ANNO XIV N. 5 Ottobre 2008 1 NOTIZIARIO DELLA PRO LOCO “LE CONTRÀ’” - SANGUINETTO - ccp. n° 18535377 Dir. resp. Prof. Stefano Vicentini, Dir. Michele Chiaramonte, Redazione. interno Castello, Aut. Tribunale VR n° 1125/3569, 29/07/94 - Spedizione in A.P.-70% - D.C.VR “Un Castello di Sapori” Il maltempo rovina la festa Purtroppo l’aver spostato la data di svolgimento della manifestazione Un Castello di Sapori non ci ha portato fortuna: si sperava che anticipandola di qualche settimana si potessero trovare delle belle serate ancora calde e invece il tempo non è stato dalla nostra parte: pioggia, vento e freddo hanno fortemente compromesso lo svolgimento della festa, che era tra l’altro iniziata bene con la serata del venerdì con l’orchestra di Sergio Cremonese; anche il pomeriggio di sabato era iniziato bene con una buona partecipazione di fans al karaoke con Patrizia e all’incontro con Marco Masini ma purtroppo verso le ore 18 un forte temporale ha rovinato la serata: il concerto si è tenuto ugualmente ma la folla di gente che ci si attendeva non è arrivata: per tutto il giorno sono stati in molti a chiamare ovunque in paese per avere informazioni sul meteo o per sentire se il concerto fosse stato annullato ma non avendo certezze non sono partiti; peccato perchè si poteva ripetere il pienone del 2005. La domenica non è stata certo migliore, i mercatini e la commedia dialettale sono stati annullati, poche le presenze alla festa, ma comunque, quei pochi erano tutti desiderosi di assaggiare e di acquistare i rofioi i veri protagonisti della festa; anche con il forte maltempo siamo invece riusciti a salvare la festa del Giorno del ritorno che pur con qualche disdetta è riuscita bene:un grazie vada in primis a Piero Pistori, ma anche al Dott. Sandro Perini, al Dott. Silvano Guerra e all’Ing. Dante Ambrosi che con grande entusiasmo ci hanno aiutato nell’organizzazione. Purtroppo il maltempo non ci ha ripagati del notevole sforzo organizzativo, lasciandoci invece una grossa delusione e un bilancio decisamente in negativo. Un ringraziamento infine doveroso come sempre, a tutte le signore che per diversi giorni si sono rese disponibili nella preparazione dei rofioi e a tutti coloro che si sono impegnati nell’allestire e smontare le strutture e in cucina nei giorni di festa. VENDITA ROFIOI Nei giorni 25 ottobre, 22 novembre e 20 dicembre, dalle ore 10.00 alle 12.00, ci sarà la vendità dei tradizionali dolci di Sanguinetto “i Rofioi” presso l’area fieristica dietro il castello. Il Premio Castello... 60 anni fa Vedere i carissimi onorevoli nomi del Premio Castello di sessant’anni fa, tra cui Giulio Accordi (presidente del comitato organizzatore), Lionello Fiumi (presidente di giuria) e Giulio Nascimbeni (primo premio per la poesia), suscita una certa profonda emozione. Questo è un bellissimo reperto, una scheda che ci ricorda la longevità dell’evento che ha distribuito per molti anni premi e riconoscimenti di attività letterarie notevoli nella narrativa per i ragazzi. Ripeschiamo volentieri anche i “frammenti” (così vengono chiamati) di “2 Novembre” del premiato Giulio Nascimbeni: “Sui morti cadono/ come una favola stanca/ la pioggia e le campane./ Il grido degli uccelli migratori/ pazzi nel cielo”. Vita del Paese 2 Carmencita come un Kolossal Zeffirelli porta le luci del grande schermo in Arena Al terzo rombo del gong la scena si apre: una folla silenziosa zampetta come formiche nella piazza di Siviglia, perfettamente ricostruita nelle scene di Zeffirelli per lo spettacolo “Carmen”, opera lirica in quattro atti musicata da Georges Bizet (1838-1875), su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Fin dall’esordio il melodramma appare come un capolavoro del cinema, ricco di personaggi perfettamente coordinati nei movimenti anche nel semplice passeggiare, popolato di animali veri, di fanfare che sembrano prese direttamente dalle rievocazioni storiche e in una scenografia mozzafiato che si distende docilmente sul naturale profilo delle gradinate dell’Arena di Verona. Sembra d’essere davanti al grande schermo e a tutte le trovate sceniche che tale situazione comporta, ma i personaggi sono a tutto tondo, non ci sono amplificazioni sonore: solo naturalezza e genuinità. Bellissimi gli affreschi di vita che Zeffirelli ci regala, magistrali le interpretazioni: i personaggi minori incantano non meno della passionale Carmen. È una storia dalle tinte forti quella cui si assiste, una novella tragica in cui si alternano amore e gelosia, il tutto in una situazione che ruota attorno a quel carismatico perno che è la gitana Carmencita. Ella fa innamorare di sé il soldato Don Josè portandolo alla diserzione per poi dirigere le proprie attenzioni verso il torero Escamillo. La volubile Carmen, che incanta lo spettatore con il suo virtuosismo canoro e che trascina dietro di sé schiere di uomini e ballerini gitani fino a sfilare nell’ultima scena tra il popolo festante per la corrida, è l’unico motore dell’azione: è lei a scatenare l’amore e la gelosia. Ma il melodramma prevede un finale impietoso ed è così che la bella zingara è vittima dell’ossessione amorosa di Josè, che, in un cre- scendo di tensione che si lascia percepire anche da chi non conosce la lingua francese in cui è scritto il libretto, pugnala Carmen, lasciandola morire proprio alle porte dell’arena che acclama il torero Escamillo. Se è vero che la scena e le dinamiche canore e recitative suscitano una grande ammirazione, non va dimenticato che esse assumono rilevanza grazie al movimento impresso dalla musica dell’orchestra. Sono i musicisti a suggerire l’approssimarsi della famosa Habanera de L’amour est un oiseau rebelle e del Couplets Toreador, facendo immediatamente canticchiare il pubblico prima ancora che siano gli attori ad aprir