In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di Trento CPO per la restituzione al mittente previo pagamento dei resi Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1 NE/TN - Taxe Perçue - contiene I.P. e I.R. MARZO 2016 n. 1/2016 / 89° num. pub. PERIODICO TRIMESTRALE DEL CLUB INTERASSOCIATIVO TUTTAPOVO PER OGNI STILE DI VITA E DI CASA www.tramontin.it RIVENDITA GIORNALI E TABACCHI - RICEVITORIA Emissione e pagamento Voucher INPS PEGORETTI MARIA TIZIANA POVO - VIA DELLA RESISTENZA 19 - TEL. 0461 811356 LA STANZA DEL SOLE Med Quadra è la nuova Stanza del Sole® Gibus. VOCI IN ACCORDO Aspettando la Pasqua sabato 19 marzo 4 GSA E AGO E FILO La Giornata del riuso 29-30 aprile 2016 6 PERIODICO TRIMESTRALE DEL CLUB INTERASSOCIATIVO TUTTAPOVO APSP MARGHERITA GRAZIOLI Aiutare le famiglie a domicilio Promuovere l’attività fisica 7 8 MARZO 2016 GO MEMORYLABPOVO! Quando noi giovani eravamo “Aspiranti” 9 n. 1/2016 / 89° num. pub. CIRCOLO CULTURALE ARCI PAHO Quest’anno la Ecofesta Multietnica viene anticipata al 28 maggio La festa della premiazione del concorso “Se a Povo a Natale un presepe” Ancora due appuntamenti sulla nostra storia 14 16 Associazione di Promozione Sociale Presidente: Carlo Nichelatti sito: www.tuttapovo.it e-mail: [email protected] NEL CENTENARIO DELLA MORTE DI CESARE BATTISTI Cesare Battisti Handreas Hofer 17 UN DOCUMENTO INEDITO La lotteria per la chiesa parrocchiale 18 Conto corrente per versamenti e/o offerte, coordinate Iban: IT 33 D 08304 01810 0000 1007 7660 Partita IVA e codice fiscale: 01445470220 COMITATO GEMELLAGGIO POVO-ZNOJMO Assemblea Annuale 19 VIPO Tornei per i piccoli campioni 20 ATLETICA TRENTO Inverno 2016: partenza con il botto 22 SCI CLUB MARZOLA Festeggiati i 50 anni 24 GSA POVO Assemblea Generale con il rinnovo del Direttivo 26 SAT Una Sat tutta nuova 30 SEZIONE AVIS POVO L’attività dell’Avis sul territorio 34 FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO Un bilancio 2015 in positivo 36 Iscrizione al Tribunale di Trento n. 817 del 19.04.1994 Editore proprietario “Club Interassociativo Tuttapovo” Redazione, amministrazione e recapito postale: c/o Carlo Nichelatti via Madonnina 22, 38123 Povo (TN) tel./fax 0461.811026 Direttore Responsabile: Paolo Giacomoni via Borino 39 - 38123 Povo (TN) [email protected] Stampa Publistampa Arti grafiche - Pergine Valsugana (TN) Redazione Paolo Giacomoni, Giancarlo Ianes, Stefano Ricci, Aldo Giongo, Franco Zanuso, Antonio Bernabè, Renzo Dori, Carlo Nichelatti Hanno collaborato a questo numero Maria Giuseppina Tomasi, Tiziana Semeraro, Franco Giacomoni, Cristiano Caracristi, Elena Franchi, Andrea Detassis, Davide Detassis, Ivo Plotegher, Debora Marchesoni, Alessandra Cascioli, Bruno Franceschini, Don Dario, Martino Ciresa , Debora Vitti, Sergio Casetti, Nicola Lorenzoni, Nonna Renata, Maria Antonietta Rotter, Matilde Padroni, Diego Bonvecchio Il Forest Stewardship Council® (FSC®) garantisce tra l’altro che legno e derivati non provengano da foreste ad alto valore di conservazione, dal taglio illegale o a raso e da aree dove sono violati i diritti civili e le tradizioni locali. IN QUESTO NUMERO In copertina Via Valoni [foto di Sergio Nichelatti] 6 Giornata del riuso 12 9 Go MemoryLabPovo! 26 Attività Gsa 46 I volti di Maria 54 GRUPPO ANA POVO Visita al reparto di onco-ematologia pediatrica di Padova 41 CTG POVO È tempo di cambiare 42 FILODRAMMATICA CONCORDIA ’74 Conclusa la rassegna “Isidoro Trentin” 43 COMITATO CHIESA OLTRECASTELLO L’augurio di “piccoli momenti di felicità” 44 PARROCCHIA DI POVO Prepariamoci alla Pasqua 46 Notizie dalla Circoscrizione 67 L’angolo della poesia 68 IL DISCO SCUOLA DELL’INFANZIA EQUIPARATA “SUOR A. LORENZINI” “Grazie al nostro Presidente” 50 Exercoma “Rei” ARCOBALENO BASKET Minibasket a Povo: una realtà in crescita! 52 70 IL RACCONTO PERSONAGGI D’ALTRI TEMPI Una contessa in via Margutta 60 Mamme PERSONAGGI A POVO Luca Chistè, “mimetico” fotografo per passione 62 LETTERE Ringraziamenti da Suor Armida 64 AUGURI A… 65 NUOVE ATTIVITÀ La scommessa di Alessandro 66 6 ZAMPE IN CAMMINO L’amicizia... di un amico... 74 IN RICORDO DI... 75 72 Le ricette di Matilde www.tuttapovo.it SEGUICI SU FACEBOOK amici di Tuttapovo VOCI IN ACCORDO Il programma prevede l’esecuzione di sette brani cantati “a cappella” Aspettando la Pasqua sabato 19 marzo I cori “Voci in Accordo” e “Voci Roveretane”, si incontreranno in occasione della Rassegna “Aspettando la Pasqua” organizzata dal Coro “Voci in Accordo”in collaborazione con il Comune di Trento Circoscrizione di Povo. L’evento si terrà sabato 19 marzo alle ore 21 nella Chiesa parrocchiale di Povo. Un appuntamento collocato appositamente in un importante periodo liturgico per onorare l’attesa della Santa Pasqua, con un qualificato messaggio musicale e corale. Per suscitare maggiore interesse in chi ci ascolta, cerchiamo continuamente di offrire nuove valide proposte sia come realtà corali invitate che come repertorio. Quest’anno il nostro programma pre- vede l’esecuzione di sette brani cantati “a cappella” di vari autori ed epoche diverse: Media Vita, canto gregoriano collocato attorno all’anno 1000 arrangiato da M. McGlynn, Christus factus est di Felice Anerio, Kyrie di G.P. Palestrina, tratto dalla sua Missa Brevis, If ye love me, mottetto di Thomas Tallis il cui testo proviene dal Vangelo di S. Giovanni. Dal romanticismo tedesco presenteremo Chor der Engel del famosissimo Schubert e infine due autori contemporanei, M. Duruflè con Ubi Caritas e di F. Barchi Lux Perpetua, brano che si sviluppa in un complesso incastro di voci e particolari sonorità. Chiuderà la serata il Coro Polifonico “Voci Roveretane”. Un ospite con all’attivo un’intensa attività concerti- stica. Ha partecipato a diversi Concorsi Nazionali conseguendo classifiche da podio. Per questa nostra Rassegna ci farà ascoltare brani inerenti al periodo della “Passione” e all’evento pasquale. Crediamo vivamente che questi incontri siano indispensabili per comunicare culturalmente con la gente del nostro territorio e per rafforzare l’amicizia tra le persone. Salutiamo il nostro affezionato pubblico e tutta la comunità con l’augurio di vedervi numerosi a questo incontro corale. Cogliamo l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento al Club interassociativo Tuttapovo per il sostegno alla nostra attività. Buona e serena Pasqua. } PITTURE E IN INTERNE ED ESTERNE E ISOLAZIONI A CAPPOTTO PPOTTO t C CARTONGESSI RTONGE ESSI TRENTO r via Fersina 4/1 r tel. 0461 810694 cell. 340 3951708 r 339 5650294 r e-mail: [email protected] 4 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 5 GSA E AGO E FILO La Giornata del riuso 29-30 aprile 2016 Più riuso = meno rifiuti e più risparmio DI MARIA GIUSEPPINA TOMASI I l “Gruppo sportivo alpini” e il gruppo “Ago e filo - Circolo Oratorio Concordia”, con la collaborazione dei volontari intendono proporre anche quest’anno la Giornata del riuso, giunta alla decima edizione. Il principio basilare è sempre lo stesso: “è un peccato buttare ciò che può servire a qualcuno”. Le giornate, come negli anni passati, saranno due: venerdì 29 aprile, dalle 12.00 alle 20.00, in cui si potrà portare tutto ciò che è in buono stato e funzionante ma che non ci serve più; sabato 30 aprile, dalle 9.00 alle 13.00, in cui si potranno ritirare gli oggetti che interessano. La sede sarà, anche quest’anno, la sala dell’ex Centro civico di Povo. COME FUNZIONANO QUESTE GIORNATE? La ricetta è semplice: si possono portare, liberamente e gratuita- 3URGX]LRQHH 9HQGLWD mente, piccoli elettrodomestici, abbigliamento, libri, dischi, cd, piccoli mobili, casalinghi, giocattoli, attrezzatura per bambini e per lo sport, bigiotteria, in definitiva tutti quegli oggetti in buono stato che non si usano più, ma che potrebbero, invece, trovare nuova vita nell’utilizzo da parte di altri. È, quindi, anche l’occasione per trovare ciò che si cerca senza spendere un euro, la quale cosa, in questi anni difficili, non guasta. Gli oggetti più ingombranti possono essere segnalati, sempre lo stesso gior- no, sulla bacheca “Offro – cerco”. Anche quest’anno, sabato mattina, verrà riservato un tavolo ai bambini per lo scambio, con i coetanei, di giocattoli, videogames, libri, giornalini, figurine o altri oggetti di loro interesse. A fine mattinata solo i giochi che non sono stati oggetto di baratto potranno, se i piccoli proprietari lo desiderano, essere riportati a casa. Sabato alle 13 Dolomiti Ambiente provvederà al ritiro di tutto ciò che non ha trovato un estimatore. Vi aspettiamo numerosi. } Azienda Agricola 3LDQWHGD LQWHUQR Foradori Matteo )LRULPLVWL JHUDQLHVWDJLRQDOL 7UDSLDQWL GDRUWR 6 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 3LDQWHGD JLDUGLQR Povo (TN) Via Castel di Pietrapiana cell. 340 4230026 [email protected] APSP MARGHERITA GRAZIOLI Aiutare le famiglie a domicilio Pressanti richieste di aiuto e di sostegno nella gestione quotidiana dell’anziano DI RENZO DORI D ai numerosi incontri, organizzati assieme ai Poli sociali del Comune di Trento e all’Azienda Sanitaria e tenuti nelle varie realtà territoriali della città, con la partecipazione di numerosi familiari che si prendono cura di anziani fragili a domicilio, sono emerse varie e pressanti richieste di aiuto e di sostegno, nella gestione quotidiana dell’anziano. La domanda più frequente non era solo cosa posso fare, ma anche come posso fare e qual è il metodo più corretto dell’agire nell’assistere. È emersa anche in modo molto netto la disponibilità/volontà del familiare o di chi si prende cura dell’anziano fragile o parzialmente non autosufficiente, di apprendere tecniche o suggerimenti semplici che possono rendere più efficace l’intervento. La richiesta di aiuto non è mai stata generica. Le domande sono sempre state molto mirate per capire meglio le fragilità, le fasi della malattia, le [email protected] situazioni critiche o di maggior difficoltà nella gestione della persona malata. Tutto questo ci ha resi convinti ancor di più sulla necessità e urgenza di affiancare la tradizionale assistenza domiciliare con una proposta di sostegno più qualificata e specifica su due aree che creano maggior difficoltà nell’aiuto alla persona parzialmente non autosufficiente a causa di un decadimento fisico o cognitivo. Con metà marzo la nostra Azienda, attraverso i propri professionisti esperti, offre alle famiglie un supporto rivolto a chi assiste un anziano con difficoltà motorie e/o a chi gestisce un anziano con demenza. Per la parte motoria il servizio consisterà nella messa a disposizione di un fisioterapista esperto che durante la visita a domicilio fornirà consigli utili attraverso una verifica delle capacità motorie dell’anziano assistito; una verifica dell’ambiente in cui vive e delle eventuali barriere architettoniche da eliminare o attenuare; l’individuazione dell’ausilio più appropriato da utilizzare nella deambulazione e l’addestramento per un suo uso corretto; come eseguire una mobilizzazione della persona costretta a letto; come realizzare/mirare a una deambulazione in casa sicura e corretta; altri consigli e suggerimenti anche sulla base delle necessità rilevate dal caregiver nelle fasi quotidiane di assistenza. Per le demenze (anche di tipo Alzheimer) il servizio consisterà nella messa a disposizione di personale esperto che potrà: fornire un supporto telefonico per orientare i caregivers rispetto alle scelte più adeguate in termini assistenziali e di gestione della persona malata; recarsi a domicilio per una valutazione dello stato di bisogno del malato e di chi lo assiste durante la malattia. Fornire a chi si fa carico dell’assistenza consigli pratici che possono riguardare: la riorganizzazione dell’ambiente domestico, le strategie per la gestione dei disturbi del comportamento (aggressività, affaccendamento, wondering, …), le modalità relazionali più idonee con istruzioni e supporto su tecniche di assistenza, suggerimenti per l’assunzione dei pasti e altro ancora. } Il servizio può essere richiesto telefonando al centralino dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Margherita Grazioli Tel. 0461 810688 In orario 8.00 - 12.00 e 15.00 - 18.00 n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 7 APSP MARGHERITA GRAZIOLI Quattro appuntamenti per “muovere le gambe” e visitare posti interessanti Promuovere l’attività fisica DI TIZIANA SEMERARO I l 3 febbraio scorso si sono riuniti per un incontro presso il Centro Servizi di Povo Tiziana Semeraro, Erica Ciresa (Centro Servizi Povo), Fausto Tondelli (Presidente Sat Povo), Bruno Bruni (Rappresentante Sat Villazzano e Alpini Villazzano), Piero Fiorito (Capogruppo Alpini Povo), Angelino Pontalti (Presidente Circolo Pensionati Villazzano), Ines France- schini (Rappresentante Circolo Pensionati Povo). L’obiettivo dell’incontro mettere in collaborazione il Centro Servizi di Povo con le Sezioni Alpini e Sat di Povo e Villazzano e i Circoli Pensionati delle due frazioni, per definire le fasi di un progetto intitolato: “Camminate per il benessere psicofisico delle persone anziane” con il quale si vogliono offrire alle persone della “terza età” momenti di incontro con obiettivi motori/culturali/animativi. Il progetto si articolerà in quattro incontri che hanno per tema: 14 MARZO. CASA DELLA SAT A TRENTO Partenza da Povo/Villazzano (da concordare); discesa a piedi verso la città e visita alla casa della Sat. Rientro con mezzi pubblici. 4 APRILE. VISITA ALLE VILLE DI POVO Per questa attività verrà chiesta la collaborazione di Antonio Bernabè con il quale verranno individuate le Ville da visitare. La partenza è prevista da Povo. 18 APRILE. DOSS DI SAN ROCCO Visita al centro faunistico. Si ipotizza di mettere a disposizione il trasporto per chi ne avesse bisogno. 2 MAGGIO. CAMMINATA DA TAVERNARO A MASO MARTIS Con visita alla cantina ed eventuale rinfresco con spuntino presso Maso Martis (per questo si chiederà ai partecipanti un piccolo contributo, da concordare). Si ipotizza di mettere a disposizione il trasporto per chi ne avesse bisogno. Le adesioni si raccolgono presso il Centro Servizi e i Circoli Pensionati di Povo e Villazzano. L’orario (provvisorio) sarà il seguente: 14.00/16.00-17.00 (l’orario potrebbe subire delle modifiche in base all’incontro). } Centro Servizi ed Esposizione Via Brennero 36 · 38060 Calliano (TN) T 0464 830028 · F 0464 830595 [email protected] www.finstral.com 8 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] GO MEMORYLABPOVO! La “Torcia”, quel foglio che segnava il cammino ai ragazzi di cinquant’anni fa Quando noi giovani eravamo “Aspiranti” DI ANTONIO BERNABÈ I n una vecchia teca di color blu scuro un po’ sbiadito, ma diligentemente ordinata, è contenuta la raccolta – circa 70 numeri – di un giornalino che usciva a Povo intitolato “La Torcia”. L’archivio è stato portato all’attenzione di MemoryLabPovo da Claudio Orsingher, uno dei fondatori nonché direttore della pubblicazione. “La Torcia” era l’organo degli “Aspiranti” di Povo, un giornalino fatto dai ragazzi e per i ragazzi adolescenti, redatto in collaborazione con i “capi”, i “delegati” e fortemente voluto dal cappellano nel cui studio in canonica si trovava la tipografia. Ne usciva un ciclostilato quindicinale (questa la scadenza nelle intenzioni dei promotori) con tiratura di 70/80 copie a numero, ciascuna contenente da 3 a 5 pagine. 28 aprile 1962 - esce il primo numero de “La Torcia” [email protected] Veniva diffuso anche in abbonamento dagli stessi “Aspiranti” al costo di 120 lire annue. Dopo due anni di vita, i redattori scrivevano soddisfatti di aver stampato fino a quel momento 156 pagine e di aver pubblicato 787 articoli che erano stati corredati da 254 disegni BREVE STORIA DE “LA TORCIA” Le vicende legate al giornalino sono riportate nel numero 50, pubblicato il 24 dicembre 1964: «In occasione del 50° numero della “Torcia” non potevamo fare a meno di scriverne una breve storia. I primi numeri di questo giornalino uscirono nel lontano 1958, però con scarso successo; infatti i nostri predecessori stamparono della “Torcia” non più di 10/15 numeri. All’inizio della primavera del 1962 don Luciano Wegher, assistito da due giovani (M. Piergiorgio e C.O,) decisero di fondare un giornalino che fosse alla portata degli Aspiranti di Povo. Si accordarono pure di dargli il titolo di “Torcia” (come in passato). Così il 29 aprile 1962 uscì il primo numero della “Torcia”. Ne seguirono altri: in quell’anno i numeri furono 10, nel 1963 invece furono 23, mentre nel 1964 si fermarono a quota 17. Inizialmente il giornalino aveva 3 pagine, scritte dall’Assistente (don Luciano), da Piergiorgio Marchi, da Claudio Orsingher, Giorgio Bragagna, Gino B., Gianni Marchi e Lorenzo Baldessari. Dal n. 14 del 10 febbraio 1963 tre giovani volonterosi (Dario, Marcello e Tranquillo) s’impe- gnarono a pubblicare, a seconda degli avvenimenti, una o più pagine sportive. In pratica la “Torcia” è il giornalino degli Aspiranti per gli Aspiranti e narra, come in un diario, la vita della nostra Associazione. Ogni numero del giornalino viene ciclostilato mediamente in 70 copie». I REDATTORI “La Torcia” era sottotitolata “Giornale delle tre sottosezioni Aspiranti Povo”. Cinquant’anni fa i ragazzi “Aspiranti” del sobborgo erano circa una settantina, suddivisi in tre gruppi: c’erano i “minori” (10 anni d’età), i “maggiori” (13 anni ) e i “preju” (15 anni d’età). Il “delegato” era il giovane che aveva 3/5 anni più di loro e che dedicava parte del suo tempo per intrattenere i più piccoli; insomma un fra- INVITIAMO I LETTORI A COLLABORARE CON MATERIALE AL PROGETTO MEMORYLABPOVO n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 9 GO MEMORYLABPOVO! Luglio 1964 - gita alla Pale di San Martino durante il campeggio in Val Venegia Foto storiche Conserviamo la nostra memoria! Se hai foto o documenti antecedenti il 1970 portale a Tuttapovo, saranno digitalizzati e restituiti. Per informazioni telefona a Carlo 0461811026. Visita il notro sito per vedere quelle già archiviate... www.tuttapovo.it 10 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] tello maggiore. Poi c’era l’“assistente”/ cappellano, colui che curava la crescita religiosa e morale dei gruppi. Fino alla sua partenza da Povo nel settembre del 1964, l’anima di questo quindicinale era don Luciano Wegher di Sanzeno, arrivato a Povo a soli 24 anni, subito dopo essere diventato prete. Suoi sono la maggior parte dei disegni riprodotti sul giornale. “La Torcia” è stato un interessante esperimento di impegno volontario e comunitario: tutti i ragazzi venivano sollecitati – anche con piccoli premi in denaro – a dare il loro apporto alla redazione del giornalino e in effetti in diversi numeri si trovano articoli firmati da qualche “Aspirante”. I CONTENUTI Se i fogli ciclostilati più di mezzo secolo fa rispecchiano, com’è naturale, lo spirito del tempo, essi rimangono TOELETTATURA tuttavia una preziosa fonte di cronache locali e di commenti ad accadimenti di più vasta portata. Ne citiamo solo alcuni come la morte di Papa Giovanni, l’uccisione di Kennedy, il disastro del Vajont, il Concilio Vaticano II. Fatti di casa nostra che troviamo nel giornalino sono ad esempio la notizia che Povo diventa Decanato, la sistemazione sul campanile di una quinta campana, le feste di Carnevale in paese. Tiene banco soprattutto l’organizzazione dei campeggi dei primi anni Sessanta, con descrizioni entusiastiche dei partecipanti. Ma le pagine più seguite, secondo un sondaggio fatto fra i lettori, erano quelle che si occupavano di sport, in particolare di calcio, a livello nazionale e locale. Il ciclostilato “La Torcia” cessava di esistere con l’anno 1966. Forse i cappellani succeduti a don Luciano non credevano più di tanto a questo NUOVA E GESTION strumento di comunicazione con i ragazzi. Forse. Sicuramente fra i giovani, fra i “delegati” si respirava ormai un’altra aria, un altro clima che sarebbe esploso di lì a poco nelle contestazioni del ’68. Ma questo è un altro capitolo di cui ci occuperemo in un prossimo numero. } Si ringraziano per il materiale messo a disposizione e per le informazioni fornite i Sigg. Claudio Orsingher e Antonio Maule MILLE BOLLE BAU di Giulia Menestrina Taglio forbice - Stripping - Tosatura tradizionale Bagni medicali, dermatologici e antiparassitari Cura dell’igiene taglio unghie - Spazzolatura Vendita prodotti per la cura e l’igiene dell’animale Via IV Novembre 78A - 38121 Gardolo - Trento - Cell. 342 0592510 [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 11 CIRCOLO CULTURALE ARCI PAHO Quest’anno la Ecofesta Multietnica viene anticipata al 28 maggio DI A.G. N ovità per la sedicesima edizione della Ecofesta Multietnica: quest’anno si cambia il giorno, non più a metà giugno ma il 28 maggio e ci saranno anche i nuovi profughi in fuga dalla guerra e dalla fame, i richiedenti asilo africani ospiti del Trentino. In un momento storico che vede un ritorno al passato, con nuove barriere e nuovi muri che vengono edificati rievocando i secoli bui delle frontiere da difendere contro lo straniero, noi insistiamo nel proporre un’Europa e un mondo fondato sulla pace, la collaborazione e la pacifica convivenza. Partecipate a questa festa di popoli e vedrete che le differenze tra tradizioni e gastronomia di paesi lontani sono una ricchezza e una opportunità. Il Circolo Culturale Arci Paho e il comitato gemellaggio con Znojmo organizza questa iniziativa, in collaborazione con le associazioni etniche presenti sul territorio e altre associazioni di Povo che credono in questi principi, “ecofesta” perché rispettosa dell’ambiente e della raccolta differenziata con la riduzione dei rifiuti e l’uso di stoviglie biodegradabili. Potrete assaggiare specialità culinarie europee, sudamericane e africane e partecipare al folklore e alle tradizioni del resto del mondo, tutto questo concentrato in un solo pomeriggio/sera a ingresso libero. Parteciperanno: Repubblica Ceca, Polonia, Ucraina e Italia per l’Europa, Cile e Argentina per il continente americano. I ragazzi africani richiedenti asilo vi faranno assaggiare le loro specialità, la loro musica e i loro balli, la Movida di Povo vi presenterà i balli cubani (e non solo) mentre l’associazione “Fairy Ring” di Borgo Valsugana vi presenterà i balli celtici. Non mancheranno gli amici di Znojmo con le specialità culinarie della loro scuola alberghiera, musiche e canti tradizionali, accompagnati dai loro rappresentanti ufficiali. Come sempre si comincerà con un momento religioso curato dalla parrocchia di Povo. Ringraziamo per il contributo finanziario della Circoscrizione, della Cassa Centrale delle Casse Rurali e della Cas- PROGRAMMA Sabato 28 maggio 2016 dalle ore 17.00 alle ore 23.00 ECO FESTA MULTIETNICA Presso il salone dell’ex Centro civico stand con assaggi dei piatti tipici di: Africa, Rep. Ceca, Polonia, Cile, Argentina, Ucraina, Italia. Spettacoli folcloristici