COMUNE DI TERLIZZI
(Provincia di Bari)
SETTORE III - SVILUPPO ECONOMICO-SOCIALE-CULTURALE
Ufficio Pubblica Istruzione e Sport
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CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO
PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA
NELLE SCUOLE MATERNE STATALI ED ELEMENTARI
ANNI SCOLASTICI 2011/12, 2012/13, 2013/14
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ART. 1
OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto il servizio di refezione scolastica in favore degli alunni iscritti presso
le n. 31 sezioni di Scuola Materna Statali (e relativo corpo docente ed ausiliario) nonché
alcune classi di Scuola Elementare (e relativo corpo docente ed ausiliario), e precisamente:
- Scuola Materna Statale Via Sanremo;
- Scuola Materna Statale Via Tripoli;
- Scuola Materna Statale Campo Sportivo;
- Scuola Materna Statale Viale Pacecco;
- Scuola Materna Statale “ Sarcone 1°;
- Scuola Materna Statale “ M. De Napoli”.
- Scuola Elementare don “P. Pappagallo” - alcune classi;
- Scuola Elementare don “G. Bosco” – alcune classi.
Il servizio si compone del complesso delle attività per la preparazione dei pasti caldi, secondo
la tabella dietetica allegata al presente capitolato, presso il centro di cottura di proprietà
comunale, la veicolazione degli stessi presso le singole scuole nonché la distribuzione e
l’impiattamento degli stessi in singole porzioni.
Il servizio comprende, tra l’altro:
• l’approvvigionamento di tutte le materie prime;
• la preparazione e la cottura dei pasti;
• il trasporto dei pasti in contenitori idonei alla loro conservazione presso i centri di
consumo ove saranno distribuiti agli utenti a cura del personale dell’impresa mediante
impiattamento;
1
•
•
lo sbarazzo e la pulizia dei tavoli e dei centri di consumo ed il ritiro dei contenitori dal
centro di consumo;
raccolta scarti alimentari, stoviglie ed altri rifiuti con smaltimento a cura e spese della
Ditta.
I dati presuntivi di servizio sono: quantità giornaliera di 800 pasti per 141 giorni di mensa. Il
numero effettivo dei pasti verrà quotidianamente comunicato alla ditta aggiudicataria entro le
ore 9,30 dal personale appositamente designato dai Dirigenti scolastici
Sono oggetto dell'appalto, altresì, la pulizia della cucina comunale, dei locali scolastici in cui
avrà luogo la mensa scolastica prima e dopo lo svolgimento della stessa, nonché la fornitura
di piatti, bicchieri, posate (tutto a perdere) necessari alla consumazione del pasto giornaliero
oltre ai tovaglioli ed alle tovaglie necessarie per apparecchiare i tavoli.
Sono a carico dell’Amministrazione Comunale:
a) la manutenzione straordinaria dei locali costituenti il centro cottura;
b) le spese di riscaldamento, energia elettrica, acqua.
Per l’anno scolastico 2011/2012 la preparazione dei pasti avverrà presso il centro di
cottura di riserva indicato dall’aggiudicatario essendo stati programmati interventi di
adeguamento presso il centro di cottura di proprietà comunale.
La data di inizio del servizio mensa sarà comunicata in tempi successivi alla aggiudicazione
del servizio, mentre il termine è stabilito alla data del 31 maggio di ogni anno scolastico.
Il contratto ha durata triennale. Alla scadenza, è ammissibile una proroga tecnica per un
periodo massimo di sei mesi per consentire la conclusione di procedure di gara finalizzate ad
un nuovo affidamento del servizio.
Le somministrazioni oggetto dell'appalto saranno effettuate nei periodi innanzi precisati, ad
esclusione:
- di tutti i sabato e di tutte le festività contemplate nel calendario scolastico;
- dei giorni di sospensione comunicati dal Comune per propria decisione o di segnalazione
dei plessi scolastici;
- di tutti i giorni in cui detta somministrazione non potrà essere effettuata per causa di forza
maggiore.
Le comunicazioni sulle sospensioni non programmate sono fatte entro il giorno precedente
quello di non erogazione del servizio.
I dati summenzionati, attinenti al numero degli alunni e del personale scolastico fruitore
della refezione, essendo presunti, sono suscettibili di variazioni, in più o in meno, in
relazione alle fluttuazioni giornaliere.
Inoltre, il numero dei plessi e degli utenti potrà variare anche per altre cause di forza
maggiore, come scioperi, mancata o scarsa erogazione d'acqua potabile e per ogni altra
causa contrattualmente lecita che impedisca il normale svolgimento del predetto servizio di
refezione.
2
I motivi innanzi enunciati potranno determinare anche la sospensione della fornitura per più
giorni.
L'importo dell'appalto sarà determinato dal prezzo di aggiudicazione della gara moltiplicato
per l'utenza complessiva e per il numero dei giorni di funzionamento delle scuole, come
innanzi presuntivamente indicati.
