GLI ISTITUTI SUPERIORI di RIVA del GARDA A Riva del Garda sono presenti vari indirizzi di studi1: il Liceo Classico “Andrea Maffei” con annessi Liceo Scientifico e indirizzi Sperimentali Linguistico e Socio-psico-pedagogico; l'Istituto di Istruzione Superiore "Giacomo Floriani", costituito dall'Istituto Tecnico Commerciale & l'Istituto Tecnico per Geometri “Giacomo Floriani” con alcune classi di quello che era l'Istituto Tecnico Industriale "Marconi". 1 Revisione a ampliamento della ricerca L.BORTOLOTTI, Il Liceo Classico "Andrea Maffei" di Riva del Garda, U.C.T., Trento, n. 256, aprile 1997, pp. 63-67 IL LICEO CLASSICO “A. MAFFEI” Oggi presso il "Maffei" di Riva del Garda l’offerta formativa liceale è completa grazie alla presenza degli indirizzi Classico, Scientifico, Linguistico e del recente Socio-psico-pedagogico. Sfogliando i ricchi Annuari del Liceo (quelli degli anni scolastici 1994/95, 1995/96 e 1996/97, testi ampi di circa 150 pagine l’uno) si possono ricavare numerosi dati interessanti sulla vita scolastica presso il "Maffei". Descriverò poi la situazione del Liceo Classico oggi e riporterò alcuni dati statistici sugli iscritti e i respinti dall'anno scolastico 1996/97 in poi al "Maffei". Infine l'intervista sull'anno scolastico 2000/2001 in corso all'attuale dirigente scolastico, prof. Antonio Di Paolo. Attualmente gli studenti del "Maffei" sono 641. Frequentano la classe prima del Liceo Ginnasio Classico 2 maschi e 11 femmine, la seconda 9 maschi e 5 femmine, la terza 3 maschi e 7 femmine, la quarta 9 maschi e 15 femmine, la quinta 11 femmine. Al Liceo Scientifico frequentano la classe prima 31 maschi e 28 femmine, la seconda 35 maschi e 24 femmine, la terza 31 maschi e 35 femmine, la quarta 34 maschi e 26 femmine, la quinta 27 maschi e 27 femmine. Al Liceo Linguistico frequentano la classe prima 3 maschi e 18 femmine, la seconda 3 maschi e 20 femmine, la terza 5 maschi e 20 femmine, la quarta 21 femmine, la quinta 1 maschio e 16 femmine. Al Liceo Socio-psico-pedagogico frequentano la classe prima 5 maschi e 26 femmine, la seconda 1 maschio e 35 femmine, la terza 20 femmine e 3 maschi, la quarta 1 maschio e 39 femmine, la quinta 1 maschio e 33 femmine. La storia del Liceo Per tracciare una breve storia del Liceo Classico "Andrea Maffei" di Riva del Garda ho tratto le principali informazioni dalla ricca Sintesi temporale della storia del Liceo fornita dal professor Graziano Riccadonna. Innanzitutto si scopre che sono almeno cinque secoli che esistono nella zona tracce di scuola ad indirizzo superiore, scuole di latino, scuole di grammatica; mentre è da circa un settantennio che il Liceo "Andrea Maffei" esiste nella sua precisa identità. Già dal 1429 ci sono notizie del "grammaticus"; poi la prima documentazione storica che indica a Riva del Garda la presenza di scuole di grado superiore si trova in un inventario dei beni comunali del 1473; infine notizie più dettagliate in merito ai docenti si hanno nel 1445 quando il maestro Gratiadeus de Terlaco è stato chiamato a reggere la scuola rivana; poi nel 1478 compaiono due docenti, Johannes de Leudro e Paris Blancus. Più tardi, in base alla Legge scolastica austriaca fondamentale del 14 maggio 1869, si organizza l'istruzione locale mediante una scuola popolare a cinque classi con accanto il primo corso di un Ginnasio reale, a cui l'anno successivo segue il secondo corso; però nell'anno 1873/74 il Ginnasio reale fu soppresso e sostituito con il primo corso di una scuola civica, modificato l'anno successivo in una sesta classe della scuola popolare generale. Già nel 1914 la civica Rappresentanza di Riva aveva deciso di chiudere la "Scuola civica" per istituire una "Scuola reale", decisione che viene bloccata per l'intervento della guerra. Solo il 9 settembre 1919 l'Ufficio scolastico presso il Commissariato Generale comunicava al sindaco di Riva che l'ufficio centrale per le Nuove Province aveva approvato l'istituzione della prima classe della Scuola tecnica (inaugurata il 27.10.1919). Invece, a proposito dell'istituzione della scuola superiore a indirizzo liceale, il governo italiano assunse un atteggiamento restrittivo sostenendo le scuole già esistenti e manifestando l'intenzione di non crearne di nuove, a meno del trasferimento di un liceo da un'altra città. Accade che a metà del 1924 il Collegio Convitto del prof. Sebastiano Battaglia di Castiglione delle Stiviere in fondo al lago di Garda (un ente privato che gestisce una serie di scuole interne, dalle elementari al Ginnasio pareggiato e la scuola popolare di lingue estere) sia disponibile a trasferire a Riva la sua struttura, offrendo in tal modo la possibilità di aprire la desiderata scuola superiore liceale. Inizia così una corrispondenza fra il Commissario Prefettizio di Riva e il prof. Battaglia per il trasferimento che poi finisce però per arenarsi sulla richiesta dell'Istituto di poter disporre di un edificio ad hoc e sulle questioni di principio sollevate dal Comune di Castiglione. E' invece coronato da successo nel 1927 il trasferimento a Riva del Regio Ginnasio di Pallanza: il 7.9.1927 il Ministero dell'Istruzione firma (con una motivazione collegata con il patriottismo nazionale) il decreto che istituisce a Riva il Ginnasio; il primo preside, prof Quinto Vigliani, viene nominato il 24.10.1927. Il primo atto ufficiale compiuto dalla scuola appena nata è l'intitolazione: il 21.12.1927 il Collegio Docenti approva il nome di Andrea Maffei, traduttore, scrittore, dai molteplici impulsi di carattere culturale. La scelta è motivata dalla fama letteraria conseguita dal Maffei, il riconoscimento dei meriti letterari con la nomina a senatore del Regno, l'aver dotato la città di una ricca galleria di opere d'arte presso palazzo Lutti, ma soprattutto il ruolo di traduttore e di mediatore di cultura europea in Italia. Da notare il desiderio della popolazione rivana di ricordare con l'intitolazione il suo più celebre concittadino nato nel 1798 a Molina di Ledro e morto a Milano nel 1885 ma sepolto nella Cappella di Villa De Lutti a Riva, città gardesana a cui il Maffei sembra legato sia biograficamente che intellettualmente. Il 23.8.1928 il preside Vigliani viene informato dal Provveditore agli Studi di Trento che con regio decreto in corso di registrazione il Ginnasio di Riva è dunque intitolato al nome di "Andrea Maffei". L'istituzione del Ginnasio non era però in grado di soddisfare globalmente la domanda di studi superiori, in quanto per completare il ciclo di istruzione ginnasialeliceale i giovani della zona dovevano trasferirsi poi ai Licei di Rovereto o di Trento. Di qui il bisogno di istituire anche a Riva del Garda un Liceo per completare la scuola superiore. Di tale esigenza si fa interprete all'inizio del 1934 il podestà avv. Antonio de Steffanini con una determinazione presa a nome della popolazione del Basso Sarca, Giudicarie, valle di Ledro; solo dopo un anno l'istanza viene inoltrata al Provveditore agli Studi di Trento da parte del Commissario prefettizio Pio de Angeli, corredata dalle motivazioni a supporto dell'istituzione liceale. Così il 16.9.1935 il Ministero approva la creazione di un Regio Liceo Classico nel Comune di Riva del Garda che, unito al Regio Ginnasio già esistente, costituirà d'ora in avanti un unico Istituto. Dopo il completamento istituzionale rimane ancora il problema di trovare una sede scolastica adatta che possa rispondere agli accresciuti bisogni rispetto alla sede provvisoria nell'edificio dell'ex panificio (l'attuale sede della Cassa Rurale di Arco in viale D. Chiesa). Questa esigenza è dovuta anche al fatto che negli anni gli iscritti sono aumentati dai 27 del 1927/28 (il primo anno) ai 148 del 1935/36. Il nucleo originario dell'attuale sede del Liceo "Andrea Maffei" è la sede abbandonata dalla scuola d'avviamento "Damiano Chiesa", un edificio che viene scelto per il liceo per via della disposizione, dell'ampiezza e delle possibilità logistiche; il progetto di ampliamento del vecchio edificio scolastico in viale Francesca Alberti - Lutti ha comportato la spesa di £. 