14 37 2013 2012 F o to d i c o pe rtin a : il M o n te P er d id o (3 3 5 5 m ), m eta d el T r ek ki ng d ei P ir en ei I dati della nostra Sezione. CLUB ALPINO ITALIANO Piazza Firmafede N° 13 c.p. 1 – 19038 SARZANA (SP) Fondata nel 1945 e ricostituita nel 1969/1970 Telefono e fax: 0187.625154- cellulare: 334.7738414 e-mail: [email protected] - http://www.caisarzana.com conto corrente postale: N° 13125190 conto corrente bancario: N° 631212/74 IBAN: IT 59 T 01030 49843 000063121274 (Banca Monte dei Paschi agenzia di Sarzana) Codice fiscale: 81003060118 - Partita IVA: 01250380118 Orari apertura sede sociale: tutti i giorni feriali, da Lunedì a Sabato dalle ore 17,00 alle ore 19,00 il Giovedì (Gruppo Speleo), anche dalle ore 21,00 alle ore 23,00 quando piove, la sede resta aperta pure di mattina, dalle ore 9,00 alle ore 12,00 La nostra Sede si trova nella piazzetta evidenziata nel cerchio rosso 1 TESSERAMENTO 2013 Coda interminabile davanti alla sede del CAI per prendere il bollino 2013 Rammentiamo le quote sociali 2013 Soci ordinari………………….. …….€ Soci famigliari………………………. “ Soci Giovani (nati dal 1996)………. “ Contributo nuove iscrizioni……….. “ 41 22 16 5 Ricordiamo che, per rinnovare il tesseramento è possibile utilizzare le seguenti forme di pagamento: • Venire direttamente in sede durante gli orari di apertura (17,00/19,00) – • Fare un versamento sul c.c.p. N° 13125190 intestato a CAI Sarzana – • Effettuare un Bonifico Bancario sul conto CAI Sarzana acceso presso il Monte dei Paschi di Siena sul seguente IBAN: IT 59 T 01030 49843 000063121274 ALCUNI VANTAGGI DEI SOCI DELLA NOSTRA SEZIONE: • Dal compimento dell’80° compleanno, il Socio sarà iscritto gratuitamente alla nostra Sezione • Le coppie che hanno iscritti due o più figli giovani, paga solo il primo figlio. • Alla coppia di soci alla quale nasce un figlio, la prima tessera è gratuita • Al socio che compie 25 anni di iscrizione, oltre al distintivo dorato venticinquennale, viene data anche una bella targa ricordo. 2 LETTERA DEL PRESIDENTE Cari soci ed amici, eccomi a presentare, per la prima volta, come Presidente, l’attività della Sezione per l’anno 2013. Ma prima, consentitemi di approfittare dello spazio concessomi in questo libretto per ringraziare, per la dedizione e l’ottima attività svolta negli ultimi sei anni, il mio predecessore, Giovanni Moruzzo. Con lui la Sezione ha ottenuto risultati lusinghieri, sia dal punto di vista delle iniziative portate avanti dalla Sezione, che dai rapporti con varie Istituzioni ed Enti. Spero solo di essere all’altezza del compito che mi aspetta e di proseguire seguendo le orme del mio antesignano. Terminata questa breve ma doverosa premessa, voglio fare anch’io, come è ormai consuetudine, un bilancio di questo primo anno della mia presidenza. Anche quest’anno, è proseguita la crescita del numero dei nostri iscritti, passati da 1185 a 1207: 22 soci di aumento rappresentano il 2%; non sono molti, ma sono sufficienti a continuare il trend positivo iniziato nel 2005 e mai interrotto e che ha portato, in questi ultimi 7 anni il numero dei nostri soci da 903 agli attuali 1205, corrispondenti ad un aumento del corpo sociale del 34%. Penso che questo lusinghiero risultato sia da ascrivere principalmente alle multiformi iniziative organizzate dalla Sezione (basta sfogliare le pagine di questo “Programma 2013” per rendersene conto), attività che sono improntate ad accontentare la più larga fascia di iscritti alla nostra Sezione che, come ben sapete, è molto variegata ed incline a gusti e tendenze diverse. Un altro fattore importante, secondo me, è anche il fatto che la Sede, grazie all’apertura giornaliera, sta diventando un importante punto di aggregazione e di riferimento per i nostri soci, pronti a parlare di montagna, e non solo…..) Ritornando all’attività del 2012, le iniziative più importanti sono state: le gite sociali domenicali, colonna portante dell’attività sezionale - la Settimana Bianca, svoltasi al Sestriere, la Settimana di sci di Fondo a Dobbiaco, i vari corsi sezionali (Orientamento, Speleologia, Nordic Walking, Sci di Fondo Escursionismo, Meteorologia) l’attività dei vari gruppi e commissioni (Gruppo Micologico, SFE (Scuola di Sci di Fondo Escursionismo), “Terre Alte”, Alpinismo Giovanile, Coro Sezionale, Commissione Sentieri, MTB o Cicloescursionismo). E poi, ancora, le attività “a largo raggio”: Turchia e Cappadocia (sono state necessarie due gite per accontentare tutte le richieste pervenute), “Selvaggio Blu” in Sardegna, Monte Pasubio, Trekking dell’Adamello, Soggiorno Estivo in Dolomiti, Mini trekking adulti in Val Malenco, Gemellaggio in Francia, e, la più prestigiosa di tutte: la spedizione extraeuropea con la salita alla vetta della montagna più alta dell’Africa: il Kilimangiaro. Inoltre, grazie al corpo Istruttori e Accompagnatori della Sezione, è stato possibile inserire nel programma anche una serie di iniziative per escursionisti esperti: Le “vie dimenticate”, le “vie ferrate” e le discese in corda doppia del Canale degli Alberghi e delle Marmitte dei Giganti. E’ mia ferma convinzione che la ricchezza di una Associazione come la nostra, stia proprio nel proporre scelte e iniziative che possano accontentare, con pari dignità, il più vasto numero possibile di soci, salvaguardando le finalità dello Statuto del Club Alpino Italiano. Auspico che in questo Programma di Attività 2013 ognuno di voi possa trovarvi l’idea giusta per soddisfare la propria passione per la montagna secondo le proprie capacità e possibilità. Auguro a tutti un sereno e prospero 2013 Il Presidente (Giuliano Vanacore) Il presente “Programma di Attività 2013” è stato elaborato dalle Commissione Gite del CAI di Sarzana e, per alcune, congiuntamente alla corrispondente Commissione del CAI di Carrara. Sperando che le proposte contenute in questo libretto ottengano il gradimento dei nostri soci, auguriamo a tutti un “buone escursioni 2013” Responsabile elaborazione del presente libretto “Programma Gite 2013”: C. Codeluppi 3 CONSIGLIO DIRETTIVO 2012/2014 Presidente: Giuliano Vanacore Vice Presidente: Rizieri Castagna Segretario: Cesare Codeluppi Vice segretaria: Stefania Cavallini Tesoriere: Michele Sarcinelli Consiglieri: Nilo Giannini, Nello Lombardi, Lorenzo Taponecco, Nicolini Giorgio Sindaci Revisori: Gabriella Diani, Filippo Patanè, Laila Veneri Delegati Assemblee: Giuliano Vanacore, Giovanni Moruzzo, Michele Sarcinelli COMMISSIONI, GRUPPI, SCUOLE E ISTRUTTORI COMMISSIONI Affari Generali: Rizieri Castagna (ref. C.D.) Liana Vaccà Escursionismo: Nilo Giannini (ref. C.D.) Stampa propaganda: Cesare Codeluppi Alpinismo Maurizio Dadà Primo Tonelli Alpinismo Giovanile: Massimo Del Forno Scuola: Rizieri Castagna Sci: Cesare Codeluppi (ref.C.D.) Rapporti Istituzioni: Giovanni Moruzzo Giuliano Vanacore Biblioteca Liana Vaccà Sentieri Ugo Ferri Antonio Cocco Tutela Ambiente Montano: Stefania Cavallini GRUPPI: Sci Fondo Escursionismo Nino Santanzelmo Escursionismo: Edoardo Voglino Coro sezionale: Cesare Codeluppi Speleologico: Andrea Venuta Terre Alte: Nello Lombardi CORPO ISTRUTTORI Accompagnatori Escursionismo Nilo Giannini (AEI) Alberto Passalacqua (AE) Primo Tonelli (AE) Laila Veneri (AE) Edoardo Voglino (AE) Lara Musetti (AE) Massimo Pegazzano (ASE) Michele Sarcinelli (ASE) Diego Valtriani (ASE) Micologico e naturalistico Remigio Pagliari Accomp. Alpinismo Giovanile Massimo Del Forno Giuliana Diani Moreno Marchi Cicloescursionismo Sergio Loiacono Istrutt. di Arrampicata Libera Lorenzo Taponecco (IAL) Nordic Walking: Nino Santanzelmo Accomp. di Cicloescursionismo Sergio Loiacono (AC/LPV) SCUOLE Scuola di Sci di Fondo Escursionismo Nino Santanzelmo Scuola di Escursionismo Nilo Giannini Istrutt. Sci Fondo Escursionismo Martino Ferri (INSFE) Nino Santanzelmo (ISFE) Istruttore di Nordic Walking Nino Santanzelmo Istruttore di speleologia Michele Pazzini Tutela Ambiente Montano Stefania Cavallini Mirco Ferretti Davide Tenerini 4 2012: BREVE RESOCONTO (per un resoconto più approfondito, si rimanda al prossimo numero di “QUI CAI”) • Commissione Gite L’attività è iniziata (e si è conclusa), come tradizione vuole, con una gita “marina”, premessa di una lunga serie di offerte che, fra gite e attività proposte dalle varie Commissioni, prevedeva ben 98 iniziative. Da citare, oltre alle gite domenicali, quelle di più giorni: Settimana Bianca al Sestriere e di Fondo in Val Pusteria, Turchia e Cappadocia, Selvaggio Blu in Sardegna, Elba e Pianosa, sui sentieri della Grande Guerra al Monte Pasubio, Val Malenco, Trekking dell’Adamello, Soggiorno Estivo in Val Badia, vie Ferrate in Dolomiti, Gemellaggio in Francia con gli amici del club “Lo Caminaire”e, “ciliegina sulla torta”, il Kilimangiaro e i Parchi africani. • Commissione Sci In quasi 58 hanno partecipato alla Settimana Bianca svoltasi all’Hotel “Duchi d’Aosta” al Sestriere, mentre per la Settimana di Sci di Fondo è stato scelto lo scenario della Val Pusteria dove il gruppo ha alloggiato a Dobbiaco presso l’hotel Nocker. Il gruppo SFE (Sci di Fondo Escursionismo) ha organizzato un Corso di Sci di Fondo Escursionismo con uscite in Appennino e sulle Alpi.Marittime. • Commissione Giovanile Sotto la guida di Massimo, Giuliana e Moreno, gli “aquilotti” ne hanno fatte di “tutti i colori”, nel senso che hanno camminato, “ciaspolato”, arrampicato, provato l’ebbrezza del “torrentismo”, del buio delle grotte ed effettuato il Trekking dell’Alta Via n° 1 in Dolomiti • Gruppo Terre Alte Oltre ai classici appuntamenti a Cassego con Don Sandro (SS Trinità e festa della Castagna,) l’attività escursionistica è consistita in tre appuntamenti escursionistici: il 27 Maggio al Monte Sagro insieme all’Associazione “Libera”; isola d’Elba e Pianosa del 9 e 10 Giugno per concludersi il 18 Novembre con l’escursione sulla via Francigena da Pontremoli a Villafranca. Inoltre, è proseguita la campagna di scavi al sito della Brina. Gruppo Micologico Il gruppo dei “fungaioli” ha aperto la sua attività con la conferenza e successiva raccolta, nelle colline sarzanesi, delle erbe spontanee alimentari (gli erbi). L’attività è poi proseguita con le uscite per la raccolta funghi e le visite alle varie mostre micologiche. Un cenno particolare va alla 4^ Mostra Micologica, organizzata dal Gruppo, svoltasi presso la Fortezza Firmafede di Sarzana che ha raccolto un lusinghiero successo di critica e di pubblico. • Altre iniziative Sono stati organizzati e portati a termine il 16° Corso di Orientamento, il 4° Corso di Nordic Walking e il 2° Corso di Meteorologia, sotto la guida, rispettivamente dagli Istruttori Roberto Brondi, Nino Santanzelmo e Massimo Pegazzano. Il Gruppo Speleologico, “andata buca” l’organizzazione del XVI° Corso di speleologia per mancanza di iscritti, ha svolto una notevole attività di gruppo con uscite a cadenza quasi settimanale ed ha organizzato due uscite in grotta per adulti ed una uscita per i nostri “aquilotti”. Il Gruppo Cicloescursionismo (MTB), guidato da Sergio Loiacono, ha attuato il programma di ciclo-escursioni proposto congiuntamente con il Gruppo Cicloescursionistico del Club Alpino Italiano di Massa. Il Coro della nostra Sezione, nel corso dell’anno, ha effettuato quattro uscite canore: A Casale di Pignone, a Sarzana per la rassegna “Suoni di Primavera”, a Fiumaretta in occasione della manifestazione “Mangiaretta” e per la tradizionale “Serata degli Auguri”. In ultimo, gli Accompagnatori titolati e quelli “un po’ più bravini”, hanno organizzato e portato a termine, alcune iniziative di una certa soddisfazione, per i neofiti: discese in doppia di alcuni canali delle Apuane, vie ferrate in Dolomiti, le “vie dimenticate”, ecc. Un grazie anche a Maurizio Dadà che continua a dare la sua disponibilità ad accompagnare e a fare provare l’ebbrezza di escursioni un po’ più impegnative non previste nel Programma Gite. 5 PERCHÈ ISCRIVERSI AL CAI: I VANTAGGI DELL’ISCRIZIONE Resoconto sommario dei vantaggi che scaturiscono dall’iscrizione al Club Alpino Italiano: • Assicurazione Dal 1° Gennaio 2009, comprese nella quota associativa, vi sono comprese due polizze assicurative: la prima, riguarda il Soccorso Alpino e tutela i soci dalle spese occorrenti per interventi di soccorso, elicottero compreso, fino ad un massimale di € 45.000,00. La seconda, assicura tutti i soci durante la loro partecipazione alle attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle territoriali del CAI, con i seguenti massimali: morte € 55.000,00 – invalidità permanente € 80,000, spese di cura € 1.600,00. Si rammenta che, all’atto dell’iscrizione al CAI o del rinnovo del bollino, pagando un sovrapprezzo di 4 euro, si raddoppiano i massimali assicurativi che coprono la partecipazione alle attività sociali. • Rifugi Per chi pernotta nei rifugi di proprietà del Club Alpino Italiano, il socio usufruisce di uno sconto di circa il 40% sul pernottamento e di sconti particolari sul trattamento di 1/2 pensione o pensione completa. Gode inoltre delle stesse condizioni di favore nei rifugi dei Club Alpini esteri che applicano la convenzione di reciprocità. • Sconti nei negozi convenzionati: I soci godono dello sconto del 10/15% in alcuni negozi di articoli sportivi. All’atto della stampa del libretto, abbiamo rinnovato la convenzione con Sport Life e Ronchieri Sport a Massa. Con gli altri negozi di articoli sportivi, stiamo ricontrattando la convenzione. • Sconti nei musei spezzini: Palazzina delle Arti – Museo Etnografico – Centro Arte Moderna e Contemporanea – Museo del Castello. Presentando la tessera CAI, i soci potranno acquistare i biglietti direttamente ai Musei. • Cinque Terre: Dietro presentazione della tessera CAI, i soci avranno diritto ad uno sconto sul biglietto di ingresso alla percorrenza del sentiero “Verdeazzurro”. • Altre agevolazioni: Partecipazione alle attività sociali – Possibilità di accedere al noleggio delle attrezzature presenti in sede (ciaspole, ramponi, piccozze, kit da ferrata, ecc.). Consultazione e prestito di libri, guide e cartine della biblioteca sezionale e accesso al prestito dei volumi della Biblioteca Nazionale ALTRI VANTAGGI DEI SOCI ISCRITTI ALLA NOSTRA SEZIONE Oltre ai benefici derivanti dall’iscrizione al CAI, più sopra riportati, i soci della nostra Sezione usufruiscono dei seguenti vantaggi: • Al socio che compie 80 anni, viene regalato il bollino e, da quell’anno in poi, continuerà ad essere iscritto gratuitamente presso la nostra Sezione. • Le coppie di soci che hanno iscritti due o più figli giovani, paga solo il primo figlio, i rimanenti figli avranno il bollino gratis finché rimarranno nella categoria “giovani”. • Alle coppie di soci della sezione alle quali nasce un figlio, la tessera e la quota associativa del primo anno viene offerta dalla Sezione. • Al socio che compie 25 anni di iscrizione al CAI, viene dato, oltre che il distintivo dorato, anche una targa ricordo I soci della nostra sezione hanno la possibilità di noleggiare il materiale alpinistico sezionale • (imbraghi, set da ferrata omologati, caschi, ciaspole, ramponi, piccozze, ecc.) 6 ASSICURAZIONE E SOCCORSO ALPINO Nella quota di iscrizione al CAI vi è compresa, oltre all’abituale assicurazione sul Soccorso Alpino, anche una polizza infortuni che copre tutti i soci nell’espletamento delle attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle territoriali del CAI. La polizza infortuni, oltre a coprire i soci che fanno manutenzione su sentieri e rifugi o che vanno alle riunioni organizzate dalle Sezioni o da altri organi istituzionali, copre tutte le attività che sono scritte nel presente “Programma di Attività 2013” I massimali della polizza infortuni sono i seguenti: - morte ................................€ 55.000,00 - invalidità permanente …...€ 80.000,00 - spese di cura .....................€ 1.600,00 La copertura per le richieste di intervento di una squadra del Soccorso Alpino o dell’elicottero, ha i seguenti massimali: - Massimale catastrofale ……...€ 45.000,00 - Massimale socio .....................€ 20.000,00 - Diaria guida o portatore ……. € 78,00 - Diaria istruttore CNSAS ….. € 52,00 • Oggetto dell’assicurazione Il CAI, per legge dello Stato, organizza il soccorso alpino provvedendo, direttamente o indirettamente, alla ricerca, al salvataggio ed al recupero delle persone ferite, morte, disperse, e comunque, in pericolo di vita, durante la pratica dell’alpinismo, non agonistico o di spettacolo, e dell’escursionismo. I soci, con la semplice iscrizione annuale, sono garantiti nel rimborso delle spese tutte, incontrate nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta, ivi compreso l’intervento dell’elicottero nei limiti dei massimali concordati. • Scadenza o decorrenza dell’assicurazione Il periodo assicurativo scade il 31 Marzo dell’anno successivo alla nuova iscrizione o al rinnovo della medesima. Dopo questa data il socio che rinnova, rimane scoperto per circa 10 giorni (è il tempo necessario per la trasmissione del nominativo alla Sede Centrale); Per i nuovi iscritti, lo stesso discorso vale per tutto l’arco dell’anno. • Denuncia sinistri In caso di intervento di una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) sul territorio nazionale, non è necessaria alcuna segnalazione da parte dell’iscritto o della Sezione, purché, all’atto dell’intervento vengano comunicati, al personale di soccorso, i dati anagrafici, la Sezione di appartenenza e venga dimostrata la regolarità dell’iscrizione. In caso di interventi effettuati da strutture diverse dal CNSAS, sia sul territorio nazionale che in altri paesi europei, il socio è tenuto ad informare la Presidenza del CNSAS, via E. Petrella, 19 - 20124 Milano, immediatamente dopo l’intervento, precisando la meccanica dell’incidente, la località, il tipo di soccorso ottenuto e tutti i particolari relativi. Alla suddetta segnalazione dovrà seguire, in tempi brevi, la trasmissione della fattura che verrà rimborsata soltanto nel rispetto delle tariffe e dei massimali previsti. In caso di fatture estere il rimborso al socio verrà effettuato in euro al cambio in vigore alla data della fattura, la quale dovrà essere presentata in originale, se emessa da strutture nazionali, in fotocopia se da strutture estere. 7 IL SENTIERO – DEFINIZIONI E GRADI DI DIFFICOLTA’ Secondo il vocabolario per sentiero si intende,una via stretta ed appena tracciata tra prati, boschi, rocce, ambiti naturalistici o paesaggi antropici, in pianura o montagna. Per il CAl, allo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero riscontrabili e suggerire, al contempo, I’interesse prevalente ed il grado di difficoltà nelle percorrenze, è stata individuata la seguente classificazione: • Sentiero Escursionistico (E) Itinerario segnalato secondo le presenti direttive, tra un punto di partenza ed una meta, privo di difficoltà tecniche ed indipendente dall’altimetria. Corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro-silvo-pastorali o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine. • Sentiero Alpinistico (EE) Itinerario segnalato secondo le precedenti direttive che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna ed un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente ad un sentiero di montagna che può presentare tratti attrezzati con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso. • Via ferrata o attrezzata (EEA - escursionisti esperti con attrezzatura) Itinerario che conduce l’alpinista su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale, senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura per vie ferrate, casco e imbrago. • Sentiero Turistico (T) Itinerario di ambito locale su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico - ricreativo. • Sentiero Storico (S) Itinerario escursionistico segnalato secondo le presenti direttive che ripercorre “antiche vie” con finalità di stimolo alla conoscenza e valorizzazione storica dei luoghi visitati. • Sentiero Natura (N) Itinerario naturalistico usualmente attrezzato con apposita tabellatura e punti predisposti per l’osservazione, che si svolge in zone di particolare interesse paesaggistico, botanico, geologico, ecc. Concludiamo con la classificazione, sempre con lettere, dei primi gradi di difficoltà che si possono incontrare nella pratica dell’alpinismo e in qualche gita alpinistica: • • • • • • • F - Facile = (I°) PD - Poco Difficile (II°) AD - Abbastanza Difficile (III°) D - Difficile (IV°) TD - Molto difficile (V°) ED - Estremamente difficile (VI°) EX - Eccezionalmente difficile (VII°) note: allo scopo di dare un immediato risalto a ciascuna escursione, la stessa viene anche identificata con una lettera come da quanto elencato sopra. 