GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO
----------------------Verbale n.
18
Adunanza
10 novembre 2009
OGGETTO: ALLESTIMENTO DI UN PUNTO VENDITA DI PRODOTTI TIPICI PRESSO IL MULINO DI RIVA - PINEROLO. ACCERTAMENTO ED IMPEGNO
DEL FINANZIAMENTO REGIONALE AI SENSI DELL’ART. 183 D.LGS.
267/00. APPROVAZIONE DEL CAPITOLATO D’ONERI PER LA FORNITURA DELLE ATTREZZATURE E DEGLI ARREDI.
(E.A./U.I. EURO 130.000,00.=).
Protocollo: 371 – 38326/2009
Sotto la presidenza del dott. ANTONIO SAITTA si è riunita la Giunta Provinciale,
regolarmente convocata, nella omonima Sala, con l'intervento degli Assessori:
GIANFRANCO PORQUEDDU, UMBERTO D’OTTAVIO, CARLO CHIAMA, ALBERTO
AVETTA, MARCO BALAGNA, PIERGIORGIO BERTONE, UGO PERONE, MARIAGIUSEPPINA PUGLISI, ROBERTO RONCO, ALESSANDRA SARTORIO, IDA VANA e
con la partecipazione del Segretario Generale BENEDETTO BUSCAINO.
Il Presidente, riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta.
A relazione dell’Assessore Balagna.
Premesso che:
- nel Programma Operativo della Pianificazione Strategica della Provincia di Torino approvato dal Consiglio Provinciale con Deliberazione n. 175-187754/2001 dell’ 1/10/2001,
era compreso il progetto denominato “Creazione di un paniere di prodotti tipici della
Provincia di Torino”, che prevedeva tra le azioni la realizzazione di un punto vendita dei
prodotti del “Paniere” nel pinerolese, utilizzando la struttura del Mulino di Riva di Pinerolo
adeguatamente ristrutturata a questo scopo;
- allo scopo il 30/9/2002 è stato stipulato il contratto tra la Provincia di Torino ed il Comune
di Pinerolo per la costituzione a favore della Provincia del diritto d’uso gratuito
dell’immobile sito in Pinerolo, denominato “Mulino di Riva” per la durata di anni 30;
- a seguito della costituzione del diritto d’uso la Provincia ha effettuato a proprie spese i
lavori di ripristino e ristrutturazione del Mulino in ragione della sua specifica destinazione a
sede di un punto vendita e valorizzazione dei prodotti tipici e locali, comprendente spazi per
la formazione e informazione e la ristorazione, lavori per i quali è stato approvato il collaudo
per le aree interne con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 1343-985210 del
20/11/2007, ed è in itinere l’approvazione del collaudo delle aree esterne;
- a seguito della realizzazione delle opere edilizie a carico della Provincia, il Comune di
Pinerolo, nell’ambito del Programma Territoriale Integrato di cui è capofila, ha finanziato ed
affidato alla Soc. Selene Consulting lo Studio di fattibilità concernente la realizzazione del
punto vendita per la valorizzazione e promozione delle produzioni locali tipiche;
- in data 13 dicembre 2006 la Regione Piemonte e la Provincia di Torino hanno definito
attraverso un’Intesa Istituzionale di Programma, approvata con Deliberazione della Giunta
Provinciale n. 1413-490557 del 5/12/2006, gli obiettivi di comune interesse da conseguire
attraverso il coordinamento delle rispettive azioni, tra cui figura l’intervento “Progetto di
valorizzazione turistica del territorio; percorso del gusto e integrazione delle politiche di
promozione dei prodotti agroalimentari piemontesi e del Paniere dei prodotti tipici della
Provincia di Torino”;
- la Provincia di Torino ha trasmesso alla Regione Piemonte lo Studio di Fattibilità relativo
all’intervento “Mulino di Riva: porta del Pinerolese” proponendo la sottoscrizione del
relativo Accordo di Programma con l’obiettivo di realizzare gli allestimenti necessari
all’apertura del Punto Vendita dei prodotti del “Paniere dei prodotti tipici della provincia di
Torino;
- a seguito della Conferenza dei servizi in data 1/10/2008 la Giunta Provinciale, con
Deliberazione n. 1147-50445/2008 del 21/10/2008, ha approvato la sottoscrizione
dell'Accordo di Programma per l’intervento in questione tra la Provincia di Torino e la
Regione Piemonte;
- la Regione Piemonte, con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1-10970 del 16/3/2009,
ha approvato anch’essa la sottoscrizione dell'Accordo di Programma con la Provincia di
Torino per l’intervento in questione ed il relativo finanziamento;
- l’Accordo di Programma, previa convocazione da parte della Provincia, è stato sottoscritto
dal Presidente della Regione Piemonte e dal Presidente della Provincia di Torino in data
3/06/2009, ed adottato con Decreto del Presidente della Provincia n. 99-32530 del 7/9/2009;
Dato atto che all’art. 4 dell’Accordo di programma la Regione Piemonte si impegna a
finanziare la realizzazione dell’intervento “Mulino di Riva: porta del Pinerolese” per
complessivi Euro 130.000,00, come risulta dalla Scheda intervento relativa all’Accordo,
destinati alla fornitura degli arredi e delle attrezzature del Punto Vendita di prodotti tipici
presso il Mulino di Riva a Pinerolo;
Preso atto che la Regione finanzia l’intervento ricorrendo al Fondo per il finanziamento degli
Accordi di programma, Capitolo 297917;
Considerato, pertanto, che il finanziamento regionale, dell’importo di euro 130.000,00 può
essere accertato ed impegnato con il presente atto sugli stanziamenti iscritti nel Bilancio di
Previsione 2009, ai sensi dell’art. 183, 5° comma, del T.U.L.C.P., approvato con D.Lgs
267/2000, in entrata, alla Risorsa 2039300, al capitolo 13137 del P.E.G., ed in uscita,
all’Intervento 2090105, al capitolo 13139 del P.E.G. 2009;
Rilevata la necessità di provvedere ora, con procedimento ad evidenza pubblica, alla
acquisizione delle attrezzature tecniche e degli arredi necessari per attivare la gestione del
Punto Vendita, ed a questo scopo predisporre ed approvare apposito capitolato d’oneri,
allegato alla presente Deliberazione per farne parte integrante e sostanziale, con i relativi
allegati, come di seguito riportato:
Capitolato d’oneri: PROVINCIA DI TORINO – FORNITURA IN OPERA DELLE
ATTREZZATURE E DEGLI ARREDI DEL PUNTO VENDITA DI PRODOTTI TIPICI
PRESSO IL MULINO DI RIVA – PINEROLO
Allegati al capitolato d’oneri:
Allegato A: Scheda di offerta economica
Allegato B: Informazioni e documentazioni relative ai requisiti tecnico professionali richiesti
per l’attuazione del coordinamento degli interventi diprotezione e prevenzione, ai
sensi del d. lgs.626/94
Allegato C: adempimenti cui dovranno sottostare le imprese interessate durante l’esecuzione
dei lavori da valutare in base alla tipologia e consistenza delle opere da eseguire
Allegato D: Elenco delle attrezzature e degli arredi oggetto della fornitura e specifiche tecniche
Allegato E: Planimetrie dei locali di destinazione della fornitura
Allegato F: Lista delle voci di prezzo che concorrono a formare l’importo dell’offerta;
Richiamata la nota del Segretario Generale 640471/2009 del 10 agosto 2009;
Richiamata la nota del Direttore dell’Area Risorse Finanziarie 665574/2009 del 28 agosto
2009, con la quale viene specificata l’impossibilità di garantire il pagamento delle spese
afferenti il titolo II entro i termini contrattuali, in dipendenza delle vigenti norme relative al
patto di stabilità per il triennio 2009-2011;
Dato atto che il presente provvedimento di spesa rientra nelle fattispecie indicate dalla
deliberazione della Giunta Provinciale 667-20058/2009, come da attestazione depositata agli
atti;
Acquisiti i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile rispettivamente del
Responsabile del Servizio interessato e del Responsabile di ragioneria ai sensi dell’art. 49
comma 1 del Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali approvato con
D.Lgs. 18.08.2000 n. 267;
Visto l’art. 134, comma 4, del citato Testo Unico e ritenuta l’urgenza;
con voti unanimi, espressi in forma palese, la Giunta Provinciale
DELIBERA
1) di accertare e contestualmente impegnare il finanziamento regionale destinato alla fornitura delle attrezzature per l’allestimento del Punto vendita di cui in premessa presso il
Mulino di Riva a Pinerolo, dell’importo di euro 130.000,00 ai sensi dell’art. 183, 5°
comma, del T.U.L.C.P., approvato con D.Lgs 267/2000, in entrata alla Risorsa 2039300
del Bilancio di Previsione 2009, al capitolo 13137 del P.E.G., e in uscita all’Intervento
2090105 del Bilancio di Previsione 2009, al capitolo 13139 del P.E.G.;
2) di procedere alla acquisizione delle attrezzature e degli arredi necessari all’allestimento
del Punto vendita di prodotti tipici presso il Mulino di Riva, a Pinerolo, mediante gara
d’appalto ad evidenza pubblica, sulla base del capitolato d’oneri che contestualmente si
approva, allegato come parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, con i
relativi allegati;
3) di individuare il Responsabile unico del procedimento di cui al precedente punto 2) nel
Dirigente del Servizio Sviluppo montano, rurale e valorizzazione delle produzioni
tipiche, demandando a successivi atti del medesimo ogni ulteriore incombente connesso
alla gara, comprese le eventuali modifiche non sostanziali del capitolato di cui si
manifestasse la necessità per il buon fine del procedimento;
4) di dare atto che il presente provvedimento di spesa rientra nelle fattispecie indicate dalla
deliberazione della G.P. n. 667-20058/2009 del 19/05/2009 come da attestazione
depositata agli atti;
5) di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile con successiva votazione separata, espressa e favorevole di tutti gli intervenuti.
