calenda rio 2010 Le nostre sagre paesane. La loro storia fino ai nostri giorni COMUNE DI CODOGNE’ Sant’ Andrea Tra gli apostoli è il primo che incontriamo nei Vangeli: il pescatore Andrea, nato a Bethsaida di Galilea, fratello di Simon Pietro. Fu anche il primo tra i discepoli di Giovanni Battista ad essere chiamato dal Signore Gesù presso il Giordano. Egli lo seguì e condusse da lui anche suo fratello esortati dalle parole: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini” (Matteo 4,18-20). Nel prodigio della moltiplicazione dei pani è proprio Andrea che segnala a Gesù il fanciullo dei cinque pani e dei due pesci (Giovanni 6, 1-14). Troviamo poi Andrea nel gruppetto – con Pietro, Giacomo e Giovanni – che sul monte degli Ulivi, “in disparte”, interroga Gesù sui segni degli ultimi tempi: e la risposta è nota come il “discorso escatologico” del Signore, che insegna come ci si deve preparare alla venuta del Figlio dell’Uomo “con grande potenza e gloria” (Marco 13, 24-28). Infine, il nome di Andrea compare nel primo capitolo degli Atti con quelli degli altri apostoli diretti a Gerusalemme dopo l’Ascensione. Di Andrea ne parlano anche alcuni testi apocrifi, ossia non canonici. Uno di questi, del II secolo d.C., pubblicato nel 1740 da L.A. Muratori, afferma che sia stato Andrea ad incoraggiare Giovanni a scrivere il proprio Vangelo. Un testo copto (ovvero, cristiano dell’Egitto) contiene questa benedizione di Gesù ad Andrea: “Tu sarai una colonna di luce nel mio regno, in Gerusalemme, la mia città prediletta. Amen”. Lo storico Eusebio di Cesarea (ca. 265-340) scrive che Andrea predicava il Vangelo in Asia Minore e nella Russia meridionale. Poi, passato in Grecia, guidò i cristiani di Patrasso. E qui, intorno all’anno 60 d.C., il 30 novembre, subì il martirio per crocifissione: appeso con funi a testa in giù, secondo una tradizione, a una croce dalla forma di X, quella detta poi “croce di Sant’Andrea”. Nel 357 d.C. i suoi resti vennero portati a Costantinopoli; ma il capo, tranne un frammento, restò a Patrasso. Nel 1206, durante l’occupazione di Costantinopoli (quarta crociata) il legato pontificio cardinale Capuano, di Amalfi, trasferì quelle reliquie in Italia. E nel 1208 gli amalfitani le accolsero solennemente nella cripta del loro Duomo. Quando nel 1460 i Turchi invasero la Grecia, il capo dell’Apostolo venne portato da Patrasso a Roma, dove fu custodito in San Pietro per cinque secoli, ossia fino a quando il papa Paolo VI, nel 1964, restituì la reliquia alla Chiesa di Patrasso. La Chiesa di Costantinopoli lo venera come suo insigne patrono. San Ulderico Vescovo Nacque nell’890 d.C. Suo padre, Hupaldo, apparteneva all’importante famiglia dei Conti tedeschi di Kirpurg di Dillingen. Suo zio era Adalberone, vescovo e principe della città di Augusta, descritto negli annali come “personaggio assai dotto, distinto cultore dell’arte della musica, magnifico e potente principe che condivide con il re di Germania il peso del governo dello Stato”. Ulderico, trascorse gli anni della formazione scolastica e dell’adolescenza nel famoso monastero di San Gallo in Svizzera, facendo profondamente sua la regola benedettina dell’”ora et labora” (“prega e lavora”). Nell’anno 908, su volontà dello zio Adalberone, venne avviato al sacerdozio, cui seguì l’affidamento amministrativo dei beni privati e pubblici del vescovado. Il giovane Ulderico si dimostrò particolarmente zelante e saggio, di grande disciplina e di fine spiritualità, meritandosi fin da subito, la stima della sua gente. Nel primo anno di sacerdozio chiese ed ottenne dallo zio di potersi recare, pellegrino, a Roma ed è proprio durante questa permanenza nella città eterna che apprese la notizia della morte dello zio. Il papa Sergio III°, estimatore del vescovo appena scomparso, desiderò nominare Ulderico quale successore nella cattedra episcopale di Augusta, carica che Ulderico rifiutò garbatamente sia per umiltà sia per la consapevolezza della propria giovane età e della responsabilità che questo onere avrebbe significato. Il pontefice accettò il diniego, profetizzando tuttavia che ciò che Ulderico andava a rifiutare in quel giorno gli sarebbe stato comunque affidato in avvenire. Per quattordici anni Ulderico rimase in disparte, accudendo alle necessità della sua famiglia e prendendosi cura della madre e dei beni paterni, finché nel 923, alla morte del vescovo Hiltino, all’età di trentatre anni, la popolazione di Augusta e lo stesso re di Germania, Enrico I°, lo designarono Vescovo. La consacrazione avvenne il 28 dicembre di quello stesso anno. Da quel momento e per cinquanta anni Ulderico fu l’insigne custode sia del cammino spirituale della popolazione e del clero, sia il difensore coraggioso e avveduto della città di Augusta e del territorio limitrofo.La sua opera di zelante Pastore della Diocesi fu stimata e apprezzata, e a questa ben presto si dovette aggiungere anche una sapiente opera di mediazione e di lungimiranza politica. La fama della sua santità fu tale e diffusa che alla sua morte, avvenuta il 4 luglio del 973 d.C. la gente cominciò subito a chiedere delle grazie e a vedere la loro realizzazione attraverso la sua intercessione, tanto da convincere il vescovo Luitolfo, suo terzo successore alla cattedra di Augusta, ad intraprendere una operazione allora inusuale: la raccolta ponderata e verificata di tutti i miracoli e i prodigi che venivano attribuiti all’intercessione di Ulderico. Questo materiale fu portato a Roma e sottoposto il 31 gennaio del 993 al vaglio del Pontefice, Papa Giovanni XV, e dei Cardinali riuniti nel Sinodo Lateranense. Il 3 febbraio, venne proclamata, con una Bolla pontificia, la santità di Ulderico. E’ stato il primo santo ad essere proclamato dopo un “processo” canonico, e da quel momento ogni altra canonizzazione seguirà questo iter. Sant’ Ubaldo patrono di Gubbio Ubaldo nacque intorno al 1085, da Giuliana e Rovaldo Baldassini, esponenti di una ricca e nobile famiglia di Gubbio. Rimasto orfano fin dalla tenera età, fu seguito da un suo zio che progettò nozze adeguate al suo rango. Ma Ubaldo rinunciò ai suoi beni e scelse la vita sacerdotale nella canonica di San Mariano per condurre una vita comune di preghiera e di carità verso i più poveri. Ordinato sacerdote intorno al 1114, Ubaldo fu nominato nel 1117 priore della canonica che in quegli anni moralmente vacillava. Ne divenne riformatore coraggioso introducendo la regola dei Canonici Ravennati. Nel 1129 fu nominato Vescovo di Gubbio. Tra le mille difficoltà procurategli soprattutto dalla sua mitezza, il nuovo Vescovo gradualmente diventò il punto di riferimento per tutta la comunità eugubina. Nel contesto di un grandioso movimento teso in tutta Europa a riportare la Chiesa alla forma di vita apostolica che ne aveva caratterizzato le origini, mite e decisa, generosa ed equilibrata, la sua azione pastorale mirò innanzitutto al quotidiano e affettuoso incontro con la gente; si propose, anche esponendosi a pericoli personali, di ridurre le violente tensioni sociali scoppiate tra i vecchi feudatari del contado e gli emergenti ceti cittadini. Quando un disastroso incendio distrusse Gubbio, fu lui che ne promosse la ricostruzione, e così nacque la “città di pietra”. Quando una potente coalizione di città sembrò doverne segnare la fine, fu lui a prendere in mano la situazione: fece pentire i propri cittadini dei propri peccati in una processione che percorse tutta la città; poi li portò alla vittoria contro gli assedianti che si dettero ad una precipitosa fuga. Quando, nell’estate 1155, Federico Barbarossa piantò il campo in vista della città, deciso a distruggere Gubbio come poche settimane prima aveva fatto con Spoleto, i varones dell’Imperatore, sbigottiti, lo videro chiedere la benedizione a Ubaldo, a testa bassa. Morì il 16 maggio 1160, nel lunedì di Pentecoste. Per un anno intero si protrassero le manifestazioni di straordinaria devozione e molti eugubini fecero pace con chi avevano violentemente odiato; si verificò un’insolita generosità verso i poveri; ininterrotti erano i pellegrinaggi della gente che portava “ceri” accesi di giorno e di notte. Tutta la popolazione lo venerò subito come Santo e Papa Celestino III° lo canonizzò con apposita bolla, data dal Laterano il 5 marzo 1192. L’11 settembre 1194 il corpo di S. Ubaldo venne traslato sul Monte Ingino. Fu il Vescovo Bentivoglio ad assumere questa decisione. Pare che ragioni di sicurezza consigliassero di collocare le amatissime spoglie all’ombra delle munite rocche del Monte Ingino. Quando si seppe in giro la decisione del Vescovo, fu festa per tutti. La leggenda che, come sempre, abbellisce giornate del genere, racconta che in sogno S. Ubaldo chiese al suo successore di indire un digiuno cittadino di tre giorni e, subito dopo, porre il suo corpo su di un carro trainato da buoi, liberi di muoversi. Il luogo dove si sarebbe fermato il carro, quello sarebbe stato prescelto dalla Provvidenza. Così fu fatto. I giovenchi imboccarono la via che portava al monte e si fermarono presso la Pieve di San Gervasio, poco distante dalle rocche. Fu costruita, per l’occasione, una piccola chiesa che accolse le spoglie del Santo. Nello stesso periodo di tempo, in Alsazia, fu edificata una piccola chiesa per custodire una reliquia di S. Ubaldo. La leggenda narra che il servitore di S. Ubaldo, alsaziano, nello sfilare l’anello episcopale, prima di essere posto il sacro corpo nella tomba, staccò un frammento cutaneo del dito del Santo. Dopo qualche giorno lasciò la città per ritornare nel luogo di nascita. In prossimità di una pineta si fermò per trascorrere la notte. La mattina successiva cercò di estrarre il bastone che aveva infilato nel terreno, ma il bastone non si staccò. In quel punto gli abitanti del luogo costruirono una piccola chiesa per