— la cornice sinfonica Il gesto espressivo di James Conlon ta, la Los Angeles Philharmonic e la Washington’s National Symphony Orchestra. In Europa, ha lavorato con i Berliner Philharmoniker, il Bayerischer Rundfunk, la Staatskapelle di Dresda, la London Philharmonic, la London Symphony Orchestra, la BBC Symphony Orchestra, la City of Birmingham Symphony Orchestra, l’Orchestre de Paris, l’Orchestre National de France, l’Orchestra Sinfonica di Santa Cecilia, l’Orchestra del Kirov, e molte altre. E sono più di venticinque gli anni che lo legano alla Medi Chiara Squarcina tropolitan Opera: dal debutto nel 1976, vi ha diretto più di 200 rappresentazioni in un ampio repertorio comprendenRA I MAGGIORI direttori d’orchestra sulla scena interte opere italiane, tedesche, francesi, russe e ceche. nazionale, James Conlon si distingue nella sua inPer fare riferimento alla presente stagione, Conlon ha credibile carriera con un repertorio in agenda impegni con la Cleveland Orpoliedrico di musica lirica, sinfonica e corachestra, la Boston Symphony, la Pittsburle. E sarà lui a dirigere l’Orchestra del Tea- Venezia – Teatro La Fenice gh Symphony, la Los Angeles Philharmotro La Fenice per il concerto sinfonico de4 e 5 luglio, ore 20.00 nic, la National Symphony di Washington dicato a Bach, Beethoven e Brahms. D.C., l’Orchestra Sinfonica Nazionale RusDi Conlon colpiscono la capacità di impadronirsi delle sa e il Bayerischer Rundfunk. Dirigerà concerti con musipartiture, il suo gesto chiaro, espressivo, mai rigido. Sa teche di Erwin Schulhoff al Lincoln Center di New York e al nere in pugno l’orchestra imprimendo l’andamento interKennedy Center di Washington D.C., tutti appuntamenti pretativo consono alla partitura in esecuzione grazie a una che costituiscono parte di un importante progetto avviapersonalità artito nella stagione stica valida e con2002-2003 e che vincete, riuscendisegna l’intendo a instaurazione di far comre con l’organico prendere al pubun rapporto senblico l’importanza compromesza delle opere di si. Una quasi riquei compositovoluzione, in un ri che furono vitcerto senso, pertime dell’Olocauché non ricorre sto. Si tratta di un alle eccentricità o tracciato che ina soluzioni poco clude artisti conitide. Ascoltanme A lexander dolo si coglie ineZemlinsky, Vikquivocabilmentor Ullmann, Pate come la muvel Haas, Kurt sica sia sinoniWeill, Erich Wolmo di vita, forza, fgang Kornamore, ribellione gold, Karl-Amae immaginaziodeus Hartmann, ne; ma soprattutErwin Schulhoff, to si intuisce che e Ernest Krenek, la sua grande fortutti compositoza risiede nell’asri messi a tacesoluta accettaziore dal Terzo Reine dei dati fondamentali della partitura che si accinge a ch. Per questo monumentale progetto Conlon ha ricevudirigere. to il Crystal Globe Award dalla Anti-Defamation League Dal 1995 ricopre la carica di direttore principale del(Adl) nell’agosto del 2007. In questa carrellata di riconol’Opéra National di Parigi, mentre negli Stati Uniti, dal scimenti quello più gratificante per Conlon è stato il Pre1979, è direttore musicale del Cincinnati May Festival, il mio Zemlinsky, ricevuto nel 1999. Si tratta di un premio più vecchio festival corale americano, e nel 2005 diviededicato a questo grande compositore austriaco, diplomane direttore musicale del prestigioso Ravinia Festival, setosi al Conservatorio di Vienna, legato da una lunga amicide estiva della Chicago Symphony zia ad Arnold Schoenberg e consiOrchestra. derato l’erede musicale di Gustav Dal suo debutto con la New York Mahler e Richard Strauss.«Sono Johann Sebastian Bach Philharmonic nel 1974, su invito di convintissimo del valore assoluto Schmuücke dich, o liebe Seele, Pierre Boulez, Conlon è stato invidella musica di Zemlinsky, vittipreludio-corale per organo BWV 654 tato a dirigere tutte le maggiori or- trascrizione per orchestra di Arnold Schoenberg ma del nazismo e del radicalismo chestre in Europa e Nord America. estetico delle avanguardie, come Ludwig van Beethoven Negli Stati Uniti ha diretto le orsono convinto dell’importanza Sinfonia n. 1 in do maggiore op. 21 chestre sinfoniche di Boston, Chidi farla conoscere al pubblico di cago e Pittsburgh, quelle di Clevetutto il mondo – afferma Conlon Johannes Brahms land, Philadelphia e del MinnesoSinfonia n. 1 in do minore op. 68 . E questa è la mia missione».