ART. 2
ISTITUZIONE CENTRI DI COTTURA
L’Amministrazione Comunale, ultimati gli interventi di adeguamento, metterà a
disposizione della Ditta aggiudicataria, presumibilmente dall’anno scolastico 2012/2013, in
uso gratuito il centro di cottura di proprietà comunale sito presso la Scuola Materna di Viale
Pacecco, da cui dovranno partire i mezzi di trasporto, di proprietà dell’aggiudicatario, per la
distribuzione dei pasti alle singole Scuole Materne ed Elementari, non provviste di punto di
cottura, nonché gli arredi e le attrezzature ivi presenti.
La ditta aggiudicataria dovrà provvedere a propria cura e spese all’ottenimento di tutte le
autorizzazioni, nulla-osta; D.I.A. per il centro di cottura in ossequio al punto a) n. 1. della
circolare dell’ASL BA Dipartimento di Prevenzione prot. n. 050490 UOR24 del 23.03.2011
I mezzi di trasporto dovranno essere conformi alle norme igienico sanitarie vigenti e dettate
dal Responsabile del Servizio Igiene (Ufficiale Sanitario).
La Ditta aggiudicataria dovrà mantenere in perfetto stato di funzionamento la cucina
provvedendo alla manutenzione ordinaria e alla riparazione dei guasti. Dovrà, inoltre,
provvedere ad integrare gli utensili e le attrezzature esistenti con altre, se necessarie alla
preparazione dei pasti.
La Ditta aggiudicataria, per l’anno scolastico 2011/2012 e, comunque, in ogni altro caso di
evento imprevedibile idoneo ad impedire temporaneamente l’utilizzo dei locali comunali e
durante la fase di emergenza, dovrà assicurare comunque la somministrazione della mensa,
utilizzando centro di cottura proprio o nelle proprie disponibilità, dotato delle necessarie
autorizzazioni igienico-sanitarie per mense collettive e/o scolastiche e con capacità
produttiva non inferiore a n. 800 pasti giornalieri, situato nel raggio di Km. 35 da Terlizzi,
come indicato nell’offerta presentata.
ART. 3
TABELLA DIETETICA
I pasti dovranno essere forniti rispettando scrupolosamente l'allegata tabella dietetica e
l’eventuale offerta dei prodotti proposta in sede di gara; per i minori che ne facciano
richiesta, si dovrà concedere il bis.
La tabella potrà essere modificata nel corso dell'appalto, sia qualitativamente sia
quantitativamente, solo su richiesta dell'Amministrazione Comunale, tenuto conto delle
istanze dell'utenza o accertamenti degli uffici preposti, previo parere favorevole del
responsabile ASL e/o del Medico Scolastico che assicuri la congruità dell'apporto calorico e
proteico.
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Nei casi in cui si presenti la necessità di fornire pasti prodotti con alimenti dietetici
particolari a causa di intolleranze alimentari, i prodotti stessi saranno indicati direttamente
dal Comune e la Ditta aggiudicataria dovrà provvedere alla loro preparazione e cottura con
le modalità che verranno comunicate direttamente dall’Ufficio dell’Ente, dopo il
perfezionamento di separate intese tra rappresentanti di genitori, Comune e Ditta sulla base
di idonea documentazione (dietologo o pediatra), e dei connessi riflessi economici, prima
che si possano ritenere insorti il diritto alla fornitura particolare ed il dovere ad eseguirla.
ART. 4
MODALITA' DI DISTRIBUZIONE DEI PASTI CALDI
Il numero dei pasti giornalieri che dovranno essere distribuiti sarà rilevato ogni mattina, dal
personale della ditta aggiudicataria, presso le singole scuole, ritirando dal personale designato
da parte dei Dirigenti Scolastici i tickets corrispondenti al numero comunicato. I tickets ritirati
saranno conservati a cura dell’appaltatore e consegnati all’Ufficio Comunale competente
unitamente alla fattura relativa al periodo di riferimento.
Qualora, ad insindacabile giudizio dell’Ufficio Sanitario e/o Funzionario preposto e/o
Medico Scolastico i pasti non dovessero presentare i requisiti di idoneità e qualità prescritti,
essi saranno senz’altro respinti e dovranno essere immediatamente sostituiti.
Nell’uno e nell’altro caso, l’Amministrazione Comunale si riserva il diritto di applicare una
sanzione pecuniaria pari al 30% del valore dei pasti che saranno stati restituiti, da trattenersi
sulle fatture o in mancanza sulla cauzione, salvo il diritto di rivalsa dei maggiori danni
derivanti dalla inadempienza.
In tali casi l’Amministrazione Comunale potrà disporre anche analisi sui pasti in questione
tramite l’Autorità Sanitaria competente, addebitando al fornitore, nello stesso modo
suindicato, le spese eventuali.
Nel caso di ripetuta mancata o parziale consegna dei pasti o di consegna difettosa,
l’Amministrazione si riserva la risoluzione del contratto, fatta salva la richiesta del
risarcimento dei danni ai sensi dell’art.1456 del Codice Civile.
ART. 5
CARATTERISTICHE DEGLI ALIMENTI INDICATI
PER CONFEZIONARE I PASTI E DELLE STOVIGLIE.
