www.corrierefiorentino.it MARTEDÌ 16 FEBBRAIO 2010 ANNO III - N. 45 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Lungarno delle Grazie, 22 - 50122 - Firenze - Tel 055 - 24825 - Fax 055 - 2482510 - Email: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente «Concorso in corruzione»: il coordinatore nazionale del Pdl interrogato in procura. «L’ho chiesto io e ho dimostrato la mia estraneità» L’intreccio politica-affari. Verdini indagato Ecco le carte dell’inchiesta: le telefonate e la rete di Fusi, il caso di «Firenze Mobilità» di SIMONE INNOCENTI e ANTONELLA MOLLICA INVASIONE DI CAMPO di PAOLO ERMINI N on c’è alcun verdetto da emettere in base alle intercettazioni entrate nell’inchiesta della Procura fiorentina sulla Protezione civile e sulla costruzione di alcune grandi opere, in Italia e anche a Firenze. Ci mancherebbe. A parte la presunzione di innocenza che deve valere per tutti e in ogni caso — e non come formula retorica da ripetere stancamente, ma come valore fondante della nostra civiltà democratica — è chiaro a tutti, compresi i magistrati, che ogni telefonata, comprese quelle che possono far ipotizzare gravi reati, deve essere sottoposta ad altre successive, rigorose verifiche. Vale (o dovrebbe valere) per qualsiasi cittadino. E vale anche per i politici. Ieri è salito alla ribalta il nome di Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl, stretto collaboratore di Silvio Berlusconi e uomo forte del centrodestra in Toscana. Ieri mattina il Corriere della Sera ha pubblicato ampi stralci delle sue conversazioni con il costruttore Riccardo Fusi (presidente della società BaldassiniTognozzi-Pontello nonché suo amico personale), poi c’è stato l’interrogatorio in Procura e l’annuncio che era indagato («Ho dimostrato la mia estraneità», ha dichiarato lui). Vedremo gli sviluppi della vicenda sul piano giudiziario. Su quello politico c’è da registrare il fermento pieno di ansia che sta agitando il Popolo della Libertà. Non è una questione di secondo piano, a un mese dal voto, veder prevalere le notizie di un’inchiesta sui temi della campagna elettorale, anche se le accuse di giustizia ad orologeria rivolta da alcuni esponenti del centrodestra ai magistrati fiorentini sembrano trovare pochi riscontri sia nelle circostanze dell’indagine sia nello stile rigoroso che il procuratore capo Giuseppe Quattrocchi si è dato e che ha imposto a tutti i suoi Pm. Il Pdl dovrà in ogni caso riflettere. Quando la politica smette di dettare le regole del gioco e comincia a giocare essa stessa, in una pericolosa mescolanza con il mondo degli affari, vuol dire che sta uscendo dai suoi cardini. Nella ricostruzione di un sistema toscano che sblocchi conservatorismi, clientelismi e rendite di posizione, è venuta anche per l’opposizione l’ora di fare la sua parte. E di cominciare a preparare sul serio un’alternativa per la quale pochi anche nel centrodestra si sono battuti, credendoci davvero. Bisogna tornare a far (solo) politica. Sembrerebbe una banalità, invece sarebbe un’altra rivoluzione. Il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, è indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta fiorentina sugli appalti per le grandi opere. Ieri è stato interrogato dai magistrati: «L’ho chiesto io e ho dimostrato la mia estraneità», ha detto all’uscita dalla procura. Nei documenti dell’inchiesta le telefonate, gli incontri in alcuni ristoranti romani, la rete delle aziende, il ruolo delle banche, le pressioni sugli appalti e l’intreccio tra la politica e le imprese fiorentine. Denis Verdini ALLE PAGINE 2, 3 E 4 Sirio, secondo giorno L’INCIDENTE IMPREVISTO Tirato il freno d’emergenza: tramvia ferma per 40 minuti Il caffè di Giuliano Il centrodestra: Claudio Martini: «Nel Pd pescano «Io, commissario solo pesci piccoli» e l’uso dei poteri» di DAVID ALLEGRANTI di MAURO BONCIANI A PAGINA 5 A PAGINA 5 A PAGINA 6 Lusena LA DIFESA DEI COSTRUTTORI «I colpevoli dei ritardi? Noi ci abbiamo rimesso» A PAGINA 7 Bonciani IL VIAGGIO CON RAZZANELLI A bordo, con il signor No «Linea 1 sì, ma che rumore» AMBULANTI E SUOLO PUBBLICO In viaggio con Mario Razzanelli, il leghista «antitram». Tre stop per il blocco della tramvia, un’ora e 10 minuti di comizio-lezione. «Non sono contro la linea 1. Ma quanto rumore». Protesta anti-tassa La giunta va avanti A PAGINA 6 Sanna A PAGINA 6 Fatucchi © RIPRODUZIONE RISERVATA Mario Razzanelli Il Festival Sessant’anni di musica, e non solo: tutti i protagonisti di casa nostra La Champions Domani sfida cruciale per i viola. Serve lo spirito dell’Anfield Sanremo è storia. Anche toscana A Monaco, come fosse Liverpool di RANIERI POLESE ALLE PAGINE 10 E 11 Guetta, Marucci, Russo Torna a Sanremo Irene Grandi, la nostra ragazza da sempre. E la missione è quella di far rimangiare al comitato di selezione l’incredibile errore con cui — correva l’anno 2007 — fu esclusa dalla gara Bruci la città, scritta per lei da Francesco Bianconi dei Baustelle, il gruppo indie-rock di Montepulciano. Con un brano firmato dallo stesso autore (La cometa di Halley), Irene stasera sale sul palco dell’Ariston decisa a tutto. CONTINUA A PAGINA 12 DALLA PARTE DI CESARE di ANDREA DI CARO N o Firenze, non dirci che sei come tutte le altre piazze. Facile salire sul carro quando tutto va bene, ma è oggi che bisogna urlare: «Io sto con Cesare». SPACCIO AZIENDALE OUTLET Via dei Ciliegi 25 - Tel. 055 8662191 300 mt Uscita A1 INCISA CONTINUA A PAGINA 11 Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 2 FI Primo Piano Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino Roma-Firenze Le carte dell’inchiesta Denis, Fusi, gli altri La politica e gli affari Le telefonate, le richieste di favori, gli incontri Politica e affari. Imprenditori che chiedono, politici che rispondono e qualche volte i confini — i ruoli e gli interessi — sembrano talmente stretti che si fa fatica a distingerli. A volte fanno fatica a distinguerli loro stessi. Dice «noi» Denis Verdini, indagato per concorso in corruzione, mentre parla della scuola marescialli di Castello con l’amico Riccardo Fusi, presidente della Baldassini e Tognozzi, anche lui indagato per corruzione e associazione a delinquere aggravata dalla finalità mafiosa: «Tranquillo, noi entreremo», dice. Quegli intrecci che l’inchiesta partita da Firenze sta svelando sono documentati dalle immagini dei carabinieri del Ros che per due anni hanno osservato, pedinato, scattato foto. E da migliaia di intercettazioni telefoniche, disposte dal procuratore Giuseppe Quattrocchi e dai sostituti Luca Turco, Giuseppina Mione e Giulio Monferini, che sono finite nelle 20.267 pagine che stanno sconvolgendo l’Italia. Castello, le trattative per la scuola Il primo anello della catena per entrare nel mondo degli appalti per Riccardo Fusi è l’imprenditore romano Francesco De Vito Piscicelli che per la sua attività di intermediazione con Balducci e De Santis chiede 1 milione e mezzo di euro. Il «patto», siglato in occasione di un incontro a Firenze, prevede il pagamento solo a risultato raggiunto. Piscicelli spiega che i soldi servono per ripagare «i dieci anni di buttamento di sangue». Solo così la Baldassini può aspirare a sedersi al banchetto delle grandi opere. Nel febbraio 2008 la Baldassini e Tognozzi, insieme al consorzio Stabile Novus, vuole partecipare alle gare per il secondo pacchetto di opere per le celebrazioni del 150˚ anniversario dell’Unità d’Italia. Hanno già avuto preventiva assicurazione dell’aggiudicazione di quelle opere proprio nel corso di un incontro a Roma il 13 febbraio 2008. E di fronte all’ingresso del Dipartimento in via della Ferratella in Laterano, Piscicelli esibisce l’elenco a Fusi. E Fusi appoggiato sul cofano di un’auto, mette le sue tre preferenze. Qualche volte Fusi si lamenta perché alla Ferratella «sembra di essere a un pronto soccorso, tutti gli imprenditori fuori dalla porta. Per il G8 ci sono richieste di 32 aziende, hanno iscritto tutti. Anche un indiano c’è, ti rendi conto?». Insieme Piscicelli e Fusi nel dicembre 2008 vanno in una gioielleria di Roma a comprare due orologi del valore di 10 mila euro per De Santis e Maria Pia Forleo, altra funzionaria del ministero. Fusi protesta perché nel cantiere di Castello non è stata ancora buttato fuori il consorzio Astaldi. Ma al Dipartimento — racconta Piscicelli al cognato — stanno già preparando i documenti per far rientrare la Btp. «Fusi non era contento, di più. Hanno fatto proprio i pezzi di carta ieri, le lettere per interrompere quella cosa». Per togliere cioè l’appalto alla Astaldi. I tempi stringono e Fusi scalpita con Piscicelli perché i lavori dell’Astaldi stanno andando avanti troppo velocemente: «Il problema è che purtroppo qui abbiamo una situazione che si chiama tempo. Non hanno mai lavorato con questi ritmi. Il cantiere se non lo fermano, dopo anche se arriva quello che si dice noi è troppo tardi. È come trovare una medicina quando uno è già morto. Il cantiere è andato pianissimo per un sacco di tempo, ora è da novembre, dicembre che stanno spingendo come noi mai». Fusi spiega che Balducci ha un ruolo troppo importante in questa vicenda: «Qui non è che si sta chiedendo un favore, si sta facendo gli interessi dello Stato». «Quelli vanno a duemila — protesta Fusi con Verdini — Qui ci vuole uno coi coglioni, autorevole, Balducci è in predicato per fare il presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici». Verdini tranquillizza l’amico: «Non ti preoccupare siamo messi bene, non ti preoccupare». Fusi: «No, io non mi preoccupo ma bisogna parlare io e te capito? Ieri sera ero a Firenze mi hanno invitato a cena Salvatore Ligresti. Loro insomma quindi rifanno il ponte sullo stretto, rifanno l’Alta Velocità. E noi?». Verdini: «Noi entreremo, stai tranquillo». Fusi: «Guarda è fondamentale bisogna tu faccia capito?». Verdini: «Stai tranquillo». E più volte gli dirà: «Fidati». Nel maggio 2008 Fusi chiama Verdini: «Senti ma con quella persona di Cecina quando ci si vede? (il ministro Altero Matteoli, ndr) «Prima possibile — risponde Verdini — non ti preoccupare siamo messi bene. Mi ha già detto "Denis, la prima cosa che si fa, si fa quella"». Il primo ottobre De Santis conferma che la delibera sulla scuola marescialli che arriverà dal Consiglio superiore per i lavoro pubbici è identica a quella che ha preparato lui: «Hanno deliberato esattamente uguale alla mia istruttoria, identica, non hanno cambiato neanche una virgola. Devono reperire le firme dei relatori. Quello non ci sta perché sta fuori in missione... quell'altro sta in ferie». A ottobre De Santis chiama direttamente Fusi per assicurargli che la delibera sarà disponibile entro pochissimi giorni. Riccardo Fusi, a seguito di numerosi incontri mediati da Piscicelli, con Balducci e De Santis riesce ad ottenere l’emanazione da parte dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici della deliberazione n. 39 (settembre 2008) dai contenuti favorevoli ai fini della riassegnazione alla Btp del cantiere della Scuola Marescialli. Il Ministero delle Infrastrutture guidato da Altero Matteoli, a seguito di questa delibera, nel dicembre 2008 nomina una commissione di cui fanno parte l’ingegner De Santis e l’ingegner Silvio Albanesi, che dovrebbe determinare la rescissione del contratto con l’Astaldi e la restituzione del cantiere alla Btp spa, con l’incremento dell’indice sismico da 1 a 1,4, con conseguente notevole incremento dei costi per il completamento dell’opera. Ha bisogno estremo di me Balducci... devo lavorarci bene, l’ho fatto parlare col ministro, stamani si fa un incontro ❜❜ I personaggi 1 2 3 Riccardo Fusi Presidente del gruppo Baldassini-Tognozzi-Pontello, una delle dieci più importanti ditte edili d’Italia. La procura indaga sulla società in merito al progetto della scuola Marescialli il cui appalto, in un primo momento affidato dal ministero alla Btp, poi passato alla Astaldi, sarebbe stato sbloccato in favore della Baldassini Francesco Piscicelli Imprenditore e costruttore. E’ l’uomo che fa l’anello di congiunzione tra il mondo delle imprese e quello politico che passa dagli uffici della Protezione Civile fino ad arrivare ad esponenti di rilievo come Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl. E’ anche colui che ride alla notizia del terremoto in Abruzzo Fabio De Santis Successore di Angelo Balducci come «soggetto attuatore» per le opere del G8 alla Maddalena, poi diventato provveditore alle opere pubbliche della Toscana. E’ uno dei quattro arrestati. Secondo la procura, De Santis faceva parte attiva della rete «gelatinosa» che in cambio di favori, soldi e donne, concedeva appalti agli imprenditori «amici» I contatti con Balducci Nel luglio 2008 entra in scena Verdini: prende contatti con Angelo Balducci, presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici. I due non si conoscono, a metterli in contatto è «l’amico comune» De Vito Piscicelli, imprenditore romano. Verdini: «Mi scusi se la disturbo ingegnere, sono Denis Verdini, mi ha dato il suo numero l’amico comune Franco Piscicelli. Avrei piacere di incontrarla». Balducci chiede di richiamare: «Adesso ho qualche complicazione con questa questione del G8». Poco dopo Balducci cercherà alla sede di Forza Italia l’onorevole Verini (sbagliando il nome). La sera Fabio De Santis chiama l’ingegner Balducci e racconta dell’incontro appena avvenuto con Verdini, «molto amico degli ex marescialli, un toscanaccio terribile», dice. Balducci riporta sinteticamente i contenuti dell’incontro che ha appena avuto dicendo che Verdini, già al corrente di tutto, lo ha prima messo in contatto telefonico con un altro soggetto che indica ironicamente come il collaboratore di Salvo, facendo probabilmente riferimento a Salvo Nastasi, attuale capo di gabinetto del ministro dei Beni Culturali Sando Bondi che, nella seduta del Consiglio dei Ministri del 18 luglio 2008, è stato nominato vicepresidente del Comitato Interministeriale per le celebrazioni del 150˚ Anniversario dell’Unità d’Italia. «Fabio scusa — dice Balducci — sono uscito adesso, è andata al di là di ogni aspettativa, perché lui sapeva già tutto». Spiega che Verdini gli ha chiesto, in pratica, di gestire insieme i prossimi appalti: «Straordinario, gli ho detto dei problemi, lui mi ha detto "io sono qua per risolvere insieme a lei questi problemi del territorio, per il resto andiamo avanti come dei treni". È uno anche godereccio, nel senso simpatico, il toscano». Il giorno dopo è Verdini a informare Fu- si dell’incontro avuto: «Il problema è che ha bisogno estremo di me Balducci, perché c’è il rischio che tutta quella roba venga bloccata. Non è che ci voleva la benedizione ci vuole che io lavori e sodo, però bene eh! L’ho fatto parlare subito col ministro, stamani si fa un incontro». Verdini ribadisce che c’è bisogno di un lavoro forte. «Gli devo sedare sul territorio tutti quelli che sarebbero contrari perché decisi nel Governo precedente. Comunque poi io ho detto "guardi a questo punto a me m’interessa questa roba qui", dice "va bene poi ci mettiamo a un tavolo identifichiamo le tre, quattro cose da fare e ci arriviamo senza problemi" mi ha detto». Nell’agosto 2008 ci sono altri contatti tra Verdini e Balducci. Verdini chiede: «Mi prepari anche l’elenco dei nostri amici sul territorio che in questi giorni così me li lavoro bene». E il 5 agosto, dalla Versiliana, Verdini chiama Fusi: «Senti sono qui insieme a Altero». Fusi risponde che è in treno e Verdini spiega: «Vabbè nessun problema, chiamalo tra un’ora al Ministero». «Si perché c’è una novità importante», risponde Fusi. Verdini: «Perché secondo lui s’è fatto tutto doveva essere fatto». Matteoli dice: «Sono a Palazzo Chigi c’è il Consiglio dei Ministri, mi chiami o un minuto prima delle sette o se no dopo le otto». Ad agosto la palla è passata al ministero. Lo dice Fusi al telefono a Verdini: «C’è una novità importante che ora ti farò leggere. Ora la palla l’ha lui sulla scrivania. Perché qui s’è bell’e mosso l’autorità di Vigilanza e scrivono a lui quindi non è che lui può dire "no ora vedo", deve fare solo una cosa lui, nominare un Commissario e sospendere i lavori come ho sempre sostenuto io, capito?». Fusi prova a chiamare Matteoli: «So che ci dovrebbe essere stato un po’ di sviluppi per quanto riguarda la Scuola di Firenze lì per quella cosa lì e praticamente dovrebbe arrivare al Ministero una situazione abbastanza importante perché l’Autorità di Vigilanza ha riscontrato varie irregolrità, quindi andrebbe visto come trovare una soluzione». Matteoli dice che sta per partire e la cosa si chiude con notevole disappunto del Fusi che informerà Verdini («telefonata brutta e fredda», dice) il quale promette ancora una volta che si interesserà lui alla vicenda. I soldi e le banche I soldi sono una traccia fondamentale per capire quali siano le reali condizioni della Btp. Agli atti dell’inchiesta un intero capitolo è dedicato a «Le operazioni bancarie di finanziamento condotte da Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei», imprenditori indagati e perquisiti. Quello che emerge, dagli accertamenti dei carabinieri, è una galassia di società satelliti. La Btp spa, al 28 luglio 2008, ha un capitale sociale di 36 milioni di euro equamente ripartito tra la Holding BRM spa (con sede a Prato) e l’Edil-Invest srl (con sede a Prato): in quest’ultima società Ettore Verdini, fratello dell’onorevole Verdini, risulta essere presidente del collegio sindacale. A sua volta, però, la Btp «è inserita in un gruppo imprenditoriale molto complesso di cui fanno parte altre imprese in qualche modo riferibili» a Fusi e Bartolomei. È il caso della Fidia spa, che è composta a sua volta da sei società ed è incorporata dalla Belfiore e Parco delle Cascine. C’è poi la Santa Croce 2001, ripartita tra cinque diverse società. E ancora: nel rapporto dei carabinieri vengono menzionate la Legi Partecipazioni spa, la Finmari srl, la Servizi tecnici srl (che a sua volta risulta partecipare in altre tre società con sede a Firenze, Calenzano e Prato), Finanza e Progetti srl (società presieduta dall’ex presidente Adf Riccardo Bicchi che ha «avuto incarichi di consulenza tecnica da parte di Firenze Mobilità»). Un puzzle di società, insomma, che ha però un’unica sede: in via Alfieri 5 ci sono 10 società. Un civico «che rappresenta anche fisica- A B C mente l’unicità di una serie di società fra loro intrecciate e riferibili alla Btp spa nelle persone di Riccardo Fusi e Vincenzo Di Nardo». Sempre sul solito campanello Gst Global, la Baselnet Consulting, la Sit spa (dove siedono il colosso di costruzioni Consorzio Etruria, Mps e Camera di Commercio di Firenze). Ancora: ci sono altre sei società censite nel rapporto. Ma una è particolarmente interessante: la Immobiliare Ferrucci srl. Nel 2008 viene stipulato un contratto di pegno su quote tra la Edil Invest srl (sempre riconducibile a Fusi) e la Holding Brm spa (sempre riconducibile a Fusi) e banche che si faranno garanti: Italo Biagi, perquisito dal Ros con l’accusa di falso interno bancario, firma come legale rappresentante del Credito Cooperativo fiorentino assieme a funzionari del Mps, Cariprato, Banca Mb ed Unipol. Ed è qua il punto. La Edil Invest e Holding Spa hanno richiesto al citato pool di banche un finanziamento di 150.000.000 di euro per l’acquisto del 100% delle quote dell’immobiliare Ferrucci dalla proprietaria Btp spa e del credito intercompany vanStampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI Primo Piano Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010 3 FI Gli appalti e l’intreccio di Firenze Mobilità Le pressioni, le aziende, i soldi delle banche A) È il 17 dicembre 2008 nel parcheggio del ristorante Orazio a Roma l’ingegnere Angelo Balducci (il primo a sinistra) incontra l’onorevole Denis Verdini (il primo a destra ) B) 9 aprile 2008, Firenze Francesco Piscicelli in attesa di un taxi all’uscita dagli uffici di Riccardo Fusi (Btp) C) 9 gennaio 2009 a Roma, in via della Conciliazione, al ristorante «La Veranda» incontro a tavola tra Riccardo Fusi (a sinistra) e Angelo Balducci (a destra) tato da Btp nei confronti dell’Immobiliare Ferrucci». Ed è la concessione di questi soldi che è alla base delle perquisizioni che hanno toccato Italo Biagini e Riccardo Baronti, funzionario della Bnl. Il 29 gennaio 2009 Fusi chiama Bartolomei e gli racconta una conversazione che ha avuto con alcuni funzionari della Bnl: lo hanno cercato perché i conti non tornano. È nervoso quando spiega che «mi hanno detto che il nostro gruppo è da concordato, che la situazione nostra non è più sostenibile» e che il funzionario gli ha detto: «"Lei mi ha raccontato un monte di balle anche ha riguardo dei 150 milioni del pool perché lei l’ha fatto un’operazione fittizia e non ha preso un lira me l’hanno detto i miei colleghi"». Bartolomei risponde: «Sai ora detto tra me e te ... te tu hai ragione sotto il profilo della Btp Spa ... ma sulla Btp forse si ha torto (...). Comunque bisogna pararla questa di Bnl perché sennò succede casino se questi fanno i bischeri è un problema. Questi qui quando si mettono nei casini loro tu vai nei casini ogni cosa. Dopo non si torna più indietro». Un passo indietro. Il 22 maggio dello scorso anno Fusi, dopo aver confermato al direttore generale Biagi «dell’appartamento a Camaiore da metà giugno e per i mesi di luglio e agosto prossimi», parla dell’erogazione «del finanziamento in favore delle imprese» riconducili allo stesso imprenditore, «dietro fidejussione rilasciata dal Credito Cooperativo Fiorentino a seguito della presentazione di garanzie costituite da falsi preliminari di vendita di immobili». Spiega che «bisogna risolvere il prima possibile il preliminare stipulato con la Costruzioni Versiliesi» dato che questa impresa «sta creando problemi». Pressa perché incontri una sua collaboratrice, Monica Manescalchi, a sua volta perquisita nell’inchiesta. Fusi la chiama e le dice: «Devi portare preliminari per 20 milioni... te hai solo 20 milioni: quelli della Unipol... 