e canti di: Polonia, Rep. Ceca, Cile, Argentina, Ucraina e delle associazioni La Movida (balli caraibici) e Fairy Ring (balli irlandesi) Gruppo argentino 12 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] APERTE LE ISCRIZIONI PAR CONDICIO 22 Visto il successo delle precedenti edizioni il torneo “Par condicio” prosegue con la ventiduesima edizione. Torneo di calcio e pallavolo, con squadre miste maschi e femmine, età minima 13/14 anni, si giocherà come di consueto al Parco Cimirlo nella giornata di sabato 6 agosto. Vi aspettiamo per una giornata di gioco e allegria con amici e amiche vecchi e nuovi. Invitiamo singoli e squadre, donne e uomini, ragazze e ragazzi a effettuare la pre-iscrizione subito scrivendo a: [email protected] o telefonando al Circolo Arci Paho (0461/1866740). Sul prossimo numero di “Tuttapovo” il programma definitivo e la locandina. Momenti di gioco Momenti di gioco La “panchina” della squadra Cimirlo sa Rurale di Trento. Appuntamento quindi il 28 maggio alle ore 17.00 presso il salone dell’ex Centro civico con i saluti di autorità e ospiti, mentre sotto la pensilina inzierà la degustazione dei piatti tipici delle nazionalità partecipanti, accompagnati dalla birra di Znojmo, vino trentino e bevande analcoliche. Quindi nel salone, spettacoli non stop per tutto il pomeriggio e la serata, canti e balli di tutte le nazionalità presenti. Durante la festa saranno usate esclusivamente stoviglie compostabili e biodegradabili (chi si porterà le proprie stoviglie, non usa e getta, avrà lo sconto di 1 euro sulla consumazione), sarà fatta © Alcuni stand della scorsa edizione una rigorosa raccolta differenziata dei rifiuti e servita esclusivamente acqua dal rubinetto (niente acqua minerale in bottiglia). Una festa internazionale a ingresso libero e degustazioni a prezzi stracciati. } soluzioni creative [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 13 CIRCOLO CULTURALE ARCI PAHO La festa della premiazione del concorso “Se a Povo a Natale un presepe” Presepe di Manuel e Ilaria Tomasi DI A.G. E dizione numero sedici del concorso “Se a Povo a Natale un presepe…”. Ventidue quest’anno i presepi iscritti, uno in meno dello scorso anno. Da sempre il concorso è organizzato dal Circolo Culturale Arci Paho, con sempre maggiori difficoltà a reperire le risorse ma comunque in grado di assicurare premi per tutti grazie a varie aziende amiche e collaboratori che integrano il contributo finanziario della Circoscrizione di Povo. Ringraziamo per la collaborazione il Club Interassociativo Tuttapovo, gli amici dell’associazione Polacchi del Trentino, l’edicola di Maria Tiziana Pegoretti e la Pizzeria “Pizza Rio”. Hanno fornito omaggi bellissimi per la premiazione: la Famiglia Cooperativa Povo, la Pizzeria “Pizza Rio”, il bar e rivendita “Pane e non solo”, la Fioreria di Povo, Segata Carni, il Rosticcere polli mercoledì a S. Donà, la Cartoco- pisteria AB,la Pizzeria Oro Stube, il Rosticcere Auto market Froner, il Ristorante Al Canton, la Pizzeria Al Giardino, le Mercerie Pinocchio di Gardolo, Elio Pontalti ed Eurospin di Trento Nord. La premiazione, presentata come tradizione dal presidente dell’Arci Paho, Aldo Giongo, coadiuvato dalla segretaria del circolo Mariangela Sandri e dalla giovane Weronica Aversano, italo/polacca, ha riempito la sala dell’ex Centro civico. Sempre apprezzato e simpatico lo spettacolo del gruppo folcloristico Jawor, degli amici polacchi: poesie, canzoni e balli guidato da Maria Fryc Stasiowska con la presenza della presidente dell’associazione Polacchi Wieslawa Wilinska. La Circoscrizione è stata rappresenta al meglio dalla presidente della Commissione cultura Martina Trentini. Un particolare ringraziamento a Carlo Nichelatti per l’elaborazione e stampa dei pieghevoli e a Paolo Giacomoni per le fotografie dei presepi e la proiezione su maxischermo. Come abbiamo detto quest’anno avevamo in mostra 22 presepi, divisi in tre sezioni (singoli, singoli junior e gruppi). In aumento i visitatori/votanti rispetto allo scorso anno: in elettricità telecomunicazioni sicurezza 14 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 *ULVHQWLVUO 9LDGL&DPSRWUHQWLQR 7UHQWR 7HO)D[ JULVHQWL#JULVHQWLLWZZZJULVHQWLLW [email protected] Premiazione concorso presepi. Da sinistra: l’assistente Weronica Aversano, la presidente della Commissione cultura Martina Trentini, Aldo Giongo, Mariangela Sandri, segretaria del circolo, e il parroco don Dario totale i voti validi sono stati 5.664 con 164 schede (147 lo scorso anno) e solamente una scheda nulla. Per il terzo anno consecutivo la giuria era composta da: Elisa Bort, Manuela Osti (laureate in gestione e conservazione dei beni culturali), Mariachiara Dallapiccola (esperta d’arte) e Pio Bort (rappresentante del circolo), che ha assegnato due primi premi a pari merito e un terzo premio: 1° Premio a Carla Filosi a pari merito con Manuel e Ilaria Tomasi, terzo premio al lavoro del gruppo Ana di Povo. Per quanto riguarda il voto dei visitatori: 1° premio sezione singoli ad Anna Degasperi (voti 559); 1° premio sezione singoli junior a Luca e Marco Buratti (voti 518); 1° premio sezione gruppi a Giulia Bertotti (Scuola equiparata dell’infanzia con voti 569). 2° premio sezione singoli a Mirta Cagol Giacomazzi (496 voti); 2° premio sezione singoli junior ad Aurora e Giulia Ianeselli (481 voti); 2° premio sezione gruppi a Nicoletta Tomasi (559 voti); 3° premio sezione singoli a Jana Jezovà Pegoretti Pane e non solo (466 voti); 3° premio sezione singoli junior a Cristiana e Simone Dalsasso (322 voti); 3° premio sezione gruppi Comitato Chiesa Oltrecastello Stablum Emanuela (547 voti). Tutti i concorrenti hanno ricevuto una foto del proprio presepe, altri premi sono stati sorteggiati tra i concorrenti non vincenti e per i visitatori votanti che avevano scritto il loro nome sulla scheda. Anche quest’anno abbiamo chiuso in dolcezza con i “grostoi” e le torte offerte dalla nostra socia Marina Iellico Foradori e dalla sua amica Cristina Sperotto; tartine e dolci generosamente offerti da “Pane e non solo” con cura di Antonia Bonvecchio e Mariangela Sandri. Un sentito ringraziamento a quanti hanno collaborato. Non resta che rinnovare l’appuntamento alla prossima edizione, [email protected] vitandovi a partecipare numerosi. Ricordiamo che il tagliando d’iscrizione sarà pubblicato con il regolamento sul numero di “Tuttapovo” di ottobre. } PORTE, FINESTRE E PERSIANE PER ESTERNI ED INTERNI Renato Valcanover Consulente di zona Mob. +39 348 8556464 [email protected] Showroom Trento: Via Pranzelores, 93 38121 – Trento (TN), Italy Ph. – Fax +39 0461 826701 [email protected] FINESTRE | PORTE-FINESTRE | SISTEMI OSCURANTI | VETRATE | PORTE INTERNE | PORTE BLINDATE | [email protected] – www.diquigiovanni.com n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 15 CIRCOLO CULTURALE ARCI PAHO Ancora due appuntamenti sulla nostra storia DI A.G. N el 2014, presso il Forte Roncogno e al monumento dei caduti, abbiamo ricordato la causa scatenante della grande guerra con l’attentato di Sarajevo. L’anno scorso abbiamo ricordato il centenario della partenza dei profughi di Povo e Villazzano per Znojmo (Moravia) con l’allestimento, dal 23 al 28 maggio, di una mostra fotografica dal titolo “Profughi a Znojmo da Povo e Villazzano” e la presentazione del libro di Daiana Boller: “Welschtirol”, racconto sul Trentino in epoca austroungarica. Inoltre, l’anniversario della partenza del profughi è stato ricordato presso il Teatro “Concordia” di Povo con lo spettacolo teatrale “Attenti alle austriache!” con Giuliana D’Amore. Il 2016 vede due altre importanti ricorrenze che ricorderemo con due serate presso la sala Nichelatti al Centro Daiana Boller a Povo (2015) 16 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 Cesare Battisti a Trento Cesare Battisti con Fabio Filzi civico: mercoledì 30 marzo alle 20.30, con la scrittrice Daiana Boller, il duecentesimo anniversario dell’annessione all’Austria del Trentino, dopo il Congresso di Vienna che cancellò il potere dei principi vescovi di Trento dal Castello del Buonconsiglio: «Il Castello del Buonconsiglio ces- sava così per sempre di essere residenza dei vescovi della Diocesi di Trento per diventare il luogo in cui alloggiarono le truppe dei vari eserciti – ora francesi, ora austriaci – che per molti anni si alternarono in occupazioni militari. L’ultima, nel 1813, fu quella degli austriaci e si trasformò in annessione, sancita dal Congresso di Vienna il 24 marzo 1816». Mercoledì 6 aprile alle 20.30 sarà la volta del centenario della cattura e la condanna a morte di Cesare Battisti con la presentazione del libro di Giuseppe Matuella “Cesare Battisti il Tirolo Tradito” e l’intervento di storici di diverso orientamento. «L’irredentista trentino, tenente della II Compagnia di marcia del V Reggimento degli alpini, deputato socialista di Trento al Parlamento di Vienna (Reichsrat) e alla Dieta provinciale del Tirolo (Landtag) a Innsbruck, sulla cui testa pende una taglia di 20.000 corone, viene catturato il 10 luglio 1916 nella zona del Monte Pasubio (a est di Rovereto), sul Monte Corno». } [email protected] NEL CENTENARIO DELLA MORTE DI CESARE BATTISTI Cesare Battisti Handreas Hofer Un confronto per uscire dall’ottusità DI FRANCO GIACOMONI I l 12 luglio 1916, nel Castello del Buonconsiglio, veniva impiccato Cesare Battisti. Voglio proporre ai lettori un brano di Claus Gatterer dal libro “Bel Paese, Brutta Gente” (libro auto-biografico del periodo 19181945), quale contributo alla riflessione e a una concezione meno manichea della persona di Battisti. “Chi giudica farabutto il patriota dell’altrui patria, dev’essere un imbecille della propria” Karl Kraus Claus Gatterer (Sesto Pusteria 1924 - Vienna 1984). Figlio di una famiglia sudtirolese di piccoli contadini di montagna, frequenta la scuola elementare a Sesto, poi il liceo classico presso il colegio vescovile di Bressanone. Dal 1945 al 1947 si impegna politicamente a Bolzano nella neocostituita Südtiroler Volkspartei e lavora come giornalista del “Volksbote” (organo ufficiale del Partito della Svp) e del “Dolomiten” (allora unico quotidiano di lingua tedesca della provincia di Bolzano). Nel 1948 si trasferisce in Austria dove ricopre importanti ruoli giornalistici in testate prestigiose della stampa austriaca. Collabora con il settimanale di informazione politica “il Mondo” di Roma. Brillante giornalista, sottile narratore, storico accurato, ottiene prestigiosi riconoscimenti, tra cui il premio “Città di Vienna” nel 1976 e nel 1981 il “Premio Stampa del Sudtirolo”. I suoi libri più conosciuti al pubblico italiano: “Ritratto di un alto traditore”, “Bel Paese, Brutta Gente”, “Italiani maledetti, maledetti austriaci”. [email protected] Handreas Hofer Cesare Battisti Quando mio padre parlava del “sudtirolese” Battisti, nella parola “sudtirolese” risuonava quasi l’eco di un’offesa ricevuta, mentre la stessa parola riferita ad Handreas Hofer aveva un’intonazione di venerazione, analoga a quella del maestro quando parlava di Battisti. Due eroi, ognuno appartenente a una lingua diversa e ognuno venerato nella propria e maledetto nell’altra lingua. Due destini tanto simili tra loro che perfino l’illustratore e il fotografo avevano dovuto ritrarli nello stesso atteggiamento, differenziandoli solo con figure di contorno. Soltanto più tardi compresi che il destino di Battisti usciva con tragica coerenza dalla stessa leggenda che avvolgeva il destino di Hofer, che Battisti era morto perché la morte di Hofer a Mantova non fu compresa come il sacrificio per “i popoli” del Tirolo, ma riservava soltanto a uno di questi e rivolta contro gli altri, contro i tirolesi italiani. E compresi inoltre che Battisti, da parte italiana, era stato vittima degli stessi equivoci nei quali sono incorsi tanti esaltatori tedeschi di Handreas Hofer. Ma fintanto che i maestri, qui come altrove, assolveranno alla loro missione con ottusità, come ciechi guardiani della loro nazione, come marescialli animati da formalistico amor patrio, gli uni con la penna dell’alpino sul cappello, gli altri con la penna arricciata del gallo cedrone, e tutti e due con la confusione nella testa, finché tutto ciò non cambierà non ci sarà pericolo che i giovani, sollevando lo sguardo interrogativo dalle immagini dei due eroi tirolesi, quello tedesco quello italiano, si incontreranno per guardare insieme verso quell’armonia per la quale ambedue gli eroi si sono sacrificati. Una vita sacrificata in nome di un nobile fine non è forse un sacrificio offerto a tutta l’umanità?. } n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 17 UN DOCUMENTO INEDITO In palio “una giovenca e attrezzi agricoli” La lotteria per la chiesa parrocchiale DI P.G. S ilvia Chistè di Meano tramite l’amico Paolo Vitti ci ha fatto pervenire recentemente un eccezionale documento riguardante Povo. Si tratta di un biglietto della lotteria che, nel 1910, fu organizzata “a favore dell’erigenda chiesa parrocchiale di Povo”. “Mille premi” si legge sul biglietto con “1° Premio una giovenca, altri oggetti in oro e argento, macchinari agricoli. Fra i premi vi sono orologi d’oro e d’argento, poste d’argento, servizi per the e caffè, macchine da irrorare, da cucire e altri svariati oggetti utili”. Particolare interessante: ogni biglietto era firmato oltre che dall’allora parroco di Povo don Tommaso Dellafior, anche da quattro “nobildonne” locali: Giulia Manci Sardagna, Angelina Salvadori, Contessa Maria Thun Consolati e Giuseppina Santoni, evidentemente “garanti” della lotteria. L’originale del documento sarà depositato presso il MemoryLab di Povo. } Pollo allo spiedo sabato al mercato di Povo 18 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] COMITATO GEMELLAGGIO POVO-ZNOJMO Assemblea Annuale DI A.G. L o scorso 16 febbraio si è riunita l’assemblea ordinaria annuale dell’associazione di promozione sociale “Comitato Gemellaggio Povo–Znojmo”, allargata alla commissione Sport e gemellaggio della Circoscrizione. Eletto presidente dell’assemblea il presidente della stessa commissione Adriano Tomasi e segretario verbalizzante Michele Dalba. Il confermato presidente Aldo Giongo ha presentato il nuovo direttivo passando alla relazione sull’attività svolta nel 2015. Dal 6 al 10 maggio la partecipazione alla Festa “Città partner” a Znojmo, con la presentazione di uno stand di prodotti tipici: grana trentino, olio d’oliva del Garda, i vini migliori e preparato e distribuito due grandi polente con salsiccia e “fasoi en bronzon” con l’attrezzatura in prestito dal comitato di Oltrecastello. Quest’anno la rappresentanza di Povo ha portato anche una brava e bella cantante, Isabel Tamiazzo che ha riscosso un buon successo di pubblico. La dele- gazione ufficiale era composta da Michele Dalba, Nadia Broll (ex consiglieri circoscrizionali) e Aldo Giongo. Successivamente l’arrivo da Znojmo degli studenti ospiti della Scuola media con la quale il comitato ha collaborato offrendo tre pranzi serali. Dall’11 al 14 giugno è stata ospitata la delegazione di Znojmo che ha partecipato alla Ecofesta Multietnica organizzata dal Circolo Arco Paho, con lo stand dei piatti tipici della Moravia. Erano presenti l’assessora comunale alla cultura Marie Valovà e Oto Mašek per la commissione rapporti con i paesi esteri, il maestro di cucina Milan Stehlik con un’allieva, il gruppo di musica medioevale “Lucrezia Borgia” composto da quattro elementi e l’interprete Iveta Cernikovà. A ottobre la visita a Znojmo per il centenario dell’arrivo in quella zona dei nostri profughi evacuati, con l’incontro oltre che con i rappresentanti di Znojmo anche con i sindaci di cinque comuni della periferia che hanno ospitato i nostri nonni/nonne. Anche lo scorso anno il resoconto economico è stato chiuso con un passivo, anche se minore rispetto al 2014 causa entrate stabili a fronte di maggiori Incontro al comune di Hodonice per il centenario dell’arrivo dei nostri profughi [email protected] La nostra cantante Isabel Tamiazzo con la torre di Znojmo uscite. Il 2016 vedrà delle importanti novità, la principale è la costituzione di un nuovo comitato unitario di coordinamento con il comitato di Villazzano che porterà a un’organizzazione unitaria del programma. Ai primi di maggio è prevista la partecipazione all’ottava edizione della festa delle città gemellate di Znojmo dove allestiremo due stand affiancati. La delegazione di Znojmo verrà invitata in modo congiunto, con una sola visita dal 27 al 29 maggio, e in questi giorni parteciperanno ad attività organizzate a Povo e a Villazzano. } Incontro ufficiale con il sindaco Vlastimil Gabrhel e l’interprete Angelika Kodymovà n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 19 VIPO Le manifestazioni dedicate ai Pulcini e ai Piccoli Amici durante la stagione sportiva Tornei per i piccoli campioni DI CRISTIANO CARACRISTI S ono circa un centinaio i bambini che frequentano settimanalmente la Scuola Calcio della ViPo Trento con giovani calciatori nati dal 2005 al 2010. I giovanissimi atleti sono la base del sodalizio della collina di Trento e a loro è dedicata grande cura dalla società attraverso i tecnici che sono stati inseriti nelle fasce indicate. Dividono il loro allenamento fra il campo in erba e quello coperto di Valnigra a Villazzano e il sintetico di Gabbiolo e dell’Oratorio di Povo. Oltre agli allenamenti il sabato le formazioni della ViPo iscritte ai campionati di categoria Pulcini, ben cinque ai nastri di partenza, si affrontano con i pari età delle altre realtà trentine, sia sui campi di casa che, ovviamente in quelli in trasferta. 20 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 Oltre ai campionati e agli allenamenti, la ViPo partecipa a diversi tornei organizzati dalle società trentine a cui viene invitata, ma la stessa società in prima persona organizza manifestazioni dedicate ai Pulcini e ai Piccoli Amici durante la stagione sportiva. TORNEO BEPO FOCHES Quest’anno raggiunge la 22ª edizione ed è intitolato a uno degli allenatori simbolo del Villazzano. La manifestazione riveste sempre un appuntamento importante per i Pulcini del secondo anno di attività, quest’anno toccherà ai nati del 2006, e coinvolge sedici formazioni provenienti non solo dal Trentino, ma anche dalla provincia di Bolzano e da altre province limitrofe. La manifestazione di quest’anno avrà una novità con l’introduzione di prove tecniche e giochi a tema che, oltre alle partite, decideranno sulle graduatorie dei vari raggruppamenti. Sarà un torneo che terrà banco fino alla fine di maggio con l’ultima domenica del mese mariano dedicata alla giornata finale in occasione della Festa di Primavera. Un appuntamento da seguire con interesse perché il divertimento è sempre alla base per il gioco dei piccoli protagonisti e sarà suicuramente possibile non solo per loro, ma anche per coloro che li seguiranno dalle tribune del “Don Onorio Spada”. TORNEO DI SANTA LUCIA Si è tenuto nella domenica proprio dedicata alla Santa e ha portato otto formazioni ad affrontarsi in incontri amichevoli per tutto il pomeriggio, sfidando anche i primi freddi invernali pur con un clima decisamente favorevole. Per i Pulcini del 2007 oltre al pallone, anche un rifocillamento garantito fra una gara e l’altra dalla ViPo che, alla fine della [email protected] manifestazione, ha portato anche alla presenza di Babbo Natale che ha consegnato le medaglie ai calciatori, ma anche dolci e altre leccornie. Al via in questa manifestazione, oltre alla ViPo, anche le formazioni di Aquila Trento, Calisio, Cristo Re, Lavis e Levico Terme. MEMORIAL GIUSEPPE CARACRISTI A metà febbraio sempre i piccoli Pulcini del 2007 si sono impegnati anche nel calcio a cinque in palestra con un quadrangolare assieme ai colleghi di Aquila Trento, Vigolana e Bubi Merano. Si è giocato nella palestra di Ravina e per un intero pomeriggio è stato divertimento assoluto per i giovani protagonisti. Dopo gli incontri, giocati fra tutte le formazioni presenti, c’è stata la premiazione di squadre, giocatori e allenatori e soprattutto una merenda finale che ha accomunato anche genitori e tifosi che hanno riempito per l’intero pomeriggio la “Navarini”. AMICHEVOLE COL MILAN-JAPAN Nei giorni prima di Pasqua, anche quest’anno, farà visita alla ViPo Trento la formazione giapponese collegata al Milan e guidata dal trentino Matteo Cont. I giovani calciatori nipponici sono poi impegnati a Rovereto per il Torneo della Pace, ma prima il passaggio al Centro “Don Spada” è d’obbligo e per i nostri pulcini è sempre un confronto importante contro nuovi amici di un altro continente. [email protected] TORNEO OSCAR CESCHI A fine stagione non mancherà l’appuntamento col Torneo riservato ai Piccoli Amici e intitolato a Oscar Ceschi, anche in questo caso più del punteggio è garantito un pomeriggio spensierato per i più piccoli atleti della ViPo che si confronteranno con altre formazioni trentine. Ricordiamo che oltre ai tornei organizzati dalla società, i ragazzi della Scuola Calcio frequentano, oltre ai due allenamenti settimanali, anche una seduta facoltativa (il venerdì) che serve soprattutto per migliorare la coordinazione atletica ed è curata dai tecnici che hanno frequentato il corso universitario di Scienze Motorie. La società è in fase di organizzazione anche di serate dedicate all’alimentazione dei giocatori e incontri con psicologi sportivi per affrontare al meglio la vita del giovane calciatore e della propria famiglia. Calcisticamente parlando sono numerose le partecipazioni delle squadre della ViPo inserite nella Scuola Calcio in tornei organizzati da altre società. I Pulcini 2005 hanno partecipato al prestigioso Beppe Viola ad Arco che fa da prologo al torneo internazionale per Allievi e che vede 64 formazioni ai nastri di partenza. A inizio stagione buona esperienza a Molveno, mentre prossimamente giocheranno anche a Sopramonte ed a tornei importanti pre estivi come la Coppa Biasior o il Torneo Buccella e, ovviamente, anche al “Sei bravo a Scuola di Calcio-Trofeo Fabrizio Pra- ti” organizzato dalla FIGC trentina. Sempre su organizzazione del comitato trentino della Federcalcio i nostri 2006 hanno partecipato e parteciparanno anche alle Feste delle Scuole Calcio che saranno organizzate durante la primavera. Per i Piccoli Amici l’attività extra allenamento e crescita ha portato a impegni con altri giovanissimi calciatori ai Solteri, a Cristo Re e anche a Molveno. VIPO SOCCER CAMP Per due settimane di giugno, dal lunedì al venerdì, torna anche il Soccer Camp della ViPo che porterà gli interessati, nati dal 2005 al 2009. Dopo le “fatiche” scolastiche tecnici della società faranno passare cinque giorni (primo appuntamento dal 13 al 17 giugno e secondo dal 20 al 24 giugno) dalla mattina al pomeriggio inoltrato non solo con la compagnia del pallone da calcio, ma anche con altre attività ludico-didattiche. Con pranzo e