-MSGR - 14 PESARO - 1 - 23/02/16-N: Soluzioni semplici per proteggere bene la salute, la casa e il tenore di vita! Vieni a scopriresu ti i nostri prodot p.it Assicurazioni & Previdenza www.uniqagrou UNIQA Assicurazioni SpA - Milano - Aut. D.M. 5716 18/08/1966 (G.U. 217 01/09/1966) €1,20* ANNO 138- N˚ 52 ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Martedì 23 Febbraio 2016 • S. Policarpo IL GIORNALE DEL MATTINO Il dibattito Gli archivi segreti e il Fascismo una Storia ancora da scrivere La fiction Torna Montalbano Zingaretti: l’eroe è più maturo dopo 22 anni di tv L’intervista Daniele Silvestri «Con “Acrobati” sperimentazione e il primo tour» Isman a pag. 19 Venturi a pag. 23 Orlando a pag. 24 Il premier e i numeri Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT TUTTO IL MEGLIO DI ROMA IN UN’APP «Isis, droni Usa da Sigonella» Il realismo che rimette `Libia, intervista alla Pinotti dopo il via libera di Roma: «Finora nessuna operazione, al centro il Parlamento saranno usati solo a scopo di difesa antiterrorismo». Siria, accordo sul cessate il fuoco Alessandro Campi I n materia di unioni civili prevarrà dunque il realismo, ovvero quel pragmatismo o senso delle cose che è poi la regola migliore alla quale attenersi quando si governa. Soprattutto quando si governa non avendo i numeri sufficienti a fare ciò che si vorrebbe senza eccessive mediazioni con alleati e avversari. Da una maggioranza parlamentare allargata e trasversale, quale si sperava di costruire su un provvedimento in materia di diritti civili, si passerà ad una maggioranza di governo ristretta ma sufficiente a licenziare, opportunamente alleggerito ed emendato della controversa parte sulle adozioni, il disegno di legge Cirinnà. E per non correre ulteriori e inutili rischi, oltre che per velocizzare l’approvazione della normativa, sembra anche certo che verrà utilizzato lo strumento del voto di fiducia. Sarà comunque un buon risultato. In fondo sulla regolamentazione giuridica delle coppie di fatto (incluse quelle omosessuali) è d’accordo persino la nomenclatura vaticana. Renzi potrà sempre dire, a chi già lo accusa di cedimento, di averci provato a fare una legge più innovativa e radicale, ma di non aver trovato interlocutori politici adeguatamente leali e sensibili. Per essere chiari, questa virata renziana nel segno dell’opportunismo – che a suo modo è una virtù politica e non sempre sinonimo di spregiudicatezza – non è stata una vittoria tattica dei cattolici o moderati. Continua a pag. 22 Day after Roma. Sorrisi di facciata a Trigoria ROMA I droni degli Stati Uniti in missione sulla Libia partiranno dall’Italia, dalla base aerea di Sigonella. Il “sì” di Matteo Renzi è arrivato a Barack Obama, dopo un anno di negoziati, Intervista al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, dopo il via libera: «Finora nessuna operazione, saranno usati solo a scopo di difesa e per azioni mirate contro l’Isis». Intanto è arrivato l’accordo tra Usa e Russia sul cessate il fuoco in Siria da sabato. Esclusi dalla tregua gli attacchi a Isis e Al Nusra. Gentili, Mangani, Morabito e Ventura alle pag. 2 e 3 Flessibilità e fiscal compact «Rischi condivisi da tutti in Europa» La lettera dell’Italia che scuote la Ue Luca Cifoni M eno rigore sui conti, più oneri e rischi messi davvero in comune per ricostruire la fiducia nell’Europa. La lettera dell’Italia scuote l’Unione Europea. A pag. 4 Renzi blinda le unioni civili: stop adozioni, avanti sui diritti Pronto il maxiemendamento, avviso a Ncd: dovete accettarlo ` Foto di gruppo con sorrisi all’allenamento di ieri della Roma Totti vuole il contratto d’addio ma resta il gelo con Spalletti ROMA Subito in campo, tutti insieme e con sorrisi a profusione. Con l’intento di non far pesare ulteriormente sulla squadra l’assurdo strappo tra Totti e Spalletti. Si va avanti, come prima. Non, però, come se non fosse successo niente. Il gelo è nell’aria tra Lucio e Francesco. Il capitano vuole un contratto d’addio. Angeloni, Carina, Ferretti e Trani nello Sport Se li conosco un po’ quei due faranno pace Marcello Lippi N on mi permetto di giudicare, anche perché io non sto dentro Trigoria. Non posso farlo da lontano. A pag. 26 ROMA Via le adozioni, ma sui diritti si va avanti. Matteo Renzi prepara il Pd allo stralcio del capitolo adozioni dalla legge sulle unioni civili e al voto di fiducia. Quindi la strada per l’ok al Senato del ddl Cirinnà è quella di un maxiemendamento del governo. E manda un avviso a Ncd: dovete accettarlo. Dopo oltre due mesi di opposizione allo stralcio delle norme che permetterebbero l'adozione del figlio naturale del partner gay, il presidente del Consiglio è costretto a un passo indietro. Bertoloni Meli, Ciaramitaro, Giansoldati e Marincola alle pag. 8 e 9 Scontro su Brexit Palazzo Chigi La City in campo la sterlina traballa «Salerno-Reggio pronta in 10 mesi» Marconi a pag. 7 Bassi a pag. 10 La prof uccisa Donne minacciate e ricatti hard, la vita folle di Gabriele MOMENTI FELICI PER IL CAPRICORNO Buongiorno, Capricorno! Nulla avete da temere dalla prepotente Luna piena che si è formata ieri sera e ci seguirà fino a domani. Al contrario, per voi è il richiamo della fortuna materiale e la forza trascinante della passione amorosa. Mai come in queste prime settimane del 2016 avete sentito così forte il bisogno di essere coinvolti totalmente in un rapporto sentimentale, fosse pure momentaneo. Quasi quasi non vi si riconosce… è un complimento. Auguri. Claudia Guasco D ice Roberto Obert, aggiungendo un altro particolare: «Gabriele ha stretto il laccio attorno al collo di Gloria. Non l’ho uccisa io. Anzi, ho cercato di fermarlo». Si difende Gabriele Defilippi, in lacrime: «Non è vero, è stato lui a strangolarla». E anche la madre del ragazzo, Caterina Abbattista, non smette di piangere: «Io non c’entro, hanno fatto tutto loro. Scarceratemi». A pag. 13 © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 31 -TRX IL:22/02/16 23:15-NOTE: -MSGR - 20 CITTA - 3 - 23/02/16-N: 3 Primo Piano Martedì 23 Febbraio 2016 www.ilmessaggero.it Siria, cessate il fuoco da sabato Putin: fermeremo il massacro Washington e Mosca raggiungono l’intesa `L’Onu: «Un segnale di speranza». Esclusi Telefonata tra Obama e il capo del Cremlino dalla tregua gli attacchi a Isis e Al Nusra ` Un palazzo bombardato nella provincia siriana di Zahraa (foto AP) Forse l’ok oggi Slitta il voto di Tobruk sul governo È stato sospeso ancora una volta il dibattito alla Camera dei Rappresentanti libica, il Parlamento di Tobruk, sulla lista dei ministri proposta dal Consiglio presidenziale per la formazione del governo di concordia nazionale. Secondo l'agenzia di stampa libica Lana, quella con sede a Bayda, i lavori dell'aula riprenderanno questa mattina alle 10 con il «voto di fiducia» alla squadra proposta per il governo di concordia nazionale. La proposta di governo di unità nazionale maturata il 19 dicembre dopo una trattaitiva condotta dalle Nazioni Unite durata circa un anno, ha ricevuto il primo “no” dal Parlemento di Tobruk il 25 LA GUERRA Le condizioni Non sarà facile. Lo sa John Kerry, il segretario di Stato Usa, che ha confermato che l’accordo con la Russia per la tregua in Siria, già preannunciato domenica, ora c’è. È stato perfezionato anche nei dettagli. Sarà in vigore da sabato prossimo. Eppure, una precedente intesa su quella che era stata definita una provvisoria «cessazione delle ostilità», e doveva cominciare da venerdì scorso, aveva subito fallito. Ma stavolta sembra esserci un po’ più di fiducia. «Un segnale di speranza» è il sospiro di sollievo di Ban ki-Moon, segretario generale delle Nazioni Unite. E il presidente russo Vladimir Putin, poco dopo una telefonata con Barack Obama, in serata ha commentato in tv: «Questa è un'opportunità reale per fermare lo spargimento di sangue in Siria». Promettendo di usare la sua influenza su Damasco per fermare la guerra, augurandosi che gli Stati Uniti facciano lo stesso con gli insorti. E aggiungendo, riguardo la telefonata con il presidente americano, che «è avvenuta su iniziativa russa, ma l'interesse era senza dubbio comune». Nei codici non scritti della diplomazia anche questi dettagli sono importanti. Stop alle armi il 27 dalla mezzanotte LE MANI AVANTI Non sarà facile, e Washington ha messo le mani avanti: «Restano irrisolte questioni sostanziali, su come dare efficacia alla tregua e come rispondere a eventuali violazioni di essa». Una cessazione delle ostilità che peraltro non è un cessate il fuoco. Infatti potranno continuare i bombardamenti su Isis e Al Nusra (gruppo legato ad Al Qaeda), che al tavolo della trattativa gennaio scorso. Superato questo ostacolo i problemi sono arrivati con la lista dei ministri: sul numero e su chi dovesse ricoprire l’incarico. Tra i nomi più discussi, quello del generale Haftar (foto) capo dell’esercito dell’Est che puntava al dicastero della Difesa. IL CALIFFATO LIBERA 43 CRISTIANI I RIBELLI “MODERATI” ACCONSENTONO ALL’ACCORDO MA L’INTESA È FRAGILE Il 27 a mezzanotte scatta la tregua: il patto è tra Usa e Russia. Il punto forte è il ruolo di Mosca, che è l’alleato più influente di Assad. Potranno essere bombardati i terroristi, ma solo le fazioni che sono tali per tutti gli alleati 1 C’è tempo fino a venerdì per aderire all’intesa 2 Il presidente siriano Bashar Assad (foto AP) non ci sono stati mai. Ma la novità è che la Russia, che in questi mesi ha permesso all’esercito del dittatore Bashar al Assad, suo alleato, di recuperare terreno sugli insorti, non potrà bombardare quelli che ha sempre definito «terroristi», ma terroristi non sono per le Nazioni Unite. Di tutto questo si è parlato nella telefonata tra Obama e Putin. E il presidente russo, che cerca sempre una legittimità in Occidente, è ben motivato a dimostrare di aver fermato il massacro. Ma gli insorti “democratici” devono comunque dare una risposta. Così come le altre potenze in conflitto. E c’è un’ora e una data: mezzogiorno di venerdì, 12 ore prima della tregua sancita. Riad Hijab, ex-premier siriano e ora leader delle opposizioni siriane cosiddette «moderate», ha subito detto di accettare il cessate il fuoco temporaneo, ma «in linea di principio», il che sembra voler dire: siamo cauti, vediamo che succede. La Turchia ieri ha di nuovo escluso interventi di terra con l’Arabia Saudita se non nel quadro di una decisione condivisa nella coalizione a guida Usa. Kerry ha invitato «tutte le parti ad accettare e rispettare pienamente» l'accordo. C’è stata un’altra buona notizia: l’Isis ha liberato gli ultimi 43 cristiani assiri ancora prigionieri dei circa duecento rapiti un anno fa nei villaggi siriani sul fiume Al Khabour. I CONVOGLI UMANITARI E ora sembra finalmente che i convogli umanitari avranno il via libera sospeso, rinviato, condizionato, in questi giorni di guerra che non si è fermata. Da sabato, quando sarà entrata in vigore la tregua, Washington e Mosca «stabiliranno una linea diretta di comunicazione - spiega un comunicato del Dipartimento di Stato Usa - e, se necessario, un gruppo di lavoro per scambiare informazioni». Una collaborazione che non è una novità assoluta ma quasi. Con Obama che rimarca in serata che la tregua servirà a alleviare la sofferenza del popolo siriano, e permetterà di «concentrarsi sulla sconfitta dell' Isis». Fabio Morabito © RIPRODUZIONE RISERVATA I ribelli moderati hanno già detto un informale “sì”. Per tutti gli altri, dal regime di Damasco alla Turchia che bombarda i curdi siriani, c’è tempo fino a mezzogiorno di venerdì per aderire all’intesa, e altre dodici ore per cessare il fuoco. Una “linea rossa” unirà Pentagono e Cremlino Per promuovere e monitorare il rispetto della tregua, Usa e Russia stabiliranno una «linea diretta di comunicazione per scambiare informazioni importanti». Già nei mesi scorsi le due potenze parlarono di coordinamento ma mai in modo così definito 3 Se la tregua funziona negoziato per la pace La tregua dovrebbe finalmente permettere il via libera non condizionato ai convogli umanitari. Se l’intesa regge, l’Onu intende riaprire i negoziati di pace. Gli Usa già parlano di transizione politica, Mosca per ora difende Assad 4 Regeni, l’Egitto prende ancora tempo: nessuna risposta alle richieste italiane L’INDAGINE ROMA Atti di indagine promessi e mai consegnati, sviluppi investigativi dei quali l’Italia sa poco o niente. Sulla morte di Giulio Regeni resta il mistero più totale. Nonostante il ministro dell’Interno egiziano Magdi Abdel Ghaffar sia andato in televisione, insieme con il primo ministro Sherif Ismail, a dichiarare che l'individuazione degli assassini del ricercatore friulano è per l'Egitto «in cima alle priorità» ed è per questo che polizia e autorità di sicurezza stanno facendo «tutti gli sforzi», «d'intesa» con gli investigatori italiani con i quali c'è «grande cooperazione». Il primo ministro fa anche di più e annuncia nuove misure legislative per regolamentare i rapporti tra la polizia e la popolazione con «l'obiettivo di proteggere i diritti e la dignità dei cittadini». LE INIZIATIVE Ma la situazione, a quasi un mese dalla morte del giovane italiano, continua a rimanere ben diversa. Il presidente egiziano Al Sisi IL CAIRO NON HA CONSEGNATO UN REPORT SULL’OMICIDIO DEL GIOVANE RICERCATORE Nessun report, nessuna consegna di documenti. Il team investigativo composto da Ros, Sco e Interpol, rientrerà probabilmente a breve per fare il punto con il pubblico ministero titolare dell’indagine italiana, Sergio Colaiocco. Poi si deciderà quali iniziative intraprendere. L’Italia ha già percorso tutte le strade possibili per ottenere gli atti giudiziari acquisiti dalla procura di Giza e dalla polizia locale. Quattro le iniziative intraprese: una nota inviata direttamente dai magistrati romani a quelli del Cairo, una richiesta via Interpol mandata alla polizia egiziana, una rogatoria spedita da giorni al ministero della Giustizia e una richiesta per via diplomatica inoltrata al ministero degli Esteri. I nostri inquirenti chiedono di avere i risultati dell’esame autoptico, i verbali di una trentina di testimonianze raccolte, i tabulati del cellulare della vittima e delle persone a lui vicine, la visione dei due filmati ripresi dalle telecamere dei negozi lungo la via dove abitava e delle stazioni della metropolitana che avrebbe dovuto utilizzare quella sera. Gli egiziani hanno già detto che non esistono o che non si vede nulla, ma l’Italia vorrebbe ugualmente visionarli. Anche perché, grazie all’analisi del computer di Regeni, i nostri inquirenti avrebbero ormai un’idea ben precisa su come si sono svolti i fatti quella sera. E sono pronti a contestarla all’Egitto. IL VERTICE Il pm ha in programma un vertice a metà della settimana per capire come procedere, e se la collaborazione continuerà a rimanere solo nelle parole. «I nostri sforzi - ha affermato ieri Ghaffar - continuano senza interruzione. Stiamo informando, e cooperando con il team italiano. La ricerca dei criminali e dei responsabili dell'uccisione è in cima alle nostre priorità», ha aggiunto il ministro sottolineando che il suo paese sta trattando la vicenda «con grande importanza», sia per «l'amicizia con l'Italia», sia «perché non lasciamo alcun crimine, che sia di natura criminale o terroristica, senza trovare gli autori». Amicizia che, per il momento, Giulio Regeni, il giovane ricercatore ucciso in Egitto non sembra essere in discussione visto che proprio due giorni fa il ministero del Petrolio e delle Risorse minerarie ha approvato l'assegnazione all'Eni da parte della Egyptian natural gas holding company (Egas), del contratto di sviluppo di Zohr, il più grande giacimento del Mediterraneo con un potenziale di 850 miliardi di metri cubi di gas. Il contratto, ha spiegato Eni, san- -TRX IL:22/02/16 cisce l'avvio dello sviluppo del giacimento, che prevede l'inizio della produzione entro la fine del 2017, con un aumento progressivo fino a raggiungere un volume di circa 75 milioni di metri cubi standard di gas al giorno (equivalenti a circa 500 mila barili di olio equivalente al giorno) entro il 2019. Cristiana Mangani © RIPRODUZIONE RISERVATA 23:03-NOTE: -MSGR - 20 CITTA - 5 - 23/02/16-N:RIBATTERE 5 Primo Piano IL RETROSCENA ROMA Quanto sia fragile e sbilenca la costruzione europea è emerso la scorsa settimana durante la trattativa a Bruxelles con il Regno Unito. Quanto lontana dalle esigenze dei singoli Paesi la politica economica dell’Unione lo si comprenderà con una buona dose di chiarezza il 12 marzo quando a Parigi si riuniranno, per volere di Francois Hollande, i leader del Pse. RICHIESTE All’appuntamento l’Italia arriva con il “position paper” messo a punto dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Meno di dieci pagine il cui contenuto finirà per comporre un documento finale che rappresenterà una sorta di mozione programmatica per la governance dell’Unione. Jean Claude Juncker, che venerdì sarà a Roma, è ben consapevole del rischio politico che corre. L’attuale presidente della Commissione - si ragiona a palazzo Chigi - è infatti frutto dell’accordo tra Ppe e Pse e proprio per questo ha assunto un ruolo politico. Una Commissione, di fatto politicizzata, non potrà non tenere conto delle richieste di un gruppo che in Parlamento ha votato il presidente sulla base di un preciso programma di investimenti e di crescita «che non si vede». Renzi è convinto che se la politica torna a circolare anche a Bruxelles marginalizzando i cultori dello “zero-virgola”, diventerà più facile interpretare i Trattati alla luce di quanto proposto dall’Italia e di quanto po- VERTICE CONVOCATO DAL PRESIDENTE FRANCESE CHE NEL 2012 CRITICÒ ASPRAMENTE IL FISCAL COMPACT Martedì 23 Febbraio 2016 www.ilmessaggero.it Ora Renzi punta all’asse con Hollande e Sanchez Il premier vuole far pesare il sostegno Il 12 marzo a Parigi il summit socialista politico che il Pse ha espresso a Juncker per tentare di invertire la rotta in Europa ` ` Le stime dell'Ocse Sul Pil in Italia e nel mondo 2017 2016 Stima precedente 1,4% 18 febbraio 1,0% 1,4% ITALIA 1,8% 1,4% 1,7% EUROZONA Il premier Renzi in visita ai laboratori sotterranei del Gran Sasso 3,3% MONDO 3,0% 3,3% MA IN CHIAVE ANTI-RIGORE L’ITALIA PUÒ CONTARE ANCHE SULL’APPOGGIO DEL FONDO MONETARIO E DI OBAMA trebbe venir fuori dall’assise di Parigi. D’altra parte il presidente francese, è lo stesso che nel 2012 attaccò duramente il fiscal compact. La sponda francese e quella spagnola, ammesso che Sanchez la prossima settima riesca ad ottenere la fiducia, ricompongono quel club dei capi di governo dei paesi mediterranei in grado di contrapporsi all’Europa del Nord guidata dalla Germania ma che sulla vicenda dei migranti è andata in crisi. Le chiusure dei paesi dell’Est all’accoglienza dei profughi, Polonia in te- -TRX IL:22/02/16 sta, e la decisione dell’Austria di ripristinare le frontiere hanno creato non poche difficoltà interne alla Cancelliera che si è sentita tradita proprio dai suoi più solidi alleati. VELOCITÀ Quanto spazio abbia la Merkel per cercare di ammorbidire la posizione dei falchi che a Berlino si oppongono ad un sistema di garanzia sui depositi bancari, così come ad introdurre meccanismi di scambio tra riforme e flessibilità, è difficile dirlo anche se qualche indicazione potrà venire dall’esito del turno elettorale di fine marzo previsto in Germania. Contro l’idea di un’Europa a due velocità, che al Nord ruota intorno a Berlino, non ci sono però solo i paesi mediterranei del Vecchio Continente Francia in testa, ma anche Washington e il Fondo Monetario Internazionale che proprio di recente ha sfornato l’ennesimo studio che ridimensiona i rischi del debito pubblico sovrano. Il comportamento tenuto dai falchi di Berlino - in testa il ministro dell’Economia tedesco Schauble - in occasione della crisi greca e la possibile uscita del Regno Unito dall’Unione accentua le preoccupazioni di Washington sui futuri equilibri a Bruxelles. Esaltando di continuo i risultati ottenuti da Obama rispetto al clima recessivo che c’è in Europa, Renzi rende esplicite le preferenze di Washington per una politica economica europea più espansiva e costruita su parametri flessibili. Non serve il via libera italiano alla partenze dei droni americani da Sigonella per avere conferma della sintonia attuale tra Roma e Washington. Un rapporto, con l’amministrazione democratica americana destinato ad approfondirsi con il viaggio di fine marzo di Renzi a New York e che ieri il presidente del Consiglio ha voluto ribadire dicendo di augurarsi la vittoria alle presidenziali di Hillary Clinton. Marco Conti © RIPRODUZIONE RISERVATA 23:05-NOTE:RIBATTERE -MSGR - 20 CITTA - 6 - 23/02/16-N: 6 Primo Piano IL RAPPORTO Marco Fortis S ino ad oggi erano prevalse forti opposizioni politiche e teoriche, ma alla fine una autorevole istituzione internazionale come la Banca dei regolamenti internazionali (Bri) ha rotto gli indugi e ha “ufficializzato” il concetto di debito aggregato. Espressione con la quale si intende la somma del debito pubblico e del debito privato (di famiglie e imprese non finanziarie) di una nazione. Nel suo ultimo Bollettino statistico la Bri ha infatti pubblicato per la prima volta, per una quarantina di economie avanzate ed emergenti, il dato complessivo dei finanziamenti erogati al settore pubblico e privato di ciascuna nazione dall’insieme delle banche domestiche, degli altri attori economici e dei soggetti non residenti, definendolo come “core debt”. Alla fine del 2014, su 16 maggiori Paesi avanzati, quelli col più alto debito aggregato erano Irlanda (410% del Pil), Giappone (393%), Portogallo (347%), Belgio (332%), Olanda (317%), Grecia (300% malgrado l’haircut di parte del debito pubblico e l’allungamento delle sue scadenze), Danimarca (296%) e Spagna (292%). Non è un caso che si trovino in questi primi due quartili i 4 Paesi europei oggetto di recenti interventi di salvataggio (Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna), nonché la nazione con il più alto debito pubblico al mondo (il Giappone), più due Paesi nordici con debiti privati record (Danimarca e Olanda) nei quali quali i soli mutui per la casa pesano per oltre il 100% del Pil (secondo la European Mortgage Federation). LE MELE E LE PERE Nel terzo quartile di Paesi si collocano invece Francia (289%), Svezia (283%), Italia (274%) e Gran Bretagna (266%). Infine, nell’ultimo quartile figurano Stati Uniti (250%), Austria (244%), Finlandia (241%) e Germania (190%). Se si eccettua il caso della Germania, il cui debito aggregato è inferiore al 200% del Pil, osserviamo che l’Italia, a dispetto della sua fama di pecora nera del debito, si posiziona in una fascia di Paesi ritenuti affidabili, il cui debito complessivo varia dal 240% al 290% del Pil, ben al PER SOLIDITÀ L’ITALIA È DIETRO LA GERMANIA MA PRIMA DI FRANCIA, GIAPPONE, OLANDA, DANIMARCA E SPAGNA CADONO LE RESISTENZE Martedì 23 Febbraio 2016 www.ilmessaggero.it Capovolta la graduatoria nella gara dei debiti-paese Per la prima volta la Banca dei regolamenti `Se agli impegni pubblici si sommano quelli apre al concetto di indebitamento aggregato privati siamo nel novero degli Stati più solidi ` Debito aggregato di governo, famiglie e imprese VALORI IN % DEL PIL - ANNO 2014 500 410 393 400 347 332 317 300 300 296 292 ROMA La variazione mensile è ancora negativa (-0,2 per cento). Quella annua leggermente positiva, (+0,3) con una piccola risalita rispetto al mese di dicembre. Ma sostanzialmente la fotografia dell’inflazione scattata dall’Istat nel mese di gennaio è ancora la stessa: prezzi sostanzialmente fermi, con una tendenza acquisita per il 2016 pari a -0,4 per cento: vuol dire che se la dinamica dei prezzi non ripartirà questo sarà il risultato di fine anno. Si tratterebbe dunque di deflazione piena. ANDAMENTI DIVERSIFICATI È probabile che alla fine le cose non vadano così. Ma i dati definitivi sul primo mese del 2016 segnalano anche andamenti diver- TRE DATI DI FATTO 283 274 266 250 244 241 190 200 100 0 Irlanda Giappone Portogallo Belgio di sotto dei livelli delle economie complessivamente più esposte. Secondo la Bri, inoltre, l’Italia è la nazione col più basso debito delle famiglie e con il quinto più basso debito delle imprese tra le 16 economie avanzate. A lungo il concetto di debito aggregato è stato osteggiato, soprattutto da quei Paesi che, avendo un basso debito pubblico, si ritenevano virtuosi a prescindere e perciò non gradivano che fosse messo in evidenza il loro alto debito privato. Ma il debito aggregato è stato fortemente avversato, e lo è tuttora, anche da molti economisti che hanno sempre sostenuto che mescolare mele (debito pubblico) e pere (debito privato) non era corretto: che si tratta di due cose completamente diverse. Sta di fatto che col passare del tempo la forza degli eventi ha spazzato via ogni resistenza dogmatica. Per più ragioni. In primo luogo, perché i sistemi finanziari di Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda sono saltati non a causa o solo per colpa del debito pubblico troppo alto bensì per quello privato fuori controllo. In secondo luogo perché i debiti privati, fino ad allora rimasti invisibili sotto il pelo dell’acqua, sono emersi in tutta la loro pericolosità e si sono rapidamente trasformati in debiti pubblici attraverso i salvataggi bancari e gli ammortizzatori sociali. In terzo luogo perché la realtà dei fatti ha dimostrato più di qualunque rigida teo- Olanda Grecia Danimarca Spagna Francia sificati, al di sotto di quel che dicono gli indici generali. È noto ad esempio che gli incrementi prossimi allo zero se non addirittura negativi sono indotti da una discesa dei prezzi energetici che è ancora molto intensa. Anche se un po’ meno a gennaio rispetto a dicembre: dal -8,7 per cento si è passati al -5,9 e proprio questo ha permesso all’indice Nic di rialzare un po’ la testa su base annua. Al contrario rallentano gli alimentari non lavorati, che il A GENNAIO RALLENTA LA DISCESA DEI PREZZI ENERGETICI SEGNO NEGATIVO PER GLI ALIMENTARI NON LAVORATI Svezia Italia Regno Unito USA ria economica che per sapere se una borsa della spesa è troppo pesante da portare, cioè per capire se essa è sostenibile, bisogna pesare insieme sia le mele sia le pere. ALLA VIGILIA DI LEHMAN La storia, del resto, parla da sola. Alla vigilia del fallimento di Lehman Brothers e dello scoppio della crisi mondiale, la “borsa della spesa” di numerose nazioni era diventata troppo pesante ma, essendo a quel tempo le economie pesate dagli analisti e dalle agenzie di rating solo in base al loro debito pubblico, non lo si era capito affatto. Fino al 2008-2009 pochi economisti ed analisti finanziari avevano la benché minima dimestichez- mese precedente avevano fatto segnare un robusto +2,3 per cento e ora si attestano su un incremento più modesto, +0.6 per cento: su base mensile il segno è negativo per effetto soprattutto delle verdure fresche (-2 per cento) e della frutta di stagione (-1,6). «Crollano i prezzi nelle campagne italiane, dal -60% dei pomodori al -30% per il grano duro, fino al -21% per le arance rispetto all'anno scorso», ha fatto sapere la Coldiretti puntando il dito contro «l'effetto congiunto dell'andamento climatico anomalo e delle speculazioni». Se per i coltivatori non è una buona notizia, la vedono diversamente i consumatori, con l'Unc che stima un risparmio di «47 euro su base annua» per una famiglia tipo. Per effetto soprattutto degli alimentari si ferma quindi la di- Austria Finlandia Germania e come scegliere le corrette categorie statistiche da considerare: passi indispensabili per “catturare” e capire fenomeni come il debito delle famiglie e quello delle imprese non finanziarie. La sede della Banca dei regolamenti internazionali a Basilea L’inflazione è in leggera risalita Ma frena il carrello della spesa I DATI 289 ti dubbi). Ci auguriamo perciò che la Vigilanza bancaria unica europea possa dedicarsi alla mappatura dei titoli illiquidi nei portafogli dei vari istituti con maggiore impegno. E che non debba passare un tempo lungo come quello che ha preceduto lo sdoganamento del debito aggregato prima di poter conoscere lo stato reale dei bilanci di molte banche del Nord fortemente appesantite da titoli del cosiddetto “livello 3” (cioè senza una valutazione di mercato). NON CI SONO PIÙ SCUSE za con il concetto di debito privato e nemmeno sapevano come si potesse esattamente misurare. Durante il periodo 2008-2010 non solo scrissi vari articoli sul debito aggregato