Project Hope.
Riepilogo sessioni.
Un Brusco risveglio: La stanza è buia, puzzolente e umida. Non c’è posto peggiore
per risvegliarsi. Ma questo accade ai tre poveri eroi. Luke, Hiroshi e Billy. Delle
ultime ore non hanno alcun ricordo, se non che ognuno di loro stava compiendo le
normali faccende di vita. Si risvegliano tutti e tre legati e incapaci di usare le loro
abilità. Dopo aver conversato, cercando di capire dove erano la luce si accende e
entra una figura militare. Si tratta di un ragazzo sulla trentina, si presenta come
Sergente Smith al servizio del governo americano. Lui spiega che sono stati
convocati in modo “volontario” secondo un provvedimento del governo che
prevedere l’arruolamento di prodigi per gli obbiettivi del governo americano.
Esso racconta che più di una volta la organizzazione per cui lavora, ha dovuto
eliminare anche esponenti importanti per salvaguardare gli Stati Uniti. Ora c’è una
emergenza verso il quale, il governo non può e non vuole mandare l’esercito
ordinario. Il sergente spiega che esiste sulla luna, sul lato non visibile una prigione di
massima sicurezza per prodigi. Questa prigione si chiama Hell’s Gate, o Dark Side.
Da una settimana ora mai non si hanno più notizie e comunicazioni dalla prigione
stessa, e il governo teme che sia successo qualcosa. Le motivazioni sono molte, dalla
ribellione dei prigionieri a un mal funzionamento della struttura stessa. La loro è una
missione suicida, da qui il nome Suicide Squad. Viene anche spiegato che gli è
impossibile rifiutare, in quanto il governo causa esperienze passate ha deciso di
impiantare dentro loro due bombe. Una nel cuore e una nel cervello, e se cercassero
di rimuoverle esse esploderebbero. Ovviamente se daranno dimostrazione di
collaborare e di essere propensi a servire la causa americana, nulla gli verrà fatto. Gli
viene detto che comunque loro per i familiari e il mondo sono morti, in incidenti di
vario genere.
Costretti dalla situazione, decidono di far buon viso e cattivo gioco visto che non
hanno alcuna possibilità di risolvere la cosa. Vengono cosi portati in un hangar dove
vedono macchine futuristiche per la loro conoscenza. E dopo aver ricevuto un
equipaggiamento standard, partono verso la luna.
Un tetro arrivo: il viaggio non dura molto, pressappoco un’ora. Vedono per la prima
volta lo spazio, e ricordiamoci che è l’anno 1965. Qua cominciano a planare verso la
luna con la loro astronave sferoidale. In lontananza scorgono la torre della prigione,
se da prima sembra piccola, piano piano si rendono conto delle reali dimensioni. La
torre è alta circa tre chilometri, e sembra un enorme obelisco nero nel buio cosmico.
Qua avviene la lenta discesa verso la prigione. Quando giungono in fondo, trovano
solo morte e desolazione.
L’Hangar della prigione: I nostri eroi scendono e si trovano di fronte a uno scenario
grigio. Ci sono resti di sparatorie ovunque e alcune astronavi sono distrutte.
Ispezionando scoprono tracce di sangue ovunque, segni di una creatura enorme e
probabilmente non terrestre. Alla fine decidono di entrare e qua trovano solo altri
cadaveri e altro sangue. Quando cercano di avvicinarsi e esaminare un corpo di una
guardia, esso esplode e si liquefa. Il gruppo non è molto propenso a continuare,
sebbene sa che non può fare altro. Quindi si mette a esplorare, qua ritrovano
documenti vari che testimoniano che Adolf Hitler è ancora vivo. Decidono anche di
esplorare l’ufficio del direttore, e lo trovano a soqquadro ma lindo da sangue e
cadaveri. Anche qua mettono tutto sotto sopra, e alla fine rinvengono molte cose
che non fanno altro che aprire nuove domande e misteri.