merenda direttamente al campo. Le informazioni a riguardo si potranno trovare sul sito della società (www.vipotrento.it) o inviando una mail a [email protected] I TECNICI DELLA SCUOLA CALCIO Gianfranco Rippa, Marco Ferretti, Francesco Coppo, Christian Corn, Alessio Giovannini, Francesco Magnini, Marco Simeoni, Amleto Mancini, Suan Ianes, Mario Bon, Stefano Giovannini, Guido Pellizzari, Virginio Marino, Carlo Cardella. } n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 21 ATLETICA TRENTO Inverno 2016: partenza con il botto DI ELENA FRANCHI E ntusiasmo a mille per gli aquilotti: la stagione 2016 si è aperta alla grande, sia sul fango dei cross, che in pista indoor. La trepidazione che precede gli exploit si coglieva molto bene già durante la Festa dell’Atletica Trento. Nell’occasione il 23 gennaio sono stati ripercorsi e premiati i risultati del 2015 ma lo sguardo era già volto – determinato – al 2016. Nel capitolo fango/Campionati regionali di Nogaredo del 17/01 (leggi: corse campestri) questo 2016 parla Benedetta Paissan, che vince autorevolmente tra le juniores, parla Beatrici Iachemet Franchi (Giulia), che a denti stretti strappano il titolo al Crus e battagliano con le quotate del Quercia e del Valsugana; ma parla anche Daniele Vernesoni, terzo under 20, parla Luna Giovanetti, prima “ragazza” (dopo l’ottimo Campaccio, peraltro), e parla Andrea Debiasi, Presidente e segretaria 22 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 Squadra senior camp. regionale assoluta corsa campestre quarto nella difficile gara senior. Nel medesimo weekend a Padova i pistaioli non sono da meno: 1’58”47 è il nuovo PB di Mirko Tomasi sugli 800m indoor: una gara condotta con grande maturità dal primo all’ultimo metro, mentre 25’39 è il nuovo personale sui 5000m di marcia di Luca Vernesoni, Giovanetti, vincitrice Cross 5 Mulini e Campaccio che porta a casa il minimo per gli Italiani. Il bilancio aquilotto è positivo anche al Cross del Crus (30/01). È il caso dell’aquilotto Francesco Mich che vince la gara assoluta su Alberto Vender; e sono rispettivamente quinto e sesto Grimaz e Geat. Salgono sul secondo e sul terzo gradino del podio Elektra Bonvecchio e Lorenza Beatrici nella gara senior rosa. Daniele Vernesoni è buon quarto tra gli juniores, quinta Benedetta Paissan tra le under 20. E non finisce qui: Davide Angeli è secondo allievo, Eric Chemelli è quarto tra i ragazzi, Luna Giovanetti vince tra le parietà. Non ci piace esaltare troppo il giovanile per non bruciare ciò che deve ancora fiorire, cionondimeno non può essere sottaciuto che nelle campestri giovanili l’exploit targato 2016 è di Luna Giovannetti, l’atleta della categoria ragazze che dopo aver collezionato successi al Cross del Campaccio e al Cross 5 Mulini ha conquistato, al recente Cross del Crus, il titolo [email protected] Bonvecchio argento italiani gionale nella sua categoria, ovvero la categoria ragazze. Figlia d’arte, la sua vocazione per il cross (e, presumiamo, anche per la montagna) le viene dalla mamma, Antonella Beatrici, sorella della nostra Lorenza, e dal papà, Angelo Giovannetti, noto alpinista e scalatore. Nelle gare indoor invece le frecce aquilotte non mancano il bersaglio: ai Campionati italiani indoor allievi di atletica leggera di Ancona (13/02) Lorenzo Paissan (6”96, primato personale eguagliato) è oro ed Enrico Cavagna (7”02, primato personale) bronzo nei 60 metri. Lorenzo Ianes è 14. Italiano sui 60m, e 17. è Luca Vernesoni nei 5000m di marcia. Anche la seconda giornata dei Campionati Italiani allievi indoor conferma il rilancio (e che rilancio) del settore velocità dell’Atletica Trento. Dopo l’oro di Paissan sui 60m (con bronzo Cavagna) il 13, è la volta di Cavagna, che conquista l’oro sui 200m in 22”42. Gli aquilotti sono leoni: si batte fino in fondo Mirko Tomasi sui 1000m nonostante la recentissima febbre. Tornando alla veloci- Campioni italiani 2015 tà, Paissan conquista il bronzo sui 60hs (8”14). Per pochi centimetri è “solo” quinto il talentuoso Teddy Decarli sul lungo (6.74, con due centimetri in più il podio era assicurato). Se i giovani scalpitano, e si apprestano a raccogliere l’eredità pesante degli Assoluti, questi ultimi – va detto – fanno tutt’altro che stare in panchina: emblematica in tal senso la medaglia d’argento per Norbert Bonvecchio ai Campionati italiani invernali di Lanci di Lucca (20 febbraio 2016). L’aquilotto deve darsi per vinto solo di fronte ad Antonio Fent, che peraltro ha dovuto lanciare il suo nuovo PB (77,94m) per battere Norbert, il quale ha tirato l’attrezzo 72,14m. Il giavellottista di Povo è l’unico sul podio che all’atletica ad alto livello abbina la professione di commercialista e l’impegno di dirigente Fidal e Coni regionale. } Paissan e Cavagna campioni italiani allievi 2016 La copertina di Tuttapovo con una tua foto inviala a [email protected] Continuate ad inviare le vostre foto con oggetto il nostro sobborgo come tra gli altri ha fatto Gianni Tomasi con questo arcobaleno! La redazione selezionerà le migliori per la copertina o per altri articoli... [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 23 SCI CLUB MARZOLA Festeggiati i 50 anni Gli eventi organizzati per la ricorrenza DI DAVIDE DETASSIS P oco prima di Natale lo Sci Club Marzola ha compiuto i suoi 50 anni di vita. Sabato 12 dicembre presso la sala di rappresentanza del Palazzo della Regione il presidente dello Sci Club Marzola Carlo Segatta ha aperto i festeggiamenti per l’anniversario dei 50 anni di attività della Polisportiva. Lungo questi 50 anni sono state molteplici le discipline sportive praticate dal Marzola. Il presidente ha sottolineato come il successo di questa longevità sia attribuibile ad un grande senso di appartenenza degli atleti alla società ed al prezioso contributo fornito da collaboratori, tecnici, allenatori e famiglie. In una sala gremita sono intervenute molte personalità politiche e del settore sportivo che nei vari interventi hanno focalizzato la tenacia e la lungimiranza che ha permesso a una società sportiva di arrivare a questo prestigioso traguardo. Il Marzola ha abbracciato tanti sport e per ognuno ha arricchito la sua bacheca di trofei. La costante attenzione verso i giovani che ha sempre contraddistinto la società di Povo dando la possibilità di praticare dello sport a generazioni di ragazzi. Per l’occasione è stato presentato un libro che raccoglie materiale storico fotografico il quale riassume un po’ tutti i momenti salienti della Società e un video. Sono stati premiati i soci fondatori dello Sci Club e molti altri personaggi che nel corso degli anni si sono 1960t2015 ® 55 ° 1960t2015 55 24 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 ° Trofeo Pilati, 1960-61. Paganella. Enzo Hauspergher, Guglielmo Giongo, Carlo Segatta distinti come collaboratori, atleti, allenatori e tecnici. Per valorizzare mezzo secolo di storia sportiva sono due gli appuntamenti invernali organizzati nel 2016 dall’infaticabile Carlo Segatta e il suo staff. Domenica 10 gennaio lo Sci Club Marzola ha organizzato presso il Centro fondo delle Viote il 13° Trofeo Cassa Rurale di Trento per ragazzi, giovani e senior. Un meteo decisamente avverso dalla giornata di sabato ha innalzato le temperature in quota e rovesciato una quantità incredibile di pioggia sul tracciato. Il grande lavoro degli addetti e la neve artificiale hanno dato modo a oltre 280 atleti iscritti, anche da fuori regione, di fruire di una pista ottimale. Per il 19 e 20 marzo verranno organizzati alle Viote i Campionati Italiani Assoluti per giovani e senior, manifestazione che vedrà al via più di 350 atleti provenienti da tutta Italia. Sollecitato dai suoi atleti Carlo ha raccolto l’invito di rimettere gli sci dopo molti anni di “latitanza”. Il 31 dicembre si è presentato presso il Centro fondo Viote attrezzato di tutto punto per farsi una bella sciata. [email protected] MARZOLA VOLLEY FESTA DI NATALE MINIVOLLEY DI ANDREA DETASSIS Nella giornata di domenica 20 dicembre 2015, la Scuola di Pallavolo Marzola volley ha organizzato presso la palestra delle scuole elementari di Povo il Torneo di Natale per i bambini del minivolley in età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Per circa tre ore quasi cento bambini provenienti dalle Società di Besenello, Promovolley e naturalmente dalla nostra Marzola si sono sfidati, giocando a pallavolo, in diverse squadre dando vita a un simpatico torneo in amicizia e allegria. Felicissimi i bambini che sono stati seguiti dal prof. Battisti e dagli allenatori Ferracane e Cestari, coadiuvati dagli allenatori del Besenello e del Promovolley hanno animato una domenica pomeriggio all’insegna dello sport contraddistinta dai valori quali l’amicizia, l’unione e la gioia che la pallavolo sa sempre unire in un contesto ricreativo di prim’ordine. Un sentito ringraziamento da parte della società e degli organizzatori del torneo va alle ragazze dell’under 14 2002 che sono venute in massa ad aiutare nella preparazione dei campi e che si sono offerte volontarie per garantire l’arbitraggio delle partite. A fine torneo ogni bambino ha ricevuto un piccolo dono di prodotti Kinder consegnatocelo dalla Scuola di Pallavolo Anderlini Modena con la quale la nostra società collabora da diversi anni. Grazie bambini per averci fatto passare un pomeriggio fantastico con la vostra simpatia e genuinità. Non ci resta che salutarvi, in attesa del prossimo torneo di Natale! 50° Marzola LOTTERIA E PRESENTAZIONE PROSSIMA STAGIONE Anche quest’anno il Marzola organizza una grande lotteria di primavera. L’estrazione avverrà il 5 giugno 2016 al Moronar in occasione della festa di fine stagione pallavolistica 2015-2016. Dopo un ricco pranzo in compagnia faremo un po’ il punto della stagione in corso e presenteremo le linee guida per la nuova stagione 2016-2017, con la speranza di festeggiare qualche bel risultato delle nostre ragazze e con l’aspettativa di migliorare nella prossima stagione. Carlo sugli sci MOVIMENTI TERRA ESCAVAZIONI [email protected] di FRANCESCHINI GIUSEPPE e ANDREA & C. s.n.c. Via Prof. Marchesoni, 6 - 38123 POVO TN Tel. e fax 0461 342052 Giuseppe 348 2445631 - Andrea 349 5942587 [email protected] attestazione nr 25701/10/00 Nessuno aveva dubbi sul fatto che avrebbe sciato in tecnica classica e addirittura il primo giro lo ha percorso senza nemmeno sciolinare le solette. Marco Baldo ha provveduto poi a preparare gli attrezzi come si conviene e i giri successivi sono stati fatti da Carlo in perfetto passo spinta e passo alternato suscitando l’ammirazione e l’incitamento dei presenti. Nel frattempo, nonostante l’inverno sia stato in gran parte avaro di precipitazioni nevose, i ragazzi dello Sci Club hanno proseguito la loro attività portando a casa risultati lusinghieri. Auguri a tutti di Buona Pasqua e continuate a seguirci sul nostro sito www.gsmarzola.it } n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 25 GSA POVO Assemblea Generale con il rinnovo del Direttivo A CURA DI FRANCO ZANUSO I l 22 novembre scorso si è svolta l’Assemblea Generale del GSA. È stata presieduta dal socio onorario Antonio Maule e alla presenza di ben 31 soci sono state ricordate, con ampie relazioni, le attività svolte nel corso della stagione 2014-2015. Attività che sono già state in parte illustrate negli scorsi numeri della nostra rivista. In questa sede riportiamo l’attenzione alle iniziative programmate per il 35° anno di attività del GSA contenute nel pieghevole già pubblicato su “Tuttapovo” e inviato ai 640 soci che hanno fatto o rinnovato la tessera lo scorso anno. Ricordiamo innanzitutto che se il GSA è riuscito ad arrivare al 35° anno e ad avere così tanti soci è stato grazie a Gianni Giacomoni, a Natale Merz, a Roberto Cagol e alla capacità e pazienza che Italo Campregher ha avuto per farci crescere. Da una rapida lettura dell’elenco dei soci abbiamo visto anche come sono cambiate le persone che aderiscono al Gruppo e negli ultimi anni è stato verificato che le adesioni sono state prevalentemente per le attività motorie, le serate ricreative con ballo e le gite ricreativo-culturali. È costante, invece, il numero degli iscritti alle attività sportive legate allo sci, alpino e di fondo, e al bike. Vi è stata pertanto anche la necessità di prevedere un diverso indirizzo alle attività inserite nel programma. I bambini, però, sono rimasti al centro delle nostre attenzioni ed è stata mantenuta la Festa dei Bambini al Moronar, dove nell’ultima edizione eravamo più di 200 persone e la partecipazione dei bambini e dei genitori è stata veramente entusiasmante. È stato mantenuto anche il corso di avviamento allo sci alpino, per 48 allievi, organizzato sulle nevi della Paganella che ha avuto ottimi risultati grazie anche ai bravi assistenti Cristina Franceschini, Elisabetta Pedrotti, Roberto Zanetti e anche a tutti i maestri della scuola di sci di Fai della Paganella. E infine la festa alla Baita del Moronar, con il Trofeo Minicross realizzato su un percorso sterrato adatto ai bambini, per l’avviamento al sport del Mountain Bike. Per i soci ormai cresciuti sono state previste le tradizionali attività già più volte ricordate su questa rivista. All’assemblea Claudio Orsingher ha relazionato in merito alla gestione finanziaria del GSA trovandola corretta e puntuale e ha elogiato l’azione del Direttivo per la parsimonia dimostrata nell’organizzare tutta l’attività realizzando anche un piccolo utile di gestione. L’assemblea ha infine approvato le varie relazioni e il bilancio consuntivo e il rinnovo del Direttivo che è composto da: Franco Zanuso - Presidente; Ivo Plotegher - Vice Presidente; Antonio Bazzanella; Aldo Podetti; Cornelio Giuliani; Alessandro Tonezzer; Lorenzo Bertotti; Flavio Lotti; Fabrizio Sommadossi; Paolo Rensi; Franco Coser; Mariagrazia Giovannini e Francesca Trentini - Responsabile della Segreteria. Le funzioni di tesoriere sono state delegate a Italo Campregher. } MERZ COSTRUZIONI Costruzioni e vendita immobili - Ristrutturazioni - Locazioni 38123 POVO TN - Via Borino 67 - Tel. 0461 810086 www.merzcostruzioni.it - [email protected] 26 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] DI FESTA IN FESTA A CURA DEL VICE PRESIDENTE IVO PLOTEGHER Dopo un grande ed estenuante veglione di San Silvestro eccoci in un battibaleno al Gran Carnevale del Gsa Povo. Anche stavolta un centinaio di soci ha voluto partecipare attivamente alla nostra iniziativa. Sono stati in tanti coloro che purtroppo hanno dovuto rinunciare; l’auditorium delle “Pascoli” ormai comincia ad essere piccolo. Belle maschere e meravigliosi costumi hanno allietato la festa. L’orchestra dei “MARVI” ha dato il meglio di sé, Paola Battistata si è superata con la sua squillante voce. Per la preparazione della sala Carmen e Mariangela hanno diretto i lavori e gran parte del direttivo ha collaborato. Ne è riuscito un locale addobbato in grande stile. Naturalmente grostoli e krapfen hanno fatto da padroni sulle tavole, ma in questo il Gsa Povo è sempre stato un professionista. Non si fa in tempo a godere di questi momenti festosi che già pensiamo alla festa di primavera che quest’anno cade il giorno di S. Giuseppe cioè il 19 marzo. Per l’occasione Bruno Regnana ci farà dimenticare anche i problemi che ci affliggono quotidianamente. Invito i tesserati a prenotarsi in tempo a partire dal pomeriggio del giorno 7 marzo. Sottovoce si vocifera di un gran festone nella splendida Baita del Moronar, ma di questo parliamo in un altro articolo di “Tuttapovo”. Per ora sono già esauriti i posti per la partecipazione alla splendida Gita nella Sicilia occidentale della quale daremo ampio resoconto sul prossimo numero. Significa che ancora una volta il Gsa ha visto giusto e che il responsabileorganizzatore, Paolo Rensi, ha lavorato molto bene. GARA IN NOTTURNA SULLE NEVI DEL CERMIS Grande prestazione dei nostri atleti DI DEBORA MARCHESONI Anche il sabato 13 febbraio è stato un sabato di gare. Sulle nevi del Cermis, lo Sci Club Alto Mincio ha organizzato il 12° Trofeo Monte Zovo, che ha contato la partecipazione di più di 40 società sportive e ha visto impegnata anche la rappresentativa del Gsa Povo. Gara spettacolare, molto lunga e faticosa, disputata in notturna su una pista illuminata a giorno. Neve morbida e non troppo compatta che non ha permesso di mantenere la pista di gara in condizione perfetta dal primo all’ultimo concorrente. [email protected] Ma questo non ha fermato gli atleti del Gsa che hanno infilato due primi posti, un terzo e un quarto, non lasciando chance agli altri concorrenti, che questa volta hanno dovuto inchinarsi alla supremazia del gruppo sportivo di Povo. Ecco i maggiori risultati conseguiti dai nostri atleti: Master D4 femminile: 1ª classificata Debora Marchesoni Master A2 maschile: 1° classificato Andrea Baldessari Master C9 Maschile: 3º classificato Natale Merz Master C8 maschile: 4º classificato Massimiliano Baldessari n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 27 GSA POVO LA GARA ORGANIZZATA SULLE PISTE DI PAMPEAGO Un freddo pungente non ha fermato gli oltre 220 atleti DI DEBORA MARCHESONI Domenica 17 gennaio 2016 il Gsa Povo ha organizzato sull’Alpe di Pampeago una delle gare più attese dello sci alpino master e senior. Più di 220 atleti, provenienti non solo dal Trentino e dall’Alto Adige, ma anche dalle vicine provincie di Verona, Emilia e Veneto, si sono dati appuntamento sulla pista Agnello per le due prove di slalom gigante. Quest’anno la manifestazione ha potuto godere della presenza di atleti del calibro di Markus Steiner e del campione mondiale Master Hebert Thaler, altoatesini, molto quotati nel circuito Fisi, che hanno contribuito a elevare il livello della competizione. Inoltre la gara è stata anche inserita nel circuito Euregio, frutto di un accordo tra Trentino, Alto Adige e Tirolo che vedrà premiati nelle finali di aprile a Obereggen i migliori atleti delle tre realtà alpine. La splendida giornata di festa è stata accompagnata da temperature molto basse (-10) ma soprattutto da un vento pungente che si è fatto particolarmente sentire durante lo svolgimento della seconda gara. In tutti i casi la perfetta organizzazione del Gruppo Sportivo Alpini di Povo ha reso possibile lo svolgimento di una piacevole giornata di competizioni e goliardia grazie anche all’aiuto di numerosi volontari che si sono prodigati fin dalle prime ore del mattino. Un grazie particolare alle ragazze che hanno presidiato l’ufficio gare e consegnato i pettorali e a chi, nonostante il freddo, non ha smesso di offrire tè caldo e vin brulè a una schiera di atleti intirizziti e al nostro sempre presente e immancabile speaker Antonio Maule. Per quanto riguarda il gruppo sportivo di Povo in evidenza nella categoria femminile Debora Marchesoni che ha vinto la categoria master D, gara valida per il circuito Euregio davanti a forti atlete quali l’altoatesina Sylvia Gafriller, che si è invece imposta nella seconda prova. Doppietta sfiorata quindi a causa anche di un vento inclemente che non ha aiutato, e che ha reso difficile per diversi atleti l’uscita dal piano con violente raffiche contrarie. Molti i rappresentanti dello Sci Club che si sono comunque piazzati a rincalzo delle posizioni di rilievo, in una gara sempre molto combattuta. Appuntamento all’anno prossimo, con prospettive ambiziose visto il grande successo avuto. C.C.C. Cainelli Cagol Carmen Impresa pulizie via Borino 45, Povo Tel. 0461 810503 28 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] CORSI CUCINA GSA Si sta svolgendo la 7ª edizione del nuovo corso di cucina con il consueto riconoscimento degli iscritti, contenti della partecipazione e del clima cordiale, e, non ultimo, dei buoni piatti preparati e degustati. I corsi sono tenuti con la consueta simpatia e bravura da Luigino Grisenti presso la sua stube. Il Gsa propone la formula oramai collaudata di alternare le proposte di Luigino a quelle dei corsisti per realizzare piatti “condivisi” che possono spaziare dai primi ai secondi ai dolci privilegiando anche i piatti da produrre in poco tempo dati gli impegni giornalieri. L’alternanza dei corsisti alla preparazione dei piatti sotto la sapiente regia di Luigi è motivo di interesse per tutti i partecipanti che si cimentano nelle tecniche prima esposte e commentate dal nostro chef. Il tutto in una serena e allegra atmosfera conviviale nei giorni concordati tra le ore 20 e le 23. La prossima edizione si terrà nel novembre 2016 e le preiscrizioni sono aperte presso la sede nelle giornate di lunedì e mercoledì oltre al giovedì sera o inviando una e-mail a [email protected] fino a 10 partecipanti. Il Gsa augura buona Pasqua e buoni piatti a tutti. LATTONERIE COPERTURE TETTI LINEE VITA di p.ind. Cristian Cagol & C. S.n.c. PIEGATURA RIPARAZIONI LAVORAZIONI ARTISTICHE CAGOL 38123 Mattarello (TN) Via della Cooperazione 59 Tel. 0461 942375 [email protected] www.lattoneriecagol.it [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 29 SAT Eletta presidente Fabiana Casagranda Una Sat tutta nuova Fabiana Casagranda DI FRANCO GIACOMONI S i è conclusa carica di novità l’assemblea elettiva della Sezione SAT tenuta il 5 febbraio presso la Sala Nichelatti. Dopo molti anni, infatti, entrano in Direzione ben tre donne: Fabiana Casagranda, Piva Ivana ed Elvia Corradini. Con Giovanni Ciresa sono i nomi nuovi che, assieme a Giorgio Franch, Gabriele Mongera e Silvio Zambaldi, consiglieri uscenti e riconfermati, dirigeranno la Sezione nei prossimi tre anni. Questi gli incarichi: Presidente: Fabiana Casagranda, Vice presidente: Gabriele Mongera, Cassiere: Giovanni Ciresa, Segretaria: Elvia Corradini. Consiglieri: Ivana Piva, Giorgio Franch, Silvio Zambaldi. Gli impegni che dovranno affrontare non saranno di poco conto: assieme ai tradizionali appuntamenti ormai entrati nella storia della Sezione (Rassegna Nichelatti, Trofeo Lunelli, Festa en Chegul, manutenzione sentieri…), i prossimi impegni saranno il rilancio dell’attività escursionistica e alpinistica, purtroppo carente in questi ultimi anni, e l’assolutà necessità di dare spazi autonomi e autogestiti al consistente numero di giovani e “tosti” climber che ruotano attorno alla Sezione. Assemblea elettiva Particolare attenzione andrà riservata ai 289 soci fornendo loro nuovi servizi che si affi anchino a quelli forniti dall’iscrizione alla SAT (assicurazione, stampa sociale, sconti sulle pubblicazioni), e a quelli messi a disposizione dalla Sezione: (attrezzature, materiale informativo, informazioni puntuali, disponibilità Malga Nova). Un consistente ricambio che però si sostiene su un numeroso gruppo di soci volontari che, nei vari ambiti di competenza, (ambiente, sentieri, cucina, cultura, informazione, edilizia, meccanica, falegnameria e… idraulica), sapranno fornire un valido supporto al lavoro della nuova Direzione. Proprio nella consapevolezza dell’importanza dell’esperienza e della fedeltà alla SAT sono stati premiati i soci che quest’anno hanno raggiunto i 25 anni di iscrizione: Stefano Dorigatti, Tiziana Sandri, Paolo Garbari, Andrea Mondini, Veronica Sanchez, Michele Fronza e assegnato il “Diploma di Benemerenza” della SAT Centrale a Franca Giovannini con la seguente motivazione: «Segretaria della Sezione dal 1998 al 2006 e quindi Presidente dal 2006 al 2013. Successivamente la sig.ra Giovannini è sempre stata impegnata nelle attività della sezione portando il suo attivo contributo». Altra garanzia di un percorso che sarà certamente positivo la simpatia che circonda la Sezione e, ultimo ma non ultimo, il sostegno economico che da Istituzioni, Enti, mondo creditizio e cooperativo, Aziende e privati non fanno mancare. Non resta allora che augurarci buon lavoro e auspicare la vicinanza di tutti gli amici della montagna. Per. Ind. Nicola MARCHI VIA ALLA CASCATA, 58A - 38123 POVO (TN) TEL. 348.5445620 – EMAIL [email protected] SERVIZI TECNICI PER L’EDILIZIA: PROGETTAZIONE, COORDINATORE PER LA SICUREZZA, PRATICHE CATASTALI E TAVOLARI, PERIZIE DI STIMA. 