◼ Alla Fenice per Bach, Beethoven e Brahms la cornice sinfonica T la cornice sinfonica — La bacchetta di Eliahu Inbal per Mahler totale che abbraccia natura animata e non fino a Dio (il «Lento» finale originariamente inteso come «Ciò che mi racconta l’amore»). I rimandi alla fanciullezza e alla fiaba guardano direttamente al «Corno magico del fanciullo» di Arnim e Brentano, raccolta di poesie popolari che cantano innocenza e purezza (l’orchestrazione del lied giovanile «Cambio della guardia in estate» nel terzo movimento e «Tre angeli cantarono» intonato nel quinto). «Dal piacere infantile e stupito all’angoscia del vuoto», spiega bene il compositore Fabio Vacchi nelle note di sala, perché «oltre a essere cantore dello smarrimento, Mahler lo è anche del continuo divenire, che, attraverso la morte e la sofdi Mirko Schipilliti ferenza della trasformazione, recupera la vita». Conclusa nel 1896 e diretta per la prima volta nel 1902, la ’ARTISTA CHE GUARDA il mondo, che ne Terza sinfonia è infatti già una grande finescruta le dinamiche, le passioni, le stra sul «tramonto dell’Occidente», inseevoluzioni, che osserva dentro rendosi in quel clima di coscienza della di sé, nel suo interagire con l’univerfine immortalato nell’omonimo sagso, l’esistente e l’essere: è il Mahler gio del 1922 di Oswald Spengler, della Terza sinfonia, con la quale per il quale «una cultura – scrive apre un grandioso affresco che Spengler – nasce nell’attimo in è già sintesi di una concezione cui una grande anima si desta spirituale, non solo di un modallo stato psichico originario do di intendere il comporre. dell’eternità eternamente fanLa Fenice chiude l’11 e il 12 ciulla e se ne distacca, come luglio la propria stagione sinuna forma da ciò che è privo fonica con una delle colondi forma, come qualcosa di line del sinfonismo mahleriamitato e di perituro dall’illino, senza rinunciare al gesto mitato e dal permanente... Pedi Eliahu Inbal, che dirigerà risce quando quest’anima ha nuovamente Orchestra e Coro realizzato l’intera somma deldella Fenice, insieme ai Piccole sue possibilità sotto forma di li Cantori Veneziani e alla voce popoli, di lingue, di dottrine redi Petra Lang, esperta frequenligiose, di arti, di stati e di scientatrice di queste pagine. Inbal torze, ritornando quindi nel grembo na a insistere su Mahler dopo il ciclo della spiritualità originaria». In realer G ust che aveva dedicato all’integrale deltà, se «Mahler ha dunque svolto il coma v M a hl le sinfonie negli anni ottanta, e dopo un pito di dare voce al canto di morte di una altro ciclo affidato a più bacchette nell’era società irrimediabilmente decaduta» – ricordel PalaFenice (Isaac Karabtchevsky dida Vacchi – «la sua estetica “totale” non ha resse la Terza). L’ultima volta che la Terinterpretato solo il crepuscolo di un’epoca, za ricomparve alla Fenice fu nel 2003 con di una classe sociale, di un universo di idee Venezia – Teatro La Fenice Myung-Whun-Chung alla guida dell’Ore di sentimenti, ma ha saputo consegnarci, 11 e 12 luglio, ore 20.30 chestra e del Coro dell’Accademia Naziocon grande anticipo, una visione del monnale di S.Cecilia, già con Petra Lang, per la riapertura del do in movimento». La Terza è quindi anche un universo teatro, a testimoniare che da questa partitura Mahler consonoro in continua trasformazione, un flusso esistenziale tinua a interrogarci senza sosta, grazie a un andirivieni di dove l’uomo deve gettarsi svegliandosi dal torpore («Uomo vividi contrasti che accendono continuamente luci nelle sta’ attento» da Così parlò Zarathustra di nostre coscienze, ne mostrano i lati bui per poi illuminarNietzsche cantato dal conli. Nella smaterializzazione della forma e della tavolozza tralto nel quarto movimentonale – si pensi ai quaranta minuti del primo movimento), dove aspre tensioto – Mahler salta da lirismi estremi e da isole contemplani e petrosi disegni tetive a frammenti timbrici e motivici, perché non esiste matici si trasfigurano più una concezione lineare delle strutture, ma più porte in andamenti di dansi aprono di continuo, talora come za e timbri estatici.