EUROPEI A PAU 2008 Un Argento che sa di oro Alberto Benetti inalmente è successo: le Azzurre sono riuscite a risalire su quel podio dal quale mancavano da 15 anni. E sono salite sul gradino appena al di sotto di quello più alto andato alla Francia. Questo finalmente è successo iniziale potrebbe far pensare ad un qualcosa di occasionale e casuale. Invece, no! Le Azzurre hanno conquistato un Argento che è frutto non solo di classe e di capacità individuale, ma anche e soprattutto di un lavoro di equipe condotto con serietà e spirito di sacrificio. Gianna Arrigoni, Caterina Ferlazzo, Gabriella Manara, Gabriella Olivieri, Simonetta Paoluzi e Ilaria Saccavini, hanno dimostrato di essere una squadra nel senso più ampio della parola. Una squadra in grado di dare altre grandissime soddisfazioni ai tifosi italiani in ogni occasione in cui si troverà a competere con tutte le più forti compagini europee e non. Che le nostre giocatrici non avessero nulla da invidiare a nessuno, è una cosa della quale ero convinto da anni. Ne ero convinto e lo scrivevo spesso ricevendo critiche da chi, parlando più per sentito dire che per cognizione di causa, leggeva i miei articoli. Quello che non riuscivo a capire era perché, immancabilmente, succedesse un qualcosa che impediva alle nostre di raccogliere quanto, almeno secondo me, meritavano. Ma che non lo abbia capito io, poco male. L’importante è che l’abbiano capito due persone alle quali vanno i meriti di questa vittoria esattamente come vanno alle giocatrici. Parlo, ovviamente, di Guido Resta e di Dano De Falco. Le grandi capacità organizzative e l’impegno del primo, la capacità di creare gruppo e il supporto tecnico offerto alle giocatrici del secondo, sono stati elementi determinanti di questo grande successo della Nazionale ladies. Unico neo, per loro, l’eccessivo e travolgente entusiasmo specie se manifestato in spazi ristretti dove, oltre ai due citati pesi F 4 massimi, soggiorna per ragioni attinenti i suoi compiti istituzionali, anche Gianluca Frola che, notoriamente, non è un mingherlino. Devo dar atto, obtorto collo, anche dell’importante ruolo svolto da Filippo Palma che ha messo a disposizione delle Azzurre, oltre ad un entusiasmo e ad un ottimismo contagiosi, anche la sua casa di campagna, sede ideale per lavorare ed allenarsi a dovere anche perché, mi si dice, oltre a vivere in una atmosfera in cui si lavora alla grande, nella sua dimora si mangia anche alla grande. Il fatto che io debba citare la cosa solo per sentito dire, spiega ampiamente l’obtorto collo. Le nostre hanno condotto un Campionato stupendo. Mai una sconfitta devastante, mai una crisi più o meno prolungata, mai un momento di tensione interpersonale. A parte, un attimo fuggente, vissuto dopo la sconfitta con l’Olanda, non sono mai scese al di sotto della terza posizione in classifica. Classifica che le ha viste condurre per ben sei turni non consecutivi. Sono sempre andate in doppia cifra e, cosa più importante di tutte, hanno vinto tre dei quattro incontri che le vedevano opposte a formazioni che nell’ultimo ventennio, hanno dominato la scena non solo europea ma, spesso e volentieri, anche mondiale. Perdenti di misura e, secondo me, immeritatamente, con l’Olanda, hanno vinto con la Francia in piena fase di recupero, hanno sconfitto la Germania quando le tedesche erano prime e apparentemente irraggiungibili e loro seconde e, nell’ultimo incontro di Campionato, hanno travolto l’Inghilterra eliminando così dai Mondiali in Brasile una pericolosa concorrente per il Podio. Sia l’Inghilterra, partita alla grandissima e poi naufragata, sia la Germania, che a metà Campionato sembrava fuori dalla portata di tutti, sia la Francia, che ha vinto grazie ad un finale super, ma che ha molto stentato nella fase iniziale, hanno sofferto di alti e bassi. Le Azzurre no! Sono rimaste sempre saldamente nelle posizioni di vertice senza dar mai cenni di cedimento. Si, è proprio un Argento che vale Oro. Fare una classifica di merito tra le tre coppie presenti, sarebbe decisamente fuori luogo. L’unico dato oggettivo è questo: tra la coppia italiana meglio classificata nella Butler: Arrigoni-Olivieri, none, e quella di Manara-Ferlazzo, diciottesime, c’è solo uno 0.13% di differenza con le romane al 5% dalle meglio piazzate. Da notare che l’Italia è l’unica Nazione ad avere tutte e tre le coppie tra le prime 18 della Butler. Ma il fatto che non voglia fare una classifica di merito tra le tre coppie, non mi impedisce comunque di parlarne. Lo farò in ordine butleriano. Arrigoni-Olivieri: sono, da anni, l’asse portante della nostra Nazionale. Le ho viste in azione per la prima volta a Maastricht dove salvarono quella Na- Le Azzurre e lo staff tecnico dinanzi alla sede di gara. zionale da un tracollo colossale. Da allora sono ulteriormente migliorate. Oltre ad una conoscenza approfondita del sistema ed alle grandi doti individuali, il loro punto di forza è, per ragioni diverse, il tavolo. Gabriella non si sente seconda a nessuna e, pur sempre mantenendo un atteggiamento sportivo ed eticamente ineccepibile, in qualche modo riesce a far sentire questa cosa alle avversarie che, specie le più blasonate, spesso e volentieri accusano. Gianna, al contrario, sembra sempre che stia giocando in casa di amici all’ora del tè e questo, oltre a dare alla nostra una calma ed una lucidità che poche possono vantare, induce qualche avversaria (ormai però dovrebbe conoscerla), a prendersi qualche libertà di troppo che la nostra, trasformandosi da gentile padrona di casa in killer spietato, non esita a castigare. inciso neanche in minima parte sul loro rendimento, anzi. Se non c’è da stupirsi che, singolarmente, siano rimaste a grandi livelli, c’è invece da alzarsi in piedi ed applaudire questa coppia blasonatissima che ha avuto l’umiltà, dopo decenni di fiori forte e niente più, di inserire nel loro sistema una serie di innovazioni suggerite da Dano e da loro accettate ed assimilate in tempi relativamente brevi. Oltre che sul piano del gioco, le due siciliane sono state, come al solito, grandi sul piano della creazione di quel clima di tranquillità e, allo stesso tempo, di concentrazione che è sempre elemento necessario ed indispensabile per ottenere dei buoni risultati. Non c’è da stupirsi che il loro ritorno in Nazionale ladies (del tutto casualmente in contemporanea col mio nelle vesti di cronista), abbia coinciso col ritorno della Nazionale al successo. Saccavini-Paoluzi: era, a mio giudizio, la coppia chiave della squadra e, lo confesso ora e lo ribadirò in seguito, quella nei confronti della quale avevo non certo delle perplessità (il valore delle due romane è indiscutibile) ma qualche velato timore di vederle travolte dall’infinità di relay e di gradini sui quali si basa il loro sistema che pure è a base naturale. Non solo non sono state travolte da niente ma, al contrario, sono state loro a travolgere, spesso e volentieri, le malcapitate avversarie. Da sottolineare anche gli enormi progressi fatti dalla coppia sul piano del rapporto interpersonale. Non solo qui di lacrimucce di varsaviana memoria non c’è stata traccia ma, al contrario, le due hanno superato velocemente e, soprattutto, veramente, i rarissimi momenti nei quali, com’è assolutamente normale nel nostro gioco, al tavolo c’è stata una qualche incomprensione. È davvero un peccato che non possano andare a Pechino per cause di piacevole forza maggiore: il terzo bambino di Ilaria, in Ottobre, avrà un paio di mesi. La loro mancanza si farà sentire. Di Guido Resta e di Dano De Falco si è già detto. Aggiungo solo che la Nazionale ladies non sarebbe potuta finire in mani migliori. Ultim’ora. Mi comunicano in questo momento che il bambino di Ilaria è nato oggi (6 Luglio). In Ottobre, quindi, di mesi ne avrà tre ma la sostanza non cambia. Pur non spiegandomi come le sia venuto in mente, conoscendo bene Lauria, di chiamarlo Lorenzo, faccio alla neomamma i più sentiti auguri a nome di tutti i responsabili e i redattori della Rivista. Ferlazzo-Manara: Gli ultimi successi della Nazionale ladies, Bronzo di Mentone 93 e Oro di Mentone 2003, avevano visto questa coppia tra le protagoniste degli stessi. Questi anni vissuti lontano dalla Nazionale non hanno Cosa possiamo attenderci per il futuro? Secondo me grandi cose. Le nostre, lo ripeto per la centesima volta in carriera, non sono seconde a nessuno. È possibile che qualche singola giocatrice o qualche coppia abbia un qualcosa in più ma, credetemi, oggi non c’è nessuna squadra, ad eccezione di quella francese e di quella americana, che possa contare su tre coppie di pari valore delle nostre tre schierate a Pau. Se anche in futuro, come qui, le nostre giocatrici, in questo aiutate da Resta e De Falco, non saranno vittime di scivoloni psicologici, il successo di Pau non passerà alla storia del Bridge come un avvenimento casuale ed isolato. Per ora, comunque, godiamocelo. CRONACA Questa cronaca è stata scritta a Pau giorno per giorno. Per cercare di trasmettere gli stati d’animo e le sensazioni provate in diretta, ho scelto di non apportare modifiche a quelle parti che, se scritte a risultato acquisito, sarebbero state scritte diversamente. Le ladies arrivano a Pau quando il Campionato Open è già iniziato da 5 giorni. La prima impressione che ho, incontrandole la sera precedente l’inizio del Campionato, è ottima. Mi sembrano tutte, senza eccezioni, motivate, concentrate e tranquille al punto giusto. Alcune di loro, forse ricordandosi di me in altri tempi, mi chiedono notizie su possibili luoghi da visitare a Pau e dintorni nel giorno di riposo. Purtroppo, ormai contagiato da anni di viag- gi fatti insieme ai loro colleghi maschi, posso solo spiegar loro la strada per raggiungere la sede di gara. Parlare a delle donne, per altro più giovani di me, dell’Aubisque e del Tourmalet, ovvero dei due passi che sono entrati nella leggenda del Tour de France per le imprese di Bartali, Coppi, Bahamontes e Charlie Gaul e Pantani, mi sembra fuori luogo. E poi, trascorrere il giorno di riposo percorrendo in macchina le strade della leggendaria tappa pirenaica Pau-Luchon, non sarebbe comunque una grande idea. Capire veramente quali siano le loro ambizioni in questo Europeo, è impresa pressoché impossibile. La parola d’ordine è una sola: “siamo qui con la speranza di arrivare seste”. Per carità, non dico che questo non sarebbe già un buon risultato, visto che non lo si è raggiunto negli ultimi due Europei, ma sono convinto che queste sei, che sono reduci da un’ennesima seduta di allenamento full immersion, possano fare ancora meglio. Le francesi campionesse in carica, le tedesche vice campionesse del mondo, le olandesi vincitrici ad Antalya e le inglesi vincitrici a Malta e a Tenerife 2001, hanno, in linea puramente teorica, maggiori possibilità delle nostre. Io però resto convinto che il valore intrinseco delle nostre coppie sia, francesi a parte, superiore a quello di ognuna delle altre tre squadre. Importantissimo partire bene e poi… sperare. E una partenza come questa da parte della nostra Nazionale donne non l’avevo mai vista. Anche quando alla fine i risultati non erano stati da disprezzare (vedi Tenerife 2001 e Salso 2002), le nostre non erano mai partite così bene. Evidentemente il lavoro dei nostri tecnici e l’impegno delle giocatrici stanno dando dei frutti. Dopo due turni, l’Italia in gonnella (anche se qui di gonne, tra divisa e libere scelte, non se ne vedono molte) è al comando della classifica e, alla fine della prima giornata, è terza. L’incontro più importante è stato senza dubbio il primo. Innanzi tutto perché era, appunto, il primo e, si sa, chi ben comincia… e poi perché la squadra che incontravamo, la Polonia, è una di quelle con le quali, in linea teorica, dovremmo ritrovarci a lottare per la conquista di un posto per i Mondiali. Fare 21 punti contro una squadra esperta e quotata come quella polacca è importantissimo sia sotto l’aspetto numerico che psicologico. La cosa fa ovviamente immenso piacere a tutti i membri della spedizione italiana. A me lo fa doppio perché in due board: il primo e il decimo, si verificano due situazioni che mi fanno ben sperare per il futuro. 5 EUROPEI A PAU 2008 L’AVVENTURA DI PAU 2008 Board 1 - Italia-Polonia Dich. Nord. Tutti in prima 10 8 5 862 A F 10 5 3 D3 F74 R 10 9 7 74 R652 N O E S Gianarrigo Rona AD962 ADF RD2 87 R3 543 986 A F 10 9 4 In entrambe le sale si giocano 4 da Est. Come le nostre siano riuscite (probabilmente con la collaborazione della dichiarante polacca) a battere il contratto di due prese, non so dirvi. Posso invece dirvi come ha fatto la Saccavini a fare 11 prese. Attacco quadri preso di Asso al morto per lo scarto del Re dalla mano. 10 di picche a girare per il Re di Sud che torna ancora quadri. Dama di mano, eliminazione delle restanti atout, scarto di due fiori su due quadri e impasse a cuori. Ilaria paga in tutto una picche ed una cuori (il Re non cade sull’Asso). In sostanza il guadagno del board deriva dal fatto che Ilaria ha indovinato le picche. Ma quello che mi ha sorpreso e fatto piacere davvero, è stato vedere come le nostre abbiano chiamato questa manche. OVEST NORD Paoluzi – 2 3 (2) 3 SA (4) EST SUD Saccavini passo passo passo passo 1 2 SA (1) 3 (3) 4 passo passo passo fine 1) relay 2) ho una corta (vuoto, singolo o doppio) 3) relay 4) doppio a fiori Quando dicevo che mi è piaciuto moltissimo come le nostre abbiano chiamato questa manche, non mi riferivo tanto all’aspetto tecnico della dichiarazione (pur apprezzabilissimo) ma a quello temporale e stressatorio. Sono assolutamente convinto che l’utilizzo di un sistema che sia in grado di farci venire a conoscenza di un grandissimo numero di informazioni utili per trovare il giusto contratto, sia cosa buona e giusta. Ma sono altrettanto convinto che se per 6 ome sempre le impressioni a caldo possono essere influenzate dalle suggestioni che si rincorrono, si accavallano, si contraddicono, possiamo proprio dire “mano per mano” in una altalena di entusiasmi e depressioni passionali ed irrazionali. Venerdì a Pau è stata vissuta una giornata di gioia e di scoramento assieme. Gioia indescrivibile per la medaglia d’argento del Pink Team, ottenuta con una autorevolezza che non lascia spazio a discussione alcuna, colpo apoplettico evitato per un capello alla segnatura dei 17 IMP alla penultima mano che hanno permesso ai Senior di qualificarsi per i mondiali di San Paolo, scoramento assoluto alla chiusura della nefasta giornata dell’Open, che sembrava prodromica ad una drammatica e clamorosa esclusione dai mondiali. Sabato l’incontro perfetto che faceva saltare tutte le percentuali che sembravano non lasciare spazio alcuno e qualificazione raggiunta. Le considerazioni da fare e le conclusioni da trarre da questa avventura europea sono molteplici. C La nazionale femminile riconquista una medaglia agli europei dopo il bronzo di Mentone 1993 (anche se non si può naturalmente dimenticare la vittoria ottenuta nel 2003 nell’europeo transnazionale a squadre) e proprio l’autorevolezza con cui è stato conquistato questo argento ci dice che la nostra squadra è maturata proprio come squadra, al di là del valore dei singoli che non è mai stato in discussione. La serenità, la consapevolezza dei propri mezzi, la tenacia e la risolutezza, la fiducia nelle compagne sono state le armi vincenti. Gianna Arrigoni e Gabriella Olivieri, Caterina Ferlazzo e Gabriella Manara (sempre presenti nelle tre competizioni che ci hanno portato allori), Simonetta Paoluzi e Ilaria Saccavini sono state grandi (in una competizione di altissimo livello tecnico che ha visto soccombere e non acquisire neppure il visto per i mondiali due supercorazzate come Inghilterra e Olanda ed ha visto la Germania vicecampione del mondo agguantare la qualificazione praticamente all’ultimo board) e meritano il plauso incondizionato di tutto il bridge italiano. Le ragazze sono state meravigliose, con una punta di merito in più per Ilaria, che tra poco più di un mese darà alla luce il suo terzogenito (una medaglia,questa sì, di valore ineguagliabile) e che ha offerto una prova straordinaria di bravura, di tenuta e di carattere. Ma lasciatemi dire che giusto merito va dato alla guida delle ragazze, che anche al di là di ogni polemica, ha tirato dritto per il percorso che aveva tracciato e le ha portate al grande risultato. Guido Resta ha dato un’anima alla squadra, Dano De Falco ne ha costruito e affinato la tecnica, Filippo Palma, responsabile del Settore Squadre Nazionali non ha lesinato supporti, la Federazione li ha assecondati, credendo fermamente nel progetto. Quel piccolo carrettino, partito da Salsomaggiore nel 2002, si è trasformato in un carro trionfale, sul quale ora vorrebbero salire anche coloro che contestavano l’impiego delle risorse e ne cassandravano (scripta manent) l’inutilità. Oggi comunque è festa grande e c’è posto per tutti, anche perché un ravvedimento se pur forzato è sempre un ravvedimento. La Squadra Senior si è qualificata per i mondiali con un colpo di coda veramente incredibile che ha fatto acquisire un traguardo che sembrava ormai irraggiungibile, dopo una prima parte di gara eccellente che aveva aperto aspirazioni da podio. Il merito maggiore è stato quello di averci creduto fino in fondo, di non aver mai mollato, giocando carta su carta sino a quella benedetta penultima smazzata che, regalandoci ben 17 IMP, trasformava l’amarezza e la delusione in una gioia incontenibile. Ho ancora nelle orecchie l’urlo liberatorio, cui ha dato il la un commosso e felice Capitan Giovanni Maci, che è uscito da “Casa Italia” dove, alla plancia dei computer di Luca Frola, in uno spazio di dieci metri quadrati, eravamo tutti accalcati per seguire in diretta le fasi dell’incontro. Un bravo di cuore a Franco Baroni-Marco Ricciarelli (che tra l’altro ha sofferto le pene dell’inferno per una colica renale che lo ha afflitto per quasi tutto il periodo), Bobo Cambiaghi-Arturo Franco, Ezio Fornaciari-Carlo Mariani che hanno raggiunto l’obiettivo minimo prefissato in un campo agguerritissimo che ha visto soccombere e non ottenere la qualificazione per i mondiali persino le due squadre favoritissime della vigilia, i pluricampioni di Germania e Francia. A Giovanni Maci i complimenti più sinceri per la pazienza, la perseveranza e la tenacia con cui ha creduto nel risultato, mantenendo la squadra compatta sino in fondo. La Squadra Open, la nostra ammiraglia, che veniva da un record di sette vittorie consecutive conquistate dal 1995 al 2006, ha ceduto il passo alla Norvegia, campione del mondo in carica. Per una serie di considerazioni, legate alla legge dei grandi numeri, al rinnovamento parziale della formazione, al campo dei competitori sempre più agguerrito, alla nuova formula di gara che sicuramente non ci favoriva, l’ottavo titolo poteva anche non starci, nelle previsioni della vigilia, anche se la quota dell’Italia vincente era sicuramente parecchio gettonata, ma la qualificazione ai mondiali non poteva certo essere messa in discussione. Ebbene contro qualsiasi previsione la nazionale ha dovuto lottare con i denti per guadagnarsi la qualificazione, obbligandosi a giocare l’incontro perfetto all’ultimo turno di gara, contro la Germania in lotta per il titolo, in una situazione che obiettivamente si era fatta drammatica, sempre sportivamente parlando. Non vale dire che contro di noi tutti hanno giocato col sangue agli occhi, perché una vittoria contro l’Italia vale un campionato, la squadra ha giocato male e questo va detto fuori dai denti, non al di sotto, ma molto di più, del proprio standard. Ha avuto alti (pochi) e bassi (molti) cui non eravamo abituati (anche se la sconfitta di Shanghai aveva suonato un campanellino). L’impegno non è mai mancato, ma si sono evidenziate crepe inaspettate e insospettabili sulla tenuta nervosa complessiva, sotto il peso di un opprimente macigno psicologico, di cui non ci si è riusciti a liberare se non fortunatamente alla fine, quando i nostri moschettieri hanno offerto uno spettacolo di classe sopraffina, seppellendo i malcapitati, fortissimi, tedeschi sotto una valanga di IMP. La qualificazione infine è arrivata e la sofferenza (anche dei quattro tifosi romani, guidati da Oriella Ghelli, giunti a Pau gli ultimi due giorni appositamente per sostenere gli azzurri) si è trasformata in gioia, grandissima gioia, perché un campionato del mondo senza l’Italia sarebbe stato impensabile. Ho visto i nostri campioni sciogliersi in un pianto liberatorio e gioire per la qualificazione, quasi avessero scacciato una maledizione. È chiaro che ora qualcuno farà processi ed emetterà sentenze, come del resto anticipato sin da prima dell’inizio e durante la gara, sulla formazione, sulla responsabilità tecnica, sulla stessa Federazione. A livello tecnico e federale saranno ovviamente fatte le considerazioni del caso e verranno tratte le relative conclusioni, ma per una prestazione opaca, che comunque non va dimenticato ha fruttato la qualificazione ai mondiali (e se si guarda alla lista delle grandi escluse ci si rende conto della durezza della gara, acuita dalla nuova formula che ha reso spettacolare ed eccitante il campionato, ma non lascia più spazio alla minima rilassatezza), non si può buttare nella spazzatura una guida tecnica ed una squadra che hanno inanellato dieci anni di trionfi in tutto il mondo, divenendo l’immagine della disciplina del bridge, e che si apprestano ad affrontare le Olimpiadi di Pechino per tentare di vincere l’oro per la terza volta consecutiva. Un grazie di cuore ed un forte abbraccio a tutti loro. L’Italia è l’unica Federazione che è riu- scita a qualificare tutte e tre le squadre per i Campionati del Mondo ed ha vinto con largo margine l’Overall Ranking, ovverossia la classifica combinata delle tre competizioni. Questa è un’altra enorme soddisfazione e contribuisce a rafforzare ancor di più l’immagine del Bridge Italiano in Europa e nel Mondo, ribadendo la posizione della FIGB come modello trainante della disciplina, tenuto conto che anche negli Juniores siamo vicecampioni del mondo e d’Europa in carica. Dobbiamo di ciò essere tutti fieri ed orgogliosi e gioirne tutti assieme. Infine va sottolineato che il Campionato di Pau, al di là del record di partecipazione raggiunto in tutte le tre categorie, ha