Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti - Pescara Facoltà di Medicina e Chirurgia GUIDA DELLO STUDENTE CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO ______________________________________________________________________ Anno Accademico 2006-2007 Indice Presentazione Le Strutture Indirizzi utili Bando di concorso Ordinamento didattico Regolamento didattico Definizione degli obiettivi formativi Ammissione al Corso di Laurea Crediti formativi Ordinamento didattico Procedure per l’attribuzione dei compiti didattici Tutorato Obbligo di frequenza Apprendimento autonomo Programmazione didattica Sbarramenti e Propedeuticità Verifica dell’apprendimento Norme per la preparazione della Tesi di Laurea Prova finale ed Esame di Laurea abilitante all’esercizio professionale Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di Studio Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere Valutazione dell’efficienza e dell’efficacia della didattica Formazione pedagogica del Personale docente Sito web del Corso di Laurea in Tecnico di Laboratorio Biomedico Norme transitorie Percorso Formativo I anno 1 semestre I anno 2 semestre II anno 1 semestre II anno 2 semestre III anno 1 semestre III anno 2 semestre Programmi di studio del Corso di laurea I anno 1 semestre Anatomia Umana e Istologia Attività Formativa: Lingua Inglese Biologia e Genetica Chimica e Propedeutica Biochimica Fisica, Statistica e Informatica Istologia ed Anatomia Umana I anno 2 semestre Chimica Biologica e Biochimica Clinica Fisiologia Umana Organizzazione di Laboratorio Biomedico ed Economia Sanitaria II anno 1 semestre Farmacotossicologia e Galenica Farmaceutica Microbiologia e Microbiologia Clinica Patologia e Fisiopatologia Generali e di Immunologia 2 4 5 6 7 11 14 14 14 15 15 18 19 20 20 20 21 21 22 23 23 24 24 25 25 25 26 26 27 28 29 30 31 32 32 32 33 34 35 36 38 39 39 43 44 46 46 48 50 II anno 2 semestre Anatomia ed Istologia Patologica Deontologia ed Etica Professionale Patologia Sistematica applicata alla Medicina di Laboratorio III anno 1 semestre Tecniche Diagnostiche di Biochimica Clinica e di Genetica Medica Tecniche Diagnostiche diAnatomia Patologica III anno 2 semestre Tecniche Diagnostiche di Microbiologia Clinica Tecniche Diagnostiche di Patologia Clinica e Molecolare e di Immunoematologia 3 52 52 53 54 56 56 58 60 60 62 a Facoltà di Medicina e Chirurgia è una realtà al servizio di tutto il territorio abruzzese. Oggi come in passato, un punto di riferimento fondamentale nel continuo sviluppo socio-economico della regione Abruzzo. I fondamenti di questo felice connubio sono rintracciabili nell'alta qualità della formazione e della ricerca biomedica, nello sviluppo delle tecnologie diagnostiche e interventistiche, nonché nella disponibilità di strutture idonee e nella capacità di rispondere in maniera scientifica alle esigenze del territorio, ciò anche grazie alla continua cooperazione con gli ospedali di Chieti, Pescara e Vasto. I successi conseguiti nell'attività formativa e in quella scientifica sono riconducibili, come afferma il Preside Carmine Di Ilio, alla dimensione "familiare" della vita accademica del Campus e all'attività di ricerca. «La nostra Facoltà favorisce le relazioni umane ed ha tutt'altra portata rispetto alle "mega Facoltà"delle città metropolitane, dove i contatti con i docenti e la frequenza delle strutture sanitarie non sono giornalieri e continui». L La didattica Un bacino di utenza in espansione che conta su una popolazione studentesca che proviene anche da altre regioni. Strutture, tecnologie e docenti di primo piano; un contesto di sicuro interesse che fa presagire sviluppi futuri nel campo della ricerca e della attività didattica, come ci conferma il Professor Di Ilio: «Per ampliare l’offerta formativa abbiamo portato a compimento il progetto di trasformazione dei corsi di diploma universitario in Corsi di Laurea, secondo le guide previste dalle nuove normative in materia di autonomia didattica degli Atenei. I risultati ottenuti in questi anni sono frutto di una scelta precisa della Facoltà fatta di cultura flessibile, ragionamento e confronto. Occorre stare in guardia verso chi pensa che la Facoltà sia solo un centro di specializzazione. L'Ateneo deve essere una fabbrica d'idee in cui lievita il sapere. Inoltre, credo molto nella persona, nell'indipendenza di giudizio, nell'apertura mentale». Grazie al progetto di Teledidattica dell'Ateneo è anche possibile usufruire di lezioni via Internet per diverse discipline all'indirizzo www.unich.it/ teledidattica/ateneo. La struttura La realtà territoriale rappresenta un ambiente ottimale per lo studente. La struttura del Campus è efficiente e funzionale, tutto è a portata di mano, i servizi sono assicurati, la pratica sportiva è garantita dal Centro Universitario Sportivo (CUS), una delle più efficienti realtà sportive nazionali universitarie. La valenza dell'attività di ricerca è testimoniata dai riconoscimenti ottenuti. Di particolare rilevanza, l'Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche (ITAB), centro di caratura internazionale per la ricerca nel campo della diagnostica per immagini. È situato in un edificio di 5.000 mq, realizzato in cofinanziamento tra l’università “G.d’Annunzio” e l’unione Europea, per complessivi 12 milioni di Euro. Adiacente a tale struttura sorge il Centro di Scienze dell'Invecchiamento (CeSI), riconosciuto centro di eccellenza dal Ministero della ricerca scientifica realizzato per far convergere in una stessa struttura varie tipologie di ricerca che nei diversi settori della biomedicina affrontano il problema dell’invecchiamento. Il CeSI ha sede in un edificio di 13.500 mq ed ha richiesto un finanziamento di 30 milioni di euro. Presenta quattro livelli fuori terra ed un piano seminterrato. È dotato di servizi generali, sala convegni di 140 posti, studi televisivi, centrali tecnologiche, un centro di ricerca clinica e 36 unità di ricerca di base. Il centro per la ricerca clinica è dotato di 28 posti letto ed è collocato al 3 livello. L’ITAB ed il CeSI sono attualmente gestiti dalla fondazione “Università G.d’Annunzio”. Le prospettive Gi studenti che scelgono questa Facoltà sono spinti, indubbiamente, da forti motivazioni. Si tratta, in ogni caso, di una scelta importante dettata da una passione genuina per una professione dai risvolti sociali, umani e professionali rilevanti. Al preside Carmine Di Ilio piace pensare a ragazzi di vent'anni che decidono di dedicarsi al prossimo, di assisterlo e curarlo, in uno slancio consapevole. Scelte e motivazioni legate ad una professione che, se pur fondata sul sapere scientifico e la tecnologia, si muove dentro grandi orizzonti umanistici, come ricorda il giuramento di Ippocrate, il più grande medico dell'antichità. È su questo orizzonte che si muove il laureato in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria o in una delle Professioni Sanitarie: un professionista consapevole che presterà la propria attività nelle strutture sanitarie pubbliche e private. 4 Le strutture La realtà territoriale rappresenta un ambiente ottimale per lo studente. La struttura del Campus è efficiente e funzionale, tutto è a portata di mano, i servizi sono assicurati, la pratica sportiva è garantita dal Centro Universitario Sportivo (CUS), una delle più efficienti realtà sportive nazionali universitarie. La valenza dell'attività di ricerca è testimoniata dai riconoscimenti ottenuti. Di particolare rilevanza sono il Centro di Scienze dell'Invecchiamento, che è stato finanziato con 57 miliardi di lire dal Ministero del Bilancio, l'Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche (ITAB), centro di caratura internazionale per la ricerca nel campo del biomagnetismo e l'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) nato dalla collaborazione con l'Assessorato alla Sanità della regione Abruzzo. Ciò a testimonianza dell'elevato grado qualitativo raggiunto sia nel campo dell'assistenza sia in quello della ricerca. 19 aule di capienza compresa tra i 312 e i 10 posti per un totale di 1654 posti un laboratorio linguistico con 20 postazioni una biblioteca interfacoltà con 80 posti 2 aule informatizzate con connessione Internet datate di 25 e 30 postazioni Aule in dotazione NUOVO POLO Aula Magna Aula 1 Aula 3 Aula 7 Aula 6 Aula 5 Aula 2 Aula 4 Aula 8 Posti 312 180 180 180 144 99 72 72 30 Dotazione L+P+V L+P+V L+P+V L+P+V L+P+V L+P+V L+P+V L+P+V 30 computer SE.BI. Anfiteatro Aula 5 Aula 3 Aula 6 Aula 1 Aula 9 Aula 7 Aula 2 Cons. grande Cons. piccola Posti 73 48 59 59 30 16 15 15 Sedie 4 12 10 10 11 10 6 6 21 10 Totale 77 60 69 69 41 26 21 21 21 10 Dotazione Se.Bi. L+P+V L+P L+P L L+P L+P L L L+P+V L+P Leggenda Dotazione: L=lavagna luminosa; P= proiettore diapositive; V= videoproiettore 5 Preside di Facoltà Prof. Carmine Di Ilio e-mail: [email protected] Ufficio di Presidenza Sig.ra Giuliana De Luca; tel. 0871/3554105 e-mail: [email protected] Ufficio Manager Didattico di Facoltà e-mail: [email protected] tel. 0871 3554172 fax: 0871 3554113 Delegato Orientamento di Facoltà Prof.ssa Cosima Schiavone tel: 0871 358576 e-mail: [email protected] Segreteria Studenti Sig.ra Pasqualina Barrucci; tel. 0871/3555398-5832-5399 fax: 0871/3555354 e-mail: [email protected] Apertura Uffici: dal lunedì al venerdì, ore 10-12; martedì e giovedì 15-17 6 Corso di Laurea delle Professioni Sanitarie Bando di concorso a.a. 2006/2007 Ai sensi del D.M. 02.04.01 pubblicato sulla G.U. 128 del 5.6.01 serie generale e D.M. 31.03.2004 sono istituititi i corsi di laurea delle professioni sanitarie in: Infermieristica - cl. SNT/1 Fisioterapia - cl. SNT/2 Tecniche di Lab.biomed. – cl. SNT/3 Ostetricia - cl. SNT/1 Tecniche di radiol. Medica per immagini e radioter. cl. SNT/3 Dietistica - cl.SNT/3 Tecniche della prev. nell'Ambiente e nei luoghi di lavoro – cl. SNT/4 Tecniche di fisiopat. Cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare – cl. SNT/ 3 Ortottica e assistenza oftalmologica – cl. SNT/2 Terapia Occupazionale – cl SNT/2 Numero massimo degli studenti iscrivibili ai sensi del D.M. 4 luglio 2006 riservati a cittadini italiani, comunitari e non comunitari residenti in Italia di cui all'art. 26 della Legge 30.07.2002 n°189 225 65 30 20 25 Posti riservati a cittadini non comunitari residenti all'estero non ricompresi nella legge 30.07.2002, n°189, art. 26 14 20 6 di cui 1 Cina 6 di cui 3 Cina 10 2 di cui 1 Cina 8 30 2 di cui 1 Cina 4 di cui 1 Cina 8 di cui 3 Cina 4 di cui 1 Cina 4 di cui 1 Cina 6 di cui 3 Cina 4 di cui 2 Cina Ai sensi del D.M. 12.04.2006 la prova di ammissione, identica per tutte le tipologie dei corsi attivati, è predisposta da ciascuna università è gestita in collaborazione con il CINECA. Ai fini dell'utilizzo di tutti i posti disponibili per ciascun corso è consentito allo studente di esprimere nella domanda di ammissione fino a tre opzioni, in ordine di preferenza, per i corsi stessi. Le opzioni verranno prese in considerazione nell'eventualità di posti vacanti. I corsi di laurea delle professioni sanitarie prevedono l'acquisizione di 180 crediti formativi universitari (CFU) complessivi articolati in tre anni di corso. Gli studenti stranieri dovranno sostenere la prova di conoscenza della lingua italiana il giorno 4 SETTEMBRE 2006 ore 8.30 presso il Polo Didattico - Campus Madonna delle Piane – Via dei Vestini - Chieti Scalo. Gli studenti stranieri che avranno superato la prova di conoscenza di lingua italiana sosterranno, unitamente agli studenti italiani, la prova di ammissione il giorno 8 SETTEMBRE 2006 ore 11.00 presso il Polo Didattico.- Campus Madonna delle Piane – Chieti scalo 7 NORME PER L'AMMISSIONE E' titolo di ammissione il diploma rilasciato da un Istituto di istruzione secondaria superiore. Le prove di concorso ed i criteri di valutazione, di cui alla Legge 264 del 02.08.99 per la regolamentazione degli accessi, sono stati determinati dal M.I.U.R con D.M. del 12 Aprile 2006 ; pertanto le prove di ammissione per l'accesso , consistono nella soluzione di ottanta quesiti a risposta multipla, di cui una sola risposta esatta tra le cinque indicate, su argomenti di: - Logica e cultura generale - Biologia - Chimica - Fisica e Matematica. Il Cineca, in base ai programmi indicati nel D.M. 12.04.2006, predisporrà trentatre quesiti per l'argomento di logica e cultura generale, ventuno per l’argomento di biologia, tredici per l’argomento dichimica e tredici per gli argomenti di fisica e matematica. La valutazione delle prove si attiene, ai sensi dell'art. 6 del D.M. 12.04.2006, ai seguenti criteri: a) 1 punto per ogni risposta esatta meno 0.25 punti per ogni risposta sbagliata 0 punti per ogni risposta non data b) in caso di parità di voti, prevale il punteggio ottenuto dal candidato nella soluzione di quesiti relativi a seguenti argomenti: in ordine decrescente il punteggio ottenuto dal candidato nella soluzione dei quesiti relativi agli argomenti di logica e cultura generale; biologia; chimica; fisica e matematica. Il prof. Andrea Mezzetti è nominato responsabile del procedimento concorsuale. Gli addetti all'esercizio della vigilanza saranno scelti dal preside di Facoltà tra il personale appartenente all'amministrazione universitaria avente esperienza in materia di espletamento di prove concorsuali di ammissione. Dal 16 agosto al 2 settembre 2006, presso il Polo Didattico – Campus Madonna delle Piane – via dei Vestini - Chieti Scalo, si svolgeranno corsi di preparazione sulle materie oggetto dell'esame d'ammissione. (Con calendario pubblicato sul sito www.unich.it) L'esame di ammissione avrà luogo presso il Polo Didattico - Campus Madonna delle Piane – Via dei Vestini – CHIETI SCALO - il giorno 8 SETTEMBRE 2006, ore 11.00. I candidati saranno ammessi a sostenere l'esame di ammissione previa esibizione di un documento valido di identità personale. Tempo assegnato per lo svolgimento della prova è di due ore. L' ingresso in aula per gli adempimenti di riconoscimento sarà consentito dalle ore 9.00 alle ore 10.30. E' fatto divieto al candidato di tenere con sé, durante la prova, borse o zaini, libri o appunti, carta, telefoni cellulari o altri strumenti elettronici. E' fatto obbligo al candidato di rimanere nella sede di esame fino alla scadenza del tempo della prova. ESPLETAMENTO CONCORSUALE Lo studente nella compilazione del questionario: • • • • deve far uso esclusivamente di penna nera; deve obbligatoriamente compilare il modulo anagrafica e sottoscriverlo; ha la possibilità di correggere una (e una sola) risposta eventualmente già data ad un quesito avendo cura di annerire completamente la casella precedentemente tracciata e scegliendone un'altra: deve risultare in ogni caso un contrassegno in una sola delle cinque caselle perché sia chiaramente manifestata la volontà del candidato, altrimenti si ritiene non data alcuna risposta; deve annullare, barrando l’intero foglio, il secondo modulo di risposte non destinato al CINECA ove nello stesso fossero presenti alcune risposte date; 8 • • • deve al momento della consegnaaver cura di inserire, non piegato, nella busta vuota il solo modulo di risposte, destinato al CINECA per la determinazione del punteggio; non deve inserire il modulo anagrafica nella busta perché costituirebbe elemento di annullamento della prova, ma deve consegnarlo alla commissione; non deve firmare il modulo risposte pena la nullità della prova. Gli aspiranti al concorso dovranno prenotarsi esclusivamente on – line all'indirizzo: http://udaonline.unich.it dal 4 LUGLIO al 31 AGOSTO 2006. E' obbligatorio trasmettere entro e non oltre il 31 AGOSTO2006 via fax (0871/3555231 – 0871/3555377) il modulo di conferma dell'avvenuta prenotazione unitamente alla ricevuta (*) di pagamento di Euro 51,65 quale contributo concorsuale. (*) 1. modulo rilasciato dalla procedura in caso di pagamento contributo concorsuale a mezzo di carta di credito. 2. modulo rilasciato dalla procedura e fotocopia pagamento a mezzo c/c 202663 intestato all' Università degli Studi « G. d'Annunzio » - CHIETI. 