ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE DI SACILE E BRUGNERA CODICE MECCANOGRAFICO PNIS006007 Sede: Via Stadio – 33077 Sacile (PN) Tel. 0434 733429 – Fax 0434 733861 Codice Fiscale:91007780934 E-mail:[email protected] PEC:[email protected] Sezioni associate: Istituto Tecnico Settore Economico Istituto Tecnico Settore Economico Turismo Istituto Professionale per i Servizi Commerciali Via Stadio – 33077 Sacile (PN) Tel 0434 733429 – Fax 0434 733861 Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato di Sacile Viale Zancanaro 29 – 33077 Sacile (PN) Tel 0434 71114/782794–Fax 0434 780380 Circ. n° 3 Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato Istituto Tecnico Settore Grafica e Comunicazione di Brugnera Via G. Galilei 7- 33070 Brugnera (PN) Tel. 0434 623857/608042- Fax 0434 623074 Sacile , 1 settembre 2015 AL PERSONALE DOCENTE in SERVIZIO NELL’ISTITUTO al PERSONALE ATA LORO SEDI ALL’ALBO web OGGETTO : Operazioni di Avvio anno scolastico- Disposizioni per l’anno scolastico 2015 / 2016. TITOLO I - AVVIO DELL’ANNO SCOLASTICO Si allega alla presente il calendario delle attività del mese di settembre, relativo alla programmazione di inizio anno. Sarà compilato quotidianamente il foglio firme presenza per gli incontri che non comportano la verbalizzazione. Tali adempimenti entrano a far parte del Piano Annuale delle Attività che sarà licenziato e modificato in corso d’anno. Gli incontri di programmazione di inizio anno, in ciascuna sede, saranno impiegati per definire la progettualità di massima, le questioni organizzative principali, per gli accordi di inizio anno, per la presa d'atto circa i contenuti delle disposizioni organizzative di cui alla presente circolare. E’ opportuno verbalizzare le decisioni assunte. Nelle giornate in cui non vi sono impegni è possibile incontrarsi autonomamente previo accordo con la referente di plesso che contatterà eventualmente il DSGA per i turni dei collaboratori scolastici. Il modello per l'indicazione degli incarichi per la costituzione del Funzionigramma deve essere trasmesso entro il giorno 10/09/2015 all’indirizzo mail [email protected] Per quanto riguarda gli impegni di settembre, nello specifico si forniscono le seguenti direttive. a) Dipartimenti disciplinari Sarà prodotto un elenco dei docenti che costituiranno i dipartimenti disciplinari per l’a.s. 2015/2016 per aggiornare il POF. Gli incontri saranno finalizzati alla discussione delle scelte didattico-operative del dipartimento e a confrontarsi sui contenuti di insegnamento. In occasione del primo incontro di dipartimenti, vi sarà una prima parte di incontro collegiale, in Aula Magna, per definire le modalità di progettazione concordate con il dirigente. Pagina 1 di 22 In sintesi, si proporrà di semplificare la progettazione come segue, nell’ottica di una sempre maggiore aderenza allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza. Ciascun docente, in forma sintetica, si richiamerà agli obiettivi d’apprendimento, così come declinati dal dipartimento disciplinare e documenterà il percorso svolto nella classe, tenendo conto dei seguenti aspetti: Contenuti presentati tempi-spazi metodologie impiegate modalità di verifica valutazione e criteri di valutazione impiegati. Ogni Consiglio di Classe, a partire dagli incontri di settembre, elaborerà la progettazione per la propria classe, che terrà conto, per gli aspetti disciplinari delle indicazioni dei vari dipartimenti. b) Prove d’ingresso Al fine di rendere sempre più efficace la certificazione degli studenti, sarebbe opportuno iniziare a definire, fin da settembre, una batteria di prove d’ingresso in seno ai dipartimenti. Le prove comuni diventeranno un patrimonio condiviso di tutto l’Istituto e potrebbero costituire la base per la definizione delle prove di competenza. Esse saranno corredate da opportuni criteri di valutazione che saranno esplicitati agli alunni e alle loro famiglie, tramite il POF. Copia delle prove sarà depositata in segreteria entro il mese di settembre. c) Documentazione La documentazione dei docenti sarà redatta in formato digitale e consegnata a fine anno scolastico (a consuntivo). d) Assegnazione dei docenti alle classi-Orario di servizio del personale docente L’assegnazione dei docenti alle classi è stata conferita sulla base delle indicazioni ricevute dal Dirigente uscente. Le eventuali situazioni residuali saranno trattate tempestivamente. Il documento sarà disponibile nella prima settimana di settembre. Si forniscono le seguenti direttive di massima per la redazione dell’orario di servizio del personale. L’incarico per la redazione dell’orario è conferito dal Dirigente a: proff. Ezio Giust-Zanette Claudio, Franco Cicero- Fabio Giacomin, Luigi Di Giulio- Sandra Pretto. 1. 2. 3. 4. 5. L'orario delle lezioni viene formulato nel rispetto delle esigenze didattiche; Utilizzazione delle aule speciali, dei laboratori e della palestra da parte di tutte le classi ; Definizione dell'orario dei docenti con cattedre orario-esterne; Suddivisione delle ore di lingua straniera in giorni diversi e possibilmente alternati; Assegnazione di più ore consecutive alle discipline espressivo-operative, qualora richiesto dai docenti; 6. Distribuzione delle discipline per ogni classe nella giornata tenendo conto anche del tasso di faticabilità e dei tempi di attenzione degli alunni; 7. Distribuzione delle ore curricolari delle discipline nei giorni della settimana; Pagina 2 di 22 8. Garantire le quote di curricolo risalenti al quadro orario di ciascun indirizzo; 9. Sostituzione dei colleghi assenti. Una volta ultimati, gli orari si intendono definitivi, salvo variazioni dovute al completamento delle nomine del personale. Sarà ammesso produrre richiesta di variazione d’orario, in corso d’anno, per motivi organizzativi, esplicitati in forma scritta. Non sono consentite variazioni dell’orario, se non per singole giornate per motivi personali. Tutti gli insegnanti di sostegno presenteranno il proprio orario previo accordo con i colleghi delle classi entro il giorno 22 settembre 2015. e) Progetti I progetti per il corrente anno scolastico saranno presentati in segreteria, in formato digitale, entro il giorno 20 settembre p.v. utilizzando i modelli in uso nell’Istituto, comunque allegati alla presente, in tempo per l’approvazione in collegio docenti. TITOLO II - DISPOSIZIONI La presente Circolare riassume le norme di comportamento che il personale docente è tenuto ad osservare in quanto professionista del settore istruzione nonché dipendente della Pubblica Amministrazione. Le disposizioni che seguono, per la loro fondamentale valenza, assumono carattere regolamentare, in accompagnamento, delucidazione, integrazione agli articolati contenuti negli specifici regolamenti deliberati dal Consiglio d’Istituto. Le SS.LL. sono tenute a prendere atto di eventuali variazioni che avverranno durante l’anno nelle materie oggetto della presente, alle quali sarà comunque data pubblicità attraverso i canali informativi istituzionali. A ciascun nuovo dipendente sarà trasmesso, via e-mail, da parte dell’ufficio il codice di Codice di comportamento dei dipendenti delle Amministrazioni pubbliche, licenziato con D.P.R. 16 aprile 2013 n. 69, a suo tempo oggetto di nota circolare interna. Il regolamento succitato, prevede espressamente l’invio ai dipendenti dell’articolato con lo strumento della posta elettronica. Per gli approfondimenti si rimanda alla lettura del Regolamento d’istituto, del Piano dell’Offerta Formativa, del Contratto collettivo vigente e dei contratti integrativi di secondo livello. Una copia della presente circolare sarà inserita nella raccolta di ciascuna scuola a cura dell'insegnante referente, il quale avrà cura di trasmetterne i contenuti essenziali al personale che dovesse entrare a far parte dell’organico durante l’anno. Il personale tutto è tenuto ad attenervisi scrupolosamente. PARTE PRIMA: OBBLIGHI DEL PERSONALE DOCENTE, NOTE ORGANIZZATIVE 1. ORARIO DI SERVIZIO Ogni docente in servizio alla prima ora deve trovarsi a scuola 5 minuti prima dell'orario di inizio delle lezioni per assistere all'entrata degli alunni (rif. art. 29 comma 5 del CCNL 2006-2009). Per “trovarsi a scuola”si intende essere presenti con il proprio gruppo classe di riferimento, avendo già espletato eventuali altre operazioni personali (recupero materiali, fotocopie…). Da questo momento, infatti ha inizio l’obbligo di vigilanza da parte del personale della scuola con le connesse responsabilità. Pagina 3 di 22 E' fuori dubbio che la puntualità rappresenti un elemento di qualità del servizio scolastico, raggiungibile soltanto con una piena collaborazione responsabile da parte di tutti i lavoratori della scuola. Nell’invitare, quindi, i docenti al rispetto dell’orario si coglie l’occasione per far presente che i ritardi ingiustificati non saranno tollerati. Si rammenta, altresì, che gli alunni devono affluire radunati al mattino secondo le modalità organizzative adottate dalle singole sedi. Gli alunni entreranno all’interno delle aule in tempo per un efficace e tempestivo avvio delle lezioni. La normativa vigente prevede che il personale collaboratore scolastico coadiuvi i docenti nel garantire un corretto e prudente afflusso/deflusso degli alunni a/da scuola. 2. ORARIO DELLE LEZIONI Gli orari di insegnamento, la scansione delle discipline, il rispetto dei tempi della ricreazione debbono essere attentamente osservati. Allo stesso tempo, i professori avranno cura di prestare la dovuta attenzione ai tempi per l’accoglienzaascolto dei ragazzi. Ciò non toglie che i docenti debbano rispettare il monte orario annuale deliberato per ciascuna disciplina e, nell’alternare attività pratiche a quelle ritenute “intellettuali”, vogliano garantire l’apprendimento di tutte le discipline d’insegnamento. È connessa a tutte le discipline, infatti, una specifica responsabilità di documentazione e valutazione. Ricordo il ruolo ricoperto nell’attuale società dell’informazione dall’insegnamento delle TECNOLOGIE PER L’INFORMAZIONE E LA COMUNICAZIONE, che, ad avviso dello scrivente dirigente, deve avvenire trasversalmente e strumentalmente alle discipline del piano di studi. Devono essere diligentemente rispettati gli orari di funzionamento. In caso di sforamenti dovuti al permanere a scuola dei docenti, in quanto autorizzati per riunioni-incontri, devono essere presi accordi con il DSGA per la disciplina della presenza dei collaboratori scolastici. Quest’ultimi sono, inderogabilmente, i responsabili dell’apertura e chiusura dei locali. 3. ASSENZE DAL SERVIZIO In caso di assenza o impedimenti di qualsiasi genere, è necessario avvisare tempestivamente l’ ufficio di Segreteria ad iniziare dalle ore 7,30 e non oltre le ore 8.00. Le stesse fasce orarie devono essere rispettate anche qualora l’orario di servizio sia collocato in turno (pomeridiano o altro). Dovendo provvedere all’organizzazione della vigilanza, raccomando di rispettare questa disposizione. Vale la pena ricordare che l’unica assenza “comunicabile” unilateralmente da parte del dipendente, è l’assenza per malattia. Tutte le altre assenze, nel rispetto della disciplina normativa e contrattuale, sono soggette a richiesta debitamente motivata al Dirigente Scolastico. 