bocca. E ancora, è l’orchestra ad introdurre l’atmosfera delle scene, a far percepire la tensione o il rilassamento. Il risultato spettacolare è dunque da attribuirsi alla perfetta armonia del complesso, in cui nessun cantante sembra un semplice cantante, nessun ballerino sembra solo un balCristina Malvezzi lerino e la musica è ben altro che mera musica. Quando suonava la sirena (7^ puntata) Nella foto del 1991 sono rappresentati un gruppo di impiegati alla fine di una riunione sindacale; una parte del settore impiegatizio aveva aderito ad un sindacato autonomo. Chi è in possesso di fotografie riguardanti la fabbrica è pregato di inviarle al Peagno per una eventuale pubblicazione. Gieffe Gruppo Pensionati L’Ancora Terminata la stagione estiva, diamo il resoconto delle nostre attività. Ottime le tre serate in Arena, grazie al tempo che è stato clemente ed all’ausilio dell’Università del Tempo Libero con il quale abbiamo potuto assistere agli spettacoli con la modica somma di dieci euro. Bella serata anche al Teatro Romano con il balletto folcloristico “I Cosacchi del Kuban”. E’ stata invece deludente la serata del “Tombolone di Ferragosto” per la scarsa partecipazione. Dispiace, perché queste manifestazioni hanno uno scopo benefico, si fanno per raccogliere fondi per la nostra Chiesetta dei frati; era una bella serata, il chiostro del convento molto accogliente, ottimo il risotto che ci ha preparato il nostro valente cuoco Mario Poli (Mao), vino e rofioi a volontà. Il ricavato è stato di 250 euro.. Ottimo il soggiorno a Igea Marina, tempo bellissimo e non si è ammalato nessuno. Ora riprendiamo le nostre attività: dal 2 Ottobre è iniziata la Ginnastica Dolce, nei soliti giorni di lunedì e giovedì dalle 17,30 alle 18,30. FESTA DEL PENSIONATO - Il 26 ottobre festa del Pensionato, alle ore 10,30 Santa Messa, animata dalla Schola Cantorum Claudio Montemezzi di Caselle di Nogara. Seguirà nella vicina Sala S.Giorgio il pranzo con una ricca lotteria, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza.. ALTRE DATE IMPORTANTI - Martedì 11 Novembre, castagnata alla Casa di Soggiorno per Anziani. Lunedì 22 Dicembre, sempre alla Casa di Soggiorno per Anziani, festa degli auguri. CAPODANNO 2009 - Sicilia Sciaccamare: 5 giorni all’Hotel Cala Regina, cenone di Capodanno e possibilità di effettuare qualche escursione facoltativa. Per migliori informazioni telefonare al n. 0442-81647 La responsabile del gruppo - Maria Cavallini Cultura 3 Il Coro “El Castel” in Germania Vieni con noi all’Università del tempo Libero Importante tournèe del nostro coro a Solingen, capoluogo della Westfalia. Il coro El Castel, qui ritratto sotto il ponte ferroviario più alto d’Europa che unisce le città di Solingen e Wuppertal, ha proposto il suo repertorio nella Chiesa Cattolica della città insieme al coro ospitante “Aufderhohe” ed alla corale della colonia italiana presente a Solingen. I cori tedeschi ed il pubblico presente hanno accolto con grande entusiasmo la nostra esibizione. Molto interessante è stata la visita alla fabbrica di acciai speciali e dei dintorni della città. Altri importanti appuntamenti attendono il coro: Novara, Carignano, vicino a Torino ed in Novembre a Roma per le celebrazioni dell’anno Paolino. Sono cominciate sabato 18 ottobre le lezioni dell’Università del Tempo Libero, anno accademico 2008-2009, che si svolgono regolarmente tutti i mercoledì nel Convento di S. Maria delle Grazie. Il programma, in collaborazione col Comune, con la biblioteca e il gruppo CIF, prevede incontri con vari esperti, con visite guidate in giornata e valorizzazione del nostro territorio. Buon “anno scolastico” a tutti! 22 ottobre ore 15 - Bonifica Valli Grandi - Emigrazione fine ‘800 (dott. Federico Melotto) 29 ottobre ore 15 - Un sogno lungo 800 chilometri: Santiago di Compostela (prof. Franco Remo) 5 novembre - ore 15 Costituzione europea (avv. Mattia Magrassi) 12 novembre (orario da definire) Monza: Villa Reale e Museo del Duomo 19 novembre ore 15 La poesia del Novecento: la guerra tra mito e realtà (prof. Dante Clementi) 26 novembre ore 15 - Caratteristiche della pittura veneta (prof. Claudio Rambaldi) 3 dicembre (orario da definire) Palazzo Barbaran - Vicenza: Mostra su Andrea Palladio 500 anni 10 dicembre ore 15 - Storia della matematica: il pi greco (prof. Sandro Pistori) 17 dicembre ore 15 - Il cancro: testimonianza di un’esperienza vissuta (sig.ra Rosa Noci- dott. Pierluigi Pavan) 23 dicembre (martedì) ore 15 - Aspettando il Natale (Don Bruno Fasani di Verona Fedele) Gieffe Un grest dipinto di azzurro! Dal 30 giugno al 27 Luglio 2008, nella Scuola Materna di Sanguinetto, 90 bambini insieme alle loro travolgenti animatrici, hanno intrapreso una mitica avventura con i simpaticissimi Puffi. L’iniziativa, che ha avuto vita con l’Assessore Luigina Rinco, rappresenta per il paese di Sanguinetto una grande risorsa per i bambini dai 3 agli 8 anni, che vivono un’importante esperienza di condivisione senza mai tralasciare il divertimento. Il gioco, momento imprescindibile nella crescita di ogni bambino, è lo strumento che ha vivacizzato questo Grest, ottenendo così da sempre grande successo. Anche le animatrici, soddisfatte di vivere questa opportunità sono state orgogliose di contribuire a mantenere questa tradizione. Ilaria De Fanti - Arianna Dionisi Col GAM che ci accompagna... é una cuccagna DOMENICA 23 NOVEMBRE GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO Alla Santa Messa delle ore 10,30 sono invitate a partecipare tutte le associazioni con il proprio labaro. Ritrovo dalle ore 10.00 cortile interno Castello system Tecnologia per il benessere climatico Riscaldamento Climatizzazione Geotermia Energie alternative Idrocomfort System s.r.l. Via Labriola, 4 - 37054 Nogara (VR) tel. 0442 510511 