>LIVE CONCERT
di Alfio Morelli
D
Marco Mengoni
TOUR TEATRALE 2012
Nasce da un’idea di Elisa, Marco Mengoni e Andrea Rigonat il “Tour
teatrale 2012” al via il 19 aprile dal Teatro degli Arcimboldi di Milano.
Dopo l’anteprima con due date evento al Forum di Assago e al
Palalottomatica di Roma, Marco Mengoni decide di cambiare veste allo
spettacolo e di svelare al pubblico un’altra porzione d’anima, il suo lato
più intimista e introspettivo. La direzione artistica dello show è affidata
allo stesso Mengoni mentre Andrea Rigonat, chitarrista, arrangiatore,
compositore e produttore italiano, firma quella musicale.
obbiamo riconoscere che abbiamo visto questo concerto in una situazione
piuttosto anomala. La data, infatti, era
prevista per Cesena, ma vista l’inagibilità della
struttura causata dalla grande nevicata invernale, il concerto è stato trasferito al 105 Stadium di Rimini, un palazzetto dello sport piuttosto capiente e vasto. È quindi normale che
l’atmosfera teatrale, su cui l’intero show è
stato disegnato, sia andata un po’ a farsi friggere, anche perché certamente non si tratta di
un concerto in grado di radunare cinque o sei
mila paganti. Ciononostante abbiamo apprezzato moltissimo quello che è successo sul palco: vedevamo Mengoni dal vivo per la prima
volta e ci ha fatto un’ottima impressione. Un
artista camaleontico, molto attento al look, con
una grande personalità e soprattutto con una
voce potente e tecnicamente ben utilizzata. Insomma un artista da tener d’occhio, con tutti
i presupposti per trovarsi di fronte ad un bel
percorso professionale.
Il tour è stato prodotto da F&P Group, il cui
rappresentante on the road è il direttore di
produzione Michele Vurro: “Possiamo dire
che si tratta del secondo vero tour di Mengoni,
e rispetto alle prime date – ci spiega Michele
– questo spettacolo teatrale è più variegato,
con sfaccettature diverse, con momenti intimi
alternati a momenti di spettacolo scoppiettanti
ed una scaletta che prevede brani dell’artista
e l’aggiunta di alcune cover. Purtroppo questa
location non rende giustizia allo show, pensato
per una situazione teatrale molto più intima,
ma cause di forza maggiore non hanno consentito di fare diversamente. La produzione ed il
booking dello spettacolo sono curati completamente da F&P Group: parliamo di una produzione che utilizza un bilico per il materiale ed
una serie di vetture per la troupe, composta da
circa venti persone, 10 per la parte artistica e
10 per quella tecnica”.
Dai tristi eventi di Trieste e Reggio Calabria
è cambiato qualcosa nella vostra tipologia di
lavoro?
Il vero cambiamento era già avvenuto qualche
anno fa, quando era stato necessario cambiare
metodologia di lavoro. Mentre per noi oggi non
è cambiato niente, c’è solo un po’ più di scrupolo nei controlli della commissione.
Cosa cambieresti nel campo dei controlli e
della sicurezza?
Penso che dalla parte della produzione gli
spettacoli siano all’avanguardia, allineati con
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SOUND&LITE n. 96_2012
SOUND&LITE n. 96_2012
le produzioni straniere, mentre mi farebbe molto piacere se anche i controllori avessero più
esperienza e cognizione di causa su ciò che
devono controllare e che non fossero solo dei
raccoglitori di documenti. Ci si potrebbe confrontare meglio, dando un incentivo positivo a
tutto questo settore. Sotto un profilo diverso,
ma con lo stesso concetto, il discorso vale anche per alcuni comuni o comitati di feste, che
spesso acquistano degli spettacoli senza avere
la più pallida idea di cosa comporta organizzare
un evento, di cosa sia un POS o un DUVRI.
Finito il sound check ci avviciniamo alla postazione di lavoro di Hugo Tempesta, il fonico di
sala. Il service al lavoro è Agorà, azienda che
certamente occupa una
posizione di primissimo
piano nel nostro paese,
tanto che è quasi difficile incontrare una produzione di buon livello che
non utilizzi i suoi servizi, essendo garanzia di
qualità professionale e
tecnologica. Ed anche
noi, di conseguenza, non
possiamo fare a meno di
parlarne spesso.
Hugo, puoi parlarci di
questo allestimento?