4. ASSENZE PER MALATTIA In caso di assenze per malattia la comunicazione dovrà precisare la durata presunta dell'assenza, facendo poi seguire alla medesima la relativa richiesta scritta che va inviata all’ufficio tassativamente entro cinque giorni. I certificati saranno acquisiti come da normativa vigente. Invito a prestare la massima attenzione in quanto i certificati devono essere rilasciati dal medico preposto, tramite sistema informatico, in corrispondenza dell’assenza per malattia e pertanto gli stessi devono essere prontamente contattati in tal senso. All’atto della comunicazione dell’assenza il dipendente dovrà comunicare all’Ufficio di segreteria l’indirizzo di permanenza durante la malattia, qualora diverso da quello comunicato alla Scuola, per l’invio della visita fiscale. Pagina 4 di 22 La visita fiscale può essere disposta dal dirigente qualora ritenuto opportuno mentre è obbligatorio "dal primo giorno se l’assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative", secondo quanto stabilito dal D.L. 6 luglio 2011, n. 98 ( Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria convertito nella legge n. 111 del 15 luglio 2011). Gli orari per le visite fiscali per i dipendenti della Pubblica Amministrazione sono individuabili nelle seguenti fasce: 7 giorni su 7 con la reperibilità dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Durante queste fasce orarie il lavoratore in malattia ha l’obbligo di essere reperibile presso il suo domicilio o altro indirizzo comunicato a inizio malattia. L’obbligo di reperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi. Da tale obbligo sono esclusi i dipendenti la cui assenza dal lavoro deriva da patologie gravi che richiedono terapie salvavita, da infortuni sul lavoro, da malattie per le quali è riconosciuta la causa di servizio e dagli stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta. Il periodo eventualmente eccedente l'iniziale domanda, ma necessario per completare la guarigione, verrà richiesto come proroga avvisando il giorno prima, telefonicamente e quindi per iscritto l'ufficio. Ogni assenza per malattia dovrà essere giustificata dalla prescritta certificazione medica anche se la durata dell'indisposizione è di un solo giorno: non saranno concesse giornate di ferie e/o permesso in sostituzione della giustificazione medica per le assenze. La L. n. 111/2011 ha riportato nell’alveo delle attribuzione gestionali del Dirigente la valutazione circa l’invio della visita fiscale durante la malattia. La disposizione citata ribadisce, inoltre, quanto stabilito da fonte pattizia, ovvero che: "Qualora il dipendente debba allontanarsi dall'indirizzo comunicato durante le fasce di reperibilità per effettuare visite mediche, prestazioni o accertamenti specialistici o per altri giustificati motivi, che devono essere, a richiesta, documentati, è tenuto a darne preventiva comunicazione all'amministrazione". Faccio presente, a puro titolo informativo, che la giurisprudenza circa l’interpretazione giuridica del concetto di “giustificato motivo” non comprende disattenzioni da parte del dipendente (campanello guasto, mancanza del nome…) . Si prega di osservare rigorosamente i termini sopra riportati, per consentire l’organizzazione delle sostituzioni e gli adempimenti relativi alla gestione del personale. 5. ALTRE ASSENZE Le assenze per motivi di famiglia e i permessi vanno richiesti al Dirigente scolastico in anticipo (almeno tre giorni), per iscritto e devono essere sempre documentati. Una volta presentata la domanda, in caso di silenzio dell'Ufficio, la stessa si intende accolta. In nessun caso è consentito assentarsi dal servizio senza avvisare l'Amministrazione. Ciò vale anche per l'orario di servizio non d'insegnamento comprese le attività deliberate dal Collegio dei Docenti che assumono, in quanto tali, carattere di obbligatorietà. E' possibile richiedere nel corso dell'anno scolastico il permesso breve (18 ore per i docenti, 36 ore per il personale ATA): il permesso breve deve far riferimento sempre ad unità orarie e può essere richiesto per una durata non superiore alla metà dell’orario giornaliero individuale di servizio. I permessi brevi vanno recuperati entro i due mesi lavorativi successivi a quello della fruizione; l’Ufficio provvederà a richiederne il recupero per la sostituzione di colleghi assenti. In caso di mancato recupero, attribuibile al dipendente, l’amministrazione provvederà a trattenere sulla retribuzione le ore non recuperate. La concessione di tali permessi brevi, così come l'istituto delle ferie, è comunque subordinata alla possibilità della sostituzione con altro personale docente. Pagina 5 di 22 6. ASSENZE PER VISITE, TERAPIE, PRESTAZIONI SPECIALISTICHE ED ESAMI DIAGNOSTICI: COME GIUSTIFICARE L'ASSENZA Il TAR del Lazio - con sentenze 5711 e 5714 del 17/4/2015 - si è pronunciato in merito alla controversa questione inerente l’esatta l’imputazione delle assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici, disapplicando la circolare n° 2/2014 della F.P., nelle more della definizione dell’accordo quadro per le assenze nel pubblico impiego. A tal fine si riporta un estratto del Messaggio dell’INPS del 18 maggio 2015 n° 3366. (…) Le assenza ascrivibili alle predette fattispecie potranno essere imputate dai dipendenti anche a malattia, secondo i criteri applicativi previgenti, restando impregiudicata la possibilità (non più l'obbligo) per gli interessati di fruire dei permessi (…). Nel caso in cui l’assenza per l’espletamento di tali visite e/o esami diagnostici sia imputata a malattia ovvero ex art. 19, comma 2, il dipendente: - dovrà produrre attestazione - di struttura pubblica, medico convenzionato o anche di struttura o medico privato - che riporti anche l’orario della prestazione: l’attestazione deve contenere l’indicazione del medico e/o della struttura che la redige, del giorno e dell’orario di entrata e di uscita del dipendente della struttura presso cui si è effettuata la prestazione; - dovrà - nel rispetto degli obblighi correttezza e buona fede scaturenti dal rapporto di lavoro - comunicare in via preventiva, rispetto alla data programmata per l’effettuazione della visita, terapia e/o esame diagnostico l’esigenza di assentarsi al fine di consentire all’amministrazione di valutare le esigenze funzionali ed organizzative eventualmente connesse all’assenza de qua ed adottare le misure che il caso richiede. Per tutto quanto non esplicitato in ordine alle assenze valgono le disposizioni vigenti. 7. INCOMPATIBILITÀ La funzione docente è incompatibile con un altro rapporto di impiego di ruolo e non di ruolo secondo le vigenti prescrizioni dell’art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001. I dipendenti che intendano svolgere attività libero professionali devono essere preventivamente autorizzati dal Dirigente, cui devono rivolgere istanza scritta. Sono escluse dalla richiesta di autorizzazione le attività di formazione (come formatore) nell’ambito del comparto. 8. CAMBIO DI INDIRIZZO-INDIRIZZARIO E-MAIL Ogni docente è tenuto a comunicare tempestivamente in segreteria il proprio indirizzo e recapito telefonico e provvedere a tenere aggiornata l’amministrazione in caso di variazioni. In occasione dell’avvio dell’anno scolastico, l’ufficio provvederà ad aggiornare/implementare la rubrica degli indirizzi e-mail del personale. Ciò al fine di ridurre, fino alla progressiva scomparsa, come prevede il Codice dell’Amministrazione digitale, le comunicazioni cartacee. Si invita il personale a curare attivamente questo processo e a presidiare con costanza le proprie caselle e –mail. 9. BENI DELLA SCUOLA- MANEGGIO DI DANARO- ACQUISTI I beni inventariati che costituiscono il patrimonio dell’Istituto (attrezzature e materiale librario) sono affidati al consegnatario che per legge è il Direttore dei Servizi Gen. Amministrativi. Pagina 6 di 22 La custodia del materiale didattico, tecnico e scientifico è affidata dal Direttore ai docenti responsabili dei sussidi e dei laboratori, così come individuati, che rispondono della conservazione del materiale affidato loro. Le donazioni dovranno essere sottoposte ad accettazione da parte del Consiglio d’Istituto. I donatori presenteranno apposita richiesta al dirigente nella quale saranno elencati i beni oggetto di donazione, le caratteristiche ed il valore (documentato se possibile dalla fattura/ricevuta fiscale. Preciso che tutti i materiali didattici e per attività sia collocati all’interno della scuola che all’esterno che vengono utilizzati dai ragazzi devono essere a norma per garantire la sicurezza e l’ incolumità. La normativa in materia di contabilità dello Stato, per quanto concerne le Pubbliche Amministrazioni e i dipendenti di queste, fa espresso divieto di gestione di fondi che esulino dal bilancio regolarmente approvato dal Consiglio d’Istituto. Per quanto inerente alla raccolta e alla gestione di danaro afferente ai viaggi di istruzione, le visite guidate e comunque in tutti i casi nei quali è necessaria tale operazione, si raccomanda di affidarla ad un rappresentante di classe – genitore/alunno - invitandolo, una volta terminata la raccolta, ad effettuare il versamento direttamente sul conto corrente dell’Istituto. Tutti gli acquisti svolti per conto o nell’ambito dell’Istituto vanno concordati con il D.S.G.A., che farà da tramite con l’Ufficio e lo scrivente. Nessun acquisto può essere effettuato dal personale docente o ATA in forma autonoma, nessuna somma di denaro può essere acquisita nelle forme non previste dal Programma dell’Istituto (Art. 21, comma 5 della legge n° 59 del 15 marzo 1997 e Decreto interministeriale 1 febbraio 2001). Tutti i materiali e le attrezzature richiesti (o necessari) sono soggetti ad autorizzazione dell’ufficio. In applicazione della legge anti-corruzione (Legge n. 190/2012), in linea con le raccomandazioni OCSE in materia di integrità ed etica pubblica il D.P.R. 16.04.2013 n° 62 , G.U. 04.06.2013 indica i doveri di comportamento dei dipendenti delle PA e prevede che la loro violazione è fonte di responsabilità disciplinare. Tra le disposizioni del codice, le principali sono: • • • • • • il divieto per il dipendente di chiedere regali, compensi o altre utilità, nonché il divieto di accettare regali, compensi o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore (non superiore a 150 euro) - anche sotto forma di sconto. I regali e le altre utilità comunque ricevuti sono immediatamente messi a disposizione dell’Amministrazione per essere devoluti a fini istituzionali; la comunicazione del dipendente della propria adesione o appartenenza ad associazioni e organizzazioni (esclusi partici politici e sindacati) i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento delle attività dell’ufficio; la comunicazione, all’atto dell’assegnazione all’ufficio, dei rapporti diretti o indiretti di collaborazione avuti con soggetti privati nei 3 anni precedenti e in qualunque modo retribuiti, oltre all’obbligo di precisare se questi rapporti sussistono ancora (o sussistano con il coniuge, il convivente, i parenti e gli affini entro il secondo grado); l’obbligo per il dipendente di astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti le sue mansioni in situazioni di conflitto di interessi anche non patrimoniali, derivanti dall'assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori gerarchici; il rispetto dei vincoli posti dall’amministrazione nell’utilizzo del materiale o delle attrezzature assegnate ai dipendenti per ragioni di ufficio, anche con riferimento all’utilizzo delle linee telematiche e telefoniche dell’ufficio; gli obblighi di comportamento in servizio nei rapporti e all’interno dell’organizzazione amministrativa; 10. TUTELA DEI DATI PERSONALI Pagina 7 di 22 La tutela dei dati personali viene gestita attraverso il Documento Programmatico per la Sicurezza in attuazione del D.lgs n° 196 del 30 giugno 2003. In particolare vanno rigorosamente rispettate tutte le procedure previste negli incarichi e nei relativi mansionari. Dovranno essere conservati a cura della scuola solo i documenti strettamente necessari. Si invitano i docenti a non comunicare a nessun soggetto non specificatamente autorizzato i dati personali comuni, sensibili, giudiziari, sanitari e/o altri dati, elementi, informazioni dei quali vengono a conoscenza nell’esercizio delle loro funzioni. Particolare attenzione dovrà essere tenuta nei casi di handicap-dsa. È tassativamente proibito comunicare la password del Registro Elettronico agli alunni, assegnare loro compiti di inserimento dati nel R.E., lasciare aperta la sessione di lavoro del R.E. oppure non chiuderla correttamente, lasciare la password incustodita o a disposizione di terzi, inoltre è obbligatorio modificarla autonomamente almeno ogni sei mesi utilizzando l’apposita funzione presente nell’applicazione. 11. DIVIETO DI FUMO È vietato fumare negli spazi dell’Istituto (per spazi si intende tutta l’area a partire dai cancelli e le pertinenze della scuola). Le prescrizioni antifumo vanno rigorosamente rispettate, così come indicato nella specifica segnaletica adeguatamente pubblicizzata. (Art. n° 52, comma 20 della legge n° 448 del 28 dicembre 2001). Il personale incaricato sono tenuti a vigilare sul rispetto delle disposizioni. Il divieto di fumo si estende alle sigarette elettroniche. Il Parlamento e il Governo sono impegnati in un’azione propulsiva del divieto di fumo nella scuola inteso come mezzo di prevenzione e tutela culturale, in considerazione del fatto che l’Istituto Superiore di Sanità ha reso noto che l’età media in cui i ragazzi iniziano a fumare è scesa a 12-13 anni. 12. RIENTRI POMERIDIANI In caso di svolgimento di attività che comportino la permanenza degli alunni a scuola per la consumazione del pasto, dovranno essere prese le opportune cautele in ordine alla sorveglianza e stabilite regole precise onde prevenire danni alle persone e alle cose. Si prega di informare la dirigenza circa le soluzioni adottate. 