30 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] PERSONE Povo è sempre stata una fucina di alpinisti di livello con molti che sono diventati anche Guide Alpine. Con quest’articolo vorremmo iniziare a far conoscere alcuni dei “senatori” che hanno lasciato un segno nell’alpinismo non solo “poero”. L’UOMO DELLA “VIA DEI FALCHI” Sergio Bonvecchio “borin”, per gli amici “biondo”, 66 anni, sposato con Loretta, due figli, Erica e Francesco. Iscritto alla SAT di Povo dal 1969 di cui è stato dirigente e presidente. All’attivo centinaia di salite su ogni terreno. Sergio, come ti è nata la passione per la montagna? Sono nato nella piccola frazione di Celva. Ho passato la mia infanzia a rincorrere le capre e arrampicarmi su quelle stupende rocce calcaree del monte omonimo. Con mio padre andavo in montagna solo a tagliare legna; lui, prima della guerra, faceva il boscaiolo. Mi ha insegnato a riconoscere gli alberi e i toponimi del nostro territorio. A differenza di oggi, ai tuoi inizi non esistevano, o meglio, non conoscevamo i corsi in cui imparare i fondamentali dell’alpinismo; come e a chi hai “rubato” il mestiere? Romeo Destefani, che abitava vicino a casa mia, avendo qualche anno in più, veniva a giocare con me ma già arrampicava. Così, in seguito, mi ha insegnato i nodi e a usare la corda. Qualche anno dopo, nel 1965, mi ha portato sulla “via dei Falchi”, la mia prima salita. Nel 1970 ho avuto la fortuna di fare la “naia” negli alpini; ho frequentato il corso roccia a Corvara e il corso ghiaccio in Marmolada. Ho superato l’esame finale diventando aiuto Istruttore militare di alpinismo. Hai arrampicato su tutti i terreni, roccia, ghiaccio, misto. L’elenco completo sarebbe lungo; tra le tante arrampicate potresti dircene alcune per te più significative? È vero, ho arrampicato sul calcare, granito, arenaria, conglomerato, ghiaccio e misto. Per questo mi sento un alpinista completo, seppure un alpinista della domenica: con il mio lavoro e l’aiuto che davo a mio padre in campagna, rimaneva poco tempo per andare in montagna. Per quanto riguarda le salite che ricordo con piacere penso al Cervino, alla Biancograt al Bernina, lo spigolo del Badile, il Campanile di val Montanaia. Ma le salite sono tutte belle. Veniamo alla “via dei Falchi” meglio conosciuta come Campanella. Subito la domanda: quante volte? Di notte, in inverno, da solo… Ho salito lo spigolo della “via dei Falchi” 104 volte, in tutti i mesi dell’anno, di notte, sotto la pioggia o dopo un’abbondante nevicata. Di queste 104 salite 20 le ho compiute da solo e una in discesa senza corda. [email protected] C’è un particolare motivo che questo “amore” o forse ossessione per la via? Era la mia palestra; partendo a piedi da casa facevo un buon allenamento. Conoscevo i primi salitori (*Attilio Cagol e Tullio Pizzinini - 1934) e quando, nel 1975, uno dei due è morto, ho salito la via con un amico a suonare la campanella per sua espressa volontà. Poi, un sacco di amici mi domandavano se salivo con loro. Così, ho superato le 100 salite. Hai intenzione di continuare? No, c’è tempo per ogni cosa. In questi lunghi anni ti sei legato a molti amici e alpinisti. Qualche nome, qualche ricordo? Non voglio fare nomi (gli amici non me ne abbiano), si rischia di dimenticare qualcuno. Diciamo che le amicizie nate negli anni ’70 non sono mai venute meno. Ricordi? Ci sarebbe da scrivere un libro, ma sta finendo l’inchiostro della penna. Per finire, cosa ti ha dato la montagna? La montagna mi ha dato molto. Non voglio scrivere le solite cose banali ma sai anche tu che arrivare in vetta all’alba e ammirare il sole che nasce, è il massimo. Intervista raccolta da Franco Giacomoni * (vedi il libro “Marzola, la nostra Montagna” - SAT Povo e Bindesi Villazzano - 2002) n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 31 SAT RICORDANDO FRANCA MOGGIOLI VD. GRAFFER di Franco Giacomoni Ritengo una fortuna e un onore, e con me credo in molti, aver conosciuto Franca Moggioli Graffer. Fortuna per aver incrociato la sua strada già ai tempi della frequenza di Federica, sua nipote, alla scuola materna assieme a mia figlia Chiara e altre bambine, oggi mamme, componenti un gruppo che ancora oggi è legato da ricordi e affetti. Il ricordo è legato soprattutto allo spettacolo “Cenerentola” messo in scena dalle mamme e dalle nonne. Franca portò una ventata di freschezza e voglia di vivere che è ancora presente nei ricordi di chi ha trascorso quei momenti. In seguito fu il rapporto con la Sezione Sat di Povo che ci portò più prossimi, insieme al suo Paolo era spesso presente alle nostre serate, in modo particolare quelle al- pinistiche. In tali occasioni spiccava il loro rapporto, le loro conoscenze con il mondo dell’alpinismo quale, ad esempio, Corradino Rabbi, Presidente del CAAI (Club Alpino Accademico Italiano), non dimentichiamo, infatti, che Paolo, fratello di Giorgio, era un accademico con al suo attivo fior di risalite. A tale proposito Franca ricordava la sua salita al Campanil Basso appunto con Paolo e l’investitura solenne: “Adesso puoi chiamarti Graffer!”. Era bello ascoltarli nella magnifica “cosina dei noni” e penetrare, noi più giovani, in quei momenti unici dell’alpinismo non solamente trentino. Non dimentico il legame della famiglia, e quindi di Franca, con la Sat, con il suo Coro e la biblioteca del Sodalizio, cui non fece mai mancare la sua generosa disponibilità. Un affetto particolare la legava al Rifugio dedicato a Giorgio Graffer, sia personalmente, con la sua presenza finché le energie l’hanno sostenuta, sia con l’esperienza al rifugio di figli e nipoti “per laorar e emparar”. Ecco, questo è stato per me, e per la SAT di Povo, Franca Graffer, un’opportunità di conoscenza, un esempio di vita, di apertura e generosità. } &RVWUX]LRQHHYHQGLWDLPPRELOL 5LVWUXWWXUD]LRQLHUHVWDXUL 2SHUHFKLDYLLQPDQR 7HWWLHFDVHLQOHJQRDGDOWHSUHVWD]LRQLHQHUJHWLFKH %LRHGLOL]LD 0DQXWHQ]LRQL 3URJHWWD]LRQH /RF*DEELROR 3RYR71 7HOH)D[ &HOO HPDLOLQIR#SHGUROOLFRVWUX]LRQLLW 32 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] INCONTRI SULLA NOSTRA MONTAGNA Il picchio muratore - Sitta europaea - è un uccello passeriforme della famiglia Sittidae Il picchio muratore misura circa 14 cm di lunghezza per gr. 22 - 25 di peso. Il piumaggio è vivace: grigio - blu sul capo, sul dorso, le ali e la coda, mentre l’addome è color arancio. Le guance e la gola sono bianche. Una striscia nera attraversa gli occhi fino ad arrivare al becco anch’esso nero, lungo, appuntito e molto robusto. La sua alimentazione è costituita da insetti, ragni, faggiole, nocciole, bacche e semi di vario tipo che immagazzina nelle spaccature e nelle buche dei tronchi. Particolarità del picchio muratore è quella di ingerire, per agevolare la digestione, una grande quantità di sabbia e di sassolini. La riproduzione inizia ad aprile e il nido viene costruito nelle cavità resistenti di alberi o muri. Se il foro di ingresso risulta essere troppo grande il picchio muratore lo riduce applicando un impasto di fango e saliva (da cui deriva la seconda parte del suo nome). La femmina depone 5 - 10 uova bianche con piccoli puntini rossastri, che vengono covate per circa 15 giorni. I piccoli vengono allevati da entrambi i genitori fino alla completa autosufficienza che in genere avviene dopo circa 24 giorni dalla dischiusa. MaurizioTomasiFoto - Località Eremo SEZIONE AVIS POVO L’attività dell’Avis sul territorio Il punto del presidente durante l’assemblea con soci e simpatizzanti DI GIANCARLO IANES L a sezione Avis di Povo si è recentemente trovata in un noto locale tipico per adempiere ai propri lavori assembleari e condividere in maniera conviviale una piacevole serata tra soci. Il presidente Giancarlo Ianes ha tracciato sinteticamente l’attività svolta nel 2015 dal sodalizio evidenziando in primis l’entrata di ben 15 donatori a fronte di quattro dimissionari che ha portato a 155 il numero dei soci attivi. Pressoché stabili il numero delle donazioni ferme a quota 200. Parlando dell’alto valore morale e civico della donazione, ha preso spunto dalla Carta Etica, documento inerente al senso del donare e dell’associazionismo correlato, voluto da Avis nazionale per evidenziare i principi che così definiscono il dono: «Il dono in senso generale, rappresenta una dimensione complessa e ambivalente all’interno della quale sono 34 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 rintracciabili elementi di gratuità, generosità, spontaneità ma anche di egoismo e di aspettativa di restituzione». Il dono che caratterizza Avis da altre associazioni simili presenti nel mondo è che un avisino presta gratuitamente e coscienziosamente la donazione, conducendo uno stile di vita sobrio, rispetto, ad esempio, a una realtà come gli Stati Uniti d’America dove la persona riceve un compenso in denaro ogni volta che conferisce il proprio sangue. Il concetto di gratuità è insito nel gesto della donazione. Pochi (speriamo) sono i donatori che vanno a donare pensando di ricevere in cambio qualcosa. Il principio etico di Vittorio Formentano che fondò l’Avis 90 anni fa è legato a un tragico fatto: vedere morire dissanguata una donna povera perché non poteva permettersi d’ingaggiare un donatore, è diventato un pilastro della nostra associazione. Accanto al concetto della gratuità si possono affiancare altri due aspetti importanti quali la gratificazione e la motivazione: da esperienze docu- [email protected] mentate attraverso testimonianze di donatori emerge una sorta di stare bene dopo aver fatto la donazione, sentire di aver fatto qualcosa di utile e di importante mentre per quanto riguarda la motivazione possiamo citare l’esempio di un agente di polizia: «Per la professione che svolgo, vedo moltissimi incidenti con feriti gravi e con morti. Questo mi ha reso maggiormente consapevole del bisogno di sangue. Quindi, banalmente, maggiore disponibilità di sangue maggiori vite si possono salvare e quindi si è sviluppato in me in maniera sempre più crescente il maggiore desiderio di donare una parte di me stesso agli altri». È stato poi evidenziato come la sezione di Povo, attenendosi alle direttive di Avis regionale nell’ambito della promozione della donazione nelle scuole, sia da qualche anno in contatto con la Scuola media di Povo - Villazzano e che, grazie alla collaborazione del Corpo docenti, Avis ha potuto entrare nel mondo degli studenti attraverso un proprio relatore debitamente formato, in grado di interloquire con i giovani facendo delle riflessioni su una serie di informazioni sull’alto valore della solidarietà, attuato in questo caso dal volontario di sangue. La spiegazione, semplificata e resa accattivante e snella anche grazie all’ausilio di un video ad hoc si è di- mostrata efficace e degna di interesse da parte dei ragazzi. Questo incoraggia indubbiamente Avis nel proseguimento della informazione e promozione del dono. Altre attività proposte nell’ambito strettamente locale sono state la collaborazione con altre associazioni del sobborgo nello svolgimento delle feste patronali; la partecipazione alla 24 h di nuoto per i donatori, organizzata da Avis comunale Trento, che grazie anche all’entusiasmo del coach Nicola Zambon, ha portato Avis Povo sul gradino più alto del podio come gruppo più numeroso. Da evidenziare infine le cinque serate su salute e benessere organizzate in collaborazione con Astrid (Associazione Trentina Invalidi e Disabili) dove, grazie alla presenza di qualificati relatori, si sono affrontate tematiche di grande attualità ed interesse, legate in parte anche all’evento Expo di Milano quali: il senso del donare e perdonare, alimentazione naturale e salute; i danni derivanti dalle onde magnetiche: conoscenza e rimedi; prevenzione delle malattie invernali attraverso l’alimentazione naturale ecc. Gli argomenti trattati con competenza dai relatori Maria Carla Bonetta, Presidente di Astrid, in primis, dalla psicologa dott.ssa Veronica Loperfido, dalla dott.ssa Angela Tiriglia, omeopata, da Serena Pizzini, iri- dologa e naturopata e da altri, hanno destato grande interesse e voglia di approfondimento. Questi i nominativi dei premiati per aver raggiunto i vari step di donazioni previste: Andreatta Federico, Bernardi Claudia, Demozzi Veronica, Franceschini Elena, Ianes Claudio, Ketmaier Valentina, Luna Moreno Nayeth, Montibeller Jenny, Nicolussi Elisa, Paoli Stefano, Pocher Anna, Soraperra Lara (con 6 donazioni e più); Bonamini Leonardo, Giovannini Luciana e Nicolodi Stefano (12 donazioni); Baldessari Lorenzo e Giacomoni Giuliano (24 donazioni); Andreatta Cristian, Finazzer Giovanna e Moser Marco (40 donazioni); Bianchini Valerio (60 donazioni). Da segnalare infine la qualificata presenza del dott. Paolo Gottardi della Banca del Sangue che ha fornito utili elementi informativi in seguito all’entrata in vigore di un dettato normativo, il signor Giorgio Tommasi, vice presidente di Avis regionale nonché coordinatore del gruppo giovani donatori del Trentino e della Presidente dell’Avis comunale di Trento, Patrizia Suligoi. Il gradito ospite Antonio Maule ha dato spunti di sano umorismo adattandosi perfettamente al detto: il riso fa buon sangue! } Costruzioni Generali SRL Via Graz 14 - 38121 Trento - Tel. 0461 816121 [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 35 FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO Un bilancio 2015 in positivo Prosegue la strategia per migliorare la qualità dei beni forniti mantenendo la massima attenzione sui prezzi DI ALESSANDRA CASCIOLI C ari Soci, un’altra primavera è alle porte, un altro anno di vita, di storia, di attività e di positivi cambiamenti della nostra Famiglia Cooperativa. Cirillo Orsingher “Maestro falegname” iniziò l’attività a Povo nel 1900: i segreti del mestiere sono stati tramandati per quattro generazioni ed oggi la nostra azienda prosegue con passione nel restauro a regola d’arte di opere lignee di ogni epoca, tipologia e stile. “Restauro dei mobili della Sacrestia delle Reliquie - Cattedrale di Trento” TRENTO - Viale Verona, 190/15 - Tel. 0461 810015 [email protected] - www.orsingher.eu 36 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 È anche tempo di riflessioni e bilanci sull’anno passato e, per forza di cose, sul futuro. Riflessioni e bilanci che spaziano su distinti ambiti, da quello dell’auspicato miglioramento di offerte e servizi per i soci, a quello necessario dei “conti”, a quello dei progetti e delle prospettive future che coinvolgono sia la nostra organizzazione quotidiana, sia la nostra intera comunità. L’iniziativa più importante dello scorso anno va individuata nella totale riorganizzazione del punto vendita di Sprè, immaginato per poter sostenere il “servizio di vicinato” in un’ottica più moderna, senza rinunciare alla qualità e alla freschezza dei prodotti ma sempre con la volontà di privilegiare la dimensione umana che contraddistingue la filosofia della nostra famiglia cooperativa. Stiamo valutando i risultati, nella prospettiva di correggere e, eventualmente, ricalibrare, l’offerta. Il ruolo istituzionale mi impone poi di indugiare sui risultati di bilancio, che appaiono confortanti nonostante il momento difficile per tutti. Da una prima analisi posso affermare che anche l’ultimo esercizio non solo non chiuderà in perdita, ma avrà addirittura margini, che consentiranno, ovviamente, di migliorare offerte e vantaggi innanzitutto per i soci. Stiamo lavorando al fine di innescare davvero un circolo virtuoso, in forza del quale i buoni risultati economici consentano vantaggi sempre maggiori per i soci, che abbiano, quale ricaduta, ulteriori benefici per la cooperativa e, dunque, per tutti noi soci. Più nell’immediato e nella prospettiva di una concreta e rapida “ricaduta” sui soci, va posto l’accento sulle iniziative che animeranno la nostra primavera: proseguirà la strategia atta a migliorare la qualità dei beni forniti mantenendo la massima attenzione sui prezzi finali. Rimarranno peraltro in programma le iniziative “autonome”, rivolte ai clienti in generale e ai soci in particolare (tra cui, ad esempio, l’idea di riuscire a garantire la “spesa a casa”, quantomeno agli utenti che sono in difficoltà nel recarsi nei punti vendita). Un pensiero forte e affettuoso sorge pensando alla prossima Pasqua… quindi Buona Pasqua a tutti! } [email protected] SPECIALITÀ E PROPOSTE DALLA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO offerte valide dal 21 marzo al 3 aprile 2016 nei punti vendita di Povo, Sprè, Cognola, S. Donà, Sardagna Famiglia cooperativa di Povo augura Buona Pasqua a tutti i Soci e Clienti Famiglia Cooperativa di Povo arzo al 3 aprile 2016 m 1 2 l a d e d li a v e t propos Uova di cioccolata Liquori e distillati Saracini Macelleria di Povo e Cognola Scottona trentina Conigli nostrani Capretti nostrani Preparati di nostra produzione ampia scelta di l e n i t s o r ar reparto carne Famiglia Cooperativa di Povo proposte valide dal 21 ma rzo al 3 aprile 201 6 Latteria del Sole Olio d’oliva dalla Liguria colombe di alta pasticceria SPECIALITÀ E PROPOSTE DALLA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO offerte valide dal 21 marzo al 3 aprile 2016 nei punti vendita di Povo, Sprè, Cognola, S. Donà, Sardagna Reparto frutta e verdura Vasto assortimento di radicchio Castelfranco Tardivo Trevisano Rosso di Verona Rosso di Chioggia Lusia Radicchio verde Asparagi e uova sode spesa a domicilio sconto ad anziani il giovedì sconti ad associazioni ampia gamma di prodotti bio prodotti per celiaci l arance nave c le m e n t in e li m o n i Agrumi cooperativa Agrinova Servizi offerti dalla Famiglia Cooperativa ai propri soci GRUPPO ANA POVO Visita al reparto di onco-ematologia pediatrica di Padova Eletto anche il nuovo capogruppo DI BRUNO FRANCESCHINI C ari lettori di “Tuttapovo”, sono Bruno Franceschini, nominato nuovo capogruppo degli Alpini dopo le dimissioni del precedente capogruppo, credo per incompatibilità e incomprensione nel Direttivo. Il 23 febbraio assieme al Gruppo alpini di Villazzano, la Bocciofila e il comitato Valnigra (in sei persone) ci siamo recati presso il reparto di onco-ematologia pediatrica di Padova. Ci hanno accolti il presidente dell’AIL, il ragionier Cavalieri, e il direttore del reparto Professor Giuseppe Basso, illustrandoci brevemente la storia dell’Associazione. «L’AIL di Padova è nata quarant’anni fa. Allora le guarigioni in reparto erano pari allo zero %. Negli anni, grazie anche alle donazioni e al volontariato, sono salite al 70%. Il 20% dei guariti è diventato adulto e ha formato una famiglia». Un risultato davvero degno di nota. In seguito, siamo stati accompagnati nel day hospital. «Attualmente ci sono 20 piccoli pazienti» ci ha spiegato il Professor Basso. «Purtroppo per questi bambini non esistono né il passato né il futuro, possono vivere solo il presente». È stato un momento davvero toccante. La visita si è conclusa con la consegna di una donazione di 2700 euro raccolti nell’ambito dei pranzi della Cassa Rurale di Trento e al momento dei saluti abbiamo ricevuto il calendario 2016 “Siamo Diventati Grandi”. In seguito, il presidente Cavalieri ci ha invitati a seguirlo presso la sede AIL, dove delle volontarie stavano preparando le confezioni pasquali per la raccolta fondi nelle piazze. Ci ha spiegato che nel corso del 2015 la raccolta di fondi e donazioni è stata di circa 550.000 euro. Questi soldi sono stati investiti per implementare i servizi di onco-ematologia (l’assunzione di bio- logi per gli esami istantanei, locazioni esterne per le mamme), per la ricerca (p.e. una borsa di studio per un ricercatore in Francia, che, insieme all’Italia, è la più all’avanguardia per quanto riguarda la ricerca e le terapie in Europa) e per molti altri interventi. È stata un’esperienza unica per il gruppo che ha avuto l’occasione di visitare il reparto. Un’esperienza che fa profondamente riflettere sul valore della vita e sulla necessità di investire energie, tempo e risorse per continuare a supportare chi opera nel settore e, più in generale, chi si prodiga nel volontariato. Concludo augurando, a nome di tutto il Gruppo, una serena Pasqua. } Alpini di Povo, Villazzano, la Bocciofila e il comitato Valnigra nel reparto di onco-ematologia *LDFRPRQL$QGUHD 3,7785(,17(51,(67(51, 9LD3LQDUDD 3292 FHOO [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 41 CTG POVO È tempo di cambiare Attività 2016 DI MARTINO CIRESA ASSEMBLEA DEI SOCI Venerdì 12 febbraio i soci si sono riuniti per l’assemblea annuale, durante la quale è stato descritto l’operato del Direttivo e dell’Associazione, insieme ai risultati ottenuti. È stato inoltre presentato il bilancio delle attività del 2015 e il preventivo delle entrate e delle spese per il 2016. CAMPO DA PATTINAGGIO Anche quest’anno, purtroppo, non è stato possibile realizzare il campo da pattinaggio in Cimirlo, per l’impossibilità di creare la quantità minima di ghiaccio per renderlo agibile. Questa situazione di temperature sfavorevoli all’iniziativa, che si è ripetuta nella quasi totalità degli ultimi anni, unita a un accresciuto carico burocratico, ha dato il via a una discussione, tuttora aperta, sulla futura fattibilità di questa attività. INIZIATIVE DI MAGGIO Il Torneo delle Frazioni si terrà come di consueto nel mese di maggio. Le date e le informazioni per l’iscrizione sono disponibili a breve sul nostro sito insieme alle altre informazioni. Per il Gio’ Madonnari la data più probabile è domenica 15 maggio. FESTA DI INIZIO ATTIVITÀ La festa di inizio attività a Malga Nova si terrà il giorno 2 giugno. Maggiori informazioni saranno prossimamente disponibili sul nostro sito e sulla nostra pagina Facebook. CAMPEGGI Con l’inizio del 2016, il direttivo del CTG ha deciso di sperimentare una modalità nuova di campeggio, al fine di