avuto sotto l’aspetto tecnico-organizzativo un successo senza precedenti. Senza ovviamente nulla togliere alla Federazione Francese e alle Autorità di Pau, che sono state veramente superbe nella preparazione e nell’organizzazione dell’evento, gran parte del merito va ascritto ai nostri tecnici, ormai parte integrante dello Staff EBL, posti a presidio dei vari settori operativi. Il prof. Gianni Baldi ha realizzato un bridge rama di alta spettacolarità, che ha lasciato stupefatti gli spettatori e che ha introdotto una nuova via di comunicazione, dal momento che attraverso internet, da casa, si può seguire tutto ciò che avviene in loco, sia la smazzata che tutti gli score paralleli in tempo reale. Le Federazioni Francese, Olandese, Svedese, Polacca, oltre ovviamente alla nostra, hanno trasmesso in tempo reale il bridge rama di Baldi attraverso i loro siti, i francesi addirittura collegando il commento dalla sala. Un successo strepitoso che apre vie impensabili alla diffusione del bridge. Gianni Bertotto è stato l’assistente del General Manager Ton Kooijman. Antonio Riccardi, Head Tournament Director della EBL, è stato l’Arbitro Capo del campionato, coadiuvato da Maurizio Di Sacco. Gianni Baldi, ovviamente, sovrintendeva il bridge rama con l’aiuto di Chicco Battistone. Guido Ferraro si divideva equamente nel duplice ruolo di commentatore del rama e componente del Comitato d’Appello. Tutto il sistema operativo e tecnologico del campionato era sotto la direzione di Duccio Geronimi e di Manolo Eminenti, la duplicazione (oltre 40.000 board) è stata coordinata da Monica Gorreri con Franco Crosta, Vanessa Allodi e Monica Saini, il Main Office nelle capaci mani di Fulvio Colizzi, coadiuvato da Gianluca Barrese, il team dell’Ospitalità guidato da Silvia Valentini, la segreteria affidata a Marina Madia e Gildana Caputo, con Federica Zorzoli addetta alla tesoreria, i Lavazza’s Boys & Girls hanno gestito da par loro la somministrazione del caffè ai partecipanti. Paolo Walter Gabriele ha presieduto la Commissione Medica e le operazioni Antidoping. Annamaria Torlontano è stata, come sempre, la signorile cerimoniera dell’evento. È pleonastico dire, ma è sempre meglio evitare dubbi al riguardo, che ovviamente tutti gli oneri relativi al personale sono stati a carico del Comitato Organizzatore. Un ringraziamento particolare voglio esprimerlo a Gianluca Frola che per due settimane se ne è stato chiuso tutti i giorni per dieci ore filate, nella saletta di “Casa Italia” per coordinare (nel modo magistrale di cui tutti i “contatti” hanno potuto prendere atto) il lavoro di broadcasting effettuato da BBO, spesso sommerso, se non trovandosi in braccio, nel vero senso della parola, data la ristrettezza del locale, i vari capitani, coach, giornalisti, presidenti e terze coppie, oltretutto irrequieti e petulanti, nonché a Eria Franco, Robin Fellus e Fabio Lo Presti che hanno svolto in modo eccellente il massacrante lavoro di scoring e recording con computer e bridgemates degli incontri delle squadre italiane. Né posso dimenticare Alberto Benetti che mai come questa volta ha condiviso la forma scritta che gli attiene per compito istituzionale con quella parlata, anzi urlata da vero tifoso ultrà, Maurizio Di Sacco nel suo ulteriore aspetto di corrispondente dal fronte e i tifosi speciali Ago Madala e Riccardo Fornaciari che hanno sostenuto i nostri ragazzi e le nostre ragazze ininterrottamente dall’inizio alla fine (con buona pace di Frola). “Well done”, come si dice all’inglese. Personalmente sono ancora un poco stordito dal susseguirsi di tutte le emozioni vissute da tifoso incallito e ovviamente parziale che si consumava tra l’esaltazione del cammino sempre più confortante delle ragazze e l’ansia del percorso sempre più ad ostacoli dei ragazzi, che mi ha fatto spesso ripetere “se non fossi sicuro, comincerei a preoccuparmi”, ma alla fine sono felice per come complessivamente ci siamo comportati e soprattutto sono felice perché sono state le nostre meravigliose ragazze a toglierci, come si suol dire, le castagne dal fuoco e di ciò sono fiero ed orgoglioso. Ed ora con occhio fermo e sereno guardiamo a Pechino, dove dal 3 al 19 di Ottobre si disputeranno (negli stessi insediamenti che vedranno celebrarsi i Giochi Olimpici Estivi e le Paralimpiadi) i Primi Giochi Mondiali degli Sport della Mente, organizzati dalla International Mind Sport Games, con l’alto patrocinio del CIO e della GAISF. Nell’ambito dei Giochi si disputeranno le nostre Olimpiadi, dove saremo rappresentati dalla squadra maschile, femminile e senior, i Campionati del Mondo a Squadre Juniores, dove difenderemo il titolo di Vicecampioni conquistato a Bankok due anni orsono, nonché il Campionato del Mondo Under 28, gara destinata a venire riconosciuta dal CIO nel programma delle future Intellimpiadi, e cioè delle Olimpiadi degli Sport della Mente che, se Pechino otterrà l’auspicato successo, potrebbero vedere la luce già da Londra 2012. La WBF sta sopportando un grosso sforzo per garantire il successo dell’evento e tutti i giovani di tutte le nazioni presenti a Pechino saranno spesati di viaggio, alloggio e vitto. Sono certo che sapremo farci valere. In alto i cuori. 7 EUROPEI A PAU 2008 controgioco perfetto, incassano la 500, sono lo smentito più felice di Pau. Si continua con una netta vittoria sulla Grecia e con una sconfitta contro il Galles, squadra probabilmente in stato di particolare grazia visto che, nell’incontro d’esordio, ha quasi cappottato la Germania. ottenere questo risultato si debba sputare sangue in ogni board tra relay e gradini di risposta, sia molto meglio, per i non professionisti, giocare un sistema più facile che magari faccia incappare in qualche fuoricampo, ma che non porti allo sfinimento psicofisico dopo due o tre giornate di gara. Confesso (ne ho anche parlato con le dirette interessate) che avevo un grande timore che le due romane, che giocano un sistema a base naturale ma articolatissimo, si sarebbero sottoposte ad uno stress eccessivo e che non avrebbero retto. Sono stato smentito spesso ma mai con tanta tempestività, in modo così netto e con tanto piacere da parte mia. Nel primo board di questi Europei Simonetta ed Ilaria hanno dimostrato di essere assolutamente padrone del sistema dichiarando questa manche in 30 secondi senza dover ricorrere a conteggi con le dita contro il naso e senza doversi immergere in pensate chilometriche né da una né dall’altra parte del sipario. Se continua così… Un altro da me supposto tallone d’Achille delle squadre zzurre in generale, è quello di non aver a disposizione molti mezzi per castigare l’avversario che sporga il capino a livello basso. A smentire questa mia altra teoria, sono state, nel board 10, l’Olivieri e l’Arrigoni. Se l’incontro d’apertura ci a visto opposti ad una squadra con cui dovremmo, in teoria, lottare per un posto per San Paolo 2009, nel quarto dobbiamo affrontare l’Olanda, ovvero una squadra che, sulla carta, dovrebbe essere tra le quattro di categoria superiore (Francia, Germania e Inghilterra le altre tre) che il visto per il Brasile dovrebbero averlo già in tasca. Le olandesi, però, sino a questo momento sono andate maluccio ed una nostra vittoria pesante potrebbe allontanarle di molto alla vetta della classifica. Questa vittoria non arriva e, anzi, sino a quattro board dalla fine sembrava che fossimo noi quelli destinati a subire una brutta sconfitta. Ci trovavamo in questa situazione a causa dei risultati dei board 5 e 7. Nel primo per aver tirato uno slam che indovinando e/o in una giornata fortunata, si sarebbe fatto. Nel secondo per aver giocato una figura nel modo in cui va giocata ma che, in questa circostanza, è quello perdente. Board 10 - Italia-Polonia Dich. Est. Tutti in zona 832 F8 5432 AF65 OVEST NORD – Olivieri – 1 1 SA 2 passo contro contro RDF4 10 9 6 4 2 DF8 8 75 N AR53 O E R76 S D743 A 10 9 6 D7 A 10 9 R 10 9 2 EST SUD 1 1 passo fine passo contro passo Arrigoni Quando Gianna trasforma il secondo contro di Gabriella e le nostre, con un 8 Board 5 - Italia-Olanda Dich. Nord. NS in zona R94 D92 A R 10 9 4 R2 10 6 5 3 A872 N 54 R 10 7 O E D F6 S DF8753 10 9 6 4 DF AF863 87532 A In chiusa le olandesi giocano 4 e fanno 11 prese. In aperta Olivieri-Arrigoni dichiarano così: OVEST NORD EST Olivieri – passo passo passo passo fine 1 SA 2 4 4 5 SUD Arrigoni passo passo passo passo passo 2 3 4 5 6 4 di Nord indica fit in entrambi i colori con 3 cuori (non 4) e almeno 4 quadri. Non è certo uno slam sopra chance soprattutto perché non c’è il 10 di cuori (ma c’è un modo per appurare la presenza di questa carta tra quelle di NS?). L’Asso di picche si perde. Non si devono perdere cuori. In assoluto la linea tecnicamente più giusta per giocare la figura è partire di Dama e, fatta la presa dopo che questa è stata coperta dal Re e dall’Asso, tornare al morto e fare l’impasse al 10. Ma, appunto, questa è la linea corretta in assoluto. Quando però al tavolo ci si accorge che Ovest ha il singolo di quadri, non si può pensare che sia lui ad avere 3 carte di cuori? E quindi, visto che il Re deve essere in Est, non si può giocare per il Re secondo? Secondo me, sì. Ed anche secondo Giannina che, in base a questa convinzione (il Re secondo), è partita di piccola cuori vincendo con il Fante ma dovendo poi cedere comunque un’altra presa ad Est. Chi vuole si diverta a calcolare quanto il singolo di quadri in Ovest possa far variare la percentuale di riuscita della giocata tecnica (doppio impasse). Oltre Giannina, comunque, molti dei più forti giocatori presenti a Pau, sono convinti che, dopo aver visto una sola quadri in Ovest, quella perdente sia la linea da seguire. Se la linea giocata dell’Arrigoni in questa mano è comunque discutibile, quella nella quale va sotto in un 4 realizzato dalla Pasman in chiusa, è indiscutibilmente superiore a quella dell’olandese. Board 7- Italia-Olanda Dich. Sud. Tutti in zona 10 9 3 975 F 10 ARDF9 DF A64 N F842 10 3 O E A7532 RD964 S 32 764 R8752 ARD6 8 10 8 5 Una quadri si deve dare, quindi non si devono perdere 3 prese in atout. La Pasman,dopo aver tagliato la seconda quadri, gioca piccola picche verso il 10. La Ferlazzo entra di Fante e muove fiori. La dichiarante entra al morto da dove parte di 10 di picche, sulla piccola della Manara pensa una vita e poi mette il Re. In realtà bisognerebbe applicare, come ha fatto l’Arrigoni, la regola della scelta ristretta e giocare per DF di picche divisi. Prima ho parlato di linea indiscutibilmente superiore. Bene, vorrei precisare che questa affermazione non deriva da una mia convinzione per- Il podio delle Ladies. sonale, ma dal fatto che questa linea è stata seguita (oltre che da Giannina) da Duboin nell’incontro della Nazionale open e approvata da Versace nei commenti del dopogara. Quando l’Arrigoni e Duboin giocano in un certo modo e, come se ciò non bastasse, Versace dice che è quello giusto, che lo sia diventa indiscutibile. A Varsavia c’era l’incubo delle ultime mani. Qui almeno sinora, sembra che le cose vadano diversamente. Infatti non solo in questo incontro riusciamo ad accorciare le distanze negli ultimi board, ma anche nei due che seguono contro Ungheria e Portogallo, facciamo bene in finale, rovesciando il risultato in nostro favore nel primo e impinguendo il bottino nel secondo. Contro l’Olanda guadagniamo bene nei board 17 e 19. Board 17 - Italia-Olanda Dich. Nord. Tutti in prima R54 RF85 642 R92 AD982 10 9 R 10 9 3 75 6 N 7642 O E AF7 S A D F 10 4 F 10 7 3 AD3 D85 863 In aperta le olandesi arrivano a 3 SA dopo l’intervento a picche della Olivieri in Nord. Il contratto è infattibile ma Gabriella, tanto per non correre rischi, trova l’attacco che lo manda down di 2 prima che la dichiarante tocchi le carte: 10 di cuori. L’Arrigoni non ha esitazioni: entra di Asso e rinvia Fante di picche. Le prime 6 prese alla difesa. In chiusa le siciliane arrivano a giocare il contratto di 4 in assoluto infattibile anche questo ma sicuramente migliore di quello di 3 SA e, soprattutto, a differenza dell’altro, regalabile. E il regalo arriva subito: Nord attacca di Asso di picche e Caterina Ferlazzo muovendo nel modo giusto e con i tempi giusti, mette insieme 10 prese. E lo stesso fa la Manara in un 4 nel board 19. AR3 R54 F7643 R8 2 F87 982 D F 10 9 5 3 D 10 9 8 7 N A9 O E AD S 7642 F654 D 10 6 3 2 R 10 5 A Mentre la sua omologa in aperta non va oltre le 9, Gabriella fa così 10 prese: attacco a cuori preso di Asso al morto, picche all’Asso e impasse a quadri. Sud prende e torna ancora cuori per il Re della Manara che gioca quadri per l’Asso e fiori per l’Asso di Sud che continua cuori per il taglio del morto. Ora picche al Re. Scoperta la 4/1, Gabriella continua col Fante di quadri e ancora quadri per lo scarto di due fiori del morto. Sud taglia e qualsiasi cosa giochi, visto che non ha fiori, non può far più niente per battere la mano. Comunque gioca atout e la Manara, eliminate le picche, ha ancora il Re di fiori per entrare in mano e scartare l’ultima fiori del morto sulla quadri buona di mano. Si perde per 18 a 12 e una sconfitta contro l’Olanda ci può anche stare quando si è dimostrato di poter lottare alla pari contro una delle squadre più titolate dell’ultimo decennio e, soprattutto, quando si perdono solo V.P. (e senza colpa, direi) ma non concentrazione e voglia di lottare. Dopo aver dimostrato di saper battere una squadra di pari categoria e di poter lottare alla pari con una di supposta categoria superiore, nel settimo turno abbiamo l’occasione di poter dimostrare di essere capaci di far bottino pieno o quasi contro una squadra di categoria sicuramente inferiore. Dobbiamo infatti affrontare il Libano, squadra alla quale, neanche da parte di un tifoso sfegatato come me (adoro il Libano e i libanesi), si può riconoscere un ruolo superiore a quello di comprimaria in questi Europei. Diciamo subito che il risultato grosso c’è stato: 22 a 8 e che quindi le nostre hanno dimostrato di saper ben recitare anche il ruolo di killer di squadre deboli (specialità assoluta dei nostri Open in 7 Europei). Diciamo subito che non si è fatto bottino pieno, per colpa di un board nel quale la Paoluzi e la Saccavini, che ne hanno giocati 19 pressoché perfetti, hanno perso 17 imps. 9 EUROPEI A PAU 2008 conta 13 prese (in realtà sono 12 se non ci sono 7 carte di quadri in Nord) e dichiara il contratto che non si può battere con un taglio sull’attacco. Aspetto negativo della vicenda: si perdono 3 V.P. Aspetto positivo: si continua come se niente fosse e si macinano imps. Questo board porta in parità un incontro nel quale avevamo già guadagnato bene soprattutto grazie ad una coraggiosa manche chiamata dalle due romane. Board 5 - Italia-Libano Dich. Nord. NS in zona. A95 – A R F 10 5 4 3 R 10 8 84 R F 10 N AF98 10 7 4 3 2 O E 62 87 S D7632 F94 D7632 RD65 D9 A5 OVEST NORD EST Saccavini – passo passo passo passo passo fine 1 2 SA (1) 3 (3) 4 5 5 SA (5) SUD Paoluzi passo passo passo passo passo passo 1 3 (2) 4 (4) 5 5 7 SA 1) monocolore di almeno sesta di rever 2) interrogativa 3) 3 carte di picche 4) fissa le (4 avrebbe fissato le ) 5) tentativo di Grande. Ilaria ha subito un problema: visto che, nel loro sistema 1-3dà una mano normale di 14/17, non può certamente fare questa dichiarazione con una mano bomba come quella che ha. Allora decide, secondo tutti giustamente, di trattarla come una mano con 6 o più quadri e 18 o più punti. Con 5 quadri senza singoli ed un punteggio 18/19, le nostre aprono di 2 bilanciata forte. Sin qui la scelta della romana mi sembra inattaccabile. Una volta fissato l’atout a quadri, però, Ilaria forse spinge un po’ troppo quando fa un tentativo di grande pur avendo Simonetta negato il possesso di una carta chiave come il Re di picche quando ha saltato la cue bid in questo colore dichiarando 5 su 4. Anche Simonetta, da parte sua, è troppo affrettata nel dichiarare 7 SA soprattutto perché con il Re di in mano alla compagna (e si arriva ai famosi 18 punti), 7 sarebbero state di battuta, mentre a 7 SA si paga l’Asso di cuori. L’Azzurra però, convinta che la cue a ripetuta dalla compagna e il suo tentativo di grande slam, indicassero l’Asso in questo colore, praticamente 10 Board 2 - Italia-Libano Dich. Est. NS in zona. R 10 6 5 3 984 762 10 5 A7 DF6 F854 ADF8 92 N A 10 3 2 O E ARD3 S 972 DF84 R75 10 9 R643 Le nostre, in zona chiamano questo 3 SA che anch’io sono in grado di vedere che non è certo di battuta. Anzi... Però è giusto che lo chiamino, soprattutto in zona (la scommessa è nettamente in favore di chi tenta la manche) e quando in controgioco non ci sono Lauria e Versace o qualcosa del genere. Quando Est infatti dà inizio alle danze con quattro giri di quadri, Ilaria entrata in mano col Fante, gioca cuori per il Re e fa subito l’impasse a picche. Quando questo riesce, ripete immediatamente cuori assicurandosi 9 prese (4 fiori, 2 cuori, due picche e una quadri). Ancora un bello swing per le italiane nel board 8 dove le siciliane in aperta fanno 3 in EO mentre le due Azzurre in chiusa incassano 300 contrando 5 alle EO libanesi. Board 8 - Italia-Libano Dich. Ovest. Tutti in prima 73 RDF7543 93 32 F 10 8 R952 N A 10 9 2 A 10 6 5 4 2 O E D S 964 ADF75 AD64 86 RF87 R 10 8 Il board che riporta le nostre in zona 20 o più V.P., è il 15. Board 15 - Italia-Libano Dich. Sud. NS in zona A 10 2 RF62 10 R7632 RF43 A8 F862 D F 10 N O E S 85 D 10 5 4 3 R93 954 D976 97 AD754 A8 Aperta OVEST NORD EST Ferlazzo – contro 4 SUD Manara – surcontro fine – 2 1 passo Chiusa OVEST NORD EST Saccavini – passo passo passo – 2 3 (1) 4 SUD Paoluzi – passo passo fine 1 2 3 (2) 1) relay 2) 5/4 minima In aperta l’aggressività delle nostre non dà modo alle libanesi di trovare le picche. Una inevitabile presa di caduta fa scrivere 100 alle avversarie. In chiusa il passo iniziale di Est dà modo alle nostre di scambiarsi tutte le informazioni di cui hanno bisogno e di chiamare manche a Simonetta è una dei pochi dichiaranti che riesce a fare 11 prese indovinando le quadri. In totale sono 550 per noi. Si continua con altre due vittorie contro Russia e Islanda e, proprio mentre la Nazionale Open sta attraversando uno dei momenti più tragici della sua storia recente (Mercoledì nero di Shangai a parte: quella è una tragedia fuori concorso), quella femminile è in una posizione nella quale non si trovava da decenni: il primo posto in classifica in un Campionato Europeo. L’incontro con la Scozia ci dà la possibilità di isolarci al comando visto che l’altra squadra in fuga, l’Inghilterra, deve vedersela con la sempre temibile Danimarca. Il board 2 mi fa pensare che questa domenica nera degli Open, stia influenzando negativamente anche quella del- le donne. Board 2 - Italia-Scozia Dich. Est. NS in prima D 10 7 4 R93 97 RF98 AF653 8 N D F 10 8 2 A F 10 5 3 2 O S E D 4 7 A D 10 6 4 3 R92 A7654 R86 52 La felicità delle francesi. Aperta OVEST NORD EST Olivieri – 1 2 – passo passo SUD Arrigoni passo 1 SA* 3 SA passo passo fine OVEST NORD passo passo passo 1 2 SA (2) 4 SUD Arrigoni passo passo fine 2 (1) 3 (3) 1) almeno 5 e almeno 4 8/11 2) relay 3) 5/5 col singolo di * (6/10) Quando mi accorgo che la linea di gioco è obbligata (impasse a quadri e a fiori) e che 9 prese sono di battuta qualsiasi sia l’attacco di Giannina, penso che nel board si perderà. Non troppo visto che le EO sono in prima, ma si perderà perché le nostre, sicuramente, giocheranno un parziale. Invece no, anche le nostre chiamano 3 SA ma la Ferlazzo, sinora grande protagonista in positivo della marcia trionfale delle Azzurre, ha un colpo a vuoto e, fatte le 6 prese di quadri che le spettano, crede di contare 9 prese senza bisogno di fare l’impasse a fiori: un down. L’assoluta superiorità del contratto giocato dà a Gabriella la possibilità di sbagliare la Dama di cuori e di mantenere comunque l’impegno. In chiusa dopo l’attacco a fiori della Manara preso di Dama al morto, la Dama di cuori si deve indovinare pena la caduta del contratto. La scozzese la sbaglia e guadagniamo bene. Il nostro vantaggio diventa importante dopo il board 7. Board 7 - Italia-Scozia Dich. Sud. Tutti in zona Nel board 4 rimettiamo le cose a posto. Board 4 - Italia-Scozia Dich. Ovest. Tutti in zona 9754 D75 R 10 7 2 F3 EST Olivieri AR AF4 DF98 R642 10 2 N 93 O E A653 S A 10 9 8 5 DF863 R 10 8 6 2 4 D7 Mentre in chiusa le scozzesi chiamano 3 SA, in aperta si dichiara così: 95 D532 R3 F9863 D876 R 10 9 10 8 7 D 10 7 R4 864 O E AF954 S A54 A F 10 3 2 AF7 D62 R2 N In chiusa le scozzesi giocano un parziale a picche e le siciliane le costringono a sole 8 prese. In aperta Gianna e Gabriella applicano quella che ormai sembra essere una regola di questa squadra: “quando si ha la possibilità di fare manche, soprattutto in zona, chiamarla!” Al timone di 4 picche, la toscana prende l’attacco a fiori ed indovina subito passando il 10 per l’Asso di Est. A que- sto punto la difesa ha l’ultima possibilità di battere il contratto (la prima l’aveva avuta quando Ovest avrebbe potuto attaccare di Re di quadri). Est può giocare piccola quadri. Se non lo fa la dichiarante, indovinando a cuori, arriva a 10 prese (una perdente a quadri sparisce sulla Dama di fiori). Diciamo che quello di piccola quadri non è certo un ritorno impossibile ma Ovest torna di Asso e prosegue di piccola: Giannina sta bassa e, visto che il Re di picche è ben messo, mantiene l’impegno senza dover indovinare a cuori. Da notare che se fosse andata down avremmo perso 5 imp mentre, così, ne abbiamo guadagnati 12. Vale la pena di provarci sempre. L’incontro prosegue con una serie di swing per noi (pochi) o per loro (parecchi). Si spostano quasi 100 imp e si finisce col perdere di misura. Ma si mantiene la vetta della classifica e nell’incontro successivo contro la Rep. Ceca, le Azzurre giocano un gran bel match che vincono bene allungando ancora sulle inseguitrici. 