Le caratteristiche merceologiche dei generi alimentari crudi da impiegare per la
preparazione dei pasti, secondo la tabella dietetica allegata sono le seguenti:
VERDURE:
1. Devono essere di vegetali di stagione, fresche, selezionate, prive di additivi, integre
nelle qualità nutritive, tali da garantire il miglior rendimento alimentare e presentare
le precise caratteristiche merceologiche di specie;
2. Devono, inoltre, essere giunte a compiuta maturazione fisiologica o commerciale ed
essere asciutte e non presentare tracce di alterazione e fermentazione anche
incipienti.
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FRUTTA DI STAGIONE:
1. Deve essere fresca e di prima qualità, selezionata, esente da difetti visibili, deve aver
raggiunto la maturità fisiologica che la rende adatta al pronto consumo, deve
presentare le peculiari caratteristiche organolettiche della specie; non deve essere
bagnata artificialmente.
PANE:
1. Deve essere fresco, del tipo comune, ben lievitato e ben cotto, di pezzatura di
predisposta dall’ASL, privo di grassi aggiunti, la farina da impiegarsi, del tipo 0,
rispondente ai requisiti di legge (umidità 14,5%, glutine 9%, cellulosa 0,20%, ceneri
0,65%) il lievito deve essere naturale, la mollica soffice ed a porosità uniforme.
CARNE:
1. Deve essere di macellazione fresca e di prima qualità;
2. I tagli devono essere privati del connettivo, dei tendini e delle grandi fasce
aponcuretiche;
3. Deve presentarsi ben conservata ed, inoltre, dovrà provenire da animali non
eccessivamente grassi. Non è ammesso l'impiego di carni che provengono da animali
con deficiente stato di nutrizione o che presentino una accentuata frollatura o una
eccessiva umidità superficiale con modificazione dei caratteri organolettici (colore,
odore, consistenza);
4. Deve presentare, infine, i seguenti requisiti qualitativi: copertura e distribuzione del
grasso nei luoghi di deposito non superiore ad un cm., grana fine e tessitura compatta,
colore rosso chiaro.
L'Amministrazione Comunale si avvarrà del servizio veterinario per l'accertamento della
sanità e della qualità della carne da distribuire alla refezione scolastica.
UOVA:
1. Devono essere nazionali, fresche, appartenenti alla Categoria “A” in confezione da 6
con la data di confezionamento;
2. Devono presentare le seguenti caratteristiche: GUSCIO O CUTICOLA: normali, netti
intatte; CAMERA D'ARIA: altezza non superiore a 6 mm., immobile; ALBUNE:
chiaro, limpido, di consistenza gelatinosa, esente da corpi estranei di qualsiasi natura;
TUORLO: visibile all'apertura solamente come ombratura, senza contorno apparente,
che non si allontani sensibilmente dal centro dell'uovo, in caso di movimento di
rotazione di questo, esente da corpi estranei di qualsiasi natura; GERME: sviluppo
impercettibile; ODORE: esente da odori estranei.
POMODORI PELATI:
1. Devono essere di 1^ qualità, naturali prodotti direttamente dal frutto scelto fresco ed
in giusta maturazione, sano, ben lavato, di colore rosso vivo, contenuto in scatole di
latta nuova (banda stagnata) senza difetto senza bombatura sui due coperchi e
macchie di ruggine, con tutte le caratteristiche richieste per i prodotti di 1^
lavorazione.
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POMODORO PASSATO:
1. Deve avere le stesse caratteristiche di cui al precedente punto.
PASTA:
1. Deve essere della qualità prodotta mediante impiego di semola di grano con caratteri
organolettici di uso a quelli prescritti dalle norme di legge;
2. Deve essere resistente alla cottura non meno di 15 minuti o dovrà rispondere anche a
tutti gli altri requisiti previsti dalla legge, tipo corto, in confezione di cart graft.
RISO:
1. Deve essere quello denominato "vialone nano" con elevato grado di purezza e con le
caratteristiche proprie di detta qualità;
2. Deve essere di produzione nazionale, ultimo raccolto, brillante, grani interi e lucidi
pressoché uniformi, bianchi.
LENTICCHIE:
1. Devono essere del raccolto di annata e assolutamente prive di impurità di corpi
estranei e passati ed inoltre non trattate di recente con anticrittogamici.
OLIO:
1. Deve essere del tipo extravergine di oliva di produzione del nostro Comune o della
Provincia di Bari, con acidità inferiore all’1,5%, di gusto buono, di produzione
dell’annata, deve rispondere alle disposizioni di legge vigenti.
PISELLI:
1. Devono essere freschi di stagione oppure congelati senza aggiunta di conservanti.
FAGIOLI:
1. Devono essere freschi di stagione oppure congelati senza aggiunta di conservanti
MOZZARELLE:
1. Devono essere fresca, di sapore gradevole, derivata da latte di vaccina intero e
confezionata singolarmente, come da normativa vigente.
FORMAGGIO:
1.
Deve essere di tipo caciocavallo o caciottina.
