Sabato, 2 agosto 2014 ● Pubblicazione a cura ● Un titolo originale ● “Il Dio capovolto” dei teologi Bruno per mettersi nella racconta la novità Maggioni ed Ezio Prato prospettiva della Croce del cristianesimo Un percorso di teologia fondamentale L e discipline teologiche intrecciano tante questioni, più o meno importanti per i destini della fede cristiana. Ma ce n’è una assolutamente decisiva, piazzata al crocevia dei tempi che stiamo vivendo, ora che la desertificazione del secolarismo inesorabilmente avanza, e la navicella dei credenti quotidianamente deve fare i conti con il mare procelloso della società pluralistica e multi-religiosa. Nonché con i propri irrisolti dubbi di fede. Si tratta della domanda radicale: cos’è il Cristianesimo? Qual è il suo nocciolo duro, essenziale? È ragionevole la fede cristiana? Lo è più di altre ipotesi pure ben congegnate sulla vita e sul nostro destino? Domande cruciali che descrivono un percorso affascinante di indagine e di scoperta nel libro di Bruno Maggioni – Ezio Prato, Il Dio capovolto, edizioni Cittadella (Assisi), pp. 318, € 22,80. Il testo nasce dalla ormai ventennale collaborazione fra i due noti teologi del nostro Seminario e della Facoltà Teologica di Milano, ove svolgono insieme il corso di Teologia Fondamentale. Concepito come classica “dispensa” ad uso degli studenti, cresciuta negli anni e affinatasi a contatto con le più forti provocazioni per la fede cristiana, “il volume – come si legge nell’Introduzione – si offre anche a tutti coloro che vogliono accostarsi al cristianesimo con una prima ed essenziale riflessione”. Pregio tutt’altro che trascurabile il linguaggio semplice e scorrevole, distante dai bizantinismi accademici e attento a mantenere sufficientemente sul margine le questioni troppo specialistiche. Il punto focale di tutta l’opera sta in quel titolo piuttosto singolare: “Il Dio capovolto” (cap. III, 59-81). Denota l’intenzione degli Autori di porsi fin da subito, e poi di mantenersi costantemente lungo tutta la trattazione, nella prospettiva della Croce (e Risurrezione) di Gesù di Nazareth, prospettiva che capovolge e sbaraglia tutti i sentieri di accesso alla verità intentati dalle diverse religioni, ma anche dalla ragione filosofica umana. Sul Golgota – e di riflesso in tutta la vicenda di Gesù di Nazareth – si ribalta l’idea “ovvia” di Dio che la coscienza religiosa dell’uomo ha nei secoli in mille modi rappresentato: “non più l’uomo che deve sacrificarsi per Dio, ma un Dio che muore per l’uomo; non più la distanza quale punto d’arrivo della nostra esperienza del divino, ma l’impensabile vicinanza di un Dio che si fa uomo” (p. 5). In questo sta la novità e l’unicità assoluta del Cristianesimo. E anche la sua fondamentale ragione di credibilità: la bellezza (cap. IV, 85-102). Una lettura ragionata del testo potrebbe appunto prendere le mosse da questi due fari luminosi (cap. III e IV, “cuore della rivelazione” e “principio estetico”), e da lì muovere alla conquista delle altre parti della trattazione: il concetto biblico e teologico di rivelazione (capp. I e II); la fede che la accoglie (capp. VIII e IX, con particolare riferimento al rapporto fra “fede” e “ragione” e alla “fiducia” come dimensione basilare della vita umana); le ragioni della sua credibilità (capp. V, VI e VII). Un lavoro davvero prezioso, specie nella sua capacità di riportarci in continuazione al Centro della nostra fede. Che – come affermano gli Autori – “può sostenere e guidare la vita tutta” (p. 7). don ANGELO RIVA Proposte pastorali Il sussidio propone un percorso di verifica personale e comunitaria della qualità «cristiana» della fede Coletti: «Vogliamo vedere Gesù» uasi in sintonìa e in diretta continuazione con il testo di Bruno Maggioni ed Ezio Prato, recensito in questa stessa pagina, l’Editrice del Settimanale della Diocesi di Como è lieta di presentare il secondo volume della collana “Approfondimenti pastorali” (il primo volume, Primerear, proponeva una approfondimento ragionato dell’Evangelii gaudium di papa Francesco). Si tratta di un sussidio pastorale “per la verifica di una fede adulta”, fortemente voluto dal nostro Vescovo Diego nella sua sollecitudine per la qualità autenticamente “cristiana” della nostra fede. Nel titolo Vogliamo vedere Gesù si esprime il desiderio del Vescovo per una “messa a punto della fede”, al fine di “ridare luminosità alla bellezza e alla verità della nostra fede”, onde evitare di isterilirsi in “una religione fatta di noiose abitudini” o arresa “alla tentazione