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MARTEDÌ 16 FEBBRAIO 2010
ANNO III - N. 45
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«Concorso in corruzione»: il coordinatore nazionale del Pdl interrogato in procura. «L’ho chiesto io e ho dimostrato la mia estraneità»
L’intreccio politica-affari. Verdini indagato
Ecco le carte dell’inchiesta: le telefonate e la rete di Fusi, il caso di «Firenze Mobilità»
di SIMONE INNOCENTI e ANTONELLA MOLLICA
INVASIONE DI CAMPO
di PAOLO ERMINI
N
on c’è alcun verdetto da emettere in base alle intercettazioni entrate nell’inchiesta della
Procura fiorentina sulla
Protezione civile e sulla costruzione di alcune grandi
opere, in Italia e anche a Firenze. Ci mancherebbe. A
parte la presunzione di innocenza che deve valere
per tutti e in ogni caso — e
non come formula retorica
da ripetere stancamente,
ma come valore fondante
della nostra civiltà democratica — è chiaro a tutti,
compresi i magistrati, che
ogni telefonata, comprese
quelle che possono far ipotizzare gravi reati, deve essere sottoposta ad altre successive, rigorose verifiche.
Vale (o dovrebbe valere)
per qualsiasi cittadino. E
vale anche per i politici.
Ieri è salito alla ribalta il nome di Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl,
stretto collaboratore di Silvio Berlusconi e uomo forte del centrodestra in Toscana. Ieri mattina il Corriere della Sera ha pubblicato
ampi stralci delle sue conversazioni con il costruttore Riccardo Fusi (presidente della società BaldassiniTognozzi-Pontello nonché
suo amico personale), poi
c’è stato l’interrogatorio in
Procura e l’annuncio che
era indagato («Ho dimostrato la mia estraneità»,
ha dichiarato lui).
Vedremo gli sviluppi della
vicenda sul piano giudiziario. Su quello politico c’è
da registrare il fermento
pieno di ansia che sta agitando il Popolo della Libertà. Non è una questione di
secondo piano, a un mese
dal voto, veder prevalere le
notizie di un’inchiesta sui
temi della campagna elettorale, anche se le accuse di
giustizia ad orologeria rivolta da alcuni esponenti
del centrodestra ai magistrati fiorentini sembrano
trovare pochi riscontri sia
nelle circostanze dell’indagine sia nello stile rigoroso
che il procuratore capo Giuseppe Quattrocchi si è dato
e che ha imposto a tutti i
suoi Pm.
Il Pdl dovrà in ogni caso riflettere. Quando la politica
smette di dettare le regole
del gioco e comincia a giocare essa stessa, in una pericolosa mescolanza con il
mondo degli affari, vuol dire che sta uscendo dai suoi
cardini. Nella ricostruzione di un sistema toscano
che sblocchi conservatorismi, clientelismi e rendite
di posizione, è venuta anche per l’opposizione l’ora
di fare la sua parte. E di cominciare a preparare sul serio un’alternativa per la
quale pochi anche nel centrodestra si sono battuti,
credendoci davvero. Bisogna tornare a far (solo) politica. Sembrerebbe una banalità, invece sarebbe un’altra rivoluzione.
Il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, è indagato
per corruzione nell’ambito dell’inchiesta fiorentina sugli appalti
per le grandi opere. Ieri è stato interrogato dai magistrati: «L’ho
chiesto io e ho dimostrato la mia estraneità», ha detto all’uscita
dalla procura. Nei documenti dell’inchiesta le telefonate,
gli incontri in alcuni ristoranti romani, la rete delle aziende,
il ruolo delle banche, le pressioni sugli appalti e l’intreccio
tra la politica e le imprese fiorentine.
Denis
Verdini
ALLE PAGINE 2, 3 E 4
Sirio, secondo giorno
L’INCIDENTE IMPREVISTO
Tirato il freno d’emergenza:
tramvia ferma per 40 minuti
Il caffè di Giuliano
Il centrodestra:
Claudio Martini:
«Nel Pd pescano «Io, commissario
solo pesci piccoli» e l’uso dei poteri»
di DAVID ALLEGRANTI
di MAURO BONCIANI
A PAGINA 5
A PAGINA 5
A PAGINA 6 Lusena
LA DIFESA DEI COSTRUTTORI
«I colpevoli dei ritardi?
Noi ci abbiamo rimesso»
A PAGINA 7 Bonciani
IL VIAGGIO CON RAZZANELLI
A bordo, con il signor No
«Linea 1 sì, ma che rumore»
AMBULANTI E SUOLO PUBBLICO
In viaggio con Mario Razzanelli, il leghista «antitram». Tre stop per il blocco della tramvia, un’ora e
10 minuti di comizio-lezione. «Non sono contro la linea 1. Ma quanto rumore».
Protesta anti-tassa
La giunta va avanti
A PAGINA 6 Sanna
A PAGINA 6 Fatucchi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Mario Razzanelli
Il Festival Sessant’anni di musica, e non solo: tutti i protagonisti di casa nostra
La Champions Domani sfida cruciale per i viola. Serve lo spirito dell’Anfield
Sanremo è storia. Anche toscana
A Monaco, come fosse Liverpool
di RANIERI POLESE
ALLE PAGINE 10 E 11 Guetta, Marucci, Russo
Torna a Sanremo Irene Grandi, la nostra ragazza da
sempre. E la missione è quella di far rimangiare al
comitato di selezione l’incredibile errore con cui —
correva l’anno 2007 — fu esclusa dalla gara Bruci la
città, scritta per lei da Francesco Bianconi dei Baustelle,
il gruppo indie-rock di Montepulciano. Con un brano
firmato dallo stesso autore (La cometa di Halley), Irene
stasera sale sul palco dell’Ariston decisa a tutto.
CONTINUA A PAGINA 12
DALLA PARTE DI CESARE
di ANDREA DI CARO
N
o Firenze, non dirci che sei come tutte le altre piazze. Facile salire sul carro quando tutto va bene,
ma è oggi che bisogna urlare: «Io sto con Cesare».
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FI
Primo Piano
Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino
Roma-Firenze
Le carte dell’inchiesta
Denis, Fusi, gli altri
La politica e gli affari
Le telefonate, le richieste di favori, gli incontri
Politica e affari. Imprenditori che chiedono, politici che rispondono e qualche volte
i confini — i ruoli e gli interessi — sembrano talmente stretti che si fa fatica a distingerli. A volte fanno fatica a distinguerli loro stessi. Dice «noi» Denis Verdini, indagato per concorso in corruzione, mentre parla della scuola marescialli di Castello con
l’amico Riccardo Fusi, presidente della Baldassini e Tognozzi, anche lui indagato per
corruzione e associazione a delinquere aggravata dalla finalità mafiosa: «Tranquillo,
noi entreremo», dice.
Quegli intrecci che l’inchiesta partita da
Firenze sta svelando sono documentati dalle immagini dei carabinieri del Ros che per
due anni hanno osservato, pedinato, scattato foto. E da migliaia di intercettazioni telefoniche, disposte dal procuratore Giuseppe Quattrocchi e dai sostituti Luca Turco,
Giuseppina Mione e Giulio Monferini, che
sono finite nelle 20.267 pagine che stanno
sconvolgendo l’Italia.
Castello, le trattative per la scuola
Il primo anello della catena per entrare
nel mondo degli appalti per Riccardo Fusi
è l’imprenditore romano Francesco De Vito Piscicelli che per la sua attività di intermediazione con Balducci e De Santis chiede 1 milione e mezzo di euro. Il «patto»,
siglato in occasione di un incontro a Firenze, prevede il pagamento solo a risultato
raggiunto. Piscicelli spiega che i soldi servono per ripagare «i dieci anni di buttamento di sangue». Solo così la Baldassini
può aspirare a sedersi al banchetto delle
grandi opere.
Nel febbraio 2008 la Baldassini e Tognozzi, insieme al consorzio Stabile Novus, vuole partecipare alle gare per il secondo pacchetto di opere per le celebrazioni del 150˚
anniversario dell’Unità d’Italia. Hanno già
avuto preventiva assicurazione dell’aggiudicazione di quelle opere proprio nel corso
di un incontro a Roma il 13 febbraio 2008.
E di fronte all’ingresso del Dipartimento in
via della Ferratella in Laterano, Piscicelli
esibisce l’elenco a Fusi. E Fusi appoggiato
sul cofano di un’auto, mette le sue tre preferenze.
Qualche volte Fusi si lamenta perché alla Ferratella «sembra di essere a un pronto
soccorso, tutti gli imprenditori fuori dalla
porta. Per il G8 ci sono richieste di 32 aziende, hanno iscritto tutti. Anche un indiano
c’è, ti rendi conto?».
Insieme Piscicelli e Fusi nel dicembre
2008 vanno in una gioielleria di Roma a
comprare due orologi del valore di 10 mila
euro per De Santis e Maria Pia Forleo, altra
funzionaria del ministero. Fusi protesta
perché nel cantiere di Castello non è stata
ancora buttato fuori il consorzio Astaldi.
Ma al Dipartimento — racconta Piscicelli al
cognato — stanno già preparando i documenti per far rientrare la Btp. «Fusi non
era contento, di più. Hanno fatto proprio i
pezzi di carta ieri, le lettere per interrompere quella cosa». Per togliere cioè l’appalto
alla Astaldi.
I tempi stringono e Fusi scalpita con Piscicelli perché i lavori dell’Astaldi stanno
andando avanti troppo velocemente: «Il
problema è che purtroppo qui abbiamo
una situazione che si chiama tempo. Non
hanno mai lavorato con questi ritmi. Il cantiere se non lo fermano, dopo anche se arriva quello che si dice noi è troppo tardi. È
come trovare una medicina quando uno è
già morto. Il cantiere è andato pianissimo
per un sacco di tempo, ora è da novembre,
dicembre che stanno spingendo come noi
mai». Fusi spiega che Balducci ha un ruolo
troppo importante in questa vicenda: «Qui
non è che si sta chiedendo un favore, si sta
facendo gli interessi dello Stato».
«Quelli vanno a duemila — protesta Fusi con Verdini — Qui ci vuole uno coi coglioni, autorevole, Balducci è in predicato per
fare il presidente del consiglio superiore
dei lavori pubblici». Verdini tranquillizza
l’amico: «Non ti preoccupare siamo messi
bene, non ti preoccupare». Fusi: «No, io
non mi preoccupo ma bisogna parlare io e
te capito? Ieri sera ero a Firenze mi hanno
invitato a cena Salvatore Ligresti. Loro insomma quindi rifanno il ponte sullo stretto, rifanno l’Alta Velocità. E noi?». Verdini:
«Noi entreremo, stai tranquillo». Fusi:
«Guarda è fondamentale bisogna tu faccia
capito?». Verdini: «Stai tranquillo». E più
volte gli dirà: «Fidati».
Nel maggio 2008 Fusi chiama Verdini:
«Senti ma con quella persona di Cecina
quando ci si vede? (il ministro Altero Matteoli, ndr) «Prima possibile — risponde Verdini — non ti preoccupare siamo messi bene. Mi ha già detto "Denis, la prima cosa
che si fa, si fa quella"». Il primo ottobre De
Santis conferma che la delibera sulla scuola marescialli che arriverà dal Consiglio superiore per i lavoro pubbici è identica a
quella che ha preparato lui: «Hanno deliberato esattamente uguale alla mia istruttoria, identica, non hanno cambiato neanche
una virgola. Devono reperire le firme dei relatori. Quello non ci sta perché sta fuori in
missione... quell'altro sta in ferie». A ottobre De Santis chiama direttamente Fusi per
assicurargli che la delibera sarà disponibile
entro pochissimi giorni.
Riccardo Fusi, a seguito di numerosi incontri mediati da Piscicelli, con Balducci e
De Santis riesce ad ottenere l’emanazione
da parte dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici della deliberazione n. 39 (settembre 2008) dai contenuti favorevoli ai fini della riassegnazione alla Btp del cantiere
della Scuola Marescialli.
Il Ministero delle Infrastrutture guidato
da Altero Matteoli, a seguito di questa delibera, nel dicembre 2008 nomina una commissione di cui fanno parte l’ingegner De
Santis e l’ingegner Silvio Albanesi, che dovrebbe determinare la rescissione del contratto con l’Astaldi e la restituzione del cantiere alla Btp spa, con l’incremento dell’indice sismico da 1 a 1,4, con conseguente
notevole incremento dei costi per il completamento dell’opera.
Ha bisogno estremo di me Balducci...
devo lavorarci bene, l’ho fatto parlare
col ministro, stamani si fa un incontro
❜❜
I personaggi
1
2
3
Riccardo Fusi
Presidente del gruppo
Baldassini-Tognozzi-Pontello,
una delle dieci più importanti
ditte edili d’Italia. La procura
indaga sulla società in merito al
progetto della scuola Marescialli
il cui appalto, in un primo
momento affidato dal ministero
alla Btp, poi passato alla
Astaldi, sarebbe stato sbloccato
in favore della Baldassini
Francesco Piscicelli
Imprenditore e costruttore.
E’ l’uomo che fa l’anello di
congiunzione tra il mondo delle
imprese e quello politico che
passa dagli uffici della
Protezione Civile fino ad arrivare
ad esponenti di rilievo come
Denis Verdini, coordinatore
nazionale del Pdl. E’ anche colui
che ride alla notizia del
terremoto in Abruzzo
Fabio De Santis
Successore di Angelo Balducci
come «soggetto attuatore» per
le opere del G8 alla Maddalena,
poi diventato provveditore alle
opere pubbliche della Toscana.
E’ uno dei quattro arrestati.
Secondo la procura, De Santis
faceva parte attiva della rete
«gelatinosa» che in cambio di
favori, soldi e donne,
concedeva appalti
agli imprenditori «amici»
I contatti con Balducci
Nel luglio 2008 entra in scena Verdini:
prende contatti con Angelo Balducci, presidente del consiglio superiore dei lavori
pubblici. I due non si conoscono, a metterli in contatto è «l’amico comune» De Vito
Piscicelli, imprenditore romano.
Verdini: «Mi scusi se la disturbo ingegnere, sono Denis Verdini, mi ha dato il
suo numero l’amico comune Franco Piscicelli. Avrei piacere di incontrarla». Balducci chiede di richiamare: «Adesso ho qualche complicazione con questa questione del
G8». Poco dopo Balducci cercherà alla sede
di Forza Italia l’onorevole Verini (sbagliando il nome).
La sera Fabio De Santis chiama l’ingegner Balducci e racconta dell’incontro appena avvenuto con Verdini, «molto amico
degli ex marescialli, un toscanaccio terribile», dice.
Balducci riporta sinteticamente i contenuti dell’incontro che ha appena avuto dicendo che Verdini, già al corrente di tutto,
lo ha prima messo in contatto telefonico
con un altro soggetto che indica ironicamente come il collaboratore di Salvo, facendo probabilmente riferimento a Salvo Nastasi, attuale capo di gabinetto del ministro dei Beni Culturali Sando Bondi che,
nella seduta del Consiglio dei Ministri del
18 luglio 2008, è stato nominato vicepresidente del Comitato Interministeriale per le
celebrazioni del 150˚ Anniversario dell’Unità d’Italia.
«Fabio scusa — dice Balducci — sono
uscito adesso, è andata al di là di ogni
aspettativa, perché lui sapeva già tutto».
Spiega che Verdini gli ha chiesto, in pratica, di gestire insieme i prossimi appalti:
«Straordinario, gli ho detto dei problemi,
lui mi ha detto "io sono qua per risolvere
insieme a lei questi problemi del territorio,
per il resto andiamo avanti come dei treni". È uno anche godereccio, nel senso simpatico, il toscano».
Il giorno dopo è Verdini a informare Fu-
si dell’incontro avuto: «Il problema è che
ha bisogno estremo di me Balducci, perché
c’è il rischio che tutta quella roba venga
bloccata. Non è che ci voleva la benedizione ci vuole che io lavori e sodo, però bene
eh! L’ho fatto parlare subito col ministro,
stamani si fa un incontro». Verdini ribadisce che c’è bisogno di un lavoro forte. «Gli
devo sedare sul territorio tutti quelli che sarebbero contrari perché decisi nel Governo
precedente. Comunque poi io ho detto
"guardi a questo punto a me m’interessa
questa roba qui", dice "va bene poi ci mettiamo a un tavolo identifichiamo le tre,
quattro cose da fare e ci arriviamo senza
problemi" mi ha detto».
Nell’agosto 2008 ci sono altri contatti tra
Verdini e Balducci. Verdini chiede: «Mi prepari anche l’elenco dei nostri amici sul territorio che in questi giorni così me li lavoro
bene». E il 5 agosto, dalla Versiliana, Verdini chiama Fusi: «Senti sono qui insieme a
Altero». Fusi risponde che è in treno e Verdini spiega: «Vabbè nessun problema, chiamalo tra un’ora al Ministero». «Si perché
c’è una novità importante», risponde Fusi.
Verdini: «Perché secondo lui s’è fatto tutto
doveva essere fatto». Matteoli dice: «Sono
a Palazzo Chigi c’è il Consiglio dei Ministri, mi chiami o un minuto prima delle sette o se no dopo le otto».
Ad agosto la palla è passata al ministero.
Lo dice Fusi al telefono a Verdini: «C’è una
novità importante che ora ti farò leggere.
Ora la palla l’ha lui sulla scrivania. Perché
qui s’è bell’e mosso l’autorità di Vigilanza
e scrivono a lui quindi non è che lui può dire "no ora vedo", deve fare solo una cosa
lui, nominare un Commissario e sospendere i lavori come ho sempre sostenuto io, capito?». Fusi prova a chiamare Matteoli:
«So che ci dovrebbe essere stato un po’ di
sviluppi per quanto riguarda la Scuola di
Firenze lì per quella cosa lì e praticamente
dovrebbe arrivare al Ministero una situazione abbastanza importante perché l’Autorità di Vigilanza ha riscontrato varie irregolrità, quindi andrebbe visto come trovare una soluzione». Matteoli dice che sta
per partire e la cosa si chiude con notevole
disappunto del Fusi che informerà Verdini
(«telefonata brutta e fredda», dice) il quale promette ancora una volta che si interesserà lui alla vicenda.
I soldi e le banche
I soldi sono una traccia fondamentale
per capire quali siano le reali condizioni
della Btp. Agli atti dell’inchiesta un intero
capitolo è dedicato a «Le operazioni bancarie di finanziamento condotte da Riccardo
Fusi e Roberto Bartolomei», imprenditori
indagati e perquisiti. Quello che emerge,
dagli accertamenti dei carabinieri, è una galassia di società satelliti. La Btp spa, al 28
luglio 2008, ha un capitale sociale di 36 milioni di euro equamente ripartito tra la Holding BRM spa (con sede a Prato) e l’Edil-Invest srl (con sede a Prato): in quest’ultima
società Ettore Verdini, fratello dell’onorevole Verdini, risulta essere presidente del collegio sindacale.
A sua volta, però, la Btp «è inserita in un
gruppo imprenditoriale molto complesso
di cui fanno parte altre imprese in qualche
modo riferibili» a Fusi e Bartolomei. È il caso della Fidia spa, che è composta a sua volta da sei società ed è incorporata dalla Belfiore e Parco delle Cascine. C’è poi la Santa
Croce 2001, ripartita tra cinque diverse società. E ancora: nel rapporto dei carabinieri
vengono menzionate la Legi Partecipazioni
spa, la Finmari srl, la Servizi tecnici srl (che
a sua volta risulta partecipare in altre tre
società con sede a Firenze, Calenzano e Prato), Finanza e Progetti srl (società presieduta dall’ex presidente Adf Riccardo Bicchi
che ha «avuto incarichi di consulenza tecnica da parte di Firenze Mobilità»). Un puzzle di società, insomma, che ha però un’unica sede: in via Alfieri 5 ci sono 10 società.
Un civico «che rappresenta anche fisica-
A
B
C
mente l’unicità di una serie di società fra
loro intrecciate e riferibili alla Btp spa nelle
persone di Riccardo Fusi e Vincenzo Di Nardo». Sempre sul solito campanello Gst Global, la Baselnet Consulting, la Sit spa (dove
siedono il colosso di costruzioni Consorzio
Etruria, Mps e Camera di Commercio di Firenze). Ancora: ci sono altre sei società censite nel rapporto. Ma una è particolarmente interessante: la Immobiliare Ferrucci srl.
Nel 2008 viene stipulato un contratto di pegno su quote tra la Edil Invest srl (sempre
riconducibile a Fusi) e la Holding Brm spa
(sempre riconducibile a Fusi) e banche che
si faranno garanti: Italo Biagi, perquisito
dal Ros con l’accusa di falso interno bancario, firma come legale rappresentante del
Credito Cooperativo fiorentino assieme a
funzionari del Mps, Cariprato, Banca Mb
ed Unipol.
Ed è qua il punto. La Edil Invest e Holding Spa hanno richiesto al citato pool di
banche un finanziamento di 150.000.000
di euro per l’acquisto del 100% delle quote
dell’immobiliare Ferrucci dalla proprietaria Btp spa e del credito intercompany vanStampato e distribuito da NewspaperDirect
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Primo Piano
Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010
3
FI
Gli appalti e l’intreccio
di Firenze Mobilità
Le pressioni, le aziende, i soldi delle banche
A) È il 17 dicembre 2008
nel parcheggio
del ristorante Orazio
a Roma
l’ingegnere Angelo
Balducci (il primo a sinistra)
incontra l’onorevole Denis
Verdini (il primo a destra )
B) 9 aprile 2008, Firenze
Francesco Piscicelli
in attesa di un taxi
all’uscita dagli uffici
di Riccardo Fusi (Btp)
C) 9 gennaio 2009
a Roma, in via
della Conciliazione,
al ristorante «La Veranda»
incontro a tavola
tra Riccardo Fusi
(a sinistra) e Angelo
Balducci (a destra)
tato da Btp nei confronti dell’Immobiliare
Ferrucci». Ed è la concessione di questi soldi che è alla base delle perquisizioni che
hanno toccato Italo Biagini e Riccardo Baronti, funzionario della Bnl.
Il 29 gennaio 2009 Fusi chiama Bartolomei e gli racconta una conversazione che
ha avuto con alcuni funzionari della Bnl: lo
hanno cercato perché i conti non tornano.
È nervoso quando spiega che «mi hanno
detto che il nostro gruppo è da concordato,
che la situazione nostra non è più sostenibile» e che il funzionario gli ha detto: «"Lei
mi ha raccontato un monte di balle anche
ha riguardo dei 150 milioni del pool perché
lei l’ha fatto un’operazione fittizia e non
ha preso un lira me l’hanno detto i miei colleghi"». Bartolomei risponde: «Sai ora detto tra me e te ... te tu hai ragione sotto il
profilo della Btp Spa ... ma sulla Btp forse
si ha torto (...). Comunque bisogna pararla
questa di Bnl perché sennò succede casino
se questi fanno i bischeri è un problema.
Questi qui quando si mettono nei casini loro tu vai nei casini ogni cosa. Dopo non si
torna più indietro».
Un passo indietro. Il 22 maggio dello
scorso anno Fusi, dopo aver confermato al
direttore generale Biagi «dell’appartamento a Camaiore da metà giugno e per i mesi
di luglio e agosto prossimi», parla dell’erogazione «del finanziamento in favore delle
imprese» riconducili allo stesso imprenditore, «dietro fidejussione rilasciata dal Credito Cooperativo Fiorentino a seguito della
presentazione di garanzie costituite da falsi preliminari di vendita di immobili». Spiega che «bisogna risolvere il prima possibile
il preliminare stipulato con la Costruzioni
Versiliesi» dato che questa impresa «sta
creando problemi». Pressa perché incontri
una sua collaboratrice, Monica Manescalchi, a sua volta perquisita nell’inchiesta. Fusi la chiama e le dice: «Devi portare preliminari per 20 milioni... te hai solo 20 milioni:
quelli della Unipol... 20 milioni». Ma la situazione è talmente ingarbugliata che Fusi
decide di prendere tempo.
Intanto dalla Bnl si fanno avanti. E Fusi è
in tourbillon di telefonate e riunioni. E il 6
luglio Fusi torna a parlare con una persona: «Avrei pensato di fare questo... "la società Finmari richiede 10 milioni di euro di
finanziamento" ... e tu butti giù la richiesta...» dato che «ha ottenuto un finanziamento dalla Mb Banca di Milano». In pratica l’imprenditore «si riferisce alla fittizia acquisizione da parte di Finmari spa di quote
della Una spa», la società che ha un albergo
di extralusso anche a Lido di Camaiore.
Intanto, però, prosegue l’operazione sulle due banche: hanno appena portato le carte alla Bnl e al Credito. Di fatto il 9 giugno
scorso Bartolomei dice che le «erogazioni
dovrebbero essere sicuramente entro il 30
giugno. Dieci milioni circa per Santa Croce
e da quattro e mezzo ai cinque per Fidia»
da parte della Bnl.