custodire la reliquia. Papa Clemente I Fu il quarto Papa della Chiesa cattolica e il primo dei Padri Apostolici. Della sua vita si conosce poco. Probabilmente era originario della città di Filippi. Nominato papa nell’88 d.C., morì intorno al 97. Alcune informazioni sono deducibili da un suo scritto autentico, dalla sua Lettera alla Chiesa di Corinto e da alcuni scritti di dubbia attribuzione. Queste fonti narrano, con un sottofondo di leggenda, di diversi miracoli e molte conversioni. Si dice poi che l’imperatore Traiano, a causa di ciò, lo bandì in Crimea dove Clemente continuò a professare la sua fede e a operare conversioni. Tra i popoli della Crimea avrebbe dissetato 2000 cristiani e in segno di devozione sarebbero state edificate 75 chiese. Leggendario ci è stato tramandato anche il suo martirio. In risposta a quanto avvenuto in Crimea, l’imperatore Traiano avrebbe ordinato che Clemente fosse gettato in mare con un’ancora di ferro al collo. Così sarebbe stato fatto e da quel giorno, ogni anno, si disse che il mare si ritirò di due miglia, fino a rivelare un sacrario costruito “miracolosamente” che conteneva le ossa del martire così da permettere ai fedeli di recarvisi in preghiera. Il suo corpo, al tempo del Sommo Pontefice Adriano II°, fu trasportato a Roma dai santi fratelli Cirillo e Metodio, ed onorevolmente sepolto il giorno 23 novembre nella chiesa, che già prima era stata edificata sotto il suo nome (Chiesa di San Clemente al Laterano). Da questo aneddoto ne deriva l’iconografia tipica di San Clemente Papa, ovvero caratterizzato dalla presenza di un’ancora. “Le nostre sagre paesane: la loro storia fino ai nostri giorni” Codognè rivela una lunga tradizione di sagre paesane, la maggior parte ancora attive, altre purtroppo abbandonate e quindi dimenticate. Sono eventi significativi perchè esprimono l’identità dell’intera comunità: molte sono legate a ricorrenze religiose, alcune alle stagioni, altre a leggende o antiche pratiche agresti (si invocava ad esempio una benedizione, si pregava per un raccolto copioso o si chiedeva la pioggia contro la siccità). Oggi, per i giovani la sagra è un luogo dove c’è un servizio di ristorazione alla griglia e spesso si balla il liscio. Nella tradizione, invece, erano occasioni d’importante incontro sociale, si mangiavano cibi che risultavano essere un lusso negli altri periodi dell’anno (es: le ciambelle chiamate “buzolà”, oppure le caramelle o i salumi “delle grandi occasioni”), c’erano i giochi, per lo più oggi sconosciuti, e c’erano gli antichi riti praticati con credo e passione. In questo progetto di calendario verranno descritte le sagre più significative del nostro paese, attraverso foto e testi raccolti grazie al coinvolgimento degli anziani, depositari della storia e della cultura locali, e dei volontari che, facendo parte dei vari Comitati per i festeggiamenti, continuano a mantenere in vita queste manifestazioni. Attraverso le testimonianze riportate sarà anche possibile un recupero della lingua locale, dei modi di dire legati alle singole sagre, del vocabolario orale dei nostri anziani. Inoltre, nell’ambito della manifestazione “Codognè tra natura e agricoltura”, che ha avuto luogo nelle giornate del 10 e 11 ottobre 2009, questa Amministrazione comunale ha coinvolto gli alunni dei nostri asili, della scuola elementare e media in un concorso il cui tema era: “La sagra del mio paese”, con la specificità di stimolare i nostri giovani alla conoscenza della Tradizione locale attraverso la ricerca storica resa possibile dialogando con i loro nonni e le persone più anziane, chiedendo loro quali sagre di Codognè si ricordassero e come si svolgevano. Questo è stato un progetto didattico che desiderava stimolare quel passaggio di saperi ed emozioni tra generazioni che oggi si rischia di perdere. Il risultato lo scoprirete mese dopo mese, sfogliando le pagine del nostro calendario comunale 2010, lasciandovi prendere dalla curiosità di sbirciare le foto proposte e leggendo i testi che abbiamo scelto di riportare per la loro carica d’informazioni e per la freschezza d’espressione!Precisiamo che l’ordine con cui troverete spiegate le sagre non segue il reale periodo del loro svolgimento, aspetto che, tuttavia, per quanto possibile è stato tenuto in considerazione. Con l’augurio di salute e serenità per tutti i giorni del 2010 ! Il Sindaco Roberto Bet Ass. Lisa Tommasella NUMERI UTILI MUNICIPIO tel. 0438.7931 Fax. 0438.793201 www.comune.codogne.tv.it [email protected] Uff.tecnico 0438.793261 Uff segreteria 0438.793220 Uff. ragioneria 0438.793230 Uff. tributi 0438.793240 Uff.anagrafe 0438.793210 Uff.messo 0438.793232 Uff.assistente sociale 0438.793205 Uff. SAVNO (rifiuti) 0438.793203 Polizia municipale 0438.793250 Biblioteca comunale tel.0438.793280 [email protected] Poste di Codognè 0438.794732 Poste di Cimetta 0438.794766 SCUOLE Scuola Materna/Asilo nido di Codognè 0438.794829 Scuola Materna di Cimetta 0438.794868 Scuola Elementare 0438.795078 Scuola Media 0438.794706 Istituto comprensivo statale di Codognè 0438.794706 Ceod di Codognè 0438.795662 Stadio comunale (U.S.C. Codognè) 0438.795757 Canonica di Codognè 0438. 794704 Canonica di Cimetta 0438.794785 MEDICI DI BASE Benetton Dr.ssa Maria 0438.795540 (studio) 0438.795057(abitazione) 347.9563076 (cellulare) Marangon Dr.ssa Anna 0438.795567 (studio) 0438. 795858 (abitazione) 349.6695891 (cellulare) Burigana Dr.Vittorio 0438.795567 (studio) 0438.795858 (abitazione)348.3602571 (cellulare) Feis Dr.Alfonso 0438.791021 (studio) 339.6938593 (cellulare) SANITA’ Farmacia di Codognè 0438.794723 Distretto Sanitario Vazzola 0438.662810 Guardia medica di Vazzola 0438.740124 Distretto Veterinario Conegliano 0438.73221 Ospedale civile di Conegliano 0438.66311 Ospedale De Gironcoli – Conegliano 0438.654111 Ospedale civile di Vittorio Veneto 0438.665111 Presidio osped. Ca’ Foncello - Treviso 0422.322111 Presidio osped. di Oderzo 0422.7151 Ospedale riabilitativo di Motta di Livenza 0422.28711 SICUREZZA Questura di Treviso 0422.577111 Carabinieri di Codognè 0438.794580 Vigili del Fuoco 115 Polizia stradale 113 Carabinieri 112 Emergenza sanitaria 118 Provincia di Treviso 0422.656000 Servizi Idrici Sinistra Piave srl 0438.795743 – 796010 Consorzio di bonifica Sinistra Piave srl 0438.795745 Asco Piave Ormelle 0438.745227 – 800383800 Camera di Commercio Treviso 0422.5951 Aeroporto di Treviso 0422.315111 Aeroporto di Venezia 041.2606111 Ideazione a cura della Commissione cultura: Mariateresa Battistuzzi Edith Momi Tiziana Cortese Enzo Meneghin Lara Moras Lorena Zanette Diego Polese Realizzazione ad opera della Proloco di Codognè. Grafica e stampa: Tipografia Combigraf – Oderzo Si ringraziano per la preziosità delle informazioni e del materiale forniti: Comitato Festeggiamenti Madonna del Rosario Comitato Festeggiamenti Madonna della Salute Comitato festeggiamenti San Clemente Comitato Festeggiamenti Sant’Ubaldo Comitato Festeggiamenti San Ulderico Comitato Festeggiamenti Arthur’s Club Roverbasso Club Pio Dal Cin (per le belle foto d’epoca concesse) Ester Cappellotto, Silvana Casagrande e Guido Antoniolli (per i loro ricordi sulla storia del capitello di Sant’Antonio da Padova in via Ariosto Roverbasso) Valentina Rossi, Vittorio Battistuzzi e Armida Zaia (per i ricordi sulla storia del capitello di Sant’Antonio da Padova in via Mazzini – Borgo Chiesa) Famiglie Meneghel, Pessotto e Zanette (per le importanti informazioni sulla Sagra del Palù) Don Michele e Don Stefano (per le biografie dei Santi titolari delle nostre chiese) Tutti i volontari che hanno collaborato L’amministrazione comunale esprime sentita gratitudine per le aziende che con la loro generosità hanno sostenuto il presente progetto. Si ringrazia la Regione Veneto per il contributo e il supporto concessi. Sabato S. Madre di Dio Domenica S. Basilio Lunedì S. Genoveffa Martedì S. Ermete Mercoledì S. Amelia Panevin CODOGNE’ Via Roma, 30 Tel. 0438. 79.55.69 Giovedì Epifania di N. S. Venerdì S. Raimondo di P. Sabato S. Massimo Domenica S. Giuliano Lunedì S. Aldo Martedì S. Igino Mercoledì Battesimo di Gesù CODOGNE’ Via Bosco, 11 Tel 0438 79 42 71 CONEGLIANO, Sagrato della Madonna delle Grazie BOCCA DI STRADA ,Sagrato della Chiesa Giovedì S. Leonzio Via Cadoremare n.6 31013 Cimetta di Codognè tel. 0438. 795565 - Fax. 0438. 795892 Venerdì S. Dazio Sabato S. Mauro Domenica S. Marcello Lunedì S. Antonio ab. Martedì S. Liberata Mercoledì S. Mario Giovedì S. Sebastiano Venerdì S. Agnese Sabato AMBULATORIO MEDICO S. Vincenzo L’ARCOBALENO di Petrovic Ljiljana POLISPECIALISTICO Direttore Sanitario: Domenica Tel. 0438.795236 - Via Roma 33, Codognè (TV) Dott. EDDI PELLEGRINI Medico Chiururgo Odontoiatra Tabacchi - Lotto Superenalotto - Win for life Western Union Articoli di bigiotteria Cancelleria Servizio fotocopie e fax Via Dante, 3/b- 31013 Codognè (TV) Tel. 0438/795295 S. Emerenziana Aut. Regione n. 00001 del 16/01/2008 Lunedì LABORATORIO ODONTOTECNICO di Dassiè Gianluigi -Tel. 0438/795295 S. Francesco di S. Martedì Conv. di S. Paolo Mercoledì Via Valdoni n.19 31013 Cimavilla di Codognè tel. 0438. 470342 - Fax. 0438. 478762 SS. Tito e Timoteo Giovedì g S. Angela Merici Via del Lavoro n. 48 31013 Cimavilla di Codognè tel. 0438. 770511 - Fax. 0438. 770555 Via Toniolo n. 40 31028 Vazzola tel. 0438. 441558 Commissione Cultura Giornata della Memoria Venerdì S. Valerio Sabato S. Costanzo Domenica S. Martina Lunedì S. Giovanni Bosco ROVERBASSO di CODOGNE’ Via Roma,211 tel. 0438. 