calenda
rio
2010
Le nostre sagre paesane.
La loro storia fino ai
nostri giorni
COMUNE DI CODOGNE’
Sant’ Andrea
Tra gli apostoli è il primo che incontriamo nei Vangeli: il pescatore Andrea, nato
a Bethsaida di Galilea, fratello di Simon Pietro. Fu anche il primo tra i discepoli di
Giovanni Battista ad essere chiamato dal Signore Gesù presso il Giordano. Egli
lo seguì e condusse da lui anche suo fratello esortati dalle parole: “Seguitemi,
vi farò pescatori di uomini” (Matteo 4,18-20). Nel prodigio della moltiplicazione
dei pani è proprio Andrea che segnala a Gesù il fanciullo dei cinque pani e dei
due pesci (Giovanni 6, 1-14). Troviamo poi Andrea nel gruppetto – con Pietro,
Giacomo e Giovanni – che sul monte degli Ulivi, “in disparte”, interroga Gesù sui
segni degli ultimi tempi: e la risposta è nota come il “discorso escatologico” del
Signore, che insegna come ci si deve preparare alla venuta del Figlio dell’Uomo
“con grande potenza e gloria” (Marco 13, 24-28). Infine, il nome di Andrea
compare nel primo capitolo degli Atti con quelli degli altri apostoli diretti a
Gerusalemme dopo l’Ascensione. Di Andrea ne parlano anche alcuni testi apocrifi,
ossia non canonici. Uno di questi, del II secolo d.C., pubblicato nel 1740 da L.A.
Muratori, afferma che sia stato Andrea ad incoraggiare Giovanni a scrivere il
proprio Vangelo. Un testo copto (ovvero, cristiano dell’Egitto) contiene questa
benedizione di Gesù ad Andrea: “Tu sarai una colonna di luce nel mio regno, in
Gerusalemme, la mia città prediletta. Amen”. Lo storico Eusebio di Cesarea (ca.
265-340) scrive che Andrea predicava il Vangelo in Asia Minore e nella Russia
meridionale. Poi, passato in Grecia, guidò i cristiani di Patrasso. E qui, intorno
all’anno 60 d.C., il 30 novembre, subì il martirio per crocifissione: appeso con
funi a testa in giù, secondo una tradizione, a una croce dalla forma di X, quella
detta poi “croce di Sant’Andrea”. Nel 357 d.C. i suoi resti vennero portati a
Costantinopoli; ma il capo, tranne un frammento, restò a Patrasso. Nel 1206,
durante l’occupazione di Costantinopoli (quarta crociata) il legato pontificio
cardinale Capuano, di Amalfi, trasferì quelle reliquie in Italia. E nel 1208 gli
amalfitani le accolsero solennemente nella cripta del loro Duomo. Quando nel
1460 i Turchi invasero la Grecia, il capo dell’Apostolo venne portato da Patrasso
a Roma, dove fu custodito in San Pietro per cinque secoli, ossia fino a quando il
papa Paolo VI, nel 1964, restituì la reliquia alla Chiesa di Patrasso.
La Chiesa di Costantinopoli lo venera come suo insigne patrono.
San Ulderico Vescovo
Nacque nell’890 d.C. Suo padre, Hupaldo, apparteneva all’importante famiglia dei
Conti tedeschi di Kirpurg di Dillingen. Suo zio era Adalberone, vescovo e principe
della città di Augusta, descritto negli annali come “personaggio assai dotto,
distinto cultore dell’arte della musica, magnifico e potente principe che condivide
con il re di Germania il peso del governo dello Stato”. Ulderico, trascorse gli anni
della formazione scolastica e dell’adolescenza nel famoso monastero di San Gallo
in Svizzera, facendo profondamente sua la regola benedettina dell’”ora et labora”
(“prega e lavora”). Nell’anno 908, su volontà dello zio Adalberone, venne avviato
al sacerdozio, cui seguì l’affidamento amministrativo dei beni privati e pubblici del
vescovado. Il giovane Ulderico si dimostrò particolarmente zelante e saggio, di
grande disciplina e di fine spiritualità, meritandosi fin da subito, la stima della sua
gente. Nel primo anno di sacerdozio chiese ed ottenne dallo zio di potersi recare,
pellegrino, a Roma ed è proprio durante questa permanenza nella città eterna
che apprese la notizia della morte dello zio. Il papa Sergio III°, estimatore del
vescovo appena scomparso, desiderò nominare Ulderico quale successore nella
cattedra episcopale di Augusta, carica che Ulderico rifiutò garbatamente sia per
umiltà sia per la consapevolezza della propria giovane età e della responsabilità
che questo onere avrebbe significato. Il pontefice accettò il diniego, profetizzando
tuttavia che ciò che Ulderico andava a rifiutare in quel giorno gli sarebbe stato
comunque affidato in avvenire. Per quattordici anni Ulderico rimase in disparte,
accudendo alle necessità della sua famiglia e prendendosi cura della madre e dei
beni paterni, finché nel 923, alla morte del vescovo Hiltino, all’età di trentatre anni,
la popolazione di Augusta e lo stesso re di Germania, Enrico I°, lo designarono
Vescovo. La consacrazione avvenne il 28 dicembre di quello stesso anno.
Da quel momento e per cinquanta anni Ulderico fu l’insigne custode sia del
cammino spirituale della popolazione e del clero, sia il difensore coraggioso e
avveduto della città di Augusta e del territorio limitrofo.La sua opera di zelante
Pastore della Diocesi fu stimata e apprezzata, e a questa ben presto si dovette
aggiungere anche una sapiente opera di mediazione e di lungimiranza politica.
La fama della sua santità fu tale e diffusa che alla sua morte, avvenuta il 4 luglio
del 973 d.C. la gente cominciò subito a chiedere delle grazie e a vedere la loro
realizzazione attraverso la sua intercessione, tanto da convincere il vescovo
Luitolfo, suo terzo successore alla cattedra di Augusta, ad intraprendere una
operazione allora inusuale: la raccolta ponderata e verificata di tutti i miracoli e i
prodigi che venivano attribuiti all’intercessione di Ulderico. Questo materiale fu
portato a Roma e sottoposto il 31 gennaio del 993 al vaglio del Pontefice, Papa
Giovanni XV, e dei Cardinali riuniti nel Sinodo Lateranense. Il 3 febbraio, venne
proclamata, con una Bolla pontificia, la santità di Ulderico. E’ stato il primo santo
ad essere proclamato dopo un “processo” canonico, e da quel momento ogni
altra canonizzazione seguirà questo iter.
Sant’ Ubaldo patrono di Gubbio
Ubaldo nacque intorno al 1085, da Giuliana e Rovaldo Baldassini, esponenti di
una ricca e nobile famiglia di Gubbio. Rimasto orfano fin dalla tenera età, fu
seguito da un suo zio che progettò nozze adeguate al suo rango. Ma Ubaldo
rinunciò ai suoi beni e scelse la vita sacerdotale nella canonica di San Mariano
per condurre una vita comune di preghiera e di carità verso i più poveri. Ordinato
sacerdote intorno al 1114, Ubaldo fu nominato nel 1117 priore della canonica
che in quegli anni moralmente vacillava. Ne divenne riformatore coraggioso
introducendo la regola dei Canonici Ravennati. Nel 1129 fu nominato Vescovo
di Gubbio. Tra le mille difficoltà procurategli soprattutto dalla sua mitezza, il
nuovo Vescovo gradualmente diventò il punto di riferimento per tutta la comunità
eugubina. Nel contesto di un grandioso movimento teso in tutta Europa a riportare
la Chiesa alla forma di vita apostolica che ne aveva caratterizzato le origini, mite
e decisa, generosa ed equilibrata, la sua azione pastorale mirò innanzitutto al
quotidiano e affettuoso incontro con la gente; si propose, anche esponendosi
a pericoli personali, di ridurre le violente tensioni sociali scoppiate tra i vecchi
feudatari del contado e gli emergenti ceti cittadini. Quando un disastroso incendio
distrusse Gubbio, fu lui che ne promosse la ricostruzione, e così nacque la “città
di pietra”. Quando una potente coalizione di città sembrò doverne segnare la
fine, fu lui a prendere in mano la situazione: fece pentire i propri cittadini dei
propri peccati in una processione che percorse tutta la città; poi li portò alla
vittoria contro gli assedianti che si dettero ad una precipitosa fuga. Quando,
nell’estate 1155, Federico Barbarossa piantò il campo in vista della città, deciso
a distruggere Gubbio come poche settimane prima aveva fatto con Spoleto, i
varones dell’Imperatore, sbigottiti, lo videro chiedere la benedizione a Ubaldo, a
testa bassa. Morì il 16 maggio 1160, nel lunedì di Pentecoste. Per un anno intero
si protrassero le manifestazioni di straordinaria devozione e molti eugubini fecero
pace con chi avevano violentemente odiato; si verificò un’insolita generosità verso
i poveri; ininterrotti erano i pellegrinaggi della gente che portava “ceri” accesi
di giorno e di notte. Tutta la popolazione lo venerò subito come Santo e Papa
Celestino III° lo canonizzò con apposita bolla, data dal Laterano il 5 marzo 1192.
L’11 settembre 1194 il corpo di S. Ubaldo venne traslato sul Monte Ingino. Fu il
Vescovo Bentivoglio ad assumere questa decisione. Pare che ragioni di sicurezza
consigliassero di collocare le amatissime spoglie all’ombra delle munite rocche
del Monte Ingino. Quando si seppe in giro la decisione del Vescovo, fu festa per
tutti. La leggenda che, come sempre, abbellisce giornate del genere, racconta che
in sogno S. Ubaldo chiese al suo successore di indire un digiuno cittadino di tre
giorni e, subito dopo, porre il suo corpo su di un carro trainato da buoi, liberi di
muoversi. Il luogo dove si sarebbe fermato il carro, quello sarebbe stato prescelto
dalla Provvidenza. Così fu fatto. I giovenchi imboccarono la via che portava al
monte e si fermarono presso la Pieve di San Gervasio, poco distante dalle rocche.
Fu costruita, per l’occasione, una piccola chiesa che accolse le spoglie del Santo.
Nello stesso periodo di tempo, in Alsazia, fu edificata una piccola chiesa per
custodire una reliquia di S. Ubaldo. La leggenda narra che il servitore di S. Ubaldo,
alsaziano, nello sfilare l’anello episcopale, prima di essere posto il sacro corpo
nella tomba, staccò un frammento cutaneo del dito del Santo. Dopo qualche
giorno lasciò la città per ritornare nel luogo di nascita. In prossimità di una pineta
si fermò per trascorrere la notte. La mattina successiva cercò di estrarre il bastone
che aveva infilato nel terreno, ma il bastone non si staccò. In quel punto gli abitanti
del luogo costruirono una piccola chiesa per custodire la reliquia.