sul Messaggero ma collaborai anche con i tecnici del ministero dell’Economia e delle Finanze a “ricostruire” l’entità del debito privato dei Paesi Ue a partire dai bilanci finanziari nazionali pubblicati dall’Eurostat. L’obiettivo era far emergere una realtà sino a quel momento completamente ignorata e di convincere la Ue a considerare anche il debito privato tra le variabili critiche delle economie. A quell’epoca pochi sapevano dove mettere le mani per trovare i dati sul debito privato Poi il concetto di debito aggregato ha cominciato timidamente a evolvere e le cifre del debito privato hanno iniziato ad apparire in studi del McKinsey Global Institute, nel Rapporto di stabilità finanziaria della Banca d’Italia, nei bollettini della Banca di Francia e della Bce ed infine tra gli indicatori di squilibrio macroeconomico della Commissione europea (proprio su spinta del Mef italiano). Ma sommare il debito privato a quello pubblico era considerata sino ad oggi ancora una operazione eccessiva se non scandalosa. Adesso che l’autorevole Bri ha tagliato la testa al toro, pubblicando le cifre del “core debt”, non ci sono più scuse. Le borse della spesa dei vari Paesi possono finalmente essere pesate piene sia dei debiti pubblici sia dei debiti privati e non conteggiando solo i primi. Quantomeno è indispensabile mettere i due fattori sullo stesso piano. Esattamente come deve essere noto non solo l’ammontare delle sofferenze nette delle banche ma anche quello, ancora poco trasparente, dei titoli illiquidi da esse detenuti (fattore, tra l’altro, ben più pericoloso per i bilanci bancari dei credi- Analogamente i rating nazionali dovrebbero tenere conto di una banale realtà. Una nazione solida come l’Italia sopporta da più di un ventennio un debito pubblico superiore al 100% del Pil senza avere mai minimamente corso il rischio di fallire (nemmeno nel 2011 con lo spread alle stelle). Mentre per colpa dei debiti privati (poi divenuti pubblici) negli ultimi anni vari altri Paesi dell’Eurozona hanno rischiato il default nel giro di poche settimane. Anche molti opinionisti sempre pronti a prefigurare scenari catastrofici per l’Italia sembrano non conoscere alcuni semplici dati di fatto: il primo è che dal 1995 il nostro Paese ha prodotto un avanzo primario cumulato a valori correnti di 657 miliardi di euro, il più alto del mondo e più del doppio di quello tedesco (307 miliardi); il secondo è che il debito pubblico estero dell’Italia è pari al 45% del Pil, valore in linea con quello tedesco; il terzo è che la posizione internazionale netta sull’estero dell’Italia è negativa soltanto per il 29% del Pil. Tutto ciò, assieme alla contenuta cifra del debito aggregato, non deve suonare come una giustificazione del debito pubblico italiano, che è troppo elevato e sicuramente va ridotto con determinazione così come la spesa improduttiva. Ma dovrebbe indurre le istituzioni internazionali e le agenzie di rating a rivedere le loro valutazioni alquanto approssimative sul reale stato di sostenibilità finanziaria comparata dei diversi Paesi e dell’Italia in particolare. Valutazioni che, sulla base dei parametri largamente incompleti ed asimmetrici in uso, hanno finora penalizzato e continuano a penalizzare in modo eccessiva il nostro Paese, il suo onorabile debito, le sue banche, le sue imprese e i suoi risparmiatori. Cioè, in fin dei conti, noi tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA LE AGENZIE DI RATING DOVREBBERO INIZIARE A RIVEDERE I GIUDIZI VALUTANDO ANCHE L’AVANZO PRIMARIO LE ASIMMETRIE IN USO Un anno dei prezzi Variazioni % congiunturali (rispetto al mese precedente) Indice Nic (base 2010=100) +0,2 +0,2 -0,1 +0,2 +0,1 +0,2 -0,4 +0,1 0,0 +0,4 108,0 107,5 107,0 106,5 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen 2016 2015 106,0 Fonte: Istat namica del cosiddetto “carrello della spesa”, ovvero i prodotti ad alta frequenza di acquisto che hanno un’importanza anche psicologica, perché sono quelli percepiti dai consumatori come un indicatore effettivo dell’andamento dei prezzi. Il calo è dello 0,3 per cento in termini congiunturali mentre su base annua c’è un modesti aumento dello 0,1. Quella che statistici ed economisti chiamano “inflazione di fondo”, che non comprende appunto alimentari ed energia, sale quindi al +0,8 per cento. Ma quali sono i capitoli di spesa che hanno maggiormente inciso sulla tendenza negativa nel mese di gennaio rispetto al precedente? L’Istat spiega che si tratta della voce “Trasporti”, in calo dell’1,1 -TRX IL:22/02/16 per cento e di quella relativa ad “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” che fa segnare una diminuzione dello 0,6 per cento. Per alberghi e ristoranti la flessione è dello 0,3 per cento. Sul versante opposto, quello degli incrementi, non ci sono voci in evidenza se non forse quella delle Comunicazioni (+0,3 per cento). I SERVIZI Ma c’è un altro modo di guardare agli indici dei prezzi, distinguendo non i singoli capitoli di spesa ma i beni dai servizi. A gennaio la relativa divaricazione si è fatta più marcata, portandosi a livello tendenziale allo 0,8 per cento dallo 0,4 di dicembre. I prezzi dei beni hanno fatto registrare, come a dicembre, una diminuzione dello 0,1% su base tendenziale mentre per i servizi il tasso di crescita su base annua si è portato a +0,7% (da +0,3% del mese precedente). L. Ci. 22:53-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 8 - 23/02/16-N: 8 Primo Piano Martedì 23 Febbraio 2016 www.ilmessaggero.it Unioni civili, pronto l’emendamento Ma sulla fiducia dubbi di Alfano La stepchild rinviata a un ddl ad hoc. Il premier: ora fare in fretta Anche FI apre: però niente blindatura. Oggi l’assemblea democrat ` LA GIORNATA ROMA Addio alla stepchild adoption, Matteo Renzi prepara il Pd allo stralcio del capitolo adozioni dalla legge sulle unioni civili e al voto di fiducia affermando che «così non si va avanti da nessuna parte». Quindi la strada per l’ok al Senato del ddl Cirinnà è quella di un emendamento del governo o l'accordo parlamentare con Ncd. Dopo oltre due mesi di manifesta opposizione allo stralcio delle norme che permetterebbero l'adozione del figlio naturale del partner da parte dell'altro membro di una coppia omosessuale e all’ipotesi del voto di fiducia sul provvedi- mento, il presidente del Consiglio è costretto a un passo indietro e a prendere coscienza che il suo partito «non ha vinto le elezioni» e al Senato, dove ha solamente 112 voti, «non può permettersi l’autosufficienza». «C'era una prova di intesa con M5S che mercoledì scorso, venti minuti prima del voto, si è tirato indietro – ha spiegato ieri il premier durante un incontro alla sede di Roma della Stampa estera - . Si dice che cambiare idea sia sintomo di intelligenza, allora i grillini sono geni assoluti». Renzi non si può quindi fidare del Movimento 5 stelle, come gli suggerivano da tempo alcuni parlamentari, ancor prima dell’altro passo indietro, quello di Beppe “Non c’è giustizia senza vita” Mattarella: basta esecuzioni nel mondo «Liberare» il mondo dalla pena capitale per l'Italia è « dovere irrinunciabile». Lo ha detto Sergio Mattarella in occasione del simposio internazionale organizzato dalla comunità di sant’Egidio a Roma dal titolo «Non c'è giustizia senza vita». Grillo che nei giorni scorsi ha sancito la libertà di coscienza per il voto al Senato sulla legge Cirinnà. Anche il presidente del Pd, Matteo Orfini, ha ricordato che «se si va in aula e si vota tutto, può accadere di tutto»: «Dovremmo fidarci su alcuni passaggi decisivi del voto a scrutinio segreto del movimento cinque stelle che ha già provato ad affossare la legge». Ecco perché l’unica soluzione rimane quella di cedere alle pressioni dei compagni di governo, l’Ncd di Angelino Alfano, che non ha mai mostrato segni d’apertura nella sua lotta contro la stepchild adoption. IL NUOVO TESTO La soluzione più accreditata è quella del maxiemendamento, che conterrà l’intero testo del disegno di legge tranne il capitolo sulle adozioni contenuto principalmente nell’intero articolo 5, oltre a qualche ritocco anche agli articoli 2 e 3 sull’estensione dei diritti del codice civile anche alle coppie gay. Un’ipotesi, quella del maxiemendamento, confermata anche da Andrea Marcucci, senatore del Pd sempre in prima linea in queste lunghe settimane di dibattito e di scontro all’interno della maggioranza e del Partito democratico: «E’ la strada più sicura per approvare le unioni civili. Il Pd non CANCELLATO TUTTO L’ARTICOLO CINQUE E RITOCCHI ANCHE AL DUE E AL TRE SUL CODICE CIVILE PER LE COPPIE GAY Il flash mob di domenica a Milano per le unioni civili (foto ANSA) Consiglio di Stato Impugnata la nomina di Pajno a presidente Ricorso contro la nomina di Alessandro Pajno a presidente del Consiglio di Stato. A presentarlo, impugnando la nomina di fronte al Tar, è stato Sergio Santoro, primo presidente della VI sezione e nelle scorse settimane anch'egli tra i nomi in lizza (insieme a Stefano Baccarini, Raffaele Carboni, Filippo Patroni Griffi) per la carica di presidente del Consiglio di Stato. La scelta è stata fatta senza attenersi al criterio di anzianità, di solito seguito in passato come prassi, ma non considerato obbligatorio. Nominato dal Consiglio dei ministri il 23 dicembre scorso, Pajno si è insediato il 16 febbraio. vuole correre il rischio di un iter lungo che potrebbe essere nuovamente condizionato dai cambi di passo del M5S. Il testo del governo deve recepire l'impianto previsto dal ddl. Mettiamo in sicurezza una legge storica e contestualmente iniziamo un confronto parlamentare sulle adozioni». Anche la relatrice che ha dato il nome alla legge sulle unioni civili, Monica Cirinnà, dopo avere minacciato l’addio alla politica se il provvedimento fosse stato modificato, chiede che a questo punto la partita venga comunque chiusa. Da Ncd ieri è arrivata la nota di gradimento per la nuova posizione assunta da Renzi. Dopo che Angelino Alfano ha confermato che «senza le adozioni si può andare oltre la maggioranza di governo», la portavoce del suo partito, Valentina Castaldini, ha fato sapere: «Ncd è sempre stato coerente e fermo sulle proprie posizioni. Ora è opportuno che prevalga il buon senso e la mediazione e si faccia una buona legge che preveda dirit- ti senza ledere quelli dei bambini. Con lo stralcio della stepchild adoption e la non equiparazione col matrimonio si potrebbe trovare una larga convergenza in Parlamento». Tra gli stessi centristi, però, si apre il fronte dei falchi contrari in toto alle unioni gay. «Il maxiemendamento non rimuove le adozioni in quanto esse restano la conseguenza automatica dei matrimoni truffaldini. La giurisprudenza che riconosce le adozioni omosessuali, ora minoritaria, diventerebbe costante. Gli emendamenti Lumia sono una presa in giro perchè non modificano alcun profilo sostanziale della sovrapposizione tra unioni e matrimoni», denunciano Maurizio Sacconi e Nico D'Ascola. Anche FI però è pronta a votare un testo modificato. Maurizio Gasparri ringrazia Alfano per il successo ottenuto, dice no al voto di fiducia ma non alla legge con le modifiche annunciate. Simona Ciaramitaro © RIPRODUZIONE RISERVATA Sfogo di Cirinnà: finché non svendono i diritti delle coppie, lascio la mia firma IL PERSONAGGIO ROMA Cirinnà atto II. Incassato il «tradimento dei grillini», sbollita l’ultima ondata di rabbia, la prima firmataria del disegno di legge che da due mesi tiene inchiodato il suo partito e gli avversari intorno a un nodo che non si scioglie, si è presentata intorno alle 11 in Senato per incontrare il suo capogruppo Luigi Zanda sempre più decisa ad andare fino in fondo. «Monica? E chi l’ammazza, ha preso una tranvata ma è ripartita. L’avete vista domenica all’assemblea come applaudiva Renzi e come sorrideva alla Di Giorgi?», racconta chi l’ha vista sfrecciare in un turbinìo di foulard e ricci nei corridoi di Palazzo Madama. Più determinata di prima, se possibile, Monica. Perché persa la battaglia sulla stepchild adoption, la guerra sulle unioni civili si può vincere. Frase ripetuta agli amici e agli esponenti delle associazioni. Tutti a farsi coraggio. Essersi schiantati - rovinosamente - sul canguro non vuol dire Luigi Zanda (foto ANSA) L’AMAREZZA DELLA RELATRICE CHE ALLA FINE È COSTRETTA AD ADEGUARSI: NON SI GIOCA CON LA VITA DELLE PERSONE ancora sconfitta. Salvare quel che resta del “suo” ddl è diventata la nuova mission. Rimossa la steplchild, la difesa degli articoli 2 e 3, «il cuore della legge», è diventata l’ultima frontiera, lo steccato oltre il quale «andrebbe tolta la mia firma». che il nuovo maxiemdamento «che ancora non conosco nei dettagli» faccia suo il testo del ddl uscito dalla commissione Giustizia e comprenda gli emendamenti Lumia per la parte in cui si richiamano i diritti della coppia e non dei singoli individui. L’ELOGIO DI RENZI LA RELIQUIA Ma cosa fatta capo ha. E così saltato per colpa del M5S l’emendamento Marcucci, «da troppi ostacolato e considerato antidemocratico», non resta che prenderne atto, «come ha detto bene Renzi, questa volontà del Pd in Senato non ha i mezzi per essere approvata». Quel che più brucia alla senatrice dem è che a decidere sulle adozioni ora saranno i giudici mentre poteva farlo il Parlamento. Fermo restando che, suggeriscono i suoi collaboratori, i giudici non potranno ignorare la sentenza 138/2010 della Corte costituzionale, quella che fissa le relazioni tra le persone e il carattere di coppia pubblica. La Cirinnà è disposta «a rimettersi in gioco» ma a condizione Gli ultimi paletti verranno fissati questa mattina. La Cirinnà nel frattempo però si è fatta prudente. Non ha dimenticato le occhiatacce di qualche suo collega di partito che le rimprovera di aver dato troppa fiducia «alle lingue biforcute» dei grillini. E conserva come una reliquia l’sms che le ha inviato Airola qualche minuto prima del «voltafaccia» per rassicurarla sulla tenuta dei Cinque Stelle. Una freccia conficcata al cuore. La pausa nella sua tenuta di Capalbio, i 4 cani che le hanno fatto compagnia, il cellullare staccato hanno fatto il resto. Ora è cambiata la recitazione. Basta recriminazioni, basta i vittimismi. «I Cinque Stelle si sono assunti una enorme responsabilità, è stato un errore im- Monica Cirinnà (foto LAPRESSE) perdonabile». E poiché perserverare è diabolico, la Cirinnà non è stata neanche sfiorata dall’idea di andare allo sbaraglio sui 500 emendamenti sopravvissuti al taglio del presidente Grasso, con almeno dieci voti segreti. «Se salta la reversibilità o il cognome o la successione salta tutto l’impianto, salta la legge», si sono detti la Cirinnà e Lumia. Il resto è stato affidato ad un comunicato stampa per ribadire che nella partita a scacchi che si «gioca da due anni» il governo può -TRX IL:22/02/16 farci fare «scacco matto». La Cirinnà parla a nuora perché suocera intenda. Si rivolge agli alleati dell’Ncd che vorrebbero cancellare l’equiparazione matrimonio-unioni civili perché i cattodem capiscano che non ci saranno altri passi indietro. Che «gli impegni presi con migliaia di cittadini e le loro famiglie per riportare l’Italia in l’Europa sul tema dei diritti» verranno mantenuti. Claudio Marincola 22:23-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 9 - 23/02/16-N: 9 Primo Piano Martedì 23 Febbraio 2016 www.ilmessaggero.it Le “unioni civili”a Palazzo Madama Schieramenti dei gruppi se fosse posta la fiducia su un testo privo del tema dell’adozione Maggioranza Incerti Opposizione Area Popolare 32 molti vorrebbero emendare anche altre parti del ddl Gal 15 Per le autonomie 8 12 Ala 19 Partito Democratico* 90 21 avversi allo stralcio della “stepchild adoption” Misto 2 24 Forza Italia 40 Lega Nord 12 Conservatori Riformisti 10 Mov. 5 Stelle 35 321 * 119 *il Presidente del Senato non vota 65 136 I PUNTI PRINCIPALI DEL DDL ADOZIONI Le coppie gay non potranno chiedere l’adozione "Stepchild adoption" Se uno dei due partner ha già un figlio, l’altro potrà adottarlo ("solo se naturale" nel nuovo testo) L’UNIONE Sottoscritta di fronte a un ufficiale di stato civile, alla presenza di due testimoni, è iscritta in un registro comunale RECIPROCA ASSISTENZA Riconosciuti alla coppia diritti di assistenza sanitaria, carceraria, unione o separazione dei beni, subentro nel contratto d’affitto, reversibilità della pensione e i doveri previsti per le coppie sposate CAUSE IMPEDITIVE Se una delle parti è ancora sposata Se ha meno di 18 anni (salvo apposita autorizzazione) Se ha un’interdizione per infermità mentale Se ha un legame di parentela con il partner Se è stata condannata per omicidio o tentato omicidio del coniuge del partner CONVIVENZE DI FATTO Possibilità di regolare i rapporti patrimoniali attraverso contratti di convivenza di fronte a un notaio REGIME GIURIDICO Nel nuovo testo tagliati i riferimenti agli articoli del codice civile che disciplinano il matrimonio. Si rinuncia agli articoli sugli obblighi verso i figli Paletti su reversibilità e cognome Muro del premier: dovrete dire sì `Linea dura del Nazareno: sono due anni Braccio di ferro sul nuovo testo, timori centristi: le adozioni rientrano dalla finestra che fate ostruzionismo, ora lo manderete giù ` IL RETROSCENA ROMA Si ha un bel dire «sulle unioni civili siamo tutti d’accordo». D’accordo chi? Manca solo il timbro ufficiale all’asportazione delle adozioni dal provvedimento (ci sarà oggi, dopo l’assemblea di Matteo Renzi con i senatori dem), ma già un fuoco incrociato, fitto, preciso, non proprio amico, ha cominciato a essere indirizzato su alcuni punti delle unioni civili. I tiratori scelti sono di marca centrista Ncd, alfaniani doc o diversamente alfaniani, gli stessi che dovrebbero poi votare la fiducia al maxiemendamento del governo in materia. LE POSIZIONI «No ai simil matrimoni o ai matrimoni truffaldini, e no alla reversibilità o alla questione del cognome, non si può far rientrare dalla finestra quel che è uscito dalla porta», punta il dito il duo Sacconi-D’Ascola che in Ncd rappresentano le guardie grigie del no a una legge come invece la vorrebbero gran parte del Pd e della sinistra, per non parlare delle associazioni gay. Ma è tutto il partito di Angelino Alfano a essere schierato sul no ai simil matrimoni forti anche, pare, da alcuni rilievi fatti filtrare dal Quirinale in materia (e forti del sostegno degli organizzatori del Family Day, che oggi hanno convocato la stampa al Senato). «Ci sarebbero sempre dei giudici pronti a estendere le adozioni anche a coppie omosex», il vade retro centrista. Paletti non proprio secondari piantati dai centristi, ai quali però il Pd replica a brutto muso, configurando un vero e proprio braccio di ferro alla vigilia del maxi emendamento con fiducia MENO PROBLEMI DALLA MINORANZA INTERNA DEM: FIDUCIA INOPPORTUNA MA NON FAREMO LE BARRICATE incorporata che dovrebbe, o avrebbe dovuto, sbloccare la situazione. «Sui punti sollevati da Ncd, il Pd non transige», fanno sapere dal Nazareno, da dove ricordano che «Ncd per due anni ha fatto ostruzionismo sul provvedimento, ora deve accettarlo se non mandarlo giù». E qualcuno altro, sempre al Nazareno, ricorda che è stato proprio Alfano a dire a Renzi di «non voler stravincere», «non è che adesso cade lui nell’errore?». Anche un’altra argomentazione usano i centristi per allontanare l’ipotesi fiducia, quella secondo cui «buona parte di Forza Italia voterebbe questa legge sulle unioni così depurata, ma con la fiducia ovviamente sarebbe loro precluso». Tutte argomentazioni che metterebbero Renzi e Pd nel mirino della sinistra sinistra, che già con Pippo Civati intigna «non mi sarei aspettato che la linea adesso la dettassero Formigoni e Sacconi». Anche da Scelta civica, sia pure con minor veemenza, si chiede al governo di non mettere la fiducia, «sui temi di coscienza va evitata, serve prima un accordo dentro il Pd e poi nella maggioranza», spiega Andrea Mazziotti, presidente della prima commissione di Montecitorio. Come che sia, la fiducia per il governo è di fatto una scelta obbligata, più che per ricondurre all’ovile una maggioranza riottosa o un partito sempre diviso, per evitare i pochi o i tanti voti segreti che in assenza di fiducia verrebbero sicuramente richiesti. C’è il M5S che sta fermo alla puntata precedente, e come se nulla fosse si appresta a chiedere al presidente Grasso una «tempistica certa» in modo da evitare la fiducia, «eliminati gli emendamebnti inammissibili e simili ne resterebbero da votare circa 500», la tesi della neo capogruppo Nunzia Catalfo, ma è proprio quanto la maggioranza intende evitare, visto che 500 emendamenti equivalgono a un sentiero vietcong dove la legge farebbe la fine dei marines ad Hanoi. Angelino Alfano (foto LAPRESSE) LA LINEA DI PALAZZO CHIGI: IL VOTO SUL GOVERNO È NECESSARIO PER EVITARE LE TRAPPOLE DEGLI SCRUTINI SEGRETI GLI EQUILIBRI Verso il congresso democrat Rossi: sfido Matteo per la segreteria «Mi candido alla segreteria nazionale del Pd». Lo ha annunciato il governatore della Toscana, Enrico Rossi, che intende raccogliere le firme per partecipare al congresso del partito previsto entro la fine del 2017. «Io non sono renziano, sono convintamente rossiano», ha detto. «Faccio sul serio - ha dichiarato il presidente della Regione Toscana - mi candido con l'idea di superare una contrapposizione tra renziani e antirenziani che non mi sembra faccia bene al partito. Io non sono renziano e mi candido in alternativa a Renzi». «Diversamente da altri, come gli amici “turchi”, che fanno parte della maggioranza, io mi candiderò, se avrò i numeri, in alternativa a Renzi. Ma non condivido neanche certe posizioni della sinistra, con cui ovviamente dialogo e penso che in questo partito bisogna starci con le proprie posizioni con serenità». La decisione di Rossi ha spiazzato la minoranza del Pd, che si riunirà a Perugia tra due settimane per costruire la candidatura alla segreteria di Roberto Speranza. La mossa del governatore toscano, dunque, non è stata gradita dalla sinistra interna, intenzionata ad avere un suo candidato da contrapporre a Renzi. IL CONFRONTO CITTÀ DEL VATICANO Che il fair play sia d'obbligo all'elegante ricevimento è scontato. Tuttavia nel colloquio bilaterale, tra le due delegazioni, da una parte quella governativa italiana e dall'altra quella vaticana, al di là dei toni smorzati e dei sorrisi di circostanza - c'è da scommetterci - affiorerà di certo il tema caldo. Anzi caldissimo. La legge Cirinnà continua ad increspare le acque. L'anniversario della firma dei Patti Lateranensi a Villa Borromeo - slittato eccezionalmente al 23 febbraio per via del viaggio del Papa in Messico, la cui partenza avveniva a ridosso delle celebrazioni - non verrà naturalmente alterato. Il clima si prospetta rilassato. Semmai è una occasione per uno scambio di idee, nel rispetto delle posizioni. Da un parte Matteo Renzi con il sottosegretario alla Presidenza Claudio De Vincenti e i ministri competenti per le materie che toccano i rapporti COSCIENZA Radio Vaticana Padre Lombardi lascia la direzione Padre Federico Lombardi lascia la direzione di Radio Vaticana. 73 anni, da 26 alla guida dell'emittente pontificia, Lombardi manterrà la direzione della Sala stampa della Santa Sede. Esce anche il direttore amministrativo Alberto Gasbarri. In vista di queste due uscite il prefetto della Segreteria per la Comunicazione, monsignor Dario Edoardo Viganò, ha nominato ad interim dal primo marzo prossimo Giacomo Ghisani. © RIPRODUZIONE RISERVATA no circolati in questi ultimi tempi mostrano una Italia ancora impreparata ad affrontare la questione dell'adozione ai gay, sebbene aperta ai diritti civili delle coppie di fatto. Oggi il summit tra governo e Vaticano: sul tavolo il nodo «libertà di coscienza» col Vaticano, e dall'altra il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, Ghallagher e il sostituto Angelo Becciu con i titolari dei rapporti con la politica italiana e Palazzo Chigi, il presidente e il segretario della Cei, Bagnasco e Galantino. L'agenda ogni anno prevede la verifica dello stato dei rapporti. Si tireranno le fila sull' accordo fiscale entrato in vigore l'anno scorso, si ritornerà sulle difficoltà per le scuole cattoliche a tirare avanti, e poi gli annosi problemi della sanità cattolica benchè in questo frangente storico, segnato da un bilancio statale in rosso, è chiaro a tutti quanto possa essere difficile introdurre richieste di maggior sostegno da parte della Cei. Insomma, spending review per tutti. Probabilmente le delegazioni ripeteranno l'urgenza di trovare una definizione conclusiva all'applicazione dell'art. 11 del Concordato sui cappellani militari (se ne parla ogni anno) e sull'assistenza spirituale alle forze armate. Già l'anno scorso il busillis era dato «in via di soluzione» ma poi Assai meno problemi, questa volta, giungono a Renzi da parte della minoranza interna. Sia nel merito, dove tra i suoi componenti ci sono ex e post comunisti che sulle adozioni non sono mai stati convinti, tutt’altro; sia nel metodo, visto che la settimana scorsa bersaniani e minoranza si sono riuniti per decidere il da farsi, e alla fine Roberto Speranza sfidò il premier segretario «ad avere la stessa determinazione dimostrata sull’Italicum e sul Jobs act», non pronunciò la parola «fiducia», l’ex capogruppo, ma ci andò vicino. Una determinazione con fiducia o meno, ma comunque su un provvedimento comprensivo di stepchild adoption, ma adesso che quest’ultima è stata stralciata e affidata a un provvedimento ad hoc, la minoranza dem non alza muri, giudica la fiducia «inopportuna» ma non mostra la stessa determinazione usata ai tempi delle riforme, non sale sulle barricate, in sintesi voterà la fiducia senza neanche turarsi il naso, tranne qualche irriducibile alla Gotor (ma non è neanche detto). Nino Bertoloni Meli Pietro Parolin e Matteo Renzi Angelo Bagnasco (foto ANSA) (foto ANSA) Claudio De Vincenti (foto ANSA) spunta sempre lo scoglio di una commissione bilaterale da istituire. Gli argomenti non mancheranno. Il Giubileo, le guerre, le carestie, i cristiani perseguitati e il bisogno di trovare soluzioni unitarie a livello europeo. Infine le unioni civili. Come potrebbero mancare? Resteranno sullo sfondo ben presenti nella prospettiva comune. Del resto l'eco del family day ancora non si è spento, così come non si sono pacate le proteste provenienti dalla provincia italiana. I sondaggi che so- -TRX IL:22/02/16 «Il Papa non si immischia in cose politiche». Le parole pronunciate da Francesco ancora echeggiano. Il voto che si aspetta dai parlamentari cattolici è consequenziale alla loro formazione religiosa. Che cosa significa avere una «coscienza ben formata» lo spiega padre Lombardi alla Radio Vaticana: «Non è la coscienza del 'quello che mi pare'. Quindi libertà di coscienza non vuole affatto dire adesso io dico quello che mi sembra, prendo l'atteggiamento che mi sembra più vantaggioso o più facile o motivato da interessi politici o di giochi di potere. No! Dice: la coscienza ben formata è quella che si orientata a delle considerazioni profonde e oggettive dei valori di responsabilità nei confronti della persona, della famiglia e della società». In buona sostanza la «coscienza ben formata deve essere ben consapevole di quale sia il valore della famiglia nella società e che la famiglia debba essere difesa anche dal punto di visita legislativo». Franca Giansoldati 22:42-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 10 - 23/02/16-N: 10 Primo Piano IL RACCONTO ROMA La battuta, bisogna ammetterlo, viene facile. E pure copiosa. Basta buttare un occhio sui social. Su twitter ne gira qualcuna niente male. Tipo questa di Arsenale K, un account di satira. Renzi: «Entro fine anno inaugureremo la Salerno-Reggio Calabria». Brunetta: «Giocherò negli Nba». Scilipoti: «Imparerò l’inglese». C’è chi, invece, chiede a quando l’inaugurazione del tunnel tra Genova e Olbia o la riapertura di Pompei com’era prima dell’eruzione. In effetti l’annuncio del premier è riuscito a scalfire persino il proverbiale aplomb dei cronisti anglosassoni. Nella sala della stampa estera a Roma, dove ieri Renzi ha fissato al 22 dicembre la data di inaugurazione della Salerno-Reggio Calabria, un «oohh» di meraviglia, e qualche risatina, sono subito risuonati tra gli inviati delle principali testate del mondo. Il premier non si è perso d’animo e subito ha ribattuto: «A tutti quelli che hanno fatto “oohh”, dico che sarete costretti a fare un pezzo di strada in macchina: guiderò io e anche se la strada è migliore vi sentirete male lo stesso...». I PRECEDENTI Punizioni corporali per i miscredenti a parte, la punta di scetticismo mostrata dai corrispondenti va compresa. Chi di loro osserva le cose di casa nostra da qualche tempo, quella frase l’ha già sentita. Più e più volte. Mal contata una all’anno nell’ultimo ventennio. «Pronta nel 2003», aveva messo nel 1998 la mano sul fuoco il sottosegretario diessino Antonio Bargone. «2003», aveva confermato l’anno seguente Enrico Micheli, ministro del governo guidato da Massimo D’Alema. Un anno dopo, e siamo nel 2000, il ministro Nerio Nesi prometteva che i lavori sarebbero finiti nel 2005. E ancora non era iniziata l’epopea berlusconiana, che tra Salerno Reggio Calabria e Ponte sullo Stretto di Messina ha rincorso quasi per un decen- DUBBI E BATTUTE INVADONO LA RETE E I SOCIAL SI SCATENANO: «ALLORA BRUNETTA GIOCHERÀ NELLA NBA» Martedì 23 Febbraio 2016 www.ilmessaggero.it Salerno-Reggio, anche Renzi sfida la grande incompiuta «Autostrada inaugurata entro fine anno, `Da decenni tutti i governi assicurano la fine tenetevi forte...». Ilarità della stampa estera dei lavori. Il premier agli scettici: vi ricrederete ` L'autostrada ai raggi X I precedenti A3 SALERNO-REGGIO CALABRIA Campania 118 km Calabria 295 km Totale tracciato Serra Rotonda 3.800 metri PONTI, VIADOTTI, CAVALCAVIA 443 km 500 IL VIADOTTO PIÙ GRANDE Italia 1.120 metri di lunghezza 160 metri di altezza Basilicata 30 km Investimento complessivo 7,446 miliardi di euro nio le sue stesse promesse. A menare le danze, da sempre, Pietro Lunardi, ministro delle infrastrutture nei governi Berlusconi II e Berlusconi III. Nel 2001 annuncia che i cantieri saranno chiusi nel 2004-2005. L’Anas lo corregge, e dice nel 2008. Nel 2008, conferma allora Lunardi. 