Letto, confermato e sottoscritto.
In originale firmato.
Il Segretario Generale
f.to B. Buscaino
Il Presidente della Provincia
f.to A. Saitta
PROVINCIA DI TORINO
CAPITOLATO D’ONERI PER LA FORNITURA IN OPERA DELLE ATTREZZATURE E DEGLI ARREDI DEL PUNTO VENDITA DEI PRODOTTI TIPICI DELLA
PROVINCIA DI TORINO PRESSO IL MULINO DI RIVA – PINEROLO.
Art. 1. OGGETTO DELLA FORNITURA
L’appalto ha per oggetto la fornitura e posa in opera delle attrezzature e degli arredi del Punto
Vendita dei prodotti tipici della provincia di Torino, negli spazi a ciò destinati in esecuzione
della Deliberazione della Giunta Provinciale n. _____ del __________, esecutiva ai sensi di
legge, presso la struttura denominata Mulino di Riva, a Pinerolo.
Ai fini dell’art. 37, comma 2 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. si precisa che la prestazione
oggetto del presente appalto è unica e non è possibile distinguere tra prestazione principale e
secondaria.
Le quantità e le caratteristiche tecniche degli arredi e della attrezzature da fornire sono
indicate nella documentazione tecnica allegata al presente capitolato.
La gara oggetto del presente capitolato è disciplinata dalle disposizioni del decreto legislativo
12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture”.
Art. 2.
AMMONTARE DELL’APPALTO
L’importo complessivo presunto a base di gara per la fornitura, la relativa posa in opera e
comprensivo di tutti gli oneri diretti, indiretti ed accessori occorrenti ammonta ad €.
108.333,33 oltre all’I.V.A. 20% euro 21.666,67 e pertanto in totale euro 130.000,00.
Nel caso si rendesse necessario, in corso di esecuzione, un aumento o una riduzione della
prestazione l’appaltatore è obbligato ad assoggettarvisi fino alla concorrenza del quinto del
prezzo dell’appalto alle stesse condizioni del contratto. Oltre tale limite l’impresa appaltatrice
ha diritto, se lo richiede, alla risoluzione del contratto. Qualora l’impresa appaltatrice non si
avvalga di tale diritto è tenuta ad eseguire le maggiori o minori richieste alle medesime
condizioni contrattuali.
La stazione appaltante si riserva di esercitare la facoltà di cui all’art. 57, comma 3, lett.b) del
D.Lgs. 163/2006.
Art. 3 - MODALITA’ E CRITERI DI AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO
L’appalto sarà aggiudicato mediante procedura aperta, con il criterio di cui all’art. 81, comma
1, e 82, comma 2, lett. a) del D.Lgs. 12.04.2006, n. 163 e s.m.i., al prezzo più basso rispetto
all’importo a base d’asta espresso mediante la scheda di offerta prezzi allegata al presente
capitolato. Non sono ammesse offerte economiche alla pari o in aumento.
Si precisa che i prezzi che verranno indicati nella scheda di offerta dovranno essere
comprensivi di tutti i costi relativi all'imballaggio, al trasporto, allo scarico, trasporto al
piano, disimballaggio, montaggio,
posa
in
opera, rimozione
e smaltimento
dell'imballaggio.
Sono compresi nei rispettivi prezzi unitari indicati dalla ditta in sede di offerta gli eventuali
allacciamenti impiantistici ai punti di consegna predisposti dal committente, le necessarie
assistenze murarie oltre ogni altro onere diretto, indiretto ed accessorio per dare la fornitura
perfettamente eseguita a regola d’arte.
La scheda di presentazione dell'offerta dovrà, a pena di esclusione, essere sottoscritta
dal titolare o dal legale rappresentante e non dovrà contenere riserve o condizioni.
Art. 4.
DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO
Costituiscono parte integrante del contratto d’appalto i seguenti elaborati:
⇒ il presente capitolato d’oneri con i relativi allegati;
⇒ l’offerta della ditta risultata aggiudicataria della gara d’appalto.
Art. 5.
CAPACITA' TECNICA, ECONOMICA E FINANZIARIA
5.1 Soggetti ammessi a partecipare
-Possono partecipare alla gara i soggetti, singoli o raggruppati di cui all’art. 34 del D.Lgs n.
163/2006.
Nel caso di raggruppamenti l’offerta congiunta dovrà:
- essere sottoscritta da tutte le imprese raggruppate e indicare l’impresa qualificata come
capogruppo;
- specificare le parti della fornitura che saranno eseguite dalle singole imprese;
- contenere l’impegno che in caso di aggiudicazione, le imprese si conformeranno alla
disciplina prevista dall’art. 37 del D.Lgs. 163/206;
Non è consentito ad una stessa Ditta di presentare contemporaneamente offerte come impresa
singola e quale facente parte di un raggruppamento né in diverse associazioni di imprese o
consorzi a pena di esclusione di tutte le offerte presentate.
5.2. Requisiti generali
Gli operatori economici che intendono concorrere alla gara dovranno presentare idonea
dichiarazione sostitutiva, in lingua italiana, formulata secondo le prescrizioni previste nel
bando di gara, che si richiamano integralmente, e contenente in particolare le seguenti
dichiarazioni, rese ai sensi del D.P.R. 445/2000 e successivamente verificabili:
a) Iscrizione nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria,
Artigianato ed Agricoltura (C.C.I.A.A.) in qualità di produttore/rivenditore dei beni
oggetto del presente appalto, o se stabiliti in altri Stati membri dell’Unione Europea,
iscritti in un registro professionale o commerciale di cui all’art. 39, commi 2 e 3 del
D.Lgs n. 163/2006;
b) Di non trovarsi in alcuna delle cause di esclusione previste dall’art. 38 del D.Lgs.
163/2006 e s.m.i.;
5.3. Dimostrazione della capacità economico finanziaria
Al fine del presente appalto saranno ritenute capaci finanziariamente ed economicamente e
quindi ammesse alla gara, a norma dell’art. 41 del D.Lgs. 163/2006, le imprese che
dichiarino di aver fatturato, nel triennio antecedente la data di pubblicazione del bando di
gara, una cifra per forniture analoghe a quelle oggetto del presente appalto, a favore di Enti
pubblici o privati, almeno pari all’importo a base di gara.
In caso di raggruppamento temporaneo il suddetto requisito potrà essere posseduto dal
raggruppamento nel suo complesso.
Il soggetto concorrente potrà altresì soddisfare il predetto requisito avvalendosi dei requisiti
di capacità economico finanziaria di altro soggetto ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del
D.Lgs 163/2006 e s.m.i. come disciplinato dal bando di gara.
Suddetto requisito potrà essere comprovato, ai fini dell’art. 48, commi 1 e 2 del D.Lgs.
163/2006 e s.m.i. mediante produzione di copia delle fatture quietanziate, corredate dal
relativo contratto rilasciati da committenti privati, o certificati di regolare esecuzione
rilasciati da Pubbliche Amministrazioni e da altra documentazione equivalente.
Art. 6 – SOPRALLUOGO OBBLIGATORIO
Per poter partecipazione alla gara viene richiesta l’Attestazione di presa visione dei luoghi.
Ai fini dell’effettuazione del sopralluogo sull’immobile oggetto della fornitura del presente
appalto, le imprese, entro e non oltre la data indicata nel bando di gara, devono inoltrare al
Dirigente del Servizio Sviluppo montano, rurale e valorizzazione delle produzioni tipiche,
mediante fax indirizzato al n. 011-8616478, una richiesta di sopralluogo su carta intestata
della ditta, indicando nome e cognome, con i relativi dati anagrafici, delle persone delegate
dal legale rappresentante dell’impresa ad effettuare il sopralluogo, accompagnata dalla delega
e dalla fotocopia di un documento di identità personale del delegante. La richiesta deve
specificare l’indirizzo e i numeri di telefono e di fax della ditta cui indirizzare la
convocazione. Non è consentita l’indicazione di una stessa persona da parte di più imprese.
Qualora ciò si verifichi, verrà tenuta ferma solo la richiesta corredata dalla prima
individuazione seguendo un ordine cronologico; di tale situazione saranno tempestivamente
rese edotte le successiva imprese individuanti. Il sopralluogo verrà effettuato nei soli giorni
stabiliti dall’Amministrazione che verranno comunicati con almeno tre giorni di anticipo. Al
termine del sopralluogo l’impresa, nella persona del soggetto individuato, dovrà sottoscrivere
il documento predisposto dall’Amministrazione a conferma dell’avvenuto sopralluogo e del
ritiro del certificato attestante tale operazione che dovrà essere allegato alla documentazione
amministrativa da presentarsi in sede di offerta. L’effettiva esaustività del sopralluogo rimane
a completo onere e responsabilità della ditta concorrente.