9 imps li guadagna Simonetta Paoluzi mantenendo questo 4 fallito dalla sua omologa in aperta. Board 14 - Italia-Rep. Ceca Dich. Est. Tutti in prima 3 R85 D8642 D632 96542 AF3 R F 10 9 10 A R 10 8 N 10 6 2 O E 73 S F854 DF7 D974 A5 AR97 L’attacco di piccola quadri è preso al 11 EUROPEI A PAU 2008 morto di 9. La Paoluzi prosegue con picche alla Dama e, restata in presa. Tira l’Asso di quadri e poi Asso e Re di fiori e prosegue con fiori taglio. Dagli scarti capisce che le fiori sono 4/4. Dal morto gioca il Re di quadri ed Est scarta la sua ultima fiori. Ancora quadri per il taglio di mano (Est scarta cuori) e Fante di picche. Questa giocata consente alla dichiarante di vincere non solo con le picche divise, ma anche con la 4/1 in Est ovunque sia il Re di cuori. Est infatti, dopo aver incassato le atout, sarebbe stato costretta a giocare cuori sotto Re. Re che, come si vede, era invece ben messo. Fatica sprecata, dunque? Direi di no visto che nel board, comunque, si guadagna. Le Azzurre sono seconde quando, al 14° turno, dopo una sconfitta con Israele e una vittoria con la Danimarca, devono affrontare la Francia. Se qualcuno avesse voluto scommettere, quattro giorni fa, che a questo punto del Campionato la nostra Nazionale donne avrebbe incontrato la Francia in un match in cui noi fossimo stati al secondo posto in classifica e le Francesi campionesse in carica stessero lottando per un posto per San Paolo, credo avrebbe potuto spuntare una quota stratosferica sull’evento. Non credo che neanche il più scriteriato degli scommettitori avrebbe giocato questo evento in accoppiata, con un altro: il contemporaneo match dell’Open in cui gli Azzurri si battono per rientrare in corsa contro una Norvegia in fuga con altre squadre e noi in media. Il primo board dell’incontro che, giocato qualche secondo prima nell’Open, ci aveva fatto cadere in depressione per uno slam chiamato e non fatto dai nostri, ci fa tornare il morale alto quando viene giocato dalla Olivieri e dall’Arrigoni in aperta contro la Gaviard e la D’Ovidio ed in chiusa dalla Manara e la Ferlazzo contro la Cronier e la Willard. Non so se avete letto bene i nomi delle francesi: sono quelli delle quattro colonne inamovibili della Nazionale transalpina che è in cima al mondo da tre lustri e che ha vinto, negli ultimi due anni, un Mondiale ed un Europeo. Oggi possiamo, finalmente, giocare alla pari contro questi mostri e, magari, batterli. E lo si dimostra, come dicevo, subito. Board 1 - Italia-Francia Dich. Nord. Tutti in prima 8 D972 10 3 D 10 8 5 3 2 52 A R D 10 6 N 10 6 R5 RD964 O S E A852 AR96 F4 F9743 AF843 F7 7 È la nemesi di quanto appena successo nell’Open: qui sono le francesi a chiamare uno slam a picche, che la pur grande Catherine non può proprio fare, mentre le siciliane giocano manche. Si parte quindi bene e si allunga nel board 6. Board 6 - Italia-Francia Dich. Est. EO in zona – AD743 876 AF863 A R F 10 6 D7542 N F 10 8 6 2 O E 9 RF43 S R75 942 983 R95 A D 10 5 2 D 10 Aperta Simonetta Paoluzi 12 OVEST NORD EST SUD Gaviard Olivieri D’Ovidio Arrigoni – 1 fine – 2 * passo 4 passo 5 * (/) Chiusa OVEST NORD EST SUD Ferlazzo Cronier Manara Willard – 1 4 – 2 fine passo 3 passo 4 È uno di quei board che, in fase dichiarativa mette in evidenza quella che io considero una delle più importanti doti che un Campione deve possedere: la capacità di valutazione di una mano. In aperta Gabriella e Gianna dimostrano di saper valutare la potenzialità offensiva e difensiva delle loro mani, meglio di quanto non lo sappiano fare, almeno in questa situazione, due giocatrici supertitolate come la Cronier e la Willard. Mentre infatti queste ultime, in chiusa, abbandonano la lotta sul 4 delle siciliane, le nostre dichiarano 5. Meno 100 in chiusa, più 650 in aperta. Poi, nel board 8, sono le siciliane a fare una valutazione migliore della Gaviard e della D’Ovidio in aperta quando chiamano manche mentre le altre si fermano ad un parziale. Board 8 - Italia-Francia Dich.Ovest. Tutti in prima 42 F94 AR986 RD6 10 6 5 3 RD62 F4 432 N O E S D987 A 10 8 3 7 AF95 ARF 75 D 10 5 3 2 10 8 7 Con tre prese a cuori a disposizione i 3 SA chiamati da Manara-Ferlazzo si fanno senza eccessive difficoltà. Sin qui è stata una marcia trionfale. Ma le francesi sono pur sempre una delle due tre squadre più forti del mondo in assoluto e riescono a reagire con una classe e una grinta degne di loro. Reagire sì, ma non abbastanza da sovvertire il risultato che vede le nostre vincere comunque per 17 a 13. Siamo, ad oltre metà del cammino, soli al comando della classifica con 5 punti di vantaggio sulla Germania e ben 27 di margine-sicurezza per i Mondiali. Comunque vada a finire, direi che questo è uno dei momenti più belli della Storia della Nazionale femminile da decenni. Ma le ragazze non si montano la testa e non perdono certo per questo la concentrazione. Visto che, per ordine di scuderia, è obbligatorio continuare a considerare In aperta, dopo lo stesso inizio, il Fante di quadri viene coperto dalla Dama e dall’Asso di Nord che gioca tre giri di cuori e poi quadri per il Re dell’Olivieri che rinvia picche per l’Asso di Nord. La dichiarante incassa il 9 di quadri e poi prova a giocare fiori al Re. L’Asso è malmesso per lei e ben messo per noi e va down. Stessa situazione nel board successivo dove, ancora, le due Sud sono impegnate in 3 SA. Board 9 - Italia-Spagna Dich. Nord. EO in zona Gianna Arrigoni questo Campionato solo dal punto di vista della qualificazione per i Mondiali, l’incontro che, dopo un pareggio con la Turchia ed un’inaspettata sconfitta di misura con la Finlandia, ci vede opposti alla Spagna, quinta in questo momento, va considerato di primaria importanza. Quando affrontiamo le spagnole, siamo secondi in classifica visto che la premiata ditta Auken & Co, sembra avere innestato il turbo. Il match, inizialmente abbastanza tranquillo, si movimenta nella parte centrale quando le siciliane chiamano e fanno due manche a SA che vengono battute in aperta dall’Olivieri e l’Arrigoni. Board 8 - Italia-Spagna Dich. Ovest. Tutti in prima 9876 F 10 6 3 D5 A 10 2 A5 AR872 A973 98 DF32 N 95 O E R862 S D76 R 10 4 D4 F 10 4 RF543 In chiusa l’attacco di Ovest è a picche. Caterina entra di Re sul Fante di Est e gioca il 10 di quadri che non viene coperto da Ovest ed è catturato dal Re di Est che rigioca picche. La dichiarante prende con l’Asso secco del morto, gioca cuori alla Dama e Fante di quadri coperto dalla Dama e dall’Asso. Ora quattro giri di cuori (Est scarta una cartina di picche e una quadri) e, in presa col Fante, Ovest pensa bene di tornare piccola fiori per la Dama della compagna ed il Re di Caterina che così fa la mano. F873 75 F9876 R8 AR2 43 AR43 F976 D964 N D F 10 9 2 O E 10 S A52 10 5 AR86 D52 D 10 4 3 In entrambe le sale c’è l’attacco a cuori che va preso perché un Est lungimirante potrebbe virare a picche (come fa Lauria nell’incontro Open) battendo il contratto. Sia la Ferlazzo che la dichiarante spagnola, infatti, prendono e giocano fiori. Il contratto, come si vede è infattibile sia se Ovest entra di Re e torna cuori, sia se, stando Ovest basso, stia basso anche Est. Dove difendono le spagnole, invece, Ovest sta bassa, Est entra subito di Asso e rigioca cuori. Quando è la volta di Ovest di entrare a fiori, quest’ultima non ha più cuori da giocare per battere il contratto. Le Azzurre in aperta, al contrario, non sbagliano e la spagnola è down. Nel board successivo potremmo allungare ulteriormente perché in aperta si chiama una manche ignorata in chiusa. Board 10 - Italia-Spagna Dich. Est. Tutti in zona 10 7 2 – AD7643 A R 10 4 F865 AR864 R5 D8 AD93 N 10 7 5 O E F92 S F32 R4 DF932 10 8 9765 Ilaria Saccavini Non sarà di battuta ma, a mio avviso, la manche a quadri in zona va chiamata. Dovendo pagare il Re di atout e una picche, non si devono perdere fiori. Cosa possibile solo a carte viste ma impossibile per due dichiaranti che conoscono le percentuali come Gabriella Olivieri e Alfredo Versace che va, anche lui come lei qui, down nell’Open. Si continua con colpi buoni e cattivi ma si finisce comunque col prevalere per 17 a 13. A sei turni dalla fine, dopo una sconfitta di misura con la Svezia e una bella vittoria sull’Irlanda incontriamo la Croazia con la quale non abbiamo certo una tradizione favorevole. Ma qui, ormai lo si è capito, la musica è diversa. Ci avvantaggiamo subito al board 1. Board 1 - Italia-Croazia Dich. Nord. Tutti in prima 10 5 10 9 8 7 A9842 42 764 A982 N AF32 D O E D 10 7 5 3 S R F 10 9 7 6 5 3 8 RDF3 R654 RF6 AD In chiusa la Ferlazzo e la Manara giocano, in EO 4 lisce meno 1. In aperta, dopo che l’Arrigoni ha contrato l’apertura di 1 della Pilipovic, la Sver dichiara 5 e se le gioca contrate dopo che l’Olivieri è passata sul secondo contro della compagna. Il top assoluto nella mano lo prendono Bocchi e Duboin nell’incontro che vede l’Italia opposta alla Repubblica Ceca nell’Open. 13 EUROPEI A PAU 2008 OVEST NORD EST Bocchi – 4 passo 1 4 fine passo passo contro SUD Duboin contro passo Evidentemente Est non sa che il 4, in questa situazione, è una dichiarazione assolutamente naturale. La scambia per una strana licita che sottintenda il fit a quadri e quindi riporta nel colore. Ovest che crede di aver detto quello che aveva da dire, non trova alcuna ragione per togliere il contro a 4 ed i nostri incassano la millesette. L’incontro, iniziato bene, finisce benissimo. A 4 board dal termine allunghiamo decisamene. Board 17 - Italia-Croazia Dich. Nord. Tutti in prima D 10 8 R876 84 10 8 7 3 952 A F 10 9 5 2 AF72 – A643 N 43 O E 10 9 6 S RDF5 RF7 D RD53 A9642 In chiusa le croate giocano 4 e le fanno. In aperta la dichiarazione è questa: OVEST NORD EST SUD Sver Olivieri Pilipovic Arrigoni – passo passo passo passo passo passo fine 1 2 (1) 2 (3) 3 (5) 3 (7) 4 (9) 5 SA (11) passo passo passo passo passo passo passo Si raggiungerà pure un contratto non certo di battuta, ma questa licita ci piace. Il contratto, comunque, diventa più abbordabile quando Est attacca di Asso di picche e ritorna nel colore per il Re del morto. Gabriella pensa giustamente che Est, se avesse avuto il Re di cuori, probabilmente non si sarebbe tirata l’Asso di picche in attacco e quindi, dopo aver scartato la terza picche di mano sull’Asso di fiori, fa girare la Dama di cuori, entra in mano tagliando una fiori, tira l’Asso di cuori e, con 5 prese già fatte, fa le altre 7 che le servono a tagli in croce. Las cinco de la tarde, come si sa, è l’ora della verità. Ed è proprio a quest’ora che la Nazionale Italiana, dopo un bye deve dimostrare, anche se ormai non credo ce ne sia più bisogno, di essere una Grande Squadra. Si gioca su BBO contro la Grande Germania della Auken e della Von Arnim, una squadra che ha vinto tutto quello che c’era da vincere negli ultimi 15 anni e che qui sta dominando questo Campionato pur dopo una pessima partenza contro il Galles (6 a 24). Le Azzurre sono l’unica squadra che, sino a questo momento, ha retto il ritmo delle tedesche. Credo che questo sia il match più ad alto livello giocato da una Nazionale femminile italiana negli ultimi trent’anni. In aperta l’Olivieri e l’Arrigoni sono NS contro la Auken e la Von Arnim. In chiusa la Saccavini e la Paoluzi devono vedersela con la Schraverus e la Alberti. Non amo le mani il cui risultato dipenda da un errore marchiano o da una situazione per cui si arrivi, per motivi legati al sistema giocato, a raggiungere un contratto anziché un altro. Adoro quelle nelle quali il risultato dipenda da una migliore valutazione delle potenzialità offensive e difensive della pro- pria linea. Board 2 - Italia-Germania Dich. Est. NS in zona ARF8654 86 – AD93 9 72 N R F 10 9 AD752 A8762 O S E RD4 10 6 4 F82 D 10 3 43 F 10 9 5 3 R75 Aperta OVEST NORD EST SUD Von Arnim Olivieri Auken Arrigoni – 4 fine – 4 1 5 Chiusa NORD EST Paoluzi Schraverus Saccavini Alberti – 2* 5 – 4 fine 1 passo passo passo * (fit e corta) 5 fatte in zona in aperta e 5 –2 in chiusa. 11 per noi. Questo board, trionfale per le azzurre che impostano da qui la vittoria contro il wunderteam tedesco, è uno dei più tragici degli ultimi anni per la nostra Nazionale Open. Gli Olandesi in NS, arrivano a dichiarare 6, contratto che si batte solo incassando due cuori sull’attacco. Con attacco picche (quello prodotto in realtà) il dichiarante, visto che le fiori sono gentilmente divise in parti 1) No 4 carte di picche e mano non di rever 2) relay 3) 4 o + carte di quadri 4) relay 5) 6, 4 mano minima 6) relay 7) singolo o vuoto a fiori 8) cue bid 9) cue bid di primo giro a cuori (Asso) 10) richiesta d’Assi 11) 2 Assi e vuoto a fiori. 14 SUD OVEST 2 2 (2) 2 SA (4) 3 (6) 4 (8) 4 SA (10) 6 Gabriella Olivieri passo 5 Gabriella Manara LA PAROLA AL CT LADIES Guido Resta ono stati molti i commenti scaturiti dal risultato della nostra Nazionale Femminile a Pau. L’argento di Arrigoni-Olivieri, FerlazzoManara e Paoluzi-Saccavini ha costituito risultato, per i più, sorprendente ed eccezionale. Sorpresa quindi e casualità? Mi sento di dire, invece, che il tutto è il risultato di un lavoro, splendidamente coordinato da Dano De Falco, realizzato da tutto un gruppo di atlete che, abbandonato un certo tipo di mentalità, ha fatto un vero e proprio salto di qualità, entrando in una dimensione di impegno quasi professionale. La preparazione, gli allenamenti, gli approfondimenti, i sacrifici, uniti al giusto maturare dello spirito di coppia ed ancor più di squadra, hanno corroborato sempre più il nostro team che è finalmente sceso in campo con la sicurezza di essere la squadra da battere, ma con l’umiltà per combattere contro tutti, senza perdere la concentrazione anche sui più modesti contratti. L’unico appunto che mi sento di fare è stata forse la mancanza di quella cattiveria sportiva, necessario per vincere largo con le squadre più deboli. Prova ne è questa chiarissima tabella che vi riporto e che fotografa una ipotetica classifica se si fossero svolti solo gli incontri tra le prime tredici (metà delle partecipanti) di quella che poi sarà la graduatoria finale: S Italia Spagna Svezia Germania Polonia Olanda Francia Croazia Inghilterra Norvegia Danimarca Turchia Russia 210 201 196 193 192 187 182 181 165 165 156 154 146 Con un pizzico in più di cattiveria contro le più deboli (vedi Francia e la sua esperienza) come sarebbe finita?... Sorpresa quindi e casualità? Per De Falco e il sottoscritto non si è trattato di alcuna sorpresa, né ecce- zione. In due anni di lavoro con la squadra, con subito gli europei di Varsavia e dopo un anno Antalya, ci eravamo immediatamente convinti che la progressione e il miglioramento erano costanti e proficui sulla strada intrapresa. Magari era sfuggito ai più che ad Antalya avevamo stravinto il nostro girone di qualificazione (al posto di Ferlazzo-Manara erano in campo Torrielli-Pomares), vincendo nove incontri su nove con una media di 20 VP e in un raggruppamento che vedeva la presenza di Inghilterra e Olanda. La sconfitta agli ottavi con la Danimarca avvenne in modo peregrino e assurdo, per 15 imp di differenza, quando ne erano stati gettati al vento 50/60 in maniera assolutamente incredibile. La squadra però c’era e ci rendemmo conto che si poteva competere per il podio in Europa. E così è stato!! Che dire delle nostre tre coppie presenti a Pau? Premesso che i loro sistemi erano coordinati da De Falco per Arrigoni-Olivieri e Ferlazzo-Manara e da Versace e Lauria per Paoluzi-Saccavini e queste sono marce in più che nessuna altra squadra possiede, francamente fare classifiche ed esaminare le molte luci e le poche ombre di ciascuna coppia è esercizio inutile perché a Pau non ci sono state tre coppie ma UNA sola squadra con UN grande catalizzatore delle vittorie: DANO. Il presente ed il futuro dipendono proprio da questo spirito di squadra: se sapremo mantenerlo, se ogni mutamento o cambio di coppia o di singoli avverrà in questo spirito, se la prima cosa che ciascuna giocatrice saprà fare, alla fine del turno di gioco, sarà di chiedere scusa per le lacune del proprio score, senza rincorrere errori o mancanze dell’altra sala, allora andremo molto avanti. L’altro fondamentale presupposto è che Dano De Falco possa continuare a dare una mano al Settore Femminile con l’entusiasmo e la dedizione che ha profuso in questo periodo. Se saremo in grado di assicurarci la sua collaborazione anche per il prossimo mandato olimpico, ci garantiremo l’altro importante ingrediente per il definitivo successo del movimento agonistico femminile. eguali, non ha difficoltà a fare 12 prese. Tra andare e venire la mano costa agli Azzurri 26 imps e, probabilmente, è quella che fa capire che, dopo 7 vittorie di fila, il Nuovo Blue Team, non vincerà l’ottavo Europeo consecutivo. Ma torniamo alle note allegre che arrivano dalle ladies. Board 7 - Italia-Germania Dich. Sud. Tutti in zona 10 9 8 6 5 62 82 DF64 F32 10 9 8 3 F 10 5 875 RD4 N ARF54 O E 963 S 92 A7 D7 ARD74 A R 10 3 In chiusa le tedesche giocano un parziale a quadri. In aperta le nostre chiamano così 3 SA. OVEST NORD EST SUD Von Arnim Olivieri Auken Arrigoni – passo 2 passo contro fine – 2 passo 2 passo – contro passo passo passo 2 passo contro 3 3 SA Il primo contro della Auken indica una monocolore di cuori o una bicolore nera. Il contro della Von Arnim su 3 di Sud manifesta il non gradimento per l’attacco a cuori. La manche va chiamata anche se, con attacco 10 di picche (quello fatto da Versace nell’Open), non si può fare. La Von Arnim però, attacca a ed a questo punto, visto che la Auken ha 2 sole carte di fiori, diventa imbattibile perché l’ Arrigoni avrebbe modo e tempo di affrancare una cuori prima che la difesa riesca a liberare la quinta presa e/o di fare una presa a picche nel caso questo colore fosse mosso da Est. Sabine comunque entra di Re di cuori, tira anche l’Asso e continua fiori. Gianna entra di Re, si trasferisce al morto a quadri, gioca il 10 di cuori per il Fante di Est ed ora ha a disposizione 9 prese: 5 a quadri, 2 a fiori ed una a cuori e a picche. Una manche chiamata in aperta ed un bello stop delle nostre in chiusa nei board 10 e 14, dimostrano quanto da me sostenuto da anni: quando la concentrazione e lo spirito sono quelli giusti, le Azzurre sono in grado di giocare come e meglio di chiunque 15 EUROPEI A PAU 2008 Board 10 - Italia-Germania Dich. Est. Tutti in zona RD86 10 9 8 6 3 2 84 3 F9 74 N ARD F74 O E RDF53 76 S D 10 9 8 7 5 F42 A 10 5 3 2 5 A 10 9 2 AR6 In entrambe le sale Sud apre di 1 ed Ovest interviene a 2. Su questa dichiarazione l’Olivieri in aperta salta direttamente a 4 (la grande scuola italiana: la distribuzione innanzi tutto) mentre in chiusa la Schraverus si limita a dichiararne 3 e l’Alberti non chiude a manche. 12 prese nelle due sale ma un bel bottino per noi. Nel board 14 la Paoluzi e la Saccavini dimostrano, almeno in questa occasione, di sapere valutare meglio della più forte coppia planetaria degli ultimi venti anni, quando è il caso di fermarsi in tempo. Board 14 - Italia-Germania Dich. Est. Tutti in prima 10 4 3 F 854 RDF754 97 764 D 10 7 3 10 8 3 2 AF62 N A R 10 9 5 O E A92 S 6 RD85 D832 RF6 A9 Non è facile, in fase dichiarativa capire in tempo che, giocando a fiori, con un controgioco perfetto non si fanno più di 9 prese. Ilaria e Simonetta ci riescono, Sabine e Daniela arrivano a dichiarare questa manche che Gabriella e Gianna, ovviamente, non regalano. Le tedesche, come c’era da aspettarsi, rea- Nella foto in alto, la sede di gioco. Qui a fianco, Caterina Ferlazzo e Agustin Madala 16 giscono e riescono a contenere le perdite in soli 19 imps. Noi, con i 19 V.P. conquistati, ci apprestiamo ad affrontare la penultima giornata di gare a 6 punti dalla Francia che è salita in vetta alla classifica con una serie di risultati impressionanti ed a 3 dalla Germania. Faccio notare che in questi Europei abbiamo battuto entrambe le squadre che stanno, insieme alla nostra, lottando per il titolo. Nell’ultima giornata di gare continuiamo alla grande travolgendo Norvegia, Austria ed Inghilterra. Meritatissimi e fatali per le inglesi che, come le olandesi, rimarranno fuori dai Mondiali, i 16 punti conquistati dalle nostre nel board 15. Board 15 - Italia-Inghilterra Dich. Sud. NS in zona. A5 AD9 A F 10 6 4 ADF 64 9873 N R32 F 10 8 7 6 5 4 O E D972 5 S 10 5 3 R2 R D F 10 2 – R83 98764 Aperta OVEST NORD EST SUD Olivieri Draper Arrigoni Rosen – passo passo passo passo – 2 SA 3 4 6 – passo passo passo fine passo 3 4 4 Chiusa OVEST NORD EST SUD Dhondy Manara Senior Ferlazzo – passo passo passo passo passo fine – 2 SA 4 4 4 SA 5 – passo passo passo passo passo 2 3 4 4 5 6 Il 2 di Caterina indica una bicolore in sottoapertura, 2 SA chiede, 4 fissa, poi tutte cue bid escluso 4 SA che dà un numero di Assi pari (Re di fiori compreso). Pur seguendo un’altra strada, comunque, anche le britanniche arrivano a giocare 6 da Sud. Anche l’attacco è lo stesso: 5 da Ovest. In aperta, però, la Rosen prende di 10 di quadri al morto e prosegue Asso di fiori e fiori. Quando Gianna entra di Re, torna al volo quadri per il taglio della compagna ed il conseguente down. In chiusa la ragazza di Piazza Vittorio (pseudonimo della Ferlazzo), intuito che l’attacco viene da un singolo, imposta una giocata psicologica: sta bassa al morto, prende di Re in mano sul 9 di Est e fa l’impasse a fiori. Est entra di Re e pur essendo una giocatrice del calibro di Nevena Senior, non riesce, abilmente ingannata da Caterina, a leggere il singolo di quadri e torna atout. Ora Caterina può fare la mano incassando 4 fiori, 5 picche, una cuori e 3 quadri (impasse al taglio alla Dama di Est dopo aver scartato una quadri sull’Asso di cuori). (oops! Totale 13?). Solo un travolgente ritmo di marcia della Francia (Veronique Bessis, Benedicte Cronier, Catherine D’Ovidio, Joanna Neve, Silvie Willard) che negli ultimi due giorni ha viaggiato a velocità supersoniche, ci impedisce di salire sul gradino più alto del podio. Ma nulla può impedirci di conquistare un meritatissimo Argento visto che le tedesche, dopo la cura italia, rompono e riescono a stento a qualificarsi. Questo grande e meritatissimo successo, cercato e voluto da tutte le giocatrici e dallo staff tecnico, arriva dopo un lungo periodo di astinenza e fa ritrovare il sorriso ai tanti italiani presenti e preoccupati per una possibile mancata qualificazione della squadra Open. Infischiandomene altamente delle varie e multiformi scaramanzie che regolano la vita quotidiana di questo Grande Gruppo, mi sbilancio: per una squadra così, nessun traguardo è troppo ambizioso e sono sicuro in Brasile saprà dimostrarlo. Open, fine di un’era Alberto Benetti n’era, quella del Nuovo Blue Team, è finita. Quella squadra che, basandosi sull’asse portante Bocchi-Duboin, Lauria-Versace, ha dominato il mondo per quasi tre lustri, non