CARITAS DIOCESANA REGGIO EMILIA – GUASTALLA anno pastorale 2012-13 “UNA PREGHIERA LUNGA TUTTO L’ANNO” narrazione e descrizione di una staffetta orante e nomade per le parrocchie della Diocesi dai monti al Po’ e dalla Val d’Enza a Sassuolo per il implorare dal Signore il dono dell’Amore-Carità CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it PROGETTO “UNA PREGHIERA LUNGA TUTTO L’ANNO” LE MOTIVAZIONI Il nostro Papa ha indetto l’anno della fede e in questo solco si inserisce la Caritas Diocesana. Quest’ultima intende lavorare tutto l’anno sulla prossimità facendo attenzione alla spiritualità. Si è sentita l’esigenza di andare alla fonte dell’agire, al perché si fanno le cose, al motivo del nostro agire. Qual è? La spiritualità dà una risposta a questi interrogativi. I SOGGETTI I soggetti coinvolti sono le caritas parrocchiali e i centri di ascolto parrocchiali o zonali. Essi hanno come obiettivo la “prevalente funzione pedagogica” così come recita l’art.1 dello statuto di caritas italiana. La finalità dunque sta nel condividere con i propri fratelli della parrocchia la bellezza e la centralità della carità, coinvolgendoli senza imporre ma proponendo. LE MODALITA’ Si chiede ad ogni caritas parrocchiale di assumersi un periodo di tempo lungo l’anno pastorale in cui animare momenti specificatamente di preghiera. Questi possono essere di tutti i tipi, l’unico vincolo è quello che siano momenti di preghiera. E’ dunque possibile realizzare celebrazioni eucaristiche, veglie di preghiera, rosari, ecc. Tale iniziativa può inserirsi in occasioni che già vengono realizzate. RISULTATI ATTESI Il primo risultato è quello di avere una diocesi che prega ininterrottamente tutto l’anno. Il secondo risultato, non in ordine di importanza, è quello che le caritas parrocchiali realizzano il loro obiettivo di sensibilizzare e formare le parrocchie nelle quali sono inserite. Il terzo risultato è quello di aver formato tante persone. CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it ARTICOLO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO STAFFETTA DI PREGHIERA CARITAS una preghiera lunga tutto l’anno Qualcuno potrebbe chiedersi cosa c’entra la caritas con la preghiera. La risposta è molto semplice. La caritas non è una associazione di volontariato, anche noi agiamo concretamente ma l’obiettivo primario è quello di seguire le orme che Cristo ci ha lasciato ben consapevoli che non possiamo risolvere tutti i problemi del mondo. Per fare ciò c’è bisogno di pregare molto per non perdere la retta via, per non debordare nell’efficientismo o nel menefreghismo, due estremi egualmente pericolosi. Davanti ai grossi problemi che la crisi economica, il terremoto e altre disgrazie ci presentano diviene pressante la necessità di avere chiaro le coordinate dell’agire caritas. Se si attinge dalla fonte allora il cammino diventa più leggero, se è chiaro il motivo del faticare allora si evita di sbagliare strada. Ecco perché la caritas diocesana ha deciso, nell’anno che il Papa ha dedicato alla fede, di organizzare una staffetta di preghiera tutto l’anno che possa affiancare l’agire concreto della carità. A fianco di questo motivo ve ne è anche un altro. Questi momenti di preghiera non sono rivolti unicamente agli “addetti ai lavori caritas”, essi sono rivolti a tutto il popolo di Dio della nostra diocesi. L’obiettivo è quello di ricordare a ciascuno che la carità, secondo il Vangelo e l’insegnamento della Chiesa, non è un elemento facoltativo ma costitutivo della fede cristiana. Il papa Benedetto XVI è molto chiaro a questo proposito nella sua enciclica DEUS CARITAS EST “Con il passare degli anni e con il progressivo diffondersi della Chiesa, l’esercizio della carità si confermò come uno dei suoi ambiti essenziali, insieme con l’amministrazione dei Sacramenti e l’annuncio della Parola: praticare l’amore verso le vedove e gli orfani, verso i carcerati, i malati e i bisognosi di ogni genere appartiene alla sua essenza tanto quanto il servizio dei Sacramenti e l’annuncio del Vangelo. La chiesa non può trascurare il servizio della carità così come non può tralasciare i Sacramenti e la Parola” (DCE n.22). Dunque il più grande sbaglio che i parrocchiani possono fare ad una caritas parrocchiale è quello della delega, è quello di dimenticarsi di una parte della