EUROPEI A PAU 2008
Un Argento che
sa di oro
Alberto Benetti
inalmente è successo: le Azzurre
sono riuscite a risalire su quel podio dal quale mancavano da 15
anni. E sono salite sul gradino
appena al di sotto di quello più
alto andato alla Francia. Questo finalmente è successo iniziale potrebbe far
pensare ad un qualcosa di occasionale
e casuale.
Invece, no!
Le Azzurre hanno conquistato un Argento che è frutto non solo di classe e
di capacità individuale, ma anche e soprattutto di un lavoro di equipe condotto con serietà e spirito di sacrificio.
Gianna Arrigoni, Caterina Ferlazzo,
Gabriella Manara, Gabriella Olivieri,
Simonetta Paoluzi e Ilaria Saccavini,
hanno dimostrato di essere una squadra nel senso più ampio della parola.
Una squadra in grado di dare altre
grandissime soddisfazioni ai tifosi italiani in ogni occasione in cui si troverà
a competere con tutte le più forti compagini europee e non. Che le nostre giocatrici non avessero nulla da invidiare
a nessuno, è una cosa della quale ero
convinto da anni. Ne ero convinto e lo
scrivevo spesso ricevendo critiche da
chi, parlando più per sentito dire che
per cognizione di causa, leggeva i miei
articoli. Quello che non riuscivo a capire era perché, immancabilmente, succedesse un qualcosa che impediva alle
nostre di raccogliere quanto, almeno
secondo me, meritavano.
Ma che non lo abbia capito io, poco
male. L’importante è che l’abbiano capito due persone alle quali vanno i meriti di questa vittoria esattamente come
vanno alle giocatrici. Parlo, ovviamente, di Guido Resta e di Dano De Falco.
Le grandi capacità organizzative e l’impegno del primo, la capacità di creare
gruppo e il supporto tecnico offerto alle
giocatrici del secondo, sono stati elementi determinanti di questo grande
successo della Nazionale ladies. Unico
neo, per loro, l’eccessivo e travolgente
entusiasmo specie se manifestato in spazi ristretti dove, oltre ai due citati pesi
F
4
massimi, soggiorna per ragioni attinenti i suoi compiti istituzionali, anche Gianluca Frola che, notoriamente, non è un
mingherlino.
Devo dar atto, obtorto collo, anche dell’importante ruolo svolto da Filippo
Palma che ha messo a disposizione
delle Azzurre, oltre ad un entusiasmo e
ad un ottimismo contagiosi, anche la
sua casa di campagna, sede ideale per
lavorare ed allenarsi a dovere anche
perché, mi si dice, oltre a vivere in una
atmosfera in cui si lavora alla grande,
nella sua dimora si mangia anche alla
grande. Il fatto che io debba citare la cosa solo per sentito dire, spiega ampiamente l’obtorto collo.
Le nostre hanno condotto un Campionato stupendo. Mai una sconfitta devastante, mai una crisi più o meno prolungata, mai un momento di tensione
interpersonale. A parte, un attimo fuggente, vissuto dopo la sconfitta con l’Olanda, non sono mai scese al di sotto
della terza posizione in classifica.
Classifica che le ha viste condurre per
ben sei turni non consecutivi. Sono
sempre andate in doppia cifra e, cosa
più importante di tutte, hanno vinto tre
dei quattro incontri che le vedevano
opposte a formazioni che nell’ultimo
ventennio, hanno dominato la scena non
solo europea ma, spesso e volentieri,
anche mondiale. Perdenti di misura e,
secondo me, immeritatamente, con l’Olanda, hanno vinto con la Francia in piena fase di recupero, hanno sconfitto la
Germania quando le tedesche erano
prime e apparentemente irraggiungibili
e loro seconde e, nell’ultimo incontro
di Campionato, hanno travolto l’Inghilterra eliminando così dai Mondiali in
Brasile una pericolosa concorrente per
il Podio.
Sia l’Inghilterra, partita alla grandissima e poi naufragata, sia la Germania,
che a metà Campionato sembrava fuori
dalla portata di tutti, sia la Francia, che
ha vinto grazie ad un finale super, ma
che ha molto stentato nella fase iniziale, hanno sofferto di alti e bassi.
Le Azzurre no!
Sono rimaste sempre saldamente nelle posizioni di vertice senza dar mai cenni di cedimento. Si, è proprio un Argento che vale Oro. Fare una classifica di
merito tra le tre coppie presenti, sarebbe decisamente fuori luogo. L’unico dato oggettivo è questo: tra la coppia italiana meglio classificata nella Butler:
Arrigoni-Olivieri, none, e quella di Manara-Ferlazzo, diciottesime, c’è solo uno
0.13% di differenza con le romane al
5% dalle meglio piazzate. Da notare
che l’Italia è l’unica Nazione ad avere
tutte e tre le coppie tra le prime 18 della
Butler. Ma il fatto che non voglia fare
una classifica di merito tra le tre coppie, non mi impedisce comunque di
parlarne.
Lo farò in ordine butleriano.
Arrigoni-Olivieri: sono, da anni, l’asse portante della nostra Nazionale. Le
ho viste in azione per la prima volta a
Maastricht dove salvarono quella Na-
Le Azzurre e lo staff tecnico dinanzi alla sede di gara.
zionale da un tracollo colossale. Da allora sono ulteriormente migliorate. Oltre ad una conoscenza approfondita del
sistema ed alle grandi doti individuali,
il loro punto di forza è, per ragioni diverse, il tavolo. Gabriella non si sente
seconda a nessuna e, pur sempre mantenendo un atteggiamento sportivo ed
eticamente ineccepibile, in qualche modo riesce a far sentire questa cosa alle
avversarie che, specie le più blasonate,
spesso e volentieri accusano. Gianna, al
contrario, sembra sempre che stia giocando in casa di amici all’ora del tè e
questo, oltre a dare alla nostra una calma ed una lucidità che poche possono
vantare, induce qualche avversaria (ormai però dovrebbe conoscerla), a prendersi qualche libertà di troppo che la
nostra, trasformandosi da gentile padrona di casa in killer spietato, non esita a
castigare.
inciso neanche in minima parte sul loro rendimento, anzi. Se non c’è da stupirsi che, singolarmente, siano rimaste
a grandi livelli, c’è invece da alzarsi in
piedi ed applaudire questa coppia blasonatissima che ha avuto l’umiltà, dopo decenni di fiori forte e niente più, di
inserire nel loro sistema una serie di innovazioni suggerite da Dano e da loro
accettate ed assimilate in tempi relativamente brevi. Oltre che sul piano del
gioco, le due siciliane sono state, come
al solito, grandi sul piano della creazione di quel clima di tranquillità e, allo
stesso tempo, di concentrazione che è
sempre elemento necessario ed indispensabile per ottenere dei buoni risultati. Non c’è da stupirsi che il loro ritorno in Nazionale ladies (del tutto casualmente in contemporanea col mio nelle
vesti di cronista), abbia coinciso col ritorno della Nazionale al successo.
Saccavini-Paoluzi: era, a mio giudizio, la coppia chiave della squadra e, lo
confesso ora e lo ribadirò in seguito,
quella nei confronti della quale avevo
non certo delle perplessità (il valore
delle due romane è indiscutibile) ma
qualche velato timore di vederle travolte dall’infinità di relay e di gradini sui
quali si basa il loro sistema che pure è
a base naturale. Non solo non sono state travolte da niente ma, al contrario, sono state loro a travolgere, spesso e volentieri, le malcapitate avversarie.
Da sottolineare anche gli enormi progressi fatti dalla coppia sul piano del
rapporto interpersonale. Non solo qui
di lacrimucce di varsaviana memoria
non c’è stata traccia ma, al contrario, le
due hanno superato velocemente e, soprattutto, veramente, i rarissimi momenti nei quali, com’è assolutamente
normale nel nostro gioco, al tavolo c’è
stata una qualche incomprensione.
È davvero un peccato che non possano andare a Pechino per cause di piacevole forza maggiore: il terzo bambino
di Ilaria, in Ottobre, avrà un paio di mesi. La loro mancanza si farà sentire.
Di Guido Resta e di Dano De Falco si
è già detto. Aggiungo solo che la Nazionale ladies non sarebbe potuta finire
in mani migliori.
Ultim’ora. Mi comunicano in questo
momento che il bambino di Ilaria è nato oggi (6 Luglio). In Ottobre, quindi, di
mesi ne avrà tre ma la sostanza non
cambia. Pur non spiegandomi come le
sia venuto in mente, conoscendo bene
Lauria, di chiamarlo Lorenzo, faccio alla neomamma i più sentiti auguri a
nome di tutti i responsabili e i redattori della Rivista.
Ferlazzo-Manara: Gli ultimi successi della Nazionale ladies, Bronzo di
Mentone 93 e Oro di Mentone 2003,
avevano visto questa coppia tra le protagoniste degli stessi. Questi anni vissuti lontano dalla Nazionale non hanno
Cosa possiamo attenderci per il futuro? Secondo me grandi cose. Le nostre,
lo ripeto per la centesima volta in carriera, non sono seconde a nessuno. È
possibile che qualche singola giocatrice
o qualche coppia abbia un qualcosa in
più ma, credetemi, oggi non c’è nessuna squadra, ad eccezione di quella francese e di quella americana, che possa
contare su tre coppie di pari valore delle nostre tre schierate a Pau. Se anche
in futuro, come qui, le nostre giocatrici,
in questo aiutate da Resta e De Falco,
non saranno vittime di scivoloni psicologici, il successo di Pau non passerà
alla storia del Bridge come un avvenimento casuale ed isolato.
Per ora, comunque, godiamocelo.
CRONACA
Questa cronaca è stata scritta a Pau
giorno per giorno. Per cercare di trasmettere gli stati d’animo e le sensazioni provate in diretta, ho scelto di non
apportare modifiche a quelle parti che,
se scritte a risultato acquisito, sarebbero state scritte diversamente.
Le ladies arrivano a Pau quando il
Campionato Open è già iniziato da 5
giorni. La prima impressione che ho,
incontrandole la sera precedente l’inizio del Campionato, è ottima. Mi sembrano tutte, senza eccezioni, motivate,
concentrate e tranquille al punto giusto. Alcune di loro, forse ricordandosi
di me in altri tempi, mi chiedono notizie su possibili luoghi da visitare a Pau
e dintorni nel giorno di riposo. Purtroppo, ormai contagiato da anni di viag-
gi fatti insieme ai loro colleghi maschi,
posso solo spiegar loro la strada per
raggiungere la sede di gara.
Parlare a delle donne, per altro più
giovani di me, dell’Aubisque e del Tourmalet, ovvero dei due passi che sono
entrati nella leggenda del Tour de France per le imprese di Bartali, Coppi,
Bahamontes e Charlie Gaul e Pantani,
mi sembra fuori luogo. E poi, trascorrere il giorno di riposo percorrendo in
macchina le strade della leggendaria
tappa pirenaica Pau-Luchon, non sarebbe comunque una grande idea.
Capire veramente quali siano le loro
ambizioni in questo Europeo, è impresa pressoché impossibile. La parola d’ordine è una sola: “siamo qui con la speranza di arrivare seste”. Per carità, non
dico che questo non sarebbe già un
buon risultato, visto che non lo si è raggiunto negli ultimi due Europei, ma sono convinto che queste sei, che sono reduci da un’ennesima seduta di allenamento full immersion, possano fare ancora meglio. Le francesi campionesse
in carica, le tedesche vice campionesse
del mondo, le olandesi vincitrici ad
Antalya e le inglesi vincitrici a Malta e
a Tenerife 2001, hanno, in linea puramente teorica, maggiori possibilità
delle nostre. Io però resto convinto che
il valore intrinseco delle nostre coppie
sia, francesi a parte, superiore a quello
di ognuna delle altre tre squadre. Importantissimo partire bene e poi… sperare.
E una partenza come questa da parte
della nostra Nazionale donne non l’avevo mai vista. Anche quando alla fine
i risultati non erano stati da disprezzare (vedi Tenerife 2001 e Salso 2002), le
nostre non erano mai partite così bene.
Evidentemente il lavoro dei nostri tecnici e l’impegno delle giocatrici stanno
dando dei frutti. Dopo due turni, l’Italia
in gonnella (anche se qui di gonne, tra
divisa e libere scelte, non se ne vedono
molte) è al comando della classifica e,
alla fine della prima giornata, è terza.
L’incontro più importante è stato
senza dubbio il primo. Innanzi tutto
perché era, appunto, il primo e, si sa,
chi ben comincia… e poi perché la
squadra che incontravamo, la Polonia,
è una di quelle con le quali, in linea
teorica, dovremmo ritrovarci a lottare
per la conquista di un posto per i Mondiali. Fare 21 punti contro una squadra
esperta e quotata come quella polacca è
importantissimo sia sotto l’aspetto numerico che psicologico. La cosa fa ovviamente immenso piacere a tutti i
membri della spedizione italiana. A me
lo fa doppio perché in due board: il
primo e il decimo, si verificano due
situazioni che mi fanno ben sperare per
il futuro.
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EUROPEI
A PAU 2008
L’AVVENTURA
DI PAU 2008
Board 1 - Italia-Polonia
Dich. Nord. Tutti in prima
10 8 5
862
A F 10 5 3
D3
F74
R 10 9 7
74
R652
N
O E
S
Gianarrigo Rona
AD962
ADF
RD2
87
R3
543
986
A F 10 9 4
In entrambe le sale si giocano 4 da
Est. Come le nostre siano riuscite (probabilmente con la collaborazione della
dichiarante polacca) a battere il contratto di due prese, non so dirvi. Posso
invece dirvi come ha fatto la Saccavini
a fare 11 prese. Attacco quadri preso di
Asso al morto per lo scarto del Re dalla
mano. 10 di picche a girare per il Re di
Sud che torna ancora quadri. Dama di
mano, eliminazione delle restanti atout,
scarto di due fiori su due quadri e impasse a cuori. Ilaria paga in tutto una
picche ed una cuori (il Re non cade
sull’Asso). In sostanza il guadagno del
board deriva dal fatto che Ilaria ha indovinato le picche. Ma quello che mi
ha sorpreso e fatto piacere davvero, è
stato vedere come le nostre abbiano
chiamato questa manche.
OVEST
NORD
Paoluzi
–
2
3 (2)
3 SA (4)
EST
SUD
Saccavini
passo
passo
passo
passo
1
2 SA (1)
3 (3)
4
passo
passo
passo
fine
1) relay
2) ho una corta (vuoto, singolo o doppio)
3) relay
4) doppio a fiori
Quando dicevo che mi è piaciuto moltissimo come le nostre abbiano chiamato questa manche, non mi riferivo tanto
all’aspetto tecnico della dichiarazione
(pur apprezzabilissimo) ma a quello temporale e stressatorio. Sono assolutamente convinto che l’utilizzo di un sistema che sia in grado di farci venire a
conoscenza di un grandissimo numero
di informazioni utili per trovare il giusto contratto, sia cosa buona e giusta.
Ma sono altrettanto convinto che se per
6
ome sempre le impressioni a caldo possono essere influenzate
dalle suggestioni che si rincorrono, si accavallano, si contraddicono, possiamo proprio dire “mano per mano” in una altalena di entusiasmi e depressioni passionali ed irrazionali. Venerdì a
Pau è stata vissuta una giornata di gioia e
di scoramento assieme. Gioia indescrivibile per la medaglia d’argento del Pink Team,
ottenuta con una autorevolezza che non
lascia spazio a discussione alcuna, colpo
apoplettico evitato per un capello alla segnatura dei 17 IMP alla penultima mano
che hanno permesso ai Senior di qualificarsi per i mondiali di San Paolo, scoramento assoluto alla chiusura della nefasta
giornata dell’Open, che sembrava prodromica ad una drammatica e clamorosa
esclusione dai mondiali. Sabato l’incontro
perfetto che faceva saltare tutte le percentuali che sembravano non lasciare spazio
alcuno e qualificazione raggiunta.
Le considerazioni da fare e le conclusioni da trarre da questa avventura europea sono molteplici.
C
La nazionale femminile riconquista una
medaglia agli europei dopo il bronzo di
Mentone 1993 (anche se non si può naturalmente dimenticare la vittoria ottenuta
nel 2003 nell’europeo transnazionale a
squadre) e proprio l’autorevolezza con cui
è stato conquistato questo argento ci dice
che la nostra squadra è maturata proprio
come squadra, al di là del valore dei singoli che non è mai stato in discussione. La
serenità, la consapevolezza dei propri
mezzi, la tenacia e la risolutezza, la fiducia
nelle compagne sono state le armi vincenti. Gianna Arrigoni e Gabriella Olivieri, Caterina Ferlazzo e Gabriella Manara (sempre presenti nelle tre competizioni che ci
hanno portato allori), Simonetta Paoluzi e
Ilaria Saccavini sono state grandi (in una
competizione di altissimo livello tecnico che
ha visto soccombere e non acquisire neppure il visto per i mondiali due supercorazzate come Inghilterra e Olanda ed ha visto
la Germania vicecampione del mondo agguantare la qualificazione praticamente all’ultimo board) e meritano il plauso incondizionato di tutto il bridge italiano. Le ragazze sono state meravigliose, con una
punta di merito in più per Ilaria, che tra
poco più di un mese darà alla luce il suo
terzogenito (una medaglia,questa sì, di valore ineguagliabile) e che ha offerto una
prova straordinaria di bravura, di tenuta e
di carattere. Ma lasciatemi dire che giusto
merito va dato alla guida delle ragazze,
che anche al di là di ogni polemica, ha
tirato dritto per il percorso che aveva tracciato e le ha portate al grande risultato.
Guido Resta ha dato un’anima alla squadra, Dano De Falco ne ha costruito e affinato la tecnica, Filippo Palma, responsabile del Settore Squadre Nazionali non ha
lesinato supporti, la Federazione li ha assecondati, credendo fermamente nel progetto. Quel piccolo carrettino, partito da
Salsomaggiore nel 2002, si è trasformato
in un carro trionfale, sul quale ora vorrebbero salire anche coloro che contestavano l’impiego delle risorse e ne cassandravano (scripta manent) l’inutilità. Oggi comunque è festa grande e c’è posto per
tutti, anche perché un ravvedimento se
pur forzato è sempre un ravvedimento.
La Squadra Senior si è qualificata per i
mondiali con un colpo di coda veramente
incredibile che ha fatto acquisire un traguardo che sembrava ormai irraggiungibile, dopo una prima parte di gara eccellente che aveva aperto aspirazioni da podio. Il merito maggiore è stato quello di
averci creduto fino in fondo, di non aver
mai mollato, giocando carta su carta sino
a quella benedetta penultima smazzata
che, regalandoci ben 17 IMP, trasformava
l’amarezza e la delusione in una gioia incontenibile. Ho ancora nelle orecchie l’urlo liberatorio, cui ha dato il la un commosso e felice Capitan Giovanni Maci,
che è uscito da “Casa Italia” dove, alla
plancia dei computer di Luca Frola, in uno
spazio di dieci metri quadrati, eravamo
tutti accalcati per seguire in diretta le fasi
dell’incontro. Un bravo di cuore a Franco
Baroni-Marco Ricciarelli (che tra l’altro ha
sofferto le pene dell’inferno per una colica
renale che lo ha afflitto per quasi tutto il
periodo), Bobo Cambiaghi-Arturo Franco,
Ezio Fornaciari-Carlo Mariani che hanno
raggiunto l’obiettivo minimo prefissato in
un campo agguerritissimo che ha visto
soccombere e non ottenere la qualificazione per i mondiali persino le due squadre favoritissime della vigilia, i pluricampioni di Germania e Francia. A Giovanni
Maci i complimenti più sinceri per la pazienza, la perseveranza e la tenacia con
cui ha creduto nel risultato, mantenendo
la squadra compatta sino in fondo.
La Squadra Open, la nostra ammiraglia, che veniva da un record di sette vittorie consecutive conquistate dal 1995 al
2006, ha ceduto il passo alla Norvegia,
campione del mondo in carica. Per una
serie di considerazioni, legate alla legge
dei grandi numeri, al rinnovamento parziale della formazione, al campo dei competitori sempre più agguerrito, alla nuova formula di gara che sicuramente non ci favoriva, l’ottavo titolo poteva anche non starci, nelle previsioni della vigilia, anche se la
quota dell’Italia vincente era sicuramente
parecchio gettonata, ma la qualificazione
ai mondiali non poteva certo essere messa in discussione. Ebbene contro qualsiasi previsione la nazionale ha dovuto lottare con i denti per guadagnarsi la qualificazione, obbligandosi a giocare l’incontro
perfetto all’ultimo turno di gara, contro la
Germania in lotta per il titolo, in una situazione che obiettivamente si era fatta drammatica, sempre sportivamente parlando.
Non vale dire che contro di noi tutti hanno
giocato col sangue agli occhi, perché una
vittoria contro l’Italia vale un campionato,
la squadra ha giocato male e questo va
detto fuori dai denti, non al di sotto, ma
molto di più, del proprio standard. Ha
avuto alti (pochi) e bassi (molti) cui non
eravamo abituati (anche se la sconfitta di
Shanghai aveva suonato un campanellino). L’impegno non è mai mancato, ma si
sono evidenziate crepe inaspettate e insospettabili sulla tenuta nervosa complessiva, sotto il peso di un opprimente macigno
psicologico, di cui non ci si è riusciti a liberare se non fortunatamente alla fine, quando i nostri moschettieri hanno offerto uno
spettacolo di classe sopraffina, seppellendo i malcapitati, fortissimi, tedeschi sotto
una valanga di IMP. La qualificazione infine è arrivata e la sofferenza (anche dei
quattro tifosi romani, guidati da Oriella
Ghelli, giunti a Pau gli ultimi due giorni
appositamente per sostenere gli azzurri) si
è trasformata in gioia, grandissima gioia,
perché un campionato del mondo senza
l’Italia sarebbe stato impensabile. Ho visto
i nostri campioni sciogliersi in un pianto
liberatorio e gioire per la qualificazione,
quasi avessero scacciato una maledizione. È chiaro che ora qualcuno farà processi ed emetterà sentenze, come del
resto anticipato sin da prima dell’inizio e
durante la gara, sulla formazione, sulla
responsabilità tecnica, sulla stessa
Federazione. A livello tecnico e federale
saranno ovviamente fatte le considerazioni del caso e verranno tratte le relative
conclusioni, ma per una prestazione opaca, che comunque non va dimenticato ha
fruttato la qualificazione ai mondiali (e se
si guarda alla lista delle grandi escluse ci
si rende conto della durezza della gara,
acuita dalla nuova formula che ha reso
spettacolare ed eccitante il campionato,
ma non lascia più spazio alla minima rilassatezza), non si può buttare nella spazzatura una guida tecnica ed una squadra che
hanno inanellato dieci anni di trionfi in tutto
il mondo, divenendo l’immagine della disciplina del bridge, e che si apprestano ad
affrontare le Olimpiadi di Pechino per tentare di vincere l’oro per la terza volta consecutiva. Un grazie di cuore ed un forte
abbraccio a tutti loro.
L’Italia è l’unica Federazione che è riu-
scita a qualificare tutte e tre le squadre per
i Campionati del Mondo ed ha vinto con
largo margine l’Overall Ranking, ovverossia la classifica combinata delle tre competizioni. Questa è un’altra enorme soddisfazione e contribuisce a rafforzare ancor
di più l’immagine del Bridge Italiano in Europa e nel Mondo, ribadendo la posizione
della FIGB come modello trainante della
disciplina, tenuto conto che anche negli
Juniores siamo vicecampioni del mondo e
d’Europa in carica. Dobbiamo di ciò essere tutti fieri ed orgogliosi e gioirne tutti assieme.
Infine va sottolineato che il Campionato
di Pau, al di là del record di partecipazione raggiunto in tutte le tre categorie, ha
avuto sotto l’aspetto tecnico-organizzativo
un successo senza precedenti. Senza ovviamente nulla togliere alla Federazione
Francese e alle Autorità di Pau, che sono
state veramente superbe nella preparazione e nell’organizzazione dell’evento, gran
parte del merito va ascritto ai nostri tecnici, ormai parte integrante dello Staff EBL,
posti a presidio dei vari settori operativi. Il
prof. Gianni Baldi ha realizzato un bridge
rama di alta spettacolarità, che ha lasciato
stupefatti gli spettatori e che ha introdotto
una nuova via di comunicazione, dal momento che attraverso internet, da casa, si
può seguire tutto ciò che avviene in loco,
sia la smazzata che tutti gli score paralleli
in tempo reale. Le Federazioni Francese,
Olandese, Svedese, Polacca, oltre ovviamente alla nostra, hanno trasmesso in
tempo reale il bridge rama di Baldi attraverso i loro siti, i francesi addirittura collegando il commento dalla sala. Un successo strepitoso che apre vie impensabili alla
diffusione del bridge.
Gianni Bertotto è stato l’assistente del
General Manager Ton Kooijman. Antonio
Riccardi, Head Tournament Director della
EBL, è stato l’Arbitro Capo del campionato, coadiuvato da Maurizio Di Sacco. Gianni Baldi, ovviamente, sovrintendeva il bridge rama con l’aiuto di Chicco Battistone.
Guido Ferraro si divideva equamente nel
duplice ruolo di commentatore del rama e
componente del Comitato d’Appello. Tutto
il sistema operativo e tecnologico del campionato era sotto la direzione di Duccio
Geronimi e di Manolo Eminenti, la duplicazione (oltre 40.000 board) è stata coordinata da Monica Gorreri con Franco Crosta, Vanessa Allodi e Monica Saini, il Main
Office nelle capaci mani di Fulvio Colizzi,
coadiuvato da Gianluca Barrese, il team
dell’Ospitalità guidato da Silvia Valentini,
la segreteria affidata a Marina Madia e Gildana Caputo, con Federica Zorzoli addetta alla tesoreria, i Lavazza’s Boys & Girls
hanno gestito da par loro la somministrazione del caffè ai partecipanti. Paolo Walter Gabriele ha presieduto la Commissione Medica e le operazioni Antidoping.
