Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante Pedagogia Sperimentale - V ciclo Unità integrata di Pedagogia Sperimentale, Psicologia dell’Educazione e Laboratorio delle Interazioni Educative Docente: Prof. Mario Di Mauro 1 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante “Che cosa vorresti che "rimanesse" di te e del tuo insegnamento ai tuoi studenti ?" "Mi basterebbe che rimanesse in loro il ricordo di una persona piena di curiosità, aperta a qualsiasi proposta culturale, desiderosa di conoscere meglio tutto ciò con cui viene in rapporto (cose, persone, ambienti, opere) in modo onesto e anche al di fuori della specifica materia di insegnamento. Mi piacerebbe inoltre essere riuscito a trasmettere il piacere per l'apprendimento, per la conoscenza, per la scoperta di un senso della realtà e quindi della vita che stia al di là delle apparenze e delle contingenze" (Dal questionario finale di un corso di formazione per insegnanti secondari, Milano 2001) M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 2 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante LA CULTURA PROFESSIONALE DELL’INSEGNANTE “MULTIRUOLO” LA DIMENSIONE PEDAGOGICA Le ragioni dell’insegnamento e i fattori di apprendimento LA DIMENSIONE EPISTEMOLOGICA La struttura della disciplina e la metodologia di ricerca LA DIMENSIONE PSICO-DIDATTICA La psicologia del discente e le scelte dei metodi e delle tecniche M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 3 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante LA CULTURA PROFESSIONALE DELL’INSEGNANTE “MULTIRUOLO” LA DIMENSIONE SOCIO-CULTURALE L’influenza dell’extra-scuola e i rapporti con il territorio LA DIMENSIONE TECNOLOGICA L’uso degli strumenti, del linguaggio e delle tecnologie comunicative LA DIMENSIONE VALUTATIVA Lo sviluppo dell’autodeterminazione e dell’auto-orientamento M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 4 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante L’ ANALISI DELL’INSEGNAMENTO L’evoluzione storica FINO AGLI ANNI ‘40 La dimensione comportamentale Variabili predittive Variabili di prodotto DAGLI ANNI ’40 AGLI ANNI ‘70 M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione WATSON - SKINNER TOLMAN La dimensione psico-sociale Gruppo classe Gestione della leadership FLANDERS – AMIDON HUNTER – DE LANDSHEERE – POSTIC - BALES 5 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante L’ ANALISI DELL’INSEGNAMENTO L’evoluzione storica DAGLI ANNI ‘70 AD OGGI La dimensione psico-pedagogica Dinamica relazionale ROGERS – MASLOW – BERNE - GORDON Costruzione sociale della conoscenza VYGOTSKY – BRUNER PIAGET La dimensione socio-comunicativa Fenomenologia comunicativa M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione BATESON – WATZALAWICK – FISHMAN – LABOV – BERSTEIN – SINCLAIR CHOULTARD 6 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante L’ ANALISI DELL’INSEGNAMENTO Dai modelli ai meta-modelli I MODELLI Trattamento delle informazioni Sviluppo della persona Interazione sociale Modificazione del comportamento I METAMODELLI Interiorità Esteriorità Relazionalità M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 7 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante L’ ANALISI DELL’INSEGNAMENTO La posizione dell’insegnante di fronte ai modelli Applicatore rigoroso di regole formalizzate Razionalità procedurale perfetta Assemblatore contestuale di modelli ottimizzabili Visione ingegneristica dell’azione didattica M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione Inventore dell’azione pedagogica creativa Tradizione idealistica del “maestro” Interprete intelligente di sapere e saper fare professionale Competenza professionale fondativa 8 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante UNESCO 1996 RACCOMANDAZIONE SULLO STATUS DEGLI INSEGNANTI L’insegnamento dovrebbe essere considerato una professione i cui membri assicurano un servizio pubblico. Tale professione richiede non solo conoscenze approfondite e competenze specifiche, acquisite e mantenute attraverso studi rigorosi e continui, ma anche senso di responsabilità individuale e collettiva nei confronti dell’educazione e del benessere degli allievi. M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 9 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante LA SOCIETA’ DELL’APPRENDIMENTO CONTINUO Sviluppo di un’istruzione di qualità Prolungamento dei curricoli formativi BISOGNI EDUCATIVI PROFONDI Dimensione economica del cambiamento Dimensione