8 TROPPO IN ALTO, TROPPO IN FRETTA! IL MAL DI MONTAGNA Salendo in quota la disponibilità di ossigeno si riduce (ipossia). L’ossigeno è fondamentale per la sopravvivenza; infatti, tutte le cellule dell’organismo devono poterne disporre in quantità sufficiente a coprire le loro necessità. La riduzione della quantità di ossigeno diventa evidente sopra i 3000 metri e obbliga l’organismo ad attivare meccanismi di compenso per affrontare la nuova situazione. Il mal di montagna è causato da una scarsa tolleranza all’ipossia; colpisce, in genere, dopo qualche ora di permanenza in alta quota, soprattutto se si trascorre la notte in quota. Il mal di montagna può anche colpire nel corso di una lunga permanenza ad alte quote (spedizione). La gravità del quadro è variabile; da lieve, sino a complicazioni che mettono in pericolo la vita. Quadro lieve: inappetenza, nausea, mal di testa, senso di stordimento , stanchezza eccessiva, vertigini, insonnia. La sintomatologia è relativamente frequente in quanto colpisce circa il 30% delle persone a 3500m e il 50% a 4500m. I sintomi sono di intensità variabile. Si noti, però, che sono riconducibili anche alla sola fatica, in particolare se associata a insufficiente apporto alimentare. Quadro Grave: è legato allo sviluppo di edema polmonare e/o cerebrale, condizioni che mettono a rischio la vita. L’edema polmonare è dovuto al passaggio di acqua negli alveoli che normalmente contengono aria; causa grave di insufficienza respiratoria. Si manifesta con difficoltà alla respirazione e tachicardia, tosse inizialmente secca e successivamente con sputo rosa e schiumoso, respiro rugeoroso (rantolo), oppressione toracica, grave prostrazione. Nell’edema cerebrale (rigonfiamento dell’encefalo) si ha mal di testa resistente agli analgesici, vomito, difficoltà a camminare, progressivo torpore fino al coma. PREVENZIONE Il mal di montagna è favorito da uno sforzo fisico intenso; un buon allenamento non lo previene completamente ma è utile in quanto il soggetto fa meno fatica a salire. - Sopra i 3000 metri salire molto lentamente (non bisogna accusare intensa fatica). - Dovendo trascorrere la notte sopra i 3000m, si consiglia l’avvicinamento a piedi (più faticoso ma più utile per la prevenzione del mal di montagna). - Se si usano impianti di risalita, programmare una notte a quota intermedia. - Non assumere sonniferi e limitare gli alcoolici: favoriscono la comparsa del mal di montagna. - Bere liquidi (almeno 1,5 lt al giorno) e alimentarsi regolarmente. Una forte riduzione del volume di urine è segno di aggravamento. - Se i sintomi persistono o si aggravano, il consiglio medico è quello di scendere. La sintomatologia, spesso non migliora nel corso della notte. - La perdita di quota (anche solo 500m) può risolvere il quadro. Prendere sempre una decisione prudente, tenendo anche conto delle eventuali difficoltà alpinistiche della discesa. - Ricordare che l’alpinismo comporta un buon grado di fatica e molti disagi. La conoscenza dei propri limiti è fondamentale per un corretto comportamento. Occorre saper rinunciare a una salita se la propria preparazione fisica e le condizioni ambientali non sono favorevoli. Ricordate che le montagne ci attendono sempre! Club Alpino Italiano Commissione Centrale Medica 9 I CONSIGLI PER AFFRONTARE LA MONTAGNA CON MAGGIOR SICUREZZA • Conoscere Preparate con cura il vostro itinerario anche quello che vi sembra facile. Affrontate sentieri di montagna sconosciuti solo in compagnia di persone esperte. Verificate sempre la situazione meteorologica e rinunciate in caso di previsioni negative. • Informare Non iniziate da soli un’escursione e comunque informate sempre del vostro itinerario i vostri conoscenti e il gestore del rifugio. • Preparazione fisica L’attività escursionistico/alpinistica richiede un buono stato di salute. Per allenarvi, scegliete prima escursioni semplici e poi sempre più impegnative. • Preparazione tecnica Ricordate che anche una semplice escursione in montagna richiede un minimo di conoscenze tecniche e un equipaggiamento sempre adeguato anche per l’emergenza. • Abbigliamento Indossate capi comodi e non copritevi in modo eccessivo. Proteggetevi dal vento e difendetevi dal sole, soprattutto sulla neve, con abiti, creme e occhiali di qualità. • Alimentazione E’ importante reintegrare i liquidi persi con l’iperventilazione e per la minore umidità dell’alta quota. Assumete cibi facilmente digeribili privilegiando i carboidrati e aumentando l’apporto proteico rispetto a quello lipidico. • Emergenze In caso di incidente, è obbligatorio prestare soccorso. per richiamare l'attenzione utilizzare i segnali internazionali: CHIAMATA: lanciare SEI volte entro lo spazio d’un minuto un segnale acustico od ottico e ripetere gli stessi segnali dopo trascorso un minuto. °°°°°°……°°°°°°……°°°°°° RISPOSTA: lanciare TRE volte in un minuto un segnale acustico od ottico e ripeterlo dopo un minuto d’intervallo. °°°…°°°…°°° Chiunque venga a conoscenza di un incidente alpinistico o speleologico o intercetti un segnale di soccorso, è tenuto ad informare direttamente la Stazione di Soccorso più vicina o il custode del Rifugio o i Carabinieri, fornendo ragguagli possibili sulla località dove ha raccolto i segnali e sulla provenienza degli stessi Segnali per elicotteri SI, abbiamo bisogno di aiuto NO, non abbiamo bisogno di aiuto CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO XVII Delegazione Alpi Apuane Chiamata unica di soccorso: tel. 118 10 ESCURSIONI DI PIU’ GIORNI: cosa mettere nello zaino Zaino di circa 45 litri – asciugamano piccolo – bandana o berretto – calze – guanti di lana - camicia – Giacca a vento leggera – ghette – maglione in pile - t.shirt (3) - pantaloni lunghi e corti – slip tecnici (3) – sandali – sacchetti plastica per biancheria sporca – copri pantaloni impermeabili– mantella - borraccia – coltellino – coprizaino – crema solare – stik labbra - fazzoletti di carta – occhiali da sole – sacco letto - torcia frontale (con lampadine e pile di ricambio) - occorrente per la pulizia personale (sapone, spazzolino e dentifricio ) – kit di medicazione (minimo, disinfettante, cerotti, garza, compeed per vesciche) - denaro in biglietti di piccolo taglio – tappi per le orecchie (per chi non vuol sentire russare!) – tessera CAI. Inoltre si consiglia di chiudere i capi di abbigliamento in sacchetti di plastica impermeabili. Ovviamente, il “fare lo zaino” dipende da due cose fondamentali: una, legata alla durata del trekking che ci aspetta; l’altra, invece è “soggettiva”, nel senso che ognuno si porta dietro quello che vuole! ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER GHIACCIAIO Imbracatura completa – due moschettoni a base larga con ghiera – uno spezzone di corda, diametro 9 mm, lungo 1,5 metri per chiudere l’imbracatura – due spezzoni di cordino, diametro 7 mm, lunghi rispettivamente 1,6 e 2,6 metri, per nodi Prusik – piccozza – ramponi – ghette – lampada frontale. ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER VIE FERRATE Imbracatura – casco da roccia – guanti da ferrata (consigliati) – kit completo per vie ferrate, costituito da: • Due moschettoni a base larga con ghiera a scatto – • Uno spezzone di corda da cui si dipartono due “bracci” che vanno ai moschettoni – • Un dissipatore Si ricorda che, per fini assicurativi, nelle attività organizzate dalla Sezione e nelle quali è previsto l’uso di set da ferrata, i set da ferrata autocostruiti non sono a norma (anche se i loro singoli componenti lo sono), in quanto da un punto di vista tecnico, “solo un set omologato dà completa garanzia del corretto funzionamento” Attrezzatura obbligatoria per vie ferrate, con kit da ferrata a norma 11 REGOLAMENTO DELLE GITE (da leggere con attenzione) La partecipazione alle gite e alle altre attività sociali è riservata ai soci del CAI, a qualunque Sezione essi appartengono, in regola con la quota sociale relativa all’anno in corso. Le iscrizioni alle gite domenicali si accettano anche telefonicamente o via e-mail, dal Lunedì precedente la gita e fino all’esaurimento dei posti disponibili. Coloro che si prenotano ma non comunicano la loro rinuncia entro le ore 18 del Venerdì, dovranno versare il 50% della quota stabilita e saranno ammessi alle gite successive solo se in regola con la presente disposizione. L’adesione implica, da parte dei partecipanti, la piena osservanza del presente regolamento, il rispetto degli orari stabiliti e delle disposizioni che il capogita riterrà opportuno adottare per il regolare svolgimento della gita. Si raccomanda, prima di iscriversi ad una gita, di leggere con attenzione itinerario, dislivelli, tempi di percorrenza e difficoltà e di valutare la propria preparazione e allenamento. I partecipanti non devono superare il capogita in quanto esso è responsabile di tutto il gruppo e, come tale, ha la facoltà di apportare le variazioni all’itinerario che riterrà più opportune. Per le escursioni che presentano difficoltà tecniche, l’attrezzatura necessaria verrà specificata sul programma ed i partecipanti dovranno esserne muniti (si ricorda che per l’attività sociale, tutta l’attrezzatura deve essere a norma). Inoltre, il capogita ha la facoltà di escludere dalle escursioni i gitanti non ritenuti idonei o male equipaggiati. La Commissione Gite si riserva di apportare al programma tutte quelle modifiche che si rendessero necessarie per il miglior svolgimento della gita. ISCRIZIONI ALLE GITE DI PIU’ GIORNI Onde evitare spiacevoli discussioni e incomprensioni che puntualmente si verificano nel giorno stabilito per l’inizio delle prenotazioni alle gite di più giorni ed in cui i soci si presentano molto tempo prima dell’orario di apertura della sede, vengono stabilite le seguenti regole: • • • • • • • • • Dette gite, come tutte quelle inserite nel “Programma 2013” sono riservate ai soli soci CAI – Il primo giorno di apertura delle prenotazioni è riservato ai soci della sezione di Sarzana. Dal giorno successivo è consentita l’iscrizione anche ai soci di altre sezioni – Un socio che si presenta all’apertura delle prenotazioni può iscrivere, oltre a se stesso anche i propri famigliari ed una coppia di altri soci fuori dell’ambito famigliare. All’atto dell’iscrizione è obbligatorio il versamento della caparra stabilita, comprensiva di 20 euro di iscrizione all’iniziativa (questi ultimi non restituibili). In caso contrario, l’iscrizione non è valida – In via eccezionale, verranno accettate prenotazioni telefoniche dai nostri iscritti residenti fuori dalle province di La Spezia e Massa Carrara – Nel giorno prestabilito, le iscrizioni, sempre nel rispetto delle condizioni sopra indicate, avranno luogo a partire dalle ore 17,00. orario d’apertura della sede; Nel caso di particolare affluenza, in cui i soci si presentano prima dell’orario stabilito, onde evitare che stazionino all’esterno, l’apertura della sede potrà essere anticipata ed ai soci che entrano verrà consegnato un numero progressivo secondo l’ordine di arrivo. Resta inteso che le iscrizioni inizieranno tassativamente alle ore 17.00. in caso di rinuncia subentra il 1° degli iscritti in lista d’attesa. Se la rinuncia riguarda una coppia, per ragioni di organizzazione logistica, la sostituzione riguarderà la prima coppia iscritta nella lista di attesa o con due persone disposte ad occupare la stessa camera. Caparre (importante) Per le gite di più giorni, la caparra stabilita sarà restituita al socio che ha disdetto (dedotti i 20 euro dell’iscrizione) solo se il posto lasciato libero verrà occupato da altro iscritto. 12 13 COMMISSIONE GITE SOMMARIO ATTIVITA’ 2013 13 GENNAIO: Parco delle Cinque Terre Levanto – Punta Mesco – Colle dei Bagari (M. Focone) – Levanto (CG) Monterosso – Vernazza – Corniglia (AG) 20 GENNAIO: Appennino tosco-emiliano Ciaspolata: Passo della Cisa – Monte Molinatico – Passo del Brattello (CG) 03 FEBBRAIO: Appennino tosco-emiliano Ciaspolata: Prato Spilla – Sella Torricella – Lago Verde – Lago Ballano – Prato Spilla (CG) 10 FEBBRAIO: Appennino tosco-emiliano Ciaspolata dal Passo della Cisa al Passo del Cirone (AG) 16/23 FEBBRAIO: Alpi Cozie e Alpi Retiche Settimana Bianca al Sestriere (CG) Settimana di Sci di Fondo al Passo Resia (CG) 24 FEBBRAIO: Appennino Ligure e Cinque Terre Ciaspolata: Passo del Bocco – Monte Zatta – Poggio della Marchesina (CG) Cicloescursionismo nel Parco Nazionale delle Cinque Terre (MTB) 01 MARZO (Venerdì): Sede Sociale Inizio 18° Corso di Topografia e Orientamento 03 MARZO: Appennino tosco-emiliano e Apuane Passo del Cerreto – Passo di Pietra Tagliata – Ghiaccioni - Varville (CG) Tanone di Torano – uscita speleologica (GSCS) 10 MARZO: Appennino Ligure Bargone – Monte Tregin – Passo del Bocco – Bargone (AG) 14 MARZO/14 APRILE: Speleologia Corso di 1° Livello di Speleologia (GSCS) 16/17 MARZO: Sarzana - “nostri erbi” Sabato, conferenza al Centro Sociale Barontini (GM) Domenica, ricerca e raccolta sulle colline sarzanesi (GM) 24 MARZO: Val di Vara-Cinque Terre Casella – Cigoletta – Volastra – Manarola (CG) 01 APRILE (Pasquetta): Promontorio del Caprione: “Alla ricerca dei sapori perduti” – Slow-Food (CG) 06 APRILE (Sabato): Val di Vara-Cinque Terre Casale – Santuario Madonna di Soviore – Monterosso (TA-TAM) 07 APRILE: Promontorio di Portovenere e Lunigiana Arrampicate e discesa in corda doppia alla Palestra del Muzzerone (AG) Cicloescursionismo in terra di Lunigiana (MTB) 14 APRILE: Alpi Apuane Ruosina – Cerreta – Minazzana – Basati - Terrinca – Ruosina (CG) 20/28 APRILE/: Viaggio in Medio Oriente Tour di Israele e Giordania (CG) 21 APRILE: Colline sarzanesi Camminata sui sentieri della Resistenza (CG/ANPI 04/05 MAGGIO: Val Camonica Monte Isola e Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri (CG) 14 05 MAGGIO: Alpi Apuane Da Biforco a Serenaia per la Via Ferrata degli Alberghi (AG) 07MAGGIO (Martedì): Sede Sociale Serata di Meteorologia (AE) 12 MAGGIO: Alpi Apuane Stazzema – Foce Porchette - Monte Croce – Foce Petrosciana – Cardoso (CG) Cicloescursionismo al cospetto della Pania della Croce (MTB) 19 MAGGIO: Alpi Apuane Pian di Lago – Lizza dei Tavolini – Monte Corchia – Passo di Croce (CG) 34^ edizione della marcia podistica dell’AVIS 23/26 MAGGIO: Gorges du Verdon (Francia) Trekking sui Sentieri Martel e dell’Imbut (CG) 27 MAGGIO (Lunedì): Sarzana Commemorazione 20° anniversario della morte di Daria Capolicchio (TA) 01/02 GIUGNO (Sabato e Domenica): Mini corso speleo 1° week-end del Corso di speleologia giovanile (AG e GSCS) 02 GIUGNO: Via Francigena Aulla – Bibola – Vecchietto – Quattro Strade – Ponzano – Sarzana (TA) Raduno nazionale di Cicloescursionismo per il 150° del CAI (MTB) 08/09 GIUGNO (Sabato e Domenica): Mini corso speleo 2° Week-end del Corso di Speleologia giovanile (AG e GSCS) 09 GIUGNO: Toscana Nella terra degli etruschi: l’anello di Volterra (CG) 16 GIUGNO: Alpi Apuane Da Vinca a Val Serenaia per le vie Ferrate Zaccagna e Tordini-Galligani (CG) 23 GIUGNO: Appennino tosco-emiliano Valditacca e giro dei laghi dell’Alta Val Cedra (TAM) Uscita micologica per la raccolta di funghi estivi (GM) 28/29/30 GIUGNO: Dolomiti Traversata da rifugio a rifugio, dall’Alpe di Siusi al Passo Sella (CG) 29 GIUGNO: Garfagnana Raduno intersezionale di Cicloescursionismo al Parco dell’Orecchiella (MTB) 29 GIUGNO/2 LUGLIO: Dolomiti Trekking da rifugio a rifugio sull’Alta Via n° 1: l’avventura continua… (AG) 30 GIUGNO: Val di Vara “Camminando con gli amici di Don Sandro (TA) 07 LUGLIO: Appennino tosco-emiliano Lagoni - Sella Pumaciolo – Monte Sillara – Sella Paitino - Lagoni (CG) 07/21 LUGLIO: Dolomiti Località da definire: 35° Soggiorno Estivo (CG) 14/21 LUGLIO: Stubai (Austria) 26° Trekking da Rifugio a Rifugio (CG) 21/28 LUGLIO: Pirenei (Francia-Spagna) 26° Trekking da Rifugio a Rifugio con salita al Monte Perdido (CG) 20/21 LUGLIO: Isola d’Elba “Notturna” al Monte Capanne (CG) 31 LUGLIO (Mercoledì): Baia Blu (Golfo di La Spezia) Notte sotto le stelle…. (AG) MESE DI AGOSTO: Castello della Brina Prosecuzione degli scavi del sito archeologico (TA) 04 AGOSTO: le “vie dimenticate” -- Lizza della Tacca Bianca (AE) 15 09/12 AGOSTO: Ferrate in Dolomiti di Brenta Via delle Bocchette e Sentiero SOSAT (AE) 10 AGOSTO: Fiume Taverone (Lunigiana) - Uscita di torrentismo (AG) 24/25 AGOSTO: Vie ferrate in Val di Susa Vie ferrate “C. Giorda” alla Sacra di S. Michele e via ferrata dell’Orrido di Chianocco (AE) 01 SETTEMBRE: Alpi Apuane Passo del Vestito – Passo Sella - Monte Sella – Vagli di Sopra (CG) 07/08 SETTEMBRE: Appennino tosco-emiliano Traversata dal Passo delle Radici al Passo dell’Abetone (CG) 08 SETTEMBRE: Albareto (PR) -- Visita alla Mostra dei funghi (GM) 14/22 SETTEMBRE: Programma da definire Settimana del 150° anniversario del Club Alpino Italiano 15 SETTEMBRE: Speleologia e Cicloescursionismo e “Vie dimenticate” Grotta di Fonte Buia (GSCS) Intorno al Lago Calamone – Monte Ventasso (MTB) Le “Vie dimenticate”: Lizza del Padulello o Lizza Silvia (AE) 21/30 SETTEMBRE: Settimana del Gemellaggio Roma, la “città eterna” – ed escursioni varie nel nostro territorio (CG) 22 SETTEMBRE: Toscana e Appennino tosco-emiliano Salita al Monte Cusna, la vetta più alta dell’Appennino Reggiano (AG) Festeggiamenti per i 150 del CAI (TA) 05/06 OTTOBRE: Slovenia Speleogita in un complesso carsico della Slovenia (GSCS) 06 OTTOBRE: Svizzera Pesciatina (PT) e Appennino Ligure Stiappa – Penna di Lucchio - Lucchio (CG) Laghi del Gorzente – gita aperta anche ai genitori (AG) 12/13/14 OTTOBRE: Sarzana 6^ Mostra Micologica “Città di Sarzana” (GM) 13 OTTOBRE: Alpi Apuane Ponte Merletti – Fociomboli - Monte Freddone – Isola Santa (CG) 20 OTTOBRE: Alpi Apuane e Appennino ligure Castagnata Sociale a Campocecina (CG) 27 OTTOBRE: Val di Vara -- Festa della Castagna a Cassego (TA) 10 NOVEMBRE: Alpi Apuane Da S.Anna di Stazzema a Stazzema passando per il Gabberi e il Matanna (CG) 17 NOVEMBRE: Appennino tosco-emiliano Dal Passo del Cerreto al Monte Alto (AG) 24 NOVEMBRE: Alpi Apuane Val Serenaia – Foce Giovo – Vinca – Aiola – Equi Terme (CG) 01 DICEMBRE: Località da destinarsi -- 44° Pranzo Sociale (CG) 14 DICEMBRE: Sarzana -- 12^ “Serata degli Auguri” 15 DICEMBRE: Riviera ligure Dalla via Aurelia (Bracco) a Deiva Marina (CG) Dal “sentiero balcone” di Tramonti, fino al mare –Auguri di Natale (AG) Significato delle sigle CG: Commissione Gite - AG:Alpinismo Giovanile AE: Accompagnatori di Escursionismo - TA: Gruppo Terre Alte GM: Gruppo Micologico - MTB: Gruppo Cicloescursionismo TAM: Tutela Ambiente Montano GSCS: Gruppo Speleologico Cai Sarzana 16 CORO SEZIONALE Il Coro si è costituito nel 1996, di ritorno dal Soggiorno Estivo di Gressoney, nel quale alcuni partecipanti avevano espresso il desiderio di imparare qualche canto di montagna. Detto fatto, tornati a Sarzana, ci trovammo una sera in sezione attorno al tavolo della “dirigenza” a cantare “La Montanara” col risultato che il giorno dopo, l’inquilino del piano di sopra (che, fra parentesi, era anche un po’ sordo) venne a protestare per “i rumori” che provenivano dalla nostra sede, per cui decidemmo di trasferire le nostre ugole al Centro Polivalente del vecchio mercato. Dopo un primo periodo di rodaggio nel quale, sotto la direzione “abusiva” di Cesare e Paola imparammo i primi pezzi, ci venne offerta l’occasione di esordire ufficialmente il 10 Giugno 2000 nel corso di una manifestazione organizzata dall’AVIS di Santo Stefano Magra tenuta presso la locale tensostruttura. Superato il trauma dell’esordio, decidemmo di affidarci alla cura di due maestre, Daniela e Katia, che ci seguirono per circa 5 anni, facendo una ventina di concerti, limitati, però, all’annuale Serata degli Auguri del CAI e ad alcune esibizioni tenute nelle vicinanze di Sarzana, nelle quali il coro si esibiva da solo, eccezion fatta per la Rassegna “Val di Vara Cantica” svoltasi l’11 Agosto 2006 a Sesta Godano, nella quale parteciparono altri complessi corali. Da Settembre 2006 la direzione venne assunta dall’attuale maestro Roberto Ortolan che ci indirizzò al canto a quattro voci, permettendoci, così, di partecipare, con grande soddisfazione, alla Rassegna Nazionale “Cori a Sarzana” tenutasi il 9 Settembre 2007 in un Teatro Impavidi strapieno, nel quale, oltre a noi parteciparono il Coro Sarzanae Concentus di Sarzana, il Coro Versilia di Capezzano Monte e il Coro Voci dell’Alpe di Lesignano de’ Bagni in provincia di Parma. Nel 2008 abbiamo eseguito una decina di concerti, “duettando”, in alcuni, con gli amici del Coro del CAI di La Spezia. Lo scorso anno (2012) ci ha visto all’opera in quattro concerti: il 19 Dicembre a Casale di Pignone (un freddo becco!) con gli amici del coro CAI di La Spezia, il 19 Maggio a Sarzana al chiostro di San Francesco per la rassegna corale “Suoni di Primavera” insieme ai “Cantori dell’Appennino Toscano” di Cutigliano (PT), al Coro ANA “Voci dell’Alpe” di Santa Margherita Ligure (GE) e al Coro “Sarzanae Concentus” di Sarzana; poi, 1l 2 Giugno a Fiumaretta in occasione della manifestazione podistica-gastronomica “Magnaretta”, chiudendo, infine, il 15 Dicembre con la tradizionale “Serata degli Auguri” della Sezione. L’attuale organico del coro, formato da circa 25 elementi, è sempre in attesa di nuove ugole (l’impegno è limitato alla prova del Lunedì al Centro Barontini) per cui, chi vuole entrare a far parte del coro è sempre ben accetto, a condizione che abbia i seguenti requisiti: • • Un minimo di intonazione (così il Coro ci guadagna); Il permesso della moglie o del marito (secondo i casi), per ogni Lunedì (giorno di prova) 17 GRUPPO DI LAVORO “TERRE ALTE” L’iniziativa del CAI per lo studio dei segni dell’uomo nelle “Terre Alte” La Sede Centrale del Club Alpino, diversi anni fa volle lanciare questa iniziativa mirante a reperire e catalogare i segni della presenza dell’uomo sulle montagne per tramandare alle future generazioni un patrimonio di civiltà e cultura insediativi di grande interesse storico, artistico e architettonico. Attualmente, questo patrimonio è in pericolo; l’esodo dalla montagna ha determinato l’abbandono di numerosi insediamenti storici che rimangono così esposti all’inclemenza del tempo e condannati ad una rapida scomparsa. Stiamo assistendo alla progressiva distruzione di gran parte di questi beni e tra non molti anni le generazioni che verranno potrebbero esserne del tutto prive. L’ambito di ricerca comprende tutto il territorio alpino ed appenninico, dove un tempo l’uomo ha manifestato la sua presenza, e che ora ha abbandonato. Nel nostro territorio, secondo le modalità stabilite a livello nazionale, vengono rilevati insediamenti stabili e precari, edifici di culto, manufatti ed ogni altro segno che l’uomo ha lasciato (ad esempio: ricoveri, maestà, fontane, cippi, pietre incise, mulattiere ecc.). Capita altresì che la ricerca permetta di imbattersi in testimonianze archeologiche, talvolta inedite, che dimostrano non soltanto l’importanza culturale dell’iniziativa ma anche che tanta strada è ancora da percorrere nel campo dell’archeologia di montagna. Il gruppo di lavoro “TERRE ALTE” del Club Alpino Italiano di Sarzana è impegnato in questa iniziativa sia con attività di ricerca “mirate” sia con uscite sul territorio che permettano di scoprire realtà ancora presenti, ma così poco valorizzate, dei “segni dell’uomo” lasciati nel corso del suo passaggio. PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ 2013 • • • • • • • • Sabato 06 Aprile: In collaborazione con la Commissione Tutela Ambiente Montano (TAM) Escursione da Casale a Monterosso Lunedì 27 Maggio: Commemorazione per il 20° anniversario della strage di via dei Georgofili nella quale morì il nostro socio Dario Capolicchio 02 Giugno: Eventi legati al 150° Anniversario del CAI: concentrazione a Sarzana ed escursione sulla Via Francigena da Aulla a Sarzana 30 Giugno: “Camminando con gli amici di Don Sandro”: annuale appuntamento a Cassego per una camminata sui sentieri dell’Alta Val di Vara. Mese di Agosto: Castello della Brina: prosecuzione degli scavi nel sito archeologico della Brina o “Torraccio”, posto lungo la Via Francigena. 