Annamaria Torlontano è stata, come sempre, la signorile cerimoniera dell’evento. È
pleonastico dire, ma è sempre meglio evitare dubbi al riguardo, che ovviamente tutti
gli oneri relativi al personale sono stati a
carico del Comitato Organizzatore.
Un ringraziamento particolare voglio
esprimerlo a Gianluca Frola che per due
settimane se ne è stato chiuso tutti i giorni
per dieci ore filate, nella saletta di “Casa
Italia” per coordinare (nel modo magistrale di cui tutti i “contatti” hanno potuto prendere atto) il lavoro di broadcasting effettuato da BBO, spesso sommerso, se non
trovandosi in braccio, nel vero senso della
parola, data la ristrettezza del locale, i vari
capitani, coach, giornalisti, presidenti e
terze coppie, oltretutto irrequieti e petulanti, nonché a Eria Franco, Robin Fellus e
Fabio Lo Presti che hanno svolto in modo
eccellente il massacrante lavoro di scoring
e recording con computer e bridgemates
degli incontri delle squadre italiane. Né
posso dimenticare Alberto Benetti che mai
come questa volta ha condiviso la forma
scritta che gli attiene per compito istituzionale con quella parlata, anzi urlata da vero
tifoso ultrà, Maurizio Di Sacco nel suo ulteriore aspetto di corrispondente dal fronte e
i tifosi speciali Ago Madala e Riccardo Fornaciari che hanno sostenuto i nostri ragazzi e le nostre ragazze ininterrottamente
dall’inizio alla fine (con buona pace di Frola). “Well done”, come si dice all’inglese.
Personalmente sono ancora un poco
stordito dal susseguirsi di tutte le emozioni vissute da tifoso incallito e ovviamente
parziale che si consumava tra l’esaltazione del cammino sempre più confortante
delle ragazze e l’ansia del percorso sempre più ad ostacoli dei ragazzi, che mi ha
fatto spesso ripetere “se non fossi sicuro,
comincerei a preoccuparmi”, ma alla fine
sono felice per come complessivamente ci
siamo comportati e soprattutto sono felice
perché sono state le nostre meravigliose
ragazze a toglierci, come si suol dire, le
castagne dal fuoco e di ciò sono fiero ed
orgoglioso.
Ed ora con occhio fermo e sereno guardiamo a Pechino, dove dal 3 al 19 di Ottobre si disputeranno (negli stessi insediamenti che vedranno celebrarsi i Giochi
Olimpici Estivi e le Paralimpiadi) i Primi
Giochi Mondiali degli Sport della Mente,
organizzati dalla International Mind Sport
Games, con l’alto patrocinio del CIO e della GAISF. Nell’ambito dei Giochi si disputeranno le nostre Olimpiadi, dove saremo
rappresentati dalla squadra maschile,
femminile e senior, i Campionati del Mondo a Squadre Juniores, dove difenderemo
il titolo di Vicecampioni conquistato a Bankok due anni orsono, nonché il Campionato del Mondo Under 28, gara destinata
a venire riconosciuta dal CIO nel programma delle future Intellimpiadi, e cioè delle
Olimpiadi degli Sport della Mente che, se
Pechino otterrà l’auspicato successo, potrebbero vedere la luce già da Londra
2012. La WBF sta sopportando un grosso
sforzo per garantire il successo dell’evento e tutti i giovani di tutte le nazioni presenti a Pechino saranno spesati di viaggio, alloggio e vitto.
Sono certo che sapremo farci valere. In
alto i cuori.
7
EUROPEI
A PAU 2008
controgioco perfetto, incassano la 500,
sono lo smentito più felice di Pau. Si
continua con una netta vittoria sulla
Grecia e con una sconfitta contro il Galles, squadra probabilmente in stato di
particolare grazia visto che, nell’incontro d’esordio, ha quasi cappottato la Germania.
ottenere questo risultato si debba sputare sangue in ogni board tra relay e gradini di risposta, sia molto meglio, per i
non professionisti, giocare un sistema
più facile che magari faccia incappare
in qualche fuoricampo, ma che non porti allo sfinimento psicofisico dopo due
o tre giornate di gara. Confesso (ne ho
anche parlato con le dirette interessate)
che avevo un grande timore che le due
romane, che giocano un sistema a base
naturale ma articolatissimo, si sarebbero sottoposte ad uno stress eccessivo e
che non avrebbero retto. Sono stato
smentito spesso ma mai con tanta tempestività, in modo così netto e con tanto piacere da parte mia. Nel primo board
di questi Europei Simonetta ed Ilaria
hanno dimostrato di essere assolutamente padrone del sistema dichiarando
questa manche in 30 secondi senza dover ricorrere a conteggi con le dita contro il naso e senza doversi immergere in
pensate chilometriche né da una né
dall’altra parte del sipario. Se continua
così…
Un altro da me supposto tallone d’Achille delle squadre zzurre in generale,
è quello di non aver a disposizione
molti mezzi per castigare l’avversario
che sporga il capino a livello basso. A
smentire questa mia altra teoria, sono
state, nel board 10, l’Olivieri e l’Arrigoni.
Se l’incontro d’apertura ci a visto opposti ad una squadra con cui dovremmo, in teoria, lottare per un posto per
San Paolo 2009, nel quarto dobbiamo
affrontare l’Olanda, ovvero una squadra che, sulla carta, dovrebbe essere tra
le quattro di categoria superiore (Francia, Germania e Inghilterra le altre tre)
che il visto per il Brasile dovrebbero
averlo già in tasca. Le olandesi, però,
sino a questo momento sono andate maluccio ed una nostra vittoria pesante
potrebbe allontanarle di molto alla vetta della classifica. Questa vittoria non
arriva e, anzi, sino a quattro board dalla
fine sembrava che fossimo noi quelli
destinati a subire una brutta sconfitta.
Ci trovavamo in questa situazione a
causa dei risultati dei board 5 e 7. Nel
primo per aver tirato uno slam che indovinando e/o in una giornata fortunata, si sarebbe fatto. Nel secondo per aver
giocato una figura nel modo in cui va
giocata ma che, in questa circostanza, è
quello perdente.
Board 10 - Italia-Polonia
Dich. Est. Tutti in zona
832
F8
5432
AF65
OVEST
NORD
–
Olivieri
–
1
1 SA
2
passo
contro
contro
RDF4
10 9 6 4 2
DF8
8
75
N
AR53
O E
R76
S
D743
A 10 9 6
D7
A 10 9
R 10 9 2
EST
SUD
1
1
passo
fine
passo
contro
passo
Arrigoni
Quando Gianna trasforma il secondo
contro di Gabriella e le nostre, con un
8
Board 5 - Italia-Olanda
Dich. Nord. NS in zona
R94
D92
A R 10 9 4
R2
10 6 5 3
A872
N
54
R 10 7
O E
D
F6
S
DF8753
10 9 6 4
DF
AF863
87532
A
In chiusa le olandesi giocano 4 e
fanno 11 prese. In aperta Olivieri-Arrigoni dichiarano così:
OVEST
NORD
EST
Olivieri
–
passo
passo
passo
passo
fine
1 SA
2
4
4
5
SUD
Arrigoni
passo
passo
passo
passo
passo
2
3
4
5
6
4 di Nord indica fit in entrambi i
colori con 3 cuori (non 4) e almeno 4
quadri.
Non è certo uno slam sopra chance
soprattutto perché non c’è il 10 di cuori
(ma c’è un modo per appurare la presenza di questa carta tra quelle di NS?).
L’Asso di picche si perde. Non si devono perdere cuori. In assoluto la linea
tecnicamente più giusta per giocare la
figura è partire di Dama e, fatta la presa
dopo che questa è stata coperta dal Re e
dall’Asso, tornare al morto e fare l’impasse al 10. Ma, appunto, questa è la linea corretta in assoluto. Quando però
al tavolo ci si accorge che Ovest ha il
singolo di quadri, non si può pensare
che sia lui ad avere 3 carte di cuori? E
quindi, visto che il Re deve essere in
Est, non si può giocare per il Re secondo? Secondo me, sì. Ed anche secondo
Giannina che, in base a questa convinzione (il Re secondo), è partita di piccola cuori vincendo con il Fante ma dovendo poi cedere comunque un’altra
presa ad Est. Chi vuole si diverta a calcolare quanto il singolo di quadri in Ovest possa far variare la percentuale di
riuscita della giocata tecnica (doppio
impasse). Oltre Giannina, comunque,
molti dei più forti giocatori presenti a
Pau, sono convinti che, dopo aver visto
una sola quadri in Ovest, quella perdente sia la linea da seguire.
Se la linea giocata dell’Arrigoni in
questa mano è comunque discutibile,
quella nella quale va sotto in un 4 realizzato dalla Pasman in chiusa, è indiscutibilmente superiore a quella dell’olandese.
Board 7- Italia-Olanda
Dich. Sud. Tutti in zona
10 9 3
975
F 10
ARDF9
DF
A64
N
F842
10 3
O E A7532
RD964
S
32
764
R8752
ARD6
8
10 8 5
Una quadri si deve dare, quindi non
si devono perdere 3 prese in atout. La
Pasman,dopo aver tagliato la seconda
quadri, gioca piccola picche verso il 10.
La Ferlazzo entra di Fante e muove fiori. La dichiarante entra al morto da dove parte di 10 di picche, sulla piccola
della Manara pensa una vita e poi mette il Re. In realtà bisognerebbe applicare, come ha fatto l’Arrigoni, la regola
della scelta ristretta e giocare per DF di
picche divisi. Prima ho parlato di linea
indiscutibilmente superiore. Bene, vorrei precisare che questa affermazione
non deriva da una mia convinzione per-
Il podio delle Ladies.
sonale, ma dal fatto che questa linea è
stata seguita (oltre che da Giannina) da
Duboin nell’incontro della Nazionale
open e approvata da Versace nei commenti del dopogara. Quando l’Arrigoni
e Duboin giocano in un certo modo e,
come se ciò non bastasse, Versace dice
che è quello giusto, che lo sia diventa
indiscutibile.
A Varsavia c’era l’incubo delle ultime
mani. Qui almeno sinora, sembra che le
cose vadano diversamente. Infatti non
solo in questo incontro riusciamo ad accorciare le distanze negli ultimi board,
ma anche nei due che seguono contro
Ungheria e Portogallo, facciamo bene
in finale, rovesciando il risultato in nostro favore nel primo e impinguendo il
bottino nel secondo. Contro l’Olanda
guadagniamo bene nei board 17 e 19.
Board 17 - Italia-Olanda
Dich. Nord. Tutti in prima
R54
RF85
642
R92
AD982
10 9
R 10 9 3
75
6
N
7642
O E AF7
S
A D F 10 4
F 10 7 3
AD3
D85
863
In aperta le olandesi arrivano a 3 SA
dopo l’intervento a picche della Olivieri in Nord. Il contratto è infattibile ma
Gabriella, tanto per non correre rischi,
trova l’attacco che lo manda down di 2
prima che la dichiarante tocchi le carte:
10 di cuori. L’Arrigoni non ha esitazioni: entra di Asso e rinvia Fante di picche. Le prime 6 prese alla difesa. In
chiusa le siciliane arrivano a giocare il
contratto di 4 in assoluto infattibile
anche questo ma sicuramente migliore
di quello di 3 SA e, soprattutto, a differenza dell’altro, regalabile.
E il regalo arriva subito: Nord attacca
di Asso di picche e Caterina Ferlazzo
muovendo nel modo giusto e con i tempi giusti, mette insieme 10 prese.
E lo stesso fa la Manara in un 4 nel
board 19.
AR3
R54
F7643
R8
2
F87
982
D F 10 9 5 3
D 10 9 8 7
N
A9
O E AD
S
7642
F654
D 10 6 3 2
R 10 5
A
Mentre la sua omologa in aperta non
va oltre le 9, Gabriella fa così 10 prese:
attacco a cuori preso di Asso al morto,
picche all’Asso e impasse a quadri. Sud
prende e torna ancora cuori per il Re
della Manara che gioca quadri per l’Asso e fiori per l’Asso di Sud che continua cuori per il taglio del morto. Ora
picche al Re. Scoperta la 4/1, Gabriella
continua col Fante di quadri e ancora
quadri per lo scarto di due fiori del
morto. Sud taglia e qualsiasi cosa giochi, visto che non ha fiori, non può far
più niente per battere la mano. Comunque gioca atout e la Manara, eliminate
le picche, ha ancora il Re di fiori per
entrare in mano e scartare l’ultima fiori
del morto sulla quadri buona di mano.
Si perde per 18 a 12 e una sconfitta
contro l’Olanda ci può anche stare quando si è dimostrato di poter lottare alla
pari contro una delle squadre più titolate dell’ultimo decennio e, soprattutto,
quando si perdono solo V.P. (e senza
colpa, direi) ma non concentrazione e
voglia di lottare.
Dopo aver dimostrato di saper battere una squadra di pari categoria e di poter lottare alla pari con una di supposta
categoria superiore, nel settimo turno
abbiamo l’occasione di poter dimostrare di essere capaci di far bottino pieno
o quasi contro una squadra di categoria
sicuramente inferiore. Dobbiamo infatti affrontare il Libano, squadra alla quale, neanche da parte di un tifoso sfegatato come me (adoro il Libano e i libanesi), si può riconoscere un ruolo superiore a quello di comprimaria in questi
Europei. Diciamo subito che il risultato
grosso c’è stato: 22 a 8 e che quindi le
nostre hanno dimostrato di saper ben
recitare anche il ruolo di killer di squadre deboli (specialità assoluta dei nostri Open in 7 Europei). Diciamo subito
che non si è fatto bottino pieno, per
colpa di un board nel quale la Paoluzi e
la Saccavini, che ne hanno giocati 19
pressoché perfetti, hanno perso 17
imps.
9
EUROPEI
A PAU 2008
conta 13 prese (in realtà sono 12 se non
ci sono 7 carte di quadri in Nord) e
dichiara il contratto che non si può battere con un taglio sull’attacco. Aspetto
negativo della vicenda: si perdono 3 V.P.
Aspetto positivo: si continua come se
niente fosse e si macinano imps.
Questo board porta in parità un incontro nel quale avevamo già guadagnato bene soprattutto grazie ad una coraggiosa manche chiamata dalle due romane.
Board 5 - Italia-Libano
Dich. Nord. NS in zona.
A95
–
A R F 10 5 4 3
R 10 8
84
R F 10
N
AF98
10 7 4 3 2
O E 62
87
S
D7632
F94
D7632
RD65
D9
A5
OVEST
NORD
EST
Saccavini
–
passo
passo
passo
passo
passo
fine
1
2 SA (1)
3 (3)
4
5
5 SA (5)
SUD
Paoluzi
passo
passo
passo
passo
passo
passo
1
3 (2)
4 (4)
5
5
7 SA
1) monocolore di almeno sesta di rever
2) interrogativa
3) 3 carte di picche
4) fissa le (4 avrebbe fissato le )
5) tentativo di Grande.
Ilaria ha subito un problema: visto che,
nel loro sistema 1-3dà una mano
normale di 14/17, non può certamente
fare questa dichiarazione con una mano bomba come quella che ha. Allora
decide, secondo tutti giustamente, di
trattarla come una mano con 6 o più
quadri e 18 o più punti. Con 5 quadri
senza singoli ed un punteggio 18/19, le
nostre aprono di 2 bilanciata forte.
Sin qui la scelta della romana mi
sembra inattaccabile. Una volta fissato
l’atout a quadri, però, Ilaria forse spinge un po’ troppo quando fa un tentativo di grande pur avendo Simonetta
negato il possesso di una carta chiave
come il Re di picche quando ha saltato
la cue bid in questo colore dichiarando
5 su 4.
Anche Simonetta, da parte sua, è
troppo affrettata nel dichiarare 7 SA
soprattutto perché con il Re di in
mano alla compagna (e si arriva ai famosi 18 punti), 7 sarebbero state di
battuta, mentre a 7 SA si paga l’Asso di
cuori. L’Azzurra però, convinta che la
cue a ripetuta dalla compagna e il suo
tentativo di grande slam, indicassero
l’Asso in questo colore, praticamente
10
Board 2 - Italia-Libano
Dich. Est. NS in zona.
R 10 6 5 3
984
762
10 5
A7
DF6
F854
ADF8
92
N
A 10 3 2
O E ARD3
S
972
DF84
R75
10 9
R643
Le nostre, in zona chiamano questo 3
SA che anch’io sono in grado di vedere
che non è certo di battuta. Anzi... Però
è giusto che lo chiamino, soprattutto in
zona (la scommessa è nettamente in favore di chi tenta la manche) e quando
in controgioco non ci sono Lauria e Versace o qualcosa del genere. Quando Est
infatti dà inizio alle danze con quattro
giri di quadri, Ilaria entrata in mano col
Fante, gioca cuori per il Re e fa subito
l’impasse a picche.
Quando questo riesce, ripete immediatamente cuori assicurandosi 9 prese
(4 fiori, 2 cuori, due picche e una quadri).
Ancora un bello swing per le italiane
nel board 8 dove le siciliane in aperta
fanno 3 in EO mentre le due Azzurre
in chiusa incassano 300 contrando 5
alle EO libanesi.
Board 8 - Italia-Libano
Dich. Ovest. Tutti in prima
73
RDF7543
93
32
F 10 8
R952
N A 10 9
2
A 10 6 5 4 2 O E D
S
964
ADF75
AD64
86
RF87
R 10 8
Il board che riporta le nostre in zona
20 o più V.P., è il 15.
Board 15 - Italia-Libano
Dich. Sud. NS in zona
A 10 2
RF62
10
R7632
RF43
A8
F862
D F 10
N
O E
S
85
D 10 5 4 3
R93
954
D976
97
AD754
A8
Aperta
OVEST
NORD
EST
Ferlazzo
–
contro
4
SUD
Manara
–
surcontro
fine
–
2
1
passo
Chiusa
OVEST
NORD
EST
Saccavini
–
passo
passo
passo
–
2
3 (1)
4
SUD
Paoluzi
–
passo
passo
fine
1
2
3 (2)
1) relay
2) 5/4 minima
In aperta l’aggressività delle nostre
non dà modo alle libanesi di trovare le
picche. Una inevitabile presa di caduta
fa scrivere 100 alle avversarie. In chiusa il passo iniziale di Est dà modo alle
nostre di scambiarsi tutte le informazioni di cui hanno bisogno e di chiamare manche a Simonetta è una dei
pochi dichiaranti che riesce a fare 11
prese indovinando le quadri. In totale
sono 550 per noi.
Si continua con altre due vittorie contro Russia e Islanda e, proprio mentre la
Nazionale Open sta attraversando uno
dei momenti più tragici della sua storia
recente (Mercoledì nero di Shangai a
parte: quella è una tragedia fuori concorso), quella femminile è in una posizione nella quale non si trovava da decenni: il primo posto in classifica in un
Campionato Europeo. L’incontro con la
Scozia ci dà la possibilità di isolarci al
comando visto che l’altra squadra in fuga, l’Inghilterra, deve vedersela con la
sempre temibile Danimarca.
Il board 2 mi fa pensare che questa
domenica nera degli Open, stia influenzando negativamente anche quella del-
le donne.
Board 2 - Italia-Scozia
Dich. Est. NS in prima
D 10 7 4
R93
97
RF98
AF653
8
N D F 10 8
2
A F 10 5 3 2 O S E D 4
7
A D 10 6 4 3
R92
A7654
R86
52
La felicità delle francesi.
Aperta
OVEST
NORD
EST
Olivieri
–
1
2
–
passo
passo
SUD
Arrigoni
passo
1 SA*
3 SA
passo
passo
fine
OVEST
NORD
passo
passo
passo
1
2 SA (2)
4
SUD
Arrigoni
passo
passo
fine
2 (1)
3 (3)
1) almeno 5 e almeno 4 8/11
2) relay
3) 5/5 col singolo di
* (6/10)
Quando mi accorgo che la linea di gioco è obbligata (impasse a quadri e a
fiori) e che 9 prese sono di battuta qualsiasi sia l’attacco di Giannina, penso
che nel board si perderà. Non troppo
visto che le EO sono in prima, ma si
perderà perché le nostre, sicuramente,
giocheranno un parziale. Invece no, anche le nostre chiamano 3 SA ma la Ferlazzo, sinora grande protagonista in positivo della marcia trionfale delle Azzurre, ha un colpo a vuoto e, fatte le 6 prese di quadri che le spettano, crede di
contare 9 prese senza bisogno di fare
l’impasse a fiori: un down.
L’assoluta superiorità del contratto
giocato dà a Gabriella la possibilità di
sbagliare la Dama di cuori e di mantenere comunque l’impegno. In chiusa
dopo l’attacco a fiori della Manara preso di Dama al morto, la Dama di cuori
si deve indovinare pena la caduta del
contratto. La scozzese la sbaglia e guadagniamo bene.
Il nostro vantaggio diventa importante dopo il board 7.
Board 7 - Italia-Scozia
Dich. Sud. Tutti in zona
Nel board 4 rimettiamo le cose a posto.
Board 4 - Italia-Scozia
Dich. Ovest. Tutti in zona
9754
D75
R 10 7 2
F3
EST
Olivieri
AR
AF4
DF98
R642
10 2
N
93
O E A653
S
A 10 9 8 5
DF863
R 10 8 6 2
4
D7
Mentre in chiusa le scozzesi chiamano 3 SA, in aperta si dichiara così:
95
D532
R3
F9863
D876
R 10 9
10 8 7
D 10 7
R4
864
O E
AF954
S
A54
A F 10 3 2
AF7
D62
R2
N
In chiusa le scozzesi giocano un parziale a picche e le siciliane le costringono a sole 8 prese. In aperta Gianna e
Gabriella applicano quella che ormai
sembra essere una regola di questa
squadra: “quando si ha la possibilità di
fare manche, soprattutto in zona, chiamarla!”
Al timone di 4 picche, la toscana prende l’attacco a fiori ed indovina subito
passando il 10 per l’Asso di Est. A que-
sto punto la difesa ha l’ultima possibilità di battere il contratto (la prima l’aveva avuta quando Ovest avrebbe potuto attaccare di Re di quadri). Est può
giocare piccola quadri. Se non lo fa la
dichiarante, indovinando a cuori, arriva a 10 prese (una perdente a quadri
sparisce sulla Dama di fiori). Diciamo
che quello di piccola quadri non è certo
un ritorno impossibile ma Ovest torna
di Asso e prosegue di piccola: Giannina
sta bassa e, visto che il Re di picche è
ben messo, mantiene l’impegno senza
dover indovinare a cuori. Da notare che
se fosse andata down avremmo perso 5
imp mentre, così, ne abbiamo guadagnati 12. Vale la pena di provarci sempre.
L’incontro prosegue con una serie di
swing per noi (pochi) o per loro (parecchi). Si spostano quasi 100 imp e si finisce col perdere di misura.
Ma si mantiene la vetta della classifica e nell’incontro successivo contro la
Rep. Ceca, le Azzurre giocano un gran
bel match che vincono bene allungando ancora sulle inseguitrici.
9 imps li guadagna Simonetta Paoluzi mantenendo questo 4 fallito dalla
sua omologa in aperta.
Board 14 - Italia-Rep. Ceca
Dich. Est. Tutti in prima
3
R85
D8642
D632
96542
AF3
R F 10 9
10
A R 10 8
N
10 6 2
O E 73
S
F854
DF7
D974
A5
AR97
L’attacco di piccola quadri è preso al
11
EUROPEI
A PAU 2008
morto di 9. La Paoluzi prosegue con
picche alla Dama e, restata in presa. Tira l’Asso di quadri e poi Asso e Re di
fiori e prosegue con fiori taglio. Dagli
scarti capisce che le fiori sono 4/4. Dal
morto gioca il Re di quadri ed Est scarta la sua ultima fiori. Ancora quadri per
il taglio di mano (Est scarta cuori) e
Fante di picche. Questa giocata consente alla dichiarante di vincere non solo
con le picche divise, ma anche con la
4/1 in Est ovunque sia il Re di cuori.
Est infatti, dopo aver incassato le atout,
sarebbe stato costretta a giocare cuori
sotto Re. Re che, come si vede, era invece ben messo. Fatica sprecata, dunque?
Direi di no visto che nel board, comunque, si guadagna.
Le Azzurre sono seconde quando, al
14° turno, dopo una sconfitta con Israele e una vittoria con la Danimarca, devono affrontare la Francia. Se qualcuno
avesse voluto scommettere, quattro giorni fa, che a questo punto del Campionato la nostra Nazionale donne avrebbe
incontrato la Francia in un match in cui
noi fossimo stati al secondo posto in
classifica e le Francesi campionesse in
carica stessero lottando per un posto
per San Paolo, credo avrebbe potuto
spuntare una quota stratosferica sull’evento. Non credo che neanche il più
scriteriato degli scommettitori avrebbe
giocato questo evento in accoppiata,
con un altro: il contemporaneo match
dell’Open in cui gli Azzurri si battono
per rientrare in corsa contro una Norvegia in fuga con altre squadre e noi in
media. Il primo board dell’incontro
che, giocato qualche secondo prima nell’Open, ci aveva fatto cadere in depressione per uno slam chiamato e non
fatto dai nostri, ci fa tornare il morale
alto quando viene giocato dalla Olivieri
e dall’Arrigoni in aperta contro la Gaviard e la D’Ovidio ed in chiusa dalla
Manara e la Ferlazzo contro la Cronier
e la Willard. Non so se avete letto bene
i nomi delle francesi: sono quelli delle
quattro colonne inamovibili della Nazionale transalpina che è in cima al
mondo da tre lustri e che ha vinto, negli ultimi due anni, un Mondiale ed un
Europeo. Oggi possiamo, finalmente,
giocare alla pari contro questi mostri e,
magari, batterli. E lo si dimostra, come
dicevo, subito.
