Rassegna Stampa Venerdì 27 aprile 2012 TREVISO Venerdì 27 aprile 2012, pag. 16 Venerdì 27 aprile 2012, pag. 17 VENETO In tre anni 1.500 nuovi allevatori e contadini under 30 Il papà, dirigente di una grande azienda, già lo vedeva ingegnere. Ma Davide, oggi 26 anni, ancora ai tempi delle elementari aveva un'idea ben chiara: rincorreva greggi e pastori lungo la via del Piave. Al diploma già in tasca e una laurea nei sogni di mamma e papà, ha preferito il certificato del Piano di Sviluppo Rurale che lo definisce "pastore professionista" con la caratteristica di essere errante. Davide Bortoluzzi, come Carla che ha 45 anni e vive a Limana in una valle incantata del bellunese e alleva capre, è uno di quei giovani che ha pensato di puntare sulla terra. 0 ancora come Marta Zampieri che in Veneto alleva capre da lana cachemire. La terra è una garanzia, a quanto pare. Mentre oggi quando si parla di economia la sia associa sempre alla crisi, c'è un settore che va controtendenza: negli ultimi tre anni ci sono 1500 nuovi imprenditori agricoli, 400 solo dall'inizio del 2012. Come spiega l'assessore Franco Manzato, è una tendenza in crescita. Giovani che scelgono di allevare pecore, oppure che strappano pezzi di terra alla montagna per coltivare erbe officinali, installare alveari. La natura offre opportunità e la Regione le sostiene. «Ci sono nuove forme che fanno investire i giovani in produzioni che sono compatibili con la montagna e con il reddito dell'impresa, non può essere sostenuta dal pubblico. - sottolinea Manzato E nel contempo tutelare l'ambiente investendo in attività innovative». I numeri danno ragione. Nel 2011 il Pil del settore è aumentato del 5 per cento, gli occupati più dell'11 per cento. E già per il 2012 la Regione, visti i risultati, pensa di aprire nuovi bandi per aiutare i giovani ad aprire imprese "verdi". E un contributo arriva dalla Coldiretti che propone di affidare ai giovani la gestione dei pascoli abbandonati, confortata dai risultati. Dal 2008 al 2012 nel solo Bellunese si sono insediati 175 nuovi agricoltori. Allevamento di pecore e capre, si calcola che a Nordest ci siano almeno 53mila pecore e 5mila capre, è solo uno degli aspetti, anche se quello più caratteristico e per il momento attrattivo. Ma ci sono giovani che hanno scelto di coltivare l'orzo per fare la birra a km zero, o ancora chi ha puntato sui piccoli frutti di bosco per fare succhi, o ancora la coltivazione delle piante officinali da destinare alle erboristerie. Nel Veneto i pastori "transumanti" per il momento non sono molti: 4 o 5, gli altri preferiscono la stalla. Davide è da Natale che gira per la Pianura Padana con le sue 400 pecore. «Bisogna avere passione, si è costretti a stare via di casa per mesi, è una scelta di vita. - spiega mentre si trova con il gregge tra Padova e Rovigo Oggi la transumanza è difficile, ci sono molti comuni che vietano il pascolo e dobbiamo fare dei lunghi giri per evitarli. Ci sono persone convinte che le pecore rovinino, quando invece tengono l'erba ben rasata». Davide "viaggia" con il "libretto di pascolo vagante", un documento che porta indietro nel tempo: prima di entrare in un Comune deve andare in Municipio a fare il "visto di transito". Ma la pastorizia è un affare? Davide liquida tutto con la parola "passione": del resto ammette che oggi la lana non si vende, il latte neppure. Tutto il commercio è nella carne: agnelli e pecore, richiesti soprattutto al Sud, e così si esporta fuori regione. «Io vivo così perchè da quando avevo 6 anni non avevo dubbi su cosa avrei fatto - spiega - Ci sono altri giovani che come me stanno tornando alla natura. Non farei cambio con una scrivania ed un computer”. Venerdì 27 aprile 2012, pag. 12 Venerdì 27 aprile 2012, pag. 13 Venerdì 27 aprile 2012, pag. 13 Venerdì 27 aprile 2012, pag. 4 Venerdì 27 aprile 2012, pag. 4 Venerdì 27 aprile 2012, pag. 24