campioni prelevati sulla base di un
cronoprogramma
i
og.
.
definito),
da
effettuarsi in
maniera
discontinua e
da
a funzione dell’attività effettivamente condotta in un determinato
ti d/o Ccaval
i
De Pesca/i Ingeqneri Associati
%\
j
a
i
i hek.
o
i
Autorizzazione Integrata Ambientale
società Coop.
Nuova San
alt
t.
una
i
( 3
I.
i
i
-
Piano di monitoraqaio e controllo
aluta7lone di tipo Indiretto (es, bihmci di
Rev. 01
Novembre 2010
Paqina 7
tfldSsO
et c
)
(
Nt
criTica della gestione complessiva delle attivita.
1 4 DURATA DEL MONITORAGGIO
singolo campi riarnento sara stabilito dal tecnico competent
ti
Li
I up
i i
a ic
aia
i
di processo e alla tipologia delle emissionì da controllare nonclie
di quanto indicato delle linee giu cia che accompagnano ogni metodica
tempi
ri
ti itt
in-te
di monitoraggio (es tempo di campionamento) non dovranno
quelli indicati dalla normativa di settore laddovc
questa
fissa delle
inderogabili,
dettaglio, per ciascun
iii
n
parametro
oggetto
di monitoraggio, in fase di
lspos zian’ dell’attività di monitoraggio, si terrà conto dei seguenti aspetti:
mpo di campionaznento e/o misura: durata del singolo camplonamento
sr a che deve essere coerente con il metodo impiegato e congruo con
ppresentatività del campione.
Tempo medio: intervallo di tempo nel quale il risultato del monitoraggio e
controllo è ritenuto rappresentativo dell’emissione media. Il valore può
espresso come: orario, giornaliero, annuale, ecc;
quenza
intervallo
di tempo che dovra interc orrere tra successivi prelievi
mpion individuali e/o di misure o di gruppi d.i misure di
ci
(I
gn
te da una
cii
a a
ambientale oggetto di attività di monitoraggio, la scelta (lei
sistematica analisi
osriver
degli elementi caratteristici dell’attivitò
il monitoraggio, da effettuarsi con gli strumenti più
quei parametri che sono effettivamente significativi per valutate
iptto dell’attività svolta sull’ambiente esterno.
pra
i
processo
missiont.
omponente
/
un
la
mn
i
1
iii
so che le metodiche utilizzate dai personale proprio o da fornitori esterni
clIc ufficiali ove applicabili
5 iclic
incav&t
De Pasc3II Inqegncr
Autoozzazione Integrata Ambientale
P nc d monitoraqgir
£
controtl
Rev, 01
Novembre 2010
Fagina 8
I( NE DELL’INCERTEZZA DELLA MISURA
c una componente de] monitoraggio che dovra essen
s
da parte dei tecnici competenti in occasione di tutte le
i i
tu c rientranti nell’ambito dell’attività di momtoraggio
i.
I
mplanto richiederà all’operatore incaricato dell’esecuzione
monitoraggio di indicare su ogni certificato l’incertezza
ssoclat ad ogni singola misura di un determinato parametro
r c della, metodica adottata e/o della strumentazione utilizzata
cato nel Punto 11 delle Linee Guida in materia di “Sistemi di
Id
Allegato TI del Decreto 31 gennaio 2OO5)
La
c della incertezza di misura è legata oltre che alla grandezza
d
u
c
dalla metodica dl riferimento nonché degli strumenti
vra essere trascurabile in relazione al grado dl accuratezza e
al fine di una corretta determinazione in relazioni allo
c
cc
determinazione stessa è richiesta
I
ssa stime analitiche ed altre valutazioni di tipo indiretto
o dirett, l’incertezza de] dato complessivo presentato &
da
i
di partenza e pertanto, anche in questo caso, dette stime
ipagnatc. con un’indicazione dell’incertezza.
.
R OPROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ
tiv là c
monitoraggio sono indicate nel seguito della presente
list nte pc i componente ambientale, punto di monitoraggio,
mc
frequenza di monitoraggio
e ìiati in una tabella riepilogativa di sintesi che agevolerà il
i
ill gcstione di tale attività
ì 1DABILITÀ E D URABILITÀ DEGLI IMPIANTI E DEI
R SIDI AMBIENTALI
ci c le barriere artificiali rispondano ai requisiti di progetto e
i.
nzione di confinamento richieste dalla normativa vigente in
Cr c iv
1) PicaI Ingegneri As’o t
Autorizzazione Integrata Ambientale
coop.
Scin
(101cl
1
3
1€ I ci
in ope i atii e
ii
Piano di monitoraggio e controllo
previste
,
sai anno
adoltat
spe fn h
pi o( edur t di
in fase cli realizzazione nell’ambito del progetto autorizzato in
uil
i
Rev, 01
Novembre 2010
Pagina 9
a direzione dei lavori, il collaudatore e gli enti pubblici deputati al
s
i.
i anno
di
i
del
i
onti
olio qualità per la realizzazioin deli’iniperineabihzzazion
fondo dis. anc
a
ontx(llr qualita per la stesura del telo in HI)PE;
d
r
adottate e o effettuate:
In c dia corretta tenuta e funzionamento dei sistemi di collettamento
de percolato e della rete di captazione e distruzione del biogas;
g
i
t
.
i corretti funzionamento del sistema di raccolta, trattamento e
acque meteoriche,
t
Fui
le uttrezzature e gli impianti saranno soggetti a periodici controlli e a
i
puogrammate, quando previsti dai manuali di uso e manutenzione
1 i i
i
ipoxtato
an- iientali già realizzati (ad es, sistema di umpermeabilizzazione del
Itivazione) gli stessi sono stati già collaudati e sono stati sino ad ora
ii
i
ci
rispetto
e
delle
prescrizioni
autorizzative
nonché
seguendo
quanto eventualmente previsto dal costruttori
NTER VENTI IN CASO DI EMERGENZA
a nto a quanto indicato nel Piano di Gestione Operativa nel caso di
in n-gcnza
I ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE
I ali a sarà informato, in relazione
i tenuti
t
01
alla propria mansione
del presente piano, del Piano di gestione operatIva e del
Piano
post-operativa;
prescrizioni contenute nella normativa vigente e nelle delibere
zz ive
StudioC nca valli
-
De Pascali Ingegneri Associati
Autobzzazione Integ rata Ambientale
I
I
C 3
I
o a
c1
ti,
i
pp
Rev, 01
Novembre2010
Piano d rnonitoraggo e controllo
USO.