Art. 7. MODALITA’ D’ESECUZIONE DELLA FORNITURA
L'Appaltatore si impegna ad effettuare la fornitura e la posa in opera delle attrezzature
tecniche e degli arredi comprensiva dei necessari allacciamenti idraulici ed elettrici a regola
d’arte, nel rispetto delle normative relative vigenti, con propria organizzazione di mezzi e
personale e con gestione a proprio rischio secondo i termini e le condizioni previste dal
presente Capitolato d’oneri.
Tutti i materiali devono essere corredati da certificazioni ufficiali ed essere rispondenti alle
normative vigenti.
Il referente dell’Amministrazione potrà rifiutare in qualunque momento i prodotti forniti che,
per qualsiasi causa, non fossero conformi alle prescrizioni del presente capitolato d’oneri,
comunque inadeguati alle funzioni cui sono destinati e la ditta aggiudicataria dovrà
tempestivamente rimuoverli dal cantiere e sostituirli con altri a proprie spese.
Quando qualsiasi provvista venga ritenuta non atta all'impiego, l'Appaltatore dovrà sostituirla
con altra che corrisponda alle qualità volute.
I materiali rifiutati dovranno essere sgomberati immediatamente a cura e spese
dell'Appaltatore.
Ove l'Appaltatore non effettuasse la rimozione nel termine prescritto, la Provincia di Torino
potrà provvedere direttamente e a spese dell'Appaltatore, a carico del quale resterà anche
qualsiasi danno derivante dalla rimozione così eseguita.
Qualora l'Appaltatore, nel proprio interesse o di sua iniziativa, impieghi materiali di
consistenza o qualità superiori a quelle prescritte o con una lavorazione più accurata, ciò non
gli darà diritto a un aumento dei prezzi e la stima sarà fatta come se i materiali avessero le
dimensioni, le qualità e il magistero stabiliti dal contratto.
Art. 8.
AGGIUDICAZIONE DELLA FORNITURA
L’aggiudicazione della fornitura avverrà pertanto a favore della ditta che offrirà il prezzo più
basso sull’importo a base di gara, subordinatamente alla presentazione dei documenti
conformi alle prescrizioni di legge, a conferma delle attestazioni rese nelle dichiarazioni, ove
previsto da disposizioni di legge.
La gara sarà valida anche con una sola offerta; in ogni caso l’amministrazione si riserva, ai
sensi dell’art. 81 del D.Lgs. n. 163/2006, di non procedere ad aggiudicazione se nessuna
offerta risulti conveniente od idonea in relazione all’oggetto del contratto.
L’appaltatore è vincolato alla propria offerta dal momento della sua presentazione mentre la
Provincia di Torino lo è soltanto dopo il provvedimento di aggiudicazione definitiva.
La ditta è tenuta a stipulare apposito contratto, le cui spese connesse e conseguenti saranno a
carico della ditta medesima.
Art. 9. GARANZIA
I fornitori partecipanti all’appalto dovranno presentare, ai sensi dell’art. 75 del D.Lgs.
n.163/2006, una cauzione provvisoria pari al 2% dell’importo complessivo dell’appalto,
prestata mediante versamento in contanti presso la Tesoreria provinciale o mediante
fideiussione bancaria o assicurativa, recante l’indicazione dell’espressa rinuncia al beneficio
della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui all’art.
1957, co. 2, cod. civ. nonché l’operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a
semplice richiesta scritta della stazione appaltante. La garanzia deve avere validità per
almeno 240 giorni dalla data di presentazione dell’offerta. Si precisa che la garanzia copre la
mancata sottoscrizione del contratto
per fatto dell’affidatario, ed è svincolata
automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto medesimo.
Si precisa che, qualora l’impresa sia in possesso di certificazione di qualità, riferita all’attività
oggetto della gara, rilasciata da organismi accreditati ai sensi delle norme Europee UNI CEI
EN 45000, la cauzione provvisoria può essere presentata nell’importo ridotto del 50%.
La cauzione definitiva sarà costituita dalla Società aggiudicataria, mediante polizza
fidejussoria bancaria o assicurativa, per un importo pari al 10% del prezzo di aggiudicazione,
IVA ed imposte escluse.
Ai sensi dell’art. 113 sopra citato, in caso di aggiudicazione con ribasso superiore al 10%, la
garanzia fidejussoria dovrà essere aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli
eccedenti il 10%; qualora il ribasso fosse superiore 20%, l’aumento è di due punti percentuali
per ogni punto di ribasso superiore al 20%. La fideiussione prodotta dovrà contenere
l'esplicito impegno del garante a pagare entro 15 giorni, su semplice richiesta della Provincia
di Torino, il valore dell'intero deposito cauzionale, senza possibilità di avanzare riserve ed
eccezioni e con rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore. Qualora
l’impresa sia in possesso di certificazione di qualità, riferita all’attività oggetto della gara, la
cauzione può essere presentata nell’importo ridotto del 50%. Il beneficio suddetto è
subordinato alla produzione della certificazione oppure di copia della stessa autenticata, ai
sensi del D.P.R. n. 445/2000, mediante dichiarazione di conformità della copia all’originale
depositato a norma di Legge, sottoscritta dal Legale Rappresentante con allegata fotocopia
del documento di identità del dichiarante. La mancata costituzione della garanzia determina
la revoca dell’affidamento e l’acquisizione della cauzione provvisoria di cui all’art. 75 D.Lgs.
163/2006 da parte della Stazione Appaltante, che potrà aggiudicare l’appalto al concorrente
che segue in graduatoria.
La garanzia fidejussoria deve essere tempestivamente reintegrata qualora, in corso d'opera,
essa sia stata incamerata, parzialmente o totalmente, dall'Amministrazione.
Nessun interesse sarà dovuto sulle somme versate a titolo di deposito cauzionale.
Art. 10. OSSERVANZA DELLE LEGGI E DELLE DISPOSIZIONI NORMATIVE E RETRIBUTIVE
RISULTANTI DAI CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO
a) Nell’esecuzione della fornitura che forma oggetto del presente Appalto, la Ditta si obbliga
ad applicare integralmente tutte le disposizioni normative e retributive contenute nel
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai dipendenti dalle aziende appartenenti
al settore e negli accordi locali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nella località
in cui si svolge la fornitura.
b) L’Impresa si obbliga altresì ad applicare il contratto e gli accordi medesimi anche dopo la
scadenza e fino alla loro sostituzione e, se cooperative, anche nei rapporti con i soci.
c) I suddetti obblighi vincolano l’Impresa anche se non sia aderente alle associazioni
stipulanti, indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura e dimensioni
della Ditta stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica e sindacale.
d) Nel caso fosse riscontrata l’inosservanza di quanto sopra indicato, l’Amministrazione
Appaltante si riserva di adottare, in accordo con le OO.SS., tutti i provvedimenti che saranno
ritenuti necessari.
e) In caso di inottemperanza agli obblighi precisati alle precedenti lettere, accertata
dall’Amministrazione Appaltante o ad essa segnalata dall’Ispettorato del Lavoro,
l’Amministrazione Appaltante comunicherà all’Impresa e, se del caso all’Ispettorato del
Lavoro, la inadempienza accertata e procederà all’incameramento del deposito cauzionale.
c) Il pagamento della fornitura non sarà effettuato all’Impresa sino a quando dall’Ispettorato
del lavoro non sia accertato che gli obblighi predetti siano stati integralmente adempiuti; per
tali sospensioni o ritardi di pagamento l’Impresa non può opporre eccezioni alla Stazione
Appaltante, ne ha titolo a risarcimento danni o ad altri interessi.
Art. 11. CONOSCENZA DEL CONTENUTO NORMATIVO ED ECONOMICO
DEI DOCUMENTI CONTRATTUALI E DELLE CONDIZIONI DI APPALTO
La presentazione dell’offerta da parte dell’Appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta
conoscenza e incondizionata accettazione di tutte le norme che regolano il presente appalto,
della Legge, dei regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia.