Board 1 - Italia-Francia
Dich. Nord. Tutti in prima
8
D972
10 3
D 10 8 5 3 2
52
A R D 10 6
N
10 6
R5
RD964 O S E A852
AR96
F4
F9743
AF843
F7
7
È la nemesi di quanto appena successo nell’Open: qui sono le francesi a
chiamare uno slam a picche, che la pur
grande Catherine non può proprio fare,
mentre le siciliane giocano manche.
Si parte quindi bene e si allunga nel
board 6.
Board 6 - Italia-Francia
Dich. Est. EO in zona
–
AD743
876
AF863
A R F 10 6
D7542
N
F 10 8 6
2
O E
9
RF43
S
R75
942
983
R95
A D 10 5 2
D 10
Aperta
Simonetta Paoluzi
12
OVEST
NORD
EST
SUD
Gaviard
Olivieri
D’Ovidio
Arrigoni
–
1
fine
–
2 *
passo
4
passo
5
* (/)
Chiusa
OVEST
NORD
EST
SUD
Ferlazzo
Cronier
Manara
Willard
–
1
4
–
2
fine
passo
3
passo
4
È uno di quei board che, in fase dichiarativa mette in evidenza quella che
io considero una delle più importanti
doti che un Campione deve possedere:
la capacità di valutazione di una mano.
In aperta Gabriella e Gianna dimostrano di saper valutare la potenzialità
offensiva e difensiva delle loro mani,
meglio di quanto non lo sappiano fare,
almeno in questa situazione, due giocatrici supertitolate come la Cronier e la
Willard. Mentre infatti queste ultime,
in chiusa, abbandonano la lotta sul 4
delle siciliane, le nostre dichiarano 5.
Meno 100 in chiusa, più 650 in aperta.
Poi, nel board 8, sono le siciliane a fare una valutazione migliore della Gaviard e della D’Ovidio in aperta quando
chiamano manche mentre le altre si fermano ad un parziale.
Board 8 - Italia-Francia
Dich.Ovest. Tutti in prima
42
F94
AR986
RD6
10 6 5 3
RD62
F4
432
N
O E
S
D987
A 10 8 3
7
AF95
ARF
75
D 10 5 3 2
10 8 7
Con tre prese a cuori a disposizione i
3 SA chiamati da Manara-Ferlazzo si fanno senza eccessive difficoltà.
Sin qui è stata una marcia trionfale.
Ma le francesi sono pur sempre una delle due tre squadre più forti del mondo
in assoluto e riescono a reagire con una
classe e una grinta degne di loro. Reagire sì, ma non abbastanza da sovvertire il risultato che vede le nostre vincere comunque per 17 a 13.
Siamo, ad oltre metà del cammino,
soli al comando della classifica con 5
punti di vantaggio sulla Germania e ben
27 di margine-sicurezza per i Mondiali.
Comunque vada a finire, direi che questo è uno dei momenti più belli della
Storia della Nazionale femminile da
decenni. Ma le ragazze non si montano
la testa e non perdono certo per questo
la concentrazione.
Visto che, per ordine di scuderia, è
obbligatorio continuare a considerare
In aperta, dopo lo stesso inizio, il Fante di quadri viene coperto dalla Dama e
dall’Asso di Nord che gioca tre giri di
cuori e poi quadri per il Re dell’Olivieri
che rinvia picche per l’Asso di Nord. La
dichiarante incassa il 9 di quadri e poi
prova a giocare fiori al Re. L’Asso è malmesso per lei e ben messo per noi e va
down.
Stessa situazione nel board successivo dove, ancora, le due Sud sono impegnate in 3 SA.
Board 9 - Italia-Spagna
Dich. Nord. EO in zona
Gianna Arrigoni
questo Campionato solo dal punto di
vista della qualificazione per i Mondiali, l’incontro che, dopo un pareggio con
la Turchia ed un’inaspettata sconfitta di
misura con la Finlandia, ci vede opposti alla Spagna, quinta in questo momento, va considerato di primaria importanza. Quando affrontiamo le spagnole, siamo secondi in classifica visto
che la premiata ditta Auken & Co, sembra avere innestato il turbo.
Il match, inizialmente abbastanza tranquillo, si movimenta nella parte centrale quando le siciliane chiamano e fanno
due manche a SA che vengono battute
in aperta dall’Olivieri e l’Arrigoni.
Board 8 - Italia-Spagna
Dich. Ovest. Tutti in prima
9876
F 10 6 3
D5
A 10 2
A5
AR872
A973
98
DF32
N
95
O E R862
S
D76
R 10 4
D4
F 10 4
RF543
In chiusa l’attacco di Ovest è a picche. Caterina entra di Re sul Fante di
Est e gioca il 10 di quadri che non viene
coperto da Ovest ed è catturato dal Re
di Est che rigioca picche. La dichiarante prende con l’Asso secco del morto,
gioca cuori alla Dama e Fante di quadri
coperto dalla Dama e dall’Asso. Ora
quattro giri di cuori (Est scarta una cartina di picche e una quadri) e, in presa
col Fante, Ovest pensa bene di tornare
piccola fiori per la Dama della compagna ed il Re di Caterina che così fa la
mano.
F873
75
F9876
R8
AR2
43
AR43
F976
D964
N
D F 10 9 2
O E 10
S
A52
10 5
AR86
D52
D 10 4 3
In entrambe le sale c’è l’attacco a cuori che va preso perché un Est lungimirante potrebbe virare a picche (come fa
Lauria nell’incontro Open) battendo il
contratto. Sia la Ferlazzo che la dichiarante spagnola, infatti, prendono e giocano fiori. Il contratto, come si vede è
infattibile sia se Ovest entra di Re e torna cuori, sia se, stando Ovest basso, stia
basso anche Est.
Dove difendono le spagnole, invece,
Ovest sta bassa, Est entra subito di Asso
e rigioca cuori. Quando è la volta di Ovest di entrare a fiori, quest’ultima non
ha più cuori da giocare per battere il
contratto. Le Azzurre in aperta, al contrario, non sbagliano e la spagnola è
down.
Nel board successivo potremmo allungare ulteriormente perché in aperta
si chiama una manche ignorata in chiusa.
Board 10 - Italia-Spagna
Dich. Est. Tutti in zona
10 7 2
–
AD7643
A R 10 4
F865
AR864
R5
D8
AD93
N
10 7 5
O E F92
S
F32
R4
DF932
10 8
9765
Ilaria Saccavini
Non sarà di battuta ma, a mio avviso,
la manche a quadri in zona va chiamata. Dovendo pagare il Re di atout e una
picche, non si devono perdere fiori. Cosa possibile solo a carte viste ma impossibile per due dichiaranti che conoscono le percentuali come Gabriella Olivieri e Alfredo Versace che va, anche
lui come lei qui, down nell’Open.
Si continua con colpi buoni e cattivi
ma si finisce comunque col prevalere
per 17 a 13.
A sei turni dalla fine, dopo una sconfitta di misura con la Svezia e una bella
vittoria sull’Irlanda incontriamo la Croazia con la quale non abbiamo certo una
tradizione favorevole. Ma qui, ormai lo
si è capito, la musica è diversa.
Ci avvantaggiamo subito al board 1.
Board 1 - Italia-Croazia
Dich. Nord. Tutti in prima
10 5
10 9 8 7
A9842
42
764
A982
N AF32
D
O E D 10 7 5
3
S
R F 10 9 7 6 5 3
8
RDF3
R654
RF6
AD
In chiusa la Ferlazzo e la Manara giocano, in EO 4 lisce meno 1. In aperta, dopo che l’Arrigoni ha contrato l’apertura di 1 della Pilipovic, la Sver
dichiara 5 e se le gioca contrate dopo
che l’Olivieri è passata sul secondo
contro della compagna.
Il top assoluto nella mano lo prendono Bocchi e Duboin nell’incontro che
vede l’Italia opposta alla Repubblica Ceca nell’Open.
13
EUROPEI
A PAU 2008
OVEST
NORD
EST
Bocchi
–
4
passo
1
4
fine
passo
passo
contro
SUD
Duboin
contro
passo
Evidentemente Est non sa che il 4,
in questa situazione, è una dichiarazione assolutamente naturale. La scambia
per una strana licita che sottintenda il
fit a quadri e quindi riporta nel colore.
Ovest che crede di aver detto quello
che aveva da dire, non trova alcuna
ragione per togliere il contro a 4 ed i
nostri incassano la millesette.
L’incontro, iniziato bene, finisce benissimo. A 4 board dal termine allunghiamo decisamene.
Board 17 - Italia-Croazia
Dich. Nord. Tutti in prima
D 10 8
R876
84
10 8 7 3
952
A F 10 9 5 2
AF72
–
A643
N
43
O E
10 9 6
S
RDF5
RF7
D
RD53
A9642
In chiusa le croate giocano 4 e le
fanno. In aperta la dichiarazione è questa:
OVEST
NORD
EST
SUD
Sver
Olivieri
Pilipovic
Arrigoni
–
passo
passo
passo
passo
passo
passo
fine
1
2 (1)
2 (3)
3 (5)
3 (7)
4 (9)
5 SA (11)
passo
passo
passo
passo
passo
passo
passo
Si raggiungerà pure un contratto non
certo di battuta, ma questa licita ci piace. Il contratto, comunque, diventa più
abbordabile quando Est attacca di Asso
di picche e ritorna nel colore per il Re
del morto. Gabriella pensa giustamente
che Est, se avesse avuto il Re di cuori,
probabilmente non si sarebbe tirata l’Asso di picche in attacco e quindi, dopo
aver scartato la terza picche di mano
sull’Asso di fiori, fa girare la Dama di
cuori, entra in mano tagliando una fiori, tira l’Asso di cuori e, con 5 prese già
fatte, fa le altre 7 che le servono a tagli
in croce.
Las cinco de la tarde, come si sa, è
l’ora della verità. Ed è proprio a quest’ora che la Nazionale Italiana, dopo
un bye deve dimostrare, anche se ormai
non credo ce ne sia più bisogno, di essere una Grande Squadra. Si gioca su
BBO contro la Grande Germania della
Auken e della Von Arnim, una squadra
che ha vinto tutto quello che c’era da
vincere negli ultimi 15 anni e che qui
sta dominando questo Campionato pur
dopo una pessima partenza contro il
Galles (6 a 24). Le Azzurre sono l’unica
squadra che, sino a questo momento,
ha retto il ritmo delle tedesche. Credo
che questo sia il match più ad alto livello giocato da una Nazionale femminile
italiana negli ultimi trent’anni.
In aperta l’Olivieri e l’Arrigoni sono
NS contro la Auken e la Von Arnim. In
chiusa la Saccavini e la Paoluzi devono
vedersela con la Schraverus e la Alberti.
Non amo le mani il cui risultato dipenda da un errore marchiano o da una
situazione per cui si arrivi, per motivi
legati al sistema giocato, a raggiungere
un contratto anziché un altro. Adoro
quelle nelle quali il risultato dipenda
da una migliore valutazione delle potenzialità offensive e difensive della pro-
pria linea.
Board 2 - Italia-Germania
Dich. Est. NS in zona
ARF8654
86
–
AD93
9
72
N
R F 10 9
AD752
A8762 O S E
RD4
10 6 4
F82
D 10 3
43
F 10 9 5 3
R75
Aperta
OVEST
NORD
EST
SUD
Von Arnim
Olivieri
Auken
Arrigoni
–
4
fine
–
4
1
5
Chiusa
NORD
EST
Paoluzi
Schraverus
Saccavini Alberti
–
2*
5
–
4
fine
1
passo
passo
passo
* (fit e corta)
5 fatte in zona in aperta e 5 –2 in
chiusa. 11 per noi.
Questo board, trionfale per le azzurre
che impostano da qui la vittoria contro
il wunderteam tedesco, è uno dei più
tragici degli ultimi anni per la nostra Nazionale Open. Gli Olandesi in NS, arrivano a dichiarare 6, contratto che si
batte solo incassando due cuori sull’attacco. Con attacco picche (quello prodotto in realtà) il dichiarante, visto che
le fiori sono gentilmente divise in parti
1) No 4 carte di picche e mano non di rever
2) relay
3) 4 o + carte di quadri
4) relay
5) 6, 4 mano minima
6) relay
7) singolo o vuoto a fiori
8) cue bid
9) cue bid di primo giro a cuori (Asso)
10) richiesta d’Assi
11) 2 Assi e vuoto a fiori.
14
SUD
OVEST
2
2 (2)
2 SA (4)
3 (6)
4 (8)
4 SA (10)
6
Gabriella Olivieri
passo
5
Gabriella Manara
LA PAROLA AL CT LADIES
Guido Resta
ono stati molti i commenti scaturiti dal risultato della nostra
Nazionale Femminile a Pau. L’argento di Arrigoni-Olivieri, FerlazzoManara e Paoluzi-Saccavini ha costituito risultato, per i più, sorprendente ed eccezionale.
Sorpresa quindi e casualità?
Mi sento di dire, invece, che il tutto
è il risultato di un lavoro, splendidamente coordinato da Dano De Falco,
realizzato da tutto un gruppo di atlete
che, abbandonato un certo tipo di mentalità, ha fatto un vero e proprio salto
di qualità, entrando in una dimensione di impegno quasi professionale.
La preparazione, gli allenamenti, gli
approfondimenti, i sacrifici, uniti al
giusto maturare dello spirito di coppia ed ancor più di squadra, hanno corroborato sempre più il nostro team
che è finalmente sceso in campo con
la sicurezza di essere la squadra da battere, ma con l’umiltà per combattere
contro tutti, senza perdere la concentrazione anche sui più modesti contratti.
L’unico appunto che mi sento di fare è stata forse la mancanza di quella
cattiveria sportiva, necessario per vincere largo con le squadre più deboli.
Prova ne è questa chiarissima tabella
che vi riporto e che fotografa una ipotetica classifica se si fossero svolti solo gli incontri tra le prime tredici (metà delle partecipanti) di quella che
poi sarà la graduatoria finale:
S
Italia
Spagna
Svezia
Germania
Polonia
Olanda
Francia
Croazia
Inghilterra
Norvegia
Danimarca
Turchia
Russia
210
201
196
193
192
187
182
181
165
165
156
154
146
Con un pizzico in più di cattiveria
contro le più deboli (vedi Francia e la
sua esperienza) come sarebbe finita?...
Sorpresa quindi e casualità?
Per De Falco e il sottoscritto non si
è trattato di alcuna sorpresa, né ecce-
zione. In due anni di lavoro con la
squadra, con subito gli europei di Varsavia e dopo un anno Antalya, ci eravamo immediatamente convinti che
la progressione e il miglioramento erano costanti e proficui sulla strada intrapresa. Magari era sfuggito ai più che
ad Antalya avevamo stravinto il nostro girone di qualificazione (al posto
di Ferlazzo-Manara erano in campo
Torrielli-Pomares), vincendo nove incontri su nove con una media di 20
VP e in un raggruppamento che vedeva la presenza di Inghilterra e Olanda.
La sconfitta agli ottavi con la Danimarca avvenne in modo peregrino e
assurdo, per 15 imp di differenza,
quando ne erano stati gettati al vento
50/60 in maniera assolutamente incredibile.
La squadra però c’era e ci rendemmo conto che si poteva competere per
il podio in Europa.
E così è stato!!
Che dire delle nostre tre coppie presenti a Pau? Premesso che i loro sistemi erano coordinati da De Falco per
Arrigoni-Olivieri e Ferlazzo-Manara e
da Versace e Lauria per Paoluzi-Saccavini e queste sono marce in più che
nessuna altra squadra possiede, francamente fare classifiche ed esaminare
le molte luci e le poche ombre di ciascuna coppia è esercizio inutile perché
a Pau non ci sono state tre coppie ma
UNA sola squadra con UN grande catalizzatore delle vittorie: DANO.
Il presente ed il futuro dipendono
proprio da questo spirito di squadra:
se sapremo mantenerlo, se ogni mutamento o cambio di coppia o di singoli avverrà in questo spirito, se la prima cosa che ciascuna giocatrice saprà
fare, alla fine del turno di gioco, sarà
di chiedere scusa per le lacune del
proprio score, senza rincorrere errori
o mancanze dell’altra sala, allora andremo molto avanti.
L’altro fondamentale presupposto è
che Dano De Falco possa continuare a
dare una mano al Settore Femminile
con l’entusiasmo e la dedizione che
ha profuso in questo periodo. Se saremo in grado di assicurarci la sua collaborazione anche per il prossimo mandato olimpico, ci garantiremo l’altro
importante ingrediente per il definitivo successo del movimento agonistico femminile.
eguali, non ha difficoltà a fare 12 prese.
Tra andare e venire la mano costa agli
Azzurri 26 imps e, probabilmente, è
quella che fa capire che, dopo 7 vittorie
di fila, il Nuovo Blue Team, non vincerà l’ottavo Europeo consecutivo.
Ma torniamo alle note allegre che arrivano dalle ladies.
Board 7 - Italia-Germania
Dich. Sud. Tutti in zona
10 9 8 6 5
62
82
DF64
F32
10 9 8 3
F 10 5
875
RD4
N
ARF54
O E 963
S
92
A7
D7
ARD74
A R 10 3
In chiusa le tedesche giocano un parziale a quadri. In aperta le nostre chiamano così 3 SA.
OVEST
NORD
EST
SUD
Von Arnim
Olivieri
Auken
Arrigoni
–
passo
2
passo
contro
fine
–
2
passo
2
passo
–
contro
passo
passo
passo
2
passo
contro
3
3 SA
Il primo contro della Auken indica
una monocolore di cuori o una bicolore nera. Il contro della Von Arnim su 3
di Sud manifesta il non gradimento
per l’attacco a cuori.
La manche va chiamata anche se, con
attacco 10 di picche (quello fatto da
Versace nell’Open), non si può fare. La
Von Arnim però, attacca a ed a questo punto, visto che la Auken ha 2 sole
carte di fiori, diventa imbattibile perché l’ Arrigoni avrebbe modo e tempo
di affrancare una cuori prima che la difesa riesca a liberare la quinta presa e/o
di fare una presa a picche nel caso questo colore fosse mosso da Est. Sabine
comunque entra di Re di cuori, tira anche l’Asso e continua fiori. Gianna entra di Re, si trasferisce al morto a quadri, gioca il 10 di cuori per il Fante di
Est ed ora ha a disposizione 9 prese: 5
a quadri, 2 a fiori ed una a cuori e a picche.
Una manche chiamata in aperta ed
un bello stop delle nostre in chiusa nei
board 10 e 14, dimostrano quanto da
me sostenuto da anni: quando la concentrazione e lo spirito sono quelli giusti, le Azzurre sono in grado di giocare
come e meglio di chiunque
15
EUROPEI
A PAU 2008
Board 10 - Italia-Germania
Dich. Est. Tutti in zona
RD86
10 9 8 6 3 2
84
3
F9
74
N
ARD
F74
O E RDF53
76
S
D 10 9 8 7 5
F42
A 10 5 3 2
5
A 10 9 2
AR6
In entrambe le sale Sud apre di 1
ed Ovest interviene a 2. Su questa dichiarazione l’Olivieri in aperta salta direttamente a 4 (la grande scuola italiana: la distribuzione innanzi tutto) mentre in chiusa la Schraverus si limita a
dichiararne 3 e l’Alberti non chiude a
manche. 12 prese nelle due sale ma un
bel bottino per noi.
Nel board 14 la Paoluzi e la Saccavini
dimostrano, almeno in questa occasione, di sapere valutare meglio della più
forte coppia planetaria degli ultimi venti anni, quando è il caso di fermarsi in
tempo.
Board 14 - Italia-Germania
Dich. Est. Tutti in prima
10 4 3
F
854
RDF754
97
764
D 10 7 3
10 8 3 2
AF62
N
A R 10 9 5
O E A92
S
6
RD85
D832
RF6
A9
Non è facile, in fase dichiarativa capire in tempo che, giocando a fiori, con
un controgioco perfetto non si fanno
più di 9 prese. Ilaria e Simonetta ci riescono, Sabine e Daniela arrivano a dichiarare questa manche che Gabriella e
Gianna, ovviamente, non regalano. Le
tedesche, come c’era da aspettarsi, rea-
Nella foto in
alto, la sede di
gioco.
Qui a fianco,
Caterina
Ferlazzo e
Agustin Madala
16
giscono e riescono a contenere le perdite in soli 19 imps. Noi, con i 19 V.P.
conquistati, ci apprestiamo ad affrontare la penultima giornata di gare a 6
punti dalla Francia che è salita in vetta
alla classifica con una serie di risultati
impressionanti ed a 3 dalla Germania.
Faccio notare che in questi Europei abbiamo battuto entrambe le squadre che
stanno, insieme alla nostra, lottando per
il titolo.
Nell’ultima giornata di gare continuiamo alla grande travolgendo Norvegia, Austria ed Inghilterra.
Meritatissimi e fatali per le inglesi che,
come le olandesi, rimarranno fuori dai
Mondiali, i 16 punti conquistati dalle
nostre nel board 15.
Board 15 - Italia-Inghilterra
Dich. Sud. NS in zona.
A5
AD9
A F 10 6 4
ADF
64
9873
N R32
F 10 8 7 6 5 4
O E D972
5
S
10 5 3
R2
R D F 10 2
–
R83
98764
Aperta
OVEST
NORD
EST
SUD
Olivieri
Draper
Arrigoni
Rosen
–
passo
passo
passo
passo
–
2 SA
3
4
6
–
passo
passo
passo
fine
passo
3
4
4
Chiusa
OVEST
NORD
EST
SUD
Dhondy
Manara
Senior
Ferlazzo
–
passo
passo
passo
passo
passo
fine
–
2 SA
4
4
4 SA
5
–
passo
passo
passo
passo
passo
2
3
4
4
5
6
Il 2 di Caterina indica una bicolore
in sottoapertura, 2 SA chiede, 4 fissa,
poi tutte cue bid escluso 4 SA che dà
un numero di Assi pari (Re di fiori
compreso). Pur seguendo un’altra strada, comunque, anche le britanniche arrivano a giocare 6 da Sud. Anche l’attacco è lo stesso: 5 da Ovest.
In aperta, però, la Rosen prende di 10
di quadri al morto e prosegue Asso di
fiori e fiori. Quando Gianna entra di Re,
torna al volo quadri per il taglio della
compagna ed il conseguente down.
In chiusa la ragazza di Piazza Vittorio (pseudonimo della Ferlazzo), intuito che l’attacco viene da un singolo, imposta una giocata psicologica: sta bassa
al morto, prende di Re in mano sul 9 di
Est e fa l’impasse a fiori. Est entra di Re
e pur essendo una giocatrice del calibro
di Nevena Senior, non riesce, abilmente ingannata da Caterina, a leggere il singolo di quadri e torna atout. Ora Caterina può fare la mano incassando 4 fiori, 5 picche, una cuori e 3 quadri (impasse al taglio alla Dama di Est dopo
aver scartato una quadri sull’Asso di
cuori). (oops! Totale 13?).
Solo un travolgente ritmo di marcia
della Francia (Veronique Bessis, Benedicte Cronier, Catherine D’Ovidio, Joanna Neve, Silvie Willard) che negli ultimi due giorni ha viaggiato a velocità supersoniche, ci impedisce di salire sul
gradino più alto del podio.
Ma nulla può impedirci di conquistare un meritatissimo Argento visto che
le tedesche, dopo la cura italia, rompono e riescono a stento a qualificarsi.
Questo grande e meritatissimo successo, cercato e voluto da tutte le giocatrici e dallo staff tecnico, arriva dopo
un lungo periodo di astinenza e fa ritrovare il sorriso ai tanti italiani presenti e
preoccupati per una possibile mancata
qualificazione della squadra Open.
Infischiandomene altamente delle varie e multiformi scaramanzie che regolano la vita quotidiana di questo Grande Gruppo, mi sbilancio: per una squadra così, nessun traguardo è troppo ambizioso e sono sicuro in Brasile saprà
dimostrarlo.
Open,
fine di un’era
Alberto Benetti
n’era, quella del Nuovo Blue Team,
è finita. Quella squadra che, basandosi sull’asse portante Bocchi-Duboin, Lauria-Versace, ha dominato il mondo per quasi tre
lustri, non esiste più. Non esiste più
perché non c’è più una delle due coppie base della squadra: quella formata
da Giorgio e Norberto. Nella vita tutto
ha un inizio e una fine: gli Europei di
Pau e l’annunciato ritiro di Bocchi dalla Nazionale, hanno segnato la fine di
questo epico periodo. Ma nella vita, come c’è sempre una fine, c’è anche, sempre, la possibilità di ricominciare un
qualcosa sì di diverso ma non per questo di meno grandioso.
Non dimentichiamo che tre membri
dell’altro Blue Team, quello D.O.C.: Belladonna, Garozzo e Forquet, dopo tre anni di assenza dalle scene mondiali, tornarono a giocare e a vincere un Olimpiade e poi, con compagni diversi, riuscirono a vincere la bazzecola di tre Titoli Mondiali. Ma quando si parla di
epopea del Blue Team, però, ci si riferisce a quell’incredibile sestetto formato
da Belladonna-Avarelli, Forquet-Garozzo e Pabis Ticci-D’Alelio che dominò il
mondo dal 57 al 69.
E così ora ed in futuro, quando si parlerà del Nuovo Blue Team, ci si riferirà
al quartetto sopra citato con altri protagonisti variati negli anni ma sempre e
comunque con loro quattro a costituirne l’ossatura. Quello che avverrà in futuro, lo vedremo. L’Italia, ha in questo
momento, giocatori in grado di continuare a vincere sempre e dovunque.
U
Ma sarà una nuova storia. Forse altrettanto bella ed entusiasmante ma un’altra storia.
