DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO E02069601 Generatori di calore Analisi dei prodotti della combustione e misurazione in opera del rendimento di combustione Parte 1: Generatori di calore a combustibile liquido e/o gassoso Heat generators Flue gases analysis and measurement on site of combustion efficiency Part 1:Heat generators feeded with liquid and/or gaseous fuels ORGANO COMPETENTE CTI - Comitato Termotecnico Italiano CO-AUTORE CIG - Comitato Italiano Gas SOMMARIO La norma prescrive le procedure per eseguire in opera l’analisi dei prodotti della combustione e la misurazione del rendimento di combustione dei generatori di calore. Essa si applica a tutti i generatori di calore alimentati a combustibile gassoso e/o liquido, destinati al riscaldamento degli ambienti e/o alla produzione di acqua calda sanitaria. La norma non si applica agli impianti inseriti in cicli di processo e ai generatori di calore alimentati a combustibile solido. Questo testo NON è una norma UNI, ma è un progetto di norma sottoposto alla fase di inchiesta pubblica, da utilizzare solo ed esclusivamente per fini informativi e per la formulazione di commenti. Il processo di elaborazione delle norme UNI prevede che i progetti vengano sottoposti all'inchiesta pubblica per raccogliere i commenti degli operatori: la norma UNI definitiva potrebbe quindi presentare differenze -anche sostanziali- rispetto al documento messo in inchiesta. Questo documento perde qualsiasi valore al termine dell'inchiesta pubblica, cioè il:16-03-09 UNI non è responsabile delle conseguenze che possono derivare dall'uso improprio del testo dei progetti in inchiesta pubblica. codice progetto: E02069601 © UNI - Milano. Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI. DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO RELAZIONI NAZIONALI E02069601 La presente norma è la revisione della UNI 10389:1994. RELAZIONI INTERN.LI La presente norma è stata elaborata sotto la competenza degli enti federati all'UNI@ PREMESSA CTI - Comitato Termotecnico Italiano CIG - Comitato Italiano Gas @ La Commissione Centrale Tecnica dell'UNI ha dato la sua approvazione il giorno mese anno. @ @ VARIANTI NAZIONALI codice progetto: E02069601 © UNI - Milano. Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI. 1. Scopo e campo di applicazione La presente norma prescrive le procedure per eseguire in opera l’analisi dei prodotti della combustione e la misurazione del rendimento di combustione dei generatori di calore. Essa si applica a tutti i generatori di calore alimentati a combustibile gassoso e/o liquido, destinati al riscaldamento degli ambienti e/o alla produzione di acqua calda sanitaria. Sono definite le seguenti procedure: misurazione della portata termica del generatore di calore; campionamento e analisi dei prodotti della combustione; misurazione in opera della temperatura dei prodotti della combustione e dell’aria comburente; misurazione in opera delle concentrazioni di ossigeno (O2) o anidride carbonica (CO2) e di monossido di carbonio (CO); calcolo del rendimento di combustione; misurazione in opera dell’indice di fumosità (per i soli generatori alimentati con combustibili liquidi). - 2. La presente norma non si applica a: impianti inseriti in cicli di processo; generatori di calore alimentati a combustibile solido. Riferimenti Non applicabile. 3. Termini e definizioni, simboli e unità di misura Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni seguenti. 1 2 3.1. Definizioni 3.1.1 libretto di centrale1: Documento a corredo di ogni impianto termico avente potenza termica del focolare maggiore di 35 kW, sul quale sono riportati i dati relativi all’impianto termico e ai suoi componenti, al suo esercizio e alla sua manutenzione. 3.1.2 libretto di impianto2: Documento a corredo di ogni impianto termico avente potenza termica del focolare non maggiore di 35 kW, sul quale sono riportati i dati relativi all’impianto termico e ai suoi componenti, al suo esercizio e alla sua manutenzione. 3.1.3 rendimento di combustione: Rapporto tra la potenza termica convenzionale e la potenza termica del focolare. 3.1.4 potenza termica convenzionale: Potenza termica del focolare diminuita della potenza termica persa al camino. 3.1.5 potenza termica del focolare: Prodotto del potere calorifico inferiore del combustibile impiegato per la portata di combustibile bruciato. Sinonimo di portata termica. Definizione tratta dalla UNI 8364-3:2007, punto 3.8. Definizione tratta dalla UNI 8364-3:2007, punto 3.9. 1 © UNI 3.1.6 valore nominale di un parametro: Valore dichiarato e garantito dal costruttore per il regime di funzionamento continuo, e riportato in targa e nel libretto di istruzioni. 3.1.7 valore effettivo di un parametro: Valore che differisce da quello nominale in quanto modificato su disposizione del responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto, nel rispetto delle prescrizioni del fabbricante 3.1.8 valore misurato di un parametro: Valore rilevato dall’operatore. 3.1.9 rapporto di prova: Documento sul quale sono riportati i risultati delle operazioni previste. 