14/22 Settembre: Festeggiamenti per i 150 anni della fondazione del CAI a Torino, con eventuale gita in autobus 29 Settembre: Festeggiamenti a Roma per i 150 anni del CAI. 27 Ottobre: Cassego: “Festa della castagna”. Continua, inoltre, l’attività di ricerca alla scoperta, riscoperta, censimento e catalogazione di incisioni, graffiti, coppelle, disegni e quant’altro possa testimoniare la frequentazione delle nostre montagne fin dai tempi più remoti. I soci interessati sono pregati di mettersi in contatto con il gruppo di coordinamento al fine di poter stabilire modalità e strategie di ricerca. 18 GRUPPO MICOLOGICO E NATURALISTICO Il gruppo micologico e naturalistico si è costituito nel 2008 nell’ambito della Sezione CAI di Sarzana. L’intento che anima il gruppo si inserisce perfettamente nello spirito dell’attività del CAI, imperniata sulla valorizzazione del connubio uomo-natura. Lo scopo a cui si tende è quello di unire la gioia della passeggiata in campagna e dell’escursione nel bosco, lontano dall’inquinamento e dallo stress cittadino, con il piacere della raccolta che la natura ci offre spontaneamente: dai funghi più prelibati (spesso sconosciuti), alle erbe commestibili, assai più saporite e sane di quelle che sono in commercio. Ed è proprio per saperne di più ed essere in grado di apprezzare maggiormente le qualità di questi prodotti spontanei, oltre che per scoprire gli eventuali rischi che può presentare il loro consumo, che il Gruppo si riunisce settimanalmente, tutti i Lunedì. In questi incontri, si parla di funghi e di erbe, si esaminano gli esemplari portati dai partecipanti e si pongono le basi per attività future. Il successo e la crescente affluenza a questi appuntamenti è tale che si è deciso di utilizzare una sala della sede dell’ARCI UISP, messaci a disposizione dai suoi dirigenti ed ai quali va il nostro più sentito ringraziamento per la concessione dello spazio per questi incontri. Tra le iniziative e le uscite realizzate nel 2012, sono da ricordare la conferenza sugli “erbi” e la successiva uscita per la loro raccolta nelle colline di Sarzana (20-21 Marzo); la partecipazione alla Mostra micologica di Albareto (PR) e la 3^ Mostra Micologica “Città di Sarzana”, tenutasi con ottimo successo presso la Fortezza Firmafede di Sarzana, il 16 e 17 e 18 Ottobre . Di particolare interesse e rilevanza, infine, è stata la pubblicazione, da parte del Gruppo, del libro sugli “ERBI” della Lunigiana e Val di Vara. Il libro è composto da 98 pagine, in ognuna delle quali, illustrata da 8 fotografie, vi è il nome italiano, scientifico e dialettale; la famiglia, l’habitat, il tempo di raccolta e gli usi alimentari. Il libro è in vendita presso la sede al costo di € 10,00 Programma 2013 Per il suo sesto anno di attività, il Gruppo Micologico e Naturalistico del CAI di Sarzana propone le seguenti iniziative: • • • • • • • • Tutti i Lunedì – Incontri settimanali presso la sede dell’ARCI UISP Comitato Valdimagra (g.c.) sita in via Landinelli (Casa del Mutilato, vicino alle Poste) Sabato 16 Marzo – Ore 16.00 Centro Sociale Barontini: Lezione teorica con presentazione e riconoscimento delle erbe spontanee alimentari (“erbi”), con filmato. Domenica 17 Marzo – località da destinarsi in Val di Magra: uscita pratica per la raccolta e il riconoscimento degli “erbi” Aprile (un sabato da destinarsi): Visita ad un Orto Botanico di pianura o bassa collina Giugno (un sabato da destinarsi): Visita ad un Orto botanico di montagna. Domenica 23 Giugno: Uscita Micologica per la raccolta di funghi estivi. Domenica 8 Settembre: Albareto (PR):visita alla Mostra dei funghi 12-13-14 Ottobre: Sarzana: 6^ mostra micologica “Città di Sarzana”. La località delle uscite, per evidenti ragioni “micologiche”, verrà determinata tenendo conto delle condizioni climatiche ed ambientali del periodo e comunicata con manifesto sulla bacheca della sede, almeno 15 gg prima o sul sito del CAI, tramite le periodiche newsletter (a tal proposito, si consiglia, a chi non l’ha ancora fatto, di iscriversi alla nostra newsletter). 19 18° CORSO DI ORIENTEERING CORSO DI TOPOGRAFIA E ORIENTAMENTO PER ESCURSIONISTI E ALPINISTI In montagna sapersi orientare è altrettanto importante che sapere ben praticare le varie attività inerenti la pratica dell’alpinismo, escursionismo, sci, trekking, ecc. Significa, sostanzialmente, appropriarsi dello spazio in cui ci muoviamo e comporta la capacità di saper usare correttamente i vari strumenti che servono per orientarci: bussola, altimetro, GPS, cartina, ecc. PROGRAMMA DEL CORSO • La Carta topografica 1) Come nasce una carta topografica 2) La deformazione 3) La scala: a) uso della scala numerica b) uso della scala grafica c) misura di percorsi non rettilinei d) il curvimetro • Altimetria 1) 2) 3) 4) I punti quotati Le curve di livello Curve di livello e forme del terreno Il dislivello e la pendenza • Sistemi di riferimento 1) Le coordinate: cartesiane, polari, geografiche, chilometriche 2) Sistema U.T.M. e cartografia I.G.M. • Gli strumenti 1) 2) 3) 4) La bussola Lo scalimetro rapportatore L’altimetro Il GPS • L’orientamento “alternativo” 1) L’orologio 2) Il sole 3) Le stelle Il corso prevede quattro lezioni teoriche, supportate da esercitazioni pratiche che si terranno di Venerdì presso la Sede Sociale, con inizio alle ore 21 e due uscite sul terreno per applicare le tecniche acquisite con le lezioni teoriche. L’inizio del Corso di Orientamento è fissato per Venerdì 01 Marzo alle ore 21.00 presso la Sede La quota di partecipazione è stabilita in € 20,00 Direttore del corso: Roberto Brondi 20 Serata sulla meteorologia Il tempo influenza gli umori, ma soprattutto modifica sostanzialmente le situazioni di chi sta praticando attività di alpinismo, escursionismo, ed altre attività montane. E’ importante e fondamentale, ai fini della sicurezza, conoscere quelle che sono e che saranno le condizioni meteorologiche durante tutte le attività che si praticano in montagna. Si, che al giorno d’oggi non siamo più ai tempi del Colonnello Bernacca e che le previsioni meteorologiche, grazie ai satelliti che orbitano attorno alla terra, sono abbastanza attendibili Però, un’infarinatura” sulla meteorologia fa sempre comodo (senza approfondire troppo che, altrimenti, ci vorrebbe un corso della durata di alcune serate), ed è per questo ch e faremo un incontro unico che serve per dare, senza troppe pretese, i primi rudimenti riguardanti il tempo atmosferico. In conclusione, chi parteciperà all’incontro, non si aspetti grandi cose, ma solo una esposizione, quasi una chiacchierata fra amici, relativa all’argomento in oggetto. L’incontro, aperto a tutti, diretto da Massimo Pegazzano, verrà svolto Martedì 7 Maggio alle ore 21,00 presso la Sede Sociale. “LO SCOIATTOLO” Di Miriam Lombardi Via Biassa, 67 LA SPEZIA Tel. 0187.257223 Abbigliamento, calzature, attrezzi per trekking, outdoor Viaggi, alpinismo, montagna SCONTO AI SOCI CAI 15% Abbigliamento 10 % Attrezzature 21 COMMISSIONE GIOVANILE Anche quest'anno, la Commissione AG, composta dai nostri Accompagnatori di Alpinismo Giovanile, Massimo Dal Forno, Giuliana Diani e Moreno Marchi, ha preparato una serie di proposte rivolte ai giovani compresi nella fascia di età che va dai 10 ai 17 anni. Le escursioni prevedono una gita con cadenza mensile, più un trekking di 4/5 giorni per il mese di luglio. Ecco il calendario delle uscite: • • • • • • • • • • • • • • Domenica 13 Gennaio: Monterosso-Corniglia (Cinque Terre) Camminando lungo il sentiero”Verdeazzurro” Domenica 10 Febbraio: Passo della Cisa-Passo del Cirone (Appennino tosco-emiliano) “Ciaspoleremo” lungo il crinale appenninico Domenica 10 Marzo: M. Tregin (Appennino Ligure) Da Bargone alla rocciosa vetta del Monte Tregin Domenica 07 Aprile: Palestra del Muzzerone Arrampicata e discesa in corda doppia Domenica 5 Maggio: Monte Contrario (Alpi Apuane) Da Biforco a Serenaia per la Ferrata degli Alberghi Sabato 1 e Domenica 2 Giugno: 1^ uscita speleo 1° week end del Corso di speleologia Sabato 8 e Domenica 9 Giugno: 2^ uscita speleo 2° week end del Corso di Speleologia Da Sabato 29 Giugno a Martedì 2 Luglio: Dolomiti Trekking da rifugio a rifugio sull’Alta Via N° 1: l’avventura continua……. Mercoledì 31 Luglio: Baia Blu (Golfo di La Spezia) Notte sotto le stelle…. Sabato 10 Agosto: fiume Taverone (Alta Lunigiana) Uscita di torrentismo !!! Domenica 22 Settembre: Monte Cusna (Appennino tosco-emiliano) Deliziamoci con la vetta più alta dell’Appennino reggiano Domenica 06 Ottobre: Laghi del Gorzente (Appennino ligure) Gita aperta anche ai genitori: socializziamo! Domenica 17 Novembre: Monte Alto (Appennino tosco-emiliano) Dal Passo del Cerreto al Monte Alto passando per le sorgenti del Secchia Domenica 15 Dicembre: Sentiero di Tramonti (costa ligure) Dal “sentiero balcone” di Costa di Tramonti con discesa fino al mare (auguri di Natale) Il gruppo continua a crescere: forza ragazzi……! 22 GRUPPO SPELEOLOGICO Programma 2013 Il 2012 ha decretato il successone delle gite speleologiche ed il “flop” del corso: insomma ci sono state un sacco di persone che hanno voluto provare e che, a detta loro, sono rimaste entusiaste, ma che non hanno avuto la voglia o il tempo di rinnovare l'esperienza ed approfondire le tecniche. Il corso per principianti ha infatti lo scopo di insegnare come ci si muove in grotta, sulle corde, in un ambiente particolare; si usano tutte le tecniche che già conoscono i frequentatori della montagna ed altre più specifiche ed adatte a quest'ambiente affascinante e spesso unico. Alla fine del corso i partecipanti saranno in grado di progredire in modo autonomo e partecipare alle “uscite in grotta” (perché così abbiamo l'abitudine di chiamare le nostre gite) organizzate da speleo più esperti, ed avranno le basi per imparare le tecniche e le informazioni per esplorare il mondo sotterraneo ... e nel cuore delle montagne ancora molto c'è da scoprire. Le gite che proponiamo per il 2013, per gli adulti che vogliono curiosare nel sottosuolo, sono: • Domenica 3 Marzo: Tanone di Torano, prima del corso vero e proprio; la grotta si apre nel Comune di Carrara e con una progressione orizzontale si giunge ad un laghetto pensile, alimentato dallo stillicidio, con acqua trasparente. • Domenica 15 Settembre Fonte Buia. Questa grotta si trova nel territorio del comune di Prato, ed è molto ricca d'acqua. Come avranno percepito i gitanti del 2012 sono molto diverse le grotte nei tratti in cui l'acqua corrente guida il nostro cammino dai tratti fossili (privi appunto di acqua corrente). • Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre: Speleogita in un complesso carsico situato in Slovenia 14 Marzo/14 Aprile: Corso di 1° livello di speleologia (con una pausa nella settimana di Pasqua) La formula del corso è quella già sperimentata con successo in passato: • il giovedì sera, in sede, le serate dedicate alle lezioni teoriche. Le lezioni tratteranno delle materie propedeutiche all'attività vera e propria (geologia, tecnica, biospeleologia, ecc.); • il sabato (16 e 23 marzo) due palestre all'esterno per imparare le tecniche di progressione su corda e le manovre per il superamento dei nodi • la domenica (16 e 23 marzo e 7 aprile) tre uscite in grotta di difficoltà ed impegno via via crescente. • l'ultimo fine settimana (sabato 13 e domenica 14 aprile) un'uscita del corso più lunga ed impegnativa delle precedenti, sia come tempi di percorrenza in grotta, sia come avvicinamento all'ingresso. Il direttore corso è Marchini Sergio. Il costo è di 150 euro. Numero massimo di partecipanti: 10 (attività aperta anche ai non soci) Tutta l'attività è destinata ai neofiti, a chi vuole avvicinarsi alla speleologia senza alcuna esperienza precedente e senza attrezzature specifiche. Le attrezzature specifiche saranno fornite a tutti i partecipanti (il costo delle attività serve per coprire le spese di noleggio e di assicurazione) che dovranno preoccuparsi solo del proprio abbigliamento e del cibo. Le date esatte delle gite ed i dettagli del corso saranno pubblicati sul sito e diffusi per mail a tutti i soci. L'iscrizione al Gruppo, riservata ai soli soci CAI, consente l'accesso al materiale personale e di gruppo necessario per la progressione speleologica, oltre al materiale bibliografico specifico. Il Gruppo si riunisce in sede tutti i giovedì sera dalle 21 in poi. 23 GRUPPO CICLOESCURSIONISMO (MTB) MTB CAI SARZANA Da molti anni la mountain bike è entrata a far parte del mondo della montagna e ormai viene considerata un mezzo per la frequentazione dell’ambiente montano, alla stregua di sci, ciaspole e altro. Il modo di andare in montagna in sella a un mezzo a pedali, non si discosta molto dal camminare per sentieri, almeno negli intenti e nelle modalità dove tutto deve essere improntato al rispetto, sia per la natura in tutte le sue forme, che per gli escursionisti a piedi che, con buon diritto, percorrono la nostra stessa strada. Anche quest'anno il Gruppo Mtb del Cai di Sarzana inserirà le escursioni programmate in mountain bike in un calendario in comune con il Gruppo Mtb del Cai di Massa consolidando la collaborazione le cui basi sono state gettate nel corso della stagione 2010. Le gite che verranno effettuate congiuntamente dai gruppi MTB del CAI di Sarzana e Massa sono le seguenti: • • • • • • 24 FEBBRAIO: 07 APRILE: 12 MAGGIO: 02 GIUGNO: Le Cinque Terre dall’alto (Cai Sarzana) In terra di Lunigiana (Cai Sarzana) Al cospetto della Regina: la Foce di Mosceta (Cai Massa) Raduno nazionale di ciclo escursionismo nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario del C.A.I. (a cura del CAI di Sarzana e Massa) 29 GIUGNO: Raduno Intersezionale MTB-CAI al Parco dell’Orecchiella 15 SETTEMBRE: Intorno al Lago Calamone (Monte Ventasso – Appennino Tosco Emiliano) a cura del CAI Massa Le difficoltà delle escursioni proposte saranno contenute sempre in MC e BC (vedi tabella) Referenti per il Gruppo Mtb: Sergio 338.5440524 – Marco 328.4181237 Scala delle difficoltà in MTB TC (turistico) percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile MC (per cicloescursionisti di media capacità tecnica) percorso su sterrate con fondo poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole BC (per cicloescursionisti di buone capacità tecniche) percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici) OC (per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche) come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli 24 PROGRAMMA DI ATTIVITA’ PER ESCURSIONISTI ESPERTI (EE-EEA) I nostri Accompagnatori di Escursionismo (AE), hanno deciso, anche quest’anno, di continuare a inserire nel calendario sociale una serie di gite destinate a coloro che hanno adeguato allenamento, preparazione fisica, abitudine al vuoto, coscienza delle proprie capacità e un’infarinatura sui primi rudimenti dell’alpinismo. Considerati i requisiti richiesti, la partecipazione a queste attività, limitata ad un massimo di 15 partecipanti, sarà vagliata, caso per caso, dagli organizzatori. • Traversata dell’Appennino: Passo delle Radici - Abetone Sabato 07 Settembre: Passo delle Radici (bivio Alpe S. Pellegrino) – M. Albano – Bassa del Saltello – M. Romecchio – Colle delle Vacche – Cime di Romecchio – Cima dell’Omo – Colle Bruciata – Passo Boccaia – Lago Santo Modenese (pernottamento in rifugio) Domenica 08 Settembre: Lago Santo Modenese – Lago Baccio – Il Passetto – M. Rondinaio – Foce a Giovo – Femminamorta – Alpe Tre Potenze – Val di Luce – M. Gomito – Abetone Direttore di gita: M. Sarcinelli (ASE) • Le vie ferrate • 09/12 Agosto: via delle Bocchette e sentiero SOSAT Sarzana - Madonna di Campiglio – Rif. Vallesinella – Rifugio Pedrotti – Bocchette Centrali – Rifugio Alimonta – Sentiero SOSAT – Rifugio Tuckett – Bocchette Alte Rifugio Brentei – Rifugio Vallesinella e rientro a Sarzana. • 24/25 Agosto: Le Vie ferrate della Val di Susa. Due giorni all’inizio della Val di Susa per percorrere due interessanti vie ferrate: La via Ferrata alla Sacra di San Michele e la breve, ma impegnativa, via ferrata dell’Orrido di Chianocco. Direttori di gita: N. Giannini (AEI) - M. Sarcinelli (ASE) • Le “Vie dimenticate” Anche quest’anno, riproponiamo le “Vie dimenticate” che sono i percorsi storici delle “vie di lizza”. Erano vie, alcune con pendenze ragguardevoli, dalle quali i cavatori, con enorme fatica e rischio della vita, “lizzavano” i blocchi di marmo, posti su slitte di legno di quercia (localmente detto legno di “lizza”, dalla quale il nome “vie di Lizza”) fino al piano di carico dove venivano caricati su carri, trainati da lunghe file di buoi, per essere portati alle segherie. • 4 Agosto: Lizza della Tacca Bianca Le Gobbie – Passo degli Uncini – Cava dei Colonnoni – Cava della Tacca Bianca – Passo del Vaso Tondo – Monte Altissimo – Le Gobbie • 15 Settembre: Lizza del Padulello, detta anche Lizza Silvia o Lizza Pellini Resceto – primo tratto della Via Vandelli – Lizza del Padulello – cave della Focolaccia – Lizza Magnani – Resceto (eventuale variante: discesa per la Vettolina) Le escursioni inserite in questa pagina, per la particolarità delle stesse, verranno svolte solo in condizioni meteo favorevoli. Direttori di gita: N. Giannini (AEI), P. Tonelli (AE) 25 CORSI DI ALPINISMO, SCIALPINISMO, ARRAMPICATA E GHIACCIO Il nostro socio, Giampaolo Betta, diventato Guida Alpina nel 2011, ci ha proposto un ricco calendario di uscite e corsi organizzati dalla Scuola Guide Alpine “La Pietra”, della quale lui fa parte. In questa pagina, troverete tutta una serie di proposte di Corsi di Alpinismo, su ghiaccio e su roccia, Arrampicata Sportiva, Alta Montagna e salite su vie classiche, sia invernali che estive. Le inseriamo volentieri, nel nostro “Calendario di Attività 2013” anche per accontentare chi vuol fare “qualche cosina in più” delle solite escursioni. Programma annuale Corsi, invernali, sci alpinismo, arrampicate, ecc. 12/13 Gennaio-26/27 Gennaio: 19/20 Gennaio-02/03 Febbraio: 26/27 Gennaio-09/10 Febbraio: 02/03 e 16/17 Febbraio: 13/14 e 27/28 Aprile: 18/19 Maggio-01/02 Giugno: 25 Maggio: 08/09-15/16-29/30 Giugno: 08/09-15/17-29/30 Giugno: 07/08-21/22 Settembre: Corso di sci fuori pista/freeride – facile (€ 260) Corso base di sci-alpinismo – facile per principainti (€ 260) Corso base di arrampicata su cascate di ghiaccio – facile (€ 260) Corso base di alpinismo invernale – facile per principianti (€ 290) Corso avanzato di sci-alpinismo – necessaria esperienza (€ 290) Corso di alpinismo su roccia – necessaria esperienza (€ 385) Corso di arrampicata su vie sportive di più tiri – facile (€ 85) Corso base di alpinismo in alta montagna- facile (€ 380) Corso avanzato di alpinismo in alta montagna – media (€ 380) Corso base di arrampicata – facile per principianti (€ 200) Note: La quota di partecipazione per ciascun corso o salita, comprendono l'organizzazione, l’assistenza e l’insegnamento da parte di una Guida Alpina della Scuola. Non comprende le spese di viaggio e gli eventuali pernottamenti. Le spese della Guida (viaggi, pernottamenti, ecc.) verranno divise fra i partecipanti. L'attrezzatura individuale può essere messa a disposizione dalla Scuola Guide Alpine La Pietra, oppure noleggiata presso negozi convenzionati. Contatto: Giampaolo Betta. Tel: 3406975869; e-mail: [email protected] I programmi dettagliati di ciascun corso saranno disponibili sul sito internet www.guidelapietra.com Scuola di Arrampicata e Alpinismo “Muzzerone” "La scuola di Arrampicata e Alpinismo “Muzzerone” organizzerà, nel periodo Settembre - Ottobre 2013 il suo 38° Corso di arrampicata libera. Il corso sarà tenuto da istruttori titolati del CAI che attraverso lezioni teoriche e pratiche consentiranno agli allievi di avvicinarsi in tutta sicurezza allo spettacolare modo dell’arrampicata." Le date e il programma dettagliato dello svolgimento del Corso di Arrampicata Libera saranno rese note per tempo, tramite annuncio sui quotidiani locali e via newsletter ai soci. 26 27 PARCO NAZIONALE DELLE CINQUE TERRE ANELLO DI LEVANTO 13 GENNAIO Buon anno a tutti! Con l’Epifania ci lasciamo alle spalle feste, cenoni, veglioni, scambi di regali, auguri e quant’altro la nostra società dei consumi ha inventato per renderci la vita più complicata. Per smaltire le conseguenze di quanto scritto sopra, apriamo il calendario delle escursioni 2013, come è ormai tradizione da alcuni anni, con una gita “marina” nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, non troppo lunga e senza eccessivi dislivelli: l’”Anello di Levanto”. COMITIVA UNICA (E) Da Levanto, imbocchiamo il sentiero (segnavia 1) dirigendoci verso la chiesa di S. Andrea e, il Castello. Seguiamo una strada diretta a sud che ci porta alla “pedonale”, prima acciottolata e poi pavimentata in calcestruzzo. Al termine, proseguiamo per un sentiero in terra battuta, con panorama sempre più bello, fino a sbucare su una strada asfaltata che raggiunge un ristorante. Ripreso il sentiero, proseguiamo, con panorama molto ampio, fino ad arrivare a Case Giglio, oltre le quali, il sentiero molto stretto, comincia a scendere con bellissima vista sulle scogliere fino a Punta Gatta; qui non ci sono coltivazioni: si va fra rocce e cespugli con bellissima vista sul mare. Il sentiero si fa di nuovo orizzontale per poi proseguire, a saliscendi, fino a Case S. Carlo; attraversa l’omonimo Rio ed inizia una viva salita nel bellissimo bosco, fino a giungere a quota 250. Il sentiero si fa quasi orizzontale, fino ad arrivare in uno dei punti più belli della tappa: è la Rocca Spaccata, uno scoglio a picco sul mare. Proseguendo, attraversiamo due rami del Rio al Gatta, Casa Nuova e le due Case Lovara, fino ad arrivare a poca distanza dalle rovine della chiesetta di S. Antonio e del vecchio semaforo della Marina, che dominano Punta Mesco. Lasciato il sentiero n° 1 che scende a Monterosso, iniziamo la salita della Cresta di S. Antonio che porta al Colle dei Bagari, sotto al Monte Focone (eventuale salita facoltativa). Iniziamo, ora, la discesa verso Levanto, imboccando la mulattiera (segnavia 22) che scende nella soleggiata valle del Rio Cantarana e che corre quasi parallela poco sotto la Costa Sopramare. La mulattiera, che corre su un substrato geologico ricco di ofioliti, attraversa piccole valli