13. ASSEMBLEE SINDACALI E SCIOPERI Tutta la materia è disciplinata dalla legge, dal Contratto nazionale e dal Contratto integrativo d’Istituto sulle modalità e criteri di applicazione dei diritti sindacali. Per ogni assemblea sindacale o sciopero verrà comunque redatta una comunicazione dallo scrivente. Nel caso di partecipazione alle assemblee sindacali la comunicazione della partecipazione deve essere data dal personale nei termini previsti dalla predetta circolare. La mancata comunicazione preventiva della partecipazione all’assemblea entro i termini fissati implica la non concessione dell’autorizzazione alla partecipazione stessa. In occasione di scioperi del personale i docenti in servizio che non intendono partecipare allo sciopero devono prestare servizio di vigilanza per tutti gli alunni presenti a scuola per tutto il loro orario di servizio. In caso di chiusura del proprio plesso di appartenenza i docenti presenti dovranno espletare il loro orario di servizio presso la sede dell’istituto salvo diversa indicazione. Di seguito, riporto le modalità organizzative adottate in caso di sciopero. Il Dirigente Scolastico, ricevuta la comunicazione dello sciopero, emana una circolare rivolta ai docenti e personale ATA , con la richiesta di comunicazione di adesione o non adesione allo sciopero. Come per tutti i lavoratori, questa comunicazione è volontaria, non è possibile obbligare il personale a comunicare le proprie decisioni circa l'intenzione di aderire o meno allo sciopero, pertanto vi è anche l’opzione della sola presa visione che lascia la libertà di aderire o non aderire all’ultimo momento. Pagina 8 di 22 In base alle dichiarazioni, il dirigente scolastico valuta l’effetto previsto sulle lezioni ovvero: quando non conosce le intenzioni del personale, invita i genitori a recarsi a scuola, all'inizio delle lezioni, per verificare di persona se sono presenti i docenti; Può disporre un servizio ridotto per una parte delle classi e per una parte dell’orario e lo comunica alle famiglie e ai docenti; Può sospendere le lezioni se non è in grado di garantire alcuna forma di servizio in alcune classi o in tutte; Può modificare l'orario di ingresso e/o uscita degli studenti (es. solo orario antimeridiano, o entrate e uscite differenziate per classe nella scuola secondaria di I grado) 14. ATTIVITA’ POSTE AD INCENTIVAZIONE Tutte le attività poste ad incentivazione devono essere precedute da un incarico scritto del Dirigente scolastico. Qualora assegnate prima della firma del Contratto integrativo d’Istituto saranno subordinate nell’accettazione definitiva alle condizioni previste dal Contratto stesso. In ogni caso nessuna attività extracontrattuale potrà essere autorizzata. 15. REGOLE DI COMPORTAMENTO GENERALI Ricordo, di seguito, alcune disposizioni in merito a comportamenti da adottare nell’esercizio della propria funzione. Il personale è chiamato a uniformarsi a comportamenti che non ledano l’immagine dell’Istituzione e che siano coerenti con le specifiche finalità educative dell’intera comunità scolastica. Il diritto amministrativo vigente, nel codificare i principi costituzionali di BUON ANDAMENTO e IMPARZIALITA’, arricchisce il funzionamento secondo norme di legge degli uffici pubblici, di una serie di principi cardine che mi pregio di elencare per dovere di informazione: diligenza, rispetto dell'orario di lavoro, prevalenza dell'interesse pubblico su quello privato, obbedienza, leale collaborazione, cooperazione, fedeltà. Per quanto riguarda la tenuta della documentazione pedagogica (registri, verbali delle sedute di programmazione, documentazione relativa agli alunni), è opportuno sia individuato uno spazio apposito. Si tratta, infatti, di documenti che oltre ad una valore didattico-educativo, contengono dati amministrativi di primaria importanza. Gli stessi debbono essere compilati diligentemente e messi a disposizione del dirigente per gli adempimenti di competenza. Il r.e. rappresenta documento ufficiale del docente con valore probante in sede di giudizio, oltre che con valore amministrativo per quanto riguarda la quantificazione delle assenze degli alunni. Si ritiene inopportuno costruire riproduzioni di registri cartacei, mentre ciascun docente, ovviamente, potrà continuare ad annotarvi i propri appunti liberamente. La recentissima giurisprudenza di merito ha infatti evidenziato che il mantenimento di un registro “parallelo” possa configurare un’ipotesi di falso in quanto tale documento non ha valore di atto pubblico, come invece ha il registro in dotazione ai docenti (art. 47 c.p.) . Questo fattispecie diventa ancora più problematico se il docente nel proprio registro “parallelo” annota un voto difforme da quello riportato nel registro elettronico ufficiale (ovviamente per difetto). Tutti i compiti scritti degli alunni vanno catalogati e conservati a scuola, anche quelli somministrati nelle discipline orali. 16. RESPONSABILITA’ E SANZIONI DISCIPLINARI Il Decreto 150/09 ha modificato profondamente le norme sulla responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti. Il D.LGS. 150/09 riscrive completamente l’art. 55 (Sanzioni disciplinari e responsabilità) del Pagina 9 di 22 D.LGS 165/01, aggiungendo altri 7 articoli fino al 55 octies. Le norme dell’art. 55 sono imperative. Ai rapporti di lavoro, ferma restando la disciplina in materia delle varie responsabilità, si applica sempre l’art. 2106 del codice civile; deve valere il principio della proporzionalità tra infrazione e sanzione. Il concetto di imperatività della norma significa che non vi può essere deflazione della disposizione disciplinare da parte di pattuizione sindacale. Per tutti i dipendenti ci sono gli obblighi di comportamento. Nel comparto scuola esiste il codice di comportamento (allegato 2 al CCNL 2006-09) il contratto di lavoro e le disposizioni normative a cui bisogna attenersi per evitare sanzioni. Per il personale ATA è in vigore il codice disciplinare sancito dall’art. 95 del CCNL (pubblicato all’albo del sito), mentre per il personale docente la norma contrattuale è stata rinviata e valgono norme di legge e codicistiche (si vedano, nello specifico, il D.lgs 297/94, artt. 492 e ss e gli articoli 2104-2105-2106 del codice civile recanti la disciplina, rispettivamente, dell’obbligo di diligenza, di fedeltà e l’applicabilità delle sanzioni disciplinari secondo norme di diritto applicabili al rapporto di lavoro subordinato). TITOLO III: DELLA VIGILANZA E DELLA SICUREZZA 1. ACCOGLIENZA, ASSISTENZA, VIGILANZA ALUNNI È sempre utile ricordare che una delle principali attribuzioni della scuola è la vigilanza sugli allievi, che costituisce un vincolo di legge perseguibile in sede giudiziale sotto varie forme (civile-amministrativapenale) oltre che in sede disciplinare. Detta responsabilità per l'inosservanza dell'obbligo di vigilanza è disciplinata dagli artt. 2047 e 2048 Codice Civile. Riporto, di seguito le disposizioni utili a garantire un corretto esercizio della vigilanza sui minori. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni tutti gli insegnanti sono tenuti a garantire la sorveglianza dei minori 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni/attività e fino al termine delle stesse. “ L’insegnante non solo deve trovarsi nella scuola fin dall’inizio delle lezioni per assistere all’ingresso dei suoi alunni , ma deve rimanervi finché gli stessi non siano usciti al termine delle lezioni. La presenza a scuola non deve intendersi mera presenza nei locali delle sedi, bensì attività di vigilanza degli allievi (essere in sala insegnanti non solleva dalla responsabilità). Deve essere garantita la presenza del docente in aula nel momento di passaggio da un docente all’altro. Gli alunni non verranno rilasciati prima del termine delle lezioni, eccetto il caso in cui chi esercita la responsabilità genitoriale, ovvero la persona da questi delegata per iscritto, provveda di persona a prendere in consegna l’alunno; la nuova formulazione identifica tale persona in “colui che detiene la responsabilità genitoriale”, concetto su cui vale la pena soffermarsi. L’evoluzione verso la definizione di “responsabilità genitoriale” ci fa comprendere che la scuola, al di là della variazione semantica, deve modulare il proprio approccio nei confronti di quelle situazioni ove spesso si ingenerano difficoltà di comunicazione. Nei casi di genitori che non esercitano la responsabilità genitoriale, questi possiedono comunque il diritto/dovere di vigilare sull’istruzione, sull’educazione e sulle condizioni di vita dei figli. In caso di assenza o di occasionale ritardo di un insegnante, ovviamente debitamente comunicato alla sede di servizio e in segreteria, gli alunni devono essere sorvegliati dai docenti presenti e dai collaboratori scolastici, i quali, coordinati dall’insegnante coordinatore provvederanno a determinare la sorveglianza. Nel caso in cui l’insegnante risulti assente o si allontani, lo stesso deve provare che l’attività svolta dagli studenti (anche in relazione all’età e alla maturità) sia tale da non comportare alcun pericolo, e non potrà liberarsi se l’assenza non sia giustificata o se non si sia fatto sostituire da altro personale qualificato. Pertanto, l’insegnante che abbandona gli alunni (anche per breve tempo e pur non allontanandosi dall’istituto) senza seri e validi motivi e senza adottare le opportune cautele affinché i minori non Pagina 10 di 22 vengano a trovarsi in incontrollata libertà e non siano esposti a facili pericoli, è responsabile del danno che un alunno dovesse subire a causa dell’assenza. Durante l’intervallo gli insegnanti avranno cura di garantire la sorveglianza dei corridoi o, se all’esterno, nel cortile, ponendosi in posizione tale da poter vedere tutto lo spazio utilizzato; nessun alunno dovrà fermarsi o ritornare in aula prima del termine dell’intervallo in quanto impedirebbe una simultanea sorveglianza su due distinti locali e non garantirebbe il materiale presente in aula. Questa disposizione è tanto più importante quanto è inferiore l’età degli alunni. Corre l’obbligo di ricordare che la giurisprudenza in materia di responsabilità per infortunio di allievi sottoposti alla vigilanza del personale della scuola, subisce evoluzioni costanti che vedono sovente la soccombenza dell’amministrazione (organo che immedesima organicamente il personale nei giudizi in caso di infortunio, fatta eccezione per la responsabilità penale che, come da art. 27 della Costituzione è personale). Ciò accade nei casi in cui il personale non abbia osservato le regole minime di prudenza nella gestione della delicata questione della sorveglianza degli allievi sottoposti alla loro tutela. Il codice civile prevede espressamente due casi di infortunio d’interesse scolastico: l’infortunio procurato da un allievo a sè stesso, l’infortunio di un allievo vittima della condotta illecita di un altro allievo sottoposto a vigilanza. In questi casi, l’onere della prova si dice “inverso”, in quanto il precettore (=adulto che deve sorvegliare) deve dimostrare di non aver potuto impedire il fatto. Nelle ipotesi di responsabilità ex artt. 2047 e 2048 c.c., infatti, l’insegnante si libera se prova di aver esercitato la vigilanza nella misura dovuta, e che, nonostante l’adempimento di tale dovere, il fatto dannoso per la sua repentinità ed imprevedibilità gli abbia impedito un tempestivo efficace intervento (Cass., sez III, 18.4.2001, n. 5668); è richiesta, perciò, la dimostrazione di aver adottato in via preventiva le misure organizzative idonee ad evitare il danno (Cass. Civ., sez III, 3.2.1999, n. 916 ha confermato la sentenza di merito che aveva ritenuto sussistente la responsabilità dell’insegnante avuto riguardo alla circostanza dell’allontanamento ingiustificato della stessa dall’aula). La Corte dei Conti, sez. III, 19.2.1994, n. 1623, ha ritenuto, inoltre, che l’obbligo della vigilanza abbia rilievo primario rispetto agli altri obblighi di servizio e che, conseguentemente, in ipotesi di concorrenza di più obblighi derivanti dal rapporto di servizio e di una situazione di incompatibilità per l’osservanza degli stessi, non consentendo circostanze oggettive di tempo e di luogo il loro contemporaneo adempimento, il docente deve scegliere di adempiere il dovere di vigilanza. L’assolvimento del dovere di sorveglianza deve, inoltre, essere modulato in relazione alle condizioni psico-fisiche e al grado d maturazione del minore affidato alla scuola e ciò con una valutazione da effettuarsi in concreto, tenendo conto dei fattori anagrafici, caratteriali e ambientali.1 IL PERSONALE AUSILIARIO dovrà collaborare con gli insegnanti per rendere effettiva e sicura l’opera di vigilanza delle scolaresche all’ingresso e all’uscita delle stesse e in maniera particolare nel momento della ricreazione e di utilizzo dei servizi igienici. Dall’inizio delle lezioni e fino al termine delle stesse, i cancelli o i portoni d’ingresso agli edifici devono rimanere chiusi per evitare la possibile intrusione di estranei nei locali. Della chiusura la responsabilità è in capo al personale ausiliario in servizio Qualora gli alunni debbano posticipare l’ingresso o lasciare la scuola prima della fine delle lezioni saltuariamente, i genitori faranno domanda scritta motivando la richiesta. Il docente di classe valuterà in merito all’assenso di tale richiesta. Nel caso di accoglimento del permesso di uscita anticipata gli alunni vanno consegnati direttamente ai genitori o a persone espressamente delegate, per iscritto, dagli stessi. Si invitano, altresì i docenti a prendere visione del Regolamento di'Istituto e ad operare nel rispetto di quanto prescritto. 