Papa Clemente I
Fu il quarto Papa della Chiesa cattolica e il primo dei Padri Apostolici. Della sua
vita si conosce poco. Probabilmente era originario della città di Filippi. Nominato
papa nell’88 d.C., morì intorno al 97. Alcune informazioni sono deducibili da un
suo scritto autentico, dalla sua Lettera alla Chiesa di Corinto e da alcuni scritti
di dubbia attribuzione. Queste fonti narrano, con un sottofondo di leggenda, di
diversi miracoli e molte conversioni. Si dice poi che l’imperatore Traiano, a causa
di ciò, lo bandì in Crimea dove Clemente continuò a professare la sua fede e a
operare conversioni. Tra i popoli della Crimea avrebbe dissetato 2000 cristiani
e in segno di devozione sarebbero state edificate 75 chiese. Leggendario ci è
stato tramandato anche il suo martirio. In risposta a quanto avvenuto in Crimea,
l’imperatore Traiano avrebbe ordinato che Clemente fosse gettato in mare con
un’ancora di ferro al collo. Così sarebbe stato fatto e da quel giorno, ogni anno,
si disse che il mare si ritirò di due miglia, fino a rivelare un sacrario costruito
“miracolosamente” che conteneva le ossa del martire così da permettere ai fedeli
di recarvisi in preghiera. Il suo corpo, al tempo del Sommo Pontefice Adriano
II°, fu trasportato a Roma dai santi fratelli Cirillo e Metodio, ed onorevolmente
sepolto il giorno 23 novembre nella chiesa, che già prima era stata edificata sotto
il suo nome (Chiesa di San Clemente al Laterano). Da questo aneddoto ne deriva
l’iconografia tipica di San Clemente Papa, ovvero caratterizzato dalla presenza di
un’ancora.
“Le nostre sagre paesane: la loro storia fino ai nostri giorni”
Codognè rivela una lunga tradizione di sagre paesane, la maggior parte ancora attive, altre purtroppo abbandonate e quindi dimenticate.
Sono eventi significativi perchè esprimono l’identità dell’intera comunità: molte sono legate a ricorrenze religiose, alcune alle stagioni,
altre a leggende o antiche pratiche agresti (si invocava ad esempio una benedizione, si pregava per un raccolto copioso o si chiedeva la
pioggia contro la siccità). Oggi, per i giovani la sagra è un luogo dove c’è un servizio di ristorazione alla griglia e spesso si balla il liscio.
Nella tradizione, invece, erano occasioni d’importante incontro sociale, si mangiavano cibi che risultavano essere un lusso negli altri periodi
dell’anno (es: le ciambelle chiamate “buzolà”, oppure le caramelle o i salumi “delle grandi occasioni”), c’erano i giochi, per lo più oggi
sconosciuti, e c’erano gli antichi riti praticati con credo e passione.
In questo progetto di calendario verranno descritte le sagre più significative del nostro paese, attraverso foto e testi raccolti grazie al
coinvolgimento degli anziani, depositari della storia e della cultura locali, e dei volontari che, facendo parte dei vari Comitati per i
festeggiamenti, continuano a mantenere in vita queste manifestazioni. Attraverso le testimonianze riportate sarà anche possibile un
recupero della lingua locale, dei modi di dire legati alle singole sagre, del vocabolario orale dei nostri anziani.
Inoltre, nell’ambito della manifestazione “Codognè tra natura e agricoltura”, che ha avuto luogo nelle giornate del 10 e 11 ottobre 2009,
questa Amministrazione comunale ha coinvolto gli alunni dei nostri asili, della scuola elementare e media in un concorso il cui tema era:
“La sagra del mio paese”, con la specificità di stimolare i nostri giovani alla conoscenza della Tradizione locale attraverso la ricerca
storica resa possibile dialogando con i loro nonni e le persone più anziane, chiedendo loro quali sagre di Codognè si ricordassero e come
si svolgevano. Questo è stato un progetto didattico che desiderava stimolare quel passaggio di saperi ed emozioni tra generazioni che oggi
si rischia di perdere. Il risultato lo scoprirete mese dopo mese, sfogliando le pagine del nostro calendario comunale 2010, lasciandovi
prendere dalla curiosità di sbirciare le foto proposte e leggendo i testi che abbiamo scelto di riportare per la loro carica d’informazioni e
per la freschezza d’espressione!Precisiamo che l’ordine con cui troverete spiegate le sagre non segue il reale periodo del loro svolgimento,
aspetto che, tuttavia, per quanto possibile è stato tenuto in considerazione.
Con l’augurio di salute e serenità per tutti i giorni del 2010 !
Il Sindaco Roberto Bet
Ass. Lisa Tommasella
NUMERI UTILI
MUNICIPIO tel. 0438.7931 Fax. 0438.793201
www.comune.codogne.tv.it
[email protected]
Uff.tecnico 0438.793261
Uff segreteria 0438.793220
Uff. ragioneria 0438.793230
Uff. tributi 0438.793240
Uff.anagrafe 0438.793210
Uff.messo 0438.793232
Uff.assistente sociale 0438.793205
Uff. SAVNO (rifiuti) 0438.793203
Polizia municipale 0438.793250
Biblioteca comunale tel.0438.793280
[email protected]
Poste di Codognè 0438.794732
Poste di Cimetta 0438.794766
SCUOLE
Scuola Materna/Asilo nido di Codognè 0438.794829
Scuola Materna di Cimetta 0438.794868
Scuola Elementare 0438.795078
Scuola Media 0438.794706
Istituto comprensivo statale di Codognè 0438.794706
Ceod di Codognè 0438.795662
Stadio comunale (U.S.C. Codognè) 0438.795757
Canonica di Codognè 0438. 794704
Canonica di Cimetta 0438.794785
MEDICI DI BASE
Benetton Dr.ssa Maria 0438.795540 (studio)
0438.795057(abitazione) 347.9563076 (cellulare)
Marangon Dr.ssa Anna 0438.795567 (studio)
0438. 795858 (abitazione) 349.6695891 (cellulare)
Burigana Dr.Vittorio 0438.795567 (studio)
0438.795858 (abitazione)348.3602571 (cellulare)
Feis Dr.Alfonso 0438.791021 (studio)
339.6938593 (cellulare)
SANITA’
Farmacia di Codognè 0438.794723
Distretto Sanitario Vazzola 0438.662810
Guardia medica di Vazzola 0438.740124
Distretto Veterinario Conegliano 0438.73221
Ospedale civile di Conegliano 0438.66311
Ospedale De Gironcoli – Conegliano 0438.654111
Ospedale civile di Vittorio Veneto 0438.665111
Presidio osped. Ca’ Foncello - Treviso 0422.322111
Presidio osped. di Oderzo 0422.7151
Ospedale riabilitativo di Motta di Livenza 0422.28711
SICUREZZA
Questura di Treviso 0422.577111
Carabinieri di Codognè 0438.794580
Vigili del Fuoco 115
Polizia stradale 113
Carabinieri 112
Emergenza sanitaria 118
Provincia di Treviso 0422.656000
Servizi Idrici Sinistra Piave srl 0438.795743 – 796010
Consorzio di bonifica Sinistra Piave srl 0438.795745
Asco Piave Ormelle 0438.745227 – 800383800
Camera di Commercio Treviso 0422.5951
Aeroporto di Treviso 0422.315111
Aeroporto di Venezia 041.2606111
Ideazione a cura della Commissione cultura:
Mariateresa Battistuzzi
Edith Momi
Tiziana Cortese
Enzo Meneghin
Lara Moras
Lorena Zanette
Diego Polese
Realizzazione ad opera della Proloco di Codognè.
Grafica e stampa: Tipografia Combigraf – Oderzo
Si ringraziano per la preziosità delle informazioni
e del materiale forniti:
Comitato Festeggiamenti Madonna del Rosario
Comitato Festeggiamenti Madonna della Salute
Comitato festeggiamenti San Clemente
Comitato Festeggiamenti Sant’Ubaldo
Comitato Festeggiamenti San Ulderico
Comitato Festeggiamenti Arthur’s Club
Roverbasso Club
Pio Dal Cin (per le belle foto d’epoca concesse)
Ester Cappellotto, Silvana Casagrande e Guido
Antoniolli (per i loro ricordi sulla storia del capitello
di Sant’Antonio da Padova in via Ariosto Roverbasso)
Valentina Rossi, Vittorio Battistuzzi e Armida
Zaia (per i ricordi sulla storia del capitello di
Sant’Antonio da Padova in via Mazzini – Borgo
Chiesa)
Famiglie Meneghel, Pessotto e Zanette (per le
importanti informazioni sulla Sagra del Palù)
Don Michele e Don Stefano (per le biografie
dei Santi titolari delle nostre chiese)
Tutti i volontari che hanno collaborato
L’amministrazione comunale esprime sentita
gratitudine per le aziende che con la loro
generosità hanno sostenuto il presente
progetto.
Si ringrazia la Regione Veneto per il contributo
e il supporto concessi.
Sabato
S. Madre di Dio
Domenica
S. Basilio
Lunedì
S. Genoveffa
Martedì
S. Ermete
Mercoledì
S. Amelia
Panevin
CODOGNE’ Via Roma, 30
Tel. 0438. 79.55.69
Giovedì
Epifania di N. S.
Venerdì
S. Raimondo di P.
Sabato
S. Massimo
Domenica
S. Giuliano
Lunedì
S. Aldo
Martedì
S. Igino
Mercoledì
Battesimo di Gesù
CODOGNE’ Via Bosco, 11 Tel 0438 79 42 71
CONEGLIANO, Sagrato della Madonna delle Grazie
BOCCA DI STRADA ,Sagrato della Chiesa
Giovedì
S. Leonzio
Via Cadoremare n.6
31013 Cimetta di Codognè
tel. 0438. 795565 - Fax. 0438. 795892
Venerdì
S. Dazio
Sabato
S. Mauro
Domenica
S. Marcello
Lunedì
S. Antonio ab.
Martedì
S. Liberata
Mercoledì
S. Mario
Giovedì
S. Sebastiano
Venerdì
S. Agnese
Sabato
AMBULATORIO MEDICO
S. Vincenzo
L’ARCOBALENO di Petrovic Ljiljana
POLISPECIALISTICO
Direttore Sanitario:
Domenica
Tel. 0438.795236 - Via Roma 33, Codognè (TV)
Dott. EDDI PELLEGRINI Medico Chiururgo Odontoiatra
Tabacchi - Lotto
Superenalotto - Win for life
Western Union
Articoli di bigiotteria
Cancelleria
Servizio fotocopie e fax
Via Dante, 3/b- 31013 Codognè (TV)
Tel. 0438/795295
S. Emerenziana
Aut. Regione n. 00001 del 16/01/2008
Lunedì
LABORATORIO ODONTOTECNICO
di Dassiè Gianluigi -Tel. 0438/795295
S. Francesco di S.
Martedì
Conv. di S. Paolo
Mercoledì
Via Valdoni n.19
31013 Cimavilla di Codognè
tel. 0438. 470342 - Fax. 0438. 478762
SS. Tito e Timoteo
Giovedì
g
S. Angela
Merici
Via del Lavoro n. 48
31013 Cimavilla di Codognè
tel. 0438. 770511 - Fax. 0438. 770555
Via Toniolo n. 40
31028 Vazzola
tel. 0438. 441558
Commissione Cultura
Giornata della Memoria
Venerdì
S. Valerio
Sabato
S. Costanzo
Domenica
S. Martina
Lunedì
S. Giovanni Bosco
ROVERBASSO di CODOGNE’
Via Roma,211
tel. 0438. 795167
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Roverbasso Club
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S. Madre di Dio
CTG Tour della Libia
(fino al 5.01)
Sabato
S. Basilio
Domenica
S. Genoveffa
Lunedì
S. Ermete
Martedì
S. Amelia
Mercoledì
p
Epifania
di N. S.
Giovedì
S. Raimondo di P.
o Club
ass
Roverb
Panevin
Parrocchia di Codognè e Cimetta
Benedizione dei bambini
CTG “Cin-ci-la”,
al Filarmonico di Verona
Venerdì
S. Massimo
Sabato
S. Giuliano
Domenica
S. Aldo
Volley
y Codognè
g vs Cormons (GO)
Parrocchia di Cimetta Battesimi
Lunedì
S. Igino
Martedì
Battesimo di Gesù
Mercoledì
S. Leonzio
Roverb
asso C
Giovedì
S. Dazio
lub - Pa
nevin
Venerdì
S. Mauro
Sabato
Il “PANEVIN”
Domenica
Grande faló che viene acceso sui nostri campi la sera del 5 gennaio, notte della
Befana. Anticamente questo era un rito propiziatorio, poiché innanzi al fuoco,
si invocavano i buoni raccolti per la prossima stagione agricola.