3.1.10 strumento portatile multifunzione: Apparecchio in grado di misurare contemporaneamente almeno temperatura dei prodotti della combustione, concentrazioni di ossigeno (in alternativa di anidride carbonica) e monossido di carbonio. 3.2. Simboli e unità di misura Prospetto 1 - Simboli e unità di misura Grandezza Rendimento di combustione Potenza termica persa al camino Potenza termica del focolare Potenza termica convenzionale Temperatura dei prodotti della combustione Temperatura dell’aria comburente Temperatura del fluido termovettore in mandata Concentrazione di ossigeno nei prodotti della combustione secchi Concentrazione di anidride carbonica nei prodotti della combustione secchi Concentrazione di anidride carbonica nei prodotti della combustione secchi teorici Concentrazione di monossido di carbonio nei prodotti della combustione secchi Indice d’aria Portata del combustibile liquido Portata del combustibile gassoso Indice di fumosità Condizioni di temperatura e pressione normalizzate (0 °C e 1 013 mbar) Unità di combustibile bruciato Simbolo ηcomb Qs Pf Pc tf ta tm O2 Unità di misura % % W W °C °C °C % volume CO2 % volume CO2t % volume CO ppm* Massa di acqua prodotta dalla combustione Massa di acqua presente nei fumi Massa di acqua presente nell’aria comburente Acqua effettivamente condensata Energia recuperata dall’acqua effettivamente condensata Incremento del rendimento di combustione dovuto alla condensazione Calore latente di condensazione dell’acqua AC AF AR CD ER ET m3 per combustibili gassosi kg per combustibili liquidi kg/ucb kg/ucb kg/ucb kg/ucb MJ/ucb % Hcond MJ/kg 2 © UNI n G q If TPN ucb kg/h m3/h Massa di aria secca effettiva Massa dei fumi secchi effettiva Massa volumica aria secca Massa volumica fumi secchi Potere calorifico inferiore del combustibile Volume teorico di aria comburente secca Volume di aria comburente secca Volume effettivo di aria comburente secca Volume teorico dei fumi secchi Volume dei fumi secchi Volume effettivo dei fumi secchi Umidità nell’aria comburente in condizioni di saturazione Umidità nei fumi in condizioni di saturazione -4 * 1 ppm = 1 x 10 % volume M as eff M fs eff MV a MV f PCI VA V as V as eff VF V fs V fs eff Χa Χf kg/ucb kg/ucb kg/m3 kg/m3 MJ/ucb m3/ucb m3/ucb m3/ucb m3/ucb m3/ucb m3/ucb kg acqua / kg aria secca kg acqua / kg fumi secchi Prospetto 2 – Pedici Simbolo a comb cond eff f s 4. 4.1 Riferimento aria comburente combustione condensazione effettive condizioni di misurazione fumi di combustione frazione secca Operazioni preliminari Generalità All’operatore deve essere resa disponibile, per la consultazione a fini operativi e di sicurezza, la pertinente documentazione prevista dalla vigente legislazione, e i libretti d’uso e manutenzione del generatore di calore. L’operatore deve inoltre assicurarsi di poter eseguire il controllo nel rispetto della propria e dell’altrui sicurezza e senza causare guasti o malfunzionamenti all’apparecchio o all’impianto, anche facendo riferimento a documentazioni tecniche, schemi e certificati relativi all’impianto stesso e ai suoi componenti e accessori, ove esistenti. 4.2 Procedure operative particolari 4.2.1 Generalità A seconda che il controllo della combustione venga eseguito da un operatore incaricato dal responsabile per l’esercizio e la manutenzione dell’impianto o da un operatore incaricato dall’autorità competente per gli adempimenti di legge, devono essere seguite le seguenti diverse procedure. 4.2.2 Operatori incaricati dal responsabile per l’esercizio e la manutenzione a) L’operatore deve effettuare le misurazioni sul generatore regolato alla potenza termica del focolare effettiva; 3 © UNI b) le misure ottenute e le operazioni effettuate devono essere riportate sul libretto di centrale o di impianto; c) al termine delle operazioni l’operatore si accerta che il generatore e l’impianto funzionino in modo corretto. 4.2.3 Operatori incaricati dall’autorità competente a) L’operatore deve effettuare la misurazione alla potenza termica del focolare effettiva; qualora essa non coincida con quella nominale, l’operatore deve effettuare comunque la misurazione, riferendo sul rapporto di prova della differenza; se l’operatore non può eseguire la misurazione della portata del combustibile procede facendo riferimento alle precedenti misurazioni eseguite dall’installatore/manutentore oppure al dato di targa del generatore; b) l’operatore deve effettuare la misurazione in presenza del responsabile dell’esercizio e della manutenzione o di persona da lui incaricata; in nessun caso deve alterare, anche mediante semplice regolazione, il funzionamento dell’apparecchio o dell’impianto, né effettuare alcuna operazione ad esclusione di quelle previste dalla presente norma; può tuttavia compiere le operazioni previste dal fabbricante dell’apparecchio e indicate sul libretto di uso e manutenzione per l’esecuzione delle analisi di combustione, effettuabili anche con l’ausilio di utensili di uso comune (per esempio smontaggio del mantello di una caldaia), ripristinando