Art. 12. ONERI E RESPONSABILITÀ DELL’APPALTATORE
In dipendenza e relazione a quanto stabilito nel presente Capitolato, l’Appaltatore si assume
gli oneri per:
- l’organizzazione e la disponibilità di mezzi d’opera adeguati all’esecuzione della fornitura;
- la presenza in cantiere, secondo le necessità, di tecnici e operatori in base alle
specializzazioni richieste, per i periodi necessari ad assicurare l’esecuzione delle forniture
oggetto dell’Appalto;
- la fornitura di tutto il personale esecutivo idoneo, nonché degli attrezzi e strumenti
necessari;
- l’esecuzione delle prove e delle misure di controllo che l’Amministrazione intendesse
effettuare in corso di esecuzione al fine di verificare la rispondenza delle forniture;
- il provvedere, a sua cura e spese e sotto la sua completa responsabilità, al ricevimento in
cantiere dei materiali, allo scarico ed al trasporto nei luoghi di montaggio, situati nell’interno
del cantiere, secondo le disposizioni fornite dall’Amministrazione Appaltante;
- ogni tipo di movimentazione, carico, scarico o trasporto;
- l’allontanamento ed il trasporto ai pubblici scarichi dei materiali di risulta, imballaggi, ecc.,
entro 24 ore dal montaggio di ciascun arredo, apparecchiatura e/o componente, senza creare
intralci alle altre lavorazioni né situazioni di pericolo e/o disagio;
- la pulizia dei locali dopo gli interventi e l’immediato sgombero di materiali di rifiuto o di
recupero inutilizzabili sino ai luoghi autorizzati allo smaltimento, nonché l’eventuale
trasporto alle pp.dd. a spese e cura dell’Appaltatore;
- l’adatta mano d’opera, e quanto altro occorrente per eseguire la verifica e le prove di
collaudo;
- ogni lavoro, prestazione, fornitura o opera necessaria all’esecuzione di collaudi;
- le riparazioni dei danni, in qualsiasi modo arrecati allo stabile in cui si svolge la fornitura;
- la consegna all’Amministrazione Appaltante, ad ultimazione della fornitura ed opere
connesse e prima del collaudo definitivo, delle certificazioni necessarie per legge;
L’Appaltatore si assume la piena e incondizionata responsabilità per quanto attiene ai difetti
di fabbricazione di tutti gli arredi oggetto della presente fornitura.
L’Appaltatore é responsabile dei danni derivanti da negligenza, imprudenza, imperizia,
inosservanza di leggi e di prescrizioni impartite dall’Amministrazione, arrecati dai propri
dipendenti o da persone dal medesimo chiamate in luogo per qualsiasi motivo, sia a personale
proprio o di altre Ditte od a terzi comunque presenti, sia a cose proprie o di altre Ditte o
comunque pertinenti agli edifici, ai loro impianti ed attrezzature.
La responsabilità dell’Appaltatore si estende ai danni a persone e cose, che derivassero da
errori od inadeguatezze nell’esecuzione della fornitura, ed a quelli che potessero verificarsi
per la mancata predisposizione dei mezzi di prevenzione o per il mancato tempestivo
intervento in casi di emergenza.
L’Impresa solleverà l’Amministrazione Appaltante da qualunque responsabilità civile, diretta
ed indiretta, per danni a persone o cose conseguenti alla propria attività ed a quella dei suoi
collaboratori.
A copertura delle predette responsabilità l’Aggiudicatario dichiara di aver stipulato o di
possedere un’adeguata polizza assicurativa R.C. della quale verrà presentata copia entro la
data di inizio delle attività.
Art. 13.
PAGAMENTI
Alla ditta aggiudicataria non verrà riconosciuta alcuna anticipazione.
L’Appaltatore ha diritto a pagamenti, ad avvenuta fornitura e posa in opera degli arredi ed
accertamento dell’ultimazione e della corretta esecuzione favorevole, da effettuarsi entro 90
giorni dalla data di presentazione della regolare fattura. In caso di ritardo pagamento trovano
applicazione le norme dell’art. 1284 del Codice Civile.
Art. 14.
COLLAUDO
La fornitura è soggetta a collaudo che sarà effettuato da un rappresentante della Provincia di
Torino e da un rappresentante dell'impresa aggiudicataria; la mancata partecipazione al
collaudo del rappresentante dell'impresa aggiudicataria determina l'automatica acquiescenza
dell'impresa alle risultanze del verbale di collaudo.
Durante l’esecuzione della fornitura, l’Amministrazione Appaltante farà eseguire verifiche
sugli arredi e loro parti; ove riscontrasse delle discordanze e delle difformità nell’esecuzione
delle stesse in riferimento alle prescrizioni del presente Capitolato, emetterà l’attestazione di
verifica dell’ultimazione e della corretta esecuzione della fornitura solo dopo aver accertato
che da parte della Ditta appaltatrice sono state eseguite tutte le modifiche, aggiunte,
riparazioni e sostituzioni necessarie. Resta inteso che, nonostante l’esito favorevole di tutte le
suddette verifiche e prove preliminari, la Ditta appaltatrice rimane responsabile delle
deficienze che abbiano a manifestarsi in seguito, anche dopo il collaudo e fino al termine del
periodo di garanzia.
Delle operazioni di collaudo è dato atto in apposito verbale. Il collaudo delle forniture
oggetto del presente appalto deve essere concluso entro tre mesi dalla data di ultimazione
della fornitura, mediante emissione del certificato di collaudo.
In caso di collaudo con esito negativo, salva l'applicazione della penalità di cui al successivo
art. 18, l'impresa aggiudicataria deve provvedere, nel termine fissato dalla Stazione
appaltante ad effettuare la sostituzione delle apparecchiature e del materiale fornito o
comunque ad effettuare tutte le modifiche di adattamento e migliorie necessarie a garantire il
pieno rispetto delle caratteristiche previste dal contratto e alla completa eliminazione dei vizi
ed irregolarità, sempre che si tratti di vizi o difetti eliminabili; diversamente l'Impresa deve
provvedere ad effettuare la sostituzione del materiale fornito.
La merce non accettata resta a disposizione della Ditta a suo rischio, e dovrà essere ritirata
senza indugio dalla stessa e a sue spese.
Art. 15.
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI
La fornitura di cui trattasi avverrà a fabbricato non ancora utilizzato; pertanto, non esistono
delle interferenze tra le attività legate alla fornitura con le attività del punto vendita e di
conseguenza non si rende necessaria la redazione del Documento Unico di Valutazione dei
Rischi da Interferenze (D.U.V.R.I.) e non esistono oneri derivanti da rischi per la sicurezza.
L’esecuzione della fornitura deve svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in
materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di
permanente sicurezza e igiene.
L’appaltatore è obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente
Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere.
L’appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli
appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature
utilizzate.
L’appaltatore non può iniziare o continuare le forniture qualora sia in difetto
nell’applicazione di quanto stabilito nel presente articolo.
L'appaltatore è obbligato a consegnare al Responsabile del procedimento, entro 15 giorni dal
ricevimento della lettera di aggiudicazione, il documento di valutazione dei rischi di cui
all'articolo 4, commi 2 e 7, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, recante altresì le
notizie di cui ai commi 4 e 5 della stessa norma, nonché l'indicazione dei contratti collettivi
applicati ai lavoratori dipendenti e una dichiarazione in merito al rispetto degli obblighi
assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti in vigore.
L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'articolo 3 del
decreto legislativo n. 626 del 1994, nonché le disposizioni dello stesso decreto applicabili alle
lavorazioni previste nel cantiere.
L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'articolo 3 del
decreto legislativo n. 626 del 1994, con particolare riguardo alle circostanze e agli
adempimenti descritti agli articoli 8 e 9.
L'impresa esecutrice è obbligata a comunicare tempestivamente prima dell'inizio della
fornitura e quindi periodicamente, a richiesta del committente, l'iscrizione alla camera di
commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'indicazione dei contratti collettivi applicati
ai lavoratori dipendenti e la dichiarazione circa l'assolvimento degli obblighi assicurativi e
previdenziali.
L’affidatario è tenuto a curare il coordinamento di tutte le imprese coinvolte nell'esecuzione
della fornitura, al fine di rendere gli specifici piani redatti dalle imprese subappaltatrici
compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall’appaltatore. In caso di associazione
temporanea o di consorzio di imprese detto obbligo incombe all’impresa mandataria
capogruppo.
Il Direttore Tecnico è responsabile del rispetto del piano da parte di tutte le imprese
impegnate nell’esecuzione delle forniture.
Art. 16. ESECUZIONE DELLA FORNITURA
Il tempo utile per il completamento della fornitura e posa in opera delle stesse è stabilito in
giorni 60 naturali e consecutivi decorrenti dalla data dell’ordine comunicata dalla stazione
appaltante.
Nel calcolo del tempo contrattuale si è tenuto conto delle ferie contrattuali così come gli
eventuali giorni climatologici sfavorevoli. Per tali giorni non possono essere concesse
proroghe per recuperare i rallentamenti e le soste.
L’Appaltatore riconosce esplicitamente che i sopraindicati termini contrattuali trovano
conferma nell’analisi di dettaglio del proprio programma dei lavori, in piena autonomia di
valutazione in termini di risorse, organizzazione e modalità operative e che pertanto nella
formulazione del prezzo ha considerato ogni onere derivante e connesso, direttamente o
indirettamente, al rispetto dei termini contrattuali.
Ove nel corso della posa in opera delle forniture di cui trattasi si dovessero verificare cause
di forza maggiore o altre circostanze imprevedibili tali da non consentire l’esecuzione a
regola d’arte della fornitura, l’Amministrazione Appaltante potrà disporne la sospensione con
provvedimento motivato, fino alla cessazione degli eventuali accertati impedimenti.
La sospensione, che non sarà calcolata nel termine fissato dal contratto per l’ultimazione
della fornitura, potrà essere concessa solo ove l’appaltatore dimostri di non aver omesse le
normali cautele atte ad evitare le cause che hanno determinato la sospensione stessa.
L’Appaltatore non avrà diritto ad alcun maggiore compenso o indennizzo per i giorni in cui
sarà in corso la sospensione.