conservazione
ut uchiature
manutenzione di tutti
e strumentazione
i
mezzi
chc deve utilizzare nell’ambito
in i isione,
e
1
iii
r di niatiipoiazione, stoccaggio e utilizzo delle eventuali sostanze
I a
lei
i
I
dispositivì di protezione individuale
da utilizzare nello
ise iia specifica attivita
ESSO AI DATI DI FUNZIONAMENTO E AI RISULTATI
4
DELLE CAMPAGNE DI MONITORAGGIO
contr )lli e dei monitoraggi previsti nel presente piano saranno
d
i
in copia presso la sede centrale per tutta la durata delle
it
io
di post-chiusura dell’impianto a disposizione degli Enti di
e
) (I Osti,
1
io
orrelati
ril c
l
a
o
I
le
sene
storica
già
disponibile
le concentrazioni dei parametri e il
e
e
loro
saranno
andamento
tnporalc. al fine di far emergere tempestivamente eventuali anomalie,
spa
IO
alla
ei ic
i
mcc’
gli interventi necessari.
i saranno
a
lii
ti
attuare
trasmesse agli Enti di controllo
con
le modalità e
dalla normativa vigente e dalle prescrizioni autonzzative
vist
ci i7ìOIii sullo stato di coltivazione.
1,6 QUALIFICA DEI FORNITORI ESTERNI DEI SER VIZI DI
Mc vITORAGGIO E CONTROLLO
soin
Si (CI
11 (i
I le o
i
o
o
le analisi previste nel presente Piano operano
)(ìicli( riconesciute ed ufficiali e su ciascun certificato di analisi verrà
r
a
affidate
pa
p
arnetro,
ic
bili
i
Sono
grado
di
limiti di legge previsti.
itilizzati adottano
ppol
il riferimento alla metodica utilizzata al
un
sistema di qualità certificato seconda la norma
accreditati in base alla norma ISO/IEC 17025.
Studio Cìnca va//i
-
De Pascali Ingegneri Associati
Autorizza7ion. Integrata Ambientale
o
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( 3
c c
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i
da
i
(
Piano di rnonitoragqio
inti olli siano affidati a
consenta
di
identificare
E
controllo
mi mtort
la
Rev, 01
Novembre 2010
Pagina 11
t
i io,
sai a ric ha I
strumentazione
utilizzata,
a ci i certificati di calibrazione della suddetta strumentazione
i
iti
ti
a
i
io
i
v
dalle
me eventualmente utilizzata dagli operatori nelFarnhito ddk
I I c att
I
.
ordinarie e o di manutenzione sarà i egolarmente tarata o
i
correti o
funzionamento
inediant
procedurt
di
internc con riferimento ad eventuali standard certificati da
a que riferibili a atene metrologiche certificato ed ufficiali,
ch verific a
.
taratura siano effettuate in esterno, il fornitore dovrà
sopra indicato esplicitandone la evidenza nei report di prova.
es&ere data evidenza della adeguata formazione del persona e
t
li
Tutta la strumentazion utilizzata per li misure sarà custodita
‘spett’ di quanto previsto dagli specifici manuali di uso e
S
1c Cncaivali
De P3cc31, Inqeqncr Asocit
Autorizzazione Integrata Ambientak
i
(
\
I
Rev 01
Novembre 2010
Pwnc d r or toragJo c contro o
(
Pag no 12
2 M( NITORAGGIO COMPONENTI AMBIENTALI
o itolo saranno individuate le componenti ambientali oggetto delle
k
iN
ali considerando le attività svolte all’interno dell’impianto in
eri
io t
appi cabik (I) Lgs n
36/2003
1) Lgs n
152/2006
mito saranno trattari i seguenti monitoraggi.
o que Sr tteri ane:
in
a per colato estratto;
lii ari ita
mento dei rifiuti ed assestamento corpo rifiuti abbancati,
)dfl
a. c
ti
biogas:
scarico
impianto di trattamento pioggia;
meteo climatici.
nier
21 QUALITA ACQUE SOTTERRANE
ri
c
I
ci
In
Pe
i
i e
quello di rilevare tempestivamente
iroraggio
C
cqra
sotterranee
eventuali
situazioni
sicuramente rìconducibih alla discarica al
necessarie misure correttive.
iche geologiche. idrologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche si
tmcs
h
i
A
iN gr
c
ant
indicato
e già
.
nellr Relazione Geologica redatta dal Dott.
approvata
in
sede di VIA..
Il o m o. I inomtoraggio della falda già esistente per il precedente lotto A sarà
e p
ri ce. niegrato per la coltivazione del lotto B in maniera da rendere
iggi
Fe
e. fa.
ii
i
i
o.
re al
zza
r
p
il completamento della rete dci pozzi,
k tto in coltivazione, ad oggi, dalle campagne di monitoraggio
c orto cieli autorizzazione, non sono risultate criticitii.
i
er
mediante quindi
coi
orie I
idonea tubazione piezometrica
al fine di consentire
una pompa sommersa per le operazioni di spurgo e
o
-
i
un
i
per e operazioni di monitoraggio sono:
Rt
o C/ncva”i
Do Pasa’/ IngeqneP AssochP
\
)
Sucìet Coop
Nuova San
r c[ie o r.l
Autorizzazione Integrata Ambientale
C..
Piano di monitoraggio e controllo
-
Denominazione
Pozzo-Al
Pozzo-A2
Pozzo-A3
Pozzo-A4
Tabella 21
-
Ubicazione
LATITU DI N E-4 1 4495010
LONGITUDINE- 15.649559°
LATITUDINE- 41.449064°
LONGITUDINE- 15.651519°
LATITUDINE- 41.448244°
LONGITUDINE- 15.651218°
LATITUDINE- 41.448723°
LONGITUDINE- 15.649283
Pozzi di monitoraggio “LOTTO A”
Denominazione
Ubicazione
LATITUDINE-41 .450391°
Pozzo-Bl
LONGITUDINE-15.649032°
LATITUDINE- 41.450108°
PozzoBZWNGDINEi56550o
LATITUDINE- 41.451298°
i
Pozzo-B3
LONGITUDINE- 15.652756°
i LATITUDINE- 41,451724°
Pozzo-B4
j LONGITUDINE- 15.650581°
Tabella 2.2 Pozzi di monltoraggio”LOTTO B”
wv,
FIgura 2,1
tudo Cieca va//i
-
—
Localizzazione dei pozzi
De Pascal! [ngegner! Assoc/a
i
1
Rev. 01
Novembre 2010
Pagina 13
ta
Autorzzazione Integrata Ambientale
nop
I no d momtoraggio
C
a
Rev, 01
Novembre 2010
Pdgina 14
controlb
pnzzi saranno eflettuate le ck terminazioni dei parametri di seguito
‘a opo dell’attività di monitoraggio è quello di verificare che la qualità
oìI dello discarica sia confrontabile con quella prelevata a monte in
ludere
s(
lui
fenomeni
di inquinamento dovuti a perdit
dal sistermi
L/IOflt
s ntu
non difformi m sarà data rapida comunicazione agli enti
rt isporre
ca’a
i
i
[tenori approfondimenti in merito alla difformità
perdita accertata.