Lavoro con questo artista per la prima volta e
devo confessare che non
lo conoscevo: con il lavoro che facciamo è difficile
guardare la TV, ed anche
in radio lo avevo ascoltato con poca attenzione. Il
mio approccio a questo
lavoro si è svolto quindi
con molta curiosità. La
direzione musicale e la
regia di questo ultimo
spettacolo sono di Elisa
ed Andrea Rigonat, cosa
che ci ha costretti a rifare un nuovo allestimento e delle nuove prove
musicali rispetto al tour
precedente. Dei quattro
giorni di prove, svolte
a Castiglione d’Adda,
in provincia di Lodi, un
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>LIVE CONCERT
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PERSONALE
intero giorno è stato impiegato solo per il set
up tecnico degli strumenti, e gli altri tre per
le prove musicali della scaletta. È stata data
una nuova impronta all’artista e al suo sound,
anche con l’aggiunta di due fiati; insomma è
stato dato un nuovo volto a tutto lo spettacolo.
Mengoni è un artista piuttosto giovane, quindi il suo repertorio originale è stato integrato
con cover di Presley, della Winehouse, passando per i Queen per arrivare ad un medley di
successi della Motown. Il tutto arrangiato con
un bel mix rock-soul-pop sapientemente orchestrato da Andrea che ha saputo ben valorizzare
la voce di Marco. Devo dire che Mengoni è un
artista sorprendente: nonostante la giovane
età tiene il palco con grande mestiere, un mix
tra Prince, Freddie Mercury e Renato Zero.
Mentre la parte tecnica?
1_ Il direttore di produzione in
tour, Michele Vurro.
2_ La squadra luci da sx: Gigi
Germiniasi, Loris Bartolini,
Marcello Di Lauro e Filippo
Coco.
3_ La squadra audio, da
sx: Benvenuto Rea, Hugo
Tempesta, Mario Struglia,
Luca Morson e Luca Nobilini.
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È un palco con qualche contraddizione. Se da
una parte è stato infatti scelto di usare gli Iso
Box per gli amplificatori e gli IEM per i musicisti, dall’altra è stato scelto di non isolare la
batteria per sporcare un po’ il suono del palco. La band è composta da sette musicisti più
Marco, con un set up classico, con un piccolo
sub per il batterista ma usato ad un volume
molto contenuto. Sui fiati, che si muovono parecchio, usiamo due radiomicrofoni. Il PA è un
classico dV‑DOSC, impianto che va bene per
tutte le stagioni, con sub Meyer 600 HP per
avere un basso più frenato. Questo PA ormai è
diventato un classico che si sposa bene in tutte
le situazioni al chiuso, dai teatri ai palasport.
Lo si usa da una decina d’anni e si conosce a
fondo. In regia FoH utilizzo una DiGiCo SD8,
mentre per il palco abbiamo una D5, collegate
tramite MADI.
Al di là di questo tour, come vedi la tua professione in questi ultimi anni?
Fondamentalmente ci sono due cose che in
Una produzione di
Management
Direzione artistica
Direzione musicale
Produttore esecutivo
Resp. di produzione
Lighting designer
F&P Group
Marta Donà
Marco Mengoni
Andrea Rigonat
Mario Zappa
Francesco Vurro
Francesco De Cave
questo
ultimo
periodo
non
condivido comPersonale in tour
pletamente: l’atBand
Calabrese Stefano
teggiamento di
Cornacchia Peter
alcune persone
Mansutti Federico
Missio Federico
che lavorano nel
Norbedo Cristiano
nostro settore
Pallotti Giovanni
e la tecnologia.
Sollazzi Davide
Cerco di spieDir. di prod. in tour Michele Vurro
Personal artist
Claudia Carboni
garmi
meglio
Fonico di sala
Hugo Tempesta
per non creare
Fonico di palco
Luca Morson
malintesi:
coPA man
Luca Nobilini
mincio a notaFilippo Coco
Datore luci
Tecnici luci
Germiniasi Pierluigi
re sempre più
Marcello Di Lauro
l’atteggiamento
Backliner
Mario Struglia
di alcuni pro
Benvenuto Rea
fessionisti che
Autista camion
Mimmo Grifa
non accettano
più di lavorare
in un gruppo, ma curano soltanto il proprio orticello; fatto il proprio lavoro se ne fregano di
tutto quello che gli succede attorno, cosa che
in alcuni casi può diventare un problema per
il risultato finale. Io, al contrario, prediligo la
squadra, quando si può, dare una mano al proprio compagno di lavoro. La seconda cosa è la
tecnologia: vorrei che non venisse imparata a
memoria, leggendo il libretto delle istruzioni,
ma assimilata con più passione, che noi tutti
trovassimo più voglia di assimilarla sperimentando anche modi diversi, magari sbagliando.
Ad esempio mi piacerebbe tanto che una produzione o un artista mi desse la possibilità di
andare controcorrente usando degli impianti
tradizionali di qualche anno fa appoggiati ai
lati del palco! Sono convinto che potendo usare
qualche buon prodotto e mettendo in pratica le
conoscenze odierne i risultati sarebbero molto
interessanti.