795167 gennaio 2011 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Roverbasso Club Venerdì S. Madre di Dio CTG Tour della Libia (fino al 5.01) Sabato S. Basilio Domenica S. Genoveffa Lunedì S. Ermete Martedì S. Amelia Mercoledì p Epifania di N. S. Giovedì S. Raimondo di P. o Club ass Roverb Panevin Parrocchia di Codognè e Cimetta Benedizione dei bambini CTG “Cin-ci-la”, al Filarmonico di Verona Venerdì S. Massimo Sabato S. Giuliano Domenica S. Aldo Volley y Codognè g vs Cormons (GO) Parrocchia di Cimetta Battesimi Lunedì S. Igino Martedì Battesimo di Gesù Mercoledì S. Leonzio Roverb asso C Giovedì S. Dazio lub - Pa nevin Venerdì S. Mauro Sabato Il “PANEVIN” Domenica Grande faló che viene acceso sui nostri campi la sera del 5 gennaio, notte della Befana. Anticamente questo era un rito propiziatorio, poiché innanzi al fuoco, si invocavano i buoni raccolti per la prossima stagione agricola. Si chiedeva principalmente abbondanza di pane e di vino. I partecipanti osservando la direzione delle faville, facevano previsioni per i prossimi raccolti: “ Se le fuische le va a sera, farina pien la caliera. Se le fuische le va a matina, ciol su ‘l sac e va a farina”. Qualche volta c’erano discussioni sulla mutevole direzione delle faville, causata dalle differenti correnti d’aria; ma questo faceva parte della festa e i dialoghi favorivano le buone relazioni tra i componenti della stessa comunità. La festa continuava con l’offerta di “pinsa” e di “vin caldo”, qualche volta si organizzava una cena a base di trippe con “pasta e fasioi”. Si racconta che qualche decennio fa, quando il sentimento religioso era più vivo e forse più profondo, si trascorresse la notte attorno alle braci recitando il rosario e cantando le litanie. S. Marcello Nell' organizzare i festeggiamenti di Lunedì Ferragosto, con impegno, passione e S. Liberata dedizione, il Roverbasso Club ha fatto, Martedì S. Mario creato e inventato, una nuova storia Mercoledì S. Sebastiano della sagra, quella sagra di partecipaGiovedì zione, di aggregazione, di più giornate, S. Agnese Venerdì arricchite di spettacoli e festeggiamenti S. Vincenzo di ogni genere. Sabato Volley y Codognè g vs Padova S. Emerenziana Certo è che continua a farci Domenica CTG visita alla mostra a Padova piacere constatare, “Telemaco Signorini g e la p pittura in Europa” S. Francesco di S. Lunedì partecipare e riviveConv. di S. Paolo RENGHE E STRENGHE re le moltitudini di Martedì BISATELE SS. Tito e Timoteo sagre che ogni anno CHE LE BIAVE LE VEGNE Mercoledì Commissione Cultura si alternano BELE nei paGiornata della Memoria g S. Angela Merici DA aLONTAN, Giovedì esi attorno noi ad S. Valerio imitazione DA dei VEZIN FeVenerdì EL PANEVIN! S. Costanzo steggiamenti di RoCTG “La Boheme” a Vr Sabato Parrocchia di Codognè Inizio corso per fidanzativerbasso. S. Martina di Cimetta Celebrazioni per San Giovanni Bosco Domenica Parrocchia Scuola dell’infanzia Don Bosco Vendita dolci S. Antonio ab. S. Giovanni Bosco Festa di Don Bosco, Cimetta gennaio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 La processione Lunedì S. Verdiana Martedì Pres. del Signore Mercoledì S. Biagio Giovedì S. Gilberto Venerdì S. Agata Recita Sabato S. Paolo Miki Domenica S. Teodoro resso il d ario p el Ros llo Capite Parrocchie Unità Pastorale Giornata per la vita Lunedì S. Girolamo Emil. Martedì S. Apollonia Mercoledì S. Arnaldo Giovedì N.S. di Lourdes Scuola Materna di Codognè Carnevale Venerdì S. Eulalia Sabato S. Maura m. CTG “L’opera da tre soldi”a Verona Volley Codognè vs Porcia (PN) Domenica S. Valentino Lunedì S. Faustino Sagra della Madonna della Salute Martedì S. Giuliana Borgo Chiesa Mercoledì Le Ceneri Giovedì S. Simone Venerdì S. Mansueto Sabato S. Silvano Alpini Cena Sociale (S.Messa a Cimetta) Domenica I di Quaresima Lunedì S. Margherita Martedì S. Renzo Mercoledì S. Edilberto Re Giovedì S. Cesario Venerdì S. Romeo Sabato S. Leandro Domenica II di Quaresima Volley y Codognè g vs Vicenza Il Comitato “Madonna della Salute” nasce circa trent’anni fa, grazie ad un gruppo di giovani che prende a cuore alcune necessità del Borgo Chiesa. La prima cosa da fare era riparare l’orologio del campanile e, coinvolgendo gli abitanti di Codognè in occasione del Panevin, fu possibile farlo. Inoltre, si pensò che sarebbe stato bello festeggiare il 21 novembre (Festa della Madonna della Salute) presso il capitello a Lei dedicato che sorge all’incrocio tra via Farmacia e via Mazzini. Da quel momento, dopo la celebrazione liturgica e la processione, i festeggiamenti iniziano con castagne, “muset” e, considerando le temperature rigide del periodo, thè caldo e vin brulè. Inoltre, viene effettuata una lotteria con ricchi premi in natura (che riscuote sempre molto successo) il cui ricavato viene devoluto a sostegno delle attività parrocchiali, per l’acquisto di materiale per l’asilo, per invitare San Nicolò a far visita ai bambini ed per la realizzazione di molte altre iniziative quali ad esempio: il campetto da calcio adiacente la chiesa e le luci natalizie che da molti anni distinguono il Borgo Chiesa per la sua unicità. Il Comitato è un gruppo molto affiatato a laborioso che dedica tempo e fatiche a numerose attività. Al suo interno si respira un’aria di festa che da sempre accompagna i membri nel loro impegno, li unisce e li stimola a proseguire e a mantenere viva questa tradizione. Ciò è reso possibile anche grazie alla presenza di giovani su cui il Comitato può contare. Nell' organizzare i festeggiamenti di Ferragosto, con impegno, passione e dedizione, il Roverbasso Club ha fatto, creato e inventato, una nuova storia della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate, arricchite di spettacoli e festeggiamenti di ogni genere. Certo è che continua a farci piacere constatare, Comitato Festeg. Madonna della Salute partecipare rivive-Salute Madonnaedella re le moltitudini di Il sacello della Madonna della Salute è stato costruito dalla famiglia abitava anno in via Comun probabilmente intorno alla metà sagreCattai checheogni dell’800. I Cattai, commercianti di bestiame, avevano avuto siserio alternano neidellapa-strada tra via Mazzini un incidente al bivio e via Farmacia, con il rovesciamento nel fosso esi attorno a noi ad del carro che trasportava bestiame, uscendone miracolosamente anche in seguito imitazione indenni, dei Feall’invocazione della Vergine. Per ringraziamento steggiamenti Rodecisero di erigere sul di luogo dell’incidente una cappelletta in onore della Madonna. verbasso. Il 21 novembre, ricorrenza della Madonna della Salute, era tradizione da parte dei Cattai trasportare in processione la statua della Vergine con una portantina in legno sulle spalle. CODOGNE’ Via Roma, 30 Tel. 0438. 79.55.69 febbraio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 Lunedì S. Albino Martedì S. Basileo Mercoledì S. Cunegonda Giovedì S. Casimiro Venerdì S. Adriano Sabato S. Coletta CTG “Cats” a Pordenone Parrocchia di Cimetta Cresime Domenica III di Quaresima Lunedì S. Giovanni CTG “Cats” a Pordenone CIF Festa della Donna Martedì S. Francesca Mercoledì S. Simplicio Giovedì S. Costantino Venerdì S. Massimiliano Sabato S. Eufrasia Domenica nica IV di Quaresima Tradizio n Volley Codognè vs Padova Parrocchia di Codognè Cresime CTG visita alla mostra “Giorgione” e città di Castelfranco Lunedì S. Longino Martedì S. Eriberto Mercoledì S. Patrizio Giovedì S. Salvatore Venerdì S. Giuseppe Scuola Materna di Codognè Festa del papà Sabato S. Alessandra Domenica V di Quaresima XVIII Giornata FAI di Primavera AVIS Donazioni Parrocchia di Cimetta Battesimi Lunedì S. Lea Martedì S. Turibio Mercoledì S. Romolo Giovedì Annunc. del Signore Venerdì S. Teodoro Sabato p S. Ruperto Domenica Le Palme Volley y Codognè g vs Villorba Parrocchia Unità Pastorale Giornata Mondiale della Gioventù Lunedì S. Secondo Martedì S. Alberto Mercoledì S. Beniamino CTG “Romeo e Juliette”a Vr ali gioc hi della sagra Sagra di San Clemente - Campocervaro Le sagre sono nate quando gli uomini cominciarono a raggrupparsi in piccoli gruppicomunità creando riti propiziatori a sfondo divino con l’utilizzo di animali e piccoli oggetti. Tutto il mondo antico pullula di esempi; basti pensare che, in epoca romana, ogni figlio aveva sette divinità protettrici. L’evoluzione moderna dei nostri festeggiamenti parrocchiali comincia quando, nel IV sec. d.C. con gli editti di Costantino e Teodosio, sono stati aboliti tutti i culti e gli idoli non attinenti alla religione cristiana; così si cominciarono a festeggiare i martiri, i santificati e tutti gli uomini illustri del nostro mondo religioso. Quando e come cominciò la sagra di S.Clemente? La chiesette di San Clemente sorge probabilmente molti anni prima del 1000, ma assume ufficialmente la sua valenza cristiana dal 1177 con l’arrivo dei monaci cistercensi. Nel corso degli anni assume ruoli molto importanti (come tutte le chiese della diocesi di Ceneda – attuale Vittorio Veneto) per lasciare, infine, il titolo di Parrocchia all’attuale chiesa di Cimetta. Rimase comunque nei cuori della gente che nel giorno di S.Clemente ha sempre partecipato alla celebrazione in onore del Santo. Nell’anno 1936 un fulmine danneggiò gravemente l’edificio. Fu prontamente restaurato da: Angelo Antoniazzi soprannominato “al Perior”, Eugenio Tonon e Antonio Faldon che per festeggiare la fine dei lavori organizzarono dei semplici giochi di gruppo (la corsa podistica, il gioco delle pignatte, la corsa coi “sach”…). Negli anni, con l’aiuto di altri compaesani, soprattutto dei “veci” della borgata di Campocervaro, i festeggiamenti presero definitivamente il via assumendo la valenza di vera e propria sagra parrocchiale con un comitato sempre più numeroso ed efficiente. La sera del Santo (il 23 Novembre) veniva rallegrata con i fuochi d’artificio; questi venivano pagati con una questua effettuata nei dintorni. Intorno agli anni Ottanta, il capo e iniziatore dei festeggiamenti, Angelo Antoniazzi, lasciò in mano ai più giovani l’impegno di continuare con devozione la tradizione (dal 1936 la sagra si era svolta tutti gli anni); oggi, quei giovani che giovani non sono più, costituiscono, con