300.000 cui il Comune ha potuto far fronte grazie a delle entrate straordinarie. Il progetto comunale ha previsto - oltre ai lavori di sistemazione della parte vecchia dell'edificio che misura 559,24 metri quadrati - l'aggiunta di una parte nuova di 402,55 metri quadrati; il tutto sui due piani con sottotetto per il bidello e sotterraneo parziale. La struttura è quella classica dell'edificio attuale, senza le aggiunte posteriori, con l'ingresso principale a mezzo di gradinata sulla facciata a mezzogiorno, che mette in un ampio atrio in comunicazione con la gabbia della scala, e un accesso al cortile a nord. È invece recente l'allargamento dell'originario troncone liceale sia dal punto di vista architettonico sia dal punto di vista didattico. Però tale evoluzione viene fermata dalla seconda guerra mondiale, durante la quale il Liceo è costretto a trasferirsi in via Lipella, lasciando l'edificio alla sua funzione di ospitale militare, "tradizionale" per i periodi bellici. Gli anni della scolarizzazione di massa portano l'istituzione dei nuovi corsi di liceo, lo Scientifico (dall'anno 1974/75), il Linguistico (dall'anno 1989/90), lo Socio-psico-pedagogico (dall'anno 1996/97). Intanto, a partire dall'anno 1962/63, la sede di via Francesca Alberti-Lutti 17 è stata riservata soltanto alle classi liceali mettendo fine alla convivenza con il ginnasio inferiore; poi si è ampliata e adeguata alle aumentate esigenze dell'utenza, con il rialzo del terzo piano per lo Scientifico, la nuova palestra su viale Martiri 28 giugno, la parte settentrionale su viale Madruzzo per il Linguistico e le nuove aule specializzate. Fra le recenti manifestazioni del Liceo è stata notevole la mostra "Tra il fascio e la svastica", una pagina di storia del Liceo rivano, che è stata esposta a Riva nelle sale del Museo Civico della Rocca a partire dal 28 giugno 1994, per sei mesi. Nei pannelli murali e nelle bacheche era dominante il materiale esposto avente riferimento al Liceo rivano: la "Carta geografica dell'Impero" e i manifesti di propaganda fascista che in quegli anni erano nell'atrio del fabbricato di Viale Lutti, la documentazione fotografica della presenza studentesca nelle organizzazioni e nelle attività giovanili fasciste e della presenza nella vita sociale di quegli anni (le gite in montagna, l'Oratorio, la squadra giovanile di calcio "Virtus" e di pallacanestro). Giulio Poli scrive poi che "di grande interesse, per una possibile ed auspicabile storia sulla vita del Liceo rivano in quegli anni di guerra e di fine della dittatura fascista, erano i libri di filosofia, storia, letteratura italiana, latina e greca adottati allora; i verbali delle interrogazioni di storia e filosofia per la maturità degli anni 1942/43; le pagelle di tutti gli anni scolastici dalla 4° ginnasio alla 3° liceo; le pagine dei registri con le votazioni di fine anno degli allievi del Liceo uccisi dalle SS; le numerose fotografie con le classi schierate assieme ai professori sulla gradinata d'ingresso della scuola o fuori della porta in attesa dell'esposizione degli scrutini finali, o al lavoro per gli "orti di guerra" nel cortile del Liceo stesso sotto lo sguardo bonario ma inflessibile del bidello Michelotti, o le gite scolastiche del 1942 a Malcesine (in bicicletta!), al rifugio Lancia sul Pasubio nell'aprile 1944, alla grotta di Ceniga nel maggio 1944. Ed ultimi, ma più importanti, i documenti degli studenti del Liceo travolti dalla guerra: i bellissimi disegni di Eugenio Impera ed i suoi quaderni di inglese, i permessi di viaggio di Enrico Meroni, gli atti del processo contro Giorgio Tosi detenuto nel carcere nazista di Bolzano, i documenti della deportazione nei campi di concentramento tedeschi di Orlando Lucchi, recentemente mancato, la relazione sulla battaglia per la liberazione di Riva negli ultimi giorni dell'aprile '45 stesa da Luciano Baroni e controfirmata dal comandante partigiano Dante Dassati". Il Liceo Classico oggi Nell’Annuario del Liceo è innanzitutto riportato un completo P.E.I. (Progetto Educativo di Istituto) per gli anni scolastici dal 1995/96 al 1997/1998 comprendente: una Carta d'identità dell'Istituto con indicati principi costitutivi, finalità educative, finalità formative, finalità didattiche, finalità orientative, finalità civiche-culturali; indirizzi e loro specificità; strutture e risorse dell'Istituto con indicazioni sull'organizzazione della didattica ed attività extracurriculari, interdisciplinarietà, clima e strategie didattiche, gestione supplenze, ora di religione e opzioni diverse, permessi uscita/entrata, attività sportiva; strumenti operativi quali la programmazione, il controllo, la figura del coordinatore, le valutazioni-verifiche, i corsi I.D.E.I., gli scambi culturali - viaggi d'istruzione - visite guidate, il collegamento con la scuola media inferiore e l'attenzione alle prime, il progetto Daedalus, l'assistenza economica; infine alcuni chiarimenti sugli organi collegiali, i rapporti scuola-famiglia, l'assemblea studentesca d'istituto, le assemblee d'istituto dei genitori, il personale A.T.A.. Il P.E.I. chiarisce che l'indirizzo classico "si propone di 'realizzare una sintesi fra visione critica del presente e memoria storica', nonché di promuovere 'il confronto tra i metodi d'analisi delle scienze storiche e quelli delle scienze matematiche e naturali'. La struttura portante di questo indirizzo è data dallo studio articolato e ragionato delle lingue e delle letterature latina e greca; lo scopo è fornire elementi conoscitivi sulla civiltà classica, base su cui si sono sviluppate nel corso del tempo tutte le teorie filosofiche e le acquisizioni scientifiche dell'Occidente. Tale scuola, con l'apporto e l'approfondimento delle altre materie segnate nel piano di studi, favorisce una formazione capace di dare allo studente possibilità di lettura e di comprensione dalla realtà culturale e sociale nella sua evoluzione attraverso le epoche storiche. Nell'anno scolastico 1992/93 il Collegio dei Docenti, riprendendo l'esperienza già fatta nei primi anni Ottanta, ha valutato la proposta di proseguimento dello studio della lingua e letteratura straniera (tedesco e inglese) nel triennio del Liceo Classico. L'iniziativa si fonda innanzitutto sulla considerazione generalmente rilevata da genitori, alunni ed insegnanti di quanto sia improduttivo interrompere uno studio che ha già prodotto l'acquisizione da parte degli alunni di conoscenze di base di almeno una lingua straniera che oggi si rivela utile non solo per la prosecuzione degli studi universitari di qualsiasi indirizzo, ma anche per il necessario completamento della preparazione culturale che ogni giovane deve avere per un più armonico inserimento nella società attuale. E' stato rilevato anche quanto lo studio approfondito di una lingua straniera moderna, condotto in concomitanza allo studio di due lingue classiche, sia utile ai fini di una formazione linguistica e culturale più completa. Pertanto, dal Ministero della Pubblica Istruzione è stata autorizzata la sperimentazione parziale di Lingua e Civiltà Straniera (tedesco e inglese) nelle classi I, II e III del Liceo Classico con l'aggiunta di 3 ore settimanali di lezione in I e II e di 2 ore in III. Il Corso sperimentale vuole raggiungere i seguenti obiettivi fondamentali: primo, l'approfondimento delle conoscenze linguistiche e delle reali capacità espressive e, secondo, l'ampliamento ed arricchimento delle conoscenze acquisite nello studio di altre materie, attraverso lo svolgimento di argomenti letterari, storici e filosofici propri della civiltà e delle culture tedesca e inglese. Un'altra innovazione a proposito di Matematica e Informatica nelle classi IV e V Ginnasio con l'aggiunta di 2 ore settimanali di insegnamento. Il programma di Matematica sperimentale della IV ginnasio è stato pensato in piena continuità con quello della scuola media approfondendo e completando quegli argomenti appresi in maniera intuitiva ed in parte meccanica tipica dell'età preadolescenziale. Inoltre l'attività di laboratorio di Informatica è stata finalizzata a fornire specifiche competenze tecniche ed a sviluppare la capacità di utilizzare l'elaboratore per la risoluzione di problemi fra i vari argomenti trattati nelle aree geometriche ed algebriche. In V ginnasio si vuole sviluppare l'intuizione geometrica nel piano, individuare proprietà invarianti per trasformazioni semplici, costruire relazioni e corrispondenze, acquisire capacità di deduzione e pratica dei problemi induttivi, utilizzare consapevolmente tecniche e strumenti di calcolo, comprendere la necessaria funzione di una esposizione rigorosa dal punto di vista logico e linguistico. Per fare questo è stato utilizzato il programma "Cartesio", un pacchetto applicativo atto a mostrare ed operare le isometrie con il computer. Poi viene anche messa in evidenza l'importanza di conoscere i docenti che si sono succeduti nell'insegnamento presso il Liceo "Maffei" lungo i suoi 70 anni di vita. Ne è riportato quindi l'elenco che raccoglie i dati relativi agli insegnanti di ruolo o ordinari di cattedra e non di ruolo ma incaricati o straordinari, trascurando i supplenti temporanei. Alcuni dati risultano interessanti: "scorrendo l'elenco dei docenti balzano all'occhio i nomi 'mitici' e indimenticabili di insegnanti rimasti indelebili per generazioni di alunni: valgano per tutti i proff. Giuseppina Santoni di storia e filosofia e Luigi Senzasono di latino e greco. Atipici alcuni casi, come quell'insegnante che ha ricoperto al “Maffei” due diverse cattedre, prima materie letterarie, poi storia e filosofia, la prof. Scalco Capursi. Oppure l'insegnante nato a Mittendorf in Austria: don Giovanni Parolari, nato in quel campo perché evidentemente la madre era sfollata in quella località durante la Grande Guerra. Interessanti i dati che si possono desumere dalle diverse provenienze regionali: tutte le regioni italiane sono state rappresentate, ed egregiamente, tranne le tre più piccole, Val d'Aosta, Umbria e Basilicata. Al primo posto come rappresentanza la regione Trentino Alto Adige, con 75 docenti sul totale di 193, pari al 38,8 per cento, subito seguita dalla Lombardia, con 22 docenti pari all'11,4 per cento. Molto distanziate tutte le altre regioni d'Italia, a cominciare dalla Sicilia con 11 docenti pari al 5,7 per cento, Veneto ed Emilia Romagna con 10 docenti ciascuna, pari al 5,2 per cento. Una nota sorprendente riguarda il cambio degli insegnanti e quindi la residenzialità: sui 193 docenti del passato, ben 92 (e quindi il 47,66%) si sono fermati al “Maffei” solo per un anno, emigrando poi altrove, in altri licei o altre scuole. L'insegnante che ha avuto cattedra ininterrottamente al Liceo per il maggiore numero di anni è la prof.ssa Santoni, ben trentuno". Inoltre gli Annuari, preziosi per conoscere più da vicino il "Maffei", descrivono ampiamente varie altre attività che arricchiscono l'attività didattica quotidiana: il Servizio di Biblioteca (la Biblioteca è dotata di alcune migliaia di volumi, classificati secondo il sistema decimale Dewey, con annessa una sala di lettura per favorire la consultazione da parte degli studenti), le attività parascolastiche, le presenze di esterni a scuola, gli scambi culturali tra il "Maffei" di Riva del Garda con l’ "Altes Kurfurstliches Gymnasium" e il "Goethe Gymnasium" della città gemellata di Bensheim, i viaggi di istruzione a Londra e a Parigi, il problema dell'handicap, il piano Daedalus con l'obiettivo di raccordare maggiormente il sistema scolasticoformativo con il mondo produttivo ed orientare le scelte future dei maturandi, le visite alle Facoltà dell’Università di Trento, le numerose attività sportive, i rapporti tra genitori e studenti con l'attenta analisi del Corso di formazione dei genitori. E dopo i complimenti per i buoni risultati ottenuti agli esami di maturità, dove tutti i candidati sono stati dichiarati maturi, qualche considerazione sul numero degli studenti nell'anno scolastico 1997/98: gli iscritti ai vari indirizzi e corsi liceali sono risultati 614, di cui 212 maschi e 402 femmine, il 34,5 % di fronte al 65,5 %, quindi con un rapporto di 1 : 2. Il "tetto" dei seicento studenti è stato così sfondato per la prima volta, raggiungendo un record nella storia della scuola: l'anno scolastico precedente aveva visto 565 iscrizioni. L'indirizzo classico ha totalizzato 98 iscritti (22 maschi e 76 femmine), l'indirizzo scientifico, quello più gettonato, 303 (177 maschi e 126 femmine, con un rapporto quindi rovesciato), l'indirizzo linguistico 127 (9 maschi e 118 femmine), quello pedagogico 86 (4 maschi e 82 femmine). Per concludere, un cenno dall’Annuario 1996/97 sull’Intitolazione dell’Aula Magna a “Falcone e Borsellino”. La scuola ha tra i suoi principi fondamentali quello della formazione dei cittadini attraverso il libero confronto delle idee, la partecipazione responsabile alle scelte collettive, la solidarietà sociale. Tale compito trova indicazioni metodologiche in tutto il complesso delle attività scolastiche, rientrando nella progettazione educativa, ma si evidenzia simbolicamente nei nomi che vengono proposti per denominare l'Aula Magna dell'Istituto, perno centrale della vita collettiva, “Falcone e Borsellino”. Lo Stato inteso non come sovrastruttura politica o Leviatano assolutista ma come ordine democratico cui tutti i cittadini devono concorrere è messo a dura prova da uno dei fenomeni più gravi degli anni '90 di criminalità diffusa e organizzata in potenti strutture malavitose come la mafia: organismo che interessa il territorio nazionale ma che ha solidi legami internazionali sconfinando nel fenomeno dei poteri occulti. Proprio la mafia a partire dal 1982, con l' assassinio del parlamentare comunista Pio la Torre, e in seguito del presidente della Sicilia Pier Santi Mattarella, il prefetto antimafia Carlo Alberto dalla Chiesa e il giudice Rosario Livatino, iniziava l'attacco ai vertici delle istituzioni in quanto tali, assunti come simbolo dell'ordine democratico. Ma è con il duplice efferato attentato del 1992 ai magistrati siciliani Falcone e Borsellino che l'attacco alle istituzioni raggiunge l'apice e anche il punto di svolta, da cui la coscienza civile viene risvegliata in modo anche brutale ma radicale. Giovanni Falcone, già distintosi in una serie di incarichi nella lotta senza quartiere alla mafia e alle infiltrazioni nei pubblici poteri, il 27 febbraio 1991 viene chiamato alla Direzione generale degli affari penali del Ministero di Grazia e Giustizia. In quella sede il suo ruolo fu di grande coraggio, passione e competenza: giova ricordare il disegno di legge 1° marzo 1991, per correggere l'interpretazione della Cassazione di scarcerare i pericolosi capimafia. Il contributo di Falcone va inteso soprattutto nel sistema di lotta, innovativo nella risposta alla mafia fino ad allora basata solo su leggi repressive, non anche di controllo, verifica e attacco alle radici del fenomeno intrecciato con la politica. Cosa Nostra non è un'invenzione o un sistema di interessi privatistici, è un moderno potere criminale, capace di contendere allo Stato il monopolio della coercizione: per disarticolarla urgono forme di lotta adeguate ai tempi per incidere sulla collusione con la politica. Il contributo dato da Falcone alla conoscenza di questi intrecci è stato determinante, ancora da quando si trovava a Palermo come procuratore aggiunto presso la procura della Repubblica. "Cosa Nostra non è un fenomeno sociale, è una organizzazione formale, dotata di regole e di capi, di un esercito armato e di potenti circuiti finanziari. La lotta contro Cosa Nostra non può essere costituita solo da un mutamento di regole e di comportamenti; deve essere concretamente finalizzata alla distruzione di questa specifica organizzazione che tanto negativamente ha pesato in molti momenti della vita della Repubblica..." dichiara la Commissione parlamentare antimafia riguardo all'azione del magistrato. Paolo Borsellino, uno dei giudici del pool antimafia, credeva molto nel ruolo decisivo dei pentiti, per disarticolare il potere organizzativo locale e soprattutto il ruolo internazionale che la mafia ha cominciato ad avere. Egli è convinto che il cambiamento della mafia negli anni '60 è il suo trasformarsi in mafia dei suoli urbani, negli anni '90 la sua estensione nazionale ed internazionale in collusione con i poteri occulti. Dopo la morte del collega e amico Falcone, Borsellino viveva braccato, convinto che si stava avvicinando un pericolo imminente e reale. Passò quei 54 giorni ad ascoltare pentiti in Italia e all'estero, divenendo il punto di riferimento dei pentiti che avevano creduto in Falcone e ora credevano in lui, uomo di punta della lotta alla mafia. Il 23 maggio 1992 Giovanni Falcone è assassinato a Capaci; di ritorno da Roma 600 chili di tritolo aprono sull'autostrada Palermo-Punta Raisi un girone infernale dove periscono con il magistrato la moglie e tre agenti. Il 19 luglio 1992 Paolo Borsellino è assassinato in via D'Amelio a Palermo; di ritorno da una visita alla madre un'autobomba scuote le fondamenta degli edifici limitrofi, massacrando con il magistrato cinque agenti di scorta. Oggi è avviato il processo di distanziamento della politica dalla mafia: il tragico spartiacque è costituito dalle due stragi, che per la popolarità dei due protagonisti hanno fatto scattare immediatamente nella pubblica opinione un senso di ribellione in tutto il Paese. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono stati i delegati delle istituzioni e della società civile nella lotta contro la mafia e per affermare i principi di giustizia, una lotta che richiede un impegno collettivo e costante per risultare vincente. (Ordine del giorno approvato all'unanimità dal Collegio Docenti del Liceo "Maffei" e quindi fatto proprio dal Consiglio d'Istituto che già l'aveva proposto). Iscritti e respinti dell'Istituto2 I seguenti sono i dati statistici che riguardano gli iscritti e i respinti alle varie classi dell’Istituto Magistrale (tabella 1 e 2), del Liceo Scientifico (tabella 3 e 4), del 2 I dati presentati sono il risultato di una ricerca di Liliana Armocida pubblicata nel 2000 sul sito Internet del Servizio Istruzione della Provincia. Legenda: m1 = totale iscritti maschi in prima f1 = totale iscritti femmine in prima rm1 = totale respinti maschi in prima rf1 = totale respinte femmine in prima Liceo Classico (tabella 5 e 6), del Liceo Linguistico (tabella 7 e 8) dall'anno scolastico 1996/97 al 1998/99, distinguendo tra maschi e femmine. Tabella 1 Anno Sezione M1 F1 M2 F2 M3 F3 M4 F4 1996-97 A 2 27 0 0 0 0 0 0 1996-97 B 1 21 0 0 0 0 0 0 1997-98 A 0 27 1 20 0 0 0 0 1997-98 B 2 18 1 17 0 0 0 0 1998-99 A 2 13 0 25 1 17 0 0 1998-99 B 1 14 1 18 0 19 0 0 Tabella 2 Anno Sezione Rm1 Rf1 Rm2 Rf2 Rm3 Rf3 Rm4 Rf4 1996-97 A 0 6 0 0 0 0 0 0 1996-97 B 0 4 0 0 0 0 0 0 1997-98 A 0 3 0 4 0 0 0 0 1997-98 B 1 1 1 1 0 0 0 0 1998-99 A 2 0 0 2 0 3 0 0 1998-99 B 0 0 0 0 0 0 0 0 Tabella 3 Anno Sezione M1 F1 M2 F2 M3 F3 M4 F4 1996-97 A 9 13 16 4 14 12 15 11 1996-97 B 13 15 15 15 18 9 14 11 1996-97 C 16 4 10 7 0 0 0 0 1997-98 A 10 13 10 11 16 5 15 11 1997-98 B 13 12 13 17 12 14 14 7 1997-98 C 16 5 13 4 11 7 0 0 1998-99 A 9 13 9 13 6 13 14 5 1998-99 B 14 12 12 10 10 15 10 14 1998-99 C 10 13 5 16 4 12 12 6 Tabella 4 Anno Sezione Rm1 Rf1 Rm2 Rf2 Rm3 Rf3 Rm4 Rf4 1996-97 A 2 1 3 0 0 0 2 1 1996-97 B 2 0 3 0 4 2 0 0 1996-97 C 3 0 0 0 0 0 0 0 1997-98 A 2 0 4 0 2 0 0 0 1997-98 B 3 1 4 0 3 0 1 0 1997-98 C 2 0 1 0 0 1 0 0 1998-99 A 0 0 1 0 0 0 0 0 1998-99 B 0 0 0 0 0 2 2 0 1998-99 C 0 0 1 0 2 0 1 0 Tabella 5 Anno Sezione M1 F1 M2 F2 M3 F3 M4 F4 1996-97 A 1 15 7 19 4 9 3 19 1997-98 A 9 19 0 14 5 17 6 7 1998-99 Unica 4 12 8 17 0 13 4 16 Anno 1996-97 1997-98 1998-99 Anno 1996-97 1996-97 1997-98 1997-98 1998-99 Anno 1996-97 1996-97 1997-98 1997-98 1998-99 Tabella 6 Sezione A A Unica Tabella 7 Sezione A B A B A Tabella 8 Sezione A B A B A Rm1 1 2 3 Rf1 2 1 1 Rm2 1 0 0 Rf2 1 1 0 Rm3 0 1 0 Rf3 1 1 0 Rm4 1 1 0 Rf4 0 0 0 M1 2 0 0 1 6 F1 22 0 21 17 20 M2 3 0 1 0 0 F2 15 18 23 0 28 M3 1 0 2 1 1 F3 16 0 15 15 19 M4 6 0 0 0 0 F4 17 0 19 0 32 Rm1 1 0 0 0 0 Rf1 0 0 1 2 1 Rm2 0 0 0 0 0 Rf2 0 2 0 0 1 Rm3 1 0 0 0 0 Rf3 1 0 1 2 2 Rm4 0 0 0 0 0 Rf4 1 0 1 0 3 Intervista ad Antonio Di Paolo, l'attuale dirigente, riguardo l'anno scolastico in corso3 1.Nel Suo Istituto sono state utilizzate le possibilità offerte dalla nuova normativa sull'Autonomia per modificare programmi o piani di studio? Si sta studiando la possibilità di modificare i programmi e i piani di studio. Per il prossimo anno scolastico si opererà una sperimentazione di bilinguismo, soprattutto nello Scientifico e probabilmente anche nel Classico. 