180 GALLERIE LA GALLERIA PIÙ LUNGA Importo complessivamente finanziato 8,233 miliardi di euro Ma arrivati al 2006, coi tempi che si fanno strettini, l’appuntamento slitta ancora di un anno: «Sarà completata nel 2009». E meno male che nel 2006 ci sono le elezioni e alle infrastrutture, al posto di Lunardi, arriva l’ex pm di mani pulite Antonio Di Pietro, che sparge una dose di sa- no realismo sull’intera vicenda. La Salerno-Reggio Calabria? La «vogliamo completare entro il 2011». Passano nemmeno due anni, il governo Prodi cade e si torna alle elezioni. Berlusconi, che le vince, si prepara al suo quarto governo e promette solenne: «Entro il 2013 completamento della Salerno Reggio Calabria». Un appuntamento con la storia confermato senza batter ciglio anche dal ministro dello Sviluppo (e delle infrastrutture) del governo Monti, Corrado Passera. «Chiudere i cantieri entro il 2013», quasi un’intimazione. «Metto la faccia in tanti posti», aveva chiarito, «la metto anche qui». 2005 Pietro Lunardi, ministro dele infrastrutture dei governi Berlusconi II e Berlusconi III, aveva annunciato la chiusura dei cantieri nel 2004-2005, poi nel 2008 e, infine, spostato la scadenza al 2009. L’INCOMPIUTA 2011 L’ex pm di mani pulite, Antonio Di Pietro, divenuto ministro delle infrastrutture e trasporti nel governo Prodi II, aveva espresso l’intenzione di chiudere i lavori entro il 2011. LA SCOMMESSA Traffico e file sulla Salerno-Reggio Calabria (foto ANSA) La vera domanda, a questo punto, è: Renzi ha qualche chance in più dei suoi numerosissimi predecessori di mantenere la promessa? I fatti sono questi. Il termine contrattuale dato ad Anas per consegnare i lavori scade a metà 2018, anno delle elezioni. Probabilmente, anche per questo, il governo ha spinto per un forte anticipo dei tempi. La società pubblica, guidata da Vittorio Armani, conta di farcela. Conta cioè di riuscire a consegnare agli italiani i circa 450 km della Salerno-Reggio Calabria (costati quasi nove miliardi di euro, 20 milioni a chilometro), con standard autostradali, completa di almeno quattro corsie e senza cantieri permanenti, entro la fine di quest’anno. I lavori sull’ultimo tratto tra Laino Borgo e Campotenese, proprio al confine tra Calabria e Basilicata, in corrispondenza del viadotto Italia (quello crollato durante il rifacimento), sono in fase di completamento e saranno terminati, fa sapere la società, entro dicembre. Tutto bene, dunque? No, almeno a sentire il presidente dell’Ance, l’associazione dei costruttori calabrese, Francesco Berna. Sostiene che con la legge di Stabilità dello scorso anno, i fondi per completare la Salerno Reggio Calabria siano stati falcidiati dai 3 miliardi previsti a soli 1,7 miliardi. Berna sostiene, in pratica, che le nuove tratte previste siano state sostituite con un semplice ammodernamento della strada che già c’è. Un progetto low cost, non una grande opera di ammodernamento della rete calabrese. «La revisione di progetti faraonici e non finanziati per intero in progetti realistici e cantierabili in tempi certi», gli aveva ribattuto Graziano Delrio, «è l’unica soluzione per fare ripartire le opere pubbliche in tutta Italia, Mezzogiorno incluso». 2013 Anche il governo Monti non aveva resistito alla tentazione di fissare una scadenza per i lavori. Il ministro Corrado Passera aveva promesso i cantieri chiusi entro il 2013: «Ci metto la faccia» aveva detto. E già che i costi sono un altro dei tasti dolenti. La questione Renzi l’aveva sintetizzata a modo suo: La Salerno Reggio Calabria? «È costata più della sonda Curiosity, ma c’è una differenza: la sonda è andata nello spazio, la Salerno Reggio Calabria no». Un rapporto della Cgil di qualche anno fa, aveva sostenuto che i costi di ammodernamento dell’autostrada erano in pratica quntuplicati dagli iniziali 5,8 milioni a chilometro. L’ex amministratore delegato di Anas, Piero Ciucci, prima di lasciare l’incarico, aveva difeso i progetti, sostenendo che il costo di «20-21 milioni a chilometro» fosse «assolutamente meno di qualsiasi altra opera realizzata in Italia e all’estero». Realizzata, appunto. Perché per adesso, la Salerno Reggio Calabria resta una grande incompiuta. Almeno fino al 22 dicembre. Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Statali concentrati in solo quattro comparti ma c’è il nodo sul ruolo dei “mini-sindacati” LA DECISIONE ROMA Tutto il pubblico impiego finirà in quattro blocchi a cui corrisponderanno altrettanti contratti. Ma se il ministeriale finirà con l'agente del fisco e la maestra con il ricercatore non per questo tutte le regole saranno uguali. E in ballo non c’è solo lo «status», la qualifica ma si tratta soprattutto, di una questione salariale. Ecco che il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, immagina un contratto articolato in una «parte Comune» e in una o più «parti Speciali». C’è però un altro nodo da scogliere per arrivare a siglare l’accordo sui comparti, indispensabile per passare ai rinnovi: si deve mettere a punto il meccanismo per ricalibrare la rappresentanza sindacale, fin qui tarata su undici settori. È chiaro come gli accorpamenti diluiscano voti e deleghe, con le piccole sigle a rischio. Il ministro allora invita a trovare «soluzioni per favorire tempestivi processi di aggregazione o rior- ganizzazione» tra sindacati. Con le regole attuali ha diritto a prendere parte ai negoziati solo quell’organizzazione che superi il 5% tra voti e deleghe, mentre per avere un ruolo da Confederazione serve centrare i requisiti minimi in due comparti diversi. LE ALTRE NOVITÀ Non è questa però l’unica novità del giorno sul fronte della Pubblica amministrazione, la Federazione nazionale dei medici di medicina generale (Fimmg), incrociando dati Inps e della Ragioneria Generale dello Stato, rileva come i giorni di malattia sono in costante aumento, in particolare le assenze di un solo giorno e in prossimità dei festivi, tanto che sono state 750.000 le giornate di malattia in più nel 2014 rispetto al 2013 per un costo di circa 100 milioni. Ma a colpire sono soprattutto le «microassenze» sotto i 3 giorni: nel pubblico rappresentano 63% dei casi contro il 44% nel privato, e spesso evidenziano la tendenza ad allungare il weekend. Tornando alle vicende contrattali, Madia ha messo nero su bianco le indicazioni nell’atto inviato all’Aran, che rappresenta il governo al tavolo dove le trattative vanno avanti e dove lo stesso ministro vede «concrete possibilità» per una conclusione «positiva», senza, tiene a sottolineare nel documento, «nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica». Il primo tassello è quindi la riduzione dei comparti della P.A da undici a quattro. Il ministro sancisce la cifra a cui si dovrà arrivare con l'intesa senza però aggiungere nulla sulla composizione. La versione maggioritaria vedrebbe ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici (come Inps e Inail) finire nel compartone dei poteri centrali. PRIMO PASSO VERSO IL RINNOVO DEI CONTRATTI INTANTO AUMENTANO I GIORNI DI MALATTIA A RIDOSSO DEI WEEK END Il ministro Delrio «Le opere incompiute non vanno tutte finite» Le opere incompiute rappresentano «la rottura del patto di fiducia tra le istituzioni pubbliche e i cittadini. Lasciare uno svincolo autostradale non realizzato non significa demolire l'immagine di uno Stato efficiente». Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture, non ha dubbi. Ma per il ministro non tutte le opere incompiute sono utili «e per questo non vanno ultimate». Lo ha detto parlando ad un convegno a Giugliano (Napoli). Marianna Madia Niente cambierebbe invece per i poteri locali e per la sanità. GLI ACCORPAMENTI Gli altri accorpamenti toccherebbero invece scuola, ricerca, università e conservatori, settori ora distinti che confluirebbero nel blocco della conoscenza. Ora se il comparto della P.A. centrale presenta profili abbastanza, pur se non completamente omogenei, tante, spiegano fonti sindacali, sono le differenze nel neo «hub» della conoscenza: ad esempio solo gli insegnati hanno gli scatti di anzianità. Per salvaguardare le -TRX IL:22/02/16 specificità la soluzione sarebbe offerta dalle sezioni. In altre parole, come si ritrova nell’atto della Madia, il contratto così «potrà prevedere norme differenziate tra lavoratori appartenenti allo stesso comparto». Sempre ieri, intanto, il ministro è tornato anche sulla riforma della dirigenza pubblica. «È necessario», ha detto, «un ripensamento nella dirigenza della pubblica amministrazione che deve essere indipendente dalla politica e selezionata con meccanismi meritocratici». R. Ec. 22:29-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 33 - 23/02/16-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. METEO Martedì 23 Febbraio 2016 Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze REDAZIONE: Viale della Vittoria, 35 (AN) T 071/34386 F 071/3580726 Fano Ente Carnevalesca record di tessere ma anche segnali di lotte interne La fondazione Viaggio alle origini per ricordare i 2200 anni della città di Pesaro Celebrazioni A pag. 38 A pag. 35 Servizi a pag. 35 e 39 Napolitano alla presentazione della legge speciale per Rossini L’anniversario del Cigno sarà illustrato in Senato con il governatore Ceriscioli Intanto in città prosegue il ricco programma per i 200 anni del Barbiere di Siviglia Sanità, via libera al riordino La Regione approva la trasformazione delle piccole strutture in ospedali di comunità `Riorganizzazione definitiva dopo il “pasticcio di Natale”. Ma il fronte resta ancora caldo ` Trasformazione delle piccole strutture in Ospedali di comunità, via libera definitivo della Giunta. Dopo il "pasticcio" di Natale, con l'avvio della trasformazione senza il passaggio in Commissione sanità e dopo settimane caldissime, culminate nella clamorosa manifestazione di gennaio di fronte al Consiglio regionale, presenti cittadini ma anche tanti sindaci (molti del Pesarese), ora la riorganizzazione dei piccoli ospedali è definitiva. Ieri la Giunta ha approvato la riqualificazione delle 13 Case della salute, ridefinite Ospedali di comunità, e della re- te dei trasporti di emergenza territoriale, accogliendo le proposte della Commissione che i primi di gennaio aveva dato parere favorevole al riordino, ma con prescrizioni. Il processo può dunque iniziare il suo percorso che dovrà terminare entro il 31 dicembre 2016. "Il provvedimento - spiega in una nota la Regione - non prevede nessun taglio di risorse ma un incremento, passando l'investimento per la medicina territoriale da 64 a 68 milioni di euro". Recepite, dunque, le indicazioni della Commissione sanità. Alle pagg.34 e 32 Il cantiere L’assemblea Pd. Visite nei Comuni virtuosi Palas, tetto finito e ora si pensa alla Coppa Davis Via ai lavori per allestire i campi da tennis nell'Adriatic Arena. E il nuovo tetto è pronto per la Coppa Davis. Ma dopo Federer, anche Fognini rischia di saltare Pesaro. Delbianco a pag.36 Spera di evitare il carcere con una lettera di assunzione `Fano, i carabinieri vanno ad arrestarlo e lui chiede un “favore” IL TENTATIVO Fano, bar a Sant’Orso perseguitato dai ladri E con questo fanno cinque in poco più di un anno. Cinque furti e tutti con lo stesso obiettivo, il bar Polvere di Caffè in via Bellandra, a Fano nel quartiere di Sant'Orso. A pag.38 Il meteo Non solo nuvole anche la pioggia Oggi il cielo sarà nuvoloso, dal tardo pomeriggio, qualche addensamento più intenso sarà probabile su Montefeltro e Pesarese dove si verificherà qualche pioggia debole. I venti continueranno a provenire da sud, soffiando anche moderati su rilievi e mare aperto, che si presenterà da poco mosso a mosso. Domani il tempo tenderà a divenire debolmente perturbato; cielo irregolarmente nuvoloso, con precipitazioni sparse, specie nelle prime ore pomeridiane. I venti ruoteranno da maestrale, ciò causerà un moderato calo termico. Temperature odierne tra 9 e 17˚C; minime tra 1 e 10˚C. La sua stazza corpulenta e l'aspetto trasandato non lo hanno mai fatto passare inosservato. Quel 43enne di origini campane, infatti, è conosciuto non solo dalle forze dell' ordine ma anche da tutti i pendolari che frequentano la stazione di Fano dove era solito trascorrere le sue giornate. Giornate che invece, adesso, passa dietro le sbarre di una cella visto che doveva scontare due anni di reclusione in seguito all'ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica di Pesaro. Ad una condanna per spaccio di droga, infatti, se n'era sommata un'altra per ricettazione, essendo stato sorpreso con il bottino di alcuni furti messi a segno in abitazioni fanesi. Il 43enne era a conoscenza di questa spada di Damocle che prima o poi lo avrebbe colpito. Così, ha accolto i carabinieri di Fano con la valigia pronta. Dopo aver ricevuto copia dell'ordine di carcerazione, ha chiesto ai militari "il favore" di inoltrare al magistrato un'istanza di scarcerazione anticipata perché aveva una proposta di lavoro da parte di un'impresa edile fanese. Secondo lui quei documenti gli avrebbero consentito di uscire entro breve dal carcere. Dopo aver appreso dai carabinieri che la sua richiesta andava presentata tramite il proprio legale, fiducioso il 43enne ha ripreso le proprie carte e ha salutato con un cordiale "arrivederci a presto" prima di essere accompagnato in carcere. Em.I. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nasce una nuova sinergia tra il Centro Studi Vitruviani, nato per diffondere la conoscenza della cultura classica e della classicità in ogni sua espressione, e le scuole di Fano, elementari, medie e superiori, per avvicinare i ragazzi al complesso mondo dell'architettura attraverso un divertente e coinvolgente progetto ludico: "Vitruvius docet". Imparare giocando non è una novità, ma la curiosità di questa iniziativa sta nella proposta di un ritorno alla manualità e all'intervento pratico, piuttosto che l'utilizzo di supporti digitali tecnologici. Il libro scritto da Marco Vitruvio Pollione, il De Architectura, Carcere di Villa Fastiggi sovraffollato: ci sono 71 detenuti in più rispetto alla capienza regolare. Pronta una lettera al Ministero della Giustizia.Ieri l’ultimo appuntamento per le visite della delegazione regionale composta dall’Ombudsman Andrea Nobili, il vicepresidente del Consiglio regionale Claudio Minardi e i consiglieri Piergiorgio Fabbri, Romina Pergolesi e Boris Rapa. La struttura pesarese è stata aperta nel marzo del 1989, prevedendo una sezione femminile. In base ai dati raccolti attualmente i detenuti presenti sono 224 (di cui 12 donne), su una capienza regolamentare di 153. Gli agenti di polizia penitenziaria attivi sono 151 (in pianta organica 193, assegnati 169) ed in servizio si registrano 5 educatori (in pianta organica 7, assegnati 6). «Si registra un oggettivo problema di sovraffollamento - ha sottolineato il vicepresidente Minardi al termine della visita - che va sicuramente affrontato e risolto, perché sono da evitare concentrazioni così elevate». Proprio su questo versante, l’Ombudsman ha già chitettura e non solo. Vitruvio docet è un modo per fare parlare Vitruvio stesso ai ragazzi: leggeremo brani del suo libro e faremo interagire i ragazzi con la materia in modo interattivo." In rappresentanza della scuola Padalino, l'insegnante Cristina Diotallevi ha sottolineato il grande interesse per il progetto con 8 classi che vi hanno aderito: "Inoltre - ha aggiunto - quest'anno il nostro progetto teatrale per Fuoriclasse sarà incentrato su Vitruvio, con il sostegno dell'attore e regista Sandro Fabiani." In questo primo anno, i laboratori sono ispirati al Primo Libro del De Architectura, sviluppati in 2 moduli: Io architetto? e Conosco la mia città?. Elisabetta Marsigli annunciato che farà pervenire un’informativa al Ministero della Giustizia - Dipartimento amministrazione penitenziaria, perché siano previsti tutti gli interventi necessari per risolvere la situazione. Altro problema, segnalato da Minardi, è quello del servizio sanitario che va implementato: «Con Nobili abbiamo chiesto che ci venga fornita una relazione dettagliata delle necessità. Ad un primo esame è stata posta l’esigenza di alcuni ambulatori specialistici, come quelli di ortopedia e ginecologia, considerato che l’istituto ospita anche una sezione femminile. Va preso in considerazione anche un aumento complessivo dell’orario legato alle prestazioni sanitarie più generali». In carcere sono previsti diversi corsi scolastici e formativi. L’attenzione di Minardi è rivolta anche al rifinanziamento della legge regionale di settore, «per fornire sostegno a tutte quelle attività sociali, che costituiscono una prima base concreta per il reinserimento dei detenuti nella società». Sono stati anche evidenziati alcuni problemi strutturali, con evidenti segni di degrado soprattutto all’esterno dell’istituto, che vanno affrontati con adeguati lavori di manutenzione. Lu.Ben. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Ricci “ambasciatore” di Renzi Renzi nomina Ricci "ambasciatore" nei territori. "Gli ho chiesto di individuare i Comuni virtuosi: andremo a visitarli". A pag.35 uno dei più antichi e affascinanti, viene quindi "sezionato" e proposto in diversi laboratori con tavole scomponibili, indovinelli, giochi dell'oca percorsi nella città, suddivisi per fasce d'età. "Non si tratta solo di insegnare - ha spiegato Daniela Amadei ideatrice del progetto - ma di familiarizzare con i nomi, i termini, i personaggi dell'Ar- NASCE UNA SINERGIA TRA IL CENTRO STUDI VITRUVIANO E LE SCUOLE LA VISITA DELEGAZIONE REGIONALE A VILLA FASTIGGI PRONTA LETTERA AL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA A Fano l’architettura si apprende con Vitruvio L’ESPERIMENTO Carcere sovraffollato: ci sono in più 71 detenuti Il celebre Uomo Vitruviano -TRX IL:22/02/16 22:19-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 34 - 23/02/16-N: 34 Marche Martedì 23 Febbraio 2016 www.ilmessaggero.it Sanità, la Regione dà il via libera alla riorganizzazione La ratifica. Investimento da 49 milioni `Approvata la trasformazione delle piccole strutture che diventeranno degli ospedali di comunità LA RIFORMA Trasformazione delle piccole strutture in Ospedali di comunità, via libera definitivo della Giunta. Dopo il "pasticcio" di Natale, con l'avvio della trasformazione senza il passaggio in Commissione sanità e dopo settimane caldissime, culminate nella clamorosa manifestazione di gennaio di fronte al Consiglio regionale, presenti cittadini ma anche tanti sindaci (molti del Pesarese), ora la riorganizzazione dei piccoli ospedali è definitiva. Ieri la Giunta ha approvato la riqualificazione delle 13 Case della salute, ridefinite Ospedali di comunità, e della rete dei trasporti di emergenza territoriale, accogliendo le proposte della Commissione che i primi di gennaio aveva dato parere favorevole al riordino, ma con prescrizioni. Il processo può dunque iniziare il suo percorso che dovrà terminare entro il 31 dicembre 2016. «Il provvedimento - spiega in una nota la Regione - non prevede nessun taglio di risorse ma un incremento, passando l'investimento per la medicina territoriale da 64 a 68 milioni di euro». Recepite, dunque, le indicazioni della Commissione sanità con il passaggio graduale dai posti letto di lungodegenza/riabilitazione a quelli di cure intermedie entro il 31 dicembre 2016. Altro passaggio, la "strutturazione del punto di primo intervento". Per il cittadino, il servizio resterà invariato: i codici bianchi e verdi resteranno garantiti da una nuova organizzazione. «In base al decreto ministeriale 70/2015 il punto di primo intervento è temporaneo, della durata di 12 ore - fa sapere Palazzo Raffaello ed entro dicembre 2016 è destinato a chiudere. Tuttavia sulla base della legge regionale, la Giunta ha deciso con la delibera di oggi l'attivazione graduale di ambulatori ai quali i cittadini potranno accedere direttamente per tutte le 24 ore per codici bianchi e verdi». Dunque, dal primo gennaio 2017 tutti gli PARTE IL RIORDINO ARCHIVIATO IL “PASTICCIO DI NATALE” CHE AVEVA PORTATO A CLAMOROSE PROTESTE IN TUTTO IL TERRITORIO Ospedali di comunità dovranno essere operativi: le strutture di assistenza territoriale funzioneranno in maniera omogenea, con la possibilità di ricoveri di cure intermedie disposti direttamente dai medici di medicina generale o dai medici delle strutture ospedaliere di riferimento. «Si implementeranno inoltre in maniera significativa aggiunge la Regione - le attività specialistiche ambulatoriali e così i cittadini potranno usufruire di queste prestazioni in prossimità del proprio luogo di residenza. Oltre alle attività specialistiche, in queste strutture saranno inserite anche le prestazioni di tipo sociale e sociosanitario». La delibera disci- plina inoltre il sistema di emergenza territoriale (118, ambulanze e guardie mediche) che a regime sarà incrementato del 30% rispetto agli standard nazionali previsti. «Gli ospedali di comunità - spiega il presidente Luca Ceriscioli - diventano il fulcro su cui si poggia la riorganizzazione della medicina del territorio. Saranno sottoscritti accordi tra Asur e medici di medicina generale che potranno associarsi e operare direttamente nelle strutture, erogando anche servizi di assistenza primaria, garantendo la presenza di medici h24 in tutte queste tredici strutture». Claudia Grandi © RIPRODUZIONE RISERVATA Nuovo Salesi, ok alla delibera per il progetto Approvata la delibera che dà il via al progetto del nuovo Salesi di Ancona. Un investimento di 49 milioni. Ostetricia, ginecologia e neonatologia al sesto piano dell’ospedale di Torrette, una nuova e autonoma struttura per gli ambulatori. Il passaggio permetterà di inviare al ministero la nuova riformulazione per ottenere la proroga dei 22 milioni da parte del Ministero della Salute. Dissesto Medioleasing Chiesti 87 milioni di danni CREDITO JESI Medioleasing, società di leasing del Gruppo Banca Marche, commissariata dal 4 febbraio 2014, ha dato il Via libera alla causa di risarcimento contro gli ex vertici ritenuti responsabili del dissesto di Il provvedimento, avviato dal commissario straordinario Maurizio Belloni e notificato in questi giorni agli interessati, riguarda 14 ex consiglieri, ex manager ed ex sindaci revisori in carica dal 2006 a parte del 2012. A loro e alla ex società di revisione PriceWaterhouseCoopers sono stati richiesti risarcimenti per danni accertati fino ad un massimo di 87 milioni di euro. Questa azione di responsabilità segue quella avviata lo scorso anno dagli ex commissari di Banca Marche, per un maxi-risarcimento di 100 milioni di euro da 31 ex amministratori e manager e di 182,5 milioni dalla Prince WaterhouseCoopers. Gli indennizzi, infine. Goffi ha annunciato che, in attesa dei relativi decreti, Nuova BdM ha "già preparato tutte le carte per poter accompagnare gli obbligazionisti agli arbitrati". IL CONVEGNO «Da soli o con le altre quattro banche? Siamo aperti a ogni so- La protesta Fratelli d’Italia il flash mob Flash mob di Fratelli d'Italia davanti a Nuova Banca Marche, a Jesi, per protestare «contro la filiera delle responsabilità» che hanno portato al dissesto dell'istituto di credito. Presenti il portavoce regionale di Fdi-An Carlo Ciccioli, la consigliera regionale Elena Leonardi, Donatello Celeste del «Popolo dei consumatori delle Marche» e Tiziana d'Andrea referente nazionale del Comitato «Terranostra Italiani con Giorgia Meloni». «Nonostante il clamore mediatico, il disastro Banca Marche non registra ancora nessun colpevole ufficiale e nessun arresto» ha detto Ciccioli. luzione». L'amministratore delegato di Nuova Banca Marche, Luciano Goffi, non chiude le porte ad alcuna possibilità sul futuro dell'istituto di credito, alle prese con la fase iniziale del processo di vendita. Ne ha parlato ieri a Jesi, durante il convegno "Nuova Banca Marche, direzione futuro", promosso dalla Fisac-Cgil nella sede della Direzione generale di BdM. Erano presenti, accanto a Goffi, il segretario nazionale del sindacato di categoria, Agostino Megale, il segretario di Cgil Marche Roberto Ghiselli, rappresentanti delle categorie tra cui Bruno Bucciarelli (Confindustria), Giorgio Cippitelli (Confartigianato), Gianni Santori (Federconsumatori), i deputati Paolo Petrini, Emanuele Lodolini (Pd) e Lara Ricciatti (Si). «Il processo di vendita è avviato - ha detto Goffi - A marzo consegneremo a chi ha interesse l'information memorandum, successivamente apriremo la data room. IL COMMISSARIO DELLA SOCIETÀ DI BDM CHIAMA IN CAUSA GLI EX VERTICI E LA SOCIETÀ DI CONTROLLO clienti. Irresponsabili, invece, le Fondazioni che hanno fatto ricorso contro il decreto, quelle stesse Fondazioni che per anni hanno accompagnato la mala gestio degli ex manager come Massimo Bianconi. Bene dunque, da parte delle banche, l'avvio di azioni di responsabilità». NICASTRO Goffi e Megale Il futuro sarà dentro un altro gruppo, in un contesto strategico che possa valorizzare questa banca sul territorio. Che poi il gruppo parli italiano o straniero, poco conta, l'importante è che possiamo negoziare condizioni di ingresso tali da permettere a questa banca, che ha il 24% del mercato del credito regionale, di continuare a fare credito alle imprese e alle famiglie». Megale ha difeso il decreto governativo che ha salvato Banca Marche. «Si sono evitati - ha detto - danni peggiori al territorio, ai lavoratori, alle imprese, ai Proprio ieri il presidente di Nuova Banca Marche e degli altri tre istituti salvati, Roberto Nicastro, ha fatto il punto da Milano sulla vendita. «Nel week-end - ha detto - abbiamo esaminato le manifestazioni d'interesse e abbiamo osservato una riconferma da parte di quasi tutti gli interessati. Siamo in una fase ancora iniziale. Nelle prossime settimane ci concentreremo sull'approvazione dei numeri, dando una fotografia accurata delle quattro nuove banche. L'info memorandum sullo stato di salute degli istituti sarà inviato ai potenziali acquirenti nella seconda di meta di marzo». Entro l'estate si punta a chiudere l'operazione. Cl.Gr. © RIPRODUZIONE RISERVATA REGIONE MARCHE AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA “OSPEDALI RIUNITI UMBERTO I – LANCISI – SALESI” Estratto Avviso Appalto Aggiudicato (n. gara 6101980)- RIF. 818 PA Con Determina n° 98 del 03/02/2016 è stata aggiudicata la fornitura apparecchiature e materiali per dialisi extracorporea per pazienti acuti e cronici e per dialisi peritoneale domiciliare, per un periodo di 5 anni, per l’importo di € 1.920.480,75 + I.V.A. 4 - 22%, inviato alla GUUE in data 10/02/2016 e pubblicato sul sito www.ospedaliriuniti.marche.it – “Avvisi ed esiti”- Per informazioni tel. 071.596.3512/4473 – Fax 