Durante il periodo della sospensione accordata dall’Amministrazione Appaltante, l’Impresa
Appaltatrice dovrà astenersi dallo svolgimento delle prestazioni previste dal presente
Capitolato fino a che l’Amministrazione non autorizzi la ripresa dei lavori. I danni che
dovessero derivare agli arredi collocati senza l’anzidetta autorizzazione, saranno riparati a
cura e spese dell'Appaltatore, il quale è altresì obbligato a risarcire gli eventuali
consequenziali danni derivanti all'Appaltante.
I danni che l'Appaltatore ritenesse ascrivibili a causa di forza maggiore dovranno essere
denunciati all'Amministrazione Appaltante entro 3 (tre) giorni naturali, successivi e continui
dall'inizio del loro avveramento.
Art. 17.
PENALI
Per ogni giorno naturale, successivo e continuo di ritardo nella consegna della fornitura,
l’Amministrazione Appaltante applicherà una penale pari all’1% del valore del contratto,
fatto salvo il diritto dell'Amministrazione al risarcimento degli eventuali maggiori danni.
Ove il ritardo non giustificato nella consegna della fornitura superi i 30 giorni è facoltà
dell'Appaltante avvalersi della risoluzione del contratto.
In caso d’inosservanza delle prescrizioni contrattuali l’Appaltante diffiderà l’Impresa
Appaltatrice, a mezzo raccomandata A.R., ad eliminare tale inosservanza entro il termine di
20 (quindici) giorni naturali, successivi e continui. In difetto, è facoltà dell'Amministrazione
Appaltante applicare a carico dell'Appaltatore sanzioni pecuniarie, la cui misura è fissata, in €
200,00.
Qualora, nonostante l’applicazione delle predette sanzioni, l’inosservanza dovesse
permanere, resta in facoltà dell’Appaltante risolvere di diritto il contratto e procedere – senza
bisogno di messa in mora e con semplice provvedimento amministrativo – all’incameramento
dell’intero deposito cauzionale. E’ fatta salva l’azione per il risarcimento del maggior danno
subito ed ogni altra azione che l’Appaltante ritenesse opportuno intraprendere a tutela dei
propri interessi.
I rimborsi per i danni provocati e le penali applicate, saranno trattenuti sulla fattura in
pagamento e, ove queste non bastassero, sulla cauzione definitiva.
Art. 18.
GARANZIE
L’assunzione in carico della fornitura da parte dell'Appaltante non esonera l'Impresa
aggiudicataria da eventuali responsabilità per difetti, imperfezioni e difformità che vengano
accertati entro 2 (due) anni dalla data di emissione del certificato di collaudo.
La garanzia prevede l'impegno del fornitore a sostituire o riparare gratuitamente i prodotti
che si rivelino non rispondenti alle caratteristiche indicate dal presente capitolato e relativi
allegati o che si guastino entro 2 (due) anni dalla data di emissione del certificato di collaudo,
per difetti riconducibili ai materiali e/o alle operazioni di posa in opera degli arredi e/o
attrezzature.
L'Impresa dovrà mettere a disposizione dell'Appaltante un numero di telefono, di fax (in
alternativa a quest’ultimo, un indirizzo di posta elettronica) per la richiesta di assistenza,
attivo dalle ore 8.30 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00, dal Lunedì al Venerdì.
Le chiamate effettuate al di fuori dell'orario di ufficio dovranno essere registrate in una
segreteria telefonica e si intendono effettuate alle ore 8.30 del giorno lavorativo successivo;
lo stesso vale per i fax e le e-mail.
Il Fornitore è obbligato a rimuovere i malfunzionamenti entro il termine di 48 (quarantotto)
ore lavorative decorrenti dalla richiesta di intervento inoltrata via telefax; in caso contrario,
l'Amministrazione potrà far eseguire ad altra Impresa i lavori necessari per eliminare difetti e
malfunzionamenti, addebitandone le spese all'Impresa.
Art. 19.
SUBAPPALTO
E' assolutamente vietata, a pena di immediata risoluzione del contratto per colpa
dell'Appaltatore e del risarcimento di ogni danno, la cessione totale o parziale del contratto,
fatto salvo quanto previsto nell’art.116 del D. Lgs. n.163/2006.
Le norme che regolano gli affidamenti in subappalto o in cottimo sono quelle previste
dall’art.118 del D.Lgs. n.163/2006.
Si precisa che non può essere subappaltato più del 30%, IVA esclusa, della fornitura.
L'impresa aggiudicataria provvede a depositare il contratto di subappalto presso
l'’Amministrazione Appaltante, almeno 20 (venti) giorni prima della data di effettivo inizio
della fornitura.
Il subappalto si considera operativo solo dopo aver acquisito la documentazione comprovante
il possesso dei requisiti richiesti, con le modalità che sono dettagliatamente specificate in
sede di aggiudicazione.
L'impresa aggiudicataria è responsabile, nei confronti dell'Appaltante, del rispetto da parte
degli eventuali subappaltatori delle norme che essa stessa è obbligata a rispettare in forza
delle clausole contrattuali poste alla base della presente gara.
In caso di inottemperanza, l'Appaltante si riserva di procedere alla risoluzione del contratto.
Non è considerato subappalto l’approvvigionamento di materiali per la cui fornitura
l’appaltatore dovrà rivolgersi a ditte costruttrici specializzate.
L'Amministrazione Appaltante pagherà direttamente ed esclusivamente l'appaltatore. La
Società aggiudicataria dovrà, pertanto, trasmettere, entro 20 (venti) giorni dalla data di
ciascun pagamento effettuato al subappaltatore, copia delle fatture quietanziate, relative ai
pagamenti, con l'indicazione delle ritenute di garanzia effettuate.
Art. 20.
TRASFERIMENTO DI PROPRIETA’ DEI BENI
La proprietà dei beni oggetto del presente capitolato sarà trasferita all’Amministrazione dalla
data di positivo collaudo. Resteranno, pertanto, a carico della Ditta i rischi di perdita e danni
conseguenti al trasporto e alla sosta in attesa del collaudo, nei locali della Provincia di
Torino, ad eccezione della perdita e danni a questa imputabile.
Art. 21.
RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
L'Amministrazione Appaltante ha facoltà di risolvere il contratto di diritto ex art. 1456 cod.
civ. , mediante lettera raccomandata A.R., nei seguenti casi:
a) frode nella esecuzione della fornitura;
b) inosservanza dei tempi di esecuzione della fornitura;
c) esito negativo del collaudo;
d) stato di inosservanza dell'Appaltatore riguardo a tutti i debiti contratti per l'esercizio della
propria Impresa e lo svolgimento del contratto;
e) manifesta incapacità nell'esecuzione delle prestazioni oggetto dell’Appalto;
f) inadempienza accertata alle norme di legge sulla prevenzione degli infortuni, la sicurezza
sul lavoro e le assicurazioni obbligatorie delle maestranze;
g) sospensione dei lavori da parte dell'Appaltatore senza giustificato motivo;
h) rallentamento dei lavori di posa in opera senza giustificato motivo in misura tale da
pregiudicare la regolare esecuzione della fornitura nei termini previsti dal contratto;
i) subappalto o cessione anche parziale del contratto fuori dai casi espressamente consentiti
dal presente Capitolato e dalla legislazione vigente;
j) fornitura e posa in opera di materiali e/o attrezzature non approvati dall’Amministrazione
Appaltante;
k) mancato reintegro del deposito cauzionale;
In caso di risoluzione del contratto per fatto dell'Appaltatore verranno riconosciuti a
quest'ultimo solo gli importi corrispondenti alla parte della fornitura eseguita in modo
completo e accettata dall'Amministrazione, fatto salvo il maggior onere derivante
all’Amministrazione per la stipula del nuovo contratto necessario per il completamento della
fornitura.
L'Impresa dovrà in ogni caso risarcire all'Appaltante qualsiasi danno diretto e indiretto che
possa comunque derivare dalla propria inadempienza.
Rimane ferma la facoltà da parte dell'Amministrazione Appaltante di procedere d'ufficio in
tutti i casi sopra indicati.
Ogni contestazione in merito alla legittimità del provvedimento di risoluzione del contratto o
di esecuzione d'ufficio, motivato dal verificarsi di una delle ipotesi sopra elencate, potrà
riguardare soltanto il risarcimento e non l'annullamento del provvedimento adottato
dall'Amministrazione e non potrà essere invocata dall'Appaltatore per rifiutare o ritardare
l'adempimento dell'obbligo di consegnare immediatamente la fornitura e i locali nello stato in
cui si trovano.
Nell'ipotesi di risoluzione contrattuale l'Appaltante, oltre all'applicabilità delle penalità
previste, procederà all'incameramento della cauzione prestata, salvo il risarcimento degli
eventuali maggiori danni.
Art. 22 -
DOMICILIO DEL CONTRAENTE
L'appaltatore, è tenuto ad avere domicilio nel luogo dove ha sede l'ufficio del Responsabile
del procedimento, ove non abbia in tale luogo uffici propri, deve eleggere domicilio presso la
sede della Stazione Appaltante.
Tutte le intimazioni, le assegnazioni di termini ed ogni altra notificazione o comunicazione
dipendente dal contratto d’appalto sono fatte dal Responsabile del Procedimento, al
domicilio eletto.