esiste più. Non esiste più perché non c’è più una delle due coppie base della squadra: quella formata da Giorgio e Norberto. Nella vita tutto ha un inizio e una fine: gli Europei di Pau e l’annunciato ritiro di Bocchi dalla Nazionale, hanno segnato la fine di questo epico periodo. Ma nella vita, come c’è sempre una fine, c’è anche, sempre, la possibilità di ricominciare un qualcosa sì di diverso ma non per questo di meno grandioso. Non dimentichiamo che tre membri dell’altro Blue Team, quello D.O.C.: Belladonna, Garozzo e Forquet, dopo tre anni di assenza dalle scene mondiali, tornarono a giocare e a vincere un Olimpiade e poi, con compagni diversi, riuscirono a vincere la bazzecola di tre Titoli Mondiali. Ma quando si parla di epopea del Blue Team, però, ci si riferisce a quell’incredibile sestetto formato da Belladonna-Avarelli, Forquet-Garozzo e Pabis Ticci-D’Alelio che dominò il mondo dal 57 al 69. E così ora ed in futuro, quando si parlerà del Nuovo Blue Team, ci si riferirà al quartetto sopra citato con altri protagonisti variati negli anni ma sempre e comunque con loro quattro a costituirne l’ossatura. Quello che avverrà in futuro, lo vedremo. L’Italia, ha in questo momento, giocatori in grado di continuare a vincere sempre e dovunque. U Ma sarà una nuova storia. Forse altrettanto bella ed entusiasmante ma un’altra storia. Detto questo, affrontiamo quello che, è inutile nasconderlo, è l’argomento che ha fatto discutere tutti prima, durante e dopo questi Europei: la scelta della formazione mandata a Pau: Bocchi-Duboin, Lauria-Versace, AngeliniSementa. Un po’ per congenita pigrizia, un po’ per ragioni di spazio e un po’ perché non amo ripetermi, per capire le ragioni che hanno portato alla scelta di questa formazione, rimando all’intervista concessa dal C.T. della Nazionale ed ampiamente diffusa sulla Rivista online. Voglio però chiarire ulteriormente alcuni dati oggettivi riguardo la faccenda. – La squadra è stata scelta da Maria Teresa Lavazza, ovvero dal Commissario Tecnico più vincente che la storia dello sport, e non solo del bridge, ricordi (2 Titoli Olimpici, un Oro ed un Argento ai Mondiali e 4 Titoli Europei e una Rosenblum in 6 anni dal 2000 al 2006). Le ragioni della sua scelta sono state da lei ampiamente spiegate. Si può condividerle o meno ma non ci si può scandalizzare o indignare. Per altre cose ci si può indignare, non per le scelte di un C.T. Comunque indignarsi e scandalizzarsi è facile, assumersi delle responsabilità e fare delle scelte, non lo è. – La Federazione, in materia, non ha avuto, come è giusto, voce in capitolo. Avrebbe solo potuto, al momento dell’annuncio della formazione, sollevare dall’incarico il Commissario Tecnico più vincente che la storia dello sport e non solo del bridge, ricordi. Credo che nessuno possa non dico pensare, ma nemmeno vaneggiare che una cosa del genere potesse essere fatta. – Questa squadra, almeno fino al momento della partenza di Angelini (costret- Il podio Open. 17 EUROPEI A PAU 2008 to a tornare in Italia per sopravvenuti impegni di lavoro non prevedibili), ha fatto quello che ci si aspettava facesse: ovvero si era qualificata per il Girone Finale con qualche turno di vantaggio dominando, come al solito, il proprio Girone. I guai sono cominciati con i quattro veterani in campo e sono proseguiti quando tre dei quattro rimasti (Lauria, sostituito da Sementa, si è potuto concedere qualche turno di riposo) sono stati costretti a giocare 60 mani al giorno per di più, visto che la barbarie ha ormai trionfato definitivamente, cominciando di mattina. Ormai siamo nell’era del professionismo puro: i giocatori sono tarati su una media di 40, massimo 48 mani al giorno. Gli straordinari portano inevitabilmente, alla lunga, ad un calo di rendimento. – Questo Europeo non si è vinto, malgrado tutte le altre squadre sembrassero coalizzate per cercare di regalarcelo, perché si è giocato male, non per ragioni legate alla formazione presentata. Voglio essere ancora più chiaro: se Fantoni e Nunes fossero stati presenti e avessero giocato a livelli per loro normali ma gli altri avessero giocato come hanno giocato, l’Europeo non l’avremmo vinto comunque. In ogni caso non vincere un Europeo, qualificandoci però per i Mondiali, non può essere considerata una tragedia. Chiuso questo argomento, ribadisco che per non vincere questo Europeo ce l’abbiamo davvero messa tutta. Quando, un paio di settimane prima della partenza per Pau, avevo letto le formazioni delle altre squadre presenti, mi ero convinto che la conquista del Titolo Europeo sarebbe stata una faccenda privata tra Italia e Olanda con l’Italia strafavorita. E non ero il solo ad essermi convinto di questo: su BETFAIR (un sito dove si scommette), l’Italia vincente gli Europei era data ampiamente sotto la pari. A Balicki e Szmudzinski non era stato permesso di giocare per la Russia che quindi non era più una formazione temibilissima, la Norvegia si presentava con tre coppie inedite e, soprattutto, senza quell’Helness che, pur essendo meno personaggio di Helgemo, è sempre stato il vero punto di forza di quella squadra. Solo l’Olanda si presentava con la stessa formazione che da qualche anno arriva sempre molto in alto 18 ma che poi... non riesce mai ad andare a meta. Le altre, almeno per la vittoria, non contavano. Ed il Campionato, infatti, non l’hanno vinto gli altri, lo abbiamo perso noi. Lo abbiamo perso per la contemporaneità di due accadimenti davvero non comuni: la scarsa forma contemporanea dei giocatori e l’assoluta inimicizia della buona sorte, spesso e volentieri nostra alleata in passato. Se sono stati tanti i punti regalati, almeno altrettanti sono stati quelli che, con la Dea Fortuna quantomeno neutrale, avremmo potuto non perdere per strada e, quindi, vincere anche questo Europeo. Abbiamo perso un Campionato che, malgrado una serie di rovesci non ipotizzabili alla vigilia, a tre turni dalla fine eravamo ancora in grado di vincere. Un Campionato che è stato vinto con una media (meno di 18 V.P. ad incontro) che un’Italia in stato non dico di grazia ma semplicemente normale, avrebbe potuto fare giocando in surplasse. Ma, ripeto, è destino che tutto abbia un inizio e una fine. Anche un record incredibile, come quello di 7 vittorie consecutive in un Europeo, per essere tale deve avere un inizio e una fine ed essere quindi, quantificabile. Quello che i giocatori Azzurri e il loro C.T. hanno fatto in questi anni, rimarrà per sempre nella Storia e nella Leggenda del bridge come rimarrà nella storia del bridge anche quella travolgente vittoria contro la Germania nell’ultimo incontro giocato a Pau. Una vittoria che ci ha consentito, in una situazione ormai tragica, di qualificarci comunque per i Mondiali. Quello che gli Azzurri, Fantoni e Nunes ovviamente compresi, potranno fare in futuro, non ha limiti. Personalmente sono portato a ritenere questi 9 mesi che vanno da Shangai a Pau, un periodo di gestazione (9 mesi... ) che permetterà all’Italia di risalire ai vertici del Mondo. Abbiamo sia i giocatori che i tecnici in grado di compiere questa impresa. Prima di passare alla cronaca mi sembra doveroso ricordare a chi non la conoscesse, la formula di questi Europei. Per la prima volta le squadre partecipanti erano divise in due gironi al termine dei quali le prime nove squadre classificate in ogni girone, accedevano al girone finale partendo tutte alla pari senza che quello che avevano fatto sino a quel momento avesse alcuna rilevanza. Visto che sono uno convinto che non sia assolutamente né giusto né necessario dire (o scrivere) sempre quello che si pensa e visto che ho una simpatia sconfinata e un debole dienneatico verso il (supposto) ideatore della formula, mi astengo da ogni giudizio in merito alla stessa. Visto anche che, però, mi si fa presente che la quasi totalità degli interessati sembra sia rimasta entusiasta di questa formula, mi limito a dire questo: godiamoci il successo ottenuto ma non proviamo per nessuna ragione a cercare di bissarlo riproponendo la stessa formula. A proposito: durante l’ultima cena a Pau, Norberto Bocchi, ha suggerito ad Ortensi e a me dei ritocchi che non sarebbe affatto male prendere in considerazione. CRONACA Questa cronaca è stata scritta a Pau giorno per giorno. Per cercare di trasmettere gli stati d’animo e le sensazioni provati in diretta, ho scelto di non apportare modifiche a quelle parti che, se scritte a risultato acquisito, sarebbe- La gioia dei Norvegesi. ro state scritte diversamente. OVEST NORD EST Lauria Da un punto di vista strettamene tecnico, come già spiegato, i punteggi ottenuti nei vari incontri del girone di qualificazione non sono, per una squadra come la nostra, particolarmente importanti ma, come tutti sanno, nello sport il risultato numerico è una cosa, una buona partenza, un morale alto, una crescente fiducia nei propri mezzi, sono tutt’altra cosa. Se i primi due incontri del Campionato giocati contro due squadre non certo quotate tra le più forti in campo: Svizzera e Monaco, non fossero finiti come, di fatto, sono finiti (in totale 42 punti per gli Azzurri), nulla sarebbe stato compromesso per quanto riguarda la qualificazione nel Girone di Finale, ma, per una squadra latina come la nostra, due sconfitte nei primi due incontri, avrebbero potuto influire negativamente sul morale del team az-zurro. Ed il rischio che questo accadesse c’è, in effetti, stato. In entrambe i match, infatti, dopo i primi board, gli Azzurri erano indietro (curiosamente di 19 imps in tutti e due i casi) sia con gli elvetici che con i monegaschi. Se con questi ultimi, però, la situazione si è raddrizzata già nel board 4, con gli svizzeri si è dovuto attendere il board 11 per far sì che gli italiani passassero in testa nel punteggio. Board 11 - Italia-Svizzera Dich.Sud. Tutti in prima AR963 8 8532 F 10 5 F 10 RF654 AD RD64 D7542 N 932 O E R 10 6 4 S 3 8 A D 10 7 F97 A9872 In chiusa gli svizzeri chiamano manche a cuori e la realizzano con due prese supplementari. Per guadagnare nel board è necessario non solo chiamare slam, ma anche chiamarlo nel colore giusto. Giocando a fiori, infatti, oltre all’Asso di picche, si paga anche il Re di quadri perché per arrivare a 12 prese è necessario ricorrere all’impasse a questo Re che, come si può vedere, non va. Giocando a cuori, al contrario, la Dama di quadri può essere scartata sulla quinta fiori di Sud e quindi si arriva a 12 prese senza dover fare nessun impasse. La dichiarazione in aperta è questa: – 1 passo fine SUD Versace – 2 () 6 – 4 passo 1 5 6 Versace, sul 6 di Lorenzo, che è assolutamente naturale, Versace impiega una ventina di secondi per arrivare alla giusta conclusione. Che stia invecchiando? Una volta non avrebbe impiegato più di 2 secondi. Contro Monaco, dicevo prima, dopo aver accumulato 19 punti di svantaggio in 3 board, iniziamo la rimonta già al board 4 Board 4 - Italia-Monaco Dich. Ovest. Tutti in zona AR DF96 D9753 98 F9874 A R 10 R 10 10 5 2 6 N 875432 O E 62 S A763 D 10 5 3 2 – AF84 RDF4 Bocchi e Duboin hanno modo, tempo e, soprattutto, capacità per appurare quello che c’è da appurare e star quindi fuori dallo slam. In aperta si dichiara così: OVEST Sementa 1 contro NORD Catellani 1 fine EST Angelini 4 SUD Fissore 6 L’apertura di 1, nel sistema di Angelini-Sementa, indica una mano sbilanciata con un minore almeno quinto e una quarta nobile fino a 15 p.o. Quando Fissore dichiara 6 sul 4 di Angelini, alcuni commentatori bibioiani si scatenano con una serie di “noooooooo”, di “incredibileeeeeeee”, di “dichiarazione suicidaaaaa”. Uno, sicuramente il più dotato di humour, arriva a dire che Fissore potrebbe essere Ortensi travestito. Nessuno però, anche se non ci giurerei visto che non sto tutto il tempo a leggere i commenti, suggerisce una possibile migliore dichiarazione di Fissore. Chiedere gli Assi non servirebbe, evidentemente, a niente. Anche una quantitativa in atout, non avrebbe molto senso (il compagno col Re di picche e l’Asso di fiori invece di Asso e Re di cuori, passerebbe in una mano dove 12 prese sono di stretta battuta). L’unica licita corretta sarebbe quella di 5 che darebbe modo al compagno di svalutare la sua mano e stoppare a 5. Non voglio neanche prendere in considerazione la dichiarazione di 4, l’unica vincente ma francamente improponibile con quel ben di dio in mano dopo un intervento in zona del compagno. Insomma, Fissore poteva solo scegliere se perdere, nel board, 12 o 17 imp. Quindi, ammesso che, in assoluto, si possa parlare di un errore del monegasco, questo errore non è certamente “incredileeeeee”, ma semplicemente, per usare un termine tennistico, un “errore forzato”, ovvero un errore causato dalla pressione dell’avversario (il 4 di Angelini). Si procede per alcuni incontri senza infamia e senza lode (sempre tenendo conto del fatto che stiamo parlando della squadra superfavorita) e si arriva al settimo turno nel quale dobbiamo affrontare la Finlandia in un incontro che potrebbe valere la testa della classifica nel Girone. I finnici, infatti, non certo frequentatori abituali dell’alta classifica, si trovano al secondo posto a pochi punti da noi, ovviamente già primi. L’incontro sembra prendere la piega giusta già nel quarto board giocato. Board 4 - Italia-Finlandia Dich. Ovest Tutti in zona AF7652 53 72 R 10 8 9 A 10 9 R 10 8 6 4 3 D43 R D 10 8 N DF7 O E F95 S 762 43 R8642 AD AF95 Aperta OVEST Sementa passo passo fine NORD 2 2 SA EST Angelini SUD passo passo 2 3 EST SUD 3 passo fine contro 4 SA Chiusa OVEST 2 passo passo NORD Lauria passo 4 5 Versace Il Re di fiori è malmesso (non farebbe differenza) ma le fiori sono 3/3 e così la perdente a cuori si scarta sulla quarta fiori di Sud. Una bella manche in zona 19 EUROPEI A PAU 2008 Qui si apre di 1 e gli orizzontali fittano questo colore, quindi Alfredino, con quelle cuori in mano, non si pone il problema di un’eventuale difesa avversaria in questo colore e molla il surcontro. Da un’ipotetica perdita si passa quindi ad un buon guadagno. che ci permette di allungare. Ma non riusciamo a staccarci anzi, nel board 16, giocato prima in aperta, si potrebbe ipotizzare un sorpasso dei finlandesi. Board 17 - Italia-Finlandia Dich. Nord. Tutti in prima Board 16 - Italia-Finlandia Dich.Ovest EO in zona A 10 4 2 – D98 A76532 DF85 R763 N A R 10 7 2 653 O E F 10 7 5 4 3 AR6 S 10 – 9 DF984 2 RDF984 In aperta Sementa apre di 1 forte, i finnici arrivano a 5 fiori in un batter d’occhio e se le giocano e le fanno ovviamente contrate. Per carità, niente di tragico, mi sembra assolutamente normale contrare questa manche dove, però, 12 prese sono assolutamente imperdibili. È vero: non dovrebbero essere una tragedia, ma da qui a pensare di guadagnare bene nel board, ce ne corre. Invece… Chiusa OVEST 1 4 contro fine NORD Lauria 2 4 passo I finnici, però, riescono a superarci nel board successivo quando, di nuovo, realizzano una manche contrata in un minore. EST SUD 2 passo passo 3 5 surcontro Versace AD52 A4 D9842 62 R 10 8 7 6 3 F9 N 10 9 6 RD75 O E A5 6 S RD8 10 7 5 4 3 4 F832 R F 10 7 3 AF9 Su 5 giocate da Sud, Sementa deve attaccare e, purtroppo per lui e per noi, l’attacco più logico è proprio quello che fa fare la mano: Re di fiori. Il dichiarante può infatti prendere, e poi giocare una linea pressoché obbligata: entrare al morto facendo l’impasse a picche (no: questo non serve, va bene picche per l’Asso. F.B.) e poi giocarsi la sola possibilità di fare la mano: ovvero fiori al 9. Col 10 piazzato (come nella realtà) ci si crea lo scarto della cuori perdente del morto sul Fante di fiori. Ora non so dirvi se il finlandese abbia lisciato l’attacco di Re di fiori per insipienza o se abbia voluto mettere in atto il famoso colpo del coccodrillo (quello in cui, anziché seguire una normale linea di gioco vincente, si dà all’avversario la possibilità di battere la mano sperando in un vantaggio psicologico nel caso questi poi la regali). Propenderei per la prima ipotesi. Antonio, comunque, quando vede il 9 di fiori di Sud, non può pensare che questi abbia lisciato con A F 9 e quindi, malgrado la carta scoraggiante fornita da Angelini, continua con la Dama nel colore sicuro di trovare il Fante tra le carte del compagno. A questo punto il dichiarante non paga che la fiori e l’Asso di atout. Sta-volta di là si gioca un parziale ed i finnici passano in testa. Si finisce col perdere 17 a 13 incappando così nella prima sconfitta di questi Campionati senza però cedere la leadership nel Girone. Intanto l’Olanda si è fatta vicinissima e, dato che nell’ottavo turno ha un incontro in cui non è improbabile che faccia bottino pieno, per conservare la testa della classifica, è necessario fare un grosso risultato contro la Spagna. Per 5 board non succede praticamente niente poi, nei board 6 e 7, si ha la netta impressione che ci stia avviando verso un cappotto a favore degli Azzurri. Board 6 - Italia-Spagna Dich. Est EO in zona 9 R762 D 10 4 3 10 4 3 2 D7643 F9 AR52 RD N O E S ARF2 A53 986 A97 10 8 5 D 10 8 4 F7 F865 Mentre gli spagnoli in aperta giocano manche, in chiusa Lorenzo e Alfredo dichiarano così: Chiusa OVEST NORD EST Lauria – passo passo passo passo passo fine – 2 4 4 SA 5 6 SUD Versace passo passo passo passo passo passo 1 SA 3 4 5 5 SA 6 Fare 12 prese, per Alfredo, è un gioco da ragazzi. Subito dopo, sono Bocchi e Duboin a chiamare un grande dove gli spagnoli si fermano al piccolo. Antonio Sementa 20 Alfredo Versace Board 7 - Italia-Spagna Dich. Sud. Tutti in zona Contro la Lituania si vince ma non si stravince. Contro la Turchia, invece, si incappa nella prima sconfitta pesante di questi Europei: 20 a 10. E la sconfitta sarebbe stata ancora più pesante se, nel board 14, non avessimo accorciato le distanze. F 10 7 10 5 4 AF982 62 R63 AD8542 N A7632 – O E D764 – S ARD75 10 8 3 9 RDF98 R 10 5 3 F94 Board 14 - Italia-Turchia Dich. Est. Tutti in prima Aperta OVEST NORD Duboin – 1 2 2 SA 5 SA EST SUD Bocchi – passo passo passo passo – 1 SA 2 3 7 passo passo passo passo fine Se nel 6 chiamato da Lauria e Versace c’è poco di convenzionale e tanta classe, qui, dove c’è altrettanta classe, spiegare alcuni passaggi dichiarativi è però doveroso. L’1 SA di Bocchi mostra le picche, il 2 di Duboin può essere naturale, mostrare una mano con fit a picche o una bicolore da 16 a 18. Sul relay di Norberto (2) Giorgio mostra quest’ultima tipologia di mano. Il 3 picche di Est è naturale e dà la sesta ed il 5 SA di Ovest è Josephine. La mano si fa sempre con le fiori divise, ma Norberto dimostra che l’avrebbe fatta anche col Fante di fiori quarto e le cuori 4/4. Attacco a cuori tagliato, quadri tagliata, picche al Re, cuori tagliata, quadri taglio, cuori taglio, Asso e Dama di picche, fiori al morto, Asso di cuori e, quando vede che le cuori non sono divise... claim perché sono divise le fiori. Come si vede Norby, con le cuori 4/4 avrebbe realizzato il grande anche con le fiori maldivise totalizzando 6 picche di mano, due tagli a quadri al morto, due cuori (l’Asso e la quinta cuori affrancata) e le tre teste di fiori. Purtroppo le mani che seguono non si prestano a grossi swing e si finisce col vincere per 19 a 11, dando così modo all’Olanda che, come ampiamente previsto, ha fatto bottino pieno, di passare in testa nel Girone. Per la statistica va rilevato che era da Tenerife 2001 che la Nazionale Open non si trovava in una posizione diversa da quella di vertice in un Europeo dopo 8 turni giocati. I tre incontri della giornata successiva sembravano adatti non solo a farci riprendere il comando della classifica ma anche a farci staccare in testa. Le nostre tre avversarie: Grecia, Lituania e Turchia non sembrano in grado di poterci impensierire. Invece… Francesco Angelini Invece contro i greci partiamo male ma poi riusciamo a recuperare e a conquistare un discreto margine di vantaggio anche grazie a questo stupendo 4 realizzato a Duboin e mancato dal suo omologo in chiusa. Board 16 - Italia-Grecia Dich. Ovest. EO in zona AF987 AD76 3 AD7 10 10 8 5 4 R 10 8 5 4 R 10 5 R532 N 932 O E 76 S F863 D64 RF ADF92 942 F64 RD4 D62 D F 10 4 Aperta OVEST NORD Lauria – 2 passo passo – passo contro 4 EST SUD 2 * 2 passo fine passo passo 3 Versace * multi Lauria, quando sente che il compagno ha la quarta di cuori, non ha esitazioni e chiama manche. Versace gioca le cuori come da libretto e poi indovina anche la Dama di quadri facendo 11 prese. Chiusa OVEST L’attacco di Nord è a quadri. Sud entra e torna di Re di cuori. Giorgino prende e, mentre sta pensando, si commenta che il contratto è legato alla cattura della Dama di atout dovendosi pagare una quadri, una cuori e una fiori. Duboin sembra deludere le speranze dei tifosi italiani quando batte l’Asso di picche. Appunto… sembra. Il dichiarante infatti rigioca picche e prende di Re al morto da dove gioca fiori per la Dama ed il Re di Nord che ripete cuori creando una perdete nel colore al dichiarante. Il torinese, però, continua con piccola fiori al Fante, quadri taglio, fiori all’Asso e picche. Sud, in presa, rimasto con sole quadri non può che giocare in questo colore per lo scarto della perdente a cuori di mano (la quarta cuori si scarta sulla fiori buona del morto) ed il taglio del morto. Ma non continua così. C’è un ritorno dei greci e si finisce col vincere di misura. 