071.596.3547. Il Direttore S.O. Acquisizione di Beni e Servizi (Emanuele Giammarini). Fusione dei Comuni, pronta la proposta di legge L’INIZIATIVA ANCONA Fusione dei Comuni, ok della Giunta alla possibilità, anche per i cittadini, di promuovere la nascita di nuovi maxi-Comuni. Ieri l'esecutivo ha approvato e presentato all'Assemblea legislativa la proposta di legge sulla fusione dei Comuni per incorporazione (vale a dire il passaggio da un ente più piccolo ad uno più grande) per disciplinare le modalità del referendum comunale. «L'iniziativa - dice l'assessore agli Enti locali, Fabrizio Cesetti - scaturisce dalla necessità di assicurare la completa attuazione della normativa statale che ha sollevato rilevanti questioni interpretative. La legge nazionale (56/2014) dispone infatti che le popolazioni interessate siano sentite mediante un referen- dum consultivo comunale, svolto secondo le discipline regionali e prima che i Consigli comunali deliberino la richiesta di incorporazione alla Regione. La proposta di legge della Giunta regionale - continua Cesetti - chiarisce quali soggetti possono esercitare il diritto di voto nel referendum consultivo comunale, demanda ai Comuni interessati l'adozione del referendum e conferma che non è richiesto il quorum per la sua validità». La proposta approvata ieri modifica la legge regionale 10/1995 sul riordino dei Comuni e delle Province nelle Marche. «Non contrasta con l'articolo 44 dello Statuto regionale - fa sapere la Regione - che disciplina il referendum consultivo, in quanto non lo qualifica come regionale e può essere riferito anche a quello comunale». Le disposizio- Il direttore della Galleria Nazionale Ceriscioli riceve Aufreiter Il presidente Ceriscioli ha ricevuto la visita del direttore della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino Peter Aufreiter. Ceriscioli ha evidenziato che «occorre un marketing culturale e promozionale di impatto per gli eventi». Aufreiter: «Le idee sono molte e vorrei collegare maggiormente Urbino alle altre realtà del Polo Museale di cui ho competenza: il Museo Archelogico Nazionale di Ancona, la Rocca di Gradara e di Senigallia, il Museo Archeologico di Cingoli-Urbisaglia e il Museo Omero di Ancona». Auifreiter ha chiesto di mantenere un confronto costante con la Regione per costruire insieme progetti come quello a cui sta già lavorando: Urbino, Città di Raffaello per il 500/o anniversario, nel 2020. ni che vanno all'esame dell'Assemblea legislativa prevedono che le amministrazioni comunali indicano la consultazione su richiesta di almeno un decimo degli aventi diritto al voto in ciascun Comune. Il referendum va effettuato, dopo 30 giorni dal completamento delle verifiche, nella stessa data in ciascun Comune. Hanno diritto di voto tutti i cittadini chiamati a eleggere il Consiglio regionale. Il referendum è valido indipendentemente dal numero dei votanti e la proposta sottoposta al vaglio popolare è approvata se raggiunge la maggioranza dei consensi degli elettori che si sono recati alle urne. Sempre secondo la proposta di legge della Giunta, il referendum non può essere riproposto prima di cinque anni dalla precedente consultazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:22/02/16 Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze Ancona Tel. 0712149811 Fax 07145020 Frosinone Tel. 0775210140 Fax 0775251293 Tel. 0773668518 Fax 0773668549 Latina Tel. 0773668518 Fax 0773668549 Tel. 0775210140 Fax 0775251293 Lecce Tel. 08322781 Mestre Tel. 0415320200 Fax 0415321195 Fax 0832278222 Milano Tel. 02757091 Napoli Tel. 0812473111 Fax 0812473220 Perugia Tel. 0755056318 Fax 0755730282 Fax 027570244 Pescara Tel. 0854222966 Fax 0854213213 Roma Tel. 06377081 Terni Tel. 0744425970 Fax 0744425970 Treviso Tel. 0422 582799 Fax 0422582685 Viterbo Tel. 0761303320 Fax 0761344833 22:53-NOTE: Fax 0763708415 -MSGR - 14 PESARO - 35 - 23/02/16-N: 35 Pesaro Martedì 23 Febbraio 2016 www.ilmessaggero.it Ricci “ambasciatore” di Renzi nel territorio `Soltanto a Pesaro verranno liberati oltre 30 milioni di investimenti Il sindaco è anche vicepresidente dell’Anci e il premier lo coinvolge: «Visite nei Comuni che beneficeranno dello sblocco del Patto di stabilità» L’idea all’assemblea Pd, il primo cittadino: riconoscimento importante ` LA STRATEGIA Renzi nomina Ricci "ambasciatore" nei territori. "Ho chiesto a Ricci di individuare i Comuni in cui i benefici dello sblocco del Patto sono maggiori: andremo a visitarli". Nel corso dell'assemblea dem dell'altro giorno il premier Matteo Renzi ha parlato nuovamente della norma inserita nella legge Finanziaria 2016 che consente ai Comuni virtuosi di investire in deroga all'"odiato" Patto di Stabilità. Un provvedimento nato anche grazie al confronto tra Palazzo Chigi e piazza del Popolo. Era stato proprio Ricci, nel corso della visita del presidente del Consiglio a Pesaro l'estate scorsa, a sollecitare una legge per premiare i Comuni con i conti in ordine. "Ho chiesto a Ricci, anche in virtù del ruolo che riveste all'Anci di cui è vicepresidente, di fare un giro in quei Comuni in cui si stanno sbloccando appalti e realizzando opere attese da anni - ha detto il premier Renzi durante l'assemblea dem - C'è la mia disponibilità ad andare nei territori. Anche nei piccoli Comuni. Vado volentieri anche nei piccoli Comuni pur di dimostrare che qualcosa rispetto al passato è cambiato". Il sindaco Ricci in questi mesi è stato citato più volte nel corso dei suoi interventi dal premier. Renzi è stato un sindaco ed è molto attento alle esigenze dei Comuni e dei primi cittadini che sono più a stretto contatto con i bisogni della gente. Non solo. Ricci è vicepresidente dell'Anci con delega alle Riforme e alle Politiche istituzionali. Ed è uno degli interlocutori principali dell'Esecutivo nei disegni di legge sulla riorganizzazione dei Comuni e delle Regioni. IL MANDATO "Il premier Renzi mi ha dato mandato di predisporre un elenco dei Comuni in cui maggiori sono stati gli effetti positivi della legge di stabilità 2016 perché intende valorizzare e promuovere i risultati ottenuti - spiega Ricci - Mi confronterò con i tecnici dell'Anci e poi proporrò una serie di nominativi da presentare a palazzo Chigi". La legge di Stabilità ha liberato investimenti pubblici per 30 milioni di euro a Pesaro. Secondo le prime stime sarebbero 200 milioni di euro nelle Marche e quasi 3 miliardi di euro ERA PARTITA DA PESARO LA PROPOSTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELLA LEGGE-PREMIO Legge speciale per Rossini la presentazione con Napolitano L’ANNIVERSARIO Il premier Matteo Renzi con il sindaco Matteo Ricci (Foto TONI) in Italia. "Una delle norme più positive della legge di Stabilità - continua Ricci - Finalmente dopo tanti anni viene concessa la possibilità ai Comuni virtuosi di rimettere in circolo risorse pubbliche migliorando i servizi ai cittadini. E questo processo possiamo dire che è partito da Pesaro. Un riconoscimento importante". Un riconoscimento importante per Pesaro. Ma anche per il vicepresidente del Pd Ricci. Sempre più proiettato verso una dimensione nazionale. "Non è la mia visibilità che conta - conclude Ricci - ma quella di Pesaro. E' questo che intendo quando spingo sul brand "Pesaro nazionale". Ma la ribalta nazionale non spetta solo al sindaco Ricci. Anche la vicecapogruppo alla Camera del Pd Alessia Morani ha raggiunto in questi gior- ni un picco di popolarità. La deputata di Macerata Feltria è stata ospite a Porta a Porta su Raiuno perché insieme al deputato Luca D'Alessandro in commissione Giustizia a Montecitorio ha presentato una proposta di legge per introdurre anche in Italia il braccialetto "anti-stalker". Si tratta di un dispositivo elettronico, collegato a un satellite, che si applica alla caviglia dello stalker. "Personalmente confido molto nella cyber security - ha detto a Bruno Vespa, Alessia Morani - Il Ministero degli Interni ha una ventina di dispositivi e in questo mese partirà la fase di sperimentazione. Uno strumento nuovo che è utilizzato in Spagna con ottimi risultati". Luca Fabbri © RIPRODUZIONE RISERVATA Provincia Convegno fa il punto sul Jobs Act Sarà l’occasione per fare il punto sul Jobs Act, sulla nuova gestione dello stato di disoccupazione e sulle indennità ad esso collegate il seminario odierno, dalle ore 9.30, nella sala Pierangeli, promosso dalla Provincia con Regione, Inps e Università di Urbino. Sul tema “Jobs Act: gli ammortizzatori sociali alla luce dei decreti legislativi 22 e 148 del 2015” si confronteranno esperti del settore, dopo il saluto del presidente della Provincia Daniele Tagliolini. All’incontro, moderato dal dirigente del Servizio politiche del lavoro e formazione professionale Massimo Grandicelli, interverranno i professori di Diritto del lavoro all’Università di Urbino Paolo Pascucci e Natalia Paci, il professore di diritto della sicurezza sociale all’Università di Urbino Stefano Costantini, il direttore regionale dell’Inps Giorgio Fiorino, il responsabile dell’Ufficio mercato del lavoro della Provincia Paolo Carloni ed i segretari regionali della Cgil Marche Giuseppe Santarelli e della Cisl Marche Sauro Rossi. Le conclusioni saranno affidate al dirigente della Regione Marche Fabio Montanini. Mengaroni, premio europeo per il logo contro il razzismo SCUOLA La lotta all’odio razziale ridefinita dal disegno di una studentessa del Mengaroni di Pesaro. Si tratta di un vero e proprio successo internazionale riconosciuto tra le mura del Parlamento Europeo di Bruxelles. Valeria Calesini, infatti, è la vincitrice del concorso per la creazione di un logo contro il razzismo per l’intergruppo parlamentare europeo, altrimenti chiamato Ardi (European Parliament Anti – Racism and Diversiti Intergroup). Una soddisfazione condivisa con tutto l’istituto e con l’insegnate di arti grafiche Isabella Galeazzi, che ha visto nascere il logo dalle abili e fantasiose dita della sua alunna. Una delegazione di studenti e professori del liceo artistico “Ferruccio Mengaroni” è stata ricevuta a Bruxelles dal membro del parlamento europeo e co-presidente della Ardi, Cècile Kashetu Kyenge: “Grazie alla collaborazione con il liceo artistico di Pesaro – ha detto la presidente – in particolare grazie alla studentessa Valeria Calesini, l’intergruppo del parlamento europeo contro il razzismo oggi ha un logo nuovo”. Una dichiarazione solenne che ha preceduto la presentazione del simbolo e il lancio dell’intergruppo parlamentare, che si appresta a svolgere il suo delicato lavoro contro la lotta all’odio razziale, per promuovere l’uguaglianza ed educare alla non discriminazione, basata sull’origine etnica o le convinzioni personali, la religione ma anche determinata dal sesso o dall’età. Dunque non si può che essere orgogliosi del lavoro svolto dalla giovane studentessa che è riuscita a contemplare in un'unica immagine una lotta che sembra infinita. “Quest’ultimo successo che assume una dimensione internazionale – ha spiegato Serena Perugini, neo dirigente del liceo Mengaroni, cui vengono attribuiti non pochi meriti sugli ultimi traguardi che l’istituto ha raggiunto – attesta che stiamo lavorando bene sia dal punto di vista formativo che creativo. Stiamo preparando – ha sottolineato – professionisti tecnicamente competenti, predisposti all’eccellenza, perché in questa scuola non si trascura la costruzione intorno alla persona di un nucleo fondante culturale. Se in aggiunta al saper fare – ha concluso – non hai una base culturale ampia ed approfondita che supporti le tue idee, non sarai mai un completo professionista”. LA STUDENTESSA VALERIA CALESINI RICEVUTA A BRUXELLES DALL’EX MINISTRO CECILE KYENGE Da oggi via alle celebrazioni per i 2200 anni della città ARCHEOLOGIA E’ l’anniversario della fondazione di Pesaro. Da oggi via alle celebrazioni per i 2200 anni della città. Nel 184 a.C., lungo la strada consolare Flaminia, in corrispondenza dell' approdo fluviale del Pisaurus (l' odierno fiume Foglia) viene fondata la colonia romana di Pisaurum. Nel 2016 ricorrono, dunque, ben 2200 anni dalla fondazione romana di Pesaro; e proprio per celebrare un anniversario di tale portata, si sta lavorando a una serie di iniziative per valorizzare patrimonio archeologico e luoghi storici della città, in collaborazione con gli en- ti, gli istituti scolastici e le associazioni del territorio da tempo attivi in questo ambito. L’anno archeologico 2200 si apre oggi alle 18 con un ciclo di quattro conversazioni tra archeologia e storia, a cura del professor Lorenzo Braccesi, già ordinario di Storia Greca all'Università di Torino, Venezia e Padova, e di Chiara Delpino, funzionario della Soprintendenza Archeologia delle Marche. I temi scelti scandiscono il lungo arco cronologico di vita cittadina dal periodo protostorico all'età imperiale e accompagnano idealmente la comunità verso la riapertura del Museo Oliveriano, ora in via di riallestimento. Ma per rivedere il museo aperto bi- sognerà attendere fino a dicembre. Dunque il grande assente proprio nell’anno più importante. Protagonisti della narrazione saranno proprio i reperti di Palazzo Almerici: dai corredi piceni ai doni votivi del lucus Pisaurensis, dall’epigrafe bilingue etrusca/latina ai ritratti della famiglia augustea. Gli incontri si terranno nella sala del Consiglio Provinciale Wolframo Pierangeli. Il tema di oggi è La realtà di Novilara, Pesaro preromana. Poi il 22 marzo Prodigi e maledizioni, Pesaro in età repubblicana; 26 aprile Colonia Iulia Felix Pisaurum, la rinascita augustea; 24 maggio Economia e società, Pesaro in età imperiale. L’iniziativa è promossa da © RIPRODUZIONE RISERVATA ESTRATTO AVVISO DI GARA È indetta la gara a procedura aperta, in conformità al D.Lgs.163/06, per l’affidamento della “fornitura di cassonetti carrellati a 4 ruote in pehd da lt. 1100 e bidoni carrellati a 2 ruote in pehd da lt.240 e 360” – CIG [65884966E4], per un importo di € 402.300,00 (IVA esclusa). RUP: Ing. Franco Macor. L’offerta dovrà pervenire entro il 25.03.2016 ore 12:00 all’indirizzo: Marche Multiservizi S.p.A. - Ufficio Protocollo - via dei Canonici 144 - 61122 Pesaro (PU).Il bando di gara integrale è stato pubblicato sulla GUCE n.2016/S 033-052916 del 17.02.2016.Bando integrale di gara, documentazione, elaborati e modulistica sono scaricabili dal sito www.gruppomarchemultiservizi.it. L’interno del Museo Oliveriano dove si trovano numerosi reperti archeologici Soprintendenza Marche, Comune, Provincia, Ente Olivieri, Sistema Museo. Dopo la musealizzazione dell’area archeologia di via dell’Abbondanza nell’estate 2015, il 2016 sarà l'anno di importanti lavori per l’accessibilità e la fruizione dell’area archeologica di Colombarone che riaprirà nell’estate e consentirà le visite tutto l’anno. Lo aveva già annunciato il sindaco Ricci alla conferenza stampa di presentazione delle celebrazioni per il 200esimo del Barbiere di Siviglia. Ora invece è ufficiale. Martedì prossimo alle ore 11 nella sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama (Senato della Repubblica), a Roma, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Comitato nazionale 150˚ Gioachino Rossini e del disegno di Legge speciale "Disposizioni per la celebrazione dei 150 anni dalla morte di Gioachino Rossini" di iniziativa della senatrice Camilla Fabbri. Interverranno alla presentazione il senatore Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica italiana, Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, Luca Ceriscioli presidente della Regione Marche e la senatrice Camilla Fabbri.Alla conferenza saranno inoltre presenti Daniele Vimini, vicesindaco del Comune di Pesaro con delega alla cultura e Gianfranco Mariotti, sovrintendente del Rossini Opera Festival. Un disegno di legge che tende ad ottenere finanziamenti speciali per le celebrazioni dedicate al Cigno di Pesaro. Ed in questo senso ci sono già delle firme autorevoli a promuovere il disegno di legge presentato dalla Fabbri. Prima fra tutte, come detto, quella di Napolitano. Ma, grazie anche all'impegno del sindaco, hanno già dato il loro assenso all' iniziativa e la disponibilità a far parte del Comitato anche l'ex vicepresidente del Consiglio, Ganni Letta ed il direttore della Rai, Monica Maggioni. Difficile sapere al momento quante siano le possibilità che il disegno di legge possa essere approvato e quale sia esattamente l'entità dei finanziamenti che lo Stato destinerà alla città. Contemporaneamente alla presentazione del ddl, Ricci gioca una partita tutta sua, cercando di coinvolgere anche numerosi artisti nel quadro delle celebrazioni rossiniane. Il primo ad essere stato "scritturato" è stato Jovanotti. Già perché Lorenzo Cherubini - a dicembre a Pesaro per un concerto - ha già scritto una sorta di opera moderna dedicata a Rossini. E dunque quella di Jovanotti potrebbe essere la prima di una serie di coinvolgimenti artistici "trasversali" da inserire nel 150esimo rossiniano. C.Sal. Dott. Mauro Tiviroli - Amministratore Delegato Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze CONFERENZA DEL PROFESSOR BRACCESI SU NOVILARA E LA PESARO PREROMANA -TRX IL:22/02/16 Ancona Tel. 0712149811 Frosinone Tel. 0775210140 Tel. 0773668518 Latina Tel. 0773668518 Tel. 0775210140 Lecce Tel. 08322781 Mestre Tel. 0415320200 Milano Tel. 02757091 Napoli Tel. 0812473111 Perugia Tel. 0755056318 Pescara Tel. 0854222966 Roma Tel. 06377081 Terni Tel. 0744425970 Treviso Tel. 0422 582799 Viterbo Tel. 0761303320 21:46-NOTE: Fax 07145020 Fax 0775251293 Fax 0773668549 Fax 0773668549 Fax 0775251293 Fax 0832278222 Fax 0415321195 Fax 027570244 Fax 0812473220 Fax 0755730282 Fax 0854213213 Fax 0763708415 Fax 0744425970 Fax 0422582685 Fax 0761344833 -MSGR - 14 PESARO - 36 - 23/02/16-N: 36 Pesaro Martedì 23 Febbraio 2016 www.ilmessaggero.it Il Palas è un cantiere La Coppa Davis scende nell’Arena L’INCONTRO GIULIETTO CHIESA E LE GUERRE “Siamo in guerra e facciamo finta di non saperlo. Dal Caucaso all’Ukraina, dalla Siria alla Libia” : è il titolo dell’incontro pubblico che si terrà questo pomeriggio alle 17.30 nella sala consiliare del Comune. Il relatore della conferenza sarà Giulietto Chiesa, direttore di Pandora Tv che dialogherà con Mauro Murgia, rappresentante in Italia della Repubblia dell’Ossezia del sud. `Via ai lavori per allestire i campi da tennis, pronto anche il tetto Il presidente Aspes, Pieri: «Cinquecento quintali di terra rossa» L’EVENTO Via ai lavori per allestire i campi da tennis nell'Adriatic Arena. E il nuovo tetto è pronto per la Coppa Davis. Ma dopo Federer, anche Fognini, fresco di infortunio, rischia di saltare la tappa di Pesaro. Mancano ormai dieci giorni all'attesa sfida di Coppa Davis di tennis tra Italia e Svizzera. E all'Adriatic Arena fervono i preparativi. Proprio ieri, come informa il presidente di Aspes Spa Luca Pieri, "sono iniziati i lavori per allestire i campi in terra battuta nell'impianto". Ci vorrà tutta la settimana per completare l'opera, che porterà 500 quintali di terra rossa in ambiente indoor per uno spessore di 8 centimetri. Campi che non saranno calcati, tra gli atleti svizzeri, nè da Roger Federer, nè da Wawrinka, considerato che la federazione elvetica ha già comunicato la lista dei convocati. E i due big non compaiono. Ma an- DUECENTO STENDARDI TAPPEZZERANNO LE VIE DELLA CITTÀ MA AUMENTANO LE DEFEZIONI DEI CAMPIONI che nelle file dell'Italia potrebbe esserci una defezione importante. E' quella di Fabio Fognini, che pochi giorni fa si è infortunato in maniera seria durante il torneo di San Paolo, in Brasile. Ed è stato costretto a ritirarsi. "Spero di recuperare presto e tornare il prima possibile", ha scritto su Facebook il futuro marito di Flavia Pennetta. Ma il rischio è che la data del rientro non sia quella del 4 marzo. "Non conosciamo ancora nel dettaglio i nomi dei partecipanti - dice Pieri - in ogni caso la loro presenza non dipende da noi, ed è un tema staccato rispetto al grande lavoro che stiamo facendo, insieme alla società organizzatrice di De Filippis, per ospitare l'evento a Pesaro. Un' occasione dalla quale potremo trarne benefici, con la comunicazione mediatica in Italia e nel mondo". Per pubblicizzare la Coppa Davis, il Comune ha realizzato 200 stendardi, con una spesa di poco più di 1000 euro, per le principali vie della città. Oltre alla lista degli assenti che si allunga, ci sono anche buone notizie: soprattutto la fine di un intervento al palas atteso da 20 anni, il rifacimento della copertura. Per la Coppa Davis non si correrà il rischio che piova all'interno (ma fare gli scongiuri non è comunque sbagliato). I lavori sono già finiti, i teloni verdi che coprivano la parte interna del tetto rimos- si. "Stiamo decidendo insieme al Comune quando organizzare l'inaugurazione, sarà comunque a breve", riferisce Pieri. I primi test hanno dato segnali incoraggianti. "Le prove generali di tenuta della copertura effettuate con la pioggia dei giorni scorsi, hanno evidenziato che la superficie è a posto. Questo ci permetterà di lavorare per attirare un numero di eventi ancora maggiore". L'intervento è stato effettuato da una ditta tedesca, la Taiyo Europe, i cui operai per diverse settimane sono stati avvistati sul tetto dell'astronave. Hanno iniziato ad ispezionarlo a metà ottobre, e passando da una campata all'altra, fino all'arco centrale, sono riusciti a stendere la membrana di 15 mila metri quadrati nei tempi previsti. Poco più di tre mesi. Tutto questo, per una spesa di circa 1 milione 600 mila euro, compreso nell'appalto di gestione del calore negli edifici pubblici, affidato all'Ati che ha come capofila la Siram. L'ex Bpa Palas aveva bisogno di un tetto nuovo. Si sono tentate diverse strade, compresa la copertura in fotovoltaico, ma il freno sugli incentivi ha lasciato l'asta deserta. Il bando del calore è stato la mossa azzeccata. Ora l'astronave può decollare. A partire dalla Coppa Davis. Thomas DelBianco © RIPRODUZIONE RISERVATA INTERNET IL CALENDARIO DEGLI EVENTI Accogliendo una proposta della Società pesarese di studi storici, Abaco Informatica srl ha attivato e messo a disposizione del pubblico pesarese il sito www.eventi.pu.it, un calendario digitale aperto Luca Pieri all’interno dell’Adriatic Arena L’anniversario Questa sera Coralmente Rotary Importante appuntamento con la solidarietà portata avanti dai club service cittadini. Questa sera il Rotary Club Pesaro celebrerà il 111esimo anniversario della nascita del Rotary, attraverso una manifestazione che si intitola "Coralmente Rotary" consistente in un concerto che sarà eseguito dal "Coro San Carlo" di Pesaro, connesso ad una importante raccolta di fondi per il programma sulla eradicazione della polio nel mondo ("End PolioNow"), portato avanti a livello internazionale dalla Rotary Foundation. L’appuntamento è alle 20 all’Hotel Flaminio, con concerto del "Coro San Carlo" di Pesaro, seguito da un buffet - self service. La quota di partecipazione sarà in parte destinata alla raccolta di fondi per la campagna “End Polio Now”. «Area verde prioritaria per Santa Veneranda» QUARTIERI "Dietro front del Comune sul parco promesso in assemblea", accusano i residenti di Santa Veneranda. Ma Belloni li corregge: "L' area verde sarà la priorità per il quartiere, la faremo con i ribassi sugli asfalti". All'assemblea di poche settimane fa nella Sala delle Cinque Torri, il comitato di Santa Veneranda aveva messo in piedi una manifestazione civile, con tanto di bambini, davanti al sindaco Matteo Ricci per invocare la realizzazione di un parco urbano a Santa Veneranda. In quell'occasione l'amministrazione aveva promesso agli abitanti la nascita di un parco in via del Rio. Ma, come informa Massimo Pagnoni, portavoce del comitato, "il Comu- ne ha fatto improvvisamente ed inaspettatamente un passo indietro: al posto del parco ci saranno una serie di vasche di espansione profonde oltre un metro e mezzo per mettere in sicurezza la comunità di Santa Veneranda dalla calamità del casello. Inserire un casello in un quartiere non è molto semplice, soprattutto quando viene posto in una vasca di espansione di un torrente, il Rio Genica, che in passato è stato molto irruento". Pagnoni rileva che "il quartiere di Santa Veneranda da colle della salute sta subendo un percorso involutivo senza precedenti diventando la cloaca di Pesaro. I cittadini di Santa Veneranda ritengono che le promesse fatte dall’amministratore innanzi ai propri figli debbono necessariamente essere mantenute". A que- sto punto, incalza ancora il movimento, "la fiducia di tutta la comunità innanzi ad un’amministrazione che afferma una cosa, progettando e promettendo un parco, per poi rinnegare sé stessa risulta di difficile credibilità. La rabbia, frustrazione, sdegno e un doloroso senso di inadeguatezza della politica a risolvere i problemi della famiglie è elevatissimo. Società Autostrade ci pensi bene L’assessore Enzo Belloni L’ASSESSORE BELLONI REPLICA AI RESIDENTI PREOCCUPATI: IL PARCO SI REALIZZERÀ CON I RIBASSI SULLE ASFALTATURE prima di costruire un casello che oltre ad essere inutile, costoso sarà certamente veicolo e portatore di arie insalubri che dovrà rispondere alla stessa comunità". Dal canto suo, Belloni definisce il parco di Santa Veneranda "la priorità per il quartiere dal margine che avremo con i ribassi. Il decreto di Via emanato dalla Regione nei primi giorni di febbraio comprende lavori che interessano l'area di via Del Rio, nell'ambito delle opere di Autostrade, ma entro breve ci incontreremo con il parroco e con i rappresentanti, valuteremo le soluzioni alternative e andremo avanti con la massima convinzione", conclude Belloni, che sul tema ha incontrato il presidente di quartiere Schiaratura, ottenendo la disponibilità al confronto. attraverso il quale diventa possibile governare la sovrapposizione di eventi, che tante volte vanifica gli sforzi di organizzatori e operatori e costringe il pubblico a scelte fastidiose. Si sono già iscritti al sito, previa registrazione, molti protagonisti della vita culturale cittadina: l’Archivio di Stato di Pesaro, l’Archivio storico diocesano, l’Ente Concerti, gli Amici della Prosa, la biblioteca “Bobbato” , l’Hangartfest, l’associazione ETRA, l’Alexander Museum, la Pro loco di Candelara, la Piccola Ribalta, il Museo della Marineria, il gruppo di studio “Pesaro Scienze”, per non dire che di alcuni. In febbraio gli eventi registrati sono già 43. UNILIT CONFERENZA SU SHAKESPEARE Oggi alle 16, nel quadro del corrente anno accademico, la Libera Università Itinerante della Terza Età (Unilit), collegata con l'Università degli Studi di Urbino, Carlo Bo, propone una riflessione su "I personaggi Shakesperiani a quattrocento anni dalla morte di W. Shakespeare: classicità, contemporaneità e post modernità", introdotta da Paolo Montanari. Appuntamento alle 16 nella Sala San Terenzio. Inquilini, polemiche per il flop del fondo «Telecamere, finta soluzione» Paolini (Lega) sulla sicurezza SOCIALE «Flop del fondo per morosità incolpevole, la responsabilità è di Comune e Regione che non fanno nessuna comunicazione. Ora la somma non erogata venga destinata agli sfratti con un nuovo bando». Pino Longobardi, responsabile del Sunia, il sindacato degli inquilini in affitto, è parecchio stizzito per i risultati deludenti del fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Bando pubblicato per un mese da novembre a dicembre dell'anno scorso, con 56 mila euro a disposizione. E appena 4 famiglie vi hanno partecipato, due delle quali, oltretutto, sono state escluse per mancanza di requisiti. Alla fine sono stati erogati appena 8 mi- la euro a soli due nuclei che non riescono più a pagare l'affitto o sono a rischio sfratto, lasciando in cassa 48 mila euro. Che le famiglie pesaresi non abbiano bisogno di accedere a questo fondo? La mancata corsa al bando non è nemmeno da prendere in considerazione secondo Longobardi. I numeri dell'emergenza in suo possesso parlano chiaro. «Ogni anno oltre 300 sfratti per morosità incolpevole». E solo in 4 hanno fatto domanda. La motivazione è un'altra e chiama in causa gli enti locali che hanno a che fare con il fondo, la Regione che lo assegna, e il Comune, che pubblica il bando e lo gestisce. «Avevo notato anch’io che i numeri erano bassi, molto bassi, e che qualcosa non andava. Non c'è la giusta divul- gazione dell'iniziativa - afferma il referente Sunia - Viene inviato un manifesto ai sindacati, che lo affiggono nelle proprie sedi, e nessun'altra comunicazione all'esterno. Ogni giorno la gente si rivolge all'Ufficio dei Servizi Sociali del Comune, per gli sfratti imminenti. Perché non creare un data-base delle persone che hanno bisogno di assistenza per morosità incolpevole e coinvolgerli nel ban- EROGATI SOLO 8 MILA EURO A DUE FAMIGLIE SU 56 MILA DISPONIBILI IL SUNIA ACCUSA COMUNE E REGIONE: «NON È STATO PUBBLICIZZATO BENE» do? Gli uffici pubblici dovrebbero attivarsi maggiormente per garantire che il fondo venga erogato tutto. Se le persone non sanno che ci sono queste possibilità, come fanno a fare richiesta?». Oltretutto, per Longobardi serve a poco «un mese di tempo per partecipare al bando, quando uno sfratto avviene con tempi più lunghi. Ci vorrebbe una durata maggiore». Il Sunia, a questo punto, si chiede «dove finiranno i soldi che non sono stati erogati? Devono continuare ad essere destinati per gli inquilini morosi incolpevoli, se possibile allestendo un altro bando, con maggiore comunicazione e tempi di scadenza ragionevoli». T.D. © RIPRODUZIONE RISERVATA "Telecamere per la sicurezza? Finta soluzione del sindaco, quando non c'è la certezza della pena". Il segretario regionale della Lega Nord Luca Paolini vede Matteo Ricci come "un prestigiatore che gioca con la sicurezza", dopo la sua proposta di potenziare il sistema di videosorveglianza con sempre più telecamere collegate alle forze dell'ordine. "I reati aumentano in modo esponenziale, soprattutto quelli predatori, vedi furti in casa, nei negozi, tabaccherie, nelle aziende. E ciò sta scatenando, anche a Pesaro, un forte malumore verso il Governo amico. E allora cosa fa Ricci? Come un prestigiatore distrae il -TRX IL:22/02/16 suo pubblico verso una finta soluzione, quella delle telecamere ovunque, per nascondere il trucco che sta in quel che succede dopo l’eventuale arresto". Paolini entra nel tema della certezza della pena: "Ricci attira abilmente l’attenzione del pubblico, da una parte con l’identificazione e l’arresto del delinquente, ma nasconde la seconda parte della storia, e cioè che, anche quando viene acciuffato il delinquente, deve essere subito liberato dopo poche ore o messo ai domiciliari. Una vera e propria presa in giro per Forze dell’Ordine e cittadini che confidano nella difesa da parte dello Stato". 