Istituto Comprensivo di Chions – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – aa.ss.2016/17-2017/18-2018/19
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO COMPRENSIVO di CHIONS
Via G.B. Cossetti, 22 – 33083 CHIONS (PN) Tel. 0434 648004 649111
Fax 0434 649907
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Indice
Premessa
2) Il Territorio
3) Versante conoscenza
4) Quantificazione oraria settimanale delle lezioni
5) Rapporto docenti-alunni
6) Metodologia e didattica
7) Fabbisogno organico
8) Rapporto con le famiglie-Comunicazione scuola famiglia
9) Le attrezzature e infrastrutture materiali
10) L’ Informatica
11) L’ Inclusione e l’integrazione
12) Inserimento alunni stranieri e ROM
13) La Continuità
14) L’Orientamento
15) I Progetti e i Viaggi di Istruzione
16) Versante educativo
17) L’Educazione alla sicurezza
18) Somministrazione di farmaci a scuola
19) La Realazionalità e il comportamento
20) Comportamenti aggressivi
21) Il Bullismo
22) La Sorveglianza
23) La Valutazione
24) La Formazione
25) L’Organizzazione
26) Le Scuole
1)
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Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F)
ISTITUTO COMPRENSIVO di CHIONS
AA. SS. 2016-‘17, 2017-‘18, 2018-‘19
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
 DPR 275/99 (Regolamento sull’autonomia delle Istituzioni Scolastiche)
 D.Lgs. 165/01 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche)
 Indicazioni nazionali Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del
primo ciclo d’istruzione (2012)
 DPR 80 del 28.03.2013 (Regolamento del S.N.V. in materia di istruzione e formazione)
 L. 107/15 (Riforma della scuola – Giannini)
 Linee guida Nota MIUR 11.12.2015, prot. n. 2805 “Orientamenti per l'elaborazione del
Piano Triennale dell'Offerta Formativa”
Premessa
L
'Istituto, nelle sue varie articolazioni, pone al centro della propria azione: l'alunno, e attiva
e favorisce i processi che determinano il definirsi della sua personalità nella prospettiva di
un futuro che sarà diverso dal presente e richiederà conoscenze non semplificate e capacità
relazionali aperte e differenziate. L'acquisizione delle competenze dovrà essere strutturata in modo
da garantire adattabilità ai possibili contesti di vita e flessibilità per intercettare ed aderire alle
opportunità offerte. Per quanto premesso l'Istituto cura la formazione dei ragazzi nelle dimensioni:
culturale, educativa, socio-relazionale, psico-fisica. Nella consapevolezza di non essere l'unica
agenzia educativa con la quale l'alunno interagisce per acquisire elementi di crescita, è attento alla
determinazione di rapporti educativi sinergici con le famiglie e con gli enti socio-educativi
operanti nel territorio: è altresì attento ai contributi e collaborazioni culturali esterne che possono
integrare le attività culturali e avvicinare, nell'ottica dell'orientamento, il mondo della scuola al
mondo del lavoro.
L'offerta formativa di seguito delineata per chiarezza espositiva presenta gli ambiti di intervento
separati anche se nella prassi i vari aspetti (culturale, educativo, comportamentale, emozionale) si
intersecano e si condizionano..
Le sezioni di questo documento fotografano il presente, derivazione diretta della storia dell'offerta
formativa di questo Istituto registrata a partire dalla Carta di Servizi, successivamente dal PEI e
ultimamente nel POF; guardano al futuro proponendo, di volta in volta, le fasi di un piano
miglioramento che si identifica con le priorità, gli obiettivi di processo enunciati nel RAV e con
le linee di indirizzo. Vengono altresì declinate le attività, le modalità e gli strumenti ritenuti
funzionali alla determinazione del miglioramento. I vari processi messi in atto dalla scuola,
troveranno puntuali momenti di verifica con l'adozione di criteri il più possibile oggettivi.
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Il Territorio
L'
Istituto comprensivo sussiste sui territori di Chions e Pravisdomini che registrano una
popolazione complessiva di 8.000 unità; le due realtà pur essendo limitrofe presentano
delle differenziazioni. Dal punto di vista economico Pravisdomini ha con reddito medio pro capite
annuo di € 10.116 (il più basso nella Provincia di Pordenone ) Chions di € 11.969. La crisi
economica degli ultimi anni ha ridotto la disponibilità finanziaria delle famiglie. Soprattutto di
quelle di livello medio-basso.
L’economia dei due comuni si basa essenzialmente su due fattori, le attività artigianali - industriali
e l’attività agricola.
Nel Comune di Pravisdomini le attività industriali e artigianali sono rivolte in maniera principale al
settore del legno; nel comune di Chions le attività sono molto variegate: vanno dalla produzione
del vetro, agli studi fotografici, pubblicitari,artigianali. Il settore agricolo continua a rivestire una
notevole importanza nell'economia locale La dimensione media delle aziende agricole é tuttora
limitata e connessa a gestioni prettamente familiari. Nell'ultimo periodo l’industria e il settore
artigianale sono dovuti ricorrere alle forme assistenziali che fanno riferimento agli ammortizzatori
sociali.
Le attività commerciali sono limitate nel numero e spesso nell'offerta in numero limitato. gli
effetti della crisi finanziaria sono avvertiti soprattutto dalle famiglie con redditi medio bassi.
Il possesso del diploma di scuola superiore e università tra i genitori è in crescita e
complessivamente per i ragazzi le opportunità culturali in ambito domestico sono aumentate, anche
se non in modo decisivo e diffuso.
Il territorio non ha risorse e competenze rilevanti utili per la scuola. La vocazione produttiva,
l'impegno e la costanza . La vocazione produttiva, l'impegno e la costanza nelle attività lavorative,
la diffusione delle associazionismo e del volontariato potrebbero essere valori di riferimento per i
giovani; purtroppo sono presenti , in misura compatibile con la media regionale, fenomeni di
devianza che l'Istituto in collaborazione con altri enti educativi, cerca di prevenire con interventi
mirati.
Gli stimoli culturali sono limitati alle iniziative dell'Ente locale,dell'Istituto e di gruppi teatrali o
corali; il patrimonio artistico,non molto rilevante, andrebbe studiato e analizzato con cura ed
attenzione. La possibilità di partecipare a eventi culturali (teatrali, artistici,musicali) è resa
difficoltosa per la distanza dai grossi agglomeratati urbani.
Consistente la presenza di persone di diversa cultura Pravisdomini 21% Chions 12% che
determina, in alcuni casi, problemi d’integrazione e in generale ha posto gli enti nella condizione
di affrontare e risolvere frequenti e diverse problematiche soprattutto di carattere sociale ed
economico.
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VERSANTE CONOSCENZA
Linee di indirizzo
Realizzare
un curricolo
completo
con
riferimento
alle
competenze
europee.
Potenziare
le
competenze
linguistiche,
logico
matematich
ee
scientifiche.
Sostenere e
favorire
l'utilizzo di
metodologie
didattiche
sperimentat
e ed
innovative.
RAV - Individuazione delle priorità traguardi - obiettivi di processo
Implementare l'insieme
di
competenze
permanenti e
strutturanti la
personalità
de ragazzi
(priorità)
Possedere le
competenze
di carattere
disciplinare
indispensabili
per
frequentare
con successo
il successivo
grado di
istruzione
Potenziamen
to delle
attività
laboratoriali(e
d. scientifica,
tecnologica,i
nformatica,
arte,musica)
Predisporre
percorsi che
valorizzino e
implementino
deduzione,int
uizione,
generalizzazione.
(priorità)
(traguardo)
(priorità)
Riduzione
delle
percentuali di
alunni
collocati nei
livelli 1e 2
delle prove
INVALSI e
aumento delle
percentuali
nei livelli 3,4,5
(traguardo)
AZIONI












Consolidamento del curricolo per competenze;
Strutturazione delle UDA;
Formazione e auto-formazione dei docenti per attuare una
didattica per competenze;
Ottimizzazione delle risorse rappresentate dall'organico
potenziato;
Coordinamento didattico e metodologico tra insegnanti (Scuola
Primaria. Scuola Secondaria);
Riflessione di team sui dati restituiti dalle prove INVALSI ;
Predisposizione di criteri di verifica il più possibile oggettivi, per
orientare efficacemente l'azione didattica;.
Predisposizione di percorsi didattici completi che implichino
attività laboratoriali (fare);
Predisposizione di attività, anche di tipo ludico, predisponenti alla
riflessione, alla problematizzazione, alla ricerca di soluzioni
logiche, alla comprensione dei processi di causa – effetto;
Determinazione di condizioni relazionali ed empatiche
predisponenti al miglioramento dei processi di insegnamentoapprendimento;
Organizzare il tempo scuola distribuendo razionalmente i carichi
di lavoro;.
Organizzazione di uscite,viaggi di istruzione, incontri coerenti con
i percorsi formativi;
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I
Docenti, nell'ambito dell'autonomia riconosciuta alle singole realtà scolastiche e nel rispetto
delle indicazioni emanate dal ministero a livello nazionale, hanno elaborato un curricolo
disciplinare che fissa i traguardi di competenza per le classi dei due ordini di scuola (scuola
Primaria e scuola secondaria di 1°g.) Attingendo al curricolo vengo strutturate le Unità di
Apprendimento che considerano:
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
ATTIVITA’ e STRUMENTI
Le unità di apprendimento includeranno sempre più significatamene lo sviluppo di attività
trasversali indirizzate alle competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell'istruzione
obbligatoria:
imparare ad imparare-progettare- comunicare- collaborare e partecipareagire in modo autonomo e responsabile-risolvere problemi-individuare
collegamenti e relazioni-acquisire ed interpretare l'informazione
Curricolo- Appendice A
In linea di continuità con il passato il curricolo si sostanzierà e sarà integrato da:
 proposte inerenti le educazioni: ambientale, alla salute, all'affettività, stradale,
alla sicurezza;
 progetti elaborati in relazione ai bisogni formativi rilevati;
 attività laboratoriali di sperimentazione,
 attività laboratiriali: artistici, musicali, di drammatizzazione;
 attività di ricerca ( biblioteca, rete internet);
 utilizzo della strumentazione informatica( computer, lim,tablet……..);
 viaggi di istruzione;
 visite a siti produttivi e a enti;
 partecipazione a manifestazioni sportive;
 partecipazione a concorsi e/o adesione ad iniziative culturali promosse da terzi;
QUANTIFICAZIONE ORARIA SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Discipline o gruppi di discipline
Italiano Storia Geografia
Approfondimento in materie letterarie
Inglese
Seconda lingua comunitaria
Matematica e Scienze
Tecnologia
Musica
Arte e Immagine
Scienze Motorie
Religione
Totale
Classi 1^
6+2+1
1
3
2
4+2
2
2
2
2
1
30
Classi 2^
6+2+1
1
3
2
4+2
2
2
2
2
1
30
Classi 3^
6+2+1
1
3
2
4+2
2
2
2
2
1
30
SCUOLA PRIMARIA
Disciplina
Classe prima
laboratorio
Classe seconda
laboratorio
Classi terza-quarta-quinta
laboratorio
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Italiano
Matematica
Inglese
Storia
Geografia
Motoria
Scienze e Tecnologia
Musica
Arte
IRC
TOTALE











8
6
1
2
2
1
2+1
1
1
2
27
2
1
1
1
1
1
1
8
7
6
2
2
2
1
2+1
1
1
2
27
2
1
1
1
1
1
1
8
7
6
3
2
2
1
2+1
1
1
2
28
1
1
1
1
1
1
1
RAPPORTO DEI DOCENTI CON GLI ALUNNI
Essere disponibili all’ascolto.
Valorizzare le potenzialità.
Rispettare i limiti.
Seguire i processi di crescita individuali.
Apprezzare ogni sforzo migliorativo.
Favorire la partecipazione di tutti gli alunni ad attività programmate.
Rimozione delle cause e degli ostacoli che limitino il processo di apprendimento.
Comprensione dei “bisogni” degli allievi per strutturare percorsi motivanti
Osservazione della realtà esterna che modificandosi stimola cambiamenti anche didattici.
Riconoscere il diritto pedagogico all’errore.
Valorizzata la natura personale dell’apprendimento tramite l’acquisizione di un metodo di
lavoro autonomo.
 Migliorata e rafforzata la fiducia in sé.
METODOLOGIA E DIDATTICA
i è la consapevolezza che per rispondere ai diversi stili di apprendimento e/o
alle difficoltà di apprendimento è necessario possedere una versatilità
metodologica e didattica ( per differenziare le proposte), la competenza
disciplinare e la capacità di usare ed organizzare attività laboratoriali, il possesso di
potenzialità empatiche e la propensione a suscitare interesse e motivazione. Su questo
sfondo, che si determina con l'esperienza e la formazione professionale, gli insegnanti si
impegnano, nel triennio, a trovare nuove strategie didattiche per il raggiungimento dei
traguardi di competenza e sono determinati a migliorare i processi di insegnamentoapprendimento.
L'organizzazione didattica sarà rivolta all’ attivazione di percorsi per classi aperte e alla
costituzione, in classe, di gruppi omogenei per eseguire specifiche attività o per
ottimizzare gli interventi di insegnamento individualizzato rivolti al recupero,
all'approfondimento e al potenziamento.
Saranno applicate strategie di apprendimento cooperativo
V
Le attività di insegnamento oltre alla lezione frontale riguarderà il potenziamento del:
- FARE VEDERE-ASCOLTARE (Operare concretamente per verificare ipotesi, enunciati,
acquisire concetti)
- SIMBOLIZZARE
(disegno, mappe concettuali)
- approccio METACOGNITIVO : acquisire maggiore consapevolezza di quello che si sta
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facendo, di quando è opportuno farlo e a quali
condizioni;
 TUTORING
 CLASSE CAPOVOLTA
Attenzione sarà rivolta ad una corretta acquisizione di un corretto e personale metodo di
studio.
FABBISOGNO ORGANICO
A
i sensi dell’Art. c.7 della L.107 del 13 luglio 2015” Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, l’I.C. di
Chions nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione
vigente, individua il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che si intende realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della
quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di
potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento dei seguenti
obiettivi formativi, già riportati nel R.A.V. per l’a.s. 2014-15
Annualità
Scuola
PRIMARIA
Posto
Posto di
comune lingua
straniera
Fabbisogno nel triennio
Posto
di
Motivazione
Sostegno
a.s 2016-17
38
3
7
a.s 2017-18
38
3
7
a.s 2018-19
38
3
7
Gestire del tempo scuola: 12 classi
tempo pieno e 11 a tempo normale;
Garantire il sostegno educativo
didattico agli alunni segnalati;
Qualificare ulteriormente l’azione e il
ruolo degli ins. di sostegno come
risorsa della scuola
Garantire l’insegnamento della lingua
inglese..
Implementare
il
miglioramento
organizzativo,
metodologico
e
didattico;
.
Scuola SECONDARIA DI 1° grado di CHIONS e PRAVISDOMINI
Disciplina/sostegno
a.s 2016-17 a.s 2017-18
a.s 2018-19
Motivazione
Gestire del tempo scuola (30
ITALIANO
8 ins+6 ore
8 ins+6 ore
8 ins+6 ore
ore settimanali);
MATEMATICA
5 ins.
5 ins.
5 ins.
Garantire il sostegno educativo
FRANCESE
1ins+6 ore
1ins+6 ore
1ins+6 ore
INGLESE
2 ins. +9 ore 2 ins. +9 ore 2 ins. +9 ore didattico agli alunni segnalati.
Qualificare ulteriormente
TEDESCO
6 ore
6 ore
6 ore
l’azione e il ruolo degli ins. di
ARTE-IMMAGINE
1 ins+12 ore 1 ins+12 ore 1 ins+12 ore sostegno come risorsa della
TECNOLOGIA
1 ins+12 ore 1 ins+12 ore 1 ins+12 ore scuola.
MUSICA
1 ins+12 ore 1 ins+12 ore 1 ins+12 ore Rispondere positivamente alle
ED. FISICA
1ins +12 ore 1ins +12 ore 1ins +12 ore scelte dell’utenza per quanto
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RELIGIONE
SOSTEGNO
14 ore
5 ins+2ore
14 ore
5 ins+2ore
14 ore
5 ins+2 ore
riguarda la scelta della lingua
straniera
Implementare il miglioramento
organizzativo, metodologico e
didattico;
Posti per il POTENZIAMENTO
tipologia
Potenziamento Umanistico
Socio economico e per la
legalità (un docente di Scuola
Primaria e un docente con
classe A043
Potenziamento Linguistico
docente di Scuola Primaria
Potenziamento Scientifico
scuola secondaria A047
Potenziamento Laboratoriale
(un docente di Scuola Primaria
e un docente con classe A033
Potenziamento Artistico e
Musicale (un docente di
Scuola Primaria e un docente
con classe A032)
Potenziamento Motorio di
Scuola Primaria
N° docenti
motivazione
2 docenti
1 docente
1 docente
2 docenti
2 docenti
Dare risposta alle problematiche
evidenziate nel contesto del RAVrecupero e approfondimentodegli
apprendimenti -differenziazione
ed inclusione- Implementazione
del l'insieme delle competenze
permanenti e strutturanti la
personalità de ragazzi.
Predisposizione di percorsi che
valorizzino e implementino
deduzione,intuizione,
generalizzazione.
Riduzione delle percentuali di
alunni collocati nei livelli 1e 2
delle prove INVALSI e aumento
delle percentuali nei livelli 3,4,5
Sostituzione dei docenti assenti
1 docente
.
Posti Personale Amministrativo e ausiliario
Tipologia
DSGA
Assistente amministrativo
Collaboratore scolastico
numero
Motivazione
1
4
14
Presenza di 3 persone in mansioni ridotte
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RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Linee di indirizzo
Favorire la trasparenza delle azioni
didattico educative.
RAV - Individuazione delle priorità traguardi - obiettivi di processo
La scuola è per eccellenza un laboratorio, di collaborazioni e sinergie tra
individui,di attività disciplinari lineari e trasversali ,interdipendenti e
correlate, di interventi educativi finalizzati alla formazione del sé in
relazione con gli altri:in questa dimensione di interconnessioni il
coinvolgimento delle famiglie è di vitale importanza e quindi va ricercato e
promosso.
AZIONI