Frequenza
arametro
Ente addetto
Gestione
0
_pperabya_
LiveHc
Post gestione
mensile
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
tnmestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
ai
ai
BO)
TO
ca’o
trimestrale
trimestrale
tnmestrale
trimestrale
trimestrale
semestrale
semestrale
semestrale
semestrale
laboratorio esterno
laboratorio esterno
laboratorio esterno
laboratorio esterno
laboratorio esterno
SOCI L
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
pOtcO
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
tnmestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
1 or
tern
CO O ci
Osr I.
5
I
LI d
eiettrlca
J
semestrale
J
De’ Pascali lnoe qner Associaì
laboratorio esterno
Autorizzazione Integrata Ambientale
ct Coop
Piano di monitoraggio e controllo
( 3
a r I
Rev, 01
Novembre 2010
Pagina 15
Frequenza
a drnetro
Gestione
qperatYa
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trirnestraI
semestrale
laboratorio esterno
trirnestrale
semestralc
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestralc.
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
oa gerati
ire d vinile)
at c totali
aromatici
i
izotati
ci
Tabella 23
QUALITÀ
i
Riepilogo dei controlli
—
QUANTITÀ PERCOLATO srirro
dcl livello del percolato avverrà in maniera continua mediante
a
i
-
Ente addetto
Post gestione
s stema di galleggianti
i
quali attiveranno le pompe di sollevamento
Il in erno dei pozzi
ne
tubazione il percolato verrà convogliate all’interno dei serbatoi di
crtnto essendo note le quote di attivazione del sistema di pompaggio
5
L
jt
)nitoràrc in maniera costante il livello
in esercizio ed il nuovo lotto
avranno vita operatia
sfalsata i
iu itativi e quantitativi saranno separati per i due lotti.
tu
nitorar
il
quantitativo estratto saranno installati misuratori
iffc enti per ogni singolo lotte i quali consentiranno di monitorare in
lui i di percolato estratto
studio Once va/li
De Pesca/i Ingegneri Associat
(
)
pt$t
Autorizzazione Integrata Ambientale
Coop
ar
(HCt.
( 3
controllo
cI opera (lei personale addetto sarà possibile
I/iufli
ne
Piano di monitoiaggio
Rev. 01
Noverribre 2010
Faginìi 16
nionitoi mc
il
mente
si
d nonna la frequenza ed ì parametri che saranno determinati:
Frequenza
P
Gestione
operativa
trimestrale
i
PI
te i
Anì
Cloi
semestrale
laboratorio esterno
trimestrale
semestrale
laboratorio esterno
tnmestrale
semestrale
trimestrale
trimestrale
trimestrale
Jsemestrale
semestrale
semestrale
laboratorìo esterno
laboratorio esterno
1
laboratorio esterno
laboratorio esterno
Tabella 2.4
dai
il
-
Riepilogo controlli
tuatt potranno non coincidere con quelle effettuate al fine
dc
ricili o
Ente addetto
Post gestione
del percolato presso impianti terzi dato che quello destinato a
so
impianti
I
i
nto
terzi deriverà dalla unione del percolato proveniente
p irametri
da ricercare potranno derivare dalle specifiche
d destinazione del percolato.
2.3 ACQUE DI DRENA GGIO SUPERFICIALE
i a
iionìe
rp
pci
lato c
i i’
iiinn
a
pie
dc i lotto in esercizìo nonché per il lotto che sarà realizzato
r
enti costruttivi
vi
sarà
una
netta
separazione
i inoltre tale accorgimento sarà utilizzato anche
qualitative
e dente
fra acqua
in
rimarranno separate seguendo per il percolato
paragrafo, mentre per le acque meteoriche
poanno di seguito riportato nel successivo capitolo 3.
Studio Cinca vai!!
—
fase di
De Pascal! Ingegneri Associati
si faccia
9 )net Coop
Nuovc, s
wle a r.l
t
Mic
i
‘e
C.3
Piano di monitoraggio e controllo
‘
Rov. 01.
Novembre 2010
PagIna 17
QUALITÀ DELL’ARM
24
i
(I
Autorizzazione Integrata Ambientale
or
Iella qualità dell’aria nelle adiacenze di una discarica ha la finalità
di rendere oggettive valutazioni che talvolta sono derivanti da valutaz
ioni
i’
‘(alt
.,‘et h
i
i
teli
i
ormt pci il problema degli odori i rclatwamente recenti In
1
c
t
norme sulPinqumamento atmosferico non hanno mai messo in risalto
la
e.!.t. ci un controllo. sm in sede
progettuale clic gestìonale, sugli odori:
i K t si questo ha influito il fatto che parland
o di odore ci si riferisce a
i. )h ti ie nella stragrande maggioranza dei casi. non configura
un rischio
ma prefigura solo un problema di disturbo sensoriale.
t t i t vo gli interventi delle Autorità Sanitarie
dì quelle preposte alle
r ‘
’t’ioni agli impianti (Province, Regioni) si limitano all’inserimen
1
to della
•r
piescnzione che «l’impianto non deve determinare disturb
o oifiittivo”,
• ) i i
a applicarsi anche in relazione alle disposizioni del
Codice Civile.