2.Avete Progetti (stage, inserimenti mirati, ecc.) che prevedono un contatto con il mondo del lavoro mediato dalla scuola? Per quanto riguarda i progetti noi abbiamo degli stages durante i mesi estivi più che presso aziende presso strutture provinciali o comunali, presso la Biblioteca Comunale, presso Scuole materne (abbiamo anche l'indirizzo Socio-psicopedagogico). Abbiamo anche degli stages presso degli studi di professionisti oltre che presso l'Azienda Autonoma per il turismo. Gli studenti che intendono effettuare un'esperienza formativa nel periodo luglio-agosto presso vari enti pubblici e aziende private hanno la possibilità di fare l'esperienza assistiti dal docente referente e dai tutors aziendali. Per i 28 giorni previsti dalla convenzione gli studenti seguono da vicino le attività delle varie imprese, muniti di regolare libretto di lavoro, che dà la possibilità di accedere al credito formativo, e possono mettere alla prova le conoscenze teoriche acquisite a scuola, verificare le proprie attitudini, acquisire mediante una reale esperienza di lavoro nuove conoscenze teorico-pratiche in funzione di una vera e propria "mappa delle opportunità" dello studente. 3.La scuola dispone di uno psicologo a disposizione di ragazzi e insegnanti? 3 Intervista del marzo 2001. Abbiamo delle figure professionali di psicologo nell'ambito della scuola, in quanto abbiamo un indirizzo specifico. E questi esperti sono a disposizione dei ragazzi e delle famiglie per un'eventuale consulenza. Abbiamo anche istituito un servizio telefonico specifico per dare la possibilità della riservatezza sia agli studenti che ai docenti e alle famiglie. 4.Nell'Istituto c'è un insegnante referente per l'informatica? E avete dei progetti particolari per l'utilizzo dell'informatica nella didattica? La Sua scuola ha allestito un sito web? Ci sono più di un referente per l'informatica, che ormai viene utilizzata normalmente nella didattica. Qualche insegnante sta ipotizzando anche l'utilizzo dei computer per la didattica del latino. Abbiamo un vecchio sito web, ma le classi del Ginnasio, ad esempio, hanno preparato una loro pagina nuova. Deve essere pertanto approntato un nuovo sito web della scuola. Nell'ambito della sperimentazione, ormai diffusa in Italia, della Ricerca Metodologico-Disciplinare, il Liceo "Maffei" propone annualmente un Progetto di Sperimentazione didattica di costruzione di ipertesti e presentazioni multimediali con le seguenti finalità: elaborare una serie di percorsi finalizzati ad una prospettiva interdisciplinare (coinvolgimento di più discipline attorno ad un unico progetto) e transdisciplinare attraverso il potenziamento delle abilità di base (lettura e comprensione, scrittura, ma anche la capacità di sintesi e di costruzione di mappa, schemi e riassunti; si affina lo spirito critico; ci si abitua a mettere in connessione più aspetti avvicinandosi alla complessità dei fenomeni culturali); condurre gli studenti ad operazioni di 'distillazione' delle discipline ed accrescerne le capacità di sintesi; far acquisire gli strumenti per comprendere le strutture portanti di un ipertesto; abituare gli studenti alla logica multimediale; guidare gli studenti alla realizzazione pratica di un ipertesto; sviluppare negli studenti competenze nell'ambito della costruzione dei percorsi e dell'esposizione degli stessi. La produzione di ipertesti ha riguardato varie discipline: scienze, fisica, italiano, latino, storia dell'arte, storia, psicologia. Si è lavorato utilizzando il programma Toolbook della Asymetrix, versione 3.0 e 5.0, il programma Front Page (per la partecipazione al concorso indetto dalla Microsoft e dal Ministero della Pubblica Istruzione e per la costruzione di pagine web) e con Power Point. La produzione multimediale del Liceo "Maffei" ha certamente contribuito ad elevare il livello di offerta formativa del nostro Istituto. Aver offerto anche la possibilità di acquisire competenze informatico-multimediali trasversali alle discipline ci sembra che abbia portato il "Maffei" a porsi tra le scuolepolo in questo settore. Il progetto prevede il coinvolgimento di un discreto numero di alunni che mostrino particolari interessi verso la multimedialità al fine di affrontare le discipline in modo differenziato e originale. Dopo un breve momento di alfabetizzazione multimediale si passa alla fase operativa e alla realizzazione informatica dei materiali: costruzione informatica di schede, acquisizione e modifica delle immagini, scelta e inserimento musiche, attivazione di links. Il progetto appare particolarmente importante viste le indicazioni per il colloquio del Nuovo Esame di Stato ("Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, scelti dal candidato, anche con l'ausilio di strumenti multimediali"). 5.In questo 2001, anno delle lingue, avete dei Progetti particolari riguardo le lingue straniere, ad esempio scambi linguistici con l'estero, vacanze-studio? Avete lettori di madrelingua? Gli obiettivi della formazione liceale ruotano attorno ad un asse storico-diacronico che fornisce gli elementi più significativi dello sviluppo della civiltà europea. Di conseguenza tutti gli insegnamenti delle materie umanistiche sono caratterizzati da una particolare attenzione alla specificità e nel contempo all'interconnessione di ogni cultura rispetto alle altre. In tale contesto lo studio delle lingue straniere permette un contatto diretto con le culture di altri paesi europei, non solo dal punto di vista letterario, ma anche da quello sociale ed umano. Sono già in atto gemellaggi con città europee in paesi di cui si studia la lingua e la cultura, come quello con Berlino e con Bensheim, al fine di promuovere scambi culturali di classi e di gruppi di studenti, che a tutt'oggi rappresentano il modo più proficuo ed economicamente più vantaggioso per soggiornare all'estero per brevi periodi. Si prevedono gemellaggi con paesi di lingua inglese e francese. Abbiamo progetti di vacanze studio. Nell'ambito della scuola abbiamo lettori di madrelingua per le tre lingue straniere: francese, tedesco, inglese. Abbiamo un indirizzo specifico, che è appunto quello Linguistico: per le classi di questo Triennio le mete sono scelte nei paesi di cui si studia la lingua, Gran Bretagna, Germania e Francia. I docenti di lingua straniera nei percorsi formativi fanno riferimento alla indicazioni del "Progetto Lingue 2000" del Ministero della Pubblica Istruzione, volto a favorire il raggiungimento da parte degli studenti dei livelli di competenza linguistica evidenziati nel "quadro comune europeo di riferimento" a cura del Consiglio d'Europa. Tale documento si propone di definire un "linguaggio comune" al fine di rendere comparabili e trasparenti i percorsi, le tappe di apprendimento e i livelli di competenza raggiunti nelle lingue europee. La nostra scuola, oltre alla valutazione interna prevista dal sistema scolastico, vuole offrire agli studenti, compatibilmente con gli obiettivi curriculari propri, la possibilità di conseguire una certificazione con validità internazionale in una o più lingue straniere presso enti certificatori esterni ufficialmente riconosciuti a livello internazionale. Tra i vari enti sono stati scelti Alliance Francaise, Ucles, Goethe Institut per le rispettive lingue, che potranno certificare quanto appreso nel corso degli studi con attestati che saranno utilizzabili ai fini del credito scolastico, nel mondo del lavoro, nel proseguimento degli studi. Le certificazioni fanno riferimento alla scala di competenze linguistiche del Consiglio d'Europa ed andranno a verificare l'acquisizione dell'abilità di comprensione di un testo scritto, di comprensione di messaggi orali, l'abilità di comunicare nella lingua orale e nella lingua scritta. Si auspica che tale iniziativa contribuisca ad accrescere la motivazione e a migliorare l'efficacia dei processi di apprendimento delle lingue straniere. Il superamento positivo degli esami comporta la possibilità di fuire di un contributo provinciale che copre la quota di iscrizione all'esame. 6.Conoscete la percentuale dei vostri alunni che si iscrivono all'Università? Per quanto attiene la percentuale degli alunni che si iscrivono all'Università, direi che siamo intorno all'80% - 90%. 