al termine delle operazioni la situazione iniziale; c) se l’operatore è impossibilitato ad effettuare le misurazioni deve segnalarlo sul rapporto di prova, specificandone il motivo; d) se l’operatore è in grado di effettuare le misurazioni, ma con una procedura difforme da quella indicata nella presente norma, deve portare a termine il controllo, segnalando sul rapporto di prova i motivi di difformità; e) l’operatore deve impiegare un apparecchio di misura in grado di stampare la data, l’ora della misurazione, i parametri rilevati e un codice identificativo dello stesso apparecchio; f) il rapporto di prova deve essere redatto conformemente a quanto indicato nel punto 8. Nota Il rapporto è redatto in 3 copie: una copia per l’operatore, una per il responsabile dell’esercizio e della manutenzione, e una per l’Ente che ha disposto la verifica; g) l’operatore deve astenersi dall’inserire nel rapporto di prova consigli o giudizi, può tuttavia segnalare sullo stesso al responsabile dell’esercizio e della manutenzione situazioni riscontrate che a suo giudizio pregiudicano il corretto funzionamento dell’impianto. 5. Misurazione in opera del rendimento di combustione 5.1. Campionamento dei prodotti della combustione Il campionamento dei prodotti della combustione e la misurazione della temperatura degli stessi devono essere eseguiti in corrispondenza di un'apposita presa di campionamento passante nel condotto di evacuazione dei prodotti della combustione fatta salva una diversa predisposizione della stessa a cura del fabbricante dell’apparecchio. La presa di campionamento deve essere dotata di chiusura a tenuta, deve avere diametro non minore di 10 mm, deve potere essere richiusa in modo stabile e mantenere la tenuta dopo l’effettuazione delle misurazioni. 4 © UNI La presa di campionamento, dove non già presente, deve essere praticata a cura del responsabile per l’esercizio e la manutenzione a meno che sul generatore di calore sia già stata praticata in precedenza una presa di campionamento che, a giudizio dell’operatore, consenta una misurazione, conforme a quanto indicato dalla presente norma. Se il condotto di evacuazione dei prodotti della combustione è parte integrante del generatore di calore, il foro può essere praticato solo su autorizzazione del fabbricante del generatore, che deve rilasciare le opportune istruzioni in merito. La presa di campionamento, dove non già predisposta dal fabbricante del generatore di calore, deve essere situata: in generale il più vicino possibile al punto di uscita dei prodotti della combustione dall’apparecchio. nel caso di generatori di calore a gas con bruciatore atmosferico che dispongono di dispositivo rompitiraggio-antivento la presa di campionamento deve di regola essere situata a valle di tale dispositivo, preferibilmente a una distanza pari a due diametri del canale di fumo, oppure, se all’interno di questo tratto è presente una curva, a una distanza pari a un diametro dopo la curva. Se a valle del generatore sono disposti sistemi di recupero del calore, il foro deve essere situato sul tratto di condotto di evacuazione dei prodotti della combustione in uscita da questi sistemi; se il calore recuperato serve a preriscaldare l’aria comburente, la misurazione della temperatura dell’aria comburente deve essere effettuata prima del suo preriscaldamento Nel caso di scarico dei prodotti della combustione a parete, se il collegamento fra il generatore di calore e il terminale di tiraggio o di scarico non consente di praticare la presa di campionamento, e il fabbricante del generatore non ha predisposto o indicato un apposito punto di prelievo nel circuito fumi, il controllo della combustione non può essere effettuato. Alcuni tipi di generatori di calore richiedono la presenza di due fori, generalmente predisposti dal fabbricante dell’apparecchio: il primo foro consente la misurazione della temperatura dell’aria comburente mentre il secondo foro consente il prelievo dei prodotti della combustione per l’analisi di combustione. In questi casi si utilizzano strumenti multifunzione dotati di doppia sonda di temperatura o, in alternativa, si rileva e memorizza la temperatura dell’aria comburente con la caldaia a regime. 5.2. Misura della temperatura dell’aria comburente La misurazione della temperatura dell’aria comburente deve essere effettuata: a) nei pressi della bocca di aspirazione dell’aria nei generatori di calore con bruciatore ad aria soffiata, fatto salvo il caso di preriscaldamento dell’aria comburente tramite recupero del calore dai prodotti della combustione, come indicato nel punto 5.1; b) nei pressi dell’ingresso dell’aria nei generatori di calore a gas con bruciatore ad aria aspirata, camera di combustione aperta e tiraggio naturale o con ventilatore sulla linea di scarico dei prodotti della combustione; c) in un punto opportuno del condotto di alimentazione dell’aria comburente nei generatori di calore a gas con camera di combustione stagna, a tiraggio naturale o con ventilatore sulla linea di scarico dei prodotti della combustione. Il punto deve essere predisposto dal fabbricante del generatore di calore o praticato, a cura del responsabile per l’esercizio e la manutenzione, seguendo le indicazioni che il fabbricante deve fornire in proposito. Al termine della misurazione l’operatore deve chiudere stabilmente il foro, in modo da garantire la tenuta del condotto. 