I ‘c ‘ti emeate l’attenzione alla qualità della vita ha opportuname
nte sviluppato
.4
ti tr attenzione, anche m sede regolamentare
od amministrativa, per
i i -( s ru uniti adatti a descrivere, valutare e
governare il problema degli
Ici
•
e dunque che, se gli impianti di digestione anaerobica, alla stregua di
lt
insediamento industriale che tratti materia organica,
p)
1
iii’ no un elemento essenziale nella gestione eco-co
mpatibile del territorio,
•
uipianti devono essere in grado di annullare gli effetti indesiderati
sul
101 )lazionl circostanti; e tra gli effetti indesiderati quello relativo agli
o ( sc ti/al ro il più temuto
• i 1
b4dflitCUiO,
e
-
‘tt’ flt mente.
alcune istituzioni hanno cercato di superare il problema
i i ) in ve classi di composti aerodispersi che
potessero essere messi in
‘ti O n
‘on gli effetti odorigeni
I’”, /4(,iiC’ alla natura chimica degli odori (in gran parte attribu
ibili a composti
i
i
ossidati) si è concentrata l’attenzione ad cs
)‘ (C m posti Organici Volatili).
c impostazione, e soprattutto la definizione dci
relativi limiti analitici,
i
4
ipletamentc
sui
ha
forte impasse per tutti quegli impianti in cui vengono
rifuti dii matrice organica putrescibile.
i
t it
ic
c
r mi ato un
Siudii, Cidà vai
-
De frakah Ingegnen Aqsocsat
Rev, 01
Novembie 2010
Autorizzazione Jnteg rata Ambntale
iii
li VI
C 3
Pìnno d monitoraqqio e controflo
18
isider ne anclì& quanto previsto cIalld Legge Regionah n.
che
qu ah nacque per regolamentare l’industria della sai sa e
g da per quel riguarda le emissioni ordorigene
s
h
i
e.
disi. anca è evidente che le potenziali fonti di inquinamento delFaria
il hiogas residuah
i i anti dall’attività di movimentazione oltre Le
il sistema di estrazionc ed elìmmaziorw non
del biogas coil
noie. Lt le emissioni derivanti dalla combustione
eri
e i Wrm distruzione oppure di filtraggio (biofiltro).
la qualità e
Liii. o dell’impianto oggetto del presente piano, dato che
stimata non rende economicamente vantaggioso il recupero
i
1
1
i
i
e
(
ti
a mm di bioga ch
revìsta la installazione di torce separati per ogni singolo lotto.
emissioni diffuse derivanti dalla
nisid rancio le potenziali
ne
i
d mezzi nonchè dal biogas che in maniera fuggitiva provie
stata
o
/
dei rifiuti abbancati, ne deriva il piano di seguito riportato:
sso
o
iL
ts
o
i ftiggitive
i
Parametro
Gestione qperatva
Io
Ente addetto
Postgestione
Mensile
semestrale
Mensile
v1erisile
semestrale
Tsemestrale
laboratorio esterno
laboratorio
laboratorio
laboratorio
j boratorio
semestrale
Mensile
Lsernestrale
nse
5
Tabefla 25 Emissioni fuggitive al perimetro dell’insediamento
Ct V
V
I
ai perimetro dell’insediamento
.
i erifica
i
1
iii
i.
saranno
esterno
esterno
esterno
esterno
almeno 4 e selezionati in maniera rappresentativa
i bersagli
dalle torce
li
e. ussi mi diffuse e non comnogliate, è prevista annualmente la
.1 e metto funzionamento oltre che della temperatura di esercizio ad
.
il esterno
tt di CncavaII
-
De Pascali Inqeqneri Assoc/at
o
v’dr
N
Rev. 01
Autorizzazione Integrata Ambientale
Sncietà Coop
Novembre 2010
C 3
Piano di monitoraggio e controllo
Pagina 19
alitCi e quantità del biogas rappresenta uno dei fattori che evidenziano il
lati me dei rifiuti in fase di degradazione e pertanto il monitoraggio
ip
Il ques i parametri riveste particolare importanza in una discarica in cui vengono
fiut a matrice organi a biodegradabile.
a
i
‘
i i
dalle previsìoni per il nuovo lotto, data la
li 1 1 itti in eseri iiio
aOl io d rifiutì abbancati ed il nuovo volume a realizzarsi, oltre che le rispettl\ e
umk o/fisn ho, si evidenzia che la non elevata biodegradabilita
i
f
o
li
i
a
p
del
p rtanto la scarsità sia dal punto d vista qualitativo che quantitativo del
dotto non ne rendono conveniente il recupero energetico.
a mitoraggio della quantità del biogas prodotto saranno installati de,li
posai nusuratori volumetnci rispettivamente per ogni singolo lotto ed il
a silmente provvederà alle registrazioni dovute.
mao a quanto previsto dalla normativa vigente si provvedera alle seguenti
mi izioni analitiche con le frequenze di seguito riportate separatamente per
i
i
li
i
Frequenza
Parametro
Mensile
laboratorio esterno
Mensile
semestrale
laboratorio esterno
Mensile
semestrale
laboratorio esterno
Mensile
semestrale
laboratorio esterno
Mensile
semestrale
laboratorio esterno
Mensile
semestr&e
laboratorio esterno
Mensile
semestrale
laboratorio esterno
MensUe
jsemestrale
Parametri di controllo del biogas
laboratorio esterno
Gestione operathia
O li
totah
a
Ente addetto
Post gestione
semestrale
Tabella 2.6
—
2.6 PARAMETRI METEOLIMA TICI
hsj erro di strumenti idonei per poter prevedere le produzioni di
no alato e effettuare i relativi bilanci di materia, sono registrati tramite una
i.
o
meteorologica installata presso il locale pesa i seguenti parametri:
Str dio Cinca va//i
-
De Pascal! Ingegneri Associati
tà
Autorizzazione Integrata Ambientale
àoon
C3
Rev, 01
Novembre 2010
Pano di rnonitoraggio e controllo
Pagina 20
Frequenza
Pa arnetro
Gestione
operativa
Giornaliera
Ente addetto
4 Giornaflera, sommati ai
Postgestione
valori mensili
Personale interno
Giornaliera
Media mensile
Personale interno
C o ia iea
Non richiesta
Personale interno
Giornaliera, sommati ai
valori mensili
Personale interno
Media mensile
Personale interno
o
(.
a’iara
ialiera
TabeUa 2.7
Parametri centralina meteoc)imatica
estione dati sarà possibile registrare ed elaborare statistiche
atarrictri rilevati.
di
lì
n
2 7
i
TA TO DEL CORPO DELLA DISCARWA
I
1
i
Iella discarica e legata ovviamente alle modalità di coltivazione
do dì degradazione dei rifiuti abbancati oltre che alle evoluz
ioni
topografiche
raevazioni
a
f
di
rilevare
l’avanzamento
itto nonché il raggiungimento delle quote autorizzate e
ier li. con altri rifiuti al fine dei raggiungimento delle quote
al
i
consentono
a
ai
diii
rniscono adeguate informazioni circa l’evoluzione della
urbe previsione delle modalità di abbancamento per i successivi
ìz
ai
f et uaft le seguenti rilevazioni:
Stai
cc i
d sa
Con
Frequenza
Gestione operativa
Postyeone
Ente addetto
I inuilr
Non previsto
Semestrale
Semestrale per i primi Tecnico esterno
3 anni quindi annuale
Tecnico esterno
vi
e
li a
5
i
d
C incava li
De Pasca!i Ingegneri Associat
Q
eh )
Nuova Sa
‘vi he’k a i.).
