CIRCOLO DIDATTICO MELFI 1 – www.ddnittimelfi.it
POF 2011/2012
1 - P.O.F – Natura e scopo
1.1. Premessa
Il Piano dell’Offerta Formativa è espressamente previsto dall’art. 3 del Regolamento per l’autonomia delle Istituzioni Scolastiche (D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275) il quale,
dopo aver affermato che “ogni Istituzione Scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’offerta Formativa”, lo definisce come il
“documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche” che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.
1.2. Presentazione
Il Piano dell’Offerta Formativa del Primo Circolo Didattico di Melfi, pertanto,
rappresenta lo strumento mediante il quale il Circolo interpreta i bisogni fondamentali
del territorio in cui opera ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa e organizzativa che la scuola intende adottare nell’ambito della propria
autonomia nel rispetto del contesto culturale, sociale ed economico del territorio in cui
opera.
Il Piano dell’Offerta Formativa espone l’insieme dei bisogni formativi dei bambini e
delle bambine che frequentano la scuola; definisce inoltre i servizi generali che l’istituto
eroga, intende esprimere e realizzare nell’anno scolastico 2011-2012.
Il POF è uno strumento di lavoro utile per la scuola, la famiglia e il territorio.
Serve a evidenziare ricchezze e potenzialità dell’Istituto, a indicare l’utilizzo delle
risorse disponibili, ad avere un riferimento comune alle componenti della scuola in base
al quale progettare, verificare, valutare, monitorare l’offerta formativa.
Il POF scaturisce:
• da una conoscenza approfondita della comunità in cui la scuola eroga il proprio
servizio attraverso una conoscenza storica e attuale;
• da una consapevolezza sempre aggiornata delle richieste di formazione che il
mondo di oggi indirizza al sistema scolastico;
• da una riflessione sul modo di essere scuola che caratterizza la presenza scolastica nella comunità.
Pertanto, la prima azione che la scuola deve intraprendere, attraverso il Progetto
d’Istituto, è di analizzare le abilità da far acquisire (sapere e saper fare) a breve e a
medio termine e sulle trasformazioni comportamentali (saper stare e saper essere) da
promuovere in una prospettiva a lungo termine.
La responsabilità è quella di ragionare sulle priorità e quindi sulle scelte dei
contenuti, dei tempi, delle strategie e dei metodi da adottare nell’impegno formativo,
per realizzare gli esiti educativi ritenuti prioritari.
Una ulteriore responsabilità del Progetto d’Istituto è quella di vigilare sulle
trasformazioni del sociale, dei modelli culturali e del sapere in genere.
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1.3. Patto formativo
Il Progetto d’Istituto promuove, quindi, un contratto formativo tra scuola e allievi,
scuola e famiglie e scuola e comunità e si fonda anche sulla storia dell’istituto e di chi ci
lavora, sulla storia dei rapporti tra scuola e comunità e sui problemi e i risultati
conseguiti.
Da quanto premesso appare evidente che la scuola dell’autonomia, della progettualità è soprattutto impegnata al perseguimento degli obiettivi formativi indicati dal “rapporto Delors - Unesco: sapere, saper fare, saper stare con gli altri, saper essere:
• IL SAPERE, cioè l’acquisizione di conoscenze come contenuti essenziali della formazione;
• IL SAPER FARE, cioè la formazione di capacità cognitive, affettive, sociali, linguistiche, estetiche;
• IL SAPER STARE CON GLI ALTRI, come educazione alla convivenza democratica,
educazione interculturale, rispetto delle differenze, educazione ambientale, educazione stradale.
• IL SAPER ESSERE, cioè la formazione di atteggiamenti, interessi, motivazioni, disponibilità.
Il Piano, pertanto, si propone di coniugare nei curricoli e nelle attività i seguenti
indirizzi generali unanimemente condivisi e deliberati dal Collegio dei docenti e adottati
dal Consiglio di Circolo:
1. STAR BENE A SCUOLA: essere attenti alla qualità degli ambienti educativi da realizzare mediante la
• accoglienza e continuità nel processo educativo;
• socializzazione e condivisione delle regole;
• valorizzazione delle diversità.
2. APPRENDERE: guidare gli alunni ad acquisire strumenti culturali per conoscere, interpretare e agire nella realtà
• promuovendo un’offerta formativa di qualità;
• rimuovendo gli ostacoli di apprendimento che impediscono il successo scolastico;
• fornendo strumenti per l’avvio alla formazione del senso critico;
• sviluppando l’interesse alla lettura;
• promuovendo la conoscenza del territorio dal punto di vista storico e ambientale;
• valorizzando le attività ludico - motoria, musicale, grafico - pittorica.