5 © UNI 5.3. Apparecchiatura 5.3.1 Generalità Le misurazioni di temperatura dei prodotti della combustione e dell’aria comburente, delle concentrazioni di ossigeno, anidride carbonica, monossido di carbonio, devono essere effettuate con uno strumento portatile multifunzione avente i requisiti minimi di cui al prospetto 3. Tali strumenti devono essere gestiti, verificati e tarati periodicamente, in conformità alle istruzioni che devono essere fornite dal costruttore, in modo da garantire la riferibilità della misura ai campioni nazionali del Sistema Nazionale di Taratura (SNT). In assenza di tali istruzioni, lo strumento deve essere verificato e tarato almeno una volta ogni 12 mesi. L’operatore, salvo diverse indicazioni contenute nella presente norma, deve effettuare le misurazioni seguendo, per ciascun strumento, le istruzioni e le avvertenze riportate dal fabbricante sul libretto d’uso. La misurazione dei tempi deve essere effettuata mediante cronometro. 5.3.2 Strumenti multifunzione Prospetto 3 - Requisiti minimi Parametro misurato CO Intervallo di misura 0 ppm – 2 000 ppm Risoluzione Accuratezza Valore minimo misurato ±20 ppm o 5% del valore 20 ppm misurato 0,3% ±0,3% 0,2% ±0,2% ±2 °C o 1,5% del valore misurato ±1 °C 1 ppm O2 0% - 21% 0,1% CO2 0% - 20 % 0,1% Temperatura prodotti 0 °C - 400 °C 1 °C della combustionea) Temperatura aria -20°C - 100 °C 1° C comburente a) Qualora il fabbricante dello strumento multifunzione abbia previsto di poter utilizzare la sonda per la misurazione della temperatura dei fumi anche per la misurazione della temperatura dell’aria comburente, deve garantire che la stessa possa misurare una temperatura minima di -20 °C 5.3.3 Strumento di prelievo dei prodotti della combustione per la misura dell’indice di fumosità Può essere uno strumento meccanico o elettronico a sé stante, oppure può essere integrato nello strumento multifunzione. In ogni caso deve essere dichiarato idoneo ai sensi della presente norma dal fabbricante. Per la gestione, verifica e taratura di questo strumento si fa riferimento al punto 5.3.1 per quanto applicabile. 5.4. Condizioni di misurazione Ogni misurazione deve essere eseguita quando il generatore di calore si trova nello stato di regime, alla potenza termica per la quale tale misurazione è prevista. Lo stato di regime si ritiene raggiunto quando si sia stabilizzata la temperatura dei prodotti della combustione, cioè quando la stessa non varia più di ±2 °C. Per gli apparecchi a gas collegati a canne collettive, lo stato di regime si ritiene raggiunto dopo almeno 10 min dall’accensione dell’apparecchio. Raggiunto lo stato di regime, l’operatore deve verificare che non vi sia alcun riflusso, anche parziale, dei prodotti della combustione in ambiente. Se questa condizione non è soddisfatta, le operazioni di misurazione dei parametri di combustione, e conseguentemente il successivo calcolo del rendimento di combustione, non possono avere luogo. 6 © UNI L’operatore deve quindi rilevare la temperatura del fluido in mandata dal generatore di calore, utilizzando la strumentazione disponibile sull’impianto o sull’apparecchio. Tale valore deve essere indicato sul rapporto di prova o sulla documentazione eventualmente prevista dalla vigente legislazione. In mancanza di tale strumentazione di misura della temperatura, l’operatore procede in ogni caso all’analisi dei prodotti della combustione ed alla misura del rendimento di combustione segnalando per iscritto tale situazione. L’analisi dei prodotti della combustione e la misurazione in opera del rendimento di combustione si effettuano alla massima potenza termica effettiva del focolare nelle condizioni di normale funzionamento del generatore di calore. Qualora non sia possibile, anche escludendo il termostato ambiente, raggiungere lo stato di regime alla massima potenza termica del focolare effettiva per un periodo di tempo sufficiente a effettuare le misurazioni di cui alla presente norma: - se il generatore è di tipo combinato, lo si fa funzionare in produzione di acqua calda sanitaria; il rendimento così ottenuto è allora riferito alla potenza termica del focolare effettiva durante la produzione di acqua calda sanitaria; - se il generatore ha solo la funzione riscaldamento, il controllo della combustione deve essere effettuato alla potenza termica del focolare massima ottenibile, costante per il tempo necessario alla effettuazione delle misurazioni; il rendimento ottenuto deve essere riferito a tale potenza. 