rendere ancora più interessante e accessibile l’offerta ai ragazzi e alle loro famiglie. Gli obiettivi della nuova modalità sono da un lato di offrire un’esperienza diversa ai ragazzi e dall’altro di venire incontro alle esigenze delle famiglie. I campeggi delle medie non saranno più divisi a seconda dell’età dei ragazzi, ma consisteranno in due turni nei quali potranno partecipare i ragazzi dalla prima alla terza media, mentre il turno delle superiori rimarrà invariato rispetto allo scorso anno. Realizzando due turni misti si vuole dare la possibilità ai ragazzi di vivere un campeggio più vario, andando a superare le barriere dell’età per favorire una relazione anche al di fuori del gruppo del proprio anno. La possibilità di scegliere uno dei due turni potrà portare a un numero maggiore di iscritti per ogni turno, contribuendo a rendere i campeggi più vivaci e dando la pos- NICHELATTI ALDO s.n.c. di Roberto, Claudio e Aldo 42 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 sibilità alle équipe di animatori di organizzare attività che sarebbero difficili da realizzare con gruppi più ridotti. La proposta è mirata anche al venire incontro alle necessità delle famiglie. Con la scelta tra i due turni sarà possibile optare per il periodo più congeniale alle proprie esigenze e, nel caso in cui si iscriva più di un figlio, la possibilità di farli partecipare allo stesso campeggio, con conseguente riduzione degli spostamenti richiesti. Pertanto quest’anno i turni di campeggio sono: Primo Turno Medie 17 - 30 luglio Secondo Turno Medie 31 luglio - 13 agosto Superiori 14 - 21 agosto INFORMAZIONI Le riunioni del Direttivo si tengono il martedì sera, nell’orario 20.3022.00, nelle date riportate sul calendario del sito web. Ricordiamo che le riunioni sono aperte a tutti i soci interessati. Per seguire le notizie del CTG di Povo fate riferimento al nostro sito web www.ctgpovo.it e alla nostra pagina Facebook CTG Povo. } IMPIANTI IGIENICO-SANITARI RISCALDAMENTO - GAS METANO PANNELLI SOLARI POVO - Via della Resistenza 34 Tel. 0461 810082 - cell. 349 5283809 [email protected] FILODRAMMATICA CONCORDIA ’74 Conclusa la rassegna “Isidoro Trentin” Una serata con “Le pagine pu bele” e la premiazione delle Filodrammatiche DI ANTONIO BERNABÈ © C. Condini Il podio dei vincitori [email protected] © C. Condini S econdo un copione ormai consolidato, il 6 febbraio scorso si è conclusa al Teatro “Concordia” di Povo la 28ª Rassegna teatrale “Isidoro Trentin”. Nell’arco di tempo che va da novembre a febbraio si sono esibite sul palco del nostro sobborgo dieci Compagnie teatrali. Il favore del pubblico è andato alla commedia “Tuti boni de ciacerar”, portato in scena dalla Filo Nino Berti di Rovereto per la regia di Loredana Cont. Il lavoro è una parodia del chiacchiericcio che da palla di neve si trasforma in valanga, rischiando di travolgere tutto e tutti. Al secondo posto si è piazzato “En vedof alegro”, proposto dalla Filo di Toblino/Sarche per la regia di Dario Zanlucchi. Per il terzo posto i favori del pubblico votante sono andati a “Per quel Loredana Cont con Carlo Giacomoni temporal sul Brenta”, portato in scena dalla Filo Doss Caslir di Cembra con la regia di Luciano Lona. Il premio “Memorial Pierino Merz” per scenografia, luci e musica è andato ex aequo a due Compagnie teatrali: la “Argento Vivo” di Cognola per “Le alegre comari de…” e alla Filodrammatica di Laives che ha presentato “Il marito di mio figlio”, impegnativa ma brillante commedia che tocca con delicatezza un tema di grande attualità. Prima delle premiazioni la Filo “Concordia” di Povo ha proposto, fuori concorso, una selezione di successi portati in scena durante 40 anni di attività teatrale. “Le pagine pu bele” – questo il significativo titolo del recital – sono state accompagnate da un filmato/documentario omaggio del Club interassociativo Tuttapovo e prodotto dalla Fondazione Museo Storico del Trentino. Nell’intervista rilasciata a Lorenzo Pevarello, Carlo Giacomoni racconta la sua passione per il teatro, la nascita nel 1974 della Filo “Concordia ’74” a Povo e le vicissitudini che ne hanno accompagnato l’attività fino al giorno d’oggi. Ringraziando gli sponsor che da anni rendono possibile questo importante appuntamento culturale nel sobborgo – la Cassa Rurale di Trento, la Famiglia Cooperativa di Povo, il Club Tuttapovo, la Parrocchia e il Comune di Trento – il presidente della Filo “Concordia” ha dato appuntamento al pubblico e alle Compagnie teatrali per il prossimo autunno. } n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 43 COMITATO CHIESA OLTRECASTELLO L’augurio di “piccoli momenti di felicità” La via crucis posta nella chiesa di Oltrecastello da poco sistemata a nuovo DI EMANUELA STABLUM C arissimi Amici e lettori di “Tuttapovo”, quest’anno il tempo non ci ha permesso di trovarci in allegria davanti al tradizionale piatto carnevalesco con “polenta, luganega e formai” del Gran Carnevale di Oltrecastello. Il Comitato ha anche ricevuto diverse richieste, da amici e simpatizzanti, sulla possibilità di un ulteriore rinvio dimostrandoci l’affetto e la voglia di trovarsi insieme, apprezzando le iniziative promosse dal Comitato e per questo vi siamo molto grati. Non vi preoccupate, ci stiamo già prodigando per proporre un’effervescente festa patronale alla fine di lu- Installazione impianti idrico-sanitario, climatizzazione, pannelli solari, gas metano, riparazioni via Don T. Dallafior, 32 - 38123 Povo (TN) [email protected] - cell: 335 6279500 44 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] glio, intanto, una nuova occasione d’incontro potrebbe essere la benedizione della nuova via crucis posta nella chiesa di Oltrecastello da poco sistemata a nuovo. Vi faremo sapere attraverso avvisi affissi alla bacheca della chiesa, il giorno prefi ssato al quale tutti sono invitati, per il desiderio di partecipazione e il gusto di stare insieme. Visto che siamo alle porte della Pasqua, ci preme porgere a tutti l’augurio della riscoperta delle piccole cose... di quei piccoli gesti che possono regalare inaspettati momenti di felicità... Nel ricercare per esempio il perché dello scambio delle uova di cioccolato è stato bello scoprire che... «i primi cristiani, per ricordare il sangue di Gesù Cristo, durante la Pasqua usavano pitturare le uova di rosso e le decoravano con croci o altri simboli (una tradizione che dura ancora oggi nei paesi ortodossi e cristianoorientali)». La simbologia dell’uovo per i primi cristiani era abbastanza evidente: dall’uovo nasce la vita che a sua volta veniva associata con la rinascita di Gesù e quindi con la Pasqua. Secondo alcuni studi la tradizione delle uova pasquali venne però rafforzata da un’usanza tipicamen- [email protected] te pasquale: la quaresima, cioè il periodo di quaranta giorni prima della Pasqua nel quale i credenti sono tenuti al “digiuno ecclesiastico”. In questo periodo è vietato mangiare carne. In passato, e tuttora nelle chiese cristiane orientali, era vietato mangiare anche le uova. Era difficile però costringere le galline a non depositare uova, così i primi cristiani si trovavano con un surplus di uova che non potevano mangiare. Dalla necessità di farci qualcosa sarebbe nata la tradizione di bollirle fino a farle diventare dure come sassi e poi dipingerle con colori sacri e simbolici. Verso la fine dell’Ottocento, poi, i progressi tecnologici avevano oramai reso possibile unire la tradizione del cioccolato (introdotto in Europa da poco) a quella delle uova regalo pasquali. L’idea venne per la prima volta ai dirigenti della Cadbury, un’azienda dolciaria inglese che esiste tuttora, che nel 1875 crearono il primo uovo di cioccolato pasquale vuoto con all’interno una sorpresa. Nel 1905 la Cadbury introdusse un’altra innovazione tecnologica, le uova di cioccolato al latte (che era stato inventato una trentina di anni prima in Svizzera). Ancora una serena Pasqua a tutti. } n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 45 PARROCCHIA DI POVO Prepariamoci alla Pasqua Alla scoperta dei volti di Maria conservati nella nostra chiesa DI DON DARIO N elle pagine messe a disposizione alla parrocchia mi è caro presentare due interessanti articoli, inerenti uno alla comunità di Povo e firmato da Antonio Bernabè, al quale va un sincero ringraziamento, dal titolo “Tre volti di Maria” che ci illustra le immagini mariane presenti nella chiesa parrocchiale, mentre il secondo, dal titolo “Il giubileo straordinario della misericordia”, ci invita ad allargare il nostro sguardo sull’offerta proposta da papa Francesco alla Chiesa e all’umanità tutta, e quindi a ciascuno di noi che di essa facciamo parte, del Giubileo straordinario della misericordia. Questo tema lo riprenderò nei prossimi numeri anche perché necessita di ulteriori approfondimenti. Colgo l’occasione che mi è offerta per presentare ai lettori di queste pagine e a tutta la comunità di Povo i miei più sentiti auguri di buona Pasqua, che, nell’anno straordinario della misericordia, si fa stupore e meraviglia, grazie alla riscoperta di un Amore che si fa dono, offerta, vita nuova ed eterna. Buona Pasqua. TRE VOLTI DI MARIA Un aiuto a “leggere” alcuni dei tesori contenuti nella chiesa parrocchiale di Povo. Lo sguardo di chi entra nella chiesa parrocchiale di Povo inevitabilmente si posa sul grande affresco che occupa il catino absidale, dove troneggia la Madonna del Rosario, protettrice delle navi cristiane nella bat46 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 Particolare della Madonna di Anton Fasal taglia di Lepanto. L’espressione della Madre di Gesù è severa e, se non proprio arcigna, è di grande durezza. Di tutt’altro tenore è il viso di Maria nella pala del Fogolino, collocata sulla sinistra della parete dell’abside. Recentemente la sezione delle ACLI di Povo ha fatto omaggio alla chiesa di un’icona della cosiddetta “Madonna del Coro”. Una lettura approfondita dell’icona e della pala del Fogolino è stata proposta nella serata del 4 dicembre dello scorso anno da mons. Lodovico Maule. Monsignor Maule ha iniziato l’incontro con una circostanziata descrizione della pala del Fogolino, assai poco conosciuta anche per la sua collocazione defilata alla vista dei fedeli. L’autore Marcello Fogolino nasce a Vicenza negli anni Ottanta del Quattrocento, da famiglia di origini friulane. Del padre, anch’egli pittore, condivide l’estro artistico, che viene poi alimentato dalla frequentazione di “botteghe” veneto-friulane. All’età di 40 anni l’artista è ricercato dalla giustizia che lo ritiene responsabile di omicidio in concorso con il fratello Matteo. Per sottrarsi alle ricerche fugge dal territorio della Repubblica Veneta e nel 1527 arriva a Trento, dove ottiene asilo e un salvacondotto. A Trento [email protected] conquista la fiducia del cardinale Bernardo Clesio, che lo fa partecipare – assieme a Dosso Dossi e a Girolamo Romanino – alla decorazione del “Magno Palazzo”. Le attività pittoriche per conto del principe vescovo non si limitano al Castello del Buonconsiglio. Fogolino lavora nelle proprietà vescovili (Castel Cles, Castel Toblino, Palazzo delle Albere) e affresca anche Palazzo Sardagna, Casa Rella in piazza Duomo e fra il 1530 e il 1550 realizza pale d’altare per diverse chiese del Trentino. LA MADONNA DEL FOGOLINO Nel 1537 il Fogolino dipinge la pala d’altare per la chiesa di Povo. Questa pala presenta alcune similitudini con altre realizzate per il Duomo e San Marco a Trento e le chiese di Calavino e di Sardagna. Nel grande quadro la Madonna appare seduta su un alto piedistallo di marmo ricoperto da un drappo ed è affiancata da san Pietro e sant’Andrea. La pala venne sicuramente posta nella chiesa di Povo subito dopo la sua realizzazione e la raffigurazione dei due santi “titolari” della chiesa rafforza l’ipotesi di un’opera voluta apposta per questo edificio sacro. L’originaria collocazione del quadro fu l’abside della vecchia chiesa, dove andò a coprire l’affresco tardo quattrocentesco sottostante che raffigura il “Trono della Misericordia”, la Santa Trinità, la Madonna e il Simonino, affresco recentemente recuperato e visibile nella cappella laterale. Quando venne edificata la nuova e attuale chiesa parrocchiale, la pala del Fogolino fu tolta dalla chiesa antica e collocata sul lato sinistro del presbiterio del nuovo edificio di culto. La pala è sormontata da una cornice a forma di semiluna che completa la parte alta del quadro. Questa cimasa raffigura l’Eterno Padre benedicente, posto fra due angioletti: l’angelo di destra sorregge un libro aperto nel quale si legge “Ego sum Lux mundi” (“Io sono la Luce del mondo”). Al di sotto della pala si trovava una splendida predella, suddivisa in tre scomparti raffiguranti rispettivamente: la chiamata di Pietro e [email protected] Pala del fogolino drea, l’adorazione dei Magi e la crocifissione di san Pietro. Attualmente queste tre piccole tavole sono custodite ed esposte al Castello del Buonconsiglio di Trento. Senza addentrarci nei pur interessanti dettagli dell’opera d’arte illustrati nella serata da mons. Maule, osserviamo che le figure di maggior rilievo della pala sono la Madonna, Gesù Bambino, san Pietro e sant’Andrea. Al centro del dipinto sta Maria, non una Madonna trionfante, ma una Madre affettuosa che stringe nel- le sue braccia il Figlio e, guardando Lui, sembra mormorare “Fate quello che Lui vi dirà”. San Pietro mostra le chiavi (“A te darò le chiavi”) e la Bibbia, mentre sant’Andrea regge un’enorme croce, strumento del suo martirio. I personaggi sono racchiusi in un grande arco a tutto sesto, che, aprendosi, mostra un cielo luminoso e un paesaggio montano. LA NUOVA ICONA, COPIA DELLA MADONNA DEL CORO Nel 1235 nella chiesa di santa Maria del Popolo a Roma fu collocata un’ico- n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 47 PARROCCHIA DI POVO na ritenuta miracolosa e molto venerata: quella della Madre di Dio. È un’icona di origine bizantina, che si ispira a quella che – secondo la tradizione – dipinse l’evangelista san Luca. A metà del Quattrocento il principe vescovo di Trento Giovanni Hinderbach, con il consenso del pontefice, fece eseguire a Roma una copia di quella venerata icona e la donò alla cattedrale di San Vigilio, dove venne collocata nel Coro: perciò questa icona è conosciuta come la “Madonna del Coro”. Quella attualmente esposta in cattedrale è una copia dell’icona quattrocentesca, che nei secoli s’era notevolmente deteriorata. L’icona in questi giorni donata dalle ACLI alla chiesa parrocchiale di Povo è una fedele interpretazione di quella venerata a Roma. L’icona rappresenta la “Oldigitria”, cioè “Colei che indica la via”. Questo modo di venerare la Vergine e il Bambino risale ai tempi più antichi della cristianità e se ne trovano numerosi esempi sia in Oriente che in Occidente. Nell’immagine, Maria vi è raffigurata in posizione frontale, con lo sguardo amorevolmente rivolto al Figlio. Anche quest’icona ha in comune i dettagli che caratterizzano l’antica tipologia rappresentativa: Maria regge il Bambino con il braccio, sia a destra sia a sinistra; indossa una tunica che la ricopre dalla testa ai piedi (il “maphorion” che era il vestito delle vergini consacrate) e rende invisibili i capelli. Il Bambino è seduto sul braccio, anch’egli in posizione frontale, ma il suo sguardo è rivolto a noi; con la destra leggermente alzata benedice alla greca, tenendo separate le dita in un gruppo di tre (la Trinità) e di due (la sua natura umana e divina). Egli è insieme bambino e adulto, è l’Emmanuele con gli attributi della divinità. La Vergine tende la sua mano libera verso il Bambino, in un gesto che lo indica. Nell’insieme l’atteggiamento della Madre è ieratico, di distacco e di grande rispetto; quello del Bambino è soffuso di regalità e di serietà, come si addice al Dio-Uomo. Antonio Bernabè IL GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA Madonna del coro 48 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 Lo scorso 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, papa Francesco ha aperto la porta santa della basilica di S. Pietro in Vaticano aprendo ufficialmente l’anno santo straordinario della Misericordia, indetto con la bolla Misericordiae vultus dell’11 aprile dello scorso anno. Molti hanno letto questa proposta come un ulteriore segno lanciato a tutti, non solo ai cristiani, da parte del Papa per aiutare questa nostra umanità, lacerata da troppi segni di morte, a trova- [email protected] re spiragli di vita, ad aprirsi a orizzonti di vita vera, a riscoprire il cuore di Dio, che la Scrittura da millenni ci presenta come Misericordia. Concetto questo della misericordia che nel corso degli ultimi decenni si è venuto progressivamente impoverendo, avendo smarrito la forza dei suoi molteplici significati. Vorrei allora cercare, prima di tutto, di presentare il termine Misericordia per comprendere perché il Papa ha voluto questo straordinario anno santo. Misericordia è un vocabolo composto di tre parole: misero, cuore e dare. Misericordia indica quindi il cuore di Dio, che parte in pellegrinaggio verso il misero, l’uomo, per offrirgli un cuore nuovo. Indica quindi il cuore di Dio incamminato ad abitare, come un abbraccio, i luoghi dove il cuore dell’uomo soffre. Nel linguaggio corrente la parola misericordia – “la parola più forte del vangelo” secondo una nota affermazione di papa Francesco – è stata spogliata del suo splendore e ridotta al solo significato morale di perdono dei peccati, come un benevolo e quasi semplicistico chiudere gli occhi da parte di Dio. Al contrario, il termine chiave per coglierla nella sua forza dirompente è invece “sofferenza”. Un’osservazione straordinaria di Jhoann Baptist Metz fa notare che «nel Vangelo il primo sguardo di Gesù non si posa mai sul peccato della persona, ma sempre sul suo bisogno». La terra non ha bisogno di giudici, ma di samaritani; e il primo samaritano è Dio stesso, che volge il suo sguardo d’amore sull’intera umanità ferita. Questo è ciò che Gesù stesso ci rivela, questo è il cuore stesso di tutto il messaggio del Vangelo. Coloro che si vogliono discepoli di Gesù, devono camminare sulle sue orme, conquistare il suo sguardo e le sue viscere di madre, il suo cuore di padre; essere, e non solo dirsi, «misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro celeste» (Lc 6,36). Il Cristianesimo ha tradotto l’essere e l’esserci stesso di Dio nelle sette opere corporali e sette spirituali (che presenterò sul prossimo numero di “Tuttapovo”). Questo è il vero racconto del volto di Dio. L’essenza autentica della morale, secondo la Bibbia, è fare ciò che Dio fa, prolungare le sue scelte, amare ciò e come che Lui ama, preferire coloro che Lui preferisce. Celebrare il Giubileo della Misericordia significa entrare in questo racconto concreto, fatto di grembo e di mani. Non ha nessun senso passare per la Porta Santa se poi non si passa per la porta di casa di un povero, di un malato, se non si lascia varcare la soglia della propria casa a uno che può essere e trovarsi nel bisogno. Non ha senso chiedere misericordia a Dio e poi non arrivare a offrirla al proprio prossimo, al proprio vicino. Se il Giubileo non tocca la vita, non è Giubileo. Può essere perfino ipocrisia, falsa religione contro cui i profeti hanno detto parole di fuoco. La misericordia è un’arte che si impara, imparando tre verbi: vedere, fermarsi e toccare; che sono i gesti concreti raccontati nella celebre pagina del samaritano (Lc 10). Vedere. Vide le ferite e si lasciò ferire dalle ferite dell’uomo. Il mondo è un immenso pianto, ma invisibile a chi ha perduto lo sguardo del cuore. Gesù sapeva guardare negli occhi una persona – «Donna perché piangi?» (Gv 20,13) – e scoprire dietro un centimetro quadrato di iride urgere una promessa, un desiderio, un’energia trattenuta (Marina Marcolini). Fermarsi. Per vedere bene un prato bisogna inginocchiarsi e guardarlo da vicino, ricordava Ermanno Olmi. C’è solo un modo per conoscere un uomo, Dio, un paese, un pove- FALEGNAMERIA GIACOMONI DI LORENZO E FRANCESCO S.N.C. [email protected] Giubileo, apertura Porta Santa ro: fermarsi, inginocchiarsi e guardare da vicino. Guardare gli altri a un millimetro di viso, di occhi, di voce. Guardare come bambini e ascoltare come innamorati, in silenzio. Quando ci fermiamo con qualcuno abbiamo già fatto molto per la storia del mondo. Toccare. Ogni volta che Gesù si commuove, tocca: il lebbroso, il cieco, la bara del ragazzo di Nain. Toccare è parola dura, che ci mette alla prova, perché non è spontaneo toccare il contagioso, il mendicante. Come la notte comincia dalla prima stella, così il mondo nuovo comincia dal primo samaritano buono. Che questo anno santo straordinario ci apra ad accogliere e a donare ciò di cui proprio abbiamo bisogno: di misericordia. } 352'8=,21(6(55$0(17, ,17(51,('(67(51, POVO (TN) Via Sabbioni 23 Tel. e Fax 0461 810093 n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 49 SCUOLA DELL’INFANZIA EQUIPARATA “SUOR ANGELINA LORENZINI” Dopo più di vent’anni Giorgio Battisti lascia la presidenza alla signora Martina Ferrai “Grazie al nostro Presidente” A CURA DEL COMITATO DI GESTIONE E DEL PERSONALE DELLA SCUOLA L a Scuola dell’infanzia equiparata di Povo viene definita, come molte altre scuole del Trentino, “scuola della comunità”; questo perché la sua fondazione è avvenuta, negli ultimi anni dell’800, per volontà di benefattori e di persone del paese che avevano a cuore la sorte dei più piccoli e delle loro famiglie. Da allora, lungo una storia ormai più che centenaria, la scuola è sempre stata gestita esclusivamente da volontari, da persone disposte cioè a mettere a disposizione il loro tempo, le loro energie e i loro talenti in modo totalmente gratuito a favore dei bambini e della comunità intera. La gestione della scuola è affidata a un ente guidato da un presidente; più di vent’anni fa, l’allora parroco di Povo don Renzo Zeni individuò nella persona del professor Giorgio Battisti un buon candidato a questo ruolo e tanto fece da convincerlo ad accettare il non facile compito. Così, da allora e fino allo scorso febbraio 2015, il professor Battisti è stato per tutti noi “il presidente”. Negli anni ha svolto il suo compito con grandissima passione; è stato presente accanto ai bambini, alle famiglie e a tutto il personale, condividendo momenti lieti e momenti difficili, soddisfazioni e prove, con un coinvolgimento che è sempre andato ben al di là del ruolo istituzionale. La sua presenza e il suo operato non si sono mai limitati alla sola parte amministrativa; specie dopo essere andato in Giorgio Battisti con Martina Ferrai L’ASSICURATO E’ LIBERO DI RIPARARE IL PROPRIO MEZZO DAL SUO CARROZZIERE DI FIDUCIA Aderente deleghe con tutte le assicurazioni. In caso di incidente automobilistico ci occupiamo noi della gestione del sinistro, dall’invio della constatazione