Ma il 16 giugno del 2008 altro problema:
Riccardo Fusi viene informato che non tornano gli importi preliminari. E dunque si
devono cambiare. E anche alla Bnl le cose
sono problematiche, dato che Baronti, il
funzionario indagato, lo ha informato che
«c’è un esubero di preliminari sulla Santa
Croce». Sono momenti drammatici, ma
per Fusi «un conto è come stanno le cose.
Un conto è come te le faccio vedere, l’importante è avere il finanziamento. Che problemi ci sono?!». Si discute anche di «un’altra
complessa operazione di finanziamento
dell’importo di 150 milioni di euro, in cui
sono interessate 3 banche: Monte dei Paschi di Siena, Unipol e Banca Popolare di
Vicenza».
Più problemi per risolvere un’unica domanda di soldi. Per prendere i soldi delle
caparre dei preliminari per Fusi «si tratta
solo di una partita di giro fra le loro imprese, senza alcun reale movimento di denaro.
Quello che ti volevo spiegare è che lui s’incarta con il giro, questi qui non sono mica
soldi veri, quelli delle caparre, perché entrano e riescono... non so se mi spiego. L’importante è fare il giro perché loro non è che
ti dicono che tu li devi lasciare sul conto, se
no non ci sarebbe verso...».
Le cose, comunque, iniziano a girare. Il
23 giugno del 2008 Baronti della Bnl chiama Fusi e «fa capire che si è pronti per erogare il finanziamento per Santa Croce, mentre per la società Fidia è stato già quantificato l’importo». E il 15 dicembre del 2008
spunta il nome di Verdini. Fusi parla con
un collaboratore: «Il presidente Verdini deve andare via oggi per queste elezioni in
Abruzzo. Lo potresti raggiungere subito al
Credito Cooperativo Fiorentino a Firenze
per spiegargli bene l’operazione e lui sta facendo venire il direttore lì e tu guardi se la
sblocchi subito?» Si tratta di un operazione
riferita al deposito di due fidejussioni.
Non ci sono solo buone notizie. Nella serata del 5 febbraio, Riccardo Fusi parlando
con il socio Roberto Bartolomei dello stato
di criticità che sta attraversando il gruppo,
esprime «la preoccupazione che possa succedere qualcosa di estremamente grave». E
la mattina del 12 febbraio Riccardo Fusi
chiede al socio Bartolomei di far approntare fatture per 3.000.000 di euro intestate alla Btp e rilasciate da alcune società del loro
gruppo, in modo da poterle presentare allo
sconto alla Bnl e utilizzare il ricavato per
abbattere l’esposizione della società Montevalori». Di fatto alti funzionari della Bnl
frappongono problemi («difficoltà nell’iter
istruttorio propedeutico all’erogazione del
finanziamento», scrivono i carabinieri) e
ancora al Credito non si muove nulla.
Qualcosa cambia. «La mattina del 14 settembre Riccardo Fusi, premettendo che
nel pomeriggio è stata fissata una importante riunione in Bnl a cui partecipano le
banche interessate nell’operazione riguardante la società Fidia, chiede a Verdini di
farvi partecipare anche il direttore del Credito Cooperativo Biagini». E qualcosa si
muove. La mattina dell’8 ottobre, Riccardo
Baronti della Bnl, dandola come anticipazione assolutamente riservata, informa Fusi che «è stato deliberato il primo finanziamento».
De Santis e l’impegno di Verdini
Leonardo Benvenuti, collaboratore di
Verdini, (anche lui indagato) chiama Fabio
ra ha aperto un fascicolo. I problemi sono
sempre i soldi. Il 14 gennaio scorso Vincenzo Di Nardo chiede a un funzionario della
Carifi di intervenire sui dirigenti della Cassa di Risparmio di Firenze perché la banca
occupi i locali realizzati a piazza Alberti
«benché la destinazione d’uso sia in atto
solo commerciale in quanto per ottenere la
variazione in direzionale, già richiesta al
Comune, ci vuole ancora del tempo. Chiedevo, visto la tua grande potenza dentro la
Cassa, per ragioni affettive e familiari e
aziendali, volevo che tu facessi un intervento per quanto riguarda quella situazione di
piazza Alberti. Te sai che piazza Alberti
ora come ora è commerciale va bene?». E il
funzionario risponde: «Hai voglia. Queste
sono cose che tratto direttamente io con
quelli della parte che si occupano degli immobili». Di Nardo chiarisce che c’è «l’urgenza di indurre la Cassa di Risparmio ad
occupare i nuovi locali è dettata dalla necessità di cominciare ad incassare in canone d’affitto».
Intanto, però, quando in Comune fanno
i conti sul primo contratto dei parcheggi
qualcosa non torna. Una funzionaria di Palazzo Vecchio spiega all’architetto Gaetano
Di Benedetto, ex dirigente dell’urbanistica
Si tratta solo di una partita di giro
fra le loro imprese, senza alcun reale
movimento di denaro... è solo un giro
❜❜
De Santis per sapere in quale fascia è posizionato come incarico lavorativo: «Chiedo
scusa se disturbo, io lavoro anche per lei.
Prima fascia oppure no?». La ragione di
questa richiesta diventa chiara dall’ascolto
delle successive conversazioni: Leonardo
Benvenuti, Verdini e Fusi si stanno occupando di far promuovere De Santis come
Provveditore alle Opere Pubbliche per la
Toscana. Questa nomina — dice l’informativa del Ros — costituisce la contropartita
per l’apporto che De Santis deve fornire
quale componente della commissione appena costituita per la trattazione della vicenda del cantiere della Scuola Marescialli.
In un’altra conversazione Verdini accenna cripticamente a Fusi di aver parlato con
il ministro Matteoli della nomina di De Santis. Fusi chiama De Santis e chiede direttamente a lui di spiegargli come giustificare
la promozione, con quale articolo del decreto legislativo. Riccardo Fusi chiede a De
Santis di preparargli una sorta di scheda,
assicurandogli che provvederà a consegnarla personalmente all’onorevole Verdini.
Firenze Mobilità e il project
La galassia degli interessi della Btp si
porta in dote anche Firenze Mobilità, la società partecipata presieduta da Vincenzo Di
Nardo. E dunque agli atti dell’inchiesta ci
sono riferimenti sui parcheggi che sono
stati costruiti da Firenze Mobilità col
project financing e gestiti dalla Firenze Parcheggi (società partecipata dal Comune
che a sua volta ha quote di Firenze Mobilità) presieduta all’epoca da Alessandro Lo
Presti, ex consigliere comunale Ds, dimessosi per partecipare alle primarie Pd per il
Consiglio regionale. I carabinieri del Ros,
che accennano all’«Operazione Scala della
Gherardesca—Fratini—Four Season», hanno infilato nell’informativa «la gestione
del parcheggio di piazza Alberti, gli altri
parcheggi e l’operazione immobiliare Castello». Chiaro che a questo punto la procu-
I personaggi
4
Denis Verdini
5
Italo Biagini
6
Angelo Balducci
Presidente della banca
«Credito Cooperativo
Fiorentino», con sede a Campi
Bisenzio. Sempre in ascesa la
sua carriera politica: consigliere
regionale di Forza Italia,
coordinatore regionale
del partito, deputato e, oggi,
coordinatore nazionale
del Popolo della Libertà. È
accusa di concorso in corruzione
Direttore generale del Credito
Cooperativo Fiorentino, la banca
di Denis Verdini. Per Biagini
l’accusa è appropriazione
indebita. La procura ipotizzerebbe
che le ragioni di credito
presentate dal gruppo Btp al
Credito cooperativo si siano
basate su documenti non veritieri
riguardo la capacità della società
a restituire il finanziamento
Angelo Balducci, arrestato
dal Ros, commissario
straordinario per la realizzazione
degli interventi per i
mondiali di nuoto «Roma 2009»,
fu sostituito dall’incarico di
«soggetto attuatore» per la
realizzazione delle opere del G8
a La Maddalena con
un’ordinanza di Protezione
Civile. Al suo posto fu nominato
Fabio De Santis
e responsabile unico del project (poi indagato nell’ambito dell’inchiesta su Castello):
«L’ho convertito dalle lire in euro... il costo
del progetto chiavi in mano mi viene
12.290.644 e non 12.573...». E Di Benedetto
minimizza: «Mi sembra di capire che è una
differenza minima però». Una differenza
di 300 mila euro. Non solo: la funzionaria
sostiene che non riesce nemmeno a spiegarsi gli importi riferiti al parcheggio di
piazza Beccarla: «Sembrano maggiorati di
altri 70.000 euro». E Di Benedetto prende
tempo: «Non lo so, ora io sono fuori, non
ho tutte le carte, fai una lista dei dubbi».
E sempre di soldi si parla l’11 gennaio
scorso quando Vincenzo Di Nardo chiede a
Lo Presti di inviargli, quale presidente del
cda di Firenze Parcheggi, «una lettera con
cui chiede di annullare la fideiussione revolving per 2 anni, avendo Di Nardo già
concordato con le banche» che sarà concessa per 6 mesi. Dice Di Nardo: «Bisogna che
tu mi butti giù una lettera ma prima me la
fai vedere in bozza dove mi dici "essendo
l’operazione ormai conclusa, essendoci solo problemi di gestione, essendo la nostra
società un soggetto partecipato dal concedente, affidabile perché partecipata dalle
stesse Istituti di credito. Si richiede in virtù del contratto d’appalto per cui Firenze
Mobilità è passante, di poter per nostro
conto rinegoziare la fidejussione chiedendola di non. Chiedendo di non di evitare la fidejussione revolving per 2 anni. Ovviamente loro ci acconsentiranno a farcela dare revolving di 6 mesi invece che 2 anni. Però
noi dobbiamo chiedere che non ci sia per
niente allora falla buttare giù, io ho già concordato con loro che appena mi arriva questa lettera, gliela riinvio e poi faccio una
riunione della banche e quindi la fidejussione passa... viene concordato, viene proposto da loro di farla a 6 mesi. E quindi siamo, questo sarebbe fatto ... quindi ecco preparami per favore questa lettera qui in bozza magari la concordiamo: così la concordo
anche con le banche, va bene?». E Lo Presti
è d’accordo: «Ho capito. Bene. Ti mando in
bozza, va bene».
E il 16 gennaio il solito Di Nardo si preoccupa anche dei «contatti con un investitore internazionale di fondi che è interessato
ad acquistare il 20% della quota della Camera di Commercio e probabilmente potrebbe essere interessato anche ad una quota
di Firenze Parcheggi». E il 22 gennaio del
2008 Di Nardo chiama l’allora presidente
della Camera di Commercio Luca Mantellassi, indagato per truffa allo Stato dalla
Procura di Nocera Inferiore per la vicenda
relativa alla Boma, prospettandogli questa
possibilità. E Mantellassi risponde a Di Nardo: «Quindi te potresti vendere la tua quota e le nostre quote di Firenze Mobilità».
L’intervista
Fusi ironizza su un’intervista rilasciata
da Verdini a Libero il 23 agosto in cui fa riferimento a Fusi e ai suoi rapporti con il
parlamentare. Alla domanda "ma è vero
che lei c’ha degli interessi sulla tramvia?"
Verdini risponde: "No. Lì la gara l’ha vinta
un imprenditore". Domanda: «Le malelingue dicono che lei abbia interessi nella
tramvia di Firenze voluta dal sindaco del
Pd Leonardo Domenici e che è per questo
che lì non esiste una vera opposizione".
"Non ho nessun interesse l’imprenditore
che ha vinto gli appalti è Riccardo Fusi, è
mio amico da sempre, però se lei gli telefona e gli dice di darmi qualche quota azionaria mi fa un piacere".
Simone Innocenti
Antonella Mollica
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Cronaca
Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino
Politica e giustizia
Verdini indagato: concorso in corruzione
Il coordinatore nazionale pdl interrogato in procura: «Ho dimostrato l’estraneità alle accuse»
Barberino
L’architetto si difende
«Ho attuato
le scelte della politica»
L’architetto Paolo Pinarelli, ex dirigente
del Comune di Barberino di Mugello,
coinvolto nell’inchiesta sui lavori pubblici
in Mugello dalla procura di Firenze, ribatte
con una lettera aperta alle accuse che gli
sono state mosse. «Nessun elemento, tra
quelli resi noti in merito all’indagine
avviata dalla procura di Firenze — spiega
— evidenzia possibili vantaggi personali
ottenuti dal sottoscritto. Quanto ad aver
“assecondato” le scelte
dell’amministrazione, predisponendo gli
atti in base ai quali sono poi state
approvate varianti e altri provvedimenti
urbanistici, ritengo che ciò faccia parte del
dovere di un tecnico, cui spetta attuare le
legittime scelte di chi è stato eletto per
rappresentare i cittadini». Pinarelli, che da
poche settimane è stato assunto dal
Comune di Borgo San Lorenzo
(scatenando le critiche dell’opposizione al
sindaco Giovanni Bettarini), ribatte punto
per punto alle accuse. «Il regolamento
urbanistico di Barberino — scrive nella
lettera — è stato selezionato, per i suoi
contenuti tecnici, dalla Regione Toscana
tra i casi di eccellenza». Sull’incarico ad
personam che gli è stato conferito
dall’allora sindaco di Barberino, Gian Piero
Luchi, spiega che si tratta di una
procedura prevista dalla legge e che non
costituisce un’eccezione. Infine smentisce
la presunta agevolazione alla costruzione
dell’Outlet, parlando di «un iter
particolarmente lungo e condiviso da
Regione, Provincia, Comunità Montana,
Soprintendenza, Asl, Arpat». (G.G.)
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Denis Verdini è indagato dalla Procura
della Repubblica di Firenze, per concorso
in corruzione, nell’ambito dell’inchiesta
sugli appalti al G8. La notizia viene confermata nella serata di ieri dallo stesso coordinatore del Pdl, dopo essere stato interrogato dai pm Giuseppina Mione e
Giulio Monferini. «Ho dimostrato la mia
più totale estraneità ai fatti» ha dichiarato Verdini attraverso una nota.
Nel pomeriggio, per due ore circa, ha
risposto alle domande dei pubblici ministeri fiorentini Giuseppina Mione e Giulio Monferini in una procura blindatisima. È arrivato a bordo della Lancia Berlina, poco prima delle 18 dopo un
tam-tam andato avanti per tutto il giorno, e dopo conferme e smentite. Poi, intorno alle 20.10 il parlamentare, accompagnato dall’avvocato Marco Rocchi, si è allontanato a velocità piuttosto sostenuta
su una Toyota Yaris, che era stata parcheggiata in un cortile interno della Procura.
È sembrata quasi una fuga dai giornalisti, che lo attendevano per capire se quella improvvisa visita agli inquirenti fosse
motivato da un avviso di garanzia.
Al quarto piano della Procura, dove ha
sede l’ufficio del pm Mione, il neon è rimasto acceso fino a tarda sera, nonostante anche gli ultimi impiegati avessero già
lasciato il palazzo del viale Lavagnini.
In serata, il pm Mione risponde al telefono, gentile come sempre: «Devo lavorare, per favore. Non posso parlare in questa fase dell’inchiesta. È inutile che rimaniate all’addiaccio». Laconica e cortese come era già stato in mattinata, il procuratore capo Giuseppe Quattrocchi. Ai cronisti, che gli chiedevano se ci fossero politici coinvolti nell’inchiesta, ieri mattina
Quattrocchi aveva risposto: «Non intendo fare i nomi delle persone indagate, di
nessuno». Eppoi, aveva puntualizzato ancora una volta: «Da questo ufficio non
esce una virgola, un foglio di carta. Tutto
quello che esce, non esce da questa Procura, ma dai destinatari degli atti, che ne
Procuratore Giuseppe Quattrocchi
fanno un uso di cui non discuto».
Intanto, ieri, le voci che riguardano il
coinvolgimento del coordinatore nazionale del Popolo della Libertà nell’inchiesta fiorentina si sono ricorse per tutto il
giorno. È stato lo stesso Denis Verdini, in
tarda serata, a fornire una spiegazione. Affidando la sua verità a un comunicato:
«Dopo aver letto che il mio nome compariva per fatti marginali nell’inchiesta condotta dalla Procura di Firenze in merito
agli appalti per le opere emergenziali affi-
date alla gestione della Protezione civile,
e dopo aver saputo dai giornali che il mio
telefono era stato intercettato indirettamente, per una serie di colloqui con gli
indagati, uno dei quali, Riccardo Fusi, è
un mio carissimo amico da molti anni,
ho chiesto al mio avvocato di verificare i
fatti presso la magistratura. In questo modo ho appreso di essere stato iscritto nel
registro degli indagati per il reato di corruzione».
Verdini si difende e circoscrive le contestazioni che la Procura gli muove: «La
vicenda che mi veniva contestata riguardava solo ed esclusivamente la segnalazione per la nomina di Fabio De Santis a
Provveditore delle opere pubbliche per
Toscana, Umbria e Marche. Ho quindi
chiesto e ottenuto la disponibilità del procuratore della Repubblica di Firenze a essere ascoltato quanto prima». E così è stato.
«Ai pm Giuseppina Mione e a Giulio
Monferini — è ancora Verdini a parlare
— ho fornito serenamente e con la massima trasparenza le informazioni richieste,
illustrando le motivazioni del mio intervento come unicamente riconducibili al
tentativo di risolvere il problema del danno erariale conseguente all’appalto per la
realizzazione della scuola Marescialli e carabinieri a Firenze».
E non ha dubbi il coordinatore nazionale del Pdl sulla conclusione del collo-
Il mio intervento? Cercavo di risolvere
il problema del danno erariale conseguente
all’appalto della Scuola marescialli
❜❜
quio: «Ho dimostrato la mia più totale
estraneità all’accusa».
Nella girandola di nomi dei politici
coinvolti, ieri, è emerso anche il nome di
Altero Matteoli. Ma lo stesso ministro
per le Infrastrutture e trasporti ha smentito: «Sono estraneo all’inchiesta che riguarda la Protezione civile e altri soggetti
incaricati di pubbliche funzioni».
Il ministro ha spiegato, richiamando
fatti precisi: «Le intercettazioni pubblicate oggi (ieri ndr), peraltro in modo confuso, da un organo di stampa sono riferite
all’annosa vicenda della costruzione della Scuola dei Marescialli e dei Brigadieri
dei Carabinieri di Firenze, risalente al
1997, che non ha attinenza alcuna con
l’inchiesta sulla Protezione civile. In quella vicenda ereditata dai precedenti esecutivi, che vede aperto un contenzioso complesso e complicato, la mia azione è tesa
a evitare un danno economico di circa 34
milioni di euro alle casse dello Stato e al
completamento di una struttura attesa
da oltre tredici anni». E infine «Smentisco decisamente, inoltre un mio eventuale coinvolgimento in rapporti poco trasparenti tesi a favorire questa o quella impresa. La mia azione politica è finalizzata
a indicare scelte e obiettivi programmatici che poi gli uffici competenti traducono
in fatti e concrete realizzazioni».
Intanto, l’inchiesta va avanti. Tra oggi
e domani è attesa la decisione del gip di
Firenze Rosario Lupo sulle istanze di scarcerazione presentate dai legali di tre dei
quattro arrestati nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti: Angelo Balducci, Mauro
Della Giovampaola e Diego Anemone. Il
magistrato acquisirà oggi il parere dei
pubblici ministeri e poi si pronuncerà.
«Ho tempo fino a mercoledì — ha spiegato Lupo — Devo riflettere». Alcuni indagati hanno invece presentato ricorso al
Tribunale del Riesame, che dovrà pronunciarsi entro dieci giorni dal ricevimento
degli atti.
Valentina Marotta
Denis
Verdini
Leader
toscano
e uno
dei tre
coordinatori nazionali
del Pdl
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Cronaca
Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010
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Le reazioni Silenzi, sussurri e grida. Totaro: la procura di Firenze da tempo ha un progetto ben preciso
I dirigenti del partito se l’aspettavano da un momento all’altro,
la voce della pubblicazione di intercettazioni riguardanti il coordinatore nazionale pdl Denis Verdini circolava già da una decina
di giorni.
Fra chi non risponde al telefono (il coordinatore regionale
Massimo Parisi), chi cade dalle
nuvole e chi attacca la magistratura, il Pdl toscano vive il suo
giorno più lungo. Perfino gli antiverdiniani non si trovano o non
sono bene aggiornati, il senatore
Paolo Amato ha il cellulare staccato, il vicepresidente del consiglio regionale Angelo Pollina verso l’ora di pranzo dice di essere
«appena tornato dalla montagna, non so nulla».
Il coordinatore cittadino Alessio Bonciani preferisce «non
commentare», mentre il senatore Achille Totaro è più netto: «La
Procura della Repubblica di Firenze da tempo ha un progetto
ben preciso, e il fatto che vengano fuori queste cose a ridosso
delle elezioni regionali è emblematico. Del Pd stranamente vengono sempre presi i pesci piccoli, e invece gli affari grossi in Toscana e a Firenze vengono fatti attraverso
il Pd, perché governano loro e stranamente vengono presi
«Proprio ora che si vota...
E nel Pd pescano
solo pesci piccoli ed ex»
Il centrodestra e il suo giorno più lungo
gli ex capigruppo, gli ex assessori, gli ex di qua, gli ex di là e i
pesci grossi vengono presi poco.
È un po’ diverso da un coordinatore nazionale di partito. Insomma, dalle cronache vediamo
spesso che molte denunce fatte
alla Procura della Repubblica colpiscono persone di secondo piano del centrosinistra. È un periodo sospetto per pubblicizzare
queste cose».
Sono solo, sostiene Totaro,
«telefonate di lavoro. E per pubblicizzare queste cose si fa passare il messaggio nella pubblica
opinione che c’è qualcosa di losco». E le elezioni, sottolinea il
senatore, «sono fra un mese». La
scuola sottufficiali dei Carabinieri è un «bene che non riguarda
solo il privato, ma una questione
che riguarda il pubblico. Vedere
che succede in quell’area ha una
valenza di carattere generale e riguarda il governo del territorio;
se non si può più parlare di nulla, basta saperlo. Se uno si attiva
per far in modo che la caserma
venga finita il prima possibile è
un reato? Persone che si occupano della politica del territorio o
delle grandi infrastrutture al telefono di cosa vuole che parlino?
Del viaggio di Alice nel paese delle meraviglie? Intanto però uno
viene messo al pubblico ludibrio
con telefonate per il momento
senza rilevanza penale». Il depu-
Pubblico e privato
«Sono solo telefonate
di lavoro e ora si fa passare
il messaggio che ci sia
qualcosa di losco»
tato Gabriele Toccafondi ieri mattina dopo aver letto il giornale
ha chiamato subito Verdini; un
atto di solidarietà, spiega. «Le voci si rincorrevano già una settimana fa, e oggi (ieri per chi legge, ndr) si leggono alcune intercettazioni. C’è da rimanere preoccupati, almeno per il metodo,
che deve far riflettere tutti. Non
è la prima volta che accade, ma
dobbiamo sottolineare che in
piena campagna elettorale si
pubblicano intercettazioni con
uomini politici che in questa
campagna elettorale hanno voce
in capitolo. Non mi sembra il metodo di una democrazia compiuta».
Il vice coordinatore regionale
Riccardo Migliori (che ieri nella
sua veste di presidente della delegazione italiana all’Osce ha incontrato Giorgio Napolitano) so-
stiene invece che in un politico
che incontra imprenditori, ma
non solo, e mantiene vivi i contatti con il territorio in cui è stato eletto non c’è nulla di male,
ed è convinto che «il nostro fatturato sia il consenso politico»,
senza altri tornaconti. «Io —
spiega il deputato — vado a pranzo con chi voglio, rivendico di
pranzare con imprenditori, cardinali, massoni, di tutto, perché
non ho niente da nascondere, solo da ascoltare, e quando mi
mandano a rappresentare un territorio io devo ascoltare. Appena
eletto devi chiedere scusa per essere stato eletto, perché comincia a stare sulle scatole: quando
sei in Parlamento, ti dicono che
sei sempre a Roma e che ti sei dimenticato del territorio; se stai
qua ti dicono ma qui che ci stai a
fare? Io ho il dovere di ascoltare
tutti».
Quando «c’è stata la crisi a
Scandicci o c’è la crisi della Lucchini, andiamo a facilitare, certo:
andiamo a trovare qualcuno che
salvi i posti di lavoro, vorrei vedere chi non andasse a farlo. Io
trovo ipocrita questa faccenda».
E in fondo, conclude Migliori a
proposito della scuola dei marescialli dei Carabinieri, «c’è un interesse pubblico nel chiudere il
prima possibile i lavori».