5.5. Grandezze e misurazioni 5.5.1 Generalità L’operatore deve evitare l’ingresso di aria dal foro durante la prova, in quanto la misurazione della temperatura e delle concentrazioni potrebbero venire alterate rispettivamente dall’ingresso di un fluido più freddo e dalla conseguente diluizione dei prodotti della combustione. La sonda di campionamento deve essere introdotta nel condotto di evacuazione dei prodotti della combustione ad una profondità tale che l’elemento sensibile possa rilevare la temperatura dei prodotti della combustione nel punto più caldo. 5.5.2 Determinazione del rendimento di combustione Ai fini della determinazione del rendimento di combustione devono essere rilevati almeno i seguenti parametri: - temperatura dei prodotti della combustione; - temperatura dell’aria comburente; - concentrazione di ossigeno o, in alternativa, di anidride carbonica, nei prodotti della combustione; - concentrazione di ossido di carbonio nei prodotti della combustione; - indice di fumosità (per i soli generatori alimentati con combustibili liquidi). 5.5.3. Modalità di misurazione dell’indice di fumosità (solo per impianti alimentati con combustibili liquidi) La determinazione dell’indice di fumosità If deve essere il risultato di tre singole misure. La prova si ritiene superata se almeno due delle tre misure forniscono risultati non superiori a quello limite. La misurazione dell’indice di fumosità If si effettua con un apposito strumento in grado di fornire un risultato esprimibile nella scala di Bacharach. Se la carta da filtro risultasse anche parzialmente bruciata o umida per effetto della condensa, la misurazione deve essere ripetuta. Per eventuali altri sistemi di prelievo seguire le istruzioni del fabbricante dell’apparecchio. 7 © UNI 5.5.4. Risultati La misurazione di ogni singolo parametro deve essere effettuata almeno tre volte, a intervalli di tempo eguali nel periodo di prova ritenuto necessario dall’operatore, e ogni volta almeno 120 s dopo l’inizio del campionamento. La durata della prova e il numero di misurazioni effettuate per ogni parametro possono essere aumentati a giudizio dell’operatore qualora riscontri misurazioni anomale o valori non significativi. La determinazione del valore di ogni singolo parametro, escluso l’indice di fumosità, è ottenuto dalla media aritmetica delle prime tre misure significative. Eventuali misure anomale non devono essere prese in considerazione per la determinazione del valore misurato; tuttavia, se a giudizio dell’operatore sono riconducibili alle condizioni di esercizio dell’impianto, ne deve fare menzione nel rapporto di controllo. 5.6. Misurazione della potenza termica del focolare La misurazione della potenza termica del focolare si effettua come segue. 5.6.1. Impianti termici alimentati a combustibile gassoso Se l’impianto è dotato di contatore volumetrico, si rileva la portata in volume q, in metri cubi/ora, e la si moltiplica per i seguenti poteri calorifici inferiori convenzionali riferiti alle condizioni normalizzate (15 °C e 1,013 bar): a) gas naturale 9,45 kWh/m3, per ottenere la potenza termica del focolare in kilowatt; b) gas di petrolio liquefatti (GPL) 32,20 kWh/m3, per ottenere la potenza termica del focolare in kilowatt quando il gas alimentato è butano; 26,70 kWh/m3, per ottenere la potenza termica del focolare in kilowatt quando il gas alimentato è una miscela composta da butano (30%) e propano (70%); 24,40 kWh/m3, per ottenere la potenza termica del focolare in kilowatt quando il gas alimentato è propano. Se l’impianto è alimentato con altro combustibile gassoso i parametri necessari alla verifica devono essere forniti dall’azienda erogatrice. La portata in volume q si ricava rilevando dal contatore, quando il generatore di calore è a regime, il volume di gas erogato in almeno 120 s. Se l’impianto non è dotato di contatore volumetrico o di altro sistema di misura della portata, si assume come potenza termica del focolare misurata quella nominale dichiarata dal fabbricante. In alternativa, se la procedura è stata prevista dal fabbricante dell’apparecchio e le opportune indicazioni sono state riportate sul libretto di uso e manutenzione, l’operatore incaricato dal responsabile dell’esercizio e manutenzione può risalire alla potenza termica del focolare tramite la misura della pressione del gas alle apposite prese, avendo l’accortezza di controllare che l’apparecchio sia alimentato almeno alla minima pressione, indicata dal fabbricante, per avere la potenza termica nominale del focolare. 5.6.2. Impianti termici alimentati a combustibile liquido Note la portata nominale dell’ugello e la pressione di polverizzazione, si ricava la portata massica G, in kilogrammi/ora, dalle tabelle o dalle curve fornite dal fabbricante dell’ugello e la si moltiplica per i seguenti poteri calorifici inferiori convenzionali: a) gasolio 11,87 kWh/kg, per ottenere la potenza termica del focolare in kilowatt; b) olio combustibile 11,47 kWh/kg, per ottenere la potenza termica del focolare in kilowatt; Se l’impianto è alimentato con altro combustibile liquido, i parametri necessari alla verifica devono essere forniti dall’azienda erogatrice. 