Si chiedeva principalmente abbondanza di pane e di vino. I partecipanti
osservando la direzione delle faville, facevano previsioni per i prossimi
raccolti: “ Se le fuische le va a sera, farina pien la caliera. Se le fuische le va
a matina, ciol su ‘l sac e va a farina”. Qualche volta c’erano discussioni sulla
mutevole direzione delle faville, causata dalle differenti correnti d’aria; ma
questo faceva parte della festa e i dialoghi favorivano le buone relazioni tra i
componenti della stessa comunità. La festa continuava con l’offerta di “pinsa”
e di “vin caldo”, qualche volta si organizzava una cena a base di trippe con
“pasta e fasioi”. Si racconta che qualche decennio fa, quando il sentimento
religioso era più vivo e forse più profondo, si trascorresse la notte attorno alle
braci recitando il rosario e cantando le litanie.
S. Marcello
Nell' organizzare i festeggiamenti di
Lunedì
Ferragosto, con impegno, passione e
S. Liberata
dedizione, il Roverbasso Club ha fatto,
Martedì
S. Mario
creato e inventato, una nuova storia
Mercoledì
S. Sebastiano
della sagra, quella sagra di partecipaGiovedì
zione, di aggregazione, di più giornate,
S. Agnese
Venerdì
arricchite di spettacoli e festeggiamenti
S. Vincenzo
di ogni genere.
Sabato
Volley
y Codognè
g
vs Padova
S. Emerenziana
Certo è che continua a farci
Domenica CTG
visita alla mostra a Padova
piacere constatare,
“Telemaco Signorini
g
e la p
pittura in Europa”
S. Francesco di S.
Lunedì
partecipare e riviveConv. di S. Paolo
RENGHE E STRENGHE
re
le moltitudini di
Martedì
BISATELE
SS. Tito e Timoteo
sagre
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ogni anno
CHE LE BIAVE
LE VEGNE
Mercoledì Commissione
Cultura
si alternano BELE
nei paGiornata della Memoria
g
S. Angela
Merici
DA aLONTAN,
Giovedì
esi attorno
noi ad
S. Valerio
imitazione DA
dei VEZIN
FeVenerdì
EL
PANEVIN!
S. Costanzo
steggiamenti di RoCTG “La Boheme” a Vr
Sabato
Parrocchia di Codognè Inizio corso per fidanzativerbasso.
S. Martina
di Cimetta Celebrazioni per San Giovanni Bosco
Domenica Parrocchia
Scuola dell’infanzia Don Bosco Vendita dolci
S. Antonio ab.
S. Giovanni Bosco
Festa di Don Bosco, Cimetta
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La processione
Lunedì
S. Verdiana
Martedì
Pres. del Signore
Mercoledì
S. Biagio
Giovedì
S. Gilberto
Venerdì
S. Agata
Recita
Sabato
S. Paolo Miki
Domenica
S. Teodoro
resso il
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ario p
el Ros
llo
Capite
Parrocchie Unità Pastorale
Giornata per la vita
Lunedì
S. Girolamo Emil.
Martedì
S. Apollonia
Mercoledì
S. Arnaldo
Giovedì
N.S. di Lourdes
Scuola Materna di Codognè
Carnevale
Venerdì
S. Eulalia
Sabato
S. Maura m.
CTG “L’opera da tre soldi”a Verona
Volley Codognè vs Porcia (PN)
Domenica
S. Valentino
Lunedì
S. Faustino
Sagra della Madonna della Salute
Martedì
S. Giuliana
Borgo Chiesa
Mercoledì
Le Ceneri
Giovedì
S. Simone
Venerdì
S. Mansueto
Sabato
S. Silvano
Alpini
Cena Sociale (S.Messa a Cimetta)
Domenica
I di Quaresima
Lunedì
S. Margherita
Martedì
S. Renzo
Mercoledì
S. Edilberto Re
Giovedì
S. Cesario
Venerdì
S. Romeo
Sabato
S. Leandro
Domenica
II di Quaresima
Volley
y Codognè
g vs Vicenza
Il Comitato “Madonna della Salute” nasce circa trent’anni fa, grazie ad un gruppo di giovani
che prende a cuore alcune necessità del Borgo Chiesa. La prima cosa da fare era riparare
l’orologio del campanile e, coinvolgendo gli abitanti di Codognè in occasione del Panevin,
fu possibile farlo. Inoltre, si pensò che sarebbe stato bello festeggiare il 21 novembre (Festa
della Madonna della Salute) presso il capitello a Lei dedicato che sorge all’incrocio tra via
Farmacia e via Mazzini. Da quel momento, dopo la celebrazione liturgica e la processione,
i festeggiamenti iniziano con castagne, “muset” e, considerando le temperature rigide
del periodo, thè caldo e vin brulè. Inoltre, viene effettuata una lotteria con ricchi premi in
natura (che riscuote sempre molto successo) il cui ricavato viene devoluto a sostegno delle
attività parrocchiali, per l’acquisto di materiale per l’asilo, per invitare San Nicolò a far visita
ai bambini ed per la realizzazione di molte altre iniziative quali ad esempio: il campetto da
calcio adiacente la chiesa e le luci natalizie che da molti anni distinguono il Borgo Chiesa per
la sua unicità. Il Comitato è un gruppo molto affiatato a laborioso che dedica tempo e fatiche
a numerose attività. Al suo interno si respira un’aria di festa che da sempre accompagna
i membri nel loro impegno, li unisce e li stimola a proseguire e a mantenere viva questa
tradizione. Ciò è reso possibile anche grazie alla presenza di giovani su cui il Comitato può
contare.
Nell' organizzare i festeggiamenti di
Ferragosto, con impegno, passione e
dedizione, il Roverbasso Club ha fatto,
creato e inventato, una nuova storia
della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate,
arricchite di spettacoli e festeggiamenti
di ogni genere.
Certo è che continua a farci
piacere constatare,
Comitato Festeg.
Madonna della Salute
partecipare
rivive-Salute
Madonnaedella
re
le moltitudini di
Il sacello della Madonna della Salute è stato costruito dalla
famiglia
abitava anno
in via Comun probabilmente intorno alla metà
sagreCattai
checheogni
dell’800. I Cattai, commercianti di bestiame, avevano avuto
siserio
alternano
neidellapa-strada tra via Mazzini
un
incidente al bivio
e via Farmacia, con il rovesciamento nel fosso
esi
attorno a noi ad
del carro che trasportava bestiame, uscendone
miracolosamente
anche in seguito
imitazione indenni,
dei Feall’invocazione della Vergine. Per ringraziamento
steggiamenti
Rodecisero
di erigere sul di
luogo
dell’incidente una
cappelletta in onore della Madonna.
verbasso.
Il 21 novembre, ricorrenza della
Madonna della Salute, era tradizione da parte dei
Cattai trasportare in processione la statua della Vergine
con una portantina in legno sulle spalle.
CODOGNE’ Via Roma, 30
Tel. 0438. 79.55.69
febbraio
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Lunedì
S. Albino
Martedì
S. Basileo
Mercoledì
S. Cunegonda
Giovedì
S. Casimiro
Venerdì
S. Adriano
Sabato
S. Coletta
CTG “Cats” a Pordenone
Parrocchia di Cimetta Cresime
Domenica
III di Quaresima
Lunedì
S. Giovanni
CTG “Cats” a Pordenone
CIF Festa della Donna
Martedì
S. Francesca
Mercoledì
S. Simplicio
Giovedì
S. Costantino
Venerdì
S. Massimiliano
Sabato
S. Eufrasia
Domenica
nica
IV di Quaresima
Tradizio
n
Volley Codognè vs Padova
Parrocchia di Codognè Cresime
CTG visita alla mostra “Giorgione”
e città di Castelfranco
Lunedì
S. Longino
Martedì
S. Eriberto
Mercoledì
S. Patrizio
Giovedì
S. Salvatore
Venerdì
S. Giuseppe
Scuola Materna di Codognè
Festa del papà
Sabato
S. Alessandra
Domenica
V di Quaresima
XVIII Giornata FAI di Primavera
AVIS Donazioni
Parrocchia di Cimetta Battesimi
Lunedì
S. Lea
Martedì
S. Turibio
Mercoledì
S. Romolo
Giovedì
Annunc. del Signore
Venerdì
S. Teodoro
Sabato
p
S. Ruperto
Domenica
Le Palme
Volley
y Codognè
g vs Villorba
Parrocchia Unità Pastorale
Giornata Mondiale della Gioventù
Lunedì
S. Secondo
Martedì
S. Alberto
Mercoledì
S. Beniamino
CTG “Romeo e Juliette”a Vr
ali gioc
hi della
sagra
Sagra di San Clemente - Campocervaro
Le sagre sono nate quando gli uomini cominciarono a raggrupparsi in piccoli gruppicomunità creando riti propiziatori a sfondo divino con l’utilizzo di animali e piccoli oggetti.
Tutto il mondo antico pullula di esempi; basti pensare che, in epoca romana, ogni figlio
aveva sette divinità protettrici. L’evoluzione moderna dei nostri festeggiamenti parrocchiali
comincia quando, nel IV sec. d.C. con gli editti di Costantino e Teodosio, sono stati aboliti
tutti i culti e gli idoli non attinenti alla religione cristiana; così si cominciarono a festeggiare
i martiri, i santificati e tutti gli uomini illustri del nostro mondo religioso. Quando e come
cominciò la sagra di S.Clemente? La chiesette di San Clemente sorge probabilmente molti
anni prima del 1000, ma assume ufficialmente la sua valenza cristiana dal 1177 con l’arrivo
dei monaci cistercensi. Nel corso degli anni assume ruoli molto importanti (come tutte
le chiese della diocesi di Ceneda – attuale Vittorio Veneto) per lasciare, infine, il titolo di
Parrocchia all’attuale chiesa di Cimetta. Rimase comunque nei cuori della gente che nel
giorno di S.Clemente ha sempre partecipato alla celebrazione in onore del Santo. Nell’anno
1936 un fulmine danneggiò gravemente l’edificio. Fu prontamente restaurato da: Angelo
Antoniazzi soprannominato “al Perior”, Eugenio Tonon e Antonio Faldon che per festeggiare
la fine dei lavori organizzarono dei semplici giochi di gruppo (la corsa podistica, il gioco
delle pignatte, la corsa coi “sach”…). Negli anni, con l’aiuto di altri compaesani, soprattutto
dei “veci” della borgata di Campocervaro, i festeggiamenti presero definitivamente il via
assumendo la valenza di vera e propria sagra parrocchiale con un comitato sempre più
numeroso ed efficiente. La sera del Santo (il 23 Novembre) veniva rallegrata con i fuochi
d’artificio; questi venivano pagati con una questua
effettuata nei dintorni. Intorno agli anni Ottanta, il capo
e iniziatore dei festeggiamenti, Angelo Antoniazzi, lasciò in
mano ai più giovani l’impegno di continuare con devozione la
tradizione (dal 1936 la sagra si era svolta tutti gli anni); oggi, quei
giovani che giovani non sono più, costituiscono, con l’ausilio di due nuove
leve, l’attuale Comitato Festeggiamenti San Clemente, così composto:
Da Dalt Pietro, Angelo e Mario, Tonon Francesco,
Fontana Giuseppe, Pessotto Alberto e Lorenzo,
Danelutti Umberto e Zanchetta Giuseppe.