Informazione chiara sui percorsi formativi che la scuola deve e/o
intende praticare;
Condivisione degli indirizzi educativi, nel rispetto dei ruoli e delle
prerogative;
Continuità e flessibilità nel dialogo educativo;
Disponibilità della scuola all'ascolto;
Utilizzo delle forme comunicative più chiare ed immediate;
Sinergie con le altre agenzie educative del territorio:
L
'Istituto ritiene imprescindibile instaurare un rapporto costruttivo con le famiglie degli
alunni, imperniato soprattutto sulla condivisione e gestione degli aspetti educativi. Uno dei
documenti che testimoniano questo indirizzo è il “Patto di Corresponsabilità” che nella
premessa recita: “La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio,
l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile.”
La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari
dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire, la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno.”
L'impegno nel triennio è di coinvolgere ulteriormente nella vita della scuola le famiglie
degli alunni, soprattutto stranieri e ROM, per acquisire una consapevolezza diffusa del
“valore” scuola, non solo come erogatrice di saperi ma anche come partner educativo
privilegiato. Le tematiche educative devono essere proposte, discusse e quindi recepite
dalle famiglie che, superati eventualmente riferimenti individuali, le considerino indirizzo di
crescita per le singole classi e quindi per l'intera comunità scolastica. La risoluzione di
situazioni comportamentali complesse si verifica intervenendo non solo sul singolo ma
sulle dinamiche e sui soggetti correlati.
Il dialogo educativo dovrà essere improntato sul reciproco rispetto, sulla chiarezza, sulla
volontà di perseguire obiettivi comuni condividendo le modalità di intervento
Dovrà essere valorizzato ulteriormente il ruolo dei rappresentati di classe e l' interfacciarsi
con gli insegnanti di classe e con gli altri genitori.
COMUNICAZIONE SCUOLA - FAMIGLIA
E
’ essenziale, per costruire una scuola di qualità, consapevole del carattere complessivo dello
sviluppo socio culturale degli allievi, instaurare un rapporto organico e continuo con le
famiglie. La comunicazione periodica è decisiva per determinare interventi educativi
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efficaci in quanto coordinati e sinergici.
Muovendo da tale premessa è doveroso creare condizioni che favoriscono l’incontro con i genitori
ai quali rivolgersi con un atteggiamento trasparente, rassicurante.
 I genitori saranno convocati, per essere informati sugli elementi caratterizzanti la
partecipazione dei rispettivi figli all’attività scolastica, con scadenza periodica (2 incontri
saranno riservati all’analisi della scheda di valutazione);
 I docenti sono contattabili, per particolari motivazioni, all’infuori dei tempi stabiliti purché ciò
non interferisca con lo svolgimento dell’attività didattica e non si propone con ingiustificata
continuità.
 La figura del rappresentante di classe svolgerà la funzione di raccordo tra i docenti e i genitori
per le questioni di carattere generale che interessano la classe. Consigli, suggerimenti e
osservazioni saranno tenuti in giusta considerazione.
 Per l’attuazione di iniziative particolari, riconducibile all’ambito socio- educativo, i docenti
sono ben disposti ad offrire e ricevere collaborazione.
 I genitori saranno informati per iscritto:
 sulle date e orari degli incontri
 sulle uscite o visite guidate
 su particolari iniziative della scuola
 sul comportamento e sul rendimento dei figli
Il libretto personale, distribuito a ciascun alunno dell’Istituto, ha la funzione di:
 giustificare le assenze;
 riportare le valutazioni desunte negli accertamenti periodici;
 riportare e comunicazioni della scuola o della famiglia.
Gradualmente, come di seguito sottolineato, le comunicazioni ai genitori, di carattere
organizzativo o riguardanti la partecipazione e il rendimento scolastico dei figli, potranno
essere recapitate utilizzando i canali che l'ambiente informatico ed il registro elettronico
offrono.
In linea di continuità con il passato, saranno ricercate le forme migliori ( sito,
pubblicazioni cartacee, sintesi, riferimenti) per informare le famiglie ed il territorio sui
contenuti del: PTOF, PATTO DI CORRESPONSABILITA’- REGOLAMENTO DI
ISTITUTO- STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI-PROTOCOLLIIn merito al Patto di Corresponsabilità si ritiene opportuno:

proporne la stipula ai genitori all’atto di iscrizione alla classe prima;

riproporlo alle famiglie nelle assemblee previste nel mese di ottobre di ciascun
anno scolastico ;

verificarne a giugno, con le famiglie, la coerenza con gli indirizzi educativi
condivisi con la scuola e apportare eventuali note migliorative.
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LE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
ANBIENTI DI APPRENDIMENTO
Linee di indirizzo
Sostenere e favorire l'utilizzo di
metodologie didattiche sperimentate ed
innovative.
RAV - Individuazione delle priorità traguardi - obiettivi di processo
Potenziamento
delle attività
laboratoriali
(ed. scientifica,
tecnologica,inf
ormatica,
arte,musica)
Guidare i
ragazzi ad
essere
protagonisti del
proprio
apprendimento
Cogliere gli
indirizzi operativi
che le prove
INVALSI
sottendono
Predisporre percorsi
che valorizzino e
implementino
deduzione,intuizione,
generalizzazione.
(priorità)
(traguardo)
(priorità)
(priorità)
AZIONI


Ricerca di risorse economico per allestire i laboratori;
Supplire alla mancanza di laboratori con attività sperimentali, di
ricerca o per costruzione di manufatti, utilizzando l'ambiente classe
o di altri spazi.
A
livello di interventi strutturali importanti e indispensabili per determinare condizioni
logistiche finalizzate alla realizzazione compiuta di una “buona scuola” si segnala:
-
La necessità di valutare la possibilità di costruire un nuovo edificio scolastico per ospitare la scuola
secondaria di 1° grado di Pravisdomini. L’attuale struttura non è funzionale allo svolgimento
delle attività didattiche: aule poco capienti, spazi per laboratori ridotti e adattati, disposizione
delle aule non funzionale ad attività di classi aperte di gruppi, ecc. Gli ultimi interventi strutturali
hanno migliorato gli aspetti relativi alla sicurezza ma hanno diminuito gli spazi, già esigui,
destinati alle attività scolastiche. L’attuale struttura manca di palestra e per svolgere l’educazione
fisica devono recarsi in autobus nella palestra comunale.
-
La scuola Primaria di Villotta, a tempo pieno e la scuola primaria di Pravisdomini, 5 classi a tempo
pieno e 5 classi a tempo normale, per limiti strutturali e per l’ incremento di iscrizioni, non
dispongono di spazi adeguati per ipotizzare un’offerta formativa più articolata ed efficace che di
per sé il tempo scuola consentirebbe. Come riportato in altre sezioni lo sforzo dell’Istituto si è
indirizzato a qualificare i laboratori informatici per quanto riguarda l’hardware e software; in
questo ambito dovranno essere sempre valutati, pur considerando che gli alunni fruiscono del
laboratorio informatico per tempi relativamente brevi, gli aspetti riguardanti la sicurezza:
impiantistica, illuminazione, tipologia degli schermi, la capienza dei laboratori.
-
La scuola Primaria di Pravisdomini necessiterebbe di un ampliamento destinato a palestra:
attualmente gli alunni devono compiere un tragitto di circa 200 metri (per raggiungere la palestra
comunale ) una distanza non così esigua se si considera l’età degli alunni e le diverse condizioni
climatiche.
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-
L'istituto riconosce, soprattutto in riferimento alla scuola secondaria di 1° g., l'importanza della
funzionalità dei laboratori e delle biblioteche; l'eventuale disponibilità di fondi sarà fruita per
dotare le sedi scolastiche di:

laboratorio scientifico, attrezzato di, strumenti per effettuare piccoli ma significativi
esperimenti e di tavole esplicative inerenti le conoscenze proposte dal curricolo in ambito
scientifico;

laboratorio tecnologico, attrezzato per costruire oggetti, “macchine semplici, ecc.

laboratorio artistico, attrezzato e fornito di materiali per realizzare e/o praticare le diverse
forme artistiche previste dal curricolo.

Laboratorio musicale, potenziamento degli esistenti nella S. S. di ° g:
La presenza di spazi laboratoriali attrezzati è un’esigenza sempre più impellente delle scuole
primarie; lo richiedono, in modo particolare le attività di tecnologia, musicale e scientifica.
INFORMATICA
Linee di indirizzo
Sostenere e favorire
l'utilizzo di metodologie
didattiche sperimentate
ed innovative.
Incrementare la
formazione, la
strumentazione e
l’utilizzo dei media
digitali;
RAV - Individuazione delle priorità traguardi - obiettivi di processo
Adesione al
progetto PON
(fondo
strutturale
europeo) per
implementare
e rinnovare la
dotazione
informatica dei
laboratori.
Guidare i
ragazzi ad
essere
protagonisti
del proprio
apprendimento
Presenza
diffusa della
capacità di
organizzare i
saperi
utilizzando
varie
(priorità)
(traguardo)
Predisporre
percorsi che
valorizzino e
implementino
deduzione,intuiz
ione,
generalizzazion
e.
(traguardo)
(obb.o di processo)
AZIONI







Allestimento di laboratori funzionali e in possesso dei
requisiti previsti dalla normativa in materia di sicurezza;
Rapporto operativo: un computer un alunno;
Implementazione del numero di LIM;
Condivisione tra docenti dei materiali e delle esperienze
più significative;
Organizzazione di corsi di formazione sul supporto
dell'informatica all'azione didattica;
Utilizzo della rete per ricerche ed integrazione
dell'attività curricolare;
Utilizzo di software didattici.
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L
o sviluppo delle tecnologie informatiche e la loro pervasività in tutti i settori ha
determinato dei profondi cambiamenti nelle relazioni sociali e nella gestione delle attività
economiche e culturali. La scuola, oltre alla necessità di promuovere la formazione
informatica per preparare gli alunni ad utilizzare in modo consapevole ed efficace le risorse della
tecnologia, vuole cogliere le opportunità che queste stesse possono offrire in campo didattico per
migliorare e rendere più significativo e partecipato l’apprendimento. La fruizione e la gestione
degli ambienti del computer: grafica , video-scrittura, presentazione, foglio elettronico unitamente
alla capacità di navigazione in internet, di utilizzo della lavagna interattiva e dei tablet, ecc sono
validi strumenti di mediazione didattica che integrano il lavoro scolastico del docente e facilitano
l’acquisizione dei saperi da parte degli alunni. Utilizzati per costruire percorsi di apprendimento
aperti, condivisi e flessibili, consentono agli alunni di procedere, da soli o in gruppo, in opportuni
contesti formativi, all’acquisizione dei concetti: l’alunno può diventare protagonista e autore dei
suoi processi di apprendimento perché è nella natura della strumentazione digitale l'essere
motivante, coinvolgente, accattivante e predisponente, all'imparare ad imparare, alla ricerca e alla
soluzione di situazioni problematiche. In questo modo è possibile che ogni alunno segua, con
successo, l’itinerario formativo più rispondente alla proprie esigenze, ai propri tempi e modi di
apprendere; in questo senso è possibile anche realizzare, in riferimento agli alunni in difficoltà,
forme importanti di inclusione e svelare potenzialità capaci di innestare i processi individuali che
portano al sapere, al saper fare e al saper essere. L'attività informatica non è una disciplina a sé ma
e trasversale a tutte le discipline e tutti i docenti sono coinvolti; è un coinvolgimento che implica
competenze informatiche (conoscenza delle potenzialità della strumentazione e dei software),
capacità di organizzare le conoscenze e di cogliere raccordi interdisciplinari. E' importante che, a
livello di team o di consiglio di classe, nella pianificazione delle attività siano previsti, per gli
alunni, dei tempi di alfabetizzazione informatica e ciascun docente preveda lo sviluppo di
determinati argomenti utilizzando le risorse digitali.
.
L'impegno dell'Istituto è quello di implementare l'utilizzo della strumentazione informatica
attraverso, la formazione dei docenti, la declinazione delle competenze informatiche
riferibili ad ogni classe ed a ogni ordine di scuola, l'ammodernamento dei laboratori
informatici e la dotazione di lavagne interattive e di tablet; inoltre l'Istituto intende
adottare, come prima scelta, il software libero a sorgente aperto che può essere
scambiato e legalmente distribuito a scuola, tra i docenti e agli alunni, con la possibilità
di utilizzarlo a casa in un'ottica di continuità didattica scuola casa e la possibilità di
condividere i files da esso prodotti. Il software libero viene considerato come scelta
primaria considerando anche criteri di economicità e praticità, nonché indirizzi legislativi;
ultimo in ordine di tempo Legge 17/12/12 n.221.
In ambito tecnologico sono stati fatti rilevanti investimenti e altri sono in previsione, sia
nell'ambito del Piano Nazionale per la Scuola Digitale, sia grazie al volontariato di genitori esperti,
sia grazie all' intervento di privati, sia grazie ai fondi strutturali europei. Si tratterà quindi di
analizzare puntualmente quali siano le necessità più urgenti e con potenziale maggiore impatto, in
modo da poter poi destinare ad esse le progettualità e le risorse che man mano si renderanno
disponibili. Particolare attenzione verrà dedicata all'attuazione del Piano Nazionale per la Scuola
Digitale per creare ambienti di apprendimento innovativi che consentono una gestione dei tempi,
dei gruppi e delle opzioni pedagogiche maggiormente attenta alla centralità dello studente.
L'Istituto ha aderito ai primi bandi PON per adeguare tutti i plessi scolastici di rete Lan o WLan e
di implementare/completare la dotazione della strumentazione informatica relativa a Laboratori
Mobili,Postazioni Informatiche,Spazi Alternativi per la didattica, nella fattispecie
videoproiettori,LIM, pc fissi, tablet, attrezzature per laboratorio di Scienze,accessori e materiali
vari per le installazioni. I progetti, contenuti nelle candidature ai PON, sono finalizzati alla
diffusione degli strumenti informatici in tutte i plessi dell'istituto, affinché diventino pratica
comune all'interno della scuola,nella relazione di apprendimento-insegnamento, nella
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consultazione tra docenti, nella comunicazione con le famiglie ed il territorio.
Il sito internet dell'Istituto è finalizzato:
 alla rappresentazione dell'identità della scuola (la storia, il sistema di relazioni attivate,
le caratteristiche delle strutture, il Piano dell'Offerta Formativa, il Regolamento di Istituto,
Lo statuto delle studentesse e degli studenti; Il Patto di Corresponsabilità, l'organigramma
e le caratteristiche dell'organizzazione dell'Istituto);
 a rendere trasparente l'attività dell'istituzione Scolastica;
 ad ospitare attività realizzate nei vari plessi e a favorire pratiche collaborative;
 a diffondere contenuti culturali, didattici ed educativi;
 ad accogliere suggerimenti, osservazioni, comunicazioni dei docenti, dei genitori degli
alunni e degli enti territoriali di riferimento;
 a rendere disponibile la modulistica.
Il responsabile del sito ne curerà l'organizzazione, pubblicherà i documenti istituzionali, valuterà,
sotto l'aspetto formale e contenutistico , le proposte provenienti dai plessi e risponderà, dopo aver
consultato gli interessati e se necessario, alle interpellanze e considerazioni che perverranno.
Considerata la variegata composizione dei potenziali fruitori del sito sarà utilizzato un linguaggio
accessibile e chiaro.

 Il registro elettronico è adottato in relazione alle esigenze di documentazione
dell'Istituzione Scolastica in stretta sintonia con le indicazioni ministeriali; i docenti, la
commissione informatica opereranno in collaborazione con gli editor del registro
per renderlo sempre più funzionale alle esigenze di documentazione dei docenti.
In forma graduale i genitori degli alunni potranno accedere al registro, con
password individuale, per attingere dati relativi al proprio figlio ( inizialmente per
verificare la presenza a scuola, i compiti per casa e per prendere visione di
circolari o di avvisi dei docenti).
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INCLUSIONE e INTEGRAZIONE
Linee di indirizzo
Favorire l'inclusione di
tutti gli alunni facendo
emergere le potenzialità
di ognuno, rispettando
tempi i processi di
apprendimento,
promuovendo il valore
della diversità come
risorsa,
Consolidare l'offerta
formativa per alunni
stranieri e con difficoltà
di apprendimento
RAV - Individuazione delle priorità traguardi - obiettivi di processo
Attuazione di
modalità
didattiche efficaci
per dare risposte
qualificate ai
bisogni degli
alunni BES per
favorirne
l'inclusione.
(obb.o di processo)
Coinvolgere le
famiglie degli
alunni ,
soprattutto
stranieri e ROM,
per una
condivisione
partecipata della
mission
dell'istituto
(priorità)
Valutare
positivamente la
possibilità di
prosecuzione
degli studi (ROM)
(traguardo)
AZIONI






Predisposizione di percorsi didattici adeguati
alle potenzialità degli alunni per favorire
l’inclusione;
Caratterizzazione degli interventi didattici per
la presenza di attività laboratoriali e l'uso
della strumentazione digitale disponibile.
Adozione di una tensione operativa
indirizzata ad ottenere performance superiori
alle previsioni.
Attività di supporto tra insegnanti di sostegno;
Collaborazione tra i docenti dei vari ordini di
scuola presenti nel territorio per predisporre
adeguatamente il passaggio degli alunni al
successivo grado di istruzione;
Organizzazione di corsi di formazione sulle
problematiche connesse all'inclusione e
all'integrazione.
Alunni con bisogni educativi speciali (BES)
L
’istituto ha tra i suoi obiettivi prioritari quello del miglioramento dell’inclusione e
integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES).
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La scuola è inclusiva quando è in grado di costruire percorsi capaci di portare ciascun alunno al
massimo livello possibile di formazione. Questi percorsi si concretizzano con la personalizzazione
e/o l’individualizzazione degli interventi educativi e formativi. In tale direzione si è operato
nell’Istituto promuovendo una didattica inclusiva e adottando una programmazione attenta ad una
maggiore diffusione del modello sociale dell’inclusività, che promuova una conoscenza globale
dell’alunno volta in particolar modo alla considerazione delle potenzialità individuali complessive
di ognuno e del contesto socioculturale di appartenenza.
Da un punto di vista normativo, a partire dalle Linee Guida del 2012 in seguito integrate da
indicazioni operative delle circolari ministeriali del 2013 e del 2014, gli alunni con BES possono
essere suddivisi in tre gruppi principali:
alunni con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92 (disabilità psico-fisica) per i quali è
previsto l'affiancamento di un insegnante di sostegno;
alunni con disturbi specifici dell'apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia, disortografia)
certificati ai sensi della Legge 170/2010;
alunni per i quali i docenti possono prevedere una piano didattico personalizzato per rispondere
ai bisogni, temporanei o meno, derivanti da difficoltà fisiche, biologiche, fisiologiche o
anche psicologiche e sociali.
In ambito strettamente didattico, per tutti questi alunni, vengono programmati interventi finalizzati
a ottenere miglioramenti graduali ed adeguati alle potenzialità. Solitamente, sono attuate per lo più
attività di piccolo gruppo con adeguamento delle richieste adottando le migliori strategie e degli
strumenti informatici disponibili (audiolibri, esercizi, giochi didattici). Gli alunni in difficoltà,
nell'attività all'interno del gruppo classe, vengono valorizzati nelle aree nelle quali fanno registrare
le migliori performance per aumentare il livello dell’autostima e per accrescere il loro credito
presso i compagni.
Le competenze docimologiche messe in campo danno, in molti casi, risultati interessanti per
quanto riguarda le conoscenze e le abilità e per quanto attiene la formazione dell'identità personale.
L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità delle risposte possibili, richiedono
l’articolazione di un progetto globale, il Piano Annuale per l’Inclusività, che valorizzi le risorse
della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi
mirati. Il Piano per l’Inclusione vuole fornire dunque l’impianto metodologico ed organizzativo
per migliorare promuovere una proficua interazione tra la scuola e tutte le altre componenti della
comunità educante: famiglie, specialisti delle Neuropsichiatrie del territorio, dell'Ambito
Territoriale e di studi privati, responsabili delle associazioni sportive e di volontariato e esperti di
nuove tecnologie a servizio della disabilità.
Nel triennio, considerata la vastità e la peculiarità delle problematiche, si valuterà
l'opportunità di strutturare un raccordo didattico-educativo tra i docenti di sostegno
finalizzato ad un reciproco scambio di orientamenti e di buone pratiche attuabili nei singoli
contesti di intervento. Funzionale potrà risultare la valutazione della strumentazione
informatica utilizzata, hardware e software, e dei programmi didattici specifici proposti in
relazione ai casi seguiti. Lo scambio esperienziale potrà risultare prezioso soprattutto in
presenza di docenti neo-assunti.
Si opererà, ottimizzando le competenze degli insegnanti di sostegno e/o organizzando
corsi di formazione specifici, per implementare la sensibilità dell'intero corpo docente e la
competenza nel rilevare in tempi utili le problematiche degli alunni BES e DSA e attivare
prontamente gli interventi specialistici; sulla base di tale presupposto saranno
particolarmente curati i rapporti con gli insegnanti della scuola dell'infanzia in quanto è
risaputo che la risoluzione di determinate problematiche è possibile se gli interventi
vengono effettuati nei primi anni della scolarizzazione.
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INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI NELLE SCUOLE DELL’ISTITUTO
L
a presenza di alunni figli d’immigrati nel nostro Istituto ha assunto, nell’ultimo periodo,
dimensioni quantitative e connotazioni qualitative che rendono necessari, da parte della
scuola, un’attenta considerazione e una serie di interventi intesi a garantire la fruizione
delle migliori opportunità di apprendimento e di socializzazione. L’accoglienza e le attività
programmate avranno come obiettivo di sfondo la determinazione di un contesto all’interno del
quale l’alunno straniero, gradualmente, trovi, serenità, punti di riferimento affidabili, rispetto e
consapevolezza delle proprie potenzialità.
Inserimento
Si ritiene opportuno che l’alunno sia inserito nel gruppo classe dei coetanei o, momentaneamente,
in attesa di una prima ricognizione del livello di maturità culturale, nella classe inferiore.
Nell’operare tale scelta è consigliabile valutare le problematiche presenti nelle classi d’inserimento
in modo tale da ipotizzare, sin da subito, l’organizzazione e la coordinazione degli interventi.
Premesso che gli alunni stranieri come tutti gli altri bambini e bambine hanno proprie individualità
e differenze, fra le quali l’appartenenza a una diversa etnia si colloca come una delle variabili da
tenere in considerazione, in un primo momento si dovrà:
 Operare gli opportuni accertamenti sul piano cognitivo, socio-affettivo e motorio che sono alla
base alla base di una corretta programmazione.
 Verificare la tipologia di scuola frequentata nei paesi di origine (le conoscenze saranno assunte
nei modi possibili non escludendo la consultazione dell’autorità diplomatica o consolare.)
 Accertarsi sull’opzione di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica
e\o approfondire la conoscenza della religione professata dal bambino e dalla sua famiglia.
 Richiamare l’attenzione dei servizi sanitari per gli interventi di competenza, con particolare
riguardo alle necessità di vaccinazione .
 Tenere in considerazione le consuetudini alimentari connesse alle tradizioni del paese di origine.
Sulle difficoltà riscontrate in sede di verifica, dovranno essere predisposti dei percorsi
individualizzati; attenzione particolare, soprattutto inizialmente, sarà data all’apprendimento
della lingua italiana. Alla realizzazione dei programmi di recupero si ritiene opportuno
concorrano diverse figure educative:

I docenti della classe d’inserimento

Docenti del plesso.
E’ di tutta evidenza il fatto che l’attività dovrà essere coordinata in modo tale da non proporre agli
alunni troppe figure di riferimento; è altresì importante dosare la durata e la difficoltà degli
interventi.
La responsabilità degli esiti dell’inserimento e dell’attuazione degli interventi educativo-didattici
dovrà essere il più possibile allargata ai docenti del plesso.
Modalità:
 Per quanto possibile, promuovere la partecipazione degli alunni in questione a tutte le
attività della classe (al fine di evitare forme progressive di isolamento);
 Inserimento nel piccolo gruppo omogeneo per difficoltà;
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 Interventi individualizzati quando non sono possibili le modalità precedenti;
Può essere vantaggioso, in particolari situazioni e con i dovuti accorgimenti, far partecipare
l’alunno ad attività in classi diverse da quella d’inserimento.
 Le difficoltà, di vario tipo, riscontrate saranno segnalate alle Amministrazioni Comunali e
agli enti competenti, e corredate da proposte integrative di quanto programmato e svolto
nell’ambito scolastico; (partecipazione ad attività extrascolastiche organizzate nel
territorio.)
 Sarà valutata la possibilità di organizzare corsi di recupero, in orario aggiuntivo, finanziati
da enti o, all’occorrenza con il fondo d’istituto e/ o finanziamenti Regionali o Ministeriali.
 Sarà altresì valutata la possibilità fruire della presenza di mediatori culturali.
Appendice B : Protocollo d'accoglienza
Considerata la situazione economica e l'andamento dei flussi migratori è ipotizzabile che nel
prossimo triennio l'attenzione dell'Istituto debba rivolgersi soprattutto al potenziamento delle
competenze linguistiche degli alunni figli di immigrati: tali competenze sono decisive per aderire
efficacemente ai diversi ambiti disciplinari. D'altro canto l'uso della lingua di origine in famiglia o
in altri contesti, la possibilità di sintonizzare i mezzi di comunicazione con emittenti straniere
rappresentano aspetti positivi per una umanità che deve avere consapevolezza e deve conservare le
proprie radici culturali. Ne consegue che in relazione agli alunni stranieri oltre al potenziamento
della conoscenze della lingua italiana saranno valorizzati i diversi aspetti culturali che
caratterizzano i diversi paesi di origine .
INSERIMENTO ALUNNI ROM
Per quanto riguarda l'inserimento degli alunni ROM si fa riferimento alle modalità codificate per
gli alunni stranieri.
L’Istituto si avvale della presenza di una mediatrice culturale ROM, con il contributo dall’ambito
socio-assistenziale di Azzano X, al fine di:
 agevolare la comunicazione tra le due culture promuovendo la reciproca conoscenza e
comprensione;
 mettere in contatto e gettare “ponti” fra due modelli socio-familiari profondamente
diversi;
 favorire la frequenza scolastica degli ragazzi ;
 prevenire l’abbandono scolastico;
 contattare i servizi (socio assistenziale , neuro psichiatrico,ecc.) per la soluzione di









particolari problematiche.
mediare tra le esigenze della scuola e le disponibilità delle famiglie;
far rispettare le norme che regolano la vita scolastica;
migliorare la consapevolezza dell’importanza della frequenza scolastica presso le famiglie
creare circolarità e collegamento tra scuola e famiglia, al fine di promuovere un dialogo
positivo e costruttivo tra le parti;
responsabilizzare le famiglie in ordine all'importanza della frequenza e partecipazione
scolastica dei bambini
apportare chiarimenti e spiegazioni in caso di incomprensione tra scuola e famiglia.
avvicinare e coinvolgere le famiglie ROM nella vita scolastica dei figli
favorire il prosieguo degli studi al termine della scuola secondaria di 1° grado.
orientare la scelta della tipologia di scuola.
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Popolazione scolastica a.s. 2015-2016
250
200
150
totale
alunni
100
alunni imm
alunni R
50
0
Chions P
Villotta P
Pravisdomini P Pravisdomini
Sec
Chions Sec
La CONTINUITA'
Linee di indirizzo
Potenziare gli interventi per garantire la continuità
educativa tra i vari ordini di scuola.
RRAV - Individuazione delle priorità traguardi - obiettivi di processo
Consolidare l'integrazione e la collaborazione tra i docenti
nella prospettiva di ottimizzare le opportunità del progetto
“Anni Ponte”
(obb.o di processo)
AZIONI



Individuazione delle modalità più opportune per
far conoscere agli alunni l'ambiente che gli
ospiterà nel successivo grado di istruzione;
Informazioni all'alunno e
alla famiglia, sulle
richieste
(competenze,
autonomia,
comportamento) previste nel successivo grado di
istruzione;
Programmazione di contatti tra i docenti per un
reciproco scambio sulle metodologie applicate;
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L
e attività che afferiscono alla continuità sono finalizzate a garantire lo sviluppo dei
processi formativi, educativi e culturali, da un ordine di scuola all'altro e riguardano, i due
ordini di scuola dell'istituto, coinvolgono le scuole dell'infanzia (paritarie) dei comuni di
Chions e Pravisdomini e la richiesta di collaborazione degli Istituti superiori frequentati dai
ragazzi in uscita dal nostro istituto.
Gli insegnanti della scuola primaria avranno la possibilità di conoscere direttamente gli alunni in
uscita dalla scuola dell'infanzia con interventi didattici concordati tra i docenti. Le osservazioni e il
confronto con gli insegnanti della scuola dell'infanzia risulteranno utili per la formazione delle
classi prime (primaria).
I ragazzi della scuola primaria avranno la possibilità di conoscere il futuro ambiente scolastico
visitandolo direttamente ed assistendo a delle lezioni. I docenti della scuola Primaria e quelli dalla
scuola secondaria di ° g. attribuiscono al curricolo la potenzialità di garantire la continuità dei
processi per il raggiungimento dei traguardi di competenza e condividono le medesime finalità
educative.
Agli istituti superiori saranno richiesti gli esiti scolastici dei ragazzi del primo anno provenienti dal
nostro Istituto; i dati serviranno per contribuire alla valutazione sulla bontà degli interventi
didattici.
ORIENTAMENTO
L’attività di orientamento è coordinata dalla funzione strumentale e usufruisce della collaborazione
dello psicologo incaricato per il servizio e del materiale fornito dal Centro di Orientamento
regionale. Prevede tempi quadriennali partendo dalle classi quinte della scuola primaria. Si
propone di guidare gli allievi alla conoscenza di sé, ad acquisire capacità di raccogliere
informazioni e a potenziare la capacità di scegliere e decidere.
L’aspetto educativo - formativo dell’attività, coinvolge tutti gli insegnanti che assumono
atteggiamenti e programmano interventi finalizzati a favorire nell’allievo pre-adolescenziale:
 Conoscere il proprio ambiente familiare: lavori dei padri e delle madri.
 La ricerca della propria identità
 La consapevolezza dei propri interessi, attitudini, aspirazioni, valori
 La serenità nel rapporto con se stesso e con gli altri
 L’elaborazione di un proprio progetto di vita.
La parte informativa dell’orientamento prevede l’acquisizione di conoscenze lungo il seguente
percorso:
 Visita dell’ambiente scolastico
 Come osservare il proprio corpo ed i suoi cambiamenti
 Come osservare gli aspetti della propria personalità
 Come diventare consapevoli dei propri interessi, attitudini, valori, aspirazioni.
 Come appropriarsi di un proficuo metodo di studio
 Come scegliere il proprio percorso scolastico-professionale.
 Il sistema scolastico post-obbligo con elenco di tutti gli istituti e scuole secondarie
 Visite ad istituti e scuole superiori
 Come conoscere una professione
 Professioni familiari
 Settori produttivi e profili professionali
 Attività economiche nel territorio (visite guidate)
o stimolare la partecipazione attiva alla vita scolastica e cittadina;
o acquisire consapevolezza dell’impegno del singolo per il “bene comune”;
o far maturare lo spirito critico, il rispetto e la tolleranza per le opinioni degli altri;
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o favorire la capacità di esprimere le proprie idee, argomentarle e presentarle in pubblico;
o progettare ed elaborare piani, programmi ed incontri con amministratori pubblici;destinatari:
tutti gli alunni delle scuole secondarie di Chions e Pravisdomini.
La realizzazione del progetto sarà curata dagli insegnanti della scuola media referenti per il
progetto; saranno coinvolti i Sindaci e gli amministratori comunali.
Si prevede l’uso del materiale scolastico e viaggi di spostamento dei ragazzi.
PROGETTI
Linee di indirizzo
Realizzare un
curricolo completo
e condiviso con
riferimento alle
competenze
chiave europee
Consolidare e
accrescere la
relazione
dell’Istituto con le
agenzie del
territorio;
RAV - Individuazione delle priorità traguardi - obiettivi di processo
Guidare i
ragazzi ad
essere
protagonisti
del proprio
apprendimento
(priorità)
Presenza
diffusa della
capacità di
organizzare i
saperi
utilizzando
varie
Implementare
l'insieme di
competenze
permanenti e
strutturanti la
personalità dei
ragazzi
(traguardo)
(priorità)
Possedere
autonomia, senso di
responsabilità e
rispetto, unitamente a
qualità comunicativerelazionali per
convivere nella
comunità
(priorità)
AZIONI