propria fede per farla esercitare solo ad alcuni. Per queste due ragioni la caritas diocesana ha proposto “la staffetta di preghiera”. I soggetti promotori sono le innumerevoli caritas parrocchiali sparse su tutto il CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it territorio diocesano. Ogni caritas parrocchiale ha scelto una settimana dell’anno pastorale (da settembre a giugno) ed in questo modo tutto l’anno è stato “coperto”. Ogni caritas parrocchiale ha avuto la piena libertà operativa, l’unico vincolo era quello di organizzare dei momenti di preghiera sul tema della carità. Anche questa iniziativa ha confermato la ricchezza della nostra Diocesi. Dalle diverse parrocchie sono emersi dei progetti molto variegati e molto belli. Qualcuno ha distribuito nella messa domenicale un foglio con le preghiere sulla carità per tutta la settimana, qualcuno dedicherà i rosari recitati nel mese di maggio nelle varie case a questa intenzione, qualcuno sta pensando di fare una veglia a cui segue la creazione di un servizio di carità portato avanti dalla parrocchia, ecc. La fantasia della carità si è concretizzata un’altra volta, di questo dobbiamo e vogliamo pubblicamente ringraziare gli operatori delle caritas parrocchiali che sono instancabili operatori nell’animazione della carità. Se un giorno si avvererà la profezia di Don Luigi Guglielmi (“ho avuto occasione di dire in altra sede che la Caritas parrocchiale non solo non è obbligatoria, ma che anzi, c’è da augurarsi che, passando il tempo, se ne possa fare a meno: sarebbe il segno che tutte le comunità, avendone colto le istanze, si sono messe a praticarla come la cosa più ovvia del loro essere Chiesa, senza aver bisogno di una struttura particolare”) sarà anche grazie al lavoro instancabile di queste persone. In questo cammino di preghiera abbiamo chiesto aiuto a coloro i quali hanno fatto della preghiera la loro vita, le monache di clausura della nostra diocesi: carmelitane scalze di Sassuolo, Serve di Maria di Montecchio, Monache Clarisse Cappuccine di Correggio. I monasteri di Montecchio e di Correggio ci accompagneranno tutto l’anno con la preghiera. Con il monastero di Sassuolo abbiamo organizzato insieme l’evento che segna l’inizio della staffetta di preghiera. Questo consiste in una veglia di preghiera su santa Teresa di Gesù Bambino dal titolo “Il tesoro della povertà”. Questa veglia avverrà il 30 settembre 2012 alle ore 20,45 presso il Monastero delle carmelitane scalze. In virtù di quanto detto nelle righe precedenti sono invitati a partecipare non solo gli operatori caritas ma tutti coloro che lo desiderano. CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it UN TEMPO PER ESSERE.. “Come possiamo verificare se il nostro amore è vero? È vero amore se ci dilata il cuore, se ci rende disponibili ad accogliere, ascoltare e condividere le sofferenze altrui. È vero se cambia il nostro sguardo sulla vita, le persone, la natura. È vero se cambia il nostro modo di vivere il silenzio come ascolto di Dio”. Ce lo ricordava il nostro fratello carmelitano P. Ennio Bettati durante la veglia di S. Teresa di Gesù Bambino, tenutasi il 30 settembre 2012 presso la Chiesa del Monastero, uno dei primi appuntamenti della staffetta di preghiera promossa dalla Caritas diocesana nel corso di quest’anno. Una veglia pensata insieme tra Caritas e Carmelo per fermarci a riflettere e pregare sulle tematiche comuni, di sempre, che ci accomunano un po’ tutti: debolezza e precarietà, carità e servizio, identità e missione. E in particolare sulla povertà, su – per riprendere un’espressione della santa di Lisieux – quel “tesoro della povertà” che in realtà è un tesoro nascosto: “Oggi – sono sempre le parole di P. Ennio – i poveri hanno mille colori, culture, religioni, disabilità e abilità senza fine, tutte da scoprire. Ma prima di scoprire e di scavare questo tesoro, prima di goderne, bisogna spogliarsi di tutto quello che si è e si ha, per capire che la mano tesa è la nostra, mentre loro la riempiono di sapienza e di beatitudine. E per questa ascesi o trasfigurazione il Signore come sempre ci dà tempo”. Il tempo è un bene di cui tutti oggi siamo un po’ carenti e, può sembrare strano, ma ci mettiamo dentro anche noi che, a detta di molti, di tempo dovremmo averne in abbondanza. Chi invece conosce