◼ in un sogno. Meditazione e introspezione assumono dimensioni opposte e allo stesso tempo conviventi quando il conflitto interiore di una soggettività sofferente si apre a squarci fiabeschi che aspirano a una vita felice («La vita felice. Sogno di una notte d’estate», titolo originario della sinfonia poi cancellato) o a un amore Ospiti alla Fenice Petra Lang e i Piccoli Cantori Veneziani Eliahu Inbal la cornice sinfonica L — la cornice sinfonica La nuova edizione del Festival Dino Ciani Musica e parole in onore del grande pianista scomparso A VRÀ INIZIO IL 25 luglio con un prezioso concerto del Cuar- la cornice sinfonica teto Casals, giovane formazione spagnola, e il pianoforte di Jeffrey Swann, la seconda edizione del festival che l’Associazione Dino Ciani dedica anche quest’anno al grande pianista scomparso. E proprio Swann, che della manifestazione è direttore artistico, spiega in queste pagine gli sviluppi della rassegna. L’edizione del 2007 è stata da alcuni definita una sorta di «anno zero»: si è difatti trattato quasi di un’anteprima del festival vero e proprio, che quest’anno va decisamente nella direzione sperata. La rassegna è cresciuta anche dal punto di vista delle manifestazioni in cartellone e della presenza di giovani artisti. Speziale di Haydn su testo di Goldoni, che vedrà una compagnia di giovani cantanti italiani accompagnati dall’Orchestra di Padova e del Veneto e diretti da Claudio Desderi (cfr. pagina a fronte), decisamente legato al festival anche grazie all’amicizia che lo legava a Dino Ciani. Oltre agli appuntamenti musicali, celebrati anche dal ritorno di Martha Argerich e dall’arrivo del grande pianista Krystian Zimerman, il festival vede al suo interno anche degli incontri-conferenze. Siamo molto felici di poter accogliere nuovamente una pianista eccezionale come la Argerich e una figura di grande prestigio come Zimerman! Per quanto riguarda le conferenze, una di queste è dedicata allo Speziale di cui accennavo poc’anzi: si tratta di una conferenza curata dallo stesso Desderi e dal musicologo Lorenzo Mattei, durante la quale verranno trattati temi riguardanti le opere di Haydn e il rapporto culturale tra il compositore, genio austriaco, e Goldoni, voce emblematica del mondo settecentesco italiano. Anche quest’anno ci sarà inoltre una serata dedicata Jeffrey Swann Krystian Zimerman Sì. Abbiamo aumentato il numero di concerti: ce ne saranno sei di ufficiali all’Alexander Hall e altre manifestazioni in altre sedi, per esempio all’Auditorium di Pieve di Cadore, per un numero complessivo di quattordici seraa Ciani, con suoni, immagini, registrazioni audio e video te. Anche la presenza di giovani talenti ha avuto un notedi alcuni suoi concerti che saranno commentate e guidate vole incremento, con nomi italiani e internazionali. In ocdal musicologo Felice Todde, carissimo amico di Dino. casione delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di C’è un filo rosso all’interno di questa nuova edizione? Messiaen, avremo il piacere di ospitare il pianista Daniele Sì, ed è una cosa a cui tengo molto. Credo importante Rinaldo, il violinista Davide de Ascaniis, il violoncello di che i concerti non siano elementi isolati ma eventi che abDamiano Scarpa e il clarinetto di Francesco Spendolini: si biamo nel loro dispiegarsi un senso più organico. Quetratta di un gruppo di giovani artisti selezionati appositast’anno uno dei temi principali è quello della musica scritmente per un programma che comprende anche la Suite ta in tempo di guerra. Trovo interessante porre il fuoco dall’Historie du soldat di Stravinskij. E poi la giovane pianidell’attenzione sulle diverse reazioni che i grandi composta Leonora Armellini, vincitrice nel 2005 del Premio Vesitori hanno avuto dinanzi alle atrocità e agli orrori delnezia, e molte altre giovani leve di notevole bravura. Fin la guerra. Reputo molto utile poter ravvisare elementi di dall’inizio ho voluto sottolineare la presenza di tanti giocontinuità all’interno dei festival in generale, un qualcovani, provenienti da varie istituzioni, paesi e scuole: pensa che permetta di far bagaglio di emozioni e impressioso all’Accademia di Imola, alla Scuola di Musica di Fiesoni che, oltre a rendere la serata gradevole, vadano ad arle, al Conservatorio di Milano, ma anche alle grandi istiricchire la vita di ciascuno. Pensando