Capitolato speciale d’appalto
PER IL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA
ART. 1. Oggetto dell’appalto
Il presente capitolato ha per oggetto la gestione del servizio di refezione scolastica, nelle diverse fasi
di preparazione, cottura, trasporto, consegna, distribuzione e somministrazione giornaliera di pasti
pronti per il consumo; preparazione e riordino dei locali delle mense scolastiche, manutenzione
degli arredi e attrezzature anche se di proprietà comunale, acquisto di attrezzature e stoviglie ad
integrazione o sostituzione di quelle esistenti; gestione dei buoni-pasto, con le modalità stabilite nei
successivi articoli, nelle scuole elencate nella tabella di cui all’art. 3 e ubicate nel territorio del
Comune di Castelfidardo (di seguito indicato come “Comune” o Amministrazione Comunale). La
fornitura dei pasti riguarda alunni e adulti che frequentano o svolgono la loro attività presso le
scuole stesse.
Rimane altresì a carico della Ditta aggiudicataria la gestione completa, per ogni mensa servita, del
sistema di autocontrollo igienico previsto dal D. Lgs. N. 155/97 (H.A.C.C.P.), nei termini di cui al
successivo art. 25.
Restano di competenza del personale delle Istituzioni Scolastiche:
- la comunicazione giornaliera alla Ditta fornitrice del numero e della tipologia dei pasti
necessari;
- il ritiro ed il controllo dei pasti forniti con la firma delle relative bolle di accompagnamento;
- l’ordinaria vigilanza ed assistenza agli alunni durante la consumazione del pasto;
- la pulizia dei locali o degli spazi adibiti a refettorio prima dell’arrivo dei pasti, se utilizzati
dopo le pulizie poste a carico della Ditta;
- la predisposizione di tavoli e sedie prima dell’arrivo dei pasti nello spazio adibito a
refettorio nelle scuole in cui tale spazio venga utilizzato per altri scopi.
L’Amministrazione Comunale si riserva, anche nel corso dell’appalto, la facoltà di apportare
modifiche ai quantitativi ed alla tipologia dei pasti, ai menù, agli orari previsti per il pranzo, nonché
quella di procedere all’accorpamento, alla variazione, all’aumento o alla diminuzione del numero
delle mense terminali (e quindi del numero di sedi da rifornire) in conseguenza di possibili
modificazioni dell’assetto strutturale ed operativo del servizio di refezione scolastica o di causa di
forza maggiore.
Occorrendo nel corso del servizio un aumento o una diminuzione dei pasti da produrre da parte
della Ditta, oppure una modifica delle modalità distributive rispetto a quanto previsto all’art. 3, la
medesima è obbligata ad assoggettarvisi alle stesse condizioni del contratto.
Ai fini della presentazione dell’offerta, la ditta partecipante dovrà obbligatoriamente effettuare un
sopralluogo per la visione dei locali e delle attrezzature ivi presenti, oggetto del presente appalto.
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Unica data utile di sopralluogo per tutte le ditte partecipanti alla gara: 23 ottobre 2013 alle ore
09.00 – Uffici comunali di Via Mordini, 15 – Castelfidardo. Qualora il sopraluogo venga effettuato
da una persona diversa dal legale rappresentante, la stessa dovrà essere munita di apposita delega
sottoscritta dal medesimo legale rappresentante..
Per prenotazioni relative al sopraluogo telefonare al seguente numero: 071.7829356
ART. 2. Durata dell’appalto
Il presente appalto avrà la durata di tre anni scolastici (ad eccezione del primo anno) ed avrà
decorrenza da gennaio 2014 a giugno 2017, con inizio per il giorno fissato dalle Istituzioni
scolastiche e comunicato con congruo anticipo.
La durata di cui sopra si intende riferita al periodo di funzionamento del servizio ristorazione
scolastica durante l’anno scolastico. Il servizio viene richiesto secondo il calendario scolastico degli
istituti Scolastici serviti con l’esclusione dei giorni che, pur previsti dal calendario scolastico,
vedranno le lezioni sospese per una qualsiasi ragione.
Al termine del contratto, che coincide con l’ultimo giorno del servizio di ristorazione scolastica in
ciascuna struttura nell’anno scolastico 2016/2017, l’Amministrazione si riserva la facoltà di
rinnovare il contratto stesso per ulteriori due anni scolastici, fino al 30/06/2019, considerato che ai
fini della determinazione del valore complessivo si è tenuto conto sia del periodo iniziale di durata
certa (dal 01/01/2014 al 30/06/2017) sia dell’ulteriore ed eventuale prolungamento del contratto (dal
15/09/2017 al 30/06/2019).
E’ facoltà insindacabile dell’Amministrazione Comunale recedere dal contratto in caso di
soppressione del servizio o di costituzione di società interamente partecipata dal Comune che
gestisca il servizio medesimo, dandone comunicazione alla Ditta aggiudicataria mediante lettera
raccomandata AR e con preavviso di tre mesi. In tal caso nulla sarà dovuto alla ditta aggiudicataria a
qualsiasi titolo.
ART. 3. Numero presunto pasti, sedi e giorni di servizio
Il numero complessivo presunto di pasti annui previsto per il presente appalto è di circa 99.558.
Le mense scolastiche da rifornire e la loro ubicazione nel territorio comunale, il numero previsto di
giorni nella settimana di funzionamento del servizio di ristorazione scolastica con pasti veicolati, il
numero dei pasti complessivo per anno scolastico sono i seguenti:
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PLESSO SCOLASTICO
Scuola dell’infanzia comunale
Scuola infanzia Regina Margherita – Via
Garibaldi, 2
Scuole dell’infanzia statali
Scuola infanzia S.Agostino – Via De
Gasperi
Scuola infanzia Acquaviva – Via F.lli
Brancondi
Scuola materna Crocette – Via Murri
Scuola materna Fornaci – Via XXV Aprile
Scuola materna Montessori – Via XXV
Aprile
Scuole primarie statali
Scuola primaria Mazzini – Via Oberdan
Scuola primaria Montessori – Via XXV
Aprile
Scuola secondaria di 1° grado statale
Scuola secondaria di 1° grado Montessori –
via Allende
GIORNI
SETTIMANA
DELLA PREVISIONE NUMERO
PASTI
PRESUNTI
ANNUI COMPLESSIVI
(compresi adulti)
5.809 di cui 807 adulti
Da lunedì a venerdì
42.067 di cui 5.377 adulti
Da lunedì a venerdì
Da lunedì a venerdì
Da lunedì a venerdì
Da lunedì a venerdì
Da lunedì a venerdì
44.070 di cui 3.970 adulti
Da lunedì a venerdì
Da lunedì a venerdì
7.612 di cui 431 adulti
Da lunedì a venerdì
ART. 4. Oneri generali a carico della Ditta appaltatrice
Il servizio oggetto del presente capitolato che l’impresa appaltatrice è tenuta a svolgere comprende:
- acquisto, stoccaggio e corretta conservazione delle materie prime e di tutti gli altri prodotti
da utilizzare per la produzione dei pasti e per l’esecuzione del presente appalto;
- preparazione, cottura e confezionamento dei pasti nel rispetto del menù e tabelle dietetiche
degli alimenti predisposti dal SIAN – ASUR area Vasta n. 2 di Ancona ed allegati al
presente capitolato, compreso l’utilizzo di prodotti biologici, tipici, tradizionali, come di
seguito indicato;
- trasporto delle derrate, dei materiali e dei pasti con mezzi e personale adeguati sino alle
mense dove è attivato il servizio di ristorazione scolastica;
- alla manutenzione degli arredi/attrezzature di proprietà del Comune presenti nelle mense;
- all’acquisto di attrezzature in sostituzione di quelle esistenti, di proprietà del Comune se non
più funzionanti o idonee;
- distribuzione dei pasti nei refettori e altri servizi connessi;
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gestione informatizzata acquisto pasti con possibilità di ricarica on-line;
lavaggio e stivaggio di pentolame, posateria, piatti, bicchieri, stoviglie, ecc.;
acquisto di pentolame, posateria, piatti, bicchieri, stoviglie qualora quelle presenti nei
refettori fossero in numero insufficiente;
pulizia degli arredi in uso, di tutte le attrezzature ed apparecchiature;
pulizia dei refettori al termine del consumo dei pasti;
disinfestazione e derattizzazione;
gestione dei rifiuti;
acquisto e stoccaggio in sicurezza dei prodotti di consumo per la pulizia e disinfezione delle
apparecchiature e delle attrezzature per il servizio (es.: detersivi per lavastoviglie, detersivi e
detergenti vari, sacchi, strofinacci, ecc.);
fornitura della massa vestiaria e dei dispositivi di protezione individuale ex D. Lgs 626/94 al
proprio personale operante nelle mense scolastiche;
copertura assicurativa per responsabilità civile relativa a danni causati agli utenti del servizio
di ristorazione scolastica, a terzi ed a cose durante l’espletamento ed a conseguenza del
servizio stesso, come previsto all’art. 32;
realizzazione per ogni mensa servita di tutte le attività necessarie e stabilite dalla legge
relativamente al sistema di autocontrollo igienico (H.A.C.C.P.) previsto dal D. Lgs n.
155/97;
gestione e organizzazione del personale in numero adeguato al corretto svolgimento degli
oneri previsti dal presente capitolato, con adeguati requisiti igienico-sanitari, capacità e
formazione professionale;
effettuazione delle analisi obbligatorie previste dal capitolato;
messa a disposizione di un coordinatore responsabile del servizio;
ogni altra operazione e prestazione comunque necessaria per la corretta e completa
esecuzione dell’appalto come previsto nel presente capitolato e nell’offerta presentata.
ART. 5. Regole generali sull’organizzazione del servizio
L’acquisto delle materie prime e degli altri prodotti, occorrenti per la preparazione dei pasti nonché
la preparazione, cottura, confezionamento, trasporto e distribuzione dei pasti stessi dovranno essere
effettuati in conformità alle disposizioni normative vigenti, alle norme di buona tecnica, ai menù,
alle caratteristiche merceologiche e qualitative di cui ai successivi articoli e alle ulteriori
prescrizioni stabilite dal presente capitolato.
L’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di introdurre in qualsiasi momento modifiche al
menù, alle caratteristiche merceologiche delle derrate e alle grammature con obbligo per l’impresa
aggiudicataria di adeguare conseguentemente e rapidamente la fornitura, fermo restando che dovrà
trattarsi di modificazioni che non comportino variazioni del prezzo per pasto.
Potranno essere richieste variazioni anche per costante non gradimento dei piatti da parte
dell’utenza e per utenti affetti da patologie di tipo cronico o portatori di allergie alimentari, dietro
presentazione di certificato medico. La fornitura dei pasti dietetici dovrà avvenire in una vaschetta
monoporzione termosigillata contrassegnata col nome del bambino o adulto, onde risultare
perfettamente identificabile da parte del personale addetto alla distribuzione del pasto. Tali
vaschette devono essere inserite in contenitori termici idonei a mantenere la temperatura dei cibi
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fino al momento del consumo del pasto. Potranno, inoltre, essere introdotte diete rispondenti a
esigenze etnico – religiose.
L’Amministrazione Comunale si riserva altresì la facoltà di effettuare variazioni di menù,
grammature e caratteristiche delle derrate alimentari conseguenti ad eventuali indicazioni o direttive
fornite dall’ASUR qualora la stessa Azienda ASUR attribuisca alla variazione rilevanza
particolarmente significativa e positiva per la salute dei bambini: in tal caso, ove la variazione
richiesta implichi un aumento ovvero una diminuzione del prezzo unitario per pasto, il nuovo
prezzo sarà oggetto di libero accordo tra le parti.
I pasti dovranno essere preparati e distribuiti in giornata. Ogni pasto sarà composto da un “primo”,
un “secondo”, verdura cruda o cotta, frutta fresca e comunque in conformità a tutto quanto previsto
dal menù e dalle tabelle allegate al presente capitolato e da quanto eventualmente disposto
dall’ASUR.
Il tempo intercorrente tra il momento conclusivo della preparazione del pasto ed il momento
dell’effettiva distribuzione in ogni mensa, non dovrà mai superare 1 ora e trenta minuti e comunque
dovrà essere tale da garantire sempre l’appetibilità del cibo ed il mantenimento delle temperature di
legge.
Il personale della Ditta addetto alla distribuzione dovrà essere in numero tale da garantire la
somministrazione agli utenti di ogni singolo refettorio in 15 minuti.
Giornalmente, un incaricato presso ogni singola scuola comunicherà tramite fax alla Ditta, entro le
ore 9,30, il numero dei pasti necessari in relazione alle presenze giornaliere e le eventuali variazioni
di menù indicando il nome dell’utente affetto da patologie croniche o allergie alimentari o per
esigenze etnico-religiose.
La Ditta dovrà consegnare i pasti in tempo utile per l’orario di consumazione del pasto comunicato
da ogni singola scuola in relazione all’orario scolastico stabilito.
In relazione al numero di utenti interessati ed alla capienza dei refettori, potrebbe rendersi
necessario anche il doppio turno di refezione in alcuni plessi scolastici.
Quotidianamente la Ditta dovrà provvedere, per ogni singola scuola servita, all’emissione di bolla
di consegna riportante l’ora di inizio trasporto, la scuola destinataria dei pasti ed il numero dei pasti
ivi veicolati, suddivisi tra alunni ed insegnanti.