21:30-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 37 - 23/02/16-N: 37 Pesaro Urbino Martedì 23 Febbraio 2016 www.ilmessaggero.it Traversini-Gambini, la rivincita e la vendetta Passa la delibera regionale che riorganizza i piccoli ospedali `Il sindaco di Urbino prepara una nuova mobilitazione: Il consigliere Pd: «Mantenuti gli impegni, la gente ha capito» «Nessuno ci ha spiegato la riforma, convocherò Ceriscioli» ` SANITÀ/1 La "rivincita" di Traversini. La "vendetta" di Gambini. Ieri in Regione è stata approvata definitivamente la delibera 1183 che riorganizza i piccoli ospedali lasciando aperti h24 i Punti di primo intervento. "Impegno mantenuto: all'inizio si era cercato di scaricare la responsabilità su di me - dice il consigliere regionale Gino Traversini (Pd) - Ma ora la gente ha capito. Gambini? Più che far politica pensi a Urbino". Nelle stesse ore proprio il sindaco di Urbino Maurizio Gambini stava facendo il punto per lanciare una nuova mobilitazione. "Nessuno ci ha spiegato ancora la riforma sanitaria - dice il primo cittadino - Entro 10 giorni convocherò una conferenza d'area vasta su ospedale unico e piccoli ospedali". Insomma la sanità è ancora un fronte caldo. A Urbino il paladino della sanità nella aree interne Gambini ha intenzione di convocare nuovamente a rapporto il Governatore Ceriscioli. Entro una decina di giorni nuova Conferenza d'Area Vasta. All'ordine del giorno: riorganizzazione piccoli ospedali e nuovo ospedale Marche Nord. IL CONFRONTO "Entro una decina di giorni conto di convocare Ceriscioli per parlare di sanità - dice Gambini Chiediamo spiegazioni sulla riorganizzazione sanitaria dei piccoli ospedali e sul nuovo ospedale provinciale. Non è possibile che continui a parlarne solo nelle sedi Pd". Per quanto riguarda la riorganizzazione degli ospedali di comunità di Cagli, Sassocorvaro e Fossombrone proprio ieri la giunta ha approvato la 1183 con le modifiche apportate in commissione. I posti letto di lungodegenza resteranno fino alla fine dell'anno. Dal primo gennaio saranno convertiti in cure intermedie. I punti di primo intervento rimarranno aperti 24 ore su 24 e risponderanno ai codici bianchi e verdi. Si temono però nuovi tagli dal Ministero. "Bisogna lavorare per mettere in sicurezza queste situazioni dalle normative nazionali e i margini ci sono premette Traversini - Fossom- brone ha oltre 6.000 accessi al al Ppi mentre la zona di Sassocorvaro ha gia fatto richiesta per il disagio territoriale e a Cagli si ha la carta importante del progetto nazionale aree interne. Ho scritto circa un mese fa all'ex ministro Barca chiedendo di intervenire presso il ministero della Sanità per ottenere la certezza di mantenere il Ppi h24. Mi ha risposto dicendo che si è già messo al lavoro". Traversini guarda anche alla situazione di Urbino. "Dobbiamo riqualificare l'ospedale di Urbino che attualmente ha dei problemi: deve essere l'ospedale di riferimento delle aree interne. Mi sento di suggerire al sindaco Gambini, più che far politica, di prestare la massima attenzione all'ospedale della sua città - continua Traversini Se ci fosse stata più attenzione si sarebbe accorto che i provvedimenti sbagliati fatti dai tecnici nella nostra provincia avevano portato a Urbino i dottori dagli ospedali del territorio. Urbino deve funzionare in maniera integrata con gli altri ospedali di comunità. Infine va chiusa la decisione sull'ospedale nuovo su cui è giusto che si esprimano tutti i sindaci. Sul privato basta demonizzare. la nostra provincia ha una mobilita passiva tra le più alte d'Italia e più della metà verso Cotignola che è di fatto un ospedale privato dei pesaresi-urbinati. Portarli da noi penso sia solo una cosa positiva". Traversini si toglie finalmente qualche sassolino dalla scarpa. "Con l'approvazione della delibera sono stati rispettati gli impegni presi - conclude - il punto di primo intervento h 24 con dottore previsto nel momento in cui il 118 esce e la lungodegenza oltre alle diagnostica e interventi di un giorno". Luca Fabbri © RIPRODUZIONE RISERVATA PRESTO RIUNIONE DELLA CONFERENZA D’AREA VASTA IN CUI SI PARLERÀ ANCHE DEL FUTURO DI MARCHE NORD Gabicce Mare I dem in assemblea su Marche e salute Posti letto in ospedale «Investiamo sul S.Colomba di Pergola» SANITA’/2 Il consigliere regionale Federico Talè difende a spada tratta il nosocomio di Pergola, per ora salvato della riforma sanitaria che sta cambiando la mappa dei servizi in Regione. "L'ospedale di Pergola, insieme a quello di Urbino, costituisce il Presidio Unico di Area Vasta - spiega Talè, - in parole semplici il punto di riferimento della sanità per l'entroterra, e in quest'ottica l'obiettivo condiviso va oltre la sua salvaguardia e mira al potenziamento". Insomma, non solo non si chiude, ma si investe per potenziare i servizi. "Nelle ultime settimane - continua Talè - nel nosocomio della città dei Bronzi è stata ampliata la presenza del medico anestesista, prima garantita dal lunedì al venerdì nella fascia dalle 8 alle 14 e ora integrata per quanto concerne le giornate di mar- Tartarughe marine trovate morte il biologo: «Colpa dell’acqua fredda» `Piccinetti esclude cause non resistono alle basse tempera- andava a comparare le tartaru- più allarmanti legate a pesca o inquinamento AMBIENTE «Sotto i 14-15 gradi centigradi le tartarughe caretta caretta non resistono a lungo. Ne muoiono tante ma non ritegno che ci siano spiegazioni diverse se non quelle dovute appunto all'andamento del ciclo termico del mare, tra stagioni calde e stagioni fredde e per effetto di attività di pesca che però non riguardano le nostre coste di Fano e delle Marche». È il professor Corrado Piccinetti, direttore del Laboratorio di Biologia Marina, a tranquillizzare chi ama il mare e le sue creature, sulle decine di esemplari di caretta caretta che sempre più frequentemente sono rinvenute senza vita sulla costa adriatica. L'ultima tra Fano e Pesaro giusto sabato scorso. Secondo Piccinetti, bisogna considerare principalmente che si tratta di un rettile, a cui non piacciono le basse temperature invernali. «Anzi, proprio ture - spiega il professore - Temono il freddo e per questo si spostano verso acque più calde e quando si perdono, le temperature basse diventano micidiali». Esclusa anche l'ipotesi che si tratti di animali feriti durante le attività di pesca. «Altrimenti osserveremmo sul corpo delle tartarughe i segni dell' urto con gli scafi. Si tratta, è bene ricordare, di specie espressamente protette e salvaguardate per legge ed è importante mantenere accesa l'attenzione su questa specie in via d'estinzione, tra l'altro così cara alla tradizione locale. Ricordo ancora da bambino quando si Tartaruga trovata a Fosso Sejore Il Partito democratico, sezione di Gabicce Mare, invita i cittadini al dibattito dal titolo “Le Marche e la riorganizzazione dei servizi ospedalieri: il tempo delle riforme per cambiare in meglio la sanità” che si terrà domani sera, alle ore 21, al Centro Civico Creobicce in via XXV Aprile. All’assemblea interverranno: Giovanni Gostoli, segretario provinciale del Partito democratico di Pesaro-Urbino; Andrea Biancani, consigliere della Regione Marche; Fabrizio Volpini, presidente della Commissione Sanità della Regione Marche; Domenico Pascuzzi, sindaco di Gabicce Mare. ghe, insieme ai calamari e le razze, al mercato». «Tartarughe caretta caretta - osserva Piccinetti - sono state trovate ad esempio anche a Roseto degli Abruzzi e sul delta del Po, dove alcune di loro hanno nidificato. Esemplari ne sono stati trovati anche sull'altra sponda dell'Adriatico, lungo le coste dell' Albania e della Croazia». Animali coraggiosi e possenti, capaci di vivere anche sei mesi senza mangiare. Alcuni possono arrivare a pesare fino a 40-50 chili in età matura. «Dimensioni veramente notevoli conclude l'esperto del laboratorio di Biologia - Non è l'assenza di cibo che le porta a morire. Come ogni rettile, non sopportano il freddo e se non ritrovano condizioni climatiche più favorevoli durante le migrazioni, il freddo del mare non gli lascia scampo». Le tartarughe marine dell'Adriatico sono una specie in via d'estinzione e sono tutelate dalla convenzione di Barcellona per la protezione del mar Mediterraneo dai rischi dell' inquinamento, adottata dall'Italia fin dal 1978. Jacopo Zuccari © RIPRODUZIONE RISERVATA tedì e venerdì dalle 14 alle 20. C'è una sinergia di intenti fra il sottoscritto (Talé fa parte della IV Commissione Permanente della Marche, competente in materia di sanità e di politiche sociali) il Presidente della IV Commissione Fabrizio Volpini, il direttore generale di Asur Marche Alessandro Marini e il governatore Luca Ceriscioli per rafforzare il reparto di medicina, facendo seguito alla nomina a primario del dottor Paolo Lucarelli il 14 luglio scorso, che sta interpretando il suo incarico con grande competenza e impegno, al riguardo, il progetto ambizioso che portiamo avanti è quello di aggiungere 10 posti letto". E se in medicina c'è la volontà di aumentare la capacità di accoglienza e cura, Talè ci tiene a fare una precisazione decisa in merito ai servizi di chirurgia, dove volano le carte bollate "E' necessario sgomberare il campo dalle voci allar- MONTALABBATE LOTTERIA La festa di Carnevale a Osteria Nuova di Montelabbate si è conclusa con l’estrazione dei biglietti della lotteria. Questi i vincitori: 1˚ primio telefono cellulare, n. 0814; 2˚ tablet, n. 1753; 3˚ mobile portatelevisore, n. 1760; 4˚mobile portatelevisore, n. 0687; 5˚specchiera n. 1626; 6˚stampante n. 0270; 7˚ sedie da cucina n. 2576; 8˚ set porcellana da cucina n. 1354; 9˚ prosciutto n. 4920; 10˚ ferro da stiro n. 4292 Info : 339 8664554. PIOBBICO FURTO IN FARMACIA Furto nella notte tra domenica e lunedì nella farmacia di viale dei caduti, a Piobbico. I ladri hanno rubato prodotti di dermocosmesi e apparecchi per misurare la pressione, per un valore calcolato sui 15.000 euro. Il furto è avvenuto verso le 3,15 e l’allarme è stato dato da un passante che ha notato degli strani movimenti, avvisando subito sia i titolari della farmacia, che i carabinieri. Altro furto a Urbania dove la stessa notte è stata razziata una profumeria sottraendo sempre prodotti di dermocosmesi. Non è escluso che possa essere la stessa banda. mistiche circolate negli ultimi tempi - spiega - niente e nessuno toccherà i 10 posti letto di degenza ordinaria e gli 8 posti di day surgery, i medici rimarranno 4 e al momento la situazione è la seguente: il dottor Piazzai (facente funzioni ndr) ha chiesto e ottenuto il comando all' Area Vasta 2 di Ancona senza preventiva autorizzazione dell' Area Vasta 1, tale autorizzazione non verrà concessa fino a chiarimento della nomina, risalente all'ottobre scorso, del vincitore del concorso per direttore della chirurgia di Pergola (il dottor Francesco Vittorio Gammarota ndr) bloccata per un ricorso al Tar. Il dottor Bruni uscirà il 15 aprile verso l'Area Vasta 2 e sarà sostituito utilizzando un avviso che andrà a definizione il 3 marzo mentre il dottor Guerra, ha chiesto uno scambio con il dottor Baldini attualmente in servizio a Fossombrone". Federico Talè IL CONSIGLIERE REGIONALE FEDERICO TALÈ SGOMBERA IL CAMPO DALLE VOCI ALLARMISTICHE Proteste per la stazione e i sottopassi nel degrado MAROTTA Stazione ferroviaria abbandonata e sottopassi pedonali fatiscenti, a denunciare il degrado il consigliere comunale di minoranza Carlo Diotallevi. Un attacco in piena regola alla giunta Cavallo che Diotallevi trasforma in interrogazione. «La stazione ferroviaria è in uno stato di incuria ed abbandono totale davvero inaccettabili soprattutto per città che fa o meglio vorrebbe fare del turismo la propria bandiera. Vetri rotti, mattonelle staccate, bagni in degrado e sottopasso pedonale perennemente allagato dal quale si staccano continuamente pezzi di intonaco e con ferri dell’armatura in bella vista. Questo mentre l’amministrazione comunale è impegnata con enfasi a chiudere il passaggio a livello senza aver considerato affatto la ristrutturazione della stazione ferroviaria». Ma Diotallevi non si ferma a denunciare il degrado della stazione. «Soltanto 2 sottopassi ferroviari su 6, che danno accesso al lungomare di Marotta, possono essere considerati a norma e permettere il transito di passeggini e -TRX IL:22/02/16 carrozzine. Gli altri 4, di cui due vicino a Piano Marina e gli altri due prossimi alla stazione ferroviaria e a piazza Kennedy, sono assolutamente inadeguati oltre che in alcuni casi del tutto fatiscenti con erba alta, recinzioni arrugginite e rampe realizzate con cemento grezzo, strette e difficilmente praticabili. E per una località turistica si tratta senza dubbio di un biglietto da visita che sarebbe meglio stracciare e per questo sto predisponendo un’interrogazione al sindaco Cavallo e all’assessore competente per chiedere se intendono porre rimedio a tale degrado e alla assoluta non conformità rispetto alle norme vigenti in tema di abbattimento delle barriere architettoniche». Diotallevi conclude così il suo je accuse: «Ammesso poi che si riesca ad arrivare incolumi sul lungomare Cristoforo Colombo soprattutto nella parte a nord di pIazza Roma ci si imbatte in marciapiedi che per quasi la metà della loro lunghezza sono completamente dissestati e realizzati con un asfalto d’epoca pieno di buche e con una larghezza ridottissima». Giuseppe Binotti 21:40-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 38 - 23/02/16-N: 38 IN UN ANNO È IL QUINTO COLPO CHE HANNO CERCATO DI METTERE A SEGNO NEL LOCALE DI SANT’ORSO Fano Martedì 23 Febbraio 2016 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: [email protected] San Marino progetta lifting per le strade `Accordo tra Comune e Università VIABILITÀ La vetrata infranta del bar Polvere di Caffè in via Bellandra dopo l’incursione dei ladri Bar perseguitato dai ladri «Avanti così e chiudiamo» `Nella notte ennesimo tentativo al Polvere di Caffè SICUREZZA E con questo fanno cinque in poco più di un anno. Cinque furti e tutti con lo stesso obiettivo, il bar Polvere di Caffè in via Bellandra, a Fano nel quartiere di Sant'Orso. Esasperata la coppia di coniugi titolare dell'esercizio pubblico. Dal loro sfogo è evidente che si sentano due volte abbandonati: dallo Stato, che non riesce a difenderli, e dalle assicurazioni. Al terzo furto in pochi mesi, l'anno scorso, il Polvere di Caffè è diventato un cliente ad alto rischio e nessuna compagnia è più disposta a coprire i danni. "L'ultima razzia che abbiamo subito nel 2015 ci è costata 9.000 euro di sola merce e abbiamo dovuto pagare tutto di tasca nostra", spiegava ieri il titolare Paolo Marcantognini. "Tanto vale chiudere l'attività - ha aggiunto - Già sarebbe difficile quadrare il bilancio in condizioni normali, se poi ti rubano almeno 10.000 euro all'anno viene la voglia di lasciar perdere tutto. Spesso i ladri la fanno fran- ca, se poi li beccano, sono di nuovo in libertà qualche giorno dopo e rischi, com'è successo a un mio collega, di ritrovarteli davanti che ridacchiano di scherno". Pile in bocca per illuminare nel buio la strada verso il registratore di cassa o il resto della possibile refurtiva, tre ladri hanno fatto irruzione nel bar Polvere di Caffè frantumando una vetrata anti-sfondamento (che non ha retto alla violenza degli urti con un oggetto pesante), per poi scardinare almeno un paio di porte interne. Sono stati ripresi dalle telecamere mentre entravano in azione, intorno alle 11.30 dell'altro ieri, e quando se ne sono andati a mani vuote. Dopo i tanti furti precedenti, i titolari sono corsi ai ripari, evitando di lasciare contante all'interno dell'esercizio e blindando, sigillando o incatenando qualsiasi altra cosa che possa attirare l'attenzione dei malviventi. I colpi «L’ASSICURAZIONE NON È PIÙ DISPOSTA A COPRIRE I DANNI E L’ULTIMA VOLTA HO DOVUTO SBORSARE DI TASCA MIA» dell'anno scorso avevano già razziato sigarette e macchinette mangia-soldi, slot machine in inglese: questa volta, invece, le une e le altre sono sfuggite alle grinfie dei ladri, ai quali sono rimasti solo gli spiccioli, poco più di qualche monetina rossa, arraffati dentro al registratore di cassa. Ben magro bottino per tre ladri così determinati da frantumare un vetro anti-sfondamento. Riguardando le immagini riprese dalle telecamere, consegnate ai carabinieri di Fano, si direbbero tre giovani per l'agilità nello scavalcare il bancone. Sfrontati ma non troppo, perché hanno usato l'accortezza di occultare il viso dietro a fasce e sciarpe. Uno di loro, comunque, è stato inquadrato abbastanza bene: porta gli occhiali. Intanto il dibattito sulla sicurezza continua a tenere banco in città. Stefano Polleggioni, Fratelli d'Italia An, chiede provvedimenti per "contrastare l'accattonaggio: basterebbe un'ordinanza. Ne emetta una anche il sindaco di Fano, Massimo Seri, come hanno fatto altri suoi colleghi, altrimenti le forze dell'ordine non dispongono di uno strumento giuridico che le autorizzi". Polleggioni suggerisce, inoltre, di utilizzare la polizia municipale per controlli più serrati sul fenomeno. Gli ingegneri dell'Università sammarinese vigileranno sul programma di nuove asfaltature a Fano. Quattro milioni da investire nel solo 2016 sono un'occasione più unica che rara, di conseguenza la giunta comunale ha deciso di cautelarsi. Nella giornata di ieri il sindaco Massimo Seri ha infatti sottoscritto un protocollo d'intesa con l'Ateneo del Titano. Con il corso di laurea in Ingegneria civile è stata attivata una consulenza sulla qualità dei lavori: "Saranno impiegate tecnologie eco-sostenibili", specificava una nota diffusa ieri dalla stessa Università sammarinese, aggiungendo che l'accordo con l'Amministrazione fanese riguarda "circa 40 chilometri della rete viaria ge- LAVORI PER 4 MILIONI GLI INGEGNERI DELL’ATENEO DEL TITANO IMPIEGHERANNO TECNICHE GREEN Il sindaco Seri e Angelo Marcello Tarantino Carnevalesca lotte interne dietro il boom di nuovi soci stita dall'ente locale". Tra gli obiettivi del Progetto 2016, da realizzare entro l'anno per evitare che le spese impattino sulla stabilità, c'è la sistemazione delle strade più dissestate: non a caso l'Ateneo del Titano accenna a interventi lifting: tirare a lucido superfici sconnesse e bucherellate. Lo si farà adottando "un approccio green (per chi legge: verde), che guarda all'ambiente utilizzando le più evolute tecnologie a disposizione. Il protocollo d'intesa che unisce le due parti è stato firmato nella sede di Ingegneria civile, che si occuperà di tutti gli aspetti coinvolti nella progettazione. È stato proprio il presidente del corso di laurea, Angelo Marcello Tarantino, a sottoscrivere il documento assieme al sindaco Seri, dando così il via ufficiale agli atti formali che precedono una serie di lavori su circa il 10 per cento della rete viaria". Nello specifico, saranno interessate le strade più danneggiate, le zone turistiche del litorale fanese, gli assi a servizio dell'area industriale e le arterie strategiche più trafficate. In questi casi i lavori inizieranno in primavera. Ha proseguito il presidente Tarantino: "Le tecnologie eco-sostenibili da applicare alla campagna di nuove asfaltature comprendono, fra le altre cose, il trattamento superficiale di sigillatura e irruvidimento, che favorisce l'aderenza fra pneumatico e il manto stradale. Realizzato a temperatura ambiente, comporta un notevole risparmio di energia, senza produrre fumi oppure rumori. Parte del materiale impiegato sarà inoltre proveniente dalla demolizione di vecchie strade. La soluzione combina i vantaggi della produzione a freddo con i vantaggi di riciclare i materiali altrimenti destinati a discarica. L'atto appena firmato segna un ulteriore passo in avanti nella collaborazione fra il corso di laurea dell'Ateneo sammarinese e il Comune di Fano". Finora, infatti, era stata condotta una fase sperimentale nel campo della ricerca sulle metodologie per la manutenzione delle strade con tecnologie eco-sostenibili. Adesso il rapporto fra i due enti si è consolidato. Osvaldo Scatassi © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ENTE Sfiorato il tetto dei duemila iscritti, nella Carnevalesca comincia però a farsi largo il sospetto che tanta salute nasconda una possibile lotta di tessere. «Sarebbe un male», assicura Luciano Schiaroli, sindacalista in pensione e socio dell'Ente. «Volendo essere maliziosi - ha proseguito Schiaroli - si potrebbe ritenere strumentale l'aumento vertiginoso del tesseramento, a ridosso dell'elezione riguardante il direttivo della Carnevalesca. Sarei però deluso di assistere a una battaglia di voti. Innegabile, è che il lavoro di questi anni abbia risollevato il Carnevale e che, nel contempo, i maestri carristi ne siano l'anima da valorizzare. Confermare le migliori esperienze e accogliere qualche forza giovane, all'anagrafe e come nelle idee, potrebbe essere il giusto compromesso costruttivo. Le sfilate in maschera hanno raggiunto livelli prestigiosi, pur necessitando di qualche aggiustamento che ne elevi il significato culturale, senza stravolgimenti: sarebbe però ora di superare la logica dei numeri galattici. Sarebbe inoltre da approfondire il contributo dei turisti, per esempio istituendo il parcheggio a pagamento in apposite aree, ma lasciando libero l'ingresso». Concorda il sindaco Massimo Seri: «A maggio, sarà eletto il nuovo Consiglio dell'Ente Carnevalesca e bisognerà evitare che il passaggio sia strumentalizzato, magari per altri interessi. Riunirò di nuovo il gruppo organizzatore delle sfilate in maschera, per riprendere il lavoro, e a quel punto si vedrà chi vuole bene al Carnevale oppure no». Sta alla finestra Maria Flora Giammarioli, già vice presidente dell'Ente e ora possibile capofila della cordata che fa riferimento ai carristi e che conterebbe su un pacchetto di 200-250 voti: «Se ce ne sono le condizioni, mi candiderò; altrimenti dirò di no senza problemi». L'attuale presidente Luciano Cecchini punta al rinnovo e, nel 2017, al record delle duemila tessere: «Ben venga chi vuole dare un proprio contributo costruttivo, non vedo guerre di tessere in corso». Foro Boario, multe per la sosta selvaggia La prossima estate punta al ballo libero LA PROTESTA Parcheggio selvaggio al Foro Boario con relativa raffica di multe. E' successo domenica pomeriggio, in occasione di Fano-Jesina, quando diversi automobilisti sono arrivati allo stadio e non riuscendo a trovare un posto libero, hanno iniziato a lasciare le automobili un po' dove capitava, l'importante era non perdersi il fischio d'inizio dell' arbitro. E così a un certo punto diverse file di automobili si sono ritrovate prigioniere, impossibile muoversi. "Io abito nella zona e ho assistito a questa manifestazione di maleducazione - spiega Sergio Schiaroli, ex presidente provinciale di Federconsumatori - che certamente non si può tollerare". Diversi residenti della zona infatti, a un certo punto si sono resi conto di quanto fosse diventato difficile, se non impossibile, lasciare il parcheggio con la propria automobile, prigioniera tra più file e hanno chiamato la Polizia Municipale. "Quando ho visto arrivare i vigili che hanno iniziato a fare le multe prosegue - si è fatto di nuovo vivo l'istinto di difendere gli automobilisti, ma è stato solo un attimo perché in casi del genere c'è poco da dire, si tratta di una maleducazione che va punita". E mentre le multe iniziavano a fioccare alla fine NUMEROSE AUTO RIMASTE INCASTRATE E ALLA FINE SONO FIOCCATE LE SANZIONI del primo tempo, in diversi sono tornati alla propria vettura, nel tentativo senza successo di evitare l'ammenda, formando diversi crocchi dove sono volate anche parole grosse con i residenti. Qualcuno ha iniziato a dare la colpa di tutto agli extracomunitari, che frequentano quotidianamente il parcheggio per guadagnare qualche spicciolo assistendo le persone in manovra. "Gli extracomunitari non c'entrano nulla - conclude Schiaroli - e sono convinto che se ci fossero stati, non sarebbe successo nulla e le persone avrebbero parcheggiato in maniera più ordinata. A onore del vero, bisogna dire che la segnaletica orizzontale lascia molto a desiderare ed è facile sbagliarsi, ma ripeto, rispetto a delle persone che si comportano in maniera così incivile non c'è altro strumento che la multa". LE REGOLE Ballo libero per la prossima estate fanese, purché il bar, il ristorante o la concessione balneare di turno non si trasformino in discoteca improvvisata. Potrebbe essere questo il punto di contatto fra esigenze diverse, così da evitare polemiche, proteste ed esposti della stagione turistica 2015. Se n'è discusso ieri nella sala comunale della Concordia, gremita da negozianti, ristoratori, albergatori e bagnini. "Un po' di buon senso potrebbe contribuire a superare i problemi", ha detto Andrea Giuliani di Confartigianato, rivolgendosi in particolare ai funzionari dell'ente locale. Hanno partecipato all'incontro il sindaco Massimo Seri e il vice sindaco Stefano Marchegiani, che si sono presi una pausa di riflessione per met- tere a punto alcune risposte. Saranno date durante il nuovo confronto con le stesse categorie di operatori, da convocare in futuro. "La normativa fanese - ha commentato Marchegiani - è più permissiva rispetto ad altre città vicine, ma la riunione è stata utile per mettere a fuoco soluzioni che verificheremo con i tecnici comunali". L'eccesso di burocrazia è invece il problema segnalato da Tiziano Pettinelli di Confesercenti: "Quando si fa musica dal vivo, è difficile INCONTRO IN MUNICIPIO CON BAGNINI ALBERGATORI NEGOZIANTI RISTORATORI E GESTORI -TRX IL:22/02/16 stare sotto certi limiti. Sappiamo che la scorsa estate la polizia municipale ha elevato un solo verbale, ma ci sono anche altre forze dell' ordine e c'è sempre il rischio che le regole siano interpretate in modo restrittivo". La questione più scottante è il sottile confine fra l'intrattenimento e lo spettacolo pubblico. Tra la musica, insieme con quattro salti per ravvivare una cena o un aperitivo, e la serata di ballo con un bel numero di partecipanti. "Gli operatori balneari - ha concluso Giuliani - hanno chiesto almeno una dozzina di deroghe, altrimenti la prossima estate non sarà possibile fare musica dal vivo nei pubblici esercizi e nelle spiagge in concessione. Alle attuali condizioni, infatti, la spesa per simili iniziative si aggira fra 600 e 700 euro. Servirebbe un regolamento più elastico". 