Unità Pastorale Zevio Perzacco Volon IN ATTESA DELLO SPIRITO SANTO Preghiera in famiglia preparando la festa di Pentecoste 2013 SETTENARIO DI PENTECOSTE In questo anno della fede vogliamo riscoprire il ruolo dello Spirito Santo nella vita dei credenti, La vicinanza della solennità di Pentecoste - quest’anno domenica 19 maggio - ci suggerisce di dedicare del tempo ad un semplice, ma intenso itinerario di preghiera e riflessione familiare. Pentecoste è la festa molto cara a noi cristiani proprio perché è la maturazione della Pasqua del Signore che viene in noi nel dono dello Spirito Santo. Questo libretto vuole aiutare le nostre famiglie e ciascuno di noi a preparare il terreno migliore perché lo Spirito fruttifichi nella nostra vita personale, familiare e comunitaria. Ci lasceremo guidare nella settimana che precede la Pentecoste, da un’invocazione speciale legata ai sette doni dello Spirito Santo, riscoperti e pregati uno alla volta, giorno per giorno, a partire da sabato 11 maggio. Troverete una breve spiegazione di ogni giorno, un brano del Vangelo o della Parola di Dio, una provocazione e una semplice preghiera da dire assieme. Lo Spirito del Signore accompagni la nostra Unità Pastorale I vostri sacerdoti 2 SABATO 11 MAGGIO LA SAPIENZA SAPIENZA: dal latino “sàpere”, avere sapore, sentire il sapore Ricevere in dono la sapienza significa essere in grado di sentire il gusto della vita come lo sente Gesù. Vuol dire offrire agli altri e al mondo l’aroma di una vita che ha trovato nel Vangelo la gioia che dà senso alle scelte grandi e piccole dell’esistenza. Dal Vangelo di Matteo (5, 13-16) Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. PERLA DI SAGGEZZA Un uomo attraversò mari e monti alla ricerca di un saggio 3 che conoscesse la ricetta della felicità. Finalmente lo incontrò e questi gli confidò il gran segreto - con poche parole: “ FA’ IL BENE ED EVITA IL MALE”. Il pellegrino, allora, si ribellò e disse: “Ma come? Ho affrontato innumerevoli pericoli e mi dai una massima insignificante che un qualsiasi bambino già conosce?” Rispose il saggio: “Non mi prendo gioco di te. Ma se è vero che un qualsiasi bambino di tre anni sa a memoria questa massima, è pur vero che un uomo di ottant’anni è ancora incapace di metterla in pratica”. PREGHIAMO Padre Nostro…….. Vieni, Spirito di Sapienza, e fammi saggio. Vinci la mia stoltezza. Fa che io gusti l’amicizia con il Signore. Vieni Spirito Santo. 4 DOMENICA 12 MAGGIO INTELLETTO INTELLETTO: dal latino “intus legere”, leggere dentro, in profondità Il dono dell’intelletto rende il nostro sguardo “illuminato” e profondo sulla realtà, per renderci capaci di idee chiare e costruttive. Con il dono dell’intelletto lo Spirito aiuta a cercare la verità in famiglia, tra i banchi di scuola, sul posto di lavoro, in parrocchia … nel rispetto delle culture diverse, senza rinunciare alla bellezza di offrire la nostra fede. Riusciamo a capire ciò che è solido e su cui si può costruire la vita e ciò che è friabile e inconsistente Dal Vangelo di Luca (19,41-42) Gesù, quando fu in vista della città di Gerusalemme pianse su di essa, dicendo: “Se avessi compreso anche tu in questo giorno la via della pace”. TESTIMONIANZA DI UN PAPA’ Si sa come sono certi periodi: frenetici e scontenti, e 5 sembra che tutto vada storto. Le scadenze arrivano sempre troppo presto e qualche volta tolgono il sonno. Arrivi a casa già nervoso di tuo e trovi musi lunghi e i ragazzi non la finiscono di litigare per le loro sciocchezze e la moglie si risente per una battuta infelice – “ah quella mania di fare lo spiritoso!”