David Allegranti
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Regionali/ Lite fra alleati a Prato
Regionali/ Le candidature del Pdl
Lega (senza invito) contro la Faenzi
Nella rosa Galli non c’è, in lista chissà
«Dopo Livorno si è ripresentato oggi il solito problema col Pdl,
questa volta a Prato. Alla conferenza di presentazione
dell’onorevole Faenzi (ieri, ndr) non è stata invitata la Lega
Nord, che è un partito di governo come il Pdl e che è il terzo
partito d’Italia». Il segretario della Lega Nord toscana Claudio
Morganti torna a picchiare sul Pdl. «Capisco le difficoltà del Pdl
e la volontà di tenerci sempre all’oscuro di tutto. La gente, però,
ha capito che l’unica vera forza d’opposizione al Pd è la Lega
Nord. Ricordo che l’onorevole Monica Faenzi è la candidata di
tutto il centrodestra, non solo del Pdl. Perciò prenderà anche i
moltissimi voti che piglierà la Lega Nord».
«Appoggiamo Monica Faenzi — aggiunge Federico Tosoni,
commissario provinciale pratese del Carroccio — ma prendiamo
atto di tutto questo. Non abbiamo ricevuto alcun invito e a
quanto pare per il Pdl l’onorevole Faenzi non è la candidata di
tutto il centrodestra. Dato che i voti li prende anche da noi, ci
sarebbe piaciuto un invito, cosa che avremmo fatto noi qualora
il candidato Governatore fosse stato della Lega Nord».
Sabato scorso al coordinamento regionale del Pdl sono state
consegnate le rose dei nomi per Palazzo Panciatichi.
Piuttosto ampie, contengono fra gli altri i nomi di
consiglieri comunali e regionali. Spicca l’assenza di
Giovanni Galli, capogruppo pidiellino di Palazzo Vecchio.
Ma questo, come spiegano i dirigenti del partito, non vuol
dire che l’ex portiere della Fiorentina alla fine non sarà
messo in lista; in teoria è possibile anche che a Roma
compilino una lista completamente diversa. Galli
comunque «è un fuori quota», dicono dal partito. La
decisione infatti non è nelle mani dei vertici locali,
Massimo Parisi e Riccardo Migliori, ma spetta direttamente
al Cav., così come nel caso di Marco Taradash (la cui
candidatura viene data quasi per certa).
Forse entro la fine della settimana si saprà qualcosa di più
sulla composizione delle liste, dopo che i coordinatori
nazionali si saranno riuniti per vagliare i nomi inviati da
Parisi e Migliori.
Monica Faenzi
Candidata
presidente
del Pdl
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Giovanni Galli
Consigliere
comunale in corsa
per le regionali
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L’intervista Il presidente della Regione parla delle emergenze e delle regole: «Io ho coinvolto tutti i livelli istituzionali»
«Il potere di un commissario? Non è personale»
Martini, l’esperienza di Viareggio e il caso Bertolaso: rischi e vantaggi di un incarico eccezionale
Il candidato Udc
Bosi chiama la Binetti
«Venga in Toscana»
Francesco Bosi, candidato dell’Udc alla
presidenza della Regione Toscana, ha
invitato a Firenze Paola Binetti —
all’indomani del suo ingresso nel
partito di Casini — insieme a Enzo
Carra e Renzo Lusetti. «Anche nella
nostra regione — dice Bosi —
dobbiamo aprire una riflessione col
mondo cattolico. In Toscana
assumeremo iniziative alla presenza
dell’onorevole Binetti, Carra e Lusetti
per parlare insieme ai cattolici
centristi e mostrare che ormai la loro
casa è l’Udc». «Si tratta di un processo
di rilegittimazione della politica
e dei partiti — aggiunge — non può
più andare avanti un sistema nel quale
chi la pensa diversamente sta nello
stesso partito e chi la pensa allo stesso
modo sta in partiti diversi».
La polemica di Guido Bertolaso contro la Regione Toscana e Claudio Martini è finita su tutti i giornali. Si discute anche di «Protezione civile spa», poteri speciali e rischi ed opportunità legati ai commissari speciali.
Presidente, lei è commissario straordinario per la tragedia di Viareggio: dalla sua
esperienza, quali sono limiti e pregi del commissiario?
«In Toscana l’esperienza in Versilia nel 1996
fu molto positiva ed è stata indicata come modello, permettendo di migliorare i successivi interventi e a Viareggio le cose stanno andando
bene. Il commissario ha senso se ci sono obiettivi chiari ed urgenti, se ha compiti precisi e definiti e risorse adeguate. Il commissario serve
per unificare i percorsi ed evitare duplicazioni».
Nessun rischio, visto che tra i poteri c’è anche la possibilità di incarichi a liberi professionisti e strutture private se non si possono
usare strutture pubbliche, di agire in deroga
ad alcune norme?
«Quello del commissario non è un potere indiscutibile, personale, discrezionale, non è cesarismo; è un ruolo regolato dalla legge. Noi abbiamo coinvolto tutti i livelli istituzionali proprio per dare garanzie che questi poteri di con-
trollo siano esercitati: a Viareggio la prima cosa
che ho fatto è stato proprio istituire questo tavolo di confronto».
Pensa che possano servire correttivi, anche alla luce delle ultime vicende?
«In Toscana le cose sono diverse, non abbiamo fatto grandi opere, ma certo una riflessione
va fatta e può farla il Parlamento, cui compete
questo ruolo. Un problema del Paese è come essere veloci ed efficienti e allo stesso tempo corretti. Dobbiamo relegare al passato l’equazione
corretti uguale lentissimi nel fare o attuare le
cose. Se in tutti i paesi è possibile raggiungere
l’equilibrio tra questi due elementi, significa
che possiamo farlo anche noi, è indispensabile. Magari, appunto, guardando anche all’estero».
Come guidica la «Protezione civile spa»?
«Mi sembra una questione già tramontata.
Che fare
«Dobbiamo relegare al passato
l’equazione corretti uguale lentissimi
nel fare. In Parlamento bisogna
avviare una riflessione sul tema»
Ma in linea generale non vedo come cosa utile
creare organismi separati».
Lei ha già spiegato che è stato Bertolaso a
non rispondere quando avete detto no alla
gestione diretta da parte della protezione civile di parte degli stanziamenti per l’alluvione di Natale: come giudica questa richiesta?
«Del tutto nuova, singolare: non mi era mai
stata avanzata. Il 26 gennaio Bertolaso ha fatto
questa proposta di trattenere il 70% degli stanziamenti, il 28 la giunta ha obiettato dicendo
no e riscrivendo l’ordinanza che era davvero
fatta male e da allora non abbiamo saputo nulla, fino a leggere sui giornali le parole di Guido
Bertolaso. A me non interessano le polemiche,
ma il fatto che a 53 giorni dall’alluvione l’ordinanza ancora non c’è e non per colpa nostra».
Presidente, anche come commissario, com’è la situazione di Viareggio?
«Il lavoro è impostato bene e mancano 7/8
milioni, ma credo arriveranno. Più grave è la
situazione dell’alluvione di Natale: il governo
ha stanziato per Toscana, Liguria ed Emilia 120
milioni per tutti gli interventi, ma questa cifra
è stata già raggiunta con i soli lavori di urgenza».
Mauro Bonciani
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Cronaca
Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino
Tramvia Anche ieri carrozze piene. Molti pensionati curiosi. E un incidente imprevisto
Tira il freno d’emergenza
per scendere da Sirio:
linea bloccata 40 minuti
Fermo anche il convoglio con Renzi e il presidente di Ataf
Piazza Stazione
Rivoluzione
del traffico:
tanti in coda
senza paralisi
Primo giorno, ieri, della
rivoluzione del traffico
(bis): quella scattata con la
partenza della linea 1
Scandicci-Santa Maria
Novella. Ci sono state code
e rallentamenti durante le
ore di punta, ma nessun
blocco della circolazione.
La vera prova sarà però
oggi quando saranno
conclusi i lavori per la
nuova viabilità.
Segnalazioni e divisori per
le corsie sono stati
realizzati in mattinata.
Così tecnici comunali,
vigili e operatori della Sas
hanno fatto scattare i
provvedimenti previsti. Il
primo è in largo Alinari: il
traffico privato è spostato
a sinistra e quello
pubblico a destra,
esattamente il contrario
rispetto al passato. La
svolta in piazza Stazione,
lato McDonald’s, ora è
riservata a mezzi pubblici,
residenti, carico-scarico
merci e motorini, e in via
Valfonda compare il
divieto per tutti i veicoli
tranne bus e taxi.
Inevitabili errori e
incomprensioni dei
cartelli.
Il kiss&ride, la corsia per
la sosta rapida alla
biglietteria della stazione,
è attivo ma pochi lo
prendono: manca ancora il
cartello. Le auto in uscita
dalla stazione devono
passare da via Santa
Caterina da Siena e via
della Scala, da anni corsie
riservate ai bus e per
questo le auto frenano
temendo di sbagliare.
Riapre la svolta in piazza
Indipendenza verso i viali,
per alleggerire l’apertura
(dalla prossima settimana)
di via Faenza.
Il traffico ha retto bene i
cambiamenti nella prima
mattinata. Poi, a
mezzogiorno, sono
cominciate le code in via
Nazionale e in via della
Scala, anche a causa di un
incidente sui viali. Nel
pomeriggio ancora code in
uscita dalla città, complice
un altro incidente. Oggi
prova del fuocoi: «Il primo
giorno della settimana è
sempre poco attendibile
— spiegano i tecnici —
perchè non ci sono i
veicoli del carico-scarico
merci e gran parte del
traffico del centro storico.
Siamo comunque
fiduciosi».
Federica Sanna
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C’è da augurarsi che la
«tramveide» vissuta ieri da Firenze sia solo la classica (ed
episodica) legge di Murphy,
quella secondo cui se una cosa negativa può accadere nel
momento più sbagliato, forse
accadrà.
Nel primo pomeriggio qualcuno, a bordo di una vettura
in arrivo alla fermata Olmi alle Cascine, ha azionato il freno
di emergenza. Nessuna conseguenza per i passeggeri del Sirio in questione, che viaggiava già a bassa velocità essendo in procinto di fermarsi, ma
il gesto, ancora da chiarire, ha
avuto ripercussioni sull’intera
linea. Le procedure di sicurezza stabiliscono infatti il blocco immediato di tutto il sistema. Così, le vetture in transito
sulla linea T1 sono state costrette a fermarsi per circa 40
minuti. Inoltre, dopo aver effettuato i controlli di sicurezza, il manovratore del tram
non sarebbe riuscito a farlo
immediatamente ripartire. Filippo Bonaccorsi, presidente
di Ataf, al momento del blocco si trovava col sindaco di Firenze Matteo Renzi a bordo
della vettura subito dietro a
quella incriminata. E’ quindi
sceso a vedere: nel constatare
le difficoltà incontrate dal conducente, ha poi spiegato ai microfoni di Controradio, ha deciso di inviare una diffida ad
Ansaldo Breda, azienda produttrice dei mezzi.
Gest, la società che cura il
sistema tramvia, dal canto
suo ha fatto sapere che le vetture sono dotate di videocamere di sorveglianza e che, da
regolamento, chi manomette
i dispositivi di bordo rischia
una multa fino a 250 euro. Il
sindaco Renzi, intanto, proprio ieri aveva affidato ad una
nota alcune riflessioni
post-tramvia. Dopo l’inaugurazione di domenica scorsa,
in cui aveva voluto evitare
«fanfara e discorsi compiaciuti», si è detto molto felice della giornata inaugurale, contento dell’effetto «luna park»
che ha invogliato i cittadini a
toccare con mano la realtà del-
la tramvia. «Un po’ di rodaggio ci vuole sempre» ammette, lamentando anche di non
essere riuscito a modificare il
tracciato a favore dell’ospedale di Torregalli. L’eventualità
fu valutata ai tempi dei primi
progetti ma scartata, in seguito, per via del poco spazio.
Renzi conclude dicendo di volersi rifare con le altre due linee di futura costruzione
che, promette, «avranno una
maggiore attenzione al design dei pali e sopratutto ai lavori nei cantieri».
In serata è arrivato l’affondo dell’eurodeputato della Lega Nord Claudio Morganti che
accusa la tramvia fiorentina di
essere stata costruita senza tenere conto delle più basilari
Gest
«Le vetture hanno
la videocamera, chi
manomette qualcosa
pagherà 250 euro»
Bonaccorsi
«Troppo tempo per
riattivare la linea. Invierò una
diffida ad Ansaldo Breda,
che produce i mezzi»
norme sulla disabilità: alcune
associazioni di disabili hanno
infatti fatto notare la presenza
di uno scalino tra vettura e
banchina. Un pomeriggio di
grattacapi insomma, per il Sirio fresco di battesimo. E pensare che al mattino tutto era
andato bene.
Il day one aveva visto, dalle
prime ore del mattino, gruppetti di persone alle fermate.
«Prossima fermata Resistenza» annunciava la voce dagli
altoparlanti, ossia la «piazza
del Comune nuovo» come la
chiamano tutti a Scandicci.
Chiara Maltese, ventottenne
residente a Firenze in zona
Parterre, si preparava a scendere raggiante: «L’ho attesa
tanto, per me è l’ideale: mi la-
scia davanti all’ufficio. Poi, faccio parte di Verdiana, un’associazione ambientalista e sono
da sempre pro-tramvia». Di là
dalla banchina i primi pendolari diretti a Firenze aspettavano il Sirio. Giuliana Giuntoli,
è speranzosa: «Speriamo funzioni, per me che lavoro in Largo Alinari sarebbe molto comoda». E mentre Sirio scivolava avanti e indietro fra Firenze e Scandicci, in corrispondenza del ponte sull’Arno tutti giravano la testa per non
perdere lo spettacolo del paesaggio: se un lato regalava lo
scorcio del Ponte Vecchio e
della torre di Arnolfo stagliata
contro il cielo, dall’altro il verde delle Cascine riposava i passeggeri assonnati. Ma la visuale più bella era negli occhi dei
bambini: quelli meravigliati
di Cosimo, 10 anni, che va a
scuola in tram con sulle spalle uno zaino più grande di lui,
o quelli felici di Martina, 6 anni, che dice alla mamma: «Ho
scelto il posto più bello» e si
siede sul sedile rialzato vicino
al grande finestrino. Il tram lascia Santa Maria Novella, dando il via ad un’avventura che
durerà solo una fermata: il
tempo di arrivare alla stazione Leopolda vicino alla scuola
elementare.
Non solo lavoratori e studenti però: erano in molti ieri, soprattutto tra i pensionati, coloro che sono saliti sul
tram per godersi con calma il
viaggio. Talmente tanti che, a
metà mattinata, un giovanotto sessantenne, salendo a bordo ha esclamato: «Quante teste bianche, devono aver chiuso gli asili oggi». Il biglietto
gratis e la destinazione decentrata hanno attratto anche
chi, ieri, ha deciso di marinare la scuola. Molti i liceali sui
tram dopo ore dallo squillare
della campanella. Menzione
d’onore per uno di loro che,
serissimo, spiegava: «Vorrei
cambiare scuola, quella nuova è sul tracciato della
tramvia: così ho pensato di venire a vedere».
In panne Sirio fermo alle Cascine: qualcuno avrebbe azionato proditoriamente il freno di emergenza
On the road L’andata e ritorno di Razzanelli, comizio incluso
A bordo, con il paladino del No
«Sì alla linea 1, ma che rumore»
Edoardo Lusena
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Mario, ma che fai, porti male?». No, non è Maria Novella e già snocciola, a mente, i nucolpa di Mario Razzanelli se il Sirio ieri si fer- meri, a partire dal costo chilometrico, della lima e lascia i passeggeri fermi sul ponte di nea 1. «Quarantatrè milioni di euro: tutto perpiazza Paolo Uccello, la colpa è di uno scono- ché la sovrintendenza ha detto no a fare un
sciuto che ha tirato il freno a mano e ingolfa- ponte accanto a quello della Vittoria. Hanno
to la tratta verso Scandicci. «Io, poi, mica ero cambiato il percorso, tagliato fuori 20 mila
contrario alla linea 1: il referendum l’ho fatto fiorentini che abitano tra Legnaia e Soffiano,
sulle 2 e sulla 3», dice il consigliere della Le- e fatto questo scempio alle Cascine: ci sono
ga, che ancora non può fregiarsi del titolo sui ancora le transenne, che aspetta Renzi a tocomunicati stampa del Comune, c’è un con- glierle?». Prima di arrivare là, il leghista canditenzioso con la presidenza del consiglio, dato in consiglio regionale, si mette a parlare
«guardate che alla fine mi
con i passeggeri. «Ha fatto
tocca denunciarvi», dice ad
un referendum contro la
uno dei dirigenti dell’ufficio Bilancio e speranze
tramvia che non serviva a
del sindaco mentre corre «Però speriamo che
nulla, ha fatto buttar via un
per salire sulla tramvia.
milione di euro», dice un anfunzioni
meglio.
Le
altre
ziano che abita in viale NenIl giro sulla Firenze-Scansaranno
tutte
diverse.
ni. «No, è servito: il sindaco
dicci assieme «all’antitram
di Firenze» (il primo, sicura- E che la 3 vada sottoterra» Renzi ha deciso di non farlo
passare in Duomo», ribatte
mente, e il più noto) divenRazzanelli. Ma quando si
ta una corsa a metà tra il giro turistico e il comizio elettorale, inframez- mette a parlare degli «errori di progettaziozato da una quindicina di telefonate mentre ne», accanto a lui in tanti annuiscono, qualcuorganizza il lavoro della sua impresa («otto no lascia il numero di cellulare, lui dà il suo.
«In piazza Vittorio Veneto hanno sbagliato
mesi di campagna elettorale sono stati pesanti, ho dovuto riprenderne in mano le redi- a fare il sottopasso, per far passare la tramvia
ni»), una missione della città cinese di Nin- hanno dovuto alzare due metri, dalla piazza
gbo a Firenze, un altro viaggio transoceanico non si vede più le Cascine», spiega ai presenpassando da Amburgo, la partecipazione ad ti. Pochi metri dopo, il Sirio si ferma appena
un talk show: «E che, parlate della tramvia e passato il ponte. E si blocca. Chi è accanto al
guidatore fa il passaparola a quelli dietro. Donon mi chiamate? Non si può».
Mario «l’antitram» sale alla stazione Santa po cinque minuti, la gente inizia a scendere.
La protesta per l’aumento della Cosap nella Sala de’ Dugento
«Tassati e offesi»
L’opposizione
con gli ambulanti
Nardella va avanti
Assalto dei venditori ambulanti a
Palazzo Vecchio. Circa un centinaio
di lavoratori dei mercati cittadini si
sono presentati ieri alla seduta del
Consiglio comunale per chiedere di
cancellare l’aumento della tariffa per
il suolo pubblico Cosap. Ma niente
da fare. Così continuano le proteste:
oggi saranno distribuiti migliaia di
volantini per la città. E promettono
le categorie: «Sarà solo l’inizio».
Nella mattinata, la discussione sugli aumenti della Cosap arriva nel
gruppo del Pd, che ha convocato il vicesindaco Dario Nardella, anche assessore allo sviluppo economico, per
capire meglio le ragioni dei numeri
inseriti in bilancio; qualche consigliere esprime le sue perplessità. Alle 15
in punto si aprono le porte del Salone de’ Dugento. In meno di un minuto i posti sono tutti occupati. Sono
riusciti a entrare circa una cinquantina di ambulanti, i restanti sono bloccati dai vigili urbani nel cortile: «Non
possiamo consentire l’accesso se la
sala è piena». Aspettano in silenzio fino a quando non arriva la comunica-
zione del vicesindaco, messa all’ordine del giorno fra gli ultimi punti, facendo irritare il capogruppo del Pdl
Giovanni Galli, e non viene firmata
dal Pd la mozione per aprire il dibattito: «Era una richiesta strumentale
per creare solo scontro fra maggioranza e opposizione», spiega il capogruppo Francesco Bonifazi.
Nardella prende la parola: «Le tariffe del suolo pubblico erano ferme dal
2001 — spiega — fin dall’inizio di
questo mandato abbiamo fatto importanti interventi sui mercati e ne
sono previsti altri per 2 milioni e 650
mila euro, di cui 1 milione e 600 per
il 2010. E bisogna considerare che sono in atto i finanziamenti degli scorsi anni per 8 milioni di euro. Soldi
che andranno a beneficio dei mercati: non possiamo togliere questi soldi
agli altri cittadini, per questo abbiamo deciso di aumentare le tariffe. Ci
sono poi i fondi che investiremo sulle strade che avranno comunque una
ricaduta sui mercati». Il vicesindaco
fa qualche esempio: in piazza dei
Ciompi, per 19 metri quadri di suolo,
Contestato
Le proteste degli
ambulanti si sono
concentrate
su Dario Nardella,
vice sindaco
e assessore allo
sviluppo economico
chi pagava 214 euro al mese pagherà
278 euro; nel mercato coperto di Sant’Ambrogio, per 100 metri quadri, la
tariffa passa da 389 euro a 1.000 euro. È silenzio fra gli ambulanti, finchè il vicesindaco non aggiunge:
«Non abbiamo dati trasparenti sui
redditi degli ambulanti». E scoppia il
finimondo: «Vergogna, ci sta dando
dei ladri», «Ascoltiamo, ma non vogliamo essere offesi», urlano alcuni
ambulanti. Fischi e caos, intervengono i vigili e si placa la protesta.
Il consigliere del Pdl Marco Stella
si batte in difesa degli ambulanti:
«Questo aumento è inaccettabile,
mi aspettavo un ragionamento in difesa delle famiglie che stanno attraversando la crisi economica. E mi
chiedo quali siano stati gli investimenti fatti nei mercati: dove sono i
nuovi banchi con caratteristiche architettoniche?». «Le nuove tariffe —
aggiungono i colleghi del Pdl Stefano Alessandri e Emanuele Roselli —
colpiscono anche le famiglie: si registrano aumenti dei passi carrabili e
l’occupazione del suo per le impalca-
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Cronaca
Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010
I cantieri infiniti La replica al sindaco («Chi ha sbagliato pagherà»)
La difesa dei costruttori
«Colpevoli dei ritardi?
Noi ci abbiamo perso»
Secondo il presidente dell’Ataf i tempi per riattivare la linea sono stati troppo lunghi (Foto Caprai/Sestini)
Mister
referendum
Viaggio in tramvia
insieme a Mario
Razzanelli, l’uomo
del referendum.
«Ma non contro
la linea 1», precisa
(Foto Sestini)
«Ma che, si è già rotto?», domanda, sornione,
Razzanelli. «Troppi mezzi sulla stessa linea»,
spiega l’autista. Ci vorranno 20 minuti per ripartire. Meglio aspettare il prossimo. Che arriva, molto più pieno di quello partito. La calca
è forte, ci si lamenta perché non si arriva alle
maniglie. Razzanelli continua nel suo comizio-lezione: «Ma le penali per i ritardi, chi le
paga? Renzi ha disdetto i contratti? Altrimenti ci sono già 20 milioni di euro da pagare, per
non parlare dei costi di gestione, 10 milioni
di euro l’anno. Con un milione e mezzo di passeggeri, il doppio di chi va oggi tra Firenze e
Scandicci, si arriva poco sopra il milione di
euro», sentenzia Razzanelli. In via del Sansovino arriva l’annuncio dell’autista: «Il tram si
ferma qua», farà inversione, bisogna prendere quello dopo. I civilissimi passeggeri si permettono qualche improperio, ma aspettano
quello dopo. E quello dopo ancora, dato che il
primo Sirio che arriva è strapieno. Dopo
un’ora e 10 minuti (per l’esattezza, alle 17.57)
si arriva alla penultima fermata di Scandicci,
De Andrè. Ma a vederla ora, ferma a Scandicci, la tramvia è ancora «il mostro«? «Sicuramente non può passare dal Duomo — risponde Razzanelli — Intanto, speriamo che questa
linea funzioni meglio. Ho parlato con Renzi,
la 2 si farà, la tre non passerà da via dello Statuto. Per me, va fatta sottoterra. Non sono un
disfattista, ma questo viaggio di oggi è simbolo della cialtroneria di come è stato fatto questo lavoro», dice Razzanelli, che prende il Sirio per tornare a Firenze, ci arriverà dopo 24
minuti. Bene, no? «Mah, — commenta prima
di andare in diretta a Controradio — fa anche
rumore: non avevano detto che era silenziosa? Sente che fischio elettrico?».
Marzio Fatucchi
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pegno e la collaborazione di tutti i
soggetti, imprese, Ataf come stazione appaltante, Comune, e ringrazio tutti — aggiunge Gallo —
Ognuno ha fatto la propria parte».
Nessuna vostra responsabilità?
«L’impresa non può sostituirsi a
chi dà l’appalto o fa il progetto.
Certo la linea 1 ci ha dato un grosso insegnamento e per le linee 2 e
3 (nel project financing che le realizzerà ci sono anche le imprese costruttrici della Linea 1 ed i tram saranno ancora i Sirio di Ansaldo
Breda, ndr) i tempi dovranno esse-
La curiosità
«Ora Frey
cambierà casa»
Lui smentisce
Si vocifera nei pressi del
capolinea di Santa Maria
Novella: «Frey cambia casa
per colpa della tramvia»,
dicono alcuni cittadini.