un po’ più da vicino la concretezza delle realtà monastiche, sa benissimo quanto i ritmi di vita – tra lavoro, liturgia e vita comunitaria – siano abbastanza densi e incalzanti anche al loro interno. Sappiamo quanto non sia scontato, per non dire eccezionale, riuscire a ritagliarsi tempi distesi in cui sostare con calma su ciò che siamo e viviamo, su ciò che siamo chiamati ad essere e diventare. Riscoprire la necessità di questo tempo, un tempo per essere in cui ritrovare noi stessi e la nostra verità più profonda, è non solo ciò che ha accomunato Caritas e Carmelo, ma che anche anima tutto il corpo ecclesiale come un’esigenza propria e ineliminabile: “La carità non è per la Chiesa una specie di attività di assistenza sociale che si potrebbe anche lasciare ad altri, ma appartiene alla sua natura, è espressione irrinunciabile della sua essenza” (Benedetto XVI, Deus Caritas est). Ecco il perché di queste “tappe” ideali a cui tornare lungo tutto l’anno ed ecco la necessità di trovare (e poter continuare!) all’interno del quotidiano tempi per ricontattarsi con sé e con Dio. Perché se è vero che la preghiera è luogo in cui troviamo noi stessi, è solo perché in essa veniamo continuamente “ricevuti” a partire CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it dalla relazione fondante con Dio. Questo entrare in noi stessi, come scriveva di recente il nostro Padre Generale, “ci fonda umanamente, prima ancora che elevarci spiritualmente”. Forse il miglior servizio che possiamo fare a noi, come singoli e comunità, e a chi ci sta intorno è anzitutto quello di non tradire l’essere che ci è stato dato in dono, di riscoprire e alimentare continuamente quel carisma a cui ciascuno è chiamato. È da lì che nasceranno i frutti di cui la gente ha bisogno. Dunque, un grazie di cuore alla Caritas che ci ha coinvolto in questo progetto e a quanti hanno dato il loro contributo in termini di tempo, pensiero e partecipazione. Le sorelle del Carmelo di Sassuolo CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it SENSO E SIGNIFICATO DEL CESTO La staffetta di preghiera che le caritas parrocchiali della diocesi stanno realizzando lungo tutto l’anno liturgico è, oltre ad una incessante forma di preghiera per la carità, un esempio di ciò che unisce le parrocchie della nostra diocesi e la chiesa universale: l’annuncio di Gesù Cristo e di Gesù Cristo risorto. Questa unione nella staffetta è simboleggiata da un oggetto molto semplice: un cesto di rafia (una tipica paglia del Madagascar). Esso stazionerà in tutte le parrocchie durante la settimana di preghiera all’interno della staffetta. Sarà un oggetto itinerante che viaggerà tutto l’anno, dalla montagna alla bassa, dal sassolese alla val d’Enza. Esso accoglierà ciò che quella parrocchia produrrà in quella settimana (per esempio nel caso in cui venga realizzata una veglia si potrà porre nel cestone il libretto della veglia). Alla fine dell’anno liturgico il cesto conterrà tutte le variegate forme di preghiera che la fantasia della nostra diocesi avrà espresso. CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it ARTICOLI DI UN PRIMO BILANCIO DEL PROGETTO DALLA FEDE NELLA RESSURREZIONE E NELLA VITA ETERNA IL SENSO DEI GESTI CONCRETI DI AMORE Papa Francesco nell’udienza del 3 aprile ci ha spronato a non “oscurare la fede nella Risurrezione di Gesù”. Lo ha fatto con il suo apprezzato modo semplice ma anche molto deciso, indicando anche la figura della donna come fondamentale per la trasmissione della fede e incoraggiando i tanti giovani presenti ad essere gioiosi testimoni del Risorto. Forse oggi si parla un po’ poco di Risurrezione? Chi crede più, in modo convinto, alla vita eterna e ne parla apertamente? Forse chi si occupa di carità, di aiuto concreto ai fratelli (che sempre più, in questi anni di crisi economica, si trovano in situazioni di difficoltà) corre il rischio dell’affanno e dell’inseguire i bisogni crescenti con fare sempre più attivo ma che rischia l’assistenzialismo e si trova spesso davanti a insuccessi e risultati molto parziali. Il Papa dice ancora: “Solo attraverso le sue parole e i suoi gesti gli occhi si aprono: l’incontro con il Risorto trasforma, dà una nuova forza alla fede, un fondamento incrollabile. Anche per noi ci sono tanti segni in cui il Risorto si fa riconoscere: la