dominate da pini marittimi e olivi, fino ad arrivare alle prime case di Levanto, termine della gita. Itinerario: Levanto s.l.m. – bivio S. AntonioTelegrafo (Punta Mesco) 319m – Cresta di S. Antonio – Colle dei Bagari 360m – (salita facoltativa al Monte Vè o Focone 487m) – Valle di Rio Cantarana – Levanto s.l.m. Dislivelli: Salita e discesa mt. 360 (487 con la salita al Monte Vè o Focone) Tempi: Ore di cammino: 5,00/5,30 Direttori di gita: D.Valtriani, M. Betta Referente CAI Carrara: V. Fiorentini Orari di partenza: Carrara ore 7,30, Sarzana ore 8,00 28 APPENNINO TOSCO-EMILIANO CIASPOLATA DALLA CISA AL BRATTELLO 20 GENNAIO Per l’apertura delle “ciaspolate” del 2013, abbiamo scelto un percorso che segue un tratto della GEA (Grande Escursione Appenninica) che collega il Passo della Cisa con il Passo del Brattello, passando per il Monte Molinatico. COMITIVA UNICA (E) – ciaspole obbligatorie Al Passo della Cisa imbocchiamo la ripida scalinata che sale alla chiesetta della Madonna della Guardia. Saliamo a sinistra dell’edificio arrivando ad un tratto pianeggiante che ci accompagna in un settore del bosco decisamente più infittito. Giunti alla poco marcata selletta del Tecchio di Pram-Bram, si Sale a sfiorarne la vetta fino ad arrivare ad una pista che sale da nord, dal valloncello del Manubiola di Valbona. Per poi salire in uno splendido bosco dominato da faggi e rare conifere, fino ad incontrare per poi puntare verso una casa forestale sempre aperta. Ad un bivio, lasciamo, sulla sinistra, un sentiero che va a Fontana del Gaiardo passando per le sorgenti di Sgudei, per proseguire lungo lo spartiacque, seguendo il segnavia 00, passando attraverso i monti Grotta Mora e Pelata e, con alterni saliscendi, ma con dislivelli non eccessivi, arriviamo sul punto più alto della traversata: il Monte Molinatico. Da qui, cominciamo la discesa verso il Passo del Brattello, giungendo, dopo aver attraversato il Canale di Riccane, alla sterrata di servizio al Molinatico. La costante discesa lungo la sterrata non presenta variazioni di rilievo: passa per belle distese prative, attraversa il Monte Borraccia; supera la bella radura alla Borra della Canala, taglia i pendii nord-est del Monte Croce di Ferro e scende , con alcune svolte, al Passo del Brattello, termine della gita. Itinerario: Passo della Cisa 1039m – Tecchio di Pram-Bram 1336m – Monte Grotta Mora 1419m – Monte Pelata 1425m – sella 1349m – Monte Molinatico 1549m – Monte Borraccia 1250m Passo del Brattello 950m Dislivelli e tempi: Salita mt. 600 ca, discesa mt. 700 ca. – Ore di cammino: 5,00/5.30 Direttori di gita: N. Giannini, G. Moruzzo Orario di partenza: Sarzana ore 7.30 29 APPENNINO TOSCO EMILIANO CIASPOLATA: ANELLO DI PRATO SPILLA 03 FEBBRAIO Questa seconda “Ciaspolata” del Calendario 2013, interessa l’alta valle del torrente Cedra che termina sotto al crinale spartiacque appenninico nel tratto che va dal Monte Bocco al Monte Bragalata. Occupata un tempo dall’antico ghiacciaio che si spingeva per 7,5 km fino a dove si trova il paese di Monchio delle Corti, essa è punteggiata di numerosi laghi e laghetti: Lago Scuro, Verdarolo, Palo, Martini, Verde, Bragalata, Frasconi e i due laghi di Compione e i due del Sillara. Di tutti questi, comunque, noi passeremo soltanto vicino a due laghi: il Lago Verde ed il Lago Ballano. COMITIVA UNICA (E) – Ciaspole - eventuale salita al M. Bragalata (EEA) Partiamo da Prato Spilla seguendo, per un tratto la Pista da Sci. La costeggiamo salendo sul lato destro, facendo attenzione a non fare incavolare gli sciatori che scendono a rotta di collo e a non farci investire dai più spericolati. Dopo circa 20/25’ di cammino la abbandoniamo andando a destra per seguire una pista secondaria che ci porta nelle vicinanze dello skilift di Capanna Biancani, oltre il quale, il sentiero si alza gradatamente, nella fitta faggeta, fino a sbucare negli innevati prati della depressione della Sella del Monte Torricella, posta fra quest’ultimo e la quota 1751 del crinale spartiacque appenninico, sella che divide i due rami del Torrente Cedra: quello di Prato Spilla e quello della Valditacca. Qui un gruppo potrà salire al Monte Bragalata (ramponi e piccozza) Scendiamo, ora, nella valle del torrente Cedra di Valditacca, dirigendoci verso la Capanna Cagnin o passando sotto il versante nord del Monte Bragalata, oppure direttamente (dipenderà dalle condizioni di innevamento e dal tempo). Successivamente ci abbassiamo ad attraversare, mantenendoci alti, la conca occupata dal Lago Verde per poi risalire brevemente alla sella che divide il Monte Torricella dal Monte del Lago, dalla quale scendiamo al Lago Ballano da dove imbocchiamo un bel sentiero che prima sale dolcemente una bella faggeta ad alto fusto e poi scende a Prato Spilla a chiudere, così, l’anello. Itinerario: Prato Spilla 1351m – sella M. Torricella 1656m – Capanna Cagnin 1589m – Lago Verde – sella quota 1556m – Lago Ballano 1325m – Prato Spilla 1351m Dislivelli Salita e discesa. Mt. 400 circa – Tempi: Ore di cammino: 4.30/5.00 Direttori di gita: G. Bogazzi, A. Piccini Referente CAI Sarzana: L. Veneri Orario di partenza: Carrara ore 7,00, Sarzana ore 7.30 30 Anche quest’anno, per le due settimane sciistiche, abbiamo scelto due soluzioni differenti: le Alpi Cozie per la discesa (Sestriere) e le Alpi Venoste per il Fondo (Resia al Lago). Se per la discesa abbiamo riconfermato il posto dello scorso anno, visto il prezzo veramente “appetibile” offertoci, la località scelta per il Fondo sarà una novità, in quanto, salvo un Soggiorno Estivo effettuato nel 1994, sarà una scoperta, soprattutto nella sua veste invernale. VAL VENOSTA RESIA AL LAGO 16-23 FEBBRAIO SETTIMANA DI SCI NORDICO Per la settimana riservata agli amanti dello sci nordico, abbiamo scelto Resia al Lago in alta Val Venosta, al confine con l’Austria. Non ci sono certo le centinaia di km di piste della Val Pusteria o di Pontresina, però, ce ne sono abbastanza per sciare giornalmente in posti diversi e, cosa importante, non ancora conosciuti per noi fondisti. Alloggeremo presso l’Hotel Etschquelle di Resia al Lago (esaurite le camere disponibili in Hotel, i “ritardatari” alloggeranno nella dependance situata a 100 mt. dall’albergo). Il prezzo stabilito è di € 450 in Hotel e 420 nella dependance (singola + 70) ed è comprensivo di: Una settimana di mezza pensione in camere doppie con bagno/doccia, WC, TV, telefono e cassaforte – colazione a buffet – cena con menù a scelta e buffet di insalate – piscina, bagno turco e sauna finlandese compresi nel prezzo – una serata con slitte con ritorno in malga. Il viaggio verrà effettuato con mezzi privati. °°°°°°°°°°°°°°° ALPI COZIE SESTRIERE 16/23 FEBBRAIO SETTIMANA BIANCA DI DISCESA Per i discesisti, la scelta è ricaduta sul Sestriere, località che fa parte del vastissimo comprensorio sciistico della “Via Lattea”, comprendente, oltre che il Sestriere, Salice d’Ulzio, Sansicario, Clavière e Monginevro, dunque, centinaia di km di piste sciabili. La comitiva alloggerà, come lo scorso anno, all’Hotel Duchi d’Aosta (una delle due “Torri”, la Torre Bianca). I prezzi, con trattamento di pensione completa, compresa l’acqua ai pasti, sono i seguenti: € 370 in camera doppia (compreso il pranzo del giorno di arrivo) – in camera tripla (due adulti più un minore di 18 anni), il minore in terzo letto non paga - riduzione quarto letto dai 2 ai 18 anni, 50% - supplemento camera singola, € 15 al giorno – Il costo dello skipass è di € 192.. Per quanto riguarda il viaggio, se verrà raggiunto un congruo numero di persone (35/40), verrà organizzato un pullman (costo pro-capite, circa € 50) 31 APPENNINO LIGURE CIASPOLATA AL MONTE ZATTA 24 FEBBRAIO Il Monte Zatta è una delle montagne più notevoli della Liguria; di fatto il gruppo forma una barriera tra il mare e la Val d' Aveto e costituisce un tratto dello spartiacque appenninico. La sua cima è costituita da una lunga cresta ondulata che dal lato marittimo precipita con una bastionata rocciosa, nuda e solare che contrasta fortemente con i declivi dolci e boscosi di settentrione che accolgono una delle più belle faggete della Liguria. Fino a poco tempo fa, la faggeta ospitava il “Faggio del Monte Zatta” o “Faggio 40”, abbattutosi recentemente a causa di un’aggressione fungina e oggi visibile al suolo in tutta la sua imponenza. COMITIVA UNICA (E) – attrezzatura obbligatoria: ciaspole Dal Passo del Bocco imbocchiamo la strada per Colla Craiolo abbandonandola dopo poche centinaia di metri per risalire gradualmente la grande faggeta del versante Nord-ovest del Monte Zatta che porta ad aggirare la ex Colonia Devoto. Prima di raggiungerne i fabbricati pieghiamo a destra per una mulattiera che sale trasversalmente nel bosco e si ricollega allo spartiacque al Poggio Buenos Aires, transitando vicino al “Faggio del Monte Zatta”, giungendo sulla vetta del M. Zatta di Ponente e, seguendo la lunga cresta al M. Zatta di Levante , la cima più elevata del crinale. Dal vicino M. Prato Pinello iniziamo a scendere, seguendo da vicino il crinale, traversando la Costa di Malanotte per poi scendere alla “strada di Baciccia” seguendo la quale, arriviamo alla Sella della Marchesina, attraversata dalla S.P. 49, distante circa 3 km da Cassego. Itinerario: Passo del Bocco 958m – Monte Zatta di Ponente 1353m e di Levante 1404m – M. Prato Pinello 1392 – Sella della Marchesina 905m – Cassego 700m Dislivelli e tempi: Salita mt. 450, discesa mt. 720 – Ore di cammino: 4.30/5.00 Direttori di gita: N. Giannini, G. Vanacore Orario di partenza: Sarzana ore 7.30 32 APPENNINO TOSCO-EMILIANO PASSO DEL CERRETO-VARVILLE 03 MARZO Bella traversata su un percorso di importanza storica. Transiteremo dal Passo dell’Ospedalaccio, importante valico medievale, sede di un antico ospitale e dove è collocato un grosso cippo napoleonico di arenaria come confine fra la Repubblica Cisalpina e l’Impero Francese e attraverseremo il Passo di Pietra Tagliata che, secondo la leggenda, è stato aperto dall’esercito di Federico I° Barbarossa, in fuga perché inseguito dai Comuni lombardi COMITIVA UNICA (E) – attrezzatura obbligatoria: piccozza e ramponi Poco prima del Passo del Cerreto ci portiamo, per sterrata, al Passo dell’Ospedalaccio. Lasciamo la strada per salire il ripido sentiero che sale la costa del Monte Alto per poi piegare a destra, tagliando a mezza costa il pendio in direzione di una dorsale boscosa che attraversiamo per poi sbucare, in leggera e rilassante discesa, nello splendido anfiteatro naturale della radura del Prataccio, un’area pianeggiante prativa chiusa dagli appicchi che scoscendono dal Monte Alto e dall’Alpe di Succiso. Attraversiamo questo luogo, stupendo e maestoso esempio di circolo glaciale, anticamente occupato da un lago al cui posto serpeggia il rivolo del neonato Fiume Secchia: Arrivati in fondo al pianoro, riprendiamo a salire: superiamo le sorgenti del Secchia, entriamo in un boschetto di faggi e, per tornanti, ci si innalza verso la sovrastante cresta rocciosa fino a sbucare all’intaglio di Pietra Tagliata, punto più alto della gita. Dal valico ci abbassiamo nel solco vallivo del Torrente Liocca, prima tenendoci sulla destra, poi spostandoci a sinistra passando sotto le scarpate settentrionali dei Groppi di Camporaghena e della Punta Buffanaro, alternando tratti allo scoperto con tratti all’interno di rade faggete, fino a giungere alla conca dei “Ghiaccioni”. Dai Ghiaccioni, ignorato il sentiero 659 che sale sulla sinistra verso il Rifugio “Città di Sarzana”, andiamo a destra ad imboccare il segnavia 653 che porta al bivacco Ghiaccioni, inaugurato dal Parco nel 2011 e, seguendo il sentiero che corre alto lungo il corso del Torrente Liocca, arriveremo a Varville o Succiso Nuovo, termine della gita. Itinerario: Bivio statale 63 del Cerreto 1194m Passo dell’ Ospedalaccio 1271m – Passo di Pietra Tagliata 1750m – “Ghiaccioni” 1375m – Varville 981m Dislivelli: Salita mt. 600, discesa mt. 800 Tempi: Ore di cammino: 5,30/6,00 Direttori di gita: A. Branca, A. Gozzani Referente CAI Sarzana: P. Tonelli Orari di partenza: Carrara ore 7,00 – Sarzana ore 7,30 33 GLI “ERBI” NELLA TRADIZIONE ALIMENTARE DELLA LUNIGIANA STORICA 16-17 MARZO In una fase storica di rapide trasformazioni e comunicazione globale, a causa del sovrapporsi di immagini e notizie, l’enorme bagaglio di conoscenze ed esperienze che abbiamo ricevuto in eredità, rischia di depauperarsi in pochi anni. Quando si parla di conoscenze ed esperienze ci si riferisce in particolare all’insieme dei saperi che la nostra generazione ha ereditato dai nostri nonni, quando la vita, specialmente in ambito rurale, non aveva subito quelle decisive trasformazioni nei modi di produzione e nelle abitudini delle popolazioni. Nel settore alimentare, che è quello di nostro interesse, viviamo una fase nella quale le multinazionali stanno aumentando considerevolmente i loro fatturati anche in ragione della loro capacità di influenzare le scelte dei consumatori. La cucina tradizionale del nostro territorio, per le sue origini, condizioni climatiche e materiali, è una cucina molto salubre, di grande tradizione e gusto. L’uso delle verdure, del pesce, dell’olio extravergine d’oliva, del vino, delle carni bianche, ne fanno una “dieta mediterranea” antelitteram. In particolare si contraddistingue per l’uso diffuso degli “erbi”, le erbe commestibili spontanee che hanno accompagnato le nostre tavole per generazioni, e rappresentano la straordinaria eredità dei nostri avi che purtroppo sta scomparendo. Questi due incontri si pongono l’obiettivo di trasmettere, al massimo possibile, queste conoscenze. Il programma è il seguente: • • Sabato 16 Marzo – Ore 16.00 Centro Sociale Barontini: Lezione teorica sul riconoscimento delle erbe spontanee alimentari (“erbi”). In caso di indisponibilità della sala del Barontini, avviseremo dell’eventuale soluzione alternativa (lo scorso anno, il Barontini era praticamente insufficiente a contenere le persone interessate) Domenica 17 Marzo – località da destinarsi in Val di Magra: uscita pratica per la raccolta e il riconoscimento degli “erbi” 34 VAL DI VARA-CINQUE TERRE CASELLA-MANAROLA 24 MARZO Piacevole e non lunga traversata di inizio Primavera, che da Casella, antico e tranquillo paese ligure adagiato sulla collina sovrastante Riccò del Golfo, ci porterà a Manarola, uno dei cinque paesi che danno il nome alle Cinque Terre, passando per la bella Sella della Cigoletta, posta sullo spartiacque Val di Vara-Cinque Terre e attraversata dal sentiero n° 1. Straordinariamente panoramico è il tratto di sentiero che da Case Pianca va verso Volastra. COMITIVA UNICA (E) Da Casella, il percorso si snoda lungo il tracciato di una antica mulattiera, un tempo di grande comunicazione con i paesi rivieraschi delle Cinque Terre ed oggi logora e spesso ridotta ad un modesto sentiero. Questa mulattiera serviva anche le decine di cave di ottima arenaria che punteggiavano la valle del Rio delle Chiose (o Canale di Riccò). Il primo tratto lo percorriamo sul fondo, transitando su due vecchi ponti in legno, con il borbottio del Rio che ci accompagna, mentre enormi muraglioni delle vecchie cave di arenaria, ormai abbandonate, incombono sul torrente. Successivamente, si guaderà il Rio almeno dieci volte, fino a pervenire sul grande crinale spartiacque, percorso dall’itinerario n° 1, al valico della Cigoletta, importante crocevia di sentieri e dominato dall’Ulex Europaeus (ginestrone spinoso). che risale la valle del torrente Chiose Dalla Cigoletta, giriamo sulla sinistra a percorrere un tratto in piano del sentiero n° 1 che va in direzione della Sella Sud del Monte Marvede. Percorsi circa 300 metri, scendiamo a destra per iniziare la discesa che ci porterà a Manarola,imboccando il sentiero 7/a che si stacca sulla destra e che, in leggera discesa, porta alla Strada dei Santuari. Giunti alla strada, la seguiamo per circa 300/400 metri per abbandonarla e dirigerci verso Case Pianca. Da qui, abbandoniamo il segnavia precedente per imboccare il 6/a che, superando un centinaio di metri di dislivello, ci porta a raggiungere Casa Porciana. Da qui, praticamente in piano, camminando lungo un “sentiero balcone”, arriviamo al Santuario della Madonna della Salute, a Volastra e, con un’ultima e ripida discesa, al paese di Manarola. Itinerario: Casella 298m – Cigoletta 607m – Case Pianca 460m – Casa Porciana 367m – Volastra 335m – Manarola s.l.m. Dislivelli: Salita mt. 310, discesa mt. 600 Tempi: Ore di cammino: 3,30/4,00 Direttori di gita: D. Valtriani, M. Betta Orario di partenza: Sarzana 8,00 35 PARCO DI MONTEMARCELLO: ALLA RICERCA DEGLI ANTICHI SAPORI 1 APRILE Visto il lusinghiero successo di questa iniziativa, riproponiamo, per il terzo anno, una camminata, non molto lunga con appuntamento finale in un agriturismo della nostra vallata. Per questa terza edizione continueremo a gironzolarci, spostandoci, però, dalle colline di Luni, percorse lo scorso anno, al Promontorio di Montemarcello, andando a visitare ed a gustare i prodotti dell’Agriturismo “La Rosa Canina”. Quest’anno, però, uniremo al piacere della tavola anche la visita di due luoghi storici: la Villa del Fodo, sede della stamperia clandestina nell’ultima guerra e la Fonte di Redarca, citata già nel Codice Pelavicino al numero 493 dell’anno 1218 come Canale de Rimaso e che forniva l’acqua ai numerosi mulini, circa 10, sparsi lungo il Canale che degrada verso il Guercio. ITINERARIO E PROGRAMMA (T) Il ritrovo è fissato in località Rocchetta, sopra il paese della Serra (poco prima del paese, si stacca, sulla sinistra, una strada asfaltata che porta a quella località). Lasciata l’auto nei pressi della chiesetta, imbocchiamo il sentiero n° 2 che scende in direzione del paese della Serra, e che ci regala alcuni scorci panoramici veramente notevoli. Giunti ad uno stradello asfaltato poco sopra il paese, svoltiamo a destra seguendo il segnavia 2g che porta ad attraversare la strada asfaltata della Rocchetta e che scende alla Fonte di Redarca. Risaliamo ad incontrare uno stradello sterrato per poi imboccare una vecchia mulattiera acciottolata che in breve porta ai ruderi di Villa Volpara. (la Casa del Fodo), vecchio casino di caccia dei Conti Picedi-Benettini), con, sulle pareti interne, alcuni affreschi ottocenteschi. Nell’ultima guerra, nella cisterna adibita a tipografia, un gruppo di uomini, sfidando la rabbia nazifascista, rischiava la vita per stampare e diffondere idee di libertà e di pensiero. Terminata la visita, riprendiamo a salire fino a sbucare su una strada sterrata: prendiamo a sinistra ed in breve arriviamo all’Agriturismo dove potremo finalmente stendere le gambe sotto il tavolino. Terminato il pranzo, riprendiamo la strada sterrata ritornando sui nostri passi fino al bivio con il 2g proseguendo, sempre con lo sterrato, fino ad arrivare nella vasta apertura pianeggiante di “Campo di Già”ed in breve al luogo di partenza dove avevamo lasciato le macchine. Itinerario: Località Rocchetta 350m – bivio 2g 250m - Fonte di Redarca 220m – “Il Fodo 300m ca –Agriturismo “La Rosa Canina” 325m ca – “Campo di Già” 330m - Loc, Rocchetta 350m. Dislivelli: Salita e discesa mt. 150 ca. Tempi: Ore di cammino: 3,00/3,30 Ritrovo: Ore 9,00 alla Rocchetta Direttore di gita: C. Codeluppi 36 VAL DI VARA DA SOVIORE A PIGNONE SABATO 6 APRILE Questo è un appuntamento nazionale del Gruppo Tutela Ambiente Montano del CAI, per i 150 anni del CAI. . Il percorso scelto, partirà dal crinale divisorio Val di Vara- Cinque Terre e percorrerà, in discesa, tutto il Canale di Casale, lungo il sentiero n° 51 ricostruito dalla Protezione Civile dell’ANA, fino ad arrivare a Casale e a Pignone località duramente colpite dall’alluvione dell’Autunno del 2011. Questa gita organizzata dalla TAM (Tutela Ambiente Montano) di Sarzana e La Spezia , è strutturata nella seguente maniera: Si arriva a Pignone con mezzi propri e si sale su un pullman che ci porterà fino al Santuario di Soviore, dove comincerà il percorso a piedi. ITINERARIO (E) Dal Santuario della Madonna di Soviore seguiamo uno stradello che, attraverso il Monte Crocettola ci porta al valico di S. Antonio. Qui, abbandoniamo lo spartiacque Mare-Vara e ci abbassiamo sulla destra imboccando il sentiero n° 51 che scende nel Canale di Casale e che ci porta in una specie di piana semicircolare (conca dell’Isola). Con una serie di risvolte, il sentiero scende, arriva nei pressi delle rovine del Mulino di Michelino , prosegue ad oltrepassare il restringimento vallivo, segue il corso del torrente, accompagnati da splendide immagini, lo scavalca due volte ed arriva ai resti di Casa Cardinale. Il sentiero prosegue a superare uno scivoloso ponticello di legno, seguendo, da vicino, il torrente con un sinuoso tracciato che procede nell’ambiente umido e interamente boscato. Il sentiero continua il suo percorso superando antiche pianelle adibite alla raccolta e lavorazione delle castagne e affioramenti di vecchi muretti di sasso, fino ad arrivare ad un bivio. Lasciamo, sulla destra, una buona traccia che risale la valletta del Pizzolo e proseguiamo fino ad arrivare all’area dove sorgono le rovine di Case Scorza. Superato il valloncello del Martinasca e un successivo rudere, il sentiero scavalca il torrente sull’antico ponte di Sottovilla, oltre il quale prosegue lungamente in piano (località Guari), fino ad arrivare ad una sterrata, seguendo la quale, arriviamo al paese di Casale. Dal paese, seguendo il sentiero n° 58/c, arriveremo a Pignone, termine di questa escursione. Itinerario: Santuario Madonna di Soviore 465m – Monte Crocettola 602m – San. Antonio 562m – Case Isola – Mulino di Michelino - Casale 176m – Pignone 185m Dislivelli: Salita mt.150, discesa mt. 430 – Tempi: Ore di cammino: 3,30/4,00 Ritrovo: Pignone, ore 8,30 Direttori di gita: M. Ferretti, S .Cavallini 37 ALPI APUANE ANELLO DI RUOSINA 14 APRILE Gita inedita e diversa dalle solite, attraverso i paesi della Valle del Serra, paesi che sembrano di alta montagna, collegati da antiche mulattiere ben conservate che rievocano condizioni di vita ben diverse dalle attuali. Di particolare interesse, Terrinca, il paese più antico della Versilia, nel quale ammirare numerosi stemmi e portali Medicei ed una bella chiesa. Inoltre, il territorio circostante è ricchissimo di massi con incisioni, il più noto dei quali è detto “masso di