amichevole alla liquidazione, senza nessun anticipo di denaro da parte del cliente. di Chiaranda Christian e Mazzalai Andrea VETTURE DI CORTESIA GRATUITE Banchi riscontro scocche Verniciatura a forno Restauro vetture e moto d’epoca Perizie automobilistiche Riparazione cristalli Riparazione carenature 38123 Trento - Via Edmund Mach 40 - Tel. 0461.930780 Fax 0461.391161 - www.carrozzeriagamma.com - [email protected] pensione, si può dire che sono stati ben pochi i giorni in cui 50 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] non abbia trascorso parte della sua mattinata a scuola, a contatto con i piccoli e con tutto il personale. Un impegno così prolungato negli anni e così coinvolgente ha certamente assorbito molto del suo tempo e delle sue energie e così il professor Battisti già da qualche tempo aveva iniziato a pensare a qualcuno a cui passare il testimone in questo compito tanto delicato, fino a trovarlo nella persona della ing. Martina Ferrai, già facente parte del comitato di gestione e mamma di due bambine che frequentano la nostra scuola. Il passaggio è avvenuto già da un anno, ma quasi in sordina; il presidente Battisti non ha voluto cerimonie, né riconoscimenti. È rimasto, fortunatamente, come membro dell’ente gestore, al quale continua a offrire tutta l’esperienza maturata in tanti anni di servizio. Viene ancora molto spesso a scuola, così non si è interrotto il prezioso legame fra lui e le varie componenti della comunità scolastica. Tutti noi, che abbiamo condiviso tanta strada con lui, riteniamo di non poter però lasciar terminare il suo mandato senza esprimere quello che proviamo nei confronti del nostro “presidente” e così abbiamo pensato di approfittare delle preziose pagine di “Tuttapovo” per testimoniare la nostra profonda gratitudine per tutto quello che ha fatto per questa scuola e per la comunità della quale essa è espressione. Anche chi è estraneo al mondo della scuola Martina è la presidente e fa la mamma. È piccolina, ha i capelli lunghi e gialli e con i riccioli e ha gli occhiali. Sorride sempre ai bambini. Organizza le riunioni per le mamme e parla con le maestre e le cuoche. [email protected] può intuire quali e quante siano le sfide e le difficoltà nella gestione di una realtà che negli anni, anche per i cambiamenti della società in cui viviamo, è diventata sempre più complessa e delicata. Ma tutti noi possiamo dire che il signor Battisti ha cercato sempre di dare il meglio di sé, ricordando nei momenti difficili la frase tipica di suor Angelina: «coraggio e sempre avanti, che drio ala strada se endriza la soma». Ringraziamo allora, di tutto cuore il nostro presidente e ci auguriamo di vederlo arrivare al mattino ancora per molto tempo a condividere con noi la meravigliosa avventura dell’educazione delle giovani generazioni. Alla signora Martina, nuova presidente, auguriamo buon lavoro fra di noi, assicurando la nostra collaborazione e sperando di poter condividere un percorso ricco di soddisfazioni. } Il presidente è grande, alto e pelato e barboso perché ha la barba come Babbo Natale. È simpatico e furbetto perché fa ridere e fa gli scherzetti, tipo ti dice che lui è il Giorgio Battisti e non il presidente. Ha una borsa da lavoro a tracolla che sembra una valigia con tante tasche e una giacca sempre aperta. Il presidente dà gli ordini, decide di girare nelle sezioni e vedere se i bambini sono bravi e li saluta. Scrive anche cose importanti nell’ufficio. In cucina parla con le cuoche e pela le uova sode, quando passa dice “Buon giorno” . Fa il postino dei tappi e fa il maestro di pallavolo, è bravo e molto gentile, non urla e lascia fare anche delle corsette. n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 51 ARCOBALENO BASKET Minibasket a Povo: una realtà in crescita! DI DEBORA VITTI “5... 4... 3... 2... 1... Tutti al centro!” Inizia così un allenamento di Thomas Degasperi, istruttore minibasket di Povo dove allena tre categorie di bambini: un gruppo di Esplorazione Motoria e Baby Basket formato da bambini di 4-5 anni, una squadra di Pulcini formata da bambini di 6-7 anni e una squadra di Scoiattoli/Aquilottini di 8-9 anni. Pulcini, Scoiattoli e Aquilottini si allenano due volte a settimana con la differenza che per i Pulcini l’allenamento è di 60 minuti mentre per gli Aquilottini l’allenamento è di 90 minuti. Il gruppo di Baby Basket invece si allena o per meglio dire gioca una volta a settimana per 45 minuti perché vista l’età molto bassa dei partecipanti crediamo che lo sforzo sia già sufficiente. Ogni gruppo ha i suoi obiettivi che crescono man mano che l’età aumenta. Il gruppo Baby è un gruppo nel quale i bambini spesso fanno la prima esperienza lontani dai genitori, visto che in palestra mamma e papà non possono entrare, e si ritrovano soli con Squadra Pulcini e Paperine (2008-2009) l’istruttore Thomas e la maestra Monica che dà una mano e quindi già questa è la prima grande conquista. Inoltre viene ricercato molto il divertimento dei bambini e quindi le proposte sono anche giochi popolari adattati alla pallacanestro in cui possono giocare e iniziare allo stesso tempo a maneggiare il pallone, ad abituarsi a tenere la palla in mano, ad abituarsi a guardare dove si muovono imparando le spazialità del campo da basket, ricercando il miglioramento della coordinazione, della Estetica Mia di Mosna Alessandra Obbiettivo prova costume: in 3 mesi si può! Vieni a scoprire i nuovi metodi personalizzati per drenare, ridurre e rimodellare il tuo corpo! Check-up gratuito! 52 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 mobilità, all’aumento di fiducia in se stessi, al miglioramento della socialità e così via. Nel gruppo Pulcini tutte le corse ricercate nel gruppo Baby vengono mantenute, ma trasferite sempre di più alla pallacanestro con prima parte del corso più dedicata al gioco e al divertimento per creare un bel gruppo e permettere ai bambini di socializzare e prendere confidenza con palla e campo, mentre nella seconda parte dell’anno le proposte diventano più specifi- Via della Resistenza 25, Povo tel. 0461811061 [email protected] www.esteticamia.it Per il viso 50% di sconto sul primo trattamento radiofrequenza effetto lifting immediato! [email protected] che e la parte ludica resta sempre ben presente ma con l’inserimento di partite tra compagni, di spiegazioni delle principali regole della pallacanestro, di esercitazioni per migliorare corsa, palleggio, passaggio e tiro che sono i fondamentali del basket e anche qualche accenno alla difesa. Nel gruppo Scoiattoli/Aquilottini quello fatto in precedenza viene sempre mantenuto e riproposto, diminuendo però il gioco generalizzato, portandolo sempre più vicino al mondo della pallacanestro e quindi momenti ludici sono sempre ben presenti ma con richieste tecniche sempre maggiori e personalizzate però alle capacità dei singoli bambini. Per questo gruppo inoltre abbiamo organizzato diverse amichevoli con gli altri Centri Minibasket Arcobaleno e iscritto la squadra ad alcuni tornei con presenti altre società per far avvicinare sempre di più i ragazzi al basket giocato e far appassionare i bambini alle partite, alle sfide e al confronto con altre realtà. } Gruppo Baby Basket (2010-2011) Squadra Scoiattoli (2007) e Aquilottini (2006) [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 53 SPECIALE / SPAZIO CIRCOSCRIZIONE Notizie dalla Circoscrizione Continua il lavoro di sempre. Ascoltiamo i cittadini, cerchiamo di risolvere qualche problema. Certe volte vorremmo di più, e più in fretta; certe volte ci pare che qualcosa di buono si riesca a fare. C’è la cura per un territorio sicuro e vivibile: sono gli interventi sulla sicurezza in strada, di cui scriviamo più avanti; sono i quotidiani interventi delle squadre comunali dei giardini, degli arredi e delle manutenzioni, che vogliamo qui ringraziare per la loro disponibilità e sollecitudine. Lavoriamo per tenere saldi i legami di comunità, tradizionalmente forti nel nostro sobborgo. Vogliamo rendere la sede circoscrizionale sempre più “Casa della comunità”, luogo di incontri, laboratori, attività sociali; il progetto sta diventando realtà, grazie al lavoro congiunto di un gruppo di “cittadini attivi”, che ci mettono passione, lavoro e materiali e del Comune, che ci mette strutture e connessioni informatiche. C’è l’attenzione alla valorizzazione di alcuni “Beni comuni”, come il Forte Roncogno da affidare a chi lo terrà bene anche per la Circoscrizione; MemoryLabPovo, già in azione per raccogliere e conservare memorie del nostro passato; la messa in sicurezza della chiesetta di S. Agata. Si attiva la solidarietà con la Parrocchia per l’accoglienza e l’integrazione dei profughi da poco sbarcati a Trento. Ritorna, il 30 aprile, la “Giornata del Volontariato per la Comunità”, alla quale tutti siete invitati a partecipare. Ci sono le serate organizzate dalle varie Commissioni, i pomeriggi in collaborazione con il Circolo pensionati e anziani e il sostegno finanziario alle iniziative di gruppi e associazioni sportive e del tempo libero. È questa la carta vincente: la partecipazione e la collaborazione di associazioni e singoli cittadini, ai quali vogliamo dire “grazie” a nome dell’intera comunità. “Tuttapovo” esce in coincidenza con la Pasqua: auguri, che sia per tutti e per ciascuno un momento di festa, riposo e tranquillità. } DALLA COMMISSIONE SPORT E GEMELLAGGIO POVO-VILLAZZANO-ZNOJMO tranche di contributi – circa 3.000 euro – per la valorizzazione delle iniziative già consolidate sul territorio. Presidente Adriano Tomasi, con Donatella Dappiano, Marco Gasperi, Lorenzo Bridi, Pio Bort, Corrado Benedetti, Nicola Gretter, Fabio Moser, Ivan Gruber, Agostino Vedovelli, Aldo Giongo e Nadia Broll. Per sensibilizzare la comunità sull’importanza di praticare corretti stili di vita ci siamo incontrati con il presidente del CONI per definire un ciclo d’incontri di formazione sul tema “Sport, movimento e avventura… per uno stile di vita più sano e divertente!” Riguardo al Gemellaggio con Znojmo, quest’anno al suo ventesimo compleanno, il Consiglio circoscrizionale ha deliberato di procedere direttamente alla programmazione delle attività, in accordo con la Circoscrizione di Villazzano, sentendo anche il Comitato per il Gemellaggio. I comitati di Povo e Villazzano hanno deciso di rimanere associazioni distinte, ma sono disposti a formare un gruppo di lavoro unitario, secondo le indicazione del Comune, per l’organizzazione del gemellaggio secondo il programma unico e unitario definito dalle Circoscrizioni. Con l’aiuto delle società del territorio per il primo autunno vorremmo organizzare una giornata di gioco- sport per promuovere il movimento come benessere psico-fisico. Per l’anno prossimo stiamo già pensando all’organizzazione dei cosiddetti “piazzali”, luoghi dove si può sperimentare la gioia di muoversi nelle varie discipline, con la presenza di istruttori del CONI e di allenatori delle società presenti sul territorio. Riguardo allo sport la commissione ha stabilito la ripartizione fra le società sportive di Povo di una prima 54 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 Il Presidente Sergio Casetti Un’altra “idea in corso”, sempre legata alla promozione del movimento come fattore di uno stile di vita sano, è il rinnovo del percorso vita in località Cimirlo, da realizzare in concorso con l’Azienda Forestale nei prossimi anni. [email protected] La Circoscrizione di Povo insieme con Gruppo Alpini, Oratorio, Gruppo acquisti solidali, Tuttifrutti, Comitato Oltrecastello, Vigili del fuoco volontari, Arci Paho, Circolo pensionati e anziani, Sat, Gruppo sportivo “Marzola”, Acli, Povosonica, Azienda per i Servizi alla Persona “M. Grazioli”… e te, organizza la GIORNATA DEL VOLONTARIATO PER LA COMUNITÀ Ci sarà posto per tutti. Per chi è organizzato in associazioni, per chi desidera dare una mano, aggregandosi il mattino stesso al gruppo che preferisce. Per chi vuole dipingere panchine, oppure ripulire aiuole o sentieri abbandonati. Per chi ama piantare fiori, per chi vuole insegnare qualcosa di interessante agli altri, per chi ama disegnare o modellare. Aspettiamo le bambine e bambini, ragazze e i ragazzi; studenti e giovani lavoratori: papà, mamme, single o innamorati, nonni e nonne, pensionati oppure no. Sabato 30 aprile 2016 oppure il 7 maggio, in caso di cattivo tempo A mezzogiorno, pranzo per tutti Ci saranno anche i Vigili del fuoco volontari e ci darà una mano l’Azienda per i servizi alla Persona “M. Grazioli”. Giochi nel cortile dell’oratorio. Area del Riuso. Mostra “Rio Salè, tra paesaggio e città”. E molto altro L’obiettivo è rendere più bella e dolce la nostra Povo. Il metodo, la partecipazione. Non aspettare sempre tutto dall’alto. Hai delle idee su quel che si potrebbe fare? Portale alla Circoscrizione: [email protected] Povo è nostra, cioè mia. Vieni anche tu! Aggregati a uno dei gruppi di lavoro, portati un paio di guanti da lavoro Appuntamento all’Arena, vicino alla Cassa Rurale di Povo, alle ore 8.30. A mezzogiorno, la pizza per tutti, seduti nell’arena Vuoi partecipare con un’iniziativa originale, da sola, da solo o con un gruppo di amici e amiche? Contatta prima la Circoscrizione, tel. 0461 88 99 20 [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 55 SPECIALE / SPAZIO CIRCOSCRIZIONE PER UNA POVO CHE ACCOGLIE In questi primi mesi di 2016 il Consiglio Pastorale di Povo ha organizzato alcune serate con i rappresentanti delle Associazioni che si occupano dell’accoglienza dei richiedenti asilo sul territorio trentino. Nelle serate si sono susseguiti la Charitas, Atas Onlus e Centro Astalli. Hanno illustrato il sistema di accoglienza, il percorso di un richiedente asilo, i numeri dell’accoglienza, i servizi offerti e i gli impegni di cui devono farsi carico i richiedenti asilo. Meraviglioso l’entusiasmo della comunità e delle associazioni del nostro sobborgo, subito disponibili a dare una mano e mettersi all’opera. Ma sorge subito un interrogativo: cosa possiamo fare noi poeri per e con i richiedenti asilo, allo scopo di facilitare il loro inserimento nel nostro tessuto sociale? Per fare da ponte tra le varie realtà associative e agevolare la collaborazione con gli enti che si occupano della gestione dell’accoglienza, si è pensato di creare un gruppo informale LA CURA PER IL NOSTRO TERRITORIO La presidente della Commissione Territorio e ambiente, Lorenza Visintainer, illustra qui alcuni lavori sul territorio attivati dal Comune su sollecitazione della Circoscrizione Lavori in fase di esecuzione Sono iniziati i lavori per mettere in sicurezza la fermata “Valoni” dell’autobus urbano n. 5 realizzando un percorso, fruibile anche da diversamente abili, per l’accesso diretto alla fermata dell’autobus, e quindi l’eliminazione dell’attraversamento pedonale su via Dallafior. È in corso di installazione una staccionata in legno per definire il limite della carreggiata della strada per il Passo Cimirlo, in corrispondenza della cunetta profonda per lo scolo delle acque piovane lungo il tratto bivio Celva-Passo. La staccionata ha la funzione di delimitazione della carreggiata al fine di evitare ai veicoli spiacevoli sconfinamenti nella cunetta. che svolgerà una funzione di cordinamento. La Circoscrizione ha inviato ai referenti delle associazioni un modulo ove comunicare la disponibilità ad attivare iniziative per l’accoglienza e l’integrazione. Chi ha scelto di fare qualcosa, può compilare questo modulo, consegnalo alla Circoscrizione di Povo, che ha già messo a disposizione del neonato gruppo di coordinamento e accoglienza spazi di lavoro nel nuovo Centro Civico. Oppure, se preferite, potete scrivere una mail, con l’indicazione delle disponibilità, ma anche domande, proposte, idee al nostro indirizzo di posta elettronica: [email protected] Il neonato gruppo in questo momento sta pensando a quali possano essere le modalità di intervento più efficaci evitando, allo stesso tempo, assistenzialismo e pietismo. Un obiettivo centrale è promuovere, insieme a chi lo desidera, percorsi di incontro e scambio con i richiedenti asilo. Le idee in cantiere sono tante, ma aspettiamo anche le vostre, sia come associazioni sia come singoli cittadini! parere favorevole con alcune osservazioni, prevede un disassamento della sede stradale in modo da rallentare il traffico in prossimità dell’attraversamento e la realizzazione di un’isola pedonale per la maggior sicurezza dei pedoni. Lavori in fase di progettazione Il Consiglio circoscrizionale ha presentato all’Amministrazione comunale la sistemazione a parco dell’area ex lottizzazione Mattivi al Salè. Constatata la carenza di parcheggi e box privati nella zona del Salé e sentite le richieste di alcuni privati, il Consiglio circoscrizionale sta valutando l’opportunità della realizzazione di un parcheggio pertinenziale interrato sotto il futuro parco. Il parcheggio verrebbe realizzato sotto l’area pubblica con il capitale versato dai privati e rimarrebbe a disposizione esclusiva delle abitazioni e delle attività economiche a vantaggio della collettività con il miglioramento della vivibilità dell’area del Salé; per i cittadini è l’occasione di dotarsi di posti auto privati. I privati partecipano anche alla riqualificazione delle superfici soprastanti il parcheggio. Lavori in fase di appalto Nel corso della prossima primavera inizieranno i lavori per mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale in via Dallafior antistante la scuola materna. Il progetto, sul quale il Consiglio circoscrizionale ha espresso alla fine del 2015 Prossimamente La Commissione propone di creare uno spazio di progettazione partecipata attraverso l’utilizzo di uno strumento chiamato Open Space Technology… Lavori per mettere in sicurezza la fermata “Valoni” Lavori in corso per l’installazione di una staccionata in legno per definire il limite della carreggiata della strada per il Passo Cimirlo 56 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] DALLA COMMISSIONE POLITICHE SOCIALI Numerose le iniziative della nostra Commissione. Il 28 novembre abbiamo collaborato con il Polo sociale a “Il sabato dell’educare”. Dopo aver distribuito a tutte le associazioni di Povo e Villazzano un questionario per aggiornare i dati presenti in Circoscrizione, a febbraio abbiamo condiviso i risultati del sondaggio con gli enti che hanno partecipato; assieme abbiamo ipotizzato un percorso di in-formazione da proporre alla comunità (in particolare ad associazioni e adulti significativi) per l’inclusione e valorizzazione di chi è diversamente abile e che per il momento risulta troppo poco presente e coinvolto. Si sta lavorando con l’Istituto comprensivo “Trento 1” e il Tavolo Preadolescenza per creare momenti educativi per ragazzi della scuola dell’obbligo e genitori, sul valore del rispetto: tra pari, tra generi, di ruoli, delle diversità... Con il Polo Sociale e il “Tavolo Anziani” sono stati organizzati laboratori di confezioni natalizie, un incontro con la Polizia Municipale sulla tutela da furti e truffe e una conferenza di un medico specialista su corretti stili di vita e prevenzione di rischi cardiovascolari. Si è anche collaborato con l’APSP “M. Grazioli” per un corso [email protected] base di informatica, destinato a tutti i cittadini che vogliono entrare un poco più in confidenza con questo strumento. Ad aprile e maggio proporremo un incontro per presentare l’app Shelly (per contrastare microcriminalità e degrado) e, come tradizione, la giornata del Volontariato. n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 57 SPECIALE / SPAZIO CIRCOSCRIZIONE SALVARE LA CHIESETTA DI SANT’AGATA Un bene della comunità da conservare e valorizzare È cara all’intera comunità di Povo la chiesetta di S. Agata che sovrasta, quasi a proteggerlo, il nostro sobborgo. La conoscono tutti. I più giovani, per i quali il prato e bosco circostanti sono uno splendido terreno di gioco; i meno giovani, per quando, a S. Lucia e S. Agata, vi si celebrava una Messa assai partecipata. Bella e affascinante in un sito di grande pregio naturalistico, però in uno stato di grave abbandono. L’acqua piovana vi penetra dal tetto; le pesantissime lastre di copertura hanno piegato le travi di soste- 58 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 gno; le due falde “fanno pancia” e si può immaginare che una nevicata straordinaria faccia crollare l’intero l’edificio. Che fare? Ci sta pensando un gruppo di cittadini di Povo, che si è attivato per mettere almeno in sicurezza il tetto. L’azione è partita da Franco Giacomoni “Ioga”, che il dosso lo conosce bene, in quanto ci abita da sempre. Impresa non dilettantesca, occorrendo sia le autorizzazioni del proprietario legale, la Parrocchia, e della Sovrintendenza dei beni culturali, sia l’osservanza di tutte le norme di sicurezza, di cui già si occupa Roberto Cagol. Ha messo a disposizione le sue competenze tecniche Giuseppe Grisenti, un altro poèro che già aveva coordinato i lavori di restauro della Parroc- [email protected] chiale. Il permesso della Sovrintendenza per allestire almeno una copertura provvisoria c’è, grazie all’ammirevole sollecitudine e disponibilità del Sovrintendente Fabio Campolongo per un sopralluogo immediato; si spera anche in uno studio preliminare dell’Università di Trento per il rilievo dello stato del manufatto e di un suo possibile successivo restauro. Che può fare la Circoscrizione? Solidarietà e sostegno al gruppo che si sta formando per questo primo intervento, intanto. E poi attivarsi con il Comune affinché questa iniziativa possa avvantaggiarsi delle provvidenze dal nuovo regolamento per la salvaguardia dei “Beni comuni”; in concreto il sostegno per la fornitura dei materiali e assistenza per “le carte”, al gruppo dei cittadini atti- vi che mettono gratuitamente a disposizione il proprio lavoro a vantaggio dell’intera comunità. Che cosa può fare la popolazione? Partecipare. Come, dove? I nomi di riferimento sono quelli sopra indicati; in più, all’occorrenza, un punto di riferimento è la Circoscrizione, che di questa iniziativa si sente partecipe e corresponsabile. S. Agata è di tutti, cioè nostra. Pubblichiamo a questo proposito alcune foto inedite fatte con un drone, che ci ha gentilmente fatto avere Roberto Sani, che ringraziamo, e che dimostrano inequivocabilmente lo stato di profondo degrado in cui versa la storica chiesetta. Sergio Casetti «Il locale sobrio ed austero – scrive Antonio Bernabè – è dotato di un altare maggiore dedicato a S. Agata, ed uno minore, sulla parte settentrionale, “Dictum Crucifixio et S.S. Agatha et Lucia” (dedicato al Crocefisso e alle Sante Agata e Lucia). Sull’architrave della chiesetta è incisa la data del 1566 e la scritta latina: “De tua protectione ut in aeternum protegas an” (dal tuo rifugio mi allontano, invocando la tua protezione)». [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 59 