20 milioni». Ma la situazione è talmente ingarbugliata che Fusi decide di prendere tempo. Intanto dalla Bnl si fanno avanti. E Fusi è in tourbillon di telefonate e riunioni. E il 6 luglio Fusi torna a parlare con una persona: «Avrei pensato di fare questo... "la società Finmari richiede 10 milioni di euro di finanziamento" ... e tu butti giù la richiesta...» dato che «ha ottenuto un finanziamento dalla Mb Banca di Milano». In pratica l’imprenditore «si riferisce alla fittizia acquisizione da parte di Finmari spa di quote della Una spa», la società che ha un albergo di extralusso anche a Lido di Camaiore. Intanto, però, prosegue l’operazione sulle due banche: hanno appena portato le carte alla Bnl e al Credito. Di fatto il 9 giugno scorso Bartolomei dice che le «erogazioni dovrebbero essere sicuramente entro il 30 giugno. Dieci milioni circa per Santa Croce e da quattro e mezzo ai cinque per Fidia» da parte della Bnl. Ma il 16 giugno del 2008 altro problema: Riccardo Fusi viene informato che non tornano gli importi preliminari. E dunque si devono cambiare. E anche alla Bnl le cose sono problematiche, dato che Baronti, il funzionario indagato, lo ha informato che «c’è un esubero di preliminari sulla Santa Croce». Sono momenti drammatici, ma per Fusi «un conto è come stanno le cose. Un conto è come te le faccio vedere, l’importante è avere il finanziamento. Che problemi ci sono?!». Si discute anche di «un’altra complessa operazione di finanziamento dell’importo di 150 milioni di euro, in cui sono interessate 3 banche: Monte dei Paschi di Siena, Unipol e Banca Popolare di Vicenza». Più problemi per risolvere un’unica domanda di soldi. Per prendere i soldi delle caparre dei preliminari per Fusi «si tratta solo di una partita di giro fra le loro imprese, senza alcun reale movimento di denaro. Quello che ti volevo spiegare è che lui s’incarta con il giro, questi qui non sono mica soldi veri, quelli delle caparre, perché entrano e riescono... non so se mi spiego. L’importante è fare il giro perché loro non è che ti dicono che tu li devi lasciare sul conto, se no non ci sarebbe verso...». Le cose, comunque, iniziano a girare. Il 23 giugno del 2008 Baronti della Bnl chiama Fusi e «fa capire che si è pronti per erogare il finanziamento per Santa Croce, mentre per la società Fidia è stato già quantificato l’importo». E il 15 dicembre del 2008 spunta il nome di Verdini. Fusi parla con un collaboratore: «Il presidente Verdini deve andare via oggi per queste elezioni in Abruzzo. Lo potresti raggiungere subito al Credito Cooperativo Fiorentino a Firenze per spiegargli bene l’operazione e lui sta facendo venire il direttore lì e tu guardi se la sblocchi subito?» Si tratta di un operazione riferita al deposito di due fidejussioni. Non ci sono solo buone notizie. Nella serata del 5 febbraio, Riccardo Fusi parlando con il socio Roberto Bartolomei dello stato di criticità che sta attraversando il gruppo, esprime «la preoccupazione che possa succedere qualcosa di estremamente grave». E la mattina del 12 febbraio Riccardo Fusi chiede al socio Bartolomei di far approntare fatture per 3.000.000 di euro intestate alla Btp e rilasciate da alcune società del loro gruppo, in modo da poterle presentare allo sconto alla Bnl e utilizzare il ricavato per abbattere l’esposizione della società Montevalori». Di fatto alti funzionari della Bnl frappongono problemi («difficoltà nell’iter istruttorio propedeutico all’erogazione del finanziamento», scrivono i carabinieri) e ancora al Credito non si muove nulla. Qualcosa cambia. «La mattina del 14 settembre Riccardo Fusi, premettendo che nel pomeriggio è stata fissata una importante riunione in Bnl a cui partecipano le banche interessate nell’operazione riguardante la società Fidia, chiede a Verdini di farvi partecipare anche il direttore del Credito Cooperativo Biagini». E qualcosa si muove. La mattina dell’8 ottobre, Riccardo Baronti della Bnl, dandola come anticipazione assolutamente riservata, informa Fusi che «è stato deliberato il primo finanziamento». De Santis e l’impegno di Verdini Leonardo Benvenuti, collaboratore di Verdini, (anche lui indagato) chiama Fabio ra ha aperto un fascicolo. I problemi sono sempre i soldi. Il 14 gennaio scorso Vincenzo Di Nardo chiede a un funzionario della Carifi di intervenire sui dirigenti della Cassa di Risparmio di Firenze perché la banca occupi i locali realizzati a piazza Alberti «benché la destinazione d’uso sia in atto solo commerciale in quanto per ottenere la variazione in direzionale, già richiesta al Comune, ci vuole ancora del tempo. Chiedevo, visto la tua grande potenza dentro la Cassa, per ragioni affettive e familiari e aziendali, volevo che tu facessi un intervento per quanto riguarda quella situazione di piazza Alberti. Te sai che piazza Alberti ora come ora è commerciale va bene?». E il funzionario risponde: «Hai voglia. Queste sono cose che tratto direttamente io con quelli della parte che si occupano degli immobili». Di Nardo chiarisce che c’è «l’urgenza di indurre la Cassa di Risparmio ad occupare i nuovi locali è dettata dalla necessità di cominciare ad incassare in canone d’affitto». Intanto, però, quando in Comune fanno i conti sul primo contratto dei parcheggi qualcosa non torna. Una funzionaria di Palazzo Vecchio spiega all’architetto Gaetano Di Benedetto, ex dirigente dell’urbanistica Si tratta solo di una partita di giro fra le loro imprese, senza alcun reale movimento di denaro... è solo un giro ❜❜ De Santis per sapere in quale fascia è posizionato come incarico lavorativo: «Chiedo scusa se disturbo, io lavoro anche per lei. Prima fascia oppure no?». La ragione di questa richiesta diventa chiara dall’ascolto delle successive conversazioni: Leonardo Benvenuti, Verdini e Fusi si stanno occupando di far promuovere De Santis come Provveditore alle Opere Pubbliche per la Toscana. Questa nomina — dice l’informativa del Ros — costituisce la contropartita per l’apporto che De Santis deve fornire quale componente della commissione appena costituita per la trattazione della vicenda del cantiere della Scuola Marescialli. In un’altra conversazione Verdini accenna cripticamente a Fusi di aver parlato con il ministro Matteoli della nomina di De Santis. Fusi chiama De Santis e chiede direttamente a lui di spiegargli come giustificare la promozione, con quale articolo del decreto legislativo. Riccardo Fusi chiede a De Santis di preparargli una sorta di scheda, assicurandogli che provvederà a consegnarla personalmente all’onorevole Verdini. Firenze Mobilità e il project La galassia degli interessi della Btp si porta in dote anche Firenze Mobilità, la società partecipata presieduta da Vincenzo Di Nardo. E dunque agli atti dell’inchiesta ci sono riferimenti sui parcheggi che sono stati costruiti da Firenze Mobilità col project financing e gestiti dalla Firenze Parcheggi (società partecipata dal Comune che a sua volta ha quote di Firenze Mobilità) presieduta all’epoca da Alessandro Lo Presti, ex consigliere comunale Ds, dimessosi per partecipare alle primarie Pd per il Consiglio regionale. I carabinieri del Ros, che accennano all’«Operazione Scala della Gherardesca—Fratini—Four Season», hanno infilato nell’informativa «la gestione del parcheggio di piazza Alberti, gli altri parcheggi e l’operazione immobiliare Castello». Chiaro che a questo punto la procu- I personaggi 4 Denis Verdini 5 Italo Biagini 6 Angelo Balducci Presidente della banca «Credito Cooperativo Fiorentino», con sede a Campi Bisenzio. Sempre in ascesa la sua carriera politica: consigliere regionale di Forza Italia, coordinatore regionale del partito, deputato e, oggi, coordinatore nazionale del Popolo della Libertà. È accusa di concorso in corruzione Direttore generale del Credito Cooperativo Fiorentino, la banca di Denis Verdini. Per Biagini l’accusa è appropriazione indebita. La procura ipotizzerebbe che le ragioni di credito presentate dal gruppo Btp al Credito cooperativo si siano basate su documenti non veritieri riguardo la capacità della società a restituire il finanziamento Angelo Balducci, arrestato dal Ros, commissario straordinario per la realizzazione degli interventi per i mondiali di nuoto «Roma 2009», fu sostituito dall’incarico di «soggetto attuatore» per la realizzazione delle opere del G8 a La Maddalena con un’ordinanza di Protezione Civile. Al suo posto fu nominato Fabio De Santis e responsabile unico del project (poi indagato nell’ambito dell’inchiesta su Castello): «L’ho convertito dalle lire in euro... il costo del progetto chiavi in mano mi viene 12.290.644 e non 12.573...». E Di Benedetto minimizza: «Mi sembra di capire che è una differenza minima però». Una differenza di 300 mila euro. Non solo: la funzionaria sostiene che non riesce nemmeno a spiegarsi gli importi riferiti al parcheggio di piazza Beccarla: «Sembrano maggiorati di altri 70.000 euro». E Di Benedetto prende tempo: «Non lo so, ora io sono fuori, non ho tutte le carte, fai una lista dei dubbi». E sempre di soldi si parla l’11 gennaio scorso quando Vincenzo Di Nardo chiede a Lo Presti di inviargli, quale presidente del cda di Firenze Parcheggi, «una lettera con cui chiede di annullare la fideiussione revolving per 2 anni, avendo Di Nardo già concordato con le banche» che sarà concessa per 6 mesi. Dice Di Nardo: «Bisogna che tu mi butti giù una lettera ma prima me la fai vedere in bozza dove mi dici "essendo l’operazione ormai conclusa, essendoci solo problemi di gestione, essendo la nostra società un soggetto partecipato dal concedente, affidabile perché partecipata dalle stesse Istituti di credito. Si richiede in virtù del contratto d’appalto per cui Firenze Mobilità è passante, di poter per nostro conto rinegoziare la fidejussione chiedendola di non. Chiedendo di non di evitare la fidejussione revolving per 2 anni. Ovviamente loro ci acconsentiranno a farcela dare revolving di 6 mesi invece che 2 anni. Però noi dobbiamo chiedere che non ci sia per niente allora falla buttare giù, io ho già concordato con loro che appena mi arriva questa lettera, gliela riinvio e poi faccio una riunione della banche e quindi la fidejussione passa... viene concordato, viene proposto da loro di farla a 6 mesi. E quindi siamo, questo sarebbe fatto ... quindi ecco preparami per favore questa lettera qui in bozza magari la concordiamo: così la concordo anche con le banche, va bene?». E Lo Presti è d’accordo: «Ho capito. Bene. Ti mando in bozza, va bene». E il 16 gennaio il solito Di Nardo si preoccupa anche dei «contatti con un investitore internazionale di fondi che è interessato ad acquistare il 20% della quota della Camera di Commercio e probabilmente potrebbe essere interessato anche ad una quota di Firenze Parcheggi». E il 22 gennaio del 2008 Di Nardo chiama l’allora presidente della Camera di Commercio Luca Mantellassi, indagato per truffa allo Stato dalla Procura di Nocera Inferiore per la vicenda relativa alla Boma, prospettandogli questa possibilità. E Mantellassi risponde a Di Nardo: «Quindi te potresti vendere la tua quota e le nostre quote di Firenze Mobilità». L’intervista Fusi ironizza su un’intervista rilasciata da Verdini a Libero il 23 agosto in cui fa riferimento a Fusi e ai suoi rapporti con il parlamentare. Alla domanda "ma è vero che lei c’ha degli interessi sulla tramvia?" Verdini risponde: "No. Lì la gara l’ha vinta un imprenditore". Domanda: «Le malelingue dicono che lei abbia interessi nella tramvia di Firenze voluta dal sindaco del Pd Leonardo Domenici e che è per questo che lì non esiste una vera opposizione". "Non ho nessun interesse l’imprenditore che ha vinto gli appalti è Riccardo Fusi, è mio amico da sempre, però se lei gli telefona e gli dice di darmi qualche quota azionaria mi fa un piacere". Simone Innocenti Antonella Mollica © RIPRODUZIONE RISERVATA Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 4 FI Cronaca Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino Politica e giustizia Verdini indagato: concorso in corruzione Il coordinatore nazionale pdl interrogato in procura: «Ho dimostrato l’estraneità alle accuse» Barberino L’architetto si difende «Ho attuato le scelte della politica» L’architetto Paolo Pinarelli, ex dirigente del Comune di Barberino di Mugello, coinvolto nell’inchiesta sui lavori pubblici in Mugello dalla procura di Firenze, ribatte con una lettera aperta alle accuse che gli sono state mosse. «Nessun elemento, tra quelli resi noti in merito all’indagine avviata dalla procura di Firenze — spiega — evidenzia possibili vantaggi personali ottenuti dal sottoscritto. Quanto ad aver “assecondato” le scelte dell’amministrazione, predisponendo gli atti in base ai quali sono poi state approvate varianti e altri provvedimenti urbanistici, ritengo che ciò faccia parte del dovere di un tecnico, cui spetta attuare le legittime scelte di chi è stato eletto per rappresentare i cittadini». Pinarelli, che da poche settimane è stato assunto dal Comune di Borgo San Lorenzo (scatenando le critiche dell’opposizione al sindaco Giovanni Bettarini), ribatte punto per punto alle accuse. «Il regolamento urbanistico di Barberino — scrive nella lettera — è stato selezionato, per i suoi contenuti tecnici, dalla Regione Toscana tra i casi di eccellenza». Sull’incarico ad personam che gli è stato conferito dall’allora sindaco di Barberino, Gian Piero Luchi, spiega che si tratta di una procedura prevista dalla legge e che non costituisce un’eccezione. Infine smentisce la presunta agevolazione alla costruzione dell’Outlet, parlando di «un iter particolarmente lungo e condiviso da Regione, Provincia, Comunità Montana, Soprintendenza, Asl, Arpat». (G.G.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Denis Verdini è indagato dalla Procura della Repubblica di Firenze, per concorso in corruzione, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti al G8. La notizia viene confermata nella serata di ieri dallo stesso coordinatore del Pdl, dopo essere stato interrogato dai pm Giuseppina Mione e Giulio Monferini. «Ho dimostrato la mia più totale estraneità ai fatti» ha dichiarato Verdini attraverso una nota. Nel pomeriggio, per due ore circa, ha risposto alle domande dei pubblici ministeri fiorentini Giuseppina Mione e Giulio Monferini in una procura blindatisima. È arrivato a bordo della Lancia Berlina, poco prima delle 18 dopo un tam-tam andato avanti per tutto il giorno, e dopo conferme e smentite. Poi, intorno alle 20.10 il parlamentare, accompagnato dall’avvocato Marco Rocchi, si è allontanato a velocità piuttosto sostenuta su una Toyota Yaris, che era stata parcheggiata in un cortile interno della Procura. È sembrata quasi una fuga dai giornalisti, che lo attendevano per capire se quella improvvisa visita agli inquirenti fosse motivato da un avviso di garanzia. Al quarto piano della Procura, dove ha sede l’ufficio del pm Mione, il neon è rimasto acceso fino a tarda sera, nonostante anche gli ultimi impiegati avessero già lasciato il palazzo del viale Lavagnini. In serata, il pm Mione risponde al telefono, gentile come sempre: «Devo lavorare, per favore. Non posso parlare in questa fase dell’inchiesta. È inutile che rimaniate all’addiaccio». Laconica e cortese come era già stato in mattinata, il procuratore capo Giuseppe Quattrocchi. Ai cronisti, che gli chiedevano se ci fossero politici coinvolti nell’inchiesta, ieri mattina Quattrocchi aveva risposto: «Non intendo fare i nomi delle persone indagate, di nessuno». Eppoi, aveva puntualizzato ancora una volta: «Da questo ufficio non esce una virgola, un foglio di carta. Tutto quello che esce, non esce da questa Procura, ma dai destinatari degli atti, che ne Procuratore Giuseppe Quattrocchi fanno un uso di cui non discuto». Intanto, ieri, le voci che riguardano il coinvolgimento del coordinatore nazionale del Popolo della Libertà nell’inchiesta fiorentina si sono ricorse per tutto il giorno. È stato lo stesso Denis Verdini, in tarda serata, a fornire una spiegazione. Affidando la sua verità a un comunicato: «Dopo aver letto che il mio nome compariva per fatti marginali nell’inchiesta condotta dalla Procura di Firenze in merito agli appalti per le opere emergenziali affi- date alla gestione della Protezione civile, e dopo aver saputo dai giornali che il mio telefono era stato intercettato indirettamente, per una serie di colloqui con gli indagati, uno dei quali, Riccardo Fusi, è un mio carissimo amico da molti anni, ho chiesto al mio avvocato di verificare i fatti presso la magistratura. In questo modo ho appreso di essere stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di corruzione». Verdini si difende e circoscrive le contestazioni che la Procura gli muove: «La vicenda che mi veniva contestata riguardava solo ed esclusivamente la segnalazione per la nomina di Fabio De Santis a Provveditore delle opere pubbliche per Toscana, Umbria e Marche. Ho quindi chiesto e ottenuto la disponibilità del procuratore della Repubblica di Firenze a essere ascoltato quanto prima». E così è stato. «Ai pm Giuseppina Mione e a Giulio Monferini — è ancora Verdini a parlare — ho fornito serenamente e con la massima trasparenza le informazioni richieste, illustrando le motivazioni del mio intervento come unicamente riconducibili al tentativo di risolvere il problema del danno erariale conseguente all’appalto per la realizzazione della scuola Marescialli e carabinieri a Firenze». E non ha dubbi il coordinatore nazionale del Pdl sulla conclusione del collo- Il mio intervento? Cercavo di risolvere il problema del danno erariale conseguente all’appalto della Scuola marescialli ❜❜ quio: «Ho dimostrato la mia più totale estraneità all’accusa». Nella girandola di nomi dei politici coinvolti, ieri, è emerso anche il nome di Altero Matteoli. Ma lo stesso ministro per le Infrastrutture e trasporti ha smentito: «Sono estraneo all’inchiesta che riguarda la Protezione civile e altri soggetti incaricati di pubbliche funzioni». Il ministro ha spiegato, richiamando fatti precisi: «Le intercettazioni pubblicate oggi (ieri ndr), peraltro in modo confuso, da un organo di stampa sono riferite all’annosa vicenda della costruzione della Scuola dei Marescialli e dei Brigadieri dei Carabinieri di Firenze, risalente al 1997, che non ha attinenza alcuna con l’inchiesta sulla Protezione civile. In quella vicenda ereditata dai precedenti esecutivi, che vede aperto un contenzioso complesso e complicato, la mia azione è tesa a evitare un danno economico di circa 34 milioni di euro alle casse dello Stato e al completamento di una struttura attesa da oltre tredici anni». E infine «Smentisco decisamente, inoltre un mio eventuale coinvolgimento in rapporti poco trasparenti tesi a favorire questa o quella impresa. La mia azione politica è finalizzata a indicare scelte e obiettivi programmatici che poi gli uffici competenti traducono in fatti e concrete realizzazioni». Intanto, l’inchiesta va avanti. Tra oggi e domani è attesa la decisione del gip di Firenze Rosario Lupo sulle istanze di scarcerazione presentate dai legali di tre dei quattro arrestati nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti: Angelo Balducci, Mauro Della Giovampaola e Diego Anemone. Il magistrato acquisirà oggi il parere dei pubblici ministeri e poi si pronuncerà. «Ho tempo fino a mercoledì — ha spiegato Lupo — Devo riflettere». Alcuni indagati hanno invece presentato ricorso al Tribunale del Riesame, che dovrà pronunciarsi entro dieci giorni dal ricevimento degli atti. Valentina Marotta Denis Verdini Leader toscano e uno dei tre coordinatori nazionali del Pdl © RIPRODUZIONE RISERVATA Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI Cronaca Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010 5 FI Le reazioni Silenzi, sussurri e grida. Totaro: la procura di Firenze da tempo ha un progetto ben preciso I dirigenti del partito se l’aspettavano da un momento all’altro, la voce della pubblicazione di intercettazioni riguardanti il coordinatore nazionale pdl Denis Verdini circolava già da una decina di giorni. Fra chi non risponde al telefono (il coordinatore regionale Massimo Parisi), chi cade dalle nuvole e chi attacca la magistratura, il Pdl toscano vive il suo giorno più lungo. Perfino gli antiverdiniani non si trovano o non sono bene aggiornati, il senatore Paolo Amato ha il cellulare staccato, il vicepresidente del consiglio regionale Angelo Pollina verso l’ora di pranzo dice di essere «appena tornato dalla montagna, non so nulla». Il coordinatore cittadino Alessio Bonciani preferisce «non commentare», mentre il senatore Achille Totaro è più netto: «La Procura della Repubblica di Firenze da tempo ha un progetto ben preciso, e il fatto che vengano fuori queste cose a ridosso delle elezioni regionali è emblematico. Del Pd stranamente vengono sempre presi i pesci piccoli, e invece gli affari grossi in Toscana e a Firenze vengono fatti attraverso il Pd, perché governano loro e stranamente vengono presi «Proprio ora che si vota... E nel Pd pescano solo pesci piccoli ed ex» Il centrodestra e il suo giorno più lungo gli ex capigruppo, gli ex assessori, gli ex di qua, gli ex di là e i pesci grossi vengono presi poco. È un po’ diverso da un coordinatore nazionale di partito. Insomma, dalle cronache vediamo spesso che molte denunce fatte alla Procura della Repubblica colpiscono persone di secondo piano del centrosinistra. È un periodo sospetto per pubblicizzare queste cose». Sono solo, sostiene Totaro, «telefonate di lavoro. E per pubblicizzare queste cose si fa passare il messaggio nella pubblica opinione che c’è qualcosa di losco». E le elezioni, sottolinea il senatore, «sono fra un mese». La scuola sottufficiali dei Carabinieri è un «bene che non riguarda solo il privato, ma una questione che riguarda il pubblico. Vedere che succede in quell’area ha una valenza di carattere generale e riguarda il governo del territorio; se non si può più parlare di