fax 0442 538455 www.idrocs.it [email protected] Anche quest’anno il G.A.M., capitanato dall’irriducibile Giorgio Soliman, si è recato alla scoperta di luoghi meravigliosi lungo i percorsi del “Vicentino” Monte Cimone. La partenza, giovedì 12 giugno, ha visto radunarsi una cinquantina di ragazzi appartenenti alle classi 5° elementari, 1^ e 2^ media oltre al gruppo animatori composto da due collaboratrici del gruppo GEA ed altri quattro volonterosi giovani nati nel 1990: Ilaria De Fanti, Arianna Dionisi, Alberto Pecchio e Giacomo Taccon. Lungo l’arco delle quattro giornate a Tonezza del Cimone (VI) i ragazzi hanno occupato il loro tempo tra escursioni e la costruzione di oggetti preistorici che sono poi stati presentati ai genitori nella giornata conclusiva di Domenica 15 giugno. P.S.: Arianna, Ilaria, Alberto e Giacomo ringraziano i ragazzi per aver loro fatto passare meravigliose notti in bianco. 4 Speciale “Giorno del ritorno” Ritornare è ricordare 14 settembre... siam tornati A GIULIO NASCIMBENI, CON AFFETTO QUANTE BRAVE PERSONE DA RICORDARE ... Nell’occasione del “Giorno del ritorno” a Sanguinetto... un’assenza carica di tristezza: non è più con noi Giulio Nascimbeni, che dei ritorni –quelli reali, in macchina, da Milano al paese, ma anche quelli ideali, pensati, sognati, ricordati, sottintesi in tante sue pagine– aveva fatto un’arte, una necessità non secondaria, forse addirittura, senza esagerare, una ragione di vita. Quanto importante fosse per lui il legame con il suo paese può essere compreso anche solo da un dato apparentemente marginale. A Milano, al “Corriere della Sera”, dove per lunghi anni fu responsabile di quelle pagine culturali che erano il sismografo più autorevole della cultura italiana, con quei colleghi che avevano nomi prestigiosi di Afeltra, Montale, Buzzati e tanti altri, dovette parlare tanto e con tanto affetto del suo paese, che qualcuno disse (e la battuta divenne un mito del “Corriere”): “Sanguinetto è insomma l’ombelico del mondo”. Accennavo prima ai ritorni “ideali” a Sanguinetto: intendo quelli della sua scrittura. E non solo quelli espliciti di certe pagine memorabili in cui rievocava, come in un’epica dolcissima ed elegiaca, i piccoli ma straordinari eventi del paese (ricordo quel “Nuovo cinema Sanguinetto” che raccontava la nascita e i fasti del Politeama Roghi); il richiamo a Sanguinetto era implicitamente presente anche in tanti suoi articoli, in recensioni, in interviste in cui, se occorreva tratteggiare un paesaggio, un’atmosfera di particolare sapore, un modo o una misura del dire e dell’intendersi, noi sentivamo che sotto quelle immagini c’erano paesaggi, cose, figure, parole che lui aveva colto e imparato nel nostro paese. Forse con questo attaccamento a Sanguinetto è stato coerente e “giusto” anche il fatto che qui egli abbia chiuso i suoi giorni. Del morire, e del morire in un paese, Giulio nella sua giovinezza, quando amava coltivare la scrittura in versi, aveva detto una cosa bellissima e assolutamente toccante. In una sequenza di brevi liriche (contenute nella raccolta “Pianura”, del ’52) che intitolava “Paese” leggiamo questo verso: “Amarti è dare nome alla morte di ogni uomo”: nella densa concisione di questo verso ci diceva che la “pietas” semplice e autentica della comunità paesana si esprime, senza clamori, in quel “dare amore” che esclude ogni indifferenza, che è il sigillo sicuro di una vera partecipazione umana. Giulio Galetto Carissimi, sono ancora io, la Rita, anche quest’anno “ritornata” tra i miei compaesani. E’ di nuovo il “Giorno del Ritorno” ed, inevitabilmente, il “giorno del ricordo”. Ricordo di “cose”, come dicevo l’anno scorso, ma anche soprattutto di “persone”. Ognuno di noi “migrà” ha nello scrigno del proprio cuore le immagini di alcuni che hanno influito in modo profondo sulla loro vita, spesso semplici, non eclatanti, ma comunque significative e, quindi, straordinarie ed esemplari. Sono vite nate proprio nella quotidianità e nell’ordinario: tuttavia ve le riporto con valore di testimonianza, in quanto mi hanno colpito e mi sono apparsi eccezionali percorsi di vita. La prima persona che vorrei ricordare è Lucia Ferrarini: nubile per scelta, dotata di umile e saggia sapienza, tutta dedita alla famiglia e alla casa, ma anche e soprattutto alla sua Chiesa e alla sua parrocchia. Alimentava la sua formazione con la preghiera e la messa quotidiana, ha insegnato catechismo (la “dottrina”, si diceva allora), ha indirizzato l’anima di molti bambini e ragazzi di Sanguinetto. Poi ricordo Raffaella Cavaler Marcucci, mia preziosa amica per tutta la vita: gentile, cordiale, semplice e soprattutto saggia, caratterizzata da una ricca umanità e da una rispettosa riservatezza. E’ stata specchio di virtuosa fedeltà al marito, spesso lontano a lungo da casa per motivi di lavoro: madre di tre figli, li ha curati amorevolmente (anche con eroico coraggio, nell’occasione della perdita tragica di una figlia). E’ stata insegnante di Scuola Media. Vive ancora nel mio cuore Bianca Pivatelli Camiletti che vendeva la verdura fresca, raccolta diligentemente nell’orto di casa. Nel suo quotidiano impegno aperto e generoso, poi rivolto alla vendita del pane, ha colto il significato vero del lavoro, che deve essere anzitutto un “servizio sociale”, a favore del prossimo. Vicino a casa mia abitava, poi, Lisetta Brighenti Guzzo, donna forte e coraggiosa che, lontana per molti anni -circa sedici- dal marito, trattenuto in Africa orientale, prima per lavoro poi come prigioniero di guerra, ha sempre conservato una fedeltà assoluta, un amore che ha vinto anche il lungo silenzio (non ebbe per molto tempo più sue notizie), grazie alla profonda fede in Dio. Un accenno è doveroso anche per Elisa Meritani, già ampiamente commemorata dagli amici