Detto questo, affrontiamo quello che,
è inutile nasconderlo, è l’argomento
che ha fatto discutere tutti prima, durante e dopo questi Europei: la scelta
della formazione mandata a Pau: Bocchi-Duboin, Lauria-Versace, AngeliniSementa.
Un po’ per congenita pigrizia, un po’
per ragioni di spazio e un po’ perché
non amo ripetermi, per capire le ragioni che hanno portato alla scelta di questa formazione, rimando all’intervista
concessa dal C.T. della Nazionale ed
ampiamente diffusa sulla Rivista online.
Voglio però chiarire ulteriormente
alcuni dati oggettivi riguardo la faccenda.
– La squadra è stata scelta da Maria
Teresa Lavazza, ovvero dal Commissario Tecnico più vincente che la storia
dello sport, e non solo del bridge, ricordi (2 Titoli Olimpici, un Oro ed un Argento ai Mondiali e 4 Titoli Europei e
una Rosenblum in 6 anni dal 2000 al
2006). Le ragioni della sua scelta sono
state da lei ampiamente spiegate. Si può
condividerle o meno ma non ci si può
scandalizzare o indignare. Per altre cose ci si può indignare, non per le scelte
di un C.T. Comunque indignarsi e scandalizzarsi è facile, assumersi delle responsabilità e fare delle scelte, non lo è.
– La Federazione, in materia, non ha
avuto, come è giusto, voce in capitolo.
Avrebbe solo potuto, al momento dell’annuncio della formazione, sollevare
dall’incarico il Commissario Tecnico
più vincente che la storia dello sport e
non solo del bridge, ricordi. Credo che
nessuno possa non dico pensare, ma
nemmeno vaneggiare che una cosa del
genere potesse essere fatta.
– Questa squadra, almeno fino al momento della partenza di Angelini (costret-
Il podio Open.
17
EUROPEI
A PAU 2008
to a tornare in Italia per sopravvenuti
impegni di lavoro non prevedibili), ha
fatto quello che ci si aspettava facesse:
ovvero si era qualificata per il Girone
Finale con qualche turno di vantaggio
dominando, come al solito, il proprio
Girone. I guai sono cominciati con i
quattro veterani in campo e sono proseguiti quando tre dei quattro rimasti
(Lauria, sostituito da Sementa, si è potuto concedere qualche turno di riposo)
sono stati costretti a giocare 60 mani al
giorno per di più, visto che la barbarie
ha ormai trionfato definitivamente, cominciando di mattina. Ormai siamo
nell’era del professionismo puro: i giocatori sono tarati su una media di 40,
massimo 48 mani al giorno. Gli straordinari portano inevitabilmente, alla lunga, ad un calo di rendimento.
– Questo Europeo non si è vinto, malgrado tutte le altre squadre sembrassero
coalizzate per cercare di regalarcelo,
perché si è giocato male, non per ragioni legate alla formazione presentata. Voglio essere ancora più chiaro: se Fantoni e Nunes fossero stati presenti e
avessero giocato a livelli per loro normali ma gli altri avessero giocato come
hanno giocato, l’Europeo non l’avremmo vinto comunque. In ogni caso non
vincere un Europeo, qualificandoci però per i Mondiali, non può essere considerata una tragedia.
Chiuso questo argomento, ribadisco
che per non vincere questo Europeo ce
l’abbiamo davvero messa tutta. Quando, un paio di settimane prima della
partenza per Pau, avevo letto le formazioni delle altre squadre presenti, mi
ero convinto che la conquista del Titolo
Europeo sarebbe stata una faccenda privata tra Italia e Olanda con l’Italia strafavorita. E non ero il solo ad essermi
convinto di questo: su BETFAIR (un
sito dove si scommette), l’Italia vincente gli Europei era data ampiamente sotto la pari.
A Balicki e Szmudzinski non era stato permesso di giocare per la Russia che
quindi non era più una formazione temibilissima, la Norvegia si presentava
con tre coppie inedite e, soprattutto,
senza quell’Helness che, pur essendo
meno personaggio di Helgemo, è sempre stato il vero punto di forza di quella squadra. Solo l’Olanda si presentava
con la stessa formazione che da qualche anno arriva sempre molto in alto
18
ma che poi... non riesce mai ad andare
a meta. Le altre, almeno per la vittoria,
non contavano.
Ed il Campionato, infatti, non l’hanno vinto gli altri, lo abbiamo perso noi.
Lo abbiamo perso per la contemporaneità di due accadimenti davvero non
comuni: la scarsa forma contemporanea dei giocatori e l’assoluta inimicizia
della buona sorte, spesso e volentieri
nostra alleata in passato.
Se sono stati tanti i punti regalati, almeno altrettanti sono stati quelli che,
con la Dea Fortuna quantomeno neutrale, avremmo potuto non perdere per
strada e, quindi, vincere anche questo
Europeo.
Abbiamo perso un Campionato che,
malgrado una serie di rovesci non ipotizzabili alla vigilia, a tre turni dalla fine eravamo ancora in grado di vincere.
Un Campionato che è stato vinto con
una media (meno di 18 V.P. ad incontro) che un’Italia in stato non dico di
grazia ma semplicemente normale, avrebbe potuto fare giocando in surplasse.
Ma, ripeto, è destino che tutto abbia un
inizio e una fine. Anche un record incredibile, come quello di 7 vittorie consecutive in un Europeo, per essere tale
deve avere un inizio e una fine ed essere quindi, quantificabile.
Quello che i giocatori Azzurri e il loro C.T. hanno fatto in questi anni, rimarrà per sempre nella Storia e nella
Leggenda del bridge come rimarrà nella
storia del bridge anche quella travolgente vittoria contro la Germania nell’ultimo incontro giocato a Pau. Una vittoria che ci ha consentito, in una situazione ormai tragica, di qualificarci comunque per i Mondiali.
Quello che gli Azzurri, Fantoni e Nunes ovviamente compresi, potranno fare in futuro, non ha limiti. Personalmente sono portato a ritenere questi 9
mesi che vanno da Shangai a Pau, un
periodo di gestazione (9 mesi... ) che
permetterà all’Italia di risalire ai vertici
del Mondo. Abbiamo sia i giocatori che
i tecnici in grado di compiere questa
impresa.
Prima di passare alla cronaca mi sembra doveroso ricordare a chi non la conoscesse, la formula di questi Europei.
Per la prima volta le squadre partecipanti erano divise in due gironi al termine dei quali le prime nove squadre
classificate in ogni girone, accedevano
al girone finale partendo tutte alla pari
senza che quello che avevano fatto sino
a quel momento avesse alcuna rilevanza.
Visto che sono uno convinto che non
sia assolutamente né giusto né necessario dire (o scrivere) sempre quello che
si pensa e visto che ho una simpatia
sconfinata e un debole dienneatico verso il (supposto) ideatore della formula,
mi astengo da ogni giudizio in merito
alla stessa. Visto anche che, però, mi si fa presente che la quasi totalità degli interessati sembra sia rimasta entusiasta di
questa formula, mi limito a dire questo:
godiamoci il successo ottenuto ma non
proviamo per nessuna ragione a cercare di bissarlo riproponendo la stessa
formula. A proposito: durante l’ultima
cena a Pau, Norberto Bocchi, ha suggerito ad Ortensi e a me dei ritocchi che
non sarebbe affatto male prendere in
considerazione.
CRONACA
Questa cronaca è stata scritta a Pau
giorno per giorno. Per cercare di trasmettere gli stati d’animo e le sensazioni provati in diretta, ho scelto di non
apportare modifiche a quelle parti che,
se scritte a risultato acquisito, sarebbe-
La gioia dei Norvegesi.
ro state scritte diversamente.
OVEST
NORD
EST
Lauria
Da un punto di vista strettamene tecnico, come già spiegato, i punteggi ottenuti nei vari incontri del girone di qualificazione non sono, per una squadra
come la nostra, particolarmente importanti ma, come tutti sanno, nello sport
il risultato numerico è una cosa, una
buona partenza, un morale alto, una crescente fiducia nei propri mezzi, sono
tutt’altra cosa.
Se i primi due incontri del Campionato giocati contro due squadre non
certo quotate tra le più forti in campo:
Svizzera e Monaco, non fossero finiti
come, di fatto, sono finiti (in totale 42
punti per gli Azzurri), nulla sarebbe stato compromesso per quanto riguarda la
qualificazione nel Girone di Finale, ma,
per una squadra latina come la nostra,
due sconfitte nei primi due incontri,
avrebbero potuto influire negativamente sul morale del team az-zurro. Ed il rischio che questo accadesse c’è, in effetti, stato.
In entrambe i match, infatti, dopo i
primi board, gli Azzurri erano indietro
(curiosamente di 19 imps in tutti e due
i casi) sia con gli elvetici che con i monegaschi. Se con questi ultimi, però, la
situazione si è raddrizzata già nel board
4, con gli svizzeri si è dovuto attendere
il board 11 per far sì che gli italiani passassero in testa nel punteggio.
Board 11 - Italia-Svizzera
Dich.Sud. Tutti in prima
AR963
8
8532
F 10 5
F 10
RF654
AD
RD64
D7542
N
932
O E R 10 6 4
S
3
8
A D 10 7
F97
A9872
In chiusa gli svizzeri chiamano manche a cuori e la realizzano con due prese supplementari. Per guadagnare nel
board è necessario non solo chiamare
slam, ma anche chiamarlo nel colore
giusto.
Giocando a fiori, infatti, oltre all’Asso di picche, si paga anche il Re di quadri perché per arrivare a 12 prese è necessario ricorrere all’impasse a questo
Re che, come si può vedere, non va.
Giocando a cuori, al contrario, la Dama
di quadri può essere scartata sulla quinta fiori di Sud e quindi si arriva a 12
prese senza dover fare nessun impasse.
La dichiarazione in aperta è questa:
–
1
passo
fine
SUD
Versace
–
2 ()
6
–
4
passo
1
5
6
Versace, sul 6 di Lorenzo, che è assolutamente naturale, Versace impiega
una ventina di secondi per arrivare alla
giusta conclusione. Che stia invecchiando? Una volta non avrebbe impiegato
più di 2 secondi.
Contro Monaco, dicevo prima, dopo
aver accumulato 19 punti di svantaggio
in 3 board, iniziamo la rimonta già al
board 4
Board 4 - Italia-Monaco
Dich. Ovest. Tutti in zona
AR
DF96
D9753
98
F9874
A R 10
R 10
10 5 2
6
N
875432
O E 62
S
A763
D 10 5 3 2
–
AF84
RDF4
Bocchi e Duboin hanno modo, tempo
e, soprattutto, capacità per appurare quello che c’è da appurare e star quindi
fuori dallo slam. In aperta si dichiara
così:
OVEST
Sementa
1
contro
NORD
Catellani
1
fine
EST
Angelini
4
SUD
Fissore
6
L’apertura di 1, nel sistema di Angelini-Sementa, indica una mano sbilanciata con un minore almeno quinto e
una quarta nobile fino a 15 p.o. Quando
Fissore dichiara 6 sul 4 di Angelini, alcuni commentatori bibioiani si scatenano con una serie di “noooooooo”,
di “incredibileeeeeeee”, di “dichiarazione suicidaaaaa”. Uno, sicuramente
il più dotato di humour, arriva a dire che
Fissore potrebbe essere Ortensi travestito. Nessuno però, anche se non ci
giurerei visto che non sto tutto il tempo
a leggere i commenti, suggerisce una possibile migliore dichiarazione di Fissore.
Chiedere gli Assi non servirebbe, evidentemente, a niente. Anche una quantitativa in atout, non avrebbe molto
senso (il compagno col Re di picche e
l’Asso di fiori invece di Asso e Re di
cuori, passerebbe in una mano dove 12
prese sono di stretta battuta). L’unica
licita corretta sarebbe quella di 5 che
darebbe modo al compagno di svalutare la sua mano e stoppare a 5. Non
voglio neanche prendere in considerazione la dichiarazione di 4, l’unica
vincente ma francamente improponibile con quel ben di dio in mano dopo un
intervento in zona del compagno. Insomma, Fissore poteva solo scegliere se
perdere, nel board, 12 o 17 imp. Quindi, ammesso che, in assoluto, si possa
parlare di un errore del monegasco, questo errore non è certamente “incredileeeeee”, ma semplicemente, per usare
un termine tennistico, un “errore forzato”, ovvero un errore causato dalla pressione dell’avversario (il 4 di Angelini).
Si procede per alcuni incontri senza
infamia e senza lode (sempre tenendo
conto del fatto che stiamo parlando
della squadra superfavorita) e si arriva
al settimo turno nel quale dobbiamo affrontare la Finlandia in un incontro che
potrebbe valere la testa della classifica
nel Girone.
I finnici, infatti, non certo frequentatori abituali dell’alta classifica, si trovano al secondo posto a pochi punti da
noi, ovviamente già primi.
L’incontro sembra prendere la piega
giusta già nel quarto board giocato.
Board 4 - Italia-Finlandia
Dich. Ovest Tutti in zona
AF7652
53
72
R 10 8
9
A 10 9
R 10 8 6 4 3
D43
R D 10 8
N
DF7
O E F95
S
762
43
R8642
AD
AF95
Aperta
OVEST
Sementa
passo
passo
fine
NORD
2
2 SA
EST
Angelini
SUD
passo
passo
2
3
EST
SUD
3
passo
fine
contro
4 SA
Chiusa
OVEST
2
passo
passo
NORD
Lauria
passo
4
5
Versace
Il Re di fiori è malmesso (non farebbe
differenza) ma le fiori sono 3/3 e così la
perdente a cuori si scarta sulla quarta
fiori di Sud. Una bella manche in zona
19
EUROPEI
A PAU 2008
Qui si apre di 1 e gli orizzontali fittano questo colore, quindi Alfredino,
con quelle cuori in mano, non si pone
il problema di un’eventuale difesa avversaria in questo colore e molla il surcontro. Da un’ipotetica perdita si passa
quindi ad un buon guadagno.
che ci permette di allungare. Ma non
riusciamo a staccarci anzi, nel board
16, giocato prima in aperta, si potrebbe
ipotizzare un sorpasso dei finlandesi.
Board 17 - Italia-Finlandia
Dich. Nord. Tutti in prima
Board 16 - Italia-Finlandia
Dich.Ovest EO in zona
A 10 4 2
–
D98
A76532
DF85
R763
N
A R 10 7 2
653
O E F 10 7 5 4 3
AR6
S
10
–
9
DF984
2
RDF984
In aperta Sementa apre di 1 forte, i
finnici arrivano a 5 fiori in un batter
d’occhio e se le giocano e le fanno ovviamente contrate. Per carità, niente di
tragico, mi sembra assolutamente normale contrare questa manche dove, però, 12 prese sono assolutamente imperdibili. È vero: non dovrebbero essere
una tragedia, ma da qui a pensare di
guadagnare bene nel board, ce ne corre.
Invece…
Chiusa
OVEST
1
4
contro
fine
NORD
Lauria
2
4
passo
I finnici, però, riescono a superarci nel
board successivo quando, di nuovo, realizzano una manche contrata in un minore.
EST
SUD
2
passo
passo
3
5
surcontro
Versace
AD52
A4
D9842
62
R 10 8 7 6 3
F9
N
10 9 6
RD75
O E A5
6
S
RD8
10 7 5 4 3
4
F832
R F 10 7 3
AF9
Su 5 giocate da Sud, Sementa deve
attaccare e, purtroppo per lui e per noi,
l’attacco più logico è proprio quello che
fa fare la mano: Re di fiori. Il dichiarante può infatti prendere, e poi giocare
una linea pressoché obbligata: entrare
al morto facendo l’impasse a picche (no:
questo non serve, va bene picche per
l’Asso. F.B.) e poi giocarsi la sola possibilità di fare la mano: ovvero fiori al 9.
Col 10 piazzato (come nella realtà) ci si
crea lo scarto della cuori perdente del
morto sul Fante di fiori. Ora non so
dirvi se il finlandese abbia lisciato l’attacco di Re di fiori per insipienza o se
abbia voluto mettere in atto il famoso
colpo del coccodrillo (quello in cui, anziché seguire una normale linea di gioco vincente, si dà all’avversario la possibilità di battere la mano sperando in
un vantaggio psicologico nel caso questi poi la regali). Propenderei per la prima ipotesi. Antonio, comunque, quando vede il 9 di fiori di Sud, non può
pensare che questi abbia lisciato con A
F 9 e quindi, malgrado la carta scoraggiante fornita da Angelini, continua con
la Dama nel colore sicuro di trovare il
Fante tra le carte del compagno. A questo punto il dichiarante non paga che la
fiori e l’Asso di atout. Sta-volta di là si
gioca un parziale ed i finnici passano in
testa. Si finisce col perdere 17 a 13 incappando così nella prima sconfitta di
questi Campionati senza però cedere la
leadership nel Girone.
Intanto l’Olanda si è fatta vicinissima
e, dato che nell’ottavo turno ha un incontro in cui non è improbabile che
faccia bottino pieno, per conservare la
testa della classifica, è necessario fare
un grosso risultato contro la Spagna.
Per 5 board non succede praticamente niente poi, nei board 6 e 7, si ha la
netta impressione che ci stia avviando
verso un cappotto a favore degli Azzurri.
Board 6 - Italia-Spagna
Dich. Est EO in zona
9
R762
D 10 4 3
10 4 3 2
D7643
F9
AR52
RD
N
O E
S
ARF2
A53
986
A97
10 8 5
D 10 8 4
F7
F865
Mentre gli spagnoli in aperta giocano
manche, in chiusa Lorenzo e Alfredo dichiarano così:
Chiusa
OVEST
NORD
EST
Lauria
–
passo
passo
passo
passo
passo
fine
–
2
4
4 SA
5
6
SUD
Versace
passo
passo
passo
passo
passo
passo
1 SA
3
4
5
5 SA
6
Fare 12 prese, per Alfredo, è un gioco
da ragazzi.
Subito dopo, sono Bocchi e Duboin a
chiamare un grande dove gli spagnoli si
fermano al piccolo.
Antonio Sementa
20
Alfredo Versace
Board 7 - Italia-Spagna
Dich. Sud. Tutti in zona
Contro la Lituania si vince ma non si
stravince. Contro la Turchia, invece, si
incappa nella prima sconfitta pesante
di questi Europei: 20 a 10. E la sconfitta sarebbe stata ancora più pesante se,
nel board 14, non avessimo accorciato
le distanze.
F 10 7
10 5 4
AF982
62
R63
AD8542
N
A7632
–
O E D764
–
S
ARD75
10 8 3
9
RDF98
R 10 5 3
F94
Board 14 - Italia-Turchia
Dich. Est. Tutti in prima
Aperta
OVEST
NORD
Duboin
–
1
2
2 SA
5 SA
EST
SUD
Bocchi
–
passo
passo
passo
passo
–
1 SA
2
3
7
passo
passo
passo
passo
fine
Se nel 6 chiamato da Lauria e Versace
c’è poco di convenzionale e tanta classe, qui, dove c’è altrettanta classe, spiegare alcuni passaggi dichiarativi è però
doveroso.
L’1 SA di Bocchi mostra le picche, il
2 di Duboin può essere naturale, mostrare una mano con fit a picche o una
bicolore da 16 a 18. Sul relay di Norberto (2) Giorgio mostra quest’ultima
tipologia di mano. Il 3 picche di Est è
naturale e dà la sesta ed il 5 SA di Ovest è Josephine.
La mano si fa sempre con le fiori divise, ma Norberto dimostra che l’avrebbe fatta anche col Fante di fiori quarto
e le cuori 4/4. Attacco a cuori tagliato,
quadri tagliata, picche al Re, cuori tagliata, quadri taglio, cuori taglio, Asso e
Dama di picche, fiori al morto, Asso di
cuori e, quando vede che le cuori non
sono divise... claim perché sono divise
le fiori. Come si vede Norby, con le
cuori 4/4 avrebbe realizzato il grande
anche con le fiori maldivise totalizzando 6 picche di mano, due tagli a quadri
al morto, due cuori (l’Asso e la quinta
cuori affrancata) e le tre teste di fiori.
Purtroppo le mani che seguono non
si prestano a grossi swing e si finisce
col vincere per 19 a 11, dando così modo all’Olanda che, come ampiamente
previsto, ha fatto bottino pieno, di passare in testa nel Girone. Per la statistica
va rilevato che era da Tenerife 2001 che
la Nazionale Open non si trovava in una
posizione diversa da quella di vertice
in un Europeo dopo 8 turni giocati.
I tre incontri della giornata successiva sembravano adatti non solo a farci
riprendere il comando della classifica
ma anche a farci staccare in testa. Le
nostre tre avversarie: Grecia, Lituania e
Turchia non sembrano in grado di poterci impensierire. Invece…
Francesco Angelini
Invece contro i greci partiamo male
ma poi riusciamo a recuperare e a conquistare un discreto margine di vantaggio anche grazie a questo stupendo 4
realizzato a Duboin e mancato dal suo
omologo in chiusa.
Board 16 - Italia-Grecia
Dich. Ovest. EO in zona
AF987
AD76
3
AD7
10
10 8 5 4
R 10 8 5 4
R 10 5
R532
N
932
O E 76
S
F863
D64
RF
ADF92
942
F64
RD4
D62
D F 10 4
Aperta
OVEST
NORD
Lauria
–
2
passo
passo
–
passo
contro
4
EST
SUD
2 *
2
passo
fine
passo
passo
3
Versace
* multi
Lauria, quando sente che il compagno ha la quarta di cuori, non ha esitazioni e chiama manche. Versace gioca
le cuori come da libretto e poi indovina
anche la Dama di quadri facendo 11
prese.
Chiusa
OVEST
L’attacco di Nord è a quadri. Sud entra e torna di Re di cuori. Giorgino prende e, mentre sta pensando, si commenta che il contratto è legato alla cattura
della Dama di atout dovendosi pagare
una quadri, una cuori e una fiori. Duboin sembra deludere le speranze dei
tifosi italiani quando batte l’Asso di
picche. Appunto… sembra. Il dichiarante infatti rigioca picche e prende di
Re al morto da dove gioca fiori per la
Dama ed il Re di Nord che ripete cuori
creando una perdete nel colore al dichiarante. Il torinese, però, continua
con piccola fiori al Fante, quadri taglio,
fiori all’Asso e picche. Sud, in presa, rimasto con sole quadri non può che giocare in questo colore per lo scarto della
perdente a cuori di mano (la quarta cuori si scarta sulla fiori buona del morto)
ed il taglio del morto.
Ma non continua così. C’è un ritorno
dei greci e si finisce col vincere di misura.
53
A 10 3 2
A F 10 9 8 4
A
A D 10 9 8 7
N
75
O E 5
S
R876
R2
F986
R73
9532
NORD
Angelini
–
2 *
3 SA
EST
SUD
Sementa
–
contro
passo
1
2
4
passo
3
fine
* relay
Sementa valuta la sua mano meritevole di un’apertura a livello di 1 ed i
nostri, prima che gli avversari trovino
le cuori, arrivano a 4 cadendo di una
presa ma guadagnando bene nel board.
Come detto, questa prima fase degli Europei può essere considerata un allenamento od un riscaldamento quindi, con
il passaggio nel Girone di Finale praticamente già in tasca, questi risultati non
hanno alcun valore pratico. Ma vi assicuro che ad uno abituato male come
me, fa una certa impressione vedere
l’Italia al quinto posto in un Europeo
giunto quasi ad un terzo del cammino.
Per fortuna non dura molto perché dopo un en plein col Lussemburgo, ci ri-
21
EUROPEI
A PAU 2008
troviamo ad affrontare, una dopo l’altra, le due squadre che ci precedono:
l’Olanda e la Repubblica Ceca.
Quello con l’Olanda è un incontro
decisamente importante perché anche
se, come tutti gli altri di questa fase,
non ha alcun valore pratico, da un
punto di vista psicologico è vitale far
capire subito ai nostri più accreditati
rivali chi è il padrone del Campionato.
L’inizio non è dei migliori perché nel
primo board del match:
Board 1 - Italia-Olanda
Dich. Nord. Tutti in prima
ARF73
A8762
2
63
D 10 5 4
D 10 9 3
R 10 8 5
4
N
O E
S
62
RF5
AD976
ARF
98
4
F43
D 10 9 8 7 5 2
In chiusa gli olandesi neanche fanno
un minimo tentativo di accostamento e
giocano manche a SA.
In aperta Lorenzo ed Alfredo dichiarano così:
OVEST
NORD
Versace
–
3 SA (2)
4
4
5
6
EST
SUD
Lauria
passo
passo
passo
passo
passo
fine
2 (1)
4 (3)
4
5
6
passo
passo
passo
passo
passo
1) bilanciata 18/20 brutti (professor docet)
2) bicolore maggiore 5/5 con visuale di slam
3) fissa le cuori
Lorenzo, malgrado riceva l’attacco a
fiori, con le cuori e le picche 4/1 non
può proprio fare 12 prese (a carte viste si
farebbero, con qualsiasi attacco. F.B.).
Chiamare questo slam mi sembra del
tutto normale e perdere 10 imps in questa mano non fa certo pensare ad un incontro fortunato. Nel dopopartita, mentre tutti sono d’accordo sul fatto che sia
uno slam da chiamare, Lorenzo mi dice
che, in realtà, lui ha sulla coscienza un
peccatuccio (del quale, sottolineo, nes-
22
suno era a conoscenza). Il suo 4, infatti, è vero che fissa le cuori ma, nello
stesso tempo, dà una mano nella quale
si dice al compagno che il tentativo di
andare a slam è più che gradito. “Con le
mie carte avei dovuto dire 4, dando il
fit in una mano non certo ideale per
giocare slam”.
Poco dopo Versace mi conferma che
nella sequenza c’era qualcosa di sbagliato ma mi dice anche che lui avrebbe riaperto anche su 4 e che sarebbero comunque finiti a slam.