L’elezione del domicilio dovrà avvenire in forma scritta da consegnarsi al Responsabile del
Procedimento entro l’inizio dei lavori.
Eventuali comunicazioni dirette alle imprese mandanti o ai subappaltatori saranno comunque
recapitate al domicilio dell’Appaltatore individuato come sopra.
Art. 23.
RESPONSABILITA’ DELLA DITTA
La Ditta, sottoposta a tutti gli obblighi previsti dalle norme vigenti in materia di lavoro,
assicurazioni sociali, risponderà degli eventuali danni arrecati ai suoi collaboratori
nell’esecuzione degli adempimenti contrattuali, sollevando la Provincia di Torino da
qualsiasi responsabilità che al riguardo le fosse mossa.
Art. 24. CONTROVERSIE
Tutte le controversie tra l’Amministrazione Appaltante e l’Appaltatore, così durante
l’esecuzione come al termine del contratto, quale che sia la loro natura tecnica,
amministrativa o giuridica che non si sono potute definire in via amministrativa sono deferite
al Foro competente di Torino.
Art. 25. TUTELA DELLA PRIVACY
Ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003 si informa che i dati in possesso dell’Amministrazione
verranno trattati nel rispetto della riservatezza e segretezza e senza alcuna altra finalità
rispetto a quelle per cui sono richiesti.
Art. 26.
NORMA DI RINVIO
Per quanto non testualmente disciplinato, il presente capitolato speciale si richiama
integralmente al bando di gara.
Per quanto non espressamente e diversamente disposto dal presente capitolato speciale di
gara, costituiscono disciplina applicabile le norme di legge in materia vigenti, in quanto
applicabili.
Elenco allegati:
“all. A”: Offerta economica
“all. B”: Scheda “Requisiti tecnico-professionali richiesti per l’attuazione del coordinamento
degli interventi di protezione e prevenzione” (da compilare a cura dell’Aggiudicataria e da presentare prima della stipula del contratto).
“all. C”: Adempimenti cui dovranno sottostare le Imprese interessate durante l’esecuzione dei
lavori da valutare in base alla tipologia e consistenza delle opere da eseguire.
“all. D”: Specifiche Tecniche.
“all. E”: Pianta dei locali
“all. F”: Lista delle voci di prezzo che concorrono a formare l’importo a base di gara.
ALLEGATO A
marca da
bollo € 14,62
MODULO OFFERTA
PROVINCIA DI TORINO - FORNITURA IN OPERA DI ATTREZZATURE E ARREDI DEL PUNTO VENDITA DI PRODOTTI TIPICI PRESSO IL
MULINO DI RIVA - PINEROLO.
POSIZIONE
DESCRIZIONE
QUANTITA'
(Vedi nel dettaglio identica posizione Allegato D)
1
Minicella frigorifera….
2
1a
Scaffalatura completa per interno minicella……………
2
1b
Gruppo monoblocco per minicella………..
2
2
Bancofrigo orizzontale……………..
1
2a
Bancofrigo verticale a ripiani per carni e salumi, …………..
1
2b
Bancofrigo verticale a ripiani per formaggi ……………..
1
2c
Bancofrigo verticale per frutta e verdura,
1
3
Bilancia elettronica portata 12 Kg, ). Adatta a carne, salumi..
1
3a
Bilancia elettronica portata 12 Kg, Adatta a frutta e verdura.
1
4
Affettattrice per salumi……………..
1
5
Tavolo da lavoro su gambe con alzatina……………..
1
5a
Tavolo da lavoro per affettasalumi,……………………..
1
5b
Tavolo per bilancia elettronica ortofrutta………………..
1
6
Confezionatrice sottovuoto a campana………………….
1
7
Lavatoio su gambe con due vasche…………………..
1
8
Carrello di servizio………………………..
1
9
Sterilizza coltelli raggi UVA…………………..
2
10
Set di 6 taglieri diversi………………….
1
11
Tagliere in polietilene, con fermi da tavolo……………...
1
12
Registratore di cassa fiscale con lettore di codice a barre…..
1
13
Personal computer e software per gestione……
1
14
Set di coltelli acciao INOX 18/10 per banchi vendita…..
2
15
Poltroncina girevole da ufficio………………….
1
16
Espositore per cassette ortofrutta, con 3 ripiani inclinati….
12
17
Scaffalature murali, costruite da moduli a ripiani con fondo…..
4
17a
Scaffalature murali, …... con ripiano inferiore chiuso con ante.
1
18
Scaffalatura per vetrine, 3 ripiani senza fondo……..
1
19
Scrivania mis. min. cm. 100x60……….
1
19a
Scaffale per documentazione…….
1
Totale
48
PREZZO
PREZZO
UNITARIO
TOTALE
€
€
(Prezzo totale espresso in lettere)
ALLEGATO “B”
PROVINCIA DI TORINO
FORNITURA IN OPERA DELLE ATTREZZATURE E DEGLI ARREDI DEL PUNTO
VENDITA DEI PRODOTTI TIPICI DELLA PROVINCIA DI TORINO PRESSO IL MULINO DI
RIVA – PINEROLO.
INFORMAZIONI E DOCUMENTAZIONI RELATIVE AI REQUISITI TECNICO
PROFESSIONALI RICHIESTI PER L’ATTUAZIONE DEL COORDINAMENTO DEGLI
INTERVENTI DIPROTEZIONE E PREVENZIONE, AI SENSI DEL D. LGS.626/94
Impresa appaltatrice………………………………………………………………..…….……
Sede legale……………………………………………………………………………..………
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione……………………………………….
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza………………………………………………..
Medico competente……………………………………………………………………………
⇒ Documento di valutazione dei rischi tipici dell’Impresa;
⇒ Elenco mezzi/attrezzature antinfortunistiche inerenti alla tipologia dei lavori da eseguire;
⇒ Formazione professionale (documentata) dei lavoratori impegnati nell’esecuzione dei lavori;
⇒ Formazione professionale (documentata) dei lavoratori che eseguono lavori in aree con impianti
in esercizio;
⇒ Elenco mezzi/attrezzature disponibili e/o previsti per l’esecuzione dei lavori;
⇒ Elenco dotazione di dispositivi di protezione individuale (descrivere e differenziare i DPI dotati
di marchio CE da quelli senza);
⇒ Indicazione del numero e presenza media giornaliera degli operatori previsti per l’esecuzione
dei lavori;
⇒ Indicazione del numero e tipologia degli infortuni occorsi negli ultimi 3 anni, documentati con
la presentazione della copia del relativo libro infortuni;
⇒ Altre informazioni che l’appaltatore ritiene utile fornire in merito al suo servizio di prevenzione
e protezione.
(da compilare a cura dell’Aggiudicataria e/o delle Imprese subappaltatrici e presentare prima della stipula del contratto)
ALLEGATO “C”
PROVINCIA DI TORINO
FORNITURA IN OPERA DELLE ATTREZZATURE E DEGLI ARREDI DEL PUNTO
VENDITA DEI PRODOTTI TIPICI DELLA PROVINCIA DI TORINO PRESSO IL MULINO
DI RIVA – PINEROLO
ADEMPIMENTI CUI DOVRANNO SOTTOSTARE LE IMPRESE INTERESSATE DURANTE
L’ESECUZIONE DEI LAVORI DA VALUTARE IN BASE ALLA TIPOLOGIA E CONSISTENZA
DELLE OPERE DA ESEGUIRE
1. Sicurezza del lavoro servizi di cantiere e macchine
a) Apprestamenti igienico-assistenziali nel rispetto dei DPR 19.3.56 n.303 e del D.Lgs. 626/94, in
numero sufficiente e, comunque, adeguato alle esigenze. La pulizia sarà curata da apposita
organizzazione.
b) Mezzi operativi di trasporto:
- Apparecchi di sollevamento - in osservanza di quanto prescritto dal DPR 27.4.55 n. 547, dal DM
12.9.59 nonché da tutte le altre norme vigenti in materia - gli apparecchi saranno denunciati
all’ISPELS o al PMIP per le verifiche obbligatorie.
Indipendentemente da ciò, comunque, le apparecchiature sono oggetto di costante manutenzione
specialmente rivolta ai dispositivi di sicurezza previsti dalle norme, con schede di manutenzione,
affinché siano sempre efficienti. La manovra dei mezzi di sollevamento sarà affidata a personale
qualificato ed in possesso di idonei requisiti fisici, al quale verranno impartite le disposizioni
operative necessarie in relazione alle situazioni di fatto presenti o ragionevolmente ipotizzabili;
- Mezzi operativi di trasporto orizzontale: saranno anch’essi muniti dei dispositivi di sicurezza
previsti dalle norme e disporranno del citato servizio di controllo e manutenzione. La guida sarà
affidata a personale capace e fisicamente idoneo, al quale verranno impartite le necessarie
disposizioni;
- Macchine operatrici: (frese pale, ruspe, ecc.) saranno munite di dispositivi di sicurezza e
verranno revisionate da mano d’opera specializzata con scheda di revisione e con la periodicità
necessaria in rapporto alle ore di funzionamento e condizioni di impiego della macchina.
c) Impianto elettrico ed impianto di protezione per i cantieri: Saranno realizzati da personale
specializzato che ne eseguirà la manutenzione e le periodiche verifiche e dovranno rispondere alle
norme CEI in vigore relative ai vari tipi di impianto. L’impianto di protezione, sia contro le
scariche atmosferiche, sia agli effetti delle tensioni di passo e di contatto, sarà regolarmente
denunciato al PMIP, previa verifica della messa in esercizio e dovrà rispondere alle norme CEI in
vigore.
d) Macchine ed apparecchi vari:
Le varie apparecchiature operanti nel cantiere seguiranno, agli effetti delle verifiche e della
manutenzione, le stese linee operative indicate per i mezzi di trasporto ovviamente connesse con il
tipo di apparecchiature e con le caratteristiche proprie.
