PALAZZO GRASSI
PUNTA DELLA
DOGANA
Venezia: il centro italiano più
importante per la documentazione
e la conoscenza dell’arte
contemporanea
Breve storia di Palazzo Grassi
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1772 Famiglia Grassi
1983 Fiat Group
2003 ultima mostra Fiat
2005 Cessione Palazzo Grassi S.p.a.
Di impronta neoclassica, si sviluppa attorno ad un ampio
cortile a colonnato, ordinato lungo due assi: il primo, più
lungo, conduce dall’ingresso sul canale allo scalone
d’onore, il secondo è contrassegnato dagli accessi su
Campo San Samuele e sulla adiacente calle Remo
Grassi.
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Venduto dai Grassi nel 1840, conobbe numerosi
proprietari - un artista lirico,un pittore, industriali quali
Giovanni Stucky e Vittorio Cini - che di volta in volta lo
hanno ristrutturato e decorato in base alle loro esigenze
e secondo il gusto loro o delle rispettive epoche.
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Dopo il 1949 ha ospitato un Centro internazionale delle
Arti e del Costume.
Da Gianni Agnelli a François Pinault
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Fiat lo rileva nel 1983. Giovanni Agnelli affida
l’adeguamento di Palazzo Grassi alla sua nuova
funzione all’architetto milanese Gae Aulenti, che in quel
momento aveva ottenuto l’incarico per la sistemazione
del musée d’Orsay a Parigi.
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Dal 1983 al 2005, Palazzo Grassi si è affermato quale
centro internazionale per le esposizioni d’arte. Grazie
alla guida di valenti direttori (Pontus Hulten, Paolo Vitti)
Palazzo Grassi ha presentato mostre molto ambiziose
come quelle, in particolare, dedicate alle grandi civiltà
(Etruschi, Maya, Celti).
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“Dalì”, l’ultima rassegna presentata a Palazzo Grassi si è
conclusa nel febbraio 2005.
Da quel momento, poiché Fiat, a seguito della
scomparsa di Gianni Agnelli, ha deciso di ritirarsi dalle
attività della società Palazzo Grassi SpA, lo storico
edificio ha chiuso i battenti.
François Pinault ha scelto, nel maggio 2005, di
assumersi la responsabilità di Palazzo Grassi. E’ stata
costituita una nuova società Palazzo Grassi SpA, nella
quale François Pinault, socio di maggioranza con
l’ottanta per cento di quote, è affiancato dalla Casinò
Municipale di Venezia, società a partecipazione mista
pubblico privato controllata dal Comune di Venezia.
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L’amministrazione cittadina ha così ribadito il proprio
desiderio di rimanere collegata allo sviluppo delle attività
di Palazzo Grassi.
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Massimo Cacciari, Sindaco di Venezia: Vorrei ancora
sottolineare come l’amore di François Pinault per la
nostra Città e il nostro Paese si manifesti anche nelle
“strategie” del suo collezionismo. L’arte italiana
contemporanea, le sue correnti più innovative, vi giocano
un ruolo predominante. Con la Collezione Pinault,
allorché essa sarà definitivamente collocata, Venezia è
destinata a diventare di gran lunga il centro italiano più
importante per la documentazione e la conoscenza
dell’arte contemporanea.
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Insieme ai grandi maestri dell’avanguardia della
Guggenheim e alla nuova Ca’ Pesaro, che mi auguro
presto di completare con l’apertura delle sale espositive
al secondo piano, e dove potremo finalmente dimostrare
l’importanza dell’arte veneziana del Novecento, la
Fondazione Pinault costituirà il terzo “polo”,
perfettamente integrato agli altri due, complementare
alla loro “offerta”. È un progetto molto ambizioso, ma
nello stesso tempo concreto, proprio grazie alla passione
e all’impegno che François Pinault ha fin qui dimostrato
e certamente continuerà a dimostrare per la sua
realizzazione.
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Palazzo Grassi era stato acquisito dalla Casinò
Municipale di Venezia spa, che nell’aprile del 2005
aveva, nell’assemblea dei soci, approvato alla unanimità
la trattativa con l’imprenditore Francois Pinault che opera
attraverso la società Artis, controllata dal Gruppo
Artemis.
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La trattativa prevedeva la cessione dell’80% del capitale
sociale della Palazzo Grassi spa al Gruppo Pinault a un
prezzo di 28.900.000 euro, pari al valore dell’esborso
sostenuto da Casinò Municipale di Venezia per l’acquisto
del 100% della Palazzo Grassi spa dalla Fiat. Il 20%
della partecipazione resterà di proprietà della Casinò
Municipale di Venezia, che parteciperà così pro quota
agli utili, ma solo al 5% delle perdite della Società.