Con tanta gente che non vede l’ora di
scaricare la colpa di un brutto risultato
sul compagno, trovare dei giocatori così fa piacere.
E ancora c’è qualcuno che mi rompe
accusandomi di avere un debole per
questi due...
Comunque che quello degli olandesi
nel board 1 sia un colpo fortunato che
non influirà più di tanto sulle sorti del
match, lo si capisce abbastanza presto
e, nel board 7, quando Lauria e Versace
chiamano una manche mancata dai nostri avversari si ha la netta sensazione
che i nostri siano in una giornata sì.
Board 7 - Italia-Olanda
Dich. Sud. Tutti in zona
A9
F9865
10 9 8 4 2
D
OVEST
NORD
Versace
–
passo
2
2
3
D 10 5 2
A2
65
F9732
N
O E
S
843
D 10 7
RDF3
R86
EST
RF76
R43
A7
A 10 5 4
rimasto con il Re di cuori secondo e
una picche in mano e col Fante di cuori
terzo al morto, presenta l’ultima picche, gli olandesi si arrendono. Più di due
prese non possono fare.
Tre board più tardi Giorgio e Norberto dimostrano di sapere quando è il caso di lasciar perdere.
Board 10 - Italia-Olanda
Dich. Est.Tutti in zona.
73
D 10 8 5
98
DF643
F9
D
N
F962
R7
F 10 7 5 2 O S E A R D 6 4 3
75
A R 10 9
A R 10 8 6 5 4 2
A43
–
82
Ne capitassero di mani così. Non credo siano molti i giocatori in grado di resistere, come Duboin, alla tentazione di
dichiarare 5 sul 5 avversario. Gli
olandesi cadono di una presa liscia a 5
in chiusa e di una contrata a 5 in
aperta.
Il buon risultato comincia a trasformarsi in un quasi trionfo nel board successivo quando Duboin pizzica una Dama d’atout non trovata dal suo omologo in Sud e fa quindi le 10 prese che
servono.
Board 11 - Italia-Olanda
Dich. Sud. Tutti in prima
SUD
Lauria
–
passo
passo
passo
passo
–
1 SA
2
2 SA
4
passo
passo
passo
passo
fine
Il 3 di Alfredo (che su 2 sarebbe
stato forzante) indica una mano limite
/. I limiti di Alfredo, si sa, sono illimitati. Lauria, con tutte teste, chiude
giustamente a manche.
L’attacco è a fiori: non disturba certo
ma non risolve neanche tutti i problemi. Comunque Lauria entra di Dama e
prosegue con piccola quadri al 7 ed il
Fante di Sud che non fa certo il ritorno
più pericoloso per il dichiarante: torna
picche. Lorenzo supera di Re la Dama
di Nord e prosegue con Asso di fiori,
fiori taglio, Asso di picche, quadri all’Asso, Re di picche scartando una quadri, fiori taglio, quadri taglio. Quando,
D3
RF86
75
F8743
A84
10 9 4
R8643
R6
765
N
A752
O E F 10
S
A 10 5 2
R F 10 9 2
D3
AD92
D9
Si finisce col vincere bene e col riprendere la testa del Girone. La successiva vittoria contro la Cekia ci permette
di isolarci al comando e di giocare gli
ultimi tre incontri con la qualificazione
già in tasca.
Finalmente, dopo otto giorni di una
peraltro piacevole permanenza in questa ridente e accogliente cittadina fran-
cese, Domenica 22 Giugno, col primo incontro del Girone di Finale, iniziano i
49th REAL EUROPEAN BRIDGE
OPEN TEAM CHAMPIONSHIPS.
E, purtroppo per noi, cominciano come peggio non potrebbero. Da 15 anni
almeno, un Europeo non iniziava, per
la Nazionale Open Italiana, con una
sconfitta. E una sconfitta di quelle che
fanno male. Si gioca contro la Polonia,
una squadra che, almeno in questa formazione, non dovrebbe costituire un
grosso ostacolo per i nostri. Il board 4
dovrebbe far capire subito che non è la
nostra giornata, ma questa Nazionale ci
ha abituati a dei recuperi prodigiosi,
quindi, dopo questo board, è lecito continuare a sperare in un rovesciamento
di fronte.
Board 4 - Italia-Polonia
Dich. Ovest. Tutti in zona
10
F732
AF8532
F2
DF63
AD
97
R 10 9 7 6
872
N
R9865
O E D 10 6
S
54
AR954
10 4
R4
AD83
OVEST
NORD
EST
SUD
Gieruliski
Bocchi
Skrzypczak
Duboin
passo
2
fine
1
2
passo
passo
1 *
4
* ()
Siamo tutti contenti che l’opinabile
intervento di Est in zona abbia dato a
Giorgino la possibilità di svalutare il
suo Re di quadri e quindi ci abbia consentito di fermarci a manche in una mano in cui chiamare un infattibile slam,
nel silenzio avversario, non sarebbe certo stato assurdo.
dri di Alfredo, nel commento a questo
board, mi rendo conto che anche Alfredo sta pensando da una quantità di
tempo per lui inusuale e mi accorgo
con un brivido alla schiena, che un attacco di Asso di quadri, certo non assurdo, regalerebbe il contratto. Cerco di
riassumere di quali dati era in possesso
Alfredo. Dalla dichiarazione sa che Nord
ha sicuramente un Asso, il Re di fiori,
la Dama di atout e che potrebbe avere
un Re rosso. Al tavolo, dopo la lunga
pensata di Sud prima di dichiarare 6
, ha avuto la netta sensazione che questi abbia tirato un colpo (il che è perfettamente vero perché Nord, per quanto
ne sa Sud, potrebbe avere l’Asso di quadri invece che quello di cuori e lo slam
sarebbe down sull’attacco). Il problema
è stabilire se Lauria ha il Re di quadri o
il Re di cuori. Versace non ha alcuna
ragione per protendere a favore di questa o di quella ipotesi e poiché l’attacco
a quadri dà anche il vantaggio di poter
far fare un taglio al compagno nel caso
sia singolo in questo colore e di assicurarci subito una presa che potrebbe volatilizzarsi nel caso in cui il compagno
abbia una vincente in atout, dopo una
infinità di tempo mette a terra l’Asso di
quadri.
Tra andare e venire quest’attacco sposta 26 imps.
Due board più tardi si ha la sensazione che questa sia una giornata nella quale è meglio cercare di limitare i danni al
minimo.
Board 6 - Italia-Polonia
Dich. Est. EO in zona
10 8 6 3
D754
R8
AR5
AR4
N
R8
O
E
76
S
F 10 8 7 6 3
F52
A93
AF54
D42
NORD
EST
Versace
Jagnevski
Lauria
Kwieciem
passo
passo
passo
passo
passo
passo
1 SA
2
2
4
4 SA
6
passo
passo
passo
passo
passo
passo
fine
1
2
2
3 SA
4
5
SUD
Mentre sto pensando a come inserire
l’originalissima frase “il silenzio è d’oro” riferita al mancato intervento a qua-
Quasi avessero capito che non era il
giorno adatto per mettere troppo in pista, i nostri giocano di rimessa per parecchi board. Ma poi, al board 15, incappano in un altro costosissimo incidente.
Board 15 - Italia-Polonia
Dich. Sud. NS in zona
ADF63
862
RDF9
9
–
R 10 8 5 2
A D F 7 5 4 3 N R 10 9
O E –
10 4 2
S
874
A 10 6 5 2
974
–
A87653
RDF3
Aperta
D97
F 10 6 2
D 10 9 3 2
9
Chiusa
OVEST
cuori. Queste non sono 3/3 e si cade.
In chiusa Lauria, visto che Versace
non si è neppure sognato di intervenire
in zona con un palo capeggiato dal Fante, attacca normalmente di 10 di quadri.
Il dichiarante prende di Fante al morto e
gioca, anche lui, piccola cuori. Alfredo
entra di Re e, non vedendo le carte intermedie di cuori di Nord, ipotizza che
questi possa fare il contratto con tre prese di quadri, tre di cuori e tre di fiori
magari con la Dama di picche quarta in
mano a Lorenzo. Quindi prosegue con
Asso, Re di picche e picche. Il 10 di picche, che il dichiarante ormai aveva comunque tempo e modo di affrancare,
dà allo stesso la nona presa.
In entrambe le sale si giocano 3 SA
da Nord. In aperta dopo che Ovest è
intervenuto a fiori, in chiusa nel silenzio de-gli orizzontali. In aperta quindi,
Est attacca fiori. Norberto prende di Dama al morto e gioca piccola cuori. Ovest
prende di Re e ripete fiori. In presa al
morto il dichiarante, che non può certo
pensare di affrancare una picche senza
essere prima sfondato a fiori, e che vede che l’impasse a quadri è assolutamente necessario, una volta che l’impasse è
andato bene, prova la divisione delle
OVEST
NORD
EST
SUD
Gieruliski
Bocchi
Skrzypczak
Duboin
–
3
passo
passo
passo
–
3
4 SA
7
7
–
4
passo
contro
contro
1
4
5 SA
passo
fine
Chiusa
OVEST
NORD
EST
Versace
Jagnevski
Lauria
–
3
passo
passo
passo
–
3
5
5
6
–
4
passo
contro
contro
SUD
Kwieciem
1
4
5
passo (!!!)
fine
(!!!) = pensata chilometrica
Qualcosa, è evidente, è andato storto
nella dichiarazione in aperta. A parte
tutto il resto, la sola correzione finale
del colore di atout ci fa pagare 1100 anziché 500.
Anche in chiusa c’è una correzione
di contratto finale ma qui, un po’ trop-
23
EUROPEI
A PAU 2008
Chiusa
OVEST
NORD
Versace
po teleguidata dalla pensata di Sud. L’arbitro non ha esitazioni e corregge il
6! –1 in 5 ! –2. (ma in appello verrà
ripristinato il risultato al tavolo) malgrado ciò nel board, invece che 900, paghiamo comunque 600 visto che Duboin non può evitare 4 prese di caduta.
Si finisce col perdere 23 a 7 che diventa un 24 a 6 dopo l’appello dei polacchi.
Anche nei momenti più bui però,
questa Nazionale, indipendentemente
da come andrà a finire, dimostra di essere una Grande Nazionale sotto tutti i
punti di vista: il Capitano capisce che è
un momento-chiave e che ai quattro alfieri azzurri va data subito la possibilità
di rifarsi. I due Azzurri che non hanno
giocato, si dicono assolutamente d’accordo senza che ci sia alcuna polemica
ed i quattro che hanno appena subito
questo cappotto scendono ancora in
campo, giocano un turno perfetto e, con
un sonante 25 a 3 si rimettono subito in
corsa.
Nel terzo incontro che ci vede opposti alla Turchia (che stia diventando la
nostra bestia nera?) però, ci riallontaniamo dalle prime posizioni e, soprattutto, abbiamo la conferma definitiva
che la fortuna, almeno in questo momento, non ci è certamente amica. Guardate cosa succede nei board 15 e 16.
Board 15 - Italia-Turchia
Dich. Sud. NS in zona
F 10 7 6 2
–
87632
632
D
R
N
A R 10 4 2
F987
O E ARDF5
94
S
RDF98
A 10 7
A98543
D653
10
54
–
1
3
3
4
5
EST
SUD
Lauria
–
passo
passo
passo
passo
passo
–
2
3
3 SA
4 SA
6
passo
passo
passo
passo
passo
fine
Pareggiare un board come questo è
veramente un’offesa al Bridge. D’altra
parte Duboin non ha un motivo al mondo per intuire cosa abbiano combinato
i turchi e per spararsi l’Asso di picche
sull’attacco. 17 punti si volatilizzano.
Nel board successivo, con queste carte in linea
razione, quelle dei difensori, trovare un
dichiarante che giochi immediatamente sulle cuori divise dopo che Bocchi è
arrivato sino a 6, mi sembra che denoti un momento di cattivi rapporti tra
noi e la dea bendata.
Il terzo turno di Lunedì vede gli Azzurri opposti alla Norvegia che sta andando molto bene. Visto anche noi,
malgrado un inizio non entusiasmante,
stiamo ancora lottando per il titolo, direi che questo, contro degli avversari
diretti, sia uno scontro decisivo. Scontro che, purtroppo, comincia, come molti altri qui a Pau, malissimo.
Board 1 - Italia-Norvegia
Dich. Nord. Tutti in prima
Board 16 - Italia-Turchia
Dich. Ovest. EO in zona
AR92
AF7
8
RDF85
F6543
D8
R 10 7 2
10 3
8
N
R96532
O E 5
S
A9742
D 10 7
10 4
ADF9643
6
52
10 6
RD964
AR96
8
D972
10 3
D 10 8 5 3 2
A R D 10 6
N
R5
O E A852
S
F4
F9743
AF843
F7
7
I turchi in aperta arrivano a 6 dopo
che Duboin è intervenuto in barrage a
quadri e che Bocchi ha difeso fino a
6. Malgrado ciò, dopo aver pagato
l’Asso di quadri, il dichiarante in Est
gioca Asso di cuori e cuori al Re alla
velocità della luce. Non dico che sia in
assoluto sbagliato (Duboin ha dichiarato di avere 7 carte di quadri), ma, con
mani strasbilanciate come la sua, quella del morto e, come si sa dalla dichia-
In aperta quella norvegese è una delle poche coppie che si ferma 4, contratto che, malgrado la tremenda distribuzione delle atout avversarie e il fatto
che il Re di cuori sia malmesso per il
dichiarante, è comunque imbattibile visto che sulle quadri vincenti Sud può sì
tagliare, ma, prima o poi, dovrà tirarsi
l’Asso di cuori liberando il Re o permettere al dichiarante di scartare una
cuori sulla quinta quadri. Insomma la
difesa non può incassare più di 2 atout
e una cuori.
In chiusa Lauria, una volta che ha de-
Giorgio Duboin
Lorenzo Lauria
Aperta
OVEST
NORD
EST
Bocchi
–
1
3
3
5
24
–
passo
passo
passo
passo
SUD
Duboin
–
2
3
4 SA
6 SA
passo
passo
passo
passo
fine
ciso di giocare slam, lo chiama a SA
non potendolo far giocare a quadri al
compagno col Re di cuori esposto sull’attacco. È un buono slam che sarebbe
di battuta se il compagno avesse il Fante di picche e che si potrebbe fare comunque se le picche fossero divise. Nessuna di queste due condizioni si verifica e Lorenzo va 2 down.
La successiva vittoria pesante contro
Israele ci permette, a sua volta, di scendere in campo contro la Svezia, che è in
questo momento seconda dietro la sorprendente Germania, in una posizione
che vede gli Azzurri in grado di inserirsi tra i primissimi.
Sembra un’incontro destinato ad uno
zero a zero o quasi, quando arriva il board
10
Neanche il tempo di riprendere fiato
che, al board 2:
Board 10 - Italia-Svezia
Dich. Est. Tutti in zona
Board 2 - Italia-Norvegia
Dich. Est. NS in zona
53
AF962
8
DF976
AR842
D F 10 7 6
N
3
D 10 4
A 10 6 5 O S E R F 9 7 3
532
–
9
R875
D42
A R 10 8 4
In entrambe le sale gli EO giocano 5
. In entrambe le sale Nord attacca di
8 di. In chiusa Lauria e Versace segnano 510. In aperta i norvegesi allibrano 850 perché i nostri, con in mano la
metà degli Assi e dei Re presenti nel
mazzo (più una Dama e un Fante) si permettono di contrare.
Il punteggio rimane a lungo inalterato con loro in vantaggio di una ventina.
Per accorciare le distanze bisogna aspettare il board 12.
Board 12 - Italia-Norvegia
Dich. Ovest. NS in zona
D64
A542
R643
D6
R 10 5 2
DF83
D5
R85
N
O E
S
A9873
10 6
F 10 9 8
F4
F
R97
A72
A 10 9 7 3 2
In aperta Bocchi e Duboin arrivano a
3 SA nel silenzio avversario. Ovest non
attacca picche e Norberto non si lascia
sfuggire l’occasione di fare 9 prese.
In chiusa Lauria, terzo di mano in prima contro zona, apre di 1. Quando
Versace rialza a 2, i norvegesi abbandonano l’asta dichiarativa. Lorenzo va 3
down ma il bilancio è di +450 per noi.
Norberto Bocchi
Stavolta siamo noi a non dar loro il
tempo di respirare perché subito dopo..
AF2
RF65
F6
DF64
Board 13 - Italia-Norvegia
Dich. Nord. Tutti in zona
62
ARD2
AR852
R3
AR83
F 10 9 7 4
73
75
N
O E
S
10 4
9
R D 10 9 4 3 2
A73
RD9863
N
D 10 8 7 3 2
O E –
S
5
75
A4
A875
R 10 9 8 2
Aperta
F 10 9 5
8653
96
A64
D74
–
D F 10 4
D F 10 9 8 2
In aperta Brogeland e Lindkvist chiamano, nel silenzio avversario, un apparentemente corazzatissimo contratto di
manche a. La 5/0 in atout, però, riesce a bucare questa corazza e Brogeland
non può che rassegnarsi al down.
In chiusa Lauria e Versace preferiscono tentare la manche che si realizza
facendo solo 9 prese. Questo perché
Aa, a differenza di Bocchi, è intervenuto in dichiarazione col suo Fante quinto di cuori. Manche non certo di battuta che l’ancora inspiegato attacco di 4
di di Aa (ma vi rendete conto contro
chi rischiamo di perdere?), rende fattibile visto che Alfredo prende la precauzione di superare il 4 col 5 del morto e di fare quindi la prima presa con
questa carta. Quando poi gioca quadri
ed il suo 8 fa presa sulla piccola di Sud,
le nove prese necessarie sono sul tavolo. Si passa in vantaggio di 1 imp e si
finisce col vincere per 16 a 14. Un risultato questo che va certo meglio a loro
che a noi ma che, comunque, ci permette di limitare il distacco dai primissimi in termini ancora accettabili.
OVEST
NORD
EST
SUD
Wrang
Bocchi
Nilsson
Duboin
–
passo
3
contro
passo
–
1 ()
4
5
contro
passo
2 !!!!
passo
5
fine
1
passo
4
passo
Chiusa
OVEST
NORD
EST
SUD
Versace
Nystrom
Lauria
Bertheau
–
passo
contro
–
3
passo
passo
4
5
1
5
fine
11 prese nelle due sale e 6 per loro…
apparentemente. Si, perché in aperta è
successo questo: il 2 di Est viene
spiegato da Ovest a Duboin come naturale. Il torinese quindi, con R 10 quinti
di fiori, e con ottime ragioni per pensare che questo potrebbe rimanere il contratto finale, decide di passare. Ovest
appoggia il compagno a fiori e Norby
salta a 4. Sul passo di Est, Sud con un
bell’appoggio a quadri ed una mano
minima già dichiarata, non vede perché
non fare una cue bid a cuori. Ovest contra ed ora il compagno, con la mano che
si ritrova, non ha difficoltà a dichiarare
4. Giorgino chiama l’arbitro al quale
spiega cos’è successo e dice che, se in
possesso dell’informazione corretta,
non avrebbe esitato a dichiarare 2
sulle quali, quasi certamente, Norberto
avrebbe chiuso a 5.
A questo punto Est avrebbe avuto a
disposizione solo licite molto dubbie e
25
EUROPEI
A PAU 2008
facilmente mal interpretabili dal compagno. La tesi dell’Azzurro viene accolta non solo dagli arbitri ma, nel dopogara, accettata anche dagli scandinavi
che rinunciano a fare reclamo. Il che, lo
confesso, mi fa molto piacere visto che
sinora abbiamo perso quattro appelli su
quattro sia nella veste di attori che di
convenuti.
Molti pensano che questo sia dovuto
anche al fatto che tutti i membri dell’Appeal Committee vogliano cercare
di rendere imbattibile almeno per i prossimi cento anni, il record di Lorenzo
Lauria che, in quasi trent’anni di carriera internazionale, è riuscito ad aver
torto in 49 appelli su 49 in cui era coinvolto. Imbattuto in 49 match disputati.
Proprio come Rocky Marciano.
Tra andare e venire, il board sposta
16 imps a nostro favore.
Si guadagnano pochi ma meritatissimi punti quando, nel board 12.
Board 12 - Italia-Svezia
Dich. Ovest. NS in zona
D8652
R762
6
R 10 9
ARF3
10 9 4 3
A54
62
N
O E
S
10 9 4
AD
R 10 9 7
F874
7
F85
DF832
AD53
8
ARDF43
R D F 10 9
D
A93
D7542
N
2
10 7 5
O E 65
A7432
S
A 10 4 3
RF8
R F 10 6
986
8
97652
Tutti i Nord del Palazzo dichiarano 4
sull’apertura di 1 di Ovest e tutti
mantengono il contratto. Bocchi dichiara anche lui 4 ma qui sull’apertura di
2 bicolore minore. Dopo due “passo”, un “contro” di riapertura che sarebbe impensabile se si fosse aperto di
un , diventa un’opzione non dico giusta ma quantomeno accettabile quando,
con 9 carte già dichiarate nei minori, si
ha in mano il singolo di cuori e l’Asso
terzo di picche. Iella. Est dichiara 4,
Giorgino contra e Bocchi, con una mano in cui non è pensabile passare, dichiara 5 cuori. Dichiarazione senz’altro
da condividere perché se in questo caso
ci costa pochi imps (perdiamo 13 invece di 8), in molti altri casi può portare a
dei guadagni molto più consistenti.
Se i nostri sono stati sfortunati, ancora di più lo sono state, in questo board,
le Azzurre Ferlazzo-Manara. Al loro tavolo, infatti, dopo la stessa licita, ha riaperto in contro una Est che aveva aperto di 1. La sola ad averlo fatto nel Palazzo dei Congressi di Pau.
Nel nono turno di Girone Finale gli
Azzurri, ormai non lontani dalle posizioni di vertice assoluto, affrontano l’Inghilterra in una formazione inedita:
Versace e Sementa, causa la partenza forzata di Angelini, giocano EO in aperta e
Bocchi e Duboin in NS in chiusa. Si parte benissimo.
Board 1 - Italia-Inghilterra
Dich. Nord. Tutti in prima
R9874
10 8 7
RF
754
In entrambe le sale Sud gioca 4
che, data la disposizione delle carte avversarie, non dovrebbero essere di eccessiva difficoltà. Giorgino, infatti, preso subito l’attacco a picche, non ci mette molto tempo ad allineare 10 prese. Il
pur esperto Armstrong, al contrario, commette la leggerezza di lisciare l’attacco
a picche. Antonio entra e pensa a lungo
al ritorno. Non so dirvi se per studiare
il miglior controgioco o se per far capire al dichiarante che il 2 di quadri che
poi giocherà, non è un singolo. Quando
gioca questa carta, infatti, Armstrong
pensa a sua volta a lungo ed interroga
Versace sul significato della carta di ritorno. Quando Alfredo spiega che giocano attitude e third and fifth, decide
di star basso. In questa meditatissima
mano è ora Alfredo a pensare. Il dichiarante infatti potrebbe avere una 2/7/2/2
col Re di fiori in mano a Sementa e allora per battere bisognerebbe tornare
fiori o una 2/7/3/1. In questo caso si
vincerebbe, sempre ammesso che Sementa controlli il primo od il secondo
In entrambe le sale si giocano 2 da
Est. Lorenzo in chiusa fa la mano mentre in aperta, dove gli svedesi stanno
giocando contrati, i nostri controgiocano alla perfezione e battono il contratto. Attacco col singolo di atout di Giorgino per il Fante di Norberto che è bravissimo a tornare fiori. Giorgio non è da
meno e, lisciato il ritorno, dà poi il taglio al compagno quando questi, in presa con una testa di picche, rigioca fiori.
Quattro atout e, una quadri e una fiori
il bottino finale.
Si sarebbe vinto 18 a 12 se, nel board
15 non fossimo incappati, senza colpa
alcuna, in un infortunio da 13 imps.
Board 15 - Italia-Svezia
Dich. Sud. NS in zona
26
10 3
9
D 10 8 6 4
AF983
DF62
N
RD
O E
732
S
D 10 6 2
A5
AF65432
A95
R
Uno scorcio della sala da gioco.
giro di atout, ritornando quadri. Ma visto che Antonio ha tre carte di quadri
(non può averne 5 dato che il dichiarante ha pensato a lungo sul ritorno di
Sementa in questo colore quindi non è
singolo), il romano opta per la seconda
ipotesi. Quindi quadri. Quando Sud,
come sperato da Alfredo, cede la mano
ad Ovest in atout, questi non ha difficoltà nel dare il taglio a quadri al compagno.
Al board 4 si allunga grazie all’italian
style.
Board 4 - Italia-Inghilterra
Dich. Ovest. Tutti in zona.
10 4
R D 10 2
10 6 2
9863
F732
74
DF43
DF7
N
O E
S
9865
A9
975
AR52
ARD
F8653
AR8
10 4
In aperta Jason Hackett, fedele allo
stile anglosassone, con una 3/5/2/2 ed
un solo punto a cuori, apre di 1 SA e se
lo gioca. In aperta Sementa, fedele allo
stile italiano, apre di 1. Sud contra,
Versace salta a 3, Nord contra e Antonio chiude a manche nel nobile rosso. Paga 2 fiori e l’Asso di atout e fa la
mano.
Non si prende il largo a causa di due
mani non certo fortunate giocate dai nostri in aperta. Nella prima:
Board 6 - Italia-Inghilterra
Dich. Est. EO in zona
A R D 10 9 4
RD
963
83
86
F532
N
64
F753
O E R52
D 10 7
S
R97642
AF
7
A 10 9 8 2
AF84
D 10 5
In aperta i nostri, praticamente scoperti a fiori, giocano 4 invece di 3 SA
e Bocchi, con cuori e picche maldivise,
non può far niente per evitare il down.
