Anno XXIV - Gennaio 2016 - N° 1 - Aut. Trib. Arezzo 16/92 - Direttore responsabile: Daniele Gigli Pe r i o d i c o d i e c o n o m i a , f i n a n z a , c u l t u r a e d i n f o r m a z i o n e d e l l a B a n c a d i A n g h i a r i e S t i a Buon 2016 a tutti! pag. 2. L’editoriale del Presidente pag. 3. Premio Dionisio Roberti pag. 3. Alla Battaglia! pag. 4. Michele Rossi arbitro internazionale di basket pag. 5. L’Intrepida pag. 6. Aziende socie ad Expo pag. 7. V° Forum Giovani Soci pag. 7. In memoria di Daniela Ghignoni L’Editoriale del Presidente BANCA DI ANGHIARI E STIA Consiglio di Amministrazione Presidente: Paolo Sestini Vice Presidente: Nilo Venturini Consiglieri: Giovan Battista Donati Giovanni Fornacini Stefano Mannelli Vasco Petruccioli Stefano Rossi Marco Salvi Andrea Trapani Collegio Sindacale Presidente: Massimo Meozzi Sindaci effettivi: Paolo Cenciarelli Marina Cianfrani Sindaci supplenti: Andrea Cerini Giuseppe Mauro Della Rina Collegio dei Probiviri Presidente: Paolo Sanchini Membri effettivi: Andreina Donati Sarti Marco Vagnoni Membri supplenti: Benito Carletti ✝ Leonardo Giannini Direzione Direttore Generale: Fabio Pecorari Vice Direttore Generale: Maurizio Del Barba Dati costitutivi Sede legale e direzione generale: ANGHIARI - Via Mazzini, 17 Tel. 0575 78761 Anno di Costituzione: 1999 Sportelli: 13 www.bancadianghiariestia.it S i è svolta il 20 novembre a Roma l’assemblea annuale di Federcasse. Tema “Il terzo tempo del Credito Cooperativo” nato dall’analisi dei cambiamenti all’attività creditizia derivanti dall’Unione Bancaria, la cui entrata in vigore determinerà grandi novità. La definizione tocca tre punti: cronologico, normativo, organizzativo. Cronologico perché la cooperazione di credito è al terzo secolo di vita. Nata a fine Ottocento per rispondere al bisogno di inclusione economica e sociale delle popolazioni rurali, ha attraversato il novecento e si propone oggi come modo originale di fare banca, a identità mutualistica e territoriale. A livello normativo siamo al terzo passaggio nella regolamentazione delle banche. Dopo il Testo Unico delle Casse Rurali e Artigiane del 1937 e il Testo Unico Bancario del 1993 (che ha riconosciuto le BCC come uniche banche a mutualità prevalente) è attesa la riforma che adeguerà le regole che disciplinano le banche alla normativa dell’Unione Bancaria e alle nuove sfide di mercato. A livello organizzativo dopo l’autonomia “atomistica” e il “sistema a rete” è tempo di una maggiore “coesione integrata”. Il primo pilastro dell’Unione Bancaria, il meccanismo di vigilanza unico sulla base del Single Rule Book, ha aperto una nuova era per le banche europee. Da gennaio le autorità nazionali di vigilanza dovranno conformarsi alle linee guida dell’EBA sulle procedure e le metodologie per il processo di supervisione e valutazione prudenziale - SREP1 - con l’obiettivo di ridurre le distorsioni ascrivibili ad approcci di supervisione eterogenei e favorire la messa a fattor comune delle migliori prassi di vigilanza. La Banca d’Italia ha avviato procedimenti che portano all’assegnazione di un requisito di capitale aggiuntivo. Le BCC si confronteranno con l’elevazione di vincoli di capitale regolamentare e per valori significativi. In questo approccio ci sono tre rischi sistemici. Il primo è penalizzare, in termini di esigenza di patrimonializzazione, il modello di intermediazione vocato al finanziamento dell’economia reale. Il secondo è la mancata applicazione di un’adeguata proporzionalità che riconosca le differenze di rischio tra grandi banche e intermediari di territorio. Il terzo è l’erosione a tavolino del patrimonio delle banche dovuta a modelli teorici non sperimentati, applicazione di ponderazioni, o rischi di perdita di misure di 2 