2. Interventi tecnico-organizzativi relativi al lavoro di costruzione
Essi prevedono:
a) l’impegno dell’Impresa a stendere il piano per la sicurezza secondo le modalità partecipative
delle OO.SS. di categoria così come richiamato dalla normativa vigente e a presentarlo prima
della firma del contratto.
La verifica di detti piani e del sistema di sicurezza sarà attuata della Provincia secondo proprie
procedure.
Copie dei piani per la sicurezza vanno tenuti in cantiere a disposizione dei tecnici delle USSL, del
CTP, delle OO.SS. e dell’Ente appaltante.
L’Appaltatore e per esso i dirigenti e responsabili del cantiere, provvederanno ad illustrare il piano
ai lavoratori come previsto dall’art.4 DPR 547 e dal D. Lgs.626/94 raccogliendo osservazioni ed
apportando eventuali modifiche e adeguamenti.
b) la pratica attuazione dei dispositivi previsti del piano come sopra illustrato al punto a).
c) la verifica ed accettazione in corso d’opera dei dispositivi previsti del piano ed eventuali loro
integrazioni. Nella pratica, la procedura potrà subire modifiche su richiesta motivata delle OO.SS.,
sempre nel rispetto e attuazione dei criteri informatori prevenzionali indicati nel presente
protocollo.
Il primo soccorso per modeste situazioni infortunistiche sarà prestato nell’ambito del cantiere che
sarà dotato dei prescritti presidi per i soccorsi d’urgenza.
3. Formazione ed informazione per il personale direttivo ai diversi livelli e per gli operai
a) Verranno effettuate iniziative di vario tipo per i preposti, in particolare riunioni operative nelle
quali i programmi esecutivi saranno sempre esaminati prioritariamente sotto l’aspetto
prevenzionale ed ambientale, anche con l’intervento di eventuali esperti e consulenti;
b) L’Appaltatore dovrà utilizzare le ore annue necessarie per la formazione ed informazione delle
maestranze, in armonia a quanto previsto dall’art.4 DPR 547 e dal D. Lgs. 626/94 I corsi ed i
seminari dovranno essere tenuti da tecnici competenti sui seguenti argomenti: antinfortunistica di
base ed ambiente di lavoro; uso di mezzi personali di protezione; uso corretto delle macchine e
delle attrezzature di cantiere.
La formazione di base delle maestranze sarà organizzata di massima come segue:
- distribuzione di materiale antinfortunistico e di igiene del lavoro (es. Libretto redatto dal CTP e
manuale di consultazione dei lavoratori), previo commento illustrativo tenuto da tecnici
competenti;
- azione educativa dei preposti nei confronti delle maestranze.
La formazione specifica sull’uso corretto delle macchine e delle attrezzature di cantiere sarà
invece indirizzata agli operatori con programmi ad hoc.
4. Mezzi personali di protezione
II discorso si lega con quanto precedentemente esposto. Tutti i lavoratori saranno muniti dei mezzi
personali di protezione necessari e sufficienti, ancorché con precise disposizioni. Tutto ciò non
troverebbe sbocco favorevole ed utilmente definito se non fosse sostenuto dalla descritta opera di
sensibilizzazione.
Nell’osservanza dello spirito e della lettera della Legge, i mezzi di protezione personali trovano
applicazione nei casi previsti dalla legge ed in ogni altra situazione in cui questi possono
aumentare di fatto la sicurezza dei lavoratori. Anche i mezzi personali di protezione saranno
soggetti a controlli di efficienza con periodicità commisurata ai materiali impiegati e alle
condizioni d’uso.
5. Vigilanza
Almeno ogni sei mesi o quando richiesto dalla Direzione lavori, verrà esercitata una accurata
visita ispettiva da parte della Commissione composta dai rappresentanti di:
- Direzione di cantiere;
- tecnici USSL;
- tecnici del CTP;
- eventuali consulenti - OO.SS.
6. Controlli ambientali
In relazione alle attività in corso e alla conseguente variabilità delle condizioni ambientali e
comunque sempre a richiesta della Direzione Lavori verranno effettuate sui luoghi di lavoro
periodici rilievi secondo le norme in vigore. In particolare, dovranno essere rilevate le esposizioni
di: rumori; polveri; concentrazione di gas; altri fattori o sostanza ambientali adoperate di cui si
riscontra la nocività.
L’esito di tali rilievi verrà messo a disposizione della Commissione di cui al punto 5. per lo studio
o la proposta degli interventi che in caso dovesse richiedere.
7. Controlli sanitari
Le visite mediche periodiche a cura di un Istituto specializzato, dovranno essere effettuate
secondo quanto previsto dalle normative vigenti ed in particolare si richiamano gli obblighi di
sorveglianza sanitaria indicati dal D. Lgs. 626/94.
8. Alloggiamenti e servizi
I servizi di cui al presente punto dovranno essere sempre conformi alle norme igieniche previste
dalla Legge e dovranno essere dotati di telefono, cassette di medicazione, mensa dormitori, ecc.
Rimane inteso che l’applicazione e l’osservanza di quanto previsto nei punti sopra indicati, così
come il rispetto delle Leggi e delle norme che regolano la prevenzione degli infortuni sul lavoro,
rientra nelle responsabilità del Direttore di cantiere o suoi aventi causa designati dall’Appaltatore.
Nel caso fosse riscontrata l’inosservanza dei punti sopra indicati, l’Università si riserva di adottare
- in accordo con le OO.SS. - tutti i provvedimenti che saranno ritenuti necessari.
Allegato “D”
PROVINCIA DI TORINO
FORNITURA IN OPERA DI ATTREZZATURE E ARREDI DEL PUNTO VENDITA DI
PRODOTTI TIPICI PRESSO IL MULINO DI RIVA - PINEROLO.
SPECIFICHE
ATTREZZATURE TECNICHE
Pos. 1
Q.ta 2
Minicella frigorifera realizzata in lamiera pre-verniciata atossica, pavimento in lamiera plastificata
antisdrucciolo, isolamento con iniezione di poliuretano densità/mc 40 in conformità alle vigenti
normative europee, angoli interni arrotondati, una porta di luce netta minima cm- 80x180h.,
completa di serratura a chiave e sblocco interno, resistenza elettrica sulla porta, spessore del
pannello cm. 7.
Pos. 1a
Q.ta 2
Scaffalatura completa per interno minicella formata da n. 4 ripiani in acciaio inox (mis. min. mm.
1800x900xh1800 max. mm. 2000x1000xh2000, da dimensionare in funzione delle dimensioni delle
celle di cui alla Pos. 1)
Pos.1b
Q.ta 2
Gruppo monoblocco per minicella, temperatura di esercizio –2° +8C funzionamento elettrico,
raffreddamento ad aria, sbrinamento a gas caldo, porta seriale per controllo Haccp, illuminazione
con plafoniera stagna, gas refrigerante R404A.
Pos. 2
Q.ta 1
Bancofrigo orizzontale per formaggi e salumi al taglio, lunghezza min. cm. 280 max cm. 300, con 2
pareti mobili interne e piano appoggio bilance e taglieri, refrigerazione statica, termostato digitale,
termometro, sbrinamento automatico, evaporazione della condensa automatica con resistenza a
controllo elettronico, piedini regolabili, vetro curvo.
Pos. 2a
Q.ta 1
Bancofrigo verticale a ripiani per carni e salumi, lunghezza min. cm. 180 max cm. 200,
refrigerazione statica, termostato digitale, termometro, sbrinamento automatico, evaporazione della
condensa automatica con resistenza a controllo elettronico, piedini regolabili.
Pos. 2b
Q.ta 1
Bancofrigo verticale a ripiani per formaggi lunghezza min. cm. 130 max cm. 150, refrigerazione
statica, termostato digitale, termometro, sbrinamento automatico, evaporazione della condensa
automatica con resistenza a controllo elettronico, piedini regolabili.
Pos. 2c
Q.ta 1
Bancofrigo verticale per frutta e verdura, lunghezza min. cm 180 max 200, refrigerazione statica,
termostato digitale, termometro, sbrinamento automatico, evaporazione della condensa automatica
con resistenza a controllo elettronico, piedini regolabili.
Pos. 3
Q.ta 1
Bilancia elettronica portata 12 Kg, divisione 2g., visore a cristalli liquidi, 8 operatori, batterie
interne autonomia 60 ore, 500 PLU, emissione di scontrino con codice a barre, calcolo del resto,
storno, riapertura scontrino, visualizzazione e stampa del sub totale, variazione prezzi rapida,
stampa data di confezionamento, collegamento rete in radiofrequenza (senza fili). Adatta a carne,
salumi e formaggi.