Una città aliena: La cosa più importante che viene rinvenuta, sono delle foto che
mostrano dei normali lavori sotterranei ma che poi mostrano qualcosa di
sensazionale. Verso le ultime foto, vengono mostrate prima dei monoliti e poi una
intera città nascosta in una grotta. Tutto ciò porta alla conclusione che forse, è stato
rinvenuto qualcosa che non andava scoperto. Dei rumori distolgono gli eroi dai loro
pensieri e li portano alla stanza accanto. Qua trovano Lucas, una guardia
sopravvissuta al possibile massacro. Esso racconta che era da tantissimo che
attendeva che qualcuno lo salvasse, e che ignora cosa sia successo. Racconterà di
uno strano black out seguito da esplosioni e sparatoie e di un mostro enorme che
aveva divorato l’infermiera nell’infermeria per l’appunto. Racconterà di come lo
uccise per pura fortuna, e di come ha passato gli ultimi giorni nel terrore. Il gruppo
decide che per lui è meglio rimanere sulla loro astronave, e gli propongono di
aiutarli come tramite tra loro e il sergente a cui fanno un primo rapporto.
Ma appena loro escono dall’hangar succede un misfatto. Sentono un fortissimo
ruggito e qualcosa azionarsi, e appena entrano dentro per controllare cosa sta
accadendo vedono un enorme mostro che sta cercando di dilaniare la astronave
dove il povero Lucas è rifugiato. Tutto accade in pochi secondi. L’astronave si
schianta contro l’uscita che era sigillata e provoca una tremenda esplosione. Questo
danneggia cosi tanto la struttura che essa implode e gli eroi fanno tempo a uscire
prima di essere sommersi dalle macerie. L’uscita ora mai è impraticabile e gli eroi
comprendono di essere intrappolati in quella prigione cosmica dispersa da qualche
parte sulla Luna.
Il primo scontro: decisi a esplorare a questo punto tutta la base, decidono di
controllare l’ultima stanza che era rimasta. Ovvero la stanza della giustizia, un
tribunale per giudicare i reati dei super criminali destinati all’esilio. Entrando
sentono una fortissima puzza di morte e marcio, e ciò viene presto spiegato dalla
presenza di centinaia di corpi ammassati l’uno su l’altro. Lo scenario è dei peggiori,
cadaveri putrescenti che si stanno decomponendo e in fondo, una grottesca bolla di
carne che si staglia a mezz’aria collegata come un bozzolo per terra e con il soffitto.
Bill non ci pensa due volte, e decide di mitragliarlo in modo preventivo. Quindi Hiro
usando la sua maestria con la spada taglia il bozzolo. Da esso esce una creatura non
ancora finita, come un feto non completo. Ovviamente muore subito, lasciando gli
eroi con un po’ di disgusto e vomito. Usciti dalla stanza decidono di procedere a
scendere al primo piano, secondo la mappa la prigione è divisa in sette piani di cui
però l’ultimo era ancora in via di costruzione quindi in teoria vuoto. Scendono al
primo piano, pronti a qualsiasi cosa, ma non ovviamente allo scenario che li
attendeva. Nella stanza regna una sorta di pace irreale, quella che doveva essere la
mensa della prigione è costellata di cadaveri. Esaminandoli si accorgono che sono
morti sul colpo, ma senza soffrire in modo apparente. La vita sembra che gli sia sta
risucchiata all’improvviso tanto che alcuni stavano ancora mangiando. Una cosa
però salta all’occhio, la stanza è invasa da moscerini. Facendo un rapido
ragionamento, si accorgono che non dovrebbero essere presenti insetti in
quell’ambiente in quanto sono nello spazio, e la vita dovrebbe essere impossibile.
Hiro mentre gli altri erano impegnati alla perlustrazione, riceve una visita metafisica.