politica del Impresa più cambiamento competitiva Famiglia più competitiva M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione Dimensione educativa del cambiamento Giovane più competitivo 10 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante I TRE FATTORI DECISIVI PER L’EDUCAZIONE DEL FUTURO 1 L’innovazione tecnologica diventa sistema propulsivo e di cambiamento continuo della società. Accumulazione di conoscenze Accelerazione dei cambiamenti tecnologici Maggiore produttività Maggiore competizione EFFETTI INSTABILITA’ DEL SISTEMA SOCIALE A CAUSA DELL’INSTABILITA’ DEL SISTEMA TECNOLOGICO E DEL SISTEMA ECONOMICO M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 11 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante I TRE FATTORI DECISIVI PER L’EDUCAZIONE DEL FUTURO 2 Il mercato del lavoro diventa sempre più volatile e rende sempre più precario l’impiego Cambiamento del posto e dell’attività di lavoro Cambiamento della natura e del livello di impiego Dualizzazione del mercato di lavoro EFFETTI CRESCITA DELLE MANSIONI A BASSO LIVELLO DI QUALIFICAZIONE E CONTRAZIONE DI QUELLE AD ALTO LIVELLO DI QUALIFICAZIONE M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 12 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante I TRE FATTORI DECISIVI PER L’EDUCAZIONE DEL FUTURO 3 Il compromesso tra Stato e servizi pubblici viene rinnegato e con esso lo sviluppo etico della società Riduzione del livello di welfare Protagonismo dei ceti economici Caduta di interesse per l’istruzione EFFETTI ABBASSAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’OFFERTA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE E ATTENZIONE AI POLI DI ECCELLENZA COME COLLETTORI DI RISORSE DI ALTO RANGO M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 13 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante IL CAMBIAMENTO DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO SOCIALE Gestione della conoscenza 1°Tipo Apprendimento primario o della pre-modernità Processo caratterizzato da linearità e da logica di causa/effetto Sviluppo tecnico a basso livello di complessità IL CONTESTO SISTEMA EDUCATIVO CENTRALIZZATO, DIREZIONALE E CONVERGENTE SU MANSIONI CHIARE E PERSEGUIBILI M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 14 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante IL CAMBIAMENTO DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO SOCIALE 2°Tipo Gestione della competenza Apprendimento secondario o della modernità Processo sotterraneo caratterizzato da labili connessioni con la struttura educativa istituzionale Sviluppo tecnico a medio livello di complessità IL CONTESTO SISTEMA EDUCATIVO DIFFERENZIATO, SOCIO-PROFESSIONALE E BASATO SU CURRICOLI PROGRAMMATI M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 15 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante IL CAMBIAMENTO DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO SOCIALE 3°Tipo Apprendimento terziario o della post-modernità IL CONTESTO Gestione della capacità Processo che viola la conformità alle regole e la pratica delle abitudini Sviluppo tecnico ad alto livello di complessità SISTEMA EDUCATIVO PRIVO DI TEORIA EDUCATIVA, GENERATORE DI IDENTITA’ E COLLETTORE DI IDENTITA’ M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 16 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante CHE COSA E’ L’EDUCAZIONE Un processo di natura culturale attraverso cui l’uomo evolve assieme al suo ambiente Continuo adattamento nel tempo - Organizzazione attività produttive - Gestione del territorio Continuo adattamento nello spazio - Durata della vita - Modello di famiglia - Ecc. CULTURE DIFFERENTI M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione EDUCAZIONI DIFFERENTI 17 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante NELL’ERA MODERNA Quali i cambiamenti avvenuti in Europa e nel mondo occidentale? La rivoluzione tecnologica e le sue forme evolutive hanno comportato: - Scomparsa della famiglia patriarcale - Spostamento della popolazione in aree urbane vita - Aumento della complessità sociale - Diversificazione delle pratiche culturali - nascita delle istituzioni educative differenziate M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 18 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante COME COME SI SI POSSONO POSSONO STUDIARE STUDIARE II CAMBIAMENTI CAMBIAMENTI NELL’EDUCAZIONE? NELL’EDUCAZIONE? NATURA Dalla natura al naturalismo CULTURA Dalla cultura all’artificialismo SE UN ALUNNO … - proviene