Daniele
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Rizzo
giugno 25, 2014
Ouverture della stagione estiva del Teatro dell’Opera affidata a Carmen secondo l’Orchestra di
Piazza Vittorio, anche quest’anno in scena alle Terme di Caracalla.
Quello delle Terme di Caracalla è uno scenario unico al mondo in cui, nel corso di questa stagione estiva, sarà
possibile ammirare The Tokyo Ballet (il 27 e 28 giugno), Il lago dei cigni dell’orchestra e del coro del Teatro
dell’Opera di Roma (dal 3 al 15 luglio), La Bohème nel nuovo allestimento con Palau de les Arts Reina Sofia di
Valencia (dal 14 luglio al 9 agosto), la nuova messa in scena de Il barbiere di Siviglia da parte del Teatro
dell’Opera (dal 23 luglio all’8 agosto) e, infine, Roberto Bolle and Friends in data unica il 25 luglio.
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Un contesto impressionante e motivo di orgoglio per l’Orchestra di Piazza Vittorio, una tra le più interessanti realtà
del panorama musicale europeo, e anche un riconoscimento di qualità riduttivo – a parere di chi scrive – se
motivato facendo semplicemente riferimento alle originarie intenzioni socio-interculturali l’ensemble nato nel
popolare quartiere dell’Esquilino, il cui nome è ormai un vero e proprio brand che, dopo il debutto italiano al
Romaeuropa Festival del 2002, ha toccato scenari internazionali e vanta adesso collaborazioni di assoluto livello.
Come nel caso di questa Carmen, prodotta da Les Nuits de Fourvière/Département du Rhône in
collaborazione con l’Opéra Théâtre de Saint-Étienne, un’opera tanto famosa, quanto popolare, stravolta nella
messa in scena e portata a nuova vita attraverso una convincente attualizzazione.
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Un risultato, va detto, ottenuto con grande naturalezza e attraverso soluzioni sceniche semplici ed efficaci perché
capaci di dare il giusto risalto alla globalità dell’allestimento, e raggiunto grazie all’opportuno contrappunto
simbolico e visivo instauratosi tra coro e interpreti in primo piano, mentre (forse) auspicabile sarebbe stato un
maggiore protagonismo panoramico dell’orchestra, in gran parte nascosta dietro l’impalcatura posta al centro della
scena.
La storia della sigaraia Carmen, del sergente Don José, della contadina Micaela e del torero Escamillo, della
passione che li anima e del tragico epilogo che li abbatte, nonostante il sostanziale rispetto dei personaggi, dei
costumi e dell’ambientazione, diventa un’esperienza di assoluta contemporaneità. Una storia di ordinaria violenza
e di banale malvagità, quella subìta da donne quando affermano la propria libertà e si affrancano dal giudizio
altrui, perpetutata da maschi incapaci di affrontare la scelta autonoma dell’altra non come affronto personale, che
lo stesso Mario Tronco sintetizza nella drammatica affermazione «Carmen è una storia tristemente contemporanea
[..] una tragedia che quotidianamente si ripete nel mondo [..] sono sempre gli uomini ad ammazzare le donne».
Se la sempre deliziosa Cristina Zavalloni è una Carmen alla spontanea ricerca della felicità, splendente per colori e
vitalità musicale, delicata e passionale, sensuale e innocente, il giovanissimo Sanjay Khan interpreta un Don José
lucido, spietato e quasi orgoglioso per movenze e carattere nel macchiare di sangue la fine di un rapporto vissuto
come tradimento personale. Accanto ai due, mentre tutto intorno si sviluppa la danza di ballerini dai vivaci colori e
dai ritmi gitani, Elsa Birgé sfoggia un timbro di voce dolce e una prossemica delicatissima per una Micaela paziente
e mai doma nell’attendere che il destino si compia.
Ecco che l’incontro tra l’opéra-comique di Bizet, i caratteristici arrangiamenti di Leandro Piccioni e la regia di Mario
Tronco sembra idilliaco, un autentico sposalizio in nome di una comune radice popolare rappresentato – per citare
un esempio – dalla sontuosa ideazione dell’esecuzione del libretto nella lingua madre di ogni singolo interprete
(francese, spagnolo, hindi, arabo).
Una soluzione, già sperimentata e con straordinari risultati già ne Il flauto magico, che contribuisce a dare
l’ennesima prova di valore estetico e unicità stilistica dell’Orchestra di Piazza Vittorio.
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Lo spettacolo è andato in scena:
Terme di Caracalla – Stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma
viale delle Terme di Caracalla, Roma
martedì 24 Giugno alle ore 21.00
Isabella Cocuzza e Arturo Paglia presentano
CARMEN secondo L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
di Georges Bizet
Orchestra di Piazza Vittorio
Coro Lirico di Saint Étienne Loire – Direttore del coro Laurent Touche
Orchestra Giovanile del Teatro dell’Opera di Roma
Pianista e direttore Leandro Piccioni
Regia Mario Tronco
Elaborazioni e arrangiamenti Leandro Piccioni e Mario Tronco
Coreografia Giorgio Rossi
Scenografia Lino Fiorito
Adattamento libretto, Coro e Transizioni Serge Valletti
Disegno luci e Direzione Tecnica Daniele Davino
Assistente alla regia Daniele Spanò
Costumi Katia Marcanio
Sviluppo e accompagnamento progetto Giacomo Scalisi
Direttore di produzione Francesca Daccico
Scene e costumi realizzati dall’atelier de l’Opéra Théâtre de Saint-Étienne
produzione Les Nuits de Fourvière/Dèpartement du Rhône
coproduzione con l’Opéra Théâtre de Saint-Étienne
produzione esecutiva Paco Cinematografica
in collaborazione con Vagabundos S.r.l.
Personaggi e interpreti
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Carmen – Cristina Zavalloni
Don Jose, harmonium, castagnette – Sanjay Khan
Micaela – Elsa Birgé
Escamillo – Houcine Ataa
Zuniga – Carlos Paz Duque
Le Dancaïre, tromba – Omar Lopez Valle
Contrabbandiere, percussioni – Ernesto Lopez Maturell
Remendado, djembé, dumdum – El Hadij Yeri Samb
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Prime parti:
Flauto – Elisa Boschi
Violino – Luca Bagagli
Violino – Andrea Cortesi
Viola – Gaia Orsoni
Violoncello – Zsuzsanna Krasznai
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Orchestra di Piazza Vittorio
Basso, contrabbasso, electronics – Pino Pecorelli
Percussioni – Raul Scebba
Oud – Ziad Trabelsi
Cymbalum, soldato – Marian Serban
Chitarre – Emanuele Bultrini
Violino e soldato – Ion Stanescu
Trombone, accordéon, sintetizzatore – Simon Sieger
Clarinetto, soldato – Paolo Rocca
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Dhoad:
Tablas – Amrat Hussain
Voce e percussioni – Jhori Mahendra Kumar, Sarwar
Romafest:
Ovidiu Totti, Vizi Dezso, Adam Josef, Biga Imre
Danzatrici:
Ivana Caffaratti, Manuela Rapi, Fabiana Lastrucci, Cecilia Susani
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