E’ volpe bianca, una sua conoscenza che all’occorrenza lo aiuta. Sebbene non sappia
minimamente il perché. E soprattutto chi sia lei in realtà. Hiro viene a sapere che
tutte le persone sono state uccise da una fonte demoniaca molto potente, e che gli
stessi moscerini che vedono sono creature di quella essenza. Gli riferisce che ora mai
la loro presenza è nota al demone, che però è estraneo alle morti di queste persone.
Hiro quindi fa varie domande, e scopre che c’è una potentissima fonte demoniaca
non collegata al demone che ha provocato la morte di tutti. Viene a sapere anche
che più andranno sotto, meno aiuti potrà ricevere da lei. Infine gli dice che la fonte
và distrutta. I ragazzi si mettono a esplorare la cucina, e li ritrovano del cibo in
scatola e decidono di farsi un ricco pranzo a base di scaloppine e fagioli. Qua
vengono contattati con un ologramma da Adolf Hitler, che si mostra molto curioso
di vedere come si comporteranno e soprattutto fin dove arriveranno. Hitler non
nasconderà di essere il custode di Astaroth, uno dei quattro re dell’inferno.
Racconterà che non è opera sua tutto questo casino, anche se lo fa sentire a “casa”.
Un demone antichissimo: Nel frattempo due persone, il mago Sir Williams e la
giovane ragazza Ippie Luise, erano state reclutati di forza e mandati sulla luna
attraverso una porta dimensionale aperta da un misterioso mago incapucciato al
servizio del sergente. Essi erano stati spediti come rinforzo per il gruppo sulla Luna.
La giovane sebbene sembra lasciva e inoffensiva ai più invece porta dentro di se il
demone Asmodeo. Un altro Re dell’inferno. Hitler/Astaroth spiegherà che questo è
opera di un demone molto antico, di cui gli umani hanno ora mai dimenticato il
nome. Hitler non conosce le intenzioni del demone, ma non gli interessa più di tanto
in realtà, anzi vorrebbe proporre un affare agli eroi che però denegano subito. Cosi
esso sparisce in una sonora risata. Dopo aver mangiato, si mettono a cercare indizi
vari e magari scoprire qualcosa sulla losca figura del direttore di cui sono venuti a
sapere a una sua affiliazione con la magia e con una gilda di druidi. Secondo le loro
informazioni lo stesso direttore è stato confinato sulla Luna, perché reo di atti
contro i prigionieri sulla terra. Ma queste sono per ora illazioni e supposizioni non
ancora riscontrate e fondate. Contattano nuovamente il sergente e gli fanno oltre
che il rapporto, gli chiedono anche un supporto in quanto non capaci di terminare la
missioni nelle attuali condizioni. Il sergente spiegherà che ci aveva già pensato e che
si era messo in moto per contattare altri eroi da reclutare. Il gruppo decide quindi di
muoversi e vanno ad esplorare le cabine di quelle che erano le guardie. Qua piano
piano le esplorano tutte e scoprono alla fine il diario di una guarda che era da poco
arrivata e che raccontava l’andamento della prigione. Qua vengono a sapere di
piccoli fatti, come la scoperta di un qualcosa sotto terra, a una rivolta provocata da
un certo Carnage che aveva mietuto vittime. Fino alla voce definitiva che sotto terra
c’erano manufatti alieni e che il direttore aveva richiesto l’aiuto dei maghi del
quarto livello. Tra cui spiccava un certo Magnus Lux. Qua cercando trovano anche
quello che doveva essere la stanza del controllo. Infatti trovano una moltitudine di
televisori collegati presuppongono alle telecamere dei vari piani, escluso il settimo
che mostra che tutte le telecamere sono spente. Molti televisori mostrano che le
telecamere sono rotte, e quelle poche attive mostrano ombre inquietanti e
mostruose. Fatta ad eccezione del quinto livello, che sembra come ghiacciato.