7.Potrebbe commentare la peculiarità del Suo Istituto e illustrare la nota stesura di Annuari all'interno della Sua scuola? Per quanto riguarda il Liceo Classico, il nostro non è assolutamente quello tradizionale, in quanto anche nell'indirizzo classico si è inserito lo studio dell'informatica, che fra il resto, sta diventando trasversale a tutte le discipline. Per quanto riguarda la lingua straniera il nostro Classico prosegue lo studio della lingua straniera fino all'ultimo anno ormai da antica data e si sta cercando di inserire il bilinguismo per il classico con una sperimentazione per i primi due anni. Poi si sta pensando di stilare dei curriculi diversi anche per il triennio. Inoltre abbiamo introdotto lo studio della storia dell'arte al Ginnasio, in modo da legare lo studio della storia dell'arte antica allo studio della storia antica (questo è un elemento di novità a partire da questo anno scolastico). Poi stiamo cercando di elaborare nuovi curricoli scolastici sulla base dei curricoli di base che ci saranno permessi poi dal Ministero; ma fin quando il Ministero non ci darà i curriculi di base obbligatori non potremo operare, sarebbero solo delle sperimentazioni. Allora, un cenno al "Progetto Annuario". L'Annuario per il Liceo "Maffei" (giunto quest'anno all'VIII numero) è un momento importante di autoanalisi formativa e di autoriflessione didattica, oltreché di conoscenza sull'esterno. La carta d'identità dell'Istituto, l'Annuario, rappresenta una tappa/sezione nel processo di crescita e sviluppo: una volta all'anno vale la pena di fermarsi, tirare le somme di quanto conseguito e misurarsi con la realtà attuale, programmando le successive evoluzioni su base sperimentale. Tre sono gli obiettivi: Obiettivo di rappresentanza della realtà scolastica, ma anche sociale ed ambientale in cui si muove la scuola. Si tratta del necessario rispecchiamento della realtà scolastica in uno strumento agile e leggibile, per ritrarre la fisionomia della scuola: le esperienze didattiche, la partecipazione di studenti a iniziative o concorsi internazionali, i soggiorni all'estero, le attività sportive, i recuperi, le assemblee e iniziative dei genitori, i piani del benessere e del teatro, l'attività di orientamneto, i viaggi di istruzione. In questo senso l'Annuario servirà anche come memoria per gli alunni e utile strumento per l'attività scolastica, senza scomodare l'adagio historia magistra vitae. Obiettivo di ripensamento dell'attività scolastica, sia curriculare che extracurriculare, indispensabile in un mondo in rapida trasformazione e in costante specializzazione. Ciò che era valido fino ieri comincia oggi a vacillare o dare segni di obsolescenza, se non fondato crirticamente. In questo senso l'Annuario diviene testimone dell'attività scientifica dei docenti, che si evolve secondo i tempi e le necessità nel continuo aggiornamento e confronto. Obiettivo di trascinamento dei progetti educativi. Non è indifferente alla crescita culturale poter disporre di uno strumento di memoria-verifica, nella scia del Pei e della Carta, perché induce a programmare le attività in modo consapevole e affrontare i nuovi scenari che il futuro prospetta in modo sempre più dinamico. In questo senso l'Annuario diviene un vero e proprio laboratorio di idee a vasto raggio. L'ISTITUTO FLORIANI" DI ISTRUZIONE SUPERIORE "GIACOMO L'Istituto Tecnico a Riva del Garda sorge nel 1967 come sezione staccata dell'Istituto Tecnico "Gregorio Fontana" di Rovereto. All'inizio ad occupare l'edificio di Viale Prati è una prima classe del corso commerciale, seguita l'anno successivo dal corso per geometri. La scuola diventa autonoma nel 1974/75 e nel 1976 si trasferisce nella sede attuale di Viale dei Tigli. L'Istituto nel 1986 è titolato al noto poeta dialettale rivano "Giacomo Floriani" e l'anno successivo l'aula di disegno è dedicata a Riccardo Maroni, ingegnere, scrittore e grande amico dello stesso Floriani. L'attuale preside è il prof. Lino Riccadonna; prima di lui hanno retto la presidenza i professori Carlo Menotti, Alberto Tartamella, Enrico Collini, Gianfranco Prati e Giuseppe Mungo. Nell'arco di vent'anni in questa scuola hanno ottenuto il diploma circa duemila alunni, fra ragionieri e geometri. Oggi parte integrante del "Floriani" è anche il Biennio I.T.I. (sei classi del Biennio dell'ex I.T.I."Marconi"). Dopo aver descritto l'offerta del "Floriani", accennato a Modularità, Daedalus, attività per imparare senza frontiere, ai Corsi del "Floriani", all'indagine relativa ai diplomati presso l'Istituto dall'anno scolastico 1981/82 al 1995/96, riporterò alcuni dati statistici sugli iscritti e i respinti dall'anno scolastico 1996/97 in poi al "Maffei". Per concludere, l'intervista all'attuale dirigente scolastico, il prof. Lino Riccadonna, sull'anno 2000/2001 in corso. Attualmente l'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Giacomo Floriani" è frequentato da 544 studenti. Frequentano la classe prima dell'Istituto Tecnico per Geometri 27 maschi e 7 femmine, la seconda 21 maschi e 3 femmine, la terza 19 maschi e 6 femmine, la quarta 16 maschi e 3 femmine, la quinta 27 maschi e 9 femmine. Dell'Istituto Tecnico Commerciale frequentano la classe prima 31 maschi e 46 femmine, la seconda 25 maschi e 26 femmine, la terza 19 maschi e 42 femmine, la quarta 29 maschi e 27 femmine, la quinta 8 maschi e 23 femmine. Per quanto riguarda l'Istituto Tecnico Industriale "Marconi" frequentano la classe prima 59 maschi e 2 femmine, la seconda 67 maschi e 2 femmine. Inoltre, per quanto riguarda l'Istituto Tecnico per Geometri, il "Floriani" offre anche un Corso Serale frequentato da 62 studenti: in terza da 9 maschi e 10 femmine, in quarta da 14 maschi e 11 femmine, in quinta da 10 maschi e 8 femmine. L'offerta del "Floriani" Nel libretto di presentazione si legge che l'ITC&G "G. Floriani", che opera per la formazione di Ragionieri e di Geometri, ha sempre cercato di muoversi in sintonia con i bisogni formativi degli alunni e con le esigenze del mondo produttivo: curando l'aggiornamento dei metodi, delle conoscenze e degli strumenti didattici; realizzando insegnamenti, corsi sperimentali, progetti; proponendo, con i corsi serali, occasioni e stimoli per la ripresa degli studi e per un migliore inserimento nel mondo del lavoro (educazione permanente); svolgendo esperienze di "scuola aperta" al pomeriggio, per l'utilizzo di laboratori e spazi nell'ambito dei progetti; si può tra l'altro anche accedere ad Internet. Oggi il "Floriani" offre sicurezza, affidabilità e qualità. Per quanto riguarda la sicurezza, la Commissione Orientamento dell'Istituto scrive che i motivi per i quali nell'ultimo anno si è evidenziata una tendenza all'incremento delle iscrizioni sono da ricercare nel fatto che la scuola e il suo personale hanno dimostrato professionalità rispondendo ai bisogni dei propri studenti. Le lezioni sono tenute da docenti capaci di trasmettere interesse e desiderio di apprendere e con le più moderne tecnologie e metodologie. L'incremento delle iscrizioni rivela anche la fiducia dei genitori a cui il "Floriani" garantisce, fra il resto, la valutazione comunicata ogni due mesi e il curriculum per ciascun alunno che documenta il percorso di apprendimento come si è venuto delineando nel corso della Secondaria. Per quanto riguarda l'affidabilità, i docenti dell'Istituto si prendono cura dei loro alunni garantendo studio guidato, sportello recupero/eccellenza, servizio di orientamento-riorientamento, consulenza psico-pedagogica, rapporti con il territorio e il mondo del lavoro. Per quanto riguarda la qualità, il "Floriani" per assicurare il servizio migliore mette a disposizione dei propri alunni: laboratori di informatica e multimediali, laboratorio linguistico, di fisica, di chimica, di scienze, aula di disegno e laboratorio di tecnologia, laboratorio per le rilevazioni topografiche, per le riproduzioni eliografiche, biblioteca ed emeroteca, materiale didattico di produzione interna, videoteca, palestra per attività fisico-motorie e sportiva (è inoltre possibile fare attività pomeridiana in più campi: pallavolo, basket, pallamano, calcetto, badminton, atletica leggera). Modularità; “Daedalus”; attività per imparare senza frontiere Il "Floriani" offre corsi di studio vivaci e coinvolgenti. L'insegnamento per moduli, unità di apprendimento strutturate partendo dai livelli dei singoli alunni, agevola la comprensione dei contenuti che la scuola deve insegnare. L'Istituto si pone in questo settore all'avanguardia: tre gruppi di lavoro permanenti, a cui aderiscono docenti di numerose scuole del Trentino, producono materiali di lavoro gratuito per gli alunni. Questo è possibile grazie ad una ricerca assistita dall'IPRASE del Trentino, dall'IRRSAE Emilia Romagna e dall'Università di Venezia, dal Ministero Pubblica Istruzione. Particolare esempio di attività modulare applicata sono le Aree di Progetto. Per quanto riguarda il "Daedalus", alla pagina "Competenze e comportamenti per il lavoro che cambia", si scrive che il "Floriani" è stato un Istituto pioniere nell'adesione al Progetto proposto dalla Provincia Autonoma di Trento. E' questo un percorso di preparazione/educazione alla scelta del lavoro o al proseguimento degli studi. Promuove lo sviluppo della dimensione personale per la costruzione di un percorso individualizzato di scelta, attraverso conferenze, relazioni, dibattiti con esperti universitari e del mondo del lavoro; permette di effettuare esperienze di socializzazione al lavoro, con l'attivazione di momenti in azienda, stage estivi, della durata di tre mesi a partire dal quarto anno del corso di studi. Dal 1993, il Progetto è diventato una variabile per il lavoro e ne costituisce una delle opportunità. Il "Floriani" si apre poi a numerose esperienze e alla conoscenza di altre realtà italiane ed europee. Il contenuto dei programmi di tutte le discipline, l'insegnamento delle lingue, l'uso di Internet come strumento didattico, sono a "respiro europeo": il lavoro nelle classi, gli scambi culturali, i viaggi di istruzione - si legge, sempre nel libretto di presentazione - sono finalizzati ad aprire la mente dei ragazzi, ad abituarli al riconoscimento delle diversità e alla valorizzazione della relazione con l'altro senza barriere