Predisposizioni dei progetti in fase di programmazione
curricolare in modo da garantirne la coerenza e la
complementarietà;
Privilegiare l'adesione a progetti se questi hanno un valore
formativo significativo e/o integrano e arricchiscono le attività
scolastiche predisposte;
Predisposizione di progetti che valorizzino l'integrazione e
l'inclusività, il lavoro cooperativo e le collaborazioni multiple.
Individuazione di esperti esterni, se necessari, qualificati anche
dal punto di vista della comunicazione e delle relazionalità.
.
L
a scuola è il luogo in cui istruire, educare, orientare il cittadino di domani. La
predisposizione e l'attuazione di progetti è finalizzata ad integrare le attività curricolari,
ad allargare gli orizzonti culturali, a scoprire le sensibilità individuali e per rendere
gradualmente l'alunno:
 consapevole della propria individualità e protagonista delle proprie scelte;
 capace di integrarsi, in virtù delle competenze acquisite, in una realtà in continua
evoluzione e di interagire con gli altri;
 capace di leggere ed interpretare criticamente la realtà.
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PROGETTI DI ENTI PER L’ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo di Chions, così come tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti nei
sette comuni dell’Ambito (Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto, Pravisdomini, Zoppola, Prata
di Pordenone, Pasiano di Pordenone), ha sottoscritto con l’AMBITO DISTRETTUALE SUD 6.3,
in data 13 settembre 2007, un protocollo d’intesa per l’attuazione del PROGETTO MONITOR
DIS/AGIO, denominato “PATTO EDUCATIVO TERRITORIALE”.
In attuazione del suddetto accordo, la Scuola collabora con l’Ambito Distrettuale sud 6.3,
attraverso i suoi incaricati, per l’attuazione del progetto Monitor Dis/Agio, il cui scopo è
promuovere il benessere di bambini e ragazzi, prevenire le difficoltà e contenere il disagio,
operando in stretto contatto con la scuola e i servizi territoriali, al fine di garantire lo sviluppo di
ogni minore ed il sostegno alle responsabilità educative di quanti sono in relazione con essi,
attraverso la realizzazione di “un’alleanza educativa” fra adulti educanti.
L’equipe psicopedagogica del Progetto Monitor Dis/Agio espleta le proprie funzioni attraverso i
seguenti strumenti:
 L’osservazione partecipante/ascolto del bambino/ragazzo a scuola e nei contesti ludico-ricreativi frequentati dal minore, su richiesta dell’insegnante e/o del genitore.
 La progettazione e conduzione di laboratori relazionali nel contesto scolastico, rivolti al gruppo classe, in collaborazione con gli insegnanti. Lo strumento laboratoriale ha come finalità
l’osservazione delle dinamiche emotive e relazionali in essere, l’individuazione e l'uso di strumenti utili a migliorare il benessere del gruppo, rinforzando gli aspetti più efficaci della comunicazione interpersonale.Gli insegnanti partecipano sia nella fase di progettazione che di
conduzione dei percorsi.
 La consulenza educativa per genitori, insegnanti e operatori pubblici e del privato sociale, che
operano con e per i soggetti in età evolutiva.
 La formazione rivolta a insegnanti ed educatori.
 La formazione per genitori, attraverso gruppi esperienziali e incontri a tema.
 L’informazione sul sistema dei servizi specialistici e delle risorse educative territoriali.
 La messa in rete tra enti e soggetti che, a diverso titolo, concorrono alla prevenzione del disagio e alla promozione del benessere dei minori e delle famiglie del territorio.
Si precisa che l’attenzione rivolta ai bambini e ai ragazzi nel contesto del Progetto Monitor
Dis/Agio è di tipo psicoeducativo: l’attività svolta e gli strumenti utilizzati non hanno scopo
psicodiagnostico né psicoterapeutico.
Le modalità di collaborazione durante le ore scolastiche vengono concordate con gli insegnanti
della scuola, mentre le famiglie hanno la possibilità di accedere gratuitamente al servizio con le
seguenti modalità:
 Tramite gli insegnanti.
 Contattando l’Ambito Distrettuale sud 6.3: Piazza San Giacomo 1, Praturlone di Fiume Veneto, tel. 0434.954815 – 0434.954814, fax 0434.953927.
 Contattando direttamente gli operatori referenti:
Comuni di Chions e Pravisdomini: Blandino Michela – psicologa, cell. 3498766779
I genitori saranno informati dell’attività della psicologa territoriale e del suo possibile intervento
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nelle classi, in caso di necessità; una volta acquisito il consenso della parte genitoriale, la psicologa
sarà autorizzata ad intervenire e a collaborare con gli insegnanti.
La stessa figura, inoltre, su richiesta della Scuola, potrà fornire supporto per quanto riguarda aree
tematiche relative all’area dell’educazione alimentare, della prevenzione delle tossico dipendenze e
alcolismo, dell’educazione all’affettività.
Recentemente, si è costituito un “Tavolo Educativo” che ha elaborato un documento d'intesa a
carattere educativo tra tutte le associazioni e le istituzioni pubbliche e parificate presenti nel
territorio (comune di Chions), contenente un accordo tra le parti rispetto le principali regole della
convivenza sociale da far rispettare ai ragazzi e finalizzato alla coerenza educativa.
PRIMA E DOPO LA CAMPANELLA
Il progetto prevede la sorveglianza pre e post scuola in alcune realtà scolastiche; il servizio è
gestito direttamente dall’Ambito tramite gli operatori dell’associazione “Scarabeo”. L’Istituto
mette a disposizione i locali per la soluzione di una problematica avvertita a livello istituzionale e
familiare e collabora per gli aspetti di competenza.
Progetti di ISTITUTO
CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE
Al fine di preparare e formare i cittadini di domani, la Scuola Secondaria di 1° grado di Chions e di
Pravisdomini indice, ogni anno, le elezioni del sindaco e del Consiglio Comunale dei ragazzi.
E’ un’opportunità offerta ai giovani per riflettere, ascoltare, avere idee e trovare soluzioni esaminando i
problemi e la vita della scuola; un’occasione inoltre per fare scelte, realizzare progetti per un bene comune;
un modo per conoscere le leggi e gli iter burocratici in vigore.
E’ a ….” norma di legge” che sono affrontate le liste, in cui i ragazzi devono spiegare le loro idee, le loro
proposte, presentate in un’unica campagna elettorale all’interno della scuola. Tutti i ragazzi frequentanti
possono votare. Le operazioni di voto e scrutinio si svolgono secondo le indicazioni legislative.
Il consiglio comunale dei ragazzi opera in collegamento e in collaborazione con i consigli comunali di
Chions e Pravisdomini, svolgendo funzioni propositive e consultive sui temi e problemi che riguardano la
vita della Comunità e le esigenze dei giovani.
Obiettivi:
o il consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze intende offrire l’opportunità agli stessi di conoscere e
capire i loro bisogni sia nell’ambiente scolastico che sociale e di proporre scelte, pertinenti, dal loro
punto di vista;
o offrire alle Amministrazioni Comunali la possibilità di avere un rapporto privilegiato con i
cittadini più piccoli ed attraverso essi conoscere “in presa diretta” i loro bisogni, le loro
rappresentazioni della vita e dell’ambiente in cui vivono.
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SCUOLA PRIMARIA DI CHIONS
CLASSI E N° ALUNNI
PERIODO
ORE LEZIONI
ESTERNI
ORE LEZIONE
DOCENTI
Tutti i plessi
Ottobre/Giugno 2016
==
==
ZULIANI Daniele
2^ - 3^ Prim. Chions Alunni 50
da definire
18
==
BONI' Laura
PROGETTO ARTE
Tutte le classi
Novembre/Gennaio
==
==
GERARDI Pia
LABORATORI L2
Tutti gli alunni
dell'Istituto
Novembre/Marzo
Tutte le classi primaria
Chions
Ottobre/Maggio
TITOLO DEL PROGETTO
VIAGGI ISTRUZIONE
LABORATORIO DI LETTURA
MULTILINGUE
TI LEGGO UNA STORIA
da definire in base al
finanziamento regionale
==
==
INS.RESPONSABILE OBIETTIVI
BONI' Laura
BORTOLUSSI Anna
Rita
Comparare gli
apprendimenti con la
realtà di riferimento
Educare all'ascolto ed al
piacere della lettura di
storie appartenenti a
realtà culturali diverse
Migliorare l'attenzione, la
conoscenza del
patrimonio artistico
espressivo
Realizzare laboratori di
lingua italiana
Mantenere vivo il piacere
per la lettura
Riscoprire il senso del tempo
biologico attraverso l'attesa, la
pazienza,l'impegno per un
obiettivo
Tutte le classi primaria
Chions
Ottobre/Maggio
2^A - 4^A prim.
CHIONS
Gennaio/Marzo
==
==
DELLA ROSA Flavia
PROGETTO DI MUSICA "ECOLE
D'ENSEMBLE"
2^A/B - 3^A - 4^A
Gennaio/Giugno
==
==
DORO Alberta
Avvio all'utilizzo di
strumenti vocale e
musicale
SVILUPPO COMPETENZE BES
Classi seconde scuole
primarie dell'Istituto
Novembre/Marzo
36
==
ARBORITANZA
Adriana
Attivare strumenti e
strategie per favorire
l'apprendimento
COLTIVIAMOCI A SCUOLA
OPERA DOMANI "TURANDOT"
SENZA ONERI
TABLET
BONI' Laura
DORO Alberta
Conoscere l'opera lirica
Migliorare l'apprendimento
attraverso luso del tablet
MOVIMENTO IN 3S
classi prime e seconde
primarie
dell'Istitutodell'Istituto
SNAPPET
Alunni primaria Chions
Ottobre/Giugno 2016
==
==
DORO Alberta
DAMA A SCUOLA: UNO SPORT PER LA
MENTE
Alunni classi 3^-4^-5^
Tutto l'anno
==
==
GERARDI Pia
Giocare a dama con
finalità
culturale,aggregativa e
sportiva
EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' E ALLA
SESSUALITA'
Alunni classe 5^ primaria
Aprile/Maggio
==
==
BONI' Laura
Approfondire il legame tra il
proprio corpo, la cura di sé,la
propria identità ed il rispetto
dell'altro
LABORATORIO ESPRESSIVO
Tutti gli alunni dell'Istituto
Aprile/Giugno 2015
da definire in base
al finanziamento
da definire in
base al
finanziamento
BONI' Laura
Tutte le primarie
aprile
==
==
ROSSET Manuela
POMPIEROPOLI
Annullata
Educare alla sicurezza
attraverso attività
condotte dai Vigili del
Fuoco
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SCUOLA SECONDARIA DI CHIONS
TITOLO DEL PROGETTO
ORE LEZIONI
ESTERNI
ORE LEZIONE
INS.RESPONSABILE
DOCENTI
CLASSI E N° ALUNNI
PERIODO
MUSICA MAESTRO
Alunni Secondaria di
Chions
Maggio
DOVE SONO IO, DOVE INIZIA
L'ALTRO.IMPARIAMO A VOLARE
Tutte Sec. Chions e
Pravisdomini
Ottobre/Giugno 2015
==
==
GIRELLI Valeria
SCUOLA APERTA:
1)
"La scuola incontra gli alunni"
2) "La
scuola incontra le famiglie"
3) " La
scuola incontra le agenzie educative del
territorio"
Alunni sc. Primarie di
Chions-Villotta e Sec.
Chions
Gennaio/Maggio 2015
==
==
GIRELLI Valeria
Garantire un
processo di crescita
unitario
CRESCERE SERENI (Progetto bullismo)
Studenti - Genitori Docenti dell'Istituto
Anno scol. 2015/16
==
==
GIRELLI Valeria
Promuovere l'integrazione
sociale nella scuola e nel
territorio
2^A/B/E/C/D
Aprile
==
==
RUSALEN Sergio
Acquisire consapevolezza e
preparazione di fronte a rischi
e calamità del territorio
1^/2^/3^E
Febbraio/Maggio 2016
12 ore
==
INFANTI Meri
Novembre/Maggio
==
16
GIRELLI Valeria
Sviluppare senso critico
rispetto al prodotto
cinematografico
==
==
GIRELLI Valeria
Riconoscerele prorie
attitudini grafiche e
operative
OPERAZIONE TALPA
PROGETTO CONVERSAZIONE LINGUA
STRANIERA (Tedesco)
CIAK CINEMA
Classi terze
Dicembre/Febbraio
SENZA ONERI
MARCATO Giovanna
OBIETTIVI
Sviluppare capacità di
ascolto attivo, critico e
consapevole
Acquisire consapevolezza
di essere artefici della
propria esistenza
Comunicare in modo
strategico ed appropriato
al contesto
LABORATORIO ARTISTICO
2^-3^A/B/E
EMOZIONI ED AFFETTIVITA'
Classi terze Secondarie e
quinte scuole primarie
da definire
==
==
FLUMIAN Rossella
GIARDINO ORTO BOTANICO
classi seconde e terze
febbraio
8 ore
6 ore non
docenza
SCALON Fabrizio
Tutte le classi
Ottobre/Maggio
==
==
SCALON Fabrizio
Sviluppare una coscienza
civica responsabile
TEATRO SCUOLA: PER FAVORE
RESTITUITECI IL CIELO
Alcuni alunni di tutte le
classi
Natale Fine anno
==
30 ore
RIGANO Orazio
Trasfigurare argomenti
disciplinari inrappresentazione
scenica-teatrale
SVILUPPO COMPETENZE DSA
Prime
Novembre/Marzo
24
==
CORAN Greta
SPORTELLO COMPITI
Tutte le classi Chions e
Pravisdomini
Ottobre/Maggio
==
da definire
CESCHIN Cesare
Recupero e
potenziamento abilità di
base
PRONTI ALLA SICUREZZA (Primo Soccorso)
Tutte le classi seconde
Chions e Prav.
da definire
20 ore
==
FLUMIAN Rossella
Maturare un comportamento
responsabile nei confronti di se
stessi e degli altri
Alunno classe seconda
Tutto l'anno
da definire
da definire
SINDACO DEI RAGAZZI
ISTRUZIONE DOMICILIARE
BETTIN Nadia
Acquisire consapevolezza di sé,
del proprio corpo, del proprio
agire in adolescenza
Assumere coscienza ecologica
rivoklta ad una sana
alimentazione
Accrescere la
consapevolezza delle
proprie potenzialità
Fornire pari opportunità
scolastica in situzione
domicialiare
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SCUOLA PRIMARIA DI VILLOTTA
Istituto Comprensivo di Chions – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – aa.ss.2016/17-2017/18-2018/19
TITOLO DEL PROGETTO
ATTIVITA' NATATORIA
PROGETTO SOLIDARIETA'
OBIETTIVO MUSICA
MINIBASKET
CLASSI E N°
ALUNNI
PERIODO
ORE LEZIONI
ESTERNI
ORE LEZIONE
DOCENTI
INS.RESPONSABILE
OBIETTIVI
Villotta
Gennaio/Giugno 2016
da definire
==
ZULIANI Daniele
Acquisire
gradualmente
abilità motorie
Tutte le classi
primaria Villotta
Ottobre/Giugno 2016
Interventi tutto
l'anno
==
DANELUZZI Manuela
Consapevolezza
ed accoglienza
dell'altro
Tutte le classi
Prim. Villotta
Ottobre/Dicembre
96
==
GURIZZAN Antonella
==
==
DANELON Rita
Tutte le classi
Ottobre/Gennaio
SCUOLA PRIMARIA DI PRAVISDOMINI
TITOLO DEL PROGETTO
CLASSI E N°
ALUNNI
PERIODO
ORE LEZIONI ESTERNI
ORE LEZIONE
DOCENTI
INS.RESPONSABILE
OBIETTIVI
ATTIVITA' NATATORIA
2^A - 20 alunni
Gennaio/Giugno
da definire
==
ZULIANI Daniele
Acquisire gradualmente
abilità motorie
IMPARARE A CRESCERE
Tutte le classi
Ottobre/Giugno
??
100 ore
ZULIANI Daniele
Prendere coscienza della propria
identità personale e culturale
attraverso la conoscenza della
storia locale
EDUCAZIONE STRADALE A
SCUOLA
Tutte le classi
4^A/B - 5^A/B
==
==
RIZZATO Gigliola
Acquisire ed approfondire
conoscenze su diritti e
doveri del pedone e ciclista
PERCORSI DELLA GRANDE
GUERRA
SOSTENIBILITA'
AMBIENTALE
4^A/B - 5^A/B
Ottobre/Maggio
==
==
ZULIANI Daniele
Conoscenza dell'evento
bellico ed elaborazione di
considerazioni personali su
tematica del dialogo tra
popoli
3^A/B-4^A/B-5^A/B
Novembre/Dicembre
==
==
BAISERO Caterina
Maturare atteggiamenti di
consapevolezza e sensibilità
ambientale
==
30 ore non
docenza
LIUT Valeria
Comprendere l'importanza
dell'aiuto rivolto agli altri ed a se
stessi
Acquisire padronanza posturale e
sociale in attività di gioco-sport
SOLIDARIETA'
Tutte le classi
Novembre/Maggio
LO SPORT A SCUOLA
Tutti gli alunni
Anno Scol.
100 ore
==
FIOROT lorella
IL GIARDINO INTERNO
Tutte le classi
Anno Scolastico
==
==
CORAL Rita
==
2 + 2 ore
formazione
docenti
BAISERO Caterina
ALLA SCOPERTA DELLA
MUSICA
OPERA DOMANI
Anno Scolastico
Tutti gli alunni
Febbraio/Marzo
SCUOLA SECONDARIA DI PRAVISDOMINI
Avvicinare gli alunni all'opera
lirica
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TITOLO DEL PROGETTO
CLASSI E N°
ALUNNI
PERIODO
ORE LEZIONI
ESTERNI
ORE LEZIONE
DOCENTI
INS.RESPONSABILE
OBIETTIVI
SPORTELLO
COMPITI
Tutte le classi
Novembre/Giugno
2016
56 carico Comune
70
GALLIO Renata
Recupero e
potenziamento abilità di
base
FINALMENTE E'
VENERDI'
Tutte le classi
Novembre/Maggio
2016
54 carico Comune
54
GALLIO Renata
Integrazione e
socializzazione a scuola e
nel territorio
VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
L’Istituto Scolastico, inoltre, amplia la propria offerta educativa attraverso diverse iniziative, uscite
didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione attuati in orario scolastico, nell’arco di un’intera
giornata o più giorni, partecipazione ad iniziative
proposte da enti esterni (manifestazioni, spettacoli ...).
Tali esperienze rappresentano una valida opportunità di apprendimento e di crescita per tutti gli
alunni, infatti, oltre ad ampliare il patrimonio di conoscenze e di esperienze,si configurano come
un’importante occasione di socializzazione, di dialogo, di confronto e di condivisione .
Esse vengono progettate e realizzate nel rispetto della normativa vigente e coerentemente con il
progetto educativo della classe, allo scopo di consolidare obiettivi didattico-formativi e di
approfondire conoscenze relative ad argomenti di studio.
Viaggi di Istruzione Anno Scol. 2015/16 - MEZZA GIORNATA
DATA
ORARIO
PARTENZA
ORARIO
RITORNO
PLESSO/I
CLASSI
DESTINAZIONE
N°
ALUNNI
N° INS.
ACCOMP.
Ariis (Udine) visita Acquario
32
4
SCUOLA PRIMARIA
VILLOTTA
18/03/2016
8,30
12,30
VILLOTTA
2^A/B
17/05/2016
8,30
13.30
VILLOTTA
5^A
Concordia Sagittaria-Portogruaro
23
2
20/05/2016
8.30
12.00
VILLOTTA
5^A
Chions (Scuola secondaria di I°
grado)
23
3
20/11/2015
9.15
12.20
Pravisdomini (Sala Parrocchiale)
122
12
15/12/2015
9.15
12.00
PRAVISDOMINI
5^A/B
Cesena di Azzano Decimo
38
4
10 o 11/03/2016
9.30
13.00
PRAVISDOMINI
3^A/B
4^A/B
5^A/B
Pordenone (Teatro Verdi "Opera
domani"
122
9
11/04/2016
8.30
12.30
PRAVISDOMINI
1^A-1^B
Torre di Pordenone (Immaginario
scientifico)
40
3
9.15
12.00
PRAVISDOMINI
5^A/B
S.Vito al Tagliamento (Loc.
Ponterosso - Ambiente servizi)
38
4
PRAVISDOMINI
Aprile/Maggio
da definire
PRAVISDOMINI
3^A/B
4^A/B
5^A/B
Istituto Comprensivo di Chions – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – aa.ss.2016/17-2017/18-2018/19
SCUOLA SECONDARIA
Istituto Comprensivo di Chions – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – aa.ss.2016/17-2017/18-2018/19
PRAVISDOMINI
24/11/2015
8.15
13.30
PRAVISDOMINI
3^C/D
San Vito al Tagliamento (Visita Istituti
Superiori)
29
3
Dicembre da
definire
8.00
12.00
PRAVISDOMINI
1^C/D
Brugnera (I.P.S.I.A.)
56
4
14/12/2015
8.15
13.30
PRAVISDOMINI
3^C/D
Pordenone (Istituti Superiori)
29
6
Febbraio da
definire
8.15
13.30
PRAVISDOMINI
1^C/D
Pordenone (visita centro storicoBiblioteca)
50
4
Marzo 2016 da
definire
11.30
13.30
PRAVISDOMINI
Tutte le classi Pravisdomini Sala Parrocchiale
125
insegnanti in
servizio
Marzo 2016 da
definire
8.00
12.00
PRAVISDOMINI
2^C/D
San Vito al Tagliamento (visita impianto
eco sinergie)
46
4
Marzo da definire
da definire
da definire
PRAVISDOMINI
2^C/D
Coop di Pravisdomini
46
4
Marzo da definire
da definire
da definire
PRAVISDOMINI
1^C/D
Coop di Pravisdomini
50
4
Sacile (Progetto Emozioni ed Affettività)
29
2
08/03/2016
8.10
13.10
PRAVISDOMINI
3^C/D
19/11/2015
da definire
da definire
CHIONS
3^A/B/E
San Vito al Tagliamento (Visita Istituti
Superiori)
56
5
17/12/2015
da definire
da definire
CHIONS
3^A/B/E
Pordenone (Visita Istituti Superiori)
56
5
03/12/2015
9.00
12.30
CHIONS E
PRAVISDOMINI
Tute le classi Villotta (Palazzetto dello sport)
302
Ins. in servizio
Gennaio 2016
8.00
14.00
CHIONS
3^A/B/E
Vittorio Veneto (Museo della battaglia)
56
5
10/03/2016
10.00
13.00
CHIONS
3^A/B/E
Pordenone (Teatro Verdi)
84
7
Aprile da
confermare
8.30
13.30
CHIONS
Pravisdomini (Coop)
57
5
8.30
13.00
CHIONS
05/05/2016
8.00
14.00
CHIONS
2^A/B/E
15/02/2016
8.10
13.10
CHIONS
3^A
18/02/2016
8.10
13.10
CHIONS
3^B
19/02/2016
8.10
13.10
CHIONS
3^E
CHIONS
Maggio da
confermare
2^A/B/E
3^A/B/E
Azzano X° (Az. Agricola "Principi di
Porcia")
Pordenone (Centro storico - Biblioteca)
Sacile (Progetto Emozioni ed Affettività)
Sacile (Progetto Emozioni ed Affettività)
Sacile (Progetto Emozioni ed Affettività)
56
5
57
5
18
2
18
2
20
2
Istituto Comprensivo di Chions – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – aa.ss.2016/17-2017/18-2018/19
Viaggi di Istruzione Anno Scol. 2015/16 - INTERA GIORNATA
Viaggi di Istruzione Anno Scol. 2015/16 - PIU' GIORNI
DATA
ORARIO
ORARIO
PARTENZA RITORNO
PLESSO/I
CLASSI
DESTINAZIONE
CHIONS
5^A
Venezia
N°
N° INS.
MEZZO DI
ALUNNI ACCOMPAG TRASPORTO
NATORI
SCUOLA PRIMARIA
dal 21 al 22 Aprile
2016
8,00
19,00
26
3
TRENO
Torrate
66
5
PROPRI
SCUOLA SECONDARIA
13/14/15/16
Ottobre
17.00
14.00
CHIONS
dal 16 al 18 marzo
2016
6.30
20.00
CHIONS
3^A/B/E Perugia - Assisi
56
5
PULLMAN
dal 16 al 18 marzo
2016
6.30
20.00
CHIONS
2^A/B/E Perugia - Assisi
57
5
PULLMAN
dal 16 al 18 marzo
2016
6.30
20.00
CHIONS
Perugia - Assisi
64
5
PULLMAN
Firenze
29
4
TRENO
da
da
dal 16 al 18 marzo
PRAVISDOMINI
concordare concordare
2016
1^A/B/E
1^A/B/E
3^C/D
Istituto Comprensivo di Chions – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – aa.ss.2016/17-2017/18-2018/19
VERSANTE EDUCATIVO
Linee di indirizzo
Realizzare un curricolo
completo e condiviso con
riferimento alle competenze
chiave europee
( individuare collegamenti e
relazioni)
Aumentare la conoscenza e la
consapevolezza
delle
procedure, dei comportamenti
corretti in caso di emergenza e
delle tematiche inerenti la
sicurezza;
RAV - Individuazione delle priorità traguardi - obiettivi di processo
Guidare i ragazzi ad
essere protagonisti del
proprio apprendimento
Valorizzare le attività di
gruppo come educazione
alla collaborazione
(priorità)
(priorità)
AZIONI






