…danzando nel mondo infinito, un principe, sognando, passa…
NATALIA PREZIOSI
M.A.P. – Musicisti Associati Produzioni, ha il piacere di inviarle la presentazione del Maestro Natalia Preziosi
che collabora e pubblica con noi le sue musiche. Oltre ad essere questa una e-mail informativa avremmo il
piacere di farle avere in seconda istanza alcuni materiali specifici relativi all’attività compositiva del Maestro
in modo da poter favorire una sempre crescente conoscenza e diffusione della sua musica.
Una frase che ritorna spesso
quando si legge la biografia e
l'epistolario di Shostakovich è "Più
stili un compositore conosce più
raffina il suo stile", Natalia Preziosi,
compositrice ormai attiva da molti
anni, incarna perfettamente questa
frase.
Compositrice
neoromantica
e
dotata di forte temperamento, il suo
stile è legato soprattutto alla
struttura classica della musica,
concentrandosi
soprattutto
su
partiture di ampio respiro sinfonico
con alcuni significativi excursus
all’interno dell’ambito cameristico e liederistico.
Nata a Brest e diplomatasi al College Musicale
della città nel 1976, inizia i suoi studi nel balletto
classico a cinque anni sotto la guida di Ludmilla
Zabrodina, avvicinandosi poi a sette anni al
mondo della musica in Ungheria sotto la guida del
pianista Alim Muratov.
La prima esperienza però nel balletto classico
segna in maniera definitiva quello che sarà il suo
stile compositivo, in particolare grazie all’incontro
con la musica di Tchaikovsky e dei grandi
compositori di questo genere.
Dopo vari trasferimenti tra la Bielorussia e
l'Ungheria, prosegue gli studi privatamente con
l'organista, compositore e direttore d'orchestra
Oleg Yanchenko a Mosca e dagli anni '80
frequenta l'Università Statale della Cultura e delle
Arti di Mintsk dove si diploma in direzione
d'orchestra.
Il primo brano viene composto a 12 anni, una
piccola polka-scherzo per pianoforte, ma la prima
vera prova compositiva risale agli
anni di studio a Brest in cui scrive
le musiche per lo spettacolo "Vsio
pro Monicu" [Tutto su monica] e
"Kak
vajno
bit
seriosnim"
[L'importanza di chimarsi Ernst]
dal testo omonimo di Oscar Wilde.
A seguito di alcuni accadimenti
famigliari si trasferisce in Italia
dove perfeziona gli studi sotto la
guida di Enzo Restagno con cui
studia Estetica compositiva.
L’attività compositiva dopo questa
esperienza si fa sempre più
pressante e nascono così opere
quali l’Aquila di Legno, il concerto
per violino e orchestra e il famoso Ballet Soufle
che ha ricevuto all’unanimità i plausi della critica
specializzata e quelli degli appassionati di musica.
Riceve nel frattempo varie commissioni, tra cui il
Poema per viola e orchestra commissionatogli da
Yuri Bashmet.
Nell’ambito della musica da camera è da
segnalare inoltre la Sonata per violino e
violoncello,
Sonata per violino e violoncello op.67, il Klaviertrio
op. 53, il quartetto d'archi op.61, la partita per
flauto (trascritta anche per violino) op.65 e il ciclo
liederistico per quattro voci Luce e Ombra, su testi
di Puskin, omaggio toccante e trasognato alle
proprie origini sia musicali che culturali.
Attualmente è impegnata nella stesura del suo
terzo balletto "Rusalka" su testi di Puskin.
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OPERE IN CATALOGO

L'Aquila di Legno op.21, balletto, 1998
Organico: Flauto piccolo, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti, 2 Fagotti, 4 Corni, 3 Trombe, 3 Tromboni,
Tuba, Arpa, Timpani, Violini, Viole, Violoncelli e Controbbassi [ + Riduzione per pianoforte op.21a]
Tratta da una favola anonima, è l’opera
che più di ogni altra incarna l’ideale
estetico della compositrice. Il libretto è
steso dall'autrice stessa che ne ha curato
quindi oltre che la parte musicale anche la
resa drammatica. Nato nel 1998
dall’esigenza di rinnovamento dell’autrice,
la scelta della storia e della musica è
pensata come ideale sviluppo dei grandi
balletti russi, un recupero quindi della
tradizione ed una prosecuzione della
stessa.