nulla, basta saperlo. Se uno si attiva per far in modo che la caserma venga finita il prima possibile è un reato? Persone che si occupano della politica del territorio o delle grandi infrastrutture al telefono di cosa vuole che parlino? Del viaggio di Alice nel paese delle meraviglie? Intanto però uno viene messo al pubblico ludibrio con telefonate per il momento senza rilevanza penale». Il depu- Pubblico e privato «Sono solo telefonate di lavoro e ora si fa passare il messaggio che ci sia qualcosa di losco» tato Gabriele Toccafondi ieri mattina dopo aver letto il giornale ha chiamato subito Verdini; un atto di solidarietà, spiega. «Le voci si rincorrevano già una settimana fa, e oggi (ieri per chi legge, ndr) si leggono alcune intercettazioni. C’è da rimanere preoccupati, almeno per il metodo, che deve far riflettere tutti. Non è la prima volta che accade, ma dobbiamo sottolineare che in piena campagna elettorale si pubblicano intercettazioni con uomini politici che in questa campagna elettorale hanno voce in capitolo. Non mi sembra il metodo di una democrazia compiuta». Il vice coordinatore regionale Riccardo Migliori (che ieri nella sua veste di presidente della delegazione italiana all’Osce ha incontrato Giorgio Napolitano) so- stiene invece che in un politico che incontra imprenditori, ma non solo, e mantiene vivi i contatti con il territorio in cui è stato eletto non c’è nulla di male, ed è convinto che «il nostro fatturato sia il consenso politico», senza altri tornaconti. «Io — spiega il deputato — vado a pranzo con chi voglio, rivendico di pranzare con imprenditori, cardinali, massoni, di tutto, perché non ho niente da nascondere, solo da ascoltare, e quando mi mandano a rappresentare un territorio io devo ascoltare. Appena eletto devi chiedere scusa per essere stato eletto, perché comincia a stare sulle scatole: quando sei in Parlamento, ti dicono che sei sempre a Roma e che ti sei dimenticato del territorio; se stai qua ti dicono ma qui che ci stai a fare? Io ho il dovere di ascoltare tutti». Quando «c’è stata la crisi a Scandicci o c’è la crisi della Lucchini, andiamo a facilitare, certo: andiamo a trovare qualcuno che salvi i posti di lavoro, vorrei vedere chi non andasse a farlo. Io trovo ipocrita questa faccenda». E in fondo, conclude Migliori a proposito della scuola dei marescialli dei Carabinieri, «c’è un interesse pubblico nel chiudere il prima possibile i lavori». David Allegranti © RIPRODUZIONE RISERVATA Regionali/ Lite fra alleati a Prato Regionali/ Le candidature del Pdl Lega (senza invito) contro la Faenzi Nella rosa Galli non c’è, in lista chissà «Dopo Livorno si è ripresentato oggi il solito problema col Pdl, questa volta a Prato. Alla conferenza di presentazione dell’onorevole Faenzi (ieri, ndr) non è stata invitata la Lega Nord, che è un partito di governo come il Pdl e che è il terzo partito d’Italia». Il segretario della Lega Nord toscana Claudio Morganti torna a picchiare sul Pdl. «Capisco le difficoltà del Pdl e la volontà di tenerci sempre all’oscuro di tutto. La gente, però, ha capito che l’unica vera forza d’opposizione al Pd è la Lega Nord. Ricordo che l’onorevole Monica Faenzi è la candidata di tutto il centrodestra, non solo del Pdl. Perciò prenderà anche i moltissimi voti che piglierà la Lega Nord». «Appoggiamo Monica Faenzi — aggiunge Federico Tosoni, commissario provinciale pratese del Carroccio — ma prendiamo atto di tutto questo. Non abbiamo ricevuto alcun invito e a quanto pare per il Pdl l’onorevole Faenzi non è la candidata di tutto il centrodestra. Dato che i voti li prende anche da noi, ci sarebbe piaciuto un invito, cosa che avremmo fatto noi qualora il candidato Governatore fosse stato della Lega Nord». Sabato scorso al coordinamento regionale del Pdl sono state consegnate le rose dei nomi per Palazzo Panciatichi. Piuttosto ampie, contengono fra gli altri i nomi di consiglieri comunali e regionali. Spicca l’assenza di Giovanni Galli, capogruppo pidiellino di Palazzo Vecchio. Ma questo, come spiegano i dirigenti del partito, non vuol dire che l’ex portiere della Fiorentina alla fine non sarà messo in lista; in teoria è possibile anche che a Roma compilino una lista completamente diversa. Galli comunque «è un fuori quota», dicono dal partito. La decisione infatti non è nelle mani dei vertici locali, Massimo Parisi e Riccardo Migliori, ma spetta direttamente al Cav., così come nel caso di Marco Taradash (la cui candidatura viene data quasi per certa). Forse entro la fine della settimana si saprà qualcosa di più sulla composizione delle liste, dopo che i coordinatori nazionali si saranno riuniti per vagliare i nomi inviati da Parisi e Migliori. Monica Faenzi Candidata presidente del Pdl © RIPRODUZIONE RISERVATA Giovanni Galli Consigliere comunale in corsa per le regionali © RIPRODUZIONE RISERVATA L’intervista Il presidente della Regione parla delle emergenze e delle regole: «Io ho coinvolto tutti i livelli istituzionali» «Il potere di un commissario? Non è personale» Martini, l’esperienza di Viareggio e il caso Bertolaso: rischi e vantaggi di un incarico eccezionale Il candidato Udc Bosi chiama la Binetti «Venga in Toscana» Francesco Bosi, candidato dell’Udc alla presidenza della Regione Toscana, ha invitato a Firenze Paola Binetti — all’indomani del suo ingresso nel partito di Casini — insieme a Enzo Carra e Renzo Lusetti. «Anche nella nostra regione — dice Bosi — dobbiamo aprire una riflessione col mondo cattolico. In Toscana assumeremo iniziative alla presenza dell’onorevole Binetti, Carra e Lusetti per parlare insieme ai cattolici centristi e mostrare che ormai la loro casa è l’Udc». «Si tratta di un processo di rilegittimazione della politica e dei partiti — aggiunge — non può più andare avanti un sistema nel quale chi la pensa diversamente sta nello stesso partito e chi la pensa allo stesso modo sta in partiti diversi». La polemica di Guido Bertolaso contro la Regione Toscana e Claudio Martini è finita su tutti i giornali. Si discute anche di «Protezione civile spa», poteri speciali e rischi ed opportunità legati ai commissari speciali. Presidente, lei è commissario straordinario per la tragedia di Viareggio: dalla sua esperienza, quali sono limiti e pregi del commissiario? «In Toscana l’esperienza in Versilia nel 1996 fu molto positiva ed è stata indicata come modello, permettendo di migliorare i successivi interventi e a Viareggio le cose stanno andando bene. Il commissario ha senso se ci sono obiettivi chiari ed urgenti, se ha compiti precisi e definiti e risorse adeguate. Il commissario serve per unificare i percorsi ed evitare duplicazioni». Nessun rischio, visto che tra i poteri c’è anche la possibilità di incarichi a liberi professionisti e strutture private se non si possono usare strutture pubbliche, di agire in deroga ad alcune norme? «Quello del commissario non è un potere indiscutibile, personale, discrezionale, non è cesarismo; è un ruolo regolato dalla legge. Noi abbiamo coinvolto tutti i livelli istituzionali proprio per dare garanzie che questi poteri di con- trollo siano esercitati: a Viareggio la prima cosa che ho fatto è stato proprio istituire questo tavolo di confronto». Pensa che possano servire correttivi, anche alla luce delle ultime vicende? «In Toscana le cose sono diverse, non abbiamo fatto grandi opere, ma certo una riflessione va fatta e può farla il Parlamento, cui compete questo ruolo. Un problema del Paese è come essere veloci ed efficienti e allo stesso tempo corretti. Dobbiamo relegare al passato l’equazione corretti uguale lentissimi nel fare o attuare le cose. Se in tutti i paesi è possibile raggiungere l’equilibrio tra questi due elementi, significa che possiamo farlo anche noi, è indispensabile. Magari, appunto, guardando anche all’estero». Come guidica la «Protezione civile spa»? «Mi sembra una questione già tramontata. Che fare «Dobbiamo relegare al passato l’equazione corretti uguale lentissimi nel fare. In Parlamento bisogna avviare una riflessione sul tema» Ma in linea generale non vedo come cosa utile creare organismi separati». Lei ha già spiegato che è stato Bertolaso a non rispondere quando avete detto no alla gestione diretta da parte della protezione civile di parte degli stanziamenti per l’alluvione di Natale: come giudica questa richiesta? «Del tutto nuova, singolare: non mi era mai stata avanzata. Il 26 gennaio Bertolaso ha fatto questa proposta di trattenere il 70% degli stanziamenti, il 28 la giunta ha obiettato dicendo no e riscrivendo l’ordinanza che era davvero fatta male e da allora non abbiamo saputo nulla, fino a leggere sui giornali le parole di Guido Bertolaso. A me non interessano le polemiche, ma il fatto che a 53 giorni dall’alluvione l’ordinanza ancora non c’è e non per colpa nostra». Presidente, anche come commissario, com’è la situazione di Viareggio? «Il lavoro è impostato bene e mancano 7/8 milioni, ma credo arriveranno. Più grave è la situazione dell’alluvione di Natale: il governo ha stanziato per Toscana, Liguria ed Emilia 120 milioni per tutti gli interventi, ma questa cifra è stata già raggiunta con i soli lavori di urgenza». Mauro Bonciani © RIPRODUZIONE RISERVATA Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 6 FI Cronaca Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino Tramvia Anche ieri carrozze piene. Molti pensionati curiosi. E un incidente imprevisto Tira il freno d’emergenza per scendere da Sirio: linea bloccata 40 minuti Fermo anche il convoglio con Renzi e il presidente di Ataf Piazza Stazione Rivoluzione del traffico: tanti in coda senza paralisi Primo giorno, ieri, della rivoluzione del traffico (bis): quella scattata con la partenza della linea 1 Scandicci-Santa Maria Novella. Ci sono state code e rallentamenti durante le ore di punta, ma nessun blocco della circolazione. La vera prova sarà però oggi quando saranno conclusi i lavori per la nuova viabilità. Segnalazioni e divisori per le corsie sono stati realizzati in mattinata. Così tecnici comunali, vigili e operatori della Sas hanno fatto scattare i provvedimenti previsti. Il primo è in largo Alinari: il traffico privato è spostato a sinistra e quello pubblico a destra, esattamente il contrario rispetto al passato. La svolta in piazza Stazione, lato McDonald’s, ora è riservata a mezzi pubblici, residenti, carico-scarico merci e motorini, e in via Valfonda compare il divieto per tutti i veicoli tranne bus e taxi. Inevitabili errori e incomprensioni dei cartelli. Il kiss&ride, la corsia per la sosta rapida alla biglietteria della stazione, è attivo ma pochi lo prendono: manca ancora il cartello. Le auto in uscita dalla stazione devono passare da via Santa Caterina da Siena e via della Scala, da anni corsie riservate ai bus e per questo le auto frenano temendo di sbagliare. Riapre la svolta in piazza Indipendenza verso i viali, per alleggerire l’apertura (dalla prossima settimana) di via Faenza. Il traffico ha retto bene i cambiamenti nella prima mattinata. Poi, a mezzogiorno, sono cominciate le code in via Nazionale e in via della Scala, anche a causa di un incidente sui viali. Nel pomeriggio ancora code in uscita dalla città, complice un altro incidente. Oggi prova del fuocoi: «Il primo giorno della settimana è sempre poco attendibile — spiegano i tecnici — perchè non ci sono i veicoli del carico-scarico merci e gran parte del traffico del centro storico. Siamo comunque fiduciosi». Federica Sanna © RIPRODUZIONE RISERVATA C’è da augurarsi che la «tramveide» vissuta ieri da Firenze sia solo la classica (ed episodica) legge di Murphy, quella secondo cui se una cosa negativa può accadere nel momento più sbagliato, forse accadrà. Nel primo pomeriggio qualcuno, a bordo di una vettura in arrivo alla fermata Olmi alle Cascine, ha azionato il freno di emergenza. Nessuna conseguenza per i passeggeri del Sirio in questione, che viaggiava già a bassa velocità essendo in procinto di fermarsi, ma il gesto, ancora da chiarire, ha avuto ripercussioni sull’intera linea. Le procedure di sicurezza stabiliscono infatti il blocco immediato di tutto il sistema. Così, le vetture in transito sulla linea T1 sono state costrette a fermarsi per circa 40 minuti. Inoltre, dopo aver effettuato i controlli di sicurezza, il manovratore del tram non sarebbe riuscito a farlo immediatamente ripartire. Filippo Bonaccorsi, presidente di Ataf, al momento del blocco si trovava col sindaco di Firenze Matteo Renzi a bordo della vettura subito dietro a quella incriminata. E’ quindi sceso a vedere: nel constatare le difficoltà incontrate dal conducente, ha poi spiegato ai microfoni di Controradio, ha deciso di inviare una diffida ad Ansaldo Breda, azienda produttrice dei mezzi. Gest, la società che cura il sistema tramvia, dal canto suo ha fatto sapere che le vetture sono dotate di videocamere di sorveglianza e che, da regolamento, chi manomette i dispositivi di bordo rischia una multa fino a 250 euro. Il sindaco Renzi, intanto, proprio ieri aveva affidato ad una nota alcune riflessioni post-tramvia. Dopo l’inaugurazione di domenica scorsa, in cui aveva voluto evitare «fanfara e discorsi compiaciuti», si è detto molto felice della giornata inaugurale, contento dell’effetto «luna park» che ha invogliato i cittadini a toccare con mano la realtà del- la tramvia. «Un po’ di rodaggio ci vuole sempre» ammette, lamentando anche di non essere riuscito a modificare il tracciato a favore dell’ospedale di Torregalli. L’eventualità fu valutata ai tempi dei primi progetti ma scartata, in seguito, per via del poco spazio. Renzi conclude dicendo di volersi rifare con le altre due linee di futura costruzione che, promette, «avranno una maggiore attenzione al design dei pali e sopratutto ai lavori nei cantieri». In serata è arrivato l’affondo dell’eurodeputato della Lega Nord Claudio Morganti che accusa la tramvia fiorentina di essere stata costruita senza tenere conto delle più basilari Gest «Le vetture hanno la videocamera, chi manomette qualcosa pagherà 250 euro» Bonaccorsi «Troppo tempo per riattivare la linea. Invierò una diffida ad Ansaldo Breda, che produce i mezzi» norme sulla disabilità: alcune associazioni di disabili hanno infatti fatto notare la presenza di uno scalino tra vettura e banchina. Un pomeriggio di grattacapi insomma, per il Sirio fresco di battesimo. E pensare che al mattino tutto era andato bene. Il day one aveva visto, dalle prime ore del mattino, gruppetti di persone alle fermate. «Prossima fermata Resistenza» annunciava la voce dagli altoparlanti, ossia la «piazza del Comune nuovo» come la chiamano tutti a Scandicci. Chiara Maltese, ventottenne residente a Firenze in zona Parterre, si preparava a scendere raggiante: «L’ho attesa tanto, per me è l’ideale: mi la- scia davanti all’ufficio. Poi, faccio parte di Verdiana, un’associazione ambientalista e sono da sempre pro-tramvia». Di là dalla banchina i primi pendolari diretti a Firenze aspettavano il Sirio. Giuliana Giuntoli, è speranzosa: «Speriamo funzioni, per me che lavoro in Largo Alinari sarebbe molto comoda». E mentre Sirio scivolava avanti e indietro fra Firenze e Scandicci, in corrispondenza del ponte sull’Arno tutti giravano la testa per non perdere lo spettacolo del paesaggio: se un lato regalava lo scorcio del Ponte Vecchio e della torre di Arnolfo stagliata contro il cielo, dall’altro il verde delle Cascine riposava i passeggeri assonnati. Ma la visuale più bella era negli occhi dei bambini: quelli meravigliati di Cosimo, 10 anni, che va a scuola in tram con sulle spalle uno zaino più grande di lui, o quelli felici di Martina, 6 anni, che dice alla mamma: «Ho scelto il posto più bello» e si siede sul sedile rialzato vicino al grande finestrino. Il tram lascia Santa Maria Novella, dando il via ad un’avventura che durerà solo una fermata: il tempo di arrivare alla stazione Leopolda vicino alla scuola elementare. Non solo lavoratori e studenti però: erano in molti ieri, soprattutto tra i pensionati, coloro che sono saliti sul tram per godersi con calma il viaggio. Talmente tanti che, a metà mattinata, un giovanotto sessantenne, salendo a bordo ha esclamato: «Quante teste bianche, devono aver chiuso gli asili oggi». Il biglietto gratis e la destinazione decentrata hanno attratto anche chi, ieri, ha deciso di marinare la scuola. Molti i liceali sui tram dopo ore dallo squillare della campanella. Menzione d’onore per uno di loro che, serissimo, spiegava: «Vorrei cambiare scuola, quella nuova è sul tracciato della tramvia: così ho pensato di venire a vedere». In panne Sirio fermo alle Cascine: qualcuno avrebbe azionato proditoriamente il freno di emergenza On the road L’andata e ritorno di Razzanelli, comizio incluso A bordo, con il paladino del No «Sì alla linea 1, ma che rumore» Edoardo Lusena © RIPRODUZIONE RISERVATA «Mario, ma che fai, porti male?». No, non è Maria Novella e già snocciola, a mente, i nucolpa di Mario Razzanelli se il Sirio ieri si fer- meri, a partire dal costo chilometrico, della lima e lascia i passeggeri fermi sul ponte di nea 1. «Quarantatrè milioni di euro: tutto perpiazza Paolo Uccello, la colpa è di uno scono- ché la sovrintendenza ha detto no a fare un sciuto che ha tirato il freno a mano e ingolfa- ponte accanto a quello della Vittoria. Hanno to la tratta verso Scandicci. «Io, poi, mica ero cambiato il percorso, tagliato fuori 20 mila contrario alla linea 1: il referendum l’ho fatto fiorentini che abitano tra Legnaia e Soffiano, sulle 2 e sulla 3», dice il consigliere della Le- e fatto questo scempio alle Cascine: ci sono ga, che ancora non può fregiarsi del titolo sui ancora le transenne, che aspetta Renzi a tocomunicati stampa del Comune, c’è un con- glierle?». Prima di arrivare là, il leghista canditenzioso con la presidenza del consiglio, dato in consiglio regionale, si mette a parlare «guardate che alla fine mi con i passeggeri. «Ha fatto tocca denunciarvi», dice ad un referendum contro la uno dei dirigenti dell’ufficio Bilancio e speranze tramvia che non serviva a del sindaco mentre corre «Però speriamo che nulla, ha fatto buttar via un per salire sulla tramvia. milione di euro», dice un anfunzioni meglio. Le altre ziano che abita in viale NenIl giro sulla Firenze-Scansaranno tutte diverse. ni. «No, è servito: il sindaco dicci assieme «all’antitram di Firenze» (il primo, sicura- E che la 3 vada sottoterra» Renzi ha deciso di non farlo passare in Duomo», ribatte mente, e il più noto) divenRazzanelli. Ma quando si ta una corsa a metà tra il giro turistico e il comizio elettorale, inframez- mette a parlare degli «errori di progettaziozato da una quindicina di telefonate mentre ne», accanto a lui in tanti annuiscono, qualcuorganizza il lavoro della sua impresa («otto no lascia il numero di cellulare, lui dà il suo. «In piazza Vittorio Veneto hanno sbagliato mesi di campagna elettorale sono stati pesanti, ho dovuto riprenderne in mano le redi- a fare il sottopasso, per far passare la tramvia ni»), una missione della città cinese di Nin- hanno dovuto alzare due metri, dalla piazza gbo a Firenze, un altro viaggio transoceanico non si vede più le Cascine», spiega ai presenpassando da Amburgo, la partecipazione ad ti. Pochi metri dopo, il Sirio si ferma appena un talk show: «E che, parlate della tramvia e passato il ponte. E si blocca. Chi è accanto al guidatore fa il passaparola a quelli dietro. Donon mi chiamate? Non si può». Mario «l’antitram» sale alla stazione Santa po cinque minuti, la gente inizia a scendere. La protesta per l’aumento della Cosap nella Sala de’ Dugento «Tassati e offesi» L’opposizione con gli ambulanti Nardella va avanti Assalto dei venditori ambulanti a Palazzo Vecchio. Circa un centinaio di lavoratori dei mercati cittadini si sono presentati ieri alla seduta del Consiglio comunale per chiedere di cancellare l’aumento della tariffa per il suolo pubblico Cosap. Ma niente da fare. Così continuano le proteste: oggi saranno distribuiti migliaia di volantini per la città. E promettono le categorie: «Sarà solo l’inizio». Nella mattinata, la discussione sugli aumenti della Cosap arriva nel gruppo del Pd, che ha convocato il vicesindaco Dario Nardella, anche assessore allo sviluppo economico, per capire meglio le ragioni dei numeri inseriti in bilancio; qualche consigliere esprime le sue perplessità. Alle 15 in punto si aprono le porte del Salone de’ Dugento. In meno di un minuto i posti sono tutti occupati. Sono riusciti a entrare circa una cinquantina di ambulanti, i restanti sono bloccati dai vigili urbani nel cortile: «Non possiamo consentire l’accesso se la sala è piena». Aspettano in silenzio fino a quando non arriva la comunica- zione del vicesindaco, messa all’ordine del giorno fra gli ultimi punti, facendo irritare il capogruppo del Pdl Giovanni Galli, e non viene firmata dal Pd la mozione per aprire il dibattito: «Era una richiesta strumentale per creare solo scontro fra maggioranza e opposizione», spiega il capogruppo Francesco Bonifazi. Nardella prende la parola: «Le tariffe del suolo pubblico erano ferme dal 2001 — spiega — fin dall’inizio di questo mandato abbiamo fatto importanti interventi sui mercati e ne sono previsti altri per 2 milioni e 650 mila euro, di cui 1 milione e 600 per il 2010. E bisogna considerare che sono in atto i finanziamenti degli scorsi anni per 8 milioni di euro. Soldi che andranno a beneficio dei mercati: non possiamo togliere questi soldi agli altri cittadini, per questo abbiamo deciso di aumentare le tariffe. Ci sono poi i fondi che investiremo sulle strade che avranno comunque una ricaduta sui mercati». Il vicesindaco fa qualche esempio: in piazza dei Ciompi, per 19 metri quadri di suolo, Contestato Le proteste degli ambulanti si sono concentrate su Dario Nardella, vice sindaco e assessore allo sviluppo economico chi pagava 214 euro al mese pagherà 278 euro; nel mercato coperto di Sant’Ambrogio, per 100 metri quadri, la tariffa passa da 389 euro a 1.000 euro. È silenzio fra gli