L’edicolante ha pure un
indizio che va in questa
direzione: «Suo figlio è
venuto qualche giorno fa
a comprare un giornale
di annunci immobiliari».
Ma perchè?
Come tutti i
cittadini di via
Iacopo da
Diacceto, dove
abita il
portiere della
Fiorentina,
potrebbe
lamentarsi per
il tram che
cigola in arrivo
da viale Fratelli
Rosselli. Ma alla
fine è proprio lui,
dal citofono del
suo
appartamento, a
smentire: «Non
cambio casa e la
tramvia mi piace.
Spero davvero che
possa risolvere i
problemi di
traffico di
Firenze».
F. S.
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re più brevi». Per i consorzi di costruzione Ccc e Cmb è quasi tempo di bilanci. «Ci saranno ancora
alcuni mesi di lavori, per cose che
non influenzeranno il servizio o
gli utenti, e c’è da chiudere il contratto, ma un fatto è già certo: la
linea 1 della tramvia non è stata
un buon affare. Le imprese del nostro consorzio sono in sofferenza
e il conto si chiuderà in perdita, comunque vada il contenzioso. Il trascinamento dei tempi ha avuto effetto sui costi sostenuti, sugli impegni presi dalle ditte e noi abbiamo sopportato le conseguenze dal
punto di vista economico. La
tramvia è stato un affare solo dal
punto di vista del ritorno di immagine». Il Comune si lamenta, le ditte si lamentano, ma allora? «Il segreto per evitare i problemi è semplice — dice Gallo — Decidere tutto subito, evitare ogni incertezza e
far partire i lavori solo a progetto
completamente approvato, in
ogni suo aspetto, dal tracciato ai
pali o alle luci; altrimenti i tempi
diventano imprevedibili». Il sindaco Renzi, intanto ha spiegato che
in estate si partirà con il primo lotto della linea 2 — «aspettiamo il
progetto da parte dei vincitori della gara» — e ripete: «Ho voluto
evitare ogni tipo di inaugurazione ufficiale, con fanfara e
discorsi compiaciuti di noi
politici: quando un’opera ci
mette il doppio del tempo
previsto c’è ben poco
da fanfarare». Il presidente di Ataf, società
che ha bandito la gara per la linea 1, Filippo Bonaccordi
ha aggiunto al
Tg3, a proposito
di «chi sbaglia paga»: «Sinceramente
non ci aspettavamo
così tanta gente sui
tram all’inaugurazione,
ma questo non deve far finire tutto a tarallucci e vino. Ci sono stati forse errori nel progetto, ci sono stati
ritardi sui cantieri e nella
consegna dei convogli: verificheremo, ad iniziare da subito». In ballo, oltre alle responsabilità, ci sono almeno una
decina di milioni — finora la linea 1 è costata 255 milioni —
ed il rapporto che regolerà i cantieri ed i lavori delle linee 2 e 3.
VIA CIRCONDARIA
Rolex originali
rivenduti su internet
Avevano 21 orologi Rolex,
originali ma di provenienza
non certificata. Per questo
un 51enne di Roma e un
40enne di Salerno sono stati
denunciati dalla guardia di
finanza in via Circondaria
per incauto acquisto. Gli
orologi sarebbero poi stati
rivenduti su internet a
prezzi inferiori.
IN AEROPORTO
Giacche di pitone
sequestrate alla dogana
Tre giacche di pitone,
sprovviste dei documenti
necessari all’importazione
italiana, sono state
sequestrate dagli
uomini del corpo forestale
e dell’Agenzia delle
Dogane, durante
un controllo all’aeroporto
di Peretola. Un
denunciato.
VIA BOLOGNESE
La proprietaria dorme,
loro rubano i gioielli
Furto in un’abitazione in
via Bolognese. Mentre la
proprietaria dormiva,
ignoti hanno forzato una
finestra e hanno sottratto
dai cassetti gioielli per un
valore di 15.000 euro. Al
suo risveglio, la donna,
62 anni, si è accorta
del furto e ha dato
l’allarme alla polizia.
SINDACATI
Ataf, venerdì
quattro ore di sciopero
Cgil, Cisl, Uil e Cisal
trasporti hanno
proclamato uno sciopero
nazionale di 4 ore per
venerdì prossimo.
Gli autisti dell’Ataf
sciopereranno dalle 17
alle 21. In questa fascia
oraria non sarà garantita
la regolarità del servizio.
FERROVIE
Trenitalia, più mezzi
e rimborsi per pendolari
La Regione ha presentato
alle associazioni dei
pendolari il contratto con
Trenitalia. Tra le novità
l’investimento di 210
milioni di euro per il
rinnovo del 30% della
flotta e la possibilità anche
per gli abbonati di
ottenere i rimborsi. (G.G.)
Mauro Bonciani
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Palazzo Vecchio
Federica Sanna
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COMUNITA’ MONTANA DELLA MONTAGNA FIORENTINA
Bocciato il test anti droga
per i consiglieri comunali
ture per le ristrutturazioni delle case». «Avete aumentato le tariffe anche per il convitto dei non vedenti»,
aggiunge Bianca Maria Giocoli, vice
capogruppo Pdl. La discussione finisce in politica: «Se i Comuni sono costretti agli aumenti delle tasse —
tuona la consigliera Pd Tea Albini —
è perchè questo governo di centrodestra non garantisce fondi». «Il governo Berlusconi — aggiunge il vicesindaco — non ha previsto alcun finanziamento sul commercio». Bonifazi (Pd) prova a mediare organizzando un incontro fra gli ambulanti
e i capigruppo. Alla fine della riunione si attenua la tensione, ma non
scompaiono i problemi: «Non c’è
stata una disponibilità a cancellare
il provvedimento — afferma Lapo
Cantini, coordinatore area commercio di Confesercenti — e domani cominceremo le nostre forme di protesta». La prossima settimana potrebbe essere programmata una grande
manifestazione contro gli aumenti.
Concitazione Qualche momento di tensione nella Sala de’ Dugento tra vigili urbani e ambulanti: molti non sono potuti entrare perché la parte per il pubblico era già piena (Foto Sestini)
FI
Bianca & Nera
«Troppe incertezze. In futuro via ai lavori solo con progetto completo»
Palazzo Vecchio va avanti tutta
sulla questione dei ritardi della linea uno della tramvia — «chi ha
sbagliato pagherà, la questione
morale è anche fare bene, e velocemente, i lavori su cui ci siamo impegnati», ha scritto ieri il sindaco
Renzi nella sua enews —, Ataf ribadisce che sta già lavorando per rintracciare le responsabilità, ma le
imprese che hanno costruito la
tramvia Firenze-Scandicci non ci
stanno. Anzi rilanciano: siamo noi
che dobbiamo avere i soldi.
Rilanciano, spiegando i lavori
«infiniti», cosa potrà e dovrà cambiare in futuro, perché è in corso
un contenzioso sul costo finale della tramvia. Senza toni polemici,
ma precisando la propria posizione, l’ingegnere Giovanni Gallo, direttore tecnico dell’associazione di
imprese che ha realizzato la linea
1, fa il punto: «Ho letto quanto ha
detto Renzi sui ritardi e le responsabilità, ma noi non ci sentiamo responsabili dei ritardi. L’amministrazione è nuova, il sindaco ha
rinnovato la struttura di Palazzo
Vecchio e forse non conosce bene
le cose: ci sono state circostanze,
cambiamenti, adeguamenti, varianti, che hanno portato alla situazione attuale. Il contratto deve essere ancora chiuso e ci sarà una ricognizione finale che stabilirà chi
deve avere cosa». Niente su cui
chiedere scusa, dunque, nessuna
responsabilità? «Ieri (domenica,
ndr) anch’io ero sui tram e parlando con la gente ho visto la gioia
per l’evento, ma è anche vero che i
cittadini hanno sopportato i disagi dei cantieri. Come le dicevo però c’è una procedura in corso, come da contratto e come è normale
per un’opera simile; ci sarà l’istruttoria finale e saranno individuate
le responsabilità. Questo è stato
un appalto di un’opera pubblica
molto importante, ma ci sono state molte situazioni impreviste».
Palazzo Vecchio nel maggio 2008
fissò il nuovo calendario dei lavori
con una penale di 40.000 euro per
ogni giorno di ritardo: avete chiesto integrazioni monetarie alla luce di ulteriori cambiamenti. Chi
pagherà, Comune o imprese? «La
penale a cui fa riferimento è stata
introdotta, ma condizionata a precisi avvenimenti che dovevano
concretizzarsi: dal rilascio di alcuni permessi, alla disponibilità della sottostazione Enel della Stazione. Per far partire a San Valentino
la linea 1 c’è stato il massimo im-
7
È bagarre sul test antidroga per assessori, consiglieri e
autisti di mezzi pubblici. La maggioranza del Consiglio
comunale ha bocciato, ieri, la mozione presentata dal
consigliere del Pdl Giovanni Donzelli: «Credo che
dobbiamo dare serenità ai genitori dei bambini che
salgono sui nostri bus e ai cittadini che ci hanno votato:
devono sapere se quando approviamo delibere da milioni
di euro ci siamo drogati oppure no. Io non ne ho mai
fatto uso». Il vice capogruppo del Pd Francesca Chiavacci
ribatte: «Chiedo rispetto per il nostro ruolo e per i
cittadini che ci hanno votato sulla base di quanto
abbiamo proposto: la droga non c’entra nulla. Per quanto
riguarda gli autisti di Ataf: esiste già un controllo
campione, due volte l’anno». «Ridicolo — dice Michele
Pierguidi (Pd) — io non mi drogo: deve bastare quello
che dico». Anche il presidente del consiglio Eugenio
Giani si sfoga: «Mettere in dubbio la nostra capacità di
intendere e volere mi sembra esagerato». «Non mi
sembra il caso di fare battute sull’argomento», conclude
Mario Tenerani (Pdl). La mozione non passa, vota a
favore solo il Pdl.
(F. S.)
ESTRATTO DI BANDO DI GARA
La Comunità Montana della Montagna Fiorentina, Via XXV Aprile 10, 50068
Rufina (FI), Tel: 055/839661, fax: 055/8396634, www.cm-montagnafiorentina.it, indice la procedura aperta per l’affidamento dell’appalto dei lavori di
realizzazione dell’impianto di teleriscaldamento nella frazione di Castagno
d’Andrea nel comune di San Godenzo (FI), mediante aggiudicazione al massimo ribasso percentuale sul corrispettivo “a corpo” a base di gara di
€ 799.542,98 (settecentonovantanovemilacinquecentoquarantadue/98)
oltre IVA, di cui € 46.065,61 (quarantaseimilasessantacinque/61) oltre IVA
per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, composto dalle seguenti
categorie: OS28 Classifica II, OG1 Classifica I, OG3 Classifica I. Il requisito della categoria specialistica OS28 non può essere soddisfatto mediante il
possesso della categoria OG11. Le offerte dovranno pervenire entro le ore
13.00 del 22 marzo 2010 in conformità con il bando ed il disciplinare di
gara. Le informazioni potranno essere assunte: a) sul sito Internet; b) presso la sede dell’Amministrazione. Il bando di gara è stato pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.17 del 12/02/2010.
Il Responsabile del Procedimento - Dott. A. Ventre
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FI
Cronaca
Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino
Hinterland
Impruneta Il sindaco Beneforti e l’assessore Buccianelli all’assemblea pubblica: l’opera riqualifica la zona
Premiati
Il logo del nuovo centro
di socializzazione per
giovani disabili è stato
realizzato dai bambini
della IV B della
elementare Vittorino da
Feltre. Il loro progetto
ha vinto su altri 19
presentati dalle scuole
della zona
«Una muraglia cinese ai Bottai»
Gli abitanti contro la pensilina del nuovo parcheggio. «Troppo moderna»
Atteso, contestato, poi di
nuovo atteso. Con impazienza. Il parcheggio dei
Bottai, frazione del Comune
di Impruneta, è un’opera legata all’accordo con società
Autostrade per l’Italia per la
realizzazione della terza corsia. Potrebbe essere pronto
in estate.
Non c’è solo il parcheggio
sulla via Cassia nel progetto
di Autostrade che ruota intorno al casello dell’A1 Firenze-Certosa (che sarà ribattezzato presto Firenze Impruneta), c’è lo spostamento del
traffico da Bottai al by-pass
del Galluzzo che assorbirà il
traffico diretto verso la Firenze-Siena; c’è il nuovo parcheggio scambiatore (per circa
500 auto), che sarà a tre livelli
(due sotterranei) e coperto da
un manto erboso, una lunga
pista ciclabile e infine la sistemazione di grande parco fluviale, il Parco Pali.
L’attenzione dei cittadini è
però tutta concentrata sul cantiere del parcheggio Bottai,
che ha avuto una storia travagliata: uno stop per un contenzioso tra la ditta che esegue i
lavori, la Baldassini Tognozzi
e Autostrade. E ora i cittadini
sono spazientiti. «Ci avete costruito di fronte alle case una
muraglia cinese, non siamo
Sesto Nuovo centro per giovani disabili
«Felicittà» è aiutare
a non sentirsi più esclusi
re la stessa cosa ad altre frazioni, ma qui sarà presto possibile declassare la Cassia a
strada comunale, questo significa poter fare marciapiedi, mettere un’illuminazione
migliore. Il parcheggio servirà i residenti e i clienti dei negozi della zona». «Prima ci
stavano 200 auto!», contesta
un commerciante. L’assessore gli risponde, «Certo perché
si mettevano dove capitava. I
posti segnati nel nuovo parcheggio sono 61 ma lungo la
strada e dietro ci sarà posto
per altre auto».
Il nome, «Felicittà», glielo hanno trovato i bambini
della IV B della Vittorino da Feltre. Il luogo, sono gli ex
locali della Misericordia in piazza della Chiesa. Quanto ai
tempi, l’inaugurazione sarà il prossimo sabato mattina.
E’ il nuovo centro comunale di socializzazione per giovani disabili, che già dalla prossima settimana entrerà in
funzione. Per sceglierne il nome e il logo da esporre sulla
facciata, era stato indetto un concorso tra le scuole del
territorio; a spuntarla sono stati appunto i ragazzi della
primaria Vittorino da Feltre, che hanno battezzato il centro «Felicittà» e hanno scelto come
simbolo un puzzle colorato e aniConcorso
mato che sorride.
Nella nuova struttura comunale
Il logo è stato
posto «sia progetti che
disegnato dai bambini troveranno
già esistono e sono ospitati in aldella elementare
tre strutture del territorio — ha
Vittorino da Feltre
spiegato l’assessore alle politiche
sociali Caterina Conti — sia progetti del tutto nuovi». L’obbiettivo
delle varie attività, sia individuali che di gruppo, è di
promuovere l’inclusione sociale e la socializzazione di
ragazzi disabili gravi e gravissimi in età scolare, dalle
elementari alle superiori. Sabato mattina, l’inaugurazione, con annessa premiazione della classe vincitrice del
concorso, mentre gli altri 19 lavori presentati dalle scuole del territorio rimarranno esposti nella sede della società della salute a Sesto, in via Dante Alighieri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Contestazione
Gli abitanti di Bottai hanno contestato la
costruzione della pensilina per gli autobus
davanti al nuovo parcheggio, in un’assemblea
(sopra) col sindaco Beneforti (foto a sinistra).
zona paesaggistica? Come è
stato possibile fare questa cosa?», quasi grida una signora
all’assemblea pubblica che si
è tenuta nei giorni scorsi al
circolo Arci di Bottai. C’era circa un centinaio di persone,
che ha seguito la presentazione del progetto dell’architetto
Marco Casamonti di Archea
(era la sera prima della bufera
dell’inchiesta sugli appalti
per i grandi eventi portata
avanti dalla procura fiorentina). La «muraglia cinese» è in
realtà una grande pensilina
per aspettare gli autobus, lunga circa 30 metri. «Troppo
moderna per i nostri gusti»,
dicono i cittadini. «Ci sono
grossi problemi di sicurezza
qui — continua una signora
— ci avete pensato? Ci sono
state macchine bruciate nel
parcheggio vecchio, ci sono
stati casi di spaccio, non si riproporranno questi problemi
con un muro del genere? E’
uno spazio a pro dei ladri».
Questione di mesi?
L’intervento fa parte
dei lavori collaterali
alla terza corsia dell’A1
La fine prevista in estate
Il sindaco di Impruneta,
Ida Beneforti, ricorda che il
progetto ha circa dieci anni e
che la precedente amministrazione l’ha discusso con i cittadini, «non è una sorpresa —
quindi — e comunque le opere moderne possono essere
apprezzate solo una volta
completate». Quando gli permettono di prendere la parola l’assessore ai lavori pubblici, Leonello Buccianelli spiega: «Vengo ai Bottai tranquillo, perché qui stiamo per portare a termine un progetto valido (pronto probabilmente
in estate) che riqualifica l’abitato. Non possiamo promette-
Lisa Baracchi
Francesca Gambacciani
Dai dieci Comuni
Sesto
Il liquidatore: Seltec sta morendo
La vendita di 3 rami d’azienda su 5, il mantenimento di 8
lavoratori su 25, e lo spostamento in una sede più piccola a
Calenzano. Questo il futuro della Seltec di Sesto, specializzata tra l’altro nella produzione di apparecchi per l’analisi dei
gas di scarico, per l’analisi qualità dell’aria, e in condizionatori per le automobili, secondo quanto reso noto ieri dal
liquidatore dell’azienda Arturo Mattei: «L’azienda ci sta morendo in mano — ha detto — e non c’è più tempo».
Calenzano
Campagna contro l’abuso di alcol
«Apri gli occhi. Se bevi non guidare» è la campagna
contro l’abuso di alcol promossa dal Comune di Calenzano. Un’iniziativa che prevede prove con l’acoltest, materiale informativo ed incontri organizzati dalla Polizia municipale per far conoscere i rischi della guida in stato di
ebbrezza. Gli alcoltest usa e getta distribuiti fino ad oggi
sono circa 1.000. Nel 2009 la Polizia Municipale ha effettuato 150 controlli, 4 di questi si sono conclusi con una
denuncia per guida in stato di ebbrezza. (R. R.)
Calenzano
Rifiuti, sempre più porta a porta
Si amplia la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta,
iniziata l’anno scorso, interessando 170 famiglie e circa 130
aziende. L’allargamento interesserà la zona industriale di Calenzano coinvolgendo altre 120 imprese. Dall’anno scorso,
Quadrifoglio ha deciso di limitare l’uso della plastica non distribuendo più i sacchi colorati. I cittadini infatti potranno
usare i sacchetti che hanno in casa e non ci sarà bisogno di
distinguerli perché ogni giorno verrà raccolto un tipo di rifiuto secondo un calendario che si sta completando. (R. R.)
Fiesole
L’ufficio di Michelucci, a saldo
Nuova stima al ribasso per l’ex studio dell’architetto Michelucci, che si trova in via dei Ramaglianti a Firenze all’ultimo piano della Torre dei Ramaglianti, dopo il fallimento
dell’asta di novembre. Il Comune ha deciso di far fare una
nuova perizia, che ha portato il valore dell’immobile da
1,4 milioni a 800 mila euro. Ora si attende il nuovo bando
e la successiva asta. «Questa stima — dice il sindaco di
Fiesole Incatasciato — rispecchia maggiormente il valore
di mercato in un periodo in cui i prezzi calano». (A. A.)
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Cronaca
Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010
FI
Città & Regione
A Levane
In lutto il paese della ragazza uccisa dai terroristi nell’attentato. Così la ricordano gli amici d’infanzia, il parroco, il sindaco
«A Pune, per capire
il mondo di Nadia»
Il fratello: ora aspettiamo qui il suo corpo, poi andremo in India
LEVANE (Arezzo) — Il dolore è racchiuso all’interno di una palazzina al numero 35 di via Battisti. Al primo piano
vivono i genitori di Nadia Macerini, la ragazza di 37 anni uccisa domenica in un
attentato a Pune, una delle capitali spirituali dell’India. Per Antonio (Tonino per
tutti) e Carla lo strazio da due giorni non
ha fine. Continuano a rimanere barricati
dentro la loro casa e lasciano che siano i
due fratelli di Nadia (che era la più piccola), Fabio e Cinzia, a fare da tramite con
il mondo esterno.
Loro assolvono il compito, preoccupandosi soprattutto di tenere lontani curiosi e giornalisti. Il
primo giorno a tenere a
bada una piccola folla ci
ha pensato Cinzia, consigliere comunale a Bucine; adesso tocca a Fabio.
Ha poca voglia di parlare.
Il volto tirato mostra i postumi della tragedia.
Il ciclone che ha devastato la famiglia Macerini è ancora troppo fresco. Lui prova a controbattere con compostezza, ma è una sfida quasi
impossibile. «Mia sorella
è morta nel posto che
più amava — commenta
Fabio con un filo di voce
— Era stata folgorata dall’India. Adorava viaggiare e dopo aver
studiato lingue, era andata a Londra».
L’ottima conoscenza della lingua inglese aveva convinto Nadia a spostarsi ancora. A metà degli anni Novanta gli Stati
Uniti erano diventati la sua nuova casa.
«Prima la California e poi il New Mexico
— racconta il fratello — In America era
iniziato il percorso spirituale. Aveva conosciuto lo yoga e, da semplice praticante, si era addentrata nella disciplina per
scoprirne i segreti».
La parentesi era stata interrotta all’indomani dell’11 settembre 2001. L’attentato alle Torri gemelle l’aveva sconvolta.
Immediata la decisione di trasferirsi ancora. L’India come nuovo rifugio. «Era la
conclusione naturale del percorso: lo yoga — dice Fabio — da semplice hobby si
era trasformato in lavoro. Lei si era specializzata diventando una maestra. In
più dava lezioni di lingua inglese. Si era
ambientata molto bene. Il giorno dell’attentato si trovava nel ristorante per salutare degli amici».
Proprio a pochi metri dal «Caffè German Bakery» c’è il posto dove Nadia lavorava: l’Osho Ashram, il centro di meditazione in cui si riuniscono i seguaci del guru Rajneesh Osho. La succursale italiana
più grande si trova proprio in Toscana,
in provincia di Siena, tra Rosia, Chiusdino e Casole d’Elsa, ma la ragazza non
l’aveva mai frequentata, come ha ricordato un rappresentante della cooperativa
«Amici di Mastiò», che gestisce l’istituto: «Nadia, pur essendo una assidua fre-
Dolore
Il pensionato di Bivigliano
Scomparso da mesi, trovato morto nel dirupo
È stato ritrovato ieri mattina in un
dirupo vicino alla casa di riposo «Villa
Belisario» di Bivigliano il cadavere di
un pensionato scomparso da due mesi
e mezzo. Francesco Billeci, 52 anni,
originario di Palermo, ma fiorentino
di adozione, il 5 dicembre scorso era
stato accompagnato dai familiari nella
residenza sanitaria per curare i suoi
problemi neurologici. Ma dopo
soltanto quaranta minuti dal suo
arrivo si era allontanato da solo ed era
scomparso nel nulla. Visti alcuni
episodi precedenti, si era pensato a
una possibile fuga, tanto che del suo
caso si era occupata anche la
trasmissione di Rai3 Chi l’ha visto?.
Invece, il figlio di un’infermiera di
Villa Belisario, ieri mattina, ha scorto
nel bosco quello che credeva un
manichino, incastrato in un canale
vicino a un sentiero che costeggia la
casa di riposo. Si trattava però del
corpo senza vita di Billeci che,
secondo la ricostruzione dei
Carabinieri, il giorno del suo arrivo a
Bivigliano deve essere scivolato
accidentalmente nel dirupo che corre
lungo il bosco. Il cadavere dell’uomo,
che proprio ieri avrebbe compiuto 52
anni, è stato estratto dal canale dai
vigili del fuoco ed è stato trasportato
all’Istituto di Medicina legale
dell’ospedale di Careggi, dove è stata
disposta l’autopsia.
(Giulio Gori)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Elisa Assini
Aldo Tani
Il Chianti
sguinzaglia
i suoi 007
anti-frodi
Il Consorzio Chianti Classico
si prepara a sguinzagliare i suoi
007 nei supermercati e nelle
enoteche di tutta Italia. Speciali
sentinelle controlleranno sugli
scaffali la conformità al disciplinare delle bottiglie del vino toscano; verificheranno che le
produzioni certificate rispondano ai requisiti previsti dai disciplinari, che le etichette siano
corrette e che non rechino danni alle produzioni Dop e Igp.
Secondo il direttore del Consorzio Chianti Classico, Giuseppe Liberatore, «si tratta di
un passaggio importante per
le nuove funzioni di tutela e vigilanza dei consorzi del vino
italiano; un modo che permette di controllare il prodotto sul
mercato e testarne la corrispondenza con i vini che hanno ricevuto la certificazione di
idoneità per la denominazione
in etichetta».