riequilibrio. Le BCC dovranno trovare una sintesi nel progetto di autoriforma. Al governo è stato consegnato un documento e ora è attesa una regolamentazione legislativa. Da gennaio la crisi di una banca dovrà essere risolta utilizzando in primis risorse finanziarie interne. Ci sono problemi, soprattutto per i piccoli intermediari. Ne sono esempi l’utilizzo delle risorse del Fondo Unico di Risoluzione sostanzialmente “riservato” a banche di grandi dimensioni, ma pagato da tutti, e la possibilità che per le banche piccole sia preferita un’applicazione delle norme sulla risoluzione delle crisi che porti alla liquidazione atomistica. Anche per il risanamento è necessario declinare obblighi semplificati per le istituzioni meno complesse e di dimensioni ridotte. I nostri soci e i nostri clienti non hanno nulla da temere perché la Banca di Anghiari e Stia è solida. Il nostro Total Capital Ratio è del 14,25% al 30 settembre 2015. La prossimità fisica è stata foriera di tanti vantaggi, ma nell’Unione Bancaria viene amplificato il rischio che la piccola dimensione possa portare problemi di solidità. Le BCC, con una rete di 4.450 dipendenze (14,6% del totale), sono sfidate a rendere gli sportelli dei punti di contatto con soci e clienti. Non secondo il modello della banca-supermercato (che offre a listino, accanto a mutui e conti correnti, vari beni di consumo), ma valorizzando il luogo di incontro tra banca e cliente per accompagnare scelte importanti (investimenti, acquisto della casa, protezione di cose e persone, previdenza) con adeguata consulenza. Valorizzare quindi le relazioni favorite dal territorio (con rappresentanze d’impresa, professionisti, associazioni) per potenziare l’offerta di soluzioni utili con positive ricadute in termini di business. Le BCC godono mediamente di un accreditamento e di una reputazione positivi, ma ci sono segnali da interpretare e cogliere tempestivamente. Sennò passerà la percezione “semplificata” che minore dimensione equivalga a minore stabilità. Il Credito Cooperativo è una rete solida e ben patrimonializzata. Le BCC hanno infatti risolto i vari problemi con l’intervento dell’intero Movimento del Credito Cooperativo senza ripercussioni sui clienti o sui sottoscrittori di prestiti subordinati. La Banca a sostegno dei giovani nel Premio Dionisio Roberti o scorso 12 ottobre nella Sala del Consiglio di Palazzo delle Laudi si è svolta la cerimonia per la consegna del Premio intitolato a Dionisio Roberti, padre agostiniano di Sansepolcro, teologo, grande figura nella storia della letteratura italiana fra medioevo e umanesimo, amico di Francesco Petrarca e di Giovanni Boccaccio. Il premio è promosso dal Comune di Sansepolcro, dalle scuole biturgensi, dalla Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo e dalla Fondazione Marco Gennaioli Onlus di Anghiari. Protagonisti della manifestazione i ragazzi della scuola secondaria di primo grado e della secondaria di secondo grado, il cui impegno e la cui dedizione allo studio hanno meritato il riconoscimento ufficiale da parte delle autorità e della comunità nel giorno in cui, fra l’altro, ricorreva l’anniversario della morte di Piero della Francesca. La cerimonia ha visto la partecipazione degli 82 studenti premiati (47 delle medie, 35 delle superiori), di molti giovani e dei familiari che hanno affollato la prestigiosa sala biturgense. L’iniziativa è stata istituita nel 1991 e consiste nell’erogazione di un riconoscimento economico, tramite carta prepagata o libretto, consegnato ai giovani che hanno conseguito il diploma di scuola media con il voto di 9 o 10 (€ 104,00) e o il diploma di maturità con la votazione di 100/100 (€ 260,00). Il riconoscimento consiste in una pergamena e in una carta prepagata di differente