21:30-NOTE: Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico Dal 1860 il quotidiano delle Marche VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 Anno 156 N˚ 53 Martedì 23 Febbraio 2016 € 1.20 SANITA’ SI CAMBIA PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 PESARO e FANO y(7HB5J0*QOTORO( +]!"!?!$!% www.corriereadriatico.it Loriana trovata morta in auto L’avvocatessa si è tolta la vita in un parcheggio a Loreto. Ha lasciato un biglietto DENTRO LA CRONACA Loreto Il progetto del nuovo Salesi μ La giunta approva Ospedali e Salesi c’è il via Si è risolto nel modo più drammatico il giallo dell'avvocatessa di 56 anni Loriana Dichiara, originaria di Montegiorgio, scomparsa da casa il 14 febbraio e ritrovata morta ieri nella sua auto in un parcheggio esterno a una casa di riposo a Loreto. Pochi dubbi che la donna si sia suicidata: accanto al suo corpo varie confezioni di farmaci vuote e una bottiglietta d'acqua e soprattutto un biglietto in cui alla fine saluta con un semplice “ciao”. Camiletti-Falconi Alle pagine 2 e 3 Tre donne unico destino E I familiari di Loriana Dichiara (nel riquadro) con gli inquirenti a Loreto nel luogo del ritrovamento dell’avvocatessa μ Pesaro sarà capofila del progetto comunitario Onda su onda μ Il Pd contro il balletto delle dimissioni Sport acquatici, città europea Sgarbi, eterno indeciso L’ACCORDO Ancona Riordino sanità: la Giunta dà il via libera agli ultimi tasselli del puzzle. E cioè: la riorganizzazione dei 13 ospedali di comunità e l’avvio del progetto per il nuovo Salesi. Si chiude così, il piano di riforma del settore su cui si lavora da tempo: secondo il cronoprogramma, entro la fine del mese la Regione doveva licenziare l’intero “pacchetto” così da poter accedere ai fondi nazionali per le assunzioni. Ora, dunque, inizia una nuova fase: si andrà a regime il primo gennaio del 2017. Il presidente rilancia: “Gli ospedali di comunità diventano il fulcro su cui poggia la riorganizzazione della medicina del territorio”. Buroni A pagina 5 μ “Offesi dalla politica ” Ostetricia L’affondo del vescovo Antonini A pagina 5 Urbino Il Comune di Pesaro è l'ente capofila per il progetto europeo legato agli sport acquatici, presentato dalla Società Canottieri di Pesaro. L'assessore allo Sport Mila Della Dora è fiduciosa, ha creduto fin dall'inizio in un'idea innovativa non solo per gli sport acquatici ma che sia in linea anche con la riqualificazione della zona fra i due porti. Francesconi In cronaca di Pesaro L’assessore Mila Della Dora Il sindaco Maurizio Gambini vuole ancora Vittorio Sgarbi nella sua giunta o ne ha chiesto le dimissioni nell’ultimo consiglio comunale? Se lo chiede il Partito democratico locale. Anzi il Pd di Urbino pensa che il sindaco Gambini, per quan- Così come si è fatto per ottenere il coinvolgimento dei cittadini nel definire il nuovo assetto urbanistico dell'ex area dello zuccherificio, il Comune di Fano ha intrapreso un’iniziativa simile per quanto riguarda la redazione del prossimo bilancio. L'iniziativa si chiama "Sbilanciamoci". to velatamente, abbia comunque chiesto in assise istituzionale le dimissioni dell'attuale assessore alla Rivoluzione. E in effetti nel corso dell’ultima assise il sindaco Maurizio Gambini ha detto: “Chiedo a Vittorio Sgarbi maggiore presenza. E se così non sarà, serve una soluzione per il bene della città”. Gulini In cronaca di Pesaro Troppi furti, snobbato dalle assicurazioni Altro colpo a Polvere di Caffè. Titolare disperato: “Tanti danni ma nessuno ci copre il rischio” Fano E' disperato e non sa più come difendersi dai ladri Paolo Marcantognini, titolare del bar Polvere di Caffè di Sant'Orso, che l'altra notte ha subito un altro furto. Tre uomini, col volto camuffato, ripresi dalle telecamere di videosorveglianza e messi in fuga dall’allarme, hanno potuto rubare solo pochi spiccioli ma hanno sfondato una vetrina esterna e danneggiato due porte interne. Tutte spese che non coprirà l'assicurazione, perché nessuna compagnia vuole assicurare il bar di via Bellandra, troppo preso di mira dai ladri. Lo scorso anno quattro erano stati i furti."Nessuno ci vuole più assicurare e siamo ormai disperati per i continui furti”, racconta Marcantognini. Falcioni In cronaca di Fano Il Comune si sbilancia Sì alle idee dei cittadini Fano LA POLITICA Pesaro μ Preventivo 2016, partecipazione alle scelte IL PROGRAMMA MARGHERITA CARLINI ra il 14 novembre del 2013 quando Isabella Noventa fece la prima denuncia per stalking per i messaggi, le telefonate e le minacce che stava ricevendo. Quella sarebbe stata la prima di sei denunce sporte dalla donna nel... Continua a pagina 11 "Nell'ottica di un fattivo coinvolgimento dei cittadini nei percorsi democratici in cui essa si articola - ha comunicato l'assessore alla trasparenza Samuele Mascarin - abbiamo attivato uno spazio di consultazione dedicato al bilancio 2016 sul sito web del Comune. Tutti i cittadini così potranno partecipare alla formazione dello strumento contabile con idee, proposte, indicazioni di priorità”. Foghetti In cronaca di Fano OFFERTEdiLAVORO OGGI 4 PAGINE speciali dedicate all’impiego μ Domenica due vittorie, adesso servono conferme Quando un gol vale oro Fano e Vis, doppio pieno SPORT Pesaro Per la terza volta in venticinque giornate del campionato di serie D, l’Alma Juventus Fano e la Vis Pesaro hanno vinto le rispettive partite di campionato. Una festa inconsueta dunque per le due formazioni, che arriva solo nel momento in cui il Fano è impegnato solo a rimanere saldamente in zona playoff, mentre la Vis Pesaro di Amaolo spera ancora di ottenere la salvezza diretta, senza dover passare per le forche caudine dei playout, in cui sarebbe ora invischiata. Barbadoro-Lucarini Nello Sport Fano e Jesina di fronte μ L’analisi di Maurizio Compagnoni Sul caso Totti sbagliano tutti Nello Sport Martedì 23 Febbraio 2016 Online www.corriereadriatico.it 5 MARCHE Salesi e ospedali di comunità, si parte La Giunta approva la riorganizzazione e riqualificazione delle 13 case della salute e dei trasporti di emergenza Come si cambia IL PIANETA SANITA’ 13 ospedali di comunità Cagli, Fossombrone, Sassocorvaro, Sassoferrato, Cingoli, Chiaravalle, Loreto, Recanati, Tolentino, Treia, Matelica, Montegiorgio, Sant'Elpidio a Mare FEDERICA BURONI Ancona Riordino sanità: la Giunta dà il via libera agli ultimi tasselli del puzzle. E cioè: la riorganizzazione dei 13 ospedali di comunità e l’avvio del progetto per il nuovo Salesi. Si chiude così, il piano di riforma del settore su cui si lavora da tempo: secondo il cronoprogramma, entro la fine del mese la Regione doveva licenziare l’intero “pacchetto” così da poter accedere ai fondi nazionali per le assunzioni. Ora, dunque, inizia una nuova fase: si andrà a regime il primo gennaio del 2017. Il presidente rilancia: “Gli ospedali di comunità diventano il fulcro su cui poggia la riorganizzazione della medicina del territorio. Durante l’anno, saranno fatti accordi coi medici di medicina generale che potranno associarsi e operare direttamente nelle strutture, erogando anche servizi di assistenza primaria e garantendo la presenza dei medici h24 in tutte le 13 strutture”. Il Salesi La delibera dell’esecutivo di ieri dà il via libera ufficiale al progetto del nuovo pediatrico. Un investimento da 49 milioni di euro, che ottimizza le risorse e rimette a nuovo l’ospedaletto all’interno dell’area di Torrette: i reparti di ostetricia e gine- μ Monsignor Da 64 a 68 milioni Il previsto incremento di investimento 49 milioni di Euro di investimento per il Salesi 31 dicembre 2016 h24 Il traguardo del passaggio graduale dei posti letto di lungodegenza/riabilitazione a quelli di cure intermedie Con la nuova delibera la Giunta ha deciso l'attivazione graduale di ambulatori h24 per codici bianchi e verdi 1 gennaio 2017 30% cologia al sesto piano e la realizzazione di una nuova struttura per gli ambulatori. Si tratta di un passaggio importante perché, in questo modo, si potrà inviare al ministero la nuova riformulazione per ottenere i 22 milioni di fondi statali. Il Governatore è soddisfatto: “Dopo aver rispettato il patto con la provincia di Fermo stanziando i fondi necessari per la realizzazione dell’ospedale unico, con questa delibera onoriamo il patto con la città di Ancona dando al Salesi una prospettiva di certezza. Con il nuovo progetto, l’ospedale pediatrico manterrà la sua autonomia e il suo carattere di eccellenza”. Il via libera agli ultimi tasselli del puzzle Concluso il piano di riforma del settore Ospedali di comunità Con l’atto della Giunta, si chiude un capitolo spinoso di questa riforma, caratterizzata da proteste, sit-in e manifestazioni di piazza. Ieri, infatti, La data entro la quale il riordino andrà a regime Soddisfatto il Governatore Ceriscioli: “Così onoriamo il patto con la città di Ancona” L'incremento rispetto agli standard nazionali dell'emergenza territoriale, ovvero 118, ambulanze e guardie mediche l’esecutivo ha approvato la riorganizzazione e riqualificazione delle 13 Case della salute, ridefinite ospedali di comunità. Si tratta di Cagli, Fossombrone, Sassocorvaro, Sassoferrato, Cingoli, Chiaravalle, Loreto, Recanati, Tolentino, Treia, Matelica, Montegiorgio e Sant’Elpidio a Mare. Sempre ieri, è stata messa a punto la nuova rete dei trasporti di emergenza territoriale. Il tutto accogliendo le proposte della commissione sanità del Consiglio regionale. Proposte che, a loro volta, avevano recepito al- Vecerrica sulla chiusura del punto nascita di Fabriano. “Non ne capisco il motivo” Il vescovo: “Offesi da questa politica” L’AFFONDO MARCO ANTONINI Fabriano “Non commento il giudizio del Tar che, comunque, va rispettato. Mi sento, però, sempre più offeso e turbato da questo atteggiamento della politica e degli amministratori che sembrano impegnati, in ogni modo, a depauperare la sanità dell’entroterra conquistata con sacrificio prima di noi dai lavoratori”. E’ il duro affondo di monsignor Giancarlo Vecerrica, vescovo di Fabriano-Matelica, che ieri, in occasione del tredicesimo anniversario dell’ordinazione episcopale, è tornato a parlare della delicata situazione del punto nascita della città di Fabriano, sede della cattedra vescovile del presule che ha inventato il pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto. “Costringere il popolo della montagna, che già deve fare i conti con la crisi e con le vie di comunicazioni complicate, ad andare a partorire verso la costa - ha detto - è un’offesa tremenda per questo popolo che non sa più come far valere i propri diritti”. Il vescovo, che a luglio 2015 ha presentato le sue dimissioni al Papa come previsto dal Diritto canonico per raggiunti limiti · “Firmai anche io la petizione per salvare il reparto Vogliamo difendere il luogo che accoglie la vita nuova” Ieri sulla sanità il duro affondo di monsignor Giancarlo Vecerrica di età, chiede un’inversione di rotta. L’anno giubilare potrebbe essere proprio l’occasione per una rinnovata politica dalla parte della gente. “Non capisco - ha ribadito - il perché di queste decisioni e il motivo di tanto silenzio davanti a una popolazione che soffre”. Molte volte, nel corso del suo episcopato iniziato a Fabriano il 22 febbraio 2003, ha insistito sul dialogo tra le istituzioni e ha messo in guardia il mondo della politica. “L’amore deve vincere sempre. La società civile e la politica dovrebbero prendere sul serio le parole di Papa Francesco che invita all’ascolto e alla condivisione”. Rivolgendosi direttamente ai governanti, ha auspicato che il Giubileo della Misericordia diventi lo strumento adatto per fermarsi a riflettere e rimettere l’uomo al centro di tutto, con un occhio di riguardo per giovani, disoccupati e chi ha bisogno di aiuto. “Chiedo a tutti - ha ammonito Vecerrica - di vivere i rapporti in maniera più fraterna, colmi di tenerezza. Coloro che possiedono potere, denaro, autorità e responsabilità escano fuori dal proprio inte- resse”. Da ottobre si è sempre schierato al fianco delle mamme in dolce attesa e dei sanitari dell’Ospedale Profili. “L'impegno del popolo fabrianese per mantenere Ostetricia mi appassiona. Un anno fa firmai anche io la petizione per salvare il reparto. Vogliamo difendere il luogo che accoglie la vita nuova”. Pur senza entrare nel merito della scelta del Tar, Vecerrica sottolinea che la politica ha l’obbligo di ascoltare il lamento del popolo. “La Regione Marche - ha detto - senta il grido della gente che supplica affinché non aumentino le difficoltà a una terra già in crisi. La chiusura della sala parto sarebbe una perdita troppo grande e un dolore tremendo per la nostra gente già colpita ingiustamente dalle difficoltà del lavoro. Mi auguro ha concluso - che il Governatore Ceriscioli ascolti questo accorato appello in difesa di Ostetricia”. E ieri pomeriggio, presso la Cattedrale San Venanzio - in attesa della nomina dal Vaticano del nuovo pastore - ha riunito clero e fedeli per una celebrazione eucaristica di ringraziamento in occasione dell'anniversario della sua ordinazione episcopale. “E’ un momento commovente - ha detto davanti ai fedeli e al sindaco di Fabriano Sagramola - perché tocchiamo con mano la misericordia di Dio e quanto abbiamo bisogno della Chiesa di Cristo. Lo Spirito Santo ci permetterà di superare qualsiasi difficoltà”. © RIPRODUZIONERISERVATA cune delle indicazioni emerse dal documento sottoscritto da vari sindaci del Pesarese. Niente tagli Salesi e ospedali di comunità: pezzi importanti del puzzle, si diceva. Con questi provvedimenti, infatti, il processo di riordino del sistema sanitario regionale ha il via libera della giunta e può così iniziare il suo percorso che, come previsto dal Dm del 2015, dovrà terminare entro il 31 dicembre 2016. Con il processo di riconversione non si prevede alcun taglio ma un incremento di risorse passando da 64 milioni a 68. Vengono, così, recepite le indi- Per poter accedere ai fondi nazionali per le assunzioni era necessario licenziare il pacchetto entro fine mese cazioni della commissione sanità con il passaggio graduale dai posti letto di lungodegenza/ riabilitazione a quelli di cure intermedie entro il 31 dicembre 2016. Un altro passaggio importante riguarda il punto di primo intervento. Per il cittadino, il servizio resterà invariato: i codici bianchi e verdi resteranno garantiti da una nuova organizzazione. In base al Dm del 2015, il Punto di primo intervento (Ppi) è temporaneo, della durata di 12 ore ed entro dicembre 2016 è destinato a chiudere. Tuttavia, sulla base della legge regionale, la giunta ha deciso l’attivazione graduale di ambulatori ai quali i cittadini potranno accedere direttamente per tutte le 24 ore per codici bianchi e verdi. Questa delibera, insomma, riordina l’intero sistema e gli ospedali di comunità che andranno a regime il primo gennaio 2017. Dal prossimo anno, infatti, le strutture di assistenza territoriale funzioneranno in modo omogeneo, con la possibilità di ricoveri di cure intermedie disposti direttamente dai medici di medicina generale o dai medici degli ospedali di riferimento. Si implementeranno, poi, le attività specialistiche ambulatoriali e così i cittadini potranno usufruire di queste prestazioni in prossimità del proprio luogo di residenza. In queste struttire saranno inserite anche prestazioni di tipo sociale e socio-sanitario. La delibera disciplina, infine, il sistema di emergenza e cioè 118, ambulanze e guardie mediche che, a regime, sarà incrementato del 30% rispetto agli standard nazionali. © RIPRODUZIONE RISERVATA μ Venerdì la presentazione del movimento Nel “Cantiere Marche” c’è l’ex sindaco Di Ruscio L’APPUNTAMENTO Ancona Si parte dal territorio. Venerdì, alle 21, presso l’Informagiovani di Ancona, in Piazza Roma, sarà presentato il progetto politico “Cantiere Marche”. Un “cantiere” in continua evoluzione - spiega il suo ideatore, l’ex sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio “che unisce all’esperienza pratica, la formazione politica e personale”. Va oltre: “C'è il bisogno di costituire nuove formazioni politiche che si fondano su solide basi - valori e principi non negoziabili - e su uomini competenti e dotati di buona cultura e di spirito di servizio”. Di Ruscio non ha dubbi: “Per ricostruire è necessario comprendere il passato, per evitare di commettere gli stessi errori”. Marche perché - è sempre la convinzione dell’ex primo cittadino - “rappresenta la dimensione territoriale ottimale per ripartire dal basso. Si parte dal basso perché dall’alto non abbiamo leadership in grado di esprimere esempi positivi”. “Servire le Marche” è la denominazione del movimen- “Per ricostruire serve comprendere il passato ed evitare di commettere gli stessi errori” to. “La politica - continua Di Ruscio - è servizio, servire le persone e non servirsene per fini personali. Alla larga da chi ha fatto carriera e soldi con la politica”. Alza il tiro: “Costruire la nostra nazione perché il fine ultimo è quello di dare il nostro contributo per una Italia rinnovata, per ricostruire una nazione che oggi non dà speranza al 44% di giovani disoccupati, per invertire una crisi che sembra inarrestabile”. E' evidente dice ancora - che chi ci ha condotto così in basso non ha gli strumenti per risolvere i problemi che hanno creato”. E ancora: “Res non verba era lo slogan di Don Luigi Sturzo. Si edifica con le pietre e non con le parole”. Le istruzioni del caso. “Cantiere Marche” verrà affiancato sul territorio regionale dal movimento civico “Servire Le Marche”, che sarà declinato in ogni municipalità col nome della città: Servire Ancona, per esempio. E allora largo agli obiettivi: “I temi fondamentali per il movimento - conclude Di Ruscio saranno: lo sviluppo economico-produttivo sostenibile e competitivo, il miglioramento della qualità della vita, la vera attenzione all'ambiente e alla green economy, la trasparenza e l’efficienza amministrativa, la lotta allo spreco e la coesione sociale, l’innovazione”. Il Cantiere è aperto. © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 23 Febbraio 2016 T: 0721 31633 FANO E: [email protected] Festa della fortuna ed evento per gli artisti LE NOVITA’ Fano Oltre a residenti e commercianti del Lido, il sindaco di Fano, questa volta insieme all'assessore Carla Cecchetelli, ha incontrato nella sala della Concordia gli operatori del centro storico e i rappresentanti delle categorie Confcommercio e Confesercenti. Si tratta delle due zone più rappresentative della città dal punto di vista turistico che l'Amministrazione comunale intende valorizzare con iniziative di arredo e l'organizzazione di manifestazioni di intrattenimento. Collegamento tra le due, sarà il restauro della terrazza della darsena Borghese e l'intervento di qualificazione di viale Cairoli, luoghi obbligati di passaggio per chi dal centro storico intende raggiungere il Lido. "E' intenzione della giunta - ha detto il sindaco Massimo Seri - adottare il metodo di incontrare i residenti e le categorie della città per confrontarci su come organizzare l'intrattenimento estivo, così come abbiamo fatto in occasione delle vacanze natalizie. E' nostro intento conseguire non solo una condivisione sulle iniziative da adottare, ma anche una collaborazione piena. Per il centro storico siamo partiti da due elementi: quello della valorizzazione della mostra mercato dell' antiquariato e della fiera dei fiori. Valorizzazione significa, non solo dare vigore alle due iniziative, ma anche qualificarle ulteriormente. L'intento è quello di richiamare alla mostra dell'antiquariato espositori di grande qualità, offrendo loro degli spazi coperti, come l'ex collegio Sant'Arcangelo, per la tutela di pezzi molto pregiati. La fiera dei fiori, invece sarà anticipata da un arredo floristico in determinati periodi dell'an- no, della città". Tra le iniziative esposte c'è anche la riqualificazione dei 4 Cantoni che dovranno diventare degli angoli cittadini estremamente caratterizzati e arricchiti di eventi non solo gastronomici. Tra le novità una serie di giornate dedicate agli artisti che a Fano costituiscono un ambiente particolarmente vivo collegato con le tendenze pitto- Le due manifestazioni annunciate dal sindaco nell’incontro con gli operatori del centro storico F: 0721 67984 riche più note a livello nazionale e una festa dedicata alla dea della Fortuna, con la valorizzazione della statua originale della fontana di piazza (quella che si trova ora sul monumento è una copia) conservata nell'androne dei Musei civici. Anche se non si farà la Fano dei Cesari, Seri non ha abbandonato il tema della romanità. Di qui la ricerca di nuovi soggetti cui fare riferimento per organizzare di nuovo la corsa delle bighe, compatibilmente con le risorse del bilancio comunale. In progetto un evento dedicato alla romanità che duri più giorni, in una città trasformata con un salto indietro nel tempo, che spettacolarizzi di nuovo, come iniziativa clou, la corsa davanti all'Arco d'Augusto. La richiesta per la sosta Fano suggerire e rivendicare interventi sulla cura delle strade, del verde pubblico, dell'arredo cittadino, esporre le necessità dei vari quartieri, richiedere interventi sulla viabilità. Dato che il bilancio dovrà essere approvato dal Consiglio comunale entro la fine di aprile per usufruire della iniziativa Sbilanciamoci sono a disposizione ancora alcune settimane. L’esigenza di eliminare le barriere architettoniche, specialmente negli edifici pubblici e di favorire la mobilità dei disabili, è sempre molto sentita in città. Ancora oggi non poche persone colpite da diverse disabilità trovano difficoltà a muoversi all’interno della città con l’ausilio di mezzi pubblici o veicoli dedicati. Ciò ha sollevato l’attenzione del Movimento 5 stelle che, ricevute alcune segnalazioni, ha sottoscritto un’interpellanza alla giunta per stimolarla a eliminare il vincolo di pagamento nelle zone di sosta blu per i disabili. Molto spesso questa tipologia di utenti, infatti, non ha la possibilità di avere persone della famiglia o amici che possano accompagnarli nei centri di riabilitazione, nei centri di cura o associazioni, e quindi non riescono a trovare un trasporto a loro dedicato in modo organico e funzionale; ciò crea loro grosse difficoltà. “Troviamo indecoroso – evidenziano Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri e Roberta Ansuini - che anche per i disabili siano a pagamento i parcheggi blu. Oltretutto spesso capita che quando quelli riservati siano occupati, per alcune persone colpite da particolare disabilità (per esempio acondroplasia) pur potendo guidare, sia impossibile utilizzare i totem per il pagamento del biglietto di sosta”. Urgono quindi nuovi provvedimenti che garantiscano il diritto fondamentale della mobilità. ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA Parte l’iniziativa Sbilanciamoci: il sito web accoglie proposte sul preventivo 2016 Cambio di indirizzo sulle scelte, sarà pubblicato un report IL PROGRAMMA MASSIMO FOGHETTI Fano Fano Così come si è fatto per ottenere il coinvolgimento dei cittadini nel definire il nuovo assetto urbanistico dell'ex area dello zuccherificio, il Comune di Fano ha intrapreso un’iniziativa simile per quanto riguarda la redazione del prossimo bilancio. L'iniziativa si chiama "Sbilanciamoci". "Nell'ottica di una maggiore trasparenza dell'azione amministrativa nonché di un fattivo coinvolgimento dei cittadini nei percorsi democratici in cui essa si articola - ha comunicato l'assessore alla Trasparenza Samuele Mascarin - abbiamo attivato uno spazio di informazione e di consultazione dedicato al bilancio 2016 ospitato sul portale istituzionale del Comune di Fano. In modo semplice e diretto sarà in questo modo possibile per tutti i cittadini partecipare alla formazione dello strumento contabile inviando al Comune di Fano suggerimenti, proposte, indicazioni di priorità che possano integrare, in termini consultivi, le valutazioni e le scelte di utilizzo del- L’assessore comunale alla trasparenza Samuele Mascarin e Paola Senesi referente regionale dell’associazione Libera le risorse finanziarie che verranno effettuate dall'Amministrazione comunale. L'attivazione del nuovo spazio "Sbilanciamoci" sul portale istituzionale si ricollega agli impegni assunti dal- Mascarin: “In modo diretto sarà possibile per i fanesi partecipare alla formazione dello strumento contabile” la giunta comunale con l’associazione Libera nel campo della trasparenza e della leggibilità dell' azione amministrativa da parte dei cittadini. Un punto di partenza per ridefinire la qualità del rapporto tra istituzioni cittadine e comunità fanese". Non siamo ancora al bilancio partecipato in senso stretto, ma questo è un primo passo verso il coinvolgimento diretto dei cittadini. E' comunque una forma di pressione che i cittadini possono esercitare sulla giunta, indirizzando gli investimenti verso quei settori che stanno più a cuore ai residenti, alle associazioni, alle categorie economiche della città. Per adottare il bilancio partecipato vero e proprio occorrerebbe che almeno in parte il coinvolgimento della cittadinanza si trasformasse da consultivo a decisionale. Tutti comunque anche in questo stadio potranno L'esito di Sbilanciamoci non verrà sottaciuto: prima che il bilancio verrà approvato in giunta, sul sito del Comune verrà pubblicato un report che indicherà quanti cittadini avranno inoltrato le loro proposte e le argomentazioni delle stesse. Si vedrà allora come l'esecutivo avrà tenuto conto delle indicazioni giunte dalla cittadinanza. L'iniziativa, invece di esporre il bilancio a cose fatte nelle riunioni nei quartieri, mostra un deciso cambio di indirizzo dell'Amministrazione comunale che intende coinvolgere i cittadini in maniera preventiva. Passatempi da tavola e moduli didattici elaborati dal Centro studi Vitruvio entra a scuola col gioco Come imparare divertendosi IL PROGETTO Fano Entra Vitruvio nelle scuole giocando. Un team di ricercatrici del Centro studi vitruviani ha ideato e realizzato una serie di giochi da tavola per avvicinare e appassionare i ragazzi ad uno dei più antichi libri di architettura che, pagina dopo pagina, si rivela di assoluta modernità: il De Architectura di Marco Vitruvio Pollione. L’iniziativa è stata presentata ieri dal presidente del centro studi Luciano Filippo Bracci e dalle operatrici interessate. Ti- tolo del progetto rivolto alle scuole elementari, medie e superiori è “Vitruvius docet”. L’iniziativa già adottata dalla scuola media Padalino, dove hanno aderito 8 classi, e in prossimità di coinvolgere gli alunni di due classi della scuola elementare Corridoni e quattro classi della scuola media Gandiglio propone in questo primo anno una serie di laboratori ispirati al primo libro del De Architectura, sviluppati in 4 moduli e con un numero di laboratori diversi per ogni fascia d’età. A ciascun modulo è poi associato un laboratorio introduttivo sulla figura di Vitru- vio. Il primo modulo è intitolato “Io architetto?” e consiste in una serie di incontri per conoscere il mestiere dell’architetto che unisce l’attività teorica con quella pratica. I giochi verteranno sull’importanza della multidisciplinarietà, svelando gli intrecci più nascosti del sapere. Il secondo modulo “Il mondo è matematica?” propone alcuni laboratori per scoprire che la matematica è alla base della bellezza. Un’attenzione particolare per la sezione aurea nella natura e nell’arte e per la simmetria. Il terzo “Conosco la mia città?” legge Fano La presentazione del progetto del Centro studi vitruviani con gli occhi di Vitruvio. Dalla città romana alla città di oggi, verranno messi in luce i cambiamenti di carattere urbanistico. Il quarto “Io e il paesaggio: posso costruire ovunque?” analizza le condizioni ambientali e climatiche che hanno influen- I 5 Stelle “Stalli blu gratuiti ai disabili” © RIPRODUZIONE RISERVATA Giunta aperta alle idee dei cittadini OPERAZIONE TRASPARENZA III zato l’architettura e come, soprattutto, possiamo tutelare il nostro paesaggio. Con un team di giovani laureati in ingegneria edile-architettura, architettura e archeologia, appassionati del classico, il Centro studi vitruviani vuole utilizzare il gio- co come metodologia di apprendimento per stimolare l’immaginazione e la creatività dei ragazzi. A tal fine il gruppo di lavoro formato da Daniela Amadei, Margherita Scatassi, Martina Giovanelli, Laura Bertuccioli, Laura Invernizzi e Alessandro Bruciati ha anche ideato e realizzato veri e propri giochi che i ragazzi utilizzeranno per imparare divertendosi. Le modalità di ogni laboratorio sono state definite anche in sinergia con gli insegnanti che hanno scelto di partecipare e collaborare al progetto. Ciascun modulo potrà essere svolto direttamente in classe durante le ore di lezione oppure il pomeriggio presso aule scolastiche o presso la sede del Centro studi vitruviani. Sono previste anche visite guidate ai monumenti e alle testimonianze archeologiche della città in collaborazione con m.f. l’Archeoclub di Fano. © RIPRODUZIONE RISERVATA IV Martedì 23 Febbraio 2016 Online www.corriereadriatico.it FANO La rete stradale Attende i carabinieri con la valigia in mano L’ARRESTO Fano Sapeva di dovere scontare una pena detentiva per un cumulo di condanne pari a due anni. Così alla stazione ferroviaria ha atteso l’arrivo dei carabinieri con la valigia pronta. Un quarantetreenne di origine campana, da tempo residente a Fano, aspettava con ansia. Ben noto alle forze dell'ordine era conosciuto anche da tutti i pendolari che transitano per la stazione ferroviaria di Fano visto che in quel luogo trascorreva la propria giornata e che la stazza corpulenta e l'aspetto dimesso e trasandato non gli consentivano di passare inosservato. Nei suoi confronti la Procura della Repubblica di Pesaro aveva emesso un ordine di carcerazione poiché doveva scontare un cumulo di pene pari a due anni di reclusione. A una condanna per spaccio di sostanze stupefacenti se ne era sommata un'altra per ricettazione essendo stato sorpreso con della refurtiva asportata in alcune abitazioni di Fano. Così all'arrivo dei militari della stazione carabinieri di Fano si è accomodato diligentemente sul loro mezzo per recarsi in caserma ed espletare le formalità di rito. Dopo aver ricevuto copia dell' ordine di carcerazione, rivolgendosi ai carabinieri ha chiesto "il favore" di inoltrare al giudice un' istanza di scarcerazione anticipata perché aveva una proposta Deve scontare due anni ma prima di finire in cella chiede la scarcerazione per un’offerta di lavoro di lavoro da parte di un'impresa edile fanese. Secondo le sue aspettative quei documenti gli avrebbero consentito di uscire entro breve dal carcere. I carabinieri gli hanno spiegato che la "domanda" andava presentata tramite il proprio legale e lui fiducioso ha ripreso le carte salutando con un cordiale "arrivederci a presto" prima di essere portato in carcere. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Esercente perseguitato dai ladri Il titolare di Polvere di Caffè: “Troppi furti, nessuna assicurazione ci copre” Acquisite le immagini delle telecamere ALLARME CRIMINALITA’ LE INDAGINI Fano SILVIA FALCIONI Fano E' disperato e non sa più come difendersi dal ladri Paolo Marcantognini, titolare del bar Polvere di Caffè di Sant'Orso, che l'altra notte è stato nuovamente visitato dai ladri. Una dipendente aveva chiuso il locale intorno alle 23 e non è passato molto tempo che i malviventi hanno deciso di entrare in azione: circa 40 minuti dopo le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso tre persone, con i volti parzialmente camuffati per non farsi riconoscere, mentre si dirigono sul retro del locale. In questa parte, più nascosta, c'erano ancora i segni di un furto precedente, un pannello non ancora sistemato, ma invece di agire in questo tratto i ladri hanno scelto di sfondare la vetrata ancora integra. Così si sono introdotti all'interno del bar. Hanno tentato come prima cosa di forzare la porta del magazzino dove erano custodite le sigarette, ma si sono resi conto che l'operazione avrebbe costato loro l'impiego di troppo tempo, così hanno de- Paolo Marcantognini, titolare del bar Polvere di Caffè di Sant'Orso. I danni alla vetrata subito l’altra notte sistito e si sono diretti al registratore di cassa. Lo hanno manomesso, portando via pochi spiccioli che vi erano contenuti. Non sono riusciti a mettere le mani su nient'altro e hanno Ennesimo colpo l’altra notte: vetrata rotta e due porte danneggiate L’anno scorso quattro razzie quindi deciso di andarsene. In totale la loro permanenza nel locale è stata di tre minuti, poi i tre uomini sono stati messi in fuga dall'allarme. Qualcosa però è andato storto nell'impianto di allarme, che è scattato ma non è riuscito ad avvisare il titolare, che ha fatto la brutta scoperta solo ieri mattina intorno alle 5, al momento dell'apertura del locale. Una volta giunto sul posto Marcantognini ha subito capito Pubblico caloroso al Buburger, giudizio ribaltato dalla giuria tecnica Il duo Om batte di un soffio i Savellas Music Night 4 lancia i giovani artisti IL CONCORSO Fano Il concorso acustico Music Night 4 che si è svolto al Buburger si è concluso con la vittoria del duo Om che si è aggiudicato il primo premio consistente in un buono acquisto di 300 euro da spendersi nell’esercizio di strumenti musicali di Ubaldo Vegliò. I Savellas hanno vinto il secondo premio, due mesi di lezioni di musica gratuite alla scuola di musica "Rodolfo Bramucci" organizzata dall’Age. Alla serata finale hanno partecipato oltre 130 persone che hanno sostenuto e apprezzato calorosamente i gruppi concorrenti, entrambi formati da giovani musicisti fanesi. Il voto del pubblico (80 preferenze per i Savellas, 52 preferenze per gli Om) si è sommato al voto dei sei giudici presenti: Caterina Del Bianco, assessore alle politiche giovanili del Comune di Fano, Ubaldo Vegliò, chitarrista, insegnante di musica e gestore del negozio di strumenti Il duo Om dopo la premiazione musicali, Stefano Mirisola del Buburger, Luca Ferretti, Alberto Santoro e Ruben Santoro, insegnanti di musica dell'Age. Alla fine della emozionante serata il risultato è stato 4 a 3 a favore degli Om. Grande soddisfazione dell'associazione culturale "Fano Music Story" che ha organizzato il concorso, col patrocinio del Comune di Fano. L’iniziativa tende a mettere in luce i giovani musicisti del nostro territorio, sia cantanti singoli, che gruppi emergenti. Spesso il concorso ha offerto agli artisti l’occasione di esibirsi per la prima volta in pubblico, rivelando talenti nascosti, e valorizzando la grande passione per la musica che anima molti giovani fanesi. L'appuntamento con Music Night 5, organizzato da Fano Music Story ora è per l'anno prossimo. Nel frattempo continua l’impegno della associazione per la diffusione della musica; nei giorni scorsi alla Memo è stato organizzato il primo incontro di Rock Story, intitolato “I sotterranei della musica” a cui hanno partecipato: l’assessore Stefano Marchegiani, Angelo Scopelliti e Marta Ileana Tomasicchio i quali hanno raccontato delle loro prime esperienze come conduttori di una trasmissione musicale su una radio locale, in cui diedero libero sfogo alla loro passione per il rock progressivo, per il punk e per la new wave. Il secondo appuntamento è previsto per il 13 marzo, alle 16.30. © RIPRODUZIONE RISERVATA che i ladri erano tornati un'altra volta ed ha iniziato a contare i danni, che sono stati sicuramente più ingenti del bottino. Il bilancio infatti è stato di due porte interne danneggiate e la vetrina esterna sfondata, tutte spese che non coprirà nemmeno l'assicurazione, dal momento che nessuna compagnia si è detta disponibile ad assicurare il bar di via Bellandra, perché troppo preso di mira dai ladri. Lo scor- In alcune occasioni il bottino dei ladri al bar Polvere di Caffè , tra sigarette e gratta e vinci, è stato di una decina di migliaia di euro. Sull'ultimo furto della notte ytra domenica e lunedì indagano i carabinieri che hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorverglianza, nella speranza di trovare indizi utili. Intanto il titolare sta visionando i filmati dei giorni precedenti al furto, per scoprire se qualche malvivente aveva frequentato il bar prima di passare in azione, studiando la via migliore per colpire. Di certo c'è che la zona di notte è poco frequentata e molto vicina alle principali vie di fuga. so anno i ladri hanno messo segno ben quattro furti."Nessuno ci vuole più assicurare e siamo ormai disperati per i continui furti - racconta Paolo Marcantognini -. Ormai non sappiamo più come fare, abbiamo pensato di spostarci ma in questa zona si lavora bene e ormai ci siamo da sei anni, i clienti ci conoscono. Però le spese ogni volta per ripagare i danni sono pesanti". © RIPRODUZIONE RISERVATA Accattoni, mendicanti, parcheggiatori abusivi e nullafacenti: in diversi angoli della città si possono notare queste persone, il più delle volte straniere, senza fissa dimora. A fissare l'attenzione sul problema è Stefano Pollegioni, responsabile provinciale del comparto sicurezza di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale, sottolineando come la concentrazione sia vicino a chiese, supermercati, piazze, parcheggi ma anche lungo corso Matteotti e porti anche a business redditizi, nelle mani di gruppi di extracomunitari, che si spartiscono zone e mansioni. "Emblematica è la situazione dei posti auto - afferma Pollegioni - dove i parcheggiatori abusivi tentano di riciclare gli scontrini del parcheggio già utilizzati fornendoli agli automobilisti in cambio di una mancia. Il danno alle casse comunali è evidente senza tralasciare il fatto che in mancanza L'Università degli studi della Repubblica di San Marino affiancherà il Comune di Fano nella realizzazione del prossimo 'lifting' della rete viaria gestita dall'amministrazione, mettendo in campo materiali ecosostenibili utilizzando le più evolute tecnologie a disposizione. Il protocollo d'intesa che unisce le due parti è stato firmato ieri mattina nella sede del corso di laurea in ingegneria civile dell'ateneo sammarinese, che si occuperà di tutti gli aspetti coinvolti nella progettazione. E' stato proprio il presidente del corso di laurea, Angelo Marcello Tarantino, a sottoscrivere il documento assieme al sindaco di Fano, Massimo Seri, dando così il via ufficiale agli atti formali che precedono una serie di lavori di manutenzione che interesseranno circa il 10% della rete viaria del Comune: dei circa 400 chilometri di strade gestite dall'amministrazione, infatti, l'operazione ne interesserà circa 60, per un budget che si aggira attorno ai quattro milioni di euro. La cifra finanzierà gli interventi affidati a ditte specializzate. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pesce e salute Pappa Fish torna nelle mense scolastiche IL PROGETTO Fano di mancia ci si può ritrovare con la macchina rigata". Può capitare inoltre che accattoni e parcheggiatori in strada riescano ad acquisire informazioni sulle persone, sulle abitudini e sulle abitazioni, che possono rivelarsi preziose per chi intende compiere furti. Il problema è che le forze dell' ordine nulla possono contro questi senzatetto, dal momento che per effettuare un intervento è necessario che nel Comune esista una specifica ordinanza. "Questa ordinanza anti-accattonaggio - incalza Pollegioni sollecitando il sindaco Massimo Seri - andrebbe accompagnata da ciò che Fdi-An Fano chiede da tempo: un impiego più strutturato della polizia municipale a supporto delle altre forze dell'ordine anche di notte. Infatti la polizia municipale conosce ed è presente nel territorio e se fosse dispensata dal fare multe per rimpinguare le casse comunali potrebbe focalizzarsi nell'attività di controllo, prevenzione e repressione dei reati". © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA “Un’ordinanza contro gli accattoni in città” Fano L’ACCORDO Fano Anche quest’anno nelle mense scolastiche verrà servito il buon pesce fresco dell’Adriatico. L’Amministrazione comunale ha rinnovato l’adesione al progetto regionale Pappa Fish che si prefigge lo scopo di indurre i bambini a consumare il prodotto ittico, solitamente non ben accetto nelle prime fasce d’età. Cucinato sotto forma di polpettine, accuratamente spinato, il pesce ha trovato un generale gradimento. Il rinnovo del progetto è stato finanziato con un impegno di spesa di 19.200 euro, di cui 16.800 provenienti da un contributo della Regione. La somma è stata così suddivisa: 7.320 euro andranno alla ditta Albert Sas di Paolo Agostini di Porto San Giorgio per il servizio di coordinamento e l’esecuzione delle diverse fasi del progetto, compresa la valutazione dell’idoneità delle forniture di pesce da utilizzare nella sperimentazione e 11.880 euro alla ditta Mare e altro Snc di Fano per la fornitura del pescato. Introducendo il consumo di pesce nelle mense scolastiche si persegue anche un obiettivo salutare. Tutti i tipi di pesce contengono proteine ad alto contenuto nutrizionale e i acidi grassi polinsaturi tra i quali gli essenziali Omega 3. Pollegioni di Fdi sollecita il sindaco Seri LA RICHIESTA L’università progetta rifacimenti “verdi” Martedì 23 Febbraio 2016 Online www.corriereadriatico.it 9 SPORT “Per il Fano era fondamentale vincere” Gucci-gol: “Dopo la delusione di San Benedetto, dovevamo reagire e ci siamo riusciti” μ Altri CALCIO SERIE D La Jesina in emergenza Niosi e Sassaroli in forse MASSIMILIANO BARBADORO I LEONCELLI Fano Vittoria sulla Jesina e secondo posto nuovamente nel mirino. L'Alma approfitta dello stop casalingo inflitto dalla Samb al Matelica per riavvicinarsi a quest'ultimo, tornato a sole quattro lunghezze di distanza. E lo fa piegando al "Mancini" i leoncelli, riscattandosi prontamente della sconfitta subita nel turno precedente proprio sul campo della capolista e vendicando così anche il 2-0 patito al "Carotti" nella sfida di andata. Contro i biancorossi non si è visto il miglior Fano, ma era da mettere in conto un possibile contraccolpo psicologico al KO del "Riviera delle Palme". Che è apparso palese nella prima mezzora di gioco, quando la squadra di Alessandrini, ancora non a suo agio col modulo a tre punte, ha stentato nel fraseggio soffrendo l'inferiorità numerica a centrocampo. Poi però la manovra è diventata un po' più fluida, trasformandosi in marcata supremazia territoriale in avvio di ripresa. La clamorosa traversa di Ambrosini e la parata di Niosi sullo spunto sottomisura di Sivilla sono state il prologo alla rete decisiva di Gucci al minuto 18, di lì alla fine difesa con ordine da Torta e compagni nonostante una retroguardia giovanissima e l'in- μ Il tecnico rossoblù due infortunati oltre alla sconfitta Jesi A lato, il presidente Claudio Gabellini consegna le chiavi della sede del Club Forza Alma ai due supertifosi Luca Navacchia (a sinistra) e Elmo Santini. Sopra, Niccolò Gucci esulta dopo il gol FOTO PUCCI gresso del temuto ex Trudo. I quattro under erano infatti concentrati tutti là dietro, dopo la scelta di schierare il baby Dejori nell'inedito ruolo di centrale preferendolo all'over Verruschi per sostituire lo squalificato Nodari. "Eravamo un pochino contratti all'inizio - conviene il centravanti granata Niccolò Gucci, adesso in vetta alla classifica dei bomber con 14 centri assieme al gemello del gol Andrea Sivilla - poi diciamo che nell'ultimo quarto Intanto l’amministrazione comunale ha assegnato una nuova sede al Club Forza Alma d'ora del primo tempo ci siamo sciolti e l'avvio del secondo è stato su quella falsariga. Dopodiché abbiamo trovato il vantaggio, penso meritatamente visto che c'eravamo già andati molto vicini in almeno un paio di altre situazioni. Per il resto non abbiamo rischiato praticamente nulla e così è arrivata la vittoria, importante per tanti motivi. Venivamo infatti da una sconfitta pesante perché immeritata e subita in una partita alla quale tenevamo tanto, per ovvie ragioni. Quindi era fondamentale il risultato anche fine a se stesso, con tre punti che ci consentono di consolidare la nostra posizione nei playoff e di tornare ad insidiare il secondo posto del Matelica. Ogni gara di qui alla fine sarà come una finale e come tale andrà preparata, a cominciare da quella di domenica a Chieti". A Chieti ci potrebbe essere anche Borrelli, intenzionato ad indossare una speciale fasciatura per proteggere i cinque punti di sutura rimediati nel violento scontro con lo jesino Sassaroli nelle battute conclusive dell'ultimo match. All'"Angelini" ci saranno pure i tifosi fanesi, che organizzano pullman per questa trasferta ed hanno accolto con piacere la consegna delle chiavi della nuova sede assegnata dall'Amministrazione Comunale al Club Forza Alma e alla Cooperativa Alma nel Cuore. © RIPRODUZIONE RISERVATA Jesina di nuovo sconfitta, e in trasferta davvero non fa più, tristemente, notizia, e coi cerotti di ritorno dal derby di Fano. Alla ripresa odierna almeno due le situazioni critiche che lo staff leoncello dovrà monitorare. Si tratta di quelle di Rosario Niosi e Marco Sassaroli. Sia il portiere, nel primo tempo, sia l'esterno'96, quest'ultimo nel duro scontro con Borrelli in pieno Il tecnico della Jesina Yuri Bugari recupero, hanno rimediato al Mancini due brutte botte alla ne, Avezzano, Fermo, Camtibia. Niosi ha finito la partita pobasso, Pesaro. Non consola e Sassaroli non ha avuto biso- pensare al buon primo tempo gno di presentarsi in ospeda- leoncello al Mancini, alla luce le per accertamenti ma per di quel quarto d'ora della rientrambi, anche se paiono presa in cui è bastato al Fano scongiurati problemi impor- accelerare un poco per cotanti, c'è da fare il punto. A struire occasioni da gol in sequesto si possono aggiunge- rie e arrivare al vantaggio che re, in vista della sfida casalin- di fatto ha chiuso la gara. Il coga alla Folgore, i recuperi tut- pione di sempre in viaggio: di ti da verificare di Strappini, fronte ad un avversario che alCardinali e Sampaolesi (a Fa- za ritmi e qualità della prestano in panca per onor di firma) zione, nessuno in casa leone le certe assenze per squalifi- cella ha, in campo ma sopratca di Carnevali e Tafani. Tut- tutto in panchina (tardivo l'inta in salita dunque la strada serimento di un Trudo tenuto che deve portare i leoncelli a incomprensibilmente fuori), rialzarsi dall'ennesimo scivo- la personalità che serve per lone in trasferta. Quello di Fa- reagire in maniera adeguata. f.r. no è stato il sesto stop consecutivo fuori casa dopo Agno© RIPRODUZIONE RISERVATA smorza il nervosismo di squadra e tifosi: “Nonostante il ko, a Chiaravalle comunque abbiamo giocato bene” Paci calma la Civitanovese: “Andremo in serie D” ECCELLENZA ALESSANDRO QUINTABA' Civitanova "Repetita iuvant". Evidentemente in casa rossoblù la locuzione latina non calza a pennello. La Civitanovese infatti è caduta nuovamente a distanza di un mese sul terreno di Chiaravalle. Era accaduto il 20 gennaio scorso nella finale di Coppa Marche persa contro il Fabriano, lo stesso esito si è ripetuto domenica scorsa. Stavolta a far festa è la formazione di casa della Biagio Nazzaro. Gara quasi in fotocopia quella fornita dalla compagine rossoblù che regala praticamente un tempo. Poi nella ripresa quando sembra aver trovato il bandolo della matassa si fa infilzare a seguito di un banale errore in fase d'impostazione con la difesa poi incapace di devitalizzare la discesa di D'Errico. E' stata la seconda sconfitta in campionato per la capolista che mantiene per sua fortuna nonostante lo scivolone l'identico vantaggio in virtù del concomitante passo falso del Fabriano uscito battuto da Senigallia. Occasione quindi gettata al vento per gli uomini di Paci che potevano in caso di vitto- · Un campo davvero stregato per la capolista, al secondo ko su due partite giocate senza segnare mai ria chiudere definitivamente il discorso campionato. "Pensiamo positivo, c'è una gara in meno da giocare e il vantaggio di otto punti a sette giornate dal termine resta un discreto margine- ci ha dichiarato il tecnico della Civitanovese che domenica ha conosciuto la sua prima sconfitta dopo l'esordio vittorioso nel turno precedenteSebbene il campo non permettesse di giocare la palla la prestazione della squadra che ha cercato di vincere è stata a mio avviso buona. Abbiamo sbagliato poco, solo nell'occasione del gol è stato commesso un errore pagato a caro prezzo. Il pallino del gioco per larghi tratti del match lo abbiamo avuto sempre noi. Peccato - prosegue Paci - non aver sfruttato la nitida palla gol per andare in vantaggio e poi fallito quella del pareggio. Non ci si deve ora fasciarci la testa. I ragazzi sono consapevoli di aver sprecato la ghiotta opportunità di incrementare il vantaggio sul Fabriano dando la stoccata decisiva. Dobbiamo proseguire il nostro percorso e lavorare sodo". La tifoseria presente a Chiaravalle in maniera massiccia al termine del match ha chiamato sotto la gradinata squadra e tecnico. I toni erano accesi. La seconda sconfitta per il modo in cui è avvenuta dopo quella di Macerata contro l'Helvia Recina non è stata digerita. μ IL NOSTRO TOP 11 "Capisco i nostri tifosi che erano delusi per la battuta d'arresto e a fine partita ce l'hanno esternato - dice ancora mister Paci - Loro hanno a cuore le sorti della squadra ma devono darci la spinta per concludere positivamente il campionato. Quando sono arrivato ho chiesto e pretendo dai ragazzi intensità e cattiveria. Contro il Montegiorgio c'è stata mentre domenica questa aggressività è un po' mancata. La squadra non deve farsi condizionare dalla tante pressioni che ci sono all'esterno, deve restare tranquilla e unita perché la promozione non può sfuggirci". Il gol che domenica ha condannato la Civitanovese alla sconfitta FOTO TIFI © RIPRODUZIONE RISERVATA Biagio e Vigor sono da dieci e lode 1 TONELLI (VIGOR SENIGALLIA) 2 CIOTTI (PORTO D'ASCOLI) 3 FENUCCI (BIAGIO NAZZARO) 4 TEMELLINI (URBANIA) Ancona 5 VECCIA (GROTTAMMARE) 6 PARADISI (FORSEMPRONESE) 7 BRUNORI (VIGOR SENIGALLIA) 8 POLINESI (TRODICA) 9 CINGOLANI (PORTO D'ASCOLI) 10 PAGLIARDINI (URBANIA) 11 D'ERRICO (BIAGIO NAZZARO) All. MANCINI (VIGOR SENIGALLIA) Le grandi sanno anche perdere. La Civitanovese scivola con la Biagio e il Fabriano Cerreto non coglie l’occasione. Poteva essere rimessa in gioco la lotta per il titolo di campione d'Eccellenza, invece restano 8 i punti di sicurezza che la capolista Civitanovese mantiene dal team guidato da mister Spuri Forotti. La leader, sconfitta dalla Biagio per 1 a 0, si fa male di nuovo al comunale di Chiaravalle, campo letale dove aveva capitolato anche nella finale regionale di Coppa. La sconfitta contro la Biagio fa rumore perché è I NUMERI appena la seconda stagionale per i rossoblu che, dopo aver chiuso da imbattuti il girone d'andata, sono caduti la prima volta il 10 gennaio con l'Helvia Recina. Poteva approfittarne il Fabriano Cerreto, ma la vice leader si è fermata a Senigallia contro la Vigor (1-0) interrompendo la striscia positiva che durava da 8 turni. Ad ogni modo ci sono ancora 21 punti in palio, quindi non è ancora detta l'ultima parola e il duello di alta classifica potrebbe rivelare ancora delle gustose sorprese. Per quanto riguarda la classifica marcatori, che a 7 giornate dal termine della stagione inizia se pur lievemente a delinearsi, in vetta balza Pagliardini (Urbania) che sale a quota 12 grazie alla rete rifilata all'Helvia Recina. Alle sue spalle al secondo posto Marcoaldi (Montegiorgio) e Cinotti (Pergolese) entrambi a 11 centri poiché rimasti a secco nell'ultimo turno. Terzo gradino del podio occupato da Adami (Tolentino) e Rosa (Porto d'Ascoli), entrambi arrivati a 10 gol grazie ai sigilli nel weekend. Uno sguardo rapido al prossimo turno dove spicca senz'altro lo scontro diretto Trodica-Forsempronese che mette in palio punti d'oro in chiave salvezza diretta, ma occhi puntati anche su Tolentino-Montegiorgio e Porto d'Ascoli-Grottammare, interessanti in ottica playoff. m.mag. © RIPRODUZIONE RISERVATA •• 12 MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2016 TEATRO DIALETTALE IL GUITTO REPLICA STASERA NELLE PRIME due rappresentazioni andate in scena lunedì e martedì scorso, grande affluenza di pubblico e consensi per la commedia ‘A un tir de schiop’. E siccome anche ieri è stato un tutto esaurito e in questi giorni le richieste di biglietti sono state tante... Il Guitto ha deciso di aggiungere una quarta data. La storica compagnia fanese salirà così sul palco del Politeama anche stasera per continuare a tenere alta la propria tradizione dialettale. e-mail: [email protected] NON HA FATTO in tempo ad arrivargli il vetro, che i ladri gli avevano spaccato tre mesi fa... che domenica notte gliene hanno mandato in frantumi un altro. Quinto furto, in pochi mesi, al Polvere di Caffè. «E’ una persecuzione – dice avvilito Paolo Marcantognini, il titolare del bar di via Bellandra a Sant’Orso –. Questa volta almeno non mi hanno rubato niente. Ma sono comunque 2mila euro di danni che devo pagare di tasca mia. Non sono ancora riuscito a fare un’assicurazione. Forse ne avevo finalmente trovata una disposta, ma adesso che scrivete un altro articolo... ciao». E’ la seconda volta che Marcantognini riceve una sgradita visita notturna, da quando l’assicurazione l’ha lasciato a piedi. «Mica assicurano uno come me – dice – che ogni tanto devono risarcire: sono 8 furti in tre anni. Lo scorso novembre i ladri sono entrati nello stesso identico modo, ma quella volta hanno raggiunto il magazzino portandomi via merce per 9mila euro, tra gratta e vinci e tabacchi. Questa volta invece non sono riusciti ad arrivarci, perché nel magazzino ho messo una porta di ferro che non hanno potuto sfondare. Neppure le sigarette alloggiate nel distributore dietro la cassa sono riusciti a portarsi via, perché ci ho messo un coperchio di protezione con dei lucchetti... che ad avere tempo avrebbero pure potuto aprire, ma hanno fatto tutto in due minuti e mezzo». LE TELECAMERE del bar anche questa volta hanno fatto il loro dovere. A novembre del 2014 le immagini registrate furono indispensabili per arrivare all’arresto di un 33enne fanese ritenuto responsabile di 18 colpi in 4 mesi, tra i quali quello delle slot di Marcantognini. I video dell’altra notte, invece, mostrano tre individui con il volto parzialmente travisato, che dopo essersi introdotti all’interno del bar (sfondando un pannello di vetro sul retro, quello accanto ad uno di compensato che tappa il buco lasciato dai ladri di tre mesi fa) hanno saltato il bancone frugando qua e là, ciascuno con una torcia in bocca per illumi- NEL MIRINO La vittima Paolo Marcantognini, titolare del bar, ha subito 8 furti in tre anni, cinque dei quali negli ultimi mesi. I ladri non hanno rubato niente, ma hanno fatto 2mila euro di danni sfondando la vetrata SOLITO SCENARIO Dall’alto, i ladri immortalati dalle telecamere del locale; la vetrina sfondata del bar e l’ingresso È un film già visto Ottavo furto al bar: «Nonmiassicuranopiù» Nel mirino il ‘Polvere di caffè’ di Sant’Orso nare il da farsi. Uno dei tre aveva in mano un grosso sacco dell’immondizia, portato via vuoto però, perché a parte il cassetto del registratore di cassa non sono riusciti ad arraffare altro in quei due minuti e mezzo di lavoro. «Sono entrati alle 23.37 e alle 23.40 non c’erano già più – aggiunge Marcantognini –. Sono più i danni di quello che hanno rubato: saranno 50/100 euro di fondo cassa. Poi hanno rotto due porte, non si capisce perché. Qui non faccio in tempo a sistemare una vetrata che ne rompono un’altra. Ma mica si può andare avanti così. Non mi è più conveniente tenere aperto il bar. Intanto ho deciso che i vetri non li cambio più. Ci lascio il pan- TUTTO REGISTRATO Le telecamere hanno ripreso tre individui a volto coperto muniti di pila e sacco nello di legno. Il problema è che questi non hanno nulla da perdere, tanto sanno che se vengono arrestati... il giorno dopo sono di nuovo libere. E c’è caso che ti vengono pure a ridere in faccia». Per ora trova anche da sdrammatizzare. «Tra i miei clienti c’è Fuligni, quello delle biciclette... è una bella gara adesso, tra me e lui, per chi ha subito più colpi». Indagano i carabinieri. Tiziana Petrelli L’ARRESTO UN 43ENNE ERA CONVINTO DI POTER AVERE UN’ISTANZA DI SCARCERAZIONE, MA LE COSE SONO ANDATE DIVERSAMENTE Si fa assumere per evitare la galera: poi aspetta i carabinieri col contratto in tasca SAPEVA che i carabinieri sarebbero andati a prenderlo a casa. E così si è preparato andando da un imprenditore edile di Fano a chiedergli un lavoro onesto. E questo gliel’ha offerto, ben sapendo che l’uomo che gli si parava di fronte era uno che non aveva nessuna intenzione di lavorare davvero, ma cercava solo un modo per evitare il carcere. E’ uno