Gli agenti vigilatori sono riconosciuti legalmente dall’articolo 17 della proposta di revisione della legge 164 del 1992,
che ridisegna alcune funzioni
dei Consorzi di tutela: «A ulteriore garanzia del consumatore finale», precisa Liberatore.
La normativa stabilisce che i
Consorzi di tutela possano
«svolgere azioni di vigilanza,
tutela e salvaguardia della denominazione da espletare prevalentemente nella fase del
commercio» proprio attraverso l’attività degli 007, coordinate dell’Ispettorato centrale
della tutela della qualità e repressione frodi. I consorzi possono richiedere al ministero il
rilascio degli appositi tesserini
di riconoscimento. Gli 007
non potranno però avere un
ruolo sanzionatorio, si limiteranno a far presenti eventuali
irregolarità all’Istituto per la repressione frodi.
L’agente vigilatore è una una
delle novità presentate al
«Chianti Classico Collection»,
anteprima delle nuove annate
(2009, 2008 e Riserva 2007) in
programma oggi e domani alla
Stazione Leopolda. Nuove tendenze in fatto di enologia e un
segnale positivo per la produzione: dopo un 2009 difficile, il
cui primo semestre ha costantemente registrato risultati negativi, gli ultimi tre mesi hanno
mostrato una leggera inversione di tendenza.
E. A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Livorno Insane passioni
Certaldo Caso di stalking Montespertoli Il segnale
Ruba gli stemmi
di 42 auto: preso
Minaccia la ex
e anche suo figlio
Tradito dalla passione per
gli stemmi delle auto, è finito
in cella un livornese di 28 anni. È stato sorpreso intorno alle 4 di ieri dalla polizia mentre li rubava in un parcheggio
privato di una zona residenziale di Livorno. Il ragazzo è
stato notato aggirarsi tra le
auto da un testimone, che ha
chiamato il 113. Quando la
pattuglia è giunta sul posto,
lo ha trovato con un sacco pieno di oggetti appena divelti
dalle carrozzerie di 42 veicoli.
Il livornese non ha saputo
dire di meglio agli agenti di
essere un appassionato di
stemmi. Il giovane agiva armato di cacciavite. Su alcune
auto si è accanito disegnando
con l’attrezzo alcune svastiche sulla carrozzeria.
In alto Nadia
Macerini,
37 anni,
la ragazza nata
a Levane
e uccisa
nell’attentato
(foto sotto
il titolo) a Pune,
in India,
dove viveva
da tre anni
insegnando
yoga. Nel
tondo
la casa
dei genitori,
dove ieri
i parenti
si sono riuniti.
Qui a fianco
il negozio
e il magazzino
di famiglia.
Sulla vetrata
è comparso
un cartello
scritto
a mano:
«Chiuso
per lutto»
quentatrice dell’Osho Ashram, non è
mai stata al nostro centro. Abbiamo
controllato nell’indirizzario tra le
circa 12.000 persone venute qui
nei 28 anni di attività, ma il suo
nome non compare».
Sono tanti i messaggi di affetto giunti alla famiglia in questi
due giorni luttuosi. A Levane i
Macerini sono molto conosciuti.
Possiedono un negozio di materiale edile e arredo bagno in centro (ieri era chiuso per lutto), che adesso è
gestito da Fabio: «Ci abbiamo lavorato
tutti, tranne Nadia. Lei ha scelto di andarsene presto».
Antonio Cafagna, che lavora al bar
«Moderno», però se la ricorda: «Io abitavo vicino a suoi genitori. Sono poco più
grande di lei. Parlava già di viaggi. Da
quando ha lasciato il paese però l’ho rivista poche volte». Anche don Angelo Sabatini, prete della parrocchia di San Martino, non l’ha dimenticata: «Da piccola partecipava alla nostre attività. Fino a 15, 16
anni ha continuato a venire in chiesa.
Poi l’ho persa di vista. Mi è capitato di
vederla in un paio di occasioni».
Sauro Testi, sindaco di Bucine (di cui
Levane è una frazione), non conosceva
Nadia, ma è molto amico della famiglia,
soprattutto della sorella. Domenica è stato uno dei primi ad accorrere in via Battisti: «Non potevo non andare. Non come
politico, ma come amico. Sono rimasto
sorpreso dalla compostezza dei genitori.
Con Cinzia ho parlato anche stamani (ieri ndr). Mi ha ripetuto che adesso tutti
gli sforzi sono volti a far tornare al più
presto la salma in Italia».
Dopo che l’ipotesi cremazione è stata
scartata, i familiari, insieme ai rappresentanti della Farnesina, sono al lavoro per
riavere Nadia. «All’inizio avevamo pensato di andare in India e ritornare con nostra sorella — spiega Fabio — adesso siamo propensi ad attendere il ritorno della
salma. Poi andremo a Pune a prendere i
suoi effetti personali e conoscere meglio
la realtà in cui viveva». Ma per ora, sui
tempi di rientro non ci sono certezze.
Vino
Fino a due anni fa avevano
avuto una relazione, ma quando lei ha deciso di troncare, lui
ha cominciato a pedinarla e a
minacciarla. Telefonate, insulti,
sms sul telefonino rivolti anche
al figlio di lei e danni all’autovettura: per questo, dopo la querela della vittima, un’infermiera di 55 anni, la polizia postale
di Firenze ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai
domiciliari per stalking emessa
dal gip Anna Sacco nei confronti di un infermiere di 55 anni,
residente a Certaldo.
I due si erano conosciuti a Careggi, dove lavorano. La denuncia della vittima risale ad un anno fa, ma l’uomo non ha interrotto le molestie. Anzi, avrebbe
continuato a seguirla, minacciarla e insultarla per telefono.
Mugello Un altro blitz
Sciarpa sui rami Abusi a Borgo
«C’è la droga»
Sigilli al cantiere
Una sciarpa rossa legata all’albero in giardino per indicare ai possibili acquirenti che
la droga era disponibile. Era
questo il segnale utilizzato da
quattro presunti spacciatori,
due ragazzi e una ragazza toscani di 26 e 27 anni e un pugliese di 42, arrestati dai carabinieri a Montespertoli.
Nella casa colonica che i
quattro condividevano e utilizzavano, secondo le accuse,
come luogo per lo spaccio, i
militari hanno trovato 400 gr
di hashish, 6.000 euro in contanti e l’occorrente per confezionare la droga.
Il quarantaduenne, considerato l’ideatore del sistema
di vendita, è ora Sollicciano,
mentre gli altri tre sono agli
arresti domiciliari.
(I.Z.)
Un nuovo abuso edilizio è
stato scoperto a Borgo San Lorenzo. Gli uomini della polizia municipale e del Corpo Forestale hanno messo sotto sequestro, nella frazione di
Grezzano, un cantiere dove
erano in costruzione quattro
strutture. Si tratta di un fabbricato in muratura, di una
struttura in legno e di due tettoie per una superficie di 150
metri quadri. Il tasso di abusivismo edilizio in Mugello risulta piuttosto basso ed è concentrato in zone lontane dai
capoluoghi. Ma soltanto un
mese fa, sempre a Borgo San
Lorenzo, erano stati sequestrati alcuni fabbricati e una
piscina realizzati senza autorizzazioni in una struttura alberghiera.
(G.G.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Prato Inseguimento e resa Amiata Aggredito al bar
Squadra di hockey «Perché ridi?»
cattura due ladri E poi lo accoltella
Inseguiti da un’intera squadra di giocatori di hockey. Dopo aver rubato all’interno di
due auto, due giovani georgiani si sono trovati circondati e
hanno atteso l’arrivo della polizia che li ha arrestati. Protagonisti dell’inseguimento, i
giocatori dell’Mg Consiag Prato, primi nel campionato di
A2. I due hanno iniziato a
rompere i vetri delle auto in
sosta domenica sera, mentre
la squadra stava cenando in
un ristorante del centro. Un
tecnico ha dato l’allarme e sono usciti tutti, mentre la coppia rompeva il vetro di un’altra macchina, prelevando
una borsa. È iniziato l’inseguimento, concluso con la resa
dei due giovani e la restituzione della refurtiva.
Gli sembrava che un uomo
lo stesse deridendo e per questo lo ha colpito con quattro
coltellate. L’uomo è stato ferito a fianco, torace, avambraccio e zigomo in maniera non
profonda. La prognosi è di 30
giorni. L’aggressore, D.B., 40
anni, di Abbadia San Salvatore,
è stato arrestato e rinchiuso
nel carcere di Orvieto per tentato omicidio.
Ieri intorno all’ora di pranzo
l’uomo era entrato in un bar davanti all’ospedale di Abbadia e
si è rivolto a un avventore chiedendogli perchè stesse ridendo. Quando l’altro gli ha risposto che non stava ridendo, D.B.
ha estratto un coltello di piccole dimensioni e gli ha sferrato
quattro colpi. Poi è uscito dal
bar e ha gettato il coltello.
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Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino
FI
Sport
Il Montenegro
convoca Jo-Jo
Calendario fitto di impegni per Jovetic. Lo aspettano 6 gare in 18
giorni. A quelle con la Fiorentina (contro Bayern, Livorno, Milan,
Lazio), si è aggiunta quella col Montenegro che lo ha convocato ieri
per disputare una delle due partite previste per il 3 marzo: quella di
qualificazione dell’under 21 contro la Macedonia oppure l’amichevole
della Nazionale maggiore contro la Bulgaria. Poi tre giorni dopo,
sabato 6 marzo alle 18, è in programma Fiorentina-Juventus.
(g.v.)
Firenze, ora aiutaci
Frey: «Il momento è delicato, serve l’appoggio dei tifosi
Restiamo uniti e crediamoci. Il Bayern non è imbattibile»
Calcio e politica
Nella polemica
Livorno-Lazio
interviene Renzi
«È bastato che i tifosi della Lazio
minacciassero di non votare più la
Polverini alle Regionali perchè la
politica si mobilitasse con una
rapidità altrimenti ignota». Dopo il
sindaco di Livorno pure Renzi
interviene sul caso calcio-politica,
anche se non con parole sue: lo fa
postando sulla propria newsletter
un articolo di Massimo Gramellini
(La Stampa, 10 febbraio), che «mi
ha fatto molto riflettere», scrive il
sindaco. «Da Alemanno a Storace,
all’entourage del presidente Fini, la
destra romana ha fatto pressione
su Reja per convincerlo a rompere
con l’Hajduk Spalato e correre al
capezzale della squadra —
continua l’articolo di Gramellini
riportato sulla newsletter del
sindaco — Non resta che augurarci
che i tifosi abbiano a cuore anche
ospedali, scuole, lavoro. Il giorno
che si lamenteranno di quello, e
non solo di Lotito, forse i politici si
batteranno per darci un Paese,
oltre che un allenatore, migliore».
F.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Carica e voglia di riscatto. Sebastien Frey prova a farsi portavoce del
desiderio della Fiorentina di tornare
ad essere protagonista. Ma per riuscirci «sarà necessario l’apporto di tutti.
Anche di Firenze, che nei momenti delicati non ha mai fatto mancare il proprio calore». Quello del portiere francese è un vero e proprio appello. «Abbiamo davvero bisogno di un ulteriore sostegno da parte dei nostri tifosi
che in questi quattro anni non ci hanno mai abbandonati. È un momento
delicato - ha detto al sito ufficiale - e
ci farà bene sentire la città vicina. Sarà un’arma in più per uscire da questo
periodo». Uniti per raddrizzare una situazione che nell’ultimo mese ha regalato solo delusioni. «La certezza è che
ci sarà sempre grande impegno per
onorare la nostra maglia. Oltretutto è
bellissimo essere qui agli ottavi di
Champions. Cercheremo di non prendere gol a Monaco. Sarebbe un bel traguardo in vista del ritorno». Frey elenca gli altri ingredienti necessari per
sorprendere il Bayern: «Occorre ritrovare continuità e soprattutto quel carattere che la Fiorentina ha dimostrato di avere dentro di sè. Servirà lo stesso spirito delle gare con la Roma in casa e con il Liverpool».
Ieri a Radio Blu ha parlato anche
Gianluca Comotto, assicurando tutti
che il guppo non è condizionato dalle
voci sul futuro di Prandelli: «Non toccano minimamente lo spogliatoio e
poi io sono convinto che sarà l’allenatore della Fiorentina anche nella prossima stagione. Il tecnico ha parlato di
obiettivo salvezza?Una battuta forte,
fatta dopo una brutta sconfitta. La verità è che ci conviene affrontare una
gara dietro l’altra senza fare troppi calcoli. Anche la Sampdoria stava andando giù e invece ora è in zona Champions, magari tra un mese saremo qui
a fare altri discorsi. Ci serve subito un
risultato positivo e sarebbe straordinario raggiungerlo domani. Noi ci crediamo, lo spogliatoio è carico al massimo. Sappiamo che il Bayern è fortissimo, ma non partiamo battuti». Comotto è molto amico di Gilardino, le
loro famiglie escono spesso insieme.
«Un momento di appannamento in
una stagione così lunga ci può stare,
ma Alberto ha tutte le qualità per venirne fuori molto presto, magari già
in Champions».
La Fiorentina si è allenata ieri pomeriggio. Prima di dirigersi ai campini, Prandelli e i giocatori sono rimasti
in riunione all’interno dello stadio
per analizzare in modo approfondito
gli errori commessi con la Sampdoria
e per preparare la sfida con il Bayern.
Durante l’allenamento, ancora un po’
di lavoro di «scarico» e poi la parte dedicata alla tattica. La sensazione è che
Bollettino medico
Gamberini sarà operato oggi:
dai due ai quattro mesi di stop
Per Santana ci vorrà un mese
Zanetti giocherà domani
una partitella con la Primavera
Prandelli possa passare al modulo 4-1-4-1, dunque con
un centrocampo più folto
(Bolatti davanti alla difesa, con Montolivo e Donadel coppia centrale
in mediana) con la
possibile esclusione
di Jovetic.
Brutte notizie invece dall’infermeria. Alessandro Gamberini sarà
operato oggi a Milano dopo l’infortunio di sabato sera
alla spalla che rende necessaria
la stabilizzazione chirurgica in artroscopia. Lo stop previsto va dai due ai
quattro mesi. Una vera grana per Prandelli. Ceduto a gennaio Dainelli al Genoa e perso adesso Gamberini, nella fase cruciale della seconda parte della
stagione il tecnico si trova a varare la
coppia Felipe- Kroldrup con Natali prima riserva. Un motivo in più forse per
rivedere sin da domani l’atteggiamento tattico con un centrocampo che possa proteggere meglio una coppia centrale inedita.
Per Santana la lesione muscolare è
di secondo grado e l’ennesimo infortunio costerà all’argentino tre-quattro
settimane di stop. Zanetti invece è sì
rientrato in gruppo ma nei prossimi
giorni lavorerà con la Primavera, con
cui domani disputerà pure una partitella, alle Caldine. Sarà l’occasione per
ritrovare un po’ di tono agonistico.
Lorenzo Marucci
David Guetta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tribuna vip
Zeffirelli: fuori il carattere
Albertazzi: la vedo dura...
Preoccupazione mista a speranza. Lo stato d’animo dei tifosi
più noti racchiude il pensiero dei
fiorentini a poche ore dalla super
sfida dell’Allianz Arena. «Quello
che si è visto in queste settimane
è una brutta roba», esordisce
Franco Zeffirelli, «le premesse
della stagione erano buone, poi è
tutto sparito in una nuvola di fumo. Col Bayern però son convinto che la vecchia grinta tornerà
fuori e allora chissà, potrebbe
succedere anche il miracolo. I
Della Valle però si devono decidere: Firenze merita grandi investimenti, cosa che per adesso nella
società non ho visto. In loro c’è
poca passione e troppo attaccamento ai quattrini».
Duro, anzi durissimo, anche
Giorgio Albertazzi: «Son mesi
che penso male di questa squadra. Sono deluso in modo pazzesco, ora rischiamo addirittura di
lottare per retrocedere. A Mona-
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Sport 11
Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010
FI
Al Boxe Mugello
i grandi pugili
Tutti pazzi per il saccomobile. Il ct della nazionale italiana di boxe,
Damiani, il campione del mondo dilettanti, Domenico Valentino, e il
vicecampione olimpico, Clemente Russo, hanno fatto visita al centro
Boxe Mugello di Borgo San Lorenzo per testare l’attrezzo ideato da un
appassionato, Dario Malevolti: si tratta di un sacco da pugile collegato
a un binario che si muove grazie a un telecomando. Damiani aveva
visto il saccomobile due settimane fa e ne era rimasto entusiasta. Così
ha deciso di tornare a Borgo San Lorenzo per farlo testare a due fiori
all’occhiello della sua nazionale. «È un ottimo attrezzo — spiega il ct
— perché oltre alle braccia allena anche le gambe e simula il
movimento dell’avversario quando si avvicina. Non vale quanto uno
sparring partner, ma quasi. Dovrà essere perfezionato, ma chiederò
alla Federazione di acquistarlo». Anche Russo è rimasto soddisfatto del
test e ha chiesto immediatamente a Damiani le modifiche necessarie.
L’arma in più Un impianto straordinario: 35.000 abbonati e altrettanti paganti in ogni partita
Un fortino sempre pieno
e (quasi) inespugnabile
L’Allianz Arena, stadio dei record perennemente esaurito
120
Montolivo contro
Ribery nella sfida
dell’anno scorso
co non aspettatevi miracoli, se- ci fa paura nessuno. Piuttosto
condo me finirà 3-0 per loro. Ri- non mi piacciono questi smarribery è una saetta e noi siamo len- menti improvvisi che ha la squati e molli, senza lo spirito giusto. dra. Ma guai a noi ad iniziare la
Piuttosto che aspettano i Della caccia al colpevole: ho saputo delValle ad intervenire? Il loro pro- lo striscione contro Prandelli, ma
siamo pazzi?».
getto si sta squa«Io a Marassi
gliando e non diSperanzosi
c’ero», racconta incono nulla? Non
fine Paolo Vallesi,
s a l v o n e p p u r e Vallesi: «Se fermiamo
«e ho visto una FioPrandelli, le re- Ribery, siamo a buon
rentina stanca. Nelsponsabilità per
punto».
Beldì:
«Serve
le partite importanquesta classifica è
una
notte
stile
Anfield»
ti però il carattere
anche sua».
Prandelli lo ha semTra i fiduciosi,
pre saputo tirar fuol’immarcescibile
Paolo Beldì, eterno ottimista: ri: ecco perchè secondo me il so«La squadra è la stessa di due me- gno può proseguire. Il cambio di
si fa e son convinto che i ragazzi modulo mi sembra una buona
ci faranno vedere qualcosa di idea. E se blocchiamo Ribery...».
Leonardo Bardazzi
grande. A Monaco ci sta tutto, se
giochiamo come ad Anfield non
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Le gare del Bayern con lo
stadio tutto esaurito dal
2005 anno di inaugurazione
dell’impianto. Da allora in
Bundesliga 57 vittorie, 17
pareggi e sei sconfitte
69.622
La media spettatori
a partita nell’ultima
Bundesliga su una capienza
di 69.901. Gli abbonati
sono 35.000 gli altri biglietti
vengono venduti
295
I milioni di fatturato
del Bayern nel 2008-2009
(quarto al mondo). Prima
che ci fosse l’Allianz era
circa la la metà (166 mln)
Chiamatelo «gommone rosso», per la forma estetica, Allianz Arena, per motivi di sponsor, o Munich Arena, come durante i Mondiali e le competizioni europee. Il concetto non
cambierà, ma il soprannome
più adatto, forse, sarebbe quello di «stadio dei record»: una
fabbrica di primati e, aspetto
non indifferente, di soldi. L’impianto che ospiterà domani sera la Fiorentina è, infatti, quanto di più all’avanguardia ci possa essere nel calcio europeo. I
numeri fanno impressione: si
va dalla semplice media spettatori durante l’ultima edizione
della Bundesliga (69.662 su
una capienza totale di 69.901,
la quinta al Mondo), ai 69,4 milioni di euro che ha fruttato alle casse del Bayern, fino ai più
curiosi 14.285 wurstel venduti
e 184 litri di birra spillati durante le giornate del Mondiale
di quattro anni fa. Tutti dati
senza precedenti. Non è un caso, insomma, se dal maggio
del 2005 il Bayern possa contare su un record di oltre 120 partite disputate con lo stadio
sold out ed uno score «monstre» in Bundesliga: 57 vittorie, 17 pareggi e solo 6 sconfitte davanti al proprio pubblico.
E pensare che gli abbonati
Dalla prima
Va detto oggi
«Io sto
con Cesare»
Da brividi Il tecnico del Bayern, Van Gaal, sul prato dell’Allianz Arena
«Questa è una partita speciale, capace di dare stimoli
enormi, a lui e a tutta la squadra. Può essere la svolta, il
momento in cui Gila riesce a sbloccarsi e a non fermarsi
più. Un attaccante può attraversare periodi non brillanti,
ma basta davvero un attimo per ritrovarsi».
Tatticamente che partita dovrà impostare la Fiorentina?
«Credo che sia opportuno restare compatti e coperti,
senza naturalmente arretrare troppo perchè gli attaccanti del Bayern sono fortissimi e non perdonano. L’obiettivo a mio parere è puntare sul contropiede e ripartire in
velocità per trovare spazi. E poi serve fiducia: i viola hanno perso 4 delle ultime 5 gare di campionato, ma è un
dato a cui i viola non devono pensare. Niente è scritto».
cazione del club bavarese—. Innanzitutto, in Germania abbiamo sfruttato al massimo l’opportunità del Mondiale: adesso abbiamo impianti ultramoderni, costruiti su misura per i
tifosi e le loro famiglie. Oltre il
40% dei nostri spettatori sono
donne, che vengono all’Arena
con i propri figli e mariti».
Non è, però, solo una questione di impianti. «In Italia
avete un grave problema legato alla violenza negli stadi
—attacca Horwick—. Gli incidenti sono un deterrente fortissimo, perché costringono le
persone per bene a restarsene
a casa con la propria famiglia.
Fortunatamente, in Germania
ne abbiamo soltanto un lontano ricordo». Infine, non va dimenticata anche la questione
economica. «Per una partita di
Bundesliga si va dai 10 agli 80
euro. Così, anche un tifoso normale, volendo, può sedersi in
tribuna vip. In questo modo,
combattiamo anche la concorrenza delle tv. In Italia, invece,
chiedete troppo ai vostri fan e
offrite molto poco in cambio».
A Monaco, dunque, tutto è
perfetto: il pubblico si diverte,
le casse del club si ingrossano
e van Gaal ha un’arma in più.
Non bastassero già Robben, Ribery, le dodici vittorie consecutive e il recupero (notizia di ieri) di Klose.
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sono soltanto 35.000, perché il
club bavarese lascia per ogni
gara almeno la metà dei posti a
disposizione degli spettatori
occasionali. Così, il bilancio
del Bayern risulta il quarto più
ricco al mondo secondo l’ultimo studio della Deloitte, con
un fatturato quasi raddoppiato
dall’era pre (2004, 166 milioni
di euro) a quella post-Arena
(2008, 295 milioni). Il confronto con l’Italia, non solo con Firenze, appare desolante. «I motivi sono semplici — ci racconta Markus Horwick, direttore
dell’area marketing e comuni-
L’esperto Olivier Bierhoff, team manager della Germania, lancia il bomber viola
«Punto su Gila, il ritorno al gol è vicino»
Oltre l’ostacolo Gila cerca il gol perduto
Oliver Bierhoff scommette su Gilardino. L’ex attaccante di Udinese e Milan — ora team manager della Germania — sente che il rilancio del centravanti viola è vicino
e potrebbe iniziare proprio da Monaco. «Il digiuno del
Gila non deve creare ansia» spiega l’ex bomber e non
esclude possibili sorprese al termine di questo ottavo di
finale.
Bierhoff, la squadra di Prandelli ha qualche chance
di superare il Bayern?
«Se ci fermiamo a guardare gli ultimi numeri, la squadra di Van Gaal è favoritissima. Sta attraversando un momento di forma invidiabile, tutto gira alla perfezione. La
loro sembra una marcia inarrestabile, ma sono convinto
che possa davvero accadere di tutto e la Fiorentina ha
pure il piccolo vantaggio di giocare il ritorno in casa».
Gilardino potrà davvero essere protagonista?
L.M.
Fabio Russo
Viareggio Cup Una tripletta dell’attaccante stende gli azzurri, la Juve vince 4 a 2 e bissa il successo dell’anno scorso
Troppo Immobile. Il sogno dell’Empoli finisce sul più bello
Finisce con il trionfo della Juventus, guidata da un livornese ex viola,
e con la sconfitta dell’Empoli, la meno toscana tra le toscane, la 62˚ edizione della Coppa Carnevale, in uno
stadio di Viareggio che ha continuato
a riempirsi di spettatori anche a partita ampiamente in corso.