PROSCIUTTO COTTO:
1. Deve essere senza polifosfati;
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FILETTO DI SOGLIOLA O MERLUZZO:
1. Deve trattarsi di sogliola o di merluzzo freschi oppure congelati senza aggiunta di
conservanti. I bastoncini dovranno essere di filetto di merluzzo.
FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO:
1. Deve essere pasta di colore leggermente paglierino, aroma delicato, gusto saporito,
non piccante, struttura della pasta granulosa con occhiatura minima appena visibile,
grasso sulla sostanza secca almeno del 32%, stagionatura minima due anni, deve
essere, inoltre, esente da difetti o alterazioni di qualsiasi natura;
2. Il formaggio grattugiato deve essere preparato con attrezzature dell’aggiudicatario da
utilizzare nella cucina comunale preventivamente verificata da addetti del Comune e
confezionato in appositi contenitori per alimenti, che rispettino le norme vigenti in
materia, nella quantità che periodicamente saranno richieste.
PATATE:
1. Devono essere di media grandezza, di giusta maturazione, non germogliate, né
congelate né affette da malattie parassitarie.
STOVIGLIE (salvo eventuale offerta migliorativa):
1. I bicchieri, i piatti e le posate devono essere di plastica rigida;
2. I bicchieri della capacità di cc. 200 ed i piatti del peso minimo di gr. 9. Le posate
confezionati per singolo utilizzatore;
3. I tovaglioli devono essere di carta e costituiti da un foglio bianco a doppio velo delle
dimensioni di cm. 30x30;
4. Le tovaglie devono essere di carta con spessore adeguato;
5. Tutte le stoviglie devono rispondere alle norme in vigore igienico - sanitaria, ai sensi
dell'art. 68 del D.P.R. 26/03/1980 n. 327.
ESTRATTO DI BRODO:
1. Deve essere di tipo esistente in commercio consentito dalla legge, in ottimo stato di
conservazione.
PANE GRATTUGIATO:
1. Deve essere di tipo esistente in commercio, in ottimo stato di conservazione.
ACQUA:
Deve essere utilizzata l’acqua corrente, tuttavia nel caso si verificassero temporanee
indisponibilità della rete idrica e/o fossero rilevati casi di non potabilità della stessa
l’appaltatore dovrà provvedere all’approvvigionamento da fonte certificata ed alla relativa
distribuzione.
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Qualità, caratteristiche e specifiche generali
delle derrate alimentari utilizzate nella preparazione dei pasti.
I generi alimentari utilizzati nella preparazione dei pasti dovranno essere tutti di prima qualità
e aventi le caratteristiche merceologiche proprie con l’esclusione dell’impiego di prodotti
modificati geneticamente.
La ditta aggiudicataria si impegna a che tutti i prodotti siano rispondenti e conformi alle
vigenti disposizioni legislative e regolamentari concernenti l’acquisto, la conservazione, la
lavorazione e la distribuzione delle vivande, l’igiene e la sanità delle stesse e delle materie
prime da impiegare nonché a tutte le prescrizioni che fossero impartite dalle competenti
autorità. Per quanto attiene ai limiti microbiologici e chimico – fisici si rimanda alle norme
vigenti per ciascun tipo di alimento.
La ditta aggiudicataria è obbligata al rispetto di quanto previsto dal D.Lgs 155/97 in materia
di preparazione, trasformazione, confezionamento, distribuzione e manipolazione dei pasti in
asporto.
Prodotti biologici
I prodotti di coltura biologica che la Ditta intende offrire, devono provenire da coltivazioni
effettuate nel rispetto delle norme previste D.L. 17.3.95 n. 220 recante norme per
l’applicazione del Regolamento CEE n° 2092/91 e successive modifiche e aggiornamenti, in
materia di produzione agricola con metodo biologico e prodotti vegetali non trasformati.
Tutti i prodotti devono riportare sulla confezione:
a) un’etichetta con la seguente dicitura “agricoltura biologica regime di controllo Ce”;
b) il marchio o il nome di uno dei seguenti organismi di controllo abilitati per l’Italia dal
Ministero Risorse Agricole e Forestali:
♦ AIAB – Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica
♦ Associazione ECOCERT Italia
♦ BAC (Bio Agri Cert)
♦ ASS (Associazione Suolo e Salute)
♦ I.M.C. (Istituto Mediterraneo di Certificazione)
♦ Bioagricert – Bioagricoop
♦ C.C.P.B. (Consorzio Controllo Prodotti Biologici)
♦ Logo Comunitario
♦ QC&I (Quality Control and Insurance)
♦ BIOS (Controllo e certificazione produzioni biologiche)
♦ BIOZERT (esclusivamente per il territorio della provincia Autonoma di Bolzano)
c) nome e indirizzo del produttore
La fornitura di prodotti ortofrutticoli a coltivazione biologica ad ogni singolo centro di
cottura, nelle quantità prescritte dalle tabelle dietetiche, deve avvenire in confezioni originali
regolarmente etichettate.