Sebbene cercano delle cassette per avere ulteriori prove, riescono a trovare solo un
filmato che mostrerebbe il direttore scendere nel settimo livello accompagnato da
quattro figure incappucciate. Decidono di frugare ancora ma non trovano nulla di
interessante e significativo.
Il secondo livello: Decidono di scendere al secondo livello e qua trovano un
paesaggio da film dell’horror. Tutte le parete e il pavimento sono ricoperte di carne,
e da piccoli crateri esce sangue e quello che potrebbe essere gas. Ogni loro passo è
incerto e segnato dal continuo splach. Decidono di esplorare ma si trovano ben
presto bloccati una piccola orda di cadaveri. Il combattimento non è impegnativo, i
cadaveri non si dimostrano una reale minaccia, e gli eroi li eliminano facilmente.
Riprendono poi l’esplorazione di quella prigione che stano alla mappa, è formate da
tanti piani a forma di ciambella. Qua piano piano esplorano e la loro attenzione
viene attirata da una cella non ricoperta dalla carne ma da quello che sembra
ghiaccio. Secondo il libretto che si porta dietro Hiro, apparterebbe a un criminale
politico chiamato Icy. Dentro trovano un ragazzo della loro età impegnato a leggere
un giornalino, senza avere apparentemente interesse all’esterno. Decidono sebbene
con forti dubbi da parte di Bill di entrare e parlare con lui, il ragazzo con forte
accento russo spiega che non sa minimamente cosa sia successo. Sa di voci che
giravano prima dell’incidente e del black out. E racconterà che un super criminale di
cui lui non sa nulla girava libero per la prigione. Spiegherà che grazie al suo potere è
stato capace di tenere lontani gli zombie, e alla fine viene convinto a seguire il
gruppo in quanto la sua miglior possibilità di sopravvivenza. Quando gli chiedono
informazioni del direttore, lui risponde semplicemente di chiederlo al diretto
interessato che è li dietro. Girandosi trovano il direttore, che con uno sguardo perso
e che sembra guardare più che altro il vuoto, prende a fuggire. Luise si lancia al suo
inseguimento mentre Bill, cerca di fermarlo con una falciata di proiettili che non lo
colpiscono minimamente, mostrando che lui probabilmente è in realtà una sorta di
ologramma. Orde di zombie prendono a fuori uscire, e sebbene vengano uccisi
velocemente presto dalle pareti fuori escono braccia che cercano di chiudere il
passaggio, impedendo agli eroi di proseguire. Piano piano il gruppo riesce a
eliminare ogni ostacolo ma ora mai il direttore è scomparso, e non rimane altro che
esplorare il piano. Il gruppo cerca di raggiungere Luise che intanto era corsa dietro il
direttore e alla fine ci riescono. Dopo un tot di tempo si ritrovano davanti a un
portone molto grosse, dove Icy spiega si trova lo spiazzo ricreativo dei prigionieri.
Dove ovvero possono passare la loro ora di aria. Qua decidono di aprire e
controllare, e vedono una stanza ricoperta di glifi e pentagrammi. Entrano tutti
tranne Bill che aveva deciso di rimanere fuori, e il gruppo invece scopre il direttore
intento a fare un rituale e finirlo con le parole. “Perdonatemi devo farlo”.
Una bestia di un altro mondo: Un enorme esplosione di magia provoca una potente
onda d’urto che rischia di far sbalzare via gli eroi. Il direttore scompare nel nella,
mentre al suo posto si erge una figura mastodontica. Una sorta di enorme gorilla
con escrescenze ossee che fuoriescono ovunque, e soprattutto un aspetto per nulla
terrestre. Il mostro è altissimo, e quasi tocca il soffitto.
Il mostro con quattro occhi mostra fin da subito la sua aggressività attaccando gli
eroi, di cui solo Bill era rimasto chiuso fuori impossibilitato a aiutarli. Il mostro non
sembra dotato di grande intelligenza, ma la sua mole è grandissima e basterebbe un
colpo ben assestato per uccidere gli eroi. Lo scontro sembra molto impari, i colpi
degli eroi non sembrano mai ferire seriamente il mostro e Luise non partecipa allo
scontro invece preferendo nascondersi in un angolo. Attraverso Icy comprendono
che il mostro sembra poco tollerante al ghiaccio, e decidono di mirare a quello.