ed allievi attraverso alcune giornate ed un fascicolo di memorie, per merito del CIF locale. E come non ricordare la cara, dolce Carla Poletti Nascimbeni, sposa e compagna, fedele ancella ed intelligente interprete delle esigenze del suo Giulio. Temperamento pacato, sguardo mite, sorriso fiducioso e sereno, era un porto sicuro per gli affanni quotidiani del marito, impegnato nella dura professione del giornalista. Egli, come ha detto il figlio Enrico, ha cominciato a morire sette anni prima della sua stessa morte, quando è mancata la sua cara sposa Carla. Un ultimo pensiero va proprio a Giulio Nascimbeni (Giulietto, in paese, per distinguerlo dal nonno Giulio, importante e stimato medico). Vorrei ricordare il periodo in cui lui, ventunenne, ha avviato me, dodicenne, alla “nobiltà” della scrittura, facendomene scoprire alcuni segreti. La nostra conoscenza, poi amicizia, è iniziata nel 1944; era stato per otto anni compagno di scuola di mio marito Stellio al ginnasio-liceo “Cotta” di Legnago, creando amicizia e stima. Prezioso “artigiano” e cultore della “Parola” in tutta la sua vita professionale, negli ultimi tempi è stato costretto alla solitudine e al silenzio, dovendo rinunciare proprio alla “Parola”, il suo più prezioso strumento. Chissà, come dice il poeta, anche per lui può essere accaduto che tristemente “al tacito morir di un giorno inerte...dei dì che furono l’assalse il sovvenir”. Insomma, non dimentichiamoci di tutte queste “brave” persone della nostra amata Sanguinetto. Rita Crivellari Spiazzi E’ stato ripescato da un vecchio Peagno questo “Me ricordo...”. Farà certamente piacere ai “migrà” che riconosceranno luoghi e persone rievocati da una nostra concittadina. ME RICORDO... Quando entro in Castèl guardo in su, par schivàr le “schìtare” dei colombi. ‘Na olta no l’era mia così, gh’era altri oseleti! Le rondene in primavera le fasea el niàl tra i veci muri... i merli i se scondea in fossa a sercàr tra i àlbari da magnàr... le passarine, invese, le volava basse par vedar de catàr i avansi dele merende da poareti. A òlte me par de vedar el cortìl sensa i fareti... qaundo ognu zugo el gh’avea el so posto! Soto i pòrteghi partea le do squadre de “Bandiera”, la “mare” l’era la piera in fondo al scalòn de Zupini. Davanti ala Maria Rossi, dove el cortiìl el se strenze, se zugava a “tamburini” e a “madama Dorè”. Sul bastòn de fèro che sarava l’arco dela porta, tuti i zugava a far iequilibristi, sercandpo sempre de scansàr quei compagni che, invese, i saltava dai scalini fin sui cùgoli de casa Rossi. El quadrato tra i du scaloni l’era el pòsto par i “quatro cantoni”. Se se fermava solo par dar ‘na sbirciadina dala finestra del’Asilo, che l’era bassa e la parea zo in cantina e po’ se riprendea a zugar con più fià de prima. Quanti sbrissioni zo dal scalòn ò fato, magari de scondòn dala maestra, parchè la “Faèla” no la volea mia e la disea che podèene ronparse el gropòn! Dòpo, piàn piàn, coi ani, quei zughi i s’à fermà: te te sentavi sui scalini a guardàr i buteleti e te vedei che ghe n’era de cambià. Te te scambiavi sorisi e paroline a bassa voce e te capei che i ani i passa e no te gh’avei più òia de zugàr. Me ricordo anca i “rientri” par prepararse ai esami de Amissiòn. Erimo un grupeto de birbanti che volea sfrutàr la testa bòna par ciapàr chel tòco de carta che nela vita el podea vegnerne bon. Ié ricordo tuti in fila, i me compagni, dal primo al’ultimo, come fusse alora: Antonioli Gilberto, el fiol dela Clara “Cula”, amica de me mama; Bissoli Rosalisa, la fiola del nostro maestro; Dionisi Gaeatno, so papà l’era Piero Sengìn; Ferrarini Norberto, fiol dei Valisa; Guareschi Sandro, che so papà el laorava al Stabilimento; Lodi Elisabetta, che tuti i ciamava Efrina, la me amica del cor; Natalini Gianfranco, de lu me ricordo solo che l’era el neodo del Ceo; Tarocco Ferdinando, detto Nandino Pàncoli; mi, che tuti i me conosea parchè era la fiola dela Wanda Ciceto; e, par ultimo, Zuccato Alberto, deto el Zucatìn. Adéso basta coi ricordi parchè qua dentro gh’è tanta gente che a Sanguinè l’è vegnua dòpo o l’è ‘nda via e dei nostri béi ani no la sa gnente. Ognuno l’a fato la so strada, a Sanguinè o lòntan da qua, ma el bruto l’è che tanti i n’a lasà, portà via dal mal, che senza guèra, tanta gente l’à portà soto tèra! Cari butèi e butèle del ‘37, l’è sempre bèlo trovarse insieme a ricordar el tempo che fu. Ognuno gh’a la so storièla, ognuno gh’à le so ilusiòn scornè. Ma la nostra clase l’è sempre forte: 60 ani, gente, i’è tanti! Ma i me par pochi se penso ala Bedoni, a Tògno scarpàr, ala Pinòti o ala Ceconi! Lori ié ‘ndà pian, la vita i l’à visua giorno par giorno, senza prèsia. Noaltri, invese, la generaziòn de mèzo, emo corso sempre par rivàr prima, par èsar al paso coi tempi. Adèsso basta!... Se lasemo con l’impegno de catarse ancora a un festìn come questo. E alora ve digo... arrivederci a presto. Clara Tebon Sanguinè, 26/10/1997. Festa del 60° Compleanno. Associazioni Brevi dall’ultimo bimestre a cura di Lia Sgarbi 19 Settembre - Nell’Auditorium “Montemezzi” del Conservatorio di Verona si è tenuto il concerto di presentazione dell’incisione realizzata dai vincitori del Concorso Zinetti 2OO8: un Duo di musicisti coreani che hanno iniziato la carriera come “bambini prodigio”, la signora, pianista, il marito violinista, in possesso di una tecnica degna di Tartini e Paganini. Al termine dell’applauditissimo concerto, gli invitati hanno ricevuto in omaggio una copia del CD. L’organizzazione è dovuta all’Assessorato alla Cultura della Provincia, alla Fondazione Salieri e al nostro Assessorato alla Cultura, cui,dobbiamo essere grati per il dono di questa preziosa esperienza, anche perché si è assunto l’onere del trasporto di meno di venti persone, con un pullman di capienza molto superiore. 