. A finire l’opera una sera entrando in garage troppo in fretta prendi la curva stretta e la fiancata dell’auto resta tutta segnata: la rabbia è che non puoi dare la colpa a nessuno! Che vita balorda! Ma ecco la mattina dopo percorrendo la strada di sempre, dopo giorni di nebbia e foschia, ti sorprende la bellezza! Sono le montagne nitide, fatte così vicine dal vento della notte; è la magia che la luce riversa sui boschi e sui prati: è l’azzurro incredibile di un cielo che ti sembra creato apposta per te. Si può fare altro che piangere e cantare? PREGHIAMO Padre nostro che sei nei cieli….. Spirito Santo, vieni, non lasciarci soli! Riempi la nostra vita con il dono dell’intelletto, scendi negli angoli più nascosti del nostro cuore, perché impariamo a guardare tutte le cose belle che Dio Padre ha messo in noi, e possiamo trasformarle in dono per gli altri. Vieni Spirito Santo 6 LUNEDI’ 13 MAGGIO SCIENZA SCIENZA: dal latino “scire”, conoscere. La scienza, intesa come dono dello Spirito Santo, serve per aiutarci a scoprire il perché delle cose, a scorgere, nei labirinti della vita, una chiamata ad amare. Chi riceve il dono della scienza non diventa improvvisamente un genio o uno scienziato, impara invece a non confondere le creature con il Creatore, sa vedere nell’altro il volto di un fratello figlio dello stesso Padre. Dal Vangelo di Luca (8,4-8) Poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una parabola: "Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono. Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità. Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono. Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto". Detto questo, esclamò: "Chi ha orecchi per intendere, intenda!". SAN FRANCESCO: IL CANTICO DELLE CREATURE Altissimo, onnipotente e buon Signore, 7 tue sono le lodi, la gloria, l’onore e ogni benedizione. Nessun uomo è degno di nominarti se tu non lo aiuti. Lodato sii, o mio Signore, con tutte le tue creature, specialmente messer frate sole, il quale è bello e radioso ed è un segno di te, o Altissimo Signore. Lodato sii, o mio Signore per sorella luna e le stelle, in cielo le hai formate chiare, preziose e belle. Lodato sii, o mio Signore per fratello vento e per sorella acqua che è molto umile, preziosa e casta Lodato sii, o mio Signore per fratello fuoco, che illumina la notte ed è bello, robusto e forte. Lodato sii, o mio Signore per sorella nostra madre terra, la quale ci sostenta e governa, e produce diversi frutti, fiori e erba. Lodato sii, o mio Signore per quelli che perdonano per tuo amore, e sostengono malattie e tribolazioni: beati quelli che le sosteranno in pace. Da te, Altissimo, saranno incoronati. Lodato sii, o mio Signore per sorella nostra morte corporale, dalla quale nessun uomo può scappare: guai a quelli che moriranno nei peccati mortali; beati quelli che dalla morte saranno trovati nella tua volontà, poiché la seconda morte non gli farà alcun male. Lodate e benedite il Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà PREGHIAMO Padre nostro che sei nei cieli….. Vieni Spirito di Scienza, aiutami a comprendere la Parola del Signore, fammi tuo testimone verso chi non crede in Te, rendimi capace di dare ragione della mia fede, facendo ardere il cuore dei fratelli. Vieni Spirito Santo. 8 MARTEDI’ 14 MAGGIO CONSIGLIO CONSIGLIO: dal latino “consulere”, decidere Lo Spirito del Consiglio è il dono dell’orientamento sicuro della nostra vita: cioè verso Gesù Cristo. Solo lui è il vero uomo che può dare la giusta misura ai desideri e alle aspirazioni di ciascuno. Colui che sa farsi consigliare non è un testone, ma sa far tesoro dei pareri delle persone che lo amano, sa di non avere sempre ragione, sa accogliere il progetto di Dio. Dal Vangelo di Matteo (5,1-11) Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 9 Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”. IL DECALOGO DI ORIENTAMENTO PER LA VITA Stiliamo insieme il decalogo di orientamento per la vita da seguire per non “arenarsi”: 1. Guarda lontano, non fermarti alle facili apparenze 2. Segui la via dell’impegno e del sacrificio per diventare “grande” e forte 3. Impegnati a superare l’orgoglio e impara a diventare umile 4. Cerca il consiglio sincero di una persona saggia 5. Sii prudente e calcola in anticipo le conseguenze delle tue scelte 6. Cerca la gioia nel Signore in tutto quello che fai (Sal 37,4) 7. Ascolta e confrontati con la Parola di Dio, Essa è Luce al tuo cammino 8. Impara ad ascoltare anche le esigenze del cuore 9. Affronta le inevitabili difficoltà con pazienza 10. Trovate come famiglia la decima indicazione….. PREGHIAMO Padre nostro che sei nei cieli….. Vieni, Spirito di Consiglio, indicami la