Dopo svariati tentativi riescono a amputargli una gamba, ma sembra risentirne
veramente poco. Intanto da fuori Bill cerca un modo per entrare, ma la porta è
chiusa attraverso la magia e lo spirito di Hittler si diverte a infastidirlo. Dentro alla
fine Luise ha una reazione negativa, che la porta a trasformarsi.
Luise ora mai trasformata in Asmodeo non riconosce ne amici ne nemici, e comincia
a distruggere tutto con estrema violenza. Nella distruzione generale si forma una
frattura nel muro che può permettere agli eroi una ritirata tattica che eseguono
subito. Non sanno cosa succede dentro, se non che appena sono tutti fuori avviene
una esplosione cosi violenta da distruggere tutto e far volare contro il muro la porta,
ora mai accartocciata e rovente. Il mostro non c’è più e Luise è nuda e svenuta al
centro della stanza.
L’immortale: Il gruppo decide di muoversi e decide di andare a vedere il prigioniero
del quarto piano, saltando il terzo piano. Appena giunti al quarto piano, trovano il
piano completamente congelato. L’atmosfera è irreale e ovunque ci sono scheletri
appesi al soffitto. Ovunque ci sono scheletri che camminano, ma non sembrano
interessati a loro. In più un misterioso scheletro appare a loro e gli indica una strada
e poi si sbriciola nel nulla. Cominciano a esplorare il piano, e sebbene all’inizio
sembrano non trovare nulla in una stanza fanno una importante scoperta. In una
stanza ritrovano il diario di appunti di un mago.
La quasi totalità delle pagine sono piene di glifi, che a tutti i giocatori a parte Sir
Williams sembrano senza senso. Il mago comprende che i glifi sono una sorta di
studio, di appunti. Chi li aveva scritti stava cercando una sequenza magica.
Scorrendo le pagine però trovano delle date, e dei riferimenti ai giorni precedenti. Il
mago ripete in parte ciò che sapevano. Che sotto terra era stata ritrovata una città
con una sorta di porta, che il direttore non comprendeva come attivarla e che aveva
richiesto aiuto a loro. Il portale oltre che antico sembrava inattivabile, e che tra
questi maghi c’era anche un certo Magnus Lux. Però alla fine qualche mago è
riuscito ad attivarlo, e il mago aveva degli indizi. Le pagine finiscono prima e si nota
che ne mancano alcune. I giocatori prendono a cercare l’immortale, e alla fine
trovano la sua stanza. Lo trovano in loro attesa, molto probabilmente sapeva che
sarebbero giunti.
In pieno stato meditativo, rivolge a loro poche parole. Sa anche della presenza del
demone all’interno di Luise e alla fine si offre di condurli alla città sotterranea. Lui
sostiene che le risposte alle loro domande le troveranno solo li. Prima però deve
prendere con se tre libri, uno bianco, uno grigio e uno nero. Libri che lui custodisce
in modo molto protettivo. Lui dice a loro che devono stare attenti all’ingannatore e
poi prosegue. Vengono condotti al sesto piano, dove ogni cosa è fatta di carne e
gocciolante. Non incontrano nessun genere di problema e vengono condotti in un
passaggio segreto. Il passaggio è un buco bene nascosto con delle scale scolpite
nella roccia, ci vuole molto prima che arrivino a destinazione ma alla fine ci riescono.
Di fronte a loro una grotta immensa, i loro occhi fanno fatica a percepire la
grandezza del luogo, e di fronte a loro i resti di una città immensa. Piano piano
riescono a comprendere che probabilmente è grande quasi come Manathan.