Terrinca”. COMITIVA UNICA (E) La gita ha inizio da Ruosina da dove si prende una bella mulattiera che si inerpica in mezzo alla vegetazione e che ci conduce abbastanza rapidamente a Cerreta, modesto centro abitato raggiunto da strada asfaltata. Da qui si sale ancora su mulattiera, con bella vista sulla valle sottostante, fino a raggiungere il paese di Minazzana, da dove si intravede il mare. La mulattiera, in ottimo stato, prosegue poi in direzione del Monte Calvario, così denominato per le stazioni della Via Crucis, e scende al caratteristico borgo di Basati. Si continua ancora su antica mulattiera e ci si addentra nel canale del Giardino, fin sotto il Pizzo Falcovaia e le cave delle Cervaiole, che appaiono in alto minacciose. Superato il torrente sopra un antico ponte in pietra si sale in mezzo al bosco con qualche tratto pianeggiante fino a Terrinca, grosso paese situato al di sotto della strada del Cipollaio. Si prosegue poi in discesa su un’altra mulattiera, che collegava il fondovalle al paese, fino a tornare nel solco del canale del Giardino, in loc. Cansoli e poi, su strada asfaltata fino a Ruosina (m. 102), dove termina la gita. Itinerario: Ruosina 102m – Cerreta 220m - Minazzana 465m – Basati 428m – Terrinca 517m – Cansoli 170m Ruosina 102m. Dislivelli Salita e discesa mt. 500 Tempi: Ore di cammino 4,30/5,00. Direttori di gita: G. Bogazzi, A. Piccini Referente CAI Sarzana: G. Nicolini Orari di partenza: Sarzana 7,30, Carrara 8,0 38 MEDIO ORIENTE ISRAELE E GIORDANIA 20/28 APRILE Per la gita estera di quest’anno, andiamo in Israele e Giordania. Visiteremo i luoghi più famosi della Terra Santa (Gerusalemme, Masada Nazareth, ecc.) per poi passare in Giordania dove dedicheremo due giorni a Petra, considerata una delle sette meraviglie del mondo. • Programma indicativo 1° giorno: Italia-Gerusalemme Partenza in bus per Malpensa e imbarco su volo di linea Austrian Airlines per Israele. Arrivo e trasferimento in bus a Gerusalemme e sistemazione in hotel. • 2° giorno: Gerusalemme Visita alla “Spianata delle moschee” (Al Aqsa, Cupola della Roccia), Muro del Pianto, la Città Vecchia, il Monte degli Ulivi ecc. • 3° giorno: Gerusalemme Seguito della visita di Gerusalemme e proseguimento per i territori palestinesi (monastero ortodosso • 4° giorno: Gerusalemme-Nazareth Partenza per Masada (visita della fortezza degli Zeloti, espugnata dai Romani nel 73 d.C). Proseguimento per il Mar Morto e Nazareth ( visita della città e della Chiesa dell’Annunciazione). • 5° giorno: Tiberiade-Amman Mattinata: visita di Tagba, Capharnao e giro in battello sul lago di Tiberiade). Pomeriggio, partenza per la Giordania e visita alle rovine di Beith Shean. Passaggio del confine ed arrivo ad Amman. • 6° giorno: Amman-Petra Partenza in direzione sud percorrendo l'antica "Strada dei Re", con soste al Monte Nebo (dove morì Mosè), Madaba (mosaico della Palestina), Kerak (castello dei crociati) e arrivo a Petra. • 7° giorno: Petra Intera giornata dedicata alla visita della città antica più scenografica del mondo (il “Tesoro”, il “Monastero”, il teatro romano, le tombe, gli altari sacrificali, ecc. • 8° giorno: Petra-Amman Escursione a Beida, la " piccole Petra ". Proseguimento per il Wadi Rum con escursione in fuoristrada 4x4 in questo spettacolare deserto di sabbia e rocce rossastre e rientro ad Amman. • 9° giorno Trasferimento all’aeroporto di Amman e partenza per l’Italia con volo di linea Austrian Airlines. • Quota di partecipazione La quota a persona è stabilita in € 1.700 ed è comprensiva dei seguenti servizi: Viaggio in pullman Sarzana/Milano Malpensa /Sarzana – Voli internazionali di linea Austrian Airlines – Sistemazione in camere doppie in hotel **** con trattamento di pensione completa – Tutte le visite, gli ingressi ed i trasferimenti menzionati, con bus esclusivo – Guida locale parlante italiano – visto di ingresso – tasse aeroportuali – mance – Assicurazione medico/bagaglio – Kit e documentazione di viaggio.. • La quota non comprende: Bevande – Garanzia annullamento (€ 35) – Supplemento singola (€ 390) Le iscrizioni alla gita, accompagnate da una caparra di € 250, si apriranno il 2 Gennaio e si chiuderanno entro Sabato 23 Febbraio. 39 COLLINE SARZANESI SUI SENTIERI DELLA RESISTENZA 21 APRILE Il 23 Aprile 1945, Sarzana, ferita dai bombardamenti subiti nella sciagurata guerra voluta da Mussolini e dai fascisti che per vent’anni avevano oppresso, con la loro dittatura, l’Italia e gli italiani, veniva liberata dalle truppe nazifasciste che la occupavano. Nella ricorrenza del 68° anniversario della liberazione, la nostra Sezione, insieme all’ANPI Giovani di Sarzana collabora, da alcuni anni, alla “Camminata sui Sentieri della Resistenza” giunta alla sua 9ª edizione. Questa “Camminata” è diventata anche l’occasione per ripercorrere i vecchi sentieri che, numerosi, si snodano sulle colline sarzanesi; sentieri percorsi un tempo dai nostri nonni e, nell’ultima guerra, dalle staffette partigiane e da chi combatteva contro l’usurpatore e la dittatura. Programma orientativo Il programma ricalcherà, a grandi linee, quello degli anni scorsi, con i seguenti punti fissi: • Museo della Resistenza delle Prade, , Canepari, sede del Comando Partigiano, arrivo a Sarzana. • “Pranzo Partigiano” presumibilmente a Canepari. Complesso musicale al seguito. • Pullman a disposizione che partiranno dal capolinea ATC (vecchio mercato). Il programma dettagliato, con orari, percorso, soste partigiane, ecc., verrà stabilito per tempo e ne sarà data comunicazione tramite gli organi di stampa e con newsletter inviata ai soci. 40 VAL CAMONICA MONTE ISOLA E INCISIONI RUPESTRI 04/05 MAGGIO Stimolante abbinamento escursionistico-culturale in Valcamonica. Sabato andremo sul Lago d’Iseo per effettuare una escursione sul Monte Isola e salire sul punto più alto dove si trova il santuario della Madonna della Ceriola. La Domenica, sarà dedicata alla visita del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, uno dei più importanti complessi di rocce incise tra Neolitico ed Età del Ferro (IV-I millennio a.C.), spettacolare museo all’aperto che racchiude in sé tutto il fascino della Preistoria Camuna Programma indicativo • Sabato 4 Maggio Partenza da Sarzana (orario da definire), alla volta del Lago d’Iseo. Arrivati a Sulzano, ci imbarcheremo sul traghetto per Peschiera Maraglio, uno dei paesini dell’Isola. Dal paese, accompagnati dagli amici del CAI di Iseo, effettueremo una escursione che ci porterà sul punto più alto dell’Isola, dove si trova il Santuario della Madonna della Ceriola. Dopo aver consumato il pranzo a sacco (o un piatto di pasta: vedremo!), riscenderemo a Peschiera Maraglio per imbarcarci sul battello che effettuerà il giro dell’Isola e che, al termine della navigazione, ci sbarcherà a Sulzano per risalire sul pullman che ci porterà a Capo di Ponte dove prenderemo alloggio presso l’Hotel Graffiti Park. Cena e pernottamento. • Domenica 5 Maggio Dopo la sveglia e la colazione, ci incontreremo con la guida che ci accompagnerà a visitare il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri. Le incisioni rupestri della Valcamonica, ricche di oltre 300.000 figure scolpite sulle pareti rocciose, sono considerate come l’esempio di arte rupestre più importante d’Europa. Nella zona di Capo di Ponte c’è la più alta concentrazione di rocce istoriate della Valle ed è per questo che dopo gli studi degli anni ’20 e ’30, la Soprintendenza archeologica della Lombardia ha istituito nel 1958 il Parco Nazionale di Naquane. Nel 1979, poi le incisioni della Valcamonica sono diventate il primo sito italiano Patrimonio dell’Umanità sotto la tutela dell’Unesco. Le rocce istoriate testimoniano la vita degli antichi Camuni che abitarono queste zone fin da 8000 anni prima di Cristo, quindi nel Paleolitico fino ad epoche più recenti quali la dominazione romana. Il periodo più antico, quello che arriva fino al 6000 a.C., è caratterizzato da figure di animali, in particolare cervi, incise in maniera molto semplice con strumenti rudimentali di roccia silicea. Il pranzo verrà consumato presso il ristorante dell’Hotel Graffiti Park. Se al termine della visita delle incisioni rupestri avremo ancora un po’ di tempo, sarà interessante visitare la Pieve di San Siro, costruzione romanica della fine del XI sec. le cui tre absidi sono poste a strapiombo sul fiume Oglio. Al termine della giornata, rientro a Sarzana con arrivo previsto in tarda serata. • Quota di partecipazione: La quota è fissata in € 160 ed è comprensiva di: viaggio in pullman A/R – pensione completa in camera doppia presso l’Hotel Graffiti Park di Capo di Ponte – ingresso al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri accompagnati da una Guida – traghetto Sulzano-Peschiera Maraglio – giro di Monte Isola in battello. Le iscrizioni, accompagnate da una caparra di € 50, inizieranno Sabato 2 Marzo Direttore di gita: C. Codeluppi 41 ALPI APUANE STAZZEMA-MONTE CROCE-CARDOSO 12 MAGGIO Il Monte Croce, che si erge su uno zoccolo calcareo che cinge, con begli appicchi, tutta la metà occidentale del monte, fa parte delle Alpi Apuane Meridionali ed è così chiamato poiché i quattro crinali principali che lo formano si intersecano, più o meno perpendicolarmente, a forma di croce. I vasti pendii prativi cha fanno capo alla cima principale, assumono, nel mese di Maggio una veste variopinta per l’abbondante fioritura nella quale predominano i narcisi o giunchiglie. COMITIVA UNICA (E) Da Stazzema saliamo nel castagneto, seguendo la vecchia mulattiera (segnavia 6), fin sotto un boschetto di abeti (la Casa del Pittore). La mulattiera traversa a sinistra, dominata dal gruppo del Procinto, supera Fonte Moscoso e, con pendenza più accentuata, sale i roccioni nord-occidentali del Nona fino ad un bivio: il sentiero di sinistra porta a Foce Petrosciana, noi, invece, prendiamo a salire per il ramo di destra che sale a svolte alla Foce delle Porchette. Ci dirigiamo a sinistra per un sentiero che traversa al piede di scoscendimenti rocciosi superandoli per una pittoresca forra (le Scalette), fino a sbucare in un ameno avallamento dove iniziano i grandi pendii prativi dai quali saliremo direttamente in vetta al Monte Croce. Dalla vetta, seguendo la larga dorsale Est scendiamo al Colle delle Baldorie, dove, abbandonato il crinale, ci spostiamo sul fianco Nord del Monte Croce, traversandone tutto il suo ripido versante settentrionale. Superato il Colle Maschio, posto sul crinale settentrionale, si traversa i ripidi pendii e poi si scende ripidamente ad aggirare il bastione roccioso nord-occidentale del Croce, sbucando sulla mulattiera proveniente da Fornovolasco un centinaio di metri prima della Foce Petrosciana. Dalla Foce, prendiamo la mulattiera per Stazzema che scende sotto i roccioni nord-occidentali del Monte Nona, seguendola fino a Fonte Moscoso. Dove incontriamo il bivio per Cardoso. Scendiamo sulla destra inoltrandoci nel bosco di castagni che scende lungo il Canale Versilia fino ad arrivare a Cardoso, termine della gita.. Itinerario: Stazzema 500m – Fonte Moscoso 800m - Foce delle Porchette 982m – Monte Croce 1314m – Colle delle Baldorie 1119m – Colle Maschio 921m Foce Petrosciana 961m – Fonte Moscoso 800m – Cardoso 265m Dislivelli e tempi: Salita mt. 820, discesa mt. 1050 – Ore di cammino: 5,30/6,00 Direttori di gita: M. Pegazzano, D. Valtriani Orario di partenza: Sarzana ore 7,30 42 ALPI APUANE M. CORCHIA PER LA LIZZA DEI TAVOLINI 19 MAGGIO Il Monte Corchia è noto soprattutto per l’ambiente carsico che custodisce al suo interno, con il famoso “Antro del Corchia”, “paradiso” degli speleo. Noi, non essendo speleologi, ci terremo all’esterno, salendone la vetta seguendo un percorso inedito lungo la via di lizza dei Tavolini. Questa via di lizza, poco conosciuta e assai meno frequentata, simboleggia, con una parte del suo percorso in galleria, la temerarietà e le difficoltà dei lavoratori del marmo di un tempo. COMITIVA UNICA (E) – qualche tratto ripido nel quale prestare attenzione Dalla carrozzabile di collegamento che unisce la strada che da Levigliani va a Passo di Croce, in località Pian di Lago si prende una vecchia mulattiera in falsopiano che va a superare un gruppetto di case. Da qui si procede, dapprima in ripida salita fino a una casa isolata, poi con qualche saliscendi per superare alcuni corsi d’acqua fino ad entrare in un largo canale dove si incrocia la “via di lizza dei tavolini”, che, dalla cava più alta del Corchia, arrivava a Levigliani. La via di lizza, abbandonata da decenni, è assai ripida e in qualche punto malagevole, ma dopo un centinaio di metri di dislivello, in corrispondenza di un valloncello, diminuisce la pendenza. Da qui è possibile ammirare tutto il percorso in tutta la sua temerarietà. Superato il valloncello la via di lizza si impenna su roccia solida fino ad arrivare in corrispondenza di una cresta che viene superata in galleria. All’uscita ci troviamo al di sotto della cava a q. 1400 metri. Da qui il percorso per raggiungere la cava è molto ripido, anche se breve. Superata la cava, che è abbandonata, raggiungiamo la larga cresta ovest fino ad arrivare sulla a vetta del Monte Corchia. Scendiamo, seguendo la via normale del versante sud-est, fino ad arrivare al Rifugio del Freo e alla Foce di Mosceta per poi proseguire verso Fociomboli e il Passo di Croce dove ha termine la gita. Itinerario: Pian di Lago 850m – via di lizza dei Tavolini – Monte Corchia 1677m – Rifugio Del Freo-Pietrapana alla Foce di Mosceta 1180 – Fociomboli 1270m – Passo di Croce 1160m Dislivelli e tempi: Salita mt. 800 ca, discesa mt. 500 ca - Ore di cammino: 6,00/6,30 Direttori di gita: G. Bogazzi, A. Piccini Referente CAI Sarzana: L. Veneri Orario di partenza: Sarzana ore 7,00, Carrara 7,30 43 COLLINE SARZANESI MANIFESTAZIONE PODISTICA DELL’AVIS 19 MAGGIO Continuiamo a inserire nel nostro Programma di Attività annuale, questa manifestazione podistica organizzata dall’Associazione Donatori di Sangue di Sarzana (AVIS), giunta alla sua 35^ edizione. I motivi per farlo sono principalmente due: il primo, perché ci dà l’opportunità di contribuire, con questa pagina, a pubblicizzare questa Associazione volontaria che ha bisogno del contributo e delle donazioni di sangue di tutti noi – il secondo perché è l’occasione per riscoprire l’entroterra di Sarzana, con i piccoli paesi adagiati sulle colline che degradano dolcemente verso la vallata del Magra, colline nella quali, nel corso dei secoli, e con il duro lavoro dei nostri avi, sono stati ricavati muretti di pietra costruiti a secco per ottenere terrazzamenti adatti alla coltivazione dell’olivo e della vite. Il programma di questa manifestazione podistica, non competitiva e a passo libero, che è a livello nazionale, prevede quattro percorsi di km 6, 14, 25 e 50 km, per cui, ognuno può scegliere l’itinerario più adatto alle sue possibilità di cammino. Organizzazione: AVIS Sarzana 44 PROVENZA (FRANCIA GORGES DU VERDON 23/26 MAGGIO E. A. Martel diceva: “una meraviglia senza pari in Europa, il più americano di tutti i Canyon del vecchio mondo”. Il riferimento è, ovviamente, alle Gorges du Verdon. Quello che qui vogliamo proporre è un’escursione entusiasmante, soprattutto per chi è solito percorrere itinerari di carattere escursionistico. La traversata delle “Gorges”, infatti, per la grandiosità del percorso, è un’esperienza che conserva ancora un fascino tutto particolare. Queste gole formano il più grande canyon d’Europa, mentre la parte più famosa è costituita dal Grand Canyon, costituito da un profondo e, in alcuni tratti, strettissimo intaglio naturale percorso dal torrente Verdon, così chiamato dal colore delle sue acque. Il Grand Canyon propriamente detto, che si estende per circa 21 Km, 15 dei quali percorribili sul suo fondo, è una gola di calcare biancastro, scavata dalle acque del torrente nel corso di millenni, larga da 2 a 15 metri, tra pareti a strapiombo alte fino a 700 metri, inserite in un ambiente selvaggio formato da grandi spazi e boschi pressoché intatti. Programma di massima o 1° giorno: viaggio Sarzana-Gorges du Verdon Partenza da Sarzana per il Verdon. All’arrivo, sistemazione presso l’Hotel o rifugio per la cena e il pernottamento (se arriveremo nel pomeriggio, possibilità di effettuare la navigazione, con battelli elettrici, risalendo un tratto del Verdon). o 2° giorno: il sentiero Martel E’ considerato uno degli itinerari più belli di Francia. Sicuramente si tratta del più classico e visitato dei sentieri nel Parco del Verdon, non presenta particolari difficoltà ma non va sottovalutato per la sua lunghezza (occorrono circa 7 ore di cammino). o 3° giorno: il sentiero de l’Imbut (EEA) E’ un itinerario tecnico-sportivo di particolare bellezza. Il sentiero, infatti, si snoda tra rocce e stretti corridoi, a volte molto esposti e attrezzati con corde fisse, per cui è un percorso non adatto a chi soffre di vertigini (occorrono circa 3 ore di cammino). o 4° Giorno: viaggio di rientro a Sarzana Nel corso del viaggio di rientro a Sarzana, possibilità di sostare al pittoresco borgo bastionato di Saint Paul de Vence. Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 100, inizieranno Sabato 23 Marzo e si chiuderanno all’esaurimento dei 35 posti disponibili. Direttori di gita: L. Veneri - N. Giannini 45 VIA FRANCIGENA TRAVERSATA DA AULLA A SARZANA 02 GIUGNO La nostra Sezione ha l’onore (e l’onere) di ospitare il Raduno Nazionale sulla Via Francigena. Nel corso di questo evento,verrà organizzata una escursione sulla tappa della Via Francigena da Aulla a Sarzana, aperta dalla nostra Sezione nel 1998. Lungo questo itinerario, che costituisce la variante alta della Via Francigena, avremo modo di attraversare e vedere gli antichi paesi di Bibola, Vecchietto e Ponzano Superiore e gli scavi dell’importante sito archeologico del Castello della Brina. COMITIVA UNICA (E) Da Aulla imbocchiamo la strada asfaltata per Bibola, abbandonandola dopo circa 200 metri per salire a destra per uno stradello e successivamente per un sentiero. Saliamo lungo il bosco, incrociando la strada che porta alle Case Burcione, fino ad arrivare ad una sterrata (la si segue a destra) che ci porta direttamente all’antico paese di Bibola (ne è consigliata la visita). Ancora per sterrata e per un breve tratto di asfalto, scendiamo, in circa 20', a Vecchietto: Qui abbandoniamo il percorso del Trekking Lunigiana, ormai in disuso, per andare a destra percorrendo la vecchia mulattiera che sale lungamente nel bosco fino a sbucare alla sella delle “Quattro Strade”, toccata da un’ampia strada sterrata.. Andiamo diritti seguendo la sterrata per circa 1,5 km. Ad una curva, scendiamo a sinistra ad imboccare un sentiero che ci porterà a Ponzano. Affrontiamo, ora, con un percorso misto, l’ultimo tratto della gita: da Ponzano prendiamo una carraia che scende verso la Nuda, dove si trovano i resti del Castello della Brina e dove è in corso la campagna di scavi effettuati per conto dell’Archeologia Medievale dell’Università di Pisa.. Con un ultimo tratto in discesa, per un bel sentiero che corre nel bosco, raggiungeremo il ponte sul Torrente Amola e, per strada asfaltata arriveremo a Sarzana, termine di questa gita da “pellegrini”. Itinerario: Aulla 70m – Bibola 378m – Vecchietto 267m – “Quattro Strade” 540m – Ponzano Superiore 292m – La Brina 208m – Sarzana 25m. Dislivelli: Salita mt. 580, discesa mt. 630. Tempi: Ore di cammino: 5.30 Direttori di gita: R. Castagna, N. Lombardi Orario di partenza: Sarzana ore 8.30 46 TOSCANA ANELLO DI VOLTERRA 09 GIUGNO Questo itinerario consente, attraversando gradualmente le argille plioceniche e quelle del Miocene superiore, presso Saline, di apprezzare uno spazioso paesaggio collinare aperto verso le Colline Metallifere, ripercorrendo, nella prima parte, il tracciato della vecchia ferrovia a cremagliera che collegava Saline con Volterra, l’antica Velathri, Fu una delle dodici città principali della confederazione etrusca, circondata da una cinta muraria, ancor oggi in gran parte visibile, costruita fra il V e il VI secolo a.C. COMITIVA UNICA (E) Partiamo per un itinerario assai aperto e panoramico che ci consente di apprezzare uno spazioso paesaggio collinare aperto verso le Colline Metallifere. Da Saline, con blanda pendenza, seguiamo il tracciato della vecchia ferrovia a cremagliera, costeggiato da vecchie case cantoniere, da piccoli edifici di servizio alla linea e con numerosi ponti e terrapieni ancora ben visibili, fino a raggiungere il Convento dei Cappuccini (sec. XIV-XVI) e la vicina Volterra. Attraversiamo la cittadina per raggiungere l’antica Fonte di S. Stefano, e per un sentiero panoramico che costeggia la muraglia della grande cerchia muraria etrusca (mura di S.ChiaraBerniona), consentendo di apprezzarne in pieno tutta l'imponenza, ci porta a raggiungere la Fonte della Frana. Ritornati verso il borgo, deviamo verso il ripiano delle Balze, un imponente paesaggio calanchivo da cui lo sguardo può spaziare su un panorama sconfinato e verso il mare. Lasciata la via Pisana, si continua per Il Masso di Mandringa, per poi attraversare l'interno della valle a nord della città fra alberi da frutta e un esteso castagneto, percorrendo tracciati sterrati alternati a brevi tratti asfaltati. Raggiunta la Loc. Poggio alla Fame pieghiamo per un antico e stretto sentiero selciato che ci porta sulla via medievale che collegava Volterra con Firenze, e su cui avveniva il trasporto del sale a dorso di mulo (via salaiola). Raggiunto Pian dei Gelsi, il percorso riprende a salire in direzione di Volterra lungo una strada che si dirige in una stretta e suggestiva vallata costeggiata da ripide balze sabbiose dove un comodo stradello che ne risale il corso permette di osservare ben quattro caratteristici mulini nell'arco di poche decine di metri. Una sterrata ci permetterà di raggiungere Prato d'Era e poi Pian delle Noci per tornare in direzione della città costeggiando gli edifici dell'ex Ospedale Psichiatrico, fino ad arrivare nuovamente a Volterra. . Itinerario: Saline 92m – Volterra 500m – Pian dei Gelsi 160m – Volterra 500m Dislivelli: Salita mt. 750, discesa mt. 350 – Ore di cammino: 5,00/6,00 Direttore di gita. E. Voglino, A. Passalacqua Orario di partenza: Sarzana ore 6,30 47 ALPI APUANE LE FERRATE DEL PIZZO D’UCCELLO 16 GIUGNO Il Pizzo d'Uccello (1.781m) si distingue