1 Lorenzo Capaldo, “Responsabilità civile della Scuola”, 2007- Edizioni Simone Pagina 11 di 22 2. SORVEGLIANZA DEI RAGAZZI NEGLI SPOGLIATOI USO DELLA PALESTRA L’accesso alla palestra è consentito agli alunni in tenuta sportiva che abbia i caratteri di comodità, funzionalità e decenza personale. L’ utilizzo di tutte le attrezzature esistenti (piccoli e grandi attrezzi) deve essere autorizzato ed ordinato dall’insegnante. Le attrezzature sportive in possesso dell’Istituto devono essere salvaguardate da deterioramento e danni dovuti ad incuria ed uso improprio. Gli insegnanti di Educazione fisica in servizio sono responsabili della conservazione delle attrezzature e del materiale individualmente assegnato. Nel corso delle lezioni ogni insegnante è responsabile del corretto uso degli attrezzi e del materiale utilizzato. UTILIZZO DEGLI SPOGLIATOI Negli spogliatoi gli alunni dovranno comportarsi in modo civile e responsabile e saranno vigilati esternamente dai docenti che, in caso di necessità, potranno discretamente accedere ad essi. Gli spogliatoi vengono usati solamente per effettuare il cambio dell’abbigliamento e per l’utilizzo dei servizi ad essi attigui. L’entrata nello spogliatoio e nei servizi igienici, durante la lezione deve essere autorizzata dall’insegnante. ABBIGLIAMENTO DA PALESTRA E NORME IGIENICO SANITARIE Per le lezioni di Educazione Fisica gli alunni devono portare con sé, in una apposita sacca e non nello zaino (salvo diversa indicazione dei docenti): tuta completa o pantaloncini, maglietta e calze in cotone, scarpe da ginnastica con suola pulita da calzare regolarmente allacciate. I pantaloni non vanno indossati a vita bassa e le magliette non devono essere corte. Per motivi igienici gli alunni dovranno cambiarsi negli spogliatoi della palestra, in particolare, non è ammesso in palestra l’uso di scarpe calzate fuori dagli spogliatoi; alla fine dell’ora ci si dovrà spogliare degli indumenti usati durante l’ora di ed. fisica per indossare degli abiti puliti e asciutti. Non è consentito lasciare la sacca a scuola per la lezione successiva. E’ necessario, inoltre, portare asciugamano e sapone personali, in modo da poter rientrare in aula puliti ed ordinati, a tal fine l’insegnante lascerà il tempo necessario per il cambio degli indumenti. Durante le ore di ed. fisica è opportuno non indossare: orologi, catenine, braccialetti, anelli ed orecchini, al fine di evitare danni fisici e rotture di quanto sopra citato. I docenti non sono responsabili degli oggetti personali che vengono dimenticati dagli alunni in palestra o negli spogliatoi al termine della lezione. Per le ragazze, in particolare, è vietato indossare calze velate, collant, gambaletti sintetici o altro abbigliamento non idoneo. SPOSTAMENTO DEGLI ALUNNI DA E PER LE AULE Gli alunni si recano in palestra sempre accompagnati dall’insegnante e/o con l’aiuto del collaboratore scolastico in modo ordinato e in silenzio, senza recare disturbo agli alunni delle altre classi. Si recano in palestra il più sollecitamente possibile, provvedendo a cambiarsi in tempi brevi; il termine della lezione sarà di circa 5/7 minuti prima del termine dell’ora. Gli alunni si recheranno negli spogliatoi per cambiarsi celermente e rientrare nelle proprie aule. Verranno accompagnati sempre dall’insegnante e/o con l’aiuto di un collaboratore scolastico. ESONERO DALLA LEZIONI DI EDUCAZIONE FISICA Richieste di esonero sino a due giorni: -devono essere inoltrate direttamente all’insegnante tramite il libretto o il diario del ragazzo. -devono addurre validi motivi. -devono essere firmate da un genitore/adulto responsabile dell’alunno Richieste di esonero oltre i dieci giorni: Pagina 12 di 22 -devono essere rivolte al Dirigente Scolastico ( sul modulo predisposto dalla scuola, che verrà consegnato al ragazzo) -devono essere firmate da un genitore/adulto responsabile dell’alunno -devono essere accompagnate da un certificato medico. Sia nella richiesta del genitore che nel certificato medico deve essere specificato se l’esonero richiesto è parziale o totale (che esclude l’alunno dall’eseguire la parte pratica delle lezioni di educazione fisica), permanente (per tutto l’anno scolastico) o temporaneo (per una parte dell’anno scolastico). In caso di esonero parziale si chiederà al medico di indicare le attività che il ragazzo dovrà evitare, in modo da permettere la partecipazione alle esercitazioni che non sono controindicate. Gli esonerati sono comunque tenuti ad essere presenti durante le ore di lezione per non perdere le spiegazioni dell’insegnante dato che spesso vengono fatti riferimenti al programma teorico. 3. VIGILANZA NELLA FRAZIONE TEMPORALE INTERESSATA AI CAMBI DI TURNO DEI DOCENTI NELLE SCOLARESCHE Al fine di assicurare la continuità della vigilanza sugli alunni durante il cambio di turno, il docente che ha appena lasciato la classe si recherà tempestivamente nell’aula in cui è programmata la lezione successiva, consentendo a sua volta al docente che era in attesa del proprio cambio di recarsi nella classe di competenza. In tal modo si attiverà un movimento a catena che consentirà di assicurare la continuità della vigilanza sugli alunni. A questo proposito si ricorda ai docenti interessati al cambio di turno, di evitare lunghe attese nei cambi previsti. I collaboratori scolastici sono tenuti a favorire in maniera tempestiva la procedura recandosi, se richiesto, sulla porta di una delle aule interessate al cambio di turno. Il collaboratore scolastico, avuto l’affidamento della sorveglianza sugli alunni da parte del docente, vigilerà sulla scolaresca finché non sarà giunto l’insegnante in servizio nell’ora successiva. Sempre per favorire il cambio di turno tra i docenti, quindi per garantire la continuità della vigilanza sugli alunni, i docenti che entrano in servizio a partire dalla 2^ ora in poi o che hanno avuto un’ora “libera”, sono tenuti a farsi trovare, al suono della campana, già davanti all’aula interessata per consentire un rapido cambio del docente sulla scolaresca. Si raccomanda vivamente ai sigg. docenti di non permettere che gli allievi si spostino da soli quando devono raggiungere le aule speciali. I collaboratori scolastici, all’inizio delle lezioni antimeridiane o pomeridiane o ai cambi di turno dei docenti nelle scolaresche, debbono accertarsi di eventuali ritardi o di assenze dei docenti nelle classi. In caso di ritardo o di assenza dei docenti, non tempestivamente annunciati dagli stessi, i collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni dandone, nel contempo, avviso al docente fiduciario per gli adempimenti di competenza. Si eserciti, altresì, la dovuta attenzione nei confronti degli alunni che si recano ai servizi durante le ore di lezione. PARTE TERZA: VARIE 1. CONVOCAZIONE E PRESIDENZA DELLE RIUNIONI-PROGRAMMAZIONE SETTIMANALE Le riunioni che si svolgono o riguardano l’istituto, i singoli plessi e le singole classi vengono, di norma, convocate dallo scrivente. Previo accordo con il dirigente o con i docenti collaboratori, i docenti responsabili di plesso possono convocare le riunioni per soli docenti nell’ambito degli incontri previsti dal calendario annuale o dell'orario settimanale riservato alla programmazione. Pagina 13 di 22 Possono altresì convocare autonomamente gli incontri di lavoro le funzioni strumentali e i responsabili dei gruppi di progetto (previa invio in copia al DS della convocazione). Le riunioni vanno convocate per iscritto indicando il giorno, l’ora, il luogo e l’ordine del giorno. La convocazione va allegata al verbale e inoltrata all’ufficio che curerà la raccolta di tali documenti. Al fine di implementare un buon processo amministrativo, raccomando di far sempre pervenire in congruo anticipo copia delle convocazioni all'ufficio di segreteria. Spetta invece ai docenti di classe la convocazione degli incontri individuali con le famiglie, tramite r.e. Eventuali accordi per l’utilizzo del personale ausiliario verranno presi direttamente con il D.S.G.A. 2. COMUNICAZIONI ALLE FAMIGLIE Le comunicazioni alle famiglie veicolate tramite l’istituto devono venir inviate su carta intestata o timbrata dell’Istituto e con la firma dello scrivente . Per le proprie comunicazioni di carattere didatticoeducativo i singoli docenti utilizzeranno il diario degli alunni e il r.e.. 3. COMUNICAZIONI ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO E VERSO L’ESTERNO Tutte le comunicazioni che utilizzano l’intestazione dell’istituto (anche via e-mail) o che riguardano attività proprie dell’istituto, devono essere autorizzate o firmate dal Dirigente. Tutti i rapporti istituzionali sono tenuti personalmente dal Dirigente scolastico . I rapporti con la stampa saranno mantenuti dal DS . 4. DOCUMENTI INTERNI ED ESTERNI – POSTA Tutta la documentazione dell’Istituto sarà prelevata da parte dei coordinatori di sede , che provvederanno ad ordinarla nei plessi ed eventualmente a smistarla. In ciascuna scuola, tutta la posta in visione, deve essere raccolta in un apposito quaderno ad anelli o raccoglitore in modo ordinato e progressivo. Ciascun docente ha l’obbligo della presa visione delle circolari interne e delle comunicazioni inviate dall’ufficio di Direzione e di Segreteria. Il docente con incarico di referente di sede (o suo delegato) è tenuto a prelevare la posta presso l’ufficio di segreteria. In corso d'anno sarà ulteriormente implementato il processo di informatizzazione della corrispondenza, tra l'altro previsto da specifica norma (L.69/2009 e s.i.m, Codice amministrazione digitale nelle vari edizioni) di cui si daranno indicazioni. 5. PARTECIPAZIONE A RIUNIONI E VERBALIZZAZIONE II foglio-presenza va firmato ad ogni riunione collegiale (collegio dei docenti, dipartimenti…) precisando data, ora d'inizio e di conclusione, motivo dell'incontro, eventuali ritardi o uscite anzitempo. L’ufficio di segreteria provvederà, autonomamente, previo raccordo con le figure di sistema, a recapitare i fogli firme dei vari consessi, all’uopo aggiornati. Gli Insegnanti assegnati a più classi sono tenuti a partecipare alternativamente alle riunioni . Per i verbali di tutte le riunioni si utilizzeranno gli appositi modelli e/o i registri verbale. Devono contenere le decisioni o le osservazioni essenziali. Eventuali dichiarazioni di principio o precisazioni vanno allegate al verbale in forma di dichiarazione autografa del dichiarante. I verbali del Collegio dei docenti vanno consegnati e conservati presso l’Ufficio di Presidenza. I verbali dei consigli di classe saranno conservati nelle singole sedi, una copia inviata al D.S. a seguito di ciascuna tornata. Per la gestione delle informazioni pedagogiche contenute nei verbali, si avrà cura di conservare copia digitale in postazioni di pc protette da password modificata ed aggiornata opportunamente a cadenza fissa. Pagina 14 di 22 I verbali degli altri incontri (gruppi di lavoro, commissioni, ecc..) vanno raccolti ordinatamente dai responsabili e conservati in appositi quaderni ad anelli o apposite cartelline. Sarà prevista opportuna procedura autorizzativa relativamente agli incontri con le équipe medicosanitarie. Si ricorda che la presenza agli incontri non è competenza esclusiva del docente di sostegno, pertanto auspico nella presenza di un congruo numero di docenti. Vista l’importanza delle questioni educative trattate, le responsabilità etiche derivanti dalla nostra professione nei confronti degli alunni diversamente abili, raccomando la presenza di almeno uno-due docenti di classe, individuati autonomamente. Si dovrà valutare, altresì, l’opportuna presenza di quei docenti nelle cui rispettive aree disciplinari, i ragazzi seguiti incontrano maggiori difficoltà. Questo Dirigente Scolastico procederà nell’incoraggiare i servizi ad effettuare incontri in videoconferenza a mezzo Skype o altri software analoghi, chiedendo alle SS. LL. comprensione per le difficoltà eventuali nell’adozione di tali procedure che, una volta a regime, diminuiranno gli spostamenti. 