In chiusa contro 3 SA ancora giocato da
Armstrong, Versace attacca fiori e poi
supera di Re il ritorno di Fante nel colore. Non vedendo futuro nelle fiori,
Alfredo vira a quadri e Sud sta basso
sia sul Re di Sementa che sul ritorno di
questi. Versace, di nuovo in presa, gioca una carta e spera che il dichiarante
giochi sul fatto che uno come lui potrebbe essere tornato a quadri da Dama
seconda e che cerchi quindi di fare la
nona presa impassando il 10 di quadri
di Ovest (Sud aveva impegnato il 9 di
quadri al primo giro). Ma stavolta Armstrong non sbaglia e si perde il board.
Subito dopo Norberto e Giorgino chiamano un 6 che si fa su un impasse che,
però, non va, mentre gli inglesi in aperta si fermano a manche. Questo il board.
Board 7 - Italia-Inghilterra
Dich. Sud. Tutti in zona
F8765
10 7 5
F 10 9 5
F
–
98432
R2
A D 10 7 6 2
D 10 9 4 2
N
AF
O E 8743
S
R4
AR3
RD6
AD6
9853
5 fatte dagli inglesi in aperta, 6
meno uno dei nostri in chiusa.
Si continua a viaggiare su una situazione di quasi parità che però viene decisamente sbloccata dai nostri due
esor-dienti nell’ultimo board del
match.
Board 20 - Italia-Inghilterrra
Dich. Ovest. Tutti in zona
10 5 3
R97
82
A D F 10 7
R7
ADF864
N F6
A5
A R D 10 6 4 O E 9 3
S
R92
543
92
D 10 8 4 3 2
F75
86
In chiusa gli inglesi giocano 3 SA. In
aperta:
OVEST
Versace
1
2 (1)
3
4
4 SA (4)
5 (6)
6
NORD
Holland
passo
passo
passo
contro
passo
passo
fine
EST
Sementa
1
2 SA (2)
3
passo (3)
5 (5)
5 SA (7)
SUD
Armstrong
passo
passo
passo
passo
passo
passo
1) può venire da moltissime mani diverse: monocolore forte, tricolore forte, o rever con quadri e
qualsiasi altro colore picche comprese
2) Per lui relay per sapere il tipo di mano di Alfredo. Per i tifosi “porcaccia miseria, ha detto
lui le picche, ora dichiara i senz’atout: due dei
tre possibili slam non si possono più giocare
perché li giocherebbe Est e l’attacco fiori batterebbe”
3) Ho una mano un po’ più bella di quella con la
quale avrei detto 4
4) Assi
5) Uno
6) Hai la Donna di picche? (atout apparente)
7) Sì ma non altro oltre quello che già sai
Niente male per due debuttanti.
Purtroppo non riusciamo a fare bottino grosso contro la Latvia (solo 16 V.P.),
ma due belle vittorie contro la Cekia e
la Russia, ci permettono di arrivare ad
un altro match clou, quello con l’Olanda, ovvero il quintultimo, in una posizione decisamente buona. L’incontro,
però, inizia (sembra una costante qui a
Pau) come peggio non potrebbe.
Board 2 - Italia-Olanda
Dich. Est. NS in zona.
ARF8654
86
–
AD93
9
72
N
R F 10 9
AD752
O E RD4
A8762
S
10 6 4
F82
D 10 3
43
F 10 9 5 3
R75
Aperta
OVEST
NORD
EST
SUD
Brink
–
Bocchi
–
Driver
Duboin
3 SA (fit) 4 5
contro
fine
1
passo
passo
passo
passo
5
Chiusa
OVEST
NORD
EST
SUD
Versace
–
Bertens
–
Lauria
Bakkeren
3 (fit)
5
passo
passo
4
contro
passo
6
1
passo
passo
6
contro
passo
passo
5
passo
fine
I nostri in aperta raggiungono il contratto ottimale e lo mantengono. In chiusa si gioca con qualche istante di ritardo e, quando il coraggioso 6 (cinque
down, con un controgioco assassino. F.B.)
di Lauria, porta Bertens a dichiarare un
fuori campo, a casa Italia (il loculo dove lavora Frola), esplode l’entusiasmo
soprattutto perché attacca Lauria. Non
27
EUROPEI
A PAU 2008
che Versace sia un regalatore professionista di contratti sull’attacco, tutt’altro.
Ma Lorenzo, a detta di tutti, sugli attacchi è il numero uno planetario in assoluto. Inoltre mi sembra di averlo sentito dire spesso che contro uno slam, specie se chiamato alla cieca, è sempre opportuno attaccare nel proprio colore.
Quando, dopo un paio di minuti, su tutti i computer di casa Italia sintonizzati
su BBO, il 7 di picche abbandona la sua
postazione tra le carte di Lauria e si
sposta al centro dello schermo, tra andare e venire 26 punti (è la seconda
volta che succede per un attacco) si spostano tra Italia e Olanda. Se le fiori non
fossero state divise o le picche fossero
state 3/0, non sarebbe successo niente
ma, con la distribuzione reale, il dichiarante può scartare una cuori del morto
sulla quarta fiori di mano e fare 12
prese. Secondo me è un segno: in un
momento topico un accadimento che,
ai bei tempi, ci avrebbe fatto guadagnare, ci costa una tombola. Dopo questo
board anche i più irriducibili ottimisti
tra noi cominciano a pensare che l’ottavo titolo europeo consecutivo rimarrà
un sogno non realizzato.
Con alti e bassi l’incontro arriva al
termine con l’Olanda in vantaggio con
circa il doppio dei punti conquistati in
quel board 2. Si finisce col perdere 21 a
9 ma, malgrado questa pesante sconfitta ed una successiva vittoria solo di misura con il Portogallo, arriviamo al terzultimo incontro, quello con la Bulgaria, in seconda posizione in classifica.
A questo punto, con tre incontri ancora da giocare, si è creata una situazione per la quale, con la sola eccezione della Norvegia, ormai netta favorita
e che per non qualificarsi dovrebbe
avere un tracollo, almeno otto squadre
potrebbero teoricamente vincere il Campionato o non entrare tra le prime sei.
Insomma una grande ammucchiata alla
fine della quale potrebbe succedere di
tutto. L’Italia, è vero, non sarà più quella di prima ma un’altra squadra ammazzacampionato che ne abbia preso il
posto, non c’è. Una delle squadre invischiate in questa ammucchiata, anche
se un po’ in ritardo è, appunto, la Bulgaria. Diciamo che noi stiamo ancora
lottando per la vittoria, loro per un posto per San Paolo o, al massimo, per il
Podio.
L’incontro procede con colpi da l’una
e dall’altra parte e si arriva al board 15
28
con noi un vantaggio di un qualcosa.
Board 15 - Italia-Bulgaria
Dich. Sud. NS in zona
632
42
R52
10 6 5 4 2
DF7
A R 10 9 8 5
N R
A F 10 8 3
O E 10 7 4
D
S
D873
AR9
4
D9765
AF9863
F
Aperta
OVEST
NORD
Versace
Karokolev Sementa
–
–
passo
passo
contro (2) passo
EST
–
contro
SUD
Danailov
2 (1)
3
che sta lottando per il titolo, siamo fuori dalla qualificazione: settimi a 27 punti dai tedeschi, primi, e a 4 punti dall’Olanda, sesta. Tutti si aspettano una
prova d’orgoglio, una prestazione che,
pur non riscattando in pieno questo
campionato, dimostri che i nostri, quando giocano come sanno, riescono a travolgere tutti e tutto. E i quattro alfieri
azzurri non deludono: la Germania viene cappottata e finisce addirittura terza
mentre noi risaliamo al quinto posto
conquistando il “passi” per San Paolo
2009.
A questa grande vittoria contribuisce
un board che voglio ricordare perché
vede protagonista uno dei grandi Alfieri Azzurri che ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione del mito del Nuovo Blue Team: parlo di Norberto Bocchi
che, dopo tanti anni di trionfi, lascerà
(spero non definitivamente) la Nazionale.
Board 14 - Italia-Germania
Dich. Est. Tutti in prima
1) mono-bi
2) pun.
Quando Alfredo, a fine mano (dove
tra l’altro il dichiarante cade di una presa e non di 3 come sarebbe stato possibile), si rende conto che la sua linea
aveva 12 prese a stendere in uno slam a
picche (chiamato in chiusa), è vittima
di una specie di black out che porta la
coppia azzurra a perdere 47 imps in 4
board.
Lo stesso giocatore che, forse come
nessun altro, con le sue magie, le sue
giocate fatate, le sue dichiarazioni illuminate, ha portato tante volte l’Italia in
cima al mondo, in 4 board l’allontana
definitivamente dalla vetta dell’Europa
che, con lui sempre gran protagonista,
avevamo scalato per la prima volta 13
anni fa e poi difeso per sei volte consecutive.
Sia ben chiaro: in questo Campionato
sono stati regalati tanti di quei match
points che ipotizzare che il Campione
romano sia più responsabile di altri per
la mancata vittoria solo perché il suo
black out è arrivato in un momento topico, sarebbe ingiusto.
Ma, per dovere di cronaca, il fatto va
ricordato.
La pesante sconfitta con la Bulgaria
(7 a 23), la delusione cocente, la rabbia,
la preoccupazione per una mancata qualifica, influiscono anche sul rendimento degli Azzurri nel successivo incontro contro i francesi che contro di noi
non vincevano da un’eternità e che invece, stavolta, ci lasciano solo 11 dei 25
punti in palio.
A questo punto, con incontro ancora
da giocare contro la squadra rivelazione di questi Campionati: la Germania
RD92
R2
F8
10 8 7 5 2
A
ADF96
542
ARF4
8653
N
10 7 5 4
O E
63
S
D96
F 10 7 4
83
A R D 10 9 7
3
In aperta i tedeschi chiamano il piccolo a quadri. In chiusa Norby e Giorgino dichiarano così:
NORD
SUD
Bocchi
Duboin
–
1
2 (2)
3 (4)
4 (6)
7
1
1 (1)
2 (3)
4 (5)
5 (7)
1) nat. senza 3 carte di 2) quarto colore
3) 6/4
4) fissa
5) cue bid che nega cue a o a 6) Assi
7) 2 Assi e Dama di In questo 7 c’è tanto Norby: un giocatore che sa prendersi delle responsabilità nei momenti cruciali, un giocatore che sente il tavolo come pochi (la
carta chiave mancante era ben messa),
un giocatore che talvolta può perdere
qualche imps ma che, per anni, ha convogliato vagoni di imps in direzione
Italia. Se, come lui afferma, abbando-
nerà la Nazionale, sentiremo tutti la sua
mancanza.
E non solo come giocatore.
Anche i Norvegesi: Aa, Brogeland,
Helgemo, Lindqvist, Lund, Molberg, vincono bene l’ultimo match (tra l’altro
mettono praticamente il visto sul nostro passaporto per il Brasile quando anche loro chiamano questo 7 contro i
Danesi, nostri concorrenti diretti per la
qualificazione) e conquistano l’Oro con
un buon margine sulla Russia, seconda
e la Germania, terza.
Meritano in pieno questo Oro che
segue quello dei Mondiali di Shanghai.
Ma da qui a dire, come fa Helgemo,
che la Norvegia è la nuova Italia, ce ne
corre.
Speriamo di smentirlo già a Pechino.
I Seniores
Maurizio Di Sacco
a prima novità della competizione Seniores (categoria meglio nota, da noi, come “Over 58”) è rappresentata dall’uniformità di questa competizione con le “sorelle
maggiori”, l’Open ed il “Ladies”.
Per molti anni, infatti, il “Seniores” è
stata solo una manifestazione collaterale e negletta, la quale ha spesso variato
formule e calendario alla ricerca di una
improbabile quadratura del cerchio, sempre a causa di un errato presupposto:
che il “Seniores” non potesse avere la
stessa struttura delle altre due.
Da qualche tempo invece, con la
WBF a fare da guida in questa direzione – anche se curiosamente grazie agli
sforzi, principalmente, dei due grandi
Chairman del Seniors Committee della
EBL che tanto si sono battuti per il progresso della categoria, l’israeliano Nissan Rand a cavallo dell’anno 2000, e
adesso il nostro Guido Resta – si è assistito quasi ovunque al raggiungimento
della parità di diritti e di trattamento.
Round Robin integrale, dunque, giocando le stesse mani di tutti e nei medesimi tempi (non del tutto, tuttavia, i
Seniores hanno giocato incontri da 16
smazzate contro le venti degli altri),
con solo un calendario più breve a causa del minor numero di partecipazioni.
Questo numero – 20 erano le squadre
a Pau – ha comunque rappresentato un
record (e largamente, il precedente es-
L
sendo fissato a 16), ed ha premiato gli
sforzi del Seniors Committee. Per raggiungere l’obbiettivo si è primariamente lavorato sui costi da sostenersi, abbattendoli, così come fatto per Open e
Ladies, grazie ad un calendario più compatto ed a sovvenzioni offerte alle nazioni più disagiate economicamente.
Prima di partire, si facevano notare
squadre imbottite di campioni del recentissimo passato Open (in qualche
caso, vedi Polonia, anche del presente),
con numerosi campioni mondiali ed
europei in campo.
Tra tutte, si facevano notare Israele,
che presentava la stessa formazione che
aveva dominato ad Antalya l’anno scorso, Polonia, Danimarca, Svezia, Inghilterra e Francia.
Per loro, considerazioni diverse: la
Polonia appariva quasi imbattibile, data la presenza di tre campioni del mondo ed uno olimpico, tutti e quattro appena approdati alla categoria (nati nel
1950) e, dunque, ancora in piena attività Open; le due squadre nordiche
avevano le consuete formazioni, ovvero
giocatori di grande tradizione Open in
un passato oramai lontano, ma di solidissima tradizione nella categoria, nella quale vantano entrambe plurimi allori negli ultimi anni. Contro di loro l’elevata età media, ben oltre i settanta in
entrambi i casi. Inglesi ottimi, ma con
ben due sponsor all’interno e, infine,
francesi ignoti fino a poco tempo fa,
quando, in questa identica formazione,
cominciarono a mietere successi ed a
farsi conoscere proprio nella categoria,
che dominano oramai da tre anni in patria a dispetto della presenza di squadre ben più titolate.
Fuori da queste elette, non si poteva
certo dimenticare la Germania campione in carica (ma i tedeschi erano stati
una grande sorpresa all’atto della loro
vittoria a Varsavia, ed avevano in effetti deluso a Shanghai), né la nostra ottima formazione, ma qualcuno poteva
dare un qualche credito anche al Belgio, che schierava per quattro sesti una
squadra di giocatori dal recente passato
nella nazionale maggiore.
Nessuno, invece, avrebbe scommesso
un franco su una squadra i cui interpreti erano del tutto sconosciuti, ma che
doveva stupire i bookmaker: la Turchia.
Adesso un’amara annotazione ed un
avvertimento: a dispetto della parità su
altri fronti, i Seniores, in ambito EBL,
non ottengono affatto pari dignità in
ambito giornalistico, dato che sul bollettino dei campionato l’evento non è
stato nemmeno minimamente coperto,
con un solo breve articolo in otto giorni. Per la cronaca debbo quindi affidarmi agli “appunti di viaggio” che ho preso nel corso dell’evento, mentre rivolgo
alla EBL l’auspicio che si chieda ai
giornalisti impegnati in sede di prestare maggiore attenzione anche agli “Over”,
come già si fa in ambito WBF.
La nostra formazione si presentava
con una struttura molto simile a quella
della squadra che ci ha dato tante soddisfazioni a Shanghai: due autentici fuoriclasse, Carlo Mariani (già in Cina) e
Arturo Franco (al posto di Dano De
Falco, e non a caso, visto che i due sono
stati una delle nostre coppie più vincenti ed apprezzate nel passato), in
coppia con due spalle di valore: qui
Ezio Fornaciari e Roberto (Bobo) Cambiaghi, e là Leandro Burgay e Guido Resta; a fare da trait d’union Franco Baroni e Marco Ricciarelli, onnipresenti.
Pur nell’ambito di un campo di partenti così duro, i nostri sembravano
avere le carte in regola per ben figurare,
quanto meno per agguantare uno dei
posti sull’aereo (o la nave, vero Ezio e
Arturo?) per il Brasile.
La Turchia medaglia d’Oro festeggia la vittoria con Sevinç Atay (al centro), membro dell’EBL
Executive Committee.
29
EUROPEI
A PAU 2008
Prima giornata
I primi metri del Campionato sono
stati coperti a passo di carica: opposti
all’Austria, squadra che presentava ben
quattro ex campioni d’Europa “Open”,
i nostri conducevano per 39-0 dopo
cinque mani! Purtroppo abbiamo dovuto subire il ritorno degli avversari, tanto
da portare a casa “solo” 16 VP, ma di
fronte ad una delle papabili per il titolo la prova è stata comunque molto positiva.
Di seguito ci è toccata in sorte la ben
più morbida Scozia, battuta bene per
20-10. Risultati positivi contro le migliori, e in doppia cifra con le meno
buone, ovvero il viatico per – al minimo – la qualificazione.
Fuori da casa nostra, si fa notare la
pessima partenza di una delle favoritissime, la Polonia, capace di fare solo 23
VP nei due incontri in programma, e
dei campioni in carica tedeschi, che di
punti ne hanno segnati 28. Brilla la
stella di un’altra candidata al titolo, la
Danimarca, prima con 47 VP, e buone
anche le partenze dell’Olanda, terza, e
di Israele, quinta con un punto meno di
noi.
Classifica dopo il II Turno
1. Danimarca
47.00
2. Belgio
41.00
3. Olanda
38.00
4. Italia
36.00
5. Israele
35.00
6. Francia
34.00
7. Inghilterra
33.00
8. Norvegia
32.00
9. Svezia
30.00
10. Estonia
29.00
11. Austria
28.00
11. Germania
28.00
13. Svizzera
27.00
14. Turchia
25.00
15. Scozia
24.00
16. Finlandia
23.00
16. Polonia
23.00
16. Spagna
23.00
19. Irlanda
20.00
20. Galles
19.00
Seconda giornata
Tre vittorie, una delle quali con l’ottima Francia (18-12 per noi), sono state
sufficienti a portare l’Italia in zona medaglie, acque nelle quali abbiamo navigato sicuri quasi fino alla fine. Una nota
stonata è rappresentata dal modesto 1614 inflitto alla Svizzera, squadra di me-
30
Ezio Fornaciari
Carlo Mariani
diocre caratura, ma dall’andamento dei
vari incontri vengono invece annotazioni molto positive. Si sono infatti fatti notare quell’eccellente spirito di squadra, e l’armonia tra le varie coppie, che
hanno accompagnato i nostri lungo tutto l’arco della manifestazione: in entrambi i primi due incontri si è pagato
un 1100, ma a questo è sempre seguita
una pronta reazione al tavolo, ed una
serena discussione una volta fuori da
esso.
Terza giornata
Giornata eccellente questa dei nostri
più anzianotti rappresentanti, i quali hanno inflitto un triplice 21-9 agli avversari di turno; se si può rimpiangere qualche punto perso nei primi due casi, visto che giocavamo contro Spagna e Galles, allora penultima e ultima, non altrettanto si può dire dell’ultimo incontro, giocato contro la fortissima Danimarca. Dietro, proprio la Danimarca è
la nota negativa di giornata, dato che è
scivolata al decimo posto, mentre, sempre nella casella dei “cattivi”, continua
l’inspiegabile crisi di Israele, ancora 6
VP sotto media, al tredicesimo posto.
Tra i “buoni” c’è invece la Polonia, che
ha risalito la china ed è ora settima con
10 VP sopra media, in posizione adatta
per attaccare la cima della montagna,
ed insieme ai baltici si segnala anche il
Belgio, squadra di giocatori solo mediobuoni, ma che mi dicono solida e compatta. I belgi erano ottimi terzi, dietro a
noi e all’Inghilterra.
Per concludere, riporto anche la spaventosa crisi dei campioni in carica tedeschi, solo quindicesimi dopo una giornata orribile. È vero che i germanici avevano sorpreso tutti vincendo a Varsavia, ed è vero che avevano offerto una
prova molto mediocre già a Shanghai,
ma non era prevedibile trovarli così in
basso. Vediamo la sintesi:
Fuori da casa nostra, davvero sorprendente il cammino che finora ha accomunato due delle super favorite della
vigilia, ovvero Israele e Polonia. Se è
vero che hanno avuto entrambe una giornata tutt’altro che semplice – Danimarca, Israele e Turchia per i baltici, e Belgio, Polonia e Germania per i discendenti di Davide – è però anche vero che
da tutte e due ci si aspettava una marcia travolgente. Erano 7 VP sotto media
i polacchi, e 2 VP più sotto gli israeliani. È tempo di tirare le somme:
Classifica dopo il V Turno
1. Inghilterra
103.00
2. Belgio
95.00
3. Italia
94.00
4. Olanda
91.00
5. Danimarca
89.00
6. Francia
85.00
6. Germania
85.00
8. Norvegia
81.00
9. Austria
79.00
10. Scozia
78.00
10. Svezia
78.00
10. Turchia
78.00
13. Polonia
68.00
14. Israele
66.00
15. Irlanda
57.00
16. Finlandia
56.00
17. Svizzera
55.00
18. Estonia
54.00
19. Spagna
52.00
20. Galles
41.00
Classifica dopo l’VIII Turno
1. Italia
157.00
2. Inghilterra
150.00
3. Belgio
146.00
4. Olanda
141.00
5. Francia
136.00
6. Turchia
131.00
7. Polonia
130.00
8. Svezia
126.00
9. Scozia
125.00
10. Danimarca
123.00
11. Austria
120.00
12. Irlanda
118.00
13. Israele
14. Norvegia
15. Germania
16. Finlandia
17. Svizzera
18. Spagna
19. Galles
20. Estonia
114.00
113.00
109.00
102.00
90.00
85.00
82.00
20.00
Quarta giornata
I nostri hanno continuato a condurre
la corsa in bello stile (e rovinando la
festa alla Germania: per il terzo giorno
di fila una stessa nazione conduce due
corse su tre, e mai la stessa!). Hanno
inizialmente zoppicato con la Turchia,
perdendo per 18-12, ma hanno poi vinto per 19-11 contro l’Inghilterra, in quel
momento seconda. Di fronte avevamo
una giornata di fondamentale importanza, visto che dovevamo incontrare il
giorno dopo due squadroni, Svezia e
Polonia, negli ultimi due turni, e che
nel primo avevamo comunque un impegno non troppo leggero, rappresentato dalla Norvegia. Snodo fondamentale,
sembrava, per consolidare le ambizioni
di qualificazione al Seniors Bowl, e per
ribadire, se possibile, quelle di medaglia. Fuori dai nostri confini, da notare
la risalita di Israele, e la nuova crisi polacca, come anche la giornataccia dei
cugini francesi e l’andamento ancora
buono del Belgio, che è tutt’ora alle nostre spalle (ma aveva perso 13-17 nell’ultimo incontro con la Spagna, ultima
in classifica). A voi il rendiconto:
Classifica dopo il X Turno
1. Italia
188.00
2. Belgio
182.00
3. Olanda
171.00
4. Inghilterra
169.00
4. Turchia
169.00
6. Svezia
164.00
7. Austria
159.00
8. Francia
158.00
9. Danimarca
156.00
10. Israele
154.00
10. Polonia
154.00
12. Scozia
148.00
13. Norvegia
147.00
14. Finlandia
137.00
15. Irlanda
136.00
16. Germania
133.00
17. Estonia
124.00
18. Galles
113.00
19. Svizzera
110.00
20. Spagna
107.00
Quinta giornata
Avevano una giornata di fuoco i nostri portacolori, e ne sono usciti con
una sola stecca – 8-22 contro la Svezia
– e due acuti, ovvero 19-11 alla Norvegia e 20-10 alla Polonia. Nel frattempo
il Belgio ci aveva sopravanzato, ma grazie ad una giornata molto favorevole. Il
cammino ancora da percorrere sembra-
va assai favorevole, dato che i nuovi leader avevano già il giorno dopo un test
terribile, rappresentato da Inghilterra,
Norvegia e Svezia nell’ordine, mentre
noi eravamo attesi da Olanda, Irlanda
ed Estonia; in definitiva, alla rovescia
quello che era stato il loro cammino nella giornata appena trascorsa, e c’erano
buone speranze di tornare in vetta se
solo avessimo saputo confermare il livello mostrato fino a quel momento. Dietro di noi si era fatta sotto la sorprendente Turchia, a quel punto terza a soli
2 VP da noi, e stava per rientrare in
corsa una delle super favorite del torneo, Israele. Questa aveva infatti incassato due consecutivi 25 nei primi due
incontri, ma era poi andata a sbattere
contro i Danesi segnando solo 5. Il totale è comunque che si erano avvicinati
alle posizioni nobili, ed erano noni. Ora
i freddi numeri.
Classifica dopo il XIII Turno
1. Belgio
242.00
2. Italia
235.00
3. Turchia
233.00
4. Olanda
217.00
5. Inghilterra
215.00
5. Svezia
215.00
7. Austria
213.00
8. Danimarca
211.00
9. Israele
209.00
10. Scozia
207.00
11. Francia
202.00
12. Polonia
201.00
13. Germania
182.00
13. Norvegia
182.00
15. Irlanda
171.00
16. Finlandia
160.00
17. Estonia
151.00
18. Spagna
145.00
19. Galles
142.00
20. Svizzera
131.00
nata decisamente abbordabile, specie negli ultimi due turni. Purtroppo, invece,
la luna si è messa di traverso, e dopo un
brutto 7-23 contro l’ottima Olanda, abbiamo inopinatamente perso anche dall’Irlanda e dall’Estonia (10-20 e 14-16),
due squadre che occupavano posizioni
di bassa classifica. Eravamo ancora sesti, ma attesi da una giornata per niente adatta al recupero, visto che ci toccavano, per chiudere i giochi, nell’ordine
il Belgio, primo, Israele e Germania. I
belgi si erano staccati dal gruppo, ma
hanno poi preso una bastonata dalla Svezia (6-24), e avevano solo 2 VP su un’altra formazione sorprendente, la Turchia.