20 Settembre - Inaugurazione della nuova ala aggiunta alla Casa di Soggiorno per Anziani : al piano-terra una sala polivalente, al primo la palestra, al secondo, locali ad uso di magazzino. E’ stata celebrata dal Parroco la S. Messa, animata dal Coro “El Castel”, alla presenza degli Ospiti, dei loro familiari, delle Autorità nelle persone del Sindaco e dei componenti la Giunta comunale, dell’Assessore regionale alle Politiche Sociali dr. Stefano Valdegamberi, del Comandante della Base Aeronautica, del M.llo del Comando Carabinieri; presenti anche Funzionari bancari e Presidenti delle Associazioni locali; l’Assessore della Regione ed il Sindaco hanno tenuto discorsi di felicitazioni per l’avvenimento e di lode per la Presidente Franca Lanza che, ringraziando, ha auspicato un sempre maggior sviluppo della Casa che gestisce con tanta dedizione, informando il pubblico che il progetto della festa è nato da un’idea di Dino Troiani della Pro Loco. Tale Associazione ha organizzato la cena sociale che ha concluso la serata. 2 Ottobre - Festa dei Nonni nella Casa di Soggiorno per Anziani, organizzata dal CIF con il Gruppo Adolescenti e Bambini, guidato dalla sig.ra Giorgina Bronzato, che ha presentato canzoni, recite, coreografie sull’onda della musica curata dal sig. Garbini, con la partecipazione della moglie sig.ra Patrizia, cantante dalla voce di straordinaria estensione. Nella nuova sala, gremita di Ospiti e di pubblico esterno, si è trascorso un pomeriggio di cordialità, allegria e serenità ed anche di sentimenti patriottici, con il canto dell’Inno nazionale accompagnato dallo sventolìo di bandierine tricolori , che ha aperto e concluso la festa, unendo nonni e giovanissimi nel comune omaggio alla nostra Storia. El dialeto a cura di Giuseppe Vaccari Ciascuno di noi che usa il dialetto, nel suo inconscio, è convinto di parlare la lingua autentica ed è pronto a reagire negativamente di fronte ad ogni parola diversa, ad ogni pronuncia nuova che gli capita di ascoltare e le condanna come forme strane e per nulla genuine. Ognuno poi, pur sapendo che nei comuni limitrofi ci sono diverse inflessioni e proprietà linguistiche varie che suonano strane al suo orecchio, giudica queste diversità come difetti ed irride a quelle abitudini linguistiche in nome di una pretesa e convinta superiorità del proprio linguaggio e del proprio modo di esprimersi. In realtà quello che chiamiamo el dialèto, come fosse un’ unica lingua, è un insieme complesso e sfaccettato che interessa una piccolissima area geografica e varia da paese a paese, da contrada a contrada, da via a via, spesso da famiglia a famiglia. Per fare un esempio, la paletta della spazzatura, in una famiglia che abitava in Convento era detta sgravoiàra, da un’altra, sempre del Convento, invece sgaiovàra e a cento metri di distanza la stessa cambiava ancora e diventava la scaveiàra: è evidente che si tratta della stessa parola pronunciata in maniera diversa, senza che si possa dire quale sia la versione autentica e originaria. Non parliamo poi delle consonanti esse e zeta, séola e zéola, che contrappongono, grossomodo, paese a campagna, e furono in passato motivo di una nota polemica, quella dei pisonsini, di cui gli anziani conservano ancora l’eco. All’interno poi del territorio regionale, il Veneto, che per un verso consideriamo unitario sia sotto l’aspetto linguistico che culturale, si registrano differenze tali che ce lo fanno apparire molto variegato e diviso in molteplici aree linguistiche.Se el veneziàn, el padoàn, el visentìn, el rovigòto, el veronese, tanto per stare alle maggiori espressioni dell’area Veneta, sono affini, riconducibili alla stessa matrice culturale, ciascuna di queste ha la sua particolare identità 5 UNA NORMA DA PRECISARE PER TUTTI I DONATORI AVIS Una norma in vigore da tempo prevede che i soci, che non effettuano donazioni per un periodo superiore ai due anni senza giustificato motivo, vengano cancellati dall’elenco dei donatori attivi. Siccome l’applicazione pratica di questa norma suscita qualche rimostranza da parte degli interessati, invitiamo tutti coloro che per qualsiasi motivo di salute non possono donare a darne comunicazione al direttivo entro novembre, in modo da essere temporaneamente sospesi, anziché cancellati. Ricordiamo comunque che coloro che sono stati cancellati, se, dopo gli opportuni accertamenti clinici, riprendono a donare, continuano ad essere iscritti al gruppo comunale senza bisogno di alcuna formalità. Questa regola, introdotta per il buon funzionamento delle sezioni, rimane comunque un fatto marginale che non deve far perdere di vista il fine primario del volontariato, che è quello del dono generoso e disinteressato. Direttivo AVIS che la rende una lingua diversa, e al suo interno presenta poi divisioni e variazioni legate alla evoluzione della storia, della geografia, della politica, tanto che per il solo territorio veronese gli studiosi parlano di dialetti ed individuano otto aree linguistiche chiaramente distinte. E’ un’illusione dunque l’idea di un dialetto omogeneo ed uniforme, espressione di un ampio territorio, sempre uguale a se stessa nel lessico, nella pronuncia, nella grammatica, nell’inflessione: caratteristica del dialetto è proprio quella di essere una lingua viva, parlata, e quindi soggetta a variare nello spazio, nel tempo e nella società. Da un punto di vista grammaticale, per fare un esempio concreto, nella nostra area per il presente si può dire sia parlemo che parlema e per l’imperfetto le desinenze parlavene, parlavimo, parlavino si equivalgono e si possono scambiare ma ciascuno usa la forma che più gli è consona per tradizione familiare, quella che gli sembra la più autentica e la più genuina. Da un punto di vista storico, tralasciando la rivoluzione