poi a quanto avvietuzioni internazionali. Altro importantissine a Salisburgo, a Spoleto, a Bayreuth, citmo appuntamento è il concerto lirico con i tà dove tutte la province vibrano e partecigiovani cantanti dell’Accademia di belcanto pano dei festival, è proprio quanto anche Cortina d’Ampezzo «Georg Solti». Ci sarà poi l’esecuzione dello 25 luglio – 8 agosto noi cercheremo di fare a Cortina. (i.p.) ◼ Uno «Speziale» tra Haydn e Goldoni Claudio Desderi alla rassegna di Cortina H dal punto di vista drammaturgico e teatrale con un occhio non semplicemente epidermico dal punto di vista del gioco scenico, ma anche attento agli stati d’animo, si avrà una resa che potrà essere ampiamente goduta e apprezzata dal pubblico di ogni generazione, di ogni epoca e di ogni paese. Quando portammo lo spettacolo a Monaco di Baviera, infatti, il successo fu davvero lusinghiero. Lo Speziale continuerà il suo tour anche dopo l’estate? Prima della data di agosto al Festival Dino Ciani, alla fine del mese di luglio saremo ancora in Veneto per due appuntamenti. Per il 2009, anno delle celebrazioni dedicate a Haydn, l’intenzione è quella di riprendere quest’opera, e di farlo anche in collaborazione con Po r t o g r u a r o , dove sia io che l’ O r c h e st r a da camera di Padova e del Veneto abbiamo legami speciali. Ad esempio q u e s t ’a n no, per i 170 a n n i de lla Scuola di musica «Santa Cecilia» e per le celebrazioni di Da Ponte, realizzeremo un’esecuC ar l o G ol d o ni zione delle Nozze di Figaro cha andrà a inserirsi nel cartellone delle manifestazioni dedicate all’Estate Musicale diretta da Enrico Bronzi (cfr. pp. 34-35). Un buon connubio di incastri, insomma… Sì! Sono davvero felice di poter riscontrare in tutto ciò un fermento molto attivo che apre a una visione decisamente positiva: ecco dimostrato come con volontà e buonsenso si riesca a realizzare programmi belli ed efficaci con mezzi anche non eccessivi, riuscendo a creare un buon coordinamento fra varie manifestazioni. Tutto ciò a riprova del fatto che, volendo e con la conoscenza specifica della materia, il coordinamento può avvenire in forme molto alte. ((i.p. (i.p.)) ◼ e un volto giovani, lo «Speziale» Sempronio. E come lui anche Grilletta, la pupilla che lo Speziale vorrebbe sposare, Mengone, assistente di Sempronio innamorato di Grilletta e felicemente ricambiato, e Volpino, altro spasimante della giovane. Si tratta di quattro ragazzi della compagnia di canto formata dai vincitori del Bando di Concorso per giovani cantanti diplomati nei Conservatori di tutta Italia. Selezionati alla fine dello scorso giugno da una commissione presieduta da Claudio Desderi – baritono e direttore d’orchestra, interprete mozartiano e rossiniano di indiscussa levatura –, al Festival Dino Ciani (cfr. l’articolo nella pagina a fianco) saranno accompagnati dall’Orchestra da camera di Padova e del Veneto, diretta dallo stesso Desderi in quel piccolo gioiello del teatro musicale che è lo Speziale, dramma giocoso su libretto di Carlo Goldoni che Franz Joseph Haydn mise in musica nel 1768 per il teatro del Principe Esterhaz y. L’opera approfitta di un testo divertentissimo – dice Desderi – che gioca sui caratteri e sulle personalità di quattro personaggi, che sotto la formula dei tipici travestimenti e dei giochi di teatro delle farse goldoniane rivela invece caratteri universali e atemporali. Lo speziale, ad esempio, è sì un farmacista ma allo stesso tempo la sua vera passione sono le news: leg g e t utti i giornali che riesce a recuperare, dai quali trae notizie sull’Asia, su l l’ I nd ia , sull’estremo Oriente. Goldoni precorre i tempi ed è molto attuale nel n Fra n z J o se p h H a y d mettere in scena un personaggio che, se svolge un lavoro ereditato dal padre, nel retrobottega potrebbe avere impianti satellitari e video. Ma anche per quel che riguarda il tema dell’amore, della servetta giovane e desiderata dalla persona anziana, e di tutti quei temi tipici delle commedie goldoniane e del teatro del Settecento in genere, si tratta di un qualCortina d’Ampezzo cosa che può tranquillamente esser let- Sala Enel-«Alexander Girardi» Hall to anche in chiave moderna: analizzato 1 agosto, ore 21.00 A UNA VOCE la cornice sinfonica la cornice sinfonica —