Bisogna ricordare anche il grande contributo
di un valoroso gruppo di donne e ragazzi
che svolgono un’importantissima mansione
per la buona riuscita della festa.
Nell' organizzare i festeggiamenti di
Ferragosto, con impegno, passione e
dedizione, il Roverbasso Club ha fatto,
creato e inventato, una nuova storia
della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate,
arricchite di spettacoli e festeggiamenti
di ogni genere.
Certo è che continua a farci
piacere constatare,
partecipare e rivivere le moltitudini di
sagre che ogni anno
si alternano nei paesi attorno a noi ad
imitazione dei Festeggiamenti di Roverbasso.
Comitato festeg. S. Clemente
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Capitello S. Antonio
in Via Ariosto
Capi
tello
Giovedì
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S. Ugo
tonio
in Via
Mazz
ini
CTG Tour in Costa Azzurra
( no al 5/04))
(fi
Venerdì
S. Francesco
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S. Isidoro
Domenica
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Pasqua
Parrocchie di Codognè e Roverbasso
Battesimi
ASD Cimetta Comprex
62° Circuito del Termen
Lunedì
dell’Angelo
Martedì
S. Guglielmo
Mercoledì
S. Giov. B. La Salle
Giovedì
S. Alberto
Venerdì
S. Maria
Sabato
S. Terenzio
Domenica
S. Stanislao
USC Festa dello Sport
p
Parrocchia di Cimetta 1° Comunione
Scuola Materna di Codognè Minimarcia Asilotti.
Festa della Famiglia CTG Visita alla mostra
“Giorgione”
g
e città di Castelfranco
Lunedì
S. Giulio
Martedì
S. Martino
Mercoledì
S. Abbondio
Giovedì
S. Annibale
Venerdì
S. Lamberto
Sabato
S. Aniceto
Domenica
S. Galdino
Volley
y Codognè
g vs Stra (VE)
Parrocchia di Cimavilla 1° Comunione
CIF gita a Chiampo
Lunedì
S. Ermogene
Martedì
g
S. Adalgisa
Mercoledì
S. Anselmo
Giovedì
SS. Sotero e Caio
CTG Visita mostra “Cima da Conegliano.
Il poeta del paesaggio” a Conegliano
USC XVI Torneo Esord.“Memorial Mario Gardenal”
USC qualifi
cazioni Torneo Esordienti
q
USC qualifi
cazioni Torneo Esordienti
q
Venerdì
S. Giorgio
Sabato
S. Fedele
Roverbasso Club Pic-Nic
USC Festa Provinciale Cat. Pulcini
Alpini, Artiglieri, Combattenti e Reduci
Festa della Liberazione 65° Anniversario Liberazione, Cimetta
Domenica
Lunedì
S. Marcellino
USC qualifi
q
cazioni Torneo Esordienti
Martedì
S. Zita
Mercoledì
S. Valeria
USC inizio XVIII Torneo Juniores
“Città di Codognè”, VII Memorial
Miro Piazzalunga
g
Giovedì
S. Caterina
Venerdì
S. Pio
USC qualificazioni Torneo Esordienti
Festa di Sant’Antonio da Padova
Capitello di via Ariosto (Roverbasso)
Il “capitello” di S. Antonio in via Ariosto è stato costruito agli inizi degli anni Cinquanta, a
seguito di un ex-voto del signor Cappellotto Luigi. Il signor Luigi era stato catturato sul fronte
slavo dopo l’8 settembre 1943 e deportato in un campo di concentramento della Germania
del Sud. Vi rimase prigioniero fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando, nel
1945, venne liberato dagli americani. Durante la prigionia Luigi aveva fatto voto, se fosse
riuscito a salvarsi, di costruire un sacello in onore di S. Antonio, di recarsi a piedi alla basilica
del Santo a Padova e di non bestemmiare più. Tornato a casa nel 1946, dopo sei mesi di
permanenza con gli americani per le condizioni fisiche estremamente precarie, sciolse il
voto, costruendo in collaborazione con Casagrande Benedetto il suddetto “capitello”. Infatti,
anche Casagrande aveva fatto un voto simile: se fosse rientrato salvo dalla guerra (trovatosi
sul fronte albanese), avrebbe eretto una piccola cappella al Santo patavino. C’è di originale
che per un certo periodo presso questo sacello ci fu l’usanza di festeggiare il Santo non
nella giornata patronale, ma nell’ultima domenica di luglio. Questo perché, nel momento
in cui ci si dedicò alla costruzione del capitello, si ritardò a causa dell’impegnativo lavoro
appresso ai “cavalier” (i bacchi da seta - prima risorsa economica per le famiglie dei nostri contadini
che si apprestavano ad affrontare le spese dovute all’inverno), decidendo di festeggiare il Santo in
concomitanza con la conclusione di questi lavori di costruzione. Da qui, la ricorrenza nell’ultima
settimana di luglio e non il 13 giugno. In occasione della festa si recitava il rosario, si pregava per i
defunti e per i beati. Successivamente, a termine del momento religioso, si iniziò a dare vita ad una
sagra vera a propria con servizio enogastronomico. Tra i primi organizzatori della sagra si ricorda la
famiglia Zambon. Oggi, purtroppo, i festeggiamenti per Sant’Antonio in via Ariosto non si svolgono più.
Nell' organizzare i festeggiamenti di
Ferragosto, con impegno, passione e
dedizione, il Roverbasso Club ha fatto,
creato e inventato, una nuova storia
della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate,
Capitello di via Mazzini (Borgo Chiesa)
arricchite di spettacoli e festeggiamenti
La festa di S. Antonio si svolge ogni anno la sera del 13 giugno, giorno della ricorrenza del Santo,
dipressoogni
genere.
il capitello
di via Mazzini a lui dedicato. Il significato della festa è in primo luogo religioso:
nasce come occasione per gli abitanti delle vie circostanti, ma anche per tutte le altre persone che
Certo
è che continua a farci
vogliono partecipare, per condividere la propria preghiera a S. Antonio ed invocare la sua intercessione.
Momento chiave
è infatti la recita del rosario intorno al
piacere
constatare,
capitello, con la guida del parroco. Nel corso dei decenni al
partecipare
rivivemomento sacro ne èeseguito
un altro, in forme diverse, di carattere
profano. Per alcuni anni, infatti, la partecipazione di un gelataio ha
reallietato
le i bambini
moltitudini
di
al termine del rosario. La presenza invece di un’osteria
(quella di Battistuzzi
Luigi) permetteva
sagre
che ogni
anno agli adulti di stare ancora insieme, condividendo
dopo la preghiera anche un momento conviviale, con un buon piatto di trippe. Anche i giovani si
siimpegnavano
alternano
neidellapanella riuscita
bella serata, dando vita alla fine ad
un breve spettacolo pirotecnico. Con il passare del tempo
esi
attorno a noi ad
tutto ciò è venuto meno, tranne il rosario, che ha
continuato ad esseredei
una ricorrenza
imitazione
Fe- importante.
Solo negli ultimi anni, gli abitanti delle vie intorno al
steggiamenti
Rocapitello hanno pensato di
di ridar
vita ad un momento
conviviale. Le famiglie infatti collaborano nella sua
verbasso.
organizzazione, creando così un momento di condivisione,
in cui trascorrere alcune ore insieme di fronte ad un
buon bicchiere di vino.
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S. An
Capitello M
adonna del
le Grazia
in Via Bar
de Spin
Il tra
Domenica
S. Atanasio
Lunedì
S. Filippo
Parrocchia di Cimetta
Apertura Campi da tennis Cimetta
USC qualificazioni torneo Juniores
Martedì
SS. Silvano e Nereo
Milan Club qualificazioni 25°Torneo
Giovanissimi
Mercoledì
S. Pellegrino
USC qualifi
cazioni Torneo Juniores
q
Giovedì
S. Giuditta
Milan Club qualificazioni 25°Torneo
Giovanissimi
Venerdì
S. Flavia
USC qualifi
cazioni Torneo Esordienti
q
Sabato
S. Desiderato
USC qualificazioni Torneo Esordienti
ALPINI 83° Adunata Nazionale Alpini a
Bergamo (fino al 9/05)
Domenica
S. Geronzio
Scuola dell’infanzia Don Bosco
vendita dolci. Festa della Mamma - Cimetta
Lunedì
S. Antonino
USC qualifi
cazioni Torneo Juniores
q
Martedì
S. Fabio
Milan Club qualificazioni 25°Torneo
Giovanissimi
Mercoledì
S. Rossana
USC qualifi
cazioni Torneo Juniores
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Giovedì
S. Emma
Milan Club qualificazioni 25°Torneo
Giovanissimi
Venerdì
S. Mattia ap.
USC qualifi
cazioni Torneo Esordienti
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S. Torquato
q
USC qualifi
cazioni Torneo Esordienti
q
Domenica
S. Ubaldo
CTG Laguna di Venezia
Vignole, Sant’Erasmo e Certosa
Scuola Primaria Elementarissima
Lunedì
S. Pasquale
q
USC qualifi
cazioni Torneo Juniores
q
Martedì
S. Giovanni I papa
Milan Club qualificazioni 25°Torneo
Giovanissimi
Mercoledì
S. Pietro di M.
USC qualificazioni Torneo Juniores
Roverbasso club inizio Torneo delle frazioni
Giovedì
S. Bernardino
Milan Club qualificazioni 25°Torneo
Giovanissimi
Venerdì
S. Vittorio
USC qualificazioni Torneo Esordienti
Roverbasso club Torneo delle Frazioni
Sabato
S. Rita da Cascia
USC quarti
Torneo Esordienti
q
Domenica
Pentecoste
Proloco Prato in tavola
Roverbasso club Roverbasso Pedala
Lunedì
Beata V. Maria
USC qualificazioni Torneo Juniores
Roverbasso club Torneo delle Frazioni (recuperi)
Martedì
S. Beda
Milan Club semifinali 25°Torneo
Giovanissimi
Mercoledì
S. Filippo
pp Neri
Roverbasso club Torneo delle Frazioni
Giovedì
S. Agostino
USC semifinali Torneo Esordienti
Venerdì
S. Emilio
USC qualificazioni Torneo Juniores
Roverbasso club Torneo delle Frazioni
Sabato
S. Massimino
Scuola di Musica Saggio di fine anno
Roverbasso club Partita “Dee Femene”
Domenica
S. Felice
Milan Club finali 25°Torneo Giovanissimi
Scuola dell’infanzia Don Bosco
XI Pedala con noi, Cimetta
Lunedì
S. Ferdinando
Roverbasso club Torneo delle Frazioni
CODOGNE’ Via Bosco, 11· Tel 0438 79 42 71
CONEGLIANO, Sagrato della Madonna delle Grazie
BOCCA DI STRADA ,Sagrato della Chiesa
a”
cagn
Cuc
La sagra delle rane - Palù
La sagra del Palù, diventata poi nota col nome di sagra delle rane, può essere presa ad esempio di tutte
quelle sagre che ebbero un grande successo nel passato, ma che sono poi scomparse senza lasciare
altro che ricordi dietro di sé. Cominciò in sordina dopo la costruzione del capitello della Madonna delle
Grazie, come ex voto dopo la Prima Guerra Mondiale, e si ingrandì col passare degli anni fino a quando,
al culmine della sua popolarità negli anni Ottanta, venne sospesa per mancanza di volontari e per
l’impegno troppo gravoso richiesto agli organizzatori. La sagra era legata alla festa della Madonna delle
Grazie, il cui capitello si trova all’imbocco di Via Bar De Spin, quasi al confine con Bibano. Si svolgeva
tra l’ultima settimana di aprile e la prima di maggio, periodo non proprio felice perché pioveva spesso
e perché i contadini erano occupati nella semina dei campi e la raccolta dei ‘cavalier’ (i bacchi da seta).