ambulanti, finchè il vicesindaco non aggiunge: «Non abbiamo dati trasparenti sui redditi degli ambulanti». E scoppia il finimondo: «Vergogna, ci sta dando dei ladri», «Ascoltiamo, ma non vogliamo essere offesi», urlano alcuni ambulanti. Fischi e caos, intervengono i vigili e si placa la protesta. Il consigliere del Pdl Marco Stella si batte in difesa degli ambulanti: «Questo aumento è inaccettabile, mi aspettavo un ragionamento in difesa delle famiglie che stanno attraversando la crisi economica. E mi chiedo quali siano stati gli investimenti fatti nei mercati: dove sono i nuovi banchi con caratteristiche architettoniche?». «Le nuove tariffe — aggiungono i colleghi del Pdl Stefano Alessandri e Emanuele Roselli — colpiscono anche le famiglie: si registrano aumenti dei passi carrabili e l’occupazione del suo per le impalca- Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI Cronaca Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010 I cantieri infiniti La replica al sindaco («Chi ha sbagliato pagherà») La difesa dei costruttori «Colpevoli dei ritardi? Noi ci abbiamo perso» Secondo il presidente dell’Ataf i tempi per riattivare la linea sono stati troppo lunghi (Foto Caprai/Sestini) Mister referendum Viaggio in tramvia insieme a Mario Razzanelli, l’uomo del referendum. «Ma non contro la linea 1», precisa (Foto Sestini) «Ma che, si è già rotto?», domanda, sornione, Razzanelli. «Troppi mezzi sulla stessa linea», spiega l’autista. Ci vorranno 20 minuti per ripartire. Meglio aspettare il prossimo. Che arriva, molto più pieno di quello partito. La calca è forte, ci si lamenta perché non si arriva alle maniglie. Razzanelli continua nel suo comizio-lezione: «Ma le penali per i ritardi, chi le paga? Renzi ha disdetto i contratti? Altrimenti ci sono già 20 milioni di euro da pagare, per non parlare dei costi di gestione, 10 milioni di euro l’anno. Con un milione e mezzo di passeggeri, il doppio di chi va oggi tra Firenze e Scandicci, si arriva poco sopra il milione di euro», sentenzia Razzanelli. In via del Sansovino arriva l’annuncio dell’autista: «Il tram si ferma qua», farà inversione, bisogna prendere quello dopo. I civilissimi passeggeri si permettono qualche improperio, ma aspettano quello dopo. E quello dopo ancora, dato che il primo Sirio che arriva è strapieno. Dopo un’ora e 10 minuti (per l’esattezza, alle 17.57) si arriva alla penultima fermata di Scandicci, De Andrè. Ma a vederla ora, ferma a Scandicci, la tramvia è ancora «il mostro«? «Sicuramente non può passare dal Duomo — risponde Razzanelli — Intanto, speriamo che questa linea funzioni meglio. Ho parlato con Renzi, la 2 si farà, la tre non passerà da via dello Statuto. Per me, va fatta sottoterra. Non sono un disfattista, ma questo viaggio di oggi è simbolo della cialtroneria di come è stato fatto questo lavoro», dice Razzanelli, che prende il Sirio per tornare a Firenze, ci arriverà dopo 24 minuti. Bene, no? «Mah, — commenta prima di andare in diretta a Controradio — fa anche rumore: non avevano detto che era silenziosa? Sente che fischio elettrico?». Marzio Fatucchi © RIPRODUZIONE RISERVATA pegno e la collaborazione di tutti i soggetti, imprese, Ataf come stazione appaltante, Comune, e ringrazio tutti — aggiunge Gallo — Ognuno ha fatto la propria parte». Nessuna vostra responsabilità? «L’impresa non può sostituirsi a chi dà l’appalto o fa il progetto. Certo la linea 1 ci ha dato un grosso insegnamento e per le linee 2 e 3 (nel project financing che le realizzerà ci sono anche le imprese costruttrici della Linea 1 ed i tram saranno ancora i Sirio di Ansaldo Breda, ndr) i tempi dovranno esse- La curiosità «Ora Frey cambierà casa» Lui smentisce Si vocifera nei pressi del capolinea di Santa Maria Novella: «Frey cambia casa per colpa della tramvia», dicono alcuni cittadini. L’edicolante ha pure un indizio che va in questa direzione: «Suo figlio è venuto qualche giorno fa a comprare un giornale di annunci immobiliari». Ma perchè? Come tutti i cittadini di via Iacopo da Diacceto, dove abita il portiere della Fiorentina, potrebbe lamentarsi per il tram che cigola in arrivo da viale Fratelli Rosselli. Ma alla fine è proprio lui, dal citofono del suo appartamento, a smentire: «Non cambio casa e la tramvia mi piace. Spero davvero che possa risolvere i problemi di traffico di Firenze». F. S. © RIPRODUZIONE RISERVATA re più brevi». Per i consorzi di costruzione Ccc e Cmb è quasi tempo di bilanci. «Ci saranno ancora alcuni mesi di lavori, per cose che non influenzeranno il servizio o gli utenti, e c’è da chiudere il contratto, ma un fatto è già certo: la linea 1 della tramvia non è stata un buon affare. Le imprese del nostro consorzio sono in sofferenza e il conto si chiuderà in perdita, comunque vada il contenzioso. Il trascinamento dei tempi ha avuto effetto sui costi sostenuti, sugli impegni presi dalle ditte e noi abbiamo sopportato le conseguenze dal punto di vista economico. La tramvia è stato un affare solo dal punto di vista del ritorno di immagine». Il Comune si lamenta, le ditte si lamentano, ma allora? «Il segreto per evitare i problemi è semplice — dice Gallo — Decidere tutto subito, evitare ogni incertezza e far partire i lavori solo a progetto completamente approvato, in ogni suo aspetto, dal tracciato ai pali o alle luci; altrimenti i tempi diventano imprevedibili». Il sindaco Renzi, intanto ha spiegato che in estate si partirà con il primo lotto della linea 2 — «aspettiamo il progetto da parte dei vincitori della gara» — e ripete: «Ho voluto evitare ogni tipo di inaugurazione ufficiale, con fanfara e discorsi compiaciuti di noi politici: quando un’opera ci mette il doppio del tempo previsto c’è ben poco da fanfarare». Il presidente di Ataf, società che ha bandito la gara per la linea 1, Filippo Bonaccordi ha aggiunto al Tg3, a proposito di «chi sbaglia paga»: «Sinceramente non ci aspettavamo così tanta gente sui tram all’inaugurazione, ma questo non deve far finire tutto a tarallucci e vino. Ci sono stati forse errori nel progetto, ci sono stati ritardi sui cantieri e nella consegna dei convogli: verificheremo, ad iniziare da subito». In ballo, oltre alle responsabilità, ci sono almeno una decina di milioni — finora la linea 1 è costata 255 milioni — ed il rapporto che regolerà i cantieri ed i lavori delle linee 2 e 3. VIA CIRCONDARIA Rolex originali rivenduti su internet Avevano 21 orologi Rolex, originali ma di provenienza non certificata. Per questo un 51enne di Roma e un 40enne di Salerno sono stati denunciati dalla guardia di finanza in via Circondaria per incauto acquisto. Gli orologi sarebbero poi stati rivenduti su internet a prezzi inferiori. IN AEROPORTO Giacche di pitone sequestrate alla dogana Tre giacche di pitone, sprovviste dei documenti necessari all’importazione italiana, sono state sequestrate dagli uomini del corpo forestale e dell’Agenzia delle Dogane, durante un controllo all’aeroporto di Peretola. Un denunciato. VIA BOLOGNESE La proprietaria dorme, loro rubano i gioielli Furto in un’abitazione in via Bolognese. Mentre la proprietaria dormiva, ignoti hanno forzato una finestra e hanno sottratto dai cassetti gioielli per un valore di 15.000 euro. Al suo risveglio, la donna, 62 anni, si è accorta del furto e ha dato l’allarme alla polizia. SINDACATI Ataf, venerdì quattro ore di sciopero Cgil, Cisl, Uil e Cisal trasporti hanno proclamato uno sciopero nazionale di 4 ore per venerdì prossimo. Gli autisti dell’Ataf sciopereranno dalle 17 alle 21. In questa fascia oraria non sarà garantita la regolarità del servizio. FERROVIE Trenitalia, più mezzi e rimborsi per pendolari La Regione ha presentato alle associazioni dei pendolari il contratto con Trenitalia. Tra le novità l’investimento di 210 milioni di euro per il rinnovo del 30% della flotta e la possibilità anche per gli abbonati di ottenere i rimborsi. (G.G.) Mauro Bonciani © RIPRODUZIONE RISERVATA Palazzo Vecchio Federica Sanna © RIPRODUZIONE RISERVATA COMUNITA’ MONTANA DELLA MONTAGNA FIORENTINA Bocciato il test anti droga per i consiglieri comunali ture per le ristrutturazioni delle case». «Avete aumentato le tariffe anche per il convitto dei non vedenti», aggiunge Bianca Maria Giocoli, vice capogruppo Pdl. La discussione finisce in politica: «Se i Comuni sono costretti agli aumenti delle tasse — tuona la consigliera Pd Tea Albini — è perchè questo governo di centrodestra non garantisce fondi». «Il governo Berlusconi — aggiunge il vicesindaco — non ha previsto alcun finanziamento sul commercio». Bonifazi (Pd) prova a mediare organizzando un incontro fra gli ambulanti e i capigruppo. Alla fine della riunione si attenua la tensione, ma non scompaiono i problemi: «Non c’è stata una disponibilità a cancellare il provvedimento — afferma Lapo Cantini, coordinatore area commercio di Confesercenti — e domani cominceremo le nostre forme di protesta». La prossima settimana potrebbe essere programmata una grande manifestazione contro gli aumenti. Concitazione Qualche momento di tensione nella Sala de’ Dugento tra vigili urbani e ambulanti: molti non sono potuti entrare perché la parte per il pubblico era già piena (Foto Sestini) FI Bianca & Nera «Troppe incertezze. In futuro via ai lavori solo con progetto completo» Palazzo Vecchio va avanti tutta sulla questione dei ritardi della linea uno della tramvia — «chi ha sbagliato pagherà, la questione morale è anche fare bene, e velocemente, i lavori su cui ci siamo impegnati», ha scritto ieri il sindaco Renzi nella sua enews —, Ataf ribadisce che sta già lavorando per rintracciare le responsabilità, ma le imprese che hanno costruito la tramvia Firenze-Scandicci non ci stanno. Anzi rilanciano: siamo noi che dobbiamo avere i soldi. Rilanciano, spiegando i lavori «infiniti», cosa potrà e dovrà cambiare in futuro, perché è in corso un contenzioso sul costo finale della tramvia. Senza toni polemici, ma precisando la propria posizione, l’ingegnere Giovanni Gallo, direttore tecnico dell’associazione di imprese che ha realizzato la linea 1, fa il punto: «Ho letto quanto ha detto Renzi sui ritardi e le responsabilità, ma noi non ci sentiamo responsabili dei ritardi. L’amministrazione è nuova, il sindaco ha rinnovato la struttura di Palazzo Vecchio e forse non conosce bene le cose: ci sono state circostanze, cambiamenti, adeguamenti, varianti, che hanno portato alla situazione attuale. Il contratto deve essere ancora chiuso e ci sarà una ricognizione finale che stabilirà chi deve avere cosa». Niente su cui chiedere scusa, dunque, nessuna responsabilità? «Ieri (domenica, ndr) anch’io ero sui tram e parlando con la gente ho visto la gioia per l’evento, ma è anche vero che i cittadini hanno sopportato i disagi dei cantieri. Come le dicevo però c’è una procedura in corso, come da contratto e come è normale per un’opera simile; ci sarà l’istruttoria finale e saranno individuate le responsabilità. Questo è stato un appalto di un’opera pubblica molto importante, ma ci sono state molte situazioni impreviste». Palazzo Vecchio nel maggio 2008 fissò il nuovo calendario dei lavori con una penale di 40.000 euro per ogni giorno di ritardo: avete chiesto integrazioni monetarie alla luce di ulteriori cambiamenti. Chi pagherà, Comune o imprese? «La penale a cui fa riferimento è stata introdotta, ma condizionata a precisi avvenimenti che dovevano concretizzarsi: dal rilascio di alcuni permessi, alla disponibilità della sottostazione Enel della Stazione. Per far partire a San Valentino la linea 1 c’è stato il massimo im- 7 È bagarre sul test antidroga per assessori, consiglieri e autisti di mezzi pubblici. La maggioranza del Consiglio comunale ha bocciato, ieri, la mozione presentata dal consigliere del Pdl Giovanni Donzelli: «Credo che dobbiamo dare serenità ai genitori dei bambini che salgono sui nostri bus e ai cittadini che ci hanno votato: devono sapere se quando approviamo delibere da milioni di euro ci siamo drogati oppure no. Io non ne ho mai fatto uso». Il vice capogruppo del Pd Francesca Chiavacci ribatte: «Chiedo rispetto per il nostro ruolo e per i cittadini che ci hanno votato sulla base di quanto abbiamo proposto: la droga non c’entra nulla. Per quanto riguarda gli autisti di Ataf: esiste già un controllo campione, due volte l’anno». «Ridicolo — dice Michele Pierguidi (Pd) — io non mi drogo: deve bastare quello che dico». Anche il presidente del consiglio Eugenio Giani si sfoga: «Mettere in dubbio la nostra capacità di intendere e volere mi sembra esagerato». «Non mi sembra il caso di fare battute sull’argomento», conclude Mario Tenerani (Pdl). La mozione non passa, vota a favore solo il Pdl. (F. S.) ESTRATTO DI BANDO DI GARA La Comunità Montana della Montagna Fiorentina, Via XXV Aprile 10, 50068 Rufina (FI), Tel: 055/839661, fax: 055/8396634, www.cm-montagnafiorentina.it, indice la procedura aperta per l’affidamento dell’appalto dei lavori di realizzazione dell’impianto di teleriscaldamento nella frazione di Castagno d’Andrea nel comune di San Godenzo (FI), mediante aggiudicazione al massimo ribasso percentuale sul corrispettivo “a corpo” a base di gara di € 799.542,98 (settecentonovantanovemilacinquecentoquarantadue/98) oltre IVA, di cui € 46.065,61 (quarantaseimilasessantacinque/61) oltre IVA per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, composto dalle seguenti categorie: OS28 Classifica II, OG1 Classifica I, OG3 Classifica I. Il requisito della categoria specialistica OS28 non può essere soddisfatto mediante il possesso della categoria OG11. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 22 marzo 2010 in conformità con il bando ed il disciplinare di gara. Le informazioni potranno essere assunte: a) sul sito Internet; b) presso la sede dell’Amministrazione. Il bando di gara è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.17 del 12/02/2010. Il Responsabile del Procedimento - Dott. A. Ventre ogni settimana in edicola Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 8 FI Cronaca Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino Hinterland Impruneta Il sindaco Beneforti e l’assessore Buccianelli all’assemblea pubblica: l’opera riqualifica la zona Premiati Il logo del nuovo centro di socializzazione per giovani disabili è stato realizzato dai bambini della IV B della elementare Vittorino da Feltre. Il loro progetto ha vinto su altri 19 presentati dalle scuole della zona «Una muraglia cinese ai Bottai» Gli abitanti contro la pensilina del nuovo parcheggio. «Troppo moderna» Atteso, contestato, poi di nuovo atteso. Con impazienza. Il parcheggio dei Bottai, frazione del Comune di Impruneta, è un’opera legata all’accordo con società Autostrade per l’Italia per la realizzazione della terza corsia. Potrebbe essere pronto in estate. Non c’è solo il parcheggio sulla via Cassia nel progetto di Autostrade che ruota intorno al casello dell’A1 Firenze-Certosa (che sarà ribattezzato presto Firenze Impruneta), c’è lo spostamento del traffico da Bottai al by-pass del Galluzzo che assorbirà il traffico diretto verso la Firenze-Siena; c’è il nuovo parcheggio scambiatore (per circa 500 auto), che sarà a tre livelli (due sotterranei) e coperto da un manto erboso, una lunga pista ciclabile e infine la sistemazione di grande parco fluviale, il Parco Pali. L’attenzione dei cittadini è però tutta concentrata sul cantiere del parcheggio Bottai, che ha avuto una storia travagliata: uno stop per un contenzioso tra la ditta che esegue i lavori, la Baldassini Tognozzi e Autostrade. E ora i cittadini sono spazientiti. «Ci avete costruito di fronte alle case una muraglia cinese, non siamo Sesto Nuovo centro per giovani disabili «Felicittà» è aiutare a non sentirsi più esclusi re la stessa cosa ad altre frazioni, ma qui sarà presto possibile declassare la Cassia a strada comunale, questo significa poter fare marciapiedi, mettere un’illuminazione migliore. Il parcheggio servirà i residenti e i clienti dei negozi della zona». «Prima ci stavano 200 auto!», contesta un commerciante. L’assessore gli risponde, «Certo perché si mettevano dove capitava. I posti segnati nel nuovo parcheggio sono 61 ma lungo la strada e dietro ci sarà posto per altre auto». Il nome, «Felicittà», glielo hanno trovato i bambini della IV B della Vittorino da Feltre. Il luogo, sono gli ex locali della Misericordia in piazza della Chiesa. Quanto ai tempi, l’inaugurazione sarà il prossimo sabato mattina. E’ il nuovo centro comunale di socializzazione per giovani disabili, che già dalla prossima settimana entrerà in funzione. Per sceglierne il nome e il logo da esporre sulla facciata, era stato indetto un concorso tra le scuole del territorio; a spuntarla sono stati appunto i ragazzi della primaria Vittorino da Feltre, che hanno battezzato il centro «Felicittà» e hanno scelto come simbolo un puzzle colorato e aniConcorso mato che sorride. Nella nuova struttura comunale Il logo è stato posto «sia progetti che disegnato dai bambini troveranno già esistono e sono ospitati in aldella elementare tre strutture del territorio — ha Vittorino da Feltre spiegato l’assessore alle politiche sociali Caterina Conti — sia progetti del tutto nuovi». L’obbiettivo delle varie attività, sia individuali che di gruppo, è di promuovere l’inclusione sociale e la socializzazione di ragazzi disabili gravi e gravissimi in età scolare, dalle elementari alle superiori. Sabato mattina, l’inaugurazione, con annessa premiazione della classe vincitrice del concorso, mentre gli altri 19 lavori presentati dalle scuole del territorio rimarranno esposti nella sede della società della salute a Sesto, in via Dante Alighieri. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Contestazione Gli abitanti di Bottai hanno contestato la costruzione della pensilina per gli autobus davanti al nuovo parcheggio, in un’assemblea (sopra) col sindaco Beneforti (foto a sinistra). zona paesaggistica? Come è stato possibile fare questa cosa?», quasi grida una signora all’assemblea pubblica che si è tenuta nei giorni scorsi al circolo Arci di Bottai. C’era circa un centinaio di persone, che ha seguito la presentazione del progetto dell’architetto Marco Casamonti di Archea (era la sera prima della bufera dell’inchiesta sugli appalti per i grandi eventi portata avanti dalla procura fiorentina). La «muraglia cinese» è in realtà una grande pensilina per aspettare gli autobus, lunga circa 30 metri. «Troppo moderna per i nostri gusti», dicono i cittadini. «Ci sono grossi problemi di sicurezza qui — continua una signora — ci avete pensato? Ci sono state macchine bruciate nel parcheggio vecchio, ci sono stati casi di spaccio, non si riproporranno questi problemi con un muro del genere? E’ uno spazio a pro dei ladri». Questione di mesi? L’intervento fa parte dei lavori collaterali alla terza corsia dell’A1 La fine prevista in estate Il sindaco di Impruneta, Ida Beneforti, ricorda che il progetto ha circa dieci anni e che la precedente amministrazione l’ha discusso con i cittadini, «non è una sorpresa — quindi — e comunque le opere moderne possono essere apprezzate solo una volta completate». Quando gli permettono di prendere la parola l’assessore ai lavori pubblici, Leonello Buccianelli spiega: «Vengo ai Bottai tranquillo, perché qui stiamo per portare a termine un progetto valido (pronto probabilmente in estate) che riqualifica l’abitato. Non possiamo promette- Lisa Baracchi Francesca Gambacciani Dai dieci Comuni Sesto Il liquidatore: Seltec sta morendo La vendita di 3 rami d’azienda su 5, il mantenimento di 8 lavoratori su 25, e lo spostamento in una sede più piccola a Calenzano. Questo il futuro della Seltec di Sesto, specializzata tra l’altro nella produzione di apparecchi per l’analisi dei gas di scarico, per l’analisi qualità dell’aria, e in condizionatori per le automobili, secondo quanto reso noto ieri dal liquidatore dell’azienda Arturo Mattei: «L’azienda ci sta morendo in mano — ha detto — e non c’è più tempo». Calenzano Campagna contro l’abuso di alcol «Apri gli occhi. Se bevi non guidare» è la campagna contro l’abuso di alcol promossa dal Comune di Calenzano. Un’iniziativa che prevede prove con l’acoltest, materiale informativo ed incontri organizzati dalla Polizia municipale per far conoscere i rischi della guida in stato di ebbrezza. Gli alcoltest usa e getta distribuiti fino ad oggi sono circa 1.000. Nel 2009 la Polizia Municipale ha effettuato 150 controlli, 4 di questi si sono conclusi con una denuncia per guida in stato di ebbrezza. (R. R.) Calenzano Rifiuti, sempre più porta a porta Si amplia la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, iniziata l’anno scorso, interessando 170 famiglie e circa 130 aziende. L’allargamento interesserà la zona industriale di Calenzano coinvolgendo altre 120 imprese. Dall’anno scorso, Quadrifoglio ha deciso di limitare l’uso della plastica non distribuendo più i sacchi colorati. I cittadini infatti potranno usare i sacchetti che hanno in casa e non ci sarà bisogno di distinguerli perché ogni giorno verrà raccolto un tipo di rifiuto secondo un calendario che si sta completando. (R. R.) Fiesole L’ufficio di Michelucci, a saldo Nuova stima al ribasso per l’ex studio dell’architetto Michelucci, che si trova in via dei Ramaglianti a Firenze all’ultimo piano della Torre dei Ramaglianti, dopo il fallimento dell’asta di novembre. Il Comune ha deciso di far fare una nuova perizia, che ha portato il valore dell’immobile da 1,4 milioni a 800 mila euro. Ora si attende il nuovo bando e la successiva asta. «Questa stima — dice il sindaco di Fiesole Incatasciato — rispecchia maggiormente il valore di mercato in un periodo in cui i prezzi calano». (A. A.) Direttore responsabile: Paolo Ermini Vicedirettore: Eugenio Tassini Caporedattore centrale: Francesco Matteini Editoriale Fiorentina s.r.l. Presidente: Sergio Giunti Amministratore Delegato: Massimo Monzio Compagnoni Sede legale: Lungarno delle Grazie 22, 50122 Firenze Reg. Trib. di Firenze n. 5642 del 22/02/2008 Responsabile del trattamento dei dati (D.Lgs. 196/2003): Paolo Ermini © Copyright Editoriale Fiorentina s.r.l. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. 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Per Antonio (Tonino per tutti) e Carla lo strazio da due giorni non ha fine. Continuano a rimanere barricati dentro la loro casa e lasciano che siano i due fratelli di Nadia (che era la più piccola), Fabio e Cinzia, a fare da tramite con il mondo esterno. Loro assolvono il compito, preoccupandosi soprattutto di tenere lontani curiosi e giornalisti. Il primo giorno a tenere a bada una piccola folla ci ha pensato Cinzia, consigliere comunale a Bucine; adesso tocca a Fabio. Ha poca voglia di parlare. Il volto tirato mostra i postumi della tragedia. Il ciclone che ha devastato la famiglia Macerini è ancora troppo fresco. Lui prova a controbattere con compostezza, ma è una sfida quasi impossibile. «Mia sorella è morta nel posto che più amava — commenta Fabio con un filo di voce — Era stata folgorata dall’India. Adorava viaggiare e dopo aver studiato lingue, era andata a Londra». L’ottima conoscenza della lingua inglese aveva convinto Nadia a spostarsi ancora. A metà degli anni Novanta gli Stati Uniti erano diventati la sua nuova casa. «Prima la California e poi il New Mexico — racconta il fratello — In America era iniziato il percorso spirituale. Aveva conosciuto lo yoga e, da semplice praticante, si era addentrata nella disciplina per scoprirne i segreti». La parentesi era stata interrotta all’indomani dell’11 settembre 2001. L’attentato alle Torri gemelle l’aveva sconvolta. Immediata la decisione di trasferirsi ancora. L’India come nuovo rifugio. «Era la conclusione naturale del percorso: lo yoga — dice Fabio — da semplice hobby si era trasformato in lavoro. Lei si era specializzata diventando una maestra. In più dava lezioni di lingua inglese. Si era ambientata molto bene. Il giorno dell’attentato si trovava nel ristorante per salutare degli amici». Proprio a pochi metri dal «Caffè German Bakery» c’è il posto dove Nadia lavorava: l’Osho Ashram, il centro di meditazione in cui si riuniscono i seguaci del guru Rajneesh Osho. La succursale italiana più grande si trova proprio in Toscana, in provincia di Siena, tra Rosia, Chiusdino e Casole d’Elsa, ma la ragazza non l’aveva mai frequentata, come ha ricordato un rappresentante della cooperativa «Amici di Mastiò», che gestisce l’istituto: «Nadia, pur essendo una assidua fre- Dolore Il pensionato di Bivigliano Scomparso da mesi, trovato morto nel dirupo È stato ritrovato ieri mattina in un dirupo vicino alla casa di riposo «Villa Belisario» di Bivigliano il cadavere di un pensionato scomparso da due mesi e mezzo. Francesco Billeci, 52 anni, originario di Palermo, ma fiorentino di adozione, il 5 dicembre scorso era stato accompagnato dai familiari nella residenza sanitaria per curare i suoi problemi neurologici. Ma dopo soltanto quaranta minuti dal suo arrivo si era allontanato da solo ed era scomparso nel nulla. Visti alcuni episodi precedenti, si era pensato a una possibile fuga, tanto che del suo caso si era occupata anche la trasmissione di Rai3 Chi l’ha visto?. Invece, il figlio di un’infermiera di Villa Belisario, ieri mattina, ha scorto nel bosco quello che credeva un manichino, incastrato in un canale vicino a un sentiero che costeggia la casa di riposo. Si trattava però del corpo senza vita di Billeci che, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, il giorno del suo arrivo a Bivigliano deve essere scivolato accidentalmente nel dirupo che corre lungo il bosco. Il cadavere dell’uomo, che proprio ieri avrebbe compiuto 52 anni, è stato estratto dal canale dai vigili del fuoco ed è stato trasportato all’Istituto di Medicina legale dell’ospedale di Careggi, dove è stata disposta l’autopsia. (Giulio Gori) © RIPRODUZIONE RISERVATA Elisa Assini Aldo Tani Il Chianti sguinzaglia i suoi 007 anti-frodi Il Consorzio Chianti Classico si prepara a sguinzagliare i suoi 007 nei supermercati e nelle enoteche di tutta Italia. Speciali sentinelle controlleranno sugli scaffali la conformità al disciplinare delle bottiglie del vino toscano; verificheranno che le produzioni certificate rispondano ai requisiti previsti dai disciplinari, che le etichette siano corrette e che non rechino danni alle produzioni Dop e Igp. Secondo il direttore del Consorzio Chianti Classico, Giuseppe Liberatore, «si tratta di un passaggio importante per le nuove funzioni di tutela e vigilanza dei consorzi del vino italiano; un modo che permette di controllare il prodotto sul mercato e testarne la corrispondenza con i vini che hanno ricevuto la certificazione di idoneità per la denominazione in etichetta». Gli agenti vigilatori sono riconosciuti legalmente dall’articolo 17 della proposta di revisione della legge 164 del 1992, che ridisegna alcune funzioni dei Consorzi di tutela: «A ulteriore garanzia del consumatore finale», precisa Liberatore. La normativa stabilisce che i Consorzi di tutela possano «svolgere azioni di vigilanza, tutela e salvaguardia della denominazione da espletare prevalentemente nella fase del commercio» proprio attraverso l’attività degli 007, coordinate dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi. I consorzi possono richiedere al ministero il rilascio degli appositi tesserini di riconoscimento. Gli 007 non potranno però avere un ruolo sanzionatorio, si limiteranno a far presenti eventuali irregolarità all’Istituto per la repressione frodi. L’agente vigilatore è una una delle novità presentate al «Chianti Classico Collection», anteprima delle nuove annate (2009, 2008 e Riserva 2007) in programma oggi e domani alla Stazione Leopolda. Nuove tendenze in fatto di enologia e un segnale positivo per la produzione: dopo un 2009 difficile, il cui primo semestre ha costantemente registrato risultati negativi, gli ultimi tre mesi hanno mostrato una leggera inversione di tendenza. E. A. © RIPRODUZIONE RISERVATA Livorno Insane passioni Certaldo Caso di stalking Montespertoli Il segnale Ruba gli stemmi di 42 auto: preso Minaccia la ex e anche suo figlio Tradito dalla passione per gli stemmi delle auto, è finito in cella un livornese di 28 anni. È stato sorpreso intorno alle 4 di ieri dalla polizia mentre li rubava in un parcheggio privato di una zona residenziale di Livorno. Il ragazzo è stato notato aggirarsi tra le auto da un testimone, che ha chiamato il 113. Quando la pattuglia è giunta sul posto, lo ha trovato con un sacco pieno di oggetti appena divelti dalle carrozzerie di 42 veicoli. Il livornese non ha saputo dire di meglio agli agenti di essere un appassionato di stemmi. Il giovane agiva armato di cacciavite. Su alcune auto si è accanito disegnando con l’attrezzo alcune svastiche sulla carrozzeria. In alto Nadia Macerini, 37 anni, la ragazza nata a Levane e uccisa nell’attentato (foto sotto il titolo) a Pune, in India, dove viveva da tre anni insegnando yoga. Nel tondo la casa dei genitori, dove ieri i parenti si sono riuniti. Qui a fianco il negozio e il magazzino di famiglia. Sulla vetrata è comparso un cartello scritto a mano: «Chiuso per lutto» quentatrice dell’Osho Ashram, non è mai stata al nostro centro. Abbiamo controllato nell’indirizzario tra le circa 12.000 persone venute qui nei 28 anni di attività, ma il suo nome non compare». Sono tanti i messaggi di affetto giunti alla famiglia in questi due giorni luttuosi. A Levane i Macerini sono molto conosciuti. Possiedono un negozio di materiale edile e arredo bagno in centro (ieri era chiuso per lutto), che adesso è gestito da Fabio: «Ci abbiamo lavorato tutti, tranne Nadia. Lei ha scelto di andarsene presto». Antonio Cafagna, che lavora al bar «Moderno», però se la ricorda: «Io abitavo vicino a suoi genitori. Sono poco più grande di lei. Parlava già di viaggi. Da quando ha lasciato il paese però l’ho rivista poche volte». Anche don Angelo Sabatini, prete della parrocchia di San Martino, non l’ha dimenticata: «Da piccola partecipava alla nostre attività. Fino a 15, 16 anni ha continuato a venire in chiesa. Poi l’ho persa di vista. Mi è capitato di vederla in un paio di occasioni». Sauro Testi, sindaco di Bucine (di cui Levane è una frazione), non conosceva Nadia, ma è molto amico della famiglia, soprattutto della sorella. Domenica è stato uno dei primi ad accorrere in via Battisti: «Non potevo non andare. Non come politico, ma come amico. Sono rimasto sorpreso dalla compostezza dei genitori. Con Cinzia ho parlato anche stamani (ieri ndr). Mi ha ripetuto che adesso tutti gli sforzi sono volti a far tornare al più presto la salma in Italia». Dopo che l’ipotesi cremazione è stata scartata, i familiari, insieme ai rappresentanti della Farnesina, sono al lavoro per riavere Nadia. «All’inizio avevamo pensato di andare in India e ritornare con nostra sorella — spiega Fabio — adesso siamo propensi ad attendere il ritorno della salma. Poi andremo a Pune a prendere i suoi effetti personali e conoscere meglio la realtà in cui viveva». Ma per ora, sui tempi di rientro non ci sono certezze. Vino Fino a due anni fa avevano avuto una relazione, ma quando lei ha deciso di troncare, lui ha cominciato a pedinarla e a minacciarla. Telefonate, insulti, sms sul telefonino rivolti anche al figlio di lei e danni all’autovettura: per questo, dopo la querela della vittima, un’infermiera di 55 anni, la polizia postale di Firenze ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per stalking emessa dal gip Anna Sacco nei confronti di un infermiere di 55 anni, residente a Certaldo. I due si erano conosciuti a Careggi, dove lavorano. La denuncia della vittima risale ad un anno fa, ma l’uomo non ha interrotto le molestie. Anzi, avrebbe continuato a seguirla, minacciarla e insultarla per telefono. Mugello Un altro blitz Sciarpa sui rami Abusi a Borgo «C’è la droga» Sigilli al cantiere Una sciarpa rossa legata all’albero in giardino per indicare ai possibili acquirenti che la droga era disponibile. Era questo il segnale utilizzato da quattro presunti spacciatori, due ragazzi e una ragazza toscani di 26 e 27 anni e un pugliese di 42, arrestati dai carabinieri a Montespertoli. Nella casa colonica che i quattro condividevano e utilizzavano, secondo le accuse, come luogo per lo spaccio, i militari hanno trovato 400 gr di hashish, 6.000 euro in contanti e l’occorrente per confezionare la droga. Il quarantaduenne, considerato l’ideatore del sistema di vendita, è ora Sollicciano, mentre gli altri tre sono agli arresti domiciliari. (I.Z.) Un nuovo abuso edilizio è stato scoperto a Borgo San Lorenzo. Gli uomini della polizia municipale e del Corpo Forestale hanno messo sotto sequestro, nella frazione di Grezzano, un cantiere dove erano in costruzione quattro strutture. Si tratta di un fabbricato in muratura, di una struttura in legno e di due tettoie per una superficie di 150 metri quadri. Il tasso di abusivismo edilizio in Mugello risulta piuttosto basso ed è concentrato in zone lontane dai capoluoghi. Ma soltanto un mese fa, sempre a Borgo San Lorenzo, erano stati sequestrati alcuni fabbricati e una piscina realizzati senza autorizzazioni in una struttura alberghiera. (G.G.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Prato Inseguimento e resa Amiata Aggredito al bar Squadra di hockey «Perché ridi?» cattura due ladri E poi lo accoltella Inseguiti da un’intera squadra di giocatori di hockey. Dopo aver rubato all’interno di due auto, due giovani georgiani si sono trovati circondati e hanno atteso l’arrivo della polizia che li ha arrestati. Protagonisti dell’inseguimento, i giocatori dell’Mg Consiag Prato, primi nel campionato di A2. I due hanno iniziato a rompere i vetri delle auto in sosta domenica sera, mentre la squadra stava cenando in un ristorante del centro. Un tecnico ha dato l’allarme e sono usciti tutti, mentre la coppia rompeva il vetro di un’altra macchina, prelevando una borsa. È iniziato l’inseguimento, concluso con la resa dei due giovani e la restituzione della refurtiva. Gli sembrava che un uomo lo stesse deridendo e per questo lo ha colpito con quattro coltellate. L’uomo è stato ferito a fianco, torace, avambraccio e zigomo in maniera non profonda. La prognosi è di 30 giorni. L’aggressore, D.B., 40 anni, di Abbadia San Salvatore, è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Orvieto per tentato omicidio. Ieri intorno all’ora di pranzo l’uomo era entrato in un bar davanti all’ospedale di Abbadia e si è rivolto a un avventore chiedendogli perchè stesse ridendo. Quando l’altro gli ha risposto che non stava ridendo, D.B. ha estratto un coltello di piccole dimensioni e gli ha sferrato quattro colpi. Poi è uscito dal bar e ha gettato il coltello. Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 10 Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino FI Sport Il Montenegro convoca Jo-Jo Calendario fitto di impegni per Jovetic. Lo aspettano 6 gare in 18 giorni. A quelle con la Fiorentina (contro Bayern, Livorno, Milan, Lazio), si è aggiunta quella col Montenegro che lo ha convocato ieri per disputare una delle due partite previste per il 3 marzo: quella di qualificazione dell’under 21 contro la Macedonia oppure l’amichevole della Nazionale maggiore contro la Bulgaria. Poi tre giorni dopo, sabato 6 marzo alle 18, è in programma Fiorentina-Juventus. (g.v.) Firenze, ora aiutaci Frey: «Il momento è delicato, serve l’appoggio dei tifosi Restiamo uniti e crediamoci. Il Bayern non è imbattibile» Calcio e politica Nella polemica Livorno-Lazio interviene Renzi «È bastato che i tifosi della Lazio minacciassero di non votare più la Polverini alle Regionali perchè la politica si mobilitasse con una rapidità altrimenti ignota». Dopo il sindaco di Livorno pure Renzi interviene sul caso calcio-politica, anche se non con parole sue: lo fa postando sulla propria newsletter un articolo di Massimo Gramellini (La Stampa, 10 febbraio), che «mi ha fatto molto riflettere», scrive il sindaco. «Da Alemanno a Storace, all’entourage del presidente Fini, la destra romana ha fatto pressione su Reja per convincerlo a rompere con l’Hajduk Spalato e correre al capezzale della squadra — continua l’articolo di Gramellini riportato sulla newsletter del sindaco — Non resta che augurarci che i tifosi abbiano a cuore anche ospedali, scuole, lavoro. Il giorno che si lamenteranno di quello, e non solo di Lotito, forse i politici si batteranno per darci un Paese, oltre che un allenatore, migliore». F.B. © RIPRODUZIONE RISERVATA Carica e voglia di riscatto. Sebastien Frey prova a farsi portavoce del desiderio della Fiorentina di tornare ad essere protagonista. Ma per riuscirci «sarà necessario l’apporto di tutti. Anche di Firenze, che nei momenti delicati non ha mai fatto mancare il proprio calore». Quello del portiere francese è un vero e proprio appello. «Abbiamo davvero bisogno di un ulteriore sostegno da parte dei nostri tifosi che in questi quattro anni non ci hanno mai abbandonati. È un momento delicato - ha detto al sito ufficiale - e ci farà bene sentire la città vicina. Sarà un’arma in più per uscire da questo periodo». Uniti per raddrizzare una situazione che nell’ultimo mese ha regalato solo delusioni. «La certezza è che ci sarà sempre grande impegno per onorare la nostra maglia. Oltretutto è bellissimo essere qui agli ottavi di Champions. Cercheremo di non prendere gol a Monaco. Sarebbe un bel traguardo in vista del ritorno». Frey elenca gli altri ingredienti necessari per sorprendere il Bayern: «Occorre ritrovare continuità e soprattutto quel carattere che la Fiorentina ha dimostrato di avere dentro di sè. Servirà lo stesso spirito delle gare con la Roma in casa e con il Liverpool». Ieri a Radio Blu ha parlato anche Gianluca Comotto, assicurando tutti che il guppo non è condizionato dalle voci sul futuro di Prandelli: «Non toccano minimamente lo spogliatoio e poi io sono convinto che sarà l’allenatore della Fiorentina anche nella prossima stagione. Il tecnico ha parlato di obiettivo salvezza?Una battuta forte, fatta dopo una brutta sconfitta. La verità è che ci conviene affrontare una gara dietro l’altra senza fare troppi calcoli. Anche la Sampdoria stava andando giù e invece ora è in zona Champions, magari tra un mese saremo qui a fare altri discorsi. Ci serve subito un risultato positivo e sarebbe straordinario raggiungerlo domani. Noi ci crediamo, lo spogliatoio è carico al massimo. Sappiamo che il Bayern è fortissimo, ma non partiamo battuti». Comotto è molto amico di Gilardino, le loro famiglie escono spesso insieme. «Un momento di appannamento in una stagione così lunga ci può stare, ma Alberto ha tutte le qualità per venirne fuori molto presto, magari già in Champions». La Fiorentina si è allenata ieri pomeriggio. Prima di dirigersi ai campini, Prandelli e i giocatori sono rimasti in riunione all’interno dello stadio per analizzare in modo approfondito gli errori commessi con la Sampdoria e per preparare la sfida con il Bayern. Durante l’allenamento, ancora un po’ di lavoro di «scarico» e poi la parte dedicata alla tattica. La sensazione è che Bollettino medico Gamberini sarà operato oggi: dai due ai quattro mesi di stop Per Santana ci vorrà un mese Zanetti giocherà domani una partitella con la Primavera Prandelli possa passare al modulo 4-1-4-1, dunque con un centrocampo più folto (Bolatti davanti alla difesa, con Montolivo e Donadel coppia centrale in mediana) con la possibile esclusione di Jovetic. Brutte notizie invece dall’infermeria. Alessandro Gamberini sarà operato oggi a Milano dopo l’infortunio di sabato sera alla spalla che rende necessaria la stabilizzazione chirurgica in artroscopia. Lo stop previsto va dai due ai quattro mesi. Una vera grana per Prandelli. Ceduto a gennaio Dainelli al Genoa e perso adesso Gamberini, nella fase cruciale della seconda parte della stagione il tecnico si trova a varare la coppia Felipe- Kroldrup con Natali prima riserva. Un motivo in più forse per rivedere sin da domani l’atteggiamento tattico con un centrocampo che possa proteggere meglio una coppia centrale inedita. Per Santana la lesione muscolare è di secondo grado e l’ennesimo infortunio costerà all’argentino tre-quattro settimane di stop. Zanetti invece è sì rientrato in gruppo ma nei prossimi giorni lavorerà con la Primavera, con cui domani disputerà pure una partitella, alle Caldine. Sarà l’occasione per ritrovare un po’ di tono agonistico. Lorenzo Marucci David Guetta © RIPRODUZIONE RISERVATA Tribuna vip Zeffirelli: fuori il carattere Albertazzi: la vedo dura... Preoccupazione mista a speranza. Lo stato d’animo dei tifosi più noti racchiude il pensiero dei fiorentini a poche ore dalla super sfida dell’Allianz Arena. «Quello che si è visto in queste settimane è una brutta roba», esordisce Franco Zeffirelli, «le premesse della stagione erano buone, poi è tutto sparito in una nuvola di fumo. Col Bayern però son convinto che la vecchia grinta tornerà fuori e allora chissà, potrebbe succedere anche il miracolo. I Della Valle però si devono decidere: Firenze merita grandi investimenti, cosa che per adesso nella società non ho visto. In loro c’è poca passione e troppo attaccamento ai quattrini». Duro, anzi durissimo, anche Giorgio Albertazzi: «Son mesi che penso male di questa squadra. Sono deluso in modo pazzesco, ora rischiamo addirittura di lottare per retrocedere. A Mona- Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI Sport 11 Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010 FI Al Boxe Mugello i grandi pugili Tutti pazzi per il saccomobile. Il ct della nazionale italiana di boxe, Damiani, il campione del mondo dilettanti, Domenico Valentino, e il vicecampione olimpico, Clemente Russo, hanno fatto visita al centro Boxe Mugello di Borgo San Lorenzo per testare l’attrezzo ideato da un appassionato, Dario Malevolti: si tratta di un sacco da pugile collegato a un binario che si muove grazie a un telecomando. Damiani aveva visto il saccomobile due settimane fa e ne era rimasto entusiasta. Così ha deciso di tornare a Borgo San Lorenzo per farlo testare a due fiori all’occhiello della sua nazionale. «È un ottimo attrezzo — spiega il ct — perché oltre alle braccia allena anche le gambe e simula il movimento dell’avversario quando si avvicina. Non vale quanto uno sparring partner, ma quasi. Dovrà essere perfezionato, ma chiederò alla Federazione di acquistarlo». Anche Russo è rimasto soddisfatto del test e ha chiesto immediatamente a Damiani le modifiche necessarie. L’arma in più Un impianto straordinario: 35.000 abbonati e altrettanti paganti in ogni partita Un fortino sempre pieno e (quasi) inespugnabile L’Allianz Arena, stadio dei record perennemente esaurito 120 Montolivo contro Ribery nella sfida dell’anno scorso co non aspettatevi miracoli, se- ci fa paura nessuno. Piuttosto condo me finirà 3-0 per loro. Ri- non mi piacciono questi smarribery è una saetta e noi siamo len- menti improvvisi che ha la squati e molli, senza lo spirito giusto. dra. Ma guai a noi ad iniziare la Piuttosto che aspettano i Della caccia al colpevole: ho saputo delValle ad intervenire? Il loro pro- lo striscione contro Prandelli, ma siamo pazzi?». getto si sta squa«Io a Marassi gliando e non diSperanzosi c’ero», racconta incono nulla? Non fine Paolo Vallesi, s a l v o n e p p u r e Vallesi: «Se fermiamo «e ho visto una FioPrandelli, le re- Ribery, siamo a buon rentina stanca. Nelsponsabilità per punto». Beldì: «Serve le partite importanquesta classifica è una notte stile Anfield» ti però il carattere anche sua». Prandelli lo ha semTra i fiduciosi, pre saputo tirar fuol’immarcescibile Paolo Beldì, eterno ottimista: ri: ecco perchè secondo me il so«La squadra è la stessa di due me- gno può proseguire. Il cambio di si fa e son convinto che i ragazzi modulo mi sembra una buona ci faranno vedere qualcosa di idea. E se blocchiamo Ribery...». Leonardo Bardazzi grande. A Monaco ci sta tutto, se giochiamo come ad Anfield non © RIPRODUZIONE RISERVATA Le gare del Bayern con