l’ausilio di due nuove leve, l’attuale Comitato Festeggiamenti San Clemente, così composto: Da Dalt Pietro, Angelo e Mario, Tonon Francesco, Fontana Giuseppe, Pessotto Alberto e Lorenzo, Danelutti Umberto e Zanchetta Giuseppe. Bisogna ricordare anche il grande contributo di un valoroso gruppo di donne e ragazzi che svolgono un’importantissima mansione per la buona riuscita della festa. Nell' organizzare i festeggiamenti di Ferragosto, con impegno, passione e dedizione, il Roverbasso Club ha fatto, creato e inventato, una nuova storia della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate, arricchite di spettacoli e festeggiamenti di ogni genere. Certo è che continua a farci piacere constatare, partecipare e rivivere le moltitudini di sagre che ogni anno si alternano nei paesi attorno a noi ad imitazione dei Festeggiamenti di Roverbasso. Comitato festeg. S. Clemente marzo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Capitello S. Antonio in Via Ariosto Capi tello Giovedì g S. Ugo tonio in Via Mazz ini CTG Tour in Costa Azzurra ( no al 5/04)) (fi Venerdì S. Francesco Sabato S. Isidoro Domenica q Pasqua Parrocchie di Codognè e Roverbasso Battesimi ASD Cimetta Comprex 62° Circuito del Termen Lunedì dell’Angelo Martedì S. Guglielmo Mercoledì S. Giov. B. La Salle Giovedì S. Alberto Venerdì S. Maria Sabato S. Terenzio Domenica S. Stanislao USC Festa dello Sport p Parrocchia di Cimetta 1° Comunione Scuola Materna di Codognè Minimarcia Asilotti. Festa della Famiglia CTG Visita alla mostra “Giorgione” g e città di Castelfranco Lunedì S. Giulio Martedì S. Martino Mercoledì S. Abbondio Giovedì S. Annibale Venerdì S. Lamberto Sabato S. Aniceto Domenica S. Galdino Volley y Codognè g vs Stra (VE) Parrocchia di Cimavilla 1° Comunione CIF gita a Chiampo Lunedì S. Ermogene Martedì g S. Adalgisa Mercoledì S. Anselmo Giovedì SS. Sotero e Caio CTG Visita mostra “Cima da Conegliano. Il poeta del paesaggio” a Conegliano USC XVI Torneo Esord.“Memorial Mario Gardenal” USC qualifi cazioni Torneo Esordienti q USC qualifi cazioni Torneo Esordienti q Venerdì S. Giorgio Sabato S. Fedele Roverbasso Club Pic-Nic USC Festa Provinciale Cat. Pulcini Alpini, Artiglieri, Combattenti e Reduci Festa della Liberazione 65° Anniversario Liberazione, Cimetta Domenica Lunedì S. Marcellino USC qualifi q cazioni Torneo Esordienti Martedì S. Zita Mercoledì S. Valeria USC inizio XVIII Torneo Juniores “Città di Codognè”, VII Memorial Miro Piazzalunga g Giovedì S. Caterina Venerdì S. Pio USC qualificazioni Torneo Esordienti Festa di Sant’Antonio da Padova Capitello di via Ariosto (Roverbasso) Il “capitello” di S. Antonio in via Ariosto è stato costruito agli inizi degli anni Cinquanta, a seguito di un ex-voto del signor Cappellotto Luigi. Il signor Luigi era stato catturato sul fronte slavo dopo l’8 settembre 1943 e deportato in un campo di concentramento della Germania del Sud. Vi rimase prigioniero fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando, nel 1945, venne liberato dagli americani. Durante la prigionia Luigi aveva fatto voto, se fosse riuscito a salvarsi, di costruire un sacello in onore di S. Antonio, di recarsi a piedi alla basilica del Santo a Padova e di non bestemmiare più. Tornato a casa nel 1946, dopo sei mesi di permanenza con gli americani per le condizioni fisiche estremamente precarie, sciolse il voto, costruendo in collaborazione con Casagrande Benedetto il suddetto “capitello”. Infatti, anche Casagrande aveva fatto un voto simile: se fosse rientrato salvo dalla guerra (trovatosi sul fronte albanese), avrebbe eretto una piccola cappella al Santo patavino. C’è di originale che per un certo periodo presso questo sacello ci fu l’usanza di festeggiare il Santo non nella giornata patronale, ma nell’ultima domenica di luglio. Questo perché, nel momento in cui ci si dedicò alla costruzione del capitello, si ritardò a causa dell’impegnativo lavoro appresso ai “cavalier” (i bacchi da seta - prima risorsa economica per le famiglie dei nostri contadini che si apprestavano ad affrontare le spese dovute all’inverno), decidendo di festeggiare il Santo in concomitanza con la conclusione di questi lavori di costruzione. Da qui, la ricorrenza nell’ultima settimana di luglio e non il 13 giugno. In occasione della festa si recitava il rosario, si pregava per i defunti e per i beati. Successivamente, a termine del momento religioso, si iniziò a dare vita ad una sagra vera a propria con servizio enogastronomico. Tra i primi organizzatori della sagra si ricorda la famiglia Zambon. Oggi, purtroppo, i festeggiamenti per Sant’Antonio in via Ariosto non si svolgono più. Nell' organizzare i festeggiamenti di Ferragosto, con impegno, passione e dedizione, il Roverbasso Club ha fatto, creato e inventato, una nuova storia della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate, Capitello di via Mazzini (Borgo Chiesa) arricchite di spettacoli e festeggiamenti La festa di S. Antonio si svolge ogni anno la sera del 13 giugno, giorno della ricorrenza del Santo, dipressoogni genere. il capitello di via Mazzini a lui dedicato. Il significato della festa è in primo luogo religioso: nasce come occasione per gli abitanti delle vie circostanti, ma anche per tutte le altre persone che Certo è che continua a farci vogliono partecipare, per condividere la propria preghiera a S. Antonio ed invocare la sua intercessione. Momento chiave è infatti la recita del rosario intorno al piacere constatare, capitello, con la guida del parroco. Nel corso dei decenni al partecipare rivivemomento sacro ne èeseguito un altro, in forme diverse, di carattere profano. Per alcuni anni, infatti, la partecipazione di un gelataio ha reallietato le i bambini moltitudini di al termine del rosario. La presenza invece di un’osteria (quella di Battistuzzi Luigi) permetteva sagre che ogni anno agli adulti di stare ancora insieme, condividendo dopo la preghiera anche un momento conviviale, con un buon piatto di trippe. Anche i giovani si siimpegnavano alternano neidellapanella riuscita bella serata, dando vita alla fine ad un breve spettacolo pirotecnico. Con il passare del tempo esi attorno a noi ad tutto ciò è venuto meno, tranne il rosario, che ha continuato ad esseredei una ricorrenza imitazione Fe- importante. Solo negli ultimi anni, gli abitanti delle vie intorno al steggiamenti Rocapitello hanno pensato di di ridar vita ad un momento conviviale. Le famiglie infatti collaborano nella sua verbasso. organizzazione, creando così un momento di condivisione, in cui trascorrere alcune ore insieme di fronte ad un buon bicchiere di vino. aprile 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 S. An Capitello M adonna del le Grazia in Via Bar de Spin Il tra Domenica S. Atanasio Lunedì S. Filippo Parrocchia di Cimetta Apertura Campi da tennis Cimetta USC qualificazioni torneo Juniores Martedì SS. Silvano e Nereo Milan Club qualificazioni 25°Torneo Giovanissimi Mercoledì S. Pellegrino USC qualifi cazioni Torneo Juniores q Giovedì S. Giuditta Milan Club qualificazioni 25°Torneo Giovanissimi Venerdì S. Flavia USC qualifi cazioni Torneo Esordienti q Sabato S. Desiderato USC qualificazioni Torneo Esordienti ALPINI 83° Adunata Nazionale Alpini a Bergamo (fino al 9/05) Domenica S. Geronzio Scuola dell’infanzia Don Bosco vendita dolci. Festa della Mamma - Cimetta Lunedì S. Antonino USC qualifi cazioni Torneo Juniores q Martedì S. Fabio Milan Club qualificazioni 25°Torneo Giovanissimi Mercoledì S. Rossana USC qualifi cazioni Torneo Juniores q Giovedì S. Emma Milan Club qualificazioni 25°Torneo Giovanissimi Venerdì S. Mattia ap. USC qualifi cazioni Torneo Esordienti q Sabato S. Torquato q USC qualifi cazioni Torneo Esordienti q Domenica S. Ubaldo CTG Laguna di Venezia Vignole, Sant’Erasmo e Certosa Scuola Primaria Elementarissima Lunedì S. Pasquale q USC qualifi cazioni Torneo Juniores q Martedì S. Giovanni I papa Milan Club qualificazioni 25°Torneo Giovanissimi Mercoledì S. Pietro di M. USC qualificazioni Torneo Juniores Roverbasso club inizio Torneo delle frazioni Giovedì S. Bernardino Milan Club qualificazioni 25°Torneo Giovanissimi Venerdì S. Vittorio USC qualificazioni Torneo Esordienti Roverbasso club Torneo delle Frazioni Sabato S. Rita da Cascia USC quarti Torneo Esordienti q Domenica Pentecoste Proloco Prato in tavola Roverbasso club Roverbasso Pedala Lunedì Beata V. Maria USC qualificazioni Torneo Juniores Roverbasso club Torneo delle Frazioni (recuperi) Martedì S. Beda Milan Club semifinali 25°Torneo Giovanissimi Mercoledì S. Filippo pp Neri Roverbasso club Torneo delle Frazioni Giovedì S. Agostino USC semifinali Torneo Esordienti Venerdì S. Emilio USC qualificazioni Torneo Juniores Roverbasso club Torneo delle Frazioni Sabato S. Massimino Scuola di Musica Saggio di fine anno Roverbasso club Partita “Dee Femene” Domenica S. Felice Milan Club finali 25°Torneo Giovanissimi Scuola dell’infanzia Don Bosco XI Pedala con noi, Cimetta Lunedì S. Ferdinando Roverbasso club Torneo delle Frazioni CODOGNE’ Via Bosco, 11· Tel 0438 79 42 71 CONEGLIANO, Sagrato della Madonna delle Grazie BOCCA DI STRADA ,Sagrato della Chiesa a” cagn Cuc La sagra delle rane - Palù La sagra del Palù, diventata poi nota col nome di sagra delle rane, può essere presa ad esempio di tutte quelle sagre che ebbero un grande successo nel passato, ma che sono poi scomparse senza lasciare altro che ricordi dietro di sé. Cominciò in sordina dopo la costruzione del capitello della Madonna delle Grazie, come ex voto dopo la Prima Guerra Mondiale, e si ingrandì col passare degli anni fino a quando, al culmine della sua popolarità negli anni Ottanta, venne sospesa per mancanza di volontari e per l’impegno troppo gravoso richiesto agli organizzatori. La sagra era legata alla festa della Madonna delle Grazie, il cui capitello si trova