spacciatore incallito e non pentito Antonino Barreca, 43enne di origine campane, ma da tempo residente a Fano. Ben noto non solo alle for- ze dell’ordine, ma conosciuto anche da tutti i pendolari che transitano per la stazione ferroviaria di Fano, dove negli ultimi anni ha trascorso gran parte delle proprie giornate. Corpulento e trasandato non passava di certo inosservato. E chi cercava roba sapeva che lui era lì per quello. Barreca invece sapeva che la Procura della Repubblica di Pesaro aveva emesso un ordine di carcerazione nei suoi confronti, poiché doveva scontare un cumulo di pene pari a due anni di reclusione. Ad una condanna per spaccio se ne era sommata un’altra per ricettazione, essendo stato sorpreso recentemente con della refurtiva rubata in alcune abitazioni di Fano. E così, con la valigia pronta, attendeva con impazienza i carabinieri convinto di gabbare la legge. Quando sono andati a prenderlo, lui non ha opposto resistenza ed è andato in caserma ed espletare le formalità di rito. Dopo aver ricevuto copia dell’ordine di carcerazione, ha tirato fuori dalle tasche un contratto di lavo- ro e rivolgendosi al comandante della Stazione di Fano gli ha detto: «Fammi ‘il favore’ di inoltrare all’autorità giudiziaria un’istanza di scarcerazione anticipata». Secondo le sue aspettativa quei documenti gli avrebbero consentito di uscire presto dal carcere. Dopo aver appreso dai carabinieri che non funzionava proprio così, ma che la «domanda» andava presentata tramite il proprio legale, fiducioso e sfrontato, ha ripresto le carte e prima di essere portato in carcere a Villa Fastiggi ha salutato con un «arrivederci, a presto». FANO 13 MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2016 •• Uomini in campo Sono operativi 52 vigili contro i 70 previsti in organico. Più della metà degli agenti opera sul territorio. L’obiettivo è assumerne almeno altri 12 per l’estate Grandi fratelli Le 8 nuove telecamere saranno posizionate a Ponte Metauro e in via Mattei. Entro l’anno ne arriveranno altre 16 nell’area dell’ autostrada e della superstrada ATTENTO Il comandante dei vigili urbani Giorgio Fuligno nella centrale operativa del Comando fanese Pochi vigili, in compenso arrivano le telecamere Pronti altri 8 impianti in grado di stanare chi sgarra con un semplice controllo della targa di ANNA MARCHETTI IN ARRIVO 8 nuove telecamere, a Ponte Metauro e in via Mattei. Si andranno ad aggiungere alle 10 già in funzione (4 alla stazione ferroviaria, 2 tra piazza Andrea Costa e via Arco d’Augusto, 2 nel centro commerciale di Sant’Orso, 2 lungo le mura Malatestiane). Con una differenza sostanziale: se queste ultime, infatti, hanno una funzione di videosorveglianza, le 8 nuove telecamere cattureranno e registreranno le targhe delle auto in transito «con la consultazione in tempo reale – spiega il comandante della Polizia municipale, Giorgio Fuligno – di diversi data base come assicurazioni, auto rubate, revisioni, veicoli sottoposti a fermo. In caso di irregolarità sarà inviato un alert sia alla Polizia municipale sia alle forze dell’ordine». Così, mentre fino a ieri la videosorveglianza aveva come scopo principale la prevenzione, d’ora in avanti le nuove telecamere serviranno anche a multare gli automobilisti indisciplinati perché sarà possibile individuare chi ha commesso infrazioni o violato norme di legge e, quindi procedere con le relative multe. IN VIALE GRAMSCI Strisce pedonali Ora c’è più luce NUOVE luci sulle strisce pedonali in viale Gramsci (di fronte alla ex caserma Paolini). Il passaggio pedonale non era abbastanza illuminato e diverse erano state le segnalazioni giunte all’amministrazione da parte dei cittadini che ne lamentavano la pericolosità. Ora, grazie a un intervento di Aset spa, il problema è stato risolto. magini inviate dalle telecamere, il comando di Polizia municipale sarà dotato di un nuovo software in sostituzione di quello già esistente. «Le nuove telecamere – assicura il comandante Fuligno – dovrebbero entrare in funzione tra maggio e giugno e quindi essere operative per l’estate». «A fine mese si apriranno le buste del bando di gara – assicura il sindaco Massimo Seri –: credo che, anche dal punto di vista della sicurezza, questa amministrazione stia dando una bella risposta, considerato che in passato non è stato fatto nulla». Le 8 telecamere fanno parte del pacchetto sicurezza concor- MULTE IN TEMPO REALE In caso di irregolarità il sistema invia un ‘alert’ alle forze dell’ordine dato a livello provinciale con la Prefettura e che prevede la sorveglianza di tutte le principali vie d’acceso e di uscita della città: il prossimo step, probabilmente entro l’anno, dovrebbe riguardare l’istallazione di almeno 16 telecamere nell’area dell’uscita ed entrata di autostrada e superstrada. Seguiranno la via Flaminia e Gimarra. SICUREZZA LO CHIEDE STEFANO POILLEGIONI DI FRATELLI D’ITALIA-AN «Subito un’ordinanza contro gli accattoni» «UN’ORDINANZA contro l’accattonaggio». E’ quanto chiede Stefano Pollegioni, responsabile provinciale comparto Sicurezza di Fratelli d’Italia-An, al sindaco Massimo Seri per combattere «accattoni, parcheggiatori abusivi e nullafacenti: una piccola armata da cui non è difficile trovare manovalanza per il crimine». Per Pollegioni occorre bloccare «il racket dei parcheggi e il business redditizio dell’elemosina davanti a chiese, supermercati, piazze e persino in corso Matteotti. Serve un’ordinanza anti-accattonaggio come hanno fatto tanti sindaci, accompagnata da un impie- go più strutturato della Polizia municipale a supporto delle forze dell’ordine. La Municipale conosce il territorio e, se fosse dispensata dal fare multe per rimpinguare le casse comunali, potrebbe focalizzarsi nell’attività di controllo, prevenzione e repressione dei reati». E ancora: «Basta una semplice ordinanza e un ripensamento delle attività della Polizia per alzare l’asticella della sicurezza. Sempre che il sindaco Seri – ironizza Pollegioni – non debba chiedere il permesso al collega di Pesaro Ricci che ormai, lo abbiamo capito, è il vero sindaco di Fano». PER LA GESTIONE delle im- «SEPPURE rimane un’isola d’oro rispetto ad altre parti del territorio nazionale – commenta Fuligno – anche Fano sente l’effetto della progressiva perdita di valori e della mancanza di solidarietà». Ma per il controllo del territorio non basta la tecnologia, servono le persone. La Polizia municipale – attualmente sono operativi 52 vigili contro i 70 previsti in pianta organica – spera in un aumento del personale almeno nel periodo estivo. «Contiamo – sottolinea il comandante – di poter assumere per l’estate 12-13 vigili. Attualmente dei 52 in servizio, più della metà operano sul territorio. Noi però ci dobbiamo occupare anche di edilizia (1 pattuglia), di infortunistica (dove sono impegnate 4-6 persone), di ambiente (2 persone), di commercio con il mercato del pesce, i mercati settimanali, la fiera dell’antiquariato e il controllo dei pubblici esercizi (3 vigili), anagrafe, residenze, ricongiungimenti (3 vigili) e di pronto intervento in funzione dalle 7 alle 20, in estate fino alle 2 di notte (4-5 vigili), poi ci sono i vigili che devono coprire i turni alla centrale radio, al front office e all’ufficio violazioni». Insomma, il lavoro non manca e in vista dell’estate servono rinforzi. L’ACCORDO L’UNIVERSITÀ DEL TITANO PROGRAMMERÀ LA MANUTENZIONE Lifting alle strade, ci pensa San Marino INSIEME Il presidente del corso di laurea in ingegneria civile, Angelo Marcello Tarantino, con Massimo Seri IL CORSO DI LAUREA in ingegneria civile dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino programmerà la manutenzione delle strade di Fano con tecnologie eco sostenibili. Saranno interessati circa 60 chilometri strade dei 400 gestiti dall’Amministrazione comunale, per un budget che si aggira attorno ai quattro milioni di euro. Ieri mattina la firma del protocollo d’intesa tra l’ateneo sammarinese e il Comune di Fano per i lavori di manutenzione re- lativi al 10% della rete viaria del Comune. NELLO SPECIFICO, saranno interessate le vie che hanno presentato i valori più negativi della condizione di percorribilità, le zone turistiche del litorale fanese, gli assi stradali a servizio della zona industriale e le arterie strategiche più trafficate, per le quali i lavori partiranno in primavera. Le tecnologie eco sostenibili utilizzate comprendono, fra le altre cose, un trattamento superficiale di sigillatura e irruvidimento che favorisce l’aderenza fra pneumatico e pavimentazione, realizzato a temperatura ambiente con un notevole risparmio di energia e senza produrre fumi né rumori. Parte del materiale impiegato proverrà dalla demolizione di vecchie strade, con una soluzione che combina i vantaggi della produzione a freddo a quelli del riciclaggio di materiali altrimenti destinati a discarica. •• 14 FANO MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2016 GENTE DI MARE POSITIVO IL BILANCIO DEL MERCATO ITTICO ALL’INGROSSO «Venduti 776mila chili di pesce» Fatturato di 4,3 milioni malgrado il mancato dragaggio del porto LAVORI IN CORSO Il pontone della ditta Tiozzo all’opera VERSO L’ESTATE Scogli croati per Gimarra INIZIATO l’intervento di protezione della spiaggia di Gimarra con il rinforzo di alcune scogliere. Da venerdì è operativo il pontone della ditta Tiozzo Fratelli e Nipoti che, approfittando del mare calmo, sta operando a pieno regime. Tempo permettendo le operazioni di ricarico delle scogliere saranno termine entro la fine del mese di marzo. Ieri mattina sopralluogo dell’assessore ai Lavori pubblici, Cristian Fanesi, per la verifica dell’avanzamento delle opere che interessano 4 scogliere di Gimarra. Saranno aggiunti nuovi scogli, provenienti dalla Croazia, per un totale di 2.400 tonnellate. Prima dell’estate dovrebbe essere avviato anche il rafforzamento delle scogliere di viale Ruggeri: il tratto di costa più colpito dall’erosione e dove l’intervento è più atteso dai cittadini. Ma il Comune di Fano non si ferma e in linea con le indicazioni del governo nazionale che invita le Amministrazione a progettare, il sindaco Massimo Seri annuncia «la riqualificazione del Pincio e di tutto il lungomare dal Lido a Torrette». In attesa di individuare le risorse economiche, la progettazione viene comunque avviata perché l’Amministrazione sia pronta a sfruttare le occasioni che si porranno. an. mar. È SOSTANZIALMENTE positivo il bilancio 2015 del mercato ittico all’ingrosso di viale Adriatico gestito dal Consorzio ittico fanese. I numeri, infatti, parlano di un fatturato di vendite di 4 milioni 370mila euro per un totale di 776mila chilogrammi di pesce venduto. «C’è una leggerissima flessione rispetto al 2014 – dice il direttore del mercato ittico Angelo Nardini – ma questo fatto è fisiologico in quanto varia rispetto al numero delle giornate di pesca di ogni anno e nel 2015 abbiamo avuto, ad esempio, un fermo pesca che si è trascinato fino alla fine di settembre (dal 15 agosto al 29 settembre, ndr). Questo ci ha fatto perdere le ultime due settimane di pesca del mese di settembre. Comunque ci possiamo ritenere molto soddisfatti di come sono andate le cose». IN UNA ipotetica classifica dei mercati ittici marchigiani, quello di Fano si colloca al quarto posto dopo Ancona, San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche e prima di Pesaro, risultando per il nord delle Marche una realtà economica considerevole. Non a caso il mercato all’ingros- che noi siamo svantaggiate da questo lato». SODDISFATTO Angelo Nardini, direttore del mercato ittico all’ingrosso di viale Adriatico, gestito dal Consorzio ittico fanese SULLA BANCHINA Nardini: «Le chiglie scivolano nella fanghiglia: impossibile ormeggiare» so fanese riscuote l’apprezzamento di coloro che vi operano, venditori e compratori. «Abbiamo ben 41 imprese di pesca di Fano e altre 18 provenienti da fuori (Ancona, Senigallia, ecc.) – continua il direttore Nardini – le quali giornalmente conferiscono il pescato al nostro mercato e potrebbero essere anche molte di più se il porto di Fano venisse dragato nelle banchine per consentire gli ormeggi anche ai motopescherecci di una certa stazza. Ci sono infatti barche che sarebbero molto interessate a fare base a Fano e di conseguenze a sbarcare il loro prodotto al nostro mercato ittico di viale Adriatico, ma nel porto fanese non ci sono le condizioni per poterle ormeggiare e di conseguenza an- LA SITUAZIONE al porto di Fano è migliorata per quanto riguarda l’imboccatura e il bacino centrale grazie ai dragaggi compiuti di recente, mentre il «pescaggio» nelle darsene del porto peschereccio è assai limitato, tanto che le chiglie scivolano sulla fanghiglia ogni volta che devono attraccare. Ci sono motopescherecci che vorrebbero venire a Fano, ma hanno bisogno di un pescaggio intorno ai 3 metri per ormeggiare e questo può essere possibile solo se si procede a un dragaggio completo di tutto il porto vecchio, come da anni auspica tutta la marineria fanese. «Speriamo che questo benedetto dragaggio – aggiunge il direttore del mercato ittico – si possa finalmente fare. Ne trarrebbero beneficio tutti e qualche nuovo arrivo di motopesca potrebbe dare ossigeno al nostro mercato. Di pesce non ce n’è mai abbastanza e la clientela che ci è vicina, composta da commercianti, ristoratori e grossisti, qualcuno anche proveniente da fuori Fano, è particolarmente soddisfatta del nostro modo di operare e della qualità del prodotto». s.c. IL CASO L’ONOREVOLE RICCIATTI INTERROGA IL MINISTRO: SI RISCHIA IL TRACOLLO DEL SETTORE La ‘guerra delle vongole’ approda in Parlamento IL CASO delle troppe vongolare nelle Marche approda in Parlamento. L’onorevole fanese Lara Ricciatti, con altri deputati, ha presentato un’interrogazione al ministro delle Politiche agricole per sapere quali iniziative intenda intraprendere al fine di decongestionare la costa delle Marche dall’alto numero di imbarcazioni dedite all’attività di pesca delle vongole, al fine di salvaguardare il comparto, oltre che l’ambiente. La richiesta di intervento del Ministero sta nel fatto che Ricciatti ritiene che «la congestione di imbarca- zioni nelle Marche appare insanabile con la ordinaria competenza regionale» e auspica un intervento superiore al fine di scongiurare una ‘guerra delle vongole’. Il caso Marche, infatti, è unico a livello nazionale. Nella nostra regione operano attualmente 221 «vongolare», pari a quasi un terzo dell’intera flotta nazionale. Questo alto numero di imbarcazioni (circa una ogni 680 metri di mare) rischia di creare tensioni tra gli operatori del settore. Attualmente l’area di pesca della costa marchigiana, lunga 150 chilometri, è sud- divisa in quattro compartimenti: Pesaro, Ancona (dalla foce del Cesano a Porto Recanati), Ancona (dalla foce del Chienti a Porto Recanati) e San Benedetto del Tronto e a causa di uno spropositato rilascio di licenze nel 1994 da parte del Ministero delle politiche agricole (72 per la sola regione Marche), basato su dati scientifici discutibili si è creato questo sovraffollamento. L’Organizzazione produttori della pesca di Fano Marotta e Senigallia ha lanciato l’allarme nei giorni scorsi per il rischio tracollo del settore. •• 18 MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2016 STORIA CONFERENZA SU NOVILARA E PISAURUM APPUNTAMENTO oggi, alle 18, alla sala Wolframo Pierangeli della Provincia, in viale Gramsci, per “Pisaurum/Pesaro, la realtà di Novilara, Pesaro preromana”. Primo incontro per celebrare i 2.200 anni dalla fondazione di Pesaro, un pacchetto di attività che intende valorizzare il patrimonio archeologico della città e aprirlo alla conoscenza di tutti. Primo tassello del programma, da oggi, quattro incontri di archeologia con il professor Lorenzo Braccesi e Chiara Delpino della Soprintendenza Archeologia delle Marche. BOATI A lato, 10 giugno 1944, gli americani bombardano la ferrovia. A sinistra, 20 agosto 1944, il campanile di santa Maria raso al suolo. Sotto, i campanili prima dell’abbattimento Libri – FANO – TANTO per capire meglio che tempi correvano, il 21 luglio 1944, Vincenzo Del Signore, vescovo di Fano, assumeva l’incarico di sindaco su invito del comando tedesco che occupava la città nel corso della seconda guerra mondiale: «Nell’ora grave che la nostra città sta attraversando – rispondeva il prelato – con carità di Vescovo e affetto di Concittadino assumo da oggi la direzione della città». Alla carica di «borgomastro» i tedeschi chiamarono il conte Pier Carlo Borgogelli - Ottaviani. LE PRIME bombe degli alleati su Fano avevano cominciato a cadere il 21 novembre 1943 e poi via di seguito con devastazioni sempre più gravi. «A Sua Eccellenza il Vescovo di Fano» il Comando di Zona tedesco di lettere ne scrisse poi un’altra, sicuramente meno gradita, l’8 agosto 1944. Gli comunicavano di aver deciso di abbattere «diversi campanili» della città. «spiacevole decisione – scrivevano i tedeschi – perché il nemico, in molti casi si è servito degli stessi come osservatori». Una gentilezza: «Gli atterramenti verranno eseguiti con tutte le precauzioni»; e un avvertimento minaccioso: «Affinché il comando dei guastatori non si trovi nella necessità di L’inferno arrivò da cielo e terra «Eccellenza ci dispiace abbatteremo i campanili» Nel 1944 i tedeschi a Fano avvertirono il Vescovo aprire con violenza, si prega di aprire domani mattina le chiese alle ore 6». I campanili da far saltare in aria sarebbero stati «probabilmente 5». PASSARONO i giorni senza che nulla succedesse. Tanto che qualcuno cominciò a pensare: sta’ a ve- dere che se ne sono dimenticati. Manco per niente: verso le 4,25 di domenica 20 agosto, che sarebbe stata una bella giornata calda e piena di sole, i guastatori tedeschi cominciano a collocare la dinamite sotto il campanile di san Paterniano. Operazione tanto “barbara” quanto stranamente mal con- dotta, con tre guastatori che rimasero sepolti sotto le macerie: Ewald Iezik, Otto Mueller, Johann Stanek. Dopo una mezz’oretta altro botto e a sparire è il campanile di santa Maria Nuova. Poi pausa e in serata giù altri due birilli: quello della Cattedrale e, poco lontano, quello di sant’Ar- cangelo. E sono quattro. Ne manca solo uno per fare i cinque preventivati. E invece per il giorno dopo 21 agosto, il programma prevede addirittura una “tripletta”: nell’ordine, san Silvestro, san Domenico e infine, settimo e ultimo sigillo, la torre civica di piazza XX Settembre (meglio se avessero buttato giù quella di adesso, pensano in tanti). La vecchia torre fu dura a morire e andò giù solo al terzo tentativo. «Fano era la città dei campanili – scriverà il vescovo Del Signore nelle sue memorie –... dopo la distruzione la città era piatta, uniforme, priva di quelle cuspidi che davano un senso di ardimento». Dunque pioveva sul bagnato, i piloti alleati buttavano bombe dal cielo, i genieri tedeschi mettevano dinamite da sotto. Fu la firma d’addio, qualche giorno dopo l’abbattimento dei campanili, la Wehrmacht lasciava Fano per sempre. TUTTO questo, magnificamente documentato con immagini, è raccontato da Gastone Mazzanti, “il signore della guerra”, nel suo ottimo libretto Na volta, a Fan, c’eren i campanil (Teos Grafica, 2014 pp. 94). Non è nuovissimo ma è diventato importante col tempo e dunque non va dimenticato né da giovani né da vecchi. Franco Bertini © RIPRODUZIONE RISERVATA PESARO GIORNO E NOTTE MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2016 L’architettura? Un gioco da tavolo A Fano presentato un progetto rivolto agli studenti – FANO – GIOCHI da tavolo per conoscere Vitruvio e il suo De Architectura. Un’ottantina di tavole giganti, in cartone, create per abituare i giovani ai canoni della bellezza. E’ Vitruvius docet il nuovo progetto rivolto alle scuole fanesi messo in campo dal Centro Studi Vitruviani. «Vogliamo far innamorare i giovani di Vitruvio e della città – ha spiegato il presidente Lupo Bracci –. Perché non siamo solo un gruppo di professoroni che si riuniscono per parlare di cose di poco interesse pubblico». Con un team di giovani laureati in ingegneria edile, architettura e archeologia, appassionati del classico, si utilizza così il gioco come metodologia di apprendimento, per stimolare l’immaginazione e la creatività dei ragazzi. Il progetto, che in questo primo anno è stato abbracciato solo da 14 classi (le medie Padalino e Gandiglio e l’elementare Corridoni), propone cinque laboratori ispirati al Primo Libro del De Architectura, sviluppati in quattro moduli, con un numero di ore diversi per ogni fascia d’età. Per ora sono partiti “Io ar- La presentazione del progetto “Vitruvius docet” – PESARO – – FANO – LA LIBERA università itinerante terza età (Unilit), collegata con l’Università degli Studi di Urbino, propone oggi, alle 16, alla sala san Terenzio, in via Rossini 66, una riflessione su: “I personaggi Shakesperiani a quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare: classicità, contemporaneità e post modernità”, introdotta da Paolo Montanari. GRANDE affluenza di pubblico e consensi per la commedia “A un tir de schiop” nelle prime due rappresentazioni. In questi giorni le richieste di biglietti sono state così numerose che la storica compagnia fanese ha deciso di aggiungere un’altra data, oltre a quella già programmata per lunedì 22 febbraio. E così “Il Guitto” salirà sul palco del teatro Politeama anche questa sera, alle ore 21,15, per continuare a tenere alta la propria tradizione dialettale. Info: 0721 1835218 - 331 4039086. – MACERATA FELTRIA – LA RASSEGNA teatrale itinerante “Teatri d’Autore” farà tappa domani sera alle 21,15 al teatro Battelli di Macerata Feltria, con lo spettacolo Ti amo, sei perfetto, ora cambia, versione italiana di I love you, you’re perfect, now change, uno dei musical off-Broadway più famosi, vincitore dell’Oscar italiano dei musical 2015, categoria Musical Off. Scritto da Joe Di Pietro (libretto e testi) e musicato da Jimmy Roberts, il musical Ti amo, sei perfetto, ora cambia è riproposto in Italia dal regista Marco Simeoli in una veste rinnovata grazie anche alla collaborazione con Piero Di Blasio, che ne ha curato l’adattamento. AD INTERPRETARLO sono quattro artisti: Daniele Derogatis, Di Blasio stesso, Stefania Fratepietro e Valeria Monetti. Mostrando un’intelligente e ironica analisi dei rapporti di coppia, l’esilarante musical esplora i tormenti e le tribolazioni dell’essere single, del primo appuntamento, del matrimonio, dei suoceri, fino ad arrivare alla fine di un amore, senza lesinare le situazioni imbarazzanti, quanto comuni. «Nell’allestire questo cult off Broadway mi sono posto soprattutto il problema, nel rispetto della partitura drammatico-musicale, di arrivare ad una forma ben fruibile dal pubblico italiano, cercando quel gusto più vicino al nostro umorismo e senza perdere mai la tensione tra cantato e recitazione – spiega il regista Marco Simeoli –. I momenti musicali creati da Jimmy Robert sono tra i più vari – c’è un po’ di Broadway style, un po’ di operetta, un po’ di country, di jazz, di pop, di gospel – mentre le pungenti liriche di Joe Di Pietro, ottimamente tradotte e adattate da Piero Di Blasio, fanno da collante dell’unità narrativa dei diversi quadri». Con il allo show dei MOMIX QUINDICI lettori potranno assistere, ospiti de il Resto del Carlino, allo show allo show dei MOMIX intitolato Optus Cactus in programma domenica 6 marzo alle ore 18 al 105 Stadium di Rimini Per partecipare: inviare il maggior numero di tagliandi originali a il Resto del Carlino di Pesaro (via Manzoni 24, 61121 Pesaro) Entro e non oltre il 3 marzo 2016 (anche in busta unica) NOME «TEATRI D’AUTORE» è la stagione dei teatri storici della provincia di Pesaro e Urbino, organizzata da Regione, Provincia, Amat e Comuni ospitanti. I biglietti sono disponibili in prevendita (con maggiorazione di 1 euro) nelle biglietterie del Teatro Rossini a Pesaro e del teatro della Fortuna a Fano e saranno in vendita domani mercoledì dalle 19 al teatro Battelli di Macerata Feltria. Per informazioni si può contattare Amat al numero 0721 3562515. •• URBINO AL SANZIO Le ombre danzanti di “Catapult” tra fiaba e sogno – URBINO – LO SPETTACOLO millenario delle ombre cinesi trova nuova linfa grazie al genio creativo di Adam Battelstein, danzatore e coreografo del Pilobolus Dance Theater. Questa sera alle 21, al teatro Sanzio, il pubblico potrà ammirare le ombre danzanti di Catapult, ballerini, vincitori nel 2013 di America’s Got Talent, che utilizzano solo il loro corpo per creare oggetti, edifici, immagini, sequenze che raccontano una storia, grazie ai giochi di luce e ombre. Uno spettacolo che condurrà i bambini in un mondo fatato, popolato FANO Al Politeama “A un tir de schiop” PESARO I personaggi shakesperiani Macerata Feltria Con Teatri d’Autore “Ti amo, sei perfetto, ora cambia” chitetto?” (una serie di incontri per conoscere il mestiere dell’architetto che unisce l’attività teorica con quella pratica) e “Conosco la mia città?” (Giochi e attività che aiutano a leggere la città di Fano con gli occhi di Vitruvio. Dalla città romana alla città di oggi, com’è cambiata Fano?). Ma ci sono anche “Il mondo è matematica?” (per scoprire che la matematica è alla base della bellezza. Un’attenzione particolare per la sezione aurea nella natura e nell’arte e per la simmetria) e “Io e il paesaggio: posso costruire ovunque?”. ti. pe. 19 COGNOME INDIRIZZO TELEFONO di sogni fantastici e che prenderà per mano i grandi, facendo loro ritrovare il commosso stupore che tanti anni fa provavano davanti alla magia delle fiabe. PER IL SECONDO anno in Italia, Catapult con lo show Magic Shadow sta conquistando tanti teatri: questa sera danzeranno sulle musiche, tra gli altri, di Antonio Vivaldi, Harold Arlen e Christopher Norton. «Ho cominciato questo viaggio nel 2008 – afferma Adam Battelstein – e il mio sogno era di dare nuova vita a una forma d’arte antica. Volevo raccontare storie in un modo che non fosse mai stato visto prima. So che Catapult può dare vita ai miei sogni rendendo queste visioni una realtà. I danzatori di Catapult sono dei performer incredibili, possono ballare, recitare e trasformare i loro corpi in forme apparentemente impossibili». Info, teatro Sanzio 0722 2281. l. o. PRIME VISIONI DI PESARO – URBINO E PROVINCIA PESARO CINEMA LORETO Via Mirabelli 3 - Pesaro. 0721390890. THE HATEFUL EIGHT 21:00. MULTISALA SOLARIS Via Turati 42 Pesaro. 0721-410615. Big. intero 7.50 euro Big. ridotto 5.50 euro. DI GIANFRANCO ROSI IL FILM EVENTO AL FESTIVAL DI BERLINO ZOOTROPOLIS Ore 18:00 e Ore 21:15. DEADPOOL FANO 18:00 - 21:20. UCI CINEMAS feriali: 17.30 - 20.30; sab: 15.00 - 17.30 20.00 - 22.30; dom: 10.45 - 15.00 - 17.30 20.00 - 22.30. 17:40 - 21:30. Piazza Stefanini 5. 0721 892960. THE DANISH GIRL CINEMA MALATESTA PERFETTI SCONOSCIUTI feriali: 18.00 - 21.30; sab 14.45 - 17.15 - 19.45 - 22.10; dom 10.50 - 14.45 - 17.15 - 19.45 22.10. CREED - NATO PER COMBATTERE feriali: 18.00 - 21.00; sab: 14.15 - 17.00 19.50 - 22.30; dom: 10.30 - 14.15 - 17.00 19.50 - 22.30. THE DANISH GIRL (english version sottotitolato) THE DANISH GIRL THE DANISH GIRL 17:30 - 21:15. 21,15. CITIPLEX POLITEAMA URBINO CINEMA DUCALE 21:00. (Sala 1) SINGLE MA NON TROPPO gio ven. 17.00 - 20.30; sab e dom: 18.15 21.45; lun, mart, merc: 20.30. 18,30-20,30. LUPIN III - IL FILM 20,30. evento speciale solo mercoledì 24/02 ore 18.00 - 21.00. ZOOTROPOLIS (Sala 2) NEL CORSO DI UNA CENA CHE RIUNISCE UN GRUPPO DI AMICI.... FUOCOAMMARE 21:00. (Sala 3) ZOOLANDER 2 gio ven. 21.00; sab e dom: 17.30 - 22.40; mart: 17.15. DEADPOOL feriali: 17.45 - 21.15; sab. 15.15 - 17.45 20.15 - 22.40; dom: 10.40 15.15 - 17.45 - 20.15 - 22.40;. ACQUALAGNA CREED - NATO PER COMBATTERE 21:00. ONDA SU ONDA feriali (ascluso martedì): 17.15; sab e dom: 15.00 - 20.00;. 17:30 - 21:30. PERFETTI SCONOSCIUTI mercoledì ore 19.15. con Alessandro Gassmann e Rocco Papaleo PERFETTI SCONOSCIUTI PERFETTI SCONOSCIUTI Via Arco d’Augusto 57. 0721 801389. RASSEGNA MARTEDI A 3,50 EURO: ore 17.15 - 21.00. THE HATEFUL EIGHT ONDA SU ONDA Mura Malatestiane. 0721 808677. ONDA SU ONDA 18,30. Via F. Budassi 13. 0722 320315. Sala 1 THE DANISH GIRL LUNEDI 22 febbraio spett. UNICO ore 21.15 MARTEDI 23 febbraio spett. UNICO ore 21.15. CINEMA A. CONTI Via Einaudi. 0721 892960. Piazza Enrico Mattei n.12/13. 328 1115550. ZOOTROPOLIS LUNEDI 22 FEBBRAIO SPETT. UNICO ORE 19.00 MARTEDI 23 FEBBRAIO SPETT. UNICO ORE 19.00 LUPIN TERZO 17:35 - 20:50. Sala 2 PERFETTI SCONOSCIUTI. UCI CINEMAS