Proprio la Svezia, nemesi dei belgi, era
terza, e la sua poteva certo ancora dirla
la quarta, l’Olanda. Queste quattro avevano calendari diversi, il peggiore essendo quello degli scandinavi. Olanda e
Belgio avevano poi lo scontro diretto
nel penultimo turno. Non meno appassionante la lotta per San Paolo, che poteva potenzialmente coinvolgere tutte
le squadre fino all’Austria, dodicesima
a 17 VP dalla meta (ma ce n’erano poi
altri 23 di VP per arrivare ai tredicesimi). Eravamo arrivati a:
Sesta giornata
Disastro! I nostri avevano finora condotto un magnifico cammino, regolare
e positivo, ed erano attesi da una gior-
Classifica dopo il XVI Turno
1. Belgio
289.00
2. Turchia
287.00
3. Svezia
275.00
4. Olanda
272.00
5. Inghilterra
267.00
6. Italia
266.00
7. Francia
262.00
8. Danimarca
260.00
8. Scozia
260.00
10. Polonia
254.00
11. Israele
251.00
12. Austria
249.00
13. Germania
226.00
14. Norvegia
213.00
15. Irlanda
210.00
16. Estonia
202.00
17. Finlandia
196.00
18. Spagna
192.00
Roberto Cambiaghi
Arturo Franco
31
EUROPEI
A PAU 2008
19. Galles
20. Svizzera
168.00
157.00
Settima ed ultima giornata
Il nostro movimento Seniores ci ha
regalato negli ultimi anni molte soddisfazioni, centrando in particolare obbiettivi che per lungo tempo avevamo
solo sognato, e così è stato anche in terra di Francia, dove siamo riusciti una
volta di più ad agguantare una posizione utile a guadagnare il biglietto per il
Seniors Bowl, a San Paolo. I nostri avevano marciato splendidamente fino a
due giorni prima, conducendo per lungo tempo la gara, ma sono poi entrati in
crisi, quando, dopo una giornata disastrosa, sono scesi dal primo all’ottavo
gradino della classifica. Sulle prime rampe dell’ultima salita hanno di nuovo cominciato male, ma a guardare bene i
segnali erano dopo tutto incoraggianti,
visto che abbiamo sì perso, ma contro
due grandi squadre (Belgio ed Israele) e
solo per 13-17. Per modeste che fossero, le due sconfitte ci avevano però relegato in decima posizione, da dove occorreva un miracolo per risalire, e ad
attenderci c’era la Germania campione
in carica. Fino a metà delle sedici mani
in programma sembravamo non avere
speranze, ma poi abbiamo cominciato a
macinare punti mentre, contemporaneamente, le squadre davanti a noi si
squagliavano. A tre mani dalla fine il sorpasso sull’Inghilterra, sulla quale avevamo 1 VP di vantaggio fino al penultimo board. In quel momento, siamo scesi da 23-7 a 22-8, e siamo rimasti pari
agli inglesi. Poco male, visto che la vittoria nello scontro diretto ci permetteva
di superare i nostri concorrenti, ma questi non avevano ancora finito. Quando
ad entrambi i tavoli di Finlandia-Inghilterra è stato giocato il contratto di
1SA, ed entrambi i dichiaranti hanno
concluso con sette prese abbiamo potuto brindare.
Un grande abbraccio a tutti i nostri
splendidi rappresentanti, a Franco Baroni, Roberto Cambiaghi, Ezio Fornaciari, Arturo Franco, Carlo Mariani e
Marco Ricciarelli, senza dimenticare il
loro trepidante capitano Giovanni Maci. Arturo e Roberto si sono presi anche
la bella soddisfazione di vincere la classifica Butler, testimonianza della classe
sempre cristallina di quel giocatore, l’Arturo, che Kokish definì, nel 1976, quale
l’autore della migliore prestazione di
32
Franco Baroni
Marco Ricciarelli
sempre in una finale della Bermuda
Bowl, e delle grandi qualità di Bobo,
che calcava per la prima volta questo
palcoscenico. A lui, novellino che ha
dimostrato qualità tecniche e nervose
straordinarie – certo retaggio, queste ultime, dei suoi grandi trascorsi sportivi
in altre discipline – va l’applauso più
forte.
Ha vinto una più che sorprendente
Turchia (Emin Basaran, Orhan Ekinci,
Faik Falay, Ergun Korkut [playing captain]), alla quale nessuno avrebbe mai
dato credito prima del fischio d’inizio e
che per di più ha giocato in quattro dall’inizio alla fine – ma il movimento turco è enormemente cresciuto negli ultimi anni –.
sembrava sicuro vincitore fino a quattro turni dal termine, ma che poi ha patito l’ansia dell’ultimo metro. Le altre
due posizioni utili per il Seniors Bowl
se le sono prese la Polonia, quarta con
uno scatto di reni finale dopo aver deluso per tutto il campionato, e l’Olanda, seconda fino all’ultima giornata, ma
che, come avevo scritto, aveva un calendario finale molto impegnativo. Ecco il
totale:
Seconda è arrivata la Svezia (Borje
Dahlberg, Sven-Olov Flodqvist, Eva-Liss
Gothe, Hans Gothe, Hans-Olof Hallen,
Anders Morath, Gunnar Andersson [nonplaying captain], Madeleine Swanstrom [coach]), che ha completato una
rimonta che era cominciata giovedì proprio contro di noi, quando ci aveva battuti per 23-7 (gli svedesi erano addirittura quindicesimi solo due match prima di quello), e terzo è giunto il Belgio
(Faramarz Bigdeli, Bogdan Bollack, Hubert Janssens, Alain Kaplan, Jacques Stas,
David Johnson [playing captain]), che
Classifica Finale
1. Turchia
2. Svezia
3. Belgio
4. Polonia
5. Olanda
6. Italia
6. Inghilterra
8. Danimarca
9. Francia
10. Israele
11. Scozia
12. Austria
13. Norvegia
14. Germania
15. Irlanda
16. Estonia
17. Finlandia
18. Spagna
19. Svizzera
20. Galles
Il podio al completo.
348.00
333.00
327.00
325.00
322.00
314.00
314.00
313.00
312.00
295.00
294.00
278.00
273.00
263.00
248.00
237.00
229.00
223.00
206.00
200.00
FESTIVAL OVER 58
Giampiero Bettinetti
La terza volta dei Senior a Riccione
a novità di questa edizione, la terza in assoluto ma la seconda come Italian International Senior
Congress, è stata l’apertura con il
campionato a squadre miste che
lo scorso anno si era disputato in concomitanza con quello a squadre open.
Ciò ha comportato un prolungamento
delle gare di due giornate, precisamente dal 12 al 20 luglio, rispetto al Festival 2007 che si era tenuto dal 9 al 15
dello stesso mese. Quindi possibilità per
le agoniste e gli agonisti nati entro il 31
dicembre 1950 di conseguire il titolo di
campione italiano over 58 in sette categorie: individuale, coppie miste, coppie open, coppie ladies, squadre open,
squadre miste e squadre ladies, l’ultima
subordinata alla partecipazione di almeno cinque squadre italiane. Va precisato “italiane” perché il Festival, come
quello precedente, era aperto alla partecipazione di giocatori stranieri, ma tutti
i titoli di campione d’Italia nella categoria seniores venivano assegnati alle
formazioni composte interamente da giocatori italiani che risultavano avere la
miglior classifica generale nella rispettiva categoria.
Citiamo subito per dovere di ospitalità i giocatori stranieri presenti, iniziando dalla coppia signore Val Morley e
Liz Halstead di Cipro e proseguendo
con le due coppie miste finlandesi JJuri-Oja Pirjo-Jjuri-Oja Erkki e Pasrviainen-Eeva-Kelha Vaino e la coppia mista
tedesca Petra Von Malchus-Walter Hoger. Rappresentata anche l’Australia da
Alan Hamilton che ha giocato nell’open con l’israeliano Rand Nissan, Chairman del Senior Committee della WBF,
la Svizzera da Daniel Amiguet che ha
partecipato all’individuale, e ancora la
Germania con Göran Mattson, il Past
Chairman del Seniors Committee della
European Bridge League (EBL) che ha
fatto coppia con Robert Koch nell’open.
All’ingresso del Palazzo dei congressi domenica pomeriggio, mentre era in
atto il campionato a squadre miste con
ben 36 formazioni in lizza, Luca Frola
mi ha comunicato le previsioni del numero di partecipanti alle altre competizioni: un centinaio di coppie miste e
altrettante open, più di 150 “individualisti”, più di trenta coppie signore e una
cinquantina di squadre open. Se la real-
L
34
tà ha rispettato o superato le previsioni
lo si può leggere nelle parti dell’articolo dedicate a ciascuna categoria e riportate secondo l’ordine in cui si sono
svolte le competizioni programmate.
Squadre miste - La competizione che
ha tenuto a battesimo questi campionati ha visto, come detto sopra, la partecipazione di 36 formazioni (l’anno scorso
il campionato si era svolto in concomitanza con l’open con solo sette squadre
partecipanti, se ben ricordo). Le prime
sei squadre dopo i turni di Swiss tra
sabato e domenica si sono giocate il titolo nell’ultimo turno di Danese puro
della domenica stessa su 8 board con
questo esito:
SQUADRE MISTE - Finale A
1. Giove (Giove, Ghelli,
Innocenti, Degli Albizzi)
2. Fornaciari (Fornaciari,
Cuzzi, Mariani, Forti)
3. Brambilla (Brambilla,
Vivaldi, Dato B., Dato M.)
4. Malavasi (Malavasi, Alfani,
Angelini, Arcieri)
5. D’Ascanio (D’Ascanio,
De Leo, Di Capua, Vece)
6. Ariatta (Ariatta, Francolini,
Chiavarelli, Chiavon)
156 VP
150 VP
149 VP
144 VP
138 VP
127 VP
Giove ha sfruttato al meglio tutte le
mani notevolmente sbilanciate che
hanno caratterizzato gli ultimi turni di
gioco, come ho potuto verificare da osservatore. Una per tutte questa in cui
Giove, in zona, gioca 4 cuori contrate e
imperdibili quando 5 quadri sull’altra
linea si battono solo con un attacco ispirato.
ARFx
RF6
x
R98xx
10 x x x x
x
N –
A743
O E RF98xxxx
A 10
S
54
A 10 7 2
Dxx
D 10 9 8 5 2
Dx
DF
In particolare, 5 quadri si battono con
l’attacco in atout (il dichiarante può scartare la picche sull’Asso di cuori ma non
può tagliare una fiori e deve cedere tre
prese in questo colore) oppure a picche
con il successivo rinvio in atout. L’attacco di Donna di fiori potrebbe anche
battere 5 quadri se il dichiarante si affretta a prendere per entrare al morto e
scartare la picche, ma se liscia 11 prese
non gliele toglie nessuno. Nessun problema con attacco a cuori, quello che
c’è stato all’altro tavolo ed ha assegnato
ai romani uno dei vari swing. Colgo l’oc-
Carlo Mariani ed Ezio Fornaciari, vincitori del Coppie Libere.
casione per ricordare le frequenze delle
monocolori di 8 carte: 8-2-2-1 (0,19%),
8-3-1-1 (0,12%), 8-3-2-0 (0,11%) e delle
bicolori con un colore ottavo 8-4-1-0
(0,045%) e 8-5-0-0 (0,0031%).
In un’altra mano, Giove si è trovato
con – xxx xxx ARD9875 a fronte dell’apertura di 2 fiori forcing manche della compagna: ha scelto un ragionevole 6 fiori che la sua non ha avuto difficoltà a mantenere con queste carte in linea:
Coppie miste - Superate le 100 coppie (119 rispetto alle 91 del 2007) presenti ai nastri di partenza nel pomeriggio di lunedì 14 luglio per giocarsi la
qualificazione in due turni di 18 mani
ciascuno. Le prime 10 coppie sono entrate nella finale A disputatasi il giorno
seguente con formula Howell su 18 board
e le prime sei posizioni di classifica sono le seguenti:
–
xxx
xxx
ARD9875
N
O E
S
ARxxxx
A
ARFx
42
COPPIE MISTE - Finale A
Mano pari, ma ci stava il grande slam.
Pensavo al mio Quadri Pavia che avrebbe così risolto questa situazione:
OVEST
–
passo
NORD
–
3 SA
EST
–
passo
Prima la squadra Cassini così denominata perché i finlandesi che la compongono sono astronomi di professione
e Giovanni Domenico Cassini è il capostipite di una dinastia di astronomi, tutti nati in Francia e tutti membri dell’Académie des Sciences, al quale è dedicato l’Osservatorio astronomico del
comune di Perinaldo (nell’entroterra ligure tra San Remo e Ventimiglia) dove
è nato nel 1625.
SUD
1
7
Proprio così, perché 3 SA mostra qualunque colore settimo capeggiato almeno da ARD senza nulla a lato. Certo,
con F10 invece di 42 di fiori Sud sarebbe stato molto più tranquillo, ma anche
così nessun problema tagliando una
cuori in mano dopo l’attacco in atout
(divise 2-2, per quanto anche 3-1 non
avrebbero dato fastidio). Se questa mano fosse capitata a noi, Marino ed io
avremmo avuto l’occasione di dichiarare un grande slam in una battuta: purtroppo nella circostanza mi trovavo alle
spalle di Sud e non seduto in Sud. Complimenti alla squadra Giove che ha giocato gli incontri decisivi con il vento in
poppa, come dire che gli dei di Riccione erano tutti con... Giove. Ogni riferimento a cognomi è puramente casuale.
Questa è la classifica della finale B limitata alle prime quattro posizioni:
1. Patrone-Medusei
2. Buscaglia-Murante
3. Meoli-Sbarigia
4. Kehla-Parviainen
5. Canali-Santolini
6. Rumor-Lacetera
59.01%
58.81%
58.57%
56,71%
56,34%
55,66%
Da notare che la coppia Meoli-Sbarigia risultava la prima tra le 10 coppie
nel turno delle ultime 18 mani, ma il
carry-over più consistente della coppia
spezzina l’ha portata sul gradino più alto del podio. Le restanti 109 coppie sono state divise in tre gironi (due di 36 e
uno di 37 coppie) nei quali sono risultati vincitori Brambilla-Vivaldi con il
62,18% (finale B), Buonocore-Meo con
il 57,79% (finale C) e Mismetti-Airoldi
con il 54,54% (finale D). Un bel controgioco di Nord-Sud nella prima mano del
primo turno di qualificazione (N/-). Dopo
l’apertura di 1 SA di Sud in terza posizione, Ovest dichiara 3 picche con RD
F9843 106 F2 RD e si li gioca trovando al morto 62 R32 AR1093
1082 e ricevendo l’attacco di 4 di quadri per l’Asso, il 7 e il Fante. Quando
muove il 2 di picche dal morto, Sud è
sufficientemente all’erta da prendere subito di Asso (4 di Ovest e 7 di Nord) e
rinviare l’8 di quadri per il taglio del
compagno che torna di 4 di cuori in
conto diritto. La difesa può così incassare due cuori e una fiori oltre all’Asso
d’atout e al taglio della quadri e battere
il contratto di una presa.
Questa la distribuzione completa:
10 7
F8754
4
97643
RDF9843
62
N R32
10 6
O E A R 10 9 3
F2
S
RD
10 8 2
A5
AD9
D8765
AF5
Dal secondo turno di qualificazione,
due mani con qualche problema dichiarativo che però una coppia affiatata dovrebbe agevolmente risolvere. Nella prima (mano 1; N/-) dopo tre passo vi trovate con ARF10 AR A RF7653
e aprite di…? Non so nel vostro sistema, nel Quadri Pavia il dialogo è questo:
OVEST
–
1
1
2 SA
4
6
NORD
passo
passo
passo
passo
passo
passo
EST
passo
1
2
3
5
passo
SUD
passo
passo
passo
passo
passo
passo
SQUADRE MISTE - Finale B
1. Cassini (Finlandia) (JuuriOja Erkki, Juuri-Oja Pirjo,
Kehla Vaino, Parviainen
Eeva)
2. Tolu (Tolu, Laria, Lecis,
Mapelli)
3. Fioretti (Fioretti, Biancheri,
Cesati, Montobbio)
5. Galante (Galante, Violante
Romita, Fumarola)
143 VP
134 VP
133 VP
132 VP
Alan Hamilton e Nissan Rand, vincitori del Coppie Libere stranieri.
35
FESTIVAL OVER 58
1 picche può essere naturale o relé
forcing; 2 cuori mostra 5-6 p.O. con almeno cinque carte di cuori; 2 SA indica che 2 picche era forcing indipendentemente dal colore; 3 picche mostra quattro carte; 4 fiori è da intendersi naturale e 5 fiori mostra un pezzo alto. Come
giocate la mano dopo l’attacco di 10 di
quadri?
A R F 10
N
AR
O
E
A
S
RF7653
9732
F6543
63
A2
Sopra: Enrico Medusei e Anna Maria Patrone Raggi, vincitori del Coppie Miste.
Sotto: Rosanna Della Calce ed Elisabetta Patané, vincitrici del Coppie Signore.
Una linea proponibile è Asso di picche seguito da Re di fiori e fiori all’Asso
e, se non succede nulla di interessante,
impasse alla Donna di picche. Nella realtà sul secondo giro di fiori cade la Donna da Sud e quindi nessun problema a
proseguire con il 3 di picche passando
il Fante quando Sud risponde ancora
con piccola. Se anche paghiamo la Donna d’atout seconda in Nord che ritorna
a fiori, siamo tranquilli potendo tagliare al morto di 9. Questa la mano completa:
A R F 10
AR
A
RF7653
D6
D87
R 10 9 8 7
10 8 4
9732
N
F6543
O E 63
S
A2
854
10 9 2
DF542
D9
Individuale - Il numero di contendenti dell’anno scorso (156) sembrava
difficilmente superabile e invece sono
stati ben 188 i partecipanti che nel tardo pomeriggio di martedì e in tutto il pomeriggio di mercoledì 16 luglio sono
stati impegnati in tre turni di 18 smazzate nell’ambito di un movimento Scrambled Mitchell. Queste le prime tre medaglie e tre coppe della classifica finale
INDIVIDUALE - Finale
1. Giorgio Biasoli
2. Massimo Quagliato
3. Maria Luisa Matteucci
36
65,41%
60,49%
60,36%
4. Marisa Righetti
5. Anna Maria Meoli
6. Giampiero Bettinetti
59,44%
58,72%
58,16%
Tre le novità rispetto all’anno scorso
che dobbiamo riscontrare: (a) la media
elevatissima del vincitore (poco meno
del 60% quella precedente); (b) l’elemento femminile presente qui al 50%
(tutti maschietti in precedenza); (c) la
presenza del vostro scriba tra i maschietti di questa edizione. Citiamo anche le
prime tre signore fuori classifica Ada Canali (57,33%), Laura Violante (56,10%)
e Maria Maddalena Di Leo (55,73%) e il
primo giocatore straniero, Daniel Amiguet (52,78%). La mano 21 (N/NS) è veramente singolare per la distribuzione
che vede una 7-5 in Nord e una nona di
fiori chiusa in Ovest (la 9-3-1-0 ha una
frequenza dello 0,01%). Ma ancora più
singolare è l’andamento della licita a
un tavolo e l’andamento del gioco della
mano a un altro tavolo che mi è stato riferito da amici. Vi do subito le 52 carte:
6
ARF8542
A D 10 8 3
–
F 10 8
974
N 10 9 7 3
–
O E 974
R
S
A R D F 10 9 8 4 3
765
ARD532
D6
F652
2
OVEST
–
6
passo
NORD
2
6
contro
EST
passo
6
fine
SUD
2
passo
Su 2 fiori forcing manche, 2 picche
mostra almeno 5 carte e almeno 2 controlli. Il 6 picche di Est in favore di zona per creare scompiglio ha sortito il
suo effetto sia sulla signora in Sud sia
sul compagno in Ovest: Sud ha rimpro-
verato Nord di non essere passato (sic!)
sul 6 picche in quanto gli avversari erano nel contratto sbagliato, non essendosi resa conto che 6 picche –12 avrebbero fruttato meno di 7 fiori contrate –4;
Ovest, dal canto suo, ha detto di essere
passato volentieri sul 6 picche avendo
l’appoggio terzo e accreditando Est di
un solido colore di picche e quindi d’aver ritenuto fuori luogo la sua correzione a 7 fiori. Per quanto attiene la questione del gioco di questa mano a un tavolo in cui Nord era impegnato nel contratto di 7 cuori con attacco a fiori, dopo aver tagliato il dichiarante ha battuto tutte le atout scartando le tre cartine
di picche dal morto (?) fino a:
6
–
A D 10 8 3
–
974
N
–
O E
974
S
–
ARD
–
F65
–
F 10 8
–
R
DF
Entrato al morto a picche, Nord ha
scartato due quadri sui due onori di picche e ha presentato il Fante di quadri:
13 prese al brivido. È vero che l’impasse ha una probabilità maggiore della divisione 3-3 di un colore, ma probabilmente per l’emozione di giocare un grande slam, Nord non si era reso conto che
qui poteva combinare la chance della
divisione con quella del sorpasso.
Dal secondo turno una mano di controgioco perfetto di N-S nel contratto di
2 picche contrate giocate da Est dopo
questa licita (mano 4; W/All):
OVEST
passo
passo
2
NORD
1
contro
contro
EST
1
passo
fine
il Re (Sud scarta l’8 di quadri mostrando un numero di carte pari) ed esce di
7 di cuori (Lavinthal) prendendo atto
del taglio di 7 di picche di Sud. Questi
ubbidisce tornando di 3 di quadri in modo che Nord può incassare la Dama e
l’Asso del colore raggiungendo questa
posizione in cui la difesa è a book:
COPPIE OPEN - Finale A
1. Mariani-Fornaciari
2. Maglietta-Ferrara
3. Barzaghi-Leonardi
4. Sbarigia-Giove
5. Chizzoli-De Giacomi
6. Lucchesi-Tramonto
63,42%
61,36%
58,04%
57,67%
56,65%
56,18%
COPPIE SIGNORE - Finale A
F65
9
R9
R4
R 10 9
R3
10
95
N
O E
S
AD432
–
–
AF2
8
–
6
D 10 8 7 6 3
Sul Re di cuori Est può scegliere se
tagliare di Dama e concedere due prese
d’atout a Nord oppure tagliare di 2 e
concedere una presa d’atout ad entrambi i difensori.
Coppie open & ladies - I numeri dicono 115 coppie open (109 nel 2007) e 40
coppie signore (28 nel 2007) che giovedì si son date battaglia in due turni di
18 board ciascuno al termine dei quali
le prime 16 coppie risultavano qualificate per la finale A.
Le successive 36 cop-pie open entravano nel girone B e le re-stanti andavano a costituire il girone C, mentre le
successive 24 coppie signore entravano
nel girone B del loro settore. Il giorno
dopo le coppie qualificatesi per la finale A si sono giocate il titolo in un torneo con formula Barometro su 30 mani
con questi piazzamenti fino alla sesta
posizione:
1. Patanè-Della Calce
2. Delogu-Forte
3. Nicolicchia-Sciubba
4. Cittolin-Malavasi
5. Fumarola-Violante
6. Tagliabue-Metzger
58,78%
54,91%
54,78%
54,67%
54,56%
53,32%
Le finali B e C dell’open sono state
vinte rispettivamente da Agostani-Ficuccio (58,47%) e Velli-Valdi (57,58%),
mentre nella finale B signore si sono imposte Faccioni-Marini con il 56,38%.
La coppia Hamilton-Nissan, 14° nella
finale A dell’open con il 48,17%, è stata la prima tra quelle dei giocatori stranieri. Nella mano 8 (W/-) del secondo
turno di qualificazione open la statistica, una volta tanto, ha funzionato. Il mio
compagno è impegnato in Est nel contratto di 3 SA in Est con attacco di Fante di fiori vinto dal Re di mano.
10
D8762
D74
A652
ARF65
A
O E A9653
S
RD
N
Sull’Asso di quadri cade il 2 da Sud
e il 10 da Nord e sulla prosecuzione nel
colore compare l’8 da Sud: piccola o
Dama? Non so se Marino legge i miei
articoli di statistica, ma ha chiamato piccola dal morto mostrando soddisfazione dopo che Nord aveva giocato il Re.
Questa la mano completa:
SUD
passo
2
Ecco le 52 carte:
F65
9862
RF97
R4
R 10 9
ARD73
A D 10
95
AD432
N
F 10 5
O E 42
S
AF2
87
4
8653
D 10 8 7 6 3
L’attacco di Sud di 4 di cuori è vinto
dalla Dama di Nord che incassa anche
Giorgio Biasoli impostosi nell’Individuale.
37
FESTIVAL OVER 58
10
D8762
D74
A652
D9743
R43
R 10
973
ARF65
N
A
O E A9653
S
RD
82
F 10 9 5
F82
F 10 8 4
La mano era stata giocata rapidamente e nonostante l’esito favorevole, Marino aveva mostrato qualche perplessità
perché a suo avviso il Re di quadri aveva la stessa probabilità di trovarsi in
Nord o in Sud. Questo è vero quando
uno prende visione delle 26 carte sulla
sua linea, ma qui siamo in uno stadio
più avanzato in quando abbiamo tirato
l’Asso di quadri, abbiamo visto cadere
il 2 a sinistra e il 10 a destra e la decisione critica viene dopo che abbiamo
visto cadere l’8 di quadri a sinistra. Assumendo tre carte di quadri in Sud e
due in Nord, dobbiamo decidere se le
due carte di Nord sono R10 piuttosto
che F10. Qui bisogna risalire alla probabilità della causa, quella cioè che ha
determinato la giocata del 10 di quadri
di Nord. A tale scopo dobbiamo fare
delle ipotesi sul comportamento di Nord
quando ha R10 piuttosto che F10 di
quadri. Se Nord è il tipo che gioca rego-
larmente la più bassa di due carte equivalenti, abbiamo la stessa probabilità che
nella circostanza abbia R10 o F10 e
quindi dobbiamo solo indovinare. D’altra parte, se Nord fosse il tipo di difensore che gioca sempre la più alta di due
carte equivalenti, allora saremmo sicuri che il 10 può qui essere accompagnato solo dal Re. Se invece Nord appartiene alla categoria generale dei difensori
che quando hanno due carte equivalenti scelgono a caso quale giocare, allora
non dobbiamo avere dubbi che il 10 ha
più probabilità (diciamo il doppio) di
provenire da R10 che da F10. Per rendersene conto basta considerare che in
dieci occasioni simili Nord giocherà sempre il 10 avendo R10 (scelta obbligata)
ma a volte il 10 e a volte il Fante (libera scelta) avendo F10.