Rev. 01
Novembre 2010
Pagina 21
Autorizzazione Trtegrata a3mbientale
C 3
-
Piano di monitoragolo e controllo
I.)
.4
iaramatrl controllo stato del corpo
eternimazione della composizione media dei rifiuti
Tab.lle 2.8
i
-
si considereranno
smaltitc nel periodo di riferimento riclassificandole in base al grado di
uuw grCLrlabllan
—
d’o?iF ‘iuY-& fr ìhger,en Agqckiaj
-
Autorizzazione Integrata Ambientale
-
(
rvii San
i
( 3
il.
Rev, 01
Novembre 2010
Piano di monitoraqgio e controflo
Pogino 22
1ONITORAGGIO SUI RIFIUTI CONFERITI
E
a
i
r fiuti speciali non pericolosi che saranno ammessi in discarica in
ai i
7 del D Lgs. n. 36/2003 ed ai criteri di ammissione di
c
del Ministero dell’Ambiente dei 3 Agostn 2005 pubblicato sulla
i lei ) Agosto 2005, dovranno avere h earatteristich. adeguati in
I
i.
ss
i
i
i
ci
I a
i
i
ollocati in discarica
on le seguenti eccezioni
n trattamento non sia tecnicamente fattibile,
trattamento non contribuisce al raggiungimento delle finalità di
li
riducendo la quantita dei rifiuti o i rischi pci la salute
,
I amhiente
tra tamento non risulta indispensabile ai fini del rispetto dei
ssati dalla normativa vigente.
i
i
is dell’Ari, colo 6 dcl DM. 03/08/2005 in impianti di discarica per
n los potranno essere smaltiti solo i rifiuti chi presentano le
i i
CO
ta
1
ce
i
cii’
i a e
‘nt
t il
i
i
li discarica. gli stessi potranno esseri
t
ir come
n
nello stesso riportate.
u
disposto nell’Articolo 5 del medesimo decreto, stando la
smalure anche rifiuti inerti, è evidente che per gli stessi, cosi come
ir icolo.
ti
potra
non
essere
effettuata
caratterizzazione
‘RA TERIZZAZIONE DI BASE DEL RIFIUTO
A
Allegato
i
I a
i
li b
i
il
produttore
del
rifiuto
deve
effettuare
la
15E”
e iiavwne d base consiste nella determinazione delle caratteristiche dei
i
a
mi
la raccolta di tutte le informazioni necessarie per uno
i
m
U
nak
condizioni di sicurezza. A tal scpp è stata predjs osta_una
nuova scheda descrittiva da
doc
ne
in
o &1Jl sottoscrittoreJ4jjtrlortata
i
naival
DE Paca/iIngeqneriAocit
Di
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o
Li)
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ri
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‘i
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Autorizzazione Integrata Amhìentalc
C 3
Rev, 01
Novembre 2010
Piano di monitoraggio e controflo
Pdgind 24
1ODLO DI RECJSTRAZIOL
SCHEDA DESC RITTIVA RIFIUTI
LLIli
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Coop
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o
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_______
AutorizzazÉone Integrata Ambientale
3
Piano di monitoraggio e controllo
L
Rev. 01
Novembre 2010
Paginci 25
tOD LO DI KECJ,Tk4ZIuE
SCHEDA DESCRITTIVA RIFWTI
L.iA7JO%T :u. F1t
TO (OPFIFODE A 1QUE1TL pE1s:i DALA NO L4T .4 1CtNE FLF I:
il
:
OF1FJJETOI’. D cArcA? FJFUTINO rcoor
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IiT TO PUO ESLEI FICUPEEATO
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OPLZIOM PLK LA VERIFICA DI COTOKMITA
LFTRI CRUICIPIR LA VERIFICA D CONTOR3ITA,__________________
PC YIL! ?A.A\iEThJ DA FCLUDERI ?ER LA SEMPLIFICAZIONE DE TET
IN QUALE TPOLOOL4 LO AVE TE
PE F. LA C .&RATThFJZZAZIOYE DEL
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PJLPT TI FIGOLAFMLVL OENEFATI ‘EL COF$.ODELO SEO ?ROCEO
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DD.IENSIONF DEL LoTTO DI PRODUZIONE
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T E FIK.A rEi
LZOALE L4 PRES!7 r:E
Stud o Cinca valli
De Pascali ingegneri Associati
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ID
:1
Autorizzazione Integrata Abienta
v
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C 3
/d/1(
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(Il bise ha
it
l
Rev. 01
Novembre 2010
Piano di monitoraggio e c introllo
i
Paq
iìti
28
segnentì scopi
informazioni fondamentali in merito ai rifiuti (tipo e ongine.
i
usistenza, tendenza a produrre percolato e ov necessario e
i.