Aveva sul petto la medaglia vinta
nel 1978 ieri pomeriggio Luciano Bruni, ricordo del primo dei due trionfi
ottenuti da giocatore della Fiorentina
Primavera, ma anche ricordo del padre, a cui l’aveva regalata, riprendendosela alla sua morte: non è riuscito
a ripetere il successo da tecnico con
Florentia Viola e Fiorentina, ce l’ha
fatta con la Juventus, trascinata dai
gol di Ciro Immobile, tre centri nel
4-2 di ieri all’Empoli, dieci in tutto,
superando il record fissato a otto da
Giacomo Banchelli nel ’92 (anno dell’ultimo trionfo viola) ed eguagliato
dodici mesi fa da un altro juventino,
Daud. E il bomber campano a fine gara ha voluto ricordare, con una maglia messa sotto quella bianconera,
Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, i
due giovani bianconeri scomparsi a
Vinovo nel 2006, a soli 17 anni.
Immobile, che Ferrara aveva utilizzato anche in Champions, apre le marcature al 19’ su rigore, trova il raddoppio
al 52’ e il 4-0 al 65’. In mezzo, la deliziosa punizione dello spagnolo Yago,
strappato due anni fa al Barcellona: nella goleada non del tutto esente da colpe il portiere Addario, grande protagonista tra ottavi e semifinale con Roma
e Rappresentativa di serie D.
Sul 4-0 l’Empoli si è dato una scossa e con due difensori, Tognarelli e
Tonelli, ha dimezzato lo svantaggio
nel giro di tre minuti. Difficile chiedere di più, contro una Juve robusta
ed esperta, che con buona parte della rosa aveva già vinto la scorsa edizione. L’Empoli si consola con le ottime risposte avute dal suo gruppo, allestito pescando in tutta Italia, con
un occhio particolare al Sud, ma sen-
Vince un po’ di Toscana
Il tecnico Bruni, livornese, aveva già
vinto da giocatore con la Fiorentina
nel ’78. La punta dedica il trofeo
agli ex compagni morti a Vinovo
Miglior giocatore Immobile della Juve
za disdegnare l’estero, non necessariamente vicino: ancora una grande
partita per il folletto campano Guitto, che al 13’ ha centrato un palo che
poteva cambiare le sorti dell’incontro, cresce bene il georgiano Shekiladze. Su di loro, sul centrocampista
Lo Sicco, su Dumitru, condizionato
però da una frattura al braccio, e sui
quattro sudamericani che mordono
il freno in panchina, fa affidamento
la società azzurra, per provare a portare avanti il miracolo di una cittadina di 50.000 abitanti, che costruendosi la rosa coi ragazzi allevati in casa (15 su 24 nella stagione in corso)
continua a tenersi a galla con onore,
tra A e B.
No, Firenze non farci
scoprire che anche tu sei
umorale e con la memoria
corta. Che basta un mese e
mezzo di risultati negativi e
qualche voce ambigua sul
futuro del tuo tecnico più
amato, per iniziare a
storcere la bocca, ad
allontanarti, a dimenticare
in fretta quanto è stato
costruito in questi anni.
Magari ci sbagliamo, ma
qualcosa ci pare stia
cambiando nel rapporto tra
la città e uno degli artefici
più importanti del miracolo
Fiorentina. Su alcuni
giornali, sui siti, nei bar, si
parla con sospetta insistenza
di ciclo finito, di bisogno di
novità, di storie al capolinea.
Nel calcio si vince e si perde,
si realizzano imprese e si
commettono errori. Si cade e
si risorge. Vale per tutti,
anche per la Fiorentina.
Anche per Prandelli. Che può
aver sbagliato qualcosa, che
sta cercando le soluzioni per
risolvere i problemi, che —
siamo convinti — può
ancora portare la squadra a
togliersi soddisfazioni
importanti. La città arriva
alla vigilia della gara più
attesa col morale sotto i
tacchi e invece di urlare forte
la sua passione, si affloscia
peggio della squadra vista in
campo nelle ultime gare. E
invece è adesso che bisogna
stare vicino alla Fiorentina.
Domani all’Allianz o davanti
alla tv e ancor più domenica
al Franchi col Livorno,
comunque vada in
Germania. A mettersi una
sciarpa al collo quando si
vince son buoni tutti.
L’orgoglio e il senso di
appartenza devono venir
fuori anche e soprattutto nei
momenti di difficoltà. Come
questo. La stagione non è da
«salvare», molto nella prima
parte è già stato raggiunto.
Bisogna solo riprendere il
cammino, esaminare come e
dove si è sbagliato, rialzare
la testa, laavorare sodo,
tirar fuori le palle e sperare
che la jella smetta di bussare
alla porta. Poi, al momento
giusto, si tireranno le
somme, si deciderà il futuro.
Lo farà anche Prandelli
insieme alla società. Ma
permettere oggi a qualche
risultato negativo di minare
una storia lunga cinque
anni, ricca di soddisfazioni,
sarebbe una sconfitta
peggiore di qualsiasi ko
rimediato sul campo.
Andrea Di Caro
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Francesco Oddi
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Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino
FI
Culture
Addio a Gian. Era nato a Firenze
Se Monna Lisa cambia look
Era nato a Firenze il 30 luglio del 1936, Gian Fabio Bosco,
il Gian di Ric e Gian, ma ancora piccolo era già approdato
in quella che sarà sempre la sua Liguria. E lì, all’ospedale
di Lavagna è morto due giorni fa, a 73 anni. A dare la
notizia è stato il collega e amico Lino Banfi. Dalla tv al
cinema, dalla musica al teatro, la coppia di comici
cabarettisti e cantanti Ric e Gian ha calcato (in coppia o
con carriere separate) con grande successo il palcoscenico
dello spettacolo italiano per oltre mezzo secolo. Gian
nacque a Firenze per caso: i suoi genitori, attori della
compagnia di Gilberto Govi, si trovavano nella nostra città
per lavoro quando nacque il loro figlio.
Monna Lisa cambia look. Con Fiorucci, Krizia, Ottavio Missoni e
Alessandro Mendini. Ma in quanti modi si può reinterpretare l’abito di
Monna Lisa? Alla Saci Gallery di Palazzo dei Cartelloni (in via
Sant’Antonino 11 a Firenze), fino al 5 marzo, alla mostra «Memorie di
Casa dei Del Giocondo», sarà possibile ammirare la Monna Lisa
Collection a cura di Laura Villani, un progetto itinerante che consiste
nell’interpretazione dell’abito di Monna Lisa, rappresentato in un busto
di terracotta invetriata, realizzato dalla Punto Cotto. Non a caso la Saci
Gallery ha sede nel palazzo appartenuto alla famiglia dei del Giocondo,
un cui membro sposò Monna Lisa Gherardini, la Gioconda del dipinto di
Leonardo. La mostra comprende anche una sezione fotografica e
l’ingresso sarà gratuito.
Amarcord Cantanti, autori, comici e conduttori: sessant’anni di protagonisti toscani all’Ariston
Festival di casa nostra
Dal trionfo di Nada a quello di Povia. Risate e scandali con Benigni
di RANIERI POLESE
SEGUE DALLA PRIMA
E con lei si torna a far musica toscana in Riviera, ultimo episodio di una
lunga storia di non sempre facili rapporti fra musicisti, parolieri, cantanti e
comici. Nato nel 1951, il Festival sarebbe potuto nascere in Versilia, alla Capannina. Proprio lì, nel 1948, si tenne
una manifestazione chiamata Festival
Canoro Nazionale. Replicata l’anno dopo, s’interrompe subito, causa mancanza di finanziamenti. Ma l’idea viene ripresa dal Casinò di Sanremo che nel
1951 dà il via alla storia ufficiale del Festival che quest’anno compie 60 anni.
Ma anche qui la Toscana ha qualcosa
da dire, visto che la canzone vincitrice
Grazie dei fiori, portata al trionfo da
Nilla Pizzi, è composta dal maestro Saverio Seracini di Prato, lo stesso che
nel 1958 avrebbe consegnato alla signora della canzone L’edera, bruciata
sul traguardo dall’irresistibile Modugno di Nel blu dipinto di blu.
E poi venne Nada. Per quasi vent’anni, il Festival fa praticamente a meno
dei toscani. Con due eccezioni di rilievo: Katyna Ranieri di Follonica, seconda classificata nel 1953 con Una canzone da due soldi, e Narciso Parigi, due
volte presente nel ’55 e nel ’62. La grande Katyna, sposata con Riz Ortolani, si
sarebbe rifatta all’estero con fortunate
tournée; Narciso ha legato il suo nome
alla storia della città del giglio per aver
scritto, 1957, l’inno Oh, Fiorentina. Ma
per due decenni Firenze e la Toscana
rimangono assenti, chiuse in un rigoroso, sanremese silenzio. Forse anche
per via della saturazione di Spadaro e
Carlo Buti, di madonne fiorentine, primavere alle cascine, menestrelli rubacuori, cene delle beffe e Arni d’argento
che avevano spopolato negli anni ’30 e
’40. L’egemonia canora si spartisce così tra l’inesauribile famiglia emiliana
(Nilla Pizzi, Carla Boni, Milva, Caterina
Caselli, Dalla, Morandi, Zanicchi su su
fino a Vasco Rossi e Laura Pausini) e
l’ottavo re di Roma Claudio Villa. Modugno, nel ’58, spariglia questa partita
a due per aprire il passo ai genovesi,
Bindi Paoli Tenco, insomma ai Cantautori che hanno alle spalle la milanese
casa Ricordi. Refrattari all’idea di legarsi alle case discografiche prevalentemente basate a Milano, i toscani latitano. Almeno fino al 1967, quando Aldo
Caponi di Santa Croce sull’Arno, in arte
Don Backy, canta L’immensità destinata a uno strepitoso successo. Doppio
successo anche nel ’68, con Casa bianca e Canzone (ma stavolta sono cantate da altri); qui però, proprio per il
mancato riconoscimento dei diritti
d’autore, Don Backy rompe con il Clan
di Celentano e intraprende una carriera di libero battitore. Sempre nel ’68, è
un toscano, il giornalista Aldo Valleroni, che scrive il testo di Mi va di cantare interpretata da Louis Armstrong.
Il Rinascimento con Bigazzi. 1969,
Sanremo consacra Nada (Ma che freddo fa) e Riccardo Del Turco (Ma cos’hai messo nel caffè). Due anni dopo,
con Il cuore è uno zingaro, Nada vince
e dà il via a un irregolare percorso artistico di grandissima interprete spesso
più avanti dei gusti correnti, amica perdipiù di un autore, il livornese Piero
Ciampi, morto troppo presto per veder
riconosciuti i suoi meriti. Se la ragazza
del Gabbro si affida, agli inizi, a Franco
Migliacci, dietro l’affermazione di Riccardo Del Turco c’è il nome di Giancar-
2
3
4
1
7
5
6
8
1) Povia
2) Riccardo Fogli
3) Don Backy
4) Francesco Nuti
5) Roberto Benigni
6) Irene Grandi
7) Aleandro Baldi e
Francesca Alotta
8) Nada
9) Marco Masini
10) Andrea Bocelli
9
10
lo Bigazzi, il padre del Rinascimento
musicale toscano. Classe 1940, fiorentino, compositore, paroliere, produttore, Bigazzi parte subito alla grande. Luglio di Del Turco, Rose rosse e Erba di
casa mia di Massimo Ranieri, Lisa dagli occhi blu di Mario Tessuto lo piazzano ai vertici del canzoniere italiano. E
naturalmente il suo marchio di fabbrica dilaga anche a Sanremo: con Eternità, 1970, e Montagne verdi, 1972, rispettivamente per Ornella Vanoni e
Marcella Bella. Con lui esplode il caso
Umberto Tozzi (Gloria, Ti amo), Gian-
❜❜
Grazie dei fiori di Nilla
Pizzi fu scritta da un
pratese. Rose rosse da
Bigazzi. Dagli anni ’90
il boom dei fiorentini
ni Bella gli deve Non si può morire dentro e Pupo Un amore grande, mentre
nell’87 è sua la canzone Si può dare di
più (Tozzi-Ruggeri-Morandi) che vince il Festival. Ma l’opera importante di
Bigazzi è la creazione di una covata fiorentina, che comprende i nomi di Marco Masini, Raf, Aleandro Baldi, Paolo
Vallesi, Alessandro Canino, destinati a
occupare la scena musicale. Con Bigazzi si forma anche una équipe di compositori e autori di testi come Beppe Dati
e Marco Falagiani, e grazie a loro la musica degli anni ’80-’90 viene ridisegna-
Oggi in gara
La cometa di Irene, l’Italia di Pupo e... Eluana
Pupo, tra i
protagonisti del
Festival
Doppia Irene. Una, la Grandi, canta La
cometa di Halley scritta da Bianconi dei
Baustelle. L’altra, Fornaciari figlia di
Zucchero, nata e residente a Pietrasanta,
duetta con i Nomadi in Il mondo piange.
Doppia toscana anche nella categoria ex
vincitori. Perché torna Giuseppe Povia: la
sua La verità parla del dramma di Eluana
Englaro e in duetto con lui venerdì ci
sarà un altro toscano ex vincitore, Marco
Masini. Il secondo ex è Simone Cristicchi:
a parte vantare una lunga gavetta
fiorentina (quando, diciassettenne,
frequentava i locali di musica a causa di
una fidanzata fiorentina), la sua Meno
male vede la partecipazione del Coro dei
minatori di Santa Fiora. Infine Pupo, che
fa tris con Emanuele Filiberto di Savoia e
il tenore Luca Canonici, ha già vinto la
palma del più patriottico con Italia
amore mio, e che nel duetto del venerdì
avrà al suo fianco il ct viareggino della
nazionale Marcello Lippi. Stasera, alla
prima del Festival, li vedremo tutti
insieme. Nelle nuove proposte spicca la
grossetana quattordicenne Jessica
Brando, la più giovane dell’intera
compagnia. Il suo brano si intitola Dove
non ci sono ore.
E.S.
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ta secondo una linea made in Florence.
Storie a volte cupe (Perché lo fai, Le
persone inutili), spesso incazzate (Bella stronza), ma anche tenere (Brutta).
È di Bigazzi uno dei testi più geniali della storia del Festival, quel Cosa resterà
di questi anni 80 affidato a Raf, che viene giustamente ammirato al Sanremo
dell’89 e ancora oggi citato. Fuori dal
giro Bigazzi, intanto, altri toscani spiccano il volo: Riccardo Fogli, di Pontedera, ex Pooh, vince nell’82 con Storie di
tutti i giorni; Adelmo Fornaciari- Zucchero, cresciuto tra la Versilia e le Apuane, sbanca le hit parade internazionali
con la sanrenmese Donne (1985); Lorenzo Cherubini di Cortona, alias Jovanotti, debutta con Vasco, 1989. E poi,
con gli anni 90, la linea toscana travolge tutto e tutti: il ’94 è l’anno del
boom, con la doppia vittoria di Baldi
tra i big (Passerà) e di Bocelli nelle
Nuove proposte (Il mare calmo della sera), mentre sempre tra i giovani si piazza bene l’ottima Irene Grandi con Fuori. L’anno dopo, Bocelli arriva quarto
con Con te partirò, una delle maggiori
hit di tutti i tempi. Nel 2000, Irene arriva seconda con La tua ragazza sempre
scritta per lei da Vasco; Masini, quattro
anni dopo, vince con L’uomo volante.
Intanto si sono già fatti conoscere i Dirotta su Cuba con Simona Bencini, e la
pisana Petra Magoni. Nel 2008, Giò Di
Tonno e Lola Ponce trionfano con Colpo di fulmine scritta dalla senese Gianna Nannini. Tra le rivelazioni più recenti, infine, la livornese Karima che l’anno scorso duettò con Burt Bacharach.
Insomma, ora tocca a Irene, e stavolta
il premio tocca a lei.
Comici e presentatori. Capitolo a
parte, ma pur sempre significativo nel
panorama sanremese, quello dei comici e/o presentatori. Il segno più forte
lo ha lasciato Benigni nel 1980 con la
sua conduzione irruenta e fuori controllo, rimasta famosa per il lunghissimo bacio dato alla conterranea Olimpia Carlisi, e per il celebre «Woytjlaccio» che scatenò tante polemiche. Tornato nel 2002 (ma anche lo scorso anno) come ospite di Pippo Baudo per
l’ultima serata, ingaggiò un duello a distanza con Giuliano Ferrara che dalle
colonne del Foglio minacciava di venire a tirargli le uova. Ferrara restò a casa e Roberto ci regalò la sua migliore
Lectura Dantis. Meno fortunati altri comici toscani, come Giorgio Panariello,
conduttore nel 2006, impropriamente
additato come il protagonista della «tv
deficiente»: era un equivoco, ma il
buon Giorgio dovette molto faticare
per arrivare in porto. Anche Massimo
Ceccherini, lo sboccato partner della
Carrà nel 2001, venne intimorito da
una bordata di critiche preventive e
malintenzionate. Due comici-cantanti
di lingua toscana hanno partecipato alla gara: Francesco Nuti nell’88 (auguri,
Francesco!) e David Riondino, 1995,
con Troppo sole, in compagnia del
gruppo nominato Riserva indiana, ovvero Sabina Guzzanti, Sandro Curzi,
Nichi Vendola, Antonio Ricci e altri.
Ma ora eccoci all’edizione numero
60. C’è Pupo che fa un trio patriottico
con Emanuele Filiberto e il tenore Luca Canonici (domanda: perché lo
fai?); c’è Povia, milanese di nascita toscano di residenza, che si ispira al caso di Eluana Englaro (un’alta volta ci
viene da chiedersi: perché lo fa?). Ma
poi grazie a Dio, Irene c’è. Vai, Irene,
siamo tutti con te!
In pillole
Trionfatori tra i big
La prima fu Nada
1971 Nada-Di Bari,
Il cuore è uno zingaro
1980 Toto Cutugno,
Solo noi
1982 Riccardo Fogli,
Storie di tutti i giorni
1994 A. Baldi, Passerà
2004 Marco Masini,
L’Uomo volante
2006 Povia,
Vorrei avere il becco
Vincitori tra i giovani
E l’Italia scoprì Bocelli
1990 M. Masini, Disperato
1991 P. Vallesi,
Le persone inutili
1992 Baldi-Alotta,
Non amarmi
1994 A. Bocelli,
Il mare calmo della sera
2003 Dolcenera,
Siamo tutti là fuori
Masini e Baldi hanno vinto
tra i giovani e i big
Quanta Toscana
salita su quel palco
Record di partecipazioni
(14) per Toto Cutugno, ma
pluripresente (5) anche
Pupo. Tra i toscani esibitisi
all’Ariston pure Roberto
Benigni e Francesco Nuti,
oltre a Irene Grandi,
Riccardo Fogli, Don
Backy, Paolo Vallesi,
Alessandro Canino,
Dirotta su Cuba e Karima
Non solo cantanti
Che testi d’autore
Toscano anche l’autore
per eccellenza
Giancarlo Bigazzi:
scopritore di Masini,
Canino, Vallesi e Baldi ha
firmato Gli uomini non
cambiano di Mia Martini e i
maggiori successi di Tozzi
(tra cui la vincente Si può
dare di più), Masini (Perché
lo fai) e Ranieri (Rose rosse)
Roberto «Wojtylaccio»
e «Baudo» Panariello
Due illustri comici toscani
hanno presentato il Festival:
Roberto Benigni, nel 1980,
scandalizza il pubblico
baciando la conduttrice
Olimpia Carlisi, ma
soprattutto fa storia con
l’epiteto «Wojtylaccio»
riferito a Giovanni Paolo II. E
Giorgio Panariello, nel 2006,
affiancato da Ilary Blasi
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Culture 13
Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010
FI
Fariselli e Tavolazzi: gli Area come non si sono mai sentiti
Lo scorso agosto, Siena e Mauro Pagani hanno
ricordato la Voce, ovvero Demetrio Stratos, a 30 anni
dalla prematura scomparsa. Stasera (ore 22) per la
partenza della sesta edizione del Girone Jazz festival
a cura dei Nuovi Eventi Musicali al Circolo, «Il Girone»
di Fiesole, in via Aretina, due dei protagonisti di quella
straordinaria settimana senese tornano per una
piccola mezza reunion del gruppo prog-rock che
insieme alla Pfm ha fatto la storia della musica
italiana più di ogni altro: gli Area. Sono il pianoforte e
il contrabbasso di Patrizio Fariselli e Ares Tavolazzi,
ieri pionieri del prog, oggi alfieri del jazz, della musica
Biblioteca Nazionale, la tesoreria in mano a UniCredit Roma
per cinema (nel caso di Fariselli) e del grande
cantautorato (Tavolazzi è da sempre il contrabbassista
di fiducia di Guccini). Il titolo di questa serata evento
per i nostalgici degli anni Settanta è quanto mai
suggestivo: «Gli Area come non si sono mai sentiti». I
due vecchi amici e compagni di rivoluzione
(musicale) si cimenteranno in un concerto acustico al
pianoforte e contrabbasso, prendendo ispirazione dal
jazz e dalla musica improvvisata. Biglietti: 10 euro
per soci Arci e 16 euro per i non soci.
E.S.
UniCredit Banca di Roma si è aggiudicata l’affidamento
del Servizio di Tesoreria della Biblioteca Nazionale di
Firenze fino al 31 dicembre 2012. Con l’autonomia
finanziaria, «dopo un periodo di transizione, sono state
fatte tutte le procedure e adesso si parte: maggiore
semplificazione della gestione dei finanziamenti e
soprattutto maggiore impegno nel reperire fondi da
fonti non solo finanziari», commenta la direttrice
Antonia Ida Fontana, che però avverte: «Non è la
panacea di tutti i mali, nemmeno i musei in America
riescono a cavarsela con l’autonomia finanziaria —
spiega — ma da ora sarà tutto più semplice dal punto
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di vista contabile anche se dovremo impegnarci molto
di più». Insomma, se la pubblica amministrazione si sta
ammodernando mettendosi in linea con modelli di tipo
aziendale privato, cercando di snellire delle procedure,
il riconoscimento di una propria autonomia finanziaria
alla Nazionale è un passo in questo senso. Adesso per
il prestigioso ente culturale sarà possibile reperire e
gestire più agilmente le risorse: ciò significa poter fare
fronte ai bisogni della comunità scientifica e anche a
quelli dei cittadini utenti.
R.C.
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L’intervista Lo scrittore giovedì sarà al Palagio di Parte Guelfa
Omaggio Il Museo Marini celebra il maestro
Ai miei romanzi
devo il successo
E un seggio in Senato
Uno e centomila
Così è Bussotti
e la sua arte totale
come quello che si sta scatenando con Le perfezioni provvisorie
qualcosa dovrà pur avere maggior rilievo? «Distacco e disinvoltura: ecco il mio atteggiamento.
Certo ho anch’io i miei momenti
di vertigine ma per lo più rimango me stesso». Gianrico Carofiglio è un uomo semplice, che risponde al telefono mentre passeggia con il suo cane, un boxer
gigante, che non disdegna di rispondere anche alle domande
più provocatorie come quella sul
suo incarico parlamentare. «Ho ricevuto la proposta di candidatura per il mio successo editoriale
non per quello in magistratura»
risponde quando poniamo l’attenzione al comune evento dei
magistrati in politica. Il personaggio Guido Guerrieri oggi è il suo
alter ego, quello rimasto legato alle investigazioni. Di comune hanno molto ma soprattutto un segno particolare: la passione per il
proprio lavoro e la verità, reale oltre ogni finzione letteraria.
Non sarà un’inaugurazione qualsiasi quella che domani alle 19, al Museo Marino Marini, darà il via al ciclo di appuntamenti «Firenze per Bussotti». Con le sale del Museo sonorizzate da Tempo Reale con musiche di Bussotti scelte dallo stesso Maestro, si alzerà il sipario su Corpi da musica. Vita e teatro di Sylvano Bussotti, dedicato alla produzione grafica dell’autore, compagna costante del suo percorso esistenziale. Fino al 22 marzo, vengono esposti fogli, disegni, appunti, pagine musicali, scene dipinte, dagli anni ’40 ai nostri giorni. Molti disegni sono esposti per la prima volta («In genere raffigurazioni di ragazzi nudi — racconta Bussotti — tranquillissime, ma mal tollerate da un certo perbenismo), lui è sereno,
contento di questo ritorno ai lidi dove è nato nel 1931.
«Firenze, l’albero fiorito di Puccini nel suo Gianni Schicchi, mi accoglie fra i marmi e i bronzi del Museo Marini, in
un momento specialissimo della mia vita, con armonie uniche», sorride. Sottolinea Carlo Sisi, presidente della Fondazione Museo Marini e consigliere dell’Ente Cassa che, tramite l’Osservatorio per le arti contemporanee, sostiene l’iniziativa: «Presentare la grafica di Sylvano Bussotti nasce dalla volontà di ricordare alla città che lo ha generato un artista poi espulso da qui, come tutte le realtà contemporanee». Nel corso dell’inaugurazione sarà eseguita dalla formazione corale Raro Coro, in prima
assoluta, Manifesto, composizione
creata da Bussotti
nel 2009 e manifesto della mostra. Lo
stesso Bussotti e il
curatore Luca Scarlini proporranno
pagine delle Conferenze di John Cage, Artista Sylvano Bussotti
artista con cui il
compositore fiorentino ha strettamente collaborato.