Pos. 3a
Q.ta 1
Bilancia elettronica portata 12 Kg, divisione 5g., visore a cristalli liquidi, 8 operatori, batterie
interne autonomia 60ore, 500PLU, emissione di scontrino con codice a barre, calcolo del resto,
storno, riapertura scontrino, visualizzazione e stampa del sub totale, variazione prezzi rapida,
stampa data di confezionamento, con min 60 codici prodotto, collegamento rete in radiofrequenza
(senza fili). Adatta a frutta e verdura.
Pos. 4
Q.ta 1
Affettattrice per salumi in acciaio taglio verticale diametro mm. 350, comandi a 24V, piatto mm.
500x255, taglio mm. 245x300, affilatoio incorporato, costruzione in lega di alluminio anodizzato,
viteria interna ed esterna acciaio inox, motore ventilato, scorrimento su cuscinetti, pulsantiera in
acciaio inox.
Pos. 5
Q.ta 1
Tavolo da lavoro su gambe con alzatina e ripiano inferiore, mis. min. cm. 100x80, interamente in
acciao inox AISI 304 18/10, finitura scotch brite; piano lavoro con h..cm 4, spess. 10/10,
insonorizzato e rinforzato da contropiano resistente all’acqua, all’acido ed al sale, resistente fino a
300°; alzata posteriore h. mm.85 con forma inclinata e raggiatura di mm.5 sul piano;
predisposizione per montaggio cassetti affiancati; ripiano in ferro rinforzato montato ad incastro,
gambe in tubolare mm. 40x40 in acciaio inox spessore 10/10; piedini di livellamento in acciaio inox
con base antiscivolo.
Pos. 5a
Q.ta 1
Tavolo da lavoro per affettasalumi, su gambe con ripiano inferiore, interamente in acciao inox AISI
304 18/10, finitura scotch brite; piano lavoro con h..cm 4, spess. 10/10, mis. min. cm. 100x80;
piedini di livellamento in acciaio inox con base antiscivolo.
Pos. 5b
Q.ta 1
Tavolo per bilancia elettronica ortofrutta, interamente in acciao inox AISI 304 18/10, finitura scotch
brite mis. min. cm. 80x80.
Pos. 6
Q.ta 1
Confezionatrice sottovuoto a campana, costruzione integralmente in acciaio inox ; camera con
angoli arrotondati, barra saldante estraibile, struttura da banco, set tavolette per riduzione volume,
barra saldante cm. 31, camere cm 33x33x8h: pompa vuoto 4mc/h a bagno d’olio.
Pos. 7
Q.ta 1
Lavatoio su gambe con due vasche di cm. 50x50x32, costruito in acciaio inox AISI 304 18/10,
finitura scotch brite, vasche imbutite con antirombo e antivegetativo, gambe tubolari inox mm.
40x40, piedini di livellamento in acciaio con base antiscivolo. Fornito di serie con piletta, troppo
pieno, sifone in plastica Ø mm. 40
Pos. 8
Q.ta 1
Carrello di servizio, due pianali lisci imbutiti, costruzione in tubolare di acciaio inox, 4 ruote
piroettanti di cui due con freno.
Pos. 9
Q.ta 2
Sterilizza coltelli raggi UVA da tavolo o da appendere, misure 400x140xh620.
Pos. 10
Q.ta 1
Set di 6 taglieri diversi per: pane e formaggi, carni cotte, verdure crude, carni crude, pesce, insalata
e frutta, mis. min. mm. 460x310.
Pos. 11
Q.ta 1
Tagliere in polietilene, con fermi da tavolo, mis. min. mm. 500x300xh.20
Pos. 12
Q.ta 1
Registratore di cassa fiscale con lettore di codice a barre, funzioni grafiche avanzate, scontrino
parlante, display LCD 12 caratteri, 8 totali di reparto, 1000 articoli memorizzabili, stampante
termica, giornale di fondo elettronico, 4 aliquote IVA più 1 esente, calcolo automatico del resto,
cassetto automatico.
Pos. 13
Q.ta 1
Computer e software per gestione CASSA e MAGAZZINO
Pos. 14
Q.ta 2
Set di coltelli acciao INOX 18/10 per banchi vendita
Pos. 15
Q.ta 1
Poltroncina girevole da ufficio, altezza regolabile, con braccioli, schienale e seduta imbottiti
ARREDI
Nota: Tutti gli arredi, di cui alle posizioni seguenti, dovranno essere interamente costruiti
(eccettuate quelle parti per le quali sia obbligatorio l’uso di altro materiale per ragioni tecniche o per
la compatibilità con le normative in materia di vendita/somministrazione di prodotti agroalimentari
freschi) in legno massello di larice proveniente da foreste delle Valli Chisone e Germanasca o
Alta Valle di Susa, certificate secondo lo standard PEFC; dovranno essere inoltre accompagnati
da:
- autocertificazione del produttore, attestante che i manufatti sono stati realizzati con legno di
provenienza certificata secondo lo standard PEFC;
- documentazione idonea a consentire la ricostruzione del percorso della materia prima dal
sito forestale certificato di estrazione al manufatto finito (ad esempio: copie delle fatture di
acquisizione del lotto boschivo e relativi documenti di trasporto alla segheria, fatture di
acquisizione del legname tondo e relativi documenti di trasporto al produttore di
semilavorati, fatture di acquisizione dei semilavorati e relativi documenti di trasporto al
produttore dei manufatti); tale documentazione non è necessaria qualora il produttore sia
certificato per la catena di custodia secondo lo standard PEFC.
Pos. 16
Q.ta 1
Espositore per cassette ortofrutta, con 3 ripiani inclinati, mis.min. cm. 250x120xh150, portata min .
50 kg. per piano.
Pos. 17
Q.ta 12
Scaffalature murali, costruite da moduli a ripiani con fondo, min. 5 ripiani a scaffale, regolabili in
altezza, profondità min. cm. 35, larghezza min. cm. 90, portata min . 50 kg. per piano, altezza min.
cm. 180.
Pos. 17a
Q.ta 4
Scaffalature murali, costruite da moduli a ripiani con fondo, min. 5 ripiani a scaffale, regolabili in
altezza, profondità min. cm. 35, larghezza min. cm. 90, portata min . 50 kg. per piano, altezza min.
cm. 180, con ripiano inferiore chiuso con ante.
Pos. 18
Q.ta 1
Scaffalatura per vetrine, 3 ripiani senza fondo, a moduli larghezza min. cm. 140, portata min . 80
kg. per piano.
Pos. 19
Q.ta 1
Scrivania mis. min. cm. 100x60 max. 120x80
Pos. 19a
Q.ta 1
Scaffale per documentazione, mis. min. cm. 80x25xh180 max. 100x30x200
LISTA DELLE VOCI DI PREZZO CHE CONCORRONO A FORMARE L'IMPORTO DELL'OFFERTA
PROVINCIA DI TORINO - FORNITURA IN OPERA DI ATTREZZATURE E ARREDI DEL PUNTO VENDITA DI PRODOTTI
TIPICI PRESSO IL MULINO DI RIVA - PINEROLO.
POSIZIONE
DESCRIZIONE
(Vedi nel dettaglio identica posizione Allegato D)
1
Minicella frigorifera….
1a
Scaffalatura completa per interno minicella……………
1b
Gruppo monoblocco per minicella………..
2
Bancofrigo orizzontale……………..
2a
Bancofrigo verticale ... carni e salumi, …………..
2b
Bancofrigo verticale a ripiani per formaggi ……………..
2c
Bancofrigo verticale per frutta e verdura,
Bilancia elettronica portata 12 Kg, ). Adatta a carne, salumi..
3
3a
Bilancia elettronica ….Adatta a frutta e verdura.
4
Affettattrice per salumi……………..
5
Tavolo da lavoro su gambe con alzatina……………..
5a
Tavolo da lavoro per affettasalumi,……………………..
5b
Tavolo per bilancia elettronica ortofrutta………………..
6
Confezionatrice sottovuoto a campana………………….
7
Lavatoio su gambe con due vasche…………………..
8
Carrello di servizio………………………..
9
Sterilizza coltelli raggi UVA…………………..
ALLEGATO F
VOCI DI PREZZO
Fornitura
Trasporto
Costo €
Costo €
Spese generali
e utile
d'impresa
Installazione
Costo €
Costo €
Altre spese
Costo €
TOTALE
10
Set di 6 taglieri diversi………………….
11
Tagliere in polietilene, con fermi da tavolo……………...
12
Registratore di cassa fiscale con lettore di codice a barre
13
Computer e software per gestione……………
14
Set di coltelli acciao INOX 18/10 per banchi vendita…..
15
Poltroncina girevole da ufficio………………….
16
Espositore per cassette ortofrutta, con 3 ripiani inclinati
17
Scaffalature murali costruite da moduli a ripiani con fondo
17a
Scaffalature murali, ripiano inferiore chiuso con ante.
18
Scaffalatura per vetrine, 3 ripiani senza fondo……..
19
Scrivania mis. min. cm. 100x60……….
19a
Scaffale per documentazione…….
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371-38326/2009 - Provincia di Torino