Il cibo dovrà essere consegnato garantendo la massima igiene per tutte le portate.
Il menù dovrà essere rispettato diversificando giornalmente la verdura e la frutta fornite.
Dovrà essere fornito giornalmente per ciascun utente una tovaglietta, un tovagliolo e la posateria del
tipo previsto dall’appalto.
Per particolari esigenze, la Ditta dovrà fornire stoviglie e materiali a perdere.
I pasti non consumati nei singoli plessi dovranno essere porzionati in vaschette monoporzione e
trasportati, con idonei contenitori e mezzi, presso un locale che verrà individuato
dall’Amministrazione Comunale. La presente operazione ha esclusivamente un fine sociale ed il
servizio di successiva distribuzione ai meno abbienti dei pasti sarà completamente gratuito.
ART. 6. Caratteristiche dei prodotti
In generale, si fa riferimento alle seguenti indicazioni sulle caratteristiche degli alimenti, precisando
che frutta, verdura, legumi, carne e pasta dovranno pervenire da coltivazioni biologiche:
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carni: vanno utilizzate carni provenienti da coltivazioni biologiche (come da Regolamento CEE
2092/1991). La provenienza dovrà essere documentata con certificati
attestanti l’origine dei
prodotti. Verranno utilizzate le parti magre di carni di pollo, coniglio, vitellone, tacchino e suino. E’
opportuno utilizzare carni macinate al momento (es.: macinato per ragù, svizzera, polpetta, ecc.).
carne italiana garantita non surgelata recante il marchio di qualità. L’origine della carne dovrà essere
documentata con i certificati attestanti l’origine e la relativa qualità;
pesce: va data preferenza ai pesci surgelati o freschissimi, deliscati, filetti o tranci, surgelati
individualmente o interfogliati (filetti di halibut, filetti di merluzzo o nasello, filetti di platessa,
filetti di persico, pesce spada in tranci, seppie). In via eccezionale possono essere utilizzati
bastoncini di pesce
tonno: al naturale o all’olio di oliva
formaggio: utilizzare formaggi esenti da polifosfati aggiunti e conservanti, evitare l’uso di formaggi
fusi. I formaggi utilizzati dovranno essere compresi fra i prodotti cosiddetti “tipici” (D.O.P.,
I.G.P.) e “tradizionali”
uova: per le preparazioni alimentari si raccomanda l’uso di prodotti pastorizzati in confezioni
originali. Nel caso si utilizzino uova fresche in guscio, optare per quelle di categoria A extra di
produzioni comunitaria in confezioni originali conformi alle norme vigenti. Assoluto divieto del
consumo di uova crude o di preparazioni a base di uova crude
prosciutto: va utilizzato prosciutto crudo oppure cotto di prima qualità, senza polifosfati, ottenuto
dalla coscia e di origine italiana
legumi: se consumati in abbinamento con i cereali (pasta, riso, orzo, ecc.) garantiscono un apporto
di proteine elevato e di buona qualità analogo agli alimenti di origine animale. Oltre ai legumi
freschi, potranno essere utilizzati legumi surgelati e legumi secchi. I legumi utilizzati saranno
provenienti da coltivazioni biologiche (come da Regolamento CEE 2092/1991). La provenienza
dovrà essere documentata con certificati attestanti l’origine dei prodotti;
pasta: deve essere utilizzata quella proveniente da coltivazioni biologiche (come da Regolamento
CEE 2092/1991). La provenienza dovrà essere documentata con certificati attestanti l’origine dei
prodotti. Verrà utilizzata pasta di semola, di grano duro e/o integrale, o pasta secca all’uovo o pasta
fresca speciale (ripiena). E’ raccomandabile variare i formati per garantire l’alternanza quotidiana.
Per i bambini della scuola materna è consigliabile prevedere formati più piccoli rispetto al formato
di pasta da offrire ai ragazzi della scuola elementare
riso: il ricorso al riso parboiled deve essere limitato preferibilmente a ricette o situazioni che ne
richiedano l’uso particolare, mentre per il comune impiego è da favorire l’utilizzo di risi nazionali:
Arboreo, Violone, ecc.
gnocchi: di norma utilizzare gnocchi di patate freschi o surgelati
verdure e ortaggi: hanno un elevato contenuto in vitamine e sali minerali, quindi la frequenza è
giornaliera; vanno utilizzate verdure di stagione, opportunamente variate giornalmente, crude e
cotte, o verdure surgelate. Per salvaguardarne i nutrienti vanno cotte a vapore o in poca acqua. Per
favorire il consumo, non come imposizione ma come attrazione o soddisfazione dei piccoli utenti, si
suggerisce di curare in generale la presentazione di dette preparazioni sia sotto l’aspetto gustativo ed
olfattivo (adeguata cottura evitando sovracotture, adeguato insaporimento ed aromatizzazione) che
visivo (cura nel taglio e/o cubettatura e nell’accostamento, quando sono previste in forma mista). Si
sconsiglia l’uso di primizie e di produzioni tardive. Vanno utilizzati ortaggi e verdure provenienti da
coltivazioni biologiche (come da Regolamento CEE 2092/1991). La provenienza dovrà essere
documentata con certificati attestanti l’origine dei prodotti;
purè di patate: preferibilmente preparato con patate fresche
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frutta: dovrà essere prevista la fornitura di frutta proveniente da coltivazioni biologiche (come da
Regolamento CEE 2092/1991). La provenienza dovrà essere documentata con certificati attestanti
l’origine dei prodotti. La frutta ha un elevato contenuto in vitamine e sali minerali e quindi deve
essere presente ogni giorno utilizzando frutta di stagione. E’ da prevedere la fornitura di banane
provenienti dal “commercio equo solidale”;
pane e prodotti da forno: utilizzare pane fresco di giornata. Va evitato il pane riscaldato o
surgelato
latte: utilizzare preferibilmente latte fresco pastorizzato intero o parzialmente scremato a Km. 0,
così come tutti gli altri latticini.
yogurt: utilizzare yogurt intero o parzialmente scremato, alla frutta, ai cereali
dolci: orientare la scelta su dolci semplici, quali ad esempio crostate di frutta o confettura
(marmellata), torta di mele o altri prodotti da forno. Limitare il consumo di dolci ed evitare
preferibilmente quelli preconfezionati
gelato: deve essere preconfezionato in vaschette “multiporzione” o in confezioni singole
“monoporzione”. E’ auspicabile una preferenza per la formulazioni semplici
bevanda: utilizzare l’acqua minerale nella quantità indicata nel menù
aromi: utilizzare aromi freschi quali: basilico, prezzemolo, salvia, rosmarino, alloro, cipolla, aglio,
ecc. Non devono essere utilizzati pepe, peperoncino e salse piccanti
sale ed estratti per brodo: va utilizzato in quantità moderata il sale alimentare, preferibilmente
iodurato/iodato. L’uso di aromi consente di insaporire gli alimenti, riducendo la quantità di sale
impiegato. Sono da escludere gli estratti per brodo a base di glutammato monopodico
conserve e semiconserve alimentari (scatolame): sono consigliati i pomodori pelati senza aggiunta
di concentrato. Il tonno, lo sgombro ed il salmone, al naturale o all’olio di oliva
condimenti: sono da utilizzare:
- olio extra vergine di oliva (usualmente da preferire)
- burro, solo in piccole quantità per le preparazioni che lo richiedono espressamente in ricetta
ed esclusivamente crudo o scaldato a basse temperature
- olio monosemie di arachide, di mais o di girasole
Per la preparazione dei pasti di cui al presente capitolato non dovranno essere utilizzate derrate
alimentari contenenti organismi geneticamente modificati (OGM) o derivate da OGM, derrate
alimentari surgelate che abbiano subito processi di decongelamento, derrate il cui termine di
conservazione o di scadenza risulti talmente prossimo d rischiare il superamento dello stesso al
momento della preparazione.
Le derrate alimentari utilizzate per la produzione dei pasti dovranno essere conformi a tutti i
requisiti richiesti dalle vigenti leggi in materia e da quanto stabilito dall’Autorità Sanitaria, leggi e
disposizioni che qui si intendono tutte richiamate, ed alle caratteristiche di cui al presente capitolato.
Non sono ammesse etichettature incomplete, non in lingua italiana, con diciture poco chiare o poco
leggibili o comunque equivocabili.
La Ditta appaltatrice deve acquisire dai propri fornitori e rendere disponibili all’Amministrazione
Comunale, quando questa ne faccia richiesta, idonea certificazione e/o documentazione nelle quali
sia attestata la conformità delle derrate alle caratteristiche di cui sopra. La suddetta certificazione e
documentazione deve essere idonea a:
- comprovare la rispondenza del prodotto alla qualità dichiarata dal produttore, dal fornitore
della Ditta o dalla Ditta stessa e a quella prevista dal presente capitolato;
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-
consentire la rintracciabilità del prodotto (cioè ad individuare ed identificare tutte le fasi di
produzione/lavorazione/distribuzione del prodotto dall’origine al momento della consegna
dei pasti alle mense terminali);
- dimostrare l’avvenuta applicazione del sistema di autocontrollo igienico in tutte le fasi del
ciclo produttivo e distributivo fino al momento della consegna alla Ditta produttrice dei
pasti;
- dimostrare l’assenza fra i componenti delle derrate di organismi geneticamente modificati o
derivati da OGM.
Qualora l’Amministrazione Comunale decidesse di recuperare le quote dei prodotti lattiero-caseari,
la Ditta aggiudicataria ha l’obbligo di fornire i dati necessari.
ART. 7. Prodotti biologici, tipici, tradizionali e provenienti dal commercio equo e solidale
Le derrate alimentari utilizzate per la preparazione dei pasti elencate all’art. 6 del presente capitolato
ed accompagnate dalla dicitura “biologico” dovranno essere di tipo “biologico” cioè provenienti
da coltivazioni o da lavorazioni biologiche ai sensi del Regolamento (CEE) n. 2092/91 e s.m.i. e
del Reg. (CE) n. 1804/1999 ed essere assoggettate al regime di controllo ai sensi del citato
Regolamento n. 2092/91, tramite gli organismi di controllo a ciò abilitati.
Analogamente i prodotti indicati come “commercio equo e solidale” dovranno essere provenienti da
transazioni commerciali condotte in aderenza alla “Carta italiana del commercio equo e
solidale”.
Con il termine “prodotti tipici”, cui si attribuisce un significato a valenza trasversale, si indicano tra
l’altro i prodotti a denominazione d’origine protetta (DOP) ed i prodotti ad indicazione
geografica protetta (IGP); con il termine “prodotti tradizionali” si intendono quelli indicati
nell’elenco allegato al D.M. 18/07/2000.
I prodotti tipici e quelli tradizionali devono essere assoggettati al regime di certificazione e di
controllo eventualmente identificato dal provvedimento con cui è stata dichiarata la tipicità o
tradizionalità.
Tutti i prodotti biologici utilizzati dovranno essere all’origine in confezioni sigillate, non
manomissibili, munite di apposita etichettatura conforme a quanto previsto dalla normativa in
materia. In particolare sulle etichette delle confezioni dovranno apparire queste diciture ed
informazioni obbligatorie:
- da agricoltura biologica – regime di controllo CEE
- nome dell’organismo di controllo abilitato ed estremi dell’autorizzazione ministeriale
- sigla dell’organismo di controllo e codice del produttore.
Il latte e tutti i latticini utlizzati dovranno essere a Km. 0.
Potrà comunque essere sempre richiesta documentazione idonea a dimostrare che per la produzione
dei pasti destinati al Comune si utilizzano i prodotti biologici, tipici, tradizionali e provenienti dal
commercio equo e solidale previsti e che gli stessi sono conformi alla vigente normativa in materia.
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ART. 8. Menù e tabelle dietetiche
I menù predisposti dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (S.I.A.N.) dell’ASUR area vasta n. 2
di Ancona dovranno essere rispettati.
Innovazioni e modifiche ai menù e/o tabelle dietetiche potranno essere apportate nel corso dell’anno
scolastico sulla base delle indicazioni concordate tra il S.I.A.N., il Comune, la Commissione mensa
e la ditta.
Il Comune si riserva la facoltà di introdurre, in via sperimentale, nuove preparazioni culinarie,
concordando con la nutrizionista dell’ASUR e la Ditta ingredienti e relative grammature.
La ditta aggiudicataria dovrà organizzare un incontro all’anno sulla nutrizione per tutti i genitori
degli studenti, allargato alla cittadinanza.
ART. 9. Variazioni e diete speciali
La Ditta dovrà assicurare, esclusivamente su richiesta del Comune, la fornitura di “diete speciali”
cioè diverse da quella fornita comunemente dalla refezione scolastica e che rispondono di volta in
volta a particolari esigenze di alcuni utenti, per casi documentati e certificati di intolleranze/allergie
alimentari, stati patologici e per motivi etico-religiosi.
Gli utenti affetti da allergie o da intolleranze alimentari o causate da malattie metaboliche, che
necessitino a scopo terapeutico dell’esclusione di particolari alimenti, dovranno presentare richiesta
al Comune esibendo necessariamente adeguata certificazione medica.