valore in base alla scuola, consegnata dalla Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo. “E' un investimento L Un momento della premiazione di Lorenzo Valenti a cui teniamo molto ed essendo una banca locale – ha dichiarato il vice direttore Maurizio Del Barba – dobbiamo prestare la massima attenzione a quello che viene svolto nel nostro territorio. Siamo vicini sia alle imprese che alle famiglie, ma anche agli studenti perché saranno proprio loro il futuro. Saranno loro che creeranno nuove famiglie e saranno chiamati a fare il loro ruolo nel mondo del lavoro. Noi come istituto di credito saremo sempre disponibili ad ascoltare le loro esigenze finanziarie, assicurative e previdenziali in ogni momento importante della loro vita". Dello stesso avviso anche il sindaco di Sansepolcro Daniela Frullani. Queste le sue parole. “I nostri studenti hanno tutte le potenzialità per affermarsi nella vita perché vengono da scuole di ottimo livello. Quest'anno poi i ragazzi premiati sono stati tantissimi. Questo significa che da parte loro ci sono un grande impegno e una enorme passio- ne per quello che fanno. Con questo riconoscimento noi cerchiamo di premiare il merito, fattore che troppo spesso viene visto più come un optional che come una qualità fondamentale per riuscire nella vita. Io penso invece che i nostri giovani debbano crescere con la consapevolezza che nella vita si raccoglie sempre quello che si semina. Certo ci vuole poi anche la fortuna ma il merito rimane comunque alla base di tutto”. Al fianco dell'istituto di credito anghiarese anche la fondazione Marco Gennaioli Onlus. “La nostra missione – ha sottolineato Carla Masetti, presidente della Fondazione – è cercare di premiare il merito sia degli studenti che di tutti i giovani in generale. Essere qui alla consegna del Premio Dionisio Roberti è molto importante perché ci avvicina agli alunni che hanno ottenuto un punteggio elevato. Si tratta di un riconoscimento, che è sì economico ma soprattutto morale”. Alla Battaglia! Dopo il progetto musicale del 2014 “Musiche di battaglie al tempo della Battaglia”, la seconda edizione della stagione di Musica Antica ad Anghiari, nell’anno ormai quasi trascorso, ha proposto sei concerti all’insegna di “Dialoghi e Duelli a due Strumenti”. Viole da gamba, flauti, organi e clavicembali, cornamuse e voci si sono alternati allietando l’estate degli appassionati di questa musica che va dal Trecento al Primo Barocco del Seicento. Oltre alle esibizioni dei musicisti dell’ensemble di “casa”, Umbra Lucis, abbiamo avuto il piacere di ospitare affermati strumentisti come il flautista Stefano Bragetti; l’organista titolare del Duomo di Firenze, Gabriele Giacomelli; il cornamusista Walter Rizzo; per finire con l’organista titolare di San Petronio di Bologna, l’olandese Liuwe Tamminga. L’ultimo concerto di consort di viole da gamba, diretto dal nostro Fabrizio Lepri (sul Canzoniere di Isabella d’Este) ha avuto l’onore di essere replicato a Bellinzona, nella Svizzera Italiana, nell’ambito del Festival Internazionale del Cantar di Pietre lo scorso 28 settembre. 3 Una delle novità del 2015 è stato l’innesto nella rassegna di giovani musicisti anghiaresi, che Umbra Lucis ha intenzione di consolidare già dal prossimo anno. I concerti, realizzati quasi tutti nel tardo pomeriggio-sera della domenica hanno registrato un lusinghiero successo di pubblico. Umbra Lucis sta preparando ora la stagione 2016, a conferma di un investimento culturale che parte dal territorio anghiarese per far conoscere l’Alta Valle del Tevere anche fuori dai propri confini. L’arbitro Michele Rossi ai vertici del basket internazionale ono appena 9 gli arbitri italiani di pallacanestro di “livello” internazionale. Tra questi figura anche Michele