3. Il candidato, portatore di handicap, dovrà inoltre inviare via Fax (0871-3555377-3555231) una specifica richiesta su eventuali modalità di sostegno ritenute necessarie in relazione alla prova di accesso. Detto importo non sarà in alcun caso rimborsato. Non saranno prese in considerazione, ai fini concorsuali, le domande inviate per CORRISPONDENZA. L'esito del concorso sarà reso noto mediante pubblicazione on-line sul sito web dell'Università “G. d'Annunzio” (http://udaonline.unich.it). NON SARANNO DATE COMUNICAZIONI PERSONALI. L'iscrizione al Corso di Laurea è disposta, fino alla copertura dei posti messi a concorso, secondo l'ordine della graduatoria. I vincitori del concorso dovranno effettuare l'immatricolazione entro e non oltre il 29 SETTEMBRE 2006, ore 13, pena la perdita del diritto di iscrizione **** ON-LINE tramite web di Ateneo all'indirizzo http://udaonline.unich.it (unicamente per il corso di Laurea della professione sanitaria di INFERMIERISTICA, indicare nella domanda di immatricolazione, la preferenza della sede ospedaliera presso la quale svolgere l'attività formativa Le sedi formative per il corso di Laurea in INFERMIERISTICA sono : CHIETI (posti 130) PESCARA (posti 60) – VASTO (posti 35). oppure ***** presso gli sportelli della Segreteria Studenti. La documentazione di rito è regolamentata dal bando generale dell'Ud'A. A seguito della mancata iscrizione dei vincitori del concorso, i candidati in successione di graduatoria saranno invitati dalla Segreteria, a mezzo telegramma, a perfezionare la loro iscrizione. I candidati che non abbiano ottemperato a quanto sopra saranno considerati rinunciatari e si procederà ad ulteriore scorrimento della predetta graduatoria sino ad esaurimento dei posti disponibili. Chieti, 4 luglio 2006 IL DIRIGENTE GENERALE Dott. Marco Napoleone IL RETTORE Prof. Franco Cuccurullo 9 IL PRESIDE Prof. Carmine Di Ilio Presidente del Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Prof. Raffaele PICCOLOMINI Cattedra di Microbiologia Via dei Vestini; 66013 – CHIETI Tel: 0871 3555283 Fax: 0871 3555395 E-mail: [email protected] Referente del Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Dott.ssa Sandra ROSINI Nuovo Policlinico Via dei Vestini; 66013 – CHIETI Tel: 0871 358352 Fax: 0871 540079 10 CORSO DI LAUREA IN TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO ORDINAMENTO DIDATTICO Obiettivi formativi specifici I laureati del corso di studi in tecnico di laboratorio biomedico sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 3, comma 1, operatori delle professioni sanitarie dell'area tecnico-diagnostica che svolgono, con autonomia professionale, le procedure tecniche necessarie alla esecuzione di metodiche diagnostiche su materiali biologici o sulla persona, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della Sanità. I laureati in tecnico di laboratorio biomedico sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro sia la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico, sia la massima collaborazione con il medico e con gli altri laureati appartenenti all'area tecnico-sanitaria. Devono inoltre saper utilizzre la lingua inglese, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. I laureati in tecnico di laboratorio biomedico sono operatori sanitari, ai sensi del D.M. del Ministero della Sanità 26 settembre 1994, n. 745, responsabili degli atti di loro competenza, che svolgono attività di laboratorio di analisi e di ricerca relative ad analisi biomediche e biotecnologiche ed in particolare di biochimica, di microbiologia e virologia, di farmacotossicologia, di immunologia, di patologia clinica, di ematologia, di citologia e di istopatologia. I laureati in tecnico di laboratorio biomedico svolgono con autonomia tecnico-professionale le loro prestazioni lavorative in diretta collaborazione con il personale laureato di laboratorio preposto alle diverse responsabilità operative di appartenenza; sono responsabili, nelle strutture di laboratorio, del corretto adempimento delle procedure analitiche e del loro operato, nell'ambito delle loro funzioni in applicazione dei protocolli di lavoro definiti dai dirigenti responsabili; verificano la corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e standard predefiniti dal responsabile della struttura; controllano e verificano il corretto funzionamento delle apparecchiature utilizzate, provvedono alla manutenzione ordinaria ed alla eventuale eliminazione di piccoli inconvenienti; partecipano alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura in cui operano. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico del profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro. Caratteristiche della prova finale La prova finale consiste nella redazione di un elaborato e nella dimostrazione di abilità pratiche. Ha valore di esame di Stato abilitante all’esercizio professionale. Ambiti occupazionali previsti per i laureati I laureati in tecnico di laboratorio biomedico svolgono la loro attività in strutture di laboratorio pubbliche e private, autorizzate secondo la normativa vigente, in rapporto di dipendenza o libero – professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all’aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca. Conoscenze richieste per l’accesso (art. 6 D.M. 509/99) L’accesso al I anno sarà subordinato al superamento di una prova di ammissione che consiste in quiz a risposta multipla su elementi di: Biologia, Chimica, Fisica/Matematica, Logica e cultura generale. 11 Attività di base Scienze biomediche Scienze propedeutiche Totale CFU Settori scientifico disciplinari 23 BIO/09: FISIOLOGIA BIO/10: BIOCHIMICA BIO/13: BIOLOGIA APPLICATA BIO/16: ANATOMIA UMANA BIO/17: ISTOLOGIA MED/04: PATOLOGIA GENERALE 4 FIS/07: FISICA APPLICATA (A BENI CULTURALI, AMBIENTALI, BIOLOGIA E MEDICINA) INF/01: INFORMATICA MED/01: STATISTICA MEDICA Totale Attività di base 27 Per “Attività formative di base” è previsto un numero minimo di criteri pari a 18 Totale CFU Settori scientifico disciplinari Diagnostica di laboratorio biomedico 45 BIO/12: BIOCHIMICA CLINICA E BIOLOGIA MOLECOLARE CLINICA MED/05: PATOLOGIA CLINICA MED/07: MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA MED/08: ANATOMIA PATOLOGICA MED/46: SCIENZE TECNICHE DI MEDICINA E DI LABORATORIO Scienze della prevenzione e dei servizi sanitari 4 MED/42: IGIENE GENERALE E APPLICATA Scienze medico-chirurgiche 4 BIO/14: FARMACOLOGIA Attività caratterizzanti Totale Attività caratterizzanti 53 Per “Attività caratterizzanti” è previsto un numero minimo di crediti pari a 53 Attività affini o integrative Scienze del management sanitario Totale CFU 4 Settori scientifico disciplinari IUS/09: ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO SECS-P/07: ECONOMIA AZIENDALE 12 1 SECS-S/02: STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA Scienze interdisciplinari cliniche 12 MED/03: GENETICA MEDICA MED/10: MALATTIE DELL'APPARATO RESPIRATORIO MED/12: GASTROENTEROLOGIA MED/15: MALATTIE DEL SANGUE MED/24: UROLOGIA MED/35: MALATTIE CUTANEE E VENEREE Scienze umane e psicopedagogiche 1 MED/02: STORIA DELLA MEDICINA Scienze interdisciplinari Totale Attività affini o integrative 18 Per “Attività affini o integrative” è previsto un numero minimo di crediti pari a 18 Ambito aggregato per crediti di Totale sede CFU 2 Altre attività formative Settori scientifico disciplinari BIO/11: BIOLOGIA MOLECOLARE Totale CFU A scelta dello studente Per la prova finale 9 10 6 Altre (art. 10, comma 1, lettera f ) 55 Totale Altre attività formative TOTALE CREDITI 55 80 180 Tipologie Prova finale Lingua straniera Ulteriori conoscenze linguistiche Abilità informatiche e relazionali Tirocini Altro Totale altre (art. 10, comma 1, lettera f ) 13 CORSO DI LAUREA IN TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO REGOLAMENTO DIDATTICO Definizione degli obiettivi formativi Il Corso di Laurea per Tecnico di Laboratorio Biomedico (CLTLB) si articola in 3 anni ed è istituito all’interno della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Il CLTLB si propone il conseguimento degli obiettivi formativi di seguito definiti: I laureati Tecnici di Laboratorio Biomedico devono dotarsi di un’adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico. Devono acquisire un’adeguata esperienza nello studio indipendente e nell’organizzazione della loro formazione permanente e la capacità di effettuare una ricerca bibliografica e di aggiornamento, la capacità di effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici tecnici derivante anche dalla conoscenza di una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiana, che consenta loro la comprensione della letteratura internazionale e l’aggiornamento. Devono, infine, possedere la competenza informatica utile alla gestione di sistemi informativi laboratoristici, ed alla propria autoformazione. Sulla base di un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche conoscenze tercnico-professionali il laureato Tecnico di Laboratorio Biomedico, quale operatore sanitario cui competono le attribuzioni previste dal D.M- - Ministero della Sanità – del 26.09.1994, n. 745 e successive modificazioni e integrazioni, deve essere in grado di svolgere attività di laboratorio di analisi e di ricerca relative ad analisi biomediche e biotecnologiche ed in particolare di biochimica, di microbiologia e virologia, di farmacotossicologia, di immunologia, di patologia clinica, di ematologia, di citologia e di istopatologia. Tali competenze devono essere integrate da conoscenze tecniche ai fini del controllo e verifica del corretto funzionamento delle apparecchiature utilizzate nonché della manutenzione ordinaria ed eliminazione di piccoli inconvenienti. Ammissione al Corso di Laurea a) Programmazione degli accessi Possono essere ammessi al CLTLB candidati che siano in possesso di Diploma di Scuola Media Superiore quinquennale o di titolo estero equipollente. Il numero di Studenti ammessi al CLTLB è programmato in relazione alla effettiva disponibilità di Personale docente, di idonee strutture ed attrezzature didattiche e scientifiche (aule, laboratori per esercitazioni e per ricerca biomedica) e di Servizi operanti nelle locali Strutture del Servizio Sanitario Nazionale o in Strutture della Regione convenzionate con l’Ateneo. L’accesso al primo anno, le cui modalità saranno di anno in anno indicate nel bando concorsuale di Ateneo, sarà subordinato al superamento di una prova di ammissione che consisterà nella soluzione di quiz a risposta multipla su argomenti di Logica e cultura generale, Biologia, Chimica, Fisica e matematica. Le prove di ammissione avranno luogo solo nel caso in cui le domande di partecipazione supereranno il numero dei posti disponibili. b) Debito formativo L’organizzazione didattica del CLTLB prevede che gli Studenti ammessi al 1° anno di corso possiedano una adeguata preparazione iniziale, conseguita negli studi precedentemente svolti. Ciò premesso, tutti gli Studenti che hanno superato l’esame di ammissione al Corso di Laurea, rispondendo in modo corretto a meno della metà delle domande riguardanti i singoli argomenti di Logica e cultura generale, Biologia, Chimica, Fisica e matematica, sono ammessi con un debito formativo, per una o più di una delle discipline in questione, che sono tenuti a sanare prima di sostenere gli esami del 1° anno. 14 Allo scopo di consentire l’annullamento del debito formativo, il Consiglio di Corso di Studio istituisce attività didattiche propedeutiche che saranno svolte nell’arco del 1° semestre del primo anno di corso e che dovranno essere obbligatoriamente seguite dagli studenti in debito. La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avverrà nell’ambito della valutazione dei corsi corrispondenti. Crediti formativi L’unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l’espletamento di ogni attività formativa prescritta dall’Ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU). Il CLTLB prevede 180 CFU complessivi, articolati in tre anni di corso. Ad ogni CFU corrispondono 25 ore di lavoro dello Studente, comprensive: - delle ore di Lezione, - delle ore di Attività Tutoriale svolta nei laboratori, - delle ore di Seminario, - delle ore spese dallo Studente nelle altre attività formative previste dall’Ordinamento Didattico, - delle ore di studio autonomo dello Studente necessarie per completare la propria preparazione, volte a concorrere allo sviluppo dell’attività didattica formale (ADF), dell’attività didattica opzionale (ADO), dell’attività didattica integrativa (ADI) e delle attività di tirocinio formativo-professionalizzante (AFP). Una quota di CFU (non oltre il 30% del totale di 180 CFU) è riservata allo studio personale e ad altre attività formative di tipo individuale; una quota di CFU (non oltre il 45% del totale di 180 CFU) è riservata alle ADF, ADO ed ADI. Per assicurare l’acquisizione delle competenze tecniche necessarie per l’esercizio delle attività professionali, il Consiglio Didattico individua le attività di tirocinio formativo-professionalizzante (sotto forma di tirocinio pratico guidato e di addestramento diretto nei laboratori delle strutture didattico-formative) che lo Studente dovrà svolgere frequentando le strutture allo scopo individuate e predisposte per un totale di CFU non inferiore al 30% dei 180 CFU complessivi. I CFU corrispondenti a ciascun Corso Integrato di insegnamento sono acquisiti dallo Studente con il superamento del relativo esame. I crediti acquisiti perdono la loro validità qualora lo Studente interrompa per otto anni consecutivi l’iscrizione al CLTLB o non abbia ottemperato per otto anni consecutivi agli obblighi di frequenza o, infine, non abbia superato esami per otto anni accademici consecutivi. La Commissione Curriculum, nominata ogni anno dal Consiglio Didattico, accerta la coerenza tra i crediti assegnati alle attività formative e gli specifici obiettivi formativi. Ordinamento didattico Il Consiglio Didattico del CLTLB ed il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, definiscono l’Ordinamento didattico, nel rispetto della legge vigente, che prevede, per ogni Corso di Laurea, l’articolazione in Attività formative di base, caratterizzanti, affini o integrative, a scelta dello Studente, finalizzate alla prova finale, altre. Ciascuna attività formativa si articola in ambiti disciplinari, costituiti dai Corsi ufficiali, ai quali afferiscono i Settori Scientifico-Disciplinari pertinenti. L’organigramma complessivo dell’ordinamento didattico del CLTLB fa parte integrante del presente regolamento (vedi allegati). Qualora si renda necessario apportare cambiamenti all’Ordinamento (contenuto, denominazione, numero dei Corsi e numero degli esami), il CLTLB propone al CdF le necessarie modifiche del regolamento. 15 a) Corsi di Insegnamento L’ordinamento didattico: - definisce gli obiettivi affidati a ciascuno degli ambiti disciplinari ed individua le forme didattiche più adeguate per il loro conseguimento, articolando le attività formative in corsi di insegnamento. Qualora nello stesso Corso siano affidati compiti didattici a più di un Docente, è prevista la nomina di un Coordinatore, designato dal CLTLB. Il coordinatore di un Corso, in accordo con la Commissione Curriculum (Cc) esercita le seguenti funzioni: ● rappresenta per gli Studenti la figura di riferimento del Corso; ● propone alla Cc l’attribuzione di compiti didattici a Docenti e Tutori, con il consenso dei Docenti, in funzione degli obiettivi didattici propri del Corso; ● propone alla Cc la distribuzione dei tempi didattici concordata fra i Docenti del proprio Corso; ● coordina la preparazione delle prove d’esame; ● presiede, di norma, la Commissione di esame del Corso da lui coordinato e ne propone la composizione; ● è responsabile nei confronti del CLTLB della corretta conduzione di tutte le attività didattiche previste per il conseguimento degli obiettivi definiti per il Corso stesso; - definisce il numero di esami che occorre sostenere per accedere all’esame di laurea. b) Tipologia delle forme di insegnamento All’interno dei corsi è definita la suddivisione dei crediti e dei tempi didattici nelle diverse forme di attività di insegnamento. Queste ultime sono definite come segue: Lezione ex-cathedra Si definisce “lezione ex-cathedra” (d’ora in poi “Lezione”) la trattazione di uno specifico argomento identificato da un titolo e facente parte del curriculum formativo previsto per il Corso di Studio, effettuata da un Professore o Ricercatore Universitario, sulla base di un calendario predefinito, ed impartita agli Studenti regolarmente iscritti ad un determinato anno di corso, anche suddivisi in piccoli gruppi. Seminario Il “Seminario” è un’attività didattica che ha le stesse caratteristiche della Lezione ex-cathedra ma è svolta in contemporanea da più Docenti, anche di ambiti disciplinari (o con competenze) diversi e, come tale, viene annotata nel registro delle lezioni. Vengono riconosciute come attività seminariali anche le conferenze teorico-tecniche organizzate in collaborazione con Aziende del Settore e le attività congressuali scelte dal Consiglio Didattico di CLTLB e deditamente certificate. Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate sotto forma di videoconferenze. Didattica Tutoriale Le attività di Didattica Tutoriale, costituiscono una forma di didattica interattiva indirizzata ad un piccolo gruppo di Studenti; tale attività didattica è coordinata da un Docente-Tutore, il cui compito è quello di facilitare gli Studenti a lui affidati nell’acquisizione di conoscenze, abilità, modelli comportamentali, cioè di competenze utili all’esercizio della professione. L’apprendimento 16 tutoriale avviene prevalentemente attraverso gli stimoli derivanti dall’analisi dei problemi, attraverso la mobilitazione delle competenze metodologiche richieste per la loro soluzione e per l’assunzione di decisioni, nonché mediante esercitazioni pratiche e/o di internati in strutture convenzionate, in laboratori ecc. Per ogni occasione di attività tutoriale il Consiglio Didattico di CLTLB definisce precisi obiettivi formativi, il cui conseguimento viene verificato in sede di esame. Il CLTLB nomina i Docenti-Tutori fra i Docenti ed i Ricercatori. Dietro proposta dei Docenti di un Corso, il CLTLB può incaricare annualmente, per lo svolgimento del compito di Docente-Tutore, anche Personale di riconosciuta qualificazione nel settore formativo specifico. Attività didattiche formative a scelta dello Studente Il CLTLB, su proposta della Cc e dei Docenti, organizza l’offerta di attività didattiche opzionali (ADO), realizzabili con lezioni ex-cathedra, seminari, corsi interattivi a piccoli gruppi, attività non coordinate oppure collegate in “percorsi didattici omogenei”, fra i quali lo Studente esercita la propria personale opzione, fino al conseguimento di un numero complessivo di 9 CFU. Fra le attività opzionali si inseriscono anche Internati scelti dallo Studente svolti in laboratori di ricerca. Il CLTLB definisce gli obiettivi formativi che le singole attività didattiche opzionali si prefiggono. Per ogni attività didattica opzionale istituita, il CLTLB nomina un Docente al quale affida il compito di svolgere la specifica ADO e di valutare, con modalità definite, l’impegno posto da parte dei singoli Studenti nel conseguimento degli obiettivi formativi definiti. La valutazione delle singole attività didattiche opzionali svolte dallo Studente è convertita in un unico voto, espresso in trentesimi. I voti acquisiti dagli Studenti nelle varie ADO di semestre, riportati su una scheda appositamente predisposta, vengono trasmessi al Presidente del CLTLB il quale, coadiuvato dai due membri della specifica commissione istituita all’inizio di ogni anno accademico, verbalizza i risultati delle varie ADO di semestre e li trascrive sul libretto personale dello Studente. Il voto è calcolato sulla media aritmetica delle singole votazioni di semestre. Il superamento, con almeno la sufficienza di diciotto trentesimi, delle ADO di semestre consente allo Studente di acquisire i crediti formativi relativi. Il calendario delle attività didattiche opzionali viene pubblicato prima dell’inizio dell’anno accademico, insieme al calendario delle attività didattiche obbligatorie. La didattica opzionale costituisce attività ufficiale dei Docenti e come tale annotata nel registro delle lezioni. Attività di tirocinio formativo-professionalizzante Il tirocinio obbligatorio è una forma di attività didattica tutoriale che comporta per lo Studente l’esecuzione di attività pratiche con ampi gradi di autonomia, a simulazione dell’attività svolta a livello professionale. In ogni fase del tirocinio obbligatorio lo Studente è tenuto ad operare sotto il controllo diretto di un Tutore professionale. Le funzioni didattiche del Tutore professionale al quale sono affidati Studenti che svolgono l’attività di tirocinio obbligatorio sono le stesse previste per la Didattica tutoriale svolta nell’ambito dei corsi di insegnamento. Il Coordinatore Tecnico, nominato dal Consiglio di Facoltà su proposta del Consiglio di CLTLB, responsabile del coordinamento dell’attività di tirocinio formativo-professionalizzante che viene svolta nella Struttura di appartenenza, propone ogni anno al Consiglio di Corso di Laurea la nomina dei Tutori professionali e ne coordina le attività. Durante le fasi dell’insegnamento teorico-pratico, lo Studente è tenuto ad acquisire specifiche professionalità nel campo diagnostico-laboratoristico della biochimica, microbiologia e virologia, 17 patologia clinica, anatomia ed istologia patologica, immunoematologia e farmacotossicologia. A tale scopo, lo Studente dovrà svolgere attività di tirocinio formativo-professionalizzante frequentando le strutture dei Servizi di diagnostica e di ricerca identificate dal CLTLB nei periodi dallo stesso definiti, per un numero complessivo di almeno 55 CFU nel triennio. Il Consiglio Didattico può identificare Strutture Pubbliche o Private, convenzionate con la Facoltà di Medicina dell’Ateneo presso le quali può essere condotto, in parte o integralmente, il tirocinio. Le competenze tecniche e gestionali acquisite dallo Studente attraverso le attività di tirocinio formativo-professionalizzante è sottoposta a valutazione con modalità stabilite dal Consiglio Didattico, ed è espressa in trentesimi. Il voto finale dell’attività di tirocinio formativoprofessionalizzante sarà certificato, alla fine del terzo anno, da una Commissione composta da Coordinatori Tecnici e presieduta dal Presidente di Corso di Laurea. La Commissione calcolerà la media aritmetica dei voti delle attività di tirocinio conseguiti nei vari semestri espresse dai Coordinatori Tecnici, sentiti i Tutori professionali, in un unico voto cumulativo che verrà, dopo verbalizzazione, trascritto sul libretto personale dello Studente. Il superamento del tirocinio con almeno la sufficienza di diciotto trentesimi consentirà allo Studente di acquisire i crediti formativi relativi. Corso di Lingua inglese Il Consiglio Didattico predispone un Corso di lingua inglese che consenta agli Studenti di acquisire le abilità linguistiche necessarie per leggere e comprendere il contenuto di lavori scientifici. In alternativa (o in aggiunta) al Corso di lingua inglese, il Consiglio Didattico può offrire agli Studenti la disponibilità di un laboratorio linguistico dotato di materiale didattico interattivo adeguato a conseguire gli stessi obiettivi. Per l’acquisizione delle abilità linguistiche lo Studente dispone di 6 CFU distribuiti nel primo anno. Il Consiglio Didattico affida lo svolgimento del Corso di lingua inglese ad un Professore di ruolo o Ricercatore del settore scientifico-disciplinare L-LIN/12. In alternativa, il Consiglio Didattico dispone la stipula di un contratto, di norma, con un esperto di discipline bio-mediche di lingua-madre inglese. Preparazione della prova finale (Tesi di Laurea) Lo Studente ha a disposizione 10 CFU finalizzati alla preparazione della Tesi di Laurea presso strutture universitarie di base e di diagnostica clinica e Strutture Pubbliche o Private convenzionate con la Facoltà di Medicina dell’Ateneo. Tale attività dello Studente viene definita “Internato di Laurea” Il presente Regolamento all’art. 12 esplicita le norme che il Consiglio Didattico prevede per questa attività. Procedure per l’attribuzione dei compiti didattici Ai fini della programmazione didattica, il Consiglio di Facoltà, su proposta del Consiglio Didattico: 1- definisce la propria finalità formativa secondo gli obiettivi generali descritti dal profilo professionale del Laureato “Tecnico di Laboratorio Biomedico”, applicandoli alla situazione e alle necessità locali così da utilizzare nel modo più efficace le proprie risorse didattiche e scientifiche. 2- approva il curriculum degli studi coerente con le proprie finalità, ottenuto aggregando gli obiettivi formativi specifici ed essenziali (“core curriculum”) derivanti dagli ambiti disciplinari propri delle classe. 3- ratifica – nel rispetto delle competenze individuali – l’attribuzione ai singoli docenti dei compiti didattici necessari al conseguimento degli obiettivi formativi del “core curriculum”, fermo 18 restando che l’attribuzione di compiti didattici individuali ai Docenti non identifica titolarità disciplinari di corsi d’insegnamento. Il CLTLB su mandato del Consiglio di Facoltà istituisce una Commissione curriculum (Cc). La Cc è presieduta dal Presidente del Corso di Laurea ed è costituita – su indicazione del Consiglio di Facoltà – da Docenti dai Coordinatori Tecnici e, se necessario, da altri professionisti qualificati, scelti in base alle loro competenze tecniche specifiche in ambito didattico e pedagogico, in relazione alle necessità formative e alle risorse del CLTLB. La Cc, consultati i Coordinatori dei Corsi ed i Docenti dei settori scientifico-disciplinari afferenti agli ambiti disciplinari della classe, esercita le seguenti funzioni: 1- identifica gli obiettivi formativi del “core curriculum” ed attribuisce loro i crediti formativi, in base all’impegno temporale complessivo richiesto agli Studenti per il loro conseguimento; 2- aggrega gli obiettivi formativi nei corsi di insegnamento che risultano funzionali alle finalità formative del CLTLB; 3- ratifica, con il consenso degli interessati, le afferenze ai Corsi di insegnamento dei Professori e dei Ricercatori, tenendo conto delle necessità didattiche del CLTLB, delle appartenenze dei docenti ai settori scientifico-disciplinari, delle loro propensioni e del carico didattico individuale; 4- pianifica con i Coordinatori e di concerto con i Docenti l’assegnazione ai Professori e ai Ricercatori dei compiti didattici specifici, finalizzati al conseguimento degli obiettivi formativi di ciascun Corso, garantendo nello stesso tempo l’efficacia formativa e il rispetto delle competenze individuali; 5- individua con i Docenti le metodologie didattiche adeguate al conseguimento dei singoli obiettivi didattico-formativi; 6- organizza l’offerta di attività didattiche opzionali e ne propone al Consiglio Didattico l’attivazione. La Cc, inoltre: ● discute con i docenti la modalità di preparazione delle prove – formative e certificative – di valutazione dell’apprendimento, coerentemente con gli obiettivi formativi prefissati; ● organizza il monitoraggio permanente di tutte le attività didattiche con la valutazione di qualità dei loro risultati, anche attraverso le valutazioni ufficialmente espresse dagli studenti; ● promuove iniziative di aggiornamento didattico e pedagogico dei docenti; ● organizza un servizio permanente di tutorato degli studenti, al fine di facilitarne la progressione negli studi. Al termine di ogni anno accademico la Cc è tenuta a presentare al Consiglio Didattico una relazione scritta sulle attività svolte. Le funzioni svolte dai componenti della Cc sono riconosciute come compiti istituzionali e pertanto certificate dalle autorità accademiche come attività inerenti la didattica. Tutorato Si definiscono tre distinte figure di Tutore: a) la prima è quella del “consigliere” e cioè del Docente al quale il singolo Studente può rivolgersi per avere suggerimenti e consigli inerenti la sua carriera scolastica. Il Tutore al quale lo Studente viene affidato dal Consiglio Didattico è lo stesso per tutta la durata degli studi o per parte di essa. Tutti i Docenti e Ricercatori del Corso di Laurea sono tenuti a rendersi disponibili per svolgere le mansioni di Tutore. 19 b) La seconda figura è quella del “Docente-Tutore” al quale un piccolo numero di studenti è affidato per lo svolgimento delle attività didattiche tutoriali. Questa attività tutoriale configura un vero e proprio compito didattico. Ogni “Docente-Tutore” è tenuto a coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento che ne condividono gli obiettivi formativi e può essere impegnato anche nella preparazione dei materiali da utilizzare nella didattica tutoriale. c) La terza figura è quella del Tutore professionale al quale uno o un piccolo numero di Studenti è affidato per lo svolgimento delle attività di tirocinio formativo-professionalizzante. Ogni Tutore professionale è tenuto a sviluppare le proprie attività con il Coordinatore Tecnico al fine di rispettare gli obiettivi formativi delle attività didattiche dei corsi di insegnamento Obbligo di frequenza Lo Studente è tenuto a frequentare le attività didattiche, formali, opzionali, integrative e di tirocinio formativi-professionalizzante. La frequenza viene verificata dai Docenti adottando le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio Didattico su indicazione della Cc. L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso Integrato di insegnamento è necessaria allo Studente per sostenere il relativo esame. L’attestazione di frequenza viene apposta sul libretto dello Studente dal Coordinatore del Corso oppure dall’Ufficio Segreteria-Studenti, sulla base degli accertamenti effettuati dai Docenti. Lo Studente che non abbia ottenuto l’attestazione di frequenza ad uno o più Corsi Ufficiali di un determinato anno, nel successivo anno accademico viene iscritto, anche in soprannumero, come ripetente del medesimo anno di corso, con l’obbligo sia di frequenza ai Corsi Integrati per i quali non ha ottenuto l’attestazione che di superamento dei relativi esami nel rispetto delle propedeuticità. Apprendimento autonomo Il Corso di Laurea garantisce agli Studenti la disponibilità di un numero di CFU non inferiori a 45 nei 3 anni di corso, completamente libere da attività didattiche condotte alla presenza dei Docenti, onde consentire loro di dedicarsi all’apprendimento autonomo. Le ore riservate all’apprendimento autonomo sono dedicate: ● alla utilizzazione individuale, o nell’ambito di piccoli gruppi, in modo autonomo o dietro indicazione dei Docenti, dei sussidi didattici messi a disposizione dal Corso di Laurea per l’autoapprendimento e per l’autovalutazione, al fine di conseguire gli obiettivi formativi prefissi. I sussidi didattici (testi, simulatori, audiovisivi, programmi per computer, ecc.) saranno collocati, nei limiti del possibile, in spazi gestiti da Personale della Facoltà; ● all’internato presso strutture universitarie e non universitarie scelte dalla Studente, inteso a conseguire particolari obiettivi formativi; ● allo studio personale, per la preparazione degli esami. Programmazione didattica Le attività didattiche di tutti gli anni di corso hanno inizio, di norma, entro la seconda settimana di ottobre. Prima dell’inizio dell’anno accademico e con almeno un mese di anticipo sulla data di inizio dei corsi il Consiglio Didattico approva e pubblica il documento di Programmazione Didattica predisposto dal Presidente, coadiuvato dalla Cc, nel quale vengono definiti: 1- il piano degli studi del CLTLB, 2- le sedi delle attività di tirocinio formativo-professionalizzante, 3- le attività didattiche opzionali, 4- il calendario delle attività didattiche e degli appelli di esame, 5- i programmi dei singoli corsi, 6- i compiti didattici attribuiti a Docenti, 20 7- i nominativi dei Tutori professionali. Il Consiglio Didattico propone al Consiglio di Facoltà l’utilizzazione delle risorse finanziarie, con particolare riferimento sia alla destinazione ed alla modalità di copertura dei ruoli di Professore e di Ricercatore che all’implementazione di spazi e dotazioni strumentali varie per lo svolgimento delle attività didattico-formative. Sbarramenti e Propedeuticità Per iscriversi al secondo anno gli Studenti dovranno aver conseguito almeno 30 Crediti relativi ai Corsi Integrati ed al Corso di Lingua Inglese del primo anno entro il 10 ottobre dell’anno in corso; per l’iscrizione al terzo anno occorre aver conseguito almeno 80 Crediti comprensivi di tutti i 48 Crediti di Corso Integrato e di Lingua Inglese del primo anno, entro il 10 ottobre dell’anno in corso. Non si possono sostenere esami del secondo o terzo anno se non sono stati superati prima gli esami, rispettivamente, del primo o secondo anno. E’ d’obbligo, per lo Studente, l’acquisizione di tutti i crediti e il superamento di tutti gli esami previsti dal piano di studi, prima di sostenere, al termine del terzo anno di Corso, l’esame di Laurea. Lo Studente che già iscritto al terzo anno, pur avendo ottenuto la regolare attestazione di frequenza ai Corsi previsti dal piano di studi sia ancora in debito di esami o di crediti, viene iscritto, nell’anno accademico successivo, allo stesso anno con la qualifica di “fuori corso” senza obbligo di frequenza. Per quanto attiene alle propedeuticità, il Consiglio Didattico stabilisce che gli esami relativi ai Corsi Integrati compresi nel riquadro A della sottostante Tabella devono essere superati prima di sostenere quelli dei Corsi Integrati che figurano nel riquadro B: A Chimica e Propedeutica Biochimica Anatomia Umana e Istologia Patologia e Fisiopatologia generali Immunologia Patologia e Fisiopatologia generali Immunologia Microbiologia e Microbiologia Clinica B Chimica Biologica e Biochimica Clinica Fisiologia Umana ed Patologia Clinica ed Immunoematologia ed Patologia Sistematica applicata alla Medicina di Laboratorio Igiene Generale ed Applicata Verifica dell’apprendimento Il Consiglio Didattico, su indicazione della Cc, stabilisce le tipologie ed il numero delle prove di esame necessarie per valutare l’apprendimento degli Studenti nonché, su proposta dei Coordinatori dei Corsi, la composizione delle relative Commissioni. La verifica dell’apprendimento può avvenire attraverso valutazioni certificative alle quali possono essere affiancate valutazioni formative. Le valutazioni formative (prove in itinere) sono esclusivamente intese a rilevare l’efficacia dei processi di apprendimento e d’insegnamento nei confronti di contenuti determinati. Le valutazioni certificative (esami di profitto) sono invece finalizzate a valutare e quantificare con un voto il conseguimento degli obiettivi dei corsi integrati e delle altre attività curriculari certificando il grado di preparazione individuale degli studenti. Il numero complessivo degli esami curriculari è composto: a) dai 19 esami relativi ai Corsi Integrati stabiliti dall’Ordinamento; b) dalla valutazione certificativa (al termine del terzo anno di Corso) relativa alla attività di tirocinio obbligatorio formativo-professionalizzante. 