strada. Quante vie si intrecciano: fa che io scelga sempre facendo la tua volontà, che non scelga per comodità o per fretta. Vieni Spirito Santo 10 MERCOLEDI’ 15 MAGGIO FORTEZZA FORTEZZA: dal vocabolario, capacità di affrontare le situazioni più difficili La forza nell’uomo può degenerare in violenza, cattiveria e brutalità. L’energia di ogni persona può anche essere guidata, accresciuta, moderata, usata bene. Lo spirito di fortezza fa’ capire che nessun uomo è in balìa delle difficoltà che incontra. Dio crea ogni uomo libero e gli dà anche la forza necessaria per superare gli ostacoli Dal Vangelo di Marco (16,15-18) Gesù Risorto disse ai suoi discepoli: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno". TRE COMPLESSI DURI DA VINCERE La Pentecoste è una festa difficile perché provoca l'uomo a liberarsi dai suoi complessi. Innanzitutto quello che chiamo “il complesso dell'ostrica”. Siamo troppo attaccati allo scoglio. Alle nostre sicurezze. Alle lusinghe gratificanti del passato. Ci attira l'intimità del nido. Ci terrorizza l'idea di 11 rompere gli ormeggi, di avventurarci sul mare aperto. Se non la palude, ci piace lo stagno. Di qui, la predilezione per la ripetitività, l'atrofia per l'avventura. il calo della fantasia. Lo Spirito Santo, invece, ci chiama alla novità, ci invita al cambio, ci stimola a ricrearci. C’è poi “il complesso dell'una tantum. È difficile per noi rimanere sulla corda, sottoporci alla conversione permanente. Amiamo pagare una volta per tutte. Preferiamo correre soltanto per un tratto di strada. Ma poi, appena trovata una piazzola libera, ci stabilizziamo nel ristagno dei nostri comodi Lo Spirito Santo, invece, ci chiama a lasciare il sedentarismo comodo dei nostri parcheggi, per metterci sulla strada subendone i pericoli. Ci obbliga a pagare, senza comodità forfettarie, il prezzo delle piccole numerosissime rate di un impegno duro, scomodo, ma rinnovatore. E c'è, infine, il complesso della serialità. Benché si dica il contrario, noi oggi amiamo le cose costruite in serie. Gli uomini fatti in serie. I gesti promossi in serie. Viviamo la tragedia dello standard, l'esasperazione dello schema, l'asfissia dell'etichetta. C'è un livellamento che fa paura. L 'originalità insospettisce. Lo Spirito Santo, invece, ci chiama all'accettazione del pluralismo, al rispetto della molteplicità, al rifiuto degli integralismi, alla gioia di intravedere che lui unifica e compone le ricchezze della diversità. (Mons. Tonino Bello – vescovo) PREGHIAMO Padre nostro che sei nei cieli…... Vieni Spirito di fortezza, vieni e rendici il coraggio dei testimoni della fede. Aiutaci a vivere il Vangelo nel quotidiano e a saper resistere davanti agli ostacoli del cammino della fedeltà e dell’amore. Vieni Spirito Santo 12 GIOVEDI’ 16 MAGGIO PIETA’ PIETÀ: dal latino “pietas”, amore dei figli verso il padre. Lo spirito di pietà ci riempie il cuore di tenerezza verso Dio che è Padre, così come ce lo rivela Gesù. Nel suo andare verso i peccatori con misericordia, nel suo chiamarci ad amare come Lui ci ama, noi ritroviamo i tratti del Dio amore, del nostro Dio. Lo spirito di pietà può realizzare in chi lo accoglie il miracolo di chi vince il male con il bene, di chi sa sacrificarsi per gli altri gratuitamente. Dal Vangelo di Luca (21,1-4) Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro. Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli e disse: "In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti. Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere". REGALARE LUCE Centomila persone sono radunate nel Coliseum di Los Angeles, in California. All’improvviso Padre Keller, che parlava a quell’immensa assemblea, si interruppe: «Non abbiate timore; adesso si spegneranno le luci!». Piombò l’oscurità sullo stadio; ma attraverso gli altoparlanti, la 13 voce di Padre Keller continuò: «Io accenderò un fiammifero. Tutti quelli che lo vedono brillare, dicano semplicemente “sì”». Appena quel puntino di fuoco si accese nel buio, tutta la folla gridò: «Sì». Padre Keller seguitò a spiegare: «Ecco: una qualsiasi azione di bontà può brillare in un cuore di tenebre. Per quanto