all’imbocco di Via Bar De Spin, quasi al confine con Bibano. Si svolgeva tra l’ultima settimana di aprile e la prima di maggio, periodo non proprio felice perché pioveva spesso e perché i contadini erano occupati nella semina dei campi e la raccolta dei ‘cavalier’ (i bacchi da seta). Quella della Madonna delle Grazie era una festa religiosa molto sentita e la statua della Madonna veniva portata in processione dai fedeli che abitavano nelle vicinanze del capitello. La settimana prima della festa la statua veniva prelevata dal capitello e portata a spalla fino alla Chiesa arcipretale di Sant’Andrea, da dove poi ripartiva, sempre portata a spalla, nel giorno della sagra. Dopo la costruzione della Chiesa Nuova di Santa Maria Immacolata la statua venne portata la settimana prima in questa chiesa, più vicina al capitello, e usando un pulmino. La tradizionale processione si svolgeva già negli anni Quaranta e fu una delle manifestazioni che subì i disagi dovuti alla rivalità tra la Parrocchia di Codognè e quella di Roverbasso. I parroci delle due parrocchie infatti non erano in buoni rapporti e i fedeli di quella parte di Codognè lo sperimentarono in prima persona a causa di una ‘raccolta di firme’ a dir poco anomala. Uno degli abitanti di via Bar de Spin si incaricò infatti di raccogliere le firme per far portare la luce elettrica nel borgo, molto isolato rispetto al resto del paese. Dopo aver completato la raccolta cambiò però la destinazione dei nominativi, che vennero consegnati al prete di Roverbasso con la richiesta di entrare a far parte di quella parrocchia! Il risultato fu che le case del borgo di via Bar de Spin, quelle a sinistra di via Baracche e a destra di via Piave (solo la famiglia Meneghèl), diventarono parte della Parrocchia di Roverbasso. A farne le spese furono soprattutto le anime (e forse più di loro i familiari) dei morti di questi borghi. Le salme infatti venivano accompagnate dal prete di Roverbasso dalla casa del defunto fino all’altezza in cui da via G. Ancillotto comincia via Baracche, ovvero il nuovo confine delle due parrocchie. Arrivati a quel punto la processione e la salma venivano presi in consegna dal prete di Codognè fino alla chiesa arcipretale e poi al cimitero. Anche alla processione della Madonna delle Grazie toccò la stessa sorte e per anni il suo percorso verso il capitello venne seguito da due preti che si davano rigorosamente il cambio all’inizio di via Baracche. In anni più recenti il percorso della processione venne ulteriormente accorciato e si dipanò in circolo lungo via Bar De Spin, via Piave (passando per le Piane) e via Ancillotto. Per un lungo periodo ad accompagnare la processione ci fu la musica della banda, che veniva assoldata a turno tra quelle di Mareno, Oderzo o Cappella Maggiore. La sagra della Madonna delle Grazie è famosa col nome di sagra delle rane, sebbene le rane siano arrivate molto tardi nel menù della festa. Nei primi anni infatti la sagra era una semplice cena a base di pollame che i vicinanti facevano riunendosi insieme dopo la processione. Venivano messi in comune il vino e il pollame e, in compagnia del prete, si mangiava sotto la frasca nei cortili delle case vicine al capitello: alla fornase, ovvero nel prato davanti alla casa dei Pessot del Brasil, dal Moro Zanardo, dai Pessot. Le rane arrivarono nel menu della sagra negli anni Sessanta con la famiglia Baradèl, proveniente dalla Bassa, che si trasferì nella casa colonica vicina al capitello. Le rane venivano catturate dalle parti di Motta nei giorni precedenti la sagra e poi preparate per la cena della festa. La sagra era nel frattempo cresciuta ed attirava gente da tutta Codognè: prima per la processione, poi per la festa. Si organizzarono i giochi tradizionali delle feste paesane (albero della cuccagna a cui erano attaccati conigli, pollame e salumi; corsa coi sacchi e corsa dei muli), ma anche novità come la corsa delle rane. Questa consisteva in una gara con delle carriole dentro ognuna delle quali era sistemata una rana. A rendere più avvincente la gara era il fatto che le rane tendevano naturalmente a saltare fuori e i concorrenti dovevano fermarsi a raccoglierle prima di ricominciare a correre. Non erano poche le rane che venivano gettate nelle carriole con forza sufficiente a far loro perdere conoscenza fino alla fine della gara! Accanto ai giochi di paese per alcuni anni arrivarono anche le giostre, mentre la musica era garantita dai ragazzi del borgo che portavano direttamente l’impianto e i dischi da casa. Quando la sagra cominciò ad ingrandirsi il capannone sotto cui si svolgeva la cena veniva fatto a mano riutilizzando tutto quanto era possibile. All’inizio era un semplice tendone creato sistemando dei teli militari sospesi sopra delle scale a libretto, mentre chi cucinava stava all’aperto. Le panche erano invece fatte a mano con del legno che veniva poi riutilizzato in autunno per fare le cassette necessarie alla vendemmia. Negli ultimi anni in cui si fece la sagra delle rane la struttura del capannone e della cucina era diventata molto più stabile e professionale, purtroppo venne a mancare la materia prima, ovvero gli organizzatori e i volontari per realizzare la sagra! Nell' organizzare i festeggiamenti di Ferragosto, con impegno, passione e dedizione, il Roverbasso Club ha fatto, creato e inventato, una nuova storia della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate, arricchite di spettacoli e festeggiamenti di ogni genere. Certo è che continua a farci piacere constatare, partecipare e rivivere le moltitudini di sagre che ogni anno si alternano nei paesi attorno a noi ad imitazione dei Festeggiamenti di Roverbasso. Via Cadoremare n.6 31013 Cimetta di Codognè Tel. 0438. 795565 Fax. 0438. 795892 maggio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Festa dei lavoratori CTG Ville della Brianza e luoghi manzoniani (fino al 3/05) Volley Codognè vs Noventa Vicentina ASD CIMETTA COMPREX 28° G. Premio Trattoria Campocervaro 28° Trofeo ATTIMEC, 16° Memorial Mario Gardenal g e Roverbasso Prime Comunioni P. di Codognè Sabato S. Giuseppe r lbe le “A na dizio lla o de la Chiesa di Cimavil Martedì SS. Giustino Mercoledì Festa della Repubblica p USC finali Torneo Esordienti Roverbasso club Torneo delle Frazioni (recuperi) Giovedì S. Carlo USC quarti di finale Juniores p Parrocchie unità pastorale Corpus Domini Venerdì S. Quirino USC quarti di finale Juniores Roverbasso club Torneo delle Frazioni (finali) Sabato S. Bonifacio Domenica S. Norberto Scuola Materna di Codognè cena dei Grandi Ass. Naz. Carabinieri 196° Festa dell’Arma dei Carabinieri CTG “Otello” a TS UCS finali Torneo Pulcini “Radio Top” Festa Biancoceleste Lunedì S. Roberto Martedì S. Medardo USC semifinali Torneo Juniores Mercoledì SS. Efrem e Primo Scuola Primaria Spettacolo di fine anno Giovedì S. Diana Oltredanza saggio di fine anno (Teatro Cristallo, Oderzo) Da trentanni a Cimavilla si svolgono dei famosi festeggiamenti nati come Feste del Rugby, poi divenuti Festeggiamenti dell’Arthur’s. A disposizione c’è una ricca proposta enogastronomica. Venerdì S. Barnaba USC finali XVIII Torneo Juniores “Città di Codognè” VII “Memorial Miro Piazzalunga” Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa Che cos’è l’Arthur’s Club Sabato S. Guido Volley Codognè Cena sociale Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa Domenica S. Antonio da Pad. 2° Trattoraduno Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa Lunedì S. Eliseo Martedì S. Germana Mercoledì S. Aureliano Giovedì S. Gregorio Venerdì S. Marina Sabato S. Gervasio Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa Domenica S. Silverio PROLOCO Gardèe co e bronze Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa AVIS Donazioni Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa CEOD Pranzo d’amicizia, Cimavilla Lunedì g S. Luigi Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa Martedì S. Paolino Mercoledì S. Lanfranco Giovedì Nat. S. Giovanni B. Venerdì S. Guglielmo Scuola Materna di Codognè S.Messa di fine anno scolastico Sabato S. Virgilio Domenica S. Cirillo Lunedì S. Ireneo m. Martedì SS. Pietro e Paolo Mercoledì SS. Primi Martiri Parrocchia di Codognè, Roverbasso, Cimetta Battesimi Cari amici, dovete sapere che l’Arthur’S Club è nato circa 30 anni fa da un gruppo di ragazzi di Cimavilla giocatori di rugby, che tra una partita e l’altra s’incontravano da Arturo Zambon (il bar di paese), che, dopo la “Cesa” è la più grossa istituzione di Cimavilla. Praticamente negli anni Ottanta più di tre quarti del paese in un modo o nell’altro si nutriva di rugby, a volte su quindici giocatori del Conegliano, ben tredici provenivano da Cimavilla. Ragazzi pareva d’essere nel Galles !! Chi innescò questa reazione e la trasmise fu il mitico Gianca (Giancarlo Favero) detto il baffo. Uno dei giocatori più disciplinati, atleta polivalente e tutto d’un pezzo, che contagiò dapprima il Betto (l’Adriano) conosciuto come The shoe man, l’uomo della scarpa, poiché nei mitici terzi tempi rugbystici amava chiudere la serata tracannando vino dalle Superga (le Nike dell’epoca) tolte al momento, per passarle poi ai compagni che a volte c’inzuppavano anche il calzino. Questi due arditi contagiarono tutto il resto, primo tra tutti il Berto detto “mischia” per la sua forza e stazza, dopo Loris Antoniazzi “fiol de Bino”, Giacomino Tonon detto “giacomischia”, Roberto Dalla Cia, Tony Rullo, il Toro Moro (Roberto Fantuz), Ermes Girardi, ed il grande Vittore Antoniazzi detto “El pibe de oro” per la potenza del suo piede. Poi vennero gli anni del Ceo Spina (Luigi Spinazzè), che tutto si può dire tranne avesse “le fisic du role” del rugbysta. Alto un soldo di cacio, asciutto come un’acciuga, fisico da peso piuma, era il regista di tutta la squadra, con la sua voce stridula metteva in