La ditta fornitrice deve osservare la corretta etichettatura degli imballaggi con indicazioni che
rispettino quanto previsto dal D.L. n° 109 del 27/1/1992 in attuazione delle direttive CEE n°
395-396 del 1989, così come l’idoneità dei materiali e degli oggetti destinate a venire a
contatto con i prodotti alimentari, secondo quanto previsto dal D.P.R. 777 del 23/8/1982, in
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attuazione della direttiva CEE n° 76/893, nonché l’idoneità dei mezzi di trasporto, secondo
quanto previsto dal D.P.R. 327/80, art. 43 e 44.
ART. 6
CONFEZIONE E TRASPORTO DEI PASTI CALDI
I pasti in programma, appena cucinati, dovranno essere immessi in idonei contenitori a
chiusura ermetica, muniti di autorizzazione rilasciata dall’Autorità Sanitaria e
immediatamente trasportati nei luoghi di consumazione dove dovranno giungere caldi e in
perfetto stato di conservazione.
Le attrezzature per la veicolazione, il trasporto e la conservazione dovranno essere conformi
al D.P.R. n. 327/’80 e al D.M. 210 del 15.06.2000 e s.m.i., e al Regolamento CE 852/2004.
Si dovrà far uso di contenitori termici idonei al mantenimento dei valori di temperatura
previsti dalla normativa vigente e/o dal Piano di autocontrollo aziendale.
Il trasporto degli stessi avverrà a mezzo di speciali autofurgonati, muniti di apposita
autorizzazione igienico sanitaria, il cui numero dovrà risultare sufficiente in rapporto al
numero dei pasti da distribuire anche per consentire la tempestiva distribuzione degli stessi,
considerando che dovranno essere somministrati in contemporanea presso tutte le scuole
interessate.
Gli autofurgoni in parola, devono essere in ottime condizioni meccaniche ed accessorie (con
chiusura ermetica) e perfettamente idonei dal lato igienico – sanitario. E’ fatto obbligo di
provvedere alla sanificazione dei mezzi di trasporto utilizzati secondo il piano di
autocontrollo aziendale.
La ditta documenterà prima dell'attivazione del servizio, al Comune - Assessorato alla
pubblica Istruzione, di aver provveduto alla assicurazione degli automezzi, fornendo l'elenco
degli stessi, con le relative targhe.
La ditta aggiudicataria dovrà elaborare il Piano di trasporto e la consegna dei pasti presso i
singoli plessi scolastici.
ART. 7
PERSONALE ADDETTO
Il personale per la preparazione e distribuzione dei pasti, nonché quello per la pulizia dei
locali scolastici in cui avrà luogo la preparazione e la consumazione degli stessi e per la
guida degli autofurgoni utilizzati per il loro trasporto, è a totale carico dell'appaltatore che si
obbliga a retribuirli nei modi di legge e secondo i contratti collettivi di lavoro di categoria.
Il personale occorrente per l'espletamento dei servizi suddetti dovrà essere di massima il
seguente:
a) cuoco, uno per ciascun punto di cottura;
b) n. 1 aiutante - cuoco, uno per ciascun punto di cottura;
c) inservienti addetti alla distribuzione dei pasti ed alla pulizia dei locali n.1 per le Scuole
con quattro sezioni e n.2 per le Scuole con più di quattro sezioni
d) n. 1 autista per la guida di ogni autofurgone.
9
Il personale addetto dovrà essere presente giornalmente sul posto di lavoro durante
l'espletamento del servizio.
Eventuali assenti dovranno essere immediatamente sostituiti dalla ditta appaltatrice, nei
modi di legge, al fine di assicurare il perfetto funzionamento del servizio.
Tutto il personale, compreso quello addetto alla pulizia dei locali scolastici in cui ha luogo la
preparazione e la consumazione dei pasti, per motivi di igiene, deve indossare idoneo
abbigliamento (tute, giacche e copricapo), curare la pulizia della persona ed eseguire il
proprio lavoro in modo igienicamente corretto, come prescritto dall'art. 42 del D.P.R.
26/03/1980, n. 327.
L'elenco del personale in servizio dovrà essere presentato alla Sezione Pubblica Istruzione
appena iniziato il servizio. Eventuali sostituzioni dovranno essere comunicate
contestualmente all'assunzione.
Il personale tutto, ai sensi dell'art. 14 della legge n. 283 del 1962 e 37 del D.P.R. n.327
dell'anno 1980, deve essere munito del libretto di idoneità sanitaria rilasciato dall'Autorità
Sanitaria del Comune di residenza, nonché, nel caso di provenienza da altri Comuni diversi
da quello nel quale opera, di una dichiarazione dell'Autorità competente, attestante che gli
interessati non era stato rilasciato in precedenza ovvero era stato negato e per quali motivi, il
predetto libretto.
Entro 10 giorni dalla data di aggiudicazione dell'appalto, e comunque prima della stipula del
contratto la ditta appaltatrice dovrà depositare, presso il Comune, l'elenco dei libretti di
idoneità sanitaria e delle suddette dichiarazioni e certificazioni.
I predetti libretti dovranno essere rinnovati prima della scadenza.
Il medesimo personale dovrà essere regolarmente assicurato presso i competenti Istituti
Assicurativi e Previdenziali.