53 A 10 3 2 A F 10 9 8 4 A A D 10 9 8 7 N 75 O E 5 S R876 R2 F986 R73 9532 NORD Angelini – 2 * 3 SA EST SUD Sementa – contro passo 1 2 4 passo 3 fine * relay Sementa valuta la sua mano meritevole di un’apertura a livello di 1 ed i nostri, prima che gli avversari trovino le cuori, arrivano a 4 cadendo di una presa ma guadagnando bene nel board. Come detto, questa prima fase degli Europei può essere considerata un allenamento od un riscaldamento quindi, con il passaggio nel Girone di Finale praticamente già in tasca, questi risultati non hanno alcun valore pratico. Ma vi assicuro che ad uno abituato male come me, fa una certa impressione vedere l’Italia al quinto posto in un Europeo giunto quasi ad un terzo del cammino. Per fortuna non dura molto perché dopo un en plein col Lussemburgo, ci ri- 21 EUROPEI A PAU 2008 troviamo ad affrontare, una dopo l’altra, le due squadre che ci precedono: l’Olanda e la Repubblica Ceca. Quello con l’Olanda è un incontro decisamente importante perché anche se, come tutti gli altri di questa fase, non ha alcun valore pratico, da un punto di vista psicologico è vitale far capire subito ai nostri più accreditati rivali chi è il padrone del Campionato. L’inizio non è dei migliori perché nel primo board del match: Board 1 - Italia-Olanda Dich. Nord. Tutti in prima ARF73 A8762 2 63 D 10 5 4 D 10 9 3 R 10 8 5 4 N O E S 62 RF5 AD976 ARF 98 4 F43 D 10 9 8 7 5 2 In chiusa gli olandesi neanche fanno un minimo tentativo di accostamento e giocano manche a SA. In aperta Lorenzo ed Alfredo dichiarano così: OVEST NORD Versace – 3 SA (2) 4 4 5 6 EST SUD Lauria passo passo passo passo passo fine 2 (1) 4 (3) 4 5 6 passo passo passo passo passo 1) bilanciata 18/20 brutti (professor docet) 2) bicolore maggiore 5/5 con visuale di slam 3) fissa le cuori Lorenzo, malgrado riceva l’attacco a fiori, con le cuori e le picche 4/1 non può proprio fare 12 prese (a carte viste si farebbero, con qualsiasi attacco. F.B.). Chiamare questo slam mi sembra del tutto normale e perdere 10 imps in questa mano non fa certo pensare ad un incontro fortunato. Nel dopopartita, mentre tutti sono d’accordo sul fatto che sia uno slam da chiamare, Lorenzo mi dice che, in realtà, lui ha sulla coscienza un peccatuccio (del quale, sottolineo, nes- 22 suno era a conoscenza). Il suo 4, infatti, è vero che fissa le cuori ma, nello stesso tempo, dà una mano nella quale si dice al compagno che il tentativo di andare a slam è più che gradito. “Con le mie carte avei dovuto dire 4, dando il fit in una mano non certo ideale per giocare slam”. Poco dopo Versace mi conferma che nella sequenza c’era qualcosa di sbagliato ma mi dice anche che lui avrebbe riaperto anche su 4 e che sarebbero comunque finiti a slam. Con tanta gente che non vede l’ora di scaricare la colpa di un brutto risultato sul compagno, trovare dei giocatori così fa piacere. E ancora c’è qualcuno che mi rompe accusandomi di avere un debole per questi due... Comunque che quello degli olandesi nel board 1 sia un colpo fortunato che non influirà più di tanto sulle sorti del match, lo si capisce abbastanza presto e, nel board 7, quando Lauria e Versace chiamano una manche mancata dai nostri avversari si ha la netta sensazione che i nostri siano in una giornata sì. Board 7 - Italia-Olanda Dich. Sud. Tutti in zona A9 F9865 10 9 8 4 2 D OVEST NORD Versace – passo 2 2 3 D 10 5 2 A2 65 F9732 N O E S 843 D 10 7 RDF3 R86 EST RF76 R43 A7 A 10 5 4 rimasto con il Re di cuori secondo e una picche in mano e col Fante di cuori terzo al morto, presenta l’ultima picche, gli olandesi si arrendono. Più di due prese non possono fare. Tre board più tardi Giorgio e Norberto dimostrano di sapere quando è il caso di lasciar perdere. Board 10 - Italia-Olanda Dich. Est.Tutti in zona. 73 D 10 8 5 98 DF643 F9 D N F962 R7 F 10 7 5 2 O S E A R D 6 4 3 75 A R 10 9 A R 10 8 6 5 4 2 A43 – 82 Ne capitassero di mani così. Non credo siano molti i giocatori in grado di resistere, come Duboin, alla tentazione di dichiarare 5 sul 5 avversario. Gli olandesi cadono di una presa liscia a 5 in chiusa e di una contrata a 5 in aperta. Il buon risultato comincia a trasformarsi in un quasi trionfo nel board successivo quando Duboin pizzica una Dama d’atout non trovata dal suo omologo in Sud e fa quindi le 10 prese che servono. Board 11 - Italia-Olanda Dich. Sud. Tutti in prima SUD Lauria – passo passo passo passo – 1 SA 2 2 SA 4 passo passo passo passo fine Il 3 di Alfredo (che su 2 sarebbe stato forzante) indica una mano limite /. I limiti di Alfredo, si sa, sono illimitati. Lauria, con tutte teste, chiude giustamente a manche. L’attacco è a fiori: non disturba certo ma non risolve neanche tutti i problemi. Comunque Lauria entra di Dama e prosegue con piccola quadri al 7 ed il Fante di Sud che non fa certo il ritorno più pericoloso per il dichiarante: torna picche. Lorenzo supera di Re la Dama di Nord e prosegue con Asso di fiori, fiori taglio, Asso di picche, quadri all’Asso, Re di picche scartando una quadri, fiori taglio, quadri taglio. Quando, D3 RF86 75 F8743 A84 10 9 4 R8643 R6 765 N A752 O E F 10 S A 10 5 2 R F 10 9 2 D3 AD92 D9 Si finisce col vincere bene e col riprendere la testa del Girone. La successiva vittoria contro la Cekia ci permette di isolarci al comando e di giocare gli ultimi tre incontri con la qualificazione già in tasca. Finalmente, dopo otto giorni di una peraltro piacevole permanenza in questa ridente e accogliente cittadina fran- cese, Domenica 22 Giugno, col primo incontro del Girone di Finale, iniziano i 49th REAL EUROPEAN BRIDGE OPEN TEAM CHAMPIONSHIPS. E, purtroppo per noi, cominciano come peggio non potrebbero. Da 15 anni almeno, un Europeo non iniziava, per la Nazionale Open Italiana, con una sconfitta. E una sconfitta di quelle che fanno male. Si gioca contro la Polonia, una squadra che, almeno in questa formazione, non dovrebbe costituire un grosso ostacolo per i nostri. Il board 4 dovrebbe far capire subito che non è la nostra giornata, ma questa Nazionale ci ha abituati a dei recuperi prodigiosi, quindi, dopo questo board, è lecito continuare a sperare in un rovesciamento di fronte. Board 4 - Italia-Polonia Dich. Ovest. Tutti in zona 10 F732 AF8532 F2 DF63 AD 97 R 10 9 7 6 872 N R9865 O E D 10 6 S 54 AR954 10 4 R4 AD83 OVEST NORD EST SUD Gieruliski Bocchi Skrzypczak Duboin passo 2 fine 1 2 passo passo 1 * 4 * () Siamo tutti contenti che l’opinabile intervento di Est in zona abbia dato a Giorgino la possibilità di svalutare il suo Re di quadri e quindi ci abbia consentito di fermarci a manche in una mano in cui chiamare un infattibile slam, nel silenzio avversario, non sarebbe certo stato assurdo. dri di Alfredo, nel commento a questo board, mi rendo conto che anche Alfredo sta pensando da una quantità di tempo per lui inusuale e mi accorgo con un brivido alla schiena, che un attacco di Asso di quadri, certo non assurdo, regalerebbe il contratto. Cerco di riassumere di quali dati era in possesso Alfredo. Dalla dichiarazione sa che Nord ha sicuramente un Asso, il Re di fiori, la Dama di atout e che potrebbe avere un Re rosso. Al tavolo, dopo la lunga pensata di Sud prima di dichiarare 6 , ha avuto la netta sensazione che questi abbia tirato un colpo (il che è perfettamente vero perché Nord, per quanto ne sa Sud, potrebbe avere l’Asso di quadri invece che quello di cuori e lo slam sarebbe down sull’attacco). Il problema è stabilire se Lauria ha il Re di quadri o il Re di cuori. Versace non ha alcuna ragione per protendere a favore di questa o di quella ipotesi e poiché l’attacco a quadri dà anche il vantaggio di poter far fare un taglio al compagno nel caso sia singolo in questo colore e di assicurarci subito una presa che potrebbe volatilizzarsi nel caso in cui il compagno abbia una vincente in atout, dopo una infinità di tempo mette a terra l’Asso di quadri. Tra andare e venire quest’attacco sposta 26 imps. Due board più tardi si ha la sensazione che questa sia una giornata nella quale è meglio cercare di limitare i danni al minimo. Board 6 - Italia-Polonia Dich. Est. EO in zona 10 8 6 3 D754 R8 AR5 AR4 N R8 O E 76 S F 10 8 7 6 3 F52 A93 AF54 D42 NORD EST Versace Jagnevski Lauria Kwieciem passo passo passo passo passo passo 1 SA 2 2 4 4 SA 6 passo passo passo passo passo passo fine 1 2 2 3 SA 4 5 SUD Mentre sto pensando a come inserire l’originalissima frase “il silenzio è d’oro” riferita al mancato intervento a qua- Quasi avessero capito che non era il giorno adatto per mettere troppo in pista, i nostri giocano di rimessa per parecchi board. Ma poi, al board 15, incappano in un altro costosissimo incidente. Board 15 - Italia-Polonia Dich. Sud. NS in zona ADF63 862 RDF9 9 – R 10 8 5 2 A D F 7 5 4 3 N R 10 9 O E – 10 4 2 S 874 A 10 6 5 2 974 – A87653 RDF3 Aperta D97 F 10 6 2 D 10 9 3 2 9 Chiusa OVEST cuori. Queste non sono 3/3 e si cade. In chiusa Lauria, visto che Versace non si è neppure sognato di intervenire in zona con un palo capeggiato dal Fante, attacca normalmente di 10 di quadri. Il dichiarante prende di Fante al morto e gioca, anche lui, piccola cuori. Alfredo entra di Re e, non vedendo le carte intermedie di cuori di Nord, ipotizza che questi possa fare il contratto con tre prese di quadri, tre di cuori e tre di fiori magari con la Dama di picche quarta in mano a Lorenzo. Quindi prosegue con Asso, Re di picche e picche. Il 10 di picche, che il dichiarante ormai aveva comunque tempo e modo di affrancare, dà allo stesso la nona presa. In entrambe le sale si giocano 3 SA da Nord. In aperta dopo che Ovest è intervenuto a fiori, in chiusa nel silenzio de-gli orizzontali. In aperta quindi, Est attacca fiori. Norberto prende di Dama al morto e gioca piccola cuori. Ovest prende di Re e ripete fiori. In presa al morto il dichiarante, che non può certo pensare di affrancare una picche senza essere prima sfondato a fiori, e che vede che l’impasse a quadri è assolutamente necessario, una volta che l’impasse è andato bene, prova la divisione delle OVEST NORD EST SUD Gieruliski Bocchi Skrzypczak Duboin – 3 passo passo passo – 3 4 SA 7 7 – 4 passo contro contro 1 4 5 SA passo fine Chiusa OVEST NORD EST Versace Jagnevski Lauria – 3 passo passo passo – 3 5 5 6 – 4 passo contro contro SUD Kwieciem 1 4 5 passo (!!!) fine (!!!) = pensata chilometrica Qualcosa, è evidente, è andato storto nella dichiarazione in aperta. A parte tutto il resto, la sola correzione finale del colore di atout ci fa pagare 1100 anziché 500. Anche in chiusa c’è una correzione di contratto finale ma qui, un po’ trop- 23 EUROPEI A PAU 2008 Chiusa OVEST NORD Versace po teleguidata dalla pensata di Sud. L’arbitro non ha esitazioni e corregge il 6! –1 in 5 ! –2. (ma in appello verrà ripristinato il risultato al tavolo) malgrado ciò nel board, invece che 900, paghiamo comunque 600 visto che Duboin non può evitare 4 prese di caduta. Si finisce col perdere 23 a 7 che diventa un 24 a 6 dopo l’appello dei polacchi. Anche nei momenti più bui però, questa Nazionale, indipendentemente da come andrà a finire, dimostra di essere una Grande Nazionale sotto tutti i punti di vista: il Capitano capisce che è un momento-chiave e che ai quattro alfieri azzurri va data subito la possibilità di rifarsi. I due Azzurri che non hanno giocato, si dicono assolutamente d’accordo senza che ci sia alcuna polemica ed i quattro che hanno appena subito questo cappotto scendono ancora in campo, giocano un turno perfetto e, con un sonante 25 a 3 si rimettono subito in corsa. Nel terzo incontro che ci vede opposti alla Turchia (che stia diventando la nostra bestia nera?) però, ci riallontaniamo dalle prime posizioni e, soprattutto, abbiamo la conferma definitiva che la fortuna, almeno in questo momento, non ci è certamente amica. Guardate cosa succede nei board 15 e 16. Board 15 - Italia-Turchia Dich. Sud. NS in zona F 10 7 6 2 – 87632 632 D R N A R 10 4 2 F987 O E ARDF5 94 S RDF98 A 10 7 A98543 D653 10 54 – 1 3 3 4 5 EST SUD Lauria – passo passo passo passo passo – 2 3 3 SA 4 SA 6 passo passo passo passo passo fine Pareggiare un board come questo è veramente un’offesa al Bridge. D’altra parte Duboin non ha un motivo al mondo per intuire cosa abbiano combinato i turchi e per spararsi l’Asso di picche sull’attacco. 17 punti si volatilizzano. Nel board successivo, con queste carte in linea razione, quelle dei difensori, trovare un dichiarante che giochi immediatamente sulle cuori divise dopo che Bocchi è arrivato sino a 6, mi sembra che denoti un momento di cattivi rapporti tra noi e la dea bendata. Il terzo turno di Lunedì vede gli Azzurri opposti alla Norvegia che sta andando molto bene. Visto anche noi, malgrado un inizio non entusiasmante, stiamo ancora lottando per il titolo, direi che questo, contro degli avversari diretti, sia uno scontro decisivo. Scontro che, purtroppo, comincia, come molti altri qui a Pau, malissimo. Board 1 - Italia-Norvegia Dich. Nord. Tutti in prima Board 16 - Italia-Turchia Dich. Ovest. EO in zona AR92 AF7 8 RDF85 F6543 D8 R 10 7 2 10 3 8 N R96532 O E 5 S A9742 D 10 7 10 4 ADF9643 6 52 10 6 RD964 AR96 8 D972 10 3 D 10 8 5 3 2 A R D 10 6 N R5 O E A852 S F4 F9743 AF843 F7 7 I turchi in aperta arrivano a 6 dopo che Duboin è intervenuto in barrage a quadri e che Bocchi ha difeso fino a 6. Malgrado ciò, dopo aver pagato l’Asso di quadri, il dichiarante in Est gioca Asso di cuori e cuori al Re alla velocità della luce. Non dico che sia in assoluto sbagliato (Duboin ha dichiarato di avere 7 carte di quadri), ma, con mani strasbilanciate come la sua, quella del morto e, come si sa dalla dichia- In aperta quella norvegese è una delle poche coppie che si ferma 4, contratto che, malgrado la tremenda distribuzione delle atout avversarie e il fatto che il Re di cuori sia malmesso per il dichiarante, è comunque imbattibile visto che sulle quadri vincenti Sud può sì tagliare, ma, prima o poi, dovrà tirarsi l’Asso di cuori liberando il Re o permettere al dichiarante di scartare una cuori sulla quinta quadri. Insomma la difesa non può incassare più di 2 atout e una cuori. In chiusa Lauria, una volta che ha de- Giorgio Duboin Lorenzo Lauria Aperta OVEST NORD EST Bocchi – 1 3 3 5 24 – passo passo passo passo SUD Duboin – 2 3 4 SA 6 SA passo passo passo passo fine ciso di giocare slam, lo chiama a SA non potendolo far giocare a quadri al compagno col Re di cuori esposto sull’attacco. È un buono slam che sarebbe di battuta se il compagno avesse il Fante di picche e che si potrebbe fare comunque se le picche fossero divise. Nessuna di queste due condizioni si verifica e Lorenzo va 2 down. La successiva vittoria pesante contro Israele ci permette, a sua volta, di scendere in campo contro la Svezia, che è in questo momento seconda dietro la sorprendente Germania, in una posizione che vede gli Azzurri in grado di inserirsi tra i primissimi. Sembra un’incontro destinato ad uno zero a zero o quasi, quando arriva il board 10 Neanche il tempo di riprendere fiato che, al board 2: Board 10 - Italia-Svezia Dich. Est. Tutti in zona Board 2 - Italia-Norvegia Dich. Est. NS in zona 53 AF962 8 DF976 AR842 D F 10 7 6 N 3 D 10 4 A 10 6 5 O S E R F 9 7 3 532 – 9 R875 D42 A R 10 8 4 In entrambe le sale gli EO giocano 5 . In entrambe le sale Nord attacca di 8 di. In chiusa Lauria e Versace segnano 510. In aperta i norvegesi allibrano 850 perché i nostri, con in mano la metà degli Assi e dei Re presenti nel mazzo (più una Dama e un Fante) si permettono di contrare. Il punteggio rimane a lungo inalterato con loro in vantaggio di una ventina. Per accorciare le distanze bisogna aspettare il board 12. Board 12 - Italia-Norvegia Dich. Ovest. NS in zona D64 A542 R643 D6 R 10 5 2 DF83 D5 R85 N O E S A9873 10 6 F 10 9 8 F4 F R97 A72 A 10 9 7 3 2 In aperta Bocchi e Duboin arrivano a 3 SA nel silenzio avversario. Ovest non attacca picche e Norberto non si lascia sfuggire l’occasione di fare 9 prese. In chiusa Lauria, terzo di mano in prima contro zona, apre di 1. Quando Versace rialza a 2, i norvegesi abbandonano l’asta dichiarativa. Lorenzo va 3 down ma il bilancio è di +450 per noi. Norberto Bocchi Stavolta siamo noi a non dar loro il tempo di respirare perché subito dopo.. AF2 RF65 F6 DF64 Board 13 - Italia-Norvegia Dich. Nord. Tutti in zona 62 ARD2 AR852 R3 AR83 F 10 9 7 4 73 75 N O E S 10 4 9 R D 10 9 4 3 2 A73 RD9863 N D 10 8 7 3 2 O E – S 5 75 A4 A875 R 10 9 8 2 Aperta F 10 9 5 8653 96 A64 D74 – D F 10 4 D F 10 9 8 2 In aperta Brogeland e Lindkvist chiamano, nel silenzio avversario, un apparentemente corazzatissimo contratto di manche a. La 5/0 in atout, però, riesce a bucare questa corazza e Brogeland non può che rassegnarsi al down. In chiusa Lauria e Versace preferiscono tentare la manche che si realizza facendo solo 9 prese. Questo perché Aa, a differenza di Bocchi, è intervenuto in dichiarazione col suo Fante quinto di cuori. Manche non certo di battuta che l’ancora inspiegato attacco di 4 di di Aa (ma vi rendete conto contro chi rischiamo di perdere?), rende fattibile visto che Alfredo prende la precauzione di superare il 4 col 5 del morto e di fare quindi la prima presa con questa carta. Quando poi gioca quadri ed il suo 8 fa presa sulla piccola di Sud, le nove prese necessarie sono sul tavolo. Si passa in vantaggio di 1 imp e si finisce col vincere per 16 a 14. Un risultato questo che va certo meglio a loro che a noi ma che, comunque, ci permette di limitare il distacco dai primissimi in termini ancora accettabili. OVEST NORD EST SUD Wrang Bocchi Nilsson Duboin – passo 3 contro passo – 1 () 4 5 contro passo 2 !!!! passo 5 fine 1 passo 4 passo Chiusa OVEST NORD EST SUD Versace Nystrom Lauria Bertheau – passo contro – 3 passo passo 4 5 1 5 fine 11 prese nelle due sale e 6 per loro… apparentemente. Si, perché in aperta è successo questo: il 2 di Est viene spiegato da Ovest a Duboin come naturale. Il torinese quindi, con R 10 quinti di fiori, e con ottime ragioni per pensare che questo potrebbe rimanere il contratto finale, decide di passare. Ovest appoggia il compagno a fiori e Norby salta a 4. Sul passo di Est, Sud con un bell’appoggio a quadri ed una mano minima già dichiarata, non vede perché non fare una cue bid a cuori. Ovest contra ed ora il compagno, con la mano che si ritrova, non ha difficoltà a dichiarare 4. Giorgino chiama l’arbitro al quale spiega cos’è successo e dice che, se in possesso dell’informazione corretta, non avrebbe esitato a dichiarare 2 sulle quali, quasi certamente, Norberto avrebbe chiuso a 5. A questo punto Est avrebbe avuto a disposizione solo licite molto dubbie e 25 EUROPEI A PAU 2008 facilmente mal interpretabili dal compagno. La tesi dell’Azzurro viene accolta non solo dagli arbitri ma, nel dopogara, accettata anche dagli scandinavi che rinunciano a fare reclamo. Il che, lo confesso, mi fa molto piacere visto che sinora abbiamo perso quattro appelli su quattro sia nella veste di attori che di convenuti. Molti pensano che questo sia dovuto anche al fatto che tutti i membri dell’Appeal Committee vogliano cercare di rendere imbattibile almeno per i prossimi cento anni, il record di Lorenzo Lauria che, in quasi trent’anni di carriera internazionale, è riuscito ad aver torto in 49 appelli su 49 in cui era coinvolto. Imbattuto in 49 match disputati. Proprio come Rocky Marciano. Tra andare e venire, il board sposta 16 imps a nostro favore. Si guadagnano pochi ma meritatissimi punti quando, nel board 12. Board 12 - Italia-Svezia Dich. Ovest. NS in zona D8652 R762 6 R 10 9 ARF3 10 9 4 3 A54 62 N O E S 10 9 4 AD R 10 9 7 F874 7 F85 DF832 AD53 8 ARDF43 R D F 10 9 D A93 D7542 N 2 10 7 5 O E 65 A7432 S A 10 4 3 RF8 R F 10 6 986 8 97652 Tutti i Nord del Palazzo dichiarano 4 sull’apertura di 1 di Ovest e tutti mantengono il contratto. Bocchi dichiara anche lui 4 ma qui sull’apertura di 2 bicolore minore. Dopo due “passo”, un “contro” di riapertura che sarebbe impensabile se si fosse aperto di un , diventa un’opzione non dico giusta ma quantomeno accettabile quando, con 9 carte già dichiarate nei minori, si ha in mano il singolo di cuori e l’Asso terzo di picche. Iella. Est dichiara 4, Giorgino contra e Bocchi, con una mano in cui non è pensabile passare, dichiara 5 cuori. Dichiarazione senz’altro da condividere perché se in questo caso ci costa pochi imps (perdiamo 13 invece di 8), in molti altri casi può portare a dei guadagni molto più consistenti. Se i nostri sono stati sfortunati, ancora di più lo sono state, in questo board, le Azzurre Ferlazzo-Manara. Al loro tavolo, infatti, dopo la stessa licita, ha riaperto in contro una Est che aveva aperto di 1. La sola ad averlo fatto nel Palazzo dei Congressi di Pau. Nel nono turno di Girone Finale gli Azzurri, ormai non lontani dalle posizioni di vertice assoluto, affrontano l’Inghilterra in una formazione inedita: Versace e Sementa, causa la partenza forzata di Angelini, giocano EO in aperta e Bocchi e Duboin in NS in chiusa. Si parte benissimo. Board 1 - Italia-Inghilterra Dich. Nord. Tutti in prima R9874 10 8 7 RF 754 In entrambe le sale Sud gioca 4 che, data la disposizione delle carte avversarie, non dovrebbero essere di eccessiva difficoltà. Giorgino, infatti, preso subito l’attacco a picche, non ci mette molto tempo ad allineare 10 prese. Il pur esperto Armstrong, al contrario, commette la leggerezza di lisciare l’attacco a picche. Antonio entra e pensa a lungo al ritorno. Non so dirvi se per studiare il miglior controgioco o se per far capire al dichiarante che il 2 di quadri che poi giocherà, non è un singolo. Quando gioca questa carta, infatti, Armstrong pensa a sua volta a lungo ed interroga Versace sul significato della carta di ritorno. Quando Alfredo spiega che giocano attitude e third and fifth, decide di star basso. In questa meditatissima mano è ora Alfredo a pensare. Il dichiarante infatti potrebbe avere una 2/7/2/2 col Re di fiori in mano a Sementa e allora per battere bisognerebbe tornare fiori o una 2/7/3/1. In questo caso si vincerebbe, sempre ammesso che Sementa controlli il primo od il secondo In entrambe le sale si giocano 2 da Est. Lorenzo in chiusa fa la mano mentre in aperta, dove gli svedesi stanno giocando contrati, i nostri controgiocano alla perfezione e battono il contratto. Attacco col singolo di atout di Giorgino per il Fante di Norberto che è bravissimo a tornare fiori. Giorgio non è da meno e, lisciato il ritorno, dà poi il taglio al compagno quando questi, in presa con una testa di picche, rigioca fiori. Quattro atout e, una quadri e una fiori il bottino finale. Si sarebbe vinto 18 a 12 se, nel board 15 non fossimo incappati, senza colpa alcuna, in un infortunio da 13 imps. Board 15 - Italia-Svezia Dich. Sud. NS in zona 26 10 3 9 D 10 8 6 4 AF983 DF62 N RD O E 732 S D 10 6 2 A5 AF65432 A95 R Uno scorcio della sala da gioco. giro di atout, ritornando quadri. Ma visto che Antonio ha tre carte di quadri (non può averne 5 dato che il dichiarante ha pensato a lungo sul ritorno di Sementa in questo colore quindi non è singolo), il romano opta per la seconda ipotesi. Quindi quadri. Quando Sud, come sperato da Alfredo, cede la mano ad Ovest in atout, questi non ha difficoltà nel dare il taglio a quadri al compagno. Al board 4 si allunga grazie all’italian style. Board 4 - Italia-Inghilterra Dich. Ovest. Tutti in zona. 10 4 R D 10 2 10 6 2 9863 F732 74 DF43 DF7 N O E S 9865 A9 975 AR52 ARD F8653 AR8 10 4 In aperta Jason Hackett, fedele allo stile