Ma non è tutto: fino al 22 marzo, in sedi diverse, sarà possibile cercare di afferrare qualcosa di un ingegno multiforme,
che tracima con facilità dalla musica, al segno grafico, al gesto, danza, teatro, costume, pure un po’ di cinema. Ai Cantieri Goldonetta la Compagnia Virgilio Sieni presenta, il 19, 20,
21 due occasioni coreografiche (ore 21); l’8 marzo, alla Sala
del Fiorino di Palazzo Pitti (ore 21), lo stesso Bussotti dedicherà una conferenza spettacolo al suo rapporto con Cathy
Berberian e Luciano Berio, mentre Mascare in gloria, il 15
marzo alle 19 (Museo Marini), è dedicato alle marionette, prima compagnia di Bussotti, con costumi e accessori cuciti dalla madre. Ultimo appuntamento, il 22 marzo alla Pergola alle
21, con Rara Film, pellicola con cui Bussotti, fra il 1967 e il
’69, ha creato un archivio delle avanguardie di quegli anni.
Per la prima volta con l’accompagnamento di una partitura
per coro. Tranne che per l’inaugurazione, per gli altri appuntamenti (ingresso gratuito) bisogna prenotare allo
055-2654589. Infine, dal 17 febbraio (ore 18,40) Rete Toscana
Classica dedica al Maestro un ciclo radiofonico.
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Carofiglio: «Torno a Firenze con il nuovo romanzo»
«Tutto cominciò con un’innocua telefonata di un vecchio compagno di università». La penna
di Gianrico Carofiglio ci trascina
immediatamente nella storia anche in questo suo nuovo romanzo che fin dal titolo è un accattivante richiamo alla lettura: Le
perfezioni provvisorie (Sellerio
Editore). Dal 14 gennaio è in libreria e in vetta alle classifiche di
vendita. Un successo editoriale
che verrà presentato a Firenze
giovedì 18 febbraio, alle 18, nelle
sale di Palagio di Parte Guelfa in
un incontro organizzato dalla libreria Edison.
Gianrico Carofiglio tornerà nella città che lui definisce «il suo secondo grande amore». Dal 1988,
per tre anni, fu pretore di Prato e
già negli anni ’70 era spesso a Firenze, nelle visite che faceva ai parenti. Primo amore naturalmente
Bari, luogo che ritorna spesso nelle sue narrazioni e che anche questa volta fa da sfondo, insieme a
Roma, delle investigazioni dell’avvocato Guido Guerrieri. Il personaggio, divenuto amico inseparabile dei lettori e dello stesso autore, in questa nuova vicenda si
troverà alle prese con una strano
caso. Manuela, giovane universitaria, è scomparsa. La magistratura non ha indizi e il caso sta per
essere archiviato. Ultima speranza: che Guerrieri riesca a seguire
una pista, trovare un elemento.
Tutto comincia con una telefonata, con una chiacchierata tra colleghi di vecchia data e il fascicolo
finisce nelle mani dell’avvocato.
Come ogni storia di Carofiglio
non solo la giustizia e le indagini
troveranno un varco verso la verità. La vita propone altri enigmi
da risolvere e stavolta lo scrittore
pone l’attenzione alla felicità, alla perfezione provvisoria che es-
Info
Magistrato,
scrittore e, da
quest’ultima
legislatura,
senatore della
Repubblica per
il Partito
Democratico,
Gianrico
Carofiglio è
diventato
famoso per i
suoi libri, editi
da Sellerio. Gialli
in cui il
personaggio
dirimente,
quello che cerca
e trova la verità,
è l’avvocato
Guido Guerrieri.
L’ultimo, che è il
quarto della
serie, s’intitola
Le perfezioni
provvisorie. È
uscito in libreria
il 14 gennaio e
da un mese è in
cima alle
classifiche di
vendita. Verrà
presentato, a
cura della
Libreria
Edison, il 18
febbraio al
Palagio di
Parte Guelfa,
alle 18, alla
presenza
dell’autore
In politica
Sopra, Gianrico Carofiglio in Senato. A sinistra una
seduta del Senato a Palazzo Madama
sa produce. «Esistono dei momenti felici ma fugacemente
scompaiono» dice Carofiglio.
«Quella perfezione a cui aneliamo è provvisoria e spesso ci accorgiamo della sua presenza solo
quando è passata».
Per descrivere questa caducità
nel libro ricorre a una metafora,
quella del surfista alla ricerca dell’onda. Nel momento in cui l’atleta riesce a cavalcare la forza del
mare la perfezione si realizza. Un
momento di breve durata che dovrà essere nuovamente ricercato,
«con coscienza costante» dice Carofiglio, «perché l’attenzione è anche una qualità morale a cui nes-
suno dovrebbe sottrarsi». Oggi
parlamentare con alle spalle una
carriera da magistrato, Gianrico
Carofiglio sembra non esimersi
da questo dettame e vive cercando di porre attenzione a ogni suo
impegno. «Ogni giorno è un viaggio, e il viaggio è la mia dimora».
In questo haiku trova la sua definizione. «Il mio modo di vivere le
mie figure professionali è questa
poetica composizione. Un po’ come il giocoliere alle prese con delle palline lanciate in aria: ogni cosa ha il suo tempo, senza schemi
già fissati, ma ogni palla ha la sua
massima importanza».
Ma in un turbine di successo
❜❜
❜❜
La felicità è un momento Ho ricevuto la proposta
di breve durata
che dovrà nuovamente
essere cercato
con coscienza costante
di candidarmi
per il mio exploit
editoriale non per
quello in magistratura
Gabriele Ametrano
Valeria Ronzani
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14 Culture
Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino
FI
TOP FIVE Schiacciata alla fiorentina ripiena
VIVI
FIRENZE
e la TOSCANA
Carnevale/feste
Un tuffo nel Medioevo
Siena, piazza del Campo
Oggi la festa «Si è Carnevale» con madrina
d’eccezione Ambra Orfei per «La Città del Sì», il
festival dedicato ai settecento anni dalla
traduzione in volgare del Costituto Senese: dalle
15.30 piazza del Campo si trasformerà in
un’ideale scenografia con giocolieri, musicisti,
saltimbanchi e mangiafuoco. Dalle ore 21.30, la
festa si sposterà nella pista di pattinaggio sul
ghiaccio dei Giardini della Lizza.
di Elisia Menduni
Giorgio
Alcedo
Becagli
I frutti del grano
Sarti
Che gusto
Alla crema
La più economica
Ben lievitata
Classica: solo panna
Resta prima, con o
senza ripieno, questa
schiacciata sofficissima e delicata. La
chantilly che la arricchisce è in assoluto la
massa golosa cremosa, soffice, pannosa
e delicata migliore sulla piazza di Firenze.
Per golosi sprezzanti della bilancia.
Via Duccio da Boninsegna, 36
Di solito la schiacciata alla fiorentina è ripiena di panna. In
questa pasticceria
storica troverete una
variabile alla crema
pasticcera davvero buona. L’aroma
agrumato dell’impasto si abbina perfettamente al sapore e alla consistenza setosa della crema. Fiesole, Via Gramsci 25
Tra le schiacciate ripiene che abbiamo
degustato, questa è
la più economica e
con miglior rapporto
qualità prezzo. Per 11
euro al chilo vi portate a casa un schiacciata soffice (ma non alta), ben lievitata e
golosa. Per il ripieno potete scegliere fra
panna e crema. Borgo Ognissanti 92/r
Tanta panna, tanto
zucchero, tante uova e poca farina: per
essere veramente
golosi bisogna scegliere questa ricetta
e assaporare una schiacciata mediamente alta, saporita, ben lievitata e davvero buona. Da provare.
Borgo La Croce 43-45
Nel forno-pasticceria delle Due Strade
da sempre c’è la coda per comprare la
buona schiacciata
tradizionale. Ha delicate note agrumate, è soffice e fondente in bocca ed è particolarmente leggera e soffice. Ripieno classico: solo panna (senza zucchero).Via Senese 147/r
A lume di candela
A destra un momento della cena al Teatro della Pergola, sotto Massimo Sandrelli e Laura Gucci degli Amici della
Pergola; nel tondo signori in maschera (foto: Cambi/Caprai/Sestini)
Carnevale/musica
Swingle Singers
al Teatro Verdi
Bambini protagonisti
Dicomano, centro storico
Il Carnevale Dicomanese (dalle 14.30) propone
sfilate di carri e bande musicali e concorso
mascherato per una giornata tutta dedicata ai
ragazzi delle scuole.
L’Ort festeggia il Carnevale al Teatro Verdi di
Firenze con il concerto degli Swingle Singers
(stasera ore 21, unico appuntamento), il
complesso di otto vocalisti che da più di
quarant’anni conquista le platee di tutto il
mondo con un repertorio che da Bach passa
al jazz, dai madrigalisti francesi arriva a
Duke Ellington, da Mozart a Gershwin fino a
Berio, Corghi e Boulez. Sul podio dell’Ort
Marco Boni, direttore principale del
Concertgebouw Chamber Orchestra di
Amsterdam e direttore musicale della Wiener
Kammersymphonie.
Sfilate in piazza
Pietrasanta, piazza Matteotti
Oggi (ore 15-17.30) il carnevale di Pietrasanta
sarà dedicato interamente ai bambini con feste in
maschera e sfilate in piazza.
Viareggio sfila
in diretta tv
Gran galà Piume, cilindri e abiti sfarzosi nella notte del teatro
E dietro la maschera
c’è la Pergola che balla
Martedì Grasso a Viareggio, dove oggi i
giganti di cartapesta sfilano anche in diretta
tv, su Rai3 dalle ore 14.50. E allo scoppio del
cannone un minuto di silenzio in memoria
delle vittime della strage ferroviaria che il 29
giugno ha profondamente ferito la città.
Numerosi gli ospiti in collegamento con il
palcoscenico di Burlamacco: da Leonardo
Pieraccioni a Carlo Conti a Leonardo Tumiotto
e Stefano Pantano. A condurre la diretta di
un’ora dalla passeggiata di Viareggio che
avrà inizio dopo il Tg nazionale, saranno
Marco Hagge e Federico Monechi.
Peter Pan tra i disabili
Firenze Villa San Luigi, via della Petraia 23
Grande festa in maschera per disabili oggi
all’Oda, Opera diocesana, in tema «Peter Pan»
con la direttrice vestita da Capitan Uncino e
l’intero staff nei panni dei personaggi della
celebre favola. Si comincia alle 10.30 con dolcetti
e musica.
Si brucia il Re del Vino
Piombino, centro storico
Ultimo giorno del carnevale piombinese che si
distingue per la sfilata (dalle 15) di splendidi carri
allegorici che rappresentano i rioni. E poi cortei
mascherati e il Cicciolo, il pupazzo tradizionale.
Cicciolo, il Re del Vino, come oramai è tradizione,
oggi viene bruciato in Piazza Bovio: è la fine
dell’euforia e del divertimento di questi giorni del
Carnevale.
Piume e cilindri, acconciature vertiginose e maschere veneziane. Per una notte, la Pergola si è messa in maschera,
fra lussuosi abiti d’epoca e più fantasiosi travestimenti (c’erano anche scheletri, boia e persino un cowboy). A riportare in auge il Gran Galà di Carnevale
sono stati «Gli Amici della Pergola».
«Abbiamo organizzato questo evento alla stregua delle storiche feste del carnevale fiorentino — spiega Massimo Sandrelli, promotore dell’Associazione insieme a Laura Gucci, Fabio Baronti e
Mauro Pagliai — vorremmo portare alla Pergola anche chi non è solito andar
per teatri, con eventi come spettacoli, feste e visite guidate. La Pergola ha bisogno di amici, e non solo dal punto di vista economico, abbiamo anche bisogno
di idee ed energie per dar vita alla nostra associazione».
E il direttore manager del teatro, Marco Giorgetti, illustra già i primi appuntamenti: il 21 marzo andrà in scena Il sogno di Galileo, l’opera musicale di Federico Bonetti Amendola su libretto dell’inglese Adam Pollock. Seguiranno appuntamenti come La Mandragola di
Machiavelli messa in scena dalla Compagnia delle Seggiole, che potrebbe essere replicata regolarmente. E poi altri
eventi che si intensificheranno in autunno, quando potrebbero nascere «I Lunedì della Pergola», con spettacoli ed eventi per gli Amici del teatro.
Ieri si è iniziato con l’aperitivo nel
foyer, per poi sfilare — letteralmente —
verso il palcoscenico a gustare la cena
imbandita da Guido Guidi Ricevimenti.
E poi le danze fino al mattino. Aperte
dai giovani professionisti della Scuola
«Tersicore», che hanno poi portato in
pista tutti gli invitati, al suono delle musiche mixate da Andrea BDj. Dal liscio al
rock passando per il latino americano,
dame e cavalieri si sono sbizzarriti in
ogni genere musicale. Sfoggiando bellissimi, ma a volte scomodi costumi. Venivano dalle storiche botteghe fiorentine,
che si sono prestate a vestire e truccare
tutti i dipendenti del teatro, offrendo
abiti e copricapo a noleggio a molti degli inviati. Trucchi e parrucche sono
Il lavoro degli artigiani
Trucchi, parrucche e costumi
arrivati dalla bottega Filistrucchi:
«Aiutiamo le persone a trovare
il personaggio che fa per loro»
500 euro alla maschera più bella
Firenze, Tenax, Via Pratese
Ultimo di Carnevale al Tenax. Stasera: Pink
Cash! «Love message from the dancefloor!».
Con: Silvie Loto, Lucio Aquiina e Uaui & Ponz.
Alla maschera più bella un premio di 500 euro.
Aperitivo rap
dunque arrivati dalla bottega
Filistrucchi, che dal 1720, dalla sua
sede di Via Verdi, offre travestimenti
per ogni genere di situazione: dal cinema a prestigiosi teatri come la Scala e il
Metropolitan. Giornate di fuoco per Gabriele e Gherardo Filistrucchi – padre e
figlio – che hanno creato travestimenti
di ogni tipo. «Per noi il Carnevale è un
banco di prova — dice Gabriele — Aiutiamo le persone a trovare la maschera
giusta, che in genere risponde ai desideri più reconditi di ognuno. Chi si veste
da clown, ad esempio, spesso è una persona triste, che però ha il desiderio di
far ridere gli altri». Stessa frenesia alla
Bottega Teatrale Fiorentina, in Piazza
Duomo, dove dal 1860 si vestono comuni cittadini o attori professionisti. Da
cinque anni è stata rilevata da Massimo
Poli — «nessuna parentela con l’attore», precisa lui — costumista e scenografo attivo per la lirica e il teatro di prosa. «Abbiamo vestito i danzatori e le maschere del teatro e molti inviati hanno
noleggiato qui i loro costumi. Anche se
i nostri abiti sono molto lussuosi e complessi, pensati più per il teatro che per
le feste di carnevale».
Firenze, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo
26, 055-2616512)
Stasera (ore 20) la Caffetteria Vista Duomo della
biblioteca, a cura di Cooperativa Archeologia
festeggia il Carnevale con un aperitivo a base di
rap fiorentino e Maschere Urbane. L’autore è
Millelemmi, uno degli storici MC di Firenze,
coadiuvato dallo Zac Live show, ovvero: rap,
slam poetry, reading, spoken words, graffiti,
jam.
Info
Viva gli animali
Il Gran Ballo di
Carnevale della
Pergola, nelle
intenzioni degli
organizzatori,
vuole essere
l’ideale seguito
delle
leggendarie
feste
ottocentesche, quando il
pavimento della
platea si alzava
a formare un
piano unico col
palco e gli
invitati
sfoggiavano
degli abiti da
sogno
Gherardo Vitali Rosati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Terranuova Bracciolini, Auditorium le Fornaci
(via Vittorio veneto 19, 055-9194722)
Stasera (ore 21) spettacolo dedicato ai bambini
alla scoperta di «animali particolari»: «Il
carnevale degli Animali», l’opera più conosciuta
di Camille Saint-Saens, composta nel 1886 ed
eseguita in forma privata nel 1887 in occasione
della festività del martedì grasso.
Dottor Djembé
Firenze, sede Rai, Lungarno Aldo Moro
Tornano le registeazioni del «Dottor Djembé»
con David Riondino, Stefano Bollani e Mirko
Guerrini: oggi alle 17 sarà Franco Nesti e alle 21
si chiude con una festa di carnevale con
Samuele Bersani.
Manga & Cartoons Party
Firenze, Auditorium Flog
Stasera (dalle 22) rock, manga & cartoons party
con due agguerrite band on stage: ibands on
stage, i Bishoonen e i Pay + la Turbo Rockdance
curata da Ariel + Lucille.
Festa elettronica
Firenze, Via Mannelli 185
Stasera al Palace un party di musica elettronica
con giocolieri, clown e saltimbanchi.
Carnet
TEATRO
Valentino Corvino eseguite da
C-Project.
Orsini in «La Tempesta» di William
Shakespeare per la regia di Andrea De
Rosa.
Cascina, Teatro Politeama
Stasera (ore 21) Paolo Rossi porta in
scena «Studio per la povera gente» con
la Compagnia BabyGang. Testi di
Carolina De La Calle Casanova, regia di
Paolo Rossi. Partecipazione
straordinaria di Lucia Vasini. Musiche
dal vivo della Piccola Orchestra
Fonomeccanica
Ambra Angiolini
Poggibonsi (Si), teatro Politeama
(piazza Rosselli 2, 0577-985697)
Stasera e domani (ore 21) Ugo Pagliai
e Paola Gassman in «Enrico IV» di Luigi
Pirandello per la regia di Paolo Valerio.
Firenze, libreria Melbookstore
Oggi (ore 18) presentazione del saggio
di Antonello Cresti «Fairest Isle L’epopea del folk britannico»
(Aerostella). Introducono: Bruno Casini
e Alessandro Michelucci. Il volume
ripercorre in modo preciso e puntuale
tutta l’epopea del folk britannico.
Paolo Rossi
Enrico IV
L’ebreo con Ornella Muti
Firenze, Teatro della Pergola
Da stasera (ore 21) a domenica sono in
scena Emilio Bonucci, Ornella Muti e
Pino Quartullo con «L’ebreo» di
Giovanni Clementi, regia di Enrico
Maria Lamanna. Testo vincitore del
premio Siae.Agis.Eti.
Marco Travaglio
Firenze, Saschall (Lungarno Aldo Moro,
055-6504112)
Domani sera (ore 21) Marco Travaglio
in scena con «Promemoria»: 15 anni di
storia d’Italia ai confini della realtà di e
con Marco Travaglio, musiche di
A me piace il mare
Prato, Officina Giovani (Cantieri
Culturali, piazza Macelli, 4
0574-1836753)
Stasera (ore 21.30) «A me piace il
mare» da «Oceano Mare» di
Alessandro Baricco con la direzione di
Alessandro Varrucciu.
La Tempesta
Pisa, teatro Verdi (in via Palestro 40,
050-941111)
Stasera e domani (ore 21) Umberto
Torrita (SI), Teatro degli Oscuri
Stasera (ore 21.15) Ambra Angiolini in
«La misteriosa scomparsa di W» di
Stefano Benni per la regia di Giorgio
Gallione.
LIBRI
Fairest Isle
Augias e Mancuso
Firenze, Biblioteca delle Oblate (via
dell’Oriuolo 26, 055-2616512)
Domani (ore 17.30) ospiti di Anna
Benedetti a «Leggere per non
dimenticare» sono Corrado Augias e
Vito Mancuso con la loro
conversazione filosofica «Disputa su
Dio. E dintorni» (Mondadori, 2009): un
vivace dialogo tra un non credente
dichiarato, Augias, e un credente,
Mancuso, che vanta una grande
preparazione sul tema.
Paolo Brosio
Firenze, Istituto Salesiano Don Bosco
Oggi (ore 11) Paolo Brosio racconterà
ai ragazzi del liceo la sua conversione
e Madjugorje da cui è scaturito il suo
libro «A un passo dal baratro»
(Piemme). Intervengono Giuseppe
Mascambruno e Eleonora Frescobaldi.
CONCERTI
Roberto Vecchioni
Firenze, Saschall
Il 20 febbraio prende il via dal Saschall
di Firenze il viaggio musicale di
Roberto Vecchioni che proporrà dal
vivo i brani tratti dal suo nuovo lavoro
discografico, «In-Cantus». Per tutte le
informazioni: www.bitconcerti.it.
provenienti dal trono di Tanjore, varie
sculture e frammenti architettonici di
templi, giochi, ceramiche, stoffe,
tessuti e un ricco archivio fotografico.
Maria Luigia Borsi e Duo Baldo
Livorno, Teatro Goldoni
Per la Giornata Europea dell’Opera,
stasera (ore 21) saranno in concerto la
soprano Maria Luigia Borsi e il Duo
Baldo (Brad Repp violino - Aldo
Gentileschi pianoforte). Suoneranno
musiche di Mascagni, Puccini,
Debussy, Ravel, Gershwin, De
Sarasate.
I giovani del jazz
Siena, Enoteca Italiana, Fortezza
Medicea
Stasera (ore 21.45) una serata
dedicata ai giovani protagonisti della
musica dal vivo dalla Fondazione Siena
Jazz a ingresso libero: si alterneranno
gli allievi del Corso Permanente di
Formazione Musicale e gli studenti del
Corso quinquennale del «Diploma
Jazz» con l’esordio del quintetto jazz
proveniente dalla Peter Pan Orchestra.
Chant Trio
Pisa, ExWide
Stasera (ore 22) concerto del Chant
Trio.
INCONTRI
Dialogo sulle religioni
ARTE
Ecco il Museo indiano
Firenze, Via del Proconsolo 12
Un piccolo gioiello dentro la sezione di
Antropologia ed Etnologia del Museo di
Storia Naturale dell’Università di
Firenze. È il Museo Indiano, collezione
etnografica che sarà presentata
domani (ore 17) a Palazzo Non Finito
(Sala delle Conferenze, via del
Proconsolo, 12). Dopo la conferenza di
Maria Gloria Roselli, conservatore della
sezione di Antropologia, è prevista una
visita speciale all’esposizione,
normalmente fruibile solo su
appuntamento. L’esposizione,
alloggiata dal 1937 comprende, tra
l’altro, una serie di bronzi di significato
religioso, alcune formelle in avorio
Firenze, Palazzo Vecchio, Sala de
Dugento
Firenze partecipa al dibattito sulla
libertà religiosa. L’appuntamento è
oggi (alle 16.45) con una giornata
promossa dalla Consulta per il dialogo
con le confessioni religiose presieduta
dal presidente della commissione
cultura e sport di Palazzo Vecchio. Si
parlerà di islam, ma anche di
buddismo, antisemitismo e aspetti
giuridici legati alla libertà
confessionale. Fra i relatori ci saranno:
padre Giulio Albanese, direttore delle
Riviste Missionarie della Conferenza
Episcopale Italiana; Daniela Misul,
presidente della Comunità Ebraica di
Firenze; Izzedin Elzir, Iman della
Comunità Islamica di Firenze; Riccardo
Pacci, responsabile relazioni esterne
dell’Istituto Buddista Soka Gakkai di
Firenze.
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Culture 15
Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010
FI
Guida
ai film
CINEMA
TEATRI
THRILLER
COMMEDIA
FANTASTICO
DRAMMATICO
Amabili resti
An Education
Avatar
Baciami ancora
Il film racconta la
storia della giovane
Susie, brutalmente
uccisa, che veglia
sulla sua famiglia e
sul suo assassino.
Ma per aiutare la
sua famiglia a superare il dolore
dovrà reprimere il suo desiderio di
vendetta.
Vis Pathè, Cinema Excelsior,
Fulgor, Marconi, Principe, UCI
Cinemas Firenze, Cinema Grotta.
Ambientato a
Londra agli inizi
degli anni ‘60, il
film racconta la
vita di una
giovane donna
che a 16 anni
s’innamora di uomo molto più
grande di lei, e tutti i suoi sogni
vengono sconvolti in un attimo.
La
storia,ambientata
nel 2154, racconta
di un pianeta
lontano, Pandora,
ricco di un minerale
indispensabile per
la sopravvivenza sulla Terra. Con
una sofisticata tecnica si cercherà di
impossessarsi del minerale.
Vis Pathè, Fulgor, Portico, UCI
Cinemas Firenze, Variety
Multisala, Aurora, Cinema Grotta.
I protagonisti de
L’ultimo bacio
tornano dieci anni
dopo con le loro
storie. Amori, sogni,
scelte e delusioni li
hanno trasformati
negli anni in uomini e donne con
tutto il loro bagaglio di vita vissuta.