socio-affettive e culturali. Inoltre il "Floriani" è impegnato da moltissimi anni, fin dall'attivazione del Piano Nazionale Informatica, nel settore della multimedialità. Grazie ai suoi laboratori, all'avanguardia, ha potuto tenersi sempre aggiornato e permettere a docenti e studenti di qualificarsi nell'utilizzo delle più moderne tecnologie. Navigare in Internet, per legarsi al mondo, costruire ipertesti, per sviluppare apprendimenti modulari a rete, sono stati gli impegni di questi ultimi anni, che hanno permesso all'Istituto di partecipare al concorso Microsoft, al GiobOrienta, presentando i propri prodotti, ma anche di attivare rapporti di collaborazione con banche e aziende. I Corsi del "Floriani" Al "Floriani" sono presenti: la Ragioneria con Corso ordinario, Piano nazionale Informatica, Corso sperimentale Progetto Brocca - Indirizzo Economico. I Geometri con Corso ordinario, Piano nazionale Informatica, Corso sperimentale Progetto Brocca - Indirizzo Costruzioni. Notare che la sperimentazione, inserita nel piano provinciale, è stata annullata in seguito alla mancata autorizzazione del M.P.I.. Il Biennio Unico di Orientamento Liceo Tecnico Inoltre i nuovi Corsi serali per ragionieri e geometri del Progetto Sirio che, sperimentale su 25 ore settimanali, strutturato su misura di corsisti e corsiste, valorizza attraverso il riconoscimento di Crediti formali e non formali, il vissuto scolastico e lavorativo personale. Appena attivato è stato subito un boom: 40 iscritti su due corsi Ragionieri e Geometri. Aperto a lavoratori e disoccupati, permette di ottenere con un percorso personalizzato quel titolo di studio che proprio serve per migliorare se stessi, la propria cultura, il proprio lavoro. Ancora novità: corsi intensivi, Sirio breve e quant'altro l'autonomia scolastica e la qualificazione del personale dell'Istituto sarà in grado di offrire. Sempre e comunque all'avanguardia utilizzando tecniche didattiche e formative di lunga e consolidata esperienza: dalla Didattica breve, di cui l'Istituto è una delle scuole pilota, alla modularità per valorizzare talenti-eccellenze o recuperare disagi scolastici. Indagine relativa ai diplomati presso l'Istituto dall'anno scolastico 1981/82 al 1995/96 L'Istituto "Floriani" ha anche svolto un'accurata indagine relativa agli esiti degli ex allievi - della quale riporto ora solo alcuni degli interessanti dati raccolti - con un totale di 738 questionari tabulati (546 ragionieri e 192 geometri). Di tutti i questionari inviati ne sono stati restituiti poco più del 50%; e, trattandosi di un invio postale (con lettera di ritorno preaffrancata), il risultato si può considerare soddisfacente. Il campione risulta pertanto ripartito fra un 27% di geometri e un 73% di ragionieri; in entrambi i casi il bacino di "raccolta" è tipicamente "gardesano", con significative provenienze da Comuni bresciani e veronesi (più di 90 le presenze nel campione); i principali Comuni trentini di residenza sono Riva del Garda (del 33% del totale dei ragionieri e del 31% dei geometri), Arco e Nago-Torbole (ben il 67%), Dro, la Valle di Ledro, Tenno; invece l'apporto di Comprensori diversi dal C9 è molto limitato. Una breve annotazione riguardo l'effetto "centralizzazione" di Riva del Garda assieme ad Arco e Nago-Torbole e i flussi per singolo Comune: possono suggerire adeguate "strategie di marketing" , anche in vista dell'autonomia degli Istituti. L'anno di nascita degli interpellati varia dal 1961 al 1977; gli anni di conseguimento del diploma dal 1982 al 1996. I percorsi sono ritardati (una o due ripetenze), mediamente, in più del 10% dei casi (il valore può essere considerato stabilizzato sul 20% circa). Poi un dato sul voto di diploma: la media delle votazioni ottenute per i ragionieri è di 45,50, per i geometri è di 43,75. Per quanto riguarda i ragionieri la prosecuzione ha una precisa linea di tendenza: la percentuale di chi va avanti è superiore negli anni '90 rispetto agli anni '80 e si attesta su un 50-55% circa; all'Università si iscrive fra l'80% e il 90% di chi continua gli studi. Per quanto riguarda i geometri i dati sono più discordanti, ma si hanno anche meno osservazioni: forse che si prosegue secondo le "annate", mentre andare all'Università è quasi una necessità, almeno negli anni '90? Il voto di diploma influisce minimamente sul proseguimento, anche se la linea di tendenza è più orientata verso voti medio-alti, non necessariamente altissimi. Ci sono però anche numerosi 36/60 che accedono all'Università: è una sorta di rivincita? Oltre le Facoltà preferite, ci sono molte altre scelte, alcune delle quali abbastanza singolari se rapportate alla tipologia di studi (ci sono ragionieri iscritti a Ingegneria (5), a Lettere (5), a Medicina e chirurgia, Psicologia, Scienze dell'educazione (6), Filosofia, accanto alle più tradizionali Economia internazionale (9) e Scienze politiche (5). Emerge (ed è poi confermato dalle professioni) un'interessante e inaspettata propensione per il terziario educativosociale. Più lineare la situazione dei geometri, ma comunque c'è un iscritto a Psicologia, due a Lettere, poi Matematica, Fisica, Giurisprudenza, Matematica, Scienze Agrarie, Economia e commercio. Sei complessivamente gli iscritti all'I.S.E.F.. L'esito è che il numero dei laureati è tendenzialmente basso; si spera in quelli che stanno ancora frequentando. Per quanto riguarda gli abbandoni ci sono situazioni abbastanza frequenti negli Atenei italiani e cioè si lascia con da 0 a 2 esami, ma anche fino a 7, in due anni, ma anche dopo 10-11 esami (ragionieri) in 3/4 anni o 9/10 esami (geometri) in 3/5 anni. Alla domanda "attualmente sei" così hanno risposto: lavoratore autonomo (75 ragionieri, pari al 14% e 40 geometri, pari al 21%), lavoratore dipendente occupato a tempo indeterminato (264 ragionieri, pari al 49% e 70 geometri, pari al 37%), lavoratore dipendente occupato a tempo determinato (58 ragionieri, pari al 11% e 18 geometri, pari al 10%), studente (78 ragionieri, pari al 15% e 37 geometri, pari al 20%). Così commentano i ricercatori dell'indagine: altissima la percentuale relativa al lavoro autonomo, in entrambi i casi. Al di là delle doverose verifiche da fare (dichiarazioni improprie) alcuni ragionieri gestiscono (forse non da soli) alberghi, altri sono commessi e, ma probabilmente nel negozio di famiglia, qualcuno esercita la libera professione di ragioniere commercialista e di tributarista, una persona ha una gelateria, un'altra un bar, uno è autista (in proprio), due sono amministratori; nel caso dei geometri, alcuni esercitano la professione dichiaratamente come autonomi o forse in Studi paterni, uno è assicuratore, uno è agente immobiliare e uno gestisce un distributore di benzina. Bassa com'era prevedibile la percentuale dei disoccupati e, soprattutto, degli inoccupati. Il 10% circa è occupato precariamente (anche dopo alcuni anni); forse si tratta di una scelta personale. Ci sono parecchie figure ricorrenti, con percorsi sequenziali (filiere) abbastanza simili. Netta la dominante dell'impiegato (più del 30% nei primi quattro lavori svolti), figura verso la quale i ragionieri tendono e che si può ragionevolmente ritenere quella più ambita, accanto al lavoro in banca che, se preso, viene difficilmente mollato. Altra figura rilevante numericamente è cameriere/cameriera con varie accezioni; anche qui la filiera conduce all'impiegato o all'impiegata oppure promuove la figura verso professionalità diverse del settore quali quella del cuoco, peraltro poco diffusa. Chi comincia come contabile o addetto contabile, tale rimane. Significativa la presenza di educatori e di insegnanti. Molti iniziano come commessi, rimanendo nel settore o facendo percorsi anche molto articolati per arrivare a fare l'impiegato. Gli operai, in maggioranza, vanno verso il lavoro impiegatizio. Chi approda all'Ente Pubblico non sempre si ferma. Qualche significativa presenza di vigili urbani e portalettere. Le aziende del primo impiego più segnalate sono: Aquafil, Arcese Trasporti, Bonora Ortofrutta, Cartiere varie, Casse Rurali, Caritro S.p.A., Comuni vari, Famiglie Cooperative diverse, Hotel e bar diversi, Palacongressi (ma il lavoro di allestitore raccoglie pochi consensi, perché tipicamente saltuario), Risatti Tours. Più lineari, o meglio meno articolate, le carriere dei geometri, la maggior parte dei quali comincia come geometra o come disegnatore, ma c'è anche chi, dopo aver fatto il muratore, si ferma (almeno per il momento) o chi fa l'aiuto cuoco, il cameriere, il bagnino. Non molti si rivolgono al commercio (ma è pur sempre la terza indicazione), dove non rimangono. Chi inizia come operaio, nella maggior parte dei casi non si sposta. La figura tendenziale di riferimento è Geometra, in proprio o presso studi tecnici; alcuni scelgono l'Ente Pubblico. Entro l'anno ha cominciato a lavorare l'85% dei ragionieri e il 91% dei geometri; ma è la velocità di ingresso entro il primo mese e poi entro i tre mesi che fa la differenza (56% dei geometri contro 34% dei ragionieri e con un maggiore livello di congruenza). Il ragioniere trova impiego, si adatta ed è flessibile interpretando le "regole del mercato"; il geometra riesce a fare il suo lavoro specifico con maggiore facilità ed è giudicato "figura di non facile reperimento sul mercato", anche perché si adatta meno o, comunque, oppone maggiore resistenza. Alla domanda "come giudichi la mansione che svolgi più frequentemente" hanno così