8 © UNI Nel caso di misurazione eseguita dall’operatore incaricato dalla competente autorità è compito del responsabile dell’impianto - provvedere a fare trovare installato un opportuno manometro che consenta la lettura della pressione di polverizzazione del combustibile; - provvedere a fornire le informazioni sulla portata nominale dell’ugello installato all’interno della testa di combustione. Sia per i combustibili gassosi sia per i combustibili liquidi è considerata accettabile una differenza tra la potenza termica del focolare misurata e la potenza termica del focolare nominale non maggiore del 10% della potenza termica del focolare nominale. Se la potenza termica del focolare misurata è maggiore del 10% della potenza termica del focolare nominale il responsabile dell’impianto deve provvedere ad una corretta regolazione prima di procedere con la misurazione. Se la potenza termica del focolare è stata volutamente ridotta, tale nuova regolazione deve essere annotata nel libretto di impianto o di centrale. 5.6.3 Misurazione in opera del rendimento di combustione di generatori di calore in batteria, moduli termici e generatori modulari 5.6.3.1 Moduli termici, generatori di calore modulari e generatori di calore in batteria definizioni Un modulo termico è un generatore di calore costituito da due o più elementi termici da esso inscindibili. Un elemento termico è costituito da uno scambiatore di calore e da un bruciatore (o porzione). Un generatore di calore modulare è costituito da uno o più moduli termici predisposti dal fabbricante per funzionare singolarmente o contemporaneamente in un unico circuito idraulico. L’impianto con generatori in batteria è costituito da più generatori non predisposti dal fabbricante per funzionare contemporaneamente in un unico circuito idraulico. 5.6.3.2 Batterie di generatori di calore non a condensazione Il campionamento dei prodotti della combustione e la misurazione in opera del rendimento di combustione devono essere eseguiti secondo le modalità di cui ai punti 5.1, 5.2, tramite apparecchiature conformi al punto 5.3, e nelle condizioni di prova di cui ai punti 5.4 e 5.5, su ogni singolo generatore costituente la batteria. Il rendimento di combustione per ogni singolo generatore di calore deve essere calcolato in conformità al punto 6.1, sulla base dei valori misurati, con gli altri generatori non in funzione, se ogni generatore è collegato a un proprio camino, in funzione se i prodotti della combustione dei generatori di calore in batteria confluiscono in un collettore. 5.6.3.3 Batterie di generatori a condensazione Si procede operativamente secondo le modalità del precedente punto 5.6.3.2, mentre il rendimento di combustione per ogni singolo generatore di calore deve essere calcolato in conformità al punto 6.2. 5.6.3.4 Moduli termici e generatori modulari Il campionamento dei prodotti della combustione e la misurazione in opera del rendimento di combustione devono essere eseguiti secondo le modalità indicate dal fabbricante degli stessi. In assenza di tali indicazioni e nell’impossibilità di reperirle, le operazioni di cui sopra devono essere condotte considerando il generatore modulare come un unico generatore nel caso sia presente un’unica targa ed un unico condotto fumi, altrimenti deve essere trattato, ai fini della misura, come una batteria. I valori rilevati a seguito delle misurazioni effettuate, devono essere riportati sul rapporto di prova di cui all’appendice A. 9 © UNI 6 Calcolo del rendimento di combustione 6.1 Calcolo del rendimento di combustione per caldaie non condensanti La potenza termica persa al camino si ricava con le seguenti formule convenzionali: Qs = [A1 /(21 - O2) + B] x (tf - ta) nel caso di misurazione della concentrazione dell’ossigeno nei prodotti della combustione; Qs = [A2 /CO2 + B] x (tf - ta) nel caso di misurazione della concentrazione dell’anidride carbonica nei prodotti della combustione. dove: A1, A2, B sono i coefficienti, dati dal prospetto 4, per i diversi combustibili. Prospetto 4 - Coefficienti per il calcolo del rendimento di combustione A1 0,66 0,63 0,68 0,68 A2 0,38 0,42 0,50 0,52 B 0,010 0,008 0,007 0,007 Combustibile gas naturale propano/GPL/butano gasolio oli combustibili Il valore di Qs ottenuto deve essere arrotondato al primo decimale dopo la virgola. Il rendimento di combustione del generatore riferito alla potenza termica del focolare alla quale è stata effettuata la misurazione, è dato da: ηcomb = 100 - Qs Per quanto concerne l’incertezza di misura, sono in corso sperimentazioni per una sua definizione strutturata. Allo stato attuale si ritiene accettabile riportare il valore di ηcomb con un’incertezza di ±2,0, salvo trattazione più accurata. 6.2 Calcolo del rendimento di combustione per caldaie a condensazione 6.2.1 Generalità La procedura descritta si applica quando la temperatura media dei prodotti della combustione all’uscita dalla caldaia è minore della temperatura di rugiada del vapore d’acqua negli stessi. Se tale condizione non è verificata si utilizza la procedura di misurazione già illustrata nel punto 6.1. Il prospetto 5 mostra il valore che assume la temperatura di rugiada nei prodotti della combustione, in funzione dell’indice d’aria (o in alternativa del contenuto di ossigeno O2) e del tipo di combustibile. La misurazione in opera del rendimento di combustione può essere eseguita sia in funzionamento per riscaldamento sia, quando possibile, in funzionamento per produzione di acqua calda sanitaria. 