riga tutti, in campo comandava lui ed il suo nome di battaglia era “Bisata”, perché era IM-PREN-DI-BI-LE. Intanto a Treviso in collegio, che non era “Il College”, si facevano le ossa i gemei, Romeo e Renato (el biondo e el moro) autentiche perle del rugby nostrano che, quando tornavano a casa parlavano tutto col “XE’”. Entrambi militanti nel Benetton che ai loro inizi si chiamava Metalcrom. Romeo il più estroso, giocatore nella nazionale, era soprannominato “vieni vieni”, perché usava questa espressione per farsi passare la palla dai compagni.Renato, “pì bronsa querta”, lo seguiva a ruota, lo chiamavano “tarallucci” perché negli ormai famosi terzi tempi, sgranocchiava quantità industriali di tarallucci inzuppati nel vino. Orbene; in ogni partita questi temerari macinavano punti su punti, sia nel campo sia sul proprio corpo tanto da far arrossire una “Singer” (mitica macchina da cucire). NOI : CIFACEVAMODISPORT !! Ecco, l’Arthur’s Club è nato da tutto questo, in un’epoca dove si trovava il tempo per divertirsi con semplicità, un’epoca non ancora intaccata dalla frenesia del lavoro e, l’amicizia era ancora un valore. Ll’Arthur’s Club ha poi saputo trasformarsi in associazione ricreativaculturale aperta a tutti i giovani del paese, che via via si sono alternati in questi anni. Attualmente ha in gestione un’area verde a Cimavilla nella quale ha costruito gli impianti sportivi e il capannone dove si dà vita alla sagra. Nell' organizzare i festeggiamenti di Ferragosto, con impegno, passione e dedizione, il Roverbasso Club ha fatto, creato e inventato, una nuova storia della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate, arricchite di spettacoli e festeggiamenti di ogni genere. Certo è che continua a farci piacere constatare, partecipare e rivivere le moltitudini di sagre che ogni anno si alternano nei paesi attorno a noi ad imitazione dei Festeggiamenti di RoArthur’s Club verbasso. giugno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 o diCimetta Chiesa San Ulderic Giovedì Venerdì Venerdì Sabato Sabato Domenica Domenica Lunedì Lunedì Martedì Martedì Mercoledì Mercoledì Giovedì Giovedì Venerdì Venerdì Sabato Sabato Domenica Domenica Lunedì Lunedì Martedì Martedì Mercoledì Mercoledì Giovedì Giovedì Venerdì Venerdì Sabato Sabato Domenica Domenica Lunedì Lunedì Martedì Martedì Mercoledì Mercoledì Giovedì Giovedì Venerdì Venerdì Sabato Sabato Domenica Domenica Lunedì Lunedì Martedì Martedì Mercoledì Mercoledì Giovedì Giovedì Venerdì Venerdì Sabato Sabato Domenica S. Madre di Dio S. Teobaldo S. Ottone Parrocchia di Cimetta S.festeggiamenti Basilio Inizio gg S.Ulderico (fino all’11/07) S. Genoveffa S. Tommaso ap. S. Elisabetta di P. Parrocchia di Cimetta S.Ulderico CIF Gita a Barbana S. Ermete Roverbasso club Scampagnata a Campon S. Antonio M.Z. S. Amelia S. Maria Goretti Epifania di N. S. S. Edda S. Raimondo di P. S. Priscilla S. Massimo S. Veronica S. Aldo S. Benedetto S. Igino S. Fortunato Battesimo di Gesù S. Enrico S. Leonzio S. Camillo S. Dazio S. Bonaventura S. Mauro Foto di N.S. del Carmelo Parrocchia di Cimetta S. Marcello Madonna del Carmine, processione p S. Alessio CTGS.“IlAntonio barbiere diab. Siviglia” a Mi Giovani per la Corrida p i giovani g g S. Calogero Alpini a Falcade e Valle del Biois S. Gita Liberata IGBO Festa etnica S. Mario S. Simaco S. Sebastiano S. Elia S. Agnese S. Lorenzo da B. S. Vincenzo S. Maria Maddalena S. Emerenziana S. Brigida S. Francesco di S. S. Cristina S. Nazario S. Marta S. Pietro S. Ignazio Conv. di S. Paolo AVIS Donazioni SS. Anna e Gioacchino S. Liliana S Commissione Cultura Inizio festeggiamenti “Codognè, Notti tra le stelle” S. Giuliano Roverbasso club concerto Piccolo Coro S. Felicita S. Giacomo ap. ator lcio am a di ca quadr imetta ile di C mmin iale fe SS. Tito e Timoteo S. Angela Merici S. Valerio S. Costanzo S. Martina S. Giovanni Bosco gruppo con Do n Ange lo Sagra di San Ulderico - Cimetta Dal 1972 i festeggiamenti parrocchiali sono gestiti dal “Tennis Club Cimetta” con la collaborazione di tutta la Comunità Parrocchiale. Prima del 1972 i festeggiamenti venivano organizzati e gestiti dalla “Società Ciclistica Cimetta”. Inizialmente si cominciò con un piccolo chiosco collocato nella piazza davanti la Scuola Materna. Successivamente il chiosco venne sistemato sul territorio ove attualmente sorge il monumento dedicato a Santa Barbara. In seguito venne realizzato un campo giochi con annessa zona verde. In quest’ultima, adiacente la canonica, venne collocato un nuovo chiosco e un capannone offerto dalla ditta “Carmet”. Nel 2004 venne edificata la nuova cucina e uno stand enogastronomico di riconosciuta qualità che risponde alla normativa in vigore. Risultano essere i fiori all’occhiello: lo spiedo gigante e la serata di solo pesce, ovvero favolosa grigliata mista preparata dai pescatori di Cortellazzo. Negli anni, in concomitanza con i festeggiamenti, si sono svolte svariate manifestazioni tra le quali, da segnalare: i concorsi ippici e le gare cinofile; la corsa dei “mus”; i tornei di calcio amatoriale femminili e maschili; le serate danzanti con orchestre dal vivo; le esibizioni canore delle voci nuove locali, le esibizioni di scuole di ballo. Nell' organizzare i festeggiamenti di Ferragosto, con impegno, passione e dedizione, il Roverbasso Club ha fatto, creato e inventato, una nuova storia della sagra, quella sagra di partecipa-Comitato festeg. Ssn Ulderico zione, di i miei aggregazione, di più congiornate, …Quando nonni erano bambini aspettavano ansia la sagra del paese, il 4 luglio, dedicato alarricchite Santo patrono San Ulderico. Essa non si svolgeva sempre nei pressi della chiesa, ma vicino a delle di spettacoli e festeggiamenti osterie per avere con più facilità la corrente elettrica per far funzionare la giostra a catene, detta ogni “le careghette”. Molto spesso questa giostra era vecchia e malandata. La nonna ricorda che di genere. poteva fermarsi alla sagra solo dopo aver partecipato alla Santa Messa Certo è chepomeridiane. continua a farci e alle funzioni religiose Il suo divertimento preferito era la constatare, giostra a catene, ma doveva calcolare piacere i giri poiché aveva pochi soldi in tasca e le doveva rimanere una quota perecomprarsi la pastina. Talvolta partecipare rivivei bambini più poveri andavano solo a guardare gli altri che re lesullemoltitudini di dolcetti, mentre chi aveva più salivano giostre e che mangiavano soldi poteva addirittura bere unanno bicchiere di spuma o di chinotto. Nel periodo sagre che ogni in cui si svolgeva la sagra di San Ulderico arrivava anche una carovana con lealternano marionette. C’era nei l’alberopadella cuccagna. Un altro gioco si che si faceva durante la sagra consisteva in una gara con esi attorno a noi una carriola e una gallina: vinceva ad chi arrivava alimitazione traguardo per primodei con laFegallina dentro la carriola! steggiamenti dielementari Ro(Ricordo di un alunno delle scuole di Codognè) verbasso. ” ” luglio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 sso Concerto del ntoniano a Roverba Piccolo Coro Dell’A Riccardo Domenica S. Alfonso te a Rov erbasso Gruppo Ornitologico Fiera dei Osei, Cimetta Lunedì S. Eusebio Martedì S. Lidia Mercoledì S. Giovanni M. V. Giovedì Madonna della neve CTG Tour degli USA (fino al 20/08) Venerdì Trasfig. del Signore Sabato S. Gaetano Domenica Gioc hi se S. Domenico nza Lunedì fron tiere S. Fermo Martedì Sagra di Roverbasso Mercoledì Sagra significa festa popolare per la celebrazione di una ricorrenza religiosa: è questo quanto accade ogni 15 agosto a Roverbasso in occasione del Santo patrono, Santa Maria Assunta in Cielo. Fin dagli anni ‘40 si hanno ricordi di questo giorno speciale di festa e devozione per il paese; già da allora la figura della Madonna veniva portata in processione per le strade del paese cantando le sue lodi ed accompagnata dalle fanfare del tempo. Di contorno a questo, nacque anche la parte ludica della sagra, comparvero infatti, lungo la via principale, piuttosto che nella piazza, una o due “baracche”, gestite da persone estranee al paese, che vendevano paste, “buzolà”, mandorle, liquirizia, spumiglie, mandorlato ecc.,. Per i più piccoli si trovavano anche semplici giocattoli come aquiloni di carta, palloncini colorati, girandole e tante bambole di stoffa. Negli anni ’50 la parrocchia, sempre in occasione della sagra, iniziò ad organizzare la pesca di beneficenza. I premi di maggior pregio erano costruiti dai giovani dell’ epoca che durante tutto l’ anno, con traforo e compensato si prestavano ad assemblare e dipingere. Nei giardini dei Villa Dall’Andrea, oggi Villa Rosa, furono organizzate anche le prime rappresentazioni teatrali e spettacoli di marionette. Con il passar del tempo si aggiunse anche il chiosco per la vendita delle angurie, e in seguito il chiosco delle ombrette, spuma, aranciata e gassosa. Tutto ciò portò, per molti anni, un gran afflusso di gente; persone semplici, devote e con tanta voglia di far festa. Arrivarono gli anni ’70 e con loro la nascita del Roverbasso Club, questa associazione, ancor oggi pienamente attiva, portò la sagra di Roverbasso al massimo del suo splendore e della sua grandezza, non solo per la frazione di Roverbasso, ma anche per i paesi e province limitrofi.Nel corso degli anni a seguire, la sagra esplose in una grandissima festa, i cui festeggiamenti occupavano più giornate, fino al culmine del 15 agosto. Durante le serate della sagra, fatte di enormi grigliate e non solo, si sono alternati: famose orchestre romagnole di ballo liscio, concerti di cantanti di fama internazionale, gruppi corali di vario genere, tra cui ricordiamo il Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna, spettacoli teatrali per grandi e piccoli, il Giro di Mike con Mike Bongiorno, sfilate di moda ed ancora mostre