21 Ai soli fini dell’acquisizione dei relativi CFU, vengono valutate e certificate mediante verbalizzazione le Attività Formative a scelta dello Studente (A.D.O.) svolte nel triennio (1° Anno, 2° Semestre; 2° Anno, 1° e 2° Semestre; 3° Anno, 1° e 2° Semestre). Gli esami di profitto sono effettuati , di norma, nei periodi a ciò dedicati e denominati sessioni d’esame. I momenti di verifica non possono comunque coincidere con periodi che possono limitare la partecipazione degli Studenti alle attività didattiche ufficiali. Salvo diverse determinazioni del Consiglio Didattico le sessioni di esame sono fissate in tre periodi: 1a sessione nel mese di febbraio, 2a sessione nei mesi di giugno-luglio, 3a sessione nei mesi di settembre-ottobre. Le date di inizio e di conclusione delle tre sessioni d’esame sono fissate nella programmazione didattica. In ogni sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate, di norma, di almeno due settimane. Il numero degli appelli è fissato in almeno due per ogni sessione di esame. Per gli Studenti fuori corso possono essere istituiti ulteriori appelli d’esame così come fissati nella programmazione didattica annuale. La Commissione di esame è costituita da almeno due Docenti impegnati nel relativo Corso Integrato di insegnamento ed è presieduta, di norma, dal Coordinatore. In caso di Corsi Integrati comprendenti una sola disciplina, la Commissione di Esame è costituita dallo stesso Docente coadiuvato da un altro di disciplina affine o di competenza specifica. Nel caso di assenza di uno o più componenti di una Commissione alla data di un appello d’esame, il Presidente della Commissione può disporre la sostituzione dei membri ufficiali con i membri supplenti della stessa. Sono consentite modalità differenziate di valutazione, anche consistenti in fasi successive del medesimo esame: - prove orali tradizionali e prove scritte oggettive e strutturate (per la valutazione di obiettivi cognitivi); - prove pratiche e prove simulate (per la valutazione delle competenze professionali e delle capacità gestuali e relazionali); - gli esiti delle prove in itinere potranno costituire l’unico elemento di valutazione finale per la Commissione giudicatrice. Norme per la preparazione della Tesi di Laurea Lo Studente ha la disponibilità di 10 CFU (Attività Formativa “Prova finale”) finalizzati alla preparazione della Tesi di Laurea presso Strutture deputate alla formazione. Tale attività dello Studente viene definita “Internato di Laurea”. Lo Studente che intenda svolgere l’Internato di Laurea, dopo aver preso contatto con il Docente-Relatore, deve presentare al Presidente del Consiglio Didattico una formale richiesta corredata del proprio curriculum (elenchi degli esami sostenuti e delle ADO seguite con relative votazioni, elenco dei laboratori presso i quali ha svolto il tirocinio obbligatorio, qualsiasi altra attività compiuta ai fini della formazione) e con l’indicazione del Docente-Relatore, della disciplina nel contesto del Corso Integrato nel quale sviluppare la Tesi e del periodo nel quale si presume voglia sostenere l’esame di Laurea. Il Presidente del Consiglio Didattico, sentiti i Docenti interessati e accertata la loro disponibilità, affida lo Studente al Relatore che avrà la responsabilità del controllo e della certificazione delle attività svolte dallo Studente durante l’internato di Laurea. Sarà a cura dello Studente l’assolvimento degli obblighi imposti dalla Segreteria Generale Studenti di Ateneo ai fini dell’esame di Laurea. 22 Prova finale ed Esame di Laurea abilitante all’esercizio professionale La prova finale, intesa come prova idoneativa per l’acquisizione dei rispettivi crediti (10), viene valutata e verbalizzata mediante “idoneità” rilasciata dal Relatore con il quale lo Studente ha svolto l’internato di Laurea e relativa Tesi. Lo Studente, al termine del proprio percorso formativo accede alla prova finale che il Consiglio Didattico predispone ai sensi del D.M./MURST n. 136 del 5/6/2001, art. 6 . L’esame di Laurea, consistente nella dimostrazione di abilità pratiche (Prova di laboratorio) e nella redazione di un elaborato (Tesi di Laurea), è organizzata in due sessioni di norma, a ottobre e marzo. La Commissione per l’esame di Laurea è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri, nominati dal Rettore su proposta del Consiglio Didattico. Per essere ammesso a sostenere l’esame di Laurea, lo Studente deve: a) aver seguito tutti i 19 Corsi Integrati ed aver superato i relativi esami; b) aver ottenuto, complessivamente, 180 CFU articolati nei tre anni di Corso di studio; c) aver superato (votazione minima 18 trentesimi) il Tirocinio obbligatorio formativo professionalizzante valutato e certificato, al termine del terzo anno, mediante verbalizzazione; d) aver consegnato alla Segreteria Studenti la domanda al Rettore corredata della copia della Tesi almeno 30 giorni prima dell’esame di Laurea. Lo Studente, per poter discutere la Tesi di Laurea deve aver superato (votazione minima 18 trentesimi), la Prova di laboratorio fissata nella stessa sessione nella quale è compresa anche la dissertazione della tesi. A determinare il voto dell’esame di Laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono, sommati, i seguenti parametri: a) la media in trentesimi (trasformata poi in centodecimi) ottenuta sommando i voti in trentesimi conseguiti sia nei 19 esami curriculari di Corso Integrato che nella valutazione del Tirocinio obbligatorio formativo-professionalizzante; b) i punti attribuiti dalla Commissione alla Prova di laboratorio (da 18/30 a 21/30 = punti 1; da 22/30 a 24/30 = punti 2; da 25/30 a 27/30 = punti 3; da 28/30 a 30/30 = punti 4); c) i punti attribuiti dalla Commissione alla discussione della Tesi di Laurea (da zero fino ad un massimo di 6 punti). La lode può venire attribuita, con parere unanime della Commissione, ai Laureandi che conseguano un punteggio finale maggiore di 110. Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di Studio Gli studi compiuti presso Corsi di Laurea in Tecnico di Laboratorio Biomedico di altre Sedi universitarie della Unione Europea nonché i crediti conseguiti sono riconosciuti con delibera del Consiglio Didattico previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei corsi in quella Università accreditati. Per il riconoscimento degli studi compiuti presso Corsi di Laurea in Tecnico di Laboratorio Biomedico di Paesi extra-comunitari, il Consiglio Didattico affida l’incarico ad una apposita Commissione di esaminare il curriculum ed i programmi degli esami superati nel Paese d’origine. I crediti acquisiti perdono comunque la loro validità se lo Studente ha interrotto per 8 anni consecutivi il Corso di studio (iscrizione agli anni successivi, frequenze, esami). Sentito il parere della Commissione, il Consiglio Didattico riconosce la congruità dei crediti acquisiti e ne delibera il riconoscimento. I crediti conseguiti da uno Studente che si trasferisca al CLTLB da altro Corso di Laurea della stessa o di altra Università possono essere riconosciuti dopo un giudizio di congruità, espresso dall’apposita Commissione, con gli obiettivi formativi di uno o più insegnamenti compresi nell’ordinamento del CLTLB. Dopo aver deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il Consiglio Didattico dispone per l’iscrizione regolare dello Studente ad uno dei tre anni di corso. 23 L’iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti, nell’ambito del numero programmato precedentemente deliberato dal Consiglio Didattico. Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere La laurea per Tecnico di Laboratorio Biomedico conseguita presso Università straniere viene riconosciuta ove esistano accordi bilaterali o convenzioni internazionali che prevedono l’equipollenza del titolo. In attesa della disciplina concernente la libera circolazione dei laureati entro l’Unione Europa, le Lauree rilasciate da Atenei dell’Unione Europea saranno riconosciute, fatta salva la verifica degli atti che ne attestano la congruità curriculare. Ove non esistano accordi tra Stati, in base al cambiamento disposto dagli articoli 170 e 332 del T.U. sull’istruzione universitaria, le autorità accademiche possono dichiarare l’equipollenza caso per caso. Ai fini di detto riconoscimento il Consiglio Didattico: a) accerta l’autenticità della documentazione prodotta e l’affidabilità delle Facoltà di origine, basandosi sulle attestazioni di Organismi centrali specificamente qualificati; b) esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto all’ordinamento didattico vigente, degli obiettivi didattico-formativi, dei programmi di insegnamento e dei crediti a questi attribuiti presso l’Università di origine; c) indirizza lo Studente ad acquisire i crediti per la prova finale che dovrà essere necessariamente sostenuta. Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato straniero venga riconosciuta congrua con l’ordinamento vigente, il Consiglio Didattico dispone l’iscrizione a uno dei tre anni di corso. L’iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti nell’ambito del numero programmato precedentemente deliberato dal Consiglio Didattico.. Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 311 Agosto 1999, n° 394. Valutazione dell’efficienza e dell’efficacia della didattica Il Corso di Laurea è sottoposto con frequenza annuale ad una valutazione riguardante: o l’efficienza organizzativa del Corso di Laurea e delle sue strutture didattiche, o la qualità e la quantità dei servizi messi a disposizione degli Studenti, o la facilità di accesso alle informazioni relative ad ogni ambito dell’attività didattica, o l’efficacia e l’efficienza delle attività didattiche analiticamente considerate, comprese quelle finalizzate a valutare il grado di apprendimento degli Studenti, o il rispetto da parte dei Docenti delle deliberazione del Consiglio Didattico, o la performance didattica dei Docenti nel giudizio degli Studenti, o la qualità della didattica, con particolare riguardo all’utilizzazione di sussidi didattici informatici e audiovisivi, o l’organizzazione dell’assistenza tutoriale agli Studenti, o il rendimento scolastico medio degli Studenti, determinato in base alla regolarità del curriculum ed a i risultati conseguiti nel loro percorso scolastico. Il Consiglio Didattico, in accordo con il Nucleo di Valutazione dell’Ateneo, indica i criteri, definisce le modalità operative, stabilisce e applica gli strumenti più idonei per espletare la valutazione dei parametri sopra elencati ed atti a governare i processi formativi per garantire il continuo miglioramento, come previsto dai modelli di Quality Assurance. La valutazione dell’impegno e delle attività didattiche espletate dal singolo Docente viene portato a conoscenza dello stesso, discussa oggettivamente in Consiglio Didattico e considerata anche ai fini della distribuzione delle risorse. 24 Formazione pedagogica del Personale docente Il Consiglio Didattico può organizzare periodicamente iniziative di aggiornamento pedagogico sulle tecniche di pianificazione e sulle metodologie didattiche e valutazione per i suoi Docenti di ogni livello. La partecipazione a tali iniziative costituisce titolo per la certificazione dell’impegno didattico dei Docenti e per la valutazione dell’efficienza didattica del Corso di Laurea. Questa attività è promosso e coordinata dalla Commissione curriculum (Cc) del CLTLB. Sito web del Corso di Laurea in Tecnico di Laboratorio Biomedico Il Corso di Laurea predispone di un sito WEB contenente tutte le informazioni utili agli Studenti ed al Personale docente e cura la massima diffusione del relativo indirizzo. Nelle pagine WEB del Corso di Laurea, aggiornate prima dell’inizio di ogni anno accademico, devono essere comunque disponibili per la consultazione: - l’Ordinamento Didattico, - la programmazione didattica, contenente il calendario di tutte le attività didattiche programmate, i programmi dei Corsi correlati dell’indicazione dei libri di testo consigliati, le date fissate per gli appelli di esame di ciascun Corso, il luogo e l’orario in cui i singoli Docenti sono disponibili per ricevere gli Studenti, - i verbali delle adunanze del Consiglio Didattico, - il Regolamento Didattico, - eventuali sussidi didattici on line per l’autoapprendimento e l’autovalutazione. Norme transitorie Il Consiglio Didattico e il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, sulla base di precostituite tabelle di equipollenza e della equipollenza ore-crediti, esaminati i curricula degli Studenti, delibera le modalità di passaggio dal vecchio al nuovo Ordinamento, incluso il riconoscimento dell’attività svolta. 25 CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO PERCORSO FORMATIVO 1° ANNO 1° Semestre (i) CORSO INTEGRATO Sezion Sezione 1.03 SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ° Articolo II. Fisica, Statistica e Informatica Articolo III. Chimica e Propedeutica Biochimica Articolo IV. Biologia e Genetica Anatomia Umana e Istologia Articolo VII. Attività formative Articolo X. 7 9 20 FIS/07 Fisica Applicata: Fisica Medica MED/01 - Statistica Medica: Statistica Medica SECS-S/02 – Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica: Statistica Applicata 8 INF/01 – Informatica: Informatica Applicata 2 BIO/10 Biochimica: Chimica Medica i) Propedeutica Biochimica Articol Articolo VI. BIO/13 Biologia Applicata: Biologia 21 Generale MED/03 - Genetica Medica: Genetica Medica 4 BIO/16 Anatomia Umana: Anatomia Umana 5 BIO/17 – Istologia: Istologia Articol Articolo IX. Lingua Inglese Articol Articolo XII. Altre (Art. 10, Comma 1, Lett. f) Tirocinio Professionalizzante 26 S Sezione 1.05 Sezione 1. Sezione 1.07 FU i cui per lo Sezione Sezione 1.09 TOTALI studio FU ipologia individuale attività 2 a 1 a 5 3 1 c 1 a 1,5 a 3 1,5 1,5 a 4 a 2 c 6 3,5 4 3 a a 7 3,5 3 e 3 1 3 f 3 1° ANNO 2° Semestre (i) CORSO INTEGRATO Sezione Sezione 12.03 SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ° Sezione Articolo XIII. Chimica Biologica e Biochimica Clinica Articolo XIV. Fisiologia Umana Organizzazione di Laboratorio Biomedico ed Economia Sanitaria Articolo XV. Attività Formative Articolo XVIII. Articolo XIX. 2 28 Sez Sezione 12.05 Sezione 12Sezione 12.07 FU i cui per Sezione Sezione 12.1Sezione 12Sezione 12.12 FU ipologia OTALI o studio attività individuale 2 a 4 2 2 b BIO/10 – BIO/ 11 - Biochimica: Biochimica Sistematica Umana Biologia Molecolare: Biotecnologie delle macromolecole biologiche BIO/09 – Fisiologia: Fisiologia umana 3 a SECS-P/07 Economia Aziendale: Economia sanitaria applicata al laboratorio biomedico IUS/09 – Istituzione di Diritto Pubblico: Elementi di 18 Diritto Pubblico MED/07 - Microbiologia e Microbiologia Clinica: 12 Laboratorio di Microbiologia clinica BIO/12 Biochimica Clinica e Biologia Molecolare 10 Clinica: Laboratorio di Biochimica clinica MED/05 – Patologia Clinica: Laboratorio di Patologia 11 clinica 13 MED/08 – Anatomia Patologica: Laboratorio di Anatomia e Istologia Patologica Articolo Articolo XVII. A scelta dello Studente (Attività Didattiche Opzionali –ADO) Lingua Inglese Altre (Art. 10, Comma 1, Lett. f) Tirocinio Professionalizzante 2 c 2 c 2 b 2 1 b b 2 b 3 3 9 1 1) 2) (a) 27 3 1,5 11 5 d 3 1 e f 3 9 1 CFU = 60 ORE = 1500 CFU = 21 ORE = 525 2° ANNO 1° Semestre (i) CORSO INTEGRATO Sezion Sezione 19.03 SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ° Sezion MED/04 - Patologia Generale: Patologia Generale Fisiopatologia Generale Immunologia 12 MED/07 – Microbiologia e Microbiologia Clinica : a. Microbiologia Medica e Clinica b. Batteriologia Speciale Micologia e Parassitologia Virologia (b) BIO/14 – Farmacologia : Farmacologia Articolo XXII. Farm (a) (c) Metodologia di monitoraggio dei acotossicologia e Galenica farmaci Farmaceutica (a) (b) A scelta dello Studente (Attività Didattiche Opzionali – Articolo XXIII. Attivit ADO) à Formative Altre (Art. 10, Comma 1, Lett. f) Tirocinio Professionalizzante Articolo XX. Patologia e Fisiopatologia Generali ed Immunologia Articolo XXI. Microbiologi a e Microbiologia Clinica 6 28 Sezione Sezione 19.0Sezione 19Sezione 19.07 FU i cui Sezione Sezione 19.1Sezione 19Sezione 19.12 FU ipologia OTALI er lo studio attività individuale 1,5 a 1,5 a 4 2 1 a 1 1 0,5 0,5 2 b b b b b 2 3 b d 16 f 16 3 1 4 2 3 1 2° ANNO 2° Semestre (i) CORSO INTEGRATO Sezion Sezione 23.03 SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ° Sezion (i) Patologia Sistematica applicata alla Medicina di Laboratorio 22 23 24 25 26 (ii) Patologia Clinica ed Immunoematologi a Articolo XXIV. Igiene Generale ed Applicata Anatomia e Istologia Patologica 11 Deontologia ed Etica professionale 27 Attività Formative 16 13 (a) MED/10 – Malattie dell’apparato respiratorio: Fisiopatologia delle malattie dell’apparato respiratorio MED/12 – Gastroenterologia: Fisiopatologia delle malattie dell’apparato digerente, epato-biliari e pancreatiche MED/15 – Malattie del sangue: Fisiopatologia delle malattie del sangue, dell’emostasi e degli organi emopoietici MED/24 – Urologia: Fisiopatologia delle malattie dell’apparato genito-urinario MED/35 – Malattie cutanee e veneree: Fisiopatologia delle malattie della cute e degli annessi cutanei MED/05 - Patologia Clinica : Patologia Clinica Immunoematologia Medicina e Tecniche Trasfusionali MED/42 – Igiene Generale ed Applicata: Igiene generale Igiene applicata MED/08 - Anatomia Patologica : Anatomia e Istologia patologica Citopatologia MED/02 – Storia della Medicina : Bioetica (b) A scelta dello Studente (Attività Didattiche Opzionali – ADO) Altre (Art. 10, Comma 1, Lett. f) Tirocinio Professionalizzante Sezione 23.04Sezione Sezione 23Sezione 23.07 FU i cui per Sezione Sezione 23.1Sezione 23Sezione 23.12 FU ipologia OTALI o studio attività individuale 1,5 c 1,5 c 2 c 1,5 c 1,5 c 1,5 1 0,5 b b b 2 2 8 4 3 1,5 b b 4 1,5 2 1 1 b b c 3 1,5 1 0,5 1 d 1 0,5 10 f 10 (c) CFU = 60 ORE = 1500 29 CFU = 16 ORE = 400 3° ANNO 1° Semestre (i) CORSO INTEGRATO Sezion Sezione 24.03 SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ° Sezion Tecniche Diagnostiche di Biochimica Clinica e di Genetica Medica 14 10 21 Articolo XXV. Tecnic he diagnostiche di Anatomia Patologica 14 13 14 Attività formative MED/46 – Scienze Tecniche di Medicina e di Laboratorio: Tecniche diagnostiche di Citogenetica e Genetica applicata Tecniche diagnostiche di Biochimica clinica BIO/12 - Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica Analisi biotecnologiche in Biochimica clinica MED/03 – Genetica Medica: Analisi biotecnologiche in Genetica medica MED/46 – Scienze Tecniche di Medicina e di Laboratorio: Tecniche diagnostiche di Istopatologia MED/08 – Anatomia Patologica: Tecniche diagnostiche di citopatologia a) Analisi biotecnologiche in Anatomia Patologica MED/46 – Tecniche Ultrastrutturali in Anatomia Patologica A scelta dello Studente (Attività Didattiche Opzionali –ADO) Prova finale (Internato di Laurea) Altre (Art. 10, Comma 1, Lett. f) Tirocinio Professionalizzante Articolo XXVII. Articolo XXVI. 30 Sez Sezione 24.05 Sezione 24 Sezione 24.07 FU i cui per Sezione 24 Sezione 24 Sezione 24 Sezione 24.12 FU ipologia OTALI o studio attività individuale 2 b 3 b 2 b 2 c 2 2 b b 1 3 1 5 8 b b d e f 9 4 8 4 1 5 8 0.5 1,5 3° ANNO 2° Semestre (i) CORSO INTEGRATO Sezion Sezione 27.03 SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE ° Sezion Tecniche diagnostiche di Microbiologia Clinica 14 12 Tecniche Diagnostiche di Patologia Clinica e Molecolare e di Immunoematologia Articolo XXVIII. Attività formative 14 11 MED/46 – Scienze Tecniche di Medicina e di Laboratorio: Tecniche diagnostiche di Batteriologia Tecniche diagnostiche di Virologia. Tecniche diagnostiche di Parassitologia e Micologia MED/07 – Microbiologia e Microbiologia Clinica: a) Analisi biotecnologiche in Microbiologia Clinica MED/46 – Scienze Tecniche di Medicina e di Laboratorio: Tecniche diagnostiche di Patologia clinica Tecniche diagnostiche di Immunoematologia MED/05 - Patologia Clinica: Analisi biotecnologiche in Patologia clinica A scelta dello Studente (Attività Didattiche Opzionali –ADO) Prova finale (Internato di Laurea) Altre (Art. 10, Comma 1, Lett. f) Tirocinio Professionalizzante Sez Sezione 27.05 Sezione 27 Sezione 27.07 FU i cui per Sezione 27 Sezione 27 Sezione 27 Sezione 27.12 FU ipologia OTALI o studio attività individuale 2,5 2 1,5 b b b 2 b 2 2 2 1 5 9 8 4 b b b 6 3 d e f 1 5 9 0.5 1,5 (a) CFU = 60 ORE = 1500 31 CFU = 20 ORE = 500 Programmi di Studio Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico I anno 1 semestre Corso Integrato: Anatomia Umana e Istologia Coordinatore: Sebastiano Miscia Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Sebastiano Miscia, Anna Rita Franco Migliaccio Programma Programma del Corso - Generalità sull’organizzazione della cellula - I tessuti epiteliali di rivestimento, ghiandolari esocrini ed endocrini. - I tessuti connettivi propriamente detti - Il tessuto cartilagineo. - Il tessuto osseo. - Il tessuto emopoietico e linfatico. - Il tessuto muscolare liscio. - Il tessuto muscolare cardiaco. - Il tessuto muscolare striato. - Il tessuto nervoso. - Cenni di Embriologia Umana. - Ossa: del tronco, degli arti inferiori e superiori. - Articolazioni: Classificazione. - Muscoli del dorso, del torace, dell’addome e degli arti . - Apparato circolatorio: cuore e vasi emergenti. - Apparato Digerente. - Apparato respiratorio. - Apparato urinario. - Apparato genitale maschile e femminile. - Peritoneo: borsa omentale, grande omento. - Apparato endocrino. - Sistema nervoso centrale e periferico. - Esercitazioni teorico-pratiche di istologia ed anatomia. Testi consigliati - M. Artico et al.: Anatomia Umana – Principi; EDIERMES - K.L. Moore, A.F Dalley: Anatomia Umana; Casa Editrice Ambrosiana. - F.H. Martini, M.J. Timmons, M.P. McKinley: Anatomia Umana; EdiSES. Anno Accademico 2006/2007 Corso Integrato: Attività Formativa: Lingua Inglese Coordinatore: Rossella Tonelli Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Rossella Tonelli, Fabio D'Aversa Programma Programma del Corso La PRIMA PARTE (1° Semestre) sarà dedicata allo studio e all'approfondimento della grammatica e delle sue regole: Alfabeto - Articoli determinativi e indeterminativi - Plurali - Dimostrativi - Pronomi personali soggetto e complemento oggetto - Pronomi e aggettivi possessivi - Tempi dei verbi ausiliari (Be, Have) - Forma interrogativa e negativa dei verbi regolari e irregolari (Do) - Tempi semplici e composti dei verbi reg. e irreg. - Gerundio - Imperativo - Futuro - Condizionale - Congiuntivo - Preposizioni di luogo e di tempo - Pronomi riflessivi - Relativi - Indefiniti - Interrogativí - Duration form Comparativi e superlativi - Verbi difettivi e modali - Verbi di percezione - Genitivo sassone - Verbi con problemi d'uso - There is, there are, Here is - Parole con problemi d'uso - Avverbi - Avverbi di frequenza - Molto, Troppo, Quanto, Così, - Both, Both ... and, Beside, Besides, Either... or, Neither ... nor, Still, Already, not yet, yet. La SECONDA PARTE (2° Semestre) avrà l'obiettivo di fornire la terminologia scientifica nel campo medico con particolare riguardo alle tematiche di laboratorio attraverso traduzioni orali e scritte di articoli scientifici. Testi consigliati Materiale didattico fornito dai Docenti. Anno Accademico 2006/2007 33 Corso Integrato: Biologia e Genetica Coordinatore: Giuseppe Calabrese Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Giuseppe Calabrese, Marianna De Lutiis Programma Programma del Corso - Illustrare le generalità sulle caratteristiche fondamentali della materia vivente: caratteristiche degli organismi viventi; flusso dell’informazione all’interno degli individui e tra individui diversi; evoluzione come concetto unificante della biologia; organizzazione gerarchica biologica; il sistema di classificazione; flusso di energia; il metodo scientifico. - Saper descrivere la composizione chimica della materia vivente: essenzialità dell’acqua per la vita. - Saper descrivere le proprietà chimico-fisiche e biologiche dei carboidrati, lipidi proteine e acidi nucleici; l’atomo di carbonio, concetto di isomeria e di gruppo funzionale; concettosi polimero. - Conoscere le principali generalità su virus e batteri: batteriofagi; ciclo riproduttivo litico; virus temperati; virus animali e vegetali; tiroidi e prioni; archeobatteri ed eubatteri. - Descrivere l’organizzazione delle cellule; teoria cellulare, dimensioni cellulari; confronto procarioti - eucarioti; organuli rivestiti da membrane; citoscheletro, la matrice extracellulare. - Illustrare la struttura delle membrane biologiche e le interazioni cellula-ambiente con particolare riguardo al trasporto di ioni, di piccole molecole e di macromolecole attraverso la membrana; composizione chimica della membrana, permeabilità selettiva; giunzioni. - Saper illustrare i principi della termodinamica applicata ai sistemi biologici, descrivendo le generalità sulla struttura e le funzioni degli enzimi: lavoro biologico ed energia; concetto di reazione metabolica e trasformazione energetica; trasferimento di energia e reazione redox. - Descrivere le basi energetiche della conservazione dell’organizzazione cellulare ed in particolar modo il ruolo e i meccanismi di sintesi dell’ATP in condizioni di aerobiosi ed anaerobiosi: regolazione della respirazione cellulare. - Descrivere i processi della mitosi, della meiosi, della durata delle fasi e della regolazione del ciclo cellulare: costituzione chimica dei cromosomi; confronto meiosi-mitosi. - Nell’ambito della struttura degli Acidi Nucleici, illustrare le caratteristiche generali del DNA. Descrivere il flusso dell’informazione genetica da una generazione cellulare all’altra e descrivere la replicazione e la riparazione del DNA. Descrivere i vari livelli di organizzazione del DNA nella cellula. Illustrare l’organizzazione del genoma e del DNA etracellulare: esperimenti di Bearle e Tatum, di Griffith, di Avery e di Hershey-Chase. - Illustrare le caratteristiche generali del RNA sapendo descrivere il flusso dell’informazione all’interno della cellula, dimostrando di aver compreso i meccanismi di Trascrizione, del Codice Genetico, della Sintesi Proteica: confronto Trascrizione e Traduzione tra eucarioti e procarioti, maturazione degli RNA. - Regolazione dell’Espressione Genica nei procarioti e negli eucarioti. - Impostare il problema del differenziamento cellulare: esperimenti di Briggs e King, di Gurdon; clonazione; geni selettori omeotici; uova a mosaico e regolative; induzione; totipotenza; animali transgenici, riarrangiamento e amplificazione genica. - Riproduzione asessuale e sessuale. Spermatogenesi. Ovogenesi. Fecondazione. Testi consigliati Solomon et al.: Fondamenti di Biologia; EdiSES Editore, Napoli. Anno Accademico 2006/2007 34 Corso Integrato: Chimica e Propedeutica Biochimica Coordinatore: Carmine Di Ilio Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Carmine Di Ilio, Alfonso Pennelli Programma Programma del Corso - L’atomo: struttura, orbitali atomici, configurazione elettronica ed elettroni di valenza, proprietà periodiche, definizione di mole - Simbologia; classificazione e nomenclatura di sostanze inorganiche. - Legame chimico: molecola, legami covalenti, ionici, dativi. - Reazioni chimiche: classificazione e bilanciamento delle reazioni do ossido-riduzione. - Interazioni intermolecolari: forze di Van der Waals, legami idrogeno. - Soluzioni: definizione e modi di esprimere la concentrazione; proprietà colligative - Cinetica: definizioni di velocità di reazione e di catalizzatore. - Equilibrio chimico: principio di azione delle masse e principio di Le Ch’atelier - Prodotto di solubilità; solubilità di Sali inorganici. - Acidi e basi: definizione e classificazione in base al valore delle costanti di dissociazione; prodotto ionico dell’acqua e di pH; calcolo del pH di soluzioni acquose di acidi e basi forti e deboli. - Idrolisi e sistemi tampone. - Chimica Organica: la chimica del carbonio e ibridazione; descrizione dei principali gruppi funzionali; descrizione delle principali classi di biomolecole e della loro reattività. Testo consigliato Binaglia-Giardina: Chimica e Propedeutica Biochimica; Edizioni McGraw-Hill Anno Accademico 2006/2007 35 Corso Integrato: Fisica, Statistica e Informatica Coordinatore: Stefania Della Penna Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Stefania Della Penna, Vittorio Colagrande, Francesca Petrucci Programma Obiettivi del Corso - Fornire agli Studenti i fondamenti di fisica necessari allo svolgimento della loro futura attività, con particolare riguardo alla comprensione dei principi fisici alla base del funzionamento e dell’utilizzo della strumentazione necessaria al controllo e alla rivelazione di fenomeni della materia vivente nel contesto biologico e medico. - Permettere agli Studenti di acquisire la preparazione di base per la corretta utilizzazione di tale strumentazione. - Organizzare, costruire ed interpretare dati rilevati e grafici. - Descrivere le differenze tra diverse scale di misura e calcolare gli indici di tendenza centrale e di variabilità dei dati. - Analizzare le curve di distribuzione di frequenza ed utilizzare le tecniche di regressione e correlazione lineare. - Applicare correttamente i concetti di calcolo delle probabilità a situazioni concreete, interpretare in termini statistici alcuni indici biomedici ed applicare i tests di ipotesi statistiche - Descrivere, nelle linee essenziali, la teoria della stima statistica e della logica della decisione statistica - Acquisire le principali funzionalità di un Personal Computer per il suo utilizzo e l’uso dei principali software. Programma del Corso: - Introduzione alla fisica: la fisica – Il metodo scientifico – Grandezze fisiche e loro unità di misura - Dimensioni fisiche – Grandezze scalari e grandezze vettoriali – Componenti di un vettore – Operazioni con i vettori: somma, differenza, prodotto scalare e prodotto vettoriale. - Cinematica del punto: Sistemi di riferimento – Moto rettilineo: posizione, velocità e accelerazione – Moto uniforma – Moto rettilineo: velocità e accelerazione – Componenti tangenziale e normale dell’accelerazione – Moto circolare: velocità e accelerazione angolari. - Dinamica di una particella: Le leggi di Newton – Sistemi di riferimento inerziali e non inerziali – Applicazioni delle leggi di Newton: Forza pero, Forze di attrito, Forze di reazione, Forze elastiche, Forze apparenti – Applicazioni: la centrifuga - Lavoro ed energia: Lavoro di una forza – Potenza – Energia cinetica – Teorema delle forze vive – Forze conservative – Energia potenziale – Conservazione dell’energia meccanica. - Fluidi ideali: Densità e pressione – Fluidi in condizioni statiche e dinamiche: leggi dell’idrostatica, principio di Archimede, equazione di Bernoulli. - Termologia e Termodinamica: Scale termometriche – Espansione termica, capacità termica e calori specifici – Trasmissione del calore – Equazione di stato dei gas perfetti – Stato di un sistema termodinamico – Lavoro – Cicli – Primo principio e secondo principio della termodinamica. Applicazioni: termostati e termometri. - Elettromagnetismo: Carica elettrica. Legge di Coulomb. Il campo elettrico. Il dipolo. Potenziale elettrico e differenza di potenziale. Capacità. La corrente elettrica. La resistenza elettrica e la legge di Ohm. Leggi di Kirchoff. Il campo magnetico. Moto di una carica in un campo magnetico. Flusso magnetico e legge di Faraday-Neumann. - Ottica geometrica: Riflessione – Rifrazione: legge di Snell – Lenti sottili ed equazione delle lenti – Equazione dei costruttori di lenti. Applicazioni: il microscopio. 36 - Natura ondulatoria della luce e della materia: Onde elettromagnetiche – Principio di Huygens – Interferenza – Diffrazione – Reticolo di diffrazione – Applicazioni: lo spettrofotometro – Ipotesi di De Broglie – Applicazioni: Il microscopio elettronico. - Scopi e metodi dell’analisi statistica descrittiva e inferenziale; caratteri statistici e classificazione. - Frequenze assolute, relative, cumulate; sistemazione e organizzazione di dati in tabelle; distribuzioni di frequenze. - Principali rappresentazioni grafiche (ortogrammi, diagrammi a settori circolari, istogrammi, poligoni di frequenze, diagrammi a dispersione). - Indici di tendenza centrale: media aritmetica e proprietà; moda e mediana; media armonica e media geometrica; moda mediana e quartili. - Indici di variabilità: range; deviazione interquartile; devianza, varianza, deviazione standard, coefficiente di variazione. Box-plot. - Curve di distribuzioni di frequenze e indici di forma (asimmetria, curtosi); distribuzione normale. - Relazioni tra due caratteri. Misure di associazione (indice chi-quadrato, V di Cramer). Modelli lineari per caratteri quantitativi: regressione semplice e correlazione. - Probabilità: esperimenti ed eventi; spazi campionari; operazioni tra eventi; misure di probabilità; prevalenza e incidenza di una malattia; eventi incompatibili; probabilità totale. - Eventi condizionati e probabilità condizionale; sensibilità e specificità di uno strumento diagnostico; probabilità composta; applicazioni in ambito medico. - Teorema di Bayes; valore predittivo positivo e valore predittivo negativo di un test diagnostico. - Cenni sulle variabili casuali. - Cenni di teoria del campionamento. - Stime puntuali e stime intervallari; intervallo di confidenza (medie, proporzioni). - La logica dei tests di ipotesi. Il test t di Student. - Introduzione ai concetti chiave dell’ambiente Windows 98. Avvio – Desktop - Finestra. Menù, finestre e programmi. File, cartelle e collegamenti. Operare con Esplora Risorse. Ricerca di file e cartelle. Personalizzare il menù start e la visualizzazione. I tipi di carattere e la stampa. Il pannello di controllo. La data e l’ora. Le proprietà dello schermo. Installare un’applicazione. Le utilità di sistema: ScanDisk. Utilizzo della rete (cenni). La guida in linea. Esercitazioni pratiche - Attivare Word. Lavorare con le finestre. Visualizzare la barra degli strumenti. Funzionalità di base: creazione, apertura e chiusura documenti, inserire, evidenziare e sovrascrivere del testo. Controllo ortografico. Cancellazione, spostamento, copia. Inserimento simboli, data e caratteri speciali. Visualizzazione dei documenti. Modalità di stampa. Formattazione di caratteri, paragrafi e del documento. Le tabulazioni e i rientri. Elenchi puntati e numerati. Intestazioni e piè di pagina. Le sezioni. Le tabelle. Bordi e sfondi. Utilizzo della grafica. Disegno di linee e forme. La correzione automatica. Il glossario. Funzionalità di Trova e Sostituisci. - Architettura della rete Internet (cenni). Protocollo di rete TCP/IP, IP Address (cenni). Modalità di collegamento ad Internet. Uniform Resource Locator (URL). Il World Wide Web (WWW). Motori di ricerca. La posta elettronica. - Iniziare a lavorare in Excel. Lavorare con insiemi di celle. Introdurre semplici formule. Copiare e spostare i dati. La stampa di fogli di lavoro. Impostare la pagina di stampa. La formattazione dei numeri. La formattazione del testo. Lavorare con righe e colonne. La formattazione delle celle. La gestione dei fogli di lavoro. I grafici. L'ordinamento dei dati. Il filtro automatico. I filtri avanzati. Le funzioni logiche. L'arrotondamento dei numeri. Testi consigliati - Dispense e materiale divulgativo distribuiti dai Docenti - D. Giancoli: Fisica; Casa Editrice Ambrosiana, Milano - P. Tipler: Invito alla Fisica; Zanichelli, Bologna - Lantieri P., Risso D., Ravera G.: Statistica Medica per le Professioni Sanitarie, Edizioni McGrawHill, 2004. Anno Accademico 2006/2007 37 Corso Integrato: ISTOLOGIA ED ANATOMIA UMANA Coordinatore: Prof. Sebastiano Miscia Recapito Coordinatore: Elenco Docenti: Marco Marchisio, Anna Rita Migliaccio Programma ISTOLOGIA CITOLOGIA - GENERALITA’ SULL’ORGANIZZAZIONE DELLA CELLULA ISTOLOGIA - I TESSUTI EPITELIALI DI RIVESTIMENTO, GHIANDOLARI ESOCRINI ED ENDOCRINI - I TESSUTI CONNETTIVI PROPRIAMENTE DETTI. - IL TESSUTO CARTILAGINEO. - IL TESSUTO