piccola, non passa mai nascosta agli occhi di Dio. Ma voi potete fare di più. Tutti quelli che hanno un fiammifero, l’accendano!». Di colpo l’oscurità venne rotta da uno sconfinato tremolio di piccoli fuochi. Se molti uomini di poco conto, in molti posti di poco conto, facessero cose di poco conto, la faccia della terra potrebbe cambiare. PREGHIAMO Padre nostro che sei nei cieli….. Vieni Spirito di pietà, infiamma il nostro cuore, scioglilo dal ghiaccio dall’egoismo così che sappia amare come il Signore Gesù ci ama. Vieni Spirito Santo 14 VENERDI’ 17 MAGGIO TIMOR DI DIO Timor di Dio: dal vocabolario “sentimento di rispetto, paura di far soffrire”. Sembra strano che l’ultimo dei sette doni dello Spirito Santo sia il timore, ma questa parola non sta a significare paura, terrore. Si tratta di quel timore che nasce dal rispetto, dall’accoglienza di qualche cosa di grande. E’ come il timore di un padre che prende tra le braccia il figlio appena nato, ha paura di non saperlo accudire, di fargli male … Dio non solo ci ama, ma si fida di noi Dal salmo 23 Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. 15 Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni. RACCONTO Camminavo lungo l'autostrada della vita, tanto tempo fa. Un giorno vidi un cartello che indicava: "Drogheria del Paradiso". Non appena mi avvicinai di più la porta si spalancò da sola e, appena mi ripresi dallo stupore, mi ritrovai dentro. Vidi una schiera di Angeli: stavano dappertutto. Uno mi porse un cestino e mi disse: "Fai la spesa con attenzione, ragazzo mio! Tutto ciò che occorre a un buon Cristiano si può trovare in questa drogheria del Paradiso; tutto quello che tu non riuscissi a portar via oggi, puoi ritornare a prenderlo domani!" Per prima cosa presi un po' di Sapienza: il sale si trovava nello stesso scaffale. Più in basso c’era l’intelletto che riportava nell’etichetta: “intus legere” significa leggere dentro, in profondità. Pensai che fosse come il discernimento di cui si ha bisogno ovunque si vada. Poi presi una o due scatole di consiglio per affrontare le decisione sulla strada giusta da percorrere. e uno o due sacchetti Scienza affinché avessi la capacità di conoscere i bisogni di chi mi si faceva compagno di strada. Non mi dimenticai di prendere lo Spirito Santo, dal momento che si trovava ovunque nel negozio. Mi fermai ed acquistai un po' di Forza e un po' di Fortezza perché mi aiutasse nelle situazioni difficili 16 del mio cammino. Mi accorsi allora che il cestino era quasi pieno, ma avevo ancora bisogno di comperare un po' di Pietà per riconoscere amore verso chi mi aveva condotto in quel cammino e chi, come me, affrontava il difficile percorso. Non dimenticai di prendere la Salvezza che, per fortuna, era in offerta gratuita, e così cercai di prenderne abbastanza da salvare te e me. Mi avviai poi alla cassa per pagare il conto della drogheria. Non appena arrivai al corridoio vidi la Preghiera e la misi dentro perché sapevo che, una volta fuori, sarei incappato nel Peccato. Nell'ultimo scaffale c'era una gran quantità di Pace e di Gioia e lì vicino erano appesi canti e lodi e così mi servii. Quindi chiesi all'Angelo quanto gli dovevo. Egli si limitò a sorridermi e mi disse: "Porta ogni cosa con te, dovunque tu vada!" A mia volta gli sorrisi e gli chiesi: "Sul serio, quanto ti devo?" L'Angelo sorrise di nuovo e disse: "Gesù ha pagato il tuo conto, tanto tempo fa!" e mi consigliò di prendere anche due vaschette di timor di Dio mi sarebbe servito per essere riconoscente di quel gesto d’amore. Preghiera Vieni Santo Spirito (Sequenza) Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni padre dei poveri, vieni datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto conforto. 17 O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, sana ciò ch’è sviato. Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen. 18 Domani sabato 18 maggio vigilia della grande festa di pentecoste siamo tutti attesi alle ore 19 sull’argine, vicino il campo sportivo, per partire con il pellegrinaggio a piedi fino a perzacco. E’ il modo scelto dalla nostra unita pastorale per prepararsi bene alla pentecoste. 19 20