Rossi, trentacinquenne anghiarese che dal 2003 lavora presso la Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo. Michele ha iniziato la sua avventura da giovanissimo e nel corso degli anni si è dimostrato fischietto di grande qualità, tanto da arrivare ai vertici del basket europeo. Ha diretto finali scudetto maschili e femminili in Serie A1 ed è stato poi promosso arbitro internazionale. Un motivo di orgoglio non solo a livello personale, ma anche per Anghiari e per la nostra Banca. Michele quando e perché hai iniziato a fare l’arbitro di pallacanestro? Il basket è da sempre la mia grande passione. Mi è stata trasmessa in famiglia, visto che in casa mia tutti hanno praticato questo sport. Io ho iniziato a giocare fin da piccolo, ma quando mi sono accorto che i risultati non erano appaganti ho deciso di prendere un’altra strada. Poi sinceramente la figura dell’arbitro mi ha sempre affascinato. Così per restare in questo mondo nel 1997 ho iniziato ad arbitrare. Mi è piaciuto fin dal primo momento ed ho affrontato i numerosi sacrifici di questo percorso con il giusto spirito. Quando sei diventato internazionale? Ho fatto il clinic in Turchia e a febbraio 2015 sono diventato arbitro internazionale. Da lì è iniziata questa nuova avventura. Ho partecipato alle Olimpiadi Giovanili di Tiblisi in Georgia, agli Europei Under 16 maschili a Kaunas in Lituania e poi da ottobre in giro per l’Europa per la Coppa dei Campioni femminili e per l’Euro Cup maschile. Pensavi di poter arrivare così in alto? Diciamo che lo sognavo. Quando ci si dedica anima e corpo a una passione si cerca sempre di dare il massimo per arrivare in cima alla piramide. Poi è ovvio che serve non solo la bravura ma anche la fortuna. Sono cresciuto molto e devo ringraziare tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo percorso aiutandomi a migliorare anno dopo anno. Ci sono stati momenti difficili, ma non mi sono mai demoralizzato o accontentato. S Michele Rossi I tre momenti più emozionanti in ordine cronologico che hai vissuto finora nella tua carriera. Il primo quando ho arbitrato gara 3 della finale del campionato di Lega A2 vinta da Brescia contro Pistoia nel 2013. Perché quella designazione è arrivata a consacrazione di una stagione positiva che mi ha dato lo slancio per la promozione nella massima categoria e perché uscire dal campo con i complimenti di vincitori e vinti al termine di una partita tanto importante è stata una soddisfazione. Il secondo? E’ stato a dicembre 2014. Era appena nata mia figlia Flavia e mi stavo recando in ospedale a trovare mia moglie Chiara quando mi arriva la convocazione per il clinic in Turchia a cui dovevo prendere parte per diventare arbitro internazionale. L’emozione ineguagliabile di essere diventato padre unita alla soddisfazione per aver raggiunto questo importante traguardo. Un mix di sensazioni uniche! E il terzo? Gara 4 della finale del campionato di Serie A1 2015 vinta da Sassari con Reggio Emilia al termine di un supplementare. Dirigere una partita decisiva per l’assegnazione dello scudetto è il sogno di ogni arbitro. Sfatiamo la “leggenda” secondo cui gli arbitri si allenano poco? Assolutamente si. Lavoriamo molto anche a livello fisico. Per essere preparati a stare dietro ad atleti che hanno 4 performance davvero eccezionali anche dal punto di vista fisico e per una questione di immagine così come da direttiva dei responsabili arbitrali della Federazione. La carriera da arbitro e la tua vita privata sono strettamente legate. Si perché tra le tante persone che ho conosciuto in questi anni c’è soprattutto Chiara che è diventata mia moglie. Lei è siciliana, ma studiava a Siena e così come me è appassionata di basket. Ci siamo conosciuti a una partita in cui lei era ufficiale