PROGRAMMA ZERO Il Programma del Teatro Litta è fondamentale per capire le idee che erano alla base del progetto: in due pagine (tirate a ciclostile) il perché del nome, quale teoria del cinema, funzione di educazione dello spettatore “critico”, ricerca e scoperta di pellicole rare (attraverso tutta la storia del cinema). Qui le pellicole erano state scelte tutte nella dimensione della rarità e della nostra “politica degli autori”: JeanMarie Straub, Luis Buñuel, Jean Vigo, Joris Ivens, Rony Daopoulo e Annabella Miscuglio (femministe), e, si può dire, dulcis in fundo, La Torta in cielo di Lino Del Fra (dal libro di Gianni Rodari), con Paolo Villaggio e Didi Perego. PROGRAMMA 1 In perfetta continuità con il Pr. 0, l’Obraz Cinestudio si presenta nella mitica sala di Largo La Foppa 4 con un primo programma di 35 giorni e con un libretto di 32 pagine, dove si può constatare come, oltre la continuità, le novità che inaugurano filoni che avranno poi una lunga storia futura sono sostanzialmente tre: il cinema muto tedesco degli anni ’20, il cinema comico classico, il cinema underground. Il cinema tedesco anni ’20 nasce all’insegna di due riferimenti, uno pratico e uno teorico. La speciale accoglienza, a noi riservata, del Goethe Institut Mailand avrà poi una lunga storia (anche poi con il Nuovo Cinema Tedesco di Wenders e compagni), in modo speciale con i film muti: l’Obraz riuscirà a far vedere tutto quello che è ancora visibile e reperibile in Europa e il Goethe per questo si rivolgerà direttamente alle cineteche tedesche, ma anche persino a vari Goethe Institut d’Europa! Il comico, qui contrassegnato come “Burlesque”, anche per la passione che vi metterà personalmente Enrico, porterà migliaia di nuovi soci. In questo caso l’evento è stato Hellzapoppin (tre giorni di pieni). Per l’Underground qui abbiamo quello che è stato definito il capolavoro italiano del genere, Anna di Alberto Grifi e Massimo Sarchielli, 210’ di ripresa diretta della vita di Anna, una vera ragazza (16 anni) emarginata, drogata, incinta ma sorridente. Da segnalare infine l’introduzione teorica al libretto-programma. PROGRAMMA 2 (maggio 1976) Di fatto questo programma continua i temi del primo e ne completa le singole rassegne. Due piccole novità: l’Underground si spinge nell’area “dura” e oggi ormai mitica della scuola di Andy Warhol, mentre inizia la stagione degli omaggi agli autori; qui abbiamo Peter Bogdanovic, Jean-Luc Godard, Jacques Tati, Luis Buñuel e la prima volta di Tod Browning con il suo incredibile (e invisibile) capolavoro, Freaks. PROGRAMMA 3 (giugno 1976) Programma estivo di alta qualità, ma senza novità PROGRAMMA 4 (luglio 1976) Mancando Renzo Cicchinelli, la grafica era affidata provvisoriamente, come il precedente programma, a un grafico esterno. In questo programma estivo veramente molto ricco, ci sono novità da non sottovalutare. Una rassegna titolata Cinema e Jazz con pellicole rare (in 16 mm) fornite personalmente da Lino Patruno. Un gruppo di film rarissimi tutti di provenienza parigina: Il maggio ’68 visto dai registi della Nouvelle Vague, lo scandaloso film di Alain Fleischer Dehors Dedans, lo scandaloso “corto” muto (sul proprio amore omosessuale) di Jean Genet Un chant d’amour. Insieme a quest’ultimo veniva presentato (per la prima volta in Italia) un altro corto muto che è un autentico cult-movie, Film di Alan Schneider. Realizzato nel 1965 e sceneggiato da Samuel Beckett ha come protagonista unico e assoluto Buster Keaton ed è il suo ultimo film. Questo corto muto di 21’ ha scatenato discussioni a non finire. Segnaliamo l’analisi accurata di Gilles Deleuze nel primo volume della sua opera sul cinema L’immagine-movimento (Ubulibri, 1984), alle pagg. 85-89. Infine facciamo notare la prima volta del film Il mondo nelle mie braccia che ha la gara tra due navi più straordinaria di tutta la storia del cinema: le due navi governate da due marinai d’eccezione: Gregory Peck e Antony Quinn. 1 PROGRAMMA 5 (settembre-ottobre 1976) Con questo programma che copre 40 giorni, l’Obraz entra nel vivo della militanza politico-culturale senza trascurare qualità e rarità delle pellicole. Notevoli sono due rassegne: la prima su Cinema e il problema della Droga e una prima rassegna personale totale su un autore poco conosciuto che in questo caso è Alexander Kluge (qui però si ha solo l’annuncio che riguarda 7 giorni dedicati a tutti suoi film), regista che con il manifesto di Oberhausen ha dato inizio al Nuovo Cinema Tedesco. L’altra cosa notevole e la “prima visione” del film più politico di Robert Kramer Ice (USA, 1969) che è una ripresa diretta della vita di un gruppuscolo rivoluzionario nella New York negli anni ’60. PROGRAMMA 6 (ottobre-novembre 1976) Si prosegue con il Cinema e il problema della droga e con altre rassegne iniziate con la riapertura di settembre. Per la prima volta però organizziamo con adeguata presentazione una rassegna su Il Cinema e la psicoanalisi. Notevole anche un omaggio a Boris Barnet , unico commediante negli anni ’20 in Unione Sovietica. Infine per la prima volta si presenta una mini-rassegna dedicata a F.lli Marx, curata da Enrico dal titolo I fratelli Marx o la sovversione trasfigurata. Segnaliamo l’annuncio della grande rassegna sul cinema delle donne che si terrà nel programma successivo, titolo FESTIVAL KINOMATA (1-15 dicembre). PROGRAMMA 7 (16-21 dicembre-gennaio 1977) Molte riproposte con ampliamenti cinematografici. Due le cose notevoli. Una rassegna dal titolo AMERICA E NEW DEAL: il cinema della crisi. Quello che può colpire in questa rassegna è il tipo di film che vengono inseriti che apparentemente non hanno gran che di riferimenti specifici al titolo, ma, appunto, una delle caratteristiche dell’approccio Obraz è sempre stata tentare di scoprire nuovi punti di vista magari bizzarri o provocatori: in questo caso, ad esempio, vengono proposti tra gli altri film come Freaks e King Kong. Altra novità il ritratto di un mito, quello della Marlene Dietrich con tanto di lettura psicosocioanalitica in perfetto stile francofortese. PROGRAMMA 8 (22 gennaio- 28 febbraio 1977) Questo programma, cinematograficamente molto ricco, era strutturato su due grandi rassegne curate da Alessandro Studer ed Enrico Livraghi (siamo ancora nel periodo dell’anonimato). Totò: XXIII secoli di risate (Studer), Il cinema surreale: la rivolta della psiche e l’occhio rovesciato (Livraghi). Segnaliamo innanzitutto le due introduzioni, pensate e scritte in forma di saggio storico-politico. Dal punto di vista delle pellicole proposte è veramente (e ovviamente) imponente la rassegna curata da Livraghi: pellicole di Buñuel, Vigo, Cocteau, Jodorowsky, Maya Deren, ma soprattutto The Dreams that Money can buy, film americano a colori rarissimo (e prima di questo evento mai visto in sala) di Hans Richter. Ma anche il resto del programma è tutto da godere (vedere per credere). PROGRAMMA 9 (1 marzo-14 aprile 1977) Programma un po’ di riposo. E’ una sorta di miscellanea cinematografica, però si può notare un “filo rosso”, il tema del Maccartismo. Tre le rassegne (senza problemi di rarità delle pellicole): 1) Chaplin contro il maccartismo; 2) Western story: l’ultima frontiera libertaria; 3) Bogey, il non riconciliato (in quest’ultimo titolo è evidente il riferimento al film di Straub, primo film in assoluto proposto dall’Obraz). Hors d’oeuvre, omaggio a Louis Malle con quattro suoi film. PROGRAMMA 10 (15aprile -31 maggio 1977) Qui siamo di fronte ad un nuovo evento storico dell’Obraz-cinestudio che è presentato attraverso due testi a stampa. Quello che qui presentiamo è il libretto attentamente curato per la parte grafica da Renzo Cicchinelli per la parte grafica e ricco di testi introduttivi e schede filmiche curate da Enrico Livraghi, Sandro 2 Studer, Bruno Bigoni e Nello Recalcati . L’altro testo che non è qui presente è un libro collettaneo curato da Paolo Mereghetti che accompagna la prima grande rassegna integrale dedicata a Orson Welles regista. Data la collocazione di alcune pellicole wellesiane ( per esempio Histoire immortelle ), la rassegna è stata realizzata con contributo di vari istituti nazionali e non: responsabilità e meriti vanno comunque riconosciuti a Paolo Mereghetti. Per quanto riguarda i testi, viene inaugurata qui l’indicazione degli autori, ma senza specifica attribuzione. Il libro Il cinema secondo Orson Welles (edito dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani) è una raccolta di tutta una serie di contributi riguardanti soprattutto il film Quarto potere, ma anche della figura geniale di Welles. Segnaliamo in particolare gli interventi di Jorge Luis Borges, Eric Von Stroheim, Greg Toland e , naturalmente, quello personale di P. Mereghetti PROGRAMMA 11 (1- 30 giugno 1977) Programma senza infamia e senza lode con continuazioni di vecchie rassegne. Di notevole c’è solo una ricca rassegna dedicata a Hitchcock. L’introduzione è attribuibile a Fabio Carlini. Un curiosità: non è stato possibile mostrare corti di Handy Warhol sequestrati per oscenità. PROGRAMMA 12 (luglio 1977) Programma estivo di alta qualità, ma senza novità. La grafica non è di Renzo Cicchinelli. PROGRAMMA 13 (10 settembre- 12 ottobre 1977) A parte una rassegna sul cinema svedese (non solo Bergman), Misticismo e materia nel cinema svedese, per il resto il programma è normale, di qualità, ma senza novità. L’evento è costituito dall’uscita del primo numero di Metropolis la cui copertina è in evidenza sul programma. PROGRAMMA 14 (13ottobre- 17 novembre 1977) Programma di passaggio (senza la grafica di Renzo Cicchinelli) nel quale si notano alcune rassegne molto particolari. Innanzi tutto un omaggio ad Alberto Grifi, una mini-rassegna dedicata al cinema polacco (Wajda e Kavalerowicz) e una rassegna dal titolo Alle origini della paura tedesca dove, tra gli altri film, si deve sottolineare la versione integrale del grande capolavoro di Fritz Lang, Die Nibelungen. PROGRAMMA 15 (18 novembre- 19 dicembre1977) Questo è un nuovo programma-evento. In un mese una novità assoluta e due rassegne eccezionali. La novità assoluta che suscitò clamori e reazioni contrastanti fu Il “nuovo”cinema tedesco e la crisi attuale (ci sono i più grandi: Fassbinder, Kluge, Wenders). Il testo introduttivo è di Studer . La prima rassegna Omaggio all’avanguardia storica ( russa e francese) curata da Enrico Livraghi, la seconda, una personale integrale dedicata a Gianvittorio Baldi curata da Lucia Coluccelli. Infine un’autentica “cicca” , il film con i Beatles, inedito a Milano The Magical Mistery Tour PROGRAMMA 16 (20 dicembre1977- 11 gennaio 1978) Programma natalizio con ricche riproposte. PROGRAMMA 17 (12 gennaio- 15 febbraio 1978) Con questo programma riprende la furia innovatrice dell’Obraz. Primo punto: sdoganare la pornografia . Come incipit una rassegna dal titolo Il cinema erotico della West Coast (corti più o meno porno etero e omo di gruppo e non). Un omaggio a Godard con una nota polemica di Studer su Godard e Sartre. Una rassegna curata da Livraghi dal titolo New american Movie. Una rassegna corposa sull’Underground 3 italiano (Grifi e dintorni). Infine la presentazione di un vero cult movie Il pianeta selvaggio di René Laloux e Roland Topor. PROGRAMMA 18 (16 febbraio – 22 marzo 1978) Dal punto di vista cinematografico ci sono soprattutto riproposte, in particolare quella di richiamo a Kinomata dal titolo Donne in cinema e a Wajda, Orson Welles e una sull’avanguardia storica. Ma l’aspetto importante di questo programma sta nel seguito di polemica curata sempre da Studer, questa volta nei confronti di Tatti Sanguineti (la precedente rivolta a Farassino). In questo caso la nota di risposta a La Repubblica è importante perché di fatto ripropone il manifesto culturale dell’Obraz- cinestudio PROGRAMMA 19 (23 marzo – 20 aprile 1978) “ C’è un filone del cinema comico, indicato da J. Tati che parte da Buster Keaton, passa attraverso i Fratelli Marx e confluisce in Tati stesso. E’ un cinema che ha un comune denominatore: la trasgressione. Non la trasgressione morale, la violazione di codici di comportamento, ma la trasgressione dell’ordine pianificato”. (Enrico Livraghi) Questo è l’inizio dell’introduzione a un omaggio a Jacques Tati con un titolo parecchio lungo e significativo L’avanguardia burlesque, o del sincronismo del disordine: Jacques Tati. Questo omaggio prosegue poi con lo stesso titolo che però si conclude con i Fratelli Marx. Sui Fratelli Marx si sta delineando il grande progetto sul festival che sarà loro dedicato qualche anno dopo. Livraghi curerà anche un omaggio a Marx Ophüls.Nel programma ci sarà anche la presentazione di una vera rarità, l’ultimo film grandioso di Fritz Lang, lungo tre ore e mezza e in due parti, qui presentato da Studer. PROGRAMMA 20 (21 aprile- 30 maggio 1978) In questo programma esplode in tutta la sua potenza la prima grande rassegna dedicata al cinema tedesco degli anni ’20, curata da Studer in collaborazione diretta con la Biblioteca germanica di Milano non ancora Goethe Institut. Continua l’avanguardia burlesque su Tati e i Fratelli Marx. C’è infine un importante omaggio a Roberto Rossellini presentato da Fabio Carlini. PROGRAMMA 21 (31 maggio – 30 luglio 1978) Programma bimestrale straordinario per ragioni economiche con riproposte e continuazioni da rassegne ormai classiche per l’Obraz: comico, Maggio francese, Godard, Buñuel, western, anche italiano. PROGRAMMA 22 (13 settembre – 28 ottobre 1978) Dopo la pausa estiva l’Obraz riprende alla grande con grandi novità: un’importante rassegna personale di Pupi Avati, un omaggio a Kurosawa e una mini-rassegna dedicata a I cartoons pop- erotici di Bob Godfryd. A parte le ennesime riprese delle vecchie rassegne sempre molto amate dai soci, la Biblioteca germanica di a Milano ci offre due film presentati al Festival di Berlino 1976 Central Bazar di Stephen Dwoskin e Milestones di Robert Kramer. Il primo è una sorta di docu-drama su un’esperienza sessantottina londinese, il secondo, della durata di tre ore e un quarto, anch’esso un docu-drama che descrive on the road il viaggio in macchina attraverso gli USA di una famiglia. PROGRAMMA 23 (29 ottobre- 14 dicembre 1978) Il programma si apre con una novità abbastanza originale e corposa, curata da Studer Il cinema nel Medioevo prossimo futuro. Studer cura anche un’altra grande rassegna di questo programma dedicata al cinema giapponese Tempo “vissuto” e piano-sequenza nel Cinema giapponese del Dopoguerra. Livraghi cura una nuova presentazione del Nuovo Cinema tedesco con nuovi film. Da segnalare i testi introduttivi a queste rassegne. 4 PROGRAMMA 24 (15 dicembre 1978 – 15 gennaio 1979) Questo programma, anche a causa del periodo, ha di notevole soltanto la rassegna curata da Livraghi dal titolo Busby Berkeley: il sogno geometrico del New Deal. I film e le schede sui film sono fornite da Piero Tortolina. Alla fine del programma c’è il manifesto di protesta dei cineclub allora esistenti a Milano. PROGRAMMA 25 (16 gennaio – 27 febbraio 1979) Il programma si apre con una corposa rassegna del Cinema Tedesco degli Anni ’20, sempre curata da Studer. Tra i vari film presentati, spicca l’anteprima del film di Fritz Lang Spione. Da segnalare poi un primo omaggio al Cinema Polacco dal titolo Prima dell’uomo di marmo. Livraghi cura in modo particolare un omaggio al cine-artista Hans Richter. Anche sua è la presentazione del film Spione. PROGRAMMA 26 (27 febbraio – 31 marzo 1979) In questo programma si augurano nuovi fronti d’interesse per l’Obraz: prima di tutto Livraghi cura una rassegna Il free cinema inglese e poi un grande affresco sul cinema francese con Jean Renoir, Alain Resnais e Philippe Garrel. Non solo. Studer curerà una ricca personale dedicata a Robert Bresson, mentre Livraghi curerà la rassegna di tutti i film di Jean Vigo. PROGRAMMA 27 (1 aprile - 22 maggio 1979) Programma molto ricco. Nella prima parte abbiamo la presenza notevole del Cinema Svedese degli anni ’70 e ’80 con una serie di film inediti o comunque sconosciuti in Italia. Poi prosegue sempre intensamente la presentazione del Nuovo Cinema Tedesco con autori poi diventati famosi come per esempio Edgar Reitz e Hans Jurgen Syberberg (quest’ultimo con il suo film Ludvig II, film fatto in risposta a quello di Visconti). Ancora sul Cinema Tedesco notevole la personale di Ottokar Runze. Come contrapposizione a questo gruppo, è stata inserita una rassegna sul Cinema Giapponese come sviluppo della precedente del novembre 1978 con numerosi film di Ozu, Itikawa, Kobayashi. E’ stato presentato in anteprima assoluta un cortometraggio di vari registi, tra i quali Bruno Bigoni, dal titolo Spaccati. Livraghi firma i testi sul Cinema Svedese, Studer quelli sul Cinema Giapponesi e sul Nuovo Cinema Tedesco. PROGRAMMA 28 (19 maggio- 21 giugno 1979) Questo programma anticipa di due giorni la fine del precedente, causa problemi con i film giapponesi che imprevedibilmente sono stati ritirati dall’ambasciata prima del previsto. Questo programma è una miscellanea di mini-rassegne tutte già proposte, salvo due che annunciano novità future: Il “novo “cinema brasiliano (Dos Santos e Rocha) e Il cinema svizzero (Goretta e Tanner). Spicca comunque come gioello oggi assolutamente irreperibile il mitico cult movie Piccoli omicidi (USA 1971) di Alan Arkin. PROGRAMMA 29 (22 giugno- 22 luglio 1979) L’evento straordinario di questo programma è Nuovo Cinema Indipendente Americano in diretta dal Florence Film Festival. I film sono numerosi e del tutto sconosciuti ancora oggi e tuttavia possono costituire una curiosità d’archivio. L’Obraz presentava questa rassegna con un catalogo proveniente dal Festival. Il resto sono film di qualità già visti e proposti dai soci. PROGRAMMA 30 (8 settembre – 10 ottobre 1979) 5 In questo programma spicca un’impegnativa rassegna dedicata a Stanley Kubrick. Fabio Carlini organizza e presenta uno spaccato dell’underground italiano Il giovane cinema selvaggio. Livraghi presenta cinque film di Jean Cocteau. PROGRAMMA 31 (11 ottobre – 17 novembre 1979) Due le rassegne importanti: Luis Buñuel e la psicoanalisi curata da Studer , Il cinema muto sovietico curata da LIvraghi. E’ importante segnalare la prima volta di Intolerance all’Obraz (durata 3 h), ma anche alcuni gioielli di George Méliès. I due corti sono presentati insieme a un breve documentario dal titolo Méliès, mago del cinema di Luciano Martinengo e Patrick Mintgomery. PROGRAMMA 32 (18 novembre – 23 dicembre 1979) La rassegna di spicco di questo programma è quella curata da Giovanna Lazzati e Mariella LIvraghi dal titolo Donne regista nel Nuovo Cinema Tedesco. Il resto del programma è costituito da riproposte, salvo alcuni film molto particolari: Il potere di Augusto Tretti, Salomè di Carmelo Bene, Uno sparo in fabbrica del finlandese Kivikoski, Winstanley di K. Beownlow e Mollo e, infine, il grande capolavoro La cerimonia di Nagisa Oshima PROGRAMMA 33 (2 gennaio -6 febbraio 1980) Questo programma presenta uno dei grandi eventi culturali della storia dell’Obraz: la personale completa del regista “maledetto” per antonomasia, Eric Von Stroheim. L’intera operazione è stata fortemente voluta e portata a termine da Enrico Livraghi: in special modo è da segnalare l’anteprima assoluta per Milano del documentario su Von Stroheim L’uomo che mi piace odiare (1979) di Patrick Montgomery. Molti i film introvabili o mai visti a Milano. Segnaliamo specialmente Sinfonia nuziale e Queen Kelly, i due ultimi film di Von Stroheim lunghissimi e incompiuti. Il resto del programma ha anche un omaggio a T. Anghelopulos e il capolavoro inedito di Buñuel El. PROGRAMMA 34 (7 febbraio- 4 marzo 1980) Programma non particolarmente notevole. Non ci sono rassegne di spicco, ma singoli film di una certa importanza: Maternale di Giovanna Gagliardo presentato da Giovanna Lazzati, Cria cuervos di Carlos Saura e Ragazzi di stadio di Daniele Segre in anteprima, presentato insieme al suo corto sul tifo juventino. Di normale amministrazione gli omaggi a Sean Connery e a Buster Keaton PROGRAMMA 35 (5 marzo – 7 aprile 1980) Programma centrato sul Nuovo Cinema Svizzero in collaborazione con Pro Helvetia (Daniel Schmid, Fredi Mürer, Alain Tanner) curato da Livraghi, che, al tempo stesso organizza e cura l’ennesima presentazione del cinema giovane italiano (qui definito autoctono): si tratta di 3 corti firmati da Stefano Ferrari, Giovanni Valentini e Bruno Bigoni. A grande richiesta dei soci vengono riproposti i grandi quattro capolavori di Von Stroheim. Infine un piccolo omaggio a Mizoguchi con un suo film inedito per Milano, L’intendente Sansho. La scheda di presentazione è di Studer. PROGRAMMA 36 (8 aprile – 9 maggio 1980) Programma evento La Classe operaia nel Cinema Americano, uno dei più grandi successi nella storia dell’Obraz. E’ importante scorrere il lunghissimo elenco di film perlopiù inediti che, a partire dal 12 aprile fino al 21 aprile, vengono proiettati sia all’Obraz che alla sala Congressi del Comune di Milano. Il tutto realizzato con la preziosa consulenza di Bruno Cartosio. Dobbiamo segnalare la presenza di personaggi americani come Leo Hurwitz (vedi foto), Steve Bryer e Leo Selzer. Il resto è Fellini, Wenders, Welles. 6 PROGRAMMA 37 (10 maggio- 16 giugno 1980) Programma praticamente organizzato da Studer che riprende qui e amplia il discorso su Cinema e Antipsichiatria. Due i film da segnalare Family Life di Kenneth Loach e Asylum: R.D. Laing di Peter Robinson. Viene riproposta insieme a tre film con Marlene Dietrich la scheda introduttiva di Studer M.D.: Il fascino di una fatale ambiguità sessuale già presentata un paio di anni addietro e che verrà riproposta ancora in futuro. Livraghi curerà una mini- rassegna dedicata a Ginger Rogers e Fred Astaire. PROGRAMMA 38 (17 giugno – 20 luglio 1980) Programma estivo. PROGRAMMA 39 (12 settembre – 22 ottobre 1980) Programma di ripresa alla grande con un’enorme rassegna su L’avanguardia storica europea curata e presentata da Livraghi. Consigliamo vivamente di scorrere tutti i titoli dei film corti e lunghi presentati e di leggere i testi di Livraghi. Come consolazione il programma prevede come intervallo tra una settimana e l’altra una succosa rassegna di film con Alberto Sordi,. Consigliamo la lettura della scheda introduttiva di Studer. PROGRAMMA 40 (23 ottobre – 24 novembre 1980) L’Obraz ritorna sui grandi classici: Renoir, Ford, Kurosawa, Dreyer. Introduzioni di Livraghi (Renoir)e di Studer (Kurosawa e Ford) . Due curiosità: un brevissimo articolo di Tatti Sanguineti da Venezia su un video presentato di Mimmo Lombezzi e un articolo di Silvano Cavatorta sul film di Barbara Copple Harlancounty U.S.A. annunciato in anteprima al Cinema Cristallo, ma in realtà già visto nella rassegna La Classe Operaia nel Cinema Americano. PROGRAMMA 41 (25 novembre1980 – 8 gennaio 1981) Centrale in questo programma la personale di Robert Kramer voluta e organizzata da Enrico Livraghi con la presenza dello stesso regista. Il programma lungo quarantacinque giorni contiene un omaggio a Ejzenstejn e una personale del Polanski prima del suo trasferimento in America. Notevole anche l’omaggio a Buster Keaton presentato da Francesco Ballo. Da segnalare la lunga scheda su Ejzenstejn scritta da Studer. PROGRAMMA 42 (9 gennaio – 8 febbraio1981) In questo programma spicca una prima rassegna su una autore particolare come Marco Ferreri curata da Livraghi. Da segnalare la presenza dei due film spagnoli di Ferreri El Pisito e El cochecito. Per il resto film già visti a richiesta dei soci. PROGRAMMA 43 (9 febbraio- 16 marzo 1981) Programma complesso curato completamente da Enrico Livraghi dove sono presenti un corposo omaggio a Robert Mitchum e uno speciale a Max Ophüls. In aggiunta a tutto , LIvraghi propone, un po’ a sorpresa, una personale di Wim Wenders. Nel frattempo Studer continua a scrivere su Ejzenstejn. PROGRAMMA 44 (17 marzo- 24 aprile 1981) Il programma curato perlopiù da Livraghi contiene due rassegne di spicco: una, Personale di Alain Resnais l’altra, Cinema Sovietico degli Anni Settanta. Per il resto, l’anteprima per Milano dell’ultimo fil m di Herzog L’enigma di Kaspar Hauser e la riproposta, a richiesta dei soci del mitico Tre nel Mille di Franco Indovina. PROGRAMMA 45 (25 aprile- 10 giugno 1981) 7 Anche questo programma è curato da Enrico Livraghi e ricco di omaggi . Omaggio a Nicolas Ray , a Lon Chaney e a Truffaut. Da segnalare le schede di Studer su Nosferatu di Mornau e sul Machbeth di Orson Welles PROGRAMMA 46 (11 giugno – 19 luglio 1981) Programma tipicamente estivo con il solito gusto della ri-proposta. Qui Livraghi propone per la terza volta Il Mondo nelle mie braccia (con la sfida nautica Peck/Quinn)! C’è anche un omaggio speciale dedicato a Eric Rohmer, del quale segnaliamo la presenza del suo primo film (grande capolavoro sconosciuto) Le signe du lion (1959) e il leccato e gustosissimo La marchesa von O. (1977). PROGRAMMA 47 (11 settembre- 23 ottobre1981) Questo programma propone alla grande di nuovo lo stile Obraz. Due grandi rassegne si confrontano: quella dedicata a Jean-Luc Godard con il titolo Il Cinema è il Cinema che parte dal periodo svizzero e che andrà avanti nei programmi futuri per completarlo. Questa rassegna è curata da Livraghi. A fronte di questa, per contrasto e confronto, la rassegna curata da Studer dal titolo Freaks: deformi ed emarginati al centro dell’immagine. Si tratta di un lavoro di raccolta di film che, a partire da Freaks, cerca nella storia del cinema esseri deformi protagonisti. In proposito segnaliamo la presenza di El Topo, La donna scimmia e La bestia. A cura di Sandro Studer 8