Quella della Madonna delle Grazie era una festa religiosa molto sentita e la statua della Madonna veniva
portata in processione dai fedeli che abitavano nelle vicinanze del capitello. La settimana prima della
festa la statua veniva prelevata dal capitello e portata a spalla fino alla Chiesa arcipretale di Sant’Andrea,
da dove poi ripartiva, sempre portata a spalla, nel giorno della sagra. Dopo la costruzione della Chiesa
Nuova di Santa Maria Immacolata la statua venne portata la settimana prima in questa chiesa, più vicina
al capitello, e usando un pulmino. La tradizionale processione si svolgeva già negli anni Quaranta e
fu una delle manifestazioni che subì i disagi dovuti alla rivalità tra la Parrocchia di Codognè e quella di
Roverbasso. I parroci delle due parrocchie infatti non erano in buoni rapporti e i fedeli di quella parte
di Codognè lo sperimentarono in prima persona a causa di una ‘raccolta di firme’ a dir poco anomala.
Uno degli abitanti di via Bar de Spin si incaricò infatti di raccogliere le firme per far portare la luce
elettrica nel borgo, molto isolato rispetto al resto del paese. Dopo aver completato la raccolta cambiò
però la destinazione dei nominativi, che vennero consegnati al prete di Roverbasso con la richiesta di
entrare a far parte di quella parrocchia! Il risultato fu che le case del borgo di via Bar de Spin, quelle
a sinistra di via Baracche e a destra di via Piave (solo la famiglia Meneghèl), diventarono parte della
Parrocchia di Roverbasso. A farne le spese furono soprattutto le anime (e forse più di loro i familiari)
dei morti di questi borghi. Le salme infatti venivano accompagnate dal prete di Roverbasso dalla casa
del defunto fino all’altezza in cui da via G. Ancillotto comincia via Baracche, ovvero il nuovo confine
delle due parrocchie. Arrivati a quel punto la processione e la salma venivano presi in consegna dal
prete di Codognè fino alla chiesa arcipretale e poi al cimitero. Anche alla processione della Madonna
delle Grazie toccò la stessa sorte e per anni il suo percorso verso il capitello venne seguito da due preti
che si davano rigorosamente il cambio all’inizio di via Baracche. In anni più recenti il percorso della
processione venne ulteriormente accorciato e si dipanò in circolo lungo via Bar De Spin, via Piave
(passando per le Piane) e via Ancillotto. Per un lungo periodo ad accompagnare la processione ci fu la
musica della banda, che veniva assoldata a turno tra quelle di Mareno, Oderzo o Cappella Maggiore. La
sagra della Madonna delle Grazie è famosa col nome di sagra delle rane, sebbene le rane siano arrivate
molto tardi nel menù della festa. Nei primi anni infatti la sagra era una semplice cena a base di pollame
che i vicinanti facevano riunendosi insieme dopo la processione. Venivano messi in comune il vino e il
pollame e, in compagnia del prete, si mangiava sotto la frasca nei cortili delle case vicine al capitello: alla
fornase, ovvero nel prato davanti alla casa dei Pessot del Brasil, dal Moro Zanardo, dai Pessot. Le rane
arrivarono nel menu della sagra negli anni Sessanta con la famiglia Baradèl, proveniente dalla Bassa,
che si trasferì nella casa colonica vicina al capitello. Le rane venivano catturate dalle parti di Motta nei
giorni precedenti la sagra e poi preparate per la cena della festa. La sagra era nel frattempo cresciuta
ed attirava gente da tutta Codognè: prima per la processione, poi per la festa. Si organizzarono i giochi
tradizionali delle feste paesane (albero della cuccagna a cui erano attaccati conigli, pollame e salumi;
corsa coi sacchi e corsa dei muli), ma anche novità come la corsa delle rane. Questa consisteva in una
gara con delle carriole dentro ognuna delle quali era sistemata una rana. A rendere più avvincente la
gara era il fatto che le rane tendevano naturalmente a saltare fuori e i concorrenti dovevano fermarsi a
raccoglierle prima di ricominciare a correre. Non erano poche le rane che venivano gettate nelle carriole
con forza sufficiente a far loro perdere conoscenza fino alla
fine della gara! Accanto ai giochi di paese per alcuni anni
arrivarono anche le giostre, mentre la musica era garantita
dai ragazzi del borgo che portavano direttamente l’impianto
e i dischi da casa. Quando la sagra cominciò ad ingrandirsi
il capannone sotto cui si svolgeva la cena veniva fatto a mano
riutilizzando tutto quanto era possibile. All’inizio era un semplice
tendone creato sistemando dei teli militari sospesi sopra
delle scale a libretto, mentre chi cucinava stava all’aperto.
Le panche erano invece fatte a mano con del legno
che veniva poi riutilizzato in autunno per fare le
cassette necessarie alla vendemmia. Negli ultimi
anni in cui si fece la sagra delle rane la struttura
del capannone e della cucina era diventata molto
più stabile e professionale, purtroppo venne a
mancare la materia prima, ovvero gli organizzatori
e i volontari per realizzare la sagra!
Nell' organizzare i festeggiamenti di
Ferragosto, con impegno, passione e
dedizione, il Roverbasso Club ha fatto,
creato e inventato, una nuova storia
della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate,
arricchite di spettacoli e festeggiamenti
di ogni genere.
Certo è che continua a farci
piacere constatare,
partecipare e rivivere le moltitudini di
sagre che ogni anno
si alternano nei paesi attorno a noi ad
imitazione dei Festeggiamenti di Roverbasso.
Via Cadoremare n.6
31013 Cimetta di Codognè
Tel. 0438. 795565
Fax. 0438. 795892
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Festa dei lavoratori
CTG Ville della Brianza
e luoghi manzoniani (fino al 3/05)
Volley Codognè vs Noventa Vicentina
ASD CIMETTA COMPREX 28° G. Premio Trattoria Campocervaro
28° Trofeo ATTIMEC, 16° Memorial Mario Gardenal
g e Roverbasso Prime Comunioni
P. di Codognè
Sabato
S. Giuseppe
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Chiesa di Cimavil
Martedì
SS. Giustino
Mercoledì
Festa della Repubblica
p
USC finali Torneo Esordienti
Roverbasso club Torneo delle Frazioni (recuperi)
Giovedì
S. Carlo
USC quarti di finale Juniores
p
Parrocchie unità pastorale
Corpus Domini
Venerdì
S. Quirino
USC quarti di finale Juniores
Roverbasso club Torneo delle Frazioni (finali)
Sabato
S. Bonifacio
Domenica
S. Norberto
Scuola Materna di Codognè cena dei Grandi
Ass. Naz. Carabinieri 196° Festa dell’Arma
dei Carabinieri
CTG “Otello” a TS
UCS finali Torneo Pulcini “Radio Top”
Festa Biancoceleste
Lunedì
S. Roberto
Martedì
S. Medardo
USC semifinali Torneo Juniores
Mercoledì
SS. Efrem e Primo
Scuola Primaria Spettacolo di fine anno
Giovedì
S. Diana
Oltredanza saggio di fine anno
(Teatro Cristallo, Oderzo)
Da trentanni a Cimavilla si svolgono dei famosi festeggiamenti nati come Feste del
Rugby, poi divenuti Festeggiamenti dell’Arthur’s. A disposizione c’è una ricca proposta
enogastronomica.
Venerdì
S. Barnaba
USC finali XVIII Torneo Juniores “Città di Codognè”
VII “Memorial Miro Piazzalunga”
Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa
Che cos’è l’Arthur’s Club
Sabato
S. Guido
Volley Codognè Cena sociale
Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa
Domenica
S. Antonio da Pad.
2° Trattoraduno
Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa
Lunedì
S. Eliseo
Martedì
S. Germana
Mercoledì
S. Aureliano
Giovedì
S. Gregorio
Venerdì
S. Marina
Sabato
S. Gervasio
Arthur’s Club
Trentennale Cimavilla in festa
Arthur’s Club
Trentennale Cimavilla in festa
Domenica
S. Silverio
PROLOCO Gardèe co e bronze
Arthur’s Club
Trentennale Cimavilla in festa
AVIS Donazioni
Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa
CEOD Pranzo d’amicizia, Cimavilla
Lunedì
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S. Luigi
Arthur’s Club Trentennale Cimavilla in festa
Martedì
S. Paolino
Mercoledì
S. Lanfranco
Giovedì
Nat. S. Giovanni B.
Venerdì
S. Guglielmo
Scuola Materna di Codognè
S.Messa di fine anno scolastico
Sabato
S. Virgilio
Domenica
S. Cirillo
Lunedì
S. Ireneo m.
Martedì
SS. Pietro e Paolo
Mercoledì
SS. Primi Martiri
Parrocchia di Codognè, Roverbasso, Cimetta
Battesimi
Cari amici, dovete sapere che l’Arthur’S Club è nato circa 30 anni fa da un gruppo di
ragazzi di Cimavilla giocatori di rugby, che tra una partita e l’altra s’incontravano da Arturo
Zambon (il bar di paese), che, dopo la “Cesa” è la più grossa istituzione di Cimavilla.
Praticamente negli anni Ottanta più di tre quarti del paese in un modo o nell’altro si
nutriva di rugby, a volte su quindici giocatori del Conegliano, ben tredici provenivano da
Cimavilla. Ragazzi pareva d’essere nel Galles !! Chi innescò questa reazione e la trasmise
fu il mitico Gianca (Giancarlo Favero) detto il baffo. Uno dei giocatori più disciplinati,
atleta polivalente e tutto d’un pezzo, che contagiò dapprima il Betto (l’Adriano) conosciuto
come The shoe man, l’uomo della scarpa, poiché nei mitici terzi tempi rugbystici amava
chiudere la serata tracannando vino dalle Superga (le Nike dell’epoca) tolte al momento,
per passarle poi ai compagni che a volte c’inzuppavano anche il calzino. Questi due arditi
contagiarono tutto il resto, primo tra tutti il Berto detto “mischia” per la sua forza e stazza,
dopo Loris Antoniazzi “fiol de Bino”, Giacomino Tonon detto “giacomischia”, Roberto
Dalla Cia, Tony Rullo, il Toro Moro (Roberto Fantuz), Ermes Girardi, ed il grande Vittore
Antoniazzi detto “El pibe de oro” per la potenza del suo piede. Poi vennero gli anni del Ceo
Spina (Luigi Spinazzè), che tutto si può dire tranne avesse “le fisic du role” del rugbysta.
Alto un soldo di cacio, asciutto come un’acciuga, fisico da peso piuma, era il regista di
tutta la squadra, con la sua voce stridula metteva in riga tutti, in campo comandava lui ed
il suo nome di battaglia era “Bisata”, perché era IM-PREN-DI-BI-LE.
Intanto a Treviso in collegio, che non era “Il College”, si facevano le ossa i gemei,
Romeo e Renato (el biondo e el moro) autentiche perle del rugby nostrano che, quando
tornavano a casa parlavano tutto col “XE’”. Entrambi militanti nel Benetton che ai
loro inizi si chiamava Metalcrom. Romeo il più estroso, giocatore nella nazionale, era
soprannominato “vieni vieni”, perché usava questa espressione per farsi passare la palla
dai compagni.Renato, “pì bronsa querta”, lo seguiva a ruota, lo chiamavano “tarallucci”
perché negli ormai famosi terzi tempi, sgranocchiava quantità industriali di tarallucci
inzuppati nel vino. Orbene; in ogni partita questi
temerari macinavano punti su punti, sia nel
campo sia sul proprio corpo tanto da far arrossire
una “Singer” (mitica macchina da cucire). NOI :
CIFACEVAMODISPORT !! Ecco, l’Arthur’s Club è nato da
tutto questo, in un’epoca dove si trovava il tempo per divertirsi
con semplicità, un’epoca non ancora intaccata dalla frenesia
del lavoro e, l’amicizia era ancora un valore. Ll’Arthur’s Club
ha poi saputo trasformarsi in associazione ricreativaculturale aperta a tutti i giovani del paese, che via
via si sono alternati in questi anni. Attualmente
ha in gestione un’area verde a Cimavilla nella
quale ha costruito gli impianti sportivi e il
capannone dove si dà vita alla sagra.