di campo e in quella occasione possiamo dire che è scoccata la fatidica scintilla. Hai dei ringraziamenti da fare? Ai miei genitori che mi hanno sostenuto fin dal primo momento, a mia moglie che ha tanta pazienza nel “sopportare” molti giorni di assenza ed ovviamente alla Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo. A cominciare dal direttore Fabio Pecorari che fin da subito si è dimostrato disponibile a venirmi incontro e sinceramente orgoglioso della grande opportunità che mi è capitata e fino ad arrivare a tutti i colleghi per la comprensione e la collaborazione fattiva. Se non fosse stato così sarebbe stato molto difficile. La Banca si è confermata una vera e propria famiglia. Il tuo sogno nel cassetto? Essere sempre più bravo a convivere con gli errori e a metabolizzarli. Questo in primis, poi è chiaro che arbitrare ad un Mondiale o ad un’Olimpiade sarebbe davvero il massimo. Lo spettacolo dei 610 protagonisti della 4° edizione de L’INTREPIDA! a 4° edizione de L’Intrepida si è svolta ad Anghiari domenica 18 ottobre ed è stata a tutti gli effetti una festa di colori e di sport. La cicloturistica su bici d’epoca organizzata dal Gs Fratres Dynamis Bike ha offerto uno spettacolo incredibile ed ha permesso ai tantissimi presenti di vivere forti emozioni. Al via dell’edizione 2015 si sono presentati 610 “intrepidi ciclisti”, muniti di bici storica (antecedente al 1987) e abbigliamento consono. Un numero equiparabile a quello record del 2014 e che vale forse ancora di più considerando le pessime condizioni atmosferiche dei giorni precedenti e le poco incoraggianti previsioni meteo (che hanno di fatto frenato alcuni atleti). L’Intrepida si è confermata appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati e non ha tradito le attese. Tra i 610 intrepidi ciclisti anche alcuni campioni che con le rispettive imprese hanno scritto la storia del ciclismo. Tra questi Francesco Moser, Gilberto Simoni, Italo Zilioli, Simone Fraccaro, Marcello Mugnaini, Fred Morini, Aldo Moser e l’ex professionista al femminile Mara Mosole. A rendere indimenticabile questa edizione de L’Intrepida non sono stati solo il numero dei partenti ed i grandi nomi. Doveroso ricordare ancora una volta la bellezza dei paesaggi e dei tre percorsi (il “corto” da 42 km, il “lungo” da 85 km ed il nuovo “intrepido” da 120 km), la qualità dei vari ristori d’epoca, lo spettacolo preparato dai tanti volontari negli scorci più belli del territorio e l’importanza storica dei luoghi toccati: dalle strade dove il 29 giugno 1440 fu combattuta la Battaglia d’Anghiari ai paesi che hanno dato i natali a Michelangelo e Piero della Francesca. A confermare il successo de L’Intrepida 2015 le facce sorridenti e i commenti positivi di tutti i 610 atleti che hanno partecipato alla pedalata. E’ stato questo il principale motivo di soddisfazione per il Comitato Organizzatore. Emozionante osservare l’infinito gruppo composto da ciclisti di tutte le età (dai 13 agli 87 anni) che ha preso il via alle ore 8:45 da Piazza Baldaccio subito dopo aver ascoltato le note dell’inno nazionale italiano. Al via appassionati di bici arrivati da tutta Italia e dall’estero. A cimentarsi nell’impegnativo percorso “intrepido” sono stati 70 valorosi atleti, L Fabrizio Mugelli, Nicla Felici e Francesco Moser l’ultimo dei quali ha tagliato la virtuale linea del traguardo alle ore 16:53. Importante spazio è stato concesso al “gentil sesso” (45 in totale): per la targa ricordo consegnata dal Comitato Giovani Soci della Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo alla partecipante più giovane (Giulia Manenti classe 2000) e a quella più esperta (Nicla Felici classe 1948) e per il ricordo di Annie Londonderry, la prima donna ad effettuare il giro del mondo