PERSONAGGI D’ALTRI TEMPI A scuola di nudo Una contessa in via Margutta ra scesa diverse volte in quei cinque anni dal natio Trentino a Roma, dove trovava premuroso ad accoglierla il vecchio zio Galeazzo. Lei era la giovane e bella contessa Giulia Thun del ramo di Castelfondo che, fra il 1923 e il 1928, frequentava la capitale per assecondare la sua passione per la pittura. Lo zio era Sua Eminenza il Gran Maestro dell’Ordine di Malta, conte Galeazzo Thun, che aveva già passato la settantina. A prima vista due personaggi fuori dal tempo, loro, che per nascita, tradizione e cultura erano così legati al mondo austro-ungarico, ormai incamminato sul viale del tramonto. Mentre a Roma, in quello stesso pe- riodo, l’astro nascente del Fascismo rivendicava con forza l’“italianità” proprio di quelle terre dove i due erano nati. Ma al conte Galeazzo e a Giulia poco interessavano le adunate e i discorsi del Duce. Il Gran Maestro dell’Ordine di Malta era alle prese con le incombenze del suo incarico e aveva il suo bel da fare nel difendere certe decisioni assunte durante la Grande Guerra a tutto favore di Vienna. Dal canto suo la giovane contessa Giulia s’era tuffata nella ricerca della “classicità” e del Rinascimento trovando, almeno in questo, consonanza con l’impegno del Fascismo che stava riesumando i miti dell’antica Roma. E così per cinque anni Giulia, appassionata del bello e dell’arte, aveva avuto la possibilità di frequentare nella capitale la British Academy of Arts, dove studiava disegno dal vero e in particolare ritratti di nudo di modelli e modelle. Di quel periodo è stata recentemente trovata una teca contenente 83 fogli disegnati da Giulia, materiale con il quale nell’estate-autunno dell’anno scorso è stata allestita una mostra al Castello del Buonconsiglio. Le opere esposte – recitava la locandina della mostra – sono molto particolari perché erano contenute in una cartella da poco scoperta e ritrovata intatta fra i molti scaffali dell’archivio di Castel Thun. Disegni rimasti chiusi nella teca per quasi un secolo e arrivati a noi in perfetto stato di conservazione: una intatta freschezza che li fa sembrare appena staccati dai cavalletti dell’Accademia, punteggiati dai piccoli fori delle puntine metalliche. Il sogno romano di Giulia terminava nel 1928, quando le precarie La contessa Giulia Violante Thun Scuola di nudo - ritratto femminile Ritratto di Giulia Thun DI ANTONIO BERNABÈ E 60 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] Il conte Galeazzo Thun, Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta Anno 1925 circa – Nudo maschile seduto di spalle – disegno di Giulia Thun Giulia Thun con il fratello Ferdinando (archivio privato G.B.) condizioni di salute costringevano lo zio Galeazzo a rientrare in Trentino, dove trascorreva gli ultimi due anni della sua vita nella villa di Povo. Quella villa che all’inizio del Novecento era stata ristrutturata a spese sue e del fratello Sigismondo (Trento 1849 - Povo 1907) e nella quale il conte Galeazzo da molti anni era solito trascorrere lunghi periodi di riposo. Rientrata definitivamente nella sua terra, che adesso si chiamava Trentino, Giulia a 35 anni si trovava a vivere nella condizione di nobildonna decaduta. Era figlia delle seconde nozze del conte Sigismondo Thun con An- na Maria Consolati, al pari delle sorelle Bianca Maria, Leopoldina (morta a soli 18 anni) e del fratello Ferdinando. Tutti e quattro appartenenti al ramo cadetto di un casato fino a quel momento illustre e potente. In verità, già nella seconda metà dell’Ottocento, dissestate condizioni finanziarie avevano costretto il conte Matteo Thun (1812 - 1892) ad alienare il palazzo di Via Belenzani a Trento (poi diventato sede del Municipio) e a vendere parte del prezioso e vastissimo archivio al cugino boemo Friedrick, della linea di Teschen (oggi Decin). Ed è proprio accasandosi con i lontani parenti Thun di Decin (Boemia) che le figlie del primo matrimonio di Sigismondo con la contessa Maria Sardagna (1860 - 1887) avevano potuto rinvigorire le precarie condizioni economiche del loro antico casato. È il caso di Maria Theresia Thun del ramo di Castelfondo (1880 - 1975) che tutti chiamavano Teresina e che a soli 19 anni aveva sposato il ricchissimo cugino boemo Frantisek von Paula. La coppia era vissuta a Praga fino al 1926, anno nel quale s’era trasferita a Castel Thun di Vigo di Ton, che Frantisek von Paula aveva acquistato dall’ormai impoverita linea dei cugini di Castel Thun. Qui nel castello degli avi e nel Trentino della sua infanzia, Teresina diventava così la custode e l’interprete della memoria della nobile famiglia: presiedeva ai restauri, compilava accurati diari di tutta la sua attività e metteva mano alle vecchie carte, arricchendo la biblioteca. Nel frattempo intratteneva rapporti con papi e cardinali, con principi e arciduchi seguendo l’antica vocazione asburgico-cattolica dei Thun. Nell’opera di recupero dei fasti di famiglia Teresina accoglie ben volentieri presso di sé anche la sorellastra Giulia che nel periodo tra le due guerre mondiali passa il tempo a restaurare oppure a copiare decine di ritratti di lontani parenti. Il secondo dopoguerra vede ancora Giulia – adesso assieme alla sorella Bianca Maria (nata a Castelfondo 1889, morta a Povo nel 1950) – impegnata a rispolverare il passato glorioso del casato Thun attraverso la realizzazione di un gran numero di disegni e dipinti a olio e acquerello che illustrano castelli, palazzi, chiese e residenze rurali che hanno condiviso parte della lunga storia dei Thun in Trentino, in Alto Adige, in Boemia e nella regione di Salisburgo. Ma era arrivata inesorabile la fine di un’epoca. Nel 1954 il fratellastro di Giulia, conte Ernesto, vendeva alla Compagnia delle Orsoline la villa di Povo mentre nel castello di Vigo di Ton viveva ormai vecchio e solo fino alla morte nel 1982 il figlio di Frantisek, conte Zdenko Thun, castello che dieci anni dopo diventava proprietà della Provincia autonoma di Trento. Giulia Thun è morta a Trento all’età di 75 anni e a distanza di soli quattro mesi dalla scomparsa del fratello Ferdinando. } Maria Theresia Thun con il marito Frantisek von Paula e i figli Zdenko, Josephine e Franz (archivio privato G.B.) [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 61 PERSONAGGI A POVO Luca Chistè, “mimetico” fotografo per passione Un breve ritratto di un artista che vive a Povo dal 2011 DI NICOLA LORENZONI L ui non si definisce un artista, quanto piuttosto un “produttore” di immagini che, con la fotografia, impiega per comprendere e interpretare, soggettivamente, la realtà. Guardarlo lavorare mentre al computer modifica le foto, è come guardare un pittore che dipinge la tela. Un lavoro incessante, meticoloso ed attento ai più minuti dettagli. Tramite gli interventi operati in post-produzione (anche se ha stampato in camera oscura per oltre vent’anni), senza alterare o (ri)costruire le immagini, riesce a far risaltare ogni tratto, ogni linea, ogni ombra, ogni anfratto di luce. Dietro un’apparente freddezza delle proprie immagini – essenziali ed esistenzialistiche come lui ama definirle – cerca il respiro dello sguardo. Ci racconta: «…Cerco di capire cosa possa pensare chi si sente appartenere a un determinato luogo e di come l’uomo si senta parte di un determina- 62 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 to paesaggio...». Le sue foto donano, in chi le osserva, emozioni e, a ben osservarle, sembra di poter esser trasportati nei luoghi che hanno incontrato le sue fotografie. Concentrandosi, si possono sentire gli odori, percepire le atmosfere, ed “entrare” a far parte di quella porzione di realtà. Alcune delle sue immagini fanno parte di collezioni di Musei e istituzioni culturali. Prima di finire gli studi in Sociologia ha pubblicato un libro con la [email protected] sua docente sul più antico pellegrinaggio dell’arco alpino: “Un cammino di devozione”, un testo scritto in italiano e ladino giacché la processione è quella che si percorre a piedi, ogni tre anni (per soli maschi), dall’Alta Badia al Santuario di Sabiona. Luca Chistè, e questo è certamente un dato importante, è stato uno dei pochi fotografi trentini ad aver avuto l’onore di esporre le proprie immagini al Centro Internazionale di Verona Scavi Scaligeri con un lavoro monografico dal titolo “Berlino profili Urbani”. Un lavoro recensito, tra l’altro, sul libro del critico fotografico e d’arte Enrico Gusella, edito per i tipi di Allemandi “Sulla Fotografia e Oltre” e che annovera al proprio interno saggi critici su molti professionisti/artisti della fotografia Italiana e internazionale. Luca Chistè, “classe” 1960, abita a Povo dal 2011, convive con Paola e ha una figlia che adora. Sociologo, si occupa di fotografia per amore e passione di questa disciplina da quando aveva 20 anni. Ha pubblicato una tesi sulla storia delle tradizioni popolari, analizzando l’impiego della fotografia come metodo autonomo nell’ambito delle scienze sociali e dell’antropologia culturale. Racconta di aver cominciato a fotografare per interesse verso l’aviazione militare (agli esordi del suo percorso fotografico ha collaborato con alcune riviste aeronautiche come [email protected] free-lance), fino a quando non è accaduta la tragedia delle frecce tricolori, nel 1988, a Ramstein (Germania); evento che ha radicalmente ri-orientato i suoi interessi fotografici. Da anni svolge attività di formazione con le associazioni culturali del territorio sul linguaggio fotografico, le tecniche di ripresa, la post produzione e la stampa di immagini analogiche e digitali con tecnica fine-art. Le sue attività si concentrano sulla fotografia come ipotesi di ricerca alle discipline etno/ sociologiche e sul paesaggio, sia naturalistico che urbano. Per il proprio lavoro utilizza un processo di lavorazione orientato all’ottenimento di stampe, cosiddette “fine-art” in grande formato, solitamente prodotte a singolo esemplare e/o a poche copie numerate. Avremmo voluto chiedergli da dove scaturisce tanta passione, ma ci è bastato guardarlo negli occhi per comprendere, attraverso la sua gioia, quanto importante sia per lui la fotografia. Le sue ricerche più importanti, e recenti, sono state: “Il quartiere delle Albere: architettura e spazi urbani” (al Museo Storico “Le Gallerie” di Piedicastello), “Berlino profili urbani” (esposta a Verona e Trento) e “Kapadokya”, quest’ultima esposta alla 61ª edizione del Film Festival della Montagna e dell’Esplorazione di Trento. Per chi volesse approfondire di più su questo autore, si suggerisce di collegarsi al sito web: www.lucachiste.com. } n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 63 LETTERE Ringraziamenti da Suor Armida C arissimi poèri, con il notiziario settimanale della parrocchia dei santi Pietro e Andrea di Povo numero 12, dello scorso luglio, mi sono aggiunti gli auguri per il mio 50° di consacrazione religiosa. Auguri tanto graditi e di cui sentitamente ringrazio. Sono Orempuller Maria, suor Armida, nata a Povo il 16 ottobre del 1939 da Giuseppe Orempuller e Amelia Moser. A 24 anni, nel 1964, ho risposto alla chiamata del Signore che mi ha condotto a Gorizia. Perché a Gorizia? Qui avevo una zia religiosa, Luisa Moser suor Concetta, venuta come tante altre ragazze dal Trentino. Qui ho avuto la grazia di frequentare la scuola magistrale delle Madri Orsoline, ottenendo l’abilitazione all’insegnamento nella scuola di grado preparatorio che mi ha aperto la via per l’insegnamento nelle scuole materne, prima gestite dall’ONAIRC e poi diventate statali. Sono giunta a Gorizia proprio mentre si svolgeva il pellegrinaggio in queste terre della Madonna di Fatima, che ho sentita molto vicina. La congregazione di cui faccio parte si occupa in particolare dell’educazione della donna e fu fondata dalla beata madre Theresa Gerhardinger nel 1833 a Monaco in Germania, con il nome di “Suore scolastiche di nostra Signora”, estendendosi col tempo non solo in Europa, ma anche negli altri continenti. Durante questi 50 anni di vita religiosa hanno raggiunto la casa del Padre non solo i miei genitori, ma anche i miei 6 fratelli: Luigi, Silvio, Antonio, Guido, Silvio (che ha preso questo nome dopo la morte del precedente mancato a soli 6 anni) e Giuseppina deceduta lo scorso 21 gennaio; inoltre alla vigilia dell’Assunta è mancato anche mio cugino, l’indimenticabile Don Lino Giovan- nini, ora rimango solo io, la più giovane dei miei 7 fratelli. Ho desiderato avere il nome di Armida per venerare Armida Barelli, fondatrice dell’azione cattolica femminile, di cui anch’io a Povo feci parte. L’educazione cristiana ricevuta in famiglia e la vita nell’azione cattolica mi hanno aiutato a scegliere di consacrarmi al Signore per sempre. Il “Notiziario settimanale”, che mi ha trasmesso i vostri auguri tanto graditi – di cui ancora ringrazio –, è per me un prezioso legame con la mia terra di origine, come lo sono il periodico trimestrale “Tuttapovo” e il “Bollettino parrocchiale” che mi giungono regolarmente. Concludo ripetendo il mio grazie al reverendo parroco Don Dario e a tutti quelli che mi hanno conosciuto e assicuro a tutti la mia preghiera. Con affetto. } Orempuller Maria suor Armida C’è bisogno del TUO aiuto! Tuttapovo club interassociativo Nella dichiarazione dei redditi scegli di destinare il 5x1000 al Club Tuttapovo. Nello spazio per le associazioni di volontariato scrivi 01445470220. I contributi saranno utilizzati dalle associazioni affiliate al Club per l’acquisto di attrezzature ed il finanziamento delle attività 64 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] Auguri a... IRENE BOSCHETTI VED. FRISANCO Il giorno 11 gennaio la nostra cara mamma Irene ha festeggiato il 95° compleanno!!! Noi famigliari con la cara Liuba Le auguriamo tanti altri giorni felici. Liuba, Remo, Norma, Giacomo, Maria, Diego, Paola, Marco, Giuliana e Tullio GRAZIE A TUTTI... Dopo 46 anni ininterrotti di lavoro come parrucchiera a Povo, con rammarico, ho chiuso la mia attività. Per me è doveroso ringraziare di cuore tutti gli affezionati clienti che in questi anni mi sono stati vicini e auguro a tutti ogni bene e prosperità. Un abbraccio. Evelina Lucca Anche Tuttapovo vuole ringraziare Lucca Evelina per la sua immancabile presenza attraverso le inserzioni pubblicitarie sul nostro giornale in tutti questi anni. Proprio grazie a sponsor come lei il nostro giornale può ancora essere stampato! Grazie di cuore! Il Club Tuttapovo ROSETTA IRACÀ Ciao Rosetta, le due cugine di Trento le augurano un bellissimo compleanno! Fabiana, Nicoletta, Marisa, Giovanna, Gemma, Ierta e Lina srl PAVIMENTI TRENTO - Via Verdi 17 - Tel. 0461 238898 - Fax 0461 266077 - [email protected] [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 65 NUOVE ATTIVITÀ Fisioterapista a domicilio La scommessa di Alessandro DI P.G. D a qualche mese è disponibile anche sul territorio di Povo un servizio di Fisioterapia a domicilio. La proposta arriva da Alessandro Bernabè, classe 1976, diplomato in Educazione Fisica nel ’99 e titolare di diverse specializzazioni e attestati, tra i quali il brevetto di Personal Trainer e Istruttore di Pilates. Alessandro ha alle spalle quindici anni di esperienza nel settore della Preparazione Atletica e del Fitness, durante i quali ha lavorato come Insegnante di Educazione fisica, è stato Insegnante di Pilates e Istruttore in diverse discipline oltre che gestire una palestra a Rovereto e un Centro Fitness a Trento. Tre anni fa la decisione di rimettersi in gioco e ampliare le sue conoscenze, con il conseguimento della laurea in Fisioterapia per completare un percorso che gli ha fornito una formazione a 360 gradi. Da un lato, infatti, la sola formazione Isef si rivolge a un equilibrato sviluppo fisico soltanto in soggetti sani; sull’altro versante la professione del fisioterapista spazia dalle patologie ortopediche a quelle neurologiche fino a quelle in ambito respiratorio, (comprendendo il paziente bambino fino a quello geriatrico), ma non consente di approfondire nel dettaglio e in modo specifico aspetti quali la fisiologia dei 3L]]DDOWDJOLR HG·DVSRUWR 66 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 sistemi motori, la preparazione atletica e l’esercizio fisico. Qualche mese dopo la laurea, Alessandro decide quindi di affiancare alla sua professione di Istruttore di Pilates e docente di Educazione Motoria presso l’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile di Trento anche quella di Fisioterapista presso la società Rugby Trento, dove si occupa della prevenzione infortuni, cura e riabilitazione degli atleti delle varie squadre. Ha inoltre attivato un servizio di Fisioterapia Domiciliare sul territorio, offrendo trattamenti che permettono di prevenire il presentarsi di svariate condizioni patologiche, di migliorare la forma fisica e accelerare i tempi di recupero dopo un intervento chirurgico o un trauma e di ridurre il dolore muscolare o scheletrico. «In concreto – ci dice Alessandro – l’intervento fisioterapico può riguardare il recupero di lievi lesioni muscolari (contratture/stiramenti), il trattamento del mal di schiena (lombosciatalgia, sindrome radicolare, cervicalgia) o la presa in carico di pazienti anziani con patologie croniche (artrosi, artrite, osteoporosi). In quest’ultimo caso lo scopo è anche quello di mantenere in buona condizione fisica un soggetto anziano fragile, prevenendo e contrastando la perdita di forza che porta la persona a muoversi sempre meno fino al decondizionamento, situazione che crea un circolo vizioso che peggiora il quadro, con riduzione progressiva dell’autonomia residua». Questi i principali trattamenti del servizio, che vengono utilizzati a seconda delle necessità del paziente: Recupero funzionale patologie croniche; Presa in carico post dimissione ospedaliera; Training del cammino; Kinesiterapia - Terapia manuale; Riabilitazione post-traumatica; Massaggio decontratturante; Bendaggio funzionale e taping neuromuscolare; Rieducazione posturale - Pancafit. È utile ricordare che le spese per il servizio delle cure fisioterapiche possono essere detratte fiscalmente, anche in assenza di una specifica prescrizione medica. } Tel.: 328.2134879 e-mail: [email protected] di Cristian Andreatta via della Resistenza, 9/A 38123 Povo [email protected] - www.pizzario.it tel. 0461 811555 [email protected] L’angolo della poesia INVERNO 2015 UNO STRANO DICEMBRE TUTTA COLPA SUA! L’inverno, quest’anno, non vuole arrivare lo splendido sole potrebbe abbronzare. La terra però non più abbeverata è pronta a morire così disidrata. Le piante, i raccolti e tutta la terra anela a quell’acqua che il cielo rinserra. Quei bei nuvoloni sì pieni di pioggia li supplican tristi il prato e la roggia. L’invocano tutti sia al piano che al monte, ma l’acqua non giunge nemmeno alla fonte. Se il sole imperversa in questa stagione, che forse in agosto verrà l’acquazzone? Nonna Renata Pur se è dicembre il tempo ci regala una stravagante primavera. Il ragno fa una bella ragnatela e l’uccellino il nido si prepara. Tutti son frastornati dal gran sole e pensan che l’inverno non verrà. Ci manca sol che nascan le viole! Ma poi, tutto a un tratto, pioverà. Verrà la neve e un freddo inaspettato, ormai al cappotto più non pensavamo, invece era il suo tempo e lui è arrivato, noi battiam forte i denti e... starnutiamo! Nonna Renata Proprio non so che ti succede, specchio! Lavori male. Stai diventando vecchio? Anche stamane, passandoti davanti, ho visto i miei capelli tutti bianchi e sulla fronte m’hai posto una ruga che sembrare mi fa una tartaruga! Or te lo dico senza complimenti: non tollererò mai più questi incidenti! Se il mio bell’aspetto non ritrovo, butto via te e ne compero uno nuovo! Maria Antonietta Rotter LUCI DI PAESE CREPUSCOLO PASSA L’INVERNO Quel paesello laggiù disteso al piano, con quelle case buttate alla rinfusa, par che siano costruite in modo strano e non esattamente come s’usa. Una accanto all’altra e tutte bianche, son vecchie che si fanno compagnia e non sembra davver che siano stanche, ma che parlin fra loro in allegria. A me piace vederle sotto il monte, stando sul mio terrazzo a riposare e quando il sol sparisce all’orizzonte spuntan le luci in ogni casolare. Nonna Renata Il cuor trema e vacilla in questa vecchia età e poi tremiamo pure per quello che verrà. Sarà dolce il pensare all’ultima bell’ora, quando arriva il tramonto al posto dell’aurora? Certo che finalmente non pensi all’avvenire, ma invece solamente che tu devi partire! Andare a ritrovare il bene tuo che fu, il dolce e caro amore di bella gioventù. È passato Gennarone con tre sciarpe ed un maglione, con in testa la berretta... è passato, senza fretta. Ormai siamo in febbraio. Se fa freddo, non è un guaio, passa svelto e in allegria e l’inverno manda via. Ecco marzo, che già arriva, e una primula furtiva sta provando l’atmosfera: ben tornata, primavera! Maria Antonietta Rotter Il Giardiniere amico! Manutenzione condomini Regolazione siepe Abbattimento, potatura piante ad alto e basso fusto Regolazione, cura e manutenzione di terrazze e zone verdi Nonna Renata Pollice Verde di Luigi Maier Progettazione Giardini Preparazione orti Impianti di irrigazione Sgombero neve Sopralluoghi con preventivi gratuiti 38123 Povo - Via alle Volpare 4 - Tel. e Fax 0461.917651 - Cell. 335.5919672 [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 67 IL DISCO Exercoma “Rei” L’intervista A CURA DI PAOLO GIACOMONI Oltre 650 download di “Rei”, più di 1.300 “like” sul vostro profilo Facebook, oltre 2.000 visualizzazioni in un mese su Youtube del vostro ultimo video “Simone” e 3.500 per il precedente “Il mondo blu”, sono numeri importanti per un giovane gruppo di rock alternativo, soprattutto da queste parti. Vi aspettavate questo riscontro? I Social sono il canale più diretto per comunicare con le persone. Su Facebook abbiamo sempre cercato di curare il rapporto tra noi e chi ci segue in modo da tenerli aggiornati e permettere a potenziali interessati di scoprirci. Per quanto riguarda Youtube siamo rimasti felicemente sorpresi della risposta da parte della gente a questi nuovi singoli e speriamo che sempre più persone possano affezionarsi ai nostri lavori e continuare a seguirci in futuro. In oltre ventidue anni di recensioni, due sole volte abbiamo “esaminato” dischi di gruppi o musicisti locali che abbiano avuto un legame con Povo: nel 1999 con il primo lavoro dei Millenium (gruppo di Trento che alla chitarra solista aveva Roberto Beso, un cognome che troverete anche in questa recensione!) e nel 2009, con un’intervista a Stefano Bannò “Anansi” a quel tempo in tour in Usa con Roy Paci & Aretuska. Questa terza meritata “trasgressione” è riservata a un’intervista agli Exercoma (ex WaterMelon), un interessantissimo gruppo di ventenni, quasi tutti residenti a Povo, che sono usciti in dicembre con “Rei” un Ep (mini