dalle altre cime delle Alpi Apuane soprattutto per la sua Parete Nord, un appicco di quasi 700 m di dislivello che pone la montagna al paragone con le più famose pareti dolomitiche. Ha la forma di Piramide a tre facce, con altrettante creste: NE e la SSE che delimitano un piccolo triangolare versante orientale, mentre la cresta ONO di Nattapiana è lunghissima (2 km) e divide la vertiginosa muraglia Nord dai ripidi scoscendimenti Sud di Vinca. COMITIVA UNICA (EEA) Da Vinca, raggiunta la parte più alta del paese, imbocchiamo il sentiero n° 191 che porta alla Foce dei Lizzari, dove si incontra il n° 190 (sentiero attrezzato “Piotti”) proveniente dalla Foce Giovo. Imbocchiamo il sentiero attrezzato “D. Zaccagna” scendendo per una ripida diagonale che ci porta ad attraversare il versante nord della cresta di Nattapiana, sino alle cave di marmo del Cantonaccio. Questo tratto di percorso, in parte coperto dal vegetato, in parte scoperto su pareti di roccia, in altra parte ancora attrezzato con cavi metallici, ha una precisa connotazione: quella di muoversi su un tracciato con forte pendenza e piuttosto accidentato. Giunti al punto di quota minima ( 800 mt ca.) riprendiamo a salire, attraversando i pendii boscosi sottostanti la parete N del Pizzo d'Uccello, dirigendoci ad una evidente costola rocciosa il cui filo è percorso dalla ferrata “Tordini-Galligani”. Il tracciato della ferrata segue un costone di roccia posto a cavallo di 2 canali, di cui quello a destra, salendo, si raccorda e si chiude poi con la parete nord del Pizzo d’Uccello. Il percorso, per chi è abituato a salire vie ferrate, non è eccessivamente impegnativo, salvo in un punto, leggermente strapiombante, denominato “il Naso”. Giunti alla Foce Siggioli, seguiremo il sentiero n° 187 che scende nel versante boscoso di Val Serenaia, fino ad arrivare al Rifugio Donegani, termine della gita. Itinerario: Vinca 808m –Foce dei Lizzari 1250m – Cantonaccio 800m ca – Ferrata “Tordini-Galligani” – Foce Siggioli 1390m – Rifugio Donegani 1150m Dislivelli e tempi : Salita mt. 1000, discesa mt 650 – Ore di cammino: 7,00 circa Direttori di gita: A. Piccini, G. Ricci Referente CAI Sarzana G.Vanacore Orari di partenza: Carrara ore 7,00, Sarzana 7,30 48 APPENNINO PARMENSE I LAGHI DELLA VAL CEDRA 23 GIUGNO Escursione organizzata dalla nostra Commissione TAM nel Parco dei “Cento Laghi”. Questo Parco tutela un territorio tipicamente montano ricco di importanti testimonianze geomorfologiche, ammantato dai boschi, le cui valli si distendono in ampie conche modellate dagli antichi ghiacciai e oggi occupate da numerosi laghi e laghetti. COMITIVA UNICA (E) Da Valditacca, seguiamo, per circa mezz’ora la strada che porta ai Lagoni, per poi scendere a sinistra ad attraversare il Torrente Cedra della Colla. Superato il ponte, imbocchiamo la strada forestale che , con diversi tornanti, prende rapidamente quota lungo le pendici del Bosco della Pianaccia. Dopo una salita piuttosto lunga, il percorso diventa più pianeggiante e in breve si raggiunge la Baracca Verde, dove giriamo a sinistra in direzione di “Pietra Ginocchiera”, nome dato dagli abitanti di Valditacca ad un grosso masso con un incavo dove tutti provano ad incastrare il proprio ginocchio. Proseguendo, superiamo il bivio con il sentiero 709b (da dove arriveremo dal Lago Ballano) e andiamo ad attraversare il Rio dei Frasconi, dal quale imbocchiamo il ripido sentiero che risale il vallone fino a pervenire alla conca del Lago Verde in prossimità della diga. Proseguiamo per la strada forestale che sale alla sovrastante sella dalla quale imbocchiamo il sentiero (segnavia 707a) che scende lungo la costa detta “Il Montone” attraverso il bosco di faggi, fino ad arrivare ad una pietraia dove si apre un panorama di primo ordine sulla conca del Lago Ballano. Ai margini della pietraia sorge un esteso nucleo di abete bianco di origine autoctona ed oggetto di misure di salvaguardia. Giunti al bivio con il sentiero 707, andiamo a sinistra, attraversando una delle più belle fustaie di faggio dell’Appennino, fino ad arrivare al Lago Ballano. Percorsi un centinaio di metri, giriamo a destra e imbocchiamo una pista forestale (segnavia 709b) che, dopo una breve salita, attraversa un bosco di conifere denominato ”Il Bardino”. Giunti in prossimità di un tornante, imbocchiamo un sentiero più stretto che, in poco ci porta ad attraversare il Rio del Lago Verde, oltre il quale ritroviamo il percorso seguito all’andata che ci riporta al punto di partenza a Valditacca. Itinerario: Valditacca 1010m – Lago Verde 1506m – sella 1556m – Lago Ballano 1343m – Valditacca 1010m Dislivelli: Salita e discesa mt. 650 Tempi: Ore di cammino: 5.30/6.00 Direttori di gita: S. Cavallini, D. Tenerini Orario di partenza: Sarzana: ore 7.30 49 DOLOMITI: DALL’ALPE DI SIUSI AL PASSO SELLA 28/29/30 GIUGNO Bellissima traversata nel cuore delle Dolomiti, attraverso l’Altopiano di Siusi e lo Sciliar. L'Alpe di Siusi (in ladino Mont Sëuc, in tedesco Seiser Alm), è un altopiano dolomitico dell'Alto Adige. che si estende per 52 km² tra la Val Gardena, il massiccio dello Sciliar e il Gruppo del Sassolungo Il Massiccio dello Sciliar 2563m (in tedesco Schlern, in ladino Sciliar) è uno dei più caratteristici gruppi delle Dolomiti e la sua sagoma costituisce uno dei profili più conosciuti dell'Alto Adige. Situato al centro del Parco naturale dello Sciliar, è di facile accesso, per gli amanti del trekking, dalla Val di Tires, da Siusi e da Fiè allo Sciliar e, soprattutto, dall'Alpe di Siusi. PROGRAMMA INDICATIVO • Venerdì 28 Giugno: Compatsch 1720m -Rifugio Bolzano 2457m (E) Descrizione del percorso: Dal parcheggio poco prima di Compatsch 1720m, prenderemo la seggiovia che ci porterà direttamente a Spitzbühel 1935m, da qui seguiremo la forestale n°5 che giunge alla Malga Saltner 1832m. Il successivo "Sentiero dei turisti" si inerpica a serpentina sul pendio dello Sciliar, passando per una zona ricca di pini mughi, fino al Rifugio Bolzano. Dislivello: Solo salita, m.737 – Ore di cammino: 3,00 circa • Sabato 29 Giugno: Rifugio Bolzano 2450m – Rifugio Alpe di Tires 2440m (E) Descrizione del percorso: Ripercorso un breve tratto del “sentiero dei Turisti”, svoltiamo alla prima deviazione sulla destra per prendere il sentiero dell’Alta via delle Dolomiti n.9, il n° 4, che procede quasi pianeggiante sull'altipiano dello Sciliar verso l'Alpe di Tires. Giunti rapidamente ai piedi della Cima di Terrarossa 2655m, scendiamo fino alla parte superiore del "Buco dell'Orso". Lasciamo il sentiero n° 4 che va al rifugio Alpi di Tires e prendiamo a destra il sentiero n° 3 per affrontare la discesa attrezzata ma facile del Buco dell’Orso. Alla fine del buco incontriamo a sinistra il sentiero 3a che ci porta al Rifugio Bergamo 2134m. Dopo una sosta, proseguiamo in direzione della conca del Principe dove poco dopo si incontra una deviazione del sentiero 3a con il 554, continuiamo la salita mantenendo la sinistra, dopo poco incontriamo il sentiero 554 che viene dal Passo Principe, seguendolo fino al Passo Molignon 2598m, dal quale scendiamo fino al Rifugio Alpe di Tires. Dislivelli: salita mt 148, discesa 450 – Ore di cammino: 5,00 circa • Domenica 30 Giugno: Rifugio Alpe di Tires 2440m – Passo Sella 2180m (E) Descrizione del percorso: Partiti dal Rifugio, si prosegue con il sentiero n°4 (Alta via delle Dolomiti n.9 ), si valica il Passo dell’Alpe di Tires 2440m per poi giungere a quello del Duron 2168m. Si percorre la cresta meridionale dell'Alpe di Siusi col sentiero 4 - 594 fino al Rifugio Sasso Piatto 2297m, punto tappa per una sosta. Dal Rifugio Sasso Piatto proseguiamo per il sentiero n°4 Alta Via delle Dolomiti n.9 o sentiero Friedrich August (in onore dell’'imperatore di Sassonia, che spesso veniva in Alto Adige ad arrampicare) che porta al Rifugio Sandro Pertini 2300m e successivamente al Rifugio Friedrich August 2298, passando per la Forcella Rodela 2318m scendiamo al Rif. Salei 2222m e giungiamo così alla meta finale della nostra gita: Passo Sella. Dislivelli: solo discesa, mt. 260 – Ore di cammino: 5,00 circa Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 120, comprensiva della quota di iscrizione di € 20, quest’ultima non restituibile in caso di rinuncia, inizieranno Sabato 4 Maggio Direttore di gita: M. Sarcinelli 50 ALTA VAL DI VARA CAMMINANDO CON GLI AMICI DI DON SANDRO: 30 GIUGNO Lungo il tracciato che da Varese Ligure porta al Passo del Bocco, troviamo, qualche chilometro prima del passo, un gruppo di case con una chiesetta: è Cassego, antico paesino edificato nell’alto vallone del Torrente Scagliana, affluente del Fiume Vara e raggiungibile anche dai sentieri che scendono dall’AV dei Monti Liguri Liguri.. Con il parroco del Paese, Don Sandro Lagomarsini è in piedi una collaborazione pluriennale, con il Gruppo “Terre Alte” della nostra Sezione che consiste nell’organizzare una camminata per il giorno della Santissima Trinità, che quest’anno cade il 30 Giugno. Sarà l’occasione per confrontarci con un’esperienza pastorale di estremo interesse per gli abitanti della valle e per chi, come noi, vuole approfondire le tematiche relative alla vita sulle nostre montagne. La conoscenza del territorio, che Don Sandro ha maturato in tutti i suoi molteplici aspetti, è fonte di riflessione e crescita per chi ha a cuore i “segni” che l’uomo ha lasciato nel suo passare, generazione dopo generazione, sulle “Terre Alte”. Come sempre, il nostro amico “intonacato” (nel senso che veste l’abito talare) ci proporrà una camminata sui vecchi sentieri che, numerosi, si intersecano nei monti che fanno da corona all’Alta Val di Vara e che Egli frequenta e percorre da parecchi anni, conoscendoli, dunque, molto bene. Il programma dettagliato, con il percorso proposto dal “Don”, sarà reso noto a tempo debito. Accompagnatore: Don Sandro Lagomarsini - Orario di partenza: Sarzana ore 8.30 51 APPENNINO PARMENSE LAGONI: CAMMINARE E ARRAMPICARE 07 LUGLIO Il titolo scelto condensa lo scopo di questa iniziativa della Sezione. Infatti, gli iscritti verranno divisi in due gruppi: il gruppo “A”, andrà con il nostro Istruttore di Arrampicata Libera, Lorenzo Taponecco, a provare l’emozione e i primi rudimenti dell’arrampicata (numero limitato, ovvio!); il gruppo “B”, invece, effettuerà un bel giro a piedi nell’Alta Valle del Torrente Parma dei Lagoni, percorrendo un giro ad anello con partenza e arrivo ai Lagoni o Laghi Gemini. GRUPPO “A”: Questo gruppo, il cui numero massimo di partecipanti sarà limitato salirà al Lago Scuro e, da lì, si porterà sotto alla parete del Monte Scala dove, sotto la guida dell’Istruttore di Arrampicata Libera, Lorenzo Taponecco, i neofiti arrampicatori o presunti tali, proveranno a muovere i primi passi sulla roccia, ad imparare manovre di corda, nodi, assicurazioni e autoassicurazioni e quant’altro inerente con il mondo dell’arrampicata. GRUPPO “B”: Il punto di partenza è dal Rifugio Lagoni, in prossimità del lago omonimo inferiore (o Lago Gemini Inferiore). Imbocchiamo il sentiero n° 711/A che sale in direzione SE sopra i due laghi fino ad arrivare alla Sella Pumacciolo, dove incrociamo il lunghissimo sentiero 737 che collega Schia con il Monte Paitino (lungo quasi 20 km) e dove ci affacciamo nella vallata della Cedra di Valditacca. Scendiamo brevemente su questo versante seguendo il segnavia 711, poco evidente e scarsamente segnato, fino a risalire, con pendenza quasi costante, alla Rocca Pianaccia, dalla quale, procedendo per l’ampio crinale prativo, arriviamo sulla vetta del Monte Sillara, punto più alto del crinale appenninico che va dal Lagastrello alla Cisa. Dalla vetta seguiamo il crinale in direzione NO (segnavia GEA 00) fino ad arrivare al Monte Paitino dal quale ci abbassiamo alla sella omonima. Qui abbandoniamo lo 00 che prosegue verso il M.Matto per imboccare il segnavia 713 che si abbassa verso una conca disseminata di grandi massi fino ad arrivare alla Capanne di Lago Scuro. Superate le capanne, ritroviamo il segnavia 711 seguendo il quale arriviamo, in circa mezz’ora, ai Lagoni, chiudendo così l’anello di questa bella gita. Itinerario “A”: Lagoni 1342m – Lago Scuro 1526m falesia del M.te Scala 1650 e ritorno. Itinerario “B”: Lagoni 1342m – Sella Pumaciolo 1600m ca – Rocca Pianaccia 1712m – Monte Sillara 1859m – Monte Paitino 1814m - Sella Paitino 1750m ca – Capanne di Lago Scuro 1536m – Lagoni 1342m. Dislivelli: Comitiva “A”: salita e discesa mt. 300 ca Comitiva “B”: salita e discesa 600. Tempi: Comitiva “A”: ore di cammino 7,00 Comitiva “B”: ore di cammino 5,00 Direttori di gita: Comitiva “A”: L. Taponecco Comitiva “B”: G. Moruzzo, M. Sarcinelli Orario di partenza: Sarzana ore 7,00 52 DOLOMITI (Località da definire)) 35° SOGGIORNO ESTIVO 07-21 LUGLIO Per questo ormai tradizionale appuntamento estivo, giunto alla sua 35 edizione, ci capita, quasi sempre, quando diamo alle stampe il “Programma di Attività” annuale di non avere le idee ancora ben chiare in merito alla scelta della località dove verrà svolto il tradizionale “Soggiorno Estivo”. Di preciso, non sappiamo ancora dove ”scarpineremo”, però, considerando l’orientamento degli ultimi anni, e il “fiuto” del Dott. Cozzani, che da alcuni anni ha “all’anima” l’organizzazione del Soggiorno (e che ringraziamo), la scelta per questa 35^ edizione del Soggiorno Estivo sarà ancora una volta per le Dolomiti. Fatta questa doverosa premessa, rammentiamo, a chi gli “frulla per la testa” di partecipare a questo tradizionale appuntamento in montagna, che i periodi di permanenza al Soggiorno Estivo sono improrogabilmente i seguenti tre: 1 settimana, 10 giorni, 2 settimane; Detti periodi, dovranno essere compresi fra Domenica 7 e Domenica 21 Luglio e dovranno avere la durata stabilita in accordo con l’albergatore: 1 o 2 settimane o 10 giorni. Si rammenta che, onde evitare spiacevoli discussioni, non saranno accettate deroghe a quanto stabilito per evitare quello che è successo nel 2009 quando i proprietari dell’Hotel Oswald di Selva di Val Gardena (e il segretario) si sono ritrovati alle prese con 11 periodi (5, 6 giorni, una settimana, 10 giorni, due settimane, chi voleva partire un gidalorno prima, chi un giorno dopo, ecc.). Fatta questa precisazione, non resta altro che selezionare la struttura che ospiterà la comitiva della nostra Sezione, fiduciosi che la scelta cada su un albergo che fornisca un binomio accettabile qualità/prezzo e che abbia a portata di mano, anzi, di piede, la possibilità di effettuare escursioni che soddisfino le diverse velleità del popolo deambulante presente al Soggiorno Estivo. Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 120, comprensive della quota di iscrizione di € 20, quest’ultima non restituibile in caso di rinuncia, inizieranno Sabato 11 Maggio. 53 STUBAITHAL (AUSTRIA) 26° TREKKING DA RIFUGIO A RIFUGIO 14-21 LUGLIO Lo Stubaier Hohenweg (Alta Via dello Stubai) rappresenta uno dei trekking più spettacolari delle Alpi. Circonda la corona delle montagne attorno alla parte posteriore della Valle Stubai ed impressiona per i paesaggi spettacolari, panorami entusiasmanti. Il sentiero non passa attraverso i ghiacciai e non sono quindi necessari piccozza e ramponi. Alcuni passaggi, un po’ esposti, sono attrezzati con manovie metalliche e scalette a pioli. Tecnicamente, richiede qualche esperienza alpina e sicurezza di passo senza sofferenza di vertigini. PROGRAMMA • 14/7 - 1^ tappa: Schlick 2000 - Rifugio Starkenburger (2200m). Ore 2.00 Viaggio in auto private per Schlick, indi, a piedi per il rifugio Starkenburger. Ore 2.00 • 15/7- 2^ tappa: Rifugio Starkenburger (2200) – Fransenn Hùtte (2147m) E’ la tappa che presenta il dislivello più contenuto e un suggestivo panorama sulla cresta centrale dello Stubai. richiede sicurezza di passo nell’attraversare un lungo ghiaione.Ore 6.00 • 16/7- 3^ tappa: Fransenn Hùtte (2147m) – Neue Regensburger Hùtte (2287m). La tappa, dopo un lungo tratto pianeggiante, presenta la salita allo Schrimmenieder (2706m) e quindi la discesa al rifugio Neue Regensburger Hutte. Ore 4.00 • 17/7- 4^ tappa: Neue Regensburger Hùtte (2287m) – Dresdner Hùtte (2308m). Si sale a raggiungere il passo più alto del trekking, Grawa Grubennieder (2881m), da cui si gode un bellissimo panorama sul ghiacciaio dello Stubai. Poi si prosegue, con molti saliscendi, fino a superare il Wildegruben (2500m) e scendere al Dresdner Hùtte (2278m). Ore 6,00 • 18/7- 5^ tappa: Dresdner Hùtte (2308m) – Nùrnberger Hùtte (2278m). Dal Rifugio si sale verso il Beiljoch (2672m), da dove si ammira il panorama dell’imponente ghiacciaio Sulzennauferner, quindi si scende fino al Sulzenau H (2191m) si prosegue per prati e laghi, Superato il passo di Niederl (2629m), si scende al Nùrnberger Hùtte (2278m) Ore 6.00. • 19/7- 6^ tappa: Nùrnberger Hùtte (2278m) – Bremen Hùtte (2413m) Tappa geologicamente molto interessante con panorama sulla cresta centrale dello Stubai e la presenza di un piccolo laghetto che esce dalla bocca di un ghiacciaio. Ore 4.00 • 20/7- 7^ tappa: Bremer Hùtte (2413m) – Innsbrucker Hùtte (2369m) E’ la tappa più lunga e con il maggior dislivello complessivo, circa 1100 metri. Offre panorami bellissimi sia sulle Alpi dello Stubai che su quelle dello Zillertal. Il percorso è caratterizzato da continui saliscendi e dall’ascesa al Pramarnspitze (2511m). Ore 7.00 • 21/7- 8^ tappa: Innsbrucker Hùtte (2369m) – Neder (1000m). Si scende lungo la magnifica vallata fino a Neder (ore 2.30) e si ritorna a Sarzana. Le prenotazioni inizieranno Sabato 18 Maggio e saranno valide solo se accompagnate da una caparra di € 120, comprensiva di € 20 di iscrizione. Direttori di gita: G. Moruzzo, P. Tonelli 54 PIRENEI: TREKKING DA RIFUGIO A RIFUGIO 21-28 LUGLIO Il complesso montuoso dei Pirenei divide la penisola iberica dal resto d’Europa e la parte centrale comprende le vette più alte, tra cui il Monte Perdido, terza vetta del gruppo. Il trekking prescelto, parte e arriva a Gavarnie, in territorio francese. L’itinerario si svolge tra Spagna e Francia in un ambiente dove la natura, l’acqua e la roccia dominano incontrastate modellando boschi, montagne e vallate, un ambiente ricco di una grande varietà di specie animali e vegetali. Cascate altissime (incontreremo la più alta d’Europa, pensate, 400 metri di salto!), pascoli, foreste di conifere, ghiacciai, prati, faggeti, brughiere e pietraie ne fanno un ambiente naturale caratteristico, selvaggio e incontaminato di notevole varietà e interesse. La maestosità degli ambienti attraversati è avvalorata anche da grandi pinete e canyon profondi più di 1000 metri che rappresentano il simbolo del parco. Come accennato sopra, saremo nel centro della catena pirenaica, infatti quello di Ordesa è, per estensione, il secondo parco a livello nazionale. metri di larghezza. Le pareti si ergono verticalmente, offrendo un grande spettacolo, impreziosito da innumerevoli cascate, torrenti e rapide che si trovano ovunque all’interno del parco. Molti sono gli animali che ancora lo popolano. Vi si possono trovare numerosi esemplari di sarrio o izoard (il camoscio pirenaico), marmotte, capre selvatiche dei Pirenei e perfino alcuni orsi e linci. Fra le alte pareti, è possibile scorgere il gipeto, l’aquila reale, il falco e l’avvoltoio. Programma di massima: • 21/7 – 1° giorno: Sarzana-Cirque de Gavarnie (Francia) Viaggio in auto private per Gavarnie. All’arrivo, pernottamento presso il Gite “Le Gypete”. • 22/7- 2° giorno: Gite Le Gypete (1380m) – Refuge des Espuguettes 2027m) Dislivello: in salita mt. 647 – Ore di cammino 3,00 circa.