,
altre caratteristiche);
li
iformazioni fondamentali per comprendere il comportamento dei
i
clh discariche e individuare le possibilità di
omma I dcl D.Lgs
i
iii
i
duer
tI
attarnenio previste
36/2006
ii
a ione dei rifiuti tenendo conto dei valori Jimitc
ariabili principali (parametri critici) per la verifica di
le
o rnrta di cui allarticolo 3 del presente decreto e le eventuali possibilità
ic i test relativi (in modo da ridurre il numero dei componenti
i
ma
non
i
solc
dopo
delle
informazioni
pertinenti).
ido le caratteristiche dei rifiuti si possono stabilire dei rapporti
i
caratterizzazione di
Li
verifica
dui
base e i
risultati delle procedure di tesi
nonché la frequenza delle verifiche di conformità,
ta i sono pertanto i seguenti’
inc d
Li
n’iiozionr
t
tisi
sul
In
i
rifiuti;
processo
che
ha
prodotto
delle materie prime e
i
rifiutì
dei prodotti); e)
(descrizione
e
descrizione del
e•i ifiuti effettuato ai sensi dellarticolo 7, comma i del D,Lgs.
i
o
i
i
una dichiarazione che spieghi perché tale trattamento non è
ti i uto necessario;
uil
omposizione dei rifiuti e sul comportamento del percolato quando
i
fiut (odore, colore, morfologia);
ai
di I elenco
europeo
dei
rifiuti
(decisione
della
Commissione
32 C’e e successive modificazioni);
Li
a
ri
i
ti
/
ri
i ‘eu me iii
i
Ci
otui analitiche che possano escludere la pericolosità;
mi he dimostrano che i rifiuti non rientrano tra le esclusioni di
-Ciad omma i del D.Lgs n. 36/2003:
discarica alla quale i rifiuti sono ammissibili.
i. -auzioni supplementari
da prendere alla discarica;
tte ad accertare se sia possibile nciclare o recuperare i rifiuti.
i
ncavdll
De Pascal Inqegneri Associati
Autorizzazione Integrata Ambientale
ocieta Coop.
\, )
[a.
E
C 3
i
-
Rev, 01
Novembre 2010
Piano di rnonitoragqio e controHc
Pagina 29
3.2 CARA TTERIZZAZIONE ANALITICA DEL RIFIUTO
a.
e le informazioni di cui sopra è necessario sottoporre
re al comportamento delleluato deve essere nota la composizione dei
riti
i
ne
ai
.
deve essere determinata mediante caratterizzazione analitica.
ìinn
analitiche
previste
per determinare ir tipologìe di rifiuti devono
re der qu Ile dtstinate a
ti i
in
rifiuti a
analitica
i i»
da
i
,iZi( i E
a
fl un
E
rificarm la onformito
dt 1k caratteristiche ch i rifiuti al fine delle deterrninazicni
ichieste ed il rapporto tra caratterizzazione dci rifiuti e verifica della loro
dipendono ovviamente dal tipo di rifiuti.
E rra
tenzzazione analitica si individuano due
tipologie
di rifiuti:
ri ut regolarmente generati nel corsa dello stesso processo;
b) rifiuti non generati regolarmente.
r aiuatrerizzazuonl descritte alle lettere a) e b) danno informazioni che possono
di
rm nte messe in relazione con i criteri d amrnissibilitk alla categoria
a
)rrlspondentr
Per i rifiuti dell’ipotesi a)
estione sono regolarmente generati nel corso dello stesso processo.
ti
il mt nte
a
ai
generati
sono
quelli
specifa i
ed
omogenei
prodotti
e nel corso drilo stesso processo, durante il quale:
fumpianto e il processo che generano i rifiuti sono ben noti e le materie
Ite
i
riti processo e
il processo stesso sono ben definiti.
li ipianto fornisce tutte k informazioni necessarie ed informa il
a
ci
p
.
i
discarica
quando intervengono
cambiamenti
nel processo
(in
are modifiche dei materiali impiegati)
a
‘uv
1
u
azione dei rifiuti generati regolarmente, dcx ono essere tenuti presenti
far antali della caratterizzazione di base dì cui sopra e in particolare:
iposizi me dei singoli rifiuti.
[a variabiluta delle caratteristiche:
e mportamento dell eluato dei rifiuti, determinato mediante un
E
a.
r pci
test di
lotti,
attt ristiche principali, da sottoporre a determinazioni analitiche
! eruodiche.
i.
id c C mcc vai!
Dc Pascal Inqeqaer Asc cmat
dO
I.
Piano di monitoragqio e controHc
( 3
dii
ioni. ain dallo stesso proc’t sso, or corre
i
i.
mia azioni
Io
Rev, 01
Novembre 2010
Pagina 30
Autorizzazone Integrata Ambenta{e
ip
analitiche
per
duici tuwe
evidenziare
la
un nunu o
variabilità
delk
fili i Pertanto nel caso in cui il rifiuto rientri in tale ipotesi si
i
p
i
i
)Ilato durante un’intera settimana produttiva
Il Campionamento è effettuato da parte di un chimico del laboratorio che
effetti. cra i analisi o da parte di personale regolarmente istruito nel rispetto
lito dall’allegato 3 del D.M del 3 agosto 2OO5
sta
q
i
ipiom prelevati, airneno
(
cial
ainp
i
i o
di
ai
ando per i parametri critici
npio
i
i. ti
valori riscontrati nei tre
xalori sull’eluato per i parametri ch
i
cloruri, i solfati, i metalli principali,
hanno dei valori
ecc.),
per poter
di analisi individuando Inoltre, per quelli critici, l’intervallo dl
la i iii
q
i
indilità degli stessi e la loro rispondenza ai limiti legislativi.
r
i
alisi utilizzati dal produttore dovranno avere un sistema di qualità
i
enti accreditati dal SINCERT e o con accreditamento SINAL od
un o
a
regolarmente
oiio interpreterà i risultati del risultati analitici rappresentandoli
11 lab
i
i
il DOC,
tipo
tn i
i
all’organizzazione,
ati sara effettuata la caratterizzazione chimica nel rispetto delle
i
10 Ui
parte
tonto illegata.
a
il
in
una sr Itirnunu di
dati del produttore e quelli di prelievo, unitamente alla scheda di
i
ai
si
inviata
essert
a
i a
3 duranu
alla ISO
ai
i
1
i
1
i
/
IEC 17025.
iturainiente evidenziare se i rifiuti non siano pericolosi
.
ontengono sostanze in concentrazioni superiori ai limiti posti
na
clii
ai
Luropa 2000/532/CE.