lo stadio tutto esaurito dal 2005 anno di inaugurazione dell’impianto. Da allora in Bundesliga 57 vittorie, 17 pareggi e sei sconfitte 69.622 La media spettatori a partita nell’ultima Bundesliga su una capienza di 69.901. Gli abbonati sono 35.000 gli altri biglietti vengono venduti 295 I milioni di fatturato del Bayern nel 2008-2009 (quarto al mondo). Prima che ci fosse l’Allianz era circa la la metà (166 mln) Chiamatelo «gommone rosso», per la forma estetica, Allianz Arena, per motivi di sponsor, o Munich Arena, come durante i Mondiali e le competizioni europee. Il concetto non cambierà, ma il soprannome più adatto, forse, sarebbe quello di «stadio dei record»: una fabbrica di primati e, aspetto non indifferente, di soldi. L’impianto che ospiterà domani sera la Fiorentina è, infatti, quanto di più all’avanguardia ci possa essere nel calcio europeo. I numeri fanno impressione: si va dalla semplice media spettatori durante l’ultima edizione della Bundesliga (69.662 su una capienza totale di 69.901, la quinta al Mondo), ai 69,4 milioni di euro che ha fruttato alle casse del Bayern, fino ai più curiosi 14.285 wurstel venduti e 184 litri di birra spillati durante le giornate del Mondiale di quattro anni fa. Tutti dati senza precedenti. Non è un caso, insomma, se dal maggio del 2005 il Bayern possa contare su un record di oltre 120 partite disputate con lo stadio sold out ed uno score «monstre» in Bundesliga: 57 vittorie, 17 pareggi e solo 6 sconfitte davanti al proprio pubblico. E pensare che gli abbonati Dalla prima Va detto oggi «Io sto con Cesare» Da brividi Il tecnico del Bayern, Van Gaal, sul prato dell’Allianz Arena «Questa è una partita speciale, capace di dare stimoli enormi, a lui e a tutta la squadra. Può essere la svolta, il momento in cui Gila riesce a sbloccarsi e a non fermarsi più. Un attaccante può attraversare periodi non brillanti, ma basta davvero un attimo per ritrovarsi». Tatticamente che partita dovrà impostare la Fiorentina? «Credo che sia opportuno restare compatti e coperti, senza naturalmente arretrare troppo perchè gli attaccanti del Bayern sono fortissimi e non perdonano. L’obiettivo a mio parere è puntare sul contropiede e ripartire in velocità per trovare spazi. E poi serve fiducia: i viola hanno perso 4 delle ultime 5 gare di campionato, ma è un dato a cui i viola non devono pensare. Niente è scritto». cazione del club bavarese—. Innanzitutto, in Germania abbiamo sfruttato al massimo l’opportunità del Mondiale: adesso abbiamo impianti ultramoderni, costruiti su misura per i tifosi e le loro famiglie. Oltre il 40% dei nostri spettatori sono donne, che vengono all’Arena con i propri figli e mariti». Non è, però, solo una questione di impianti. «In Italia avete un grave problema legato alla violenza negli stadi —attacca Horwick—. Gli incidenti sono un deterrente fortissimo, perché costringono le persone per bene a restarsene a casa con la propria famiglia. Fortunatamente, in Germania ne abbiamo soltanto un lontano ricordo». Infine, non va dimenticata anche la questione economica. «Per una partita di Bundesliga si va dai 10 agli 80 euro. Così, anche un tifoso normale, volendo, può sedersi in tribuna vip. In questo modo, combattiamo anche la concorrenza delle tv. In Italia, invece, chiedete troppo ai vostri fan e offrite molto poco in cambio». A Monaco, dunque, tutto è perfetto: il pubblico si diverte, le casse del club si ingrossano e van Gaal ha un’arma in più. Non bastassero già Robben, Ribery, le dodici vittorie consecutive e il recupero (notizia di ieri) di Klose. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA sono soltanto 35.000, perché il club bavarese lascia per ogni gara almeno la metà dei posti a disposizione degli spettatori occasionali. Così, il bilancio del Bayern risulta il quarto più ricco al mondo secondo l’ultimo studio della Deloitte, con un fatturato quasi raddoppiato dall’era pre (2004, 166 milioni di euro) a quella post-Arena (2008, 295 milioni). Il confronto con l’Italia, non solo con Firenze, appare desolante. «I motivi sono semplici — ci racconta Markus Horwick, direttore dell’area marketing e comuni- L’esperto Olivier Bierhoff, team manager della Germania, lancia il bomber viola «Punto su Gila, il ritorno al gol è vicino» Oltre l’ostacolo Gila cerca il gol perduto Oliver Bierhoff scommette su Gilardino. L’ex attaccante di Udinese e Milan — ora team manager della Germania — sente che il rilancio del centravanti viola è vicino e potrebbe iniziare proprio da Monaco. «Il digiuno del Gila non deve creare ansia» spiega l’ex bomber e non esclude possibili sorprese al termine di questo ottavo di finale. Bierhoff, la squadra di Prandelli ha qualche chance di superare il Bayern? «Se ci fermiamo a guardare gli ultimi numeri, la squadra di Van Gaal è favoritissima. Sta attraversando un momento di forma invidiabile, tutto gira alla perfezione. La loro sembra una marcia inarrestabile, ma sono convinto che possa davvero accadere di tutto e la Fiorentina ha pure il piccolo vantaggio di giocare il ritorno in casa». Gilardino potrà davvero essere protagonista? L.M. Fabio Russo Viareggio Cup Una tripletta dell’attaccante stende gli azzurri, la Juve vince 4 a 2 e bissa il successo dell’anno scorso Troppo Immobile. Il sogno dell’Empoli finisce sul più bello Finisce con il trionfo della Juventus, guidata da un livornese ex viola, e con la sconfitta dell’Empoli, la meno toscana tra le toscane, la 62˚ edizione della Coppa Carnevale, in uno stadio di Viareggio che ha continuato a riempirsi di spettatori anche a partita ampiamente in corso. Aveva sul petto la medaglia vinta nel 1978 ieri pomeriggio Luciano Bruni, ricordo del primo dei due trionfi ottenuti da giocatore della Fiorentina Primavera, ma anche ricordo del padre, a cui l’aveva regalata, riprendendosela alla sua morte: non è riuscito a ripetere il successo da tecnico con Florentia Viola e Fiorentina, ce l’ha fatta con la Juventus, trascinata dai gol di Ciro Immobile, tre centri nel 4-2 di ieri all’Empoli, dieci in tutto, superando il record fissato a otto da Giacomo Banchelli nel ’92 (anno dell’ultimo trionfo viola) ed eguagliato dodici mesi fa da un altro juventino, Daud. E il bomber campano a fine gara ha voluto ricordare, con una maglia messa sotto quella bianconera, Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, i due giovani bianconeri scomparsi a Vinovo nel 2006, a soli 17 anni. Immobile, che Ferrara aveva utilizzato anche in Champions, apre le marcature al 19’ su rigore, trova il raddoppio al 52’ e il 4-0 al 65’. In mezzo, la deliziosa punizione dello spagnolo Yago, strappato due anni fa al Barcellona: nella goleada non del tutto esente da colpe il portiere Addario, grande protagonista tra ottavi e semifinale con Roma e Rappresentativa di serie D. Sul 4-0 l’Empoli si è dato una scossa e con due difensori, Tognarelli e Tonelli, ha dimezzato lo svantaggio nel giro di tre minuti. Difficile chiedere di più, contro una Juve robusta ed esperta, che con buona parte della rosa aveva già vinto la scorsa edizione. L’Empoli si consola con le ottime risposte avute dal suo gruppo, allestito pescando in tutta Italia, con un occhio particolare al Sud, ma sen- Vince un po’ di Toscana Il tecnico Bruni, livornese, aveva già vinto da giocatore con la Fiorentina nel ’78. La punta dedica il trofeo agli ex compagni morti a Vinovo Miglior giocatore Immobile della Juve za disdegnare l’estero, non necessariamente vicino: ancora una grande partita per il folletto campano Guitto, che al 13’ ha centrato un palo che poteva cambiare le sorti dell’incontro, cresce bene il georgiano Shekiladze. Su di loro, sul centrocampista Lo Sicco, su Dumitru, condizionato però da una frattura al braccio, e sui quattro sudamericani che mordono il freno in panchina, fa affidamento la società azzurra, per provare a portare avanti il miracolo di una cittadina di 50.000 abitanti, che costruendosi la rosa coi ragazzi allevati in casa (15 su 24 nella stagione in corso) continua a tenersi a galla con onore, tra A e B. No, Firenze non farci scoprire che anche tu sei umorale e con la memoria corta. Che basta un mese e mezzo di risultati negativi e qualche voce ambigua sul futuro del tuo tecnico più amato, per iniziare a storcere la bocca, ad allontanarti, a dimenticare in fretta quanto è stato costruito in questi anni. Magari ci sbagliamo, ma qualcosa ci pare stia cambiando nel rapporto tra la città e uno degli artefici più importanti del miracolo Fiorentina. Su alcuni giornali, sui siti, nei bar, si parla con sospetta insistenza di ciclo finito, di bisogno di novità, di storie al capolinea. Nel calcio si vince e si perde, si realizzano imprese e si commettono errori. Si cade e si risorge. Vale per tutti, anche per la Fiorentina. Anche per Prandelli. Che può aver sbagliato qualcosa, che sta cercando le soluzioni per risolvere i problemi, che — siamo convinti — può ancora portare la squadra a togliersi soddisfazioni importanti. La città arriva alla vigilia della gara più attesa col morale sotto i tacchi e invece di urlare forte la sua passione, si affloscia peggio della squadra vista in campo nelle ultime gare. E invece è adesso che bisogna stare vicino alla Fiorentina. Domani all’Allianz o davanti alla tv e ancor più domenica al Franchi col Livorno, comunque vada in Germania. A mettersi una sciarpa al collo quando si vince son buoni tutti. L’orgoglio e il senso di appartenza devono venir fuori anche e soprattutto nei momenti di difficoltà. Come questo. La stagione non è da «salvare», molto nella prima parte è già stato raggiunto. Bisogna solo riprendere il cammino, esaminare come e dove si è sbagliato, rialzare la testa, laavorare sodo, tirar fuori le palle e sperare che la jella smetta di bussare alla porta. Poi, al momento giusto, si tireranno le somme, si deciderà il futuro. Lo farà anche Prandelli insieme alla società. Ma permettere oggi a qualche risultato negativo di minare una storia lunga cinque anni, ricca di soddisfazioni, sarebbe una sconfitta peggiore di qualsiasi ko rimediato sul campo. Andrea Di Caro © RIPRODUZIONE RISERVATA Francesco Oddi © RIPRODUZIONE RISERVATA Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 12 Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino FI Culture Addio a Gian. Era nato a Firenze Se Monna Lisa cambia look Era nato a Firenze il 30 luglio del 1936, Gian Fabio Bosco, il Gian di Ric e Gian, ma ancora piccolo era già approdato in quella che sarà sempre la sua Liguria. E lì, all’ospedale di Lavagna è morto due giorni fa, a 73 anni. A dare la notizia è stato il collega e amico Lino Banfi. Dalla tv al cinema, dalla musica al teatro, la coppia di comici cabarettisti e cantanti Ric e Gian ha calcato (in coppia o con carriere separate) con grande successo il palcoscenico dello spettacolo italiano per oltre mezzo secolo. Gian nacque a Firenze per caso: i suoi genitori, attori della compagnia di Gilberto Govi, si trovavano nella nostra città per lavoro quando nacque il loro figlio. Monna Lisa cambia look. Con Fiorucci, Krizia, Ottavio Missoni e Alessandro Mendini. Ma in quanti modi si può reinterpretare l’abito di Monna Lisa? Alla Saci Gallery di Palazzo dei Cartelloni (in via Sant’Antonino 11 a Firenze), fino al 5 marzo, alla mostra «Memorie di Casa dei Del Giocondo», sarà possibile ammirare la Monna Lisa Collection a cura di Laura Villani, un progetto itinerante che consiste nell’interpretazione dell’abito di Monna Lisa, rappresentato in un busto di terracotta invetriata, realizzato dalla Punto Cotto. Non a caso la Saci Gallery ha sede nel palazzo appartenuto alla famiglia dei del Giocondo, un cui membro sposò Monna Lisa Gherardini, la Gioconda del dipinto di Leonardo. La mostra comprende anche una sezione fotografica e l’ingresso sarà gratuito. Amarcord Cantanti, autori, comici e conduttori: sessant’anni di protagonisti toscani all’Ariston Festival di casa nostra Dal trionfo di Nada a quello di Povia. Risate e scandali con Benigni di RANIERI POLESE SEGUE DALLA PRIMA E con lei si torna a far musica toscana in Riviera, ultimo episodio di una lunga storia di non sempre facili rapporti fra musicisti, parolieri, cantanti e comici. Nato nel 1951, il Festival sarebbe potuto nascere in Versilia, alla Capannina. Proprio lì, nel 1948, si tenne una manifestazione chiamata Festival Canoro Nazionale. Replicata l’anno dopo, s’interrompe subito, causa mancanza di finanziamenti. Ma l’idea viene ripresa dal Casinò di Sanremo che nel 1951 dà il via alla storia ufficiale del Festival che quest’anno compie 60 anni. Ma anche qui la Toscana ha qualcosa da dire, visto che la canzone vincitrice Grazie dei fiori, portata al trionfo da Nilla Pizzi, è composta dal maestro Saverio Seracini di Prato, lo stesso che nel 1958 avrebbe consegnato alla signora della canzone L’edera, bruciata sul traguardo dall’irresistibile Modugno di Nel blu dipinto di blu. E poi venne Nada. Per quasi vent’anni, il Festival fa praticamente a meno dei toscani. Con due eccezioni di rilievo: Katyna Ranieri di Follonica, seconda classificata nel 1953 con Una canzone da due soldi, e Narciso Parigi, due volte presente nel ’55 e nel ’62. La grande Katyna, sposata con Riz Ortolani, si sarebbe rifatta all’estero con fortunate tournée; Narciso ha legato il suo nome alla storia della città del giglio per aver scritto, 1957, l’inno Oh, Fiorentina. Ma per due decenni Firenze e la Toscana rimangono assenti, chiuse in un rigoroso, sanremese silenzio. Forse anche per via della saturazione di Spadaro e Carlo Buti, di madonne fiorentine, primavere alle cascine, menestrelli rubacuori, cene delle beffe e Arni d’argento che avevano spopolato negli anni ’30 e ’40. L’egemonia canora si spartisce così tra l’inesauribile famiglia emiliana (Nilla Pizzi, Carla Boni, Milva, Caterina Caselli, Dalla, Morandi, Zanicchi su su fino a Vasco Rossi e Laura Pausini) e l’ottavo re di Roma Claudio Villa. Modugno, nel ’58, spariglia questa partita a due per aprire il passo ai genovesi, Bindi Paoli Tenco, insomma ai Cantautori che hanno alle spalle la milanese casa Ricordi. Refrattari all’idea di legarsi alle case discografiche prevalentemente basate a Milano, i toscani latitano. Almeno fino al 1967, quando Aldo Caponi di Santa Croce sull’Arno, in arte Don Backy, canta L’immensità destinata a uno strepitoso successo. Doppio successo anche nel ’68, con Casa bianca e Canzone (ma stavolta sono cantate da altri); qui però, proprio per il mancato riconoscimento dei diritti d’autore, Don Backy rompe con il Clan di Celentano e intraprende una carriera di libero battitore. Sempre nel ’68, è un toscano, il giornalista Aldo Valleroni, che scrive il testo di Mi va di cantare interpretata da Louis Armstrong. Il Rinascimento con Bigazzi. 1969, Sanremo consacra Nada (Ma che freddo fa) e Riccardo Del Turco (Ma cos’hai messo nel caffè). Due anni dopo, con Il cuore è uno zingaro, Nada vince e dà il via a un irregolare percorso artistico di grandissima interprete spesso più avanti dei gusti correnti, amica perdipiù di un autore, il livornese Piero Ciampi, morto troppo presto per veder riconosciuti i suoi meriti. Se la ragazza del Gabbro si affida, agli inizi, a Franco Migliacci, dietro l’affermazione di Riccardo Del Turco c’è il nome di Giancar- 2 3 4 1 7 5 6 8 1) Povia 2) Riccardo Fogli 3) Don Backy 4) Francesco Nuti 5) Roberto Benigni 6) Irene Grandi 7) Aleandro Baldi e Francesca Alotta 8) Nada 9) Marco Masini 10) Andrea Bocelli 9 10 lo Bigazzi, il padre del Rinascimento musicale toscano. Classe 1940, fiorentino, compositore, paroliere, produttore, Bigazzi parte subito alla grande. Luglio di Del Turco, Rose rosse e Erba di casa mia di Massimo Ranieri, Lisa dagli occhi blu di Mario Tessuto lo piazzano ai vertici del canzoniere italiano. E naturalmente il suo marchio di fabbrica dilaga anche a Sanremo: con Eternità, 1970, e Montagne verdi, 1972, rispettivamente per Ornella Vanoni e Marcella Bella. Con lui esplode il caso Umberto Tozzi (Gloria, Ti amo), Gian- ❜❜ Grazie dei fiori di Nilla Pizzi fu scritta da un pratese. Rose rosse da Bigazzi. Dagli anni ’90 il boom dei fiorentini ni Bella gli deve Non si può morire dentro e Pupo Un amore grande, mentre nell’87 è sua la canzone Si può dare di più (Tozzi-Ruggeri-Morandi) che vince il Festival. Ma l’opera importante di Bigazzi è la creazione di una covata fiorentina, che comprende i nomi di Marco Masini, Raf, Aleandro Baldi, Paolo Vallesi, Alessandro Canino, destinati a occupare la scena musicale. Con Bigazzi si forma anche una équipe di compositori e autori di testi come Beppe Dati e Marco Falagiani, e grazie a loro la musica degli anni ’80-’90 viene ridisegna- Oggi in gara La cometa di Irene, l’Italia di Pupo e... Eluana Pupo, tra i protagonisti del Festival Doppia Irene. Una, la Grandi, canta La cometa di Halley scritta da Bianconi dei Baustelle. L’altra, Fornaciari figlia di Zucchero, nata e residente a Pietrasanta, duetta con i Nomadi in Il mondo piange. Doppia toscana anche nella categoria ex vincitori. Perché torna Giuseppe Povia: la sua La verità parla del dramma di Eluana Englaro e in duetto con lui venerdì ci sarà un altro toscano ex vincitore, Marco Masini. Il secondo ex è Simone Cristicchi: a parte vantare una lunga gavetta fiorentina (quando, diciassettenne, frequentava i locali di musica a causa di una fidanzata fiorentina), la sua Meno male vede la partecipazione del Coro dei minatori di Santa Fiora. Infine Pupo, che fa tris con Emanuele Filiberto di Savoia e il tenore Luca Canonici, ha già vinto la palma del più patriottico con Italia amore mio, e che nel duetto del venerdì avrà al suo fianco il ct viareggino della nazionale Marcello Lippi. Stasera, alla prima del Festival, li vedremo tutti insieme. Nelle nuove proposte spicca la grossetana quattordicenne Jessica Brando, la più giovane dell’intera compagnia. Il suo brano si intitola Dove non ci sono ore. E.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA ta secondo una linea made in Florence. Storie a volte cupe (Perché lo fai, Le persone inutili), spesso incazzate (Bella stronza), ma anche tenere (Brutta). È di Bigazzi uno dei testi più geniali della storia del Festival, quel Cosa resterà di questi anni 80 affidato a Raf, che viene giustamente ammirato al Sanremo dell’89 e ancora oggi citato. Fuori dal giro Bigazzi, intanto, altri toscani spiccano il volo: Riccardo Fogli, di Pontedera, ex Pooh, vince nell’82 con Storie di tutti i giorni; Adelmo Fornaciari- Zucchero, cresciuto tra la Versilia e le Apuane, sbanca le hit parade internazionali con la sanrenmese Donne (1985); Lorenzo Cherubini di Cortona, alias Jovanotti, debutta con Vasco, 1989. E poi, con gli anni 90, la linea toscana travolge tutto e tutti: il ’94 è l’anno del boom, con la doppia vittoria di Baldi tra i big (Passerà) e di Bocelli nelle Nuove proposte (Il mare calmo della sera), mentre sempre tra i giovani si piazza bene l’ottima Irene Grandi con Fuori. L’anno dopo, Bocelli arriva quarto con Con te partirò, una delle maggiori hit di tutti i tempi. Nel 2000, Irene arriva seconda con La tua ragazza sempre scritta per lei da Vasco; Masini, quattro anni dopo, vince con L’uomo volante. Intanto si sono già fatti conoscere i Dirotta su Cuba con Simona Bencini, e la pisana Petra Magoni. Nel 2008, Giò Di Tonno e Lola Ponce trionfano con Colpo di fulmine scritta dalla senese Gianna Nannini. Tra le rivelazioni più recenti, infine, la livornese Karima che l’anno scorso duettò con Burt Bacharach. Insomma, ora tocca a Irene, e stavolta il premio tocca a lei. Comici e presentatori. Capitolo a parte, ma pur sempre significativo nel panorama sanremese, quello dei comici e/o presentatori. Il segno più forte lo ha lasciato Benigni nel 1980 con la sua conduzione irruenta e fuori controllo, rimasta famosa per il lunghissimo bacio dato alla conterranea Olimpia Carlisi, e per il celebre «Woytjlaccio» che scatenò tante polemiche. Tornato nel 2002 (ma anche lo scorso anno) come ospite di Pippo Baudo per l’ultima serata, ingaggiò un duello a distanza con Giuliano Ferrara che dalle colonne del Foglio minacciava di venire a tirargli le uova. Ferrara restò a casa e Roberto ci regalò la sua migliore Lectura Dantis. Meno fortunati altri comici toscani, come Giorgio Panariello, conduttore nel 2006, impropriamente additato come il protagonista della «tv deficiente»: era un equivoco, ma il buon Giorgio dovette molto faticare per arrivare in porto. Anche Massimo Ceccherini, lo sboccato partner della Carrà nel 2001, venne intimorito da una bordata di critiche preventive e malintenzionate. Due comici-cantanti di lingua toscana hanno partecipato alla gara: Francesco Nuti nell’88 (auguri, Francesco!) e David Riondino, 1995, con Troppo sole, in compagnia del gruppo nominato Riserva indiana, ovvero Sabina Guzzanti, Sandro Curzi, Nichi Vendola, Antonio Ricci e altri. Ma ora eccoci all’edizione numero 60. C’è Pupo che fa un trio patriottico con Emanuele Filiberto e il tenore Luca Canonici (domanda: perché lo fai?); c’è Povia, milanese di nascita toscano di residenza, che si ispira al caso di Eluana Englaro (un’alta volta ci viene da chiedersi: perché lo fa?). Ma poi grazie a Dio, Irene c’è. Vai, Irene, siamo tutti con te! In pillole Trionfatori tra i big La prima fu Nada 1971 Nada-Di Bari, Il cuore è uno zingaro 1980 Toto Cutugno, Solo noi 1982 Riccardo Fogli, Storie di tutti i giorni 1994 A. Baldi, Passerà 2004 Marco Masini, L’Uomo volante 2006 Povia, Vorrei avere il becco Vincitori tra i giovani E l’Italia scoprì Bocelli 1990 M. Masini, Disperato 1991 P. Vallesi, Le persone inutili 1992 Baldi-Alotta, Non amarmi 1994 A. Bocelli, Il mare calmo della sera 2003 Dolcenera, Siamo tutti là fuori Masini e Baldi hanno vinto tra i giovani e i big Quanta Toscana salita su quel palco Record di partecipazioni (14) per Toto Cutugno, ma pluripresente (5) anche Pupo. Tra i toscani esibitisi all’Ariston pure Roberto Benigni e Francesco Nuti, oltre a Irene Grandi, Riccardo Fogli, Don Backy, Paolo