fotografiche e d’arte contadina, ecc.. E che dire della famosa lotteria di Roverbasso con i suoi ambiti premi? ... Automobili, mobili per la casa, interi soggiorni e camere da letto, oppure i viaggi premio?..Non possiamo dimenticarci, poi, delle tre edizioni dei “Giochi senza frontiere” , parte ancor viva nella memoria di tantissima gente, partecipanti e spettatori.Nell’ organizzare i festeggiamenti di Ferragosto, con impegno, passione e dedizione, il Roverbasso Club ha fatto, creato e inventato, una nuova storia della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate, arricchite di spettacoli e festeggiamenti di ogni genere. Certo è che continua a farci piacere constatare, partecipare e rivivere le moltitudini di sagre che ogni anno si alternano nei paesi attorno a noi ad imitazione dei Festeggiamenti di Roverbasso. E’ comunque motivo d’orgoglio per noi, aver contribuito alla nascita di questa che è: LA STORIA DELLA SAGRA S. Lorenzo S. Chiara Giovedì S. Ercolano Venerdì S. Ponziano Sabato S. Alfredo Domenica Assunzione V. Maria Parrocchia di Roverbasso Festa Patronale Roverbasso club Festeggiamenti Patrono Lunedì S. Rocco Martedì S. Giacinto Mercoledì S. Elena Giovedì S. Italo Venerdì S. Bernardo Sabato S. Pio X papa Domenica S. Fabrizio Lunedì S. Rosa da Lima Martedì S. Bartolomeo Mercoledì S. Ludovico Giovedì S. Alessandro Venerdì S. Monica Sabato S. Agostino Domenica Martirio S. Giovanni Lunedì S. Felice Martedì S. Aristide Parrocchie Unità Patorale Pellegrinaggio a Motta di Livenza Nell' organizzare i festeggiamenti di Ferragosto, con impegno, passione e dedizione, il Roverbasso Club ha fatto, creato e inventato, una nuova storia della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate, arricchite di spettacoli e festeggiamenti di ogni genere. Certo è che continua a farci piacere constatare, partecipare e rivivere le moltitudini di sagre che ogni anno si alternano nei paesi attorno a noi ad imitazione dei Festeggiamenti di RoRoverbasso Club verbasso. agosto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Coccian Il ca pann Le cucine ra e l’attu ale Comit ato festeg . Madonn dei f este a del Rosa ggia men ti de lla M adon na d el Ro sario rio Mercoledì SS. Egidio Giovedì S. Elpidio Venerdì S. Gregorio Sabato S. Rosalia Domenica S. Vittorino Alpini 38° Raduno Alpino al Bosco delle Penne Mozze Lunedì S. Umberto Martedì S. Regina Mercoledì Natività B. Vergine Giovedì Sagra della Madonna del Rosario rio S. Pietro Venerdì Borgo Municipio S. Nicola e abbiamo appreso che questa sagra è dedicata alla B.V. del Rosario “perché...Cinelsiamolontanodocumentati 1821 Don Antonio Bevilacqua, allora parroco di Codognè, volle che Maria Sabato S. Diomede Vergine, sotto il titolo del rosario, fosse protettrice della parrocchia. Egli sapeva che dove regna la devozione a Maria si hanno beni di ogni sorta, spirituali e materiali. Da questa stessa testimonianza abbiamo saputo che verso la metà degli anni Quaranta, i festeggiamenti cominciavano con il trasporto in processione della statua dal suo capitello alla Chiesa arcipretale di Sant’Andrea e li veniva lasciata fino alla fine dei festeggiamenti. Sotto il grande platano della piazza Sant’Andrea c’era una sola giostra a catene e poche bancarelle di dolciumi, frutta secca e castagne…. Domenica SS. Nome di Maria Lunedì S. Giovanni Martedì ” Santa Croce Luca Vettorel e Marco Boldarin, 5aC Mercoledì B.V. Addolorata Giovedì …Nel pomeriggio c’era il “vespro” e poi in processione con i bambini della Prima Comunione “si riportava la statua della Madonna al suo capitello. La nonna si ricorda che il sacerdote faceva Venerdì una “predica” che per loro bambini sembrava lunghissima perché pensavano già alle giostre che si trovavano in piazza e lungo la strada principale. Per i bambini più piccoli c’era la giostra con i Nell' organizzare festeggiamenti di ma c’era un cavallo che cavallini e le carrozze. La giostra nonifunzionava a motore come adesso, la faceva girare. La nonna a lei faceva penapassione vedere il cavalloeche girava sempre attorno; le Ferragosto, condice cheimpegno, sembrava molto triste. C’erano giochi anche per i più grandi, per esempio “la corsa con i sacchi” o “il palo della cuccagna”. Questo gioco si trovava sul piazzale dove c’è la cantina, ma una dedizione, il Roverbasso Club haadesso fatto, volta c’era la “Casa del Fascio”. Sul palo c’erano appese tante cose da mangiare. Provavano creato inventato, una adnuova a salire moltieragazzi, ma pochi riuscivano arrivare instoria alto. Ogni ragazzo aveva appeso alla cintura un sacchetto pieno di cenere che buttavano sul palo per asciugarlo dal grasso. La nonna della sagra, quella sagra di partecipasi ricorda che dovevano chiudere gli occhi perché la cenere finiva in faccia. Salivano in tanti e a zione, dialtoaggregazione, piùgli altri. giornate, volte quello più scivolava giù trascinandodianche Allora ricominciavano...Lungo la strada principale c’erano tante bancarelle di dolciumi, in particolare nonna si ricorda dei biscotti arricchite spettacoli festeggiamenti che si chiamavanodi “buzolà”. Alla sera glieuomini cucinavano le castagne. Facevano un cartoccio con una carta gialla chiamata “di paglia” dove mettevano le castagne cotte che vendevano. Ogni di ogni genere. tanto, ma non tutti gli anni, verso mezzanotte c’erano i fuochi artificiali. Non erano tanto grandi, Certo è che continua a unfarci ma per loro erano molto belli. Veniva anche piccolo circo che si metteva nel piazzale della Casa del Fascio piacere constatare, (ndr. attuale sede della cantina). Rimaneva a Codognè due settimane. Il giorno dopo la nonna ci partecipare e riviveracconta che con le sorelle e i cugini provavano a ripetere gli re esercizilenel moltitudini granaio attorno alla di colonna che sosteneva il tetto… SS. Cornelio e Cipriano S. Roberto Sabato S. Sofia Domenica S. Gennaro CTG Pellegrinaggio a Rocca Pietore (BL) AVIS Donazioni Lunedì S. Eustachio Martedì S. Matteo Mercoledì S. Maurizio Giovedì S. Lino papa Venerdì S. Pacifico Sabato S. Aurelia Domenica SS. Cosma e Damiano Parrocchia di Codognè Battesimi Parrocchia di Cimavilla Festa liturgica Madonna delle Mercede Lunedì ” a Damiano e Yin, 52 C sagre che ogni anno miei nonni mi nei hanno paraccontato che ai loro tempi, quando si…I alternano c’era la sagra di Codognè il tempo era molto freddo e mio esi noi della ad villa Toderini papà siattorno ricorda che laapeschiera era ghiacciata e ci andava a scivolare con i suoi imitazione dei cheFeamici.C’erano dei signori cucinavano le castagne e i bambini più poveri stavano lì ad steggiamenti di Roaspettare che qualche castagna cadesse per terra verbasso. per raccoglierla… “ S. Vincenzo Martedì S. Venceslao Mercoledì S. Michele Giovedì ” S. Girolamo ( Ricordo di un alunno delle scuole elementari di Codognè) AMBULATORIO MEDICO POLISPECIALISTICO L’ARCOBALENO di Petrovic Ljiljana Direttore Sanitario: Tel. 0438.795236 - Via Roma 33, Codognè (TV) Dott. EDDI PELLEGRINI Medico Chiururgo Odontoiatra Via Dante, 3/b- 31013 Codognè (TV) Tel. 0438/795295 Aut. Regione n. 00001 del 16/01/2008 LABORATORIO ODONTOTECNICO di Dassiè Gianluigi -Tel. 0438/795295 Tabacchi - Lotto Superenalotto - Win for life Western Union Articoli di bigiotteria Cancelleria Servizio fotocopie e fax settembre 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 della sag one Venerdì S. Teresa Parrocchia di Codognè Festeggiamenti Madonna del Rosario gg Sabato SS. Angeli Custodi Parrocchia di Codognè Festeggiamenti gg Madonna del Rosario Domenica S. Gerardo Parrocchia di Codognè Festeggiamenti gg Madonna del Rosario Lunedì S. Francesco Oltredanza Inizio corsi Martedì S. Placido Mercoledì S. Bruno Giovedì N. S. del Rosario Parrocchia di Codognè gg Festeggiamenti Madonna del Rosario Venerdì g S. Pelagia Parrocchia di Codognè gg Festeggiamenti Madonna del Rosario Sabato g S. Dionigi Parrocchia di Codognè Festeggiamenti Madonna del Rosario gg Domenica S. Daniele CODOGNÈ TRA NATURA E AGRICOLTURA X° FESTA DELLA MELA COTOGNA. Parrocchia di Codognè g Festeg. g Madonna del Rosario Sagra della Madonna del Rosario Festa Ecologica - Codognè Piazza Europa Lunedì S. Firminio In concomitanza con la Sagra della Madonna del Rosario (7 ottobre) , si svolge la Festa Ecologica. Con l’edizione 2009 questa grande manifestazione ha acquisito il nome di “CODOGNÈ TRA NATURA E AGRICOLTURA”. Martedì S. Serafino Comitato festeggiamenti Madonna del Rosario Mercoledì S. Edoardo re Giovedì S. Callisto I papa Venerdì S. Teresa d’Avila Sabato S. Edvige Domenica g S. Ignazio Parrocchia di Cimetta Battesimi, Parrocchia di Codognè Festeggiamenti Madonna del Rosario, Festa delle famiglie Gruppo Podistico Edilmarmi 33° Corsa Podistica, 5° Gara disabili, Campocervaro Lunedì S. Luca Martedì S. Laura Mercoledì S. Adelina Giovedì S. Orsola AVIS Donazioni Lunedì S. Daria Martedì S. Evaristo papa Mercoledì S. Fiorenzo CEOD Castagnata g Venerdì S. Ermelinda Sabato S. Germano Nell' organizzare i festeggiamenti di …La Festa Ecologica presenta tante cose come la vendita dei lavori fatti dai ragazzi del CEOD di Codognè per ricavare qualche per loro e per farpassione conoscere a più persone Ferragosto, consoldinoimpegno, e il problema dei ragazzi diversamente abili. Poi, ricordandosi che il nome del nostro paese deriva da “cotogna”, vennero promosse dedizione, il Roverbasso Club ha fatto, delle iniziative per far riconoscere a noi ragazzi un frutto dimenticato dalla popolazione. Durante la Festa ecologica vengono organizzati diversi giochi e anche i genitori, in modo particolare le creato e inventato, unacoinvolgendo nuovale scuole storia mamme e le nonne con i loro dolci. Anche i papà organizzano sulla Mutera la gara con le mountain-bike, della sagra, quella sagra di partecipadove possono partecipare bambini ed adolescenti. Il gruppo AVIS fa