Gli utenti che desiderano particolari regimi alimentari per ragioni etico-religiose, devono presentare
apposita richiesta al Comune autocertificando le proprie motivazioni.
Le fasi di preparazione e confezionamento delle diete personalizzate devono essere separate da
quelle dei pasti preparati secondo il menù base, utilizzando contenitori e utensili diversificati a
seconda del tipo di patologia. Sia la preparazione che la distribuzione devono essere giornalmente
verificate con lista di controllo, firmata dal personale responsabile, al fine di consentire la completa
tracciabilità.
La Ditta deve provvedere affinché i prodotti dietetici siano separati da quelli utilizzati per la
preparazione dei menù base ed essere suddivisi per tipologia e muniti di cartello di identificazione,
sia della patologia che dell’utente al quale sono destinati.
La Ditta non deve accettare certificati medici ed autocertificazioni, né fornire diete speciali in
assenza di formale richiesta effettuata dal Comune.
L’ordinazione delle diete viene effettuata con le stesse modalità relative ai pasti del menù base.
La Ditta deve inoltre prevedere la possibilità di fornire un menù speciale così composto:
primo piatto: pasta o riso in bianco, condito con olio extra vergine di oliva o minestrina in brodo
vegetale
secondo piatto: formaggi (parmigiano reggiano, grana padano, mozzarella, stracchino, crescenza)
od in alternativa carni bianche cotte a vapore con carote e patate lesse richiesto direttamente da chi
effettua le ordinazioni giornaliere, in caso di indisposizione temporanea dell’utente per un massimo
di tre giorni consecutivi.
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I pasti delle diete speciali dovranno essere confezionati in confezioni monoporzione, idonee a
mantenere la temperatura di legge e recare etichetta di identificazione, con l’indicazione dell’utente
destinato ed il codice o il nome della scuola.
ART. 10. Norme e modalità di preparazione e cottura dei pasti
Per la preparazione dei pasti, la Ditta appaltatrice dovrà utilizzare tutte le misure previste dalla
legislazione. In particolare si richiede di:
- cuocere le verdure al vapore o al forno;
- cuocere i secondi piatti preferibilmente al forno, dopo aver eliminato dalla carne i grassi
visibili;
- aggiungere i condimenti possibilmente a crudo;
- preparare il purè preferibilmente con patate fresche lessate in giornata (le patate dovranno
essere sbucciate e lavate nella stessa giornata dell’utilizzo indipendentemente dal tipo di
cottura previsto);
- le verdure da consumare crude dovranno essere perfettamente lavate, pronte all’uso e
condite al momento della distribuzione;
- consegnare la frutta lavata ed a temperatura ambiente;
- somministrare la razione di carne e pesce possibilmente in un’unica porzione (per esempio
una scaloppina; una coscia di pollo; una sogliola; ecc.);
- evitare la precottura e l’eccessiva cottura (minestre, minestroni, verdura, pasta);
- si consiglia di evitare, per limitare la perdita di nutrienti: l’eccessiva spezzettatura dei
vegetali; limitare la quantità di acqua utilizzata in cottura; contenere i tempi di cottura,
ricorrendo di preferenza alla cottura a vapore o al forno;
- per evitare che la pasta si impacchi durante il trasporto ed in attesa del consumo è necessario
aggiungere una piccola quantità di olio nell’acqua di cottura mentre si deve evitare di
aggiungere olio alla pasta già cotta. I sughi di condimento vanno messi sulla pasta solo al
momento di servirla.
Non devono essere utilizzati:
- le carni al sangue;
- cibi fritti;
- il dado da brodo contenente glutammato;
- conservanti e additivi chimici nella preparazione dei pasti;
- residui dei pasti dei giorni precedenti;
- verdure, carni e pesci semilavorati e precotti.
Da evitare la soffrittura, da sostituire con la semplice tostatura in poca acqua o brodo.
Le elaborazioni dei cibi devono essere semplici e la scelta dei piatti deve tenere conto della
stagionalità. I pasti devono essere confezionati nella stessa mattinata del consumo e il tempo che
intercorre tra il termine della cottura e l’inizio del consumo non deve superare i 90 minuti.
Il cibo non consumato dagli utenti non potrà essere riportato al centro di cottura, ma deve essere
eliminato in loco. Tutti i contenitori per alimenti dovranno essere ritirati in giornata a cura della
Ditta aggiudicataria.
Le lavorazioni consentite il giorno antecedente la distribuzione (solo in presenza di abbattitore di
temperatura) sono:
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la cottura di arrosti, bolliti, brasati di carne bovina (con raggiungimento al cuore del prodotto
di + 10°C entro 2 ore dal termine della cottura e di +4°C entro le successive 2 ore);
- cottura di paste al forno (stesse modalità di cui sopra);
- cottura di sughi e ragù (stesse modalità di cui sopra).
In sintesi, per tutti gli alimenti indicati nelle tabelle dietetiche e nei menù, si richiedono prodotti di
qualità ottima o extra, in ottimo stato di conservazione, prodotti secondo le vigenti disposizioni di
legge e rispondenti ai requisiti richiesti dalle norme igienico-sanitarie in vigore. Tutte le derrate,
porzionate a cura dell’Azienda aggiudicataria, devono essere opportunamente protette con materiale
idoneo per alimenti:
I pasti preparati devono comunque rispondere al dettaglio dell’art. 5 della legge 283/1962 per
quanto riguarda lo stato degli alimenti impiegati, e dell’art. 31 del D.P.R. 327/1980 per quanto
concerne il rispetto delle temperature per gli alimenti deperibili cotti da consumarsi freddi o caldi ed
il mantenimento della catena da freddo.
Gli alimenti dovranno possedere i requisiti caratteristici ed essere privi di qualsiasi anomalia per
quanto riguarda l’odore, il gusto e lo stato fisico.
Clausola generale, valida per tutti gli alimenti, dovrà essere la non rilevabilità analitica entro i limiti
consentiti, quando previsti, di tutte quelle sostanze considerate nocive o quanto meno indesiderabili
(es.: metalli pesanti, aflatossine, sulfamidici, antibiotici, ormoni, pesticidi, additivi, ecc.).
ART. 11. Derattizzazione e disinfestazione
La Ditta è tenuta ad effettuare un intervento di disinfestazione e derattizzazione dei locali di
ristorazione, all’inizio del servizio e, successivamente, con cadenza semestrale e a dare
comunicazione al Comune dell’avvenuto intervento.
ART. 12. Centro di cottura
Per l’espletamento del servizio oggetto del presente capitolato, la Ditta dovrà utilizzare un unico
Centro di Cottura la cui proprietà deve essere comprovata mediante esibizione di titolo
giuridicamente valido.
Per “Centro di Cottura” si intende tecnicamente e comunemente quel centro la cui ubicazione e
caratteristiche devono essere documentate da apposita planimetria - indicante spazi, impianti,
garanzie igieniche e numero di addetti- comprendente linee di produzione e confezionamento
esclusivamente dedicate all’asporto dei pasti per le refezioni scolastiche, con allegate autorizzazioni
sanitarie e licenze intestate al partecipante alla gara. In particolare per poter efficacemente verificare
il numero di addetti impiegati nel centro di cottura occorre operare una distinzione puntuale tra
“cuochi”, “aiuto cuochi” e “addetti al confezionamento” che consenta di apprezzare in modo
concreto e trasparente la tipologia del servizio offerto da ciascuna impresa concorrente.
Pertanto il Centro di Cottura, a pena l’esclusione dalla gara, dovrà essere munito dell’autorizzazione
sanitaria per la produzione di pasti veicolati e tutti i pasti veicolati di cui al presente capitolato
dovranno essere preparati esclusivamente in questo centro di cottura.
La somministrazione dei pasti deve avvenire immediatamente e successivamente alla loro
produzione, preparazione e confezionamento.
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Nei luoghi di conservazione e immagazzinamento delle derrate devono essere predisposti cartelli,
etichette, contenitori atti allo scopo di separare ed evidenziare gli alimenti utilizzati per la
preparazione dei pasti del Comune.
ART. 13. Norme e modalità del trasporto dei pasti
La Ditta sarà tenuta a recapitare, a propria cura e spese, i pasti e l’altro materiale presso i singoli
plessi scolastici, depositandoli nei locali destinati a mensa. Il pasto nella sua completezza dovrà
giungere al momento della somministrazione presentando buone caratteristiche organolettiche e di
appetibilità.
Il trasporto dei pasti ordinati dovrà avvenire con idonei contenitori ed automezzi, rispondenti ai
requisiti di cui agli artt. 43 e 47 del D.P.R. 327/80 (automezzi chiusi, rivestiti in materiale liscio e
lavabile, adeguatamente predisposti e riservati esclusivamente al trasporto di alimenti, che
consentano il mantenimento della temperatura non inferiore a +65°C fino alla somministrazione dei
pasti), muniti di idonea attestazione.
Qualora l’Amministrazione Comunale o l’ASUR lo chiedano dovrà essere controllata la
temperatura. A tale scopo la Ditta dovrà fornire ogni mensa terminale di apposito termometro ad
infissione.
Per i pasti freddi la temperatura non dovrà superare i +10°C.
I mezzi utilizzati devono altresì essere in numero sufficiente per consentire le consegne nell’arco di
1 ora a decorrere dal momento della partenza dal centro di cottura e la consegna ai vari terminali di
utilizzo non deve avvenire prima di 30 minuti dall’orario stabilito per la refezione.
I pasti dovranno essere trasportati in idonei contenitori (es.: in acciaio inox) chiusi ermeticamente,
facilmente lavabili e disinfettabili, nei quali i singoli componenti del pasto devono essere contenuti
separatamente (contenitori diversi per la pasta, per il sugo, per i brodi, per la pietanza e per i
contorni). Detti contenitori chiusi dovranno essere a loro volta inseriti in idonei contenitori termici
per garantire il mantenimento dell’idonea temperatura, possibilmente dotati di sistemi attivi di
tenuta del calore (es.: ad iniezione di vapore o elettrici) o con sistemi adatti a garantire la
refrigerazione, così come sopra descritto.
Il trasporto e la consegna dei pasti e del materiale a perdere ad ogni singola scuola dovrà avvenire
con un apposito documento di trasporto, sul quale dovranno anche essere indicate la data e l’ora di
consegna; tale documento sarà sottoscritto da un incaricato della scuola che ne conserverà copia.
In caso di consegna di un numero di pasti inferiore a quello ordinato, su segnalazione delle scuole
e/o del Comune, la Ditta appaltatrice deve provvedere tassativamente entro 30 minuti dalla
segnalazione telefonica, poi seguita da fax, ad integrare il numero dei pasti.
La Ditta aggiudicataria deve impegnarsi al ritiro, pulizia e disinfezione (sanificazione) dei
contenitori termici e di ogni altro utensile utilizzato dalla stessa per il trasporto dei pasti al terminale
di consumo.
Le consegne dei pasti dovranno essere effettuate da personale che dia tutte le garanzie previste dalla
legge sotto il profilo sanitario. La Ditta assume l’obbligo di trasmettere al Comune l’elenco
nominativo del personale addetto al trasporto dei pasti ed alle operazioni nelle mense terminali
all’avvio del servizio e di comunicare tempestivamente ogni variazione od aggiornamento.
La Ditta, prima dell’avvio del servizio, è tenuta a presentare all’Amministrazione Comunale il piano
di esecuzione del servizio contenente un cronoprogramma relativo all’organizzazione delle fasi
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successive a quella della preparazione e cottura delle pietanze, riguardanti cioè il confezionamento
delle vivande, la loro chiusura nei contenitori termici, il loro trasporto e le operazioni da effettuarsi
nella mensa terminale (porzionamento e distribuzione). Il suddetto documento serve a verificare in
via preliminare che alcune fondamentali prescrizioni siano rispettate fra cui, in particolare, quella
relativa al rispetto dell’intervallo temporale massimo previsto tra il momento di fine cottura ed il
momento della distribuzione al tavolo, al mantenimento delle temperature di legge e alla
tempestività del momento della distribuzione rispetto all’orario prefissato per l’inizio del pranzo.
ART. 14. Distribuzione dei pasti ed altri servizi nelle mense scolastiche
Il servizio all’interno delle mense scolastiche deve essere eseguito nel rispetto delle seguenti regole:
- il personale dovrà essere in regola con il libretto sanitario (o documento equipollente) che
sarà conservato sul luogo di servizio, curare l’igiene personale e dell’abbigliamento ed
eseguire tutto il lavoro in modo igienicamente corretto come previsto dal DPR 327/80;
- le unità di personale addetto alla distribuzione dovranno rispettare il seguente rapporto
minimo con gli alunni: per la pluriporzione 1/30 e comunque in numero tale da distribuire il
pasto in 15 minuti;
- la Ditta aggiudicataria sarà tenuta al rispetto dell’art. 29 del DPR 327/80 per quanto
concerne la pulizia degli arredi e delle attrezzature.
I pasti vengono forniti in pluriporzione, come previsto, nell’elenco dei plessi scolastici serviti. In
entrambi i casi i contenitori dovranno rispettare le norme di legge.