6. USCITE DIDATTICHE –VIAGGI D’ISTRUZIONE Il Consiglio d’Istituto ha il compito di approvare il piano delle uscite didattiche proposte dai consigli di classe. Invito ad un preventiva analisi della congruenza delle proposte con il piano di studi degli alunni e il rispetto della tempistica e della modulistica in dotazione nell’istituto, che sarà oggetto di specifica nota circolare. I docenti hanno l’obbligo di acquisire il permesso dei genitori e l’elenco nominativo dei partecipanti. In caso di mancata adesione ad un’uscita l’alunno viene aggregato ad un’altra classe per il periodo dell’uscita. Gli insegnanti accompagnatori devono uniformarsi sia alle disposizioni per la sorveglianza degli alunni, che alle disposizioni per la gestione economica delle minute spese. 7. USO DELL'APPARECCHIO TELEFONICO Sono vietate le telefonate personali Si raccomanda pertanto l’uso del telefono della scuola solo nei casi di assoluta necessità . Qualora si rendesse necessario avvisare la famiglia di qualche alunno per incidenti o per malore sarà cura del personale incaricato mettersi in contatto con i genitori dell'alunno. La segreteria o la Direzione, va contattata, in orario di servizio solo per comunicazioni urgenti. Durante l’orario di servizio i telefoni cellulari dovranno essere tenuti spenti. 8. UTILIZZO MACCHINE FOTORIPRODUTTRICI E' vietato l'utilizzo di fotocopiatori e fotostampatori in dotazione ai plessi per uso personale (fotocopiatura di materiale bibliografico e di stampati di interesse personale, ecc). L’uso delle macchine fotoriproduttrici è affidato al personale collaboratore, le fotocopie saranno effettuate solo nelle ore previste. Pertanto il lavoro di riproduzione va programmato per tempo. Inoltre, si ricorda l’assoluto divieto di riproduzione di copie da testi non autorizzate. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi, i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. Pagina 15 di 22 9. UFFICIO TECNICO L'art. 4, comma 3, dei regolamenti di riordino degli istituti tecnici e degli istituti professionali (d.P.R. nn. 87 e 88 del 15.3.2010) prevede che il settore tecnologico degli istituti tecnici e il settore industria ed artigianato degli istituti professionali siano dotati di un Ufficio tecnico con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall'innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell'ambiente. Il responsabile dell'Ufficio Tecnico, scelto tra i docenti I.T.P. (Insegnanti Tecnico-Pratici), nominato all'inizio di ogni anno scolastico dal Dirigente Scolastico, è individuato nella persona del prof. Del Re. L’Ufficio Tecnico è composto da: a. il Dirigente Scolastico o un suo collaboratore delegato; b. il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi; c. il Coordinatore dell’ufficio tecnico designato dal DS; d. i Coordinatori dei Dipartimenti Disciplinari del settore tecnologico; L’articolazione dell’orario è concordata dal responsabile con il Dirigente Scolastico all’inizio dell’a.s. ed è passibile di modifiche in itinere in base alle esigenze di servizio. Il Coordinatore dell’Ufficio Tecnico: mette in atto, per quanto di sua competenza, le direttive del Dirigente scolastico relative all’utilizzo delle attrezzature e delle strumentazioni didattiche, collabora con il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi nella definizione del piano annuale degli acquisti e di quello della manutenzione e nella gestione dell’inventario del materiale didattico e delle strumentazioni; cura, in collaborazione con l’Ufficio Acquisti, i rapporti con le Amministrazioni pubbliche, in particolare con l’Amministrazione provinciale, per quanto riguarda la manutenzione degli impianti dei laboratori e delle aule speciali e i loro ampliamenti. PARTE QUINTA: DELLA SICUREZZA E DEGLI INFORTUNI Premessa: L’applicazione delle norme di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro deve costituire l’occasione tale da permettere alla scuola la realizzazione dei suoi compiti fondamentali tra cui spiccano : • la creazione e il consolidamento di una diffusa cultura della prevenzione e della sicurezza; • La progressiva preparazione dei giovani al loro presente e al loro futuro connesso al loro ingresso responsabile e consapevole nel mondo del lavoro. Il nuovo sistema di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro è incentrato sulla partecipazione attiva e sulla collaborazione di una pluralità di soggetti interessati alla realizzazione di un ambiente di lavoro tale da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori. Il D.L.vo n. 81/2008, oltre a stabilire il diritto alla formazione, alla partecipazione e consultazione dei lavoratori, nonché a definire le responsabilità personali e le sanzioni civili e penali, ha anche previsto che in tutte le aziende siano presenti : • il responsabile del servizio prevenzione e protezione (Ing. Savi); • il rappresentante eletto per la sicurezza che rappresenti i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante lo svolgimento del lavoro (prof. Luigi Di Giulio) ; • un medico qualificato per la sorveglianza sanitaria (dott.ssa Margherita Savini). Dalla Lettura del D.L.vo n. 81/2008 si ricava che il legislatore abbia voluto, però, anche una maggiore responsabilizzazione del lavoratore, ampliando il contenuto degli obblighi imposti. Il lavoratore non viene più visto come un soggetto passivo da tutelare, ma il destinatario della sicurezza che svolge un ruolo attivo nel processo di prevenzione unitamente alle altre figure previste dalla legge. A carico del datore di lavoro sono stati previsti obblighi più specifici e pregnanti, come il dovere di informare i lavoratori dei rischi ai quali sono esposti e dei modi per prevenire i danni derivanti da tali Pagina 16 di 22 rischi. Non è infatti più sufficiente fornire solo indicazioni basilari, ma occorre che tale informazione sia accompagnata da una attività di educazione del lavoratore a far uso degli strumenti di protezione e da un attività di controllo atta a verificare che il lavoratore abbia effettivamente appreso quali siano gli strumenti necessari al fine di tutelare la salute propria e quella dei suoi colleghi. Con il D.L.vo n. 81/2008 la scuola assume un ruolo fondamentale nell’operazione di diffusione nel tessuto sociale della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. Più specificatamente l’art. 11 prevede al punto 1) lett. C) «… finalizzata all’inserimento in ogni attività scolastica ed universitaria, nelle istituzioni dell’alta formazione artistica e coreutica e nei percorsi di istruzione e formazione professionale di specifici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche volti a favorire la conoscenza delle tematiche della salute e della sicurezza ». Durante lo svolgimento delle altre attività didattiche all’interno dell’ambiente scolastico agli alunni deve essere garantita la sicurezza, l’igiene e la protezione dai rischi, anche di natura comportamentale attraverso l’acquisizione di un corretto ed equilibrato rapporto con l’ambiente scolastico e con tutte le altre persone che operano nella scuola. Nei ragazzi risulta infatti elevata la soglia di percezione del rischio perché alta è la loro disponibilità a rischiare per rafforzare la personale autostima. Difficilmente i ragazzi percepiscono il rischio come prodotto causale di tipo probabilistico. Diventa fondamentale perciò l’azione educativa promossa dalla scuola che, partendo da situazioni di vita quotidiana e facendo leva sulle esperienze personali, dovrà potenziare le capacità nei propri alunni di individuare e riconoscere i fattori determinanti una situazione a rischio e di valutarli rispetto ad un’aspettativa di benessere. Se gli alunni saranno messi in condizione di analizzare programmare le loro azioni, agendo consapevolmente su un insieme di elementi fondamentali, impareranno ad operare in vista di conseguenze almeno relativamente prevedibili. L’insegnamento richiesto non dovrà quindi limitarsi alla trasmissione dei contenuti, piuttosto provocare e stimolare una trasformazione nei comportamenti per indurre scelte esistenziali più consapevoli. I comportamenti richiesti dalla prevenzione e sicurezza devono diventare nella scuola obiettivi educativi/formativi e, quindi far parte integrante del contratto formativo. Nelle scuole i fattori di rischio di preminente interesse sono, di norma, rischi per la sicurezza riconducibili alle strutture (edificio scolastico e spazi all’aperto di pertinenza della scuola), agli impianti e alla prevenzione incendi. Seguiranno eventuali ulteriori indicazioni per la sicurezza nei laboratori, grazie al contributo delle figure di sistema. Per molti aspetti è necessaria la segnalazione e la richiesta d’intervento all’ente locale competente ; sono comunque numerosi i problemi di ordinaria gestione, risolvibili direttamente con provvedimenti materiali attuabili a cura della scuola o con misure di tipo direttivo. I fattori di rischio riguardano : • contesto esterno, identificato come presenza di attività esterne interferenti (es. impianti con rischio di incendio o esplosione, da considerare nella stesura del piano di emergenza,attività rumorose, traffico, ecc…) ; • spazi aperti esterni agli edifici scolastici di pertinenza della scuola (cortili e aree attrezzate, recinzioni, cancelli, accumuli anche provvisori di materiali per lavori in corso, ecc…) ; • locali interni in genere (es. rischio di urto contro pareti, vetrate, porte, arredo in genere, caduta di apparecchiature e scaffalature fissate alle pareti, pericolosità delle apparecchiature, umidità sulle pareti, microclima e ricambi d’aria, illuminazione, ecc…); • spazi interni comuni e di passaggio (atrio d’ingresso, corridoi, scale : regolarità e pulizia dei pavimenti, adeguatezza di porte, vie e uscite di emergenza e relativa cartellonistica di sicurezza, barriere architettoniche, gradini delle scale, segnalazione di pareti vetrate, parapetti ecc.) ; • ascensori e impianti in genere (omologazione e verifiche periodiche, aerazione, ecc) ; • aule in genere e biblioteca (adeguatezza di porte, assenza di elementi pericolosi negli arredi, illuminazione, ecc…) o aule speciali e laboratori (apposizione di segnaletica appropriata, dotaPagina 17 di 22 zione di cassetta di pronto soccorso, dotazione di efficienti cappe aspiranti nei laboratori chimici, schede di sicurezza delle sostanze pericolose e la loro corretta conservazione, ergonomia ed illuminazione dei posti di lavoro a videoterminale, adeguatezza del software, ecc…) ; • impianti antincendio (adeguatezza degli stessi, idoneità dei sistemi di estinzione incendi, segnaletica di sicurezza). La recente L. 13 luglio 2015 n. 107 pone alla nostra attenzione, ulteriormente, il compito di organizzare attività formative per gli alunni in materia di sicurezza. 1. INFORTUNI ED ASSICURAZIONE Per l’incolumità degli frequentanti, si ricorda al personale ausiliario che è obbligo tenere sempre sotto chiave e ben lontano dalla presenza degli alunni tutto il materiale di pulizie in dotazione, in maniera particolare le confezioni aperte dei diversi prodotti. Al fine, poi, di esercitare il più possibile un’azione efficace di prevenzione degli infortuni nella scuola, si invitano le SS. LL. a voler segnalare a questo Ufficio, per iscritto, tutto quanto possa rivelarsi e denotarsi, all’interno degli edifici e negli spazi ad essi adiacenti, come pericoloso per l’incolumità e la salute degli alunni. Nel caso di infortuni, (lesioni, traumi) o malesseri gravi riportati dagli alunni della propria classe durante l'orario di servizio, il docente si comporterà nel seguente modo: - dovendo assistere l’ infortunato, garantirà nel migliore dei modi la sorveglianza degli alunni della propria classe, richiedendo l'intervento dei colleghi o del personale ausiliario eventualmente presente. Telefonerà quindi al Pronto Intervento (118) richiedendo l'immediato invio di un'ambulanza; provvederà, anche tramite un collega, ad avvisare tempestivamente la direzione; avvertirà dell'accaduto i familiari dell'alunno. Presentandosi uno stato di grave necessità che richieda l'immediato trasporto dell'alunno al Pronto Soccorso (emorragie consistenti, pericolo di shock anafilattico ...) consiglio di provvedere in merito con prudenza e accortezza evitando l'uso del mezzo proprio. Nel caso di infortuni di lieve entità l’insegnante e/o l’incaricato di primo soccorso provvederà agli interventi necessari. Le famiglie devono sempre essere avvisate dell’accaduto. Entro il termine perentorio di 24 ore dall’infortunio, devono essere compilati i modelli disposti in triplice copia e recapitati all’ufficio di Segreteria per l’inoltro ai competenti uffici. La mancata compilazione del modello nei termini previsti può configurarsi come un’omissione. L’insegnante sorvegliante deve descrivere quanto avvenuto illustrando la dinamica ed indicando gli adulti presenti. Le relazioni prodotte dal personale devono essere circostanziate e dettagliate. S’informa inoltre che in caso di infortunio, la cui prognosi sia superiore ai 30 giorni, automaticamente, una copia della denuncia d’infortunio sarà inoltrata all’organo giudiziario competente. In caso di morte o di pericolo