dovuta ai mezzi di comunicazione di massa, nella pronuncia è scomparsa la consonante “fh” che suonava come una effe aspirata (fhapa è diventata zapa, zappa, una parola ormai in estinzione); la consonante d in molte parole è diventata z sonora (dèro/ zèro, zero; dóeno/zóeno, giovane; garda/ garza, garza); alcune abbreviazioni si sono perse: pe è diventato pié, piede, ‘nemo, ‘nar sono diventati ‘ndemo, ‘ndar, voci del verbo andare. Sotto il profilo lessicale, invece, come succede per tutte le lingue vive, molti termini vengono usati sempre meno finché vanno completamente dimenticati (e qui la lista potrebbe essere lunghissima: arzàra, oggetto logoro, borozól, orzaiolo, caciòla, berretto, ficheto, tuffo, maturlàn, mattacchione, mostrièl, ragazzino capriccioso, ecc.). Ben venga dunque l’italiano che ha unificato la comunicazione nazionale ma non dimentichiamo il dialetto: usiamolo e conserviamolo il più possibile perché non è una cenerentola di cui vergognarsi ma costituisce un patrimonio culturale di grande valore e l’espressione di una civiltà. 6 Sport / Compleanni Uno sparo per Ambodivona Si è svolta, con larga partecipazione di pubblico, la manifestazione “Uno sparo per Ambodivona”, evento sportivo collegato alla missione di solidarietà di don Raffaello Serafini in Madagascar. Nei campi di proprietà del sig. Narciso Ferrarini, a Levà di sopra di Correzzo, si sono svolte le gare nell’ultima domenica di luglio. Il ricavato dell’evento, che ha visto anche un mercatino, è stato di 3.090 euro che vanno devoluti in beneficenza per il “Progetto Salomè”. Un grazie a tutti i cacciatori e ai referenti del progetto. Nella foto i primi tre classificati: il vincitore sig. Ongaro e i sigg. Mantovani, insieme a don Gli organizzatori Raffaello Serafini. Appuntamento al prossimo anno. MISSIONE MADAGASCAR “PROGETTO SALOMÈ” 3^ parte Oggi, come si presenta la situazione? La Chiesa Cattolica sta soffrendo a causa di restrizioni imposte dal Presidente dell’Isola. Ad esempio, per il giorno delle Palme ha indetto le elezioni regionali per impedire materialmente la processione delle palme ed i raduni dei giovani, organizzati per la loro giornata mondiale; alla Radio don Bosco è stato soppresso un programma perché esprimeva posizioni non gradite al governo; nella nostra missione viene momentaneamente sospesa l’attività ambulatoriale perché minacciati di chiusura. Nonostante le difficoltà, non mancano segni di speranza, che si riscontrano soprattutto in una presa di coscienza ed in una maturazione di responsabilità da parte di giovani che si aprono al servizio degli altri. “Associazione Progetto Salomè Onlus” - don Raffaello 0442.58015 - don Romeo 0442.20280 Pallavolo Sanguinetto rilancia una collaborazione molto importante SANGUINETTO ENTRA NEL CONSORZIO “VOLLEY 434” Dopo quasi 25 anni di attività la Società Pallavolo Sanguinetto continua la propria attività aggregandosi al più importante Consorzio di collaborazione della Bassa Veronese: il Volley 434. Il Consorzio riunisce le società Pallavolo Cerea, Spakka Volley Villabartolomea e Griffon Volley Legnago oltre appunto a Pallavolo Sanguinetto. Si crea quindi una “filiera di coordinamento” dell’attività pallavolistica Le Under 16 nella stagione agonistica 2007/08 della Bassa con grandi opportunità che si aprono per tutti i praticanti. Infatti nel Consorzio ci sono una squadra di serie B2, una serie C, due 1^ Divisione (di cui una a Sanguinetto) e due 2^ Divisione oltre a moltissime squadre giovanili. Il tutto abbraccia un territorio molto ampio e conta un numero di atleti che supera i 500. A dire la verità Pallavolo Sanguinetto è stata la prima Società della Bassa che ha creduto che solo attraverso un vero processo di aggregazione sarebbe stato possibile alimentare un movimento già florido nelle singole Società. Infatti già nel 1998 era stato creato il Consorzio IDEAVOLLEY che ha proseguito la propria attività fino allo scorso anno. L’attività verrà mantenuta sulla “piazza” di Sanguinetto con il minivolley per maschi e femmine fino alla 1^ Media, l’under 16 per le ragazze fino all’anno di nascita 1993, la squadra femminile di punta della 1^ Divisione (rinforzata con l’arrivo di interessanti giovani appunto dal Consorzio Volley 434) e il gruppo della 3^ Divisione maschile. In particolare va ricordato che la 1^ Divisione femminile inizierà il proprio campionato a Novembre con disputa delle gare in casa il Venerdì, per finire nell’Aprile prossimo: le gare del 2009 verranno inserite nel calendario della Pro Loco. Per chi fosse interessato ad avvicinarsi a questo meraviglioso sport segnaliamo che i corsi di mini volley si svolgono presso la Palestra delle Scuole Medie nei giorni di Lunedì e Mercoledì (ore 16-18) e sono rivolti a ragazzi e ragazze che frequentano la 3^, 4^, 5^ Elementare e 1^ Media. Per info: Loris Sganzerla tel. 347.7701401. SPORT ED ESERCIZI PER TUTTI! A cura dell’Assessorato allo Sport Sono pronte a ripartire le attività di tutte le società sportive e delle varie associazioni locali. Ecco il riepilogo, con i punti di riferimento per eventuali contatti: Associazione Basket Sanguinetto, attività agonistica e non per bambini, ragazzi ed adulti; si tiene nella palestra delle scuole medie da settembre. Contattare il sig. Massimo Moschetta (348.6701528) - Associazione Calcio Sanguinetto, attività agonistica e non per bambini, ragazzi ed adulti. Per informazioni ed iscrizioni contattare il sig. Maurizio Perezzani. - Corso di difesa personale ed anti-aggressione con l’associazione NOI, dedicato a tutti; si terrà ad ottobre con un ciclo di 10 lezioni. Per informazioni contattare il Sig. Massimo Tosco. - Per la danza, l’Associazione Free Body Studio organizza corsi per bambini e ragazzi dai 4 ai 7 anni (Danza Classica propedeutica), dagli 8 ai 12 anni (Classica e Jazz Dance), e dai 12 anni in poi (Modern Jazz, Hip Hop e Vi- Grazie sostenitori del Peagno Martini Giorgio Rezzato (BS) Ambrosi Giorgio Frecce Tricolori Berti Gian Franco Frecce Tricolori Chiavelli Giorgio Frecce Tricolori De Carli Gino Frecce Tricolori Ferrarini Giuseppe Frecce Tricolori Franceschetti Federico Frecce Tricolori Milanese Tiberio Frecce Tricolori Paladini Guerrino Frecce Tricolori Veronesi Giuseppe Frecce Tricolori Zane Enzo Frecce Tricolori Scarpolini Martino Romano Albano Laz. Roma Un particolare ringraziamento al Gruppo Alpini per la gentile concessione dell’uso delle tende alla festa “Castello di Sapori”. L’8 Novembre MIRKO GROSSI compie 6 anni. Tanti auguri dai nonni Bruna e Antonio. 