La città sotterranea: Ci impiegano delle ore ad attraversala tutta, e percorrendola
trovano resti di case e di quelli che probabilmente le abitavano. Sembrano scheletri
umani, ma molto più grossi e con bizzarre protuberanze. Alla fine giungono in una
piazza enorme, con sei obelischi di cui uno ancora a terra. L’immortale si offre di
leggere agli eroi cosa c’è scritto, in quanto permetterà di avere una completa
comprensione del tutto. Attraverso gli obelischi vengono a sapere che chi aveva
fondato la città era una razza aliena che era profuga di una guerra, e che erano
fuggiti da un altro pianeta. Li avevano trovato pace e prosperità, e il portale era una
porta per il loro mondo che si chiamava Edom, Eden invece era la nuova città dove
speravano di vivere in pace. Poi ci fù una discordanza all’interno della loro civiltà,
una parte voleva scendere sulla terra, un’altra invece voleva rimanere sulla Luna
temendo le creature terresti. Alla fine fu guerra, e la terra fù sconvolta e mutilata. Di
quello che accadde dopo non si ha notizia, il sesto obelisco giace incompiuto. Una
voce li invita però a entrare nel palazzo. L’immortale sembra sapere chi è.
Si avventurano dento il palazzo, che è in assoluto la cosa più grande che abbiano mai
visto, con affreschi anche alti decine di metri e statue raffiguranti esseri temibili e
affascinanti allo stesso tempo. Ma alla fine giungono in quello che doveva essere il
salone principale, e qua vedono una statua enorme ergersi nel mezzo. Raffigurata
una donna di una bellezza mai vista e dietro di se sei ali, come i serafini della cultura
ebraico/cristiana. E mentre la contemplano essa apre gli occhi e li fissa, con loro
sgomento scoprono che non è una statua. Essa li fissa uno ad uno, e riporge il suo
sguardo soprattutto sull’immortale che non tenta di fuggire dal suo sguardo.
Rivelazioni: La creatura spiega con semplicità che lei è Satana, e che quello è il suo
palazzo. In più rivela che l’uomo che fino ad ora si erano portati appresso è Dio. Il
gruppo è piuttosto sconvolto e scombussolato. Ma non per questo si perde di animo
e chiede di avere delle spiegazioni del tutto, ma Satana ha un prezzo. Devono cedere
senza opporsi Dio. Alla fine è lui stesso a concedersi in cambio delle informazioni,
quindi il gruppo scopre che l’incidente è opera del mago Magnus Lux, ma che a
quanto pare non è neanche il suo vero nome. Sembra che Magnus stia collaborando
con una entità primitiva e proveniente dal vecchio mondo. Questa creatura non è
subordinata a Satana, quindi gli è impossibile ordinargli alcunché. Satana spiega che
la fonte della energia è il portale, e che se lo spegneranno potranno tornare a casa,
ma se lo faranno il demone sarà libero di agire e fuggirà anch’esso. Il gruppo è di
fronte a una scelta ardua, se uccideranno il direttore che sembra strettamente
legato al portale, potranno fuggire ma permetteranno cosi anche al demone di
uscire. E se invece mantengono il portale per loro sarà impossibile tornare a casa.
Alla fine Satana dice loro che la loro possibilità risiede in Asmodeo, ovvero il demone
che risiede in Hitler. Esso può aiutarli, ma vorrà qualcosa in cambio. Cosi il gruppo
decide che non c’è nulla da fare se non tornare su e provare a contrattare con il
demone. Ed ecco che decidono di salire, anche se prima provano a passare per il
settimo livello, scoprendo con angoscia che ci vogliono due chiavi, e che loro ne
possiedono solo una. Il loro timore è che la seconda chiave sia in mano ad Asmodeo.
Carnage: Decidono cosi di andare in contro al loro destino, e corrono al sesto livello.
Ma bene presto vengono fermati da un nemico che per troppo tempo avevano
rimandato il loro scontro, Carnage…..
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