OSSEO. - IL TESSUTO EMOPOIETICO E LINFATICO. - IL TESSUTO MUSCOLARE LISCIO. - IL TESSUTO MUSCOLARE CARDIACO. - IL TESSUTO MUSCOLARE STRIATO. - IL TESSUTO NERVOSO. CENNI DI EMBRIOLOGIA UMANA. ESERCITAZIONI TEORICO-PRATICHE. ANATOMIA - OSSA: DEL TRONCO, DEGLI ARTI INFERIORI E SUPERIORI. - ARTICOLAZIONI (CLASSIFICAZIONE). - MUSCOLI: DEL DORSO, DEL TORACE, DELL’ADDOME E DEGLI ARTI. - APPARATO CIRCOLATORIO: CUORE E VASI EMERGENTI. - APPARATO DIGERENTE. - APPARATO RESPIRATORIO. - APPARATO URINARIO. - APPARATO GENITALE MASCHILE. - APPARATO GENITALE FEMMINILE. - PERITONEO: BORSA OMENTALE , GRANDE OMENTO. - APPARATO ENDOCRINO. - SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO. ESERCITAZIONI TEORICO-PRATICHE. TESTI CONSIGLIATI: M. Artico et al. ANATOMIA UMANA- PRINCIPI . EDIERMES K.L. Moore – A.F. Dalley. ANATOMIA UMANA. Casa Editrice Ambrosiana F.H. Martini – M.J. Timmons – M.P. Mc.Kinley. ANATOMIA UMANA. EDISES Anno Accademico 2005-2006 38 I anno 2 semestre Corso Integrato: Chimica Biologica e Biochimica Clinica Coordinatore: Carmine Di Ilio Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Carmine Di Ilio, Stefania Angelucci Programma Programma del Corso BIOMOLECOLE - Composizione chimica, forma e dimensione. - Struttura tridimensionale e asimmetria delle biomolecole (attività ottica ). - Reattività chimica e tipi di reazioni . Macromolecole e subunità monomeriche. - Rapporto tra biomolecole e strutture cellulari. ACQUA - Struttura: legame idrogeno e sua natura bipolare. Acqua come solvente : solvatazione, composti idrofilici ed idrofobici,molecole anfipatiche o anfifiliche. Interazioni idrofobiche.Ionizzazione dell’acqua, pH , acidi e basi, curva di titolazione, sistemi tampone, tamponi biologici importanti (fosfato, sistema bicarbonato ). AMMINOACIDI - Nomenclatura, struttura, proprietà ottiche e classificazione ( operazionale,Fisher, Prelog). - Proprietà chimiche ( classificazione in bare al gruppo R), proprietà acido basiche, proprietà elettriche (punto isoelettrico ). - Curva di titolazione di un amminoacido. - Dosaggio amminoacidi: reazioni chimiche e metodi cromatografici. PROTEINE - Legame peptidico: stabilità e planarità. - Struttura delle proteine: struttura primaria ( caratteristiche e funzioni ), struttura secondaria (caratteristiche e funzioni, plot di Ramachandran,struttura α-elica strutturaβ,ripiegamento β o angolo β. esempi di struttura secondaria: α cheratina e collageno), strutture supersecondarie, dominio, struttura terziaria, struttura quaternaria . Forze che stabilizzano la struttura tridimensionale delle proteine. - Proprietà chimico fisiche delle proteine : punto isoelettrico,solubilità e proprietà ottiche. - Denaturazione rinaturazione delle proteine. - Purificazione delle proteine: metodi di separazione e caratterizzazione. ENZIMI - Nomenclatura e classificazione. - Proprietà generali:potere catalitico e specificità di substrato. - Meccanismo della catalisi:energia di attivazione(diagramma coordinata di reazione catalizzata e non),energia libera ed effetto sull’energia di attivazione e complementarietà enzima substrato. - Sito attivo: proprietà e conformazione, modelli di interazione enzima substrato. - Cofattori enzimatici.. 39 - Fattori che influenzano la velocità di reazione enzimatica(concentrazione substrato, concentrazione enzimatica, temperatura e pH). CINETICA ENZIMATICA - Relazione quantitativa tra velocità iniziale (Vo) e concentrazione di substrato (S): curva di saturazione. - Equazione di Michaelis-Menten. Costante di Michaelis-Menten (Km), velocità massima (Vmax) e costante catalitica (Kcat). - Trasformazione dell’equazione di Michaelis-Menten in quella di Lineweaver–Burk (grafico dei doppi reciproci). INIBIZIONE ENZIMATICA - Inibitore competitivo, non competitivo e acompetitivo. - Costante di inibizione ( Ki). - Inibizione e grafico dei doppi reciproci : variazioni della Km e della Vmax. CINETICA A DUE SUBSTRATI - Meccanismo a ping pong e reazioni sequenziali MECCANISMO DI REGOLAZIONE ENZIMATICA - Enzimi regolatori o allosterici: meccanismo di azione e funzione. - Modulatore o effettore ( attivatore e inibitore ). Sito allosterico e sito attivo: sede e rapporti. - Struttura degli enzimi allosterici. Proprietà cinetiche: enzimi omotropici ed eterotropici. - Interazioni omotropiche ed eterotropiche. - Comportamento cinetico verificato con due modelli. ISOENZIMI - Concetto e significato fisiologico. Analisi isoenzimatica e quantitativa mediante elettroforesi. METABOLISMO - Metabolismo intermedio e vie metaboliche. - Bioenergetica: Ruolo e ciclo dell’ATP, Concetti di termodinamica( energia libera, energia libera standard e suorapporto con la Keq ), Reazioni eso e endoergoniche, Energia di idrolisi ( composti fosforilati ). - Ossidoriduzioni ( sistemi redox e meccanismi d’azione ). - Respirazione a livello molecolare ( catena respiratoria e meccanismo di trasporto). - Fosforilazione ossidativa. CARBOIDRATI - Monosaccaridi: composizione chimica ,struttura e proprietà. - Disaccaridi : composizione chimica ( legame O-glicosidico), struttura e proprietà. GLICOLISI E OSSIDAZIONE DEL PIRUVATO - Fasi della glicolisi: preparatoria e di recupero energetico. - Bilancio chimico ed energetico. - Destino del piruvato ( fermentazione lattica ed alcolica ). - Formazione ATP ed importanza degli intermedi fosforilati. - Decarbossilazione acido piruvico. CICLO DELL’ACIDO CITRICO - Reazioni, enzimi e bilancio chimico energetico. Reazioni anaplerotiche. 40 GLUCONEOGENESI - Ciclo di Cori CICLO PENTOSO FOSFATO - Reazioni ed enzimi. LIPIDI - Composizione chimica. Nomenclatura . Proprietà fisiche. - Trigliceridi e lipidi di membrana ( glicerofosfolipidi, sfingolipidi e steroli). METABOLISMO LIPIDICO - Assorbimento intestinale. - Attivazione e trasporto nei mitocondri. - Fasi della β-ossidazione. - Corpi chetonici. METABOLISMO AMMINOACIDICO - Digestione proteica. - Degradazione: deaminazione,transaminazione. - Ciclo dell’urea. VITAMINE ORMONI - Generalità. Classificazione chimica. Meccanismo d’azione a livello molecolare. - Ormoni d’interesse metabolico. EMOGLOBINA - Struttura eme e globina. - Curva di saturazione dell’emoglobina dell’emoglobina: difosfoglicerato e pH. con l’ossigeno.Meccanismo di regolazione FEGATO - Funzione degli epatociti: metabolismo glucidico, lipidico e degli aminoacidi. - Funzione cellule non parenchimatose ( detossificazione e metabolismo dell’etanolo). MIOCARDIO - Struttura e funzione. - Catabolismo degli adenin-nucleotidi. - Substrati ossidabili : glucosio, acido lattico, acidi grassi ed aminoacidi. SANGUE - Plasma e globuli rossi. Metabolismo. - Gruppi sanguigni. - Eritropoiesi. - Coagulazione. COMPONENTI MINERALI - Calcio, magnesio, sodio, potassio, ferro iodio e acqua. PURIFICAZIONE DELLE PROTEINE - Strategie nella purificazione , estrazione e compartimentazione subcellulare. 41 - Procedure preliminari di frazionamento. Monitoraggio del processo di purificazione. DOSAGGIO ENZIMATICO - Spettofotometro ( teoria, strumentazione ed applicazioni ). - Metodi spettrofotometrici ( radiazioni elettromagnetiche e loro interazione con la materia, spettroscopia nell’ultravioletto e nel visibile). DETERMINAZIONE DELLE PROTEINE TOTALI - Assorbimento luce ultravioletta , metodo Bradford. STUDIO DELLA STRUTTURA PRIMARIA DELLE PROTEINE - Composizione aminoacidica. - Determinazione della struttura primaria (degradazione di Edmann, metodi enzimatici e chimici). - Proteolisi limitata . STUDIO DELLA STRUTTURA TRIDIMENSIONALE DELLE PROTEINE - Spettrofotometria nell’ultravioletto. - Spettrofluorimetria - Dicroismo circolare. STUDIO DELLA CINETICA ENZIMATICA - Cinetica enzimatica allo stato prestazionario ( metodi a mescolamento rapido e di rilassamento) e stazionario. - Denaturazione. - Mappatura del sito attivo. TECNICHE CROMATOGRAFICHE - Principi generali : teoria, cromatografia su colonna , eluizione, cromatogramma, tipi di cromatografia. - Principali tecniche cromatografiche: cromatografia d’affinità, ad esclusione molecolare, a scambio ionico, liquida ad alta risoluzione ( HPLC). TECNICHE ELETTROFORETICHE - Principi generali: teoria, strumentazione e materiale di supporto. - Principali tecniche elettroforetiche: elettroforesi su gel di poliacrilamide con sodio dodecil solfato (SDS-PAGE), in condizioni native ( PAGE) e a gradiente; isoelettrofocalizzazione(IEF); elettroforesi bidimensionale su gel di poliacrilamide (2-D PAGE). - Blotting delle proteine : Western Blotting. TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE - Composizione e struttura primaria degli acidi nucleici. - Isolamento e separazione degli acidi nucleici. - DNA ricombinante : vettori, endonucleasi di restrizione, ricostruzione di molecole di DNA ricombinante, clonaggio in batteri. - Reazione polimerasica a catena (PCR) : fasi della PCR , progettazione degli inneschi (priners) e applicazioni della PCR. Anno Accademico 2006/2007 42 Corso Integrato: Fisiologia Umana Coordinatore: Tiziana Pietrangelo Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Tiziana Pietrangelo Programma Programma del Corso Permeabilità delle membrane cellulari e osmosi. Trasporti semplici e mediati, passivi ed attivi (esocitosi ed endocitosi: fagocitosi, pinocitosi, endocitosi mediata da recettore, trancitosi). Simporto e antiporto. Pompa sodio/potassio. Proteine di membrana: recettori, proteine di trasporto, canali, proteine strutturali del citoscheletro. Osmosi e diffusione. Genesi del potenziale di riposo e potenziali transmembranari. Caratteristiche fisiologiche delle cellule nervose e reti neuronali. Potenziali graduati. Iperpolarizzazione. Depolarizzazione. Sommazione spaziale e temporale dei potenziali graduati. Equazione di Nerst. Equazione di GoldmanHodging-Katz. I potenziali d’azione e la conduzione del potenziale d’azione. Sinapsi chimica ed elettrica. Potenziale postsinaptico eccitatorio ed inibitorio. Trasporto retrogradoed anterogrado. Ormoni, neurotrasmettitori, fattori di crescita. I recettori e la trasduzione del segnale con le diverse vie di attivazione. Secondi messaggeri. Il calcio intracellulare. Miogenesi. Sinapsi neuromuscolare. Contrazione muscolare (muscolo liscio, cardiaco, scheletrico). Apparato cadiovascoare. Ciclo cardiaco. Eccitabilità cardiaca ed ECG. Respirazione, scambio e trasporto dei gas. Apparato urinario. Ultrafiltrazione. Riassorbimento. Secrezione. Escrezione. Testi consigliati: Principi di Fisiologia e Biofisica della cellula autori:Taglietti-Casella ed:La Goliardica Pavese Fisiologia Umana autore:D.U. Silverthorn ed: Casa Editrice Ambrosiana Anno Accademico 2006/2007 43 Corso Integrato: Organizzazione di Laboratorio Biomedico ed Economia Sanitaria Coordinatore: Prof. Di Bonaventura Giovanni Recapito Coordinatore: 0871 5415 19 (09) Docenti: Prof. Di Bonaventura Giovanni, dott. Di Claudio Enzo, dott. Fabrizio Vacca, dott. Antonio Esposito, Programma Laboratorio di Microbiologia Clinica (dott. Giovanni Di Bonaventura). Protezione da agenti biologici: 626/94. Agenti biologici, rischio biologico, livelli di contenimento del rischio biologico (BL-1, BL-2, BL-3). Buona Prassi di Laboratorio (BPL): centrifuga, omogenizzatore, pipettatore, cappa a flusso laminare, cabina a sicurezza biologica. Emergenza biologica. Modalità di trasmissione infezioni professionali. Trasporto “sicuro” di campioni biologici. Sterilizzazione e disinfezione: definizioni, tecniche, modalità, fattori critici, criteri di scelta. Rifiuti sanitari: normativa, trattamento di innocuizzazione, raccolta, stoccaggio, trasporto, smaltimento. Laboratorio di Biochimica e Laboratorio di Patologia Clinica (dott. Enzo Di Claudio). Requisiti del Tecnico sanitario di Laboratorio Biomedico; Requisiti di un laboratorio di analisi cliniche; Struttura organizzativa; Requisiti minimi organizzativi generali; Requisiti minimi strutturali e tecnologici; Normative nazionali e regionali;legge regionale 31 agosto 1978 n°53 schemi organizzativi dei laboratori; Linee guida e regolamenti interni; Principi generali di metodologia di laboratorio; Qualità e sicurezza nell’attività di laboratorio; Variabilità analitica; prelievo, raccolta e conservazione dei campioni biologici; Principali apparecchiature e tecniche analitiche in chimica clinica, immunochimica e immunometria; Profilo ematologico: esame emocromocitometrico; Profilo emocoagulativo; Profilo biochimico-metabolico: enzimi ed isoenzimi, elettroliti, glucosio, urea acido urico e creatinina ematici; sideremia, bilirubinemia, colesterolo, trigliceridi e proteine seriche; Profilo immunologico; Marcatori di lesione; Marcatori tumorali; Dosaggio di ormoni; Monitoraggio della gravidanza; Profilo urinario; Esami urgenti. Laboratorio di Anatomia ed Istologia Patologica (dott. Antonio Esposito). ORGANIZZAZIONE (Uso e manutenzione delle seguenti Apparecchiature): Istoprocessatore di Tessuti; Stampigliatrice per Bio-cassette; Centralina per Inclusione; Microtomi; Bagni Termostatici; Coloratori Automatici; Montavetrini; Centrifughe e Citocentrifughe; Tecniche di allestimento in Istologia; Tecniche di allestimento in Citologia; Colorazioni Istologiche e Citologiche. NORME DI PREVENZIONE E SICUREZZA (D. Lgs. 626/94): Il Rischio nel Laboratorio; Protezione Collettiva ed Individuale (DPI); Nuovi aspetti della Prevenzione; Smaltimento dei Rifiuti. CONTROLLO DI QUALITÀ: Procedure; Accreditamento e Certificazione; Informatizzazione; Gestione Archivio (Inclusioni e Vetrini); Gestione del Magazzino (Reagenti e Materiale di Consumo). Economia Sanitaria (dott. Fabrizio Vacca) Dagli Enti Ospedalieri al S.S.N. Aziendalizzazione delle UU.SS.LL. Contabilità nelle Aziende Sanitarie. Centri di Costo. Diagnosis Related Groups (DRG). Procedure di acquisto. Carta dei Servizi Sanitari. Controllo di Qualità ed Accreditamento: Cos’è la Qualità, Controllo di Qualità, Accreditamento e Certificazione, Il Programma di Accreditamento, L’Accreditamento nella Sanità Italiana, Accreditamento Professionale. Le norme ISO 9001: Requisiti norma UNI EN 29001. Elementi di Diritto Pubblico (dott. Giovanni Modesti). 44 TEORIA GENERALE: Diritto e ordinamento giuridico - Lo Stato - Forme di Stato e forme di Governo - Lo Stato italiano e la comunità internazionale - Lo Stato e l'Unione europee - Le fonti del diritto. GLI ORGANI COSTITUZIONALI DELLO STATO ITALIANO: Gli organismi di base - Il Parlamento - L'attività del Parlamento - Il Governo - Il Presidente della Repubblica - La Corte costituzionale - Gli organi di rilievo costituzionale. ELEMENTI DI LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA: Il servizio sanitario Nazionale – La seconda e la terza riforma del S.S.N. – Piano Sanitario Nazionale e Piani Sanitari Regionali – Privacy e diritto alla salute – Diritto di accesso – Competenza regionale in materia sanitaria – La sanità privata. L'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA E GIURISDIZIONALE DELLO STATO: L'organizzazione amministrativa dello Stato - L'organizzazione giurisdizionale dello Stato. I DIRITTI E LE LIBERTÀ FONDAMENTALI: Le dichiarazioni costituzionali - I rapporti civili Principi costituzionali relativi a diritti e rapporti di natura etico-sociale - I rapporti economici. Anno Accademico 2005-2006 45 II anno 1 semestre Corso Integrato: Farmacotossicologia e Galenica Farmaceutica Coordinatore: Patricia Giuliani Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Patricia Giuliani . Programma Obiettivi formativi del corso: • conoscere i principi fondamentali della farmacocinetica e della farmacodinamica; • fornire i concetti generali di tossicologia; • conoscere il meccanismo d'azione, le interazioni farmacologiche, gli effetti terapeutici e tossici relativi alle principali classi di farmaci trattati; • conoscere le basi razionali di applicazione, le indicazioni e gli aspetti interpretativi del monitoraggio terapeutico dei farmaci. Programma: 1. PRINCIPI DI FARMACOLOGIA GENERALE E DI TOSSICOLOGIA • definizione di farmaco e classificazione; • farmaci generici e specialità medicinal; • forme farmaceutiche; • preparazioni galeniche: galenici magistrali e galenici officinali; vantaggi delle preparazioni galeniche; • norme di buona preparazione dei medicinali in farmacia; • elementi di farmacocinetica: - vie di somministrazione dei farmaci, - assorbimento dei farmaci, - distribuzione dei farmaci, - biotrasformazione dei farmaci, - eliminazione dei farmaci, - biodisponibilità, emivita plasmatica, indice terapeutico, clearance, profarmaci; • elementi di Farmacodinamica: - Interazioni farmaco-recettore, - Recettori di membrane e intracellulari, - principali vie di trasduzione del segnale, - agonisti e antagonisti recettoriali, - desensitizzazione, upregulation, downregulation e ipersensibilizzazione, - curve dose-effetto, ED50, DL50, DT50, indice terapeutico, range terapeutico; • interazioni tra farmaci (interazioni farmacocinetiche e farmacodinamiche) e possibili conseguenze clinico terapeutiche; • principi generali di tossicologia; tossicità acuta, subacuta e cronica; mutagenesi, carcinogenesi e tossicologia riproduttiva. 