Nell' organizzare i festeggiamenti di
Ferragosto, con impegno, passione e
dedizione, il Roverbasso Club ha fatto,
creato e inventato, una nuova storia
della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate,
arricchite di spettacoli e festeggiamenti
di ogni genere.
Certo è che continua a farci
piacere constatare,
partecipare e rivivere le moltitudini di
sagre che ogni anno
si alternano nei paesi attorno a noi ad
imitazione dei Festeggiamenti di RoArthur’s Club
verbasso.
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o diCimetta
Chiesa San Ulderic
Giovedì
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Domenica
Domenica
Lunedì
Lunedì
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Martedì
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Giovedì
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Domenica
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Martedì
Mercoledì
Mercoledì
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Giovedì
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Venerdì
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Sabato
Domenica
S. Madre di Dio
S. Teobaldo
S. Ottone
Parrocchia di Cimetta
S.festeggiamenti
Basilio
Inizio
gg
S.Ulderico (fino all’11/07)
S. Genoveffa
S. Tommaso ap.
S. Elisabetta di P.
Parrocchia di Cimetta S.Ulderico
CIF Gita a Barbana
S. Ermete
Roverbasso
club Scampagnata a Campon
S. Antonio M.Z.
S. Amelia
S. Maria Goretti
Epifania di N. S.
S. Edda
S. Raimondo di P.
S. Priscilla
S. Massimo
S. Veronica
S. Aldo
S. Benedetto
S. Igino
S. Fortunato
Battesimo di Gesù
S. Enrico
S. Leonzio
S. Camillo
S. Dazio
S. Bonaventura
S. Mauro
Foto di
N.S. del Carmelo
Parrocchia
di Cimetta
S. Marcello
Madonna del Carmine, processione
p
S. Alessio
CTGS.“IlAntonio
barbiere diab.
Siviglia” a Mi
Giovani per
la Corrida
p i giovani
g
g
S. Calogero
Alpini
a Falcade e Valle del Biois
S. Gita
Liberata
IGBO Festa etnica
S. Mario
S. Simaco
S. Sebastiano
S. Elia
S. Agnese
S. Lorenzo da B.
S. Vincenzo
S. Maria Maddalena
S. Emerenziana
S. Brigida
S. Francesco di S.
S. Cristina
S. Nazario
S. Marta
S. Pietro
S. Ignazio
Conv. di S. Paolo
AVIS Donazioni
SS. Anna e Gioacchino
S. Liliana
S
Commissione Cultura
Inizio festeggiamenti “Codognè, Notti tra le stelle”
S. Giuliano
Roverbasso
club concerto Piccolo Coro
S. Felicita
S. Giacomo ap.
ator
lcio am
a di ca
quadr
imetta
ile di C
mmin
iale fe
SS. Tito e Timoteo
S. Angela Merici
S. Valerio
S. Costanzo
S. Martina
S. Giovanni Bosco
gruppo
con Do
n Ange
lo
Sagra di San Ulderico - Cimetta
Dal 1972 i festeggiamenti parrocchiali sono gestiti dal “Tennis Club Cimetta” con la
collaborazione di tutta la Comunità Parrocchiale. Prima del 1972 i festeggiamenti venivano
organizzati e gestiti dalla “Società Ciclistica Cimetta”. Inizialmente si cominciò con un piccolo
chiosco collocato nella piazza davanti la Scuola Materna. Successivamente il chiosco venne
sistemato sul territorio ove attualmente sorge il monumento dedicato a Santa Barbara. In
seguito venne realizzato un campo giochi con annessa zona verde. In quest’ultima, adiacente
la canonica, venne collocato un nuovo chiosco e un capannone offerto dalla ditta “Carmet”.
Nel 2004 venne edificata la nuova cucina e uno stand enogastronomico di riconosciuta
qualità che risponde alla normativa in vigore. Risultano essere i fiori all’occhiello: lo spiedo
gigante e la serata di solo pesce, ovvero favolosa grigliata mista preparata dai pescatori
di Cortellazzo. Negli anni, in concomitanza con i festeggiamenti, si sono svolte svariate
manifestazioni tra le quali, da segnalare: i concorsi ippici e le gare cinofile; la corsa dei
“mus”; i tornei di calcio amatoriale femminili e maschili; le serate danzanti con orchestre dal
vivo; le esibizioni canore delle voci nuove locali, le esibizioni di scuole di ballo.
Nell' organizzare i festeggiamenti di
Ferragosto, con impegno, passione e
dedizione, il Roverbasso Club ha fatto,
creato e inventato, una nuova storia
della sagra, quella sagra di partecipa-Comitato festeg. Ssn Ulderico
zione,
di i miei
aggregazione,
di più congiornate,
…Quando
nonni erano bambini aspettavano
ansia la sagra del paese, il 4 luglio, dedicato
alarricchite
Santo patrono San
Ulderico.
Essa
non
si
svolgeva
sempre
nei pressi della chiesa, ma vicino a delle
di
spettacoli
e
festeggiamenti
osterie per avere con più facilità la corrente elettrica per far funzionare la giostra a catene,
detta ogni
“le careghette”.
Molto spesso questa giostra era vecchia e malandata. La nonna ricorda che
di
genere.
poteva fermarsi alla sagra solo dopo aver partecipato alla Santa Messa
Certo
è chepomeridiane.
continua
a farci
e alle funzioni religiose
Il suo divertimento
preferito era la constatare,
giostra a catene, ma doveva calcolare
piacere
i giri poiché aveva pochi soldi in tasca e le doveva
rimanere una quota perecomprarsi
la pastina. Talvolta
partecipare
rivivei bambini più poveri andavano solo a guardare gli altri che
re
lesullemoltitudini
di dolcetti, mentre chi aveva più
salivano
giostre e che mangiavano
soldi poteva addirittura
bere unanno
bicchiere di spuma o di chinotto. Nel periodo
sagre
che ogni
in cui si svolgeva la sagra di San Ulderico arrivava anche una carovana
con lealternano
marionette. C’era nei
l’alberopadella cuccagna. Un altro gioco
si
che si faceva durante la sagra consisteva in una gara con
esi
attorno
a noi
una carriola
e una gallina:
vinceva ad
chi arrivava
alimitazione
traguardo per primodei
con laFegallina dentro la
carriola!
steggiamenti
dielementari
Ro(Ricordo
di un alunno delle scuole
di Codognè)
verbasso.
”
”
luglio
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sso
Concerto del
ntoniano a Roverba
Piccolo Coro Dell’A
Riccardo
Domenica
S. Alfonso
te a Rov
erbasso
Gruppo Ornitologico
Fiera dei Osei, Cimetta
Lunedì
S. Eusebio
Martedì
S. Lidia
Mercoledì
S. Giovanni M. V.
Giovedì
Madonna della neve CTG Tour degli USA (fino al 20/08)
Venerdì
Trasfig. del Signore
Sabato
S. Gaetano
Domenica
Gioc
hi se
S. Domenico
nza
Lunedì
fron
tiere
S. Fermo
Martedì
Sagra di Roverbasso
Mercoledì
Sagra significa festa popolare per la celebrazione di una ricorrenza religiosa: è questo quanto
accade ogni 15 agosto a Roverbasso in occasione del Santo patrono, Santa Maria Assunta
in Cielo. Fin dagli anni ‘40 si hanno ricordi di questo giorno speciale di festa e devozione per
il paese; già da allora la figura della Madonna veniva portata in processione per le strade del
paese cantando le sue lodi ed accompagnata dalle fanfare del tempo.
Di contorno a questo, nacque anche la parte ludica della sagra, comparvero infatti, lungo la
via principale, piuttosto che nella piazza, una o due “baracche”, gestite da persone estranee al
paese, che vendevano paste, “buzolà”, mandorle, liquirizia, spumiglie, mandorlato ecc.,.
Per i più piccoli si trovavano anche semplici giocattoli come aquiloni di carta, palloncini
colorati, girandole e tante bambole di stoffa. Negli anni ’50 la parrocchia, sempre in
occasione della sagra, iniziò ad organizzare la pesca di beneficenza. I premi di maggior pregio
erano costruiti dai giovani dell’ epoca che durante tutto l’ anno, con traforo e compensato
si prestavano ad assemblare e dipingere. Nei giardini dei Villa Dall’Andrea, oggi Villa Rosa,
furono organizzate anche le prime rappresentazioni teatrali e spettacoli di marionette.
Con il passar del tempo si aggiunse anche il chiosco per la vendita delle angurie, e in seguito
il chiosco delle ombrette, spuma, aranciata e gassosa. Tutto ciò portò, per molti anni, un gran
afflusso di gente; persone semplici, devote e con tanta voglia di far festa. Arrivarono gli anni
’70 e con loro la nascita del Roverbasso Club, questa associazione, ancor oggi pienamente
attiva, portò la sagra di Roverbasso al massimo del suo splendore e della sua grandezza, non
solo per la frazione di Roverbasso, ma anche per i paesi e province limitrofi.Nel corso degli
anni a seguire, la sagra esplose in una grandissima festa, i cui festeggiamenti occupavano
più giornate, fino al culmine del 15 agosto. Durante le serate della sagra, fatte di enormi
grigliate e non solo, si sono alternati: famose orchestre romagnole di ballo liscio, concerti
di cantanti di fama internazionale, gruppi corali di vario genere, tra cui ricordiamo il Piccolo
Coro dell’Antoniano di Bologna, spettacoli teatrali per grandi e piccoli, il Giro di Mike con
Mike Bongiorno, sfilate di moda ed ancora mostre fotografiche e d’arte contadina, ecc.. E
che dire della famosa lotteria di Roverbasso con i suoi ambiti premi? ... Automobili, mobili
per la casa, interi soggiorni e camere da letto, oppure i viaggi premio?..Non possiamo
dimenticarci, poi, delle tre edizioni dei “Giochi senza frontiere” , parte ancor viva nella
memoria di tantissima gente, partecipanti e
spettatori.Nell’ organizzare i festeggiamenti di
Ferragosto, con impegno, passione e dedizione,
il Roverbasso Club ha fatto, creato e inventato, una
nuova storia della sagra, quella sagra di partecipazione,
di aggregazione, di più giornate, arricchite di spettacoli
e festeggiamenti di ogni genere. Certo è che continua a farci piacere
constatare, partecipare e rivivere le moltitudini di sagre
che ogni anno si alternano nei paesi attorno a noi ad
imitazione dei Festeggiamenti di Roverbasso.