La Ditta dovrà provvedere con proprio personale al ricevimento dei pasti, all’apparecchiamento dei
tavolini, alla porzionatura ed alla distribuzione delle vivande ai tavoli, allo sparecchiamento dei
tavolini, al lavaggio di piatti, pentole, posate, bicchieri, ecc., alla rimozione dei contenitori termici
utilizzati per il trasporto dei pasti, alle operazioni di pulizia degli arredi, al riassetto del refettorio, al
riordino di tutto il materiale, alla raccolta dei rifiuti e al conferimento degli stessi negli appositi
cassonetti provvedendo alla raccolta differenziata secondo le indicazioni dell’Amministrazione
Comunale, alla gestione del personale addetto al servizio e dei relativi corsi di addestramento e
formazione professionale.
Per quanto concerne le stoviglie, la Ditta sarà tenuta a fornire le stoviglie necessarie ai sensi di
quanto disposto dal seguente punto. La Ditta potrà altresì utilizzare le stoviglie di proprietà del
Comune eventualmente presenti nei vari refettori.
In ogni caso, tenuto conto del tipo di modalità distributiva e delle restrizioni di cui sopra, le
stoviglie dovranno possedere i seguenti requisiti:
- stoviglie tradizionali:
i piatti dovranno essere in ceramica o porcellana, di colore bianco, integri, non anneriti, non
graffiati, non scheggiati;
i bicchieri di vetro dovranno essere integri, non graffiati né scheggiati ed idonei per il
lavaggio in lavastoviglie;
la posateria dovrà essere in acciaio inox;
- articoli complementari a perdere:
tovagliette monoposto all’americana in cellulosa;
tovaglioli in cellulosa
- stoviglie e posate a perdere (da utilizzare in casi eccezionali):
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set, imbustato e sigillato, di posate in plastica rigida di tipo pesante, non soggette a
spezzatura e idonee al taglio della carne;
bicchieri in plastica monouso;
piatti, vaschette e contenitori vari in materiale plastico di tipo pesante.
Le stoviglie e le posate a perdere dovranno essere trasportate a cura e spese della Ditta
aggiudicataria e dovranno essere separate dalla consegna delle derrate alimentari;
- attrezzi per la distribuzione:
la posateria per la porzionatura dovrà essere in acciaio inox;
stoviglie ed altri attrezzi in plastica dovranno essere bianchi, in materiale idoneo, resistente
ai graffi.
Per quanto concerne la distribuzione dovranno essere rispettate le seguenti modalità di
scodellamento:
- la distribuzione dovrà avvenire al tavolo solo in presenza degli utenti;
- il tempo massimo di distribuzione non dovrà essere superiore ai 15 minuti;
- il pane utilizzato deve essere chiuso in appositi sacchetti singoli;
- occorre effettuare il ritiro dei piatti sporchi tra il primo ed il secondo piatto;
- i sughi di condimento vanno messi sulla pasta solo al momento di servirla;
- le verdure vanno condite al momento del consumo con: olio extra vergine di oliva, sale fino
ed eventualmente limone, aceto di vino o aceto balsamico; ciascun plesso scolastico dovrà
essere fornito dei suddetti condimenti per le verdure;
- la carne ed il pesce vanno possibilmente distribuiti in un’unica porzione (es.: una coscia di
pollo, una bistecca, un filetto di pesce, ecc.).
Presso ogni punto di distribuzione deve essere disponibile una bilancia automatica per alimenti,
fornita dalla Ditta, per consentire i necessari controlli sulle porzionature.
ART. 15. Attrezzatura per la distribuzione e per la gestione del servizio
Il Comune chiede la messa a disposizione per ogni plesso scolastico e per l’intera durata
dell’appalto, di un carrello scaldavivande.
La Ditta potrà utilizzare le attrezzature presenti nei vari plessi. Se fossero insufficienti, potranno
essere incrementate a spese della Ditta stessa.
La pulizia e la manutenzione di dette attrezzature sono a carico della Ditta aggiudicataria.
ART. 16. Campionatura rappresentativa del pasto
La Ditta aggiudicataria è tenuta a conservare presso il centro di cottura un campione rappresentativo
del pasto completo del giorno così come del pasto sostitutivo del menù di base, qualora fossero
intervenute delle variazioni.
Tali campioni vanno posti singolarmente in idonei contenitori chiusi, muniti dell’etichetta recante la
data del prelievo, il nome del cuoco responsabile della preparazione e conservati in frigorifero a
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temperatura di 0°C/+4°C per 72 ore, con un cartello riportante la dizione “Campionatura
rappresentativa del pasto per eventuale verifica – data di produzione”.
I campioni prelevati al venerdì devono essere conservati, secondo le modalità sopra indicate, sino al
martedì della settimana successiva.
Detti campioni saranno a disposizione delle competenti Autorità nel caso dovessero verificarsi
episodi di tossinfezione o dovessero rendersi necessari altri accertamenti da parte dei soggetti
preposti ai controlli tecnico-ispettivi ed igienico-sanitari di cui al successivo art. 24.
ART. 17. Gestione informatizzata acquisto pasti
La Ditta provvederà a gestire direttamente la riscossione dei pasti da parte degli utenti,
organizzando in toto detto servizio. La ditta aggiudicataria verrà considerata agente contabile e
sarà sottoposta all’obbligo della resa del conto annuale entro il 30 gennaio dell’anno
successivo.
Dovranno essere utilizzati sistemi informatizzati per l’acquisto dei pasti con possibilità di ricarica
on-line.
Dovrà essere garantito almeno n. 1 punto-vendita nel territorio del Comune con un minimo di orario
di sportello di 2 ore al giorno per 3 giorni (per 1 giorno in orario mattutino e per 2 giorni in orario
pomeridiano).
Dette modalità e l’ubicazione dei punti-vendita dovranno essere portate a conoscenza degli utenti e
dell’ufficio P.I. del Comune nonché opportunamente pubblicizzate da parte della Ditta presso le
scuole interessate dal servizio.
L’Amministrazione Comunale fisserà con proprio provvedimento il valore del singolo pasto. La
Ditta introiterà direttamente detti importi a parziale o totale copertura del costo del pasto. Gli adulti
che hanno diritto ad usufruire del pasto presso le mense scolastiche (insegnanti) non
corrisponderanno alcun importo. Detta spesa è a carico dell’Amministrazione Comunale, che
provvederà a richiedere i rimborsi al competente Ministero.
Con le modalità di cui al successivo art. 28, la Ditta fatturerà al Comune, in caso di copertura
parziale, la differenza tra il costo del pasto e quello del buono-pasto corrisposto dagli utenti e gli
utilizzi gratuiti (pasti insegnanti).
La Ditta attiverà idonee modalità per il rimborso agli utenti del servizio, al termine dell’anno
scolastico o per validi motivi anche durante l’anno, dei pasti acquistati e non utilizzati, con modalità
concordate con l’Amministrazione Comunale.
La Ditta aggiudicataria dovrà permettere all’Amministrazione Comunale, tramite accesso protetto,
la visualizzazione della situazione dei vari utenti nonché i pasti erogati in ogni singolo plesso.
La Ditta è autorizzata a non somministrare il pasto a coloro i quali non avranno provveduto al
pagamento, dopo tre pasti erogati a debito. In tal caso, l’ulteriore somministrazione dei pasti potrà
essere garantita solo dopo la regolarizzazione dei pasti acquistati. Di ogni interruzione del servizio
dovrà essere data contestuale comunicazione per iscritto all’Ufficio Pubblica Istruzione del
Comune.
Il pasto non pagato rimarrà a carico della Ditta.
ART. 18. Requisiti e formazione del personale
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Tutto il personale della Ditta aggiudicataria comunque addetto all’esecuzione del presente appalto
deve essere in possesso della documentazione sanitaria eventualmente necessaria ed è tenuto a
curare l’igiene personale e dell’abbigliamento e ad eseguire il proprio lavoro in modo igienicamente
corretto.
Tutto il personale deve essere formato professionalmente ed aggiornato dalla Ditta appaltatrice sui
vari aspetti della refezione collettiva ed in particolare su:
- igiene degli alimenti
- merceologia degli alimenti
- tecnologia della cottura e conservazione degli alimenti e loro effetti sul valore nutrizionale
degli alimenti
- controllo di qualità
- aspetti nutrizionali e dietetica della ristorazione collettiva
- sicurezza ed antinfortunistica all’interno della struttura.
In questo senso dovrà essere prodotta apposita dichiarazione da parte della Ditta appaltatrice prima
dell’inizio dell’attività e, nel caso di ulteriore personale utilizzato nel corso dell’appalto, prima della
presa in servizio dello stesso.
ART. 19. Osservanza delle norme in materia di lavoro
La Ditta appaltatrice dovrà osservare la normativa vigente in materia di previdenza, sicurezza,
prevenzione e assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. La Ditta dovrà in ogni momento, a
semplice richiesta dell’Amministrazione Comunale, dimostrare di avere provveduto a quanto sopra.
La Ditta appaltatrice dovrà attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti, occupati nelle attività
costituenti oggetto del presente capitolato, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle
risultanti dai contratti collettivi nazionali di riferimento, nonché rispettare le condizioni risultanti
dalle successive integrazioni degli stessi. Gli obblighi di cui al presente articolo si intendono estesi
all’eventuale Ditta subappaltatrice.
ART. 20 – Obblighi derivanti dai rapporti di lavoro
L’appaltatore si obbliga ad attuare nei confronti dei propri dipendenti occupati nelle prestazioni
oggetto del contratto, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle dei contratti collettivi
di lavoro applicabili alla categoria.
L’appaltatore è sottoposto altresì a tutti gli obblighi verso i propri dipendenti risultanti dalle
disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro, sicurezza assistenza e
assicurazioni sociali ed assume a suo carico tutti gli oneri relativi per cui nessun rapporto diretto con
il Comune potrà mai essere configurato.
L’appaltatore si obbliga altresì ad applicare il contratto e gli accordi regionali di lavoro medesimi
anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione; se la ditta ha forma cooperativa, si impegna a
rispettare i relativi accordi nazionali e regionali di lavoro anche nei rapporti con i soc. Gli obblighi
di cui sopra vincolano la ditta anche se la stessa non sia aderente alle associazioni stipulanti gli
accordi o receda da essi, indipendentemente dalla struttura o dimensione della ditta stessa e da ogni
altra qualificazione giuridica, economica e sindacale. L’appaltatore si impegna a permettere la
visione dei libri paga e di ogni altra documentazione inerente i rapporti contrattuali con dipendenti e
soci impegnati nel servizio di cui al presente capitolato. E’ obbligo dell’appaltatore rispettare le
norme contenute nel D. Lgs. 81/2008. L’appaltatore si obbliga altresì a predisporre, prima
dell’inizio del servizio, il piano delle misure di sicurezza fisica dei lavoratori provvedendo a tutti gli
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adempimenti conseguenti e a trasmettere periodicamente all’Amministrazione Comunale copia dei
versamenti contributivi, previdenziali ed assicurativi.
In riferimento all’oggetto della convenzione (art.1), il Comune non ha rilevato rischi interferenti (ai
sensi dell’art. 26 comma 3, D.Lgs. 81/2008) per i quali sia necessario adottare specifiche misure di
sicurezza.
Non si ritiene quindi necessaria la predisposizione del DUVRI (Documento Unico di Valutazione
dei Rischi Interferenti) e non sussistono di conseguenza specifici costi per la sicurezza (non soggetti
a ribasso d’asta anche ai sensi dell’ art. 86 comma 3 ter, D.Lgs. 163/2006).
ART. 21 – CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA PER IL PERSONALE DIPENDENTE
L’appaltatore applicherà l’art. 37 del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per i lavoratori delle
Cooperative del Settore SocioAssistenziale in materia di cambi di gestione.
Pertanto, ai sensi della lettera B del citato art. 37, l’azienda subentrante assumerà, se presente, nei
modi e condizioni previste dalle leggi vigenti, ferma restando la risoluzione del rapporto di lavoro
da parte dell’impresa cessante, il personale addetto all’appalto nelle modalità previste dal citato art.
37.
Le imprese interessate prenderanno pertanto preventivi accordi per il passaggio diretto dei lavoratori
addetti all’appalto.
L’appaltatore, ancorché non aderente ad associazioni firmatarie, si obbliga ad applicare nei
confronti dei soci/lavoratori e/o dipendenti, condizioni contrattuali, normative e retributive non
inferiori a quelle risultanti dai Contratti Collettivi Nazionali di lavoro delle Cooperative Sociali e
dagli accordi integrativi territoriali, nonché a rispettare le norme e le procedure previste dalla legge,
alla data dell’offerta e per tutta la durata dell’incarico. L’obbligo permane anche dopo la scadenza
dei suindicati contratti collettivi fino alla loro sostituzione.
I suddetti obblighi vincolano l’impresa aggiudicataria anche nel caso che non sia aderente alle
associazioni stipulanti o receda da esse.
ART. 22. Coordinatore responsabile del servizio
Il coordinamento di tutte le operazioni ed attività connesse al servizio nonché la responsabilità e la
gestione dei rapporti con l’Amministrazione Comunale saranno affidati ad un incaricato di
esperienza e qualifica professionale adeguate, designato dall’impresa aggiudicataria, il cui
nominativo sarà comunicato per iscritto al Comune prima dell’avvio dell’appalto.
Il coordinatore responsabile del servizio deve essere sempre reperibile dall’Amministrazione
Comunale e dovrà garantire il corretto andamento del servizio in tutti i suoi aspetti, compreso il
sistema di autocontrollo igienico, in stretto rapporto di collaborazione con il Comune.