di vita, la denuncia deve essere inviata all’assicurazione accompagnato da “certificato medico, entro il termine perentorio di 24 ore dall’incidente. Si chiarisce comunque che ogni infortunio verificatosi nella scuola, durante l’orario delle lezioni o in attività extra/para/intra scolastiche deliberate dagli OO.CC. di Istituto e contenute nel POF, va tempestivamente comunicato allo scrivente e/o all’Ufficio di Segreteria, anche a mezzo telefono, al fine di assumere e predisporre gli opportuni interventi. Il rispetto della tempistica è fondamentale in quanto in capo all’amministrazione pendono sanzioni amministrative pesantissime (oltre € 1000) in caso di mancato rispetto della segnalazione infortuni nei tempi previsti! Dallo scorso mese di giugno inoltre, sono state attivate visite ispettive amministrative sugli infortuni da parte della locale Direzione Provinciale del Lavoro. Pagina 18 di 22 2. INFORTUNI OCCORSI AI DOCENTI E AL PERSONALE ATA Qualora si verifichino incidenti durante l’attività scolastica o nel percorso casa scuola (in itinere) I docenti e il personale ATA sono tenuti a: - avvisare immediatamente l’ufficio - far pervenire, nell’arco delle 24h: a) il certificato medico con la prima diagnosi b) relazione dettagliata dell’accaduto comprensivo di luogo-ora-nominativi eventuali testimoni. Il tutto per consentire all’ufficio l’invio della denuncia di infortunio agli organi competenti entro le 48 h dall’avvenuto infortunio. Nel caso si verifichino, i seguenti malori Perdita di coscienza Forti cefalee accompagnate da sensazione di perdita di equilibrio Dolore toracico Difficoltà respiratoria Tachicardia, stati d’ansia o attacchi di panico Sbalzi pressori Attacchi febbrili improvvisi (superiori a 37,5) gli incaricati del primo soccorso (figure sensibili)o in loro assenza qualsiasi persona presente al fatto è tenuta a chiamare e chiedere l’intervento del 118 e/o avvisare i familiari e non permettere che la persona che presenta tali tipologie di malore vada a casa magari mettendosi alla guida. Non è consentito, ovviamente, l’accesso di personale medico privato. Precisazioni relativa alla copertura assicurativa del personale della scuola Nell’ambito delle istituzioni scolastiche, come è noto, coesistevano in passato due forme di copertura assicurativa, oltre naturalmente quella volontaria delle polizze assicurative che il personale dipendente poteva liberamente sottoscrivere : • quella obbligatoria che fa capo all’INAIL e riguarda il personale addetto ad attività rischiose specificate nell’art. 4, punto 5), del DPR 30/06/1965, n. 1124 ; • quella che discendeva dal Testo Unico sugli impiegati civili dello Stato approvato con DPR 10/01/1957, n. 3, e che riguardava tutti i dipendenti di ruolo o non di ruolo che non erano addetti alle attività coperte dall’assicurazione obbligatoria di cui agli art. 1 e 4 del DPR 30/06/1965, n. 1124. Ora quest’ultima forma di assicurazione è stata abrogata per effetto dell’art. 6 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, mentre permane l’assicurazione antinfortunistica che si deve svolgere nel rispetto delle regole legislative che per essa sono state dettate e che definiscono tassativamente i soggetti ai quali la tutela assicurativa deve essere garantita, i presupposti ai quali è legato il suo intervento, le regole che commisurano la prestazione economica al danno fisico-psichico da indennizzare etc. In ambito scolastico l’assicurazione obbligatoria INAIL non si estende a tutto il personale, ma copre solo gli infortuni che colpiscono docenti, assistenti tecnici (ed alunni) durante le esercitazioni teorico/pratiche e durante le ore di educazione fisica. Cioè sono tutelati solo quei dipendenti che utilizzavano macchine, apparecchiature elettroniche/informatiche finalizzate all’espletamento del proprio lavoro, ivi compresi i collaboratori scolastici che svolgono attività di tipo manuale con uso di attrezzature ed utensili. Dal momento quindi che non tutto il personale della scuola gode della copertura assicurativa apprestata dall’INAIL, si rende necessario tenere presente, al fine di circoscrivere l’ambito della copertura assicurativa INAIL, quando gli incidenti che avvengono nella scuola, devono essere considerati infortuni sul lavoro e, quindi, sottostare all’assicurazione INAIL di cui al DPR 1124/1965. Le attività svolte dal personale scolastico rientrano nell’ambito della copertura assicurativa INAIL, (artt. Pagina 19 di 22 1 e 4 del DPR 1124/1965), solo quando facciano uso di laboratori, macchine apparecchi ed attrezzature in genere, o quando ci sia la possibilità di contaminazione da agenti chimici, fisici, biologici. Solo quando l’incidente avviene nelle predette condizioni e quando supera i tre giorni di prognosi, diventa infortunio sul lavoro e si ha diritto alla copertura assicurativa dell’INAIL. In tutti gli altri casi non c’è la copertura assicurativa INAIL. In particolare, per gli insegnanti deve essere identificato con precisione il luogo dove è avvenuto l’incidente. L’incidente con prognosi superiore a tre giorni avvenuto in palestra, nei laboratori e nelle officine, cioè nei luoghi presi in considerazione dell’INAIL, va considerato infortunio sul lavoro. 3. DOCUMENTI SULLA SICUREZZA IN ATTUAZIONE DEL D.lgs n° 81/2008 I referenti di sede dovranno dare ampia diffusione e quindi conservare in luogo accessibile la versione aggiornata del PIANO DI EMERGENZA GENERALE e del PIANO di GESTIONE DELLA SICUREZZA e segnalare al Dirigente scolastico eventuali mancate applicazione delle disposizioni in essi contenute. Le violazioni delle disposizioni di cui al T.U. n. 81/08 hanno carattere civile e penale. Tutto il personale scolastico dovrà attenersi alle disposizioni e procedure previste nei piani di evacuazione/emergenza e gli insegnanti ne daranno ampia informazione agli alunni e, per la parte loro attinente, ai genitori degli stessi nella prima assemblea di classe dell’anno scolastico. Come da disposizioni i referenti di plesso per la sicurezza utilizzeranno esclusivamente i modelli per aggiornare i dati del plesso e li allegheranno al piano di emergenza –evacuazione conservato agli atti della singola scuola. Raccomando la verifica periodica da parte dei collaboratori scolastici e l’aggiornamento del registro dei controlli. Inoltre i referenti sono tenuti a controllare che le piante del piano di emergenza siano regolarmente affisse nei locali. 4. MISURE PER LA TUTELA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DELLE LAVORATRICI MADRI (D.L.VO 151/01). Al fine della tutela della salute, ogni lavoratrice che si trovi in stato di gravidanza dovrà segnalarlo tempestivamente a questi uffici e attenersi alle seguenti disposizioni: E’ vietato adibire le lavoratrici al trasporto e al sollevamento di pesi, nonché ai lavori pericolosi faticosi ed insalubri , durante la gestazione e in determinati casi fino a 7 mesi dopo il parto (art. 7 D. L. vo 151/01). I lavori vietati e il corrispondente periodo di divieto sono riportati negli allegati A e B del D. L. vo 151/01. Evitare rischi di esposizione ad agenti fisici chimici o biologici, i processi o le condizioni di lavoro (art. 11 D.L. vo 151/01 riportati nell’allegato C del D 11 D.L.vo 151/01) La valutazione dei rischi effettuata ai sensi dell’art.11 del D.Lgs n.151/2001, nell’ambito ed agli effetti della valutazione di cui agli artt 17 e 28 del D.Lgs n. 81 del 9/4/2008 prevede che la lavoratrice in servizio come docente di scuola dell’infanzia o, in taluni casi come insegnante di sostegno, sia esposta ai rischi per la sua sicurezza e salute RIENTRANTI tra i lavori vietati , in quanto le mansioni comportano : Posture/posizioni assunte nel luogo di lavoro: più di metà del turno di lavoro in piedi; Movimentazione manuale non occasionale carichi superiori ai 5 kg (secondo i criteri indicati dalle norme UNI EN 1005-2); Rischio biologico: lavoro con bambini di 4 anni (citomegalovirus, rosolia, varicella…). Il documento di riferimento è il DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA LAVORATRICE MADRE, sottoscritto tra D.S.-RSPP-MC. 5. INGRESSO VEICOLI A MOTORE Pagina 20 di 22 E' vietato parcheggiare autoveicoli nei cortili delle scuole non solo perché i medesimi costituiscono l’unico spazio disponibile per l'attività scolastica all’aperto, ma anche per ragioni di sicurezza. I docenti coordinatori di plesso sono tenuti a far rispettare tale divieto al pari dei collaboratori scolastici. Verrà fatta eccezione esclusivamente per le persone espressamente autorizzate (accompagnatori per il prelevamento degli alunni in situazione di handicap, personale che deve caricare o scaricare del materiale). 6. PERSONALE ESTERNO ALLA SCUOLA Durante il normale orario delle lezioni, è fatto divieto di ingresso ad estranei se non autorizzati dalla dirigenza . Gli Insegnanti ed i collaboratori scolastici, evitando che estranei cerchino di entrare nella scuola, daranno immediato avviso alla Direzione qualora ciò accada; naturalmente permetteranno l'accesso alle Autorità (Sanitarie, Scolastiche, Comunali), al personale dell’Ente locale titolare dei lavori di manutenzione. Il docente referente provvederà a dare le opportune indicazioni di presenza nella scuola. Invito le SSLL a non fornire per alcun motivo informazioni telefoniche e/o personali riguardanti alunni e colleghi (dati, presenze, orari ecc.) a chiunque le richieda, pregando l'eventuale istante a rivolgersi all’Ufficio della Direzione: tali informazioni, infatti, sono soggette alla legge sulla privacy e riguardano aspetti delicati della vita dell'individuo che vanno tutelati in ogni modo. E’ vietato portare i figli con sé sul luogo di lavoro, oltre che scorretto sul piano disciplinare, è oltremodo pericoloso sul piano della sicurezza. REGOLE DI COMPORTAMENTO PER UNA CORRETTA GESTIONE DELLA PRIVACY E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Invito a prendere visione degli allegati mansionari per il corretto approccio alla riservatezza, suddivisi per categorie di personale. 7. DOCUMENTI PER LA SICUREZZA Si rimanda alla lettura dei documenti contenuti nei protocolli di sicurezza. Si invitano i referenti alla sicurezza di plesso ad esporre all’albo i protocolli in forma cartacea e ad informare il personale a T.I. e a T.D. dei contenuti degli stessi. I referenti provvederanno, inoltre ad aggiornare i dati numerici dei piani di emergenza. 8. Protocollo farmaci Nell’istituto sarà redatto il protocollo di somministrazione concordato con RSPP e MC, presente nei documenti per la sicurezza. La somministrazione dei farmaci in un alunno portatore di patologia cronica può essere necessaria sia in ragione della continuità terapeutica che secondo un piano prestabilito nel quale sono indicati tempi,. posologia e modalità da seguire, sia in ragione della necessita di far fronte, come nel caso delle allergie, a reazioni gravi e improvvise, quali la crisi anafilattica, che comporta la necessita di "gestire un'emergenza". In quest'ultimo caso la chiamata al 118, prescritta in tutti i casi di malore improvviso o qualsivoglia incidente, non è sufficiente. Infatti soltanto la tempestiva somministrazione dei farmaci salvavita, e tra questi l'adrenalina autoiniettabile, è utile ad evitare che l'evento si risolva drammaticamente. In questi casi gli addetti di primo soccorso posssono rifiutare l'incarico di somministrazione del farmaco salvavita? II tema e controverso: Pagina 21 di 22 . Da un lato la sentenza del 2002 del Tribunale di Roma che per la prima volta in ltalia (altre sentenze analoghe sono poi seguite) si è pronunciato in merito al diritto all' integrazione scolastica di un allievo con una grave sindrome allergica, ha stabilito che fosse assegnata I' assistenza di un infermiere per tutto l' orario di frequenza scolastica, per garantire la somministrazione di farmaci in caso di necessità. . Dall'altro lato, e ormai giurisprudenza consolidata I'obbligazione contrattuale di vigilanza e custodia degli allievi, in base alla quale l'accoglimento della domanda d'iscrizione e la conseguente ammissione dell' allievo determina nei fatti l'instaurazione di un vincolo negoziale, in virtù del quale, nell' ambito delle obbligazioni assunte dall'istituto deve ritenersi sicuramente inclusa quella di vigilare sulla sicurezza ed incolumità dell'allievo nel tempo in cui fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni, anche al fine di evitare che I'alunno procuri danno a sè stesso. Esiste dunque una responsabilità della scuola di tipo contrattuale in materia di tutela del diritto alla salute, che si integra con quella derivante dalla responsabilità del dirigente scolastico di garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro, compresa l'attivazione delle misure di prevenzione e gestione delle emergenze (Dlgs 8lrOB). Per altro il rifiuto da parte del personale scolastico di assumere questo incarico (la somministrazione dei farmaci agli allievi con patologie croniche) per paura delle eventuali conseguenze non trovano giustificazione, dal momento che non è riconosciuta alcuna responsabilità a loro carico, se sono state seguite correttamente le indicazioni del medico, mentre potrebbe configurarsi come omissione di soccorso (art. 593 CP) la mancata somministrazione secondo le procedure previste. Per quanto non espressamente disciplinato dalla presente circolare, si faccia riferimento alle disposizioni vigenti ai Regolamenti ed ai protocolli in adozione nell'lstituto. IGENTE SCOLASTICO Allegati: L. Codice di comportomento (file); 2. Calendario impegni mese di settembre; Modulistica verbali; Modello per la redazione dei progetti; Modello indicozione incarichi (funzionigromma) 3. 