2. PRINCIPI DI FARMACOLOGIA SPECIALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE SEGUENTI CLASSI DI FARMACI • farmaci antiinfiammatori non steroidei; • farmaci immunosoppressori e glucocorticoidi; • farmaci antiasmatici; 46 • • • farmaci antiaritmici e glicosidi cardioattivi; farmaci anticonvulsivanti, antidepressivi, benzodiazepine; chemioterapia antibiotica: betalattamici, aminoglicosidi, macrolidi; 3. PRINCIPI GENERALI DEL MONITORAGGIO TERAPEUTICO DEI FARMACI • definizione e basi razionali del Monitoraggio Terapeutico dei Farmaci (TDM); • principali metodiche analitiche di monitoraggio dei farmaci; • criteri generali di effettuazione del monitoraggio ed aspetti interpretativi; • razionale del TDM dei farmaci più frequentemente monitorati (antibiotici, antiepilettici, broncodilatatori, digitalici, immunosoppressori, antineoplastici e farmaci psicoattivi). Testi consigliati: - Farmacologia -H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, P.K. Moore, Casa Editrice Ambrosiana, 3° Edizione. - Farmacologia: principi di base e applicazioni terapeutiche- F. Rossi, V. Cuomo, C. Riccardi, Ed. Minerva Medica, 2005. Anno Accademico 2006/2007 47 Corso Integrato: Microbiologia e Microbiologia Clinica Coordinatore: Raffaele Piccolomini Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Raffaele Piccolomini, Teresa Jezzi, Nerino Allocati Programma Obiettivi didattici del Corso a. Acquisizione delle conoscenze relative alle caratteristiche strutturali e fisiologiche dei microrganismi, dei concetti di patogenicità ed epidemiologia microbica, delle interazioni ospite-microrganismo, del controllo delle malattie da infezione, del ruolo dei diversi microrganismi di interesse sanitario. b. Saper svolgere, in autonomia, le fondamentali azioni che sono alla base delle procedure analitiche microbiologiche al fine di affrontare, con metodo e competenza, le successive fasi dell’apprendimento delle specifiche attività di laboratorio di analisi e di ricerca. Programma del Corso - Storia della Microbiologia - Diversità dei microrganismi: eucarioti (miceti, protozoi), procarioti (batteri), virus - Agenti infettivi di natura non microbica: Prioni - Forma e struttura della cellula batterica - La spora batterica - Metabolismo batterico: produzione di energia, nutrizione batterica, terreni di coltura - Riproduzione batterica: curva di crescita e tecniche di coltivazione - Flora microbica normale del corpo umano - Azione patogena dei batteri e dinamica del processo infettivo - Il rapporto ospite-parassita - Genetica microbica - Agenti antimicrobici: principi generali, meccanismo d'azione, resistenza ai chemioantibiotici - Determinazione della sensibilità dei batteri all'azione dei chemioantibiotici (M.I.C., M.B.C., antibiogramma, killing quotient, killing curve) - Agenti fisici e chimici nel controllo dei microrganismi (sterilizzazione e disinfezione) - Infezioni nosocomiali: indicizzazione del grado di contaminazione microbica - Il concetto di specie in Batteriologia e la classificazione dei batteri. Introduzione allo studio dei batteri di interesse sanitario: Descrizione, patogenesi, misure di controllo e profilassi dei seguenti batteri di interesse medico: Cocchi Gram-positivi (genere Staphylococcus, genere Streptococcus), cocchi Gramnegativi (genere Neisseria, Branhamella catarrhalis), Bacilli Gram-positivi (genere Mycobacterium, genere Corynebacterium, Listeria monocytogenes), Bacilli Gram-negativi (Vibrionaceae, Enterobacteriaceae), batteri sporigeni aerobi (genere Bacillus) ed anaerobi (genere Clostridium). Spirochete, Micoplasmi, Legionella pneumophila, Rickettsie, Clamidie. - I virus: introduzione e caratteristiche generali Struttura e classificazione dei virus animali Strategia di replicazione virale Azione patogena dei virus Interazioni genetiche e non genetiche fra virus diversi I farmaci antivirali Introduzione allo studio dei virus di interesse sanitario: 48 Descrizione, patogenesi, misure di controllo e profilassi dei principali virus responsabili di malattie nell’ uomo: virus a RNA (Picornavirus, Reovirus, Togavirus, Flavivirus, Arenavirus, Orthomyxovirus, Paramyxovirus, Rhabdovirus, Retrovirus, Filovirus); virus a DNA (Herpesvirus, Adenovirus, Hepadnavirus, Parvovirus, Papovavirus e Poxvirus). Parte Pratica - Preparazione di un terreno liquido e di un terreno solido. Uso dell'autoclave - Semina batterica in terreno liquido e in terreno solido - Preparazione di un vetrino a fresco e lettura al microscopio - Preparazione di un vetrino con colorazione di Gram e lettura al microscopio - Preparazione, lettura e interpretazione di un antibiogramma - Monitoraggio microbiologico di aria e superfici per il controllo delle infezioni ospedaliere Testi consigliati Eudes Lanciotti: Microbiologia Clinica; Casa Editrice Ambrosiana. Anno Accademico 2006/2007 49 Corso Integrato: Patologia e Fisiopatologia Generali e di Immunologia Coordinatore: Marcella Reale Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Marcella Reale, Renato Mariani-Costantini, Diana Esposito Programma OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO 1. Conoscere le cause fisiche, chimiche, biologiche e genetiche responsabili dell’insorgenza di malattie nell’uomo. 2. Conoscere i meccanismi patogenetici cellulari e molecolari fondamentali delle malattie: le alterazioni genetiche, i mecccanismi dell’infiammazione, i fenomeni di degenerazione, le modificazioni nella proliferazione cellulare. 3. Conoscere le caratteristiche strutturali e fisiologiche degli organi, tessuti e cellule che partecipano alla formazione del sistema immunitario e le principali funzioni, relazioni e interazioni che caratterizzano il sistema immunitario quale sistema in grado di discriminare il “self” dal “nonself”. 4. Conoscere i meccanismi immunopatogici generatori di danno e malattia locale e sistemica 5. Conoscere le alterazioni fisiopatologiche e molecolari responsabili di alterazioni funzionali di organi e apparati. PATOLOGIA AMBIENTALE. Eziologia generale. Patologie da trasferimento di energia meccanica; patologie da trasferimento di energia termica: azione locale del calore, patologie da elevata temperatura ambientale, azione locale e generale delle basse temperature. Patologie da trasferimento di energia radiante: le radiazioni eccitanti, le radiazioni ionizzanti. INFIAMMAZIONE ACUTA E CRONICA. Cause di infiammazione. Infiammazione acuta e cronica. I mediatori plasmatici e tissutali delle infiammazioni acute e croniche. Le cellule che intervengono nel processo infiammatorio. Essudato e trasudato: diversi tipi di essudato. Caratteri distintivi tra angioflogosi e istoflogosi. Le infiammazioni croniche granulomatose. I processi riparativi. IMMUNOLOGIA Organi e tessuti che partecipano alla formazione del Sistema Immune (S.I). Caratteristiche fenotipiche, morfologiche e funzionali delle cellule che partecipano al funzionamento del S.I. Immunità innata. Complemento (attivazione e funzioni). Antigeni. I meccanismi e le cellule dell’immunità specifica. Le citochine. Maturazione e funzione dei linfociti B. Struttura e funzione degli anticorpi. Riconoscimento dell’antigene e attivazione dei linfociti T. Il complesso maggiore di istocompatibilià (MHC). Struttura e funzione del TcR. Processazione e presentazione dell’antigene. Meccanismi effettori dell’immunità cellulo-mediata. Risposta immune a batteri, virus e parassiti. Studio funzionale della R.I.: tecniche di laboratorio. Immunopatologia: ipersensibilità, autoimmunità, immunodeficienze. FISIOPATOLOGIA DELLA TERMOREGOLAZIONE. La termoregolazione. Termogenesi e termodispersione. I centri termoregolatori. Ipertermie non febbrili e ipotermie. La febbre: eziopatogenesi della febbre; il decorso della febbre; tipi di febbre; alterazioni metaboliche nella febbre. 50 FISIOPATOLOGIA DEL SANGUE E DELL’EMOSTASI. Costituzione del sangue. Le anemie: caratteristiche generali, classificazione e cause ereditarie ed acquisite. L’emostasi e le sue alterazioni. FISIOPATOLOGIA DEL METABOLISMO GLICIDICO. Omeostasi glicemica. Classificazione del diabete mellito. Diagnosi del diabete mellito. Eziologia e fisiopatologia del diabete mellito di tipo 1. Eziologia e fisiopatologia del diabete mellito di tipo 2. Eziologia e fisiopatologia di tipi specifici di diabete mellito (MODY, MIDD, sindromi di estrema insulina-resistenza). Diabete gestazionale. Complicanze acute e croniche del diabete mellito. FISIOPATOLOGIA DELLE INFEZIONI E DELLE INFESTAZIONI. Concetti di Infezione, infestazione ed intossicazione. Meccanismi di difesa naturale e risposta dei tessuti nei confronti di patogeni. Relazione ospite-parassita. Vie di trasmissione degli agenti infettivi. Fattori di virulenza. Tossine: esotossine bifasiche e citolitiche, endotossine. Meccanismi patogenetici delle eso ed endotossine. Malattie infettive batteriche. Infezioni piogeniche. Gangrene. Infezioni batteriche dell’apparato gastrointestinale. Tubercolosi e Sifilide. Patologie da rickettsie. Principali forme di micosi e di malattie da protozoi. Fisiopatologia molecolare delle infezioni prioniche. Meccanismi molecolari del danno cellulare da infezione virale. Principali malattie virali umane e loro agenti patogeni. Gli elminti come causa di malattia. PATOLOGIA CELLULARE. Adattamento cellulare fisiologico e patologico: terminologia ed esempi; rigenerazione, ipertrofia, iperplasia, ipotrofia, atrofia, metaplasia, modulazione, attivazione. ONCOLOGIA. Basi molecolari della trasformazione cellulare. Oncogeni ed antioncogeni, loro ruolo nella trasformazione. Oncogeni virali e cellulari: omologie e differenze. Patologia molecolare del riparo del DNA. Patologia del "mismatch repair". Ruolo dell’ereditarietà nei tumori. Le sindromi tumorali con trasmissione autosomica dominante e recessiva. Modelli: retinoblastoma, tumori ereditari del colonretto e della mammella. Classificazione dei tumori. Caratteristiche della cellula normale e trasformata. Alterazioni reversibili ed irreversibili della proliferazione e del differenziamento cellulare. Tumori benigni e maligni. Carcinoma in "situ". Meccanismi molecolari implicati nell’invasione e metastatizzazione. Classificazione istogenetica dei tumori umani benigni e maligni. Tumori primitivi e metastatici. Vie di metastatizzazione. Classificazione TNM. Elementi di epidemiologia dei tumori. Cancerogenesi ambientale. Cancerogenesi chimica. Principali cancerogeni chimici. Cancerogenesi da radiazioni ultraviolette e ionizzanti. Saggi per la valutazione dell'attività trasformante. Agenti inizianti e promuoventi. Cancerogenesi virale. Meccanismi della trasformazione indotta da virus oncogeni a DNA e a RNA. Virus oncogeni come causa di tumori umani. Libri di testo consigliati: - Le Basi Patologiche Delle Malattie. Robbins a cura di Cotran, Kumar, Collins. Volume 1. Casa Editrice Piccin. - Cellule, Tessuti e Malattia. Guido Majno, Isabelle Joris. Casa Editrice Ambrosiana - Fondamenti di Immunologia , funzioni e alterazioni del sistema immunitario Abbas A.K, Lichtman A.H. Casa Editrice Piccin. Anno Accademico 2006/2007 51 II anno 2 semestre Corso Integrato: Anatomia ed Istologia Patologica Coordinatore: Sandra Rosini Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Sandra Rosini, Francesca Aiello Programma Programma del Corso - Generalità sui processi patologici: infiammazione, neoplasia, aterosclerosi, infarto - Elementi di patologia sistematica: apparato cardiovascolare, apparato respiratorio, canale alimentare, sistema epatobiliare e pancreas, apparato urinario, sistemi linfatico ed emopoietico, apparato genitale femminile, mammella, apparato genitale maschile, sistema endocrino, cute, apparato scheletrico, sistema nervoso - Le tecniche di campionamento citologico - Citologia esfoliativa, per abrasione e per agoaspirazione con ago sottile (tiroidea, mammaria e linfonoidale) - La struttura cellulare: richiami istologici, tecniche di microscopia ottica - La citologia cervico-vaginale - La citologia dell’apparato respiratorio - La citologia urinaria - La citologia dei versamenti delle cavità sierose - Analisi citologica del liquido cerebrospinale Testi consigliati: - Dispense e materiale divulgativo fornito dai Docenti. - Grace T. McKee: Fitopatologia; Casa Editrice UTET - H.G. Burkitt, A. Stevens, J.S. Lowe, B. Young: Wheater: Istopatologia essenziale; Testo Atlante; Casa Editrice Ambrosiana Anno Accademico 2006/2007 52 Corso Integrato: Deontologia ed Etica Professionale Coordinatore: Giulio Calella Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Giulio Calella Programma Programma del Corso - La Bioetica: valore e significato - Ricerca biomedica: diritto, metodi e valori, rispetto della persona - Trial clinici: limiti applicativi e valutazione etica - Sperimentazioni non controllate - Sperimentazioni controllate non randomizzate - Sperimentazioni controllate e randomizzate (RCT) - Meta-analisi - Le cellule staminali: applicazioni e limiti etici - Consenso informato: rilevanza nel trattamento del malato - La clonazione: nuove frontiere e limiti etici - Trapianto d’organo Testi Consigliati P. Cattorini: Bioetica; Editrice Masson Angeletti-Cazzaniga: Storia, Filosofia ed Etica generale della Medicina; Editrice Masson Anno Accademico 2006/2007 53 Corso Integrato: Patologia Sistematica applicata alla Medicina di Laboratorio Coordinatore: Mario Romano Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Mario Romano, Stefano Marinari, Laurino Grossi, Tarcisio Paniccia, Antonio Tulli Programma Programma del Corso - Principi di fisiopatologia delle malattie del sangue, dell’emostasi e degli organi emopoietici - Fisiologia e morfologia delle cellule del sangue. - Midollo osseo e emopoiesi. - Leucemie acute e croniche: fisiopatologia, classificazione e diagnostica di laboratorio. - Linfomi: fisiopatologia, classificazione e diagnostica di laboratorio. - Disordini degli eritrociti: anemia megaloblastica, anemia sideropenica, anemie emolitiche, emoglobinopatie. Fisiopatologia, classificazione e diagnostica di laboratorio.. - Fisiopatologia dell’Emostasi: la cascata coagulativa, il sistema fibrinolitico. Sindromi emorragiche da alterazioni piastriniche. Coagulopatie ereditarie. Inibitori acquisiti della coagulazione. Diagnostica di laboratorio. - Principi di fisiopatologia delle malattie dell’apparato respiratorio - Elementi di anatomia funzionale dell'apparato respiratorio. - Tests di funzionalità respiratoria: spirometria; valutazione dei volumi polmonari (pletismografia, wash-out di azoto, diluizione con elio); curva flusso/volume; valutazione delle resistenze delle vie aeree; diffusione alveolocapillare (test DLCO); - La valutazione degli scambi gassosi intrapolmonari: emogasanalisi arteriosa; pulsossimetria; - Diagnostica delle malattie dell'apparato respiratorio: Malattie ostruttive (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva); Asma bronchiale (Tests di stimolazione bronchiale aspecifica , test allergologici); Malattie restrittive: (Pneumopatie interstiziali diffuse); Insufficienza respiratoria - Studio delle patologie respiratorie durante il sonno: Sindrome delle apnee notturne (la polisonnografia). - Il laboratorio nella diagnosi delle malattie respiratorie: Microbiologia, Sierologia, Biologia molecolare, Immunologia, Il lavaggio broncoalveolare, L’analisi del liquido pleurico - Principi di fisiopatologia delle malattie dell’apparato digerente, epato-biliari e pancreatiche - Emorragie del tratto gastrointestinale - Sindromi da malassorbimento intestinale - Diarree acute e croniche - Epatiti virali - Epatopatia cronica - Cirrosi epatica - Pancreatite acuta e cronica - Principi di fisiopatologia delle malattie dell’apparato genito-urinario - Cenni di anatomia e semeiotica dell’apparato urinario - Malattie neoplastiche e markers tumorali dell'apparato urinario - Le ematurie: viste dal laboratorio - La calcolosi urinaria - Diagnostica delle infezioni urinarie - Diagnostica della infertilità maschile - Fisiopatologia delle malattie della cute e degli annessi cutanei - Esame con lampada di Wood - Esame con idrossido di potassio (KOH) - Esame colturale 54 - Citodiagnostico di Tzanck Test Epicutanei Fotopatch test Biopsia cutanea Isolamento di ectoparassiti Citologia per frammentazione Striscio cutaneo Citodiagnosi di mollusco contagioso Esame in campo oscuro Immunofluorescenza Manipolazioni diagnostiche Esame microscopico del fusto del capello Manipolazioni cliniche del capello Esame clinico dei capelli Biopsia del cuoio capelluto Colorazioni Testi consigliati: - Dispense e materiale divulgativo forniti dai Docenti. - Nicoll D., McPhee S.J., Pignone M., Detmer W.M., Chou T.M.: Test diagnostici e strumentali Lange Medical Books – McGraw-Hill, Edizione italiana Anno Accademico 2006/2007 55 III anno 1 semestre Corso Integrato: Tecniche Diagnostiche di Biochimica Clinica e di Genetica Medica Coordinatore: Liborio Stuppia Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Liborio Stuppia, Bartolo Favaloro, Paolo Guanciali, Ivana Cataldo, Corrado Romano Programma Programma del Corso - Il laboratorio nella sanità che cambia. Concetto di qualità. I sistemi di qualità. Sicurezza di un Servizio affidabile. Errori del dato di laboratorio e implicazioni cliniche. Organizzazione ed automazione del laboratorio oggi. - Esame delle urine. Generalità. Preparazione e standardizzazione della fase analitica. Analisi automatizzata del campione urinario:parametri chimico-fisici. Il sedimento urinario: importanza degli elementi osservati all’esame microscopico. - Emostasi: principi generali. I nuovi concetti di fisiologia della coagulazione. Gli strumenti automatici: principi analitici. Studio dei fattori plasmatici della coagulazione. Tecniche di misura manuali e automatizzate. Studio della fibrinolisi. Nuovi marcatori dello stato trombofilico. - Esame emocromocitometrico: generalità. Analisi quantitativa e qualitativa degli elementi figurati del sangue. Automatizzazione dell’esame emocrocitometrico. - Metodi immunochimici. Il dosaggio immunologico come strumento diagnostico. Gli anticorpi monoclonali. Tecniche di precipitazione in mezzo liquido e in gel (immunodiffusione). Metodi strumentali senza tracciante (light scattering): turbidimetria e nefelometria. Metodi con traccianti: dosaggi radioisotopici (RIA), immunoenzimatici (EIA, ELISA, EMIT), immunofluorescenti (IFA, FPIA), bio e chemioluminescenti (ECL). - Il laboratorio di Chimica Clinica. Glucidi. Composti azotati. Le proteine. I lipidi. Le attività enzimatiche. Gli esami urgenti. Nuovi marcatori di danno miocardio. - Le plasmaproteine. Le proteine della fase acuta. VES. Elettroforesi sieroproteica. Componenti monoclonali. L’elettroforesi capillare. - Logica diagnostica e interpretazione dei test di laboratorio. Sensibilità, specificità, valore predittivo. Variabilità biologica e valori di riferimento interindividuali. Livelli desiderati, livelli decisionali, livelli terapeutici. - La citometria a flusso: fluorescenza, proprietà dei fluorocromi, parametri di fluorescenza e sonde, tipi di filtri ottici, rilevazione dei segnali, generazione dei segnali, generazione dei diagrammi a due parametri correlati, esempi di lettura, analisi del DNA cellulare e studio del ciclo, tecniche di marcatura e modalità di lettura, studio della ploidia, pannello di immunofenotipizzazione cellulare, differenti tecniche di marcatura, generalita’ sugli anticorpi monoclonali, applicazioni dell’analisi dei marcatori cellulari di superficie, principali applicazioni diagnostiche. - Sistemi automatici per la lettura dell’emocromo: generazione dei segnali, rilevazione dei segnali, generazione dei diagrammi, suddivisione delle popolazioni leucocitarie, canale WBC, canale basofili, canale eosinofili, canale IMI, canale RBC/PLT, indici eritrocitari, emoglobina, indici piastrinici. - Marcatori biochimici di danno miocardio: Troponina I, Troponina T, Troponina C, Mioglobina, CK-MB(massa e attività), CK, LDH, criteri diagnostici, tipologia dei marcatori, frequenza di dosaggio, livelli decisionali, i marcatori cardiaci nella rivascolarizzazione. - Test del D-dimero: il dosaggio del D-dimero, D-dimero e TVP, D-dimero e EP, D-dimero e CID, D-dimero e diagnostica tumorale aggiuntiva. 