ART. 23. Ritardi nelle consegne
Nell’eventualità di un ritardo nelle produzioni per cause di forza maggiore, di cui dovrà esser
tempestivamente avvisato il Comune, lo stesso si riserva di adottare le proprie decisioni in merito.
In caso di calamità naturali, inondazioni, frane, nevicate, impraticabilità delle strade, blocchi stradali
ed altre cause di forza maggiore, non imputabili alla Ditta o ai vettori di cui si serve, alla Ditta non
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potrà essere addebitata alcuna penalità. La Ditta dovrà comunque documentare le cause di forza
maggiore che hanno provocato il ritardo e garantire la consegna nei modi e nei tempi migliori
possibili.
I ritardi nella consegna dovuti all’organizzazione del centro di produzione e alle modalità di
trasporto o ad altre cause non eccezionali, comporteranno l’applicazione di quanto previsto dall’art.
33 del presente capitolato.
ART. 24. Continuità del servizio
In caso di sciopero programmato del personale delle scuole e/o degli alunni, la Ditta dovrà essere
preavvertita dall’autorità scolastica possibilmente almeno 24 ore prima. Comunque l’attuazione o
meno del servizio, in relazione allo sciopero, programmato o meno che sia, sarà comunicata entro le
ore 09,00 del giorno stesso della fornitura.
Per scioperi del personale dipendente della Ditta, la stessa dovrà darne comunicazione al Comune
con un preavviso di almeno 24 ore, impegnandosi, comunque, a ricercare soluzioni alternative,
anche attraverso la preparazione di piatti freddi la cui composizione sarà concordata con il Comune
e con il S.I.A.N. dell’ASUR.
In tutti i casi di sciopero, qualora siano rispettati i suddetti impegni, nessuna penalità sarà
imputabile alla controparte.
In caso di improvvisi inconvenienti tecnici (interruzione di energia elettrica, erogazione del gas o
gravi guasti degli impianti, ecc.) tali da impedire la produzione di pasti caldi, la Ditta dovrà fornire
in sostituzione piatti freddi nei limiti delle contingenti possibilità.
L’emergenza dovrà essere limitata a 1 o 2 giorni al massimo.
E’ fatto salvo il diritto dell’Amministrazione appaltante di sopprimere il servizio di refezione
scolastico in toto o in parte per giustificato motivo, con la conseguente interruzione e/o riduzione
della fornitura, senza che ciò costituisca motivo di risarcimento per danni o mancato guadagno.
ART. 25. Monitoraggio ed autocontrollo da parte della Ditta
La Ditta deve rispettare gli standard di prodotto, mantenere le caratteristiche dei prodotti offerti, in
quanto conformi qualitativamente alle indicazioni previste dal presente capitolato.
La Ditta è sempre tenuta a fornire, su richiesta del Comune, i certificati analitici e le bolle di
accompagnamento in cui devono essere indicate le caratteristiche necessarie all’individuazione
qualitativa e quantitativa delle derrate alimentari al fine di poter determinare la conformità del
prodotto utilizzato.
La Ditta dovrà obbligatoriamente gestire per ogni mensa servita tutte le attività necessarie per
l’attuazione e l’implementazione del sistema di autocontrollo igienico (H.A.C.C.P.) previsto dal D.
Lgs n. 155/97. Dovranno essere svolte a cura della Ditta aggiudicataria le seguenti attività minime
per ogni mensa servita:
- analisi dei rischi del processo produttivo
- identificazione dei punti critici
- definizione dei limiti di accettabilità
- definizione ed attuazione di un sistema di monitoraggio e controllo
- definizione ed attuazione degli interventi in caso di perdita del controllo dei punti critici
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-
verifica del sistema di autocontrollo
definizione e realizzazione della documentazione di supporto (elaborazione e/o
aggiornamento dei piani di autocontrollo igienico, fornitura di tutta la modulistica necessaria
alla realizzazione di un sistema di registrazione che dimostri la costante applicazione del
piano di autocontrollo adottato).
In relazione alle attività di cui sopra, la Ditta aggiudicataria dovrà designare prima dell’inizio
dell’appalto un proprio rappresentante che assumerà la qualifica di “responsabile dell’industria
alimentare”, come previsto dal D. Lgs. N. 155/97, per tutte le mense scolastiche interessate dal
presente appalto. Il responsabile dell’industria alimentare è tenuto ad adempiere a tutti gli obblighi
previsti dalla legge in materia di autocontrollo e di igiene dei prodotti alimentari.
La Ditta invierà al Comune con l’attivazione del servizio gli elaborati previsti dal succitato D. Lgs.
N. 155/1997.
ART. 26. Controllo della qualità dei pasti e del servizio nel suo complesso
Fatto salvo che i controlli igienico-sanitari e nutrizionali sono di competenza del Servizio igiene
Alimenti e Nutrizione dell’ASUR di appartenenza e saranno esercitati nei modi previsti dalla
normativa vigente, il Comune si riserva la facoltà, prima e durante lo svolgimento del servizio, di
visitare i locali adibiti alla produzione dei pasti e di controllare i mezzi e le modalità di trasporto,
verificando anche la qualità delle prestazioni, avvalendosi anche di propri esperti e di rappresentanti
delle commissioni mensa di cui al successivo articolo 25. In particolare si prevedono tre tipi di
controllo:
- controllo tecnico-ispettivo svolto dai dipendenti comunali professionalmente competenti o
dai soggetti a ciò incaricati ed in rapporto di collaborazione con l’Ente e comprendente: la
corrispondenza qualitativa e quantitativa delle derrate e dei pasti consegnati rispetto a quanto
previsto dal presente capitolato e relativi allegati, il rispetto delle norme igieniche nelle fasi
di preparazione, confezionamento, trasporto, consegna; il rispetto dei tempi e delle modalità
stabilite per la preparazione, trasporto, consegna e distribuzione dei pasti; in tale tipo di
controllo rientra anche la visita al centro di produzione dei pasti della Ditta appaltatrice
senza necessità di avviso preventivo;
- controllo igienico-sanitario svolto dalla competente ASUR relativamente al rispetto della
normativa igienico-sanitaria, al controllo dei pasti e delle derrate fornite ed all’idoneità delle
strutture e dei mezzi utilizzati dall’impresa;
- controllo sull’andamento complessivo del servizio da parte dei componenti del comitato o
della commissione mensa presso ogni singola struttura scolastica servita; i rappresentanti
suddetti potranno effettuare controlli, anche tramite porzioni-assaggio distribuite dal
personale addetto, sulla conformità al menù dei pasti/derrate consegnati e su elementi quali
aspetto, temperature, gusto, servizio, ecc., sul rispetto del capitolato e, in generale,
sull’andamento complessivo del servizio. I rappresentanti del comitato o della commissione
mensa potranno richiedere l’intervento del Comune per qualsiasi rilievo o problema che
dovrà essere segnalato in maniera tempestiva, precisa e circostanziata, redigendo apposito
verbale presente nei vari plessi scolastici, al fine di consentire interventi efficaci.
Ai fini del controllo igienico-sanitario la Ditta appaltatrice dovrà obbligatoriamente effettuare a
propria cura e spese per l’intera durata del contratto n. 1 campionatura sul prodotto fornito e n. 1
tampone su attrezzature utilizzate per la porzionatura e sulle vaschette degli scaldavivande
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effettuando le dovute analisi. Le citate operazioni dovranno essere effettuate in n. 2 mense terminali
e la Ditta è tenuta a comunicare al Comune i risultati delle analisi non appena disponibili.
Qualora i risultati delle analisi di cui sopra superassero i limiti consentiti, il Comune, ferma restando
l’applicazione delle penalità previste dal presente capitolato e l’eventuale richiesta di risarcimento
dei maggiori danni, valutata la gravità del caso, comunicherà l’immediata sospensione del servizio
fino all’accertamento della completa negativizzazione del risultato batteriologico, imputando alla
Ditta i costi sostenuti per lo svolgimento del servizio da parte di altra Ditta. Nei casi particolarmente
gravi il Comune si riserva la facoltà di risolvere il contratto.
Le disposizioni impartite dalle autorità sanitarie in merito alla profilassi e le prescrizioni dettate per
evitare la diffusione delle malattie infettive e tossinfezioni andranno immediatamente applicate
dall’impresa aggiudicataria. Dall’inosservanza di dette disposizioni e prescrizioni, deriverà
all’Amministrazione Comunale il diritto di rescindere il contratto nonché la facoltà di applicare le
penalità previste nel successivo art. 33, salvo il diritto al risarcimento dei maggiori danni.
Rimane ferma ed impregiudicata la facoltà dell’Amministrazione Comunale di procedere
all’effettuazione autonoma di indagini microbiologiche sui pasti forniti dalla Ditta con riserva di
adottare tutte le iniziative e i provvedimenti conseguenti e necessari in caso di superamento dei
limiti microbiologici.
L’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di richiedere alla Ditta di sottoporre i suoi addetti
ad analisi cliniche per la ricerca dei portatori di enterobatteri patogeni e di stafilococchi
enterotossici. I soggetti che risultassero positivi dovranno essere allontanati per tutto il periodo di
bonifica. Il personale che rifiutasse di sottoporsi al controllo medico dovrà essere immediatamente
allontanato dal servizio e prontamente sostituito.
Qualora le verifiche in corso di esecuzione evidenzino carenze
che, a giudizio
dell’Amministrazione Comunale, siano rimediabili senza pregiudizio alcuno per l’intero servizio, la
Ditta verrà informata
per iscritto delle modifiche e degli interventi da eseguire, che andranno immediatamente effettuati
senza onere aggiuntivo per l’appaltante.
Se al contrario le carenze fossero gravi e irrimediabili, in quanto incidenti sul servizio in modo
pregiudizievole, il Comune si riserverà la facoltà di risolvere il contratto.
La Ditta dovrà osservare scrupolosamente tutte le norme in materia igienico-sanitaria attinenti la
produzione-preparazione, il confezionamento, la conservazione ed il trasporto dei pasti da
somministrare, ed essere in possesso dell’autorizzazione sanitaria come previsto dalla Legge
283/62, dal D.P.R. 327/80, nonché di quanto previsto dal D. Lgs 155/97.
La Ditta è tenuta a fornire al personale degli uffici incaricati della vigilanza tutta la collaborazione
necessaria consentendo, in ogni momento, il libero accesso ai locali di produzione ed al magazzino,
fornendo altresì tutti i chiarimenti necessari e la relativa documentazione.
ART. 27. Comitati e Commissione mensa nelle scuole
Il controllo sul funzionamento del servizio nei singoli plessi scolastici potrà essere effettuato anche
dai rappresentanti del Comitato mensa nominati per quella scuola.
I membri possono effettuare nell’orario della refezione scolastica il controllo sull’appetibilità dei
cibi e sul loro gradimento, anche tramite porzioni-assaggio distribuite dal personale addetto, sulla
conformità al menù ed in generale sul corretto funzionamento del servizio.
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L’Amministrazione Comunale predisporrà un’apposita modulistica (verbali) a disposizione dei
suddetti per una valutazione sul servizio stesso.
I componenti della Commissione mensa, formata dai Presidenti dei singoli Comitati mensa,
potranno effettuare sopraluoghi in tutte le scuole e nella cucina della Ditta.
L’Amministrazione Comunale ha predisposto un apposito Regolamento per il funzionamento dei
Comitati e Commissione mensa.
La Ditta potrà essere invitata a partecipare alle riunioni della Commissione mensa, per l’esame di
specifici argomenti.
ART. 28. Modalità di gara e aggiudicazione dell’appalto
L’appalto verrà aggiudicato mediante pubblico incanto, nel rispetto delle disposizioni di cui al D.
Lgs n. 163 del 12/04/2006 a favore della Ditta che, avendo dichiarato di accettare tutte le condizioni
del presente capitolato speciale, essendosi impegnata ad eseguire tutti i servizi presenti nel
medesimo, avendo presentato regolare domanda e risultando in possesso di tutti i requisiti di
ammissione alla gara, avrà presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 82
del D. Lgs 163/2006 determinata in base ai seguenti elementi:
PREZZO: punti 60/100
All’offerta col prezzo più basso verranno attribuiti 60 punti, mentre alle restanti offerte saranno
attribuiti punteggi proporzionalmente inferiori, secondo la seguente formula:
PUNTEGGIO = offerta più conveniente x punteggio massimo attribuibile
Offerta da valutare
QUALITA’ DEL SISTEMA DI PRODUZIONE: punti 25/100
QUALITA’ DEL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE: punti 7/100
QUALITA’ DEI SERVIZI AGGIUNTIVI: punti 8/100
PREZZO
La Ditta dovrà indicare, nell’ambito dell’offerta economica (punteggio massimo = 60 punti), il
prezzo per ogni singolo pasto prodotto e somministrato IVA esclusa, comprensivo del costo inerente
tutte le attività e prestazioni poste a carico della Ditta e tutte le attività aggiuntive che la Ditta ha
proposto in sede di offerta ed è quindi tenuta a svolgere qualora risulti aggiudicataria della fornitura.