Vis Pathè, Cinema Excelsior,
Colonna Atelier, Flora Atelier,
UCI Cinemas Firenze, Variety
Multisala, Boito d’Essai,
Adriano.
Tv Toscane
Italia 7
Rete 37
Rassegna stampa
Il Caso
Ore 7,00
Torna
puntuale
l’appuntamento con la Rassegna
stampa per scoprire tutte
le notizie del giorno e
commentare i fatti più
salienti di cui si dibatte in
città. Conduce Matteo
Berti. Replica alle 12,00
su La 8 Toscana.
Ore 21,00
Un
appuntamento per
approfondire un tema di
interesse locale ma non
solo. Torna, come di
consueto la trasmissione
Il Caso, per
comprendere, riflettere,
approfondire. Conduce
Michele Isler
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Baciami ancora
15.30-18.00-20.30
Drammatico Regia di G. Muccino, con S. Accorsi, P. Favino
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Via Pacinotti, 13 - Tel. 055.58.73.07 AD
16.00-17.45-19.30-21.30
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Drammatico Regia di J. Hausner, con S. Testud, L. Seydoux
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Commedia Regia di F. Akin, con M. Bleibtreu, B. Unel
€ 7,00
FIORELLA ATELIER Via Gabriele D’Annunzio, 15 - Tel. 055.67.81.23 AD SB
Il concerto
Zanchi 16.00-18.15-20.30-22.45
€ 7,00
Commedia Regia di R. Mihaileanu, con M. Laurent, A. Guskov
Tra le nuvole
Fiesole 16.00-18.15-20.30-22.45
Commedia Regia di J. Reitman, con G. Clooney, J. Bateman
FLORA ATELIER
€ 7,00
VARIETY MULTISALA
Piazza Dalmazia, 2/r - Tel. 055.42.20.420 AD SB
€ 7,00
Baciami ancora
Sala A 16.45-19.30-22.15
Drammatico Regia di G. Muccino, con S. Accorsi, P. Favino
La prima cosa bella
Sala B 16.00-18.15-20.30-22.45
Commedia Regia di P. Virzì, con V. Mastandrea, M. Ramazzotti
€ 7,00
FULGOR
Via Maso Finiguerra - Tel. 055.23.81.881 AD SB
Scusa ma ti voglio sposare Giove 17.45-20.20-22.35
€ 7,50
Commedia Regia di F. Moccia, con R. Bova, M. Quattrociocche
Il concerto
Marte 17.45-20.30-22.45
Commedia Regia di R. Mihaileanu, con M. Laurent, A. Guskov
Avatar 3D
Mercurio 18.30-21.45
Fantastico Regia di J. Cameron, con S. Worthington, S. Weaver
Amabili resti, VM14
Nettuno 17.20-20.20-22.30
Thriller Regia di P. Jackson, con R. Weisz, S. Ronan
Tra le nuvole
Venere 18.15-20.30-22.45
Commedia Regia di J. Reitman, con G. Clooney, J. Bateman
MANZONI C.G.
€ 7,50
€ 7,50
€ 7,50
€ 7,50
Via Mariti, 109 - Tel. 055.36.68.08 AD SB
Viale Giannotti, 45 - Tel. 055.68.51.99 AD
Scusa ma ti voglio sposare Sala 1 17.45-20.30-22.45
€ 7,00
Commedia Regia di F. Moccia, con R. Bova, M. Quattrociocche
Amabili resti, VM14
Sala 2 17.20-20.20-22.30
Thriller Regia di P. Jackson, con R. Weisz, S. Ronan
Paranormal Activity
Sala 3 21.00-23.00
Horror Regia di O. Peli, con K. Featherston, M. Sloat
Alvin Superstar 2
Sala 3 17.45
Fantasy Regia di B. Thomas
€ 7,00
€ 7,00
€ 7,00
Via degli Anselmi - Tel. 055.21.40.68 AD SB
€ 7,50
Tra le nuvole, V.O.
16.00-18.10-20.20-22.30
Commedia Regia di J. Reitman, con G. Clooney, J. Bateman
Via Capo di Mondo, 66 - Tel. 055.66.99.30 AD SB
Sala Blu 15.30-18.45-22.00
€ 7,00
Avatar 3D
Fantastico Regia di J. Cameron, con S. Worthington, S. Weaver
L’uomo che verrà
Sala Verde15.45-17.55-20.10-22.15
Drammatico Regia di G. Diritti, con A. Rohrwacher, M. Sansa
PRINCIPE
€ 7,00
Viale Matteotti - Tel. 055.57.58.91 AD
€ 7,00
Amabili resti, VM14
Sala 1 16.00-18.30-21.15
Thriller Regia di P. Jackson, con R. Weisz, S. Ronan
Tra le nuvole
Sala 2 16.00-18.10-20.40-22.30
Commedia Regia di J. Reitman, con G. Clooney, J. Bateman
PUCCINI
€ 7,00
Piazza Puccini 41 - Tel. 055.35.06.45 AD SB
Riposo
SPAZIOUNO
Via del Sole, 10 - Tel. 055.28.46.42 AD
16.15-18.15-20.30-22.20
€ 7,00
A Single Man
Drammatico Regia di T. Ford, con C. Firth, J. Moore
UCI CINEMAS FIRENZE
CAMPI BISENZIO
€ 7,50
VIS PATHÈ
€ 7,50
€ 7,50
€ 7,50
€ 7,50
€ 7,50
€ 7,50
€ 5,50
€ 7,50
€ 7,50
€ 7,50
€ 7,50
Via del Madonnone, 46 - Tel. 055.67.79.02 AD SB
Sole
18.15-21.30
€ 7,50
Avatar 3D
Fantastico Regia di J. Cameron, con S. Worthington, S. Weaver
Paranormal Activity
Luna
17.20-19.10-21.00-22.45
Horror Regia di O. Peli, con K. Featherston, M. Sloat
Maga Martina e il libro... Urano 18.00-20.00
Avventura Regia di S. Ruzowitzky, con T. Accolla, A. Freund
Io, loro e Lara
Urano 22.30
Commedia Regia di C. Verdone, con C. Verdone, L. Chiatti
Avatar 3D
Saturno 17.30-20.45
Fantastico Regia di J. Cameron, con S. Worthington, S. Weaver
Baciami ancora
Plutone 17.20-20.00-22.45
Drammatico Regia di G. Muccino, con S. Accorsi, P. Favino
VERDI ATELIER
€ 7,50
€ 7,50
€ 7,50
€ 7,50
Via del Cavallaccio snc - Tel. 89.29.60 SB
€ 7,50
Baciami ancora
Sala 1 22.30
Drammatico Regia di G. Muccino, con S. Accorsi, P. Favino
Baciami ancora
Sala 1
Il concerto
Sala 10
Io, loro e Lara
Sala 11
La prima cosa bella
Sala 12
Avatar 3D
Sala 13
Scusa ma ti voglio sposareSala 14
Avatar 3D
Sala 15
Amabili resti, VM14
Sala 16
Paranormal Activity
Sala 17
Alvin Superstar 2
Sala 2
Paranormal Activity
Sala 3
Maga Martina e il libro... Sala 4
Il quarto tipo, VM14
Sala 4
Amabili resti, VM14
Sala 5
Baciami ancora
Sala 6
Scusa ma ti voglio sposareSala 7
Avatar
Sala 8
Tra le nuvole
Sala 9
CINEMA EXCELSIOR
Baciami ancora
Amabili resti, VM14
La prima cosa bella
LA PERLA
GREVE IN CHIANTI
BOITO D’ESSAI
Baciami ancora
MIGNON CSC
Via Baccio di Montelupo, 33-35 - Tel. 0571.51.14.0 AD SB
Riposo
20.00
17.30
Via Pisana, 576 - Tel. 055.73.24.510 AD SB
20.45-22.45
€ 5,00
Welcome
Drammatico Regia di P. Lioret, con V. Lindon, F. Ayverdi
ISTITUTO STENSEN
Viale Don Minzoni, 25/A - Tel. 055.57.65.51 AD
Riposo
CINEMA EXCELSIOR
Via Dante Alighieri, 7
Riposo
SCANDICCI
AURORA
Avatar
Via S. Bartolo in Tuto, 1 - Tel. 055.25.71.735 AD
21.00
€ 4,00
MULTISALA CABIRIA
Il concerto
La prima cosa bella
Sala 1
Sala 2
Piazza Piave, 2 - Tel. 055.25.55.90 AD SB
21.30
€ 4,50
21.15
€ 6,50
SESTO FIORENTINO
SALA ESSE
Via del Ghirlandaio, 40 - Tel. 055.66.66.43 AD
Hachiko: il tuo miglior amico
21.15
Drammatico Regia di L. Hallstrom, con R. Gere, J. Allen
CINEMA PROVINCIA
ANTELLA
C.R.C.
Via di Pullicciano, 53 - Tel. 055.62.12.07 SB
CINEMA GROTTA
Via A. Gramsci, 387 - Tel. 055.44.66.00 AD SB
20.30-22.45
€ 6,50
21.15
€ 6,50
20.15-22.45
€ 6,50
20.20-22.45
€ 6,50
Scusa ma ti voglio sposareSala 1
Avatar 3D
Sala 2
Baciami ancora
Sala 3
Amabili resti, VM14
Sala 4
Via della Repubblica, 3 - Tel. 055.84.12.37 AD
A Serious Man
Riposo
FOLLONICA
BORGO SAN LORENZO
ASTRA
Corso Matteotti, 184 - Tel. 055.84.95.018 AD SB
Corso Matteotti, 151 - Tel. 055.84.59.658 AD SB
Riposo
Via Farnia (zona Ipercoop) - Montevarchi - Tel. 055.91.02.846 SB
Sala 1 21.20
€ 7,50
Sala 2 21.25
€ 7,50
Sala 3 21.30
€ 7,50
Sala 4 21.20
€ 7,50
Sala 5 21.35
€ 7,50
Sala 6 21.25
€ 7,50
Sala 7 21.40
€ 7,50
Sala 8 21.20
€ 7,50
Scusa ma ti voglio sposare
Paranormal Activity
Avatar 3D
Amabili resti, VM14
La prima cosa bella
Alvin Superstar 2
Maga Martina e il libro...
Baciami ancora
PISTOIA
Via dei Buti, 1 - Tel. 0573.36.57.22 AD SB
17.15-19.20-21.30
€ 4,00
MULTISALA LUX
Amabili resti, VM14
Baciami ancora
La prima cosa bella
Sala 1
Sala 2
Sala 3
La prima cosa bella
STELLA AZZURRA
Scusa ma ti voglio sposare
Corso Gramsci, 5 - Tel. 0573.22312 SB
€ 7,00
€ 7,00
€ 7,00
17.30-20.00-22.30
17.15-20.10-22.45
17.30-20.15-22.30
ROMA
Via Laudesi 6 - Tel. 0573.18.73.086
17.00-19.15-21.30
ITALIA
Viale Garibaldi 40/42 - Tel. 0577.93.60.10 AD SB
20.30-22.45
€ 7,00
20.00-22.45
€ 7,00
Scusa ma ti voglio sposare Sala A
Baciami ancora
Sala B
MULTISALA POLITEAMA
P.zza Rosselli,6 - Tel. 0577.98.30.67 AD SB
Teatro
Paranormal Activity
Maggiore 21.00
Minore 21.15
EDEN
Via Cairoli, 20 - Tel. 0574.21857 AD SB
Avatar
Sala 1
Paranormal Activity
Sala 2
Maga Martina e il libro... Sala 3
17.00-21.15
17.30-19.00-21.15
17.30-19.15-21.15
MULTIPLEX OMNIA CENTER
Via Le Pleiadi AD
Scusa ma ti voglio sposareSala 1
Avatar 3D
Sala 10
Baciami ancora
Sala 11
Alvin Superstar 2
Sala 12
La prima cosa bella
Sala 12
Paranormal Activity
Sala 13
Amabili resti, VM14
Sala 14
Avatar 3D
Sala 2
Maga Martina e il libro... Sala 3
Avatar 3D
Sala 4
Paranormal Activity
Sala 5
Avatar 3D
Sala 6
Scusa ma ti voglio sposareSala 7
Amabili resti, VM14
Sala 8
Tra le nuvole Digitale
Sala 9
15.30-17.50-20.10-22.30
17.00-20.30
16.40-19.30-22.20
16.30-18.30-20.30
22.25
16.10-18.20-20.30-22.40
15.30-18.15-21.00
17.40-21.00
16.30-18.30-20.30-22.25
15.30-18.40-22.00
17.10-19.20-21.30
18.20-21.30
16.50-19.10-21.30
17.15-20.00-22.40
15.40-18.00-20.20-22.35
Via Carbonaia, 31 - Tel. 0574.37150 AD SB
21.30
SAN GIOVANNI VALDARNO
Via Aurelia - Tel. 0586.75.21.22
21.30
MASACCIO
Via G. Borsi, 1 - Tel. 055.94.51.89 SB
500 giorni insieme
21.30
SANTA CROCE SULL’ARNO
Via della Pace 34/A - Tel. 0566.53945
21.30
MARINA DI MASSA
Riposo
CINE8
Marpiccolo
CASTIGLIONCELLO
BARBERINO DI MUGELLO
21.30
21.30
MONTEVARCHI
TERMINALE
CINEMA REGIONE
CASTIGLIONCELLO
Riposo
Sala 1
Sala 2
PRATO
Via Montanelli, 33 - Tel. 055.83.68.252 SB
21.00
€ 6,50
REGGELLO
21.30
Piazza D’Azeglio 5 - Tel. 0572.78510 AD SB
Avatar 3D
Paranormal Activity
POGGIBONSI
Viale Rosa Libri, 2 - Tel. 055.85.38.89 AD SB
21.30
€ 5,00
Via de’ Bardi, 47 - Tel. 055.28.43.32 AD
Via R. Giuliani, 347 - Tel. 055.45.07.49 AD SB
IMPERIALE
Via Verdi 66 - Tel. 0572.90.42.89 AD SB
20.30-22.45
€ 7,00
21.30
€ 7,00
Il concerto
Baciami ancora
CINECLUB CINECITTÀ
GIOTTO
Via Neri, 5 - Tel. 0571.72723
ACCADEMIA
Due o tre cose che so di lei
Regia di J. L. Godard
Le gai savoir
Presentazione corti
DON BOSCO
Via Ridolfi Cosimo, 75 - Tel. 0571.72023 AD SB
Sala 1 21.30
€ 7,00
Sala 2 21.30
€ 7,00
Sala 3 20.15-22.30
€ 7,00
PONTASSIEVE
CASTELLO CINE. DI FIRENZE
Scusa ma ti voglio sposare Sala 1
Baciami ancora
Sala 2
Paranormal Activity
Via Ghibellina, 99 - Tel. 055.23.96.242 AD SB
ARLECCHINO SEXY MOVIES
EXCELSIOR
GLOBO
EMPOLI
MONTELUPO FIORENTINO
€ 7,50
Riposo
COMUNALE - CORSINI
MONTECATINI
Via F.lli Cervi - Tel. 055.88.04.41 AD SB
18.00-21.00
€ 8,00
20.15-22.45
€ 8,00
17.45
€ 8,00
17.35-20.10-22.45
€ 8,00
17.30-20.45
€ 8,00
17.30-20.00-22.30
€ 8,00
15.40-18.55-22.10
€ 8,00
16.20-19.10-22.05
€ 8,00
16.15-18.20-20.25-22.30
€ 8,00
16.50-18.50
€ 8,00
17.15-19.20-21.25
€ 8,00
15.40-17.50-20.00
€ 8,00
22.20
€ 8,00
18.05-21.00
€ 8,00
16.30-19.30-22.30
€ 8,00
16.15-18.45-21.15
€ 8,00
16.00-19.10-22.20
€ 8,00
17.40-20.00-22.25
€ 8,00
Non pervenuto
Riposo
MARCONI
PORTICO
€ 7,50
ALTRE VISIONI
Riposo
ODEON CINEHALL
La prima cosa bella
Sala 1 17.10-19.50
Commedia Regia di P. Virzì, con V. Mastandrea, M. Ramazzotti
Tra le nuvole
Sala 10 15.00-17.30-20.00-22.30
Commedia Regia di J. Reitman, con G. Clooney, J. Bateman
Alvin Superstar 2
Sala 11 15.10-17.20-19.50
Fantasy Regia di B. Thomas
Avatar
Sala 11 22.05
Fantastico Regia di J. Cameron, con S. Worthington, S. Weaver
Baciami ancora
Sala 2 15.00-18.00-21.00
Drammatico Regia di G. Muccino, con S. Accorsi, P. Favino
Maga Martina e il libro... Sala 3 16.10-18.20-20.30
Avventura Regia di S. Ruzowitzky, con T. Accolla, A. Freund
Bangkok Dangerous
Sala 3 22.40
Avventura Regia di D. Pang, O. Pang, con N. Cage
Paranormal Activity
Sala 4 16.25-18.30-20.30-22.40
Horror Regia di O. Peli, con K. Featherston, M. Sloat
Amabili resti, VM14
Sala 5 16.30-19.30-22.30
Thriller Regia di P. Jackson, con R. Weisz, S. Ronan
Scusa ma ti voglio sposareSala 6 16.50-19.25-22.10
Commedia Regia di F. Moccia, con R. Bova, M. Quattrociocche
Avatar 3D
Sala 7 15.00-18.20-21.45
Sala 8 15.45-19.30
Fantastico Regia di J. Cameron, con S. Worthington, S. Weaver
Scusa ma ti voglio sposareSala 9 15.15-17.50-21.10
Commedia Regia di F. Moccia, con R. Bova, M. Quattrociocche
Via S. Leonardo - Tel. 0585.24.15.92 AD SB
21.30
€ 7,00
SUPERCINEMA LAMI Via Prov. Francesca sud 10 - Tel. 0571.30899 AD SB
Avatar 3D
sala 1 21.15
€ 7,50
Scusa ma ti voglio sposare sala 2 21.30
€ 7,50
Paranormal Activity
sala 3 21.30
€ 7,50
La prima cosa bella
sala 4 21.30
€ 7,50
Amabili resti, VM14
sala 5 21.30
€ 7,50
Teatri
FIRENZE
A.B.C. ACCADEMIA BARTOLOMEO CRISTOFORI
Via Camaldoli 7/r - Tel. 055/221646
Concerti di primavera con F. Libetta (pianoforte
Pleyel), musiche di Chopin, Alkan.
Ore 21.00
ACCADEMIA MUSICALE DI FIRENZE
Via Adriani, 27 - Tel. 055/680487
c/o Salone dei Duecento, Palazzo Vecchio
Concerto Orchestra Giovanile di Firenze
dir. J. Zadow. Ore 15.45
c/o Palazzo Vecchio Salone dei Duecento
Concerto dir. J. Zadow con l’Orchestra Giovanile di
Firenze; musiche di Mozart, Elgar, Jenkins, Haydn.
Mercoledì 17. Ore 15.45
A.GI.MUS.
Via della Piazzola, 7/r - Tel. 055/580996
c/o Auditorium della Clinica Medica di Careggi
Magiche sonorità
con M. Taurisani (flauto), P. Ruggiero (violoncello), G.
Orlando (pianoforte). Domenica 21. Ore 10.30
AMICI DELLA MUSICA
Via Pier Capponi, 41
c/o Teatro della Pergola
concerto con J. Moser (violoncello), P. Rivinius (pianoforte).
Sabato 20. Ore 16.00
NELSON MANDELA FORUM
Viale Pasquale Paoli, 3
Tel. 055 67.88.41
Spandau Ballet
. Mercoledì 3. Ore 21.00
TEATRO DANTE
Piazza Dante, 23 - Campi Bisenzio
Fiabole
con A. Meacci.
TEATRO LA NAVE
Via Villamagna, 111 - Tel. 055/6530284
Carbonai... donne e guai di R. Betti regia di V.
Ranfagni con il gruppo teatrale La Nave.
Dal 20. Ore 21.30
PICCOLO CORO MELOGRANO
Via F. Martini, 8 - Tel. 055/609216
c/o l’Ospedale Meyer
Concerto del Piccolo Coro Melograno dir. L. Bartoli.
Sabato 20. Ore 16.30
TEATRO DELLA PERGOLA
Via della Pergola, 12/32
Tel. 055/22641-2264353
L’ebreo di G. Clementi regia di E. M. Lamanna
con O. Muti, P. Quartullo, E. Bonucci.
Ore 20.45
PUPI DI STAC
Via Boito, 15 - Tel. 055/3245099
Intervista al lupo cattivo
con P. Morini e P. Vene.
Sabato 20. Ore 15.30 e ore 17.00
TEATRO DI RIFREDI
Via V. Emanuele, 303 - Tel. 055/4220361
L’ultimo Harem regia di A. Savelli con S. Yilmaz,
V. Chico e R. Naldini.
Ore 20.30
TEATRO CANTIERE FLORIDA
Via Pisana, 11 - Tel. 055/7135357
A una ballerina principiante presentato da
Compagnia Xe.
Giovedì 18. Ore 21.00
TEATRO IL PALCO
Piazza Dalla Costa, 27 - Tel. 055/6910496
Scampolo regia di G. Berlincioni.
Dal 20. Ore 21.00
TEATRO NUOVO SENTIERO
Via delle Panche, 36 - Tel. 320/2762008
Le... sue prigioni di A. Novelli regia di F. Sestini con
con la comp. Vecchio Sentiero.
Ore 21.15
TEATRO LA FIABA
Via delle Mimose, 12 - Tel. 055/708400
La mi’ moglie l’è impazzita
con la compagnia Il Siparietto Auel.
Domenica 21. Ore 16.15
TEATRO PUCCINI
Via delle Cascine, 41 - Tel. 055/362067
Il Gabbiano 1 & O
di R. Bach tratto dal Gabbiano di J. Livingston con
musiche di M. Buffetti. Giovedì 18. Ore 21.00
TEATRO COMUNALE
Corso Italia, 16 - Tel. 055/2779350
Adriana Lecouvreur regia di I. Stefanuti dir. P. Fournillier.
Dal 19. Ore 20.30
TEATRO LE LAUDI
Via Leonardo da Vinci, 2r - Tel. 055/572831
La ragione degli altri di L. Pirandello regia di G.
Anfuso con C. Vitale, C. Caldani, L. Randi.
Dal 20. Ore 21.00
TEATRO NUOVO
Via Fanfani, 16 - Tel. 338/6736147
Amori, frizzi e lazzi di Guarduccio e la sua Pippa
ovvero L’Decamerino regia di R. Bulgherini con S.
Forconi, G. Brilli, R. Bulgherini, S. Giani presentato
da Compagnia Il Grillo. Dal 20. Ore 21.15
TEATRO VERDI
Via Ghibellina, 101 - Tel. 055/212320-2396242
Concerto di Carnevale
dir. M. Boni con Orchestra della Toscana, J.
Goldsmith e S. Brimer (soprani), C. Wheeler e L.
Bailey (mezzosoprani), R. Eteson e C Jay (tenori), K.
Fox e T. Hug (bassi). Ore 21.00
SCANDICCI
TEATRO STUDIO
Via G. Donizetti, 58 - Tel. 055/757348
Seigradi, concerto per voce e musiche sintetiche
con Santasangre. Dal 19. Ore 21.15
PRATO
FABBRICONE
Via Targetti, 10/12 - Tel. 0574/690962
c/o Teatro Fabbrichino
Mutando riposa
regia di R. Bacci con S. Paparella, T. Torrini.
Passaggio in India
di S. Rama Rau regia di F. Tiezzi con G. Lazzarini, S.
Lombardi, G. Piazza, M. Verdastro, D. Zuin. Dal 18.
Ore 21.00
TEATRO COMUNALE PIETRO ARETINO
via della Bicchieraia - Tel. 0575/302258
Il Diario di Eva
di A. Savelli con L. Poli, S. Gragnani, S. Faucci.
TEATRO METASTASIO
Via Cairoli, 59
Tel. 0574/608501
Le nuvole
regia di A. Latella con M. Cacciola, A. Pavone, M.
Rippa, M. Speziani presentato da Teatro Stabile
dell’Umbria. Dal 17. Ore 21.00
PISA
SIENA
TEATRO VERDI
Via Palestro, 40 - Tel. 050/941111
La Tempesta
di W. Shakespeare regia di A. De Rosa con F.
Bonacci, R. Cassano, G. De Luca, F. Di Leva, F.
Feletti, C. Paternoster, R. Ravello, E. Salomone, F.
Sandrini, F. Silvestri, S. Stria.. Ore 21.00
TEATRO DEI RINNOVATI
Piazza Il Campo
Tel. 0577/592265
Roman e il suo cucciolo
di R. Povod regia di A. Gassman con M.
Gammarota, S. Meograssi, G. Anzaldo, M. Taranto,
N. Lungu.
AREZZO
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Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino
FI
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