La caratterizzazione di base dei rifiuti dovrà essere ripetuta ogni qual volta il
loro
,eesso di produzione cambi In maniera significativa, o in caso
c in
atri. t no ogni sei mesi (occorre ripresentare la scheda descrittiva ed
ce tifleato di anallsi)
n
Per
i
i
rifiuti dell’ipotesi b)
i
no
i
nelli non generati regolarmente nel corso dello stesso processo e
i
unto e che non fanno parte di un flusso di rifiuti ben
i
iu sto caso sarà necessario determinare le caratteristiche di
Studio Cinca va/li
De Pasca!/ Inqegneri Associati
(
\
‘oriet Coop
Nu vc
J
tto
( 3
iii c
ci
cc
Rev. 01
Novembre 2011
Piano di monitoraqgio e ontroflo
l. loro caratterizzazione di base de
iii
e I
Autorizzazione Integrata Ambient&e
terici
conto
(l( i
reqiuslu
ne descritto in precedenza.
c iest ultimi dovranno essere determinate le caratteristidhc di ogni
dimensione dovrà essere indicata nella scheda descrittiva.
i
enienti cia
n p o
a
i ci
impianti che effettuano io stoccaggio
e la miscelazione cli
trasferimt irto o da flussi misti di diversi impianti di i ac oli
pret tart caratteristiche estremamente variabili ed oc’corn
tenernc
stabilirc io tipologia cli appartenenza. Per ogni conferimento dovrà essere
i
ttenzzazione analitica
‘i
VERIFICHE IN ACCETTAZIONE E SCARICO
c iii
ci
accettazione saranno effettuate al fine dell’accertamento della
alunza documentale dei carico in arrivo oltre che al fine di effettuare i dovuti
inch
-41
gli eventuali prelevi di campioni per 1 controanalisi.
arrivo dei mezzi adibiti al trasporto prima dell’ingresso saranno
i o&t
lc seguenti attività:
Verifica della iscrizione all’Albo;
la corretta compilazione dei FIR
io
i(
u.
a
so.
ssn amente, effettuati i controlli, saranno fornite
istruzioni
all’autista in
essc re instradato presso il punto di scarico
s
e
i
i(
;c 3
negativo il carico sarà respinto seguendo quanto previsto dalla
r:to iliri prassi di rito in tali eventualità
SCOiIQO
a
cc
il personale provvederà ad effettuare un controllo visivo del
cd ii caso di esito negativo ne verrà immediatamente informato il
le lc inc
nonché il produttore/conferitorc
e ccci cali rifiuti scaricati saranno ricaricati sul mezzo ed il carico sarà respinto
cc in e nelle modalità come sopra indicate.
e
scc che le registrazioni dovute per legge saranno completate solo a
s guito d. esito favorevole dei controlli allo scarica
d dubbi in merito alla qualità dei rifiuti non riscontrabile con controlli
nunq e nel caso di particolari criticità deriranti dalla tipologia di rifiuto
ttes
i
di concludere l’iter di verifica analitica,
Studio Cinca valli
-
i rifiuti
De Pascali Ingegneri Associati
saranno scaricati
e
Rtv. 01
Novembrt. 2010
Pg na 32
Autonzzazione Integrata Ambientale
dl)
i
I i
-
P ano di monitoraggio e controllo
Ha disraric a idrntificat’
COn
appnsno cartello,
(
copc itt
C fu
teli
ew nti meteorici.
rC stitwte 6erì posta nello spazio riservato alle annotaiiom
I’.
1
«certamento analitico”.
io ti cli wtcilisi saranno concluse entro 15 giorni lavorativi.
(%
ia orn ole i rifiuti saranno abbancati nell’arta ìndzviduat;
c
t
le cgistraziorn previstt per legge
tegamo ne
c
gara data
tempeuva
torc e rimossi dall’area in cui erano
i!
S
%‘fl.Ii ‘I’ UIL.
btati
comunicaìcmc
collocati tramite carico
bili
int effettuate le comunicazioni di rito agli enti preposti.
Studio
cincavalli
—
al
De Pascali Ingegneri Assodati
Socetà Coop.
Nuova c
Autorzzazione Integrata Ambìentaie
Piano d
( 3
montordggo
e
Rev. 01
Novembre 2010
controflo
33
4 MONITORAGGIO SCARICHI IDRICI
a
nelle relazione costruttiva allegato C8 e
previsto
l’attivazione di uno
su altimento delle acque meteoriche,
ii
i trattamento subito vengono garantiti. per
o
i
parametri sopra riportati.
a rrna con i valoi i di cui alla tabella 4 dell allegato 5, pura III al lD.Lgs o
i
anchi sugli sti ati superficiali del suolo, s mpn
i
ic ti i
a ‘netn
kJCìt(
irtt il
io
D.Lgs.
che vengano
d progetto e h norme per i ese remo, la manutenzione e la
Frequenza
Gestione operativa
Post gestione
.
Annuale
Annuale
Ente addetto
laboratorio esterno
)UOb
li e so che le acque provenienti dalla regimentazione del ruscellamento
la
capping di discarica in
fase di chiusura non sono da considerarsi
assoggettati alla disciplina degli scarichi.
t id o C icavaf/
De Pasca/i Ingeqne!i Associati
Rev.01
Novembre 2010
Autorizzazione Integrata Ambientale
ci
C 3
Piano di monitoraggio e controllo
PagIna 34
5 MONITORAGGIO EMISSIONI IN ATMOSFERA ED
EM SSIONI RUMOROSE
1)
o s no indicate le frequenze e le modalità di monitoraggio in merito alle
iosfei
non hé le emissioni rumorose
5.1 EMISSIONI IN ATMOSFERA
Qu UI
Fase
operativa
/ att ta
i
Aet
zio
Denom
Coltiva
Post
gestio
Provenienza
Denom.
Mvi nentazione
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biogas
Odon
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M 0V
/
-
) I
Chiu
emissioni
—
Ti rrnodistruzione
b gac lotto A
Te rm od stru zio ne
hio_gaslottoA
biogas
Odori
V,vi nentazone
le rrodistruzione
biogas lotto A
-
Termodistruzione
boga lotto A
biogas
(dor
Provenienza
/
Denom.
1.
F ug gitive
Provenienza
/
/
Ei
Sfiato serbatoio
percolato i
E2
lSfiato serbatoio
percolato 2
Ei
Sfiato serbatoio
perccato i
Sfiato serbatoio
percolato 2
/
/
/
/
fia erbatoio
/
/
E2
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—
Sfiato serbatoio
E2
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Termodistruzione
percolato 2
P_gps Jptp..
fermodistruzione
bogalottoA
Tabella 51 Qualificazione delle emissioni in atmosfera
Studio Cinca valli
De Pesca/i Ingegneri Associati
I
o
Autorizzazione Integrata Ambientale
Società
Nuova San
‘iii
r
3
-
Rev. 01
Novembre 2010
Pdglnd 35
Piano di monitoraggio e controllo
Ouintlficazlone emissioni
Denomin.
c&mposiiione midia
Paramifri
• Prescrizione
operativa
-
-
umWe
Frejuenza
mnltoragplo
Gest. Op.