Il Comune non ha alcuna responsabilità diretta o indiretta in cause di lavoro o di qualsiasi
altro tipo conseguente a vertenze con il personale o per attività inerenti i servizi svolti
restando totalmente estraneo al rapporto di impiego costituito tra la Ditta ed il personale
dipendente e sollevato da ogni responsabilità per eventuali inadempienze della ditta nei
confronti del personale stesso.
Nell’esecuzione del servizio la ditta dovrà adottare tutte le cautele ed i provvedimenti
necessari, compreso il controllo sull’osservanza da parte dei singoli operatori delle norme di
sicurezza ed antinfortunistiche vigenti, assumendosi, in caso di infortunio, ogni
responsabilità civile e penale da cui rende sollevata ed indenne l’Amministrazione
appaltante.
La Ditta si obbliga alla consegna, prima dell’inizio del servizio, a consegnare al Comune –
Assessorato alla Pubblica Istruzione, la documentazione in proprio possesso che dimostri
l’applicazione e l’osservanza delle norme di sicurezza ed antinfortunistiche.
Sarà cura della ditta appaltatrice dotare tutto il personale degli indumenti da lavoro prescritti
dalle vigenti norme in materia di igiene e sicurezza da indossare durante l’orario di lavoro.
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ART. 8
CONTROLLI ED ISPEZIONI IGIENICO SANITARIE
L'Amministrazione Comunale si riserva la facoltà insindacabile di effettuare, attraverso
l'Autorità Sanitaria competente o funzionari comunali, ispezioni e controllo dei centri di
cottura e delle relative attrezzature, del personale addetto, dei recipienti, utensili ed
apparecchi, dei mezzi adibiti al trasporto, nonché delle sostanze destinate alla alimentazione,
crude o cotte, per garantire il rispetto delle norme igienico - sanitarie in materia.
Nel corso di tali controlli, l'Autorità Sanitaria potrà effettuare anche prelievi di campioni per
analisi e disporre a suo insindacabile ed incontestabile giudizio il sequestro e anche la
distruzione delle sostanze alimentari ritenute inidonee, salvo le sanzioni penali.
L'Autorità Sanitaria potrà anche provvedere alla chiusura temporanea o definitiva dei centri
di cottura, sempre nel rispetto delle norme citate.
ART. 9
ASSICURAZIONI
La Ditta aggiudicataria assume ogni responsabilità sia civile che penale derivantele ai sensi
di legge nell’espletamento delle attività richieste dal presente Capitolato.
A tale scopo l’Impresa si impegna a stipulare, con una primaria Compagnia di
Assicurazione, una polizza nella quale venga esplicitamente indicato che il Comune di
Terlizzi debba essere considerato “terzi” a tutti gli effetti.
Il predetto contratto assicurativo dovrà prevedere la copertura dei rischi da intossicazione
alimentari e/o avvelenamenti subiti dai fruitori del servizio di refezione nonché i danni alle
cose di terzi in consegna e custodia all’Assicurato a qualsiasi titolo o destinazione, compresi
quelli conseguenti ad incendio e furto.
Dovranno essere altresì compresi in garanzia i danni alle cose trovantesi nell’ambito di
esecuzione del servizio.
L’importo dei massimali non dovrà essere inferiore ad € 5.000.000,00 RCT per singolo
sinistro senza sottolimiti e ad € 5.000.000,00 RCO per singolo sinistro senza sottolimiti.
Copia della polizza dovrà essere consegnata alla Stazione appaltante entro la data di inizio
del servizio e debbono garantire l’intera durata dello stesso.
ART. 10
EFFICACIA DEL CONTRATTO DI APPALTO
Le offerte saranno immediatamente impegnative per la ditta aggiudicataria, mentre saranno
tali per il Comune dopo che il relativo verbale di aggiudicazione ed il conseguente contratto
saranno esecutivi a norma di legge.
ART. 11
VINCOLO GIURIDICO E CAUZIONE DEFINITIVA
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L'aggiudicazione dell'appalto costituisce impegno per l'aggiudicatario a tutti gli effetti del
servizio in questione dal momento in cui viene comunicata, nei limiti e per gli importi
specificati.
Nel prezzo di aggiudicazione si intendono compresi o compensati tutti gli oneri di cui al
presente capitolato, tutto incluso e nulla escluso ivi comprese le eventuali prestazioni
aggiuntive oggetto dell’offerta, per la completa esecuzione del servizio che dovrà essere
eseguito a norma delle leggi che disciplinano la materia e secondo le concrete modalità
rivenienti dall’offerta presentata in sede di gara.
Il prezzo predetto si intende offerto dall'aggiudicazione in base al calcolo di sua propria
convenienza, a tutto suo rischio, ed è quindi invariabile ed indipendente da qualsiasi
eventualità.
La Ditta aggiudicataria non avrà, quindi, diritto alcuno di pretendere sovrapprezzi o
indennità speciale di alcun genere, per aumenti di costo della mano d'opera e dei materiali,
per perdite o per qualsiasi altra sfavorevole circostanza che potesse verificarsi dopo
l'aggiudicazione.