4. 5. Pagina 22 di 22 ISIS SACILE BRUGNERA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 calendario CALENDARIO IMPEGNI DEI DOCENTI - MESE DI SETTEMBRE DATA LUOGO ORARIO DESTINATARI SEGRETERIA ISTITUTO 7,30 - 10,30 TUTTO IL PERSONALE ENTRANTE A FAR PARTE DELL'ORGANICO DAL 01/09 UFFICIO DEL DIRIGENTE AULA MAGNA ISTITUTO MAR 01/09/2015 MAR 01/09/2015 tipologia contrattuale impegno PRESA DI SERVIZIO adempimento dovuto 9.00 collaboratori del D.S. , F.S., coordinatori di sede, DSGA avvio anno scolastico impegno legato all'incarico ricoperto nell'istituto 11,00 - 12,00 DOCENTI T.I. E T.D. COLLEGIO DEI DOCENTI CCNL ART. 29 c. 3 lett. a in orario di servizio MAR 01/09/2015 MARCHESINI 10,00 COLLABORATORI SCOLASTICI RIUNIONE PROGRAMMATICA E ASSEGNAZIONE DELLE SEDI MARCHESINI 11,00 ASSISTENTI TECNICI RIUNIONE PROGRAMMATICA E ATTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI in orario di servizio MARCHESINI 12,00 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI E PERSONALE DI SEGRETERIA RIUNIONE PROGRAMMATICA E ATTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI in orario di servizio SEDI come da circolare DOCENTI COINVOLTI COMMISSIONI PER ESAMI INTEGRATIVI CCNL ART. 29 c. 3 lett. a MARCHESINI 9,00-11,00 TUTTI I DOCENTI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI CCNL ART. 29 c. 3 lett. a SEDI 9,00 - 11,00 TUTTI I DOCENTI PROGRAMMAZIONE ORGANIZZATIVA D'INIZIO ANNO CCNL ART. 29 c. 3 lett. a MARCHESINI 9,00 - 11,00 TUTTI I DOCENTI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI CCNL ART. 29 c. 3 lett. a UFFICIO DEL DIRIGENTE 9,00/11,00 STAFF: collaboratori del D.S., F.S. e candidati F.S. obiettivi strategici, preparazione del collegio docenti, funzionigramma impegno legato all'incarico ricoperto nell'istituto DELLA VALENTINA 17,30 COORDINATORE DI SEDE E DOCENTI DELLE SEZIONI COINVOLTE RIUNIONE PRELIMINARE CON I GENITORI E STUDENTI CLASSI PRIME CCNL ART. 29 c. 2 lett. c MARCHESINI 18,30 COORDINATORE DI SEDE E DOCENTI DELLE SEZIONI COINVOLTE RIUNIONE PRELIMINARE CON I GENITORI E STUDENTI CLASSI PRIME CCNL ART. 29 c. 2 lett. c AULA MAGNA ISTITUTO 9,00-11,00 DOCENTI DI SOSTEGNO CARNIELLO 18 COORDINATORE DI SEDE E DOCENTI DELLE SEZIONI COINVOLTE RIUNIONE PRELIMINARE CON I GENITORI E STUDENTI CLASSI PRIME CCNL ART. 29 c. 2 lett. c AULA MAGNA ISTITUTO 9,00/11,00 DOCENTI T.I. E T.D. COLLEGIO DEI DOCENTI CCNL ART. 29 c. 3 lett. a SEDI sarrà comunicato orario visita D.S. MER 02/09/2015 MER 02/09/2015 MER 02/09/2015 MERC 02/09/2015 GIO 03/09/2015 VEN 04/09/2015 LUN 07/09/2015 MAR 08/09/2015 MAR 08/09/2015 MAR 08/09/2015 MERC 09/09/2015 MERC 09/09/2015 INCONTRO PRELIMINARE - CCNL ART. 29 ESAME DOCUMENTAZIONE c. 3 lett. a GIO 10/09/2015 LUN 14/09/2015 Pagina 1 INIZIO LEZIONI DOCENTI LUN 14/09/2015 DA DEFINIRE UFFICIO DEL DIRIGENTE 14,00' UFFICIO DEL DIRIGENTE DA DEFINIRE AULA MAGNA ISTITUTO RSU AVVIO CONTRATTAZIONE DS, RSPP, ASPP, RLS, M.C., COLLAB. DS, A.A. RIUNIONE PERIODICA ANNUALE SULLA SICUREZZA TUTTI IL PERSONALE SCOLASTICO FORMAZIONE SICUREZZA.Relatori: RSPP calendario 9,00/12,00 Pagina 2 Formazione obbligatoria Datore di lavoro ISIS SACILE BRUGNERA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 calendario CALENDARIO IMPEGNI DEI DOCENTI - MESE DI SETTEMBRE DATA LUOGO ORARIO DESTINATARI SEGRETERIA ISTITUTO 7,30 - 10,30 TUTTO IL PERSONALE ENTRANTE A FAR PARTE DELL'ORGANICO DAL 01/09 UFFICIO DEL DIRIGENTE AULA MAGNA ISTITUTO MAR 01/09/2015 PRESA DI SERVIZIO adempimento dovuto 9.00 collaboratori del D.S. , F.S., coordinatori di sede, DSGA avvio anno scolastico impegno legato all'incarico ricoperto nell'istituto 11,00 - 12,00 DOCENTI T.I. E T.D. COLLEGIO DEI DOCENTI CCNL ART. 29 c. 3 lett. a in orario di servizio MAR 01/09/2015 tipologia contrattuale impegno MAR 01/09/2015 MARCHESINI 10,00 COLLABORATORI SCOLASTICI RIUNIONE PROGRAMMATICA E ASSEGNAZIONE DELLE SEDI MARCHESINI 11,00 ASSISTENTI TECNICI RIUNIONE PROGRAMMATICA E ATTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI in orario di servizio MARCHESINI 12,00 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI E PERSONALE DI SEGRETERIA RIUNIONE PROGRAMMATICA E ATTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI in orario di servizio SEDI come da circolare DOCENTI COINVOLTI COMMISSIONI PER ESAMI INTEGRATIVI CCNL ART. 29 c. 3 lett. a MARCHESINI 9,00-11,00 TUTTI I DOCENTI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI CCNL ART. 29 c. 3 lett. a SEDI 9,00 - 11,00 TUTTI I DOCENTI PROGRAMMAZIONE ORGANIZZATIVA D'INIZIO ANNO CCNL ART. 29 c. 3 lett. a MARCHESINI 9,00 - 11,00 TUTTI I DOCENTI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI CCNL ART. 29 c. 3 lett. a UFFICIO DEL DIRIGENTE 9,00/11,00 STAFF: collaboratori del D.S., F.S. e candidati F.S. obiettivi strategici, preparazione del collegio docenti, funzionigramma impegno legato all'incarico ricoperto nell'istituto DELLA VALENTINA 17,30 COORDINATORE DI SEDE E DOCENTI DELLE SEZIONI COINVOLTE RIUNIONE PRELIMINARE CON I GENITORI E STUDENTI CLASSI PRIME CCNL ART. 29 c. 2 lett. c MARCHESINI 18,30 COORDINATORE DI SEDE E DOCENTI DELLE SEZIONI COINVOLTE RIUNIONE PRELIMINARE CON I GENITORI E STUDENTI CLASSI PRIME CCNL ART. 29 c. 2 lett. c AULA MAGNA ISTITUTO 9,00-11,00 DOCENTI DI SOSTEGNO CARNIELLO 18 COORDINATORE DI SEDE E DOCENTI DELLE SEZIONI COINVOLTE RIUNIONE PRELIMINARE CON I GENITORI E STUDENTI CLASSI PRIME CCNL ART. 29 c. 2 lett. c AULA MAGNA ISTITUTO 9,00/11,00 DOCENTI T.I. E T.D. COLLEGIO DEI DOCENTI CCNL ART. 29 c. 3 lett. a SEDI sarrà comunicato orario visita D.S. MER 02/09/2015 MER 02/09/2015 MER 02/09/2015 MERC 02/09/2015 GIO 03/09/2015 VEN 04/09/2015 LUN 07/09/2015 MAR 08/09/2015 MAR 08/09/2015 MAR 08/09/2015 MERC 09/09/2015 MERC 09/09/2015 INCONTRO PRELIMINARE - CCNL ART. 29 ESAME DOCUMENTAZIONE c. 3 lett. a GIO 10/09/2015 LUN 14/09/2015 Pagina 1 INIZIO LEZIONI DOCENTI LUN 14/09/2015 UFFICIO DEL DIRIGENTE 14,00' DA DEFINIRE UFFICIO DEL DIRIGENTE DA DEFINIRE RSU AVVIO CONTRATTAZIONE DS, RSPP, ASPP, RLS, M.C., COLLAB. DS, A.A. RIUNIONE PERIODICA ANNUALE SULLA SICUREZZA TUTTI IL PERSONALE SCOLASTICO FORMAZIONE SICUREZZA.Relatori: RSPP calendario AULA MAGNA ISTITUTO 9,00/12,00 Pagina 2 Formazione obbligatoria Datore di lavoro DOCENTI Prof. Franco Cicero Bozza INCARICHI: ORGANIGRAMMA E FUNZIONIGRAMMA 2015-2016 STAFF DI DIREZIONE INCARICO COMPITI E FUNZIONI DELEGA DI FUNZIONI 1° Collaboratore del Dirigente E' trasferito al delegato l'onere di svolgere le seguenti funzioni, entro la fase istruttoria • Collaborazione con il D.S. nell’organizzazione didattico/amministrativa dell'Istituto (sostituzioni, assenze, orari, vigilanza); • coordinamento particolare dell’Ipsia “Della Valentina”; • preparazione, su indicazione del D.S., della documentazione utile per gli Organi Collegiali; • collaborazione con il D.S. e con il RSPP per la gestione dell’emergenza e della sicurezza; • collaborazione nella definizione, stesura, controllo, azione dell'agenda della sicurezza; • collaborazione nella predisposizione delle circolari rivolte ad alunni, docenti e famiglie; • partecipazione alle riunioni di Staff con le Funzioni strumentali e /o i referenti di Plesso e/o responsabili di progetto; • referente organizzativo per attività progettuali; Nell'ambito delle azioni di coordinamento, nello specifico: • articolazione dell'orario, organizzazione servizio in caso di assemblea sindacale/sciopero, supplenze; • viaggi d'istruzione e uscite didattiche, verifica congruità e fattibilità, aderenza al regolamento d'istituto; • calendario p.a.a., revisione ed aggiornamento; • collabora nel processo di autovalutazione e POF DELEGA DI FIRMA (Il delegante trasferisce al delegato il compito di firmare atti di sua competenza, in determinate situazioni) Sostituzione del D.S., in caso di sua assenza o impedimento negli atti di pertinenza della scuola, così come previsti dalla normativa vigente In caso di assenza e/o impedimento del D.S.: 1 • • smistamento della posta e documentazione utile a garantire la continuità dell'azione amministrativa; firma degli atti urgenti DELEGA DI FUNZIONI (E' trasferito al delegato l'onere di svolgere le seguenti funzioni, entro la fase istruttoria) • coordinamento particolare dell’Ipsia/IT di Brugnera; • collaborazione con il D.S. nell’organizzazione didattico/amministrativa dell'Istituto (sostituzioni, assenze, orari, vigilanza, calendario attività funzionali) • coordinamento dei referenti di plesso • partecipazione alle riunioni di Staff con le Funzioni strumentali e /o i referenti di Plesso e/o responsabili di progetto; • referente e istruttore azioni di Alternanza Scuola Lavoro Nell'ambito delle azioni di coordinamento, nello specifico: Prof . Luigi Di Giulio 2° Collaboratore del Dirigente • • • collaborazione con le funzioni strumentali e con la dirigenza; supplenze; collabora nel processo di Autovalutazione e POF; DELEGA DI FIRMA (Il delegante trasferisce al delegato il compito di firmare atti di sua competenza, in determinate situazioni) Sostituzione del D.S., in caso di sua assenza o impedimento negli atti di pertinenza della scuola, così come previsti dalla normativa vigente In caso di assenza e/o impedimento del D.S.: • smistamento della posta e documentazione utile a garantire la continuità dell'azione amministrativa; • firma degli atti urgenti 2 REFERENTI DELLE SEDI PLESSO DOCENTI MARCHESINI DELLA VALENTINA CICERO CARNIELLO DI GIULIO COMPITI/FUNZIONI • Coordinamento e vigilanza sul regolare svolgimento delle attività didattiche che si svolgeranno nella sede; • provvedere a tenere i rapporti con gli altri collaboratori/referenti dell’Istituto; • vigilanza sull’entrata e l’uscita degli alunni; • collaborare con la segreteria alla sistemazione oraria in caso di assenze brevi dei docenti della sede; • comunicazione alla Segreteria e/o alla Presidenza di assenze e/o fatti ostativi al regolare svolgimento dell’attività didattica; • accoglienza, dando le opportune indicazioni, dei docenti supplenti che dovessero essere nominati nella sede; • collaborazione con il D.S. e con i suoi collaboratori nel tenere i rapporti con le famiglie degli alunni; • provvedere, su indicazioni del D.S./vicario, a dare le comunicazioni organizzative e di servizio al personale docente e non docente e alle famiglie; Sub Consegnatari PLESSO LABORATORI DI INFORMATICA LABORATORI DI SCIENZE PALESTRA DOCENTI COMPITI/FUNZIONI • Riceve informazioni dal DSGA sulle disponibilità di materiali assegnate al plesso; • tiene conto, nel plesso, dei materiali disponibili e provvede alla loro distribuzione ai colleghi; • incarico per i rapporti con il DSGA sulle disponibilità del plesso dei materiali 3 REFERENTI SICUREZZA PLESSO MARCHESINI DELLA VALENTINA CARNIELLO DOCENTI COMPITI/FUNZIONI • Informare, sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali (si veda il documento sulla gestione dell’emergenza) in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare il Ds; • segnalare tempestivamente al DS le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta; • partecipare agli incontri periodici con il RSPP e richiederne l’intervento in caso di necessità; • informare i supplenti delle misure adottate e dell’organigramma del plesso. 4 GRUPPO DI LAVORO PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA (GLIS) - COORDINATORE PLESSO DOCENTI COMPITI/FUNZIONI • A partire dalla lettura e dalla riflessione sulle relative Leggi e Linee guida, definisce una documentazione condivisa relativa ad handicap (PEI, PDF, ...), DSA e ADHD (PDP); • stabilisce scadenze per la consegna della documentazione; • formula proposte sull’assegnazione dei posti di sostegno; • si aggiorna sulle metodologie e gli ausili specifici; • si informa e riflette su protocolli per la prevenzione e lo screening delle difficoltà di apprendimento e del disturbo di attenzione e concentrazione da elaborare e proporre all’Istituto (obiettivo a lungo termine) Ogni membro ha i seguenti compiti: • Cura la diffusione dei materiali, della documentazione e delle buone pratiche costituendo e/o aggiornando un raccoglitore in ogni plesso con la documentazione, la bibliografia e il materiale didattico/informativo specifico; • propone gli acquisti di materiale; • sperimenta e diffonde metodologie e strumenti efficaci; • collabora e condivide materiali, scopi e finalità con le altre Commissioni presenti nell’Istituto. 