in bicicletta alla fine dell’ottocento. Il fine settimana anghiarese si era aperto venerdì con la emozionante serata dedicata alla musica ed al grande ciclismo che ha visto come ospiti Francesco Moser e Fred Morini. Il sabato si sono poi svolte la ciclo-gastrononica, le visite guidate ai musei di Anghiari e la cena al Castello di Sorci con i campioni presenti. A fare da cornice a L’Intrepida i mercatini d’epoca, l’esposizione di biciclette storiche, la mostra fotografica ed il numeroso pubblico che ha assistito all’evento (conclusosi con il gustoso pranzo preparato da La Meridiana e dal 5 Castello di Sorci). Da sottolineare il sostegno delle istituzioni, della Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo, degli sponsor e dei commercianti, la collaborazione con le altre associazioni di Anghiari e dei vari paesi limitrofi, il fondamentale appoggio delle forze dell’ordine, delle misericordie, della Protezione Civile e l’impareggiabile opera dei volontari che hanno affiancato nell’organizzazione il Gs Fratres Dynamis Bike (motore de L’Intrepida). Felici per aver partecipato a L’Intrepida 2015 anche i vari campioni presenti. Unanime il commento degli applauditissimi big delle due ruote. “E’ stata una splendida giornata di sport. Per la bellezza di Anghiari e dei percorsi, per il calore della gente, per il fascino delle bici d’epoca”. Queste in sintesi le parole di Moser, Simoni, Zilioli, Mugnaini, Fraccaro, Morini e di Mara Mosole. Un divertimento che ha accomunato i fuoriclasse del ciclismo con tutti gli appassionati. Senza competizione, ma con la stessa voglia di condividere la passione per la bici. Aziende eccellenti socie della Banca a Expo: la Società Agricola Bio Fattorie Toscana o scorso 20 maggio la Società Agricola Bio Fattorie Toscane srl, cliente e socia della Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo, è stata protagonista all’Expo di Milano e quale eccellenza toscana ha partecipato a una conferenza al Biodiversity Park all’Expo Internazionale. L’azienda Bio Fattorie Toscane, che ha sede ad Arezzo e terreni in Valdichiana, si occupa dal 2012 ad Alberoro della coltivazione biologica delle bacche di goji, un prodotto originario della Cina e noto per le sue proprietà antiossidanti. Attraverso analisi svolte dall’Università di Firenze è risultato che le bacche coltivate in Valdichiana con il sistema biodinamico contengo- L no perlomeno il 15-20% in più di antiossidanti rispetto alle altre presenti sul mercato. Attualmente in commercio in Europa si trovano solamente quelle essiccate, ma l’azienda Bio Fattorie si sta cimentando anche nella produzione di quelle fresche, nella preparazione di composte e confetture. In seguito a questa idea di successo la Regione Toscana ha invitato l’azienda nel suo padiglione ad Expo, come ospite della Confederazione Italiana Agricoltori, per presentare il proprio progetto di coltivazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti biologici a base di goji. Dopo l’introduzione di Chiara Innocenti, presidente della Cia Toscana, sono intervenuti: - Franco Fabbriciani (presidente di Bio Fattorie Toscane), che ha illustrato le origini del progetto e le linee di sviluppo dell’azienda; - Fabio Primavera (agronomo), che ha parlato della coltivazione del goji in Toscana e del valore nutraceutico di questa bacca; - Stefano Fratini (responsabile marketing Bio Fattorie), che ha presentato i prodotti a base di goji e i processi innovativi. L’incontro è terminato poi con una degustazione di confetture extra di goji e composte prodotte con bacche di goji, proposte in abbinamento a formaggi e vini della provincia di Arezzo. La società cooperativa Extravaganti protagonista a “Un Invito di Eccellenza” I l dottor Filippo Pecorari della Extravaganti