3. ARRICCHIRE L’OFFERTA FORMATIVA: ampliare le proposte formative con strategie metodologiche e didattiche specifiche nell’ambito della
• educazione multimediale;
• educazione all’affettività;
• educazione alla prevenzione, alla sicurezza, alla salute.
4. FAVORIRE L’AGGIORNAMENTO E L’ARRICCHIMENTO DELLA PROFESSIONALITÀ DOCENTE.
5. PROMUOVERE L’INTERAZIONE TRA LA SCUOLA E LA FAMIGLIA mediante la
proposta del seguente PATTO FORMATIVO, nell'ottica della condivisione delle responsabilità di tutti coloro che concorrono al processo di formazione di ciascun alunno e che formalizza i diritti e i doveri dei docenti, degli alunni e dei genitori.
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Pertanto il
PATTO FORMATIVO
COSTITUISCE
COINVOLGE
La dichiarazione
esplicita
dell’operato della
scuola.
Consigli Interclasse,
Consigli Intersezione,
Genitori, Alunni, Enti
esterni che collaborano
con la scuola.
IMPEGNA
I docenti a
Gli alunni a
I genitori a
• Creare un ambiente sereno e rassicurante;
• Incoraggiare gratificando
il processo di formazione
di ciascuno;
• Favorire
l’accettazione
dell’“altro” e la solidarietà;
• Promuovere le motivazioni
all’apprendere;
• Rispettare i tempi e i ritmi dell’apprendimento;
• Far acquisire una graduale
consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con sicurezza, i nuovi
apprendimenti;
• Favorire l’acquisizione e il
potenziamento di abilità
cognitive e culturali che
consentano la rielaborazione dell’esperienza personale;
• Concordare, nel gruppo
d’insegnamento, i compiti
pomeridiani da assegnare
per non aggravare l’alunno.
• Essere
cooperativi nei
gruppi;
• Prendere coscienza dei
personali diritti-doveri;
• Rispettare persone, ambienti e attrezzature;
• Usare un linguaggio corretto e adeguato a un ambiente educativo;
• Adottare un comportamento corretto e adeguato alle
diverse situazioni;
• Mettere in atto un atteggiamento
responsabile
nell’esecuzione dei compiti
richiesti;
• Accettare, rispettare, aiutare gli altri e i diversi da
sé.
• Instaurare un dialogo costruttivo con l’istituzione;
• Rispettare le scelte educative e didattiche condivise;
• Adottare atteggiamenti di
reciproca collaborazione
con i docenti.
• Rispettare l’orario d’entrata e d’uscita;
• Garantire una frequenza
assidua alle lezioni;
• Controllare
quotidianamente il materiale scolastico necessario;
• Partecipare agli incontri
periodici scuola-famiglia;
• Controllare
l’esecuzione
dei compiti assegnati;
• Rispettare le fasi di crescita individuale dei propri
figli, senza forzature.
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La collaborazione tra scuola e famiglia è condizione essenziale per il successo
dell’azione didattica e formativa non solo sul piano organizzativo e degli apprendimenti
disciplinari ma soprattutto per la condivisione delle scelte educative.
Sono quindi importanti i momenti di incontro, di confronto, di scambio di
informazioni, che potranno avvenire usufruendo delle seguenti opportunità:
Assemblee dei genitori per favorire il
loro coinvolgimento con proposte e contributi di idee su aspetti organizzativi,
educativi e didattici;
Incontri periodici bimestrali per la verifica e la valutazione della programmazione e degli apprendimenti, organizzati
per tipo di scuola e in giorni diversi al
fine di favorire la partecipazione dei
genitori con più figli iscritti nella nostra
istituzione scolastica; distribuzione dei
documenti di valutazione dopo il termine
del quadrimestre (Febbraio e Giugno)
precedute da assemblee di classe.
Incontri individuali mensili il primo giovedì del mese con gli insegnanti del
team o, su richiesta, per problemi urgenti.
Proficuo scambio di informazioni tra
scuola e famiglia attraverso il “libretto
scolastico” in cui, oltre all’orario delle
attività scolastiche e ai fogli di giustifica delle assenze, è prevista una parte
destinata alle comunicazioni degli insegnanti con i genitori degli alunni.
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