- Difficoltà (E) • 23/7- 3^ tappa: Refuge des Espuguettes (2027m) – Refuge Breche de Roland (2587m) Dislivelli: salita mt. 1200, discesa mt. 660 – Ore di cammino: 7,00 circa – Difficoltà (E) • 24/7- 4^ tappa: Refuge Breche de Roland (2587m) – Refuge de Goriz (2200m) Dislivelli: salita mt. 620, discesa mt. 640 – Ore di cammino 5,00 – Difficoltà: (EE) • 25/7- 5^ tappa: Monte Perdido (3355m): Partenza e arrivo, Refuge de Goriz (2200m) Dislivelli: salita e discesa 1155m – Ore di cammino: 8,00 – Difficoltà (EE) • 26/7- 6^ tappa: Refuge de Goriz (2200m) – Refugio San Nicolas (1338m) Dislivelli: salita mt. 150, discesa mt. 1000 – Ore di cammino 8,00 – Difficoltà (E) • 27/7- 7^ tappa: Refugio San Nicolas (1338m) – Gite Le Gypete (1380m) Dislivelli: Salita mt. 932, discesa mt. 893 – Ore di cammino: 7,00 – Difficoltà (E) • 28/7- 8^ tappa: Gite le Gypete al Cirque de Gavarnie (Francia) - Sarzana Viaggio di rientro in auto per Sarzana Le prenotazioni inizieranno Sabato 18 Maggio e saranno valide solo se accompagnate da una caparra di € 120, comprensiva di € 20 di iscrizione. Direttore di gita: M. Sarcinelli 55 ISOLA D’ELBA NOTTURNA AL MONTE CAPANNE 20-21 LUGLIO Gita insolita che unisce il fascino del tramonto e dell’alba visti dal Monte Capanne, punto culminante dell’Isola d’Elba, dove dormiremo all’addiaccio. La vetta, pur se deturpata da decine di antenne e dall’arrivo della cabinovia, permette una vastità di orizzonti a 360°: le isole di Pianosa, Capraia, Montecristo, Corsica, la linea di costa maremmana e, sotto di noi, tutta l’Isola d’Elba. Se il tempo sarà favorevole, lo spettacolo inimitabile che vedremo dal Monte Capanne, ci ripagherà ampiamente della fatica profusa dalle nostre gambe PROGRAMMA • Sabato 20 Luglio Partenza da Sarzana in treno (se gli orari ci garbano) alla volta di Piombino Marittima e imbarco sul primo traghetto utile alla volta dell’Isola d’Elba. All’arrivo a Portoferraio, dopo un’ora circa di navigazione, ed aver gironzolato un po’ per la città, prenderemo un pullman di linea per Procchio, dove rimarremo spaparanzati sulla spiaggia fino a pomeriggio inoltrato per poi salire sul pullman di linea per Marciana. Dal paese seguendo la vecchia mulattiera che passa per il Romitorio di San Cerbone, arriveremo, in circa 2h30’ di cammino, sul Monte Capanne, dove avremo modo di vedere il tramonto e dove piazzeremo i nostri sacchi a pelo per prepararci per dormire all’addiaccio. • Domenica 21 Luglio Dopo esserci svegliati in tempo per assistere al sorgere del sole, iniziamo gli oltre 1000 metri di discesa che ci porteranno a Pomonte, Seccheto o Fetovaia (dipenderà dallo stato dei sentieri) dove riprenderemo il pullman per Portoferraio e fare ritorno a Sarzana. • Avvertenze Considerato che dormiremo all’addiaccio, è indispensabile il sacco a pelo (anche se è Luglio, la notte fa freddino) e, per le schiene e fondoschiena più delicati, qualcosa da mettere fra il sacco a pelo e il terreno perché la vetta del M. Capanne non è certo un prato all’inglese. Conviene portarsi costume, magliette di ricambio, asciugamano, cappello da sole, giacca a vento e cazzate varie. Per ovvie ragioni, la gita verrà effettuata solo in condizioni meteorologiche favorevoli. Prenotazioni: da Sabato 6 Luglio. Direttore di gita: C. Codeluppi 56 MESE DI AGOSTO In questo mese, dove la maggior parte degli italiani va a spaparanzarsi al mare, noi ne approfittiamo per andare dalla parte opposta, un po’ più in alto e programmare qualche cosina “al di sopra delle righe”. Si tratta di iniziative rivolte ai soci che hanno già qualche “infarinatura” di montagna, di conoscenza dei nodi fondamentali e che non abbiano problemi di vertigini, soprattutto per le salite su vie ferrate di un certo impegno. La classificazione di queste proposte e da considerare EE, EEA. • 09/12 Agosto: via delle Bocchette e sentiero SOSAT Venerdì 9: Partenza da Sarzana per Madonna di Campiglio e Rif. Vallesinella 1513m. Indi, a piedi, per il Rifugio Pedrotti (2491m) – Dislivello mt. 980 ore di cammino 4,00 Sabato 10: Sentiero attrezzato delle Bocchette Centrali. Itinerario: Rifugio Pedrotti (2491m) – Bocchette Centrali - Rifugio Alimonta (2580m) – Dislivelli: 270+330 – Ore di cammino: 3,30 Lunedì 11: Sentiero SOSAT. Itinerario: Rifugio Alimonta (250m) – Sentiero attrezzato SOSAT – Rifugio Tuckett (2272m) – Dislivello: 400+150 – Ore di cammino 3,00 Martedì 12: Sentiero attrezzato delle Bocchette Alte. Itinerario: Rifugio Tuckett (2272m) – Bocca del Tuckett – Rifugio Brentei (20182m) – Rifugio Vallesinella 1513m. – Dislivelli: mt 1500+710 – Ore di cammino: 8. Successivo rientro a Sarzana. Direttori di gita: N. Giannini - M. Sarcinelli • 24/25 Agosto: Le Vie Ferrate della Val di Susa Primo giorno: Partenza da Sarzana alla volta della Val di Susa. Giunti all’imbocco della valle, inizieremo a salire lungo la Via Ferrata “Carlo Giorda”, molto bella e non eccessivamente impegnativa, che sale lungo il costone roccioso sulla sommità del quale incombe l’imponente complesso abbaziale della Sacra di San Michele, terminando la salita nei suoi pressi. Cena e pernottamento in una struttura della zona. Secondo giorno: Andiamo verso l’Orrido di Chianocco.. una profonda incisione larga una decina di metri e profonda circa 50, scavata dal torrente Prebèc nelle rocce carbonatiche della Valle Susa. La Via Ferrata si sviluppa dentro al canyon, racchiuso tra due immense pareti di calcare bianco, tenero e molto strapiombante, alte circa un ottantina di metri e poca distanza tra loro, a volte meno di 10 metri. Qui l’ itinerario si snoda con abile percorso, costantemente in traversata, dapprima sul fianco sinistro, e poi, dopo aver attraversato un ponte tibetano, su quello destro, con molti gradini per superare agevolmente le lisce pance delle rocce dell’ Orrido. Direttori di gita: N. Giannini - M. Sarcinelli • Le “Vie dimenticate” Le “Vie dimenticate” sono gli storici percorsi delle “vie di lizza”. Erano vie, dalle quali i cavatori, con enorme fatica e rischio della vita, “lizzavano” i blocchi di marmo, posti su slitte di legno di quercia (localmente detto legno di “lizza”, dalla quale il nome “vie di Lizza”) fino al piano di carico dove venivano caricati su carri, trainati da lunghe file di buoi, per essere portati alle segherie. Lizza del Padulello, detta anche Lizza Silvia o Lizza Pellini Resceto – Lizza del Padulello – cave della Focolaccia – Lizza Magnani (o Vettolina) – Resceto Lizza della Tacca Bianca Le Gobbie – Uncini – Cava della Tacca Bianca – Passo del Vaso Tondo – M.Altissimo – Le Gobbie Direttori di gita: N. Giannini - P. Tonelli Per partecipare a queste iniziative, limitate ad un massimo di 20 partecipanti, è necessario avere, oltre che esperienza e buona preparazione fisica, il seguente materiale: Imbragatura, casco, cordino, moschettoni, set da ferrata e, per le Bocchette, ramponi e piccozza. 57 ALPI APUANE PASSO DEL VESTITO-VAGLI 01 SETTEMBRE Bella e panoramica traversata che dalla Valle della Turrite Secca ci condurrà nella Valle dell’Edron, occupata, nella parte alta, dal Lago di Vagli, famoso per il paese sommerso di Fabbrica di Careggine. La gita prevede due comitive: la “A” che salirà sul Monte Sella passando all’interno della Cava di marmo e per la Cava Bagnoli; la “B”, invece transiterà dagli ameni prati del Passo Sella. COMITIVA “A” (EE) Dal Passo del Vestito, imbocchiamo il sentiero 150 che risale il breve Canal Buro, riuscendo alla quota 1389m. Proseguendo per il crinale spartiacque dentellato e roccioso (alcuni passi su roccette), arriviamo alla Sella 1377m, al piede del M. Màcina e, traversando diagonalmente, arriviamo al Passo Sella. Dal Passo, seguiamo la marmifera che entra nella spettacolare Cava di Piastreto, per poi uscire da una apertura che da sull’orrido vallone del Canale di Renara, per portarci alla Cava Bagnoli (fare particolarmente attenzione in questo tratto!) e, da lì, saliremo sulla vetta del Monte Sella. Dalla vetta imbocchiamo il piccolo sentiero che aggira il cocuzzolo sommitale e che scende lungo lo scosceso e ampio versante orientale fino ad arrivare al Passo Sella dove ci ricongiungiamo al resto della comitiva. Imbocchiamo ora il sentiero n° 31 che, dopo un tratto allo scoperto, si inoltra nella bella faggeta che scende verso il Vallone di Ripanaia, regalandoci alcuni tratti di sentiero ancora ben acciottolato. Giunti nella conca di Arnetola, superiamo la storica Via Vandelli, oggi ridotta a strada di cava e, seguendone il vecchio tracciato, in buona parte asfaltato, arriveremo a Vagli Sopra. COMITIVA “B” (E) Seguirà lo stesso itinerario della Comitiva “A” ad esclusione della salita al Monte Sella (qualche tratto del sentiero merita un po’ di attenzione). E’ possibile e altamente spettacolare, visitare la Cava di Piastreto o del Sella. Itinerario “A”: Passo del Vestito 1064m – Passo Sella 1500m – Cava in galleria – Cava Bagnoli – Monte Sella 1739m – Passo Sella 1500 – Arnetola 900m – Vagli Sopra 681m Itinerario “B”: Passo del Vestito 1064 – Passo Sella 1500m – Arnetola 900m – Vagli Sopra 681m. Dislivelli: Comitiva “A”: salita mt. 700, discesa mt. 1070 Comitiva “B”: salita mt. 450, discesa mt. 850. Tempi: Comitiva “A”: ore di cammino 7,00 Comitiva “B”: ore di cammino 5,00 Direttori di gita: Comitiva “A”: G. Bogazzi, A. Piccini Comitiva “B”: V. Fiorentini Referente CAI Sarzana: P. Tonelli Orari di partenza: Sarzana ore 7, 00 Carrara ore 7,30 58 APPENNINO TOSCO-EMILIANO TRAVERSATA: PASSO DELLE RADICI – ABETONE 07-08 SETTEMBRE Per il terzo anno consecutivo, proseguiamo nella nostra traversata del crinale dell’Appennino. Nel 2011 abbiamo coperto il tratto dalla Cisa al Lagastrello, l’anno successivo quello dal Passo di Pradarena al Passo delle Radici. Quest’anno, riprendiamo da dove eravamo arrivati lo scorso anno, dal Passo delle Radici, per arrivare all’Abetone, dopo aver spezzato questa due giorni con un pernottamento al Lago Santo Modenese. • Sabato 07 Settembre: dal Passo delle Radici al Lago Santo modenese (E) Dal Passo delle Radici (ma è meglio partire dal bivio di San Pellegrino in Alpe), si segue il segnavia 00, prima per uno stradello e poi il sentiero che porta a Monte Albano e alla Bassa del Saltello. Proseguiamo a superare il Monte Romecchio e la Cima d’Uomo per poi abbassarci al Colle Bruciata e scendere al Lago Santo Modenese, presso il Rifugio per il pernottamento. Itinerario: Passo delle Radici (bivio S. Pellegrino)1627m – M. Albano 1693m – Bassa del Saltello 1620m – Monte Romecchio 1702m – Colle delle Vacche 1628m – Cime di Romecchio 1791m – Sella q. 1700ca - Cima dell’Omo 1859m – Colle Bruciata 1700m – Passo Boccaia 1587m - Rifugio al Lago Santo Modenese1501m Dislivelli e tempi: salita mt. 500, discesa mt. 600 - Ore di cammino: 5,00/6,00 • Domenica 08 Settembre: Lago Santo Modenese-Abetone (E) Lasciato il Lago Santo Modenese andiamo a risalire imbocchiamo il sentiero per la Foce a Giovo. Percorse qualche centinaia di metri, saliamo a destra a risalire il Vallone del Lago Baccio fino a sbucare al “Passetto” dal quale saliamo al Monte Rondinaio (1964m), il punto più alto toccato dalla traversata. Scendiamo alla Foce a Giovo per salire al Monte Femminamorta e all’Alpe Tre Potenze. Scendiamo ad attraversare l’Alta Val di Luce passando nelle vicinanze del Lago Piatto, per poi salire al Monte Gomito e scendere, infine, all’Abetone, termine della traversata. Itinerario: Lago Santo Modenese 1501m – Lago Baccio 1554m – il Passetto 1850m – Monte Rondinaio 1964m – Foce a Giovo 1674m – Femminamorta 1881m – Alpe Tre Potenze 1940m – Val di Luce 1700m ca – M.te Gomito 1892m – Abetone 1325m. Dislivelli e tempi: salita mt. 1000, discesa mt. 1200 – Ore di cammino: 6,00/6,30 Direttori di gita: M. Sarcinelli, G. Nicolini 59 SETTIMANA PER IL 150° ANNIVERSARIO DEL CLUB ALPINO ITALIANO 14/22 SETTEMBRE Quest’anno il CAI celebra i suoi 150 della fondazione. Costituito 1l 23 Ottobre 1863 a Torino – anche se si può affermare che la sua fondazione ideale sia avvenuta il 12 Agosto dello stesso anno, durante la celeberrima salita al Monviso portata a termine dal ministro delle Finanze Quintino Sella, dal deputato calabrese Giovanni Barracco e da Paolo e Giacinto Ballada di Saint Robert. Fatta l'unità del Paese da due anni, anche questa prima ascensione «nazionale» doveva servire a fare gli italiani. Proprio come il Club Alpino che, nato di fatto quel giorno, ebbe poi il suo battesimo formale il 23 ottobre a Torino, al Valentino: circa duecento i soci, presidente il barone Ferdinando Perrone di San Martino, Quintino Sella come grande animatore. Tanto che dieci anni dopo, quando (sempre da ministro) si trasferirà a Roma nel frattempo diventata capitale, ne fonderà una sezione anche in riva al Tevere. Programma di massima • Sabato 14 ore 11: salone della Provincia della Spezia Inaugurazione con l’illustrazione degli eventi della settimana e conferenza stampa alla presenza delle massime autorità provinciali. • Sabato 14 ore 16: La Spezia e Sarzana inaugurazione mostre fotografiche /documentali in contemporanea a La Spezia e Sarzana, con la partecipazione dei rispettivi sindaci e autorità locali. • Domenica 15 ore 8,30: escursionismo 1^ escursione lungo i sentieri dello spezzino e del sarzanese, aperte a tutti. • Martedì 17 ore 21: La Spezia Incontro con un primo personaggio del mondo alpinistico e proiezione film. • Mercoledì 18 ore 9: La Spezia e Sarzana Incontro con gli studenti degli istituti scolastici rispettivamente di La Spezia e Sarzana – Illustrazione della mostra documentale/fotografica e proiezione video delle attività del CAI, in particolare di quelle sezionali. • Giovedì 19 ore 21,00: Sarzana Incontro con un secondo personaggio del mondo alpinistico e proiezione film. • Venerdì 20 ore 9,00: La Spezia e Sarzana Incontro con gli studenti dei rispettivi istituti scolastici di La Spezia e di Sarzana ed escursione sui sentieri dei dintorni di importanza ambientale, storico e culturale. • Sabato ore 11: Sarzana Cerimonia di chiusura della settimana del 150° anniversario del CAI • Domenica 22 ore 08,30: escursionismo 2^ escursione nei sentieri dello spezzino e del sarzanese, aperte a tutti. Il programma è indicativo ed in via di definizione. Una volta stabilito in via risolutiva il dettaglio di questa settimana del 150° del CAI, verrà data comunicazione sia attraverso gli organi di stampa, sia tramite newsletter che verrà inviata ai soci. 60 “IL GEMELLAGGIO CONTINUA….” ROMA - SARZANA E DINTORNI 21/30 SETTEMBRE Il tema di quest’anno proposto agli amici francesi sarà: Alla scoperta di Roma Con il 2013 siamo arrivati al 26° anno di gemellaggio con gli amici di Villefranche de Rouergue. Quest’anno, che tocca a noi avere l’onere ed il piacere di ospitarli (la formula è: un anno vieni da me e l’anno successivo io vengo da te), abbiamo pensato di portarli quattro giorni nella città Eterna: Roma. Il programma di questa settimana è quello che seguiamo da alcuni anni: quattro giorni in una località fuori regione (quest’anno la scelta è caduta su Roma) e il resto dei giorni dedicati a Sarzana e dintorni (colline,Lunigiana, Cinque Terre, ecc.) Programma di massima • Sabato 21 Settembre Arrivo, nel tardo pomeriggio, degli amici di Villefranche e sistemazione presso l’Hotel Al Santandrea di Sarzana. Cena e pernottamento. • Domenica 22 Settembre Partenza in mattinata alla volta di Roma. Eventuale visita di qualche sito lungo il percorso. All’arrivo, sistemazione in Hotel: cena e pernottamento. • Da Lunedì 23 a Mercoledì 25 Settembre Tre giorni dedicati alla visita di Roma: Colosseo, Catacombe, Foro Romano, Basilica di San Pietro, Cappella Sistina e Musei Vaticani, ecc., con pensione completa • Giovedì 26 Settembre Partenza per il rientro a Sarzana, con eventuali visite lungo il percorso. Cena e pernottamento presso l’Hotel Al Santandrea. • Da Venerdì 27 a Domenica 29 Programma di escursioni ”in zona”, ancora da definire. Alcune idee possono essere: un sentiero delle Cinque Terre, Il Parco di Montemarcello, con pranzo in agriturismo, le colline Sarzanesi, le Apuane, ecc. Sabato 28, in occasione della concomitanza con “Napoleonfestival” i nostri ospiti transalpini vedranno, per la prima volta, la rievocazione storica dei combattimenti, a Sarzana, delle truppe francesi contro le truppe austro-ungariche La sera di Domenica 29 Settembre, cena conviviale di saluto, insieme ai nostri amici francesi • Lunedì 30 Settembre Viaggio di rientro a Villefranche de Rouergue dei nostri amici del Club “Lo Caminaire” e….. arrivederci al 2014 Avendo necessità di conoscere il prima possibile il numero dei partecipanti, rammentiamo che le prenotazioni per la gita a Roma, accompagnate da una caparra di € 100, sono aperte dall’inizio dell’anno, e si chiuderanno al raggiungimento del numero massimo di 25 partecipanti. Direttore di gita: C. Codeluppi 61 SVIZZERA PESCIATINA (APPENNINO) PENNA DI LUCCHIO 06 OTTOBRE La Penna di Lucchio, montagna di origine calcarea, si staglia sulla lunga dorsale che dal Monte delle Lari, sul crinale appenninico, si prolunga a separare i bacini dei fiumi Serchio e Arno. Essa domina le valli della Lima e della Svizzera Pesciatina e dalla sua vetta si gode di un panorama eccellente: si vedono le Apuane, tutto il crinale appenninico, il Balzo Nero e, sotto, l’inconfondibile sagoma del paese di Lucchio, abbarbicato alla montagna e sovrastato dalla sua rocca. COMITIVA “A” e “B” (EE - E) La gita inizia da Stiappa, paese che si presenta come un agglomerato compatto di costruzioni di colore grigiastro e ben tenute e piacevole da visitare. Noi lo percorreremo entrando dalla porta meridionale ed uscendo da quella settentrionale. Dalla piazzetta esterna alla porta (fontana), ci portiamo al sovrastante acquedotto da dove ci immettiamo in una carraia malagevole che risale il castagneto che ricopre il versante a nord del paese e che, dopo circa 45’ di cammino ci porta ad una strada sterrata che seguiamo, sulla destra, fino ad arrivare ad un piccolo valico detto le Pracchie di Pontito dove troviamo un quadrivio. Saliamo diritti seguendo i pali del metanodotto e, con tre saliscendi, arriviamo sul Monte Lischeta, dal quale scendiamo alla sella delle Calcinaie, sovrastate dalla mole della Penna di Lucchio. Da questo punto, ci dividiamo in due gruppi: il primo (EE) salirà direttamente per la rocciosa cresta Sud che richiede particolare attenzione per alcuni passaggi di I° grado. Il secondo gruppo (E), proseguirà per il sentiero che aggira la Penna fino a sfociare alla Sella del Romitorio, posta tra il Monte Memoriante e la Penna di Lucchio e, seguendo la costa nord-ovest, arriverà sulla vetta della Penna di Lucchio. A gruppo riunito ritorniamo alle Calcinaie seguendo il percorso escursionistico “B”, indi, per la mulattiera che scende in direzione della piccola borgata di Zato, posta sotto le pareti calcaree della Penna di Lucchio, arriveremo al paese di Lucchio, termine della gita. Itinerario: Stiappa 627m – Le Calcinaie 946m – Penna di Lucchio 1176m – Lucchio 670m. Dislivelli: Salita mt. 620, discesa mt. 580 Tempi: Ore di cammino: 5.00/5.30 Direttori di gita: C. Codeluppi, S. Cavallini Orario partenza: Sarzana ore 7.00 62 ALPI APUANE MONTE FREDDONE 13 OTTOBRE La traversata proposta per questa gita che da Ponte Merletti porta a Isola Santa, ha il suo culmine con il Monte Freddone. Questa montagna è un rilievo a forma di irregolare piramide a tre facce ed è un buon punto panoramico sulle numerose cime che coronano la testata della Tùrrite Secca e, in particolare, sulla marmorea parete Sud della Penna di Sumbra COMITIVA UNICA (E) Partiamo da Ponte Merletti incamminandoci lungo il sentiero contrassegnato con il n° 129 che, tra abeti e castagni, sale alla chiesetta di Campanice, in amena posizione alle falde del Monte Freddone. Il sentiero traversa verso destra, tocca alcuni casolari fino a raggiungere una maestà sulla marmifera proveniente da Passo Croce ed in breve arriviamo a Fociomboli. Un sentierino in piano corre sul fianco orientale a breve distanza dal crinale: A un bivio ci si tiene alti , raggiungendo il piede del rilievo sommitale a una sella e, per i pendii sud-orientali, su tracce di sentiero, si perviene sulla vetta del Monte Freddone. Ridiscesi a Fociomboli seguendo lo stesso itinerario seguito nella salita al Monte Freddone, imbocchiamo il sentiero contrassegnato dal segnavia 11 che si inoltra nella faggeta che copre la testata del Canale delle Fredde e che ci porta nella bella ed amena conca prativa del Puntato, dove si trova una chiesetta ed alcuni casolari. Sempre seguendo il segnavia n° 11, scendiamo al paesino abbandonato di Col di Favilla (fonte) dove ci immettiamo sulla mulattiera contrassegnata dal n° 9 proveniente dalla Foce di Mosceta, seguendola sulla sinistra fino ad arrivare, in circa mezz’ora, a Isola Santa, termine della gita. Itinerario: Dislivelli e tempi: Direttori di gita: Referente CAI: Orari Partenze: Ponte Merletti 800m ca – Campanice – Fociomboli 1270m – Monte Freddone 1487m – Fociomboli 1270m – Puntato 1000m ca – Col di Favilla 900m - Isola Santa 550m. Salita mt. 700, discesa mt. 950 - Ore di cammino: 5,00/5,30 A. Branca, A. Gozzani M. Dadà Sarzana ore 7.00 – Carrara ore 7.30 63 RIFUGIO “CARRARA” A CAMPOCECINA 44 ^ CASTAGNATA SOCIALE 20 OTTOBRE Le ultime tre Castagnate Sociali sono servite per capire l’importanza di effettuare questa simpatica manifestazione, al Rifugio “Carrara” a Campocecina. La località ha tutti i requisiti (tranne uno: il gestore!) per consentirci di effettuare questo tradizionale appuntamento in questo luogo: splendida posizione, attrezzatura per la bisogna, percorsi per fare una sana camminata e, cosa più importane, la vicinanza del rifugio che, in caso di maltempo (che ci colse nel 2010), offre un riparo sicuro. Per la buona riuscita di questa castagnata ci affidiamo, come sempre, al tempo atmosferico, alla presenza numerosa dei soci e all’ospitalità dei gestori, Grazia e Gianni. Contemporaneamente vogliamo tranquillizzare i partecipanti (speriamo che siano numerosi come lo scorso anno) sul menu che ci guarderemo bene dal variare e che ci verrà somministrato dai soliti “quattro gatti addetti ai lavori” (quelli, per intenderci, che si fanno “il mazzo” ad arrostire, alla griglia, 80 kg fra rosticciane e salsicce, coadiuvati dai “vogatori” dei 40 kg di polenta e dai susseguenti pulitori dei “gamelloni” medesimi). Polenta (molla, dura, scondita) Polenta olio e formaggio, Polenta al sugo di funghi porcini) Rosticciane alla brace, Salsicce alla brace dolci nostrali, caffè, ammazzacaffè H20 (liscia, gassata, di rubinetto) Vino bicolore: (bianco e rosso: porteme a ca’) e, per finire in bellezza: ….. vin brulè e mondine per tutti. In occasione della Castagnata Sociale la Sezione organizzerà una gita a piedi su uno dei tanti sentieri che convergono a Campocecina.L’itinerario della gita verrà stabilito per tempo. 64 ALTA VAL DI VARA CASSEGO: FESTA DELLA CASTAGNA 27 OTTOBRE E’ tradizione che l’ultima domenica di Ottobre Don Sandro Lagomarsini, insieme agli amici di Cassego e Scurtabò, organizzino la “Festa della Castagna”. E’ una “festa” che, oltre a noi coinvolge anche la popolazione locale. Il programma di massima, prevede una breve camminata ( il programma del percorso ci verrà fatto pervenire, a suo tempo, da Don Sandro), un pranzo preparato dalla Comunità di Cassego presso la locale Casa Vacanze (a offerta libera) e, nel pomeriggio, la tradizionale “Festa della Castagna”. Nel corso della giornata, sarà inoltre possibile visitare l’interessante Museo Contadino annesso alla chiesa di Cassego e curato da Don Sandro (che ci farà anche da Cicerone) ed acquistare prodotti della gastronomia locale. La partenza è fissata da Sarzana (vecchio mercato) alle ore 8.30 (attenzione al cambio di orario) Disegni dei ragazzi del Doposcuola di Cassego 65 ALPI APUANE DA S. ANNA DI STAZZEMA A STAZZEMA 10 NOVEMBRE Escursione nelle Apuane orientali dove esse degradano dolcemente e ammantate di boschi verso la Versilia e la piana di Pisa. La traversata parte da Sant’Anna di Stazzema e, attraverso i Monti Gabberi e Matanna, arriva al capoluogo comunale di Stazzema. S. Anna è il paese martire dove la mattina del 12 Agosto 1944 si consumò uno dei più atroci crimini commessi ai danni delle popolazioni civili, nel quale, soldataglie nazi-fasciste uccisero ben 560 persone. COMITIVA UNICA (E) con deviazione per la Cresta S del Matanna (EE) Da Sant’Anna di Stazzema, saliamo al valico delle Focette e, per il crinale boscoso e l’ampia cresta sommitale, arriviamo alla croce posta sulla vetta del Monte Gàbberi. Scesi a San Rocchino, imbocchiamo il sentiero n° 3 che ci porta, prima orizzontalmente per terrazze coltivate sul lato Casoli e poi, in leggera salita, al valico di Grattaculo (bivio per il rifugio “Alpe della Grotta”). Continuiamo a seguire il n° 3 che va a scavalcare un marcato crinale e che prosegue a tagliare tutto il versante meridionale del Monte Matanna (in corrispondenza di Case Toggiano la comitiva “A” si staccherà per salire al Monte Matanna per la Cresta Sud – EE). Giunti alla larga insellatura della Foce del Pallone dove si inserisce il sentiero 101 proveniente Giunti alla Foce del Crocione, pieghiamo a sinistra per arrivare, in breve all’Albergo Alto Matanna, dal quale saliamo, in circa 15’ al Callare del Matanna, per poi scendere al Rifugio “Alpe della Grotta” e, proseguendo, sempre in discesa, al paese di Stazzema, termine della gita. Itinerario: Dislivelli: Tempi: Direttori di gita: Referente CAI: Orari Partenze: Sant’Anna di Stazzema 650m – Le Focette 873m – Monte Gàbberi 1108m – San Rocchino 801m – Grattaculo 860m – Case Toggiano (deviazione per il Monte Matanna 1317m per la Comitiva “A”) – Foce del Pallone 1080m – Albergo Alto Matanna 1037m – Callare del Matanna 1130m – Rifugio Alpe della Grotta 865m – Stazzema 500m. Salita mt. 800, discesa mt. 950 (per la “A”,: salita 1000, discesa 1120 Ore di cammino: 6,30/7, 00 (calcolare 30’ in più per la “A” A. Dazzi, G. Giavarini G. Nicolini Sarzana ore 7.00 – Carrara ore 7.30 66 ALPI APUANE VAL SERENAIA-EQUI TERME 24 NOVEMBRE Per questa gita ormai agli sgoccioli dell’attività 2013, abbiamo scelto un itinerario che collega la Valle del Serchio con quella del Lùcido. E’ un percorso abbastanza piacevole con poco dislivello in salita (in compenso c’è molta discesa) che ci porta dall’ambiente trasformato dalle cave di marmo che deturpano l’alta vallata di Orto di Donna, a quello più verde e rilassante della Valle di Vinca, ricoperto da boschi ultracentenari di castagni. COMITIVA UNICA (E) Se la corriera ci arriva, partiamo dal Rifugio Donegani per un sentierino che sale a tagliare la curva della strada marmifera. Ne percorriamo un tratto fino ad arrivare a un grande piazzale di cava dal quale proseguiamo in direzione nord seguendo un tronco della marmifera fino all’ultima cava, dove troviamo i tornanti di una vecchia mulattiera che ci porta alla sella prativa di Foce Giovo. Scendiamo ora, con il sentiero 175, nella valle di Vinca. Per gli ampi pendii prativi ci dirigiamo verso i ruderi sparsi delle Capanne di Giovo (fonte) dai quali ci inoltriamo nel castagneto fino ad arrivare ad una maestà posta su un tornante della vecchia strada forestale. Giriamo a destra a riprendere la mulattiera che attraversa il Canale Doglio e che, in breve, ci porta alle prime case della parte alta di Vinca. Attraversato il paese ed arrivati alla strada asfaltata, ne seguiamo un breve tratto per poi abbandonarla e imboccare la vecchia mulattiera (segnavia 39) che scende a Monzone. Scendiamo lungo questa antica via che si abbassa gradatamente per i fianchi scoscesi e rotti del Lùcido di Vinca, superando il bivio poco visibile per il vecchio monastero di San Giorgio e le rovine del Castellaccio, fino ad arrivare ad Aiola (da vedere il vecchio bassorilievo marmoreo posto sopra la porta di entrata della chiesa e proveniente dall’omonimo monastero). Dal paese ci dirigiamo a destra e in circa 15’ arriveremo a Equi Terme, dove si concluderà la gita. Itinerario: Dislivelli e tempi: Direttori di gita: Orari Partenze: Rifugio Donegani 1150m – Foce Giovo 1500m – Vinca 808m – Aiola 336m – Equi Terme 250m Salita mt. 350, discesa mt. 1250 – Ore di cammino: 5,00 M. Pegazzano, E. Voglino Carrara ore 7.00, Sarzana ore 7.30 67 LOCALITA’ (E RISTORANTE) DA DEFINIRE 44° PRANZO SOCIALE 01 DICEMBRE Per il Pranzo Sociale, giunto alla sua 44^ edizione (praticamente ininterrotto da quando è stata fondata la Sezione del CAI a Sarzana) è consuetudine cambiare ristorante ogni anno, non perché ci avvelenano, ma per ampliare la conoscenza dei ristoranti nostrani, tenendo sempre conto del rapporto qualità/prezzo. Se però, il ristorante che ci ospita ci tratta bene e ciò che ci propina è all’altezza o superiore alle promesse fatteci, può essere che facciamo uno strappo a questa regola non scritta e vi facciamo due anni consecutivi. Comunque, per scegliere il ristorante del Pranzo Sociale abbiamo quasi un anno di tempo, (così i preposti ne approfitteranno per motivare una intensa tournèe gastronomica ai vari ristoranti, trattorie, locande, bettole, ubicati nel territorio). Per quanto riguarda il Pranzo Sociale sarebbe sbagliato relegarlo ad una mera occasione gastronomica. Esso deve essere, invece, il momento ideale per rivederci e per passare un pomeriggio insieme in allegria, dove, fra una portata e l’altra, ci si riscopre amici, si fanno due chiacchiere scambiandoci idee, esperienze e, perché no, rispolverando le pagine dei ricordi. Ecco allora, che il Pranzo Sociale ha un senso, specialmente, anche se per un solo giorno, ci sentiamo parte di quella grande famiglia del CAI, dove tanti di noi sono cresciuti all’insegna dei valori che ci accomunano nel nostro frequentare la montagna. Viviamola, dunque, questa giornata! Le prenotazioni per il Pranzo Sociale inizieranno Sabato 2 Novembre. “Direttori di gita”: Mimì, Cocò e Pantagruel 68 SARZANA: SALA DELLE CAPRIATE SERATA DEGLI AUGURI SABATO 14 DICEMBRE Questa simpatica manifestazione che ha preso l’avvio nel 2002, consiste nel passare una serata insieme per scambiarci gli auguri, ascoltare il nostro Coro, festeggiare i soci che hanno raggiunto il traguardo delle ottanta primavere e quelli con 25 anni di iscrizione al CAI , e fare onore al rinfresco conclusivo. Sarà anche l’occasione per presentare il “Programma Attività 2014”, confidando che lo scrivano che lo redige e la Tipografia che lo stampa, abbiano rispettato i tempi di consegna previsti. Se non vi saranno intoppi burocratici, la manifestazione si svolgerà alla “Sala delle Capriate” sita nella Fortezza Firmafede (in caso contrario, potremmo considerare l’utilizzo della “Sala della Repubblica”, ristrutturata nell’anno 2012. Il programma, che ricalca a grandi linee quello degli anni scorsi, è il seguente: • Presentazione del “Programma Attività 2014” a cura di Giuliano Vanacore, Presidente della Sezione del CAI di Sarzana • Dono del bollino 2014 ai soci che, essendo della classe 1934, compiono ottant’anni: Maria Antonima, Mario Frau, Helga Hormann, Angela Memola, Gianfranco Temani. • Premiazione dei seguenti Soci venticinquennali: Bruno Ambrosi, Nella Battolini, Stefano Bruni, Rino Casini, Adriano Cavazzuti, Franco Celsi, Giovanni Esposito, Rosaria Lombardi, Roberta Marciasini, Enrica Ivana Patteri, Guglielmo Tincani • Esibizione del Coro della nostra Sezione, che eseguirà un repertorio di canti di montagna, popolari e della tradizione natalizia. • Rinfresco offerto dalla Sezione, ma saranno bene accette anche torte, bevande, commestibili e liquidi vari, offerti dai singoli soci. • L’inizio è previsto per le ore 17.30. 69 LIGURIA SS 1 AURELIA (BRACCO) – DEIVA MARINA 15 DICEMBRE Da tradizione, come gita di chiusura, abbiamo scelto una camminata “marina”. È un sentiero che si stacca dall’”Alta Via delle Cinque Terre” (percorso che collega l’AVML al sentiero “Verdeazzurro”) in prossimità della strada che dalla via Aurelia scende a Levanto. L’itinerario proposto, a tratti molto panoramico, corre a dividere le province di Genova e La Spezia. Comitiva unica (E) Dalla statale Aurelia in prossimità della strada che scende a Levanto si stacca, sulla destra, l’itinerario 5T (Alta Via delle Cinque Terre) che porta ai resti dell’Ospitale di San Nicolao. L’Hospitale, di epoca romana, fu attivo per tutto il Medioevo ed ospitò pellegrini e viandanti fino al 1590, quando fu distrutto da un incendio. Dopo una visita agli scavi, abbandoniamo l’Alta Via delle Cinque Terre per proseguire a sinistra in direzione Nord (segnavia quadrato e croce rossi) attraversando, con un panoramico sentiero, la Cresta Pietra di Vacca,che passa poco sotto il filo di cresta fino a raggiungere Sella Morella (località Baracchino), poco distante dalla SS n 1 Aurelia. Continuiamo per circa 15’ a camminare a breve distanza dall’Aurelia fino ad attraversarla in prossimità del km 461. Proseguiamo lungo il crinale che divide la valle del Torr. Bisagno (Moneglia) da quella del Torr, Mezzema (Deiva), superando, in successione e con percorso a saliscendi, il M. Salto del Cavallo, il M. Pian del Lupo, il M. Mezzema, il M. Incisa e il Monte Crocetta, oltre il quale, ci si immette sul sentiero “Verdeazzurro” che ci porta a Deiva Marina, termine della gita di chiusura del 2013. Itinerario: Dislivelli e tempi: Direttori di gita: Referente CAI: Orari Partenze: Bivio SS Aurelia 590m ca – Ospitale S. Nicolao 805m – Cresta Pietra di Vasca – Baracchino 585m - Bivio SS 1 550m – Monte Salto del Cavallo 643m – Monte Pian del Lupo 641m – Monte Incisa 514m – Monte Crocetta 455m – Sentiero “Verdeazzurro” – Deiva Marina slm Salita mt. 350, discesa mt. 900 - Ore di cammino: 4,30/5,00 E. Voglino, M. Pegazzano V. Fiorentini Carrara ore 7.30 – Sarzana ore 8,00 70 NUMERI UTILI DEI RIFUGI ALPI APUANE – RIFUGI CAI Rif. Carrara – CAI Carrara -località Campocecina ( mt. 1320) - 50 posti letto Tel. 0585.841972 – 335.6750480 Rif. Nello Conti – CAI Massa - località Campaniletti (mt. 1442) – 24 posti letto Tel. 0585.793959 - Cell. 328.9356219 – http://www.rifugionelloconti.it Rif. Adelmo Puliti – CAI Pietrasanta - località Arni (mt. 1013) – 12 posti letto Tel. 0584.789113 (Andrea e Antonella), cell. 334.8442344 Rif. Del Freo-Pietrapana – CAI Viareggio - località Foce di Mosceta (mt. 1180) – 48 posti letto Tel. 0584.778007 – cell. 333.7343419 – http://www.rifugiodelfreo.it Rif. Enrico Rossi – CAI Lucca - località “Uomo Morto” (mt. 1608) – 22 posti letto Tel. 0583.710386/74095 - cell. 348.3898003 – http://www.rifugiorossi.it Rif. Forte dei Marmi – CAI Forte dei Marmi - località Alpe della Grotta (mt. 865) – 35 posti letto Tel. 0584.777051 – cell. 338.8284628 Rif. Capanna Garnerone – CAI Carrara - località Vacchereccia (mt. 1260) – 18 posti letto Deposito chiavi CAI Carrara – tel. 0585.776782 Bivacco K2 – CAI Carrara - Pendici M. Contrario (mt. 1492) – 6 posti letto Deposito chiavi CAI Carrara – tel. 0585.776782 Bivacco Aronte- CAI Massa - Località Passo della Focolaccia (mt. 1642) – 6 posti letto Sempre aperto (eventuali informazioni: CAI Massa: tel. 0585.488081) ALPI APUANE – RIFUGI PRIVATI Rif. Val Serenaia – località Serenaia (mt. 1100) – 20 posti letto cell. 349.1424641 – http://www.rifugiapuane.it Rif. Orto di Donna – località “Cava 27” (mt. 1500) – 30 posti letto Per prenotazioni: 347.3663542 Rif. Donegani – località val Serenaia (mt. 1150) – 50 posti letto Cell. 348.6520820 – 340.1509327 – http://www.rifugiodonegani.it Centro Educazione Ambientale – Vinca (mt. 808) – 24 posti letto Cell. 338.5814482 – e-mail: [email protected] La buca dei Gracchi (Oasi WWF) – località Campocatino (mt.1000) – 20 posti letto Tel. 0583.664103 Rifugi La Quiete e Il Robbio – località Prati del Puntato (mt. 995) – 35 posti letto Tel. 0585.45440 – cell. 338-9350953 – http://www.il-sentiero.it Baita Delio Barsi – località Colle della Poraglia (mt.800) – 20 posti letto Tel. 0584.989870 I dati dei rifugi delle Alpi Apuane sono stati presi dal sito www.alpiapuane.org/rifugi.html, al quale si rimanda per avere ulteriori informazioni sui rifugi inseriti in queste pagine e sui rimanenti della Toscana (andare sul sito e cliccare “rifugi”). 71 APPENNINO TOSCO-LIGURE EMILIANO – RIFUGI CAI Rif. Mariotti – CAI Parma - località Lago Santo Parmense (mt. 1508) – 40 posti letto Tel. 0521.889334 – cell. 349.2260668 Rifugio C. Battisti – CAI Reggio Emilia - località Lama Lite (mt. 1751) – 30 posti letto Tel. 0522.897497–Cell. 349.8382733 - e-mail: [email protected] - www.rifugiobattisti.it Rifugi Mattei e Tifoni –loc. Prati di Logarghena (mt. 1150) e Vallone della Rossa (mt. 1356) – Informazioni presso Sezione CAI Pontremoli – Rifugio Duca degli Abruzzi – CAI Bologna – località Lago Scaffaiolo (mt.1775) – 28 posti letto Tel. 0534.53390 – cell. 347-7129414, 335-8217056, e-mail: [email protected] Rifugio A. Rifugio A.Devoto – CAI Chiavaria località Passo del Bocco (mt. 956) Telefono: 0185/342 065 - e-mail: [email protected] –http://www.rifugiodelbocco.it APPENNINO TOSCO-EMILIANO – RIFUGI PRIVATI Rif. Città di Sarzana – CAI Sarzana - località Lago di M. Acuto (mt. 1580) – 25 posti letto Cell.339.2245117–338.8318076–e-mail:[email protected] –http://www.rifugiosarzana.it Rifugio Lagdei – località Lagdei (mt.1250m) Tel. 0521.889353, e-mail [email protected] . http://www.rifugiolagdei.it Rifugio P. Consiglio – località Rio Pascolo (mt. 1570) – 23 posti letto Tel./fax: 0522.511576 – e-mail: [email protected] Rifugio Lagoni – località Lagoni (mt. 1350) – 40 posti letto Tel. 0521.889118 – e-mail: [email protected] – http://www.rifugiolagoni.it Albergo Prato Spilla – località Prato Spilla mt. 1320 – Tel. 0521-890194, cell. 331.9481820 - http://www.pratospilla.pr.it Rifugi al Lago Santo Modenese (mt.1501) Alpino Vittoria tel. 0536.71509 - www.rifugiovittoria.it Marchetti tf.0536-71253 www.rifugiomarchetti.it-Giovotf. 0536.71556 www.rifugiogiovo.it Ostello della Gioventù – località Abetone (mt. 1388) – Tel. 0573.60117, cell. 338-9666011 - http://www.ostelloabetone.it Rifugio Casentini – località Foce a Giovo (mt.1230) Tel. 0583.809098, cell. 349-1751644, http://www.rifugiocasentini.it Capanna Cagnin – località Lago Verde (mt. 1601) Tel. 0521.610065 – cell. 348.7607290 (Galloni) Foresteria dell’Orto Botanico dei Frignoli (SS 63 per il Cerreto mt. 750ca 25 posti letto) Cell. 3438.5814482 - e-mail: [email protected] I dati dei rifugi sono stati presi dal sito www.caiemiliaromagna.com, al quale si rimanda per avere ulteriori informazioni su tutti i rifugi dell’Emilia Romagna (andare sul sito e cliccare “rifugi”). GROTTE, CANYON E SEDI ENTI PARCHI Antro del Corchia – Levigliani di Stazzema Telefono 0584.778405 – e-mail: [email protected] – http:// www.antrocorchia.it Grotte di Equi Terme – Equi Terme Telefono: 0187.422598 - Cell. 348-7901036 – e-mail: [email protected] Grotta del Vento – Fornovolasco Telefono: 0583.722024– e-mail: [email protected] – http://www.grottadelvento.com Orrido di Botri – località Ponte a Gaio Tel: 0583.9555253/800020 – e-mail: [email protected] Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano - via Comunale, 23 54010 SASSALBO (MS) Telefono: 0585.947200/1- Fax: 0585.948060 Parco delle Alpi Apuane – via Corrado del Greco, 11 55047 SERAVEZZA (LU) Tel: 0584.75821, Fax:0584.758203 orario Ma,Ve 9,00/13,00 e-mail: [email protected] 72 INDIRIZZI E NUMERI UTILI DI ALCUNE SEZIONI CAI TOSCOTOSCO-LIGURILIGURI-EMILIANE SEZIONI DELLA LIGURIA Club Alpino Italiano – Piazza Firmafede, 13 C.P. 1 – 19038 SARZANA (SP) Tel./fax 0187.625154 –cell 334.7738414 e-mail: [email protected] – http://www.caisarzana.com Apertura Sede: tutti i giorni feriali dalle ore 16.30 alle ore 19.00 – quando piove, la sede rimane aperta anche di mattina 9.00 alle ore 12.00 Club Alpino Italiano – Rione Risorgimento, 22 - 17031 ALBENGA (SV) Cellulare: 339.2504500 – e-mail: [email protected] – http://www.caialbenga.it Apertura sede: Mercoledì e Venerdì dalle ore 21.00 alle 22,30 Club Alpino Italiano – vico Astigiano, 5 – 17041 ALTARE (SV) Telefono/fax: 019.584811 – e-mail: [email protected] – http://web.tiscali.it/caialtare Apertura sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.30 Club Alpino Italiano – via Reta, 16 R – 16162 GENOVA-BOLZANETO Telefono/fax: 010.7406104 – e-mail: [email protected] – http://www.caibolzaneto.net Club Alpino Italiano – Corso Europa, 4 – 18012 BORDIGHERA (IM) Tel./fax 0184.262797 – cell.348.2887687 – e-mail:[email protected]– www.caibordighera.it Apertura Sede: Mercoledì 9.30/12.00, Venerdì dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 21.00 alle 23.00 Club Alpino Italiano – Piazza del Tribunale, 11 – 17024 FINALE LIGURE (SV) Telefono: 019.694381 – e-mail: [email protected] – http://www.caifinale.it Club Alpino Italiano – Piazza Ulisse Calvi, 8 – C.P. 519 18100 IMPERIA Telefono/fax: 0183.273509 – e-mail: [email protected] – http://web.tiscali.it/cai.imperia Club Alpino Italiano – Parco Villa mina – via Cesare Battisti, 3 16011 ARENZANO(GE) Telefono/fax: 010.9127544 – http://www.caiarenzano.it Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.00 Club Alpino Italiano – Viale Libia, Torre Pentagonale – 17025 LOANO (SV) Cell. 349.0917997 – e-mail: [email protected] – http://www.cailoano.com Apertura Sede: Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.30 Club Alpino Italiano – via B. Agnese, 1 16151 GENOVA-SAMPIERDARENA Telefono/fax 010.466709 – http://digilander.libero.it/cai.sampierdarena Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.00 alle 23.00, Giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00 Club Alpino Italiano – Piazza Cassini, 13 – 18038 SANREMO Telefono: 0184.505983 – e-mail: [email protected] – http://www.caisanremo.it Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.30 alle 23.00, Mercoledì dalle ore 17.30 alle 19.00 73 Club Alpino Italiano- Corso Mazzini, 25 c/o asilo “delle Piramidi” C.P. 232 17100 SAVONA Telefono: 019.854489 – e-mail: [email protected] – http://www.caisavona.it Apertura Sede: Mercoledì e Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.30 Club Alpino Italiano – ULE – vico Carmagnola, 7/5 – 16121 GENOVA Telefono/fax: 010.565564 – e-mail: [email protected] – http://www.caiulegenova.it Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle 18.00 alle 19.30 Club Alpino Italiano – Corso Colombo - 17019 VARAZZE (SV) Telefono: 019.9399471 – e-mail: [email protected] – http://www.caivarazze.it Club Alpino Italiano – via Roma, 63 – 18039 VENTIMIGLIA (IM) Telefono: 0184.357784 – http://web.tiscali.it/caiventimiglia Club Alpino Italiano – viale Amendola, 196 C.P. 16 – 19121 LA SPEZIA Telefono: 0187.22873 - e-mail: [email protected] – http://www.cailaspezia.it Apertura Sede: Giovedì dalle ore 21.00alle ore 23.00 – Martedì e Venerdì dalle 17.00 alle 18.30 Club Alpino Italiano - via Capitano Renato Orsi, 29 – 16043 CHIAVARI (GE) Telefono e fax: 0185.311851 – e-mail: [email protected] – http://www.caichiavari.it Apertura Sede: Mercoledì 16.00/19.00 – Venerdi 21.00/23.00 Club Alpino Italiano- via Mameli, 8/3 – 16035 RAPALLO (GE) Telefono e fax: 0185.57862 - e-mail: [email protected], http://www.cairapallo.org Apertura Sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21.00 alle 22.30 – Mercoledì dalle 17.00 alle 18.30 Club Alpino Italiano - Sezione LIGURE - Galleria Mazzini 7/3 - 16121 GENOVA Tel. 010.592122 e-mail: [email protected] - http://www.cailiguregenova.it Apertura Sede: da martedì a venerdì 17.00/19.00, il giovedì anche dalle ore 21.00 alle 22.30. Le informazioni riguardanti le Sezioni CAI della Liguria sono state prese dal sito www.cailiguria.it o dai siti sezionali al quale si rimanda per avere ulteriori informazioni sulle Sezioni inserite in queste pagine e sulle rimanenti della Liguria (andare sul sito e cliccare “Le sezioni liguri”). ALCUNE SEZIONI DELLA TOSCANA Club Alpino Italiano – via L. Giorgi, 1 – 54033 CARRARA (MS) Telefono e fax: 0585.776782 – e-mail: [email protected] – http://www.caicarrara.it Apertura Sede: tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 20.00 Club Alpino Italiano – via Vitt. Emanuele, 3 - 55032 CASTELNUOVO DI GARFAGNANA Telefono e fax: 0583.65577 - e-mail: [email protected] – http://www.garfagnanacai.it Apertura Sede: Giovedì dalle ore 21.00 alle 22.00 - sabato dalle ore 18.00 alle 19.00 Club Alpino Italiano – via del Mezzetta, 2/m – 50135 FIRENZE Telefono/fax: 055-6120467 – e-mail: [email protected] – http://www.caifirenze.it Apertura Sede: tutti i giorni lavorativi dalle ore 16.30 alle ore 19.00 Club Alpino Italiano – via M. Buonarroti, 47 – 55042 FORTE DEI MARMI (LU) Tel. 0584-89808 e-mail : [email protected] – http://www.caifortedeimarmi.it Apertura Sede: Venerdì dalle ore 21.00 alle 23.00 74 Club Alpino Italiano - via S. Fortunata, 31 – 57123 LIVORNO Telefono e fax: 0586.897785 e-mail: [email protected] - http:// www.cailivorno.it Apertura Sede: mercoledì dalle 17.30 alle 19.30 - venerdì 17,30/19,30 e dalle 21,15/23,15 Club Alpino Italiano - Cortile Carrara, 18 - 55100 LUCCA Telefono e fax: 0583.582669 - e-mail: [email protected] - http://www.cailucca.it Apertura Sede: Da Lunedì a Venerdì dalle ore 19.00 alle ore 20.00 Club Alpino Italiano – Via della Posta 8 – 54100 CANEVARA-MASSA Telefono/fax 0585.488081 cell. 348.1195363 – e-mail: [email protected] – http://www.caimassa.it Apertura sede: Martedì e Venerdì dalle ore 19.00 alle ore 20.00 Club Alpino Italiano- via Cisanello, 2- 46124 PISA tel. e fax 050.578004- e-mail [email protected] http://www.caipisa.it Apertura Sede :mercoledì e venerdì dalle ore 21.30 alle 23.00 Club Alpino Italiano – via Mazzini, 105 – 55045 PIETRASANTA (LU) Telefono: 0584.70563 - e-mail: [email protected] – http://www.caipietrasanta.it Apertura Sede: Martedì dalle ore 21.15 alle ore 23.00 Club Alpino Italiano – via Malaspina, 22 C.P. 27 – 54027 PONTREMOLI (MS) Cellulare 338.2585707 (Fenucci) - e-mail: [email protected] Club Alpino Italiano – via dell’Altopascio, 8 – 59100 PRATO Telefono/Fax: 0574.22004 – e-mail: [email protected] – http://www.caiprato.it Apertura sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21,00 in poi Club Alpino Italiano-via L.Repaci 1/b c/o circoscrizione Centro M. Polo– 55049 VIAREGGIO Telefono: 0584.56226 – e.mail: [email protected] – http://www.caiviareggio.it Apertura sede: Martedì e Giovedì dalle ore 17,30alle 19,30 – Venerdi dalle ore 21.00 alle 23.00 Club Alpino Italiano - Viale Mazzini, 95 - 53100 SIENA Telefono e fax: 0577.270666 - e-mail [email protected] – http://: www.caisiena.it Apertura Sede: lunedì, mercoledì, venerdi dalle ore 18.00 alle ore 20.00 Amici della Montagna – via Badia, 40 – 55041 CAMAIORE (LU) Cellulare: 339.4147102 - e-mail: [email protected] – http://www.amicimontagna.com Apertura Sede: tutti i Giovedì sera dalle ore 21.15 ALCUNE SEZIONI DELL’EMILIA Club Alpino Italiano - Via Piacenza, 40/a – 43100 PARMA Tel. 0521-984901 - Fax 0521-985491 - e-mail: [email protected] – http://www.caiparma.it Apertura Sede: Mercoledì/Venerdi 18/19.30 Giovedi 21/23.00 – estivo anche Sabato 18/19.30 Club Alpino Italiano - Viale dei Mille, 32 - 42100 REGGIO EMILIA Tel. 0522 436685-Fax.0522 430266-e-mail: [email protected] www.caireggioemilia.it Apertura Sede: Mercoledì, Giovedì, Venerdi, 18.00/19030, Sabato 17.30/19.00 Le informazioni riguardanti le Sezioni CAI della Toscana e dell’Emilia, sono state prese dai siti www.caitoscana.it. e www.caiemiliaromagna.org ai quali si rimanda per avere ulteriori informazioni sulle Sezioni inserite in queste pagine. 75 76 77 78