56 - - - Marcatori biochimici di rimodellamento osseo: marcatori di formazione, isoenzima osseo della fosfatasi alcalina, osteocalcina, propeptide carbossiterminale, marcatori di riassorbimento, fosfatasi acida tartrato resistente, piridinolina e deossipiridinolina, n-telopeptide del collagene di tipo i, crosslaps, idrossiprolina, galattosil-idrossilisina. Determinazione dell’emoglobina glicata (HbA1c): indicazione dell’esame e sua interpretazione, standardizzazione, calibrazione e soluzioni operative, scelta della metodica, calibrazione, controllo interno di qualità, valutazione esterna di qualità. La diagnostica di laboratorio delle dislipidemie: colesterolo totale (Valutazione del rischio, Variabilità pre-analitica, Metodi di misura,Valori desiderabili); Trigliceridi (Valutazione del rischio, pre-analitica, Valori desiderabili); colesterolo HDL, (Valutazione del rischio, Variabilità pre-analitica, Metodi di misura, Valori desiderabili); colesterolo LDL, (Valutazione del rischio, Variabilità pre-analitica, Metodi di misura, Valori desiderabili); Apoproterina A-1 e Apoproteina B, (Valutazione del rischio, Metodi di misura, Valori desiderabili); Lipoproteina a (Valutazione del rischio, Metodi di misura); Fibrinogeno (Valutazione del rischio, Metodi di dosaggio, Valori di fibrinogeno). Richiami di genetica Leggi di Mendel. Eredità autosomica dominante e recessiva, eredità eterosomica, eredità mitocondriale. Eredità poligenica. Particolarità delle leggi di Mendel. Mutazioni. Mutazioni puntiformi, frameshift, dinamiche. Mutageni chimici e fisici. Terreni di coltura. Colture di linfociti, amniociti, tumori solidi e cellule midollari. Tecniche di analisi citogenetica Tecniche di bandeggio cromosomico. Cariotipo umano normale. Anomalie cromosomiche. Alterazioni numeriche e strutturali dei cromosomi. Principali sindromi cromosomiche. Tecniche di diagnostica prenatale invasive e non invasive. Ibridazione in situ fluorescente (FISH) e sue applicazioni. Multicolor FISH (M-FISH)e spectral karyotype (SKY) e loro applicazioni. Principali tecniche di biologia molecolare (PCR, Southern blotting, sequenziamento genico, elettroforesi del DNA, enzimi di restrizione, etc.) e loro applicazioni. Clonaggio genico. Testi consigliati: - Dispense e materiale divulgativo forniti dai Docenti - F. Pasquinelli: Manuale per tecnici di laboratorio - L.Spandrio: La qualità totale in laboratorio - M.Pazzagli: La chemioluminescenza (Ed. Sorbona) - Joel D. Hubbard: Compendio di scienze di laboratorio clinico (Ed. Verducci) Anno Accademico 2006/2007 57 Corso Integrato: Tecniche Diagnostiche diAnatomia Patologica Coordinatore: Sandra Rosini Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Sandra Rosini, Domenico Angelucci, Tommaso D’Antuono, Marcello Piccirilli, Fiamma Buttitta Programma Programma del Corso • Campionamento del pezzo chirurgico • Fissazione • Disidratazione-diafanizzazione-infiltrazione • Inclusione • Sezione microtomica • Trattamento della sezione prima della colorazione • Colorazioni istomorfologiche: - colorazione routinaria con Ematossilina-Eosina • Colorazioni istochimiche: - colorazioni per le proteine - colorazioni per i lipidi - colorazioni per i glucidi - colorazioni per le sostanze inorganiche - colorazioni per i pigmenti • Applicazioni delle tecniche istochimiche nella refertazione anatomo-patologica • Tecniche per l’immunoistochimica: - generalità - principio di funzionamento dell’immunoperossidasi - principio di funzionamento dell’immunofostatasi alcalina • Applicazioni pratiche delle tecniche ancillari nella refertazione anatomo-patologica • Esame intraoperatorio estemporaneo: - uso del criostato - colorazione con Ematossilina-Eosina • Errore del tecnico di Anatomia Patologica ed implicazioni medico-legali • Organizzazione del laboratorio di citopatologia • Modalità di raccolta dei campioni • Fissativi in citologia • Allestimento dei campioni • Colorazioni in citologia • Montaggio dei preparati • Sistemi di automazione: - per l’allestimento Thin-Prep - per la lettura Auto-Pap • Immunocitochimica • Sistemi di refertazione • Struttura degli acidi nucleici; trascrizione. • Estrazione di DNA/RNA da tessuto, cellule, sangue • Misura del contenuto di acidi nucleici in soluzione acquosa • Restrizione enzimatica • Elettroforesi 58 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Southern e Northern blot Ibridazione molecolare su filtro Reazione polimerasica a catena (PCR) Ottimizzazione della PCR Reazioni di retrotrascrizione PCR standard verso Real-Time Mutazioni geniche: classificazione e associazione con patologie non neoplastiche e neoplastiche Analisi di mutazioni geniche Applicazioni della biologia molecolare nella diagnostica anatomo-patologica Allestimento di preparati inclusi per la microscopia elettronica Veicoli di fissazione Agenti di fissazione Metodi di preparazione Sezionamento: Ultramicrotomo, lame, sezioni semifini. Colorazione delle sezioni semifini Il sezionamento fine Il microscopio elettronico Applicazioni diagnostiche di microscopia elettronica Testi consigliati: - Sergio Daniel, Tiziano Zanin: Manuale di tecnica cito-istologica; DSE Bologna - John D Bancroft, Marilyn Gamble: Theory and Practice of Histologica Techniques; Churchill Livingstone Anno Accademico 2006/2007 59 III anno 2 semestre Corso Integrato: Tecniche Diagnostiche di Microbiologia Clinica Coordinatore: Raffaele Piccolomini Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Raffaele Piccolomini, Giovanni Catamo, Domenico D’Antonio, Simonetta D’Ercole, Alessandra Gambi, As Programma Obiettivi didattici del Corso: a) Completare lo studio della Microbiologia Medica in modo da conoscere anche le caratteristiche strutturali, fisiologiche ed etiopatogenetiche dei più comuni miceti e protozoi patogeni per l’uomo; b) Appropriarsi delle corrette manualità laboratoristiche utili per maneggiare in sicurezza i più frequenti microrganismi patogeni per l’uomo; c) Impadronirsi delle tecniche fondamentali e delle loro basi teoriche relative alle fasi pre-analitiche, analitiche e post-analitiche così da poter acquisire l’abilità e la competenza necessarie sia per poterle effettuare, sia per interpretare correttamente i risultati delle analisi microbiologiche dirette e/o indirette; d) Comprendere in modo approfondito, i principii e le applicazioni delle tecniche biomolecolari in uso nei laboratori di diagnosi e ricerca microbiologico-clinica; e) Avere una visione dettagliata dei processi di sviluppo, validazione e standardizzazione di selezionati saggi diagnostici allo scopo di consentire il maturare di capacità critiche nella valutazione di kits commerciali ed acquisire maggiore abilità nel districarsi di fronte a problemi tecnici che si dovessero presentare durante il loro impiego. Programma del Corso: - Proprietà generali e classificazione dei Miceti e Protozoi. - Introduzione allo studio dei Miceti e dei Protozoi di interesse sanitario: • descrizione, patogenesi, misure di controllo e profilassi di Dermatofiti, Cryptococcus neoformans, Genere Candida, Histoplasma capsulatum, Pneumocystis carinii, Generi Aspergillus e Penicillium. • descrizione, patogenesi, misure di controllo e profilassi di Giardia lamblia, Entamoeba histolytica, Trichomonas vaginalis, Toxoplasma gondii, Generi Leishmania, Tripanosoma e Plasmodium. - Le Biotecnologie: concetti generali - Metodi di estrazione degli acidi nucleici e loro valutazione quali-quantitativa - Tecniche, convenzionali e modificate, di amplificazione degli acidi nucleici - Ottimizzazione delle reazioni di PCR: scelta razionale dei parametri di amplificazione - Sistemi di rivelazione dei prodotti di amplificazione e loro valutazione - Real time PCR - Tecniche di ibridazione e loro applicazioni - L’organizzazione del Laboratorio di Biologia Molecolare nella diagnostica microbiologica - Identificazione di batteri, virus, miceti e protozoi con metodi molecolari - Rischi biologici legati alle metodiche molecolari - Richiami sulle tecniche diagnostiche di base in Microbiologia Clinica - La gestione tecnico-laboratoristica delle fasi pre-analitiche, analitiche e post-analitiche nel procedimento diagnostico microbiologico - I controlli interni e la valutazione della qualità intra- ed inter-laboratorio 60 - - Criteri di interpretazione dei risultati, modalità di refertazione, tempi di risposta e rispetto della privacy Diagnostica microbiologica con metodi micro- e macroscopici, diretti, indiretti e biomolecolari delle infezioni batteriche, virali, fungine e protozoarie: • del SNC ( liquor, sangue, materiale asessuale); • dell’apparato respiratorio (tamponi naso- e oro-faringei, espettorato, essudato, bronco- aspirato, BAL, sangue, siero); • dell’apparato genito-urinario (tamponi ed essudati uretrale, vaginale e cervicale,urina, secrezione prostatica, sangue); • dell’apparato gastroenterico (feci, biopsia gastrica, fluido duodenale, alimenti); • endoaddominali (materiale asessuale o da drenaggio chirurgico, dialisato ed essudato peritoneale, bile, sangue); • dell’apparato cardiovascolare (sangue, siero, essudato, punta di catetere); • della cute, delle ossa e delle articolazioni (materiale cutaneo, sangue, aspirato); • dell’occhio, dell’orecchio e del cavo orale (tamponi congiuntivele e auricolare, saliva, placca, fluido crevicolare, materiale asessuale); • opportunistiche e nosocomiali (monitoraggio microbiologico di aria, superfici, personale sanitario) La valutazione dell’antibiotico-resistenza/sensibilità degli isolati clinici. Testi consigliati - Roberto Cevenini: Microbiologia Clinica; Edizione Piccin Nuova Libraria Spa, Padova. - H.W. Seeley, P.J. Vanemark, J.J. Lee: Laboratorio di Microbiologia; Zanichelli, Bologna. - C. Mims: Microbiologia Clinica; E.M.S.I. (Edizioni Medico-Scintifiche Internazionali), Roma. - Dispense di argomenti specifici su cartaceo e supporto informatico. - Vari testi specifici in dotazione presso la Biblioteca interna della Sezione di Microbiologia. Anno Accademico 2006/2007 61 Corso Integrato: Tecniche Diagnostiche di Patologia Clinica e Molecolare e di Immunoematologia Coordinatore: Iole Robuffo Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Iole Robuffo, Patrizia Di Gregorio, Gabriele Merciaro, Nicola Ortolano, Levino Tosti, Sebastiano Urs Programma Programma del corso - Fase pre-analitica, analitica, post-analitica. - Possibili interferenti nei dosaggi analitici. - La fase analitica: tecnologie a supporto - Fase post analitica e validazione - Controlli di qualità in coagulazione - Espressione dei risultati - Gestione pazienti in TAO - ISI ed INR - Cenni generali sulla fisiopatologia dell’emostasi - Prelievo –Conservazione- Trasporto materiali biologici. - Calibrazione- Controlli intra ed extra laboratorio. - Principi analitici in chimica secca. - Principi analitici in chimica liquida. - Dosaggio della glicemia: cenni di fisiopatologia clinica. - Dosaggio della creatinina: cenni di fisiopatologia clinica. - Dosaggio della bilirubina: cenni di fisiopatologia clinica. - Dosaggio del magnesio: cenni di fisiopatologia clinica. - Dosaggio delle amilasi: cenni di fisiopatologia clinica. - Dosaggio delle proteine: cenni di fisiopatologia clinica. - Dosaggio delle albumine: cenni di fisiopatologia clinica. - Dosaggio degli isoenzimi: cenni di fisiopatologia clinica. - ALP, LDH, AMILASI, CK (totale), CK-MB (massa), CK(totale), CK-MB. - Marcatori proteici ed enzimatici nell’IMA (troponina, mioglobina, CK-MB (massa), CK (totale) CK-MB. - Dosaggio dei marcatori tumorali ed ormoni con particolare riguardo al sistema AIA. - PSA, principio analitico: cenni di fisiopatologia clinica. - Principi analitici di alcuni test per lo studio della coagulazione del sangue. - APTT, PT, fibrinogeno, PC, PS, AT III. - Esame delle urine: esami fisici e chimici. - Proteinurie: metodi di dosaggio e cenni di fisiopatologia clinica. - Esame del liquido cefalo-rachidiano: esami fisico-chimici. - Esame emocromocitometrico: principi di funzionamento degli apparecchi (chimici, fisici), cenni di fisiopatologia clinica. - Test dell’antiglobulina - Applicazioni tecniche del test dell’antiglobulina. - Sistema gruppo ematico ABO - Tecniche per la determinazione gruppo ematico A,B,O. - Sistema Rh e altri sistemi - Tecniche di determinazione sistema Rh ed altri - Identificazione di anticorpi irregolari 62 - - Tecniche di identificazione degli anticorpi irregolari Indagini pretrasfusionali Tecniche di laboratorio applicate alla Medicina Trasfusionale Sistema trasfusionale: cenni generali e normativa. Innovazioni tecnologiche del laboratorio di medicina molecolare dall’inizio anni ’90 ad oggi la tecnica PCR: origine, descrizione, vantaggi Problematiche tecniche della PCR: linee guida (organizzazione e gestione tecnica di un laboratorio di medicina molecolare, prevenzioni contaminazioni, standardizzazione ) Il disegno tecnico della reazione PCR (preparazione del campione, sensibilità e specificità, primers, concentrazione ioni magnesio, dNTPs, DNA polimerasi, parametri di amplificazione, schema di preparazione di una reazione PCR) I THERMAL-CYCLER Obiettivi e strategie delle VARIANTI PCR: ( RT-PCR,HOT-START, NESTED, MULTIPLEX, QUANTITATIVA,) Tecniche di rivelazione PCR: elettroforesi su gel(AGA PAGE), ibridazione indiretta (dot-blot, DEIA) Applicazioni tecniche della PCR ed esempio di utilizzo clinico: (TROMBOFILIA, HIV, HCV, leucemie, mutazioni geniche, microrganismi patogeni) Tecniche di SEQUENZIAMENTO genico (GEL DNA, CAPILLARE) Tecnologia REAL-TIME PCR Cenni sulla tecnologia BIO-CHIP MICROARRAY Video ripresa dell’attività di laboratorio molecolare tradizionale. Colture cellulari (terreni di coltura, fattori di crescita, attrezzature ed area di lavoro, mantenimento e stoccaggio) Colture primarie, linee cellulari, colture cellulari. Cellule staminali. Analisi morfologica di cellule e tessuti in applicazione alla diagnostica. Applicazioni tecniche di Microscopia Elettronica ed utilizzo clinico: Analisi morfologica delle cellule tumorali (alterazione del nucleo e del nucleolo, alterazione dei componenti del citoplasma). Localizzazione di proteine nucleari, nucleolari e citoplasmatiche mediante tecniche di immunoelettromicroscopia in cellule patologiche (tumori , infezioni virali, apoptosi, malattie cardiovascolari). Infertilità maschile. Ricerca delle particelle virali nei campioni clinici (immunoelettromicroscopia, colorazione negativa). Metodi di valutazione dell’apoptosi: DNA gel elettroforesi, Gel in campo pulsante, Citofluorimetria, Microscopia Ottica, Microscopia Elettronica, Microscopia Confocale, Microscopia in Fluorescenza, Microscopia elettronica a Scansione, “in situ” DNA labeling, immunocitochimica. Testi consigliati: - Technical Manual. American Association of Blood Banks. - Mc Clatchey. Clinica e Medicina di Laboratorio. Verducci Editore. - Pasquinelli. Diagnostiche e Tecniche di Laboratorio. - Marin. Diagnostica di laboratorio. Edizioni Sorbona Milano - Scala, Pasquinelli, Cenacchi. Microscopie in Biologia e in Medicina. Clueb Editore. - Majno, Joris. Principi di Patologia Generale. Casa Editrice Ambrosiana. - Mariottini, Scartabelli. Introduzione alle colture cellulari. Morgan- Edizioni Tecniche Anno Accademico 2006/2007 63