da un ambiente socialmente elevato e colto - ha spiccata disposizione per una materia di studio - mostra di trovarsi frequentemente in grande difficoltà - è intelligente - è sempre attento e impegnato ALLORA E’ NATURALE CHE … - ottenga successo nei suoi impegni a scuola - vada particolarmente bene in quella materia - sia in qualche modo destinato ad essere bocciato - vada sempre benissimo a scuola e riesca in tutto - consegua sempre buoni risultati M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 19 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante DAL NATURALISMO … … AL SENSO COMUNE Quando parliamo di allievi, siamo tutti d’accordo che è naturale : Che ciascuno sia rispettato per quello che è; Che bisogna sempre assecondare il loro sviluppo naturale; Che compito primario di un insegnante è riuscire a scoprire i loro veri interessi e le loro attitudini. MA COSA SI INTENDE PER NATURALE ? Se un “comportamento A” è naturale e un “comportamento B” è naturale e così pure un “comportamento C” … e se due di questi comportamenti non sono tra loro uguali, quali di essi può realmente essere considerato naturale? M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 20 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante DAL SENSO COMUNE … AL NATURALISMO Di norma se un “evento” si manifesta con regolarità mostrando sempre gli stessi caratteri Il “senso comune” ci induce ad aspettarci che quell’evento continui a riproporsi sempre uguale a se stesso, cioè nel modo più “naturale” possibile Come studiare, allora, l’Educazione e i suoi cambiamenti senza l’ambiguità che sta nel concetto di “naturale” o il rischio che sta nell’uso del “senso comune” ? M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 21 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante PEDAGOGIA Teoria dell’educazione che studia gli scopi del processo educativo e le modalità per conseguirli SPERIMENTALE Modalità teorico-concettuale che si richiama agli assunti, ai metodi e ai protocolli della scienza sperimentale PEDAGOGIA SPERIMENTALE Disciplina scientifica che studia il processo educativo attraverso l’applicazione sistematica del metodo sperimentale. Si basa, quindi, sia sullo studio teorico, sia sull’applicazione controllata M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 22 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante PEDAGOGIA SPERIMENTALE Le regole minime della scientificità Perché un’attività di ricerca possa essere considerata scientifica deve essere caratterizzata da : A B C D VERIFICABILITA’ E FALSIFICABILITA’ Approccio ipotetico-deduttivo e trattamento quantitativo dei dati CARATTERE METODICO Rifiuto dell’arbitrarietà e della casualità OBIETTIVITA’ Obiettività intesa come inter-soggettività ATTITUDINE CRITICA Importanza del dubbio come habitus mentale M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 23 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante PEDAGOGIA SPERIMENTALE Le variabili indipendenti e le variabili dipendenti La sperimentazione si pone come obiettivo quello di verificare l’esistenza di una relazione tra due ordini di fatti. Il principio generale è sempre lo stesso. Far variare un dato e osservare gli effetti della variazione sull’evento studiato. Il fattore manipolato dallo sperimentatore è detto “variabile indipendente” mentre il fattore modificato è detto “variabile dipendente” (Fraisse, 1970) VARIABILE INDIPENDENTE VARIABILE DIPENDENTE In una relazione di causa ed effetto, la causa è la variabile indipendente e l’effetto la variabile dipendente. Ma è sempre chiara la relazione? Quale influenza ha la personalità degli insegnanti sul loro metodo di insegnamento? In quale misura i risultati scolastici dipendono dal metodo di insegnamento? M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 24 Ricercare in educazione. Come sperimentare l’esperienza di insegnante PEDAGOGIA SPERIMENTALE Sperimentare l’esperienza è possibile? “Acquisire esperienza o basarsi sull’osservazione è cosa diversa dal fare esperimenti o fare delle osservazioni” (C. Bernard) Il metodo sperimentale è un modo di conoscere attraverso cui l’esperienza è sempre acquisita in virtù di un ragionamento preciso stabilito su un’idea, che fa nascere l’osservazione e ne guida lo sviluppo ESPERIMENTO COME OSSERVAZIONE PROVOCATA Un piano sperimentale deve sempre stabilire: COSA OSSERVARE COME OSSERVARE COME TRATTARE I DATI RACCOLTI M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 25 La riforma in Italia Il modello