anglosassone, con una 3/5/2/2 ed un solo punto a cuori, apre di 1 SA e se lo gioca. In aperta Sementa, fedele allo stile italiano, apre di 1. Sud contra, Versace salta a 3, Nord contra e Antonio chiude a manche nel nobile rosso. Paga 2 fiori e l’Asso di atout e fa la mano. Non si prende il largo a causa di due mani non certo fortunate giocate dai nostri in aperta. Nella prima: Board 6 - Italia-Inghilterra Dich. Est. EO in zona A R D 10 9 4 RD 963 83 86 F532 N 64 F753 O E R52 D 10 7 S R97642 AF 7 A 10 9 8 2 AF84 D 10 5 In aperta i nostri, praticamente scoperti a fiori, giocano 4 invece di 3 SA e Bocchi, con cuori e picche maldivise, non può far niente per evitare il down. In chiusa contro 3 SA ancora giocato da Armstrong, Versace attacca fiori e poi supera di Re il ritorno di Fante nel colore. Non vedendo futuro nelle fiori, Alfredo vira a quadri e Sud sta basso sia sul Re di Sementa che sul ritorno di questi. Versace, di nuovo in presa, gioca una carta e spera che il dichiarante giochi sul fatto che uno come lui potrebbe essere tornato a quadri da Dama seconda e che cerchi quindi di fare la nona presa impassando il 10 di quadri di Ovest (Sud aveva impegnato il 9 di quadri al primo giro). Ma stavolta Armstrong non sbaglia e si perde il board. Subito dopo Norberto e Giorgino chiamano un 6 che si fa su un impasse che, però, non va, mentre gli inglesi in aperta si fermano a manche. Questo il board. Board 7 - Italia-Inghilterra Dich. Sud. Tutti in zona F8765 10 7 5 F 10 9 5 F – 98432 R2 A D 10 7 6 2 D 10 9 4 2 N AF O E 8743 S R4 AR3 RD6 AD6 9853 5 fatte dagli inglesi in aperta, 6 meno uno dei nostri in chiusa. Si continua a viaggiare su una situazione di quasi parità che però viene decisamente sbloccata dai nostri due esor-dienti nell’ultimo board del match. Board 20 - Italia-Inghilterrra Dich. Ovest. Tutti in zona 10 5 3 R97 82 A D F 10 7 R7 ADF864 N F6 A5 A R D 10 6 4 O E 9 3 S R92 543 92 D 10 8 4 3 2 F75 86 In chiusa gli inglesi giocano 3 SA. In aperta: OVEST Versace 1 2 (1) 3 4 4 SA (4) 5 (6) 6 NORD Holland passo passo passo contro passo passo fine EST Sementa 1 2 SA (2) 3 passo (3) 5 (5) 5 SA (7) SUD Armstrong passo passo passo passo passo passo 1) può venire da moltissime mani diverse: monocolore forte, tricolore forte, o rever con quadri e qualsiasi altro colore picche comprese 2) Per lui relay per sapere il tipo di mano di Alfredo. Per i tifosi “porcaccia miseria, ha detto lui le picche, ora dichiara i senz’atout: due dei tre possibili slam non si possono più giocare perché li giocherebbe Est e l’attacco fiori batterebbe” 3) Ho una mano un po’ più bella di quella con la quale avrei detto 4 4) Assi 5) Uno 6) Hai la Donna di picche? (atout apparente) 7) Sì ma non altro oltre quello che già sai Niente male per due debuttanti. Purtroppo non riusciamo a fare bottino grosso contro la Latvia (solo 16 V.P.), ma due belle vittorie contro la Cekia e la Russia, ci permettono di arrivare ad un altro match clou, quello con l’Olanda, ovvero il quintultimo, in una posizione decisamente buona. L’incontro, però, inizia (sembra una costante qui a Pau) come peggio non potrebbe. Board 2 - Italia-Olanda Dich. Est. NS in zona. ARF8654 86 – AD93 9 72 N R F 10 9 AD752 O E RD4 A8762 S 10 6 4 F82 D 10 3 43 F 10 9 5 3 R75 Aperta OVEST NORD EST SUD Brink – Bocchi – Driver Duboin 3 SA (fit) 4 5 contro fine 1 passo passo passo passo 5 Chiusa OVEST NORD EST SUD Versace – Bertens – Lauria Bakkeren 3 (fit) 5 passo passo 4 contro passo 6 1 passo passo 6 contro passo passo 5 passo fine I nostri in aperta raggiungono il contratto ottimale e lo mantengono. In chiusa si gioca con qualche istante di ritardo e, quando il coraggioso 6 (cinque down, con un controgioco assassino. F.B.) di Lauria, porta Bertens a dichiarare un fuori campo, a casa Italia (il loculo dove lavora Frola), esplode l’entusiasmo soprattutto perché attacca Lauria. Non 27 EUROPEI A PAU 2008 che Versace sia un regalatore professionista di contratti sull’attacco, tutt’altro. Ma Lorenzo, a detta di tutti, sugli attacchi è il numero uno planetario in assoluto. Inoltre mi sembra di averlo sentito dire spesso che contro uno slam, specie se chiamato alla cieca, è sempre opportuno attaccare nel proprio colore. Quando, dopo un paio di minuti, su tutti i computer di casa Italia sintonizzati su BBO, il 7 di picche abbandona la sua postazione tra le carte di Lauria e si sposta al centro dello schermo, tra andare e venire 26 punti (è la seconda volta che succede per un attacco) si spostano tra Italia e Olanda. Se le fiori non fossero state divise o le picche fossero state 3/0, non sarebbe successo niente ma, con la distribuzione reale, il dichiarante può scartare una cuori del morto sulla quarta fiori di mano e fare 12 prese. Secondo me è un segno: in un momento topico un accadimento che, ai bei tempi, ci avrebbe fatto guadagnare, ci costa una tombola. Dopo questo board anche i più irriducibili ottimisti tra noi cominciano a pensare che l’ottavo titolo europeo consecutivo rimarrà un sogno non realizzato. Con alti e bassi l’incontro arriva al termine con l’Olanda in vantaggio con circa il doppio dei punti conquistati in quel board 2. Si finisce col perdere 21 a 9 ma, malgrado questa pesante sconfitta ed una successiva vittoria solo di misura con il Portogallo, arriviamo al terzultimo incontro, quello con la Bulgaria, in seconda posizione in classifica. A questo punto, con tre incontri ancora da giocare, si è creata una situazione per la quale, con la sola eccezione della Norvegia, ormai netta favorita e che per non qualificarsi dovrebbe avere un tracollo, almeno otto squadre potrebbero teoricamente vincere il Campionato o non entrare tra le prime sei. Insomma una grande ammucchiata alla fine della quale potrebbe succedere di tutto. L’Italia, è vero, non sarà più quella di prima ma un’altra squadra ammazzacampionato che ne abbia preso il posto, non c’è. Una delle squadre invischiate in questa ammucchiata, anche se un po’ in ritardo è, appunto, la Bulgaria. Diciamo che noi stiamo ancora lottando per la vittoria, loro per un posto per San Paolo o, al massimo, per il Podio. L’incontro procede con colpi da l’una e dall’altra parte e si arriva al board 15 28 con noi un vantaggio di un qualcosa. Board 15 - Italia-Bulgaria Dich. Sud. NS in zona 632 42 R52 10 6 5 4 2 DF7 A R 10 9 8 5 N R A F 10 8 3 O E 10 7 4 D S D873 AR9 4 D9765 AF9863 F Aperta OVEST NORD Versace Karokolev Sementa – – passo passo contro (2) passo EST – contro SUD Danailov 2 (1) 3 che sta lottando per il titolo, siamo fuori dalla qualificazione: settimi a 27 punti dai tedeschi, primi, e a 4 punti dall’Olanda, sesta. Tutti si aspettano una prova d’orgoglio, una prestazione che, pur non riscattando in pieno questo campionato, dimostri che i nostri, quando giocano come sanno, riescono a travolgere tutti e tutto. E i quattro alfieri azzurri non deludono: la Germania viene cappottata e finisce addirittura terza mentre noi risaliamo al quinto posto conquistando il “passi” per San Paolo 2009. A questa grande vittoria contribuisce un board che voglio ricordare perché vede protagonista uno dei grandi Alfieri Azzurri che ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione del mito del Nuovo Blue Team: parlo di Norberto Bocchi che, dopo tanti anni di trionfi, lascerà (spero non definitivamente) la Nazionale. Board 14 - Italia-Germania Dich. Est. Tutti in prima 1) mono-bi 2) pun. Quando Alfredo, a fine mano (dove tra l’altro il dichiarante cade di una presa e non di 3 come sarebbe stato possibile), si rende conto che la sua linea aveva 12 prese a stendere in uno slam a picche (chiamato in chiusa), è vittima di una specie di black out che porta la coppia azzurra a perdere 47 imps in 4 board. Lo stesso giocatore che, forse come nessun altro, con le sue magie, le sue giocate fatate, le sue dichiarazioni illuminate, ha portato tante volte l’Italia in cima al mondo, in 4 board l’allontana definitivamente dalla vetta dell’Europa che, con lui sempre gran protagonista, avevamo scalato per la prima volta 13 anni fa e poi difeso per sei volte consecutive. Sia ben chiaro: in questo Campionato sono stati regalati tanti di quei match points che ipotizzare che il Campione romano sia più responsabile di altri per la mancata vittoria solo perché il suo black out è arrivato in un momento topico, sarebbe ingiusto. Ma, per dovere di cronaca, il fatto va ricordato. La pesante sconfitta con la Bulgaria (7 a 23), la delusione cocente, la rabbia, la preoccupazione per una mancata qualifica, influiscono anche sul rendimento degli Azzurri nel successivo incontro contro i francesi che contro di noi non vincevano da un’eternità e che invece, stavolta, ci lasciano solo 11 dei 25 punti in palio. A questo punto, con incontro ancora da giocare contro la squadra rivelazione di questi Campionati: la Germania RD92 R2 F8 10 8 7 5 2 A ADF96 542 ARF4 8653 N 10 7 5 4 O E 63 S D96 F 10 7 4 83 A R D 10 9 7 3 In aperta i tedeschi chiamano il piccolo a quadri. In chiusa Norby e Giorgino dichiarano così: NORD SUD Bocchi Duboin – 1 2 (2) 3 (4) 4 (6) 7 1 1 (1) 2 (3) 4 (5) 5 (7) 1) nat. senza 3 carte di 2) quarto colore 3) 6/4 4) fissa 5) cue bid che nega cue a o a 6) Assi 7) 2 Assi e Dama di In questo 7 c’è tanto Norby: un giocatore che sa prendersi delle responsabilità nei momenti cruciali, un giocatore che sente il tavolo come pochi (la carta chiave mancante era ben messa), un giocatore che talvolta può perdere qualche imps ma che, per anni, ha convogliato vagoni di imps in direzione Italia. Se, come lui afferma, abbando- nerà la Nazionale, sentiremo tutti la sua mancanza. E non solo come giocatore. Anche i Norvegesi: Aa, Brogeland, Helgemo, Lindqvist, Lund, Molberg, vincono bene l’ultimo match (tra l’altro mettono praticamente il visto sul nostro passaporto per il Brasile quando anche loro chiamano questo 7 contro i Danesi, nostri concorrenti diretti per la qualificazione) e conquistano l’Oro con un buon margine sulla Russia, seconda e la Germania, terza. Meritano in pieno questo Oro che segue quello dei Mondiali di Shanghai. Ma da qui a dire, come fa Helgemo, che la Norvegia è la nuova Italia, ce ne corre. Speriamo di smentirlo già a Pechino. I Seniores Maurizio Di Sacco a prima novità della competizione Seniores (categoria meglio nota, da noi, come “Over 58”) è rappresentata dall’uniformità di questa competizione con le “sorelle maggiori”, l’Open ed il “Ladies”. Per molti anni, infatti, il “Seniores” è stata solo una manifestazione collaterale e negletta, la quale ha spesso variato formule e calendario alla ricerca di una improbabile quadratura del cerchio, sempre a causa di un errato presupposto: che il “Seniores” non potesse avere la stessa struttura delle altre due. Da qualche tempo invece, con la WBF a fare da guida in questa direzione – anche se curiosamente grazie agli sforzi, principalmente, dei due grandi Chairman del Seniors Committee della EBL che tanto si sono battuti per il progresso della categoria, l’israeliano Nissan Rand a cavallo dell’anno 2000, e adesso il nostro Guido Resta – si è assistito quasi ovunque al raggiungimento della parità di diritti e di trattamento. Round Robin integrale, dunque, giocando le stesse mani di tutti e nei medesimi tempi (non del tutto, tuttavia, i Seniores hanno giocato incontri da 16 smazzate contro le venti degli altri), con solo un calendario più breve a causa del minor numero di partecipazioni. Questo numero – 20 erano le squadre a Pau – ha comunque rappresentato un record (e largamente, il precedente es- L sendo fissato a 16), ed ha premiato gli sforzi del Seniors Committee. Per raggiungere l’obbiettivo si è primariamente lavorato sui costi da sostenersi, abbattendoli, così come fatto per Open e Ladies, grazie ad un calendario più compatto ed a sovvenzioni offerte alle nazioni più disagiate economicamente. Prima di partire, si facevano notare squadre imbottite di campioni del recentissimo passato Open (in qualche caso, vedi Polonia, anche del presente), con numerosi campioni mondiali ed europei in campo. Tra tutte, si facevano notare Israele, che presentava la stessa formazione che aveva dominato ad Antalya l’anno scorso, Polonia, Danimarca, Svezia, Inghilterra e Francia. Per loro, considerazioni diverse: la Polonia appariva quasi imbattibile, data la presenza di tre campioni del mondo ed uno olimpico, tutti e quattro appena approdati alla categoria (nati nel 1950) e, dunque, ancora in piena attività Open; le due squadre nordiche avevano le consuete formazioni, ovvero giocatori di grande tradizione Open in un passato oramai lontano, ma di solidissima tradizione nella categoria, nella quale vantano entrambe plurimi allori negli ultimi anni. Contro di loro l’elevata età media, ben oltre i settanta in entrambi i casi. Inglesi ottimi, ma con ben due sponsor all’interno e, infine, francesi ignoti fino a poco tempo fa, quando, in questa identica formazione, cominciarono a mietere successi ed a farsi conoscere proprio nella categoria, che dominano oramai da tre anni in patria a dispetto della presenza di squadre ben più titolate. Fuori da queste elette, non si poteva certo dimenticare la Germania campione in carica (ma i tedeschi erano stati una grande sorpresa all’atto della loro vittoria a Varsavia, ed avevano in effetti deluso a Shanghai), né la nostra ottima formazione, ma qualcuno poteva dare un qualche credito anche al Belgio, che schierava per quattro sesti una squadra di giocatori dal recente passato nella nazionale maggiore. Nessuno, invece, avrebbe scommesso un franco su una squadra i cui interpreti erano del tutto sconosciuti, ma che doveva stupire i bookmaker: la Turchia. Adesso un’amara annotazione ed un avvertimento: a dispetto della parità su altri fronti, i Seniores, in ambito EBL, non ottengono affatto pari dignità in ambito giornalistico, dato che sul bollettino dei campionato l’evento non è stato nemmeno minimamente coperto, con un solo breve articolo in otto giorni. Per la cronaca debbo quindi affidarmi agli “appunti di viaggio” che ho preso nel corso dell’evento, mentre rivolgo alla EBL l’auspicio che si chieda ai giornalisti impegnati in sede di prestare maggiore attenzione anche agli “Over”, come già si fa in ambito WBF. La nostra formazione si presentava con una struttura molto simile a quella della squadra che ci ha dato tante soddisfazioni a Shanghai: due autentici fuoriclasse, Carlo Mariani (già in Cina) e Arturo Franco (al posto di Dano De Falco, e non a caso, visto che i due sono stati una delle nostre coppie più vincenti ed apprezzate nel passato), in coppia con due spalle di valore: qui Ezio Fornaciari e Roberto (Bobo) Cambiaghi, e là Leandro Burgay e Guido Resta; a fare da trait d’union Franco Baroni e Marco Ricciarelli, onnipresenti. Pur nell’ambito di un campo di partenti così duro, i nostri sembravano avere le carte in regola per ben figurare, quanto meno per agguantare uno dei posti sull’aereo (o la nave, vero Ezio e Arturo?) per il Brasile. La Turchia medaglia d’Oro festeggia la vittoria con Sevinç Atay (al centro), membro dell’EBL Executive Committee. 29 EUROPEI A PAU 2008 Prima giornata I primi metri del Campionato sono stati coperti a passo di carica: opposti all’Austria, squadra che presentava ben quattro ex campioni d’Europa “Open”, i nostri conducevano per 39-0 dopo cinque mani! Purtroppo abbiamo dovuto subire il ritorno degli avversari, tanto da portare a casa “solo” 16 VP, ma di fronte ad una delle papabili per il titolo la prova è stata comunque molto positiva. Di seguito ci è toccata in sorte la ben più morbida Scozia, battuta bene per 20-10. Risultati positivi contro le migliori, e in doppia cifra con le meno buone, ovvero il viatico per – al minimo – la qualificazione. Fuori da casa nostra, si fa notare la pessima partenza di una delle favoritissime, la Polonia, capace di fare solo 23 VP nei due incontri in programma, e dei campioni in carica tedeschi, che di punti ne hanno segnati 28. Brilla la stella di un’altra candidata al titolo, la Danimarca, prima con 47 VP, e buone anche le partenze dell’Olanda, terza, e di Israele, quinta con un punto meno di noi. Classifica dopo il II Turno 1. Danimarca 47.00 2. Belgio 41.00 3. Olanda 38.00 4. Italia 36.00 5. Israele 35.00 6. Francia 34.00 7. Inghilterra 33.00 8. Norvegia 32.00 9. Svezia 30.00 10. Estonia 29.00 11. Austria 28.00 11. Germania 28.00 13. Svizzera 27.00 14. Turchia 25.00 15. Scozia 24.00 16. Finlandia 23.00 16. Polonia 23.00 16. Spagna 23.00 19. Irlanda 20.00 20. Galles 19.00 Seconda giornata Tre vittorie, una delle quali con l’ottima Francia (18-12 per noi), sono state sufficienti a portare l’Italia in zona medaglie, acque nelle quali abbiamo navigato sicuri quasi fino alla fine. Una nota stonata è rappresentata dal modesto 1614 inflitto alla Svizzera, squadra di me- 30 Ezio Fornaciari Carlo Mariani diocre caratura, ma dall’andamento dei vari incontri vengono invece annotazioni molto positive. Si sono infatti fatti notare quell’eccellente spirito di squadra, e l’armonia tra le varie coppie, che hanno accompagnato i nostri lungo tutto l’arco della manifestazione: in entrambi i primi due incontri si è pagato un 1100, ma a questo è sempre seguita una pronta reazione al tavolo, ed una serena discussione una volta fuori da esso. Terza giornata Giornata eccellente questa dei nostri più anzianotti rappresentanti, i quali hanno inflitto un triplice 21-9 agli avversari di turno; se si può rimpiangere qualche punto perso nei primi due casi, visto che giocavamo contro Spagna e Galles, allora penultima e ultima, non altrettanto si può dire dell’ultimo incontro, giocato contro la fortissima Danimarca. Dietro, proprio la Danimarca è la nota negativa di giornata, dato che è scivolata al decimo posto, mentre, sempre nella casella dei “cattivi”, continua l’inspiegabile crisi di Israele, ancora 6 VP sotto media, al tredicesimo posto. Tra i “buoni” c’è invece la Polonia, che ha risalito la china ed è ora settima con 10 VP sopra media, in posizione adatta per attaccare la cima della montagna, ed insieme ai baltici si segnala anche il Belgio, squadra di giocatori solo mediobuoni, ma che mi dicono solida e compatta. I belgi erano ottimi terzi, dietro a noi e all’Inghilterra. Per concludere, riporto anche la spaventosa crisi dei campioni in carica tedeschi, solo quindicesimi dopo una giornata orribile. È vero che i germanici avevano sorpreso tutti vincendo a Varsavia, ed è vero che avevano offerto una prova molto mediocre già a Shanghai, ma non era prevedibile trovarli così in basso. Vediamo la sintesi: Fuori da casa nostra, davvero sorprendente il cammino che finora ha accomunato due delle super favorite della vigilia, ovvero Israele e Polonia. Se è vero che hanno avuto entrambe una giornata tutt’altro che semplice – Danimarca, Israele e Turchia per i baltici, e Belgio, Polonia e Germania per i discendenti di Davide – è però anche vero che da tutte e due ci si aspettava una marcia travolgente. Erano 7 VP sotto media i polacchi, e 2 VP più sotto gli israeliani. È tempo di tirare le somme: Classifica dopo il V Turno 1. Inghilterra 103.00 2. Belgio 95.00 3. Italia 94.00 4. Olanda 91.00 5. Danimarca 89.00 6. Francia 85.00 6. Germania 85.00 8. Norvegia 81.00 9. Austria 79.00 10. Scozia 78.00 10. Svezia 78.00 10. Turchia 78.00 13. Polonia 68.00 14. Israele 66.00 15. Irlanda 57.00 16. Finlandia 56.00 17. Svizzera 55.00 18. Estonia 54.00 19. Spagna 52.00 20. Galles 41.00 Classifica dopo l’VIII Turno 1. Italia 157.00 2. Inghilterra 150.00 3. Belgio 146.00 4. Olanda 141.00 5. Francia 136.00 6. Turchia 131.00 7. Polonia 130.00 8. Svezia 126.00 9. Scozia 125.00 10. Danimarca 123.00 11. Austria 120.00 12. Irlanda 118.00 13. Israele 14. Norvegia 15. Germania 16. Finlandia 17. Svizzera 18. Spagna 19. Galles 20. Estonia 114.00 113.00 109.00 102.00 90.00 85.00 82.00 20.00 Quarta giornata I nostri hanno continuato a condurre la corsa in bello stile (e rovinando la festa alla Germania: per il terzo giorno di fila una stessa nazione conduce due corse su tre, e mai la stessa!). Hanno inizialmente zoppicato con la Turchia, perdendo per 18-12, ma hanno poi vinto per 19-11 contro l’Inghilterra, in quel momento seconda. Di fronte avevamo una giornata di fondamentale importanza, visto che dovevamo incontrare il giorno dopo due squadroni, Svezia e Polonia, negli ultimi due turni, e che nel primo avevamo comunque un impegno non troppo leggero, rappresentato dalla Norvegia. Snodo fondamentale, sembrava, per consolidare le ambizioni di qualificazione al Seniors Bowl, e per ribadire, se possibile, quelle di medaglia. Fuori dai nostri confini, da notare la risalita di Israele, e la nuova crisi polacca, come anche la giornataccia dei cugini francesi e l’andamento ancora buono del Belgio, che è tutt’ora alle nostre spalle (ma aveva perso 13-17 nell’ultimo incontro con la Spagna, ultima in classifica). A voi il rendiconto: Classifica dopo il X Turno 1. Italia 188.00 2. Belgio 182.00 3. Olanda 171.00 4. Inghilterra 169.00 4. Turchia 169.00 6. Svezia 164.00 7. Austria 159.00 8. Francia 158.00 9. Danimarca 156.00 10. Israele 154.00 10. Polonia 154.00 12. Scozia 148.00 13. Norvegia 147.00 14. Finlandia 137.00 15. Irlanda 136.00 16. Germania 133.00 17. Estonia 124.00 18. Galles 113.00 19. Svizzera 110.00 20. Spagna 107.00 Quinta giornata Avevano una giornata di fuoco i nostri portacolori, e ne sono usciti con una sola stecca – 8-22 contro la Svezia – e due acuti, ovvero 19-11 alla Norvegia e 20-10 alla Polonia. Nel frattempo il Belgio ci aveva sopravanzato, ma grazie ad una giornata molto favorevole. Il cammino ancora da percorrere sembra- va assai favorevole, dato che i nuovi leader avevano già il giorno dopo un test terribile, rappresentato da Inghilterra, Norvegia e Svezia nell’ordine, mentre noi eravamo attesi da Olanda, Irlanda ed Estonia; in definitiva, alla rovescia quello che era stato il loro cammino nella giornata appena trascorsa, e c’erano buone speranze di tornare in vetta se solo avessimo saputo confermare il livello mostrato fino a quel momento. Dietro di noi si era fatta sotto la sorprendente Turchia, a quel punto terza a soli 2 VP da noi, e stava per rientrare in corsa una delle super favorite del torneo, Israele. Questa aveva infatti incassato due consecutivi 25 nei primi due incontri, ma era poi andata a sbattere contro