risposto: congruente con il titolo di studio (51% dei ragionieri, 53% dei geometri) e poco congruente ma soddisfacente (37% dei ragionieri, 30% dei geometri; poco congruente e poco soddisfacente (4% dei ragionieri e 4% dei geometri), assolutamente non congruente (--- i ragionieri, 3% i geometri), altro da specificare (8% ragionieri, 10% geometri). Il livello di adattamento è buono sia per i geometri che per i ragionieri vista l'alta percentuale di soddisfatti pur in presenza di lavori poco congruenti). Alla domanda "quali materie ti sono servite di più", i ragionieri hanno risposto tecnica bancaria (72), lingua straniera e singole lingue (75), ragioneria (40), italiano/storia (36), diritto (29); i geometri invece hanno detto topografia (78), costruzioni (81), matematica (39), disegno tecnico (38), italiano/storia (31), estimo (29). Concludo riportando quello che è l'identikit del ragioniere tracciato dai ricercatori dopo la raccolta dei dati, ponendo tra parentesi le variazioni per il geometra. E' tipicamente gardesano; ha percorsi scolastici a volte (frequentemente) difficili; si diploma mediamente con 45/60 (quasi 44/60); prosegue gli studi mediamente in un caso su due, frequenta l'Università iscrivendosi a diverse branche di Economia, Giurisprudenza, Sociologia e Lingue (Ingegneria e Architettura), ma non disdegna anche altre facoltà fra cui Ingegneria (Economia) e quelle Umanistiche, rimane preferibilmente a Trento, si laurea in meno del 20% del casi, uno su tre (quattro) ha già abbandonato; mostra una discreta propensione per i Corsi postdiploma; si occupa quasi sempre in zona, uno su quattro lavorava già durante il periodo scolastico, entro un anno dal diploma è occupato più dell'80% (70%), gli insoddisfatti sono una percentuale irrisoria; il 70-80% lavora entro 10 Km da casa; non brilla come partecipazione al progetto Daedalus; avrebbe voluto approfondire materie professionali, le lingue, l'informatica e l'italiano (le materie professionali e la matematica); uno su due è disposto a partecipare a momenti di aggiornamento proposti dalla scuola; suggerisce Corsi di lingue, ragioneria, informatica e analisi di bilancio (Corsi di costruzioni e tecniche costruttive, ma soprattutto di Autocad). Iscritti e respinti dell'Istituto4 I seguenti sono i dati statistici che riguardano gli iscritti e i respinti alle varie classi dell’Istituto Tecnico Industriale (tabella 1 e 2), dell'Istituto Tecnico Commerciale (tabella 3 e 4), dell'Istituto Tecnico per Geometri (tabella 5 e 6) dall'anno scolastico 1996/97 al 1998/99, distinguendo tra maschi e femmine. Tabella 1 Anno Sezione M1 F1 M2 F2 M3 F3 M4 F4 1996-97 A 20 0 17 0 0 0 0 0 1996-97 B 23 0 22 2 0 0 0 0 1996-97 C 20 0 0 0 0 0 0 0 1997-98 A 22 0 23 0 0 0 0 0 1997-98 B 23 3 23 0 0 0 0 0 1997-98 C 22 1 0 0 0 0 0 0 1998-99 A-B-C 70 1 50 4 0 0 0 0 Tabella 2 Anno Sezione Rm1 Rf1 Rm2 Rf2 Rm3 Rf3 Rm4 Rf4 1996-97 A 5 0 3 0 0 0 0 0 1996-97 B 6 0 8 0 0 0 0 0 1996-97 C 7 0 0 0 0 0 0 0 1997-98 A 6 0 6 0 0 0 0 0 1997-98 B 8 0 3 0 0 0 0 0 1997-98 C 6 0 0 0 0 0 0 0 1998-99 A-B-C 23 0 4 0 0 0 0 0 Tabella 3 Anno Sezione M1 F1 M2 F2 M3 F3 M4 F4 1996-97 A 11 14 6 13 3 18 4 12 1996-97 B 9 16 10 6 4 15 3 9 1996-97 C 0 0 5 15 9 7 4 13 1997-98 A 10 12 11 11 7 19 3 17 1997-98 B 11 12 8 14 11 11 4 13 4 I dati presentati sono il risultato di una ricerca di Liliana Armocida pubblicata nel 2000 sul sito Internet del Servizio Istruzione della Provincia. Legenda: m1 = totale iscritti maschi in prima f1 = totale iscritti femmine in prima rm1 = totale respinti maschi in prima rf1 = totale respinte femmine in prima 1997-98 1997-98 1997-98 1998-99 1998-99 1998-99 1998-99 Anno 1996-97 1996-97 1996-97 1997-98 1997-98 1997-98 1997-98 1997-98 1998-99 1998-99 1998-99 1998-99 Anno 1996-97 1996-97 1996-97 1997-98 1997-98 1997-98 1998-99 1998-99 1998-99 Anno 1996-97 1996-97 1996-97 1997-98 1997-98 1997-98 1998-99 1998-99 1998-99 C CA Sirio A B C Sirio Tabella 4 Sezione A B C A B C CA Sirio A B C Sirio Tabella 5 Sezione Sp B A Sirio B Sp A Sp Sirio Tabella 6 Sezione Sp B A Sirio B Sp A Sp Sirio 8 0 15 7 7 9 8 12 0 11 15 15 14 10 0 0 0 8 9 10 10 0 0 0 12 10 11 2 0 0 0 10 4 0 10 0 0 0 14 10 0 2 0 9 0 5 7 0 0 0 7 0 21 12 0 0 Rm1 2 4 0 2 3 0 0 5 0 2 0 7 Rf1 5 3 0 0 1 0 0 3 0 1 0 4 Rm2 1 2 1 0 0 0 0 0 1 0 1 1 Rf2 3 0 1 0 0 0 0 0 0 3 3 1 Rm3 0 0 0 0 3 0 0 0 3 1 0 3 Rf3 1 2 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 Rm4 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 Rf4 1 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 M1 8 16 0 7 17 0 15 0 4 F1 6 5 0 3 2 0 6 0 0 M2 10 18 0 0 16 7 18 0 6 F2 8 1 0 0 2 7 4 0 2 M3 11 17 0 0 20 9 26 6 13 F3 1 4 0 0 2 8 2 6 2 M4 0 15 19 0 18 10 19 5 F4 0 2 6 0 4 1 2 9 Rm1 1 2 0 4 2 0 5 0 Rf1 0 1 0 0 0 0 0 0 Rm2 1 2 0 0 1 1 6 0 1 Rf2 1 0 0 0 0 1 0 0 1 Rm3 1 2 0 0 6 0 1 0 4 Rf3 0 0 0 0 0 1 0 0 1 Rm4 0 0 4 0 5 0 0 1 Rf4 0 0 0 0 0 0 0 0 Intervista a Lino Riccadonna, l'attuale dirigente, riguardo l'anno scolastico in corso5 1.Nel Suo Istituto sono state utilizzate le possibilità offerte dalla nuova normativa sull'Autonomia per modificare programmi o piani di studio? Nel Progetto Lingue, nel momento in cui si uniscono le classi o si rompe il gruppo classe per costituire gruppi nuovi: quella è una possibilità offerta dall'Autonomia. Del "Floriani" fanno parte anche sei classi del biennio dell'ex I.T.I. "Marconi". C'è anche in programma l'apertura di un Triennio I.T.I.: è stato già approvato dal Collegio dei Docenti, ora dovrà essere perfezionato negli aspetti operativi e poi sottoposto alla Giunta Provinciale per l'approvazione. Si prevede un triennio caratterizzato nell'ambito della normativa sulla sicurezza; uscirà un esperto elettrotecnico della sicurezza, utilizzando quell'apporto della quota di flessibilità che probabilmente permetterà anche di vivere alle scuole periferiche. Si sfruttano le prospettive dell'autonomia e la riforma dei curriculi. La quota di flessibilità può variare; dopo un certo numero di anni quando il mercato chiede altre caratteristiche; si varia la quota di flessibilità a seconda delle esigenze e si soddisfano caratteristiche diverse. Anzichè esperto della sicurezza potrà essere un esperto in gestione dell'ambiente. 2.Avete Progetti (stage, inserimenti mirati, ecc.) che prevedono un contatto con il mondo del lavoro mediato dalla scuola? Abbiamo Progetti, stage, inserimenti mirati, il tutor, lo spazio “Daedalus”. Partecipano le classi innanzitutto, ma per quanto riguarda gli stage partecipano un centinaio di ragazzi ogni anno. In particolare il Progetto “Daedalus” costituisce: un percorso di educazione alle scelte di studio e di lavoro attraverso la conoscenza di sè, del mondo del lavoro e lo sviluppo di competenze trasversali; una opportunità per conoscere, prendere contatto e instaurare un rapporto reciproco col mondo del lavoro attraverso visite guidate in aziende pubbliche e private e soprattutto attraverso i tirocini formativi; un aiuto per rispondere alla domanda "cosa farò dopo l'esame di Stato" con l'orientamento universitario e professionale. Prevede anche: tirocini orientativi formativi, a partire dal terzo anno di corso; visite guidate in aziende e cantieri ed incontri con professionisti per conoscere la realtà produttiva e professionale della zona; la certificazione della partecipazione al Progetto degli alunni, costituita da un libretto personale contenente le informazioni in merito al percorso e ai tirocini, contribuisce alla formulazione del "Credito scolastico" ai fini dell'Esame di Stato. Poi il Progetto Ulisse Orienta 2000 scuola-formazione-lavoro. L'Istituto è fra i promotori di tale Progetto di rete tra le realtà scolastiche dell'Alto Garda e Ledro, gli Enti locali, le categorie imprenditoriali e professionali allo scopo di: rendere visibile e valorizzare progetti, percorsi, prodotti del sistema scolastico nell'Alto Garda e Ledro; offrire possibilità di incontro e di scambio tra scuole, formazione professionale, università, servizi della PAT, Mondo del Lavoro; creare momenti di riflessione sull'orientamento scolastico e professionale per docenti, studenti, geniotri, orientatori: 3.La scuola dispone di uno psicologo a disposizione di ragazzi e insegnanti? 5 Intervista del marzo 2001. Nell'Istituto abbiamo l'assistenza di uno psicologo. E vorrei accennare al Progetto Ben-essere. L'Istituto "Floriani", attento alle problematiche giovanili, propone e concorda annualmente con gli studenti percorsi educativi assistiti da esperti esterni su alcuni grandi temi. E' esperienza ormai consolidata l'effettuazione di Corsi di Educazione alla alimentazione, Educazione alla sessualità, Prevenzione sull'abuso dell'alcol e del fumo nell'adolescenza. Sono previsti inoltre progetti di notevole rilevanza sul piano educativo-didattico e sul piano della socializzazione quali il Progetto teatro, il Progetto trekking (sensibilizzazione e conoscenza dell'ambiente, in particolare della montagna, e recupero del rapporto uomo-natura), la Giornata di Istituto sulla neve e la Giornata 'verde' (iniziative di sensibilizzazione alle problematiche aziendali). Il personale dell'Istituto, attento a ciò che i giovani vivono, è impegnato inoltre a sostenere le iniziative liberamente assunte dagli studenti e programmate attraverso i loro organismi rappresentativi. 