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SCHEDA TECNICA
Dobbiamo dire che siamo perfettamente d’accordo
con Hugo; anche perché la prima cosa che ci viene in
mente è che il sound del concerto che conserviamo con
più emozione nella memoria è quello degli AC/DC del
2009: PA tradizionale Electro‑Voice X‑Array e mixer Midas PRO40! Quindi facciamo il tifo per Hugo Tempesta,
aspettando che qualcuno gli consenta di sperimentare
l’idea (che, fra l’altro costerebbe parecchio meno rispetto
all’ultimo modello di line-array sospeso!).
Alla regia luci troviamo invece il lighting operator Filippo
Coco che lavora su un disegno di De Cave. Gli chiediamo
di descriverci il parco luci e la tipologia di spettacolo:
“È un disegno adatto ai teatri, cioè abbastanza sobrio e
caldo, con dei momenti un po’ più spettacolari sui brani più movimentati – ci spiega –. Usiamo dei fari a LED
della Martin come wash, i Mac 401 insieme ai Robe ColorWash 1200, mentre per la parte Spot abbiamo i Martin Mac 700, con lampada tradizionale, e in controluce
i Beam della Clay Paky come luce d’effetto. Sul fondale
usiamo degli StageLiteLED della Coemar. Ci sono anche
due schermi video sui quali vengono proiettate, tramite
due Robe DT 7000, delle immagini che accompagnano
alcuni brani. In regia controllo il tutto con una Hog iPC.
Insomma una produzione ben calibrata su un artista
emergente; ne abbiamo molto apprezzato l’aspetto artistico musicale che ha esaltato le doti di Mengoni, mentre
è risultato ovviamente inadeguato alla location, molto dispersiva, l’aspetto visivo; ma siamo certi che, da quello
che abbiamo potuto intuire, chi ha visto lo show in teatro
avrà avuto tutt’altra sensazione.
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SOUND&LITE n. 96_2012
SOUND&LITE n. 96_2012
Materiale audio
FoH
DiGiCo SD8
1 tc electronics System 6000 con Icon
2 Waves Max BCL
2 Empirical Labs Distressor LX8
1 Spl Transient Designer 2 ch
1 CD recorder
1 CD player
Monitoraggio
DiGiCo D5
1 DiGirack 24 in/48 out/8 out AES(Local)
1 Maselec MLA2
1 XTA D2
1 Aphex Big Bottom 204
1 Spl Transient Designer 4 ch
1 tc electronics Rev3000
1 Yamaha SPX2000
8 Sennheiser ew300 G3 (9 bodypack)
1 Sennheiser AC2 modificato (booster)
1 Shure PA821 antenna combiner
1 antenna elicoidale HA 8089 (con cavo)
1 switch di rete
2 Yamaha Mixer (con 4 ingressi stereo)
2 SPL Phonitor ampli cuffie
1 sub 15’ con amplificatore
3 Shure UR4D (6 Ch)
2 Shure UR2 + KSM9
1 Shure UR2 + Beta 58
3 Shure UR1 + Beta 98 Horns
1 Shure UA845 antenna distribution system
2 Shure UA840 active directional antenna
2 Meyer UM1 monitors
2 cassa amplificata per talkback
2 microfoni con interruttore per talkback
1 Power box 63A (regia)
2 cuffie Sony
Microfoni
1 Sub Kick
1 Shure SM91
1 Shure Beta 52
10 Shure SM57
5 Shure SM58
2 Shure SM81
4 Shure Beta 98 (Horns clip)
6 BeyerDynamic Opus 87
2 BeyerDynamic Opus 88
2 BeyerDynamic M88
2 Audio-Technica AT 2050
18 Radial DI Box
1 Shure KSM9 (wired)
2 Shure KSM9 (wireless)
1 Shure Beta 58 (wireless)
2 Senn. MKH 418
Materiale luci
Proiettori
6 Blinder 4 luci Linea
12 Coemar CycliteLed
12 Coemar ParLed
1 Coemar PC 1 kW con base terra
5 Clay Paky Alpha Beam 700
1 Lycian Followspot 1200 W
10 Martin MAC 401
12 Martin Atomic 3000
2 Martin Fan AF‑1 DMX
12 Martin MAC 700 Profile
2 Reel DF50
6 Robe ColorWash 1200
2 Robe DS 7000
Dimmer
1 dimmer Stagelite 12 x 2,2 kW
1 pw box Link 32 A Valigetta Out 9 x 16 A
1 pw box W.E. 400 a 6 x 63 A+1 x 32 A
in/out Powerlock
2 pw box W.E. 63 A out 4 x Socapex
Control
5 Coemar Optosplitter
1 Wholehog 3 Super Widget USB
1 Switch Ethernet 10-100
1 Wholehog IPC
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