Vallesi, Alessandro Canino, Dirotta su Cuba e Karima Non solo cantanti Che testi d’autore Toscano anche l’autore per eccellenza Giancarlo Bigazzi: scopritore di Masini, Canino, Vallesi e Baldi ha firmato Gli uomini non cambiano di Mia Martini e i maggiori successi di Tozzi (tra cui la vincente Si può dare di più), Masini (Perché lo fai) e Ranieri (Rose rosse) Roberto «Wojtylaccio» e «Baudo» Panariello Due illustri comici toscani hanno presentato il Festival: Roberto Benigni, nel 1980, scandalizza il pubblico baciando la conduttrice Olimpia Carlisi, ma soprattutto fa storia con l’epiteto «Wojtylaccio» riferito a Giovanni Paolo II. E Giorgio Panariello, nel 2006, affiancato da Ilary Blasi © RIPRODUZIONE RISERVATA Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI Culture 13 Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010 FI Fariselli e Tavolazzi: gli Area come non si sono mai sentiti Lo scorso agosto, Siena e Mauro Pagani hanno ricordato la Voce, ovvero Demetrio Stratos, a 30 anni dalla prematura scomparsa. Stasera (ore 22) per la partenza della sesta edizione del Girone Jazz festival a cura dei Nuovi Eventi Musicali al Circolo, «Il Girone» di Fiesole, in via Aretina, due dei protagonisti di quella straordinaria settimana senese tornano per una piccola mezza reunion del gruppo prog-rock che insieme alla Pfm ha fatto la storia della musica italiana più di ogni altro: gli Area. Sono il pianoforte e il contrabbasso di Patrizio Fariselli e Ares Tavolazzi, ieri pionieri del prog, oggi alfieri del jazz, della musica Biblioteca Nazionale, la tesoreria in mano a UniCredit Roma per cinema (nel caso di Fariselli) e del grande cantautorato (Tavolazzi è da sempre il contrabbassista di fiducia di Guccini). Il titolo di questa serata evento per i nostalgici degli anni Settanta è quanto mai suggestivo: «Gli Area come non si sono mai sentiti». I due vecchi amici e compagni di rivoluzione (musicale) si cimenteranno in un concerto acustico al pianoforte e contrabbasso, prendendo ispirazione dal jazz e dalla musica improvvisata. Biglietti: 10 euro per soci Arci e 16 euro per i non soci. E.S. UniCredit Banca di Roma si è aggiudicata l’affidamento del Servizio di Tesoreria della Biblioteca Nazionale di Firenze fino al 31 dicembre 2012. Con l’autonomia finanziaria, «dopo un periodo di transizione, sono state fatte tutte le procedure e adesso si parte: maggiore semplificazione della gestione dei finanziamenti e soprattutto maggiore impegno nel reperire fondi da fonti non solo finanziari», commenta la direttrice Antonia Ida Fontana, che però avverte: «Non è la panacea di tutti i mali, nemmeno i musei in America riescono a cavarsela con l’autonomia finanziaria — spiega — ma da ora sarà tutto più semplice dal punto © RIPRODUZIONE RISERVATA di vista contabile anche se dovremo impegnarci molto di più». Insomma, se la pubblica amministrazione si sta ammodernando mettendosi in linea con modelli di tipo aziendale privato, cercando di snellire delle procedure, il riconoscimento di una propria autonomia finanziaria alla Nazionale è un passo in questo senso. Adesso per il prestigioso ente culturale sarà possibile reperire e gestire più agilmente le risorse: ciò significa poter fare fronte ai bisogni della comunità scientifica e anche a quelli dei cittadini utenti. R.C. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’intervista Lo scrittore giovedì sarà al Palagio di Parte Guelfa Omaggio Il Museo Marini celebra il maestro Ai miei romanzi devo il successo E un seggio in Senato Uno e centomila Così è Bussotti e la sua arte totale come quello che si sta scatenando con Le perfezioni provvisorie qualcosa dovrà pur avere maggior rilievo? «Distacco e disinvoltura: ecco il mio atteggiamento. Certo ho anch’io i miei momenti di vertigine ma per lo più rimango me stesso». Gianrico Carofiglio è un uomo semplice, che risponde al telefono mentre passeggia con il suo cane, un boxer gigante, che non disdegna di rispondere anche alle domande più provocatorie come quella sul suo incarico parlamentare. «Ho ricevuto la proposta di candidatura per il mio successo editoriale non per quello in magistratura» risponde quando poniamo l’attenzione al comune evento dei magistrati in politica. Il personaggio Guido Guerrieri oggi è il suo alter ego, quello rimasto legato alle investigazioni. Di comune hanno molto ma soprattutto un segno particolare: la passione per il proprio lavoro e la verità, reale oltre ogni finzione letteraria. Non sarà un’inaugurazione qualsiasi quella che domani alle 19, al Museo Marino Marini, darà il via al ciclo di appuntamenti «Firenze per Bussotti». Con le sale del Museo sonorizzate da Tempo Reale con musiche di Bussotti scelte dallo stesso Maestro, si alzerà il sipario su Corpi da musica. Vita e teatro di Sylvano Bussotti, dedicato alla produzione grafica dell’autore, compagna costante del suo percorso esistenziale. Fino al 22 marzo, vengono esposti fogli, disegni, appunti, pagine musicali, scene dipinte, dagli anni ’40 ai nostri giorni. Molti disegni sono esposti per la prima volta («In genere raffigurazioni di ragazzi nudi — racconta Bussotti — tranquillissime, ma mal tollerate da un certo perbenismo), lui è sereno, contento di questo ritorno ai lidi dove è nato nel 1931. «Firenze, l’albero fiorito di Puccini nel suo Gianni Schicchi, mi accoglie fra i marmi e i bronzi del Museo Marini, in un momento specialissimo della mia vita, con armonie uniche», sorride. Sottolinea Carlo Sisi, presidente della Fondazione Museo Marini e consigliere dell’Ente Cassa che, tramite l’Osservatorio per le arti contemporanee, sostiene l’iniziativa: «Presentare la grafica di Sylvano Bussotti nasce dalla volontà di ricordare alla città che lo ha generato un artista poi espulso da qui, come tutte le realtà contemporanee». Nel corso dell’inaugurazione sarà eseguita dalla formazione corale Raro Coro, in prima assoluta, Manifesto, composizione creata da Bussotti nel 2009 e manifesto della mostra. Lo stesso Bussotti e il curatore Luca Scarlini proporranno pagine delle Conferenze di John Cage, Artista Sylvano Bussotti artista con cui il compositore fiorentino ha strettamente collaborato. Ma non è tutto: fino al 22 marzo, in sedi diverse, sarà possibile cercare di afferrare qualcosa di un ingegno multiforme, che tracima con facilità dalla musica, al segno grafico, al gesto, danza, teatro, costume, pure un po’ di cinema. Ai Cantieri Goldonetta la Compagnia Virgilio Sieni presenta, il 19, 20, 21 due occasioni coreografiche (ore 21); l’8 marzo, alla Sala del Fiorino di Palazzo Pitti (ore 21), lo stesso Bussotti dedicherà una conferenza spettacolo al suo rapporto con Cathy Berberian e Luciano Berio, mentre Mascare in gloria, il 15 marzo alle 19 (Museo Marini), è dedicato alle marionette, prima compagnia di Bussotti, con costumi e accessori cuciti dalla madre. Ultimo appuntamento, il 22 marzo alla Pergola alle 21, con Rara Film, pellicola con cui Bussotti, fra il 1967 e il ’69, ha creato un archivio delle avanguardie di quegli anni. Per la prima volta con l’accompagnamento di una partitura per coro. Tranne che per l’inaugurazione, per gli altri appuntamenti (ingresso gratuito) bisogna prenotare allo 055-2654589. Infine, dal 17 febbraio (ore 18,40) Rete Toscana Classica dedica al Maestro un ciclo radiofonico. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Carofiglio: «Torno a Firenze con il nuovo romanzo» «Tutto cominciò con un’innocua telefonata di un vecchio compagno di università». La penna di Gianrico Carofiglio ci trascina immediatamente nella storia anche in questo suo nuovo romanzo che fin dal titolo è un accattivante richiamo alla lettura: Le perfezioni provvisorie (Sellerio Editore). Dal 14 gennaio è in libreria e in vetta alle classifiche di vendita. Un successo editoriale che verrà presentato a Firenze giovedì 18 febbraio, alle 18, nelle sale di Palagio di Parte Guelfa in un incontro organizzato dalla libreria Edison. Gianrico Carofiglio tornerà nella città che lui definisce «il suo secondo grande amore». Dal 1988, per tre anni, fu pretore di Prato e già negli anni ’70 era spesso a Firenze, nelle visite che faceva ai parenti. Primo amore naturalmente Bari, luogo che ritorna spesso nelle sue narrazioni e che anche questa volta fa da sfondo, insieme a Roma, delle investigazioni dell’avvocato Guido Guerrieri. Il personaggio, divenuto amico inseparabile dei lettori e dello stesso autore, in questa nuova vicenda si troverà alle prese con una strano caso. Manuela, giovane universitaria, è scomparsa. La magistratura non ha indizi e il caso sta per essere archiviato. Ultima speranza: che Guerrieri riesca a seguire una pista, trovare un elemento. Tutto comincia con una telefonata, con una chiacchierata tra colleghi di vecchia data e il fascicolo finisce nelle mani dell’avvocato. Come ogni storia di Carofiglio non solo la giustizia e le indagini troveranno un varco verso la verità. La vita propone altri enigmi da risolvere e stavolta lo scrittore pone l’attenzione alla felicità, alla perfezione provvisoria che es- Info Magistrato, scrittore e, da quest’ultima legislatura, senatore della Repubblica per il Partito Democratico, Gianrico Carofiglio è diventato famoso per i suoi libri, editi da Sellerio. Gialli in cui il personaggio dirimente, quello che cerca e trova la verità, è l’avvocato Guido Guerrieri. L’ultimo, che è il quarto della serie, s’intitola Le perfezioni provvisorie. È uscito in libreria il 14 gennaio e da un mese è in cima alle classifiche di vendita. Verrà presentato, a cura della Libreria Edison, il 18 febbraio al Palagio di Parte Guelfa, alle 18, alla presenza dell’autore In politica Sopra, Gianrico Carofiglio in Senato. A sinistra una seduta del Senato a Palazzo Madama sa produce. «Esistono dei momenti felici ma fugacemente scompaiono» dice Carofiglio. «Quella perfezione a cui aneliamo è provvisoria e spesso ci accorgiamo della sua presenza solo quando è passata». Per descrivere questa caducità nel libro ricorre a una metafora, quella del surfista alla ricerca dell’onda. Nel momento in cui l’atleta riesce a cavalcare la forza del mare la perfezione si realizza. Un momento di breve durata che dovrà essere nuovamente ricercato, «con coscienza costante» dice Carofiglio, «perché l’attenzione è anche una qualità morale a cui nes- suno dovrebbe sottrarsi». Oggi parlamentare con alle spalle una carriera da magistrato, Gianrico Carofiglio sembra non esimersi da questo dettame e vive cercando di porre attenzione a ogni suo impegno. «Ogni giorno è un viaggio, e il viaggio è la mia dimora». In questo haiku trova la sua definizione. «Il mio modo di vivere le mie figure professionali è questa poetica composizione. Un po’ come il giocoliere alle prese con delle palline lanciate in aria: ogni cosa ha il suo tempo, senza schemi già fissati, ma ogni palla ha la sua massima importanza». Ma in un turbine di successo ❜❜ ❜❜ La felicità è un momento Ho ricevuto la proposta di breve durata che dovrà nuovamente essere cercato con coscienza costante di candidarmi per il mio exploit editoriale non per quello in magistratura Gabriele Ametrano Valeria Ronzani Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 14 Culture Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino FI TOP FIVE Schiacciata alla fiorentina ripiena VIVI FIRENZE e la TOSCANA Carnevale/feste Un tuffo nel Medioevo Siena, piazza del Campo Oggi la festa «Si è Carnevale» con madrina d’eccezione Ambra Orfei per «La Città del Sì», il festival dedicato ai settecento anni dalla traduzione in volgare del Costituto Senese: dalle 15.30 piazza del Campo si trasformerà in un’ideale scenografia con giocolieri, musicisti, saltimbanchi e mangiafuoco. Dalle ore 21.30, la festa si sposterà nella pista di pattinaggio sul ghiaccio dei Giardini della Lizza. di Elisia Menduni Giorgio Alcedo Becagli I frutti del grano Sarti Che gusto Alla crema La più economica Ben lievitata Classica: solo panna Resta prima, con o senza ripieno, questa schiacciata sofficissima e delicata. La chantilly che la arricchisce è in assoluto la massa golosa cremosa, soffice, pannosa e delicata migliore sulla piazza di Firenze. Per golosi sprezzanti della bilancia. Via Duccio da Boninsegna, 36 Di solito la schiacciata alla fiorentina è ripiena di panna. In questa pasticceria storica troverete una variabile alla crema pasticcera davvero buona. L’aroma agrumato dell’impasto si abbina perfettamente al sapore e alla consistenza setosa della crema. Fiesole, Via Gramsci 25 Tra le schiacciate ripiene che abbiamo degustato, questa è la più economica e con miglior rapporto qualità prezzo. Per 11 euro al chilo vi portate a casa un schiacciata soffice (ma non alta), ben lievitata e golosa. Per il ripieno potete scegliere fra panna e crema. Borgo Ognissanti 92/r Tanta panna, tanto zucchero, tante uova e poca farina: per essere veramente golosi bisogna scegliere questa ricetta e assaporare una schiacciata mediamente alta, saporita, ben lievitata e davvero buona. Da provare. Borgo La Croce 43-45 Nel forno-pasticceria delle Due Strade da sempre c’è la coda per comprare la buona schiacciata tradizionale. Ha delicate note agrumate, è soffice e fondente in bocca ed è particolarmente leggera e soffice. Ripieno classico: solo panna (senza zucchero).Via Senese 147/r A lume di candela A destra un momento della cena al Teatro della Pergola, sotto Massimo Sandrelli e Laura Gucci degli Amici della Pergola; nel tondo signori in maschera (foto: Cambi/Caprai/Sestini) Carnevale/musica Swingle Singers al Teatro Verdi Bambini protagonisti Dicomano, centro storico Il Carnevale Dicomanese (dalle 14.30) propone sfilate di carri e bande musicali e concorso mascherato per una giornata tutta dedicata ai ragazzi delle scuole. L’Ort festeggia il Carnevale al Teatro Verdi di Firenze con il concerto degli Swingle Singers (stasera ore 21, unico appuntamento), il complesso di otto vocalisti che da più di quarant’anni conquista le platee di tutto il mondo con un repertorio che da Bach passa al jazz, dai madrigalisti francesi arriva a Duke Ellington, da Mozart a Gershwin fino a Berio, Corghi e Boulez. Sul podio dell’Ort Marco Boni, direttore principale del Concertgebouw Chamber Orchestra di Amsterdam e direttore musicale della Wiener Kammersymphonie. Sfilate in piazza Pietrasanta, piazza Matteotti Oggi (ore 15-17.30) il carnevale di Pietrasanta sarà dedicato interamente ai bambini con feste in maschera e sfilate in piazza. Viareggio sfila in diretta tv Gran galà Piume, cilindri e abiti sfarzosi nella notte del teatro E dietro la maschera c’è la Pergola che balla Martedì Grasso a Viareggio, dove oggi i giganti di cartapesta sfilano anche in diretta tv, su Rai3 dalle ore 14.50. E allo scoppio del cannone un minuto di silenzio in memoria delle vittime della strage ferroviaria che il 29 giugno ha profondamente ferito la città. Numerosi gli ospiti in collegamento con il palcoscenico di Burlamacco: da Leonardo Pieraccioni a Carlo Conti a Leonardo Tumiotto e Stefano Pantano. A condurre la diretta di un’ora dalla passeggiata di Viareggio che avrà inizio dopo il Tg nazionale, saranno Marco Hagge e Federico Monechi. Peter Pan tra i disabili Firenze Villa San Luigi, via della Petraia 23 Grande festa in maschera per disabili oggi all’Oda, Opera diocesana, in tema «Peter Pan» con la direttrice vestita da Capitan Uncino e l’intero staff nei panni dei personaggi della celebre favola. Si comincia alle 10.30 con dolcetti e musica. Si brucia il Re del Vino Piombino, centro storico Ultimo giorno del carnevale piombinese che si distingue per la sfilata (dalle 15) di splendidi carri allegorici che rappresentano i rioni. E poi cortei mascherati e il Cicciolo, il pupazzo tradizionale. Cicciolo, il Re del Vino, come oramai è tradizione, oggi viene bruciato in Piazza Bovio: è la fine dell’euforia e del divertimento di questi giorni del Carnevale. Piume e cilindri, acconciature vertiginose e maschere veneziane. Per una notte, la Pergola si è messa in maschera, fra lussuosi abiti d’epoca e più fantasiosi travestimenti (c’erano anche scheletri, boia e persino un cowboy). A riportare in auge il Gran Galà di Carnevale sono stati «Gli Amici della Pergola». «Abbiamo organizzato questo evento alla stregua delle storiche feste del carnevale fiorentino — spiega Massimo Sandrelli, promotore dell’Associazione insieme a Laura Gucci, Fabio Baronti e Mauro Pagliai — vorremmo portare alla Pergola anche chi non è solito andar per teatri, con eventi come spettacoli, feste e visite guidate. La Pergola ha bisogno di amici, e non solo dal punto di vista economico, abbiamo anche bisogno di idee ed energie per dar vita alla nostra associazione». E il direttore manager del teatro, Marco Giorgetti, illustra già i primi appuntamenti: il 21 marzo andrà in scena Il sogno di Galileo, l’opera musicale di Federico Bonetti Amendola su libretto dell’inglese Adam Pollock. Seguiranno appuntamenti come La Mandragola di Machiavelli messa in scena dalla Compagnia delle Seggiole, che potrebbe essere replicata regolarmente. E poi altri eventi che si intensificheranno in autunno, quando potrebbero nascere «I Lunedì della Pergola», con spettacoli ed eventi per gli Amici del teatro. Ieri si è iniziato con l’aperitivo nel foyer, per poi sfilare — letteralmente — verso il palcoscenico a gustare la cena imbandita da Guido Guidi Ricevimenti. E poi le danze fino al mattino. Aperte dai giovani professionisti della Scuola «Tersicore», che hanno poi portato in pista tutti gli invitati, al suono delle musiche mixate da Andrea BDj. Dal liscio al rock passando per il latino americano, dame e cavalieri si sono sbizzarriti in ogni genere musicale. Sfoggiando bellissimi, ma a volte scomodi costumi. Venivano dalle storiche botteghe fiorentine, che si sono prestate a vestire e truccare tutti i dipendenti del teatro, offrendo abiti e copricapo a noleggio a molti degli inviati. Trucchi e parrucche sono Il lavoro degli artigiani Trucchi, parrucche e costumi arrivati dalla bottega Filistrucchi: «Aiutiamo le persone a trovare il personaggio che fa per loro» 500 euro alla maschera più bella Firenze, Tenax, Via Pratese Ultimo di Carnevale al Tenax. Stasera: Pink Cash! «Love message from the dancefloor!». Con: Silvie Loto, Lucio Aquiina e Uaui & Ponz. Alla maschera più bella un premio di 500 euro. Aperitivo rap dunque arrivati dalla bottega Filistrucchi, che dal 1720, dalla sua sede di Via Verdi, offre travestimenti per ogni genere di situazione: dal cinema a prestigiosi teatri come la Scala e il Metropolitan. Giornate di fuoco per Gabriele e Gherardo Filistrucchi – padre e figlio – che hanno creato travestimenti di ogni tipo. «Per noi il Carnevale è un banco di prova — dice Gabriele — Aiutiamo le persone a trovare la maschera giusta, che in genere risponde ai desideri più reconditi di ognuno. Chi si veste da clown, ad esempio, spesso è una persona triste, che però ha il desiderio di far ridere gli altri». Stessa frenesia alla Bottega Teatrale Fiorentina, in Piazza Duomo, dove dal 1860 si vestono comuni cittadini o attori professionisti. Da cinque anni è stata rilevata da Massimo Poli — «nessuna parentela con l’attore», precisa lui — costumista e scenografo attivo per la lirica e il teatro di prosa. «Abbiamo vestito i danzatori e le maschere del teatro e molti inviati hanno noleggiato qui i loro costumi. Anche se i nostri abiti sono molto lussuosi e complessi, pensati più per il teatro che per le feste di carnevale». Firenze, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 26, 055-2616512) Stasera (ore 20) la Caffetteria Vista Duomo della biblioteca, a cura di Cooperativa Archeologia festeggia il Carnevale con un aperitivo a base di rap fiorentino e Maschere Urbane. L’autore è Millelemmi, uno degli storici MC di Firenze, coadiuvato dallo Zac Live show, ovvero: rap, slam poetry, reading, spoken words, graffiti, jam. Info Viva gli animali Il Gran Ballo di Carnevale della Pergola, nelle intenzioni degli organizzatori, vuole essere l’ideale seguito delle leggendarie feste ottocentesche, quando il pavimento della platea si alzava a formare un piano unico col palco e gli invitati sfoggiavano degli abiti da sogno Gherardo Vitali Rosati © RIPRODUZIONE RISERVATA Terranuova Bracciolini, Auditorium le Fornaci (via Vittorio veneto 19, 055-9194722) Stasera (ore 21) spettacolo dedicato ai bambini alla scoperta di «animali particolari»: «Il carnevale degli Animali», l’opera più conosciuta di Camille Saint-Saens, composta nel 1886 ed eseguita in forma privata nel 1887 in occasione della festività del martedì grasso. Dottor Djembé Firenze, sede Rai, Lungarno Aldo Moro Tornano le registeazioni del «Dottor Djembé» con David Riondino, Stefano Bollani e Mirko Guerrini: oggi alle 17 sarà Franco Nesti e alle 21 si chiude con una festa di carnevale con Samuele Bersani. Manga & Cartoons Party Firenze, Auditorium Flog Stasera (dalle 22) rock, manga & cartoons party con due agguerrite band on stage: ibands on stage, i Bishoonen e i Pay + la Turbo Rockdance curata da Ariel + Lucille. Festa elettronica Firenze, Via Mannelli 185 Stasera al Palace un party di musica elettronica con giocolieri, clown e saltimbanchi. Carnet TEATRO Valentino Corvino eseguite da C-Project. Orsini in «La Tempesta» di William Shakespeare per la regia di Andrea De Rosa. Cascina, Teatro Politeama Stasera (ore 21) Paolo Rossi porta in scena «Studio per la povera gente» con la Compagnia BabyGang. Testi di Carolina De La Calle Casanova, regia di Paolo Rossi. Partecipazione straordinaria di Lucia Vasini. Musiche dal vivo della Piccola Orchestra Fonomeccanica Ambra Angiolini Poggibonsi (Si), teatro Politeama (piazza Rosselli 2, 0577-985697) Stasera e domani (ore 21) Ugo Pagliai e Paola Gassman in «Enrico IV» di Luigi Pirandello per la regia di Paolo Valerio. Firenze, libreria Melbookstore Oggi (ore 18) presentazione del saggio di Antonello Cresti «Fairest Isle L’epopea del folk britannico» (Aerostella). Introducono: Bruno Casini e Alessandro Michelucci. Il volume ripercorre in modo preciso e puntuale tutta l’epopea del folk britannico. Paolo Rossi Enrico IV L’ebreo con Ornella Muti Firenze, Teatro della Pergola Da stasera (ore 21) a domenica sono in scena Emilio Bonucci, Ornella Muti e Pino Quartullo con «L’ebreo» di Giovanni Clementi, regia di Enrico Maria Lamanna. Testo vincitore del premio Siae.Agis.Eti. Marco Travaglio Firenze, Saschall (Lungarno Aldo Moro, 055-6504112) Domani sera (ore 21) Marco Travaglio in scena con «Promemoria»: 15 anni di storia d’Italia ai confini della realtà di e con Marco Travaglio, musiche di A me piace il mare Prato, Officina Giovani (Cantieri Culturali, piazza Macelli, 4 0574-1836753) Stasera (ore 21.30) «A me piace il mare» da «Oceano Mare» di Alessandro Baricco con la direzione di Alessandro Varrucciu. La Tempesta Pisa, teatro Verdi (in via Palestro 40, 050-941111) Stasera e domani (ore 21) Umberto Torrita (SI), Teatro degli Oscuri Stasera (ore 21.15) Ambra Angiolini in «La misteriosa scomparsa di W» di Stefano Benni per la regia di Giorgio Gallione. LIBRI Fairest Isle Augias e Mancuso Firenze, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 26, 055-2616512) Domani (ore 17.30) ospiti di Anna Benedetti a «Leggere per non dimenticare» sono Corrado Augias e Vito Mancuso con la loro conversazione filosofica «Disputa su Dio. E dintorni» (Mondadori, 2009): un vivace dialogo tra un non credente dichiarato, Augias, e un credente, Mancuso, che vanta una grande preparazione sul tema. Paolo Brosio Firenze, Istituto Salesiano Don Bosco Oggi (ore 11) Paolo Brosio racconterà ai ragazzi del liceo la sua conversione e Madjugorje da cui è scaturito il suo libro «A un passo dal baratro» (Piemme). Intervengono Giuseppe Mascambruno e Eleonora Frescobaldi. CONCERTI Roberto Vecchioni Firenze, Saschall Il 20 febbraio prende il via dal Saschall di Firenze il viaggio musicale di Roberto Vecchioni che proporrà dal vivo i brani tratti dal suo nuovo lavoro discografico, «In-Cantus». Per tutte le informazioni: www.bitconcerti.it. provenienti dal trono di Tanjore, varie sculture e frammenti architettonici di templi, giochi, ceramiche, stoffe, tessuti e un ricco archivio fotografico. Maria Luigia Borsi e Duo Baldo Livorno, Teatro Goldoni Per la Giornata Europea dell’Opera, stasera (ore 21) saranno in concerto la soprano Maria Luigia Borsi e il Duo Baldo (Brad Repp violino - Aldo Gentileschi pianoforte). Suoneranno musiche di Mascagni, Puccini, Debussy, Ravel, Gershwin, De Sarasate. I giovani del jazz Siena, Enoteca Italiana, Fortezza Medicea Stasera (ore 21.45) una serata dedicata ai giovani protagonisti della musica dal vivo dalla Fondazione Siena Jazz a ingresso libero: si alterneranno gli allievi del Corso Permanente di Formazione Musicale e gli studenti del Corso quinquennale del «Diploma Jazz» con l’esordio del quintetto jazz proveniente dalla Peter Pan Orchestra. Chant Trio Pisa, ExWide Stasera (ore 22) concerto del Chant Trio. INCONTRI Dialogo sulle religioni ARTE Ecco il Museo indiano Firenze, Via del Proconsolo 12 Un piccolo gioiello dentro la sezione di Antropologia ed Etnologia del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. È il Museo Indiano, collezione etnografica che sarà presentata domani (ore 17) a Palazzo Non Finito (Sala delle Conferenze, via del Proconsolo, 12). Dopo la conferenza di Maria Gloria Roselli, conservatore della sezione di Antropologia, è prevista una visita speciale all’esposizione, normalmente fruibile solo su appuntamento. L’esposizione, alloggiata dal 1937 comprende, tra l’altro, una serie di bronzi di significato religioso, alcune formelle in avorio Firenze, Palazzo Vecchio, Sala de Dugento Firenze partecipa al dibattito sulla libertà religiosa. L’appuntamento è oggi (alle 16.45) con una giornata promossa dalla Consulta per il dialogo con le confessioni religiose presieduta dal presidente della commissione cultura e sport di Palazzo Vecchio. Si parlerà di islam, ma anche di buddismo, antisemitismo e aspetti giuridici legati alla libertà confessionale. Fra i relatori ci saranno: padre Giulio Albanese, direttore delle Riviste Missionarie della Conferenza Episcopale Italiana; Daniela Misul, presidente della Comunità Ebraica di Firenze; Izzedin Elzir, Iman della Comunità Islamica di Firenze; Riccardo Pacci, responsabile relazioni esterne dell’Istituto Buddista Soka Gakkai di Firenze. Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI Culture 15 Corriere Fiorentino Martedì 16 Febbraio 2010 FI Guida ai film CINEMA TEATRI THRILLER COMMEDIA FANTASTICO DRAMMATICO Amabili resti An Education Avatar Baciami ancora Il film racconta la storia della giovane Susie, brutalmente uccisa, che veglia sulla sua famiglia e sul suo assassino. Ma per aiutare la sua famiglia a superare il dolore dovrà reprimere il suo desiderio di vendetta. Vis Pathè, Cinema Excelsior, Fulgor, Marconi, Principe, UCI Cinemas Firenze, Cinema Grotta. Ambientato a Londra agli inizi degli anni ‘60, il film racconta la vita di una giovane donna che a 16 anni s’innamora di uomo molto più grande di lei, e tutti i suoi sogni vengono sconvolti in un attimo. La storia,ambientata nel 2154, racconta di un pianeta lontano, Pandora, ricco di un minerale indispensabile per la sopravvivenza sulla Terra. Con una sofisticata tecnica si cercherà di impossessarsi del minerale. Vis Pathè, Fulgor, Portico, UCI Cinemas Firenze, Variety Multisala, Aurora, Cinema Grotta. I protagonisti de L’ultimo bacio tornano dieci anni dopo con le loro storie. Amori, sogni, scelte e delusioni li hanno trasformati negli anni in uomini e donne con tutto il loro bagaglio di vita vissuta. Vis Pathè, Cinema Excelsior, Colonna Atelier, Flora Atelier, UCI Cinemas Firenze, Variety Multisala, Boito d’Essai, Adriano. Tv Toscane Italia 7 Rete 37 Rassegna stampa Il Caso Ore 7,00 Torna puntuale l’appuntamento con la Rassegna stampa per scoprire tutte le notizie del giorno e commentare i fatti più salienti di cui si dibatte in città. Conduce Matteo Berti. Replica alle 12,00 su La 8 Toscana. Ore 21,00 Un appuntamento per approfondire un tema di interesse locale ma non solo. Torna, come di consueto la trasmissione Il Caso, per comprendere, riflettere, approfondire. Conduce Michele Isler Cinema AD Accesso disabili SB Servizio Bar FIRENZE ADRIANO Via Romagnosi, 46 ang. Via Tavanti - Tel. 055.48.36.07 AD SB Maga Martina e il libro... Rubino 17.30-19.30 € 7,50 Avventura Regia di S. Ruzowitzky, con T. Accolla, A. Freund An Education Rubino 20.55-22.45 Commedia Regia di L. Scherfig, con C. Mulligan, P. Sarsgaard Paranormal Activity Zaffiro 17.30-19.15-21.00-22.45 Horror Regia di O. Peli, con K. Featherston, M. Sloat ASTRA II CINEHALL € 7,50 € 7,50 Piazza Beccaria - Tel. 055.23.43.666 AD SB € 7,50 La prima cosa bella 15.45-18.05-20.20-22.45 Commedia Regia di P. Virzì, con V. Mastandrea, M. Ramazzotti COLONNA ATELIER Lungarno F. Ferrucci, 23 - Tel. 055.68.10.550 AD SB € 7,00 Baciami ancora 15.30-18.00-20.30 Drammatico Regia di G. Muccino, con S. Accorsi, P. Favino FIAMMA Via Pacinotti, 13 - Tel. 055.58.73.07 AD 16.00-17.45-19.30-21.30 € 7,00 Lourdes Sala 1 Drammatico Regia di J. Hausner, con S. Testud, L. Seydoux Soul Kitchen Sala 2 16.00-17.45-19.40-21.30 Commedia Regia di F. Akin, con M. Bleibtreu, B. Unel € 7,00 FIORELLA ATELIER Via Gabriele D’Annunzio, 15 - Tel. 055.67.81.23 AD SB Il concerto Zanchi 16.00-18.15-20.30-22.45 € 7,00 Commedia Regia di R. Mihaileanu, con M. Laurent, A. Guskov Tra le nuvole Fiesole 16.00-18.15-20.30-22.45 Commedia Regia di J. Reitman, con G. Clooney, J. Bateman FLORA ATELIER € 7,00 VARIETY MULTISALA Piazza Dalmazia, 2/r - Tel. 055.42.20.420 AD SB € 7,00 Baciami ancora Sala A 16.45-19.30-22.15 Drammatico Regia di G. Muccino, con S. Accorsi, P. Favino La prima cosa bella Sala B 16.00-18.15-20.30-22.45 Commedia Regia di P. Virzì, con V. Mastandrea, M. Ramazzotti € 7,00 FULGOR Via Maso Finiguerra - Tel. 055.23.81.881 AD SB Scusa ma ti voglio sposare Giove 17.45-20.20-22.35 € 7,50 Commedia Regia di F. Moccia, con R. Bova, M. Quattrociocche Il concerto Marte 17.45-20.30-22.45 Commedia Regia di R. Mihaileanu, con M. Laurent, A. Guskov Avatar 3D Mercurio 18.30-21.45 Fantastico Regia di J. Cameron, con S. Worthington, S. Weaver Amabili resti, VM14 Nettuno 17.20-20.20-22.30 Thriller Regia di P. Jackson, con R. Weisz, S. Ronan Tra le nuvole Venere 18.15-20.30-22.45 Commedia Regia di J. Reitman, con G. Clooney, J. Bateman MANZONI C.G. € 7,50 € 7,50 € 7,50 € 7,50 Via Mariti, 109 - Tel. 055.36.68.08 AD SB Viale Giannotti, 45 - Tel. 055.68.51.99 AD Scusa ma ti voglio sposare Sala 1 17.45-20.30-22.45 € 7,00 Commedia Regia di F. Moccia, con R. Bova, M. Quattrociocche Amabili resti, VM14 Sala 2 17.20-20.20-22.30 Thriller Regia di P. Jackson, con R. Weisz, S. Ronan Paranormal Activity Sala 3 21.00-23.00 Horror Regia di O. Peli, con K. Featherston, M. Sloat Alvin Superstar 2 Sala 3 17.45 Fantasy Regia di B. Thomas € 7,00 € 7,00 € 7,00 Via degli Anselmi - Tel. 055.21.40.68 AD SB € 7,50 Tra le nuvole, V.O. 16.00-18.10-20.20-22.30 Commedia Regia di J. Reitman, con G. Clooney, J. Bateman Via Capo di Mondo, 66 - Tel. 055.66.99.30 AD SB Sala Blu 15.30-18.45-22.00 € 7,00 Avatar 3D Fantastico Regia di J. Cameron, con S. Worthington, S. Weaver L’uomo che verrà Sala Verde15.45-17.55-20.10-22.15 Drammatico Regia di G. Diritti, con A. Rohrwacher, M. Sansa PRINCIPE € 7,00 Viale Matteotti - Tel. 055.57.58.91 AD € 7,00 Amabili resti, VM14 Sala 1 16.00-18.30-21.15 Thriller Regia di P. Jackson, con R. Weisz, S. Ronan Tra le nuvole Sala 2 16.00-18.10-20.40-22.30 Commedia Regia di J. Reitman, con G. Clooney, J. Bateman PUCCINI € 7,00 Piazza Puccini 41 - Tel. 055.35.06.45 AD SB Riposo SPAZIOUNO Via del Sole, 10 - Tel. 055.28.46.42 AD 16.15-18.15-20.30-22.20 € 7,00 A Single Man Drammatico Regia di T. Ford, con C. Firth, J. Moore UCI CINEMAS FIRENZE CAMPI BISENZIO € 7,50 VIS PATHÈ € 7,50 € 7,50 € 7,50 € 7,50 € 7,50 € 7,50 € 5,50 € 7,50 € 7,50 € 7,50 € 7,50 Via del Madonnone, 46 - Tel. 055.67.79.02 AD SB Sole 18.15-21.30 € 7,50 Avatar 3D Fantastico Regia di J. Cameron, con S. Worthington, S. Weaver Paranormal Activity Luna 17.20-19.10-21.00-22.45 Horror Regia di O. Peli, con K. Featherston, M. Sloat Maga Martina e il libro... Urano 18.00-20.00 Avventura Regia di S. Ruzowitzky, con T. Accolla, A. Freund Io, loro e Lara Urano 22.30 Commedia Regia di C. Verdone, con C. Verdone, L. Chiatti Avatar 3D Saturno 17.30-20.45 Fantastico Regia di J. Cameron, con S. Worthington, S. Weaver Baciami ancora Plutone 17.20-20.00-22.45 Drammatico Regia di G. Muccino, con S. Accorsi, P. Favino VERDI ATELIER € 7,50 € 7,50 € 7,50 € 7,50 Via del Cavallaccio snc - Tel. 89.29.60 SB € 7,50 Baciami ancora Sala 1 22.30 Drammatico Regia di G. Muccino, con S. Accorsi, P. Favino Baciami ancora Sala 1 Il concerto Sala 10 Io, loro e Lara Sala 11 La prima cosa bella Sala 12 Avatar 3D Sala 13 Scusa ma ti voglio sposareSala 14 Avatar 3D Sala 15 Amabili resti, VM14 Sala 16 Paranormal Activity Sala 17 Alvin Superstar 2 Sala 2 Paranormal Activity Sala 3 Maga Martina e il libro... Sala 4 Il quarto tipo, VM14 Sala 4 Amabili resti, VM14 Sala 5 Baciami ancora Sala 6 Scusa ma ti voglio sposareSala 7 Avatar Sala 8 Tra le nuvole Sala 9 CINEMA EXCELSIOR Baciami ancora Amabili resti, VM14 La prima cosa bella LA PERLA GREVE IN CHIANTI BOITO D’ESSAI Baciami ancora MIGNON CSC Via Baccio di Montelupo, 33-35 - Tel. 0571.51.14.0 AD SB Riposo 20.00 17.30 Via Pisana, 576 - Tel. 055.73.24.510 AD SB 20.45-22.45 € 5,00 Welcome Drammatico Regia di P. Lioret, con V. Lindon, F. Ayverdi ISTITUTO STENSEN Viale Don Minzoni, 25/A - Tel. 055.57.65.51 AD Riposo CINEMA EXCELSIOR Via Dante Alighieri, 7 Riposo SCANDICCI AURORA Avatar Via S. Bartolo in Tuto, 1 - Tel. 055.25.71.735 AD 21.00 € 4,00 MULTISALA CABIRIA Il concerto La prima cosa bella Sala 1 Sala 2 Piazza Piave, 2 - Tel. 055.25.55.90 AD SB 21.30 € 4,50 21.15 € 6,50 SESTO FIORENTINO SALA ESSE Via del Ghirlandaio, 40 - Tel. 055.66.66.43 AD Hachiko: il tuo miglior amico 21.15 Drammatico Regia di L. Hallstrom, con R. Gere, J. Allen CINEMA PROVINCIA ANTELLA C.R.C. Via di Pullicciano, 53 - Tel. 055.62.12.07 SB CINEMA GROTTA Via A. Gramsci, 387 - Tel. 055.44.66.00 AD SB 20.30-22.45 € 6,50 21.15 € 6,50 20.15-22.45 € 6,50 20.20-22.45 € 6,50 Scusa ma ti voglio sposareSala 1 Avatar 3D Sala 2 Baciami ancora Sala 3 Amabili resti, VM14 Sala 4 Via della Repubblica, 3 - Tel. 055.84.12.37 AD A Serious Man Riposo FOLLONICA BORGO SAN LORENZO ASTRA Corso Matteotti, 184 - Tel. 055.84.95.018 AD SB Corso Matteotti, 151 - Tel. 055.84.59.658 AD SB Riposo Via Farnia (zona Ipercoop) - Montevarchi - Tel. 055.91.02.846 SB Sala 1 21.20 € 7,50 Sala 2 21.25 € 7,50 Sala 3 21.30 € 7,50 Sala 4 21.20 € 7,50 Sala 5 21.35 € 7,50 Sala 6 21.25 € 7,50 Sala 7 21.40 € 7,50 Sala 8 21.20 € 7,50 Scusa ma ti voglio sposare Paranormal Activity Avatar 3D Amabili resti, VM14 La prima cosa bella Alvin Superstar 2 Maga Martina e il libro... 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Sala 3 17.00-21.15 17.30-19.00-21.15 17.30-19.15-21.15 MULTIPLEX OMNIA CENTER Via Le Pleiadi AD Scusa ma ti voglio sposareSala 1 Avatar 3D Sala 10 Baciami ancora Sala 11 Alvin Superstar 2 Sala 12 La prima cosa bella Sala 12 Paranormal Activity Sala 13 Amabili resti, VM14 Sala 14 Avatar 3D Sala 2 Maga Martina e il libro... Sala 3 Avatar 3D Sala 4 Paranormal Activity Sala 5 Avatar 3D Sala 6 Scusa ma ti voglio sposareSala 7 Amabili resti, VM14 Sala 8 Tra le nuvole Digitale Sala 9 15.30-17.50-20.10-22.30 17.00-20.30 16.40-19.30-22.20 16.30-18.30-20.30 22.25 16.10-18.20-20.30-22.40 15.30-18.15-21.00 17.40-21.00 16.30-18.30-20.30-22.25 15.30-18.40-22.00 17.10-19.20-21.30 18.20-21.30 16.50-19.10-21.30 17.15-20.00-22.40 15.40-18.00-20.20-22.35 Via Carbonaia, 31 - Tel. 0574.37150 AD SB 21.30 SAN GIOVANNI VALDARNO Via Aurelia - Tel. 0586.75.21.22 21.30 MASACCIO Via G. Borsi, 1 - Tel. 055.94.51.89 SB 500 giorni insieme 21.30 SANTA CROCE SULL’ARNO Via della Pace 34/A - Tel. 0566.53945 21.30 MARINA DI MASSA Riposo CINE8 Marpiccolo CASTIGLIONCELLO BARBERINO DI MUGELLO 21.30 21.30 MONTEVARCHI TERMINALE CINEMA REGIONE CASTIGLIONCELLO Riposo Sala 1 Sala 2 PRATO Via Montanelli, 33 - Tel. 055.83.68.252 SB 21.00 € 6,50 REGGELLO 21.30 Piazza D’Azeglio 5 - Tel. 0572.78510 AD SB Avatar 3D Paranormal Activity POGGIBONSI Viale Rosa Libri, 2 - Tel. 055.85.38.89 AD SB 21.30 € 5,00 Via de’ Bardi, 47 - Tel. 055.28.43.32 AD Via R. Giuliani, 347 - Tel. 055.45.07.49 AD SB IMPERIALE Via Verdi 66 - Tel. 0572.90.42.89 AD SB 20.30-22.45 € 7,00 21.30 € 7,00 Il concerto Baciami ancora CINECLUB CINECITTÀ GIOTTO Via Neri, 5 - Tel. 0571.72723 ACCADEMIA Due o tre cose che so di lei Regia di J. L. Godard Le gai savoir Presentazione corti DON BOSCO Via Ridolfi Cosimo, 75 - Tel. 0571.72023 AD SB Sala 1 21.30 € 7,00 Sala 2 21.30 € 7,00 Sala 3 20.15-22.30 € 7,00 PONTASSIEVE CASTELLO CINE. DI FIRENZE Scusa ma ti voglio sposare Sala 1 Baciami ancora Sala 2 Paranormal Activity Via Ghibellina, 99 - Tel. 055.23.96.242 AD SB ARLECCHINO SEXY MOVIES EXCELSIOR GLOBO EMPOLI MONTELUPO FIORENTINO € 7,50 Riposo COMUNALE - CORSINI MONTECATINI Via F.lli Cervi - Tel. 055.88.04.41 AD SB 18.00-21.00 € 8,00 20.15-22.45 € 8,00 17.45 € 8,00 17.35-20.10-22.45 € 8,00 17.30-20.45 € 8,00 17.30-20.00-22.30 € 8,00 15.40-18.55-22.10 € 8,00 16.20-19.10-22.05 € 8,00 16.15-18.20-20.25-22.30 € 8,00 16.50-18.50 € 8,00 17.15-19.20-21.25 € 8,00 15.40-17.50-20.00 € 8,00 22.20 € 8,00 18.05-21.00 € 8,00 16.30-19.30-22.30 € 8,00 16.15-18.45-21.15 € 8,00 16.00-19.10-22.20 € 8,00 17.40-20.00-22.25 € 8,00 Non pervenuto Riposo MARCONI PORTICO € 7,50 ALTRE VISIONI Riposo ODEON CINEHALL La prima cosa bella Sala 1 17.10-19.50 Commedia Regia di P. Virzì, con V. Mastandrea, M. Ramazzotti Tra le nuvole Sala 10 15.00-17.30-20.00-22.30 Commedia Regia di J. Reitman, con G. Clooney, J. Bateman Alvin Superstar 2 Sala 11 15.10-17.20-19.50 Fantasy Regia di B. Thomas Avatar Sala 11 22.05 Fantastico Regia di J. Cameron, con S. Worthington, S. Weaver Baciami ancora Sala 2 15.00-18.00-21.00 Drammatico Regia di G. Muccino, con S. Accorsi, P. Favino Maga Martina e il libro... Sala 3 16.10-18.20-20.30 Avventura Regia di S. Ruzowitzky, con T. Accolla, A. Freund Bangkok Dangerous Sala 3 22.40 Avventura Regia di D. Pang, O. Pang, con N. Cage Paranormal Activity Sala 4 16.25-18.30-20.30-22.40 Horror Regia di O. Peli, con K. Featherston, M. Sloat Amabili resti, VM14 Sala 5 16.30-19.30-22.30 Thriller Regia di P. Jackson, con R. Weisz, S. Ronan Scusa ma ti voglio sposareSala 6 16.50-19.25-22.10 Commedia Regia di F. Moccia, con R. Bova, M. Quattrociocche Avatar 3D Sala 7 15.00-18.20-21.45 Sala 8 15.45-19.30 Fantastico Regia di J. Cameron, con S. Worthington, S. Weaver Scusa ma ti voglio sposareSala 9 15.15-17.50-21.10 Commedia Regia di F. Moccia, con R. Bova, M. Quattrociocche Via S. Leonardo - Tel. 0585.24.15.92 AD SB 21.30 € 7,00 SUPERCINEMA LAMI Via Prov. Francesca sud 10 - Tel. 0571.30899 AD SB Avatar 3D sala 1 21.15 € 7,50 Scusa ma ti voglio sposare sala 2 21.30 € 7,50 Paranormal Activity sala 3 21.30 € 7,50 La prima cosa bella sala 4 21.30 € 7,50 Amabili resti, VM14 sala 5 21.30 € 7,50 Teatri FIRENZE A.B.C. ACCADEMIA BARTOLOMEO CRISTOFORI Via Camaldoli 7/r - Tel. 055/221646 Concerti di primavera con F. Libetta (pianoforte Pleyel), musiche di Chopin, Alkan. Ore 21.00 ACCADEMIA MUSICALE DI FIRENZE Via Adriani, 27 - Tel. 055/680487 c/o Salone dei Duecento, Palazzo Vecchio Concerto Orchestra Giovanile di Firenze dir. J. Zadow. Ore 15.45 c/o Palazzo Vecchio Salone dei Duecento Concerto dir. J. Zadow con l’Orchestra Giovanile di Firenze; musiche di Mozart, Elgar, Jenkins, Haydn. Mercoledì 17. Ore 15.45 A.GI.MUS. Via della Piazzola, 7/r - Tel. 055/580996 c/o Auditorium della Clinica Medica di Careggi Magiche sonorità con M. Taurisani (flauto), P. Ruggiero (violoncello), G. Orlando (pianoforte). Domenica 21. Ore 10.30 AMICI DELLA MUSICA Via Pier Capponi, 41 c/o Teatro della Pergola concerto con J. Moser (violoncello), P. Rivinius (pianoforte). Sabato 20. Ore 16.00 NELSON MANDELA FORUM Viale Pasquale Paoli, 3 Tel. 055 67.88.41 Spandau Ballet . Mercoledì 3. Ore 21.00 TEATRO DANTE Piazza Dante, 23 - Campi Bisenzio Fiabole con A. Meacci. TEATRO LA NAVE Via Villamagna, 111 - Tel. 055/6530284 Carbonai... donne e guai di R. Betti regia di V. Ranfagni con il gruppo teatrale La Nave. Dal 20. Ore 21.30 PICCOLO CORO MELOGRANO Via F. Martini, 8 - Tel. 055/609216 c/o l’Ospedale Meyer Concerto del Piccolo Coro Melograno dir. L. Bartoli. Sabato 20. Ore 16.30 TEATRO DELLA PERGOLA Via della Pergola, 12/32 Tel. 055/22641-2264353 L’ebreo di G. Clementi regia di E. M. Lamanna con O. Muti, P. Quartullo, E. Bonucci. Ore 20.45 PUPI DI STAC Via Boito, 15 - Tel. 055/3245099 Intervista al lupo cattivo con P. Morini e P. Vene. Sabato 20. Ore 15.30 e ore 17.00 TEATRO DI RIFREDI Via V. Emanuele, 303 - Tel. 055/4220361 L’ultimo Harem regia di A. Savelli con S. Yilmaz, V. Chico e R. Naldini. Ore 20.30 TEATRO CANTIERE FLORIDA Via Pisana, 11 - Tel. 055/7135357 A una ballerina principiante presentato da Compagnia Xe. Giovedì 18. Ore 21.00 TEATRO IL PALCO Piazza Dalla Costa, 27 - Tel. 055/6910496 Scampolo regia di G. Berlincioni. Dal 20. Ore 21.00 TEATRO NUOVO SENTIERO Via delle Panche, 36 - Tel. 320/2762008 Le... sue prigioni di A. Novelli regia di F. Sestini con con la comp. Vecchio Sentiero. Ore 21.15 TEATRO LA FIABA Via delle Mimose, 12 - Tel. 055/708400 La mi’ moglie l’è impazzita con la compagnia Il Siparietto Auel. Domenica 21. Ore 16.15 TEATRO PUCCINI Via delle Cascine, 41 - Tel. 055/362067 Il Gabbiano 1 & O di R. Bach tratto dal Gabbiano di J. Livingston con musiche di M. Buffetti. Giovedì 18. Ore 21.00 TEATRO COMUNALE Corso Italia, 16 - Tel. 055/2779350 Adriana Lecouvreur regia di I. Stefanuti dir. P. Fournillier. Dal 19. Ore 20.30 TEATRO LE LAUDI Via Leonardo da Vinci, 2r - Tel. 055/572831 La ragione degli altri di L. Pirandello regia di G. Anfuso con C. Vitale, C. Caldani, L. Randi. Dal 20. Ore 21.00 TEATRO NUOVO Via Fanfani, 16 - Tel. 338/6736147 Amori, frizzi e lazzi di Guarduccio e la sua Pippa ovvero L’Decamerino regia di R. Bulgherini con S. Forconi, G. Brilli, R. Bulgherini, S. Giani presentato da Compagnia Il Grillo. Dal 20. Ore 21.15 TEATRO VERDI Via Ghibellina, 101 - Tel. 055/212320-2396242 Concerto di Carnevale dir. M. Boni con Orchestra della Toscana, J. Goldsmith e S. Brimer (soprani), C. Wheeler e L. Bailey (mezzosoprani), R. Eteson e C Jay (tenori), K. Fox e T. Hug (bassi). Ore 21.00 SCANDICCI TEATRO STUDIO Via G. Donizetti, 58 - Tel. 055/757348 Seigradi, concerto per voce e musiche sintetiche con Santasangre. Dal 19. Ore 21.15 PRATO FABBRICONE Via Targetti, 10/12 - Tel. 0574/690962 c/o Teatro Fabbrichino Mutando riposa regia di R. Bacci con S. Paparella, T. Torrini. Passaggio in India di S. Rama Rau regia di F. Tiezzi con G. Lazzarini, S. Lombardi, G. Piazza, M. Verdastro, D. Zuin. Dal 18. Ore 21.00 TEATRO COMUNALE PIETRO ARETINO via della Bicchieraia - Tel. 0575/302258 Il Diario di Eva di A. Savelli con L. Poli, S. Gragnani, S. Faucci. TEATRO METASTASIO Via Cairoli, 59 Tel. 0574/608501 Le nuvole regia di A. Latella con M. Cacciola, A. Pavone, M. Rippa, M. Speziani presentato da Teatro Stabile dell’Umbria. Dal 17. Ore 21.00 PISA SIENA TEATRO VERDI Via Palestro, 40 - Tel. 050/941111 La Tempesta di W. Shakespeare regia di A. De Rosa con F. Bonacci, R. Cassano, G. De Luca, F. Di Leva, F. Feletti, C. Paternoster, R. Ravello, E. Salomone, F. Sandrini, F. Silvestri, S. Stria.. Ore 21.00 TEATRO DEI RINNOVATI Piazza Il Campo Tel. 0577/592265 Roman e il suo cucciolo di R. Povod regia di A. Gassman con M. Gammarota, S. Meograssi, G. Anzaldo, M. Taranto, N. Lungu. AREZZO Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 16 Martedì 16 Febbraio 2010 Corriere Fiorentino FI Stampato e distribuito da NewspaperDirect www.edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI