Anno XXIV - Gennaio 2016 - N° 1 - Aut. Trib. Arezzo 16/92 - Direttore responsabile: Daniele Gigli
Pe r i o d i c o d i e c o n o m i a , f i n a n z a , c u l t u r a e d i n f o r m a z i o n e d e l l a B a n c a d i A n g h i a r i e S t i a
Buon 2016 a tutti!
pag. 2. L’editoriale del Presidente
pag. 3. Premio Dionisio Roberti
pag. 3. Alla Battaglia!
pag. 4. Michele Rossi arbitro internazionale di basket
pag. 5. L’Intrepida
pag. 6. Aziende socie ad Expo
pag. 7. V° Forum Giovani Soci
pag. 7. In memoria di Daniela Ghignoni
L’Editoriale
del Presidente
BANCA DI ANGHIARI E STIA
Consiglio di
Amministrazione
Presidente:
Paolo Sestini
Vice Presidente:
Nilo Venturini
Consiglieri:
Giovan Battista Donati
Giovanni Fornacini
Stefano Mannelli
Vasco Petruccioli
Stefano Rossi
Marco Salvi
Andrea Trapani
Collegio Sindacale
Presidente:
Massimo Meozzi
Sindaci effettivi:
Paolo Cenciarelli
Marina Cianfrani
Sindaci supplenti:
Andrea Cerini
Giuseppe Mauro Della Rina
Collegio dei Probiviri
Presidente:
Paolo Sanchini
Membri effettivi:
Andreina Donati Sarti
Marco Vagnoni
Membri supplenti:
Benito Carletti ✝
Leonardo Giannini
Direzione
Direttore Generale:
Fabio Pecorari
Vice Direttore Generale:
Maurizio Del Barba
Dati costitutivi
Sede legale
e direzione generale:
ANGHIARI - Via Mazzini, 17
Tel. 0575 78761
Anno di Costituzione: 1999
Sportelli: 13
www.bancadianghiariestia.it
S
i è svolta il 20 novembre a Roma
l’assemblea annuale di Federcasse.
Tema “Il terzo tempo del Credito
Cooperativo”
nato
dall’analisi
dei
cambiamenti all’attività creditizia derivanti
dall’Unione Bancaria, la cui entrata in vigore
determinerà grandi novità.
La definizione tocca tre punti: cronologico,
normativo, organizzativo. Cronologico perché
la cooperazione di credito è al terzo secolo di
vita. Nata a fine Ottocento per rispondere al
bisogno di inclusione economica e sociale
delle popolazioni rurali, ha attraversato il
novecento e si propone oggi come modo
originale di fare banca, a identità
mutualistica e territoriale. A livello
normativo siamo al terzo passaggio nella
regolamentazione delle banche. Dopo il Testo
Unico delle Casse Rurali e Artigiane del 1937
e il Testo Unico Bancario del 1993 (che ha
riconosciuto le BCC come uniche banche a
mutualità prevalente) è attesa la riforma che
adeguerà le regole che disciplinano le banche
alla normativa dell’Unione Bancaria e alle
nuove sfide di mercato. A livello
organizzativo dopo l’autonomia “atomistica”
e il “sistema a rete” è tempo di una maggiore
“coesione integrata”.
Il primo pilastro dell’Unione Bancaria, il
meccanismo di vigilanza unico sulla base del
Single Rule Book, ha aperto una nuova era
per le banche europee. Da gennaio le autorità
nazionali di vigilanza dovranno conformarsi
alle linee guida dell’EBA sulle procedure e le
metodologie per il processo di supervisione e
valutazione prudenziale - SREP1 - con
l’obiettivo di ridurre le distorsioni ascrivibili
ad approcci di supervisione eterogenei e
favorire la messa a fattor comune delle
migliori prassi di vigilanza. La Banca d’Italia
ha avviato procedimenti che portano
all’assegnazione di un requisito di capitale
aggiuntivo. Le BCC si confronteranno con
l’elevazione di vincoli di capitale
regolamentare e per valori significativi.
In questo approccio ci sono tre rischi
sistemici. Il primo è penalizzare, in termini
di esigenza di patrimonializzazione, il
modello di intermediazione vocato al
finanziamento dell’economia reale. Il secondo
è la mancata applicazione di un’adeguata
proporzionalità che riconosca le differenze di
rischio tra grandi banche e intermediari di
territorio. Il terzo è l’erosione a tavolino del
patrimonio delle banche dovuta a modelli
teorici non sperimentati, applicazione di
ponderazioni, o rischi di perdita di misure di
2
riequilibrio. Le BCC dovranno trovare una
sintesi nel progetto di autoriforma. Al
governo è stato consegnato un documento e
ora è attesa una regolamentazione
legislativa.
Da gennaio la crisi di una banca dovrà essere
risolta utilizzando in primis risorse
finanziarie interne.
Ci sono problemi, soprattutto per i piccoli
intermediari. Ne sono esempi l’utilizzo delle
risorse del Fondo Unico di Risoluzione
sostanzialmente “riservato” a banche di
grandi dimensioni, ma pagato da tutti, e la
possibilità che per le banche piccole sia
preferita un’applicazione delle norme sulla
risoluzione delle crisi che porti alla
liquidazione atomistica. Anche per il
risanamento è necessario declinare obblighi
semplificati per le istituzioni meno complesse
e di dimensioni ridotte. I nostri soci e i nostri
clienti non hanno nulla da temere perché la
Banca di Anghiari e Stia è solida. Il nostro
Total Capital Ratio è del 14,25% al 30
settembre 2015.
La prossimità fisica è stata foriera di tanti
vantaggi, ma nell’Unione Bancaria viene
amplificato il rischio che la piccola
dimensione possa portare problemi di
solidità. Le BCC, con una rete di 4.450
dipendenze (14,6% del totale), sono sfidate a
rendere gli sportelli dei punti di contatto con
soci e clienti. Non secondo il modello della
banca-supermercato (che offre a listino,
accanto a mutui e conti correnti, vari beni di
consumo), ma valorizzando il luogo di
incontro tra banca e cliente per
accompagnare
scelte
importanti
(investimenti, acquisto della casa,
protezione di cose e persone, previdenza) con
adeguata consulenza. Valorizzare quindi le
relazioni favorite dal territorio (con
rappresentanze d’impresa, professionisti,
associazioni) per potenziare l’offerta di
soluzioni utili con positive ricadute in
termini di business. Le BCC godono
mediamente di un accreditamento e di una
reputazione positivi, ma ci sono segnali da
interpretare e cogliere tempestivamente.
Sennò passerà la percezione “semplificata”
che minore dimensione equivalga a minore
stabilità.
Il Credito Cooperativo è una rete solida e ben
patrimonializzata. Le BCC hanno infatti
risolto i vari problemi con l’intervento
dell’intero Movimento del Credito
Cooperativo senza ripercussioni sui clienti o
sui sottoscrittori di prestiti subordinati.
La Banca a sostegno dei giovani
nel Premio Dionisio Roberti
o scorso 12 ottobre nella Sala del
Consiglio di Palazzo delle Laudi si
è svolta la cerimonia per la consegna del Premio intitolato a Dionisio
Roberti, padre agostiniano di Sansepolcro, teologo, grande figura nella storia
della letteratura italiana fra medioevo e
umanesimo, amico di Francesco Petrarca
e di Giovanni Boccaccio. Il premio è
promosso dal Comune di Sansepolcro,
dalle scuole biturgensi, dalla Banca di
Anghiari e Stia Credito Cooperativo e
dalla Fondazione Marco Gennaioli Onlus
di Anghiari. Protagonisti della manifestazione i ragazzi della scuola secondaria di
primo grado e della secondaria di secondo
grado, il cui impegno e la cui dedizione
allo studio hanno meritato il riconoscimento ufficiale da parte delle autorità e
della comunità nel giorno in cui, fra
l’altro, ricorreva l’anniversario della
morte di Piero della Francesca. La
cerimonia ha visto la partecipazione degli
82 studenti premiati (47 delle medie, 35
delle superiori), di molti giovani e dei
familiari che hanno affollato la prestigiosa sala biturgense.
L’iniziativa è stata istituita nel 1991 e
consiste nell’erogazione di un riconoscimento economico, tramite carta prepagata o libretto, consegnato ai giovani che
hanno conseguito il diploma di scuola
media con il voto di 9 o 10 (€ 104,00) e o il
diploma di maturità con la votazione di
100/100 (€ 260,00).
Il riconoscimento consiste in una pergamena e in una carta prepagata di
differente valore in base alla scuola,
consegnata dalla Banca di Anghiari e Stia
Credito Cooperativo. “E' un investimento
L
Un momento della premiazione di Lorenzo Valenti
a cui teniamo molto ed essendo una banca
locale – ha dichiarato il vice direttore
Maurizio Del Barba – dobbiamo prestare
la massima attenzione a quello che viene
svolto nel nostro territorio. Siamo vicini
sia alle imprese che alle famiglie, ma
anche agli studenti perché saranno
proprio loro il futuro. Saranno loro che
creeranno nuove famiglie e saranno
chiamati a fare il loro ruolo nel mondo del
lavoro. Noi come istituto di credito
saremo sempre disponibili ad ascoltare le
loro esigenze finanziarie, assicurative e
previdenziali in ogni momento importante della loro vita". Dello stesso avviso
anche il sindaco di Sansepolcro Daniela
Frullani. Queste le sue parole. “I nostri
studenti hanno tutte le potenzialità per
affermarsi nella vita perché vengono da
scuole di ottimo livello. Quest'anno poi i
ragazzi premiati sono stati tantissimi.
Questo significa che da parte loro ci sono
un grande impegno e una enorme passio-
ne per quello che fanno. Con questo
riconoscimento noi cerchiamo di premiare
il merito, fattore che troppo spesso viene
visto più come un optional che come una
qualità fondamentale per riuscire nella
vita. Io penso invece che i nostri giovani
debbano crescere con la consapevolezza
che nella vita si raccoglie sempre quello
che si semina. Certo ci vuole poi anche la
fortuna ma il merito rimane comunque
alla base di tutto”. Al fianco dell'istituto di
credito anghiarese anche la fondazione
Marco Gennaioli Onlus. “La nostra
missione – ha sottolineato Carla Masetti,
presidente della Fondazione – è cercare di
premiare il merito sia degli studenti che
di tutti i giovani in generale. Essere qui
alla consegna del Premio Dionisio Roberti
è molto importante perché ci avvicina agli
alunni che hanno ottenuto un punteggio
elevato. Si tratta di un riconoscimento,
che è sì economico ma soprattutto
morale”.
Alla Battaglia!
Dopo il progetto musicale del 2014
“Musiche di battaglie al tempo della
Battaglia”, la seconda edizione della
stagione di Musica Antica ad Anghiari,
nell’anno ormai quasi trascorso, ha
proposto sei concerti all’insegna di
“Dialoghi e Duelli a due Strumenti”.
Viole da gamba, flauti, organi e clavicembali, cornamuse e voci si sono alternati allietando l’estate degli appassionati di questa musica che va dal Trecento
al Primo Barocco del Seicento.
Oltre alle esibizioni dei musicisti
dell’ensemble di “casa”, Umbra Lucis,
abbiamo avuto il piacere di ospitare
affermati strumentisti come il flautista
Stefano Bragetti; l’organista titolare del
Duomo di Firenze, Gabriele Giacomelli;
il cornamusista Walter Rizzo; per finire
con l’organista titolare di San Petronio
di Bologna, l’olandese Liuwe Tamminga.
L’ultimo concerto di consort di viole da
gamba, diretto dal nostro Fabrizio Lepri
(sul Canzoniere di Isabella d’Este) ha
avuto l’onore di essere replicato a Bellinzona, nella Svizzera Italiana, nell’ambito
del Festival Internazionale del Cantar di
Pietre lo scorso 28 settembre.
3
Una delle novità del 2015 è stato
l’innesto nella rassegna di giovani musicisti anghiaresi, che Umbra Lucis ha
intenzione di consolidare già dal prossimo anno.
I concerti, realizzati quasi tutti nel tardo
pomeriggio-sera della domenica hanno
registrato un lusinghiero successo di
pubblico.
Umbra Lucis sta preparando ora la stagione 2016, a conferma di un investimento
culturale che parte dal territorio anghiarese per far conoscere l’Alta Valle del
Tevere anche fuori dai propri confini.
L’arbitro Michele Rossi
ai vertici del basket internazionale
ono appena 9 gli arbitri italiani di
pallacanestro di “livello” internazionale. Tra questi figura anche
Michele Rossi, trentacinquenne anghiarese che dal 2003 lavora presso la Banca
di Anghiari e Stia Credito Cooperativo.
Michele ha iniziato la sua avventura da
giovanissimo e nel corso degli anni si è
dimostrato fischietto di grande qualità,
tanto da arrivare ai vertici del basket
europeo. Ha diretto finali scudetto
maschili e femminili in Serie A1 ed è
stato poi promosso arbitro internazionale. Un motivo di orgoglio non solo a
livello personale, ma anche per Anghiari e per la nostra Banca.
Michele quando e perché hai iniziato a fare l’arbitro di pallacanestro?
Il basket è da sempre la mia grande
passione. Mi è stata trasmessa in
famiglia, visto che in casa mia tutti
hanno praticato questo sport. Io ho
iniziato a giocare fin da piccolo, ma
quando mi sono accorto che i risultati
non erano appaganti ho deciso di
prendere un’altra strada. Poi sinceramente la figura dell’arbitro mi ha
sempre affascinato. Così per restare in
questo mondo nel 1997 ho iniziato ad
arbitrare. Mi è piaciuto fin dal primo
momento ed ho affrontato i numerosi
sacrifici di questo percorso con il giusto
spirito.
Quando sei diventato internazionale?
Ho fatto il clinic in Turchia e a febbraio
2015 sono diventato arbitro internazionale. Da lì è iniziata questa nuova
avventura. Ho partecipato alle Olimpiadi Giovanili di Tiblisi in Georgia, agli
Europei Under 16 maschili a Kaunas in
Lituania e poi da ottobre in giro per
l’Europa per la Coppa dei Campioni
femminili e per l’Euro Cup maschile.
Pensavi di poter arrivare così in
alto?
Diciamo che lo sognavo. Quando ci si
dedica anima e corpo a una passione si
cerca sempre di dare il massimo per
arrivare in cima alla piramide. Poi è
ovvio che serve non solo la bravura ma
anche la fortuna. Sono cresciuto molto e
devo ringraziare tutte le persone che mi
hanno accompagnato in questo percorso
aiutandomi a migliorare anno dopo
anno. Ci sono stati momenti difficili, ma
non mi sono mai demoralizzato o accontentato.
S
Michele Rossi
I tre momenti più emozionanti in
ordine cronologico che hai vissuto
finora nella tua carriera.
Il primo quando ho arbitrato gara 3
della finale del campionato di Lega A2
vinta da Brescia contro Pistoia nel 2013.
Perché quella designazione è arrivata a
consacrazione di una stagione positiva
che mi ha dato lo slancio per la promozione nella massima categoria e perché
uscire dal campo con i complimenti di
vincitori e vinti al termine di una partita tanto importante è stata una soddisfazione.
Il secondo?
E’ stato a dicembre 2014. Era appena
nata mia figlia Flavia e mi stavo recando in ospedale a trovare mia moglie
Chiara quando mi arriva la convocazione per il clinic in Turchia a cui dovevo
prendere parte per diventare arbitro
internazionale. L’emozione ineguagliabile di essere diventato padre unita alla
soddisfazione per aver raggiunto questo
importante traguardo. Un mix di sensazioni uniche!
E il terzo?
Gara 4 della finale del campionato di
Serie A1 2015 vinta da Sassari con
Reggio Emilia al termine di un supplementare. Dirigere una partita decisiva
per l’assegnazione dello scudetto è il
sogno di ogni arbitro.
Sfatiamo la “leggenda” secondo cui
gli arbitri si allenano poco?
Assolutamente si. Lavoriamo molto
anche a livello fisico. Per essere preparati a stare dietro ad atleti che hanno
4
performance davvero eccezionali anche
dal punto di vista fisico e per una
questione di immagine così come da
direttiva dei responsabili arbitrali della
Federazione.
La carriera da arbitro e la tua vita
privata sono strettamente legate.
Si perché tra le tante persone che ho
conosciuto in questi anni c’è soprattutto
Chiara che è diventata mia moglie. Lei è
siciliana, ma studiava a Siena e così
come me è appassionata di basket. Ci
siamo conosciuti a una partita in cui lei
era ufficiale di campo e in quella
occasione possiamo dire che è scoccata
la fatidica scintilla.
Hai dei ringraziamenti da fare?
Ai miei genitori che mi hanno sostenuto
fin dal primo momento, a mia moglie che
ha tanta pazienza nel “sopportare” molti
giorni di assenza ed ovviamente alla
Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo. A cominciare dal direttore Fabio
Pecorari che fin da subito si è dimostrato
disponibile a venirmi incontro e sinceramente orgoglioso della grande opportunità che mi è capitata e fino ad arrivare
a tutti i colleghi per la comprensione e la
collaborazione fattiva. Se non fosse stato
così sarebbe stato molto difficile. La
Banca si è confermata una vera e
propria famiglia.
Il tuo sogno nel cassetto?
Essere sempre più bravo a convivere
con gli errori e a metabolizzarli. Questo
in primis, poi è chiaro che arbitrare ad
un Mondiale o ad un’Olimpiade sarebbe
davvero il massimo.
Lo spettacolo dei 610 protagonisti
della 4° edizione de L’INTREPIDA!
a 4° edizione de L’Intrepida si è
svolta ad Anghiari domenica 18
ottobre ed è stata a tutti gli
effetti una festa di colori e di sport. La
cicloturistica su bici d’epoca organizzata
dal Gs Fratres Dynamis Bike ha offerto
uno spettacolo incredibile ed ha permesso ai tantissimi presenti di vivere forti
emozioni. Al via dell’edizione 2015 si
sono presentati 610 “intrepidi ciclisti”,
muniti di bici storica (antecedente al
1987) e abbigliamento consono. Un
numero equiparabile a quello record del
2014 e che vale forse ancora di più considerando le pessime condizioni atmosferiche dei giorni precedenti e le poco
incoraggianti previsioni meteo (che
hanno di fatto frenato alcuni atleti).
L’Intrepida si è confermata appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati e non ha tradito le attese. Tra i
610 intrepidi ciclisti anche alcuni
campioni che con le rispettive imprese
hanno scritto la storia del ciclismo. Tra
questi Francesco Moser, Gilberto
Simoni, Italo Zilioli, Simone Fraccaro,
Marcello Mugnaini, Fred Morini, Aldo
Moser e l’ex professionista al femminile
Mara Mosole.
A rendere indimenticabile questa
edizione de L’Intrepida non sono stati
solo il numero dei partenti ed i grandi
nomi. Doveroso ricordare ancora una
volta la bellezza dei paesaggi e dei tre
percorsi (il “corto” da 42 km, il “lungo”
da 85 km ed il nuovo “intrepido” da 120
km), la qualità dei vari ristori d’epoca,
lo spettacolo preparato dai tanti volontari negli scorci più belli del territorio e
l’importanza storica dei luoghi toccati:
dalle strade dove il 29 giugno 1440 fu
combattuta la Battaglia d’Anghiari ai
paesi che hanno dato i natali a Michelangelo e Piero della Francesca.
A confermare il successo de L’Intrepida
2015 le facce sorridenti e i commenti
positivi di tutti i 610 atleti che hanno
partecipato alla pedalata. E’ stato
questo il principale motivo di soddisfazione per il Comitato Organizzatore.
Emozionante osservare l’infinito gruppo
composto da ciclisti di tutte le età (dai
13 agli 87 anni) che ha preso il via alle
ore 8:45 da Piazza Baldaccio subito dopo
aver ascoltato le note dell’inno nazionale italiano. Al via appassionati di bici
arrivati da tutta Italia e dall’estero. A
cimentarsi nell’impegnativo percorso
“intrepido” sono stati 70 valorosi atleti,
L
Fabrizio Mugelli, Nicla Felici e Francesco Moser
l’ultimo dei quali ha tagliato la virtuale
linea del traguardo alle ore 16:53.
Importante spazio è stato concesso al
“gentil sesso” (45 in totale): per la targa
ricordo consegnata dal Comitato Giovani Soci della Banca di Anghiari e Stia
Credito Cooperativo alla partecipante
più giovane (Giulia Manenti classe
2000) e a quella più esperta (Nicla Felici
classe 1948) e per il ricordo di Annie
Londonderry, la prima donna ad
effettuare il giro del mondo in bicicletta
alla fine dell’ottocento.
Il fine settimana anghiarese si era
aperto venerdì con la emozionante
serata dedicata alla musica ed al grande
ciclismo che ha visto come ospiti Francesco Moser e Fred Morini. Il sabato si
sono poi svolte la ciclo-gastrononica, le
visite guidate ai musei di Anghiari e la
cena al Castello di Sorci con i campioni
presenti. A fare da cornice a L’Intrepida
i mercatini d’epoca, l’esposizione di
biciclette storiche, la mostra fotografica
ed il numeroso pubblico che ha assistito
all’evento (conclusosi con il gustoso
pranzo preparato da La Meridiana e dal
5
Castello di Sorci). Da sottolineare il
sostegno delle istituzioni, della Banca di
Anghiari e Stia Credito Cooperativo,
degli sponsor e dei commercianti, la
collaborazione con le altre associazioni
di Anghiari e dei vari paesi limitrofi, il
fondamentale appoggio delle forze
dell’ordine, delle misericordie, della
Protezione Civile e l’impareggiabile
opera dei volontari che hanno affiancato
nell’organizzazione il Gs Fratres Dynamis Bike (motore de L’Intrepida).
Felici per aver partecipato a L’Intrepida
2015 anche i vari campioni presenti.
Unanime il commento degli applauditissimi big delle due ruote. “E’ stata una
splendida giornata di sport. Per la
bellezza di Anghiari e dei percorsi, per il
calore della gente, per il fascino delle
bici d’epoca”. Queste in sintesi le parole
di Moser, Simoni, Zilioli, Mugnaini,
Fraccaro, Morini e di Mara Mosole. Un
divertimento che ha accomunato i fuoriclasse del ciclismo con tutti gli appassionati. Senza competizione, ma con la
stessa voglia di condividere la passione
per la bici.
Aziende eccellenti socie della Banca a Expo:
la Società Agricola Bio Fattorie Toscana
o scorso 20 maggio la Società
Agricola Bio Fattorie Toscane
srl, cliente e socia della Banca
di Anghiari e Stia Credito Cooperativo, è stata protagonista all’Expo di
Milano e quale eccellenza toscana ha
partecipato a una conferenza al
Biodiversity Park all’Expo Internazionale. L’azienda Bio Fattorie
Toscane, che ha sede ad Arezzo e
terreni in Valdichiana, si occupa dal
2012 ad Alberoro della coltivazione
biologica delle bacche di goji, un
prodotto originario della Cina e noto
per le sue proprietà antiossidanti.
Attraverso
analisi
svolte
dall’Università di Firenze è risultato
che le bacche coltivate in Valdichiana
con il sistema biodinamico contengo-
L
no perlomeno il 15-20% in più di
antiossidanti rispetto alle altre
presenti sul mercato. Attualmente in
commercio in Europa si trovano
solamente quelle essiccate, ma
l’azienda Bio Fattorie si sta cimentando anche nella produzione di
quelle fresche, nella preparazione di
composte e confetture.
In seguito a questa idea di successo la
Regione Toscana ha invitato l’azienda
nel suo padiglione ad Expo, come
ospite della Confederazione Italiana
Agricoltori, per presentare il proprio
progetto di coltivazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti
biologici a base di goji.
Dopo l’introduzione di Chiara Innocenti, presidente della Cia Toscana,
sono intervenuti:
- Franco Fabbriciani (presidente di
Bio Fattorie Toscane), che ha illustrato le origini del progetto e le linee di
sviluppo dell’azienda;
- Fabio Primavera (agronomo), che ha
parlato della coltivazione del goji in
Toscana e del valore nutraceutico di
questa bacca;
- Stefano Fratini (responsabile
marketing Bio Fattorie), che ha
presentato i prodotti a base di goji e i
processi innovativi.
L’incontro è terminato poi con una
degustazione di confetture extra di
goji e composte prodotte con bacche di
goji, proposte in abbinamento a
formaggi e vini della provincia di
Arezzo.
La società cooperativa Extravaganti
protagonista a “Un Invito di Eccellenza”
I
l dottor Filippo Pecorari della
Extravaganti Soc. Coop. è stato
relatore nel workshop “Iccrea
Banca Impresa ed il supporto alle
filiere agroalimentari biologiche – il
Consorzio Marche Biologiche” che si è
tenuto il 16 luglio a Cascina Triulza,
nel padiglione della società civile di
Expo Milano 2015. Extravaganti è
un’azienda socia della Banca di
Anghiari e Stia Credito Cooperativo
che è stata segnalata dal nostro istituto e scelta da Iccrea Banca Impresa
per “Un Invito di Eccellenza”, iniziativa dedicata a dare visibilità a 12
imprese che si sono distinte per particolari progetti e attività legate ai temi
dell’Expo, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Temi perfettamente
allineati con i valori del Credito Coooperativo.
Extravaganti, in accordo con l’Unione
dei Comuni della Valtiberina, ha
trasformato una tradizionale azienda
agricola in un allevamento di asine
per la produzione di latte biologico e
suoi derivati (es. sapone artigianale di
latte d’asina). All’interno della Riserva Naturale dell’Alpe della Luna
questa innovativa realtà gestisce
rifugi e terreni attrezzati per campi
scout, organizza visite guidate,
laboratori e passeggiate someggiate.
Nella Fattoria di Germagnano di
Sansepolcro, all’interno delle riserva,
Extravaganti ha creato un Agri Bar
Ristorante,
“L’Aringa
Appesa”.
L’azienda, conoscendo l’effetto benefico che la natura e il contatto con gli
animali provocano sull’individuo, ha
deciso di dedicarsi all’agricoltura
sociale, offrendo la possibilità ad
alcuni giovani, con disagi di varia
natura, di migliorare la propria condizione attraverso la realizzazione di
attività rurali all’aria aperta e in
compagnia degli asinelli. Coniugando
innovazione e tradizione Extravaganti costituisce un positivo esempio per
il nostro territorio e per il mondo
coooperativo.
Nel suo intervento il nostro giovane
socio Pecorari ha saputo parlare con
efficacia e puntualità di ricerca,
sviluppo, azienda, territorio, ambiente, futuro e innovazione ma anche di
passione e di cuore, temi che sono
stati molto apprezzati da tutti coloro
che hanno partecipato al convegno.
Filippo Pecorari (a sinistra) e gli altri relatori del workshop
V Forum Giovani Soci - Qualità e innovazione
otto quanti punti di vista si
possono declinare le parole
“innovazione” e “qualità”? I
Giovani Soci delle Banche di Credito Cooperativo (quasi 250) che dal
18 al 20 settembre hanno partecipato a Milano al loro Quinto Forum
nazionale ne hanno scoperti davvero tanti. Un appuntamento durato
tre giorni che è diventato ormai una
bella tradizione di incontro in cui i
rappresentanti dei gruppi giovani
del Credito Cooperativo si riuniscono per riflettere su temi di attualità,
condividere esperienze, raccontare
storie, rinsaldare i legami e stringerne di nuovi. In una parola, cooperare.
Dopo la prima giornata passata in
Expo, raccogliendo i primi stimoli ed
i primi suggerimenti dei giovani da
far confluire in una loro “Carta di
Milano”, l’avvio ufficiale del Forum
avvenuto
sabato
19
presso
l’auditorium della BCC di Carugate
e Inzago. Il compito di aprire il
dibattito è stato affidato ai tre portavoce del Comitato Coordinamento
dei Giovani Soci e al presidente
della BCC ospite, Giuseppe Maino.
“Voi, come l’Expo, avete costretto il
nostro movimento a fare i conti con
le sorprese. E questa è una cosa di
cui vi siamo grati. È sempre stimolante constatare qualcosa che non si
S
immaginava nemmeno”. Queste le
parole con cui ha iniziato il suo
intervento il presidente di Federcasse Alessandro Azzi che ha poi sottolineato come innovazione voglia
spesso dire “fare meglio quello che
già si sa fare”, introducendo il tema
della grande sfida a cui le BCC
vengono chiamate con la riforma del
Credito Cooperativo. Azzi ha poi
consegnato, insieme al presidente
della BCC di Treviglio Giovanni
Grazioli, il “Premio Alfredo Ferri” a
Grazia Libertazzi, Stefania Capone
e Chiara Bortolini.
Spunti importanti sui temi al centro
forum sono arrivati da Luigino
Bruni dell’Università di Roma
Lumsa e da Angelo Carnemolla, di
Accademia BCC. Molta attenzione
ha suscitato tra i ragazzi il dibattito
tra gli esperti di start up e innovazione che si sono confrontati in una
tavola rotonda.
Il pomeriggio è stato dedicato alla
presentazione dei dodici Gruppi
Giovani Soci nati nel corso
dell’ultimo anno (che ha portato a 81
il numero dei gruppi esistenti), alla
presentazione di alcune interessanti
iniziative promosse dai vari gruppi
nei rispettivi territori e alla prima
Consulta Nazionale dei Gruppi
Giovani Soci. Per la prima volta il
Comitato di Coordinamento, eletto
dai giovani stessi in rappresentanza
delle rispettive Federazioni Locali,
ha presentato le Linee Guida Strategiche Biennali della Rete, le attività
realizzate dalle Commissioni di
lavoro negli ultimi mesi e i progetti
futuri. Tutti i membri della Consulta
sono poi stati chiamati ad approvare
le linee guida e alcune piccole modifiche al Regolamento.
Il giorno successivo ha regalato tante
emozioni, quello dedicato al tema
della “qualità”. Dopo il saluto caloroso e sfidante saluto di Pietro Galbiati
(direttore generale della Federazione Lombarda delle BCC) è intervenuto Antonio Organtini (direttore
dell’IPAB Sant’Alessio), che ha
parlato di “qualità della vita”. In
tema di qualità importante lo spazio
dedicato a quelle relative a “credito”
(con le parole di Emiliano Perego,
capo area e responsabile filiale della
BCC di Carugate e Inzago) e al
“lavoro”, attraverso la figura simbolo
di Olivetti raccontata da Michele
Dorigatti, dell’Ufficio Cultura della
Federazione Trentina della cooperazione.
Nella chiusura il direttore generale
di Federcasse Sergio Gatti ha raccolto gli stimoli delle due giornate
invitando tutti i giovani partecipanti
al Forum a continuare il dialogo e il
confronto nel Credito Cooperativo.
In memoria di Daniela Ghignoni
«La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra
parte: è come se fossi nascosto nella stanza accanto.»
Inizia così un pensiero di Sant’Agostino sul trapasso dalla
vita terrena a quella eterna. Per noi Daniela sei ancora
“nella stanza accanto” a lavorare per la nostra Banca con
impegno e dedizione come hai fatto dal giorno in cui sei
stata assunta.
Ci manchi molto e ci mancherai ancora di più con il passare del tempo. La tua è stata una presenza forte all’interno
della Banca, hai dispensato affetto e comprensione a tutti,
colleghi e clienti.
Hai lasciato un segno! E questo si capisce dal cordoglio
espresso da centinaia di clienti che ti hanno conosciuto ed
apprezzato professionalmente; anche a te, Daniela,
questo segno di affetto è piaciuto, ne siamo sicuri.
Pregheremo e sorrideremo pensandoti, perché tu ci vuoi
vedere allegri e fiduciosi, lo sappiamo.
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I NUOVI SPORTELLI
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Iscrizione al Tribunale di Arezzo N° 16/92
Anno XXIV - Gennaio 2016 - numero 1
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