i Danesi segnando solo 5. Il totale è comunque che si erano avvicinati alle posizioni nobili, ed erano noni. Ora i freddi numeri. Classifica dopo il XIII Turno 1. Belgio 242.00 2. Italia 235.00 3. Turchia 233.00 4. Olanda 217.00 5. Inghilterra 215.00 5. Svezia 215.00 7. Austria 213.00 8. Danimarca 211.00 9. Israele 209.00 10. Scozia 207.00 11. Francia 202.00 12. Polonia 201.00 13. Germania 182.00 13. Norvegia 182.00 15. Irlanda 171.00 16. Finlandia 160.00 17. Estonia 151.00 18. Spagna 145.00 19. Galles 142.00 20. Svizzera 131.00 nata decisamente abbordabile, specie negli ultimi due turni. Purtroppo, invece, la luna si è messa di traverso, e dopo un brutto 7-23 contro l’ottima Olanda, abbiamo inopinatamente perso anche dall’Irlanda e dall’Estonia (10-20 e 14-16), due squadre che occupavano posizioni di bassa classifica. Eravamo ancora sesti, ma attesi da una giornata per niente adatta al recupero, visto che ci toccavano, per chiudere i giochi, nell’ordine il Belgio, primo, Israele e Germania. I belgi si erano staccati dal gruppo, ma hanno poi preso una bastonata dalla Svezia (6-24), e avevano solo 2 VP su un’altra formazione sorprendente, la Turchia. Proprio la Svezia, nemesi dei belgi, era terza, e la sua poteva certo ancora dirla la quarta, l’Olanda. Queste quattro avevano calendari diversi, il peggiore essendo quello degli scandinavi. Olanda e Belgio avevano poi lo scontro diretto nel penultimo turno. Non meno appassionante la lotta per San Paolo, che poteva potenzialmente coinvolgere tutte le squadre fino all’Austria, dodicesima a 17 VP dalla meta (ma ce n’erano poi altri 23 di VP per arrivare ai tredicesimi). Eravamo arrivati a: Sesta giornata Disastro! I nostri avevano finora condotto un magnifico cammino, regolare e positivo, ed erano attesi da una gior- Classifica dopo il XVI Turno 1. Belgio 289.00 2. Turchia 287.00 3. Svezia 275.00 4. Olanda 272.00 5. Inghilterra 267.00 6. Italia 266.00 7. Francia 262.00 8. Danimarca 260.00 8. Scozia 260.00 10. Polonia 254.00 11. Israele 251.00 12. Austria 249.00 13. Germania 226.00 14. Norvegia 213.00 15. Irlanda 210.00 16. Estonia 202.00 17. Finlandia 196.00 18. Spagna 192.00 Roberto Cambiaghi Arturo Franco 31 EUROPEI A PAU 2008 19. Galles 20. Svizzera 168.00 157.00 Settima ed ultima giornata Il nostro movimento Seniores ci ha regalato negli ultimi anni molte soddisfazioni, centrando in particolare obbiettivi che per lungo tempo avevamo solo sognato, e così è stato anche in terra di Francia, dove siamo riusciti una volta di più ad agguantare una posizione utile a guadagnare il biglietto per il Seniors Bowl, a San Paolo. I nostri avevano marciato splendidamente fino a due giorni prima, conducendo per lungo tempo la gara, ma sono poi entrati in crisi, quando, dopo una giornata disastrosa, sono scesi dal primo all’ottavo gradino della classifica. Sulle prime rampe dell’ultima salita hanno di nuovo cominciato male, ma a guardare bene i segnali erano dopo tutto incoraggianti, visto che abbiamo sì perso, ma contro due grandi squadre (Belgio ed Israele) e solo per 13-17. Per modeste che fossero, le due sconfitte ci avevano però relegato in decima posizione, da dove occorreva un miracolo per risalire, e ad attenderci c’era la Germania campione in carica. Fino a metà delle sedici mani in programma sembravamo non avere speranze, ma poi abbiamo cominciato a macinare punti mentre, contemporaneamente, le squadre davanti a noi si squagliavano. A tre mani dalla fine il sorpasso sull’Inghilterra, sulla quale avevamo 1 VP di vantaggio fino al penultimo board. In quel momento, siamo scesi da 23-7 a 22-8, e siamo rimasti pari agli inglesi. Poco male, visto che la vittoria nello scontro diretto ci permetteva di superare i nostri concorrenti, ma questi non avevano ancora finito. Quando ad entrambi i tavoli di Finlandia-Inghilterra è stato giocato il contratto di 1SA, ed entrambi i dichiaranti hanno concluso con sette prese abbiamo potuto brindare. Un grande abbraccio a tutti i nostri splendidi rappresentanti, a Franco Baroni, Roberto Cambiaghi, Ezio Fornaciari, Arturo Franco, Carlo Mariani e Marco Ricciarelli, senza dimenticare il loro trepidante capitano Giovanni Maci. Arturo e Roberto si sono presi anche la bella soddisfazione di vincere la classifica Butler, testimonianza della classe sempre cristallina di quel giocatore, l’Arturo, che Kokish definì, nel 1976, quale l’autore della migliore prestazione di 32 Franco Baroni Marco Ricciarelli sempre in una finale della Bermuda Bowl, e delle grandi qualità di Bobo, che calcava per la prima volta questo palcoscenico. A lui, novellino che ha dimostrato qualità tecniche e nervose straordinarie – certo retaggio, queste ultime, dei suoi grandi trascorsi sportivi in altre discipline – va l’applauso più forte. Ha vinto una più che sorprendente Turchia (Emin Basaran, Orhan Ekinci, Faik Falay, Ergun Korkut [playing captain]), alla quale nessuno avrebbe mai dato credito prima del fischio d’inizio e che per di più ha giocato in quattro dall’inizio alla fine – ma il movimento turco è enormemente cresciuto negli ultimi anni –. sembrava sicuro vincitore fino a quattro turni dal termine, ma che poi ha patito l’ansia dell’ultimo metro. Le altre due posizioni utili per il Seniors Bowl se le sono prese la Polonia, quarta con uno scatto di reni finale dopo aver deluso per tutto il campionato, e l’Olanda, seconda fino all’ultima giornata, ma che, come avevo scritto, aveva un calendario finale molto impegnativo. Ecco il totale: Seconda è arrivata la Svezia (Borje Dahlberg, Sven-Olov Flodqvist, Eva-Liss Gothe, Hans Gothe, Hans-Olof Hallen, Anders Morath, Gunnar Andersson [nonplaying captain], Madeleine Swanstrom [coach]), che ha completato una rimonta che era cominciata giovedì proprio contro di noi, quando ci aveva battuti per 23-7 (gli svedesi erano addirittura quindicesimi solo due match prima di quello), e terzo è giunto il Belgio (Faramarz Bigdeli, Bogdan Bollack, Hubert Janssens, Alain Kaplan, Jacques Stas, David Johnson [playing captain]), che Classifica Finale 1. Turchia 2. Svezia 3. Belgio 4. Polonia 5. Olanda 6. Italia 6. Inghilterra 8. Danimarca 9. Francia 10. Israele 11. Scozia 12. Austria 13. Norvegia 14. Germania 15. Irlanda 16. Estonia 17. Finlandia 18. Spagna 19. Svizzera 20. Galles Il podio al completo. 348.00 333.00 327.00 325.00 322.00 314.00 314.00 313.00 312.00 295.00 294.00 278.00 273.00 263.00 248.00 237.00 229.00 223.00 206.00 200.00 FESTIVAL OVER 58 Giampiero Bettinetti La terza volta dei Senior a Riccione a novità di questa edizione, la terza in assoluto ma la seconda come Italian International Senior Congress, è stata l’apertura con il campionato a squadre miste che lo scorso anno si era disputato in concomitanza con quello a squadre open. Ciò ha comportato un prolungamento delle gare di due giornate, precisamente dal 12 al 20 luglio, rispetto al Festival 2007 che si era tenuto dal 9 al 15 dello stesso mese. Quindi possibilità per le agoniste e gli agonisti nati entro il 31 dicembre 1950 di conseguire il titolo di campione italiano over 58 in sette categorie: individuale, coppie miste, coppie open, coppie ladies, squadre open, squadre miste e squadre ladies, l’ultima subordinata alla partecipazione di almeno cinque squadre italiane. Va precisato “italiane” perché il Festival, come quello precedente, era aperto alla partecipazione di giocatori stranieri, ma tutti i titoli di campione d’Italia nella categoria seniores venivano assegnati alle formazioni composte interamente da giocatori italiani che risultavano avere la miglior classifica generale nella rispettiva categoria. Citiamo subito per dovere di ospitalità i giocatori stranieri presenti, iniziando dalla coppia signore Val Morley e Liz Halstead di Cipro e proseguendo con le due coppie miste finlandesi JJuri-Oja Pirjo-Jjuri-Oja Erkki e Pasrviainen-Eeva-Kelha Vaino e la coppia mista tedesca Petra Von Malchus-Walter Hoger. Rappresentata anche l’Australia da Alan Hamilton che ha giocato nell’open con l’israeliano Rand Nissan, Chairman del Senior Committee della WBF, la Svizzera da Daniel Amiguet che ha partecipato all’individuale, e ancora la Germania con Göran Mattson, il Past Chairman del Seniors Committee della European Bridge League (EBL) che ha fatto coppia con Robert Koch nell’open. All’ingresso del Palazzo dei congressi domenica pomeriggio, mentre era in atto il campionato a squadre miste con ben 36 formazioni in lizza, Luca Frola mi ha comunicato le previsioni del numero di partecipanti alle altre competizioni: un centinaio di coppie miste e altrettante open, più di 150 “individualisti”, più di trenta coppie signore e una cinquantina di squadre open. Se la real- L 34 tà ha rispettato o superato le previsioni lo si può leggere nelle parti dell’articolo dedicate a ciascuna categoria e riportate secondo l’ordine in cui si sono svolte le competizioni programmate. Squadre miste - La competizione che ha tenuto a battesimo questi campionati ha visto, come detto sopra, la partecipazione di 36 formazioni (l’anno scorso il campionato si era svolto in concomitanza con l’open con solo sette squadre partecipanti, se ben ricordo). Le prime sei squadre dopo i turni di Swiss tra sabato e domenica si sono giocate il titolo nell’ultimo turno di Danese puro della domenica stessa su 8 board con questo esito: SQUADRE MISTE - Finale A 1. Giove (Giove, Ghelli, Innocenti, Degli Albizzi) 2. Fornaciari (Fornaciari, Cuzzi, Mariani, Forti) 3. Brambilla (Brambilla, Vivaldi, Dato B., Dato M.) 4. Malavasi (Malavasi, Alfani, Angelini, Arcieri) 5. D’Ascanio (D’Ascanio, De Leo, Di Capua, Vece) 6. Ariatta (Ariatta, Francolini, Chiavarelli, Chiavon) 156 VP 150 VP 149 VP 144 VP 138 VP 127 VP Giove ha sfruttato al meglio tutte le mani notevolmente sbilanciate che hanno caratterizzato gli ultimi turni di gioco, come ho potuto verificare da osservatore. Una per tutte questa in cui Giove, in zona, gioca 4 cuori contrate e imperdibili quando 5 quadri sull’altra linea si battono solo con un attacco ispirato. ARFx RF6 x R98xx 10 x x x x x N – A743 O E RF98xxxx A 10 S 54 A 10 7 2 Dxx D 10 9 8 5 2 Dx DF In particolare, 5 quadri si battono con l’attacco in atout (il dichiarante può scartare la picche sull’Asso di cuori ma non può tagliare una fiori e deve cedere tre prese in questo colore) oppure a picche con il successivo rinvio in atout. L’attacco di Donna di fiori potrebbe anche battere 5 quadri se il dichiarante si affretta a prendere per entrare al morto e scartare la picche, ma se liscia 11 prese non gliele toglie nessuno. Nessun problema con attacco a cuori, quello che c’è stato all’altro tavolo ed ha assegnato ai romani uno dei vari swing. Colgo l’oc- Carlo Mariani ed Ezio Fornaciari, vincitori del Coppie Libere. casione per ricordare le frequenze delle monocolori di 8 carte: 8-2-2-1 (0,19%), 8-3-1-1 (0,12%), 8-3-2-0 (0,11%) e delle bicolori con un colore ottavo 8-4-1-0 (0,045%) e 8-5-0-0 (0,0031%). In un’altra mano, Giove si è trovato con – xxx xxx ARD9875 a fronte dell’apertura di 2 fiori forcing manche della compagna: ha scelto un ragionevole 6 fiori che la sua non ha avuto difficoltà a mantenere con queste carte in linea: Coppie miste - Superate le 100 coppie (119 rispetto alle 91 del 2007) presenti ai nastri di partenza nel pomeriggio di lunedì 14 luglio per giocarsi la qualificazione in due turni di 18 mani ciascuno. Le prime 10 coppie sono entrate nella finale A disputatasi il giorno seguente con formula Howell su 18 board e le prime sei posizioni di classifica sono le seguenti: – xxx xxx ARD9875 N O E S ARxxxx A ARFx 42 COPPIE MISTE - Finale A Mano pari, ma ci stava il grande slam. Pensavo al mio Quadri Pavia che avrebbe così risolto questa situazione: OVEST – passo NORD – 3 SA EST – passo Prima la squadra Cassini così denominata perché i finlandesi che la compongono sono astronomi di professione e Giovanni Domenico Cassini è il capostipite di una dinastia di astronomi, tutti nati in Francia e tutti membri dell’Académie des Sciences, al quale è dedicato l’Osservatorio astronomico del comune di Perinaldo (nell’entroterra ligure tra San Remo e Ventimiglia) dove è nato nel 1625. SUD 1 7 Proprio così, perché 3 SA mostra qualunque colore settimo capeggiato almeno da ARD senza nulla a lato. Certo, con F10 invece di 42 di fiori Sud sarebbe stato molto più tranquillo, ma anche così nessun problema tagliando una cuori in mano dopo l’attacco in atout (divise 2-2, per quanto anche 3-1 non avrebbero dato fastidio). Se questa mano fosse capitata a noi, Marino ed io avremmo avuto l’occasione di dichiarare un grande slam in una battuta: purtroppo nella circostanza mi trovavo alle spalle di Sud e non seduto in Sud. Complimenti alla squadra Giove che ha giocato gli incontri decisivi con il vento in poppa, come dire che gli dei di Riccione erano tutti con... Giove. Ogni riferimento a cognomi è puramente casuale. Questa è la classifica della finale B limitata alle prime quattro posizioni: 1. Patrone-Medusei 2. Buscaglia-Murante 3. Meoli-Sbarigia 4. Kehla-Parviainen 5. Canali-Santolini 6. Rumor-Lacetera 59.01% 58.81% 58.57% 56,71% 56,34% 55,66% Da notare che la coppia Meoli-Sbarigia risultava la prima tra le 10 coppie nel turno delle ultime 18 mani, ma il carry-over più consistente della coppia spezzina l’ha portata sul gradino più alto del podio. Le restanti 109 coppie sono state divise in tre gironi (due di 36 e uno di 37 coppie) nei quali sono risultati vincitori Brambilla-Vivaldi con il 62,18% (finale B), Buonocore-Meo con il 57,79% (finale C) e Mismetti-Airoldi con il 54,54% (finale D). Un bel controgioco di Nord-Sud nella prima mano del primo turno di qualificazione (N/-). Dopo l’apertura di 1 SA di Sud in terza posizione, Ovest dichiara 3 picche con RD F9843 106 F2 RD e si li gioca trovando al morto 62 R32 AR1093 1082 e ricevendo l’attacco di 4 di quadri per l’Asso, il 7 e il Fante. Quando muove il 2 di picche dal morto, Sud è sufficientemente all’erta da prendere subito di Asso (4 di Ovest e 7 di Nord) e rinviare l’8 di quadri per il taglio del compagno che torna di 4 di cuori in conto diritto. La difesa può così incassare due cuori e una fiori oltre all’Asso d’atout e al taglio della quadri e battere il contratto di una presa. Questa la distribuzione completa: 10 7 F8754 4 97643 RDF9843 62 N R32 10 6 O E A R 10 9 3 F2 S RD 10 8 2 A5 AD9 D8765 AF5 Dal secondo turno di qualificazione, due mani con qualche problema dichiarativo che però una coppia affiatata dovrebbe agevolmente risolvere. Nella prima (mano 1; N/-) dopo tre passo vi trovate con ARF10 AR A RF7653 e aprite di…? Non so nel vostro sistema, nel Quadri Pavia il dialogo è questo: OVEST – 1 1 2 SA 4 6 NORD passo passo passo passo passo passo EST passo 1 2 3 5 passo SUD passo passo passo passo passo passo SQUADRE MISTE - Finale B 1. Cassini (Finlandia) (JuuriOja Erkki, Juuri-Oja Pirjo, Kehla Vaino, Parviainen Eeva) 2. Tolu (Tolu, Laria, Lecis, Mapelli) 3. Fioretti (Fioretti, Biancheri, Cesati, Montobbio) 5. Galante (Galante, Violante Romita, Fumarola) 143 VP 134 VP 133 VP 132 VP Alan Hamilton e Nissan Rand, vincitori del Coppie Libere stranieri. 35 FESTIVAL OVER 58 1 picche può essere naturale o relé forcing; 2 cuori mostra 5-6 p.O. con almeno cinque carte di cuori; 2 SA indica che 2 picche era forcing indipendentemente dal colore; 3 picche mostra quattro carte; 4 fiori è da intendersi naturale e 5 fiori mostra un pezzo alto. Come giocate la mano dopo l’attacco di 10 di quadri? A R F 10 N AR O E A S RF7653 9732 F6543 63 A2 Sopra: Enrico Medusei e Anna Maria Patrone Raggi, vincitori del Coppie Miste. Sotto: Rosanna Della Calce ed Elisabetta Patané, vincitrici del Coppie Signore. Una linea proponibile è Asso di picche seguito da Re di fiori e fiori all’Asso e, se non succede nulla di interessante, impasse alla Donna di picche. Nella realtà sul secondo giro di fiori cade la Donna da Sud e quindi nessun problema a proseguire con il 3 di picche passando il Fante quando Sud risponde ancora con piccola. Se anche paghiamo la Donna d’atout seconda in Nord che ritorna a fiori, siamo tranquilli potendo tagliare al morto di 9. Questa la mano completa: A R F 10 AR A RF7653 D6 D87 R 10 9 8 7 10 8 4 9732 N F6543 O E 63 S A2 854 10 9 2 DF542 D9 Individuale - Il numero di contendenti dell’anno scorso (156) sembrava difficilmente superabile e invece sono stati ben 188 i partecipanti che nel tardo pomeriggio di martedì e in tutto il pomeriggio di mercoledì 16 luglio sono stati impegnati in tre turni di 18 smazzate nell’ambito di un movimento Scrambled Mitchell. Queste le prime tre medaglie e tre coppe della classifica finale INDIVIDUALE - Finale 1. Giorgio Biasoli 2. Massimo Quagliato 3. Maria Luisa Matteucci 36 65,41% 60,49% 60,36% 4. Marisa Righetti 5. Anna Maria Meoli 6. Giampiero Bettinetti 59,44% 58,72% 58,16% Tre le novità rispetto all’anno scorso che dobbiamo riscontrare: (a) la media elevatissima del vincitore (poco meno del 60% quella precedente); (b) l’elemento femminile presente qui al 50% (tutti maschietti in precedenza); (c) la presenza del vostro scriba tra i maschietti di questa edizione. Citiamo anche le prime tre signore fuori classifica Ada Canali (57,33%), Laura Violante (56,10%) e Maria Maddalena Di Leo (55,73%) e il primo giocatore straniero, Daniel Amiguet (52,78%). La mano 21 (N/NS) è veramente singolare per la distribuzione che vede una 7-5 in Nord e una nona di fiori chiusa in Ovest (la 9-3-1-0 ha una frequenza dello 0,01%). Ma ancora più singolare è l’andamento della licita a un tavolo e l’andamento del gioco della mano a un altro tavolo che mi è stato riferito da amici. Vi do subito le 52 carte: 6 ARF8542 A D 10 8 3 – F 10 8 974 N 10 9 7 3 – O E 974 R S A R D F 10 9 8 4 3 765 ARD532 D6 F652 2 OVEST – 6 passo NORD 2 6 contro EST passo 6 fine SUD 2 passo Su 2 fiori forcing manche, 2 picche mostra almeno 5 carte e almeno 2 controlli. Il 6 picche di Est in favore di zona per creare scompiglio ha sortito il suo effetto sia sulla signora in Sud sia sul compagno in Ovest: Sud ha rimpro- verato Nord di non essere passato (sic!) sul 6 picche in quanto gli avversari erano nel contratto sbagliato, non essendosi resa conto che 6 picche –12 avrebbero fruttato meno di 7 fiori contrate –4; Ovest, dal canto suo, ha detto di essere passato volentieri sul 6 picche avendo l’appoggio terzo e accreditando Est di un solido colore di picche e quindi d’aver ritenuto fuori luogo la sua correzione a 7 fiori. Per quanto attiene la questione del gioco di questa mano a un tavolo in cui Nord era impegnato nel contratto di 7 cuori con attacco a fiori, dopo aver tagliato il dichiarante ha battuto tutte le atout scartando le tre cartine di picche dal morto (?) fino a: 6 – A D 10 8 3 – 974 N – O E 974 S – ARD – F65 – F 10 8 – R DF Entrato al morto a picche, Nord ha scartato due quadri sui due onori di picche e ha presentato il Fante di quadri: 13 prese al brivido. È vero che l’impasse ha una probabilità maggiore della divisione 3-3 di un colore, ma probabilmente per l’emozione di giocare un grande slam, Nord non si era reso conto che qui poteva combinare la chance della divisione con quella del sorpasso. Dal secondo turno una mano di controgioco perfetto di N-S nel contratto di 2 picche contrate giocate da Est dopo questa licita (mano 4; W/All): OVEST passo passo 2 NORD 1 contro contro EST 1 passo fine il Re (Sud scarta l’8 di quadri mostrando un numero di carte pari) ed esce di 7 di cuori (Lavinthal) prendendo atto del taglio di 7 di picche di Sud. Questi ubbidisce tornando di 3 di quadri in modo che Nord può incassare la Dama e l’Asso del colore raggiungendo questa posizione in cui la difesa è a book: COPPIE OPEN - Finale A 1. Mariani-Fornaciari 2. Maglietta-Ferrara 3. Barzaghi-Leonardi 4. Sbarigia-Giove 5. Chizzoli-De Giacomi 6. Lucchesi-Tramonto 63,42% 61,36% 58,04% 57,67% 56,65% 56,18% COPPIE SIGNORE - Finale A F65 9 R9 R4 R 10 9 R3 10 95 N O E S AD432 – – AF2 8 – 6 D 10 8 7 6 3 Sul Re di cuori Est può scegliere se tagliare di Dama e concedere due prese d’atout a Nord oppure tagliare di 2 e concedere una presa d’atout ad entrambi i difensori. Coppie open & ladies - I numeri dicono 115 coppie open (109 nel 2007) e 40 coppie signore (28 nel 2007) che giovedì si son date battaglia in due turni di 18 board ciascuno al termine dei quali le prime 16 coppie risultavano qualificate per la finale A. Le successive 36 cop-pie open entravano nel girone B e le re-stanti andavano a costituire il girone C, mentre le successive 24 coppie signore entravano nel girone B del loro settore. Il giorno dopo le coppie qualificatesi per la finale A si sono giocate il titolo in un torneo con formula Barometro su 30 mani con questi piazzamenti fino alla sesta posizione: 1. Patanè-Della Calce 2. Delogu-Forte 3. Nicolicchia-Sciubba 4. Cittolin-Malavasi 5. Fumarola-Violante 6. Tagliabue-Metzger 58,78% 54,91% 54,78% 54,67% 54,56% 53,32% Le finali B e C dell’open sono state vinte rispettivamente da Agostani-Ficuccio (58,47%) e Velli-Valdi (57,58%), mentre nella finale B signore si sono imposte Faccioni-Marini con il 56,38%. La coppia Hamilton-Nissan, 14° nella finale A dell’open con il 48,17%, è stata la prima tra quelle dei giocatori stranieri. Nella mano 8 (W/-) del secondo turno di qualificazione open la statistica, una volta tanto, ha funzionato. Il mio compagno è impegnato in Est nel contratto di 3 SA in Est con attacco di Fante di fiori vinto dal Re di mano. 10 D8762 D74 A652 ARF65 A O E A9653 S RD N Sull’Asso di quadri cade il 2 da Sud e il 10 da Nord e sulla prosecuzione nel colore compare l’8 da Sud: piccola o Dama? Non so se Marino legge i miei articoli di statistica, ma ha chiamato piccola dal morto mostrando soddisfazione dopo che Nord aveva giocato il Re. Questa la mano completa: SUD passo 2 Ecco le 52 carte: F65 9862 RF97 R4 R 10 9 ARD73 A D 10 95 AD432 N F 10 5 O E 42 S AF2 87 4 8653 D 10 8 7 6 3 L’attacco di Sud di 4 di cuori è vinto dalla Dama di Nord che incassa anche Giorgio Biasoli impostosi nell’Individuale. 