del relativismo e dell’incredulità”. “Sono in circolo – prosegue infatti il nostro Vescovo dell’introduzione – nelle nostre comunità troppa igno- Q ranza, troppo paganesimo verniciato superficialmente di una leggera tinta di vangelo. È come se nelle nostre vene e arterie scorresse non più sangue vero e buono, ma un flusso di acqua colorata”. Il testo propone una serie di schede per l’approfondimento della Preghiera cristologica del Messale, pronunciata sottovoce dal celebrante subito prima della santa comunione (Prima Parte, pp. 9-29), e analogamente per la Preghiera del Padre Nostro (Seconda Parte, pp. 31-59). Ogni scheda propone un approfondimento biblico-teologico delle singole invocazioni, con particolare attenzione (in armonia con l’intento dichiarato nell’introduzione) a individuare e svellere le possibili deformazioni pagane che possono infiltrarsi, mascherate di devozione, nella spiritualità vissuta. Sappiamo come il Vescovo Diego abbia molto a cuore la Preghiera del Messale, per il suo forte contenuto cristologico (paradossalmente non possediamo molte preghie- Beatificazione2014 Un testo per conoscere meglio la biografia e le opere della religiosa attenta ai più poveri Madre Franchi: la carità nella città n vista della beatificazione del prossimo 20 settembre 2014 (alle ore 10.00, in Cattedrale, con la presidenza del Cardinale Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi), per approfondire la figura di madre Giovannina Franchi, comprendere la sua opera, contestualizzarla e capirne sia le radici sia l’attualità, l’Editrice de Il Settimanale della diocesi di Como ha realizzato un agile volumetto (64 pagine in formato tascabile), con i testi introduttivi a firma del Vescovo, monsignor Diego Coletti, della Superiora generale della Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata (fondate da madre Franchi), suor Emanuela Bianchini, e un breve saggio storico di monsignor Saverio Xeres. La biografia di madre Franchi è a cura di Anna Girola I Picchi (dal titolo “La carità nella città”). In appendice: la descrizione del miracolo che ha portato alla beatificazione, le riflessioni di monsignor Attilio Mazzola (vicario episcopale per la Vita Consacrata), padre Fausto Negrini (direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute) e Roberto Bernasconi (direttore della Caritas diocesana). Arricchiscono la pubblicazione le immagini dei quadri sulla vita e le opere di madre Giovannina Franchi realizzati da suor Beniamina Bonesso, religiosa della Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata. La mostra, fino al 18 settembre, sarà visitabile presso la Cattedrale di Como. Il libretto può essere richiesto e prenotato presso la segreteria del Settimanale, telefonando allo 031-263533 oppure inviando una mail a [email protected]. Madre Giovannina, ricorda il Vescovo nel suo intervento, «si dedicò con passione, efficacia, silenzio e umiltà alle periferie, materiali ed esistenziali, che vedeva bisognose di cure – mediche ma anche spirituali – intorno a lei. Madre Franchi non distolse lo sguardo dall’umanità imbruttita da malattie, povertà, fame, miseria e fragilità varie. Fu il dono della pietà ad aprirle gli occhi e il cuore e a renderla capace di riconoscere, in quei volti, tanti fratelli e sorelle ai quali dare persino la propria vita, pur di non far mancare loro il necessario sostegno... È una testimonianza che dobbiamo sentire come patrimonio dell’intera Chiesa diocesana, da condividere con le religiose che vivono secondo il suo carisma». re rivolte direttamente a Gesù!) e per la sintesi efficace di tutta la storia della salvezza ivi contenuta. Quanto al Padre Nostro, non occorre che si dica altro. Nella Terza Parte (pp. 61-95) sono presentate otto schede per una verifica della vita cristiana “nello Spirito di Cristo e del Padre”, ad uso in particolare delle comunità parrocchiali e delle altre aggregazioni ecclesiali in vista di un autentico lavoro sinodale. La verifica personale della buona qualità della fede cristiana, infatti, trasla diremmo con naturalezza nella verifica comunitaria della fede stessa vissuta. Ecco allora i capitoli salienti della verifica: (1) lo stato della fede e della speranza; (2) lo stato della missione; (3) la qualità dell’amore interpersonale; (4) la qualità delle celebrazioni; (5) la capacità di cura della fragilità umana; (6) la capacità di attenzione al sociale e alla cittadinanza attiva; (7) la capacità di trasmissione della fede, (8) con i suoi responsabili e i suoi strumenti. A.R.