E’ comunque motivo d’orgoglio per noi, aver
contribuito alla nascita di questa
che è: LA STORIA DELLA SAGRA
S. Lorenzo
S. Chiara
Giovedì
S. Ercolano
Venerdì
S. Ponziano
Sabato
S. Alfredo
Domenica
Assunzione V. Maria
Parrocchia di Roverbasso Festa Patronale
Roverbasso club Festeggiamenti Patrono
Lunedì
S. Rocco
Martedì
S. Giacinto
Mercoledì
S. Elena
Giovedì
S. Italo
Venerdì
S. Bernardo
Sabato
S. Pio X papa
Domenica
S. Fabrizio
Lunedì
S. Rosa da Lima
Martedì
S. Bartolomeo
Mercoledì
S. Ludovico
Giovedì
S. Alessandro
Venerdì
S. Monica
Sabato
S. Agostino
Domenica
Martirio S. Giovanni
Lunedì
S. Felice
Martedì
S. Aristide
Parrocchie Unità Patorale
Pellegrinaggio a Motta di Livenza
Nell' organizzare i festeggiamenti di
Ferragosto, con impegno, passione e
dedizione, il Roverbasso Club ha fatto,
creato e inventato, una nuova storia
della sagra, quella sagra di partecipazione, di aggregazione, di più giornate,
arricchite di spettacoli e festeggiamenti
di ogni genere.
Certo è che continua a farci
piacere constatare,
partecipare e rivivere le moltitudini di
sagre che ogni anno
si alternano nei paesi attorno a noi ad
imitazione dei Festeggiamenti di RoRoverbasso Club
verbasso.
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Coccian
Il ca
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Le cucine
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sario
rio
Mercoledì
SS. Egidio
Giovedì
S. Elpidio
Venerdì
S. Gregorio
Sabato
S. Rosalia
Domenica
S. Vittorino
Alpini 38° Raduno Alpino
al Bosco delle Penne Mozze
Lunedì
S. Umberto
Martedì
S. Regina
Mercoledì
Natività B. Vergine
Giovedì
Sagra della Madonna del Rosario
rio
S. Pietro
Venerdì
Borgo Municipio
S. Nicola
e abbiamo appreso che questa sagra è dedicata alla B.V. del Rosario
“perché...Cinelsiamolontanodocumentati
1821 Don Antonio Bevilacqua, allora parroco di Codognè, volle che Maria
Sabato
S. Diomede
Vergine, sotto il titolo del rosario, fosse protettrice della parrocchia. Egli sapeva che dove regna la
devozione a Maria si hanno beni di ogni sorta, spirituali e materiali. Da questa stessa testimonianza
abbiamo saputo che verso la metà degli anni Quaranta, i festeggiamenti cominciavano con il
trasporto in processione della statua dal suo capitello alla Chiesa arcipretale di Sant’Andrea e li
veniva lasciata fino alla fine dei festeggiamenti. Sotto il grande platano della piazza Sant’Andrea
c’era una sola giostra a catene e poche bancarelle di dolciumi, frutta secca e castagne….
Domenica
SS. Nome di Maria
Lunedì
S. Giovanni
Martedì
”
Santa Croce
Luca Vettorel e Marco Boldarin, 5aC
Mercoledì
B.V. Addolorata
Giovedì
…Nel pomeriggio c’era il “vespro” e poi in processione con i bambini della Prima Comunione
“si riportava
la statua della Madonna al suo capitello. La nonna si ricorda che il sacerdote faceva
Venerdì
una “predica” che per loro bambini sembrava lunghissima perché pensavano già alle giostre che
si trovavano in piazza e lungo la strada principale. Per i bambini più piccoli c’era la giostra con i
Nell'
organizzare
festeggiamenti
di ma c’era un cavallo che
cavallini e le carrozze.
La giostra nonifunzionava
a motore come adesso,
la faceva girare. La nonna
a lei faceva penapassione
vedere il cavalloeche girava sempre attorno; le
Ferragosto,
condice cheimpegno,
sembrava molto triste. C’erano giochi anche per i più grandi, per esempio “la corsa con i sacchi” o
“il palo della cuccagna”.
Questo gioco si trovava sul
piazzale dove
c’è la cantina, ma una
dedizione,
il Roverbasso
Club
haadesso
fatto,
volta c’era la “Casa del Fascio”. Sul palo c’erano appese tante cose da mangiare. Provavano
creato
inventato,
una adnuova
a salire moltieragazzi,
ma pochi riuscivano
arrivare instoria
alto. Ogni ragazzo aveva appeso alla
cintura
un
sacchetto
pieno
di
cenere
che
buttavano
sul
palo
per asciugarlo dal grasso. La nonna
della
sagra, quella sagra di partecipasi ricorda che dovevano chiudere gli occhi perché la cenere finiva in faccia. Salivano in tanti e a
zione,
dialtoaggregazione,
piùgli altri.
giornate,
volte quello più
scivolava giù trascinandodianche
Allora ricominciavano...Lungo la
strada principale c’erano tante bancarelle di dolciumi, in particolare nonna si ricorda dei biscotti
arricchite
spettacoli
festeggiamenti
che si chiamavanodi
“buzolà”.
Alla sera glieuomini
cucinavano le castagne. Facevano un cartoccio
con
una
carta
gialla
chiamata
“di
paglia”
dove
mettevano
le castagne cotte che vendevano. Ogni
di
ogni genere.
tanto, ma non tutti gli anni, verso mezzanotte c’erano i fuochi artificiali. Non erano tanto grandi,
Certo
è che
continua
a unfarci
ma per loro erano
molto belli.
Veniva anche
piccolo circo
che si metteva nel piazzale della Casa del Fascio
piacere
constatare,
(ndr. attuale sede
della cantina). Rimaneva a
Codognè
due
settimane.
Il giorno dopo la nonna ci
partecipare e riviveracconta che con le sorelle e i cugini provavano a ripetere gli
re
esercizilenel moltitudini
granaio attorno alla di
colonna che sosteneva il tetto…
SS. Cornelio e Cipriano
S. Roberto
Sabato
S. Sofia
Domenica
S. Gennaro
CTG Pellegrinaggio a Rocca Pietore (BL)
AVIS Donazioni
Lunedì
S. Eustachio
Martedì
S. Matteo
Mercoledì
S. Maurizio
Giovedì
S. Lino papa
Venerdì
S. Pacifico
Sabato
S. Aurelia
Domenica
SS. Cosma e Damiano
Parrocchia di Codognè Battesimi
Parrocchia di Cimavilla Festa liturgica
Madonna delle Mercede
Lunedì
”
a
Damiano e Yin, 52 C
sagre che ogni anno
miei nonni mi nei
hanno paraccontato che ai loro tempi, quando
si…I
alternano
c’era la sagra di Codognè il tempo era molto freddo e mio
esi
noi della
ad villa Toderini
papà siattorno
ricorda che laapeschiera
era ghiacciata e ci andava a scivolare con i suoi
imitazione
dei cheFeamici.C’erano dei signori
cucinavano le
castagne
e
i
bambini
più
poveri
stavano lì ad
steggiamenti di Roaspettare che qualche castagna cadesse per terra
verbasso.
per raccoglierla…
“
S. Vincenzo
Martedì
S. Venceslao
Mercoledì
S. Michele
Giovedì
”
S. Girolamo
( Ricordo di un alunno delle scuole elementari di
Codognè)
AMBULATORIO MEDICO
POLISPECIALISTICO
L’ARCOBALENO di Petrovic Ljiljana
Direttore Sanitario:
Tel. 0438.795236 - Via Roma 33, Codognè (TV)
Dott. EDDI PELLEGRINI Medico Chiururgo Odontoiatra
Via Dante, 3/b- 31013 Codognè (TV)
Tel. 0438/795295
Aut. Regione n. 00001 del 16/01/2008
LABORATORIO ODONTOTECNICO
di Dassiè Gianluigi -Tel. 0438/795295
Tabacchi - Lotto
Superenalotto - Win for life
Western Union
Articoli di bigiotteria
Cancelleria
Servizio fotocopie e fax
settembre
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della sag
one
Venerdì
S. Teresa
Parrocchia di Codognè
Festeggiamenti
Madonna del Rosario
gg
Sabato
SS. Angeli Custodi
Parrocchia di Codognè
Festeggiamenti
gg
Madonna del Rosario
Domenica
S. Gerardo
Parrocchia di Codognè
Festeggiamenti
gg
Madonna del Rosario
Lunedì
S. Francesco
Oltredanza Inizio corsi
Martedì
S. Placido
Mercoledì
S. Bruno
Giovedì
N. S. del Rosario
Parrocchia di Codognè
gg
Festeggiamenti
Madonna del Rosario
Venerdì
g
S. Pelagia
Parrocchia di Codognè
gg
Festeggiamenti
Madonna del Rosario
Sabato
g
S. Dionigi
Parrocchia di Codognè
Festeggiamenti
Madonna del Rosario
gg
Domenica
S. Daniele
CODOGNÈ TRA NATURA E AGRICOLTURA
X° FESTA DELLA MELA COTOGNA.
Parrocchia di Codognè
g Festeg.
g Madonna del Rosario
Sagra della Madonna del Rosario
Festa Ecologica - Codognè Piazza Europa
Lunedì
S. Firminio
In concomitanza con la Sagra della Madonna del Rosario (7 ottobre) , si svolge la Festa
Ecologica. Con l’edizione 2009 questa grande manifestazione ha acquisito il nome di
“CODOGNÈ TRA NATURA E AGRICOLTURA”.
Martedì
S. Serafino
Comitato festeggiamenti Madonna del Rosario
Mercoledì
S. Edoardo re
Giovedì
S. Callisto I papa
Venerdì
S. Teresa d’Avila
Sabato
S. Edvige
Domenica
g
S. Ignazio
Parrocchia di Cimetta Battesimi, Parrocchia di Codognè
Festeggiamenti Madonna del Rosario, Festa delle famiglie
Gruppo Podistico Edilmarmi 33° Corsa Podistica,
5° Gara disabili, Campocervaro
Lunedì
S. Luca
Martedì
S. Laura
Mercoledì
S. Adelina
Giovedì
S. Orsola
AVIS Donazioni
Lunedì
S. Daria
Martedì
S. Evaristo papa
Mercoledì
S. Fiorenzo
CEOD Castagnata
g
Venerdì
S. Ermelinda
Sabato
S. Germano
Nell'
organizzare i festeggiamenti di
…La Festa Ecologica presenta tante cose come la vendita dei lavori fatti dai ragazzi del CEOD
di Codognè per ricavare qualche
per loro e per farpassione
conoscere a più persone
Ferragosto,
consoldinoimpegno,
e il problema dei ragazzi
diversamente abili. Poi, ricordandosi che il nome del nostro paese deriva da “cotogna”, vennero promosse
dedizione,
il Roverbasso Club ha fatto,
delle iniziative per far riconoscere a noi ragazzi un frutto dimenticato dalla popolazione. Durante la Festa
ecologica vengono
organizzati diversi giochi
e anche i genitori, in modo particolare le
creato
e inventato,
unacoinvolgendo
nuovale scuole
storia
mamme e le nonne con i loro dolci. Anche i papà organizzano sulla Mutera la gara con le mountain-bike,
della
sagra, quella sagra di partecipadove possono partecipare bambini ed adolescenti. Il gruppo AVIS fa un grande panino che vende per
beneficenza. di aggregazione, di più giornate,
zione,
Chies Sofia, Valente Francesca, Dal Mas Lisa, 5aC
arricchite di spettacoli e festeggiamenti
marciapiede e lungo la villa Toderini è un susseguirsi di quadri, infatti i pittori dilettanti
di...Lungo
ogni il genere.
delle zone limitrofe espongono le loro opere d’arte. In piazza con il passare delle
Certo
è leche
continua
a farciche per
ore si moltiplicano
bancarelle,
ci sono varie associazioni
raccogliere fondi vendono prodotti artigianali. Troviamo anche
piacere
constatare,
la marmellata fatta
in casa con le mele cotogne da cui è nato il
nome
del
nostro
paese;
e le nonne ricamano centri,
partecipare ele mamme
rivivetovaglie e una moltitudine di altri oggetti per abbellire le case. Ci sono
re
di esclusivamente a mano e favolose
diversile
oggettimoltitudini
di bigiotteria confezionati
torte fatte in casa come una volta.Nel pomeriggio, quando la strada principale
sagre
che
ogni
annoc’è anche il taglio del panino gigante,
è chiusa al traffi
co e molti
passeggiano,
imbottito
con formaggi locali,
si
alternano
neisalame,
pa-prosciutto, nutella. Per ultimo
non dimentichiamoci delle giostre che sono il nostro principale
esi
a noi
ad al tiro
obbiettivoattorno
e dei nostri giovani
che ci intrattengono
alla fune e l’albero della cuccagna. Da assicurare
imitazione
deituttiFeche una festa così ci rende
euforici, peccato che
arrivi
solo
una
volta
l’anno.
steggiamenti di Ro- a
Anna Vettorel e Erica Mazzarotto, 5 A
verbasso.