Sacra Scrittura, l’Eucaristia, gli altri Sacramenti, la carità, quei gesti di amore che portano un raggio del Risorto. Lasciamoci illuminare dalla Risurrezione di Cristo, lasciamoci trasformare dalla sua forza, perché anche attraverso di noi nel mondo i segni di morte lascino il posto ai segni di vita.” Trovo molto indicate e incoraggianti queste parole! Ci aiutano anche a rafforzare e rinnovare il senso dell’iniziativa della Staffetta di Preghiera proposta dalla Caritas diocesana nell’Anno della Fede che stiamo vivendo. Non dobbiamo avere paura di annunciare la Risurrezione! Abbiamo una via veramente privilegiata e molto concreta per farlo che è quella della carità e dei gesti concreti! Devono essere gesti concreti, mani tese, luoghi che accolgono … che vivono e si nutrono di una profonda spiritualità, che sanno andare alla fonte dell’agire cristiano e provano a dare un senso di “Risurrezione” ai difficili cammini con i poveri e con quanto sono soli, abbandonati, in difficoltà economiche, … Siamo contenti che tante parrocchie abbiano colto l’invito ad affiancare al tanto fare anche momenti prettamente spirituali e di preghiera, segno e testimonianza di fede e di umiltà davanti a problemi più grandi di noi. Fede e Carità si presuppongono e completano a vicenda come ci ha ricordato Papa Benedetto nel suo ultimo Messaggio per la Quaresima 2013. Preghiera e servizio devono stare insieme per una Carità che parli di Risurrezione. Gianmarco Marzocchini Direttore Caritas diocesana CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it LA VOCE DALLA “PRIMA LINEA” DEI CENTRI DI ASCOLTO GRIDA “SIGNORE COME POSSIAMO CONTRASTARE QUESTA GRANDE DISPERAZIONE CHE CI SOVRASTA?” I centri di ascolto caritas sparsi per tutta la Diocesi in questi ultimi anni ci hanno chiesto a noi di Caritas Diocesana tante cose, tra queste una delle più ricorrenti e insistenti è stata quella delle preghiera. Chi opera tutti i giorni con problemi più grossi di lui e delle sue forze (un numero sempre maggiore di famiglie che in pochi anni si sono trovate letteralmente sul lastrico, un numero enorme di problemi economici che creano e si trascinano problemi relazionali e psicologici, ecc.) si appesantisce di un fardello molto pesante. Il non riuscire a rispondere ai bisogni che vengono posti crea un senso di impotenza, di frustrazione, di depressione, ecc. Allora in questi casi si è di fronte ad un bivio: o mollare o pregare. Se si molla almeno temporaneamente si “mette la polvere sotto il tappeto”. Se si prega si chiede al Signore di tornare alle radici del proprio agire, di “tuffarsi” nel mistero della Croce che lui stesso ha fondato tramite il suo esempio. Il dolore non sparisce ma acquista un significato diverso. Come ha detto Vincenzo Linarello (responsabile di una serie di cooperative sociali che nella Locride lavorano contro la mafia fondate dal Vescovo Bregantini) la croce non è la meta ma è solo un tappa del viaggio, la meta è la resurrezione. E’ questo il bene più bello che possiamo condividere con i nostri fratelli, è questo che ci rende consapevoli di essere tutti (non solo gli operatori del centro di ascolto ma tutti i cristiani della parrocchia) degli operai la cui vigna appartiene al Signore. Il dolore non scompare ma si relativizza perché collegato alla resurrezione del Signore. La staffetta di preghiera (come la preghiera per le vittime della crisi economica e il ritiro per gli operatori caritas dal titolo “prossimità: alle radici del servizio”) ci ha aiutato a implorare al Signore di entrare come Caritas e quindi come Chiesa nel mistero della croce, di capire che non siamo onnipotenti ma che la nostra azione più importante è ascoltare i nostri fratelli più bisognosi e prendergli la mano per fare insieme con loro un pezzo di cammino. Grazie a tutti coloro che hanno pregato e per quelli che pregheranno, grazie ai tre monasteri di clausura femminili della nostra Diocesi che ci hanno seguito in questa preghiera orante. I cestoni che sono girati di parrocchia in parrocchia oramai faticano a contenere tutte le preghiere che dal Po’ fino ai nostri monti sono state proclamate per chiedere i dono della carità che ci aiuti ad andare al di là del dolore nostro e dei nostri fratelli per gustare la gioia dell’amore di Dio: “adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. Ora