13 ottobre - Buon Compleanno ENRICO Eri il nostro cucciolo ora ti senti uomo ma per noi resterai sempre unico Gli zii Roberto, Daniela Francesco, Loretta, cugini Jessica, Jimmy, Katia, ti augurano tanta felicità. Buon compleanno al nostro piccolo LORENZO POLI che il 19 Novembre compie 2 anni. Tanti auguri da mamma Monica, papà Giovanni, nonni e zii. deo Dance). I corsi si tengono nella palestra delle scuole elementari. Per informazioni ed iscrizioni contattare la sig,ra Monica Meldo al numero 348.5541841. - Ginnastica, con l’associazione NOI: corsi di ginnastica, per tutte le età, si terranno alle elementari da Settembre. Contattare il sig. Massimo Tosco in parrocchia al numero 0442.81094. - Ginnastica dolce con l’associazione ANCORA: i corsi per i pensionati si terranno alle elementari da settembre. - Karate con l’Associazione Agkai Team: corsi per bambini, ragazzi ed adulti alla palestra delle scuole elementari da settembre a giugno. Per iscriversi, contattare il sig. Marco Poltronieri (333.4853140). - Associazione “Pallavolo Sanguinetto”, corsi ed attività agonistica per bambini, ragazzi ed adulti. Comincia a settembre nella palestra delle scuole medie. - Associazione Tennis Sanguinetto, corsi ed attività agonistica per bambini, ragazzi ed adulti, agli impianti sportivi di Sanguinetto, da settembre. Parrocchia CON LA PARROCCHIA... VERSO L’AVVENTO OTTOBRE - (Corso fidanzati dal 23 ottobre al 18 gennaio 2009) Dom. 5: Ore 10,30 Apertura anno catechistico: Mandato catechisti e ministri straordinari; ore 12 Supplica Madonna di Pompei - Dom. 12: Ore 15 S. Rosario; ore 15,30 S. Messa dell’unzione (Don Roberto Visentini), segue rinfresco salone San Giorgio - Dom. 19: Giornata Missionaria - Gio. 23: ore 20,45 1° incontro Fidanzati. NOVEMBRE Sab. 1: Solennità di TUTTI I SANTI: SS. Messe ore 9; 10,30; 18 in Duomo / AL CIMITERO ore 15 Suffragio e benedizione Defunti - Dom. 2: Commemorazione dei defunti: 9-10,30-18 in Duomo / ore 15: S. Messa al Cimitero / ore 18: S. Messa in Duomo (in suffragio dei parroci, curati e religiosi nati o che hanno svolto il loro ministero a Sanguinetto) - Dom. 9: ore 10,30 Commemorazione defunti di tutte le guerre - Gio. 6-13-20-27 incontro Fidanzati ore 20,45 - Dom. 23 ore 10,30 Solennità Cristo Re - Ultima domenica anno liturgico. S. Messa ore 10,30 Ringraziamento. Benedizione automezzi - Dom. 30 Prima domenica di AVVENTO. DICEMBRE - 28/11-5/12-19/12 (catechesi adulti) - 4/11-18/12 ore 20,45 incontro fidanzati - Lun. 8 Immacolata Concezione: ore 10,30 Presentazione Comunicandi Comunità. SETTIMANA NATALIZIA - Mer. 24 (Vigilia): ore 24 S. MESSA della NOTTE di NATALE - Gio. 25 GIORNO DI NATALE: SS. Messe orario 9-10.30-18 - Dom. 28 Festa della Famiglia: Consegna angioletti anno 2008 - Mer. 31 ore 18 S. Messa e canto del TE DEUM per tutti i BENEFATTORI della Parrocchia (vivi e defunti). Chiesa quiz: le risposte ricevute Marta Bergamini 1) La chiesa della Rotonda è in onore alla Gran Madre di Dio. 2) I frati che operarono per circa tre secoli appartenevano all’ordine dei Minori Francescani, e più precisamente alla famiglia dei Zoccolanti. 3) La parrocchiale è stata decorata sia da Miolato Gaetano che ha realizzato “Il Martirio di San Giorgio” e le stazioni della Via Crucis; sia da Agostino Pegrassi che ha realizzato il dipinto “La resurrezione di Cristo”. 4) So che la chiesetta di Tavanara è dedicata a San Bartolomeo Apostolo, se, come richiede la domanda, ce ne sono degli altri, non so veramente rispondere. 5) La patrona della chiesa di Venera è Maria Regina: 6) Don Camillo Maria Sommariva fu parroco dal 1819 al 1839; pertanto la parrocchiale fu eretta dopo il 1800. 7) L’oratorio della Chiesa della Rotonda fu progettato dal Pompei: pittore, architetto e trattatista; difatti fu anche l’autore di un trattato sugli ordini architettonici pubblicato nel 1735. 8) La parrocchiale sorse come cappella alle dipendenze di quella di Casaleone. 9) A Bologna onorano San Petronio, a Firenze San Giovanni, Genova come Sanguinetto San Giorgio. 10) Don Antonio Romagnoli fu parroco dal 1919 al 1964 cioè per 45 anni. Gianna Ferrari De Salvo 1) La chiesa delle tre vie, conosciuta come La Rotonda di Capo di Sotto, è dedicata alla B. Vergine. 2) Nella chiesa dei Frati operarono i Minori francescani, detti anche “Zoccolanti”. 3) Nella parrocchiale vi sono decorazioni di Gaetano Miolato e Agostino Pegrassi. 4) L’oratorio di Tavanara è dedicato ai SS. Bartolomeo e Antonio da Padova. 5) La patrona della chiesa di Venera è Maria Regina. 6) La parrocchiale di Sanguinetto venne eretta nei primi anni dell’Ottocento. Don Camillo Maria Sommariva entrò in parrocchia nel 1819 a lavori già iniziati. 7) L’oratorio delle tre vie fu progettato dal conte Alessandro Pompei. 8) Prima del Cinquecento la chiesa di Sanguinetto dipendeva dalla pieve di Casaleone. 9) S. Giorgio è patrono di Genova. 