Cd o vinile che di norma contiene massimo 4 brani), estremamente interessante e che sta riscuotendo un ottimo riscontro sia sui Social sia nei loro concerti dal vivo. Un eccellente lavoro di rock alternativo italiano (stile Afterhours, Verdena, Baustelle solo per capirci), che si avvale anche di alcuni ottimi video autoprodotti visibili su Youtube. L’intero disco è scaricabile gratuitamente da un link che troverete nella loro pagina Facebook “Exercoma”. Rispetto alla vostra precedente esperienza come WaterMelon, la musica è più matura e ricercata, meno dura e con testi che fanno pensare. Una scelta voluta come il cambio del nome oppure una vostra naturale evoluzione musicale? Maturando e crescendo come persone si è conseguentemente e parallelamente sviluppato il nostro approccio alla musica, sia nei testi che nell’arrangiamento. Exercoma per noi rappresenta questo cambiamento. Il brano “Simone” fa riferimento al suicidio del ragazzo gay romano dopo gli insulti omofobi all’università, mentre ne “Il mondo blu” si percepisce un richiamo alla malattia mentale e alla schizofrenia. Testi impegnativi Appuntamenti a Povo Sul sito www.tuttapovo.it è disponibile il calendario degli appuntamenti e degli eventi che si svolgono nel nostro sobborgo, approfittane per partecipare alla vita della comunità. Non perderti più nulla! Iscriviti alla newsletter che ogni lunedì mattina ti invia una e-mail con gli appuntamenti della settimana. I prossimi appuntamenti 68 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 [email protected] Gli Exercoma sono: Tommaso Lapiana residente a Trento, 20 anni, voce ed elettroniche Federico Demattè residente a Povo, 20 anni, chitarra Alessandro Beso residente a Povo, 20 anni, batteria e voci Nicola Lunelli, residente a Povo, 20 anni, basso e cori Davide Berghi residente a Villazzano, 20 anni, chitarra. Lo Staff: Michelangelo de Cia residente a Trento, 20 anni, Videomaker e Visual Designer Tommaso Merz, residente a Povo, 20 anni, attore e disegnatore e ragionati, chi è il paroliere degli Exercoma? Gli Exercoma non hanno un paroliere specifico. I testi vengono principalmente concepiti da Tommaso e Federico, ma è tutti insieme che poi sviluppiamo l’idea di base. Le canzoni di “Rei” hanno un filo logico che le accomuna: l’intero EP si focalizza sul tema dell’alienazione e ogni canzone è la storia di un personaggio che vuole raccontare le sue paure, le sue vittorie e le sue sconfitte. “Simone” descrive uno stato di emarginazione portato all’estremo e “Il Mondo Blu” è un viaggio nelle sensazioni di un uomo che sceglie di vivere in solitudine. Sono le uniche dell’EP basate su storie vere accadute al di fuori delle nostre vite. Oltre al valore dei pezzi presenti in “Rei” devo dire che sono rimasto positivamente impressionato anche dalla qualità dei video pubblicati in Youtube che, già dai tempi dei WaterMelon con “Asha”, sembrano particolarmente curati e professionali nonostante, immagino, le scarse disponibilità economiche. Qualche merito particolare? L’idea è quella di allargare l’immaginario musicale a una visione più ampia che coinvolga in primo luogo il video che più di tutti serve a rafforzare il messaggio della musica. Nell’ultimo singolo uscito “Simone” abbiamo cercato di sottolineare i temi di alienazione di cui parlava la canzone attraverso per esempio l’uso di immagini in bianco e nero o delle riprese mosse alla fine. A metà abbiamo introdotto uno “stop-motion” di disegni fatti da Tommaso Merz che è, tra l’altro, l’attore protagonista. Per quanto riguarda le disponibilità economiche ovviamente sono, come dicevi tu, scarse ma il budget non lo consideriamo un vero e proprio limite, con gli strumenti che abbiamo si possono creare prodotti di valore. Avete presentato ufficialmente il disco lo scorso dicembre a Povo, quindi una serie di concerti in cui avete avuto occasione di farvi conoscere e apprezzare. Progetti live per i prossimi mesi? Attualmente siamo alle prese con la registrazione di un secondo lavoro, ma cerchiamo di trovare tempo per prendere parte al maggior numero di contest possibile, anche fuori regione possibilmente, per poterci mettere in gioco e confrontarci con realtà differenti. } a Trento la frutta e la verdura “come ‘na volta” VQF GL0HU]3LHUJLRUJLRH'DULR GHWWDJOLRHLQJURVVRQHOFHQWURVWRULFR YLD0D]]LQL75(1727HO [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 69 IL RACCONTO Mamme DI STEFANO RICCI M ia madre si chiamava Maria, e su questo non c’è alcun dubbio. Di mio padre, invece, non posso dire altrettanto. Intendiamoci, mia madre è sempre stata una donna onesta e timorata di Dio! È che io, nonostante tutti i più disparati tentativi, non volevo proprio arrivare. Fu così che ricorsero alla fecondazione assistita, e alla banca del seme, visto che quello di lui non sembrava proprio essere buono. Per giunta, quando Maria fu al settimo mese di gravidanza, perse il suo compagno, in una serata nebbiosa, lungo un’autostrada padana. Di quella disgrazia non fui interessato che marginalmente, attraverso i sempre più sporadici racconti di mia madre e una fotografia del loro matrimonio: erano giovanissimi, lui aveva i baffetti e un sorriso smagliante, ma non l’ho mai conosciuto! Anche Maria, per fortuna, si risollevò presto da quella tragedia, grazie soprattutto a una persona meravigliosa. Si conobbero proprio all’ospedale, durante il lungo e complicato travaglio che mi avrebbe messo al mondo. Andrea veniva dalla Germania e lavorava nel reparto ginecologia e ostetricia. Maria viveva un momento particolare della propria esistenza. Ancora molto giovane, aveva portato a termine una gravidanza gioiosa, ma anche con la consapevolezza di essere rimasta da sola ad allevare un figlio concepito quasi miracolosamente! Inoltre, lo sconvolgimento ormonale del suo stato, unito ad una sorta di disagio nel pensare alla sua breve esperienza di coppia ed all’incognita che d’ora in avanti avrebbe rappresentato la sua vita, la portò a ripensare ai sogni di cui si era alimentata, ai propri più intimi desideri, perfino alla propria sessualità. I modi gentili di Andrea, la dolcezza con la quale la colmava di premure e che esulava da una pur impeccabile condotta professionale, la conquistarono e provò per la prima volta una sensazione di placido abbandono tra le calde spire d’un diverso amore, alimentato, più che altro, da delicate carezze e platonici sospiri. Di penetrante non c’erano che i loro languidi sguardi che cancellavano il tempo e promettevano vaghi orizzonti di sogno. Comunque non si saprà mai, di certo, quale magica miscela fece scattare tra i due quella complicità così avvolgente, quella comunione così totalizzante. Di sicuro 70 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 c’è che io sono cresciuto nell’incanto dell’amore che univa queste due strane persone, cullato nella bambagia morbida e tenera d’una relazione che ancor oggi, a distanza di anni, mi pare sospesa in una dimensione irreale. Maria, sempre vestita con abiti a fiori sgargianti, si occupava della casa e cantava di continuo con quella sua voce allegra e argentina. Andrea, con i suoi pantaloni larghi color sabbia, le bluse abbondanti a coprire le spigolosità delle proprie fattezze e i lunghi capelli biondi spesso raccolti sulla nuca, continuava il proprio lavoro all’ospedale. La sera, dopo avermi curato i graffi e le frequenti sbucciature del mio vivere selvaggio, mi raccontava delle storie per conciliare il sonno e dare forma alla fantasia. Vivevamo in periferia, ma non lontani dal centro. Avevo la libertà della campagna e la comodità di servizi vicini. I problemi cominciarono quando iniziai la scuola e imparai termini nuovi che non avevo mai sentito prima, come: padre e madre. Io, le due donne che con me formavano la mia famiglia, le chiamavo semplicemente Maria e Andrea (per i tedeschi, Andrea è nome femminile!). “Ma non hai un padre?” mi chiedevano, forse con un po’ di malizia, alcuni compagni già evidentemente scafati; ed io non sapevo cosa rispondere. Alla burocrazia scolastica poco importava di chi fosse la firma sul libretto, bastava che tutto fosse in regola anche se, ripensandoci adesso, ricordo lo sguardo di compassione dell’anziana segretaria. Maria mi aveva spiegato con parole molto semplici, come semplice di solito è la verità, com’erano andate le [email protected] THOMAS DEGASPERI ATLETA DELL’ANNO Chiude un’altra stagione eccezionale Thomas Degasperi, la prestigiosa rivista “Ski&Wake Magazine” gli ha infatti assegnato il titolo di miglior atleta del 2015. Un ulteriore riconoscimento dopo la conquista dell’argento mondiale. cose e che lei e Andrea si volevano molto bene. Insieme volevano bene a me e che questo legame d’amore formava una famiglia come le altre, anche se diversa. Infatti, devo dire di essere stato felice con loro e che nulla mi sia mancato né di materiale, né di affettivo… fino a quando oggi, all’età di 13 anni, anche Maria mi è stata sottratta da un male carogna e fulminante. Rimango intontito di fronte al vuoto che mi si para davanti e a quello che mi scava nell’anima. Come un naufrago in un mare in tempesta, mi aggrappo ciecamente a ciò che mi rimane: a un ricordo che fatalmente sbiadirà col tempo, all’amore che mi ha alimentato e regalato radici robuste e, fortunatamente, alle braccia forti di Andrea, mio padre o mia madre: chiamatela come volete! Il suo dolce sorriso che a mala pena nasconde il grande dolore provato, è per me fonte di consolazione. Con lei potrò ricordare Maria, attraverso lei potrò rivivere i momenti felici della mia infanzia con loro. Sarà lei a farmi diventar grande, traducendo per me il senso ed il sentimento assorbiti da Maria. Sarà per me come se Andrea racchiudesse in se l’essenza delle due donne che mi hanno letteralmente messo al mondo! E, soprattutto, d’ora in poi, Andrea ed io continueremo ad essere la “nostra famiglia”… Ma, qualcuno dice che secondo la Legge Andrea per me non è nessuno. Non c’è vincolo di sangue. L’unione civile tra lei e Maria è un patto che vale solo per loro. Io sono soltanto il figlio d’un seme “piovuto dal cielo” e di [email protected] una mamma che, purtroppo, non c’è più… Qualcuno dice che Andrea “non ha alcun diritto” nei miei confronti e che, quindi, di me dovrebbe occuparsi un Istituto di religiosi fino alla maggiore età… Che quel salvagente a cui mi sono aggrappato: boom, qualcuno l’ha fatto scoppiare! Voi cosa dite? Vi prego, voi che leggete la mia storia, dite qualcosa: il mio diritto è quello di avere un genitore, uno che si occupi di me con amore come ha fatto per 13 anni, o devo finire di crescere sotto le ottime cure di qualche precettore di giovani virgulti? Vi prego, dite qualcosa. Adesso! } n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 71 LE RICETTE DI MATILDE Per una Pasqua golosa DI MATILDE PADRONI In questo numero Matilde ci propone un po’ di… pasticci: primi piatti gustosi e con molta “sostanza” come sempre indirizzati verso i buongustai e sconsigliati a vegani e maniaci delle diete. Una saporita trasgressione su cui (forse) avremo tempo di rimediare andando verso l’estate. PASTICCIO DI “SEDANI” RIGATI Ingrediendi per 6 persone ,&&]hZ_fWijW tipo “sedani” rigati '+&]hZ_ mortadella '+&]hZ_ prosciutto crudo '+&]hZ_febfWZ_ manzo tritata '&&]hZ_fWdY[jjW affumicata a fettine *&&]hZ_fWddW da cucina l_deX_WdYe" burro, olio, sale, pepe, parmigiano grattugiato Tritate la mortadella e il prosciutto crudo e mescolateli alla polpa di manzo. Tagliate la pancetta a listarelle e fatela rosolare per qualche minuto in olio e burro; unite quindi il trito preparato, fatelo insaporire, quindi bagnatelo con il vino bianco, salate, pepate e fate asciugare a fiamma moderata. Appena il vino sarà evaporato versate nel recipiente la panna e fate cuocere il sugo fino a farlo diventare una salsa cremosa. Cuocete la pasta al dente, scolatela, conditela con 150 grammi di burro, 2 grosse manciate di parmigiano grattugiato e 2/3 del sugo. Mescolate bene e rovesciate la pasta in una pirofila imburrata coprendola con il sugo rimasto e abbondante parmigiano grattugiato. Infiocchettate di burro e passare in forno ben caldo per circa 20/25 minuti. Piatto saporitissimo e “nutriente”, immagino fin d’ora la faccia del dott. Del Dot (mio medico di base), che già mi rimprovera quando faccio la “Carbonara” con 3 uova a testa. PATATE DORATE ALL’OLANDESE Sbucciate 1 kg di patate, lavatele e asciugatele, tagliatele a fettine alte 1 cm e saltatele in padella (preferibilmente di ferro) in olio e burro fino a che si saranno rosolate. Prendete 150 grammi di pancetta affumicata a fettine, tagliatela a listarelle e fatela dorare in burro spumeggiante. Imburrate una pirofila rotonda e sistemate le patate in una spirale continua ponendo qua e là listarelle di pancetta con il loro sughetto, sale, pepe e fiocchetti di burro. Coprite completamente di latte, introducete in forno ben caldo e lasciatevele fino a che il latte non sarà completamente assorbito. Servite subito! 72 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 PASTICCIO DI MELANZANE ALLA PALERMITANA Dosi per 4 persone Sbucciate e affettate 5 melanzane, stendetele in strati su un tagliere inclinato, spolverizzatele di sale e lasciatele così per circa un’ora in modo che perdano il loro liquido amarognolo. Preparate intanto un sugo di pomodoro al basilico utilizzando una piccola cipolla di Tropea, 500 grammi di pelati e naturalmente, oltre a sale e pepe, un mazzetto di basilico. Fate rassodare 4 uova, calcolando 10 minuti di cottura dal momento dell’ebollizione. Sciacquate quindi le fette di melanzana sotto l’acqua corrente per eliminare l’eccesso di sale, asciugatele delicatamente, poi friggetele in abbondante olio bollente. Imburrate una pirofila, stendetevi uno strato di melanzane, copritelo con la salsa (a cui avrete tolto le foglie di basilico), disponetevi sopra qualche fettina di uovo sodo e qualche fettina di prosciutto crudo, spolverizzate con abbondante pecorino grattugiato. Procedete così fino a esaurimento degli ingredienti e terminate con il pomodoro e il formaggio. Introducete in forno ben caldo per circa 20 minuti. [email protected] PASTICCIO DI FARFALLE AI FUNGHI Dosi per 4 persone Mettete 100 grammi di funghi secchi ad ammorbidire in acqua tiepida. In una casseruola fate rosolare in olio e burro una piccola cipolla di Tropea a fettine sottili, unite quindi i funghi ben lavati a strizzati, 300 grammi di pomodori pelati spappolati con una forchetta, salate, pepate e cuocete per 20/30 minuti circa. Preparate quindi la besciamella con 30 grammi di burro, 30 grammi di farina e ¼ di litro di latte: stemperate la farina con un cucchiaio di legno nel burro fuso, appena questo avrà preso colore diluitela con il latte caldo mescolando in continuazione. Incorporatevi, prima di toglierla dal fuoco, 50 grammi di parmigiano grattugiato. Cuocete al dente in acqua bollente e salata 500 grammi di pasta formato “farfalle”. Imburrate una pirofila, sistematevi la pasta ben condita con il sugo ai funghi, copritela con 150 grammi di Fontina tagliata a lamelle e irrorate il tutto con la besciamella. Introducete in forno caldo per circa 20 minuti. Il sapore forte della Fontina si lega perfettamente all’aroma dei funghi; se tuttavia preferite un gusto più delicato, potete sostituirla con altro formaggio a scelta, purché sia di tipo fondente. [email protected] PASTICCIO DI PATATE ALLA NIZZARDA Ingrediendi per 4 persone 'a]Z_fWjWj[ (&&]hZ_ prosciutto cotto (tagliato in una sola fetta) (&&]hZ_ Emmental .&]hZ_Xkhhe )kelW"iWb[" pepe Tritate la mortadella e il prosciutto crudo e mescolateli. Pelate le patate, lavatele e lessatele; tagliate a striscioline corte e sottili il prosciutto e l’Emmental. Passate le patate allo schiacciapatate, raccoglietele in una terrina, incorporatevi metà del burro, i tre tuorli, il prosciutto e il formaggio, regolate di sale, pepate e mescolate affinché gli ingredienti possano amalgamarsi bene. Montate gli albumi e aggiungeteli con delicatezza al composto. Imburrate una pirofila e adagiate il tutto cospargendolo con il restante burro a fiocchetti. In forno a 180 gradi per 45 minuti. TORTINO DI ZUCCHINE E CARNE PASTICCIO DI VERDURE MISTE Ingrediendi per 4 persone 'a]Z_pkYY^_d[" 1 cipolla di Tropea, )&&]hZ_YWhd[ di manzo macinata (kelW ,iejj_b[jj[ fWhc_]_Wde eb_e"iWb[[f[f[ Ingrediendi per 4 persone (ƏdeYY^_ )fWjWj[ 'YWlebƏeh[ In un tegame scaldate dell’olio extravergine di oliva, fatevi appassire la cipolla tagliata a fettine sottili quindi aggiungete le zucchine tagliate a rondelle e lasciatele cuocere a fuoco lento per circa 20 minuti, salate e pepate. Ungete una pirofila da forno e accomodatevi metà delle zucchine in uno strato uniforme, disponetevi sopra la carne (che avrete fatto rosolare a parte con olio, noce moscata, sale e pepe), sistemate le sottilette e coprite con le restanti zucchine. Spolverizzate di parmigiano grattugiato e versate su tutto le uova frullate con una presa di sale. Fate cuocere in forno a 200 gradi per 30 minuti. Lavate e lessate le verdure separatamente in acqua salata. Quando saranno intiepidite tagliate il finocchio a spicchi, le patate a fettine di un centimetro e dividete in cimette il cavolfiore. Preparate una besciamella con 50 grammi di burro, 50 grammi di farina, e mezzo litro di latte. Quando si sarà raffreddata aggiungete 2 tuorli e 2 albumi montati a neve. Imburrate una pirofila, sistemate le verdure a strati alternandole con fettine sottili di Fontina quindi coprite il tutto con la besciamella e fate gratinare in forno ben caldo per 20 minuti. n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 73 6 ZAMPE IN CAMMINO L’amicizia... di un amico... DI DIEGO BONVECCHIO E dopo una settimana di lavoro torna l’agognato week-end e come sempre il sabato mattina, se il tempo lo permette, chiedo: “Bambini avete voglia di andare a fare un giretto?” La risposta arriva quasi istantanea: “Papà dove andiamo? Happy viene con noi?”… Ecco è proprio da qui che voglio partire. La naturalezza con cui i miei figli chiedono se il cane farà parte dei nostri giri. La normalità della cosa è certo dovuta dall’abitudine e dalla quotidiani- 74 | TUTTAPOVO n. 1 marzo 2016 tà con cui passano le loro giornate a contatto con il cane. Loro sanno che in casa ha i suoi spazi e che va rispettato in tutto e per tutto. Allo stesso modo il cane sa qual è il confine che non dovrà mai superare perché la convivenza sia armoniosa. Non è una cosa semplice trovare il giusto compromesso e soprattutto inserire un cane in un contesto già abbastanza delineato. La mia esperienza mi dice che in una famiglia un cane può davvero essere la soluzione a molti piccoli problemi. Alcuni esempi a supportare la mia teoria. Una sera sono dal mio amico “addestratore” e, come spesso succede, mi fermo a par- lare con una signora che mi racconta quanto suo figlio sia cambiato dopo l’arrivo di un cucciolo in casa. Il figlio della signora, 4 anni, aveva grosse difficoltà a relazionarsi con gli altri bambini e con tutte le altre persone perfino con il fratello e i nonni paterni. Su consiglio di un medico (e che medico dico io) la signora si procura un cucciolo di bassotto (cane tutt’altro che facile) e assieme al bimbo affronta un lungo percorso di lavoro di addestramento sul cane, che come per magia, risponde in modo incredibile alle richieste del suo piccolo padrone. Non solo comandi, non solo riportare palline... Si notava la complicità tra loro, [email protected] il feeling creatosi solo dopo 6 mesi di convivenza. La signora parlandomi dei progressi fatti dal figlio è emozionata e, devo dire la verità, anche ora mentre scrivo una lacrimuccia scende anche sul mio viso… Ma davvero un cane può cambiare un bambino o una persona in genere? La risposta è ovviamente sì. Quante persone ho incontrato che non avrebbero mai pensato di trovare un valido “amico”, un “compagno” fedele ogni giorno ad ogni ora e soprattutto in ogni momento della loro vita. Ora vi racconto ciò che è successo l’anno scorso direttamente a me. Una nonna, che fa parte del mio “gruppo cinofilo”, mi chiede se posso aiutarla con la nipote, che, dopo aver subito un morso da piccola, ha il terrore di tutti i cani e le risulta impossibile relazionarsi anche con il suo piccolo cagnetto. La ragazzina comincia a uscire con noi e la nonna, e inizio a farle vedere come ci si deve approcciare con un cane, conosciuto o no. Al primo approccio trema, ma segue esattamente le mie indicazioni e ha la sua prima soddisfazione con il cane che si ferma ad annusarle la mano e con una leccata le dà segno di rispetto. Un piccolo passo, ma un passo gigante verso la conquista da lei davvero ambita. Da quel singolo episodio la rivedo qualche mese dopo sempre con la nonna e vedo che seguendo quei piccoli consigli riesce a relazionarsi con i cani anche di taglie piuttosto grandi. Passa ancora del tempo ed è incredibile, la vedo riuscire a condividere degli spazi anche ristretti con dei cani che vede solo raramente e a detta della nonna anche la sua paura sta svanendo quasi del tutto. Io vi ho raccontato di casi “particolari” realmente accaduti ma il nocciolo della questione è che non esistono cani cattivi ma cattivi padroni, non esistono cani perfetti e non esistono persone perfette. Quel che cerco di spiegare è che un cane è sempre un grande impegno, ma, se preso con consapevolezza, le soddisfazioni saranno incredibili, verrete spesso stupiti dalla loro sensibilità, dal loro modo di porsi, dal loro modo di capire e condividere anche momenti difficili. Un cane non è un giocattolo e non va preso come tale, vanno affrontati degli obblighi civici, come addestrarlo correttamente e come dovrebbe sempre succedere non sarà il cane ad essere educato ma il suo padrone. I bambini hanno il diritto di poter giocare con un cane, ma noi genitori abbiamo l’obbligo di mettere i nostri figli nelle condizioni migliori per farlo e quindi l’educazione del cane ma anche dei nostri figli ha il suo peso per la giusta convivenza tra le due parti. Credo che il cane di per sé possa essere un motivo educativo di importanza incredibile. I piccoli imparano il rispetto anche delle piccole cose, imparano la condivisione, imparano anche cosa vuol dire avere un animale e prendersene cura (cosa che diamo scontata ma importantissima). Vorrei vedere cani meno abbandonati per scarso impegno da parte nostra o relegati alla catena perché è in arrivo un figlio, e vorrei vedere famigliole che quando passo per strada con il mio “peloso” non attraversino trascinando via i propri figli per un braccio. A volte fermarsi e riflettere su queste cose potrebbe aiutare a non creare piccole fobie e paure nei bambini. Vi ringrazio come sempre e spero di non avervi stufato. } In ricordo di... GIUSEPPE CALLIARI Un anno è già passato ma il tuo ricordo è sempre vivo in noi. I tuoi cari [email protected] n. 1 marzo 2016 TUTTAPOVO | 75