10 © UNI 6.2.2 Grandezze e misurazioni L’operatore deve procedere al rilievo delle seguenti grandezze fisiche: − la temperatura dei prodotti della combustione in uscita dalla caldaia, tf, in °C; − la temperatura dell’aria comburente in ingresso alla caldaia, ta, in °C; − la concentrazione di ossigeno nei prodotti della combustione secchi, O2, in percentuale in volume. L’operatore deve anche annotare, quando sono installati i termometri necessari per le misurazioni, sia la temperatura di ingresso dell’acqua in caldaia, sia la temperatura dell’acqua in uscita dalla caldaia durante la procedura di misurazione. 6.2.3 Calcolo del rendimento di combustione in presenza di condensazione Per eseguire la valutazione del rendimento di combustione l’operatore può seguire la seguente procedura, integrando le grandezze misurate dall’operatore con i dati chimico fisici ricavabili dai prospetti 5, 6 e 7. Nota: I dati chimico fisici riportati nel prospetto 6 possono, con approssimazione accettabile ai fini delle misurazioni in campo oggetto della presente norma, essere utilizzati sia con riferimento all’aria sia con riferimento ai prodotti della combustione. In tutto quanto segue il riferimento è alla combustione completa di 1 m3 di combustibile gassoso o a 1 kg di gasolio. 1. Calcolare Qs, con la formula di cui al punto 6.1. 2. Calcolare l’indice d’aria n con la formula: n = 21 / (21 – O2). 3. Calcolare il volume dei fumi secchi, Vfs, in condizioni TPN, con la formula: Vfs = VF x n. 4. Calcolare il volume dei fumi secchi effettivo, corretto alla temperatura dei fumi all’uscita dalla caldaia, Vfs eff , con la formula: Vfs eff = Vfs x (273 + tf) / 273. 5. Calcolare la massa dei fumi secchi effettiva, corretta alla temperatura dei fumi all’uscita dalla caldaia, Mfs eff , con la formula: Mfs eff = Vfs eff x MVf. 6. Calcolare il volume di aria secca, in condizioni TPN, Vas con la formula: Vas = VA x n. 7. Calcolare il volume di aria secca effettiva Vas eff alla temperatura dell’aria comburente ta, con la formula: Vas eff = Vas x (273 + ta) / 273. 11 © UNI 8. Calcolare la massa di aria secca alla temperatura dell’aria comburente, con la formula: Mas eff (in kilogrammi) = Vas eff x MVa. 9. Calcolare l’acqua presente nell’aria comburente in ingresso con la formula: AR = Mas eff x Χa x 0,5 Nota Si assume, convenzionalmente, che l’umidità nell’aria comburente sia pari al 50% dell’umidità alla saturazione. 10. Calcolare l’acqua presente nei fumi di combustione in uscita dalla caldaia con la formula: AF = Mfs eff x Χf 11. Calcolare la quantità di acqua effettivamente condensata con la formula: CD = AC + AR - AF 12. Calcolare l’energia recuperata dall’acqua effettivamente condensata con la formula: ER = CD x Hcond 13. Calcolare l’incremento del rendimento di combustione dovuto alla condensazione, con la formula: ET = ER / PCI x 100. 14. Calcolare il rendimento di combustione ηcomb, in presenza di condensazione, con la formula: ηcomb = 100 – Qs + ET Per quanto concerne l’incertezza di misura, sono in corso sperimentazioni per una sua definizione strutturata. Allo stato attuale si ritiene accettabile riportare il valore di ηcomb con un’incertezza di ±2,0, salvo trattazione più accurata. Prospetto 5 - Temperatura di rugiada in °C Indice d’aria n O2 (%) 1 0 1,1 1,91 1,2 3,5 1,3 4,85 1,4 6 1,5 7 2 10,5 CH4 C3H8 GPL (30/70) C4H10 Gasolio 59 54,7 54,5 54 52 57,2 52,9 52,7 52,1 50,4 55,5 51,2 51 50,4 48,7 54 49,7 49,5 48,9 47,3 52,5 48,3 48,1 47,5 45,9 51,2 47 46,8 46,5 44,6 45,8 41,7 41,5 41 39,3 12 © UNI Prospetto 6 – Umidità aria o prodotti della combustione in condizioni di saturazione, massa volumica aria o prodotti della combustione e calore latente di condensazione dell’acqua Temperatura (°C) 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 Χa o Χ f MVa o MVf (kg aria secca/m3) 1,29299 1,26968 1,24719 1,22549 1,20453 1,18427 1,16469 1,14574 1,12740 1,10963 1,09242 1,07573 1,05955 (kg acqua/kg aria secca) 0,00379 0,00542 0,00766 0,01069 0,01476 0,02017 0,02733 0,03676 0,04914 0,06541 0,08686 0,11532 0,15354 Hcond (MJ/kg condensato) 2,502 2,49 2,478 2,466 2,454 2,443 2,431 2,419 2,407 2,395 2,383 2,371 2,359 Prospetto 7 - Parametri per il calcolo di ηcomb, in presenza di condensazione VF VA CA 3 3 (m fumi) (m aria) (kgacqua) CH4 * 8,52 9,52 1,61 C3H8 * 21,81 23,81 3,32 GPL (30/70) * 23,8 25,95 3,57 C4H10 * 28,15 30,95 4,15 Gasolio ** 10,4 11,2 1,26 3 * I valori sono riferiti ad 1 m TPN di combustibile gassoso. ** I valori sono riferiti ad 1 kg di combustibile liquido. 