10) Don Pietro Romagnoli resse la parrocchia dal 1919 al 1964. Grazie alle due signore che hanno dato le risposte a “Chiesa quiz” e che saranno invitate, insieme al vincitore di “Calcio quiz”, ad una prossima cena del Peagno. La foto nello scorso numero era del pittore Agostino Pegrassi (1900-1957) 7 Nuova missione di don Alessio Lucchini DOPO IL BRASILE...IL MOZAMBICO Essere disponibili alle richieste avanzate dal vescovo: è questo un impegno solenne che, al momento dell’ordinazione, è chiesto a ciascun sacerdote. Già nel 2005 padre Flavio Roberto Carraro aveva proposto ad Alessio una missione in Brasile: lui aveva accettato ed era partito, dopo alcuni mesi di formazione e preparazione svolta al CUM. Questa esperienza, valutata oggi, è stata significativa, tanto che è tornato “cambiato” come uomo ma anche come sacerdote.Questi due anni passati in terra brasiliana lo hanno arricchito, reso una persona solare, disponibile all’ascolto di tutti e all’aiuto delle persone; ma la cosa più importante è il fatto che è diventato più attento a coloro che incontra, offrendo sempre un sorriso, un abbraccio, una parola. Purtroppo però tale esperienza è terminata e la gestione della missione è passata ai preti locali, concludendo la collaborazione della chiesa di Verona con questa realtà in Brasile. Certo, non è stato facile lasciare quella gente che molto ha lasciato nella vita di Alessio. A questo punto si ripresenta la nuova proposta del vescovo Giuseppe Zenti, uguale a quella di prima: ancora una missione, ma stavolta in Africa, nello stato del Mozambico. Alessio, dopo aver visitato questa realtà nei mesi di maggio e giugno, è tornato esprimendo il suo “sì” per la nuova occasione di evangelizzazione. Tra circa un mese, a novembre, ripartirà dunque per l’Africa meridionale: andrà nella parrocchia di Namahaca, a circa 4 ore di strada da Nampula, una delle città principali del Mozambico. Raggiungerà don Silvano, che si trova là già da un anno e che è stato suo compagno di Seminario; sono infatti diventati preti insieme nel 2001. Attualmente è in fase di preparativi, si sta occupando di cose burocratiche e personali; la partenza non è ancora stata decisa ma il saluto è vicino. I più sentiti auguri di Buona Missione dai tuoi familiari, dagli amici e dalla comunità fedele di Sanguinetto. Luisa, Luigi, Tamara Lucchini Casa della Gioventù, quando il caldo vien meno Eccoci, anche quest’ anno ci risiamo. Con il termine dell’estate dobbiamo abbandonare per qualche mese la spiaggia, il mare e gli ombrelloni. Ma è necessario ricordare che il divertimento non corrisponde necessariamente ed esclusivamente ad uno stile di vita balneare e che ci si può facilmente divertire anche quando il caldo e l’afa vengono meno. Rimanere allegri anche nel periodo meno caldo dell’ anno: chi più dei bambini e dei ragazzi può riuscire in questo intento inizialmente un po’ arduo per ciascuno di noi? Anche il nostro piccolo paese, ovviamente, dispone del luogo perfetto per poter trascorrere delle piacevoli e allegre giornate: la Casa della Gioventù. Sono infatti iniziate le attività dell’anno 2008/09, organizzate dal circolo NOI come, ad esempio, la “Caccia al Tesoro” del 7 settembre, vinta da Facchinetti Sara, Peloso Luca e Beltramini Marco. A questa fantastica prima giornata organizzata dalla Casa della Gioventù seguiranno altre piacevoli domeniche pomeriggio, tra le quali vi ricordiamo: “Castagnata per i Ragazzi” il 9 novembre - “Santa Lucia” il 14 dicembre - “Befana” il 6 gennaio. Ma la Casa della Gioventù rimarrà aperta tutti i sabato sera e domenica pomeriggio dall’1 ottobre fino al 31 maggio 2009. Il divertimento non sarà solo per i giovanissimi; vi informiamo infatti che continua la “Tombola” del sabato sera. L’appuntamento è per le seguenti date: • 8 novembre • 29 novembre • 20 dicembre. Il circolo NOI è un gruppo costituito di soli volontari, i quali hanno scoperto quanta gioia possa scaturire dal semplice gesto di donare un po’ del proprio tempo e della propria attenzione al fine di rallegrare i compaesani di ogni età. Sono sempre molto gradite le adesioni di nuovi volontari che abbiano voglia di contribuire anche soltanto con un piccolo aiuto. Un saggio disse infatti: “ Con i fili d’erba si intreccia una corda che tiene fermo un elefante”. Per adesioni, chiamare Mariella al numero 393.7120501 Le volontarie del circolo Noi Informazioni commerciali Ricordi di Scuola: Classe IV elementare anno scolastico 1947/48 Con il consueto impegno dedicato alla ricerca di un miglioramento continuo della qualità, della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti a soddisfare i bisogni della clientela, Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise metterà a disposizione nei prossimi mesi un nuovo e competitivo prodotto. Si tratta di un’assicurazione per i titolari dei prestiti personali e mutui, la cosiddetta CPI (Creditor Protection Issurance); è una polizza multigaranzia, sia danni che vita, abbinata ad un prestito personale o ad un mutuo che tutela il cliente beneficiario nel caso si verifichino determinati eventi quali: - decesso dell’assicurato - invalidità permanente totale da infortunio e da malattia - malattia grave - inabilità temporanea totale al lavoro - perdita involontaria dell’impiego dovuta a giustificato motivo - ricovero ospedaliero. Si ricorda inoltre che sono in collocamento obbligazioni emesse dalla Banca a tasso variabile indicizzate a tassi di mercato. Per ricevere maggiori informazioni rivolgersi in filiale. Siamo presenti con 12 sportelli nel territorio veronese ed in particolare nella vicina Concamarise via Capitello, 36 - Tel.0442 398411 Grafica: studio Barbon - 333.3772111 - e-mail: [email protected] AI GRUPPI: Consegnare il prossimo materiale entro il 10 dicembre - 2008 - - Dir. Michele Chiaramonte - Tel. 335.5388177 - Tel. Fax 0442.38156 e-mail:[email protected] - Dir. resp. prof. Stefano Vicentini 349.5723815 - e-mail: [email protected] Tempo libero 8