Ai sensi dell’art. 113 del D. lgs. n. 163/2006 e s.m.i., a garanzia dell'esatto adempimento
degli obblighi derivanti dal contratto di appalto e dal presente Capitolato la ditta appaltatrice
dovrà provvedere alla costituzione, nelle forme ammesse dalle disposizioni di leggi vigenti
in materia, della cauzione definitiva, in ragione del 10% dell'importo di aggiudicazione.
La cauzione verrà restituita al completamento della fornitura e dopo che sia stata risolta ogni
eventuale contestazione.
ART. 12
STIPULA DEL CONTRATTO
L’affidamento del servizio avverrà mediante stipulazione del contratto in forma pubblicaamministrativa una volta divenuta efficace la determinazione dirigenziale di aggiudicazione.
La Ditta aggiudicataria deve eleggere domicilio legale, per tutti gli effetti del contratto
medesimo, nel territorio del Comune di Terlizzi ove resta stabilito anche che saranno
notificati alla stessa tutti gli atti occorrenti.
ART. 13
SPESE CONTRATTUALI
Tutte le spese di contratto, di bollo, di registrazione, ed altre accessorie e conseguenti, ad
eccezione dell’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.), che sarà rimborsata, cederanno per
intero a carico dell’aggiudicatario.
ART. 14
DIVIETO DI SUBAPPALTO
12
E' fatto assoluto divieto di subappalto o, comunque cedere in tutto o in parte, la fornitura e i
servizi oggetto del presente Capitolato, sotto pena dell'immediata risoluzione del contratto,
dell'incameramento della cauzione e del risarcimento dei danni.
ART. 15
OBBLIGHI E RESPONSABILITA' DELL'APPALTATORE
L'appaltatore ha l'obbligo di segnalare immediatamente all'Amministrazione Comunale, tutte
quelle circostanze o fatti che, rilevati nell'espletamento del suo compito, possono impedire il
regolare svolgimento del servizio.
L'appaltatore assume la piena ed incondizionata responsabilità della organizzazione generale
del servizio.
L'Amministrazione si riserva il compito del controllo del regolare espletamento del servizio,
oltre che attraverso l'Autorità Sanitaria preposta, anche mediante propri organi e funzionari
per vigilare che da parte del concessionario vengono osservati tutti gli obblighi contrattuali,
per la raccolta di dati e notizie che possano interessare il servizio stesso, quali anche, qualità
e quantità delle pietanze somministrate, mezzi impiegati, numero dei pasti giornalmente
distribuiti, modalità di esecuzione, etc., onde porre la Amministrazione nelle condizioni di
valutare l'operato dell'appaltatore e, se necessario intervenire tempestivamente.
La ditta dovrà provvedere all’approntamento del sistema di autocontrollo dell’igiene degli
alimenti previsto dal D. lgs. n. 155/’97 specifico per il sistema di ristorazione scolastica
presso il Comune di Terlizzi.
Il piano HACCP, unitamente al manuale di corretta prassi igienica, deve essere presentato
prima dell’inizio del servizio.
Nel caso in cui il piano non sia ritenuto adeguato, la ditta dovrà provvedere ad apportare le
relative modifiche.
Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari, l’Impresa
deve prelevare, prima del confezionamento dei pasti presso il Centro Cottura, almeno gr 150
di ogni prodotto somministrato giornalmente, riporlo in sacchetti sterili con indicata la data
di confezionamento e conservarli in frigorifero a temperatura di 0° per le 72 ore successive.
L’Amministrazione si riserva di individuare proprie modalità di raccolta e conservazione di
campioni di prodotto somministrati.
ART. 16
PENALITA’
L’Amministrazione Comunale, a tutela del corretto svolgimento del servizio e della qualità
dello stesso, si riserva il diritto di applicare sanzioni pecuniarie in caso di riscontrate
violazioni di norme di leggi o contrattuali e dei relativi allegati.
La sanzione verrà applicata dopo la formale contestazione ed esame delle controdeduzioni
della ditta, le quali devono pervenire entro il termine di giorni 10 dalla contestazione.
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Si riporta di seguito una casistica (non esaustiva) di inadempienze che comportano
l’applicazione di una sanzione:
• mancato rispetto delle procedure di autocontrollo;
• mancata consegna di pasti interi;
• consegna dei pasti oltre l’orario previsto;
• consegna dei pasti in tempo superiore a quello previsto;
• prodotti non conformi a quelli descritti in precedenza;
• presenza di corpi estranei di varia natura nei piatti;
• variazione del menù non autorizzata;
• pulizia dei locali non eseguita o non eseguita in modo soddisfacente;
• carenti condizioni igienico-sanitarie dei mezzi di trasporto, salvo le conseguenti
segnalazione all’Autorità Sanitaria.
Potranno essere applicate sanzioni da un minimo di € 500,00 ad un massimo di €
5.000,00 rapportate alla gravità dell’inadempienza.
Si procederà al recupero della penalità mediante ritenuta diretta sul corrispettivo del mese
nel quale verrà adottato il provvedimento (o del mese successivo), fermo restando
l’ulteriore diritto di rivalersi sulla cauzione per gli eventuali maggiori danni derivanti
dalla inadempienze.