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La Società acquirente si impegnava a ristrutturare a
proprie spese, considerate dalla società acquirente a
fondo perduto, il Teatro annesso al Palazzo; tale spazio
sarà destinato a uso espositivo e museale e potrà
esporre le opere della collezione personale di Pinault.
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François Pinault affida a Tadao Ando una nuova
ristrutturazione di Palazzo Grassi.
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La volontà di creare la neutralità necessaria
all’apprezzamento di una mostra d’arte, il desiderio di
rispettare l’architettura del palazzo e la sua storia,
l’impegno a voler seguire il principio di reversibilità in un
monumento storico hanno guidato Tadao Ando nello
sviluppo di uno stile sobrio, minimale, autonomo, che
gioca con l’antico senza snaturarlo. Nel progetto è
inserito un dialogo sottile con il palazzo e tutto questo
per creare le migliori condizioni d’esposizione.
Mostre presentate a Palazzo Grassi
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29 aprile 2006 – 1 ottobre 2006 Apertura di Palazzo
Grassi, Where are We Going?, prima mostra di una
selezione di opere di François Pinault Foundation, a cura
di Alison Gingeras.
11 novembre 2006 – 11 marzo 2007 Mostre Picasso, la
joie de vivre. 1945-1948, a cura di Jean-Louis Andral e
Collezione François Pinault Foundation: una selezione
Post Pop, a cura di Alison Gingeras.
5 maggio 2007 – 11 novembre 2007 Sequence 1 –
Pittura e scultura nella collezione François Pinault
Foundation, a cura di Alison Gingeras.
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26 gennaio 2008 – 20 luglio 2008 Roma e i Barbari. La
nascita di un nuovo mondo – Mostra storica dedicata a
due grandi civiltà, a cura di Jean-Jacques Aillagon.
27 settembre 2008 – 22 marzo 2009 Italics. Arte italiana
fra tradizione e rivoluzione, 1968-2008 - Mostra tematica
sull’arte italiana, a cura di Francesco Bonami.
6 giugno 2009 – 10 aprile 2011 Mapping the Studio:
Artists from the François Pinault Collection a Punta della
Dogana e Palazzo Grassi, a cura di Alison Gingeras e
Francesco Bonami.
Pinault e l’arte
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Grande appassionato d’arte, nel 2006 e nel 2007
Francois Pinault e stato indicato dalla rivista Art Review
come la personalità piu influente del mondo dell’arte
contemporanea.
Nel 2007, è stato scelto dal Comune di Venezia per
trasformare i vecchi magazzini della Dogana da Mar,
Punta della Dogana, in un nuovo centro di arte
contemporanea dove sarà esposta in modo permanente
una selezione di opere della sua collezione.
Ristrutturata da Tadao Ando, Punta della Dogana è stata
aperta al pubblico nel giugno 2009.
François Pinault, collezionista d’arte
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François Pinault colleziona arte da più di un trentennio.
Quello che era nato come diletto si è trasformato per lui
in passione autentica, necessità, scelta di vita. Con il
tempo ha costruito in base a gusti, interessi e
convinzioni personali una collezione di oltre duemila
opere d’arte moderna e contemporanea.
L’intima frequentazione con l’opera ha affinato il suo
sguardo sull’arte.
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Al principio ci sono stati i maestri storici del ventesimo
secolo, con l’acquisto emblematico di una tela di Piet
Mondrian il “Tableau losangique II”, datato 1925, ed in
seguito affascinato dai pittori americani del dopoguerra e
dagli scambi tra Europa e America.
In particolare, egli ammira i minimalisti americani, dei
quali riunisce un insieme di pezzi significativi: Robert
Ryman, Donald Judd, per esempio, o Richard Serra.
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Con l’Arte Povera ritrova il piacere dell’estrema
semplicità e dell’essenzialità. E tuttavia questo non gli
impedisce di spingere la scoperta verso i territori della
Pop Art e della sua iconografia ribelle.
Con Rauschenberg o Andy Warhol la strada si apre in
direzione delle attuali diramazioni post-pop o neo-pop,
con Takashi Murakami, Paul McCarthy, Damien Hirst,
Jeff Koons.
Punta della Dogana
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19 luglio 2006 La Citta di Venezia pubblica un bando di concorso per la
creazione di un centro d’arte contemporanea a Punta della Dogana.