dunque rimangono tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità” (1 Cor. 13,12-13) Matteo Gandini Settore animazione-formazione CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it UNA PROPOSTA DALLA CARITAS DIOCESANA ALLE CARITAS PARROCCHIALI che è anche UN APPELLO Alle Caritas parrocchiali, Ai Centri di ascolto parrocchiali, Ai reverendissimi Sacerdoti, il direttore della Caritas Reggiana insieme al suo “Staff animazione” ringraziano tutte le persone, le parrocchie, le Caritas Parrocchiali, i Centri di Ascolto Parrocchiali e quant’altro per l’adesione IN MASSA alla proposta della “staffetta di preghiera”. Tale iniziativa nasceva da un’esigenza espressa più volte dalle caritas sul territorio diocesano. L’esigenza era quella di pregare per poter capire la propria identità all’interno di un momento non facile. Ci veniva chiesto di creare dei momenti di preghiera che potessero “illuminare” nella nebbia provocata dalla crisi economica la Stella Cometa che il Signore pone nel firmamento per guidarci. Tale appello non è caduto nel vuoto. Il bisogno di uno spazio maggiore dedicato alla spiritualità è stato declinato attraverso alcune proposte: - La staffetta di preghiera - La stampa di un segnalibro contenente una preghiera di Don Tonino Bello che noi dedicavamo alle vittime della crisi economica. Tale preghiera veniva recitata all’inizio di tutti gli incontri che la Caritas diocesana svolgeva - L’organizzazione del ritiro spirituale “alle radici del servizio” il 4/5 maggio presso il Centro di spiritualità e cultura di Marola In tutto questo è stato insostituibile l’aiuto delle nostre “consulenti spirituali” che così pazientemente ci seguono e sostengono: le sorelle del Carmelo di Sassuolo. Proprio grazie a questa “sete di preghiera” la proposta della staffetta di preghiera ha riscosso un grosso successo tant’è che da un calendario (con relativo cestone) si è passati a due, inoltre in alcune occasione vi erano delle settimane con tre parrocchie che pregavano per la carità. Altre parrocchie si sono impegnate per periodi più lunghi (un mese, l’anno pastorale, ecc.). Inoltre anche i monasteri di clausura femminile di Montecchio e Correggio hanno partecipato a questa staffetta, facendo propria la supplica al Signore per le vittime della crisi economica. Anche quest’anno la “sete di preghiera” si fa sentire, è sempre più pressante capire dal Signore come possiamo essere custodi dei nostri fratelli bisognosi. Lo CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it staff animazione ha pensato dunque di raccogliere “IL TESTIMONE” che si è fermato il giugno scorso e PROPORLO ALLE PARROCCHIE VALORIZZANDOLE MAGGIORMENTE: da quest’anno proponiamo alle Caritas Parrocchiali o alle parrocchie di realizzare senza il nostro coordinamento dei momenti di preghiera per invocare il dono della carità e del discernimento. Ogni parrocchia potrà dunque porre in essere tale iniziativa come, quando e dove vuole lei. Sarebbe bello se il testimone non cadesse, sarebbe bello che la preghiera orante per la carità non si concludesse ma potesse tornare a solcare le strade della nostra diocesi dai monti alla pianura. Grati per tutto quello che fate vi salutiamo e confidiamo in voi per poter insieme pregare incessantemente il Signore. Il direttore Gianmarco Marzocchini e lo Staff Animazione della Caritas Diocesane P.S. : lo Staff animazione della caritas diocesana è a vostra disposizione per offrire suggerimenti, consigli, materiali, ecc. per la realizzazione di questi momenti di preghiera (per questo si può contattare Matteo Gandini allo 0522/922520 [email protected]). NELLE PAGINE SUCCESSIVE ESPONIAMO LE PREGHIERE, I LIBRETTI DELLE VEGLIE, LA SPIEGAZIONE DELLE INIZIATIVE, LE FOTO DEGLI OGGETTI, ECC. CHE ABBIAMO TROVATO NEI DUE CESTONI “VIAGGIATORI”. QUESTO MATERIALE NON E’ SICURAMENTE TUTTO IL MATERIALE PRODOTTO DALLE PARROCCHIE PER LA STAFFETTA DELLO SCORSO ANNO. CI SCUSIAMO FIN DA ORA CON QUELLE REALTA’ PARROCCHIALI CHE NON RITROVERANNO IL PROPRIO MATERIALE IN QUESTO FASCICOLETTO. NOI ABBIAMO ESPOSTO TUTTO QUELLO CHE ERA CONTENUTO NEI CESTONI. CARITAS DIOCESANA DI REGGIO EMILIA - GUASTALLA Via Aeronautica, 4 - 42100 Reggio Emilia Tel. 0522 922520 - Fax 0522 922552 E-mail: [email protected] - Internet: www.caritasreggiana.it