“
“
Sabato
S. Giovanni da C.
Giovedì
S. Simone
Comitato Festeg. Madonna del Rosario
”
Venerdì
S. Donato
Domenica
S. Antonio M. C.
Il Comitato festeggiamenti ha il suo inizio nell’anno 1988 grazie all’entusiasmo del Parroco
Don Marco e di un gruppo di persone del comune di Codognè. Successivamente, nel 1997
viene legalmente fondato il “Comitato Festeggiamenti Madonna del Rosario”, sottoscritto
da Don Vittorio Battistuzzi e altri. L’attività principale del Comitato è la tradizionale sagra con
stand enogastronomico che ricorre la seconda domenica di ottobre e si conclude con la
Festa delle Famiglie, un sentito momento di aggregazione e condivisione per tutte le famiglie
di Codognè. Recentemente si è vista la costruzione della nuova cucina, che ha apportato una
notevole comodità e nuova potenzialità al Comitato. Grazie alla preziosa collaborazione di più
persone, si spera di allargare le iniziative e di realizzarne di nuove.
CTG “Oneghin” a Mi
Alpini 20° Anniversario fondazione
del gruppo,castagnata
”
Domenica
S. Lucilla
Via Valdoni n.19
31013 Cimavilla di Codognè
tel. 0438. 470342
Fax. 0438. 478762
Via del Lavoro n. 48
31013 Cimavilla di Codognè
tel. 0438. 770511 Fax. 0438. 770555
Via Toniolo n. 40
31028 Vazzola - tel. 0438. 441558
ottobre
1
2
3
4
5
6
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9
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29
30
31
Chiesa
Lunedì
Tutti i Santi
Martedì
Commemorazione dei Defunti
Mercoledì
S. Silvia
Giovedì
S. Carlo Borromeo
Venerdì
S. Zaccaria
Sabato
S. Leonardo
Scuola dell’infanzia Don Bosco
Castagnata,
g
Cimetta
Domenica
S. Ernesto
Alpini,Artiglieri, Combattenti e Reduci IV Festa dell’Unità
Nazionale e delle Forze Armate.
92° Anniv. della Vittoria I° Guerra Mondiale
Lunedì
S. Goffredo
Martedì
S. Oreste
Mercoledì
S. Leone Magno
Giovedì
S. Martino di Tours
Venerdì
S. Renato
Proloco Festa di San Martino
Parrocchia di Cimetta Festeg. San Clemente
Campocervaro
p
Sabato
Parrocchia di Cimetta Festeg. San Clemente,
Campocervaro
Arthur’s club Castagnata,
g
Cimavilla
Domenica
Parrocchia di Cimetta Festeg. San Clemente
Campocervaro Comitato S. Ubaldo Festeg.
di S.Ubaldo. Giornata del Ringraziamento
g
S. Diego
S. Giocondo
Patrono di Codognè
Lunedì
S. Alberto Magno
“
…Mio nonno mi ha raccontato che quando era bambino la sagra del paese
veniva fatta nella Piazza di Sant’Andrea, a Borgo Chiesa, il trenta novembre. La
sagra era diversa da quelle di oggi, perché c’erano solamente due giostre: le seggioline
e le barche (piccole costruzioni che dondolavano) tutto intorno c’erano le bancarelle
che
vendevanoorganizzare
arachidi, spumiglie, castagne
cotte e castagnedisecche. Dopo pranzo si
Nell'
festeggiamenti
andava
in chiesa per il vespro. I igenitori
di mio nonno gli davano
5 lire per le giostre.
Tutto
il
paese
partecipava
alla
sagra
andando
a
piedi,
era
un
giorno
Ferragosto, con impegno, passione e di allegria e
d’incontro per tutti i paesani...
Martedì
S. Margherita
Mercoledì
S. Elisabetta
Giovedì
S. Oddone
Venerdì
S. Fausto
Sabato
g
S. Benigno
Domenica
Presentez. B. V. Maria
Parrocchia di Cimetta Festeg. San Clemente
Campocervaro
p
Parrocchia di Cimetta Festeg.
San Clemente, Campocervaro
CTG cena sociale
P. Cimetta Festeg. San Clemente P. di Codognè
e Roverbasso Festa Madonna della Salute. Alpini
Pellegrinaggio al Santuario Madonna del Carmine (Bs)
Ass. Naz. Carabinieri Virgo
g Fidelis,, Patrona dell’Arma
Lunedì
S. Cecilia
Martedì
S. Clemente
Parrocchia di Cimetta
Festa liturgica di San Clemente
p
Campocervaro
Mercoledì
Giovedì
S. Caterina
Venerdì
S. Corrado
S. Virgilio
Alpini Giornata Nazionale
della colletta alimentare
Domenica
S. Giacomo
Lunedì
S. Saturnino
Martedì
S. Andrea
”
dedizione, il Roverbasso Club ha fatto, Matias Huici, 5aC
creato
e inventato,
unachenuova
…Il nonno
mi ha raccontato
la sagra erastoria
un punto d’incontro per ragazzi
e bambini.sagra,
La vecchiaquella
sagra era sagra
diversa dadiquellepartecipadi oggi, perché una volta c’erano
della
solo due giostre, le seggioline e la barca, cioè una giostra a forma di nave che andava
zione,
aggregazione,
di vendevano
più giornate,
su e giù. Poidic’erano
delle bancarelle che
caramelle, arachidi, carrube dette
“carobole”,
castagne
secche
dette
“stracaganasse”,
le
castagne cotte che cucinavano sul
arricchite
di
spettacoli
e
festeggiamenti
fuoco al momento e poi c’era la cosa che il nonno preferiva: i “buzolà” che erano dei
dolciogni
che assomigliavano
di
genere. a dei biscotti di forma rotonda con un buco al centro e sopra
erano ricoperti da tanti granellini di zucchero colorato...
Certo è che continua a farci
Giorgia Marion, 5aB
…Tantoconstatare,
tempo fa la sagra del mio paese non
piacere
era proprio come quella di adesso. I nonni mi hanno
partecipare
e riviveraccontato che se anche
non c’erano tanti soldi si
divertivano
di
più
di
adesso:
andavano alla
re
le
moltitudini
di
sagra a piedi e prendevano un po’ di castagne. Le mangiavano in
compagniache
ed erano
contenti, non come adesso.
sagre
ognisempre
anno
I giovani di allora avevano pochi soldi e si divertivano con
si
pocoalternano
mentre quelli di nei
adessopanon sono mai contenti
di ciò che
hanno e litigano
esi
attorno
a noiperadpoco più di un
euro. I miei nonni mi hanno raccontato che
i loro genitori, quando
imitazione
dei c’era
Fe-la sagra, non
andavano mai a
steggiamenti
di tanti
Rodivertirsi perché avevano
lavori da
fare
nei
campi,
dovevano
pensare
a far da
verbasso.
mangiare alla famiglia che era molto più
“
”
“
S. Flora
Sabato
Festeggiamenti di Sant’ Andrea - Borgo Chiesa
Festa Patronale
”
numerosa di quelle di adesso.
Aurora Giust, 5aA
novembre
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
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15
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17
18
19
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21
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23
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26
27
28
29
30
ndrea
di S. A
Mercoledì
S. Ansano
Giovedì
S. Bibiana
Venerdì
S. Francesco
Proloco Inizio festeggiamenti
“Codognè, Notti tra le stelle” (inverno)
Sabato
S. Barbara
Domenica
S. Crispina
Parrocchia di Cimetta Battesimi
San Nicolò
Lunedì
S. Nicola
Martedì
S. Ambrogio
Mercoledì
Immacolata Concezione
Parrocchia di Codognè
Festa patronale e processione
Amministrazione Comunale Inaugurazione Presepe,
accensione dell’albero di Natale
Giovedì
S. Siro
Venerdì
N. S. di Loreto
Sabato
S. Damaso papa
Domenica
S. Giovanna
Lunedì
S. Lucia
Martedì
S. Giovanni
Mercoledì
S. Valeriano
Giovedì
S. Albina
Venerdì
S. Lazzaro
Sabato
S. Lazzaro
Amministrazione Comunale
Concerto di Natale
Domenica
S. Graziano
AVIS Donazioni
Lunedì
S. Liberato
CEOD Messa di Natale
Martedì
S. Pietro
Mercoledì
S. Francesca
Giovedì
S. Vittoria
Scuola dell’infanzia Don Bosco
Recita di Natale, Cimetta
Venerdì
S. Irma
Sabato
Natività del Signore
Domenica
S. Stefano
Parrocchia di Codognè Battesimi
Lunedì
S. Giovanni
Martedì
Sacra Famiglia
Mercoledì
S. Tommaso
Giovedì
S. Savino
CTG Tour della Sicilia (fino al 3/01/2011)
Sagra di Sant’Ubaldo
Nell'Municipio
organizzare i festeggiamenti di
Borgo
Ferragosto, con impegno, passione e
Il Comitato S.Ubaldo promuove la Giornata del Ringraziamento nel mese di Novembre. La
dedizione,
Roverbasso
Club
fatto,religiosa, continua a
sagra
che ha luogoildavanti
alla chiesetta campestre
dopo ha
la funzione
mantenere intatte le tradizioni tipiche delle antiche feste di paese in cui si svolgevano con
creato e inventato, una nuova storia
semplicità giochi e momenti di svago e dove la comunità si radunava a chiusura delle attività
nei
campi, brindando
degustando sagra
i prodotti della
preparati dalle famiglie del borgo. Tra
della
sagra,e quella
di terra
partecipai giochi più conosciuti c’era quello delle ”pignatte”. Da sempre il ricavato della festa serve per
zione, edidecorare
aggregazione,
più giornate,
migliorare
la Chiesa di Borgodi
Municipio.
arricchite di spettacoli e festeggiamenti Comitato festeg. S. Ubaldo
anche il gioco delle “pignatte”. Tra due pali era legata una fune dove
di…C’era
ogni genere.
appendevano 4-5 pentole piene di varie cose: acqua, cenere, caramelle. Con gli occhi
Certoi ragazzi
è che
continua
bendati,
dovevano
colpire conaunfarci
bastone le pentole...
Damiano e Yin, 5aC
piacere constatare,
partecipare e rivivere le moltitudini di inistrazione
mm a tutti voi
A
’
l
l
e
sagre che
ogni
anno
d
e
m
no e auguriamo
A
l pa-e Feste
si alternano
Comunanei
Buoadn
esi attorno a noi
imitazione dei Festeggiamenti di Roverbasso.
“
”
Venerdì
S. Silvestro
ROVERBASSO di CODOGNE’
Via Roma,211
tel. 0438. 795167
dicembre
1
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3
4
5
6
7
8
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calendario - Comune di Codognè