Palazzo Grassi, sotto la direzione di Jean-Jacques Aillagon, presenta la
propria candidatura, in competizione con la Fondazione Solomon R.
Guggenheim.
27 aprile 2007 Palazzo Grassi si aggiudica il concorso per la creazione di
un centro d’arte contemporanea a Punta della Dogana che, interamente
rinnovata dall’architetto Tadao Ando, ospitera una selezione di opere della
collezione Francois Pinault Foundation.
8 giugno 2007 Francois Pinault firma la convenzione della partnership tra il
Comune di Venezia e Palazzo Grassi per una durata di 33 anni.
Presentazione pubblica del progetto architettonico di Tadao Ando per il
nuovo centro d’arte contemporanea di Punta della Dogana.
Estate 2007 Studi architettonici.
20 settembre 2007 Conferenza stampa e presentazione del progetto e del
modello di Punta della Dogana, presenti Francois Pinault, Tadao Ando e
Massimo Cacciari.
Autunno 2007 Lavori di allestimento, pratiche amministrative e stipulazione
dei contratti con le imprese.
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Inverno 2007 Smantellamenti non strutturali e ottenimento delle
autorizzazioni amministrative:
10 dicembre 2007: Consegna della patente di consolidamento staticostrutturale, dei rafforzamenti delle fondazione e del bacino d’acqua.
13 dicembre 2007: Apertura del cantiere .
21 gennaio 2008: Rilascio del permesso di manutenzione straordinaria, ivi
comprese le modifiche interne e esterne e il restauro del complesso.
11 luglio 2008 Rilascio del permesso di costruire.
Dal 21 gennaio 2008 al 16 marzo 2009 Lavori di restauro, circa 14 mesi.
16 – 25 marzo 2009 Consegna dell’edificio restaurato, eccetto i locali
annessi.
29 aprile 2009 Consegna dei locali annessi: biglietterie, guardaroba e
caffetteria.
6 giugno 2009 Apertura al pubblico della mostra Mapping the Studio a
Punta della Dogana e Palazzo Grassi.
10 Aprile 2011 Apertura al pubblico della mostra Elogio del dubbio, a cura
di Caroline Bourgeois.
Jean-Jacques Aillagon
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Nato nel 1946 a Metz, Jean-Jacques Aillagon è stato
rispettivamente vice-direttore della École nationale supérieure des
Beaux-Arts di Parigi (1979-1982), direttore del Musée national d’art
moderne (1982 – 1985), responsabile delle manifestazioni culturali
della città di Parigi (1992-1996), infine presidente del Centre
Georges Pompidou (1996-2002). Nel maggio 2002 diventa Ministro
della Cultura e della Comunicazione, carica che ricopre fino a marzo
2004. Viene poi nominato, nell’aprile 2005, presidente e direttore
generale di TV5 Monde e presidente di Transtélé Canal France
International (CFI).
Nell’aprile 2006 Jean Jacques Aillagon, chiamato da François
Pinault, ha lasciato questi incarichi per assumere la carica di
direttore generale di Palazzo Grassi.
Condizioni acquisizione Pinault
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80% S.p.a. | 30 mln euro – Pinault
20% S.p.a. | Casino di Venezia
Artis S.a.s. coordina e controlla | governance
mista
99 anni concessione
Concerto sulle politiche espositive
Rapporto Palazzo Grassi - Artis
Sponsorship dirette e indirette
 Copertura delle perdite
 Investimenti in conto capitale
 No fondi pubblici
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Ricavi 2008 7,5 mln
Palazzo Grassi - Artis
Sponsors
70%
Others
3%
Tickets
21%
Incentive additional
services
6%
Costi
Valuta (€)
% costi
Allestimenti mostre
1.788.153
16%
Personale
1.483.078
13%
Pubblicità e
promozione
1.393.780
13%
Consulenza
1.349.907
12%
Ammortamento
1.056.087
10%
Hostess, guide,
vigilanza
960.655
9%
Materiali
799.873
7%
Vantaggio competitivo Collezione Pinault
2009 > 6° collezionista al Mondo
 2.500 opere > acquisti e produzione
 Christie’s > 2008, 5 miliardi di dollari
 Duplice controllo e gatekeeping (controllo
del flusso dell’informazione)
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Gestione Brand
Private, incentive e corporate: 530.000
euro di introiti nel 2009
 Merchandising prodotti istituzionali e firme
 PR per il Gruppo Artemis: comunicazione
culturale
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Punti di forza
Crescita del target dell’arte
contemporanea a Venezia
 Necessità di un luogo dell’arte
 Punta della Dogana
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Pinault e l`arte