37 FESTIVAL OVER 58 10 D8762 D74 A652 D9743 R43 R 10 973 ARF65 N A O E A9653 S RD 82 F 10 9 5 F82 F 10 8 4 La mano era stata giocata rapidamente e nonostante l’esito favorevole, Marino aveva mostrato qualche perplessità perché a suo avviso il Re di quadri aveva la stessa probabilità di trovarsi in Nord o in Sud. Questo è vero quando uno prende visione delle 26 carte sulla sua linea, ma qui siamo in uno stadio più avanzato in quando abbiamo tirato l’Asso di quadri, abbiamo visto cadere il 2 a sinistra e il 10 a destra e la decisione critica viene dopo che abbiamo visto cadere l’8 di quadri a sinistra. Assumendo tre carte di quadri in Sud e due in Nord, dobbiamo decidere se le due carte di Nord sono R10 piuttosto che F10. Qui bisogna risalire alla probabilità della causa, quella cioè che ha determinato la giocata del 10 di quadri di Nord. A tale scopo dobbiamo fare delle ipotesi sul comportamento di Nord quando ha R10 piuttosto che F10 di quadri. Se Nord è il tipo che gioca rego- larmente la più bassa di due carte equivalenti, abbiamo la stessa probabilità che nella circostanza abbia R10 o F10 e quindi dobbiamo solo indovinare. D’altra parte, se Nord fosse il tipo di difensore che gioca sempre la più alta di due carte equivalenti, allora saremmo sicuri che il 10 può qui essere accompagnato solo dal Re. Se invece Nord appartiene alla categoria generale dei difensori che quando hanno due carte equivalenti scelgono a caso quale giocare, allora non dobbiamo avere dubbi che il 10 ha più probabilità (diciamo il doppio) di provenire da R10 che da F10. Per rendersene conto basta considerare che in dieci occasioni simili Nord giocherà sempre il 10 avendo R10 (scelta obbligata) ma a volte il 10 e a volte il Fante (libera scelta) avendo F10. Sempre dall’open due problemi licitativi. Nel turno di qualificazione vi trovate in Sud con A10532 10 AR 975 A8, zona contro prima, e dopo il passo del vostro compagno e dell’avversario in Est, aprite di 1 picche seguito dal passo di Ovest e dal 2 SA di Nord che mostra fit quarto e una decina di punti. Come procedete? Se il vostro compagno avesse le carte giuste, es. RDxx xxxx Dx Rxx o RDxx Axxx Dx xxx, il piccolo slam sarebbe sul tavolo. Ci sono vari approcci per l’indagine, ad es. 3 quadri (colore) o 3 fiori (esplorativo, non necessariamente con il colore). A un tavolo Sud ha scelto invece la dichiarazione piuttosto insolita di 5 picche e Nord ha rialzato a sei avendo RD64 D98 108 R654. Nella finale vi trovate in Est con AD 109763 D AF10 DF, zona contro prima, e dopo il passo di Sud, Ovest apre di 1 cuori seguìto dal passo di Nord. Questo il dialogo tra Est ed Ovest nel silenzio avversario: OVEST 1 3 4 SA 6 Avete qualcosa da aggiungere? A un tavolo Est ha detto 7 picche trovando al compagno R85 A1076432 2 AR. Nella mano precedente del 6 picche la distribuzione completa era questa: 97 AF764 D3 F 10 9 2 38 RD64 D98 10 8 R654 F8 R532 O E F642 S D73 A 10 5 3 2 10 AR975 A8 N e quindi nessuna problema per Sud nel realizzare dodici prese. Nella mano del 7 picche, la distribuzione ve la risparmio perché dall’esame delle carte di Est-Ovest è evidente che anche con l’attacco in atout è possibile tagliare due quadri al morto e realizzare 13 prese. Ah, dimenticavo… i tavoli, anzi il tavolo, al quale sono stati chiamati questi due slam era quello della coppia Bettinetti-Marino, ovviamente seduti in EstOvest nel primo caso e in Nord-Sud nel secondo. Consoliamoci – si fa per dire – con una mano del primo turno di consolazione (mano 22: E/EW) in cui Nord, oltre a quel ben di Dio che ha in mano R85 D93 AR642 43 La squadra Fornaciari di Reggio Emilia, vincitrice dello Squadre Open. EST 1 4 5 ? AD4 A6 – A R D F 10 9 7 6 F 10 6 3 N 10 8 O E D 10 9 8 7 5 S 5 972 RF7542 F3 82 trova al morto, oltre al colore affrancabile con un taglio al terzo giro, un preziosissimo 8 d’atout che vale il grande slam. Non ho dubbi che se fossimo capitati qui, naturalmente in Est-Ovest, avremmo subìto anche questo 7 fiori. Ora apro una parentesi per spiegare come viene effettuato il calcolo del carry-over nell’open a coppie e nel signore a coppie rispetto alla competizione a coppie miste, avendo notato una perplessità piuttosto diffusa tra i giocatori su questo argomento. Nella finale a cop- A sinistra: la formazione Giove dell’Hugaria Roma vincitrice dello Squadre Miste. A destra: affermazione per il team finlandese Cassini tra le Squadre Miste straniere. pie miste, le smazzate della finale sono 18, proprio come quelle di ciascuno dei due turni di eliminazione la cui media costituisce il carry-over. Quindi, se tale media è, poniamo, 60% e la percentuale realizzata nelle 18 mani della finale è 56%, la percentuale totale è data da (60% +56%)/2 = 58%. Nella finale open e si-gnore, invece, si giocano 30 mani. Assu-mendo 60% di carry-over e 56% nelle 30 mani, la percentuale totale si ottiene dalla somma (18/48)x60% + (30/48) x 56% = 22,5% + 35% = 57,5%. Questo per dare più peso alla percentuale realizzata nelle 30 mani della finale, come si può anche dedurre dal risultato che si ottiene assumendo un 56% di carry-over e un 60% nella finale: (18/48)x56% + (30/48)x60% = 21% + 37,5% = 58,5%. Campionato a squadre open - 54 (di cui quattro ladies) le squadre impegnate nei due turni (uno di 16 e uno di 20 board) di sabato in un round robin con movimento analogo al classico Mitchell a coppie e punteggio Patton (due punti per la vittoria e un punto per il pareggio). Le prime sei squadre classificate a giocarsi il titolo nella mattinata di domenica su cinque turni di quattro mani che ha dato questo risultato: SQUADRE OPEN - Finale A 1. Fornaciari (Fornaciari, Baroni, Mariani, Ricciarelli) 2. Resta (Resta, Comella, Mattson, Koch) 3. Montanari (Montanari, Caviezel, Lucchesi, Tramonto) 4. Sbarigia (Sbarigia, Latessa, Giove, Gigli) 159 151 150 148 5. Miselli (Miselli, Zampighi, De Blasi, Giordani, Gadioli) 6. Fresia (Fresia, Bielli, Meschi, Pastori) 141 133 Le altre 48 squadre divise in quattro gironi di consolazione di 12 squadre ciascuno vinti rispettivamente da De Giacomi (finale B: 155), Cerati-Brambilla (finale C: 135), D’Ascanio (finale D: 119) e Cristofoli (finale E: 107). Assegnato anche il titolo a squadre signore con questa classifica: SQUADRE SIGNORE 1. De Simone (De Simone, Faccioli, Marini, Simonini) 110 2. Boschi (Boschi, Montanelli, Marchini, Vannini) 93 3. Avalle (Avalle, Cuzzi, Maggiora, Pretolani Guadagni) 80 A sinistra: la squadra De Simone di Bologna Bridge Rastignano, vincitrice dello Squadre Ladies. A destra: Maria De Leo ed Ezio Fornaciari, Lady e Mister Over 58 per il 2008. 39 FESTIVAL OVER 58 Nella mano 8: W/- del secondo turno di qualificazione si è verificata una situazione di blocco incredibile. Dimenticatosi che la mia apertura di 1 quadri era forte, Nord, a parità di zona, con A109 RD9 DF RF963 è entrato di 1 SA rimasto il contratto finale con attacco a quadri di Est in questa distribuzione completa: RD53 AF54 A R 10 D5 A 10 9 RD9 DF RF963 N O E S F876 876 853 A 10 8 42 10 3 2 97642 742 Incassati Asso, Re e 10 di quadri sul 40 quale Nord ha scartato il 9 di picche di Nord, ho visto che non c’era verso di impedire al dichiarante di mettere assieme otto prese. Al board 20 (W/All) Sud, con 643 A4 542 109842, deve attaccare dopo questa licita: OVEST 1 2 3 5 NORD passo passo passo passo EST 2 2 SA 4 SA 6 SA SUD passo passo passo fine Quale carta avreste selezionato? Come potete costatare dalla distribuzione completa 82 F98732 973 F6 R D 10 9 7 5 AF N D 10 R65 O E ADF8 R 10 6 S D3 AR75 643 A4 542 10 9 8 4 2 l’Asso di cuori è la sola carta che vi permette di non perdere il board e guadagnare eventualmente un paio di punti. Tenetelo presente per una prossima occasione. Trofeo EBL - Lady e Mister Over 58 La giocatrice che ha ottenuto i migliori risultati nell’arco dell’intero festival è stata Maria Maddalena De Leo che ha ripetuto la performance dello scorso anno realizzando 1704 punti, seguita nell’ordine da Oriella Ghelli (1549), Maria Giovanna Di Capua (1522), Margherita Giordani Petroni (1436) e Liliana Rossi (1423). Congratulazioni alla Lady Over 58 2008. Il Mister Over 58 2008 è Ezio Fornaciari con 2258 punti, seguito da Paolo Giove (2256), Giovanni Maci (1795), Donato Vece (1736) e Guido Resta (1615). Guido Resta nel discorso di commiato ha dato tre numeri: 246, 435 e 572 che rappresentano rispettivamente il numero di iscrizioni alle gare verificatesi nel primo, nel secondo e in questo terzo anno di Riccione. Purtroppo ha anche detto che probabilmente questo sarà l’ultimo anno di Riccione provocando un diffuso mormorio di disapprovazione in tutta la sala ed anche qualche voce che chiedeva apertamente di non toglierci Riccione. Se fossi in Guido vedrei di evitare un cambiamento di sede della manifestazione, perchè i vecchi bridgisti sono persone affezionate: Seniors love Riccione. LA PRIMA VOLTA DELL’INDIVIDUALE Franco Broccoli al 13 al 15 giugno presso il Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore si è svolta la fase finale del primo Campionato Nazionale Individuale, specialità che mancava nell’articolato menu agonistico federale. I numeri di partenza (1476 uomini e 1200 donne) hanno mostrato il gradimento dei tesserati. Il perché è semplice. È la gara deputata alla socializzazione per eccellenza. Il linguaggio licitativo unico, semplice e stringato lascia ampio spazio al criterio di giudizio, quando non direttamente alla fantasia. Tutti i giocatori sono partner e avversari, non ci si conosce, non ci sono quei vantaggi che solitamente derivano dall’interpretazione dello stile del compagno (aggressivo/remissivo/fuori di melone), si tenta il più possibile di rimanere aderenti al sistema, percorrendo quella linea di normalità, semplicità, fedeltà che spesso si abbandona nella routine dell’affiatamento. Il valzer dei cambi con tutti che girano incontro al nord del tavolo, non dà tempo per pensare a quello che è successo per scoprire immediatamente cosa riservano il futuro e il nuovo partner. Poi ci sono i “Mi hanno massacra- D to...”, i “Si sono coalizzati contro di me... ”, i “Senti che mi hanno fatto... ”, ma sono più bonari che altro e provengono da tutti, realmente da tutti, perciò si annullano a vicenda. Chiamate arbitrali ridotte al lumicino e dovute solo a problemi strettamente procedurali, tipo attacco fuori turno, per capirci. Tanta gente rilassata e sorridente. L’atmosfera e il tipo di gara permetterebbero tranquillamente di giocare senza sipari, un po’ nello stile del festival seniores. In questa fase nazionale a numeri fissi i 168 giocatori (84 per categoria) si sono confrontati su 4 turni di 21 mani, per le seguenti classifiche finali (prime 10 posizioni): MASCHILE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Cecere Amedeo Ferramosca Francesco Clair Paolo Del Gobbo Maurizio Nardullo Ennio Cicora Egidio Tarantino Marco Sereno Gianni Della Santina Giorgio Catanzaro Vittorio 57,34 56,63 56,35 55,55 55,32 54,89 54,63 54,58 54,19 53,93 Rosalba Siciliano Campionessa d’Italia Individuale 2008. FEMMINILE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Siciliano Rosalba Di Blasio Vera Caharija Tamara Zuppin Boschi Lidia Delle Cave Ottavia Vanuzzi Marilina Pedica Giuliana De Ianni Tania Baj Jolanda Baietto Laura 57,10 56,93 56,29 56,16 55,19 54,83 53,89 53,79 53,65 53,43 Come al solito, i risultati completi sono a disposizione nell’apposita sezione del sito. Che dire dei vincitori? Hanno giocato sicuramente bene, ma hanno anche avuto tanti compagni splendidi... o avversari distratti? Ai posteri... Il tallone d’Achille di questa gara risiede nella sua organizzazione. È una competizione, come accennato, a numeri fissi, non si può “aggiungere un tavolo” in itinere e le eventuali rinunce accendono un problema che non può essere trascurato e che va risolto con la sostituzione. Nella finale maschile, per esempio, per cause di forza maggiore si sono creati dei buchi dopo il primo turno di gara, e la fortunata coincidenza di una qualificazione a squadre seniores concomitante è riuscita a completare, diciamo, i tavoli zoppi. Partecipazione straordinaria, perciò, di Battistoni, Bertolucci, dal seniores, e di Centioli, in visita di cortesia. Copione ancora più eccentrico nella finale femminile dove il gioco dei rimpiazzi è degenerato fino alla convocazione a monte di quattro giocatrici (Degli Albizzi, Ghelli, Borsa, Dell’Armi) sprovviste di titolo per varie e diversificate ragioni (non aver disputato le eliminatorie regionali, senza nemmeno usufruire della prevista sostituzione per un turno, oppure per non aver partecipato alcuna eliminatoria o ancora per aver sì giocato le fasi propedeutiche, ma con un plotone di aventi diritto davanti). Una “cartolina di precetto” avvenuta a monte, come dicevamo, non in loco. L’evidente rischio di trovarsi a non centrare il numero perfetto deve aver in- 41 LA PRIMA VOLTA DELL’INDIVIDUALE fluenzato la pezza, peraltro di colore diverso, in assenza di buco (o avendo a disposizione la pezza giusta). Per le prossime edizioni si spera nella sensibilità dei partecipanti che, iscrivendosi, si dichiarano pronti a sostenere tutte le fasi della manifestazione, cause di forza maggiore a parte, chiaramente. Ora voglio riassumervi il sistema giocato, il che equivarrebbe a riassumere un riassunto. Allora, quinta nobile, miglior minore, 1SA 15/17 (stayman, transfer), 2 22/24 bilanciati oppure qualunque mano forzante a manche sbilanciata (risposta di 2 d’attesa), 2 2 2 sottoaperture, 2SA 20/21 bilanciati (con possibilità di quinta nobile-sviluppo puppet, transfer), e il resto a salire sono barrage con in mezzo il 3SA gambling. Cue bid miste, richiesta d’Assi (5 Assi + la Dama), splinter. Fine prima pagina. Interventi a livello standard, salti deboli, 2 sull’apertura di 1/ mostra la bicolore nobile, come 2 sull’apertura di 1SA. Sul contro informativo avversario un nuovo colore a livello non è forzante. Dispari chiama, conto della carta dritto, preferenziale. Attacco dritto, in busso a colore, in conto a SA. Fine seconda pagina. Ora che sapete il sistema a memoria è il momento di cimentarvi. Avete queste carte: F963 AR62 AR A 10 3 State in Sud, tocca a voi, belli belli aprite di 1, pronti pronti (?) a ribadire 2SA sulla risposta del compagno. Alt, scatta la variante. Gli avversari passano sempre, ma il partner risponde 1. Ah, però?! Che dice il sistema? Una rapida inchiesta ha portato la maggioranza ad optare direttamente per 4. Per informazione devo dirvi che tra gli intervistati c’erano dei profondi conoscitori di naturale, tra cui alcuni professionisti a tutto tondo. Bocciato il 2SA di prima intenzione anche se il 4 diretto può creare un minimo di confusione nel caso, per esempio, di una buona 6/4 / (che non è che una delle tante). Uno degli interpellati ha addirittura estremizzato la sua risposta facendo un falso rovescio a quadri, in attesa di mostrare il fit a cuori. Praticamente un ascendente in due colori con 5 carte in tutto! Ragguardevole, senza dubbio, ma lo sono stati anche gli impressionisti alla loro prima esposizione, anche se dubito sulla possibilità di raggiungimento di ugual fama. La mano completa: A 10 DF75 F92 F974 D82 N 10 3 O E 10 8 7 5 4 S 862 F963 AR62 AR A 10 3 AD7 RF82 R643 10 2 F64 10 7 4 982 9543 N O E S 52 95 ADF7 DF876 R 10 9 8 3 AD63 10 5 AR In una fila infinita di 4+2, brillava un unico, solitario, eclatante, irridente, enorme 6 mi. Passavo da quelle parti, posso e potrò dire che io c’ero, e lo slam è stato raggiunto così: OVEST 1 1 SA 3 3 SA 4 6 * EST 1 2 3 4 5 * Mi hai provocato... R754 984 D63 RD5 11 prese per tutti, anche, ahimè, per gli ottimisti. A proposito: Board 15 Dich. Sud - N/S in zona Amedeo Cecere Campione d’Italia Individuale 2008. Vi ho detto dei sorrisi, per Est doveva essere una giornata rosa. Vi ho detto dei sorrisi, quelli di N/S, alla fine della mano, erano, come dire, un po’ al limone. Board 1 Dich. Nord - Tutti in prima D53 D54 A985 F 10 4 10 7 2 F872 – ARD862 AF96 N R 10 9 6 3 O E 10 4 2 S 7 R84 A RDF763 953 Un gran bel contratto per N/S è 5. Se ne farebbero anche 6, a carte viste, ma la manche già basta e avanza per ottenere un ottimo score. Ecco come ci è arrivato il vincitore, in Nord: OVEST – 2 passo NORD 1 3 5 EST 1 passo fine SUD 2 3 Licita lineare, in cui il 3, che sembra quasi automatico, descrive e facilita. Guardate cosa è successo in assenza del 3 in un altro tavolo del podio: 42 Vera Di Blasio e Francesco Ferramosca, argento nell’Individuale femminile e maschile. OVEST – 2 contro NORD 1 passo fine EST 1 passo SUD 2 5 Senza dubbio il 5 di Sud è quantomeno affrettato, anche perché ci potrebbe essere slam di battuta, ma quando si inizia ad elucubrare su una certa assenza di rilicita si rischia di combinare guai. A proposito di guai, ecco le vostre carte in Sud: 2 D 10 9 7 F9 D 10 9 8 5 2 Siete primi di mano e non stupite nessuno passando. Ovest vi imita e il vostro compagno in Nord apre di 1SA. Dopo il verde di Est, in quale delle due vasche prendete il prossimo cartellino? Sì, va bene, non strillate, ho capito: dite 2 transfer per le fiori. Fate bene. Se invece optate per il colpo passando, mala tempora currunt: Bronzo per Tamara Caharija Zuppin nell’Individuale femminile. Board 19 Dich. Sud - E/O in zona A D 10 5 3 R853 32 64 F96 AF4 AD875 A3 N O E S dizio, suggerendogli una dichiarazione in stile “sbrighiamoci che devo prendere un’aspirina”. Vediamo cosa è successo, nello stesso board, in un tavolo più frizzante (sempre con premiati in ballo): R874 62 R 10 6 4 RF7 2 D 10 9 7 F9 D 10 9 8 5 2 Gli avversari limitano a 6 prese il SA del vostro compagno, per un down che spicca nella colonna E/O come un igloo nel deserto (2 su 7). E Nord era Cecere, ma il siparietto divertente è che il povero Sud aveva appena preso una briscola devastante in fronte. Briscola sia detto non nel senso di atout, ma nell’accezione slang di forte colpo. L’immediato mal di capa susseguente gli aveva temporaneamente alterato il criterio di giu- OVEST – passo contro contro passo passo NORD – 1 SA 3 surcontro contro passo EST – passo passo 3 passo contro SUD passo 2 passo passo 4 fine L’assaltatore seduto in Ovest non è avversario da tè e pasticcini (è un campione del nordest – battaglione San Marco in pectore) ma la spirale generata dal combattimento gli si è avvolta intorno al collo quando Nord si è pervicacemente ostinato a realizzare le 10 prese previste. Per battere il contratto eventuale di 3 picche giocate da Est, ci vuole l’attacco fiori (non di Dama) oppure 9 di quadri (!). Eppoi molta, molta attenzione... Board 17 Dich. Nord - Tutti in prima DF6 8 A642 AD852 85 D 10 7 6 5 RD95 97 A 10 9 2 N AR43 O E 3 S R 10 6 4 R743 F92 F 10 8 7 F3 C’è un perfetto 6 in E/O, ma c’è stata anche la seria difficoltà a raggiungerlo, tanto da farlo diventare come l’araba fenice. La via corta della manche a 43 LA PRIMA VOLTA DELL’INDIVIDUALE SA, con il suo corollario del rischio di superare il contratto della sala senza riuscire più a fermarsi in qualcosa di redditizio, ha convinto la stragrande maggioranza degli orizzontali a prendersela comoda, a limitarsi alla par-tita a SA. Partita che è partita benissimo in quasi tutti i tavoli, visto il mancato attacco quadri a favore di quello a picche. Eppure non c’è bisogno di sistemi complicati o del metodo perfetto, qual è sicuramente il vostro. Procedendo con la dovuta calma Est è in grado di dare la tricolore a basso livello, e con questa preziosa informazione il capitanato si consolida nella azioni di un Ovest sempre più interessato. A basso livello, si diceva, in quanto bisogna ricordare che, sull’apertura di 1, il 2 è appoggio debole e, nella fattispecie, forse non è il caso di tassativizzare –?– la licita con un 3 diretto, limitandosi ad 1 bel di attesa. Bellezze dal capitanato… 44 Bronzo per Paolo Clair nell’individuale maschile. Board 20 Dich. Ovest - Tutti in zona RD A F 10 2 F75 A942 A F 10 8 7 D8653 2 F7 53 N 97 O E D 10 8 4 3 S RD63 9642 R4 AR96 10 8 5 Ovest apre di 1SA, e questa è una certezza. Nord interviene con 2 per i nobili, altra certezza, l’ultima. Est si è biforcato tra il contro e il 2. Sud ha licitato le picche senza impegno e dopo qualche schermaglia (dove c’è stata) i verticali si sono aggiudicati il contratto parziale a 3. Nei gironi di finale segnare 170 per il mancato attacco fiori era una mano quasi media. Voi dove avreste attaccato con le carte di Ovest? Ve lo chiedo ora, che avete visto tutte le carte e senza pretendere alcuna spiegazione tecnica. Mi piacciono le risposte sofferte... “CITTÀ DI CASERTA” 23-26 ottobre 2008 I TORNEO INTERNAZIONALE DI BRIDGE A SQUADRE & TORNEO NAZIONALE A COPPIE LIBERE XXII Trofeo Eugenio Chiaradia Pro Mosi Cicala - Per le opere dei Religiosi Camilliani in Africa Occidentale (ONLUS) Con il Patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Caserta e del Comune di Caserta PROGRAMMA E ISCRIZIONI TORNEO A COPPIE OPEN Giovedì 23.10 ore 20.45 Chiusura iscrizioni ore 21.15 1ª Sessione Venerdì 24.10 ore 14.30 2ª Sessione TORNEO A SQUADRE LIBERE Venerdì 24.10 ore 20.45 Chiusura iscrizioni ore 21.15 3 incontri di 8 mani Sabato 25.10 ore14.00 4 incontri di 8 mani ore 21.45 2 incontri di 8 mani Domenica 26.10 ore 10.30 2 incontri di 8 mani ore 14.30 2 incontri di 8 mani ore 17 Premiazione Quote di partecipazione € 35,00 per giocatore - € 25,00 per gli juniores Pre-iscrizione: quota ridotta a € 30,00 per chi si iscrive entro il 10.10.2008 Quote di partecipazione € 220,00 a squadra € 110,00 per gli juniores Pre-iscrizione: quota ridotta a € 200,00 per chi si iscrive entro il 10.10.2008. Tutti i tornei sono riservati ai tesserati FIGB (agonisti e ordinari) o di Federazione estera. CONDIZIONI ALBERGHIERE con il Crowne Plaza Hotel (5 stelle) Prenotazioni: tel. 081.8136111 - fax 081.8136432 Due notti in pensione completa (dalla cena del 24 al pranzo del 26 ottobre 2008 – Per persona in camera doppia € 150,00 – Supplemento singola, al giorno € 20,00 Tre notti in pensione completa (dalla cena del 23 al pranzo del 26 ottobre 2008 – Per persona in camera doppia € 200,00 – Supplemento singola, al giorno € 20,00 Palazzo Reale di Caserta Servizio di ristorazione a buffet. Pasti singoli: per persona, per pasto € 15,00 Montepremi Torneo a Coppie Open: € 11.000,00 – Montepremi Torneo a Squadre Open: € 21.000,00 Comitato organizzatore: Vincenzo Fava, Ernesto Palermiti, Luigi Palmieri, Roberto Pennisi, Mario Schettino Direzione tecnica: Massimo Ortensi - Direzione arbitrale: Maurizio Di Sacco PRE-ISCRIZIONI E INFORMAZIONI Bridge Club Caserta - Via Marconi, 9 - 81100 Caserta Tel. 3291115494 - 3495872074 - 3334876699 - Fax 082.3357798 - email: [email protected] 45