4.Nell'Istituto c'è un insegnante referente per l'informatica? E avete dei progetti particolari per l'utilizzo dell'informatica nella didattica? La Sua scuola ha allestito un sito web? Nell'Istituto ci sono i tecnici per l'informatica e abbiamo tre laboratori. Tutto l'edificio è cablato: in ogni aula si può inserire il computer, c'è l'antenna satellitare. Anzichè spostare la classe nei laboratori talvolta si sposta il laboratorio nella classe. Abbiamo sei carrelli attrezzati, due per piano: su ognuno ci sono computer, videoregistratore, televisore collegabile con l'antenna satellitare. Siamo anche scuola abilitata (dal luglio 2000) alla somministrazione dei test necessari per il conseguimento della Patente Europea in Informatica: stiamo facendo esami all'interno e anche per esterni. Proprio fra qualche giorno ci sarà un gruppo di insegnanti della formazione professionale che verrà qui a sostenere alcuni livelli degli esami per la Patente Europea dell'Informatica (si tratta di una certificazione che viene rilasciata a coloro che, avendo superato sette esami, hanno dimostrato di saper usare il Personal Computer e il principale software di sistema e applicativo. La sua importanza sta nel fatto che questa certificazione rappresenta un titolo apprezzato e riconosciuto anche al di là dei confini nazionali, sicuramente utile per l'inserimento nel mondo del lavoro). Per quanto riguarda il sito web, c'è un'apertura ma dobbiamo ancora installare tutta una serie di materiale già pronto su CD. L'indirizzo è www.gfloriani.it. 5.In questo 2001, anno delle lingue, avete dei Progetti particolari riguardo le lingue straniere, ad esempio scambi linguistici con l'estero, vacanze-studio? Avete lettori di madrelingua? Ci sono alunni nostri che vanno all'estero non tanto su iniziativa della scuola ma su iniziativa del Comitato per il gemellaggio. Vanno all'estero e restano ospitati da famiglie locali per un mese. La Comunità Economica Europea, con il Progetto Comenius, promuove diverse iniziative mirate a favorire la conoscenza dei giovani appartenenti ai diversi stati europei. Dall'anno scolastico 1999/2000, l'Istituto "Floriani" nel suo complesso, ed una classe della sezione Commercio in modo più diretto, partecipa ad un progetto comune di ricerca con altri quattroIstituti europei (Germania, Polonia, Irlanda, Portogallo) avente per tema il lavoro in età minorile, in vista di un confronto con il lavoro minorile svolto nel Terzo Mondo. E'stata anche iniziata una corrispondenza fra i nostri studenti e quelli tedeschi che frequentano un istituto secondario superiore a Bernsheim, la città gemellata con Riva del Garda. L'Istituto "Floriani" è impegnato a favorire il potenziamento delle competenze linguistico-comunicative nelle lingue straniere. In particolare: nel corso di ordinamento IGEA offre l'opportunità di studiare due lingue straniere dalla classe prima alla classe quinta. Le lingue apprese sono l'inglese e il tedesco. Tutti i percorsi formativi, sia che prevedano lo studio di una o di due lingue, vengono strutturati facendo esplicito riferimento ai livelli di competenza nella lingua straniera formulati dal Consiglio d'Europa nel "Quadro comune di riferimento" al fine di rendere i crediti acquisiti durante gli anni di Scuola Superiore. L'impegno dell'Istituto è dunque di rendere comparabili e trasparenti i percorsi e i livelli di competenza portando gli studenti che siano interessati e motivati a ciò, alla certificazione degli esiti di apprendimento da parte di enti esterni accreditati a livello internazionale. L'Istituto già da tempo promuove attività ed iniziative volte a potenziare il tempo di "esposizione" alla lingua attraverso: l'effettuazione di viaggi di istruzione e soggiorni all'estero; l'impiego di tecnologie informatiche e multimedali per consentire la diffusione di programmi TV in lingua originale o l'utilizzo di Internet; la partecipazione a spettacoli teatrali in lingua straniera con attori madrelingua. 6.Conoscete la percentuale dei vostri alunni che si iscrivono all'Università? Nel 1999 si è effettuato un aggiornamento relativo ai diplomati dell'anno scolastico 1997/98 attraverso 80 interviste telefoniche. Complessivamente ha proseguito all'Università il 36% dei diplomati. L'andare avanti prevale nei maschi (38%) rispetto alle femmine (34%). Il voto di diploma non influisce molto sul proseguimento, anche se la linea di tendenza è più orientata verso voti medio-alti, non necessariamente altissimi (tra 40/60 e 45/60). 7.Cosa significa che il "Floriani" è scuola polo per la modularità? E come è organizzato il Progetto Sirio? Nel 1993 il "Floriani" viene riconosciuto scuola polo per la modularità. E' il riconoscimento di anni di lavoro che hanno visto l'attivazione presso l'Istituto di gruppi di ricerca-azione su quattro aree portanti: il settore umanistico, quello scientifico matematico, quello sugli apprendimenti e sulla multimedialità. Centrale è la riflessione sull'apprendimento e la costruzione di una rete fra scuole che si confrontano a livello provinciale e nazionale per migliorare la qualità del "fare scuola". A partire dall'anno scolastico 1998/99, anche a seguito dei primi risultati emersi dalla Ricerca sugli ex allievi e ad una serie di tavole rotonde sulla figura professionale del "Ragioniere" e del "Geometra", l'attenzione si è focalizzata sulla individuazione delle competenze in uscita dai singoli cicli: competenze fondamentali trasversali e competenze caratterizzanti (proprie di uno specifico percorso scolastico). Partendo da questa riflessione sono stati costruiti due percorsi sperimentali: quello per un Biennio dell'Autonomia, specifico per il Corso Geometri; quello per un Triennio integrato per Periti Economico-Aziendali, esperti nel settore della gestione aziendale. Entrambe le proposte, nel rispetto della normativa vigente, sono state costruite nell'ottica dell'integrazione fra agenzie formative diverse, ciascuna portatrice di proprie specifiche competenze, ma anche integrazione con il mondo del lavoro e il territorio. Rientrare a scuola è spesso richiesto dai profondi cambiamenti cui assistiamo nella società contemporanea; lo richiede oggi anche l'innalzamento dell'obbligo. La società del futuro sarà la società del sapere; ad ogni cittadino/a dovrà essere data la possibilità di una formazione permanente. Come è scritto nell'Estratto del Progetto Educativo di Istituto al "Floriani", attualmente in rete con il "Fontana" di Rovereto e l'"Istituto di Istruzione Superiore di Tione", è attiva una proposta originale di promozione socio-culturale per gli adulti che intendono rientrare in formazione: il Progetto Sirio. Rispetto ai tradizionali Corsi Serali, con programmi e orari rigidi, caratterizzati da insegnamenti uniformi, rivolti a tutti alla stessa maniera, il Progetto Sirio cerca di dare una risposta efficace ai bisogni che la società di oggi manifesta. Aldilà delle caratteristiche comuni ai corsi serali "pubblici", il Progetto Sirio si differenzia fortemente perché: si svolge attualmente perlopiù in orario serale, ma potrebbe essere attivato in orario diurno qualora gli orari degli utenti lo richiedessero; propone modelli e metodologie di insegnamento che, a differenza dei tradizionali corsi serali, tengono conto delle competenze e delle conoscenze personali pregresse attraverso il meccanismo dei Crediti; garantisce un'offerta di riqualificazione culturale e professionale studiata appositamente per un'utenza adulta; propone percorsi personalizzati aiutando, attraverso l'acquisizione di un adeguato metodo di studio, il recupero delle conoscenze di base e la costruzione di nuovo sapere, valorizzando i "talenti" personali. Tutto questo in un quadro di ampia flessibilità didattico-formativa e organizzativa. Rispetto ai corsi tradizionali il Progetto Sirio presenta una diversa organizzazione delle discipline, piani di studio più aggiornati, metodologie più rispondenti alla nuova qualità del sapere. Il servizio è focalizzato sulla relazione e la valorizzazione dell'esperienza personale di ciascun corsista. L'organizzazione dei Corsi Sirio poggia su alcuni presupposti: la modularità didattico-formativo-organizzativo (valorizza il come, perché, in quali tempi imparare, partendo dalla propria formazione personale acquisita a scuola o nel mondo del lavoro); la diversa organizzazione dell'orario (notevolmente ridotta è la presenza a scuola grazie al riconoscimento dei Crediti formativi, a interventi di educazione a distanza, all'accorpamento di discipline affini; il sabato è libero anche per eventuali recuperi); i Crediti formativi (riconoscimento di competenze, capacità e conoscenze già possedute ed acquisite attraverso studi compiuti e certificati - Crediti formali - oppure attraverso esperienze maturate in contesti extrascolastici - Crediti non formali - Il loro riconoscimento comporta l'esonero dalla frequenza delle materie corrispondenti); la flessibilità (orario delle lezioni, articolazione del calendario scolastico, aggregazione di studenti per livelli, attraverso la predisposizione di progetti didattico-formativi concordati con corsisti e corsiste all'interno degli spazi di autonomia scolastica); il tutor (nuova figura di sistema che ha il compito di assistere corsisti e corsiste, facilitandone l'inserimento); il coordinatore didattico (collabora all'approccio metodologico e supporta la costruzione del percorso didattico di docenti e corsisti); il Comitato tecnico scientifico (strumento di controllo delle attività, valuta le diverse esperienze tenuto conto dei contesti, definisce i criteri per il riconoscimento dei Crediti e li ratifica).