Soc. Coop. è stato relatore nel workshop “Iccrea Banca Impresa ed il supporto alle filiere agroalimentari biologiche – il Consorzio Marche Biologiche” che si è tenuto il 16 luglio a Cascina Triulza, nel padiglione della società civile di Expo Milano 2015. Extravaganti è un’azienda socia della Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo che è stata segnalata dal nostro istituto e scelta da Iccrea Banca Impresa per “Un Invito di Eccellenza”, iniziativa dedicata a dare visibilità a 12 imprese che si sono distinte per particolari progetti e attività legate ai temi dell’Expo, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Temi perfettamente allineati con i valori del Credito Coooperativo. Extravaganti, in accordo con l’Unione dei Comuni della Valtiberina, ha trasformato una tradizionale azienda agricola in un allevamento di asine per la produzione di latte biologico e suoi derivati (es. sapone artigianale di latte d’asina). All’interno della Riserva Naturale dell’Alpe della Luna questa innovativa realtà gestisce rifugi e terreni attrezzati per campi scout, organizza visite guidate, laboratori e passeggiate someggiate. Nella Fattoria di Germagnano di Sansepolcro, all’interno delle riserva, Extravaganti ha creato un Agri Bar Ristorante, “L’Aringa Appesa”. L’azienda, conoscendo l’effetto benefico che la natura e il contatto con gli animali provocano sull’individuo, ha deciso di dedicarsi all’agricoltura sociale, offrendo la possibilità ad alcuni giovani, con disagi di varia natura, di migliorare la propria condizione attraverso la realizzazione di attività rurali all’aria aperta e in compagnia degli asinelli. Coniugando innovazione e tradizione Extravaganti costituisce un positivo esempio per il nostro territorio e per il mondo coooperativo. Nel suo intervento il nostro giovane socio Pecorari ha saputo parlare con efficacia e puntualità di ricerca, sviluppo, azienda, territorio, ambiente, futuro e innovazione ma anche di passione e di cuore, temi che sono stati molto apprezzati da tutti coloro che hanno partecipato al convegno. Filippo Pecorari (a sinistra) e gli altri relatori del workshop V Forum Giovani Soci - Qualità e innovazione otto quanti punti di vista si possono declinare le parole “innovazione” e “qualità”? I Giovani Soci delle Banche di Credito Cooperativo (quasi 250) che dal 18 al 20 settembre hanno partecipato a Milano al loro Quinto Forum nazionale ne hanno scoperti davvero tanti. Un appuntamento durato tre giorni che è diventato ormai una bella tradizione di incontro in cui i rappresentanti dei gruppi giovani del Credito Cooperativo si riuniscono per riflettere su temi di attualità, condividere esperienze, raccontare storie, rinsaldare i legami e stringerne di nuovi. In una parola, cooperare. Dopo la prima giornata passata in Expo, raccogliendo i primi stimoli ed i primi suggerimenti dei giovani da far confluire in una loro “Carta di Milano”, l’avvio ufficiale del Forum avvenuto sabato 19 presso l’auditorium della BCC di Carugate e Inzago. Il compito di aprire il dibattito è stato affidato ai tre portavoce del Comitato Coordinamento dei Giovani Soci e al presidente della BCC ospite, Giuseppe Maino. “Voi, come l’Expo, avete costretto il nostro movimento a fare i conti con le sorprese. E questa è una cosa di cui vi siamo grati. È sempre stimolante constatare qualcosa che non si S immaginava nemmeno”. Queste le parole con cui ha iniziato il suo intervento il presidente di Federcasse Alessandro Azzi che ha poi sottolineato come innovazione voglia spesso dire “fare meglio quello che già si sa fare”, introducendo il tema della grande sfida a cui le BCC vengono chiamate con la riforma del Credito Cooperativo. Azzi ha poi consegnato, insieme al presidente della BCC di Treviglio