Il prezzo delle diete speciali si intende uguale al prezzo dei pasti sopraindicati. Il prezzo offerto è
comprensivo degli eventuali maggiori costi per fornire i pasti anche agli adulti aventi diritto che
usufruiranno del servizio a parità di costo e con lo stesso menù degli alunni/studenti.
L’offerta economica dovrà altresì contenere l’indicazione delle componenti essenziali di costo:
- costo delle derrate
- costo del lavoro
- costi relativi alla sicurezza dei lavoratori della Ditta impiegati nello svolgimento delle
attività oggetto dell’appalto;
- costo delle analisi obbligatorie
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-
spese accessorie (quali ad esempio: detersivi, tovaglioli, tovagliette, stoviglie a perdere,
trasporto, investimenti vari ed altri oneri a carico dell’appaltatore);
costo dei servizi aggiuntivi proposti.
QUALITA’ DEL SISTEMA DI PRODUZIONE
Ai fini dell’attribuzione del punteggio, verrà presa in considerazione la seguente documentazione:
- autocertificazione sul numero medio annuo di addetti alla produzione impiegati nel centro
cottura in rapporto al numero di pasti prodotti al giorno;
- documentazione relativa alle qualifiche del personale impiegato presso il centro di cottura, al
numero ed alla qualità dei corsi di formazione e aggiornamento professionale frequentati
negli ultimi 2 anni;
- relazione sintetica riguardante la descrizione dei cicli di lavorazione presso il centro di
cottura: ubicazione, dimensionamento delle aree dedicate alle varie fasi del ciclo produttivo,
dotazioni tecnologiche (attrezzature, materiali, sistemi di cottura e conservazione degli
alimenti, attrezzature per mantenere le temperature, abbattitori di temperatura, ecc.), layout
risultante da planimetria 1/100 (con legenda apparecchiature), organizzazione complessiva
del processo di produzione dei pasti oggetto del presente capitolato;
- analisi di controllo: descrizione della quantità, tipologia e periodicità delle analisi aggiuntive
che la Ditta si impegna ad effettuare, oltre a quelle minime fissate dal presente capitolato,
sulle derrate alimentari e sulle strategie di controllo per il mantenimento degli standard
qualitativi (elenco produttori di materie prime e loro eventuali certificazioni ISO);
- gamma dei prodotti biologici che la Ditta si impegna ad utilizzare in luogo di quelli “tipici”
o “tradizionali”, quindi le altre derrate che non siano frutta e verdura (nel presente capitolato
è già previsto l’utilizzo di frutta e verdura biologica), presentando l’elenco analitico ed i
quantitativi delle derrate di produzione biologica che si è in grado di utilizzare, con
indicazione del nominativo del produttore e del relativo organismo di controllo;
- proprietà di una cucina centralizzata con relative planimetrie ed autorizzazioni sanitarie della
cucina adibita alla produzione di pasti da asporto per comunità, comprendente linee di
produzione e confezionamento, esclusivamente dedicate all’asporto di pasti per la
ristorazione scolastica e distanza dalla Sede Comunale.
QUALITA’ DEL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE
Ai fini dell’attribuzione del punteggio verrà presa in considerazione la seguente
documentazione:
- descrizione dei dispositivi di mantenimento di calore e dei contenitori per le varie pietanze;
- descrizione dei mezzi di trasporto dei pasti confezionati;
- indicazione del rapporto numerico tra addetti e pasti distribuiti all’ora;
QUALITA’ DEI SERVIZI AGGIUNTIVI
Si tratta della qualità dei servizi aggiuntivi che la Ditta intende assicurare per il miglioramento della
qualità del servizio di ristorazione scolastica comunale.
Ai fini dell’attribuzione del punteggio l’esame della relazione tecnica presentata dalla Ditta
consisterà nella valutazione delle proposte e dei progetti di servizi aggiuntivi alla fornitura e
somministrazione di pasti veicolati che la Ditta intende assicurare qualora risultasse aggiudicataria
dell’appalto, previa attività diretta a concordare con l’Amministrazione Comunale modalità e tempi
di realizzazione.
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Nel formulare le proposte e i progetti che si intendono offrire in aggiunta alle attività necessarie
all’esecuzione dell’appalto, la Ditta dovrà tenere conto che la loro realizzazione in caso di
aggiudicazione del servizio, sarà dovuta per tutte le proposte e i progetti autorizzati
dall’Amministrazione Comunale e non dovrà comportare alcun onere, neppure indiretto, per
l’Amministrazione Comunale.
La Ditta concorrente dovrà predisporre un’unica relazione tecnica articolata per singole proposte e
progetti.
A scopo meramente esemplificativo si elencano qui di seguito alcune tipologie di servizi aggiuntivi
a cui l’Amministrazione Comunale sarebbe interessata:
- relazione sintetica circa le modalità organizzative per la gestione dei buoni-pasto;
- progetti nel campo dell’educazione alimentare da attivare nelle scuole indicate all’art.3 del
presente capitolato, nel quale siano coinvolti, a vario titolo e con varie modalità, i piccoli
utenti e le loro famiglie, nonché il personale scolastico, previo accordo con le competenti
autorità;
- attività di realizzazione e distribuzione di materiale informativo sul servizio di ristorazione
scolastica comunale e in tema di educazione alimentare;
- iniziative per la creazione di ambienti favorevoli e stimolanti per il consumo dei pasti ed
altre iniziative (inclusa la fornitura di attrezzature).
L’appalto sarà aggiudicato da un’apposita Commissione, composta da personale del Comune, alla
Ditta che avrà ottenuto il punteggio complessivo più elevato. A parità di punteggio sarà preferita la
Ditta che avrà ottenuto il punteggio maggiore nell’area qualità.
L’Amministrazione potrà procedere all’aggiudicazione anche nel caso in cui fosse pervenuta solo
un’offerta valida, non anomala ai sensi di legge e congrua alle richieste dell’Amministrazione.
All’Amministrazione è comunque riservata la più ampia facoltà di non aggiudicare il servizio in
presenza di offerte ritenute non convenienti.
Il prezzo del singolo pasto non potrà superare € 4,80 IVA 4% esclusa. Non sono ammesse offerte
in aumento.
ART. 29. Formulazione dell’offerta
E’ ammesso il raggruppamento temporaneo di imprese nel rispetto di quanto previsto dall’art. 37
del D. Lgs. N. 163/2006. E’ altresì ammesso l’avvalimento ai sensi degli artt. 49 e 50 del D. Lgs. N.
163/2006. L’Amministrazione Comunale intratterrà i rapporti contrattuali con la sola impresa
mandataria. A pena di esclusione, l’offerta dovrà pervenire in un plico recante all’esterno la
dicitura: “Procedura aperta per l’affidamento del servizio di refezione scolastica – contiene
offerta” e l’indicazione del mittente. Tale plico dovrà essere sigillato e debitamente controfirmato
sui bordi di chiusura dal legale rappresentante dell’Impresa e dovrà pervenire a mezzo
raccomandata del servizio postale ovvero mediante agenzia di recapito autorizzata o mediante
consegna a mano entro e non oltre le ore 12,30 del 29/11/2013 presso l’Ufficio Protocollo del
Comune di Castelfidardo – Piazza della Repubblica, 8 – 60022 Castelfidardo (AN). Non si terrà
conto dei plichi pervenuti al protocollo dell’Ente dopo tale termine, che è da intendersi perentorio.
L’apertura delle offerte è fissata per il giorno 4 dicembre 2013, alle ore 9,00, presso l’Ufficio
Pubblica istruzione – Settore “Servizi SocioEducativi” – Via Mazzini, 15 – Castelfidardo.
La documentazione richiesta deve essere contenuta in tre distinte buste, sigillate e controfirmate sui
lembi di chiusura, riportanti, rispettivamente, le seguenti diciture:
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BUSTA N. 1: “Documentazione amministrativa”
BUSTA N. 2: “Offerta tecnica”
BUSTA n. 3: “Offerta economica”
La Busta n. 1 “Documentazione amministrativa” dovrà contenere, a pena di esclusione, quanto
segue:
- istanza di partecipazione, formulata in lingua italiana, da redigersi utilizzando il fac-simile
allegato 1) sottoscritta dal titolare o legale rappresentante dell’Impresa, resa ai sensi del
D.P.R. n. 445/2000 e producendo fotocopia di documento di identità in corso di validità o
equipollente;
- copia del capitolato d’appalto firmato in ogni pagina per accettazione dalla o dalle persone
legalmente autorizzate;
- dichiarazione di effettuato sopraluogo presso i vari plessi scolastici rilasciata dal Comune;
- polizza fidejussoria comprovante il deposito della cauzione provvisoria di Euro 53.609,00.=;
- versamento del contributo all’autorità di vigilanza pari ad € 140,00.= (versamenti con
importi inferiori comporteranno l’esclusione dalla gara)
La Busta n. 2 “Offerta Tecnica” dovrà contenere gli elaborati relativi alla valutazione della qualità
del sistema di produzione, della qualità del sistema di distribuzione e della qualità dei servizi
aggiuntivi, ai sensi dell’art. 28 del Capitolato speciale d’appalto. La relazione tecnica deve essere
redatta in lingua italiana su carta semplice.
La Busta n. 3 “Offerta Economica”:
l’offerta deve essere redatta in lingua italiana su carta libera, secondo il fac-simile specificatamente
predisposto Allegato 2) e dovrà contenere l’indicazione del valore unitario (in Euro – in cifre ed in
lettere) del prezzo pasto offerto (al netto di IVA). L’offerta dovrà essere sottoscritta con firma
leggibile e per esteso dal legale rappresentante della ditta o procuratore. L’offerta presentata da
“raggruppamenti temporanei di imprese” dovrà essere conforme a quanto previsto dall’art. 37 del D.
Lgs. N. 163/2006.
ESCLUSIONI-AVVERTENZE
Resta inteso che:
- non sono ammesse offerte in aumento;
- non sono ammesse le offerte condizionate e quelle espresse in modo indeterminato o con
riferimento ad offerta relativa ad altro appalto;
- non sono ammesse offerte economiche parziali e/o incomplete;
- non sono altresì ammesse le offerte che recano abrasioni o correzioni nell’indicazione del prezzo
offerto;
- non è ammessa alla gara l’offerta che non risulti pervenuta all’ufficio protocollo entro l’ora ed il
giorno sopra stabiliti;
- non è ammesso richiamo a documenti allegati ad altro appalto;
- l’offerta è immediatamente impegnativa ed irrevocabile per l’impresa, lo sarà per
l’Amministrazione appaltante dalla data di esecutività del provvedimento di aggiudicazione
definitiva del servizio;
- l’offerta presentata si considererà vincolante per i concorrenti per il periodo di 180 giorni
decorrenti dalla data di apertura della gara, trascorsi i quali senza che sia intervenuta la stipula del
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contratto o comunque una definitiva determinazione da parte della stazione appaltante, gli offerenti
avranno la facoltà di svincolarsi dal proprio impegno.
A parità di punteggio sarà preferita la Ditta che avrà ottenuto il punteggio maggiore nell’area
qualità. L’Amministrazione potrà procedere all’aggiudicazione anche nel caso in cui fosse
pervenuta solo un’offerta valida, non anomala ai sensi di legge e congrua alle richieste
dell’Amministrazione. All’Amministrazione è comunque riservata la più ampia facoltà di non
aggiudicare il servizio in presenza di offerte ritenute non convenienti.
Eventuali incompletezze parziali, a giudizio insindacabile della Commissione, potranno essere
sanate, nel congruo termine che verrà all’uopo assegnato dalla Commissione di gara.
La Ditta concorrente, prima della presentazione dell’offerta dovrà, a pena d’esclusione, prendere
visione, mediante un proprio incaricato o legale rappresentante, dei locali presso i quali si svolgerà
il servizio e delle attrezzature destinate allo svolgimento del medesimo.
La Commissione di gara si riserva di valutare le offerte ritenute anormalmente basse ai sensi
dell’art.86 del D. Lgs. N. 163/2006.
Prima di procedere all’apertura delle buste delle offerte presentate, la Commissione verificherà il
possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa richiesti nel bando
di gara, come previsto dall’art. 48 del D. Lgs. N. 163/2006.
Ai sensi della legge 196/2003, i dati dichiarati saranno utilizzati esclusivamente
dall’Amministrazione Comunale per le operazioni connesse alla procedura d’appalto.
ART. 30. Fatturazione e pagamento
L’Amministrazione Comunale si impegna al pagamento dei corrispettivi dovuti alla Ditta dopo la
stipula del contratto per il regolare svolgimento del servizio secondo le disposizioni di legge in
materia di contabilità degli Enti Locali, entro 60 giorni dal ricevimento della fattura regolarmente
prodotta e corredata della documentazione prevista, con accettazione da parte della ditta fornitrice di
non avanzare richiesta di interessi nel caso in cui il pagamento venga effettuato nei 15 giorni
successivi a tale termine. L’onere sarà finanziato con mezzi ordinari di bilancio.
Ogni fattura comprendente i pasti forniti, suddivisi per scuola, avrà cadenza mensile e dovrà fare
riferimento alle bolle di consegna che quotidianamente accompagnano le forniture, bolle che
dovranno essere firmate dal personale della scuola che ritira le forniture stesse, previo controllo.
Dal pagamento del corrispettivo sarà detratto l’importo delle eventuali penalità applicate per
inadempienze a carico della Ditta appaltatrice.