Dopo la comminazione di n. 3 sanzioni pecuniarie nel medesimo anno scolastico,
l’Amministrazione si intenderà legittimata a risolvere il contratto.
ART. 17
CLAUSOLA RISOLUTIVA
Oltre a quanto genericamente previsto dall’art. 1453 c.c. per i casi di inadempimento
delle obbligazioni contrattuali e l’ipotesi di cui all’articolo precedente, costituiscono
motivo per la risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c le seguenti ipotesi::
a)
apertura di una procedura fallimentare e/o concorsuale a carico della ditta
aggiudicataria;
b)
messa in liquidazione o altri casi di cessione di attività della ditta aggiudicataria;
c)
mancata osservanza del divieto di subappalto;
d)
inosservanza delle norme igienico-sanitarie nella conduzione del servizio
accertata dalla competente Autorità Sanitaria;
e)
utilizzo di derrate alimentari in violazione delle norme stabilite dal presente
capitolato;
f)
casi di intossicazione alimentare;
g)
inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata
applicazione dei contratti collettivi;
h)
interruzione non motivata del servizio;
i)
gravi danni prodotti ad impianti, attrezzature e beni comunali;
j)
destinazione dei locali affidati ad uso diverso da quello stabilito dal presente
capitolato;
k)
mancato rinnovo dei libretti di idoneità sanitaria per i dipendenti.
Nelle ipotesi sopra indicate il contratto sarà risolto di diritto con effetto immediato a seguito
di dichiarazione dell’Amministrazione Comunale, con lettera raccomandata, di volersi
avvalere della clausola risolutiva.
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L’Amministrazione comunale si rivarrà sulla ditta aggiudicataria, a titolo di risarcimento dei
danni subiti, con l’incameramento della cauzione salvo il recupero delle maggiori spese
sostenute.
ART. 18
PAGAMENTI
La liquidazione dei corrispettivi dovuti all’aggiudicatario sarà fatta per forniture mensili in
base al prezzo di aggiudicazione dell'appalto e relative documentazioni in ossequio alle
disposizioni di cui all’art. 3 della L. 13.08.2010 n. 136 e s.m.i.
A tal uopo l'assuntore dovrà esibire al Comune, mensilmente, le fatture sulle quali l’Ufficio
effettuerà i controlli del caso tramite riscontri oggettivi.
La liquidazione delle fatture avverrà mediante apposito provvedimento di liquidazione
tecnico contabile.
I pagamenti saranno effettuati alla Ditta fornitrice dopo l'espletamento di tali procedure ed
essa non potrà elevare proteste e pretese di sorta per i ritardi che eventualmente si
frapponessero ai pagamenti, per gli adempimenti di cui sopra.
Non si darà luogo ad alcun pagamento se l'assuntore non avrà formalizzato tutti gli
adempimenti contrattuali stabiliti.
I crediti spettanti all'assuntore per forniture eseguite o per quelle in corso di esecuzione non
potranno essere dal medesimo ceduti senza il preventivo assenso dell'Amministrazione
Comunale.
Trascorso il primo anno contrattuale, e comunque a scadenze annuali, nel prosieguo
dell’appalto, secondo quanto disposto dall’art.115 del D. Lgs. n. 163/2006, il prezzo del
contratto è soggetto a revisione annuale (in aumento o in diminuzione) da parte
dell’Amministrazione Comunale sulla base dei dati di cui all’art. 7, comma 4, lettera c), e
comma 5 del D. Lgs. n. 163/2006.
In mancanza della pubblicazione sulla G.U.R.I. dei dati suddetti, come base di calcolo per la
revisione dei prezzi, si terrà conto della variazione percentuale dell’indice ISTAT nazionale
dei prezzi al consumo per la categoria del servizi oggetto del presente Capitolato o in
mancanza anche di quest’ultimo, si terrà conto dell’indice FOI, “indice dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai e impiegati- senza tabacchi”.
ART. 19
OSSERVANZA DELLE NORME
L'aggiudicataria sarà tenuto all'osservanza di tutte le leggi e decreti e regolamenti e, in
genere, di tutte le prescrizioni che siano o che saranno emanate dai pubblici poteri in
qualsiasi forma, indipendentemente dalle disposizioni di cui al presente atto.
L’appalto è regolato, oltre che dalle disposizioni del bando di gara, del disciplinare di gara e
del presente capitolato, dalle norme del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. ivi richiamate, dalle
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norme del codice civile, dalle norme in materia di alimenti e bevande, per la tutela igienico
sanitaria degli ambienti, per la prevenzione degli infortuni, per la sicurezza e salute dei
lavoratori sui luoghi di lavoro.
ART. 20
CONTROVERSIE
Tutte le controversie che dovessero insorgere tra l’appaltatore ed il Comune sia durante
l’esecuzione dell’appalto sia al termine dello stesso saranno devolute alla cognizione
dell’Autorità Giudiziaria. Il foro competente sul territorio del Comune di Terlizzi è quello di
Trani.
Il Dirigente
Responsabile del Procedimento
Vincenzo Zanzarella
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capitolato mensa_2011