di sistema scolastico previsto dalla L. 53/2003 M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 26 La struttura del nuovo sistema scolastico Scuola dell'infanzia della durata di tre anni Ciclo autonomo ed unitario pedagogicamente e didatticamente Primo ciclo di istruzione della durata di otto anni costituito da: - Scuola primaria : 5 anni ( articolata in 1+2+2) - Scuola secondaria di primo grado: 3 anni ( articolata in 2+1 ) Secondo ciclo di istruzione della durata variabile da quattro a cinque anni costituito da : - Sistema dei licei plurindirizzo : 5 anni ( articolato in 2+2+1 ) - Sistema dell’istruzione e della formazione professionale : 4 anni più 1 anno opzionale (articolato in 3+1+1) Istruzione e formazione superiore strutturata in: - Istruzione superiore universitaria (laurea di 3 anni) - Istruzione superiore universitaria (laurea specialistica di 3+2 anni) - Formazione Tecnica Superiore : non specificata M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 27 Gli aspetti generali e le novità previste dalla L. 53/2003 Viene sottolineata l’importanza dello sviluppo della coscienza storica e di appartenenza, non solo alla comunità locale e alla comunità nazionale ma anche alla comunità europea. Scompare il concetto di "obbligo scolastico" e viene sostituito da quello di “diritto/dovere all’istruzione”, che viene considerato dovere legislativamente sanzionato. Il diritto/dovere all’istruzione è assicurato per almeno 12 anni o comunque fino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età. M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 28 Gli aspetti generali e le novità previste dalla L. 53/2003 I piani di studio sono costituiti da un nucleo fondamentale su base nazionale e da una quota su base regionale che ha lo scopo di salvaguardare gli aspetti di interesse specifico e locale. A partire da 15 anni è possibile conseguire un titolo di studio (diplomi e qualifiche) in condizione di alternanza scuola-lavoro o attraverso l’apprendistato . Sono previsti titoli e qualifiche di differente livello e valevoli su tutto il territorio nazionale (a condizione di rispondere ai livelli essenziali di prestazione (art.117/m della Costituzione e regolamenti art. 17 legge 400/1988). M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 29 Gli aspetti generali e le novità previste dalla L. 53/2003 E’ consentito e assistito il passaggio all’interno del sistema dei licei e tra il sistema dei licei e il sistema dell’istruzione e della formazione professionale Ciascun segmento di ciclo comporta l’acquisizione di crediti spendibili (ripresa studi, passaggi tra indirizzi o tra sistemi). Esperienze formative e stage (anche all’estero) con inserimento in realtà socio-culturali e/o di lavoro comportano l’acquisizione di specifiche certificazioni di competenza che vengono rilasciate dalle istituzione scolastiche e formative. M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 30 IL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PECUP Profilo educativo, culturale e professionale Il Pecup dello studente alla fine del primo ciclo: - Esprime un personale modo di essere e lo propone agli altri - Interagisce con l’ambiente naturale e sociale e lo influenza positivamente - Risolve i problemi che di volta in volta incontra - Riflette su se stesso e gestisce la sua crescita anche aiutato da altri su richiesta quando occorre - Conferisce senso alla vita - Matura il senso del bello - Comprende la complessità dei sistemi simbolici e culturali M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 31 IL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PECUP Profilo educativo, culturale e professionale Il Pecup dello studente alla fine del secondo ciclo: - conosce se stesso, le proprie possibilità, i propri limiti, le proprie inclinazioni, attitudini e capacità; - possiede un sistema di valori in base ai quali valuta i fatti e ispira i propri comportamenti secondo le regole della convivenza civile; - coltiva sensibilità estetiche ed espressive di tipo artistico, musicale e letterario, e possiede una competenza motoria; - riconosce ed utilizza diversi tipi di ragionamento di grande anche elevato di complessità - riflette sulla nataura e sulla portata di affermazioni, giudizi e opinioni; - distingue nella vita quotidiana ed intellettuale ciò che è essenziale da quello che è accessorio e superfluo; - ha memoria del passato e fa tesoro di questo per risolvere i problemi che incontra . M. Di Mauro – P.S. 2003-2004/1° lezione 32