5 PLESSO NUCLEO VALUTAZIONE D’ISTITUTO – REFERENTE DOCENTI COMPITI/FUNZIONI • cura e redige il rapporto dei autovalutazione d’Istituto; • acquisisce conoscenze e strumenti utili alla redazione del rapporto di autovalutazione (legislazione, metodologie,…); • reperisce i dati necessari relativi all’istituto e al territorio; • analizza e produce una riflessione sui dati raccolti; • individua e propone gli obiettivi di miglioramento per l’Istituto; • collabora nei processi di miglioramento dell’Istituto ALTRI INCARICHI AMBITO DOCENTI COMPITI/FUNZIONI COMODATO ORIENTAMENTO REFERENTE SITO E TECNOLOGIE 6 COMMISSIONE PLESSO DOCENTI COMPITI/FUNZIONI 7 FUNZIONI STRUMENTALI FUNZIONE STRUMENTALE F.S. SOSTEGNO FUNZIONE STRUMENTALE INCARICO Coordinamento degli insegnanti di sostegno, della commissione stessa e del GLHO, nonché delle normative da seguire; stesura dei verbali degli incontri della commissione; in caso di necessità, gestione dei rapporti con le famiglie coinvolte, con le relative equipe pedagogiche e con i servizi di riferimento; definizione delle scadenze per la consegna della documentazione; verifica/controllo della consegna dei documenti relativi al sostegno; formulazione di proposte dei posti di sostegno; cura e diffusione dei materiali, della documentazione e delle buone pratiche dello star bene; coordinamento degli acquisti di materiale specifico nei plessi; sperimentazione e diffusione di metodologie e strumenti efficaci; convoca il proprio gruppo di lavoro. INCARICO CONTINUITA’ OBIETTIVI: • Garantire ai docenti una proficua e fruttuosa stabilità di relazioni professionali 8 Far percepire agli allievi e alle famiglie l'unione e la condivisione del corpo docente • Uniformare le proposte educative e didattiche nei Plessi • Rendere partecipi i docenti dei diversi ordini di scuola delle attività reciprocamente svolte nei plessi dell'Istituto Curare i rapporti con il territorio e/o con l'ambito di riferimento • COMPITI E FUNZIONI Progettare, coordinare e implementare le attività di continuità con gli alunni in particolare degli anni ponte • Organizzare riunioni di condivisione e di fattibilità della progettualità con i docenti, soprattutto degli anni ponte • Partecipare alle riunioni di staff e collaborare con le altre FF.SS. e le figure di riferimento d'Istituto • Partecipare agli incontri programmati con i rappresentanti delle varie agenzie educative e/o scolastiche coinvolte nel territorio e con le Amministrazioni locali • CONTINUITA’ – ORIENTAMENTO – DISPERSIONE ATTIVITA’ Organizzazione/proposta delle attività con i docenti dei diversi ordini e/o dei diversi plessi • Selezione delle attività normalmente proposte negli anni e organizzazione condivisa di quanto si decide di svolgere In modo esemplificativo, rispetto a quanto già svolto, si proporrebbe: • Giochi linguistici in palestra (docenti di lingua straniera – gennaio 2015) • Visita alla scuola secondaria delle classi quinte (referente di plesso – marzo 2015) • Intervista degli allievi delle classi quinte agli allievi delle prime ( docenti di classe – aprile 2015) • Visione spettacolo teatrale ERT (quinte/prime - aprile/ maggio 2015) • Lezione scambio (docenti ita-mat-ing fanno lezione in quinta) e • 9 conseguente condivisione materiale di lavoro fra docenti – fine maggio 2015* • Rally MAT-ITA (giochi disciplinari fra allievi quinta/prima * • lezione o rally vengono svolte solo in presenza di fondi per i docenti che collaborano L’ORIENTAMENTO E LA DISPERSIONE SCOLASTICA OBIETTIVI: • • • • • • • Garantire un percorso di orientamento condiviso e accolto dal corpo docente Rendere consapevoli gli allievi dell'importanza della conoscenza di sè per le scelte future Far conoscere agli allievi i diversi percorsi d'istruzione possibili Rendere gli allievi sempre più consapevoli delle proprie scelte Uniformare le proposte nei Plessi Rendere partecipi i docenti dei diversi ordini di scuola delle attività reciprocamente svolte nei plessi dell'Istituto Curare i rapporti con il territorio e/o con l'ambito di riferimento COMPITI E FUNZIONI: • Predisporre un quaderno di orientamento ("Il viaggio"?) da proporre fin dalla scuola primaria (4^-5^classe??) utile alla conoscenza di sè e dei propri cambiamenti nel tempo • Programmare e Coordinare le attività per gli allievi delle classi terze • Curare i rapporti con le scuole secondarie di II grado • Organizzare la giornata di scuole aperte nell'Istituto • Partecipare alle riunioni di staff e collaborare con le altre FF.SS. e le figure di riferimento d'Istituto • Partecipare agli incontri programmati con i rappresentanti delle varie agenzie educative e/o scolastiche coinvolte nel territorio e con le Amministrazioni locali ATTIVITA’: • Questionario di orientamento (modello uniformato COR) – ott/novembre 2014 10 • • • • FUNZIONE STRUMENTALE INCLUSIONE (BES-INTERCULTURA) Questionario tipologia scuola da frequentare – novembre 2014 "Scuole aperte nella mia scuola" - tutte le scuole secondarie che si rendono disponibili partecipano ad una giornata di presentazione a scuola: in ogni classe gli allievi che visiteranno la scuola troveranno le informazioni e le presentazioni dai docenti e dagli allievi che frequentano quella specifica scuola secondaria (dicembre 2014) intervista agli allievi delle scuole superiori che frequentano le prime classi – dicembre 2014 intervista ai professionisti del mondo del lavoro – gennaio 2015 INCARICO In accordo con il Dirigente e l’amministrazione, partecipa a eventuali corsi o seminari di formazione; conosce la normativa e informa i docenti su scadenze e nuove norme; conosce, aggiorna e fa circolare modelli di PDP e modulistica; promuove la condivisione di buone pratiche e materiali didattici (testi facilitati, programmi per pc, piattaforme...); propone tematiche utili a sviluppare un approccio interculturale e inclusivo alla vita scolastica e alle discipline; sostiene l’operato dei team pedagogici per la formulazione dei PDP e per l’approccio a casi problematici; collabora con il responsabile gruppo h e referente DSA per strategie comuni e gestione riservato; in accordo con Dirigente e con staff, collabora con agenzie del territorio. 11 VERBALE DEL COLLEGIO DOCENTI N _______ (carattere TNR 12) Il Collegio dei docenti si è riunito il giorno _________________ alle ore ______ nei locali della scuola ______________________ Sono assenti giustificati i docenti ______________________________________________ _________________________________________________________________________ Presiede _____________________________ verbalizza ____________________________ 1) 2) 3) 4) Ordine del giorno: _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ Constatata la validità della seduta, si dà lettura del verbale della seduta precedente che viene approvato a maggioranza/all’unanimità con le seguenti modifiche ____________________ _________________________________________________________________________ 1) Il Presidente illustra il primo punto all'Ordine del giorno. Si apre la discussione. Nel corso della discussione, con intervento dei consiglieri ...................................... emergono i seguenti problemi e proposte : Vengono prese le seguenti decisioni:……………………………………………………………………….……………………… Vengono approvate le seguenti proposte …………………………………………..…. Alle ore .................. , esauriti i punti all’ordine del giorno, la seduta è terminata. Si delibera a maggioranza/all'unanimità quanto segue: Delibera n° _________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ 2) Si passa ad esaminare il secondo punto all’Ordine del giorno. Si apre la discussione. Il docente __________________________ rileva che ______________________________ _________________________________________________________________________ Si delibera a maggioranza/all'unanimità quanto segue: Delibera n° _________ _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ 3) _________________________________________________________________________ 4) _________________________________________________________________________ La seduta è tolta alle ore _________ Il Segretario Il Dirigente Scolastico (carattere TNR 12) VERBALE n. ____ del CONSIGLIO di CLASSE _________ Il giorno____________________________ alle ore _________ in aula _____________________ si è riunito il Consiglio della classe ______________ per discutere il seguente ordine del giorno: 12Sono presenti tutti i docenti previsti dalla composizione del consiglio di classe per l’a.s. 2015/2016 giusta nomina del Dirigente Scolastico. Risultano assenti giustificati i docenti: Risultano assenti giustificati i sig.ri genitori: Presiede il prof. ................................ coordinatore del consiglio di classe, verbalizza il prof.. . Si passa alla trattazione del punti all’Ordine del Giorno: 1. (Esporre sinteticamente il contenuto del dibattito e degli interventi effettuati) Decisioni assunte: 2.(Esporre sinteticamente il contenuto del dibattito e degli interventi effettuati) Decisioni assunte: Alle ore ................ il consiglio di classe si apre alle componenti genitori : Nel corso della discussione, con intervento dei consiglieri ...................................... emergono i seguenti problemi e proposte : Vengono prese le seguenti decisioni:……………………………………………………………………….……………………… Vengono approvate le seguenti proposte …………………………………………..…. Alle ore .................. , esauriti i punti all’ordine del giorno, la seduta è terminata. La riunione è tolta alle ore ___________ IL SEGRETARIO IL COORDINATORE IL PRESIDENTE visto Il Dirigente Scolastico: (in caso di delega alla presidenza a membri del consiglio) ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE DI SACILE E BRUGNERA CODICE MECCANOGRAFICO PNIS006007 Sede: Via Stadio – 33077 Sacile (PN) Tel. 0434 733429 – Fax 0434 733861 Codice Fiscale:91007780934 E-mail:[email protected] PEC:[email protected] Sezioni associate: Istituto Tecnico Settore Economico Istituto Tecnico Settore Economico Turismo Istituto Professionale per i Servizi Commerciali Via Stadio – 33077 Sacile (PN) Tel 0434 733429 – Fax 0434 733861 Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato di Sacile Viale Zancanaro 29 – 33077 Sacile (PN) Tel 0434 71114/782794–Fax 0434 780380 Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato Istituto Tecnico Settore Grafica e Comunicazione di Brugnera Via G. Galilei 7- 33070 Brugnera (PN) Tel. 0434 623857/608042- Fax 0434 623074 SCHEDA DEL PROGETTO a.s. ……./……... 1) Titolo 2) Responsabile del progetto 3) Finalità educative e obiettivi 4) Obiettivi misurabili e strategie: 5) Attività destinatari e tempi 6) Risorse umane: 6.1 Indicazione dei docenti e collaboratori esterni da impiegare e relativo ruolo: 6.2 rapporti con le funzioni strumentali e altri progetti: 7) Beni e servizi 7.1 Aule, laboratori e palestre da utilizzare per lo svolgimento dell’attività con l’indicazione delle giornate e delle fasce orarie di utilizzazione: 8) Scelte metodologiche Mezzi/sussidi Spazi utilizzati METODOLOGIA ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE DI SACILE E BRUGNERA CODICE MECCANOGRAFICO PNIS006007 Sede: Via Stadio – 33077 Sacile (PN) Tel. 0434 733429 – Fax 0434 733861 Codice Fiscale:91007780934 E-mail:[email protected] PEC:[email protected] Sezioni associate: Istituto Tecnico Settore Economico Istituto Tecnico Settore Economico Turismo Istituto Professionale per i Servizi Commerciali Via Stadio – 33077 Sacile (PN) Tel 0434 733429 – Fax 0434 733861 Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato di Sacile Viale Zancanaro 29 – 33077 Sacile (PN) Tel 0434 71114/782794–Fax 0434 780380 9) Risultati attesi (competenze, capacità sul piano cognitivo e relazionale) Modalità di automonitoraggio, valutazione e strumenti di verifica Comunicazione interna/esterna (mostra, giornalino, informatizzazione, rete) Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato Istituto Tecnico Settore Grafica e Comunicazione di Brugnera Via G. Galilei 7- 33070 Brugnera (PN) Tel. 0434 623857/608042- Fax 0434 623074 VERIFICA E VALUTAZIONE 10) N. ore necessarie per lo svolgimento del progetto con ripartizione delle ore tra il referente e i collaboratori (docenti e personale ATA 11) PREVENTIVO DELLE SPESE SPESE DI PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE MATERIALE NECESSARIO SVOLGIMENTO PROGETTO ACQUISTO DI STRUMENTAZIONE E ATTREZZATURE SPESE DI TRASPORTO COSTO TOTALE PROGETTO FONTI DI FINANZIAMENTO Sacile, ……………….. Firma del docente