Nell'ambito del curricolo, riservare alle
educazioni uno spazio proprio per non
considerarle solo trasversali;
Fruizione di esperti e specialisti per lo
sviluppo di tematiche specifiche;
Incremento delle attività sportive,musicali e
teatrali
fruendo
delle
competenze
dell'organico potenziato e dell'interscambio
tra insegnanti e delle potenzialità interne
all’Istituto.
Implementazione delle sensibilità sulla
tematiche riguardanti la
sicurezza con:
riflessioni e discussioni in classe, analisi di
documenti, esercitazioni pratiche.
Avviamento graduale alle pratiche di Primo
Soccorso
implementazione del numero dei docenti in
possesso dei requisiti per lo svolgimento del
ruolo di addetti antincendio e primo soccorso.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE salute e ambiente
I
n un panorama da più parti tratteggiato come “emergenziale” per una manifesta deriva
diseducativa, la scuola è chiamata a raccogliere la sfida della riaffermazione del rispetto della
persona umana senza discriminazioni, del senso civico, della responsabilità individuale e
collettiva, dei valori di libertà, di giustizia, di bene comune che affondano le radici nella nostra
Costituzione. In questo senso l’insegnamento apprendimento di Cittadinanza e Costituzione
diventa un obiettivo irrinunciabile; si tratta di un obiettivo di alto profilo, che mira a consolidare
nelle giovani generazioni una cultura civico-sociale e della cittadinanza che intreccia lo sguardo
locale, regionale con più ampi orizzonti …. Si tratta di un obiettivo che deve tradursi in adesione
consapevole al quadro valoriale espresso dalla nostra Carta costituzionale cui s’ispirano
atteggiamenti, comportamenti, punti di vista, linguaggi e pratiche quotidiane.
Cittadinanza e Costituzione è un insegnamento con propri contenuti che devono trovare un tempo
Istituto Comprensivo di Chions – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – aa.ss.2016/17-2017/18-2018/19
dedicato per essere conosciuti e gradualmente approfonditi. .(C.M. n° 86 del 27 ottobre 2010)
Cittadinanza e Costituzione è un insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con
la legge n. 169 del 30.10.2008.
Con il termine Cittadinanza si vuole indicare la capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano
diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte. Lo studio della
Costituzione, invece, permette non solo di conoscere il documento fondamentale della nostra
democrazia ma anche di fornire una mappa di valori utile per esercitare la cittadinanza a tutti i
livelli.
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ha dunque l’obiettivo di insegnare alle giovani
generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni.
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, si colloca nell’ambito dell’area “storicogeografica” della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado ed è trasversale alle
discipline che concorrono alla definizione del curricolo.
Competenze: Le competenze sociali e civiche di cittadinanza e costituzione nell'adesione
consapevole ai principi e valori ispirati alla carta Costituzionale - si declinano, solo per fare
qualche esempio, nella problematizzazione e nella valutazione critica di fatti e
comportamenti; nella mediazione e gestione pacifica dei conflitti; nel fair play nelle
attività sportive; nel rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali così come nella
cura per le cose proprie e altrui e dei beni pubblici; nella pratica della gentilezza;
nell'assunzione di atteggiamenti responsabili verso la comunità scolastica e sociale; nel
far valere i propri diritti e riconoscere quelli altrui così come nell'assolvere i propri doveri;
nel partecipare alle iniziative di democrazia scolastica; nella valutazione critica di
comportamenti lesivi della dignità della persona, nella comprensione e nell'aiuto dei
compagni variamente in difficoltà, nella accoglienza dei diversi da sé, nella messa in
discussione di pregiudizi e stereotipi anche in riferimento alle differenze di genere; in
condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e valorizzazione del patrimonio
artistico, culturale e ambientale. .(C.M. n° 86 del 27 ottobre 2010)
EUCAZIONE ALIMENTARE
All’educazione alimentare è riconosciuta grande importanza per i possibili effetti positivi che essa
ha sullo stato di salute delle persone; l’abitudine a una corretta assunzione degli alimenti sin
dall’età scolare pone le premesse per un comportamento alimentare consapevole degli adulti di
domani. Fra gli aspetti positivi c’è la sempre più diffusa consapevolezza del fatto che alimentarsi
abitualmente bene, cioè senza eccedere nelle quantità e facendo attenzione alla qualità, consente,
negli organismi in accrescimento, di sfruttare al massimo il potenziale di crescita, sia fisica sia
psichica, geneticamente consentito e per svolgere un’azione preventiva in ambito salutistico.
Poggiando su tale premessa le proposte didattiche saranno finalizzate alla conoscenza dei
molteplici aspetti dell’alimentazione: cibi, origine degli alimenti, produzione di prodotti alimentari
(orto a scuola), fasi di trasformazione dei prodotti, valore energetico e costituzione dei vari
nutrienti, predisposizione di razioni alimentari equilibrate rispetto al consumo energetico, ecc. In
ambito scolastico sarà ricercata l’applicazione delle conoscenze e degli indirizzi acquisiti mediante
la promozione del consumo di merende Particolare attenzione sarà riservata ai disturbi
dell’alimentazione conseguenza diretta di disagi psicologici: bulimia ed anoressia .
EDUCAZIONE AMBIENTALE
Una delle sfide più delicate che interessano l’umanità è di garantire una migliore qualità del vivere
agli abitanti del mondo intero e, allo stesso tempo, assicurare la qualità dell’ambiente di vita. Negli
ultimi anni si è andata delineando una forte sensibilità per le problematiche ambientali e si è
affermata una nuova ed ineludibile tensione etica per la quale il rispetto dell’ambiente, la
salvaguardia delle risorse naturali, l’auto-limitazione nei consumi, è diventata una necessità anche
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nella prospettiva di consegnare alle generazione future un ambiente sufficientemente integro, tale
comunque da non precludere la possibilità di soddisfare i loro bisogni.
L’Istituto ritiene decisivo per la formazione della personalità degli alunni arricchire il curricolo di
percorsi di educazione ambientale, proposti anche in maniera sistematica con scadenze
annuali,che includono la conoscenza degli ecosistemi, l’esplorazione dell’ambiente, l’esperienza
diretta della raccolta differenziata, la conoscenza dei percorsi di riciclaggio dei rifiuti ; in sintonia
con le linee di indirizzo di questo piano dell’offerta formativa attenzione sarà riservata
all’educazione ad un consumo dei beni, ivi incluso quelli energetici, parsimonioso ed oculato. Le
varie iniziative tendenzialmente carattere pratico e avranno la finalità di ingenerare comportamenti
virtuosi che i ragazzi riporteranno in ambito famigliare per allargare la sensibilità rispetto alle
problematiche ambientali.
EDUCAZIONE ALL’ AFFETTIVITÀ
Nella scuola primaria
I bambini che frequentano le nostre scuole appaiono molto spesso svegli, ricchi di informazioni,
reattivi ma approfondendo la loro conoscenza ci si accorge che in realtà su di loro gravitano
problematiche a volte pesanti derivanti da, situazioni famigliari non metabolizzate e vissute
serenamente, dall’insufficiente attenzione educativa, da scarsa capacità di riflettere e far
sedimentare le emozione correlate ad una diversificata tipologia di stimoli esterni: sono queste
problematiche in gran parte responsabili della fragilità, dell’insicurezza e dell’egocentrismo che in
realtà caratterizzano la personalità dei ragazzi. I docenti dell’Istituto sono consapevoli dell’urgente
necessità di portare avanti un’educazione all’affettività in grado di promuovere negli alunni la
conoscenza di sé, l’autostima e la capacità di mettersi in relazione con gli altri in modo rispettoso e
consapevole.
Nella scuola secondaria di primo grado
L’educazione all’affettività nella scuola secondaria di 1° grado deve tener conto della delicata
stagione che vive il preadolescente, sottoposto alle sollecitazioni di una crescita in cui spesso non
si “riconosce” e di un’immagine di sé che diviene più incerta, anche dal punto di vista del rapporto
con la propria corporeità. In tal senso è importante anche la dimensione della sessualità intesa
come scoperta dell’identità personale che passa anche attraverso un’identità sessuale. Anche la
scoperta della possibilità di vivere relazioni affettivamente ed emotivamente coinvolgenti con
persone dell’altro sesso, intesa come una caratteristica che accompagna i fisiologici dinamismi
relazionali, può rappresentare un’occasione preziosa per riflettere su se stessi e sulla modalità con
cui ci si rapporta con gli altri.
I doventi dei due ordini di scuola, nel proporre le varie tematiche, saranno supportati da esperti
esterni
EDUCAZIONE STRADALE
Con il termine educazione stradale si comprendono tutti quei “ principi della sicurezza stradale, e
delle strade, della relativa segnaletica, delle norme generali per la condotta dei veicoli e delle
regole di comportamento degli utenti”. Questo è quanto recita l’articolo 230 del Codice, con ciò
esprimendo la necessità di impartire,ma anche ai più giovani, le conoscenze basilari per circolare,
conoscere e rispettare le regole sulla strada. Ecco le ragioni che giustificano la scelta dell’Istituto
di dare sempre maggior credito e spazio all’educazione stradale intesa come materia didattica che
impartisce, non solo la conoscenza dei segnali stradali ma anche e soprattutto i coretti
comportamenti da adottare. I ragazzi saranno guidati, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti e avere
una mobilità più sostenibile, a considerare che la strada, perché “pubblica”, soggiace a determinate
leggi e soprattutto impone prudenza rispetto nei confronti di se stessi, degli altri e dell’ambiente.
CLASSI
CLASSI III
PROGETTI
Risparmio energetico – rifiuti
PROGETTI
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SCUOLA PRIMARIA
CLASSI IV
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI V
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI I
SCUOLA SECONDARIA DI
1° G.
CLASSI II
SCUOLA SECONDARIA DI
1° G.
CLASSI III
SCUOLA SECONDARIA DI
1° G.
Risparmio energetico – rifiuti
Educazione stradale
Ed. sessuale e affettiva
Risparmio energetico – energia
Uso dei media (TV, Internet,
Videogiochi, interventi con genitori)
Rispettare il proprio corpo e
mantenerlo in salute
Prevenzione tossicodipendenze
Affettività - sessualità
L’istituto ritiene importante dal punto di vista formativo, dare sistematicità agli interventi inerenti
all’ambito della CITTADINANZA E COSTITUZIONE - SALUTE E AMBIENTE - sviluppare le
tematiche sopraindicate con i ragazzi e con i genitori, per migliorare la sintonia educativa, e si
adopererà sistematicamente per individuare degli esperti adeguati. (Ambito socio-assistenziale,
Comuni, Enti, ecc).
Qualora non fosse possibile avvalersi del supporto di specialisti i docenti delle classi interessate
realizzeranno i rispettivi progetti nell’ambito dell’attività curricolare.
LE EDUCAZIONI ARTISTICA - MUSICALE - SPORTIVA
Già previste nel curricolo, saranno arricchite dalla realizzazione di specifici progetti e da iniziative
che avranno come obiettivo generale un approccio corretto a queste educazioni per farle percepire
come elementi imprescindibili per la formazione degli individui che dovrebbe caratterizzarsi per la
presenza di armoniosità tra gli elementi etici, fisici ed emozionali
In alcune realtà scolastiche sarà dato spazio all’educazione teatrale con i seguenti obiettivi:
 rafforzare la capacità di comunicare e di interagire con gli altri;
 acquisire autocontrollo, autodisciplina, disinvoltura e sicurezza emotiva,
 potenziare le capacità verbali ed espressive adottando strategie diverse in funzione dello
scopo,
 coprire e valorizzare le diversità delle intelligenze;
 rafforzare l’autostima.
EDUCAZIONE alla SICUREZZA
L
a scuola, in ottemperanza al D.L. 81/2008 e alle integrazioni introdotte dal D.L. 106/2009,
predispone quanto necessario per rendere gli ambienti sicuri dotandosi di figure e di
strumenti funzionali:
Il responsabile del servizio di protezione e prevenzione individua e valuta i fattori di rischio
 individua ed elabora le misure di prevenzione e sicurezza, le procedure e i sistemi di
controllo relativi;
 informa i lavoratori sui rischi relativi all’ambiente di lavoro ,sui rischi specifici inerenti la
loro mansione,sulle misure di prevenzione,sulle sostanze pericolose,sulle procedure
riguardanti l’antincendio,l’emergenza,il pronto soccorso e sull’organizzazione della
sicurezza;
 propone i programmi d’informazione e formazione dei lavoratori.
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Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza :
 promuove iniziative e fa proposte in materia di prevenzione e protezione;
 avverte il Responsabile dei rischi da lui individuati;
 è consultato preventivamente su: valutazione dei rischi,programma di prevenzione e
protezione, designazione del responsabile e degli addetti del servizio di Prevenzione e
Protezione, designazione degli addetti all’antincendio,pronto soccorso ed emergenza e sulla
loro formazione;
 riceve le informazioni inerenti la valutazione dei rischi;
 riceve le informazioni provenienti dagli organi di vigilanza;
 formula osservazioni in occasione delle visite di vigilanza e controllo;
 riceve una formazione adeguata.
FIGURE SENSIBILI
Addetto al primo soccorso:
 Predisporre i numeri telefonici di emergenza;
 Curare la manutenzione dei presidi medici e accertarsi della validità ed avvedutamente della
sostituzione delle dotazioni;
 Attivarsi direttamente, in caso di emergenza, per assicurare, in attesa dell’intervento degli
operatori sanitari le cure di primo soccorso.
Addetto all’antincendio:
 Predisporre i numeri telefonici di emergenza;
 Controllare l’integrità, la validità, la scadenza, ed eventualmente segnalare la necessità
di sostituzione, delle attrezzature antincendio;
 Attivarsi direttamente, in caso di emergenza, per assicurare, in attesa dell’intervento dei
vigili del fuoco un primo intervento antincendio
Addetto alle emergenze:
 Intervenire per porre in salvo ed evacuare le persone presenti nella scuola in caso di pericolo
grave ed immediato.
Obblighi dei lavoratori (decreto legislativo 81/2008)
Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella
delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o
omissioni, conformemente alla sua formazione e alle istruzioni fornite dal datore di lavoro.
In particolare :
A) Gli alunni, i docenti e il personale devono essere informati sui rischi presenti nella scuola
e devono conoscere e applicare le modalità di evacuazione dall’edificio scolastico predisposte
in caso di pericolo; anche i genitori sono invitati ad interessarsi dei piani predisposti in caso di
emergenza in quanto la necessità di evacuare potrebbe verificarsi in occasione di colloqui e di
riunioni con i docenti.
B) Nel corso dell’anno saranno effettuate, e verbalizzate dall’incaricato, almeno due prove di
evacuazione; l’esercitazione è finalizzata a creare degli automatismi che si riveleranno
decisivi in caso di pericolo, momento in cui il panico svolge un ruolo inibitore delle capacità
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razionali.
C) Nei vari locali scolastici sono visibili le indicazioni delle vie di fuga, la cartellonistica
(percorsi di evacuazione); gli edifici sono dotati delle luci di emergenza e delle porte antipanico
per accedere all’esterno. Si dovrà insistere per installare delle suonerie per comunicare
chiaramente il segnale di evacuazione.
In ogni plesso è organizzato un gruppo di persone addette al primo soccorso che hanno una
formazione operativa adeguata soprattutto per quanto riguarda la chiamata degli operatori
sanitari del pronto soccorso.
Per quanto riguarda la somministrazione dei farmaci a scuola essa è regolata da un protocollo che
individua, chi e come interviene nelle varie fasi previste.
Nel triennio saranno consolidate le buone pratiche poste in essere; in particolare si prevede di
potenziare le competenze degli insegnanti per quanto attiene il ruolo di addetto:
all'antincendio, alle emergenze, al primo soccorso (uso del defibrillatore, interventi di pronto
intervento: respirazione bocca a bocca – massaggio cardiaco, ecc.). Nelle pratiche di primo
soccorso sarà valutata la possibilità di coinvolgere, a titolo informativo, i ragazzi della scuola
secondaria di ° g.
SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI A SCUOLA
VISTA
la Legge n.176 del 27 maggio 1991 con la quale si ratifica e si dà esecuzione alla
“Convenzione sui diritti del fanciullo (New York 20 novembre 1989) nella quale
viene espressamente indicato che “gli stati parti adottano misure per promuovere
la regolarità della frequenza scolastica……” (art. 28 comma 1 lett. E);
VISTE
le raccomandazioni in tema di somministrazione di farmaci in orario scolastico
sottoscritta dai Ministri della Salute e dell’Istruzione, Università e Ricerca il
25/11/2005;
VISTI
il D.M. 388 del 15/07/2003 che attua l’art.15 del D.L. 626/94 eil D. L.vo 81/08 con i
quali tutti i cittadini sono obbligati ai doveri di primo soccorso e che nelle scuole è
presente personale docente ed ATA adeguatamente formato ai sensi della norma
sopracitata;
VISTO che in tutte le sedi scolastiche sono presenti, per le emergenze sanitarie e per
intervenire in caso di infortunio/trauma i materiali contenuti nella cassetta di
primo soccorso secondo quanto stabilito dal D.M. 388/03 e D.L. 626/940e seguenti;
RIBADITO che l’essere portatori di una patologia specifica non deve costituire fattore di
emarginazione per lo studente e che gli studenti che frequentano ogni ordine e
grado di scuola, possano avere la necessità della somministrazione di farmaci in
ambito scolastico a causa di patologie le cui manifestazioni acute possono
manifestarsi in modo non prevedibile e improvviso.
La somministrazione di farmaci ad alunni nella scuola non è generalmente consentita;
tuttavia per garantire la frequenza scolastica di chi deve assumere un farmaco si seguono le
indicazioni riportate nel documento stipulato tra il MIUR e il Ministero della Salute (Linee
guida per la definizione di interventi finalizzati all’assistenza di studenti che necessitano di
somministrazione di farmaci in orario scolastico) del quale si riporta l’art. 2: “La
somministrazione deve avvenire in base ad autorizzazioni specifiche rilasciate dalle AUSL e
tale somministrazione non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo
sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica (tempi, posologia, modalità di
somministrazione)”. Essa coinvolge, nelle rispettive responsabilità e competenze, le famiglie
degli alunni e/o gli esercenti la potestà genitoriale, la scuola, dal dirigente scolastico al
personale docente ed ATA, i servizi sanitari, dai medici di base alle AUSL di competenza e gli
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enti locali, negli operatori assegnati.
La somministrazione di un farmaco a scuola è ammessa per patologie croniche che
prevedono effettiva e assoluta necessità di farmaci indispensabili con riferimento a patologie
quali: crisi convulsive in malattie croniche, fibrosi cistica, crisi di asma, allergie con rischio di
shock anafilattico, diabete giovanile. In simili casi la terapia di mantenimento prescritta dal
medico curante può essere continuata a scuola durante l’orario scolastico, dal genitore, da un
suo delegato, o dal personale scolastico previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. Anche
attraverso questa disponibilità la scuola che promuove salute (come indicato dall’OMS) mette
al centro l’alunno, parte dai suoi bisogni … e assume un ruolo attivo e propositivo
interagendo con il territorio e favorendo la relazione al suo interno coinvolgimento di tutte le
sue componenti (protocollo d’ intesa A.S.S. n. 6 e Ufficio Scolastico Regionale F.V.G.).
Per la somministrazione di un farmaco “salva vita” da parte del PERSONALE SCOLASTICO
si seguirà la seguente procedura:
A 1- richiede formalmente al Dirigente la somministrazione di farmaci
A
Il GENITORE
in orario scolastico;
A 2 - allega alla domanda la certificazione medica attestante la/le
patologia/e di cui è portatore il figlio e la relativa prescrizione del
farmaco;( Il medico dovrà specificare:1) nome dell’alunno-2)la
patologia- 3)l’evento che richiede la somministrazione di farmaci- 4) le
modalità di somministrazione del farmaco- 5) la posologia- 6)la
modalità di conservazione del farmaco- 7) gli eventuali effetti collaterali8)la non discrezionalità da parte di chi somministra il farmaco
relativamente ai punti 4,5,6)
A 3 - fornisce al Dirigente Scolastico un recapito telefonico tramite
il quale sia sempre reperibile (o il recapito di un suo delegato);
A 4 - fornisce il farmaco.
B
IL DIRIGENTE
SCOLASTICO
B 1 - acquisisce la documentazione;
B 2 - verifica la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a
garantire la somministrazione dei farmaci;
B 3 - autorizza il personale che si è reso disponibile alla
somministrazione del farmaco; (3)
B 4 - verifica la presenza, all’interno della struttura scolastica, di un
luogo adeguato per la conservazione e la somministrazione del
farmaco. (5)
SOMMINISTRAZIONE DEL FARMACO DA PARTE DEL GENITORE O SUO DELEGATO
PROCEDURA
Per patologie che non richiedono interventi urgenti o una somministrazione periodica:
C
Il GENITORE
C 1 – Richiede formalmente al Dirigente Scolastico l'autorizzazione a
somministrare i farmaci in orario scolastico, indicando la persona
incaricata della somministrazione;
C 2 – Allega alla domanda la certificazione medica attestante lo stato di
malattia del figlio.
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D
Il DIRIGENTE
SCOLASTICO
D 1 – Verifica la presenza, all'interno della struttura scolastica, del luogo
fisico idoneo per la conservazione e la somministrazione del farmaco;
D 2 – Informa il personale scolastico (docenti interessati e ATA)
relativamente:

al nominativo alunno al quale deve essere somministrato il
farmaco e classe di appartenenza;


al nominativo del genitore o suo delegato alla somministrazione;
alla tempistica della somministrazione;

all'ambiente individuato per la somministrazione.
 Gestione dell’emergenza
Nel caso di somministrazioni urgenti a seguito di eventi patologici particolarmente
gravi, dovrà essere chiamato subito il pronto soccorso (118) che sulla scorta delle
informazioni che saranno fornite, valuterà se e come intervenire o suggerirà ulteriori
interventi.
 Organizzazione del plesso
In ogni plesso scolastico interessato sarà costituito in team di figure sensibili con lo
scopo di coordinare gli interventi correlati alla somministrazione del farmaco;
saranno individuati:
 i soggetti autorizzati a somministrare il farmaco (elenco docenti e personale ATA);
 eventuali collaboratori del somministratore;
 il docente che gestirà la classe eventualmente scoperta del somministratore;
 il docente che comunicherà, al pronto soccorso e alla famiglia dell'alunno,
l'emergenza;
 il personale che provvederà all'apertura del cancello per l'accesso dell'ambulanza.
3) Individuazione somministratori farmaci
Il Dirigente Scolastico può individuare personale docente e non docente, che sia
spontaneamente disponibile e formato per somministrare il farmaco specifico; tale
somministrazione non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo
sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica. (tempi, posologia, modalità di
somministrazione).
Qualora nell’edificio scolastico non siano presenti locali idonei, non vi sia alcuna
disponibilità da parte del personale o non vi siano i requisiti professionali necessari a
garantire l’assistenza sanitaria, il Dirigente Scolastico può procedere , nell’ambito delle
prerogative scaturite dalla normativa vigente in tema di autonomia scolastica,
all’individuazione di altro soggetti istituzionali del territorio con i quali sviluppare accordi
o convenzioni.
Nel caso in cui non sia attuabile tale soluzione, il Dirigente Scolastico può provvedere
all’attivazione di collaborazioni, formalizzate in apposite convenzioni, con i competenti
Assessori per la salute e per i Servizi sociali, al fine di prevedere interventi coordinati
anche attraverso il ricorso ad Enti ed Associazioni di volontariato (es. Croce Rossa
Italiana,unità Mobili di Strada …)
In difetto delle condizioni sopradescritte, il Dirigente Scolastico è tenuto a darne
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comunicazione formale e motivazione ai genitori o agli esecutivi la potestà genitoriale e al
Sindaco del Comune di residenza dell’alunno per cui è stata avanzata la relativa richiesta
 Auto- somministrazioneFermo restando quanto già indicato nel presente Protocollo d’Intesa, vista la
maggiore autonomia dei ragazzi, a partire dall’età di dodici anni si conviene in
accordo con la famiglia sulla possibilità di prevedere per questi studenti l’autosomministrazione dei farmaci . Per i casi specifici riguardanti alunni d’età inferiore ai
dodici anni che hanno acquisito autonomia nell’auto-somministrazione, d’intesa con i
medici e la famiglia, si può prevedere un progetto d’intervento finalizzato all’auto –
somministrazione; tale modalità non può prescindere dalla presenza di un adulto per
il monitoraggio delle varie fasi di assunzione del farmaco.
 Il personale Scolastico
Il Personale Scolastico, individuato da Dirigente Scolastico per la somministrazione
del farmaco:
 Partecipa a specifici momenti formativi organizzati dalla scuola;
 Provvede alla somministrazione del farmaco, secondo le indicazioni assunte;
 Aggiorna la “scheda riepilogativa sulle situazioni critiche verificatesi e sugli
interventi effettuati”.
 Il farmaco
Il farmaco deve:
-essere custodito in un sito sicuro, (non sotto chiave), conosciuto da tutte le persone
interessate all’eventuale somministrazione e ubicato nelle immediate vicinanze dei luoghi in
cui opera l’alunno o a una distanza ritenuta adeguata in relazione ai tempi di
somministrazione;
- avere con sé allegato:
 prescrizione medica, nominativi e relativi numeri telefonici dei familiari o delegati da
chiamare, il numero di telefono del medico curante.
 essere conservato secondo le indicazioni fornite dalla casa farmaceutica;
 essere portato dall’insegnante nei viaggi di istruzione, spostamenti nel territorio, ecc.
RELAZIONALITA' e COMPORTAMENTO
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Linee di indirizzo
Favorire la trasparenza delle azioni didattico educative
RAV - Individuazione delle priorità traguardi - obiettivi di processo
Possedere autonomia,
senso di responsabilità e
rispetto, unitamente a
qualità comunicativerelazionali per convivere
nella comunità
Valorizzare le attività di
gruppo come educazione
alla collaborazione
(priorità)
(priorità)
AZIONI






S
Acquisizione di modalità comportamentali che
agevolano la relazionalità,
l'inclusione ed
evidenzino sensibilità per le problematiche
ambientali.
Presentazione delle norme previste nel “Patto
di Corresponsabilità” e nel “Regolamento di
Istituto”
Condivisione con le famiglie degli indirizzi
educativi.
Correzione sistematica dei comportamenti non
adeguati e riflessione sulle regole e sugli
atteggiamenti da tenere sia in ambito
scolastico che extrascolastico:
Attribuzione di incarichi di responsabilità;
In presenza di comportamenti scorretti reiterati
o a discrezione dell'insegnanti, contattare i
genitori.
i può ben dire che il nostro Istituto "è un ambito nel quale confluiscono entità portatrici di
variabili, psicologiche, caratteriali ,comportamentali, economiche, etniche che fanno
dell’istituzione scolastica una rappresentazione oggettiva del contesto sociale e di
conseguenza la scuola non è solo ambiente privilegiato di apprendimento ma è un contesto nel
quale si verificano forme importanti di socializzazione e di integrazione". A fronte di una
composita popolazione scolastica i docenti hanno posto in essere tutti gli elementi per favorire, il
pieno sviluppo della persona ponendo al centro le tappe del farsi persona, l’attuazione di corrette e
significative relazioni con gli altri e l’ interazione positiva con la realtà sociale: gli stessi
promuovono il senso di responsabilità e guidano gli alunni alla capacità di leggere le loro emozioni
e a gestirle; sono attenti alla maturazione del senso
di responsabilità.
Il futuro dell’umanità sarà caratterizzato, sia dalla capacità degli individui a convivere e rapportarsi
con persone diverse per razza, etnia, religione, condizioni socio - economiche e psicofisiche, sia
dalle sensibilità e iniziative che saranno poste in essere per il recupero e la conservazione
dell’ambiente naturale L’istituto Comprensivo di Chions vuole offrire agli alunni, attraverso
interventi mirati nel contesto dello svolgimento delle attività programmate, l’opportunità di
sviluppare convinzioni e atteggiamenti che determinino le premesse favorenti il realizzarsi di
un’umanità più giusta e solidale in un ambiente integro.
Su questo sfondo ideale si opererà per:
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EDUCARE ALLA QUALITÀ
Una scuola che educa alla qualità mira a favorire l’esemplarità delle conoscenze piuttosto che la
loro vastità; una scuola che educa alla qualità è una scuola che insegna a confrontare e a scegliere.
Mira cioè a educare a riconoscere il valore delle esperienze, dei contesti, degli oggetti. Ciò implica
evidentemente la maturazione del giudizio critico, da un lato con l’educazione al giudizio estetico,
secondo categorie del bello proprie della cultura contemporanea; dall’altro con l’educazione al
giudizio etico, cioè con la formazione ai valori e alla loro composizione gerarchica di fronte alle
diverse situazioni.
EDUCARE ALLA SOBRIETÀ
Una scuola che educa alla sobrietà mira ad aiutare gli allievi a riconoscere e usare gli spazi, gli
oggetti, le risorse secondo una rigorosa prospettiva di efficienza progettuale, e perciò strettamente
proporzionale alle effettive necessità. Oltre che la valorizzazione a livello pubblico e individuale
della cd. “Legge delle 6R” (Rivalutare, Ristrutturare, Ridistribuire, Ridurre, Riutilizzare,
Riciclare) nella prospettiva di nuovi stili di vita, che già si delineano a causa delle difficoltà
economiche, si propone di stimolare la partecipazione e l’intervento per il rispetto e la
valorizzazione del bene comune, in ottica sistemico-ambientale (ecologica), sociale (globale) e
secondo una prospettiva intergenerazionale.
EDUCARE AL DIALOGO
Una scuola che educa al dialogo mira a rinforzare tutta l’area della comunicazione (anche
multilinguistica) sia come contenuto sia come metodo per lo sviluppo democratico e pacifico della
convivenza civile. Ciò da un lato per valorizzare le risorse comuni sul piano interpersonale e
intergenerazionale quali chiavi di volta della solidarietà e della gioia implicite nella dimensione
della socievolezza. Dall’altro per affrontare virtuosamente le necessità legate alla presenza sempre
più ampia nel territorio di allievi e famiglie di provenienza molteplice (stranieri); questa nuova
condizione si offre per altro alla scuola come grande opportunità di arricchimento, dallo scambio
reciproco che nasce dal riconoscimento delle singole identità necessarie per fondare il dialogo.
IL COMPORTAMENTO
Le norme di comportamento sono declinate nel “Regolamento di Istituto” e nel “Patto di
Corresponsabilità”.
In particolare si ribadisce e si sottolinea l'importanza di:
 Maturare il senso della tolleranza;
 Superare i pregiudizi dimostrando, se necessario, autonomia di giudizio
 Riconoscere la dignità insita in ogni persona;
 Distinguere il concetto di diritto dal concetto di bisogno;
 Conoscere e rispettare le culture e i valori di religioni diverse;
 Sviluppare comportamenti sociali corretti, favorendo:
- senso di responsabilità;
- collaborazione all'interno del gruppo;
Sviluppare qualità individuali:

- impegno;
- disciplina;
- fiducia in se stessi;
- autocontrollo;

Attuare comportamenti coerenti con gli impegni assunti;
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
Saper gestire i successi e gli insuccessi;

Operare con sincerità e trasparenza;

Rispettare le regole dell’organizzazione scolastica e quelle concordate con i compagni di
classe e gli insegnanti ;

Utilizzare correttamente le attrezzature, gli spazi e i tempi delle attività scolastiche;

Rispettare gli arredi scolastici e i beni altrui;
Le regole e le modalità comportamentali vengono proposte ai ragazzi e analizzate assieme ai
docenti per valutarne la ricaduta positiva sui rapporti all'interno della comunità di appartenenza; in
caso di trasgressione l'aspetto punitivo, pur essendo tenuto in considerazione, non è prioritario:
l'obiettivo educativo dei docenti è rivolto a guidare all'interiorizzazione di regole, di modalità
comportamentali corrette, equilibrate, responsabili, rispettose di sé e degli altri, affinché queste
diventino patrimonio della persona determinando stili di vita consoni e corretti in ogni contesto di
vita.
COMPORTAMENTI AGGRESSIVI
C
ome enunciato precedentemente la Scuola è un ambito al quale afferiscono individualità
diverse e in continuo mutamento che riguardano i diversi aspetti della personalità: psicofisico, comportamentale, relazionale, ecc;
la Scuola al proprio interno è chiamata ad
armonizzare e valorizzare gli elementi positivi di questa diversità e al contempo è impegnata a
modificare, convertire, ridurre o eliminare tutte quelle manifestazioni che impediscono il
raggiungimento degli obiettivi didattici e socio educativi che sono di propria pertinenza; questo
impegno acquisisce maggiore valenza nella prospettiva della formazione dei cittadini di domani e
di contribuire alla determinazione di una società sempre più rispettosa della dignità della persona e
sempre più predisposta a valorizzarne le potenzialità.
L’osservazione svolta sul campo e l’esperienza educativa porta a condividere le teorie di
S.Riviere (2006) sulla genesi dell’aggressività che considera fondamentali : le caratteristiche del
bambino stesso (livello di attività, capacità di concentrazione, controllo degli impulsi, emotività,
socievolezza, capacità di risposta agli stimoli, propensione ad assumere le abitudini, eventuali
peculiarità nelle caratteristiche fisiche, abilità di sviluppo) insieme a quello che definisce la storia
di apprendimento del bambino. Per apprendimento del bambino s’intende tutto quello che ha
appreso nella sua vita dentro e fuori casa, in famiglia, a scuola, con gli amici, alla televisione, ecc.,
comprendendo tutte quelle cose che i genitori non avrebbero certo desiderato che imparasse.
La presenza nella classe di un alunno, particolarmente aggressivo, pericoloso per sé e per gli altri,
pone i docenti nella situazione di ricerca per comprendere gli elementi scatenanti, per valutare,
eventualmente, la necessità di implementare l’autostima,la motivazione, la fiducia, la sicurezza e,
soprattutto, li impegna nella predisposizione di quanto necessario affinché la differenza non si
traduca in diversità - Anche una sola persona che, nella vita del bambino, gli offra un luogo dove
possa essere riconosciuto e accettato, può avere un impatto profondo nel futuro del bambino. S.
Riviere (2006) -. Tuttavia vi sono delle responsabilità impellenti nei confronti della scolaresca
quali la garanzia: dell’incolumità fisica, della determinazione di un clima favorente i processi di
insegnamento ed apprendimento con il conseguente raggiungimento degli obiettivi didattici
prefissati, della proposizione di esempi positivi nella direzione di una convivenza civile corretta
rispettosa dei diritti e dei doveri di tutti e di ciascuno.
Anche nel caso di alunni in difficoltà segnalata, e quindi tutelati, è opportuno sottolineare che la
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scuola deve necessariamente porre un limite alle manifestazioni continuativamente scomposte e
lesive, oltre il quale si eludono le garanzie di sicurezza e di apprendimento degli altri.
Gli insegnanti avranno cura di registrare ( per iscritto) in modo sistematico e circostanziato tutti gli
avvenimento aggressivi, i soggetti coinvolti, il contesto, eventuali elementi scatenanti, le
conseguenze, i provvedimenti assunti, l’avvenuta informazione al Dirigente e alle famiglie e la
collaborazione ricevuta.
Nel caso di manifestazioni di aggressività gravi, l’insegnante:
 Informerà il Dirigente Scolastico che approfondirà la problematica anche con gli altri
docenti dell’alunno
b) informerà la famiglia dell'alunno ;
c) informerà la psicopedagogista , analizzerà il caso e le possibili soluzioni;
Se il fenomeno aggressivo è reiterato e/o non si registra la collaborazione della famiglia né
l'accettazione da parte di questa delle difficoltà dell'alunno, il Dirigente, informerà l’Assistente
Sociale del comune di riferimento.
Al manifestarsi dei primi fenomeni aggressivi e in attesa di provvedimenti finalizzati a
normalizzare l’attività didattico-educativa della classe e i rapporti interpersonali (alunno –
personale scolastico), l’insegnante:
- guiderà gli alunni della classe a: analizzare e capire la problematica, rendersi conto di
eventuali elementi scatenanti;
- suggerirà strategie per evitare le esplosioni violente e per sfuggire alle aggressioni.
- si rapporterà di continuo con la famiglia dell'alunno aggressivo, dialogherà per far capire,
se necessario, la gravità dei comportamenti e la ricaduta negativa che questi hanno
sull'intero gruppo classe.
- coinvolgerà le famiglie degli altri alunni per “capire” la difficoltà;
- metterà in atto forme di prevenzione, ove possibile, eliminando, se accertati, gli elementi
e le circostanze favorenti i comportamenti lesivi, curando anche una disposizione
strategica degli arredi;
IL BULLISMO
L
a diffusione di comportamenti aggressivi sia fisici che verbali ed alcuni cambiamenti
qualitativi, come l’abbassamento delle fasce d’età coinvolte o l’incidenza di episodi di
violenza, richiedono alle agenzie educative azioni sinergiche, condivise e pianificate.
Il nostro Istituto consapevole della situazione ha attivato al proprio interno un organismo di
monitoraggio dei fenomeni composto da docenti di entrambi gli ordini di scuola. Risulta però
indispensabile prevedere la presenza della componente genitore, passando necessariamente
attraverso una fase di formazione finalizzata e specifica, affinché la sensibilizzazione al problema
sia la più ampia possibile e le eventuali scelte educative assumano carattere efficace.
Il bullismo è un abuso di potere, in cui sono presenti 3 condizioni :1) si verificano
comportamenti di prevaricazione diretta o indiretta;2) queste azioni sono reiterate nel tempo; 3)
sono coinvolti sempre gli stessi soggetti, di cui uno/alcuni sempre in posizione dominante (bulli)
ed uno/alcuni più deboli e incapaci di difendersi (vittime).(Buccoliero&Maggi 2005)
Il bullismo è (in altri termini) un atto di aggressione, consapevole e volontario, perpetrato in
maniera persistente ed organizzata da uno o più individui nei confronti di uno o più persone
(Fedeli 2007)
Il Bullismo
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“diretto”
 Picchiare, prendere a calci e a pugni, spingere, appropriarsi degli oggetti degli altri o
rovinarli, minacciare, insultare, offendere, prendere in giro, esprimere pensieri non corretti
sugli altri
“indiretto”- ( si gioca sul piano psicologico, meno visibile e più difficile da individuare, ma non
meno dannoso per la vittima di “turno)
 l’esclusione dal gruppo dei coetanei, l’isolamento, l’uso di gesti volgari, la diffusione di
pettegolezzi, il danneggiare i rapporti di amicizia
Gli atti riconducibili al bullismo possono avvenire in qualsiasi situazione della vita scolastica e
possono trovare, in chi li compie, le più svariate giustificazioni, è comunque fondamentale che
l’insegnante e non sottovaluti manifestazioni di sopruso e/ o di offesa e, al suo intervento, faccia
seguire una puntuale informazione alle famiglie interessate per coinvolgerle nell’atteggiamento
educativo. (Vedi patto di corresponsabilità)
Per quanto riguarda i provvedimenti di carattere disciplinare si fa riferimento al “Regolamento di
Istituto”. (appendice A- Regolamento attuativo dello statuto delle studentesse e degli studenti)
La denuncia e la segnalazione degli atti di bullismo rappresentano uno dei passaggi chiave delle
politiche di prevenzione di tale fenomeno. Proprio per tale ragione la difesa delle vittime e il
contenimento degli atti di bullismo pongono di fronte a problemi di segretezza e di riservatezza. La
denuncia poi presenta differenti livelli in relazione ai fatti, che devono essere chiaramente e
inequivocabilmente individuati.
Standard minimo.
1) I registri devono riportare dati,attori,circostanze di accertati atti di bullismo, anche
al fine di tutela professionale in caso di contenzioso.
2) Tutta la comunità scolastica deve essere permanentemente informata sulla
problematica e sulle politiche portate avanti al proposito dall’Istituto.
3) Tutti devono essere messi al corrente degli strumenti e delle metodologie per
proporre la denuncia. Anche casi sospetti dovranno essere presi in esame, magari
archiviandoli poi per insussistenza dei fatti.
4) A livello di singola classe, si ritiene che i seguenti elementi dovrebbero essere
contenuti in ogni denuncia:
 Sede di…….
 Classe/sezione di frequenza
 Ruolo/posizione di chi ha segnalato
 Cognome e nome del/i personale responsabile al momento dei fatti
 Breve descrizione dell’evento/degli eventi
 Luogo/i in cui è/sono avvenuto/i
 Data in cui è/sono avvenuto/i (anno-mese-giorno)
 Indicare possibilmente l’orario
 Cognome/i e nome/i del/i bullo/i
 Età del/i bullo/i
 Genere del/i bullo/i
 Cognome/i nome/i della/e vittima/e
 Età della/e vittima/e
 Genere della/e vittima/e
 Altri soggetti coinvolti/intervenienti
 Prima segnalazione di bisogni urgenti
 Data della denuncia
 Firma del/i docente/i – personale ATA – o altri soggetti.
Gli insegnanti elaboreranno attivamente con il personale specialistico di supporto, con le
famiglie dei ragazzi coinvolti; sarà rivolta uguale attenzione sia ai “bulli” che alle “vittime”:
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l'attenzione ai comportamenti e alle dinamiche porta ad affermare che molto spesso le vittime
sono individui predisposti a svolgere tale ruolo e questo aspetto della personalità va indagato e
modificato affinché non si strutturi in modo permanente.
LA SORVEGLIANZA
L
a funzione peculiare della sorveglianza a scuola è sicuramente quella di favorire la
sicurezza degli alunni, per quanto attiene la loro incolumità fisica, e il loro benessere
psicologico, che è uno dei fattori determinanti dello “star bene” a scuola; entrambi gli
aspetti, molto spesso non disgiunti, hanno un’uguale valenza nell’ambito delle responsabilità
professionali del docente in quanto le dinamiche che vengono a determinarsi in ambito scolastico
influiscono in modo significativo sulla dimensione psico-fisica dei ragazzi e perché possono avere
risvolti di carattere legale. La scuola è il terminale dove convergono tensioni e malesseri che hanno
un’origine complessa, a volte generati da una partecipazione insofferente alla stessa vita scolastica
o da particolari predisposizioni degli alunni, e pertanto la sorveglianza non può limitarsi ad un solo
fatto osservativo ma deve assumere un ruolo preventivo.
L’intervallo o la pausa pranzo, devono essere vissuti dai ragazzi come un momento di
“ricreazione” non certo di frustrazione e, per i docenti, costituire l’occasione per attivare o per dare
continuità a interventi educativi finalizzati a favorire una convivenza rispettosa.
Al fine di una corretta organizzazione, in ogni plesso è predisposto a inizio anno un piano della
sorveglianza, comprensivo dei turni e delle postazioni dei docenti. Il piano complessivo della
sorveglianza d’Istituto è consultabile presso gli uffici scolastici.
Si precisa che i docenti sono tenuti ad accogliere e sorvegliare i ragazzi 5 minuti prima delle
lezioni e ad accompagnarli, al termine, al cancello della scuola e affidarli ad una persona adulta
(scuola primaria). Gli alunni della secondaria, se autorizzati, potranno recarsi autonomamente alla
propria abitazione
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LA VALUTAZIONE
Linee di indirizzo
Incrementare
percorsi
di
autovalutazione e valutazione rivolti a
docenti, alunni, personale scolastico e
genitori;
RAV - Individuazione delle priorità traguardi - obiettivi di processo
Azioni di perfezionamento
Avvivo della valutazione per
nella strutturazione delle UDA competenze per meglio orientare
soprattutto per quanto
le scelte didattiche
riguarda l'aspetto valutativo (obb.o di processo)
(obb.o di processo)
AZIONI