Gest.
Post Op.
olveri
&mg/Nri?
Deposiz
a’ 105g/(m”30g
suolo d. polveri
g)
‘olveri
5 mg/Nm
/
/
a) sagnaiura piste
per controllo
polveri
b) Bagnatura piste
per iimitarc le
polveri
-
—
Trimestral Semestraic
po i,
a 10,Sg/(m’90g
uoio dipoiven
g)_
Biogas
Nessuno
Sostanze
Nessuno
lorigene
NA
NA
Condizioni operative
in accordo a D.Lgs
- -.
•
-.
E.
-.
-
-
‘i
/
Trimestrai
e
-
NA
NA
Condizioni operative
in accordo a D.Lgs
36/?00
Nessuno
NA
NA
NA
NA
NA
NK
NA
-
dori
Biogas
Nessuno
NA
NA
a) Sistenia di
abbattimento a
carboni attivi
NA
NA
NA
a) Sistema di
abbattimento a
carboni attivi
NA
Tabella 5.2
-
Quantificazlone delle emissioni In atmosfera
i
NA
I
NA: Non Applicabile
5.2 EMISSIONI RUMOROSE
in accordo a quanto previsto dalla normativa attualmente vigente
ti. ìtc quando a giudizio del gestore, 61 modifichino le condizioni
toi ìggio,
e p )bBdflO influenzare gli impatti di tali cniisuoni nelL’wnbiente
i’
1 O%U
ti’
mio esemphficativo tale condizioni potrà manifestarsi ad esempio con la
i,
c
ed esercizio di dotazioni impiantistichc che abbiano emiesioni
06
t’titolare è prevista una verifica:
ud
niavai
-
Dì Paseé) Ingegnen Associai
()
i(
Autorizzazione Integrata Ambientale
CO
.i
h
I
)
ai
u
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•
Piano di monitoraqgio e controllo
allt st)rnelltn dcl lotto 13
esercizio dcl lotto 13
,tt}I, òncavall
—
De ì’asci# ìngin&H Associati
Rev. 01
Novembre 2010
36
F
iet
oop
I
I
Autorizzazione Integrata Ambientale
v San
c
i
Piano di rnonitoragqio e controllo
Rev, oi
Novembre $010
Fdgiflci37
MANUTENZIONE MEZZI ED ATTREZZATURE
nutico1armente critico per il corretto funzionamento degli impianti e
una manutenzione programmata
loza nc alla criticità degli impianti, sara prevista Veffettuazione ad
i
crs nalt mteino
o da personalt esterno dcgli nitervciiti “on srt
“,
a lmc te la taratura/verifica di strumenti di misura
c1issifit ano
i
mezzi e li attiezzature in
I opera
o i d trattamcnto e presidi di sicurezza;
u
rilevazione e misura.
t
s( ttt riportate si potrà fare riferimento alle specifiche indicate nel
c manutenzione fornito dal costruttore.
Y zzl d’opera
Frequenza
ametro
Gestione operativa
f
Post gestione
Ente addetto
i
atrei
Rif, Libretto
Costruttore
i
Non prevista
1
j
Fornitore esterno
temi di trattamento e presidi di sicurezza
d
rattamento acque meteoriche
Frequenza
a’netro
Ente addetto
Gestione
operativa
Post gestione
Mensile
Semestrale
Personale interno
Ogn 2 mesi
Semestrale
Personale interno con
ausilio fornitore
esterno
Ogni 2 mesi
Semestrale
Personale interno con
ausilio fornitore
esterno
In base a quanto
previsto dalle
specifiche del
costruttore impianto
In base a quanto
previsto dalle
specifiche del
costruttore impianto
Personale interno con
eventuale ausilio
fornitore esterno
or t(
ca
3rgatJra
i.
to
E
Studio cinca valli
De Pascali Ingegneri Associati
\
7
1Uc
San
al
C
Piano di monitoraggio e controHo
Pdgna 38
Frequenza
Gestione operativa
V&i
Mens e.
Ente addetto
Postestione
Mensile per primi 5
anni.
Successivamente
trimestrale
-
Personale interno con
eventuale ausilio di
fornitore esterno
Mensile per pomi 5
anni,
Successivamente
tn mestrale
Mensile
Personale interno con
eventuale ausiho di
fornitore esterno
rau. olta del percolato
i
Frequenza
Pa ametro
Ente addetto
—
Postgestione
Mensile per i primi 5
anni
Successiva mente
tilmestrale
Mensile per i primi 5
anni.
Successiva mente
trimestrale
Gestione operativa
ens e
-
‘lensile
uì
Personale interno con
eventuale ausilio dì
fornitore esterno
—
i
I
Personale interno con
eventuale ausilio di
fornitore esterno
abbattimento in testa ai serbatoi di stoccaggio percolato
Frequenza
Gestione operativa
fi
I
Post gestione
emestrale
Semestrale
Almeno ogni 2 anni
Almeno ogni 2 anni
Iche
So t t
e.
Rev. 01
Novembre 2010
Parametro
b
I
Autorzzazione Integrata Ambientale
tc
u
Ente addetto
I Personale
interno con
eventuale ausilio di
fornitore esterno
Personale interno con
eventuale ausilio di
Ifornitqre esterno
ri e.azione e misura
te.n
di rilevazione condizioni meteo climatiche
Frequenza
irar
Gestione operativa
v
Ve
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Almeno ogni 2 anni
St do Cincav
/
Ente addetto
-_.
Post gestione
Semestrale
Serne9trale
i
[
Almeno ogni 2 anni
Personale interno
Fornitore esterno
De Pesca/i Inqegner Assoc/a
____
S
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M t ek a r I.
Parametro
____
Autorizzazione Integrata Ambientale
C3
Piano d rnonitoraqgio e ontrollo
Rev 01
Novembre 2010
Pdglria 39
Frequenza
Ente addetto
Ges1ioneopratìvai
Postgestione,
Ogni 2 anni
Non prevista
Fornitore esterno
-.
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De Pascali Thgegnri Associatf
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DL 59/05 e smi Autorizzazione Integrata Ambientale
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SOC. COOP. NUOVA SAN MICHELE Foggia
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9minazione del dirigente del servizio rischio industriale