Sempre dall’open due problemi licitativi. Nel turno di qualificazione vi
trovate in Sud con A10532 10 AR
975 A8, zona contro prima, e dopo il
passo del vostro compagno e dell’avversario in Est, aprite di 1 picche seguito dal passo di Ovest e dal 2 SA di Nord
che mostra fit quarto e una decina di
punti. Come procedete? Se il vostro compagno avesse le carte giuste, es. RDxx
xxxx Dx Rxx o RDxx Axxx
Dx xxx, il piccolo slam sarebbe sul
tavolo. Ci sono vari approcci per l’indagine, ad es. 3 quadri (colore) o 3 fiori
(esplorativo, non necessariamente con
il colore). A un tavolo Sud ha scelto
invece la dichiarazione piuttosto insolita di 5 picche e Nord ha rialzato a sei
avendo RD64 D98 108 R654.
Nella finale vi trovate in Est con AD
109763 D AF10 DF, zona contro
prima, e dopo il passo di Sud, Ovest apre
di 1 cuori seguìto dal passo di Nord.
Questo il dialogo tra Est ed Ovest nel
silenzio avversario:
OVEST
1
3
4 SA
6
Avete qualcosa da aggiungere? A un tavolo Est ha detto 7 picche trovando al
compagno R85 A1076432 2 AR.
Nella mano precedente del 6 picche la
distribuzione completa era questa:
97
AF764
D3
F 10 9 2
38
RD64
D98
10 8
R654
F8
R532
O E F642
S
D73
A 10 5 3 2
10
AR975
A8
N
e quindi nessuna problema per Sud nel
realizzare dodici prese. Nella mano del
7 picche, la distribuzione ve la risparmio perché dall’esame delle carte di
Est-Ovest è evidente che anche con l’attacco in atout è possibile tagliare due
quadri al morto e realizzare 13 prese.
Ah, dimenticavo… i tavoli, anzi il tavolo, al quale sono stati chiamati questi
due slam era quello della coppia Bettinetti-Marino, ovviamente seduti in EstOvest nel primo caso e in Nord-Sud nel
secondo. Consoliamoci – si fa per dire –
con una mano del primo turno di consolazione (mano 22: E/EW) in cui Nord,
oltre a quel ben di Dio che ha in mano
R85
D93
AR642
43
La squadra Fornaciari di Reggio Emilia, vincitrice dello Squadre Open.
EST
1
4
5
?
AD4
A6
–
A R D F 10 9 7 6
F 10 6 3
N
10 8
O E D 10 9 8 7 5
S
5
972
RF7542
F3
82
trova al morto, oltre al colore affrancabile con un taglio al terzo giro, un preziosissimo 8 d’atout che vale il grande
slam. Non ho dubbi che se fossimo capitati qui, naturalmente in Est-Ovest,
avremmo subìto anche questo 7 fiori.
Ora apro una parentesi per spiegare
come viene effettuato il calcolo del carry-over nell’open a coppie e nel signore a coppie rispetto alla competizione a
coppie miste, avendo notato una perplessità piuttosto diffusa tra i giocatori
su questo argomento. Nella finale a cop-
A sinistra: la formazione Giove dell’Hugaria Roma vincitrice dello Squadre Miste. A destra: affermazione per il team
finlandese Cassini tra le Squadre Miste straniere.
pie miste, le smazzate della finale sono
18, proprio come quelle di ciascuno dei
due turni di eliminazione la cui media
costituisce il carry-over.
Quindi, se tale media è, poniamo,
60% e la percentuale realizzata nelle 18
mani della finale è 56%, la percentuale
totale è data da (60% +56%)/2 = 58%.
Nella finale open e si-gnore, invece, si
giocano 30 mani. Assu-mendo 60% di
carry-over e 56% nelle 30 mani, la percentuale totale si ottiene dalla somma
(18/48)x60% + (30/48) x 56% = 22,5%
+ 35% = 57,5%. Questo per dare più
peso alla percentuale realizzata nelle
30 mani della finale, come si può anche
dedurre dal risultato che si ottiene
assumendo un 56% di carry-over e un
60% nella finale: (18/48)x56% +
(30/48)x60% = 21% + 37,5% = 58,5%.
Campionato a squadre open - 54 (di
cui quattro ladies) le squadre impegnate nei due turni (uno di 16 e uno di 20
board) di sabato in un round robin con
movimento analogo al classico Mitchell
a coppie e punteggio Patton (due punti
per la vittoria e un punto per il pareggio).
Le prime sei squadre classificate a giocarsi il titolo nella mattinata di domenica su cinque turni di quattro mani
che ha dato questo risultato:
SQUADRE OPEN - Finale A
1. Fornaciari (Fornaciari,
Baroni, Mariani, Ricciarelli)
2. Resta (Resta, Comella,
Mattson, Koch)
3. Montanari (Montanari,
Caviezel, Lucchesi, Tramonto)
4. Sbarigia (Sbarigia, Latessa,
Giove, Gigli)
159
151
150
148
5. Miselli (Miselli, Zampighi,
De Blasi, Giordani, Gadioli)
6. Fresia (Fresia, Bielli,
Meschi, Pastori)
141
133
Le altre 48 squadre divise in quattro
gironi di consolazione di 12 squadre ciascuno vinti rispettivamente da De Giacomi (finale B: 155), Cerati-Brambilla (finale C: 135), D’Ascanio (finale D: 119) e
Cristofoli (finale E: 107). Assegnato anche il titolo a squadre signore con questa classifica:
SQUADRE SIGNORE
1. De Simone (De Simone,
Faccioli, Marini, Simonini)
110
2. Boschi (Boschi, Montanelli,
Marchini, Vannini)
93
3. Avalle (Avalle, Cuzzi,
Maggiora, Pretolani Guadagni) 80
A sinistra: la squadra De Simone di Bologna Bridge Rastignano, vincitrice dello Squadre Ladies.
A destra: Maria De Leo ed Ezio Fornaciari, Lady e Mister Over 58 per il 2008.
39
FESTIVAL OVER 58
Nella mano 8: W/- del secondo turno
di qualificazione si è verificata una situazione di blocco incredibile. Dimenticatosi che la mia apertura di 1 quadri
era forte, Nord, a parità di zona, con
A109 RD9 DF RF963 è entrato di 1 SA rimasto il contratto finale
con attacco a quadri di Est in questa
distribuzione completa:
RD53
AF54
A R 10
D5
A 10 9
RD9
DF
RF963
N
O E
S
F876
876
853
A 10 8
42
10 3 2
97642
742
Incassati Asso, Re e 10 di quadri sul
40
quale Nord ha scartato il 9 di picche di
Nord, ho visto che non c’era verso di
impedire al dichiarante di mettere assieme otto prese. Al board 20 (W/All)
Sud, con 643 A4 542 109842,
deve attaccare dopo questa licita:
OVEST
1
2
3
5
NORD
passo
passo
passo
passo
EST
2
2 SA
4 SA
6 SA
SUD
passo
passo
passo
fine
Quale carta avreste selezionato? Come potete costatare dalla distribuzione
completa
82
F98732
973
F6
R D 10 9 7 5
AF
N
D 10
R65
O E ADF8
R 10 6
S
D3
AR75
643
A4
542
10 9 8 4 2
l’Asso di cuori è la sola carta che vi permette di non perdere il board e guadagnare eventualmente un paio di punti.
Tenetelo presente per una prossima occasione.
Trofeo EBL - Lady e Mister Over 58 La giocatrice che ha ottenuto i migliori
risultati nell’arco dell’intero festival è
stata Maria Maddalena De Leo che ha
ripetuto la performance dello scorso anno realizzando 1704 punti, seguita nell’ordine da Oriella Ghelli (1549), Maria
Giovanna Di Capua (1522), Margherita
Giordani Petroni (1436) e Liliana Rossi
(1423). Congratulazioni alla Lady Over
58 2008. Il Mister Over 58 2008 è Ezio
Fornaciari con 2258 punti, seguito da Paolo Giove (2256), Giovanni Maci (1795),
Donato Vece (1736) e Guido Resta (1615).
Guido Resta nel discorso di commiato ha dato tre numeri: 246, 435 e 572
che rappresentano rispettivamente il numero di iscrizioni alle gare verificatesi
nel primo, nel secondo e in questo terzo anno di Riccione. Purtroppo ha anche detto che probabilmente questo sarà l’ultimo anno di Riccione provocando un diffuso mormorio di disapprovazione in tutta la sala ed anche qualche
voce che chiedeva apertamente di non
toglierci Riccione. Se fossi in Guido vedrei di evitare un cambiamento di sede
della manifestazione, perchè i vecchi
bridgisti sono persone affezionate: Seniors love Riccione.
LA PRIMA VOLTA
DELL’INDIVIDUALE
Franco Broccoli
al 13 al 15 giugno presso il Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore si è svolta la fase finale del
primo Campionato Nazionale
Individuale, specialità che mancava nell’articolato menu agonistico federale. I numeri di partenza (1476 uomini e 1200 donne) hanno mostrato il
gradimento dei tesserati. Il perché è
semplice. È la gara deputata alla socializzazione per eccellenza. Il linguaggio
licitativo unico, semplice e stringato lascia ampio spazio al criterio di giudizio, quando non direttamente alla fantasia.
Tutti i giocatori sono partner e avversari, non ci si conosce, non ci sono quei
vantaggi che solitamente derivano dall’interpretazione dello stile del compagno (aggressivo/remissivo/fuori di melone), si tenta il più possibile di rimanere aderenti al sistema, percorrendo
quella linea di normalità, semplicità,
fedeltà che spesso si abbandona nella
routine dell’affiatamento. Il valzer dei
cambi con tutti che girano incontro al
nord del tavolo, non dà tempo per pensare a quello che è successo per scoprire immediatamente cosa riservano il futuro e il nuovo partner.
Poi ci sono i “Mi hanno massacra-
D
to...”, i “Si sono coalizzati contro di
me... ”, i “Senti che mi hanno fatto... ”,
ma sono più bonari che altro e provengono da tutti, realmente da tutti, perciò
si annullano a vicenda. Chiamate arbitrali ridotte al lumicino e dovute solo a
problemi strettamente procedurali, tipo
attacco fuori turno, per capirci. Tanta
gente rilassata e sorridente. L’atmosfera
e il tipo di gara permetterebbero tranquillamente di giocare senza sipari, un
po’ nello stile del festival seniores.
In questa fase nazionale a numeri fissi i 168 giocatori (84 per categoria) si
sono confrontati su 4 turni di 21 mani,
per le seguenti classifiche finali (prime
10 posizioni):
MASCHILE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Cecere Amedeo
Ferramosca Francesco
Clair Paolo
Del Gobbo Maurizio
Nardullo Ennio
Cicora Egidio
Tarantino Marco
Sereno Gianni
Della Santina Giorgio
Catanzaro Vittorio
57,34
56,63
56,35
55,55
55,32
54,89
54,63
54,58
54,19
53,93
Rosalba Siciliano
Campionessa
d’Italia Individuale
2008.
FEMMINILE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Siciliano Rosalba
Di Blasio Vera
Caharija Tamara Zuppin
Boschi Lidia
Delle Cave Ottavia
Vanuzzi Marilina
Pedica Giuliana
De Ianni Tania
Baj Jolanda
Baietto Laura
57,10
56,93
56,29
56,16
55,19
54,83
53,89
53,79
53,65
53,43
Come al solito, i risultati completi
sono a disposizione nell’apposita sezione del sito. Che dire dei vincitori? Hanno giocato sicuramente bene, ma hanno anche avuto tanti compagni splendidi... o avversari distratti? Ai posteri...
Il tallone d’Achille di questa gara risiede nella sua organizzazione. È una
competizione, come accennato, a numeri fissi, non si può “aggiungere un tavolo” in itinere e le eventuali rinunce
accendono un problema che non può
essere trascurato e che va risolto con la
sostituzione. Nella finale maschile, per
esempio, per cause di forza maggiore si
sono creati dei buchi dopo il primo
turno di gara, e la fortunata coincidenza di una qualificazione a squadre seniores concomitante è riuscita a completare, diciamo, i tavoli zoppi. Partecipazione straordinaria, perciò, di Battistoni, Bertolucci, dal seniores, e di
Centioli, in visita di cortesia. Copione
ancora più eccentrico nella finale femminile dove il gioco dei rimpiazzi è
degenerato fino alla convocazione a
monte di quattro giocatrici (Degli Albizzi, Ghelli, Borsa, Dell’Armi) sprovviste di titolo per varie e diversificate
ragioni (non aver disputato le eliminatorie regionali, senza nemmeno usufruire della prevista sostituzione per un
turno, oppure per non aver partecipato
alcuna eliminatoria o ancora per aver sì
giocato le fasi propedeutiche, ma con
un plotone di aventi diritto davanti).
Una “cartolina di precetto” avvenuta a
monte, come dicevamo, non in loco.
L’evidente rischio di trovarsi a non centrare il numero perfetto deve aver in-
41
LA PRIMA VOLTA
DELL’INDIVIDUALE
fluenzato la pezza, peraltro di colore
diverso, in assenza di buco (o avendo a
disposizione la pezza giusta). Per le
prossime edizioni si spera nella sensibilità dei partecipanti che, iscrivendosi, si dichiarano pronti a sostenere tutte
le fasi della manifestazione, cause di
forza maggiore a parte, chiaramente.
Ora voglio riassumervi il sistema giocato, il che equivarrebbe a riassumere
un riassunto. Allora, quinta nobile, miglior minore, 1SA 15/17 (stayman, transfer), 2 22/24 bilanciati oppure qualunque mano forzante a manche sbilanciata (risposta di 2 d’attesa), 2 2
2 sottoaperture, 2SA 20/21 bilanciati
(con possibilità di quinta nobile-sviluppo puppet, transfer), e il resto a salire
sono barrage con in mezzo il 3SA gambling. Cue bid miste, richiesta d’Assi (5
Assi + la Dama), splinter. Fine prima pagina. Interventi a livello standard, salti
deboli, 2 sull’apertura di 1/ mostra la bicolore nobile, come 2 sull’apertura di 1SA. Sul contro informativo
avversario un nuovo colore a livello non
è forzante. Dispari chiama, conto della
carta dritto, preferenziale. Attacco dritto, in busso a colore, in conto a SA.
Fine seconda pagina. Ora che sapete il
sistema a memoria è il momento di cimentarvi.
Avete queste carte:
F963
AR62
AR
A 10 3
State in Sud, tocca a voi, belli belli
aprite di 1, pronti pronti (?) a ribadire 2SA sulla risposta del compagno.
Alt, scatta la variante. Gli avversari passano sempre, ma il partner risponde 1.
Ah, però?! Che dice il sistema? Una rapida inchiesta ha portato la maggioranza ad optare direttamente per 4. Per
informazione devo dirvi che tra gli intervistati c’erano dei profondi conoscitori di naturale, tra cui alcuni professionisti a tutto tondo. Bocciato il 2SA
di prima intenzione anche se il 4 diretto può creare un minimo di confusione nel caso, per esempio, di una
buona 6/4 / (che non è che una delle tante). Uno degli interpellati ha addirittura estremizzato la sua risposta facendo un falso rovescio a quadri, in attesa di mostrare il fit a cuori. Praticamente un ascendente in due colori con
5 carte in tutto! Ragguardevole, senza
dubbio, ma lo sono stati anche gli impressionisti alla loro prima esposizione, anche se dubito sulla possibilità di
raggiungimento di ugual fama.
La mano completa:
A 10
DF75
F92
F974
D82
N
10 3
O
E
10 8 7 5 4
S
862
F963
AR62
AR
A 10 3
AD7
RF82
R643
10 2
F64
10 7 4
982
9543
N
O E
S
52
95
ADF7
DF876
R 10 9 8 3
AD63
10 5
AR
In una fila infinita di 4+2, brillava
un unico, solitario, eclatante, irridente,
enorme 6 mi.
Passavo da quelle parti, posso e potrò
dire che io c’ero, e lo slam è stato raggiunto così:
OVEST
1
1 SA
3
3 SA
4
6 *
EST
1
2
3
4
5
* Mi hai provocato...
R754
984
D63
RD5
11 prese per tutti, anche, ahimè, per gli
ottimisti.
A proposito:
Board 15
Dich. Sud - N/S in zona
Amedeo Cecere
Campione d’Italia
Individuale 2008.
Vi ho detto dei sorrisi, per Est doveva
essere una giornata rosa.
Vi ho detto dei sorrisi, quelli di N/S,
alla fine della mano, erano, come dire,
un po’ al limone.
Board 1
Dich. Nord - Tutti in prima
D53
D54
A985
F 10 4
10 7 2
F872
–
ARD862
AF96
N
R 10 9 6 3
O E
10 4 2
S
7
R84
A
RDF763
953
Un gran bel contratto per N/S è 5.
Se ne farebbero anche 6, a carte viste,
ma la manche già basta e avanza per ottenere un ottimo score. Ecco come ci è
arrivato il vincitore, in Nord:
OVEST
–
2
passo
NORD
1
3
5
EST
1
passo
fine
SUD
2
3
Licita lineare, in cui il 3, che sembra quasi automatico, descrive e facilita. Guardate cosa è successo in assenza
del 3 in un altro tavolo del podio:
42
Vera Di Blasio e Francesco Ferramosca, argento nell’Individuale femminile e maschile.
OVEST
–
2
contro
NORD
1
passo
fine
EST
1
passo
SUD
2
5
Senza dubbio il 5 di Sud è quantomeno affrettato, anche perché ci potrebbe essere slam di battuta, ma quando si
inizia ad elucubrare su una certa assenza di rilicita si rischia di combinare
guai.
A proposito di guai, ecco le vostre carte in Sud:
2
D 10 9 7
F9
D 10 9 8 5 2
Siete primi di mano e non stupite
nessuno passando. Ovest vi imita e il
vostro compagno in Nord apre di 1SA.
Dopo il verde di Est, in quale delle due
vasche prendete il prossimo cartellino?
Sì, va bene, non strillate, ho capito: dite
2 transfer per le fiori. Fate bene. Se invece optate per il colpo passando, mala
tempora currunt:
Bronzo per Tamara
Caharija Zuppin
nell’Individuale
femminile.
Board 19
Dich. Sud - E/O in zona
A D 10 5 3
R853
32
64
F96
AF4
AD875
A3
N
O E
S
dizio, suggerendogli una dichiarazione
in stile “sbrighiamoci che devo prendere un’aspirina”.
Vediamo cosa è successo, nello stesso
board, in un tavolo più frizzante (sempre con premiati in ballo):
R874
62
R 10 6 4
RF7
2
D 10 9 7
F9
D 10 9 8 5 2
Gli avversari limitano a 6 prese il SA
del vostro compagno, per un down che
spicca nella colonna E/O come un igloo
nel deserto (2 su 7). E Nord era Cecere,
ma il siparietto divertente è che il povero Sud aveva appena preso una briscola devastante in fronte. Briscola sia detto non nel senso di atout, ma nell’accezione slang di forte colpo. L’immediato
mal di capa susseguente gli aveva temporaneamente alterato il criterio di giu-
OVEST
–
passo
contro
contro
passo
passo
NORD
–
1 SA
3
surcontro
contro
passo
EST
–
passo
passo
3
passo
contro
SUD
passo
2
passo
passo
4
fine
L’assaltatore seduto in Ovest non è
avversario da tè e pasticcini (è un campione del nordest – battaglione San
Marco in pectore) ma la spirale generata dal combattimento gli si è avvolta
intorno al collo quando Nord si è pervicacemente ostinato a realizzare le 10
prese previste. Per battere il contratto
eventuale di 3 picche giocate da Est, ci
vuole l’attacco fiori (non di Dama) oppure 9 di quadri (!). Eppoi molta, molta
attenzione...
Board 17
Dich. Nord - Tutti in prima
DF6
8
A642
AD852
85
D 10 7 6 5
RD95
97
A 10 9 2
N
AR43
O E 3
S
R 10 6 4
R743
F92
F 10 8 7
F3
C’è un perfetto 6 in E/O, ma c’è
stata anche la seria difficoltà a raggiungerlo, tanto da farlo diventare come l’araba fenice. La via corta della manche a
43
LA PRIMA VOLTA
DELL’INDIVIDUALE
SA, con il suo corollario del rischio di
superare il contratto della sala senza
riuscire più a fermarsi in qualcosa di
redditizio, ha convinto la stragrande
maggioranza degli orizzontali a prendersela comoda, a limitarsi alla par-tita a
SA. Partita che è partita benissimo in
quasi tutti i tavoli, visto il mancato attacco quadri a favore di quello a picche.
Eppure non c’è bisogno di sistemi complicati o del metodo perfetto, qual è sicuramente il vostro. Procedendo con la
dovuta calma Est è in grado di dare la
tricolore a basso livello, e con questa
preziosa informazione il capitanato si
consolida nella azioni di un Ovest sempre più interessato.
A basso livello, si diceva, in quanto
bisogna ricordare che, sull’apertura di
1, il 2 è appoggio debole e, nella
fattispecie, forse non è il caso di tassativizzare –?– la licita con un 3 diretto,
limitandosi ad 1 bel di attesa. Bellezze dal capitanato…
44
Bronzo
per Paolo Clair
nell’individuale
maschile.
Board 20
Dich. Ovest - Tutti in zona
RD
A F 10 2
F75
A942
A F 10 8 7
D8653
2
F7
53
N
97
O E D 10 8 4 3
S
RD63
9642
R4
AR96
10 8 5
Ovest apre di 1SA, e questa è una certezza. Nord interviene con 2 per i
nobili, altra certezza, l’ultima. Est si è
biforcato tra il contro e il 2. Sud ha
licitato le picche senza impegno e dopo
qualche schermaglia (dove c’è stata) i
verticali si sono aggiudicati il contratto
parziale a 3. Nei gironi di finale segnare 170 per il mancato attacco fiori era
una mano quasi media. Voi dove avreste attaccato con le carte di Ovest? Ve lo
chiedo ora, che avete visto tutte le carte
e senza pretendere alcuna spiegazione
tecnica. Mi piacciono le risposte sofferte...
“CITTÀ DI CASERTA”
23-26 ottobre 2008
I TORNEO INTERNAZIONALE DI BRIDGE A SQUADRE
&
TORNEO NAZIONALE A COPPIE LIBERE
XXII Trofeo Eugenio Chiaradia
Pro Mosi Cicala - Per le opere dei Religiosi Camilliani in Africa Occidentale (ONLUS)
Con il Patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Caserta e del Comune di Caserta
PROGRAMMA E ISCRIZIONI
TORNEO A COPPIE OPEN
Giovedì 23.10
ore 20.45 Chiusura iscrizioni
ore 21.15 1ª Sessione
Venerdì 24.10
ore 14.30 2ª Sessione
TORNEO A SQUADRE LIBERE
Venerdì 24.10
ore 20.45 Chiusura iscrizioni
ore 21.15 3 incontri di 8 mani
Sabato 25.10
ore14.00 4 incontri di 8 mani
ore 21.45 2 incontri di 8 mani
Domenica 26.10 ore 10.30 2 incontri di 8 mani
ore 14.30 2 incontri di 8 mani
ore 17
Premiazione
Quote di partecipazione
€ 35,00 per giocatore - € 25,00 per gli juniores
Pre-iscrizione: quota ridotta a € 30,00 per chi si
iscrive entro il 10.10.2008
Quote di partecipazione
€ 220,00 a squadra
€ 110,00 per gli juniores
Pre-iscrizione: quota ridotta a € 200,00 per chi si
iscrive entro il 10.10.2008.
Tutti i tornei sono riservati ai tesserati FIGB (agonisti e ordinari) o di Federazione estera.
CONDIZIONI ALBERGHIERE
con il Crowne Plaza Hotel (5 stelle)
Prenotazioni:
tel. 081.8136111 - fax 081.8136432
Due notti in pensione completa (dalla cena del 24
al pranzo del 26 ottobre 2008
– Per persona in camera doppia
€ 150,00
– Supplemento singola, al giorno
€ 20,00
Tre notti in pensione completa (dalla cena del 23
al pranzo del 26 ottobre 2008
– Per persona in camera doppia
€ 200,00
– Supplemento singola, al giorno
€ 20,00
Palazzo Reale di Caserta
Servizio di ristorazione a buffet.
Pasti singoli: per persona, per pasto
€ 15,00
Montepremi Torneo a Coppie Open: € 11.000,00 – Montepremi Torneo a Squadre Open: € 21.000,00
Comitato organizzatore: Vincenzo Fava, Ernesto Palermiti, Luigi Palmieri, Roberto Pennisi, Mario Schettino
Direzione tecnica: Massimo Ortensi - Direzione arbitrale: Maurizio Di Sacco
PRE-ISCRIZIONI E INFORMAZIONI
Bridge Club Caserta - Via Marconi, 9 - 81100 Caserta
Tel. 3291115494 - 3495872074 - 3334876699 - Fax 082.3357798 - email: [email protected]
45
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europei - Federazione Italiana Gioco Bridge