Giovanni Grazioli, il “Premio Alfredo Ferri” a Grazia Libertazzi, Stefania Capone e Chiara Bortolini. Spunti importanti sui temi al centro forum sono arrivati da Luigino Bruni dell’Università di Roma Lumsa e da Angelo Carnemolla, di Accademia BCC. Molta attenzione ha suscitato tra i ragazzi il dibattito tra gli esperti di start up e innovazione che si sono confrontati in una tavola rotonda. Il pomeriggio è stato dedicato alla presentazione dei dodici Gruppi Giovani Soci nati nel corso dell’ultimo anno (che ha portato a 81 il numero dei gruppi esistenti), alla presentazione di alcune interessanti iniziative promosse dai vari gruppi nei rispettivi territori e alla prima Consulta Nazionale dei Gruppi Giovani Soci. Per la prima volta il Comitato di Coordinamento, eletto dai giovani stessi in rappresentanza delle rispettive Federazioni Locali, ha presentato le Linee Guida Strategiche Biennali della Rete, le attività realizzate dalle Commissioni di lavoro negli ultimi mesi e i progetti futuri. Tutti i membri della Consulta sono poi stati chiamati ad approvare le linee guida e alcune piccole modifiche al Regolamento. Il giorno successivo ha regalato tante emozioni, quello dedicato al tema della “qualità”. Dopo il saluto caloroso e sfidante saluto di Pietro Galbiati (direttore generale della Federazione Lombarda delle BCC) è intervenuto Antonio Organtini (direttore dell’IPAB Sant’Alessio), che ha parlato di “qualità della vita”. In tema di qualità importante lo spazio dedicato a quelle relative a “credito” (con le parole di Emiliano Perego, capo area e responsabile filiale della BCC di Carugate e Inzago) e al “lavoro”, attraverso la figura simbolo di Olivetti raccontata da Michele Dorigatti, dell’Ufficio Cultura della Federazione Trentina della cooperazione. Nella chiusura il direttore generale di Federcasse Sergio Gatti ha raccolto gli stimoli delle due giornate invitando tutti i giovani partecipanti al Forum a continuare il dialogo e il confronto nel Credito Cooperativo. In memoria di Daniela Ghignoni «La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come se fossi nascosto nella stanza accanto.» Inizia così un pensiero di Sant’Agostino sul trapasso dalla vita terrena a quella eterna. Per noi Daniela sei ancora “nella stanza accanto” a lavorare per la nostra Banca con impegno e dedizione come hai fatto dal giorno in cui sei stata assunta. Ci manchi molto e ci mancherai ancora di più con il passare del tempo. La tua è stata una presenza forte all’interno della Banca, hai dispensato affetto e comprensione a tutti, colleghi e clienti. Hai lasciato un segno! E questo si capisce dal cordoglio espresso da centinaia di clienti che ti hanno conosciuto ed apprezzato professionalmente; anche a te, Daniela, questo segno di affetto è piaciuto, ne siamo sicuri. Pregheremo e sorrideremo pensandoti, perché tu ci vuoi vedere allegri e fiduciosi, lo sappiamo. 7 I NUOVI SPORTELLI BANCOMAT ad Arezzo in Via G. Monaco 23A e a Pieve al Toppo in Via Aretina Nord 11/1 dalla tua banca Periodico di economia, finanza, cultura ed informazione della Banca di Anghiari e Stia Via G. Mazzini, 17 - 52031 Anghiari (Ar) Direttore Paolo Sestini Direttore responsabile Daniele Gigli Redattore Daniele Gigli Progetto grafico ed Impaginazione STUDIO DELTA Sansepolcro (Ar) Stampa Grafiche Borgo s.r.l. Iscrizione al Tribunale di Arezzo N° 16/92 Anno XXIV - Gennaio 2016 - numero 1 A V V E R T E N Z E BAS Notizie è stato inviato ai soci della Banca di Anghiari e Stia raggruppando le varie componenti familiari; chi desiderasse riceverne copia ad un diverso indirizzo, potrà richiederla alla redazione del notiziario al nr. telefonico 0575/787609 o via mail all’indirizzo [email protected] Per informazioni Tel. 0575/787609 [email protected] 8