Eventuali ritardi nel pagamento da parte dell’Ente appaltante, dovuti a cause di forza maggiore, non
esonerano in alcun modo la Ditta dagli obblighi ed oneri ad essa derivanti dal presente contratto.
Con i corrispettivi di cui sopra si intendono interamente compensati dall’Amministrazione
Comunale tutti i servizi, le prestazioni, le spese, le forniture di attrezzature e materiale, ecc.
necessarie per la perfetta esecuzione dell’appalto, qualsiasi onere espresso e non dal presente
capitolato inerente e conseguente al servizio di cui trattasi.
ART. 31. Aggiornamento dei prezzi
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Il prezzo offerto in sede di gara rimarrà valido per tutta la durata dell’appalto. Potrà essere
aggiornato annualmente, a decorrere dal 1 gennaio del secondo anno successivo, in base all’indice
ISTAT, su richiesta della ditta aggiudicataria.
ART. 32 – Avvalimento
Il ricorso all’avvalimento è ammesso ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. Nel caso
dovrà essere allegata tutta la documentazione indicata nel suddetto articolo.
ART. 33 – Offerte anomale
L’individuazione, la valutazione e l’esclusione delle offerte anomale avverrà ai sensi degli artt. 86,
87 e 88 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.
ART. 34. Subappalto, cessione di contratto e di credito
All’Aggiudicatario è vietata la possibilità, salvo preventiva autorizzazione scritta del Comune, di
cedere direttamente o indirettamente e di subappaltare in toto o in parte il servizio di preparazione e
confezionamento dei pasti; in caso di violazione di quanto sancito dal presente articolo, il Comune
si riserva il diritto di risolvere il rapporto e di incamerare la cauzione definitiva.
Resta salva la possibilità per l’Aggiudicatario di poter gestire secondo le proprie esigenze
organizzative il servizio di trasporto e consegna dei pasti, al fine di rispettare le indicazioni di cui al
presente capitolato.
E’ altresì vietato cedere in tutto o in parte i crediti derivanti dall’eventuale esecuzione delle
prestazioni previste dal contratto, senza espressa autorizzazione dell’Amministrazione Comunale.
ART. 35. Cauzione provvisoria e definitiva
A garanzia dell’adempimento degli obblighi derivanti dalla partecipazione alla gara, la Ditta
concorrente è obbligata a presentare una cauzione provvisoria (mediante polizza assicurativa,
fidejussione bancaria, versamento in contanti presso la Tesoreria Comunale, assegno circolare
intestato al Comune), dell’importo di € 53.609,00.= pari al 2% dell’importo a base d’appalto, IVA
esclusa. (il valore presunto complessivo dell’appalto, compreso il periodo di eventuale ed ulteriore
prolungamento, è pari ad € 2.680.480,00 IVA esclusa).
Se presentata mediante fidejussione bancaria o polizza assicurativa la cauzione provvisoria dovrà
prevedere:
- validità non inferiore a 180 giorni dalla data di presentazione dell’offerta,
- la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale;
- la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta dell’Amministrazione
Comunale;
- l’impegno a costituire la cauzione definitiva in caso di aggiudicazione.
La Ditta aggiudicataria è tenuta a presentare idonea cauzione definitiva pari al 10% dell’importo di
aggiudicazione, IVA esclusa, a garanzia dell’esatto adempimento di tutte le obbligazioni previste
dal presente capitolato e dal successivo contratto.
La cauzione definitiva, se presentata mediante fidejussione bancaria o polizza assicurativa, dovrà
prevedere i requisiti della rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e
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della sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta dell’Amministrazione Comunale. La
cauzione definitiva potrà anche essere utilizzata per l’applicazione di penali o per risarcire il danno
che il Comune abbia patito in corso di esecuzione del contratto, fermo restando che in tali casi
l’ammontare della cauzione stessa dovrà essere ripristinato, pena la risoluzione del contratto. La
cauzione definitiva rimarrà vincolata per tutta la durata del contratto e sarà svincolata dopo esplicita
autorizzazione allo svincolo e restituita al contraente solo dopo la conclusione del rapporto
contrattuale, previo accertamento del regolare svolgimento dello stesso da parte del Responsabile
competente.
ART. 36. Responsabilità e polizza assicurativa
L’impresa aggiudicataria si assume le responsabilità derivanti da avvelenamenti e/o tossinfezioni
conseguenti all’ingestione da parte dei commensali dei cibi preparati con derrate alimentari
contaminate e/o avariate utilizzate dalla medesima.
Ogni responsabilità per danni che, in relazione all’espletamento del servizio od a cause ad esso
connesse, derivassero al Comune, a terzi, persone o cose, si intenderà senza riserve ed accezioni, a
totale carico dell’Impresa aggiudicataria.
L’Amministrazione Comunale è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni o altro che
dovesse occorrere al personale tutto impegnato nell’esecuzione del presente appalto, convenendosi a
tale riguardo che qualsiasi eventuale onere è da intendersi già compreso e compensato nel
corrispettivo dell’appalto.
La Ditta aggiudicataria sarà tenuta a produrre entro quindici giorni dalla ricezione della nota con cui
l’Amministrazione Comunale comunicherà l’avvenuto affidamento della fornitura, pena la
decadenza della stessa, una assicurazione di Responsabilità Civile verso Terzi con massimale non
inferiore a € 5.000.000,00 (cinquemilioni) per sinistro ed € 1.000.000,00 (unmilione) per persona,
da stipulare con primarie compagnie assicuratrici. L’esistenza di tale polizza non libera l’impresa
dalle proprie responsabilità avendo essa solo lo scopo di ulteriore garanzia.
ART. 37. Contenzioso/Controversie giudiziarie
Per qualunque controversia che dovesse insorgere sull’interpretazione ed esecuzione della fornitura
disciplinata dal presente capitolato per la quale non si riesca ad addivenire ad un accordo bonario tra
le parti è competente il foro di Ancona.
ART. 38. Penalità
La Ditta appaltatrice, nell’esecuzione del servizio previsto dal capitolato, avrà l’obbligo di seguire le
disposizioni di legge ed i regolamenti che riguardano il servizio stesso.
L’Amministrazione Comunale, previa contestazione scritta alla Ditta appaltatrice, applica sanzioni,
di entità variabile come sotto indicata, nei casi in cui non vi sia rispondenza del servizio a quanto
richiesto nel presente capitolato e specificatamente riguardo a:
- qualità delle derrate non rispondente per qualità merceologica ed organolettica e non
rispondenti per stato fisico, batteriologico, bromatologico e parassitologico: € 1.500,00
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grammature dei cibi e numero di razioni non corrispondente a quanto previsto dal contratto,
senza immediata reintegrazione : € 1.500,00
- menù non rispondenti alle tabelle dietetiche approvate: € 1.500,00
- ritardo nella consegna dei pasti nei plessi rispetto agli orari concordati: € 1.500,00
- mancato rispetto dell’intervallo orario previsto tra il momento conclusivo della preparazione
del pasto e il momento dell’effettiva distribuzione in ogni mensa: € 1.500,00
- mancato rispetto delle temperature di sicurezza: € 1.500,00
- contenitori e mezzi di trasporto non conformi a quanto previsto dal capitolato: € 1.500,00
- ritrovamento di corpi estranei nei cibi: € 1.500,00
- mancata o non idonea preparazione e riordino dei locali: € 250,00
- mancato rispetto del piano di autocontrollo: € 1.500,00
- mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie in fase di distribuzione: € 1.500,00
- mancato rispetto delle norme relative al personale: € 1.500,00
- per ogni giorno di ritardo nella riparazione di attrezzature: € 500,00
- mancato rispetto del rapporto pasti/personale in produzione o in distribuzione rispetto a
quanto dichiarato in sede di gara: € 1.500,00
- preavviso di sciopero non comunicato ovvero comunicato oltre il termine fissato: € 250,00
- ulteriori casi di violazioni, inadempienze, ritardi nell’esecuzione del contratto desumibili
direttamente od indirettamente dal contratto stesso oltre che dalle leggi e dai regolamenti
vigenti: € 1.500,00
Eventuali deficienze o carenze vengono comunicate alla Ditta appaltatrice per iscritto e la stessa
deve procedere nei limiti e secondo i tempi indicati dall’Amministrazione appaltante. Si conviene
che l’unica formalità preliminare per l’applicazione delle penalità sopra indicate è la contestazione
degli addebiti.
Alla contestazione dell’inadempienza la Ditta appaltatrice ha facoltà di presentare le sue
controdeduzioni entro 10 giorni dalla data di ricevimento della lettera di addebito, ferma restando la
facoltà del Comune, in caso di gravi violazioni, di sospendere immediatamente il servizio.
Il Responsabile del servizio, valutate la natura e la gravità dell’inadempimento, le circostanze di
fatto e le controdeduzioni eventualmente presentate dalla Ditta, potrà graduare l’entità delle penalità
e anche stabilire discrezionalmente di non applicarle qualora sia stato accertato che
l’inadempimento non sussiste, ovvero qualora sia risultato lieve, non abbia comportato danni
all’Amministrazione Comunale e non abbia causato alcun disservizio.
Le sanzioni economiche saranno applicate mediante trattenuta sull’importo delle fatture con
emissione da parte dell’Impresa di note di accredito sulle stesse per un importo pari alle penalità
irrogate.
ART. 39. Risoluzione del contratto
L’Amministrazione appaltante avrà la facoltà di dichiarare risolto di diritto il contratto, con tutte le
conseguenze che detta risoluzione comporta, nel caso in cui dovessero verificarsi:
- gravi violazioni degli obblighi contrattuali in particolare per quanto riguarda le materie
prime ed il mancato rispetto delle caratteristiche previste dal capitolato;
- altre violazioni degli obblighi contrattuali non eliminate dalla Ditta appaltatrice nonostante
le diffide formali dell’Amministrazione Comunale;
- accertamenti ispettivi e di laboratorio che documentino la non accettabilità del prodotto;
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pag. 28
-
la sospensione o comunque la mancata esecuzione della fornitura affidata;
subappalto del servizio, senza preventiva autorizzazione;
accertata tossinfezione alimentare determinata da condotta colposa e/o dolosa da parte della
Ditta appaltatrice, salvo ogni ulteriore responsabilità civile o penale;
- riscontro di gravi irregolarità nello stabilimento di produzione dei pasti.
Nei casi sopra elencati l’impresa aggiudicataria incorre nella perdita della cauzione che resta
incamerata dall’Amministrazione Comunale, salvo il diritto del Comune al risarcimento dei danni.
ART. 40. Oneri a carico del Comune
Sono a carico del Comune i costi relativi:
- agli adempimenti necessari per l’autorizzazione sanitaria relativa ai locali adibiti a mense
scolastiche;
- ai consumi di energia elettrica, gas ed acqua occorrenti per il funzionamento del servizio di
refezione scolastica presso le singole scuole, comprese le utenze per il funzionamento di
attrezzature di proprietà della Ditta;
- allo smaltimento dei rifiuti dopo il conferimento presso gli appositi cassonetti.
ART. 41 – TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
L’appaltatore è tenuto ad assolvere a tutti gli obblighi previsti dall’art. 3 della legge n. 136/2010 e
s.m.i. al fine di assicurare la tracciabilità dei movimenti finanziari relativi al presente appalto. In
particolare, lo stesso dovrà utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali dedicati.
Tutti i pagamenti in dipendenza del presente appalto devono essere effettuati esclusivamente tramite
lo strumento del bonifico bancario o postale, ovvero con altri strumenti di incasso o di pagamento
idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni. Il mancato utilizzo del bonifico bancario o
postale ovvero degli altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni
finanziarie relative al presente appalto costituirà, ai sensi dell’art. 3, comma 9-bis della legge n.
136/2010 e s.m.i., causa di risoluzione del contratto che sarà stipulato con la ditta affidataria.
La ditta appaltatrice ha, pertanto, l’obbligo, ai sensi del suddetto art. 3, comma 7, della medesima
legge, di comunicare gli estremi identificativi del conto corrente “dedicato” entro sette giorni dalla
sua accensione o, nel caso di conto corrente già esistente, dalla sua prima utilizzazione, nonché,
nello stesso termine, le generalità ed il codice fiscale delle persone delegate ad operare sul
medesimo conto corrente dedicato.
Ai fini della tracciabilità dei flussi, il bonifico bancario o postale dovrà riportare nella causale
l’indicazione del codice identificativo di gara (CIG), attribuito dall’Autorità di vigilanza sui
contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, su richiesta della stazione appaltante e, ove
obbligatorio, ai sensi dell’art. 11 della legge n. 3/2003, il codice unico di progetto (CUP).
Nel contratto che si stipulerà con la ditta aggiudicataria, dovrà essere inserita, a pena di nullità
assoluta, un’apposita clausola con la quale quest’ultima assume gli obblighi tracciabilità dei flussi
finanziari di cui alla legge n. 136/2010 e s.m.i.
Il Comune verificherà in occasione di ogni pagamento alla ditta aggiudicataria e con interventi di
controllo ulteriori l’assolvimento, da parte della stessa, di tutti gli obblighi relativi alla tracciabilità
dei flussi finanziari. In caso di omessa tracciabilità viene applicata una sanzione pecuniaria pari al
5% del valore della transazione stessa.