7 PCI (MJ) 35,79 93,2 102,38 123,82 42,7 Misurazione di CO e indice di fumosità Il valore rilevato di CO deve essere riportato alla condizione di prodotti della combustione secchi e senz’aria moltiplicando il valore misurato per il valore dell’indice di aria n che si ottiene da uno dei seguenti rapporti: n = 21 / (21 - O2) se è stata rilevata la concentrazione di ossigeno nei prodotti della combustione; n = CO2t/CO2 se è stata rilevata la concentrazione di anidride carbonica nei prodotti della combustione. I valori convenzionali di CO2t da inserire nella formula sono riportati nel prospetto 8, in funzione dei diversi combustibili. 13 © UNI Prospetto 8 - Contenuto teorico di CO2 nei prodotti della combustione secchi Combustibile gas naturale propano/GPL/butano gasolio olio combustibile CO2t 11,7 13,9 15,1 15,7 Per altri combustibili il valore di CO2t deve essere indicato dal fornitore del combustibile stesso. Se la concentrazione di CO riportata alla condizione di prodotti della combustione secchi e senz’aria risulta maggiore di 0,1% (1 000 ppm)3, e non è possibile ricondurla al disotto di questo valore, l’esito del controllo della combustione è da considerarsi negativo, a prescindere dal valore misurato del rendimento di combustione. Per i generatori di calore alimentati a combustibile liquido se la verifica dell'indice di fumosità If è negativa, e non è possibile migliorare la combustione, l'esito del controllo della combustione è da considerarsi negativo, a prescindere dal valore misurato per il rendimento di combustione. L'indice di fumosità If si misura con le modalità riportate nel punto 5.5.3 ed i valori limite di tale indice sono 2 per il gasolio e 6 per l'olio combustibile. 8. Rapporto di prova Al termine delle operazioni di cui alla presente norma l’operatore rilascia un rapporto di prova. Il rapporto deve contenere i risultati di tutte le misurazioni effettuate dall’operatore e le informazioni essenziali affinché il controllo possa essere ripetuto nelle medesime condizioni. In particolare, il rapporto di prova deve contenere: - i dati identificativi dell’operatore; - i dati identificativi dell’impianto sottoposto a controllo e del suo responsabile; - il riferimento alla presente norma; - i dati identificativi degli apparecchi di misura; - i risultati di prova; - le stampe prodotte dagli apparecchi di misura; - le informazioni supplementari che, a giudizio dell’operatore, abbiano una relazione con i contenuti tecnici del rapporto e i suoi possibili usi; - la data di esecuzione del controllo; - le firme leggibili dell’operatore e del responsabile dell’impianto o della persona da lui delegata. Nell’appendice A è riportato un esempio di modello di rapporto di prova; tale modello prevede di riportare le sole informazioni strettamente necessarie ai fini della misurazione effettuata in campo del rendimento di combustione. 3 Il valore di 1 000 ppm è riportato solo ai fini della correttezza della misura del rendimento. 14 © UNI APPENDICE A (informativa) Modello di rapporto di prova RAPPORTO DI PROVA (norma di riferimento UNI 10389) DATI IDENTIFICATIVI DELL'OPERATORE Cognome e nome: Indirizzo: DATI IDENTIFICATIVI DELLA STRUMENTAZIONE UTILIZZATA Marca: Modello: Codice identificativo: Marca: Modello: Codice identificativo: DATI IDENTIFICATIVI DEL RESPONSABILE DELL'IMPIANTO Cognome e nome: Indirizzo: DATI IDENTIFICATIVI DEL GENERATORE DI CALORE Codice del catasto impianti: Ubicazione: Impianto adibito a: riscaldamento ambienti □ Combustibile: Data di installazione: produzione acqua calda sanitaria □ Fluido termovettore: Dati di targa Caldaia: Modello: Matricola: Bruciatore: Modello: Matricola: Potenza termica al focolare (kW) Potenza termica utile (kW) DOCUMENTAZIONE IMPIANTO NO , manca: La documentazione è completa? SI VALORI RILEVATI MISURATI Portata combustibile (m3/h) (kg/h) (1) (2) Temperatura fluido in mandata (°C) Temperatura aria comburente (°C) (1) Temperatura fumi (°C) (1) O2 (%) oppure CO2 (%) (1) (4) CO nei fumi secchi (ppm v/v) (1) Indice di fumosità If (5) CALCOLATI Potenza termica del focolare (kW) Indice d’aria n CO nei fumi secchi e senz’aria (ppm v/v) Potenza termica persa al camino Qs (%) Recupero calore di condensazione ET (%) (6) Rendimento di combustione ηcomb (%) (7) / / Rendimento minimo richiesto dalla legge vigente 15 © UNI (%) RAPPORTO DI PROVA (norma di riferimento UNI 10389) CONCLUSIONI L'indice di fumosità rispetta i limiti prescritti dalla UNI 10389 ? (8) NP La concentrazione di CO nei fumi secchi e senz'aria rispetta il limite prescritto dalla UNI 10389 ? Il rendimento di combustione è maggiore o uguale al valore minimo prescritto dalla legge vigente ? (9) RACCOMANDAZIONI PRESCRIZIONI DATA: ORA: Firma operatore Firma responsabile impianto (1) Media di tre misure significative (2) Cancellare l'unità di misura NON utilizzata (3) Scrivere NE in caso di misura non effettuata (4) Indicare solo la concentrazione del gas effettivamente misurata dallo strumento (5) Solo per combustibili liquidi, riportare i valori delle tre misure significative (6) Per caldaie non condensanti ET = 0 = 100 - Q + ET + 2 comb s (8) Barrare la casella NP [non previsto] per i generatori a combustibile gassoso (7) Calcolato con la formula: η (9) Barrare la casella NC [non calcolabile] quando almeno una delle risposte precedenti è NO 16 © UNI NC SI NO SI NO SI NO