un grande panino che vende per beneficenza. di aggregazione, di più giornate, zione, Chies Sofia, Valente Francesca, Dal Mas Lisa, 5aC arricchite di spettacoli e festeggiamenti marciapiede e lungo la villa Toderini è un susseguirsi di quadri, infatti i pittori dilettanti di...Lungo ogni il genere. delle zone limitrofe espongono le loro opere d’arte. In piazza con il passare delle Certo è leche continua a farciche per ore si moltiplicano bancarelle, ci sono varie associazioni raccogliere fondi vendono prodotti artigianali. Troviamo anche piacere constatare, la marmellata fatta in casa con le mele cotogne da cui è nato il nome del nostro paese; e le nonne ricamano centri, partecipare ele mamme rivivetovaglie e una moltitudine di altri oggetti per abbellire le case. Ci sono re di esclusivamente a mano e favolose diversile oggettimoltitudini di bigiotteria confezionati torte fatte in casa come una volta.Nel pomeriggio, quando la strada principale sagre che ogni annoc’è anche il taglio del panino gigante, è chiusa al traffi co e molti passeggiano, imbottito con formaggi locali, si alternano neisalame, pa-prosciutto, nutella. Per ultimo non dimentichiamoci delle giostre che sono il nostro principale esi a noi ad al tiro obbiettivoattorno e dei nostri giovani che ci intrattengono alla fune e l’albero della cuccagna. Da assicurare imitazione deituttiFeche una festa così ci rende euforici, peccato che arrivi solo una volta l’anno. steggiamenti di Ro- a Anna Vettorel e Erica Mazzarotto, 5 A verbasso. “ “ Sabato S. Giovanni da C. Giovedì S. Simone Comitato Festeg. Madonna del Rosario ” Venerdì S. Donato Domenica S. Antonio M. C. Il Comitato festeggiamenti ha il suo inizio nell’anno 1988 grazie all’entusiasmo del Parroco Don Marco e di un gruppo di persone del comune di Codognè. Successivamente, nel 1997 viene legalmente fondato il “Comitato Festeggiamenti Madonna del Rosario”, sottoscritto da Don Vittorio Battistuzzi e altri. L’attività principale del Comitato è la tradizionale sagra con stand enogastronomico che ricorre la seconda domenica di ottobre e si conclude con la Festa delle Famiglie, un sentito momento di aggregazione e condivisione per tutte le famiglie di Codognè. Recentemente si è vista la costruzione della nuova cucina, che ha apportato una notevole comodità e nuova potenzialità al Comitato. Grazie alla preziosa collaborazione di più persone, si spera di allargare le iniziative e di realizzarne di nuove. CTG “Oneghin” a Mi Alpini 20° Anniversario fondazione del gruppo,castagnata ” Domenica S. Lucilla Via Valdoni n.19 31013 Cimavilla di Codognè tel. 0438. 470342 Fax. 0438. 478762 Via del Lavoro n. 48 31013 Cimavilla di Codognè tel. 0438. 770511 Fax. 0438. 770555 Via Toniolo n. 40 31028 Vazzola - tel. 0438. 441558 ottobre 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Chiesa Lunedì Tutti i Santi Martedì Commemorazione dei Defunti Mercoledì S. Silvia Giovedì S. Carlo Borromeo Venerdì S. Zaccaria Sabato S. Leonardo Scuola dell’infanzia Don Bosco Castagnata, g Cimetta Domenica S. Ernesto Alpini,Artiglieri, Combattenti e Reduci IV Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. 92° Anniv. della Vittoria I° Guerra Mondiale Lunedì S. Goffredo Martedì S. Oreste Mercoledì S. Leone Magno Giovedì S. Martino di Tours Venerdì S. Renato Proloco Festa di San Martino Parrocchia di Cimetta Festeg. San Clemente Campocervaro p Sabato Parrocchia di Cimetta Festeg. San Clemente, Campocervaro Arthur’s club Castagnata, g Cimavilla Domenica Parrocchia di Cimetta Festeg. San Clemente Campocervaro Comitato S. Ubaldo Festeg. di S.Ubaldo. Giornata del Ringraziamento g S. Diego S. Giocondo Patrono di Codognè Lunedì S. Alberto Magno “ …Mio nonno mi ha raccontato che quando era bambino la sagra del paese veniva fatta nella Piazza di Sant’Andrea, a Borgo Chiesa, il trenta novembre. La sagra era diversa da quelle di oggi, perché c’erano solamente due giostre: le seggioline e le barche (piccole costruzioni che dondolavano) tutto intorno c’erano le bancarelle che vendevanoorganizzare arachidi, spumiglie, castagne cotte e castagnedisecche. Dopo pranzo si Nell' festeggiamenti andava in chiesa per il vespro. I igenitori di mio nonno gli davano 5 lire per le giostre. Tutto il paese partecipava alla sagra andando a piedi, era un giorno Ferragosto, con impegno, passione e di allegria e d’incontro per tutti i paesani... Martedì S. Margherita Mercoledì S. Elisabetta Giovedì S. Oddone Venerdì S. Fausto Sabato g S. Benigno Domenica Presentez. B. V. Maria Parrocchia di Cimetta Festeg. San Clemente Campocervaro p Parrocchia di Cimetta Festeg. San Clemente, Campocervaro CTG cena sociale P. Cimetta Festeg. San Clemente P. di Codognè e Roverbasso Festa Madonna della Salute. Alpini Pellegrinaggio al Santuario Madonna del Carmine (Bs) Ass. Naz. Carabinieri Virgo g Fidelis,, Patrona dell’Arma Lunedì S. Cecilia Martedì S. Clemente Parrocchia di Cimetta Festa liturgica di San Clemente p Campocervaro Mercoledì Giovedì S. Caterina Venerdì S. Corrado S. Virgilio Alpini Giornata Nazionale della colletta alimentare Domenica S. Giacomo Lunedì S. Saturnino Martedì S. Andrea ” dedizione, il Roverbasso Club ha fatto, Matias Huici, 5aC creato e inventato, unachenuova …Il nonno mi ha raccontato la sagra erastoria un punto d’incontro per ragazzi e bambini.sagra, La vecchiaquella sagra era sagra diversa dadiquellepartecipadi oggi, perché una volta c’erano della solo due giostre, le seggioline e la barca, cioè una giostra a forma di nave che andava zione, aggregazione, di vendevano più giornate, su e giù. Poidic’erano delle bancarelle che caramelle, arachidi, carrube dette “carobole”, castagne secche dette “stracaganasse”, le castagne cotte che cucinavano sul arricchite di spettacoli e festeggiamenti fuoco al momento e poi c’era la cosa che il nonno preferiva: i “buzolà” che erano dei dolciogni che assomigliavano di genere. a dei biscotti di forma rotonda con un buco al centro e sopra erano ricoperti da tanti granellini di zucchero colorato... Certo è che continua a farci Giorgia Marion, 5aB …Tantoconstatare, tempo fa la sagra del mio paese non piacere era proprio come quella di adesso. I nonni mi hanno partecipare e riviveraccontato che se anche non c’erano tanti soldi si divertivano di più di adesso: andavano alla re le moltitudini di sagra a piedi e prendevano un po’ di castagne. Le mangiavano in compagniache ed erano contenti, non come adesso. sagre ognisempre anno I giovani di allora avevano pochi soldi e si divertivano con si pocoalternano mentre quelli di nei adessopanon sono mai contenti di ciò che hanno e litigano esi attorno a noiperadpoco più di un euro. I miei nonni mi hanno raccontato che i loro genitori, quando imitazione dei c’era Fe-la sagra, non andavano mai a steggiamenti di tanti Rodivertirsi perché avevano lavori da fare nei campi, dovevano pensare a far da verbasso. mangiare alla famiglia che era molto più “ ” “ S. Flora Sabato Festeggiamenti di Sant’ Andrea - Borgo Chiesa Festa Patronale ” numerosa di quelle di adesso. Aurora Giust, 5aA novembre 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 ndrea di S. A Mercoledì S. Ansano Giovedì S. Bibiana Venerdì S. Francesco Proloco Inizio festeggiamenti “Codognè, Notti tra le stelle” (inverno) Sabato S. Barbara Domenica S. Crispina Parrocchia di Cimetta Battesimi San Nicolò Lunedì S. Nicola Martedì S. Ambrogio Mercoledì Immacolata Concezione Parrocchia di Codognè Festa patronale e processione Amministrazione Comunale Inaugurazione Presepe, accensione dell’albero di Natale Giovedì S. Siro Venerdì N. S. di Loreto Sabato S. Damaso papa Domenica S. Giovanna Lunedì S. Lucia Martedì S. Giovanni Mercoledì S. Valeriano Giovedì S. Albina Venerdì S. Lazzaro Sabato S. Lazzaro Amministrazione Comunale Concerto di Natale Domenica S. Graziano AVIS Donazioni Lunedì S. Liberato CEOD Messa di Natale Martedì S. Pietro Mercoledì S. Francesca Giovedì S. Vittoria Scuola dell’infanzia Don Bosco Recita di Natale, Cimetta Venerdì S. Irma Sabato Natività del Signore Domenica S. Stefano Parrocchia di Codognè Battesimi Lunedì S. Giovanni Martedì Sacra Famiglia Mercoledì S. Tommaso Giovedì S. Savino CTG Tour della Sicilia (fino al 3/01/2011) Sagra di Sant’Ubaldo Nell'Municipio organizzare i festeggiamenti di Borgo Ferragosto, con impegno, passione e Il Comitato S.Ubaldo promuove la Giornata del Ringraziamento nel mese di Novembre. La dedizione, Roverbasso Club fatto,religiosa, continua a sagra che ha luogoildavanti alla chiesetta campestre dopo ha la funzione mantenere intatte le tradizioni tipiche delle antiche feste di paese in cui si svolgevano con creato e inventato, una nuova storia semplicità giochi e momenti di svago e dove la comunità si radunava a chiusura delle attività nei campi, brindando degustando sagra i prodotti della preparati dalle famiglie del borgo. Tra della sagra,e quella di terra partecipai giochi più conosciuti c’era quello delle ”pignatte”. Da sempre il ricavato della festa serve per zione, edidecorare aggregazione, più giornate, migliorare la Chiesa di Borgodi Municipio. arricchite di spettacoli e festeggiamenti Comitato festeg. S. Ubaldo anche il gioco delle “pignatte”. Tra due pali era legata una fune dove di…C’era ogni genere. appendevano 4-5 pentole piene di varie cose: acqua, cenere, caramelle. Con gli occhi Certoi ragazzi è che continua bendati, dovevano colpire conaunfarci bastone le pentole... Damiano e Yin, 5aC piacere constatare, partecipare e rivivere le moltitudini di inistrazione mm a tutti voi A ’ l l e sagre che ogni anno d e m no e auguriamo A l pa-e Feste si alternano Comunanei Buoadn esi attorno a noi imitazione dei Festeggiamenti di Roverbasso. “ ” Venerdì S. Silvestro ROVERBASSO di CODOGNE’ Via Roma,211 tel. 0438. 795167 dicembre 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31