Analisi periodica del team docenti sull'andamento
educativo-didattico della classe e condivisione degli
interventi migliorativi;
Analisi della ricaduta dei progetti e delle attività
scolastiche sugli alunni;
Predisposizione di prove di verifica il più possibile
oggettive;
Riflessioni di team sugli esiti delle prove INVALSI;
Orientamento delle proposte e/o adeguamento della
metodologia relazione agli esiti valutativi;
In riferimento a casi specifici, diversificazione delle
prove di valutazione;
L
a verifica e la valutazione sono parte integrante della prassi didattica, presenti in tutti i
momenti del percorso curricolare; hanno lo scopo, infatti, di monitorare l’intero processo
in relazione agli apprendimenti e all’efficacia dell’azione educativo-didattica e offrono
altresì la possibilità di “orientare” la programmazione.
La materia della valutazione degli alunni ha subito delle consistenti modifiche con l’approvazione
del Decreto Legge n. 137 del 1 settembre 2008, convertito con modificazioni dalla Legge 169 del
30 ottobre 2008. Il 22 giugno 2009 è stato approvato il D.P.R. n. 122 che ha coordinato le norme
già vigenti sulla valutazione.
Queste alcune delle modifiche più significative:
A.
a.
SCUOLA PRIMARIA
la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle
competenze da essi acquisite sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi
in decimi (la scala utilizzata andrà da 5 a 10) e illustrate con giudizio analitico sul livello
globale di maturazione raggiunto dall’alunno;
b. i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe
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successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione (Art.3 L.169/2008);
Nell’eventualità della non ammissione di un alunno alla classe successiva i docenti si
atterranno a precisi adempimenti:
o
o
o
o
o
o
o
c.
Descrizione della situazione di partenza dell’alunno: comportamenti ed apprendimenti
desumibili dal documento di valutazione con le motivazioni delle carenze riscontrate e delle
rilevazioni d’ingresso
Descrizione degli interventi compensativi: attività di recupero,di sostegno, di aiuto reciproco,
per gruppi a classi o a classi aperte, intervento di eventuali specialisti,ecc.
Registrazione delle difficoltà che permangono e di ogni nuovo intervento particolare;
Segnalazione alla famiglia del disagio, con illustrazione delle verifiche periodiche e della
valutazione quadrimestrale - sollecitazioni date dalla stessa;
Descrizione degli interventi integrativi effettuati durante l’ultima parte dell’anno scolastico;
Motivazioni circa il mancato effetto degli interventi integrativi e descrizione delle lacune
persistenti;
Valutazione, in termini di piano educativo individualizzato e quindi di programmazione
didattico – educativa,circa la possibilità che nel contesto futuro di classe e/o di
scuola,nell’ipotesi di non ammissione alla classe successiva, vi siano reali condizioni di
maturazione e miglioramento progressivi negli apprendimenti e nel comportamento
la valutazione del comportamento degli alunni, è espressa dal docente, ovvero collegialmente
dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità
deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione.
B.
a.
SCUOLA SECONDARIA
la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle
competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo sono effettuate
mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi (la scala di valutazione utilizzata
andrà da 4 a 10, con utilizzazione anche dei mezzi voti);
b. sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo, gli
studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe,un
voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline;
c. nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di
carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, il consiglio di classe,
in considerazione di tutti gli elementi di conoscenza in suo possesso che riguardano il processo
evolutivo dell’alunno, può decidere, a maggioranza, ovvero all’unanimità di trasformare la
proposta di voto cinque del docente di disciplina in sei, nel qual caso verrà inserita nota
informativa alla famiglia all’interno del documento di valutazione.
Nell’eventualità della non ammissione di un alunno alla classe successiva i docenti si
atterranno a precisi adempimenti:
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o Descrizione della situazione di partenza dell’alunno: comportamenti ed apprendimenti
desumibili dal documento di valutazione con le motivazioni delle carenze riscontrate e delle
rilevazioni d’ingresso
o Descrizione degli interventi compensativi: attività di recupero,di sostegno, di aiuto reciproco,
per gruppi a classi o a classi aperte, intervento di eventuali specialisti,ecc.
o Registrazione delle difficoltà che permangono e di ogni nuovo intervento particolare;
o Segnalazione alla famiglia del disagio, con illustrazione delle verifiche periodiche e della
valutazione quadrimestrale - sollecitazioni date dalla stessa;
o Descrizione degli interventi integrativi effettuati durante l’ultima parte dell’anno scolastico;
o Motivazioni circa il mancato effetto degli interventi integrativi e descrizione delle lacune
persistenti;
o Valutazione, in termini di piano educativo individualizzato e quindi di programmazione
didattico – educativa,circa la possibilità che nel contesto futuro di classe e/o di
scuola,nell’ipotesi di non ammissione alla classe successiva, vi siano reali condizioni di
maturazione e miglioramento progressivi negli apprendimenti e nel comportamento
I dati desunti dalle valutazioni saranno riportati dai docenti sul “Registro personale “ e sulla
Scheda di
Valutazione (il modello predisposto dall’Istituto è conforme a quello ministeriale). Per informare
in maniera
più completa e al fine di regolare la programmazione in relazione al conseguimento o meno
degli obiettivi
previsti, nella Scuola Secondaria di I° grado è prevista la consegna di una scheda informativa
che i
genitori riceveranno nel mese di marzo.
d. la valutazione del comportamento degli alunni è espressa con voto numerico espresso
collegialmente in decimi illustrato con specifica nota;
e. l’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi
e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di
maturazione raggiunti dall’alunno.
f. all’esito dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la
prova scritta nazionale, e il giudizio di idoneità espresso dal Consiglio di Classe in decimi
considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo. Il voto finale è costituito dalla media
dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità
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La valutazione coinvolge insegnanti e alunni in un processo nel quale:
 l’alunno diventa consapevole del proprio processo evolutivo;
 il docente conosce l’alunno attribuendo valore al suo apprendimento e alla sua persona.
La valutazione:
- è funzionale al processo di insegnamento / apprendimento;
- è uno strumento di conoscenza dell’alunno e per l’alunno e di regolazione dell’attività didattica;
- è sempre formativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e dei rapporti
interpersonali;
- promuove il successo formativo di ogni alunno;
Costituiscono quindi oggetto della valutazione il processo di apprendimento e il comportamento
dell’alunno.
La verifica degli apprendimenti avviene attraverso osservazioni sistematiche e verifiche formali e
prove di competenza.
Le osservazioni sistematiche rilevano “l’atteggiamento” degli alunni nei confronti d’obbligo
scolastico (impegno, costanza, interesse..).
Le verifiche formali ( interrogazioni, compiti in classe, prove oggettive) rilevano l’acquisizione di
abilità e conoscenze. Saranno effettuate attraverso prove scritte, orali, strutturate o
semistrutturate, in ingresso, in itinere e finali.)
Le prove di competenza (almeno una conclusiva, per materia) completano la valutazione
dell’alunno ed il livello di competenza raggiunto nella singola disciplina a conclusione di un
percorso (anche di una UdA ) .
I compiti o i test scritti devono essere riportati in visione agli alunni entro 15-20 giorni
dall’effettuazione della prova.
La registrazione della prova è contenuta nei registri del Docente.
La valutazione si snoda attraverso fasi distinte:
- iniziale: definisce la situazione iniziale per predisporre strategie di tipo didattico ed educativo;
- in itinere: si svolge nel corso dell’intero anno scolastico;
- sommativa-finale: tiene conto del processo di apprendimento anche sul piano della motivazione
dell’alunno, oltre che su quello dell’acquisizione di saperi essenziali.
La verifica è lo strumento che permette:
1. all’alunno di rendersi progressivamente consapevole del proprio processo di apprendimento
e dei propri traguardi di maturazione riconoscendo l’eventuale errore. L’errore quindi viene
visto come risorsa che consente all’alunno di migliorarsi.
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2. ai docenti di valutare le scelte educative, didattiche e metodologiche in termini di efficienza
(su quanto programmato) e di efficacia (sugli apprendimenti degli alunni).
Attraverso la verifica i docenti sono in grado di programmare eventuali interventi e azioni di
recupero, modificare o integrare le proposte curricolari, gli obiettivi, i tempi, i metodi, le attività.
Il momento della verifica comprende:
1) l’osservazione degli alunni durante il normale svolgimento dell’attività scolastica, nei vari
contesti relazionali e operativi;
2) le prove orali, scritte, gli elaborati grafici, le attività pratiche che sono calibrate in rapporto agli
obiettivi e alle attività svolte.
Le azioni valutative non valutano soltanto il prodotto dell’apprendimento, ma anche il suo
processo (come l’alunno apprende e attraverso quali progressi) determinato da tutte le attività
oggetto d’insegnamento (esercitazioni, attività di gruppo, esecuzione di compiti, attività di ricerca),
osservate periodicamente dai docenti (almeno tre volte nel trimestre/quadrimestre). La sintesi fra i
risultati delle prove d’accertamento e la valutazione di processo determinerà il voto per ciascuna
disciplina (legge 169 /2008) dello scrutinio trimestrale/quadrimestrale e finale, che comparirà sulla
scheda di valutazione personale di ciascun alunno. Si terrà, pertanto conto dei seguenti fattori:
Media dei voti nelle varie discipline
Il possesso di pre-requisiti, la situazione iniziale
La qualità di conoscenza e la modalità d’esercizio delle abilità;
L’eventuale influenza di situazioni contingenti;
I progressi compiuti;
L’effettiva possibilità di recupero, consolidamento, sviluppo.
In base alla recente normativa sulla valutazione delle discipline e del comportamento, il Collegio
dei docenti ha individuato delle linee condivise, mediante la formulazione di “criteri generali”, al
fine di rendere omogenei gli standard utilizzati dai singoli Consigli di classe e interclasse.
SCHEDA PERSONALE - Scuola Primaria - Descrizione dei livelli corrispondenti
VO
TO
10
9
Conoscenze
acquisite
Competenze e
autonomia nella
rielaborazione delle
competenze
Impegno e
partecipazione
L'alunno conosce in
modo completo e
approfondito gli
argomenti
E' pronto
nell'applicare, nei
diversi contesti, in
modo autonomo,
quanto appreso.
E' motivato ed
Svolge sempre i
evidenzia un impegno compiti, in modo
costante, autonomo e autonomo e preciso.
metodico.
Completo e sicuro L’alunno conosce in
raggiungimento modo completo e
approfondito gli
degli obiettivi.
E' pronto
nell'applicare, nei
diversi contesti,in
modo autonomo e
pressoché preciso,
quanto appreso.
Partecipa alle attività Svolge sempre i
scolastiche con
compiti, in modo
impegno, attenzione e autonomo e preciso.
interesse costanti.
Pieno e
approfondito
raggiungimento
degli obiettivi
argomenti.
Esecuzione compiti
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8
7
6
5
Completo
raggiungimento
degli obiettivi
L'alunno conosce in
maniera completa gli
argomenti.
L'alunno conosce in
Complessivo
raggiungimento modo adeguato gli
degli obiettivi, ma argomenti.
con qualche
incertezza.
Raggiungimento
degli obiettivi in
modo essenziale.
Sa applicare, nei
diversi contesti, in
modo abbastanza
autonomo ed
esaustivo, quanto
appreso.
Si applica con un
impegno costante e
segue con attenzione
e interesse le lezioni.
Svolge sempre i
compiti, in modo
autonomo e preciso.
Sa applicare, nei
diversi contesti,
quanto appreso in
modo soddisfacente,
anche se non
completamente
autonomo.
Si applica con
impegno pressoché
costante; l'attenzione
e l'interesse sono
buoni.
Svolge quasi sempre i
compiti, in modo
abbastanza autonomo
e preciso.
L'alunno conosce gli Ha un grado di
L'impegno, l'interesse Svolge quasi sempre i
aspetti essenziali degli competenza limitato e l'attenzione, sono
compiti
argomenti
che gli permette di
sufficienti.
dare risposte parziali
alle richieste che gli
sono rivolte. Deve
essere guidato
nell'elaborazione delle
conoscenze e
nell'espressione di
valutazioni personali.
Parziale o mancato L'alunno conosce gli
raggiungimento argomenti in modo
superficiale ed
degli obiettivi.
incompleto
Non ha un livello di
Si applica con
Non svolge quasi mai
competenza adeguato; impegno discontinuo compiti
è insicuro
e l'attenzione è labile.
nell'operare. Deve
essere guidato
nell'elaborazione delle
conoscenze e
nell'espressione di
valutazioni personali
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Vot
i
DESCRIZIONE DEI LIVELLI CORRISPONDENTI
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10
Pieno e
approfondito
raggiungime
nto degli
obiettivi.
L’alunno conosce in modo completo e approfondito gli argomenti, li sa collegare e
organizzare in modo autonomo, creativo e originale, anche a livello
interdisciplinare. È capace di fare analisi critica di contenuti, di attivare procedure e
realizzare sintesi efficaci. Utilizza linguaggi specifici con proprietà e correttezza.
L’alunno conosce in modo completo e approfondito gli argomenti e sa organizzare
le conoscenze in modo autonomo, anche a livello interdisciplinare. È capace di
effettuare analisi e sintesi efficaci di contenuti. Utilizza in modo corretto e sicuro
linguaggi specifici.
9
Completo e
sicuro
raggiungime
nto degli
obiettivi.
8
L’alunno conosce in maniera completa gli argomenti, li sa organizzare e collegare
Completo
raggiungime in modo adeguato e autonomo. Utilizza correttamente linguaggi specifici.
nto degli
obiettivi
7
Complessiv L’alunno conosce in modo adeguato gli argomenti. Applica le conoscenze
utilizzando opportune strategie ed è in grado di rielaborarle. Quasi sempre corretto
o
raggiungime l’uso dei linguaggi specifici.
nto degli
obiettivi, ma
con qualche
incertezza.
6
Raggiungim
ento degli
obiettivi in
modo
essenziale.
5
L’alunno conosce gli argomenti in modo superficiale e incompleto. Dimostra di
Parziale
possedere solo alcune abilità, che utilizza se guidato.
Poco appropriati
raggiungime
l’esposizione
e
l’uso
di
linguaggi
specifici.
nto degli
obiettivi
4
L’alunno evidenzia scarsa conoscenza degli argomenti. Dimostra poca autonomia
Mancato
raggiungime nell’esecuzione di compiti anche semplici. L’uso e la conoscenza dei linguaggi
specifici sono inadeguati.
nto degli
obiettivi
L’alunno conosce gli aspetti essenziali degli argomenti. È in grado di operare
semplici collegamenti e va talvolta orientato nella rielaborazione dei contenuti.
Sostanzialmente corretti l’esposizione e l’uso dei linguaggi specifici.
INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
La valutazione della Religione cattolica in tutto l’Istituto viene espressa in base ai seguenti giudizi:
 OTTIMO
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
DISTINTO

BUONO

SUFFICIENTE
 NON SUFFICIENTE
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Per gli alunni diversamente abili, la valutazione è correlata strettamente al percorso individuale
non fa riferimento a standard né quantitativi né qualitativi; inoltre, deve essere finalizzata
mostrare i progressi dell’alunno. Verifiche e valutazioni non sono finalizzate a giudicare e
classificare il bambino bensì per porgergli un aiuto concreto a crescere, a formarsi mettendo
frutto tutte le sue potenzialità.
e
a
a
a
La valutazione dell'apprendimento deve assumere un valore didattico volto a valutare il processo
piuttosto che il prodotto, il percorso che l'alunno compie piuttosto che il risultato finale a cui
giunge.
Per l'esame conclusivo del I ciclo d'istruzione, anche per gli alunni con BES formalmente
individuati dai consigli di classe, è possibile prevedere gli stessi strumenti compensativi previsti
per gli alunni con DSA e si deve tenere in debita considerazione sia la specifica situazione
oggettiva che le forme di valutazione individuate nell'ambito dei piani didattici personalizzati.
VALUTAZIONE INIZIALE
Nel caso di alunni con disabilità, la scuola in prima istanza, deve tener conto delle valutazioni
cliniche stilate dagli specialisti che danno indicazioni di quale sia il contesto di cui il bambino ha
bisogno, quali risorse e strategie possano essere d'aiuto per la sua crescita. E' nella Diagnosi
Funzionale (D.F.) che gli specialisti infatti evidenziano le potenzialità e i bisogni cognitivi e di
socializzazione dell'alunno, segnalando quali elementi di comunicazione e di scambio, la scuola
può promuovere e supportare con le proprie risorse umane, culturali e sociali. Questa valutazione
sarà poi utilizzata dai docenti che ne trarranno le conclusioni utili per elaborare un progetto
didattico ed educativo.
Ad inizio anno scolastico gli insegnanti sono tenuti a fare una prima valutazione del contesto
scuola per conoscere la situazione scolastica nella quale l'alunno viene o è inserito.
Occorre favorire l'accoglienza dell'alunno e fornirgli le risorse e gli strumenti per operare sugli
apprendimenti considerando gli elementi sotto riportati:
1.
Contesto classe, per conoscere il gruppo classe in cui è inserito l'alunno soffermandosi
sulle dinamiche relazionali tra compagni.
2.
Organizzazione del tempo scuola, per conoscere l'orario di permanenza a scuola dell'alunno
e strutturarlo nel modo più opportuno. La presenza dell'insegnante di sostegno consente
appunto di organizzare progetti, attività di recupero, laboratori, classe aperte, in cui il
singolo alunno possa essere inserito.
3.
Gli spazi e i materiali, per predisporre impostazione di lavoro corrispondenti ai bisogni del
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bambino.
4.
Le risorse umane, in quanto il lavoro portato avanti da tutti i docenti, concorre a creare
situazioni idonee di socializzazione e di apprendimento favorendo i progetti d'integrazione
per tutti gli alunni.
5.
L'incontro con la famiglia, quale risorsa utile per acquisire dati specifici sull'alunno,
determinanti ai fini della strutturazione del percorso didattico-educativo.
Questa prima valutazione concorre a definire i bisogni formativi ed educativi dell'allievo in
un'ottica di crescita, di sviluppo personale e di integrazione sociale.
La valutazione iniziale, integrata dalle informazioni acquisite dagli specialisti, orienta e definisce il
progetto educativo individualizzato.
La predisposizione del PEI (Piano Educativo Individualizzato), che prevede il coinvolgimento
di tutti gli educatori (insegnanti di classe, di sostegno, assistenti, educatori) e la condivisione da
parte dell'equipe socio-sanitaria e della famiglia, dev'essere calibrata sulle esigenze/bisogni speciali
dei singoli alunni al fine di garantire il loro diritto allo studio e la loro crescita personale sulla base
delle specifiche potenzialità.
Il PEI è lo strumento prioritario per esplicitare, motivare e definire le modalità valutative, in
relazione
al
percorso
educativo
pensato
per
l'alunno
e
agli
obiettivi
personalizzati/individualizzati.
La valutazione dell'apprendimento può avvenire attraverso apposite prove predisposte
dall'insegnante sulla base di quanto svolto con l'alunno e di quanto previsto dal PEI.
L'osservazione sistematica diventa un aspetto fondamentale per ricavare dati relativi agli
atteggiamenti, ai comportamenti e alle conquiste dell'allievo.
Le valutazioni dell'apprendimento possono essere espresse tramite voti, giudizi, griglie di
osservazione e monitoraggio, ma anche tramite descrizioni del lavoro svolto, degli stimoli proposti
e delle risposte dell'allievo.
La valutazione non tende a verificare il livello cognitivo dell'alunno ma la capacità di
partecipazione, il suo interesse per gli argomenti, la comprensione del compito, i processi attentivi,
le capacità esecutive, l'adattamento alle regole dell'altro...
La valutazione è intesa e considerata come parte costitutiva della programmazione.
Tutti i docenti della classe sono tenuti a raccogliere osservazioni, esiti ottenuti, risposte date
dall'alunno sulla base degli stimoli forniti per poi condividerle sia tra i docenti stessi sia con
l'equipe specialistica che con la famiglia.
La valutazione deve essere finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell'alunno, i
miglioramenti maturati nel corso del periodo scolastico e deve essere effettuata in rapporto alle
potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.
In quest'ottica la valutazione consente ai docenti di verificare l'intervento didattico effettuato con
l'alunno al fine di rivedere il percorso svolto, individuarne limiti e risorse, e concordare
collegialmente strategie efficaci e comportamenti da assumere per far fronte alle esigenze degli
allievi e a specifiche problematiche.
Prove INVALSI . I risultati delle prove INVALSI saranno oggetto di riflessione del gruppo di
valutazione dell’Istituto per individuare i possibili margini di miglioramento e/o per individuare le
motivazioni che hanno determinato un certo risultato.
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Le prove, per loro natura, sottendono l’indicazione dei traguardi di competenza da raggiungere: nel
triennio sarà valutata l’opportunità di individuare le conoscenze e le abilità imprescindibili per il
raggiungimento di ogni traguardo
Valutazione Progetti: A conclusione di ogni progetto è prevista la valutazione sull’attività svolta
e sugli obiettivi formativi raggiunti. Nel triennio saranno studiati e definiti dei criteri oggettivi di
valutazione dei progetti per verificarne la ricaduta sui destinatari; l’attività valutativa servirà,
inoltre per una riproposizione delle buone pratiche negli anni successivi.
Autovalutazione di Istituto: Saranno proposti a: genitori, docenti, alunni, collaboratori scolastici,
e personale amministrativo, dei questionari finalizzati alla valutazione del servizio offerto
dall’Istituto e sull’impatto percepito dalle diverse componenti, nonché dal territorio, dalla sua
azione formativa. I dati desunti saranno utilizzati per orientare le scelte didattiche,educative ed
organizzative dell’Istituto.
Linee di indirizzo
Incrementare percorsi di valutazione
degli apprendimenti e di autovalutazione
rivolti a personale scolastico, alunni e
famiglie.
RAV - Individuazione delle priorità traguardi - obiettivi di processo
Avviare un'organica indagine conoscitiva della soddisfazione
dell'utenza (alunni, famiglie, personale scolastico)
AZIONI





costruzione di questionari di soddisfazione per rilevare
la percezione di alunni, famiglie, docenti e personale
ATA;
definizione del target e dei criteri di lettura dei risultati
scelta delle tipologie di somministrazione;
tabulazione e interpretazione dei dati, socializzazione
dei risultati;
individuazione delle criticità e interventi migliorativi.;
NORMATIVA
La normativa, per quanto concerne la valutazione degli alunni con disabilità, è chiara e mette in
evidenza che va fatta in relazione agli obiettivi previsti nel Piano Educativo Individualizzato del
singolo alunno.
Si riporta la relativa normativa:
D.P.R. del 22 giugno 2009 n. 122
Art. 9 - Valutazione degli alunni con disabilità 1. La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle
disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base
del piano educativo individualizzato previsto dall’articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al
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decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e
condizioni indicate nei precedenti articoli.
2. Per l’esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, utilizzando le risorse finanziarie
disponibili a legislazione vigente, prove di esame differenziate, comprensive della prova a
carattere nazionale di cui all’articolo 11, comma 4-ter, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e
successive modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il
progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le
prove sono adattate, ove necessario in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei
docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle
ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza.
3. Le prove dell’esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l’uso di attrezzature
tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, previsti
dall’articolo 315, comma 1, lettera b), del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994.
Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di
svolgimento e di differenziazione delle prove.
4. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito
formativo. Tale attestato è titolo per l’iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli
fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l’accesso ai percorsi integrati di
istruzione e formazione.
5. Gli alunni con disabilità sostengono le prove dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo
dell’istruzione secondo le modalità previste dall’articolo 318 del testo unico di cui al decreto
legislativo n. 297 del 1994.
6. All’alunno con disabilità che ha svolto un percorso didattico differenziato e non ha conseguito
il diploma attestante il superamento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, è rilasciato
un attestato recante gli elementi informativi relativi all’indirizzo e alla durata del corso di studi
seguito, alle materie di insegnamento comprese nel piano di studi, con l’indicazione della durata
oraria complessiva destinata a ciascuna, alle competenze, conoscenze e capacità anche
professionali, acquisite e dei crediti formativi documentati in sede di esame”.
VALUTAZIONE DELL' APPRENDIMENTO PER GLI ALUNNI CON DSA
Gli alunni con diagnosi di DSA ( dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) hanno diritto a
fruire di una didattica individualizzata e personalizzata che tenga conto delle caratteristiche
specifiche degli studenti prevedendo l'utilizzo di misure compensative ( computer, sintesi vocale,
audio-libri, tabelle, mappe, calcolatrice...) e dispensative ( evitare: lettura ad alta voce, il dettato, la
scrittura veloce...).
Le misure dispensative e compensative adottate, devono essere sottoposte periodicamente a
monitoraggio per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.
Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e formazione scolastica,
adeguate forme di verifica e di valutazione, anche nel momento degli esami di Stato.
La normativa di riferimento è l'
Art.10 del D.P.R. 22 giugno 2009, n.122
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la
valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame
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conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali
fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti
compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di
svolgimento e della differenziazione delle prove.
Valutazione degli alunni stranieri
La valutazione degli alunni stranieri deve avere un carattere orientativo e formativo, finalizzato
alla promozione della persona nell’interezza della sua storia.
La valutazione iniziale, nella fase dell’accoglienza, prevede alcune azioni:

I docenti procedono alla rilevazione delle conoscenze per mezzo di osservazioni ed,
eventualmente, della somministrazione di prove oggettive di ingresso di lingua italiana e di
altre discipline.