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ART. 42. Norme generali
Per quanto non espressamente previsto nel presente capitolato, si richiamato le norme vigenti in
materia e quanto disposto dal Codice Civile.
ART. 43. Spese contrattuali ed esecuzione in pendenza di stipula
Tutte le spese e gli oneri per la stipula del contratto sono a completo ed esclusivo carico della Ditta
aggiudicataria nella misura fissata dalla normativa in vigore.
L’impresa aggiudicataria si impegna ad eseguire tutte le prestazioni connesse all’appalto anche in
pendenza di sottoscrizione del contratto. In tal caso, fermo restando quanto previsto dal presente
capitolato per le polizze assicurative (art. 31) potrà comunque farsi luogo alla liquidazione dei
compensi spettanti alla Ditta stessa, purchè quest’ultima abbia già costituito e presentato la cauzione
definitiva prevista dall’art. 30 del presente capitolato.
ART. 44. Elenco allegati
Forma parte integrante e sostanziale del presente capitolato i seguenti allegati:
- Allegato A) tabella punteggio parametri qualità;
- Allegato 1) fac-simile domanda di partecipazione alla gara;
- Allegato 2) fac-sinile offerta economica.
All. 1)
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FAC-SIMILE
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE ALLA GARA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI
REFEZIONE SCOLASTICA
Il sottoscritto _______________________________________________________________
Nato a ______________________________________ il __________________________________
Residente nel Comune di ______________________________________ Provincia _____________
Via ____________________________________________________________________ n. ______
Legale rappresentante della Ditta _____________________________________________________
Con sede nel Comune di _____________________________________ Provincia ______________
Via ___________________________________________________________________ n. _______
Codice fiscale n. __________________________________________________________________
Partita IVA n. ____________________________________________________________________
Telefono ______________________________________________ fax _______________________
e-mail __________________________________________________________________________
in nome e per conto della Ditta che rappresenta
CHIEDE
Di essere ammesso a partecipare alla gara indicata in oggetto, cui intende partecipare come:
impresa singola
con avvalimento dell’impresa _______________________________________________________
in associazione o consorzio con le seguenti imprese concorrenti ____________________________
_______________________________________________________________________________
(indicare la denominazione e la sede legale di ciascuna impresa)
impresa capogruppo ______________________________________________________________
imprese mandanti ________________________________________________________________
A tal fine, consapevole del fatto che, in caso di mendace dichiarazione, saranno applicate nei suoi
riguardi, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 445 del 28/12/2000, le sanzioni previste dal codice penale e
dalle leggi speciali in materia di falsità negli atti oltre alle conseguenze amministrative previste per
le procedure relative agli appalti;
DICHIARA
-
-
che l’impresa è iscritta nel Registro delle imprese presso la C.C.I.A.A. di
_____________________________
al
n:
___________________
per
attività
___________________________________, coincidente con quella dell’appalto e che la
composizione societaria è la seguente (indicare i titolari di cariche e qualifiche);
l’inesistenza nei propri confronti, nei confronti dell’Impresa e degli altri legali rappresentanti
delle cause di esclusione di cui all’art. 38, comma 1 del D.Lgs n. 163/2006, come ivi
individuate;
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-
-
-
-
-
-
l’inesistenza a suo carico ed a carico della Ditta e di tutti i componenti se trattasi di s.n.c., di
tutti gli accomandatari se trattasi di s.a.s., di tutti gli amministratori se trattasi di altro tipo di
società, di procedimenti in corso per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui
all’art. 3 della legge n. 1423/1956 o di una delle cause ostative previste dall’art. 10 della
legge n. 575/1965 e s.m.i.;
l’inesistenza a suo carico:
di sentenze definitive di condanna passate in giudicato ovvero di sentenze di applicazione
della pena, su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del c.p.p. a carico del titolare, del legale
rappresentante, dell’amministratore, per reati che incidono sull’affidabilità morale e
professionale;
di irregolarità nel pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore dei
lavoratori, secondo la legislazione italiana o quella dello stato in cui sono stabiliti;
di irregolarità definitivamente accertate rispetto agli obblighi relativi al pagamento di
imposte e tasse secondo la legislazione italiana o dei paesi di provenienza;
di errori gravi nell’esercizio della propria attività;
di false dichiarazioni circa il possesso dei requisiti dichiarati per l’ammissione agli appalti e
per il conseguimento dell’attestazione di qualificazione;
di non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato
preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione italiana e
straniera, e che non è in corso alcuna della predette procedure;
di essere in regola con le disposizioni previste dalla legge n. 68 del 12/03/1999 per
l’assunzione obbligatoria dei disabili;
in quanto cooperativa o consorzio di cooperative, di essere regolarmente iscritto al n.
__________________ nel ________________________________________;
che l’Impresa ha conseguito un fatturato globale nel corso degli ultimi tre esercizi finanziari
(anni 2010/2011/2012) pari ad Euro _________________________________________ (il
valore non potrà essere inferiore ad Euro 2.800.000,00 al netto di IVA – valore dell’appalto
per l’intera durata del contratto, compreso l’eventuale prolungamento);
che l’Impresa è stata affidataria dei seguenti servizi similari nell’ultimo triennio (anni
2010/2011/2012):
oggetto
destinatario
importo
durata contratto
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
(il valore non potrà essere inferiore ad Euro 2.800.000,00 al netto di IVA – valore
dell’appalto per l’intera durata del contratto, compreso l’eventuale prolungamento);
di aver preso visione del capitolato d’appalto e di aver preso conoscenza di tutte le
circostanze che possono avere influenza sulla determinazione dei prezzi e delle condizioni
contrattuali e che possono influire sull’esecuzione del servizio; in particolare di avere preso
visione dei locali e delle attrezzature in essi disponibili per lo svolgimento del servizio
avendo effettuato apposito sopraluogo presso gli stessi in data ________________________
(allegare dichiarazione rilasciata dal Comune e copia del capitolato di appalto debitamente
firmato in ogni pagina);
di applicare a favore dei lavoratori dipendenti condizioni giuridiche retributive non inferiori
a quelle risultanti dai contratti di lavoro e dagli accordi nei luoghi in cui si svolgono i lavori,
se più favorevoli;
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-
-
-
di non trovarsi, con altri concorrenti alla gara, nelle situazioni di controllo di cui all’art.
2359 del c.c.;
di non partecipare alla gara in più di un’associazione temporanea o consorzio di concorrenti
e neppure in forma individuale qualora partecipi alla gara in associazione o consorzio;
(solo per le società, i consorzi e le cooperative) di dichiarare che la persona autorizzata alla
stipulazione del contratto è ____________________________________________;
di possedere una struttura aziendale idonea, per risorse umane, finanziarie e strumentali, a
garantire pienamente le prestazioni di servizi oggetto della presente gara, secondo le
modalità stabilite nel bando di gara e nel capitolato speciale d’appalto, nel rispetto della
normativa igienico-sanitaria vigente;
di possedere un Centro di cottura munito di autorizzazione sanitaria per la produzione di
pasti veicolati la cui proprietà è comprovata mediante esibizione di titolo giuridicamente
valido (allegato). L’ubicazione e caratteristiche del “centro cottura” risultano dall’allegata
planimetria;
di possedere la certificazione aziendale UNI EN ISO 9001:2000 (qualità aziendale);
di possedere la certificazione aziendale UNI EN ISO 14001:2004 (gestione ambientale);
di possedere la certificazione SA 8000 (certificazione etica);
di possedere la certificazione OHSAS 18001:1999 (Occupational Helth & Safety
Management System);
di adottare un proprio piano di autocontrollo HACCP, ai sensi del D. Lgs. N. 155/97;
di adottare un proprio piano di sicurezza, secondo quanto previsto dalla Legge ex 626/94.
In fede.
Lì ____________________________________
FIRMA
_____________________________
FAC-SIMILE
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pag. 33
All. 2)
OFFERTA ECONOMICA PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA
Il sottoscritto ______________________________________________________________
Nato a ___________________________________________ il _____________________________
Residente nel Comune di ______________________________ Provincia ____________
Via ___________________________________________________________ n. _______________
Legale rappresentante della Ditta _____________________________________________________
Con sede nel Comune di ______________________________________ Provincia _____________
Via __________________________________________________________ n. _______________
Codice fiscale n. _________________________________________________________________
Partita IVA n. ___________________________________________________________________
Presa visione del bando di gara e del capitolato speciale d’appalto relativo al servizio di refezione
scolastica
Dichiara
Di offrire, per lo svolgimento del servizio in oggetto, il costo
____________________
(diconsi Euro _____________________________________) oltre IVA al 4%.
pasto
di
Euro
Lì ________________________________
FIRMA
_____________________
ALL.A
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pag. 34
TABELLA PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DEI PARAMETRI QUALITA’
PARAMETRI QUALITA’
SUDDIVISIONE
PUNTEGGIO
E
CALCOLO
DEL
QUALITA’ DEL SISTEMA DI PRODUZIONE (massimo 25 punti)
Autocertificazione sul numero medio annuo di
Da 0 a 4 punti
addetti alla produzione impiegati nel centro di Suddivisione:
cottura, destinato a servire il servizio in oggetto, 0 punti: rapporto maggiore di 1/80 pasti prodotti
indicando il rapporto tra il numero degli addetti al giorno;
ed il numero dei pasti prodotti al giorno
1,5 punti: rapporto tra 1/60 e 1/80 pasti prodotti
al giorno
4 punti: rapporto inferiore a 1/60 pasti prodotti al
giorno
Qualifica del personale e corsi di formazione e/o
Da 0 a 5 punti
aggiornamento professionale frequentanti negli Suddivisione:
ultimi due anni
1 punto: presenza di almeno un cuoco diplomato
o dotato di pluriennale esperienza pregressa
come cuoco
1,5 punti: presenza anche di responsabile di
cucina con esperienza almeno biennale
2,5 punti: presenza anche di economi diestisti
diplomati o di specialisti in scienze
dell’alimentazione
Descrizione dei cicli di lavorazione ed elenco
Da 0 a 2 punti
delle attrezzature utilizzate nella produzione e Ad insindacabile discrezione della Commissione
confezionamento dei pasti nel centro di cottura Su giudizio delle attrezzature presenti e sulla loro
(indicazione
dei
percorsi
differenziati, disposizione, sulla planimetria rispetto ai flussi
attrezzature per mantenere le temperature, di lavorazione
abbattitori di temperature, ecc.)
Analisi di controllo: quantità, tipologia e
Da 0 a 2 punti
periodicità di analisi aggiuntive rispetto a quelle Ad insindacabile discrezione della Commissione
minime previste dal capitolato sulle derrate
utilizzate per la preparazione dei pasti,
indicazione del laboratorio prescelto.
Utilizzo di prodotti biologici specificando i
Da 0 a 2 punti
gruppi alimentari e le categorie merceologiche, Ad insindacabile discrezione della Commissione
oltre alla frutta e verdura biologica già previste Punteggio da graduare in base ai quantitativi ed
nel capitolato
alle tipologie di prodotti
Da 0 a 10 punti
Attuale proprietà di una Cucina Centralizzata.
Suddivisione:
Planimetria ed autorizzazione sanitaria della
Cucina Centralizzata adibita alla produzione di 2 punti: distanza superiore a 10 Km.
pasti da asporto per comunità, comprendente 4 punto: distanza tra 8 e 10 Km.
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linee di produzione e confezionamento 6 punti: distanza tra 5 e 8 Km.
esclusivamente dedicate all’asporto di pasti per 8 punti: distanza tra 3 e 5 Km.
la ristorazione scolastica.
10 punti: distanza inferiore a 3 Km.
PARAMETRI QUALITA’
SUDDIVISIONE E CALCOLO PUNTEGGIO
QUALITA’ DEL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE (max 7 punti)
Descrizione dei dispositivi di mantenimento di
Da 0 a 3 punti
calore e dei contenitori per le varie pietanze
Ad insindacabile discrezione della Commissione
Descrizione dei mezzi di trasporto dei pasti
Da 0 a 2 punti
confezionati
Ad insindacabile discrezione della Commissione
Personale della Ditta per la distribuzione:
Da 0 a 2 punti
rapporto tra n. addetti e n. pasti distribuiti/h
Suddivisione:
0 punti: rapporto > 1/13
h = 1 ora
1 punto: rapporto < o = 1/13
PARAMETRI QUALITA’
SUDDIVISIONE E CALCOLO PUNTEGGIO
QUALITA’ DEI SERVIZI AGGIUNTIVI (max 8 punti)
Gestione dei buoni pasto: modalità organizzative
Da 0 a 1 punti
(tipo di buoni pasto, n. punti vendita ed orari, Ad insindacabile discrezione della Commissione
ecc.)
Progetti nel campo dell’educazione alimentare
Da 0 a 3 punti
Ad insindacabile discrezione della Commissione
Materiale
informativo:
realizzazione
e
Da 0 a 3 punti
distribuzione di materiale informativo sul Ad insindacabile discrezione della Commissione
servizio di ristorazione scolastica comunale ed in
materia di educazione alimentare
Iniziative per creazione di ambienti più
Da 0 a 1 punti
favorevoli e stimolanti per il consumo dei pasti Ad insindacabile discrezione della Commissione
ed altre iniziative (inclusa la fornitura delle
attrezzature
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