La storia narra di un regno in cui dimora
un re, la sua consorte ed il principe
ereditario che sta per compiere diciotto
anni. Per questa ragione ogni giorno sono
ricevuti a palazzo artigiani ed artisti del
luogo e proprio uno di questi decide di
portare un dono singolare: un automa,
un’aquila di legno in grado di essere
trasportata in un baule ed essere montata
velocemente in ogni momento. Il principe,
ammaliato da un tale dono vi sale e,
volando, si allontana dal palazzo. Il regno
in subbuglio per una tale repentina
decisione decreta che se nell'arco di due
settimane il principe non torna, il
costruttore dell’automa sarà messo a
morte. La storia prosegue seguendo le
vicende del principe che ormai in volo
arriva dopo alcuni giorni, stanco del
viaggio, in un altro regno. Rimasto per la
notte da un’anziana donna viene a sapere,
come succede solo nelle favole orientali,
di una principessa che a causa della sua
bellezza è costretta dal padre geloso alla
reclusione in una torre alla quale non si
può accedere se non volando. Proprio
grazie all’aquila il principe potrà
ascendere alla torre ed una volta
innamoratosi della principessa sarà
catturato e messo a morte. Ormai sul
patibolo chiede che gli venga portato il
baule dell’automa come ultimo desiderio,
appena aperto in pochi attimi monta
l’aquila e rapendo la principessa prenderà
finalmente la via di casa riconquistando
così la libertà
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
Concerto per violino e orchestra n°1 Op.25, 2003
Organico: 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti sib, 2 fagotti, 2 corni in fa, 2 trombe in sib, Piatti, Guiro, Violini,
Viole, Violoncelli, Contrabbassi, Violino solista [ + Riduzione per violino e pianoforte op.25a]
Nato subito dopo la prima concezione dell'Aquila di Legno e composto contemporaneamente ad
esso, il primo concerto per violino si distingue, oltre che per la ripartizione su quattro movimenti, per
una ritrovata brillantezza violinistica ed una particolare tecnica virtuosistica che richiama
direttamente il grande al concertismo romantico e tardoromantico, in particolare Mendelssohn,
Tchaikovsky e Sibelius. Ognuno dei quattro movimenti è scritto in maniera tale da omaggiare e
reinterpretare un periodo d’oro della scuola violinistica romantica e tardoromantica, sino ad arrivare
alla contemporaneità dell’ultimo tempo in cui la scrittura si fa via via più ardua.
Estratto Primo Movimento
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Estratto quarto movimento
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
Ballet Souflé op.23, balletto, 2003
Organico: Violini, Viole, Violoncelli, Contrabbassi [+ Riduzione per pianoforte op.23a]
Opera che ha riscosso ovunque un
grande successo, il Ballet Souflé è l’opera
che attualmente ha maggiormente fatto
conoscere il nome e lo stile del
compositore presso il pubblico.
La storia, semplice e lineare e propria di
una favola, racconta di un poeta che,
complice gli scherzi della natura, si
innamora
perdutamente
di
una
sconosciuta. Nel tentativo disperato di
ritrovarla e grazie ancora ad un vento
vento impetuoso, lo stesso poeta vivrà
varie avventure prima di poterla
incontrare nuovamente e, datale la poesia
scritta per lei, riuscire a coronare
felicemente il suo sogno, con la
benedizione degli elementi naturali che
ancora una volta divengono protagonisti.
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
Omaggio a Chopin per pianoforte op.64, 2011
Piccolo brano pianistico che rende omaggio a colui che più di ogni altro ha saputo incarnare il
pianismo ottocentesco. Vissuto attraverso un filtro traboccante oltre che di rispetto anche di voglia di
cambiamento, questo brano pianistico si inserisce nella carriera compositiva dell’autrice come una
summa caleidoscopica delle emozioni che il compositore polacco suscita. Non solo, l’omaggio non è
solo rivolto a Chopin ma anche all’influenza che egli stesso ebbe sui compositori russi, quindi può
essere letto come un omaggio indiretto alla patria dell’autrice.

Luce e Ombra, 2003 - 2012
Organico: Soprano, Contralto, Tenore, Basso, Pianoforte
Tra il 2000 e 2003, grazie all’opera
ancora oggi in fase di composizione
“Tamar e Damon” prende vita il ciclo
liederistico Luce e Ombra. Primo tentativo
compiuto di portare sulla partiture la voce
ed anche studio progressivo di quelle che
possono essere le sue facoltà tecniche,
concepito però non con un’idea unitaria,
ma come lavoro aperto alle cui 15 opere
già presenti in futuro, in base a quello che
sarà l’evoluzione dello stile compositivo
dell’autrice, potrà essere ulteriormente
ampliato.
Dopo una lunga ricerca sui testi italiani
contemporanei,
insoddisfatta
dalla
tipologia di metrica ed estetica presente,
seguendo compositori come Glinka,
Rimsky Korsakov e molti altri, decide di
rivolgersi alla letteratura classica Russa,
in particolare al poeta nazionale Alexandr
Puskin, primo grande drammaturgo russo.
Da una raccolta di poesie dell’autore sono
state selezionate 15 poesie. E’ comunque
un ciclo liederistico aperto per tutte e
quattro le voci.
Titoli delle poesie utilizzate:
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Fontana di Bachcisarai
Che notte
Sono scampato ai miei desideri
L'abbandono
E' l'ora mio amico, è l'ora
Dialogo con Dio
La Falena
Il leggiadro vento
La rosa e l'usignolo
Il violino di Stradivari
Ella risplende
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