I docenti identificano livelli e bisogni formativi e didattici.
Successivamente potrà esservi il necessario adattamento dei programmi di insegnamento (D.P.R.
394 del 1999, art. 45) definito in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri.
LIVELLO 0
 Alunni che non conoscono, non comprendono, non parlano la lingua italiana.
 Necessitano di interventi di prima alfabetizzazione linguistica in percorsi personalizzati.
Nel documento di valutazione si specifica:
ITALIANO: “L’alunno si trova nella fase iniziale di alfabetizzazione della lingua italiana”.
ALTRE DISCIPLINE: Se non si hanno elementi sufficienti per valutare, si utilizza la dicitura
“Segue un itinerario di sola alfabetizzazione linguistica”.
Nel caso il Consiglio di classe e l’equipe pedagogica lo ritengano necessario, la programmazione
e, conseguentemente la valutazione, potranno essere articolate nell’arco di due anni scolastici. In
tale situazione, il Consiglio di classe e l’equipe pedagogica possono decidere di considerare NON
VALUTABILI alcune discipline. Nel caso in cui l’alunno abbia iniziato a frequentare la scuola dal
mese di maggio potranno essere non valutate tutte le discipline.
LIVELLO 1
Alunni in fase di prima alfabetizzazione:

comunicano in italiano i bisogni primari,

comprendono semplici messaggi e consegne,

partecipano ad attività didattiche ludico-espressive con il gruppo.
Necessitano di proseguire le attività di alfabetizzazione linguistica, con proposte mirate
all’acquisizione della letto-scrittura e al rafforzamento della lingua della comunicazione.
Nel documento di valutazione si specifica:
ITALIANO: “Si valuta in base alla programmazione personalizzata”.
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ALTRE DISCIPLINE: A questo livello dovrebbe essere possibile valutare.
LIVELLO 2
Sono alunni che:

comprendono la lingua di uso quotidiano;

rispondono a semplici domande sul vissuto scolastico;

leggono e comprendono semplici testi didascalici;

scrivono brevi frasi sotto dettatura;

socializzano con i compagni con i quali giocano e scambiano atteggiamenti di
collaborazione.
Necessitano di essere supportati per consolidare gli apprendimenti precedenti, al fine di conseguire
sempre più valide competenze in lingua orale e scritta ed essere avviati a tutti gli apprendimenti
curricolari.
LIVELLO 3
Alunni che gradualmente possono seguire quanto programmato per la classe stessa dopo aver
seguito attività di potenziamento della lingua.
LIVELLO 4
Alunni che iniziano a fare uso della lingua dello studio, pur con i dovuti adeguamenti.
La valutazione intermedia e/o finale terrà conto dei seguenti aspetti:

livello globale di maturazione raggiunto;

progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza;

conseguimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione personalizzata.
E’ importante seguire alcune modalità di adattamento del Curricolo:

Riduzione o personalizzazione dei contenuti della programmazione delle attività del
singolo docente;

Sostituzione di alcune discipline con il laboratorio di prima alfabetizzazione;

Sostituzione temporanea di alcune discipline con attività di educazione motoria/fisica,
musicale, artistica eventualmente inserendo l'alunno in altre classi.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA
OTTIMO
-
Rispetto consapevole delle regole.
Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione.
Vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
Regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche.
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DISTINTO
BUONO
SUFFICIENTE
NON
SUFFICIENTE
Ruolo propositivo all’interno della classe.
Frequenza regolare delle lezioni.
Rispetto costante delle regole.
Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione.
Buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
Regolare svolgimento delle consegne scolastiche.
Ruolo positivo all’interno della classe.
Frequenza regolare delle lezioni.
Generale rispetto delle regole.
Comportamento sufficientemente responsabile e collaborativo.
Discreto interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
Svolgimento abbastanza costante delle consegne scolastiche.
Ruolo abbastanza positivo all’interno della classe.
Frequenza regolare delle lezioni.
Non costante rispetto delle regole.
Comportamento poco responsabile e collaborativo.
Mediocre interesse e partecipazione non sempre attiva alle lezioni.
Non sempre costante l’impegno scolastico.
Disturbo delle attività didattiche.
Frequenza non sempre regolare delle lezioni.
- Presenta una o più note per comportamenti gravi e/o reiterati.
- Scarso interesse per le attività scolastiche.
- Discontinuo impegno scolastico.
- Disturbo delle attività didattiche, segnalato anche sul registro di classe
con nota di demerito*
- Ripetute assenze e/o ritardi non giustificati.
-
* NOTA DI DEMERITO = comportamento scorretto e linguaggio irriguardoso nel rapporto con
gli insegnanti, compagni e personale non docente; comportamento poco responsabile durante le
visite guidate e i viaggi di istruzione; falsificazione di firme e di contenuti di comunicazioni;
assiduo disturbo delle lezioni.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA

Rispetto consapevole delle regole.
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Voto
10
Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione.
 Vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
 Regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche.
 Ruolo propositivo all’interno della classe.
 Frequenza regolare delle lezioni.

Rispetto costante delle regole.
 Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione.
 Buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
 Regolare svolgimento delle consegne scolastiche.
 Ruolo positivo all’interno della classe.
 Frequenza regolare delle lezioni.

Voto
9
Sufficiente rispetto delle regole.
 Comportamento sufficientemente responsabile e collaborativo.
 Discreto interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
 Svolgimento abbastanza costante delle consegne scolastiche.
 Ruolo non sempre positivo all’interno della classe.
 Frequenza regolare delle lezioni.

Voto
8
Non costante rispetto delle regole.
 Comportamento poco responsabile e collaborativo.
 Mediocre interesse e partecipazione non sempre attiva alle lezioni.
 Non sempre costante l’impegno scolastico.
 Disturbo delle attività didattiche, segnalato anche sul registro di classe con nota
di demerito *.
 Frequenza non sempre regolare delle lezioni.

Voto
7
Presenta una o più note per comportamenti gravi e/o reiterati (sanzionati con
richiamo scritto e/o sospensione dalle lezioni)
 Scarso interesse per le attività scolastiche.
 Discontinuo impegno scolastico.
 Ripetute assenze e/o ritardi non giustificati.

Voto
6
Gravi inosservanze del comportamento scolastico tali da essere sanzionabili con
provvedimenti disciplinari * che comportano l’allontanamento dalle lezioni oltre i
15 giorni, (secondo quanto stabilito dall’Istituzione Scolastica)
 Gravi danneggiamenti; linguaggio irriguardoso e offensivo; reiterate violenze
fisiche e psicologiche verso altri; assenza di concreti cambiamenti del
comportamento *.

Voto
5
* NOTA DI DEMERITO = comportamento scorretto e linguaggio irriguardoso nel rapporto con
gli insegnanti, compagni e personale non docente; comportamento poco responsabile durante le
visite guidate e i viaggi di istruzione; falsificazione di firme e di contenuti di comunicazioni;
assiduo disturbo delle lezioni.
* Il voto 5 può essere proposto nei casi in cui l'alunno sia incorso in provvedimenti disciplinari e
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non vi sia stato ravvedimento (D.P.R. 122/09 art. 7).
LA FORMAZIONE
Linee di indirizzo
Incrementare la
formazione, la
strumentazione e
l’utilizzo dei media
digitali;
Raccogliere e realizzare le
esigenze formative dei
docenti e del personale
ATA tenendo conto anche
delle proposte e delle
risorse del territorio
RAV - Individuazione delle priorità traguardi - obiettivi di processo
Potenziamento
della preparazione
dei docenti sotto
l'aspetto didattico,
metodologico,
disciplinare e
relazionale
Attuazione di modalità
didattiche efficaci per
dare risposte
qualificate ai bisogni
degli alunni BES per
favorirne l'inclusione
Documentare per
ogni insegnante i
corsi di formazione
frequentati e le
competenze
acquisite.
(obb.o di processo)
(obb.o di processo)
(traguardo)
AZIONI
Formazione relativa ai seguenti temi strategici:
 Le competenze digitali per l’innovazione didattica e
metodologica;;
 L’inclusività, la disabilità,l’integrazione, le competenze
di cittadinanza globale;
 Il potenziamento delle competenze di base, con
particolare riferimento alla lettura e comprensione,alle
competenze logico-argomentative degli studenti e alle
competenze matematiche;
 La valutazione
L
a formazione in servizio “obbligatoria, permanente e strutturale” è connessa alla funzione
docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e
per la crescita professionale di chi in esso opera.
La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del
personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di riforma, per un efficace investimento sulle
risorse umane in servizio nella scuola. In questa fase di riordino e cambiamento del sistema
scolastico, più urgente diventa l’esigenza di aggiornare il proprio sapere professionale e la proposta
didattica e metodologica, da confrontare e condividere all’interno dei gruppi disciplinari e di
lavoro. Pertanto, saranno programmate iniziative di formazione sui temi in discussione, con la
finalità di migliorare in modo costante il processo di insegnamento/apprendimento che la scuola
eroga ai suoi utenti. Tutto il personale, in relazione ai diversi ruoli e compiti svolti, sarà coinvolto
in attività in presenza e on-line, organizzate anche in rete con altri istituti e agenzie del territorio.
In particolare per i corsi di formazione, in autoaggiornamento e con presenza di esperti esterni,
sono state individuate le seguenti priorità:
- Formazione finalizzata a osservare e riconoscere negli alunni le situazioni di disagio
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-
Formazione che consenta di approntare metodologie di intervento efficaci con gli alunni
con BES e con gli alunni con DSA
-
Formazione per progettare e realizzare un processo di insegnamento/apprendimento per lo
sviluppo delle competenze
-
Attività rivolta ad ampliare l’uso consapevole delle nuove tecnologie nella didattica al fine
di migliorare le competenze digitali degli allievi
-
Attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro
-
Formazione su tematiche specifiche emerse dalla rilevazione del fabbisogno formativo dei
docenti.
L'ORGANIZZAZIONE
Istituto Comprensivo di Chions – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – aa.ss.2016/17-2017/18-2018/19
I
versanti in cui opera la scuola sono molteplici e la necessità di conseguire obiettivi formativi
strutturati e strutturanti la personalità dell'alunno richiedono il contributo di competenze
qualificate,diversificate e coordinate. L' istituto in riferimento ai propri indirizzi e finalità si è
dotato di una organizzazione articolata:
Dirigente Scolastico dott. Leonardo MINAUDO
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Collaboratore Ins. Daniele ZULIANI
Secondo collaboratore prof.ssa Rossella FLUMIAN
Fiduciario scuola secondaria di 1° grado di Chions prof.ssa Rossella FLUMIAN
Fiduciario scuola secondaria di 1° grado di Pravisdomini prof.ssa Rosaria POMA
Fiduciario scuola Primaria di Chions Ins Manuela ROSSET
Fiduciario scuola Primaria di Pravisdomini Inss. Daniele ZULIANI – Lorella FIOROT
Fiduciari scuola Primaria di Villotta Inss. Santa GAIOTTI - Tiziana DI CIANNI
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Eleonora VELLO
Composizione CONSIGIO DI ISTITUTO
GENITORI
DOCENTI
PERSONALE A.T.A.
1) Fantin Nadia
2) Filippa Giuseppe
3) Lecinni Stefano
4) Lena Stefano
5) Modolo Alain
6) Padovan Diego
7) Papais Michele
8) Zaninotto Eddi
1) Bonì Laura
2) Ceschin Cesare
3) Gaiotti Santa
4) Gurizzan Antonella
5) Rosset Manuela
6) Scalon Fabrizio
7) Zuliani Daniele
1) Del Zotto Laura
2) Russo Angela
DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. Leonardo Minaudo
Composizione GIUNTA ESECUTIVA
Eddi ZANINOTT- Diego PADOVAN - Fabrizio SCALON -
Laura DEL ZOTTO - Eleonora VELLO
Incarichi di plesso
INCARICO
Primaria
CHIONS
Primaria
VILLOTTA
Primaria
PRAVISDO
MINI
Delegato
presidenza
interclasse
BORTOLUS GURIZZAN
SI Annarita Antonella
ZULIANI
Daniele
Segretario
interclasse
MAIERON
Paola
GERARDI
Pia
ORO
Gabriella
POLESEL
Anna Maria
FANTINEL
Maria Rosa
ZULIANI
Daniele
Referente/Resp
ROSSET
onsabile di
Manuela
plesso sicurezza
Sec.
CHIONS
RUSALEN
Sergio
Sec.
PRAVISDOM
INI
GALIANO
Enrico
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Referente
laboratorio
informatico
DORO
Alberta
Sussidi di
plesso-Sub
consegnatario
materiali
GERARDI
Pia
DORO
DE PIN Ada
Alberta:
(informatico
)
Responsabile
biblioteca
BONI'
Laura
Scelta esperti
Commissioni
CORAZZA
Mara
IUS Denise
CORAZZA
Mara
FANTINEL
Maria Rosa
GURIZZAN
Antonella
Comitato mensa
Stesura orario
DANELON
Rita
GERARDI
Pia
ROSET
Manuela
DANELON
Rita
FIOROT
Lorella
RUSALEN
Sergio
CESCHIN
Cesare
GOBBO
FLUMIAN
Sandra Bruna Rossella
BASSO
Fulvia
CAVALIERE
Rita
CORAL
Gabriella
GALIANO
Enrico
CORAN Greta
PERISSINOT
TO Silvia
CORAN Greta
GIRELLI
Valeria
FAMA'
Giusto
POMA Rosaria
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COMMISSIONI
Primaria
CHIONS
Primaria
VILLOTTA
DE SIMON
Elisabetta
DORO
ZULIANI
Alberta
Lucia
DE PIN Ada
ZULIANI
Lucia
Intercultura
BONI' Laura IUS Denise
FRARA
Maria
GURIZZAN
Antonella
Continuità GERARDI
ORO
Orientamento Pia (anni
Gabriella
Anni ponte
ponte)
ARBORITA
NZA Adriana
FANTINEL
Sinergie educativa
Maria Rosa
GAIOTTI
Regolamento di
Santa
Istituto
GURIZZAN
Antonella
DE PIN Ada
ORO
Gabriella
Diritto al successo
CALLEGARI
formativo
Maria
ARBORITA
NZA Adriana
DANELON
Comunicazione e DORO
Rita
Informatizzazione Alberta
DI CIANNI
Tiziana A.
Cittadinanza e
ROSSET
costituzione Manuela
salute e ambiente
POF-CurricoloCompetenzeValutazioni
Primaria
Sec.
PRAVISDO
CHIONS
MINI
TROVATO
DEIANA
Massimiliano
Roberta
ZULIANI
GAIARIN
Daniele
Paola
CORAL
Gabriella
BERTAN
LIUT Valeria
Annalisa
BAISERO
Caterina
RIZZATO
Gigliola
CELLA
Rosanna
COAN
Valentina
BRAVO
Antonella
ZULIANI
Daniele
ZULIANI
Daniele
FIOROT
Lorella
BOTTOS
Paola
TROVATO
Massimiliano
Sec.
PRAVISDOM
INI
CORAN Greta
GALLIO
Renata
AZZANO
Mavi Mattia
GALLIO
Renata
SCILLIA
Silvia
ZULIANI
Daniele
FIOROT
Lorella
CESCHIN
Cesare
BIANCO
FIORE
Marco
TISELLI
Maura
CESCHIN
Cesare
RUSALEN
Sergio
RIZZATO
Gigliola
RUSALEN
Sergio
CORAN Greta
POMA
Rosaria
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Le scuole
strutture e tempi scuola
SCUOLA SECONDARIA di 1° GRADO “ITALO SVEVO” DI CHIONS
Uffici di Segreteria
via G.B. Cossetti,22 33083 Chions tel. 0434 648004 - 649111 Fax 0434-649907
e-mail [email protected]
www.istitutocomprensivochions.it
Orario delle lezioni: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 14.00
SCUOLA
SECONDARIA DI
I° GRADO
”I. SVEVO”
CHIONS
N° 9 classi
Spazi









Archivio
Aula computer
N° 11 aule normali
Biblioteca alunni,
Biblioteca insegnante,
Bidelleria,
Palestra,
Presidenza
Sala insegnanti
N° 177 alunni

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Locali segreteria
Servizi alunni n° 5,
Servizi insegnanti n° 4;
Aule ricevimento genitori
Aule speciali (arte – musica – scienze - video)
Infermeria
Aula Magna
Istituto Comprensivo di Chions – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – aa.ss.2016/17-2017/18-2018/19
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “ITALO SVEVO”DI PRAVISDOMINI
Via Roma, 14 – 33076 Pravisdomini tel. e fax 0434-644016
Orario delle lezioni: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 14.00
SCUOLA
SECONDARIA DI
I° GRADO
”I. SVEVO”
PRAVIDOMINI
N° 6 classi
N° 124 alunni
Spazi:
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Aula sostegno
Aula di proiezione video
Aula adibita a laboratorio informatico
Aula –laboratorio arte/tecnologia
Aula- laboratorio scienze
Aula musica/deposito
Auletta studio
N° 6 aule normali

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Portineria / bidelleria
Sala insegnanti
Servizi alunni
Servizi insegnanti
Biblioteca
Piastra polivalente esterna
Biblioteca Alunni
SCUOLA PRIMARIA “Berengario Ortis” CHIONS
Via M. De Zorzi, 6- 33083 Chions tel. e fax 0434 648469
SCUOLA
PRIMARIA
”E. De AMICIS”
VILLOTTA di
CHIONS
N° 7 classi
N° 134 alunni
Istituto Comprensivo di Chions – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – aa.ss.2016/17-2017/18-2018/19
1° piano
 Atrio
 Bidelleria
 Biblioteca insegnanti- alunni
 Aula computer
 Aula sostegno
 Aule
 Ripostigli
 Servizi igienici insegnanti
 Servizi igienici alunni
 Servizi handicap
 Doccia
 Palestra
2° piano
 Aula multifunzionale
 Mensa
 Atrio
 Ripostiglio
ORGANIZZAZIONE ORARIA - Scuola primaria di CHIONS
Classi
Tutte
Tutte
Giorni
lunedì e sabato
martedì-mercoledì-giovedìvenerdì
orario
8.00-12.00
8.00-13.00
SCUOLA PRIMARIA “Padre Angelo Buodo” PRAVISDOMINI
Via Barco, 22 33076 Pravisdomini tel. e fax 0434 644016
SCUOLA
PRIMARIA
“P. A. BUODO”
PRAVISDOMINI
N° 10
classi
N° 204 alunni
 N° 10 aule che ospitano i gruppi classe
 N° 1 mensa
 N° 1 biblioteca
 N° 1 ripostigli per la custodia dei sussidi didattici
 N° 1 aula adibita a laboratorio informatico
 N° 2 aula per il sostegno e/o il recupero indivi-
 N° 1 atrio utilizzato per l’accoglienza
Istituto Comprensivo di Chions – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – aa.ss.2016/17-2017/18-2018/19
 N° 17 servizi igienici
dualizzato
 N° 1 aula insegnanti
 N° 1 bagno disabili
ORGANIZZAZIONE ORARIA - Scuola primaria di PRAVISDOMINI
Classi
1^A-2^A-3^A-4^A-5^A
1^B-2^B-3^B-4^B-5^B
1^B-2^B-3^B-4^B-5^B
Tempo Pieno
Giorni
dal lunedì al venerdì
Tempo Ordinario
lunedì
dal martedì al venerdì
orario
8.10-16.10
8.10-16.10
8.10-13.10
SCUOLA PRIMARIA “Edmondo De Amicis” VILLOTTA
Via Italia 3/1 33083 Villotta di Chions tel. e fax 0434 630225
SCUOLA
PRIMARIA
”E. De AMICIS”
VILLOTTA di
CHIONS
N° 7 classi
N° 134 alunni
Spazi
 N° 8 Aule
 N° 4 Servizi igienici per gli alunni
 N° 1 Sala insegnanti
 N° 1 Atrio
 N° 1 Sala mensa
 N° 2 Servizi igienici per gli alunni H
 N° 2 Servizi igienici per gli insegnanti
 N° 1 Aula computer
ORGANIZZAZIONE ORARIA - Scuola primaria di VILLOTTA
TUTTE
CLASSI A TEMPO PIENO
lunedì - martedì - mercoledì - giovedì - venerdì
8.30
16.30
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( PtOF) AA.SS. 2016/17 - Istituto Comprensivo di Chions